egli pareva un daimio cavato fuori da una di quelle armature di ferro e di lacca
la pelle, il cui uso era una volta molto diffuso per le brache dei
di lepri. d'annunzio, iv-2-1003: una frotta fulva di daini fuggiva per l'
e dura come il legno, è una daina. 2. pelle di
califfi nell'oriente. baretti, 1-30: una lezione scritta da benedetto varchi sull'amore
essere alberi, arbusti o liane; una specie africana (dalbèrgia melanoxylorì) fornisce
avv. di fianco, accanto, da una parte; da un lato (rispetto
e piano. / questa donna dimora in una sala / e fa sonar; dimorerai
. de'detti danari datato, cioè una faca, si rivide ragone, e rendési
/ avea color d'uom tratto d'una tomba, / quando una giovenetta ebbi dal
tratto d'una tomba, / quando una giovenetta ebbi dal lato, / pura
tornino in giù, con due forcelle, una d'odio di sé col timore santo
l'articolo: essendo il * lato 'una di quelle, che, per proprio
dallato: / e dal lato destro lasciate una finestra, / che le rondini vengano
. che ha dieci anni di età (una persona); che dura da dieci
svevo, 2-398: venne ad aprirgli una ragazzina, decenne forse, con un ragna-
desiderare. cesarotti, i-181: che una decente vivacità temperi i soggetti più seri
più seri, che nei più leggeri una riflessione fuggitiva, un cenno pensato arresti
, e mi contentai di tenere frattanto una condotta regolare e decente per tutto,
: un vestito, un foglio, una casa sono * puliti 'se non hanno
iscrivere a persona ragguardevole... una casa può essere pulita e povera, ma
mezzo a quella miseria decente che stende una tinta grigia su tutti gli atti della
bocchelli, 1-ii-351: era uno schiamazzo, una gazzarra, un giubilo universale, tra
del secolo decimonono, che guarda con una curiosità poco riverente alla nudità delle grazie,
vecchio decente, un bambino docile, una ragazza in mantiglia. tozzi, i-99
decente e pulita, che cerca di avere una dignità, reggendosi ancora su due gambe
padova, presso a dieci milia, edificai una casa piccola, ma piacevole e decente
baretti, 3-279: ella s'ha una casa assai decente in città e un'altra
intorno: io mò non ho tampoco una stia da alloggiarvi un porcellino, né tampoco
interiore... è impiegato in una decente sala, con quattro stanze d'annesso
ella -per questa viottola, e troverete una capanna abbastanza decente per questi luoghi campestri.
l'aria perfetta di que'villaggi; una mensa non molto decente, ma fatta
, 2-14: finalmente, è necessaria una decente libertà. carducci, iii
decente, sebbene non avesse mai intesa una loro lezione; nessun autore aveva per lui
0 anche solo a dar la destra a una donna. si rifugian di colpo nel
, dove pescare un marito decente a una ragazza che non aveva di dote altro
dispetto, e cominciò a dire che una ragazzetta non poteva dormire sul mulino, che
decorosamente; senza disdoro, senza commettere una sconvenienza. francesco da barberino,
con la solita intesa a metter su una rivista, la quale avrebbe dovuto essere tutta
. spostamento da un centro urbano a una regione circonvicina più o meno ampia (
ai fini del profitto, tendono a una forma di stato nel quale all'accentramento
senza distinzione di partito hanno sulle labbra una nuova parola taumaturgica: decentramento. gobetti,
genti non affatto. grossolane, quanto una sorta di decenza e di nobile eleganza in
dovere che compete a chi è in una particolare condizione o situazione. p
2. rispondenza alle legittime esigenze di una condizione particolare; convenienza, sufficienza,
rappresentare e vestire con verità e con decoro una ima- gine del proprio corpo; e
, vicino a sant'ambrogio, in una strada grigia, imbronciata, che voleva
ho decreto de mandargli un'apoca, una pagina, un epistolio in laude sua.
guarigioni. piovene, 5-268: se una persona di passaggio si trova presente a un
amico. tassoni, 12-17: eran questi una man d'ambasciatori / di modana mandati
i matrimoni viziati di frode, quando una delle parti tace ed occulta morbi simili,
pass, deciso). definire emanando una sentenza (una lite, una controversia,
). definire emanando una sentenza (una lite, una controversia, una causa
emanando una sentenza (una lite, una controversia, una causa, ecc.
(una lite, una controversia, una causa, ecc.); pronunciare un
); pronunciare un giudizio conclusivo su una questione; risolvere. piovano arlotto
per la madre patria un guadagno od una perdita. cuoco, 1-201: la
la causa finché non si fosse ritrovata una causa di morte. manzoni, pr
esponeva accalorandosi la sua idea per vincere una lite o per decidere una lotta politica.
per vincere una lite o per decidere una lotta politica. comisso, 14-16:
2. segnare il destino di una persona, di un patrimonio, di
persona, di un patrimonio, di una nazione, ecc.; avere valore
lui. goldoni, vii-580: decida una giornata e del valore e della fortuna
: e vedete un poco come alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato d'
di allegria, nella stessa aspettazione d'una sentenza che decida della loro vita.
7-124: a volte, la convalescenza d'una malattia ha deciso di una vocazione di
convalescenza d'una malattia ha deciso di una vocazione di lettore o addirittura di artista.
erano decise le nozze, avrebbe accettato una proposta d'imprese ferroviarie, nel lontanissimo
com'era, decise di trasferirsi in una casa diroccata e abbandonata. jovine,
maestra. 5. assol. prendere una risoluzione; esprimere un giudizio; dare
diverse possibilità; giudicare sulla base di una valutazione precisa dei fatti; valutare (
quella di obbligar tutti gl'individui d'una nazione a lasciar abortire le loro idee,
con questa idea si fa a decidere se una nuova tragedia meriti o no questo nome
-scegliere. cicognani, 1-37: generalmente una donna che guarda insieme con la sarta
. monti, ii- 346: una società di sapienti, che deve coi suoi
di cose importanti decisive io ho dimostrato una chiaroveggenza incredibile. bocchelli, 1-iii-419:
, indurre; far assumere ad altri una decisione. pisacane, ii-78: questo
nessuna tinta di borbonicità, oltre che una certa civetteria intellettuale, è una cosa
che una certa civetteria intellettuale, è una cosa che non si potrebbe decidere.
. 11. rifl. prendere una decisione; risolversi. cesarotti, ii-455
iii-8: quando le si addormentava sopra una spalla, non si sarebbe mai decisa
attraverso l'uso giuridico, cioè * tagliare una lite, una questione, derimerla '
, cioè * tagliare una lite, una questione, derimerla ', quindi 4 decidere
quindi 4 decidere un giudizio, prendere una risoluzione '. decìdua, sf
cicognani, iii-2-191: quel foglio costituì come una tavola della legge: quelle prescrizioni scritte
carattere decifrabile solo dalla signora iginia assunsero una forza che aveva del religioso, del
che è scritto in cifra; leggere una scrittura cifrata (messaggio, lettera, telegramma
iscrizioni, ecc.); capire una scrittura poco chiara o disordinata; spiegare
. verga, 1-216: ti ho scritto una lunga lettera, non è vero?
, non è vero? molto lunga per una povera malata quale io sono. ti
bello e di santo nel cuore d'una buona creatura. forse non gli avevano
a livorno, dal quale stavano spremendo una specie di oroscopo sul commercio dello zolfo
): « ma via, mi dica una volta che impedimento è sopravvenuto? »
. cercare di penetrare nell'intimo di una persona, interpretandone il pensiero, l'espressione
: invece di decifrare i pensieri d'una mente, sembra di assistere al divincolarsi
l'amore nel cuore umano. -decifrare una persona: capirne il carattere, indovinarne
(sec. xv) 'interpretare una criptografia \ decifrato (part. pass
deciferato, diciferato). interpretato (una scrittura cifrata, un testo antico,
scrittura cifrata, un testo antico, una scrittura poco chiara); letto,
diciferato. varchi, 18-1-395: una lettera la quale era in cifera
sf. spiega zione di una scrittura cifrata, interpretazione. galileo
valori che dividono in dieci parti uguali una seriazione di dati posti in ordine crescente
del litro. alvaro, 14-65: una vecchia ha comperato in un negozio un quarto
nella decima parte (in seguito in una qualsiasi parte, maggiore o minore) dei
frutti, che ne raccolgono, pagano una piccola decima al re. vico, 193
guicciardini, 2-10-353: fu posta in firenze una imposizione che si chiamò la decima scalata
ducati o meno di decima, pagasse una decima; chi avesse dieci ducati di decima
avesse dieci ducati di decima, pagasse una decima e un quarto;...
piovano arlotto, 8: si deliberò porre una decima a tutto il clero fiorentino.
machiavelli, 11-1-196: ra- gionavasi di una decima sopra e'preti, la quale altra
alla somma di un'ottava e di una terza. garzoni, 1-442: dopo
decimabili siano situati dentro li confini d'una parocchia, ma che li loro possessori
che ha per denominatore il dieci o una sua potenza. -numero decimale: numero
numeri decimali infiniti danno il senso di una prolificazione, di un mostruoso lavoro di
morte di uomini o di animali (una guerra, un'epidemia, una carestia,
(una guerra, un'epidemia, una carestia, ecc.); diminuire
della vanità e galanteria, è divenuto una leggiera malattia, che previene la naturale
. deledda, ii-860: aveva preso una malattia infettiva che già da tempo decimava i
pratolini, 9-563: l'altr'anno, una calamità aveva decimato le stalle.
-sfaldarsi. interminelli, xxxv-1-278: una rason, qual eo non saccio,
. -per simil.: sottoposto a una punizione. - anche sostant. viani
sbadigliato. egli fu il primo di una lunghissima colonna di decimati che andò al
nel suo ammontare (un capitale, una rendita, una pensione, ecc.
(un capitale, una rendita, una pensione, ecc.). cantini
sua vita non le parve altro che una lunga alternativa di lavoro e di sonni
un pensier tristo, immediatamente strinsi l'una contro l'altra le ginocchia che erano
boine, ii-30: nell'ombra vaga quasi una stessa cosa con essa, diffusa-riempiente la
ha moltissima gente di accorciare le distanze di una immensa città, per i proprii affari
per togliere le distanze, e conferire una sorta di ubiquità, di fìsica immanenza
: spazio topologico in cui è definita una distanza. distanziaménto, sm.
distanziarmi. 2. collocare a una determinata distanza. c. e.
con la particella pronom. trovarsi a una determinata distanza. c. e.
c. e. gadda, 2-23: una cascina si distanzia dall'altra in ragionevole
di fronte all'italia. non è più una delle nostre città, ma la capitale
città, ma la capitale vera di una nazione unitaria. ha perciò distanziato le
estens.: in un campionato, in una serie di gare, in una classifica
in una serie di gare, in una classifica, dare agli avversari un notevole
2. che si trova a una certa distanza (nello spazio o anche
erano troppo distanziate per poter saltare dall'una all'altra, io mi spazientivo e
sua voce di pietre in fondo a una boa cominciò a dire parole distanziate con
sport. che cede all'avversario (in una gara di velocità o di resistenza)
lontano nello spazio; stare a una certa distanza da un punto determinato
dal mare quanto l'altezza d'una delle mistiche statue. sinisgalli, 9-104:
4 un monumento di due camere l'una sull'altra '». disteleologia
.) che contraddicono l'esistenza di una finalità nella formazione degli organismi viventi.
bartoli, 16-1-81: gli esercizi sono una medicina delle anime inferme; e con tutte
, neanco con tutte si vuole usare una variabil maniera di rimetterle in sanità. tramater
. letter. stemperare, sciogliere (una sostanza solida in un liquido);
distemprano la lega più salda; a una lotta sorda e quotidiana, una creatura
; a una lotta sorda e quotidiana, una creatura giovane può opporre tutta quanta la
poi cede, si abbandona, è come una cosa morta. -rifl.
ella si protende verso i consanguinei con una subitanea dolcezza. il suo viso pare
non distemprar l'udito al suono d'una voce discordata e al nome d'un uomo
tesauro, 3-653: basta una corda discorde a distemprar le tempre di
e aceto. cennini, 76: è una colla che è buona a incollar priete
, iii-177: poco dopo si bevea una dramma di triaca o di elettuario del
io conosco non v'è scritta se non una medesima cosa, distemperata in tantissime sfumature
che cosa fia adunque la infirmità? una confusione distemperata, senza ordine o misura,
tutto che non abbiano regola per temperare una cetera, tengono però orecchio per conoscerla
così maestrevolmente ricercarle, che ne traesse una soave armonia e dotta. distemperatura,
quel continuo scoccare, pur gli rimaneva una strana lucidità d'indagine esteriore, quasi
strana lucidità d'indagine esteriore, quasi una separata facoltà di osservazione materiale. negri,
nervi si distesero in un opaco equilibrio, una rilassatezza giallognola fiaccò i muscoli del corpo
che avresti detto ella si fosse tolta una corazza da melodramma e felice si distendesse e
le fisonomie vengono incontro. le distende una confidenza reciproca: schiude qualche bocca l'aspettativa
elio modo deli altri; ma destendaremoli una parte dela coda giù enverso la parte
mezodie. novellino, vi-98: avea distesa una tovaglia bianchissima, in su l'erba
per guida e sopra loro avea distesa una nebbia la quale lo giorno li copria
, 4-6 (433) -'per una pezza di drappo di seta, la quale
; prese la piuma in mano; tira una linea retta per mezzo del foglio da
i-254: l'avevano sepolto così in una cassa tant'alta perché non avevano più
ristoro, i-4 (9): una strada aselciata e soffolta de stelle e
anguillara, 1-150: la cinge intorno una novella scorza, / che dal capo a
la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma che se le sparga e distenda
e il mio respiro si fonde come una preghiera nell'infinita aria gioconda.
di amore. pindemonte, iii-505: una buia / di spavento e di duolo
5. applicare, spalmare, stendere (una cosa sopra un'altra). -anche
dare alla detta figura finita di terra una pasta di sopra, la quale si distende
parigi trovato / e vidi in arme una pulita manza: / con molti cavalieri
, 9-918: con gran rombo in una tempia / il garzon percotendo, ne
lippi, 4-37: essendo così fuori una mattina / per suoi negozi e pubbliche
pubbliche faccende, / urtò per caso una vacca trentina, / e tocca appena
propaggine chi qua e chi là come una stella. sassetti, 121: il forte
l'uno appresso dell'altro, distenderanno una linea. -disporre, tendere (trappole
concetto s'applicorono. -disporre su una più vasta estensione di terreno (una
una più vasta estensione di terreno (una schiera di soldati, un esercito, una
una schiera di soldati, un esercito, una folla di persone, ecc.)
. con la particella pronom. occupare una più vasta estensione di terreno.
disteso in su la fiumana, allato a una fonte d'acqua chiara e bella.
tutto sollecitate il pensiero di distenderle innanzi una piazza. 9. accrescere,
veramente conosca quanta sia la grandezza d'una moltitudine finita d'anni e di secoli
33: dalle magioni eteree / sgorga una fonte, e scende, / e
prima. saba, 118: da una nave tra molte altre ormeggiata / venne
argomento); comunicare, trasmettere (una notizia). bartolomeo da s.
213): così distendemmo ragionamenti di una mezz'ora intera, parlando di molte
, cioè il distendere con molte parole una corta verità. parini, 551: distende
ingegno dell'uomo cavare e distender sopra una tela tutte quelle cose, le quali seppe
disse; tanto si distese in questa una. francesco da barberino, 129
questo stato. boccalini, i-299: con una molto lunga e acerba invettiva si distese
ho disteso minutissimamente l'allegoria non d'una parte ma di tutto il poema. sarpi
, iii-60: la questione riposa sopra una analisi, che avrebbe bisogno d'esser
mentre ancor in aria pende, / una coppia di calci al ciel distende.
. 13. marin. distendere una vela: tenderla bene purché non faccia
da bordo a terra, o su una boa di ormeggio, un cavo per
con la fronte alle fresche onde d'una fontana; e distendendomivi dentro la mano,
un'urna d'acqua / e come una reliquia / ho riposato. comisso, 7-312
15. assumere allungandosi o allargandosi una forma determinata (ed è costruito col
. pure i suoi tratti si distesero in una espressione di sonnolenza che li addolcì alquanto
, mi sono distesa a fargli aiuto d'una bestia perché possa portare del concime.
e tendère * tendere (un arco, una rete, ima tenda, ecc.
storpionne parecchi, talché n'avea fatto una distendina per terra di forse dugento.
sospeso, indugiare (ad accondiscendere a una richiesta). tesauro, 3-480:
distensione), gli sarà a rimedio d'una donnola minutamente tagliuzzata la pelle. a
. -al figur.: allentamento di una tensione morale o intellettuale; miglioramento di
. era per me, oltre che una distensione dei nervi, un grato piacere
dell'uscio. piovene, 5-62: avremo una trieste interamente risanata soltanto in una distensione
avremo una trieste interamente risanata soltanto in una distensione con i popoli dell'ex impero
l'orizzonte) distermina e divide l'una metà del cielo dall'altra, e così
sf. prolungata disposizione di cose l'una accanto all'altra; lunga successione di oggetti
foglie ed i fichi e fattone una bella distesa in sulla soglia della porta,
le nubi non fussero spezzate, ma una lunghissima distesa e continovata, ac-
: trabacche e cortine e copertoi, / una distesa grande. carducci, iii-24-305:
superbo d'illuminare a porpora e oro una distesa di monumenti che paiono fatti per
delle dune, all'uscita, è una distesa d'automobili: quelle degli operai
ombre, non più, erano inginocchiate una qua, l'altra là, nella distesa
1-3: poi iddio disse: siavi una distesa fra tacque, la qual separi
4. aeron. misura della larghezza di una superficie alare. 5. marin
5. marin. larghezza maggiore di una vela, misurata sull'orlo inferiore fra
consiste nel disporre in ordine progressivo su una tavola le segnature piegate di un libro
forteguerri, 11-104: io ti darò una polvere sì fatta, / che quando
il rullo a distesa / che verso una meta risuona, / verso una fata morgana
verso una meta risuona, / verso una fata morgana / che bacia vicino chi
di sé. carducci, iii-19-90: una volta [il popolo] cantava rispetti alla
. cennini, 1-70: danne distesamente una volta su per li piani e per
cessava allora il silenzio disteso, come una cortina sacra, sul poema compiuto.
adorazione, di supplica (un braccio, una mano); puntato in atto di
(chioma, che possono essere prese per una sola, vastamente distesa capelli, testa
ragazzo pallido come il marmo, con una bocca colore delle fra- gole, i
poi lagrimando per le scure forre / con una borsa piena di tomesi, / e
, 1-40: ma ratto fu con una ronca in mano, / il potta lor
, 11-180: il fanciullo ne l'una mammella poppava, ne l'altra tenea distesa
gagliarda conghiet- tura, detta coda essere una distesa refrazione del lume solare, diametralmente
6. che si estende su una determinata superficie, che occupa un determinato
di carta. -rivolto, proteso in una determinata direzione (gli occhi, il
già questo quando sono per autenticare semplicemente una copia distesa di tali atti. d'annunzio
nessi voluti dalla ragione e terminava in una situazione da romanza. g.
o argomenti. -non abbreviato (una parola scritta). salvini, v-379
poscia di queste verso le sommità alzavasi una serie distesa di parapetti, ch'erano composti
stuparich, 3-60: uno strappo, una frana, un dilagante fruscio, ammortito
[fo vedere] l'essenza consistere in una sostanza indivisibile..., talché
., talché l'essenza del corpo sia una indefinita virtù di mantenerlo disteso, la
[cartesio] sovrappone alla sua fisica una metafisica alla maniera platonica, con cui si
si studiò di stabilire due sostanze, una distesa e l'altra intelligente.
distese: in cui le rime variano da una stanza all'altra, pur rimanendo inalterato
. baldinucci, 9-xiii-5: perché in una relazione che fu scritta dal dottore jacopo
sovvertire, rivoluzionare (un ordine, una situazione consolidata, ecc.).
dunque a primo slancio la circolazione d'una carta qualunque siasi,... bisogna
due o più serie (di cui una può essere rivolta verso il globo oculare
palpebre doppia linea di ciglia, l'una delle quali piega contro il globo dell'
metr. sistema metrico semplice costituito da una coppia di versi, che, nella
delli epigrammi greci, dove si fa una comparazione della bellezza e grazia all'esca
inteso di volo, e mi pare avere una bella giacitura di parole, per quanto
il franzese, o * distico 'è una sorte d'orzo di grandezza notabile,
dio fa nelle creature continuamente ne nasceva una nuova operazione tra la divinità et umanità
la divinità et umanità di iesu di una certa distillanzia, d'un licore limpidissimo
limpidissimo come acqua, ridondante continuamente l'una l'altra, sì come le nugole
cipresso e quello destilla, e abbi una boccia grande, e lì metti detta destillazione
ispano volgar., 1-21: mettasi in una ampolla di vetro, e distilla due
lo distilla, / né sol d'una favilla / scema '1 gran foco de l'
obiettivo delle cose sarà sempre impossibile distillare una goccia sola di utilità o di
, faticosamente, quasi distillasse le parole ad una ad ima, dal pensiero ribelle.
retta- mente, nel vero valore (una condizione, un fatto, un avvenimento
di un problema, nella ricerca di una verità; struggere, sfinire, sfibrare
a dii. petrarca, 241-10: l'una piaga arde, e versa foco e
ulivi; / distillavano i rami / una pioggia pigra di dardi. -intr
trovammo, cercando quelle ville, / una fontana, dove l'acqua scende / fredda
-figur. liberarsi dalle imperfezioni, acquistare una compiuta forma artistica. piovene, 5-393
onda lucida e tranquilla, / ch'una bolla vivente aperta in esso / di cavernosa
grammo '. soffici, v-1-175: una roccia orrida, senza un filo d'erba
orrida, senza un filo d'erba né una goccia d'acqua buona: si beve
ricercato, ben ponderato, elaborato (una forma stilistica, una teoria, un
, elaborato (una forma stilistica, una teoria, un sistema di pensiero,
teoria, un sistema di pensiero, anche una condizione spirituale). buonarroti il
terra, raccolti, spremuti, distillati in una sola storta: non se ne cava
non se ne cava nulla che valda una goccia d'innocenza. bartolini, 5-137
, stimo congrua questa lettura, come una specie di distillato, che si dà
, che si contano sulle dita d'una mano, vivono mattina e sera fra
bere un distillatissimo tra i fumi d'una cucina densa di sughi. distillatóio
. agg. che riguarda la distillazione (una tecnica, un'arte); che
prodotto, scorre da sé, o con una determinata pressione lungo i tubi, ed
acqua angelica o d'angeli, d'una fragranza gratissima, essendo da i distillatori
uscir di capo che la appartenesse ad una cittadina; molte imperatrici ne avrebbero desiderato
. p. verri, i-115: una stolida turba di uomini, i quali,
tiene la sua amicizia per la donna a una tale altezza, dice lui, che
e di laboratorio per la quale da una miscela liquida si separano uno o
temperato cominciarete per distillazione a fare uscire una parte dell'acqua. garzoni, 1-476
1-476: la distillazione non è altro che una eduzione per via di calore della parte
umida e del liquore acqueo, e una conversione di esso per la frigidità dell'aria
cipresso e quello destilla, e abbi una boccia grande, e lì metti detta destillazione
io ho solamente preteso di farne come una distillazione, e farvi vedere che tra
le lacrime avere due cagioni, l'una la passione del cuore, l'altra
delle saldissime torri, e quella con una continua distillazione e frequente picchiare scavando i
come dicevano gli antichi, cioè da una linfa troppo fluida che nelle glandule delle
intelligenti ed arditi, fondano in cosenza una fabbrica di potassa con una distilleria,
in cosenza una fabbrica di potassa con una distilleria, dando così un valore alle
, 16-122: ella potrebbe metter su una piccola distilleria di qualche innocente elisire ricavato
: ho visitato per la prima volta una distilleria di profumi: credevo la cosa
. il distillare, il raffinare (una sostanza). -al figur.: elaborata
distinguerebbe la luna veduta di giorno da una nuvola tocca dal sole, se non fusse
tutti... che io ero una canaglia, e, quando mi lasciavo invadere
, perché in quel momento essa mi appariva una di loro. -assol.
alcun contende! guicciardini, 149: però una città che nuovamente esca della tirannide,
-disus. e letter. trattare una persona con particolare affetto o deferenza,
/ e l'ara bianca, ed una eccelsa casa. ungaretti, 1-88:
ch'è ognor meco. -decifrare (una scrittura). foscolo, xv-175:
foscolo, xv-175: hai tu ricevuta una mia lettera scritta sabbato scorso e suggellata
di un tutto, aspetti diversi di una realtà (come gli individui di una
una realtà (come gli individui di una specie, i momenti o gradi di un
di un processo, gli elementi di una composizione, le parti di un'opera
: diffinisce [dante] la canzona una compiuta azione di colui che detta parole
convien distinguere due specie di libertà, l'una naturale, l'altra civile. leopardi
distinguere i modi della sua tristezza sarebbe una sottigliezza inutile. -intr. con
improvvise e grandi ricchezze accumulate vollero acquistare una fama di generosi. -intr
dagli altri soldati perché portavano sul petto una specie di collare. -rifl.
dalle scienze, a ciascuna delle quali una sola parte di queste infinite verità serve
insegnamento. cassola, 1-36: propose una partita a ping-pong. e subito, col
sia quella da questa distinta, come una specie dall'altra si distingue.
muratori, 5-ii-213: così alla perfezion d'una dipintura richiedesi che le dette figure sieno
, silenziosa e raccolta vorrei dipingere m una tavoletta, se sapessi, tutta villa borghese
che tu avessi sulle ginocchia o in una mano un libro; il 'werther', o
, pronunciare distintamente (un suono, una parola); sciogliere con voce spiegata
cose, o digressioni nel filo di una narrazione. livio volgar., 2-331
algarotti, 3-43: sontuosi edilìzi sull'una e l'altra riva del fiume, che
10 ha fra i lettori, c'è una bella e buona virgola tra * sospettar
smaliziato. -non distinguere un granchio da una balena, un tordo da un'allodola,
acciocché, servendovene voi innanzi più d'una volta per fondamento di vostre pruove, non
. elenco ordinato di oggetti, con una sommaria descrizione di essi e l'indicazione
di trecent'anni fa, deposti in una cassapanca del magazzino, leggevo l'al-
del magazzino, leggevo l'al- trieri una circolare del 1561, dove sono queste formali
queste formali parole: « ci manderete una distinta di tutti li pesatori di sua
(a 3 franchi), più una distinta in carta colorata per te. pascoli
2-318: disse alla signora di compilare una distinta degli oggetti rubati; e che
moderno, prima di compor l'opera, una nota distinta dall'impresario della quantità e
distinzione. baldini, 4-177: una ragazza grande, florida, vestita distintamente
lettere radicali sono i caratteri distintivi d'una stessa lingua. leopardi, i-134:
. è il restar tale anche attraverso una cattiva traduzione. -che implica una distinzione
attraverso una cattiva traduzione. -che implica una distinzione, atto a istituire una differenza
implica una distinzione, atto a istituire una differenza. gioia, 1-ii-281: un
non si conoscevano che al distintivo di una più particolare umiltà. foscolo, v-91
, ed era questo il distintivo d'una totale sconfitta. 3. contrassegno
partito, a un'arma, a una determinata categoria professionale o classe sociale (
gente fanatica, che portavano per distintivo una croce rossa. lambruschini, 1-261:
distintivo. comisso, 5-70: camminava con una gamba dura e portava all'occhiello il
greci e tra i romani si riguardò una lunga barba, come distintivo dei filosofi.
47): il ciuffo era dunque quasi una parte dell'armatura, e un distintivo
capelli densi, indicò presso la tempia una macchietta color lampone. -raro
-raro. onorificenza o titolo conferito a una persona come pubblico riconoscimento di meriti
bu. « bu » deve essere una parola indiana. il suo vero significato
. si sa però essere il distintivo di una spezie particolare di thè. d'azeglio
rimangono, o veramente se siano in una medesima cosa e substanzia re- ducte.
vero 'memoria'... in verità è una potenza sola realmente, ma distinta di
stabile ordinanza della romana, e d'una sola condizione, cioè non v'era altro
vivande in più vasi distinte / da una donzella a costor si dispensa. serra
. serra, iii-95: non è una lettera; ma un pezzo di lettera,
distinti governi divisa. cesarotti, i-56: una sola forma pei nomi sostantivi distinti solo
, ima per gli adiettivi, ed una per i verbi avrebbe reso la lingua
e quando lo spirito si considera in una delle sue forme ossia è esplicito in essa
: la coscienza di qualcosa è perciò una doppia coscienza: coscienza di me,
la personalità nazionale... è una mera astrazione, se considerata fuori del nesso
costole, me le trovo distinte come una tastiera. pascoli, i-298: nel gran
uno scalpiccio, appena distinti; è una vecchierella che entra nella chiesuola lì daccanto
, preciso, evidente (un'idea, una notizia, un'argomentazione). -anche
io vi ho posto dinanzi agli occhi in una sola, ma distintissima veduta, una
una sola, ma distintissima veduta, una serie di cose succedentesi nella loro naturale
cose succedentesi nella loro naturale ordinanza l'una l'altra scambievolmente. metastasio, ii-38
altro uomo. boine, ii-65: una improvvisa chiarezza si fece nel giovane. non
circostanziato, minuzioso (un discorso, una narrazione; più rar. una rappresentazione
, una narrazione; più rar. una rappresentazione grafica o figurata: è contrario
capo insino alla punta del naso si fa una faccia; e da questa punta insino
, insigne, segnalato, eccellente (una persona; anche doti, meriti, attitudini
; di singolare valore o importanza (una cosa). bruno, 3-279
vecchio lascito dell'umanità, riservato ormai a una categoria formata da individui distinti, se
partic., il posto occupato da una persona rispetto ad altre (in locali
distinte, non voglio regalarne né pure una. 14. con riferimento a
. 14. con riferimento a una distinzione sociale: elevato, privilegiato (
distinzione sociale: elevato, privilegiato (una classe); che rivela all'aspetto
sua appartenenza a un ceto elevato (una persona); proprio del ceto elevato
le tradizioni e consuetudini di vita, una foggia di vestire). -anche: che
vestire). -anche: che rivela una nobiltà naturale (un gesto, un portamento
non si muoveva, no, come una di loro, ma con la fierezza e
con la fierezza e l'eleganza d'una principessa. uno scialletto colorato, di
: dal collo alle mani era tutto una proporzione di forza che garantiva il gesto
e di suscitar la generazione de l'una dalla corrozion de l'altra cosa.
, le quali non si possono fermare con una medesima misura: e queste distinzione e
regole subordinate tra loro e ridotte a una, principio dell'altre, osservando le
. croce, ii-5-81: se per una metà o per meno della metà le discordie
di simpatia e di gusto, per una altra metà, o per più della metà
toglie il conoscerle con piena distinzione l'una dall'altra, e nella loro vera distanza
, 5-1-188: vi si farà davanti una profondità sì cupa ed un'ampiezza sì
cose sarebbono confuse o più tosto una sola. campanella, i-155: senza lutto
e vinticinque sicli e quindici sicli farà una mina, cioè un peso. capellano
che se, non potendo più soffrire una così amara umiliante distinzione, insisteva,
stima, deferenza, sollecitudine particolare per una persona. -in senso concreto: gli
con distinzione. goldoni, vii-1072: può una figlia onesta... trattar tutti
paese. comunque sia, vi godeva d'una grandissima autorità; e pensò che lì
: che farò... con una mano dall'altra così diversa, che la
, già ai tempi di tacito, una distinzione ambita. -arald. ornamento
primato, di privilegio, di cui una persona gode per qualità personali o per
militato con distinzione. rovani, i-244: una fanciulla sbocciante allora allora dall'infanzia,
. de sanctis, ii-1-51: aveva una cercaria di civiltà, una certa sceltezza
: aveva una cercaria di civiltà, una certa sceltezza di maniere, che gl'imprimeva
, con grande distinzione, seppure con una calata paurosamente dialettale. moravia, i-79
distinzione che le faceva parere decadute da una condizione migliore. 11.
e consueto presso a costoro di fondere una verga d'argento o di copella o d'
si raspa; e poi si fa una verghetta d'oro, la qual si distira
, e di questo se ne fa una verga quadra, longa un braccio o più
incetta per rivenderle altrove, ne inviarono una volta ad allogarsi nell'india quattrocentocinquanta.
vizio. d'annunzio, v-1-985: una lunga banda di crespo nero fu gettata su
: bouvard pensò che il soggiorno d'una grande città lo avrebbe distolto dalle sue meditazioni
2-41 (ii-70): cominciò or con una scusa or con altra a distorsi da
: a prima vista giudicai che fosse una viperetta; ma due considerazioni mi distolsero
con cui ci si schernisce davanti a una proposta; scusa, pretesto.
arte che le diede la natura; pare una schiava da liberare. 2.
alcuno, e di poi, quando da una occupazione e quando da un'altra distolto
uomo. essa ha la forma d'una piccola foglia puntata in dietro.
dovuta a distomidi (ed è frequente una localizzazione epatica oppure, negli uomini soltanto
se il peccatore, a guisa d'una corda indurata ed incorrigibile, seguita a distonare
verri, 1-66: io credo veramente che una distona- zione sia un minor male nella
nervoso vegetativo con alterna prevalenza dell'una e dell'altra sezione, che dà luogo
o le membra); scomporre in una smorfia (il viso, la bocca
-rifl. contorcersi. -anche: prodursi una distorsione. boiardo, 3-3-38:
interna, la frase si distorceva in una domanda piena di dubbio, di invidia
del suo vigore intellettuale, svanito (una persona, la mente).
ozio, un certo assai viscoso flemma con una troppo fredda melanconia occupi ed aggravi il
un certo ritegno quasi sospettoso, come una mutria impacciata, che distornava la confidenza
uno stomo ', e * stornare una partita ', quando in una scarsella,
stornare una partita ', quando in una scarsella, o postilla, la dichiarano
i-29: aveva il viso devastato da una scottatura orribile... e due
: s'è presa [il cavaliere] una distorsione nello scendere al bigliardo col marchese
1-354: mi presi al piede sinistro una distorsione che solamente ora mi permette di
? ma no non è nulla, una distorsione a una gamba. -contorsione
non è nulla, una distorsione a una gamba. -contorsione, dimenamento,
divincolìo. cinelli, 2-128: con una convulsione, una distorsione suprema, la
cinelli, 2-128: con una convulsione, una distorsione suprema, la bambina riuscì a
avvertire. ci dev'essere nel loro linguaggio una distorsione prospettica dovuta all'ambiente, al
landino, 269: finge [dante] una femina... la quale distortamente
superi, distortissimo). che non segue una linea retta, che ha forma irregolare
., 19-8: mi venne in sogno una femmina balba, / nelli occhi guercia
. -alterato nei lineamenti, scomposto da una smorfia. albertazzi, 338:
distorta fino a mezzo la bocca da una contrazione tenace. bocchelli, 6-494:
2. non diritto, storto (una via, un sentiero). -anche
: cfr. condurre). rifare una traduzione purgandola dagli errori.
già ne fu presa testé in italia una barbara e ben sufficiente vendetta, con
. oh! quelle sì che richiedesi una sibilla onde intenderle e « distradurle ».
movimento insurrezionale che valesse a distrarre anche una menoma parte delle forze austriache.
nel principio istesso della partita fu da una gran fortuna distratto da'suoi, e
] all'ultima epoca, per non distrarre una scuola medesima in diverse parti.
, 64: la sposa sua aveva trovata una più nobile possessione, la quale s'
o in qualsivoglia altro modo distrarre neppure una piccola porzione della sudetta terra. fogazzaro,
riuscivo ancora in quegli anni a distrarre una certa somma per il mantenimento di una
una certa somma per il mantenimento di una cinquantina di gatti randagi. -assol
, da un cattivo costume, da una falsa fede; sottrarre, tener lontano
estraneo (a un ambiente, a una società). bigiaretti, 8-61:
moltiplicità delle figure: è impossibile che una non distragga l'altra, e che
. cicognani, 9-30: aveva trovato una donna tutta presa in una passione che
aveva trovato una donna tutta presa in una passione che aveva distratto ogni altro senso.
stato d'animo, di cadere in una situazione penosa o difficile; divertire,
ho sentito, che tu leggi: è una buona occupazione, distrae, diverte,
un bicchiere, il diamante puro che una volta trovammo. e sempre, pensando
-ingannare altri sul nostro conto, simulando una condotta diversa. cinelli, 2-283:
riposo fisico o mentale, per risolvere una crisi spirituale, ecc.; anche
passando per un giardino e allungando distrattamente una mano, si bruca un tenero virgulto
con abbandono. papini, 6-273: una fotografia in formato gabinetto che rappresenta l'
l'illustre uomo a nove anni, con una mano appoggiata distrattamente a una terrazza di
, con una mano appoggiata distrattamente a una terrazza di legno e colla faccia pensosa
aspetta soltanto un po'di barba e una cattedra. = comp. di
magalotti, 1-109: forse come d'una soavità più austera, meno allettatrice del senso
ant. tirato con forza in una direzione, stirato, disteso con violenza;
numerate, non è possibile disporle in una estensione maggiore di quella che occupava mentre
/ forse ravviveresti. -deviato (da una traiettoria). giusti, 2-320:
, distratto dal fine suo originale d'una disciplina religiosa, ascetica, e di
vedute sgranate, superficiali, tumultuarie con una mente distratta, dissipata e non avvezzata
6. per estens. che presta una superficiale attenzione, che esprime un affrettato
de marchi, ii-512: accomodò con una certa furia distratta le pieghe del letto
tommaseo, 1-286: leggo giornali italiani dopo una giornata distratta. banti, 8-10:
disposto? non può esser stato che una distrazione; vediamo un poco. monti,
amo di pensare piuttosto il vostro silenzio una distrazione, e roma, tuttoché il
. guerrazzi, iii-112: concepì di una figliuola per distrazione; la vide nascere
qua o stare a firenze è quasi tutt'una: anzi qua ho meno distrazioni.
, e che me la caverò con una passata di purgatorio. carducci, iii-7-259
. alvaro, 9-265: roma è una città che dei giorni pare dimenticata, abbandonata
: michele tucci aveva tirato fuori da una tasca della giamberga un pacchetto di contratti
celebrare il culto di un dio. una presenza lo vigilava alle spalle, e
., i-12: la poesia non è una prepotente effusione dell'anima, ma una
una prepotente effusione dell'anima, ma una distrazione, un sollazzo, un diporto,
, un sollazzo, un diporto, una moda, una galanteria. verga, 1-29
, un diporto, una moda, una galanteria. verga, 1-29: -fatelo divertire
de roberto, 211: con una moglie tanto graziosa, non si capisce perché
lettere di fanny] mi servono d'una cara distrazione dalle brighe incessanti che mi tira
appartato dalle comuni distrazioni dei giovani e una pronta disposizione allo studio lo avevano messo
a modo i singoli individui. èstata una continua distrazione e sottrazione di tempo.
ma nella caduta gli si era fatta solamente una distrazione assai dolorosa. spaventa, 1-348
ti scrivo dal letto dove sono per una piccola distrazione al piede,
(distréccio). letter. disfare una treccia, sciogliere l'intrecciatura; sciogliere
agg. sciolto dall'intrecciatura (una fune, un filo).
a ogni grado, e tenendomi a una funicella piena di nodi e distrecciata,
aspetta. / e... / una voce di presso sonò: « forse
trapassa il cuore / come il silenzio d'una sola vena / ov'è discesa l'
vidi un longiamente / amar distrettamente / una gran donna. = comp. di
-figur. che si possiede profondamente (una dottrina, una cognizione).
si possiede profondamente (una dottrina, una cognizione). libro di sentenze,
, che ferisce (un motto, una parola). zanobi da strato [
guittone, xiv-65: s'eo tormento d'una parte forte, / e voi da
di mare con loro tre navi, in una isola che è d'oltre venegia,
possesso dei distretti assegnati col plebiscito all'una e all'altra nazione. -dir.
, entro cui il notaio assegnato a una determinata sede può validamente esercitare le
di più comuni, come circondario di una provincia; sottointendenza, circondario, sottoprefettura
importanza del sottoprefetto è diminuita, poiché una parte delle sue attribuzioni passa a magistrature
lingua, di ricamo e di musica a una quindicina di ragazze delle famiglie cospicue del
insieme delle terre sottoposte al dominio di una città indipendente (comune o repubblica)
; le terre limitrofe o circostanti a una città. compagni, 3-25: lo
. -distretto floristico: zona in cui una determinata
specie o varietà vegetale ha una diffusione locale, assente nelle aree contigue
al dominio di un comune o di una repubblica medievale). - anche sm
annesso al distretto (un territorio, una regione, una città).
distretto (un territorio, una regione, una città). g. villani
ufficio o complesso di uffici preposti a una circoscrizione). -avvocatura distrettuale: ciascuno
ufficiale, dimenticavano tutto, per reclamare una cucchiaiata di più che il cuciniere distribuiva
. fissare, definire (un quesito, una controversia, ecc.).
-chi prese oro, chi vasello, chi una cosa, chi un'altra sì che
redi, 16-v-3g2: mi ha donato una mano di esemplari di queste sue poesie
talmente congiunge le notizie, che l'una pare naturalmente unita coll'altra. tommaseo
nazione farannosi con comuni intendimenti, e una rete di stamperie, meglio che di
del mazzini, del settembrini. in una busta vi sono le schede per comporre
prezzo ad alta voce, come in una fiera campestre. moravia, xi-220:
dice talora che uno scrittore ha inventate una nuova tecnica del romanzo o del dramma,
o del dramma, o ur pittore una nuova tecnica del distribuire la luce, h
quello che legge, è che ci sia una idea ben chiara come idea dominante,
longo, xviii-3-227: per lustro d'una casa io intendo gli agi e le ricchezze
e denso ciò facesser tanto, / una sola virtù sarebbe in tutti, / più
differisse sommamente, quantunque tutte derivassero da una sola e stessa radice. cicognani, 6-204
tutti » sono presi collettivamente, cioè significano una collezione. dicendosi: « gli apostoli
poi che in tale egoismo egli raggiungesse una sorta di equità distributiva.
si divide primieramente in due parti: l'una delle quali si chiama distributiva e l'
sanctis, 7-384: questo ideale è una nuova società fondata sulla giustizia distributiva,
. 2. gramm. che indica una proprietà comune a tutti gli elementi che
gli elementi che costituiscono un gruppo o una classe e che è propria di ciascuno (
sostantivo usato invece del plurale per indicare una pluralità di oggetti uguali ciascuno facente parte
facente parte di un gruppo o di una classe. b. segni,
b. segni, 4-36: l'una e l'altra cosa ne può risultar
cui è possibile eseguire il prodotto di una sómma per un numero, sia eseguendo
, ecc.) che applicate a una somma di funzioni danno come risultato la
, ii-425: la tua lettera per una svista del distributore m'è stata ritardata di
di carità... e faccio una esperienza triste, per meglio dire la rifaccio
in vari luoghi (un tubo o una rete di condotti per l'acqua o
per l'acqua o il gas, una linea o un complesso di linee per
provvede all'erogazione, alla distribuzione (una società, un ente). carena
posto in azione mediante l'introduzione di una moneta o di un gettone, distribuisce
di un serbatoio interrato, collegato a una colonnina di distribuzione dotata di pompe,
sf. il distribuire; spartizione di una cosa fra più persone; elargizione; diffusione
accordo. era premeditato. si sa d'una distribuzione di armi avvenuta nella notte.
oltre di lui, l'alpi fece fare una larga distribuzione di tabacco e di sigari
iii-141: fu pensato dapprima a constituire una massa di cotidiane distribuzioni, com'erasi
cittadini di quella congregazione fecero tra loro una convenzione di non favorir nella distribuzione de'
essere sempre accompagnata dalla madre o da una fantesca, ciò che costituiva in casa
(secondo un criterio logico, secondo una misura o anche secondo la volontà divina
allo sforzo e alla volontà degli aderenti secondo una legge di autonomia, non secondo un
guidotto da bologna, 1-79: è una sentenzia, che si chiama distribuzione,
è altro che ordinazione e disposizione ed una bella spezie ed un conveniente consenso de'
garzoni, 1-758: la distribuzione è una conveniente dispensazione intorno all'opera e alla
ii-275: in somma nella distribuzione d'una città regni scelta, abbondanza, contrasto
più vaghezza. guai l'euritmia in una città grande. giordani, i-20:
, per cui ciascuno di essi riceve una parte più o meno ampia del prodotto
che suppone un superfluo nella nazione ed una sproporzionata distribuzione delle ricchezze ne'nazionali.
complesso di organi mediante il quale in una macchina che funziona per effetto di un
(acqua, vapore) o di una combustione (motore a combustione),
scioglimento (di un problema, di una situazione difficile e complessa). gioberti
o intricate); dipanare (una matassa). g. c.
redini impigliate in un gancio, accorciare una tirella, assestare il primaccino. moravia,
, meandri, labirinti; smuovere da una posizione svantaggiosa, scomoda; liberare,
magno], 6: questa cosa partorisce una gran diffi- cultà a'viandanti, perché
pronto! », fece paolo, ancora una volta. dall'altro capo, il
interminabile sussulto da cui faticosamente si districò una risata. emanuelli, i-219: erano
erano sopraggiunte altre macchine e fu necessaria una complicata manovra per districarsi. 3
. figur. risolvere (un problema, una lite); appianare (una difficoltà
, una lite); appianare (una difficoltà); chiarire, spiegare (i
, spiegare (i punti oscuri di una questione, anche un sentimento ancora incerto
); decifrare (un geroglifico, una scrittura illeggibile); sciogliere (un
il filo, il gomitolo: sciogliere una questione, risolvere un problema. foscolo
della matassa. deledda, ii-673: pare una cosa da niente ed è una matassa
pare una cosa da niente ed è una matassa imbrogliata da districare. 4
4. togliere dall'impiccio, liberare da una situazione imbarazzante. -anche di esseri inanimati
(un concetto); appianato (una difficoltà). foscolo, iv-327:
(con riferimento all'amore, a una pena morale, a un'angustia interiore
i cuori a poco a poco / quasi una pena, proposizione, assai districatamente
suo ben districata e sciolta, / che una rete non formi spregiati e scherniti
di 2. liberato da una posizione scomoda, da strigne. cino
: non so come 'l cor tanto una situazione imbarazzante; tolto d'impiccio; è
. baruffaldi, i-29: il dissipare una cosa comincia dal metterla in disordine:
pirandello, 7-100: la zolfara, una notte, gli s'era allagata, irreparabilmente
, j91: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della sua distruzione indica
, fare a pezzi, far scomparire (una lettera, uno scritto).
del processo? montale, 3-187: in una scatola... teneva ritagli,
cadavere d'un bue è più sollecita una coppia di mosche che una coppia di leoni
più sollecita una coppia di mosche che una coppia di leoni. -intr.
valle, 296: l'inondazione viene una volta l'anno, e pur l'agosto
tante famiglie dalla fame? -soffocare una pianta, farla morire. vettori,
cacciarono o per forza gli abbatterono in una valle donde non poterono già leggiermente escire
quel volto martirizzato l'impronta di una contegnosa austerità. montale, 2-84:
, divenire evanescente (un colore, una luce); attutirsi, smorzarsi (
luce); attutirsi, smorzarsi (una voce, un suono). pulci
, xxviii-421: titus claudius fece destrugere una generazione de iudei, che erano tenuti molti
tutto il miele. ginanni, 142: una pioggia gagliardissima gli sorprese [certi bacherelli
aveva un fanciullo e sopragiunta le era una terzana febbre che molto la distruggeva.
. leopardi, 937: il perdere una persona amata, per via di qualche
a poco a poco... da una infermità lunga. carducci, ii9- 154
buzzati, 3-162: prometteva di dargli una grande potenza come pochi re sulla terra
il prestigio di uno stato, di una comunità, di un'istituzione, di un
vita spirituale, la salvezza eterna di una persona). latini, rettor.
che questi sieno inconvenienti e da distruggere una communità? giannotti, 2-1-170: giustamente
avrebbe potuto campare. -distruggere una famiglia: disgregarla. francesco da barberino
di vita; egli vi ha lasciato una eredità... come avete fatto in
aiuto; ma ogni giorno sorge una nuova traversia, e diffe
disse: amor mio fammi di grazia una grazia. -intr. ant.
: altrimenti, più si distrugge con una mano, che coll'altra non si edifica
13. rovinare un bene morale; sciupare una qualità positiva; calpestare la virtù,
loro,... par quasi una impietà. tolomei, i-52: in qualunque
i-52: in qualunque spazio si sia una lingua fermata, chiaro si vede come
il risultato; abolire il sentimento di una realtà, di cose accadute. simintendi
, non possono distruggersi se non per una divina protezione. rajberti, 2-220: un
già a dire che l'italia è una 4 espressione geografica '... se
e tutto dissolto e tutti dispersi, una raffica che distruggesse un lungo e faticoso
si conservano vicendevolmente. -revocare (una decisione); rinunciare (a un
estinguere e d'estirpare totalmente e l'una e l'altra fazione.
-sciogliere (un patto, una società, un'alleanza). acciainoli
ruinare e distruggere. capponi, 4-293: una generazione educata nelle discipline de'conventi,
-invalidare (un decreto); abrogare (una legge). bibbia volgar.
porre rimedio a un inconveniente; lenire una sofferenza; guarire una malattia.
inconveniente; lenire una sofferenza; guarire una malattia. maestro alberto, 21:
essa può dare, dove più sarebbe una scintilla per accendere la fiaccola della guerra?
da amendue le parti sempre in traccia l'una dell'altra per combattere; quantunque sempre
egli [il mondo] ci mostra una bella fanciulla, la quale ci arreca un
un diletto mirabile a gli occhi, una suavità al cuore e una dolcezza inestimabile
gli occhi, una suavità al cuore e una dolcezza inestimabile alla vita. dopo questo
, per lo di- struggimento fattone da una lunghissima infermità, magro e consunto,
, 32-177: indi varia, infinita una famiglia / di mali immedicabili e di pene
a perir fatto / irreparabilmente: indi una forza / ostil, distruggitrice, e dentro
suo imbarazzo fu dissipato magicamente. una forza venerabile s'incaricò del fatto
uomo quale ora lo conosciamo, ha una 4 tessitura 'di organi destruttibili dalle forze
, siccome distruttiva della sanità, è una carnefice occulta del tatto, lacerandolo co'tormenti
, la febbre gialla... e una umidità ardente e distruttiva costringono gli indigeni
nell'essere oggidì le religioni distruttive l'una dell'altra. denina, xviii-3-732:
della vera società, non solo in una società stretta non si scema nulla rispetto
, i-218: era [il razionalismo] una pretta filosofia distruttiva della rivelazione e di
distruttiva della rivelazione e di ogni culto, una trasformazione delle credenze positive del cristianesimo
bacchelli, 6-75: la gelosia è una delle più tristi tare ed avarie della carne
più tristi tare ed avarie della carne, una passione torbida e distruttiva, ignobile e
distruttivo. moravia, iii-354: stabiliamo una media della nostra capacità distruttiva e una
una media della nostra capacità distruttiva e una media di quella produttiva, vediamo se
. pascoli, 427: era tutto una silvestre macchia / il campidoglio, e ruderi
i bronchi, / grandi giacean d'una città distrutta. quasimodo, 1-56:
privato della vita; morto, ucciso (una persona); spento, estinto (
donne, 1-19: gallieno dice d'una femmina ch'avea questa malattia, e perdèo
scarno, smunto, e distrutto; una figura / più di mummia che d'
-sbiadito, smorto (un colore, una tinta). imbriani, 3-104:
giuridico); trasgredito, violato (una legge, una fede).
; trasgredito, violato (una legge, una fede). savonarola, 7-ii-190
(un vizio); riparata (una colpa). manzoni, pr.
quanti odi distrutti! un uomo solo, una sola parola detta da quest'uomo ha
: lo si osservava protesi come verso una apparizione della nostra adolescenza oramai distrutta.
mezza giunsero le trombe da napoli ed una compagnia di soldati ed allora si cominciò
per la quale cosa era tra loro una pericolosa contenzione, e seguitavano li loro istituti
tempo si può giungere a cancellare tutta una pagina della propria vita. cardarelli,
non si distruggono le parti; e distrutta una parte, seguita la distruzione del tutto
il quale sempre che cessasse o l'una o l'altra di loro, verrebbe
, 791: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della sua distruzione indica
-diboscamento radicale; estirpazione o deperimento di una coltura. savonarola, iii-8: e1
pelle. d'annunzio, iv-2-76: una distruzione dolorosa della pelle e dei tessuti
suo tempo i giornali l'allarme per una macchia che minacciava di distruzione i vetri istoriati
se tutti quei morti non fossero che una prima rata dell'universale distruzione, seguitano
tebe,... insiememente con l'una e con l'altra distruzione della superba
. leopardi, i-90: è pure una bella illusione quella degli anniversari,.
distruzione, si risolvette di dar fondo in una punta di quell'isola. d'annunzio
autorità, di prestigio; dissoluzione di una famiglia, di una società; decadenza,
; dissoluzione di una famiglia, di una società; decadenza, tra- lignamento,
ne venne in antiochia, avendo conseguitato una grande infelicità per la distruzione del suo
in diminuzione. beccaria, i-65: una contraddizione fra le leggi e i sentimenti
sua inutilità. 8. abrogazione di una legge, deroga, revoca; dispensa
un sistema; inosservanza, inadempienza di una norma. bruno, 3-655: ha
, 2-89: i miracoli non sono una distruzione o sospensione delle vere leggi date
da dio alla natura nella creazione; ma una correzione delle leggi presenti mutilate e alterate
da'convitati offeriva al p. ricci una evidente pruova in distruzione di quell'errore
se stesso, e si ribella a una realtà che non approva e a cui non
distruzione la voluttà e lo strazio sono una sola febbre. crusca [s
iv-335: le scatta nelle viscere come una frenetica rabbia di distruzione. pea,
propria '. 12. filos. una delle sei specie di moto (secondo
il sillogismo condizionale nelle congiunte: l'una è argomentare ponendo il precedente e conchiudendo
/ non ha operato per produrre / una ruota di pane gigantesca / a braccia
tr. turbare, intralciare, interrompere una funzione impedendone il normale svolgimento; rendere
: por fine o mettere in pericolo una condizione di calma, di equilibrio (
l'armi per disturbare l'iniquità di una pace universalmente stimata inosservabile e vergognosa.
del forestiero. 4. distogliere una persona da un'occupazione, da un
sa occupato o per entrare discretamente in una conversazione, in un gruppo di persone
, i-924: disturbate i pulcinelli ad una gallina, ed ella vi verrà sopra col
qualcuno un pericolo, un dolore, una pena (per lo più con il
, per essere stato disturbato, per una settimana, da una febbre di freddo
stato disturbato, per una settimana, da una febbre di freddo, così l'ha
sconvolgere, rivoluzionare (uno stato, una città, un governo, ecc.
sportello, sotto il loro berretto, hanno una dignità conferita d'ufficio che non deve
non si avvantaggia il puccinelli, per una insistenza di fattura che disturba, e
bianca, lo sguardo distante le assicurano una maestà di statua; che il leggero
leopardi, iii-845: dopo il viaggio d'una notte, sono qui piuttosto disturbato,
(un programma radiofonico o televisivo, una trasmissione); intermittente con irregolarità (
3-1-431: purgar i suoi ministri da una spiacevole estimazione, in cui o il
. che interviene a turbare un ordine, una condizione di calma, di equilibrio;
quella panchetta, perché ella corrispondeva ad una finestrella di sotto della stanza di sua
serra, ii-445: quando incontrava in una ricerca di critica una di quelle figure
quando incontrava in una ricerca di critica una di quelle figure femminili, seminascoste dietro
di quelle figure femminili, seminascoste dietro una poesia e non sai bene se più
che è causa di disordine (in una struttura sociale, nello stato),
salvo che quando noi giugnemmo alla palissa, una banda di venturieri ci volsono assassinare,
via dell'elezione se non vi fosse una continua esperienza che insegna essere ella sempre
vado. pavese, 8-116: rimordendoci una mala azione, non è del dolore inflitto
di fibra. d'annunzio, iv-2-371: una sera (circa due mesi dopo gli
presente, ella ebbe un disturbo, una specie di deliquio. cicognani, 13-422:
3-250: anche l'aiuti a casa aveva una piccola radio, ma non se ne
era al governo d'uno esercito o d'una provincia voleva da'suoi subietti altro che
. pea, 8-48: c'è una prateria di erba sempre tenera, quasi
nessuna legge. nievo, 1-221: una volta per essere stato colto in simile
che caddi boccone e diedi del capo su una pietra. calvino, 2-11: cosimo
ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione; non rispettare, non tener
, iv-xxiv-13: se lo re comanda una via e lo servo ne comanda un'altra
quel « dunque » fu proferito con una tale energia, l'aspetto di renzo
rispettato, trasgredito (un ordine, una disposizione). lettere e istruzioni
leggi che s'estendono a pochi individui d'una società presto sono neglette, disubbidite e
seguiti gli ordini, le disposizioni (una persona). guittone, i-26-36:
dell'ileo dovuta a traumi (è una tara ereditaria negli animali domestici).
/ da fame a modo suo qual d'una cera. / il genitor lo adora
della madre inverso i figliuoli sia d'una medesima maniera. = deriv. da
dì delle carra incastellate di fieno; una machina smisurata, che per l'enorme
delle figure, e poscia vi si dà una mano di vernice; la quale adegua
vuole schivar il colpo, con allegare una disuguaglianza. -contrasto. bembo
, 2-160: appresso gli antichi vi era una mano dritta, la quale diventava il
ovvero che di due espressioni algebriche l'una deve assumere un valore minore o maggiore
dell'altra (in partic., una diseguaglianza contenente valori incogniti è detta propriamente
boccaccio, v-25: egli vede all'una... i capelli con magistero
] ha bisogno di danari, e fa una imposta generale, nella quale facendo pagare
vedere... l'essenza consistere in una sostanza indivisibile..., talché
., talché l'essenza del corpo sia una indefinita virtù di mantenerlo disteso, la
. bassani, 3-150: attraversammo almeno una dozzina di stanze di ampiezza disuguale,
. fortini, iii-478: la donna è una bella giovine et egli è un brutto
bizzarria di uno spirito disuguale e di una intelligenza imperfetta. -in partic.:
: scabro, ondulato, aspro (una superficie, un terreno: ed è contrario
tutti d'un padre e d'una madre. tasso, n-ii-384: del
, come sariano due palle, una di piombo e l'altra di pietra,
. ant. irregolarità, scabrosità (di una superficie). galileo, 3-3-105:
di ciò che è umano per attingere una condizione di vita superiore). buti
/ che nel disumanarti / non divenghi una fèra, anzi che un dio. gemelli
loro è come disumanarsi, e divenire una bestia, o alla men trista un barbaro
per non distemprar l'udito al suono d'una voce discordata e al nome d'un
viani, 14-10: capitò al paese una compagnia zingaresca, che aveva un orso
zingaresca, che aveva un orso e una tigre..., un nano e
la compagnia e la congiunzione umana, è una fierezza e disumanità. carducci, ii-9-217
indifferenti alla vita di chi vi dorme una o due notti: disumanità. moravia,
razioni di empedocle soltanto per ridurlo ad una umanità inferiore e mendace. disumanizzare
-spersonalizzato, disumanizzato, disintelligenzato, cioè una difesa obbiettiva, immanente nella stessa imprescindibile
, per distaccata indifferenza, anche per una sorta di mortificazione ascetica). -
e non può conoscere misura. è una rivolta disumana, che parte dalla morte
viggiano. -scherz. riferito a una virtù incensurabile e talmente perfetta da generare
casa... dànno prova d'una discrezione disumana... la loro discrezione
io vivo in mezzo a loro in una solitudine irrimediabile, circondato da un vuoto
esso produceva sempre lo stesso risultato: una volgarità disumana riconoscibile così nelle più pasciute
lani, adoprano i tintori di fivizzano una certa terra di purgo.
coesione (fra le molecole di una sostanza). a. f
, i-105: il veder là in terra una statua di marmo in pezzi son disunioni
mettergli insieme, fa un'unione d'una figura. 2. disparità di opinioni
dette in un altro, e molte in una maniera possono disunirle che in un'altra
la predicazione dell'evangelo dividerà gli uomini d'una stessa famiglia. 3.
e disuniti. -disordinato, scompigliato (una schiera di soldati). p
che manca di compattezza, incoerente (una sostanza solida) o di concentrazione (
arida e disunita polve, per mischiamento di una debita porzione di acqua, può agevolmente
volendogli colla siringa dare qualche sollievo in una tormentosa disuria che pativa, scoperse la
in disusanza: abrogare, abolire (una legge, una consuetudine). dante
abrogare, abolire (una legge, una consuetudine). dante, conv.
d'ogni banda di falci, con una gran punta di ferro al timone,
primo cortile. cicognani, 3-64: una o due botteghe nella cui semi- oscurità
della sua arte... per una clientela anch'essa fuori del tempo,
amicis, i-237: un giorno, in una via disusata, alcune donne del volgo
il braccio entrare a passi frettolosi in una casa. 3. ant. e
(un oggetto), di osservare (una legge), di pra
(un'attività), di esercitare (una facoltà, fìsica o morale)
manzoni, 962: c'è qui una supposizione manifestamente erronea, cioè che il
sterile, che non dà frutto (una pianta). - anche al figur.
a febo e al santo coro, vedrai una gran pianta disutile di sambuco.
x-535: è né più né meno una filastrocca di regole... discusse
. -che consuma senza produrre (una persona). a. f.
. bartoli, 2-2-177: per redimersi da una intole- rabil molestia ei non si conduce
di compiere un lavoro, di svolgere una mansione, di conseguire un risultato)
mente). -per lo più con una connotazione morale negativa: scioperato, inetto
dii e degli uomini mi spirò con una folgore, percosse col fuoco. bibbia volgar
spera. bruno, 3-75: sono una mescuglia di desperati, di disgraziati da'
pasce gli ozi ed i vizi di una aristocrazia disutile. de marchi, ii-420:
de marchi, ii-420: è diventata una bell'asta di donna, con un faccino
imbelle. pindemonte, iii-450: contro una scalza / disutil plebe, nazion chiamata
21: qui disutile rovina, / una scuola, tra poco, un'officina,
a queste noie che erano comuni all'una e all'altra nazione, erano [i
gli un- gheri, veggendosi a petto una moltitudine tanto grande, così armata e
ha comunemente nel trasportare i concetti d'una lingua in un'altra. sagredo
alla loro natia istituzione... or una di sì fatte cose è la quiete
giordano, 2-79: se ti accordi in una cosa, in mille ti disvari da
direbbe che vi fosse molte magioni, ma una. cantari cavallereschi, 142: carlo
e la più piana via, di fare una interissima donazione in vita d'ogni mio
tu m'hai fatta risentire e disvegliare una certa cosa che non mi lascia vivere,
fatte macchinazioni. di giacomo, ii-821: una ricercatezza quasi raffinata disvela, tuttavia,
reprimere (i vizi); distogliere una persona da un modo di pensare o
bartoli, 4-2-326: trovollo gittato in su una col- tricetta e sostenuto da gran cuscini
2. per estens. inaridire (una pianta); sbiadire (un colore
(un colore); oscurarsi (una luce); attenuarsi (un suono
in tirannia la città d'agobbio in una notte. = comp. di disventurato
donna, in provenza, s'ordinò una nobile corte, quando il figliuolo del
ho dottanza che la donna mia / una volta si faccia più pietosa, / e
altresì agli occhi d'ogni ragionevole persona una macchia, e un disvezzo, e
macchia, e un disvezzo, e una disgrazia,... sul volto femminile
che ima irrazionabile volontà, causata da una passione, venuta nel cuore per libidinoso
al suo capo in basso / se rompe una ruina, / tu la diverti;
in man tolse la palla, e ad una / delle compagne la scagliò: la
tando, cade. -allontanare (una persona), spostare, scostare (
per maraviglia tutto altro pensare, / una donna soletta che si già / cantando e
. -distaccare, separare (da una persona, da una cosa);
separare (da una persona, da una cosa); rendere insensibile, noncurante,
giro sol degli occhi vostri, / una sol voce in allentar lo spirto,
/ qualche po'di gelosia: / una fredda et una calda / fa ch'amor
di gelosia: / una fredda et una calda / fa ch'amor non si
desvia? -consolare, confortare (una persona sofferente); lenire, calmare
ha disviato alcun poco la mia malinconia una poetica occupazione a cui mi ha condannato
verità, dalla virtù; che conduce una vita disordinata; guasto, depravato,
v-209: vedere adunque dovevi amore essere una passione accecatrice dell'animo, disviatrice dello
. buonarroti il giovane, i-441: una gran luna... si vedeva
2. figur. trarre da una condizione penosa, difficile, imbarazzante;
ampiamente un argomento; svolgere, sviluppare una trattazione. genovesi, i-xxxi: sono
. pascoli, 89: sur una fratta (o forse è un biancore
fecero trarre a un toro e a una giovenca disvincolantisi sotto il giogo e muggenti
a quell'aratro improvviso posero per vomere una prua. = comp. da
! forza di dire! tu vedi là una cosa aggomitolata e confusa: e tu
di questa virtù è volere e disvolere una medesima cosa, ma ch'ella sia onesta
loro contrarie, a vicenda vuole e disvuole una cosa stessa. bocchelli, 1-100:
, sm. letter. il non volere una cosa; mancanza di volontà, abulia
, riluttanza, ripugnanza; ritrattazione di una decisione, rifiuto. fr
così i giorni e i mesi in una incessante vicenda di voleri e di disvoleri]
. anguillara, 6-25: la spola una man dà, l'altra la rende
, ecc.). = da una voce indigena delle filippine. ditaìna,
anima piccola come un ditale, basta una goccia a riempirlo, mentre io ho sete
] sono intestate di due ditali di una forma convessa, che rende incerto il
se uno di fuori non gli ci dava una ditata. pirandello, 7-1162: ho
li tasto: li premo, vi affondo una ditata e poi sto a guardare come
: gli aveva cavato un occhio con una ditata e dal quel foro gli si
quello era tipo da metterci a terra con una ditata. 2. segno,
scritto / da ditate di fulmini / alza una siepe di pioggia / per fermare il
pirandello, iii-402: cava dalla cesta una scatola di latta, la apre,
latta, la apre, ne trae una ditata di mastice e lo mostra.
mus. muovere con arte ora l'una ora l'altra delle dita nel suonare
. per simil. muovere le dita su una superficie, su un oggetto; tamburellare
diteggiarvi sopra. cardarelli, 494: una propensione a ridurre la realtà in termini matematici
g. villani, 12-84: era una maniera d'infermità, che non giaceva
giuso! giov. cavalcanti, 80: una lancia sotto il ditello stretta teneva.
nomi, 6-79: per la manca ascella una mortale / piaga passi all'acromio,
derivato di zolfo, si presenta come una polvere gialla, dotata di proprietà antisettiche
le loro gioie sono di natura primordiale, una gioia ditirambica come fra noi la vendemmia
coro, / come su'nervi d'una cava cetra, / palpita il ditirambo
i greci i ditirambi, versi composti di una 0 due dizioni, dei quali ne
e. gadda, 208: vidi una vecchia con chiome e grinze d'erinni che
in alcuni paesi, le persone d'una certa condizione dell'intelligenza si riconoscevano fra
fra di loro a un anello con una turchese al dito mignolo. -dito
al dito picciolo, per essere ivi una vena che deriva dal core. marino
dell'innocenza. sbarbaro, 5-53: in una stupefatta pace di verde, un campanile
sì ben le stava, / che l'una a l'altra a dito la mostrava
che si contano sulle dita d'una mano, vivono mattina e sera fra le
che v'erano due sette clericali, una interamente retriva e reazionaria, l'altra
un dito, un detto, una palpebra sola. lippi, 1-83: così
italia farà sempre il possibile per impedire una rivoluzione fondamentale, e chi non ne
dito la fronte: per indicare che una persona sragiona, è fuori di senno.
il padrone. -toccare col dito una merce: acquistarne piccolissime quantità.
-toccare il cielo col dito: provare una gioia grandissima e inattesa. pulci
: un de'due specialmente, tenendo una mano in aria, con tre ditacci tesi
nome sotto il quale è detta o conosciuta una compagnia di negozio o di industria.
. emanuelli, 1-90: trovò impiego in una ditta appaltatrice di lavori pubblici. codice
. guido da pisa, 1-366: una radice d'erba, che si chiama dittamo
passando avea / veduta un'erba in una piaggia amena; / fosse dittamo,
fiorentino, ii-21: el dittamo è una pianta che nasce solamente in candia, simile
puleggio, ha le foglie maggiori coperte da una lanug- gine bianca. caro, 12-680
fiondi maggiori ricoperte di borra e d'una certa pelosa lanugine; da i suoi ramuscelli
dittamo e latte; perché mi si scavezzò una stanga della carrozza a desenzano, e
, 5-225: io medesimo so d'una delle monete di giulio cesare dove il
i contadini di montemiletto dicono ingenuamente in una loro dimanda al dittatore, che i
dittatore, che i galantuomini avevano fatta una lista di donzelle per disonorarle, e
si riferisce, che è proprio di una carica pubblica in cui è concentrata la
e tanto meno la repubblica dittatoria d'una fazione. b. croce, ii-10-124:
, sì per quella che si usurparono, una podestà dittatoria. lambruschini, 2-362:
i pieni poteri civili e militari a una sola persona, affinché potesse provvedere alla
restaurazione dell'ordine (da parte di una dittatura militare) o l'instaurazione delle
instaurazione delle libertà (da parte di una dittatura rivoluzionaria). botta, 6-i-259
anzianità; e quest'autorità sua era piuttosto una specie di dittatura estemporanea conferitagli dalla libera
in un porto di mercanti, da una repubblica procellosa in una terra infeudata ad
mercanti, da una repubblica procellosa in una terra infeudata ad un santuario, da
terra infeudata ad un santuario, da una dittatura militare nel dominio d'un geloso
non poteva resistere, se non con una dittatura, con raccogliere sotto una sola
con una dittatura, con raccogliere sotto una sola volontà tutte le forze vive della nazione
italia, conservare per un certo tempo una dittatura educatrice; ora le opinioni son
e immorale, nulla di meglio che una dittatura vigorosa e leale. carducci, i-1029
(e talvolta totalitario), rappresentante una degenerazione dello stato moderno, caratterizzata dal
siete voi, che pretendete impadronirvi di una illegittima dittatura, che ardite attaccare l'
,... sarebbe stato colpito da una comune propensione dei ragionatori a considerare le
non potevano essere finite le autocrazie in una europa che già si portava in grembo
, 7-32: il croce vuole mantenere una distinzione tra società civile e società politica
è dimostrato come un governo escito da una dittatura di classe sia impotente a creare
di forza, è il tentativo di instaurare una dittatura di caste, è un fenomeno
gloriosamente (anzi credo assai più) se una sola metà di astiosi e incomodi bizantini
s. agostino volgar., 1-2-112: una lettera è particella d'una dittazione e
1-2-112: una lettera è particella d'una dittazione e d'uno nome. =
piccoli gangheri da potersi aprire e serrare una sopra dell'altra. s. maffei,
comporsi la pittura, / da ogni lato una figura. 4. copertura
sf. filol. ripetizione accidentale di una parola o di una frase.
ripetizione accidentale di una parola o di una frase. 2. gramm.
il passaggio del popolo francese da una condizione di preponderanza della fantasia a
condizione di preponderanza della fantasia a una condizione di mag giore riflessione
mag giore riflessione, da una forma a un'altra di civiltà. la
per due sillabe, ma per una, diventando tutte dittonghi e dittongatamente reci
. dittongazióne, sf. trasformazione di una vocale semplice in dittongo (come il
gruppo di due vocali (di cui una forte: a, e od o,
semiconsonantica: i o u) fuse in una sola unità sillabica; e abbiamo il
distingue dal monottongo, sillaba formata di una sola vocale, e dall 'iato,
cinque dit- tongi; li quali in una istessa sillaba suono doppio gli rendevano.
sua natura è lungo, suole sostituire una vocale semplice ogni volta che la posa cada
la seconda vocale del dittongo, e l'una delle due vocali componenti la lunga.
trita e secca, cioè quasi in una soma di vino, e muovono; in
vino frizzante, diuretico, che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie.
de'capitoli e dell'altre poesie d'una vena molto limacciosa, inserì in una
una vena molto limacciosa, inserì in una raccolta di composizioni poetiche...
raccolta di composizioni poetiche... una sua schidionata di dozzinali terzine, nelle
... e divulgandoli, si avrebbe una cronaca o vogliam dire un diurnale
m. -i). dipendente di una pubblica amministrazione, assunto provvisoriamente con retribuzione
tutte servito avean la scura notte / ad una ad una già l'ore notturne:
avean la scura notte / ad una ad una già l'ore notturne: / e
realtà diurna, ma come appiglio a una prenatale esperienza. -astro diurno:
... / mi venne in sogno una femmina balba, / nelli occhi guercia
vincerla. -che corrisponde al lavoro di una giornata (stipendio, mercede).
cibo). tesauro, 2-i-92: una maggior villania, ch'ella ricevè dalla
diurno, anzi la mia vera casa dalle una alle cinque ore ». pasolini,
la sua attività durante il giorno (una persona). spolverini, xxx-1-19:
un movimento, un fenomeno metereologico, una condizione dello spirito). petrarca
fugire il diurno dormire voi avete facto una bellissima elezione, da far venire voglia
. bocchelli, i-188: allora ripeterebbe una storia di laboriose difese pazienti, di
quelli che seguitando questo fine, amano una cosa sola diuturnamente e con ferma constanzia
popoli]. boccardo, 1-57: in una fabbrica di spilli adamo smith ha potuto
nemico possono poco durare, ma quelle d'una repubblica sono di lunga diuturnità. boterò
in europa. cattaneo, iii-4-327: una guerra appassionata, aspra e diuturna è
da molti e molti anni, fra una grave sciagura e l'altra, i diuturni
gli avevano quasi vestito la mente d'una scorza di stupidità. barilli, 3-49
barilli, 3-49: quartiere maestoso di una realtà superstite sul mare perplesso della diuturna
simile a loro. -perenne (una pianta). leone ebreo, 144
mano. serra, iii-134: per fare una frase, nessuno osi scrivere se non
diva. panciatichi, 116: una cicalata ben maneggiata fa largo ancora per
e tra gli altri uno che raffigurava una diva del cinema con gli occhi grandi
era abbuiato e ravvivato anche più per una parentesi galante di claudio con una divetta
per una parentesi galante di claudio con una divetta cinematografica. montano, 263: «
consisteva in canzonette vivaci, talvolta con una punta sentimentale, ma la più parte
. il vagare qua e là senza una meta precisa; straripamento, allagamento (
questa terra. cattaneo, i-2-126: è una ghiaia deposta dagli antichi divagamenti delle acque
: ho avuto un'adolescenza tristissima; una gioventù misera solitaria ed arida (le
g. del papa, 4-172: una gran parte de i minimi ignicoli sparsi
, svagato, assorto, spensierato (una persona). carducci, iii-7-408:
tutto punto, sotto la sua tenda, una delle più ordinate e confortevoli del campo
tortuoso, serpeggiare (un movimento, una strada, un corso d'acqua).
che noi quasi tutti, chi in una chi in un'altra età, risentiamo
alla quiete egli non passava che per una strada, quella dello scoraggiamento, pretesto
non divagare. ti domando ancora / una volta: mi dài quella miseria? pea
, 9-34: maria si torturava l'una con l'altra le mani quasi per
, 1-112: le camere, da una parte mettevano sull'aperto con vista magnifica
soltanto in chiesa... in una appunto di queste camere, onde mi divagassi
e le cavalcate, ci pareano godere di una vita tanto più libera e divagata della
sì vaste colonie. carducci, iii-6-452: una esposizione succinta, fedele, viva,
con ostinazione affettuosamente aggressiva, con una tenera implacabilità. c. e. gadda
naturale, i-m: nel 1678 vi fu una grand'inondazione della guascogna, cagionata dal
, 1-186: e'saraini divallarono da una piaggia, ed entrarono in una valle
da una piaggia, ed entrarono in una valle contro a'cristiani. b. tasso
in forte declivio (un territorio, una strada). bresciani, 1-i-106:
conobbe misura. montale, 1-108: come una musicale frana / divalla il suono,
della realtà. papini, 8-159: una giovinezza concentrata e compressa per lunghi anni
sono così frequenti, che talora in una notte si vedono divampare in diverse montagne
, terra, percossa / dall'urto d'una vagabonda mole, / divampi come una
una vagabonda mole, / divampi come una meteora rossa. d'annunzio, iii-2-274
all'istmo. alvaro, 2-14: una fiammata avvolse la quercia che divampò tutta
avvolse la quercia che divampò tutta come una torcia gigantesca crepitando veloce. -esplodere,
forteguerri, 24-8: questi eran pieni d'una nera polvere, / che per favilla
dei cannoni. 2. emanare una luce e un calore molto intensi;
il caldo è grande: firenze divampa come una fornace. comisso, 12-98: la
l'adriatico divampava e partii da chioggia per una lunga navigazione. 3.
cecchi, 6-333: di fondo a una stanza, il drappo rosso divampava crudelmente
nera come la pece, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente
pece, venne avanti una cavalla nera, una puledra, meravigliosamente leggera sui garretti troppo