ii-9-145: una professoressa..., grande conoscitrice
che la poesia di dante abbia formata una scuola particolare; egli declama contro i
eseguiti da un solo ballerino o da una coppia o da un complesso sul ritmo
o da un complesso sul ritmo di una musica composta appositamente o convenientemente scelta,
, e tutte insieme facevano componimento di una danza. tasso, 18-28: incominciar
carole, / e di se stesse una corona ordiro. garzoni, 1-449: questa
prudentissimamente e con molta grazia e leggiadria una cosa la più pazza di ciascun altra e
suono de gli instromenti e... una vanità non desse riputazione all'altra,
due han proseguito il loro sviluppo verso una superior potenza di espressione e la
che non sia più possibile fonderle in una sola struttura ritmica senza togliere a taluna
è la bellezza inesauribile della danza, una mano che preme la spalla, una
una mano che preme la spalla, una mano che preme l'altra mano, quanto
senso naturale della danza; come di una sacra rappresentazione. -danza classica:
gaudio, con tante danze, che è una letizia pure a pensarlo.
vigili strofe intorno intorno / mi guidano una danza. onofri, 31: sui
2. rappresentazione scolpita o dipinta di una danza. pascoli, i-309:
la foglia d'acanto, e altrove una danza di caudati satiri attici, e altrove
danza di caudati satiri attici, e altrove una teoria di estatiche vergini bizantine. d'
tante e de gran concordanza / che l'una ascendo octava e l'altra en quinta
dioneo preso un liuto e la fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a
la fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare. sacchetti, vi-98:
tosto gh ha veduti, / e una danza leggiadretta e piana / fece sonar
, giungevano fino a noi le cadenze di una danza turca e un ronzìo di voci
il filo delle reni, segmentandolo in una minuta scala di orgasmo, poi le raggiunse
che a luce del sole chiarissima facevano quasi una danza. redi, 16-i-27: venticelli
/ appare in quella stanza; / splende una luce glauca / come fondo di mar
la loro danza era larga, addirittura con una certa pesantezza. corazzini, 3-105:
tuo passo è barbarico e grazioso, è una danza dei tuoi paesi, che oggi
abito di primavera, tu esegui con una lentezza inerme, a piedi quasi nudi.
e la danza delle palle là sopra una terra cara che lo aspetta. bontempelli,
la campagna come per un riposo, una vacanza, un respiro; ma ogni volta
ravvivava splendidamente e non era già più che una danza di miriadi di faville, uno
mettersi, trovarsi in un impiccio, in una situazione intricata. -finire la danza:
le danze: condurre un affare, una faccenda, un imbroglio; tessere un
imbroglio; tessere un intrigo, organizzare una burla. novella del grasso legnaiuolo,
che sopra il capo fatta gli era, una grandissima pezza sentì tal dolore che parea
a quel che poteva ballar con essa pure una danza. p. fortini, ii-14
: la giovine... seco ballò una danza più al suono di sospiri che
di valtz per aprire la danza in una veglia reale, così a un principe
122): comandò la reina che una danza fosse presa; e quella menando la
per un vostro fratello. -prendere una danza: incominciare un ballo. boccaccio
122): comandò la reina che una danza fosse presa. -tenere
in eterno si tien vituperato / ch'una donna lo tenga tanto a danza.
occasione di ballare (un trattenimento, una festa, una veglia, un tè
(un trattenimento, una festa, una veglia, un tè, ecc.)
danzante. bernari, 5-34: -dategli una licenza oltre la convalescenza in modo che
in ispirito chiunque vi piaccia: raccoglierete una sentenza ipocondriaca di rousseau, un epigramma
partic.: danzanti: gli appartenenti a una setta comparsa nel belgio fiammingo e nella
in cerchio, n'andavano tutta volta una canzone cantando. fortis, xxiii-
. dansare), intr. eseguire una danza; ballare (con riferimento sia
populo panni che si gli convenga servare una certa dignità. nannini [olao magno]
ordine, si riducono in forma d'una figura esagona, ch'essi chiamano:
che sopra il capo di ogn'uno resta una rosa quadrata, e finalmente con un
uscire due giovani, un maschio e una femmina; il primo de'quali ne venne
le braccia scoperte. baldini, 5-82: una ballerina incoronata e cinta la vita flessuosa
sole; / trema uno stelo sotto una farfalla. d'annunzio, v-1-85: la
per mano, ed avendo prima danzato una bassa, ballarono una roegarze con estrema
avendo prima danzato una bassa, ballarono una roegarze con estrema grazia e singular piacer
, 1-38: escono un cavaliere e una dama, di figura an- ch'essi
. -danzare al cembalo: civettare (una donna). s. degli arienti
di metter mano un'altra volta su una notizia come quella che fece danzare i redattori
società (mentre bai 1 ballo 'indicava una danza popolare). di etimo incerto
, durante il quale si danza (una festa, una veglia, ecc.)
il quale si danza (una festa, una veglia, ecc.).
un berrettino di carta colorata, imbocca una trombetta e suona con gli altri, avvolto
danzatori vi do vegli armini; / una campana la qual peggio suona, /
popoli erano i palesi amori del re con una giovane danzatrice, per la bellezza e
morbide braccia. levi, 1-177: era una specie di tarantella, i danzatori non
delle dita, girandosi attorno, come in una specie di ruota, o di
, ed è liscia, agilissima come una danzatrice. occorreva vedere le mosse della
di esso si vede spiccare il volo una figurina alata col motto a'piedi: e
alla meglio nel museo, testimonia d'una produzione fantasiosa, brillante, che poteva
. ant. accompagnato da danze (una festa). 5. degli
punto divora / tutta con gli occhi una sì dolce dape, / e va fra
, 5-2-365: dopo aver annunziata in una città la fede, passavano ad altra,
per tutto]. leopardi, i-469: una parola si adatta a prendere tutte le
un giorno lo trovarono / fino dentro una scarpa). sbarbaro, 4-76: la
. da piè d'un monte per una rottura di pietra viva con un rumore
spalle, e andarono a posarlo sur una barella che avevan lasciata nella stanza accanto
(con riferimento a quanto si riferisce in una lettera, in uno scritto).
, se non mandarvi la copia d'una lettera ch'io scrivo al signor spano
del lettuccio con la persona piegata da una grande stanchezza. dappióso, agg
momento battervi e anche uccidervi; perché una fata è da più d'un uomo
1-19: la fortuna... è una baia trovata negli acquisti...
fatto tal dapocagine, non mi sarà una che mi terà fino su li omeri,
e sconfitte; tutto 'l popolo a una chiedeva per capitano agricola, paragonando quel
ferite, per emendare col sangue ad una tanta mia dapocaggine, ad una così
ad una tanta mia dapocaggine, ad una così mal consegliata carriera. d'azeglio,
: né so che calamità possi avere una città, da quelle estreme in fuori di
. banti, 8-204: sottoposto a una dieta rigida, intanto, il padre
divenuto pigro e dappoco, siccome fa una saetta messa dal balestro, che subito
dappoco ch'io non vaglia più che una pignatta? giuseppe flavio volgar.,
dappoco, mandò un zanni a filippo con una polizza richiedendoli il debito, e ricordandoli
desinato se ne andò a spasso in una stanza terrena per stare al fresco e spassare
scherno: « non vuol venire: è una dappoca ». « non importa,
tenere qualcuno per dappoco: stimare pochissimo una persona, considerarla priva di capacità e
pocuza! ancor non sai tu affibbiare una vesta? p. fortini, i-295
ha da poi questi dì più d'una volta ragionato del grande affetto di lei dimostrato
/ non si potria dir certo / d'una sola esser certo, / quant'arti
/ cert'èi per verità te c'una cosa se'fatto. cavalca, i-97:
, 19-5: poi che furono scesi una gran balza, / e'cominciomo dappresso
sere erano belle, l'oscuramento pareva una moda eccitante, la guerra un uso
. livio volgar., 3-200: pose una parte de'numidi cavalieri in agguato con
. calvino, 2-131: la prigione era una torretta sulla riva del mare. una
una torretta sulla riva del mare. una macchia di pinastri le cresceva dappresso.
dapprima [la donna] era come una nave, che venga dall'indie carica d'
e di capriuole fin col riderne come una vera pazza. verga, 2-162:
insistente. alvaro, 2-228: era una voce appannata dapprima, come d'uno
canta, se nel ricordo, o con una coltre sulla bocca. landolfi, 8-141
storia della civiltà fu dapprincipio intesa come una storia che o integrava quella prevalentemente
); pungente (un motto, una frase). foscolo, v-96
319: acuta / guai va a'tuoni una levriera, e il capo / arguto
le torme della cavalleria peltata. ah'improwiso una pioggia chiara e sonora dardeggiava brevemente,
finestre, ma nella stanza c'era una ombra terribile. stuparich, i-457:
. essere particolarmente pungente, sarcastica (una persona nel parlare, un motto, una
una persona nel parlare, un motto, una frase, ecc.).
govoni, 6-131: un rosone dardeggiava / una corona violetta sul pavimento.
7. fissare intensamente con lo sguardo (una persona o un oggetto); gettare
campagna si appalesa nei bizzarri godimenti d'una passeggiata, e negli allegri discorsi sotto
. leonardo, 2-63: scorpioni è una macchina, la quale pò trarre sassi,
loro difesa, coperto il capo e come una rotella in braccio. ariosto, 20-86
niso d'irtaco il figlio, ad una porta / era proposto. da le cacce
manzoni, 3: colma di traci dardi una faretra / amazonia... intorno
loro, disponeva in camera propria di una derivazione telefonica... sistema utilissimo,
la quale si determinano le derivate di una funzione. -regole di derivazione: regole
che permettono di calcolare la derivata di una funzione, costruita per mezzo di altre
organo importante, determinandone un'altra sopra una parte meno rilevante. 14
in quest'ultimo un vivo prurito e una forma morbosa cutanea simile a eczema.
unite fra loro in modo da formare una rigida corazza (echini) oppure articolate
.), localizzato nella cute di una regione qualunque del corpo, al di
nel terzo spazio interdigitale della mano con una chiazza arrossata e coperta da epidermide macerata
da fenomeni dolorosi quasi costanti e da una serie indefinita di esacerbazioni o di recidive
le mucose agli orifizi; si associa con una desquamazione a larghi lembi e uno stato
grave che è causa di morte in una metà dei casi. panzini,
ustioni, ecc.; è una polvere gialla, amorfa, insolubile,
per spessore e ampiezza; è formato di una lama che si applica parallelamente alla superficie
, nome dato da de geer ad una classe d'insetti, perché hanno ali
, 7-296: il corpo tutto segnato come una carta geografica; segnati i polmoni,
rosso: quello che si manifesta con una striscia rossa più o meno marcata e
-dermografismo bianco: caratterizzato dall'insorgenza di una striscia più pallida della cute circostante,
orticato: quello che si manifesta con una striscia nettamente rilevata sul piano cutaneo,
sul piano cutaneo, in seguito a una fuoriuscita di siero dai vasi (come
branche vengono accostate con pressione variabile per una molla spirale che le separa.
peli, ecc.) che, per una deviazione di sviluppo, si forma in
.) o si trova incapsulato in una cisti. = cfr. dermoide1
che si mette a mezz'asta è una delle cerimonie funebri che si fanno in
. limitazione dell'àmbito di applicabilità di una data norma, apportata da un'altra
2. inosservanza di quanto è stabilito da una consuetudine, da un accordo, da
consuetudine, da un accordo, da una disposizione, ecc. bocchelli,
valore più impegnativo, sebbene ciò costituisca una grave deroga ai costumi e ai principi del
entrate, le amiche, quasi fosse una parola d'ordine, chiedevano di dagobert
233: mi piace quello scoccare segreto d'una misura di tempo che non ammette deroghe
; che è possibile non osservare (una norma, una clausola, ecc.
è possibile non osservare (una norma, una clausola, ecc.).
, agg. che concede o determina una deroga. bembo, 7-3-12: avea
. bembo, 7-3-12: avea ottenuto una bolla derogante ad ogni riserva fatta
'. il dispensare dall'osservanza d'una legge; concessione derogante a una legge
d'una legge; concessione derogante a una legge.
. limitare l'àmbito di applicazione di una data norma mediante un'altra norma di
e deroga. paoletti, 1-1-406: una decima... da pagarsi in danaro
è stabilito da un accordo, da una consuetudine, da una disposizione, dalla
accordo, da una consuetudine, da una disposizione, dalla giustizia, ecc.
estens. non seguire (un ordine, una prescrizione, un consiglio, ecc.
meno (a un principio, a una convinzione, a un'abitudine, a
convinzione, a un'abitudine, a una decisione). foscolo, xv-471:
4. disus. togliere o scemare una parte di dignità, onore, autorità
dell'indignazione, del dispiacere, quasi una paura che il bambino derogasse dalla loro
, lat. derogare * annullare in parte una legge, sospenderne l'applicazione, revocare
valore di allontanamento e rogare * proporre una legge '. derogativo, agg
che ha valore derogante, che comporta una deroga. = voce dotta, lat
derogare), agg. abrogato (una legge o le disposizioni da essa derivanti)
, che ha attitudine a derogare (una clausola, una disposizione, una dichiarazione
ha attitudine a derogare (una clausola, una disposizione, una dichiarazione, ecc.
(una clausola, una disposizione, una dichiarazione, ecc.); derogativo.
quando nel primo testamento si sia adoperata una certa cautela, la quale si dice
parziale o provvisoria); abrogazione (di una legge, di un patto, ecc
2. violazione, inosservanza (di una norma, di una sentenza, della
inosservanza (di una norma, di una sentenza, della giustizia, ecc.)
famiglia; e quel matrimonio mi sembrava una vera derogazione! 6. locuz
ciò che nel commercio è utilissimo, una derrata privativa, che non teme concorrenza,
cielo per essere un feudo imperiale e una derrata tedesca. d'annunzio, v-
fosse mercanteggiato a parigi e a versaglia come una derrata bruta. 3
uguccione da lodi, v-150-97: mai d'una cosa fai l'omo grande derrade,
util derrata, il darle tutte per pure una vera? 4. plur. ant
derrata. macinghi strozzi, 1-28: ene una bella terra... ed évi
3-2-9: le donne e gli uomin sono una brigata / di buon compagni cortesi e
in villa, sì che a tòrene una derrata mi sarebbe troppo. angiolieri, 103-
moneta, la sera al tardi mangiava una derrata di lupini. g. morelli,
, alunno, 1-102: si dice una o due derrate di salata, intendendo quanto
derrate di salata, intendendo quanto vagliono una o due simili monete. -figur.
, che tra ambodue hanno meno che una derrata di fede. dominici, 1-55:
. 8. locuz. -aggiungere una mala giunta a una mala derrata,
. locuz. -aggiungere una mala giunta a una mala derrata, fare una mala giunta
giunta a una mala derrata, fare una mala giunta a una malvagia derrata:
mala derrata, fare una mala giunta a una malvagia derrata: aggiungere male a male
non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta, di che iddio mi
per soprappiù del tradimento principale, aggiungendo una mala giunta a una pessima derrata.
principale, aggiungendo una mala giunta a una pessima derrata. -a gran derrata
le carote a gran derrata, / che una sol n'empia la mano. savonarola
rispose gismondo, che voi ne avete una buona derrata. ariosto, 43-112: una
una buona derrata. ariosto, 43-112: una gemma allora nata / le dà,
. grazzini, 4-364: parmene avere una derrata a ginocchio, vo'far ciò che
troppo mi viene alla penna con che farvi una giunta forse ancor migliore della derrata.
. -una giunta alla derrata, una giunta presso la derrata, una giunta
, una giunta presso la derrata, una giunta sopra la derrata: il sovrappiù
alla parte essenziale, alla sostanza di una cosa. -per giunta, non per
de'rumori, / me ne dette una giunta alla derrata. pallavicino, 1-550:
derrata, e vi spedisco il donuzzo di una mia canzonetta. foscolo, xiv-6:
-val più la mostra che la derrata: una sostanza scadente si nasconde sotto una bella
: una sostanza scadente si nasconde sotto una bella apparenza. 10. spreg
pubbliche rendite '. mancava al dizionario una voce tanto storica, e viva.
tr. sottrarre col furto a una persona una cosa che le appartiene (
sottrarre col furto a una persona una cosa che le appartiene (e si
la buona fede e la fiducia di una persona). - anche assol.
: -guarda un po'-pensava con una certa eccitazione, camminando leggiero e appuntando
4. raro e letter. rubare (una cosa). guittone, 227-13:
di uno scaccino e gloria scetticamente ufficiale di una città ghiacciata; un cenotafio romano è
benissimo che colui ha portato nella vostra osteria una quantità di pane rubato, e rubato
[ediz. 1827 (263): una quantità di pane derubato],
dervis, sacerdote turchesco, trasse d'una scimitarra a baisit, padre del presente turco
significa, nel senso proprio, suolo d'una porta, nel senso figurato, spirito
platani giganteschi, in mezzo ai quali sgorga una fonte d'acque limpidissime, gelida di
madi del sudan): membro di una sètta religiosa e politica che combattè contro
urbano, 8: sopra un deschetto con una bianca tovaglia gli apparecchiava. gelli,
, come io vidi già fare in una testa di morto a uno, che aveva
d'un deschetto, per il quale passando una cerbottana, riusciva nella bocca di quel
, s'as- sise l'upù in una sedia con un deschetto avanti, coperto
224: dinanzi a un deschetto stava seduta una giovane monachella con un cestellino sulle ginocchia
rimurare la finestra e mettere un letticciuolo e una tavoletta con un deschetto. allegri,
seder mi detton tra le mani / una ciscranna vecchia, e deschetti. migliorucci,
a desco, / morgan te dette una gran tazza piena / alla fanciulla.
merenda, serviti con semplicità, sopra una tavola non apparecchiata, o consumati all'
molle ', dicesi, forse per una certa ironia, quello su cui siano
è d'usanza de'dipintori, in su una tavola, o desco lunghissimo, in
tavola, o desco lunghissimo, in una sua bottega. alberti, i-353:
ii-170: cadde al prefato gonfaloniere disavvedutamente una lettera mandata a sua eccellenza, e per
veduto a traverso ad un desco / una carpita di lana di porco. vasari
rarlo per mio uso, tosto che una mia lettera le viene in mano.
c. dati, 3-77: essendo una sera a desco ragionò contro la sodomìa
. -mettere a desco: innalzare a una carica, a una dignità. a
: innalzare a una carica, a una dignità. a. pucci, cent
sopra un altro, mise in cima una brocca ovvero mezzina da acqua. p
. lami, i-i-clxxv: desco significa una panchetta co'piedi, perché da principio era
scienza deve dunque abbandonare la pretesa d'una deduzione categorica, deve accontentarsi d'indurre
in cui si espone lo stato di una lingua nelle sue parti (fonetica,
due di esse, può raccogliersi in una definizione sola, che dicesi definizione descrittiva
dicesi definizione descrittiva, e che costituisce una quarta classe di definizioni.
così verdolina nel viso, gli parve una di quelle figure di donna descritte nel
ii-228: quel mercato è alimentato da una compagnia di mercanti descritti in un ruolo
, ch'io descrivo, / era una quercia smisurata e grande. burchiello,
barbier, l'ultimo crollo / ad una barba la più singulare / che mai
parlante, la pittura poesia taciturna; dell'una è propria una mutola facondia, dell'
poesia taciturna; dell'una è propria una mutola facondia, dell'altra un eloquente silenzio
forteguerri, 4-2: quando si giugne ad una certa età, / ch'io non
far mi son dato, ebbero in una lor somma infelicità certe nobili persone.
di colpo il più grandicello rompe in una voce acutissima che descrive in versi la nascita
terra fissi. leonardo, 2-392: con una medesima apritura di seste si descrive il
cartagine. boccalini, iii-370: in una di esse [le false redini di
levatane è arrovesciata in dentro, formando una parte della grossezza del rampar© descrive l'
. compiere un dato movimento, segnare una determinata linea (un corpo in moto
. guerrazzi, 6-87: descrisse il cancelliere una curva per l'aria volando. d'
tutt'ingiro, con quei balzi, una ghirlanda. francesco da barberino,
nei registri (della popolazione, di una confraternita, di una comunità, di
popolazione, di una confraternita, di una comunità, di un'accademia, ecc
poco descrivibile: un concerto di stonature, una voce di cicala moribonda. montano,
di avvenimenti); discorso mediante il quale una cosa viene individuata, dichiarandone i caratteri
nelle scienze naturali, nelle quali non è una formula di spiegazione ma di descrizione di
450: ordinò a'dodici rioni di roma una descrizione ed una rassegna generale de'cittadini
dodici rioni di roma una descrizione ed una rassegna generale de'cittadini abili alla milizia.
in corsica,... ordinarono una descrizione generale dei beni dell'isola.
quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata, si possono
codice, di segnarne l'età e una brevissima descrizioncella. pascoli, i-34:
: e tu o il carlino porco fate una descrizioncinétta di esso codice, cioè se
, ove al primo articolo subito scriverai una brevissima descrizioncina del codice da te prescelto.
tr. ridurre la sensibilità rispetto a una cosa (di persone o di oggetti)
desolato, uniforme (un paesaggio, una pianura). negri, 2-518
dal cielo, disseminate in ogni dove da una volontà maligna e funesta, sotto un
da veicoli (un centro abitato, una via); vuoto, sgombro,
sgombro, dove non c'è nessuno (una stanza, un locale).
, 195: ecco mi appare / una rovina, una deserta chiesa, / da
ecco mi appare / una rovina, una deserta chiesa, / da cui te,
boschi e da'pastori, trovarmi in una solitudine da me mai più non veduta,
: meschino, misero, infelice (una persona); doloroso, struggente (
vecchio, chi sa non l'assaglia / una deserta volontà d'amare! / forse
domandava carità con queste parole: datem'una limosina per amor de dio: ma
ignun diserto. -dissoluto, turpe (una persona). caro, 12-i-87:
spassionato; freddamente, lucidamente obiettivo (una persona, un atteggiamento, un modo
di oriani, veduta e sentita con una durezza sterile, potente e deserta.
1-17: ma si parte ed è sopra una specie di molo che corriamo: una
una specie di molo che corriamo: una lunga gettata di roccia bianca su cui la
la strada ha polvere e fango d'una vera strada e accanto, senza terrapieno
1-288: aveva trovato per qualche mese una madre d'adozione, e sul più bello
nave centrale, rimasti in piedi, formavano una specie
francesi non hanno, probabilmente è una derivazione da 'appello deserto '
: non rimaneva che il deserto di una bianca rovescia di lenzuolo, su cui
errore, / in un deserto truova una badia. machiavelli, 249: arrivando [
4-178: ardevano i paesi bassi di una orribil guerra, il sangue vi inondava,
la vostra? algarotti, 2-61: in una gocciola di aceto a di altri liquori
di altri liquori moltissimi vi si è discoperta una tal popolazione di animaluzzi, che la
de sanctis, 7-194: c'è poi una storia che, trattata a modo moderno
-fare il deserto, fare un deserto di una contrada, di un paese: compiere
-fare, creare il deserto intorno a una persona: isolarla dalla compagnia altrui o
quello ch'era entrato in casa era una cosa nera, tetra, fumosa, avvolta
abbracciamenti, son deserte / a una vita d'infamia e di disprezzo.
2. figur. mortificare la femminilità di una donna. c. e.
bene grande che contentarsi del possesso di una cosa misera o cattiva. boccaccio
, / ch'in prua s'una cocchina a por si venne; / che
ond'era già derisa; tanto / puotc una sola età volger le menti. pindemonte
: io stimerò sempre poco vivere in una città dove possino meno le leggi che gli
desiderabile che nella lingua italiana si facesse una raccolta di sinonimi. b. croce
desiderio. alfieri v-2-422: all'esercizio di una così nobile arte, quale è lo
arte, quale è lo scrivere, in una repubblica così augusta, quale esser dee
e sublime gloria? non credo ingiusta una tale esclusione; ed i fatti mel provano
a possederlo; sentire l'assenza di una persona e ricercarne la presenza o la compagnia
fra le mie miserie sarebbe appunto come una gocciola di quell'acqua celeste che desiderava l'
ma, con una voce poco atta a rincorare, le rispose
, 8-144: non si desidera possedere una donna, si desidera possederla noi
in que'due animi, e faceano una conversazione da non desiderar meglio in sua
fatte da lui - pure c'è una ispirazione vera, che vi dà l'impressione
goldoni, vii- 1079: ma senza una seconda commedia, il suo carattere freddo
, il cui elogio si può fare in una parola: in lui l'uomo valeva
niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa o a una persona: non
a desiderarsi in una cosa o a una persona: non mancare di niente,
leopardi, 1-6: più ci diletterebbe una pianta o un animale veduto nel vero
, 8-257: si deve mettere insieme una commissione che presenti a un deputato i
soddisfare un'esigenza, un bisogno, una necessità o un piacere, è ricercato
con veneno ammazzato il misero giovanetto, d'una mia sorella desideratissimo figliuolo. caro,
serdonati, 9-160: vi fu anche una pantera animale, venuta della persia, molto
e tanto rifrustò, che potette capitar una notte al luogo della desiderata noce; dove
opera, ma nel trovarla accompagnata da una obbligantissima lettera, e nel ravvisarvi entro
molti, quando mettono gli occhi in una lettera carissima desideratissima, che non la
! s. bargagli, 34: l'una non meno dell'altra...
leggenda aurea volgar., 756: una cosa gli era [a s. paolo
spagnoletto; che per essergli stata disonorata una figlia e pel rimorso delle indegne persecuzioni
intenso dell'animo, che fa avvertire una mancanza, un'assenza, una privazione (
avvertire una mancanza, un'assenza, una privazione (fìsica, sentimentale, intellettuale
, 1-4 (96): d'una parola in altra procedendo, ad aprirle il
cupido] riserrato... in una cameretta guardata con grandissima diligenzia,..
primi desideri carnali. pavese, 8-92: una donna tiene a saper svegliare il desiderio
per l'assenza o la dipartita di una persona). giamboni, 7-102:
in desiderio, venire in desiderio di una cosa, venire ad alcuno il desiderio,
56): i grandissimi savi stavano in una scuola, a parigi, e disputavano
voi insieme siamo tanti ragunati disiderosamente in una volontade. ugurgieri, 276: inde
donna desiderosa di concepire che bastonava fieramente una cavalla pregna, dicendo, tu gravida
intenerisca tutto e non mi compenetri di una profonda gratitudine. dossi, 423:
e sparsi di vendemmiatori. adele uscì in una esclamazione ammirativa e desiderosa. cicognani,
alle virtù, 40: desidia è una miseria d'animo, per la quale il
potrebbe fare non comincia. pigrizia è una cattività d'animo, per la quale
caro, 9-778: da questo pianto una mestizia, un duolo / nacque ne'
/ un languore, un timore, una desidia, / che grami, addolorati e
scienze, senza delle quali o in una inerte desidia intorpidisce, o dietro rovinosi
immenso generata o come individuo d'una delle infinite spezie della sua infinita generazione
per l'elezione o la nomina a una carica, per l'assunzione a un
, additare, richiamare l'attenzione su una persona o su una cosa.
l'attenzione su una persona o su una cosa. guerrazzi, 5-66: egli
degnamente. soffici, v1- 91: una piccola città dove tutti si conoscono, dove
cento passi senza esser designati dieci volte da una comare femmina o maschio. bocchelli,
3. indicare, distinguere, precisare secondo una particolare qualità o funzione o condizione o
, iii-65: tu, se tu fai una guerra, non puoi designare che quella
enea con altra gente cominciò a designare una piccola cittadella, quanto bastasse alla gente
incaricato, destinato, assegnato (a una carica, a un ufficio); deputato
'appartiene al basso fondo. è una delle sue creature. buona, debole,
carri, e andava adagio, con una curiosa andatura a gambe larghe. bartolini
, vólto. pasolini, 34: una società / designata a perdersi è fatale
è fatale / che si perda: una persona mai. designatóre, agg.
un dato ufficio o l'assunzione a una carica determinata); assegnazione,
succede, da un'anticamera o da una cassaforte. bilenchi, 371:
e che coloro a cui veniva assegnata una parte dovessero obbedire senza appellarsi a scuse
da un'altra autorità sarà investito di una data carica o ufficio pubblico. 2
. 2. segno, indice di una volontà, di una decisione; deliberazione
segno, indice di una volontà, di una decisione; deliberazione. bocchelli,
mano protesa, di segnare a dito una persona. alvaro, 2-216:
nomignolo. svevo, 5-327: era una compagnia di gente dai cinquanta anni in
ho l'occhio e il ghigno d'una creatura d'inferno, e gòngolo tutto
tutto di pravità, bestialmente ridendo a una cotale designazione. pecchi, 3-149:
di giorno « a meno 1 », una grande azione offensiva già predisposta.
stava lo vescovo fulgenzio, non piové una gocciola d'acqua. = voce dotta
ampia stanza... in compagnia d'una vecchia donna di casa, più sorda
con loro il pasto e prendeva quasi una parte eguale nella conversazione. pascoli,
era nel salotto da desinare accanto a una specie di madia gialla, che veniva
lo pose a tavola, mettendoli innansi una frittatella d'un uovo sottile quanto un
, il re e la marchesana ad una tavola sedettero, e gli altri secondo la
, 59: doppo dexinare se danza sopra una bella piazza del castello sino quasi a
slitta, et a me viene anche dato una slitta di corte, nella quale conduco
. tommaseo, i-313: si raccolsero in una casuccia abbandonata, e misero fuori un
/ i fiaschi, i piatti, e una gran desinata. = deriv. da
con un gruppo di suoni, che ha una data terminazione. equicola,
aggiunto al tema, in cui termina una parola (nelle lingue non flessive);
ambi », non rimane altro che una picciola diversità della desinenza. g
richiesto da lui del mio parere sopra una sua canzone stampata, sì come uomo
perticari, i-28: trovandosi stretto ad una desinenza in ini, così venne chiudendo
, così venne chiudendo le strofe d'una sua canzone. * cadono in malsanini
si gonfiava intorno la gonna come per una festa pastorale, ora, ritta, le
desìo d'alzarla verso il sole come una graziosa anfora. michelstaedter, 380: di
il disio de'tuoi occhi, per una piaga: e tu, non fame
donna e lo cor mio / sono una cosa ed hanno un disio. guittone,
di elevazione (a dio, a una persona ritenuta superiore, a un ideale
: avendo gran disio, / dipinsi una figura, / bella, a voi simigliante
, / alma italia novella, / una d'armi di leggi e di favella.
carducci, ii-8-289: io aspettavo desiosamente una tua lettera, e tu eri tutta
, 3-27 (ii-401): fattasi ad una finestra, stava aspettando che il suo
amaro frutto colse, / perché fa insulto una genia perversa. / se desiosamente iddio
: costui sospinse il core / tanto verso una luce, che nel foco / strusse
e desiosa / per comporne alle trecce una ghirlanda. viani, 19-619: desioso
divulgatisi filosofici principi, l'esempio d'una grande nazione ed il lusinghevole nome di
qui la dura / neve con l'una, e qua con l'altra mano /
qualche tragetto corto, / però che una ora ornai parrebbe cento; / tanto la
/ di veder de le mille parti l'una, / et in ciò stanno desiosi
ancor bambino dell'anima, mandato con una viola in dono se stessa i
. pindemonte, 1-227: vani desiri! una funesta morte / certo ei trovò,
parini, giorno, ii-267: sol'una cura a tutti era comune / di
manifestarti il mio disire, a ciò che una de le due cose ne segua,
quale uno rinuncia ad un diritto o a una cosa. dizionario del commercio, iii-1279
la desistenza è un atto col quale una parte ritira la domanda che avea prodotta
compito intrapreso (regge un complemento o una proposizione implicita retti dalla prep. da
iii-1-5: pianse come un fanciullo per una mezz'ora, pur sempre implorando ch'
, peggiorata di qualità, si rafforza di una sensazione di fragore. -ant.
2. rinunciare a un'abitudine, a una pretesa, a un tentativo; abbandonare
7-74: tutto questo può bastare per una semplice notificazione di far desistere longino dalle
l'ammonizione. tecchi, 10-139: bastava una parola, una bugia, perché ella
tecchi, 10-139: bastava una parola, una bugia, perché ella desistesse da ogni
, alle mani forti di lui, come una bambina. piovene, 1-138: vi
. comisso, 14-73: più d'una volta fu sul punto di alzarsi,
proposizioni desitive: quelle che indicano che una cosa o un modo di essere ha
desmarestia, che comprende dodici specie, una delle quali è usata come concime nell'
cellule divise in due parti simmetriche mediante una strozzatura mediana, e la membrana cellulare
caratterizzato da frutti articolati come gli anelli d'una catena o una corona; appartengono alla
come gli anelli d'una catena o una corona; appartengono alla decandria mono- ginia
può estrarlo se prima non si opera una parziale disintegrazione del materiale cellulare.
ossido-riduzione e la scissione dei legami in una catena di atomi di carbonio; alcuni
. chim. che presenta desmotropia (una sostanza). desmurgìa, sf.
la mano, che più non rispondeva con una carezza, morì. arila, 155
d'artista. de marchi, 439: una tristezza desolante, la tristezza forse delle
, antipatico, insopportabile, indisponente (una persona, un atteggiamento, un modo
sono scritte in istile notarile, sono di una monotonia desolante, e dalle imagini e
di esorbitare dal costume corrente riesce facilmente una pagliacciata. = comp. di
disabitato o inabitabile (un luogo, una città); fare strage (di
città); fare strage (di una nazione, di una famiglia). -ant
strage (di una nazione, di una famiglia). -ant. anche intr
cinquantatré anni avanti, aveva desolata pure una buona parte d'italia, e in ispecie
feudatari. c. gozzi, i-58: una infinità di vascelli e di grosse navi
campana, 199: si chiuse in una grotta /... / e tese
1-155: mi fu arecata... una maladetta impresa, ciò fu che m
vedova, e da'figliuoli ne desolarono una. nannini [olao magno], 107
non che torre affatto da quello afflittissimo regno una sola delle tante sciagure che il disolavano
uomo, un borghese, al solito sposa una donna che non ama, la rende
desolato dalla siccità. viani, 19-87: una deso lazione maremmana con acque
profondamente, accorarsi; lasciarsi prostrare da una sventura, e anche da una semplice
da una sventura, e anche da una semplice contrarietà. cesarotti,
. ora che non sei più una bambina e costi molto... e
3-66: allora lacrimò desolatamente perché una sua piccola e bianca sorella non veniva,
tediosa. pavese, 8-46: è di una desolatezza tonificante -come un mattino invernale
,... sarebbe stato difficile immaginare una landa altrettanto squallida e desolata.
numero, decimato (un popolo, una comunità); solitario, ermo.
desolata e negletta, non aver più nepur una di quelle [api], già
renzo s'abbatteva appunto a passare per una delle parti più squallide e più desolate:
betocchi, 5-133: non c'è una ragazza dagli occhi viola che valga una
è una ragazza dagli occhi viola che valga una delle tue finestre desolate. 5
acqua, nudo, arsiccio, desolato come una bolgia. tommaseo, i-317: la
squallore. verga, 2-229: all'imbrunire una campanella fessa suonava l'angelus,.
fiotti nella corte delle ombre grigie, una solitudine più desolata, un desiderio malinconico
d'annunzio, iv-2-790: andavano per una via chiusa tra le cinte degli orti desolati
e la serenità desolata del cielo annunziavano una spaventosa estate di sete, di carestia
3-155: la laguna abbassata e desolatissima come una sterminata salina. stuparich, 3-141:
, sgomento, affranto; tormentato da una sofferenza che deve essere sopportata in solitudine
povera donna e la desolata fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare sul come
chiudersi senza un osso da rosicchiare né una cagna disposta a star ferma.
... il sentimento desolato d'una doglia universale e della infelicità come necessariamente
egli aveva di se stesso, fisicamente, una opinione così desolata, che non avrebbe
, v-1-250: non viene se non una stanchezza desolata. pirandello, iii-127:
levi, 2-xii: il ministero è una specie di tempio, dove si adorano
: qui si sente l'incommodo d'una siccità di sei mesi, la quale
violente, o pericoli desolatori, bensì una pratica inalterabile delle civili e familiari virtù.
nemici. targioni tozzetti, 11-1-279: una gran parte delle campagne toscane certamente riconosce
periodo, che rese que'luoghi, una volta così fiorenti, sedi di febbri.
gli averi, consumate le vite, dappertutto una misera faccia di morte e di desolazione
.]: il paese era tutto una desolazione. era ima desolazione a vedere,
a sentire. la sua compagnia è una desolazione. sono una desolazione le sue
la sua compagnia è una desolazione. sono una desolazione le sue facezie. quella tragedia
le sue facezie. quella tragedia era una desolazione. verga, 4-275: da
attorno monti, monti e monti: una desolazione di creste tutte picchiettate di lentischi
, disperazione; effetto deprimente che produce una sventura (o anche una persona antipatica
che produce una sventura (o anche una persona antipatica, un fatto spiacevole,
piatti e le vivande), mi pareva una tal desolazione, che non mi ci
la regina fu colta all'improvviso da una fiera malattia... la desolazione era
i-126: -ebbene? -chiese egli, con una vocetta fischiante, ironica. -niente!
. pavese, i-22: era piuttosto una desolazione, quella di berto, quale appare
. guicciardini, v-280: così di una guerra facile, e che si sarebbe
con piccolo detrimento di ciascuno, risultò una guerra gravissima e perniciosissima, che non potette
da'loro stati e le cittadi l'una mettendo l'altra in desolazione e ruina
a eliminare la presenza dell'ossigeno da una determinata sostanza. tramater
operazione per la quale si priva una sostanza dell'ossigeno che contiene.
. biol. sostanza che entra ix-289: una vergine desponsata a imo uomo, il cui
, ix-1055: ancora ce odi'strillare / una setta de anime taupinelle, / che
pur troppo! che il fondatore d'una repubblica deve essere un despota; noi
da un uomo solo o da una fazione. = deriv. da despota
la chinachina dà principalmente due parti, una amara e l'altra stittica. forse con
amara e l'altra stittica. forse con una esalta la bile, con l'altra
delle tuniche le radici bulbose; scortecciare una pianta, un ramo. calvino,
distacca sotto la forma di squame dietro una data irritazione della pelle. 3
macigno soffrono, per le addotte ragioni una, dirò così, superficialissima desquamazione,
graziosissimo / sarà questo, perché finge una danza / di marionetti. algarotti, vi-167
(e non si usa mai dopo una preposizione). francesco da barberino
variar di casi, e per sposare una bella e distinta signora inglesina, rimangono dessi
di venti. -ant. introduce una proposizione dichiarativa. fra giordano, 5-162
-disus. e letter. regge una proposizione relativa. cavalca, 19-61
45: era dessa la primogenita, una fanciulla bionda, pallida e mesta, come
e mesta, come l'eroina d'una ballata o l'ofelia di shakespeare. svevo
stione che ci occupa, il paese ha una volontà? se sì, qual è
lui (e ha, in genere, una sfumatura più o meno accentuata di ironia
. alvaro, 7-43: c'è una parte di mistero che bisogna non destare né
; animare, sollecitare; spingere in una data direzione (una persona);
; spingere in una data direzione (una persona); incitare, stimolare (l'
cor a vertute / destar solea con una voglia accesa. giovanni dalle celle,
seme: e d'improvviso il desta / una furia funesta / de la stirpe degli
: viva la chiocciola, / viva una bestia / che unisce il merito / alla
scale. de sanctis, i-91: una femmina perfida e simulatrice, che accusa
città e regni in un giorno, in una ora, anzi in un punto,
incendio); attizzare; far risplendere (una luce). petrarca, 33-6
, 26-17: e risonava più d'una trombetta / per runcisvalle con certo clangore,
per similitudine, si dice del render morbida una cosa. 15. figur.
paio di buoi, che col mezzo d'una fune doveano tirarlo innanzi, un contadin
; e l'altro lo smosse con una lieva. 16. intr.
; sentirsi incitato all'azione; prendere una decisione. colombini, xxi-105: però
120): tra il primo pensiero d'una impresa terribile, e l'esecuzione di
sentimenti); sfrenarsi, infuriare (una passione); scatenarsi (una tentazione
(una passione); scatenarsi (una tentazione). m. villani,
ondeggiando rammèmora le gesta / cosmiche d'una vita / viva in noi, ma sopita
le passatelle e le bottiglie si seguono una all'altra, per delle ore, finché
un fatto qualsiasi); scoppiare (una guerra, un tumulto); insorgere
, un tumulto); insorgere (una malattia). fra giordano, 1-264
amonizione si destano, non altrimenti che una favilla di fuoco, aiutata dal vento,
povera italia, come prima si desterà una nuova fiamma in europa, se alla nostra
largo! -si grida improvvisamente da una parte della via. ungaretti, ii-28
comunemente a ciaschedun cristiano / è dato una vigilia ed una festa: / chi
ciaschedun cristiano / è dato una vigilia ed una festa: / chi siegue il vizio
e crescere dopo il riposo invernale (una pianta). pirandello, 7-194:
in cui parevano assorti -sogno d'una tristezza infinita -quei poveri alberi sorgenti dalle
di carta. -per estens. incominciare una vita nuova; manifestare sensibilmente la propria
pugni di gianfranco lo avevano raggiunto ad una tempia... anche una mascella si
raggiunto ad una tempia... anche una mascella si destava, procurandogli dolore se
erba e d'alberi molti circundato in una valle, nella quale discendendo, per
dall'inerzia, dal torpore, da una fantasticheria; sollecitato, eccitato, stimolato.
rappresentato tutto; quando lo sento come una cosa mia: allora tento di ricrearlo
questo oriuolo che sona adviene, che una parte delle rote tira quella che gli
per arrivare allo scopo bramato converrebbe usare una desterità, o sia, a parlare grossolanamente
o sia, a parlare grossolanamente, una baratteria. = voce dotta,
lo più come manifestazione delle volontà di una persona investita di autorità dispotica o di
estens. stabilire, decidere (di fare una cosa); prendere una decisione.
di fare una cosa); prendere una decisione. - anche assol. livio
, 24-83: baron, tu destini / una cosa che far non la potrai,
tempo s'addolcisce un poco, abbiamo una mano d'amici destinato un viaggio pel
ufficio, a un incarico, a una missione, a un lavoro).
, ovvero scioperati che per essersi ubbriacati una volta hanno giurato fedeltà. manzoni,
. indirizzare, avviare, riserbare (a una professione, a un'attività, agli
il povero adamo disporre il suo cuore ad una mala creanza con vana donna, giovane
. -assegnare parte del proprio tempo a una particolare occupazione o attività che meglio
: ma questa di vostra signoria è una di quelle, a la quale ho destinato
di quelle, a la quale ho destinato una giornata intiera. d. battoli,
parola, ecc.); spedire una lettera a un determinato indirizzo, a
lettera a un determinato indirizzo, a una particolare persona; assegnare, far dono
persona; assegnare, far dono di una cosa. savonarola, iii-392: questi
, destinatelo a'peccatori; se udite una messa, offeritela a'peccatori. n.
si era compiaciuta di destinarmi in dono una sua nuovissima opera, 10 mi disponeva
non per regalo, ma perché abbiate una memoria del caro zio. alvaro,
. 10. comminare, infliggere una pena. beccaria, i-97: se
pena. beccaria, i-97: se una pena eguale è destinata a due delitti
11. commerc. mettere da parte una quota degli utili di esercizio di un'
ariosto, 29-33: presso al sepolcro una torre alta vuole; / ch'abitarvi
sm. persona a cui è indirizzata una lettera, un pacco; persona o categoria
il suo specifico contenuto. -destinatario di una norma giuridica: il soggetto a cui
giuridica: il soggetto a cui si rivolge una norma e che è tenuto alla sua
s'intende * colui al quale è indirizzata una lettera '; e confessiamo che manca
denotare colui al quale deve esser consegnata una bolla, un carico, o altra cosa
: quando la domestica ci fece entrare in una gran sala quasi vuota, dove noi
lungo tempo in su uno altare d'una deessa che aveva nome vesta, si
destinata angoscia. guarini, 45: una ninfa,... / per cui
, sono in boccio l'uomo destinato a una delle vite più faticate del mondo.
aretino, ii-65: risolviamola di mille in una. sappi che quella che debbe essere
, xi-92: non era figlio di una serva questi... ma il primogenito
, che arebbono sconfitti gl'inimici se una parte delle genti loro, destinata a
: attribuito (un incarico: a una persona). machiavelli, 594:
stima che vi professo (e l'una e l'altra è grandissima) io mi
4. riserbato, indirizzato (a una professione, agli studi, a uno
, infra le altre ve ne venne una la quale (o che la sanguinità si
molto li piacque, la quale era una bella e vaga giovine e di volto assai
gola col destinato coltello, riceverò in una patera il caldo sangue, e quello con
estremi labri gustato, versarò tutto in una fossa fatta dinanzi a l'altare con
la madre terra. caro, 3-291: una parte d'europa... /
essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti
pelo di capra, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai rovi;
. rivolto, indirizzato (un gesto, una parola, uno scritto); dedicato
il fusto del mazzo di rose è una bottiglia destinata a me, le rose sono
, il tempo per dare inizio a una cerimonia, a una battaglia, per
per dare inizio a una cerimonia, a una battaglia, per la celebrazione di un
me medesmo ch'amo for misura / una donna da cui non sono amato.
. assegnazione di un incarico, di una missione. guicciardini, v-217: della
. scopo, finalità a cui è ordinata una cosa o che giustifica l'esistenza di
croce, i-1-125: proporsi di elaborare una teoria scientifica delle singole arti sarebbe volere
, 7-44: c'è in noi una dose di dolore non sofferto che ci si
ragione e senza scopo; per dargli una destinazione riandiamo a giorni e ore della
uso o ufficio a cui si destina una persona, una cosa. milizia,
a cui si destina una persona, una cosa. milizia, ii-191: *
perché la gabbia avesse uno scopo, una conveniente destinazione, la riempì liberalmente di
prima del mio ritorno il papà potrà fare una breve corsa a roma...
: nominato ufficiale, giovanni drogo partì una mattina di settembre dalla città per raggiungere
fu lì quello per me, con una esattezza e una fedeltà non dirò da
quello per me, con una esattezza e una fedeltà non dirò da sposa fedele,
quelli perduti sono arraffati e inghiottiti con una sveltezza che ha del sinistro. pratolini
deliberazione, proposito; caparbia persistenza in una decisione, ostinazione. leggenda di s
per cui tutto ciò che è risponde a una funzione e a un fine, e
un fine, e ciò che accade ha una predeterminazione fatale nella successione preordinata e
fato, alla provvidenza e anche a una potenza malefica): in opposizione a *
/ forte percossi il piè nel viso ad una. buti, i-815: 'se
eroismi mitici, di quelle favolose affermazioni di una dignità dell'uomo davanti al destino,
; quel che il futuro riserba (a una persona, anche a una cosa)
(a una persona, anche a una cosa). -più spesso al plur
, le vicende, la fortuna di una nazione, di una città. testi
la fortuna di una nazione, di una città. testi fiorentini, 177:
intervento del medico nel destino economico di una famiglia. mezz'ora in più di
4. ant. volontà insindacabile di una persona. giov. cavalcanti, 233
6. luogo dove viene spedita una lettera, inviato un pacco o un
di raccomandare a v. e. una lettera ed un involto per il nostro
destinazione ', come quando diciamo che una persona o una lettera va al suo *
come quando diciamo che una persona o una lettera va al suo * destino ',
a destino 'per * al luogo ove una merce è spedita *; e tale
confidenti della vittoria. pavese, i-19: una mattina che al solito la luce agonizzava
2-402: tu, quando vai con una ragazza, per cosa ci vai? per
forze retrive unite insieme, ci pare una misura audace, e, diremmo, improvvida
processeranno, mi destituiranno e così rovineranno una famiglia. d'annunzio, iv-2-378:
destituita da maestra aveva per carità ottenuto una misera pensioncina, mercé la quale aveva
senso di un desolato abbandono, di una privazione squallida e amara: soprattutto quando
arebbe però mai creduto / che d'una lebbra tanti ben nascessi? machiavelli, 62-
. p. verri, i-158: una cosa importante assai pel progresso delle lettere
è, che nella universale opinione vengano una volta fissati i giusti confini che aver debbe
incarico, da un ufficio, da una carica, a titolo di sanzione;
, da un ufficio o da una carica, attuata come sanzione dall'
ardisco dunque sottoporre al suo esame una lettera del sig. pao- lucci
sig. pao- lucci, ed una narrazione d'un mio amico sulla destitu
. pascoli, 727: e prendi una focaccia, anche, col miele /
dal torpore; incitato; spinto in una data direzione. -anche per simil.
e un'aristocrazia da abbattere, né con una minacciante restaurazione dell'assolutismo, né le
liberar le loro terre dalla minaccia aprendo una breccia negli argini a valle o
o di fronte. alvaro, 9-390: una mobilità e ima impazienza che tradiscono una
una mobilità e ima impazienza che tradiscono una volontà ancora desta. 10. figur
teneva. augustini, iii-197: lunga una striscia di congiunte carte / nella destra
la destra, e gli disse con una sicurezza di frase e d'intonazione che parve
4. il fianco destro (di una persona, di una schiera);
fianco destro (di una persona, di una schiera); il lato destro (
alpini dardi avea ciascuno / da la destra una coppia, e ne'pavesi / stavan
una massiccia pistola automatica; a sinistra, penzoloni
a destra e a manca: da una parte e dall'altra; in tutte le
di artiglieria, con intenzione di piantare una batteria reale, alla cortina, come
7-351: un bel giorno si sfrenò una truppa ubbriaca per le vie, che
a destra né a sinistra: né da una parte né dall'altra. bibbia
d'annunzio, iii-2-67: a destra, una sorta di loggia lastricata di serpentino.
di serpentino... sta a sorreggere una casa di legno dal tetto di falasco
sedea, piacevolmente gli disse che con una delle sue novelle all'altre desse principio
è dagli avversari accusata di avere) una tendenza più modesta o conservatrice.
destra balbo e d'azeglio. ed inizia una politica ardita con la celebre abolizione del
popolare fu dovuto alla campagna terrorizzante di una guerra imminente fatta dai giornali di destra
mezzo, quasi centro tra ima destra ed una sinistra letteraria, e disse: la
hegeliani di destra, solleciti soprattutto di una possibile conciliazione dello hegelismo col cristianesimo,
croce, 128: pensò di fargli una beffa e, preso una delle sue vesti
pensò di fargli una beffa e, preso una delle sue vesti, se la pose
, zigzagando sugli scalini, piegato in una finta di spavento. -iron.
con i buoni brodi, e con una aggiustata regola di vitto. targioni tozzetti
a settantanni per perdermi nel destreggiare con una bambina. carducci, iii-12-14: fa
penetrato a caso fra la gente in una moschea, vendicandosi di tutto e di
alcune sere fa, mi trovai in una adunanza dove un uomo lesto faceva il
corpo si espande e si riconosce in una fisica felicità. moravia, ii-383: la
mi avvidi fin dal primo giorno, di una leggerezza e destrezza rare.
attività, in un'arte, in una professione, in un esercizio; sperimentata
stabilirsi, non richiedendosi per esse né una straordinaria destrezza e eleganza ne'manifatturieri,
: ognuna di queste piccole oligarchie aveva una sua forza speciale e propria; in
procacciarsi amici e protettori, egli sentì una sorda diffidenza e una secreta ostilità circondarlo,
, egli sentì una sorda diffidenza e una secreta ostilità circondarlo, nei primi tempi
e seppero maneggiare le armi mondane con una tenacità uguale alla destrezza. oriani,
si lodano, sendo questo tra loro una destrezza, che chi la sa fare
suo partir venere resta / priva d'una colomba sua destriera, / e trarre il
lo ferì dal destro lato / d'una lanza per lo costato, / sì ch'
di chi guarda (e trattandosi di una strada o di un fiume, s'intende
dell'altare. petrarca, 323-4: una fera m'apparve da man destra.
man destra tenere, si misero per una via a sinistra. cammelli, 211:
estraendo dalla tasca destra posteriore dei calzoni una rivoltella a tamburo. « guardate che
l'altre cose desiderabili per sowenimento d'una città. 5. figur.
bocchelli, i-22: la sua figura prometteva una piena e matura giovinezza, sana,
indiani. nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso; io
, 355: cerca tre volte tanta una canestra: / prendi i germogli con sur
., per quanto in possesso di una natura destra e forte. bocchelli, i-115
panni,... si gettò da una finestra non molto alta dalla via.
coll'occhio destro: e non solo in una scena e in un atto, ma
, si parte in uno istante / per una via ch'in uso esser non suole
assai destra / quanto creder si può d'una via alpestra. aretino, iv-1-178:
nave, tutti si ricovra- rono in una erbosa sponda. alfieri, 1-498: altro
12-224: io la duttile cera, onde una tonda / tenea gran massa, sminuzzai
secondo un metodo semplicemente problemista, hanno una funzione politica e conservatrice e sturzo se
: ha, come / tu sai, una figliuola senza più, / la quale
l'ombra e sì per lo destro d'una fontana d'acqua freddissima che v'era
ciciliani, che da napoli venivano, con una lor fregata raccolti. acciainoli, 195
, e dame la colpa a noi, una volta che ne capitasse il destro.
berni, 39-32 (iii-278): una gran nave appunto in porto arriva.
baldini, 5-198: aveva luce da una finestruccia d'un sol vetro, come quelle
verso di un vettore (rispetto a una retta orientata), dell'orientamento di
retta orientata), dell'orientamento di una terna di assi, che è concorde
. geom. che qualifica il verso di una rotazione, il verso di un vettore
il verso di un vettore (rispetto a una retta orientata), l'orientamento di
retta orientata), l'orientamento di una tema di assi, secondo la direzione
sm. milit. comando dato a una riga di soldati di allinearsi guardando a
-per simil. in riga, in una linea ordinata. jahier, 101:
intorno allo stipite, si faccia una cava nella barba, onde lo umore nocivo
3. caduto in desuetudine (una legge). bocchelli, 13-135:
desuetùdine, sf. letter. cessazione di una consuetudine, di un comportamento o atteggiamento
comportamento o atteggiamento abituale; raffievolirsi di una dimestichezza, di una familiarità (con
; raffievolirsi di una dimestichezza, di una familiarità (con persone o cose).
iii-26-312: ogni specificazione di attività produce una correlativa inettitudine o desuetudine in altri modi
venir meno della validità o vigenza di una norma (specie di una norma giuridica)
vigenza di una norma (specie di una norma giuridica) per effetto di una
una norma giuridica) per effetto di una generale inosservanza. giannone, 1-iv-91:
. 3. allontanamento (di una parola, di un'espressione) dal
seniore e la camera presenterà al governo una tema desunta dai principali negozianti del ghetto
tr. disus. ridurre rammentare di una tassa. arila [s. v
in modo che esse diano origine a una corrente unidirezionale. = ingl.
pei quali qualunque cosa sappiano non è una cosa che giova o non giova loro
le darlò. sette anni prima era una fiorente e popolana bellezza; la ritrovò
ant. colpito, assalito (da una malattia). vita di s
al prefato condottore o detentore [di una bottega]. bembo, ii-139: intesi
2. che è sottoposto all'esecuzione di una pena detentiva. -anche: che è
per concludere che tutto il processo è una bricconeria patibolaria. botta, 5-394:
; l'avere la disponibilità materiale di una cosa. -in partic.: possesso
. -in partic.: possesso di una cosa in nome altrui. cantini
loro squamine, col nero peso d'una pigna. giù dilaga il cobalto, immensità
arrivacene, cono., ii-227: una parte di queste... va a
valore, forza, autorità (in una persona, in un'età, in
un'istituzione, in un'arte, in una lingua, in una civiltà, ecc
arte, in una lingua, in una civiltà, ecc.). sarpi
, per così dire, imperfezionamento di una piccola parte di esso uomo, cioè
lasciare che subiscano danno in seguito a una cattiva custodia o a una poco accurata
seguito a una cattiva custodia o a una poco accurata conservazione), così da
esistenza fisica o alla dignità morale di una persona. chiabrera, 565: io
impiastri. cesarotti, i-io: sarebbe una vanità il credere che le denominazioni,
ha deteriorato e reso infelice la sorte d'una gran parte della popolazione, parte dal
in fine rimaso vedovo e acceso di una sua cognata, per cui sposare tentò presso
dell'imperadore lione, era solamente rimasa quivi una immagine della sua autorità. e.
; inferiore; scadente (e ha una connotazione fortemente negativa).
(un manoscritto, un codice, una tradizione, una lezione, ecc.
, un codice, una tradizione, una lezione, ecc.). =
'determinabilità 'delle cagioni che possono produrre una sventura. determinaménto, sm. ant
agg. che determina, che ha una funzione decisiva nel provocare il compiersi di
di un evento, nel costituirsi di una situazione, ecc.; risolutivo,
nella sostanza ereditaria della nazione, divenire una potenza determinante e costruttiva della terza roma
causa diretta di un evento, di una situazione. b. croce, ii-14-191
o esplorazione della vita sessuale è divenuta una forma di occultismo. si cercano determinanti
, nel senso che sta a indicare una serie di somme e differenze dei prodotti
mezzo aritmetico, conviene che lo determini una virtù secondo una proporzion ragionevole degli estremi
conviene che lo determini una virtù secondo una proporzion ragionevole degli estremi, a similitudine
genere di bellezza, ma la grazia è una per tutti i paesi. ella non
mascheroni, 2-108: quando diremo costruire una figura,... intenderemo di dire
, le condizioni, il valore di una cosa, i dati risolutivi di un
determinar le distanze de'pianeti e misurar con una stazione e mille altre cose rare?
. bartoli, 15-1-87: mandò loro trasportare una catasta di legne, determinando il quanto
. croce, ii-8-130: caratterizzare una poesia importa determinare il contenuto o motivo
il contenuto o motivo fondamentale, riferendolo a una classe o tipo psicologico, al tipo
i caratteri essenziali, la natura di una nozione, di un concetto (attraverso
desiderabile che nella lingua italiana si facesse una raccolta di sinonimi, come la fece
che la rinuncia al piacere corporeo per una soddisfazione di ordine superiore significa sforzo della
ordine superiore significa sforzo della specie verso una superiore forma di esistenza. pratolini,
deliberare; decidere; risolvere, definire (una questione, una controversia, una lite
risolvere, definire (una questione, una controversia, una lite, anche una
(una questione, una controversia, una lite, anche una guerra).
, una controversia, una lite, anche una guerra). - anche assol.
rispondendo chi dell'astinenza, e chi d'una virtù, e chi d'un'altra
xxx-4-42: i'chieggio a voi quest'una grazia sola, / la qual è che
per le quali la vuol concedere [una grazia], una che se ne lasci
vuol concedere [una grazia], una che se ne lasci, non siam esauditi
può di un legno fabbricare un vaso, una cornice, un nobile scrigno e mille
aiutante. 7. indurre a compiere una particolare azione, ad assumere uno specifico
influire sulla volontà, sulla decisione di una persona; dominare, dirigere (la
le loro disposizioni prima di determinarli ad una professione. cesarotti, i-337: vi sono
e immediata di un fatto, di una situazione, di un fenomeno (fisico,
ci sono degli acidi dei quali basta una stilla per determinare in una massa liquida
quali basta una stilla per determinare in una massa liquida d'assoluta trasparenza le più
-far inclinare, far piegare in una direzione piuttosto che in un'altra;
piuttosto che in un'altra; dirigere verso una determinata parte. tasso, 9-1-38
a compiere un'azione, a prendere una decisione; risolversi, decidersi. ricciardo
tempi e dell'opportunità e della paga, una esuberata porzioncina de'penetrali, quella che
la sede del veleno si determini in una parte nobile o ignobile: indi,
47-10: e [tullio] causa appella una cosa della quale molti sono in controversia
differenza degli aggettivi qualificativi che esprimono una qualità del nome, hanno una funzione specifica
esprimono una qualità del nome, hanno una funzione specifica, esprimendo una determinazione possessiva
, hanno una funzione specifica, esprimendo una determinazione possessiva o dimostrativa o indefinita o
dimostrativo. 2. che induce a una decisione. -anche sm.: ragione
a ima precisa scelta, a prendere una risoluzione, a compiere una particolare azione
a prendere una risoluzione, a compiere una particolare azione, ecc. segneri
quelle che, avendo la lor descrizione una, ferma e determinata, si possono
troppo determinata e ristretta, per produrre una sensazione o concezione indeterminata ed immensa.
carducci, iii-12-46: la novella è una forma secondaria, e già letteraria e determinata
.. servono solo nel caso di una novella che avviene in un breve e temporalmente
nella quale i parlieri si sforzano di provare una cosa essere onesta o disonesta, non
avvertenza di costituire il detto cannello in una certa positura determinata ei possa cavarsi con
, 938: per lingua, intendono una cosa che non deve servire che a
tasso, 12-374: il poeta ch'una favola tratta, finita quella, è
specificato, certo (un numero, una quantità). ristoro, i-22 (
. varchi, 18-3-28: compera una certa quantità determinata di fiorini tre,
, determinata circa la quantità, comporre una loro regola: la qual misura nel
: l'uomo senza la cognizione di una favella, non può concepire l'idea di
delle combinazioni melodiche per cui può passare una nota musicale. carducci, ii-1-135: mi
gusto, un odore, un calore, una forma e infine una composizione chimica più
, un calore, una forma e infine una composizione chimica più o meno determinati.
competenza. tassoni, ii-2-24: era una vanità l'andar dietro all'oracolo, se
allora un « soldo », significava una moneta d'oro di peso determinato dalle
6. che ha subito o subisce una particolare influenza; indotto, influenzato.
ambiente, da un costume, da una religione, ma soltanto dalla sua passiva,
. croce, ii-5-311: la poesia è una catarsi del pratico e lascia l'animo
per adoperare parole meno scolastiche, in una pura disposizione umana. landolfi, 3-96
, risolto, deciso (un problema, una questione, anche un combattimento).
8. energicamente deciso (a compiere una particolare azione, a effettuare una scelta
compiere una particolare azione, a effettuare una scelta, ecc.); risoluto
animoso, ma la vera magnanimità viene da una propria deliberazione e determinata voluntà di far
leggi delle scienze sarebbero specificazioni, spunta una filosofìa dinamica e idealistica. 2
intelligenza e della bellezza, ci colpisce una specie di sacro terrore. 2
delimitazione del significato, dell'estensione di una nozione, di un vocabolo, di
cui si presenta, specificandosi e assumendo una particolarità concreta, un oggetto o un
tralcio d'uva nera è innestato ad una vite d'uva bianca, l'uva che
l'equazione empirica porta l'assurdo d'una massa negativa del primo o terzo satellite
conclusione logica di un dibattito, di una discussione; sentenza che conclude una lite
di una discussione; sentenza che conclude una lite, una causa; conclusione di
; sentenza che conclude una lite, una causa; conclusione di un ragionamento;
, di un punto controverso, di una dottrina (da parte dell'autorità legittima
disperato che vi sentii l'annuncio di una sua tragica determinazione. -ant.
l'azione di cause esterne) verso una scelta, una decisione; inclinazione;
cause esterne) verso una scelta, una decisione; inclinazione; condizionamento; costrizione
qualche determinazione), s'ella sarà una sola [la direzione], è
, può ridischiudere alla catena delle determinazioni una nuova ascesi. moravia, viii-25:
: divisi i miei lavoratori sparsi per una gran parte della campagna e, per
e il pensiero d'un'assoluta fatalità danno una fierissima determinazione. mazzini, i-247:
anima, d'un coraggio e d'una determinazione titanica, mi sento sconfortatissimo a
anche mia. forse c'è entrata anche una mia determinazione; comunque, io t'
un gergo goliardico arrogante, c'è una determinazione e una ostentazione di cinismo che
goliardico arrogante, c'è una determinazione e una ostentazione di cinismo che richiamerebbero i modi
di cinismo che richiamerebbero i modi di una donnaccia se le guance non fossero così
imporre a un commercio ostile e ad una possidenza diffidente determinazioni prive d'ogni sanzione
pace -ma invano: vi perdete in una nebbia di determinazioni con infinito numero d'incognite
sistematica a cui appartiene un animale o una pianta. = voce dotta, lat
come agenti in esso pur avendo in una realtà trascendente il loro fondamento (e
o la lotta per resistenza, ma una volontà costante di dio che un certo
determinismo. deterministicaménte, avv. secondo una concezione deterministica del mondo; in forza
più evolute ». gobetti, 1-i-207: una coscienza salda dei valori dell'economia dapprima
del determinismo; che si fonda su una causalità necessaria. b. croce
. viene... ridotto a una legge deterministica di rettilineità. piovene,
) il cui accertato possesso da parte di una potenza o di un blocco di
; e si muove col tratto d'una gran dama. c. e. gadda
principio per chi t'avevo preso? una di quelle ragazze che vengono a far
il lenirsi di un dolore, di una pena. pascoli, 822: qual
peccato, da un defitto, da una colpa morale; anche il peccato stesso
che ripugna e fa orrore (una persona, una colpa).
ripugna e fa orrore (una persona, una colpa). cavalca, ii-24
. manzoni, 1080: è accusato di una azione detestabile; di aver fatto entrare
nella condanna dei sunnominati detestabili ribelli all'una e all'altra. -sm.
disgustoso, stomachevole (un cibo, una bevanda). soderini, i-115:
lo avevano salvato. bartolini, 16-111: una moda d'acconciatura di capelli così
sia vero che in quelli sia sparsa una dottrina... detestanda e..
, ii- 79: cotesta si è una leggiera immagine della detestanda religione de'primi
, -... e questa è una grandissima superbia, la quale molto detesta
i-257: bisogna sapere che i gobbi formano una naturale massoneria, e pur non essendosi
un particolare atteggiamento, evitare di compiere una determinata azione. sarpi, i-71
prelati, detestavano di veder cogli occhi una tanta ignominia della cristianità, che fosse
giacché, secondo me, io sognavo una bambina assolutamente casalinga, che a scuola
sua materia, [l'autore] pone una detestatoria esclamazione, o vero reprensione,
uscite a freddo, e detestava, d'una fredda detestazione fraterna, francesco.
bocchelli, 3-15: figlio com'era di una rigidissima famiglia, allevato nel rigore delle
, i-221: la mia bicicletta detonò come una santa barbara... la pneumatica
, detonando, fumando, attorcigliandosi come una buccia sopra una lastra arroventata. levi
fumando, attorcigliandosi come una buccia sopra una lastra arroventata. levi, 1-106: le
d'un tratto, dall'esplosione di una mina di cui il piede del forestiero
, poco dopo le ore otto, una scossa di terremoto, preceduta e accompagnata
i-467: seguirono, subitamente, a una di queste violente detonazioni un fumo violaceo
vino spumante; il turacciolo saltò con una forte detonazione, toccò il soffitto e
soffici, v-3-323: verso mezzogiorno, una detonazione formidabile ha squassato tutto il paese
della maledizione, ripigliandone la cadenza con una modulazione da stornello nel momento, che
geloso, doveva avere la detonazione di una bomba. boriili, 6-7: le loro
lampo lontano e balzano nell'eclissi con una detonazione muta. 2. tecn
trarre). togliere, levare, sottrarre una parte da una quantità maggiore. -anche
, levare, sottrarre una parte da una quantità maggiore. -anche al figur. (
vescovo con quattro del clero debbino detraer una porzione da tutti li benefici della diocesi
la stima, l'autorità che gode una persona, diminuire il merito di un'
un morso a colui, come fa una ferucola velenosa. savonarola, iii-451: tu
la capacità di togliere, di sottrarre una parte da una quantità maggiore. -al
togliere, di sottrarre una parte da una quantità maggiore. -al figur.:
ant. tenuto lontano, escluso (da una carica, da un ufficio).
); chi denigra il buon nome di una persona sparlandone pubblicamente; maldicente,
, sf. il detrarre; il sottrarre una parte da una quantità maggiore; diminuzione
detrarre; il sottrarre una parte da una quantità maggiore; diminuzione, sottrazione;
, all'onore, alla reputazione di una persona (oanche al valore di un'azione
detrazione è figliuola dell'odio ed è una infermità sottile, però che la detrazione non
pare che sia peccato, ed è una sanguisciuga della carità grossa e nascosta,
o fra nazioni incolte, sono composte d'una successione di sventure: l'invidia,
generale e chi abbate, e chi una cosa e chi un'altra, facendo grandissimo
di quanto costantino vi avea lasciato. una ruina generale coprì i monumenti dell'orgogliosa
. loria, 5-163: scendemmo ad una spiaggetta cosparsa di detriti nerastri. piovene,
o dannosa: dalla società, da una tradizione, da un gruppo, ecc.
letteratura come gergo, riecheggiato neppure in una tradizione propria tralignata, ma sui detriti
, le quali non sanno nemmeno sperare una meschina indennizzazione. 2. figur
necessarie fortificarlo detroncando qualche volta de una parte e da l'altra rinovandola,
quello di adesso. savinio, 2-168: una di quelle bestiali creature che una volta
: una di quelle bestiali creature che una volta si aggiravano da queste parti e
animali. negri, 2-611: per una scodella di minestra e un pezzo di
: manifestando apertamente la decisa volontà d'una detronizzazione generale col rovesciamento dei troni di
diceva altro che taddeo; ed aveva una detta che squillava gli aguti cinquecento braccia
-maestro. -chi mi vuole? ecco una detta. / -io vi vorre'parlar.
detta: / vi tocca a favorirmi una sol volta, / e quella sola m'
. 5. locuz. pigliare una detta: assumere un incarico, addossarsi
sempre così male, e la dettagliava con una curiosità forzata, esterna, cercando di
debito. al vostro arrivo vi avrete una più dettagliata informazione de'suoi portamenti.
. verga, i-51: donati aveva una pazienza ammirabile per sorbirsi il racconto dettagliato
: dalle tasche del tedesco scappava fuori una custodia da sigarette, su cui curiosamente
illi, 1-92: quel suo martellino faceva una musica tenera, dettagliata, amorosa.
assunto e le prove altrui coi dettagli di una erudizione talora pesante, né compensata abbastanza
talora pesante, né compensata abbastanza da una certa piacevolezza di stile. monti,
sola idea della dipendenza era per essa una catena. rigatini-cappuccini, 57: invece di
torti, xix-4-876: dante ha inventata una nuova specie di poema, come un nuovo
navate. senza sfumature né dettagli, una sintesi sola, colossale architettura del silenzio
. il complesso dei servizi che, su una nave, sono necessari, alla vita
comune). bettinelli, xvi-88: una sirena... le cui bellezze di
e fondamentali, non richiede più che una meno importante attenzione nei particolari (è
primo minuto non era più ormai che una questione di dettaglio. 7. dimin
condotto [leopoldo] ad in- stituire una camera popolatissima d'impiegati, cui furono
0 deriva dai fondamenti costitutivi di una scienza, di un'attività, di
scienza, di un'attività, di una dottrina, ecc.).
(per dir così) dettame, cioè una certa persuasion di ragione, la quale
[achille] si ostina di vendicare una privata sua offesa con la rovina di tutta
spesso troviamo in noi medesimi non solo una miserabile fiacchezza, ma una indegna repugnanza
non solo una miserabile fiacchezza, ma una indegna repugnanza a seguire i dettami della
orlando / e del sigillo suo sigillarolla [una lettera]: / seri vela tu
. rajberti, 2-128: voglio almeno una volta dettare di pittura e scultura:
, per spavento altrui, più d'una legge / con asprezza e rigor dettata e
mia! de roberto, 416: ad una bestia di quella cubatura affidavano tutti gli
l'affibbiarsi il giubbone, l'annodarsi una stringa sia lavoro non degnato di chi
stato d'animo che le dettava: una tenace tenerezza, tra paterna e sensuale.
6. disus. insegnare (in una scuola). m. leopardi,
m. leopardi, 3-13: a scrivere una lettera non ci vuol tanto, e
esso / pregò, da me dettata, una preghiera, / che in buono augurio
dire di quelle partite della diceria o d'una lettera dittata;... e
. colletta, iv-255: ebbe adempimento una legge dettata dal re un anno innanzi,
e dalla morale. cattaneo, ii-1-246: una tariffa dettata dalla prevalenza di certi individui
individui e di certe classi, e una massima di economia bene o male intesa,
proposito eroico. alvaro, 7-211: una donna si veste per sé, per stare
, giacché indossa un abito dettato da una grande sarta. dettato2 (ant.
levi, 1-215: il giovane mandò una sua fotografia, e scrisse di tanto
tutte le caporali terre d'italia, e una ne mandò al nostro comune di firenze
nei dizionari. baldini, i-581: ancora una volta eccellenti scrittori toscani mettevano una soave
ancora una volta eccellenti scrittori toscani mettevano una soave disperazione nel cuore d'un timido
imo dettato, che quando uno vòle dire una grande ingiuria a uno prete, non
della scritta. soffici, v-2-693: una disdetta mostruosa lo perseguita in tutto. non
perseguita in tutto. non gliene va una a pallino, per esprimermi così. è
fannullone. serra, iii-124: per fare una frase, nessuno osi scrivere se non
, apparisce facilità di studi e come una nativa conoscenza del veramente bello: questi le
non potendo la scienza dare responso a una domanda che non è un problema di
capitar dinanzi con quel dettato, sano come una lasca, fece il segno della croce
, se si tratti del compagni, una qualunque leggenda dei miracoli di san zanobi.
quanti ho visti... / fare una fine dolorosa e ria, / e
: ricetta per ricetta m'andò dettando una critica economica a tutte, conforme avete veduto
che seco era d'un medesimo cuore, una sì bella confes- sion della fede,
sua dettatura, e a piè d'essa una sì generosa offerta a mantenerla.
bartoli, 2-2-166: un libro scritto nell'una faccia di carattere d'elegantissima dettatura cinese
. balbo, ii-148: adunatasi a lione una consulta di cisalpini, mutava sotto la
avvocato. de marchi, ii-558: accese una candela, tolse via alcune carte,
liberi tempi è cosa dura / a una libera penna esser tarpata, / e star
qui si può arguire quanto sarebbe desiderabile una accurata raccolta delle poesie liriche di fazio
. -declamato (un verso, una poesia, ecc.). boccalini
cui si è fatto cenno precedentemente (una persona o una cosa); già
fatto cenno precedentemente (una persona o una cosa); già citato, già
; ma i detti la recarono in una a modo di città. boccaccio,
samminiato [petrarca], i-49: dall'una parte mi muove così a dire,
morte di iacopo, chi ricordassi a una signoria che stessino cauti e guardinghi, e
di capo verde e pigliammo porto in una d'esse, nominata santo jacopo.
-raccontato prima, narrato precedentemente (una favola, una novella, un aneddoto,
, narrato precedentemente (una favola, una novella, un aneddoto, ecc.)
ardirò oltre alle dette, di dirvene una novella. 4. chiamato,
alla vecchiezza la fortuna concedette per moglie una gran donna, non meno ardita che
vivande di carne la natura provvede d'una specie d'animali, detti rangiferi,
la quarta fiata, vidde frate selvestro / una croce enaurata: fulgente era 'l tuo
detto e fatto: a tal fine una cavalla / imbardella. magalotti, 9-2-303
dire, di novizio cappuccino, ci vuole una certa forza di volontà e che il
santi detti avuto sopra, / in una arca il serbar. 3.
o della madre... d'una maniera bassa soavemente canti, ferma, cortese
piccoli imbrogli cui si dedicava. in una di tali occasioni, avendo impegnato gli
risposte, ma sempre un detto, una massima. 7. stor.
di casa, che non avesse dietro una mano di scapigliati che l'oltraggiavano con
diminuzione di gonfiamento o dell'intumescenza di una parte. 2. ant.
figur.: sminuire il valore (di una poesia, di uno scritto, ecc
me visibile di continuo sul suo volto una particolare espressione penosa che rivelava in lei
. trasformare in peggio l'aspetto di una cosa; render brutto; sfigurare,
(un testo, un'istituzione, una civiltà, ecc.); sminuire
(la bellezza fisica, lo splendore di una nazione, il pregio di un'opera
ordinarle in un libro senza il sussidio di una mano straniera la cui imperizia ne deturpò
); disonorare (il nome di una famiglia, la propria reputazione, ecc
altro busto consolare, che ho in una mia camera terrena: quello deturpato da
e bene indegno, questo restaurato con una testa più pasteggiabile, tutto che di marmo
mento e la guancia sinistra deturpati da una lunga cicatrice. soffici, ii-131: la