netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro. panzini, ii-406
-per estens. manchevolezza, difetto di una persona. giacomo da lentini, 27
boccaccio, 21-8-95: di tortole ho preso una nidata, / le più belle del
: « più non posso! » / una che ben paria turtur piumata / e
iii-24-335: ella sorgeva... con una eleganza semplice e veramente superiore sì dell'
1152: 1 due girano sempre insieme in una flavia 'tortora'con giornali e pacchetti
] buona nel mezzo del palcoscenico come una tortorona che ha dimenticato di volare,
passer solitario, / che gode dentro una dorata gabbia, /... e
tortora (il tono di voce, una risata, ecc.).
xii-398: vedevo dentro il vano d'una gran corona di mirto e di sempre
le teste combaciate d'un giovane e d'una ragazza che tortoreggiavano sulla panca davanti.
bisbigliò [al marito] 'tortoreggiando', con una dolcezza impressa di calma, come facesse
impressa di calma, come facesse, dopo una dedizione logica, una dimostrazione matematica.
facesse, dopo una dedizione logica, una dimostrazione matematica. -scrivere versi leziosi
raggi d'espero amorosi / fuor d'una mirtea macchia escon secrete / due tortorelle mormorando
-in un contesto figur., riferito a una donna, come immagine di purezza e
. coppia di innamorati (e può avere una connotazione iron.). calzabigi
s'era in due amici a guardare in una sala da ballo un aviatore tornato per
per pochi giorni dalla spagna ballar con una di queste tortorelle dagli ùgnoli rossi. barilli
saranno un po'asciutte, dà loro una buona strofinata con un tortoro di giunchi,
famiglia tortricidi, rappresentato in italia da una trentina di specie (come la tortrice
e arrotolare le foglie delle piante per farsene una sorta di involti, ove compiono la
che rompendo tortuosamente la svariata eguaglianza di una pianura, vedasi qua e là archeggiar ne'
fiamma del fuoco. galileo, 1-1-351: una parte del fiume... corre
bene d'assicurare le magre zampe per una strada sì discoscesa, tutta sporgenze, asprezze
3. carattere estremamente elaborato di una decorazione. e. cecchi, 3-158
del barocco estremo, s'incontra con una schiettezza popolare, fin chiassosa, nei
gomiti senza seguire la linea retta (una strada, un percorso, un passaggio)
scorre formando meandri (un fiume, una siepe, ecc.).
-che segue linee spezzate (un muro, una cinta). c. campana,
, i-108: eccoci ingaggiati su per una strada, che è quasi una mulattiera,
su per una strada, che è quasi una mulattiera, tra due muretti stretti e
eremita. 3. che ha una struttura ondulata, contorta; che si
(con par- tic. riferimento a una pianta, a un ramo).
v'egli larga pietra eretta avea / sotto una grande e tortuosa vite / che coprila
irregolare, confuso, difficilmente leggibile (una grafia). monti, vl-263:
credete voi, perdita », disse dopo una pausa stelio, abbandonandosi al corso lucido
del tutto. so che vi ha scritta una lettera tortuosa. papini, iii-593:
-ambiguo, equivoco, infido (una persona, un comportamento). -anche
comportamento). -anche con riferimento a una personificazione. f. f. frugoni
piena coscienza che mio figlio osvaldo è una serpe, anche la sua intelligenza è
, inflitte a un imputato per ottenerne una confessione o al testimone di un processo
, con la fantasia, su'particolari d'una tortura morale, più efferata delle materiali
furon le due travi ritte, con una corda, e con certe carrucole;
ricordi particolarmente intensi e dolorosi o da una condizione che affligge e angoscia profondamente.
bellezza è un'inganno degli occhi, una tortura degl'animi, un avoltoio de'cuori
, iv-1-709: « vedi: era una seduzione continua, raffinata, irresistibile »
meno intenso e prolungato, dovuto a una condizione patologica; patimento, tribolazione.
l'uomo d'ingegno maggior tortura di una non buona conversazione. stuparich, i-14:
i-14: oh, la scuola era una tortura per lui. piovene, 6-201:
bene che funestavano il quartiere, erano una tortura. -impegno alquanto gravoso, fatica
giovanetti un logogrifo piuttosto che un tema, una tortura più che un logogrifo, un'
del serpente; avvolgimento della coda di una scimmia. fra giordano [tommaseo]
fanno in ogni nascimento de'sua ramiculi una tortura, la quale, partorendo il
po'strabico, pochissimo, però, una tortura che gli era di bellezza, dice
di farsi schiavo d'un autore, d'una nazione, d'un secolo, di adorarne
politica agl'interessi interni ed esterni di una nazione... i professori e i
non è poi stoltissima e miseranda cosa incoronarsi una corilla dove fu carcerato e torturato il
, tanagliare e bruciare, come strega, una povera infelice sventurata, perché il suo
a severissima disamina, subì mille strazi e una volta fu torturato 40 ore di seguito
affliggere, tormentare (con riferimento a una patologia, a un oggetto appuntito,
iniziata l'inchiesta, sottoposti i bambini a una visita medica, le accuse paiono fondate
camere, venivano messi a dormire in una rimessa o in un granaio freddi:
). d'annunzio, iv-2-77: una bramosìa bestiale di cibo le torturava le
3. stuzzicare, toccare ripetutamente una parte del corpo o, anche,
ragazzo diventa nervoso, al punto che una mano gli trema, mentre si tortura il
acuti ingegni moderni. ghislanzoni, 4-113: una sera, al momento di separarsi,
miniato. -sottoporre un vocabolo, una frase, uno stilema letterario a una
una frase, uno stilema letterario a una critica pedantesca o, anche, a un
dubbio, da un conflitto interiore (una persona). siri, ix-1285:
dissonanti e se vuoi velenosi, sta una ricerca, sta uno spirito torturato.
elaborato, fino a risultare contorto (una frase). giusti, ii-460:
sullo spirito di adele cima, come una rivelazione sempre più triste, sempre più
assassino. pratolini, 10-267: « sei una torturatrice », scattai. « ma
. -che lusinga senza concedersi (una donna). b. croce,
torturizzare, tr. letter. sottoporre una persona a torture, a sevizie per
. medie. infezione micotica causata da una specie di funghi del genere torula { torula
ladro, rapisce e trascina egli stesso con una furia di parole che sono spintoni giù
. castiglione, iii-193: con una certa torvità di volto e parlare imperioso
ateniese magnificenza di stile, e con una per così dire, torvità maestosa ogni
, spavento; bieco, truce (una persona o lo sguardo, l'espressione
1-484: caisot- ti venne avanti con una faccia accesa e torva. -in
di far commenti. -con riferimento a una personificazione, a personaggi mitologici, a
2. che ha intenzioni bellicose (una persona, un popolo), propositi
d'annunzio, i-861: ma attende una torva battaglia, me forte recluta /
- anche: perverso, turpe (una passione). f. f.
aveva temuto. -funesto, infausto (una configurazione astrologica). paolini massimi,
], 131: socrate sempre stette d'una faccia: né mai o più allegro
storico); uggioso, deprimente (una giornata). salvini, 33-4:
fosco, inclemente (il tempo, una stagione); offuscato, velato (un
astro); apportatore di tempesta (una costellazione). forteguerri, 30-5:
parola taciturna. -stretto, angusto (una gola di montagna). buzzati,
montagna). buzzati, 5-31: una strada, a destra, entrava bruscamente in
, a destra, entrava bruscamente in una torva gola così precipitosa che non si capiva
un carissimo vestire, che 'l pittasse per una macchia ch'avesse. passavanti, 215
: nell'uso cortigiano, ricevere, dare una veste in premio di giochi che si
guerrazzi, 155: egli apparisce vestito di una veste bruna, schietta e modesta,
vestito su un canapè di cuoio, con una coperta sulle ginocchia. -con
.). leonardo, 2-200: una ninfa o un angiolo... si
o cera, e comincia a imporre una sua graziata figura. vasari [tommaseo]
i-332: abbiamo un centinaio di capre ed una diecina di becchi, che non fu
che ha fisicità concreta, mortale (una persona). s. agostino volgar
umane. -consacrato al culto di una divinità pagana. boccaccio, iii-10-80:
leuti et alcuni cantarelli et alcuna volta una fanciulla vestita a modo di uno giovano,
. bentivoglio, 4-1374: batteva egli particolarmente una punta di baluardo vestito di muro.
è vestita di tredici meze lune, d'una buona contrascarpa, e con fossi,
della lisa. -tenuto nel fodero (una spada). - con la spada vestita-
e liscia pelle. -avvolto da una membrana (un organo, una parte
-avvolto da una membrana (un organo, una parte anatomica). muratori,
, di muschio (un pavimento, una scala). attribuito a petrarca,
, generando parecchie isolette, delle quali una maggiore nel mezo, è vestita di buone
onestà vestuta; / e par che sia una cosa venuta i da cielo in terra
che in realtà condivide, sente (una persona). r. zeno,
astrazioni della scuola. -che ha una specifica forma morfologica, flessiva (una
una specifica forma morfologica, flessiva (una parola). l. salviati,
13. metr. costituita da più di una stanza (una canzone). bembo
. costituita da più di una stanza (una canzone). bembo, 2-55:
le quali, quando erano di più d'una stanza, vestite si chiamavano, e
e non vestite, quando erano d'una sola. 14. locuz.
: il vestito da nozze è di una magnificenza... di una eleganza!
è di una magnificenza... di una eleganza!... tornasi di lampedusa
lampedusa, 297: si fece largo una giovane signora; snella con un vestito
non può mancare a niun cittadino attivo in una vera democrazia ov'è aperto il progresso
; aspetto che la vegetazione assume in una stagione dell'anno. lombari, 4-141
.]: 'con quel vestitone addosso pare una montagna'. forse, sul serio,
vestitoni di rigatino azzurro che davan loro una poetica goffaggine da angioli di giotto.
rochetto over traversa, tutta serata, di una tela tessuta di seta e d'oro
, ma anche dal portamento, pareva una signorina. -in partic.:
. 3. rivestimento naturale di una parte del corpo. salvini, 39-v-229
5. investitura; assunzione di una carica. marsilio da padova volgar.
(o, anche, quello proprio di una dignità ecclesiastica superiore).
. questi mi erano stati regalati da una suora per averla servita di due composizioni
per averla servita di due composizioni per una vestizione. moretti, i-388: che cosa
l'anima, come alla vigilia di una vestizione cavalleresca. 2. il
il vestirsi, l'abbigliarsi, anche per una particolare circostanza. d'annunzio,
. dopo la vestizione scende in cucina per una scaletta di legno riservata soltanto a lei
che può ben considerarsi un'aggiunta, una veste al nudo corpo dell'espressione immediata
, e a riatteggiarsi e ricomporsi in una forma che sia armonica e coerente.
ha riscosso questa indennità, si dà una divisa completa gratis. piovene, 14-190:
di sopra e al di sotto, una bavarina una blonda increspata o a cannoncini.
e al di sotto, una bavarina una blonda increspata o a cannoncini.
, 73: lollia romana spese in una vestura lavorata di perle e di smeraldi
sulle falde del vesuvio (un edificio, una villa); che raggiunge le falde
il marito aveva lasciato alla f. anche una bella collezione di quadri.
e con riferimento a un esercito, a una milizia. donato degli albanzani,
valore. tasso, i-85: combattendo da una parte un esercito d'europa ferocissimo,
le vittorie; da l'altra, una moltitudine di arabi tumultuari disarmati, e
. pascoli, 1195: cesare quindi una città di guerra / fece ai taurini,
dei suoi ispidi e tremendi veterani con una sola parola: 'cives'; come a din
che veniva da alcuni anni e aveva una pelle squamata che sapeva odore di pesce e
. il più antico, il capostipite di una serie di oggetti. 2.
campo, avendo esercitato per molto tempo una determinata attività; che è ben addestrato
corpo di veterani esperimentali, che da una leva di venturieri novelli. mazzini,
, 37-244: vi mando un saluto e una caldissima raccomandazione per l'amico mio pietro
veterano della causa della libertà nazionale e una dell'anime più pure che abbiamo fra
da lungo tempo; di vecchia data (una situazione, una condizione psicologica, un'
di vecchia data (una situazione, una condizione psicologica, un'amicizia).
agli spropositi di chi non ha seco una veterana amicizia. pascoli, 1171:
ancora ci stava in quella medesima fiamma una femmina molto veterana, e per la grande
suo dexi- derio volendo adinplire / a una sua madre lo dise, che vetrana
. -anche: chi, avendo compiuto una determinata età (variabile a seconda degli
degli sport) può gareggiare inserito in una particolare categoria. m. medici
1-v-70: il progetto a voi suggerito d'una lettera autorevole per tagliare il nodo gordiano
sfugge le reti della giustizia non e d'una invenzione così pellegrina che in tanti anni
pastorizia, se ogni comunità dello stato avesse una irsona istruita nell'arte 'veterinaria',
e che appunto perciò feci rimpatriare, aveva una madama certa bercicò (bicchiere).
cicerchia, xliii-429: in alto dice una profezia vetra: / « mia faccia
». fr. colonna, 2-11: una ruvida e veterrima quercia. niccolò da
-che si è instaurato da lungo tempo (una malattia). sannazaro, iv-90:
. anziano; cadente per l'età (una persona, il corpo). c
spoglio di vegetazione; incolto, abbanravano una specie di effluvio snervante e amoroso in mezzo
in mezzo a donato (anche in una metafora). de iennaro, 119
accusa la cgil di essere attardata su una linea veterocomunista. = comp. da
un vetero-illumi- nismo lombardo mio contrapposto a una notevole utopia. = comp.
di opporre il suo voto contrario a una deliberazione impedendone la formazione (e l'antecedente
dello stato di opporsi alla formulazione di una legge, rinviandola alle camere.
: il veto regio, si riduce ad una negazione, e questa talora ad essere
di qualcuno; provvedimento amministrativo che vièta una manifestazione, una riunione. p.
provvedimento amministrativo che vièta una manifestazione, una riunione. p. zaguri, cxlviii-ii-134
di un singolo socio di opporsi a una decisione societaria che leda un suo diritto
e signorili, varie tintorie, ed una vetraia, l'unica in provincia. carena
. 2. eseguito su vetro (una pittura, una decorazione). =
. eseguito su vetro (una pittura, una decorazione). = voce dotta,
in più vani. -anche: vetro di una finestra, per lo più di grandi
ruppero le vetrate. tarchetti, 6-ii-100: una lenta pioggia d'autunno batte nelle vetrate
el nicchio dell'altar maggiore, fatta una vetrata. targioni pozzetti, 6-181:
. d'annunzio, 4-i-183: in una vetrata la testa di san luca evangelista raggiava
sole e il gran manto metteva nell'aria una zona di crepuscolo verde. -di
esposte all'altrui vista fuori della bottega una parte delle foro merci.
. fornito di vetri (un serramento, una finestra). -porta vetrata: v
il lume dalla parte di ponente per una finestra vetrata quadra vicina al palco di braccia
luce che da un uscio vetrato e da una finestra che non posso aprire in causa
finestra che non posso aprire in causa di una glicinia che copre il muro esternamente.
? - in fondo alcorridoio vetrato, su una parete della sala gialla. gozzano,
condotta, fra i due tubi, con una pendenza di 65 gradi o 70 nel
. oriani, x-19-235: è una voce di pietà, che sale nuovamente
rabile cantina la vetreria necessaria, ivi compresa una di quelle colonnine di vigreux, graziose
quelle colonnine di vigreux, graziose come una trina, opera della sovraumana pazienza ed
(vétrio). ant. verniciare con una materia vitrea una superficie, un oggetto
ant. verniciare con una materia vitrea una superficie, un oggetto; invetriare,
il raggio della luna, entrando da una finestra alta, disegnava un quadrato di
: un vestibolo chiuso nel fondo da una vetriata lungo la quale passa il viale di
vetriata lungo la quale passa il viale di una piccola serra che dà sulla strada per
piccola serra che dà sulla strada per una porticina. tozzi, ii-123: egli aveva
uscivano i colori sanguigni e violetti di una vetriata. = femm. sostant di
ant. e letter. rivestito di una materia vitrea, che ha lo scopo di
, 38: e poi sia messo in una scodella vetriata in uno testo con uno
in un catino vetriato, e dentro una goccia di olio in quell'acqua. magalotti
2. figur. che palesa una tranquilla sfrontatezza, non curando la vergogna
fornito di vetri, chiuso con vetri (una finestra, un serramento).
appunto nel riguardar noi gli oggetti esterni per una finestra vetriata, nella quale sieno vetri
esula, erosa dalla brezza / pencolante una luna si districa / dai vetrici, né
ma che dirai tu che io tremava come una vetrice? imbriani, 6-92: tremando
? imbriani, 6-92: tremando come una vetrice, andò ad appiattarsi fra le
sanza danneggiarla. trinci, 1-182: una stanza esposta a mezzo giorno, sana,
piano, sgominò le vetriere di una stanza a tramontana. nievo, 377:
era sgomento / i rabeschi mirar d'una vetriera nievo, 1-vi-273: le croci fioccavano
esposte all'altrui vista fuori della bottega una parte delle loro merci.
può essere trasformato in vetro (una sostanza). -composizione vetrificabile: misentimentali,
sf. parte di un negozio delimitata da una = agg. verb. da vetrificare
nostri con il successivo raffreddamento (una sostanza). giorni il gusto
il suo libro non comparisce nelle trasformare una sostanza in vetro o farla diventare simile
2. rivestire un corpo, una superficie di una sottile patina vitrea,
. rivestire un corpo, una superficie di una sottile patina vitrea, di una crosta
di una sottile patina vitrea, di una crosta trasparente. magalotti, 20-6:
, 1-146: rotto il correggiuolo, resterà una materia vetrificata in colore di smeraldo,
[i vulcani] all'intorno di sé una sabbia nera..., ed
affonda fino al ginocchio. -che ha una lucentezza vitrea, specchiante (un metallo
rosso. 2. rivestito di una materia vitrea; invetriato, smaltato.
, iii-21-220: agli scarabei egizi assomiglia pure una asta vetrificata e turchiniccia con incavato un
la vetrificazione qualche cosa di più di una semplice separazione. targioni tozzetti, 6-32.
hanno prodotto. 2. il rivestire una superfìcie con una sottile patina vitrea.
2. il rivestire una superfìcie con una sottile patina vitrea. l.
fatto in vetro (un oggetto, una lastra). aretino, 20-28:
questa... voce passa per una bocca avida e scontenta come d'un bimbo
/ d'esser messa in vetrina / da una gente latina. guglielminetti, 2-77:
un povero scheletro, / serrato in una robusta vetrina di ferro, / stava annichilito
sce presenta sul mercato in una breve vetrina, l'america di oggi e
angelo in uniforme; a terra, una vetrina ambulante di anatomia femminile.
e impermeabilità. baldinucci, 78: una sorta di vernice detta vetrina, che ado-
medicata fa il rumore medesimo che fa una segheria di marmi a filo elicoidale,
ammassate; ci à fatto, sopra, una stesa di vetrini colorati, di palline
, così detto dalla sua forma come di una cipolla. jahier, 41: perfino
cielo d'un azzurro vetrino scorto da una finestra di piazza santa maria novella.
-candido, diafano (l'incarnato di una persona). stuparich, 3-37:
pie'd'un muro: / facevano una chiazza di viola, / come di sangue
di dolce che dovrebbe essere, acquista una viziosa acidità analoga ai liquidi vitriolati. malpighi
migliorini [s. v.]: una radio trasmissione vetrioleggiante (con pieni insulti
il vetriolo. moretti, 15-249: una dottoressa esordisce alle assisi quale perito psichiatrico
assisi quale perito psichiatrico nella causa contro una 'vetrioleggiatrice'. = nome d'agente
leonardo, 2-62: se tòrrai una parte di vetriolo e una di sai-
: se tòrrai una parte di vetriolo e una di sai- nitro, e destilla al
: togli vitriolo verde e metilo in una pignatta nuova e turala con luto sapien-
o tre parti d'acquavite, ed una d'acido solforico, ossia 'olio di vetriolo'
/ come questi altri, ch'è proprio una morte. = voce dotta, lat
frisi, 175: crederei di assegnare una proporzione assai vantaggiosa, se dicessi che
e ossidi, che si preserva come una massa omogenea, impermeabile, facilmente modellabile
sec. -vetro armato: prodotto introducendo una griglia di ferro tra due lastre e
ossido e solfuro di antimonio che costituisce una sostanza vetrosa giallo rossiccia largamente usata nell'
: costituito da due strati con interposta una foglia d'oro. -vetro ghiacciato,
. -vetro olofano: caratterizzato da una serie di scanalature prismatiche e parallele,
0 laminazione, è data la forma di una lastra, ed è usato per finestre
pirandello, ii-2-69: pende dal soffitto una lumiera con tre lobi rosei, ora
2-329: di anco, c'era una porta socchiusa: sul vetro smerigliato stava
prime armi, la legge di ricardo è una legge di vetro: questo ci dice
, i-15-140: voi siete in questo giorno una di quelle, / che vela il
quasi interamente da tale materiale, con una intelaiatura di legno alquanto ridotta. -mobile a
ii-17: che tempo strano, oggi pare una giornata stregata; va a guardare dalla
il cristallino vetro, / ha luogo una gran festa? 5. frammento
, 8: questo mondo è altressì come una fiera, ove molti ha de'folli
fonti e ruscelli; superficie lucente di una distesa d'acqua immobile, ecc.
al trasparente / vetro dell'acqua, una bianca ninfea, / che nel riso del
di un raffreddamento del prodotto fuso a una velocità molto superiore a quella normale,
molto superiore a quella normale, assume una struttura vetrosa dotata di particolari proprietà magnetiche
soggetto a sofferenze fisiche o morali (una persona o l'uomo in generale)
medesimo vetro. -tenere, vivere sotto una campana di vetro-, v. campana,
distanziate fra loro in modo da creare una camera d'aria, che garantisce isolamento
con le finestre vòlte a mezzogiorno: e una vetrofania con allegro motivo di rose faceva
apparenti, che facevano tutte parte d'una struttura regolare molto più vasta, in
che credevamo di osservare rispondeva in realta una rete di simmetrie. vetróso,
: il mondo non tendeva a comporsi in una figura sempre più semplice ma si aggrumava
figura sempre più semplice ma si aggrumava in una massa vetrosa da cui prismi e ottaedri
è usato per la fabbricazione del vetro (una sostanza minerale, una roccia).
del vetro (una sostanza minerale, una roccia). cattaneo, vi-1-260:
di componenti cristalline (un minerale, una roccia). 5. dimin.
vétta1, sf. punto più elevato di una cima, di un monte,
del monte a lato a l'uscio d'una spelonca. ariosto, 7-8: poiché
di falsi mo- netieri fu scoperta in una caverna inaccessibile sulla vetta del- l'alpi
vetta: sul crinale, sulla cresta di una collina, di una montagna.
sulla cresta di una collina, di una montagna. pavese, 1-28: «
parte più elevata di un edificio, di una struttura architettonica. m. villani
essere uno squadrato masso in vetta ad una antichissima torre... si vedrebbe la
-in partic.: apice vegetativo di una pianta. onesto da bologna, lxv-17-2
tagliato dal tronco o dal ramo, di una stagione o di un'altra, vicino
-in casa, ch'io tremo come una vetta. -acqua di vette: infuso
spirito. -grado più elevato di una condizione di potere, di autorevolezza,
paranco. crescenzio, 2-1-36: con una cima lega l'antenna e con l'altra
lega l'antenna e con l'altra una taglia per dove passano le vette da ghindare
s'avvolge la legna a mo'd'una grillanda; e si ricopre con piote (
ricomposto alla meglio nel museo, testimonia d'una produzione fantasiosa, brillante, che poteva
, 1-714: con tal delicatezza / porta una vettarella / di sopra la cappella,
sp., 33 (579): una vet- ticciola, una fronda d'albero
579): una vet- ticciola, una fronda d'albero di quelli che ci aveva
: per quanto fosse debole e esile come una vetticina, egli inveiva come un profeta
messi n'avrebbero fatto 'paniccia': e una volta fu riportato a casa calpesto e
sì acerbo mal si avea che fosse una perfetta medicina. -vettino,
: da ciascuna parte de la porta sta una vettina, qual dicono essere piena de
alzò i piedi e con essi pigliò una vettina assai grande, e la lanciava
la lanciava nell'aria e rivoltava per una parte e per l'altra. documento delle
tracciato che ri sulta da una vettocardiografìa, consistente in una curva ellittica
sulta da una vettocardiografìa, consistente in una curva ellittica che unisce le estremità dei
e matem. ente geometrico che rappresenta una grandezza individuata da un valore numerico,
individuata da un valore numerico, da una direzione e da un verso e che
fuoco a uno qualunque dei punti di una conica. v. riccati, 1-96
, 2-69: se si costituisce invero una seconda ferrovia... a far concorrenza
... a far concorrenza ad una più antica già esistente, quale mezzo ha
la seconda impresa di attirare a sé una parte del traffico? ridurre le tariffe;
: quello nel cui organismo ha luogo una fase del ciclo vitale dell'agente infettivo.
servita pure a qualcosa, a maturarti una coscienza vettoriale più che numerica della poesia
. -velocità vettoriale, quella rappresentata da una tangente alla traiettoria di modulo uguale al
necessario al nutrimento e alla sopravvivenza di una comunità di persone, in partic.
. scorta di cibo per il consumo di una singola persona o di un piccolo gruppo
di un viaggio; provvista alimentare per una famiglia (e ha valore scherz.)
coperte di lana pesante, portava anche una coperta imbottita. -con meton.
e di erudizione n) rio di una persona. igarotti, 1-iv-408: di
di vettovaglie; approvvigionare un esercito, una città, una piazza assediata, ecc.
approvvigionare un esercito, una città, una piazza assediata, ecc. guicciardini
un sergente o un furiere può intuire una marcia meglio di un thiers, e ridere
che fosse possibile vettovagliare [berlino] una città di due milioni e mezzo di
caro, 5-230: il medesimo volendo una volta essortare gli ateniesi, che s'
l'edinzio senza difesa e vettovagliato in una forma, che a chiedere non si
marinaio. lampredi, 4-90: è dunque una solenne ingiustizia l'impedir loro l'esercizio
roselli, lxxxviii-ii-442: potresti prima movere una torre / ch'un ronzin tristo ch'io
, avendomi / fatto prestar a vettura una bestia, / io me n'uscii de
adriani, v-280: presa a vettura una carrozza, n'andò a cesare con quinto
rendea di trenta giuli al mese, / una cavalla sua dava a vettura / per
certi linzoletti di saccone, abito in una camera a pisone / che par un
soltanto fuor delle mura, trovata avendo una carozza, che la mia compagna conobbe essere
navi onerarie d'asia, e quali in una parte e quali in un'altra le
l'altra sera la sorte mi favorì una vettura da nolo. sbarbaro, 4-20:
/ e apparì su cavalli, / in una sera di polvere e sonagli. /
vili (1826), 147]: una compagnia ha fatto un fondo di 1
italiane per stabilire fra liverpool e manchester una strada di ferro che sarà percorsa da vetture
automobili? pratolini, 10-337: come su una vettura da museo, due tre dieci
volte avvenne che filippo ve ne menò una che aveva nome la niccolosa, la
mangione, a sua posta tenendola in una casa da camaldoli, prestava a vettura.
modo, sapendo che marco antonio teneva una femina in chiazzo, di far intendere
: ma io non son per dargli una fanciulla fuggita dalla madre e stata due
7-47: mona ginevra prestarebbe a vettura una monaca, se la desse nelle mani
viaggerebbero ancora da milano a como in una vetturaccia, arrestandosi un paio d'ore,
mula, e tenendo il freno da l'una mano e da l'altro mano la
4-96: si udì il rotolare d'una carrozza nella via limitrofa, qualche isolato più
per simil. convogliare le acque fluviali in una determinata direzione. milizia, iv-84
deh'armento; e chi dice che fu una mula, ch'è donna e guidatrice
3-119: giunti che furono al laco, una vetturetta color muschio- di-rovere sbandò finendo nella
- in partic.: chi conduce una carrozza a cavalli di servizio pubblico.
23-42: io avevo bisogno / di provedere una bestia per me, / deh va
molto tempo addietro (e può avere una connotazione positiva di autorevolezza, rispetto e
positiva di autorevolezza, rispetto e stima o una connotazione negativa di disusato, antiquato,
chi dirìa che tanto gusto / a una giovin possa dar? gozzano, i-606:
aveva preso stanza in val salice, in una villa squallida, con una sorella brutta
, in una villa squallida, con una sorella brutta e vetusta come lui.
caratteristico dei tempi antichi (anche con una connotazione di apprezzamento, di stima)
-che è stato fondato anticamente, che vanta una civiltà culturale, una vicenda storica alquanto
, che vanta una civiltà culturale, una vicenda storica alquanto remota (un paese
storica alquanto remota (un paese, una città, una popolazione). fazio
(un paese, una città, una popolazione). fazio, iv-22-80:
popolazione). fazio, iv-22-80: una città ne la contrada siede: / turona
vetusto è buono. savinio, 354: una presaga voce mi andava sussurrando che in
monti. -venerato nell'antichità (una divinità). ariosto, 40-34:
inseguito dai persecutori che entrò disperato in una grotta. 2. gramm.
un sostantivo o un aggettivo, conferendogli una connotazione affettiva o un'idea di piccolezza
gioco verbale consistente nel trovare, per una parola data, una forma apparente di
nel trovare, per una parola data, una forma apparente di tale alterato.
per lei, era diventata adagio adagio una cosa che la urtava, una cosa quasi
adagio una cosa che la urtava, una cosa quasi insopportabile. -tenuto a
. coltivato con assidua e sapiente cura (una pianta). vettori, 1-146:
non può vezzeggiarsi da se stesso, una madre, nella vita, sarebbe necessaria.
, più che l'affetto paterno, una specie di mistico rapimento. -fare
di mistico rapimento. -fare oggetto una persona, in partic. il padrone,
l'anima saluta, / che desta una spiritei che ha nome amore.
mano. -per estens. sfiorare una superficie, il corpo di una persona
. sfiorare una superficie, il corpo di una persona spirando soavemente (il vento)
, né per cattivarselo affettar i trasporti d'una passione patriotica. g. ferrari,
conte d'egmont, al quale conveniva accordare una ambasciata evitando ogni lotta. bacchetti,
-per estens. incoraggiare, assecondare una propensione; giustificare un comportamento.
4. per estens. trattare, lavorare una materia con delicatezza e cautela.
diverrà tosto vermiglia. -coltivare una pianta, con assidua e sapiente cura.
l'uomo è composto di due nature, una corporea e terrestre, e l'altra
8. aggirarsi, andare girovagando senza una meta precisa. documenti sul parentado
credere, che fossero anzi vezzi d'una gioventù mal'usa nella libertà di tutte le
pavese, 9-59: quella ginetta era una bella figliola, che camminava con impeto
scuotere all'indietro i capelli come fossero una criniera. -gesto ripetuto ossessivamente.
alle abitudini. firenzuola, 980: una volta, volendo, fuor del vezzo /
anche bellezza, peculiarità, propria di una lingua, di un dialetto. -anche:
de amicis, xiii-86: aveva fatto là una gran retata d'idiotismi e di vezzi
al giuoco, si guardasse dal venire con una certa languidezza efeminata, con un dondolar
-per estens. cura assidua di una piantagione, del terreno che la ospita
un'animuccia sempre allevata tra'vezzi di una delle pili felici case d'italia. g
la nettezza come un dovere, non come una dilettazione sensuale e una blandizia; e
, non come una dilettazione sensuale e una blandizia; e a preferire la mortificazione della
. siri, x-599: vestita ella d'una roba di broccato celeste...
broccato celeste... e con una catena di gemme, ed un vezzo di
sul capo con gli spilloni. poi preparò una fastosa acconciatura di veli e vezzi.
6. come appellativo affettuoso, rivolto a una persona particolarmente amata. - anche con
sbirciare d'intorno, / per vederti una volta, vezzo mio; / ma in
si chiamò fresco da celatico, aveva una sua nepote chiamata per vezzi cesca.
ancor nel genio sei piccola tanto / come una bimba che i vezzucci vuole. bianciardi
carducci, iii-16-309: si rinchiuse in una grotta di tre braccia su cinque;
-in un dato passo, in una parte di un'opera letteraria, in
all'amor di fedra, prorompe in una invettiva contro le donne, e vi si
apparisce un argomento matematico? -in una determinata parte del corpo (anche di un
verbo essere, per indicare l'esistenza di una persona o di qualcosa (anche astratto
come pron. di cortesia riferito a una singola persona (in relazione con altri
filologi: se questa vi pare ed è una eresia, pensate, che discorrevano un
fugge che 'l dimon la croce / una donna vezzosa onesta e bella. sacchetti,
leggiadri (l'atteggiamento, l'animo di una persona). lapo gianni, xxxv-ii-601
vezzoso e perfetto smaltato di rosa, come una bambola di porcellana o una madonna di
, come una bambola di porcellana o una madonna di cera, -aggraziato,
se non m'aiuta dio'. così incomincia una canzone, se ben mi ricordo,
medici, i-136: andavo adunque per una via assai solitaria solo, pieno però di
fogliame. calvino, 8-126: siamo in una via dove è proibito stazionare.
di benedetto non aveva via, perciò che una grande ripa e inaccessibile li divideva.
-fare via: consentire accesso, passaggio (una configurazione del terreno). dante
i-833: i due eserciti, composti d'una ventina di cazza- bubboli, partirono una
una ventina di cazza- bubboli, partirono una mattina, a un'ora convenuta, dai
-con l'identificazione di un percorso, una direzione. di costanzo, 1-360:
per aria. 4. rotta di una navigazione; direzione di un vento.
: sette mesi dell'anno è il neva una via per le barche, e gli
, 56: ho deliberato di entrare per una via, la quale...
qual via debbo tenere, / essendomi avvenuto una tal cosa / fuor d'ogni stima
umane; il corso dell'esistenza o una parte di esso. dante, purg
ho l'anima d'acciaio, con una forte crollata di testa seppellirei nel profondo
molte. bernari, 3-413: tentavano ancora una via d'intesa su qualche losco affare
intera vita, / dico con l'una, o vero con amendue. rinaldeschi,
animo attraverso cui sorge o si comunica una qualità, un sentimento. dante,
dicesi che la via della verità è una sola; e per lo contrario quelle delterrore
il chiarimento di un problema, di una dottrina, di un argomento.
impianti e dell'organizzazione a servizio di una linea aerea nel corso del tragitto.
su roccia o su ghiaccio, seguito da una cordata o da un singolo scalatore per
o da un singolo scalatore per raggiungere una vetta (anche nell'espressione via di
. dir. in via principale, presentando una richiesta in prima istanza. -dir
negoziata con invio alla piazza negoziata di una divisa espressa nella sua moneta. -via
. la direzione che assume un cavo o una catena quando viene in forza.
condotto, sezione di un motore, di una parte meccanica. 28.
anonimo, i-504: poi che fallì una via / a lo suo ben vogliente,
tommaseo]: quando lo nostro signore andava una via al tem pio,
ritornò a taranto, e per via d'una buona somma di danari, ancora che
. bonghi, 1-76: la sintassi d'una lingua, fuori de'primi rudimenti,
-secondo una determinata linea di ascendenza o grado di
e per via di donna. -in una determinata forma, secondo una determinata concezione
. -in una determinata forma, secondo una determinata concezione. g. r
i legamenti. cesarotti, 1-i-287: una censura espressa per via di domanda o
38. -avere vie piane-, condurre una vita serena e tranquilla, priva di
del proprio giardino. -fare una via e due servizi: conseguire con una
una via e due servizi: conseguire con una sola azione un duplice risultato.
il preso stile, avanti procedere, una via e due servigi farò.
farò. -farsi la via, una via: filtrare attraverso un'apertura.
). carducci, ii-8-186: eccole una nota di errori, alcuni dei quali
fatta la virtute attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, / che
-che sta avendo il suo decorso (una malattia). redi, 16-ix-194:
straniero affatto. -non camminare a una via: non essere utile al raggiungimento
a un modello di pensiero, a una corrente letteraria, a un modulo stilistico.
lento passo,... per una vietta non troppo usata, ma piena di
: si distende su per lo letto ghiaroso una vietta che mette alla stagliata costa di
cristoforo attraversò il villaggio, salì per una viuzza a chiocciola, e pervenne sur una
una viuzza a chiocciola, e pervenne sur una piccolaspianata, davanti al palazzotto. carducci,
, xi-507: vicolo del lupo è una viuzza proprio brutta. -viuzzo,
-per indicare l'abolizione o l'abrogazione di una consuetudine, di una norma.
l'abrogazione di una consuetudine, di una norma. b. davanzali, ii-399
levar via il diritto annuale, che era una permissione del re. -per indicare
-per indicare l'espunzione, l'omissione di una parte di un'opera, di un
su due lingue che ci siano, una più grande, l'altra più piccola;
tremenda. moravi a, 15-82: una fanciulla occhialuta, armata di un pedago'
2-4-502: egli entrò a dar loro una brieve contezza de'misteri deila fede,
volta (introduce il secondo termine di una moltiplicazione). dante, vita nuova
: voi, caro generale, che avete una sì fervida immaginazione, dovreste sciogliere il
-per segnalare l'intenzione di lasciar perdere una del tipo ire viam o ire via 'andare
segnalare la partenza o l'inizio di una competizione sportiva, di un esercizio, di
un'azione, di un atto o di una sepraticabilità di strade. -in
e l'aria fossero ricreativi, inadatti per una ghislanzoni, 211: le esagerazioni della viabilità
in quella viacróce. -dare via una fanciulla: maritarla, concederla in =
-dare via unfìglio: affidarlo a una balia. prima della crocifissione sul golgota
la chiesa nuova, dove si spicca una via crucis a stazioni di -gettare,
e pittoresca: ogni cinquanta passi c'è una cappelcarducci, ii-3-375: io sto bene
versi. calvino, 6-125: c'è una lunga lotta coi carabinieri, nella cacciarlo
cacciarlo. storia del suo paese, una lunga storia di carabinieri uccisi a boccaccio
dei tabernacoli delle vie crucis. mezza una gran pruova, non come gli altri la
-sollevarlo, allontanarlo da un incarico, da una egli aveva delle immaginarie stazioni consolatrici.
, fu dal zio l'ultima stazione d'una spaventosa via crucis. pertarito scacciato,
quivi. -scomparire dopo opportuni trattamenti (una = comp. da via1 e addentro (
27: protagonisti, la notte scorsa, una cinquanti 8. prov.
. na di scatenati viados che in una discoteca hanno aggredito monosini, 138:
travature che per mette a una strada o alla ferrovia di superare avvallamenti,
a più archi, il quale attraversa una vailetta, o altri luoghi depressi, ineguali
giganteschi, viadotti lunghissimi e altissimi, per una serie di grandi arcate, e di
, che compie viaggi (anche in una sineddoche). - anche sostant.
: « quel cavalchi e sproni / alida una bicciùghera, e si franga / il
viaggianti in cerca di codici, ma fu una crociata della civiltà -con riferimento
sopra ogni altura. moravia, i-328: una folgore splendette... illuminando sotto
parrucca / impolverata e non pare una frasca / come tu sei.
raggiunta o il tempo impiegato. -raggiungere una velocità elevata (un mezzo di trasporto
). 2. essere trasportato (una merce). -anche sostant. buonarroti
. per estens. passare, diffondersi da una persona all'altra (una notizia,
diffondersi da una persona all'altra (una notizia, un pettegolezzo). manzoni
aveva avute due buone ragioni; l'una di non contristare né spaventare la buona donna
metter a rischio di viaggiar per molte bocche una storia che voleva essere gelosamente sepolta.
tr. percorrere, attraversare un paese, una regione, un territorio, ecc.
chiari, 2-i-61: se costoro viaggiata avessero una picciolaparte di que'paesi, che a me
inter. viaggia!, per allontanare bruscamente una persona che ci infastidisce o importuna.
tutto, al pensiero di relegarmi in una stanza d'ufficio senza più lui.
un mezzo pubblico di trasporto per raggiungere una determinata località; passeggero. gioia,
all'empireo. alvaro, 8-107: una scritta dice pressappoco: 'questa è la
viaggio dantesco. -vacanza trascorsa in una o più località lontane da quella di
libro di motti [tommaseo]: una vecchierella che era stata gran tempo in
caterina da siena, iii-190: d'una cosa vi prego per l'amore di cristo
. -per commentare ironicamente la partenza di una persona fastidiosa, importuna o, anche
la direzione da seguire per arrivare a una determinata meta; strada, cammino.
mare! sono più di mille: una nuvola viva. guarda come brillano!
, vanno a un grande viaggio, in una terra distante. 3.
l'alba venia. -direzione di una retta. grandi, 5-73: possa
4. figur. svolgimento di una vicenda umana (e, anche,
immaginare che spaventevole viaggio può fare in una testa appassionata un'idea, che cerca
[26-viii-1984]: aveva accanto a sé una siringa e tutto l'occorrente per il
mio caro signor rovatti, di non intraprendere una violenta carriera. -fare un
accingersi a un trasferimento; partire verso una determinata meta. i.
mali. pavese, 0-10: avevano una villetta in riviera e sovente il viaggétto
piano stradale reale e quello teorico di una strada in perfette condizioni. =
soprintendeva alle strade. ricordi di una famiglia senese, 36: xxvm soldi diè
, agg. alberato come un viale (una strada urbana). milizia,
: il palazzo è preceduto al meriggio da una gran piazza elittica, da cui partonsi
campagna, che costituisce l'accesso a una proprietà. citolini, 334:
strada diritta e lunga tra alberi da una parte e l'altra ombrosa, amena,
/ che finisce sul mare, e una giuliva / torma d'augelli ne la trionfale
1950), che ha per protagonista una diva del cinema ormai anziana e decaduta.
-in espressioni figur., per indicare una condizione di crisi, di decadenza,
25-ii-1953]: non ho mai abitato [una celebre attrice] al viale del tramonto
un vialino di eucalipti che li condusse a una terrazza. -acer. violóne.
da un nunzio celeste il quale avea una croce, che dovesse fondare uno spedale
. agg. ant. che non ha una dimora stabile; vagabondo. nannini [
-che esercita la propria attività non in una sede fissa, ma spostandosi da una
una sede fissa, ma spostandosi da una località all'altra, in par- tic
], tr. guidare, condurre a una determinata condizione. buonaccorso da montemagno
a domandare coi modi più burberi che una sovvenzione di cinquemila ducati gli fosse fatta
reca l'indicazione scritta del nome di una via urbana. b. croce
rasserenare in un periodo della vita o in una particolare circostanza. iacopone, 45-5
per alessandria, senz'altro viatico che una ferma speranza in dio. a.
letter. chi è solito viaggiare da una località all'altra, chi compie lunghi
[tommaseo]: quivi abitava in una casa assai piccola, e faceva una vita
una casa assai piccola, e faceva una vita molto comune e civile, senza
nell'animo e nel silenzio stesso aleggierà una sorta di cantar notturno viatorio. 2
successione delle ore, pocanzi ritmica come una danza, diveniva confusa ed ansiosa quanto il
. -trasferimento continuo di persone da una località all'altra. ungaretti,
detto, un viavai fra le province dell'una e dell'altra parte della mosa,
nel quale l'opercolo è trasformato in una lunga setola, che serve per allontanare
embrionale sia pure, od offuscato da una sudicia patina graveolente che ne smorza le
le luci e i suoni -la predisposizione ad una fede ad un entusiasmo ad un vibraménto
1-154: ho letto,... una lettera di san girolamo che metto fra
del canale vocale, dando luogo a una vibrazione. vibrare, tr.
. agitare un'arma, in partic. una lancia, prima di scagliarla lontano.
, 158: a questa medesima vien data una lancia; lei vibrandola e dicendo alquante
lancia nel core del porco, con una subita prestezza lo passa da parte a
: il sole,... vibrava una luce vivissima. -indirizzare sguardi
punto la marchesa mi vibrò di sbieco una occhiata diffidente, come temesse di sorprendere
(anche con un bastone), una stoccata. -anche: sferrare un pugno
siri, ii-1244: vibravano le batterie imperiali una grandine di palle contro le mura,
far subire in modo violento e inaspettato una sconfitta; infliggere un duro colpo, una
una sconfitta; infliggere un duro colpo, una forte delusione. colletta, ii-254:
ed austria. montale, 3-15: una nota che chiudeva la colonna enigmistica mi
-scuotere, agitare, muovere freneticamente una parte del corpo (un animale)
l'agiunge. giuliani, ii-203: vidi una serpe acciambellata: m'ha fatto tanta
e che si suona facendo vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica
al buio? -tremolare, agitarsi (una superficie d'acqua). - anche
pin è al suo torrente. è una sera con poche rane; girini neri fanno
ne ronza e vibra, come ad una festa / assai lontana, dietro un vel
caduti, vibra intermittente / in vetta una cicala. -per estens. diffondersi
tremiti, da sussulti; agitarsi (una persona, una parte del corpo, ecc
sussulti; agitarsi (una persona, una parte del corpo, ecc., anche
giù come quando si odora a lungo una boccetta di sali. bianciardi, 4-188:
è vero! », disse, con una voce che non era la sua solita
non era la sua solita voce, una voce che vibrava tutta di commozione.
stato d'animo, un sentimento, una facoltà). michiél, li-6-399:
nulla nell'anima, li diceva guardando una nuvola, un uccello, una vela,
guardando una nuvola, un uccello, una vela, con le pupille sbarrate,
anima. 13. avere una particolare forza espressiva (un'opera,
: ella aveva parlato vibratamente. era una delle più giovani, fra le vecchie,
impareggiabili nel loro genere; l'uno ha una certa diffusione graziosa e spensierata qual è
quella della conversazione, l'altro ha una vibratézza e un'agilità ch'è tutta sua
, la magnani, due merlini, una bosè. -tremulo (una luce
, una bosè. -tremulo (una luce). emanuelli, ii-127:
permaloso. 4. dotato di una particolare forza espressiva (uno stile)
manifesti del futurismo, [82]: una scienza futurista audacemente esploratrice, sensibilissima,
asta); lanciato contro qualcuno (una freccia, un corpo contundente, ecc.
ghislanzoni, 2-122: non c'era una imposta, / non c'era un
risentimento, con sdegno contro qualcuno (una calunnia, una critica). lancelotti
sdegno contro qualcuno (una calunnia, una critica). lancelotti, 2-159:
tremole onde. 3. tremolante (una voce, un suono). ghislanzoni
17-151: il mio orecchio fu colpito da una voce secca e vibrata che usciva da
voce secca e vibrata che usciva da una porta socchiusa. tarchetti, 6-i-329:
nievo, 1-vi-156: e se io avessi una fibra più vibrata più calda dovrò lamentarmi
vibrati. -sonoro, squillante (una melodia). c. arrighi,
e di sangue, al rapiente strepito d'una melodia veloce, piena, vibrata,
. sm. mus. rapida ripetizione di una lieve alterazione di altezza tonale, realizzata
attenuare il vibrato di certe note per diventare una donna anna di grande classe.
stanzone d'apparecchi ed attrezzi ginnastici: una palestra in piena regola. il vallo
evidenza la questione se il calore sia una sostanza materiale, e come suole dirsi
vibrazione di un edificio o di una costruzione stradale. = nome d'
. l'insieme dei livelli energetici di una molecola in stato di vibrazione. -
è il proprio della corda, cioè una vibrazione, un guizzo di qua e ai
dopo varie vibrazioni, finalmente fermandosi sempre in una linea perpendicolare all'orizzonte, mostra che
e poi si era fermato, indeciso, una mano protesa a soffocare le vibrazioni della
magalotti, 21-158: potremo anche da una semplice percossa data sopra legno, pietra
, 13-550: si diffondeva per il cielo una sonorità velata e interminabile, come la
e interminabile, come la vibrazione d'una campana. -increspatura di una superficie
d'una campana. -increspatura di una superficie d'acqua. galileo, 3-1-465
quasi ci toglie la vista, con una vibrazione di raggi tanto fiera e possente,
luce blanda di oggi a mezzogiorno: una chiarità inerte, senza vibrazioni, uguale.
, fremito del corpo o di una sua parte. d'annunzio, iv-1-120
pena e tenerezza, come la sofferenza d'una creatura umana. jovine, 3-64:
, fremito nel tono di voce di una persona provocato da un'intensa emozione o
: la voce dell'uomo arrivava adesso con una vibrazione di sollievo. buzzati, i-203
. buzzati, i-203: « ho soltanto una licenza » disse drogo. « appena
licenza » disse drogo. « appena una licenza? » fece subito maria e ci
subito maria e ci fu nella voce una vibrazione sottile che poteva essere caso, o
disgusto c'era sempre la vibrazione d'una tenerezza non compresa. -fitta di
o con apparecchi azionati da corrente elettrica una serie di piccole scosse con frequenza più
. 2. tremolio di una luce. cicognani, iii-2-120: il
appartenenti alla famiglia delle spirillacee che comprende una trentina di specie saprofite e parassite degli
lessona, 1547: 'vibrione': nome di una famiglia d'infusorii vegetali, di cui
di que'vibrioni d'acqua che vivono in una oscillazione perenne. -vibrione del colera
tanta rettorica, / e decorato d'una tal teorica, / ch'ogni agghiacciato ingegno
a ripetute compressioni per mezzo di una piastra che vibra in direzione verticale.
del corpo; è costituito solitamente da una pedana solidale a un'asta verticale sulla
, 95: viene un messo con una staggina da parte del giudice della vicaria
i blocchi estremi permane quasi invariato (una faglia o un fascio di faglie)
si sviluppa in un polmone o in una sua parte quando l'altro o un
la prerogativa di un organo, di una funzione, di un complesso di fenomeni di
scient. sostituire qualcosa in una determinata funzione. = denom.
i-329: non potendo però descrivere sotto una bandiera se non uomini nativi, o vero
za- caria so fioli e soi eriedi una possession de campi 90 posta in villa
santità de luca, 1-1-74: con una sua bolla, proibì strettissimamente ogn'infeudazione
-nel tardo impero romano, suddivisione di una diocesi (come circoscrizione civile).
. chi esercita temporaneamente un ufficio, una funzione, una carica, in qualità
temporaneamente un ufficio, una funzione, una carica, in qualità di sostituto o
parole tali intendere che insigne carica fosse una volta il conte del palazzo, vicario in
giurisdizionali, a un borgo, a una viilata, a un distretto dipendente dal capoluogo
veci del vescovo nell'am- ministrazione di una diocesi o svolge per suo incarico determinati
-in senso generico; religioso che esercita una funzione in rappresentanza di una autorità gerarchicamente
che esercita una funzione in rappresentanza di una autorità gerarchicamente superiore. santa caterina
o di parroco. leoni, 454: una scena scandalosa di alcuni epicurei, tra
santa sede per il temporaneo governo di una diocesi o di altra organizzazione ecclesiastica il
si stimi di tenere ^ né l'una né l'altra strada, ma che vi
ch'è suo vicario, sostiene veramente l'una e l'altra persona ed è adorato
altra persona ed è adorato per l'una e per l'altra dignità. mazzini,
il titolare in un'incombenza, in una carica o in una funzione.
un'incombenza, in una carica o in una funzione. p. levi,
lvii-329: fu posto, per li ditti una lettera a sier piezo zen orator e
. burocr. disus. funzionario di una biblioteca pubblica con funzioni direttive subordinate a
eduardo alvisi mi fece conoscere l'autografo di una lettera di matteo damiani già edita.
liv-259: alla spiaza di catania si perse una nave -sf. monaca che sostituisce
il cancelliere di un comune, di una signoria, ecc. m. villani
2. stor. vice governatore di una piazza, di una città. nievo
. vice governatore di una piazza, di una città. nievo, 193: non
: colui che tiene al battesimo una creatura in nome d'un altro.
inferiore a quello di conservatore (di una biblioteca, di un museo, di
di coadiuvare o sostituire il titolare di una carica di consigliere in un'amministrazione pubblica
tutto solo di mezzo, gli apparve una donna più che umana e gli disse:
della purificazione della vergine si dovesse dare una candela di due libbre ai nobili veneziani,
vice-direttori generali che sotto l'apparenza di una funzione speciale rendono possibile l'assenza di
. cecchi, 1-2-30: ho trovato una lettera / che gli scrive vicelegato.
vice gerènte), sm. chi ricopre una cari36: domando ai romagnuoli se non
e vicegerenti del principe loro per pietà (una città). loro visitano spesse volte
suo vicegerente. celegato apostolico in una provincia dello stato pon =
vicegrancancellière, sm. stor. chi ricopriva una guicciardini, 13-vi-177: io spero
vice a sfogliare il registro. « per una come lei, istitutrice, governante,
partic. l'inqui- la, una guida spirituale di un ordine religioso, ecc
campanella, 958: « si faccia una religione in mare de'cavalieri cerei,
cerei, cioè di san pietro, ed una in terra di paolini, cioè di
, condizioni nel corso dell'esistenza di una persona. g. faba
vicenda, avviene che talvolta si desideri l'una più lunga dell'altra. gioia,
dei peggiori, per parecchie settimane fu una vicenda continua di neve e di nebbie
dedotto in giudizio postula la richiesta di una pronuncia, passabile in giudicato, ai efficacia
[virgilio] anche per alleviamentodi molestia inserisce una digressione laudativa della vita pastorale; e
un film del genere immaginando forse che una vicenda avventurosa mi avesse avrebbe distratto.
le anime] a vicenda, cioè l'una dietro all'altra, secondo che lor
per settimana, i più esperti convengono in una stanza e criticano e difendono a vicenda
adunque... per vicenda l'una virtù fortifica l'altra. granucci,
nuca. bernari, 7-239: per una come lei, che ignora le orme lasciate
vicenda livido e paonazzo, e, con una voce che pareva un sibilo, domandava
vicenda, neutro plur. sostane di una forma di gerund. (propr. 'le
pruova delle sue forze con vicendevoli danni dell'una e dell'altra. bembo, 10-vi-370
presi di vicendevole amore un villanello e una villanella. manzoni, pr. sp.
che si avvicenda, che si alterna (una stagione all'altra). beltramelli,
quanto aiutasse i buoni negozi della comune una continua vicendevolezza di servigi, di commerci
vita che vicendevolmente si comunica dove è una società giovenile ben pensante, ben leggente
2. ant. alternatamente, secondo una regolare alternanza o regolari turni.
gozzi, i-14-149: vicendevolmente or l'una ed ora l'altra gli porgono alimento,
altra gli porgono alimento, come l'una e l'altra delle poppe della madre o
noi costituiremo quattro maniere di nomi; una de'propri, e tre degli appellativi:
propri, e tre degli appellativi: cioè una degli appellativi comuni, l'altra degli
città celebre per i suoi salumi, una persona che conobbi, udendo qualcuno parlare del
. funzionario che, nell'ambito di una prefettura, occupa il posto immediatamente inferiore
consiglio, comitato, ecc.) ricopre una carica immediatamente inferiore a quella di presidente
provato io. so solamente che in una immaginaria associazione di falsi inglesi la presidenza
ebbe diritto, nell'istituto, ad una delle dodici vicepresidenze. 2.
partic.: magistrato onorario addetto a una pretura con l'incarico di collaborare con
saletta col leggiadro trono alabastrino: per una tremenda dinastia di minossi, trono così
, vicepretore di soria, si lesse una lettera di cesare. = voce
e proprio regno (ad esempio, una colonia, uno stato sottoposto alla signoria
le autonomie isolane non era possibile intraprendere una lotta seria contro il feudalismo e i
regno di napoli e di sicilia, avuto una grande storia nel medio evo e si
cini per avere come dicono i francesi una contenance, erano di accarezzarsi la barba
fa? gramsci, 1-193: potrebbe essere una delle tante manifestazioni paradossali della storia (
.. apre al belli le prospettive per una grandiosa costruzione linguistica che è nel tempo
grandiosa costruzione linguistica che è nel tempo stesso una testimonianza politica. 2.
, 6-178: la spada d'ordinanza e una spada d'onore, quasi vikinga,
pecchi, 10-60: la direttrice, una vichinga alta ed ossuta,...
vicinale, agg. prossimo, vicino a una località o a un territorio di riferimento
del detto padule. galanti, 1-28: una rivalità vicinale o la cupidigia della preda
e sereni su quella terra che sarà una continuazione della terra nativa, con frapposta
. che è proprio o si riferisce a una vicinia. = voce dotta, lat
dobbiam supporre, che quanto più vicinamente una stessa linea sia posta in un triangolo all'
, un contadino vicinante a lei, una mattina le disse,...
2. contiguo, confinante (una regione, uno stato). nieri
ritrovarono sette giovani donne, tutte l'una all'altra o per amistà o per vicinanza
da barberino, iii, 548: una vicinanza di sutri, detta borgolungo, aveva
. 5. l'approssimarsi di una condizione, di un evento, di
condizione, di un evento, di una stagione climatica, ecc.; imminenza nel
catacrise] quando si nomina alle volta una cosa con parola impropriamente presa, per qualche
faldella, i-4-114: ma che, senza una comunanza, anzi senza una vicinanza di
, senza una comunanza, anzi senza una vicinanza di idee, gli uomini più disparati
gli uomini più disparati facciano comunella in una votazione segreta al solo scopo di sfogare
cadore, stato giuridico di membro di una vicinia o regola (v. regola,
è d'esmanga / e no vai una piuma de gaio; / et esser rector
nulla. -assemblea dei membri di una vicinia. statuti di fola (1431
9. a parma, territorio di una parrocchia. cronache di parma del sec
. 3. essere prossimo a una determinata condizione o situazione; approssimarsi a
sm. stor. qualità di membro di una vi- cinia e dei diritti collegati a
diritto di utilizzazione dei terreni di proprietà di una vicinia (come comunità rurali)
se io l'allontano o l'avvicino a una cosa, chiamate que'muscoli slontanatori o
vicinévole, agg. ant. vicinale (una strada). statuto del capitano
sia privati sia pubblici e dotata di una propria elementare organizzazione (ed è considerata
ser giacomo della provedona nel protocollo d'una vicinia tenuta nel 1400 e d'allora in
nel parmense e nel bergamasco, territorio di una parrocchia. cronache di parma del
quel corpo si muova, bisogna concepire una doppia potenza, l'una per la quale
bisogna concepire una doppia potenza, l'una per la quale quel corpo fu creato
località. 3. l'approssimarsi di una determinata condizione, evento, stagione climatica
a breve distanza da un luogo, da una persona, da un punto di riferimento
de amicis, ii- 229: una sola di queste 'signore'era abbastanza vicina da
.]: sono due famiglie vicine l'una all'altra... mi è vicino
-per estens. che è situato a una determinata distanza da un luogo, da
determinata distanza da un luogo, da una persona o da un punto di riferimento
varchi, 18-2-16: la fanteria sbarcò in una villetta quattro miglia... vicina
-che abita un territorio, uno stato, una città confinante (un popolo);
destinato entro breve tempo a incorrere in una condizione determinata; che si sta avvicinando
cinquant'anni. mazzini, 20-8: in una parola m'era stato dipinto quasi vicino
d. bartoli, 16-1-24: più d'una volta racchetò i tumulti d'un popolo
o a compiersi; imminente, incombente (una circostanza, una stagione, il destino
imminente, incombente (una circostanza, una stagione, il destino, la morte)
, e te mi richiamo / d'una vecchia c'ò a vicina. poliziano,
che è immediatamente successivo nel tempo (una data). giov. cavalcanti,
6. legato, unito a una persona da particolari vincoli di affetto,
, in partic. con chi detiene una posizione di potere o di prestigio.
opera presenta tratti e caratteristiche riconducibili a una determinata corrente artistica o letteraria.
di un dato effetto; immediato (una causa). castelvetro, 8-1-364:
, 1-i-156: uscita dal letto, acese una lampada, uscio di camera e colla
di casa, e fu vista da una vicina, che la squadrò sospettosamente dalla testa
. -chi possiede un terreno, una proprietà confinante. baldi, xxxvi-384:
ancora che lontana / ne fosse l'una parte / rimossa in altra parte, /
territori della repubblica di venezia abitante di una vicinia o regola. statuti della comunità
a posarsi vicino, sulle conchiglie disposte in una fila sinuosa, come un vezzo interminabile
vita, non ritorni a firenze, è una saggia pietà, ma che mi toglie
temporale: circa, verso, intorno a una certa data, a un'ora,
. boccarao, 1-62: chiamasi vidazzóne una porzione di terreno, che viene coltivata
, 11: allo studente viene offerta una videata complessiva dell'intero xvi secolo,
. -anche: la componente visuale di una trasmissione televisiva contrapposta a quella sonora.
che è o riguarda la parte visiva di una trasmissione televisiva. 2. schermo
, tutta la sustanza persevera medesima ed una. = deriv. da vicissitudine.
che... un temporal successo, una vicissitudine e mutabilità delle cose temporali,
cose temporali, secondo che procede da una providenza suprema. berni, 67-54 (v-262
, non per coraggio, ma per una certa curiosità che fa nascere la vicissitudine delle
,... sta nell'avere tracciata una rivoluzione completa, un vero ciclo sociale
state, d'autunno, di verno, una delle quali cose mancando, il mondo
d'animo spesso contraddittori nella mente di una persona. cassiano volgar., iv-io
o insieme o in diviso, con una cotale vicissitudine e mutazion di tempo.
, peripezia, traversia nella vita di una persona. a. verri, i-114
di instabilità che investe uno stato, una città, una comunità di persone.
investe uno stato, una città, una comunità di persone. casti, iii-53
e più spesso rurale in cui risiedeva una comunità dotata di un'organizzazione amministrativa e
: al vico della polesella... una fortezza... tostamente fece.
-ant. rione, quartiere di una città. frachetta, 281: quella
dopo la metà della notte dovesse ritrovarsi ad una ferrata, che corrispondeva in un vicolo
, i quali oltre agli altri consistevano in una casa presso strada fratina nel vicolo traversale
silone, 4-144: mi trovo in una specie di vicolo cieco. non posso
verdinois, 12: mamma rosa era una grassona che teneva osteria in un vicoletto
1-119: incominciai a salire i gradini di una infinità di vicolettacci neri inghirlandati di lauro
immagini e registrare suoni, composta da una telecamera e da un videoregistratore portatile,
videocitòfono, sm. citofono collegato a una telecamera a circuito chiuso, che permette
in cui si mette in scena per immagini una canzone. l'espresso [12-xii-1982
il falcone maltese'... adesso è una sfibrata marea di videodipendenti.
messo i sigilli al televisore, in una società ridotta allo stato di videodipendenza.
l'utente- lettore della videoenciclopedia può essere una persona fisica oppure una comunità,
videoenciclopedia può essere una persona fisica oppure una comunità, = comp. da video1
la serata di tempo reale, « sono una zattera », travolta dall'onda uniforme
videoléso, agg. medie. che presenta una menomazione della vista. - anche sostant
, 8-vii-1986]: il videolibro è una delle occasioni per avviarsi su questa strada
repubblica », 21-v-1994], 37: una foto tutta nera del celebre videomaker jean-baptiste
tempi non sono ancora maturi per stilare una classifica sui gusti del 'videomane'.
di videoclip, per cui si stabilisce una stretta connessione tra suono e immagini.
la 'videomusica'è un disco animato, una canzone mimata. = adattamento di videomusic
che realizza direttamente i suoi servizi con una piccola telecamera, senza l'aiuto di
sf. riproduzione di videosegnali registrati su una videocassetta per mezzo di videoriproduttore.
videorivista, sf. periodico cui è abbinata una videocassetta di argomento attinente.
. sonda endoscopica dotata all'estremità di una telecamera miniaturizzata che consente di ispezionare attraverso
invar.). nastro magnetizzato contenuto in una video- cassetta (e anche la videocassetta
quel giocattolo che si chiama 'videotape'poi con una stazioncina tv. f. colombo,
e accessibilità al videotape dia luogo a una creatività simile a quella dei fotoamatori.
. grasso, 1-708: provvisto di una buona 'videoteca', davanti a un televisore lo
a un'impiegata, lucia anna meloni, una 'sindrome astenopica del videoterminalista'facendola lavorare al
: 'vidigrafo': apparecchiatura consistente essenzialmente in una macchina da presa cinematografica che registra su
da presa cinematografica che registra su pellicola una trasmissione televisiva. per estensione, si
apponendovi un bollo, un visto, una firma; vistare, autenticare.
coscrizioni e altri uffici abbiano vidimato una serie di moduli. -obliterare un
, 303: il burro giunse a una lira per oncia; l'olio a tre
-trice). burocr. che effettua una vidimazione. 2. macchina vidimatrice
indica ripetizione, in partic. in una moltiplicazione; per. calandri, 306
di incitamento, in partic. in una gara, in un gioco. sermini
più grande; ancor più indispensabile (una necessità); ancor più acuto (
necessità); ancor più acuto (una sofferenza); ancor più intenso (un
sentimento); ancor più spietato (una vendetta). fra giordano,
letter. invito a partecipare a una riunione, in partic. di carattere conviviale
gabriele [d'annunzio] suonavano come una specie di vienimeco dei convitanti al carducci.
un'altra; che non è veramente una farsa, ma una pantomima, veduta l'
non è veramente una farsa, ma una pantomima, veduta l'anno scorso in un
prima notizia della rivoluzione viennese si sparse una gioia generale in tutta la terraferma.
burro fuso che conferisce un colore e una lucentezza caratteristici. 5. sm
. ancora più di prima o anche in una situazione diversa. niccolò del rosso
: la rondine leggiera / scappò via come una viera. = probabile incr.
altre biade si vendono in anguersa a una misura, che s'appella vier- talo
d'argento. = adattamento di una voce fiamminga. viesèmpre, avv
. valenza, 48: per metà sono una viet, legata al popolo viet.
, non impedibili. leoni, 523: una dimostrazione nuova e a dispetto del governo
i macchiaioli, sperduti e brancolanti in una figurativa vietamente accademica. = comp
un comportamento (anche in relazione con una prop. complementare, implicita o esplicita
diligente, si sarebbe data a fare una o una altra cosa infima, e io
si sarebbe data a fare una o una altra cosa infima, e io subito gliele
, i-449: c'è in noi una forza, un alito incessante che è forse
-ostacolare la libera e piena espletazione di una facoltà fisica, lo svolgimento di un'
un'attività, sanzionarla come illegale (una legge giuridica, una decisione o deliberazione,
come illegale (una legge giuridica, una decisione o deliberazione, un trattato politico
dietetica o rituale da un cibo o da una bevanda; precludere la possibilità di cogliere
cogliere un'opportunità, di fruire di una condizione, o, anche, di fare
facendosi a credere che gli sia stata vetata una grande felicità g. c. croce
in pegno. -evitare a qualcuno una situazione materiale o spirituale dolorosa, spiacevole
la sostiene, e sa che per una fortezza sì fatta s'acquista l'eterna felicità
l'eterna felicità -reprimere, inibire una reazione emotiva. bisaccioni, 1-74
fronte alla vostra audacia, senza che una sicurezza ben più salda della vostra mi affidi
ne vieta il varco. -rendere inaccessibile una carica pubblica. b. davanzati,
gravità andar mancando, regolò più d'una nata le spese private; e gli
impossibile impresa di ostacolare con mezzi umani una forza naturale. aretino, 9-399:
concesso, proibito, per lo più da una legge, da un provvedimento giuridico o
provvedimento giuridico o, anche, da una regola di condotta generale o particolare (
quindi, di divieto di divulgazione (una pubblicazione). leoni, 579:
un pubblico non maggiorenne o inferiore a una determinata età per disposizione della censura (
-per estens. nascosto alla vista (una parte del cor- po).
in seno al viet-minh i comunisti erano una minoranza, il grosso delle forze della
dei pazzi. = adattamento di una voce vietnamita. vietminhita, agg
nord e del sud (attualmente è una repubblica socialista). -anche sostant.
lui che sfida america e russia vagheggiando una vietnamizzazióne del mondo arabo. p.
dante, inf, 14-99: una montagna v'è che già fu lieta /
-che denota un gusto, una tendenza letteraria ormai superata (un componimento
cognome. -che è fuori corso (una moneta). sacchetti, 303:
più di un eccessivo invecchiamento o di una cattiva conservazione, rancido, stantio (
rancido, stantio (un cibo, una sostanza grassa, il vino, ecc.
(un cereale). ricordi di una famiglia senese, 50: item xmi staia
aspetto malandato, cadente, macilento (una persona). firenzuola, 963:
settimana, dove è il ragguaglio d'una giunta di filosofia tenuta a questi giorni
, che non è stato abrogato (una legge, una legislazione); che
non è stato abrogato (una legge, una legislazione); che è stabilito,
incredibile la traccia profonda che lascia ne'popoli una legislazione per lungo tempo vigente: essa
salvato da pericolo certo la verginità d'una fanciulla di nobile lignaggio fosse immediatamente armato
essere stato abrogato (con riferimento a una legge). = deriv. da
. aver validità, essere in vigore (una legge). -per estens.:
seguito, attuato, nella prassi (una norma non scritta, una convenzione).
nella prassi (una norma non scritta, una convenzione). duodo,
8-652: anche nelle relazioni intemazionali vige una legge simile non codificata ma presupposta come
dalla prima giovinezza, nata sul ponte di una nave da guerra. pavese, 8-305
2-428: tra lei e emilio, vigeva una convenzione secondo cui l'appartamento di via
, dominare, essere generalmente accettato (una verità). pasolini, 7-163:
ordigno / or si traduce e stipa una fiammella / del grande incendio ond'arde occulto
. e letter. che, in una serie e progressione occupa il posto corrispondente
ristabilire la maremma basti il contentarsi di una sola gabella, la quale a guisa
di ferro di vigevano era assunta da una società di vigevanaschi. vigevanése, agg
/ di stambul di quello e di queste una sola scienza, che chiamarono or teoe
lanciavano intorno occhiate vigilanti, mentre con una mano si tenevano aggrappate al braccio del
, 2-107: stando il topo assediato in una piccola sua abitazione dalla donnona, la
lombardia dalle inondazioni ivi si è formata una palude. foscolo, xv-52: il
un determi- controllo esercitato sul comportamento di una o nato ambito del sapere. più
denpio. giuglaris, 1-239: per una o due querele, che vengano conti.
avuto con nicola romeo e ch. wright una seduta del guardie preposte alla sicurezza
persone qualificate e investito da parte di una pubblica autorità o anche di un ente
di fare di noi e di tre altri una commissione rinnovata, per contravvenzione.
l'ho tenuta sempre viva, con una vigilanza religiosa e ininterrotta. —
publico. 3. arald. in una raffigurazione araldica, ciottolo che la gru
: vigilava pregando, inginocchiata / ad una santa immagine, la nonna / de'fanciul-
. sorvegliare un luogo o, anche, una persona nei movimenti e negli spostamenti.
, 1-52 (133): avenne che una notte in fra l'altre, essendo
suddetto vescovo. 7. vegliare una persona, assisterla, accudirla. d'
ciò che avviene, l'andamento di una vicenda o lo svolgimento di un'operazione
sue faccende private. -controllare una persona nella condotta o negliatti. pascoli
il passo. piovene, 15-20: una casa vigilata da quei grossi osses
non essendo vigile trollato a vista (una persona giudicata pericolosa, undel fuoco, in
in un incendio apporta e trascina anch'egli una secdetenuto). - anche sostant.
lo più da schiavi fumagalli: in una ottomana in famiglia. e liberti
: il rocchi ne compì la emencioè una rozza e tozza casa della piana romagnola in
627: si bolognese; prima soldato d'una coorte; poi beneficiario (che trovò
: 'vigili'furono un luogo o una persona (un poliziotto). chiamati a
uccisi. la notte) che precede una festa solenne, durante il qua
un bicchiere dalla finestra, / poi una scarpa e quasi anche te stessa / se
partic. sorvegliando un luogo o assistendo una persona. - anche sostant.
di un evento o l'arrivo di una stagione. muratori, 7-i-20: vidersi
mie l'avevan portato alla vigilia di una assai proficua promozione. d'annunzio, v-i-
fu quel ricco padiglion trapunto. / una donzella de la terra d'ilia, /
truffaldino diceva a brighella d'aver udita una gran confusione quella notte tra la vigilia
sera vegnente, i capitani facciano fare una vigilia per l'anima del morto, e
ser ciappelletto giaceva, sopr'esso fecero una grande e solenne vigilia. miracoli della
vigilia della notte, guardando, vide una luce mandata di sopra. boccaccio, dee
redi, 16-v-100: cominciai a sentire una certa noiosissima agitazione ed inquietudine interna,
guardava festa né vigilia, / trovammo una galea a carbonara, 7 dove salimmo
vegilie per 'n'amara festa, / per una pasca cento quarantane, / per un
attività di controllo, di sorveglianza di una macchina, di un processo produttivo.
vago socialismo alla saint-simon... una funzione remissiva alla fatica umana, una
una funzione remissiva alla fatica umana, una azione intelligente sulle machine produttrici, a favore
della vigilia religiosa (un rito, una celebrazione). vigìlio, sm.
ventivirato]: 'ventivirato'o 'vigintivirato': una dignità presso gli antichi romani, stabilita
3-171: sentivo che non comprar nulla era una vigliaccata. gente che era stata su
svevo, 2-458: sarebbe stata infatti una vigliaccheria non salvare la sorella per la
« la porti scarica come ricordo di una vigliaccheria. » vigliacchizzare, tr
si può difendere, è un vigliacco, una belva, un sanguinario. -con
che quasi nessun uomo sa accostarsi ad una donna, senza tosto non le parlare sfacciatamente
si era trasformato dopo tanti anni in una giaculatoria di beghina in un bisbiglio senza
ii-318: tu poi mi chiedi non una licenza, ma un vigliétto di s.
di credito emesso da uno stato o da una banca. - in partic.:
aggiungere nient'altro, se non che una tale anticipazione, che11 sovrano dovrebbe fare per
. nievo, 1-vi-66: ti mando una lettera per la mamma ed un altro
invano attende le belle / cui adombra una pergola di vigna / e i grappoli ne
di s. chimento, e fece fare una spianata da la via delle forche a
tal fonte di guadagno al tale è una vigna; che ci ha la sua vigna'
s. v.]: han trovato una bella vigna! mangiare e bere e
bere e andare a spasso, è una bella vigna. pavese, 7-122: un
3-i-1-406: eri sera el papa fu ad una vigna e mi fece cenar seco.
region. podere con annessa un'abitazione, una villa. pirandello, 8-200:
. pirandello, 8-200: avevano anche una piccola 'vigna'-come la chiamano a roma
di festa. bandini, 2-i-270: una passeggiata a una vigna fuori di roma
bandini, 2-i-270: una passeggiata a una vigna fuori di roma costa alle volte
, 12-i-328: conosco benissimo che non è una fronda di porro la domanda che vi
-essere o esserci terreno per porre una vigna: essere l'occasione o la
spesa a lastricare le vigne, perché una vite nella vigna fa due racemoli, e
, e si zappa; e in una corte una vite fa parecchi parrili. domenichi
si zappa; e in una corte una vite fa parecchi parrili. domenichi, 2-319
, suol dire che, sarebbe stata una buona spesa lastricare le vigne; perché una
una buona spesa lastricare le vigne; perché una vite in una vigna fa due racemoli
le vigne; perché una vite in una vigna fa due racemoli. -legare
certe pietre]... in una contrada, che si chiamava bengodi, nella
viti legate colle salsiccie. -porre una vigna: non prendere in considerazione,
1-viii-120: se tu gli parli ei pone una vigna. varchi, 3-95: quegli
colui, si chiamano porre o vero piantare una vigna. 10. prov.
dove sono stato alcuni dì per inviare una vignetta che vi ho presa trovai la lettere
poco che hanno al sole qui: una vignetta il giovine, di nove o dieci
terreno, nient'altro; di più una casuccia lui, e un'altra la sposa
[s. v.]: è una vignùccia che frutta poco. -vignicciuòla.
. -a). chi è proprietario di una vigna o la lavora.
. testi sangimignanesi, 81: una pecga di terra vignata posta nella decta
.; disegno, illustrazione che rappresenta una scena satirica o umoristica corredata da didascalie
l'edizione progettata, in confronto con una ristampa simile, cioè corretta e accresciuta,
che non con un raccolto di frasi una dopo l'altra. ma per disegnare la
2. spreg. che indulge a una rappresentazione sem- plificatoria e caricaturale della realtà
accademico. pasolini, 24-52: fellini usa una continua dilatazione espressionistica... dilatazione
cesarotti, 1-xiv-49: io pure andai una volta nella vignosa frigia.
cominciato il nodo / un vilucchino od una passiflora. = dimin. masch
252: da noi à una vingnòla nel dicto patto, posta en pocolle
. b. machiavelli, 95: una vignuòla di trebbiano che è dinanzi all'entrata
di lei vignuòla a porta cavalleggieri ebbe una colica e fu riportata a casa.
michele con un fiorino, io divento una sua vignuòla: fammi suo debitore;
era più adorabile che mai, in una veste di lana di vigogna assai morbida e
. forza vitale, energia, robustezza di una persona. boccaccio, dee.,
e funzionalità di un organo o di una parte del corpo; energia dei muscoli.
canto; che a volte stagnava in una nenia monotona, a volte si levava in
371: è morto il marito a una? non la robbare, ma dàlie vigore
que'savi si è concordemente adoperato in organizzare una sempre durevole macchina di governo. c
acquistan vigore. -veemenza di una protesta, di una sedizione. tortora
-veemenza di una protesta, di una sedizione. tortora, i-326: queste
fu di dietro percosso in testa da una fiera sassata, che scagliò un frombolière,
giu rovesciare. -virulenza, gravità di una malattia, ampia diffusione di un'epidemia
vigore dopo alcuni mesi di dimora entro d'una città. gentili [in a.
, e di più ancor tormentata da una piccola piaga... questa piaga più
7. pieno sviluppo di una civiltà, di una società, di
. pieno sviluppo di una civiltà, di una società, di un potere, di
8. validità legale, effetto di una legge, di un documento, di
salica, come vien detto, o per una lunga consuetudine che na vigore di legge