prezzo (per lo più con riferimento a una riduzione). - tornare a peso
dei cinque sensi dell'uomo, 1-17: una erba entro... si chiama
, crusca altrettanto, e legate in una pezza e fatto bollire in due libbre d'
libbre d'acqua tanto che tomi ad una. trattato delle mascalcie, 1-75: queste
. -protendersi, essere orientato verso una determinata direzione. giovanni da verazzano
se ne vanno diritto al pie d'una grande montagna. girone il cortese volgar
(o volgere gli occhi) in una direzione, verso un punto o all'indietro
cielo innalzo il guardo, / veggio una stella luminosa e grande. bertola, 90
nella natura, nella fisionomia, assumere una forma o una natura, colore differenti
nella fisionomia, assumere una forma o una natura, colore differenti, trasformarsi in
opposto, diventare, farsi diverso (una condizione psicologica, una sensazione, un
farsi diverso (una condizione psicologica, una sensazione, un sentimento, una situazione
, una sensazione, un sentimento, una situazione, ecc.). giacomo
ne ritenne / perché fu specie d'una castratura. -riassumere una determinata espressione
specie d'una castratura. -riassumere una determinata espressione (nel volto).
28. tr. riportare, riaccompagnare una persona in un luogo. -in partic
alla festa; e così la trafugarono una notte. g. m. cecchi,
cento pecore, quando se ne trovò meno una, ch'avea erduta, lasciò le
novantanove, e andò cercando solamente per una, tanto che l'ebbe trovata, e
la tornano dentro. -recapitare una lettera al luogo di provenienza. caro
. 32. ristabilire, ricondurre una persona (o anche un animale)
(o anche un animale) in una condizione (fisica, esistenziale, psicologica,
. 2. -riportare qualcuno a una condizione di benessere economico risanandone le finanze
perciò togliendolo afli agricultori, entra in una lutta di vita e di morte colle
coltura ad asciutto. -ripristinare, ristabilire una situazione nella condizione preesistente. tenca
tornare ogni cosa in silenzio. -restituire una disciplina alla perfezione artistica, all'efficacia
aveva in sé due concetti grandissimi: l'una era il tornare a luce la buona
sotto. 34. far girare una ruota. -al figur., per indicare
gli tornò inimicizia. -far ricadere una colpa o una pena su qualcuno.
. -far ricadere una colpa o una pena su qualcuno. giamboni,
domenico'torna in maschio la figlioletta di una povera vedova, infamigliata di molte, con
-reintegrazione al potere, restaurazione di una dinastia o di un sovrano; ristabilimento
, aggiunte solo dua cose: l'una, che... le si dovessino
... le si dovessino leggere loro una tornata manzi, che saria almeno tempo
aggiunga al magistrato de'conservatori di legge una tornata sola, e questa sia il
accadendo mai nel bocchiare che si rompere una qualche bocchia, allora si riguarda la bocchia
sgradevole che si avverte in seguito a una cattiva digestione. - anche in un
i passi piedi. / ché l'una di lo 'nferno, u'non si riede
qualcuno: bloccare, stroncare sul nascere una parola, un discorso di qualcuno.
, 252: dove l'asin cade una volta, non vi toma più. idem
ammollare dei piccoli pezzi di tornasole in una quantità uguale di acqua e d'orina.
, che diventa rossa se immersa in una soluzione acida, azzurra se immersa in
soluzione acida, azzurra se immersa in una soluzione basica. -al figur.: fatto
, dice montezemolo, « è come una cartina di tornasole per verificare se il barolo
raggiro / qui bisogna intrecciar. sai che una donna / non v'ha di me
ma cne nell'espirazione se ne svolge una grandissima quantità: il che è provato.
, di un fenomeno naturale, di una funzione fisiologica, ecc.; il
ecc.; il ripresentarsi ciclico di una stagione. boterò, 11-173: la
forma rinovavale. jahier, 3-21: se una sera si corica ricco: ecco che
corica ricco: ecco che all'alba una tornata di gelo gli ha ringrinzito le
prendere per due o tre mesi una lezione di francese; tornati poscia ai paesi
28-i-1986], 1: i medici minacciano una nuova tornata di scioperi. m.
. il dimorare, l'essere domiciliato in una determinata abitazione. -anche: l'abitazione
215: come egli mi vide, fattomi una grata accoglienza, mo- stròmi così la
la, / ne vuol comporre in rima una novella. idem, 372: io non
tondeggiante; ben tornito, rotondetto (una parte del corpo, in partic. le
è ritornato in patria dopo aver compiuto una missione, un'impresa; che è
a dio non senza lasciare fra noi una sacra eredità di affetto e d'imitabili esempi
se ti borbotta, e tu poni una vigna. alfieri, 6-404: aspetta un
riacquistato caratteri perduti, che ha ripreso una condizione; che ha riassunto un atteggiamento.
a distanza di tempo, recidivante (una malattia, i sintomi). -anche:
. rivolto, rigirato in modo innaturale (una parte del corpo). dante
.: che ha ripreso corso (una moneta). muratori, 7-ii-277
uso per l'italia, è da vedere una dissertazione del cavaliere francesco vettori, che
v-137: in quel tempio rovinoso potea vedersi una colonna ben fusellata e un piedistallo ben
. letter. girevole su se stesso (una trottola). fr.
: per la quale cosa immediate se vide una pugna, uno tomiamento tanto delectabile cum
natorio, cum due revolutione nel'aere, una apposita ad l'altra, et poi
di ferrara, adesso m'importerebbe di più una bella braciola di maiale.
) in quanto 'voltata di lavoro in una determinata superficie'. tornavira, sf
, xxviii-845: ordinassi un tomiamento. dall'una parte fu il conte d'universa e
errante tornerà alla moda si potrà fare una molto bella giostra o un magnifico tomiamento
bella giostra o un magnifico tomiamento in una delle sue sale terrene, che è ora
benda, con l'esattezza veloce d'una giostra all'anello, d'un torneamento al
d'un torneamento al brocchiere. -in una raffigurazione. domenico da prato, lxxxviii-i-507
di tentazione. caraccio, 37-69: una tal guerra incominciar costoro, / un
da pisa, 1-40: a onore d'una loro iddea, che avea nome iside
greci, la figura di io, cioè una statua feminile con le coma di bue
ho fatto fermare il legno avanti a una chiesa indù... s'entra e
di un tabernacolo, dentro c'è una vacca ai metallo dorato colossale, sotto all'
dorato colossale, sotto all'idolo pascala una vacca vera, vicino all'idolo c'è
e ingegnosissimo maestro: questi fece scorticare una vacca, che 'l toro quivi amava
'l toro quivi amava, e fece una vacca di legno, e copersela di questo
della piazza, sopra a stuoie poste l'una in capo all'altra, gran pezzi
dopo tutto è meglio essere trattata come una madonna che come una vacca.
essere trattata come una madonna che come una vacca. 3. donna grassa
per anche trovata una belemnite attaccata a qualche mascella, com'è
f. doni, 1-22: direi ch'una volta, scendendo la scala,..
, n-149: « è il grido d'una 'vaca marina'. » - « vuoi
il corsaro. « sì, capitano. una preda squisita. » 13
per indicare chi aveva la peggio in una controversia. sacchetti, x-77-8: l'
la vacca è nostra. -essere una buona vacca da latte, garantire ottimi
. -mungere qualcuno o qualcosa come una vacca: sfruttarlo completamente, in partic
.. considerare l'erario pubblico come una vacca, secondo il proverbio fiorentino che
o sistemarsi nel ventre di vacca: condurre una vita agiata e confortevole. bianciardi
: 'vaccaccia': anco per dispregiativo: 'è una vaccaccia. che vaccaccia! '.
, sf. ant. prestazione sessuale di una prostituta. brusoni, 7-214
per l'asenzia del papa, come una terra di vacai, perché si tenevano le
tommaso di silvestro, 86: morì una figlia del morello vaccaro. ramusio,
, come caprai o vaccai, rapirono una donzella molto vaga e grande. verga,
.. così bianco come aveva visto una volta suo padre il vaccaio, quando tremava
fochista. -in espressioni comparai per indicare una persona con maniere rozze o ignorante.
pavese, n-i-426: il mare è una gran vaccata. 2. affermazione
romanzi io non pregiassi men del calamaio una piccola amica taciturna stupida e fresca. veramente
ultima vaccherìa che si incontra, prendesi una secchia di legno, che riempiesi dell'
vagando per la campagna. fatto colazione in una vaccheria, si erano inoltrati per sentieri
2-iii-17: gustate questo sorbetto ornato di una crema speciale della nostra vaccheria. montale
n'accolse quel mostaccio intriso / con una moia feltrin, vacchésco suono, / trovata
avvedendosi, trasmutò la detta io in una vacchetta. firenzuola, 353: ricercando
353: ricercando i miei pastori d'una vacchetta che egli avevano smarrita, per
, infruttifere ormai per vecchiaia, trascinavano una esistenza quasi inutile. 2
pieno, e che lo stivale è d'una grossa vacchetta. buonarroti il giovane,
sp., 3 (44): una spalliera alta e quadrata, terminata agli
giacinto... scriveva cifre in una sua vacchetta untuosa. pancrazi, 1-43:
sul banco della piccola sala, apro una inedita vacchetta di lui [il redi
il nano s'era fatto gli arnesi. una pertica d'ontano..., i
vaccine e cinquantotto abitanti, annidati in una piega poco accessibile della grande valle.
sei però vaccina come sono io; ma una matrona mia pari, chi vuoi che
-pasturarsi della vaccina: congiungersi carnalmente con una donna. aretino, 20-74: e
vaccinazione per immu nizzare da una malattia. stampa periodica milanese,
. con la particella pronom. farsi praticare una vaccinazione. 3. figur.
. premunirsi, difendersi da un evento, una situazione o anche da un'idea,
situazione o anche da un'idea, da una concezione, da un sentimento ritenuto negativo
così è da sperare che si vaccinerebbero, una volta per sempre, contro l'infezione
se ne era anzi vaccinato, prendendo una moglie della pennsylvania, di religione episcopale
3. non più predisposto a incorrere in una situazione negativa, in quanto ne ha
-trice). medie. chi esegue una vaccinazione. verga, 8-140 [var
trivalente o polivalente) per conferire a una persona o a un animale uno stato
giacinto. crescenzio, 2-5-506: pigliammo una libra di mandole dolci e un'altra
. calvino, 1-61: il paese era una macchia d'ardesia, paglia e sterco
vaccino, in luogo di difenderci da una malattia soventi volte mortale, terminasse nella
da sintesi chimica, capace di indurre una immunità specifica da parte dell'organismo.
vaccinoterapìa, sf. medie. trattamento di una malattia, in partic. infettiva,
da denudare, e viceversa ricorrendo a una troupe di vaccone pro- fessioniste sarebbe stato
tic. in espressioni comparai per indicare una persona obesa, sformata. pavese
pavese, 12-44: si è vista lì una volta una donna grassa come un vaccone
12-44: si è vista lì una volta una donna grassa come un vaccone, che
giorno. v borghini, 4-ii-604: se una volta vi fussi resoluto a starvi sopra
indecisione, titubanza, esitazione nel prendere una decisione, nel compiere un'azione, nell'
, nell'ade- rire o nel professare una fede; irresolutezza, incostanza dell'animo
potrebbe anzi il vostro morbo consistere in una febbre la qual si tragga impetuosa di
. 4. instabilità dei prezzi di una merce. è galiani, 3-161:
piedi, che avanza con passo incerto (una persona o, anche, un animale
rovinare a terra (un edificio, una costruzione); pericolante. marchetti,
ed è sul punto di ribaltarsi (una nave). caro, 1-189:
3. tremolante, intermittente (una luce). linati, 18-163:
linati, 18-163: alla luce vacillante di una candela posata nel mezzo della tavola l'
che è in condizioni critiche di salute (una persona); malfermo, cagionevole (
. che è indeciso, irresoluto nel prendere una decisione (per lo più fra due
è soltanto un lembo troppo fuggevole d'una cosa che non mi riesce a capire per
meno; aleatorio, effimero, precario (una condizione, la stima, un'impresa
un concetto); privo di garanzie (una prova). pallavicino, 10-i-57:
che fosse appoggiata a sì vacillante fondamento una verità che dev'essere inconcussa.
approssimativo, stentato (lo stile, una frase). g. visconti,
piedi, avanzare con passo incerto (una persona); barcollare, ciondolare.
; avanzare traballando (un mezzo o una macchina in movimento, un oggetto lanciato o
brilla, / nella casa, ch'è una badia: / ave maria. albertazzi,
, essere a rischio di crollo (una costruzione). sergardi, 105:
del vento, dello spostamento dell'aria (una fiamma, le fronde di una pianta
(una fiamma, le fronde di una pianta). tasso, 8-25:
. essere confuso, ottenebrato intellettualmente (una persona, la mente); vaneggiare,
certamente vero o degno di fede (una dottrina, un'affermazione, una prova)
fede (una dottrina, un'affermazione, una prova). marsilio ricino, 6-143
vacilla. 7. trovarsi in una condizione di instabilità, di incertezza,
: mostrarsi incerto, esitante neltaderire a una fede o incostante nel professarla, nel seguire
, il gionare, delirare (anche per una forte emozione). = voce dotta,
incertezza, titubanza, esitazione nel prendere una decisione o nel compiere un'azione; tentennamento
del suo pensiero scoppiarono i baleni d'una volontà micidiale. calvino, 14-120: comincia
agg. ant. precario, incerto (una condizione, la vita stessa).
tutta scelerata / e più vacilla ch'una foglia al vento. = deverb.
1-2: in tanto merita nome di bene una cassa di zucchero, in quanto è
essendo finalmente quella gran massa se non una moltitudine di picciolissimi vachi.
4. per estens. privare una città, un territorio di una parte
. privare una città, un territorio di una parte della popolazione, esiliandola.
canoniero, 52: ma se vaccua una commenda, tutti sono confusi.
. ant. presentare spiragli, aperture (una struttura architettonica). serlio,
vacuano assai, ci è ancora fra l'una e l'altra cappella alcuni vacui,
se menato a dormire, avendo prima fatta una cena di cibi vacuativi.
. totalmente privo di denaro, indigente (una persona). vite degli imperatori romani
ha proprietà lassative (un alimento, una medicina). - anche sostant.
2. figur. mancanza, assenza di una prerogativa. caro, 12-i-155: di
la vostra fortuna ha fatto questa volta una vacuazion tale che poco vi può rimanere
di questo mezzo per assicurarsi di lasciare una eredità ferma, che dicono vacuf, ai
appagorite et de subito constrecte, famo una specie quale chiamano 'phisemata', ma infiata
le camere deserte. -vacuo di una roccia porosa. imperato, 1-25-8:
guazzo, 1-74: l'ignoranza è una certa vacuità d'animo. d'annunzio
nella mente a poco a poco farsi una gran vacuità b. croce, iv-12-205:
bianchetti, 1-67: è forse in ciò una delle radici principali di quella tanta vacuità
da ogni poro degli scritti suoi traspira una meschinità anzi vacuità anzi nullità di pensiero
. villani, 6-30: uno giudeo cavando una ripa per crescere una sua vigna,
uno giudeo cavando una ripa per crescere una sua vigna, sotterra trovò uno grande sasso
; sprovvisto, povero di sangue (una parte del corpo). boccaccio,
. che ha l'interno cavo o presenta una cavità (un tronco, un organo
vero tralcio, vacuo dentro a guisa d'una canna. ca'da mosto, 322
-spoglio di arredi, di suppellettili (una stanza). boine, li-106:
, 397: la legge potrebbe ordinare una nuova divizione d'ogni proprietà vacua, potrebbe
mancante di cultura, di saggezza (una persona, l'animo). -
: vedere, adunque, dovevi amore essere una assieme... abitatrice de'vacui
. de sanctis, ii-193: è una tragedia vacua e stagnante, per entro
espressione di vanità mondana, frivolo (una festa, un divertimento). zendrini
da impegni, fatiche, ricompense (una persona). alberti, ii-58:
ant. sterile, incapace di procreare (una donna). b. davanzati,
vacuo, e'si vedrebbe di terra una formica, che fosse in cielo. patrizi
, dolce e soave. -vacuolo di una sostanza porosa o spugnosa. ramusio,
o in partic. sfogatoio ricavato in una struttura muraria. -anche: spazio vuoto delimitato
spazio o parte di un foglio, di una pagina (ad es. l'interlinea
già dato ordine di riempirne i vacui con una grossa levata che a tal effetto attendeva
platino con cui è in contatto termico una termocoppia sensibile, impiegato per misurare leiccolissime correnti
comparsa di vacuoli nel citoplasma di una cellula (un agente o una sostanza
di una cellula (un agente o una sostanza patogena). = deriv.
presenza di gas in fase di raffreddamento (una roccia, la lava).
intr. biol. subire vacuolizzazione (una cellula, il citoplasma).
. che ha subito la vacuolizzazione (una cellula). vacuolizzazióne, sf
. biol. insieme dei vacuoli di una cellula; sistema vacuolare. piccola
cui sia stato fatto il vuoto mediante una pompa pneumatica. - vacuometro a compressione.
dispositivo per regolare automaticamente l'azione di una pompa che genera il moto in un
fisica che consiste nefl'applicare a una parte del corpo una camera a
consiste nefl'applicare a una parte del corpo una camera a tenuta d'aria,
tenuta d'aria, in cui si pratica una depres sione e successivamente una
una depres sione e successivamente una compressione per solle citare la
contenente notizie utili o nozioni relative a una determinata materia o argomento, e in
argomento, e in partic. a una tecnica o attività pratica, raccolte ed
odor d'incenso e di moccolaia, una confusione. pavese, 2-261: veniva a
3. l'andare avanti e indietro fra una località e l'altra per motivi di
collegamento fra nave e terra costituito da una piccola imbarcazione mossa attraverso un cavo teso
a loro, un'arringa non vale una manata sulla spalla, / un pamphlet non
6-174: fumi ricordò allora... una ragazza, chella ines, ines.
della monotonia, e sua madre era una contadina rifatta. stuparich, 1-226:
-il passeggiare, il gironzolare senza una meta precisa. verga, iv-235:
qualche viandante, col lento vagabondaggio di una coppia furtiva. de amicis, xii-433:
coppia furtiva. de amicis, xii-433: una di quelle solenni nevicate torinesi che fanno
all'altra e da un libro all'altro una casa per l'anima sua.
3-i- 125: io vado per una quindicina di giorni a vagabondar per le
, agg. che vive irregolarmente senza una dimora fissa e un lavoro regolare;
senza pensiero altrove, fu rapito da una femina vagabonda e pezzente. periodici popolari,
cosa che avevamo vista, per dima una, alla stazione di pescara, era stato
, o vagabondi, ammanettati e sotto una buona scorta di carabinieri. f.
: lui un vagabondo, la sorella una., la madre un'ubriacona! fucini
3. per estens. che vaga senza una meta precisa; che si sposta continuamente
, e dividevano le loro tenerezze fra una gatta bianca, molto vagabonda, e un
, che pendeva sopra la finestra in una gabbia di legno. montale, 1-138:
nella mia vita vagabonda è avvenuta come una sosta, un tempo fermo.
-figur. che vaga per il cielo (una nuvola). govoni, 409:
lontan vanisce. -che descrive una traiettoria apparentemente irregolare. landino [plinio
4. non sedentario, nomade (una popolazione). boiardo, 1-12:
boiardo, 1-12: dal principio l'una di queste genti fu pelasgica e l'
chiari, ii-176: in me ravvisate una donna in arnese maschile; ravvisate in
in arnese maschile; ravvisate in me una giovine onesta condannata dal suo destino a
8. che è privo di una solida trama (un romanzo);
femmina, quando non è lo sfogo d'una lussuria vagabonda o di una fornicazione furtiva
sfogo d'una lussuria vagabonda o di una fornicazione furtiva,... ha un
lunga vita o languida? -effimero (una sensazione, un piacere). f
ebbero tutti e tre il senso di una repentina commozione che le fosse ascesa dall'
: per vagatonica si suol intendere genericamente una persona in cui l'azione (il
: il circolo ha la sua sede in una villetta di intonazione vagamente palladiana; non
dermeier. -ant. senza una meta precisa, di qua e di là
a la perfine traboccato il cavallo in una fossa, caddene elli. 2
. mi dànno determinata la figura d'una beatrice portinari, amante o amata dal-
viaggiare, e non s'allontani da una materia. = nome d'azione
non destinato ad alcun bersaglio preciso (una pallottola, un proiettile).
. 3. tremolante, baluginante (una luce). cassola, 5-54:
, xviii-158: non ci voleva se non una testa vagante come la mia per mettere
dolore che non è sempre fisso in una stessa parte del corpo. 10
'vaganti'. i frequentatori appartengono esclusivamente a una categoria di viziosi abitudinari. m.
luogo all'altro, per lo più senza una meta o una direzione precisa, errare
, per lo più senza una meta o una direzione precisa, errare.
fumo). ariosto, 34-50: una dolce aura che ti par che vaghi /
in piena licenza; ma non vera una occasione per concedere inpunemente, o con
inpunemente, o con lusinga d'impunità una simile licenza alle sue azioni.
scherz.: che compie escursioni in una determinata regione. buonarroti il giovane
affannato, alberto si sentiva avvolto da una vampa, da capo a piedi.
perversi. 2. tremolante (una luce). pirandello, 8-899:
gli scalini. 4. percepire una sensazione di tremolio (gli occhi).
di venire meno (un sentimento, una condizione). lucini, 3-324:
: sul pantheon romano / si affisa una stella d'incerto colore. = dal
, iv-2-1027: ella era avvolta in una di quelle lunghissime sciarpe di garza orientale
ebollizione; e il fumo, come da una serie di bocche spalancate, si sollevava
del vagente. de pisis, 3-101: una povera madre che deponeva in una mangiatoia
: una povera madre che deponeva in una mangiatoia con poca paglia un bambino vagente
visibili. sciascia, 8-42: bastava che una ragazza o una collega mostrasse di rispondere
, 8-42: bastava che una ragazza o una collega mostrasse di rispondere al suo vagheggiamento
avea... per forza tolto una fanciulla,... rispose..
mi appaghi,... mi soccorre una fantasia quasi scientifica. moravia, xii-223
punto di riferimento; essere orientato in una determinata direzione (un astro).
ed onte. vasari, ii-501: una casetta piccola accanto alla chiesa,..
-rifl. rimirarsi in uno specchio, in una superficie riflettente compiacendosi della propria avvenenza
bellori, ii-185: siede narciso appresso una delle naiadi ninfe, che gli tiene avanti
estens. corteggiare qualcuno, in partic. una donna, rivolgendole premure, lusinghe,
finestra farsi. poliziano, 1-677: una vecchia mi vagheggia / viza e secca
carne a dosso, / che sfamasse una marmeggia. gualdo priorato, 5-ii-273: con
3. figur. immaginare, sognare una determinata condizione, anelarla, agognarla,
vagheggiare qualcosa di ancora più roseo, una solenne cerimonia, a cui avrebbe potuto
. qualcuno poteva anche tentare di far recapitare una lettera alla donna vagheggiata, ma per
; che anela, che agogna a una condizione, al raggiungimento di un obiettivo
evidente in tutti i vagheggiatori e promotori di una lingua universale. = nome
soffici, iii-242: tutto si riduceva a una delle sue solite imprese vagheggiatorie, avviate
ottenere un determinato bene, di raggiungere una particolare condizione, uno specifico obiettivo o
, tratto da la vaghezza di seguir una fera in un folto bosco, tanto
, se gli venisse vaghezza d'impalmare una qualche ragazza,... di por
vittoria di gloriosa memoria, la quale per una va- hezza mista di delizia, da
868: si vorrà egli dir forse che una tal varietà anzi opposizion di giudizi non
non abbia altra cagione che un capriccio, una vathezza incorreggibile di disputare? bacchetti,
ascoli, 1695: deh non credete a una femmina sciocca / e non v'accenda
, se la memoria m'aiuta, d'una vaghezza leggera, un poco fiabesca,
vagilità, sf. biol. attitudine di una specie animale a spostarsi attivamente.
. da vagile. e delicata di una persona, in partic. di una donna
di una persona, in partic. di una donna, vagiménto, sm. ant.
. ugurgieri, 117: esso enea aveva una spada la cui va gina
. quel cirusico mons. anel ci mostrò una curiosità non più vista, né sentita
non più vista, né sentita cioè una vulva duplicata d'una donna di circa
, né sentita cioè una vulva duplicata d'una donna di circa 30 anni una delle
d'una donna di circa 30 anni una delle quali nel suo solito sito naturale,
femmina diceva aver auto copula tanto nell'una, che nell'altra. campailla, 15-31
nell'utero, senza cottura è come una ptisana d'orzo. 6.
, 1-24: vasi inviluppati ciascuno in una raddoppiatura di una membrana cellulare, che
vasi inviluppati ciascuno in una raddoppiatura di una membrana cellulare, che chiamano vaginale.
sola. 2. infiammazione di una guaina tendinea. = deriv. da
. genere di crostacei macinìi chiusi in una guaina trasparente. = voce dotta,
. 2. processo infiammatorio di una guaina tendinea. = deriv. da
piccolissimi. campofregoso, i-36: viddi una cerva, 'l suo [del bimbo]
2. figur. il primo manifestarsi di una lingua che si origina da un'altra
trasloco. 3. esordio di una nuova epoca storica, di una diversa
esordio di una nuova epoca storica, di una diversa temperie culturale e politica.
merito, virtù, capacità di una persona. - in * partic.:
di vaglia, decorò per la regina una 'demoiselle', cioè un umile specchio da camera
gran proweden- za; / nel mezzo una colonna di gran vaglia. boccaccio, 1-ii-420
-vaglia del tesoro: emesso da una tesoreria che ne effettua la liquidazione a
'sepolcri'e il 'saggio omerico'; così pure una lettera con un vaglia sopra di lui
, ghiaia, ecc.) ottenendo una selezione secondo le dimensioni dei singoli componenti
valutare un candidato nell'idoneità ad assumere una carica. - anche sostant. g
s. v.]: bisognerebbe dargli una vagliata a questo grano.
s. v.]: gli diede una vagliata nella testa. 3. dimin
. betti, 166: tu mi desti una vagliatina giudiziosa della mia ode per la
di un vaso di rame ho messo una buona quantità di cenere vagliata, e seppellita
3. esaminato, valutato (una persona). giusti, 2-216:
(i candidati o gli eletti a una carica). guicciardini, 2-2-176:
un poco troppo grosso, si fece fare una seconda vagliatura dalla ragione. a.
che dopo di te, dovendo bastare una simile vagliatura, che vuol esser terribile,
ne risulti tale mole, da poterne fare una vagliatura severa e trame un volumetto breve
la cui parte principale è costituita da una o più superfici dotate eli aperture calibrate di
pelle / stringhe, un vaglio od una piva. lastri, i-64: è stato
. vaglio ventilatore-, apparecchiatura in cui una corrente d'aria investe i cereali rilasciati da
corrente d'aria investe i cereali rilasciati da una tramoggia. -vaglio rotativo: in
. -vaglio vibrante, dispositivo munito di una o più superfici di rete o di
là vedo al tiro, gli ho fischiato una schioppettata, e non s'è più
giorno quale vaglio rappresenti per la poesia una barriera linguistica. -scelta.
einaudi, 54: così si forma una classe politica numerosa, scelta per via
vaglio. » -discussione assembleare di una decisione pubblica, politica. savonarola
definitivo, non sicuro (un'intenzione, una minaccia); non circostanziato né fedele
); non circostanziato né fedele (una notizia, un resoconto). -anche
immagine); non precisamente collocato in una successione cronologica (un tempo).
al mercato del bestiame e come vidi una casa miserabile come una corte a cui
bestiame e come vidi una casa miserabile come una corte a cui davano molti ingressi di
, incerto, ambiguo (un sentimento, una speranza); non netto e inequivocabile
: che non ha, che non riconosce una causa certa, un motivo razionale,
era parso d'udire... persino una volta un vago stronfiare come di froge
un colore); debole, fioco (una luce). - anche in sinestesia
volse e non distinse sulle prime che una vaga macchia biancastra. 3
3. indeciso, esitante, disorientato (una persona, l'animo). -
; che ha perduto la rotta (una nave, un navigante). dante
); che non è fisso (una stella). maestro alberto, 135
, occasionale, libero (un rapporto, una relazione sessuale); non consolidato nel
: oramai la eloquenza parlamentare è divenuta una specie di venere vaga. faldella, i-4-
meditazioni. de amicis, ii-704: è una testa un po',., vaga
ti conosce. -in relazione con una prop. complementare, implicita o esplicita
chi gli ammaestra. -innamorato di una persona. d. frescobaldi, xxxv-ii-616
dante, 1-98: questo re aveva una sua bellixima figliuola chiamata yole..
a un atteggiamento, che aspira a una condizione, desideroso di conseguire qualcosa;
, ammiratore di un'arte, di una disciplina, di un argomento, interessato
6. che è dotato di una bellezza piena di leggiadria, di grazia
, di vezzi; attraente, seducente (una persona, in partic. una donna
(una persona, in partic. una donna). -anche come epiteto o appellativo
, cinta di tutti gli splendori d'una reggia. -con riferimento al manto
lettori); gaio, allegro (una compagnia). c. gozzi,
gradevole, accattivante (uno spettacolo, una visione, l'aspetto di qualcuno o di
qualcosa). cennini, 3-182: una altra maniera è di lavorare in vetro
? aretino, v-1-33: insieme con una di vostra signoria ieri mi fùr date quattro
giovinetto cigno / e togliesi di fronte una catena / vaga di perle e cingerne l'
semplice sì, ma vaga; in una mano / gli arnesi avea, propri alle
promette piacevole soggiorno (un luogo, una regione); ornato di begli edifici
ornato di begli edifici, armoniosamente disposto (una città). fazio, iii-3-85
/ fabbricar fece, il qual per una testa / lo nome prese e segno fu
. interessante, avvincente (un discorso, una trama narrativa); divertente (una
una trama narrativa); divertente (una vicenda). - anche: scelto
medicina. 14. soave (una musica); musicalmente pregevole (una
una musica); musicalmente pregevole (una composizione). berni, 42-43 (
e nel vuoto. sinisgalli, 6-252: una pittura siffatta reclama contorni precisi, perché
vago ha bisogno delle rime, di una regola. calvino, 17-59: per mettere
petrarca], i-423: io aspetto una buona notte, che m'ha promessa la
, 564: è... vaghezza una beltà attrattiva, inducente di sé disiderio
tale è vaghetta, quando parliamo d'una che ha un certo lascivetto e un certo
che vaga qua e là, senza una direzione precisa, anche in un luogo
vagare, errare qua e là senza una meta o un itinerario preciso. boterò
intorno, come i cani / dopo una morte: vagolano fuori, / fiutano cento
). de pisis, 105: una piccola nuvola vagola. 3. tremolare
. 3. tremolare, baluginare (una luce, un corpo celeste).
o da un pensiero all'altro (una persona, la mente). pirandello
nesso tra loro. pavese, 8-104: una domenica passata a vagolare col pensiero come
domenica passata a vagolare col pensiero come una mosca legata. -avere le idee
spesso succede, da un'anticamera o da una cassaforte. = frequent. di
, vi-329: aggiunge [la gente] una nuova ignoranza a tutte le carrate e
cosiddetta cultura. arbasino, 7-353: una vagonata di struzzi rovesciata in scena non
. svevo, 4-1005: ritornato da una corsa faticosa in un vagoncino della piccola
uno strattone risoluto ai cinque vagoncini infila una stradicciola traverso i prati, e par
sembrano i vagoncini pei muratori, d'una volta, s'intende, che giravano intorno
, 6-194: frattanto i vagoncini di una 'decauville'ci costeggiano, carichi di pietrisco;
3. veicolo aperto di una teleferica per il trasporto di materiali vari
pirandello, 8-1048: l'uno offrendomi una trombetta, per esempio, l'altro
trombetta, per esempio, l'altro una vaporiera di latta a cui s'agganciavano
acqua venuta in treno col vagone-cisterna, una donna che lavava. ivi
. 21. 2. cabina di una funicolare o di un analogo mezzo di
dei vagoni e il giornale ne pubblica una, il più delle volte irriconoscibile.
il materiale metallico senza posa rovesciato da una cremagliera di vagonetti. = dimin.
) e perciò non pochi pensano che una 'cura assoluta'dell'ulcera sarà difficile ad
brancati, i-251: giovanni acquistò una boccetta di serenol, vi lesse per
piovene, 6-112: essendo vagotonica le occorreva una sensazione vivace per uscire dal sonno.
dal sonno. arbasino, 1-268: sei una vagotonica, subisci passivamente.
2. che vola libero, senza una direzione precisa. faldella, 9-408:
. arte dei vaiai e pellicciai: una delle sette arti maggiori del comune di
imbriani, 13-332: a proposito, una vaiassa, in questi giorni, ha
guardami adesso a che son ridotta. una vaiassa. eppure una mette la testa sotto
che son ridotta. una vaiassa. eppure una mette la testa sotto perché fa necessità
cucito tut to intorno a una vela così da formare un orlo doppio.
: 'vaina'(o 'guaina'): una parte di vela, precisamente quel raddoppiamento o
2. ant. fodero di una spada. anonimo romano, 1-138:
2-1-37: la qual corda va dentro di una vainèlla, che fa quella testa della
malispini, 142: apprestarono in lucca una mantellina foderata di vaio del detto curradino
come allora usavano i dottori, e con una berretta rossa in capo foderata di vai
ridicolo. che significhi 'tenere mal coperta una moglie', e che differenza passi tra la
d'un marito e la copertura d'una pelle di vaio, dovrebbe, credo,
ella avvolge la sua bellezza inferma in una cappa foderata di vaio. r. longhi
anni prima da giovanni da milano in una scena sacra affrescata a firenze. -con
ordinato e costumato uomo, tra questo una, ch'è più notabile che alcuna dell'
se tu vuogli guadagnare uno palafreno e una roba vaia, andrai in tal parte ov'
nell'indie peruana, e messicana fanno una strage grande. = dal lat tardo
. disus. affetto da vaiolo (una persona). - anche sostant.
. (vaiòlo). letter. ricoprire una superficie di piccole macchie.
del collo, e gli occhi in una fissità continua, spasimosa e spaventevole, nel
minato di macchie, di segni (una superficie; il corpo di una persona
(una superficie; il corpo di una persona, di un animale).
. tesauro, 2-15: tu ne raffiguri una con faccia morchiosa e laida a modo
v-58: era brutta, vaiuolata, con una grossa testa e un corpo mingherlino.
, corroso o cosparso di protuberanze di una superficie. -in partic.: comparsa
per scarificazione, materiale infettante prelevato da una persona malata di vaiolo.
villani, iv-12-33: fue in firenze una grande corruzione di male di vaiuolo.
gittata quivi sopra i bambini e i fanciulli una generale infermità di vaiuolo, quasi tutti
, persona dolcigna, di sesso ambiguo con una faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo
faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo e una capellatura impregnata di olii cosmetici. bernari
: in quésta città vi è stata una influenza maggiore del solito de'vaiuoli.
2. affetto da vaiolo (una persona). - anche sostant.
di macchie, corrosioni o protuberanze (una superficie, una parete).
corrosioni o protuberanze (una superficie, una parete). dossi, iii-270
... poi... l'una parte si chiamò i buoni e l'
e ad altro tempo, si chiamò l'una parte valacchi, e l'altra uomini
quel luogo. = adattamento di una voce turca (v. olaco).
e velocità durante la caduta e provocando una fortissima corrente d'aria. editto
come corpo morto / come travolto da una gran valanga, / toro progenitore, eri
a'ogni genere e misura, fa come una valanga, appena arginata dai muri del
o all'appuntamento alla stazione centrale con una valanga di valige e bauli, pur sapendo
si perdettero nel rombo che piombava. una valanga di rombi, e poi gli scoppi
, lo investiva a gran velocità con una valanga di parole. 3. folla
: malgrado il veto delle mogli ateniesi, una valanga umana premeva la sera del 30
minuti e si va avanti; ché una valanga di fatti immensamente più ammirabili vi
si ottiene il fotodiodo a valanga, con una moltiplicazione della corrente fotoelettrica).
forte scarica di elettroni a causa di una ionizzazione cumulativa. 6. fisiol.
labina (v. lavina) o a una forma habinca (ancor viva nelle alpi
, rispettivamente, occidentali) e altri a una voce del sostrato mediterraneo.
2. figur. indirizzare violenti insulti contro una persona. marinetti, 2-iii-327: il
mentre quella si sarebbe agevolmente paragonata a una valchiria, il cane l'avresti detto
pavese, n-i-116: guida l'auto come una valchiria e mi scorrazza per le vallate
per le vallate. -in una rappresentazione teatrale. e. panzacchi [
1870. savinio, 12-125: in una lirica di alceo o in un preludio di
repubblica », n-x-1986], 21: una moda adatta a donne forti,.
si riferisce al valdamo, nome di una zona della valle dell'arno; che
. savinio, i-57: solo una madonna-rotalibera, terribilmente valdamese, pedalava spavalda
, in puglia e in provenza, una parte anco si ricoverò nelle valli del
presbite, curvo e malinconico, in una redingotte lunga quanto una veste talare.
e malinconico, in una redingotte lunga quanto una veste talare. -valli valdesi
i piani e i colli valdinievolini, appena una occasione si presentasse subito la coglievo.
di valdistrulla. = nome di una località immaginaria, probabilmente alter, di
-parlato nella valle d'aosta (una varietà di dialetto franco-provenzale). -
d'un atto autentico, per credere meretrice una donna che vede ad ogni istante alle
quelli / cavalier nostri, sempre a una stess'ora, / sovra i cavalli graziosi
1-iii-527: troverete nei conti del direttore una sella con valdrappa di scarlatto, bordi e
[il cavallo] avea bisogno d'una valdrappa assai larga che gli coprisse la groppa
valdrappàccia. marino, xii-511: cavalcava una mula secca ed alta, di gambe
di misura, simile alla giraffa, con una valdrappaccia di corame tempestata di fango e
fratei mio. -come formula conclusiva di una lettera, di un discorso dedicatorio.
. forza, energia, capacità di una persona. redi, 16-iii-99: se
partic. morali, probo, retto (una persona, l'animo). -anche
preso / più ch'altro mai d'una donna valente, / ardeali il core come
prove di fermezza nel dovere, ha una madre vedova e un fratello in età
, 1410: e s'imbatterono in una fanciulla che andava per acqua / figlia valente
. 2. nobile, elevato (una virtù anche personificata); esimio,
3-i- 597: mi saprebbe indicare una vita di san paolo, recente e valente
possiede proprietà e poteri straordinari magici (una pietra, una gemma). forteguerri
poteri straordinari magici (una pietra, una gemma). forteguerri, 11-51:
in un'attività, nella pratica di una disciplina o di un'arte, nell'esercizio
ha. pigafetta, 3-142: presso ad una delle estremità dell'isola di mindanao vivono
di quel, secondo ch'egli avra / una toga di rascia o di velluto.
in forze e in buona salute (una persona); ben disposto, vigoroso (
di coteste imprese conficchisi con valenti chiodi una spranga di ferro, che taggavigni e
e1 nostro capitaneo valentamente se incatenò con una de le nave delli mon tre volte
suo banderaio più che valentissimamente, dato una mezza rotta alle genti di ramazzotto. tommaseo
, 5-16: siccome del re, che una piccola valentia di un piccolo merito,
, attitudine, dote, capacità di una persona. firenzuola, 405: l'
a modo della moglie (che è una valenterìa delli sciocchi), per cosa ch'
: l'omicidio divenne un gioco, una valenterìa. settembrini [luciano],
un'attività, di un'arte, di una professione, nell'esecuzione di un lavoro
sul capo con gli spilloni. poi preparò una fastosa acconciatura di veli e vezzi.
bartoli, 4-1-83: fra l'altre, una delle loro valentie era dare ad invasare
sf. ant. eccelso valore di una persona; coraggio; ardimento. boiardo
teologo del cristianesimo ereticale e fondatore di una delle più importanti scuole gnostiche; che
(chambers), 'va- lentiniani': una setta antica e famosa di 'gnostici', così
era più adorabile che mai, in una veste di lana di vigogna assai morbida e
enfatico, e inorgogliendosi di fare una citazione tutta allusiva al suo caso,
e letter. elevato valore, virtù di una persona degna di stima e di ammirazione
simigliante / e fa di due voleri una voglienza, / la qual'è forte più
valore economico attribuito a un oggetto, a una merce, a una moneta.
oggetto, a una merce, a una moneta. bonichi [tommaseo]:
al valore di un bene, di una merce. latini, rettor.,
-valenza ecologica: grado di adattabilità di una specie ai diversi fattori ambientali.
chimico: chiedetegli: « come fa una molecola di acido solforico ad accorgersi di
ad accorgersi di essere in presenza di una molecola d'ammoniaca, sicché subito se
quando forma dei composti. -valenza di una base-, il numero degli ossidrili sostituibili
le funzioni sintattiche. -valore semantico di una parola. 8. locuz. tenere
se ne avessero trovato, e così in una trovorno quattro valenze scarlattine. =
qualità in un dato campo, in una determinata attività; essere superiore alla media
20-51: perduto il buon nome, una fanciulla, / per bella ch'ella sia
di pensare un po'a bessie. è una donna che vale. non lo dico
quella città sono stati lasciati eredi di una grossa facoltà da una gentil donna vedova.
lasciati eredi di una grossa facoltà da una gentil donna vedova. pananti, i-iio
avere le capacità equivalenti a quelle di una o più persone (anche nelle espressioni
: il tristo cognato è preso da una malattia contro la quale non valgon rimedii.
, / chemetton magior cura / d'udire una laidura / ch'una cosa che vaglia
cura / d'udire una laidura / ch'una cosa che vaglia. boccaccio, 9-68
altare. -avere un significato, una determinata valenza simbolica, ideologica.
candore, anzi si scorge in loro una selva di parole antiche. -in
per lo più retoriche, per indicare una sostanziale inutilità, inefficacia. fra giordano
, alla guarigione, al trattamento di una malattia, di un malessere, di un'
fa de le piccole, che vagliono una medaglia di tomesegli picculi, e. ll'
delle cose. non conveniva tener più oltre una freccia che certo valeva quanto il più
-equivalere a un'altra misura monetaria (una valuta). lettera senese, v-200-46
intendere, sì come la causa d'una gallina o d'altra cosa che sia di
-il valere di un bottone, di una noce, di una rapa: valore
un bottone, di una noce, di una rapa: valore o stima, considerazione
non fu di mano il valer d'una rapa. idem, cent., 5-4
tenesse, / partecipando il valer d'una noce. 5. corrispondere, essere
i tuoi non vale, / vale quanto una favola. 6. avere efficacia
valgono? -essere in corso (una moneta). giuliano de'medici,
-nello sport, in un gioco o in una scommessa, contare, essere valido,
. 8. disus. avere una maggiore verosimiglianza, essere più plausibile (
maggiore verosimiglianza, essere più plausibile (una variante di testo). cesari,
voluto; fare ricorso all'opera di una o più persone; approfittare di una
una o più persone; approfittare di una situazione, di un'opportunità, di una
una situazione, di un'opportunità, di una condizione, avvantaggiarsene; ricorrere per i
il riposo. -fare uso di una lingua. muratori, 7-iii-53: fra
, furono i siciliani. -ricorrere a una persona o alla sua opera o esperienza,
saranno limitati ad un secolo o ad una nazione, ma si vaierà di tutti indistintamente
dunque mi valsi di te come d'una schiava, strascinandoti pel mondo legata miseramente
rivalersi, rifarsi di un danno, di una perdita, o, anche, di
nuovo e proprio, cominciò a valere una nuova spezie di servitù che si disse
, n. 11. -non valere una cicca: v. cicca, n.
, n. 4. -non valere una -paglia: non avere alcuna importanza,
morire; / ma pur infine non vals'una paglia, / ch'i'ne campai
lu'feci perire. -non valere una rapa: v. rapa1, n.
abbia sciupato il suo talento a difendere una causa universalmente disapprova ta.
si lasciavano que'germogli), perché di una provincia della pannonia inferiore, dove tale piantadelle
fiori con corolla per lo più una fatica, un sacrificio, uno sforzo,
se non riusciamo ad amare, ed una ripercussione in europa a cui è bene tenerci
valenti, perché sete voi turbati per una pistola di quello prete? or non
n. 28. -parigi vale bene una messa: v. messa1, n.
10-3: sei sono le specie loro, una da'gre ci detta meneleto
genere di piante della famiglia valerianacee comprendente una cinquantina di specie erbacee, annue,
per lo più nella regione mediterranea (una delle più note è la dolcetta).
detta madonna di siena, 1-125: una stola e un manipolo di raso cremisi,
valèscio il boccaccino bianco come neve ed una gorgiera di velo candido lavorato. m.
valetudinàrio1, agg. affetto da una malattia, am valeriana officinalis
valetudinari. leti, 6-i-411: sende una, muschio fino, e ambracane, anna
muschio fino, e ambracane, anna dragma una, e metendosi valetudinario, e così
che sentite disporre sul comodino le boccette d'una farmacia portatile. arbasino, 199:
e letter. stato di salute di una persona. -in partic.: buona condizione
determina l'assenso, il convincimento di una o più persone (un argomento,
(un argomento, un discorso, una preghiera, una raccomandazione, ecc.
argomento, un discorso, una preghiera, una raccomandazione, ecc.).
2. valido, legittimo, conforme a una determinata legge, norma, ordinamento.
della pietra, ma bensì fosse effetto d'una robusta natura, gagliarda e risentita,
di insetti coleotteri della famiglia scarabeidi comprendente una sola specie diffusa in europa (valgus
per l'intera estensione un territorio, una distesa marina o lacustre; oltrepassare un
, 4-364: ariovisto valicato il reno con una piccola nave fuggio in germania. boccaccio
si raunòe a lato al nume danubio una innumerabile gente barbaresca, che volevano valicare
altro, oggi valicando un fiume domani una montagna, il volere dei capi ci
. -varcare un limite geografico, una linea di frontiera; passare sul versante
stanco impiego cittadino. -ant. superare una persona passandole accanto. buti, 2-236
egli, recatosi al porto, salì sopra una nave lidia che era pronta a valicare
ritenuto accettabile, conveniente, opportuno in una trattazione o un testo; trascendere l'
quando scrive senza dettato interiore. -eccedere una misura o una quantità (un oggetto)
dettato interiore. -eccedere una misura o una quantità (un oggetto); superare
quantità (un oggetto); superare una prerogativa altrui (una qualità intellettuale).
); superare una prerogativa altrui (una qualità intellettuale). m. villani
della detta stima. -comprendere a fondo una condizione esistenziale, lo stato d'animo
esistenziale, lo stato d'animo di una persona. g. bassani, 5-83
distoglierlo dai suoi pensieri, chiuso in una solitudine che non si poteva valicare.
un... frate dobbiendo valicare una sua madre vecchia al di là dal fiume
peccato. 10. superare una determinata misura.
, passare (un periodo di tempo, una parte del giorno). novelle
, ebbero trovato un bel prato et una fontana, e ciò che potea dilettare
posilipo. -valicare innanzi: procedere in una trattazione, proseguire. b
bembo, 10-iv-106: quelli di crema aventi una città forzatissima, prima di tutti gli
zone loro cittadino, e condottiere d'una compagnia di cavalli della repubblica, già
pronom. venire meno, cessare (una sofferenza). vita di cristo [
sm. tose. passatoia, costituita da una trave o da una fila di pietre
, costituita da una trave o da una fila di pietre affioranti, che consente
. e sm. ant. che percorre una super ficie, uno spazio
, vàrico), sm. depressione di una cresta montuosa attraverso la quale si può
attraverso la quale si può passare da una valle all'altra. boccaccio,
, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto
iniziare un discorso, per partecipare a una discussione, a una disputa. buonarroti
per partecipare a una discussione, a una disputa. buonarroti il giovane, i-234
un ponte, o anche il valico di una trave, sì che io passi sopra
. disus. passaggio sull'altro versante di una montagna o di una catena montuosa;
altro versante di una montagna o di una catena montuosa; attraversamento di un corso
grandissimo consiglio, al quale fece richiedere una grandissima quantità de'migliori cittadini di firenze
gli facea amazzare a un certo valico d'una camera. 7. letter.
, 386: messo ogni mia forza ad una fune di giunchi, con la quale
settant'anni valichi, / è innamorato d'una bella giovane. = part pass,
nella voce, nella povera voce, con una speranza negli occhi. non forse la
necessario che sii espressa, perché anco una tacita approbazione basta. cavour, i-146:
potuto con questo nome medesimo distinguere poi una persona de
o legittimità di un atto o di una situazione giuridica; ratifica; sanatoria.
ciò per ingannare, a bologna, una ragazzòla! -prerogativa di un documento
. condizione di efficienza fisica o mentale di una persona. carducci, ii-18-306:
l'effetto desiderato; efficace, adeguato a una determinata occasione o circostanza.
2-391: se per certa scienzia si trasforma una superfizie d'una in altra figura,
certa scienzia si trasforma una superfizie d'una in altra figura, e che la medesima
, capace, esperto, efficiente in una determinata attività, che è alfaltezza di
che gli venne a tagliare di netto una caruncola di color sanguigno solita pendergli da
caruncola di color sanguigno solita pendergli da una guancia. serpetro, 200: è un
. -per estens. caratterizzato da una condizione fisica e mentale eccellente e anche
). ariosto, 40-54: d'una vecchiezza valida, e robusta / era sa-
. ben fermo, fisso, solido (una costruzione); munito di opere di
di opere di difesa, fortificato (una città). giuseppe flavio volgar.
e fermosi un poco, subito, presa una parte dello esercito, n'andò in
parte dello esercito, n'andò in una validissima città della galilea. sanudo, 148
sanudo, 148: nel mezo è una roca validissima, dieta castel lion; e
d'antico e ancor valido legno brillava una targhetta d'ottone recente, -, e
. matem. che, nella formulazione di una teoria, viene inferito dalle premesse in
11. ant. luminoso, smagliante (una luce); vivido, vivace (
]: in via de'fassi c'è una bella valigeria. 2. assortimento
cum certe sue cose in groppa in una valisétta. zeno, xxx-6-183: in questa
: in questa valigetta / ci avete una calzetta. g. g. belli,
aveva che un bauletto piuttosto grande, una valigietta alquanto mostruosa, una scattoletta quasi
grande, una valigietta alquanto mostruosa, una scattoletta quasi simile al baule e una sac-
, una scattoletta quasi simile al baule e una sac- coccetta capace forse di un mezzo
18-136: il cacciatore di vespe inciampa in una valigetta di cuoio, deposta poco dianzi
borgese, 1-143: egli partiva con una valigetta a mano semivuota, tanto per aver
per aver più facile accesso insieme a una donna negli alberghi. montale, 3-125
da ingredienti opportunamente preparati e avvolti in una fetta di carne, in una sfoglia
in una fetta di carne, in una sfoglia di pasta, ecc. palazzeschi
ho addimandata, d'alcune casse e d'una valigia ch'io lasciai ne lo spedale
,... fu posto sopra una picciola barca sen'altra provvigione che biscotto e
servitore in livrea e la cameriera con una quantità di borse e di valigie. d'
: ippolita, che cercava qualchè oggetto in una sua valigia, si volse d'un
. stampa periodica milanese, i-32: una valigia di lisbona giunta ieri non ha
-valigia diplomatica: la corrispondenza che una missione diplomatica invia al proprio governo o
espressione valigia di corpo, con riferimento a una persona obesa, e ha valore scherz
di morto, un sudor di piedi, una valigia di corpo, un pantano dinanzi
e stolti, i quali portano avanti una valigia molto più rilevata di quel che convenga
v.]: ha la valigia, una bella valigia sulle spalle. -vagina,
orecchie di qualche nuova, ve ne manderei una grossa valigia, se non fosse,
lo padre ai fiorini 80, e una mula o vero cavallo per una valigia di
e una mula o vero cavallo per una valigia di fiorini xx. 6
risentire qualcuno, in partic. per una beffa, per un gesto di scherno.
altri... li fece ammazzare con una accetta, poi li fece seccare li
busmi, 1-122: io ho a rivedere una loro valigiaccia piena di lettere; e
quanto tale contenitore primitivo era costituito da una tela grossolana fermata con una cinghia.
costituito da una tela grossolana fermata con una cinghia. valigiàio, sm.
nuova guinea. = adattamento di una voce malgascia. valiménto (valiménti
o insieme delle doti, delle virtù di una persona. federico ii, 159
, 7-123: 'l quinto dono fu una corona d'oro piena di preziose di grande
. boccaccio, 1-ii-563: quinci li diede una spada tagliente / e ricca e bella
: nelle ile del cavallo molte volte apare una infermità similiante al pome granato, overo
vetriolo in quan- titae, / ed una lumiera di valiménto, / et infinita salina
4. potenza politica ed economica di una città. lamenti storici, ii-181:
cristiani. 5. movimento di una massa muscolare. leonardo, 1-121:
influsso che si suppone venga esercitato da una pietra preziosa. giamboni, 8-ii-8:
innamorato, d'un giovane amante, d'una ruffiana, d'un capitano vanaglorioso,
valiménto. 9. durata di una nota musicale. p. f.
acido glutammico in un punto preciso di una delle quattro catene che compongono l'emoglobina.
2. periodo di validità di una concessione. beccaria, ii-115: si
d'oro e presentava fregi che imitavano una palizzata. livio volgar.,
e letter. cingere a scopo difensivo una città o le sue mura con fossati e
mura con fossati e terrapieni; circondare una città, le sue mura (un fossato
, le sue mura (un fossato, una trincea). dante,
linea di confine di uno stato (una catena montuosa). gioberti, i-50
3. figur. boicottare, ostacolare una rivendicazione, un'aspirazione. periodici
simile quello da levante e nel mezo mostra una vallata. boiardo, ii-5-5: ritorna
. boiardo, ii-5-5: ritorna adietro per una vallata / che proprio ariva sopra al
. a quest'ora ti avrei condotto in una bella vallata di svizzera. deledda,
-con meton.: insieme degli abitanti di una valle. pavese, 2-25: in
era infatti ch'io fossi tornato per scegliermi una moglie. 2. per simil
8-59: un signore forestiere, con una gamba di legno che gli cigolava a ogni
: circondato da difese naturali o da una siepe, da un muro di cinta (
siepe, da un muro di cinta (una costruzione, un luogo).
condizioni che si dovessono oservare intra l'una parte e l'altra, fermando la
che si incontrano nella parte bassa lungo una striscia di terreno pianeggiante (il fondovalle
che sbocca su un dirupo o su una forte pendenza. -valle relitta: quella
è pieno. petrarca, 116-9: in una valle chiusa d'ogn'intomo / ch'
e tardo. boccaccio, vii-246: in una valle non molto spaziosa, / di
poliziano, 1-654: in mezo d'una valle è un boschetto / con una
una valle è un boschetto / con una fonte piena di diletto. ariosto, 2-12
molta, / che scontrò un eremita in una valle, / ch'avea lunga la
da ogni parte; lasciandole nel mezzo una pianura di larghezza forse d'un miglio,
al corpo. aleardi, 1-271: una serena / primizia di crepuscolo scendea / su
/ e s'arrampicano stanche: / una stella le conduce. d'annunzio, i-39
detto che la valle del bove presenta una montagna dell'altezza di oltre a 3000
della valle d'aosta, era d'una onestà incrollabile, d'una onestà piemontese.
, era d'una onestà incrollabile, d'una onestà piemontese. -con meton
l'insieme delle persone che abitano in una tale zona. silone, 4-253:
del delta di un fiume o di una laguna. - valli di cornacchie.
ero trovato in ferrara e ch'era seguita una sola rotta, stavano molti giorni avanti
on era un paese, ma una località, mortenza, avvallata in
c'era stato quel che là chiamano una 'valle'. -specchio d'acqua di
'valle'. -specchio d'acqua di una laguna adibito all'alle- vamento dei pesci
giudizio universale; nel passo si parla di una valle del giudizio di jahvè (ebr
suo vóto in cera per appiccarlo ogne anno una volta dinanzi a quelli corpi santi,
i-522: se mi risponderai, ti donerò una perla che raccolsi un giorno nella più
dei coralli, / palazzi delle mille ed una meraviglia, / li mangia dolcemente /
n-71: ira terra pel cristiano è una valle di lagrime. bernari, 4-146:
4-146: questa in cui viviamo è una valle di dolore, e la nostra vita
dolore, e la nostra vita è una missione di sofferenze e di tormenti.
colpa, / vegg'io a coda d'una bestia tratto / inveri la valle ove
, in avanti. ricordi di una famiglia senese, 70: testimonio n'è
pini di mediocre altezza, che fanno una vaghissima verdura in mezzo a quelle tante
del tramonto in vera estasi davanti a una vailetta di peri fioriti di bianco, simili
galie a zia essa fregata era scesa in una val- legella lì a zia. guerrazzi
d'un torrente, allo sbocco d'una vallicèlla allegra e ben coltivata.
pare il cielo carnoso sulla tetra vallea una premente mano d'infanticida. c.
era un'ondosa vallea. / solo una lupa errabonda / latrava dall'arce tarpea:
. (valléggio). ant. formare una valle (un fiume, un corso
. nativo, originario o abitante di una valle (con partic. riferimento a coloro
che si chiamavano i grigioni, e benché una parte de'vallesi non avesse ancora ratificato
mi vado a porre / che d'una mia donzella a d'un valletto. f
in questo riflesso avanzavasi un figurone in una carrozza ostentosa, cinto da numerosa folla
bianchi [mazzarino] si strascinava dietro una interminabile coda di seta rossa, i valletti
. sbarramento, anche artificiale, di una valle, di una gola. fr
artificiale, di una valle, di una gola. fr. colonna, 3-14
territorio, di valli; situato in una valle; vallivo. crescenzi volgar
della natura, così in quella casa era una copia d * ogni ben di dio
. nativo, originario o abitante di una valle. - anche sostant. guicciardini
timore intempestivo orvinare ponti e strade di una necessità assoluta ai miseri valligiani, senza
che è proprio o che si riferisce a una zona valliva; che vi viene prodotto
a cui appartengono due sole specie, una italiana e una sudamericana con foglie più
due sole specie, una italiana e una sudamericana con foglie più larghe.
proprio, relativo alle valli o a una valle in partic. lagunare; situato in
in partic. lagunare; situato in una valle; tipico della morfologia di una valle
una valle; tipico della morfologia di una valle. -suolo o terreno vallivo
spesso paludoso situato nella parte inferiore di una valle e portato dalle acque di scorrimento
primi viaggi, decimavano a ponente verso una bella corrente di acqua che serpeggiava nella
'guardie vallive'. 2. abitante di una valle lagunare; che svolge la propria
; che svolge la propria attività in una valle lagunare. bacchetti, 2-xv-158:
mutar condizione e mestiere, certo producevano una categoria di spostati. = denv.
agli accampamenti militari; fortificazione costituita da una lunga muraglia eretta come linea di difesa
mondiale, lunga linea difensiva costituita da una serie continua di fortificazioni. gazzetta
di ufficiali romeni al vallo atlantico'. una delegazione di ufficiali romeni... ha
boccaccio, 1-ii-158: troiolo in guisa d'una cortesia / con più compagni montò a
squadra un erpice d'avomo, / od una scala, sotto la tua loggia.
19-67: al... monastero sovrasta una grande ripa, e di sotto si
, / domanda della casa 'una donna / chiamata candia della leonessa. buzzati
pascoli, 5-139: qui v'è ancora una palla, per fortuna, / pure
3. parlato in tale regione (una varietà di dialetto francese con caratteri spiccatamente
, 16: la presente quinta figura dimostra una macina da macinare le materie delle quali
della vallonia. nievo, 787: una prima società da me instituita pel commercio di
di valli; situato o presente in una valle. restoro, 1-20:
), sm. alto pregio di una persona stimabile o ammirevole per doti morali o
l'avea nel core) / d'una a cui patria fu la patria vostra.
da potersi segnalare alle autorità, per una ricompensa al valore. alvaro, 12-117
. alvaro, 12-117: questa è una medaglia austriaca, signor tenente. al
.). borgese, 1-69: una mattina incontrò per via sistina uno dei
ma talvolta anche psicologiche e intellettuali di una persona o di un animale; vigore
dei sensi. -anche in relazione con una propr. subord. dante, par
intorno. -virulenza, gravità di una malattia. calmo, 2-378: non
è sanza cantora si è chiaro; / una qual ch'ha color d'olio ha
morte. io. capacità di una donna, della sua bellezza, di
donna, della sua bellezza, di una parte del suo corpo (in partic.
-efficacia persuasiva (anche in relazione con una prop. subord.).
qualcosa (per lo più in relazione con una prop. subord.). lacopone
determina la caratteristica di essere scambiabile con una certa quantità di altri beni (e nel
di un bene che occorre cedere per ricevere una certa quantità di un altro bene,
idea di proporzione tra 'l possesso d'una cosa e quello d'un'altra nel concetto
: la teoria del valore-lavoro ha tutta una storia che culmina nelle dottrine di ricardo.
di arti nazionali,... da una circolazione di contratti o di valori più
, ammontare di un patrimonio, di una somma. -anche, in senso concreto:
due medaglie d'argento, risposto in una borsa di seta, ricamata d'oro,
quel soprappiù di prezzo che può meritare una cosa, secondo certi pregi che se le
che si possono ottenere in cambio di una moneta, di una banconota, indicata
ottenere in cambio di una moneta, di una banconota, indicata convenzionalmente da una cifra
di una banconota, indicata convenzionalmente da una cifra iscritta sulla stessa (e nel
o documento che attesta l'esigibilità di una somma di denaro o l'equivalenza con
- allora è meglio andare a fare una partita a bigliardo, -disse uno che
uno che ogni giorno perdeva, da una settimana, da venti a cinquanta punti
, 11- 367: oggi ad una critica rimbambita, che ponea ogni valore
ogni valore nelle parole, è succeduta una critica astratta. c. carrà, 619
di un termine; estensione semantica di una voce; concetto espresso da una parola
di una voce; concetto espresso da una parola o da una frase; significato
concetto espresso da una parola o da una frase; significato di un segno o di
uesta modificazione del significato non è una storia solo del-. parola,
creazione eli un valore che si esprime in una parola di un senso largo
apologia del vostro silenzio: questa è una grandissima confermazione della mia sicurezza, ed
o a seconda del fatto che, in una prop. -valore di picco e valore
n. 4. -valore efficace di una grandezza periodica: v. efficace,
dalla media di tutti i valori che una grandezza assume in un determinato periodo.
periodo. -valore puntuale: quello che una grandezza assume in un determinato punto di
31. matem. determinazione assunta da una variabile (e il numero che la
valore asmedia fra i valori assunti da una funzione considerasoluto o relativo). ta
fibra del -valore puntuale, quello assunto da una funzione valore de'modi della lingua nostra
degno di apprezzamento e dunque desiderabile in una prospettiva etica, in quanto vero,
referenze e record scritti, esiste sempre una sottaciuta scala dei valori professionali.
o anche di un'epoca o di una civiltà. c. carrà, 664
volume tale da suscitare in chi guarda una sensazione simile a quella prodotta dal tatto
, 5-306: perché comprendiamo e apprezziamo? una parte della critica ci risponde in proposito
suo 'contenuto'; riducendolo perciò a una schiuma di toni, di rapporti,
: quello minimo che un agente o una grandezza deve raggiungere perché si produca un
. fis. ed elettr. misura di una grandezza fisica in una determinata unità (
. misura di una grandezza fisica in una determinata unità (e il numero che la
insieme dato a cui può fare riferimento una variabile. 32. medie.
33. mus. durata relativa di una nota o di una pausa. zarlino
. durata relativa di una nota o di una pausa. zarlino, 1-3-242: la
di molto valore, ha però sempre avuto una notabile abbondanza, rispetto la picciolezza sua
le vicende del mercato antiquario e mosfruttare una risorsa. vimenti della stessa specie
oggetto, di un ambiente, di una persona, di una parte del corpo.
ambiente, di una persona, di una parte del corpo. moravia, 21-17
moravia, 21-17: il vestito aveva una scollatura posteriore molto profonda che arrivava fin
. -ottenere il massimo vantaggio da una dote personale. moravia, v-93:
io vedo nei consensi là prova di una debolezza. calvino, 12-145: le
calvino, 12-145: le comici sono una diversa dall'altra, forme dell'ottocento floreale
vita vissuta. 3. mettere una persona nelle condizioni di esprimere appieno le
. 5. commerc. attribuire a una merce un valore maggiore di quello precedente
sfruttato per ottenerne il massimo vantaggio (una qualità). c. è.
2. che è abile nel mettere una persona nelle condizioni di esprimere appieno le
condotti valorosamente. -con grande resistenza a una condizione meteorologica avversa. mattioli,
stratioti. 3. eccellenza in una determinata virtù morale. aretino, iv-4-6
come a uomo valorosissimo e che abbia una essercito non di dì, ma d'
. roso. 2. il mettere una persona nelle condizioni di espri- sostant.
sostant. porcacchi, i-9: fatto una scelta de'valorosi, andò combat
il mondo. jahier, 254: è una compagnia di marcia quella cui son destinato
-che sostiene con vigore e passione una determinata posizione in letteratura o in arte
iniziò il movimento, i manieristi ebbero una sorte che poco rassomiglia alla sorte di
furono alquante centinaia di corsi, dopo una valorosa e fiera resistenza, superate e
. 3. valente in una professione o in un'arte, abile,
in ogni tempo e luogo; perché sempre una sola è stata e sarà la natura
6-176: gl'ingegni dell'orologio empiono una stanza assai grande e consistono in un
lo quale a un'ora, cioè in una medesima opera, propose, mostrando la
notevoli o immediati; molto attivo (una sostanza, una pianta); efficace (
; molto attivo (una sostanza, una pianta); efficace (un farmaco,
mi vergognavo di essere ceduto a fare una così bassa esperienzia intorno a una così
fare una così bassa esperienzia intorno a una così valorosa e mirabil gioia.
non si sdegni. faremo la pace con una bottiglia di valpolicella. soldati, 6-20
. famiglia di funghi ascomi- ceti comprendente una quindicina di generi e duecento specie per
ebreo / se non si fosse avvista / una cor- tigianella valsatrice. =
equivalente in denaro di un bene o di una merce. - per estens.:
contanti, ti fo mettere da parte una fortuna ». -in un contesto
: item del mese di magio mi diede una secure di valsuta di xv grassetti e
il diritto di credere ch'io abbia una tal esuberanza di buonumore da poterne distribuire alle
. ant complesso di doti, valore di una persona. iacofone, 65-77:
venale, economico di un bene, di una merce, di un oggetto, ecc
uno rico e finissimo vello rivolta et in una caseleta de oro purissimo mise una legiadra
in una caseleta de oro purissimo mise una legiadra collana cum gioe e perle de gran
, 4-1-320: fé mettere al collo una catena d'oro di gran valuta. f
: era necessario che il principe stabilisse una valuta a tutte le cose,
, 0 sia su d'una comune misura regolasse la valuta d'ogni cosa
2. econ. valore di una moneta o di un titolo di credito.
ducati d'oro in oro, e da una banda era stampato un papa con il
: di buon grado avrei sborsata non una ma dieci multe in buona valuta effettiva
somma di denaro pattuita da pagare con una cambiale. -al figur.: accordo segreto
spirituale; apprezzamento o importanza attribuita a una condizione, a una qualità, ecc
o importanza attribuita a una condizione, a una qualità, ecc. iacofone,
; che ha un valore corrispondente a una determinata somma di denaro. pachila
, quantificare con maggiore o minore approssimazione una cifra, un valore numerico, un
il danaio esser mezo a valutare l'una e l'altra mercanzia. tasso, 3-35
qualcosa ai fini di un giudizio o di una decisione; attribuirgli un determinato valore o
equamente i meriti del grande ennio, prendiamo una che può parere piccola cosa a quelli
trucchi dei venditori. -considerare una persona, il suo operato. piovene
valutàrio, agg. finanz. relativo a una o più valute (con partic.
il biglietto verde sia sempre al centro di una fase di profonda instabilità.
propri veduto / comprar potesse l'una per ciò ch'ave. operatori
abbiamo implicitamente avviato a solu = da una voce malgascia che significa 'forca, forcella',
118: il james anzi in una delle sue ultime conferenze distintotalmente una formazione
in una delle sue ultime conferenze distintotalmente una formazione anatomica. -in partic.:
, nei brachiopodi e in alcuni croche una cosa esista o no -appartiene ai primi:
dottore. il stremità superiore dell'una e l'altra valva processi rivolti ed è
lùccica la valva polita, / la una focaccia e giudicando a occhio se è ben
mente divise fra loro in cui viene tagliata una pagnot e. gherardi,
coperta propria dei fiori delle gramigne composta di una, due quella esercitata sino ad oggi
valve... terminate molte volte da una cosa o filo detto resta volgarmente
oro, portati dalper divaricare le pareti di una cavità o di una ferita. -
divaricare le pareti di una cavità o di una ferita. - paese scoperto,.
. e letter. ciascuno dei battenti di una porta. vada regolata dalla stima del
? ecc. o, anche, una decisione; accertamento del valore, = voce
gioia, 1-i-42: dopo una valutazione arbitraria, 'l'anno di
di feudi. l'esigenza di una battaglia politica / coincide con un punto /
tuti parem valvasor. novellino, xxviii-868: una figliola d'uno valuto, sm.
. v. in partic. di una condizione morale o spirituale. borghini, 6-iv-346
spirituale. borghini, 6-iv-346: questo era una spezie di particulare signochiaro davanzati, lxi-22
l'estremità anteriore allungata e dotata di una branchia contrattile a sinistra e di una
di una branchia contrattile a sinistra e di una branchia rudimentale a destra.
olio, gas, vapore) in una conduttura. bizoni, 97:
e fredda, con due valvole, una sopra l'altra un palmo per poterli
[secchia] e nel mezzo vi sia una valvula, la quale stia chiusa,
la pelle, rischiando ad ogni minuto una polmonite o uno scontro? bernari,
quando la pressione interna esercita sull'otturatore una spinta superiore a un determinato valore ritenuto
porro lambertenghi, conc., i-296: una valvula di sicurezza difende la macchina da
di un gruppo consentendo il ristabilimento di una situazione di equilibrio (per lo più
marinetti, 2-i-321: il matnmonio è una forma di barbarie che non avrebbe potuto
22-60: il divorzio, permettendo di formare una seconda monogamia assicura alla prima una grande
formare una seconda monogamia assicura alla prima una grande serietà in quanto l'uomo,
, permette il passaggio di liquidi in una sola direzione. -valvole cardiache, la
elettricista si volta e spiega che cos'è una valvola, che cos'è un commutatore
dia pena » dissi; « sarà saltata una valvola. qualche volta è accaduto anche
comandare l'intensità o il verso di una corrente elettrica in partic. di tubi
, cinque pentodi... occorre una radio molto potente perché possa darvi anche
le resistenze, i cartocci delle valvole e una quantità di diavolerie, mi era saltata
, mi era saltata agli occhi quasi subito una scatola di cartone, bene incastrata tra
aderente al palato, si abbassava come una valvolétta. = voce dotta,
sintetico o biologico applicata in sostituzione di una o più valvole cardiache gravemente danneggiate.
, alterazione dell'attività cardiaca derivante da una lesione, congenita o acquisita, delle
medie. processo infiammatorio a carico di una valvola, in partic. di una valvola
di una valvola, in partic. di una valvola cardiaca; endocardite valvolare.
medie. malattia o lesione che interessa una o più valvole del cuore.
, si. chirurg. incisione di una valvola cardiaca (mitrale e tricuspide) in
un quadro così brillante, abbia ordito una così poco brillante commedia per i ritmi
: a un certo momento vi fu una vera calca di giovanotti che volevano farsi presentare
, o porgerle - chissà - una minestra. 2. figur. rapido
, 9-829: era stato amore? o una suggestione, per cui lei gli aveva
di tanto in tanto un valzer, una mazurca oppure notturni, sinfonie, fantasie.
a. cecchi, 1-169: una volta tanto, non si tratta di una
una volta tanto, non si tratta di una 'flap- peri né di una 'vamp',
tratta di una 'flap- peri né di una 'vamp', ma di una creatura autentica.
peri né di una 'vamp', ma di una creatura autentica. soldati, 2-422:
come se si sforzasse di passare per una ragazza ormai navigata, quasi una vamp.
per una ragazza ormai navigata, quasi una vamp. = voce anglo-amene, (
sacre del parafuoco. beltramelli, ii-1178: una granata colpi in pieno la batteria;
abbatté con uno schianto dilacerante, in una vampa giallastra. luzi, 25: siedo
giorni menerà tal vampa; / che una fornace ne parrà più fresca. monti,
3. luminosità, vivo splendore di una stella o di una costellazione; bagliore
, vivo splendore di una stella o di una costellazione; bagliore lunare. landino
-chiarore, luce, illuminazione prodotta da una fonte luminosa artificiale. giuliani,
e ampia, vedere accendersi su di una vetta una vampa rossa e sùbito dopo
, vedere accendersi su di una vetta una vampa rossa e sùbito dopo intendere il
improvviso del volto, accompagnato spesso da una sensazione di calore (anche al plur
un sussulto che rende immobili, con una vampa che agghiaccia. pavese, 6-256
dovuta all'ingestione di alcool, a una condizione patologica, a una forte emozione,
, a una condizione patologica, a una forte emozione, alla vicinanza di una
una forte emozione, alla vicinanza di una fiamma, ecc. redi, 16-ii-30
messo a ricontomare queste lettere, perché una vampa di fuoco mi passa per le vene
, iii-1-203: accesa nel cuore dell'infelice una vampa intollerabile di furore, si consumava
maestri, e di levare nel mondo una più gran vampa di ammirazione del proprio ingegno
. montano, 140: anch'io una volta prima che mi si accendesse dentro la
la vampa che mi consuma, avevo una casa. -impulso improvviso e violento,
bruciar. cagna, 1-58: gaudenzio ebbe una vampa di collera. pavese, 9-11
1-142: non ci fu un anno senza una vampa rivoluzionaria. -vampa di
manifestazione di potenza di uno stato, di una nazione (in partic. nell'espressione
/ partorisco e non già mica / una sol, come altre fanno, / ma
; ed è più di quella. 'ha una gran vampa. che vampa! gli
un altro palco si sporge boccioni con una bandiera austriaca. un futurista la brucia.
centro ruo- teando miro / ch'a una terra di fango e di bassezza.
e vivacità, anche nello sguardo di una persona (la passione amorosa).
rimbombare con tono alto e improvvisamente (una voce). betocchi, 6-11:
. 5. insorgere improvvisamente (una lite). sciascia, 10-120:
sa perché, voleva proprio far vampare una lite. 6. tr.
; più in su si allargava in una tinta d'acquamarina stupendamente diafana; in
d'alabastro dal mantello di lontra e una vampata di fucsia m'investiva.
del volto accompagnato per lo più da una sensazione di calore, dovuto a una
una sensazione di calore, dovuto a una forte emozione, a ira, a vergogna
: no! nessuna donna gli aveva data una gioia simile, una vampata così calda
gli aveva data una gioia simile, una vampata così calda al cuore e alla testa
sbottò il signor alfio, vinto da una vampata che gli usciva dal colletto e gli
e intensa di un sentimento, di una passione, d'ira, ecc.
e la fogna mi sbuffò in viso una vampata d'indignazione. vivanti, vii-158:
marchio dell'infamia non si cancella con una vampata di rimorso postumo. bigiaretti,
postumo. bigiaretti, 11-258: fu una vampata di malumore molto rapida. moravia
. -insorgenza repentina e violenta di una crisi sociale, di un moto insurrezionale
aggiunto alla magrezza,... una canizie repentina e pietosissima come cenere di
canizie repentina e pietosissima come cenere di una giovinezza scomparsa in una vampata di paglia.
come cenere di una giovinezza scomparsa in una vampata di paglia. = deriv.
sovrana per asciugar l'umido cloacoso d * una vita ammorbante. = nome d'azione
. 2. figur. dominato da una veemente passione amorosa. carducci, iii-3-4
vampeggiante cor. -che esprime una forte passione, un sentimento profondo.
. leonardo, 2-55: serra bene una camera e abbi una piastra di rame
2-55: serra bene una camera e abbi una piastra di rame o di ferro infocata
. comisso, ii- 393: una stanza lunga e stretta terminava a un grande
è un mondo doloroso e arido peggio d'una colata di lava in cui vampeggiano i
concetto dell'unità della patria vampeggiava come una fede. 6. insorgere in modo
acqua di stige, e di far imporre una gabella sopra il fuoco tartareo, considerandone
donna vampiro (anche con riferimento a una personificazione). savinio,
dotata di un fascino conturbante e di una forte carica erotica. = femm.
che tratta di vampiri (un racconto, una storia). vampiréssa, sf.
per estens.: donna dotata di una forte carica erotica o di grande spregiudicatezza,
: penso che fosse, in fondo, una specie di vampirismo, con quei suoi
di necrofilia che consiste nell'ucci- dere una donna per congiungersi carnalmente con il suo