. scendere da un luogo elevato (una persona); volare in basso (
b. tasso, 17-45: d'una collina / scender veggiono il nano a
in giù (un corso d'acqua, una sorgente); sfociare; raccogliersi (
via del bene); recedere (da una decisione, da un proposito).
: ma lo fermamento si dichina presso a una parte, tanto, quanto è un
cittadini, / de'quali sol è una volontade, / nullo non v'è che
quella [alterazione] che arrecherebbe a una linea retta lunga mille braccia il declinare
, tendere (verso un sentimento, una posizione, una scelta, ecc.
verso un sentimento, una posizione, una scelta, ecc.). cavalca
vergate. 11. ridursi (a una forma diversa), diventare, trasformarsi
(un esercito), ritirarsi verso una data posizione. bibbia volgar.,
14. ant. rivolgersi, ricorrere a una persona, ricercarne l'aiuto, la
-al figur.: desistere, quietarsi (una passione, un sentimento violento).
sia posto in bagno d'acqua tiepida in una camera calda. bisticci, 3-171:
fiamma. alfieri, 8-350: né sola una dramma in me declina / quel mio
fien vani. foscolo, xviii-36: una febbre ricorrente... m'arde la
salgono, come un diagramma curvo verso una sommità, e poi declinano e scompaiono.
antichi. pea, 7-526: aveva forse una famiglia, lui, una famiglia dove
aveva forse una famiglia, lui, una famiglia dove la nonna ritornata mamma potesse
chinare, abbassare, appoggiare (dando una determinata inclinazione). - anche al
: difficilmente si guariscono gli uomini da una passione urtandola di fronte, ma bensì
. marino, 279: giunto presso / una densa boscaglia, ivi volea / di
il governo del re ha voluto usarmi una distinzione onorifica: sono veramente dolentissimo di
qualche difesa. soldati, 69: quando una personalità come lei, caro maestro,
marino, 14-25: che quando elessi una tal vita e quando / io declinai
); rifiutare di obbedire (a una legge). frezzi, iii-2-84:
, non è un dottor, ma una cosa, che si chiama rovina, che
, che rovina, e vuol dire una gran rovina, e si declina 'rovina
e privilegi, acciocché ci sia apparecchiata una dimora confacente al nostro decoro. carducci
. c. bini, 1-246: una malattia, complicata di dolori fisici e
dolori fisici e morali, lascia necessariamente una lunga vibrazione in una macchina già declinata
, lascia necessariamente una lunga vibrazione in una macchina già declinata. pirandello, iv-321:
, il numero, il caso di una parola). buommattei, 38:
sole o della luna (la variazione di una grandezza). declinazióne (disus.
continente. c. bini, 1-289: una creatura tanto eteroclita nelle sue declinazioni.
a formare i suoi infiniti mondi da una casuale declinazione di atomi dal moto allo
esse stelle ci si mostreranno fatti per una stessa linea retta, e le lor
13. gramm. flessione che subisce una parola nominale (sostantivo, aggettivo,
varie declinazioni dei nomi?... una sola forma pei nomi sostantivi distinti solo
nomi sostantivi distinti solo nel genere, una per gli adiettivi, ed una per
, una per gli adiettivi, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua
[coniugazione] che abbraccia più verbi sotto una medesima declinazione. inconseguente o non regolare
con quello star così in dechino su una costa, non si poteva por mano a
! bocchelli, 6-88: amministratore di una fabbrica di fiammiferi « tipo svedese »,
, lo sfiorire (della bellezza di una donna). -sul declino: alle
di razza, e l'aspetto d'una regina in esilio. deledda, iv-328:
ora l'accompagnava nel lento declino d'una vita che era esclusiva- mente di lavoro
/ floride voci conciliate al sonno / in una madre dolce di declino.
sia né acclive né declive, sia una linea retta. buonarroti il giovane,
forame ovale, la natura vi fece nascere una certa membrana, la quale si stende
rupi cerco / notando un porto, o una declive schiena, / temo, non
infinito, e richiamar l'idea di una campagna arditamente declive in guisa che la
, 1258: verdeggiante e declive in una pura / chiarità d'alba il belveder
delizioso brivido gli fuggiva per i nervi; una freschezza deliziosa gli rinverdiva la anima e
del tetto altrettanto, in forma d'una piramide, con una apertura in mezzo
, in forma d'una piramide, con una apertura in mezzo nella sommità quadrata o
al di sopra di quella macchia, una collinetta a lento declive, bassa,
, 6-286: scendeva verso la strada una scaletta di finta pietra, tagliando un
mulo, grave / al lago veleggia una barca. montale, 1-39: un gruppo
del greppo. d'azeglio, 1-288: una linea di monti azzurri di grandiose forme
con variati e graziosi contorni sino ad una punta più elevata di tutte, detta monte
, e con un declivio moderato ed una lunghissima linea, scende alla pianura.
declivio / di velluto verde / come una dolce / poltrona. -figur.
, inclinazione. galileo, 3-2-388: una delle cause di movimento è la declività
, sembrommi che queste somministrar mi potessero una scala per discendere fino al suo piano
gli facea tutti decollare e cacciare in una tomba di dietro, e mai non ne
novellini teologi, che credono di fare una gran bella cosa a decollare in fantasia colle
staccare l'estremità, la punta (di una cosa). -anche intr. con
e 'l cavallo a giacere / ed una staffa perdé nel cadere. c. e
.. aveva anche ridotto in lùnule una trentacinquina di piatti. = voce dotta
decollato: / dietro il santo, una preghiera. jovine, 131: -non
; il flusso si rimandava avanti e indietro una noce di cocco che pareva una testa
indietro una noce di cocco che pareva una testa decollata. 2. figur
suolo o dall'acqua; avviene su una superficie più o meno estesa secondo il
agg. che opera la decolorazione di una sostanza. 2. sm.
2. sm. agente che priva una sostanza dei suoi colori adsorbendoli o distruggendoli
da un veleno durante il corso d'una sola notte?) ma vivi e giovani
a quattro a quattro escono dalle caserme con una certa aria di guardia svizzera decolorata dalla
. operazione con la quale si priva una sostanza dei suoi coloranti, alterandoli (
fr.: abito * décolleté ', una signora tutta décolleté ', ecc.
nell'acqua dove si cuoce: l'una è salsa, l'altra è dolce,
quando taluno di noi, come per una volontà di riallacciare una trama disfatta, ricomponeva
, come per una volontà di riallacciare una trama disfatta, ricomponeva un ricordo della
, oltre alla parte specificamente dolciaria comportava una parte paesistica e architettonica. piovene,
a profumi o addirittura a canditi, una cassata in emulsione. = voce dotta
dolciastro nella sua bocca, e non d'una sola stilla. ojetti, 1 *
, 10-93: ornati delle mura, una 4 via crucis 'in oleografia, quadri
a fiato, che aveva la forma di una piccola tromba. garzoni,
moravia, v-261: il cameriere aveva portato una dolcièra di metallo e di vetro con
la capacità di dare il sapore dolce (una sostanza, zucchero, saccarina, ecc
e degli altri umori del corpo (una sostanza medicinale). g. del
, 12-10-60: io l'ho provata [una sorta di terra] più volte in
: io pensavo, puerilmente, che in una congiuntura simile un vero santo avrebbe trovato
via col cuore dolcificato e molle come una pèsca giulebbata. brancoli, ii-288:
stesso » esclama il cognato, prendendogli una mano e stringendola contro il mento.
tante laminette, spalmate e coperte da una polpa o sostanza midoliosa, tenera e
, pieno di smancerie, mellifluo (una persona). d'annunzio, iv-2-130
dolcigna, di sesso ambiguo, con una faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo
di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo e una capellatura impregnata di olii cosmetici, con
albanese, gustandone il sapore dolcigno con una malinconia simile in parte a quella della
terra, / convien ch'il mondo una volta abbandoni, / però son iti
, la cosa si restò tutta in una parte e l'altra nulla nulla; da
'l core: / menommi sott'una freschetta foglia / là dov'i'vidi
sapore accentuatamente dolce; parte dolce di una cosa. fra giordano, 1-176:
e la letizia ci nuota drento con una giocondità che non si puote esprimere.
russate... ch'a sentire è una dolcitudine. salvini, 13-21: verginei
cantando con esso gli angeli sopra i fiori una dolcitudine di canto, e una maravigliosa
fiori una dolcitudine di canto, e una maravigliosa soavitade d'odore si spande molto
d'esser venuti qua per vedere recitare una commedia, andando vene in contemplazione e
. d'annunzio, v3- 210: una vetrina piena di dolciumi stantii e di sciroppi
l'analisi logica e grammaticale, con una pazienza e con un dolciume, che
nell'invernata fra il 1757 e 1758 una continuazione di 22 giornate dolche, cioè
. d'annunzio, iv-2-1274: era una domenica di settembre dolente torbidiccia
ii-9-295: qui, dopo grandi pioggie, una nevicata di quattro giorni; e ora
nevicata di quattro giorni; e ora da una settimana tutto è neve che sotto un
torcere il collo non poteva più per una dolente rigidezza dell'osso che si attacca
dorsale. d'annunzio, iii-1-101: una volta, quando lo sforzo del suo pensiero
e me n'era grato come d'una medicina deliziosa. -punto dolente:
si svegliò col pensiero in capo d'una cosa dolente e spiacente. 3
che patisce dolore fisico (il corpo o una parte di esso); travagliato da
l'atroce re. nievo, 467: una tosse profonda e ostinata affaticava le sue
[le lagrime] per li occhi una via, / per la qual passa spirito
penetrava più a fondo: l'impressione d'una voluttà dolente. stuparich, 5-248:
: il suo volto si contrae in una maschera irosa e dolente. -sostant.
fatica, che sono il risultato d'una lotta secolare contro gli elementi.
vicinissimo, in capo alla strada. una raffica e un colpo. poi uriacci,
, dolente? eh, finiscasi di penare una volta. parini, 390: o
sono sì venti / che solo in morte una salute miro. albertano volgar.,
9-10 (9): questo dolente abbandona una per volere con le sue disonestà andare
l'uccisi io, santa corona. / una fanciulla di nobile gente, / ch'
di * ingannatore 'è possibile ipotizzare una sovrapposizione semantica fra duolo 1 dolore '
pass, doluto). essere colpito da una sensazione dolorosa (una parte del corpo
essere colpito da una sensazione dolorosa (una parte del corpo); dar dolore
farmi dolere i denti, stuzzicandomeli con una spilla, né più né meno di
enfiata: il dottore m'à fatto una piccola incisione. govoni, 2-63: a
faccia tanti valentissimi uomini, e vedere una volta un regno libero. baretti,
molti anni fassi qual felice, in una / brevissima ora si lamenta e dole
intenso pentimento (per un errore o una colpa commessa, per il proprio comportamento
, 20-7: entrato un dì per una valle scura, / quivi trovò certi pastor
pagani, / che si doleano d'una lor sciagura. machiavelli, 464:
come posto fuori della vita, / una macchina io stesso che obbedisce, / come
scomodi; in un angolo stava arrotolata una bandiera; un crocefisso sul muro si doleva
modo che si tolga / di casa una sorella, e un'altra appresso, /
10. locuz. -non dolere una cosa, non dolere il borsellino:
1-5-302: -cotesto della spesa in alimentarla [una figliuola], a paragone della perdita
: quando chi è a capo di una famiglia o di uno stato è in
forma di un anfiteatro, simile a una ruina di gradi petrosi. ungaretti,
e ogni tanto s'apre in lui una quieta dolina, ed egli riposa infantilmente
del cambiavalute. alvaro, 2-107: una volta soltanto, aveva trovato cinque dollari
pietre infisse nel suolo su cui poggia una vasta lastra orizzontale; le pietre sono
8-132: se altrove rimangono d'una vita remota i dolmen e i nuraghi,
, 1-4-197: questa veramente è stata una fraude e un dolo, che merita altro
detta e la calunnia manifesta. nell'una e nell'altra vi era bisogno del
non hanno un destino, non hanno una storia. = cfr. fr
. adriani, v-76: portava cinta sotto una spada corta come quelle de'masnadieri,
o alla compressione o alla percussione di una parte che, normalmente, non dà
tormentato da sofferenze fisiche. -anche di una parte del corpo, di un organo
la massima che sia mai toccata ad una donna. bisogna permettere a qualunque dolorante
, 1-328: cominciò a dolorare d'una puntura fra le coste del cuore;
occhi mi doloravano e non scorgevo che una macchia opaca sulla lastra di vetro
, ecco le scorte / che en una notte hai guadagnato: / portar nove misi
molti acini assaggioe, tanto che facendo una assaggiatila di quasi tutti i grappoli,
corpo, e quanto all'animo in una perfetta tranquillità. foscolo, xiv-291:
, 7-44: c'è in noi una dose di dolore non sofferto che ci
arte. leopardi, 15-68: che se una volta sola / dolor ti strinse di
meditare il dolore, e di farsene una ragione coi mezzi e la forza quotidiana
croce, iii-27-42: la perdita di una verità è spesso pagata dal genere umano
peggiore dei mondi possibili, dominato da una forza cieca e misteriosa (ed è il
il dolore? non sentite voi che una nube di dolore è su le nostre
il capo, si è abbandonato ad una specie di sonno. alfieri, 1-313:
fu, da quel punto in poi, una vita delle più tranquille, delle più
3-9: io porto tanto amore / a una crocetta d'oro / che s'apre
questa via / pietosa oggi mi sia d'una parola, / d'una lacrima sola
sia d'una parola, / d'una lacrima sola e d'un sospiro, /
3-7: ancor io, giovinetta, una fiorita / di mammola e di rosa
invano, e finalmente / si trovò da una femina abbattuto, / che pensandovi più
un ladro, giunge a involare con fortuna una somma di denaro, e avendola nascosta
caldo, sulla nuca. vi passò sopra una mano, se la guardò poi al
capo di sotto l'ala si strapparono una penna dall'ascella facendosi dolore.
-mangiare il pane del dolore: vivere una vita di stenti. bibbia volgar
rinnovellare il dolore: ridestare col ricordo una sofferenza già sopita dal tempo. dante
: quanto più un uomo s'impaccia in una passione, tanto più casi di per
. -son dolori: a indicare una situazione scabrosa, imbarazzante o addirittura disastrosa
potevami accadere, ogni tanto, in una delle mie volate, di trovarmi improvvisamente
dopo aver sofferto tre febbri, e una dolorifica flussione alle fauci e alla destra
quanto a suo padre dice che gli viene una crisi di fegato. stupidi! doloristi
, avv. con dolore; provando una sensazione fisica molesta, tormentosa.
quei crepacci, dura e secca come una terra vulcanica. inasprita dal sapore metallico
. 2. provando o provocando una sofferenza morale, un intimo tormento (
tornato a casa, tutto travagliato con una grandissima febbre, la quale prestato gli
turbavano e lo eccitavano dolorosamente, lasciandogli una cattiva impressione per tutto il resto della
noia. jovine, 87: una frotta di ragazzi spuntarono da un vicolo a
piuttosto che a sinistra, può produrre una incalcolabile mutazione nei propri destini, e
cuore e l'ascella... sentiva una puntura dolorosa, e come pesante.
duole. ho nella nuca e nell'occipite una pulsazione dolorosissima. comisso, 15-49:
pochi giorni s'era alzato, dopo una malattia dolorosa a un orecchio.
scala, detta di sopra, si è una devotissima cappella, ch'è sopra del
pugnale dall'impugnatura simile a quella d'una sciabola le trapassava il seno. -sostant
, 2-4-197: nel primo, che fu una palma, rappresentò i misteri gaudiosi;
. e. cecchi, 9-57: dell'una od altra gran personalità da essi prescelta
: ancora potendo esser molti generi di una cosa e questi qual più qual meno degno
, terribile, incessante, come se una bestia dilaniasse il suo cervello. pea,
6-48: mi guardava in silenzio, con una espressione indi cibilmente dolorosa.
giovanni randaccio... è stata d'una grandiosità dolorosa e consolante come l'arcobaleno
della gente dolorosa, / che d'una e da altra parte hanno a morire?
, 1-15: temei d'assistere ad una scena dolorosa, perché mi pareva che quel
illecito); che si caratterizza per una volontà di dolo (un reato:
2. che si comporta con dolo (una persona); che è colpevole di
, 9-64: disputar sui mezzi è una minuzia / della sovranità del tutto indegna
di proclamarsi bionda! ma questa era una sostituzione dolosa, una frode d'identità
ma questa era una sostituzione dolosa, una frode d'identità! -preparato con
. doluccica a ri prese una parte già offesa. = dimin
giambullari, i-32: con la destra teneva una dolzaina, e con la sinistra la
parti, e aggiugnendovi: dua tromboni, una dolzaina. guarini, 267: faccino
elemosinario, patriarca d'alessandria, una volta stando in orazione vidde una dolzèlla
, una volta stando in orazione vidde una dolzèlla bellissima stare dinanzi a sé e portava
dinanzi a sé e portava in capo una grillanda d'ulivo. = variante
7-157: e raro che vi sia una catarsi nello spettatore di cinema, quel fenomeno
, 20-9: ricordo che il quaderno di una delle materie meno omicide -la topografia -era
: e sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al coro delle domande
, da un cortile, dev'essere una scuola di dottrina cristiana. -ant
lettere, sdolcinate, il contenuto identico: una dichiarazione, la domanda d'un appuntamento
di svolgere una data attività (in partic., di
, fate che borgno scriva e mandi una domanda quanto più prestamente, e me
. — in partic.: quantità di una merce che viene richiesta sul mercato a
a pagare in un dato momento per una data quantità di un bene. -legge
manifatture inglesi per cui l'america fornisce una dimanda, e ognuno resterà convinto che
per dirvi che, data in commercio una minore domanda,... è possibile
e talora nel ricorso) con cui una parte (l'attore) si rivolge all'
se n'andò subito a basso in una camera sotto-coperta dove tutti stavano. alfieri,
stavano. alfieri, v-2-422: in una repubblica così angusta, quale esser dee
la pretesa di questi e farne valere una propria. codice di procedura civile,
-faccio conto di andarmene. -non avete una donna? -si scrive alle donne? -potete
, / tormentato in catena intra una fossa, / dimanda come possa /
un compì, di argomento o da una prop. interr.). - anche
india un manto per a collo per una donna, di tela bianca, imbottito
che possiamo domandare? -richiedere (una merce sul mercato). pascoli,
quattordici tutti mi domandavano. ma ero una bambina, non pensavo che a giocare
faentina, 30: tutti la disfidarno [una suora] della morte. la qual
; la direzione di un giornale dimanda una testa sgombra da ogni pensiero e paziente
lingua secondo il manzoni e ciò domandò una certa ricerca sull'organizzazione della cultura italiana
nozze. masuccio, 419: una fante de casa del cavaliero, quale si
mano lo stecco. 8. cercare una persona, reclamarne la presenza; proclamare
sua amica nobilitate; ché tanto l'una con l'altra s'ama, che nobilitate
signor lui / domanderanno i populi a una voce. aretino, ii-42: -avreste
la signorina angiolina? -angiolina! -chiamò una donna che nel frattempo s'era avanzata
sarebbe ricordato sempre... d'una famiglia, d'un nome, d'un
furioso che la prima, e va a una porta, e chiama un suo barone
da sera i nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio: / e
: [dare] 'l domandato è da una parte non virtù, ma mercatanzia.
2. pregato, implorato (di fare una data cosa). dante, conv
strada], dirimpéttole a corda, abitava una, dimandata la baliaccia, la quale
): intra queste due parti è una particella, ch'è quasi domandatrice d'
b. croce, iii-26-211: immaginate che una di quelle leggiadre creature domandi: -di
della vostra piccola anima, signora. -è una risposta vera, e atta nel tempo
quando / venimmo ove quell'anime ad una / gridaro a noi: 0 qui è
, anna, se io non so dirvi una parola. io vi parlerò, vi
punto di vista, scoprirsi un valore, una qualità, un tesoro positivo.
a vendere le possessioni; e oggi l'una e doman l'altra vendendo, appena
settembrini, 1-15: un'occhiata oggi, una dimani, cominciai a volerle bene
la dimane, un appuntamento discreto: una visita alla triennale. levi, 1-82
avrebbe dato volentieri il suo tempo per una causa che le pareva così giusta.
tanto cavalcai / che io mi ritrovai / una diman per tempo / in sul monte
per tempo / e viene allato a una gran fontana. dante, conv.,
pien de ardimento / al re s'appresentamo una dimane i sopra una sala, che
re s'appresentamo una dimane i sopra una sala, che d'oro e d'argento
le quali non sanno che vi è una verità dell'oggi e un'altra del dimani
quali la pace sembrava un sogno, una novità incredibile, non fan che scambiarsi
un mese, ecc.: trascorsa una settimana, trascorso un mese, ecc.
domani: un giorno o l'altro, una volta o l'altra.
23-205: se oggi o dimani tornasse in una conigliera un coniglio domestico, che viene
per quel ch'io ne comprenda, una cammella, / ch'io vidi nella stalla
, e tu non puoi gastigarne pur una. arrighetto, 237: impara a
gli animi. silone, 154: una moglie, qualche figlio, una casetta
: una moglie, qualche figlio, una casetta, un po'di risparmio servono a
mettesti accanto a zia teresina a fare una cosa simile. domati ora!
: a nessun italo / domar d'italia una tal gente è lecito, /
di calabria. barilli, 6-165: una rivolta aveva insanguinato le strade e le
saettavano i ramarri verdastri in cerca di una stilla d'acqua. -spegnere,
mi trovo in letto, martire d'una fiera flussione di capo, che mi
macerò mai; e provando or l'una or l'altra, tutte le provò e
mi riesce buono pur che s'osservi una regola contraria a quella che corre nel
acqua. -migliorare la qualità di una pianta mediante la coltivazione. crescenzi
d'ingegno e di favella meravigliosa corre dall'una nell'altra [forma], sempre
lui. manzoni, 311: sento una pace / stanca, foriera della tomba:
anco l'udiro. -sedato (una rivolta). - anche per simil.
abituato, avvezzo (in seguito a una disciplina). fazio, iii-7-48:
(un terreno); addomesticato (una pianta). magalotti, 1-112:
altra parola della cannella, ma d'una cannella doma. pindemonte, iii-481:
un tegolo. si diceva che fosse una domatrice, e che avesse il serraglio al
chili. pirandello, 5-268: in una fiera equina aveva comperati venti cavalli tunisini
banna, agile olivastra e fiera come una domatrice, passare e ripassare fra le gambe
bacchetti, 2-320: il barroccino era una domatrice dalle lunghe stanghe, leggiera,
chi vuole, / ch'i'ho donat'una cos'a bec- china, / che
domenica, e allora pensavo di dirvi una predicoza di quelle da dovero. ariosto,
5-30-9: « apud hebraeos autem dies prima una sabbati dicitur, qui apud nos dies
spesa domenicale. penna, 186: da una sala da ballo domenicale / tardi piovuto
/ tardi piovuto con la gioia d'una / stella filante, l'autobus dell'
/ stella filante, l'autobus dell'una / lo riportò d'un tratto al suo
] volle far ma non seppe, una bravata. oriani, x-14-62: passano ronzini
. bernari, 5-225: si vedeva una borghese fotografia del giovane sovrano fra
giornale domenicale. giusti, ii-473: una delle pesti che ci rode da cento
farsi vedere. fogazzaro, 1-250: una riga per ringraziarla di non avere consentito
carducci, iii-8-321: è anche questa una poesia religiosa, è un 4 pater
4 pater noster '; nel quale a una o più parole del- l'orazion domenicale
e. cecchi, 3-75: una suora domenicana, tutta ridente, guidava
domenicana non abbia del mondo se non una visione vermiglia. ella vede tutte
alquanto variato in due belle tavole; l'una è a'domenicani in forlì, l'
: 4 domenicano '. nome volgare di una specie di piccione grosso, così detto
a dipingermi la dolcezza che troverei in una vita domesticamente menata nella cara compagnia di
con disinvoltura. carducci, iii-16-219: una volta, avendo i commensali alzato un
3. ant. rendere abitabile (una regione), rendere coltivabile (un
alcuna cosa, né mai lodarsene con una parola sola. serdonati, 9-470: esso
; rendere docile al proprio volere (una persona); conciliare. boccaccio,
boccaccio, iii-28: gl'italiani sono una razza di animali, che sempre stanno
-rendere più facile, più accessibile (una materia, un argomento).
anco in questo loco, che durerete una gran fatica a fare che non germogli.
, da'quali la lingua nostra prese una infinità di vocaboli, che poi a poco
quanto si può, domandargli ogni dì una volta de'peccati ne'quali posson cadere,
gli uccelli rapaci son quasi tutti d'una natura. gli uccelli si prendono con
veduto entrare un affricano, che con una piccola catena legato seco menava un bellissimo
divenuto familiare, entrato in confidenza con una persona. -più spesso al figur.:
che ha familiarità (con un'arte, una scienza, un autore), esperto
l'essere domestico (un animale, una pianta). crescenzi volgar
e, in senso più lato, a una comunità sociale. d'annunzio,
invero, di grande statura, e di una domesticità notevole, che indica l'indole
, servitù. mazzini, i-154: una delle nostre credenze religiosepolitiche è l'abolizione
richiede compagnia dimestica di famiglia, così una casa a sua sufficienza richiede una vicinanza:
così una casa a sua sufficienza richiede una vicinanza: altrimenti molti difetti sosterrebbe che
, di padre in figlio, or in una or in un'altra isola della grecia
della casa e del lavoro domestico (una persona). d. bartoli,
delle dimestiche mura. cattaneo, ii-2-155: una certa tendenza patriarcale delle nostre popolazioni fa
il focolare domestico era sempre ai miei occhi una figura rettorica, buona per incorniciarvi gli
e suo braccio destro nei mille affari d'una grossa azienda domestica. bocchelli, 11-8
noi due favelle possediamo altresì, l'una propria e naturale e domestica, che è
rivela o vuole stabilire con l'interlocutore una cordiale dimestichezza; familiare, confidenziale,
disinvolto; affabile, alla mano (una persona, la sua conversazione e,
principe] compagnar dovesse con la grandezza una domestica mansuetudine, con quella umanità dolce
13-464: pareva... improntato a una sorta di strana e arcana ma dimesticissima
che si usa fra gl'intimi (una lingua, contrapposta alla lingua dotta,
lingua, sono costretti a pigliare una lingua domestica e rimessa. 4
in confidenza con qualcuno; intimo (una persona e, per simil.,
alcuno. forteguerri, 5-84: ma una certa domestica di casa, /.
disse come innamorato egli era / d'una donzella vaga e lusinghiera. d'azeglio
dimestico il fanciullo. baldini, 5-167: una capretta, sua dimesticissima, le teneva
quanto, popolare, è apporto a una cultura viva. -che evoca immagini
vita familiare, intimo, accogliente (una stanza, 1'arredamento di una casa
(una stanza, 1'arredamento di una casa; anche una via, un locale
1'arredamento di una casa; anche una via, un locale pubblico);
pretese di raffinatezza (l'aspetto di una persona). proverbi toscani, 7
casa, disabitata da poco, conservava una cert'aria domestica, e si potrebbe dire
, iii-4-113: quel principato savoiardo è una reliquia della defunta feudalità francese; v'
alterna del chiabrera... è una specie dimestica di gabriello. 9
voglio... versare il balsamo d'una potente distrazione nella tua ferita; parlando
, 47: di quando in quando una mucca domestica viene a piantarsi sulla bocca
vii-86: lo zoo del circo: una fila di gabbie da una parte,
del circo: una fila di gabbie da una parte, con gli animali feroci,
quale era stato notricato da piccolo da una femina della contrada, che avea nome silvia
vagando. 12. coltivato (una pianta). giamboni, 7-177:
tavola ritonda, 1-245: e'v'era una bella fontana e di molte erbe dimestiche
: basse propaggini, coperte ancora di una vegetazione folta e domestica.
il dimestico appunto di quella grandezza dall'una parte tagliato, mettere in quel luogo
terreno), fertile e popolato (una regione). -anche: dolce,
anatomico (e specialmente in quelli costituenti una coppia, come gli arti inferiori e
; perché li suppongo tutti in libertà per una soppressione generale fra pochi mesi; con
si fossero presentati i carabinieri per eseguire una visita domiciliare? gramsci, 7-126: il
roma,... mi fece una perquisizione domiciliare di quattro ore. bocchelli,
persona incaricata di effettuare il pagamento di una cambiale, di una tratta per conto
il pagamento di una cambiale, di una tratta per conto del debitore.
in pace per questo, ma era una cosa assai seria) non ho voglia di
diritto canonico, relativo al domicilio in una determinata diocesi. de luca, 1-3-2-197
, 1-3-2-197: appresso li canonisti si dà una specie di cittadinanza diocesana domiciliaria, overo
) presso la quale deve essere pagata una cambiale domiciliata (v. domiciliato, n
straniero) divenuto di uso comune in una lingua. leopardi, i-540: giacché
domicilio di un terzo, cioè di una persona diversa dal trattario. domiciliazióne
dir. apposizione di particolare clausola su una cambiale, per cui essa va pagata
un sacerdote, e la consolazione d'una bibbia. -permanenza, soggiorno.
, uno officio di necessità, ed una grave opera trapassiamo: perciocché lo celestiale
3. dir. il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei
, la generalità dei rapporti giuridici di una persona; si distingue in volontario,
-domicilio speciale o elettivo: quello che una persona può (e, in certi
. -domicilio di soccorso: appartenenza di una persona a un ente pubblico territoriale (
parte del potere politico ed economico (una classe, un gruppo sociale).
ma che ha da fare l'essere in una casa di principe qual ministro, con
nel fatto che quell'ignoranza, dall'una all'altra guerra, tutto abbia potuto,
spirituali, per il consenso ricevuto (una persona). g. bentivoglio,
. pallavicino, 6-1- 169: l'una [frazione] era del cardinal pamfilio,
di ortaggi e di pesci, simile a una smisurata cornucopia che riversasse intorno per le
quello a favore del quale è costituita una servitù (ed è contrapposto a fondo
7. geogr. in fitogeografia, di una specie che in un popolamento vegetale rivela
specie che in un popolamento vegetale rivela una maggiore espansione. -venti dominanti:
l'anno prevalgono per la loro forza in una determinata regione. 8. mus
de marchi, i-957: si affronta una indemoniata sinfonia di berlioz, nella quale
. dicesi della corda che è d'una quinta più alta dell'altre corde fondamentali.
2-17- la nota dominante del discorso era una specie di invida viltà o, se
geogr. in fitogeografia, il dominio di una o più specie di un'associazione.
di signore sopra un luogo o su una o più persone, averne il dominio.
. questo non è un popolo, ma una greggia insensata di pecore. b.
sociale o economico (un gruppo, una classe). livio volgar.,
, tutto si contamina: per esprimere una scherzosa mancanza di fiducia nella natura femminile
eccellere; prevalere, predominare, esercitare una profonda influenza, essere particolarmente importante.
: queste ed altre accidentali superiorità d'una lingua fanno ch'essa domini sopra le
-sport. dimostrare incontrastata superiorità in una gara vincendola con notevole distacco (per
ergersi, elevarsi (e vi è connessa una notazione di maestosità, di imponenza)
verri, i-196: dominava nella sua fronte una intrepida calma, e nelle sue labbra
luciano], iii-3-262: così tutti in una arca andarono galleggiando, finché l'acqua
anno, ecc.; determinare completamente una situazione. boccalini, i-274: sempre
: l'equalità non solo è giudicata una dote sapiente, ma è anche un
bocchelli, i-43: fossi rinato in una selva d'età geologica, quando la
iv-10: egli mi dominava; era una specie di fascino che subivo vicino a lui
mio cervello, già discretamente disordinato, una casa del diavolo. r. sacchetti,
,... non sapevano farsi una vita, esser vere signore, dominare un
vere signore, dominare un uomo e una casa. -avvincere, affascinare (
-sport. vincere con facilità in una competizione (un avversario).
-avere gran peso e influire profondamente in una determinata società o in un determinato tempo
io (186): costui, da una finestrina che dominava un cortiletto di quel
/ e sovrastano al poggio / cui domina una statua dell'estate / fatta camusa di
-spaziare liberamente con lo sguardo (su una determinata zona). parini, 210
un albero e l'altro si domina una deliziosa e ridente campagna, sparsa di
maddalena. linati, 30-20: è una bellezza dominare di lassù tutto l'ampio
con riferimento a un luogo, a una posizione strategica, a un edificio o anche
interno voci che risuonavano come dentro a una grotta. erano calde e violente, ma
erano calde e violente, ma smorzate. una dominava le altre, si fece distinta
intelletto e delle proprie necessità pratiche (una materia, un problema, uno stile
acqua; e l'aria. -di una macchina nei confronti dell'uomo. comisso
. comisso, 14-14: l'impulso d'una risata fu dominato, attenuandosi in un
miseri, specie di quelli provenienti da una società come quella meridionale, dove il
istrumenti sono l'arabah, che è una vescica dominata da una corda, il vebeb
, che è una vescica dominata da una corda, il vebeb o violino a
landolfi, 7-41: mi raggiunse distinta una voce di donna; alquanto isterica, dominata
, e dall'agitazione delle menti, una forza straordinaria, produssero effetti più vasti e
viscontea circondata da portici e dominata da una torre... è tra le piazze
sotto vigilanza (un edificio militare, una posizione strategica). montecuccoli, 1-178
rotterdam, di zwolle, sono in una ispirazione troppo meno chiarita e dominata,
s'avvolgeva, sipario tutto per lei d'una scena dominata a meraviglia. dominato2
loro condotta (un gruppo politico, una fazione, una classe sociale, ecc
(un gruppo politico, una fazione, una classe sociale, ecc.).
, le quali non sanno nemmeno sperare una meschina indennizzazione. giordani, xiii-45:
, dei propri pensieri ed emozioni (una persona). moravia, i-291:
, si levò in piedi e buttò una moneta sulla tavola. -che padroneggia
che, sia pure a prezzo di una continua tensione e sacrificando tante altre nobili
: come il maldestro che vuol smuovere una pietra, che ignaro della volontà di questa
interessi ed alla sicurità sua, che una sola non contrastata e dominatrice di ogni
che costituisce il centro più importante di una determinata regione. roberti, iv-108:
determinata regione. roberti, iv-108: una forte predica contro agli spiriti forti,
oratore né un poeta; essere necessaria una non intesa ispirazione ed un non so
, dominatore. ei può ben essere una passione degna del teatro, ma bisogna
, sulla volontà (un sentimento, una passione, un'emozione, ecc.
(un edificio, un luogo, una statua, ecc.). carducci
tratti, senza ragione apparente, lasciando in una calma fissità, quasi estatica, ciò
un territorio, su uno stato o su una comunità politica (e anche l'esercizio
; posizione di supremazia nell'ambito di una società, di un gruppo, che
benché parlasse con voce pacata, aveva una dominazione nella voce, per cui gelsomino
volto di anatolia si fosse ricomposto in una tristezza grave ma calma e per tutta
che 'l fratello non gnene avesse detto una parola! -che domine di cosa è
e attese a fornir d'empiere una sua sportellina; della qual cosa ne
oro? da che radice dipende che una cosa vaglia tanto più dell'altre, più
consonanti raddoppiate] si debbon metter in una medesima sillaba o pure in diversa?
! monna sabatina, voi mi parete una dottoressa. oh! voi sputate tutte sentenze
essere un fatto eccezionale, straordinario, una gran fortuna. fagiuoli, 3-1-115:
padronato, tesser suo dominicale, costituiva una servitù, il primo e il più ligio
sarpi, i-1-85: essendo stata interdetta una città in regno di napoli, hanno fatto
-controllo assoluto di un luogo, di una posizione strategica. g. bentivoglio
dell'aria: la supremazia aerea di una nazione belligerante durante un conflitto.
alzare dietro le spalle, cioè da una filosofia, al dominio della quale s'erano
conoscenza, padronanza da maestro (di una materia, di uno stile).
nel '63, violenta, governata da una vasta società segreta, che faceva
. cattaneo, iii-4-12: giova additare una delle arti colle quali l'austria ridusse
-spazio entro cui espandersi e svilupparsi (una città). arici, ii-166:
cesarotti, i-303: la vita dunque d'una lingua corrisponde alla vita di una nazione
d'una lingua corrisponde alla vita di una nazione, e il dominio di essa
forzati, in fondo, non sono una pena, sono una intensificazione della vita nei
, non sono una pena, sono una intensificazione della vita nei dominii del fantastico
casa, io ho il senso di varcare una frontiera, di rientrare quasi nei miei
2-95: né volevano dimostrare altro che una congiunzion d'animo e una egual communion
altro che una congiunzion d'animo e una egual communion di dominio in tutte le
li giurisconsulti difiniscono il dominio che sia una facultà di usare la cosa quanto la
immobili, spettanti ai singoli membri di una determinata comunità locale (ad es.
così la terra divenne il subbietto di una doppia proprietà, l'una 'di diritto'
subbietto di una doppia proprietà, l'una 'di diritto', l'altra 'di fatto'
, l'altra 'di fatto'; l'una 'giuridica', l'altra 'economica '
, mercé della quale si può acquistare una specie d'eminente dominio su tutte le
, o di tutti i membri di una data comunità). -anche: il
. -lo spirare con violenza in una determinata zona (il vento).
boccaccio, iv-175: è [arturo] una stella la quale ha per dominio lo
le armi di un feudo o di una signoria che si trovano nell'armeria della
. 11. matem. dominio a una, a due, a tre dimensioni:
. costume da maschera, formato da una cappa lunga fino ai piedi, aperta
: 'dòmino'e 'dominò ', è una cappa lunga fino ai piedi, di seta
, 2-181: non trovai aperta una bottega di maschere, non fuori ad un
tela lucida fina che così degnamente rappresentano una cappa da becchino. d'annunzio,
nero a lungo cappuccio scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia. panzini,
cappuccio di domino ci ride di sotto una maschera nera con una dentatura abbagliante.
ride di sotto una maschera nera con una dentatura abbagliante. -per simil. lunga
1505), nome dato anticamente a una veste ecclesiastica con cappuccio, forse ellissi della
né curarei di fargli fondo dotale di una nostra domo laterizia quale avemo empta in
corti dei mandriani, e ora è una delle borse più fomite; alla mano
. e i nobili d'ungheria fanno una povera compagnia. -famil. prete
cose, ma mai e poi mai che una notte si sarebbe trovata qui sul gradino
2. sostant. dir. chi fa una donazione. codice civile, 771:
croce il comun gli donone / in una coppa mille fiorin d'oro. boccaccio
abbattuta a vederlo, e donatogli quando una sampogna, quando un favo di mèle
quando un favo di mèle e quando una pelle di cervo. tasso, 13-i-398:
lanz, essendo stato regalato dal re d'una bellissima collana di diamanti e d'una
una bellissima collana di diamanti e d'una pistola che sua maestà gli ha donata
, dev'essere donato dal giovane ad una ragazza in segno di amore nascente o
europa. saba, 52: quando una canzonetta od una danza / dona il cerchio
, 52: quando una canzonetta od una danza / dona il cerchio degli aspri
con l'oggetto della persona: donare una persona: farle doni. -donare una
donare una persona: farle doni. -donare una persona di qualche cosa: fargliene dono
, iii9- 42: vergogna era rifiutare una cosa: vero è che su '
interesse sotto forma di dono (ed era una formula che serviva a nascondere l'accettazione
un moto deltanimo, un'impressione, una reazione dei sensi, un sentimento, ecc
fella / per donar pena e morte a una donzella. poliziano, 133: i'
se non vi parrà fatica el donargli una buona dote, gne ne farete tór per
si mena uno alle forche, se una meretrice publica l'addimanda per marito, donasegli
11. impiegare (il tempo in una determinata attività). s.
: aveva appena donate le palpebre ad una languida quiete, che, apparsami nel sogno
, 1-291: parlano [le donne] una lingua rifiorita di graziette amorevoli,.
e trovò che gli donava, era una civetteria, il distintivo del merito conquistatosi.
sua voluntade. loredano, 1-136: s'una donna viene a prostituirsi alle voglie d'
il proprio amore, concedersi carnalmente (una donna). andrea da barberino,
donari d'uno stesso offerente è scritta una lettera or con aspirazione or senza.
possibile di fare. magalotti, 7-208: una volta il nostro marchese raggi mi fece
persona in favore della quale viene fatta una donazione. p. f. giambullari
vera chiesa, in quanto formata da una società di santi, dalla quale chiunque
mai far radunare li stati per ottenere una contribuzione o donativo. giannone, 230
dottori, 77: ma non merta una vita / donata dagli dei sì poca
tamente donatale,... cadde in una grandissima malattia. -portato; deposto
donagione. landò, 57: più d'una fiata gli fece per fidati messi intendere
vii-244: [cristo] per prezzo d'una sola paroletta gli fa [al ladrone
[al ladrone] un ampio legato, una donazione reale di quanto bene si può
faccio regolare donazione della mia vita e di una rendita annuale di mille sterline per tutte
muratori, 7-iii-35: qui ho rapportato una donazione esistente nell'archivio arcivesco- vale di
: fatto venire un notaro, dettò una donazione di tutto ciò che gli rimaneva
.., che gli fa donazione d'una parte de'suoi beni, e che
1-374: aveva dato a vitalizio al nipote una sua possessione, facendogliene donazione a patto
questa somma de'danari gle ne facessi una donagione. casti, 74: vorrei che
mio sentimento avesse realmente dato luogo a una semplice amicizia. oriani, iii-227: la
3-116: tutto concorre a darci di ancona una idea severa, bellicosa e donchisciottesca,
grigi presentavano ormai rara l'interruzione di una donchisciottesca barbieria o d'una drogheria sudicia
interruzione di una donchisciottesca barbieria o d'una drogheria sudicia rinforzata dalla giunta d'un
del fascismo, che ci ha costretti a una chiusa e severa austerità, a un
di pistola? -fu uno scherzo, fu una prova delle nostre pistole. ecco,
il fondo della piazza donde si dipartiva una via meno tortuosa e stretta delle altre
, 1-3 (90): bisognandogli una buona quantità di danari, né veggendo donde
scultore, che lavorando il marmo si scopre una rottura, che ne fu causa essa
ricco,... donde con una scure in collo partito s'era se ne
, volsono le groppe de'cavalli l'una parte al fiume, l'altra alla campagna
altra alla campagna, e si lasciomo una via nel mezzo donde le fanterie passavano,
pavese, 8-32: il poetare è una ferita sempre aperta, donde si sfoga la
-intr. (56): con una vista orribile, non so donde in loro
educazione sommaria. donde, in lei, una continua, penosa incertezza circa quelle regole
vengon per le selve: / l'una cantando, l'altra le risponde, /
son certamente corpo. -a indicare una funzione avversativa: laddove, mentre.
tortora fino ai piedi e dondolante come una campana: e su il testoncino, e
che luccicava tutto. campana, 13: una donna dal passo dondolante e dal riso
gabbiani che risaliva il canale, a una certa distanza dal tonfo s'apre,
si fermò un momento alla -luce di una lampada dondolante per il vento, alzò il
e clas- sicheggianti..., una colorazione inusitata. dondolare, tr
far muovere in qua e in là una cosa tenuta sospesa; fare oscillare mantenendo
/ nel campo: sull'orlo siede / una fanciulla che il piede dondola con lento
uno steccato, in disparte, presso una casetta dall'aria amministrativa, dondolando la
in lungo, temporeggiare, rinviare (una questione, un affare); tenere sospeso
tenere sospeso, tenere a bada (una persona). -anche assol.
invano circa otto mesi, senza aver mai una buona parola. berni, 362:
facendolo dondolare violentemente come il battaglio d'una campana che suona a festa. nievo
: alessi, dondolandosi ora su di una gamba e ora sull'altra, balbettando,
fiocca, fiocca. / senti: una zana dondola pian piano. / un bimbo
piccol dito in bocca; / canta una vecchia, il mento sulla mano.
14-88: sulla scalinata, di sera, una coppia giovane si abbraccia, si bacia
si scuote, si dondola, con una furia e un'avidità come se il tempo
3-182: le cime degli abeti dondolavano da una parte e dall'altra, secondo il
il cielo carico di stelle dondola come una campana sul nostro capo.
campagna invadeva la città, stemperandosi in una blandizia ove si sentivano misti aromi di
perché non succeda troppo dondolio; ed una volta il signor felice qui in casa
la riverenza, dignitosa ed ironica come una principessa. pea, 1-174: un
ad ogni dondolio dei fianchi, con una molle abbondanza di pieghe. -per
/ di parroco e di luna / era una foglia secca di lunaria / che a
secca di lunaria / che a muoverla bastava una bava d'aria. ungaretti, i-32
. l. bellini, i-79: una cosa simile / degli oriuoli a dondoli.
franzesi, xxvi-3-96: non vi par egli una galanteria, / un dondolo, un
la sua aria dondolona e affaccendata, una formica. 2. agg.
. f. doni, 3-208: a una pancaccia di giorneoni si ritrovò il pazzo
, qualche volta da solo come per una giterella consueta. dòn dòn, voce
. ricercava curiosamente se alcuno sapesse d'una giovine, dondunque ella fosse.
-chi). che è costruito secondo una logica grottescamente astratta, senza rapporti con
ima bellissima dongiella, il facemo ad una gentildonna fiorentina ornare di camura di seta
dongiovanni. cicognani, 1-73: una malizia d'animale domestico insinuava lucentezze nell'
bontempelli, 19-52: [c'è] una tesi estremista: vuol proclamare addirittura che
di don giovanni tenorio, protagonista di una leggenda spagnola diffusa da una commedia (1630
protagonista di una leggenda spagnola diffusa da una commedia (1630) attribuita a tirso
bontempelli, 19-52: non c'è una tecnica dongiovanni- stica, nemmeno rudimentale.
si può bene manifestare la bellezza d'una donna, quando li adornamenti de l'
idem, purg., 28-40: una donna soletta che si già / cantando e
: di fronte poi alla donna, una timidezza estrema. perciò aveva sofferto in
croce era infilata con le mezze maniche una camicetta da donna. jahier, 239:
239: è roba da donne, una montagna che nutre solo tre mesi. le
pavese, 8-71: ogni critico è propriamente una donna nell'età critica, astioso e
la mia vita. fazio, i-1-46: una donna vedea vèr me venire / con
il mio dir non erra - / sedea una donna, involta in veste negra,
lieto sentire. nievo, 1-363: una dolce curiosità mi intrattenne a vederle passeggiare
-toccar donna: avere rapporti carnali con una donna. papini, 20-57: non
diventar donna: raggiungere la pubertà (una fanciulla). latini, i-2855:
, xxx-1-119: al lato largo chiama una gagliarda / e allegra insiem donna o fanciulla
quattordici tutti mi domandavano. ma ero una bambina, non pensavo che a giocare
? -plur. le donne di una famiglia (la moglie, le figlie
311: a volte penso se una rappresaglia, un capriccio, un destino
: ad uno amante è carissimo talor vedere una finestra, benché chiusa, perché alcuna
mare o soltanto sole e non soltanto una donna e il cuore di lei sotto le
egemonia su altri stati, o di una città capitale di uno stato, di
città capitale di uno stato, di una regione. latini, i-117: al
giovanni, i-73: io ti vuo'dire una novella, la quale sarà reina e
pace da certaldo, 86: sopraggiunto da una malsania fermossi a letto, e appo
edificio bello. grazzini, 4-462: è una bellissima fanciulla, e si trova ora
mosse come disperata, e andò con una donna e con una damigella insino alla
e andò con una donna e con una damigella insino alla stalla. aretino,
e di figlie. redi, 16-vii-41: una povera donna di camera della signora principessa
vicine e il bettoliere curioso vedevano arrivare una donna di servizio, che teneva sul
, i primi anni di matrimonio, una vecchia a servizio). 12
carte ognuna delle quattro figure che rappresentano una dama o regina. varchi, 21-39
comisso, 1-12: mi ritrovavo in una piccola stanza, convenuto con una buona
in una piccola stanza, convenuto con una buona donna che si lasciava amare da
stesso, / poi ch'a lodar una donna di mondo / con tutto quanto
o per delazione, nel letto d'una donna di malaffare nella strada delle volte
insistette andreina irritata; « sembri proprio una donna di strada ». calvino,
di strada ». calvino, 2-186: una certa dorotea, donna galante, ebbe
cicognani, 6-65: prima, era stata una donnina isterica, fragile, sentimentale;
, fragile, sentimentale; venne fuori una specie di donna- uomo, che s'
, che discuteva di cifre, con una fibra temprata a tutte le prove.
categoria. -essere donna di compiere una data azione: essere in grado di
compierla. cennini, 56: con una assicella di larghezza d'una palma di
56: con una assicella di larghezza d'una palma di mano va'fregando su per
. ojetti, i- 631: una donnona in capelli, con una catena d'
631: una donnona in capelli, con una catena d'oro tra il doppio mento
donnicciàttola. bartolini, 261: [una donna] andò ad annacquare le molte
-donnicina. grazzini, 4-338: -è una donnicina che non ha persona in casa
fargli intendere / che a questa volta una donnuccia debole / ne saprà più che
egli è concio. dossi, 32: una donnuccia vestita di una lanetta, sorella
, 32: una donnuccia vestita di una lanetta, sorella, credo, alle due
accudire a tutte le faccende: appena una donnuccia a mezzo servizio. -donnùcola.
i-365: gli era sull'imbrunire, quando una pioggerella fine incominciando faceva correre le donnu-
veduta, ma con la quale vissi una piena notte di vita maritale?
, non un contadino, perché non è una delle solite donnacchere. tozzi, iv-264
egli sentiva che quella donnàcchera poteva significare una cosa, che cercò invano.
per quella donnaccia forestiera... una commediante, la conosci? pea, 5-175
, 5-175: si è invischiato con una vecchia donnaccia; la moglie dell'avvocato
in mano a tanzillo, facendola diventare una ricettatrice di gioielli rubati? ».
gelidi lini de 'l letto, / come una donnaccola, con pentimenti e lai.
erede del nome, invescato da una donnaccola di teatro. = forma alterata
venute a donneare tre dee, l'una delle quali fue madonna giuno, l'
circoli. 2. comportarsi come una donna. nievo, 13: non
, per quel che è specifico di una donna. carducci, ii-9-179: io
della natura, che la musica sia una parte, e talvolta la più coltivata,
di signora, che si addice a una signora; nobile, signorile. boccaccio
, si terrà forte il cuor di una donnetta a tanto di utilità, e
donnette. verga, 2-262: era una donnetta piccola e magra, cogli occhiali
marito. de pisis, 46: in una strada con le sue case basse /
strada con le sue case basse / una donnetta nera / cammina lungo il muro
anna, la quale dee essere oggimai una donnetta. pascoli, i-701: lo
lo condusse a vedere la sua amica, una donnetta assai spiritosa e graziosa. pirandello
è buono, e perché io voglio restare una donnetta saggia! 3.
per esser notte, alloggiò in casa d'una donetta peccatorella, che aveva covati gli
soldato senza un po'di donnette è una pappa senza sale. settembrini [luciano
la conosco cotesta criside, l'è una donnetta amorosa e facile. soffici, iv-43
baretti, 3-338: si può egli una linguerella più tenue, più gretta
verga, ii-29: c'era già una donnicciuola imbacuccata in una mantellina bianca,
: c'era già una donnicciuola imbacuccata in una mantellina bianca, la quale vendeva verdura
quale motivo si sarebbe dovuto mettere intorno una donnicciola come lei? 2
: cicerone dall'altra parte apparve in una guerra di niente una timida donnicciola. de
parte apparve in una guerra di niente una timida donnicciola. de marchi, ii-89
; / dove gli uomini son proprio una manna, / e per quelle donnine uno
: che valore può avere il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di
no! non sei ingrata; sei una donnina viziata, una testolina guasta,
ingrata; sei una donnina viziata, una testolina guasta, che vede falso in
stette col donno d'alborea ed innamorovvi d'una sarda, ch'era molto bella.
o di sacerdoti o al titolo di una carica). malaspini, 163:
giamboni, 8-i-245: donnola è una bestiuola piccola, più lunga alcuna cosa
scheruolo, e la pecora poco minore d'una donnola,... la donnola
, 2-107: stando il topo assediato in una sua piccola abitazione dalla dònnona, la
. ritrovansi donnole di due sorti, una che vive e conversa nelle campagne e ne
e una donnola attraversare laggiù la radura. piovene,
figgendovi quasi il lungo naso, pareva una donnola fremebonda, inarcata a spiare, a
settembrini [luciano], iii-1-179: l'una era un donnone, un'artigiana,
: un donnone con doppia giogaia e con una faccia di un rosso apoplètico, un
pallavicino, 1-28: ma il dare una cosa qual dono, è bene di chi
dà, perché rende a sé in. una cotal maniera soggetto e debitore chi la
973: doni ti feci meglio che una fata: / ma non li prendi:
: quella persona mi sapeva legare a una disciplina, a un sacrificio, col semplice
sassi, dei cani, commuove come una grande grazia, come un dono di
g. villani, 5-14: si maritò una sua nipote figliuola del fratello, la
8. locuz. -far dono di una cosa: donarla, regalarla.
15- 48: mi ha regalato una scatoletta di carne. il tedesco se
regalo. -dare, offrire in dono una cosa: donarla, regalarla. -dare
donare. -domandare, chiedere in dono una cosa: chiedere che venga donata,
lo primo secreto che ne mostrò, fu una de le creature predette: ciò fu
climene intanto sospirando è giunta / a una spelonca, dove una donzella / vede di
è giunta / a una spelonca, dove una donzella / vede di fame e di
veniva incontro all'inquieta donzella smarritasi in una parte a lei mal nota della città.
nobile che faceva parte del seguito di una gran dama; damigella, dama di
cavallo. boccaccio, iv-177: calisto fu una giovinetta d'ar- cadia figliuola di licaone
suo regno governa, / ed io sono una del numer di quelle. marino,
. /... / vi saliva una scala, in doppio corno, /
appaghi. folengo, ii-44: or una donzelletta, a l'altre pari / di
, i-162: so che tu sei una donzellina da domasco. tasso, 15-58
2-86 (451): dimostrava di essere una gentil donzelletta, et al bisognio egli
è proprio, che si addice a una donzella. aretino, 8-227:
gli si sarebbe presentata, putacaso, una qualche ragazza smessa?... un
-una cosa dopo l'altra: a indicare una successione rapida e continua. giamboni
2. denota inferiorità, subordinazione in una gerarchia di valori: immediatamente in sottordine
dette ancora, dopo il salario, una buona mancia. 3. indica
lo terzo), nel quale è posta una stella sola, grossa, chiarissima,
le spalle. sannazaro, 5-93: una suave cornamusa... dopo le spalle
.. un cardinale alla finestra dopo una gelosia vide... un suo gentiluomo
ellissi del verbo ausiliare); introduce una proposizione temporale. dante, conv.
chiama, / da cui procede l'una e l'altra fama. epicuro, 103
li fedeli, s'ha ancora attribuito una sorte di libertà che da'loro scrittori viene
che l'avvocato ebbe parlato ai muri per una buona mezz'ora, stefano muzzi riattaccò
con riferimento a un ordine, a una successione: in una posizione successiva (
ordine, a una successione: in una posizione successiva (rispetto a ciò che
erano svignata misteriosamente, la vally ha una sensazione di pigrizia, di strano benessere.
magari anche dopodomani, e che è una goffaggine di dare importanza ad un semplice
de marchi, ii-988: oggi è una grossa flussione, domani è un tremendo
un tremendo mal di denti, dopodomani è una ladreria, che ti fanno patire,
fanno patire, o un'ingiuria, o una coltellata che ti dànno nella schiena.
. il periodo storico che segue a una guerra. - in partic.:
caratterizzano la vita di un paese dopo una guerra. b. croce,
scrisse 4 dopo guerra ', poi una sola parola ». dopoièri {
, 373: io vi chiesi doppo ieri una grazia, che almeno che i debitori
, 22: severina, la madre, una volta che io le sedevo tra i
si radunavano ogni dopomangiato, parlò di una fornacella che esse femmine hanno sotto le
con alcuni amici pensò di fare dopopranzo una passeggiata sino alle fonti. michelstaedter,
con lui e tre altri a vedere una villa reale nei dintorni di firenze.
, 1-42: del dopopranzo ne passa pure una non picciola parte orando tanto in casa
indossano nelle ore in cui non svolgono una attività sciistica. = comp.
io non le abbia dato se non una rivista correndo. bar etti, 3-82:
4-234: dopotutto, la sciarpa era una come ve ne sono tante e tante ne
, in quel sole che copriva come una radiosa coltre tante vivide apparenze. neppure
doppie, delle quali vi ha portato una quel tedesco. -gioiello composto da
da due pietre false (o da una vera e una falsa). cellini
false (o da una vera e una falsa). cellini, 545:
a dare venticinque ducati, voglion con una doppia tórmene cinque de'mia.
dupla 4 cristallo lavorato a imitazione di una pietra preziosa '. dóppia2
puerpera erano trecento doppie di savoia, una gran coppa d'oro fatta cesellare e smaltare
cacciatora. calvino, 2-172: avevano una provvista di doppie di spagna e compravano
signora, si fa tutto. - una doppietta / la spendo volentieri. i.
sì vile passione, come è amare una serva, oltre misura hai lasciato vincere
aumentare di altrettanto (la quantità di una cosa, il prezzo di una merce,
quantità di una cosa, il prezzo di una merce, la durata di un atto
frigida ora. lalli, 2-2-3: l'una e l'altra stagion sempr'è più
doppiar cordoglio a cordoglio. -assegnare una seconda nutrice per un piccolo animale.
del dare ad un agnello due madri quando una non basta ad allattarlo.
tempo che s'imbianca e che diventa / una dolce mattina. 5.
-intr. navigare, spingersi (in una determinata direzione). tommaseo [
più bastimenti da destra a sinistra d'una armata nemica, d'uno scoglio,
'doppiare'. in marina significa passare dall'una all'altra parte di un capo,
altra parte di un capo, di una punta... anche 'scapolare'e 'montare'
sorpassare di un giro l'avversario in una gara di velocità (ciclismo, podismo,
. -pugil. colpire l'avversario con una doppietta (v. doppietta, n.
coperta la superficie da una sottile lamina di oro o d'argento,
nel film parlato, del dialogo da una in altra lingua. doppiatóre1, agg
in un cerimoniale... già una speciale pinza, il ga- stroenteròstato,
stroenteròstato, col battente ch'è mollificato da una doppiatura di gomma, ha stretto e
, 3-2-168: le sue predizioni [d'una strologa]... erano da
carena, 1-93: 'doppieggiatura', è una doppia difettosa impressione delle stesse parole o
quei candellieri di lunga figura simile ad una colonnetta, ornati di base e di
sua vecchia doppietta da caccia, con una fornita cartuccera. 2. doppio
... colpo doppio fatto con una doppietta. 3. sport.
vittorie consecutive a breve intervallo di tempo una dall'altra. -pugil. serie di
v.]: 'doppino'. parte d'una fune piegata sopra se stessa o doppiata
era fatta d'alcuni cavigliotti consunti e d'una sola corda a doppino logora.
largo e quasi doppio, per via di una certa fossetta che gli divideva il mento
, selciato a grossi lastroni, con una doppia guida di granito per le ruote delle
signori nobilissimi, è nato a un corpo una bambina e un bambino e sono tutti
bartolini, 16-69: incominciò col raccontarmi una filastrocca riguardante « suoi mattoni, sue
. leonardo, 2-67: bisogna avere una vesta di corame, ch'abbi doppio
apprestano ad ostinatissima pugna, disponendosi in una serrata falange che presentava doppia fronte.
carico di brillanti. piovene, 5-159: una civiltà creatrice è sempre a doppia faccia
chirurgo. de sanctis, i-93: manca una vera lotta in cui satana possa mostrarsi
come le mandorle dentro al nocciolo, una più grande, l'altra più piccina.
/ come dirassi al tempo, d'una coppia. 4. ripetuto due
popoli. cesarotti, i-77: in una lingua viva e vegeta... non
in- trodume di nuovi; purché l'una e l'altra di queste operazioni sia
d'azeglio, 2-63: melania ha passato una buona notte, e tutt'insieme non
: chiese [leopardi]... una 'abbondante'(sic) limonea gelata,
granita '. paolina gliene fece recare una doppia. nieri, 340: compra
doppia. nieri, 340: compra una gavetta di cordino di quelle doppie, e
. montale, 3-261: a parte una tazza di doppio brodo con una goccia
parte una tazza di doppio brodo con una goccia di sherry. brancoli, ii-146:
iera doppio o che ci dimostrasse una e avesse un'altra. cavalca, 11-27
doppio? quando tu mostri di fare una cosa e il tuo intendimento è ad
doppio. guicciardini, i-182: condottolo una notte in su una scala di legno
, i-182: condottolo una notte in su una scala di legno appoggiata alle mura del
fu quivi con trattato doppio ammazzato con una freccia di una balestra che gli passò
con trattato doppio ammazzato con una freccia di una balestra che gli passò la gola.
pilastri doppi e da ciascuna testa fece una porta. palladio, 4-4: i tempii
sono infinite, grandissime e talmente contigue una con l'altra che si può dir che
due volte (un intervento chirurgico, una cura). monti, vi-45:
la infermità della vista, che per una doppia operazione della fistola all'occhio destro
è 'sopra l'offesa della vista in una donna, consistente nel raddoppiamento degli oggetti
io sono stato questi dì malato d'una febbre terzana doppia assai noiosa. redi,
michelaccio crebbe a terzana doppia: talché una sera si vide costretto a fermarsi in
pingui bilanci... si sente una specie di poesia della partita doppia;
di consegnare, alla scadenza convenuta, una data quantità di titoli al prezzo convenuto
); quella che, pur scrivendosi con una sola lettera, corrisponde a due suoni
^ e il j; avessero ora una pronunzia ed ora un'altra, cioè
xo. cantoni, 767: era una gran mummia, povero don angelo! batteva
. composto da due elementi vocalici (una pronuncia, una sillaba). tolomei
due elementi vocalici (una pronuncia, una sillaba). tolomei, i-74:
cinque dit- tongi; li quali in una istessa sillaba suono doppio gli rendevano.
egli è bugiardo e ingannatore, dirà una per un'altra, e dirà parole mozze
nella maggior parte delle parole proprie di una lingua, l'idea ch'elle destano
il doppio genitivo 0 l'uso di una parola invece di un'altra.
sua azione diverse sorti di persone in una medesima qualità, come due innamorati di diverso
di due settori (ordinariamente separati da una siepe o da altro riparo) su
, n-ii-339: vi si saliva per una scala doppia, la qual era fuor della
marchi, ii-787: dalla cripta per una doppia gradinata scende la scala santa nell'
ecco fatto che un ciocco ti parve una ventina di lupi. quello s'intende veder
arbitrio combatterai co'nemici, perché l'una parte aiuta la natura del luogo, dall'
vorreste ch'io proteggessi un'usuraia, una fraudolente? rajberti, 2-106: essendo
vecchi padri avvolgevano queste scene rumorose in una densa cortina di fumo di pipa.
3. indica moltiplicazione (di una quantità) o ripetizione (di un
, traboccandogli a mille doppi dal cuore una gratitudine che ogni volta si rinnovava,
fanno i frati che sembra abbiano accanto una specie di doppio di loro stessi,
rovine, si trovarono i resti di una macchina tessuta di corde intrise nel catrame,
, mentre le involgeva la testa con una coperta a più doppi, sovrapponendovi il guanciale
riquadro della porta a testa alta: brandiva una corda a doppio, tutta nodi.
di tutte le chiese di roma, a una certa ora fissata, ci diano dentro
(o più) campane; suonare una campana in modo che i rintocchi si susseguano
* sonare a doppio ', vale sonare una campana in modo che essa, dondolando
fiano, a metà del cortile, una delle due mascherine cominciò a suonar a doppio
, dopo molte malfatte, ne fa una bene, dal medesimo solita farsi di rado
rado, ovvero dopoché uno abbia terminata una faccenda con grande stento ed in molto
donne, o da un uomo e una donna). -nella scherma (spada)
. contegno di chi, in una contesa, in una lotta,
di chi, in una contesa, in una lotta, in una guerra,
, in una lotta, in una guerra, finge di tenere le parti di
egli si era andato a fare, dirò una sua mossa furbesca fatta appunto in
amico dello zio e bisognava fargli una buona accoglienza per riguardo allo zio. barilli
se le cose prende ranno una certa china, prima dello sdrucciolo, vedo
impennati. ojetti, i-632: una donnona in capelli, con una catena
i-632: una donnona in capelli, con una catena d'oro tra il doppio
medesima stampa d'un libro, in una biblioteca, si dicono sostantivamente 'doppii
e smisi per paura di mettere insieme una specie di doppione. viani, 13-378:
: luca domandò: « tu avevi già una collezione, non è vero? »
si ha quando la diversa forma di una parola dipende dalla posizione che occupa nella
uno imperatore, che dirizassino d'accordo una erode, la quale mostrassi di cadere
non ha meglio, la sta come una ruta, / ella potrà in una cosa
come una ruta, / ella potrà in una cosa sola / lodarti, tu sarai
doppione o a soprarriccio: in una confraternita cilestre, in un'altra scarlattine
). frase che si presta a una duplice interpretazione; modo di parlare ambiguo
par di vederli... mutuarsi una occhiata a doppio senso: « ehm!
far aderire uno strato d'oro sopra una superficie di metallo, stucco, legno
dare cinquecento fiorin d'oro, ed egli una notte con la moglie il lasciasse giacere
: vedendo in mano ad uno di loro una scatola di argento, agramente ne lo
appre- sentarsi innanzi ad un principe con una cosa cotanto dozzinale, e che pensasse
suo giusto elemento vitale, ebbra d'una felicità elementare che la dorava e la faceva
: questo composto prenderà l'aspetto di una crema scorrevole e servirà per dorare i fritti
dorare), agg. rivestito di una patina d'oro; che è stato sottoposto
vedermi marciare incontro negli ambulacri del teatro una bionda tutta vestita di bianco che non
non mostrava altro che la punta dorata d'una scarpetta m'è parso di ringiovanire di
. rinaldo degli albizzi, ii-589: una camicia lunga da bagno di boccaccino,
d'ariento dorato...; una celata con ariento filato dorato. michelangelo
fatti di cesare, 300: elli ebbe una immagine dorata sopra le immagini, nel
dee., 10-9 (495): una gran coppa dorata, la qual davanti
ariosto, 10-85: porta in azzurro una dorata sbarra / il conte d'ottonlei ne
ora di fronte a me è seduta una ragazza atticciata alquanto e pallida, ma
avevo un'amica di quattordici anni; una fanciulla dorata come un dattero, magra
vestita, sopra la testa si mise una bella e leggiadra coronetta. sannazaro,
cielo era più scarso / e più tranquillo una dorata nube. marino, 1-19:
fossi un altr'uomo, ti avrei scritto una lettera di dorate lusinghe, di sdolcinate
ha gradevole apparenza (intesa a occultare una spiacevole realtà). l. martelli
d'onore è il discemere che tu appetisci una vivanda dorata nella superficie, ma dentro
disegnato nel 1890 da william morris per una ristampa della 'leggenda aurea '(
altro; ancora piglia la metà di una di queste parti di cuccuma; e
. magalotti, 21-147-la rimanente chiusa con una foglia d'oro da doratori, la virtù
placca comprimendo fortemente, a caldo, una sottile lamina d'oro sulla superficie da
rame), immergendo gli oggetti in una soluzione di cianuro doppio d'oro e sodio
esse non piacciono se non perché presentano una idea di ricchezza; l'uso di
. verri, i-98: in mezzo a una galleria di pitture, in mezzo ai
, o un bel bronzo conservante appena una traccia di doratura o ima scaglia di
scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d'oro. fracchia, 1013
iii-132: bruttina la sua parte e con una bocca piena di denti rabberciati con smalti
quando ripartimmo, un sole giallo stendeva una scialba doratura su tutto. d'annunzio,
d'annunzio, iv-2- 245: una prospettiva di case plebee s'intravedeva al
. bocchelli, 9-56: già da una settimana il frumento in covoni prendeva il
, biondo, con sulla pelle rosata una persistente doratura di sole. -rosolatura
che di tali cose nasce spesse volte una sospezione, come di cose pensate per
perché l'arte del poeta è sempre una rinunzia. ho detto che deve togliere
adriani restò inedito e ignorato nell'armadio d'una biblioteca, e non fu pubblicato che
, v-1-918: luigi rizzo disse, con una doratura di sicilia nella voce bassa e
è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce
color dorè /... / formano una miseria tutta loro. = deriv
argenteria e quella doreria immensa vagheggiò attento una coppa d'oro. faldella, 6-154:
cumuli di mobilia e suppellettili sfarzose, una raccolta... di porcellane,
partir. casti, xxii-832: lascia una volta, o doride, / le gravi
crateva alicacabo, overamente calea, è una pianta simile a uno olivo, che
, cioè fatto un mescuglio 0 vero una composizione virtuosamente dell'ordine dorico, ionico
. stor. falce navale innestata sopra una pertica per tagliare le sartie delle navi
fiume / gitta la donna, ove una reggia all'arti, / su doriensi gemine
di latreille, da fabricio stabilito con una specie di 4 helvola 'del genere
con le sue strofe, o vero una canzona che vogliam dirla, con le
matrimonio, e riducendola di mille in una, venne la notte de lo accompagnarci
secondo la leggenda, si rifugiarono in una caverna durante la persecuzione di decio e
destato per la pietà d'un pianto d'una madre, d'un pianto di padre
, apatico, privo di energia (una persona); debole, fiacco (tanimo
fiacco (tanimo, la volontà, una passione). - anche sostant.
dolce invito. carducci, 353: una caligin bianca / empie l'aer dormente,
6. sm. relig. membro di una setta ereticale che predicava e praticava la
24-418: sirmio sorride; e subito una grande insurrezione di linee rosee ed auree
creativa (in uno scrittore, in una opera d'arte). b
come diceva orazio, che scemano di una quantità infinitesima e trascurabile il valore di
cariche d'uva a rischio di buscarsi una schioppettata da un contadino. slataper,
, 77: un soldato in congedo intona una canzone napoletana, ma essa non è
cadenze degenerano presto nella lentezza piagnucolosa di una « complainte valdostana », la quale si
2-350: * dormiente ', dicesi di una grossa piana che segue il contorno interiore
.]: la * dormiente 'è una grossa piana che segue il contorno interiore
punto in cui è fissato il capo di una corda, che prende anch'esso il
espressione usata nel descrivere il percorso d'una manovra corrente, per designare il punto
dormiente 'in un dato punto di una vela, d'un pennone, d'un
', significa che l'estremità di una fune è fissa e stabilmente annessa a
ella non comparia, pensò / ch'era una dormigliona, e a scender s'affrettò
: stando insiem con la contessa / una notte in bel riposo, / il buon
bracata puttaneg- giante città, dormigliosa come una vacca troppo montata e troppo munta.
lo conosco, -disse coniglio mannaro con una curiosa espressione dormigliosa, che gli veniva
essa non già dormigliosa, ma come in una specie di volontario riposo, non
ne le sue braccia mi parea vedere una persona dormire nuda, salvo che involta mi
: è giù che dorme disteso sopra una panca, che non lo desterebbono le
affidarsi alle sue divinità sotterranee, propiziarsi una alleanza cosmica che non farà mancare i
, senz'anima, / come dorme una rosa. tecchi, 9-11: questa
pensiero inganna. burchiello, 2-7: dormendomi una notte, presso al giorno / in
veniva... da vegghiare con una sua vicina, per ciò che le notti
erbe del sepolcro udita / pur ora una gentil voce di pianto? pascoli, 211
dormono sotto l'erba alta, in una solitudine disadorna e quasi pagana.
luogo). folengo, ii-198: una barchetta ch'ivi nel suo nido /
alabastri dove la luce dei secoli dorme in una lattescenza d'opale, o s'è
montar chichibìo sopra un ronzino, verso una fiumana... nel menò.
fugire il diurno dormire voi avete facto una bellissima elezione, da far venir voglia
-dormire come un ghiro, un tasso, una marmotta: dormire sodo, profondamente.
, 1-27: non poteva la natura farmi una bestia come queste?...
, dormisse come ghiro e cacasse come una vacca? -dormire in gloria:
: altri pochi passi, e s'alza una voce stridula in tentativo di canto.
comodo comodo fino al mattino: quando una stregaccia genovese s'incarrozza: una strega
quando una stregaccia genovese s'incarrozza: una strega è pur sempre femmina, dovetti
fatto, a un'azione, a una decisione: far seguire o precedere a essi
canonico... quella è sempre una signora... poi ha tante cose
a questo servigio, fe'la mattina d'una sua certa composizione stillare una acqua la
mattina d'una sua certa composizione stillare una acqua la quale l'avesse, bevendola,
essendo sitibundo, bevette cum grande avidità una inghistara de aqua fresca, artificiata a
5-ii-351: dee la poesia, in una parola, tener risvegliato l'uditore, dilettarlo
., 33 (565): con una buona dormita, tutto se ne va
era soltanto un eccesso di stanchezza: una lunga dormita, venti- quattro ore di
2. nottata passata nel letto di una persona dell'altro sesso; congiunzione carnale
. 3. locuz. -fare una dormita: dormire, riposare. carena
tutto d'un pezzo: 4 fare una buona dormita '. bocchelli, 5-
olmedolo assai stanca, e aveva fatto una sana e bella dormita. 4.
; e pensò che, anche lì, una dormitina sarebbe ben saporita. baldini,
forse un po'troppo. c'era una vernaccia!... ma, con
vernaccia!... ma, con una buona dormita, tutto se ne va
1827 (566). ma, con una buona dormitona, tutto se ne va
]. bazzero, iv-102: avete fatto una dormitona fino a mezzogiorno, sognando baffi
atto la propria potenza creativa; concedersi una pausa, rilassarsi, riposare.
», soggiunse il giovane, « una virtù risvegliativa degli spiriti animati, come nell'
è rimasta nel corpo meschino qualcosa come una doratura del sonno diurno dormito nella luce
persona. bocchelli, ii-310: corse una voce sorda, che il sornione, col
stallatico. serao, i-1040: fu una notte inquieta, febbrile, per lei,
la pianura era ancora nel dormiveglia sotto una cortina di nebbie leggiere. soffici,
iv-288: un pugno d'intelligenze vive contro una folla abbrutita nel dormiveglia secolare di una
una folla abbrutita nel dormiveglia secolare di una razza scaduta. onofri, 67:
nell'aria vola. sbarbaro, 3-76: una luce si fa nel dormiveglia / della
della mia vita. baldini, i-578: una lirica quanto mai flebile e sgloriata,
nativa inettitudine, s'era ridotta sopra una poltrona a dormivegliare e a rimpiangere gli
rispetto ad altre (un organo o una parte del corpo). -vertebre dorsali
un cammello, carico sul groppone d'una nidiata di fanciulli di ciocco- latto,
notevole lunghezza (o, anche, una sua diramazione oparte). baldini,
breve e riparato e meno arido consente una scarsa vegetazione d'alberi, cotesti vallon-
-sm. la parte superiore di una montagna, di un colle; dorso
dorso di un monte (e anche di una strada). viani, 13-257
. viani, 13-257: per una via tortuosa, che ventotto anni fa
: ora strisciava col dorso attaccato a una parete. saba, 305: nuda in
cosa come un paio di baffi, una macchia nera sul dorso, e un
, anche, più rilevata) di una cosa. -dorso della mano: la
di carta a mano, raccolta in una custodia di marocchino col titolo in oro
consegnò un grosso plico suggellato, con una filza di vittorii emanueli azzurri e punteggiati
i fossati. tecchi, 12-108: una folata di vento, che appena radeva
landolfi, 7-153: si chiude uno in una stanza perfettamente buia e si finge con
ed esterna di un arco o di una volta. c. bartoli, 1-23
per reggere il peso del monte, una scarpa di spessi mezi cerchi, mettendo
-sgravare il dorso di un peso: liberare una persona da affanni, preoccupazioni, angosce
, l.) è fornita di una radice acre bruciante molto encomiata ne'tempi
di farmacista che regoli il dosaggio di una medicina che di bevitore, versava in
stabilire o misurare la quantità giusta di una sostanza per ottenere un determinato risultato;
risultato; mettere la dose esatta di una sostanza mescolandola con altre; pesare,
chim. riconoscere la quantità percentuale di una sostanza o delle sostanze che costituiscono un
. svevo, 5-316: è stata una disgrazia che le buone qualità di augusta
esatta secondo gli effetti da conseguire (una sostanza); che è in giusta dose
di emotività. landolfi, 8-157: in una bisaccia chiusi poi cibarie accuratamente scelte e
indiretto con le parti del dialogo compone una prosa tutta sensibile, e riferita di continuo
, 2-210: è [la pioggia] una specie di liquida / sommessa boschereccia /
a determinare la dose più opportuna di una sostanza o le quantità proporzionali degli ingredienti