, ospitiamo su uesto stesso numero una 'opinione'del naturalista franco unino.
solito perché quest'inverno non è che una prolungazione dell'autunno e della primavera,
, temprato; valoroso, coraggioso (una persona, l'indole).
che aspetta probabilmente di essere colmato da una completa borgnesizzazione, del tipo che ho accennato
del rispetto reciproco (un'epoca, una società, una città, ecc.)
(un'epoca, una società, una città, ecc.). carducci
. carrà, 592: pensiamo ad una società tollerante, leale, fiduciosa dei suoi
manifesta particolare resistenza ad un parassita (una pianta). 6. ant.
a fare qualcosa (in relazione con una propr. subord.). galileo
i cattolici. di fatto, è questa una curiosissima e vera contraddizione che s'incontra
. -resistenza, vigore vegetativo di una pianta. b. del bene,
antigeni. -disus. capacità di sopportare una condizione patologica. testi, 3-580:
moderazione, attesa paziente degli sviluppi di una situazione o del momento opportuno per un'
, un male immenso, o con una prudente tolleranza, / o con altro lodevole
l'italia, unica al mondo, possiede una guida per le case di tolleranza,
, in un lampo, che fosse una ex professionista e avesse lavorato nelle case
da parte della stessa autorità, di una sorta di legittimità di tali comportamenti.
64-272: la tolleranza del fatto sarebbe una dichiarazione di guerra all'austria.
confessionale, del diritto degli appartenenti a una determinata o a determinate religioni o confessioni
editto scandaloso, ordinando la tolleranza di una setta levatasi contra la religione cattolica.
altari, se si considera ancora come una semplice 'tolleranza', un dono della legge
filosofia fa tanto rumore, qui è una verità che sanno tutti i facchini,
5-1-262: la parola tolleranza non esprime una dottrina, ma una condotta; ed ella
tolleranza non esprime una dottrina, ma una condotta; ed ella racchiude in sé
, in fatto di princìpi, ma una grande tolleranza per gli individui. b
massimo cronologico concesso come dilazione rispetto a una data o un orario prestabilito. e
nei riguardi organizzativi, i portoghe- sostenere una terapia, un medicinale o una dieta;
sostenere una terapia, un medicinale o una dieta; si stanno facendo grandi progressi
la precauzione di combinare i loro orari con una tolleranza d'almeno un'ora. marotta
calo: diminuzione percentuale del peso di una merce ammessa in sede di esecuzione di
: facoltà concessa al venditore di inviare una merce qualitativamente diversa da quella pattuita,
tolleranza monetaria: limite entro il quale una moneta di metallo prezioso poteva discostarsi,
di pezzi che un operaio addetto ad una macchina deve produrre in un determinato tempo
. ottieni, 3-226: ripamonti palleggiava una coda di rondine eseguita ieri; indicava
luce sul filo di un angolo, una 'tolleranza'che il reparto principe non si
valore attenuato, senza eccessivo sforzo, una fatica, un peso, una malattia
sforzo, una fatica, un peso, una malattia, una condizione disagiata, un
, un peso, una malattia, una condizione disagiata, un clima avverso,
un monte. tasso, 6-86: perch'una volta anch'io l'arme non tolgo
. -sostenere, superare senza danni una condizione meteorologica o un fenomeno atmosferico avversi
la brina. savonarola, ii-443: una pianta tollera d'essere innaffiata, potata
freddo. -consentire la crescita a una pianta (un tipo di terreno)
di non averlo continuato. -reggere una bevanda alcolica senza perdere il controllo.
fisico o morale, un avvenimento o una circostanza negativa o dolorosa, o anche
circostanza negativa o dolorosa, o anche una condizione di vita, il passare del tempo
alle cose del mondo, esule volontario da una vita che era caduta in troppa miseria
opporsi un'offesa, un'ingiuria, una provocazione, un danno, un sopruso
tollerar di un vii ministro, / di una femmina ardita. pascoli, ii-173:
-il comando francese volle istituire nel porto una sua base navale. piovene, 3-207:
male quelli che chiamava capricci dipendenti da una interpretazione sbagliata dei veri miei sentimenti.
miei sentimenti. -in relazione con una prop. subord. guicciardini, i-3
talento di artista. -accettare una punizione riconoscendola giusta. marini, i-270
un'autorità, un regime politico, una dominazione straniera, pur se oppressivi o
legitima dominazione non saprà né meno tolerar una ingiusta usurpazione. goldoni, xii-757: persia
xii-757: persia non soffre / d'una destra tiranna / il giogo tollerar. mazzini
venezia? -osservare senza protestare una legge iniqua; sostenere senza ribellarsi tasse
nato perfetto e felice. di una costruzione; travatura. 2.
6. econ. situazione in cui una spesa pubblica, intrapresa per produrre benefici
7. ant. sporgenza, prominenza di una montagna. leggenda aurea, 884:
che escono da sotto le case per una griglia nera. -che si protende
(in partic. un fiore, una pianta). e. lecchi,
del giardino. gavoni, 264: da una balaustrata / le rose traboccanti / son
prostrato fui fatto in estasi, e vidi una piscina piena d'acqua e traboccante;
, riempito od occupato zar, una via blandamente tortuosa e semi-coperta, una specie
una via blandamente tortuosa e semi-coperta, una specie di galleria de cristoforis turca.
• trabeato di legno, come da una pergola. = deriv. da trabe
. sm. spirito beato che appartiene a una superiore gerarchia celeste. s.
acroteri. bacchetti 9-382: attraversa, come una trabeazione massiccia e lievissima, che posa
: cappella di s. giovanni battista: una vera cappella fiorentina. una trabeazione magnifica
battista: una vera cappella fiorentina. una trabeazione magnifica con grandi ovoli vigorosamente incavati
sostegno o setto che, partendo da una capsula o da setti fibrosi contenenti il
formando con le altre fibre di sostegno una parte essenziale dello stroma. -trabècola ossea:
ma fora degli reliqui vasi o vero una vite o vero uno convolvolo, di specie
terapia del glaucoma, incisione, mediante una sonda, della rete di trabecole dell'
agg. letter. ant. costituito da una trave. fr. colonna,
spesso costituito da un'intelaiatura o da una struttura di stanghe, barre, e
. vi si suonano o incastrati in una specie di trabiccolo, o posati sopra una
una specie di trabiccolo, o posati sopra una panchetta sulla quale stanno ritti su tre
scaldaletto di rame col trabiccolo, chiamati per una sboccata famigliarità prete e suora, e
tutto d'un pezzo, a dispetto d'una litania di sbalzel- loni che ha durato
. 3. che sopravanza una determinata quantità, misura o peso.
fé catena. baretti, 0-200: una così traboccante superbia non avrebbe dovuto mai
evidenza, preponderante (un giudizio, una valutazione). salvini, 30-vi-160:
valutazione). salvini, 30-vi-160: una lettura con più stampe confermata, la
traboccanti. 5. sovrappopolato (una regione, un paese); sovraffollato
6. fornito in misura eccezionale di una caratteristica, di una particolarità, di
misura eccezionale di una caratteristica, di una particolarità, di una qualità, ecc.
caratteristica, di una particolarità, di una qualità, ecc. d'annunzio,
ridondanza di espressioni e di immagini (una lettera, un discorso, ecc.)
persono e d'amore, alimentate da una accesa speranza. arpino, i-273: dovevo
: dovevo immaginarlo che mi avresti risposto una lettera scherzosa, piena di facili incoraggiamenti
7. pervaso da un sentimento, da una particolare disposizione d'animo. pellico
sentimento, di un comportamento, di una condizione dell'animo. f. f
». - imbattersi in una persona. ariosto, 1-iv-24: questa
. d. bartoli, 1-2-131: una figliuola del capitano, la quale stava
acque. - zampillare da una fonte. statuto dell'università e arte
ogni mese durante el suo offizio, una volta a le pisine de la decta arte
era della gente. sbarbaro, 1-157: una notte, scambiò, pare, la
ac- cioch'ella non trabocchi né da una parte né dall'altra. milizia,
. / ecco da canto gionse una traversa, / che a l'altra banda
, abbattersi al suolo (un muro, una porta, ecc.).
campofregoso, 3-29: vedestu mai dentro una forte rocca / torre di polver di bombarda
equilibrio; basterebbe che se pur or dall'una or dall'altra parte qualche poco traboccasse
que'colli. bresciani, 4-i-144: una turba di guardie civiche con impeto si traboccò
. comisso, 12-5: mi traboccava una nausea per le armi, per la passione
dell'animo particolarmente intenso; prorompere in una risata squillante.
dove caduta poi l'anima sciocca / d'una in altra follia sempre trabocca. d'
si schiarisce / musicalmente, finché in una / risata limpida trabocca. -trascendere
paterno. 12. essere frequentato da una gran massa di persone; essere densamente
popolato; sovraffollato (uno stato, una città, una strada, un luogo)
(uno stato, una città, una strada, un luogo). -anche con
caratteristiche, ecc. (uno scritto, una situazione, ecc.).
143: non posso lasciare di farvi una inchiesta: « questa vostra storia non
. essere posseduto da un sentimento o da una passione impetuosa o da un'emozione incontenibile
emozione incontenibile; essere totalmente pervaso da una condizione spirituale. monte, 1-iv-63:
potere, avere insuccesso, fallire (una persona, uno stato, un'istituzione)
, cadde. -peggiorare, degenerare (una situazione). macinghi strozzi, 1-295
17. ridursi o venirsi a trovare in una condizione di vizio, errore o pericolo
di contrasti, si dà alla ragazza una strana e tremenda combinazione, che la fa
18. indursi precipitosamente a prendere una decisione, ad adottare un provvedimento,
letter. gettare a terra o in acqua una persona; farla cadere. guido
sangue non si ingrassa / ha fatto una pregion de la sua bocca, / e
24. eccedere un limite, una misura, una quantità, un parametro
. eccedere un limite, una misura, una quantità, un parametro (anche con
un parametro (anche con riferimento a una personificazione). -in partic.:
un peso eccessivo rispetto al dovuto (una moneta). brasca, 130
26. per estens. gettare in una condizione di pericolo, corruzione o degrado
. -traboccare la misura: per indicare una situazione che ha oltrepassato i limiti consentiti
, trabócchi). ant. bersagliare una cinta muraria o un castello nemici, in
trabócco, trabócchi). ant. tosare una moneta verificando esattamente col trabocco la quantità
, esagerato. tesauro, 2-i-110: una gocciola sola delle rugiadose delizie dell'empireo
quattro gran caracche, che, percosse da una di quelle subitane bufere e traboccate,
accasciato, disteso, anche in seguito a una caduta. lanfranchi, lxiii-31: quattriomin
:... traboccata giù da una finestra della sua casa, battè di posto
donne ancora più erano trabocate perché in una cotta mettevano braccia 18 di raso et in
cotta mettevano braccia 18 di raso et in una veste di sopra braccia 44 e 46
braccia 44 e 46 di raso et in una cioppa braccia 11 di panno largo braccia
per lo più repentinamente e improvvisamente a una condizione di sofferenza, di dolore o anche
tavola del cataletto. -precipitato in una profonda crisi o in uno stato di
senza alcun freno di modestia traboccata con una troppo licenziosa audacia nelle false imposture contro
ricatoia. boterò, 147: parve una volta a s. antonio di vedere sopra
, raggiro insito in un testo o in una frase, dovuto all'ambiguità della formulazione
costruttori, il quale è formato da una riga lunga circa due piedi, con
armatura di legno sulla quale è posta una tavola che viene all'occorrenza sollevata dal
scenico. 9. ant. in una bilancia, il congegno che solleva il
dai sostegni per farlo scendere e consentirne una libera oscillazione. biringuccio, 2-5:
trabocchetto grave, se effettuato nel tempo di una minima, trabocchetto minimo, nel tempo
minima, trabocchetto minimo, nel tempo di una semiminima. caroso, 1-2: due
modo. leggenda aurea, 895: anche una monaca essendo in sul trabocchetto de la
eccessivo, smodato (un sentimento, una passione, un'intenzione); incontrollabile
1-157: la gente di mare non e una gente facile alle trabocchevoli gioie.
, del mondo, e specialmente entra in una frenesia de dimandare denari de legne.
sfortunato, sventurato (un evento, una situazione). m. villani,
. m. -chi). fuoriuscita di una sostanza, per lo più liquida,
p. fettoni, 1-196: profittare d'una concessione del papa,...
colonna. -secrezione abnorme di una sostanza o di un liquido organico.
l'idropisia. 3. aggravamento di una malattia o delle proprie condizioni di salute
eroico. 5. peggioramento di una situazione politica, sociale, anche,
, particolare inclinazione conferita alla lama di una sega a telaio per il taglio di lunghi
il trabocco alla bilancia: compromettere gravemente una situazione critica o delicata, farla precipitare.
simile alla balista, era formata da una trave e im perniata
poste le munizioni e, all'altra, una mazza per il bilanciamento.
[crusca]: e tanto trabonda che una boce non gli manca.
ti trabuchi). letter. infilarsi in una buca, rintanarsi (un animale)
si staccarono di netto e gli rimasero una per mano. 2. per
, che modifica profondamente l'andamento di una situazione. eco, 14-12: 1
e poi trac, un incidente, una statua che cade, arriva una commissione d'
incidente, una statua che cade, arriva una commissione d'inchiesta e tutto è vanificato
di trac, carla macelloni ha soltanto una paura. = voce fr.
: la moglie che rimaneva a casa era una certatracagnotta soda e bene in carne. goldoni
e entrato in un'altra strada, vidi una bottega aperta. tronconi, 2-203:
. trabut 'misura di terreno equivalente a una pertica'(v. tributo); cfr
è troppo leale a dio, siccome una trabuona donna a suo signore.
. { tracàmbio). ant. scambiare una persona con un'altra. martellini
3. intr. modificarsi radicalmente (una situazione, una condizione).
. modificarsi radicalmente (una situazione, una condizione). monte, 1-14-4:
nei costumi, nella vita sociale (una persona, uno stato).
partic. come vocat. nel rivolgersi a una per damente, a grandi
tutto d'un fiato in partic. una bevanda alcoolica (anche con uso enfatico)
un diluvio. cavazzi, 185: strozzano una capra, e di quel sangue,
iv-2-1092: dolly tracannò d'un fiato una tazza di tè fredda e mise un'altra
. 3. sopportare, subire una situazione gravosa o sgradita. capuana,
di volta in volta le vanno umettando con una buona tracannata di quel liquore.
. bevuto con avidità a grandi sorsate (una bevanda, in partic. il vino
tutta la mia vita, invece che in una famiglia morigerata,... l'
, sona o nell'intestazione di una lettera). seneca volgar.
questa inquietudine che mi ha tracassato spaventosamente una volta e non mi lascerà mai,
clregli ha ristampato, alla fine v'è una giunta e sono le osservazioni d'un
volto a prendere tempo, per rinviare una decisione o per evitare di impegnarsi in
comportamento dilatorio, prendere tempo per rinviare una decisione o per evitare un impegno o
in modo, ch'avrebbe voluto gratificare una parte, senza porger occasione de disgusti
occhieggiarla, e di farle anche sommessamente una dichiarazione. 2. protrarsi nel
comportamento dilatorio, che indugia a prendere una decisione. = nome d'agente
alla fronte del toro o per evitare una cornata, ricorda le azioni della scherma di
indicare il verificarsi di un fatto o di una situazione improvvisa o inaspettata. de
di lampadine, e tracchete, sparare una dopo l'altra quelle cartuc- cie di
23-379: basta un niente... una gaffe, una svista, un mancato
un niente... una gaffe, una svista, un mancato complimento al cane
, e un brillìo nella tarlatura come d'una traccia di lumaca. 2
. a sviluppo lineare, lasciato su una superficie da qualcosa che vi sia stato spostato
e il timone / nell'acqua non scava una traccia. 3. quantità di
traccia. 3. quantità di una sostanza presente in misura sia pure minima
minima in un luogo; macchia lasciata da una sostanza su una superficie. bottari
; macchia lasciata da una sostanza su una superficie. bottari, 4-50: bisognerebbe
, a documentare visivamente un fatto, una situazione, una condizione non più esistente;
visivamente un fatto, una situazione, una condizione non più esistente; ciò che
fella festa. -ciò che sussiste di una costruzione andata in rovina o di una
una costruzione andata in rovina o di una decorazione gravemente deteriorata. carducci, ii-6-92
indizi e ipotesi che può concretarsi in una linea d'indagine della polizia. pasolini
non servirà ad altro / che a dare una disgraziata traccia della polizia. cammino
traccia. -l'esistenza terrena di una persona. iacopone, 24-140: non
basterà stendere in prima, appena appena, una traccia, e provare! moretti,
... verteva... su una poesiola giovanile del pascoli. 7
di misurare e visualizzare la traiettoria di una particella. -anche: la visualizzazione di tale
geometria descrittiva, punto d'incontro di una retta con un quadro. -anche: retta
somma degli elementi della diagonale principale di una matrice quadrata. 15. locuz.
. locuz. -fare da traccia, aprire una traccia: farsi strada in un terreno
(84): il conte duca è una volpe vecchia, parlando col dovuto rispetto
1-i-156: la durezza della terra sarà una cagion particolare al cinghiale, impedito per
, e in uno stesso paragrafo, sotto una stessa dichiarazione ti ammassa in uno questi
viaggio di esplorazione. -determinazione di una rotta nautica. nautica [gennaio 1992
illuminante che si accende alla partenza producendo una scia luminosa che rende visibile nell'oscurità
per ottenere uno scopo, per giungere a una conoscenza. cesarotti, i-xvii-n
l'arte, senza mezzi, con una meschinissima mercede, tracciò la via per
per tutto l'audace virtù. ze di una città morta, abbandonata da secoli. sinisgalli
. parte di terreno su cui si farà una strada, un edificio, trakére (
particolare le trattorie rinomate. -aprire una strada, un passaggio; renderlo per la
4-30: io mi limitava a camminare per una istessa via, col tracciarmela davanti,
-marin. tracciare la rotta: segnare su una carta nautica la rotta seguita o da
per lo più a sviluppo lineare su una superficie. -in partic.: proiettare
superficie. -in partic.: proiettare una scia nel cielo. beltramelli, iii-1071
un bagliore verdigno si accese, tracciò una scia fulminea nella cupola astrale. savinio,
del po, per evitare turbamenti a una struttura urbana così fragile e a un
tracce. -anche: inseguire, ricercare una persona, identificando i segni del suo passaggio
manzoni, fermo e lucia, 231: una troppa di segugi dopo aver tracciata invano
troppa di segugi dopo aver tracciata invano una lepre, ritorna sbaldan- zita con le
estens. individuare, accertare un dato, una verità, un elemento utile a una
una verità, un elemento utile a una ricerca. buonarroti il giovane, 9-488
, macchinare, ordire un intrigo, una tresca. velluti, 67: ordinarono
quante volte voi verrete a trovarvi in una conversazione nella quale si tratta di porre
qualche frode? -in relazione con una prop. subord. stefani, 6-6
tracciare lo spessore desiderato sul dorso di una tavola in legno. = comp
territorio, in mezzo alla vegetazione (una strada, un percorso).
ora di faticosa discesa, entrammo in una vasta pianura, coperta di alte erbe,
. fenoglio, 5-i-1789: per trovare una via ancora tracciata avrebbe dovuto risalire nn
. indicato, proposto (un modello, una procedura). b. spaventa,
vi si attennero esattamente. -percorso di una competizione sportiva su strada o su pista
. -linea che indica la rotta di una nave o di un aeromobile. -
. 6. sviluppo di una strada, di una linea ferroviaria,
6. sviluppo di una strada, di una linea ferroviaria, di un'opera architettonica
. resoconto alquanto schematico e sintetico di una questione. n. ginzburg,
disposte le informazioni sui moduli prodotti da una stampante. - disus. tracciato scheda
: schema che descriveva il contenuto di una scheda perforata e ne indicava la divisione
in scala) delle varie parti di una nave in costruzione che viene eseguito in
li portava sulla cima degli alberi. una volta lì sopra li costringeva alle sue
elaboratore elettronico, unità periferica, dotata di una o più penne, che trascrivono su
9. precursore di un costume, di una moda. f. f. frugoni
. tracciatura, sf. il tracciare una linea, un segno, un disegno
polvere, che, bruciando, produce una scarica di scoppi. = voce
traccolone: la cassa armonica rudimentale fatta con una ruota di legno dentata imperniata su di
cui gira vertiginosamente e intacca e sgrana una stecca fissa nel fondo; lo strumento
tratto superiore delle vie aeree formato da una serie di anelli cartilaginei, connessi fra loro
anelli cartilaginei, connessi fra loro da una membrana, compreso fra l'estremità inferiore della
collo, er davanti de la camicetta, una manica: la mano. tobino,
canna del polmun over trachea artaria è una medema cossa la qual è componuda de
i-71: queste fibre che sono di una struttura filamentosa ed appariscono di tessitura reticolare
); che interessa la trachea (una patologia). lettere a cosimo
il betti fece un'esatta descrizione di una malattia tracheale di un bove non stata descritta
italiana [30-viii-1914], 196: una forma di catarro tracheale, degenerata in
trasportano la linfa ascendente, costituiti da una sola cellula morta, allungata e dalle pareti
tanti singhiozzi, che ci ha come una sua tracheite, di quelle che ci
muscoli del collo che può verificarsi durante una crisi epilettica. lessona, 1484
branchiali provvisti di un aculeo collegato a una ghiandola velenifera; le quattro specie diffuse
: roccia, o varietà di porfido con una pasta, che sembra appannata, fusibile
. soldati, 6-316: la trachite è una roccia olocristallina, ossia composta di minerali
; composto, costituito da trachite (una roccia). -fonolite trachitica: trachifono-
piatto e lungo fino a 3 metri e una pinna dorsale che corre lungo tutto il
corre lungo tutto il corpo formando sul capo una sorta di ciuffo. =
e feroce, eversivo e astuto, una labirintica garanzia carnale. -oltrepassare i limiti
della stretta bancaria, il governo ha una strada obbligata da battere. 3.
fin dove, sul paese prono, una tracimazione, un fontanazzo, una rotta.
, una tracimazione, un fontanazzo, una rotta. 2. figur.
12-126: ho appena messo il piede su una tracina, o masso... spandono
che è proprio, quido attraverso una parete, un corpo filtrante.
del dio tracio aveva dato vita a una forma sublime dell'arte. -per
senza, tanto da portarsene sempre a tracolla una borraccia pie e nera con
fu tracolto dal cafiero, e su una meza botte troncatogli il capo.
poi, manca egli forse alla vescica una cavità proporzionata alla dimora dell'urina che
o altro materiale che, poggiata su una spalla o appesa al collo, serve
del fiasco, giudicherei che fusse megliore una tracolla con le sue cariche attaccate,
ripieno di acqua che portava appeso ad una tracolla. d'annunzio, iii-2-278:
, assicuratolo per mezzo della tracolla a una spalla, alza e tiene ritte in aria
, più semplice- mente, appoggiata su una spalla in modo che scenda lungo il
358: era vestito meschinamente, con una coperta lacera sopra le spalle e una vecchia
con una coperta lacera sopra le spalle e una vecchia borsa di cuoio a tracolla.
, abbattersi al suolo (un edificio, una struttura architettonica). guerrazzi,
. -pencolare da un lato (una pianta nel suo svilup- po).
., in partic. per indicare una netta propensione verso una scelta o una decisa
. per indicare una netta propensione verso una scelta o una decisa evoluzione verso un
una netta propensione verso una scelta o una decisa evoluzione verso un esito piuttosto che
figur. cadere in disgrazia, precipitare in una condizione di grave danno, di rovina
, di rovina, di annientamento (una persona, una civiltà, il mondo)
, di annientamento (una persona, una civiltà, il mondo). gualdo
4. precipitare, volgere al peggio (una situazione, una vicenda); fallire
, volgere al peggio (una situazione, una vicenda); fallire, andare a
); fallire, andare a monte (una trattativa). - anche sostant.
: vestito di un corpetto roseo, con una trabasciata l'abbate scaglia suo fratello che
, perché non cada. traverso una sostanza o un corpo filtrante.
, le strisce che le donne una facoltà). - anche sostant.
mie modeste economie un edificio o di una stuttura. oliva, i-3-334: non
farlo cadere in disgrazia, precipitarlo in una condizio porzione di suo padre
figur. rovina, grave danno apportato a una situazione, agli interessi di qualcuno,
tracollo finanziario. -drastica svalutazione di una moneta. pea, 7-517: acquistavano
. peggioramento repentino e spesso irreversibile di una condizione patologica; aggravamento, crisi.
. ant. assai dere verso una scelta o una decisione. conveniente
assai dere verso una scelta o una decisione. conveniente, molto opportuno
propriarsene indebitamente. partic. usando una carta velina o appoggiando il fo
a rovescio corsi alla cucina, e in una glio su un vetro o una
una glio su un vetro o una superficie luminosa. volta d'occhio
a un pasticcio di caprio, e a una torta con tanto animo =
-mettersi a tracollo: lanciarsi a capofitto in una battracortése, agg. ant. che
se vien loro dato delle spinte da una mano di assaltatori amorosi. = deverb
recipr. salvini, 22-173: una battaglia presso le preste navi e tracol-
congiuntivite tracomatosa o congiuntivite granulosa, è una congiuntivite grave a decorso acuto o più
livio volgar. [crusca]: nell'una schiera e nell'altra si traconfortavano,
. conoscere). ant. riconoscere una persona. - anche con uso recipr.
, non fecero assalto poi che d'una parte e d'altra li romani si traconoscevano
manganelli, 10-129: sapeva di vivere in una riv. da tqaxùs 'aspro, ruvido'
per indicare l'ulcerazione delle città molestata da una malavita tracotante. palpebre. 2.
agg. patol. affetto dal tracoma (una protervia. persona, gli occhi)
tracutaggine, fanno due schiere per assalire una i saccheggianti e l'altra il campo romano
le pareva quasi un insulto, anzi una tracotanza. portarsi o agire in
2. tr. imputare a qualcuno una negligenza, una mancanza. mazzei
tr. imputare a qualcuno una negligenza, una mancanza. mazzei, i-135:
presuntuoso; protervo, superbo (una persona, l'animo).
sfrenato, smodato (un desiderio, una passione); che rivela temerarietà (un
gente per tracotata cupiditade, parte per una cieca paura, prima per cagione di salute
6-2 (1-iv-538): cisti fornaio con una sola parola fa raveder messer gerì spina
parola fa raveder messer gerì spina d'una sua trascutata domanda. bembo, 10-xii-73
tracòtto, agg. ant. sottoposto a una lunga cottura, anche eccessiva.
altri, in partic. in cambio di una prestazione. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-40
e lo frate fue tradato / ad una puttana pi peccato: / oi, popolo
ingannevole, infido. -anche riferito a una personificazione. giostra delle virtù
portare qualcuno in un luogo mettendolo in una determinata condizione. arici, ii-37:
è passato in seguito a designare spregiativamente una politica sindacale puramente riformista e non volta
al tradeunionismo; improntato o ispirato a una politica sindacale di carattere meramente riformistico.
mentalità tradunionista, noiosamente: chi apre una tenda non vuole poi chiuderla, perché
; che non si segue fedelmente (una persona, il suo esempio).
, cesare figliuol d'alessandro a fare una grande sceleraggine e somma tradigióne condusse.
le minori. baldasseroni, 303: una turba di faziosi... prese a
ministero. amari, 1-2-144: penetrò una congiura, macchinata da chierici, che per
dire che costante fu vittima « di una tradigióne domestica, e forse vescovile »
li tagliò la testa e misela in una carniera. -inaspettatamente. marino,
che si scherzasse con lui o d'una cosa sua; come non aveva potuto ammettere
. amabile di continenzia, 91: una... maravilia avea el dicto
, se fa in un dì et in una notte, a non essere sentito.
di un'aspettativa; mancata realizzazione di una potenzialità. carducci, ii-2-351: è
costoro furono a tradimento fatti entrare in una galea come per vederla, e, sarpato
e preziose levigatezze di epidermidi innamorate l'una dell'altra con tradimentucci di amori.
perché il tradimento vi è abituale (una cerchia, un ambiente sociale).
de lor doghexe chi mangiava con si in una quela l'arave trair. parini,
, giuda isca- riot era seduto con una gamba accavallata sull'altra. n. ginzburg
, i-28-37: s'udirono strida compassionevoli dall'una parte e dall'altra, parole così
che ci si è assunti; spezzare una regola morale; disattendere un principio.
castella. -ani gettare in una condizione dolorosa. giamboni, 4-428:
gravemente, venire meno all'improvviso (una facoltà fisica o spirituale) non servendo più
masso. -far apparire sminuita una qualità, un talento (il timore
testi, conta tra di noi per una autorità in fatto di letteratura alemanna.
ci si aspetta (un mese, una stagione). marotta, 4-16:
, manifestare involontariamente un atteggiamento interiore, una disposizione d'animo (una persona,
interiore, una disposizione d'animo (una persona, l'espressione del viso, i
7-272: il viso del papa tradiva una commozione intensa. d'annunzio, iv-1-113
alare un segreto, un'informazione riservata, una con- denza ecc.
io mai tradii. -scoprire una persona che dovrebbe rimanere ignota, o
lo abbandonarono, ed ei perì percosso d'una pietra git- tatagli sul capo dalla finestra
git- tatagli sul capo dalla finestra da una vecchierella. -letter. velare appena
gli sarebbe piaciuto cavarne un ricordo, una parola, uno scherzo, da portare lassù
chioggia che si dice / che d'una buccia lor son tutti quanti, / così
, proaretino, 20-218: venga via una traditoràggine de le più sforprietà che un
cavalcando radea, spruzzò su fronte / una goccia di sangue del tradito. papini
ogni tradimento, di qualsiasi sorta, una parte di colpa risale allo stesso tradito
d'abbandonare alle vostre mani spietate, una moglie tradita, che a me sola dovendo
. 4. deluso, inappagato (una speranza); non mantenuto (un
parlavano vagamente di un amore tradito, di una coltellata, di una fuga.
tradito, di una coltellata, di una fuga. 5. rivelato,
, reazioni spontanee e incontrollate o da una condizione fìsica (una persona, i
incontrollate o da una condizione fìsica (una persona, i suoi reali sentimenti).
sua alterigia, tradita o meglio ostentata in una certa piega delle labbra e nel modo
un attimo di silenzio collettivo, lascia cadere una mezza parola, un addio.
ant. carattere infido, ingannevole di una persona, del suo sguardo.
abbia; che anco il bel visetto d'una donna è il primo a comparire dinanzi
superi, traditorìssimo). che commetscaricassi una balestra / così m'infilzi al primo il
v'ingannasse, che desse vista d'una cosa e un'altra facesse? dante
confessa egli stesso. ho tra le mani una lunga dichiarazione di tutto ciò ch'egli
ingannatore, traditore e tiranno. tesse una rete con la quale rubba la libertà e
illusioni (gli occhi, la bellezza di una donna). cino, cxxxviii-177-2
filippo punzecchiava il frimelico a proposito di una cantatrice del san carlo che,..
. gli buttava occhiate traditore tra l'una e l'altra cabaletta. -che
la sua apparenza innocua o allettante (una condizione, un evento, la sorte
-che può avere sviluppi imprevedibili (una condizione meteorologica). cassola,
piacevole, una malattia, una condizione climatica avversa,
piacevole, una malattia, una condizione climatica avversa, ecc.)
allorché fa pancia e si sventra tutta in una volta, ed11 lume si spense. fenoglio
monotone piantagioni di maguey, ch'è una specie d'agave da cui gli antichi
che mostra gravi limiti, lacune (una facoltà, con partic. riferimento all'intelligenza
non rende fedelmente il testo originale in una traduzione. carducci, ii-5-227: al
profondo / sul violino all'uscio d'una bella / rubatrice de'cor traditorella.
-portato al tradimento; subdolo, ipocrita (una persona). campanella, i-250:
. che trae in errore, inducendo a una falsa interpretazione; fuorviante. papini
così dal vasto seno di un libro una frase, una proposizione per mostrarle,
vasto seno di un libro una frase, una proposizione per mostrarle, brandelli osceni e
tradizionale, agg. che è fondato su una tradizione; che ne deriva; che
da lunghe consuetudini (e può implicare una connotazione spreg. di conservatorismo e inattualità
, invece di zitoni in brodo con una grattata di parmigiano. = voce
dio- scoride, si vede esser manifestamente una bevanda che si fa d'orzo e
: qui, a lasciarli fare avrebbero impiantata una discussione fra loro due, ma furono
sta a fare quel signore? » sbottò una bambina, indicandomi col dito. la
, se ne starà zitto; se fosse una testolina, c'è rimedio anche per
terror delle bombarde, / esser da una donna fatti stare / più zitti che
dal gr. £u£u
bazzecola. nieri, 240. è una zìzzola di nulla. cicognani, 1-110:
quando non ci sia da tirar fuori una crazia, son tutti capolavori, e
egli [gesù] propose a quelli una altra parabola, dicendo: « simile
corpo ed avendo nella parte superiore una bocca centrale accompagnata da tentacoli ritrattili
sopra la piazza de san marco si fa una bellissima cazza di tori. idem,
idem, lviii-71: soa maestà gionse a una insula di la saona mia 30 dove
parte inferiore di un edificio, di una struttura architettonica, di una colonna, ecc
, di una struttura architettonica, di una colonna, ecc., con funzione
modulo e si divide in tre parti una si dà al zocco, il suo sporto
che si alzava e si abbassava mediante una leva o con una bietta.
si abbassava mediante una leva o con una bietta. 2. ant.
dormir corto e incomodo, con una stoia per letto e un zocco per
in questa i compagni che portavano intrappolata una grossa zoccola viva e si proponevano di
intorpidirsi, come un rassegnato, in una specie di dormiveglia morale: anche la vedova
. bisogna pur dire che fosse puranche una zòccola. meglio perderla che trovarla,
pizzo al ponte, in alto, sotto una specie di colonnetta bianca che pareva quella
di colonnetta bianca che pareva quella d'una tomba, stavano due zoccole: tutte indispettite
stavano due zoccole: tutte indispettite, una con un soprabito rosso, una con un
, una con un soprabito rosso, una con un golf di maglia nera,
oramai padrone della propria anima, fulminò una guardata alla turpe: « zoccolaccia » significò
e io ben presso lo vidi, una delicatezza inconsueta e pareva cresciuto a un sogno
piedi, che cammina con gli zoccoli (una persona). - anche sostant.
ballerina del teatro della scala inseguita da una telefonata d'ardore fra quattro zoccolanti zampe di
sì la visiera macolata / e stiacciata una mana. 2. rumore provocato
, posto lungo la parte inferiore di una parete o di una porta; battiscopa
parte inferiore di una parete o di una porta; battiscopa. pea,
. letter. sonoro e sgraziato (una voce). calzabigi, 129:
calzabigi, 129: in compenso vien fora una donnaccia / con nera verga in mano
mano, in veste scura, / ch'una sua zoccolantica vociaccia / sfodera fuor di
altro calzamento. de amicis, vi-1003: una vecchia serva umile e pia /
così bello e vario! savinio 10-229: una vicina esce di casa zoccolando in fretta
mulo, grave / al lago veleggia una barca. montale, 2-100: son
mantello nero. -rumore provocato da una persona che cammina in modo affrettato,
la di legno e la tomaia costituita da una o più strisce di cuoio,
rauca monacel voce nasuta, / storpia una messa, ed un fanciul l'
terra che resta attaccata alle radici di una pianta sradicata dal terreno. domenichi [
piedistallo su cui poggia un monumento, una statua, un arco, un trofeo;
un arco, un trofeo; plinto di una colonna. b. minerbetti,
plinto... o zoccolo, è una mole chiusa dalle superimi parallele per ogni
quadrello, ovvero mattone, ed è una tavola ad angolo retto. it azeglio,
nel mezzo della parete in fondo era una specie di zoccolo, o basamento di
dell'arco della volta finge come una parete piano, tirando su a quel termine
erano praticate due tozze porticine e per una di esse entrai. moretti, ii-835:
dessi, 3-88: la cantoniera era una casona a due piani, dipinta di
. 7. parte inferiore di una parete di una stanza verniciata con un
7. parte inferiore di una parete di una stanza verniciata con un colore per lo
per lo più scuro o rivestita con una striscia di marmo, legno o plastica,
salotto,... sono tutt'una esposizione dal soffito allo zoccolo. gadda
: ordinammo alla fonte che spacciatamente facesse una frittata in zoccoli. buonarroti il giovane,
14. geol. substrato rigido di una regione geologica. -zoccolo continentale-, porzione
di crosta che forma la base di una placca continentale e che comprende la piattaforma
-zoccolo sottomarino-, la parte sommersa di una massa continentale, di cui mantiene le
a taranto, e per via d'una buona somma di danari, ancora che andasse
. m. cecchi, 1-1-401: per una pianella che si appai, / si
1-35: la nanna prese gli zoccoletti in una mano come le compagne, per camminare
lughe palmi 28 1 / 2 l'una, fatte venire dall'isola del giglio,
di cento colori,... una lunga imbastitura di filo bianco in luogo della
v. socco), forse attraverso una contaminazione con la base * tsùkko 'ceppo,
che si occupa di previsioni astrologiche (una pubblicazione). e. cecchi,
sentimentali, ecc., svolte talora con una paziente finezza d'argomenti, e con
paziente finezza d'argomenti, e con una umana sincerità di partecipazione, che si
): questo era una figura, come io ho detto, cesellata
; aveva il cielo adosso, fatto una palla di cristallo, intagliato in essa il
sì come il dipingere... in una inferma- ria il concilio di trento;
mo che tuti quilli del consorcio, una volta in la septemana, in la
vivono altri piccoli polipi, come ospiti in una casa. = forma femm.
2. tr. colpire e lanciare una palla nel corso di un gioco.
. che presenta zoidiofilia; zoofilo (una pianta). = voce dotta,
. ant. gioioso, lieto (una persona, l'animo). -anche:
creatura / fanno allegrezza con zoioso tornò con una scatola di sigarette, insistè perché ne prendessi
. rondinelli, 1-47: avevano questi signori una carretta per core. una, accese
questi signori una carretta per core. una, accese uno zolfanello, me lo accostò
esistenza). stui accese uno zolfanello ad una stecca della panchina, le ofed uno
. pananti, ii-281: si dice d'una donna lunga lunga, asciutta 2
esile, sottile. zoys, ad una pietra a cannelli o prismi romboidali compressi,
splendore di perla; e che da fagli una buona zolfatura con zolfo vivo ardente.
dita hauy è stata riconosciuta come una varietà di epidota. = nome d'azione
mai fatto? hai buttato a perdere una vittoria sì grande e sì =
in montamiata chiamano 'zolfiere'alcune caverche conoscono una fatica senza protezione e la frusta, l'
(un odore). una zolfanaia, fece mancar l'impresa e scoraggiare
lavori suo membro tutto sfoderato, e lungo una trentina di centimeataccarseli, ma al zolfanello
risolutamente. tro, bisogna ogni tanto ripetere una zolfatina all'uva. scattoso', troppo 'entrante'
secondo le favole che dicono, ch'è una bocca d'inferno, per la quale
del papa, 5-91: si fa una composizione di bitume, di salnitro, di
, di sibili, di borbottii attraversato da una nebbia policroma che odora di zolfo,
sublimato, due di sale ammoniaco e una di solfo vivo; polverizza bene il
il suo ardore sembra fuggitivo come quello di una materia accendibile. fenoglio, 1-255:
maggior forza; dal che nasce che quando una botte è messa a mano, se
d'inghilterra alcuni zolfi d'intagli che una volta avevo, e che sono andato spropositamente
figur. ciò che suscita, che alimenta una passione, un sentimento, ecc.
; persona facile a lasciarsi dominare da una passione ardente. petrarca, 175-5:
-ciò che costituisce la causa di una discordia. fazio, ii-24-67: costui
sofira un fuoco-, suscitare ulteriori discordie in una situazione già alquanto compromessa. andrea
sua opera; che è protagonista di una sua opera. nencioni, 2-348:
guantaia... mentre sono di una precisione e verità zoliana, non son mai
zoliano il gesto del poliziotto che offre una pezzuola, già nera, per detergere il
fango incrostando, e a metter l'una sopra l'altra zolle diseccate. galileo
un abbandonarsi a corpo morto, ove una serie di erbose zolle lo permettono.
. 4. pezzo compatto di una qualsiasi sostanza o materiale. c.
neve compatta, ne ho tolto una zolla, sbocconcellandola per dissetarmi, con una
una zolla, sbocconcellandola per dissetarmi, con una voluttà di scolaretto in vacanza.
educazione, vita semplice e umile di una persona; tipo di vita o ambiente contadino
ambiente in cui si sviluppa la personalità di una persona. faldella, i-4-242:
inferto o ricevuto con il lancio di una zolla di terra. fagiuoli [tommaseo
il modellare intorno al colletto delle piante una zolla che contenga le radici in modo
: ogni tanto si chinava a prenderne una zolletta [di terra], e la
, quasi a suo dispetto, giace presso una di quelle innumerevoli stele bianche, piccole
, piccole quanto zollette di zucchero, una manciata di zollette di zucchero nettate alla rinfusa
. pratesi, 5-206: aspettiamo, una sera, il sor filippo, e lì
2. per estens. agitare energicamente una sostanza liquida o semisolida perché si amalgami
ragazzo non voleva attutirsi, gli diede una buona zombata e lo mandò a scuola.
ai giorni nostri... fa registrare una particolare reviviscenza d'interesse. g.
antille zombi o zombie, che è da una voce creola di origine africana (cfr
, evitare la scaletta che obbligava a una notevole deviazione, muovermi un po'da
(v.). tutta una stanza ». l. bellini
, sf. ant. graffetta per suturare una ferita. - assestare colpi, percosse.
da zombarti tre quattro lare intorno al naso una mosca. = voce di area seti
dal letto; levarsi di colpo da una posizione distesa, rannicchiata, seduta (anche
. -per simil. sussultare per una forte emozione (il cuore).
petto. il dolore strinse allora in una morsa lo stomaco. 2.
1-211: giorgio gli saltò addoso come una rana e in volo gli disse: «
zompò addosso. -accostarsi a una donna con approcci piuttosto pesanti ed espliciti
-anche: avere un rapporto sessuale con una donna. m. mari, 175
ve basti de sapé che si vedeva una che l'arazzava je zompava addosso, je
zòna, sf. parte delimitata di una superficie, di uno spazio; fascia
rivela zone sorde per le quali passa una trave di cemento della struttura interna della
barilli, ii-615: è [ravenna] una città senza rettorica..
della guerra l'intera zona antracitifera sarda dava una produzione di poche centinaia di tonnellate,
: fra ciane ed aretusa si stende una zona di mare / chiusa da due esili
soprattutto prestiti o agevolazioni fiscali) per una più rapida ripresa. -zona di
: ciascuna delle aree del territorio di una potenza belligerante o da essa occupato che
operazioni o installazioni militari, soggetta a una particolare legislazione per quanto riguarda la proprietà
: smilitarizzazione di vladivostok e creazione di una zona smilitarizzata lungo l'intera frontiera manciuriana
-in senso generico: area circoscritta di una città; quartiere. soldati, 2-63
. moravia, ix-57: ero capitata in una casa di ladri e quel che è
.): che ha competenza su una determinata area e costituisce perciò il punto
dei veicoli. -disus. tratto di una strada urbana, variamente delimitato dalla segnaletica
il berretto gallonato aderisce al corpino mediante una fascia d'untume. nelle zone basse,
. figur. ambito, aspetto particolare di una questione, di un argomento, di
questione, di un argomento, di una relazione; settore in cui si verifica
testa degli uomini: ma tra l'una e l'altra resta un salto, una
una e l'altra resta un salto, una zona buia dove le ragioni collettive si
nel paese, fra clericali e socialisti, una vastissima zona di gente sana e laboriosa
arte midollare dalla ghiandolare, che ha una distri- uzione irregolare delle cellule che la
piano o di un sottopiano caratterizzata da una specie fossile esclusiva. cattaneo, vi-1-144
corrente delle reazioni chimiche ebbe ad attraversare una diversa serie di zone. -complesso
. 16. matem. zona di una superficie di rotazione, parte di una
una superficie di rotazione, parte di una superficie di rotazione compresa fra due piani
paralleli. - zona sferica-, parte di una superficie sferica delimitata da due piani secanti
lasso di tempo disponibile per rimediare a una situazione prima che questa sia del tutto compromessa
espressione che definisce gli ultimi istanti d'una partita. la voce deriva dal fatto che
zona cesarmi, si dice a proposito di una segnatura notevole agli effetti del risultato realizzata
la posa. pratesi, 1-256: una ghirlanda di margherite stellanti, di viole
e di spighe le cingeva, come d'una zona campestre, il senso largo e
, che attornia qualcosa o che costituisce una fascia circolare. dante, par.
del nostro mondo per un muro di una zona infocata, ne cavano argomento per dar
lega d'amore! -verginità di una donna (in partic. nell'espressione
[tommaseo]: è ti messan 'n una conca di ranno bollente; e lie
zonale, agg. relativo a una o più zone; di zona (in
(in partic. con riferimento a una struttura pubblica, sanitaria o di polizia
arte. distribuito con omogeneità cromatica in una determinata parte del dipinto. abile del
. arte. caratterizzare mediante omogeneità cromatica una parte di un dipinto. r.
. che è relativo, che riguarda una zona, una parte; che costituisce una
relativo, che riguarda una zona, una parte; che costituisce una zona ben
una zona, una parte; che costituisce una zona ben delimitata. calvino
, a palermo, dove ha iniziato una carriera di tecnico che assomiglia per molti
, comprendente molluschi gasteropodi terrestri che presentano una conchiglia sottile e traslucida e sono diffusi
2. urban. suddividere una città in varie zone, in base
col nome di zonizzazione, persuadendosi che una cosa seria non può avere tante zeta
. burocr. obbligo per i residenti in una certa zona di frequentare un determinato istituto
determinato istituto scolastico allo scopo di evitare una distribuzione casuale e disorganica degli alunni (
delle unità minori in cui viene suddivisa una zona. = voce dotta, lat
tura, in mezzo a una povera marmaglia pedestre di cittadini e
zonzo sui poggi senza erba va soltanto una bruma mortale. 2. essere
nell'immaginazione, con i frantumi d'una quantità di zoo e d'acquari disseminati
... hanno a portata d'occhio una auna abbastanza ricca e varia, come
, sm. bot. cecidio prodotto in una pianta da un animale parassita, in
. che viene disseminato per zoocoria (una pianta). zoodisinfestante, agg
che avviene fra animali e piante (una simbiosi). = deriv. da
creati da animali (un organismo, una formazione vegetale). - anche sostant.
zoofiti'tralasciò la separazione linneana, stabilì una classe unica e solamente ne formò vari generi
unica e solamente ne formò vari generi quasi una serie di gradini per i quali la
degli animali, in partic. di una determinata specie, che si manifesta con
caratteri che preservano dagli animali erbivori (una pianta). = voce dotta,
archit. che sostiene uno zooforo (una colonna). d'alberti [s
la quale, fatto quattro parti, una ne tiene il vuovolo detto cimazio. marino
greci zoforo, il cui profilo è una linea retta, secondo la natura degli
errore commesso dal tibaldi, ha preso una grandissima licenza. il zoforo o il
di animali fossili (un deposito o una roccia sedimentaria). = voce dotta
. aggregazione di batteri o alghe in una massa gelatinosa iridescente. 2.
pastorizia, se ogni comunità dello stato avesse una persona istruita nell'arte veterinaria, oggi
alcune colonie animali che si differenzia per una particolare funzione che svolge all'interno della
che pratica la zoolatria (un popolo, una tribù). zoolito, sm.
toscana. olivi, 1: se una difficoltà maggiore di trattare in tal modo la
insegnamento. stoppani, 1-73: dando una volta lezioni di zoologia durante l'inverno
. destinato o attrezzato per gli animali (una riserva, un parco, un museo
volentieri ad aggiungere un individuo raro a una varietà, o una varietà a una
individuo raro a una varietà, o una varietà a una sottospecie. zoom
una varietà, o una varietà a una sottospecie. zoom [zum]
estens. che tende, a causa di una condizione patologica, a descrivere e a
, 'zoomorfica': ogni persona gli appare con una maschera animalesca. = deriv
. spesso nel mito non vi è una capanna, c'è soltanto un animale,
bot. mutamento della normale conformazione di una pianta a opera di parassiti.
l'insieme dei nomi di animali propri di una determinata lingua o area linguistica.
e medie. provocato da zooparassiti (una malattia). -cirrosi zooparassitaria-. quella
l'impressione del movimento, costituito da una serie di immagini fotografiche che rappresentano varie
disco fatto ruotare dietro l'obiettivo di una lanterna magica. = voce dotta
fotogr. cronofotografia consistènte nella proiezione di una rapida successione di immagini fotografiche mediante lo
d'allevamento di un'azienda, di una regione, di uno stato.
357: il biscioni ha copiato una lettera di lorenzo bellini contenente alcune sue
. colonna, 3-268: la navicula era una exeres... cum mirabile illito
, munita di due remi e di una piccola vela quadrata, in uso nell'adriatico
a dì 25 fummo menati a passare una fiumana con alcuni zoppoli. ca'da mosto
bernardo: « giacobbe zoppicando, perché da una parte pensa 'quae mundi sunt', l'
. è un zoppeggiare, perché è una azzione inordinata, a cui manca la sua
'l pon te gli alzarono una statua di bronzo nel tempio di volcano
ricucito un po'di pelle lacerata in una rissa di banco o aver curata una zoppìa
in una rissa di banco o aver curata una zoppìa tenace o avere spennellato una gola
curata una zoppìa tenace o avere spennellato una gola gonfia. 2.
caso in tutto simile, accaduto ad una sorella del medesimo, che è poi restata
è diventato carriera sfrenata. io apro da una parte le tendine: una boccata d'
apro da una parte le tendine: una boccata d'aria violenta: mi sento riavere
disuguale (un mobile, un tavolo, una sedia). l. gualdo,
da un tavolino zoppicante posto vicino a una finestra apparentemente chiusa. cicognani, 6-138
tutta la mobilia della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due seggiole,
della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due seggiole, un canapè giallo
svolgimento di un'attività o nello studio di una disciplina (una persona).
o nello studio di una disciplina (una persona). betteioni, iii-78:
signor perez,... sotto una veste leggiadra e nell'incesso gagliardo e dignitosocelano
, esitante o imperfetto (la fede, una virtù). salvini, 39-iii-78
viaggi silenziosi. moravia, ii-372: una forza maligna accumulava mio malgrado sulla pagina
gira la giostra e suona l'organo / una sua zoppicante cantilena, / ed ella
staccarsi dall'estremo orizzonte, ecco ingrandirsi una massa informe (qui la memoria mi zoppica
informe (qui la memoria mi zoppica) una specie di ragno iperbolico.
(un affare, gli eventi, una situazione). gualdo priorato, 7-355
. ricci, ii-94: volendo saltare di una finestra per ire a chiedere soccorso,
era tempo di godere gli effetti d'una nebbietta svampata su quelle care tegole del
ordine di sedili intorno e nel mezzo una tavola molto bene alta, con sopravi
tavola molto bene alta, con sopravi una sedia di noce alta, che zoppicava da
, nello studio o nella conoscenza di una disciplina, di una materia scolastica.
nella conoscenza di una disciplina, di una materia scolastica. muratori, 9-198:
metriche. montanari, ii-281: in una sola cosa pare che zoppichino queste similitudini
zoppicavano. io. trovarsi in una condizione di instabilità, di incertezza di
buono e dabbene cittadino, se da una parte zoppicando la repubblica per mali consigli
il maggio voglio chefacciate en cagli / con una gente di lavoratori, / con muli e
monti e piani, / e ognuno una fantasima pareva. d'azeglio, 0-570:
e 'fradiciume del piede'consiste in una vescichetta che apparisce nel mezzo dell'unghia
zoppica per un'imperfezione congenita, per una malattia o una lesione permanente o
congenita, per una malattia o una lesione permanente o, anche, temporanea (
, temporanea (anche con riferimento a una personificazione). -anche sostant.
luogo morbido e soave e no tengna l'una ganba alta e l'altra bassa,
più svelti di me, e con una gamba sola, -come attributo della
i-26-86: ella si mette a sedere sopra una sedia coperta di paglia, ad una
una sedia coperta di paglia, ad una tavoletta zoppa, e il marito sta in
marito sta in faccia a lei sopra una picciola panca di legno. zendrini, iii-285
ci si rigirava e per tutta mobilia una tavoluccia zoppa e una seggiola spagliata.
e per tutta mobilia una tavoluccia zoppa e una seggiola spagliata. gadda conti, 2-232
comporta in modo disonesto, immorale (una persona); colpevole, peccatore (l'
4. che è incerto nella professione di una fede. - anche in posizione pred
. preso dallo sconforto, incapace di reagire una situazione dolorosa, difficile. petrarca
. inefficace, inadeguato (la legge, una preghiera, una condizione, un sentimento
(la legge, una preghiera, una condizione, un sentimento, ecc.)
ostacoli, difficoltà (un evento, una faccenda). -anche in posizione pred
diversa condizione sociale (un matrimonio, una parentela). g. m.
zoppo. cesari, ii-291: lessi una spiegazione di questo costrutto, ch'io
cinti di fascia': che mi sembrano l'una e l'altra zoppe interpretazioni. fogazzaro
. non sentiva il bisogno di ripararsi sotto una forma, diventata oggi il presidio chirurgico
-che viene rapidamente e facilmente svelato (una bugia). frottole d'incerta
xlvii-271: o svergognato ardire; / una zoppa bugia / voler a lungo via /
testo), morfologiche o ortografiche (una parola), metriche o ritmiche (una
una parola), metriche o ritmiche (una poesia, un verso). -anche
soltanto ad invemicciar cose triviali, a sostenere una zoppa versificazione. monti, xii-5-68:
presenta le estremità ad altezza diversa (una struttura ad arco, a capriata o a
rimangon zoppe o monche; posano da una banda e non trovano dove impostarsi dall'altra
zoppa, si scaricava nei tromboni come una macchina sul punto di fermarsi, e
, molto lentamente, in ritardo (una lettera). giordani, ii-1-131:
loro camminare, e dovendo io pure una volta muovermi... potrai scrivermi
di far loro onor grande, anzi una grazia, anzi un benefizio, egli lo
, ignaro della sua disgrazia; ma una brutta bestiola non ne fa, e se
, avea gli occhi sempre torbidacci e una guardatura malinconica e disgustata di sua fortuna.
probabile origine ono- mat., attraverso una forma dial. seti * cioppo, con
genere della famiglia mustelidi a cui appartiene una sola specie (ictonyx striatus), rappresentata
. -anche: sopravveste, simile a una piccola dalmatica, usata da uomini di
. carbone, 54: vestitosi curto cum una zomea da soldati, si fece scrivere
caratteristico anello bianco intorno all'occhio; una specie è comunemente nota come uccello dagli
dial. ant. prendere parte a una giostra cavalleresca. sanudo, i-766:
trarre che chiamano 'zargugni': zorobattane che tirano una saetta molto picciola avvelenata.
. antonio abate [crusca]: con una certa naturale zoticaggine di costumi. bacchetti
: questo vezzo di fare rumore sta sviluppando una vena di zoticaggine ottusa e dispettosa.
del suo amore, come udendo laudar una se innamorò: la vide e vedutala le
giorno, stare all'agguato, dirigere una mano di zotici mal disciplinati, pigliar sopra
leggiadria, sgraziato (l'aspetto di una persona, un tratto fisico).
(un terreno) o da manipolare (una creta). soderini, i-371:
gioia che, avendosi a improntare in una cera o in una terra zotica,
avendosi a improntare in una cera o in una terra zotica, questa non ne ricaccia
non ci indussero dunque in sospetto, ché una pagnotta militare è onesta e materna e
così si lascia maternamente mangiare, come una mammella si lascia maternamente bere dall'ingordo
fibra ruvida, grezza; confezionato con una stoffa di tale tipo (un indumento)
non era dissipato e sentì... una repulsione per quei contatti zotici ai quali
quei contatti zotici ai quali doveva raccomandare una questione così cara. 6.
di fondamento, lacunoso, erroneo (una dichiarazione, un'affermazione); che rivela
vocaboli, scarso di risorse espressive (una lingua). bandello, 2-11 (
[crusca] -. era uomo di una naturalezza molto zoticàccio e dispettoso.
, ponci, zozza, cognacchini, chiappò una scimmia che non s'agguantava ritto.
il merito loro, certi zoticoni nel letto una moglie con lo stomacoso umidore del filato
. da conegliano fece tre miracoli in una volta facendo caminare col bastone un zotto
di continenzia, 135: miser el fo una fiata in pugnia uno visconte, lo
zovene et era molto belo et avea una sua moier la qual iera molto belisima femina
capria, 1-91: massimo, stai diventando una schiappa, una zoza, una molla
massimo, stai diventando una schiappa, una zoza, una molla scassata. =
diventando una schiappa, una zoza, una molla scassata. = voce napol.
del papa. de amicis, i-997: una parte dei bersaglieri accompagna via gli zuavi
padre bresciani... m'ispirarono una tenera ammirazione pei pittoreschi zuavi pontifici e
tenera ammirazione pei pittoreschi zuavi pontifici e una corrispondente avversione pei grigi 'piemontesi'.
ar. -berbero zwàwa, nome di di una tribù cabila dell'africa seti, attraverso
fiol garzo ne, / una chiave di fuore dal zubone miore / del
agg. letter. sdolcinato, affettato (una parola, un discorso).
. ariosto, sat., 7-70: una zucca... montò sublime / in
, 16-ii-77: sotto l'ombra d'una zucca / stava un giorno bertoldino, /
piantate, non si lasci altrimenti venir una donna; perciocché da quella toccati, per
: 'zucca': frutto grossissimo di una pianta erbacea, coltivata, il cui
fritti, dopo essere stati immersi in una pastella di uova e farina. pratesi
un soldo. comisso, vi-63: una delle vecchie li invitò a sedere, un'
, che piccoli di forma simile a una pera. e'non vi resterebbe zucca che
vulgaris) con frutti comzucca monda come una palla da bigliardo. pratesi, 5-328:
inferiore a la dextra al modo de una zucca ritorta overo saracena. -zucca
si mise a covare il mondo come una gallina; scaldava le vigne e il grano
un cane sulla soglia d'ombra d'una casa, in quello stupore.
., 33 (580): là una zucca salvatica, co'suoi chicchi vermigli
, s'era avviticchiata ai nuovi tralci d'una vite. -zucca saracena: v
: si cavò di tasca un pane e una zucca piena di vino. guerrazzi,
di tratto in tratto le mani sur una zucca piena di acquavite e se la recava
d'annunzio, iv-2-165: un giovinetto offerse una zucca piena di vino.
-galleggiante formato per lo più da una coppia di frutti di tali piante svuotati
da collo o di vesciche gonfiate unite con una cinta di conveniente lunghezza su cui s'
bianco. e ponete ogni cosa in una zucca di vetro, e ponete a
, non può da nessuno essere considerata una satira personale direttamente relativa al vostro carattere
un po'di sangue caldo nelle vene e una vivace immaginazione nella zucca. baldini,
non m'è rimasto nella zucca che una splendida confusione. bonsanti, 3-ii-
sua terra, l'ebbero spacciato per una zucca vota. g. visconti, 1-109
agg. ant. nubile, vergine (una fanciulla). i. nelli,
, scervellarsi su un argomento, su una questione, per lo più inutilmente.
l'asino di buridano non fosse che una specie d'argumento cornuto, con cui chi
comprendere o comprendere perfettamente un concetto, una richiesta. monti, xii-5-iv: lodato
bisogna che tu ti ficchi nella zucca una verità eterna e di senso comune. bonsanti
loggiato, un giovanotto in zucca con una gabbanella svolazzante. -mescolare zucche con
da un pericolo, uscire indenne da una situazione rischiosa. grazzini, 4-95
e dialetti centrali (cozza) attraverso una forma metatetica [co] zucca, con
lat volg. * tucca, da una base mediterranea * tucu-, * zuccu-'poggio
la amarina, la marasca che è una varietà selvatica ed acida, la marchiana
'zuccaiuolo': voce dell'uso. aggiunto d'una specie di fico primaticcio.
. 2. locuz. dare una zuccata nel muro: compiere un'azione
è vero niente: invece avete dato una zuccata nel muro, tutto vi va
simili alla zuccata di sicilia, ed una specie di gelatina dolce estratta dal pollo pesto
l'esclusione di alcuni vini soggetti a una normativa speciale). p
v.]: 'zuccheraggio': l'aggiunger una proporzione più o meno ragguardevole di zucchero
(zùcchero). addolcire un cibo o una bevanda con lo zucchero. giov
). addolcito con lo zucchero (una bevanda, un cibo).
; amorevole, tenero (anche con una connotazione di sdolcinatezza). sercambi,
comprensione, ma anche edulcorato, svilito (una dottrina filosofica). lucini,
maldestra in male d'ebefrenia, siano una quintessenza di morbido idealismo, un neo-platonismo
mandarci tutti quanti all'altro mondo in una crisi generale di diabete galoppante.
particolarmente sensuale, piacevole da baciare (una parte del corpo, in partic. le
ebbe la compiacenza di mettergli in mano una zuccheriera. foscolo, cvi-308: mandami
ha sapore molto dolce; saccarino (una sostanza, un cibo, un frutto o
, un cibo, un frutto o una particolare varietà di frutta).
le radici dell'erbe viventi, allorché occupano una parte sì grande della superficie del suolo
san francisco, vengon i seguito ad una galleria di pitture antiche che hanno le attribuzioni
figur. amabile, invitante, attraente (una donna, la sua bocca).
. alume]: 'alume', con una l: nome, cioè di solfo,
di cui epicarmo aveva arlato, erano una specie di ciambellini o gnocchetti di pasta
pito gravoso, tollerabile una situazione spiacevole o, anche, per
parti cominciarono a trattare i propri affari con una serietà che pareva quasi rispetto.
. -zucchero semolato-, bianco, sottoposto a una seconzùcchero (disus. zuccaro; ant
si è questa: non manicare per una note e fumicare con sandalo roso, zuc-
mela, i tocchetti di zucchero con una leggerezza accorta. c. e.
da venezia. redi, 16-iii-308: sciolsi una considerabile quantità di zucchero raffinato nell'acqua
-zucchero filato: cotto e ridotto a una soffice matassa di fili sottilissimi mediante un
sapore, se si ponga in vaso carrario una mezza libbra d'allume di rocca chiaro
mattina mi favorisce di portar a vr. una scariola con dentro il zucchero rosato che
. piccolomini, 8-178: ti ricordo una cosa, ch'ella [lucilla] farà
-che ispira amore, simpatia, tenerezza (una persona). g. m.
-risvolto, aspetto positivo, favorevole di una situazione. sannazaro, iv-314: se
: con il core che gli notava in una mar di zucchero, se ne partì
pare uno zucchero, a me riesce una melassa. 7. biochim.
con muso appuntito e pelliccia chiara con una striscia nera. -uccello dello zucchero:
lo zucchero-, attenuare la spiacevolezza di una situazione, di una notizia, in
la spiacevolezza di una situazione, di una notizia, in partic. esprimendosi in
dall'ar. sukkar, deriv. da una voce ind. (cfr. pali sakkarà
m. praz, 4-130: una zuccherosità uniforme, monotona come nei luoghi
di sostanze zuccherine, molto dolce (una sostanza, un frutto, una vivanda)
dolce (una sostanza, un frutto, una vivanda). caro, 11-124:
bere, uno de'nostri gli diede una zucchetta con vino di che bevè. cavazzi
dello stomaco applicano pure alla parte offesa una di quelle zucchette, o pure qualche pignatta
. pascarella, 2-246: il mate è una erba paragua- yana di cui gli argentini
così: mettono l'erba macinata in una piccola zucchetta e vi versan dentro dell'
per bere, giuseppe la portava in una zucchetta a tracolla come le fiaschette dei
facendoci impire la zucchetta. -bozzolo di una larva d'insetto. serpetro, 328
fresco o sotterraneo esce fuori doppo dieci giorni una farfalla cornuta ed alata.
salami non tanto grossi, che sogliono avere una forma somigliante in qualche modo a una
una forma somigliante in qualche modo a una zucca di forma allungata. 3
carducci, iii-19-61: il governo d'una casta in sottana e roc- cetto,
, 84: di cincinni, e corimbi una zucchetta / portan su 'l capo,
del canale spermatico, termina come in una zucchetta piena di certa materia di color di
il zucchetto. ojetti, i-56: dentro una fastosa vetrina, splende lo zucchetto di
cardinale bellarmino, e accanto, dentro una cornice intaliata, un autografo di san
sfuggita, graziosa, simile veramente ad una scolara, con il suo zucchetto bianco e
vecchio giardiniere,... con una faccia gialla di vecchio malato, sotto
zucchino, sm. frutto immaturo di una varietà di zucca (cucurbita pepo italica
zucchetto. moretti, i-120: era una ragazza spigliata, chiusa in un cappottino
, indigeni e forestieri, soffriva di una zucchite acuta. = deriv.
in organo corporale, ch'è in una delle zuccole del celabro, non può attingere
che dal zuccolo in giù ne adunano una ciocca: che a toccarla a chi si
varchi, 8-2-28: certa cosa è che una donna senza capegli, e, come
]: quando s'è fitto in testa una cosa, nessuno è capace di smuoverlo
di smuoverlo dalla sua zucconaggine. cotesta è una zucconaggine. = deriv.
2. agric. tagliare i getti di una pianta rasente al ceppo; capitozzare.
ha subito la rasatura a zero (una persona); compieta- mente rasato (
poco il capo, e poi strappandosi una ciocca di peli della pure poche mattine sono
e 'l riempié di dorrà, 7e d'una stessa tacca ogn'altro arnese, /
. pananti, i-196: gli scalio una pietrata sulla testa, / nella parte più
: dal cucuzzolo del suo zuccone scendeva una linea inclinata sopra la fronte. fanfani,
184: zuccone per eccellenza, si nomina una statua bellissima, fatta di mano dell'
di un negro che avesse imparato a portare una macchina. pratolini, 3-202: sai
: cercavo di rammentarmi dove avessi notato una qualità di pelame come quello che faceva sul
quello che faceva sul capo allo stolberg una specie di zuccotto fratesco. 2.
che ha forma simile a quella di una zucca. pisanétti, 16: le
memorativa, nella cottola; e l'una di queste serve all'altra. d.
certa parte del capo, è più va una nicchia del campanile del duomo di s.
basile], i-280: e subito una frotta di servitori che si dilettavano di suonare
: qui sta molti zudei, et an una bella sinagoga. idem, 3-136:
forma impers. e in relazione con una prop. complementare). ponzela gaia
la testa tartare. -colpire con una sentenza. amabile di continenzia, 136
: il correre con le armi a partire una zuffa non è punito, perché non
supplicio de'condannati, alla vista d'una zuffa, d'un duello, d'un
un duello, d'un incendio, d'una tempesta, d'un ballerino, d'
di questo mese, v'è stata una forte zuffa in bologna fra popolo e
più violento. pratolini, i-106: era una zuffa, in sanfrediano, per ragioni
e anticamente in firenze era colpita da una sanzione pecuniaria). g. villani
trovò [paris] ne'prati sotto una roccia d'accosta a una chiara fontana uno
prati sotto una roccia d'accosta a una chiara fontana uno bellissimo e grasso toro
grecia, sulla via di delfi, / una zuffa di piume soffici, due becchi
i-642: il gatto menelao, in una zuffa su per le grondaie, aveva perso
pirandello, 8-48: éd era ogni volta una zuffa per accaparrarsi una sua mano.
era ogni volta una zuffa per accaparrarsi una sua mano. -figur. l'
bramo ritrarmi dalla zuffa, e smettere una volta questo gioco straziante.
a corpo; mischia nell'ambito di una battaglia. -ant. e letter.
. g. rucellai il vecchio 47: una armata e l'altra furono a zuffa
careri, 1-vi-158: cortes vinse, in una sanguinosa zuffa, i mexicani; i
con attacchi sempre più dappresso, quando una gran zuffa s'accese al loro fianco.
uno fatto dagli uomini a cavallo, dove una campale zuffa si rappresentò. martello,
da quest'erta. -in una rappresentazione pittorica. vasari [zibaldone]
vasari [zibaldone], 5-83: farei una zuffa mezza fuori e mezza dentro di
zuffa mezza fuori e mezza dentro di una terra dove gli inimici si fugon. l
profeti, nelle piccole zuffe politiche d'una sterile opposizione. silone, 8-105:
chiabrera, 567: quell'accozzamento sembrerà una zuffa ed uno scompiglio, di che nulla
i-138: un incrocio di luci, una zuffa di scintille, una gara di splendori
luci, una zuffa di scintille, una gara di splendori occupa lo stretto corridoio
, 18-108: le ripe eran grommate d'una muffa, / per l'alito di
lo riguardavano da vicino, remo opponeva una serenità celestiale, fingendo di nem- men
a zufolare, e l'ortolano mi allungherà una tavola sulla quale ripasserò il fossato come
a forza disserrava, / ed uscinne una serpe insino al petto, / la qual
l'ecco, voce che risponde e rapresenta una tale sembianza che vedemo con esperienzia che
l'allegro zufolare. -ronzare (una mosca, una zanzara). tasso
. -ronzare (una mosca, una zanzara). tasso, 13-i-386:
un giorno / dolcemente dormiva, i una zanzara zufolava intorno 7 per quella dolce riva
e nuda si fosse miracolosamente vestita di una vegetazione grassa e tra fiore e fiore zufolassero
l'aria essendo scagliato o roteato (una spada, una lancia, ecc.)
scagliato o roteato (una spada, una lancia, ecc.). boccaccio
5. terminare in sibilante (una parola). minturno, 301:
erano costellati di lucciole, e bazzetta zuffolava una canzone che era in gran voga a
gozzano, i-671: tito vinadio agitò una ultima volta il cappello, scese una scaletta
agitò una ultima volta il cappello, scese una scaletta laterale, prese a passeggiare in
muretto. e zufola -ma piano - una canzone. 9. fischiettare un
strozzi, 1-177: io fischierò, zufilerò una chiave, / pichierò con le man
spifferare un segreto (anche in relazione a una prop. subord.). -
zufolare guai e sventure agli orecchi d'una sposa... io non l'intendo
celebrare, o parlando o scrivendo, una tal cosa o persona, per metterla
tore. ungaretti, xii-35: su una nuvola vidi un bimbo / che mi
venere e giunone. onde ebbe dietro una zuffolata di sì fatta maniera, che
quelle, mi vien voglia di farti una zufolata d'arpe di piedi, con uno
che può trarre inedite modulazioni anche da una canna spezzata, piccolo non sa forse
. -per estens. sirena di una nave. g. m
zufolino. pulci, 24-93: suona una zampogna o zufolino, / ed accostos-
. gozzi, 1-55: passano di là una notte, passano un'altra, una
una notte, passano un'altra, una fascia scarlatta sulla ciminiera che ha sezione d'
-agric. a zufolo-, distaccando una porzione di scorza dal portainnesto.
si chiama 'innestare a zufolo', perché una tale manifattura ha molta correlazione a ciò
rire fra le mani giunte del suppliziato una serie di cannette e nello stringere attorno
cannette e nello stringere attorno alle mani una corda. -inclinazione, abitudine a chiacchierare
che non istupisco che sì fatta sia una donna. 2. con senso
. ercole bentivoglio, i-14: come una mia voce, / o un zuffolo
stesso giorno, clelia udì il tintinnio d'una spada e uno zufolo sommesso dalla parte
: per lui non c'era differenza tra una cadenza di caffariello e lo zufolo d'
selvaggina, dalle sue labbra coll'aiuto d'una foglia aspra di canna. -acer
tiegniva in man uno cortelo pezolo e una mazoleta e con el cortelo andava taliando per
ch'io abbia abbracciato di mezo zugno una statua di neve. m. membri
e quindi capaci di comandare od eseguire una cattiva azione. imbriani, 6-m:
e patriottarde, era invece fornito di una certa sensibilità e generosità d'intendimento.
. cecchi, 17-60: sono i zughi una sorte di frittelle fatte di pasta avvolte
. cecchi, 17-60: sono i zughi una sorte di frittelle;...
e vi misi in molle a rinfrescarsi una bottiglia di 'zuica'che m'ero portata
bottiglie di birra, di zuica, e una doppia fila di bicchieri dalla forma di
capelli delle donne. = adattamento di una voce turca. zulfùreo, v
e f. invar. chi appartiene a una popolazione di lingua bantu stanziata nella repubblica
spaesata in terraferma, chi l'aveva chiamata una zulù per quella sua ignoranza. g
. bassani, 3-84: che porcheria! una porcheria simile era roba da zulù
31: gli parve di sentire in lontananza una musica di pifferi e di colpi di
progressivamente in primo piano il soggetto di una ripresa cinematografica o televisiva, usando lo
. gonnelli, 1-207: 'zoomare': fare una carrellata ottica. pasolini, 4-46:
analisi in particolare, in dettaglio su una determinata area, luogo o argomento.
magri, 1-466: 'zupanus'era una dignità ne'regni della ser- via e
zupano, sm. stor. capo di una zupania. sanudo, iii-712:
. magri, 1-466: 'zupanus'. era una dignità ne'regni della servia, e
ella aveva voluto che candia le apprestasse una zuppa rustica, all'uso del paese:
rustica, all'uso del paese: una mescolanza saporosa, ricca di zenzero, colorita
limone tritata con cipolle e pepe entro una scodella d'acqua gelata, e alla zuppa
davanti, sentiva il suo compagno come attraverso una parete che diceva: « questa è
di clichy. un donnone in grembiule servì una zuppa di cipolle, una bistecca di
grembiule servì una zuppa di cipolle, una bistecca di maiale, il formaggio e una
una bistecca di maiale, il formaggio e una caraffa di beaujolais. -come
che si cominci la caccia, pigliando una testa di castrato, facendola bollir molto
, facendola bollir molto bene e facendoli una zuppa con detto brodo, carne,
finalmente ci si metteva d'accordo sopra una famosa zuppa di pesce, 'specialità'd'
famosa zuppa di pesce, 'specialità'd'una famosa trattoria sul mare. moravia, 14-295
tomi in casa nuova, non ho una camera. 2. vivanda composta
bicchiere. massaia, xi-190: mangiata intanto una zuppa di latte e pane, che
sdraiammo sotto le tende, e copertici con una pelle, cercammo di prender sonno.
la loro cena era stata frugale: una zuppa di latte che non gonfiava lo stomaco
oriani, x-15-64: oggi anastasia farà anche una piccola zuppa inglese per i bambini;
: « sapevo che la signora faceva una scampagnata » disse la donna con uno strano
d'altri filosofi vi era una zuppa di serio, di giocoso, una
una zuppa di serio, di giocoso, una mescolanza di gravità e di brio.
,... in italia, una zuppa spuria e malvagia di van gogh e
a me, la poesia la lasci da una banda! » rinaldo si pigliava queste
8. locuz. -essere tutti una zuppa: essere in gran confidenza,
: in capo a pochi giorni eravamo tutti una zuppa; uscivamo a spasso insieme per
facevamo scherzi a vicenda. -essere una zuppa e un pan molle, zuppa e
, zuppa e pan bagnato, tutta una zuppa e un pan molle, v.
: d'uno, che non sappia fare una torta parola, né dir pur zuppa
[s. v.]: una zuppona col cavol nero, che avrebbe fatto
tua spelonca... dove sarà una zuppacela male condita e peggio cucinata.
: ho inavvertentemente zuppato i piedi in una pozza, e mi sono infradiciato tutte le
zuppata, sf. l'inzuppare leggermente e una volta sola. = deriv.
, deputato, parlando a me dopo una gran tirata sulli encicli e recicli).
saporita o, anche, preparata per una singola persona. raineri, 2-5-20:
falerno v'è, com'un robino; una zuppétta di pan di puccia; e
salsicciotto bolognese faccino un brodo da fare una zuppétta da risuscitare un morto. libro
se può, chiudendo infine lo stomaco con una zuppétta di vino buono.
scelto liquore. palazzeschi, 10-47: una volta superato / quel momento malandrino /
cotto tagliatelo a dadi, mettetelo in una zuppiera, bagnatelo con buon sugo e servitela
e la madre, scusandosi di non avere una domestica, portò in giro lei stessa
nieri, 323: biroldo prestamente tira fuori una zuppieròtta che avevano preparato lì in un
sf. quantità di minestra contenuta in una zuppiera. de amicis, xii-134:
. de amicis, xii-134: a una povera ragazzina... s'era rovesciata
.. s'era rovesciata sulla piattaforma una zuppierata di minestra. zuppificatore1,
). scherz. che ammassa indiscriminatamente una congerie eterogenea di dati e di elementi
dell'arte lombarda. ma in scritto riuscirebbe una zuppifica- zione per me e per te
, in partic. di pioggia (una persona, una parte del corpo, i
. di pioggia (una persona, una parte del corpo, i capelli, i
, 10-20: tutta abbiosciata e zuppa sotto una tavola, ella mi somiglia, una
una tavola, ella mi somiglia, una vecchiarella inglese in un waterproof. e.
riempivano gli occhi e ha dovuto asciugarle una seconda volta col fazzoletto già zuppo e appallottolato
col fazzoletto già zuppo e appallottolato in una mano. 3. intriso d'
4. figur. completamente condizionato da una situazione materiale, pervaso da uno stato
giuramento, giurare (in unione con una prop. complementare diretta che indica l'
istituzione); che vi è pubblicato (una rivista). mazzini, 11-187:
zurla con le muse, voglio confessar una verità, che tacqui a v. s
zurlare1, intr. tose. darsi a una chiassosa e allegra animazione, ruzzare.
con le lor favelle intramesse tra l'una e l'altra, con le misture,
ne fa diversi capitoli. ma è una barba simile al cippero molto odorifera.
, cioè zuzole, berico- coli, una specie di cotogni et uva secca.
insistentemente alle labbra (un nome, una parola). c. e
però, le zuzzurellava sui labbri in una specie di solletico o di prurito, come
vestito dio sa come... era una cosa che le materassi non potevano digerire
tutti a una sagra, e lo zuzzerellone si persuase che
raro di colore bianco, costituito da una lega di palladio, platino, piombo
base unicamente scritturale, giungendo a una concezione puramente simbolico-commemorativa dell'eucarestia e
la musica dei creoli della luisiana, una delle caratteristiche del deltablues, e il
sibilo di chi russa, il rumore di una sega in azione, ecc.