airimprowiso un divieto di introdurre nel paese una sorta di merletti che si fabbricavano colà
vogliono il dazio sul grano per speculare su una coltura estensiva di rapina. 2
la nazione paga, e chiunque ha una casa, un palmo di terra, chiunque
in passato il confine amministrativo di una città, di un comune); l'
giorno quattordici di maggio entrava massena con una schiera di diecimila soldati valorosissimi. l'accampava
il primo si libera dell'obbligazione eseguendo una prestazione diversa da quella dovuta (l'
. n. fusse per innanzi passata una grandissima quantità d'effetti, e mercanzie
berta quelle cose si metteva / tal che una dea a ciaschedun pareva. s.
/ allor fu fatto in nome d'una dia, / la qual si disse madre
imperatore... solo deambulava per una sala, né omo alcuno si trovava che
in parità coi compagni, gli dava certo una gioia perversa, con l'illusione di
... per l'acquisto d'una trombetta, dello schioppo, del cappello piumato
2. tr. raro. percorrere (una strada). c. e.
a sua volta verso l'esterno da una serie di cappelle radiali). 3
l'averà confortata a rinvestire il merito di una pietà deambulatoria nell'esercizio di una domestica
di una pietà deambulatoria nell'esercizio di una domestica sofferenza. c. e.
, 70: poteva accadere sul finire di una di quelle deambulazioni per firenze notturna.
e le altre due la sorreggono, una di qua e l'altra di là,
dove si riponea la pecunia, era una deambulazione di dieci cubiti per larghezza.
lucidi e belli col ferro polito e una manaia deargentata. -figur.
un'altra consonante o alla dissimilazione di una delle due consonanti aspirate in sillabe consecutive
intorno d'oro, e a quello regolo una corona d'oro, lavorata a figure
rivoltarsi all'autorità costituita, l'installare una anarchia dibaccante e furente, sono cose
di bellezza, rinserrato fra tali mura una figlia di climano. carducci, iii-19-246:
principio dell'ottocento la voce francese ebbe una nuova penetrazione. cfr. arila, 139
, 139: « la discussione di una causa innanzi al tribunale in pubblica udienza
»... se... una sgualdrinella qualsiasi mi tiene in questo modo
2. figur. guarire (una malattia). redi, 16-v-401:
iii-181: questo dolore forse proviene da una notabile estravasione che si è formata nel
sé (con la forza della ragione: una passione, un vizio, ecc.
proponimento è prima di morire che mai in una picciola parte macchiar la mia pudicizia.
la maestosa gentilezza degli alberi; e una sorta di spirito compassionevole nella natura,
2. figur. vinto in una discussione; confutato a fondo (un'
confutato a fondo (un'idea, una posizione, un'opinione erronea).
... riscuoter dee con ragione una sentenza, che posta ormai in veduta di
3. figur. guarita, estirpata (una malattia). piovene, 5-507:
scomparsa; la tubercolosi, in regresso; una malattia che i medici definiscono anchilostomiasi,
possente, a te, che in una / vista distruggi e sfaci / la barbarica
2-125: ma più l'ha fatto una grave debilità di vista, la qual'è
tanti argumenti e tante ragioni a dimostrare una cosa, e hanno una fantasia molto atta
a dimostrare una cosa, e hanno una fantasia molto atta a discorrere, ma
veduto e di continuo lo vedete che mai una pugnia per vostra fragilità avete saputa sostentare
efficacia (di un ragionamento, di una prova); povertà, fragilità, intrinseca
con la convenzione accademica, e con una certa tisicuccia debilità che aveano apparato da'
che puzza. gozzano, 1068: una produzione eccessiva... debilitava gli scrittori
d'alba questo successo, perché vedeva da una parte sì bruttamente corrompersi i frutti della
, comincia [la luna] a scoprire una particella deu'emisferio tenebroso della terra,
privare di importanza, di seguito (una corrente letteraria, di studi, ecc.
, acclamatissimo per tanti anni, d'una mia serie successiva di fiabe fanciullesche?
vide attraverso il fogliame la canna di una mitragliatrice leggera, col tiratore biondo-stoppa che
paleotti, l-n-379: si può chiamare una pittura imperfetta in varii modi...
la via dell'elezione se non vi fosse una continua esperienza che insegna essere ella sempre
, di compattezza, di saldezza (una costruzione, un materiale). livio
. c. bartoli, 1-402: se una colonna, o alcuni ossami saranno debilitati
, la nostra meritoria virtù perviene in una inconsiderabile debilitazione. davila, 161:
. ariosto, 4-63: debitamente muore una crudele, / non chi dà vita al
egli non ebbe mai, ma per una sua innata crudeltà e ferità commesse
intitolo io perciò; senza mentovare né una pure delle tanti lodi a voi debite,
i lati: e di essere stritolato come una macchina pneumatica dalla quale, senza le
col debito preavviso che m'attendo da una ragazza a modo com'è lei, ella
crescita del corpo umano, lo sviluppo di una pianta, ecc.); conforme
(il nutrimento, un rimedio contro una malattia, ecc.). dante
. gelli, 15-86: quanto pena una pianta a crescere alla sua debita quantità.
alberti, 159: ragunisi fra tucti una competente somma della quale si consegni qualche
si è debitori (un tributo, una somma di denaro, un censo, ecc
de'suoi antichi stati e ridotto in una camerat locanda con il miserabile salario di
le colpe e sederatezze sue meritavano, dentro una gabbia di ferro o per isdegno o
. inviare, spedire (una lettera, una merce, un oggetto) a una
una merce, un oggetto) a una persona o in un luogo; indirizzare.
un brano musicale, nell'organizzazione di una festa, di una cerimonia, ecc
nell'organizzazione di una festa, di una cerimonia, ecc.). -
roma e che dirigevo questa nuova ditta? una volta era torino che apriva le filiali
7. tenere sotto la propria guida (una persona); educare e proteggere moralmente
', si è che, giunti a una età debole e infermiccia, rinunziano il
, dirige, che so io? una contadinotta di là; e ha per questa
là; e ha per questa creatura una carità, una carità... non
ha per questa creatura una carità, una carità... non dico pelosa,
... non dico pelosa, ma una carità molto gelosa, sospettosa, permalosa
se saprai calmarle, destarle, contraporle l'una all'altra, insomma se le conoscerai
di un luogo; tendere a raggiungere una località. monti, i-460: oggi
,... tanto più l'una dall'altra distanti saranno le mete alle
istinti originarii. 10. rivolgersi a una persona. monti, iv-177: scrissi
2. troncare, risolvere (una controversia, una lite, ecc.
. troncare, risolvere (una controversia, una lite, ecc.); por
dirimere, che si può troncare (una questione, una lite, una controversia
che si può troncare (una questione, una lite, una controversia, ecc.
(una questione, una lite, una controversia, ecc.).
pratolini, 4-37: com'è triste una dimora cittadina, al terzo piano,
, sugli argini e sulla strada di una periferia spalancata al vento e al sole.
: guardando ebbi ve duta una figura della immagine della nostra donna quivi
p. verri, i-47: v'è una stanza per le scienze, e
, dirimpetto al lago e alla spelonca, una casetta minata; ove abitava,
vedere la bruna casa di cui una sola stanza era illuminata, quella
fr. colonna, 2-5: dirrimpecto d'una folta silva ridrizai el mio ignorato viagio
quelli che non erano cavalieri), l'una parte al dirimpetto all'altra, uno
arme. bisticci, 3-16: era una sedia al dirimpetto a quella del papa dall'
po, quelli giovani eranò montati in su una fusoliera e ci raggiunsono; e quando
delle inondazioni del nilo è intagliato su una colonna di marmo, posta in mezzo
al dirimpetto l'altro gli sedea / sur una scranna, ed ei sul tavolino.
chicchessia di discolpe (guai se da una lettera avesse a dipendere il giudizio d'intera
avesse a dipendere il giudizio d'intera una vita); ma perché...
ceri / c'han più vento ch'una palla: / pien d'inchini e di
era assai capace e grande, dirimpetto una picciola casuccia, nella quale stando essa
casuccia, nella quale stando essa ad una delle sue finestre, scorgeva tutto quel
navicammo otto giorni bene; poi cominciò una grandissima fortuna, e riducemoci all'isola
a fare dì), uscirono, d'una casa dirimpetto, loro addosso molto berròvieri
, 2-227: la famiglia dirimpetto aveva una grande importanza agli occhi di studenti alloggiati
onta della lunga siccità denso di querce, una derisione del carso. jovine, 2-140
le cose gravi cadendo vanno per una linea che dirittamente al centro le
cose son quelle che sono direttamente l'una contra l'altra, siccome freddo contra
, 1-4 (95): occorsegli una nuova malizia, la quale al fine imaginato
adulare, non può svagarsi per dilettare una torma di miserabili, e non conosce
se tu vedi due occhi furbi di una donna rivolti sopra di te, nel
; ma esse hanno un significato, una parola che tocca più diritta- mente al
, quando bada l'uomo e intende d'una parte a dio e d'altra parte
muratori, 5-i-99: la poesia dall'una parte dipinge e rappresenta il vero,
dee prendere mattamente; ma quello che una volta è dirittamente preso, poscia non
xxviii-282: elli fu un re che lassò una gran parte del suo reame,
, / ch'ella se lancia com'una capretta: / girasi come ruota de mulina
imperò ch'egli farà sopra la terra una parola abbreviata. albertano volgar., 89
) ', che ha per asse una retta. giamboni, 7-149:
. passavanti, io: è iustizia una vertù che tiene la bilancia iguali e
pelo. levi, 1-212: aveva una fronte bassa tanto, che l'attaccatura
, in due grandi bande separate da una riga diritta, quasi toccava la sopracciglia
sopracciglia. calvino, 2-70: era una specie di soriano,...
risiede. d'annunzio, iii-1-126: aveva una gran fronte, ornata d'una foglia
aveva una gran fronte, ornata d'una foglia rotonda d'oro; il naso lungo
volte il giorno, che guardar solamente una volta diritto in viso altro uomo che
un abito intatto, senza mai scambiarsi una parola, il viso dritto e intirizzito,
): nel mezzo del qual prato era una fonte di marmo bianchissimo e con maravigliosi
iv'entro..., per una figura la quale sopra una colonna che nel
, per una figura la quale sopra una colonna che nel mezzo di quella diritta
si chiama piella e larice, son quasi una medesima cosa, li quali non si
essere tagliate insino alla midolla, cioè da una banda, e così per alquanto tempo
bartoli, 9-272- 57: come dunque una fiaccola, che a destra o a sinistra
aspromonte o delle serre, pare venga avanti una compagnia di giocolieri; le grandi giare
destra un piattino, con sopra dritta una candela. -rigido (contrapposto a floscio
coprire il telo da tenda e formare una specie di base allo zaino che andava
a discendere. gatto, 1-17: ad una montagna dura, scoscesa, / dritta
aggrappato. -ritto in piedi (una persona, un animale: contrapposto a
tienmi dritta. -eretto nel portamento (una persona). -anche nella locuz.
pagone, / diritta sopra sé com'una grua. boccaccio, dee., 2-1
mie dito -disse la vecchia, accennando una piccola barca. -sostant. punto situato
cavò fuori un libric- cino e segnò una sull'altra quelle quattro note approssimative.
quasi immutato e ravvivato nel momento da una premura e una simpatia che m'andarono
ravvivato nel momento da una premura e una simpatia che m'andarono diritte al cuore
dante, conv., iv-xii-18: d'una cittade a un'altra di neccssitade è
cittade a un'altra di neccssitade è una ottima e dirittissima via, e un'altra
linea retta reale o immaginaria che rappresenta una distanza, una dimensione, una direzione
o immaginaria che rappresenta una distanza, una dimensione, una direzione, ecc.
rappresenta una distanza, una dimensione, una direzione, ecc. (per lo più
/ scende giù al dritto, et ha una porta al basso. bandello, 1-47
. giusto, che conduce alla meta (una strada). - anche al figur
di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura, / che la diritta
e letter. proteso, diretto (verso una meta, un bersaglio). -anche
, di mezzo al mar sonante, / una montagna smisurata sale. bontempelli, 7-94
. -essere sulla propria diritta: percorrere una strada lungo quella parte di essa che
1-234: mi viene incontro al gran galoppo una diligenza, come la chiamano, e
tutto è doppio del resto). ed una è l'« officiale », in
, non tien nome... è una morale pedina, in gonelluccia di tela
in gola diritta e rovescia, l'una e l'altra composta di due archi
prima (e, nei fogli numerati su una sola faccia, è quella che reca
, iii-34: voglio un dì trovare una foggia di cappe che non abbino né
, con ogni appartenenza e fornimento per una camera, fabbricato nel modo che si
. muratori, 7-ii-178: ho veduto una picciola moneta d'argento...
ogni cosa, come di calza, di una foglia, di una mano.
di calza, di una foglia, di una mano. -andare per il suo
portato nelle teste dei nostri grandi impiegati una specie di convulsione... tutto vuol
era il prim'uomo [della compagnia] una testaccia matta, / soprannomato trappola,
cose del pollaio, avea preso per intercalare una certa vibrata maledizione alla sterilità delle galline
arme da offenderci. egli ci mostra una bella fanciulla, la quale ci arreca
arreca un diletto mirabile a gli occhi, una suavità al cuore e una dolcezza inestimabile
occhi, una suavità al cuore e una dolcezza inestimabile alla vita. dopo questo
primogenito, diretto (il ramo di una famiglia). - diritto erede:
, 68: fate invece, per una pietà malintesa, che lo stesso fanciullo passi
-fermo, saldo (un proposito, una convinzione). paolo da ccrtaldo,
arare, filare diritto: osservare rigorosamente una linea di condotta imposta da una volontà
rigorosamente una linea di condotta imposta da una volontà più forte; obbedire puntualmente.
e il patrimonio si trovò ridotto ad una sessantina di mila lire, tanto da
giusto, retto, onesto, puro (una persona, i suoi sentimenti, le
storte, coniglio mannaro n'ha fatta una diritta. soldati, 1-88: c'era
equo (un giudice, un giudizio, una legge). jacopone, 26-61
-ant. legittimo, conforme a una legge positiva. g. villani,
. fagiuoli, 3-5-20: se va una cosa a dritto, / recare allor
, xxx-6-174: ancora in me successe una tal cosa / col primo mio marito,
purg., 9-122: « quandunque l'una d'este chiavi falla, / che
diritto occhio verrà considerata, riporterà seco una sincera e semplice verità. settala, iv-55
settala, iv-55: questa diffiniscono esser una dritta regola, con la quale si governano
, ii-129: ci è in pietro aretino una coscienza critica così diritta e decisa,
l. bellini, 1-66: vo'siete una gran mana di dirittacci, che dio
., io (171): siete una dirittona voi; piantate negl'impicci noi
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in paradiso
conforme al vero (un'opinione, una dottrina); valido (un motivo
(un motivo, un argomento, una prova); giustificato, fondato su
giustificato, fondato su valide cause (una pretesa). guittone, i-3-337:
. -in partic.: legale (una misura). angiolieri, 19-10:
logicamente necessario, di evidenza immediata (una conseguenza); corretto, coerente (
trono di vienna era inconscio spettatore di una trasformazione sociale e letteraria, che portava
circostanze (un parere, un consiglio, una decisione). -essere la più diretta
machiavelli, 891: egli è accaduto una cosa gentile, ovvero, a chiamarla per
chiamarla per il suo diritto nome, una metamorfosi ridicola. -figur. ant
falso). latini, ii-9: una propia natura / ha dritta benvo- glienza
-proprio, letterale (il senso di una parola, di un discorso).
: nel diritto mezzo, situata sopra una prominenza circondata da un fosso, era la
che impugna la racchetta la quale descrive una traiettoria elittica, dall'indietro e dall'
gradi, nel mezzo del quale era una buca, dove il ferro appuntato di quella
quando gli fu di contro, gli dette una sbirciata in tralice e tirò a diritto
e fosse in tal maniera che l'una cosa intorniasse l'altra, e la rinchiudesse
diritto che non toccasse più da una parte che da l'altra.
invece noi di pizzicarci sempre / l'una l'altra, o di dritto o di
dei corpi solidi all'essere spezzati per una violenta attrazione,... benché
direzione della profondità, nella direzione di una retta ideale su cui si trova chi
mettono le loro stiere a spalle l'una dell'altra, e fanno la loro battaglia
niente niente, o non poteva stampare una riga, o bisognava che si lasciasse
, i-181: io gli raccontavo che una volta ero stato a caccia con un soldato
a un senso naturale del diritto, a una spontanea intuizione di quello che, per
, dovrebbe essere veramente lo stato: una volontà comune, che diventa legge.
di norme regolanti la vita sociale di una comunità indipendente (e sono caratterizzate dall'
diritto: concernente la retta applicazione di una norma giuridica a un caso determinato.
quale effettivamente esiste ed è applicato in una data comunità, in quanto posto e
iv-67: essendo il diritto positivo stesso una formazione naturale della totalità sociale, che
un 'codice scritto ', è stato una 'consuetudine 'sorta per inconscia spontaneità
. leopardi, 235: crescer più d'una cattedra o lettura / anco gli piacque
nella potestà di acquistare un diritto, è una forma speciale del diritto generalissimo della libertà
il diritto 'in re 'è sempre una proprietà. mazzini, ii-901: i
nostro danno compiuto... ravvisiamo una gravissima offesa ai diritti garantiti dallo statuto
. -aspettativa, pretesa fondata su una norma giuridica, che un terzo tenga
si voleva mantenere il diritto elettorale a una ristretta oligarchia quasi per premiare la minoranza
. compagnoni, i-22: erasi operata una fatale obblivione de'naturali diritti. foscolo
, costume), o anche da una sua particolare condizione, qualità, attitudine
la ferocia. manzoni, 324: una feroce / forza il mondo possiede,
lato destro; e ciò, secondo una consuetudine, gli dava il diritto (dove
la vecchiaia gli assicurava il diritto a una vita calma e alle gioie della famiglia.
di cui un soggetto gode in forza di una condizione particolare. giamboni [latini
consolari. magalotti, 19-40: egli una volta al cielo / frodò i suoi dritti
egli aveva di se stesso, fisicamente, una opinione così desolata, che non avrebbe
premio o castigo, come compenso di una prestazione, ecc.). g
6-313: -questa, caro signore, è una dichiarazione dei diritti della gioventù, -
soggetto privato a titolo di retribuzione per una sua prestazione, o per la concessione
di godere di un bene o di una facoltà a lui spettante (diritti d'
1-162: quel mulinetto non ha ora che una sola macina da polenta, ma in
, / e l'amolla a diritto / una fiata l'anno. -a diritto
gusto, chiedere ima seconda deliberazione su una legge che egli medesimo aveva dianzi dichiarato
o esigere qualche cosa (in forza di una legge positiva o naturale, o in
legittimo, situazione di fatto a cui una norma ricollega una pretesa o un potere
di fatto a cui una norma ricollega una pretesa o un potere a favore di
buona ragione, legittimità, fondatezza di una data pretesa o aspettativa. -anche al
nel proprio buon diritto: trovarsi in una situazione tale per cui un dato comportamento
cui un dato comportamento è legittimato da una norma giuridica (o da una norma
legittimato da una norma giuridica (o da una norma di altra natura, ma non
atto del soggetto privato interessato o di una pubblica autorità). codice civile,
il termine fissato per la prestazione di una delle parti deve considerarsi essenziale nell'interesse
modo l'obbli- gazione: è questa una regola di fatto e di diritto, alla
, a diritto: in forza di una situazione per cui è attribuita a un
è attribuita a un soggetto, da una norma giuridica o ad altra analoga,
norma giuridica o ad altra analoga, una determinata facoltà o pretesa o potere.
potere. -per estens.: riferito a una situazione particolare che, fuori di ogni
di ogni sistema normativo, conferisce a una persona speciali facoltà nei rapporti con gli
qualità di sarto pareva concedergli di diritto una certa ironica familiarità coi superiori.
punta, la dolatora, tassa da una mano, e da due, lo spago
, e nella medesima dirittura fra l'una pianta e l'altra, solo trentacinque
le linee cb e db sono ad una dirittura ed in un filo, cioè diventate
dirittura ed in un filo, cioè diventate una
, e come strai veloce / prese una dirittura, ond'io credei / di terminar
la dirittura per imboccarlo, mosse lor contro una fortuna di vento da terra che li
lì appaiono più persuasivi gli indizi di una strada grande, dall'andamento indirizzato a mete
. gadda, 2-26: nella campagna una ragione profonda, antica. l'ordine geometrico
detto ultimo chiostro e nella medesima dirittura una viottola dell'orto lunga braccia du- gento
leonardo, 2-70: se volli che una trave o altra dirittura non si torca
retta. cicognani, 1-169: su una dirittura, ecco là in fondo un
un corridore isolato; l'è appena una lingua di polvere. bocchelli, 1-i-157:
cosa alla mamma. landolfi, 8-29: una donna non si può dir tale se
vero, esatto, reale (di una parola); ragionevolezza (di un concetto
in qual città d'italia ne sia una simile. b. corsini, 20-48:
a filo le contrade in grazia d'una euritmia melensa che mette nella linea retta
candia corriere. sannazaro, 11-182: ponendo una viva selce ne la rete de la
che porta un cappello in cima a una picca, e dietro una processione di
in cima a una picca, e dietro una processione di togati. vengono a dirittura
opinion mia, / a chi vuol una cosa ritrovare, / bisogna adoperar la fantasia
. lami, i-i-xxxii: fece in una cappella, ch'era a dirittura dell'entrata
mezzo un 'cristo 'morto, una nostra donna, che piagneva, e
giraldi, xxvii-1-126: né potrò a una sola o poche virtù rivolgermi, che
. -pigliare la dirittura: prendere una direzione. libro delle segrete cose delle
compiere un'azione o a sostenere una posizione o un'idea senza adeguata preparazione
'pigliare un dirizzone ': mettersi in una via e alla cieca seguitar quella,
, cessa oggimai d'incrudelire contra d'una innocente verginella. caro, 3-399: via
a dire d'un qualche diroccamento d'una qualche parte del molo. -figur
vigneti, fasciando il dorso di una rupe dietro la città, serve di gradevole
ecc.); provocare un crollo, una frana. pace da certaldo,
. far cadere, far precipitare (da una condizione di potere, di prosperità,
sta sopra... e stabilire una forte democrazia, togliesi ogni freno al movimento
di rivoluzione in rivoluzione. dobbiamo edificare una diga contro la piena. pisacane, i-116
: sì, per voi si è alzata una macchina, che si è poi diroccata
ove fumante un villaggio, ove diroccata una torre, ove divampata una terra,
ove diroccata una torre, ove divampata una terra, ove smantellata una piazza.
ove divampata una terra, ove smantellata una piazza. varano, 237: sotto i
p. verri, i-49: v'è una circolar pianura, nella quale stanno pittorescamente
: rammemorammo l'arce diroccata / d'una vetusta età sacerdotale. 2
boccaccio, i-215: in essa s'udiva una ruina tempestosa, come se i vicini
al lito il re gradasso, / verso una ripa a pietre dirocata, / ove
e il mare al basso / stava una dama ignuda e scapigliata, / che era
aduna. carducci, iii-n-56: notasi una cascata, che da stretta gola si precipita
i segni della decadenza fisica (per una malattia, per l'età);
quella giovane di bella figura, quantunque una sua gravidanza l'alterasse. la sua faccia
a tante belle doti già appassite in una persona esile e diroccata. faldella,
comparire da un capo all'altro di una strada, sprezzeranno i suoi adoratori e
serie di rocce sporgenti, disposte l'una sotto l'altra. nievo,
mi parlava ancora col suono carezzevole d'una cascatella fra i muscosi diroc- ciamenti d'
v-661: un torrente che dirocciando da una montagna caschi in un burrato e di
istesso, sordo, continuo, di una gran colonna di aqua, che dirocciava
, alla solitudine della pineta, aggiungeva una misteriosa velatura. -rimbombare dall'alto
velatura. -rimbombare dall'alto (una cascata d'acqua). pascoli,
/ un'alta, un'erta, una frondosa roccia / fra mille ombrose piante e
rossi, 2-42: nel mezzo del bosco una scura, grande e dirocciata caverna,
raggio di azione (un ordigno, una bomba). govoni, 3-51:
dirompente / che smantella le case ad una ad una, / l'innaffiatoio orrendo
/ che smantella le case ad una ad una, / l'innaffiatoio orrendo lanciafiamme,
, danneggiare, guastare, smembrare (una macchina, un congegno); distruggere.
si mettono a molle in acqua chiara per una notte, indi si sbattono tutte ad
notte, indi si sbattono tutte ad una ad una sopra una pietra liscia per
indi si sbattono tutte ad una ad una sopra una pietra liscia per diromperle bene
si sbattono tutte ad una ad una sopra una pietra liscia per diromperle bene, e
la chiara dell'uovo fresco, con una scopa ben netta, dirompila. testi,
6. figur. spezzare, interrompere (una linea, i contorni di un disegno
disarticolare, sconvolgere (la costruzione di una frase, di un periodo);
. rifl. frangersi (un'onda, una corrente d'acqua). b
dividersi, essere turbato e mosso (una superficie d'acqua). magalotti,
cadere in gran quantità, rovinosamente (una massa d'acqua). bocchelli,
giogaie s'elevano dalle due parti ad una grande altezza e dirompendosi in valloncelli,
un'azione troppo brusca e violenta (una corda). soderini, iv-129:
soderini, iv-129: alcuni si contentano d'una volta sola, pur che si tenga
, esplodere con violenza, disgregarsi (una bomba, un pezzo d'artiglieria).
. bartoli, 9-30-278: a guisa d'una barchetta, che a due piccoli remi
un sol gondoliere, movendosi contro a una precipitosa corrente, per quanto il misero
la calca si rompe, e diventa una processione. [ediz. 1827 (221
in un'arte, nell'esercizio di una professione, ecc.). v
, lasciatelo dire, avresti bisogno di fare una campagna nelle indie almeno almeno di cinque
proprie idee; esprimersi compiuta- mente (una persona). -anche dei sentimenti:
l'antico, -anziché un eterno dirompimento, una via di transazione. =
: forse ha podagre: oh! dàgli una dirotta / di strecole, di sgrugni
sf. marin. ant. percorso di una nave in una determinata direzione; dirottamento
ant. percorso di una nave in una determinata direzione; dirottamento; rotta.
, 267: andammo navigando di conserva l'una nave a vista dell'altra quattro giorni
tocca a tutto, e voi avrete una dirotta. = adattamento dello spagn
dirótto). dirigere, rivolgere per una rotta diversa, mutando direzione (una nave
una rotta diversa, mutando direzione (una nave, un'imbarcazione, un mezzo
. per simil. guidare, introdurre (una persona). g. bassani,
allontanarsi dalla rotta (un'imbarcazione, una nave). -per estens.:
» adattamento del fr. dérouter * deviare una nave dalla sua rotta '(
membra peste, contuse, ammaccate (una persona). -al figur.:
leggenda di s. domenico, 130: una femina... per una in
130: una femina... per una in fermi tade ch'avea avute un
terreno); diroccato, distrutto (una costruzione). ojetti, ii-579:
senbiò ch'egli vedesse dinanzi da sé una grande imagine di femina iscapigliata e ch'avesse
iii-2-1070: ha parlato basso, con una voce dirotta dal tremore dei denti. barilli
la chiara dell'uovo fresco; con una scopa ben netta dirompila sì come fai quella
ben dirotta; e lasciala stillare per una notte. redi, 16-ix-257: la materia
talvolta è acquosa, alle volte è come una chiara d'uova, e alle volte
della prima domenica d'ottobre, cadde una pioggia tanto dirotta, che le più piccole
fitto, martellante (un colpo, una percossa); abbondante, copioso.
; scatenato, violento, rovinoso (una tempesta, una massa d'acqua)
violento, rovinoso (una tempesta, una massa d'acqua). d
nel meglio del viaggio si levò improvvisamente una fortuna di vento sì furioso, che
il mare in iscompiglio: e diè in una tempesta sì dirotta che il misero legno
). magalotti, 22-12: in una di queste cataratte... si conduce
precipitandosi, va come a inabissarsi in una smisurata profondissima voragine, con tanto fracasso
, chi pelato, chi cieco, in una parola tutti rovinati, dato in
, affrettato; scomposto, disordinato (una fuga). cattaneo, iii-2-368:
dirotto fragore [del treno], una calma d'altro mondo. 6
, non livellato (un sentiero, una strada). bembo, 1-79:
, da affrontare (un compito, una prova). cassiano volgar.,
ii-19-211: oggi piove dirotto: pare una giornata di de- cembre. verga,
222): in questa isola hae una grande montagna, ed è sì dirivinata che
23-268: creò [iddio] da principio una mole immensa di materia...
. soldani, 1-104: tu sei una bozza o un dirozzamento / dell'arte
g. gozzi, 299: non potrà una giovinetta femmina ne'primi saggi e dirozzamenti
e la persecuzione aperta ed immediata di una setta religiosa contro dell'altra. a questo
, meno ruvido e scabro; dare una prima sbozzatura; compiere la prima lavorazione
primi rudimenti di un'arte o di una disciplina; ammaestrare, educare, istruire
. de sanctis, ii-1-242: diffusa una certa coltura nella gioventù, propagati gli
. rendere meno imperfetta un'arte, una disciplina, un'attività, una lingua;
, una disciplina, un'attività, una lingua; far compiere progressi.
a dirozzarla e fissarla, e scrisse una grammatica e un'arte del dire.
scoprirne in più punti l'oro d'una tal quale arcaicità. -correggere,
spezie perfetti. leopardi, ii-345: una lingua ancora rozza ha e pronunzia ed andamento
i costumi, i popoli, anche una lingua, un'opera letteraria o di pensiero
ratto, / che fa dell'alme una gentil bellezza, / era quest'alma.
far dira dino: dare una coltellata; e dirudina dirudina te ne
, la filologia, offerse in dono una lima d'oro, con cui dirugginarsi i
io non son, che se ha una figlia, / la qual per sua disgrazia
un certo dirugginar di denti, che valea una filippica di demostene. dossi, 357
demostene. dossi, 357: balza sopra una sedia faccia a faccia con tesoretta;
i denti, che dipanano le maglie di una lunga catena. 4. figur
di dirugginare i denti sull'osso di una bistecca. = comp. da di-con
parma, un de'quali stampava su una * gazzetta letteraria 'parigina vitupera dell'
la filologia. paolieri, 14: una maledetta sveglia che m'ero fatta prestare,
vero palude, o dirupamento hai dall'una delle parti, dalla quale parte i
sendo entrati tra due alpi, che l'una era presso all'altra uno gittare di
un punto franto del dirupamento, nasce una maschera d'ombra. = deriv.
, tr. letter. gettar giù da una rupe, far precipitare dall'alto.
rinfusa sui loro cavalli, e sotto una frana di sassi, che i montanari dirupavano
4. scendere a precipizio da una rupe, per luoghi dirupati e scoscesi
di corsa giù per le rupi di una montagna. m. villani, 3-41
sangue, con un romore e con una tempesta sì di suoni, di comi,
. d. bartoli, 2-2-279: una delle gran cure di quello de'sei
scendere ripido, scosceso (un viottolo, una strada, il fianco di un monte
rio quella rovina par l'opera d'una grande fantasia turbolenta e ansiosa che la morte
baluardo imprendibile. levi, 3-168: in una di quelle strade in discesa, di
mano infino in cima al sasso per una dirupata la più difficile e più scoscesa,
da barberino, 1-80: cavalcando per una strada che egli trovò giunse sotto una caverna
per una strada che egli trovò giunse sotto una caverna d'ima grande montagna dirupata,
la strada di pescaia cala girando sotto una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più
la fisionomia del monte si imposta con una corrugata dirupata alterezza; visto invece di
parte di rimini, il monte ha una figura assai più pacifica e sbracata.
gambe; altro servo che dormiva in una delle dirupate stanze, vi fu morto
, 4-5-53: nove di stette una volta nascoso in un dirupato di montagna,
che gli si calava il magnare per una fune. leopardi, v-113: se tu
, che non guari dopo mi si presenta una balza più erta e più dirupata.
). ant. gettare giù da una rupe, far precipitare dall'alto.
(o 115): a indicare una preghiera, un canto di chiesa (con
478: questa pietra si truova in una isola del mare di india, tra
, in rovina (un edificio o una parte di esso). pulci
c. e. gadda, 7-116: una scheggia di ventidue chili di ferro,
. viani, 10-225: sarebbe una bella vergogna disabban donare un
, e ci scopriamo molte delicate bellezze, una gran parte di noi.
sanctis, 11-56: l'universo è tutto una poesia giovane ancora, non inaridita dalla
la settimana santa, provoca e favorisce una completa scopatura, lavatura delle tende,
lei, la chiara luce! / è una futile ondina, che in baleni /
lunga bramosìa, lenti sparagni, e una pazienza da scultore di noccioli?
. m'ha cagionato... una lentezza e disabilità al lavoro. =
(un luogo, un paese, una casa, ecc.). storie
nelle contrade del mare della tana era una città di più di quaranta migliaia di uomini
infra le grandi foreste e disabitati luoghi una città grande e potente, ch'avea
mi ricorda esser non guari lontana dal fiume una torri- cella disabitata, se non che
smarrite. pulci, 4-41: per una figlia nobile e serena / quasi è disabitata
nobile e serena / quasi è disabitata una cittade, / perch'una vipra crudel ci
è disabitata una cittade, / perch'una vipra crudel ci avvelena. nardi,
molecole di monosaccaride (con eliminazione di una molecola di acqua): e sono
pronome. pascoli, i-987: una sillaba accentata non può essere disaccentata dal
non producesse qualche cosa: accerti da una parte, disaccerti dall'altra. magalotti
tutti gli uomini del mondo mettessero su una bilancia tutti gli accerti, e i
. dossi, 673: -vuoi una chicca.? -domandò blanda l'amica
? -domandò blanda l'amica, disaccocciando una manata di dolci ed offrendogliela.
dimenarsi ', divincolarsi, muoversi in una veste fatta a sacca; e dicesi per
accordate all'unisono sì che toccata l'una risonasse l'altra, si disaccordavano ugualmente
, si disaccordavano ugualmente per accostare a una di esse un carboncello acceso.
così maestrevolmente ricercarle, che ne traesse una soave armonia e dotta, niente men che
. cattaneo, i-2-26: il pensiero d'una piazza unica e uniforme, a simiglianza
adunque dispendio impossibile; spazii inutili da una parte, meschini dall'altra; disaccordo
chi le accosta, essendo esse di una purità ignara e disaccorta. = comp
. -lenire il dolore (di una ferita); rendere meno triste e
); far apparire meno cruda (una verità). canti carnascialeschi, 1-523
, mitigarsi, lenirsi (un dolore, una pena, un affanno, anche una
una pena, un affanno, anche una passione particolarmente intensa). petrarca
pace; mitigare la violenza furiosa di una passione; addolcire l'aspetto. ariosto
a fare qualcosa; che non ha una determinata attitudine, che non si trova
'apprendere ', o ad apprendere una tal cosa, il quale lunghissimamente esercitato
disadatta? giusti, 2-323: dopo una riverenza disadatta, / senza tanto vagliar
campi il colorito bruno e abbronzato e una cert'aria al primo incontro disadatta e
risposto: se voi faceste sacrificio d'una donzella, egli s'appacificherebbono
busone da gubbio, 185: una donna vedova... d'alcuno
squallido, misero (un edificio, una stanza, un ambiente, un luogo
apparente deformità si spande invisibile... una cert'aria di pace serena. d'
: fuori di città la strada attraversava una piatta campagna, disadorna, pronta al
dormono sotto l'erba alta, in una solitudine disadorna e quasi pagana. bocchelli
, i-287: avrebbe dovuto adattarsi a una posizione subordinata, disadorna, squattrinata, di
squattrinata, di apprendista e novizio in una professione. alvaro, 5-12: tutto
sugli oggetti, vacillando, fluttuavano; una nudità disadorna si diffondeva sulla sua faccia usata
belletto. piovene, 5-360: si ammira una civiltà che sentiva il bisogno di far
di far nascere tutto ornato, anche una stufa o una cucina; che in nessun
tutto ornato, anche una stufa o una cucina; che in nessun caso accettava
involsero il tesoro de'lor pensamenti in una corteccia sì scabra, sì stretta e sì
, 1-387: lo stile è quello d'una narrazione affollata, disadorna, e spesso
verità e d'indulgenza, era come una musica che esprimeva l'inesprimibile. ojetti,
del rozzo, quanto è più deforme una scimmia che un bue. 5.
letter. liberare dall'ombra nociva (una pianta, un terreno).
trovano disciolti (e viene compiuta mediante una prolungata ebollizioni). = deriv
in opere e in parole, / d'una bontà che splende più del sole /
far diminuire o perdere l'affezione per una persona o l'attaccamento, il
simpatia per un oggetto, un'idea, una dottrina, ecc.; allontanare dall'
, l'attaccamento, la consuetudine per una persona o per una cosa. f
la consuetudine per una persona o per una cosa. f. corsini, 2-434
non sente più affezione o attaccamento per una persona o cosa, istituzione, idea
vede in essa [la carità legale] una rendita da percepire, e diviene infingardo
di stefano, 15-20: tu ài colà una tua caxa vuota, / dexafitada,
causa disagio; spiacevole, sgradevole (una sensazione, un compito, un incarico,
, difficilmente praticabile (un sentiero, una strada, una via, ecc.
(un sentiero, una strada, una via, ecc.); faticoso,
buona compagnia di cavalli, passava per una disagevolissima e impeditissima via. spolverini,
3. privo di agi e comodità (una casa, un luogo, ecc.
scarsa praticabilità (di un luogo, di una strada, ecc.).
differenza in meno del valore corrente di una moneta cartacea rispetto al suo valore nominale
cesarotti, i-267: la gelosia è una passione disaggradevole... e pure
fare che a lucia non ne rimanesse una maraviglia disaggradevole, e un confuso spavento
imbiancate. nievo, 230: aveva una bocca non disaggradevole, e dentro una bella
una bocca non disaggradevole, e dentro una bella fila di denti, che se
potrebbe disaggradire al principe savio ed affabile una petizione autorizzata dal sapientissimo degli avi suoi
[nimi- cizie] di roma da una ugualità di cittadini in una disagguaglianza grandissima
di roma da una ugualità di cittadini in una disagguaglianza grandissima quella città condussono; quelle
città condussono; quelle di firenze da una disagguaglianza a una mirabile ugualità l'hanno
quelle di firenze da una disagguaglianza a una mirabile ugualità l'hanno ridutta. tolomei
. -rendere ineguale, accidentato (una superficie). 0. rucellai,
secondo quella, imperocché la caldezza dell'una è aguta, e dell'altra è
dissimigliante e disagguagliata, anzi saranno d'una simiglianza in larghezza e d'una simigliante bellezza
d'una simiglianza in larghezza e d'una simigliante bellezza. d. bartoli,
due cugine. baldinucci, 187: una certa sorta di scala a bastoni, che
milizia, iii-251: padiglione dicesi altresì una sorta di scala a bastoni, che
ruscelli, xxvi-2-111: in somma ell'è una cerimo- niaccia, / un fastidio,
bartoli, 2-1-285: abitavano disagiatissimamente entro una più tosto caverna che stanza. gemelli
che io, travagliato non poco da una infiammazione, cagionatami dal dormire disagiatamente sopra
(la vita, le condizioni di una persona, ecc.); bisognoso,
.); bisognoso, indigente (una persona). rugieri apugliese,
, i padri missionari della compagnia menarono una vita molto disagiata. foscolo, iv-326
ma assai bene siamo disagiati e dell'una e della altra cosa. leopardi, v-162
, poco confortevole (un luogo, una stanza, un albergo, ecc.)
10-2 (410): fu messo in una cameretta d'un palagio assai oscura e
iii-155: astretto dalla povertà ad abitare in una disagiata stanza, la nobilitò coi suoi
3. scomodo (un letto, una posizione, ecc.). roberti
disagiato. -che sta scomodo (una persona). p. fortini,
a percorrersi perché irto di pericoli (una strada, un sentiero, ecc.
. inefficiente, limitato, manchevole (una facoltà dello spirito, una disposizione interiore)
manchevole (una facoltà dello spirito, una disposizione interiore). bencivenni, 4-93
giorni continuar questa fatica di corpo orando una mezz'ora con le ginocchia in terra
marcello inghi- rami ed unica erede d'una larga fortuna, li aveva raccolti tutti
, ma più del disagio morale in una struttura sociale oppressiva e di troppi privilegi.
altri mestieri, ha preso in fitto una casupola e un breve campo che malamente
alla magrezza, provocata dai disagi, una canizie repentina e pietosissima. 3
soffocati dal fumo di quelle tante gallerie in una scomoda terza, e per visitare la
quale provava sempre un certo disagio e una certa vergogna a riconoscere pubblicamente quella paternità
alla finestra. palazzeschi, i-145: una indefinibile atmosfera di disagio e di mistero
. cicognani, 9-64: che disagio per una donna a partorire dei figlioli, a
e di volontaria insensibilità che porta con sé una certa pigrizia e noia artificiale della mente
disagio, e di trasformarlo quasi in una specie di accidioso piacere. 7
carducci, ii-19-287: mi tocca scrivere con una pessima penna ed in disagio.
di uno che si vantasse di possedere una nuvola. pavese, i-14: -perché non
. pavese, i-14: -perché non fa una domanda di grazia? -chiesi cauto.
. proverbi toscani, 129: * una aiuta a maritare l'altra'. tale
-mettere a disagio qualcuno: mettere in una situazione imbarazzante, far provare un senso
landò, 91: ponetevi adunque in una bigoncia dove si porta il vino,
gentile, 3-156: l'indifferenza è una favola di psicologi disorientati: quando si
: o altrimenti è noia, che è una specie, e secondo il leopardi,
dire stare a disagio o sì desiderare una cosa impossibile ad ottenerla. -tenere
privo di agi e di comodità (una stanza, un luogo, ecc.
: clemente comandò che fosse messo in una buia e disagiosa prigione in castel sant'agnolo
provoca molestia, che causa malessere (una stagione troppo rigida, un carico molto
d. bartoli, 43-4-380: fece una sì lunga parte della sua vita per
e fatica; faticoso a percorrersi (una strada, la salita di una montagna,
percorrersi (una strada, la salita di una montagna, ecc.).
e di pericolo. -scomodo (una posizione, un atto). vasari
un avoltoio. -grave da sostenere (una spesa). cellini, 4-534:
disagio, imbarazzante (il silenzio, una situazione). palazzeschi, 4-360:
. ostacolare, impedire (un negozio, una pratica, ecc.).
(disalbero). marin. privare una nave della sua alberatura; abbattere gli
sua alberatura; abbattere gli alberi di una nave (in casi di disarmo, per
in guerra, a causa di una violenta tempesta, ecc.).
i francesi della consueta ferocia, disalberarono una nave olandese. tommaseo [s.
della sua alberatura (un vascello, una nave, ecc.).
ver la spiaggia venir spinta / disalberata una nave. papi, 1-2-272: parecchi
di disalbergare (registrato dai dizionari con una citazione sospetta): comp. da dis-con
. chim. privare dell'alcalinità (una sostanza, rendendola neutra o acida).
un rialzo di terreni, il quale una volta può giungere ad impedire l'utile
.., il povero giovine sentì una mano di ferro che gli stringeva il
processo di disamalgamazione (è costituito da una piccola torre che contiene un riempimento di
e che è alimentata dall'alto da una pioggia di amalgama che, decomponendosi a
a maturità, generalmente si staccano l'una dall'altra. = comp.
senza merito, e quando non si ottiene una metà di colpa è del disamato.
: avea il re di bungo moglie una donna, la più malvagia e rea cosa
(nello svol gimento di una nuova attività). -per simil
3. sgradevole, fastidioso a sopportarsi (una parola, una fatica, ecc.
fastidioso a sopportarsi (una parola, una fatica, ecc.); ingrato.
ingrato. salvini, 41-385: come una voce non è troppo lunga o
avevan torto e ragione a vicenda con una sola e disamena conclusione: di non
minuzioso (di un'opera, di una dottrina, di una proposta, di
opera, di una dottrina, di una proposta, di una questione, ecc.
dottrina, di una proposta, di una questione, ecc.); attenta
muratori, 4-178: essendo la fantasia una facoltà passiva, riceve qualunque fantasma ed
5-342: qui non può aver luogo una disamina appena particolareggiata di prosatori delle tendenze
osservazione delle qualità o delle condizioni di una persona al fine di farsene un giudizio
dalla cafettèra all'ultimo momento, ma dopo una disamina scrupolosa. 3.
minuzioso, scrupoloso; disamina (di una situa zione, di un'
scrupoloso, minuzioso (un'opera, una dottrina, una proposta, una questione
(un'opera, una dottrina, una proposta, una questione, ecc.)
, una dottrina, una proposta, una questione, ecc.); considerare
(un fenomeno, il senso di una frase o di una parola, ecc.
il senso di una frase o di una parola, ecc.).
lui, che solo m'ha dato una lettera di credenza dal papa. varchi,
. svevo, 6-234: puoi credermi una coscienza semplice che dopo commessa un'azione
231: siccome tutte le cose fanno una dall'altra diversa legge, così degli
, il pensiero, le condizioni di una persona; le caratteristiche di un luogo o
le caratteristiche di un luogo o di una cosa, ecc.). cavalca
205-12: cercò di farlo prete d'una sua chiesa; e convenendo che avesse
robustezza (di un oggetto, di una merce, ecc.). pulci
attenzione e scrupolosità (un'opera, una teoria, ecc.); chi studia
studia a fondo (un fenomeno, una questione, ecc.). - anche
, e precisamente quello che consiste di una premessa particolare affermativa, di una premessa
di una premessa particolare affermativa, di una premessa universale affermativa e di una conclusione
di una premessa universale affermativa e di una conclusione particolare affermativa. =
particella pronom. letter. guarire da una malattia. papini, v-926:
gli gastigar con quella severità che meritava una tale oltracotata disamoraggine.
perdere o svanire la passione amorosa per una persona (e anche l'entusiasmo per
persona (e anche l'entusiasmo per una cosa, per un'attività); rendere
perdere l'amore, l'affetto per una persona (e anche l'interesse per
persona (e anche l'interesse per una cosa, per un'attività);
prova il debito affetto o riconoscenza verso una persona, che non dimostra interesse o
che non dimostra interesse o entusiasmo verso una cosa o verso un'attività; indifferente
i cristiani, qualora un padre o una madre, disamorati, recano a
come se avessero ereditato da infinite generazioni una filosofia che negli effetti pratici coincideva con
sei di quei disamorati. quest'è una gentilezza. p. fortini, i-125:
, di affetto, di attaccamento verso una persona che dovrebbe essere (o che
delusione recente, ch'era per lui una prova di disamore e della malvagità di
che le irregolarità e le disanalogie di una lingua sieno levate. a. verri [
le ancore dal fondo; salpare (una nave). - anche assol.
favoleggiato di un suo terzo matrimonio con una ricchissima vedova, e io ci avevo davvero
manfredo si disancorasse, alle soglie di una triste vecchiaia, dall'ambiente delle piccole agenzie
3. econ. rendere inconvertibile una moneta sganciandone il valore dall'oro.
a un rapporto stabile di cambio tra una moneta e l'unità monetaria di un
non ancorato, non legato all'àncora (una nave, un gavitello, ecc.
nella vita ci teneva insieme come dentro una ferrea armatura. c. e
sistematici. 3. che non ha una fissa dimora o non ha mèta precisa
malagevole, impervio (un luogo, una strada, ecc.). girone
la signora] dal letto; sembrava una scimmia arruffata: con chiome brevi,
aveva un viso brutto e brutale, una di quelle facce irriverenti che disanimano i
i più erano disanimati; ci rispose una grandine di palle, le ordinanze si ruppero
inusitato era avvenuto nella sua espressione. una specie di maschera disanimata, impietrita come
sul cammino basso e grande c'è una panca e una seggiola, vuote, e
e grande c'è una panca e una seggiola, vuote, e tra gli alari
(disannòio). letter. liberare una persona del senso di noia e di fastidio
. neri, xviii-3-961: ai pregiudizi di una tale oscurità si aggiunsero inoltre quelli dell'
..., la quale in una novità così importante non lascia sempre pensare
è da bestia non volersi chiarir di una verità così rilevante, che non si
scevro da passioni (un giudizio, una considerazione, ecc.); equanime,
ritorno con occhio disappassionato, e farle una rigorosa censura. p. verri, 1-66
dalla peste o da altro contagio (una città, una persona, una cosa
da altro contagio (una città, una persona, una cosa). tommaseo
(una città, una persona, una cosa). tommaseo [s.
, mangiando al più al più come una damina disappetente! 2. figur
, ii-672: fan ciò più per una certa lor naturale disapplicatezza,...
far nulla, ed essendo anche di una straordinaria disapplicazione a tutto quello che ha
lo più arbitraria e illegittima, di una norma giuridica. 3. dir.
cui il giudice, chiamato a conoscere una data controversia regolata da un atto amministrativo
regolamento e altro procedimento) o da una norma legislativa, risolve tale controversia senza
ogni diméntico bene. 2. sciogliere una sostanza coagulata (il latte, il
per avvilirmi, per non farmi commettere una azione che tu disapprovi. levi,
di disapprovazione incominciò a farmi guardare come una serpe dal numeroso sesso femminino della famiglia
un gran disappunto, diciamolo chiaro, una gran diminuzione d'interesse nella nostra storia
, rispose finalmente cercando di nascondere sotto una vivacità disinvolta il proprio disappunto, «
. ant. calare glialberi (di una nave), disalberare. - anche assol
la vela. 2. privare una nave degli alberi abbattendoli. bresciani,
e robusto, / tal volta giace una insensibil pietra, / tal volta d'arbor
la sarebbe cavata con un disarcionaménto e una culata in terra. =
tecn.: estrarre l'argento da una lega che lo contiene. =
. 2. marin. disarmo di una nave. dizionario del commercio, iii-1317
. balbo, i-45: fu meno una guerra, che non un disarmamento e
guerra, che non un disarmamento e una distruzione: provocata da catone e da
ingenuità o per li fatto di rivelare una verità elementare eppure imprevista, lascia senza
terreno, pareva essere oppressa tuttavia da una certa sua disarmante pesantezza, si rivelò
, si rivelò infine allo staffiere per una di quelle diligenze adibite per lo più al
). disarmare, tr. privare una persona (per lo più un avversario
autorità superiore o vittoriosa; interdire a una fazione, a un popolo, a una
una fazione, a un popolo, a una nazione, a un sovrano l'uso
spada, chi dice il pugnale e chi una zagaglia, chi dice nel petto e
fortificazioni militari, sguernire delle armi (una fortezza). ufficiali sopra le castella
. ariosto, 6-24: ove surgea una fonte / cinta di cedri e di feconde
sì si n'andoe a disarmare in una camera. andrea da barberino, i-io:
disarmare; e miselo a dormire in una celletta dov'era il letto. g.
bartoli, 9-29-1-92: fattomi a córre una rosa, chieggio a chi il sa
tr. marin. privare un'imbarcazione o una flotta delle attrezzature necessarie alla navigazione
: anche a questo verbo si dà una significazione sforzata e contorta quando si dice
e spaurito, pure conservando nella bocca una espressione di fierezza, che l'altra ne
intenzione. -rilassare, concedere una pausa. dottori, 1-147: in
baldini, 3-60: passando avanti ad una farmacia un soldato in testa alla colonna
testa alla colonna strappa per l'asta una bandiera e va agitandola fra gli evviva
alla lunga, disarmato di fronte a una resistenza sorniona. 11. prov
detto d'amore disarma rigore: spesso una parola amorevole riesce più efficace a vincere
parola amorevole riesce più efficace a vincere una disposizione d'animo contraria che un atteggiamento
, spogliato dell'armatura (o di una parte di questa). -per estens
me pare che el governo viniziano per una città disarmata sia così bello come forse mai
ali / tutte tutte le penne ad una ad una; / e dissarmato e
tutte tutte le penne ad una ad una; / e dissarmato e spennacchiato /
alfieri, 1-1003: un vecchio, una donna, e un giovane disarmato,
due repubbliche di venezia e genova scelsero una neutralità disarmata, risoluzione comune a que'
. ora un tal uomo deve per una indispensabile incolpabilità presentare il fianco disarmato al
necessari alla navigazione o al combattimento (una nave o una sua parte).
o al combattimento (una nave o una sua parte). - anche al figur
e l'altro apparve il tagliamare d'una barca disarmata, senza albero, né vela
-mancante di armature, di sostegni (una costruzione edilizia). leonardo,
, ordinò il papa che si facesse una solennissima processione, per consacrarvi sopra la
capo disarmato / anco del crin posticcio una saetta. cassini, i-617: fu
1-139: di fronte a tipi di una tale franca bestialità, io mi sento
firenzuola, 299: simulata in questa forma una carnale affezione, pigliavano i passi per
2-68: v'è bene qui e qua una qualche deboi botta alle donne, secondo
lampo. moravia, i-90: era una frase crudele... gemma, che
. al suo posto c'era ora una donna pratica, risoluta. -senza fondamento
mi fa pensare, certa critica a una poesia disarmata, all'etichetta che col peso
raccolti in un armento; far uscire da una mandra altrui uno o più animali.
militare; alla rassegnazione e all'avvilimento una decorosa esaltazione; allo spionaggio il senso
riarmo '). alvaro, 10-139: una terza operazione è la continua suggestione della
meglio, la poesia, deve essere una battaglia... una battaglia per il
deve essere una battaglia... una battaglia per il disarmo; per quello
ideale -che la vita non sia più una battaglia. 2. marin.
, al combattimento); situazione di una nave mercantile o militare messa fuori servizio
era dei mille intermediari a caccia d'una provvigione, pronti a ficcarsi nei traffici
, doman l'altro... una grossa partita di scarpe militari. quarantotti
disarmo: non c'è rimasta sana una stecca, le palle scheggiate fanno sul
e si rimuovono le armature provvisorie di una costruzione edilizia. = deverb.
accordi (che provoca in chi ascolta una sensazione sgradevole); stonatura.
sarà, che io abbia dato in una corda falsa, in una corda da fare
dato in una corda falsa, in una corda da fare trista disarmonia colle altre
natura offre all'uomo) commista a una disannonia di cose, le quali cozzano e
: la schifiltà della donna pareva essere una strana disarmonia in quella cameretta. stuparich
a tutte le disarmonie sociali: era una rivendicazione del buon senso contro le stoltezze
4. incapacità, difficoltà in una persona di uniformarsi a un determinato ambiente
contegno, nell'atteggiamento, nell'umore di una persona). carducci, ii-8-34
casi io ritorno selvaggio, se non una bestia come ho detto innanzi; e a
greca passa, secondo il solito, una perfettissima disarmonia; e i rispettivi ministri
e di probità, che estingua da una parte e dall'altra i dissapori sul nascere
a opinioni, ma la nostra è una discordia che non deve porci in disarmonia
in vigore oggidì, si sia fatto una legge di nulla dire sovra quelle che esistono
toni e dei buonagiunta giungeva appena ad ottenere una forma di metro ed una languida impressione
ad ottenere una forma di metro ed una languida impressione dei movimenti dell'anima.
, come dei turchi che hanno una musica che a noi par dissonantis
; rotto spezzato (un verso, una frase, un periodo). -anche
mia disgrazia ho l'onore d'esseme una), che a sentir sonare una giornata
esseme una), che a sentir sonare una giornata intiera,... non
faldella, 3-120: se egli avesse fatta una dichiarazione a quella ragazza, sarebbe stata
egli sarebbe restato disarmonico, ridicolo, una stonatura da far rabbrividire sé stesso.
sorridere e non riesce che a fare una smorfia, per nascondere la stonatura dei denti
nell'accostamento delle parole, cacofonico (una frase, un periodo). -
in uno strumento di poche corde, una sola d'esse, che or sia troppo
si accorse che le avevano portato via una mano e disarticolata l'altra.
minutamente; disgregare, rendere incoerente (una struttura); slegare, privare dei
s'incava nel cielo vuoto, ha una sua luce fredda ed incisiva in cui pesa
v-1-678: c'era l'immane scheletro d'una tessorìa meccanica smantellata e disarticolata dal cannone
articolazione, indistinto (un suono, una voce). m. adriani,
sarà indispensabile la disarticolazione, che è una delle più difficili operazioni. di giacomo
ginocchio, qualche incisione alla spalla, una disarticolazione, un bottone di fuoco che
... l'ossa vennero disascose d'una femmina ivi giacenti da secoli.
2. dare forma, estrarre da una massa informe, da un blocco;
attenuare, attutire (un dolore', una pena); ammansire, mitigare,
(l'animo, il carattere, una person ^ r " epicuro, 70
scoperto lo zoccolo corroso, disasprito da una spalma di melma. disassediare
nascer tempi, che, non che una botta, vi entrerebbe un carro,
entra l'occhio, più veloce assai d'una stoccata. = comp.
albizzi, io7: io ho per mano una pollastra / la qual si può ben
bracciolini, 1-7-51: ebbe maggior partito una gallina, / che si tenea che
disastri d'ogni genere. forse era stata una fortuna per palmina essersi salvata a
finanziario improvviso; dissesto nel bilancio di una famiglia, di un'impresa commerciale,
disastro economico del nipote, gli assegnò una pensione ragionevole perché potesse vivere con decoro
, 6-406: oggi fu un inferno. una chiamata, una polmonite in un organismo
fu un inferno. una chiamata, una polmonite in un organismo logoro, una seconda
una polmonite in un organismo logoro, una seconda angina cardiaca, una terza un
logoro, una seconda angina cardiaca, una terza un caso unico, un disastro
riprovevole. -è un disastro: è una rovina, un fallimento, un fiasco
voi; ma avvertite, che sarà una contraddizione a voi medesimo e un disastro
stato di pericolo in cui si trova una nave. dizionario militare [1847]
, irriducibilmente. baldini, 5-157: una indifferenza birbona, tenuta sveglia da una
una indifferenza birbona, tenuta sveglia da una voglia ancora disastrosamente fanciullesca di piacere.
: arrivarono piuttosto disastrosamente e montarono su una carrozzella aperta ai quattro venti. =
a risolversi in un disastro, in una calamità; che fa pensare a un
meno disastroso, in cui cade inevitabilmente una nazione priva in effetto, se non di
, 944: un avvenimento che ebbe una grande e disastrosa influenza sulla vita di rovani
; precipitoso, disordinato, rovinoso (una fuga). segneri, iii-2-79:
(il tempo); sfavorevole (una circostanza, un'occasione). giulio
partirono. serra, iii-33: ho una gran paura, perché è una mattinata disastrosa
ho una gran paura, perché è una mattinata disastrosa per gli esaminandi.
, a sporgenze (un terreno, una superficie); ripido, scosceso, disagevole
iperbolico). panzini, iii-20: una fanciulla di buon senso dovrebbe evitare di
pessimismo, che vede tutto nero (una persona). pratolini, 10-376:
stasera incomincia gli antibiotici, questione di una settimana. l'organismo è forte,
organismo è forte, nonostante abbia fatto una pleurite ».
dir. non seguire, non osservare (una norma). 2
l'aria d'esser venuti fuori da una guardaroba del secolo scorso, tristi avanzi
smalti. baldini, i-338: fra una turba di orecchianti e disattenti, a
campagna impermalita, senza cani, partiva una fucilata a casaccio, che tirava con
un disfrenamento generale che si traduceva in una disattenzione quasi totale all'insegnamento. pavese
2. atto che rivela, in una persona, mancanza di gentilezza, di
[del mascherarsi pubblicamente] è stata una svista, e una disattenzione..
] è stata una svista, e una disattenzione... e quelle sue disattenzioni
i-259: per fingere intendo il dissimulare una disattenzione, uno sgarbo, un dispregio,
accusi, e mi corregga di una mia disattenzione, in cui trascorsi scrivendo
d'un rifacitore ignorante, piuttosto che a una strana leggerezza dell'autore, pare che
, pare che sia da attribuirsi anche una differenza di tutt'altro genere. bernari,
, immobilizzare il congegno di scoppio d'una mina subacquea. = comp. da
. reso inattivo, incapace di funzionare (una bomba, un congegno).
non è esercitato, addestrato a compiere una determinata azione; inetto, incapace.
]: 4 disarmare ', disattrezzare una nave per metterla definitivamente fuori uso.
con l'autorità che deriva da una carica religiosa. tesauro, 3-215
diminuzione (di un'autorità, di una dignità), esautorazione. giannone
, * condizione di inferiorità (di una persona, di una cosa, rispetto
inferiorità (di una persona, di una cosa, rispetto a un'altra);
tu rificchi pur gli occhi della mente a una cosa, della qual ti pare avere
può arrivare con questi disavvantaggi a parlare una lingua difficilissima, a segno da non far
. pulci, 25-166: e nota una parola: che ignun saggio / non fa
goldoni, iv-119: hanno fatto una bella bravura. l'inimico si è avvicinato
che per loro disavvedimento egli avrebbono fatto una sozza e misera opera; se non
1-24: crescendo poi, disavvedutamente in una foresta cacciando, uccise silvio suo padre
boccaccio, iv-142: uno giovane d'una barca saltato, sì come io vidi
ii-170: cadde al prefato gonfaloniere disavvedutamente una lettera mandata a sua eccellenza, e
e. cecchi, 1-20: dentro una specie di racconto bizzarro e diabolico, ogni
ogni cosa e creatura si presenta con una chiarezza esemplificativa, con una monotonia didattica
presenta con una chiarezza esemplificativa, con una monotonia didattica, come quelle dei vecchi
di avvenenza, grossolano, incolto (una persona); spiacevole, sgradevole (
5-104: cosa disordinata, e come una pasta informe e disavvenente, era il
leopardi, i-209: supponete di vedere una donna o un giovane di persona disavvenente
disaventuratamente s'accostòe in tale maniera a una isola, che per veruno modo non la
e altre tribolazioni, ci parrebbero meno che una paglia o un'ombra, per rispetto
, per narrarvi un singoiar caso di una per gran pezza disavventurata giovane. bottari
non volevo tanto impegnarmi nel racconto d'una privata avventura in un giorno disavventurato.
, e nel voler ricoglierlo, finge una bella disavvertenza. v. borghini,
: mi può uccidere li morso di una bestia, l'aver respirato un bacillo
un bacillo microscopico, un capogiro, una caduta, una disavvertenza.
microscopico, un capogiro, una caduta, una disavvertenza. = comp.
spesso gittare ch'egli faceva in alto una spalla, ed era sconcia cosa a vedere
pietroiacobo rispusi in commune l'altro ieri con una mia fatta in pressa e tutta disbarattata
, andando per lo cammino, incontrò una cervia. disbarbicare, tr.
disus. far scendere a terra da una nave, sbarcare. caro, 10-434
2. intr. scendere a terra da una nave. serdonati, 9-344: al
. soderini, iv-228: gittala in una catinella pulita d'aqqua chiara, dove
subito fra l'aqqua si disbatta con una mestola o mestolone di legno, con prestezza
-essere, stare in disborso d'una somma di denaro: attenderne la restituzione
saziare compiutamente il desiderio (o anche una passione, o un impulso fisico,
: trattare con sollecitudine un affare con una persona e lasciarla libera. monti
-liberare da un onere, da una servitù. nuovi testi fiorentini, 234
portare a termine efficacemente e positivamente (una questione, un lavoro, un affare)
domestici; e si è dovuto ricorrere ad una causa. boine, ii-115: il
secondarie, vengo a dirti che sarà una gioia per me una lettera tua sul mar
dirti che sarà una gioia per me una lettera tua sul mar rosso. 2
). sollecita e positiva risoluzione di una questione; rapido ed efficace compimento di
scaltrissimo, e nel tempo stesso di una rettitudine specchiata, amavano adoperarlo nel disbrigo
rapporto colle mani, che faceva volteggiare una sull'altra come disbrogliasse una matassa.
faceva volteggiare una sull'altra come disbrogliasse una matassa. montale, 1-14: vedi,
che finalmente ci metta / nel mezzo di una verità. 2. figur
. 2. figur. risolvere una questione intricata, difficile.
3. marin. liberare dagli imbrogli (una vela o un'altra manovra).
uscir di qui. -come! per essere una dama mi discacciate? credete voi ch'
però non vi avrei discacciato lo stesso, una volta arrivati qui. -figur.
. 2. figur. escludere una persona dai propri sentimenti, rifiutando stima
gufo mi cantava / a tratti a tratti una canzone stridula, / via discacciando i
un male fisico o morale; guarire una malattia; lenire una sofferenza. giamboni
morale; guarire una malattia; lenire una sofferenza. giamboni, 4-263: il
la porta un pozzo; / e una secchia calàr nuova d'abete / per
. passino donne fuggite e discacciate da una quantità di razze fra le più estranee
faticato dei paradisi, la purezza d'una verità non contenibile. -sostant.
cadere). ant. scadere da una condizione di superiorità, di eccellenza; decadere
. trasmettersi ad altri (un potere, una signoria). ottimo, iii-446:
crescenzio, 1-179: ogni volta che una nave naviga per levante ponente, cioè
discadimento. d. battoli, 9-25-1-39: una brieve girata d'occhio, che con
. che non gode più di una situazione privilegiata (per ricchezza,
vuole imparare. domenichi, 2-255: una cortigiana, che essendo stata famosa per
mettere a nudo (le radici di una pianta, le fondamenta di un muro,
di un muro, la base di una roccia, scavando la terra intorno o per
, staccarsi dalla sua sede naturale (una radice). soderini, iv-13:
.: a indicare l'estrema povertà di una persona. vita di s.
pigliata e lacrimosa / erra una madre con al fianco i grami
pisacane, ii-180: l'agilità ed una mobilità universale, sono, diceva, le
discapito della profondità e sodezza, generando una scienza inesatta, leggera, superficiale, spesso
delle operazioni di sbarco delle merci da una nave mercantile. 2.
polizza che autorizza il pagamento mensile di una pensione. machiavelli, 736: pensionarii
mandarono i pisan per amo carca / una barchetta, che nel suo venire /
, 2-78 (438): io da una banda molto mi raggravo e da un'
discastrare, rifl. letter. staccarsi da una po sizione d'incastro;
agnel pria che si scioglia, sembra una furia poi discatenato. discatóre, sm
marin. nel calcolare la posizione di una nave, detrazione operata sul risultato degli
abbiamo fatto de discatto, e ci resterà una regola per regolare gli altri viaggi.
ne la piaga, ma gli diedi una scossa così fatta, che lo discavalcai.
cum li stivali in piedi, entrò in una barberia, opposita a l'ospicio dove
berchet, 288: discavalca da una mula, / va un cavallo a cavalcar
. -corsa discendente: quella che una vettura tranviaria o filoviaria o un autobus
. -accento discendente: quello di una vocale o di un dittongo la cui
toni più bassi (un intervallo, una cadenza, una scala, ecc.)
(un intervallo, una cadenza, una scala, ecc.). g
tutta la varietà inalzandolo ed abbassandolo per una scala ascendente e discendente, e variandolo
tutti noi. esso era abituato a una coppia un poco strana, non più giovane
, non più giovane, che vantava una discendenza nobile in provincia. -per
, dipendenza. bocchelli, 6-103: una delle parti più curiose nello studio di
feudi d'udine sono vigilantissimi. se una discendenza, mancato il padre, tarda
responsabili, come l'ultimo erede d'una dinastia, pur mite e innocente,
fatto, a ripurgarsi / non bastava una quarta discendenza. pecchi, 3-71: egli
, attraverso successive generazioni, derivano da una determinata coppia di genitori o da un
. b. pitti, 1-78: cadde una saetta insù la torre del palagio e
, xxx-4-318: o, o, vedo una donna in su quel tronco. /
rado discendono dagli orizzonti aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude
a terra discende. laude, v-511-22: una corona de spine su la testa li
a terra (da un veicolo, da una scala, ecc.); smontare
. figur. abbandonare (il trono, una carica, un ufficio, ecc.
alta dignità spirituale e morale o da una condizione onorevole e agiata. francesco
piede di seguitare il gran mondo, una volta che non si possa, si
scendendo verso un luogo, # verso una persona; entrare in un luogo posto
capodocia, acciò che sopra osbech dall'una parte con le sùe forze discendesse,
: dal campo della fiera, per una strada attraverso i poderi, si discende
attraverso i poderi, si discende in una vailetta romita tra i colli, con qualche
corpo. cellini, 667: levatala [una figura] con il detto argano pian
, della grazia stessa: dio, o una forza che pare divina, o una
una forza che pare divina, o una persona che pare partecipare di virtù divine
barberino, 251: amor divino è una grazia che discende nel ben disposto cuore,
si ricordava dell'antica ospite balbuziente. una gran tristezza allora discese nella sua vita.
quel cielo così immacolato discese su me una sensazione ineffabile di primitività e d'innocenza
primitività e d'innocenza. -ricadere (una vendetta, una colpa). boiardo
innocenza. -ricadere (una vendetta, una colpa). boiardo, 2-15-21:
. venire a trattare o a esaminare una parte specifica di una materia; entrare nei
o a esaminare una parte specifica di una materia; entrare nei particolari di una
una materia; entrare nei particolari di una questione, di un tema; passare
uno stato a un altro, da una situazione a un'altra (in una
da una situazione a un'altra (in una serie storica, in un esame comparativo
e dei pochi mezzi di comunicazione di una volta, la società umana ha ora a
quel lignaggio altiero / ch'uscì d'una mascella di serpente. firenzuola, 197:
alpini cogli appennini, e componendo di tutti una sola famiglia. de roberto, 144
forse con ragione, di discendere da una famiglia di nobili malvegoli, ma non
premesse ipotetiche dalle quali non discende che una conclusione ipotetica. piovene, 5-357:
in queste terre impregnate di civiltà, è una derivazione confidenziale della grande villa romana o
rivo d'acqua chiarissima... d'una mon- tagnetta discendeva in una valle ombrosa
. d'una mon- tagnetta discendeva in una valle ombrosa da molti arbori fra vive
pendio, declinare dolcemente, degradare (una collina, una strada, una scalinata,
dolcemente, degradare (una collina, una strada, una scalinata, ecc.
degradare (una collina, una strada, una scalinata, ecc.). -
discese. g. villani, 11-26: una falda della montagna di falterona dalla parte
villa, il giardino discende fino a una terrazza semicircolare, protesa sul panorama con
con l'aria del ponte di comando d'una nave ammiraglia. cardarelli, 3-78:
strada s'inoltra, discendendo, in una campagna meno luminosa e tuttavia sempre nobile
/ per molte luci, in che una risplende. manfredi, 1-104: quell'arco
sydrac, 20: incontanente discese da cielo una folgore, e percosse in su quello
, quando il sipario si levò sopra una stupida farsa, e peggio ancora quando
23. mus. passare da una nota più alta a una più bassa
passare da una nota più alta a una più bassa. marcello, n7:
: prendere le parti di qualcuno in una lite. guicciardini, iv-171: il
nel sepolcro, e un fratello, una cognata, e i nepoti gli danno la
ottimo, i-38: l'autore propone una questione, se mai niuno ch'entrasse
: que'corpi... arrivano una volta a trovar il fermo; e
giovio, 1-9: portava nella berretta in una grande agata, di mano del finissimo
di continentia, 37: d'una parte temea el descenso per il porco che
della corda doppia ed è applicato a una cintura che si adatta al corpo.
dell'ultima epoca dell'umanità. è diventato una prefica laida... coi suoi
chiaramente che l'uomo non dee in una creatura coll'amore fermarsi. perticari, i-207
poi l'esitazione, la timidità, una specie di meraviglia ingenua dinanzi alla
per comperare uno farsetto. domandò, a una bottega, ove era il maestro.
moglie, li figliuoli e figliuole cum una sua fantesca, e seco il discipulo
2. per estens. chi professa una dottrina religiosa, filosofica, scientifica appresa
di vita (specialmente nell'ambito di una dottrina religiosa). -in partic.
avea questa redenta due discepole, l'una delle quali ebbe nome romola. fioretti
de sanctis, 7-12: che cosa è una scuola? è la decomposizione di colui
che ella chiamava « elementare riguardo che una donna deve a se stessa ».
parbe vedere a lui molto lontana / una fissura in capo alla caverna; / e
che discema, / che quella era una porta al fin del sasso, / qual
noi cura più che un giudicio d'una turba di ciechi * a nativitate ',
dipinte, altro più non apparivano che una confusa massa, con cui faceva pur corpo
anche con gli altri sensi, in una pluralità di oggetti o qualità sensibili)
stare in eraclea, e ragguardare l'una e l'altra fortuna del re e de'
metafore, le allegorie affollate, il dire una cosa per fame intendere un'altra,
dilaniare. michelangelo, i-31: s'una fortuna infra dua amanti equale, /
rosso, 1-169: ordinò per tutto una milizia a cavallo, discemendo in tal ordine
i diversi lavori da ordinare, con una prontezza e capacità che stupivano tutti,
dubbio); definire, decidere (una questione controversa). boccaccio, v-235
-ant. fare da giudice, arbitrare (una gara). m. villani,
dappertutto pressoché nella stessa foggia, e con una uniformità a malapena discernibile, poiché tutti
acume critico; valutazione che porta a una scelta. iacopone, 21-20:
discernimento, per non poter dirizzare ad una tutte le forze. muratori, 5-iii-166
sgarbo, che il fatto suo è una miseria. rajberti, 2-196: in queste
discernimento. serra, ii-294: è una erudizione accumulata senza discernimento e ostentata senza
boiardo, 2-24-35: ecco davanti vidde una gran folta, / ma che sia
fanno pe'dizionarii: vuoisi a ciò una erudizione accurata paziente discernitrice, che sappia
trattati antichi, 35-29: perseveranza è una perpetua e ferma costanza in nel bene
non vi discerpi. folengo, ii-150: una viva ed implacabil serpe / quell'anima
benedizioni, accompagnanti la discesa felice d'una novella nave in mare, si ripercuotono da
discesa del frumento dalla bocca ristretta dà una serena garanzia di vita, come un
rufino, quest'era il grado ultimo d'una discesa e primo d'un'ascesa contemplativa
dopo sessant'anni far rivedere all'italia una discesa imperiale. ma prima che l'
, impiegandone uno a rendere meno dirupata una di quelle vie senza sentiero.
da guardare i luoghi più acconci a una discesa. mazzini, ii-625: all'annunzio
11- 19: alla pianura seguiva una discesa da rompersi il collo; e
11 fiume, il villaggio è formato da una breve piazza, pur essa in discesa
essa in discesa, con nel mezzo una cisterna settecentesca somigliante a un chiosco e
discese, doglie. galileo, 1-1-391: una molestissima discesa negli occhi, che da
degli sforzi d'oggi, bisogna porre una premessa: si trattava anzitutto di porre il
trattava anzitutto di porre il freno a una secolare discesa. 6. aeron.
precedente l'atterraggio, che consiste in una traiettoria più o meno inclinata verso il
un sostegno, in modo tale che una volta che si sia calato egli la
con precisione i punti obbligati, cioè una serie di porte delimitate da una coppia
cioè una serie di porte delimitate da una coppia di aste o bandierine piantate nella
bandierine piantate nella neve e distanti l'una dall'altra quattro metri. -nel
era mirata / qual discesa dal cielo una angioletta. boterò, 1-68: egli era
10-8 (456): trova- rongli una giovane di maravigliosa bellezza e di nobilissimi
, 315: ieronimo se inamorò de una bella, savia e virtuosa giovene, de
boccalini, i-25: non cittadini di una ben ordinata republica, ma uomini nati
, la persistenza nel proposito, ed una certa felice disposizione alla benevolenza universale,
separazione fra i favorevoli e i contrari a una proposta. b. davanzati,
discettanti. bocchelli, 6-437: c'è una voluttà nella bestemmia, ma la presa
può, chi scrive, discettare con una tal quale curiosità, se pure con
iii-10-207: mi è venuta sott'occhio in una rivista letteraria l'asserzione di uno di
per l'unico riguardo dell'oggetto infinito una [virtù] senza più ne discevra,
filo e per segno (un concetto, una nozione, un'opinione, ecc.
effetti che fanno esse ierarchie... una dischiava il cielo; la seconda ne
quello che la vota, col tirare una corda che la dischiava. 3
e della malesia; alcune specie presentano una parte delle foglie trasformate in depositi d'
alcuni per farle dischiocciare affatto gl'attraversano una penna per mezzo il naso: così tornano
aver parente un re, avete dato una vostra cittadina in moglie a dionisio,
sorriso, ecc.: un impulso, una situazione, ecc.).
iv-2-291: su 'l finire, negli animi una gran gioia bacchica si accendeva; i
: aprirsi. serao, i-604: una mano convulsa aveva fatto scrollare, sette
la porta del villino si dischiuse e una voce di fanciulla domandò: « sei
. presentare, offrire più larga parte di una superficie (all'aria, alla vista