riso che suonò come il chioccolìo di una gallina. -sprigionare (venti).
lagrimosa diede vento, / che balenò una luce vermiglia / la qual mi vinse ciascun
se un gran destriere si desse a una gran cavalla, non ne nascerebbe se non
cavallo (o un dato atleta, o una data squadra in gioco), valutando
città. pulci, 12-66: e feciono una fossa a drento e scura / e
sepoltura. bibbiena, 1: volendo una volta dare fine et posare questa cosa.
. gli ingannati, xxi-1-193: dacci una corsa; e tomarai subito. guarini,
chiamare. galileo, 3-4-249: dia una fregata sola per diritto col dito sopra
n: subito arrivato, diedi prima una vista al castello che vi è alla
, 27-22: ch'ella voli [una fiamma in piè diritta], il mostra
opinioni. nievo, 1-227: diede una tirata da quel suo briciolo di pipa,
che in breve dette fondo a tutta una batteria di liquori. cicognani, 2-183
spazzola dell'acquazzone ha dato alla lesta una ripulita al paesaggio: lavato la faccia alle
monti sbiaditi. alvaro, 4-190: ecco una cosa con cui il padre non ha
4-223: afferrò il fiasco e diede una sorsata. 46. mettersi a suonare
(271): con l'opera d'una sua fante, di cui ella si fidava
d'azeglio, 2-36: mentre mi davo una ripulita, ho mandato a casa,
chi vuole, / ch'i'ho donat'una cos'a becchina, / che s'
li santi uomini hanno uno colore, una voce, uno sapore che dà ad
voler tradire la gloria de'sudditi, una volta s'ha a dare a bere questo
'bravi '. leopardi, i-3: una donna di contado piangendo un suo bambolo
diceva: -traditore. frezzi, i-10-17: una luce splendida e vermiglia / mi die'
. pulci, 18-103: e d'una punta gli dette nel fianco, / che
fatti mia, detti dei piedi in una gran pertica, la quale era coperta
vocabolario ostrogoto. saba, 23: una giovane passa; ecco, le han dato
dato. calvino, 3-146: s'accese una gran zuffa. i curvaldi ci davano
filamenti. tommaseo, i-448: dopo una pioggerella leggiera il sole dava lieto sul letto
cecchi, 5-63: i ragazzi, una tavolata d'una quindicina, dànno allegramente nella
: i ragazzi, una tavolata d'una quindicina, dànno allegramente nella pastasciutta con
indi a non molto gli si diè una febbretta sorda e lenta, sì che
tólomei, vi-n-49 (19-6): 'n una dass'al fuggire / quando vede apparire
. 56. incominciare a fare una cosa, mettersi a farla con tenacia
quelle delicate vivande, che era proprio una maraviglia. sbarbaro, 1-118: da
nella ressa, e, svelto come una volpe, si diede. 59
. -in partic.: concedersi (una donna). novellino, vi-178:
data. svevo, 2-490: in una società differente egli avrebbe potuto farla sua
: scoprivo per la prima volta che una donna, dandosi a un uomo,
coletta, 3: non te stimo più una fava / se me cazze 0 se
: alcuna volta si vide innanzi come una capiglia d'uomini che si dessono delle coltella
s'inviò. boiardo, 3-318: fatta una coadunazione da alcuni compagni e dato ala
stato condannato un delinquente a precipitarsi da una tale altezza; ma quando pigliava la
il principe stava ciò a vedere da una finestra del palazzo, e non si potette
1-32: la povera grecia è ridotta una bottega di macellaro. adesso poi che
-dare addietro: diminuire di prezzo (una merce). sassetti, 169
capo. giusti, i-533: è proprio una mano d'iddio che oramai io non
della reputazione del maestro ornai commendevole per una quantità d'intagli. lanzi, iv-49
di corte], ce ne fu una che gli détte per sicuro che quella
quella sera stessa fiorina sarebbe stata a una finestra bassa. imbriani, 1-241:
. d'azeglio, 2-251: comparve una lettera anonima, che adulava la vanità
ma- lafemmina. -dar dentro a una cosa: urtarvi contro con violenza;
uno sforzo intenso e prolungato; fare una cosa (o mettersi a farla)
.., intascò dopo tre settimane una vispa famigliuola di lire. bontempelli,
di gala, e giù balzelloni per una scaletta di legno. cattaneo, iii-4-3:
col capo all'ingiù. -dare di una cosa in un'altra: toccarla,
che desse dietro alle donne, o una donna che si lasciasse andare a più d'
. alvaro, 7-in: dà fuori una serie di quadri che sembrano pagine di
, né dovergli far veder tutti in una figura, né fargli vedere quando la persona
venezia, come quando torna a dar fuori una macchia untuosa non ben lavata dalla saponaria
cicognani, 1-174: veggo sull'uscio una donna... con la brocca dell'
: avevo temuto... che una volta sposata le desse fuori una volgare
. che una volta sposata le desse fuori una volgare sciatteria... e invece
ascoltare stramberie? -produrre (una pianta da frutto). magalotti,
coro, uscivano tacite alla sfilata per una porticella che dava nel cortile del chiostro
nel tempio. d'annunzio, v-1-376: una porta della stalla dava nella rimessa.
vero. redi, 16-v-268: mi pare una cosa bellissima, da dar nel genio
; perciò le ne mando qui inclusa una copia. baretti, 1-331: se
. cicognani, iii-2-252: quest'era una cosa che proprio dava nel genio a
. doni, 168: avea a venire una grandissima acqua, ond 'l gran puzzo
-disdirsi, ritrattare, rinunciare a compiere una data azione. pavese, 7-140:
mancare. angiolieri, 84-1: in una ch'e'danar mi danno meno,
altro porco drietoli, e dànno su per una scala. g. b. tedaldi
il carnovale / fare a firenze in una strada a'sassi, / s'a la
sassi, / s'a la contraria una parte prevale, / quella che manco può
-dar sotto a: mettersi a fare una cosa (per 10 più con impeto
in sul pulpito, dà sotto a una predica di nuovo conio. bartolini, 17-61
confetti. nieri, 429: aveva venduto una sua vacca al macellaio e la doveva
il nostro autore, dunque anche ad una nazione. nievo, 1-9: i signori
irrompere, scoppiare; mettersi a fare una cosa all'improvviso, applicarvisi. -anche
mi diedi. sarpi, i-2-152: suscitò una grave calunnia contro un gentiluomo e senatore
io nell'usata frenesia / di credere una dea la donna mia. d. bartoli
faceto, e perché aveva dato in una gran sonnolenza, pareva la malattia,
merita qualche lode come paesista, e una tal lode lo faceva dare in bestia.
: esco di casa con animo di fare una cosa, e al primo do nel
messo in capo, come danno in una di queste voci nuove a loro, o
stato d'animo o un difetto, una manchevolezza, un'imperfezione; cadervi;
quartana. -mettere, ridurre (in una data condizione). bibbia volgar.
di banda: piegare su un fianco (una nave). barilli, 5-12
, / com'io fo mostra d'una coral voglia. -dare fine:
vendere (mercanzia). corrispondenza di una filiale dei medici, 50: -vi preghiamo
-dare varia: suggerire un dato aspetto, una data somiglianza; rammentare, somigliare.
, darla a intendere: far credere una cosa non vera, ingannare. giusti
. -darla a qualcuno: fargli una beffa. g. m. cecchi
forsech'io penai troppo a dar- gnene una? ed è stata buona: ma non
. pancrazi, 2-96: entrato in una macelleria mentre il macellaio era distratto,
. -darla: concedersi carnalmente (una donna). aretino, 8-214:
il peso della carrozza le precipitavano in una corsa tempestosa e corretta. de roberto
ch'io l'ho compera. -dare una cosa per un'altra: farla apparire,
e scherzoso di rifiutare di accondiscendere a una richiesta o di minacciare.
.. - le fece l'altra dandole una spinta. -percuotere, battere, come
. -non dare un soldo, una stringa [di qualche cosa):
'; e con moderne, * una stringa, un lupino ',..
un lupino ',... 'una frulla, un baghero, o un
diritti dell'uomo dee venir dietro a una buona costituzione e non precederla. cuoco,
del 1789) si fondano tutte su una teoria, che la critica, venuta
, deliberazione, decisione, statuizione di una pubblica autorità; l'atto stesso,
son venuta nella tua presenza a propporre una mia contenzione. / e quella intesa
camera del re, e avendo veduta una dichiarazione per avventura poco innanzi pubblicata,
ant. atto con cui si rende nota una nomina o un'elezione; la stessa
questo dì, disse sua santità che una delle cagioni che lo muoveva a fare
volesse aver la bontà... una... una... -
... una... una... - dichiarazioncina?..
il volerlo fare, dicendo che questa era una via di volerlo far dichiarire. marini
nove unità. malispini, 6: una delle dette navi, le quali furono
ord. successivo a diciotto unità di una serie; decimonono. a.
il giorno diciannovesimo di luglio vi nacque una sola mosca. 3. denominatore
varchi, 18-2-144: agli diciassette fecero una trincea a giramonte. tesauro, 1-61
. landolfi, 2-92: più d'una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi
ord. successivo 1 sedici unità di una serie; decimosettimo. boccaccio,
a pagar parecchie di leste bevute visuali una dobla l'una, che non è mai
di leste bevute visuali una dobla l'una, che non è mai cibile quel
balìa d'un curioso fanciullo o d'una ragazza innocente t libro, dal quale
). ant. sciogliere, slacciare (una cintura). s. degli
ord. successivo a diciassette unità di una serie. boccaccio, dee.
petrarca, 266-13: un lauro verde, una gentil colonna, / quindeci l'una
una gentil colonna, / quindeci l'una, e l'altro diciotto anni / portato
2-41: il cairo e babilonia si è una grandissima città di lunghezza di miglia dieciotto
lo dissi a buona cera, / non una volta, ma diciotto o venti.
: fare un buon affare, aver una fortuna inaspettata. grazzini, 4-441:
cui si commenta l'ostinata tenacia di una persona (con allusione al protagonista di
il primo, per numerazione, di una serie di temùcoli un poco fastidiosi e
il nòcciolo o il grumo centrale di una estetica empirica, da praticone, e
6-223: col numero successivo, subentra una squadra delle solite ballerinucce, o una
subentra una squadra delle solite ballerinucce, o una « fine dicitrice », o una
una « fine dicitrice », o una coppia di lillipuziani. serra, i-308:
moravia, i-339: dalla radio, una grossa voce burlesca di dicitore incominciò ad
dice non per odio, ma per una compassione gli altrui mali, ovvero eziandio
che vuol dare un senso recondito a una massima, e si sentiva che non
, e si sentiva che non era una ricercatezza, ma il suo modo di
di gregorio papa decimo ordinato di mandarli una solenne ambasciata, ed elessono tre cavalieri
modo detto, non averebbe saputo dire una gobbola. -figur. scherz.
riempiti, quelle le firmava lui stesso sotto una dicitura impressa con un bollo. pea
alvaro, 14-154: nel « popolo » una fotografia di donna, di una attrice
» una fotografia di donna, di una attrice del cinema, dalle labbra sensuali
, dalle labbra sensuali, e sotto una dicitura che decanta « lo sguardo sognatore
i sentimenti erano stampati sui visi con una evidenza tale che non c'era bisogno d'
letterarie. foscolo, v-151: una voce sommessa con dicitura elegante e con
fiori solo carpelliferi o solo staminiferi (una pianta). = voce dotta
zea è di due spezie, una semplice d'un solo grano, e l'
dell'asia meridionale, caratterizzati da una grossa protuberanza sul becco.
assai le vettovaglie. socci, ii-1-606: una lunga fila di carabinieri e di questurini
delle regioni fredde, e consiste in una differenza di temperatura fra le acque di
. che ha due cotiledoni (una pianta o un embrione vegetale).
vecchie classificazioni, le dicotiledoni costituivano una delle tre grandi divisioni del regno vegetale
alberti, 298: 'dicotiledoni', nome di una delle tre grandi divisioni o classi del
o che la sintesi a priori è una qualità di birra, non c'è
si distinguono per la presenza nel- l'una e per l'assenza nell'altra di un
dicotomia: bipartizione dell'apice vegetativo di una pianta, in modo da dar luogo
. croce, iii-9-54: più tardi raccomandava una partizione dicotomica della poesia, in epos
della poesia, in epos e favola da una parte, e ode e canto dall'
. vocabolo usato in generale per dinotare una cosa divisa in due parti.
a 12 mm, con due ventose, una orale e l'altra ventrale, ed
ritonda, 1-242: stava legato con una catenella d'argento, che, dicrollandola,
polso ineguale che batte due volte in una sola pulsazione. = voce dotta,
scena di un personaggio; prima di una qualsiasi battuta) circa la scenografia,
, il tono con cui va detta una battuta, i gesti che devono accompagnarla
acquafòrte delle violette funebri ». è una delle celebrate mie acqueforti. è irta
serie di fotogrammi con cui si inizia una pellicola cinematografica, recanti il titolo del
manzini, 12-106: avrebbe dovuto trovare soltanto una scritta, una didascalìa che indicasse il
avrebbe dovuto trovare soltanto una scritta, una didascalìa che indicasse il modo d'un'entrata
divisa in atti e scene e che in una didascalia alla foggia classica dicesi recitata «
speciale, si è così risoluta in una critica del concetto di scuola, come oggetto
più empirici, per fissare nelle menti una immagine, un riferimento. =
regole subordinate tra loro e ridotte a una, principio dell'altre, osservando le quali
materiale didattico. gramsci, 41: una delle attività più importanti, secondo me
: quanto a'caratteri vedo che bisognerebbe una lunga dichiarazione di questa parola, e mi
: il secolo decimoterzo si chiudeva lasciando una lingua già formata, molta varietà di
, molta varietà di forme metriche, una poetica, una rettorica, una filosofia
di forme metriche, una poetica, una rettorica, una filosofia ed un concetto della
, una poetica, una rettorica, una filosofia ed un concetto della vita ancora
il fastidio di vedercele posar davanti in una forma troppo didattica. govoni, 2-62
giovani. con queste premesse didattiche era una società egualitaria, democratica, benché non
per gemmazione da due diverse gemme (una toracica e una ventrale) che si
due diverse gemme (una toracica e una ventrale) che si uniscono nell'ultima
bibbia volgar., viii-626: assaltò una città forte, intorniata di ponti e
le figlie erano state buone discepole. l'una valeva l'altra: come si somigliavano
, 12-i-106: la sua canna [di una fontana] è divisa in due,
è divisa in due, e l'una, ch'è la maggiore, conduce una
una, ch'è la maggiore, conduce una gran polla d'acqua per di dentro
. viani, 14-9: capitò al paese una compagnia zingaresca, che aveva un orso
zingaresca, che aveva un orso e una tigre ridotti come due vecchi tappeti spelacchiati
fuori, fu de'priori due volte e una gonfaloniere di giustizia. savonarola, 8-ii-300
scomunicato, ed il viceré fece piantar una forca innanzi la porta del vescovato,
animo, la parte più segreta di una persona. varchi, 7-227: i
in duomo gli sportelli dell'organo d'una maniera molto plausibile, sì nel di
vita... inchiude nella unità sua una dualità capitale, come a dire l'
a piede niente vagliono: a cavallo una torma non la terrebbe un esercito. ma
oggetto, di un animale, di una persona). getti [tommaseo
buonarroti il giovane, i-564: tale una manica avea vermiglia che veniva accoppiata da
manica avea vermiglia che veniva accoppiata da una verde, e chi stravagantemente il didietro
. e. gadda, 6-10: pareva una sposa di campagna, coronata di trecce
didietro! emanuelli, i-48: se una ragazza ha un petto e un didietro
dell'ingegnere, per esempio, è una donnina! attraverso la scollatura si vedono due
antere o globetti congiunti, distinti da una leggera rete. = voce dotta
.. raccontate in diece giorni da una onesta brigata. francesco di vannozzo,
come si fa a riconoscere dopo dieci anni una scomparsa, con tutto l'esercito nemico
-e però taci diece volte e parla una. bembo, 1-252: quando,
imbruna / spargendosi di lor, ch'ad una ad una, / a diece,
spargendosi di lor, ch'ad una ad una, / a diece, a cento
dieci, che non è il fare una testolina. tasso, 1-4-61: ma se
meno. c. gozzi, i-55: una dozina di medici franchi fisici ragionatori con
; ma lui, buzzo buzzo, in una settimana non gli cavarono in tutto dieci
a'diece di decembre fece alzare una pira fuor della mura di wi- temberga
e alzata la sottana, si tolse da una calza alcune carte da dieci che vi
la mala fama ch'abbi data d'una donna a mille, e'mille a più
a cui siam giunti o vicini, è una delle diecimila diversissime condizioni a cui potevamo
. num. ordinale. che in una serie occupa il posto corrispondente al numero
: benché alcuni risultati contengano errore di una o due millesime, e gli altri di
da capo: al quale si portava una marmitta piena di minestra, che distribuiva
io credessi a mie tre lettere aver sempre una così bella e lunga lettera vostra,
, io ve ne scriverei ogni settimana una decina. aretino, ii-129: 1
de le cameriere e de le fantesche erano una ciancia al fatto mio. cellini,
appiccare insieme, e mettere in filza una decina di dottrine e di dottrinelle,
lustri di saia: quelli delle feste una diecina d'anni fa. barilli,
fedeli era michelino, un ragazzo di una decina d'anni, avido, astuto
pea, 1-260: avevo spicciolato a diecini una liretta. viani, 14-328: mi
uso un tempo nelle osterie, contenente una consumazione (vino o liquori) del
di dieci centesimi (e indicava anche una piccola quantità di vino). sbarbaro
vino). sbarbaro, 1-15: una donna s'è venuta a sedere davanti
centesimi. soffici, iv-329: una pioggia continua di legumi... di
compiere un passo innanzi nella via di una superiore perfezione. = voce
-per simil. sinisgedli, 6-277: una silhouette minuscola in un diedro luminoso,
silhouette minuscola in un diedro luminoso, una piccola macchina bigia: è una carrozza a
luminoso, una piccola macchina bigia: è una carrozza a mantice col cocchiere.
costruzioni aeronautiche, l'angolo formato da una semiala con la normale del piano di
campo elettrico (ed è caratterizzato da una bassa conducibilità élettrica).
: 4 dieresi '. figura per cui una sillaba si divide in due. carducci
polesine superiore, e b filtra con una dieresi caprina la imbecillità sua in un
: può avere [l'esametro] una dieresi (che si dice bucolica)
la dieresi o dialisi, è quando una sillaba si divide in due, come è
: * vidi io scritto al sommo d'una porta '. ove io è bissillabo
il diesis; modificato dal diesis (una nota musicale). g.
metrica italiana, divisione della stanza di una canzone. = v. diesis
, posto in chiave 0 davanti a una nota, ne eleva l'altezza di un
un semitono; preceduto dal nome di una nota, forma locuzioni indicanti che la
diesis: che eleva l'altezza di una nota di due semitoni. ottimo
sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia; diesis, diastema e ipolidio.
il tuono in due parti; l'una maggiore della metà nominata * apotome '
. 5 in fa diesis maggiore: una lunga interrogazione cui nulla risponde salvo un
, per grazia d'esempio, sarebbe una bimmolle, la luterana zezolfaute, la
, la luterana zezolfaute, la sociniana una diesis. cantoni, 346: russavano a
346: russavano a gara, l'una in fa diesis e l'altro in fa
baldini, 6-242: allora, una fine del mondo a domi
, sì ne piglierà alcuna otta una sua medicina, ovvero farà una sua dieta
otta una sua medicina, ovvero farà una sua dieta. m. villani,
, come può dubitare che con mangiare una quantità maggiore, ché maggior quantità è
se non se... con una totale dieta lattea o col ber acqua
dieta animale. redi, 16-iv-363: una sola cosa dirò, che se vostra signoria
sanità, i-171: dieta significa in generale una maniera di servirsi con ordine di tutto
. de marchi, i-787: ordinò una dieta rigorosa, non mangiare, dormir poco
514: la loro dieta non era una né simile, ma a ciascuno contribuiva
e ad ogni terz'anno, con una magra dieta -non è gran cosa.
si può sostenere, / se con una lunghissima dieta / il superfluo mangiar non
fresca e bella e ritondetta che pareva una mela casolana, per la santità del
bisticci, 3-182: avendosi a fare una dieta nella magna, dove avevano a
impero], vivendo quasi a guisa di una repu- blica, unita insieme a difesa
balcone del palazzo di governo la necessità di una costituente che creasse una dieta « personificazione
la necessità di una costituente che creasse una dieta « personificazione vivente dell'italia »
i-104: tali decreti non emanarono in una dieta del genere umano, ma tali decreti
nella creazione sua, che si facesse una dieta a ferrara per trattare o lunga
. nardi, i-279: fecero segretamente una dieta in un luogo detto la magione
, iv-2-906: il concorso era come una dieta di guerra. il luogo aveva
amici, ed ordini che si faccia una dieta di tutti, per la quale si
dieta. roberti, x-139: entro a una valle accolti / vaghi uccelletti molti /
5. ant. lo spazio di una giornata. boccaccio, i-545: cavalcati
giorni, e a quella già forse per una dieta vicini, piacque a fiorio di
o due, o per ispazio d'una dieta, condusse [il diavolo],
ottiene per azione delpossido di etilene su una soluzione acquosa di ammoniaca (ed è
. (dièto). ant. prescrivere una dieta, far stare a dieta.
tre parti; cioè, che una fusse quella a cui rimediasse co'l
che, andando due preti con una croce per alcuno, si misero tre o
machiavelli, 160: nello ordinare una zuffa, ei mettevano gli astati innanzi;
io so che un dì dietro una siepe ombrosa / t'incontrasti in bat-
, conv., i-xi-9: se una pecora si gittasse da una ripa di mille
: se una pecora si gittasse da una ripa di mille passi, tutte l'
il mezzodì dalla contrada di santa lucia una moltitudine di plebe fecciosa, di donne
, di donne e di fanciulli movevano dietro una bandiera bianca. b. croce,
: giro l'occhio un istante dietro una rondine che vola, e quando torno
mezzo delle gallinelle, / ha'tu visto una biscia fra l'anguille? poliziano,
: il di lei autore [d'una canzone] corre tant'alto, e con
. nieri, 328: per bere era una spugna, e per mangiare avrebbe divorato
... a pascoli. sarà una cosa arida e fastidiosa; ma non volgare
con tale rapidità che le domande così una dietro l'altra facevano un mulinello nel
. caro, 16-83: dietrole [a una pastorella] un pastorei, che quatto
quatto, / per celato sentier lungo una balza / va per far del suo amor
vita fugge, e non s'arresta una ora / e la morte vien dietro a
. nievo, 1-271: impugnava risolutamente una ronca appesagli per di dietro alla cintura
uscito col soprastante andandogli dietro dietro ad una giusta lontananza. soffici, iv-248:
che in questo mondo nasceva, sì avea una sua stella, alla quale iera dato
segretamente gli faceva dicollare, e cacciare in una tomba dal lato di dietro. bibbia
] da stazione a stazione, con una trama di fili multicolori alla ruota
levando la gamba, come se desse una pedata. pirandello, ii-511: è
-andar dietro, tener dietro a una serie di cose: passarle in rassegna
in rassegna, esaminarle con attenzione l'una dopo l'altra. dante, conv
alvaro, 7-166: si potrebbe tracciare una breve storia italiana di cinquanta anni andando
bocca. -essere dietro a fare una cosa: essere intento a farla.
a vedere se mi riesce lo smuovere una gran penna. leopardi, iii-771: ora
a giocare alle bocce. -gettare una cosa dietro a qualcuno: darla a
-gettare dietro, gettare dietro alle spalle una cosa: dimenticarla, non tenerla più
purgazione né crisi, si tirerebbe dietro una ricaduta mortale. pea, 7-25:
, 7-25: in testa le farei mettere una pamela di paglia di firenze, con
: al servizio di ciascuna saletta sarà una camera e una dietrocamera. = comp
di ciascuna saletta sarà una camera e una dietrocamera. = comp. da dietro
2. figur. il recedere da una decisione, il mutare bruscamente opinione.
riprese dal corego, e rilevate da una musica sommessa, che giunge dal dietroscena.
spiegarti il dietro scena, che sarebbe una storia lunga e piena di chiaro scuri
padre, la casa non è più una. vi sono difatti tante case quanti sono
in corpo, ed egli diventò come una pietra. = deriv. da
5. ant. soldato che difende una posizione, una fortezza. livio
. soldato che difende una posizione, una fortezza. livio volgar., 1-319
. ant. imputato, convenuto (in una causa). carletti, 264:
l'indie orientali, attori, d'una parte; e francesco carletti mercante di
, dai pericoli, dalle ingiurie (una persona, un'istituzione, la patria
leopardi, i-219: ci commuove molto più una rondinella che vede strapparsi i suoi figli
impotentemente a difenderli, di quello che una tigre. verga, 4-278: si
4-278: si rivoltò inferocita, simile a una chioccia che difende i pulcini, con
ch'erano fatte contro ogni ragione ad una republica che meritava favori e grazie,
, quanto meglio sarà di morire finalmente una volta sola per difender la libertà, che
ogni giorno nel sopportar le miserie d'una intollerabile servitù? segneri, iv-601:
violenza e dagli assalti dei nemici (una popolazione, una città, una regione
assalti dei nemici (una popolazione, una città, una regione, la patria
nemici (una popolazione, una città, una regione, la patria, i propri
, iv-46: gli eserciti permanenti sono una forza che la stessa vittoria logora e
3-172: aveva questo arcivescovo di strigonia una fortezza ch'era delle belle cose del
viii-233: e lo signore iddio apparecchiò una erba che si chiama ellera, e
, 43-32: signor, qui presso una città difende / il po fra minacciose e
(un peccato, un vizio, una cattiva azione, ecc.).
paesi nella sua corte, e quelli una volta pensava essere stati da biancofiore fatti
; affermare con convinzione la validità di una dottrina, di una teoria, di
convinzione la validità di una dottrina, di una teoria, di un sistema; far
siccome per difendere, così per condannare una qualche invenzione poetica, egli non dovrebbe
cardinal gambara a disputar e (offendere una causa, diceva le cose molto pesatamente e
, scende anche verso il sottosuolo, a una cantina; e, all'altezza del
splendor loro,... par quasi una impietà. proverbi toscani, 137:
qui per tutto decembre abbiamo avuto ed abbiamo una temperatura tale, che io mi debbo
di loro, foltamente unendosi quasi in una parete; e ciò per difendersi dal vento
: stava [il cavallo] legato ad una ferrata accanto al portone, sferzandosi colla
. carducci, iii-24-373: dunque anche una volta difendiamoci: cioè, esponiamo, con
esperienza quanto sia difficile difendersi, liberarsi, una volta presi, sganciarsi dalla giustizia pur
di un fenomeno fisico, anche a una passione violenta). dante, par
un obbligo); sfuggire (a una minaccia, a un pericolo).
: difficilmente uno si difende dal sentire una certa avversione alla persona che ci porta la
quarto piano di un palazzo abbandonato in una via eccentrica e si difesero nei primi
bisogni al puro necessario, riducendosi ad una parsimonia che rasentava l'astinenza.
paglia; un masnadiere... saettò una rocchetta, den- trovi del fuoco.
di essere scagionato da un'accusa (una persona, per il suo operato, per
difesa, complesso di fortificazioni (di una città, di un luogo fortificato).
. e letter. chi si assume una difesa, una tutela (con atti o
. chi si assume una difesa, una tutela (con atti o con parole)
elisabetta, credendo di trovare, se non una difenditrice de'suoi diritti, almeno una
una difenditrice de'suoi diritti, almeno una amica pietosa. tommaseo, 6-7:
l'anidride difenica mediante l'eliminazione di una molecola d'acqua. = voce
l'aspetto di polvere bianca dotata di una notevole azione irritante che ne permette l'
3. garanzia (multa per una trasgressione); opposizione (in sede
-e che mi pozzon fari? / una difensa mettoci -di dumilia agostari.
, sf. disus. il difendere (una persona, una comunità, un luogo
disus. il difendere (una persona, una comunità, un luogo); il
medesima intenzione alla pace, si continuava una confederazione... per difensióne de'
di spirito, o tronca a mezzo una parola delle bisognevoli alla difen- sione del
prende su di sé la difesa di una persona, di una causa; difensore,
la difesa di una persona, di una causa; difensore, campione. guittone
(esercitata da un materiale, da una costruzione). crescenzi volgar.,
delle attrezzature adatti alla difesa (per una persona: l'armatura, lo scudo,
le unghie, gli artigli; per una città, un luogo fortificato: i bastioni
o scritto in difesa o esaltazione di una persona, di una dottrina, di
o esaltazione di una persona, di una dottrina, di un ideale; giustificazione,
7-108: ad utilitade della sua difensione una cosa è a dicere dinanzi in questa
, per questa volta mi contenterò d'una semplice difenzione. piccolomini, 31:
difensione d'amore con argomento che in una medesima terra nasce il grano e le
collo svantaggio di avere a stare su una mezza difensiva, avendo fatto poco altro che
un'attitudine così minacciosa, rimanendo in una difensiva fiacca e irresoluta. levi,
gruppetto. cassola, 1-46: si videro una mezz'ora anche la mattina dopo,
sport. l'essere partigiano di una tattica difensiva a oltranza. =
proteggere (un patto, un'alleanza, una guerra, una tattica). -
, un'alleanza, una guerra, una tattica). - anche al figur.
di perdere il meno che posso di una vecchia abitudine morale. 3.
il contatto di corpi estranei (in una ferita); protettivo (un unguento,
(un unguento, un empiastro, una fasciatura, ecc.). bencivenni
.. tutte le nuore vi esaltano come una valorosa difensora della libertà del loro stato
è tra esse chi penserebbe ad erigervi una statua. cesarotti, ii-280: io
, ii-280: io terrei più volentieri una febbre che l'obbligo d'un componimento
-che ha potere magico, di scongiuro (una formula). anguillara, 14-166
3. assertore convinto, propugnatore di una dottrina, di una tesi, di
, propugnatore di una dottrina, di una tesi, di un'opinione, della validità
i difensori del 'freddo positivo 'una sostanza, la quale sempre raffreddi,
del clandestino, fecero far dalli teologi una pubblica disputa in contradittorio con difensori e
ma nella balia era rimasta un'ombra: una diffidenza verso beatrice... unica
teresina. -titolo conferito dalla chiesa a una persona che si sia adoperata con grande
restare di portar qui la somma d'una instruzione che dà san gregorio a gioanni
di carattere difensivo (la difesa di una città, di una fortezza, ecc
(la difesa di una città, di una fortezza, ecc.).
dai luoghi superiori del forte combattevano, una battaglia strana e quasi aerea. imbriani
7. dir. chi, esercitando una professione forense (procuratore legale, avvocato
in un processo presta assistenza giuridica a una delle parti. -in partic.;
iii-603: ecco qua: cicatrice d'una pietrata che mi tirò un avvocato difensore
ed a scrivere, giurai di non vergare una linea che non ardesse di libertà,
, ella pensa di potermi sopraffare anche una volta. ma s'inganna. allora
a pensare che la debolezza può essere una forza, come la cagionevolezza una difesa contro
essere una forza, come la cagionevolezza una difesa contro le gravi malattie?
ma forse questa confusione non era che una rinnovata difesa dei suoi sentimenti più inerti
l'occupazione o la distruzione (di una città, di un territorio, ecc
. pallavicino, i-176: essendosi trattata una lega a difesa col re arrigo,
così grandi si facessero le opere di una fortezza da non le potere dipoi difendere
7-171: orsani, vedendogli trarre da una cartella di cuoio un fascio di prospettini
baldini, i-103: l'organizzazione d'una batteria di bombarde, per le comunicazioni
difendeva con tiri diretti la fortificazione o una parte di essa. -pigliar la difesa
però queste due difese tanto lontane l'una dall'altra, e la cortina postavi in
di fuori, che non solamente l'una non poteva difendere, ma né anche discoprir
mandato catenacci che non piglian fuoco dentro una fornace; sicché, senza difesa,
la vigilanza delle coste (consistente in una rete di semafori, di stazioni radio-gonio-
nutrica? panzini, ii-70: era una boscaglia aspra, irta di selvagge marruche,
calabrese è divenuta, comunemente, di una semplicità più rustica, ridotta alla sua
scioglimento, di meditare un'offesa, una difesa. b. croce, 1-3-i94
10. il sostenere la validità di una teoria, di un'opinione, di
tolstoi, con argomenti appropriati, con una critica aggiornata, che partendo da un
, i-52: e il 'diritto di difesa'una necessaria derivazione di quello di conservarsi ed
necessaria derivazione di quello di conservarsi ed una giusta esigenza di tutti gli altri diritti
gli pareva di poter alla fine scrivere una difesa tale da conquidere trionfalmente l'animo
alcuna volta si disputa dell'agitazione d'una causa, e mancando la difesa per
difesa; /... / d'una gran turba fece nuova eletta, /
, 1? accusano come capo di una cospirazione e così l'onorano, lo
li vennero assalire; / e fecero una nobile difesa. alfieri, 5-183: se
strinsero intorno alla terra, e vi dierono una fiera battitura con l'artiglieria, con
l'artiglieria, con la quale spianarono una cortina di muraglia fra due torri, e
amor de'sudditi inermi, spirò d'una morte istantanea ed ignominiosa pel concorso di
forza di quella fede, che mutò in una nazione eroica e di spiriti liberissimi un
3. munito, fortificato (una città, una regione, ecc.
. munito, fortificato (una città, una regione, ecc.).
. sostenuto, affermato (un'opinione, una teoria, ecc.).
. che tutti son modi ne'quali ritrovasi una qualche mancanza, ed ella si vuol
ii-13-27: se ben si considera, una forma di attività per sé, nel
risentiva gli effetti depressivi e dispersivi di una coltura, quale fu quella del secolo declinante
meritato alcuna cosa della patria è quasi una via aperta all'andare in cielo,
c. e. gadda, 7-56: una delusione narcisistica dei genitori, al riscontrare
defitto), sm. mancanza di una cosa che ordinariamente si trova,
in un luogo o in possesso di una persona; scarsità, insufficienza; il venir
guidotto da bologna, 1-56: si ridice una medesima parola in un detto molte volte
deviazione per difetto sarebbe quella che nega una speciale attività estetica e fantastica, o,
dello spirito. 2. assenza di una circostanza, di una condizione che dovrebbe
2. assenza di una circostanza, di una condizione che dovrebbe verificarsi e che,
richiede compagnia dimestica di famiglia; così una casa, a sua sufficienzia, richiede una
una casa, a sua sufficienzia, richiede una vicinanza: altrimenti molti difetti sosterrebbe,
piacere. 5. debolezza di una facoltà, del corpo o dello spirito
abbattuto. muratori, 5-iii-97: veggendosi una persona virtuosa da un alto grado di
come quelli che fosse mandato a partire una rissa e, prima che partisse quella,
nacquero grandissime tra'fiorentini, che l'una parte de'guelfi amavano la signoria del
può per niuno né dire né immaginare una piccola parti- cella della nobiltà sua.
caduta è quale si può credere d'una rovina d'acqua veramente immensa: ma
nativitate 'i vicini abitanti, questa è una favola: che se fosse altrimenti,
pure tutto il lor difetto, con fare una dipintura di quegli oggetti, come dovrebbero
i-183: il flagello del ridicolo è una delle più possenti correzioni che si diano
accenno di balbuzie, che non impediva una certa baldanza e irruenza d'espressione.
supplire con la buona volontà al difetto d'una gamba. comisso, 5-153: qui
infermo, il quale aveva guasta l'una delle gambe; il cui difetto avendo
gli piaceva di trovare della resistenza, in una donna sottoposta e povera, ed anche
13. condizione in cui si trova una persona, una collettività che non riesce
in cui si trova una persona, una collettività che non riesce a svolgere adeguatamente
svolgere adeguatamente il suo compito, o una cosa, uno strumento, un sistema
piace in favor di me raccontare non una novella intera (acciò che non paia che
, mescolare), ma parte d'una, acciò che il suo difetto stesso sé
, guidata da un lume e da una scorta infallibile, riguarda sempre il buono
il sarsi quello che, volendo comprare una pezza di raso o d'ermisino,
con sottilissima diligenza ricercando se vi è una minima macchiolina, o un piccolissimo tagliuzzo
e profonda, che ci rivela con una parola un difetto segreto e irreparabile del
il fuoco dell'autore ha saputo coprirli d'una luce abbagliante che può fare illusione.
sanctis, 7-12: che cosa è una scuola? è la decomposizione di colui che
imo ha dato lume di ragione in una cosa, ad un altro in un'altra
parigi. 16. trasgressione di una legge, reato, peccato, colpa
come persona che li parea avere fatta una grande caritade, tutto lieto rispuose.
matem. ant. ciò che manca a una quantità minore per eguagliare una maggiore;
manca a una quantità minore per eguagliare una maggiore; differenza in meno, resto
gli eccessi ai difetti, ne risulti una millesima quasi esatta. 21.
o del potere necessario per compiere validamente una certa attività giuridica. -difetto di giurisdizione
che si verifica quando un giudice tratta una questione che non rientra nella competenza giurisdizionale
nostro parente, nuovamente eletto abate d'una delle maggiori badie d'inghilterra; e per
careri, 2-i-117: sono andato rivolgendo una bibbia, per riconoscere quel luogo della
: correggerlo, portare rimedio, colmare una lacuna. petrarca, 365-8: tu
ed efficace influenza, richiedendosi a questo una certa spontaneità e calore, di cui
della forma. saba, 250: una facciata doveva imbiancare / e la pittura
mi viene imputato a difetto, con una gentilezza che daltronde supera, molto caritatevolmente
. difetto: in mancanza (di una cosa). galileo, 3-4-168:
declivio. -in assenza (di una persona). dottori, 43:
la moderna milizia si vede convertita in una pu- blica mercatanzia non già per nostro
compiutamente. angiolieri, 23-8: in una cheggio, per maggior diletto, /
... co'suoi difettucci, era una gran buona donna, e si sarebbe
cristiano... soprannominato, da una tal sua difettuosa guardatura, lorenzo il
si chiamava così con evidente profezia di una delle due gambe difettose) seccato forse
chi ha fatta la prima abbozzatura d'una statua di marmo storpia e difettuosa, quantunque
. muratori, 7-iii-40: era adoperata una uniforme lingua latina, assai rozza per
: essendovi due sorta d'imperfezione, l'una che consiste nella mediocrità del bello,
azioni. leopardi, i-211: perché una cosa sia graziosa, non basta che
, un giudizio, un'affermazione, una trattazione); scorretto (un testo
e dal galateo, ci ha data una geografia troppo difettosa e confusa. leopardi,
leopardi, i-318: l'idea di una grave sventura... è sempre confusissima
di chi maneggia, dànno con tutto ciò una tragedia che può allacciar tutto l'animo
e di continua orazione,... una cosa pareva che avesse da riprendere,
e l'altrui giudicio alla morte; fare una confessione, quale per un verso e
, incompleto, sofistico, errato (una proposizione, un sillogismo). pallavicino
, xxii-296: sofismi fondati in una proposizione difettosa nel nesso tra il subietto
libro di sentenze, 1-42: fuggire a una laida malvagità, nella quale non cade
: quella fanciulla in braccio gli metteva una grande apprensione di sospetto in capo di
ant. difamare), tr. creare una cattiva reputazione; spargere notizie disonorevoli,
aspramente; rinfacciare (un vizio, una colpa). bibbia volgar.,
liberare da un'accusa infamante, da una calunnia). cavalca, i-136:
avea posto e scritto in pubblico una epistola molto diffamativa. = deriv
pensiero di rinunziar la sua chiesa ad una certa persona diffamata di simonia. 3
presta fede facilmente a qualsiasi accusa contro una persona screditata. proverbi toscani, 58
chi rispondere ad un protesto, chi fare una diffamatoria, chi produrre articoli, chi
, a voce o per scritto una persona, creandole una cattiva reputazione
voce o per scritto una persona, creandole una cattiva reputazione. guido
. dominici, 1-97: so direbbe una prudenzia mondana risguardassi la difamazione ne può
chelli, 1-ii-442: il timore d'una querela per diffama zione,
1-319: le colline, differenti l'una dall'altra, scendevano al borro nascosto
fatta la virtute attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, / che
leggende. svevo, 2-490: in una società differente egli avrebbe potuto farla sua
130: io vi potrei dire in una parola che e'vanno poco differentemente da quello
con la luce che viene ogni volta da una finestra differentemente orientata. bernari, 5-165
giero. savonarola, iv-19: egli è una gran differenzia, dilettissimi, tra peccati
sua timidezza era pure contenta di possedere una scusa in quella gran differenza d'età e
botta, 5-319: questi biglietti erano una perpetua molestia, perché scapitando sempre del
licata, per differenza di prezzo su una partita di zolfo. comisso, 7-94:
infamia fate differenza, o più l'una che l'altra avete cara. berni,
... non fanno differenza da una mercante merciaia a quelle che vendono il latte
carducci, ii-10-15: io per esempio faccio una differenza tra plebeo e volgare: plebeo
. -una bella differenza: per sottolineare una notevole diversità di condizioni.
là dovevano sopportarlo per volere altrui: una bella differenza. 4. disuguaglianza
, e sottovesti, tende a stabilire una differenza tra donna ricca e donna povera
, dissentire. -stare in differenza (una causa): in discussione. -venire
compagni, 1-6: era prima scaduta una differenzia tra lui [il vescovo]
formale, qualità o determinazione propria di una cosa o di un concetto, che
paragonano due quantità, quel tanto di cui una eccede l'altra dicesi differenza materiale.
risultato della sottrazione. - differenza di una progressione aritmetica: la quantità per cui
delle variazioni che subisce il valore di una funzione per effetto di variazioni finite dei
supposte le forinole differenziali essere composte di una sola indeterminata con la sua differenza.
le differenze fra i vari termini di una serie e facendo la media delle differenze
il terzo e il primo quartile di una distribuzione. 13. locuz. avveri
differenziali: percepiti da chi, verificandosi una congiuntura in cui la domanda superi l'
minima in più o in meno rispetto a una quantità iniziale. agnesi, 1-2-434
la regola sarà che il differenziale d'una frazione sarà un'altra frazione il di cui
-sm. differenziale di funzione di una variabile: il prodotto della derivata della
3. matem. determinare il differenziale di una funzione. agnesi, 1-2-457:
croce, i-3-237: ciò che nell'una [coscienza estetica] era unità indifferenziata
differenziate. g. raimondi, 3-245: una compostezza, dignità, affabilità e civiltà
io vivo, plasma grossamente organato da una povera idea differenziatrice. differenziazióne, sf
doveva rivelarsi l'ostacolo più insuperabile a una netta differenziazione politica. sinisgalli, 6-179
la quale si determina il differenziale di una funzione. agnesi, 1-2-520: sarà
. agnesi, 1-2-520: sarà necessaria una terza differenziazione. differìbile, agg.
un dato capitale o incomincia a corrispondergli una data rendita vitalizia. differire, tr
sue fatiche. moravia, xi-203: una giornata fredda e scura, da non
a consultare il buon mago. -differire una persona: rimettere ad altra data una
una persona: rimettere ad altra data una faccenda che la riguarda, che la interessa
fare qualcosa (ed è seguito da una propos. consecutiva o finale).
. -andare per le lunghe (una questione, un affare).
, poco meno hanno infra di loro una certa somiglianza, e in poche cose
pachino; i primi dicono che fu una sera di domenica; i secondi, una
una sera di domenica; i secondi, una sera di sabato. = voce
, l'assicuratore si obbliga a pagare una certa somma all'assicurato se questi sarà
, l'assicuratore pagherà un capitale od una rendita; e questa chiamasi 4 assicurazione
. giamboni, 2-8-57: come una cosa può esser confermata per la
cellini, 2-8 (316): era una di quelle persone che sono difficilissime a
, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dall'altro. rovani, ii-690:
qualche tempo; ma passato che s'è una volta per questo stretto disgustoso, la
come quello che fa difficile il difendere una città o uno alloggiamento, è lo
ma fertili e rivestiti di piante, in una larga pianura, su le ripe del
e difficile un deposito di esplosivi per una strada che non sarebbe stata più fatta.
duro, gravoso a essere tollerato (una condizione di vita, un ambiente).
prudenti. serdonati, 9-520: imbarcato sopra una nave grossa, con navigazione molto difficile
molto difficile e pericolosa, arrivò a una scala nomata cosmi. davila, 78:
di forse ottanta anni e più e di una difficilissima vita,... pur
grazia disinvolta quel periodo, tanto difficile per una ragazza, delle domande susurrate dalle amiche
provinciale. de marchi, ii-482: una volta, prima dei quarantanni, anche
, complesso, confuso, controverso (una questione, un problema). bibbia
antiche amicizie, anzi che mantenere diplomaticamente una concordia che i sospetti reciproci hanno già
che i sospetti reciproci hanno già rotta una volta, e che la diversità di caratteri
sulle gambe, come sul ponte d'una nave nella tempesta. co- misso,
; che oppone resistenza, tenace (una materia); ribelle a ogni cura (
materia); ribelle a ogni cura (una malattia). de rosa,
, v-593-121: io so infermo, de una infer- metate multa deficele, a non
: gismondo ed io siamo aggravati d'una medesima infermità; e benché la sua
e molto difficili da esser svolti da una prima impressione. manzoni, 23:
. ecco, insomma... una donna difficile, direi... non
: tutta la educazione è in fondo una difesa contro i pericoli d'una umanità che
fondo una difesa contro i pericoli d'una umanità che s'immagina difficile e avversa
che si accontenta difficilmente, esigente (una persona, i suoi gusti, le sue
di distruggere a dirittura iddio, è una cosa un po'diffi- ciletta. fagiuoli
presso alla città di lieo in su una ripa d'un monte altissimo, al
i-xxxvi: chi legge quella tragedia osserva una inegualità di costume, che molto difficilmente
, che difficilmente si può considerare l'una di queste due cose disgiunta dall'altra.
(e talvolta assume 11 valore di una negazione attenuata). bisticci, 3-129
; da praticare: un'arte, una virtù; da superare: una prova;
arte, una virtù; da superare: una prova; da ottenere: uno scopo
che io in fondo in fondo non era una persona di tanta importanza che valesse la
o da percorrere (un luogo, una via): inaccessibilità, impraticabilità.
ostinato, ribelle a ogni cura (una malattia). bisticci, 3-104:
è reale, niente è reale. una certa idea... di questo stato
, un senso di infinita lontananza, una difficoltà di adesione che mi impedivano di
ne rimasi allibito e mi trovai dissuaso, una volta per sempre dal cacciarmi in quel
a mezzo l'undecimo e il decimoquarto è una metrica abitudine, che, come difficoltà
chi mi vieta che coll'aiuto d'una volontaria morte io non eschì fuori di
bocca piena di sangue, affondavo in una melmosa disperazione, e tutte le difficoltà
, i libri di metrica. passata una certa difficoltà, credo che li acquisterà la
troviamo in difficoltà abbiamo ripreso ad affittare una camera. 8. punto oscuro
o discutibile, aspetto contraddittorio (di una teoria, di un'argomentazione, di
a scegliere da tutte le lingue d'italia una lingua illustre e cortigiana, la quale
. torricelli, ii-3-15: sorge ora una nuova difficoltà, et è che se
un ragionamento, di un giudizio, di una decisione, opponendovi un rifiuto più o
contratto / conchiuder si potrà. / una difficoltà però mi resta. goldoni,
qualche difficoltà? -vi potrebbe essere una picciola difficoltà. lambruschini, 2-25:
delle specie, ma negl'individui d'una specie medesima non ha difficoltà di ripeter
d'obbligo piene di indulgenza e d'una commiserante sopportazione, avevano proprio difficoltà a
più del giusto il superfluo che [una provincia] dava all'altra, l'aggravava
, egli difficoltava ad un nipote suo una grazia spontanea del principe. 3
del principe. 3. trattenere una persona con ragioni o pretesti dal fare
un giorno intero... è stata una fontana di perenne e larga caduta sopra
difficoltosa, complicata: la studiamo da una settimana, senza arrivare a penetrarla.
, quel giorno i contadini, con una sorta di scrupolo avaro e riconoscente,
bambina ha dei pensieri da grande: una bambina difficoltosa, a quanto capisco.
mai toccato, fra le sue braccia una flessibile difficoltosa creatura. 3.
. atto con cui un privato o una pubblica autorità intima a un soggetto di
compiendo un dato atto o astenendosi da una data attività, con l'avvertimento delle
si porta a conoscenza di un soggetto una certa situazione di fatto o di diritto
farlo, e per l'avvenire metteremo una diffida sui giornali. abbiamo speso quanto
, 2-201: c'è ada, una ragazza di ventitré anni, nera di capelli
rimprovero, io fantasticava, od anche una diffida di amarla con più fervore.
vaglia, ma che il tutto nasca da una buona o vero cattiva fortuna. dottori
si diffidavano delle proprie forze, e una gran parte di loro abborriva la necessità
e abbandonata; / deh! vìncati una cieca, sanza guida, / giovane semplicetta
aveva già colta in fallo e diffidata una prima volta. pratolini, 9-597:
sei. bilenchi, 26: una volta i fratelli lo diffidarono pubblicamente sul
non intervenga a te, come intervenne una volta a un altro speziale. =
diffidatòrio, agg. disus. che contiene una diffida, che vale come diffida.
ma se incontravano un sorriso, o una parola cordiale, erano presi dall'affezione
i-416: tra i seguaci più sinceri d'una setta, d'una religion, d'
più sinceri d'una setta, d'una religion, d'un governo, v'è
un diffidente, attonito, intimorito davanti a una coscienza nuova, che sorgeva a rimproverarlo
pratica, altrimenti cesare sarà niente: ad una parte diffidente e da'confidenti disprezzato.
si preparasse alla guerra e avesse formata una congregazione sopra di ciò di diffidenti della
randagia e pericolosa, gli era rimasta una diffidenza fisica, una serie di riflessi
gli era rimasta una diffidenza fisica, una serie di riflessi improvvisi e controllati che
rumore sospetto mettere mano al fucile con una rapidità scattante. moravia, viii-94:
moravia, viii-94: ella mi ascoltò con una indefinibile espressione di diffidenza ombrosa.
; / viddece la mia fede: era una diffidenza. 3. locuz.
nel camerino e posto il piede sopra una tavola diffitta dal travicello che la sosteneva,
: fra gli amenissimi mirteti / sorge una fonte e un fiumicel diffonde. baldi
si divideno, de le quali i'una per occulta e sotterranea via ai comodi ed
giostra, come un tempio, come una cattedrale: re, regine, paladini,
di un organo diffondevano le note di una musica dolce, appassionata, punteggiata dagli scoppi
aria il canovaccio che la copre: una tepida fragranza si diffonde altintomo. mamiani,
/ fiorian le schiume. ecco, una luce scialba / si diffondea nel caucaso limare
. trasfondere, trasmettere, partecipare (una sensazione, un sentimento, un'ispirazione,
, un sentimento, un'ispirazione, una virtù dell'anima; anche la potenza
dio è virtù infinita, e quanto una virtù è maggiore, tanto più da
per il bosco e l'aria una inesplicabile svogliatezza. -pervadere, circolare
. figur. propagare (un'idea, una dottrina, una conoscenza, una lingua
(un'idea, una dottrina, una conoscenza, una lingua, uno stile,
, una dottrina, una conoscenza, una lingua, uno stile, un'opera
un partito; propalare, divulgare (una voce, una notizia, una fama,
propalare, divulgare (una voce, una notizia, una fama, ecc.)
divulgare (una voce, una notizia, una fama, ecc.). tasso
tesoro delle lettere non è più racchiuso in una sola città, in ima sola accademia
5. figur. comunicare (una malattia), contagiare. - al
e il volubile desiderio di novità è una malattia che i russi hanno nelle ossa
: la santa massima di attrarre all'erario una porzione del denaro dei possessori delle terre
per vestire i reggimenti: perché mai una piccola porzione di questo beneficio non può
azione, di un'attività, di una competenza, ecc.). a
, nell'aspetto, nell'atteggiamento (una sensazione, un sentimento); pervadere
milizia, ii-122: l'arte esige una scelta ben meditata di attitudini, nelle
, iv-60: e può il volto d'una defunta essere ancora così bello? un'
, rapida e oscura come l'ombra di una nube sopra un paesaggio, si diffondeva
strisce di bagliori, intrichi splendidi, una costellazione misteriosa e densa, che è
un virtuoso, molto dottamente ragionando di una materia poetica, entrò in un episodio
gramsci, 8-165: non sanno opporre una attività laica tanta mia ricchezza,
il vigore della gioventù, e una cosa difforme dall'ordine della natura. busini
questo prosperava in quell'uomo con una specie di impudenza. staccossi dal
bel il corpo rimaneva difformato da una caduta, la voce era manto / ricucito
altro paoletti, 1-2-125: la alterata da una malattia. difforme, con le mani /
colui il quale più volentieri non miri una statua bella che una difforme? varano,
volentieri non miri una statua bella che una difforme? varano, 151: stranamente
di pampinei succhi. baretti, 3-332: una lingua tanto impura e difforme e bislacca
. leopardi, ii-761: machiavelli in una dell'edizioni della testina (che sono
onde deriva « ridicolo » nasce da una diformità sì, ma fatta non diformemente.
difetto fisico che deturpa l'aspetto di una persona. s. agostino volgar.
regola (in un'opera, in una lingua, anche in un sistema politico
anche in un sistema politico, in una dottrina); sproposito; errore gravissimo
difformità, e insieme diede a vedere una immensa erudizione, un ingegno mirabile,
immensa erudizione, un ingegno mirabile, una ancor più mirabile imaginazione. milizia, iii-
che di duro e di scheggiato, una cert'aria rozza che fa meraviglia in imo
al valore di cento, egli dice una intrinseca menzogna: in questo sta la 'difformità
grimaldi nella proposizione i osservò nella luce una terza specie di determinazione, diversa dalla
immagine del foro circondato dall'ombra, una figura di diffrazione, costituita da frange
bene affilato si presenti per taglio a una sottil striscia di luce nella stanza buia,
vede i raggi, che passano a una picciola distanza dal taglio, buttarsi verso
mano, fino a tanto che a una certa distanza dal taglio vanno oltre diritti
clemente del mazza, v: mai solo una volta fu veduto diffusamente ridere, ma
attitudine a comunicarsi, a contagiare (una malattia). boccardo, 2-879
dei lazzaretti, col quale, opponendo una insuperabile bar riera al contagio
vicina la metteva tutta in sudore. una lucentezza le si faceva sotto gli occhi
a contatto e a conoscenza di molti (una lingua, uno scritto, una dottrina
(una lingua, uno scritto, una dottrina, ecc.). torricelli
a livello cogli altri popoli, eccetto una maggior confusione nelle idee, ed una
una maggior confusione nelle idee, ed una minor diffusione di cognizioni nelle classi popolari
nel loro genere; l'uno ha una certa diffusione graziosa e spensierata qual è
: si contenta di raccontare, con una diffusione che mescola il delizioso al comune,
di diffusione: area di distribuzione di una data specie animale o vegetale (v
masse, come si potrebbe mai sperare una equabile diffusione di danaro e di ricchezze in
sussiste, rispetto a un componente, una differenza di concentrazione fra zone contigue,
a uguagliarsi in tutto il sistema mediante una migrazione di molecole di quel componente dalla
bosco, 10 mi sentivo adagiato in una dolce diffusità misteriosa, come in un
. campanella, i-43: la luce è una, semplice e sincera / nel sole
giovinetto cigno, / e togliesi di fronte una catena / vaga di perle a cingerne
bontempelli, 7-27: ella passò lasciando una diffusa armonia di tremiti nell'aria.
, è un costrignimento del caldo interiore e una quiete diffusa per li membri indeboliti dalla
verso l'attrice e l'avviluppava come una carezza del pubblico intero. d'annunzio,
sorriso le rimase diffuso sul volto come una luce accesa di dentro. tozzi,
quasi un altro colore sovrapposto. e una pesantezza era diffusa nell'azzurro. ungaretti,
suono). pagano, 1-266: una lingua piena di suoni non vibrati,
, cogli altri e con sé, ha una forza equabile, e più diffusa che
giusti, 2-51: un dolor stanco, una celeste calma / le appar diffusa in
alla vastità del mio sentimento, come una diffusa tristezza che prima non avevo mai
preciso come adesso lo espongo, bensì una sensazione diffusa, un sospetto insistente,
3. elargito abbondantemente (un favore, una grazia). 5. giovanni
gangli. 5. divulgato (una voce, una notizia); propagato
5. divulgato (una voce, una notizia); propagato (uno scritto
avventura scientifiche, ma che conosceranno se una lettera sia ben scritta o ben ridicola
scritta o ben ridicola, possa cattivare una gran parte della stima o una gran
cattivare una gran parte della stima o una gran parte del disprezzo de'grandi.
: alcuna volta il fiorimento istantaneo d'una favella, fu veduto emergere da un ratto
7-113: ti dirò di più che una simile idea non mi era nemmeno balenata
nemmeno balenata per il cervello, quasiché una così diffusa e benemerita istituzione non esistesse
trovare. infelicità diffusa, e senza una vera ragione. piovene, 5-456: diffusissimo
condizione di seguire un discorso diffuso 0 una serie di concetti. gozzano, 458:
combattendosi per tutto, e molti d'una parte e d'altra uccidendosene, galli
gramsci, iv-71: 1 moderati esercitavano una potente attrazione in modo « spontaneo »
gramigna tenace e intricata si stringe come una rete entro le zolle, e, se
al figur.: pervaso (da una sensazione, da un sentimento).
progressivamente nelle varie parti dell'organismo (una malattia, un'infezione).
diffuso esantema che talvolta s'orlava d'una trina di sale, bianca come bisso
spaziale del flusso luminoso emesso da una sorgente di luce (generalmente una lampada
da una sorgente di luce (generalmente una lampada elettrica a incandescenza) utilizzando
: apparecchio che converte l'energia d'una corrente elettrica a frequenza acustica in energia
l'uscita, ha la funzione di trasformare una gran parte dell'energia cinetica, posseduta
di radiazioni elettro- magnetiche che urtino su una delle facce ed escano dall'altra (
, senza niun fallo, / che una in quelle parti si difizia. tavola
da gubbio, 188: fu in italia una piccola città dificata per uno di figliuoli
e maestro, poi che propone di fare una casa, primieramente et anzi che metta
: due sono le simulazioni: l'una si fa acciocché la iniquità sua si cuopra
stava com'uno che di nuovo vede una grande maraviglia. -figur.
, / tre sovra 'l temo e una in ciascun canto. andrea da barberino,
cosa di legname con ingegno che teneva una lancia sulla resta. 5.
so che m'ha fatto richiedere per una comparigione del paren- torio per lo pericolator
fu questa tenzone / delegata ne solve una col dire / all'ebreo, se
più breve, verso un luogo o una persona. sacchetti, 166-58:
in gran fretta verso un luogo o una persona; precipitarsi in una direzione.
luogo o una persona; precipitarsi in una direzione. a. pucci, cent
, un dì che la vide schiaffeggiare una giovine musicante, si tolse sotto il
a sogliano passò garibaldi con anita; e una fetta di anguria la dissetò: poi
che si difila correndo e va come una folgore. baldovini, xxx11- 38:
muggito, poi un altro; quindi una bufala si difilò, con la coda
, indirizzarsi (un sentimento: verso una persona o un oggetto determinato).
in cui compaiono due successive dentizioni, una da latte, decidua, e una
una da latte, decidua, e una permanente (e sono difìo- donti quasi
cessite, assai più parca / di l'una et l'altra difri et argiptilla,
ii-21: e1 difrige è come una feccia di rame attaccata nel fondo della
si cava e riponsi. facevasene ancora d'una terra di cipri un'altra sorte,
, la malattia della piccola bambina fu una minaccia più che altro; ma ora
via le coperte. levi, 1-207: una sera mandò una sua fantesca a chiamarmi
. levi, 1-207: una sera mandò una sua fantesca a chiamarmi: la sua
mal di gola, doveva essere certamente una difterite. = voce dotta,
di energia elettrica, o di deviare una parte delle acque del fiume in un canale
. corsini, 2-293: scoprivasi di quivi una gran parte della laguna, nella cui
: è necessità piantare con mano potente una diga, che freni la violenza delle onde
fino al sasso della diga, in una frescura odorosa, tra il verde di
battuto dal sole. piovene, 5-561: una diga di sbarramento sul posada consentirà rimpianto
: adagiato per traverso nel landau sopra una diga di cuscini. soffici, v-2-400:
5-264: giungemmo, in mezzo a una fiumana, dietro a una diga di
mezzo a una fiumana, dietro a una diga di folla invalicabile. montale, 1-133
.. facciano ogni sforzo per mettere una diga al torrente delle novità? mamiani,
imbevuta -finito ch'io ebbi -vinta una leggiera riluttanza, cominciò dal canto suo
, cominciò dal canto suo, con una voce sottile, accarezzante, a digabbiare
molecole di acido gallico con eliminazione di una molecola di acqua (ed è un
.]: 'digamia', stato di una persona che si marita due volte, ovvero
intermedio e si possono contrarre indipendentemente l'una dall'altra (a mandibola fissa solleva
animale e il vegetabile] non possono una forza meccanica così gagliarda e durevole,
alla morena del forno... è una passeggiata di poco più di due ore
passeggiata di poco più di due ore per una stradicciola un gran tratto carrozzabile, che
3. figur. credibile (una notizia). digeribilità, sf.
estens. assimilare le sostanze nutritive (una pianta). ristoro, ii-i (
], avrei lasciato d'andare a una festa reale a s. germano, nonché
digerisce come uno struzzo: a indicare che una persona goda di un'ottima digestione.
il giorno. -riposarsi di una fatica, di un'azione. pascarella
, un'ingiustizia, un atto ostile, una situazione spiacevole, anche una persona fastidiosa
ostile, una situazione spiacevole, anche una persona fastidiosa o antipatica); ammettere
essere stato paragonato con queu'atto a una femmina, s'attaccò al collo,
s'attaccò al collo, disperato, una fune, e si strangolò. bar etti
vestito dio sa come... era una cosa che le materassi non potevano digerire
, discutere con diligenza prima di prendere una decisione; trattare compiutamente, con ordine
saranno l'opinioni de'cavalieri, diverse l'una dall'altra, tante se'ne mandino
, acquistando conoscenza e compiuta coscienza (una nozione, una materia di studio,
e compiuta coscienza (una nozione, una materia di studio, ecc.).
, prestar fede, persuadersi (di una notizia, di un racconto: per lo
della minchionazione. nieri, 183: una volta in una città c'era un crocifisso
nieri, 183: una volta in una città c'era un crocifisso prodigioso,
sisto] un pezzo e gli parve una certa cosa... non la
potendo tutto digerirsi, cagionar doveva una malattia più perniciosa della fame stessa.
il seme contien due cose, l'una delle quali è la virtù formativa,
parte, ma per introdurre nella stessa una provvida fermentazione che digerisca, non per suscitare
dotta, lat. digerire * portare da una parte all'altra, distribuire, digerire
camicia e si è tratto di seno una mattonella di marmo nero e le sue mani
l'oceano, si togliesse dal ghebbio una pietra non digerita. serra, iii-56:
, senz'ordine e senza proporzioni, una calca di uomini e di fatti in
, per un colpo di tosse, per una digestione difficile, per un dolor di
insieme su un materasso, raggomitolate l'una contro l'altra, mezze nude, intontite
: le tre dispute tenute a sedano sono una molto buona digestione di quella materia.
, l'imparare, l'assimilare (una materia di studio). boccalini,
già sia stato il vitto quotidiano di una numerosissima nazione, par nondimeno che agli
via di fermentazione lenta, fino ad una intera dissoluzione. -operazione mediante la
della pressione, delle impurità che accompagnano una sostanza. panciatichi, 29:
potrebbero agevolmente coagulare anche il petroleo in una consistenza, ed in una materia analoga
il petroleo in una consistenza, ed in una materia analoga al succino, evaporando prima
facesse l'obiezione, che quella [una certa insalata] fusse di difficile digestione
difficile da risolvere (un problema, una situazione). caro, 3-1-252:
sarpi, i-1-225: il cardinale diede una mentita al gentiluomo, ed il gentiluomo
quando io era picciola fanciulla, venirmi una frigidità di stomaco sì grande, che io
convenevoli. 3. elaborare (una sostanza, trasformandola più o meno profondamente
quelle della seggiola, finché non piovesse una suonata di campanello o la decisione della
per loro aveva il semplice effetto di una irradiazione calorica digestiva. cicognani, 13-325
pezzetto nell'incisione, potevamo coprirla con una faldella di fila, o con una pezzetta
con una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo, la quale
cuopre tutto, a tutto 'l mondo era una faccia della natura, ch'elli chiama
occorreva per far l'avvocato anche spicciolo una cultura giuridica che metterebbe paura ora.
il quale [avvocato] al primo sentire una nota d'organo getta il digesto,
pietosa, la supplica portava per firma una croce e due impronte digitali, rossa e
con corolle gamopetale; il frutto è una capsula; particolarmente diffusa è la digitalis
all'interno (e dalle foghe si estrae una droga che è uno dei più importanti
acuti accessi di palpitazione, e più d'una volta egli aveva dovuto ricorrere alla digitale
colla regola, colla tranquillità, con una moderata cura di digitalina, sotto le
parti sono disposte come le dita di una mano. -foglie digitate: foglie
si dipartono dalla terminazione di esso con una disposizione che ricorda quella delle dita della
il moto dei labbri andava accompagnando con una digitazione vivace, a tulipano chiuso,
fondo di ciascheduno dei risalti digitiformi resta una incavatura. = voce dotta,
volgar., vii-276: delle colonne l'una era alta di diciotto cubiti, e
anche quando non digiuna farà talvolta la sera una pappata, concedendogli però che ne i
degiuni. aretino, 8-56: ella era una ave- maria infilzata, una graffia santi
ella era una ave- maria infilzata, una graffia santi, e una scopa chiese,
maria infilzata, una graffia santi, e una scopa chiese, e sempre digiunava i
facciansi stare digiunando un die, e una notte legati bene. pulci, 21-117
. ma se poi dio ti manda una piccola traversia, tu subito ti risenti
c'ho rispetto / di mentovare invano una sua pari / che digiuna l'avvento
avventarsi nella cuna / del triunfal veiculo una volpe / che d'ogni pasto buon parea
, faceva improvvisamente trasalire ogni senso in una fame languida di tutto. -proprio
perché in verità non me ne so viene una, che dilettevole sia. 5
è madonna, se non d'una / colpa forse, che l'avida mia
è di lor, se non quell'una / che le forma sì dolci, ogni
sì bell'alma intenti; e di quest'una, / cui la gloria lattò più
sterile, arido (un argomento, una materia); secco, povero,
ricco più che in estremo: creando una tal sua prosa così venusta e leggiadra,
poeta non si converrebbe; ché s'una parte solamente, e la più nobil
della sala illuminata a festa, ed odesi una voce da predica. non è però
'l gran desir sol di quest'una; / onde l'alma vien men
un precetto religioso sia in seguito a una prescrizione medica sia per trovare un miglior
, 6-42: uscir dal bosco in una gran pianura, / ma quasi morti,
tu mai visto in loco alcuno / come una aquila irata si trasporta, / cacciata
processione per quel dì, e fecero una congregazione de tutti li prelati. redi
de'digiuni qualche fico secco, per una certa virtù attribuitagli da'medici, di
foscolo, xiv-302: domani ti aspetterai una lunga lettera perch'io temo che sarà
rivoluzione, a rifarsi dei digiuni d'una volta e delle continenze eroiche della lotta,
/ ed un guardo, un sorriso, una parola / involando talor, l'alma
alcunché. berni, 38: una mattina a buona otta, a digiuno,
campane. -essere un digiuno comandato: una personadedita interamente alle devozioni, alla mortificazione;
di digiunare, prendere un cibo o una bevanda non consentita dai precetti ecclesiastici.
. intervento chirurgico, consistente nell'istituire una comunicazione del lume del digiuno con l'
/ ca tutt'è 'm beritate. / una caosa me dicate / d'essa bostra
mia dignità. -non potrei prestarmi a una trista e umiliante commedia. serra,
della pelliccia, sempre sull'orlo di una cascaggine le si chiudevano gli occhi cinerei
di tenersi gli austriaci a modo d'una guardia di svizzeri. de sanctis, i-i
un partito conservatore poteva compiere in italia una funzione moderna, indirettamente liberale, in
culto delle tradizioni per fondare nel paese una coesione morale. 3.
o figurativa o musicale, anche in una lingua) che perfettamente si accorda con
come delle sentuzione, un'attività, una condizione sociale e morale, ecc.
opere, fra le quali ne fu una che è famosissima, che fu uno repertorio
più grandi sono anch'essi ragguardevolissimi per una sensatezza toccante, e per una equabile,
per una sensatezza toccante, e per una equabile, inaffettata e signoril dignità.
il pellico] ha raggiunto in essa una dignità di linguaggio ed un'elevatezza di
nostro parente, nuovamente eletto abate d'una delle maggior badie d'inghilterra; e
alla madre e alla bara, e poi una schiera davanti alla schiera avversa, salutandosi
mascolina, considerava la donna in genere una merce vile. 10. privilegio,
grazia, leggiadria (non priva di una certa severità). boccaccio, v-31
la dignità della chioma, che avenga che una donna sia ornata di perle d'ostro
comodi tade; / a riguardarlo era una dignitade. tommaseo, i-226: o
gli strumenti. bacchetti, 10-45: una quasi religione della coltura, eretta sulle
parti di un numero, overo d'una linea segata, sarà il massimo che
. dignitàrio, sm. chi ricopre una carica, un ufficio elevato; chi
le autorità più elevate in grado in una gerarchia (in particolare, in un
borromeo e al podestà casati. compose una guardia nobile. mazzini, ii-40: conobbi
alti prelati e le dame, ed una grande sghignazzata sui poveri magistrati fu il
seppe dare all'europa l'esempio di una pratica di governo dignitosamente liberale, capace
contraddittori allo stile liberty della casa, con una storia propria diversa da quella, e
nel modo di comportarsi, improntati a una rigorosa cura nel conservare e nel difendere
, dignitoso, e qualcosa che indicava una mestizia rassegnata. mamiani, 1-375:
la riverenza, dignitosa ed ironica come una principessa. tecchi, 3-56: cresciuto fin
campo degli amori, con un'abilità e una pazienza da ragno. -per
, di decoro; che nasce da una severa coscienza di dignità morale, che è
, 998: quel desiderio universale d'una libertà dignitosa e tranquilla, d'una
una libertà dignitosa e tranquilla, d'una pace fondata sulla giustizia. tommaseo, i-238
: l'industria ci ha abituati a una continua esigenza del nuovo e dell'intatto,
nuovo e dell'intatto, che è una bellissima e dignitosissima cosa. silone, 63
aveva perduto, senza sua colpa, una posizione di ricchezza o di prestigio.
rapato, cascante, largo, su una magrezza dignitosa. -con valore neutro
la tua prosa più bella, e una delle pochissime prose pure, dignitose, logiche
indegnità formali mie, sono la prova di una mia sufficienza, di un mio senso
sedie del cielo, sì ne vidde una molto dignitosa e splen- diente di maravigliosa
plebeo, il vasto potrebbe dunque sembrare una stonatura, con l'aspetto suo decente,
. bacchetti, 9-126: è una strada civilissima e cospicua, di bei negozi
di digitalis lanata: si presenta come una polvere bianca, amara, insolubile in acqua
, 12-71: aveva [il divano] una sola spalliera da un lato, alta
serie infinita delle fibre che vanno l'una confondendosi nell'altra? chi la serie
sentimento). baldini, 3-35: una bellezza, che non s'intende che a
, di dubbie e disadorne rispondenze; una bellezza da non potersi verificare, tanto
non potersi verificare, tanto ci dà una gioia ravvolta e sempre digradante: un
, che digradi infino al taglio dall'una parte piano e dall'altra quasi rotondo
qua fra l'ombre molli / stendersi vede una vailetta amena. leopardi, 275:
di marmi e bruni d'oliveti, / una casa a la valle ed un giardino
-percorrere, scendere per i gradi di una gerarchia. fra giordano, 46
le sue proprie città, soggiace a una fu, che la domina come capo.
insensibilmente digradandosi, trapassava sì dolcemente dall'una nell'altra, che gli occhi de'
dalla parte di mezzogiorno vedeva in lontananza una specie di giardino i cui alberi fioriti
a suo modo, salendo e digradando con una vocina flebile di rosignolo in amore.
in amore. soldati, 75: è una melodia strana, che turba, che
sale di nuovo, s'arresta su una nota lunga, poi digrada cromaticamente con
, i-138: tale è questo canto, una ricca armonia che dal misterioso e dal
. bandello, 1-26 (i-320): una figliuola d'enrico di ragona e sorella
, cangianti,... ti danno una inquietudine ricca di pensieri.
interi per tassarli, senza pur mettervi una sillaba di laude o applauso. bocchelli,
quel modo di dipingere, che lascia una incertezza nella terminazione del contorno e nei
2. figur. situato in una serie progressiva, in una gerarchia.
situato in una serie progressiva, in una gerarchia. trattato dei cinque sensi,
battoli, 9-29-1-56: quivi [in una battaglia dipinta] le facce infocate e
corpi rappresentati in un disegno o in una pittura. 4. privato del grado
e il sangue dava al metallo digradato una misteriosa tempera. digradazióne, sf
dico che se dal punto o tireremo una retta linea 01 parallela al piano ab
delle distanze che avean fra sé, riuscirono una macchina con legamento e dipendenza di parti
sulle qualità indispensabili, costitutive, d'una bella mano. pavese, 8-188: è
ovale, per far digredir la cometa una quarta? guidacci, i-3-4-48: la cometa
, 2-4-49: in un piccol viaggio da una non so qual terra ad un'altra
de l'anima è qui toccato, farò una digressione, ragionando di quella. idem
ho fatto, / ove forse bastava una parola. tasso, 12-363: non deve
12-363: non deve il poema eccedere una certa determinata grandezza...: che
ho voluto consolare di questo, ma con una destra digressionétta gli ho motteggiato d'
. in modo digressivo, facendo una digressione. tommaseo [s.
voi mi fate ricordare con questo dire una cosa che fin qui ho per dubbiosa auta
, poiché le congiunture anco entrinseche di una scienza alla sua sostanza appartengono.
, agg. e sm. chi fa una digressione. 5. degli
). carducci, ii-7-173: una lettera che ti rende e rap
lombarde (signur!) seguite da una specie di digrigna mento e
, iii-521: la cartolina rappresentava una tomba scoperchiata, da cui sporgeva
tomba scoperchiata, da cui sporgeva una carogna umana digrignante. ojetti, ii-135:
: il cerchio recava a metà una testa di leone dalla criniera scarmigliata
la bocca, un sorriso, in una smorfia minacciosa o orribile). deledda
non vedi che i denti digrigna [una serpe], / che paion fatti a
, / che forse stritolar più d'una vita, / digrignan gl'ingranaggi rilucenti.
il fondo si era staccato e mostrava una specie di nero sorriso in cui si
ira, di minaccia o anche in una crisi nervosa o nella malattia (e
nervosa o nella malattia (e indica una deformazione bestiale nell'aspetto e nel comportamento
nell'aspetto e nel comportamento umano, una cieca manifestazione di furore e di ferocia
10 la basi? / ed ha una guardatura sì maligna, / che de
: non han ne gli sbarrati occhi una lacrima, / ma digrignano i denti e
dall'ira, di vendicarsi di annetta per una parola offensiva ch'ella gli aveva detta
mio. levi, 1-65: dal burrone una voce bestiale lo chiamava per nome.
nello sforzo, il negro invece faceva una grande smorfia, digrignando i denti bianchi e
diavolo, acciò che elli non truovi mai una ora in te, che elli ti
. carducci, 506: qual con una tibia sola disegnava un minuetto; /
un minuetto; / qual con mezza una mascella digrignava un sorrisetto. bacchelli,
di gobi digrignato un risolino, mostrò una triplice dentatura. -atteggiare il volto
muso (o il volto) a una smorfia deforme d'ira, di minaccia
... / com'a punto sembra una bertuzza / del viso e de le
sue fettacce nell'acqua, le tirò su una alla volta con uno scatto come fanno
, il dare i primi rudimenti di una disciplina; istruzione, insegnamento elementare;
chiarimento dei punti ^ onda- mentali di una questione. l. salviceli,
pulimento. si digrossa un arnese, una statua. gli scultori, per lo più
problema; fissare i punti fondamentali di una questione, di un affare, ecc
4. figur. rendere più civile una persona rozza d'animo, di costumi
: rendere più raffinata, più civile una lingua, un'istituzione, un'arte,
. garzoni, 1-560: s'è una scempia e una balorda, a te s'
1-560: s'è una scempia e una balorda, a te s'aspetta disgrossarla.
guerrieri, e comunicò un'armonia e una eleganza sconosciuta alla favella rusticana ed imperatoria
figur. dare i primi rudimenti di una disciplina, di un'arte, di
tutte a bugni e a tane, di una comune spelonca scavata alla peggio nel cuore
tommaseo, i-377: rintoppai nella vettura una gio- vanetta zoppa, già conosciuta a
che, durante la laminazione, dànno una prima forma al lingotto di acciaio proveniente
il giovane, i-315: ho imparata una bella erudizione, / e un pensier
fondamentale, il nucleo più importante di una questione, di un fatto (prescindendo