amor mi giura e dice / d'una donna gentil, s'i'la riguardo,
10 scherno continuo, non interrotto, di una folla briaca, e sitibonda di sangue
del sole mi sembrò sonoro come se percotesse una piastra ben temprata. c. e
c. e. gadda, 5-47: una camera come quella, aperta sul giardino
melo e del pero, che nasce da una gemma a legno scarsamente nutrita e che
legno scarsamente nutrita e che termina con una gemma a frutto. 10. marin
fa minore danno: la previsione di una sventura permette di affrontarla prendendo i provvedimenti
o da'). cedere ad altri una cosa che si possiede o di cui
, 16-84: io gli diedi in cambio una mia tasca / di capra indanaiata e
a venir fuori alle adunate. è una compagnia triste a cui bisogna sempre dare
de'cacciatori, e all'inseguita lepre / una lagrima dà. 4. distribuire
nel primo volume del museo etrusco, dando una traduzione di altra tavola,..
iii-186: ordinò il pontefice che si facesse una nova bolla, la qual fu data
della prima bandiera della terza legione per una fortezza, la quale gli era data a
uomini di bontà e dottrina di scrivere una formula di riforma. davila, 493
santi, 3-3: diede se medesima a una vita disperata per non voler morire di
. fosse data a'portoghesi in quella città una fortezza, ed alloggiamento per negoziare.
diedero a un tale in borghese, una faccia da napoli, che mi disse
disposizione a compiere sacrifici pur di ottenere una cosa molto desiderata). guittone,
dicesi... tenersi da parte una pratica col duca guido, che rinunzi
ducato, e dargli un cappello o una simile ricompensa. g. m. cecchi
ov'è 'l bel ciglio, e l'una e l'altra stella, / ch'
par che discerna, / che quella era una porta al fin del sasso, /
263: se veggono un cristiano che ammazzi una gallina o un colombo, lo comperano
il dar ricetto nel nostro cuore ad una onesta e tenera amicizia. parini,
cinelli, 2-250: essa apparteneva a una famiglia di classe sociale superiore...
dargliela. -dare marito (a una fanciulla): accasarla. caro,
7-403: io senza più mi trovo / una mia figlia. a questa il mio
annunzio, iv-2-202: gli formavano intorno una specie di corte adulatoria; gli davano il
fra giordano, 1-202: questa è una gemma, che se la potesse avere
ai privati. levi, 1-20: una sola cosa egli sa, che i contadini
fede. gelli, iii-66: facendogliene una contrascritta, o dandogliene mallevadori, in modo
figli, dare ad essi un mestiere o una professione. 21. comminare,
, nell'epistola lxiv, aver fatto una remostranza... all'imperatore, ma
leggi, decreti); pronunciare (una sentenza, un verdetto). fra
due uomini avevano deliberato di dare in una causa quel giudizio, che più loro
rosa, 1-83: voi mi date una stoccata ogni volta che mi scrivete dolendovi
sono. nievo. 1-338: diè una frustata ai buoi che si erano incantati
, 2-226: soffro assai perché io son una bestia malvagia e grossa, sanguinolenta,
: macché, nessuno mi ha dato una spinta, né mi si è per niente
ti dia. davila, 182: diede una rotta alle genti cattoliche, che disordinatamente
riconosciuto. lancellotti, 481: venne una pioggia di pietruzze infocate a foggia di
dato l'avvio, non si può mettere una fine, perché chi parla non li
mi par necessario che in venezia sia una somma di danari pronti per dar caldo
te ancora, se illuminati i comici di una tal verità, daranti sulle scene maggior
muscoso ch'esso ti dà sembianza d'una fattura del caso. svevo, 3-627
trovarsi. landolfi, 2-49: più d'una volta l'avevano sorpresa così compagnie di
: essendo in cicilia un giorno ad una tavola per mangiare, con molti cavalieri,
, ne'quali mancano l'uve d'una proporzionata maturità. 30. comunicare,
con quel fischietto che portavo appeso ad una catenella, con cui davo la sveglia
pecchi, 11-46: vuol darmi sùbito una spiegazione, si sente obbligata a darmela.
di montecatini. boccardo, 2-235: una mappa cadastrale, dieci volte rifatta,
rifatta, mi dà dieci diverse superficie d'una data estensione di terreno; un censimento
ha ragione, -disse, -lei dà una lezione alla mia vanità professionale. pavese
4-146: era l'anno che io affittavo una stanza in via nizza, che davo
de'granchi? -offrire come risultato una data cifra (un calcolo, un
: questa lontananza e queste visite davano una lieve apparenza di frutto vietato od almen
alla sua età. alvaro, 7-30: una tale importanza che si dànno gl'italiani
si dànno gl'italiani, spesso, è una difesa contro le umiliazioni che la loro
offrire, distribuire (un cibo, una bevanda); porre a disposizione;
; offrire, servire (un cibo, una bevanda, un pasto, un convito
pasto, un convito), indire (una festa, un ricevimento).
ce n'è niuno che voglia metter su una cena, a doverla dare a chi
(un brano musicale), proiettare (una pellicola cinematografica); interpretare (un
e intorno alla lampada le farfalline come una tormenta. pea, 7-375: compagnia
g. villani, 8-96: fu data una inquisizione ovvero accusa, alla podestà.
vuo'tu dare testimoni a provare che una sì fatta buona femmina sia ladra?
, ecc.); diffondere (una luce); emanare (odori,
1-207: pochi s'asterrebbero dal dare una buona risata
sebbene assai trasformata e deturpata, era una specie di villa dalla facciata chiara posta in
tanto più gravi perché perpetrate a danno di una città coerente come un corpo o un
essendo ciò impossibile), ma bene una deformazione e deturpazione la maggiore che mai
degli occhi serrati segnavano con quelle cicatrici una croce. nessun'altra deturpazione nel rimanente
superficie fredda di un evaporatore in cui una parte dell'umidità si condensa, per
o di privazione dell'acqua contenuta in una sostanza. = deriv. da
due lobi uniti fra di loro da una commessura trasversale; è sede della percezione
. figur. che sconvolge l'animo (una passione). borgese, 1-66:
il campo con le sue cavallette. una grande testa fu alessandro manzoni; ma
provocando miseria, malattia o morte (una carestia, un'epidemia, ecc.
piomba irresistibilmente a devastar le campagne, una tempesta di cielo o di mare prodotta da
da venti burrascosi che cozzano insieme, una folgore che scoppia improvvisa, abbaglia,
e dileguasi, tutte queste cose hanno una bellezza terribile prodotta dalla senzazion della forza
: tra il 1628 e il 1629 una terribile carestia devastò cremona. bilenchi,
i campi. -sfigurare, deturpare (una parte del corpo); alterare (
e di miseria, al capezzale d'una creatura malata dal più feroce male che
dal più feroce male che possa devastare una carne vivente. idem, iv-1-674:
secca strinata, verde, patita dopo una delusione amorosa che nella prima gioventù le
aveva devastata l'esistenza rendendola simile ad una bambina vizza, brutta e ghignosa. bocchelli
con la poesia? la volta è come una gran pergola devastata da un temporale d'
4. per estens. sfigurato da una cicatrice (una parte del corpo)
per estens. sfigurato da una cicatrice (una parte del corpo); alterato (
sciupato (il viso e il corpo di una persona per gli stravizi, per vecchiaia
8-108: da un'altra parte, una donnina minuta, giovane per quanto devastata,
, i-29: aveva il viso devastato da una scottatura orribile... e due
6. squallido, vuoto (una stanza). saba, 143:
, 1-38: la francia riposava sopra una cenere fallace, che copriva un incendio
che logora a poco a poco (una malattia). rovani, ii-947:
ottimo effetto di mostrare l'instabilità di una moltitudine di concetti malamente distinti, è
e la glieina porta i segni di una grande devastazione. papini, 26-71: chi
la sterminata devastazione, 1'avvolgeva d'una riverenza solenne. campana, 126:
roma fiancheggiante la ferrovia, agonizzava in una raccapricciante devastazione. montale, 1-77:
del volto (per l'età, per una malattia, per il vizio, ecc
si trovò a faccia a faccia con una donna miseramente vestita, ancora giovane ma
ma coi segni, nel volto, d'una devastazione di tutto l'essere. emanuelli
macchie di rossetto mettevano il segno d'una devastazione, giuditta sembrava smarrirsi in una
una devastazione, giuditta sembrava smarrirsi in una confusa pietà di se medesima,
baldini, 5-46: si può guardare una donna con una occhiata (ci mancherebbe
5-46: si può guardare una donna con una occhiata (ci mancherebbe altro che non
. pervenire a un atto definitivo, a una decisione; venire a una conclusione.
, a una decisione; venire a una conclusione. sarpi, iii-221: li
... era stata rimessa ad una congregazione di giudici delegati, acciò formatone
formatone giuridicamente il processo, devenissero ad una sentenza finale. fil. ugolini,
dopo aver superato un dislivello, in una valle glaciale o in un corso d'acqua
più o meno cristallino che generalmente comporta una diminuzione della trasparenza del materiale fino all'
, di un corso d'acqua, di una strada, ecc.). fil
. landolfi, 8-51: di ritorno da una delle solite sfortunate spedizioni di gioco,
e difatti m'ero rotto l'ulna, una delle due ossa dell'antibraccio. leopardi
leggi naturali, dalla verità, da una consuetudine, da una tradizione, ecc.
verità, da una consuetudine, da una tradizione, ecc.); venir
per lo mio co- mandamento si canti una canzone. rinaldo degli albizzi, ii-331
: non è pertanto maraviglia se anche una fanciulla deviasse per amoroso delirio dall'ordinato
via; indirizzare altrove (la rotta di una nave, l'itinerario di un viaggio
un dito vicino alla bocca per deviare una lacrima che era in procinto di penetrarvi.
guerrazzi, 6-82: il cielo ha una stella per voi, e, da
. travisare, fraintendere (il senso di una parola o di una frase).
il senso di una parola o di una frase). a. cocchi,
pallone). -deviare in rete: segnare una rete, riprendendo un tiro o un
; a cui si è fatto prendere una via diversa da quella stabilita (la rotta
da quella stabilita (la rotta di una nave, il cammino, un colpo,
tozzi, 3-88: vi deve essere una tale sincerità nella fede, quale può
4. medie. che ha subito una deviazione; spostato rispetto alla posizione normale
. deviatore elettrico: commutatore con cui una corrente può essere inviata in una direzione
cui una corrente può essere inviata in una direzione o in un'altra (ed
necessario un rapido arresto della macchina o una rapida diminuzione della potenza erogata, riesce
che la natura gli aveva imposta: una via aggradevole, facile e senza meta.
, il capitano arrossì, si fregò una spalla, gongolò, promise tutta la
. spostamento dalla posizione regolare (di una vertebra o dell'intera colonna vertebrale).
trovai un principe siciliano lievemente contorto da una deviazione della spina dorsale. -deviazione
il piano di simmetria. -deviazione di una bussola magnetica: l'angolo che l'
emergente. 9. statist. in una serie di misure di una grandezza,
statist. in una serie di misure di una grandezza, la differenza, in più
per la devia onda del fiume, / una sala regale; ivi l'estinto /
., 5-260: di quindi si divulgò una fama, che il consolo dovea menare
un velivolo; può essere formato da una superficie che ruota liberamente intorno a un
da tale senso di ragionevolezza le derivava una speciale dignità, quasi una forza spenta,
le derivava una speciale dignità, quasi una forza spenta, devitalizzata come il dente
vita, senza espressione, insignificante (una figura, una persona, ecc.)
espressione, insignificante (una figura, una persona, ecc.). savinio
devitaminizzare), agg. che causa una riduzione della quantità di una vitamina o
che causa una riduzione della quantità di una vitamina o di un gruppo vitaminico presente
gruppo vitaminico presente in un organismo (una sostanza, un'azione, ecc.
2. il rimettere la cognizione di una causa a un dato tribunale.
dì non faceva questo, per virtù di una costituzione del concilio basiliense, lo suspenderebbono
mano all'eccidio dei protestanti: così una fiera legge li dichiarò tutti egualmente indegni
. trasferire il titolo o l'esercizio di una competenza, di una funzione o di
l'esercizio di una competenza, di una funzione o di un potere da uno
a un soggetto un dato potere, una data funzione o un dato compito;
compito; attribuire la competenza a decidere una causa processuale a un giudice superiore.
, ad un altro giudice superiore di una diversa istanza. beccaria, ii-128:
basso, far precipitare; dirigere verso una direzione particolare. monti, x-2-147:
e prono, / un picciol lumicin d'una lucerna / vide apparir lontan per la
alle quattro ogni giorno mi si ammanniva una bella fetta di pane, molto bene
i fiori. baldini, 3-117: una ragazza siede al piede di una quercia
3-117: una ragazza siede al piede di una quercia tra i rossi ciclamini e pare
da vicino e alla lontana, c'è una quantità di giovanetti di primo pelo,
dossi, 414: era l'altra una giovinetta fragile e trasparente, devota a prossima
un principio, a un'idea, a una memoria); che dimostra attaccamento (
molta, / che scontrò un eremita in una valle, / ch'avea lunga la
così facilmente animo meno che buono in una republica tanto pia e devota. baretti
pia e devota. baretti, 1-44: una dama, egualmente che ogni altro mortale
con la scelta stessa della sposa d'una famiglia così notoriamente divota alla santa chiesa
: era amico di... una signora, come lui, di avellino,
, e come lui particolarmente devota a una madonna che si adora in un celebre
o sul catasto lecca / e attacca una tal qual voracità / alla comunità; /
6. recitato con devozione (una preghiera, un inno, ecc.
, un'azione); che esprime una profonda religiosità (il pensiero, l'
che ispira devozione (un luogo, una chiesa, un'immagine sacra, ecc
. fioretti, 1-103: vennono ad una parte del monte [della vemia] molto
. e1 volto santo serberò; che è una divota figura e bella. masuccio,
scala, detta di sopra, si è una devotissima cappella, ch'è sopra del
vederti. tasso, 12-23: d'una pietosa istoria e di devote / figure
che avea sin da fanciullo grandissima a una moltitudine d'idoli suoi divoti.
11. che nutre un affetto sottomesso per una persona; che le dimostra rispetto,
essere amante, ma per amore d'una, di tutte dei essere servidore divoto
la tua bellezza ed eximi costumi, una cum la gloria de'tuoi parenti, non
ora i divoti fanno come un corpo e una classe la quale s'interessa per la
delle moschee. piovene, 5-408: è una piccola casa, con l'interno annerito
interno annerito dal fumo delle lampade, con una sola finestrella, sempre gremita dai devoti
profonde / nebulose del cielo, ad una ad una / percotevan nell'anima echeggiante
/ nebulose del cielo, ad una ad una / percotevan nell'anima echeggiante / del
, chiamato buccio malpanno, e avea una sua moglie... assai bella e
questi... virtuoso, ma di una tal virtù divotuzza da fidarsene poco:
devozione (un atto di culto, una pratica religiosa, ecc.).
la divozione religiosa non è propriamente che una specie più sublimata e più trasformata della
. d'allora in poi fu presa di una gran devozione per l'addolorata che c'
di un'altura, il biancore di una chiesa. qui usavano convenire in pellegrinaggio
luogo di molta devozione, sede di una madonna miracolosa. -per simil.
. pulci, 1-43: io ho fatta una strana visione, / che m'assaliva
, e dinanzi all'immagine discoperta ascolteremo una santa messa in ringraziamento. cicognani,
d'un indifferenza assoluta come di chi compia una cosa meccanicamente. levi, 3-84:
e con tutto ciò, arrivato ad una divozione tardi, che l'indulgenza era
sacchetti, 113-16: ed ecco giugnere una compagnia di battuti, per inginocchiarsi all'
quali doveva per suo voto donare ad una santa devozione di barcellona, ove, intra
: la religione può far crescere molto una città, anzi delfo divenne tale non avendo
divenne tale non avendo animo di far una città, per lo mirabil concorso de forestieri
. 6. affettuoso rispetto verso una persona; attaccamento devoto; deferenza,
le tentazioni malsane, che la complicità di una vita facile doveva sviluppare ed irritare in
i miei nemici. pratolini, 9-319: una sorpresa di cui fernando non sapeva ancora
fosse buono in quell'ora e parlasse una parola grande. 7. ammirazione
. 7. ammirazione profonda per una persona di grande ingegno e notorietà o
di affettuosa riverenza usata come chiusa di una lettera. carducci, ii-12-154: ella
non andare ministro a pietroburgo, per una ragione alla quale non avrai niente da
. 11. locuz. -avere una devozione: una pia consuetudine.
11. locuz. -avere una devozione: una pia consuetudine. piovano arlotto,
non molto ricco, el quale aveva una divozione di dire ogni mattina a buon'
beccare un'eredità..., creare una divozioncella di nuovo conio, scavallare un'
conio, scavallare un'antagonista, ordire una frode, tessere una calunnia, stampare
antagonista, ordire una frode, tessere una calunnia, stampare un libello, profondare una
una calunnia, stampare un libello, profondare una riputazione, si credono di toccare il
dei, specie quando segua immediatamente una sillaba con altro dittongo discendente: in
e la loro dispersione per mezzo d'una turba di cagne fameliche, è certo in
118): si 'ncominciò tra loro una quistion così fatta: quali fossero li
delfica cominciò ad uscire una soavità di odore straordinaria e grandemente mirabile
che simile a quella di cambaia sia una crescente nel rio di roano di normandia
. m. cecchi, 355: era una povera / fanciulletta, figliuola d'una
una povera / fanciulletta, figliuola d'una vedova / che stava a casa dal
o inghilese? bisticci, 3-518: prese una cura, della quale tutti gli uomini
, 75: già vidi uscir di tonde una ma- tina / il sol di ragi
tutto, senza commuoverlo più di una foglia staccata. montale, 1-33: a
, dispregiano i padri, e per una piccola medaglia negherebbero il creatore. boiardo,
riferisce all'inizio di un'azione e di una situazione o a una durata).
azione e di una situazione o a una durata). -anche: precede e rafforza
prese oro, chi vasello, chi una cosa chi un'altra; sicché di subito
e dodici castelli / che siano intorno ad una cittadetta. guido da pisa, 2-89
, nel numero), l'inizio di una serie, di una successione (di
l'inizio di una serie, di una successione (di persone, di cose,
dell'assunta. brancati, 3-78: una goccia si formava di tanto in tanto all'
fretta / che non gli avrebbe giunti una saetta. grazzini, 4-75: -odi
: il treno si fermò in mezzo ad una grande folla, nella stazione fragorosa di
angiolieri, 65-12: per la mia sciagura una n'amai / la qual ha il
potere alcuna difesa fare o pur dire una parola, passato di quella lancia,
d. bartoli, 1-6-36: perché una improvisa tempesta gli aveva dissipata l'armata,
l'ultimo di fucile, giacché mancava una settima forca. d'annunzio, i-401
capolino, / com'io fo mostra d'una coral voglia; / onde m'è
16. introduce una quantità, una misura (il prezzo
16. introduce una quantità, una misura (il prezzo, l'età
(596): portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta
stava sdraiato in terra, pieno di una noia secolare. la stessa noia,
, stavano sul viso pallido della vedova, una donna di mezza età. moravia,
di recarsi con me e sofia ad una certa festa ». 17.
sfidò tutti i suoi consiglieri a trovargli una moglie più bella e fatta meglio della
di noia. 20. indica una qualità, un contrassegno, una particolarità
. indica una qualità, un contrassegno, una particolarità, una proprietà, una condizione
, un contrassegno, una particolarità, una proprietà, una condizione, un'attività
, una particolarità, una proprietà, una condizione, un'attività o una professione
, una condizione, un'attività o una professione che vale a distinguere, a
che vale a distinguere, a caratterizzare una persona, un oggetto, ecc.
di gran spavento. bembo, i-194: una sua lettera di quella stessa forma.
. m. cecchi, 18-9: una fanciulla d'assai, buona e bella /
morte! d'annunzio, v-1-431: una sera di novembre... ebbi in
già visto esser chiare: essa da una valle boscosa di mirti si trasporta,
moglie era penetrata in lui più sottilmente con una più acuta voluttà di quel che,
. boccaccio, iv-146: veggendo entrare una novella sposa nella casa di panfilo,
: dimenava, col matterello ricurvo, una piccola polenta bigia, di gran saraceno.
de roberto, 307: egli che aveva una memoria di ferro e una faccia tosta
che aveva una memoria di ferro e una faccia tosta a tutta prova aspettava la
aspettava la cerimonia con ima tranquillità e una sicurezza ignote ai compagni. d'annunzio
, 7-41: questa tonaca usata gli conferiva una disinvoltura signorile, a suo agio,
. boccaccio, vii-3: intom'ad una fonte, in un pratello / di verdi
figliuolo. tassoni, viii-1-12: ha una torre, che pare / un palo capovolto
mormorare a tutti 'adamo', / poi cerchiaro una pianta dispogliata / di foglie e d'
la paura di sturbar l'albergo d'una qualche fata, e così fu commesso
te ne supplico. 25. indica una limitazione del concetto espresso da un verbo
. bonichi, ix-299: tutti sem d'una massa / e l'uno all'altro
faccia, / ch'a proteo ciascun giorno una si porte, / fin che trovino
erano quelle provincie allora molto conformi l'una all'altra d'istituti e di leggi ne'
rimirando, / vidi gente ir per una verde piaggia / pur d'amor volgarmente
parlava con tutti, dei tempi di una volta, di politica... del
insieme di cui si considera o prende una parte. -nella funzione di articolo partitivo
. girolamo volgar., 1-11: se una città avesse dieci porte, e le
e le nove fossono guardate, e l'una non fosse guardata, per quella vi
gherardo faceva cercare per la terra d'una buona spada. bisticci, 3-307: istette
3-307: istette sotto la sua disciplina una figliuola del marchese di mantova, delle
lo pregavo che lui fusi contento di pigliare una certa buona quantità di scudi che erano
certa buona quantità di scudi che erano in una cassetta quivi vicina al mio letto,
331): un grande studio, una grand'arte, di gran parole, metteva
gran chiacchiere, insieme: confidenze da una parte, ammonimenti dall'altra, amore
, ammonimenti dall'altra, amore dall'una e dall'altra. cicognani, 9-7
quando anche me gli venga spacciata per una novità un'osservazione che abbia un palmo
(252): per moglie gli diede una sua figliuola, il cui nome era
, il cui nome era bartolomea, una delle più belle e più vaghe giovani
atta a fendersi che ha nel suo mezzo una linea rossiccia;... più
la paura di sturbar l'albergo d'una qualche fata, e così fu commesso
mi ritiri un poco. -regge una proposizione soggettiva implicita. giamboni,.
ora di scriverti. -regge una proposizione oggettiva implicita. dante, conv
g. bentivoglio, 4-746: fatta una segretissima consulta fra loro, determinarono di
berrette in mano, e'mi feciono una la più cirimoniosa orazione. lalli, 1-4-6
volte avvenne che, andando due preti con una croce per alcuno, si misero tre
questo non si curava d'entrare in una tal vigna... tirò di lungo
aviene che la vela sta sempre da una banda e il contrapeso dall'altra. manzoni
mercanti dicono: un sacco lana, una cassa zucchero, o simili. cicognani,
: lo spazio di tempo compreso fra una mezzanotte e un'altra, o fra un
cielo entra lo die e la notte una volta: e la demora che 'l sole
: era il fòro taciturno / da una grave ombra occupato. / sopra il
. -un dì, un bel dì: una volta, un tempo indeterminato (ed
ed è spesso il modo di iniziare una narrazione). re giovanni, v-104-83
c'era nell'aria come l'impressione di una grande riviera abbandonata ove pachidermi giganteschi avessero
e giusto onore. tommaseo, i-53: una voce in cuor mi suona, /
sì magnifico processo, / o per l'una o per l'altra, fu o
a tutt'altri secrete, / come una larva del supremo die / lento. barilli
. lippi, 2-16: si fece una trippaccia, la maggiore, / che
6-78: due cose ingannarono il re, una, che un popolo, uso a
borsa, xix-4-724: ci sarebbe anche una specie d'ingratitudine verso quelle nazioni che
... l'ingegno nostro qualche volta una certa facuità naturale, per non la
— 310 — tutto in una volta. -al fìgur. e scherz.
degli idrati di carbonio; di essi una parte non assimilata passa nell'urina sotto
: 'diabete'. malattia che consiste in una evacuazione frequente e copiosa di orina,
leggier si comprende ch'ogni stato vuole una quantità di moneta che rigiri, come
moneta che rigiri, come ogni corpo una quantità di sangue che corra, perché
, 3-65: iscadde ch'egli infirmò d'una infirmità, chiamata da'medici diabetica passione
nero a lungo cappuccio scarlatto e con una mascherina scarlatta su la faccia. deledda
un viso arcigno quasi interamente coperto da una barba grigia ispida le cui due punte si
c. gozzi, i-60: sudava una camicia ogni giorno nel giuoco di scherma
quella [la corte di roma] per una fucina di diaboliche operazioni che di divine
tutti i frati uniti insieme, fece loro una esortazione, pregandogli tutti a far buon
un vasto locale] oscuro anzi nero di una fuliggine secolare, sulla quale splendevano come
tempesta, gutturale e fischiante, con una nota diabolica che pareva scaturisse di sotterra.
caso, nuovamente in palermo successo ad una impia anzi diabolica matre. ariosto,
, ii-194: un'estrema ansietà che una volta si finisca questa for- fanteria diabolica
diabolica, con le mani alzate sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un
, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi. settembrini
soltanto studiai il contratto di cui avevo una copia. come era fatto con furberia
in sospetto verso di me che uscivo da una città considerata la più diabolica del mondo
: questa stagione... è una cosa diabolica per me, e firenze
diabolica per me, e firenze è una vera fornace. checchi, ii-1035: dopo
in piedi, i nostri non si sussurravano una sola parola. -incomprensibile (una
una sola parola. -incomprensibile (una parlata, un linguaggio); indecifrabile
r. sacchetti, iii-154: e spiccava una qualche diabolica misura di valzer o di
un rocchetto che si fa roteare su una funicella manovrata da due bastoncini per rilanciarlo
: nel salone dei biliardi è ancora tutt'una raccolta di giochi e passatempi senza fine
papini, vi-585: si tratta di una collezione di note e spunti per quella
: 'diabrosi', soluzione di continuità d'una parte, cagionata da acri e corrosivi umori
per rifrazione dei raggi solari raccolti da una lente. = voce dotta
di raggi solari riuniti col mezzo di una lente. = voce dotta, deriv
e gelare, cangiando l'accademia in una diacciaia. 2. per estens
, / e non è la cucina una diacciaia. = deriv. da
quello diacciati i fossi della città, una notte di furto prese la terra.
dalla rigidità cadaverica (il corpo di una persona defunta). cicognani, 3-9
le si diacciava la voglia; e una specie di sug- gezióne insolita le impediva
chiuso, serrato (un uscio, una porta). b. davanzali,
umano o di un animale, o una parte di esso). fagiuoli,
che per grazia speciale mi fosse conceduta una caraffa d'acqua diacciata. de marchi
, gli cominciò il rantolo, che pareva una risata repressa; gorgogliante nel sangue diacciato
, 2-55: alcuni signori avevano anche una barca, piatta, di tra il fruscio
forestieri. -rinchiuso, compreso in una pietra dura, nell'ambra, ecc
di monte. -che non permette una completa visibilità, opaco (un vetro
7. disus. chiuso, serrato (una porta, un uscio). g
rompere il silenzio; por fine a una situazione imbarazzante. b. davanzali,
, iv-2-13: pensava al refrigerio di una bella fetta di cocomero diaccio, a un'
sul vertice appare come la cuspide di una spettacolosa cattedrale. locchi, 1-23:
. irrigidito per il freddo; intirizzito (una persona, una parte del corpo,
freddo; intirizzito (una persona, una parte del corpo, ecc.).
. boine, i-41: m'accostò una sedia alla rossa stufa, perché vi stendessi
4. non riscaldato (un cibo, una bevanda). cicognani, 9-209:
che ha clima freddo (un paese, una regione, ecc.); che
.); che ha temperatura bassa (una stanza). soderini, i-411
ecco un corpo ben costrutto, che prometteva una vita lunga ». cicognani, 1-106
mano in mani con la noncuranza diaccia d'una bordel- liera. = cfr
vetrino '. 4. che prova una sensazione di gelo (un dente)
, / e livi stetti più d'una mezz'ora. leonardo, 2-145:
): innel mezzo tondo avevo fatto una femmina in bella attitudine a diacere:
grossiera, che sia tocca nel cuore d'una picciola scintilla di quel vero amore,
in presenza di ossicloruro di fosforo; è una polvere bianca, cristallina, inodora e
diacimino fatto con mele a quantitade d'una oncia e siale dato la sera quando
dormire con sugo di nepitella a quantitade d'una dragma. mattioli [dioscoride],
che questi anni addietro mi favoriste d'una vittoria e d'una testa di
addietro mi favoriste d'una vittoria e d'una testa di pegaso, l'uno
la quale, perciocché doveva avere una mala diacitura, cominciò anch'ella a volgersi
deriva dall'alterazione della bronzite, contenente una notevole quantità d'acqua (e si
concreto: il collegio dei diaconi di una chiesa. cassiano volgar., xxi-8
cui veniva concessa dal vescovo, con una benedizione speciale che comprendeva l'imposizione delle
diàcope2, sf. tmesi; elisione di una lettera (o di una sillaba)
elisione di una lettera (o di una sillaba) all'inizio, alla fine o
, alla fine o nel corpo di una parola. a. a dimari
segno grafico che, posto sotto o sopra una lettera o una parola o una frase
posto sotto o sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette in
sopra una lettera o una parola o una frase, ne mette in rilievo un
ne mette in rilievo un carattere o una funzione filologica particolare (di essere di
, oppure, posto sopra o sotto una lettera, indica un suono diverso da
. pasolini, 143: risulta chiara una diacronia tra la base bracciantile del cremonese
cosiddetto « bello », che apparterrebbe ad una forma « sui generis » dello spirito
la corona di alloro, poi divenne una vera e propria corona di metallo prezioso
de lo imperatore... cum una diadema in capo e cum uno sceptro in
adriani, iv-370: presentò a cesare una diadema intrecciata con la corona d'alloro
: fece [costantino] due novità; una... del portare continuamente il
l'aguzzo cappello da mago caldeo di una vecchia torric- ciuola, e sopra la
2-117: nel mezzo, sotto a una specie di diadema di corallo, campeggia la
. caro, 15-i-96: in capo una acconciatura candidissima con una diadema, cioè
: in capo una acconciatura candidissima con una diadema, cioè fascia, piena di gioie
la marchesa alfieri; essa era in una gala da levar il lume dagli occhi
il diadema di brillanti sulla testa e una riviera di brillanti le copriva letteralmente il
sopra uno smalto di fiori, era una * regia domus ', incoronata in
e forte, con la testa di una bellezza energica, incoronata da un diadema di
che eccelle per bellezza di paesaggio in una regione, in un territorio. nievo
uno de'metelli diademato, perché avendo una piaga in testa portò lungamente la fascia
bartolini, ii-253: per poche lire dipinge una sirena con una corona diademata, posta
per poche lire dipinge una sirena con una corona diademata, posta a sghimbescio fra riccioli
. m. -ci). relativo a una coppia; binario. -numerazione diadica:
che presenta diaeliotropismo (l'organo di una pianta). diafanézza, sf
meteor. strumento, generalmente costituito da una serie di filtri ottici intercambiabili di opacità
mette di misurare, sulla base di una scala convenzionale, la visibilità, cioè
prima fra queste [acque] ha una diafanità cristallina che lascia distinguere con tutta
pelle dalla diafaneità alabastrina, sono di una magnificenza corporale incomparabile. beltramelli, iii-376
iii-376: scelse la veste migliore, una veste rosa che le lasciava nudo il
collo e dava alla sua pelle bruna una diafanità di ambre. = deriv
questo medio centrico... era fundata una basi di diafano calcedonio. vasari,
lampada d'alabastro che lasciava appena passare una luce gemmea fra i rabeschi diafani delle
preso il colore diafano e grigio di una massa pendula d'acque. barilli, 6-17
d'ombre di colori, / esalando una musica visibile, / sorge pino,
(un discorso, il carattere di una persona, ecc.); chiaro
se stesso. pea, 8-60: è una profanazione chiamare nazzarena di soprannome la tabaccaia
si pensa a gesù nazzareno, si ha una idea diafana, virilmente spirituale.
esile, gracile (la corporatura di una persona); pallido, etereo (il
; so bene che vandike non dipinse mai una testa di carne più diafana, né
nervosamente parlando, e il capo come una palla da biliardo. brancoli, ii-266:
all'altro a mangiare tutti i giorni una colazione in miniatura. 5.
corpo detto; ma è... una natura comune che è in essi corpi
sue velature principalmente è giunta a dare una lucidezza alle tinte e un diafano che
, come / diàfan da lome -d'una scuritate. b. segni, 7-72
(mediante l'introduzione al buio di una lampadina a incandescenza nella bocca del malato
compreso fra due epifisi e costituito da una regione centrale cilindrica di osso compatto,
strato sottile di osso compatto e da una massa di osso spugnoso. tramaler
ar- monia s'indicò con tal voce una composizione a due. 3.
fuori per le porosità della pelle in una soave diaforesi o perspirazione. tramaler
cammino di un fascio luminoso o di una corrente fluida. viviani, 4-4-91
: la sua conscienzia era come ricoperta da una superficie opaca che pareva mettere tra quella
pareva mettere tra quella e la realità una specie di diaframma; il quale anche talvolta
e sottile che ha la forma di una cupola convessa verso il torace e concava
, la prima più alta è da una tela o panniculo, che parte il corpo
, che secondo lui [platone] è una cartilagine da altri chiamata freno, che
i polmoni stravolti, li tenevano in una passione simile ad agonia. nomi,
la sella turcica e la converte in una cavità in cui è collocata l'ipofisi cerebrale
da un compartimento all'altro, di una qualche specie ionica presente in uno di
apparecchio usato per determinare la portata di una corrente fluida in una condotta in pressione
la portata di una corrente fluida in una condotta in pressione; è formato da
condotta in pressione; è formato da una lastra circolare, con un foro nel
costruita generalmente di acciaio fuso e avente una sezione convessa per poter resistere bene alla
< ppàyvu|ju o 8ioc
geol. rocce che hanno subito una diaftoresi. cfr. diaftoresi.
ecc.); formato per diagenesi (una roccia). diagéngiovo, sm.
2-157: ma la descrizione esatta di una malattia comprende in sé l'indicazione di
affluenza straordidiafragma. campatila, 13-70: una glandola è il timo e 2. bot
. bot. e zool. definizione di una categoria naria nella celiaca [arteria
carat singhiozzo sforzoso, con una orribile convulsione del diaframma che neppur l'
manifesta con febbre, con d'una troppo facile diagnosi intorno a un romanzo nato
spalla, con dispnea e male o a una manatella di versi scrofolosi. oriani, x-23-
di laboratorio) che permettono di formulare una diagnosi. = voce dotta,
neol. medie. fare la diagnosi di una malattia. svevo, 5-182: poi
diagnosticare. savinio, 10-381: diagnosticò una grave disfunzione ghiandolare, prescrisse cure costosissime
avverso. bartolini, 1-42: era una mattina di quelle minacciose e diagonali,
sono due rette (delle quali almeno una è sempre più lunga di qualunque dei lati
diverse direzioni da due forze, segue una direzione intermedia, e se le direzioni
al basso del muro opposto, segnava una diagonale. baldini, 3-36: in centro
] si incastravano e si seguivano formando una scacchiera nuda e compatta. pasolini,
ai leciti accordi scolastici; e subodorai una rivalsa dei diritti della passione sulla regola
scendendo lungo la volta, arriva facilmente da una parte gonale: obliquamente, trasversalmente.
trasversalmente. -anche: all'estremità di una diagonale immaginaria. faldella, iii-61:
. e. cecchi, 5-150: una camicia di flanella rossa e pantaloni di diagonale
gioco la cui soluzione è data da una serie di parole d'uguale lunghezza, scritte
parole d'uguale lunghezza, scritte l'una sotto l'altra in modo da formare un
capitate nella diagonale del quadrato, risulti una nuova parola. 7. sf.
tennis, colpo che imprime alla palla una traiettoria obliqua rispetto ai lati del campo
[diagonaléggio). letter. percorrere una traiettoria diagonale. bartolini, 1-147:
, avv. in diagonale; secondo una traiettoria diagonale, trasversale. galileo
è questo: che le gambe da una banda sieno convergenti e divergenti dall'altra;
i carabinieri pel buon ordine (pareva una fatalità!) si venivano trovando sempre
un quadrato, di poi si tragghi una linea diagonia dall'uno degli angoli all'
del plinto incruciati, delle sei partizione una meno constava delle ascendente linee. =
, 4-19: da angolo ad angolo tirata una linea per diagono. garzoni, 1-194
). matem. rappresentazione grafica di una funzione di una o più quantità variabili
. rappresentazione grafica di una funzione di una o più quantità variabili, riferita a
della scienza statistica si potrà leggere in una paginetta di cifre e di diagrammi,
della disposizione delle merci nella stiva di una nave mercantile,
crescere e'capegli / ch'era una cosa scura. galileo, 4-2-337: eccovi
], 54: errano... una gran parte de gli speziali nel comporre
attraverso le disgiunzioni operate ed espresse da una storia, vale a dire da un'esperienza
ci par degno d'essere assunto per una sua efficacia che non hanno i sinonimi
e da un pezzo, a elaborare una cultura piena, una letteratura che arrivi
pezzo, a elaborare una cultura piena, una letteratura che arrivi all'apice della cultura
: come s'alcuno volesse trattare d'una questione di dialetica et aponessela a gramatica.
, 2-9: la dialettica non ha una propria materia, nella quale ella s'
della percezione artistica e dalla sicurezza di una dialettica che nessun dubbio filosofico inceppava.
dialettica. bisticci, 3-297: fece una dialettica, perché gli scolari potessino imparare
potessino imparare; e il simile fece una retorica, la quale fu molto istimata
argomentazione; abilità nel far trionfare in una disputa la propria opinione (anche con
magnifico, libro tutto d'oro, di una dialettica travolgente, di un meccanismo perfetto
ii-417: posto che la storia non sia una successione empirica e arbitraria di fatti,
manifestazione progressiva e razionale dell'idea, una dialettica vivente, gli spiriti si affrettarono
sintesi e costruirono vere epopee storiche secondo una logica preordinata. b. croce,
e della zoologia, e dal pieno di una filosofìa concreta fa sorgere un pensare astrattissimo
si forma un sillogismo apparente de tesser una cosa assolutamente, a non essere assoluta
a non essere assoluta, ma secondo una qualche parte, nel modo che dialetticamente
, perché quel che non è, è una cosa che non è. tesauro,
le argomentazioni dialetticamente più rischiose affrontate con una sicurezza quasi provocante e sempre sorridente.
, dialetticarii novelli, appa- ritori con una grammatica nova, un dizionario novo, un
novo, un « lexicon », una t varia lectio ». =
della forma artistica non importa una dialettica che si svolga e si compia
nell'interno della stessa forma; ma una dialettica che non lascia sussistere tale forma
: se dunque l'interrogazione dialettica è una dimanda della risposta, o vero della
della contradizione; e la proposizione è una parte della contradizione: a queste cose
contradizione: a queste cose non sarà una risposta né una dimanda. ma s'
queste cose non sarà una risposta né una dimanda. ma s'al dimostrativo non
proletario dovrebbe... mettersi su una strada tale di distinzioni e di abilità dialettica
bulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa e coperta.
. che si ispira alla dialettica hegeliana (una corrente filosofica, un metodo speculativo)
, 4-210: come può dire impossibile una ragazza che ha seguito un corso sul materialismo
reale, ma incapace di comporli in una sintesi. rovani, i-210: se
logico, contrastato soltanto in apparenza da una illusione di potenza, a cui le
2-267: con molta grazia si pone una cagione lontanissima et accidentale per la immediata
formula. 2. assol. elaborare una filosofia fondata sulla dialettica degli opposti.
. esteriorizzato in dialogo, in contrasto (una passione, un sentimento).
e di cartone, esse ci denunciano in una iperbole fisiognomica la passione enfatizzata, teatrata
famiglie dove si parla un dialetto e una lingua dialettizzata. dialettizzazióne, sf.
rassomigli all'altro, ha sempre tuttavia una spezie di proprio dialetto, che risguarda,
, ma nella stessa città regna talora una sensibile diversità di pronunzia e di modi.
abitualmente un dialetto si pone a scrivere in una lingua, il dialetto di cui egli
anzi talvolta gli somministra le idee in una forinola; gli cola dalla penna e
a principio un semplice dialetto; cioè una lingua volgare, rozza, ignobile, privata
alla scrittura, non ancora godente di una vita affatto propria e divisa dall'antica madre
vulcani! cardarelli, 3-67: in una città estranea... serbarsi fedeli al
costumi, era, fra l'altro, una maniera di difendersi. pavese, 8-266
-per estens.: a indicare una cadenza dialettale. d'annunzio, v-2-241
2. raro. nell'ambito di una lingua, sistema espressivo proprio di un
: 4 vidi io scritte al sommo d'una porta', ove 4 io 'è
(e si impiega a questo scopo una membrana, permeabile per la soluzione e
, si aggiunge sempre solvente puro da una parte della membrana, finché la sostanza
tutti coloro che perdon le carni in una infermità mortale, che la loro atrofìa
la loro atrofìa è perpetuamente accompagnata con una e da una qualche sensibile evacuazione,
atrofìa è perpetuamente accompagnata con una e da una qualche sensibile evacuazione, come da una
una qualche sensibile evacuazione, come da una diarrea, da un perpetuo sudor notturno
da uno strabocchevole dialismo, o da una violenta tosse. = voce dotta,
diallage'. figura colla quale si distribuisce una cosa in tutte le sue parti.
4 differenza '(in relazione a una pseudosfaldatura che questo minerale, unico fra
. da quel dialogare al buio in una lingua sconosciuta, di suono petroso e
ed era giunto a dialogarlo sino ad una porzione dell'atto terzo. pascoli,
quelle da me scelte, riedificato con una orditura nuova del tutto, colla introduzione
: incominciano un preludio di richiamo, una specie di nenia dialogata, guardandosi con
confabulatoria e dialettica, o dialogica, una maniera forte, insidiosa e coperta.
20-9: ricordo che il quaderno di una delle materie meno omicide -la topografia -era
eco era diventato il suo interlocutore. una volta, ed era d'estate, lo
canto * amor di caritate 'è pure una lunga ballata, dialogizzata in parte,
): ferrer, guardando ora da una parte, ora dall'altra; atteggiandosi e
dialogo fra il calamaio e la lucerna è una cosa molto graziosa. de sanctis,
un atto estremo. gozzano, 614: una specie di dialogo senza parole si ripete
il capriccio di voler essere imitati in una farsa da me e dalla mia sorella
... gli abbiamo serviti con una esattissima imitazione di vestiti, d'attitudini,
di dialogo, didascalie, e sopra tutto una selva di tagli e segni e richiami
commedia l'ho smarrita, insieme con una lunga novella e un dialogo filosofico scritto in
in dichiarazione della perfezione della bellezza d'una donna; se sarò stato troppo renitente
. fagiuoli, 3-4-282: chi vuol una commedia, un dialoghétto, 1 un
, e qualche breve dia- loghetto con una signorina che mi abitava di faccia.
da acquistare, in campo magnetico, una polarità opposta a quella del ferro e
nere come colonne di marmo nero in una cattedrale e pure ebbre di luce.
la massima parte dei diamanti ha però una colorazione più o meno intensa a causa
libro di sydrac, 470: diamante è una pietra che viene d'india, e
. e niuno diamante è più grosso che una piccola nocciuola. questa è la più
; e criansi di nobili metalli di una generazione di cristalli. e per sangue
e limpidissimo, e brillava che pareva una stella. tasso, 14-39: vi fiammeggia
lanz, essendo stato regalato dal re d'una bellissima collana di diamanti. d'azeglio
scuffione bianco sul quale, nel mezzo, una rosa di diamanti scintillava come ima stella
diamante, grosso, diciamo, come una nocciola. 2. monile costituito da
6-37: dal tiepido e frollo firmamento, una colata lacrimosa di diamanti strisciava sul monte
alvaro, 2-33: cadde sul tavolo una spilla d'oro della stessa forma degli orecchini
un terreno); che produce diamanti (una regione). - anche al figur
si può dire veramente di trovarsi in una terra diamantifera. = voce dotta
quale pesava un buon'oncia, d'una dimantina durezza, candido e di mostruosa
, 2-74: portano sul capo l'una e l'altra una corona di montagne scintillanti
sul capo l'una e l'altra una corona di montagne scintillanti di nevi eterne
il centro di ima quadrica; in una sfera, quello che la divide in
sono nella luna due macchie particolari. una delle quali, quando la luna è nel
estremi d'un tratto di lunghezza overo d'una linea, non reale ma imaginata,
all'altro. boterò, 3-148: una interpretazione impertinentissima, anzi contraria diametralmente al
: l'altra fazione ci teneva ad accreditare una versione diametralmente opposta, e la propalava
, sm. geom. corda di una circonferenza passante per il centro della circonferenza
della circonferenza stessa. — diametro di una sfera: quello di una circonferenza intersezione
diametro di una sfera: quello di una circonferenza intersezione della sfera con un piano
centro della sfera stessa. -diametro di una conica coniugato a una data direzione:
. -diametro di una conica coniugato a una data direzione: la retta luogo dei punti
per il centro. — diametro di una parabola: le parallele all'asse.
parallele all'asse. -diametro di una curva: il luogo dei punti medi
fascio di corde parallele. -diametro di una quadrica: ogni retta polare della retta
del quadrato, essendo le sue ali una delle tre parti e mezzo della lunghezza
la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma, che se le sparga e
insieme la grandissima falce della luna con una chioma non più lunga della decima parte del
. 11 fondo di esso, d'una tavola tonda, di sei braccia in circa
, profondità di un corpo o di una sua parte. crescenzi volgar.,
e 'l centro della fava, / ed una madia cieca, che covava / uova
quali [particciuole] sieno corrispondenti l'una all'altra per diametro. baiacca,
metastasio, ii-910: chi saprebbe difendersi da una giusta indignazione quando, ricercando ne *
atteone in fronte. tasso, 7-9-3: una però così tra tutte loro, /
. fontanella, i-230: così, presso una limpida fontana, / de le lacrime
a diana vergine beghina / si trasformò una volta in una gatta. d'annunzio,
beghina / si trasformò una volta in una gatta. d'annunzio, ii-725: ma
'. diana2, sf. una delle stelle che appare al mattino in
olofemis vide costei, gli parve vedere una stella diana e forse che così era
stella diana. aretino, 8-40: fece una essortazione a le suore di così fatta
sul cuore come un vento di gioia, una diana che riportava l'alba serena della
bruno, faccia nera, contornata da una barba bianca (e vive nelle foreste
, 473: diana... è una pietra vermiglia e chiara, e si
chiara, e si è della grandeza di una unghia d'uomo o di meno
della benzidina, che si presenta come una so stanza cristallina bianca,
stami, 2 stili; il frutto è una capsula. aleardi, 1-265
. letter. per l'innanzi, una volta, poco fa. dante
st., 1-59: dianzi eri di una fera cacciatore; / più bella fera
dianzi intatta della casa è coperta di una rete di nere incrinature. pratolini,
un pezzetto nell'incisione, potevamo coprirla con una faldella di fila, o con una
una faldella di fila, o con una pezzetta unta di digestivo, la quale
[modi] s'estendevano più d'una ottava e comunemente sino a due,
sono stati rinchiusi dentro i termini d'una diapason. -per simil.
2. l'estensione dei suoni che una voce o uno strumento può percorrere dal
con frequenza ben definita; è costituito da una forchetta d'acciaio con un piuolo mediante
può essere fissata a un manico o a una cassetta di risonanza; se si percuotono
quando sono insieme due epogdoe, e una quasi sesquidecima ottava,... aggiungendovi
archeologico germanico,... possessore di una biblioteca di antichità classiche, vero modello
travagliato da dolori colici e finalmente da una grandissima e violentissima evacuazione, accadutami non
cribrosi, alterni con i primi (una radice: per es.,
si hanno due buoni cavalli e una carrozza comoda pagata da due forti ammi
si può riscuotere dalle due parti una diaria di quindici lire, nette le spese
buon viaggio... hai una buona diaria? 2. stor
possano interessarvi, elle si restringono tutte ad una. fil. ugolini, 127:
esaminate bene quell'opera: non è una storia, ma un diario o giornale
nel diario che due brevi annotazioni, una riguardante il doppio computo delle leghe percorse
. alfieri, i-191: ancora conservo una specie di diario che per alcuni mesi
scrivere per te ima specie di diario, una serie di quadretti su tutta la mia
, nascostissimo, il suo diario con una rosa della corona di papà. bocchelli,
i quali... stava incollata una fotografia di antonio. 3.
cardinal di gioiosa è stato infermo di una diarrea con febbre, che faceva dubitare della
sua eminenza nello stato presente consistono in una lunga diarrea, la quale infastidisce cinque,
scriveva anche per ragguagliarla ch'esco d'una diarrea piuttosto forte, che m'ha
parecchi giorni. monti, i-251: una potente diarrea mi aveva talmente emunto tutte
diciamo diarrea. de roberto, 430: una notte d'estate, il cameriere spaventato
cameriere spaventato da un vomito nerastro e da una diarrea sanguinolenta, mandò il figliuolo al
cartilagine articolare e, fra queste, una o parecchie sacche sinoviali allo scopo di
fatta dalla testa di alcune ossa in una cavità più o meno profonda, per cui
differenziati, che presentano, cioè, una composizione chimica e mineralogica alquanto diversa dalla
di alfonso ii d'este, 2029: una medaglia di diaspes. =
di minerale che esposto alla fiamma d'una candela, scoppia e si disperde in
candela, scoppia e si disperde in una quantità di pagliuole rilucentissime. montale, 2-90
nel castone; un diaspro ovale con una cifra a matrice. -per simil.
835: ride sepolta a l'imo una foresta / breve, e rameggia immobile
e dei marmi, impastati insieme in una sostanza di diaspro, si irradia dalla
-per simil.: a indicare una sostanza durissima, infrangibile, che resiste
come il serpe non la lascia sopra una roccia di diaspro. 4.
sotto sé sinfonia, e sinfonia dà una melodia; diesis, diastema, e ipolidio
intervallo della voce nel quale s'inchiude una voce più grave. = cfr.
anomalia di sviluppo del cervello che presenta una divisione longitudinale fino alla base.
conchiuse alla fine che il fondamento di una tale imitazione ha da essere un'armonia
armonia che seguiti passo passo la natura, una cosa di mezzo tra il parlare ordinario
distanti. algarotti, 3-354: e di una tal curva potriano assai acconciamente giovarsi gli
. linati, xvi-240: vibrava come una piccola betulla agitata più che dalla brezza
metrica classica, l'allunga- mento di una vocale breve (per licenza poetica).
, è all'incontro il far lunga una sillaba, che di natura sia breve,
fisica, consistente nel far attraversare una parte del corpo da correnti alternate
un camion della croce rossa per praticargli una cura di diatermia. levi, 2-310
di diatermia. levi, 2-310: era una salpingite: ne aveva avuto molti attacchi
il corpo invece fosse faticosamente chiuso dentro una cassa di cure diatermiche.
. medie. disposizione costituzionale a contrarre una determinata malattia. targioni tozzetti, 11-1-320
un rincollo tale di traspirazione, ed una piena tanto copiosa nelle prime strade da
da formare nel chilo e nel sangue una diatesi febbrile, così pronta ed attiva
istinto sensuale riproducono ad ogni loro operazione una nuova schiera di stimoli irritanti, e
quando sono insieme due epogdoe, e una quasi sesquidecima ottava, cioè due toni
vangeli, con lo scopo di dare una vita di gesù, che comprendesse tutto
o riunite in fronde gelatinose; hanno una membrana più o meno silicizzata {
rete d'invisibili puntini / del sottolume d'una dia- tomea. = voce
misurin gli spazi, con che l'una l'altra s'avanzano in grandezza,
enarmonico: tutte cose oggi che saria una vergogna saperle. capuana, 4-118: non
gr. sidcxovoc * che si estende da una parte all'altra ', da
e reca sempre i caratteri di una tediosa prolissità, di una verbosità in
di una tediosa prolissità, di una verbosità in sopportabile).
foscolo, xviii-303: fu chi scrisse una diatriba contro di me allegando per
xii-141: mi fermai sul marciapiede, una ventina di minuti, a conversare con un
usciva in qualche diatriba non priva d'una certa eleganza oratoria. bocchelli, 12-206
udii, nel silenzio della casa, iniziare una sorta di dialogo, di diatriba,
polemica. moravia, i-233: incominciò una delle solite diatribe contro sua madre, il
francia che sia in parigi uscita alla luce una diatriba 4 de verbis '..
a fiato uniti fra loro da una piccola cassa tenuta aderente alle labbra
cassa tenuta aderente alle labbra da una benda. tramater [s.
caccia notturna degli uccelli; consiste in una lampada posta sopra un palo e circondata
posta sopra un palo e circondata da una trama di bacchette e funi nella quale
un'impaniata rete; / stava nel centro una gran face accesa / che a sé
fitto, / che lo tenea come una rosta ritto. / tale strumento è detto
. savi, i-90: sopra d'una serie di bacchette congegnate a raggio intorno ad
stecche d'un ombrello, si forma una specie di rete, intralciandovi dello spago
al « diavolaccio », esso consiste in una grande raggiera composta di lunghi frustoni infìssi
impaniati che le dànno l'aspetto di una vasta ragnatela. tutta la macchina è
speroni, 1-5-90: delle puttine una è una diavolata, l'altra una
speroni, 1-5-90: delle puttine una è una diavolata, l'altra una angioletta:
una è una diavolata, l'altra una angioletta: con tutto ciò non è manco
altri casi, riconobbi ch'io gli facevo una sorta di malia forse non lontana da
da più che cent'anni o dugento una diavoleria simile non s'era mai vista;
, con queste diavolerie! io ho una gran paura di quello impalare. cellini
che diavoleria. sbarbaro, 1-20: una dama... ferma, che pare
dito certe sue diavolerie, scritte su d'una carta. panzini, iii-590: questo
. gozzi, 3-3-253: la stampa è una certa diavoleria che m'ha sempre sgomentato
saper donde venga, è tratto da una diavoleria inedita di crociate e di lombardi
quelle diavolerie del sacco, e datogli una buona quantità di scudi in mano,
s'imbruna,... finché scroscia una diavoleria di pioggia, di saette e
sembrava a mia zia e a mia cugina una cosa più difficile che l'attaccare i
si presentavano giustamente tutte le peripezie d'una elezione, i raggiri, la guerra
nuove guerre e nuove diavolerie, e una volta fia quella che noi ne porteremo
: e chi ha uno scatto, chi una convulsione / ed in platea fa una
una convulsione / ed in platea fa una diavoleria, / chi alza il cappello
13. in senso avverb. una diavoleria: in gran quantità, eccessivamente
discretamente antipatico benché mi dia a lavorare una diavoleria. = deriv. da
: ecco sca tenarsi improvvisa una tempesta diavolesca che tanto fracasso menò
male. tecchi, 10-29: è una forza che altri ha chiamato « demonica
tommaseo [s. v.]: una rissa, un disordine qualunque sia con
fuori c'era un diavoleto che chiudeva una giornata intera di maltempo. stuparich, i-387
vale * difficoltà-grande ', quasi come in una selva di diavoli ».
. tecchi, 9-44: più di una volta il diavoletto dell'ironia e della beffa
io (173): vispo come una lepre, quel diavoletto: ma! è
della maggiore che capiva tante cose come una donna fatta? deledda, ii-55:
un cilindro pieno d'acqua chiuso da una membrana elastica: premendo la membrana,
di gas sprigionate dall'attività metabolica di una o pochissime cellule. e.
egli [il tenore] s'arrampicò su una propria nota come il piccolo eroe della
così credono che siano due nature, una di bene e l'altra di male.
che ambidue scorrono di restar condannati a una morte che non ha mai morte, sotto
così la malìa dovea esser congiunta con una speciale dedicazione di sé alla persona del
diavoli, e sendo loro risposto essere una masnada d'angeli, i quali perché
delle diavolesse, e delle versiere. una versiera, o diavolessa che si fosse,
in viso, e gli disse, con una cert'aria di compassione sprezzante: «
fracasso, proprio sotto la pensilina arrivare una decina di motociclisti, tutti vestiti di
. dossi, 703: tradito da una diavolessa, strilla come un porcellino di
l'onestà è un'abitudine: e una volta che si cambiano le abitudini,
viva agitazione... « diavolo d'una donna », andava dicendo, «
, andava dicendo, « diavolo d'una donna ». 7. figur
di pensieri, di movimenti. è una mezza lode tinta di celia. verga
pigliavo poi quanti panini volevo, pagandoli una miseria, per insaccarli in un borsone di
cambiarsi nella grand'oca di carta di una scolaresca. pavese, 1-100: senti
come sono io, che stare in una corte grande. goldoni, iii-15:
non volse che tu ti fossi imbattuto a una che t'avesse fatto l'onor che
(v-141): come la trasse [una pietra fatata] in mezzo agli animali
dio pagàno. eccolo venire all'incontro di una lunga fila di giovanette, poniamo un
mill'anni, perché così ci vuole una fatica da diavoli. rovani, i-278:
per ispaventar me e la colomba con una nenia del diavolo? verga, i-184
gli riesciva così grossa che addirittura faceva una fatica del diavolo ad entrarci. pirandello,
mio, le gru non hanno se non una coscia e ima gamba ». currado
: « come diavol non hanno che una coscia e una gamba? ». piovano
diavol non hanno che una coscia e una gamba? ». piovano arlotto,
in palo / salta la musa mia come una gazza? foscolo, xiv-152: e
buona amica! non v'era ché una sola fanciulla che fosse degna d'essermi sposa
, che bernardino avessi fatto al duca una così vituperosa giunteria. caporali, i-31:
la chiave della porta di strada, una chiave, diàvolo! lunga dieci centi-
diavolo, diavolo » incominciò a ripetere passandosi una mano sulla fronte e guardando intorno.
ne infischio che voi diventiate pallido come una stearica! voi potete anche ammazzarmi! ma
] facendoli con la dextra mano animosamente una gran fica in gli occhi per loro disprezio
'. nome che si dava ad una specie di trillo straordinario praticato sul violino
consisteva nel battere col picciolo dito sopra una nota tenuta dall'anulare, mentre che
cilindrico di vetro, chiuso di sopra da una pelle, o da uno stantuffo mobile
). bocchelli, i-59: era una gola, strozzata veramente, di rupi
rovina, verso la perdizione; subire una sconfitta; deteriorarsi irreparabilmente; cadere in
, / e sono, e sarò sempre una be- stiaccia. note al malmantile,
nelle braccia '. ho nelle braccia una forza soprannaturale. forteguerri, 7-29:
d'azeglio, 2-261: roma è diventata una piazza d'arme; a veder tutti
. piovene, 5-268: dopo una grandinata, donne adirate circondarono un esorcista
male, e se ne fa quasi tutt'una voce. 4 è un casa del
tutti volessimo comandare, la sarebbe stata una casa del diavolo. carducci, iii-24-23
ne ricordo, direi semplicemente che facevamo una casa del diavolo. del resto io
che mi accompagnò per cento passi, una lira: un centesimo al passo!
per combinare una partita d'assotti, che col cambio
7-28: -se capitasse a me una fortuna simile, mi darei in braccio
in braccio al diavolo, - disse una delle coglitore. -perdere la calma,
. / passato ha l'acqua come una saetta, / e sopra quella nave
diavolo ti porta, / ecco arriva una palla di fucile / e lì su quattro
divertirsi rumorosamente; protestare violentemente, fare una scenata, suscitare uno scandalo.
altalena. -affliggere, tormentare (una malattia); sterminare (un'epidemia
, per esempio, appena fuori avemmo una mezza rissa. pirandello, 5-212: credeva
: togliersi dai piedi senza tanti riguardi una persona antipatica e noiosa; liberarsi da
si cura, fra due parti, l'una buona e l'altra cattiva, di
diavolo polpette di carne umana: compiere una strage, uno sterminio. pancialichi,
tutto, conoscere molte cose (con una sfumatura di astuzia e di malizia)
.. avevamo pisciato su più d'una neve, e su più d'un muricciuolo
, conoscono tutto. -saperne una più del diavolo: essere molto intelligente
, i-371: il principale ne sapeva una più del diavolo. -stare, bazzicare
indovinare l'energia perfino nel corpo di una rana scorticata, scopre gli ioni e i
scopre gli ioni e i cationi dentro una soluzione di acqua e di aceto, questa
ecco gli usi! a custodire / una ragazza nubile il maestro? / ed intanto
2-160: avete fretta? volete udire una messa corta, lesta, vispa,
il torto non è mai tutto da una parte sola). idem, 302:
sacchetti, 133-20: una cosa vi voglio dire:...
ma dissimula e finge; / cava fuori una borsa piena d'oro / e con
mancano mai le croci: le cose, una volta avviate male, vanno a precipizio
, vanno a precipizio; quando avviene una disgrazia, molte altre ne seguono immediatamente
estrema- mente dannoso (un'azione, una qualità). cassiano volgar.,
peccato del sacrilegio in quanto sostengono per una superbia (favolosa i digiuni, i quali
che disgiugneva due quarte ed unendosi all'una od all'altra formava una quinta.
unendosi all'una od all'altra formava una quinta. diazina, sf.
che si possono considerare derivati bisostituiti di una base sconosciuta, il triazene, e
copulando un sale di dia- zonio con una base aromatica in presenza di due equivalenti
ecc. (e sono caratterizzati da una grande attività chimica in relazione anche con
tr. letter. sradicare; strappare una pianta dal suolo; svellere dalle radici.
, ii-550: qui introduce l'autore una similitudine, la quale compara all'abito suo
berengario turonese. 5. sbrigarsi da una noiosa preoccupazione, liberarsi da persone antipatiche
). letter. sradicare, strappare una pianta con le radici, abbattere alberi
4. figur. guarire (una malattia); correggere, emendare energicamente
, emendare energicamente (un vizio, una cattiva inclinazione). 5.
e le sue forze si dispergono in una moltitudine di lavori piccoli, gretti,
: sovente l'altura termina in una vera dibassatura. = deriv.
ben dibattute. boccaccio, i-279: dall'una delle parti si abbassò [filocolo]
bisognoso. cennini, 130: togli una scudella o catinella grande d'acqua o
le si sfracellino, e ben pestate in una pila di pietra o legno si
, e chi dibatteva un brodetto in una pignatta. d. battoli, 11-129:
rurali il possedere per simil travasamento del vino una macchina, che sia di tal sicurezza
stupore, di sorpresa, o per una luce troppo violenta). pavese,
oggetto); tirare con forza (una corda, le briglie). andrea
parte e ripetutamente (il vento, una forza della natura: un oggetto,
in luogo oscurissimo dibattuti e percossi da una furiosa rabbia di venti continui, per
(un oggetto contro un altro, una parte del corpo contro un oggetto,
considerare attentamente fra più persone (in una riunione, in un'assemblea in cui
di compiere un'azione o di prendere una decisione, o la legittimità di una
una decisione, o la legittimità di una posizione, ecc.; discutere,
. 11. figur. discutere (una lite, una causa, una controversia
. figur. discutere (una lite, una causa, una controversia).
discutere (una lite, una causa, una controversia). diodati [bibbia
. muratori, 7-i-129: fu dibattuta una controversia fra i vescovi di arezzo e di
, dove ero citato come testimonio in una causa che si dibatteva contro un tale che
nel proprio intimo (un problema, una questione). salvini, 39-ii-86:
un male fisico, un dolore, una passione, un sentimento, ecc.)
di opporre resistenza, di liberarsi da una stretta); contorcersi, sussultare,
mani et ora le braccia, simigliava una persona condotta dalla disperazione alla ultima rabbia
brillare di luce intermittente, palpitare (una stella). pavese, 35:
mi sussurra di tutti i fragori, e una stella minuta / si dibatte nel vuoto
. essere agitato, essere in burrasca (una superficie d'acqua). d
10-113: al toccar dell'ottava acuta nell'una viola, ho veduta la grave nell'
o movere, e poi passandole sopra una tavola, si fermi con la croce o
con la croce o col giglio verso una parte della stanza. 20.
bontempelli, 7-268: il letto è una fornace, crollano travi e precipitano,
propria opposizione a un'idea, a una dottrina, ecc.; cimentarsi.
: ora la mente, trasportata in una regione ancor più oscura, si dibatteva
de sanctis, 7-411: se v'era una giovine italia, perché non poteva esservi
giovine italia, perché non poteva esservi una giovine polonia, una giovine germania,
non poteva esservi una giovine polonia, una giovine germania, in mezzo a popoli
dibattono continuamente con le cambiali e fanno una lotta quotidiana col fallimento. boine, ii-96
viva era come lui qui nel mondo, una creatura umana a volere, a sentire
a selva, mentr'egli si dibatteva in una oscura crisi. b. croce,
la via giusta e venne fuori con una infinità di parole che parvero straordinarie.
già del tutto smaltito, quando d'una buca... si sentirono alcuni di-
] iddio della musica percioch'egli forma una ben consonante armonia dal dibattimento degli spiriti
tutti si credeva [sua maestà] una di quelle quercie nodose e antiche, al
ora a domandare a che punto sia una tale questione, si può scommettere mille
disonorevole che dar si possa: quello di una opposizione che sarà tra poco mandata a
(specie se fatta oralmente) di una causa giudiziaria. muratori, 1-2:
figlia del povero cesarino pianelli si attaccò con una forza nervosa al braccio dell'amica,
8-285: il motivo tragico è quasi sempre una cosa nascosta che pena a venir fuori
centro crollandosi, e le pietre l'una contro l'altra battendosi, par che
dibattito, il biondo tornò a mugliare una o due volte, con maggiore voce e
ho tratto la convinzione che solo in una solidarietà di gruppo la vita acquisti significato.
strumento antico da suono, fatto d'una lamina di rame convessa, cui erano
. -trice). chi partecipa a una discussione, a un dibattito; chi agita
movimento repentino e violento per liberarsi da una stretta, da un impaccio; scossa
. sbattuto, mescolato, stemperato (una o più sostanze liquide). crescenzi
.. non è se non che una gocciola del naso del nannucci mescolata a
gocciola del naso del nannucci mescolata a una gocciola d'inchiostro caduto dalla penna del
. 6. contuso, congestionato (una parte del corpo). livio
, in un contrasto interiore, in una difficile decisione). e. cecchi
: la lingua asciutta dibisciava fuori come una serpe, giù nella gola c'era un
all'alba; lo vedevo uscire di sotto una tenda di broccato verde, la testa
specie di alcova e si dibisciava come una tartaruga. calvino, 1-137: gambe
di organizzazione meno elevata, caratterizzati da una parete del corpo costituita da due epiteli
bosco per sostituirli con altri; diradare una piantagione boschiva per favorirne la crescita.
il suo. 4. aprire una strada abbattendo alberi e siepi.
2-2-171: io, dice egli in una sua, non fo in questo regno altro
/ che non è fra i lion una vii mosca? roseo, 5-57: poi
roseo, 5-57: poi s'imboscò con una sol bandera / in una valle sotto
imboscò con una sol bandera / in una valle sotto pontedera. / ed ivi stette
diboscate, dei fiumi abbandonati, di una agrieoi tura senza risorse, e genera
. composto preparato attraverso la reazione di una miscela di paraformaldeide e di acido solforico
. togliere la scorza, la corteccia a una pianta; scortecciare. crescenzi volgar
3. escoriare (l'epidermide, una piaga). sacchetti, 145:
scomposto, sconvolto (l'aspetto di una persona). burchiello, 99:
. dallo spagn. dibujar 4 incidere sopra una superficie piana, disegnare, ombreggiare '
nell'africa occidentale. = da una voce indigena dell'africa occidentale.
vero, ma pur senza saper dire una parola in difesa dell'amico, ch'egli
venerazione, di riconoscenza (un libro, una opera d'arte); dedicare.
. figur. indirizzare i sentimenti (verso una persona); consacrare le proprie facoltà
casti, iii-302: caterina, per una grandezza niente affatto lodevole, avea fatto
arcadia a pan liceo, / sotto una fredda rupe era dicato. betussi, 2-280
, di faraone. = da una voce dancala; cfr. ingl. dik-dik
e la lor vita vai men d'una paglia, / tanto son diceduti e negligenti
netto. leonardo, 2-466: togli una foglia di cavol milanese bene increspato e
per tutto decembre abbiamo avuto ed abbiamo una temperatura tale, che io mi debbo
è composta di sei giovedì e di una domenica. figurati che le vacanze dell'
farà più calmo e ragionevole: sarà una mestizia come di bella sera e non d'
tre o quattro volte in mezzo a una fiumana di gente ad aggredire questo e
dicerati '. nome dato da blainville ad una sezione di molluschi, che rinchiude i
. saccenti, i-i-ii: potrei farvi una lunga diceria / di complimenti, e
g. gozzi, 1-436: gli fece una garbata diceria, in fine della quale
. faldella, 2-9: sor carlo sciorinò una diceria breve e succosa, in cui
, ch'è, per dir così, una diceria, che tutta insieme si recita
dal ritorno in quella diceria fluida, di una proposizione, fissa, implacabile, la
m. tullio consolo... fece una molto bella diceria e molto utile alla
eloquenza. papi, 2-3-187: in una lunga diceria ch'ei tenne adoperossi a
misericordia e de la santa elimosina fatta una longa diceria..., in tal
del santo sacramento. indi, cominciata una sua diceria in pollacco e fatti mille segni
d. bartoli, 15-1-83: una diceria o predica, null'altro che
il suo decoro; / o mentre in una lunga diceria / strignere in pugno crede
buoni propositi conceputi per la malignità di una lingua pestilenziale, per una diceria,
malignità di una lingua pestilenziale, per una diceria, per un detto. goldoni,
. p. verri, i-330: una sorda diceria sola basta a macchiare il concetto
o scientifica scritta o stampata (o anche una parte della medesima); libro,
che siccome io non riconosco altro che una soluzione per machina nel mio libro,
di quella metropoli gli si presentarono con una lunga diceria in forma di memoriale,
. leopardi, 339: pubblicò in roma una sua diceria nella quale rispondendo ad alcune
, a pena me ne piace una o due diceriuze; e veggo che io
dallo spiraglio d'un uscio a terreno una donna giovane -dicerto la moglie del padrone
chi sta a dicervellarsi per ispre- mere una quintessenza di nulla dalla farragine di strambotti
io non offendo a persona, tu una sola, dicervellata, a ciascheduno nuoci e
e la loro cella nell'ospidale ha una minerva fuori per insegna, perché questa
prego a voi, ca noi somo sci una cosa, ch'el para ve che
della poesia. chiari, 5-115: una materna mia zia, che mi ha sempre
: le bottiglie erano state sparecchiate con una frequenza poco dicevole a la gravità del notariato
si sia, merita sempre rispetto e una certa delicatezza in tutto ciò che lo
ridutte con mirabile magistero della dotta mano ad una dicevole unità di bellissimo corpo,.
.. quello che può costare a una dama della vostra condizione sentirsi al tutto
vostra condizione sentirsi al tutto fuori d'una dicevole e giovevole cornice. 6
: trattando aristotele dell'anima le diede una difinizione, che a tutte le specie sue
, xx-v- 307: pianto avrebbe una tigre, un serpe, un'orsa /
, 4-1-118: non pareva dicevole battezzare una reina quasi furtivamente e al buio.
disse colui, che per variare prodigiosamente una stessa cosa, dipingasi nelle selve il
: alcune elocuzioni veggiamo cosi proprie d'una lingua che 'n altra favella dicevolmente non
dichiara, sf. provvedimento che accerta una situazione di fatto produttrice di effetti giuridici
e f. burocr. autore di una dichiarazione. dossi, 604: in
bugie... non brilla che una verità sola -l'attributo che il dichiarante
sciogliere (un dubbio), risolvere (una questione), svelare (un segreto
perderei dentro il capo senza trame mai una cognizione al mondo. -liberare dal dubbio
al mondo. -liberare dal dubbio (una persona). -anche: informare,
il che fa plauto / più d'una volta, della lor commedia / l'
segno (di un evento, di una situazione, di una verità):
un evento, di una situazione, di una verità): e indica per lo
volgar., 2-119: convenirsi con una femmina, e saputamente ubbidirla in simiglianti atti
, vii-130: ma che vo io ad una ad una tutte raccontando le qualità di
ma che vo io ad una ad una tutte raccontando le qualità di questo bel ritratto
spesso seguito dal compì, predicativo o da una proposizione dichiarativa). - anche al
serao, i-119: il terzo usciere mise una benda sugli occhi del bimbo biancovestito;
momento, un momento solo, cavando subito una pallina col numero... -dieci
; sentenziare; sancire (ordinariamente con una legge, con una sentenza, o
(ordinariamente con una legge, con una sentenza, o comunque con atto d'autorità
conserva negli archivi regi... una costituzione di carlo v re di francia
; così ogni nuovo nemico dava ai francesi una nuova vittoria, e quella lega,
il quale si dichiari da sé indegno di una libertà che non sa acquistarsi? palazzeschi
osservanza devotissimo. -ant. seguito da una proposizione dichiarativa o interrogativa indiretta.
: mostrarsi politicamente favorevole o avverso a una persona, a un partito, a una
una persona, a un partito, a una dottrina. - anche al figur.
dichiaratosi dalla sua, diede carica d'una legione. sarpi, vi-4-122: il
conc., ii-169: ci vuole una forza non comune di carattere perché un individuo
e si dichiari nello stesso tempo contro una nuova corrente potentissima, quando essa minaccia
due trovadori. il primo sfidando proponeva una questione di due casi o dubbi d'
e vicini di tavola si era dichiarata una decisa e poco velata antipatia, non
. dir. che attesta l'esistenza di una situazionedi borbone e più prossimo e primiero principe
). -congiunzione dichiarativa: che introduce una proposizione che ha la funzione di spiegare
a enunciare resistenza e il contenuto di una norma, senza crearla. -potere dichiarativo
si limita a chiarire il contenuto di una norma senza restringerne né ampliarne il contenuto
e pertanto che l'autorità del dispensare sia una mera facultà dichiarativa e interpretativa della legge
gliela lava, presta la faccia come a una carezza. ulula: un ululo fermo
hanno sempre definiti e che essi assunsero in una data più o meno recente.
gl'impetuosi versiliesi invochino, oggi, una giornata di sole dichiarato. manzini,
di vedersi parar davanti due femmine, l'una delle quali era matrona da presumersi onesta
matrona da presumersi onesta, l'altra era una dichiarata e pubblica meretrice. segneri,
il trasporto per un'arte, per una scienza, vengono presi per un deciso talento
presi per un deciso talento, per una indicazione infallibile della carriera per cui siam
carriera per cui siam fatti, per una vocazione dichiarata cui non si può resistere,
posizione, che si è schierato da una delle due parti in conflitto. m
sono fatto fare da tutti e due una dichiarazione scritta. dessi, 7-170: ha
. censura non si possono estrarre senza una mia dichiarazione, in virtù della quale
: ben si poteva, aspettando anco una più intiera dechiarazione dal concilio delle cose
mio lavoro non avrà il pregio di una assoluta novità, voglio almeno, per
per pubblicarlo, che abbia quelli di una compiutezza, così nella informazione bibliografica,
passavanti, 75: la confessione è una legittima dichiaragione del peccato, davanti al
. p. verri, i-305: o una mutazione di discorso destramente introdotta, ovvero
destramente introdotta, ovvero al caso estremo una decisa e placida dichiarazione di non amare
di accettazione dell'eredità, dicome in una dichiarazione di proprietà. chiarazione di
perché un uomo acquisti dell'autorità sopra una giovane, non basta un equivoco affetto
: il carattere di morna è quello d'una donna accorta insieme e risoluta. ella
donna accorta insieme e risoluta. ella sfugge una dichiarazione e cerca di distrar ducomano con
dichiarazione e cerca di distrar ducomano con una ricerca che dovrebbe interessarlo. quando si
angiolina. deledda, i-1035: era una dichiarazione d'amore, scritta con bella
ricercate, tutte svenevoli e romantiche: una lettera, insomma, combinata da uno
frasca del « maggio » alla porta di una giovinetta... e dosolina,
modo da renderla conoscibile ai terzi, una sua volontà negoziale { dichiarazione di volontà
negoziale { dichiarazione di volontà) o una sua conoscenza { dichiarazione di scienza).
proprio pensiero, manifestano 1'esistenza di una determinata volontà o conoscenza nel soggetto che
la libertà a tutti di assoggettarvisi mediante una pubblica e severa dichiarazione, che quelle
persona nominata o se non esiste una procura anteriore al contratto. 6.
in quello amministrativo, provvedimento che accerta una situazione di fatto produttiva di effetti giuridici
giuridici, emesso dall'autorità giudiziaria con una sentenza o dall'autorità amministrativa con decreto
il pontefice... fece secretissimamente una bolla decretale declaratoria che il matrimonio fusse
beccaria, i-55: la prigionia è una pena che per necessità deve, a
guerra del popolo romano era in origine una domanda di rifacimento di danni fatta da
domanda di rifacimento di danni fatta da una tribù agreste alla vicina. ma quanto
solennemente consecrato in palladio eterno de'medesimi una democratica costituzione. papi, 2-1-108: