Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: una Nuova ricerca

Numero di risultati: 421668

vol. V Pag.4 - Da EBBRIETÀ a EBBRO (13 risultati)

, d'anima delicata e pendente ad una nobile melanconia, preso da un amore che

chiedere perdono dei suoi peccati e promettere una nuova vita d'elevazione: e un

causata dal vino (non ne avevano bevuta una goccia) ma dalla situazione eccezionale in

forze che non provenivano dall'ebbrezza di una terminologia qualsivoglia, per esempio dalla terminologia

dell'ala non sembra il taglio d'una tavola d'altare, sollevata dall'ebrezza

assaggio della comunione divina m'àn dato una specie d'ebbrezza. -atto straordinario

. de marchi, ii-722: era forse una momentanea ebbrezza, un'indulgenza concessa a

avversione al suo culto, ma da una disperata ebbrezza di gloria, affinché si scuotesse

oro. pavese, i-61: bastava una voce per strada, un saluto,

sorriso del primo passante, per levarmi a una limpida, aerea gioia...

, ed assonna. bocchelli, 3-203: una vecchia serva mulatta,...

incoerente; sfrenato (un atto, una parola, un comportamento, ecc.)

la voce ebbra di don abbacchio, in una cadenza di chiesa: « nel nome

vol. V Pag.5 - Da EBBROBIBACE a EBDOMADARIO (13 risultati)

seno palpitante, spensierata, gaia, una bambina, dimenticando ogni cosa, passando

un ballerino all'altro senza un'esitazione o una preferenza. dossi, 260: alzò

. gonfiarono l'animo di carlino di una soddisfazione esaltata e quasi ebbra.

-pazzo furioso, furente, fanatico (una persona, anche il suo modo di

tedeschi, con ordini fanatici, e una furia ebbra, spogliarono tutte le fabbriche

nella divina dolce carità; fatti saremo una cosa con lui. fioretti, 2-49

d'andar; / e già fatta una valigia / di fantasmi ebrobisbetici / e degli

e l'ebbrezza (un carme, una poesia, ecc.).

, agg. letter. che capita una volta alla settimana; settimanale (anche

catania, onze cinquanta annuali, per una lampada perpetua ed una messa ebdomadaria da

annuali, per una lampada perpetua ed una messa ebdomadaria da celebrarsi pel riposo dell'

, sm.): che esce una volta alla settimana, settimanale. -

un ufficio liturgico da compiere per tutta una settimana, o in un determinato giorno

vol. V Pag.96 - Da ELEVATORIO a ELEVAZIONE (18 risultati)

in cui il materiale viene trasportato da una corrente d'acqua sotto pressione (un

queste delle piattaforme che mantengono nel trasporto una posizione orizzontale. negri,

in fila, come spinti ciascuno da una singola volontà. bontempelli, 19-212: il

, xxiii-200: per costà certamente correva una volta l'iser e ben guardando,

, sul 'pendio, nel piano, una calca non interrotta, come un selciato

. e. cecchi, 8-71: da una piccola elevazione, le fulve colonne superstiti

più alto, promozione; innalzamento a una condizione di privilegio, a onori,

adatto a favorire la graduale elevazione d'una classe privilegiata verso un'ideal forma

ed affetti non temo ripetere spesso per una quasi onesta elevazione dell'animo e per

iv-2-78: si metteva a laudare gesù con una elevazione ardente e dolce di amore,

, la quale non è altro che una elevazione e una maestà del parlare,

non è altro che una elevazione e una maestà del parlare, e si compone

e la robustezza delle fibre, e una migliore educazione, e una certa elevazion

fibre, e una migliore educazione, e una certa elevazion d'animo (quanta ne

ne comportino i tempi) e infine una minor dipendenza, dovrebbero far conoscere più

, 1-12: 'scala ', è una serie di sette * tuoni ',

marco. baldini, 3-139: non una parola sprecata, non un gesto superfluo

, non un gesto superfluo, non una elevazione o abbassamento di voce che non

vol. V Pag.97 - Da ELEZIONARE a ELEZIONE (19 risultati)

: prova assai accomodata sarebbe il pigliare una carrozzetta scoperta, e accomodare in essa

i candidati destinati a essere eletti a una carica, a un ufficio (negli

in anticipo per designare i candidati a una determinata carica o ufficio. novellino

ragionò de'metodi elezionari de'deputati ad una dieta d'italia. = deriv

. atto consapevole e deliberato col quale una data possibilità, a preferenza di altre

lacopone, 88-121: la elezion dàme una ensegna, / ca, si voglio trovar

via di elezioni e di esclusioni trarre una sua nuova e decorosa opera dagli elementi

comporsi medesimamente di due parti: l'una delle quali è la elezione, l'

voi non siete un mortai, ma una fragranza / del ciel, che dio

pensato che chi è stato adottato in una famiglia, e, senz'obbligo alcuno da

molti che sono tenuti de'maggiori per una fortunata elezione di linguaggio e di viaggio.

certo ambiente d'elezione, s'intende) una diecina d'anni fa. alvaro,

lascito dell'umanità, riservato ormai a una categoria formata da individui distinti, se

3. disus. atto con cui una persona è elevata a un incarico o

un incarico o ufficio, specie a una carica pubblica, mediante scelta discrezionale fatta

eleggere, di designare chi deve ricoprire una carica pubblica. malispini, 43:

atto, decreto di nomina (a una carica pubblica). novellino, ii-131

: pochi dì appresso ser niccolò fece una elezione, come a lui parve, e

... fu suggellata, con una lettera, pure in nome del detto

vol. V Pag.98 - Da ELEZIONISMO a ELICA (15 risultati)

], cominciò a pensare, e dall'una parte il tirava il bisogno, e

con cui viene designata fra più candidati una persona a una carica pubblica o privata

designata fra più candidati una persona a una carica pubblica o privata mediante votazione da

da parte di tutti i membri di una comunità o istituzione interessata (in modo

giunge a scegliere la persona da preporre a una carica pubblica; i risultati di tali

tutti i membri del parlamento, o una quota parte di essi il cui termine

del paese, il paese manderebbe tutta una camera bellicosa. alvaro, 14-88: il

e vesti, e fra l'altre d'una tazza d'argento con alcune centinaia di

: le fumate / morbide che risalgono una valle / d'elfi e di funghi fino

fr. elfe (1842, ma già una prima volta nel 1586 al plur.

): piccoli geni dell'aria (una specie di gnomi), che operano

e tramontare eliacamente delle stelle è quando una stella esce o entra sotto i raggi

(l'apparire o l'offuscarsi di una stella per opera dei raggi solari)

il nascere ed il tramontare eliaco di una stella, altro non sono che la sua

sottile e ricurvo; il frutto è una capsula. tramater [s.

vol. V Pag.99 - Da ELICATO a ELICONA (14 risultati)

alette, di là dai quali girava una forza indicibile come l'aria: l'

dell'elica dissipi il puzzo sospingendolo verso una finestra aperta. -ciascuno degli elementi

unghia / o il guanto smesso d'una serpicina; / piglia a volo l'

come in capo alla corda si trovi una sorta d'elichetta, non so se d'

: scala a chiocciola (che descrive una spirale attorno a un sostegno cilindrico).

principia a rilavorarci intorno. qui elide una vocale, lì elice una virgola,

qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge una particella. -estrarre

, lì elice una virgola, espunge una particella. -estrarre, tirar fuori (

: si leva in piede, / e una squarcina sua dal fodro elice.

l'asse stesso, rispettivamente di una determinata quantità o di un suo multiplo.

intorno alla superficie interiore dello stesso canale una membrana elicoide, cioè fatta a foggia di

. superficie elicoidale, cioè generata da una linea (linea generatrice) qualsiasi che

: del quale la linea generatrice è una retta. -elicoide rigato sviluppabile: la

-elicoide rigato chiuso obliquo: generato da una retta incidente sull'asse, ma perpendicolare

vol. V Pag.100 - Da ELICONIDI a ELIMINARE (17 risultati)

aerogiro che deriva la sua portanza da una o più eliche mosse da un apparato

, in virtù dell'azione aerodinamica di una o più eliche sostentatrici di grande diametro

a computo nella causa, perché elidendosi l'una coll'altra e impedendosi vicendevolmente d'agire

retto esercizio. michelstaedter, 823: una grande nave che riceve simultaneamente molte onde

che riceve simultaneamente molte onde, che una elide l'effetto dell'altra, e

effetto dell'altra, e pesca a una profondità che non sente il moto delle onde

, anche talora quella iniziale) di una parola di fronte a un'altra che incominci

a un'altra che incominci pure con una vocale, per evitare l'iato.

. pascoli, i-623: è vero che una parola simile può perdere l'ultima lunga

. baldini, 5-145: qui elide una vocale, lì elice una virgola,

: qui elide una vocale, lì elice una virgola, espunge ima particella, sposta

virgola, espunge ima particella, sposta una parola, sostituisce un epiteto.

o inabili; onde ne nacque una disperazione a i dottori. giannone,

non è egli, diciamolo pure, una cosa deplorabile il vedere scrittori celebri e

vedevano [nel problema meridionale] che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica

] che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica servitù, che una

una tradizione di borbonica servitù, che una democrazia liberale avrebbe un po'per volta

vol. V Pag.101 - Da ELIMINATO a ELIOMIO (19 risultati)

3. sport. concorrente sconfitto in una gara eliminatoria di campionato. eliminatòrio

sf.): che serve a operare una selezione fra i concorrenti o fra le

ed insensato è colui che aspira ad una speculativa perfezione. l'ottimo sta dove

e non al minimo escogitabile, o ad una eliminazione impossibile. manzoni, 958:

ingiustizia nel mondo. alvaro, 7-179: una lotta accanita e irresponsabile fu condotta dai

come conseguenza, equazioni contenenti ciascuna solo una parte di dette variabili. 5.

esclusione di un concorrente (o di una squadra) dal proseguimento della gara (

proseguimento della gara (perché sconfitto in una prova eliminatoria). 6. statist

in corrispondenza d'ogni numero intero di una determinata serie di anni, è dato

napoli, ottenne lo stesso spettro studiando una eruzione del vesuvio... in italiano

combinati, in proporzioni variabili, su una base che si può dire costante,

oscurato da nuvole; è costituito da una lente a sfera, attraverso la quale

attraverso la quale i raggi solari bruciano una cartina paraffinata graduata in ore.

pianta per il cui sviluppo è necessaria una forte luce del sole. =

eliògeno, agg. chim. attributo di una classe di coloranti (dalla struttura assai

della porporina) che si distinguono per una buona resistenza alla luce, al calore

a un certo momento, simile ad una segnalazione d'eliografo, scintillò sopra la

feci osservare che non era possibile che una linea telefonica potesse rimanere ininterrottamente intatta durante

obiettivo diviso in due parti spostabili l'una rispetto all'altra con spostamenti micrometrici;

vol. V Pag.102 - Da ELIONE a ELISIO (13 risultati)

. nucleo dell'elio, costituito da una coppia di protoni e una di neutroni.

costituito da una coppia di protoni e una di neutroni. = voce dotta

. ant. girasole, eliotropio; una specie di euforbia. domenichi [

, oculare concavo, e fra essi una serie di vetri piani e diversamente colorati

punti da mirare nelle misure angolari di una triangolazione. 3. telegrafo ottico a

un punto fisso della terra sempre secondo una data direzione; è costituito da uno

e il suo naso prendeva l'aspetto di una melanzana. silone, 4-18: le

diretta dal sole (da parte di una superficie, di un locale).

stereotipia un opificio xilografico; e poi una litografia e poi una eliotipia, e poi

; e poi una litografia e poi una eliotipia, e poi un'officina topografica.

: un gusto, un costume, una letteratura. gozzano, 379:

, ii-1-245: odo per l'etra / una soave melodia novella, / come da

e ne 'l roséo volto / ti ridesse una luce d'eliso. ojetti, i-483

vol. V Pag.103 - Da ELISIONE a ELITROPIA (18 risultati)

eletti; luogo di delizia, di una bellezza soprannaturale; diletto, ebbrezza sovrumana

4 quel 'volto, il gesto d'una / vita che non è un'altra

eliminazione nella pronuncia della vocale finale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola

della -m). -anche: eliminazione di una vocale all'inizio o all'interno della

trarie tendenze, è creazione di una nuova e più ricca forma di vita

gramm. 4 elisione, eliminazione di una lettera ': deriv. da elisus 4

garzoni, 2-90: vanno cercando una certa loro pietra, la quale communemente

migliore, la parte più preziosa di una cosa. buonarroti il giovane, i-468

monti, i-132: ti voglio mandare una copia del « socrate », che

talor nelle persone /... / una presa gentil d'elisirvite, / ovvero

ma l'entrata d'un pero o d'una vite / non dareste, e

(la vocale finale o iniziale di una parola davanti alla vocale iniziale della parola

lacinie diseguali da due filamenti castrati, ed una capsula bislunga, biloculare con due valve

: 4 elitròide ', aggiunto dato ad una delle proprie e particolari membrane o tonache

tonache de'testicoli, perché somiglia ad una vagina. tramater [s. v.

passare nello scroto, e che gli forma una guaina speciale. = voce dotta

. pulci, 25-204: porteratti uno spirto una erbetta, / che può far questo

viene essa, l'affetto non vede che una sola cosa nel mondo, e chi

vol. V Pag.104 - Da ELITROPIO a ELLADICO (11 risultati)

secondo alberto [magno], è una pietra di questa natura, ch'ella

., 8-3 (243): è una pietra, la quale noi altri lapidari

che mi mandi invisibile. / -trovar bisognerebbe una elitropia; / et a sacrarla et

oserei mai offrir la mia mano ad una donna più ricca di me. leopardi,

quando ah'improwiso sentivano il fruscio di una scala messa da qualche contadino tra i

] vicina di cicilia, si levò una tramontana. macinghi strozzi, 1-13:

23-96: per entro il cielo scese una facella, / formata in cerchio a guisa

di tenersi gli austriaci a modo d'una guardia di svizzeri. fogazzaro, 2-18:

2-18: ella dormiva altrove, in una camera più angusta, sopra un letto

signore e maestro, vorrà degnarsi d'una risposta, tanto che io non dubiti

sino a che non sarà dimostrato che una lingua sia giunta all'ultima sua perfezione,

vol. V Pag.105 - Da ELLAGICO a ELLENIZZATO (12 risultati)

infusione di noci di galla; è una polvere cristallina giallo-chiara, inodora, insapora

3-139: l''elle 'lunga una picca / con pochissima creanza / ancor ella

verde e di elleboro nero; è una polvere cristallina, incolora, inodora,

di idrolisi acida dell'elleboreina; è una sostanza amorfa di colore azzurro, non

dei generi veratrum ed helleborus, comprendente una decina di piante erbacee rizomatose perenni,

purché non si ecceda il peso d'una dramma. idem, 156: elleboro fe-

. oriani, i-3: il governo è una repubblica aristocratica, perché la monarchia di

conte un ellenismo piova, / ed una doppia e pur di greca stirpe

.. apparve quando era bensì possibile una più diretta e profonda conoscenza delle cose

e, con la rinfrescata interpretazione, una ripresa della loro efficacia spirituale. linati

sua nuda e anacronistica grandiosità. era una copia meticolosa del theseion. l'ellenizzante

riflessi », perché in realtà non avevano una sufficiente

vol. V Pag.106 - Da ELLENIZZAZIONE a ELLITTICO (18 risultati)

scritture, come dante ne ponesse l'una nelle sue canzoni. varchi, v-9:

, iv-2-606: tutte le cose avevano una eloquenza profonda, come se un segno

sempre verdi, è di grata sorpresa una specie di grotta che vi è nascosta,

, / un calamo silvestre, / una faginea patera. viani, 19-110: l'

, iii-297: alcuni per l'occasione d'una bella pianta di quercia, leccio o

figura geometrica piana, delimitata da una curva chiusa che è luogo dei punti

incorporasse nelle strutture i cavi che descrivendo una mezza ellissi, lo trattenevano [il ponte

] da pilone a pilone e dall'una all'altra riva. -figur.

piani, il cui asse geometrico sia una linea senza brusche curvature, contenuta in

, sf. gramm. omissione di una o più parole in una proposizione in

omissione di una o più parole in una proposizione in cui sarebbero logicamente richieste,

, senza oscurità, si tace or l'una or l'altra delle parti dell'orazione

elissoidali, ovaloidi, come quelle d'una ingessatura. = cfr. fr.

. cattaneo, iii-3-363: in una elissòide di rivoluzione, la sola trasformazione

tombe contenenti oggetti d'oro, in una fino al numero d'otto.

quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata, si possono

campidoglio... di quassù è una minuscola meraviglia di composizione, coi raccordi

concerne l'ellissi, che presenta ellissi (una frase); che usa spesso

vol. V Pag.107 - Da ELLO a ELMO (8 risultati)

coste del mediterraneo, caratterizzati dall'avere una conchiglia di dimensioni alquanto piccole rispetto

corpi di vigilanza e polizia: è una liscia calotta metallica, talvolta con sottogola

calotta metallica, talvolta con sottogola e una breve tesa; vi si può sovrapporre

breve tesa; vi si può sovrapporre una reticella dove si infilano sterpi e fogliame

di perle e uno ulivo d'ariento nell'una branca e tutto fornito di perle.

di blois, che irruppe solo in una torre: dissero che aveva in capo un

in capo un elmo a guisa di una città turrita. de amicis, i-31:

turrita. de amicis, i-31: da una delle viuzze laterali s'ode uno scalpitìo

vol. V Pag.108 - Da ELMUTO a ELOGIOGRAFO (20 risultati)

scesa la sera regolano il traffico servendosi d'una lanterna. -parte superiore dello scafandro

palombaro, di metallo, munita di una lastra di cristallo in corrispondenza degli occhi

al titolo nobiliare; talvolta reca sopra una corona (elmo coronato).

senso concreto: l'aspetto formale di una composizione letteraria. guidotto da

che alcune elocuzioni veggiamo così proprie d'una lingua che 'n altra favella dicevolmente non

. lodare, fare l'elogio di una persona o di una cosa. de

l'elogio di una persona o di una cosa. de marchi, i-203:

elogiate nel giornale cittadino, di cui una busta, conservata entro la tasca interna

aveva fatto rider tanto la compagnia, con una specie d'elogio funebre del conte attilio

prima. b. croce, i-4-8: una storia della pittura ellenica...

.. si risolve... in una serie di nomi di pittori...

di pittori..., in una serie di soggetti di pitture...

soggetti di pitture... e in una serie di elogi o di biasimi,

toglievano commiato. nell'andarsene ciascuno aveva una parola d'elogio sul modo in cui

. stor. iscrizione di lode apposta su una tomba (o ai piedi di una

una tomba (o ai piedi di una statua o su una lapide commemorativa)

o ai piedi di una statua o su una lapide commemorativa), per celebrare virtù

, per celebrare virtù e imprese di una persona. caporali, ii-18: il

a numeriano imperatore fu dal senato dirizzata una statua, sottovi questo elogio.

la pietra, sulla quale trovasi scolpita una iscrizione o un elogio. 4.

vol. V Pag.109 - Da ELOGIOSO a ELOQUENZA (12 risultati)

tre specchi, gli due di lungi d'una elongazione e lo terzo di più longazione

: avea nome monna lena: fu una savia donna, molto eloquente, segace.

ed eloquente fin anche sul labbro d'una fanciulla impazzata. carducci, iii-6-158:

la rendevano tut- t'altra donna, una donna che gli chiudeva in bocca le

, 6-160: ogni giorno ricevevo da lei una, due o anche tre lettere piene

aperse la bocca per protestare, ma una stretta eloquente del braccio di suo marito gliela

presepi, nelle polverose bacheche, come una divozione minore. jovine, 2-211:

minore. jovine, 2-211: ebbe una serie di moti eloquenti della testa

eloquentissimamente celebrò. milizia, iii-506: una parola interrotta, il silenzio stesso,

parola interrotta, il silenzio stesso, una colonna, un occhio, parla più eloquentemente

, i-31: chi russava sonoramente da una parte, chi spalancava eloquentissimamente la bocca

, ii-235: dicono che dell'eloquenza una parte governa la republica, e tanto

vol. V Pag.110 - Da ELOQUIO a ELUCUBRARE (15 risultati)

medesime cose con le medesime ragioni, facendo una orazione formata e pienissima di cose e

, iv-2-606: tutte le cose avevano una eloquenza profonda, come se per un segno

suo poderoso eloquio in cui l'idea era una cosa sola colla forma. de roberto

facoltà naturali che sapeva di possedere: una forte memoria, una straordinaria facilità d'

sapeva di possedere: una forte memoria, una straordinaria facilità d'eloquio, una gran

, una straordinaria facilità d'eloquio, una gran dose di astuzia, gli facevano

, iii-338: in d'annunzio è una gran felicità di eloquio, dalla natura

: appresso ciò, sì gli cinse una spada col pomo e l'elsa d'oro

tra 'l pome e l'elsa con una mano, e coll'altra nel mezzo della

io): uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine d'ottone

ediz. 1827 (8): con una grande elsa traforata a lamine d'

, 1-48 (126): messo una stoccata nella trippa e passato dall'altra

terra. tasso, 2-93: ebbe argante una spada; e 'l fabro egregio /

: quando il colpo è portato con una sola mano. = dalla locuz.

* elucubrazione 'sono voci state riprese da una parte, e difese dall'altra.

vol. V Pag.111 - Da ELUCUBRATO a ELZEVIRO (13 risultati)

iii-23-158: tale era il titolo d'una elucubrazione tra il serio e il faceto,

francamente. svevo, 5-288: se una parte dell'umanità si ribellerà e rifiuterà

i-1-64: il re mattias ha stampato una dichiarazione contro li suoi soggetti d'austria

delirante, nelle quali, più d'una volta, eludendo la vigilanza, aveva finanche

, sf. chim. estrazione di una sostanza adsorbita (da una soluzione) su

estrazione di una sostanza adsorbita (da una soluzione) su un adsorbente solido,

. abbia svilup pata tutta una tecnica di fuga in se stessa, di

'contes 'di la fontaine d'una edizione moderna all'elzeviriana. soffici,

elzeviriana. soffici, iv-22: era una rivista sui generis... con nitidi

di amstelodamo 'de rerum natura 'in una legatura esquisitissima di cuoio rosso. panzini

della grossa carta filogranata facevano cornice ad una fitta selva di sonetti in elzeviro elegante,

d'uno che non saprà mai distinguere una « a » aldina da una bodoni

mai distinguere una « a » aldina da una bodoni 0 elzevira. bocchelli, 6-272

vol. V Pag.112 - Da EMACATE a EMANARE (23 risultati)

. = da elzevier, nome di una famiglia di stampatori olandesi (sec.

emaciandosi, à lasciato affiorare via via una sensibilità nuova, tutt'altra da quella

minuto in minuto, emaciando e scolorando in una specie di tubercolosi al galoppo.

. magro, smunto, scarno (una persona, anche il volto, le membra

, 9-ix-195: in breve cadde in una tal sorta di male, che, oltre

in sanità un uomo... per una febbre continua unita ad una solenne affezione

. per una febbre continua unita ad una solenne affezione scorbutica, ridotto in una

una solenne affezione scorbutica, ridotto in una estrema emaciazióne e miseria. giusti,

su quella improvvisa emaciazióne del volto una commovente fisonomia di malata, che strinse

in cui scorrono l'aorta dorsale e una vena. -canale emale: canale delimitato

puro o inviluppato di vapore, se da una fiaccola chiara o da un incendio fumoso

presso riversando le acque dal colmo bacino una fonte, o stendesi umida tra canne e

volse e non distinse sulle prime che una vaga macchia biancastra, un fortore caldo

, manifestarsi, diffondersi, irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica

diffondersi, irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica di una persona

irradiarsi (una forza, una qualità, una caratteristica di una persona o di una

, una qualità, una caratteristica di una persona o di una cosa, ecc.

una caratteristica di una persona o di una cosa, ecc.). guerrazzi

brividi addosso. d'annunzio, iv-1-385: una bontà infinita emanava da quella creatura e

di un fresco stupore, quale da una rivelazione improvvisa e che m'empiva l'animo

.. quel parlare di democrazia socialistica fra una moltitudine che sconosce ancora il proprio diritto

potere che da tale diritto emana, parve una beffa. calvino, 2-174: del

. fogazzaro, 1-20: mamiani emanò una circolare in cui rifiutava questa

vol. V Pag.113 - Da EMANATISMO a EMANCIPARE (18 risultati)

uno, immutabile e indivisibile, per una necessità intrinseca alla sua natura; la

grado inferiore, e così via, secondo una scala gerarchica discendente che giunge fino alla

gli emanatisti ci rappresentano la creazione come una « caduta delle idee », un'estrinsecazione

di coloro, che, in luogo di una filosofia, ci dànno storielle, una

una filosofia, ci dànno storielle, una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una

, ci dànno storielle, una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una leggenda del peccato

una cosmogonia, una dottrina emanatistica, una leggenda del peccato originale, e così via

ii-41: negli occhi azzurri si accendeva una luce affettuosa che ne cambiava il colore,

del corpo ove fosse rimasta in germe una seconda fisionomia. 2. dir

.); stabilito, statuito (una norma, una direttiva, ecc.)

stabilito, statuito (una norma, una direttiva, ecc.). segneri

prevedeva... l'insediamento di una popolazione contadina e la fondazione di cinque

producendo infinite sfere, o vogliam dire una sfera che in infinite grandezze si andrà

congetturare che non siano i pianeti che una emanazione del sole medesimo. manzoni,

, come se avesse voluto assaporarne con una voluttuosa economia d'analisi tutte le emanazioni

o quel partito politico, anzi essendo una volta a soddisfare interessi generali e comuni

cattaneo, iii-2-31: considera se medesimo come una emanazione di brama. 4

, a un minorenne che ha raggiunto una certa età (per lo più diciotto

vol. V Pag.114 - Da EMANCIPATO a EMARGINARE (15 risultati)

per dir così, da una morale voluttuosa, superba, feroce,

per perfezionarlo. pascoli, i-299: una rivoluzione che emancipa il lavoro senza abolire

emancipato; l'emancipazione aveva l'effetto di una pena; le legittimazioni non erano permesse

senso. de roberto, 1-304: corteggiava una signora inglese emancipata, se ne andava

inesperto crede sempre imminente l'eruzione d'una guerra civile,... fra gli

figli di famiglia tra i germani conservavano una certa dipendenza anche dopo di aver dal

; l'emancipazione aveva l'effetto di una pena; le legittimazioni non erano permesse

, se egli si sposa) di una determinata capacità di agire. -anche:

, che altro erano in fondo se non una sdegnosa mascheratura del bisogno fisiologico, che

-per estens. attribuzione ai membri di una minoranza religiosa dei pieni diritti politici,

bianchi e rossi e in partic. una specie velenosa (haemantus toxicaria), con

velenosa (haemantus toxicaria), con una ricca ombrella di fiori rossi, che si

, famiglia delle narcissoidi, caratterizzato da una spata colorata di molti pezzi con molti

, con corolla divisa in sei parti ed una bacca di circa tre semi, le

emàrgino). annotare sul margine di una pratica gli elementi importanti per il disbrigo

vol. V Pag.115 - Da EMARGINATO a EMATOLOGO (4 risultati)

piaceva il doppio genitivo o l'uso di una parola invece di un'altra.

'. non occorre dire che è una bruttura, presa al fr. émarginé

di pratiche. gramsci, 8-105: diventerà una delle tante vecchie cariatidi del giornalismo,

sistema circolatorio (la via d'insorgenza di una malattia). pratolini,

vol. V Pag.116 - Da EMATOMA a EMBLEMA (8 risultati)

non più che il misuratissimo burro, una sobria untuosità: e assecondano, pare

con le orine (e può dipendere da una lesione o malattia del rene o da

lesione o malattia del rene o da una lesione della vescica e dell'uretra)

*. baldini, 3-49: « go una gondoleta nova, lustrissimo » un vecchino

-ghi). dir. sequestro di una nave (sia essa nazionale o straniera)

discobuli e atleti di grido... una buona spolveratura d'embasisceti e di cortigianelle

spesso accompagnata da un motto o da una dichiarazione o da una spiegazione in versi

motto o da una dichiarazione o da una spiegazione in versi o in prosa;

vol. V Pag.1022 - Da FINANZA a FINANZIARIO (4 risultati)

le diverse fonti finanziarie, che esigono una differente amministrazione. serao, i-970:

(un discorso, uno studio, una relazione). de sanctis, ii-15-534

di un giornale (e anche di una trasmissione radiofonica o televisiva) che riporta

moravia, i-338: dalla radio, una grossa voce burlesca di dicitore incominciò ad

vol. V Pag.1023 - Da FINANZIATORE a FINARE (19 risultati)

che tratta affari di alta finanza (una persona, una commissione, un gruppo sociale

di alta finanza (una persona, una commissione, un gruppo sociale);

preciso un equilibrista finanziario appena uscito da una commedia francese senza nemmeno struccarsi. savinio

; non s'era voluto levar dal capo una vecchia tuba dalle tese piatte, spelacchiata

guanti bianchi... fissavano da una uguale distanza il morto mitrato, disteso

di panno nero, ci ricevette in una spaziosa sala della sorbona. govoni,

farla così da moderatore dirigente, fra una costoletta alla finanziera e uno stufatino di bove

tutta la sua fortuna; e poteva godere una lunga vita agiata e felice, se

disse a un orefice: / farotti una sinistra profezia; / o tu morrai

per mano del carnefice, / o d'una vergognosa malattia; / gli replicò l'

, detta 'il conto reso ', una commedia detta il 'figaro '..

cause di prestiti pubblici, dettati da una insuperabile necessità, ne vorrebbero aggiunta un'

possono sempre assalire improvvisi ad arma bianca una dogana, un posto di finanzieri,

di finanzieri, un drappello di soldati a una porta. d'annunzio, iv-2-11:

, i-1-232: fu certo librando in una gran città / pria finanziere, poi

, venir meno (un fatto, una circostanza, un sentimento). guido

. -morire, perire (una persona); estinguersi (la vita

ed è per lo più seguito da una prop. dichiarativa). -non finare:

navicare infino a tanto ch'elli furono ad una giornata presso a troia. fra giordano

vol. V Pag.1024 - Da FINATA a FINDOVE (10 risultati)

, come allora si diceva, al signore una certa somma. -promettere di versare

certa somma. -promettere di versare una data somma. lettere senesi, 51

]: dicesi per esagerazione 4 che una cosa fina l'aria'; quasi voglia dirsi

et a le sue redi in perpetuo d'una peza di terra arata posta in renaiu

tra i rami e i tronchi di una foresta paurosa. dessi, 6-73: il

fin quando, fino a quando (regge una prop. temporale che assegna un

autunno si levan le foglie / l'una appresso de l'altra, fin che 'l

la stessa. -in rapporto con una prop. reggente di forma negativa,

soldo di meno che un fastidio o una pulce di più. levi, 3-134:

visibile; finché apparve da ultimo come una orribile cicatrice. = comp.

vol. V Pag.1025 - Da FINE a FINE (15 risultati)

6-21: si trovò in fondo ad una scala tagliata nel monte, ripida,

, un'attività, un sentimento, una situazione storica, sociale, ecc.

ripromette, alla fine del viaggio, una mancia. boine, i-25: come faticoso

giorno, di un mese, di una stagione, di un anno, ecc.

lire a fin d'anno, è veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro

che delimita nello spazio, rispettivamente, una linea, una super * fìcie o

spazio, rispettivamente, una linea, una super * fìcie o un volume;

occhi alla fine del regolo, e dall'una fine all'altra, e dica:

n'è bisogno. forteguerri, 28-101: una scala trova... lunga sì

in un ospedale o nella camerata di una caserma. -ant. elemento decorativo che

parti terminali (di un edificio, di una costruzione, di un monumento, ecc

: ebbe per ultimo finimento questa opera una cornice varia, che risaltava, come disotto

mio ardire non ebbe fine. ardii scrivere una tragedia sopra un soggetto che fu già

. confine (di un paese, di una città, di uno stato, di

hanno il nome di temperate, l'una si è da noi abitata, l'altra

vol. V Pag.1026 - Da FINE a FINE (12 risultati)

. velluti, 87: gli gittò una lancia dietro, e diègli per lo fianco

309: si mise a letto d'una malattia mortale e in pochi giorni venne in

. -per simil. estinguersi (una stirpe, una schiatta).

-per simil. estinguersi (una stirpe, una schiatta). g. villani

. -fare bel fine: fare una morte onorevole. petrarca, 140-14:

uno stato, di un regno, di una potenza). bibbia volgar.,

fine. pecchio, ii-1-64: d'ordinario una casa non è fabbricata che per 99

accade dunque di rado che giungano a una gran longevità, ma per lo contrario

: a indicare un fenomeno atmosferico, una sciagura, un rivolgimento sociale che,

con cui un fatto, un'azione, una situazione, ecc., si compie

ti giova scansar tragico fine, / ch'una delle tre parche è citerea. c

altra noia che di sospiri e d'una brieve paura con vergogna mescolata, a

vol. V Pag.1027 - Da FINE a FINE (15 risultati)

-epilogo (di un dramma, di una storia, di una novella, ecc

dramma, di una storia, di una novella, ecc.). boccaccio

. -lieto fine: conclusione di una commedia, di un film, di

: si dee intendere che sarà mescolata una materia tragica con fine lieto, cioè comico

fine lieto e morale, sulle avventure d'una dattilografa insidiata dal capufficio. -come

un libro o sull'ultimo quadro di una pellicola cinematografica, per significare che l'

denari sei a ser iacopo doni per una fine che ne fede. libro della

un giovane 11 volea far pigliare per una carta antica già pagata al suo padre

detto giovanni a ferrara. corrispondenza di una filiale dei medici, 23: ricordarvisi

buon fine: formula usata nell'accreditare una partita a un conto per indicare l'

. ant. finezza (del conio di una moneta). g. villani,

mèta suprema del suo agire o di una sua azione particolare, al cui conseguimento

condizioni che debbe avere uno uomo savio una e la potissima è ordinare le cose

arte a semplice illusione piacevole, a una ebbrezza dei sensi, conveniva sottomettere l'

dio, due vie avemo, / una per lo intelletto dio vedere, /

vol. V Pag.1028 - Da FINE a FINE (10 risultati)

è composta di dua nature. l'una delle quali si chiama potenzia o vero

due esigenze irriducibili e contradittorie; da una parte, del fine unico, in cui

intendete? pirandello, ii2- 72: una pietà vera, che non nasconda secondi fini

titolo di studio che dia accesso a una qualunque carriera. si noti che questo

indirizzata un'opera, un'attività, una scienza, un'arte, ecc.

., iv-iv-5: sì come vedemo in una nave, che diversi offici e diversi

solo con la sua propria; in una solitudine che è fatta ricca di tutte le

di ritirar su con la sua sola presenza una mina anche più squarciata di quella.

, 4-189: uscii dalla camera, lasciandovi una donna che anche lei avevo dimenticato come

calore di gioia ch'essa mi aveva dato una volta e il gelo che mi comunicava

vol. V Pag.1029 - Da FINE a FINE (13 risultati)

male fini. -fare, avere una determinata fine; fare la fine di

fare la fine di qualcuno: avere una certa sorte; avere la stessa sorte

quanti ho visti... / fare una fine dolorosa e ria, / e

a correre. palazzeschi, ii-504: una fanciulla ha perduto il proprio onore, è

proprio onore, è fritta. farà una brutta fine. è una donna perduta.

fritta. farà una brutta fine. è una donna perduta. e quando finalmente si

esprimere la convinzione che il risultato di una certa azione sarà totalmente negativo (e

totalmente negativo (e vi è connessa una notazione ironica). g.

: condurre alla morte, uccidere (una persona); distruggere (una cosa

(una persona); distruggere (una cosa). bibbia volgar.,

, 1-44: [le sabine] da una parte pregavano i loro padri, dall'

timori e gli affanni / avran fine una volta, astri tiranni? b. croce

medesimo da principio al fine, sempre da una sola faccia, tanti beni stabili [

vol. V Pag.1030 - Da FINE a FINE (27 risultati)

maestà. -porre fine di fare una cosa: limitarsi a fare una cosa

fare una cosa: limitarsi a fare una cosa. leggende di santi, 4-122

giamboni, 46: la cupidità è una pistolenza crudele, la quale fa povero

altro. -portare a buon fine una cosa: compierla nel modo voluto,

fine. -rapportarsi al fine di una vicenda: considerarne l'esito finale,

tale modo che queste tre persone sono una sustanza e uno iddio senza fine. capellano

sino al fine leggiadra. -toccare una, due parole dalla fine: arrivare

, liverarla, venire a capo, toccare una parola della fine '. l.

, ottenere un risultato; giungere a una conclusione. fra giordano, 3-217:

contano i noccioli: al termine di una cosa se ne vede il risultato.

si contano i noccioli; c'è una specie di profezia di una cosa che

; c'è una specie di profezia di una cosa che finirà poco bene.

de'fogli grossi e fini, / una gran masserizia / procacciatevi, donne,

né ridursi a tale candidezza da formarne una tela veramente fina. tommaseo, i-284:

col nodo in alto, e mostrante una ciocca de'capelli fini e biondi,

: riconoscerete all'incontro l'unione d'una ben avveduta sapienza, che collegandosi co'primi

il terzo atto... conserva una finissima linea di ironia, senza intrusioni

-magro, esile, di costituzione delicata (una persona, una parte del corpo)

di costituzione delicata (una persona, una parte del corpo). verga,

: nera come la pece, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente

, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente leggera sui garretti troppo

. leonardi, lxvi-2-308: mettete in una terrina poco più di mezza foglietta di fiore

tra la neve e la pioggia, come una spruzzaglia di ghiaccio tritato fine.

da altro, che dall'essersi spianata una finissima grana, che faceva la superficie dell'

i-189: della rena ne era caduta una montagna, tutta fina e ben bruciata

congegni. barilli, 5-32: veniva giù una pioggia fina. tecchi, 2-40:

, ma era venuta su dalla valle una nebbiarella fina e gelata, che pareva

vol. V Pag.1031 - Da FINE a FINE (23 risultati)

arguto (e spesso vi è connessa una notazione ironica). cantari cavallereschi

istinto le convenienze che si richiedono da una sua pari nella situazione in cui l'hanno

da raffinata malizia (un comportamento, una politica, ecc.). ammirato

ma ebbero per costante, ella essere una fine simulazione, che nascondesse fellonia e

gozzi, 3-3-327: questa è bene una delle singolari e fine poltronerie ch'io leggessi

loro figure, il solo farle discórrere in una lingua moderna, toglie, per chi

segno (un giudizio, un'osservazione, una satira, l'ironia, ecc.

che se fossero stati posti all'esame di una critica fina ed accorta, sotto la

l'udienza e potere a tempo introdurre una fina ironia e una satira giudiziosa.

a tempo introdurre una fina ironia e una satira giudiziosa. pananti, iii-40:

sanctis, petr., 9: è una elegante biografia del petrarca, dove non

vaso d'oro fine, che tiene come una gran botte, pieno di buon vino

nel suo silenzio di caprera ha fatto una indigestione di corbellerie di cui si va

prezioso puro che entra nella costituzione di una lega. -anche al figur.

, vien con tal misura a dividersi una libra di argento in ducati 14 e gr

dossi, 480: per servirmi di una metàfora, che, a volta sua

un'acqua); splendente, luminoso (una luce). g. villani

bello scudo, in campo de finissimo azuro una mano che salava uno capo d'aglio

il campo azuro, e per cimiero una bellissima damisella. marino, 6-53:

bianca linfa, / e ne filtrasse una luce più fina: / questo puro splendore

più salubri. giusti, iii-48: da una pianura melmosa e intristita dalla nebbia,

tavola ritonda, 1-245: e'v'era una bella fontana e di molte erbe dimestiche

, immacolato, intemerato, nobile (una virtù morale, un sentimento, l'animo

vol. V Pag.1032 - Da FINE a FINE (18 risultati)

ingombrio. lorenzo de'medici, ii-307: una donna d'amor fino / s'innamorò

fra la nimicizia, è la tempera d'una fina prudenza unita ad una fina virtù

tempera d'una fina prudenza unita ad una fina virtù. milizia, iii-22: un

opera di architettura, ne'contorni di una bella statua, e alle finezze del

la sua amicizia per la donna a una tale altezza, dice lui, che non

i canti, e ne la berretta porterei una impresa, ove fosse uno amo,

arte raffinata; minuto, delicato (una lavorazione artigianale, un oggetto di fattura

alvaro, 13-32: si trattava d'una ricca e pia signora, la quale faceva

di consumata esperienza; che si avvale di una tecnica, di un'arte raffinata (

/ liquida oliva, e gli vestì una fina / tunica e un ricco manto.

quasi calvo; lucido e roseo come una figurina di finissima porcellana smaltata. alvaro

. verga, 3-200: voi siete una roba fine e di prima qualità,

qualità, e siete fatta per stare in una bella casetta. -per estens.

eccellente, pregiato (un cibo, una vivanda, un vino, un liquore)

, 92 (151): fue una buona femina, ch'avea fatta una fine

fue una buona femina, ch'avea fatta una fine crostata d'anguille, ed avevaia

piatti grandissimi d'oro / coperti d'una finissima vivanda. caporali, i-53: quindici

. distinto nei modi, bene educato (una persona); elegante, signorile,

vol. V Pag.1033 - Da FINEBIANCO a FINESTRA (20 risultati)

(fattezze fisiche, tratti, caratteristiche di una persona); delicato, fragile.

dolce sguardo fino / ch'amor con l'una man mi pone avante. fontanella,

è piccolo, magro, valetudinario, d'una fisonomia buona, finissima, brillante.

cammina, / dolce madonna, e una beltà sì fina / che non fu vista

quella ragazza era di gusto fine, come una signora, e non trovava mai una

una signora, e non trovava mai una cosa abbastanza bella pel suo merito.

, i-142: un pomodoro, ed una cipollina / ma che la sia tritata fina

contenta di poco letto e vi depone una sabbiuzza fina fina, tutta piena di riflessi

per cangiar voce, e ne trovò una fina fina, carezzevole e sorridente,

fondo, sospesa sul mare, / una vergine luna fina fina. banti, 6-97

oggetto, un modo di dire, una scelta, ecc.); dimostrare buon

angolo: e un liuto, e una viola, con esso. deledda, i-389

finedama, sf. nome corrente di una qualità di spugna da bagno che si

: quel mulinetto non ha ora che una sola macina da polenta, ma in tempi

g. bassani, 3-11: fu durante una delle solite gite di fine settimana.

un motivo ornamentale e può essere a una o più luci (monofora o polifora

35 (108): allora vidi una gentile donna giovane e bella molto, la

e bella molto, la quale da una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a

abimelec, re de'palestini, per una fenestra, vedde lui giacere con rebecca sua

fenestra, /... / una fera m'apparve da man destra, /

vol. V Pag.1034 - Da FINESTRA a FINESTRA (39 risultati)

sulla cantonata degli albergotti... è una finestra fatta col disegno di costui assai

finestra, quando in faccia vi è una donna di quel carattere. foscolo, xviii-149

, / s'accendon le finestre ad una ad una / come tanti teatri.

/ s'accendon le finestre ad una ad una / come tanti teatri. sbarbaro,

: ci si sveglia un mattino, una volta per sempre, / nel tepore dell'

del casino degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi si

degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi si riaffacciasse la

intelaiatura e vetri doppi, per consentire una miglior protezione dal freddo. -finestra

sacchetti, 52-53: sandro era a una finestra ferrata della prigione, che risponde

con poche finestre tutte ferriate, e con una sola porta per una, di ferro

, e con una sola porta per una, di ferro, fortissima. levi,

finta: dipinta sulla parete esterna di una casa per rendere simmetrica l'architettura.

, quasi senza più parlare, ad una villa con la facciata scolorita dall'umidità;

con la facciata scolorita dall'umidità; con una finestra finta e le persiane verdi;

... e che abbi solo una finestra impannata; alla quale finestra metterai

capo. leonardo, 2-69: se trarrai una bombardella in un cortile circundato di conveniente

è un casamento, dov'egli ha finto una finestra impannata che fa lume alla stanza

estesa rispetto all'altezza, per consentire una più ampia visione sull'esterno.

tetto, la quale si fa con una certa alzata di muro coperto per dar lume

, oltre al farsi sopra il tetto una finestra quadrilunga sì in pianta come in fronte

, i banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa;

banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa; si trovino poveri

e gli annoiati, in un teatro a una bella musica: ecco tutti i loro

illuminati da un sorriso o aspersi d'una lagrima che brillano negli occhi de'loro

ma pirro con uno forte montone fatta una finestra, entra dentro e taglia quelli che

qui co'primi avanti / pirro con una in man grave bipenne / le sbarre,

dirado discendono dagli orizzonti aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude /

[la colombaia] in ogni quadro una piccola finestra, che serva all'uscire e

la sanna nel petto, e fecegli una grande finestra per traverso. ariosto, 14-120

un uomo che sia distante da te una balestrata, e ti parrà la finestra di

, e ti parrà la finestra di una piccola agucchia appresso all'occhio, potrai vedere

sfogo (di un sentimento, di una passione); via d'uscita, scappatoia

sarà accettato, si aprirà al duca una finestra da uscirsi di questi capituli a

6. tipogr. il vuoto lasciato in una colonna di composizione in seguito alla caduta

.: assenza circoscritta di stampa in una pagina. -anche: spazio vuoto lasciato

. -anche: spazio vuoto lasciato in una pagina composta allo scopo di inserirvi in

di corrosione di agenti esterni, in una falda di ricoprimento o di carreggiamento e

di viviani: linea di intersezione di una sfera con un cilindro rotondo passante per

, coccodrilli, ecc., limitata da una membrana posta sul fondo della cavità articolare

vol. V Pag.1035 - Da FINESTRATO a FINESTRATO (30 risultati)

e più di una volta l'avevo udita esclamare in un negozio

. -fare entrare, mettere in una casa per le finestre una ragazza da

mettere in una casa per le finestre una ragazza da maritare: sposarla senza aver

parola; perché non ti vo'metter in una casa per le finestre.

per le finestre. -far una finestra sul tetto a qualcuno: recargli

sfido, / che fo loro sul tetto una finestra, / e che vado a

por nero 'n sul bianco, / con una penna in man. fagiuoli, 1-5-267

è esente da difficoltà. -dio serra una finestra e apre un uscio: quando

getta dalla finestra: la necessità costituisce una forte tentazione a calpestare l'onestà.

288): sempre attenta stava ad una picciola finestretta per doverlo vedere, se vi

alla fine sarà pure el signor marchese con una fenestretta a mezo tetto, con un

il diritto chiudersi delle forbici ha aperto una finestretta in quel foglio rosato del peritoneo.

eliggere altrettanti vescovi; posandosi su d'una pietra, che quivi si conserva altresì.

volta rappresentante il cielo di notte traforata d'una infinità di finestrine di vetro colorato figuranti

, io (186): costui da una sua finestrina che dominava un cortiletto di

sepolcro si ha dinanti verso levante attaccata una cappella quadra;...

quattro braccia per facciata, et ha una fenestruzza. milizia, ii-339: sarebbe ridicolo

: io andava immaginando meco stesso d'una cara donnetta, la quale mi fosse moglie

, e con un'inferriata arrugginita sopra una finestrùcola nella porta. loria, 1-106

finestrone terribili. rosa, 88: in una casa con suo gran diletto / per

diletto / per la ferriata entrò d'una cantina, / perché dal finestrone accanto

fece concetto. viani, 10-40: una finestróna è tagliata in alto, le vetrate

su, sotto la gronda, s'apriva una finestrallaccia buia, che il mio amico

* buco, apertura * (praticata in una parete, per dar luce, aria

che ama mettersi in mostra alla finestra (una donna). s.

tozzetti, 8-67: indi [avemmo] una primavera bella nel suo principio, ma

. dossi, 31: rotondo come una mortadella, dal frontispizio fiorito, odioso

... grandeggia lieve e finestrato come una vera reggia della luce e dei venti

di diverso colore (un castello, una chiesa, una torre, ecc.

colore (un castello, una chiesa, una torre, ecc.).

vol. V Pag.1036 - Da FINESTRATO a FINEZZA (20 risultati)

(129): aprì l'impannata d'una sua finestrina. [ediz. 1827

(125): aperse l'impannata d'una sua finestrella], d'annunzio,

più rozzi e i più cupidi, una finestrella sul sogno la tengono aperta sempre

come vada, mettendo un cannone con una finestrella in acqua e per esso nella

, 7-38: vicino al picchiaporta, una finestrella a spia, per vedere chi bussa

4. tipogr. breve notizia incorniciata da una sottile filettatura, che le dà risalto

chiusa da un unico vetro o da una sola imposta (e, in partic.

: stava sempre nascosta, come se fosse una monaca anche lei, non mettendo mai

e assistendo alle funzioni di chiesa da una finestrina con la grata. [ediz

, 6-248: ogni facciata di casotto ha una porticina, e di fianco i finestrini

i finestrini del battello son mascherati da una rete metallica. e. cecchi, 7-103

le fenestrelle. rezzonico, xxiii-258: una galleria di circa nove piedi sotto la

203: il quartiere si componeva d'una anticamera con finestroni da studio. rovani

ingrossate. d'annunzio, iv-1-307: una sottile striscia di zibellino correva intorno la

intorno la scollatura, dando alla carne una indescrivibile finezza. popini, 26-289: raccolse

indescrivibile finezza. popini, 26-289: raccolse una foglia d'albero e mi fece osservare

dal setaccio al termine della prova su una determinata quantità di materiale. -modulo di

, si batte col martello in su una ancudine. b. davanzati, ii-444

le monete eguali, ridurre il metallo ad una fineza. tasso, 11-ii-385: essendo

dolcezza, / è un augumento, una perfezione, / et è un condurre

vol. V Pag.1037 - Da FINGARDO a FINGERE (17 risultati)

raffinatezza, grazia, perfezione (di una lingua, di uno stile, anche dei

prime [tavole] son condotte con una certa finezza e diligenza incredibile e da

mezzo di esse [arti] s'introduce una certa finezza e civiltà ne'pensieri e

(638): levò dalla sporta una scatola d'un legno ordinario, ma

, ma tornita e ¦ lustrata con una certa finezza cappuccinesca. de sanctis,

mi accoglie la moglie dello spazzino, una donna piccola e nera, ancor giovane

di finezza. piovene, 5-252: una civiltà consumata traluce nella distinzione dei volti

pasolini, 1-8: cercò di fare una finezza colpendo il pallone di tacco.

; dalle risposte mia madre arguiva che avevo una mente matura, adatta a cogliere le

parlava e diceva cose che mostravano in lui una conoscenza squisita del mondo, una finezza

lui una conoscenza squisita del mondo, una finezza singolare d'intendimento. leopardi,

a nascondere tutta la sua intima vita sotto una composta apparenza, parla e guarda attenta

, e dimostra in tutti i modi una finezza naturalmente signorile. palazzeschi, i-481

. grado di snellezza della carena di una nave. -coefficiente di finezza di una nave

una nave. -coefficiente di finezza di una nave: rapporto fra il volume della

comportamenti) simulando o dissimulando; provocare una falsa opinione o favorire un'errata convinzione

la fanciulla... per non parere una disonesta affatto, come la più parte

vol. V Pag.1038 - Da FINGERE a FINGERE (16 risultati)

. io voglio che ogni omo togli una mogliera, e quella fidel- mente l'

come simulazione è un fingere e fare una cosa per un'altra. tasso,

e del giusto. -falsificare (una lettera, un documento). bembo

. storia di stefano, 1-13: una bela camera feze fare di boto, /

zascuna di quele feze dipingiere: / una dele sete arte ivi si iaze, /

prova della realtà di ciò che sembravami una forma inverisimile sul punto di dissolversi e

sia 90 braccia. et ora finghiamo che una delle dette parti si capovolga, cioè

capovolga, cioè che l'arco che è una delle metà si congiunga con la punta

la punta dell'altra, et aremo fatta una figura quadrata. galileo, 4-3-325:

[della sicilia]; ed ecco una guerra europea. -vagheggiare. ariosto

non è già perché abbia anch'essa una speciale verità (verità fantastica)

falso? -creare, comporre (una nuova lingua, un nuovo vocabolo,

tocca opinione di alcuni, che dante fingesse una nuova lingua. s. maffei,

foco e di favilla pura / fu finta una cavalla a compimento, / benché sia

, / di colori e di vento una figura / formò (cosa mirabile a

figure. rosa, 1-137: primieramente in una tela grande ho dipinto il dio pane

vol. V Pag.1039 - Da FINGIBILE a FINGITORE (11 risultati)

d'una selva all'ombre d'alcuni alberoni, et

rappresentare teatralmente, mettere in scena (una commedia, uno scenario, ecc.)

scenario, ecc.); sostenere una parte. dolce, xxv-2-233: che

, il verso, l'aspetto di una persona o di un animale).

. cavalca, i-108: stando così una notte incominciò a udire come pianti di

e nel colore (un oggetto, una gemma, mediante altri materiali).

e intricati. moravia, ii-102: una costruzione rotonda di tronchi di albero, con

l'educato contegno degli abitanti fingono una vita gaia e perfino agiata.

, fughe d'alti portici risplendenti: / una città di sogno! serra, i-123

finse di niente. salutò ornella come una semplice sua antica serva passata ad altro servizio

(e per lo più vi è connessa una notazione spregiativa). s

vol. V Pag.1040 - Da FINIBILE a FINIMENTO (17 risultati)

umano. 2. che ha una determinata desinenza (un vocabolo);

. io per me credo che osservati una volta questi * homoeotileuti ', o

lor seguacie ciascaduna, / piangendo ad una ad una / quel del petrarca coronato

seguacie ciascaduna, / piangendo ad una ad una / quel del petrarca coronato poeta /

la superficie che delimitano, rispettivamente, una linea, una superficie, un volume

delimitano, rispettivamente, una linea, una superficie, un volume; punta, estremità

. bentivoglio, 4-806: nel finimento dell'una e dell'altra [steccata],

via, sembra, in fine, una ripulitura, un finimento che la materia del

vi aviamo dimo- stron la perfezione d'una bellissima donna, io voglio che per

che si convengono alla integra perfezione d'una consumata bellezza. -abbellimento, ornamento

... intorno intorno circondato da una sponda di balaustri bruniti d'oro e coperto

vocabolo, di un verso, di una strofe; desinenza. -anche: troncamento

vo'far qui, per finimento, una brevissima giunta. -mus. clausola

. -mus. clausola finale di una melodia. p. verri, i-169

, sopra quello che si vede, una punta ovvero piramide quadra alta braccia cinquanta

340: il finimento appresso di noi è una certa corrispondenza di linee infra di loro

quali son misurate le quantità; che una è la lunghezza, l'altra la

vol. V Pag.1041 - Da FINIMENTO a FINIMONDO (12 risultati)

, ii-72: avea [la mula] una sella e finimento bravo, / era

: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e c'

giallo, le fibbie di ottone e una briglia con i paraocchi quadrati, quasi

termine un'azione; porre fine a una situazione; concludere un discorso, una

una situazione; concludere un discorso, una trattazione. latini, i-50: sì

tremoto molto ben grande. tra l'una paura e l'altra, e'mi

che ci penso, non deve questo avvenire una volta o l'altra e non fu

quanti bastavano a tenere il finimondo in una distanza sufficiente a non incutere terrore.

delle mosche sia il primo segnale d'una bufera, cataclisma o finimondo? pavese,

uno scombuglio un bollimento di popolo, una tempesta e grida e fremiti da finimondo

da finimondo. baldini, 3-254: una caligine rossastra, come a riverbero d'

a finimondo: venirsi a trovare in una situazione disperata. nardi, 1-5-1:

vol. V Pag.1042 - Da FINIRE a FINIRE (21 risultati)

, uno spettacolo); sbrigare (una faccenda); osservare (un impegno

(un impegno); mantenere (una promessa). giamboni, 7-102

van faccendo [le lagrime] perii occhi una via / per la qual passa spirito

mia opera, mi capitò alle mani una picciola raccolta di sonetti dell'avv.

voi altre signore... cominciate una cosa, e non la finite. poche

edificio, di fabbricare uno strumento o una macchina, di dipingere un quadro,

di cesellare un gioiello, di scolpire una statua, di cucire un vestito.

2. concludere un discorso, una trattazione, un dialogo. dante

. -pronunciare compiutamente, chiaramente una parola; farne sentire la desinenza.

un'opera scientifica o letteraria (o di una loro parte). - anche assol

. bisticci, 3-53: ordinorono che una mattina egli arrecasse questa istoria che aveva

tasso, 12-574: il poeta ch'una favola tratta, finita quella, è

fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofìa e

via della lepre, disperavo, mi sento una tal quale baldanza a perseverare nello sforzo

sforzo inglorioso. 3. dirimere una controversia, comporre una lite, sedare

3. dirimere una controversia, comporre una lite, sedare un dissidio, risolvere

redi, 16-v-211: eh via finischiamo una volta questa ormai troppo lunga contesa.

4. compiere gli anni, raggiungere una certa età. f. rinuccini

, 20-390: paolo finisce sotto la scure una vita ch'era stata dopo la sua

raggiungere i limiti di tempo assegnati a una dignità, a un ufficio; adempierne gli

mansioni fino al termine convenuto; deporre una carica. bibbia volgar., iv-142

vol. V Pag.1043 - Da FINIRE a FINIRE (21 risultati)

, fare cessare (un'azione, una circostanza, una situazione fisica o morale

(un'azione, una circostanza, una situazione fisica o morale).

332-75: far mi pò lieto in una o 'n poche notti; / e 'n

giorno se non le levavan dalle mani una ragazza di cui s'era ingelosita per

consumare interamente cibi o bevande; terminare una refezione. cellini, 1-40 (no

-sperperare, dilapidare (un patrimonio, una ricchezza). nieri, 345

colle robbine buone in sacca; finirebbe una barcata di quattrini in un mese.

grande. ariosto, 2-68: ritrovossi in una selva oscura, / che nel mezzo

che finia / la nuda cima in una pietra dura. d. bartoli, 24-146

e mostrano a'gerundi di quegli richiedersi una maniera di casi, di questi un'altra

antica ', imitata alla peggio da una sublimissima imagine in un non so qual

11. dichiarare d'aver ricevuto una somma, d'aver riscosso un credito

riscossi finire. -figur. scontare una pena. bencivenni, 4-12: il

o soddisfare un debitore); versare una cauzione. testi fiorentini, 133:

avvenimenti che di per sé tendono a una conclusione, come cerimonie, feste,

guerre, un corso di studi, una manifestazione, uno spettacolo, ecc.

, 1-24: e c'è anche una novità, che mercoledì sarà quaresima; che

, non capiva che cosa facessimo a una cert'ora, finito il cinema, finite

ricominciavano le olive. -avere una determinata desinenza (un vocabolo).

tolomei, i-69: ogni volta che una dizione finisce in vocale e l'altra

, all'epilogo (un discorso, una trattazione, un racconto, un poema

vol. V Pag.1044 - Da FINIRE a FINIRE (23 risultati)

accordo, con un accomodamento, con una transazione (liti, contese, discussioni

di tempo convenuto (un incarico, una mansione, un patto, ecc.)

. -compirsi (gli anni, una certa età). valerio massimo volgar

un'azione, un modo di comportarsi, una circostanza, una situazione, un fenomeno

modo di comportarsi, una circostanza, una situazione, un fenomeno naturale, un

caro, 12-i-16: non posso credere che una amicizia quale ho vista tra voi due

voi due, abbia a finir qui per una debolezza di non nulla. a.

i miei tormenti / le tue furie una volta / finiranno così. giusti, i-479

giusti, i-479: sarebbe tempo che una volta per sempre finisse questo punzecchiarsi di

la crisi. pavese, 7-104: finita una sbronza pensavo già all'altra..

abitudine); passare di moda (una corrente artistica o culturale); perdere

i... i padre, una cosa ti prometterei. / di viver fortemente

/ prende tutto. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un regime

. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un regime politico).

la morte era soltanto la nascita ad una vita nuova ed eterna. -con

e ora diminuendo, finché finisca una volta, per mai più poscia non rinovarsi

). tolomei, i-9: trovandosi una fiata tra l'altre molti uomini dotti

centesimi. -dissolversi (un patrimonio, una somma di denaro). landolfi

aleardi, 1-207: tutto taceva. una canzon briaca / solo si udìa,

, scrollato dalla cima, ricadeva con una specie di pigrizia morbida lungo i bordi

, 1-93: di colpo si leva una voce di là del cortile, una voce

leva una voce di là del cortile, una voce di testa, da matto o

preso; e non serviva. ben presto una sola mano non gli bastò più per

vol. V Pag.1045 - Da FINIRE a FINIRE (26 risultati)

egli. -terminare nello spazio (una linea, una superficie, un volume

-terminare nello spazio (una linea, una superficie, un volume). -

trattasi di un volume che rassomiglia a una grossissima coda da cavallo, la quale si

, ih-70: le cui messe finiscono in una foglia sola. marino, vii-286:

terra o dall'acqua, finisca in una stretta punta, come si vede che finisce

: alcune [basiliche] aveano in fondo una traversa, che è quel che ora

dir fiamme. dossi, 795: una toletta di roba vecchia e scompagna..

a gran papaveri rossi e finiva in una gonna violetta e in un paio di guanti

d'annunzio, v-1-393: ho visto una viola bor- dona con un manico che

. finivano in cima ad imitazione di una face accesa, a sostegno di un baldacchino

fare il sentimentale, per riuscire in una grossa risata; cominciare colla filosofia e

primo bacio fra gli sposi finisse con una morsicata. verga, 3-98: allorché li

finiva. pascoli, 89: canta una sfogliatrice a piena gola: / amor

con lui quella notte c'era stata una ragazza, ch'era volata dentro il prato

-con riferimento all'evolversi di una forma morbosa in altra. foscolo

dalla durezza dell'occidente e rinserrato in una stalla squallida. cicognani, 3-46: il

. raimondi, 3-109: spinto da una forsennata tendenza alla sregolatezza sociale, finì

l'infinito di altro verbo preceduto da una prep. -in partic. finire di

altra. davila, 742: tenne nascosta una parte della munizione, acciocché opportunamente

ufficialmente nel suo importante posto, entro una stanza nuova a cui gli operai finivano

, augurando all'italia ch'ell'abbia una volta... un vero teatro

* 56: se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno

se poi han da formare una casa o una chiesa, non sanno donde cominciare né

popolo. guerrazzi, iv-324: facciamo uniti una sortita e finiamo di ammazzare cotesti marrani

alla deriva. -andar soggetto a una determinata conseguenza (per lo più dannosa

voleva grandissimo bene. carducci, iii-9-127: una scuola di trovadori italiani...

vol. V Pag.1046 - Da FINIRE a FINITA (22 risultati)

. si vien via di là con una certa nobile petulanza o fatuità gloriosa che

riuscire, ridursi, risolversi a compiere una data azione, a seguire un determinato

cima della società sono i parigini, una classe la quale a forza di civiltà

alla calamita. -in rapporto con una prop. soggettiva: accadere, occorrere

tutti e quattro. finì che dalla cascina una voce furente ci gridò di smettere.

tesito che probabilmente avrà un'azione o una situazione particolare, oppure la risoluzione alla

di sotterfugio, nello scrivere col carbone una minaccia sul muro, nel fare a caponascondi

-finire i conti con qualcuno: venire a una spiegazione. pananti, i-262:

splendido, ammirevole (e ha sovente una sfumatura di ironia). cfr.

-finirla: far cessare un fatto o una serie di circostanze che si trascini troppo

azione, concludere un discorso, dirimere una questione, troncare una relazione (e

discorso, dirimere una questione, troncare una relazione (e ordinariamente presuppone l'uso

liverarla, venirne a capo, toccare una parola della fine '; e volendo che

anima di maria vide in quella lettera come una disfida fatta alla sua generosità: egli

. bassani, 1-30: doveva finirla una buona volta con la vita noiosa e ipocrita

adagio, ed in fine delle litanie aggiungevo una ventina di santi, senza curarmi che

! ». -porre termine volontariamente con una morte violenta a una vita insopportabile.

termine volontariamente con una morte violenta a una vita insopportabile. milizia, iii-317:

, amaramente. boine, i-46: per una volta finirla con questo sgomento di abisso

sembrare, interminabile (e reca sempre una sfumatura d'ironia e d'iperbole)

venne l'ora del parto, e fu una donna. e. cecchi, 5-11

7-30: sul finire della raccolta, una notte, stando in ginocchio sul portico

vol. V Pag.1047 - Da FINITÀ a FINITIVO (14 risultati)

tutte a qualche essenza comune ed esattamente una e infinita. tommaseo [s. v

varietà e nobiltà degli animi, ed una certa finitezza colla quale sempre lavorò.

assai grandi di cacciagioni, ne'quali una gran finitezza non va discompagnata da una

una gran finitezza non va discompagnata da una grande intelligenza e imitazione perfetta della natura

natura. g. capponi, ii-186: una lingua è monca e dappoco finch'ella

disadorno, gli pareva il segno di una gloria non ancora matura, tagliata con una

una gloria non ancora matura, tagliata con una spada rozzamente, con un disprezzo ostentato

verso la finitezza e l'eleganza, una penitenza. moravia, iii-361: andate

la finitezza della sua beltà, patinata di una noncuranza che poteva sembrare superba a chi

attua ed esiste, è sempre un cancellare una finitezza, e infinitizzarsi. -debolezza

(uno stato, un territorio, una città). livio volgar.

9-352: l'italia si avvicina a una guerra imperialista rivolta al saccheggio a mano

cesarotti, ii-286: non è questa una legge inevitabile dell'umanità che l'uomo

all'invidia. -fedele (una traduzione). g. montani,

vol. V Pag.1048 - Da FINITO a FINITO (20 risultati)

un modo del verbo); temporale (una congiunzione). tommaseo [s

spiega ', 1 finale '(una lettera), 'indicativo '(un

portato a termine (uno spettacolo, una festa); recato a conclusione (un

(un discorso, uno scritto, una preghiera). giamboni, 4-537

, 8-56: un senso diffuso di una festa finita, col sapore e l'

voleva. -risolto (un problema, una questione, una controversia); dissipato

-risolto (un problema, una questione, una controversia); dissipato (un dubbio

più belli. leonardo, 2-52: una nostra donna finita. un'altra quasi che

e colli, / e d'uomini imperfetti una gran torma, / simili a i

compimento e simili, nella lavorazione d'una manifattura o merce. -diligente,

, vii-548: 'di strafine fatto', d'una maniera perfettissima, finitissima e solenne.

ii-873: in mezzo a tante altre d'una fattura ricercata, * finita ',

, non fredda, colpiva, come una brutale esplosione, quelli avvezzi alla tranquillità

-estinto (un ramo dinastico, una famiglia). tassoni, ix-364:

. compiuto (un periodo della vita, una serie di anni, un'età)

può quasi dire che, appena varata una nave, il ministro creda il suo compito

d'euripilo a patrodo, finito, una vivanda composta di farina e di vino

la vecchiaia. 8. arrivato a una certa mèta (nello spazio o anche

vecchiezza e quasi discaduto. sopra d'una lancia armato stette dinanzi a le porti de

non perìe. bartolini, 1-76: a una starna, altre volte giuliva pei campi

vol. V Pag.1049 - Da FINITO a FINITO (13 risultati)

niente qualche cosa, dicono i filosofi che una forza finita non è bastante; conviene

immagini della pittura e scultura, hanno una significazione determinata e finita. -regolato

, 1-102: per noi si concepisce una cosa che giovi solo per finita misura di

, intatto. bisticci, 3-213: una cosa singulare ha questa libraria, che

composti come tradotti, non vi manca una carta dell'opere loro che non vi

: rompendo il guscio, scappava fuora una mosca di color cenerognolo, torbida,

creditore); pagato, versato (una somma di denaro). lettere familiari

dal quaternario duplicato, onde si forma una tessera saldissima, e dal binario quadruplicato,

numero. torricelli, 76: caschi una palla di ferro la quale di peso

di ferro la quale di peso sia una libbra sola dall'altezza d'un braccio

esprimersi col nome di zero, ma una parte infinitesima di quella stessa unità. agnesi

le equazioni del terzo, purché l'una e l'altra delle variabili finite x

. -con riferimento alla desinenza di una parola, di un verso, ecc

vol. V Pag.1050 - Da FINITORE a FINO (13 risultati)

per lo più con modi bruschi, a una si tuazione spiacevole, imbarazzante

anche lei taciturna e piangeva come una bimba. diceva che non mi

, a un'aridità, a una solitudine talmente desolate da trascorrere delle

conciliatore, ii-219: mettono a nulla una felice imitazione, un plagio fatto con

difficoltà non lievi nel portare a finitura una scuola per ragazzi * ritardati '.

detto veicolo sia stato esposto in piazza una giornata intera, quelle comode cuccette,

: bella su * 1 mar finlandico / una donna cammina, anzi una dèa:

finlandico / una donna cammina, anzi una dèa: / arde d'amor il nubilo

2. zool. che appartiene a una delle razze equine nordiche. nannini

un ente rispetto a un'azione o a una condizione in cui si trovava (

di messer cacciaguida si con- tavan l'una di per sé dall'altra, come fusser

più giovanile età io sentiva in me una predominante passione fierissima per la civil libertà

, io (173): vispo come una lepre, quel diavoletto: ma!

vol. V Pag.1051 - Da FINOCCHIACCIO a FINOCCHIO (10 risultati)

potere portare. iacopone, 3-2: audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l'anema

4. per indicare il limite di una quantità, il termine di una numerazione

di una quantità, il termine di una numerazione. - anche al fìgur.

salvini, 6-35: bacche tre, una che ha la ferula o finocchiella nella

. persona sciocca (e vi è connessa una notazione affettuosa). varchi,

e subtropicali; il fusto, alto da una trentina di centimetri a oltre due metri

s. degli arienti, 280: ammaziò una buona oca, la quale facendo aconciare

finocchio. roberti, iv-205: era una di quelle loro insalatine miste di erbette molteplici

che si è il terreno, sopra una faccia del porchetto si pianta il broccolo,

insaporavano come s'io stessi brucando con una fame di capro. bartolini, 15-306:

vol. V Pag.1052 - Da FINOCCHIONA a FINQUÌ (6 risultati)

di sedano, un pizzico di zenzero, una goccia di rum, una spolveratina di

zenzero, una goccia di rum, una spolveratina di finocchio. moravia, i-648

arance e qualche mazzo di finocchi e una grande ghiacciaia di legno grezzo, sormontata

selvatico. verga, i-302: con una manata di finocchi selvatici vi preparava una

una manata di finocchi selvatici vi preparava una minestra da leccarvene le dita. govoni,

o per ch'a branca diè tal d'una mazza / che ben vi sta urna'

vol. V Pag.1053 - Da FINTA a FINTAMENTE (29 risultati)

qua dove nel sole le burrasche / hanno una voce altissima abbrunata, / di

mi chiarirà il medico se questa è una finta. lancellotti, 341: acciò che

s'avesse da dubitare che questa fosse una finta e si chiarisse del vero il

il mondo, volsero che figliasse in una piazza pubblica di palermo (altri a

chiessi di puglia) al coperto però d'una stanza fatta a posta. lippi,

, per indurre un altro a fare una cosa per sé sospetta, fosse andato

sogni. papini, 20-518: -è una finta -gridavano. -rialzatelo su. è un'

, zigzagando sugli scalini, piegato in una finta di spavento, e intanto,

terra e risale come il volo di una rondine, spia se venga giù la quindicenne

che scenderà compunta, rosa e celeste come una madonnina. moravia, xi-255: avrei

, come lei sperava, era tutta una finta. -ant. falsità,

: conobbe alle circostanze che ciò era una finta per mettere spavento. g. bentivoglio

nome, e se anche questa fu una finta, io non so più che mi

monfalcone, si potrebbe veder in quello una finta. 3. sport. azione

avversari) e coglierlo di sorpresa con una mossa diversa da quella accennata (specie

consiste nel costringere l'antagonista a eseguire una determinata parata, scoprendo in tal modo

a pararla e coglier quell'istante per dargli una botta; ossia è un accennare di

, come mi confessò più tardi, una magnifica finta di massimo, che pochi

3-55: dei due nemici, uno tenta una finta e vorrebbe sbalzargli la lancia via

si produsse [la bestia] in una lunga serie di finte come un giocatore

si buttarono da quella parte. ma era una finta; lucia deviò e si lanciò

che copra l'occhiellatura e dietro si aggeggia una finta ». 5. capelli

anche dicono * finta coda ', una notabile quantità di capelli posticci, lunghi,

aperte: « vuoi che ti faccia una carezza? scommetto che da lei la gradiresti

mocenigo, li-7-99: poterono già formare una lega sotto finta di religione. =

che fintamente, ed in siena stessa una ribellione fu tramata co'nobili fuoriusciti.

che si vide di loro uscì con una tempia fintamente insanguinata gridando: « venite

, bisognerà opporre a ogni compiacenza passionale una dura volontà di estirpamento.

»; e nello stesso tempo stesi una mano e gli presi il viso nella palma

vol. V Pag.1054 - Da FINTANTICO a FINTO (27 risultati)

antico (un mobile); che riproduce una foggia, uno stile antico.

l'estensione di un'azione o di una situazione nel tempo fino al momento in

, le voci si alzavano, fintantoché una parola pronunciata troppo forte... riconduceva

che. fintare, intr. eseguire una finta (ed è proprio del linguaggio

2. tr. scartare l'avversario mediante una finta; lasciar passare la palla per

(un atteggiamento, un sentimento, una passione, ecc.). bibbia

ordine. savonarola, i-13: fate una vera penitenzia e non finta e non

quei torti, noti oppur no, con una di quelle strette di mano che armonizzavano

verità; inventato (un'accusa, una notizia, un particolare storico, ecc

3. non convincente, non valido (una dimostrazione). bruno, 3-481:

, 3-481: [aristotele] apporta appresso una finta risposta; la quale dice,

gruppo di rappresentazioni, e perfino da una singola rappresentazione, epperò non sono ultrarappresentativi;

da due vecchie zitelle coi fintini: una bionda e una bruna, quello

vecchie zitelle coi fintini: una bionda e una bruna, quello si contenesse in

tentar se per sorte lui, l'una gelosa tacitamente dell'altra, da quarant'anni

ostentato artificiosaconvento del cairo mi aveva dato una lettera per quei missionarii, nella

nominale, che non è effettivo (una carica, un grado, ecc.)

: conferito l'affare con un capitano di una delle due nave che quell'anno avevano

solamente per esercitazione o per gioco (una battaglia). maia materdona, iii-317

ojetti, iii-447: su firenze, una finta incursione aerea, per le grandi

l'avversario con un colpo inaspettato (una mossa strategica, un assalto di scherma

che simula; menzognero, ingannatore (una persona nei suoi atteggiamenti, nel suo

pieno di perfidia. petrarca, 224-1: una fede amorosa, un cor non finto

, ii-187: vorrei bermi il sangue d'una persona non men taccagna che finta.

mio. padrone si lasci ingannare da una donna finta? alfieri, 6-188: demostene

-che contiene menzogne o inganni (una lettera, un messaggio).

per gelosia statira, l'ingannò con una lettera finta, per la quale la

vol. V Pag.1055 - Da FINTO a FINTO (29 risultati)

amici a lato, / che mostran tutti una medesma fede. tasso, 8-3-1001:

c. gozzi, 4-172: una commedia avea matteo formata, / detta

e posta in scena, / dove una dama finta spasimata / d'un mercante vedeasi

. de amicis, i-588: quella era una finta spostata; ma c'erano anche

veri. bontempelli, 19-31: anche una imitazione può essere geniale; può servire a

, serve per creare in se medesimo una certa approssimazione al tipo del medico-vero. moravia

altri. de roberto, 26: una folla d'operai, di servi, di

questa chiesa era illuminata dal chiarore d'una piramide di finti ceri a luce elettrica

sull'altare maggiore. alvaro, 2-103: una valigia di cuoio finto, che egli

falsificato, falso (un oggetto, una gemma, una chiave). garzoni

falso (un oggetto, una gemma, una chiave). garzoni, 1-514:

le potete dire di me? -che avete una chiave finta del burò, e le

spezzate, non trovammo che i tavoli e una quantità di camerieri. -contraffatto,

di camerieri. -contraffatto, apocrifo (una lettera, un documento). guicciardini

trecento. 9. che sostituisce una parte del corpo, posticcio, artificiale

che sta a firenze. ha speso una somma favolosa! -artificioso (un'acconciatura

maschera ci fa spavento!... una festa da ballo è luogo di mestizia

. garzoni, 1-886: chi vedesse una simia overo un gatto maimone guardarsi in

, 1-213: voi, che adorando una bellezza finta, / credete idolo un volto

, ovunque io miro, / quasi una finta imago / il tuo volto imitar.

pirandello, 7-363: calvo, ma d'una calvizie che pareva finta, come se

l'assetto edilizio della capitale, con una facciata del duomo che per verità sembra

dell'imma- ginazione; che deriva da una libera invenzione artistica. - anche:

tutto è reale, niente è reale. una certa idea... di questo

grand'are / di verdi cespi, una gran tomba eretta, / monumento di lagrime

volta, nuovo (un termine, una parola). -anche: metaforico.

è rappresentato teatralmente (un personaggio, una passione, una scena); che

(un personaggio, una passione, una scena); che è presupposto dal

g. raimondi, 3-134: una tela oscura. dei libri sono raffigurati

vol. V Pag.1056 - Da FINTONE a FINZIONE (30 risultati)

vista o per raggiungere determinati effetti (una finestra, una porta, una membratura

raggiungere determinati effetti (una finestra, una porta, una membratura architettonica, ecc

(una finestra, una porta, una membratura architettonica, ecc.).

, v- 2-9: sul muro di una villa sono disegnati e dipinti in scuro

muro bianco come l'ombra gettata da una rocca che gli sia di contro. bocchelli

, 3-18: stanco d'aspettare innestò una spina elettrica dissimulata nel manico di pugnale

chiodo e quasi subito si sentì bollire una teiera elettrica dentro la trave maestra della

destrier, ma naturale, / ch'una giumenta generò d'un grifo. fintóne

, dirimpetto a noi, abitava una vedova sui quarant'anni, elegante,.

finzione. c. gozzi, i-251: una scola di finzione che [i comici

per la ingenuità, ch'è necessaria una grand'acutezza per rinvenire il vero ne'

inteso da te, che questa è una finzione? ariosto, 1-51: ma non

d'annunzio, iii- 2-1035: è una strana creatura, non senza potenza e

gerente responsabile [del giornale] sia una finzione trovata apposta per tutelare maggiormente la

c'è che non la riconosca per una finzione de'secoli posteriori. bettinelli,

, ma che questo nome tempo fosse una chimera e una finzione. sarpi, i-331

questo nome tempo fosse una chimera e una finzione. sarpi, i-331: nessuno

libero arbitrio, ma l'asserirlo è una mera finzione. b. croce, i-2-15

gruppo di rappresentazioni, e perfino da una singola rappresentazione, epperò non sono ultrarappresentativi

..., essa si riduce ad una finzione della giustizia. carducci, iii-9-326

secolo decimoterzo rappresentarono la finzione cavalleresca d'una parte della società italiana, imitarono, come

catena non trascinata più di conserva per una stessa via, ma tirata, strappata

andar sospesi sopra l'orizzonte, navigando in una finzione di magia. emanuelli, 1-69

di magia. emanuelli, 1-69: sembrava una bambina rapita nella finzione di un mondo

esser lo studio e la cultura d'una illustre accademia, ricevete nell'animo per

di società naturale di eguali è piuttosto una finzione della nostra mente che una posizione

piuttosto una finzione della nostra mente che una posizione reale delle umane congregazioni. borsieri

delle banconote, ciò si riduce ad una finzione, perché non avviene mai che

fosse nota ai più antichi sapienti, e una delle principali e capitali fra quelle che

posso assicurare che quel personaggio non è una grottesca finzione poetica, ma ch'esso ha

vol. V Pag.1057 - Da FINZIONISMO a FINZIONISTA (12 risultati)

: al sommo della porta grande era una finzione paurosa espressa nell'atto d'un guerriero

che, sollevato a mezzo il coperchio d'una cassa funebre, ne sbucava fuori con

, papà che piange 1 se è tutta una finzione! d'annunzio, iv-2-578:

grave la sua pena era il riconoscere una vaga analogia tra quel sentimento agitato e

di introdursi nella finzione scenica per incarnare una sublime creatura dell'arte. pea, 7-534

vecchissimo rito, venuto fuori quando cominciò una certa comunanza fra gli uomini. esso è

il saltare antico, l'antico fuggire, una finzione nata dalla commemorazione di quando nella

vere belve. bonsanti, 2-220: una finzione montata sopra un palcoscenico.

a meno; che co testa mi pare una finzione da scena. 9

requisiti o caratteri in realtà inesistenti a una data situazione di fatto (o,

di principio, la disciplina giuridica di una certa situazione a un'altra situazione,

di finzione, / fe'il prete una filippica più fiera / che non fe'marco