2. figur. copioso, abbondante (una produzione cinematografica, letteraria, artistica o
chi ne è l'autore, anche con una connotazione di eccesso, di sovrabbondanza)
argomenti (un discorso, anche con una connotazione di prolissità e di eccessiva eloquenza
irruente, impulsivo (la vivacità di una persona). banti, 6-33:
pioggia). massaia, v-26: una pioggia torrenziale venne a scaricarsi sì dirottamente
più molli e umidi dei pulcini presi da una pioggia torrenziale di luglio. stuparich,
e scrosciante. pea, 1-323: una fiumara di luce guadagna la corsia via via
troppo solido, ed era il crescere di una luce torrenziale, che, invadendo da
luce torrenziale, che, invadendo da una sorgente ignota e tutta interiore, forzava
. figur. particolarmente abbondante, copioso (una produzione letteraria, anche con una connotazione
(una produzione letteraria, anche con una connotazione di eccesso, di sovrabbondanza)
giorni. 5. caratterizzato da una copiosa e facile vena creativa e da
-molto fecondo (un autore, anche con una connotazione di eccesso). moretti
6. traboccante di vitalità e irruenza (una persona, il carattere).
beneto se reposà in lu solar d'una torreta de lo monester. sanudo,
venuti a combater le do torete, una a molaz sopra el castel di cipici.
monticelli di dove si possa vedere l'una dall'altra. fra giordano [redi]
[redi]: si salvò in una piccola, ma ben difesa torretta. guerrazzi
il capitano angiolo additava al padre casacconi una torretta quadrata che, costruita su di
torretta quadrata che, costruita su di una pendice, sta come a cavaliere su la
, ville signorili, talvolta culminante con una loggia o una terrazza. guerrazzi,
, talvolta culminante con una loggia o una terrazza. guerrazzi, 1-793: sopra
millenaria in alto; forse su su in una torretta bianca nel cielo grigio perla.
, 2-91: sopra la villa c'è una torretta coperta, quasi una loggia,
c'è una torretta coperta, quasi una loggia, che serviva alla zia per mettervi
3. cabina di manovra di una gru. ojetti, ii-258: sul
diversi macchinari (come un tornio, una telecamera, ecc.) su cui vengono
durra o di tief, del peso di una buona libbra, che gli etiopi usano
, torroni; catinelle rettangolari, posate una sopra l'altra a torretta e piene del
del 'bianco mangiare'che somiglia ad una ricotta. 6. marin.
, intelaiatura metallica usata come supporto per una o più mitragliatrici. marinetti, 1-118
punto migliore per piazzare un cupolino o una torretta per il mitragliere; poi furono svenduti
torretta è quell'attrezzatura simile appunto a una torre (traliccio di ferro o impalcatura
. munire di torri le mura di una città salvini, 22-229: gittar
benedetto si ripose in un solaio d'una torricèlla del monistero e servando stette di sotto
ricorda essere non guari lontana dal fiume una torricella disabitata. cronica riminese, 914:
d. bartoli, 13-2-16: eravi una solitaria torricella con due piccole camerette presso
, ville signorili e talora culminante con una loggia o una terrazza. ghirardacci,
e talora culminante con una loggia o una terrazza. ghirardacci, 3-144: li
, e di là sulla cima d'una torricella, che chiamano la specula. cantoni
torricellato, agg. arald. che raffigura una torre, sormontata da altre più piccole
: 'torricellato': del blasone, che ha una torre. = deriv. da torricella
estremità aperta che viene immersa capovolta in una vaschetta piena di mercurio; lo spazio del
non si dispone il mercurio, ma solo una piccola quantità di vapori di tale elemento
persia, lii-12-219: vi si entra per una sola porta d'un torricèllo, ch'
.. si scorgeva sempre, come una veduta animata, coi suoi due torricini
arsura, secchezza del clima, di una stagione. papini, x-2-320:
arsura (il clima, l'aria, una stagione, un momento del giorno)
giunge al seminario di tepo- zotlan per una delle solite, torride campagne, con i
compresa fra i due tropici caratterizzata da una notevole escursione termica giornaliera e da una
una notevole escursione termica giornaliera e da una leggera differenza termica annuale. maestro alberto
della torre di un castello, di una fortificazione o anche della torre municipale di
fortificazione o anche della torre municipale di una città. petrarca, 137-n:
così detti perché hanno soprain- tendenze a una torre munita di cannoni. bresciani, 4-i-232
torrigiano occupato ad attizzare le legna sotto una caldaia fumante. 2. agg
circondato da un bordo leggermente rialzato (una torta). f. f.
sale. -in espressioni comparai per indicare una persona, una costruzione o un elemento
espressioni comparai per indicare una persona, una costruzione o un elemento naturale imponente e
sm. custode, guardiano, sentinella di una torre; torriere. torrioneggiare
piovene, 14-82: il pelmo è una specie di torrione cavo, che rinchiude un
6. ant. torso di una pianta. a. briganti, 223
città, ma il castello stesso è d'una palanca o palaficata de'travi inviminati ed
un torriotto, smantellato, unito a una casella, rosso di contro il ceruleo del
loro tornate di multi fiorini / in una piazza ch'è dieta rialto, / e
lo più arrotolata (anche per indicare una determinata quantità di tessuto).
... fue il campo rosso e una aquila d'oro sopra uno torsello bianco
con valore aggett.): formato da una benda arrotolata (una ginocchiera per animali
: formato da una benda arrotolata (una ginocchiera per animali). pea,
torroncini, vasetti microscopici di marmellate, una treccia d'aglio e una di piccoli salami
marmellate, una treccia d'aglio e una di piccoli salami. 2.
milon da celle bosco grant / cun una torse de legne molto pesanti.
607: la pila è in forma d'una ancudinetta,... l'altra
, ne voglio perpetuar la memoria con una medaglia di buon conio che a borso
far subire alla molla prima di adoperarla una torsione prolungata nel senso di quella
2. rotazione del corpo umano o di una parte di esso intorno al suo asse
dalla sua parte, lento, con una torsione di tutto il busto. calvino,
si voltano verso il nuovo venuto con una tripla torsione del collo, delle spalle
. 6. matem. misura di una curva sghemba relativa alla rapidità con cui
le forze a esso applicate è equivalente a una coppia di forze giacenti nel piano normale
intorno al proprio asse, per ottenere una maggiore compattezza e resistenza delle fibre.
, 4-196: subito arrivò anche giuditta con una bracciata di torsi di granturco. fenoglio
di granturco. fenoglio, 5-i-1156: su una piramide di torsi di meliga brillava,
di meliga brillava, come un calice, una mela. 2. parte centrale
: tu che stanotte, uscendo da una festa / m'hai scorto ai piedi d'
non si muoveva. -con riferimento a una raffigurazione plastica o pittorica. condivi
darsi tanta pena per fare di lei una intellettuale. sinisgalli, 6-44: le pagine
9. agg. tortile (una colonna). milizia, vi-66:
. n. ginzburg, ii-1358: ho una grande nostalgia di ada. sento
di corte e il triste strapunto di una fortezza. tórsolo (ant.
-in espressioni comparat. per indicare una persona rozza e ignorante. borgese
. per estens. busto del corpo di una persona. torsóne, sm. ant
a. boni, 167: si monda una discreta quantità di cicoria coltivata, si
ai: casa buki un panindesco, una torta e iii pani. novellino,
fecelo amazzare e del cuore fé fare una torta e presentolla alla contessa e alle sue
di datteri e altri frutti. piglia fibra una e meza di datteri e mondali e
: il giorno seguente bertoldo fece fare una torta a sua madre, di bietole ben
la gelatina, le torte farebbero poi una cattiva figura sbarbaro, 4-70: arieggiano [
guarnizioni di diverso tipo, talvolta con una base di pan di spagna. arbasino
torta sarà sempre torta indigesta, e una prova manifestissima che fino a quel punto
la prima olimpiade moderna sia incominciata con una torta, quella del luis vincitore greco
1-15: quel periodo venezianeg- giante segna una crisi del sentimento classico del rinascimento.
avvolta nello scialle, allo svolto di una 'calle'angusta o alla discesa di un
angusta o alla discesa di un ponte una figura tipicamente veneziana, trasportata in una
ponte una figura tipicamente veneziana, trasportata in una stanza moderna e abbigliata con altri abiti
arredata, tutta di suppellettili veneziane, una piccola casa sopra un campiello, scelto col
divin'arte, / bollia là giuso una pegola spessa. petrarca volgar., iii-43
. pirandello, 8-1107: l'aveva veduta una sera in casa a'una famiglia amica
aveva veduta una sera in casa a'una famiglia amica, di buoni veneziani da molti
di paviera veneziana. ojetti, i-107: una confusione di broccati e di damaschi,
della sua espansione politica e militare (una moneta di vario valore, ma in partic
aver pagato veneziani 19 per dazio di ogn'una delle nostre barche, che così è
: il goldoni non è riuscito a scrivere una commedia italiana in maniera che tutti se
i-916: la lingua spagnuola è pronunziata con una musicalità che ricorda quella del vernacolo veneziano
mettesse in testa uno involgio da turco o una berretta delle nostre, o pure alla
alla veneziana: di carta multicolore con una fonte luminosa all'interno, che si
corridoio-caffè, e più all'intemo una pista triangolare. c. levi, 2-348
anche: pavimento per interno costituito da una gettata di malta cementizia in cui sono
formalismo tipico della tradizione sociale veneziana (una persona); che è espressione di tali
che ne è nativo, abitante (una persona); che appartiene al venezuela,
-con l'ogg. interno: attuare una vendetta. dante, par.,
maior per ventura -ie'n dis per una trenta. dante, infi, 26-34:
vènia, sf. remissione, perdono per una colpa, in partic. non grave
umane. -perdono politico per una ribellione o un tradimento. guicciardini,
della grazia, ed è punito con una pena temporanea (un atto, un
2. per simil. facilmente perdonabile (una mancanza, una trasgressione); non
. facilmente perdonabile (una mancanza, una trasgressione); non grave, non fondamentale
che si vende, che si prostituisce (una donna, le sue grazie).
cesarotti, xxviii-152: sarebbe... una crudeltà raffinata l'accorgersi appena del mio
del mio fallo, e il donarmelo come una venialità inconseguente. = deriv
, che me sopra l'erbe distesa, una nascosa serpe venente tra quelle, parve
se non ha due cose: l'una che non dipenda di necessità da cosa passata
non è per noi il trionfo d'una educazione nuova che deve far diversa la vegnente
sera vegnente, i capitani facciano fare una vigilia per l'anima del morto. a
: si svegliarono il mattino vegnente con una persuasione piena e fervida che si faceva
, fiorente, fruttifero, rigoglioso (una pianta). - in partic.:
simil. florido, in piena salute (una persona). g. averani,
, accostarsi a un luogo o a una persona; presentarsi a qualcuno, entrare
farem di smalto. -in relazione con una prop. finale implicita o con un
francesco ad ascesi, essendo in mare in una nave, infero di febbre molto forte
2. compiere un percorso, percorrere una strada (in partic. di ritorno
venirne teco / s'i'fussi ben con una gamba a gruccia. d'annunzio,
; arrivare a destinazione; farsi su una soglia. marco polo volgar.,
sercambi, 1-i-28: camminando vennero a una acqua, la quale per lo distruggere della
ritornar all'in su vennero in meno d'una settimana. cesarotti, 1-xvii-112: è
-estendersi fino a un punto, in una direzione (una regione).
a un punto, in una direzione (una regione). a. pucci
-farsi presente ai riti dei mortali (una divinità pagana); comparire all'uomo
., 19-7: mi venne in sogno una femmina balba, / ne li occhi
dedicarsi a un'attività; rispondere a una vocazione; formarsi un'opinione, giungere
; formarsi un'opinione, giungere a una conclusione, a un determinato risultato.
leggenda aurea volgar., 1205: una donna ch'avea nome palladia, avendo
ms. 7. pervenire a una condizione (psicologica, economica, sociale
sociale, ecc.), a una posizione, in partic. di potere.
pallavicino, 1-437: per comprender in una tutte le cose, vegnamo alla ricchezza,
del popolo, e questo gli è una eccellenzia intra gli altri uomini.
9. avere un grado gerarchico, una posizione successiva o subordinata ad altri in
posizione successiva o subordinata ad altri in una scala di diritti. giacomo soranzo,
: viene da valona, dal comando d'una squadriglia di torpediniere. moravia, 17-68
, come dei gorilla sui rami di una foresta. -fare la spola fra
sole, le stelle); spirare da una direzione (il vento); giungere
d'acqua); essere portato in una conduttura. intelligenza, 70: ipodromio
, gas, elettricità). -avere una collocazione spaziale, o anche logica,
: vien doppo la richezza, che è una virtù circa il possedere, e è
13. essere comunicato, annunziato (una notizia), avanzato (una richiesta
(una notizia), avanzato (una richiesta), dato (una risposta)
avanzato (una richiesta), dato (una risposta); essere spedito da un
da un luogo, giungere al destinatario (una lettera); essere concesso (una
una lettera); essere concesso (una dispensa). petrarca, 53-38:
loro, figliuolo del duca scacciato e d'una loro sorella. giuliani, i-222:
, darsi, succedere, determinarsi (una serie di circostanze) (anche in relazione
circostanze) (anche in relazione con una prop. complementare che indica in che cosa
che dovea venire, avendo raunato in una villa monticelli di biada. leonardo,
. -prodursi in un organismo (una malattia, una sensazione dolorosa, ecc
-prodursi in un organismo (una malattia, una sensazione dolorosa, ecc.).
di paura tramortì e stiè, venendoli una terribile febra c. scalini, 1-12:
grida duca. -affermarsi, imporsi (una moda). frateili, 5-73:
? ghislanzoni, 4-106: « mi viene una idea » disse un giorno gabriella al
19. farsi avvertibile e intenso (una sensazione fisica); precisarsi, farsi
200: il cuore dell'uomo è come una camera spirituale, nella quale si riceve
attecchire, vegetare, crescere, prosperare (una pianta); sbocciare (i fiori
del quarantadue. -essere adatto per una coltivazione (un terreno). jovine
animali... si vedono avere una gran diligenza... nel fuggir le
tutto, al pensiero di relegarmi in una stanza d'ufficio senza più lui.
, finché non ne avesse bisogno per una sua propria famiglia di là da venire,
viene potria vedersi qualche notabil effetto dall'una parte e dall'altra. moretti,
. -ricorrere, cadere (una festività, una commemorazione). miracoli
-ricorrere, cadere (una festività, una commemorazione). miracoli della madonna,
. 22. derivare da una causa o da un presupposto; procedere;
aggettivo, più che i palpiti di una novella di capuana? -essere dato,
da qualcuno; essere dettato e imposto (una norma, un ordine); essere
un ordine); essere pronunciato (una minaccia). piccolomini, 10-211:
. -essere tratto, provenire (una rendita). piccolomini, 1-543:
; risalire anticamente (un potere, una prerogativa). ammirato, 31:
23. riuscire, diventare, risultare una volta finito (in relazione con un
avv.); riuscire rappresentato in una fotografia. straparola, 13-13: la
strozzi, i- (io): fassi una grillanda di penne con perle, che
soldi. 26. verificarsi (una fase del giorno, una stagione);
. verificarsi (una fase del giorno, una stagione); calare (la notte
estate. -prodursi, verificarsi (una condizione meteorologica, una calamità naturale)
, verificarsi (una condizione meteorologica, una calamità naturale). -in partic.:
): avvenne che dopo molti tuoni subitamente una gra- gnuola grossissima e spessa cominciò a
della propria vita, della crescita (una persona). fiori di filosafi,
259: e'mi venne veduto attaccato a una colonna, che essendo nel mezzo sosteneva
la mina del grano valea sette lire, una castagna valea uno denaio. galileo,
quella guisa... che farebbe una gatta. ojetti, ii-3: la revue
, nominato a un grado o a una dignità. monte, 1-ix-96: parlato
supremo nell'amplesso. moravia, 16-20: una volta bastava che ti guardassi, e
noi: ritornare sull'argomento principale dopo una digressione, chiuso un inciso o, anche
strano che io non abbia mai veduto una sola copia della lettera di guerrazzi a me
onde tutti abbiamo tesser uomini, è una medesima; nondimeno viene dagli accidenti e
, che aria tolto a reggere piuttosto una legione di diavoli, che una compagnia
reggere piuttosto una legione di diavoli, che una compagnia di volontari. -come
, 7-455: qui siamo di fronte a una indifferenza totale. si uccide per ripiego
a difendersi. calvino, 10-73: è una città sbiadita, senza carattere, messa
gambe come chi viene d'aveme fatta una grossa. venire da mano:
rottami rigettati (falla burrasca, canticchiando una canzone di francavilla, una selvaggia canzone
, canticchiando una canzone di francavilla, una selvaggia canzone che non diceva d'amore
chiabrera, 3-218: io fui percosso da una indisposizione di stomaco e di testa sì
un fianco, tocca il suolo con una tempia. - così... sepolta
.. sepolta. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un popolo)
. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, un popolo). dante
-decadere, declinare (un'istituzione, una potenza, uno stato).
ogni avversa fortuna. -trasgredire una norma; mancare a un impegno, a
; mancare a un impegno, a una promessa; deludere un'attesa; smentire,
un astro); offuscarsi, estinguersi (una luce); dileguarsi, disperdersi (
il sole l'offusca al passaggio d'una nube foriera di tempesta. -volgere
luogo, che è venuto da fuori (una persona); che è nuovo arrivato
. battista, ii-146: avvi ancora una certa fatta di costumi accidentali negli uomini
congenito, ma acquisito, accidentale (una caratteristica fisica). battista, ii-289
. medie. restringimento del calibro di una vena dovuto a contrazione dello strato muscolare
se noi inventassi mo ora una storia a bel diletto, ricordevoli dell'acuto
-trombosi venosa: coagulo nel lume di una vena. -vaso venoso: vena.
-anche: rugoso (un tronco, una superficie). trattati antichi, 104
4. ant. sanguigno, pletorico (una persona). anonimo romano, i-69
tutta la nazione portoghese, mettendo in burla una smattonata casa, una venta mezzo rovinata
mettendo in burla una smattonata casa, una venta mezzo rovinata, un pollastro mal
la faccia. d'annunzio, iii-i-584: una cervelliera senza buffa né ventaglia. calvino
fogazzaro, vi-226: scappò ridendo, con una ventagliata della più anziana sul viso.
nella forma più usuale è costituito da una striscia di carta o tessuto (seta,
al semicerchio) e richiudere col gesto di una sola mano (ma ne esistono anche
penne o piume o formati da una paletta con manico). bembo,
, prese un ventaglio che era posato su una poltrona di vimini, e sebbene non
. -il ventaglio: titolo di una commedia di c. goldoni. goldoni
di tale oggetto, breve e frivola (una poesia, un motto, ecc.
questa in fondo non era più che una poesia d'albo e di ventaglio, fatta
rimane ferma. vittorini, 6-19: una autoinnaffiatrice risalì verso il corso spruzzando i
. un irlandese basso e grasso con una faccia larga e una barba a ventaglio.
basso e grasso con una faccia larga e una barba a ventaglio. 11
braccialetti di oro, e nel bellico una ricca pietra verde. nella mano sinistra
ricca pietra verde. nella mano sinistra una ventaiòla di oro con piume di molto valore
verso poppa. 2. in una bandiera, il lato verticale che si muove
dì piovette e la notte se levò una ventana terribile. = deriv.
, che spira, che si muove (una tromba d'aria). bacchetti
sfogare, esalare da un condotto, da una cavità. bacchetti, 9-413:
o intorno a qualcuno sfiorandolo, determinando una lieve sensazione tattile. - anche con
vi-130: gli odori ventavano sulla via dell'una e dell'altra fiorita sponda. linati
5. sventolare, garrire al vento (una bandiera, un'insegna); muoversi
. 8. attizzare, ravvivare una fiamma (anche in un contesto metaforico
fece mettere sopra casa,... una ventarola di alluminio a forma di gallo
i pioli d'italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola.
io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola. 2. disus
, 147: là dentro stava schierata una quantità di vecchie casse e di grandi
di facile o banale composizione o esecuzione (una poesia, una canzone).
composizione o esecuzione (una poesia, una canzone). f. f.
. 4. giocattolo costituito da una canna sormontata da due eliche di carta
: trastullo da fanciulli che consiste in una canna in cima della quale sono impemate due
region. soffio di gas che fuoriesce da una fessura del terreno in zone vulcaniche.
lo intendimento del suo padrone, però che una ventata delle solenni mandasse a rotoli la
il viso e mozzavano il respiro; una sete da impazzire. moravia, i-327:
d'aria. sbarbaro, 6-18: una ventata, un luccichio d'ottoni / e
e certe calze!... una ventata di selvatico a non dire peggio,
5-138: per tanti anni mi era bastata una ventata di tiglio la sera, e
, 13-127: ci scappò via, in una ventata di trilli, sotto il toccheggiare
l'uscio dirimpetto si aprì e in una ventata di voci uscì lei.
a ogni passo, ne volava via una ventata. 4. figur.
anche lui, poi tu preso da una ventata di rassegnazione. 5.
5. accesso, attacco virulento di una malattia. pratolini, 10-86: forte
. pratolini, 10-86: forte come una quercia, morì stroncato da una grande
come una quercia, morì stroncato da una grande ventata, sembra di cancro.
lo più di breve durata, di una tendenza artistica o di un'ideologia politica
fu chiamato 'verso sinistra'o accolse 'una ventata del nord'. = deriv.
ventare1), agg. sottoposto a una violenta azione del vento, a una forte
una violenta azione del vento, a una forte corrente d'aria (un luogo
sentimento). rebora, 3-i-21: una invincibile disperazione ventata su da tutto e
mente piovette due volte molto bene. una volta venne verso urina et l'altra volta
ventazióne, sf. bot. sterilità di una pianta causata da mancata fecondazione.
, rafforzato, reso più intenso (una disposizione dell'animo). maestro alberto
che ha venti anni di età (una persona); ventenne. crudeli,
servizio militare. -proprio di una persona che ha venti anni. -per
chiedeva se quel torello toscano non avesse una donna anche lui. 2.
ordinale di venti, che occupa in una progressione o in una serie il
occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al numero venti
consecrata ad esculapio. cesari, i-400: una cosa senza più mi riman da notare
. salvemini, i-274: il 'ventennale'è una forma del così det- in unione con
. -con riferimento al membro di una dinastia principesca o a un papa,
due volte dieci (ed esprime una quantità, una misura, un valore
volte dieci (ed esprime una quantità, una misura, un valore corrispondente a tale
. -per indicare l'età di una persona (corrispondente al secondo decennio di
la superna prencipessa / di donne leggiadrissime una schiera, / che di ventiquattr'anni si
. ulloa [guevara], i-191: una giovane di vinti anni con un vecchio
: l'aspetto della signora, d'una bellezza sbattuta, sfiorita alquanto, e direi
con cinque, indica numero non grande, una quantità limitata oppure una quantità notevole,
non grande, una quantità limitata oppure una quantità notevole, a seconda del contesto
di mercurio] essere de le ventotto parti una del diametro della terra. a.
solo ventiquattro. manni, i-201: tutt'una parola scriviamo... i numeri
3. indica il ventesimo minuto successivo a una determinata ora precisata in precedenza e,
di primo estratto! » - mormora una vecchia, a poca distanza dal nostro tavolo
in un grave pericolo, incappare in una disgrazia inattesa. firenzuola, 676:
, n. 14. -spendere una lira per venti soldi: v. soldo1
che dura venticinque anni, che ha una validità di venticinque anni; che ricorre
nei mutui venticinquennali, per il possesso di una casa. 2. sm.
suo 'milione'. -apertura praticata in una parete per consentire il ricambio dell'aria
che si collocava davanti alle feritoie di una fortificazione per mascherarne l'apertura o davanti
l'apertura o davanti al vano di una cannoniera per proteggere l'arma e gli
perch'ella si abbassa ed alza come una venderà di merlo. magi, 16:
famiglia pramna- cee da cui si ricava una sostanza colorante. panlessico, 1805:
, che garrisce (uno stendardo, una bandiera). boccaccio, 1-ii-518
, con le ventilanti insegne, sottovi una bella gente, cavalcò verso romagna. s
-che oscilla al soffio del vento (una pianta). angelini, 1-56:
capigliatura). lettera ossia volgarizzamento di una lettera scritta a'romani sopra la statura
exalato. 5. che segue una traiettoria non rettilinea, irregolare (un
cereali lanciandoli controvento o facendoli investire da una corrente d'aria per separare i chicchi
frantumazione del talco o dello zolfo a una corrente d'aria al fine di isolare
pregio. 2. figur. ponderare una questione; discutere, dibattere un argomento
diversi. -affrontare in sede ufficiale una controversia; trattare una causa; vagliare
in sede ufficiale una controversia; trattare una causa; vagliare una proposta in seno a
controversia; trattare una causa; vagliare una proposta in seno a un organo collegiale
della guerra. fogazzaro, 1-513: una commissione che ventila, vota e propone alla
un proposito. -anche in relazione con una prop. subord. ntevo, 534
così irragionevoli. -prospettare ad altri una possibilità. pratolini, 8-62: gli
ali producendo vento (un uccello, una creatura soprannaturale, un angelo, ecc
. -fare ondeggiare i rami di una pianta; scarmigliare, scompigliare i capelli
meglio, lxxxviii-i-62: ventilava le fiondi una auretta / gentil, dolce e suave,
chioma oro sottile. -far sventolare una bandiera. zilioli, i-220: seguitarono
-con riferimento a un vento, a una brezza. bergantini, 213: sagacissima
o rendere più intensa, più viva una passione, un desiderio amoroso. canteo
algarotti, 1-i-51: ventila l'amorosa fiamma una breve lontananza, come una lunga la
amorosa fiamma una breve lontananza, come una lunga la spegne. 6.
. figur. ritemprare le facoltà vitali di una persona. campanella, 5-72: li
bonghi, 1-79: la critica, in una letteratura moderna, è una parte necessanssima
critica, in una letteratura moderna, è una parte necessanssima... avviva,
la ricerca d'ufficio degli eredi di una persona da parte dell'autorità giudiziaria)
. 8. ant. portare una persona a uno stato di esaltazione,
. soffiare, spirare (un vento, una brezza). - anche sostant.
.); sventolare, garrire (una bandiera, uno stendardo). de
12. figur. diffondersi, divulgarsi (una notizia, la fama di una persona
(una notizia, la fama di una persona). poesie musicali del '300
indefinito, aleggiare in un ambiente (una sensazione). e. cecchi,
cecchi, 2-36: da prima ventilava ancora una vaga inquietudine. 14. disus.
agg. fatto ondeggiare dal vento (una veste, una capigliatura); fatto volteggiare
ondeggiare dal vento (una veste, una capigliatura); fatto volteggiare dall'aria
); fatto volteggiare dall'aria (una piuma). dante, purg
ventilato. -alimentato dal vento (una fiamma). domenichi, 5-29:
fiamma). domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del
il suo lavorare! -con riferimento a una parte del giorno. pratolini, 5-179
giorno. pratolini, 5-179: era una mattina calda e ventilata, scendendo sulla
dal tronco scortecciato. -mosso da una circolazione costante (una massa d'aria
-mosso da una circolazione costante (una massa d'aria). vico
5. discusso, dibattuto (una questione, una controversia); esaminato
. discusso, dibattuto (una questione, una controversia); esaminato (una legge
, una controversia); esaminato (una legge); analizzato a fondo, sviscerato
7. vitale, vivace, esuberante (una persona). caproni, 2-19:
. di ampio respiro (un verso, una composizione poetica). caproni,
. pronunciato a bassa voce, sussurrato (una parola); sommesso, fievole (
ventilatóre, sm. apparecchio costituito da una ventola azionata da un motore per lo
elettrico il cui movimento crea e mantiene una corrente d'aria destinata ad aerare ambienti
stratico, 1-i-491: 'ventilatore': è una macchina per cui mezzo si rinnova l'aria
. 2. apertura praticata in una parete per consentire il ricambio dell'aria
29 si sarebbe collocata la gatta in una cesta. -selezione. d
... e non ostante esposti ad una soave ventilazione nelle calde stagioni de'venti
! -disus. apertura praticata in una parete per consentire il ricambio dell'aria
modo quella improvvisata rende a un tratto una frescura così sensibile. nievo, 1-vi-539:
da un ventilatore che diffonde aria attraverso una serpentina in cui circola acqua calda.
numerale ordinale di ventimila; che in una serie rappresenta il numero ventimila.
toma di riputazione e di comodità aver una ventina di galeoni. atti del primo
... in confronto di quelli d'una ventina di anni fa. pavese,
consente, se non a le ventine è una finestra impannata la quale squarcia ogni venticciuolo
nel porto di cocchin, e venderonli una vacca per 7 ventini. sassetti, 272
7 ventini. sassetti, 272: costa una frutta di queste due 'basalucchi', che
era sparto per la prata, comincia una ventipiòva da fare spavento. = comp
agg. numer. ord. che in una serie, in una progressione, occupa
. che in una serie, in una progressione, occupa il posto corrispondente al
-anche sostant., con riferimento a una suddivisione (libro, capitolo, canto
volta, in modo che il foglio una volta stampato su entrambe le facce dà
decine e quattro unità (ed esprime una quantità, una misura, un'entità,
unità (ed esprime una quantità, una misura, un'entità, un valore corrispondente
: stamattina ci sono stati due trenta, una lode, un ventiquattro, un ritirato
indossare il cappello o un copricapo inclinato da una parte, con fare trasandato.
moravia, 21-144: sulla scrivania ho visto una di quelle piccole valigie piatte che si
: 'ventisettana'. così è bibliograficamente designata una famosa ricercatissima edizione in 8° del boccaccio,
due decine e sette unità; ed esprime una quantità, una misura, un'entità
unità; ed esprime una quantità, una misura, un'entità, un valore corrispon
: venne a firenze... una vestita delle pinzochere di santo domenico,
due decine e tre unità (ed esprime una quantità, una misura, un'entità
unità (ed esprime una quantità, una misura, un'entità, un valore corrispondente
. zena, 1-339: voler bene a una persona sana coll'intenzione di sposarla,
poi tirò vento di tramontana; cominciò una mulinaia, un ventivolvolo (neve che
, il coraggio, la forza morale di una persona o qualsiasi evento che possa influire
forma delle case scrostate e le pale di una pompa a vento riportavano federigo agli anni
ai fusti diritti degli abeti rischiarano con una lugubrità festosa, ad intervalli lunghi, i
sottovesta, cinture da spada incognite; in una parola tutto quello che si chiama vestire
, lxii-4-100: il nostro vascello diede in una riva del fiume perché navigando noi a
sì vi do trenta castella / in una valle d'alpe montanina, / che non
-vento pulsante, che spira da una direzione costante ma a intermittenza.
buon vento): espressione rivolta a una persona che giunge inaspettata ma gradita.
della rotta seguita dall'imbarcazione, creando una condizione di navigazione particolarmente favorevole (per
lontana da terraferma... quanto una greca nave scarica potrebbe correre di cammino
greca nave scarica potrebbe correre di cammino una giornata intiera soffiando tramontana, cioè dire col
iii-206: venti. male, in cui una persona si trova soggetta alle flatulenze,
e, propio un ballo senza suono, una piva senza vento. g.
4. figur. incostanza, volubilità di una persona; mutevolezza di una condizione,
volubilità di una persona; mutevolezza di una condizione, di un sentimento, ecc.
. veemenza, intensità con cui si manifesta una passione, un sentimento. passavanti
, vi lasciate trasportare dal vento d'una infelice prosperità a disegni ed a speranze che
-persona la cui potenza e autorità ha avuto una durata effimera. dante, par
10. sentore, traccia di una situazione, di uno stato d'animo
un uomo pigro io dirò, questo è una testuggine. e d'un isnello io
dagli artiglieri il 'vento', lasciava sfuggire una gran quantità di gas, la quale
ant. lasagne a vento: costituite da una sfoglia molto sottile. v.
riceva. -casualmente, senza una ragione precisa. lorenzo de'medici,
il vento in poppa, godere di una fortuna straordinaria. bellincioni, i-144:
, coloro che non promettevano se non una futura riforma. -pascere o pascersi
al vento-, preparare la partenza di una nave. pulci, 9-59: in
gli spararono contra di molte archibugiate, l'una delle quali le fece vento ad una
una delle quali le fece vento ad una orecchia. -fare vento a qualcosa:
di vedere in uno, disposto sopra una tavola tutto l'attiraglio del cioccolare tutti i
grande energia. -ventaglio formato da una parte circolare rigida montata su un manico
il serve e vento- lalo come fosse una ventola da mosche, sì che gli dà
tanto si rinfrescava, agitandosi sul petto una ventola giapponese. moravia, i-640: costei
dir parola, gli indicò con la ventola una porta in fondo a un corridoio.
un domestico portava il lume coperto da una gran ventola verde. soffici, v-2-351
scarmigliati, alcuni dei quali arroncigliati intorno a una corda, scendono fin sulla ventola di
scendono fin sulla ventola di latta di una lampada elettrica rotta, sospesa al disopra
elettrica rotta, sospesa al disopra di una tavola di ferro. -sostegno per
delle chiese e può essere decorato con una tavola dipinta o uno specchio. crusca
un castello. 6. imposte di una finestra. carena, 2-120: 'ventola'
caratterizzata da un muro isolato posto su una facciata o un timpano; muro a vela
più a funzionamento automatico, costituita da una struttura piana di ferro che viene fatta
alla bocchetta de l'uscita del vento una ventula. bruschetti, 412: si è
di sostituire alla ordinaria ventola a palmette una ventola a cilindro composta di due dischi
turra, xl-234: s'egli coltivasse una maggior quantità di trifogli, di mediche
. -figur. esaminare, considerare una questione. s. carlo da sezze
2. far fluttuare, ondeggiare al vento una bandiera, uno stendardo. sanudo
, lii-352: aveva ciascuno... una banderuola in capo, che tutti scorrendo
camerini. -ossigenare il corpo o una parte di esso. sacchetti, v-137
il serve e vento- lalo come fosse una ventola da mosche, sì che gli dà
. -in partic.: sventolare (una bandiera, uno stendardo). -
ant ondeggiare al vento (anche in una rappresentazione iconografica). - anche sostant
che tra l'altre mosche ve n'era una canina molto importuna, la quale non
la proprietà di aderire mediante pressione a una superficie liscia, eliminando l'aria racchiusa
accidente al padre francesco, si chiamò una mora, per fargli applicare le ventose o
bocca di lei umida e succhiante come una ventosa. -in espressioni comparai,
: ella [la regina] era come una ventosa, che non lasciava di attrarre
ghelli, che seguita a concupirmi come una ventosa (in qualità di inquilino pagante
definitivamente a roma. -per indicare una forza di attrazione irresistibile. siri,
guerra, correrebbero rischio di tirare come una ventosa sopra di loro tutti i travagli
serve per afferrare o per aderire a una superficie. g. brancati [plinio
cupo aggrumato in un grigiocenere smorente rapido come una persona impallidisce. il vivo groviglio di
egli era sopra un canapé, dietro una ventosa senza vetri e con una tendina
, dietro una ventosa senza vetri e con una tendina. 2. gerg
applicazione terapeutica di ventose sul corpo di una persona. = deriv. da ventosa1
che fa tremare la terra, trovamo una ventosità che s'engenera e. llo ventre
di aria in un organo, in una parte del corpo. -in partic.
: e se in ciò incapperà [in una scorreggia] il padrone, a lui
, a lui sarà detto, gli è una ventositade che essala. zucchetti, 77
polvere, li scarica contro per seccesso una ventosità., puzzolente e pestilenziale.
1-28: diseno che la boca è una bruta cosa che continuamente rende algune ventosidade
condiziona il carattere e i comportamenti di una persona). landò, 2-9:
vento (un clima, l'aria, una condizione atmosferica; un periodo dell'anno
atmosferica; un periodo dell'anno, una giornata, ecc.).
muratori, xiii-25: il dire di una colonna, che l'ira di giove non
nato dal vento (gli uccelli, secondo una tradizione antica). tasso,
di aria, di elementi sottili (una persona o un animale, un suo
un animale, un suo organo, una parte del corpo). f
mente. -saturo di aria (una secrezione corporea). leone ebreo,
6. affetto da meteorismo (una persona, il suo stomaco).
gas nell'organismo (un disturbo, una patologia). guglielmo da saliceto volgar
. gadda, 12-7: sopravvenne allora una colica ventosa che la disturbò terribilmente per un
; tronfio, borioso, fanfarone (una persona). m. villani,
. 9. volubile, capriccioso (una persona incostante, la sua indole)
si riordinasse, quando mi ha assalito una tal costipazione alla testa, che mi rende
di un oggetto, la parte di una struttura, generalmente per distinguerla da quella
. rivolto verso l'asse di sostegno (una parte, una faccia di un organo
asse di sostegno (una parte, una faccia di un organo). spauriti
, -ecco le scorte / che en una notte -hai guadagnato: / portar nove misi
e di esau, che nacquero ad una ventrata: « non essendo ancora nati,
precipitosamente, cadde e dette in terra una solenne ventrata. magalotti, 1-44: io
ventre mi s'è coperto di pustole: una specie di orticaria che mi da gran
busi in la panza, che no ha una grata casa da frati, o che
4. per simil. profondità interna di una montagna o della terra (in partic
all'aure mattutine. -enfasi di una colonna. c. bartoli, 1-146-42
partic.: parte bassa e inferiore di una imbarcazione; stiva. pascarella,
all'interno di un minerale, di una roccia e che può presentare cristalli sulla sua
x-24- 81: si sentiva dentro una forza d'eloquenza simile ad un impeto
impeto di acqua chiuso nel ventre di una roccia. -parte cava e sonora di
sue sono state, che ella ha una gamba affisselata con mirabile affilatura, che
digerente che corrisponde allo stomaco o a una sua porzione (e attualmente è di
ventricolo destro, di forma simile a una piramide triangolare cava, alla cui base
. 7. quartiere centrale di una città; centro storico. bisaccioni,
meno risorse di un organismo, di una struttura sociale (in partic. nel
: di due parti tendinose e sottili l'una detta capo e l'altro coda,
amendue a mettere nelle ossa e di una parte carnosa intermedia chiamata ventre suol essere
. -parte finale dell'archegonio che presenta una forma ad ampolla e contiene l'oosfera
: dice... che vi avea una tavola da principe, che vi eran
lo suo ventre, e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi
e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi da lui sì putente
a tutta velocità (con riferimento a una cavalcata o a una corsa).
con riferimento a una cavalcata o a una corsa). de amicis, ii-285
agnoletti, lxvi-2-323: quando avrete formata una pasta come quella pasquale, ma con
pasta come quella pasquale, ma con una libbra di strutto ed una libbra di
, ma con una libbra di strutto ed una libbra di zucchero, vi mescolerete fettine
aretino, 20-61: saziateci di una cenetta di mille frascherie, di fegati
3. pancia. - anche in una raffigurazione.
. acosta], in: prendendo ciascheduno una pun ta di manguei,
quantità di cibo; vorace (una persona). -anche so- stant
.. se ne stava davanti a una porta a repentaglio con una conta- dinotta
stava davanti a una porta a repentaglio con una conta- dinotta popputa. = comp
che dissimula la propria naturale avidità con una carica di prestigio, con una posizione
avidità con una carica di prestigio, con una posizione autorevole. martinozzi [
di ventre molto grande, prominente (una persona, un animale). roseo
ant. e letter. panciuto (una persona, anche con valore scherz.)
. con li pedi grandi, con una bocca grandissima, scartinato e ventroto.
ventruto, il sindaco giallo, sottile come una distinzione scolastica, floscio si accasciava sul
chirurg. in neurochirurgia, introduzione ai una piccola quantità di aria in ogni ventricolo
sm. chirurg. immagine ottenuta da una ventricolografia. = voce dotta, comp
endoscopico per accertare la via seguita da una piccola quantità di olio iodato introdotta nei
un'apertura praticata nel tessuto nervoso, una libera comunicazione tra due cavità (e nella
apertura di un ventricolo cardiaco per dilatare una valvola stenotica, oppure di un ventricolo
caricato, com'era, per giunta di una grossa ventriera di quattrini legata alla vita
risuona di voci e suoni misteriosi (una casa). pecchio, 22:
). pecchio, 22: in una parola, sono case ventriloque. =
sm. ventre di un bambino (con una connotazione affettiva). tommaseo [
-bollire a qualcuno il ventriglio: essere una persona molto suscettibile, facile all'ira
in echi impercettibili, si ricomponeva in una qualità di suono interiore; pareva che
che in quella carne buia e servile diventasse una specie di maligno ventriloquio, d'informe
che risulta dalla moltiplicazione per venti di una quantità. 2. sm.
determina un fatto, un evento, una circostanza. guinizelli, xxxv-ii-457:
circostanza od occasione propizia o vantaggiosa per una persona; fortuna (anche nelle espressioni
ineluttabile; ciò che riserba l'avvenire a una persona, a un popolo.
crollante e polveroso! quasimodo, 40: una ragione cerchi agli affetti, / provi
, ne l'isola de coleo ène una ventura de uno pecorone che hao la lana
propizia per compiere un'azione, ottenere una soddisfazione o un guadagno, incontrare una
una soddisfazione o un guadagno, incontrare una persona e in partic. avere una
una persona e in partic. avere una relazione o un rapporto amoroso (in
s boccaccio, 1-ii-53: solo una volta ha nel mondo ventura / qualunque
il suo amante v'era comparso con una signorina di ventura. io.
g. morelli, i-117: ponessesi una gravezza di fiorini 25 m. per
del lotto, sciorinai in vostra scusa una strenua diceria, acquetando i caparbi che
-per estens. gioco d'azzardo consistente in una forma antica del lotto moderno (anche
idio incarnato / per salvar noi, d'una vergine pura, / povero, umil
, alla ventura. -in una condizione di instabilità, di insicurezza.
, camminare alla ventura: procedere senza una meta precisa, affidandosi al caso, all'
ventura. -vivere a ventura: in una condizione di ansia, di incertezza del
genere di funghi ascomiceti pseudosferiali che presenta una cinquantina di specie, fra cui ventùria
venturiero, quando, allo svolto d'una via, al varco d'un monte,
promessa. 2. chi svolge una professione in modo precario, avventato e
innocenza della storia lontana -i figli di una epoca di spostamenti, di mescolanze etniche e
323): in quella parte v'è una certa razza di brigate, li quali
detto che, qualora vi metteste in una vista di venturiera galante, mi sarei
rallentato,... vi si inquadrano una decina di sciagurate... prima
dalle trincee nemiche, e vi fecero una ricca preda. siri, iii-684: fece
numero di cento venti spalle- giati da una grossa squadra di nobiltà venturiera. brusoni,
italia. 6. che conduce una vita disordinata, irregolare, errabonda.
venturini, stipendiati, e banditi formavano una sola colluvie di gente. 2.
ad accadere; futuro (un fatto, una circostanza, un'azione, un'opera
in relazione col presente (il tempo, una stagione, un giorno, un mese
; che è destinato a trovarsi in una data condizione, stato (una persona)
trovarsi in una data condizione, stato (una persona). -anche sostant.
casini, ii-492: aveva pietro in una pescagion venturosa ricolmata di ricca preda la
un teatro, serbandogli e affidandolo a una sorte venturosa e venturiera, cogli svantaggi
praga, 4-26: se mi avessero narrata una vita venturosa, di gioie, di
, di successi, quella creatura sarebbe rimasta una estranea, una bella ignota.
quella creatura sarebbe rimasta una estranea, una bella ignota. 3. rischioso
immediatamente seguito a un capillare o a una vena di piccole dimensioni.
costituito da un ago cavo collegato a una provetta di vetro. = voce dotta
di monsignore, il famoso ateneo in una città sul ticino:... quel
, ma nel carattere tenue ha esso una venustà non tenue, ed è più che
annunzio, 4-ii-160: alcune pagine hanno una venustà e una sobrietà di ornamento mirabili
4-ii-160: alcune pagine hanno una venustà e una sobrietà di ornamento mirabili. 4
ant. e letter. dotato di una bellezza armoniosa e delicata, di grazia e
[uomo] pensando che il viso è una parte troppo piccola e non troppo importante
dantesca, alla figura, simile a una rosa, formata dagli spiriti celesti raccolti
tranquillo né venusto, / se non solo una state al mio concilio.
. vegnua), sf. arrivo di una persona in un determinato luogo.
di tanta tela d'olanda da farmi una dozzina di collari. parini, 223:
vostra eccellenza per aggiunta alla copia d'una lettera della venuta delle due fregate napoletane
altare. 3. apparizione di una stella, il sorgere del sole, dell'
giorno. 4. diffusione di una malattia; contagio, epidemia. leopardi
sociale, di un costume, di una moda. piovene, 7-487: pare
di scavo a causa della presenza di una falda o di una sacca.
della presenza di una falda o di una sacca. 7. disus. via
7. disus. via d'accesso a una postazione militare, a un luogo fortificato
avanzarsi. 8. importazione di una merce. -anche: la merce stessa
destinazione, provenendo da un altro luogo (una persona, un animale o, anche
animale o, anche, un oggetto, una lettera, ecc.).
bonzeca a casa di michele e veduta una bella pezza di panno lino che il giorno
queste [le figliuole], data una spolverata agli abiti venuti un anno prima
2. che ha raggiunto una determinata età (per lo più accompagnato
suo. 3. giunto a una determinata condizione esistenziale, spirituale, emotiva
quegli visi che io soleva, ma con una vista orribile, non so donde in
2-2-276: è stato origine di questo male una ambizione venuta in ognuno di volersi ingerire
ingerire a tutti li onori, e una cosa che è naturale a tutti i populi
scintillanti. -e primo venuto: una persona qualsiasi, di solito di scarse
che si presenta più o meno casualmente in una determinata circostanza. sbarbaro, 1-261
mani, tendendo deliziosamente l'orecchio ad una disputa che veniva appuntino per districarmi da
vepraio, quando giunti al confine d'una siepe, sento lì dall'altra parte un
ant. che è giunto a trovarsi in una condizione diversa rispetto a quella precedente.
al gruppo ugrofinnico. = adattamento di una voce ugro finnica. véra (vièra
corpo d'ogni stantuffo è composto d'una viera fusa con una specie di collare
stantuffo è composto d'una viera fusa con una specie di collare; questa viera la
alla realtà, conforme al vero (una notizia, un'affermazione, un racconto)
. formazione [di bellini] è veramente una curiosa e verace leggenda che sta quasi
le caratteristiche che gli si attribuiscono (una persona). - anche con uso enfatico
nominale cui appartengono due forme aggettivali, una delle quali corrisponde per etimologia e significato
bonghi, 1-183: qui si fa anche una violenza all'aggettivo per esprimerne un senso
: le forme verbali dell'aramaico non consentono una netta distinzione tra passato, presente e
sempre... significato del risultamento di una operazione; e come spesso da chi
accaduto o è stato dichiarato oralmente in una data circostanza, in partic. nel
, in partic. nel corso di una riunione o di un dibattimento. cavour
perdita: documento redatto dal comandante di una nave per constatare e giustificare la perdita
e senza prestigio che spandono intorno in una penombra tediosa pessimismo, pedantismo, austerità
). verbalisticaménte, avv. secondo una prassi formalistica, che va a scapito
s. v.]: 'veranda': una specie di verone a vetri o in
1-i-13: prima cura mia dunque fare una visita al governatore. ci vado col
ci vado col console. mi riceve in una magnifica veranda. piovene, 14-89:
magnifica veranda. piovene, 14-89: una casa perfetta, tra le più belle di
verandato, agg. chiuso con una veranda (un balcone, un terrazzo
ma era veramente il caso di pensare a una pernice il veratro, indi si pace
: comunicato, dato o nare l'una discortesia con l'altra, perché quella dell'
l'tei dirò insomma, in una parola, il nuovo barocco.
, scrivere, compilare un atto, una denunzia, una querela', che dicono nella
compilare un atto, una denunzia, una querela', che dicono nella curia e
io ti mando, disse l'ambasciatore, una verbena in segno di pace. del
. mattioli [dioscoride], io: una sola n'hanno similmente la ruta salvatica
popolo ferrarese, fecero nell'anno mcclxix una costituzione penale contro quelli, che facessero
letter. colpire, percuotere qualcuno con una frusta o un bastone. f
, verbicausa, un medico, dà una medicina a un malato per guarirlo ed ella
contrasto dell'aria farà il medesimo all'una ed all'altra... e solo
più umile, era l'espressione di una entità dello spirito su su fino alla
. jovine, 5-241: immagina una società progredita, che bandisca il verbo
di moto, significa moto vicino a una cosa e per lo verso della sua lunghezza
che indica l'azione in quanto raggiunge una meta, un termine. -verbo
due difetti, l'uno è 'io una percezione sensoriale. -verbo di percezione
. ant. aspetto fondamentale, prioritario di una -verbo di stato: v. stato1
introduce, come complemento, il nome di una no, che gli costava otto ducati che
. -verbo epistemico: quello che indica una conoscen8. locuz. -a verbo,
frasale o fraseologico: quello che, in una data 14-1-54: la lettera trascritta dall'
. l'altro da cui è seguito una particolare modalità. -coniugare i verbi difettivi:
, vorrei che nell'opera si mutasse una parola, cioè dov'ella dice '
e quali difetti si possano attribuire ad una voce d'un verbo, come, per
per ciò che riguarda, in relazione a una determinata cosa. fanfani, uso
trattare un argomento; pronunciarsi riguardo a una questione. guerrazzi, 1-134: quanto
pensiero alla forma e fa della letteratura una musica, od una pittura senza un significato
fa della letteratura una musica, od una pittura senza un significato reale, tanto
cui il verbo è posto alla fine di una frase o di un periodo.
ancora mendace. cesarotti, 1-xxviii-53: ecco una causa di quel genere che a questi
tra un vortice di sottigliezze, d'una diarea abbondantissima di verbosità, risplende l'
di verbosità, risplende l'arte d'una ingegnosa e talora anche graziosa maldicenza. foscolo
alla scrittura; e sempre più sfumata in una vaga verbosità, in una eloquenza od
sfumata in una vaga verbosità, in una eloquenza od oratoria quasi fine a se stessa
... che lodasse... una grande e verbosa oraziona,..
enfasi (uno stato d'animo, una passione). molineri, 1-82:
pagina mi perdevo in sofismi, oppure in una abbondanza di parole che mi induceva,
induceva, in mancanza di seria ispirazione, una momentanea facilità 3. prov
. bernari, 6-234: « è una bella squadra la provercelh. dicono che è
che è rivolto in direzione di vercelli (una zona di una città).
direzione di vercelli (una zona di una città). muratori, 14-27
uomo letteratissimo e vecchio, mi fece una grande autorità. vércio, agg
. ant. e tose. chiavistello di una porta. buti, 2-213: finge
quali scherza il canonico lorenzo panciatichi in una sua contraccicalata.. sono essi adunque
, di tonalità verdastra, costituito da una miscela di ocra, di nero e
apre la gran viottola solatìa che da una parte è protetta da una sei- vetta
solatìa che da una parte è protetta da una sei- vetta di cipressi e dall'altra
le sue fauci un antro acherontico, una caverna ancor più tetra e spaventosa,
e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata. e. cecchi, 2-182
, 2-182: annoiata e acciaccosa, una tinca a macchie verdastre dormicchiava tutto il santo
5-142: portava la gonnella cortissima, una camicetta a pallini rossi, un paio di
2. per estens. che ha una carnagione di un colore livido, olivastro
livido, olivastro (e spesso indica una condizione patologica). passeroni, 4-38
loro un giovinetto magro e verdastro come una locusta. soldati, x-192: vedevo
, fu, e domina nel ricordo, una incomparabile tetraggine di piombo nerastro.
polvere. d. bartoli, 15-2-31: una povera borghigiana di sotto a lublin avea
, vi-98: andando lo 'mperadore federigo a una caccia con veste verdi, sì com'
uno poltrone in sembianti a piè d'una fontana. dante, infi, 4-118:
5-14: a cento metri il fiume faceva una lenta curva adagiata sulle cupole verdi pallide
cupole verdi pallide degli alberi. -in una celebre sinestesia. carducci, iii-3-172
lapidario estense, 149: berrillo è una petra che viene de india e trazze
altro agg. o sost., denota una particolare sfumatura, gradazione o tonalità di
(un piatto, in partic. una torta). -frittata verde-, v.
. molto rigogliosa (un terreno, una regione). -anche: fertile.
un pallore grigiastro, in partic. per una condizione patologica, per lo stato avanzato
chwood, la quale era diventata verde come una turchese malata. palazzeschi, 1-601:
. in quanto tipico della giovinezza (una qualità, una condizione, un'attitudine,
tipico della giovinezza (una qualità, una condizione, un'attitudine, ecc.)
. -sforzato, non spontaneo (una risata). savinio, 524:
, in uso, molto vivo (una tradizione, una lingua, un vocabolo)
uso, molto vivo (una tradizione, una lingua, un vocabolo). cammelli
satira incide il suo segno stilistico con una crudezza verde e con una così feroce gaiezza
stilistico con una crudezza verde e con una così feroce gaiezza, da trasformare e
da trasformare e fissare i personaggi in una specie di farsa di fantasmi e fantocci
farsa di fantasmi e fantocci, in una fantomatica allucinazione di grotteschi e dolorosi bambocci
e si risolve più spesso intorno a una tovaglia che intorno a un tappeto verde.
frutto o parte di un frutto, di una pianta di tale colore. pigafetta
colore del sole. 20. una delle tre luci del semaforo stradale (e
calvino, 12-7: ti piove addosso una tempesta di strombettii; c'è il
. f. frugoni, 2-256: una bontà così stoica, che tutto il di
tjma letizia di una vita pur mo uscita dal verde, tutta
di uno stato d'animo, di una virtù, ecc. dante, purg
(con valore avverb.): in una condizione di estrema indigenza, di povertà
chiedere prestiti ai miei. -in una situazione di grave difficoltà o pericolo (
mo preparati; abbiamo un esercito ed una marina; ma abbiamo insieme le finanze
-essere la candela al verde: essere in una situazione verdèca, sf.
un sacco di disegni verdi non tornano una libbra secchi. ibidem, 145: amicizia
, irradiata / dal mezzodì, fiorisce / una bianca covata / di odorose colombe.
agosto: cravattone a due giri su una lattuga di merletto, giubbone ver- debottiglia
tegoli verdidorati: e ogni tanto sbuca una bianca facciata angolare di vecchia o chiesa,
chiesa, e ogni tanto cerca cielo una torre irta di ferri rugginosi di vecchie libertà
. ant. e letter. che presenta una tonalità di verde molto chiaro e luminoso
della valle, 3-300: venne vestito con una veste, di tela, come tutti
verde vivo e intenso per la presenza di una rigogliosa vegetazione; ricco di vegetazione (
leandreide, iv-12-31: acci denan- zi una pianura rasa / de ogni fiore odoroso e
pascoli, 1258: verdeggiante e declivo in una pura / chiarità d'alba il belveder
la incoronarono. -con riferimento a una pianta sempreverde. g. f.
lità o riflessi di tale colore (una pietra, un tratto di mare,
vegetazione (un periodo eli tempo, una stagione). b. tasso,
vivo e intenso per la presenza di una rigogliosa vegetazione (un luogo, un territorio
sfumature o riflessi di tale colore (una pietra, un tratto di mare,
[l'ortolano] della grandezza d'una passera, il becco, le gambe e
passa. -mettere germogli, foglie (una verga, un bastone, in una
una verga, un bastone, in una comune immagine biblica). musso,
per estens. essere propizio alla vegetazione (una stagione). - anche sostant.
di venir meno come nella vertigine di una dolce demenza, / se ripenso a quel-
quel pensiero d'amore vi stette come una torre, e quel pensiero vi verdeggiò come
5. avere grande diffusione (una condizione, una fede). serdonati
. avere grande diffusione (una condizione, una fede). serdonati, 9-137:
uso delle immagini. achillini, 1-80: una pace beata / sotto l'aurea coltura
può dir quale, percio- ché sembra una non ancor trovata composizione d'aromati.
verdelèttrico, agg. che ha una colorazione verde con sfumature gialle, molto
. è già fatta 'in vigna', secondo una costumanza plurisecolare.
poco rasciutto, di poi fara'gli una spalletta di terra allo intorno, che sia
il verderame, e tolli tanto dell'una cosa quanto dell'altra, pesta insieme bene
i fiorentini bisognerebbe che il passaglia desse una mano di verderame alle sue mirabili porte
sanno che il vecchio d'ora fu nuovo una volta. 4. per estens
careri, 1-vi-126: dal fiore esce una spighetta, come quella del grano d'india
per estens. che ha un colorito, una carnagione livida, olivastra in partic.
. g. gozzi, 1-126: una donna verderognola, che pure non è
vecchio violinista ebreo, barbuto, con una casquette verdescura. 2. sm
ii-832: sul taglio del remo ha sollevato una pianta acquatica dalle foglie verdesmeraldo come quelle
veramente foglio di carta bambagina, togli quanto una mezza noce di verdeterra e per la
verde teneti la nocte adosso, per farmi una verdetta ». = femm.
sentenza emessa da un giudice o da una corte giudicante. d. bartoli
nessun verdetto di tribunale avrebbe mai cancellato una verità come questa. 2. per
. decisione presa da un arbitro o da una giuria in un concorso, in una
una giuria in un concorso, in una gara, in una competizione sportiva o
un concorso, in una gara, in una competizione sportiva o da una commissione esaminatrice
, in una competizione sportiva o da una commissione esaminatrice in merito a una questione
da una commissione esaminatrice in merito a una questione, a una controversia. ghislanzoni
in merito a una questione, a una controversia. ghislanzoni, 16-50: fui
giudizio, parere, opinione definitiva su una questione o su una persona (e può
opinione definitiva su una questione o su una persona (e può avere valore scherz
: che ha un colorito livido (una carnagione, anche in una rappresentazione pittorica
colorito livido (una carnagione, anche in una rappresentazione pittorica). govoni
ranciate verdognole, dove le carni verdirosa di una donna hanno una contestura ragnata prossima a
le carni verdirosa di una donna hanno una contestura ragnata prossima a dissiparsi, corrosa
dorso di colore verde e grigio azzurro e una lunghezza che può raggiungere i sei metri
sfumature cupe, nerastre. di una persona affatto disinteressata. piovene, 14-96:
estens. livido, olivastro a causa di una condizione patologica (anche con riferimento al
malaticcia sì, ma non morta; con una cotal tinterella piacevolmente verdetta, da crederla
genere. -anche: rigoglio di una pianta. cavalca, 20-65: venne
monti] restano affatto aprici vestiti di una succosa e bruna verdezza assai costante.
ecc.; fronde, fogliame di una pianta; vegetazione, verzura. bibbia
verdezza rodono. carducci, iii-24-46: per una parte stralciavo il fogliame morto, per
giovanile. -validità nel tempo di una dottrina, di una concezione. gioberti
-validità nel tempo di una dottrina, di una concezione. gioberti, 2-30: è
. gioberti, 2-30: è questa una delle cagioni principali del diletto che si
i-384: un'orchestra scelta risponde con una melodia verdiana o wagneriana al ruggito
2. figur. vitale, vigoroso (una qualità). ottimo, ii-iii:
roduce. palazzeschi, 9-82: una gita in laguna per bere del
uon verdicchio o del soave, e fare una scorpacciata delle più caratteristiche qualità di
2. per estens. che ha una carnagione di colore livido, lievemente olivastro
5-284: se si fosse contentato di una zitelluccia brutta- rella, risecchita, dimenticata
, che riceve a quando a quando una mescolanza di azzurrognolo, di verdigno,
e alto là, quando il costante garantiva una cosa non c'era pericolo che strisciasse
o divenire verde e rigoglioso; verdeggiare (una pianta, le fronde). -al
astuccio di cuoio nero, accanto a una lanterna rugginosa e a un ombrellone verdoccio
giorno erano molto cresciute, e divenute una vescichetta piena di marcia sierosa verdognola e fetente
del tuo fuoco rosso verdognolo / di una lucciola fuori stagione. moravia, i-256:
ha un colorito livido, olivastro (una persona). -anche con riferimento al colorito
. faldella, ii-2-173: vestito d'una cotta pretesca, il cui colore fu
apertura, si fermava a prenderla, aveva una giardinetta verdolina. -uva verdolina
ore d'ozio il villano / sopra una pietra batte le falci. 3
ha di raro il labro inferiore con una striscia intorno di color verdone, grossa un
3. gerg. militare che indossa una divisa di tale colore. r.
di colore verde. -denominazione di una varietà di tordo acquatico. dizionario di
xi-176: 'verdone': è desso una specie di tordo acquatico. = deriv
vegetazione; rigoglio della vegetazione, di una pianta. -anche: pianta o vegetazione
rammentate piante si trovavano all'ombra sopra una tavola della mia stanza. perduto avevano
l'ho lassata nella bottega del bambagiaio con una bella spera et una scodella da donne
del bambagiaio con una bella spera et una scodella da donne di parto.
, pungente, aspro, salace (una persona). allegri, 16:
libro di sydrach, 473: grisopasa è una pietra che viene dalla terra d'india
/... / portate or una canna o un sagginale. garzoni, 7-202
. d'annunzio, iv-2-1197: ecco una polla bassa che suona sotto il verdugale
sotto il verdugale come un batacchio in una campana sorda; ecco uno stroscio rude
; ecco uno stroscio rude che rapisce una parrucca, l'immola, la sparpaglia,
: era tutto il paese in preda a una inondazione di cavallette, che il disertavano
cupa verdura degli alberi istessi ci offre una specie d'apparato conveniente al duolo.
iv-1-338: i vecchissimi elei, d'una verdura così cupa che quasi pareva nera
col mattone, come le aperture d'una muraglia. 2. vegetazione presente
; fogliame, insieme delle fronde di una pianta o delle piante. - anche
. - anche: luogo ricoperto da una vegetazione lussureggiante. faba, xxviii-17:
cotesta panzetta? o come vostro solito sopra una sedia badiale, e sotto a qualche
calmo, 2-428: 1 pensier è una verdura, / che la morte presto
: entrarono facce sbruciacchiate dal freddo. una donna, due donne dal grembialone di cuoio
nel modo di pronunciare le parole acute una verecondia e un impaccio, come se avesse
conv., iv-xxv-10: la verecùndia è una paura di disonoranza per fallo commesso;
vergogniamo. lesauro, 4-75: l'una è il timor del biasimo per >ropno
dire, a francesco che lo guardava con una sorta di rattristata e vereconda affettuosità 'in
ha grande risonanza (la fama di una persona). leopardi, 1-137:
volte son battuto con le verghe, e una volta fui lapidato. bisticci, 1-i-406
ieri mattina mia madre mi picchiò con una verga e mi fece molto male.
e di mandoli e di platano, una parte scorterò dr loro; e levate
si legano. d'annunzio, iv-2-62: una nebbia fresca saliva dal fiume per la
. il ragazzo lo cavò fuori per tagliare una verga da una pianta dietro il sedile
cavò fuori per tagliare una verga da una pianta dietro il sedile. -figur
-figur. discendente, rampollo di una famiglia. dante, purg.,
figurava dagli egizi con un occhio sopra una verga. f. m. bonini,
la mano percosse due volte colla verga una pietra focaia e uscì acqua in grande abbondanza
usata come strumento o come elemento di una costruzione. beicari, 6-102: a
poi è sormontata da un arco formato da una verga d'ottone lucidissima, alla quale
-in un'espressione comparai, per indicare una persona di carattere forte e determinato.
deledda, i-259: quella era stata una donna! mai lagrime, mai preghiere
nei tristi tempi ella era stata come una verga di acciaio che non si piega.
6-176: gl'ingegni dell'orologio empiono una stanza assai grande e consistono in un
. -oref. anello decorato con una fila di pietre preziose incassate.
tu che non volevi dritto infilato in una verga d'oro, il marito!
colori quelle che tra un color intiero d'una sorte hanno qualche verga solamente d'altro
la verga d'acqua, che ascende in una fontana, io metto una palla,
ascende in una fontana, io metto una palla, egli addiviene, che questa vien
. -fondamento, nucleo dottrinale di una confessione. s. agostino, 1-7-82
c. ferrari, 379: quella era una assai brutta barcaccia... con
di far il dialogo, e forse una satira e comedia, han modo di dovenir
de'ricci, 53: rinvolta in una tovagliola con verghe azzurre, o vero in
verga, verga a verga o come una verga: essere percorso da intensi tremori a
causa del freddo, della febbre o per una forte emozione. binduccio dello scelto,
. binduccio dello scelto, i-117: una fiata era elli più vermeglio che grana
più di colori diversi (un tessuto, una veste). varchi, 3-226:
. colpo o serie di colpi inferii con una verga. f. f
babbuasso. 2. il listare una stoffa o una carta. -con meton.
2. il listare una stoffa o una carta. -con meton.: la
da barberino, ii-224: molte percosse d'una vergella gli diè di sue mani a
spogliare, / poi la fé appiccare ad una vergella. collenuccio, 1-137: et
dioscoride], 444: è il teucrio una erba che si rassem- bra a una
una erba che si rassem- bra a una vergella, simile alla trissagine. d'annunzio
strascinarlo per le contrade, conficcarlo sopra una croce. nievo, 1-183: per darsi
certe parole della padrona,... una buona razione di vergate non la scansate
di paglra ai ragazzi, o sceglievano una pezzola per sé. 2. carta
vergare), agg. percosso con una verga (una persona, un animale)
agg. percosso con una verga (una persona, un animale). guerrazzi
padre. -inferto, assestato con una verga (un colpo). palazzeschi
righe per lo più di diversi colori (una stoffa, un abito, un drappo
vergo, verghi). percuotere, con una vergaboccaccio, dee., 1-10 (116
li pan o anche con una frusta; fustigare. luca pulci,
. -tose. affibbiare, appioppare una percossa con una verga; dare,
. affibbiare, appioppare una percossa con una verga; dare, assestare un colpo violento
s. v.]: gli vergò una legnata. palazzeschi, 4-129: preso
preso bene lo slancio, le aveva vergato una tale stangata nella pancia che erano piovute
2. segnare, listare con una serie di sottili righe parallele. statuto
6-i-132: anzi ch'io parta, una miserabile vanità mi ha tratto a vergare queste
, in partic. un messaggio, una lettera; comporre un'opera letteraria.
scrivere, e mi conviene ricorrere a una mano amica anche per vergare poche righe.
dipingere. scaramuccia, 114: in una sol figura nulla più si può desiderare,
vergata, sf. colpo inferto con una verga. boterò, 11-299:
l'ambasciata. ghirardacci, 3-149: una paniera grande di zuccarini et una tovaglia vergata
: una paniera grande di zuccarini et una tovaglia vergata. genovesi, 552:
all'eroica: gli pendea dagli omeri una roba trasparente in forma di petaffio, vergata
quattro coma, il quale prese per moglie una di quella lumachine vergate di giallo e
ancor con quelle. durante, 2-199: una sola radice, e un sol gambo
ci grava, / certo vergato di fogli una lisma / aremo, tante cose ci
amore ha questo officio, unir dui en una forma: / francesco nel supplicio de
ant. ricco di rami, frondoso (una piantai p. fortini,
), agg. che tende verso una determinata condizione. tommaseo, 4-ii-175:
alle cose, le quali si fanno una volta sola, bisogna pensarci due.
sf. geol. verso di ripiegamento di una piega; verso di avanzamento delle falde
di avanzamento delle falde di ricoprimento di una catena montuosa. 2. ott
letter. volgersi o essere orientato verso una determinata direzione. seriman, i-561
austro. 2. accostarsi a una certa gradazione di colore. lomazzi,
viene tal volta a far due lumi in una figura, uno de quali verge al
avvolto. 4. tendere a una determinata condizione economica, sociale, ecc
sm. disus. il percuotere con una verga. rasori [engel],
tr. (vergheggio). percuotere con una verga, bastonare. b
, sf. disus. colpo inferto con una verga. c. gozzi
verghegiato). percosso, colpito con una verga. - anche sostant.
, io li direi che s'egli menasse una vergetta di legno per l'aere,
del caffè,... ed impugnata una verghetta, via pei campi lesta lesta
a due capi, in cima ad una verghetta di ferro. 2.
9-89: venne a la porta e con una veighetta / l'aperse, che non
, e giunse alla porta e con una vergetta l'aperse che non vi fu restistenzia
profondo: e non potrebbe non prendere una piega verghiana. verghìfero, sm
. proprio, relativo o tipico di una ragazza vergine o ai una donna (o
tipico di una ragazza vergine o ai una donna (o anche di un uomo
ella era stata sposata, aveva avuto una figlia, aveva avuto degli amanti, ma
verginità. beicari, 4-74: facendosi una preda, i'veggio e squadro / una
una preda, i'veggio e squadro / una fanciulla star con molte pene, /
tutti per la bontà dell'indole, ed una virginale purezza di costumi. bernari,
. d'annunzio, 4-i-31: era una di quelle mattine verginali della primavera che
originaria, primitiva (un luogo, una società). cattaneo, vi-1-329:
a infantile purità le anime depravate da una fittizia socievolezza. 8.
sposata. cavalca, 20-92: una giovane vergine ch'avea nome alessandra,.
e di sua terra, entrò in una tomba, ovvero sepolcro. ugurgieri, 40
pacificaste li venti con sangue e con una vergine uccisa, quando di prima veniste
alle nozze. rosmini, 5-1-254: se una vergine già fra le mani dell'uomo
, 8-1172: c'è sul tavolinetto una scatola di fiammiferi. accende il cero e
molto virtuosi. giannone, i-22: una verrine vestale, della cui onestà si
tradizionale delle carte celesti è raffigurata come una donna che tiene in mano una spiga
raffigurata come una donna che tiene in mano una spiga. -in astrologia, il sesto
costituito da due bozzelli uniti insieme a una delle basi. -vergine doppia: paranco
al xvi sec., costituito da una sorta di sarcofago a forma di donna,
20-205: -rammentati tu di averti mai grattata una certa lazzarina minuta come la stizza?
... chi poi ne ha sofferta una sola, lo chiamano 'pestello'; e
non ha mai avuto rapporti sessuali completi (una persona, in partic. donna
arriva a farle nostre mai, è una prova di come negli anni vergini agisca
negli anni vergini agisca nel nostro spirito una facoltà che poi, col sorgere e l'
incline agli slanci spontanei e ideali (una persona, il suo animo).
, mentre ci piovevano nel cuore come una soave melodia, ci faceano certi dello asseguimento
15. privo di esperienza in una determinata attività; novizio. baldini
partic., trattamenti di raffinazione (una sostanza). -in partic.:
; che si avvale di colori puri (una tecnica pittorica). scaramuccia,
impressionato o usato per la registrazione (una pellicola o un nastro magnetico).
. foresta. giuliani, i-276: una selva ancor vergine, che non sia mai
fruttuosa, dopo molto errare avevano trovato una macchia, per così dire, vergine,
è mai stato scalato (un monte, una vet- ta). calandra,
mai stato soggetto a dominazione straniera (una città, uno stato, un popolo
tentativo di risoluzione (un testo, una questione). ramazzini, 179:
caso vergine, assolvono ampiamente chiunque sopra una falsa apparenza potesse essere a prima vista
caso vergine, come doveste provvedere ad una repubblica per un paese dell'utopia. montale
al poema e che rende quasi impossibile una lettura ingenua, a caso vergine,
. si degnò di venire nel ventre d'una verginella da la quale prese carne umana
rugiada. fiacchi, 106: a una rosa verginella / così disse un dì l'
stata né naturale, né edificante in una verginetta. -con uso aggett.
- levare,, rapire la verginità a una donna: deflorarla. s.
rapisti? -rifare o rifarsi la o una verginità: restituire o riconquistare la stima
di polizia, in modo da rifarsi una verginità e loro, le spie, lo
anni, era come si fosse rifatto una verginità, e chi gioca per la prima
aveva salvato da pericolo certo la verginità d'una fanciulla di nobile lignaggio fosse immediatamente armato
: mettiamoci a considerare le cose con una certa verginità 8. naturalezza,
maestro martino, lxvi-1-139: per far una menestra de verzuso. redi, 16-ii-233:
faccia. c. bartoli, 5-58: una certa modestia di buona creanza et una
una certa modestia di buona creanza et una convenevole vergogna che sparsa quasi per le guance
che sparsa quasi per le guance come una vermiglia rosa risplende. marmi, iii-237:
-boccone della vergogna: l'ultima porzione di una vivanda che viene lasciata nel piatto.
169: imputando a loro vergogna che una piazza di tanta importanza cadesse sotto gli
fra l'altro dal suo felice matrimonio con una povera ragazza ch'egli aveva tolto da
, vergogna! -mi lasciai rinfocolare da una simile mistura queste vecchie midolle di contadino
noi forestieri tanto poco, che è una vergogna; e tanto pochissimo da'nativi
tanto pochissimo da'nativi, che è una vergognissima. manzoni, iv-313: questi motivi
: questi motivi sono tutti compresi in una storia perpetua di strazi e di vergogne
italia era soggetta. cassola, 2-481: una donna grassa arrivò su e vedendo tutto
sconquasso si mise a gridare che era una vergogna e che li avrebbe denunciati ai
ix-360: teneva la testa reclinata da una parte e si lavava senza fretta, con
umiliare o di diminuire il prestigio di una persona. e e cavalca
, perché par ch'io ti voglia provare una cosa di cui mi fai torto a
a roma a -fare vergogna a una donna, mettere a vergogna una donna
vergogna a una donna, mettere a vergogna una donna: violentarla, stuprarla.
di breme, 2-164: ora gliene toma una specie di vergognetta, sebbene in fondo
vergognuzza. baretti, 3-138: nulladimanco una certa vergognuzza gentile sta bene dappertutto.
, con quell'aria innocente., è una vergognaccia! = dal lai
avevo. -in relazione con una prop. subord. attribuito a cino
letter. coprire di vergogna; screditare una persona esponendola alla pubblica disapprovazione; mettere
5. sedurre, violentare, stuprare una donna; disonorarla, comprometterne il buon
-sedotto, privato della verginità, disonorato (una donna). betussi, 3-410
]: 'sensitiva': pianta simile ad una piccola gaggia, che viene a noi dall'
: ora si sentiva distrutta, destinata a una morte lenta, vergognosamente meschina.
questa vergognosità eccessiva si manifestava anzitutto in una straordinaria facilità al rossore. = deriv
324: scrisse il collegio de'cardinali una risentita lettera al viceré e a gesualdo
pietate. testi pratesi, 226: una donna gentile, povera, vergongnosa / ebbe
denaro che non si spendesse, vada in una cassa di deposito, per soccorrere qualche
comportamento alla pudicizia, alla verecondia (una persona e, soprattutto, una donna)
(una persona e, soprattutto, una donna). dante, conv.
l'occasione di fare col camioncino dell'ospedale una scappata a padova. bonsanti, 210
dieci giorni che non gli si leva una parola di bocca che non sia disperata.
, di discredito; che squalifica gravemente una persona; esecrabile, riprovevole, disonorevole
: non importa chi io sia. sono una voce libera; e vi accuso del
con un'enfasi falsettistica da baraccone e una vergognosa sprovvedutezza da doposcuola, da oratorio,
. sanudo, xlix-420: fo recitata una egloga di amor, ne la qual
-abietto, ignominioso, spregevole (una condizione). c. ghiberti,
... si conveniva discender a una pace vergognosa. c. campa
i quali arabi... portano una pelle di pecora che gli copre le parte
le parti vergognose con la scorza d'una ostrica marina, le donne con una fascia
d'una ostrica marina, le donne con una fascia fatta di cottone. domenichi,
speranza di salute, perciocché l'era nata una fistola mortale nelle parti vergognose, la
mangiava, talché ella non potè rallegrarsi d'una sì gran vittoria. -cose
facilmente prendere? un sorrisetto.. una mossetta.. un'aria umile, vergognosetta
avevi sentito il bisogno, tu, d'una moglie (all'età tua vergognosàccio!
e d'argento. il fondo è una rete di seta, per lo più argentina
per simil. sottile venatura, stilatura di una pietra, di un minerale.
pezzo dell'ebano fossile semplice; et una scheggia d'altra sorte di esso molto più
toccare tanto odore n'uscì, come una vergola di fumo a modo che d'
), / cui tutte vergola / una reticola, / come le vipere / han
vergolato, agg. segnato da una o più sottili stria- ture,