, 18-235: il primo mio acquisto fu una coperta di lana e la scelsi senza
, v-5-353: non chiedeva all'arte che una monotona stampigliatura di simboli.
quel disegnuccio che le sta preparando per una stampina, per un ritrattino in profilo.
stampinare, tr. imprimere un disegno su una superficie mediante uno stampino.
agg. impresso con uno stampino (una scritta, un disegno, una si-
stampino (una scritta, un disegno, una si- già). jahier
dei fiori e degli ornati fatti su una parete per mezzo dello stampino. p.
... /... piantando una fronda di mimosa / nello stampino da
e che viene usata per riprodurre su una sottostante superficie tali disegni o scritte,
a disegno, che si applica a una parete, e vi si passa sopra con
della tinta. castelnuovo, 1-63: una camera sola, quella della jetti,
. modellare con uno stampo o con una formina. ventura rosetti, i-108:
3. disegnare con nettezza l'ombra di una figura. leonardo, 2-235: il
apparecchiata, poi che alcuna stampita e una ballatetta o due furon cantate, lietamente,
partita / e ognun di noi ne faccia una stampita. redi, 16-i-167: ebbe
salteri liuti vivuole, desiosi di fare insieme una bella stampita all'aria aperta.
: poi, confessandola, a ogni peccatuzzo una stampita faceva. guarini, 303:
stessa norma, contrapporre ad un tomo una stampita di otto o dieci volumi.
: 7 questa vecchia brodolosa / è una falsa scagnarda / vada via che 'l
. forteguerri, vi-19-95: nalduccio faceva una stampita, / un pia
ant. impresso con uno stampino (una vivanda). messisburgo, 25:
io. 2. coniato con una determinata effigie (le monete).
sm. strumento usato per imprimere su una superficie (di cuoio, di pelle,
due pezzi emisferici di piombo apparvero come una palla serrando la giuntura col solo raschiarne
. attrezzo metallico usato in cucina per dare una forma particolare o anche un disegno in
'quenelles de brochet', specialità del paese, una asta di pesce messa allo stampo
riprodurre disegni, fregi o decorazioni, su una superficie (anche nell'espressione con valore
che ci avesse in vece di pollastra una pernice morta, overo uno stampo d'
falde dei cappelli affinché non aderiscano l'una all'altra. carena, 1-324:
e nella meccanica di precisione per dare una particolare forma ai buchi. d'alberti
termine degli oriuolai. strumento per dare una figura particolare, sia quadra, triangolare e
, 1-130: 'stampo': strumento per dar una figura particolare, sia quadra, triangolare
si udì lo stampo di un piede e una tinnula voce di donna echeggiò: «
sentimenti che sono abituali o peculiari di una persona o di un certo gruppo di
non trovarsene più (con riferimento a una categoria di persone, in partic. probe
73: il barbiere gli aveva lasciato crescere una moschetta larga, sguaiata e due mostruosi
tabacco, grande, biondastra, cosparsa di una pelurie virile colore del rame, una
una pelurie virile colore del rame, una specie di stampo irsuto e selvatico come
a generazioni di persone, trasmettendo loro una precisa impronta. gatto, 4-41:
o impressione che permane nell'animo di una persona o si manifesta nel volto, nel
la conformità a un modello, a una tendenza. de sanctis, 11-250:
stampóne2, sm. tose. stelo di una pianta. lastri, 1-iv-154:
alvaro, 11-163: si può fare una pesca miracolosa andandole a stanare [le anguille
a grappoli. -ant. liberare una favo dalle api che lo occupano.
nulla, solo per vedere in faccia una persona tanto nominata. -riuscire a
tanto nominata. -riuscire a trovare una persona che vive nascostamente, in modo
delle più antiche famiglie. -procurarsi una somma di denaro, sia pure con
, 6-84: vedeva intorno a sé una società d'esseri su cui scagliava adesso la
giudizio, e vi stanava i segni di una malattia contagiosa che si può combattere solo
6. per estens. uscire da una condizione di clandestinità. - anche sostant
era rinchiuso, nascosto o rifugiato (una persona). palazzeschi, 5-375:
ricercare a casa del diavolo, e una volta stanati e acciuffati, strascicarli nella polvere
segneri, 2-1-118: appena maledisse adirato una turma di piccoli figliuoletti usciti a schernirlo
io però vorrei essere commediografo, per una volta, e rappresentare fedelmente la riunione
stancamente con un riverbero diffuso, sopra una distesa di macchioni rossastri. buzzati, i-775
., 5-10 (1-iv-520): una femina stancherebbe molti uomini, dove molti
uomini, dove molti uomini non possono una femina stancare. tasso, 11-ii-
2. mettere duramente alla prova una persona, il suo impegno, la
. pucci, 3-5-18: in lombardia avea una compagna / ch'era chiamata la compagna
7 mantova e smima, e l'una e l'altra lira. malatesta malatesti
madrie di babbo e d'amore / ch'una parte del mondo n'ho stancato;
alberi. 6. protrarre indefinitamente una trattativa; rallentarla con vari pretesti.
sbadata, come se gli avesse fatto una proposta corruttrice: « perché non guidi
cambiato disposizione alle stanze. così vittorio avrà una camera solo per sé.. vieni
o per l'età avanzata. -anche in una sineddoche. dante, lii-8
sulla propria rotta un ambiente conosciuto o una scaletta che scendeva in giardino se la
l'alto impegno profuso nella celebrazione di una figura eminente o pestrema difficoltà di tale
. -mostrare insofferenza nei confronti di una persona, di un comportamento o di
persona, di un comportamento o di una situazione. foscolo, xiv-296: visse
venire meno, esaurirsi (un desiderio, una passione, la volontà).
fino a cessare (un movimento, una corrente marina, una precipitazione atmosferica)
(un movimento, una corrente marina, una precipitazione atmosferica). leonardo,
certo sperar là drento, deh, una volta / de'disiati frutti aver la scorza
. figur. seccato, stufo di sopportare una determinata situazione; avvilito, abbattuto,
che è in declino, in decadenza (una civiltà). bacchelli, 2-xix-143:
6. letter. usato per una lunga degenza (un giaci- glio)
, agg. e sm. che sottopone una cavalcatura a fatiche, a sforzi notevoli
altro tutto in un tempo metta nel calderotto una cucchiaiata della sopradetta materia.
, indugio, perdita di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica;
di tempo in una trattativa, in una pratica burocratica; espediente dilatorio.
gran bene della pace, furono in una seconda conferenza in qualche parte regolate le
arene. 2. logorante (una tattica di guerra). bacchelli,
rima, cioè due voci, l'una nel mezzo l'altra nel fine di simil
strapazzo, a uno sforzo, a una grande fatica, a un lavoro estenuante,
a un rapporto sessuale prolungato, a una malattia, all'età avanzata; spossatezza
-anche con sineddoche e con riferimento a una personificazione. cavalca, 20-28
tornino in giù, con due forcelle, una d'odio di sé... e
d'amore. ariosto, 16-58: dove una squadra per stanchezza è mossa, /
falce al piede del grano alto con una frequenza eguale di colpi, come se
vicende lunghe e dolorose o anche da una guerra. tortora, ii-30: pigliò
il fratello e trovandosi tutti i francesi in una stanchezza incredibile. manzoni, iv-401:
2. affaticamento mentale dovuto a una prolungata attività intellettuale. bartolomeo da
un suggello qualunque, lo lascia come una cera molle, pronto a ricevere la prima
di inventiva in un artista o in una cultura. firenzuola, 633: questa
spirituale sono sempre i segni psicologici di una cultura che ha perduto di vista le circostanze
circostanze che determinano la vita artistica di una nazione e l'accompagnano nelle sue diverse
suo gesto allorché si sforzava di simulare una volontà. -espressione del volto che
, con gli occhi chiari, e una dolce stanchezza nello sguardo. piovene, 14-150
sedeva in cattedra portando dipinta sul volto una stanchezza remissiva, da uomo ben deciso
ognuno pensava probabilmente a quando, in una certa stagione, aveva avuto un successo simile
. e si toma a casa con una stanchezza della felicità, innamorati di tutti e
tao, sm. principio fondamentale di una delle più importanti correnti filosofiche e
si trasformò in una concezione mistica e soteriologica, dando origine
sec. d. c., a una religione che, sebbene osteggiata dal potere
e perfino complicazioni sessuali sono ingredienti di una formula ben nota che si sforza di
andavan spesso tutti nudi, salvo di una striscia di tapa che li copriva dinanzi,
che li copriva dinanzi, fissata da una cintura alla vita. = voce polinesiana
al brasile. = adattamento di una voce indigena bras. tapanta,
a beccalaglio! è egli possibile che una nazione, che metteva tutte l'altre in
presenta cranio basso e schiacciato, secondo una caratteristica conformazione. = voce
come il sambuco, è ricoperto d'una corteccia liscia, cenerognola. = portogli
di scarpe [i giapponesi] hanno una spezie di zoccoli, assai leggiadri; e
-con connotaz. allusiva. subire una gravidanza indesiderata. g. m
, smarrito, senza il sostegno virile (una donna, in quanto vedova o non
6-viii-237: mi cadde l'occhio sopra una giovinetta genuflessa in sul primo grado a
da accattone. cesarotti, 1-xxii-63: una legazion di tal fatta sarebbe per
. ant. tribolato, tormentato (una persona o, anche, una parte
tormentato (una persona o, anche, una parte del corpo).
il mondo dev'essere sempre com'era una volta. -sconfìtto, fatto prigioniero
, senza chiudere li occhi, poiché una grande stanchezza insonne le occupava le membra
fugge tapina. -con riferimento a una città o a uno stato. elegia
che suscita pietà, che è segno di una situazione o di una vita misera,
è segno di una situazione o di una vita misera, commiserevole (il pianto,
figliolo e mio diletto, / ad una casa che è quindi vicina, / con
dove era minturna oggi non trovasi che una 'scafa'con una tapina osteria. c.
oggi non trovasi che una 'scafa'con una tapina osteria. c. e. gadda
. e. gadda, 2-16: una lapide in buon latino, a capo il
/ tosto la moglie bella, / come una pecorella / cheta ritorna; e così
ai fatti miei, senza curarsi d'una tapinella che non si curava niente di
, la quale si fa quando a una cosa grande si dàn parole basse.
pappa alla tapioca: ('fecola estratta da una radice che viene dalle indie, che
(nel 1587), che è da una voce indigena (tupì, tipioka,
= da tapio, nome proprio di una divinità finnica. tapiridi, sm.
, che comprende tre specie americane e una asiatica. tommaseo [s.
cataclisma. -tapiro di baird: una delle tre specie di tapiridi americane,
, con valore aggett.: che pare una proboscide (il naso).
è stato dubbiosamente accostato da piccolino in una pissotière. = dal portogh.
tapir (tapira nel 1610 e tapiira in una carta lat. del 1560),
. del 1560), che è da una voce indigena (tupì tapiira, quichatapiré)
tapiròide, agg. medie. che presenta una forma particolarmente allungata (il collo dell'
un'opera, a un'azione, a una serie che sembra non aver mai fine
viaggio, dissero d'aver fermato per una delle sue tappe ciolùla, e preparatovi
1-ii-248: da santi arriva notizie cne una bufera ha abbattuto le scuderie della tappa
xi-278: ecco dam. limitato da una diagonale, è un ammucchiarsi bianco di
e formando dei vicoli ciechi addosso a una torre imponente come quella di lisseweghe:
come quella di lisseweghe: addosso a una torcia brandita. e non v'accendevano
di notte i fuochi quando questa era una tappa d'un grande porto.
pensato che quei tapini avrebbero fatto tappa in una conca -alla stazione 37 quella sera non
benzina. 3. percorso compiuto tra una sosta e l'altra. cavour,
cne non sarebbe veramente epoca, cioè una tappa differenziata nella storia, perché presenterebbe
le grandi scoperte le quali hanno segnato una tappa nel progresso della scienza. c
stata alquanto esagerata, e non è di una deplorevole decadenza, ma piuttosto una tappa
di una deplorevole decadenza, ma piuttosto una tappa necessaria per giungere ad una nuova
piuttosto una tappa necessaria per giungere ad una nuova grande civiltà artistica. gobetti, i-83
: anche la dittatura del proletariato rappresenta solo una tappa. -ciascuno dei periodi
vita stessa; era un sereno tramonto dopo una giornata di ore infinite e ben riempite
., non è un racconto: è una tappa della tua formazione morale.
giacché mi trovo in viaggio volevo fare una visita a voi e a tutti li signori
, 6-223: col numero successivo, subentra una squapavese, 7-77: hai sprecato un
se l'aspetta, ha la soddisfazione d'una = comp. dall'imp. di tappare1
. dra delle solite ballerinucce, o una 'fine dicitrice', o una copia di
ballerinucce, o una 'fine dicitrice', o una copia di lillipuziani. riempitivi. tappabuchi
23 * * giornata in poi su una panchina bollente: quattro knock-out =
riprese senza più logica: passava disordinatamente da una stanza all'altra, ora col palmo
-in partic.: chiudere con il tappo una bottiglia o un contenitore. carena
collo, poi tappatele. -chiudere una fessura, uno spiffero. pratesi,
bechi, 2-71: il mio soldato, una perla di attendente piemontese, aveva assicurato
tomo la base della tenda rinforzandola con una piccola trincea di paglia e di pietre.
passato un grosso asciugamano a spugna tra una cappiola e paltra dell'abbottonatura in modo da
tappare lo spiffero. -serrare una porta, una finestra. fagiuoli,
spiffero. -serrare una porta, una finestra. fagiuoli, xiii-19: se
-con riferimento al materiale che ostruisce una apertura. ojetti, i-246:
corone hanno tappato tutte le finestre meno una. -chiudere un occhio con una
una. -chiudere un occhio con una mano. jahier, 181: somacal
farlo stare. se provi a tapparlo con una mano, come farai a 'sbarare?
. 2. chiudere qualcuno in una stanza o in una casa, imprigionarlo
. chiudere qualcuno in una stanza o in una casa, imprigionarlo. settembrini,
3. gerg. sottrarre al mercato una merce nell'attesa che i prezzi aumentino
. 4. figur. risolvere una questione spinosa. -in par- tic.
. rifl. chiudersi in casa, in una stanza, ecc. pananti, i-51
si recò da euripide quattropani per fare una 'esauriente relazione', il commissario capo aella
a sfuggire a un processo, a una condanna. éacchelli, 1-i-380: bisogna
sotto la porta di ogni casa viene una tale peste, che io, tappandomi il
niente. -fingere di non conoscere una situazione, di non percepire un problema
tapparti gli occhi, / è appena una previsione teorica. arbasino, 19-174: 'compromesso'
dai nostri sogli di potenti trovassimo con una certa facilità dei poveri servi, disposti a
il più comune tramestio, un urto, una percussione si ripercuote ne'pavimenti soffitti e
: dalle fessure della tapparella si intravede una luce che dovrebbe essere di sole
2. per simil. cadenza di una lingua in cui abbondano le parole tronche
un tappo, con un tampone (una bottiglia, un recipiente dal collo stretto
colla mano il turacciolo di sovero da una bottiglia fortemente tappata, volgendolo su di
tappata. verga, 8-145: ne cavò una caraffina d'acqua d'odore, tappata
vino, di quello buono, anzi una bottiglia 'tappata a macchina'che manda a
provvisorio e imperfetto (un difetto, una carenza, ecc.). einaudi
tenevano tutti il naso tappato come contro una puzza tremenda. pasolini, 21-n:
nascosto da vegetazione (l'accesso a una caverna). -anche: tenuto costantemente
tenuto costantemente chiuso, non aerato (una stanza e, per metafora, un
orlo vedemmo alla riva del mare, una grotta 1 molto elevata, tappata di
-che ha imposte chiuse o abbassate (una finestra). stuparich, 5-358:
c. botto, 329: può una ragazza starsene tappata in casa tutta la vita
all'uscio due ore avanti giorno da una donna tappata. fanfani, 3-65:
; rammendatore. soffici, v-6-189: una sera che verlaine... se ne
. se ne stava seduto fuori di una bottega di liquorista... un uomo
con un tappo, con una capsula. -in senso concreto: la chiusura
sm. battito alternato di piedi, di una camminata. savinio, 10-77:
). disus. fornire di tappeti una stanza, ricoprirne il pavimento con tappeti.
ha il pavimento ricoperto di tappeti (una stanza). fanfani, 1-7
. v.]: lo scanso da una parte, tàppete, lo rintop- po
: distese in terra un tappetino, mise una saponetta nuova nel portasapone. arbasino,
1-ii-570: stamane, domenica, è venuta una famigliola con l'automobile ancora nuova:
3-59: santa rita aveva per tappetino una seconda sua immagine. = dimin.
anche in europa (dove ha avuto una tradizione specifica, ma non tale da
quelli marchi, e mise uno tappeto in una sala e versollivi suso. nuovi testi
gimignano, xxxv-ii-418: e di dicembre una citta in piano: / sale terren'
meraviglia ch'ella non era vestita che di una lunga e rada camicia la quale non
marzocchi, i-102: il mezzano arrivò ad una città lontana lontana, dove vendevano un
le panche della platea erano coperte di una grossa tela giallastra; le scale nude di
v-1-393: gli accessi erano involti in una oscurità piena di suggezione e di mistero
e di mistero: silenzio sepolcrale, una striscia di tappeto sonnolento. bernari,
, al museo delle arti decorative, una mostra di quattro secoli del tappeto francese
nei solchi e negli aratri; se bene una triste generazione si contenterebbe di contemplarlo su
un albero cade / nel giro d'una foglia. / cari occhi di rondine,
occhi di rondine, / dicevo come una storia sul tappeto dell'acqua. pavese,
parvenza allettante sotto la quale è nascosta una realtà spiacevole. delfico, ii-85:
di stazioni ferroviarie, o punti di una città con stazioni della metropolitana). -anche
il 'clou'[dello spettacolo] consiste in una troika con quattro bellissimi cavalli bianchi che
l'alto, sul quale cadono da una tramoggia di alimentazione semi di forma sferica
vegetali che rivestono più o meno fittamente una data area. -negli sporateci della
s'infiltrano fra le spore immature formando una sorta di sincizio. 14.
alcunché per scontato (un'indagine, una ricerca, un interrogatorio, ecc.)
discussione, ecc. (un progetto, una questione); essere di attualità,
noi al contrario ce n'è più d'una sul tappeto; si disputa appunto quale
per lo più fra persone, in una riunione, in un'assemblea, ecc.
et impunità ». siri, 163: una simile considerazione si deve ora mettere su
) e inventore del 'teatro polidittico'in cui una sessantina stra, sul balcone:
dagli unghioni della malavoglienza lacerato, dentro una botte alla maniera cinica ho voluto con
interesse, di discussione (un problema, una questione). g. vergani
gli ambienti interni di un edificio, di una casa con tappezzerie, con arazzi o
o, anche, le navate di una chiesa con paramenti liturgici; ricoprire le pareti
liturgici; ricoprire le pareti di una stanza con carta da parati. - anche
ii-93: gli stessi paesani gliene trovarono una [casa] ivi vicino, e
luogo con la propria elegante presenza (una persona, e ha valore fortemente iron.
. -stare accosto alle pareti di una stanza, stringersi lungo i muri.
che è affisso sui muri, su una superficie, ecc. de roberto,
di specchietti che tappezzano pintemo d'una grande scatola trasformano un ramo in una
una grande scatola trasformano un ramo in una foresta, un soldatino di piombo in
in un esercito, un libriccino in una biblioteca. 4. ricoprire col
4. ricoprire col proprio rigoglio una superficie (l'edera, un rampicante
, ricoperto di tappezzeria di carta (una stanza, le pareti).
a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente, essendo l'appartamento
9-139: scuro come una tinca il buon architetto tincolini pensa alle
di piastrelle. buzzati, 1-46: una camera non brutta, tutta tappezzata di
celesti. -rivestito di tessuto (una sedia, un divano). tarchetti
tarchetti, 6-ii-27: silvia era seduta sopra una sedia a bracciuoli, una gran seggiola
seduta sopra una sedia a bracciuoli, una gran seggiola a rotelle, tutta imbottita e
, 9-40: si ricordò infatti di una stamberga a volta, tutta tappezzata di
della sua anima, il sogno d'una lunga amicizia con valeria, e d'un
, di masserizie, di arredi (una casa). b. barezzi,
lo studio pieno di rare cose, abitava una casa bene tapezzata, numerosa era la
pubblicitari, ecc. (un luogo, una via, una città e, con
. (un luogo, una via, una città e, con uso iperb.
son tappezzate di avvisi di 'reclame'c'è una folla di 'gau- chos', dai pantaloni
. c. levi, 3-183: è una casa di contadini, una stanza che
: è una casa di contadini, una stanza che dà sulla strada, tappezzata di
cono, tronco alla sommità, dove vaneggiava una depressione, un incavo, infine un
che reca uno spesso strato di polvere (una superficie). landolfi, 2-96:
di crostacei e di conchiglie si apriva in una larga grotta coperta da un tetto a
contesto metaforico. ghislanzoni, i-qo: una povera soffitta nuda d'ogni ornamento,
tapezzarie, che fossero nelle spoglie regie, una parimente regia nave d'inusitata grandezza.
madre conforme il re aveva comandato in una bellissima stanza tutta addobbata di ricche tappezzerie
dicono che la copertina pare un po'una carta da tappezzeria. ciò per amareggiarle il
. per qualche piccola cena galante, aveva una camera ornata delle tappezzerie napolitane d'alto
e si potranno continuamente goder tessuti in una tappezzeria i passaggi di farinello. d'annunzio
la bottega del tappezziere. 'ha una buona tappezzeria. mi servo alla tappezzeria ch'
. d'annunzio, iv-1-273: ella teneva una mano nella tasca, in atto grazioso
montale, 18-416: si assiste a una grande orgia di immagini visive, allo
di immagini visive, allo srotolarsi di una tappezzeria musicale che dapprima sorprende ma poi
. fare tappezzeria, da tappezzeria: in una festa danzante, non essere invitata al
invitata al ballo da nessun cavaliere (una donna, ed è calco del fr.
e più generalmente di chi assiste ad una cenmonia senza prendervi parte. -essere
quando, condotto a teatro, vide una commedia, se ne sentì ispirato, e
maggiordomo, funzionario sovrintendente alle tappezzerie di una casa gentilizia, di un'istituzione,
... cera... una boccetta di profumo anch'essa aperta..
cuore della povera donna, come, in una botte vecchia e mal cerchiata, un
d'acqua. -come galleggiante di una lenza. e. cecchi, 5-7
-coltre di nube o smog che incombe su una valle, su una depressione del terreno
che incombe su una valle, su una depressione del terreno. airone [novembre
3. figur. impedimento, blocco a una libera espressione di sentimenti. -anche:
bestemmie] e ci mise per tappo una sigaretta. barilli, 8-153: ora basta
movimenti di invaginazione, si riduce a una fessura che rappresenta il futuro ano.
dell'orecchio. monelli, 2-43: una volta ad atene, l'anno 1930 o
un condensatore di ridotta capacità rinchiuso in una custodia isolante e connesso da una parte
in una custodia isolante e connesso da una parte con una spina da inserire in
custodia isolante e connesso da una parte con una spina da inserire in una presa di
parte con una spina da inserire in una presa di corrente e dall'altra da
: « tre ore da roma senza una panna » e svitava il tappo sulla
, 6-248: attaccano per la scaramanzia una coda di volpe al tappo del radiatore.
sapore e odore sgradevoli, causati da una muffa del sughero (un vino imbottigliato)
molti e grandissimi cambiamenti.. »: una prosa che sa di tappo. la
chiudersi col suo tappino, che è una linguetta imperniata sul coperchio, e girante
e due bottiglie sottili, scure. con una mano tiene le bottiglie, con l'
... turando il foro con una tappétta di vite medesima. =
. (tappóno). dial. potare una pianta limitandone lo sviluppo. p
tappóne, sm. tappa di una corsa ciclistica molto più lunga delle
e striate; dalla radice si ricava una sostanza resinosa di odore acre, con energica
, tassia, persice, di catuno oncie una. palladio volgar., 1-38:
produce nella sommità da ogni ra- muscello una ombrella simile allo aneto, i cui fiori
, egli deve distribuire le terre secondo una misura determinata da applicarsi, da rinnovarsi
mondiale, tanto da diventare titolo di una canzone di trincea sulla sofferenza dei nostri
, piccinelli e bazzi come titolo di una loro suggestiva raccolta di canzoni di guerra.
si deve sottrarre dal peso lordo di una merce per avere il peso netto;
14-1-356]: questo capitolo è tutto intiero una satira inconcludente contro il galileo, ma
inconcludente contro il galileo, ma insieme una grossa tara al merito, che per
si può accettare senza il correttivo di una continua tara. 4. malattia
umile trasporto che gli viene dall'accusare una tara ne'suoi vent'anni ai differenza
: era vecchia e noiosa, / una tara che anche ai giovani di allora
senza tara. algarotti, 1-iii-220: una parte della persona avea vulnerabile il divino
, 9-152: s'e così toccato d'una duplice tara: schiettamente accademica sugli inizi
! 7. difetto di fabbricazione di una merce. statuto dei mercanti di calimala
di tara. -riduzione di una misura strumentale per tener conto di alterazioni
valutare un'affermazione, un discorso, una promessa non considerandone gli aspetti meno credibili
enfatizzazioni convenzionali o interessate; crederne solo una parte. varchi, v-49: quando
per me se odo un racconto / d'una storia, alquanto rara, / gli
: sul valor c'è da farci una gran tara. amari, 1-iii-403: fatta
il padrone sapesse e in ogni modo facesse una tara alle cattive cose che lo sfratato
-escludere da un conto, da una considerazione complessiva una parte dei dati.
un conto, da una considerazione complessiva una parte dei dati. magalotti, 23-11
, bisogna fare al numero di costoro una grossa tara. bacchelli, 2-xxiii-593:
il 'federale'. -contestare difetti a una merce. cicognani, 2-74: lei
milan. dì 'marame, scarto di una merce'. tara2, sf
ferrovia e costanzo con tutti i suoi su una tarabaccola azionata da gas di legna,
in castiglione taragontia e di lunge pare una serpe naturale. » tarallo,
di santa barbara. marotta, 1-84: una volta ce ne andammo in barca fra
gr. òàeatos 'sorta di pane'oppure di una forma riconducibile a una base italica tar
pane'oppure di una forma riconducibile a una base italica tar 'avvolgere'o, ancora,
. pulci, 25- 322: una fera tarando è chiamata, / la qual
russo, senza molleggio e coperto da una tenda. = voce russa, attraverso
. redi, 16-vii-47: in una stessa piazza pasquariello canta la tarantella sul
. ma con un'aria, ch'è una tarantella, / si farebbe burlar,
c. levi, 6-174: era una specie di tarantella, i danzatori non si
delle dita, girandosi attorno, come in una specie di ruota, o di corteggiamento
e se non combiniamo niente ti facciamo una tarantella di calci. 3.
in tondo; poi si appaiano l'una di rimpetto all'altra, tarantellano, cancaneggiano
leggera o di velite marrucino arrotato in una decarchia delta falange. 4.
. siciliano, 15-146: trasformavano in velocità una pagnotta di creta in un tarantino.
dal morso delta tarantola, insetto ch'è una spezie particolare di ragno, da cui
aggrappata alta montagna... si stende una pianura bassa, ros- signa, screpolata
(per lo più con riferimento a una donna). firenzuola, 310:
« vedi che sei già ammalato? hai una tarantola nel cuore », s'intromise
il giovane: « stai cercando di trovare una logica alta tua fantasia ».
che... morso fosse stato da una de le tarantole de la puglia.
noi. pasolini, 21-414: nell'insieme una figura buffa, come morso da una
una figura buffa, come morso da una tarantola, per cui è sempre un po'
, inter. per riprodurre il rumore di una serie di detonazioni, di spari.
descritto l'unità dell'ente motore, una insufficienza nella programmazione delle nostre macchine,
tarato2, agg. che è affetto da una tara fisica o psichica. - per
, caratterizzato da un elemento, da una particolarità considerata negativa. g. manganelli
tarata da un che di deforme, una buffoneria delittuosa che rimanda agli elisabettiani,
secondo altri ancora, si tratterebbe invece di una voce di provenienza gallica (da *
616: era alla soglia d'una camera termale invasa dalla scaturigine misteriosa:
la fiamma in pericolo. parve che una subita frenesia lo prendesse, come tarantolato
idem, 204: tarrapata è una toccata di tamburo. tommaseo [s.
. 2. mettere a punto una macchina o uno strumento di precisione.
pirelli, 66: poiché il peso di una bobina vuota è noto, o viene
controllare, verificare gli eventuali difetti di una merce. statuto dei mercanti di calimala
4. depurare un dato, una regola mediante l'eliminazione di imperfezioni e
). chi calcola la tara di una merce o chi la pesa calcolando la tara
è preposto a verificare gli eventuali difetti di una merce. balducci pegolotti,
. fotogr. e cinem. adattabilità di una pellicola a determinate condizioni di luce,
condizioni di luce, in partic. a una temperatura cromatica. p. gonnelli
adattabilità, più o meno elastica, di una pellicola ad un determinato tipo di luce
agfacolor k per luce artificiale è calcolata per una temperatura di colore di 3200° kelvin.
suono dei tamburi e dei piatti di una banda musicale. -anche sm. invar
ecc.: insomma l'atmosfera di una marcia allegra sonata da una banda di villaggio
atmosfera di una marcia allegra sonata da una banda di villaggio. = voce
: un uomo anziano col tarbusc e una lunga tunica bianca avanzò dall'intemo del
p. c. tarbutt, direttore di una compagnia mineraria statunitense; voce registr.
'tarchia', s. f.: è una vela delle lance e d'altri bastimenti
idea che fa tarchiana gli mentisse, che una qualche mandorla, in un qualche buco
e tonto, strano uomo, peloso come una scimmia, tarchiatamente fiacco. =
. l'essere tarchiato; il possedere una complessione tozza e massiccia. fenoglio
tarchiato, agg. che ha una complessione robusta e massiccia, una corporatura
ha una complessione robusta e massiccia, una corporatura tozza, per nulla slanciata.
, 8-2 (1-iv-675): era pure una piacevole e fresca foresozza, brunazza e
arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. garibaldi, 2-352: l'altro
aveva la bellezza del plebeo meridionale, con una capigliatura d'ebano e un volto regolare
che in altezza (un edificio, una costruzione). borgese, 1-85:
moglie, che rimaneva a casa, era una certa tarchiatotta soda e bene in carne
lasciato levar via dal focolaio, non una sol coscia, ma da capo a'piedi
di ridacchiare in sordina, come d'una parola d'ordine ignota al baedeker: tar-
xii-348: la moglie pareva sua sorella: una tar- chiatona di viso sanguigno e nero
il fucile e farci secchi e poi farsi una bella risata e niente cambia. =
bisognato, egli si mise a riscuotere una prestanza dai cittadini per dar danari ai svizzeri
all'orario fissato per un appuntamento, per una partenza, ecc. - anche sostant
2. che oppone resistenza all'apertura (una porta). salvini, 12-7:
degli artefici. romagnosi, 17-106: una soverchia tardanza e una soverchia rapidità nei
, 17-106: una soverchia tardanza e una soverchia rapidità nei movimenti delle fibre produce
produce... un'estrema lentezza ed una estrema celerità nell'apparire delle idee.
. ariosto, 19-88: or che per una man tórsi da canto / vide sì
con mutar quel corpo di rotondo in una falda larga, ella cesserebbe di più
solenne di un componimento letterario o di una musica. giraldi cinzia, i-208:
ballo in cui sendo prodotti i movimenti da una tardanza maestevole, si vedeva a contesa
. gozzi, i-8-101: avreste detto che una novella anima fosse loro entrata nel corpo
io vi scrivo? e se tardo una o due settimane, vorrà dire perciò ch'
: un po'di pazienza, per una volta che tarda! soldati, 194:
piangeva. io non so: ma una farfalla che s'era tardata oltre la stagione
dare compimento a un'azione o raggiungere una determinata situazione o condizione oltre un certo
sulla schiena. -in relazione con una prop. subord. francesco da barberino
o dopo un determinato limite di tempo (una qualità, un fenomeno, un evento
qualità, un fenomeno, un evento, una condizione, ecc.).
tardata la moglie del capofficina avrebbe presa una decisione disperata. -sostant.
-ant. e letter. in costruzione con una frase nominativa, per indicare l'impazienza
consuetudine o alle necessità (il denaro, una somma da corrispondere, le provvigioni)
pulci, lxxxviii-ii-298: al- men soggiunto una più dolce morte / fussi, che,
da lui. -in relazione con una propr. oggettiva. fiori di filosofi
. -far germinare o maturare tardivamente una pianta (una condizione climatica).
germinare o maturare tardivamente una pianta (una condizione climatica). achillini, 1-69
rallentare il passo, l'andatura di una persona o, anche, di un
si può comparare a l'astrologia: l'una si è la tardezza del suo movimento
anche si sono ingannati, e per una simiglianza che hanno le virtù con alcuni
il non prevedere procede più presto da una certe leglicenza e tardezza che altro. bette-
tanto apprezzato, anche un torpore, una tardezza, una pigra inerzia dello spirito
, anche un torpore, una tardezza, una pigra inerzia dello spirito che non impediva
dal padrone a far più servigi in una strada, e sgridato della tardezza a tornar
fine del giorno o, anche, di una scadenza, di un limite temporale.
oltre a un determinato limite temporale, a una scadenza; dopo il termine usuale,
(un po'tardi, ma meglio una volta che mai) del discorso su la
, 9-6 (1-iv-818): tolti una sera al tardi due ronzini a vettura.
pervennero. sacchetti, 48-28: pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico
e sola vengo ad invitarti / ad una bella veglia che al tardi / in casa
suso il tardi, e sempre faceva una bellissima predica de le lodi de la
sua a cena. carducci, iii-30-4: una sera tardùccio ambedue ci trastullavamo con una
una sera tardùccio ambedue ci trastullavamo con una fune. = lat. tarde
, o stravaccati nell'arena del circo in una sosta tra un numero e l'altro
con corpo ovale o allungato rivestito da una cuticula periodicamente mutata, quattro paia di
segno che al riscontro del rotifero sembrava una testuggine che si strascinasse, onde per segnarlo
spostarsi da un luogo all'altro (una persona; ed è generalmente usato con connotazione
rebora, 3-i-256: tomo ora da una marcetta svelta -si tenta di dare una coloritura
una marcetta svelta -si tenta di dare una coloritura bersaglieresca alla tardigrada fanteria. fenoglio
2. lentezza nei movimenti di una persona o di un animale.
viso grasso; / il qual su una testuggine sedea, / che con gran
arpino, 7-207: « andreina è una delle sorelle di francesco » l'
e di qualche amicizia informale, dopo una formazione anomala e un'adolescenza erratica?
in volontariamente urtata lasciava cadere una pioggia di petali bianchi.
o previsto (un fenomeno climatico, una precipitazione). soderini, i-50:
lor mogli e nel generale ne provenga una prole scarsa di numero e più delicata che
non vorrei che l'avere io già accettato una carica, desse l'idea alla gente
, desse l'idea alla gente che una vanità tardiva e perciò più virulenta,
, che non è ancora giunto (una persona). - anche sostant.
e duro. petrarca, 116-11: in una valle chiusa d'ogn'intomo / ch'
man destra torsi il guardo, / vidi una gente andar con passo tardo, /
con passo tardo, / seguendo torme d'una gran signora, / or derelitta vedovella
giovani con le damigelle si ridussero in una camera. guazzo, 1-231: aristotile
e, per quelle più rigide, di una tendenza al peccato. -ritardato con
tendenza al peccato. -ritardato con una sosta (l'andatura). dante
-che ha un decorso lento (una malattia). nardi, ii-37:
moglie in fiorenza era già ammalato d'una tarda e lunga malattia.
. -strascicato, prolungato (una pronuncia, la voce). castelvetro
fusse d'undici parole monosillabe, cioè d'una sillaba l'una, verrebbe quanto alla
monosillabe, cioè d'una sillaba l'una, verrebbe quanto alla misura del tempo ad
restio a compiere un'azione, a prendere una decisione, poco sollecito nell'operare,
un comportamento, in partic. a una virtù. guittone, ii-xiv-21: ben
con un camaleonte. è cavata d'una che fece augusto imperatore, il quale
-che è in ritardo nel mantenimento di una promessa, nello svolgimento di un compito
cede a un impulso; paziente (una persona o l'indole, il temperamento)
e intellettuale alquanto limitato, ritardato (una persona, una facoltà, anche in
limitato, ritardato (una persona, una facoltà, anche in un'espressione ingiuriosa)
); che giunge in ritardo (una lettera). latini, rettor.
io ho creduto che voi amaste meglio una lettera un po'tarda e abbondante, di
fine di un periodo di tempo, di una fase della giornata e del giorno stesso
.. anche in tarda età era una damina graziosa vivace ed elegante. baldini,
età più tarda. -anziano (una persona, il corpo, una parte)
-anziano (una persona, il corpo, una parte). ugurgieri, 158:
atene, ci si aspetterebbe a creta una vegetazione quasi da tropici. e così non
perché quelle agavi e quei palmizi sono una flora di tarda im- ortazione,
-che permane nonostante l'età avanzata (una qualità). g. bassani
gli pareva ingiusto, in fondo, attribuirsi una parte di merito, mostrava che il
o è tardivo rispetto ad altre specie (una pianta in fiore). staccoli
-che si sviluppa, che cresce lentamente (una pian- ta). pascoli,
cipresso, nel sepolcreto che visitiamo in una scossa d'amore. -che si
un periodo successivo a quello normale (una stagione). chiabrera, 1-ii-308:
stagionali normali (un fenomeno climatico, una stagione). botta, 6-ii-579
storico o culturale, l'epigono di una civiltà, di un movimento culturale,
, i-551: l'esclamativo, espresso in una forma sua particolare, tipica e propria
morti quelli veri... sotto una tensione tutta superficiale... con volumi
. futuro, postero (un periodo, una generazione). c. i.
iii-676: intorno la metà d'agosto percosse una voce, che alla più tarda nella
alla più tarda nella marea di settembre comparirebbe una poderosa armata d'inghilterra per dar soccorso
sera o anche, genericamente, di una fase della giornata; in piena notte
in sugo in tempo diverso, cioè, una prima, e una dopo.
, cioè, una prima, e una dopo. -tardoncèllo. cardarelli
che ha sempre ben presente di aver fatto una volta. -tardóna, sf.
abbandono della concezione naturalistica a vantaggio di una concezione simbolica e decorativa, l'assunzione
frattempo anche più vecchia di lui, una specie di tardona (si direbbe)
! tutti in terza liceo ne hanno una; per avercela se la fanno con le
-ghe). ant. mediatore in una transazione commerciale; sensale. balbi,
tareggiatura, sf. valutazione del valore di una merce. ugolino martelli, 158
muliebre in esichio, con frauge da una parte, usata da prima in taranto
sessantaquat- tro cavalieri; due torme facevano una 'epilarchìa'; due epilar- chie prendevano il
unite chiamavansi 'magistero'; due magisteri facevano una 'efippar- chìa'; due di queste un
: quella che riporta il cognome di una persona applicata sulla porta d'ingresso di
tempo, a ognuno di loro donò una targa con l'arme di quella tal
taiga di cristallo. pascarella, 2-382: una targa è dietro le trombe e v'
un'italietta piccina piccina che scrive su una stele: axum! ohimè, le solite
d'ottone il mio nome, erano li una donna e quattro ragazzi. jahier,
, trovò la porta del suo nemico; una targa di ottone
merumeci'. parise, 5-12: su una di queste porte, quella di mezzo,
queste porte, quella di mezzo, spiccava una targa di ottone col nome della ditta
materiale su cui è impresso il nome di una via, collocato in genere sul muro
quasi onta edilizia in sulla targa che distingue una delle vie della nostra città. moretti
. per lo più al termine di una carriera. ojetti, i-246: le
. moravia, xi-447: lei aveva in una vetrina, nel salotto, molti ricordi
: a costoro fu comandato che avessero una targa in luogo di scudo. fatti
vegio della montagna, lo quale portava una tarca con tre prede preziose, fate per
tutto disarmato a pena è mezo coperto d'una targa, quadra e piegata, usandogli
. tasso, 11-iii-1112: feci ancora una targa e una scimitarra turchesca co i motto
11-iii-1112: feci ancora una targa e una scimitarra turchesca co i motto virtus and
motivo decorativo, per lo più inserito in una cartella, di una struttura architettonica.
più inserito in una cartella, di una struttura architettonica. vasari, 1-1-61:
non gli piace! e giù, anche una targa di manzo. giorgmi-broglio [s
viii-1165: i deputati per tergere da sé una sì rea opinione, e per targarsi
tutta curve. del giudice, 2-54: una chevrolet con la capote di tela bianca
capote di tela bianca, targata ginevra. una saab verde, con lo spoiler dietro
zurigo. -scherz. decorato con una o più etichette che i grandi alberghi
1164]: si vede abbasso nella targettarìa una tavola. = deriv. da targetto
anco m. lorenzo... con una salda, che gli arrivava quasi a'
che gli arrivava quasi a'piedi, e una partigiana rugginosa, un targonaccio all'antica
, a volerlo avere, si tagli una cipolla per mezzo e vi si metta dentro
. salvini, 39-vi-150: noi chiamiamo una erba, che si mette nelle mescolanze,
che come 'cosa poetica'), è una spia sull'intenzione coperta di negar fede
capuana, 14-115: avevano a stento una mantellina di panno e uno scialletto di lana
« non credi che sarebbe giusto metterci una targhetta commemorativa, in questo posto?
: oh infantile involuzione mentale che con una targhettina a smalto scritta in blu levò il
. un'offerta pubblica di vendita di una società con dei target, cioè delle quote
stampa », 4-iii-1988], 3: una parola che vasempre più estendendosi è target significa
, caratterizzato per la fruttificazione composta di una specie di ricettacolo bivalve, situato quasi
quasi all'estremità della fronda e contenente una cassula globulosa, nella quale stanno alcuni
ximenes, 439: dovendo io fondare una gran cateratta da reggere le piene del
scimitarra, / qual col targon pare una testuggine. de iennaro, 1-64: cercava
documenti diplomatici milanesi, iii-403: item ad una giesida la quale è lì apresso è
agg. che è relativo, proprio a una o più tariffe.
ogni caso, sia che si proceda ad una privatizzazione di alcuni servizi di rete
mantenere l'attuale gestione statale, si impone una revisione rapida della struttura tariffaria tale
e. gadda, 21-268: ci basta una sirena 'periferica'nel frizzante mattino. ci
'periferica'nel frizzante mattino. ci basta una voce del tariffario. p. chiara,
pane di diverse qualità -con riferimento a una prostituta. lucini, 4-41: sostituirlo
sm. telef. apparecchio automatico di una centrale telefonica, dotato di meccanismi di tassazione
, sf. il fissare i prezzi di una tariffa; il sottoporre a tariffa.
: sono tutti fattori che stanno determinando una convergente opera di verifica e di ridefinizione dei
telef. apparecchio automatico, costituito da una stampante a comando elettrico, che registra
si pesca per 40 giorni nella primavera una sola sorte di pesce detto tarichio, quale
. carducci, ii-10-54: sai che ho una gran voglia di andare in sicilia alla
l'ammontare, per lo più espresso in una percentuale del valore della merce a cui
dello stato con le tariffe doganali crea una nuova base? -tariffa proporzionale-,
per quella specialissima corsa a gorzegno praticava una tariffa che gli salvava sì e no
estens. prezzo della prestazione sessuale di una prostituta. aretino, 20-174: tu
mercenario (con partic. riferimento a una prostituta). dossi, iii-352:
, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli scapigliati e
a tariffa. -con riferimento a una prestazione sessuale. cameroni, 1-123:
autorità (ad es., a una sentenza) e posta a carico del
-con riferimento al diritto penale: misura di una pena pecuniaria. alfieri, i-122
. cambio stabilito dall'autorità pubblica per una moneta straniera; il bando che riportava tali
nelle tariffe monetarie usare la predilezione di una tale moneta sopra delle altre della medesima
1-381: la non sarà mai altro che una tariffa peipetua, uno scartabello d'appigionasi
del grano e delle altre grasce notati in una tariffa, dell'anno 1548, che
. tariffare, tr. sottoporre a una tariffa o a una tassa. cantini
tr. sottoporre a una tariffa o a una tassa. cantini, 1-30-28: conviene
[gòmara], ii-38: c'è una gomma che chiamano tabu- nuco, morbida
-intaccare il fisico, le ossa (una malattia). chiabrera, 1-ii-383:
mondo, la piccola stortura / d'una leva che arresta / l'ordegno universale.
roso dai tarli (il legno, una pianta, ecc.). mattioli
fatti in maniera carente o errata (una narrazione, un testo). a
velata di 'tarlatà'/ il ticchettìo d'una sveglia. bartolini, 18-169: l'
un ritratto sontuosamente incorniciato e coperto da una tarlatana. arbasino, 3-345: appoggiato al
guasto, marcio (il legno di una nave); infestato dai parassiti (un
: e non vi è ella in italia una certa critica... [che
e il tripode è il più delle volte una cattedra di legno piu o meno tarlato
tarlate e sconquassate erano tenute aperte da una canna che le forzava messa di traverso.
in piedi, appoggiati ai muri, in una o parecchie file, molti hanno i
volto, la pelle); guastato da una malattia (una parte del corpo)
pelle); guastato da una malattia (una parte del corpo); indebolito,
. -eroso, sgretolato, consunto (una pietra). faldella, iii-81:
massiccio, con la cravatta svolazzante, una gran confidenza e cordialità, un volersi
indebolito, fiaccato dall'età tarda (una persona); gracile (la costituzione fisica
dalla riflessione non altro che illusione, una idea, profanata e contraddetta nella prosa
la sua grammatica tarlata, è per me una sodisfa- zione indicibile. marinetti, 2-i-270
2-i-270: noi abbiamo già provocato una crescente nausea per l'antico, pel tarlato
tutta la mobilia della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due seggiole
della stanza consisteva in una scrivania, una poltrona, due seggiole, un canapè
, da sardegna. = da una voce slava; cir. terlick 'veste moscovita'
'blatta', col cui sangue si tingevano una volta i panni e tuttavia si tingono,
fatto di esistere, ancorché inanimata ha una memoria, dentro la quale, o
fiscale dicesse onta alla nuta / in una lite aassai picciol bene. passeroni, 6-106
roditor tarlo divora. -per indicare una condizione di oblio e di conseguente guasto
tarli e rosicchiate dai topi, avevo una stanza che dava su una corte dalla quale
topi, avevo una stanza che dava su una corte dalla quale saliva un soave odore
scultore. 5. effetto debilitante di una malattia, processo degenerativo. gnoli,
to di rapporti, di compromissione di una situazione o condizione. a.
soltanto posto mente che mun dritto ha una sovranità sopra un'altra qualor questa non
noi. -ant. difetto di una merce. montanari, ii-326: lo
, e riducendo il piede affetto ad una massa grigiastra e schifosa. dicesi anche
: 'tarlo': termine veterinario. d'una malattia del cavallo. 12.
amore del tarlo! aretino, 20-102: una puttana, che non ha lo animo
nei suoi confronti un astio sordo, una avversione profonda. lippi, 10-24:
ant. e letter. perforare, corrodere una stoffa, un tessuto organico. -anche
azione di parassiti o di agenti naturali (una sostanza vegetale). a.
, da secoli si tarma lo splendore di una veste nuziale. = denom.
che avia indosso, che fo do camixe una sopra l'altra, con zerto vestito
svolgere le pagine tarmate e cadenti d'una collezione di giornali. montale, 15-773:
l'ima ^ ine ch'esce fuori da una stampa tarmata, / scordata memoria d'
sua chaise-longue al sole, coprendosi tutto con una mantellina azzurra da ufficiale di cavalleria,
. -moralmente guasto, decadente (una società). carducci, iii-24-305:
-antiquato, superato, anacronistico (una posizione ideologica). gramsci,
effetto velenoso e mortale sulla tarme (una sostanza, un prodotto). -
a danno delle fibre della lana (una sostanza, un prodotto). -
], 88: un arbustiforme hibiscus, una dracena in sieme con banane
inerpicare per sentieri montuosi immersi in una rigogliosa vegetazione tropicale, fra piccoli
forti e accesi. = da una voce polinesiana attraverso l'ingl. taro (
lampionaccio appeso alla volta sparge d'intorno una luce funerea e tanto fioca da non
crucciarsi in partic. a causa di una forte alterazione emotiva, per la rabbia,
offesi o ingiuriati da qualcuno, con una pazza volontà cominciano a un tratto a
, tarocchi). region. corteggiare una donna. fenoglio, 5-ii-240: in
); falsificato (un documento, una targa). la repubblica [
la repubblica [3-xi-1087]: con una volvo 'taroccata', cioè con targa e
lo zio tacque un poco e poi pronunciò una frase sacramentale d'ignota origine che egli
che, nel frattempo, ha scritto una lettera di disperato amore ad una giovanissimafilatelica.
scritto una lettera di disperato amore ad una giovanissimafilatelica. = deriv. da
modo particolare la figura della 'loica': una donna dai capelli crespi che leva nella
si fa talora fra voi donne, quando una, ponendo nel grembo de la compagna
edoardo! immi tu se è una vita la sua, passa le giornate in
aretino, vi-410: ella diventarebbe una marfisa, udendo ciò, peroché la
, stare come il matto lini di una biscaglina (anche nell'espressione scala a
, né tarolo, / che attacchi solo una per te, od un loco.
v.]: 'taruolo': una sorta d'infezione che viene altrui sulla verga
. { taròzzo). dotare di tarozzi una rete, un cavo. =
tar- taria. = adattamento di una voce russa, di origine kirghisa.
tarpano, dal viso fegatoso, siede una giovane donna. bacchetti, 2-1-
soffici, ii-172: l'amabile -che era una delle serve al momento di cui parlo
al momento di cui parlo -, una tarpagnotta montanina dal viso rosso,..
alla cottura. marino, 13-15: una colomba ancor vaga e lasciva / uccise di
, 9-1-193: il nostro signor galileo in una certa novelletta, che egli introduce nel
. per simil. asportare in modo violento una parte del corpo umano; amputare,
a sborsar la taglia, un orecchio o una mano, che venivan recapitato ai famighari
. 3. detrarre, tagliare una buona parte da una somma di denaro
. detrarre, tagliare una buona parte da una somma di denaro. tommaseo [
. v.]: il detrarre da una somma, da un conto, se
4. per estens. privare qualcuno di una prerogativa, di una facoltà, di
privare qualcuno di una prerogativa, di una facoltà, di una posizione di dominio politico
prerogativa, di una facoltà, di una posizione di dominio politico, di prestigio
5. limitare o far venire meno una facoltà, un'inclinazione, un'attitudine
impoverire di significati, di contenuti specifici una disciplina, un pensiero, un'ideale con
pronom. ant. venir meno (una virtù). m. palmieri,
liberalismo si servisse del progresso come di una leva e di una molla per scassinare la
del progresso come di una leva e di una molla per scassinare la società, nel
-in espressioni comparai, per indicare una persona inibita nelle sue capacità, frustrato
frusti. -roso dai tarli (una trave) o dalle tarme (un tessuto
nelle potenzialità, impedito, represso (una capacità, un'attitudine, una prerogativa,
(una capacità, un'attitudine, una prerogativa, un privilegio).
. in queste parole è forse espressa una segreta speranza del giovane tornato dall'oriente
, che dà il sentimento vago d'una forza umiliata e tronca, d'una nobiltà
d'una forza umiliata e tronca, d'una nobiltà avvilita, d'un'armonia rotta
eccessivi, frustrato nelle proprie aspirazioni (una persona). - anche sostant.
, 15-92: perché nasconderlo? tu sei una self- elected anima bella tarpata dal primo
madre, buona e pia, ignorante d'una signorile ignoranza donnesca, tormentata senza rendersene
ben fare, aveva imposto il freno di una tarpatrice e intimidente ironia. =
udirò. pascoli, 889: solo una lupa errabonda latrava dall'arce tarpea:
il colle del campidoglio. -anche in una personificazione. dante, purg.,
12-4-346: converrà che il contadino pratichi una grande, e continua diligenza nel custodire
al prato. lastri, vi-73: una delle piante parasite assai nociva ai
in quanto danneggia le piante come, secondo una credenza popolare, la talpa; cfr
impedito, inibito (un'attitudine, una capacità). g. f
= voce di area aretina, forse da una forma dissimilata * matarsa, con aferesi
uale è l'oggetto intelligibile, è una specie d'ignoranza, secon- o
1-iii-122: ciò che si osserva come una meraviglia dell'arte è un paliotto in tarsìa
e ripensando, ma di getto in una matrice fresca ed enorme, con un torrente
mezo più di facile io ne cavassi una tarsia da vivere / in vecchiaia.
. figur. riempire di lividi o ferite una persona, con percosse o bastonate.
inventario di giorgio vasari, 4-ii-897: una sedia di corame tarsiata di avorio.
da 9 a 16 cm), hanno una lunga coda nuda terminata da un ciuffo
che generalmente si manifesta come conseguenza di una malattia della cute o della congiuntiva
distali della tibia e del perone da una parte e i metatarsali dall'altra.
quali son disposte come le maglie di una rete. 2. entom.
divide in molti articoli ed è terminato da una o da parecchie unghie, uncini,
neri, 1-7: il tarso adunque e una specie di marmo duro e bianchissimo,
letto conteneva un lettino a padiglione, una toeletta con tavola di tarso e un vaso
tarso e smeriglio) e trovo che l'una e l'altra non sono che quarzo
di entropio e consistente nel resecare una parte delle lamine fibrose del tarso palpebrale.
74: quando parlò, lo fece con una scioltezza nuova, malgradoil tartagliamento dovuto al suo
5-39: tartagliare e replicare più volte una medesima sillaba,... e viene
pronunciare confusamente, stentatamente un discorso o una frase. abba, 1-27: se
capitombolo, che non se ne capì una parola. -introduce il discorso diretto
qualche povera tartagliata che io potrei fare una volta all'anno dalla tribuna. =
. morante, 4-577: si eseguiva una musichetta sincopata, di cui non rammento
che tartaglia, balbuziente (anche in una sineddoche). - anche sostant.
posso sentire quel tartaglione. ha sposato una tartagliona, che non sa dire due parole
che parla o pronuncia in modo stentato una lingua, per lo più straniera (in
ant. che tartaglia, balbuziente (una persona). del tuppo, 461
indella loquela e tartagliuso, che era una cosa fora de mesura. 2
. pronunciato balbettando o in modo stentato (una parola). sermini, 392
che s'incrociano ad angoli retti l'una con l'altra. arbasino, 23-1207:
alla gaetana, le quali pescando con una sola rete, congiunta l'una all'altra
pescando con una sola rete, congiunta l'una all'altra tartana, caminano di conserva
così soli, per mare, in una grossa barca da pesca, una tartana,
, in una grossa barca da pesca, una tartana, verso l'ignoto. alvaro
: il giglio, sul porto, è una fila di case disposta a semicerchio.
dei pesci che si possono pescare con una tale barca. fanfani, i-183:
direi l'urgenza dello sfatamento non è una buona ragione per varare intanto delle tartane
, lxvi-i- 292: a fare una tartara. prima farai una spoglia un poco
: a fare una tartara. prima farai una spoglia un poco fer- metta, e
fer- metta, e la metterai in una tiella che sia ben onta ai butiro
del vino ritrovano l'appresso materie. una quantità considerabile d'acqua...
quantità considerabile d'acqua... una quantità variabile di spirito di vino,.
. ricoperto da incrostazioni (il tallo di una pianta). 0. targioni tozzetti
. -parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche sostant.
. g. vialardi, 1-582: una delle cose importanti è di procurarsi del buon
il vino di sciampagna spumante, in una bottiglia di vin bianco buono porrai zucchero
di vin bianco buono porrai zucchero oncia una, acido tartarico una ottava. =
porrai zucchero oncia una, acido tartarico una ottava. = deriv. da tartaro1
le loro interminabili discussioni sul modo di aggredire una vetta... si prolungano per
perché i suoi precedenti odorano specialmente di una certa 'farce paysanne'della francia meridionale,
che infuocati presto s'imbiancano, offrendo una base alcalina. ad essi appartengono il
da bel lustro a denti / pomice una oncia mezza di maiolica / tartaro un quarto
. v.]: tartaro emetico dicesi una specie di rimedio composto d'antimonio preparato
ed attaccano alle pareti interne de'tubi una certa grama o tartaro, l'essere questi
e stravagante figura. zione formata su una superficie. buonarroti il giovane,
506: poi a uno tenpo uscirà una bratta gente d'entro a due montagne,
. da sanseverino, 1-87: arrivammo a una città chiamata zor- colia, che vi
tali popolazioni; abitato da esse (una regione, uno stato). m
intestine. -parlato da tali popolazioni (una lingua). -anche sostant.
, 1439: 'tartara': nome dato a una razza di cavalli di piccola statura,
un luogo, a un ambiente (una persona). - anche sostant.
un tartaro) questo fossatello passava sotto una volta. 3. barbaro,
: 'salsa alla tartara magra'. mettete in una terrina 2 rossi d * uova,
unendolo al rosso d'uovo, formando una salsa densa e liscia, mediante sempre tramenare
(1906-1972), nell'allegoria di una guarnigione posta a guardia di un deserto da
esistenza dell'uomo che si consuma in una quotidianità angosciosa e nell'attesa inutile di
6-861: il tartaro vien dopo; / una vorago che due volte tanto / ha
lor cacciate a viva forza, e l'una / si ristaura dall'altra, e
6-ii-570: nel tartaro più cupo squarciasi una spelonca, / che in mille orride punte
. -cacciare nel tartaro: denigrare ferocemente una persona defunta. memmo, 84
gr. tdexagog, forse prestito da una lingua orientale. tartaróso, agg.
in partic. depositati dall'acqua (una roccia, un deposito calcareo).
. filippo'situati a mezza salita di una collina tartarosa assai declive in vicinanza delle falde
quello di testuggine), che presentano una corpo tozzo protetto da uno scudo
tassoni, xvi-354: eschilo fu ammazzato da una tartaruca. viaggio di i. soranzo
viaggio di i. soranzo, lii-13-235: una cassa d'osso di tartaruga intarsiata d'
. e. cecchi, 8-58: era una tartaruga della grossezza d'un cocomero.
sarebbe servito del suo carapace come di una cassa di risonanza per costruire un melodioso
è un po'di nebbia fuori, e una zuppina di tartaruga deliziosissima, con panna
or ricamate. foscolo, xvii-229: una tabacchiera di tartaruga con un bel mosaico
le si diffusero su le spalle con una stupenda ricchezza. montale, 5-40
occhiali con le stanghette di tartaruga, una certa aria efficiente e giovanile, che
abbozzare,... sono poi una tartaruga a dare la così detta ultima mano
plafoniera di forma ovale simile a quella di una testuggine, usata per l'illuminazione di
indica comunemente, per antifrasi scherzosa, una locomotiva elettrica molto veloce delle ferrovie italiane
8. locuz. -andare, camminare come una tartaruga o le tartarughe, a passi
mangia soprattutto foglie d'insalata, come una tartarughina. = etimo incerto:
qualche cosa. = comp. di una forma (non attestata) tartarughesco, deriv
scherz. che ricorda l'aspetto di una tartaruga. dossi, iii-64: dalla
vessazione, strapazzamento, persecuzione di una persona. 5. intr. con
di forma varia, sulle quali si stende una guartassava, tanfanava, zombava, conciava
stramazzarli. r. bonghi, fu pur una solenne tartassata. = dal francese tartine (
. 3. stancare, affliggere duramente una persona, sottoponendola a gravi problemi e
problemi e difficoltà (un evento, una situazione). giusti, iv-93:
carlo cattolica. -tormentare gravemente (una malattia, un disturbo fisico).
mi lassa, / per non aver una qualcosa al petto, / malamente mi tratta
testa mi tartassa da 5 giorni con una noiosissima grippa. giuliani, ii-227: di
fegato. 4. condizionare fortemente una persona, i suoi comportamenti (una
una persona, i suoi comportamenti (una qualità del carattere). fagiuoli,
tormentarlo, angustiarlo (un sentimento, una passione). forteguerri, vii-9-27:
, agg. che può essere trasformato in una tassatìssimó). sottoposto a
tassatìssimó). sottoposto a una violenta aggressione; ridotto in cattive condizioni
spostamenti continui, e col miserabile carico di una infezione tubercolare mai presa sul serio,
sulla u maiuscola della testata c'è una caricatura: un ometto schiacciato dalle ganasce
della politica'. -che ha perso una forte somma di denaro al gioco.
3. tormentato da un sentimento, da una passione. a. f. doni
: « il parlamento ungherese ha votato una spada di onore a francesco listz,
francesco listz, per qual merito? per una grande agilità negli arpeggi e per aver
a. boni, 788: preparate una dozzina di piccole tartelette, eseguite con
(tartinìfico, tartinìfichi). ridurre una forma di pane in tartine adatte a essere
calvino [queneau], 92: apre una latta di paté di fegato e tartinifica
tenere, levatele, pelatele, mettetele entro una terrina, fate ridurre il sciroppo,
formato dalla combinazione dell'acido tartarico con una base salificabile. lessona, 1439:
azotati, quali sarebbero il brodo neutro od una soluzione mista di tartrato d'ammoniaca,
là si trabuca. -emblema di una delle contrade di siena; la contrada
: la seconda edizione di 'intermezzo'è una prova di falsità e di piccola e melensa
, 17: chi sa di avere una quercia tartufigena, tende a difenderla dalle aggressioni
deriva appunto dalla fervida sua passione contro una specie di tartufismo e di in
, / per darlo per un topo a una gatta. 6. argomento
, di fragola, un tartufo o meglio una cassata? » -pralina di cioccolato
placca del forno leggermente imburrata, a una certa distanza l'uno dall'altro,
altro, degli choux della grossezza di una noce. cuoceteli in forno molto caldo
. cuoceteli in forno molto caldo per una decina di minuti, e quando saranno
) che vive nel mediterraneo; presenta una conchiglia tondeggiante con lamine tubercolate e ha
ad intendere che la republica d'olanda fosse una matrona. nieri, 3-232: 'tarullo'
forte e di istinti cavallereschi. personaggio di una serie di romanzi di e. rice
, 17-25: dal collo a ciascun pendea una tasca / ch'avea certo colore
, 2-469: si mosse di notte con una tasca di denari che fosse sofficiente e
che fosse sofficiente e la dota d'una di queste pulcelle, e sì la
, 2-i-318: il ladro si poneva una tasca su per le reni, e aveva
tasca su per le reni, e aveva una campanella, e andava caripone e.
1-21-59: venne il vecchiardo sopra ad una mulla, / e de alto carco se
alto carco se mostrava stanco; / una gran tasca avea dal lato manco. ariosto
16-84: io gli diedi in cambio una mia tasca / di capra indanaiata, e
cattaneo, i-370: abra, pigliati una tasca e va in dispensa a far un
2-79: quando lo lascio, prende una tasca di tela, e va in un
fradicia: come epiteto ingiurioso rivolto a una donna sessualmente immorale. semplice funzione
/ delle tasche un arsenale, / una vera galleria, / un'intiera fonderia,
i. frugoni, i-15-175: ecco una vaga e nuova / tasca, di taglio
lana delle tasche... levar fuori una monetuccia e far colletta per il sacrifizio
lana, sentì [eleonora duse] che una tasca era piùcorta dell'altra. bilenchi,
fenoglio, 5-ii-410: andò a prendergli una pagnotta e lei stessa gliela ficcò nella
s'immettono salse che vengono spremute attraverso una bocchetta variamente dentellata. a.
boni, 251: mettete questo composto in una tasca di tela con bocchetta liscia di
cennini, 3-29: abbi a modo d'una tasca fatta di fogli incollati o pur
egli, ringraziando messer vettor soranzo d'una 'tasca'da lui mandatagli in dono per riporvele
cui è in gran parte regredita, una fessura che termina posteriormente con una fossetta (
, una fessura che termina posteriormente con una fossetta (borsa faringea,..
uditivo mentre forma dalla parte della cassa una piccola depressione, 'tasca superiore della membrana
verdura e ricucito in modo da formare una sacca e cotto nel forno o lessato
. -tasca di minerale: incavatura di una roccia, con dimensioni variabili da pochi
sorte alcuni magistrati e i consoli di una corporazione. breve dell'arte dei calzolai
un foro dal quale esce a sprazzi una secrezione che, intorbidendo l'acqua, permette
occasion perder di quello. -dominare una forza politica, manovrarla a proprio piacimento
la ristori! eh mio dio! una ragazza che vuol darla ad intendere le mette
trovarsi in tasca qualcosa: disporre di una certa somma di denaro. mazzini,
contratto. -essere assolutamente sicuro di ottenere una vittoria o una promozione. fenoglio
assolutamente sicuro di ottenere una vittoria o una promozione. fenoglio, 5-iii-476: se
le tasche asciutte, andavano a passare una settimana dal nonno intendente. -con
qualcosa come le proprie tasche, averne una conoscenza perfetta (in partic. di un
tasca, a dirla qui 'n una parola. m. leopardi, 1-27:
che in vita sua ha mangiato magari una mezza salma di grano maiorchino fatto ad ostie
. a favore di qualcuno o di una causa. verga, 7-728: tu
. verga, 7-728: tu sei una bella ragazza... vestita in
: e benché sano ei sia come una lasca, / col medico s'intende e
, o rovinate, o lasciate rovinare una causa ch'è anche mia, rompete le
e trionfar, con allegrezza, d'una grossa cucina. coteste son le lodi,
taxàre 'stimare, tassare', o da una radice germ. * tas-'cogliere', presupposta
essere agevolmente usato al di fuori di una collocazione fissa e, in partic.
e di poco prezzo, mi pare che una edizione di lusso, fatta con amore
9-79: a tale bisogna non possediamo una guida pratica e neppure tascabile, di
uno spartito, o il messale d'una partitura. montale, 13-48: qualche volta
il tascabile briquet / se ci fosse una goccia di benzina. bertolucci, 1-39
. dossi, ii-197: era tea una cagnolina tascabile di schiatta terragnola.
bassa statura, di corporatura minuta (una persona). -venere tascabile, donna piccina
della guera e della rivoluzione 'con una guerra e una rivoluzione artistiche-letterarie decennali o
della rivoluzione 'con una guerra e una rivoluzione artistiche-letterarie decennali o ventennali tascabili a
incassarle, riscotibile (un compenso, una somma di denaro); concreto,
dell'obiettivo room a scomparsa totale per una agevole tascabilità. = deriv
di capelli chiari nel vento, come una manata di stoppa che non patisce pettine.
della panchina, spuntava il collo di una bottiglia. arpino, i-461: dopo
di cose che può essere contenuta in una tasca. i. nelli,
, portandone sempre qualche begatelluzza, come una ricotta, quattro pesche, una mezza
come una ricotta, quattro pesche, una mezza tascata di castagne, o altro frutto
suo discepolo; el celliere suo era una taschétta. pagliaresi, xliii-116: a dosso
: la parola sguaiata a volte come una cifra, a volte delicata e profumata come
e profumata come un fiore e come una taschétta da odori, quella conversazione strana di
più intime nicchie, ne trasse fuori una dozzina di monetuzze di vario conio.
, 24: l'aveva riposto in una taschétta dello zaino. 3.
di cavallo; dando le redini a una guardia aveva tolto dalla bisaccia una taschétta di
a una guardia aveva tolto dalla bisaccia una taschétta di biada e si andava cautamente
.: adatto a essere tenuto in una piccola tasca, tascabile. c.
contile, 1-5-11: mangiar mi voglio una di quelle polpette che dentro la tascòccia
scarponi di corde in piedi, e con una tascòccia a lato, di sacco tutto
di cose che può essere contenuta in una bisaccia. sozzini, 289: veniva
sozzini, 289: veniva qualche villano con una tascòccia di noci fresche con il merlo
strappate di mano a un quattrino l'una. = dimin. di tasca
catini si fanno di tasconio. questa è una terra bianca simile all'arzilla, perché
che si coltiva nell'isola di taso (una varietà di uva, una specie di
taso (una varietà di uva, una specie di alloro). - anche sostant
bianco pallido che estraevasi in taso, una delle isole cicladi. di tale marmo
-sm. aborigeno della tasmania (di una popolazione estinta a metà del sec.
estintasi in tempi moderni, erano caratterizzati da una grande primitività dei tratti fisici e culturali
oncie quattro, tucia non preparata oncie una, sulimato, tasso di vino bianco
due,... e risigaio oncie una,... e pestate ogni cosa
un pentolino nuovo metta... una libbra di acqua di fonte, e vi
riondo del vento le faceva straccare in una insenatura lontana dalla casa di pena.
, e cioè di prelievo coattivo di una parte del reddito (o, in
o, in casi straordinari, di una parte del patrimonio) dei sudditi o
vengono quei pesi, li quali accidentalmente per una sol volta si sogliono pagare, per
sul valore della proprietà, come questa è una tassa sui capitali. idem, viii-366
5-131: il quale disponeva l'accantonamento ai una terza parte della tassa straordinaria sulla circolazione
la tassa che domandano progressiva, ed una sulla eredità trasversali proporzionata alla più o
de'cavalli, dove esse sussistevano con una proporzione talmente complicata che difficilissima ne era
solaro della margarita, 199: si proclama una savia amministrazione delle pubbliche entrate; queste
angusti confini di uno stipendio rosicchiato da una folla di tasse e di ritenute,
fruizione di un servizio frazionabile erogato da una pubblica autorità nell'esercizio delle sue funzioni
questi [turchi] affittavano annualmente a una somma conveniente e limitata a un particolare
allo 'stato', sotto forma di una tassa d'iscrizione, tre o quattro franchi
di misurazione del peso delle merci presso una pesa pubblica. -tassa di transito
6. misura del corrispettivo per una determinata merce o servizio, stabilita in
ant. retribuzione spettante per l'esercizio di una pubblica mansione. -anche: la misura
delle case respettivamente, se gli suole assegnare una mestrua, o annua provisione.
giusti dati valori, sarà necessario dar loro una ordinata correzione o tassa. cantini,
di guerra, che sono retenuti da una parte, e dall'altra saranno messi in
. esopo volgar., 1-29: una tassa, dice lo conto ch'era pregna
perché egli non ha elementi per giustificare una tassazione, mentre esiste il grave precedente
. 2. tenuto a pagare una determinata imposizione tributaria (un soggetto)
severo per gli altri; di avere una diversa misura secondo che il tassabile appartenga
'tassafono'apparecchio telefonico automatico col quale introducendo una o più monete in un ricevitore si
più monete in un ricevitore si ha una comunicazione telefonica. = voce dotta
in questi primi tempi ci si appaga di una corsa in tassametro automobile o sulla vettura
origine tedesca... mentre in francia una lettera di t. reinach al 'temps'
, sm. chi deve essere assoggettato a una imposta. mazzini, 48-80:
imposta. mazzini, 48-80: una buona minuta statistica del partito che non
non s'è mai fatta, darebbe una cifra enorme di tassandi. =
pres. di tassare1). che impone una tassa. - anche sostant.
, un bene o, anche, una persona in base a proprietà, a proventi
superfluo. cavour, i-85: era una cosa nuova nel nostro paese il tassarle [
esercito, essendo tassata ogni provincia a fornire una recluta ogni centoventicinque uomini. periodici popolari
-per estens. decurtare il proprio reddito di una quota da destinare a contribuzioni più o
-rifl. sottoporsi all'esborso di una somma per una contribuzione volontaria, per
. sottoporsi all'esborso di una somma per una contribuzione volontaria, per una colletta,
somma per una contribuzione volontaria, per una colletta, o per rapporto di beni
: certi buon compagni disegnarono di far una cena, e si tassarono chi in
, 3-313: si tassarono tutti di una certa quantità di danari per assoldare cavalli
2. disus. sottoporre a una pena pecuniaria (una persona, una
disus. sottoporre a una pena pecuniaria (una persona, una situazione). -in
una pena pecuniaria (una persona, una situazione). -in partic.: applicare
situazione). -in partic.: applicare una sanzione pecuniaria a una lettera o ad
.: applicare una sanzione pecuniaria a una lettera o ad un pacco spedito per
non affrancata. -rifl. imporsi una sanzione pecuniaria. cesarotti, 1-xx-238:
di quello che dia il denaro in una certa somma. mutatoti, 7-i-225:
. -con riferimento al valore ufficiale di una moneta. scatuffi, 22: quando
. -stabilire l'ammontare di una pubblica entrata o di una pubblica spesa
ammontare di una pubblica entrata o di una pubblica spesa. figliucci, 174:
entrate... si deve fare una legge che allarghi o restringa queste tasse.
come la dote, nel quadro di una legislazione suntuaria). ulloa [guevara
mandassono come toccava per vicenda, o pagassono una imposta per capo d'uomo com'era
di essa. -stabilire l'ammontare di una sanzione, in partic. di una
una sanzione, in partic. di una pena pecuniaria. c. pasini,
che tassino questa penitenzia. -stabilire una misura tecnica, come la durata di
, tr. colmare le parti vuote di una struttura con materiale inerte. bacchelli
. bacchelli, 1-ii-581: fra l'una e l'altra fila di pali e nel
tal effetto. nievo, 1-vi-804: una tariffa appositamente e tassativamente stabilita. fanzini
stabilisce e impone un obbligo inderogabilmente (una norma, una disposizione) senza consentire
un obbligo inderogabilmente (una norma, una disposizione) senza consentire eccezioni, variazioni
, né sopra ciascuna di esse cade una regola certa. fetd. mattini,
impone autoritativamente il prezzo di scambio di una merce (una legge). p
prezzo di scambio di una merce (una legge). p. vetri,
, un bene o, anche, una persona, in base alle proprietà, al
autorità; calmierato (il prezzo d'una merce, o anche le sue caratteristiche
legge (il tipo e l'entità di una pena). l. alberti [
, sf. imposizione ed esazione di una tassa; assoggettamento a imposizione tributaria di
di un reddito o anche, di una persona. statuto dell'università e
: quando i negozianti di genova fecero una petizione contro la tassazione dello zucchero,
la fornitura di viveri ai partigiani era una tassazione in natura, un tempo imposta,
in modo ufficiale e legalmente vincolante di una determinata situazione di fatto. -in partic
pubblici locali; distretto che risulta da una tale operazione. luna [s.
tassellaménto, sm. applicazione di una cedola che attesti il pagamento della tassa
figur. provvedimento preso per rimediare a una sare a un muro per mezzo di
risoluta / che -inserire tasselli in una struttura (in partic. bloctassello ci
egli mettere? chetti di pietra in una pavimentazione). 3. parte di un
qualche pio tassello, comero) o una forma di formaggio cavandone spicchi o me dimostro
di proposito... a darci una regola su la scelta del soggetto d'una
una regola su la scelta del soggetto d'una favola satirica; ritornando per altro,
. v.]: tassellare colla sgorbia una forma di cacio. tassello,
cocomero. 4. componente, dettaglio di una situazione, di una vicenda,
componente, dettaglio di una situazione, di una vicenda, di un contesto;
impor 3. munire di una cedola o di uno scontrino che attribuisce
preziosi di dialogo, d'ef (una persona). fusione lirica, di acre
voi state là e avete un una forma di formaggio tagliata in modo tale da
gran bisogno di parlargli. sentare una forma a piramide, solitamente per verifi
2. disus. lavorato a mosaico (una superficie murata... tra un
... e perché ria, una pavimentazione). - anche sostant. questi
intagliare il retto e il rovescio di una medaglia. cellini, 613: fatto
, i-155: il tassello l'è una scorbia calcagnata, adocciata, m'intende?
uno e l'altro ganghero, e presa una corda l'addoppio, e caccio il
nel foro e ve lo fermo con una punta o tasselletto incollato. -tassellino
cellini, 552: si mettono in su una ruota d'acciaio legati i detti diamanti
1-19-13: arra dunque il raffinatore in pronto una graticchia di ferro, a cui si
7-iii-379: tassello... significa eziandio una specied'ancudine. 2. dimin
stribuzionale ciascuno dei minimi elementi caratterizzanti di una disposizione grammaticale (come la modulazione della
passeroni aveva già scritto, usufruttando magnificamente una reminescenza tassesca. b. croce
19-97: col pennato aveva prima tagliato una vetta di castagno in amore, la incise
in tondo e cavò la scorza polita come una canna d'organo, vi fé il
il cordoncino... saltava da una grappetta all'altra sulla linea dello zoccolo fino
quale viene fatto espandere, con finserimento di una vite, forzando contro le pareti del
, giugno 1991], 179: sono una serie di ventilatori oscillanti da tavolo con
piano'nelle case, e nelle cose l'una sopra l'altre disposte, come 'tasselli'
uova o altri cibi) disposti in una cesta. muratori, 7-iii-380: adoperiamo
nelle case, e nelle cose l'una sopra l'altre disposte, come 'tasselli'd'
inserito come rinforzo o come rattoppo in una calzatura. cicognani, v-1-280: in
scarpacce, e alla parete di destra una esposizione di forme: [per scarpe
forme: [per scarpe] non una che non avesse un'aggiunta, un tassello
non avesse un'aggiunta, un tassello, una toppa, un cerotto: una collezione
, una toppa, un cerotto: una collezione di forme invalide. -pezzo
tasselli, che si fanno con gesso una alla volta, cominciando dal riempiere, e
, distribuzione di parti sul corpo di una pianta. -tassia fogliare, fillotassi. -
organismo vivente di coordinare un movimento mantenendo una posizione determinata con tutto il corpo (
con tutto il corpo (o solamente con una parte), attuando degli spostamenti in
, attuando degli spostamenti in relazione a una particolare fonte di stimolo (in partic
e fra quei cristalli in cui esista una corrispondenza della disposizione degli ioni nei piani
benché impropriamente, chiamava 'imbalsamatore') era una figura irrinunciabile. = deriv
lo tigro e 'l tasso / e una longa e un tinasso. g. betti
tasso, / la donna fece fame una funata. pananti, i-283: color dormon
(e taxus), deriv. da una voce germanica (ant. alto ted
genere taxus della famiglia taxaceae, comprendente una decina di specie ampiamente distribuite nelle regioni
cadere sul terriccio umido le bacche vermiglie d'una carne gelatinosa. arbasino, 23-1221:
e dei cedri, il tempio somiglia a una faccia umana stilizzata da un bauhaus rustico