per gratitudine... arrivare a una simile chiarificazione, mettendo tutto per iscritto
feciono per partito al detto nostro antico una chiarigióne di vero e perfetto guelfo,
stelle destavano eziandio i vili animi ad una non usata gagliardia. mattio franzesi, xxvi-2-186
, da'cui lunghi flessibili colli esce una musica di chiarine, che echeggia su fiumi
. bruno, 3-148: ecco come una verità chiarisce l'altra. magalotti, 9-1-271
i malvagi. non vi si chiarisce una responsabilità, si constata un fatto
come appartenente a un partito, a una setta, a un gruppo etnico.
messi in terra da un capitano d'una armata che non andò punto per quello
odiati. guicciardini, 2-3-214: propose una legge che e'si creassino cinque uomini con
, / per cansarla del regno, una pedina. note al malmantile, 1-4
faceva l'uomo addosso: gli ho dato una buona quantità di pugna, e l'
12. figur. ant. dimostrare a una persona chi veramente è. pulci
cava dalla caldara, a ducati dieci l'una. una vasca grande, addove va
caldara, a ducati dieci l'una. una vasca grande, addove va l'acqua
sono chiarito di ciò sabbato dopo pranzo in una certa calle, della quale non dirò
di chiarirsi se quella fosse la verità od una scusa. soffici, 6-45: il
chiarirti. varchi, v-55: dare una battisoffiola o cusoffiola ad alcuno, è dirgli
. dichiararsi per un partito, per una fazione. machiavelli, 445: questo
, 19 (335): quando una parte, con un omaggio vassalesco,
stato delle cose, la verità di una situazione, di un fatto.
tosati, che diffondeva per l'etere una luce ineffabile, anzi una chiaritade da trecentista
l'etere una luce ineffabile, anzi una chiaritade da trecentista. pascoli, 979
iii-166: il poggio dell'incontro aveva una chiarità cele- strina. campana, in
soprattutto però non s'intraprenda mai di fare una qualunque si sia colmata, se non
. it., ii-257: avvolto in una cospirazione, [campanella] fu,
inedite, 1-157: a me parve vedere una donna vestita di bianco, incoronata,
: e come ciò può essere, che una medesima cosa sia dolce e paia amara
giri / di tre colori e d'una contenenza. petrarca, 265-6: quando è
erbe ornata, dir si po che una nobile e gran pittura sia, per man
dolcemente il cor mi prese / per una chiara donna più che 'l sole? alberti
, 103: la nobilità è quasi una chiara lampa, che manifesta e fa
pananti, i-241: e sembra in una notte così chiara / essere a pisa per
senza luna. silone, 5-48: era una giornata chiarissima. si era appena levato
(l'acqua, un fiume, una sorgente, una fontana, un liquido)
, un fiume, una sorgente, una fontana, un liquido); privo
d'acqua chiarissima, il quale d'una montagnetta discendeva in una valle ombrosa da
il quale d'una montagnetta discendeva in una valle ombrosa da molti arbori fra vive
40-i-508: trovò egli dunque in prima una valle... tutta per lo
-ant. non mescolato, non artefatto (una bevanda). boccaccio, dee
chiara; non è così, anzi era una acqua lavorata da far dormire.
, 9-1-271: come le macchie d'una spera che si posson contare e lascino
. -al figur.: liberato da una colpa, giustificato; innocente, puro
. giamboni, 2-73: isitalis è una generazione di serpenti che vanno lentamente;
ilare, lieto (un volto, una persona); che nasce da un animo
! d'annunzio, iv-2-177: era una donna fiorita, di carnagione chiara, con
limpido, puro (un suono, una voce). boccaccio, dee.
: comandò il re a neifile che una [canzonetta] ne cantasse a suo nome
con voce alquanto sommessa ma chiara, una cantilena nella prigione contigua alla mia.
sì vi do trenta castella / in una valle d'alpe montanina, / che
netti. ariosto, 9-51: ma solo una paura mi molesta, / che non
ne'tempi presenti usavano molti, era una mera buffoneria. carducci, 1075:
considerazione. maestro alberto, 16: una femmina da me è veduta, di
-ben distinto: un oggetto allo sguardo, una visione. dante, conv.
iii-m-13: chi guarda col viso contra una retta linea, prima vede le cose prossime
chiaro,... o da una sofisticheria o superstizione, che faccia essere
le conclusioni di un ragionamento, di una dimostrazione). ojetti, ii-793:
conoscere a fondo (un fatto, una questione). -rimanere chiaro: essere
, 2-5 (162): ma d'una cosa vi priego mi facciate chiaro:
piovano arlotto, 198: egli è una vergogna a te e a tuo padre
disegno); facile a leggersi (una scrittura). vasari, i-173:
nei suoi paragoni, quando parla d'una cosa limpida o d'una verità manifesta,
quando parla d'una cosa limpida o d'una verità manifesta, è solito dire:
la luce del sole '. -dire una cosa chiara e tonda: senza mezzi termini
. -al figur.: con riferimento a una situazione, a un affare, a
situazione, a un affare, a una questione complessa (per sfuggire agli imbrogli
». verga, 3-105: era una bella sera di primavera, col chiaro di
un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della * breva'. montale,
/ ed hanno appena il chiaro d'una lucciola. pavese, 7-35: finii la
ricordo ritrova solo due palme stente e poi una nebbia piena di un chiaro spento.
provatissime isperienze. quasimodo, 1-59: una [fanciulla] era al tuo fianco /
di un quadro (e anche di una statua). vasari, ii-23:
più forma di cose fatte per contraffare una notte, che una finezza del lume del
fatte per contraffare una notte, che una finezza del lume del dì. buonarroti
dallo scuro tanto infuori, / ch'è una maraviglia. d. bartoli, 9-29-2-33
intorbidando il chiaro dell'acque con ispargervi una nuvola di certo negro umore di che son
. -mettere, porre in chiaro una cosa: chiarirla, spiegarla con chiarezza
abbo- minazione? baldini, i-22: una scappata silenziosa di molti razzi illuminanti ci
-venire, entrare, giungere in chiaro di una cosa: venirla a conoscere con chiarezza
veggiam noi forse venirci portato da esso, una coll'aria, un qualche maggior chiarore
coll'aria, un qualche maggior chiarore? una luce più carica, e più densa
foscolo, gr., ii-351: una pura / luce... /.
, la si poteva facilmente scambiare per una di quelle immagini, che la devozione
nostri dedicava a maria sullo svolto d'una contrada, o nel cantuccio d'un portico
: al chiaror delle nevi dormiva roccamontana in una notte d'inverno. pirandello, 7-94
onofri, 14: dal nero d'una finestrella ammuffita di secoli, da cui
un fresco chiarore di gerani, improvvisamente una testa bionda, un sorriso, si sparge
è edotto in un argomento, in una materia. ristoro, 1-137: nella
: il conoscere intima produce una conoscenza a se stessa somigliante, e questa
gli fece fare un abate suo conoscente una nostra donna. tasso, n-ii-331: eccoti
12 (213): trasportati da una rabbia comune, predominati da un pensiero comune
palazzeschi, 3-58: incontrando per via una conoscente s'era fermata con essa a
conoscenza, acquistare, prendere conoscenza di una cosa: conoscerla, approfondirla, esserne
esserne informato. -essere a conoscenza di una cosa: saperla. -portare a conoscenza
cosa: saperla. -portare a conoscenza una cosa: farla conoscere.
rifacimento di un fatto, ricreazione ideale di una creazione reale. alvaro, 7-76:
principio che qualunque idea si basa su una scelta iniziale, che la volontà è il
popolo,... hanno prodotta una rivoluzione generale in tutti gli spiriti.
nella conoscenza, ella si compresse in una specie di raccoglimento cupo. pratolini,
i-78: non perse conoscenza subito per una nuvola di dolore che gli arrivò addosso
persone. -fare, strìngere conoscenza con una persona: avviare con essa rapporti di
con le quali si hanno rapporti di una certa familiarità. machiavelli, 581
aveva da sé,... una era che tra loro ci fosse amicizia.
amicizia. non però un'amicizia, una conoscenza qualunque. pellico, ii-107: se
1071: stringerai conoscenza e amicizia con una buona quantità di letterati, non importa
2-472: egli la trattava proprio come una signorina di cui avesse fatto da poco
conosce, con la quale si ha una certa familiarità. -fare, avere delle
conoscenze, gli avrebbero risposto; ma a una donna non le hanno risposto. serra
sia capovolto. pratolini, 9-20: fu una gravidanza difficile, con le nausee,
8. unione carnale. -aver conoscenza con una donna: avere con essa rapporti carnali
machiavelli, 537: egli ebbe cognoscenza con una giovane di quello castello, della quale
; la disponibilità, il possesso di una tecnica siffatta. -conoscenza di sé:
e avrà più del divino, possedendo una dote propria di dio, quale si è
stesso. b. croce, iii-6-45: una dottrina della conoscenza, una gnoseologia (
iii-6-45: una dottrina della conoscenza, una gnoseologia (tale l'idealismo soggettivo)
, nemmeno in forma irriflessa, in una poesia; è ciò appunto perché la poesia
vedendolo in essere, conosce, in una sola visione e simplicissima cognizione, tutto
: ed io entro qui volentieri in una considerazione, che mi dà manifestamente a
notizia dell'esistenza, delle qualità di una cosa, averne un'idea chiara, distinta
amo. alvaro, 7-227: uno conosce una lettera o un gruppo di lettere;
macchine, di congegni). -conoscere una lingua: saperla parlare correntemente.
acciaio ch'egli aveva adosso non avrebbe fatto una punta a un ago. tasso,
alvaro, 9-107: avevo e ho una competenza in quelle anticaglie, conosco la
sapere (e per lo più regge una proposizione oggettiva o dichiarativa). latini
brigida mia, conosco che sono stata una pazza, che sono una pazza, e
sono stata una pazza, che sono una pazza, e che le mie pazzie mi
. 12. sapere chi è (una persona), quali ne sono l'
estens., anche le caratteristiche di una nazione, di un popolo). -non
di un popolo). -non conoscere una persona: non averla mai vista.
averla mai vista. -conoscere di vista una persona: sapere chi è, ma
voi lo conoscete, dirreste ch'ave una fisionomia smarrita. baretti, 2-124: procuri
e. gadda, 537: era allora una bella e vivace ragazza del nostro popolo
ricetto o vestibolo del tempio del quale in una colonna scolpito egli si leggeva, cioè
, 1-3 (30): giovanni vidde una di queste ditte fanciulle che aveva nome
: me ne è stato parlato tanto da una signorina che gli voleva bene, che
estens.: entrare in rapporti (con una società di persone). d
esclamò stirandosi le braccia. « è una bella cosa tornare a casa sua
di tutto e, in nome dell'italia una e indivisibile, non hanno scrupolo di
17. dir. esaminare, giudicare (una causa). -anche nella forma intr
-anche nella forma intr.: conoscere di una causa: essere competente nel giudicarla.
si mal disposto, che stando ad udire una sua messa, non si conoscesse,
. -farsi conoscere per tale: rivelare una propria qualità, un proprio difetto determinato
per altri rispetti e perché questa possi essere una via a'giovani ed alle persone non
, o col farsi autori di una provisione nuova, o col salire in
saggio di sé; che questa era una occasione da farsi conoscere e da mostrare
eccellente. -non avere conosciuto una persona: indica la morte prematura (
il tommasèo vedrebbe semplicemente il simbolo d'una generazione arcana remota dal conoscere nostro.
tempo, in fatto d'arte, una popolare confutazione. « = dal
conoscimento, / ch'io tema d'una fé tenace e viva? 3.
. vasari, il-87: gli sovraggiunse una grandissima febbre, la quale in quattro
, di apprezzare (il valore di una cosa), sapiente, saggio.
il nomignolo di purgatorio, si voltò con una spallata verso la sua bottega dal fondo
7-321: era partito alle otto in una vettura di seconda classe con una bella
otto in una vettura di seconda classe con una bella bionda, conosciutissima. palazzeschi,
: l'esistente ha un contenuto e una forma. come contenuto passa nell'anima col
, 2-3-272: e'sarebbe difficile immaginarsi una città tanto conquassata e male regolata, quanto
parrebbe che all'impeto de'venti una machina così mal simetrizzata avesse a
e sterminargli. gioberti, ii-95: una santa collera è opportuna per conquiderli [
mente); reprimere, attutire (una passione); commuovere profondamente, fare
vider così sbigottito, / disse l'una che rise: / < guarda come conquise
, 7-153: nasceva da quegli accordi una forma musicale che saliva via via più solenne
il rifiutare sarebbe lo stesso che commettere una vera sconvenienza. cicognani, 1-18:
la forza (di un sentimento, di una passione). luca pulci,
di vigore abbattuto, l'aspetto d'una natura più presto vinta. [ediz.
(484): l'aspetto d'una natura più presto conquisa].
2. figur. vinto, soggiogato da una passione, da un sentimento intenso,
(il volto, l'aspetto di una persona vinta da una passione).
l'aspetto di una persona vinta da una passione). dante, xxiv-10:
messicano si ritenne in obbligo d'interpretare una quantità di questi motivi religiosi. bocchelli
della formazione del gaz, considerato come una conquista della chimica moderna. manzoni,
dipinto qualunque, sia anche buono è una 'conquista dell'arte '; una
una 'conquista dell'arte '; una memoria archeologica, un opuscolo sur un punto
similia, è bandito a'quattro venti quale una 'conquista 'della storia, o
conquista dell'arte somigli all'assedio d'una città turrita. gozzano, 118:
imo di questi oggetti in casa è una conquista che si considera perenne, da trasmettere
dopo corte assidua) l'amore di una donna (da parte di un uomo)
di un uomo (da parte di una donna); la persona conquistata.
: cresciuta [la vostra famiglia] di una bambina... così bella,
alle avventure, chi vuole impacciarsi d'una compagna fissa, se la sceglie, almeno
letto dopo essersi stancate in conquiste in una festa da ballo. svevo, 3-608:
voler piacermi! alvaro, 7-82: è una condizione di sessualità ancora incerta, se
(218): uno corre a una madia, e prende un pezzo di pasta
terra], di liguria, chiude una bellezza ardua, da conquistare.
da gottifrè di buglione, avvenne che una gentil donna di guascogna in pellegrinaggio andò
consacrato, a ricevere un ordine, una dignità ecclesiastica, quale sacerdote, vescovo
sacro con un solenne rito religioso: una chiesa, una cappella, un cimitero
solenne rito religioso: una chiesa, una cappella, un cimitero, un altare
dolce, xxv-2-226: do- vereste fare una cappella e consacrarla al suo nome.
luogo (bosco, colle) o una particolare costruzione (per lo più simbolica
, erma) dedicandolo al culto di una divinità, di un santo, di
intende un tempio a uno iddio o una chiesa a un santo, dandoli il
il costume religioso dei gentili, avevano consecrato una quercia colpita dal fulmine.
con solenne rito religioso un ordine o una dignità ecclesiastica. compagni, 3-12:
modo di agire, un'istituzione, una tradizione). giordani, ii-41:
. 7. votare a dio una donna, facendola entrare, con apposite
sacro luogo. panzini, iii-277: purtroppo una legge crudele vieta ai figli del carnefice
antiche usanze, legare con un voto solenne una donna allo stato di nubile, anche
10. figur. immortalare; rendere famosa una persona (con la celebrazione del suo
qualcuno a essere preda della vendetta di una divinità; maledire, attirando l'ira
l'ira e propiziarsi il favore di una divinità. varchi, v-885 (353-5
, impiegare con passione, con entusiasmo una parte del proprio tempo per uno scopo
: il padre cristoforo camminava, con una consolazione che non aveva mai più
le impedirebbe, anche qui, dal consacrare una parte della giornata alla preghiera e alla
letteraria, artistica, un'invenzione, una scoperta, ecc. a. f
, a uno studio, anche a una persona, a un ideale. b
cerimonie da renderlo sacro? dunque è una metafora mal acconcia. pirandello, 7-77
pensato; avrebbe avuto un piccino, una piccina a cui attendere, a cui consacrarsi
chiamavano il romitorio della maddalena, per una chiesicciuola che ivi era consagrata al nome
aggregato in qualità di commissario politico a una brigata partigiana. -per simil.
dio benedetto con la sua mano diede una ostia consecrata, e disse loro:
grande consacrata,... esporne una piccola, e dietro di essa una
una piccola, e dietro di essa una grande non consacrata. verga, 3-43:
; riservato (a un'usanza, a una tradizione). cellini, 1-93
; passaggio stabile e legalmente valido di una persona o di una cosa dalla sfera
legalmente valido di una persona o di una cosa dalla sfera del profano a quella
accanto alla porta a mano manca è una cartella bislunga di pietra, colla memoria della
la theophaneia è per il poeta come una consacrazione: egli si sente ora capace di
3. ant. elevazione a divinità di una persona (specie dopo la morte)
un'istituzione, di un atteggiamento, di una tradizione. de sanctis, lett
: la morale tradizionale si reggeva su una semplice regola: essere contenti del proprio
. gli parve consanguinea ed estranea come una sorella. -figur. caro
- / io fo del mio pensiero una mia cara / sorella consapevole, compagna
vedere... imo anello, una lettera, un giardino o altro loco o
x-2-299: le segrete / opre d'amore una profonda e sacra / caligine coprìo;
consapevole del proprio stato, ricusava per una suprema alterezza di artista ogni soccorso.
complice. -anche di atteggiamenti che indicano una segreta complicità fra due o più persone
al corrente di un fatto, di una questione. bentbo, 5-100: era
vedere, imaginato con l'ago in una tela. magalotti, 9-1-81: di questo
ant. persona che è al corrente d'una cosa, testimone d'un fatto.
conseguenza di esserne da me punito con una risposta al 4 bue pedagogo ',
o disprezzo, ell'è pur sempre una delle perpetue imprescindibili condizioni che costituiscono lo
: la vita è perciò un antagonismo, una battaglia tra lo spirito e la carne
l'impronta dell'opera geniale, prodotta da una forza demoniaca che s'era impossessata del
viii-118: ogni gesto era accompagnato da una consapevolezza dolorosa, ottusa, impotente.
15-77: quell'attenuato osservare rivelava soltanto una gravità consapevolmente corretta da un diffuso,
, xxii-79: l'assenso dato sopra una ragione vera ed efficace, sia poi concepita
dilettosa, sottraendosi intanto ad essa in una finzione ormai consaputa? =
grave un'accusa, un'insinuazione, una diffamazione. monti, iii-x61:
) venne, dico, il sospetto che una di queste fosse la butturina.
2. ascendere, innalzarsi, raggiungere una meta elevata. alberti, 203
un fatto, di un pensiero, di una situazione; avere perfetta coscienza di sé
nel sogno è passivo e inscio: è una forma di visione superiore, non solo
cictade / quillu serpente anticu, / una cictade ordena de mura et de anple strade
, 1-ii-159: so quanto possano in una tempra docile e arrendevole quei due anni
gesuitico, le pratiche consecutive, e una lunga consuetudine. arila, 114: 'consecutivo'
vuoto dal buco..., secondo una consecuzione cìclica, o fuga riallacciata per
, l'essere consegnato; recapito di una cosa al destinatario; trasferimento del possesso
al destinatario; trasferimento del possesso di una cosa a colui che ne ha acquistato
acquistato la proprietà; trasferimento di una cosa a una persona, perché la detenga
; trasferimento di una cosa a una persona, perché la detenga (come
o nel magazzino d'un altro, una merce, una derrata, un valore qualunque
d'un altro, una merce, una derrata, un valore qualunque. 11
riceverla. pavese, 6-2s0: gli feci una scena fredda sui ritardi delle consegne.
manrovescio lascia, / e taglia a campanone una ganascia. 2. ant.
.]: 'consegna', ordine dato ad una sentinella o ad un corpo di guardia
per estens. invito, ordine a compiere una determinata azione (o a mantenere un
così le parve un po'imbarazzato. aveva una consegna? saba, 61: la
. palazzeschi, 3-181: correva da una finestra all'altra, si appoggiava ai mobili
: se ti vede il sergente, prendi una settimana di consegna. 6
637: [i primi popoli] fecero una favola della mancipazion naturale, e ne
documenti personali, fatta all'addetto di una pensione o di un albergo nel quale
correzione. non si direbbe che è una satira? ma la più curiosa è che
). dare, rimettere a qualcuno una cosa; affidare a qualcuno una persona
qualcuno una cosa; affidare a qualcuno una persona in custodia; trasferire il possesso
ne ha acquistato la proprietà; trasferire una cosa a qualcuno perchè se ne serva
bei zingani, / e te ne mostran una [delle gioie] e ne consegnano
die..., se hanno una coltellata da consegnare a uno, lo vanno
: gli rispose che in castello erano una razza perversa di contrabbandieri, che egli
far partecipi altri delle conoscenze intellettuali che una persona sente di avere acquisite.
di qualcuno, affidarsi alla benevolenza di una persona. caro, 2-2-180: così
della storia: celebrare, rendere famoso una persona o un fatto in modo che
oltre alla vergogna di aver dovuto fare una volta in mia vita da casto giuseppe,
panzini, iii-582: non è sempre una fortuna essere consegnati all'immortalità della storia
consegnatàrio, sm. chi riceve una cosa perché la custodisca e la conservi
al quale è affidato l'incarico d'una nave mercantile: raccomandatario. fu.
, quetandosi, e quetandoci, come in una gioia vivificatrice. il caldo ardore del
). chi è incaricato di consegnare una cosa. documenti della muizia italiana,
': quando chi compie il governo d'una provincia, consegna al successore gli atti
, che abbraccia più verbi sotto una medesima declinazione. 6. matem
. a indicare il secondo termine di una proporzione geometrica. galileo, 4-3-299:
geometrica. galileo, 4-3-299: adunque una delle antecedenti [grandezze] sarà maggiore
posti uno di seguito all'altro su una stessa retta. galileo, 4-3-51:
con i toccamenti conseguenti de'suoi lati una linea retta eguale al suo perimetro; così
descrive co gl'infiniti suoi successivi contatti una linea retta eguale alla propria circonferenza.
comune e possono apparire come generati da una semiretta che ruoti per entrambi nello stesso
del sillogismo, conclusione che segue a una premessa { antecedente), dalla quale
. savonarola, iii-72: a volere che una consequenzia vagli, bisogna che nello intelletto
premesse sieno vere. può darsi dunque una conseguenza giusta, la qual sia un conseguente
: [la lingua tedesca] è una pasta informe e senza consistenza alcuna; per
di cui si tratta qui, ha una causa e un pretesto. la causa è
., iii-m-14: e quest'è l'una ineffabilitade di quello che io per tema
sf. ciò che deriva logicamente da una premessa; conclusione, illazione; ciò
(o che potrebbe derivare) da una causa o condizione, generica o determinata
ordinato sèguito di conseguenze vi fabbrica sopra una fisica meccanica. beccaria, 1-222:
uomini hanno cavate delle conseguenze viziose da una dottrina santa e vera, voi volete
e vera, voi volete dame loro una arbitraria? de sanctis, lett. it
dire quel disprezzo, portano come conseguenza una perdita di valore della società e dei
particolare: proposizione che, risultando da una o più altre, è a esse
. savonarola, iii-72: a volere che una conse- quenzia vagli, bisogna che nello
conseguenza falsa, quando si conclude con una verità, ma la forma logica non è
l'errore sta nelle premesse, dalle quali una proposizione erronea sia regolarmente dedotta. si
d'accettare il presidio degl'inglesi in una città di tanta conseguenza, lasciata quella
115: dicono: 'il tale è una persona di conseguenza ', per '
al basso, forma come dice l'autore una conseguenza per contrari movimenti; il quale
insieme congiunte colli loro lati, l'una dopo l'altra, non farai mai
don ferrante, senza la politica? una guida che cammina, cammina, con nessuno
in conseguenza: dedurre, arrivare a una conclusione; costringere una persona a una
, arrivare a una conclusione; costringere una persona a una decisione, convincerla.
una conclusione; costringere una persona a una decisione, convincerla. galileo,
. peregrini, xxiv-116: si raccoglie una cognizione e quasi un barlume della materia
barlume della materia proposta. il conseguirne una chiara, quale io vorrei, sarà impresa
si potesse sinceramente conseguire, e compatire una discreta eguaglianza nell'universale, consentirei di
2-276: il giovane doveva prima conseguire una certa promozione. 2. risolvere,
ragioni possenti a persuadergli d'appigliarsi all'una o all'altra. nievo, 187:
, che è determinata, impiegarsi contra una determinata crescente qualità di fluido, la
vetro. svevo, 3-669: io, una volta, nella foga dell'insegnamento,
geotrùpidi fra l'altre, davanti a una ruota del furgone... ne conseguì
altro che un'occasione, o vero una remotissima causa per accidens, del maggior
, che la civiltà è non solo una virtù evangelica, ma appartiene all'essenza
. jahier, 36: sta in una casa tetra, puzzolente di vecchie imbottiture,
tetra, puzzolente di vecchie imbottiture, una casa volgare dove... sono appese
del populo di firenze si deliberò porre una decima a tutto il clero fiorentino. ariosto
filosofi, i quali coll'aiuto di una favorevole prevenzione strappano al popolo un consenso
decidersi se sarebbe un monaco o una monaca; decisione per la quale faceva bisogno
dalla sua volontà ed a non muovere una foglia senza il suo consenso, voglio
voglio piuttosto rimaner così, che fare una cosa ove non fosse la sua approvazione
altro che ordinazione e disposizione, ed una bella spezie ed un conveniente consenso de'
gittate un grido sopra un liuto, una cetera, un arpicordo; e gittatelo in
ii-54: i miei incomodi derivano da una irritazione alla mucosa degl'intestini, che
espresso, esplicito ', quando apparisce da una formale espressione inserita nella convenzione; è
-consenso dell'offeso: l'assenso dato da una persona a che un terzo leda,
diritto disponibile il consenso dell'offeso costituisce una causa di giustificazione del reato; se
è di natura indisponibile esso può costituire una circostanza attenuante del reato. codice penale
, di quello che sia improbabile che una sterminata quantità di dadi gettata in aria
natura, che è efficacissima, ha una certa legge, che io chiamerei di consentaneità
di tutti gli uomini, sconviene a una dama il parlare con minutezza, e con
proseguiamo le accuse sconsiderate: delle quali una sarà principalissima, che in alcuni luoghi
il conte. « marito mio! sono una badoera! » disse drizzandosi la contessa
. 5. intr. cedere a una pressione: alla forza di un sentimento
alla forza di un sentimento, a una suggestione, a una tentazione, ad
un sentimento, a una suggestione, a una tentazione, ad argomenti insistenti, a
gli piaceva e, prima di consentire ad una preghiera, procedeva ad un'indagine nelle
6. cedere gradualmente, con una certa elasticità, a una forza,
, con una certa elasticità, a una forza, a una pressione esterna (con
elasticità, a una forza, a una pressione esterna (con riferimento a oggetti
rigonfiato. d. bartoli, 34-104: una palla d'oro fino, e di
73: un giovane, innamorato d'una donna, piglia amistà col marito, intanto
chiede denari. garzoni, 1-423: una certa giovenetta bellissima fu da un perfido
da un perfido mago giudeo convertita in una cavalla, a petizion d'un giovene
. e intr. favorire, assecondare (una cattiva inclinazione, una condotta riprovevole)
, assecondare (una cattiva inclinazione, una condotta riprovevole). bibbia volgar.
cortesia quando si rivolge un invito, una richiesta a qualcuno). d'annunzio
, ma aveva sempre avuto su lui una specie d'autorità paterna, consentita,
cioè ferma confidanza d'animo, è una certa scienzia ed opinione grave d'uno
: il consenso di più uomini in una sentenza è più autorevole... quanto
ojetti, ii-564: essendo romanziere, ha una psicologia consequenziale più diretta e inesorabile
caro, i-305: stavano le piante l'una poco distante dall'altra, e tra
altra, e tra l'altra e l'una stendeva l'ellera le sue braccia in
ellera le sue braccia in somiglianza d'una vite, con le sue vermene,
consertate in modo, che facevano come una grotta. gioberti, 1-iii-380: oggi.
a quattro voci, e distonante sol una: e recatosi tutto presso all'ancudine
ella s'è messa / a compom'una... / e quest'è un
conserto, / o per dir meglio, una triaca vera, / da far
compagnia è ancora in tutto e per tutto una schietta e splendida imagine di cristo.
cosa: averla in serbo, averne una buona provvista, averla in gran quantità
119: martino ti porterà dalla spezieria una boccettina d'acqua, buona come la
serao, i-669: si trattava di una larga porzione di carne, cucinata napoletanamente
conserva fresca, in mezzo, sur una sedia di legno, rompevano quella monotonia
alle quattro ogni giorno mi si ammanniva una bella fetta di pane, molto bene
, 2-170: ho imparato da voi una bella cosa..., cioè.
da voi che si può voler bene ad una persona... 'in conserva'
un po'di sole in conserva rischiarava d'una luce rossastra la tavola lacustre. montale
da me fatta accomodare in forma di una conserva o confezione. farmacopea ufficiale,
da polpe di vegetali alle quali si aggiunge una certa quantità di zucchero che ne rende
si ricoglieva in uno luogo: e facevano una ci terna nella quale acqua si ricoglieva
: dentro dal muro descritto, più d'una canna alto, è un bottino o
conserva grande d'acqua, commune a l'una fonte ed a l'altra. lorini
dee fabricar fuori del corpo della cisterna una conserva da ricevere l'acqua che vi
la detta conserva delle navi, e l'una tenne una via, e l'altra
conserva delle navi, e l'una tenne una via, e l'altra un'altra
lisbona alli 8 d'aprile, con una conserva di cinque grandissime navi. buonarroti
267: andammo navigando di conserva l'una nave a vista dell'altra quattro giorni
militare che, tenendo stesa sul divano una gamba infilata nel grosso stivalone di cuoio
francesco da barberino, 223: egli ha una erba in arcadia, c'ha nome
posta, s'ella non si tenesse una pezza distesa in terra, non fa
. ant. l'andare (di una nave) in convoglio (v. conserva2
appoggio (di un esercito, di una flotta). andrea da barberino,
conservano. cuoco, 1-123: dichiarato una volta illegittimo un governo, non vi
2. mantenere nell'essere. -riferito a una persona: mantenerla in vita, in
che per conservar la voce soleva portare una piastra di piombo su 'l petto. d
e ordinate. redi, 16-i-133: in una delle collinette si mantiene una ghiacciaia per
: in una delle collinette si mantiene una ghiacciaia per conservar quei vini. fagiuoli,
a fin d'anno, è veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro de'
ho peccato? io ho proibito che una non si getti nel fuoco, e
morali: un ricordo, un sentimento, una virtù). francesco da barberino,
testimonianza /... / d'una speranza che bruciò più lenta / di
. 7. continuare ad avere (una qualità, una prerogativa, una disposizione
. continuare ad avere (una qualità, una prerogativa, una disposizione, ecc.
(una qualità, una prerogativa, una disposizione, ecc.). iacopone
, alla quale i cuori affranti da una troppo lunga lotta anelano. d'annunzio
tremore. 8. mantenere in una condizione (col compì, predicativo o
: non si può dubitare che se una tale [nugoletta] si potesse conservar
l'insegna invincibile della croce, era una vigilia continua nell'armi. 9.
11. osservare, seguire, praticare (una consuetudine, una legge).
seguire, praticare (una consuetudine, una legge). francesco da barberino,
giovanile. panzini, ii-294: una donna di razza. e come si
conserva. avrà quarant'anni e pare una bambina. pratolini, 9-555: bella
. -ma lei, rosa, sembra ancora una ragazza. parola d'onore, -aggiunse
prendendo commiato da alcuno, o chiudendo una lettera, di dire -conservatevi,
490: il cibo si domanda sano per una qualità e virtù che ha conservativa della
cui è affidata l'ammini- strazione di una comunità, di un ente, ecc.
di tutelare i diritti di qualcuno in una controversia (su richiesta della parte interessata
.. in quegli anni democratici diventava una vera necessità per il suo animo inasprito
romano, quale ha per buona sorte una parte dell'esterno conservatissima. -che
a lungo (un alimento, grazie a una speciale confezione o trattamento fisico o chimico
5. ant. osservato, seguito (una legge); mantenuto, rispettato (
mantenuto, rispettato (un patto, una promessa). m. villani
l'inno- cenzia sua. cessa per una ora, signore, per amore della
. piovene, 5-177: ho potuto ammirare una immagine / della città superna, /
leopardi, 936: la memoria, ed una bella raccolta d'oggetti orientali, vigilati da
la chiesa cristiana, conservatrice unica d'una gran lingua, d'una letteratura e d'
unica d'una gran lingua, d'una letteratura e d'una scienza, si
gran lingua, d'una letteratura e d'una scienza, si mescolò a tutto;
antica madre. d'annunzio, v-1-470: una virtù conserva trice e ordinatrice
, già consapevole di tutto, e ad una stessa deliberazione già preparato, approvolla pienamente
un senato conservatore, e più tardi di una camera di pari, due corpi che
che non possedevano più la gagliardia di una volta. serra, ii-545: uomini vivi
michele. d'annunzio, iv-1-166: era una mania. pettinar maria bandinelli era l'
. si dà anche tal nome ad una gran scuola di musica, forse perché destinata
. grandi, 5-92: sempre descrive una parabola, la cui sublimità è l'
11 conservatorismo veneto è... una morbidezza degli animi, un gusto della
conservare integro, il far durare in una data condizione. -istinto di conservazione:
alvaro, 7-81: nessuno, per una forma di pudore e per un sentimento
, non è più la mimi di una volta. -sinceramente, siete un prodigio
/ teco e con gli altri ad una potestate ». cavalca, 8-402: figliuola
1-10: date furono loro a ciascuna una stola bianca; e poi fu loro
aggiunge quest'altra: di obbedire ancora una volta alla volontà del paese e di
-essere, stare a consesso: partecipare a una assemblea. - al figur.:
tanto bello, tanto onoun indegno e una carogna. un enorme gomito, donde risulta
: quando poi l'artificio consiste in una determinata simmetria di due parti campeggianti l'
determinata simmetria di due parti campeggianti l'una in faccia dell'altra, egli può avere
nella destra parte del ventre inferiore, una piccola febbre di due mesi, e
piccola febbre di due mesi, e una emaciazione che di giorno in giorno va pigliando
comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli.
quali ne morirono: numero considerabile in una guerra come questa. redi, 16-iii-313
questa. redi, 16-iii-313: stemperai una considerabil quantità di terra sigillata nell'acqua
avviticchiano, rimanendo in tale avviticchiamento per una considerabile lunghezza di tempo. algarotti,
ore nel suo studio, dove aveva una raccolta di libri considerabile, poco meno
sia voragine di popocatepec nella sommità d'una spina di monti, che s'innalza
considerando, sm. nel testo di una legge o di una sentenza
di una legge o di una sentenza, ciascuna delle motivazioni addotte per
(per determinare esattamente la natura di una cosa e i suoi possibili effetti e conseguenze
, 1-5-34: -o gli è una donna, o gli è un musico.
aveva indotto a considerare le cose con una calma placida e patriarcale, che nulla riusciva
prendere in esame, studiare (in una trattazione scientifica). dante, conv
che si dicono parlando ordinariamente, danno una certa maggior autorità alla scrittura e fanno
7-1: considerando due piccole monete che una vedova avea date, disse che più che
, ii-92: un ragazzetto fissamente guata / una dama che fu / bellezza decantata,
interiore), raccogliersi nella contemplazione di una verità (nel linguaggio ascetico).
. salvini, 40-166: e 'l considerare una scrittura divota vai meglio che l'udire
. firenzuola, 465: accecata [una volpe] dalla disordinata voglia, non considerando
è stata sopra da noi considerata per una metafisica poetica, per la quale i
scelto, che l'aveva già considerato come una cosa sola con la sua unica figlia
condurmi a considerare la letteratura italiana come una specie di siberia su 'l cui gran
, anch'io, l'amore come una / garanzia della specie, ho in vista
9. avere come oggetto, riguardare (una legge, un provvedimento, un regolamento
lavorare con lo scarpello, avendo fatta una celata di cartoni, e sopra il
. v.]: quel giovinetto ha una consideratezza da vecchi. considerativo,
altro... [è] che una configurazione non comune di parole formanti un
considerato: per motivare un'affermazione, una decisione. dante, conv.,
l'uomo è mirabilissimo, considerato come in una forma la divina virtute tre nature congiunse
voler levar via uno disordine cresciuto in una repubblica, e per questo fare una legge
in una repubblica, e per questo fare una legge che riguardi assai indietro, è
arcate tra i pilastri, ci è una particolarità degna di molta considerazione: ché le
che i due giovani si fossero appartati in una silenziosa considerazione l'uno dell'altro;
fallo e diffidata ima prima volta; una seconda nel '79, ma in considerazione dell'
a che è mestiere fare considerazione sovra una comparazione che è ne l'ordine de li
grand'invidia. -avere in considerazione (una cosa): averla in mente,
viceré] è anco in considerazione per una relazion d'un capitan casigliano ch'io vidi
io vidi... di fare una fortezza alla bocca di quel mar d'arabia
-pensare, credere (costruito con una frase oggettiva). guicciardini,
a madrid. -venire in considerazione (una cosa): essere sottoposta a studio
riprove, si contentava solamente di stabilire una qualche legge della natura. -ant
da siena, i-162: giudica con una santa considerazione, che dio il permetta
compenso. berchet, 67: se di una tale ambizione ho fatto dunque olocausto ad
fogazza. ro, 5-57: avendo una considerazione grave da mettere in luce,
un gruppo di est valli che combattevano una bandiera, cosa che eccellentissima e di
in considerazione: avere riguardo, rispettare una persona, trattarla come richiedono le sue
le sue particolari condizioni; osservare (una norma). statuto de'mercanti di
penna sul foglio, e tirar via senza una considerazione al mondo. monti, i-216
conto * o simili è per lo meno una sbardellata metafora. svevo, 3-589:
valenti, ma appena riusciti a farsi una considerazione se ne erano andati a milano
aver mai stimato la cometa potere esser una semplice apparenza. leopardi, 957: ci
iv-2-130: poiché ereditava dal defunto una dovizia considerevole, i cinque più
amalia più a lungo sola con una estranea. baldini, i-172: all'ora
nione per deliberare intorno a una questione. salvini, 30-2-137:
le vie e i modi di una condotta, di un comporta
un comporta mento, di una decisione. giamboni, 2-xn:
al giudigamento e al consigliare: l'una si è la fretta e l'altra
, io: la natura gli consigliava una tale modestia perché un corpicciuolo più meschino
era stato rifiutato, aveva finito col rendere una quantità di denaro a chi se ne
dalli anziani, come loro dicono, una credenza (che non è altro che,
, / con tanta gente, che è una meraviglia. machiavelli, i-77: consigliandosi
: a tanto invito, mosso da una città dottissima e che teneva parte contraria,
/ per ferir la giovinetta / d'una dolce canzonetta. campanella, i-28: gli
prendere stato di vita, che preso una volta, non v'ha più luogo a
riflettere, vagliare (prima di prendere una risoluzione). bencivenni, 4-57:
conv., iii-11-15: in essa è una virtù che si chiama scientifica, e
virtù che si chiama scientifica, e una che si chiama ragionativa, o vero
: con i quali [versi] pregasi una ballata a farsi consigliatrice di certa cosa
le cose la signora doralice: era una gran donna; e poi, con un
gentilissima figura. petrarca, 360-35: per una donna ho messo / egualmente in non
191: la solitudine è alle volte una triste consigliera e la
guardia, dopo una valorosa difesa durata per più di mezz'
: benché i consiglieri fossero parecchi, una fu la sentenza, quella medesima che
] sfidò tutti i suoi consiglieri a trovargli una moglie più bella e fatta meglio della
incaricato di affari »); in una società privata: consigliere delegato: amministratore
consiglieri e i gendarmi, avvolti in una confusion miserevole, salivano e scendevano le
: serafino era il consigliere delegato di una di quelle squadrucce di bastardi che andavano per
corte d'appello: magistrato membro di una corte d'appello. vico, 83
ha impepato colle sue alte e curiose dottrine una sì celebre e numerosa beccaficata.
ammonimento (e implica, generalmente, una iniziativa di premurosa assistenza nei frangenti del
faccia. leonardo, 1-198: ecci una cosa che quanto più se n'ha bisogno
, 50: io son sì fatto d'una visione / pensoso, ch'i non
sia, e così si diffinisce, una esaminata ragione d'alcuna cosa fare,
: fare bene (male), prendere una buona (cattiva) risoluzione. -prendere
vollesi unire la dimostrazione del lavoro presente in una esposizione d'agricoltura e d'industria.
della sua patria caduta nel disordine di una confusissima democrazia. d. bartoli,
-di consiglio: assennato, accorto (una persona). -senza consiglio: irragionevole
2-12 (i-789): fu in una parte di piemonte un nobile e valoroso
, in cui si discute intorno a una questione. -chiamare a consiglio: convocare
, perché volete voi confondere e disfare una così buona città? contro chi volete
. colloquio, abboccamento (per decidere una questione); discussione. giamboni,
io trovai con la donna mia in casa una femina a stretto consiglio, la quale
, 80-4: essendo nel detto luogo ragunato una volta il consiglio...,
: si facessi un consiglio, o una balla, di quarantotto cittadini che eleg-
e giudichi della necessità e quantità di una generai tassa. foscolo, xiv-62:
vegeto amministratore delegato, che reduce da una faticosa seduta notturna in consiglio d'amministrazione
di classe: costituito dagli insegnanti di una classe (nelle scuole medie inferiori e
con funzioni prevalentemente consultive, costituito da una rappresentanza paritetica dei lavoratori e datore di
-figur. riunione di tutti i membri di una famiglia per decidere una questione di interesse
i membri di una famiglia per decidere una questione di interesse comune.
attuare un piano decisivo. nel tempo d'una settimana il nemico sarebbe stato schiacciato.
la battaglia non era consumata, e fece una ritirata di 104 chilometri...
modello di quello francese, e avente una duplice funzione, consultiva (dare pareri
di congetture. settembrini, 1-4: una mattina feci la sentinella innanzi la camera
tanto male. -tenere consiglio: presiedere una riunione, un'assemblea.
darà consiglio: col tempo si trova una soluzione anche per le situazioni più complicate.
dare consiglio a chi è fermo in una decisione. l. salviati,
di un fondo destina di versare a una persona con cui è in debito.
o vero in altro equivalente, come per una specie di servitù o di pensione.
. ant. acquistare significato preciso (una parola) solo dall'unione con altre
[l'impresa], che ella è una maravigliosa e celata significazione del concetto umano
fatta per la qualità o azione consignificata da una ima- gine di cosa divina, naturale
appesi il divino aretino sul capo in una parete della sala consigliare, fra troppi
8: la nostra età si ricorda d'una erba trovata ne'marsi. nasce ancora
. de roberto, 389: era una catapecchia consistente in tre came- racce e
iv-2-148: donna blandina onofrii aveva fornita una intera muta di parati consistente in pianete
in esso contenute, il che in una materia solida e consistente non potrebbe accadere
qui entro due striscie di carta; l'una dinota la lunghezza, la più corta
lontananza, l'orizzonte si sostanziava in una linea frastagliata d'azzurri e di rosa
redi, 16-ix-254: pieno d'una materia bianca, un poco più consistente
cellette ove doveano esservi i grani, una materia bianchiccia e consistente.
, favella poco meno che cattolicamente in una sua pistola plinio secondo. 7.
magalotti, 20-4: dove il fuoco una materia solida converte in un'altra egualmente
solida, egli [il freddo] una liquida, e che non ha alcuna
-densità (di un liquido, di una pasta). bencivenni [crusca]
rapprendersi e coagularsi, ch'è ricevere una consistenza mezzana tra 'l fluido e 'l sodo
: di questo mosto bisogna cuocerne ancora una porzione in maniera che si riduca alla conad
giusti, i-429: voi non avete una salute a tutta prova, colpa di
chi si trovi sbalzato dalla immobilità di una stanza all'alteraarsi dei venti.
il suo ingegno serbava il senso di una grande nazione perduta fisicamente ma viva nella
si vuol guardare al numero, ma ha una consistenza effettiva. -forza,
direbbe che tutti si sentano responsabili d'una civiltà e che vogliano prendere visione della
, fondatezza (di un'opinione, una notizia). manzoni, 210
dico al sarsi che quando ei vede una nuvola sospesa in aria, terminata e
/ solo in me non consiste. una sol'alma / in così grave e
più compita vittoria suol consistere in prendere una fortezza che, mediante un trattato, si
. letter. cugino (figlio di una sorella della propria madre).
plebe dei cospiratori europei, non da una fiaccola di discordia agitata in germania,
2. sm. chi è ascritto a una società, a un'associazione, ecc
accresce il suo patrimonio risedendo dai consociati una imposta pecuniaria in misura della mercede,
associarsi; unione di più persone in una società; società, associazione; organizzazione
o più specie vegetali (per ottenere una maggior quantità di prodotti o per rendere
facile e più produttiva la coltivazione di una specie mediante l'altra). baldini
sm. chi è socio con altri in una stessa azienda; chi appartiene con altri
stessa azienda; chi appartiene con altri a una stessa associazione. g.
. alleviamento di un affanno, di una pena; consolazione. giacomo da lentini
conforto e di speranza l'animo di una persona che è travagliata da angoscia,
alleviarne il dolore, darle sollievo in una disgrazia, in un'angustia dello spirito.
di menare dolorosa vita per la morte d'una persona cui elli amava sopra tutte cose
, consoliam costui » / prega l'una l'altra umilemente; / e dicevan sovente
non viste, gli occhi morenti d'una povera donna piena d'amore. ungaretti,
3. per estens. rassicurare (una persona: nel dubbio, in un
idem, par., 15-122: l'una vegghiava a studio della culla, /
capelli. nievo, 198: era una voce sola che ascriveva al signor lucilio
può consolare il piccolo bimbo che rimpiange una cosa. 4. disus.
. foscolo, gr., ii-351: una pura luce... /.
leopardi, 34-37: or tutto intorno / una ruina involve, / dove tu siedi
ironico. collodi, 747: levami una curiosità: tuo padre è morto d'
. -eppure, a vederti, hai una fisonomia di colpo apoplettico che consola.
: a fatti egregi è scola / anche una tomba cui pietà civile / e largo
cura la vita e la morte di una umile creatura, non ritirerà il suo
forza e vigore; trovar rimedio a una delusione (specie amorosa). -
maculare l'autorità consolare né con l'una né con l'altra cosa, prese una
una né con l'altra cosa, prese una via di mezzo, e fu contenta
[la scuola di epicuro] come una potenza, ovvero forza nascosta che calpesta i
l'italia s'era rilevata appoggiandosi d'una mano alla croce di cristo, ma ben
. ant. chi regge il governo di una repubblica. sacchetti, 251:
ordine di mangiare conso- latamente con una nuova esperienza. caro, 12-i-331:
era presente, ammollì l'asprezza con una limitazione consolativa. = voce semidotta
stato in un paese straniero o in una regione di esso. - anche:
vie del nostro commercio; raccogliendo in una legge le regole del consolato, cioè podestà
questo consolatore deve a un tratto comparire una nube di angoscia oltreumana? moretti,
e i loro materni conforti, che una riluttante commozione s'insinuò nel suo dolore
in occasione di un lutto, di una disgrazia). della casa, 4-262
poi, ho inteso che avete scritto una consolatoria a mons. reverend. santa
alla vostra generosa amicizia l'avermi scritta una tenera consolatoria, che avete dato anche ai
da atti o parole viene alleviata una pena, un dolore, una preoccupazione
alleviata una pena, un dolore, una preoccupazione, tranquillizzato l'animo; sollievo,
paradiso, 178: la consolazione è una refrigerazione nel dolore dell'anima a modo del
esso lui? alfieri, 1-14: una tal quale consolazione di quella mia solitudine
, poco dopo, essendo andato a una spedizione rischiosa, lasciò tossa sur una
una spedizione rischiosa, lasciò tossa sur una strada, e lei vedova nel castello.
il signore ne fece subito, le diede una consolazione feroce, e le accrebbe l'
le accrebbe l'orgoglio di trovarsi sotto una tal protezione. imbriani, 2-128: la
portare sollievo a un dolore, a una pena: la persona che reca conforto
presto restituita a casa sua, le sarà una gran consolazione di veder subito la madre
nella chiesa della consolazione sotto il campidoglio una cappella, la diede, sapendo già quanto
405: oltre a che, il mettere una bimba che nacque ieri, a
sua madre era stata seppellita in una tomba separata. baldini, i-126: un
. 4. compenso (a una fatica); ristoro. sassetti,
come venivano dell'orto, senza ni una consolazione né d'olio né di sale,
uomo dabbene..., trovandosi verso una cert'ora di notte carico il capo
come un tasso,... sale una scala, va in ima stanza,
. -premio di consolazione: in una lotteria, è 11 premio minore che
, 8 (136): e comincia una consulta tumultuosa. « bisogna andare.
la corte pigliare de le treie nave l'una ad naulo, et quella la quale
vie del nostro commercio; raccogliendo in una legge le regole del consolato, cioè
. rappresentante a cui lo stato affida una funzione di tutela verso i propri cittadini
giovane che diventasse console o ministro per una ragione tanto più accettata come buona,
garzoni, 1-145: discorre il varchi in una sua orazione
, xxiv-64: qual più degno principio di una concion sì 'mportante, di un orator
, di sbieco, avvicinandosi, ad una consolida, sulla quale depose i biglietti
violacei o giallognoli; la radice contiene una sostanza colorante (usata in conceria) e
tosse. c. mei, 176: una bevanda di corno di cervo colla gomma
, ne diminuisce immediatamente il valore per una somma uguale alla capitalizzazione del tributo,
i magnifici edifici sono... una parte di ricchezza che si sottrae ai
. 3. ant. rimarginare (una ferita, una piaga). bencivenni
. ant. rimarginare (una ferita, una piaga). bencivenni, 5-156:
: il ficodindia, che vive in liguria una vita precaria, qui è di casa
(gli interessi di un gruppo, di una classe); acquistare stabilità (un
delle mie sorelle, avrei potuto consolidarmi come una di quelle piante dritte, bene equilibrate
a lunga scadenza) che ha avuto una sistemazione definitiva nella finanza dello stato mediante
teoria, e la conduce a provare una naturale tendenza all'universale consolidazione nella fluida
2. ant. il rimarginarsi (di una piaga, di ima ferita).
operazione, colla quale si alloca ad una rendita un proprio servizio permanente.
e fisici che accompagnano la solidificazione di una massa magmatica effusa alla superficie terrestre o
, e sormontato per lo più da una specchiera. ballesio, 285:
fatto ghiribizzosamente, che ha per piano una lastra di marmo, e che si tiene
note cose: il letto grande con una sopracoperta di percalle a fiori, l'
inginocchiare davanti alla consolle sulla quale era una grand'urna di vetro parata da tendine
inamidata..., appoggiato a una consolle, con un lieve fiato di gatto
le parti] a compor di sé una natura, un mondo, una macchina tutta
di sé una natura, un mondo, una macchina tutta dal più alto al più
: mi fu detto vi fosse anche una lettera di f. d. guerrazzi,
prima e che era chiave fra l'una e l'altra. 4.
sia alla distanza di un'ottava (una corda sonora). -anche: genericamente,
un effetto gradevole e si trovano in una posizione di riposo). galileo,
l'aria sola che si batte da una corda vibrandosi quando è sonata, basti
fuicaia, i-1-5-165: al toccarsi d'una corda armonica, si muove e battesi l'
o far sillaba se non unito con una vocale. dante, par.,
ii-208: le cose liquide con una penna, ma non con ima medesima percussione
ostacolo. pascoli, i-995: una sillaba breve può essere allungata (
ling. l'insieme delle consonanti di una determinata lingua; l'insieme delle alterazioni
insieme delle alterazioni subite dalle consonanti di una lingua o di un gruppo di lingue
e di tutte accordate insieme si fa una consonanza. marsilio ficino, 2-22:
differenze e con gli accenti, fanno una medesima consonanza con i vocaboli di quella
giudicio, dico due cose: l'una, ch'i versi son più grandi che
cosicché il suono più dissonante fa talora una consonanza piacevolissima. tommaseo, i-305:
piacevolissima. tommaseo, i-305: l'una bellezza di natura all'altra risponde,
(86): chi, passando per una fiera, s'è trovato a goder
è trovato a goder l'annonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, tra
compagnia di cantambanchi, quando, tra una sonata e l'altra, ognuno accorda
tanti re, duci e prencipi ragunati in una consonanza di volontade? bruno, 3-992
quello che n'innamora del corpo è una certa spiritualità che veggiamo in esso,
la strofa; e non era già una tragedia o un poema, era una
già una tragedia o un poema, era una composizione lirica, alla quale egli osa
via via, sembra, in fine, una ripulitura, un finimento che la materia
vicio grandissimo far due consonanzie perfette l'una dopo l'altra; tal che il
audito nostro l'aborrisce e spesso ama una seconda o settima, che in sé è
continuare nelle perfette genera sazietà e dimostra una troppo affettata armonia. bandello, 2-30 (
erano tocchi e trafitti, ne risultava una buona consonanzia ed una musica non mai
, ne risultava una buona consonanzia ed una musica non mai più sentita, ma meravigliosamente
e ne ho sentito tutto l'effetto: una melodia nutrita d'armoniose consonanze, che
: esenti... dall'ardore d'una sì cieca passione io voglio credere que'
, cioè, che al suono d'una corda le altre che con lei consonano
16-v-260: io mi scorgo ormai in una età avanzata, alla quale non consuonano
, ed occorrendo di formarne, si abbia una norma per dirigersi. monti, i-344
in tre altre maniere dividere: l'una armonica,... l'altra
quasi furtivo di mettersi alla testa d'una rivoluzione, era consono affi altri atti
, 273: la privazione del dolore è una negligenza qualificata, cioè compresa coll'anima
, cioè compresa coll'anima, ed è una intenzione e deliberazione consopita, addormentata e
2. per estens. compagna (in una classe, in una condizione sociale,
compagna (in una classe, in una condizione sociale, in un ufficio, in
un elettore campagnolo tenesse al suo servizio una contadina, la quale, come le
aveva trasportato in « italiana favella » una tragedia intitolata le amazzoni, les amazones
les amazones, di cui era autrice una sua consorella francese. c. e.
. 3. chi appartiene a una stessa stirpe, a una stessa razza
chi appartiene a una stessa stirpe, a una stessa razza. -anche di città di
città di uno stesso popolo e di una stessa civiltà, sorte contemporaneamente in una
una stessa civiltà, sorte contemporaneamente in una determinata regione. cardarelli, 3 *
affini, che ha intenti analoghi (una società, un'associazione); che è
; che è della stessa stirpe (una nazione). calvino, 1-532:
1-56: v'è egli... una legge che ammetta, ed anco
i partecipanti a un'azione legale, a una divisione d'ere dità:
la natura aggiunto. / questa congiunzione una armonia / sì dolce fa, ch'ogni
essere. un vostro consorto mi vuol torre una vigna, la quale io fo perduta
di idee (in un gruppo, in una società, in un'impresa);
, trapelato il proposito degl'intimi, una notte memorabile impiastrarono su i muri del
insieme / e di due corpi una sol alma cinge, / gentil consorte,
marino, vii-343: lo rassomiglio ad una vedova tortorella, la qual quando ha
consorte. non che egli avesse sposato una principessa di sangue reale; ma soltanto
principessa di sangue reale; ma soltanto una principessa della penna. 8.
soldati, tutti patrizi, tutti d'una stirpe e consorteria. v. borghini,
quali lei credeva di trascorrere intatta come una grossa farfalla, fingendo una complice disinvoltura
intatta come una grossa farfalla, fingendo una complice disinvoltura bambolesca, ecco svelava le
, dalla consorteria bolognese, o da una gran parte di essa, ella esigesse qualche
sua volta. verga, 3-86: tutti una manica di borbonici della consorteria; dei
2. che si riferisce a una consorteria. consortóne, agg. e
sm. raro. chi appartiene a una consorteria (in particolare, si disse
popoli d'entrare in consorzio, con una sì grande e insu- perabil repubblica,
dovesse la favella e le maniere di una nazione data tutta al mestiero dell'armi.
cominciava a dividersi in due fazioni: l'una paesana, più rozza, più selvatica
degli uomini. alvaro, 7-77: una specie umana dalle reazioni più pronte, delle
e specie in certe regioni, diverrebbe una selva di banditi. buzzati, 1-191:
gli diano qualche incarico speciale, magari una missione all'estero al seguito di un
loro consorzio [delle acquei e prendono una diversa direzione certe altre minime molecole terree
, 29: essendo per caritevole piatanza una matina invitato da li reverendi patri canonici de
determinato interesse o bisogno che sorge da una situazione oggettiva condivisa da tutti i partecipanti
fondiaria: costituito al fine di ottenere una migliore utilizzazione di terreni contigui appartenenti
ogni uomo consti di due essenze, una tutta spirituale, l'altra tutta materia
] con criteri modernissimi e constava di una serie di costruzioni bianche, tutte della
e non si può tirarlo per ricoprire una parte, senza scoprirne un'altra.
stabilire, chiarire, accertare la verità di una cosa, avverare, verificare ',
morti, le si mutava dentro in una gloria di elevazione divina. svevo,
: è sorprendente di poter constatare ancora una volta come certe cose per cui viviamo hanno
come certe cose per cui viviamo hanno una ben piccola importanza. sbarbaro, 1-270:
persisteva mi colpì, nell'atto, come una sopravvivenza; quanto, in fondo al
sono i malvagi. non vi si chiarisce una responsabilità, si constata un fatto -
accertato. panzini, iii-76: è una mosca constatata. tornasi di lampedusa,
e la sua stessa apatia, interrotta solo una volta da un tremito convulsivo, costituivano
da un tremito convulsivo, costituivano, in una con le precedenti constatazioni, un ragguardevole
fatto, non appena si esce da una visione letteraria generica, e si entra
tutto l'arredo era null'altro che una immondissima coltricetta, e per lettiera il
naturalismo... vi entra ad una con lo psicologismo, come già si
singole. 3. seguace di una tradizione, di una scuola letteraria.
3. seguace di una tradizione, di una scuola letteraria. carducci, i-121
argomento morale sono:... una * dissertazione teologica dell'assoluzione da concedersi
dalla consuetudine di credere; deve l'una e l'altra contradittoria esistimare equalmente possibile
, i-59: la vostra religione è una ripetizione uniforme di atti esteriori divenuti consuetudine
-essere in consuetudine (un'espressione, una parola): essere nell'uso dei
. -mettere in consuetudine un'espressione, una parola: introdurla nell'uso, divulgarla.
con la convinzione della sua rispondenza a una necessità giuridica; la norma giuridica che
. villani, 2-47: per consuetudine d'una compagnia degli accomandati di madonna santa maria
sapete quante condizioni si richieggano, perché una consuetudine sia legittima. conviene che sia utile
, per consuetudine, il diritto di una nuova destinazione. 4. ant
l'idea che vi s'era formata in una così lunga consuetudine. tommaseo [s
confidenza sicura di sé, come ci fosse una consuetudine tra lei e l'uomo di
la sua collaborazione a un'azienda in una determinata occasione o per uno scopo,
nel processo civile, il perito in una determinata materia nominato dal giudice come suo
professionale, la nomea di anti-fascista. una grossa società gli aveva tolto di recente
tindomani sarebbe giorno di battaglia; quindi una gran parte della notte fu spesa in consulte
potesse neppur sperare di ripiegarvi con una consulta preventiva; e d'altronde i due
erano tanto aquile da sbrigare in due minuti una tale deliberazione. 3.
,, ad un vice-presidente, ad una consulta di stato, a * ministri
: era [il consiglio segreto] una consulta, composta allora di tredici personaggi
questo sistema era il consultativo; cioè una consulta (così si chiamò allora in roma
. consultare, tr. interpellare una persona (particolarmente autorevole e di nota
ed il domestico gli annunziò, che una signora sola desiderava di consultarlo. palazzeschi,
. palazzeschi, 3-46: quando pregai una signorina di suonare il pianoforte,.
consiglio di altri; esaminare con altri una questione, discuterne insieme. -anche:
stare fra la calcina fresca aveva tirato una straordinaria umidità, la quale il ridusse in
tr. ponderare con cura un fatto, una questione (per decidere, per deliberare
: benché i consiglieri fossero parecchi, una fu la sentenza, quella medesima che
. tr. esaminare attentamente; riscontrare una notizia su un libro, su un manoscritto
bisogna andar cauto nel condannare come maldetta una voce, o maniera, usata da'
ch'ella teneva appeso nella sua camera una lastra di latta levigatissima e a quella
concepite con ordine inverso..., una dichiarazione di tal sorta sarebbe stata di
sf. il consultare, l'interrogare una persona o un gruppo di persone per avere
consultarsi; esame accurato e approfondito di una questione; disamina, discussione; decisione
ha molte quasi compagne e seguaci: una è la buona consultazione, che possiamo
possiamo chiamare il buon consiglio e diffinirla una rettitudine o dirittura di consiglio. sarpi
libro, a un autore (per una ricerca critica); riscontro in un
; riscontro in un testo (di una notizia, di un'informazione bibliografica:
volontà, della scelta a proposito di una legge (referendum) o di un
parlamento della patria... una volta l'anno si raccoglieva con voto
debba fare uno instrumento da nodaro? una ricetta da medico? un consulto da
n'andò. imbriani, 2-119: una febbricciatola proprio da nulla...
. svevo, 3-588: il medico è una potenza quando si trova al letto di
scritto, da un medico intorno a una malattia e alla sua cura. tasso
molti e grandi, e particolarmente per una medicazione importantissima che mi bisogna fare,
tanagliare e bruciare, come strega, una povera infelice sventurata, perché il suo
proprio parere o giudizio o consiglio su una materia di sua particolare competenza professionale;
giudizio spingesse l'oscillante pontefice a nominare una commissione di undici consultori perché giudicasse della
che si riferisce a un parere, a una deliberazione. -sorte consultoria: decisione che
suma, venir dalla consuma (avere una fame insaziabile).
, 2-837: se il reddito annuo di una nazione fosse uguale al suo prodotto
per far esso consumamento, bisogna avere una sostanza che sia più dura di esse
a sinistra sempre in bellicoso consumamento finché una qualche massaia, importunata da tale disperatissimo
consumamento che ho avuto continuo di scrivervi una volta. franceschi, i-n3- 114:
di luce, l'aria vibrava in una maniera consumante, a puntiglio, con
santissimo padre commise al borgia, fu una ubbidienza che consumò al santo generale la vita
quella bestia cui nessun sopruso avrebbe cavato una protesta e le cui zampe consumavano quotidianamente
cliente aveva consumato un tacco, deformato una tomaia, sbucciato una punta, rovigatti
un tacco, deformato una tomaia, sbucciato una punta, rovigatti sapeva risalire, con
mangiare, bere. -assol.: prendere una consumazione in un locale pubblico.
sei o otto per volta, ma una cinquantina, e tenendole in una sporta
, ma una cinquantina, e tenendole in una sporta, le consumava a poco a
il calice che avria potuto bastarmi per una lunghissima vita. 5. spendere
fare uso inutile o cattivo (di una cosa). - anche al figur
questo / natio borgo selvaggio, intra una gente / zotica, vii. pea,
questa, che a passarle gli consumarono una intera giornata di perpetuo andare..
aprir l'adito a compire quello che una volta impedirono i fati inesorabili. tommaseo
. occupare interamente un dato spazio (una costruzione, un edificio). chiabrera
voci stanno consumandosi e spegnendosi l'una dopo l'altra come ceri sull'altare.
morire. iacopone, 3-2: audite una 'ntenzone ch'è 'nfra l'anema e
consumarsi per lui, segretamente gli mandò una sua femina. anonimo, ix-1018:
del sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia. 12. locuz.
, incontratosi con cónsummàre * ridurre a una somma, portare all'estremo limite '
2. ant. terminare di fare una cosa. novellino, 9 (26
putride. magalotti, ii-120: che una mente che bolle di superbia e di
bicchiere, un temperino da pochi soldi, una gomma da cancellare mezzo consumata.
tendola veloce, onde un avanzo, / una reliquia ritrovarvi ancora / della celeste dote
e geremei, v-466-152: alor se comenzò una tal guerra / dentro faenza e bologna
consumata iniquità, si fanno sentire d'una grandissima fragranza. s. maffei,
e giurar della gente su di essa, una leggenda, non scarsa di toni e
versato (in un'arte o in una qualsiasi attività); perfetto, eccellente;
, anzi piuttosto non mai, in una donna sola si raccolgono tutte le parti che
tutte le parti che si richiedono ad una perfetta e consumata bellezza. vasari, iii-
perfettissimo geometra quello che potesse contraere ad una intenzione sola tutte le intenzioni disperse ne'
oculatissima di due valentissimi medici avvalorati da una consumatissima esperienza. algarotti, 1-423:
svevo, 3-614: avevo da fare con una fanciulla delle più semplici e fu a
a forza di sognare che m'apparì quale una civetta delle più consumate. panzini,
panzini, i-90: non mancava d'una certa vigoria e scorrevolezza di parole, e
i-420): le fa pigliare ogni marina una piena tazza di brodo di cappone consumato
fece scrive, e la scrittura è una quintessenza e un consumato, per così dire
, e poi deposto in prossimità d'una liquoreria concorrente. piovene, 5-
la invitavano a ballare, le offrivano una consumazione, una sigaretta. -a consumazione
a ballare, le offrivano una consumazione, una sigaretta. -a consumazione: di cibi
qualunque specie sieno i tributi che paga una nazione al sovrano, essi rimontano tutti
accessi di patriottismo e si crede debito fare una gran consumazione di entusiasmo estetico nazionale.
a consumazione, come un disco inciso una volta per sempre. sinisgalli, 2-68
moravia, vii-75: un consommé e una spaghetti alla carbonara. = adattamento del
beneficii aggiunse. monti, 7-461: una discreta / proposta aggiunga di cessar la
tenue suo patrimonio, aveva finalmente conseguito una compagnia e la croce. d'annunzio
il fiore della mia vita a nutrire una tristezza che m'era cara.
che si faceva in quella cucina, una tale fatica lo occupava per molte ore del
lasciò lo strascico... di una quantità di oggetti di cancelleria che dovemmo
rottura di un oggetto, deterioramento di una merce, ecc.). -consumo
alla vita. baldini, i-692: una delle più invidiate ricchezze del luogo non
consumi: quella che si fonda su una economia di carattere consumistico e riconosce nei
lo spazio di tempo impiegato nel compiere una data azione. d. bartoli,
delle entrate e delle spese effettive di una determinata operazione eseguita o dell'anno finanziario
'. dunque? dunque l'è una voce impropria bell'e buona. tommaseo
seduto davanti allo chalet, io eseguivo una specie di bilancio consuntivo. gramsci, 77
, ii-221: sotto questo drappo è una umetta, che riserva le consunte ossa di
si vedeva che i mulini vecchi, una volta consunti, non si rinnovavano più
c. e. gadda, 7-9: una esigua e frammentaria poetica: che il
l'arpia consunta che si vela di una civetteria platonica non finiva di contentarmi,
la consunzione. ungaretti, i-59: una volta / non sapevo / ch'è una
una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque / perfino / la
di queste statue chiaroscurali dannate a una pena perpetua che le rode con la
quel barlume di vita che rimane è una consunzione interna, una vita che esaurisce
che rimane è una consunzione interna, una vita che esaurisce se stessa in riflessioni,
: il figliuolo è col padre di una sustanza medesima, e però di quello
particola ex non è ordinata ad esprimere una cagione consustanziale, com'è ordinata la
stanzio). formare con un'altra cosa una sola sostanza; far proprio.
di forme, a darmi l'impressione d'una creatura diversa da me, ma consostanziata
cónta, sf. appello (in una prigione, in una caserma).
. appello (in una prigione, in una caserma). settembrini, 1-130
un gruppo di persone) chi deve compiere una determinata azione. fu. ugolini
inteso porvi un limite, e fissare una separazione tra la colpa di cui si risponde
d'ogni genere, potrebbe assomigliarsi ad una valvola di sicurezza, o piuttosto ad un
gli dichiarai che esisteva in legge anche una responsabilità del contabile ed io non ero
e teneva, accanto all'altra, una sua contabilità: la contabilità della gloria
letteratura bizantina, che aveva come tema una predica. = voce dotta, gr
era ogni anno ima sopraffazione indegna, una sconcia prepotenza di tutto il contadiname di
tutte quelle buone parti che può dare una ci vii contadinanza. 2.
d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era affidata nei
contadinanze formavano il parlamento della patria che una volta l'anno si raccoglieva con voto consultivo
, accordandolo in un soffio, stroncò una calata assai contadinescamente, e dopo uno
., 34 (605): una canzone contadinesca d'amore gaio e scherzevole
villanelle. d'annunzio, iv-2-137: una benevola arguzia contadinesca. silone, 5-13
la sua timidezza contadinesca, egli nascondeva una libertà e vivacità di spirito temerarie per
ebbe origine la villa, la quale è una ragunanza d'uomini e di abitazioni con
: due belle donnine, l'una rosea e bionda come un angio- lino
grinzo e contadino, / ch'aveva una barbaccia di capecchio. marino, 18-23
era tanto povero che apena si sfamava una volta l'anno. v. borghini,
: trovarono nella vasta anticamera quasi buia una ventina di contadini, vestiti tutti, su
, ai piedi; in capo, una berretta nera a calza con la nappina
107: la tua casa che veste una cortina / di granoturco fino alla cimasa:
granoturco fino alla cimasa: / come una dama secentista, invasa / dal tempo,
. l. bellini, 5-203: una di quelle torri d'uomini che i nostri
scalza / star coll'oche a filar sotto una balza. castiglione, 171:
di gonnella. pananti, ii-129: una contadinetta / dietro ad una somara il passo
ii-129: una contadinetta / dietro ad una somara il passo affretta. / un
. foscolo, iv-299: l'ho per una volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinèllo
non avvertire la bellezza della ragazza, una delicatissima contadinella, come un fiore nell'
, dirige, che so io? una contadinotta di là; e ha per
là; e ha per questa creatura una carità, una carità... non
ha per questa creatura una carità, una carità... non dico pelosa,
.. non dico pelosa, ma una carità molto gelosa, sospettosa, permalosa.
umore. pavese, 6-327: avevano una cameriera, contadinotta ma in nero e
. c. bartoli, 1-336: una moglie... talmente compressa che
contadinaccio. nievo, 153: era una dabbene e maldestra contadinaccia sui trent'anni
il dominio di un comune o di una repubblica medievale. fava, v-61 23
3. la campagna che circonda una città, compresi i villaggi, i
andasse ad onorare con la persona sua una festa di contado, dove i spettatori
centro antico di tutte le comunicazioni di una larga e popolosa provincia; vi fanno
donne. e. cecchi, 6-360: una volta, m'avevano specialmente colpito le
(451): per aver dato una correria certe genti di quelle di piero strozzi
aretino, 2-119: chi non sa che una contafavola impiastrata del beletto d'altrui simiglia
contafavola impiastrata del beletto d'altrui simiglia una toppaia adob- bata de le tapezzarie dei
{ contàgio). comunicare, diffondere una malattia per contagio. -anche al figur
la particella pronom.). prendere una malattia per contagio. pratolini, 9-531
i ragazzi stanno bene, essendo passata una settimana, significa che non si sono contagiati
saltato la famiglia dei contagiati. basta una persona sola nella famiglia, o nella
onore del vero, un pentecostale condotto in una famiglia cattolica difficilmente vi si assimila.
. il comunicarsi, il trasmettersi di una malattia infettiva da una persona ammalata a
il trasmettersi di una malattia infettiva da una persona ammalata a una persona sana per
malattia infettiva da una persona ammalata a una persona sana per contatto diretto o
muratori, 3-33: se quando in una città il contagio comincia, si potesse
, 31 (542): in una delle feste della pentecoste, usavano i cittadini
3. figur. influsso corruttore esercitato da una moda, da un costume, da
moda, da un costume, da una dottrina o dall'esempio, dal pensiero
, dal contatto, dalla compagnia di una persona su un'altra (o su
altra (o su un gruppo, una classe, un ambiente). 5
. d'annunzio, iv-1-166: era una mania. pettinar maria bandi- nelli era
vaghezza poste in rima, la quale fu una magia d'orecchio; che cominciata per
s. antonino, 2-200: quando una certa pestilenza crudele induceva tanta mortalità sopra
contagioni appigliati. sagredo, 408: una meretrice ciarlatana rivenendo da luogo sospetto di
di facile trasmissibilità e diffusibilità epidemica di una malattia infettiva. contagióso, agg
bianco dal pelo lungo, affetto da una grave malattia contagiosa! 2. figur
, l'aria, un oggetto, una persona). - anche al figur.
... girano brancoloni per entro una densa nebbia contagiosa e fetente, da essi
(ima piaga, il sintomo di una malattia). segneri, iii-1-159:
, iii-1-159: all'improvviso gli si scoperse una piaga contagiosissima in una gamba.
gli si scoperse una piaga contagiosissima in una gamba. = voce dotta, lat
contagiri, perché la prima volta c'è una multa, la seconda si triplica,
-boccetta, bottiglia a contagocce: che ha una piccola scanalatura nel collo e nel tappo
volta, in quantità esigue. -dare una notizia col contagocce: a poco a
, deturpante, quasi dissacrante: una violazione). bibbia volgar.
pel sanguinante / crin, pria che d'una lacrima tu possa / contaminar quella candida
(un ambiente, un luogo, una persona). - anche al figur.
purezza, l'innocenza, il pudore d'una persona con atti o parole; macchiare
famiglia; far violenza, abusare di una donna; disonorare. boccaccio, dee
, è lo stesso che imputare a una popolazione intera le coltellate che negli anni
folla, né ti lasciar prendere da una femmina. soffici, 1-39: v'
la struttura, il retto metodo di una scienza, ecc.). - anche
lunghe noie e le fiere malinconie d'una vita senza scopo e quasi senza speranza
/ contaminate cene. pellico, ii-33: una stanzaccia, oscura, lurida, con
3. figur. macchiato di una colpa; spiritual- mente corrotto; reso
; disonorato; violato, violentato (una donna). s. agostino volgar
paradiso, 351: la discrezione è una conscienzia non contaminata ed un sentimento mondo
se un porcello col grugno avesse libata una spiga biondeggiante al ricolto, si dovesse
perturbato (tanimo, la volontà, una situazione, uno stato sentimentale, ecc
nello stile e nella lingua, o affettavano una maniera di scrivere stranamente bizzarra, arguta
ch'ella [la gelosia] sia una fiera passione degli animi nostri, perturbatrice
. figur. offesa recata all'onore di una persona (o di un popolo)
turbamento (di un sentimento, di una concezione del mondo e della vita);
avesse amato qualcuno, perché sarebbe stato una contaminazione della sua bellezza. piuttosto era
, si sarebbe detto, soprattutto a una singolare rassomiglianza fisica tra lui e il poeta
e cento chiese d'italia, è una contaminazione operata dai secoli: si va
fusione di due forme o costrutti in una stessa forma o costrutto. = voce
i-1157: la ricchezza vera e contante di una lingua non è mai anteriore alla sua
1-58: ne'pubblici depositi può mancare una porzione del contante senza che perciò la
in piena attività e che, mentre una parte della nazione restituisce le sue carte
di mercante. cattaneo, ii-2-35: una banca di mero sconto può prevedere l'
., 9-3 (353): una zia di calandrin si morì e lasciògli dugento
contanti, io vi darò in quel cambio una mercanzia, che dalla mattina alla sera
uno amico, e si comprano a contanti una nimicizia. boccalini, iii-74: dalla
-dare, spacciare, vendere, prendere una notizia per contanti: come se fosse
, o studenti dell'accademia, erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano per
vece non ne rimango persuaso. -dare una spiegazione in contanti: con chiarezza,
ni, suo creato, giovane con una zazzera, come si costumava allora,
, x-3-198: contale su la sera una per una: / dio che di lor
: contale su la sera una per una: / dio che di lor la cura
amorino contare degli spiccioli e gli consegno una moneta scintillante. -per simil.
includere (in un gruppo, in una serie); comprendere nel computo,
gloria: / ogni giorno ho contata una vittoria: / ma se potevo indovinar quel
. g. villani, 9-77: fecesi una moneta falsa in firenze, ch'era
sigoli, 1-41: questo soldano iscrisse segretamente una lettera a uno suo uficiale,.
gentil madonna, non ho appena veduta una persona nella faccia, che tutta la
vesuvio], e concentrica al suo circuito una collinetta, esattissimamente formata, come la
: giorgi pareva un ragnatelo e prinetti una foca. baldini, 1-8: contate
destr, avanti march! -venire a una spiegazione, fare i conti con qualcuno
. assol. avere un certo valore (una carta da gioco); essere valido
da gioco); essere valido (una gara, una partita). note
); essere valido (una gara, una partita). note al malmantile,
partita non conta, perché mancava una carta; facciamo da capo.