: a lungo andare si può dire che una storia letteraria vada formandosi a tozzi e
vada formandosi a tozzi e bocconi: non una vera storia, s'intende, bensì
tozzare (di origine imit) ora a una forma dial. sett. tòcco 'pezzo'
. napol. percuotere l'uscio di una casa per bussare. - anche assol.
] in due parti, delle quali l'una ne va verso ferrara, e l'
verso ferrara, e l'altra ad una villa di ferrara chiamata francolino. ariosto,
piero della francesca, 233: egl'è una botte che... tra i fondi
di mani in un abbraccio, in una stretta. malispini, 13: la
elementi, l'inclusione di un corpo in una massa, la presenza di persone nell'
nell'ambito di un gruppo, di una compagnia. rinaldo d'aquino, 113
scelto di tra'mille libri. -presso una determinata categoria di persone o gruppo sociale
o gruppo sociale, nell'ambito di una cultura (ed è riferito a un
è riferito a un uso, a una tradizione che vi si mantiene).
segneri, iv-125: tra noi è rimasta una fama simile, e fama sì invitta
croce, i-4-146: nasce da ciò una disposizione tra indifferente, accomodante e molle rispetto
intercorrente prima di un'ora, di una data. -anche: entro due limiti temporali
temporali ben identificati (e per indicare una data o un'ora con approssimazione).
molto credo che... io farò una corsa d'un mese o in campagna
di un'azione, nel perdurare di una condizione. crudeli, 2-95: scorse
dei'eran le loro essordia; / una parola in tutte era e un modo,
noi hanno da rimanere. -denota una situazione di avversione, di contrasto,
nera che occupa, come da noi, una parte notevole dei
che un omo avesse due mogli o una femina avesse due mariti, per moltiplicare la
nell'insieme, complessivamente. ricordi di una famiglia senese, 57: a ragione si
che partivo quella sera, mi sembrava una nuova città, la più bella del mondo
crisostomo volgar., 3-32: fen una girivolta incerco yheri- co per lo prumar
state d'uno gigante, gli era entrato una malinconia che quasi non mangiava. frate
. morì lagiù al ponte de pagla in una trabacca. pigafetta, 4-58: non
buonarroti il giovane, 9-229: cerca una strada sola della fiera, / e
dodici de'suoi alabardieri, e coperto di una trabacca di scarlatto, avendo però appresso
men bravo che bel cavallo, coperto d'una valdrappa di velluto nero. forteguerri,
velluto nero. forteguerri, vii-18-47: una lampana in mezzo al dormitorio / ardeva
cinque teste che s'inchinarono tre da una banda e due dall'altra a modo di
. antica macchina da guerra usata per aprire una breccia nelle mura nemiche. benvenuto
rover ce n'andammo, / con una trabacchetta apparecchiata. bresciani, 6-xi-9: acconce
d'azeglio, 7-ii-374: credevo trovare una città viva, un porto animato,
grande per il vostro orto, con una fuscina trabaie fra gambe et una falciazza
, con una fuscina trabaie fra gambe et una falciazza in mano. =
lat. trabalis 'che ha le dimensioni di una trave', deriv. da trabs trabis
traballaménto, sm. oscillazione di una struttura
travi. -rollìo, beccheggio di una barca. zena, 1-396: angela
traballante pel bevuto... cercammo una radura tra gli alberi, per farvi
incontro con un passo traballante e con una cert'aria d'impotenza tu ti senti intenerire
. de marchi, ii-411: era una scrittura grossa, sconnessa, traballante che
ogni tanto furtive occhiate dalle aperture tra una tela e un'altra. soldati,
legni chiari. tomizza, 3-177: arrivò una camionetta, seguita da un mezzo più
. malfermo, instabile (un mobile, una scala); pericolante (una pila
, una scala); pericolante (una pila di oggetti). fucini,
di verde, un lavamani di legno, una catinella e un brocchet- to di maiolica
sono seduto in un angolo, ad una traballante tavola tubolare, i piedi nella segatura
. -sconnesso (gli elementi di una pavimentazione). bernari, 5-253:
mattonelle traballanti. arbasino, 23-1334: una chiesetta che dà su una cadetta con un
23-1334: una chiesetta che dà su una cadetta con un selciato traballante, che
4. letter. tremulo (una luce). barilli, i-232:
luce fioca e traballante del gas, una tribuna da corte d'assise, e
. indeciso, incerto, titubante (una persona). -anche: che è in
ero ancora traballante, ma avevo preso una decisione che mi accompagnerà, spero,
improbabile, poco credibile e plausibile (una trama narrativa o rappresentativa). b
potere (un regnantravvedeva sì e no una fila di contadini che camminavano te
forte seguito politico (un partito, una fazione). siri, 1-i-586:
pulci, 6-38: morgante non lo stima una farfalla, / ed apaccogli una nespola
stima una farfalla, / ed apaccogli una nespola acerba, / tanto che tutto pel
traballò. -camminare in equilibrio precario su una corda, una trave, o lungo
in equilibrio precario su una corda, una trave, o lungo un sentiero impervio,
a cose o persone (un mobile, una sedia, ecc.); minacciare
sfasciarsi e di crollare (un pavimento, una scala), o di rovinare a
. apparire a intermittenza; tremolare (una luce). sbarbaro, 6-11:
: sento la vecchia che grida a una figlia, e poi la luce dalla porta
un po'di spalla. -attraversare una grave crisi politica (uno stato,
di governo). -anche: versare in una situazione economica e sociale precaria.
ha dubbio non riuscisse al re di dare una terribilissima scossa alltmperio ottomano il quale per
crisi morale, spirituale (anche in una sineddoche). - anche: esprimersi in
è mai accaduto di vivere un'esperienza, una realtà, che non entrando nel suo
cedere qualcosa e di dover considerare come una colpa quella riserva fiduciosa che accomodava o
-far sussultare una parte del corpo (ridendo, singhiozzando,
più rotte strade, che possa rendere una qualche idea dei rischi che ci si
palazzeschi, i-224: giunto a casa dopo una serie di guizzi e traballoni, lasciando
serie di guizzi e traballoni, lasciando una scia di curiosità lungo il percorso,
. superare la fase più acuta (una malattia). tommaseo [s.
-in un contesto metaforico: far decadere da una condizione di prosperità o di privilegio.
, che ricadiate pendolonè, or da una parte, or dall'altra. lucini,
radicalmente e, anche, improvvisamente, una situazione, una condizione. dotti,
anche, improvvisamente, una situazione, una condizione. dotti, 1-147: noi
miserabile vicenda erano quei popoli trabalzati da una ad un'altra signoria. -indurre
pubbliche. -portare via, allontanare una persona da un luogo, anche con
io fui tra5. oltrepassare, superare una data misura o quantità. p.
agiugniarle o trabalsare. -far aumentare eccessivamente una quotazione finanziaria. broggio, 375:
impetuoso e vorticoso (l'acqua di una cascata); abbattersi (un turbine)
trabalzò il core / a maria per una carezza / d'un alito pien di dolcezza
, e andar cercando / al lume di una lampada conforto. 8.
-vibrare, scuotersi sotto l'influsso di una forza esterna (un oggetto, un
violenta. 9. passare repentinamente da una condizione, da uno stato d'animo
. -figur. assurgere improvvisamente a una carica, a una dignità politica.
assurgere improvvisamente a una carica, a una dignità politica. siri, vii-26:
avere collocazione storicogeografica ampia e varia (una vicenda letteraria). b. croce
a comportarsi in un dato modo (una persona). guerrazzi, 1-43:
figur. passato repentinamente e traumaticamente da una condizione a un'altra opposta; decaduto da
a un'altra opposta; decaduto da una posizione di potere. siri, i-336
2. sussulto del cuore causato da una violenta emozione. a. cattaneo,
. figur. mutamento improvviso e radicale di una situazione o, anche, di un
giurò innanzi al popolo e a dio una costituzione. questo repentino trabalzo spinse fuori
e con iperemia, in fine, con una serie di trabalzi e squilibri.
-camminare, in partic. senza una meta precisa, vagare; andare attorno
ufficiali e mantenuta ferma sulla spalla da una fibbia. f f
-adorno di liste di porpora (una toga). tassoni, xvi-911:
agg. archit. munito di architrave (una costruzione). linati, 16-62
mirai daposcia, cum singulare voluptate, una laquearia contignatione, summamente fabre decora, in
contignatione, summamente fabre decora, in una aequabile planitie subtensa, di pare et comparatione
dell'organismo e al suo metabolismo (una sostanza). = voce dotta
componente di rocce scistose che non ha una forma cristallina ben distinta. =
di monistero alcuno, ma solamente di una chiesa e senodochio. tommaseo [s.
.. che i francesi stiano attraversando una crisi di nazionalismo letterario, di xenofobia
gli xenofobi di mia conoscenza, da una grande ditta lombarda. = voce
tra fiori di due individui diversi di una stessa specie. = voce dotta,
per mezzo di un donatore appartenente a una specie diversa da quella del ricevente (
ad esempio nello stato di trance, in una o più lingue che normalmente non si
fra assunzione e dispersione d'acqua (una pianta). -anche sostant.
. in fitogeogra- fia, che presenta una spinescenza da porre in relazione con ambienti
porre in relazione con ambienti aridi (una vegetazione spinosa). = voce
che si adatta alle alte temperature (una pianta xeromorfa). = voce dotta
invar. medie. stato di secchezza di una zona del corpo, in partic.
2. ecol. che mantiene una temperatura più elevata rispetto alle regioni circostanti
cometa di forma allungata, simile a una spada. landino [piimo],
]: 'sifoide': nell'anatomia, una cartilagine al fondo dello 'stemum', detta
delle anolidi, distinti per avere sulla coda una cresta dentellata. le scienze [novembre
della fusite; ha colore brillante e una struttura cellulare ancora visibile al microscopio.
. secco o morto; ne fa parte una specie nostrana (xylocopa violacea) comunemente
, 63: non è altro che una larva xilofaga di legno già perito.
strumento musicale a percussione, costituito da una serie di tavolette di legno di varia
più, hanno il baia- fon, una specie di xilofono che si suona con i
opere prodotte da un artista o da una scuola, ecc. mediante tale tecnica.
la possibilità di stampare xilograficamente pagine di una bibbia riproducibile in piu esemplari, succede
arte [ottobre 1974], 59: una sezione dedicata ai libri silografici e ai
. = etimo incerto, forse da una voce gr. xòsa, sm.
origine comune. = adattamento di una voce indigena. xse (con e
mentre nelle parole straniere italianizzate esiste spesso una grafìa equivalente con i. -fonet.
che lo più delle volte se mette l'una per l'altra. carducci, m-8-181
non rappresentano né rappresentavano un suono o una specialità di pronunzia come... l'
delle due possibili scelte di vita operate l'una dal filosofo, cioè un'esistenza improntata
e l'altra dall'uomo che preferisce una vita più agevole e meno impegnativa.
del vizio, la qual te guida da una giovenetta per li piaceri a mal fine
a mal fine; l'altra ti guida una vecchia per le fatighe a bon fine
f. doni, 3-107: y è una lettera la quale ha due rami,
(con valore avverb.): formando una biforcazione. -anche agg.: che
: che forma o è caratterizzato da una biforcazione (una parte, un elemento,
o è caratterizzato da una biforcazione (una parte, un elemento, in partic.
, un elemento, in partic. una strada, un tubo, ecc.)
l ver. 2. per indicare una persona (o anche una quantità o
. per indicare una persona (o anche una quantità o grandezza, ecc.)
maiuscola), indica un'incognita o una variabile dipendente, o anche un'ordinata
scuro, dal quale ha avuto origine una razza di dimensioni minori. lessona
, fra l'altro, sta nascendo una inedita alleanza fra la mafia che conosciamo
, passiva, e visualizzazione astratta di una divinità o di un suo componenti yang dalla
è l'unico marsu = adattamento di una voce malese. piale adattato all'ambiente
italia a bordo di un tredici metri, una yawl, che attuale incresciosa situazione
proviene o è 14-108: si esplorano con una analisi documentata e intelligenprodotto nello yemen.
giocosa e illica cxiii-233: una ghirlanda / di fiori freschi.
te all'ipo-psichico. una stella / dai raggi d'oro. /
misto a profumi o addirittura a canditi, una cassata tuita da un dialetto tedesco con
28-52: era un sionista e parlava in una lingua che così a occhio e croce
voce ingl., in origine nome di una contea deutnghilterra. yoruba, agg.
quale si avvolge e si svolge alternativamente una cordicella che permette al giocatore che ne
comportamento da yuppie (e ha spesso una connotazione scherz. o spreg.).
], 9: lo 'yuppismo'è una categoria dello spirito prima ancora di essere una
una categoria dello spirito prima ancora di essere una categoria sociale. s. bizio [
, anche quando la grafia ne presenta una sola (come in azoto, azione)
. geloso]: 'geloso'e 'gelosia': una matta paccia, alcuni la scriveno con
il ventunesimo o il ventiseiesimo elemento di una serie ordinata mediante lettere dell'alfabeto.
in matematica per indicare un'incognita, una variabile, un'indeterminata, una coordinata
, una variabile, un'indeterminata, una coordinata, un numero complesso.
garzoni 7-437: qui si ragiona gagliardamente di una lezione di panizza, di tartara,
un grande zabaione! quella non è una storia; è uno zabaione, dove c'
figliuoli deh'incrociamento di un ottentotto con una capra, allevati in una città di zulù
ottentotto con una capra, allevati in una città di zulù e patentati da un altro
, 6-177: e avanti e indietro come una spola, corre un grosso aereoplano,
area illirica) sabaia, che indicava una specie di birra; secondo altri, da
. ant. chaud bouillon 'bevanda calda'attraverso una forma * cia [u] buglione
25-ix-1991]: le 'portinaie'slabbrate d'una volta, o le 'zabette'pettegolissime della tradizione
, della famiglia dei cambici, che comprende una quarantina di specie comuni all'europa,
di sapienza e tanta sua gloria per una femmina: inchinossi a baiai m a
l'acqua tepida nel bacile; prese una forbice e., 'zàc'! mi portò
. -per indicare la rapidità di una percezione, di un'intuizione.
-in un contesto figur., riferito a una sequela di critiche aspre e pungenti.
e noi falileli. = adattamento di una voce turca. zàcaro (,
zaccardelli. marino, xii-311: è una turba di zaccardelli, schiuma del mondo,
, se non si sconzia per gli zaccari una libra per ciascuno centenaio e mezza libra
dosso gli zaccari: malmenare, bastonare una persona che si ritiene spregevole e rozza.
zaccari, destinati, ahimè, a fare una fine chissà quanto indegna.
disonore, che compromette la reputazione di una persona. bersezio, 201: avendo
, e non lasciarmi pur venire addosso una sola zacchera correndo sul matto cavallo della moda
quel ch'io gli ho fatto mi pare una zacchera; / tanto è che preso
i quali vi propongono il lotto d'una zacchera qualunque a cinque franchi sul numero
rilievo del tutto secondario nella preparazione di una vivanda. pulci, 18-126: piccolo
, 90: venne in toscana e lasciommi una zacchera di parecchi fiorini.
quale è maggior deh'eneide, ad una zacherella. baldini, 5-93: le sabine
altra materia; sudicio, lercio (una persona, i suoi indumenti; la lana
, 2-222: ve- sticula, per una palandranaccia trascinante e zaccherosa. -di
giunger tosto al luogo, trottando su per una strada fangosa, compare fin nel gomeone
a mezzo dalla bocca del vaso, una spalla o zacchétta di castrato.
bacchi / e molto bomba, / ed una gomba / il vin gli mesce /
unico capo. = adattamento di una voce serbo-croata. zaf (zaff
. disus. il tappare un tino, una botte con uno zaffo. tramater
sporco; traccia che ne rimane su una superficie. magalotti, 23-243:
, che io sto dipignendo, e in una zaffardata ch'ei viene a dargli a
zaffare1, tr. tappare un tino, una botte, ecc., con
ricoprire, richiudere un buco, saldare una crepa, una fessura. pirandello,
un buco, saldare una crepa, una fessura. pirandello, 7-1236: quella
con calcina gli spacchi. -sigillare una bara. grazzini, 2-100: i
. 3. tamponare o suturare una ferita. libro della cura delle malattie
sbirraglia, sì dice / venezia, ha una prononza appropriata, / e zaff,
, quasi palpabili. cassola, 6-24: una zaffata gli rammentò che nei pressi c'
presso, dove stavano sfornando, uscì una zaffata di odore di pan caldo.
quanto ve ne restava: n'andò una zaffata anche a jono, che era vicino
iv-2-40: più in su si allargava in una tinta d'acquamarina stupendamente diafana; in
ecc. tomizza, 3-180: seguì una zaffata interminabile d'imprecazioni in quella nuova
, 81: si sentiva avvolto da una zaffata di odio fisico che proveniva dallo
a contatto con polvere di zafferano (una parte del corpo).
italia, con tubero squamoso munito di una o più gemme, lunghe foglie filiformi
guicciardini, 10-56: è [ragona] una terra di pochi quattrini, molto penuriosa
pianta, per lo più trasformati in una polvere di colore giallo rossastro, usata
giallo è un color che si fa d'una spezia che ha un nome zafferano.
cardamomo da mettere nel caffè. -in una similitudine o in un'espressione comparai per
colorito giallastro della pelle, causato da una condizione patologica. alticozzi, 14:
-che ha un colorito giallastro a causa di una condizione patologica (il viso).
landò, 97: gli posero al volto una barba contrafatta acciocché non fossei di leggieri
. giulianelli, 1-79: io veduta una testa d'un salvadore in calcedonio zaffirino.
partic. anello, in cui è incastonata una tale gemma. giacomo da
. un zaffiro turchino in forma di una noce... cinque orologi. giuglaris
, particolarmente antipatico. -in una similitudine, per esaltare la bellezza della
gr., ii-348: deriva indi una pura / luce che, mista allo splendor
dove sarebbe penetrata come prestito successivo da una lingua occidentale. la voce it.
teneva el vino, e gionse a una botte e cavonne fuore el zaffo e lassa
e profondo, accomodato in modo che per una fossa sotto con zaffi si possa chiudere
o di ferro o d'altra materia da una testa più sottile, che dall'altra
. marin. tappo con cui si chiude una falla di piccole dimensioni; tappo dell'
io: veggo che, messe in una artiglieria palle di diverse materie e cacciatele
velocemente e per più lungo tempo muovesi una palla di piombo che una di legno,
tempo muovesi una palla di piombo che una di legno, ed assai meno un
a fluido. galileo, 8-iii-408: una tromba per alzar l'acqua, dove il
corpo di un personaggio potente (con una connotazione spreg, soprattutto con riferimento a
, / che n'avea questa volta una masnada. berni, 256: in altro
nunzio che li cercarono addosso e gli trovarono una pistollacorta, onde lo condussero prigione a titolo
le valigie a tutti quanti. / sono una specie de'nostri stradieri, / e
, 3-154: si conduce innanzi al camelo una lancia, o per dir meglio zagaglia
ebbe passato il collo fuor fuori da una zagaglia moresca, e la prima volta
danno... questo nome a una sorta d'arme de'negri di monomotapa,
gozzano, i-610: eleanor sedeva su una sedia, sopra un tavolo: aveva
allume consolare del padre, in mano una zagaglia australiana. 3. dimin
che stava là ad aconciare trincee con una zagagliétta in mano, vestito tutto di rosato
varchi, 18-2-224: anguillotto colpito d'una zagagliata nel petto da un cavalleggiere,
, 1-2: zaganèlla, fune grossa oncia una, e minuti quattro, pesa ogni
mirto, tutte le essenze, componevano una sola essenza, delicata e forte.
grido tra zagare, se batti / ad una porta come un re di dio /
o come si chiama a napoli, una zagherella. campanella, 5-239: le zaga-
che ogni genere alimentare fosse venduto in una taverna da lui autorizzata. =
, e sopra le due colonne si era una trave di granata bellissima.
il mangiano. = adattamento di una voce malese. zàharo, sm
.. un soldo di pane, ed una zaina di vino a mezzogiorno. rajberti
. e si sbattono ben bene in una scodella con una zaina e mezza di
sbattono ben bene in una scodella con una zaina e mezza di latte che non
natività; l'uno di questi appare con una zaina, e l'altro con un
pastorei frattanto / lo zaino a tergo ed una lassa in pugno, / entra nel
quando m'avviai trepido / c'era una madre che nel mio zaino / ponesse due
comando per lo più impartito all'inizio di una marcia. baldini, i-23: volò
per lo più al termine di una marcia o di altra esercitazione.
per facilitare il trasporto sulle spalle (una borsa). pecchi, viii-28:
. cialda. -percuotere il piede in una zalda: incontrare una minima difficoltà.
il piede in una zalda: incontrare una minima difficoltà. antonio da ferrara,
vedesi caduto / perché percosse il piè in una zalda. = var., di
gastron. region. dolce costituito da una sottile sfoglia di farina di frumento o di
li bramini,... portano ancora una berretta in testa de seta, o
xvi-195: a tutti i capitanei ha donato una cota de damaschin verde e bianco,
ancor tre pezze di zambellotto nero per una robba per me: e questo subito
redi, 16-i-297: 'zamberlucco': è una lunga e larga veste di panno colle
ampia e assai lunga (anche in una rappresentazione metaforica). - anche: vestaglia
. imbriani, 6-76: ne uscì una donna vaghissima, tutta velluti e trine e
e gemme, la quale diffondeva intorno una luce vivida tanto, da rischiarare splen
bot. genere della classe bennettitali, una sincope, impercioché voi siete quelle che abbreviate
smiraldina, e in casa sta come una zambraca. grazzini, 4-270: mi
: che volevi tu ch'io paressi una zambracca? baretti, 1-123: noi italiani
molto buona / col gobbo figlio d'una zambraccóna. -peggior. zambraccàccia.
cicalar, che ei fa più che una putta. cenni, 2: vo'che
cioè giovani inesperti. = adattamento di una voce turca. zamorènse, agg.
a esseri mitologici o fantastici o in una raffigurazione). balducci pegolotti,
balducci pegolotti, i-159: tu adunque con una zampa di lepre forbi la calamita della
modo adomesticate che le faceba istare ritte con una candela accesa tra le zampe tre o
. boiardo, 1-8-61: or de una zampa, or de l'altra mena,
bianco, limitato per tutta la lunghezza da una spalliera, liscio, lucido, senz'
liscio, lucido, senz'altri ornamenti che una zampa di leone scolpita a ciascuna estremità
letti e credenzoni, c'è caso che una zampa un po'tarlata si fiacchi e
stessa pagina, scavando come un tarlo scava una zampa di tavolino. -ciascuno
si avventa alle spalle, gli afferra con una lunga e magrissima zampa il braccio nerboruto
l'annona, troppo è vietato l'avere una zampa nel traffico o smaltimento delle biade
sappiatemi dire se è negozio da mettervi una zampa. de sanctis, ii-15-401: sembra
. 7. agric. parte di una pianta che viene interrata per 1'impianto
trapezoidali posti nei tratti in curva di una rampa di scale. 12. ferrov
. zampa di bove, attrezzo costituito da una forcella snodata usato per sostenere la batteria
per sostenere la batteria di perforazione di una sonda mineraria. 16. zool.
sperava tuttavia di trovare uno slargo, una apertura. -leccare le zampe, adulare
1-26: lorda passo col rumore / d una zampante greggia / che il tuono recente
. camminare a passi lenti e pesanti (una persona, e ha valore scherz.
rivolta, / con la man alta tira una zampata. forteguerri, vii-22-12: grand'
perse la vista a nove anni per una zampata avuta nell'occhio destro da un
il banco, perché accondiscesero a rilasciarle una ricevuta. -il calare impetuoso delle
3. passo deciso e sicuro di una persona. arbasino, 3-182: entra
. arbasino, 3-182: entra con una zampata il tenore, senza cappello,
, xv-243: m'hai scritto di dare una zampata al cane che mi abbaiava d'
: il gallo, che trovò nell'orzo una gioia, la reputò meno che un
ruspante; quindi gli diè con maniera strapazzativa una zam- patella, e se la cacciò
a. f. mi dà ancora una zampatina. moretti ii-1078: un'ultima zampatina
protendere la zampa nel tentativo di afferrare una preda. bresciani, 6-ix-149: la
che tra due cumuli di maglie, una torva e a metà spennata gallina, priva
modo goffo e sgraziato, dimenarsi (una persona). gherardi, 2-i-234:
, 13-396: lo recapitava alle case una vecchietta nanerottola, moglie del gerente responsabile
/ se chiaro cantava l'invito / di una bava celeste nel giorno fioco. calvino
e alla fine sbucò dalla macchia con una bestiuola ammazzata che portava per i quattro
dei fari biancheggiò nitidissima, come in una proiezione. moravia, ix-180: lui,
lui, prima di tutto, prese una delle zampe anteriori e tagliò lo zampetto,
lo zampetto, come se uno tagliasse una mano al polso. -gastron.
. beltramelli, iii-605: finirono per essere una ventina all'opera. chi tagliava,
ben cuocere con acqua, sale, una mignonette, una cipolla steccata ed un mazzetto
acqua, sale, una mignonette, una cipolla steccata ed un mazzetto d'erbe
4. coinvolgimento, ancorché limitato, in una situazione. magalotti, 9-2-97: se
zampilla (un getto d'acqua, una sorgente, una fontana). -anche
un getto d'acqua, una sorgente, una fontana). -anche in un contesto
succede qui, in questi meriggi alpini, una luce lunghissima, ferma, che pare
fuoriuscire con impeto e getto sottile da una stretta apertura, da una fonte sorgiva,
sottile da una stretta apertura, da una fonte sorgiva, dal terreno, ecc
lungo e vivo getto d'acqua (una fontana, un fontanile, ecc.
viottoli correva acqua chiara, che usciva di una vena fra pie- truzzo vive dal piede
. raimondi, 4-107: l'acqua cu una fonte, tra il verde, zampillava
. per simil. scaturire a fiotti da una ferita; scorrere copioso (il sangue
poco lo sentii che zampillava. nino soffocò una risatella. 3. diffondersi
folla si sgroviglia e si riaggroviglia come una matassa nelle braccia delle guardie: zampilla
raggio di sole); sfavillare (una stella). pratesi, 1-389:
viaggio. 6. prorompere (una risata); alzarsi, levarsi con veemenza
un minuto di silenzio; poi zampillò una risata argentina. alvaro, 9-503: zampillò
limpida, nuova, la voce d'una bambina. pecchi, 2-124: un trillo
anche, con vivacità e spontaneità (una frase). rapini, v-321:
grande risalto; spiccare, emergere (una qualità o, anche, un carattere
-emettere il sangue a fiotti (una ferita). nievo, 876:
, 876: la ferita zampillava sangue come una fontana, e cadde riverso mentre cresceva
zampilli (un getto d'acqua, una sorgente). -al figur.: sorto
che la ricircolerà sotterranea, forse per una nuova e più ricca vena di sorgente
getto d'acqua da un'apertura, da una fonte, ecc. - anche:
acqua che sgorga con impeto da una stretta apertura, da una sorgente,
con impeto da una stretta apertura, da una sorgente, da una fontana, ecc
apertura, da una sorgente, da una fontana, ecc. e che per lo
-con meton. piccolo foro praticato in una conduttura. vasari, i-119: si
, i-449: quando che monsignore vidde che una donna pisciava così sottilmente, li pareva
donna pisciava così sottilmente, li pareva una cosa che non devesse essare..
scuro del vinto fui scossa tutta da una voluttà che non avevo provata mai, neppur
. ciuffo di fogliame, chioma ricadente di una pianta, in partic. di una
una pianta, in partic. di una palma. gozzano, i-433: un'
gozzano, i-433: un'architettura che ricorderebbe una nostra stazione di provincia se non le
per la china, là, come una belva in fregola. 5.
baldini, 14-51: l'ispirazione d'una simile poesia noi sentiamo bene che dovette
zampillétto. novellino, 1-127: sotto una pergoletta di gelsomini, in mezzo della
quale surgea uno zampillétto d'acqua viva, una tavola fu ordinata. redi, 16-i-30
: ma fermiamsi, vi priego, per una dimoretta fugace, à scherzare divotamente,
: prima [la gatta] avanzò lentamente una zampina, e con viso di scimunita
teneva [la serpe] in bocca una zampina del topo. 2.
brancati, 3-103: suole avvicinarsi a una culla per strappare lo zucchero dalla zampina
bestia alzava uno zampino, egli ritirava una gamba. fagiuoli, iv-14: ed in
è. cecchi, 5-397: c'è una lettera dove waìpole riferisce di gufi che
per lo più indebita e subdola in una faccenda per volgerla a proprio vantaggio (
raccontare qualche birberia subito capisco se è una delle tue. e dico tra me
di medardo. -partecipazione marginale a una situazione. zeno, xxx-6-115: è
. attizzatoio di forma simile a quella di una zampa di animale. messisburgo,
fiato di origine pastorale, costituito da una o più canne sonore fissate ad altrettante
e per tale motivo anticamente venne ritenuto una derivazione della siringa del dio pan)
ii-36: in quello i'sento / suonare una zampogna dolcemente, / tal che del
tintinnìo di campane da capre. era una piccola sicilia ammontiechiata, di nespoli e
928: stommi d'al- lor 'n una selva soletto, / con la mia rozza
: a dieci ore gli zampognari fecero una sosta nell'alberguccio. d'annunzio,
cavalca, 20-227: giunse lo fante con una zana di pane. savonarola, iv-341
e zane, / qualor di topi scappa una nidiata, / non fa rosicchi a
, fedel sopra l'abito una zana, / un mazzetto di rose,
un tempo dai contadini, costituita da una cesta posta su due supporti di legno convessi
forte dormire, lo presono et misollo in una zana con tutti e sua panni e
dell'arte, 216: pulcinella, una zana col bambino portandola al collo, li
un povero infermo] per misericordia in una zana, sugli omeri d'un facchino,
. -diventar di zana: fornire una pessima prestazione. luca pulci, 1-4-122
, et sono glissi come un'asta de una zanetta. s. caterina de'
debita re- verenzia, col mandarli insieme una zanetta di più cose. -zanèlla:
ecc. che possono essere contenute in una zana. tommaseo [s. v
]: 'zanata': quanta roba entra in una zana. una zanata di frutte,
quanta roba entra in una zana. una zanata di frutte, di funghi, d'
gli passasse per le rotelle delle ginocchia una corrente elettrica, (rraf 5-998: accoccolato
: tesa avea sulla parete / d'una casa la sua rete / un ragnuolo;
. 3. estremità ricurva di una leva o di un'asta. galileo
piegato, incurvato a un'estremità (una leva, un'asta, ecc.)
galileo, 4-4-215: io stesso tentai con una semplice e pocopesante leva zancata di alzare il
, credo di 40 libbre, con una limitata forza la quale non fu bastante per
nella man zanca,... sta una forteza de petra sopra in una collina
. sta una forteza de petra sopra in una collina. -che presenta mancinismo
bracciolini, 1-8-52: ma quivi lascia una discreta ancella / le bagaglie a raccor
al3. tose. fossetta che fiancheggia una strada, destidi incorporarvi di molta aria
in un canto v'era un caldaione, una zangola, alcune secchie e che riceve
e se non sai toccar chittarrino, prendi una ribeba, 'vulgo'zanfòrgna, e
uno strapontino in luoco de lecto, una capsa longa, dui barili, videlicet uno
da aqua l'altro da vino; una zangola sive sechia coperta. messisburgo, lxvi-i-
omenichi, 2-49: egli aveva portata una zangola, cioè un utale o predella
o predella da far suo agio, a una manigolaa, con chi e'aceva a
ricondotta a zana1, da altri a una base indeur. * galgalo, galgalà
, sf. ant. colpo inferto con una zagaglia. ulloa [castagneda
nicola zanichelli (1819-1884), fondatore di una libreria e, successivamente, di una
una libreria e, successivamente, di una famosa casa editrice; pubblicato da tale
in faccia a me per voler seguitare una cavalluccia che passava, a una frustateila
seguitare una cavalluccia che passava, a una frustateila che gli diedi, s'impennò,
valeriano fu molto contento d'averne esercitata una protezione... il cardinale di aver
4-33: chi rodde con le zanne una pagnotta, / chi 'l fiasco ha seco
tra le zanne della morte un peccatore e una peccatrice, pasciutosi anni, ed anni
benino co'dentini; gli ho dato una castagna secca a rosicare, sente come la
cicognani, 2-163: lo zoticaccio con una zannata: dàgli!: e ne
averlo ben pulito e liscio, incollatovi dentro una carta pecora zannata e lustrata al possibile
al possibile, si faceva in esso scendere una palla di bronzo. 2
per simil. che ha aspetto lustrato (una superficie di colore). r
come baglione o gramatica, gli altri per una resa esatta, lustra e zannata simile
. 7. locuz. tenere una città sotto le zanne: sottoporla al
69: all'incontro restò egli sbranato da una zannata del cignale, che gli aperse
descrivendo... ippopotami che con una zannata rovescino barche cariche d'uomini.
a strozzare un cane, asportandogli con una zannata metà della testa. -segno
2. per simil. morso avido di una persona. = deriv. da zanni
da ponta nessuna; per offendere portano una lanza, osia zaneta, longa e
e sotille. caroldo, lii-n-317: per una lancia s'intende un uomo d'arme
due balestrieri... i quali portano una zanetta. sanudo, li-534: per
un capin di sopra a la spagnola con una zanetta in mano. 2.
fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle / di cervier maculato, o
. che ha denti grossi e prominenti (una persona). c. e
e lanceolate, peduncoli fiorali terminanti con una spata lievemente convoluta alla base che diventa
tene; e perché à guisa di una cera, diviene lento e pieghevole e
, lat. zathene, probabile adattamento di una voce iranica. zantiòtto (zantiòto
9 zugno fiorentini in questa terra levon una zanza come el re ferando era morto di
grandi, apparato boccale costituito da una sorta di lunga tromba, utilizzata dalle
forse poi vidi qualche uno punto da una zenzada con gran voce mostrare la sua
madre amore unorno / dolcemente dormiva, / una zanzara zufolava intorno per quella dolce riva
pesciolino palustre nuotatore così vivace, è una zanzara rinchiusa che si spoglia e si
spolverio di moscerini, / girato intorno una lanterna accesa. montale, 1-72:
proverbi toscani, 368: noioso come una zanzara. moravia, xi-166: gesuina
la lingua lesta, insistente peggio di una zanzara. -vocina da o di zanzara
grazzini, 4-380: tu m'hai messo una zanzara nella testa che mi fa dubitare
pi quando te vegnissi cun mi a disnare una do- man, che ti magniassi sete
che provoca la morte delle zanzare (una sostanza, un preparato). =
d'annunzio, vi-292: il letto ha una zanzariera bianca. c. e.
rimettere i vetri, farmi arrivare da torino una zanzariera per proteggermi dalla malaria, e
: ella vide un albergo silenzioso, una stanza con supellettili antiquate, con un gran
del governo, c'indicarono per vestirci una camera terrena. c'era un armadio
c'era un armadio a specchio, una sedia carica d'involti, e un
o protegge la pelle dalle loro punture (una sostanza, un prodotto). -anche
, sien così grandi perché sieno d'una quarta razza, o pure sieno tali
degli indios messicani sfruttati e aspiranti a una riforma agraria, determinando la fine della
per la prima volta dalla rivolta iniziata una settimana fa nello stato messicano di chiapas,
tensioni a tutto lo stato. in una dichiarazione inviata al quotidiano « la jomada
e discendenassedio. te da una delle più antiche culture e civiltà precolomgalileo,
= dallo spagn. zapoteca, adattamento di una voce indigena. steranno e scaccieranno
la zappa verso la diritta del da una lama per lo più trapezoidale o triangolare fis
, i-vin-9: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare un
sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'
bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra. felice da massa marittima
ancor che 'l più son martelli a una mano longhi un palmo, pontaruoli similmente longhi
fanti che ramazzotto ha mandati qui, sono una debole gente, levati la più parte
morto: s'era un omo o una donna, cui nel procedere fra le consolazioni
che la notte dal 5 al 6 tracciò una seconda parallela alla zappa volante, compita
: 'andare a zappa', si dice di una faccenda che non proceda prosperamente, ma
volgar. [crusca]: avendovi trovato una zaptica o difficoltà nel compiere un'attività
difficoltà nel compiere un'attività. petta e una vangaccia. carducci, ii-10-243: son
.. né meno matedalla terra con una zappettina di legno. rialmente: la
rialmente: la penna mi pesa come una zappa. -zappétto, sm.
al suo paese, fu fatto capo d'una squadra di trenta soldati mezzo staio di spelda
40: 'l campaio debbia avere d'una compagnia, come che bestiaiaccio, e da
animale); secondo altri, da una base mediterranea o da un radicale ani
la principale cagione dell'ingrossa4. confutare una teoria, metterne in discussione, mento
zappa dissodandolo e smuovendolo superficialmente; liberare una pianta dalle erbe infestanti e sarchiarla alla
, 307: ha fra l'altre una cosa singolare, / che zappando il terren
, i-5: grande infamia saria per una persona, e gran danno per una republicaveder
per una persona, e gran danno per una republicaveder zappare un uomo degno di regnare,
6. milit. scavare trincee; cingere una fortificazione con trincee; scalzare una fortificazione
cingere una fortificazione con trincee; scalzare una fortificazione (gli assedianti). -anche
i-321: fece dell'esercito quattro parti; una sotto le testudini a zappar le trincee
s'avanzava il nemico zappando per incontrare una nostra galeria. 7. sport
zappata, sf. colpo dato con una zappa. tommaseo [s.
s. v.]: gli diede una zappata sulla testa, e lo stese
]: a quest'orto bisogna dargli una buona zappata. 2. milit
tommaseo [s. v.]: una zappatina alle aiuole del giardino. =
è contadina o artigiana / se è una zappaterra come mene. pirandello, 7-66
partic. quello circostante il fusto di una pianta). lauro, 68
di sua origine era povero zappatore, una zappa d'oro levata in asta per uno
di tre drappelli,... d'una squadra di zappatori, d'una squadra
d'una squadra di zappatori, d'una squadra mista. bacchelli, 1-i-47: aveva
manico corto, con ferro a lama da una parte e galanti, 1-i-557:
volgar. [crusca): avendovi trovato una zapetta e una vangaccia. c.
): avendovi trovato una zapetta e una vangaccia. c. e. gadda,
nell'orticolo: e v'era discesa con una zap de la nave.
e mi ricordo, se per caso trovava una di quelle bisce cieche che chiamano orbetti
2. tipo di chiodo simile a una bulletta con capocore e ore.
chia che, per la forma, ricorda una piccola zappa. = denom.
zappare leggermente. dalla terra con una zappettina. paganino bonafè, xxxviii-158
. -anche: sarchiato, rincalzato (una pianta). giuliani, ii-426:
d'uomo. cassola, 2-117: una croce di ferro e la terra zappettata
cui uno spirito entra nel corpo di una persona, in partic. una donna,
di una persona, in partic. una donna, conferendole poteri divinatori e di
. ciascuno dei numeri nulli ottenibili con una sola combinazione di tre o di due dadi
egli ha preso di zara meco per una credenza ch'io feci a boneccorso mio,
in zara / e col naso restai lungo una spanna. lavorarla; e sono
nella russia zarista, ma non divenne una 'credenza popolare'come il gandhismo. piovene
g. barbaro, ii-106: a una femina, che portava una zara di latte
: a una femina, che portava una zara di latte in capo, uno venne
. de li suoi farachi in una zara de porzalana over d'argento.
cerca due cittadine romane per mettere in una casa d'educazione, che istituisce a
la vita d'aurelia per la fortezza una gagliarda, per la splendidezza un torneo
splendidezza un torneo, per le rivolte una ciaccona, per gli raggiri una zaravanda
le rivolte una ciaccona, per gli raggiri una zaravanda, per la brevità una corrente
raggiri una zaravanda, per la brevità una corrente. = var. di
ancora più il dritto. era figlio d'una scausa e d'uno zaraffa, e
un altro creare avesse potuto e avea una cima electa de zaratano. folengo,
p. giustiniani, 54: fu messa una nuova armata in punto, contra i
nella zarcola, cioè nel capello, una penna ch'era con penne lunghe due braccia
: -domine iudex -facendoli con disteso braccio una gagliarda fica -el ducato sia vostro,
linati, 18-215: allorché le dame attaccarono una 'zarda', la folla si sentì come
stratico, cxlviii-i-168: questo metodo d'attaccar una guerra è quello che tenne la presente
zar e la zanna hanno lasciato all'estero una sostanza considerevole. g. scaraffìa [
estenuante viaggio fino in russia... una vena d'amarezza s'era però misurata
lati, colla euzoni greci costituito da una babbuccia ornata in de lì in suso non
quale i navelastri tragittano persone e bestie da una parte al- punta da una nappina sferica
bestie da una parte al- punta da una nappina sferica. = forma sincopata di zattera
zaruk! ». idem, 11-138: una pensilina a rotaie, ritorsanudo, li-417
- per estens.: trovarsi in una condizione d'impotenza e d'inerzia (
andare al detto monastero si servono d'una zatta fatta di legni e giunchi con
fatta imbarcazione, mi pareva d'essere in una di quelle zatte che si costumano nel
.. avea ammanito più sotto al ponte una zatta con armi da servire a parecchi
. locuz. non entrarci il seme di una zatta: essere affollatissimo (un luogo
che non c'entrava il seme d'una zatta. = etimo incerto.
., 3-43: egli misero in acqua una zattera lunga ducento piedi e larga cinquanta
gozzano, i-376: zattere immense con una sola grande vela... osano attraversare
indiano. bacchelli, 14-53: dietro una folta parete apparve, ritto in bilico
, ritto in bilico sulla prua di una sottilissima zattera di canne, brandendo una
una sottilissima zattera di canne, brandendo una lunga fiocina, assorto, immobile a insidiare
, a tale che, quando occorresse una disgrazia che il navilio si perdesse,
. zatteràio, sm. chi manovra una zattera. -anche in contesto metaforico.
lavori di scavo sul fondo stando su una zattera. zatterière, sm. nella
, chi è addetto alla manovra di una zattera. zatterino, sm. marin
è di orzo. = da una voce portogh. di origine etiopica.
fu in questi giorni nella citade veneta una influenza di infirmitade acutissima di una certa febbre
veneta una influenza di infirmitade acutissima di una certa febbre, quasi dicam pestiale,
de quali si fa l'acibar che è una composizione amarissima e nera.
accipit, dicitun « pigliar due colombe a una fava. pigliar due tordi a una
una fava. pigliar due tordi a una pania. dare a due zavole in un
rare. montale, 1-124: come una pietra di zavorra affonda / il tuo nome
-figur. i dannati di una bolgia deltinfemo dantesco. dante, inf
pietre, per lo più racchiuse in una rete o una cesta, con cui si
lo più racchiuse in una rete o una cesta, con cui si teneva sommersa la
celebrate, lasciano sempre ne'corpi umani una gran parte della zavorra delle loro miniere
, ii-196: la donna di tonino era una vedova an- zianotta e provveduta, che
al testo; ridondanza di episodi collaterali in una narrazione. manzoni, v-1-241: la
povero autore è occupato a caricarla d'una voluminosa, pesante, ma indispensabile zavorra
delle creazioni fantastiche e si configura in una storia di personalità ideali o fantastiche,
solo dopo aver zavorrato lo stomaco con una minestra potente e solida? -appesantire
, agg. fornito di zavorra (una nave, un aereo).
a caricare e a disporre la zavorra su una nave. = nome d'agente da
che egli cercando spegnergli per tuffargli in una fontana segreta che aveva monna laura,
. tommaso di silvestro, ii-13: aviva una zaz- zara che parivano file d'oro
io me la farò far più d'una volta. pagliari dal bosco, 133:
zazzera disgraziata cui tante volte era toccata una sorte ben diversa. ojetti, i-132:
simo, con una gran zazzera grigia. la capria, 1-203
zazzera grigia. la capria, 1-203: una ragazza, sola in fondo alla spiaggia
'lui'mi indica... ha una testa di professoressa, di insegnante:.
posticcie. 5. chioma di una pianta. b. del bene,
alfonso in zazzera, con un riverso d'una celata capitanale. g. m.
presto arò fatto ogni cosa. date una volta, e trovarete fatto ogni cosa;
, 7-734: gli tremolava su la nuca una rada zazzeretta argentea. pasolini, 3-291
persona, leggiadro molto e più pulito che una mosca, con sua cuffia in capo
con sua cuffia in capo, con una zazzerina bionda e per punto senza un
curiosissimo. di mezza età, con una zazzerina biondastra, ™ si vedeva che era
col ferro attorcigliato zazzerino / gli scompigli una volta, e ne la polve /
cocolla, il cranio bianco, incoronato da una zazzerella rossiccia,... ascolta
giardino aveva in viva pietra fatto scolpire una statua al naturale. tronconi, 2-208
un magnifico biondo-stoppa, occhi cerulei, una pancia istintiva. -acer. zazzeróne,
zazzerato, agg. che porta una lunga e folta zazzera, zazzeruto.
con la sua brava chierica bianca quanto una fetta di zucca prima di essere
(zazzaruto), agg. che porta una folta, lunga zazzera, una capigliatura
porta una folta, lunga zazzera, una capigliatura arruffata e incolta (e può
ricco di fronde, folto di rami (una pianta). bergantini, 1-101
insolenza; e lui, zebba! una labbrata ». - « zebba! legnate
giamboni, 8-i-250: zevere sono una generazione di bestie che abitano nelle parti
zampe della zebra, ma si prese una coppia di bei calci. -con valore
valore aggett. legno zebra: fornito da una pianta della famiglia leguminose (centrolobium robustum
: ci guardiamo negli occhi. lei sembra una vecchia che si stacca dal marciapiede fuori
, tr. (zèbro). colorare una superficie alternamente di colori o tonalità diverse
vetri si vedeva il riflesso vibrante di una insegna al neon. questo riflesso zebrava di
e più scure (un animale o anche una parte del suo corpo).
carrozzeria dipinta a imitazione del manto di una zebra (un veicolo). moravia
che, nelle sacre cerimonie, mettono una nota di farsa: zebrati di nero
o, anche, di colore contrastante (una superficie, un oggetto, un terreno
da linee di scrittura o di stampa (una superficie, una pagina).
o di stampa (una superficie, una pagina). calvino, 12-42:
attonito, contemplando quel bianco crudele come una ferita, quasi sperando che sia stato un
un abbacinamento della tua vista a proiettare una macchia di luce sul libro, dalla
. petrogr. zebrino (un marmo, una roccia). m. pieri,
, 1-657: 'zebrato'di villadossola. è una varietà di beola che si escava presso
si muove con un brivido che le mette una zebratura nell'oro mescolato di briciole di
asfalto e io ho la soddisfazione di vedere una macchina passarci sopra, imprimendo sulla ragazza
bove (bos indicus) che presenta una caratteristica gobba adiposa sul dorso, diffuso
grandezza quella di un vitello. egli ha una piccola gibbosità sul dorso. il suo
e danari x de'detti grossi pesavano una libbra; e soldi xi e danari vili
appena coniato, di recente emissione (una moneta). aretino, iii-135:
recente formazione, introduzione e diffusione (una parola, un'espressione, una parlata
(una parola, un'espressione, una parlata, ecc.). a
di varese, per dar posto ad una lingua, quasi nuova di zecca, sulla
la medesima vita tranquilla e contenta in una casa ad appartamenti nuova di zecca.
segni, 162: presentò a quel re una credenza d'argento ricchissima, fatta di
zefalica perché la è la vena dela qual una parte munta al ce- rebro.
/ tra 'l naso, e u mento una zeffata e un pugno. =
. v.]: 'zeffiro': d'una specie di lana finissima.
, con un zeffo rabbuffato e con una sguardatura traversa. = var. di
. moravia, 14-127: « vorrei una camicia. » « di zephir o di
640): renzo però si sentiva una smania d'andare... in quanto
smeriglia. / s'è usciti da una grotta a questa rancia / marina che uno
secchi, 1-8: m'ho pur levato una volta questa zecca, questa mosca canina
. febbre africana da zecche, provocata da una spirocheta (sfirochaeta duttoni) trasmessa all'
, v-2-601: questo vivace erede d'una famiglia privilegiata di zeccar moneta e pel
e pel papa e pel tiranno, possedendo una prospera cartiera sul sasso di pale,
metallo prezioso); battuto, coniato (una moneta, una medaglia, ecc.
battuto, coniato (una moneta, una medaglia, ecc.).
la sostanza di tal arte consiste in una quantità di peso spartito in molti pezzi
ordinario: né a chi, parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero,
, parlando d'una lingua, intenda una lingua davvero, vien più in mente di
a se stesso e agli altri giocatori una carta, poi scopre via via le altre
altre carte del mazzo fino a trovarne una identica a quella in possesso di un
appiccano alla lana. pirandello, 7-1232: una penna di questo [gallo],
tenere la zedoaria in bocca per spazio da una ora e poi ingiottirla e subito
2-488: zedoaria... è una radice, che si ci porta dall'indie
: la zedoaria... è una radice cilindrica, ovvero ovata, divisa per
con corpo ovale e compresso lateralmente e una macchia nera cerchiata di bianco di forma
per conseguire uno scopo, per soddisfare una richiesta; fautore, sostenitore acceso di
richiesta; fautore, sostenitore acceso di una causa, di un'idea, ecc.
ci sforzeremo di ricostruire, di riorganizzare una nuova esistenza ». parise, 5-103
-in partic.: fervente nella professione di una fede, nel culto prescritto da una
una fede, nel culto prescritto da una religione, scrupoloso nell'osservanza delle pratiche
e questo è di quello quando elli vede una che balestra ed è stata amonita.
. tr. sostenere con impegno e sollecitudine una causa, un'idea, il raggiungimento
uno scopo (anche in relazione con una propr. subord.). savonarola
vive nel corpo, che è come una sua spelonca e zela l'onore di dio
un privilegio personale, quasi come fossero una personale proprietà! massaia, ix-140:
un principio di un provvedimento, di una causa, di una dottrina, ecc.
provvedimento, di una causa, di una dottrina, ecc. bibbia volgar
cattolica, si dedica alla diffusione di una particolare devozione o alla raccolta di sussidi
lei almeno della chiesa sapeva tutto come una sagrestana, una zelatrice. 3
chiesa sapeva tutto come una sagrestana, una zelatrice. 3. sm.
. pasolini, 3-33: c'aveva una maglietta zellosa, a cui sua madre
ben dito, con arogante zelio li fa una risposta de due parole. flaminio,
, proponimento (anche con riferimento a una personificazione). a. pucci,
.. /... / vive una riposata e lieta gente, / tutta
l'interesse viene a confondersi, in una spinta medesima, con lo zelo del vero
-premura, affettuoso rispetto nei confronti di una persona. dondi, 260:
e zelo. caro, 16-49: una donna reai... /..
3. estrema precisione; meticolosità di una trattazione. g. visconti [il
i a. c., che con una rigorosa osservanza della legge ebraica e
m. membri, 35: in una delle ditte colonnette ha uno volto e
ant. gobbo, storto, deforme (una per sona). -
agg. ant. gobbo, curvo (una persona). - anche sostant.
, che tende a cogliere, attraverso una pratica meditativa incentrata su diversi tipi di
scuola religiosa. = adattamento di una voce giapp., che è di origine
mistura già preparata, quanto occupa da una zena o ligatura. boerio, 809:
. 2. capo supremo di una congregazione religiosa. sanudo, 3-33:
/ e zenetari venivan speronando / con una furia dispietata e ria. =
dal persiano zanàna (deriv. da dinanzi una lunga schiera di popolo, donne la più
nere le carni, onde io sentii una donna che consigliava per riso alla compagna
anema, o buco, sia di oncie una e meza -1004: il rosso
testi fiorentini, 257: diedi per una pegga di zendado vermiglio, ke 'l donai
la donzella tutta sola, vestita d'una cotta di zendado molto acconcia. boccaccio
schiavina e ogni abito pellegrino, in una giubba di zendado verde rimase, e
, 8: andò in soria a una cittade, che si chiamava dissia, nella
e andò a stare in questo mezzo a una badia di buonconvento, e là fece
badia di buonconvento, e là fece una cedola scritta, e piegatala, la
avolta in un leggier zendado / che sopra una camicia ella si messe, / bianca
alessio, xxi-1143: pervenne in soria a una città che si chiama medessa, là
di seta nera ornato al bordo superiore da una garza trasparente, che si appuntava sul
mi gittò con la schiena attraverso d'una cassa... tenendomi i ginocchi nel
lagune, senza gondole, senza zendadi, una 3. per estens. patina
un cap- poncello freddo, a cui una polverina di sale spruzzatovi su la sera
annunzio, iii-1-63: ella è vestita d'una veste fulva, detta rovana; e
/ visto ho fuor del zendalino / d'una zitella, / e molto bella,
e nel loro bianco zendalino avvolte, / una nuvola uscir di sartorelle. e disinvolte
'fanfulla'preconizzava il polpettone zendriniano, come una critica superiore, un po'arguta e
massima intensità di un sentimento, di una condizione (anche con uso iron.)
e in retto criterio! = da una lettura erronea dell'ar. samt [ar-ra'
matazone da caligano, xxxv-i-797: zento d'una zentura / che era de gran cura
matazone di caligano, xxxv-i-797: zento d'una zentura / che era de gran cura
carena, 1-322: 'zenzaliera'è una cortina di tessuto finissimo che si mette
con rizoma orizzontale, da cui si ricava una spezia dal sapore piccante, usata in
ella aveva voluto che candia le apprestasse una zuppa rustica, all'uso del paese
rustica, all'uso del paese: una mescolanza saporosa, ricca di zenzero,
: entrò un vecchietto... con una giubba stata già rossa color fuoco,
testi fiorentini, 258: diedi per una zenzeverata k'ebe il balio ed altre
2. per estens. preparazione costituita da una mescolanza di ingredienti eterogenei; intruglio.
sennini, 338: avendo prima messo in una conchetta sale, aceto e uno gocciolino
coloro che ne dimandano: ella è stata una pappolata,... e chi
viii-246: ora, lo ripeto, in una delle due fabbriche si produceva il solo
la zeolitiz- zazione (un minerale, una roccia). = deriv. da
queste difficultà il meglio che poterono fecero una barca male ingarbata e peggior lavorata,
fatta di mattoni a zeppa, che fanno una randa (sponda) per rimetterci sopra
simil. suola o rialzo molto alto di una calzatura, in partic. di sandali
(anche nell'espressione mettere o metterci una zeppa). tommaseo [s.
[s. v.]: 'mettere una zeppa': dicesi familiarmente trovar modo di
enigm. gioco che prevede l'inserimento di una lettera o di una sillaba in una
l'inserimento di una lettera o di una sillaba in una parola per ottenerne un'
una lettera o di una sillaba in una parola per ottenerne un'altra di significato
articolo incluso all'ultimo momento per completare una pagina. 11. tipogr. listello
roseo, iii-96: in quel buco mettasi una zeppetta di legno. -zepparellétta.
{ zéppo). puntellare, fissare con una o più zeppe. landolfi,
disus. inzeppamento; zeppa inserita in una fessura. tramater [s.
ritratti. -impregnato, intriso di una sostanza liquida. brancati, 3-37:
;... pareva entrare in una chiesa del trecento. cicognani, 3-80:
-fittamente disseminato di segni scritti (una pa- gina). rajberti,
tornò. -grasso, pingue (una persona, il suo corpo).
. stipato, accalcato in un luogo (una massa di persone). forteguerri,
più zeppo, / lo rota d'una frombola in maniera. 4.
4. figur. oltremodo fornito di una determinata caratteristica, peculiarità, aspetto.
testa zeppa di superbi sogni nella fossa d'una latrina. -ricco di determinate caratteristiche
sua scorza dal legno, con insinuarvi una piccola zeppolina; e poi vi s'
. soldati 6-391: il ruzzolare è una caciotta tonda, spessore dodici centimetri,
cui, sullo spessore, viene avvolta una sottile correggia di cuoio che termina con lo
alla napolitana. ponete a bollire dentro una cazzarola mezza foglietta di vino con una
una cazzarola mezza foglietta di vino con una foglietta d'acqua,... e
di semolella e ferina a sufficienza per formare una pasta maneggevole, movendola di continuo con
algarotti, 1-x-262: parmi ch'egli sia una zerbineria dei dotti quel voler far sempre
alle cose antiche, come egli è una pedanteria del mondo gentile quella tanta frega
, sm. giovane galante, che conduce una vita frivola, che ha modi leziosi
appositivo. tassoni, 3-40: una figlia al morir gli succedea / che 'l
mano. brancati, 3-196: in una casa, in cui c'è una signorina
in una casa, in cui c'è una signorina, teniamo ora il ritratto di
gerla. -anche: il contenuto di una gerla. straparola, ii-170: padre
, s'inchiestano del 'zermogliamento'd'una lor pianta alpestre, che sporge da un
sia il successore di un altro; indica una quantità, un'entità, una misura
indica una quantità, un'entità, una misura nulla (nella numerazione araba viene
'cavalli', poco fa. -indica una mancanza, un'assenza completa (e
-indica il punto d'inizio di una serie, di una successione, di
punto d'inizio di una serie, di una successione, di un progresso (in
difende non hanno più nessuna corrispondenza con una realtà che si sta modificando. calvino,
zero: tasso di crescita nullo di una popolazione o di un sistema economico in
. edit. numero zero: esemplare di una rivista, un giornale, ecc.
stampato prima del numero iniziale, in una tiratura limitata di copie destinate a un pubblico
4. gastron. zero zero: indica una farina molto raffinata, impiegata in partic
un pensiero / al corpo solo, e una mora! col pelo. -differenza nulla
? 7. stato iniziale di una grandezza fisica, riferimento da cui si
. 8. punto iniziale di una serie, di un progresso. -in
misura quando è a riposo o segna una quantità nulla. 10. zero spaccato
punto in cui ogni trasformazione isotermica di una sostanza non determina variazioni di entropia.
moravia, ix-230: avete mai visto una donna senza capelli? io sì,
donna senza capelli? io sì, una ragazza del mio paese che aveva avuto il
statist. privo di valore modale (una distribuzione statistica, una curva di frequenza)
valore modale (una distribuzione statistica, una curva di frequenza). =
et il zerumbet = adattamento di una voce persiana. zerzelino, (
di zerzelin, qual si fa d'una semenza ed è assai buono cotto e da
. agnoletti, lxvi-2-319: fate intiepidire una marinata fatta con un pezzo di butirro
bicchiere di aceto,... una zesta di arancio ed un poco di basilico
: iniziare, prendere le mosse da una situazione, una condizione di assoluta novità
prendere le mosse da una situazione, una condizione di assoluta novità, dalla base
articolo e per un pronome e per una virgola e per un hacca e per
proprio sul petto, dall'ombrello spuntava una stecca ribelle. 3. astron.
l'acca dalle zete. -non intendere una zeta-, non comprendere assolutamente niente,
; / la gente non può intendere una zeta: / e chi tocca dell'asino
. ling. passaggio dell'articolazione di una o più consonanti al suono affricato 'z \
. i. pitti, 1-249: una cioppa di zetani vellutato verde e nero
dossi di vaio, stimata fiorini cento. una ciop- a di rosato, fodera di
disposizione del filo su un rocchetto, una matassa o una bobina secondo linee incrociate,
su un rocchetto, una matassa o una bobina secondo linee incrociate, in modo
e secco nel terzo grado; ed è una radice d'erba. = lat.
giallastro, rinvenuto nei depositi fosfatici di una delle isole vergini. =
di buoi'(v. ròco / con una sbornia di filosofia! landolfi, 8-19:
provvisti di dentatura eterodonte con denti a una, bianciardi, 4-117: così la gente
cui, remando in senso inverso l'una banda rispetto all'altra, si fa
, 2-1-142: ziascor- re, quando una banda zia e l'altra voga, acciò
reputare bene spesa la fatica di acquistare una conoscenza della lingua italiana, non foss'altro
di varia filosofia e di bella letteratura da una com
commedia dell'arte, il canovaccio di una compagnia. goldoni, xiii-344: chi
sostanze, di ingredienti vari che costituisce una bevanda o una vivanda; intruglio.
ingredienti vari che costituisce una bevanda o una vivanda; intruglio. grazzini, 612
prezzo; perché a far di loro una veste a'pena vi bastano 2000 bizantini d'
conferito un aspetto simile a quello di una pelliccia. -anche: il tessuto trattato
confini. ramusio, iii-315: lasciò una sua manta di pelli di mardole zibelline
di natale nel tempo del mattutino porta una simile cappa di velluto foderata di zebelleni
bianco, con due larghe facciole, e una fodera di zibellino arrovesciata. rovani,
, sono costretti a cercare per ore una colla di pesce che non si trova,
cintura di zibellino. = da una voce slava come il russo sobot o il
, con strie e macchie nere e una lunga criniera erettile; produce,
produce, con apposite ghiandole perianali, una sostanza fortemente profumata di muschio (ed
le donne, ungersi il corpo con una pasta nera che ha un profumo acutissimo
el zibeto, e a venderli averasse una onza de zibeto per una altra cossa a
venderli averasse una onza de zibeto per una altra cossa a 1'incontro che non
garzoni, 7-44: ed altri presero una certa misura fatta con tucia, con
pollo autentico e squisito. ordinò allora una torta allo zibibbo, un piatto di pesche
allo zibibbo, un piatto di pesche, una bottiglia di cipro. montale, 7-77
biscotto nel vino e lo succhiavo come una cosa prelibata, a volte mangiavamo anche
siracusa. soldati, 6-345: è una mescolanza di gaglioppo, malvasia, e
la mazza. = adattamento di una var. dell'ar. zabàd (v
. maniglia, 1-iii-345: figliuol, per una casa / la vedova è una manna
per una casa / la vedova è una manna; la fanciulla slnganna / nel pigliar
, 1-7: prexene [in moglie] una bela, a tal maniera, /
è proprio di uno zio o di una zia. 2. scherz.
dal becco) e denti limitati a una sola coppia di zanne sulla mandibola.
1-235: si può incontrare nel mare aperto una coda di zifo che porti via il
nome suo, vi soleva fare più tosto una zifera, e così mandarle. inventario
di alfonso ii d'este, 1210: una fassa di cendal morello con ziffare fatte
[ammiano], 92: trovammo una carta con certe zifere nel fondo d'
carta con certe zifere nel fondo d'una guaina, mandataci da procopio. sagredo,
, petrarca e boccaccio] scrissero in una lingua loro particolare... e 'l
... e 'l parlare di una particolare non si dee né può chiamare parlare
somma, quantità di denaro; entità di una ricchezza. bartolomeo da s. angelo
, ziffe zaffe), inter. riproduce una successione rapida di colpi, in partic
-con riferimento al veloce passaggio di una stella cadente. landolfi, 2-203
in gno grafico, rappresentazione scritta di una parola o romania, allevate per l'ingrasso
tale razza. scrivere, grafia di una persona. = deriv. dal rumeno tigaie
bei violinisti dalla ganascia macchiata come da una voglia di fragole, e se li portavano
riferimento a un soggetto collettivo o in una sineddoche). -anche sostant. (
partic. un coniglio o, anche, una cicala). carducci, iii-24-125:
. per estens. gridare, piangere (una persona). = voce onomat
scolarie, tribù delle zigenidi, che comprende una cinquantina di specie, e ha per
cóme al tallone. sanudo, 3-180: una borsa con zoie donò il duca di
zoie donò il duca di borgogna. una corona d'oro con zii. garisendi,
con zii. garisendi, xxxviii-308: una corona le ripe circonda / de zigli di
voce di origine imitativa; è anche possibile una deriv. dotta da acicula, propr
stiramenti dei muscoli, la smorfia d'una bocca contratta dalla paralisi zigomatica. de roberto
da quei cappelli sporgevano gli zigomatici di una spia, fatti lividi dal digiuno e dall'
ha il volto profilato e tormentato in una piega amara delle labbra, un po'asimmetriche
morfologicamente uguali, e successiva formazione di una zigospora. = voce dotta,
disposti a modo di giogo. comprende una sola specie, cioè il 'zygopetalon mackaii'
zigrinare, tr. industr. conciare una pelle o trattare un tessuto, una
una pelle o trattare un tessuto, una tela in modo da rendere la superficie
2. tecn. imprimere o stampare su una superficie liscia, in partic. di
. di metallo, legno o carta, una serie molto fitta di righe parallele.
'zigrinare': imprimere un fitto tratteggio su una superficie liscia. pratolini, 10-373: lo
e ruvido con un processo di zigrinatura (una pelle o un tessuto).
). 2. che porta impressa una serie molto fitta di righe parallele o
di altri piccoli rilievi (il bordo di una moneta, una superficie metallica);
(il bordo di una moneta, una superficie metallica); godronato, filettato.
3. in senso generico: che presenta una superficie ruvida, granulosa; che presenta
incavo era zigrinato. -avvolto in una carta ruvida, che non necessita di
necessita di colla per la saldatura (una sigaretta "). - anche sostant.
-per estens. il segno che risulta da una stampa con tale filo. zigrinatóre
o cartone, allo scopo di generare una superficie scabra. 2. impiegato
cui si imprime o si stampa su una superficie, in partic. di metallo,
di metallo, legno o carta, una serie molto fitta di righe parallele o di
come un disegno a righe fitte, una zigrinatura. cassieri, 6: un ambiente
2. trattamento cui vengono sottoposti una pelle o un tessuto in modo da
il sesterzio romano, ma chiuso in una scatola quadrata di zigrino, ascoso e
era un giovane alto, elegante in una veste di zigrino lucente. marotta,
utensile montato su tornio usato per zigrinare una superficie metallica. = deriv. dal
sm. invar. andatura di una persona, moto di un veicolo,
un uccello, ecc. caratterizzato da una serie di cambiamenti di direzione bruschi e
lungo il percorso. montale 2-35: una botta di stocco nel zig zag / del
anse molto accentuate, percorso tortuoso di una strada, di un fiume, ecc
di essere. arbasino, 19-68: una coerenza, una crescita, uno sviluppo?
. arbasino, 19-68: una coerenza, una crescita, uno sviluppo? fra tentennamenti
. a, in zigzag: procedendo con una serie di cambiamenti di direzione secchi e
e anse molto accentuate; che presenta una linea spezzata. garibaldi, 2-461:
la fronte del villaggio... aveva una strada che piegava a sinistra nell'entrata
, per esser questo situato su d'una eminenza; questa strada era a zig-zag.
mario percorre dapprima alcune vie piane l'una perpendicolare all'altra: così che ne risulta
, agg. che si sviluppa con una serie di curve e di tornanti, che
: ora il plotone zigzagava, quasi una torma di ubriachi, e una incredibile allegria
quasi una torma di ubriachi, e una incredibile allegria afferrò johnny e lo fece
e lo fece ridere in silenzio ma con una pienezza assoluta. -navigare con
agg. che ha l'aspetto di una linea spezzata, costituita da una serie
aspetto di una linea spezzata, costituita da una serie di segmenti formanti fra loro angoli
soldam. = adattamento di una voce turca.
(un insetto, in partic. una cavalletta). - anche sostant.
parte di quello che n'era, gittatasi una zimarra indosso che si strinse ne'fianchi
indosso che si strinse ne'fianchi con una traversa, discese immantenente le scale per
abbondio stava, come abbiam detto, sur una vecchia seggiola, ravvolto in una vecchia
sur una vecchia seggiola, ravvolto in una vecchia zimarra, con in capo una vecchia
in una vecchia zimarra, con in capo una vecchia papalina. 3.
9-135: sopra alla gamurra [aveva] una zimarrétta nera medesimamente, ma fatta con
, 1-52: questo personaggio avviluppato in una calda zimarruòla, uno steccadenti fra le labbra
, xxvi-3-187: con un tabarro e una zimarraccia / se ne va per firenze un
la marzaria con uno samarco de mezo et una testa de sol in zima.
sanuao, xxi-392: avea indosso una zimarra de arzento e seda e una
una zimarra de arzento e seda e una bereta di veludo negro con uno penachieto negro
domenichi, 2-426: un dottore aera fatto una zimara di raso nero foderata di pelle
d'annunzio, iii-1-619: il medico indossa una guamacca lunga fino al tallone, di
di color tanè oscuro, l'astrologo, una zimarra verde-bruna e un turbante nero listato
listato di giallo; il giullare, una gonnella di scarlatto. giacosa e ittica,
brescia, trovò in tutti que'comunelli una specie di tiranni in zimarra e con chierica
cymbàlum (v. cembalo), attraverso una voce ungherese. zimbellaménto (
quel momento in cui gli uccelli sono ad una tal distanza o in una tal positura
sono ad una tal distanza o in una tal positura, dalla quale benché essi s'
o di sottrargli beni o denaro con una truffa, con l'inganno. castellani
sacchetti pieni di crusca legati in capo di una cordicella, coi quali i nostri fattori
[s. v.]: dài una zimbellata: non senti che passano i
, sì, ora me ne ricordo. una zimbellatura costa poco, e alle volte
più in un uccello vivo legato con una fune e manovrato in modo tale da
insieme con un amo in fondo, essendo una pesca di poco momento, non è
balia del fato, del destino, di una sorte avversa. toe che
sacchetti pieni di crusca legati in capo di una cordicella, coi quali i nostri fattori
. nella locuz. alla zimina: con una mescolanza di elementi eterogenei. marino
, un gemito, un'interiezione, una caricatura dell'ildegonda. -persona profondamente
e della loro ignoranza, si foggiarono una religione a modo loro e per loro
è di peggio che l'essere zimbelli di una onestà patentata. -chi è
frugoni, 5-4: la scaltrezza in una femmina quando non le serva per ingegniera di
. -chi esercita un ascendente, una profonda influenza spesso negativa sulle persone,
un ricercatore { zimbello artificiale) induce una risposta nell'animale cui viene presentato.
biochim. atto a produrre enzimi (una ghiandola, una cellula).
a produrre enzimi (una ghiandola, una cellula). -potere zimogeno:
braccio robusto a stringere il manico di una padella. morante, 3-75: cava dalla
nascosti allo spettatore gli spazi vuoti di una scena teatrale. 3. dimin.
, sedeva all'altro canto, a una tavola più grande. = deriv
consistente nell'ag- giungere al piombo fuso una piccola quantità di zinco che trascina l'
zincare { zincare), tr. ricoprire una superficie, in partic. di ferro
monti, xii-5-164: quella che parla è una vecchia zingana, -solfuro di zinco-
e delle materie plastiche. che insegna a una brigata di scaltre, viziate e giovani putte
lucentezza metallica. vìani, 14-365: una magnolia altissima dalle foglie zincate che ombrava
e sui muri, e perfino su una lastra da zinco. calvino, 8-10:
a meno che non si pensi a una relazione con zinken 'dente, rebbio', dal
ultima zinganétta cui assistei, di una maniera di commedia primitiva. =
anche in espressioni comparai per denotare una vita errabonda). - anche sostant
) 'intoccabile', che al plur. indicava una setta di manichei frigi.
ch'ella al suddetto cosimo fu condotta da una che è proprio, che si
soffici, iv-35: si trattò di una pubblicazione in nero e a colori di
e che da un mese (secondo una sua lettera) dovrebbe essere dallo zincograto porta
ramo che resta attaccata al tronco dopo una potatura mal eseguita. lastri
sul sofà rividi, non so perché, una vecchia zincotipia della mia lontana infanzia.
, e perfezionata durante l'infanzia da una vita zingareccia. zindìk (zindìq
comune ha fatta strage di più d'una agnelletta ch'ella mettea in bocca ai
come ce l'avemo tutte. come fussi una strega, una zingara. calvino,
tutte. come fussi una strega, una zingara. calvino, 11-5: sulla tavola
vagabondare; vagare qua e là senza una meta precisa, in partic. per
, avrei potuto sbigottirmi e credere ad una zingarata. 2. gruppo di
2. gruppo di zingari. -anche in una rappresentazione pittorica. lanzi, i-185
, invece di apostoli, figurò scioperatamente una zingherata. per estens. uscita
. per estens. uscita di una compagnia di amici in cui ci si
nievo, 301: bruna come una zingarella, di quel bruno dorato che ricorda
xvii sec., che ha come protagonista una zingara che esercita la chiromanzia e chiede
, e calzature locali, consistenti in una pianta di suola rovesciata attorno al piede e
poi da sieme, dicono cose l'una de l'altra che spaventeriano desiderio. p
se stesso che la ballata fosse come una bandita pe'suoi capricci, vi mise
. lingua che si è formata, su una base neo-indiana, dalla sovrapposizione di elementi
m. praz, 4-1: triana: una delle capitali dello zingarume iberico - perbacco
a pa- nicoli. il frutto è una cassula a 3 logge, talora una bacca
è una cassula a 3 logge, talora una bacca indeiscente. le zingiberàcee appartengono alle
concio in zucchero. serpetro, 253: una [cicogna] nella vesfalia superiore partendosi
contenta della gratitudine vocale, gli portò una radice di zingibero verde. =
esser più brave al paragone, / castransi una zinna co 'l tizzone. 5.
, per sua divozione, a ritrovarmi una donna, che aveva una gran piaga nella
a ritrovarmi una donna, che aveva una gran piaga nella zinna destra. gigli
, butiro et acqua rosa, ripieni di una zinna di vaccina prima bollita, lardata
, poppare (anche con allusione a una pratica erotica). -anche assol
ma vien su grasso e rotondo come una palla di cera. = dimin.
= deriv. da zinnwald, nome di una località della sassonia. zino,
e continua di versi da parte di una rondine. landolfi, 12-10:
buona fata che mi voleva bene come una mamma. carducci, iii-26- 309
di ragionevolezza tutto questo bociare a vanvera è una noia. landolfi, 12-140: volevo
(zìnzolo). ant. zinzilulare (una rondine). murtola, 11-28:
non sai ch'essendo io censore, una figliuola partorì di suo padre e una madre
, una figliuola partorì di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una nipote
e una madre del proprio figliuolo et una nipote di suo zio proprio? castelvetro,
, n-ii-464: così mi ricordo ch'una mattina il signor scipione mio fratello, discorrendo
11-152: pare che certi paesi godano di una così assoluta sudditanza alla mafia che la
, 17-188: non atutti i debitori soccorre una madre od uno zio d'america.
forma di un càntaro; altri pensano a una vendetta dei borbonici nei riguardi di giuseppe
di spillatura delle botti o il cannello di una conduttura. burchiello, io
g. del papa, 5-51: togliendo una trave maestra da un pavimento, egli
e rovina e, levando uno zipolo da una botte, tutto il vino dentro di
vino, trassero fuori il zipolo all'una e all'altra botte e fecero andare tutta
figur. aretino, 10-41: fate una ricercatina generale per la memoria e cavate
, 3. locuz. -fare d'una lancia uno zipolo-, ottenere modesti risultati
politi, 1-740: dicesi proverbialmente far d'una lancia un zipolo,, di chi
gran cosa, a pena ne cava una piccola;... di chi abbia
rattopparli insieme alla ventura, facendo d'una lancia uno zippolo. -fare d'
zippolo. -fare d'uno zipolo una lancia: conferire a qualcosa un'importanza
sua ciancia / fa d'un zipolo una lancia. = deriv. probabilmente
panorama [29-vi-1981]: una giacca sahariana color militare con tasche zippate
. barbaro, ii-102: fu menata poi una zirafa, la quale essi chiamano zirnafa
un salto, / che avria passato sopra una ziraffa. niccolò da correggio, 1-68
medicina volgare, 33: nelo intrinseco aparisce una certa vena la qual con esso continua
potassio; si presenta in forma di una polvere nera o di un grigio cupo,
amicis, xiii-251: ma codesta non è una ragione, è uno ziribiglio (arzigogolo
e lo versa nel sacco, tutto in una volta. -un diavolerino! un
. moravia, iii-160: il risultato era una spaventosissima cacofonia di barriti, muggiti,
parrucca nera e cresputa si confortavano d'una vitalità primaverile, lo avevano colto così,
rubiola, le quali son quasi d'una condizione e son poco nere, fruttevoli molto
, ode qua, questa è una strana usanza: le casse si soleno portare
decalogo, v-421-62: novamente ala rivà a una zitade, / li doni
: il duca ha due sorelle, una maritata all'arciduca di grath e l'altra
s 52: le zitelle portano una gran collana di danari d'oro o d'
elleno erano divise in tre classi, una di giovinette, la seconda di ragazze,
: l'altra, la figlia, una zitella quarantenne, era accollata, ossuta,
goldoni, vi-1024: sì, è una zitellùccia di sessant'anni. beltramelli,
aceva mutar padrone; io insegnavo latino a una zitellùccia anemica che aveva di queste voglie
palazzeschi 5-284: se si fosse contentato di una zi- telluccia bruttarella, risecchita, dimenticata
che chiudono gli occhi pure di conservare una posizione dignitosa, avrebbe potuto avere una moglie
una posizione dignitosa, avrebbe potuto avere una moglie. -acer. zitellóna.
un dottor poeta, che ha in braccio una zitellona di vent'anni compiuti, formerebbe
guancie di mortadella, si gettò avidamente sopra una zitellona smilza. mussolini [in d'
. che è proprio o tipico di una zitella (in partic. con riferimento a
.. impen nandosi in una zitellesca oblivione delle necessità attuali.
anche oggi questi casi che un zitello o una fanciulletta portino la benedizione di dio in
fanciulletta portino la benedizione di dio in tutta una famiglia. -con uso aggett
: eterno sospiro dei poeti zitelloni, verso una semplice donna di casa, che vada
espresso sopra un suo libro, sia per una censura un po'viva di questo o