produzione di plasma gassoso, costituito da una camera anulare ad altissima temperatura, usato
il timone / nell'acqua non scava una traccia. calvino, 3-133: sofronia dalla
dal lat * tholìda 'piccola cupola'o da una base germ. col signif. di
i-217: il generale comandò che pigliasse una terrada di quelle che aveva preso a'
, 3-265: avevano certo cargo di tenir una tolela con il predo del pevere.
salviati. 4. che ha una concezione finalistica dell'universo; che è
., e insino. m'arriva una torzata. = da tèrzo, var
, che fosse meglio un buon porco che una bella tosa. b. dei
converse quella micia, / pronta avendo una camicia / per coprirla, in una tosa
avendo una camicia / per coprirla, in una tosa / vaga sì, che non
3 (51): al vedere che una povera tosa mandava a chiamare con tanta
2-112: sono innamorato con giudizio di una bella tosa che avevo conosciuta ad un
to- setta! dossi, 3-3: una tosetta con i capelli sciolti spunte all'estremo
tosùccia. dossi, i-151: imàgina una tosùccia... incesa da bicchieretti
tosa. 2. tosatura di una moneta. - moneta di tosa: moneta
finalmente un tosacani, in una botteguccia presso la piazza dei cavalieri,
disus. tosatura, in partic. di una moneta. broggia, 206:
7-61: nello stendardo suo dipinto tiene / una vecchia ch'ha intorno a'piè legati
la lana alle pecore, possiamo tosar una sola volta l'anno, ma strappar due
la lana della vostra sargia bisognò allevare una greggia, tosarla, lavar il pelo,
con la macchina. -potare una siepe, una pianta ornamentale, ecc.
. -potare una siepe, una pianta ornamentale, ecc., uniformandone
., uniformandone le dimensioni o conferendo una foggia particolare; recidere il ciuffo di
verso le quattro. 4. limare una moneta metallica (in partic., anticamente
le forme di formaggio fresco, sottraendone una parte. verga, 7-169: se
barba o peli (una persona, una parte del corpo);
barba o peli (una persona, una parte del corpo); rasato a
picciolo e magro... con una barbetta accomodatasi da se medesimo...
tosata con le mani. -tagliato in una particolare foggia di acconciatura o, anche
. pareggiato, foggiato con la potatura (una siepe, un cespuglio, la chioma
.. che la vecchia villa aveva una speciale bellezza e un incanto senza fine.
filo per asportare le parti superficiali (una forma di formaggio). verga,
tosato. -mozzato nei merli (una torre). calandra, 1-100:
torre). calandra, 1-100: una torre, tosata dei merli, mostrava la
di monete, al quale fu tagliato una mano. muratori, 7-ii-363: del resto
le tosavano. le frequenti alterazioni da una parte e la moltiplicazione de'tosatori dall'altra
parallelamente e sono azionate manualmente, come una forbice, o con un motorino elettrico
, la vecchia arca in disarmo, senza una luce a bordo né un rumore,
un rumore, se non quello di una tosatrice invisibile che radeva l'erba dietro
s'avviano a pareggiare il numero d'una volta, e a passarlo.
. -anche: rasatura del capo o di una zona di esso. -in senso concreto
3. asportazione illegale e fraudolenta di una parte di metallo dalle monete d'oro
. panorama [i-xl-1987], 46: una manovra minima, giusto per compensare i
ben'è vero, che pochi oggidì amano una tal lingua, e vogliono quasi tutti
-che parla in vernacolo toscano (una persona). foscolo, xv-370:
tempo avvistisi poi ch'egli veramente parlava una lingua, ed essi smozzicavano un barbaro
... non ristava dal toscaneggiare con una certa insistenza, ma spesso anche con
regionalmente adeguandolo al modello toscano; pronunciare una parola con accento toscano. chiabrera,
, 339: la seconda monaca, una toscanèlla ancor giovane con un visetto semplice
risponder lei. -letterato che propugna una difesa puristica del toscano fine a se
toscano fine a se stessa ed estranea ad una vigorosa tradizione culturale (e può avere
a voi frulla per la testuccia impecorita una libidinuzza arcadica di vostre strenne o cose
da manzoni] il beneficio incalcolabile di una lingua bellissima. = deriv.
. 2. che manifesta una fervente ammirazione per tomediocri, da idioti
. miner. roccia effusiva neovulcanica considerata una trachidolerite ricca di biotite, reperibile sul
intr. con la particella pronom. assumere una forma tipicamente toscana (un vocabolo,
. -per estens. conferire a una rappresentazione pittorica i caratteri tipici del paesaggio
modi e alle forme proprie del toscano (una parola, un'espressione).
a dir l'ora e anche diceva che una bella fiorentina, non si sa come
contini, 155: può far meraviglia che una tesi di tale evidenza abbia trovato oppositori
come bene mostrò il sanesi, presentano una toscanizzazióne graduale). = nome d'
d'annunzio, 8-86: condannato da una sequela di circostanze a passare cinque o sei
sei mesi in piena campagna, in una gran villa toscana, tutta a bugne rustiche
, costellate di frecce e contrassegni: una dovrebbe essere la pianta d'if,
spesso sulle labbra, resta pur sempre una parola francese. pavese, 5-125: il
del lenzuolo nuziale dalla cassa, ch'era una bella cassa da corredo di lavoro toscano
stagionato, prodotto dal monopolio italiano con una varietà di tabacco coltivato in italia.
derivazione etnisca, che può essere considerato una variante del dorico, da cui si distingue
cui si distingue per la presenza di una base attica e per il gusto del
pensate, signor, troppo altamente / d'una patria selvaggia; il casentino / del
sepolcreto bolognese e quello di villanova d'una età stessa e antichissima, d'una
d'una età stessa e antichissima, d'una stessa gente, la gente che abitò
o è proprio delle parlate toscane (una parola, un uso linguistico, ecc
giovani. cuoco, 1-52: in una monarchia, quello che nella giurisprudenza romana
ha crescita e sviluppo rigoglioso, florido (una pianta). arici, ii-188
2. figur. che è in una fiorente fase politica ed economica (uno
con le in maniera rigogliosa (una pianta); essere folta e lussureggiante
avere grande fioritura, sviluppo, splendore (una disciplina, uno stile o una corrente
(una disciplina, uno stile o una corrente, un'idea). -anche so-
propagarsi diffusamente o accrescersi nell'animo di una persona (un vizio, un sentimento)
5. sostenere con decisione, con fermezza una determinata posizione. siri, vi-10
forza fisica; gagliardia, robustezza di una persona. -in partic.: forza muscolare
, 12-15: sopra la testa li feze una piaga / molto profonda, con gran
veduto un qualche maneggio d'armi, e una volta o due il nemico in viso
forza espressiva di uno stile, di una lingua, di un testo o di un'
vigore, intensità (un sentimento, una virtù). iacopone, 1-1-8
; essere nel pieno della fioritura (una pianta). caro, i-271
2. acquistare forze, vigore fisico (una persona). d'annunzio, i-170
. figur. affermarsi, diffondersi ampiamente (una idea, un costume).
, rincorare, arricchire di forza morale una persona. buti, 3-123: e
ammirato, 733: combattesi vigorosamente dall'una parte e dall'altra senza poter per
giovane robusto, grosso e rozzo quanto una rovere. misasi, 4-06: l'un
sostenere un'idea, nell'opporsi a una decisione. boccaccio, iv-125: il
scagliando faville da tutte le foglie come da una miriade di pupille. =
fatica, robusto, muscoloso, gagliardo (una persona, il corpo). -anche
awerb. (anche con riferimento a una personificazione). tommaso di sasso
, vinto dall'ansia, il mugnaio impresse una vigorosa spinta al riparo, che cedette
risoluto, deciso, determinato, sicuro (una persona, l'animo); spiritualmente
di sydrac, 213: quando l'una oste è contra l'altra, lo capitano
), con decisione e risolutezza (una guerra); molto tenace (una
(una guerra); molto tenace (una difesa). g. bentivoglio
lxxx-4-93: par, ch'inclini a far una guerravigorosa e rissoluta. chiari, ii-32:
ci volle la destrezza mia per fare una vigorosa difesa. garibaldi, 3-92: non
difesa. garibaldi, 3-92: non valse una vigorosaresistenza dei nemici su tutti i punti.
a un'azione sollecita ed energica (una decisione); incisivo, efficace (un
); avanzato e sostenuto energicamente (una richiesta, una pretesa).
e sostenuto energicamente (una richiesta, una pretesa). gualdo priorato, 3-i-10
circostanze. arbasino, 7-7: trattavasi di una specie di cruda denuncia, però anche
aristocrazia non è sì potente da richiedere una opposizione vigorosa, insistente. 5
. che ha effetto immediato, risolutivo (una medicina). f. f.
quelle più ardente fiamme uno animaletto come una lucertola, il quale si gioiva di quelle
eccellente, sapido e fresco al palato, una refezione di spaghetti al pomodoro, di
sia, in udirla o leggerla sol'una volta, possa compitamente comprenderla e conservarla
parte. g. gozzi, 1-68: una signora di molto spirito e di mente
di mente vigorosa, conosciuta in venezia per una delle più valenti levatrici...
... trovavasi pochi giorni fa in una chiesa. foscolo, ix-1-397: senza
(il sapere, la cultura di una persona); sistematico (uno studio)
, appassionato, vivo (un sentimento, una passione, un impulso). -anche
o figurativa); fortemente evocativo (una metafora). caro, i-112:
annunzio, iv-1-74: la scoltura rivelava una mano dotta, vigorosa, padrona d'uno
. ant. che è in vigore (una legge). c. campana,
in 'sangiaccati'. = adattamento di una voce turca, deriv. dall'ar.
, come sarebbe che l'uomo temesse una lepre o il volato d'una eguaglia
uomo temesse una lepre o il volato d'una eguaglia o le coma d'una lumaca
d'una eguaglia o le coma d'una lumaca, è atto di vilissimo uomo,
dal suo signore / come si mungne una vii pecorella. m. adriani, vi-
(un'azione, un sentimento, una condizione). compagni, 3-14:
grado alto e onorato, / ho una figliuola vile e indegna del suo stato.
vile meccanico: o ch'io t'insegno una volta come si tratta co'gentiluomini.
uomini quasi pur della morte e come una spazzatura del mondo. a. pucci,
oh già si sa, / che una dama di rango non si degna / rammentarsi
come! che dice, vossignoria? una signorona di quella fatta col figlio d'un
il lignaggio, l'estrazione sociale di una persona). fra giordano, 3-284
-2-ioi: io non son capace di una sì vile adulazione. delfico, -201
bisogni vili. -miserabile, abietto (una condizione di vita). dante,
. che ha un esiguo valore economico o una qualità alquanto modesta, dozzinale (un
alquanto modesta, dozzinale (un bene, una merce); povero, dimesso (
. giamboni, 209: umiltà è una virtù per la quale soffera l'uomo
artefice, f abbricando una statua di stucco, la riempiva di stracci
per noi un genere prezioso, ma una vile derrata. tarchetti, 6-ii-517: questo
(il valore, il prezzo di una merce, di un manufatto).
i vincoli al commercio del grano in una nazione abbondante accade che al tempo della
e poco istruite (un lavoro, una mansione). bandello, 3-17 (
. squallido, miserabile (un luogo, una costruzione). fra giordano, 1-134
boterò, 63: così stando egli in una vii capanna, posta sopra una frequentissima
in una vii capanna, posta sopra una frequentissima strada, chiedeva la limosina.
vestito in modo umile e dimesso (una persona). cavalca, 20-164:
sozzo, laido, ripugnante; impuro (una sostanza, una materia).
ripugnante; impuro (una sostanza, una materia). guinizelli, xxxv-ii-461:
d'essere, lui, francesco, una cosa che si odia e si tiene a
e si tiene a vile. -ritenere una persona indegna di stima, di apprezzamento.
a pena, come un vii pezzo d'una pignatta rotta. dottori, 3-121:
e il duca anfimaco, signori d'una vilesca provincia,... vi guidarono
, che se bene ho in memoria è una certa donna dal borgo. tommaseo,
2-ii-275: le giovani portavano in testa una cuffia; le maritate un fazzoletto bianco;
3. decadenza, crisi di una situazione sociale, politica, ecc.
. 4. abiezione, indegnità di una persona o di una sua condizione,
abiezione, indegnità di una persona o di una sua condizione, di un comportamento.
d'amore, che ti portano ad una estrema vilezza. rosmini, x-314: con-
si disprezzino meno. -pochezza di una persona (in espressione di modestia).
5. scarsa o cattiva qualità di una merce. gemelli careri, 2-ii-331:
vita di frate ginepro, 53: una volta frate ginepro, volendosi bene vilificare,
medesimi. papini, 28-304: ritrovai una di quelle botteghe che da trent'anni non
di composizioni... più vilia era una pittrice: tomta pena, del pueblo
per vilipenderlo. -con riferimento a una personificazione. maestro alberto, 15:
e di nessun valore, disprezzare (una condizione, un'attività, una disciplina,
(una condizione, un'attività, una disciplina, una lingua, ecc.
, un'attività, una disciplina, una lingua, ecc.). maestro
dell'evangelo. monti, 4-3-178: una tanta fermezza di animo essendo sembrata all'
gravemente offensivo o triviale nei confronti di una persona. garisendi, xxxviii-312: e
per vilipendio o per iscomo sopra d'una asinella. carducci, iii- 30-255:
uno studio, di un'attività, di una disciplina, ecc. bruno,
come un vilipendio, è più veramente una lode. = voce dotta, lat
dare ad intendere la grandezza e perfezione d'una cosa col pollice, di minore perfezione
e di oltraggio; schernito, ingiuriato (una persona, il nome, l'onore
... esige dal calunniatore volta una soddisfazione. misasi, 193: ella
giudicato meschino e spregevole, disdegnato (una condizione, una qualità, un atteggiamento
spregevole, disdegnato (una condizione, una qualità, un atteggiamento, un evento)
da un parco o situata all'interno di una tenuta agricola, anche destinata al soggiorno
con suoi discipoli in accademia, in una villa di lungi a la città, non
della porta, 2-229: chi ha una picciola villa non fa patir di fame la
e la duchessa di windsor, che hanno una stupenda villa a cap d'antibes.
barberino, iii-250: giugnendo gisberto a una villa di certe case, fu preso dalla
ebbe origine la villa, la quale è una ragunanza d'uomini e di abitazioni con
ciascuna comunità, villa e marchesato in una quantità certa. leonardi, 11-31:
, iii-77: fu seppellito in sebastia, una villa di palestina. pigafetta, 189
di palestina. pigafetta, 189: una villa grande, detta laoc,..
uno ultimo cantuccio della provincia, lavorava una sua villùccia. -villicciuòla.
notaio di malmantile, cioè costì d'una villicciuòla. -villùccia. allegri
poco fa in essendo sfaccendato affatto in una mia villùccia, la guai, per essere
, 71: piccola scintilla può bruciare una villa. ibidem, 304: porta di
per sentire la navata della galleria come una grande religione artistica sonoramen
di quelle arme, e venne a una villaggia presso quivi, e trovò una donna
a una villaggia presso quivi, e trovò una donna vecchia, la quale molta paura
. c. gozzi, i-36: una mia sorella, appellata marina, ed io
in modo da rispondere alle esigenze di una particolare categoria di abitanti. -nella
, 1-9 (1-iv-81): avvenne che una gentil donna di guascogna...
possa ormai essere considerato alla stregua di una piccola comunità. 5.
; ma il rimorso di dover allevare una figlia nobile villanamente nel bosco, m'
. foscolo, iv-350: anziché spegnere una per una le fiaccole che rischiarano la
foscolo, iv-350: anziché spegnere una per una le fiaccole che rischiarano la prospettiva teatrale
. anonimo, i-477: d'una cosa ti voglio somonire: / d'altrui
vilanare), intr. ant. commettere una scortesia, una villania; parlare,
. ant. commettere una scortesia, una villania; parlare, comportarsi in modo
detto che viganò a venezia ha fatto una gran villanata ». arbasino, 1-515:
. 2. offensivo, ingiurioso (una parola). castelvetro, 4-44:
che vi sia così lecito di villaneggiar una innocente? pallavicino, 1-22. dopo la
uno m'incitasse... a una sua villa,... e.
sentire più che tutte l'altre voci: una canzone contadinesca d'amore gaio e scherzevole
d'annunzio, iii-1-69: ella cantava una villanella ed egli l'accompagnava su una
una villanella ed egli l'accompagnava su una gran teorba. = dimin.
bargagli, 1-96: si stava in una loggia, che sopra la piazza guardava;
davano spettacolo coi loro balli villaneschi a una folla di falciatrici di là dal fosso.
-che ha un carattere prevalentemente rurale (una regione). guido delle colonne
e lo duce anfimaco, signori d'una villanesca provincia, la quale è detta
con valore avveri ».): in una maniera, in uno stile che si
dispettoso, disse loro. -secondo una disposizione a gruppi di case isolate in
in borghi, in un corpo e in una repubblica, e vivendo ella separatamente e
madama felicità, nel gran mondo filosofico una delle più leziose, arzigogolate signore.
. qualche carità di dote in verso una delle mie due care bambine.
arbasino, 1-292: la cardoli è una ignorante villanfottuta.. ma -è inutile
villania. giusti, i-155: io commisi una gran villania non replicandovi neppure un verso
casa. -atto irriverente nei confronti di una divinità. bellincioni, ii-240: o
faccin villania. -fare villania a una donna: usarle violenza carnale. cavalca
presa da me e da'miei compagni una vergine consacrata a dio, vedendo che i
loro per forza. pulci, 17-87: una fanciulla di nobile gente, / ch'
/ star con foche a filar sotto una balza. sanudo, liv-171: lui papa
milan se maridi presto se 'l dovesse tuor una vilana, perché avendo fioli torà di
p. fortini, i-110: una vedova villana, assai giovine e di corpo
indossato comunemente dai contadini, che ha una fattura molto semplice e grossolana (un
un indumento), grezzo, ruvido (una stoffa). leonardo, 2-199
l'estrazione sociale, l'origine di una persona). a. pucci,
-sm. villano rivestito: che ha raggiunto una condizione economica e una posizione sociale elevata
che ha raggiunto una condizione economica e una posizione sociale elevata pur conservando l'originaria
aretino, 20-116: la superbia di una puttana avanza quella di un villano rivestito
villano rivestito. domenichi, 2-5: andando una gentildonna una domenica alla chiesa per udire
domenichi, 2-5: andando una gentildonna una domenica alla chiesa per udire messa, s'
aurea, 829: uno giovane ingannato d'una villana semplicitade, andò a mettere fuoco
. per estens. spontaneo, selvatico (una pianta). b. pino,
grossolano, sgraziato (un tratto fisico, una corporatura). guittone, xvii-159-29:
fogazzaro, vi-205: la povera partenope, una ragazzona tozza, infagottata negli abiti civili
e, anche, irrispettosi, offensivi (una persona, l'indole, ecc.
era prima uscito di firenze, che scrisse una villana lettera a francesco valori. cellini
tanti altri. non mi ha mai detto una parola villana. -triviale,
10. ant. molto violento (una percossa). pulci, 15-41:
11. molto ripida e scoscesa (una rupe). berni, 5-73 (
di gelsomino villanèllo e lo contempla a una incalcolabile distanza da quel suo fondo di
, 10-i-23: bramerei veder trafitto / da una serpe in mezzo al petto / quell'
2. che costituisce la parte agreste di una tenuta. crescenzi volgar., 9-68
] è alquanto ruvida e scabrosetta come una piccola spazzola; e questo, checché
che trascorre un periodo di tempo in una località diversa da quella di residenza abituale
de'cortigiani il persuaderlo a porsi addosso una veste da camera da par suo. carducci
15-175: allora, probabilmente, dovrà essere una perfetta padrona di casa,
. trascorrere un periodo di tempo in una località diversa da quella di residenza abituale
era lui seco a villeggiar quella state una a lui cara ed annuente sua nuora
c. gozzi, i-106: una cert'aria gioviale, allegra, di contentezza
il trascorrere un periodo di vacanza in una località diversa da quella dove si vive
, iii-87: s. martino non è una villa e meno ancora una villeggiatura.
non è una villa e meno ancora una villeggiatura. de roberto, 3-22: riuniti
assuefatti a considerare questa nostra italia come una villeggiatura od un lupanare. carducci, iii-7-475
museo o un conservatorio di musica o una villeggiatura per l'europa oziosa...
hanno del gentile, egli c'è una certa quiete villereccia, che non si trova
iii-118: dall'opposta riva gli echi di una villica musica. -rurale,
-in età comunale, capo di una borgata. = voce dotta, lat
lo più ubicata nelle zone periferiche di una città (e nella moderna tipologia edilizia,
e nella moderna tipologia edilizia, indica una costruzione, di dimensioni modeste, con
a stare tutti e tre assieme in una casa nuova, un villino fuori porta
acquisto del quale stava appunto trattando con una impresa di costruzioni. 2.
peli che ricoprono il corpo umano o una sua parte. gadda conti, 2-470
la seconda della sera, la terza una sentenza, la quarta una moralità.
la terza una sentenza, la quarta una moralità. f f
in campagna (un periodo di svago, una vacanza); svolto in campagna (
io altresì avevo stabilito di fare costà una gita di qualche giorno sul terminar di settembre
, bordato di passamaneria dorata, come una pianeta da prete. 3.
, di ritirarmi per qualche giorno ad una villa posseduta da laureta nel friuli,
della civiltà e della tranquillità villeresca dare una visita a quelli studi. genovesi,
piaceri. 2. vernacolare (una parola). firenzuola, 263:
: elli sedea al fuoco in su una sedia villesca e cenava in uno catino
... ridusse quella turba da una vita rozza e vilesca a questa foggia di
pastorale, rusticale (un canto, una composizione poetica, ecc.). -anche
solitudine, alcuna altra non ne volle che una villetta, chiamata accademia, la qual
, xvii-229: esco di casa a vedere una villetta; e m'era impegnato da
altro. d'annunzio, i-804: una villetta pulita e candida / ricinta tutta di
: fi circolo ha la sua sede in una villetta di intonazione vagamente palladiana; non
per quel soprannome degl'insubri che aveva una villetta degli édui, seguitando l'augurio
augurio per cagione di quel nome fondarono quivi una città, la quale chiamarono mediolano.
[di firenze] fu piuttosto d'una villetta o d'un castelluccio, non
, tornatosene alla sua patria, ch'era una viteria, facea del letterato e del
, quando la fu conosciuta da noi in una certa villetta. percoto, 99:
villetta. percoto, 99: maria era una contadina nata in un'amena villetta sulla
, deturpato per l'edificazione incontrollata (una zona di interesse paesistico).
523: li abitanti villici sono ridotti ad una eccessiva povertà galanti, 1-ii-9: antonio
e di ferdinando i, vi possedeva una torre con alcuni poderi e con alcune case
e le sue ascelle non depilate, di una villosità molle e nera, dava un
già rintontite dall'insolazione. -ricoperto da una fitta peluria (un insetto, un
molto o eccessivamente peloso, irsuto (una persona, una parte del corpo)
peloso, irsuto (una persona, una parte del corpo). cesarotti,
vellose, le coma in capo, una lunga barba, cruccioso e impetuoso. de
unto, lurido, sbracato, con una chioma boscosa, la barba d'otto giorni
borsieri, conc., ii-10: è una strana figura questo sig. d. rogero
per simil. che ha superficie ricoperta di una peluria più o meno fitta (un
, la cameriera, sparava di finestra con una bacchetta in mano certi suoi colpi che
. per estens. denso, cumuliforme (una nube). bagnini, xxii-1166:
). brancati, 3-286: da una parte la notte nera, vellosa, traversata
un sedile di marmo, addossato a una roccia che i cacti serpeggianti e le
: si misero a cantare in coro una villòtta allora in voga. c. e
si diletta / come di scarpe bianche una villòtta. = deriv. da villa
si dirizzavano su, belle belle, in una torricella pseudo-senese. = voce dotta
volgarmente. fanzini, iii-397: sarà una qualche avventuriera, una di quelle femmine
, iii-397: sarà una qualche avventuriera, una di quelle femmine proterve, con.
ad ogni cosa. -in una condizione sociale infima, bassa, plebea.
allora elvio discenda altro cammino / che una vita di città, / nell'aria persa
: a parte il fatto che è sempre una viltà abusare dell'inesperienza d'una ragazza
sempre una viltà abusare dell'inesperienza d'una ragazza, è tre volte vile l'uomo
impasto. -svalutazione del valore di una merce, del suo prezzo.
avrete coraggio e risoluzione. -deficienza di una facoltà. serpetro, 56: per
lo contrario poi, in molti si trova una gran viltà di memoria o per infermità
consiglio pregorono in un animo e in una voce con grande riveren- zia alla pianeta
, con poco grano, ci sia una gran quantità di vecce, di loglio,
stato tolto questo capitello dalla sepoltura d'una fanciulla corinta. -vilucchio marittimo-,
., 33 (580): qui una quantità di vilucchioni arrampicati e avvoltati a'
simile d'un'aguglia, che piglia una serpe e portala in aere; e la
con zendato e suavi odori din- tro una cassetta,... partirsi se dispuose
: un villaggetto -borbottava pianca -che sarebbe una meraviglia; un viluppo di casuccie piene di
un motivo di quadro trovato senza mutare una linea... buzzati, 6-31:
tra le cui spire quasi soffocava invocandosi una morte disperata o la follia.
tortuosità di un'espressione, oscurità di una figura retorica. -anche: frase, gioco
corde così lente non s'intricassero l'una con l'altra, egli raccolse in un
-per simil. virgulto, ramo di una pianta. bergantini, 355: della
fr. colonna, 3-170: et una di questo sectaria uno viminaceo vanno gestava
(un ramo in partic. di una specie di salice). 0
far si può: di vimini fare una piccola cesterella all'arbore o al pergolato,
. alguni altri turchi esser fugiti sopra una barcheta facta de vimene cum pelle di
è un veicolo sulle ruote, e precisamente una carretta, or quadrata, or bislunga
, si trascinò per qualche passo fino a una larga sedia di vimini coperta di cuscini
. villani, i-8-91: gettasi dentro una viminea cesta. salvini, 23-318: non
del pub più clamoroso c'è sempre una bambinaccia in paltò color vinaccia, di otto
: per indicare l'assoluta impellenza di una situazione. g. m. cecchi
delle uve del grignolino sono caratterizzati da una straordinaria abbondanza di vinaccioli. 2
cui le mura hanno messo la sordina, una voce vinacciosa per farvi penetrare il brivido
pretesa di riscaldarla... « una moglie uccide il marito a revolverate a corso
. lippi, 2-33: bevve al pozzo una nuova manomessa, / perché il vinaio
l'insegna rossa d'un vinaio, e una gran frasca. alvaro, 15-228:
ch'io poti, me fondai in una sfondata botta. d'annunzio, vii-
55: il luogo del martirio è una cella vinaria. vi furon trovate alcune
: venivano dopo i quattro uscieri con una mazza dorata in mano... e
chi, essendo in barca addormentato, / una bertuccia sua levò dal collo / la
dalla brevità dell'interlocutore, il vinattiere una seconda volta ammutolì. fenoglio, 1-172:
, sm. colla a freddo costituita da una sospensione acquosa di acetato di polivinile ad
, sf. farmac. alcaloide estratto da una pianta del genere vinca, usato nel
, 3: in testa [aveva] una ghirlanda d'erba vinca, avvoltovi intorno
. alcaloide ad azione citostatica estratto da una pianta del genere vinca, usato nel
il fece legare ignudo e fece dare una vincastra e ciascheduno de'fanciulli, con le
. muzio, 3-25: già surse una onorata e chiara stirpe, / ch'intutti
sconfigge l'avversario, che risulta vincitore in una battaglia, in una guerra o,
risulta vincitore in una battaglia, in una guerra o, anche, in una competizione
in una guerra o, anche, in una competizione sportiva (anche con riferimento ad
consente di vincere in un gioco, in una lotteria, ecc. (un numero
, ecc. (un numero, una schedina, ecc.). 2
valore, in un determinato ambito (una facoltà). dante, conv.
3. che non si lascia sopraffare da una situazione negativa, difficile, dolorosa,
tanto da offuscare la facoltà visiva (una luce). dante, conv.
puntare su un cavallo vincente-, compiere una scelta vantaggiosa. -carta vincente: ciò
. -carta vincente: ciò che garantisce una buona probabilità di successo. vincenzina
in guerra, o, anche, in una competizione sportiva, in una gara,
, in una competizione sportiva, in una gara, in una sfida. - anche
sportiva, in una gara, in una sfida. - anche assol.
ucciso manfredi. guicciardini, 2-1-278: una fanteria grossa di uomini bellicosi, e che
col sangue le due italie e fame una sola. d'annunzio, i-765: vinci
qualcosa. aretino, 20-80: entrò una volta a voler vincerla seco che la
del mese. 2. sorpassare una persona lasciandola indietro nel cammino o nella
la resistenza di un elemento naturale applicando una forza o esercitando uno sforzo contrario.
quattro libbre sole resistere al peso di una balla di lana o di seta, che
1-i1-501: l'acqua sbocca e svolta con una bella forza, la vedete? e
l'attrazione lunare. -modificare una condizione naturale sfavorevole, l'impervietà,
-riuscire a intaccare, a modellare una materia (uno strumento, un congegno
morali, intellettuali o artistiche, in una determinata attività o, anche, per prestigio
li altri uccelli. -superare qualcosa per una specifica qualità (con riferimento a soggetti
prato aperto / preser riposo appiè d'una fontana / chiara sì, che il cristal
: la lucidezza vince l'acqua fresca di una fonte indorata dal sole.
altierezza la mia umilità, in questa una sola cosa per suppremo dono ad- domando
sé? 5. sopraffare emotivamente una persona compromettendone l'equilibrio psicologico, il
gli atti; obnubilare la mente (una passione, un sentimento violento, un'emozione
vincea, / quando pigliar ne vidi a una donna / armata e bella più che
, proruppe marcello « perché a vincermi, una picciolaparte di quanto avete ora detto, era
danaro. -mitigare il carattere di una persona. astolfi, 1-203: santippe
che la socratica a vincere e sopportare una strana bestia quant'era questa.
., 350: poscia essendo messa in una caldaia piena di piombo colato, ma
suoi che non ne avevano potuto vincere una fanciulla che le faceva cotanta ingiuria.
su qualcuno in un dibattito, in una discussione. - anche assol. g
modo me ave venzuto uno resguardo de una fraile infantinella, da la quale non me
di maniera, / che credi, ch'una donna / vincer non si potrà dalle
soffocare un istinto; non cedere a una tentazione. -anche: placare un dubbio
/ vinca la frode. -superare una contrarietà, un ostacolo, un atteggiamento
in desiderio, e si persuadono potere con una parola spianare tutti li impedimenti e vincere
forze, anche fino al decesso (una malattia o la morte stessa).
chiamava orlando. -estirpare, sradicare una pianta infestante. crescenzi volgar.,
. evitare l'influsso, il condizionamento di una situazione negativa, di forze malefiche soprannaturali
vinse il siero. 13. concludere una battaglia, una guerra sconfiggendo l'avversario
. 13. concludere una battaglia, una guerra sconfiggendo l'avversario, riportando la
la vittoria, risultando vincitore; superare una prova che oppone a contendenti o,
ardue, pericolose, intricate; guadagnare una scommessa. dante, inf, 8-122
, 9-0 (1-iv-834): tante d'una parte e d'altra ne gli diè
-espugnare con la forza delle armi una postazione, un luogo fortificato, conquistare
un luogo fortificato, conquistare un territorio, una città, un regno, ecc.
brescia, l'imperatore, venuto a una delle più vecchie città dell'impero, ravenna
(in partic. nelle espressioni vincere una causa, una lite, per cui
partic. nelle espressioni vincere una causa, una lite, per cui v. anche
gli esponeva accalorandosi la sua idea per vincere una lite o per decidere una lotta politica
per vincere una lite o per decidere una lotta politica. -sostant. de
. 15. far approvare una legge, facendovi convergere l'orientamento favorevole
favorevole dei votanti. -anche: ottenere una carica assegnata per votazione.
il divorzio. 16. guadagnare una somma di denaro in un gioco d'
potere su altri o su altro (una persona o un'opinione, un sentimento
o un'opinione, un sentimento, una situazione, una condizione). bandello
, un sentimento, una situazione, una condizione). bandello, 1-22 (
vince sul pittore. -conseguire una notevole vittoria elettorale; affermarsi nel quadro
elettorale; affermarsi nel quadro politico di una nazione. soldati, 2-502: sosteneva
-ottenere la maggioranza dei voti (una legge, un candidato o una parte
(una legge, un candidato o una parte politica). - anche sostant.
di un provvedimento (in relazione con una prop. su- bord.).
alla sicilia e alle foci del tebro, una cartagine romana. 18.
se avesse deciso in cuor suo di vincerla una buona volta con la propria esitazione.
; i quali, quando hano perduto una somma di danari, e poi la rivincono
savio] è di due parti. l'una si è non razionale, questa sente
44: ancora e nostri rustici dicono: una vinghiata, cioè una bracciata.
rustici dicono: una vinghiata, cioè una bracciata. = deriv. da vinchio
d'annunzio, v-3- 71: una esatta scatola di palisandro ornata con l'aigento
l'aigento de'più eleganti motivi d'una decorazione vinciana. c. e. gadda
un'opera futura e grande, quasi certamente una cena; e pare fosser tracciati di
gli commettessero (come gli commisero) una copia del lavoro vinciano. 2
. che può essere approvata o accolta (una proposta). proposte e disegni d'
ch'e'si ponesse... una decima e mezza. = voce dotta
dioscoride], 601: è la osiride una pianta nera, che produce i suoi
gran vincifiere, noi non lo curiamo una frulla né una ghiarabaldana. = comp
noi non lo curiamo una frulla né una ghiarabaldana. = comp. dall'imp
. degli arienti, 272: tolse presto una scala da piròli, che era lì
con che la barca attaccare, fecero una lunga ritortola di vincigli verdi ad uso di
vinciménto, sm. ant. vittoria in una competizione. ramusio, iii-122: questo
gioco del pallone] si pone per una linea e tornano a giuocare per l'altra
. e letter. chi, in una competizione, si aggiudica spesso il premio che
la farò appendere per li capelli ad una forca di cinquanta cubiti e ve la
sottoporre a vincoli, a obblighi (una legge). anonimo [de
un torneo, in un concorso, in una competizione sportiva, in un gioco,
chi risulta vincente in partic. aggiudicandosi una somma di denaro (nell'espressione in
vincita di milano: mancato pagamento di una somma di denaro, sostituito con vuote promesse
ottiene la vittoria in un combattimento, in una fuerra (un condottiero, un esercito
guerra di turno, si fuggì in una selva. livio volgar., 1-314:
, iii-2: fugendo [annibaie] con una sola nave la soa patria e li
si produca, per via di esse, una situazione nuova;... che vi
insurrezione - come epiteto di una divinità, di una virtù persovincitrice una
come epiteto di una divinità, di una virtù persovincitrice una volta, il resto
una divinità, di una virtù persovincitrice una volta, il resto non è se non
quella riduzione e nificata (anche in una raffigurazione). annientamento di valori
morale; che assoggetta all'ottemperanza di una norma. p. verri,
corso degli eventi (un avvenimento, una situazione storica). piovene, 8-14
alla teologia del peccato originale si aggiungeva una teologia della storia. 3
la proprietà di un terreno, di una casa. -sottoporre a restrizioni un
importazioni estere. 2. impegnare una persona a comportarsi in un certo modo
a compiere un lavoro, a svolgere una prestazione. mazzini, 24-124: ho
un contratto con lui vincolandolo a dare una serie di concerti per lui con proibizione
dico. 3. condizionare fortemente una persona, le sue scelte, le
spirito umano. pellico, 3-381: una mente iddio m'ha data / che nessun
può vincolar. beltramelli, ii-470: una volontà martoriata di superare un mondo.
la sua personalità e fare di lei una ubbidiente creatura. rebora, 3-i-451:
, 177: la gratitudine lo vincolava a una cugina povere e sola al mondo,
un corpo, di un sistema, di una struttura. 8. ant. e
ant. e letter. stringere, legare una persona o un animale con lacci o
e vincolato. -per estens. impacciare una persona, impedirne i movimenti (un
forte. alvaro, 9-272: è una mancanza di dignità, essere sconfitti,
applausi dei vinti, come se fosse finita una partita sportiva. 2.
avversari o comunque si classifica primo in una competizione, in un torneo, in
torneo, in un duello, in una gara sportiva, in un concorso, in
confortano, imperò che ciascuno avaria dato una città per esser vincitore di quella giostra
al primo posto nella graduatoria generale di una competizione che contempla più gare e più
propria opinione in un contraddittorio, in una disputa. monte, xvii-669-12: a
estens. che si viene a trovare in una condizione privilegiata, vantaggiosa. giordani
superando ogni ostacolo e ogni opposizione (una dottrina, un'ideologia, un progetto
rispetto ad altri termini di confronto (una qualità, una caratteristica). ceresa
altri termini di confronto (una qualità, una caratteristica). ceresa, 1-2429:
travolge ogni cosa in modo inarrestabile (una forza della natura, l'acqua, il
volponi, 2-435: mi sono trovato in una brutta macchia, tutta di rovi,
vincolatività, sf. carattere vincolativo di una norma, di una prescrizione, di
carattere vincolativo di una norma, di una prescrizione, di un impegno preso.
più giorni informato ch'io, vincolato da una promessa anteriore alla vostra offerta, non
quel matrimonio, che si faccia da una persona, la quale sia già vincolata
altro matrimonio legitimo. -costretto da una situazione, da una condizione a determinati
-costretto da una situazione, da una condizione a determinati comportamenti. carducci
nel libero espletamento della sua attività (una persona). -anche con riferimento all'
da particolari circostanze, non libero (una scelta). carducci, ii-2-320:
lasso di tempo; impegnato fino a una certa ora. g. ferrari,
ora, ad un luogo, ad una circostanza combattuta presso il vicino che un
obbligato a un pranzo. -impegnato in una determinata attività. mazzini, 55-42:
iii-21-269: degli averi del conte giovanni solo una parte era assolutamente libera, della quale
, soggiogato da un sentimento, da una passione. maestro alberto [tommaseo]
risiede. io. unito geograficamente (una regione, un territorio a un altro
, senza danno; se non sia necessaria una specie di vincolazione a un canone fisso
a sottoporre tutta la vita economica di una nazione a vincoli di vario genere (blocco
lasciato alla libera iniziativa dei soggetti (una disciplina giuridica). migliorini [
collegandoti al vinculo matrimoniale ti copula ad una così fatta uella, che te
quella moltitudine d'uomini, che tutti hanno una stessa relazione verso cristo e sono tutti
che ad altri per due ragioni: l'una, che essere la città estenuata tanto
effetti predetti, ma si trasformano l'una nell'altra, come la casta in
questo dover passare da un semituono d'una natura ad un diverso semituono determinato,
. croce, ii12- 260: nell'una e nell'altra definizione c'è la coscienza
. 4. legame che costituisce una limitazione della libertà personale, un'imposizione
della libertà personale, un'imposizione, una costrizione, in
ci si può liberare, che costituisce una difficoltà, un impedimento (anche con
di tempo regolate, non possono avere una cotale efficacia. goldoni, xiii-585:
l'europa e molto più l'italia una selva di repubbliche e di domini,
1-i-163: se la povertà è sprone da una banda, è vincolo dall'altra,
vincolo dall'altra, quindi fa d'uopo una forza straordinaria per non soccombere sotto il
non ha vincoli, che è armato d'una forza cieca. -persona che costituisce motivo
ella non era per lui un vincolo, una limitazione, ma una mamma semplice e
un vincolo, una limitazione, ma una mamma semplice e buona, una popolana
, ma una mamma semplice e buona, una popolana dal cuore sereno, cresciuta alla
si stringono le mani e i piedi di una persona, in partic. di un
: obbligo fatto alle banche di investire una quota dell'incremento dei depositi in determinate
tal tempra, che sia insuperabile da una forza grandissima, qual'è probabile, che
6-20: bisogna prima di tutto farsi una idea precisa di quelli che sono i
, cioè a dire i princìpi di una sintassi delle macchine. 9.
un aggregato, le parti che compongono una sostanza, ecc. campailla, 384
, sf. chim. alcaloide estratto da una pianta del genere vinca (vinca rosea
più oltre nel nuovo. -in una sineddoche. n. villani, i-2-111
-che palesa o esprime la volontà di compiere una vendetta, di infliggere un castigo,
, di infliggere un castigo, di riscattare una condizione di oppressione. moniglia,
l'italia palesa al mondo intiero che contiene una popolazione vindice de'suoi diritti. b
costituisce il simbolo di un riscatto, di una rivendicazione. pascoli, 838:
cannone. 4. che rivaluta una dottrina, un pensiero trascurato, considerato
, sf. letter. rivalutazione di una dottrina, di un pensiero trascurato,
, usata durante gli assedi, costituita da una tettoia mobile sotto cui i soldati si
agg. ant. che è simile a una vinea (un'antica macchina bellica)
con acqua o, anche, ottenuto da una seconda spremitura delle vinacce.
; ma è di solito un vinello e una risciacquatura di fiasco, o sciapa,
assassini delle albergatrici avevano rodotto nei commensali una straordinaria eccitazione. serao, 579:
,... è esso pure una vinessa bastarda, e che pare una spremitura
una vinessa bastarda, e che pare una spremitura di mele cotte. = alter
dette vie. = forse da una radice del sostrato mediterraneo da connettere al
. in grande quantità (un terreno, una regione, o, con meton.
reazione chimica, di un vinile in una molecola. = deriv. da vinile
. e venne. = da una voce longob., affine all'alto ted
ottenuto mediante trattamento di un tessuto con una sospensione di cloruro di polivinile.
sottili collegano infatti i manichini martoriali a una mustang sommersa dove giace riverso il manichino
vino: fo un pasto solo, con una piccola colazione la mattina. pascoli,
più spiritosi, alquanto meno liquorosi e con una certa asprezza che si fa sentire alla
'vino d'onore'e discorsi, e una visita al prefetto nei capoluoghi.
abbondante, ubriacatura; l'effetto di una bevuta. d. trevisano, lli-12-116
[a ottaviano] domanda se ha una voglia di vino nel fianco destro.
-agg. invar. che ha una gradazione e tonalità di rosso per lo
, il pollo al vino immerso in una salsa spessa color rosso cupo, i filetti
o coll'amico, che non si apparecchi una mensa, che non senta la solennità
mature e dolci, e pistate in una tina, vi si ha da mettervi acqua
attività soprattutto gratificante ed elevata, di una virtù (in partic. nelle espressioni vino
-pagare il vino-, patire le conseguenze di una mancanza, di una colpa.
le conseguenze di una mancanza, di una colpa. ariosto, 262: a
detta porta, 1-330: 'vin d'una orecchia'è quello che è eccellente,
vinolentissimo che era, si ridusse ad una totale astinenza del vino. giovanni dalle celle
. fioretti, 2-5-297: primieramente s'induce una persona vinolenta, e quasi ebbra a
in via garibaldi, cominciarono a tormentare una donna... e chiamandola '
, 2-4-273: ausonio s'incapriccì d'inventare una composizione vinolenta di greco, e annacquata
suo colore è come di vino, con una sottile vinosità. r. bonghi,
o per pioggia, o per verme una uva sola; / poi chi premer le
volto). cassola, 2-240: una faccia larga e vinosa, da fattore o
c'è misericordia per chi soccombe in una lotta (ed è calco del motto
anelante ed esultante dinanzi alla manifestazione di una di quelle grandi verità che danno alla
e la vinificazione (noè, secondo una tradizione post-biblica). p. f
-al figur.: esito positivo in una faccenda, in una circostanza. giamboni
esito positivo in una faccenda, in una circostanza. giamboni, 4-323: caio
termine bottanico. aggiunto di corteccia d'una pianta esotica che ci si reca in pezzi
è stato superato, battuto, sconfitto in una gara, in una battaglia, in
, sconfitto in una gara, in una battaglia, in una guerra, ecc.
gara, in una battaglia, in una guerra, ecc.; debellato; soccombente
ecc.; debellato; soccombente in una contesa politica, privato del potere, della
da tira diede nel viso a domicilia una fiera guanciata. g. b. adriani
-condotto a morte, ucciso (da una malattia). boccaccio, dee
, spezzato dalla violenza delle onde (una nave). bondi, xxii-444:
-curato, alleviato, risolto (una malattia, i sintomi).
4. preso, sottratto al nemico con una battaglia, con una guerra; conquistato
al nemico con una battaglia, con una guerra; conquistato in una gara, in
, con una guerra; conquistato in una gara, in una contesa; ricevuto
guerra; conquistato in una gara, in una contesa; ricevuto come premio della vittoria
giaccio degli astri a fronte / sopra una vinta altura. 5. concluso
dell'avversario, con la vittoria (una battaglia, una guerra). fausto
con la vittoria (una battaglia, una guerra). fausto da longiano,
consolarci, poiché eravamo un po'mesti, una battaglia vinta dai piemontesi presso montagnana e
6. approvato dalla maggioranza dei voti (una proposta, una mozione, una legge
maggioranza dei voti (una proposta, una mozione, una legge). nardi
(una proposta, una mozione, una legge). nardi, i-7:
. ottenuto in seguito a pubblico concorso (una carica, un posto).
tecniche. 8. estratto in una lotteria (un numero giocato).
tucti e due vincti al braccio d'una cathena. = voce dotta,
scappato in francia con la primadonna di una compagnia di operette. = var
, ore con ore, contemplando / una viola del pensier. tarchetti, 6-ii-497:
io raccolto per vaghezza di rimembranze, una sola viola del pensiero, le guardie
sera. ogni passo che movevo calpestavo una viola selvatica e pronunciavo un nome di una
una viola selvatica e pronunciavo un nome di una persona cara. -olio di viole
-in paragoni per lodare la delicata bellezza di una donna. la spagna, 20-20
, / gaia e amorosa più ch'una viola. -come epiteto amoroso.
: conserva di viole pavonazze. piglia una libra di zuccaro ben purgato, tira a
mare già d'ombra viola; / una tunica sola di seta il mio corpo copriva
sentito risuonare il suo nome, scandito da una delle curve viola. m. ansaldo
certo, alma tadema avrebbe ivi imaginata una saffo dal crin di viola, seduta sotto
.. infatti cominciato a scherzare con una ragazza vestita di viola e non era ancora
: viole da gamba da musica poste in una cassa. d'annun- avviluppare frasche e
colpi ai viola da gamba. pure una scusa. -viola d'amore, antica viola
da gio. seb. bach. aveva una 10. dimin. violina.
odierno s'in4. locuz. sonare una fuga a viola a gamba: darsela a
preso un liuto, e la fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a
la fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare. seneca volgar.
se con l'archetto si toccherà gagliardamente una corda grossa d'una viola, appressandogli un
si toccherà gagliardamente una corda grossa d'una viola, appressandogli un bicchiere di vetro
. -viola alta: dotata di una più ampia cassa di risodella sua sovranità
, fa centro del nanza e di una quinta corda acuta, è ancora in uso
. che può subire violenza, oltraggio (una persona). per quarte e quinte
ardisce di porre in mano a un cavaliere una sfida, senza xvi e caduta
-il manico finisce con re1). una testa grottesca -viola da gamba, con una
una testa grottesca -viola da gamba, con una testa di moro -violàccio, agg. ant
in tonalità cupa, liviil monocordo con una sola grossa corda di budello.
organo, da due violini e da una viola da braccio, abbiamo prodotto nello
ed altri hanno avuto... una particolare serie distinta in soprani, contralti,
sovviene del brivido magico ch'ebbi in una sacrestia della terra sulmontina, al colmo dell'
parroco rustico mi pose fra le mani una viola da braccio cavata fuori da una
mani una viola da braccio cavata fuori da una specie di custodia ermetica.
, prima che a viola a gamba / una fuga mi suonin di concerto, /
-che può essere leso, conculcato (una prerogativa, la sovranità).
di vio- laciocchi dai colori ardenti, una vaschetta che spiscellava notte e giorno.
lauro, 2-85: se ne trova una sorte che ha il rosso sparso di
la sfumatura. borgese, 1-127: una lividura non ha quell'orlo roseo-viola- ceo
dai davi purpurei e dalle maniche orlate una pianeta violacea di tessuto preziosissimo. -sm
2. livido, bluastro; paonazzo (una parte del corpo, il volto)
colore cupo, violaceo, simile a una stoffa marezzata che si divincoli al vento
. il possedere sessual mente una donna con la forza; stupro; deflorazione
ventura? esserti violata da un contadinello una tua legittima figliuola? - gran violamento!
troppo violati, per convivere ancolamento d'una donzella,... allora non sonnifera
; viola. aprire per primo una strada. lomazzi, 77: con
tr. { violo). possedere sessualmente una fame vendetta sui nepoti. d'annunzio,
il canale di fa- donna, deflorare una vergine con la violenza e senzarasina, ben
forza nella casa di qualabusare sessualmente di una persona di sesso maschi cuno
e rime spirituali antiche, 94: violata una vergine, ne generòe uno figliuolo.
siete voi quelli, i quali non una, ma settecento donne violaste regnando romolo
cadaveri, rimangono soltanto pochi ruderi e una piccionaia. -compiere tradimento della fedeltà coniugale
e, in partic., infrangere una tregua, porre fine alla pace);
consentirebbono in questo caso di essere violate una volta per cavare di questa violenzia la
può immagi -offendere, oltraggiare una persona, in partic. senare più empia
, che violar la fede? investita di una particolare dignità o di specifiche botta, 5-300
verginità ». -inficiare, sminuire una prerogativa; non rispettare un privilegio,
dell'insegnamento. -non seguire una regola tecnica, in partic. un canone
, in partic. un canone, una tradizione compositiva, rappresentativa. cesarotti,
uno usasse 'da'in quella vece, violerebbe una costruzione particolare alla lingua italiana, ma
violati. moravia, iv-323: cercava con una dolorosa avidità, le traccie della colpa
di larga e patente faccia, e d'una cicatrice di violato segnata. dolce,
, 6-iii-iii: furon poste le tavole sopra una log- getta, tutta corsa di cortinaggi
cambiare le vesti violate in porporate-, dacon una maritata. vescovo diventare cardinale.
. posseduto carnalmente con la forza (una donna); stuprato; deflorato.
la destra rimase nel comico atteggiamento di una diana violata. -offeso per tale
, di violenze, di ingiurie (una persona, in partic. in quanto investita
tacito, ed avesse intorno a sé una compagnia di giovani per temenza di non
4. trasgredito, non osservato (una legge morale, un precetto, una
una legge morale, un precetto, una norma giuridica); non mantenuto (un
patto, un giuramento); infranto (una tregua, la pace). m
-conculcato (un diritto); limitato (una prerogativa, un privilegio).
che forza il blocco posto dal nemico in una tremuli, / non violati ancor
(femm. -trice). che viola una -ant. violatore del mare-,
andar a segna, e fu assalito da una barca della donna altrui, in partic
. gradenigo, lii-5-392: se viene violata una serva per strada, il delinquente è
ma se questa ingiuria fosse fatta ad una giovane nobile, non è sottoposto il
simboli, dei luoghi che viquasi che porti una certa violazione della legge di natura. fr
]: lo violatore s'awede quando una de le corde de la sua viola non
pronunciati, ecc.; tradimento di una missione. guicciardini, iv-12:
. rivelata tra l'atto stesso e una determinata norma giuridica. o imposta
contro questa minoran cognizione di una corrispondenza chiusa a lui non di
non di za perturbatrice d'una illusione fatta abitudine, il governo
non credo che la spedizione dei bandiera costituisca una rottura dell'ospitalità o una violazione della
bandiera costituisca una rottura dell'ospitalità o una violazione della neutralità. b. croce,
dalle celle [tommaseo]: avolterio è una violazione del letto altrui. guicciardini,
modo si potrà secondo la conscienza fare una guerra,... nella quale si
, 3-ii-157: ogni comunicazione carnale tra una persona di sesso mascolino ed una di
tra una persona di sesso mascolino ed una di femminino, nella quale la seconda contro
42-155: un tentativo monarchico in francia, una violazione del territorio svizzero, un colpo
, tr. { violènto). sottoporre una persona, in partic. una donna
sottoporre una persona, in partic. una donna, a violenza sessuale. -anche in
donna, a violenza sessuale. -anche in una meton. seneca volgar.
volgar., 2-15: se alcuno togliesse una femmina, e vio- lentassela e sforzasse
, in partic. l'amore, una situazione avversa). ceresa, 1-1159
vocativa. 10. modificare una situazione; accelerare la succes4. invadere
, usurparli. -anche: saccheggiare, -stimolare una dinamica economica; modificare devastare un territorio
atti e comportamenti 12. trasgredire una legge, tradire un dettato costiche volontariamente
- in relazione con una prop. complementare o con te che corretto'
). glio lo violentò a partorire una giustificata doglienza, contro sbarbaro, 1-49:
che non si attrisottoporlo a sollecitazioni (una forza o un elemento buisse a lui:
-per simil. penetrato da un'ape, una vespa, ecc. in un'acqua
sconvolto, alterato; tormentato, turbato (una perrano a proporzione, ma bene spesso
dipinto che viedal vino gli aventò contro una tazza d'argento. fenoglio, 1-122:
abbacinante. d'annunzio, vii-238: una delle due vetrate è violentemente rischiarata.
, i-9 (38): venguo d'una pietae, andà a l'arca e
pratolini, 3-83: è stato di una lucidità da ispirato, dicendomi di sé e
fantasia). soffici, iv-182: una natura morta con vasi ed altri oggetti
8. determinato, indotto da una causa esterna (un moto);
2. che travolge violentemente ogni resistenza (una forza eccezionale). libro di
nefaste della stirpe, quel baroncello aggiungeva una laida e furiosa lussuria violentatrice di villane
abbastanza per un tale innesto, / per una tale violentazione d'eternità nella mia vita
boccioni, 117: è il risultato di una impassibile misurazione scientifica, la quale distrugge
preromantico, l'uso stesso del dialetto era una violentazione dei caratteri di bonarietà, di
dell'imperio. mazzini, 34-314: una nazione gettata viva nella tomba, violentemente
1-814): egli aveva sforzata violentemente una giovane. -in preda a forti
turchi era simile a chi giocava con una palla di vetro, che quando il compagno
» gridò silvina, scuotendolo violentemente per una spalla. soldati, 2-87: fu bussato
violentemente la testa. -forzando, abbattendo una porta; facendo irruzione. filippo degli
è peccato tornare indietro, pentirsi d'una promessa fatta alla madonna? io allora l'
» disse lucia, violentemente agitatadall'assalto d'una tale inaspettata, bisogna pur dire speranza.
il volere violentemente affrettare il finimento d'una sì implicata negoziazione non servisse, che a
-in modo forzato, per azione di una forza contraria. baldi, 405:
in divisa. parise, 5-188: una quantità di oggetti e di mobili che contrastano
estens. arbitrario, ingiusto, oppressivo (una legge). gir. soranzo
ricevuto un pugno così violento da spezzarmi una mandibola. fracchia, 33: con
un comportamento); coatto, coercitivo (una condizione). maestro alberto, 86
che domina e sconvolge l'animo (una passione, un sospetto). malpigli
gridò; perché 'l cuore oppresso da una violente passione impedì la voce. metastasio,
. -molto doloroso, insopportabile (una sofferenza). bandello, 2-24 (
nasciuto fanciullino. -impellente (una necessità). nannini [ammiano]
il quale poi astretto dal nodo di una violente necessità, si mosse a nuove imprese
che è causa di profonda inquietudine (una condizione psicologica). pecchio,
pavese, 8-158: la compagnia di una persona amata fa soffrire e vivere in stato
stato violento. -molto accorato (una preghiera). marini, ii-39:
. 6. arbitrario, infondato (una presunzione, un'interpretazione). cannoniero
concedere. -travagliato, tormentato (una condizione storica). cesarotti, 1-xli-90
rapido, travolgente (un moto, una forza); che produce o trasmette una
una forza); che produce o trasmette una forza potente (un meccanismo);
mossa. bernardo, lii-13-379: anco una ruota mossa da violente braccio, rimosso
non atto a ricever suono che non sia una straordinaria e violenta percussion d'aria.
repentine e improvvise alterazioni di stato (una causa fisica). di castro,
insorge rapidamente e con grandi sofferenze (una malattia, un sintomo).
costei, essendo nel monasterio, sopravenne una violente febbre, la qual era curata con
, di cui però si riaveva, dopo una mezz'ora di urla. molineri,
disarmonico (il battito cardiaco alterato da una condizione patologica o da un'emozione).
non andar mai disgiunte dalfarterie, in una violenta commozione di queste, non può
e lenta. -che guarisce prontamente una malattia, che ne debella i sintomi
, anche provando gravemente l'organismo (una medicina). s. girolamo volgar
. -forte, diretta, abbacinante (una luce). -anche in posizione pred
valore avverb. panzini, ii-197: una luce violenta mi abbagliò. gozzano,
può mangiarsi anche tutti i frutti d'una pianta di cajù, dalla quale questi negri
brinosa condizione del cielo fa pronostico d'una violenta invernata, differiremo questa bisogna sino alla
, offensivo (un'espressione verbale, una satira). settembrini [luciano]
diverse, ma due modi di essere d'una stessa natura. spallanzani, i-24:
, i-527: la razza dei socialisti è una razza la più pacifica, la più
violenza che possa contenere nel suo seno una società. mazzini, 83-105: vittima
. mazzini, 83-105: vittima d'una singolare illusione, egli [napoleone iii]
parlarle (nel suo viso c'era una spietata violenza) tutte le sere,
« sono disoccupato », rispose berti con una certa violenza. 2. per estens
suabocca, invano serrata con violenza, tradiva una sorta di dolorosa voluttà soldati, 2-128
, e che poteva fare sciegliendo tra una serie innumerevole di gesti analoghi l'uno
; furore di un temporale, di una tempesta; rapidità di un corso d'
spuntato un fiore... tutta una flora umile,... ma sgorgante
, sfrenatezza di un sentimento, di una passione, di un istinto; profondità
, di un istinto; profondità di una convinzione; acutezza di una sofferenza psicologica
profondità di una convinzione; acutezza di una sofferenza psicologica. baldi, 397
. -ardore, vigore supplichevole di una preghiera. oliva, 34: essi
-trasporto passionale. pasolini, 9-137: una lingua non sua, ma materna, non
torbidamente e candidamente: il suo regresso da una lingua a un'altra -anteriore e infinitamente
6. gravità, virulenza di una malattia, di un contagio. -anche
leonardo, 2-70: forza dico essere una potenzia spirituale, incorporea e invisibile,
trovavano sotto il governo veneto, era una sacrestia, né si usava violenza alcuna
prevista dal codice penale come costrizione di una persona a subire con mezzi violenti un
1-284: pervenuta / al parto, fece una bella bambina, a cui / per
3-93: per aver salvato da violenza carnale una nobildon- na non più vergine era prescritta
na non più vergine era prescritta solamente una menzione d'onore e soldo doppio per
pure da questo vostro libro che avete una buona porzione d'ingegno. esercitatelo con
ribellare. guicciardini, 2-1-22: uno in una città disordinata merita laude, se,
, strascinarlo per le contrade, conficcarlo sopra una croce. muratori, 7-v-466: oltre
-imposizione di un corso forzoso a una moneta; fissazione autoritativa del suo valore
forzatura di un significato testuale, di una classificazione logica. giordani, viii-79:
di mantener certi essen con violenza in una specie che lor non ispetta. bonghi,
, 1-183: qui si fa anche una violenza all'aggettivo per ispri- meme un
: ma pochi sono, che vogliano fare una tal violenza alle idee del loro animo
qualche grave motivo. -violazione di una legge naturale. tarchetti, 6-ii-485:
sconcertante di un'impressione sensoriale, di una rivelazione. tecchi, 5-43: colpì
loredano, 2-356: i prieghi d'una dama di merito portano violenze anche nelle
l'insieme degli atti di ostilità che una potenza può compiere contro un'altra con
hanno c. arrighi, 240: una violetta - ché tale appariva dalla messa
cielo. rellino dei campi, una violetta nascosta. -repressione e mutamento
viola1. società serale (certo una spia dal modo tenuto) un aggiunto di
sorte, salvo de doe sorte: l'una si son tan- - fare
l'altra si è a modo de una violeta, de queste che nui altri soniamo
violetto [verga] roppo. con una calligrafia sottile, curva e fuggente, quasi
medici, i-217: prendeva subito una grande tenerezza per lei e avrei voluto
, 4-ii-15: pe 'l foglio saliva una volata di piccole cicogne bianche, e
, tomo tomo, sgusciando dietro i è una polvere verde con riflessi metallici, che sciolta
fra i neri suonando due violini di una sola corda e accompagnando al suono una certa
di una sola corda e accompagnando al suono una certa loro nenia. -scherz
tutti i violini d'un'orchestra avere una intiera, cieca e perfetta subordinazione al primo
secchione. gobetti, 1-i-59: in una scuola buona che sia laboratorio intellettuale,
campo di ricerche sempre nuovo, e non una mostra, un'esposizione di belli e
un prosciutto scarnito con l'arco di una sottile coltella affilata. 8.
9. locuz. - finire in una suonata di violino-, in un'affettuosa
all'antico padrone. e tutto finirà in una suonata di violino. -tanfè
2-19: e giuliano viuolino e freschellino com'una rosa; gentile pulito e nettolino come
, 1-224: sotto il tetto di una lontana casa colonica... ci saranno
1-93: eppure a qualche finestra, in una pentola squarciata, un violo o una
una pentola squarciata, un violo o una pianta d'amorino o di basilico metteva il
: alzar le spalle e poggiarvi scontrosamente una testa; sollevar mani pesanti e giungerle palma
ai violoncellisti; composto per violoncello (una partitura musicale). savinio,
mutava in note / d'una viola e d'un violoncello / lo strido
5-178: il bruno, barbuto avvocato, una quadratura di forza e di calma,
, chiamò silenziosamente a sé franco da una parte, luisa dall'altra e disse piano
che sia questa stanza / il fondo d'una torre, o quel che vuole.
appeso in su 'l ventre per mezzo d'una correggia di pelle d'asino.
nel mezzo del cantiere, bianca latte come una sposa, col violone sotto il bompresso
non è alcuna uscita, se non una stretta viottola, la quale appena bastava
cento passi, videro in fondo a una viottola in mezzo ai campi una bella
fondo a una viottola in mezzo ai campi una bella capanna tutta di paglia. g
bassani, 3-11: avevamo voltato per una viottola di terra battuta, finendo poi a
ora a oggi, c'è sempre stata una sola via maestra: la mia;
terreni coltivati o corre secondaria rispetto a una strada principale. fra giordano [
direzione della capanna e alla fine, dopo una lunga salita, ci giungemmo.
a piè, parte in vettura / una masnada che facea paura. viani,
gua bifida; il morso inocula una sostanza velenosa che determina infiammazione e contrattura
, macchie nerastre che possono apparire come una striscia a zig-zag lungo la regione vertebrale
ciascun di loro postovi dentro un cane, una scimmia, un gallo e una vipera
, una scimmia, un gallo e una vipera, furono gettati in mare. mattioli
. ungaretti, xi-85: non c'è una locusta a quest'ora, non un
... né uno scarabeo, né una vipera cornuta. stuparich, 1-413:
. stuparich, 1-413: era stata una vipera a farla gridare; una vipera,
era stata una vipera a farla gridare; una vipera, sì, che urtata,
pulci, 4-41: quasi è disabitata una cittade, / perch'una vipra crudel
quasi è disabitata una cittade, / perch'una vipra crudel ci avvelena. idem,
tempo più che dui, ed hanno una meravigliosa natura: che quando lo maschio vole
astio, livore o, anche, a una reazione inattesa e violenta. boterò
vipera più rabbiosa, impediscon la gravidanza l'una dall'altra, o con malie guastano
i-51: tu fra le strette, come una vipera, / ti contorcevi, mettendo
quando le parlavo; si rivoltava come una vipera se tanto tanto le toccavo un braccio
azzarda a toccarti. salta su che sembra una vipera. pasolini, 7-116: percepiva
vipera. pasolini, 7-116: percepiva una esuigua pensione, ma non aveva rinunciato
segneri, ii-168: dovete sapere ch'una lingua mormoratrice è lingua di vipera,
: e'fu sempre un aspide, una vipra. parabosco, 4-35: questa ingrata
: li replicò il re ch'era una delle vipere di lione che col duca di
che quella vipera di fanciulletta dovesse farsi una donnetta di casa così saggia ed amorosa!
.. vipera! ci stiamo allevando una vipera in casa... via,
sei così? -esclamò alessandro, morso da una vipera al cuore, da una trafittura
da una vipera al cuore, da una trafittura feroce di gelosia. papini, iii-470
forze di polizia, è ora simile a una gondola a due remi, priva del
vipera nella manica: accogliere senza saperlo una persona pericolosa. verga, 8-258:
16-iii-205: a prima vista giudicai che fosse una viperetta. carducci, iii-3-54: e
di sfogo, inacidì e si mutò in una sottile acredine: una viperetta gli spuntò
si mutò in una sottile acredine: una viperetta gli spuntò sotto la lingua con la
terminologia scient), probabile contrazione di una forma precedente * vivipéra 'che partorisce i
suddetto jacopo viperaio si esibì a berne una cucchiaiata intiera. magalotti, 20-59: di
, e cavati tutti i denti a una vipera, e macinati in sul porfido,
tra un viperaio di demoni prigionieri e una schiera d'angeli mutilati. = deriv
3. figur. ammaliato da una donna perfida, subdola. -aggrovigliato,
-aggrovigliato, contorto (la forma di una pianta). d'annunzio, iii-1-721
, anche, da astio e livore (una perra, viperino. sona, la
sì stanco menti interni di viscere, per una vendetta che feci. c. gozzi,
che esprime subdola malignità o, anche, una rabvole. chiabrera, 1-ii-305: umano
iii-533: l'invidia... era una vecchia, secca e distrutta, di
somma con viso e fattezze che tutte una ragazza tossì: zoraide levò un'occhiata viperea
3-365: i suoi occhietti viperini una non una natura come la sua,
suoi occhietti viperini una non una natura come la sua,...
per -malevolo, stizzoso (una persona). ciò che fu il gattone
; scorzonera viperina. loso come una vipera, viperino. c.
di ofidi to tale) mettendovi in infusione una vipera. velenosi, senza crepitacolo e
che è proprio, che si riferisce a una l'uova attaccati. vipera; che
2. che reca l'effigie di una vipera (una raffigurazioviperin sente gelarsi.
che reca l'effigie di una vipera (una raffigurazioviperin sente gelarsi. ne araldica)
ammettono e in legamento, una stretta o, anche, la chioma di
per simil. che si muove guizzando (una fiamma). già per la caliginosa
in par- tic. al diavolo secondo una rappresentazione tradizionale. dante, inf,
poli- peptide intestinale vasoattivo, responsabile di una grave sindrome diarroica, con carattere maligno
di un indicatore che segnala il compiersi di una reazione comportante variazione di acidità o alcalinità
2. trattamento chimico a cui si sottopone una pellicola fotografica o cinematografica o la carta
sensibile per la stampa positiva affinché assuma una determinata tonalità. -viraggio seppia: v
è quella operazione che dà alla fotocopia una tinta gradevole e stabile. panzini [1905
ad acquerello. -mutamento di colore che una vernice può presentare in corrispondenza a determinate
fratelli. petruccelli della gattina, 3-2-128: una viragine dagli occhi scintillanti,..
denominazione di èva in quanto tratta da una costola di adamo. brusoni, 7-267
più sangue per man cada / d'una virago, ed anima funèbre / a dissetarsi
kremlino tra slitte e fuochi accesi su una coltre di neve. 2.
e ingenuo comportandomi, invece, come una virago autoritaria, impassibile, spietata.
secondo il racconto della 'genesi'creata da una costola di adamo. bibbia volgar.
ha colpito il apa sarebbe dunque una malattia virale e questo spiegnereb- e
o particella virale, dell'hiv è una sferetta del diametro di 100 nanometri (un
un miliardesimo di metro) che contiene una parte centrale, o nucleocapside, in
corpo intorno al proprio asse, prodotto da una forza qualunque: quindi vi ha il
2. chim. sottoporre a viraggio una stampa fotografica. -al figur.:
6. volgersi nella direzione opposta (una persona). palazzeschi, i-142:
per ricevere la risposta vira sui tacchi con una giravolta secca. 7. chim
. passare da un colore all'altro (una soluzione). - per estens.
, mutare di colore o tendere a una determinata sfumatura o gradazione di colore.
del tramonto virava al viola luminoso di una notte settentrionale. arbasino, 3-226: la
. 8. fotogr. assumere una determinata tonalità, essendo sottoposto a viraggio
tonalità, essendo sottoposto a viraggio (una pellicola). 9. sport.
estens.: brusco cambiamento di direzione che una nave subisce per l'azione del mare
un'onda più alta, e fece una mezza virata. cassieri, 57: per
'siviglia'e da cui convergere, con una virata unica, sulla pista prestabilita.
riprendere la posizione di volo orizzontale a una quota superiore e un senso opposto a quello
senso opposto, facendo descrivere all'apparecchio una traiettoria a forma di 8. e.
soffici, v-2-210: l'oratore con una virata di bordo rientrò in pieno zibaldone
chim. che ha mutato colore (una soluzione in cui è stato introdotto un
che ha mutato tonalità o tende a una determinata sfumatura di colore.
già virato [al crepuscolo] in una immensa monocromia grigioblu. 2.
. che è stato sottoposto a viraggio (una pellicola). 3. che è
paventando di trovare il tabernacolo profanato da una 'phèare'virata in no giapponese, con
modo di salpare o levare l'ancora di una nave. 2. meccan.
rigoglioso, verdeggiante (l'erba, una pianta); che è ricco di vegetazione
virente. fr. colonna, 3-4: una spaziosa planizie, la quale tutta virente
divino azzurro. -con riferimento a una pianta sempreverde. bibbia volgar.,
o giungere a un grado eccelso (una virtù, la conoscenza).
. 2. tr. rinfrancare una persona, conferirle forza e vigore fisico
perpendicolarmente all'asse longitudinale dell'osso (una frattura). dalla croce,
. proprio, relativo o tipico di una ragazza o di una donna vergine.
relativo o tipico di una ragazza o di una donna vergine. -per estens.:
che si riferisce o è tipico di una ragazza, di una giovane donna, in
è tipico di una ragazza, di una giovane donna, in partic. non
altre bandiere grandi del paese, l'una di candido damasco,... l'
un disprezzo profondo delle false convenienze sociali, una semplicità virginea dell'animo. sbarbaro,
(un astro); caratterizzato da una luce di assoluta limpidezza, totalmente priva
foschia. canteo, 267: sovra una triomphal, candida nube / venne dal
manifesta in modo leggero senza virulenza (una febbre). a. cocchi,
in origine con tale tabacco, provvisto di una pagliuzza che si estrae prima delraccensione.
= deriv. da virgloria, nome di una località dell'austria occidentale, nella regione
= deriv. da virgloria, nome di una località dell'austria occidentale, nella regione
verso sinistra, che serve a indicare una pausa debole all'interno di un
, iii-10-116: poniamo, di grazia, una virgola do po 'desiate'.
a riprodursi -restasse in minoranza, in una minoranza sempre più esigua, insignificante,
. luna, app.: fece una sopravesta ch'avea in molti luoghi uno
uno ovo partito per lo mezzo con una virgula e umbreggiato di negro da una
una virgula e umbreggiato di negro da una parte. ulloa [castagneda], i-137
. 5. sottile venatura di una pietra. domenichi [plinio],
perfetti senese, che non lasciò neppure una virgola alla posterità palazzeschi, 1-559. ma
, tu non gli caverai di corpo una virgola a codesti compari, oh! proprio
mobile, sistema di numerazione costituito da una coppia di numeri detti esponente e mantissa
esprime, in un sistema binario, una quantità frazionaria minore di uno, e
uno, e la seconda l'esponente di una potenza a base prefissata.
gianelli, ii-192: neuma. è una linea frapposta ad un qualche numero di
un fico. -non ritirare una virgola: rimanere sulle proprie posizioni,
bacchetti, 1-iii-653: io non ritiro una virgola; e quand'anche riuscisse provato
regno costituzionale. -senza mutare una virgola: in modo perfettamente fedele o
a memoria per recitarlo senza neanche mutare una virgola. borgese, 1-230: ganna me
l'ha già raccontato tre volte senza mutare una virgola. e ogni volta conclude:
2. chiudere fra virgolette o fra apici una parola, una frase, un verso
fra virgolette o fra apici una parola, una frase, un verso, ecc.
. per simil. segnare la fronte (una ciocca di capelli arricciata).
punteggia [l'attore coquelin] con una grande efficacia e, grazie particolarmente alla sua
e nitida di articolare le consonanti, ha una chiarezza di dizione... che
virgolette o da apici; virgolettato (una parola, un brano, ecc.)
landolfi, 7-184: mi compete una volta per tutte avvertire che molte di queste
presentò alla fine tutta aggeggiata, come una bertuccia vestita... la fronte simmetricamente
uno scritto in partic. per contraddistinguere una citazione o un discorso diretto.
. breve tratto leggermente ricurvo visibile su una superficie. gelli, 15-138: questa
, come sa ognuno, comincia da una virgulétta, che andando alquanto diritta, di
loro parallele e per egualissimi intervalli l'una dall'altra distanti. ojetti, i-105:
125: io non faccio niun torto ad una formica, quando le dico così:
così: tu poverissimo animaluccio, che hai una virgoletta di corpo e un punto d'
a virgole, fra cui si chiudono una o più parole di uno scritto quando si
di uno scritto quando si voglia contraddistinguere una citazione, un discorso diretto, la
, quasi per diminuirne l'importanza con una strizzatina d'occhio. moravia, 19-174:
culti. porcacchi, rire esattamente una parola, un'espressione o, anche,
essere disciolto durante il breve tempo di una gita. -per simil. baffi
. chiudere tra virgolette un passo, una parola, ecc. di un testo scritto
dare particolare risalto, evidenza o contraddistinguere una citazione, un discorso diretto, un
fra virgolette, evidenziato con virgolette (una parola, un'espressione, ecc.
il porre fra virgolette un passo, una parola presente in un testo scritto o stampato
: il mettere tra virgolette: 'una monotona sequela di virgolettature'. = nome
alla van gogh si sposavano per fare una bellissima scenografia satirica. = deriv
foglio, posa la forma e, una volta tolto il telaio, lo fa scorrere
più brevi. come quel genere, una delle sue estremità è sempre senza polipi,
rassomiglia in certo modo al cannello di una penna, si crede sia fosforescente,
virgulifórme, agg. bot. che presenta una forma stretta e allungata. =
, sm. ramo giovane che nasce in una pianta legnosa da una gemma avventizia;
che nasce in una pianta legnosa da una gemma avventizia; pollone, rimes
erano nudi e anneriti come le mummie d'una vegetazione remota, e i loro più
, 18-192: era a quel tempo ivi una selva antica, i-102: né
2. figur. discendente diretto di una famiglia, di una casata, erede
. discendente diretto di una famiglia, di una casata, erede, rampollo.
stirpe molinara. -continuatore, prosecutore di una corrente culturale, di una scuola di
prosecutore di una corrente culturale, di una scuola di pensiero. cardarelli, 1029
non so quante pagine di risposta ad una recensioncina d'un tal piero gobetti che mi
3. ciò che si presenta in una forma appena delineata, non ancora pienamente
d'austria). -nome di una corazzata austriaca affondata nella rada di pola
unitis'.... nome di una grande corazzata austriaca che fu affondata nel
'prudenza anconetana', la uale era una prudenza da trani, sposata in ancona da
un luogo); molto rigoglioso (una pianta); ricco di foglie (un
agg. letter. verdeggiante, rigoglioso (una pianta). zena, 3-82
pomario del vecchio abdalla bèy / sorge una palma, la viridea palma, / simbolo
di colore ver de (una pianta). bilancioni, 1-776:
presenta delle foglie di colore verde (una pianta). bilancioni, 1-776:
: 'viridina': sostanza chimica ricavata da una muffa, il 'trichoderma viride', che è
luce rifratta. -alcaloide presente in una pianta del genere veratro (veratrum viride
] colore è verde, ma d'una veridità molto spessa, come ha l'erba
a poco verso il basso oriente in una tranquilla viridità di turchese, velata appena
4. persistenza nel tempo, durata di una condizione. guiniforto, 91: questo
verdeggiante, rigoglioso (un ramo, una pianta). lucini, 9-75:
mascolino (il sesso, il corpo o una sua parte, l'aspetto, la
. -anche: che fa sì che una persona sia maschio (il sesso).
gli echi della cucina furono scossi da una terza voce virile non prima udita.
corpo, vi ha di questo tra loro una scura tradizione. -che è
abbigliamento, anche in quanto travestimento di una donna). r. da sanseverino
occhio esperto può leggere l'appartenenza a una regione: il vestito un poco teatrale
-che assomiglia alla voce maschile (una voce femminile profonda e, anche,
trova nell'età della maturità, adulto (una persona). baretti, 3-69
-che rappresenta un maschio adulto (una statua, un dipinto).