, d'anima delicata e pendente ad una nobile melanconia, preso da un amore che
chiedere perdono dei suoi peccati e promettere una nuova vita d'elevazione: e un
causata dal vino (non ne avevano bevuta una goccia) ma dalla situazione eccezionale in
forze che non provenivano dall'ebbrezza di una terminologia qualsivoglia, per esempio dalla terminologia
dell'ala non sembra il taglio d'una tavola d'altare, sollevata dall'ebrezza
assaggio della comunione divina m'àn dato una specie d'ebbrezza. -atto straordinario
. de marchi, ii-722: era forse una momentanea ebbrezza, un'indulgenza concessa a
avversione al suo culto, ma da una disperata ebbrezza di gloria, affinché si scuotesse
oro. pavese, i-61: bastava una voce per strada, un saluto,
sorriso del primo passante, per levarmi a una limpida, aerea gioia...
, ed assonna. bocchelli, 3-203: una vecchia serva mulatta,...
incoerente; sfrenato (un atto, una parola, un comportamento, ecc.)
la voce ebbra di don abbacchio, in una cadenza di chiesa: « nel nome
seno palpitante, spensierata, gaia, una bambina, dimenticando ogni cosa, passando
un ballerino all'altro senza un'esitazione o una preferenza. dossi, 260: alzò
. gonfiarono l'animo di carlino di una soddisfazione esaltata e quasi ebbra.
-pazzo furioso, furente, fanatico (una persona, anche il suo modo di
tedeschi, con ordini fanatici, e una furia ebbra, spogliarono tutte le fabbriche
nella divina dolce carità; fatti saremo una cosa con lui. fioretti, 2-49
d'andar; / e già fatta una valigia / di fantasmi ebrobisbetici / e degli
e l'ebbrezza (un carme, una poesia, ecc.).
, agg. letter. che capita una volta alla settimana; settimanale (anche
catania, onze cinquanta annuali, per una lampada perpetua ed una messa ebdomadaria da
annuali, per una lampada perpetua ed una messa ebdomadaria da celebrarsi pel riposo dell'
, sm.): che esce una volta alla settimana, settimanale. -
un ufficio liturgico da compiere per tutta una settimana, o in un determinato giorno
in cui il materiale viene trasportato da una corrente d'acqua sotto pressione (un
queste delle piattaforme che mantengono nel trasporto una posizione orizzontale. negri,
in fila, come spinti ciascuno da una singola volontà. bontempelli, 19-212: il
, xxiii-200: per costà certamente correva una volta l'iser e ben guardando,
, sul 'pendio, nel piano, una calca non interrotta, come un selciato
. e. cecchi, 8-71: da una piccola elevazione, le fulve colonne superstiti
più alto, promozione; innalzamento a una condizione di privilegio, a onori,
adatto a favorire la graduale elevazione d'una classe privilegiata verso un'ideal forma
ed affetti non temo ripetere spesso per una quasi onesta elevazione dell'animo e per
iv-2-78: si metteva a laudare gesù con una elevazione ardente e dolce di amore,
, la quale non è altro che una elevazione e una maestà del parlare,
non è altro che una elevazione e una maestà del parlare, e si compone
e la robustezza delle fibre, e una migliore educazione, e una certa elevazion
fibre, e una migliore educazione, e una certa elevazion d'animo (quanta ne
ne comportino i tempi) e infine una minor dipendenza, dovrebbero far conoscere più
, 1-12: 'scala ', è una serie di sette * tuoni ',
marco. baldini, 3-139: non una parola sprecata, non un gesto superfluo
, non un gesto superfluo, non una elevazione o abbassamento di voce che non
: prova assai accomodata sarebbe il pigliare una carrozzetta scoperta, e accomodare in essa
i candidati destinati a essere eletti a una carica, a un ufficio (negli
in anticipo per designare i candidati a una determinata carica o ufficio. novellino
ragionò de'metodi elezionari de'deputati ad una dieta d'italia. = deriv
. atto consapevole e deliberato col quale una data possibilità, a preferenza di altre
lacopone, 88-121: la elezion dàme una ensegna, / ca, si voglio trovar
via di elezioni e di esclusioni trarre una sua nuova e decorosa opera dagli elementi
comporsi medesimamente di due parti: l'una delle quali è la elezione, l'
voi non siete un mortai, ma una fragranza / del ciel, che dio
pensato che chi è stato adottato in una famiglia, e, senz'obbligo alcuno da
molti che sono tenuti de'maggiori per una fortunata elezione di linguaggio e di viaggio.
certo ambiente d'elezione, s'intende) una diecina d'anni fa. alvaro,
lascito dell'umanità, riservato ormai a una categoria formata da individui distinti, se
3. disus. atto con cui una persona è elevata a un incarico o
un incarico o ufficio, specie a una carica pubblica, mediante scelta discrezionale fatta
eleggere, di designare chi deve ricoprire una carica pubblica. malispini, 43:
atto, decreto di nomina (a una carica pubblica). novellino, ii-131
: pochi dì appresso ser niccolò fece una elezione, come a lui parve, e
... fu suggellata, con una lettera, pure in nome del detto
], cominciò a pensare, e dall'una parte il tirava il bisogno, e
con cui viene designata fra più candidati una persona a una carica pubblica o privata
designata fra più candidati una persona a una carica pubblica o privata mediante votazione da
da parte di tutti i membri di una comunità o istituzione interessata (in modo
giunge a scegliere la persona da preporre a una carica pubblica; i risultati di tali
tutti i membri del parlamento, o una quota parte di essi il cui termine
del paese, il paese manderebbe tutta una camera bellicosa. alvaro, 14-88: il
e vesti, e fra l'altre d'una tazza d'argento con alcune centinaia di
: le fumate / morbide che risalgono una valle / d'elfi e di funghi fino
fr. elfe (1842, ma già una prima volta nel 1586 al plur.
): piccoli geni dell'aria (una specie di gnomi), che operano
e tramontare eliacamente delle stelle è quando una stella esce o entra sotto i raggi
(l'apparire o l'offuscarsi di una stella per opera dei raggi solari)
il nascere ed il tramontare eliaco di una stella, altro non sono che la sua
sottile e ricurvo; il frutto è una capsula. tramater [s.
alette, di là dai quali girava una forza indicibile come l'aria: l'
dell'elica dissipi il puzzo sospingendolo verso una finestra aperta. -ciascuno degli elementi
unghia / o il guanto smesso d'una serpicina; / piglia a volo l'
come in capo alla corda si trovi una sorta d'elichetta, non so se d'
: scala a chiocciola (che descrive una spirale attorno a un sostegno cilindrico).
principia a rilavorarci intorno. qui elide una vocale, lì elice una virgola,
qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge una particella. -estrarre
, lì elice una virgola, espunge una particella. -estrarre, tirar fuori (
: si leva in piede, / e una squarcina sua dal fodro elice.
l'asse stesso, rispettivamente di una determinata quantità o di un suo multiplo.
intorno alla superficie interiore dello stesso canale una membrana elicoide, cioè fatta a foggia di
. superficie elicoidale, cioè generata da una linea (linea generatrice) qualsiasi che
: del quale la linea generatrice è una retta. -elicoide rigato sviluppabile: la
-elicoide rigato chiuso obliquo: generato da una retta incidente sull'asse, ma perpendicolare
aerogiro che deriva la sua portanza da una o più eliche mosse da un apparato
, in virtù dell'azione aerodinamica di una o più eliche sostentatrici di grande diametro
a computo nella causa, perché elidendosi l'una coll'altra e impedendosi vicendevolmente d'agire
retto esercizio. michelstaedter, 823: una grande nave che riceve simultaneamente molte onde
che riceve simultaneamente molte onde, che una elide l'effetto dell'altra, e
effetto dell'altra, e pesca a una profondità che non sente il moto delle onde
, anche talora quella iniziale) di una parola di fronte a un'altra che incominci
a un'altra che incominci pure con una vocale, per evitare l'iato.
. pascoli, i-623: è vero che una parola simile può perdere l'ultima lunga
. baldini, 5-145: qui elide una vocale, lì elice una virgola,
: qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge ima particella, sposta
virgola, espunge ima particella, sposta una parola, sostituisce un epiteto.
o inabili; onde ne nacque una disperazione a i dottori. giannone,
non è egli, diciamolo pure, una cosa deplorabile il vedere scrittori celebri e
vedevano [nel problema meridionale] che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica
] che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica servitù, che una
una tradizione di borbonica servitù, che una democrazia liberale avrebbe un po'per volta
3. sport. concorrente sconfitto in una gara eliminatoria di campionato. eliminatòrio
sf.): che serve a operare una selezione fra i concorrenti o fra le
ed insensato è colui che aspira ad una speculativa perfezione. l'ottimo sta dove
e non al minimo escogitabile, o ad una eliminazione impossibile. manzoni, 958:
ingiustizia nel mondo. alvaro, 7-179: una lotta accanita e irresponsabile fu condotta dai
come conseguenza, equazioni contenenti ciascuna solo una parte di dette variabili. 5.
esclusione di un concorrente (o di una squadra) dal proseguimento della gara (
proseguimento della gara (perché sconfitto in una prova eliminatoria). 6. statist
in corrispondenza d'ogni numero intero di una determinata serie di anni, è dato
napoli, ottenne lo stesso spettro studiando una eruzione del vesuvio... in italiano
combinati, in proporzioni variabili, su una base che si può dire costante,
oscurato da nuvole; è costituito da una lente a sfera, attraverso la quale
attraverso la quale i raggi solari bruciano una cartina paraffinata graduata in ore.
pianta per il cui sviluppo è necessaria una forte luce del sole. =
eliògeno, agg. chim. attributo di una classe di coloranti (dalla struttura assai
della porporina) che si distinguono per una buona resistenza alla luce, al calore
a un certo momento, simile ad una segnalazione d'eliografo, scintillò sopra la
feci osservare che non era possibile che una linea telefonica potesse rimanere ininterrottamente intatta durante
obiettivo diviso in due parti spostabili l'una rispetto all'altra con spostamenti micrometrici;
. nucleo dell'elio, costituito da una coppia di protoni e una di neutroni.
costituito da una coppia di protoni e una di neutroni. = voce dotta
. ant. girasole, eliotropio; una specie di euforbia. domenichi [
, oculare concavo, e fra essi una serie di vetri piani e diversamente colorati
punti da mirare nelle misure angolari di una triangolazione. 3. telegrafo ottico a
un punto fisso della terra sempre secondo una data direzione; è costituito da uno
e il suo naso prendeva l'aspetto di una melanzana. silone, 4-18: le
diretta dal sole (da parte di una superficie, di un locale).
stereotipia un opificio xilografico; e poi una litografia e poi una eliotipia, e poi
; e poi una litografia e poi una eliotipia, e poi un'officina topografica.
: un gusto, un costume, una letteratura. gozzano, 379:
, ii-1-245: odo per l'etra / una soave melodia novella, / come da
e ne 'l roséo volto / ti ridesse una luce d'eliso. ojetti, i-483
eletti; luogo di delizia, di una bellezza soprannaturale; diletto, ebbrezza sovrumana
4 quel 'volto, il gesto d'una / vita che non è un'altra
eliminazione nella pronuncia della vocale finale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola
della -m). -anche: eliminazione di una vocale all'inizio o all'interno della
trarie tendenze, è creazione di una nuova e più ricca forma di vita
gramm. 4 elisione, eliminazione di una lettera ': deriv. da elisus 4
garzoni, 2-90: vanno cercando una certa loro pietra, la quale communemente
migliore, la parte più preziosa di una cosa. buonarroti il giovane, i-468
monti, i-132: ti voglio mandare una copia del « socrate », che
talor nelle persone /... / una presa gentil d'elisirvite, / ovvero
ma l'entrata d'un pero o d'una vite / non dareste, e
(la vocale finale o iniziale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola
lacinie diseguali da due filamenti castrati, ed una capsula bislunga, biloculare con due valve
: 4 elitròide ', aggiunto dato ad una delle proprie e particolari membrane o tonache
tonache de'testicoli, perché somiglia ad una vagina. tramater [s. v.
passare nello scroto, e che gli forma una guaina speciale. = voce dotta
. pulci, 25-204: porteratti uno spirto una erbetta, / che può far questo
viene essa, l'affetto non vede che una sola cosa nel mondo, e chi
secondo alberto [magno], è una pietra di questa natura, ch'ella
., 8-3 (243): è una pietra, la quale noi altri lapidari
che mi mandi invisibile. / -trovar bisognerebbe una elitropia; / et a sacrarla et
oserei mai offrir la mia mano ad una donna più ricca di me. leopardi,
quando ah'improwiso sentivano il fruscio di una scala messa da qualche contadino tra i
] vicina di cicilia, si levò una tramontana. macinghi strozzi, 1-13:
23-96: per entro il cielo scese una facella, / formata in cerchio a guisa
di tenersi gli austriaci a modo d'una guardia di svizzeri. fogazzaro, 2-18:
2-18: ella dormiva altrove, in una camera più angusta, sopra un letto
signore e maestro, vorrà degnarsi d'una risposta, tanto che io non dubiti
sino a che non sarà dimostrato che una lingua sia giunta all'ultima sua perfezione,
infusione di noci di galla; è una polvere cristallina giallo-chiara, inodora, insapora
3-139: l''elle 'lunga una picca / con pochissima creanza / ancor ella
verde e di elleboro nero; è una polvere cristallina, incolora, inodora,
di idrolisi acida dell'elleboreina; è una sostanza amorfa di colore azzurro, non
dei generi veratrum ed helleborus, comprendente una decina di piante erbacee rizomatose perenni,
purché non si ecceda il peso d'una dramma. idem, 156: elleboro fe-
. oriani, i-3: il governo è una repubblica aristocratica, perché la monarchia di
conte un ellenismo piova, / ed una doppia e pur di greca stirpe
.. apparve quando era bensì possibile una più diretta e profonda conoscenza delle cose
e, con la rinfrescata interpretazione, una ripresa della loro efficacia spirituale. linati
sua nuda e anacronistica grandiosità. era una copia meticolosa del theseion. l'ellenizzante
riflessi », perché in realtà non avevano una sufficiente
scritture, come dante ne ponesse l'una nelle sue canzoni. varchi, v-9:
, iv-2-606: tutte le cose avevano una eloquenza profonda, come se un segno
sempre verdi, è di grata sorpresa una specie di grotta che vi è nascosta,
, / un calamo silvestre, / una faginea patera. viani, 19-110: l'
, iii-297: alcuni per l'occasione d'una bella pianta di quercia, leccio o
figura geometrica piana, delimitata da una curva chiusa che è luogo dei punti
incorporasse nelle strutture i cavi che descrivendo una mezza ellissi, lo trattenevano [il ponte
] da pilone a pilone e dall'una all'altra riva. -figur.
piani, il cui asse geometrico sia una linea senza brusche curvature, contenuta in
, sf. gramm. omissione di una o più parole in una proposizione in
omissione di una o più parole in una proposizione in cui sarebbero logicamente richieste,
, senza oscurità, si tace or l'una or l'altra delle parti dell'orazione
elissoidali, ovaloidi, come quelle d'una ingessatura. = cfr. fr.
. cattaneo, iii-3-363: in una elissòide di rivoluzione, la sola trasformazione
tombe contenenti oggetti d'oro, in una fino al numero d'otto.
quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata, si possono
campidoglio... di quassù è una minuscola meraviglia di composizione, coi raccordi
concerne l'ellissi, che presenta ellissi (una frase); che usa spesso
coste del mediterraneo, caratterizzati dall'avere una conchiglia di dimensioni alquanto piccole rispetto
corpi di vigilanza e polizia: è una liscia calotta metallica, talvolta con sottogola
calotta metallica, talvolta con sottogola e una breve tesa; vi si può sovrapporre
breve tesa; vi si può sovrapporre una reticella dove si infilano sterpi e fogliame
di perle e uno ulivo d'ariento nell'una branca e tutto fornito di perle.
di blois, che irruppe solo in una torre: dissero che aveva in capo un
in capo un elmo a guisa di una città turrita. de amicis, i-31:
turrita. de amicis, i-31: da una delle viuzze laterali s'ode uno scalpitìo
scesa la sera regolano il traffico servendosi d'una lanterna. -parte superiore dello scafandro
palombaro, di metallo, munita di una lastra di cristallo in corrispondenza degli occhi
al titolo nobiliare; talvolta reca sopra una corona (elmo coronato).
senso concreto: l'aspetto formale di una composizione letteraria. guidotto da
che alcune elocuzioni veggiamo così proprie d'una lingua che 'n altra favella dicevolmente non
. lodare, fare l'elogio di una persona o di una cosa. de
l'elogio di una persona o di una cosa. de marchi, i-203:
elogiate nel giornale cittadino, di cui una busta, conservata entro la tasca interna
aveva fatto rider tanto la compagnia, con una specie d'elogio funebre del conte attilio
prima. b. croce, i-4-8: una storia della pittura ellenica...
.. si risolve... in una serie di nomi di pittori...
di pittori..., in una serie di soggetti di pitture...
soggetti di pitture... e in una serie di elogi o di biasimi,
toglievano commiato. nell'andarsene ciascuno aveva una parola d'elogio sul modo in cui
. stor. iscrizione di lode apposta su una tomba (o ai piedi di una
una tomba (o ai piedi di una statua o su una lapide commemorativa)
o ai piedi di una statua o su una lapide commemorativa), per celebrare virtù
, per celebrare virtù e imprese di una persona. caporali, ii-18: il
a numeriano imperatore fu dal senato dirizzata una statua, sottovi questo elogio.
la pietra, sulla quale trovasi scolpita una iscrizione o un elogio. 4.
tre specchi, gli due di lungi d'una elongazione e lo terzo di più longazione
: avea nome monna lena: fu una savia donna, molto eloquente, segace.
ed eloquente fin anche sul labbro d'una fanciulla impazzata. carducci, iii-6-158:
la rendevano tut- t'altra donna, una donna che gli chiudeva in bocca le
, 6-160: ogni giorno ricevevo da lei una, due o anche tre lettere piene
aperse la bocca per protestare, ma una stretta eloquente del braccio di suo marito gliela
presepi, nelle polverose bacheche, come una divozione minore. jovine, 2-211:
minore. jovine, 2-211: ebbe una serie di moti eloquenti della testa
eloquentissimamente celebrò. milizia, iii-506: una parola interrotta, il silenzio stesso,
parola interrotta, il silenzio stesso, una colonna, un occhio, parla più eloquentemente
, i-31: chi russava sonoramente da una parte, chi spalancava eloquentissimamente la bocca
, ii-235: dicono che dell'eloquenza una parte governa la republica, e tanto
medesime cose con le medesime ragioni, facendo una orazione formata e pienissima di cose e
, iv-2-606: tutte le cose avevano una eloquenza profonda, come se per un segno
suo poderoso eloquio in cui l'idea era una cosa sola colla forma. de roberto
facoltà naturali che sapeva di possedere: una forte memoria, una straordinaria facilità d'
sapeva di possedere: una forte memoria, una straordinaria facilità d'eloquio, una gran
, una straordinaria facilità d'eloquio, una gran dose di astuzia, gli facevano
, iii-338: in d'annunzio è una gran felicità di eloquio, dalla natura
: appresso ciò, sì gli cinse una spada col pomo e l'elsa d'oro
tra 'l pome e l'elsa con una mano, e coll'altra nel mezzo della
io): uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine d'ottone
ediz. 1827 (8): con una grande elsa traforata a lamine d'
, 1-48 (126): messo una stoccata nella trippa e passato dall'altra
terra. tasso, 2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio /
: quando il colpo è portato con una sola mano. = dalla locuz.
* elucubrazione 'sono voci state riprese da una parte, e difese dall'altra.
iii-23-158: tale era il titolo d'una elucubrazione tra il serio e il faceto,
francamente. svevo, 5-288: se una parte dell'umanità si ribellerà e rifiuterà
i-1-64: il re mattias ha stampato una dichiarazione contro li suoi soggetti d'austria
delirante, nelle quali, più d'una volta, eludendo la vigilanza, aveva finanche
, sf. chim. estrazione di una sostanza adsorbita (da una soluzione) su
estrazione di una sostanza adsorbita (da una soluzione) su un adsorbente solido,
. abbia svilup pata tutta una tecnica di fuga in se stessa, di
'contes 'di la fontaine d'una edizione moderna all'elzeviriana. soffici,
elzeviriana. soffici, iv-22: era una rivista sui generis... con nitidi
di amstelodamo 'de rerum natura 'in una legatura esquisitissima di cuoio rosso. panzini
della grossa carta filogranata facevano cornice ad una fitta selva di sonetti in elzeviro elegante,
d'uno che non saprà mai distinguere una « a » aldina da una bodoni
mai distinguere una « a » aldina da una bodoni 0 elzevira. bocchelli, 6-272
. = da elzevier, nome di una famiglia di stampatori olandesi (sec.
emaciandosi, à lasciato affiorare via via una sensibilità nuova, tutt'altra da quella
minuto in minuto, emaciando e scolorando in una specie di tubercolosi al galoppo.
. magro, smunto, scarno (una persona, anche il volto, le membra
, 9-ix-195: in breve cadde in una tal sorta di male, che, oltre
in sanità un uomo... per una febbre continua unita ad una solenne affezione
. per una febbre continua unita ad una solenne affezione scorbutica, ridotto in una
una solenne affezione scorbutica, ridotto in una estrema emaciazióne e miseria. giusti,
su quella improvvisa emaciazióne del volto una commovente fisonomia di malata, che strinse
in cui scorrono l'aorta dorsale e una vena. -canale emale: canale delimitato
puro o inviluppato di vapore, se da una fiaccola chiara o da un incendio fumoso
presso riversando le acque dal colmo bacino una fonte, o stendesi umida tra canne e
volse e non distinse sulle prime che una vaga macchia biancastra, un fortore caldo
, manifestarsi, diffondersi, irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica
diffondersi, irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica di una persona
irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica di una persona o di una
, una qualità, una caratteristica di una persona o di una cosa, ecc.
una caratteristica di una persona o di una cosa, ecc.). guerrazzi
brividi addosso. d'annunzio, iv-1-385: una bontà infinita emanava da quella creatura e
di un fresco stupore, quale da una rivelazione improvvisa e che m'empiva l'animo
.. quel parlare di democrazia socialistica fra una moltitudine che sconosce ancora il proprio diritto
potere che da tale diritto emana, parve una beffa. calvino, 2-174: del
. fogazzaro, 1-20: mamiani emanò una circolare in cui rifiutava questa
uno, immutabile e indivisibile, per una necessità intrinseca alla sua natura; la
grado inferiore, e così via, secondo una scala gerarchica discendente che giunge fino alla
gli emanatisti ci rappresentano la creazione come una « caduta delle idee », un'estrinsecazione
di coloro, che, in luogo di una filosofia, ci dànno storielle, una
una filosofia, ci dànno storielle, una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una
, ci dànno storielle, una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una leggenda del peccato
una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una leggenda del peccato originale, e così via
ii-41: negli occhi azzurri si accendeva una luce affettuosa che ne cambiava il colore,
del corpo ove fosse rimasta in germe una seconda fisionomia. 2. dir
.); stabilito, statuito (una norma, una direttiva, ecc.)
stabilito, statuito (una norma, una direttiva, ecc.). segneri
prevedeva... l'insediamento di una popolazione contadina e la fondazione di cinque
producendo infinite sfere, o vogliam dire una sfera che in infinite grandezze si andrà
congetturare che non siano i pianeti che una emanazione del sole medesimo. manzoni,
, come se avesse voluto assaporarne con una voluttuosa economia d'analisi tutte le emanazioni
o quel partito politico, anzi essendo una volta a soddisfare interessi generali e comuni
cattaneo, iii-2-31: considera se medesimo come una emanazione di brama. 4
, a un minorenne che ha raggiunto una certa età (per lo più diciotto
per dir così, da una morale voluttuosa, superba, feroce,
per perfezionarlo. pascoli, i-299: una rivoluzione che emancipa il lavoro senza abolire
emancipato; l'emancipazione aveva l'effetto di una pena; le legittimazioni non erano permesse
senso. de roberto, 1-304: corteggiava una signora inglese emancipata, se ne andava
inesperto crede sempre imminente l'eruzione d'una guerra civile,... fra gli
figli di famiglia tra i germani conservavano una certa dipendenza anche dopo di aver dal
; l'emancipazione aveva l'effetto di una pena; le legittimazioni non erano permesse
, se egli si sposa) di una determinata capacità di agire. -anche:
, che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del bisogno fisiologico, che
-per estens. attribuzione ai membri di una minoranza religiosa dei pieni diritti politici,
bianchi e rossi e in partic. una specie velenosa (haemantus toxicaria), con
velenosa (haemantus toxicaria), con una ricca ombrella di fiori rossi, che si
, famiglia delle narcissoidi, caratterizzato da una spata colorata di molti pezzi con molti
, con corolla divisa in sei parti ed una bacca di circa tre semi, le
emàrgino). annotare sul margine di una pratica gli elementi importanti per il disbrigo
piaceva il doppio genitivo o l'uso di una parola invece di un'altra.
'. non occorre dire che è una bruttura, presa al fr. émarginé
di pratiche. gramsci, 8-105: diventerà una delle tante vecchie cariatidi del giornalismo,
sistema circolatorio (la via d'insorgenza di una malattia). pratolini,
non più che il misuratissimo burro, una sobria untuosità: e assecondano, pare
con le orine (e può dipendere da una lesione o malattia del rene o da
lesione o malattia del rene o da una lesione della vescica e dell'uretra)
*. baldini, 3-49: « go una gondoleta nova, lustrissimo » un vecchino
-ghi). dir. sequestro di una nave (sia essa nazionale o straniera)
discobuli e atleti di grido... una buona spolveratura d'embasisceti e di cortigianelle
spesso accompagnata da un motto o da una dichiarazione o da una spiegazione in versi
motto o da una dichiarazione o da una spiegazione in versi o in prosa;
le diverse fonti finanziarie, che esigono una differente amministrazione. serao, i-970:
(un discorso, uno studio, una relazione). de sanctis, ii-15-534
di un giornale (e anche di una trasmissione radiofonica o televisiva) che riporta
moravia, i-338: dalla radio, una grossa voce burlesca di dicitore incominciò ad
che tratta affari di alta finanza (una persona, una commissione, un gruppo sociale
di alta finanza (una persona, una commissione, un gruppo sociale);
preciso un equilibrista finanziario appena uscito da una commedia francese senza nemmeno struccarsi. savinio
; non s'era voluto levar dal capo una vecchia tuba dalle tese piatte, spelacchiata
guanti bianchi... fissavano da una uguale distanza il morto mitrato, disteso
di panno nero, ci ricevette in una spaziosa sala della sorbona. govoni,
farla così da moderatore dirigente, fra una costoletta alla finanziera e uno stufatino di bove
tutta la sua fortuna; e poteva godere una lunga vita agiata e felice, se
disse a un orefice: / farotti una sinistra profezia; / o tu morrai
per mano del carnefice, / o d'una vergognosa malattia; / gli replicò l'
, detta 'il conto reso ', una commedia detta il 'figaro '..
cause di prestiti pubblici, dettati da una insuperabile necessità, ne vorrebbero aggiunta un'
possono sempre assalire improvvisi ad arma bianca una dogana, un posto di finanzieri,
di finanzieri, un drappello di soldati a una porta. d'annunzio, iv-2-11:
, i-1-232: fu certo librando in una gran città / pria finanziere, poi
, venir meno (un fatto, una circostanza, un sentimento). guido
. -morire, perire (una persona); estinguersi (la vita
ed è per lo più seguito da una prop. dichiarativa). -non finare:
navicare infino a tanto ch'elli furono ad una giornata presso a troia. fra giordano
, come allora si diceva, al signore una certa somma. -promettere di versare
certa somma. -promettere di versare una data somma. lettere senesi, 51
]: dicesi per esagerazione 4 che una cosa fina l'aria'; quasi voglia dirsi
et a le sue redi in perpetuo d'una peza di terra arata posta in renaiu
tra i rami e i tronchi di una foresta paurosa. dessi, 6-73: il
fin quando, fino a quando (regge una prop. temporale che assegna un
autunno si levan le foglie / l'una appresso de l'altra, fin che 'l
la stessa. -in rapporto con una prop. reggente di forma negativa,
soldo di meno che un fastidio o una pulce di più. levi, 3-134:
visibile; finché apparve da ultimo come una orribile cicatrice. = comp.
6-21: si trovò in fondo ad una scala tagliata nel monte, ripida,
, un'attività, un sentimento, una situazione storica, sociale, ecc.
ripromette, alla fine del viaggio, una mancia. boine, i-25: come faticoso
giorno, di un mese, di una stagione, di un anno, ecc.
lire a fin d'anno, è veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro
che delimita nello spazio, rispettivamente, una linea, una super * fìcie o
spazio, rispettivamente, una linea, una super * fìcie o un volume;
occhi alla fine del regolo, e dall'una fine all'altra, e dica:
n'è bisogno. forteguerri, 28-101: una scala trova... lunga sì
in un ospedale o nella camerata di una caserma. -ant. elemento decorativo che
parti terminali (di un edificio, di una costruzione, di un monumento, ecc
: ebbe per ultimo finimento questa opera una cornice varia, che risaltava, come disotto
mio ardire non ebbe fine. ardii scrivere una tragedia sopra un soggetto che fu già
. confine (di un paese, di una città, di uno stato, di
hanno il nome di temperate, l'una si è da noi abitata, l'altra
. velluti, 87: gli gittò una lancia dietro, e diègli per lo fianco
309: si mise a letto d'una malattia mortale e in pochi giorni venne in
. -per simil. estinguersi (una stirpe, una schiatta).
-per simil. estinguersi (una stirpe, una schiatta). g. villani
. -fare bel fine: fare una morte onorevole. petrarca, 140-14:
uno stato, di un regno, di una potenza). bibbia volgar.,
fine. pecchio, ii-1-64: d'ordinario una casa non è fabbricata che per 99
accade dunque di rado che giungano a una gran longevità, ma per lo contrario
: a indicare un fenomeno atmosferico, una sciagura, un rivolgimento sociale che,
con cui un fatto, un'azione, una situazione, ecc., si compie
ti giova scansar tragico fine, / ch'una delle tre parche è citerea. c
altra noia che di sospiri e d'una brieve paura con vergogna mescolata, a
-epilogo (di un dramma, di una storia, di una novella, ecc
dramma, di una storia, di una novella, ecc.). boccaccio
. -lieto fine: conclusione di una commedia, di un film, di
: si dee intendere che sarà mescolata una materia tragica con fine lieto, cioè comico
fine lieto e morale, sulle avventure d'una dattilografa insidiata dal capufficio. -come
un libro o sull'ultimo quadro di una pellicola cinematografica, per significare che l'
denari sei a ser iacopo doni per una fine che ne fede. libro della
un giovane 11 volea far pigliare per una carta antica già pagata al suo padre
detto giovanni a ferrara. corrispondenza di una filiale dei medici, 23: ricordarvisi
buon fine: formula usata nell'accreditare una partita a un conto per indicare l'
. ant. finezza (del conio di una moneta). g. villani,
mèta suprema del suo agire o di una sua azione particolare, al cui conseguimento
condizioni che debbe avere uno uomo savio una e la potissima è ordinare le cose
arte a semplice illusione piacevole, a una ebbrezza dei sensi, conveniva sottomettere l'
dio, due vie avemo, / una per lo intelletto dio vedere, /
è composta di dua nature. l'una delle quali si chiama potenzia o vero
due esigenze irriducibili e contradittorie; da una parte, del fine unico, in cui
intendete? pirandello, ii2- 72: una pietà vera, che non nasconda secondi fini
titolo di studio che dia accesso a una qualunque carriera. si noti che questo
indirizzata un'opera, un'attività, una scienza, un'arte, ecc.
., iv-iv-5: sì come vedemo in una nave, che diversi offici e diversi
solo con la sua propria; in una solitudine che è fatta ricca di tutte le
di ritirar su con la sua sola presenza una mina anche più squarciata di quella.
, 4-189: uscii dalla camera, lasciandovi una donna che anche lei avevo dimenticato come
calore di gioia ch'essa mi aveva dato una volta e il gelo che mi comunicava
male fini. -fare, avere una determinata fine; fare la fine di
fare la fine di qualcuno: avere una certa sorte; avere la stessa sorte
quanti ho visti... / fare una fine dolorosa e ria, / e
a correre. palazzeschi, ii-504: una fanciulla ha perduto il proprio onore, è
proprio onore, è fritta. farà una brutta fine. è una donna perduta.
fritta. farà una brutta fine. è una donna perduta. e quando finalmente si
esprimere la convinzione che il risultato di una certa azione sarà totalmente negativo (e
totalmente negativo (e vi è connessa una notazione ironica). g.
: condurre alla morte, uccidere (una persona); distruggere (una cosa
(una persona); distruggere (una cosa). bibbia volgar.,
, 1-44: [le sabine] da una parte pregavano i loro padri, dall'
timori e gli affanni / avran fine una volta, astri tiranni? b. croce
medesimo da principio al fine, sempre da una sola faccia, tanti beni stabili [
maestà. -porre fine di fare una cosa: limitarsi a fare una cosa
fare una cosa: limitarsi a fare una cosa. leggende di santi, 4-122
giamboni, 46: la cupidità è una pistolenza crudele, la quale fa povero
altro. -portare a buon fine una cosa: compierla nel modo voluto,
fine. -rapportarsi al fine di una vicenda: considerarne l'esito finale,
tale modo che queste tre persone sono una sustanza e uno iddio senza fine. capellano
sino al fine leggiadra. -toccare una, due parole dalla fine: arrivare
, liverarla, venire a capo, toccare una parola della fine '. l.
, ottenere un risultato; giungere a una conclusione. fra giordano, 3-217:
contano i noccioli: al termine di una cosa se ne vede il risultato.
si contano i noccioli; c'è una specie di profezia di una cosa che
; c'è una specie di profezia di una cosa che finirà poco bene.
de'fogli grossi e fini, / una gran masserizia / procacciatevi, donne,
né ridursi a tale candidezza da formarne una tela veramente fina. tommaseo, i-284:
col nodo in alto, e mostrante una ciocca de'capelli fini e biondi,
: riconoscerete all'incontro l'unione d'una ben avveduta sapienza, che collegandosi co'primi
il terzo atto... conserva una finissima linea di ironia, senza intrusioni
-magro, esile, di costituzione delicata (una persona, una parte del corpo)
di costituzione delicata (una persona, una parte del corpo). verga,
: nera come la pece, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente
, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente leggera sui garretti troppo
. leonardi, lxvi-2-308: mettete in una terrina poco più di mezza foglietta di fiore
tra la neve e la pioggia, come una spruzzaglia di ghiaccio tritato fine.
da altro, che dall'essersi spianata una finissima grana, che faceva la superficie dell'
i-189: della rena ne era caduta una montagna, tutta fina e ben bruciata
congegni. barilli, 5-32: veniva giù una pioggia fina. tecchi, 2-40:
, ma era venuta su dalla valle una nebbiarella fina e gelata, che pareva
arguto (e spesso vi è connessa una notazione ironica). cantari cavallereschi
istinto le convenienze che si richiedono da una sua pari nella situazione in cui l'hanno
da raffinata malizia (un comportamento, una politica, ecc.). ammirato
ma ebbero per costante, ella essere una fine simulazione, che nascondesse fellonia e
gozzi, 3-3-327: questa è bene una delle singolari e fine poltronerie ch'io leggessi
loro figure, il solo farle discórrere in una lingua moderna, toglie, per chi
segno (un giudizio, un'osservazione, una satira, l'ironia, ecc.
che se fossero stati posti all'esame di una critica fina ed accorta, sotto la
l'udienza e potere a tempo introdurre una fina ironia e una satira giudiziosa.
a tempo introdurre una fina ironia e una satira giudiziosa. pananti, iii-40:
sanctis, petr., 9: è una elegante biografia del petrarca, dove non
vaso d'oro fine, che tiene come una gran botte, pieno di buon vino
nel suo silenzio di caprera ha fatto una indigestione di corbellerie di cui si va
prezioso puro che entra nella costituzione di una lega. -anche al figur.
, vien con tal misura a dividersi una libra di argento in ducati 14 e gr
dossi, 480: per servirmi di una metàfora, che, a volta sua
un'acqua); splendente, luminoso (una luce). g. villani
bello scudo, in campo de finissimo azuro una mano che salava uno capo d'aglio
il campo azuro, e per cimiero una bellissima damisella. marino, 6-53:
bianca linfa, / e ne filtrasse una luce più fina: / questo puro splendore
più salubri. giusti, iii-48: da una pianura melmosa e intristita dalla nebbia,
tavola ritonda, 1-245: e'v'era una bella fontana e di molte erbe dimestiche
, immacolato, intemerato, nobile (una virtù morale, un sentimento, l'animo
ingombrio. lorenzo de'medici, ii-307: una donna d'amor fino / s'innamorò
fra la nimicizia, è la tempera d'una fina prudenza unita ad una fina virtù
tempera d'una fina prudenza unita ad una fina virtù. milizia, iii-22: un
opera di architettura, ne'contorni di una bella statua, e alle finezze del
la sua amicizia per la donna a una tale altezza, dice lui, che non
i canti, e ne la berretta porterei una impresa, ove fosse uno amo,
arte raffinata; minuto, delicato (una lavorazione artigianale, un oggetto di fattura
alvaro, 13-32: si trattava d'una ricca e pia signora, la quale faceva
di consumata esperienza; che si avvale di una tecnica, di un'arte raffinata (
/ liquida oliva, e gli vestì una fina / tunica e un ricco manto.
quasi calvo; lucido e roseo come una figurina di finissima porcellana smaltata. alvaro
. verga, 3-200: voi siete una roba fine e di prima qualità,
qualità, e siete fatta per stare in una bella casetta. -per estens.
eccellente, pregiato (un cibo, una vivanda, un vino, un liquore)
, 92 (151): fue una buona femina, ch'avea fatta una fine
fue una buona femina, ch'avea fatta una fine crostata d'anguille, ed avevaia
piatti grandissimi d'oro / coperti d'una finissima vivanda. caporali, i-53: quindici
. distinto nei modi, bene educato (una persona); elegante, signorile,
(fattezze fisiche, tratti, caratteristiche di una persona); delicato, fragile.
dolce sguardo fino / ch'amor con l'una man mi pone avante. fontanella,
è piccolo, magro, valetudinario, d'una fisonomia buona, finissima, brillante.
cammina, / dolce madonna, e una beltà sì fina / che non fu vista
quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e non trovava mai una
una signora, e non trovava mai una cosa abbastanza bella pel suo merito.
, i-142: un pomodoro, ed una cipollina / ma che la sia tritata fina
contenta di poco letto e vi depone una sabbiuzza fina fina, tutta piena di riflessi
per cangiar voce, e ne trovò una fina fina, carezzevole e sorridente,
fondo, sospesa sul mare, / una vergine luna fina fina. banti, 6-97
oggetto, un modo di dire, una scelta, ecc.); dimostrare buon
angolo: e un liuto, e una viola, con esso. deledda, i-389
finedama, sf. nome corrente di una qualità di spugna da bagno che si
: quel mulinetto non ha ora che una sola macina da polenta, ma in tempi
g. bassani, 3-11: fu durante una delle solite gite di fine settimana.
un motivo ornamentale e può essere a una o più luci (monofora o polifora
35 (108): allora vidi una gentile donna giovane e bella molto, la
e bella molto, la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a
abimelec, re de'palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con rebecca sua
fenestra, /... / una fera m'apparve da man destra, /
sulla cantonata degli albergotti... è una finestra fatta col disegno di costui assai
finestra, quando in faccia vi è una donna di quel carattere. foscolo, xviii-149
, / s'accendon le finestre ad una ad una / come tanti teatri.
/ s'accendon le finestre ad una ad una / come tanti teatri. sbarbaro,
: ci si sveglia un mattino, una volta per sempre, / nel tepore dell'
del casino degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi si
degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi si riaffacciasse la
intelaiatura e vetri doppi, per consentire una miglior protezione dal freddo. -finestra
sacchetti, 52-53: sandro era a una finestra ferrata della prigione, che risponde
con poche finestre tutte ferriate, e con una sola porta per una, di ferro
, e con una sola porta per una, di ferro, fortissima. levi,
finta: dipinta sulla parete esterna di una casa per rendere simmetrica l'architettura.
, quasi senza più parlare, ad una villa con la facciata scolorita dall'umidità;
con la facciata scolorita dall'umidità; con una finestra finta e le persiane verdi;
... e che abbi solo una finestra impannata; alla quale finestra metterai
capo. leonardo, 2-69: se trarrai una bombardella in un cortile circundato di conveniente
è un casamento, dov'egli ha finto una finestra impannata che fa lume alla stanza
estesa rispetto all'altezza, per consentire una più ampia visione sull'esterno.
tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto per dar lume
, oltre al farsi sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte
, i banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa;
banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa; si trovino poveri
e gli annoiati, in un teatro a una bella musica: ecco tutti i loro
illuminati da un sorriso o aspersi d'una lagrima che brillano negli occhi de'loro
ma pirro con uno forte montone fatta una finestra, entra dentro e taglia quelli che
qui co'primi avanti / pirro con una in man grave bipenne / le sbarre,
dirado discendono dagli orizzonti aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude /
[la colombaia] in ogni quadro una piccola finestra, che serva all'uscire e
la sanna nel petto, e fecegli una grande finestra per traverso. ariosto, 14-120
un uomo che sia distante da te una balestrata, e ti parrà la finestra di
, e ti parrà la finestra di una piccola agucchia appresso all'occhio, potrai vedere
sfogo (di un sentimento, di una passione); via d'uscita, scappatoia
sarà accettato, si aprirà al duca una finestra da uscirsi di questi capituli a
6. tipogr. il vuoto lasciato in una colonna di composizione in seguito alla caduta
.: assenza circoscritta di stampa in una pagina. -anche: spazio vuoto lasciato
. -anche: spazio vuoto lasciato in una pagina composta allo scopo di inserirvi in
di corrosione di agenti esterni, in una falda di ricoprimento o di carreggiamento e
di viviani: linea di intersezione di una sfera con un cilindro rotondo passante per
, coccodrilli, ecc., limitata da una membrana posta sul fondo della cavità articolare
e più di una volta l'avevo udita esclamare in un negozio
. -fare entrare, mettere in una casa per le finestre una ragazza da
mettere in una casa per le finestre una ragazza da maritare: sposarla senza aver
parola; perché non ti vo'metter in una casa per le finestre.
per le finestre. -far una finestra sul tetto a qualcuno: recargli
sfido, / che fo loro sul tetto una finestra, / e che vado a
por nero 'n sul bianco, / con una penna in man. fagiuoli, 1-5-267
è esente da difficoltà. -dio serra una finestra e apre un uscio: quando
getta dalla finestra: la necessità costituisce una forte tentazione a calpestare l'onestà.
288): sempre attenta stava ad una picciola finestretta per doverlo vedere, se vi
alla fine sarà pure el signor marchese con una fenestretta a mezo tetto, con un
il diritto chiudersi delle forbici ha aperto una finestretta in quel foglio rosato del peritoneo.
eliggere altrettanti vescovi; posandosi su d'una pietra, che quivi si conserva altresì.
volta rappresentante il cielo di notte traforata d'una infinità di finestrine di vetro colorato figuranti
, io (186): costui da una sua finestrina che dominava un cortiletto di
sepolcro si ha dinanti verso levante attaccata una cappella quadra;...
quattro braccia per facciata, et ha una fenestruzza. milizia, ii-339: sarebbe ridicolo
: io andava immaginando meco stesso d'una cara donnetta, la quale mi fosse moglie
, e con un'inferriata arrugginita sopra una finestrùcola nella porta. loria, 1-106
finestrone terribili. rosa, 88: in una casa con suo gran diletto / per
diletto / per la ferriata entrò d'una cantina, / perché dal finestrone accanto
fece concetto. viani, 10-40: una finestróna è tagliata in alto, le vetrate
su, sotto la gronda, s'apriva una finestrallaccia buia, che il mio amico
* buco, apertura * (praticata in una parete, per dar luce, aria
che ama mettersi in mostra alla finestra (una donna). s.
tozzetti, 8-67: indi [avemmo] una primavera bella nel suo principio, ma
. dossi, 31: rotondo come una mortadella, dal frontispizio fiorito, odioso
... grandeggia lieve e finestrato come una vera reggia della luce e dei venti
di diverso colore (un castello, una chiesa, una torre, ecc.
colore (un castello, una chiesa, una torre, ecc.).
(129): aprì l'impannata d'una sua finestrina. [ediz. 1827
(125): aperse l'impannata d'una sua finestrella], d'annunzio,
più rozzi e i più cupidi, una finestrella sul sogno la tengono aperta sempre
come vada, mettendo un cannone con una finestrella in acqua e per esso nella
, 7-38: vicino al picchiaporta, una finestrella a spia, per vedere chi bussa
4. tipogr. breve notizia incorniciata da una sottile filettatura, che le dà risalto
chiusa da un unico vetro o da una sola imposta (e, in partic.
: stava sempre nascosta, come se fosse una monaca anche lei, non mettendo mai
e assistendo alle funzioni di chiesa da una finestrina con la grata. [ediz
, 6-248: ogni facciata di casotto ha una porticina, e di fianco i finestrini
i finestrini del battello son mascherati da una rete metallica. e. cecchi, 7-103
le fenestrelle. rezzonico, xxiii-258: una galleria di circa nove piedi sotto la
203: il quartiere si componeva d'una anticamera con finestroni da studio. rovani
ingrossate. d'annunzio, iv-1-307: una sottile striscia di zibellino correva intorno la
intorno la scollatura, dando alla carne una indescrivibile finezza. popini, 26-289: raccolse
indescrivibile finezza. popini, 26-289: raccolse una foglia d'albero e mi fece osservare
dal setaccio al termine della prova su una determinata quantità di materiale. -modulo di
, si batte col martello in su una ancudine. b. davanzati, ii-444
le monete eguali, ridurre il metallo ad una fineza. tasso, 11-ii-385: essendo
dolcezza, / è un augumento, una perfezione, / et è un condurre
raffinatezza, grazia, perfezione (di una lingua, di uno stile, anche dei
prime [tavole] son condotte con una certa finezza e diligenza incredibile e da
mezzo di esse [arti] s'introduce una certa finezza e civiltà ne'pensieri e
(638): levò dalla sporta una scatola d'un legno ordinario, ma
, ma tornita e ¦ lustrata con una certa finezza cappuccinesca. de sanctis,
mi accoglie la moglie dello spazzino, una donna piccola e nera, ancor giovane
di finezza. piovene, 5-252: una civiltà consumata traluce nella distinzione dei volti
pasolini, 1-8: cercò di fare una finezza colpendo il pallone di tacco.
; dalle risposte mia madre arguiva che avevo una mente matura, adatta a cogliere le
parlava e diceva cose che mostravano in lui una conoscenza squisita del mondo, una finezza
lui una conoscenza squisita del mondo, una finezza singolare d'intendimento. leopardi,
a nascondere tutta la sua intima vita sotto una composta apparenza, parla e guarda attenta
, e dimostra in tutti i modi una finezza naturalmente signorile. palazzeschi, i-481
. grado di snellezza della carena di una nave. -coefficiente di finezza di una nave
una nave. -coefficiente di finezza di una nave: rapporto fra il volume della
comportamenti) simulando o dissimulando; provocare una falsa opinione o favorire un'errata convinzione
la fanciulla... per non parere una disonesta affatto, come la più parte
. io voglio che ogni omo togli una mogliera, e quella fidel- mente l'
come simulazione è un fingere e fare una cosa per un'altra. tasso,
e del giusto. -falsificare (una lettera, un documento). bembo
. storia di stefano, 1-13: una bela camera feze fare di boto, /
zascuna di quele feze dipingiere: / una dele sete arte ivi si iaze, /
prova della realtà di ciò che sembravami una forma inverisimile sul punto di dissolversi e
sia 90 braccia. et ora finghiamo che una delle dette parti si capovolga, cioè
capovolga, cioè che l'arco che è una delle metà si congiunga con la punta
la punta dell'altra, et aremo fatta una figura quadrata. galileo, 4-3-325:
[della sicilia]; ed ecco una guerra europea. -vagheggiare. ariosto
non è già perché abbia anch'essa una speciale verità (verità fantastica)
falso? -creare, comporre (una nuova lingua, un nuovo vocabolo,
tocca opinione di alcuni, che dante fingesse una nuova lingua. s. maffei,
foco e di favilla pura / fu finta una cavalla a compimento, / benché sia
, / di colori e di vento una figura / formò (cosa mirabile a
figure. rosa, 1-137: primieramente in una tela grande ho dipinto il dio pane
d'una selva all'ombre d'alcuni alberoni, et
rappresentare teatralmente, mettere in scena (una commedia, uno scenario, ecc.)
scenario, ecc.); sostenere una parte. dolce, xxv-2-233: che
, il verso, l'aspetto di una persona o di un animale).
. cavalca, i-108: stando così una notte incominciò a udire come pianti di
e nel colore (un oggetto, una gemma, mediante altri materiali).
e intricati. moravia, ii-102: una costruzione rotonda di tronchi di albero, con
l'educato contegno degli abitanti fingono una vita gaia e perfino agiata.
, fughe d'alti portici risplendenti: / una città di sogno! serra, i-123
finse di niente. salutò ornella come una semplice sua antica serva passata ad altro servizio
(e per lo più vi è connessa una notazione spregiativa). s
umano. 2. che ha una determinata desinenza (un vocabolo);
. io per me credo che osservati una volta questi * homoeotileuti ', o
lor seguacie ciascaduna, / piangendo ad una ad una / quel del petrarca coronato
seguacie ciascaduna, / piangendo ad una ad una / quel del petrarca coronato poeta /
la superficie che delimitano, rispettivamente, una linea, una superficie, un volume
delimitano, rispettivamente, una linea, una superficie, un volume; punta, estremità
. bentivoglio, 4-806: nel finimento dell'una e dell'altra [steccata],
via, sembra, in fine, una ripulitura, un finimento che la materia del
vi aviamo dimo- stron la perfezione d'una bellissima donna, io voglio che per
che si convengono alla integra perfezione d'una consumata bellezza. -abbellimento, ornamento
... intorno intorno circondato da una sponda di balaustri bruniti d'oro e coperto
vocabolo, di un verso, di una strofe; desinenza. -anche: troncamento
vo'far qui, per finimento, una brevissima giunta. -mus. clausola
. -mus. clausola finale di una melodia. p. verri, i-169
, sopra quello che si vede, una punta ovvero piramide quadra alta braccia cinquanta
340: il finimento appresso di noi è una certa corrispondenza di linee infra di loro
quali son misurate le quantità; che una è la lunghezza, l'altra la
, ii-72: avea [la mula] una sella e finimento bravo, / era
: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e c'
giallo, le fibbie di ottone e una briglia con i paraocchi quadrati, quasi
termine un'azione; porre fine a una situazione; concludere un discorso, una
una situazione; concludere un discorso, una trattazione. latini, i-50: sì
tremoto molto ben grande. tra l'una paura e l'altra, e'mi
che ci penso, non deve questo avvenire una volta o l'altra e non fu
quanti bastavano a tenere il finimondo in una distanza sufficiente a non incutere terrore.
delle mosche sia il primo segnale d'una bufera, cataclisma o finimondo? pavese,
uno scombuglio un bollimento di popolo, una tempesta e grida e fremiti da finimondo
da finimondo. baldini, 3-254: una caligine rossastra, come a riverbero d'
a finimondo: venirsi a trovare in una situazione disperata. nardi, 1-5-1:
, uno spettacolo); sbrigare (una faccenda); osservare (un impegno
(un impegno); mantenere (una promessa). giamboni, 7-102
van faccendo [le lagrime] perii occhi una via / per la qual passa spirito
mia opera, mi capitò alle mani una picciola raccolta di sonetti dell'avv.
voi altre signore... cominciate una cosa, e non la finite. poche
edificio, di fabbricare uno strumento o una macchina, di dipingere un quadro,
di cesellare un gioiello, di scolpire una statua, di cucire un vestito.
2. concludere un discorso, una trattazione, un dialogo. dante
. -pronunciare compiutamente, chiaramente una parola; farne sentire la desinenza.
un'opera scientifica o letteraria (o di una loro parte). - anche assol
. bisticci, 3-53: ordinorono che una mattina egli arrecasse questa istoria che aveva
tasso, 12-574: il poeta ch'una favola tratta, finita quella, è
fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofìa e
via della lepre, disperavo, mi sento una tal quale baldanza a perseverare nello sforzo
sforzo inglorioso. 3. dirimere una controversia, comporre una lite, sedare
3. dirimere una controversia, comporre una lite, sedare un dissidio, risolvere
redi, 16-v-211: eh via finischiamo una volta questa ormai troppo lunga contesa.
4. compiere gli anni, raggiungere una certa età. f. rinuccini
, 20-390: paolo finisce sotto la scure una vita ch'era stata dopo la sua
raggiungere i limiti di tempo assegnati a una dignità, a un ufficio; adempierne gli
mansioni fino al termine convenuto; deporre una carica. bibbia volgar., iv-142
, fare cessare (un'azione, una circostanza, una situazione fisica o morale
(un'azione, una circostanza, una situazione fisica o morale).
332-75: far mi pò lieto in una o 'n poche notti; / e 'n
giorno se non le levavan dalle mani una ragazza di cui s'era ingelosita per
consumare interamente cibi o bevande; terminare una refezione. cellini, 1-40 (no
-sperperare, dilapidare (un patrimonio, una ricchezza). nieri, 345
colle robbine buone in sacca; finirebbe una barcata di quattrini in un mese.
grande. ariosto, 2-68: ritrovossi in una selva oscura, / che nel mezzo
che finia / la nuda cima in una pietra dura. d. bartoli, 24-146
e mostrano a'gerundi di quegli richiedersi una maniera di casi, di questi un'altra
antica ', imitata alla peggio da una sublimissima imagine in un non so qual
11. dichiarare d'aver ricevuto una somma, d'aver riscosso un credito
riscossi finire. -figur. scontare una pena. bencivenni, 4-12: il
o soddisfare un debitore); versare una cauzione. testi fiorentini, 133:
avvenimenti che di per sé tendono a una conclusione, come cerimonie, feste,
guerre, un corso di studi, una manifestazione, uno spettacolo, ecc.
, 1-24: e c'è anche una novità, che mercoledì sarà quaresima; che
, non capiva che cosa facessimo a una cert'ora, finito il cinema, finite
ricominciavano le olive. -avere una determinata desinenza (un vocabolo).
tolomei, i-69: ogni volta che una dizione finisce in vocale e l'altra
, all'epilogo (un discorso, una trattazione, un racconto, un poema
accordo, con un accomodamento, con una transazione (liti, contese, discussioni
di tempo convenuto (un incarico, una mansione, un patto, ecc.)
. -compirsi (gli anni, una certa età). valerio massimo volgar
un'azione, un modo di comportarsi, una circostanza, una situazione, un fenomeno
modo di comportarsi, una circostanza, una situazione, un fenomeno naturale, un
caro, 12-i-16: non posso credere che una amicizia quale ho vista tra voi due
voi due, abbia a finir qui per una debolezza di non nulla. a.
i miei tormenti / le tue furie una volta / finiranno così. giusti, i-479
giusti, i-479: sarebbe tempo che una volta per sempre finisse questo punzecchiarsi di
la crisi. pavese, 7-104: finita una sbronza pensavo già all'altra..
abitudine); passare di moda (una corrente artistica o culturale); perdere
i... i padre, una cosa ti prometterei. / di viver fortemente
/ prende tutto. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un regime
. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un regime politico).
la morte era soltanto la nascita ad una vita nuova ed eterna. -con
e ora diminuendo, finché finisca una volta, per mai più poscia non rinovarsi
). tolomei, i-9: trovandosi una fiata tra l'altre molti uomini dotti
centesimi. -dissolversi (un patrimonio, una somma di denaro). landolfi
aleardi, 1-207: tutto taceva. una canzon briaca / solo si udìa,
, scrollato dalla cima, ricadeva con una specie di pigrizia morbida lungo i bordi
, 1-93: di colpo si leva una voce di là del cortile, una voce
leva una voce di là del cortile, una voce di testa, da matto o
preso; e non serviva. ben presto una sola mano non gli bastò più per
egli. -terminare nello spazio (una linea, una superficie, un volume
-terminare nello spazio (una linea, una superficie, un volume). -
trattasi di un volume che rassomiglia a una grossissima coda da cavallo, la quale si
, ih-70: le cui messe finiscono in una foglia sola. marino, vii-286:
terra o dall'acqua, finisca in una stretta punta, come si vede che finisce
: alcune [basiliche] aveano in fondo una traversa, che è quel che ora
dir fiamme. dossi, 795: una toletta di roba vecchia e scompagna..
a gran papaveri rossi e finiva in una gonna violetta e in un paio di guanti
d'annunzio, v-1-393: ho visto una viola bor- dona con un manico che
. finivano in cima ad imitazione di una face accesa, a sostegno di un baldacchino
fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofia e
primo bacio fra gli sposi finisse con una morsicata. verga, 3-98: allorché li
finiva. pascoli, 89: canta una sfogliatrice a piena gola: / amor
con lui quella notte c'era stata una ragazza, ch'era volata dentro il prato
-con riferimento all'evolversi di una forma morbosa in altra. foscolo
dalla durezza dell'occidente e rinserrato in una stalla squallida. cicognani, 3-46: il
. raimondi, 3-109: spinto da una forsennata tendenza alla sregolatezza sociale, finì
l'infinito di altro verbo preceduto da una prep. -in partic. finire di
altra. davila, 742: tenne nascosta una parte della munizione, acciocché opportunamente
ufficialmente nel suo importante posto, entro una stanza nuova a cui gli operai finivano
, augurando all'italia ch'ell'abbia una volta... un vero teatro
* 56: se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno
se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno donde cominciare né
popolo. guerrazzi, iv-324: facciamo uniti una sortita e finiamo di ammazzare cotesti marrani
alla deriva. -andar soggetto a una determinata conseguenza (per lo più dannosa
voleva grandissimo bene. carducci, iii-9-127: una scuola di trovadori italiani...
. si vien via di là con una certa nobile petulanza o fatuità gloriosa che
riuscire, ridursi, risolversi a compiere una data azione, a seguire un determinato
cima della società sono i parigini, una classe la quale a forza di civiltà
alla calamita. -in rapporto con una prop. soggettiva: accadere, occorrere
tutti e quattro. finì che dalla cascina una voce furente ci gridò di smettere.
tesito che probabilmente avrà un'azione o una situazione particolare, oppure la risoluzione alla
di sotterfugio, nello scrivere col carbone una minaccia sul muro, nel fare a caponascondi
-finire i conti con qualcuno: venire a una spiegazione. pananti, i-262:
splendido, ammirevole (e ha sovente una sfumatura di ironia). cfr.
-finirla: far cessare un fatto o una serie di circostanze che si trascini troppo
azione, concludere un discorso, dirimere una questione, troncare una relazione (e
discorso, dirimere una questione, troncare una relazione (e ordinariamente presuppone l'uso
liverarla, venirne a capo, toccare una parola della fine '; e volendo che
anima di maria vide in quella lettera come una disfida fatta alla sua generosità: egli
. bassani, 1-30: doveva finirla una buona volta con la vita noiosa e ipocrita
adagio, ed in fine delle litanie aggiungevo una ventina di santi, senza curarmi che
! ». -porre termine volontariamente con una morte violenta a una vita insopportabile.
termine volontariamente con una morte violenta a una vita insopportabile. milizia, iii-317:
, amaramente. boine, i-46: per una volta finirla con questo sgomento di abisso
sembrare, interminabile (e reca sempre una sfumatura d'ironia e d'iperbole)
venne l'ora del parto, e fu una donna. e. cecchi, 5-11
7-30: sul finire della raccolta, una notte, stando in ginocchio sul portico
tutte a qualche essenza comune ed esattamente una e infinita. tommaseo [s. v
varietà e nobiltà degli animi, ed una certa finitezza colla quale sempre lavorò.
assai grandi di cacciagioni, ne'quali una gran finitezza non va discompagnata da una
una gran finitezza non va discompagnata da una grande intelligenza e imitazione perfetta della natura
natura. g. capponi, ii-186: una lingua è monca e dappoco finch'ella
disadorno, gli pareva il segno di una gloria non ancora matura, tagliata con una
una gloria non ancora matura, tagliata con una spada rozzamente, con un disprezzo ostentato
verso la finitezza e l'eleganza, una penitenza. moravia, iii-361: andate
la finitezza della sua beltà, patinata di una noncuranza che poteva sembrare superba a chi
attua ed esiste, è sempre un cancellare una finitezza, e infinitizzarsi. -debolezza
(uno stato, un territorio, una città). livio volgar.
9-352: l'italia si avvicina a una guerra imperialista rivolta al saccheggio a mano
cesarotti, ii-286: non è questa una legge inevitabile dell'umanità che l'uomo
all'invidia. -fedele (una traduzione). g. montani,
un modo del verbo); temporale (una congiunzione). tommaseo [s
spiega ', 1 finale '(una lettera), 'indicativo '(un
portato a termine (uno spettacolo, una festa); recato a conclusione (un
(un discorso, uno scritto, una preghiera). giamboni, 4-537
, 8-56: un senso diffuso di una festa finita, col sapore e l'
voleva. -risolto (un problema, una questione, una controversia); dissipato
-risolto (un problema, una questione, una controversia); dissipato (un dubbio
più belli. leonardo, 2-52: una nostra donna finita. un'altra quasi che
e colli, / e d'uomini imperfetti una gran torma, / simili a i
compimento e simili, nella lavorazione d'una manifattura o merce. -diligente,
, vii-548: 'di strafine fatto', d'una maniera perfettissima, finitissima e solenne.
ii-873: in mezzo a tante altre d'una fattura ricercata, * finita ',
, non fredda, colpiva, come una brutale esplosione, quelli avvezzi alla tranquillità
-estinto (un ramo dinastico, una famiglia). tassoni, ix-364:
. compiuto (un periodo della vita, una serie di anni, un'età)
può quasi dire che, appena varata una nave, il ministro creda il suo compito
d'euripilo a patrodo, finito, una vivanda composta di farina e di vino
la vecchiaia. 8. arrivato a una certa mèta (nello spazio o anche
vecchiezza e quasi discaduto. sopra d'una lancia armato stette dinanzi a le porti de
non perìe. bartolini, 1-76: a una starna, altre volte giuliva pei campi
niente qualche cosa, dicono i filosofi che una forza finita non è bastante; conviene
immagini della pittura e scultura, hanno una significazione determinata e finita. -regolato
, 1-102: per noi si concepisce una cosa che giovi solo per finita misura di
, intatto. bisticci, 3-213: una cosa singulare ha questa libraria, che
composti come tradotti, non vi manca una carta dell'opere loro che non vi
: rompendo il guscio, scappava fuora una mosca di color cenerognolo, torbida,
creditore); pagato, versato (una somma di denaro). lettere familiari
dal quaternario duplicato, onde si forma una tessera saldissima, e dal binario quadruplicato,
numero. torricelli, 76: caschi una palla di ferro la quale di peso
di ferro la quale di peso sia una libbra sola dall'altezza d'un braccio
esprimersi col nome di zero, ma una parte infinitesima di quella stessa unità. agnesi
le equazioni del terzo, purché l'una e l'altra delle variabili finite x
. -con riferimento alla desinenza di una parola, di un verso, ecc
per lo più con modi bruschi, a una si tuazione spiacevole, imbarazzante
anche lei taciturna e piangeva come una bimba. diceva che non mi
, a un'aridità, a una solitudine talmente desolate da trascorrere delle
conciliatore, ii-219: mettono a nulla una felice imitazione, un plagio fatto con
difficoltà non lievi nel portare a finitura una scuola per ragazzi * ritardati '.
detto veicolo sia stato esposto in piazza una giornata intera, quelle comode cuccette,
: bella su * 1 mar finlandico / una donna cammina, anzi una dèa:
finlandico / una donna cammina, anzi una dèa: / arde d'amor il nubilo
2. zool. che appartiene a una delle razze equine nordiche. nannini
un ente rispetto a un'azione o a una condizione in cui si trovava (
di messer cacciaguida si con- tavan l'una di per sé dall'altra, come fusser
più giovanile età io sentiva in me una predominante passione fierissima per la civil libertà
, io (173): vispo come una lepre, quel diavoletto: ma!
potere portare. iacopone, 3-2: audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l'anema
4. per indicare il limite di una quantità, il termine di una numerazione
di una quantità, il termine di una numerazione. - anche al fìgur.
salvini, 6-35: bacche tre, una che ha la ferula o finocchiella nella
. persona sciocca (e vi è connessa una notazione affettuosa). varchi,
e subtropicali; il fusto, alto da una trentina di centimetri a oltre due metri
s. degli arienti, 280: ammaziò una buona oca, la quale facendo aconciare
finocchio. roberti, iv-205: era una di quelle loro insalatine miste di erbette molteplici
che si è il terreno, sopra una faccia del porchetto si pianta il broccolo,
insaporavano come s'io stessi brucando con una fame di capro. bartolini, 15-306:
di sedano, un pizzico di zenzero, una goccia di rum, una spolveratina di
zenzero, una goccia di rum, una spolveratina di finocchio. moravia, i-648
arance e qualche mazzo di finocchi e una grande ghiacciaia di legno grezzo, sormontata
selvatico. verga, i-302: con una manata di finocchi selvatici vi preparava una
una manata di finocchi selvatici vi preparava una minestra da leccarvene le dita. govoni,
o per ch'a branca diè tal d'una mazza / che ben vi sta urna'
qua dove nel sole le burrasche / hanno una voce altissima abbrunata, / di
mi chiarirà il medico se questa è una finta. lancellotti, 341: acciò che
s'avesse da dubitare che questa fosse una finta e si chiarisse del vero il
il mondo, volsero che figliasse in una piazza pubblica di palermo (altri a
chiessi di puglia) al coperto però d'una stanza fatta a posta. lippi,
, per indurre un altro a fare una cosa per sé sospetta, fosse andato
sogni. papini, 20-518: -è una finta -gridavano. -rialzatelo su. è un'
, zigzagando sugli scalini, piegato in una finta di spavento, e intanto,
terra e risale come il volo di una rondine, spia se venga giù la quindicenne
che scenderà compunta, rosa e celeste come una madonnina. moravia, xi-255: avrei
, come lei sperava, era tutta una finta. -ant. falsità,
: conobbe alle circostanze che ciò era una finta per mettere spavento. g. bentivoglio
nome, e se anche questa fu una finta, io non so più che mi
monfalcone, si potrebbe veder in quello una finta. 3. sport. azione
avversari) e coglierlo di sorpresa con una mossa diversa da quella accennata (specie
consiste nel costringere l'antagonista a eseguire una determinata parata, scoprendo in tal modo
a pararla e coglier quell'istante per dargli una botta; ossia è un accennare di
, come mi confessò più tardi, una magnifica finta di massimo, che pochi
3-55: dei due nemici, uno tenta una finta e vorrebbe sbalzargli la lancia via
si produsse [la bestia] in una lunga serie di finte come un giocatore
si buttarono da quella parte. ma era una finta; lucia deviò e si lanciò
che copra l'occhiellatura e dietro si aggeggia una finta ». 5. capelli
anche dicono * finta coda ', una notabile quantità di capelli posticci, lunghi,
aperte: « vuoi che ti faccia una carezza? scommetto che da lei la gradiresti
mocenigo, li-7-99: poterono già formare una lega sotto finta di religione. =
che fintamente, ed in siena stessa una ribellione fu tramata co'nobili fuoriusciti.
che si vide di loro uscì con una tempia fintamente insanguinata gridando: « venite
, bisognerà opporre a ogni compiacenza passionale una dura volontà di estirpamento.
»; e nello stesso tempo stesi una mano e gli presi il viso nella palma
antico (un mobile); che riproduce una foggia, uno stile antico.
l'estensione di un'azione o di una situazione nel tempo fino al momento in
, le voci si alzavano, fintantoché una parola pronunciata troppo forte... riconduceva
che. fintare, intr. eseguire una finta (ed è proprio del linguaggio
2. tr. scartare l'avversario mediante una finta; lasciar passare la palla per
(un atteggiamento, un sentimento, una passione, ecc.). bibbia
ordine. savonarola, i-13: fate una vera penitenzia e non finta e non
quei torti, noti oppur no, con una di quelle strette di mano che armonizzavano
verità; inventato (un'accusa, una notizia, un particolare storico, ecc
3. non convincente, non valido (una dimostrazione). bruno, 3-481:
, 3-481: [aristotele] apporta appresso una finta risposta; la quale dice,
gruppo di rappresentazioni, e perfino da una singola rappresentazione, epperò non sono ultrarappresentativi;
da due vecchie zitelle coi fintini: una bionda e una bruna, quello
vecchie zitelle coi fintini: una bionda e una bruna, quello si contenesse in
tentar se per sorte lui, l'una gelosa tacitamente dell'altra, da quarant'anni
ostentato artificiosaconvento del cairo mi aveva dato una lettera per quei missionarii, nella
nominale, che non è effettivo (una carica, un grado, ecc.)
: conferito l'affare con un capitano di una delle due nave che quell'anno avevano
solamente per esercitazione o per gioco (una battaglia). maia materdona, iii-317
ojetti, iii-447: su firenze, una finta incursione aerea, per le grandi
l'avversario con un colpo inaspettato (una mossa strategica, un assalto di scherma
che simula; menzognero, ingannatore (una persona nei suoi atteggiamenti, nel suo
pieno di perfidia. petrarca, 224-1: una fede amorosa, un cor non finto
, ii-187: vorrei bermi il sangue d'una persona non men taccagna che finta.
mio. padrone si lasci ingannare da una donna finta? alfieri, 6-188: demostene
-che contiene menzogne o inganni (una lettera, un messaggio).
per gelosia statira, l'ingannò con una lettera finta, per la quale la
amici a lato, / che mostran tutti una medesma fede. tasso, 8-3-1001:
c. gozzi, 4-172: una commedia avea matteo formata, / detta
e posta in scena, / dove una dama finta spasimata / d'un mercante vedeasi
. de amicis, i-588: quella era una finta spostata; ma c'erano anche
veri. bontempelli, 19-31: anche una imitazione può essere geniale; può servire a
, serve per creare in se medesimo una certa approssimazione al tipo del medico-vero. moravia
altri. de roberto, 26: una folla d'operai, di servi, di
questa chiesa era illuminata dal chiarore d'una piramide di finti ceri a luce elettrica
sull'altare maggiore. alvaro, 2-103: una valigia di cuoio finto, che egli
falsificato, falso (un oggetto, una gemma, una chiave). garzoni
falso (un oggetto, una gemma, una chiave). garzoni, 1-514:
le potete dire di me? -che avete una chiave finta del burò, e le
spezzate, non trovammo che i tavoli e una quantità di camerieri. -contraffatto,
di camerieri. -contraffatto, apocrifo (una lettera, un documento). guicciardini
trecento. 9. che sostituisce una parte del corpo, posticcio, artificiale
che sta a firenze. ha speso una somma favolosa! -artificioso (un'acconciatura
maschera ci fa spavento!... una festa da ballo è luogo di mestizia
. garzoni, 1-886: chi vedesse una simia overo un gatto maimone guardarsi in
, 1-213: voi, che adorando una bellezza finta, / credete idolo un volto
, ovunque io miro, / quasi una finta imago / il tuo volto imitar.
pirandello, 7-363: calvo, ma d'una calvizie che pareva finta, come se
l'assetto edilizio della capitale, con una facciata del duomo che per verità sembra
dell'imma- ginazione; che deriva da una libera invenzione artistica. - anche:
tutto è reale, niente è reale. una certa idea... di questo
grand'are / di verdi cespi, una gran tomba eretta, / monumento di lagrime
volta, nuovo (un termine, una parola). -anche: metaforico.
è rappresentato teatralmente (un personaggio, una passione, una scena); che
(un personaggio, una passione, una scena); che è presupposto dal
g. raimondi, 3-134: una tela oscura. dei libri sono raffigurati
vista o per raggiungere determinati effetti (una finestra, una porta, una membratura
raggiungere determinati effetti (una finestra, una porta, una membratura architettonica, ecc
(una finestra, una porta, una membratura architettonica, ecc.).
, v- 2-9: sul muro di una villa sono disegnati e dipinti in scuro
muro bianco come l'ombra gettata da una rocca che gli sia di contro. bocchelli
, 3-18: stanco d'aspettare innestò una spina elettrica dissimulata nel manico di pugnale
chiodo e quasi subito si sentì bollire una teiera elettrica dentro la trave maestra della
destrier, ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. fintóne
, dirimpetto a noi, abitava una vedova sui quarant'anni, elegante,.
finzione. c. gozzi, i-251: una scola di finzione che [i comici
per la ingenuità, ch'è necessaria una grand'acutezza per rinvenire il vero ne'
inteso da te, che questa è una finzione? ariosto, 1-51: ma non
d'annunzio, iii- 2-1035: è una strana creatura, non senza potenza e
gerente responsabile [del giornale] sia una finzione trovata apposta per tutelare maggiormente la
c'è che non la riconosca per una finzione de'secoli posteriori. bettinelli,
, ma che questo nome tempo fosse una chimera e una finzione. sarpi, i-331
questo nome tempo fosse una chimera e una finzione. sarpi, i-331: nessuno
libero arbitrio, ma l'asserirlo è una mera finzione. b. croce, i-2-15
gruppo di rappresentazioni, e perfino da una singola rappresentazione, epperò non sono ultrarappresentativi
..., essa si riduce ad una finzione della giustizia. carducci, iii-9-326
secolo decimoterzo rappresentarono la finzione cavalleresca d'una parte della società italiana, imitarono, come
catena non trascinata più di conserva per una stessa via, ma tirata, strappata
andar sospesi sopra l'orizzonte, navigando in una finzione di magia. emanuelli, 1-69
di magia. emanuelli, 1-69: sembrava una bambina rapita nella finzione di un mondo
esser lo studio e la cultura d'una illustre accademia, ricevete nell'animo per
di società naturale di eguali è piuttosto una finzione della nostra mente che una posizione
piuttosto una finzione della nostra mente che una posizione reale delle umane congregazioni. borsieri
delle banconote, ciò si riduce ad una finzione, perché non avviene mai che
fosse nota ai più antichi sapienti, e una delle principali e capitali fra quelle che
posso assicurare che quel personaggio non è una grottesca finzione poetica, ma ch'esso ha
: al sommo della porta grande era una finzione paurosa espressa nell'atto d'un guerriero
che, sollevato a mezzo il coperchio d'una cassa funebre, ne sbucava fuori con
, papà che piange 1 se è tutta una finzione! d'annunzio, iv-2-578:
grave la sua pena era il riconoscere una vaga analogia tra quel sentimento agitato e
di introdursi nella finzione scenica per incarnare una sublime creatura dell'arte. pea, 7-534
vecchissimo rito, venuto fuori quando cominciò una certa comunanza fra gli uomini. esso è
il saltare antico, l'antico fuggire, una finzione nata dalla commemorazione di quando nella
vere belve. bonsanti, 2-220: una finzione montata sopra un palcoscenico.
a meno; che co testa mi pare una finzione da scena. 9
requisiti o caratteri in realtà inesistenti a una data situazione di fatto (o,
di principio, la disciplina giuridica di una certa situazione a un'altra situazione,
di finzione, / fe'il prete una filippica più fiera / che non fe'marco