sarei sicuro di trovare o ricostruire una bellezza di mondo antico, il mondo
mater, sm. letter. incipit di una sequenza latina in onore della madonna attribuita
farle pernottare dentro le reti ristrette in una porzione di terreno che si cambia ogni
2. cresciuto con abbondanza di concime (una pian- ta). paganino bonafé
si pratica tenendo nel terreno da concimare una mandria di bestiame, in partic. un
zone, in modo da fertilizzare gradualmente una vasta superficie. c. ridolfi
, solide (un elemento architettonico, una costruzione). -anche sostant.:
c. bartoli, 1-214-54: era [una torre] di otto impalcature poste l'
torre] di otto impalcature poste l'una sopra l'altra, il qual lavoro certo
a piè de l'assalite mura / una gran massa di pantano immondo / e di
i forni per cuocere il pane sieno una specie di stufa, dove si adopera paglia
ma non degne di levarsi per sancire una legge nell'assemblea. volponi, 2-307
proponea. pascoli, 664: disse ad una riccioluta ancella, / che per uno
, invece dello stabbiolo de'maiali, una stanza per la doccia fredda. tabacchi
lo piu con materiali non deperibili (una costruzione, un'opera di fortificazione,
io mi credetti che si potesse fare una torre o altra macchina tale da oppugnare le
liberazione della palestina'. -fissato perennemente (una catena). leggi, decreti e
-che non è soggetto a modificazioni (una lingua); che dura in uso
fermo, coerente in un proposito, in una posizione politica o religiosa, in partic
, positiva; tenace, assiduo (una persona, l'indole). bartolomeo
mi fareste donare dalla maestà del figliuolo una catena. b. cavalcanti, 2-277
: il finimento... richiede universalmente una certa posatura grave e stabile, alla
inalterato, costante; non passeggero (una condizione, una qualità, un'opinione
; non passeggero (una condizione, una qualità, un'opinione, una relazione sentimentale
, una qualità, un'opinione, una relazione sentimentale, un vincolo affettivo,
/ legando il core, / formi una stabile / felicità p. verri, 4-82
, pontefice, tutto quello che leggeva una sola volta riteneva così stabile nella memoria che
molto lungo (un atto amministrativo, una legge, un provvedimento). s
stato ridotto. -garantito, sicuro (una rendita, la posizione socia- le)
capitale della vostra dote, potrà offrirvi una posizione stabile ed agiata. -redatto
(la regola o i princìpi di una scienza o di un'attività).
cosa che faccia tanto stabile e ferma una repubblica, quanto ordinare quella in modo che
alterazione di quegli omori che l'agitano abbia una via da sfogarsi ordinata dalle leggi.
regno. faldella, i-4-71: sarebbe una bella situazione psicologica, da svolgersi per
governo di mussolini è stabile e che è una pia illusione l'idea ai liquidarlo attraverso
abitualmente. -in partic.: stanziale (una popolazione). tasso, 17-21
stabile. 12. che esercita una mansione o una professione continuativamente. -in
12. che esercita una mansione o una professione continuativamente. -in partic.:
. parise, 5-238: devo prendere una donna stabile, ma i conti li abbiamo
... lo distolsero dall'accettare una stabile cattedra di pittura. n. ginzburg
origine a pitture che non sbiadiscono (una tecnica pittorica). r. borghini
, vii-277: talvolta un'azione di una società anonima porta una parte di proprietà
un'azione di una società anonima porta una parte di proprietà di uno stabile. una
una parte di proprietà di uno stabile. una società ano nima proprietaria di una strada
. una società ano nima proprietaria di una strada ferrata è proprietaria di uno stabile;
già tanti anni quella in cui sussiste una stabilità di consumi, di investimenti e
19. fis. che, dopo una perturbazione esterna, tende spontaneamente a ritornare
il sole impattava sui loro fianchi come una muta esplosione. la repubblica [28-i-1998]
direzione, costante (il vento, una corrente). tasso, 15-53:
27. ant. piano (una parola). lenzoni, 132:
: lo accento acuto, posto più sopra una sillaba che sopra una altra, fa
posto più sopra una sillaba che sopra una altra, fa ch'esse parole si distinguono
prevede un ordine di battaglia fisso (una tattica). nardi, 134:
). nardi, 134: l'una specie e l'altra era di soldati statari
in beni stabili, avendo comprato in goa una processione che mi costa 400 ducati.
.): istituzione con sede in una città (per lo più nei principali capo-
carducci, iii-26-153: egli chiede in una o due principali città un teatro stabile
due principali città un teatro stabile con una o due compagnie elette dal fiore degli
corso in quei giorni per i giornali una proposta o invocazione al re, perché alla
assicurare al maggior numero possibile di residenti una serie di spettacoli di media, dignitosa levatura
stabile sede, cioè prevalentemente sede in una città principale. 'la stabile di milano'.
o di un interesse sociale, svolge una certa attività mediante l'uso di determinati beni
determinati beni o nell'ambito di una specifica sede (per lo più un edificio
. breme, conc., i-157: una società di gravissime persone...
d'ingresso non vi fosse stata inchiodata una targa di legno su cui sbiadita dal
lo più di natura imprenditoriale, svolge una certa attività a servizio del pubblico che
ve un padiglione per gli ufficiali e una specie di stabilimento idroterapico costruito con ampiezza
inutile. bacchetti, 2-xxiii-447: in una nota stazione balneare, si inaugureranno stabilimenti
immobiliari e impianti in cui viene svolta una determinata attività produttiva, in partic.
vari paesi [1765, xix]: una casa pubblica di lavori...
richiegga almeno altrettanta intelligenza che per fare una comparsa? ghislanzoni, 5-25: imbocchi il
delle anguille sono stati dati in appalto ad una società g. raimondi, 4-77:
ma 1'emissione sia nelle mani di una sola e grande banca. legge 26 giugno
di sette cascine. -stanziamento di una popolazione; insediamento di un gruppo etnico
o attraverso un proprio organo collegiale da una comunità o da un gruppo sociale autonomo
meno vecchio pose gli occhi addosso ad una vedova di venticinque anni, bella e garbata
-decisione riguardante un particolare concreto (come una data o il luogo in cui svolgere una
una data o il luogo in cui svolgere una certa attività, il prezzo di un
7. determinazione di un dato o di una serie di dati. lastri. i-108
condotta e di organizzazione sociale recepito da una comunità che vi si uniforma; istituzione
pagano, 1-313: 'satura lex'fu detta una legge di vari capi e stabilimenti composta
pasticcio. 9. introduzione in una comunità di una nuova disciplina giuridica (
9. introduzione in una comunità di una nuova disciplina giuridica (legge, pena
direttore dell'impresa avesse a sua disposizione una cassa con due libri di conti separati
divina; principio fondamentale, precetto di una religione. libro di sydrac, 127
-con riferimento a un'alleanza stabile, a una lega. a. campana, 169
vera libertà in venezia. -radicamento di una determinata religione in una società, in
-radicamento di una determinata religione in una società, in un'area socio-culturale.
mosaica. 14. costruzione di una struttura tecnico-materiale con funzione sociale o economica
sociale o economica (come un porto, una linea ferroviaria o telegrafica, ecc.
15. acquisizione o assunzione di una posizione di autorità e prestigio o del
e prestigio o del potere; rafforzamento di una persona in tale posizione; consolidamento di
persona in tale posizione; consolidamento di una casata, di una dinastia, di
; consolidamento di una casata, di una dinastia, di una delle parti in un
casata, di una dinastia, di una delle parti in un conflitto politico,
sistemazione sociale, economica o professionale di una persona (con partic. riferimento a
partic. riferimento a quella matrimoniale di una giovane donna). grillo, 8
lento lento. salvini, 39-i-171: una corda, che stia troppo tempo tesa,
ostile. -ottenuto per stiramento di una lamiera o di un profilato metallico (
lamiera o di un profilato metallico (una rete, una trave). -
un profilato metallico (una rete, una trave). - lungo,
- per estens. rarefatto (una sostanza gassosa). d. bartoli
lievemente stirati le passò un guizzo come una folata di vento nel sole. jovine,
cuore di quella giovane. acconciato come una gala di mussolo, stirata da un magnano
. e. cecchi, 7-24: una logora camicetta di seta rosa, lavata e
ben teso, aderente al corpo (una veste). pratesi, 1-70:
veste). pratesi, 1-70: una cinturetta di cuoio... le teneva
pollice e l'indice della mano sinistra una cartina piegata in quattro, ben orlata
arpino, 11-22: potresti partire tra una settimana per il marocco, o l'
. e. gadda, 6-61: una faccia stirata, stirata, bianca da paré
. 6. sforzato per sostenere una tesi preconcetta; intersegneri, iii-2-165:
tela, per iv-4-176: mi resta solo una stiratura al collo del piede sinistro,
magari parlato « ohimmei! » e una stiratura di spalle, le veniva
di avviarle alla filatura. con una macchina stiratrice. cattaneo, vi-1-112
apposite macchine (stiratoi di centesimi una camicia! moravia, 19-179: non trovo
venuto fuori dal cassetto. su una superficie o su una lunghezza maggiore.
. su una superficie o su una lunghezza maggiore. = deriv.
. domestico o come lavoratore dipendente in una sar 5. interpretazione o
la biancheria. bresciani, 6-x-124: chiamata una don stirature e di ciance
sta dimoravano due crestaie, una stiratrice, la moglie d'un arse
... le nalotto e una mammana. gramsci, 11-29: « ah
tano dal figurare, con qualche anticipo, una specie di vincenzo di lottare contro
trascinare a forza. avuto moglie, una stiratrice malata di polmoni che guadagna
recchiature per stirare la biancheria in una casa pri 3. neh'
. vata, in un albergo o in una residenza collettiva. dizionario delle professioni [
voro per cinque giorni in una stireria. me a mano le matasse
sf. disus. piccola stalattite pendente da una 5. operaio addetto alla conduzione
della bice, e suo padre aveva una speciale tenerezza per lei. stirizzire,
per le pezze di tessuto) oppure da una parte fissa (v.).
= comp. da stiro e da una forma masch. di binatoia (v.
. imbutitura compiuta con stiramento di una lastra. = comp. da stiro
filamenti estrusi dalle filiere e imprime loro una torsione. = comp. da
molto vivace, imperoché piantata over seminata una volta negli orti malagevolmente se ne stirpa
fino alle loro barbe. -eliminare una specie vegetale da un'area geografica,
. 6. figur. estinguere una stirpe, far finire una dinastia;
figur. estinguere una stirpe, far finire una dinastia; cancellarne il nome.
.. occupata dalla speranza confusa d'una luce illabile che splendesse per me, che
le resistenze. 8. abbattere una religione, in partic. un'eresia.
3. cancellato, disperso (una schiatta, un casato). bacchetti
, famiglia. -anche: appartenenza a una schiatta, a un casato.
annunzio, 8-134: non faceva differenza tra una principessa di stirpe reale e una villana
tra una principessa di stirpe reale e una villana. b. croce, iii-27-220:
: singolo individuo in quanto appartenente a una schiatta, a una linea di discendenza,
quanto appartenente a una schiatta, a una linea di discendenza, a una famiglia
a una linea di discendenza, a una famiglia (ed ha per lo più connotazione
, quando vedo che vi fidate d'una brutta stirpe come coniglio mannaro, perché
pascoli, 426: ha questa terra una gagliarda stirpe / d'uomini, i marsi
alle slitte; e le donne, di una stirpe mongolica. -con riferimento
: hanno le selve / a noi vicine una non colta stirpe / di satiri idioti
di blenorragia (e si tratta di una disciplina che è poi stata espressa- mente
, specie attraverso la classificazione dei reati una concezione precorritrice della politica demografica e razzista
levi... tolse per donna una della sua stirpe. leone africano, cii-i-27
stirpi, suonava, e qua facea sorgere una casa, colà una torre e costà
qua facea sorgere una casa, colà una torre e costà un castello, tanto che
cii-vi-408: tutti quei che sono d'una stirpe vanno insieme. guerrazzi, 124
ghirlandaio apparisce quasi l'ultimo fiato di una stirpe che muore, una forma consunta,
fiato di una stirpe che muore, una forma consunta, lo estremo istante del
già per aventura non fusse tra l'una e l'altra tanta propinquità di stirpe,
che morì di fame, / v'era una stirpe logora e confusa: / topaie
ne fece la chiesta il maritarla a una stirpacela di così cattivo nome pesava poco
. in bestemmie inaudite e inopinabili d'una stirpaccia di bestemmiatori indemoniati e accaniti se
a la barca dentro no ne piove una stiga. s. giovanni crisostomo volgar
: ma lì, tu no porai avei una stiga d'aiga. stisare,
tu hai cominciato a dire di volermi fare una sola dimanda, ed ora non cessi
disus. rendere stitico l'intestino (una sostanza, un alimento). -anche
col troppo stiticare e voler solamente fare una scelta delle cose migliori, sotto nome
1-1-119: eh! maestro, e'sarebbe una limosina che e'sapessin la vedova e
al teatro. -oh sì, sarebbe questa una stiticheria madornale! si tratta d'un
smagrendo, e di più ha dato in una stitichezza di ventre che non si vuole
periodi della sua infermità s'è aggiunta una somma stitichezza di corpo. f. visconti
che io abbia... e una stitichezza di ventre che arriva ad un
... aveva il suo ipocentro in una inclinazione tesaurizzante del crasso.
melici, non m'ha mosso: ma una stittichézza (per così dire) d'
stittichézza (per così dire) d'una mano di zucche secche, che non voglionche
v-1-540: se la mia osservazione vi sembra una stitichezza, fate conto ch'io non
. pure può essere che questa sia una mia troppo sottile stitichezza, come quegli che
sillogismi. -rigidità astratta di una regola, che inaridisce la libera creazione
muratori, cxiv-14-215: perché non dare una beretta rossa all'oratore del nipote pontificio
inaridimento d'ispirazione, che conduce a una produzione povera e stentata. l.
introduzione al pu§kin, e ho dovuto fare una tristissima figura e non so come finirà
7. ant. acidità pungente di una sostanza; proprietà astringente. crescenzi
stittico e quel che ha puntore è di una medesima natura, perché il sapore stittico
, si ne possono prendere ogni dì una o due, aùto rispetto alla stitichità
anche, effetto astringente e vasocostrittore di una sostanza, di un medicamento. bencivenni
e difficoltose, che soffre di stipsi (una persona, l'intestino). -
gran noia. -che provoca stitichezza (una sostanza). crescenzi volgar.,
ch'io mi accasassi. se trovassi una buona dote, potrei sanar le mie piaghe
di stitici essi fossero. -in una metonimia. ghislanzoni, 12-207: nei
no: chi non ha mai veduto una ai quelle case dove tutti i colori dell'
importo limitato; compiuto con parsimonia (una spesa). periodici popolari, i-379
osservò a vista trapellatrice di lucerna con una sporta sotto il mantello, conghietturò ch'
molto stitico, né mi volse conceder una simil grazia per monsignor di sanluca,
e tristo. fagiuoli, x-123: una chimera nata / in un capo infecondo:
nata / in un capo infecondo: / una larva inventata, / fatta apparir nel
/ categorie diverse: / è, l'una, degli stitici: / l'altra
stitici grecheggianti. papini, 11-668: provava una gran difficoltà a scrivere, era quel
-eccessivamente stringato, avaro d'informazioni (una lettera, un resoconto). palazzeschi
, rispondevano molto succinte, lettere di una pagina e mezzo, o se arrivavano a
il prodigo. -molto limitato (una lode). zena, 1-622:
astringente, azione emostatica e vasocostrittrice (una sostanza). giamboni, 8-i-180:
. -sm. potere astringente di una medicina. mattioli [dioscoride],
sta [il licoperdo] racchiuso in una sottile capsula che deve incidersi, ed
9. asprigno, agro, acidulo (una sostanza, un frutto o il sapore
e quel che ha puntore è di una medesima natura, perché il sapore stittico non
gravide... mangiano più volentieri una prugne acerba, un sorbo acre, una
una prugne acerba, un sorbo acre, una nespola amara e stitica, che il
dei. santi, ii-292: vedesi una vasca naturale di acqua sulfurea fredda, di
, 9-203: venuti / 'n una medesma barca e in una stiva / coll'
'n una medesma barca e in una stiva / coll'aloè, di cui è
padrone di qualche vascello prenda a pigione una stiva di botti a certo viaggio o a
4-8: in casa, dice, avevano una stiva di libri proibiti, che lui
], 2: si accingeva a fare una buona dormita, sdraiandosi sotto una stiva
fare una buona dormita, sdraiandosi sotto una stiva di fieno. -fascio,
non solo un mezzo foglio, ma una stiva sono sempre pronto a tagliare per
monti, 5-116: stupito restò quando una stiva / vide intorno di sgherri.
in stiva: essere bene equilibrato (una nave). crescenzio, 2-1-110:
. et andarà cami- nando ora in una parte et ora in un'altra, senza
. locuz. lasciare la stiva dell'aratro una volta preso - in un'espressione scherz.
la stiva dell'aratro da voi preso una volta in mano. = dal
stiva, di origine incerta (forse da una forma oscoumbra * stevaù); v
strafico, 1-i-442: 'stivaggio': è una maniera di disporre la zavorra, le
piagge o levan di guazzo sotto al solleone una lor povera dote e ingavagnano il pane
3-58: quel di sella gli dette una solenne stivalata nel muso. = deriv
. baldelli, 5-7-369: portano di sotto una tonicella bianca la quale è di lana
e speronati; e questa è pure una delle stravaganze notabili, perché tal vi è
, vi- 934: corrado fece una risata, battendo i piedi stivalati. moracarducci
in procinto di marciare, ricusò il consentirgli una breve so- spenzione ch'esso richiese.
zampe legate, e uno li trasporta in una corte, due sotto ogni ascella,
quasi ch'io mi sforzi piacere all'una e l'altra parte. allegri, 124
come invito pressante e reciso rivolto a una persona ad andarsene. bacchetti, 2-153
valore aggetti- violentissimo (un calcio, una pedata). fucini, 943:
io -essere in stivali: fare una vita rozza. vo a cavallo,
. brera, 4-30: sul pavimento, una fila ai stivalacci a mezza come una
una fila ai stivalacci a mezza come una terra di vacai..., e
-parere uno stivale-, avere figura sgraziata (una donna). fagiuoli, ii-172:
: non le torna ben nulla: ha una vitaccia / grossa, che par vestita
, 2-71: io restai uno stivale, una bestia insensata e uno sciocco, e
per la gamba, che arriva che una semplice varietà della prima roccia. pananti,
mancava anche quella finale di tirarsi in casa una fraschetta. -progetto o opera mal
mia scena mi si è presentata come una specie di arco trionfale da essere trattato nella
trattato nella gran maniera, ma sarà una stivaleria. = deriv. da
agostino da pavia donato in detta casa una pelle turchesca per fare uno paro di stivaletti
seguente da imeneo, che uscì fuora da una nuvola spiccata dal mare, con stivaletti
con stivaletti d'oro, portando in testa una ghirlanda di maggiorana e un velo rosso
ingegneri, 1-iii-529: il qual socco è una scarpa pure col so- vero overo uno
martini, 2-3-xni: era il socco una spezie di ordinario e popolare stivaletto di pelle
stivaletti. tassoni, 7-20: tagliò una spalla a tebaìdel romeo / e a buonaguida
del torturato era stretto per mezzo di una vite (detto anche stivaletto malese).
due stivaloni che parevano due barche e una bella cipolla in forma di orologio.
6-143: ha rinunciato alla vanità di una bella uniforme, di un bel copricapo,
-come epiteto scherz. rivolto a una persona così calzata. c.
di tirar fuori la barca. -caricare una nave disponendo con ordine le merci nella
e stia in equilibrio. -contenere una determinata quantità di merci (una nave
-contenere una determinata quantità di merci (una nave). dudleo, iv-5:
5. per estens. instillare nell'animo una grande ricchezza di sentimenti e di qualità
magalotti, 23-43: un dio di una grandezza infinita, che lo sollevi infinitamente
grande e di buono. -acquisire una grande quantità di nozioni. baretti,
. 7. ant. incalzare una persona con domande pressanti. machiavelli,
. ricevere un carico di merci (una nave). consolato del mare,
, 16-198: la sua tribuna era una paranza che andava ogni tanto all'elba a
un pezzo, poi ci stivammo in una barca che sorretta da sei remi appena resisteva
carico di merci disposte nella stiva (una nave). buti, 1-301:
prora. -sistemato nella stiva di una nave (un carico). moravia
che occupi il minore spazio possibile (una merce, un carico, ecc.)
scriveva, ma morti e stivati in una piccola cassetta. pea, 7-156: provo
di spiegazioni, di domande, in una stanza stivata di prossimo, con questi freschi
trovai stivato d'un pastone nericcio framischiato d'una grande quantità di frantumi di gusci.
piante della famiglia leguminose papiglionate, comprendente una decina di specie erbacee annue e rampicanti
ridere, quasi suo malgrado, con una specie di stizza nervosa. caproni,
tanta stizza che gli si avventò ad una gamba e gliel'addentò. 2.
. buonaparte, 3-4-49: io ho una stizza che bisognerebbe ben menare a cavarmela
s. v.]: 'stizza': una bolla che ha la gallina sul co-
fungoso che si forma sul lucignolo di una lucerna accesa o sullo stoppino di una candela
di una lucerna accesa o sullo stoppino di una candela. tommaseo [s. v
tua madre! » disse agnese con una certa stizzétta temperata d'amorevolezza e di
de nicola, 490: si è creduto una commozione accaduta al basso delle carceri
alimentare, ravvivare il fuoco, attizzare una fiamma. catzelu [guevara],
. infastidire, provocare, mandare in collera una persona o, anche, un animale
rendono misantropo. 5. eccitare una passione, rinfocolare un sentimento. bencivenni
9-211: questi cominciò a parlare con una voce stizzita. 2. per
sentito il borea, faceva l'uffizio d'una fiaccola ardente. = comp. del
region. attizzare il fuoco, ravvivare una fiamma. redi, 17-145: 'stizzolare'
fuoco. 2. smoccolare una candela perché la fiamma arda più viva
3. figur. stuzzicare malignamente una persona. redi, 17-145: 'stizzolare'
se ti capita tra 'piedi una parola sperduta,... ti pare
prima corsa. tabucchi, ii-60: vide una sede... un pubblico di
fra gli italiani veggenti v'è altresì una lunga genia di mediocrità, stizzosi contro chiunque
iii-248: gli parve in dormendo vedere una cagna stizzosa abbaiarli. -ant.
nervosismo, risentimento o, anche, una natura scostante, capricciosa (un atto
. baretti, 6-396: fu una specie d'insolenza quella del macchia- velli
il teorizzatore;... ed ha una inesplicabile e stizzosa avversione per la musica
natura certo, ma il giudizio di una gran parte del pubblico aveva fatti suoi
scampanellìi stizzosi, [il tram] imbocca una via che percorre a rottadicollo.
nonno. -che crepita fortemente (una sostanza nel bruciare). - anche
). nievo, 400: perfino una certa barbetta rada grigia e stizzosa accostava
interno dei recinti delle aree sacre di una città della grecia classica. -stoa
ancora un pubblico gimnasio, anzi pure una socratica stoa, a tutti i giovanetti della
comportamento o caratteristiche del sistema nervoso mostrano una assenza di continuità filogenetica, anche fra speciemolto
quale paese [l'islanda] vene una grandissima mercanzia de pessi che si chiamano
ossuta magrezza o la rigida immobilità di una persona. c. arrighi, 4-318
aretino, 20-158: datogli una stoccatina in bocca con la lingua,
carducci, ii-12-106: verrò poi a darti una stoccatina per il monumento parigino a michelet
dividersi e a dilatarsi, come fosse una tela piegata, stratizzata, pieghettata e poi
. innalzarsi con suono acuto, argentino (una serie di trilli musicali).
cecchini, cv-731: al qual, avend una murusa, bisognava per mantegnirla rubbar in
alti fino al soffitto, ciascuno lungo una cinquantina di metri. 3.
-anche: nella scherma, colpire con una stoccata. -per simil. nel gioco
2. figur. fare oggetto qualcuno di una battuta sarcasticamente allusiva. 3.
sarcasticamente allusiva. 3. emettere una nota con grande intensità e altezza di
, ii-544: io son ferito in una gamba da una stocata. cellini, 2-17
io son ferito in una gamba da una stocata. cellini, 2-17 (333)
vita. saraceni, ii-722: dopo una ostinata zuffa, passollo da un canto
passollo da un canto all'altro con una stoccata mortale. fagiuoli, xi-160: con
egli essendo ancor giovanetto aveva passato con una stoccata per una rivalità d'amore.
giovanetto aveva passato con una stoccata per una rivalità d'amore. nievo, 797
mia distrazione, mi avventò al petto una stoccata, che guai se non fossi balzato
] molte stoccate, senza offendersi, da una parte all'altra del palco.
mendicanti con la maschera! questa è una stoccata mortale che da te non m'
secondo l'indicazione del male, è una stoccata tirata al povero infermo.
.): insidioso, capzioso (una domanda). ottieri, 3-191:
come espediente per procurarsi denaro. -parare una stoccata: respingere una richiesta di denaro
denaro. -parare una stoccata: respingere una richiesta di denaro. g. m
vò danaio. -innanzi tratto ella mi dà una stoccata mortale. o e'non pagherebbe
. o e'non pagherebbe tanto di porto una lettera che venisse di calicutte o dal
in rete che decide l'esito di una partita. c. bascetta, 1-90
8. locuz. - dare una stoccata nel collo: colpire a tradimento
: colpire a tradimento e rovinosamente (una forza della natura). latti,
/ e poi ti dà nel collo una stoccata. -stare sulle stoccate-,
fermo e lucia, 308: sento una pedata che mi par quella, sporgo
e mi cadde sulle gambe, gli diedi una spinta, e me ne andai.
(pur. -chi). stelo di una graminacea. -in partic.: fusto
-in senso generico: stelo di una pianta. moretti, vii-515:
cinque o sei stocchi che salivano con una certa durezza d'arma vegetale di tra le
. mattio franzesi, xxvi-3-99: ben sapetech'una simil caccia / è da persone ch'abbin
genovesi, 6-ii-795: 'stock': è una parola inglese che significa fondo, capitale
un ente o messi a disposizione per una determinata operazione. 3. figur.
autore... possa mettere in vendita una merce di buona o almeno discreta qualità
annunzio, 8-92: indicò al duca una poltrona bassa, di stoffa giapponese, accanto
. predisposizione innata a svolgere con successo una determinata attività; spiccata tendenza a tenere
, ma stringe il cuore a pensare una nazione che pure avrebbe stoffa, stata tradita
delle caratteristiche e delle qualità che contraddistinguono una persona, una categoria di persone o
delle qualità che contraddistinguono una persona, una categoria di persone o anche un popolo
2. quantità di metallo presente in una moneta. b. davanzati, ii-451
: 'stoffo': quantità del valore metallico in una moneta. 3. materia costitutiva
, 9-48: ei, che in una camera locanda / s'era acculato, volle
. ant. e letter. separare una persona da un'altra, sottrarla alla
6. escludere (in relazione con una prop. subord.). gherardi
soprapresa, dànno infinito travaglio a tutta una provincia e costringono o levare esserciti per iscacciameli
, tr. coprire un pavimento con una stuoia. tommaseo [s. v
[s. v.]: 'stoiare una stanza': coprire l'ammattonato di stoia
dal freddo. 2. rivestire una parete o un soffitto con un canniccio
ne sostengono rintonaco (un soffitto, una parete). targioni tozzetti,
, 1-19: camere con soffitto stoiato, una sala grande per ballarci.
serviva a costituire un soffitto o una parete; riparo fat to
: 'nihil admirari prope res est una, numici, / solaque quae pos-
si potrebbero fare, se ne sceglie una e si rinuncia stoicamente a tutto il resto
quest'attitudine di dignità passiva; non è una natura freddamente stoica. carducci, 1i-8-228
f. frugoni, 2-256: una bontà così stoica che tutto il di lui
rore, e la fede di lucilio in una stoica rassegnazione. montale, i5'
... / con una stoica indifferenza che mascherava la pietà caproni,
attingere dio. ma v'è una stoica accettazione più nobile anco
o capi liberi, rivolti tutti da una delle due bande, schiacciati o
che, abbassate, riparano dall'esterno una finestra. manuzzi [s. v
. v.]: stoino dicesi anche una piccola stoia di ginestra che si mette
genere di piante composte tubulliflore rappresentato da una sola specie perenne, originaria dello stato
davidae... era vestito d'una stola di bisso. d'annunzio, i-236
2. per simil. aspetto fisico di una persona. -stola carnale, il corpo
epistola], 421: ci filiamo una tela, la qual poi ordita e tessuta
neve, illibata nei suoi pensieri, cinse una stola di gigli. -sentimento
sacerdote e del vescovo, costituita da una striscia di tessuto, ricamata e ornata,
addosso a lui. boccaccio, 13-141: una... pianeta con istola e
il calice / e l'amitto, una canna è necessaria / di drappo nero.
ambasciatori] po- nevansi sopra le spalle una coperta o stola di cotone attorcigliata e
mettere la toga con l'ermellino, e una grande fascia o stola di raso bianco
chiuse in essa. -fiocco di una bandiera. leoni, 603:
padovana del '48, che egli conservò in una botte. -nastro. cicognani,
allo stato, che aveva come insegna una striscia di broccato d'oro. straparola
lucini, 4-21: vien fuori con una toga, che sembra una stoletta ricamata
vien fuori con una toga, che sembra una stoletta ricamata per la processione del 'corpus
abito lungo in uso nell'antichità (una statua, un rilievo). cesariano
, iii-451: nel rovescio v'è una figura di donna in piedi stolata e
3. arald. cinto da una striscia di smalto diverso (un animale
stolidàggine, sf. stoltezza di una persona, stupidità, sciocchezza.
barbaramente trucidati e così stolidamente abboniti, una compassione, tanto più dovuta, quanto
: guardava ancor fanciullo alcune pitture in una chiesa di pistoia, ove circa gli anni
e cantato dalla favola istessa e ignorato da una certa moderna stolidità, che ardisce nominarsi
è peggio di gran lunga capitare in una corte dove il padrone e i cortigiani siano
corte dove il padrone e i cortigiani siano una mano di stolidi e inetti che non
3-1-124: sarebbe un cervello indocile, una mente ostinata,... che,
si dicono pazzi, o veramente con una scementaggine e stolidezza totale, nel qual
presti alli superiori ecclesiastici, non è una suggezione stolida o insensata. testi
condotti da questa storia per mezzo ad una rude, stolida, schifosa perversità.
pascoli, 1-753: un altro trucco con una stolida poesiola. -che è
le facce stolide di contadini illuminate da una speranza inebriata. fenoglio, 5-iii-438:
doveva così intrepidamente mettere in primo piano una massa stolida e morta come questo schienale di
, ii-35: contenta d'esser ripresa come una pazzerel- la da quello stolidone sicuro e
-per simil. asta posta al centro di una capanna (o di una costruzione simile
centro di una capanna (o di una costruzione simile) per fungere da sostegno della
, 4-viii- 1903], i: una volta che si è fissata sul fondale,
n-v-1983], iii: il mughetto è una pianta erbacea della famiglia delle liliacee.
quella domanda, se ben rifletti, era una stol- taggine e io non avevo l'
che il suicidio non possa seguire senza una specie di pazzia. brancati, 4-132:
, sentendo ai esser capitata stoltamente in una delle cinque o sei parole che aveva giurato
gattica-mei cercò di dimostrarle ch'era proprio una picca, una stoltezza. montale, q-126
dimostrarle ch'era proprio una picca, una stoltezza. montale, q-126: un
speranza. ma mi dicono / ch'e una stoltezza dirselo. -con valore
. pratesi, 1-117: per una stoltezza amorosa (lamore ne è pieno)
sé filippo, pur sapendo di dire una stoltezza, « prende appunti sul conto
1-16: io, carino fratello, sento una contentezza mirabile intendendo che questa tua follia
[petrarca], ii-388: è una stoltizia volere accrescere il male dove non
. figur. dare prova di insensatezza (una civiltà). nievo, 728:
, 728: l'oriente produsse a rilento una civiltà che stul- tizza ancora decrepita.
uno che vuole più tosto due ferite che una, il che chi facessi sarebbe sanza
): così detto ebbe, cantando una laude di san lorenzo, aperse la cassetta
in prima, ai gentili è parso una cosa stolta che per un crocifisso siamo giustificati
insino da fanciullo, egli dicesse pur una minima parola inutile e stolta. s.
teatro zizi- nio... dove una scellerata compagnia francese recita il 'sursis',
scellerata compagnia francese recita il 'sursis', una sciempiaggine delle più stolte. arbasino, 3-11
. -fondato su presupposti iniqui (una legge). de roberto, 657
. de roberto, 657: perche una stolta legge sancisce l'iniqua necessità?
morale (un sentimento, un desiderio, una passione). amico di dante,
digestivo) o a carico dello stomaco (una ma- redi, 17-145: 'stolzare':
a roma dicono stolzare. (una parte del tronco). fasciculo di
1-219: glie scaglia un selcio, come una saetta / desideri, lxii-2-vii-9: tentarono di
tentarono di dargli un potente velecoglie a una tempia e lo fa andar de stolzo /
lat modo da lasciare fra di loro una fessura che consente stomacante (pari;,
la fessura inter indegnato con una boce stomacante. posta, concorrendo
stoma addominale coincide sempre con l'esordio di una nuova el va tosendo, /
, 546: germanico... truovò una fonte sola studi loro in far risposte a
, mancando dell'imitazione del proprio, con una veniva una nausea di tal sorte
del proprio, con una veniva una nausea di tal sorte che chi non mi
non si stomachino in pulsione provocati da una persona, dal suo aspetto, sentir queste
del muro e fuggirsi. quasi a provocare una sensazione di vomito. giraldi cinzio,
col -destare repulsione fisica (l'aspetto di una persomedesimo fine, volesse alla moderna d'
muovere a sdegno, a indignazione (una situazione, un comportamento, un atteggiamento
d'oblio, di vergogna, d'una codardia che stomaca a pensarci. gramsci,
così sul principio nel cielo empireo è una cosa che stomaca. -stancare
. menzini, iii-99: stassi ad una commedia, vien fuori un buffone che,
lor compagno esaminare. -respingere una condizione con tutte le proprie forze.
lenti o all'aspetto repellente di una persona. guido da pisa,
3. che ne ha abbastanza di una situazione, di uno stato di cose
di uno stato di cose, di una persona; stufo di sopportarli fino a
giusti, i-290: noi tutti a una voce dicentes siamo rimasti stomacati da quel li-
il loro avviso, e alcuni con una stomachevole ferocità. g. ferrari, 337
abietto nell'aspetto e nel comportamento (una prostituta). caro, 12-iii-223:
vi abitano. cattaneo, vi-1-291: una giovinetta, forse innocente, incolpata forse d'
decameron, 2: è ben troppo strana una interpreta zione che alcuni soggiungono
6. fastidioso, insopportabile (una persona, la sua resenza, la
); indisponente, intollera- ile (una caratteristica, un atteggiamento, un comportamento)
disgustoso, nauseabondo (un cibo, una bevanda, un odore, un sapore
causa della soverchia e ostentata foia (una persona, le caratteristiche fisiche).
... il giorno di diventare una adorabile vedovella. landolfi, 2-54: quella
delle anche, che basta a far odiare una donna per tutto il resto dei propri
canaglia incosciente... a roma applaude una stomachevole rifioritura del classicismo rammollito.
puristi... siamo precipitati in una licenza stomachevole, che non si vergogna
momenti. -grottesco, risibile (una situazione). guarini, 70:
: mimo e landò aveano già stranocchiato una pagnotella con di buone fette di prosciutto,
punto di vista istologico è composto da una tunica mucosa, ricca di ghiandole gastriche
, ricca di ghiandole gastriche, da una sottomucosa, da una tu
ghiandole gastriche, da una sottomucosa, da una tu
nica muscolare e da una tunica sierosa; ha la funzione di
iii-518: non posso fissar la mente in una menoma applicazione, neppure per un istante
su lo stomaco del gran sacerdote come una pietra che lo custodisca dal lusso. d'
e ghiandolare, da cui si effettua una prima digestione enzimatica degli alimenti; la
ghiandole del fondo; in alcuni ha una struttura complessa, altri ne sono privi
chi..., che sono una razza d'anguille, ingoiano gli altri gavonchi
v.]: 'stomaco'dicesi anche a una vivanda che si fa dello stomaco di
o sgradevole; coraggio necessario per affrontare una situazione imbarazzante, rischiosa o sfavorevole.
biondi, 149: non ho stomaco per una seconda disubbidienza. salvini, x-202:
qualcosa di sudicio o di raccapricciante o una persona deforme: anche con valore iperb.
di riprovazione, di severa condanna (una persona o un comportamento, una situazione
(una persona o un comportamento, una situazione contraria alle regole della decenza,
di corte e di gesuitismo, mi prese una smania di lasciare la patria. pavese
che non riesco a sfogarmi.. ho una rabbia nello stomaco. -avere
e pesante 'montanina'. -avere una pietra sullo stomaco: essere oppresso da
pietra sullo stomaco: essere oppresso da una grave preoccupazione, da un rimorso.
pensa più come si pensava. -avevo una pietra da mulino sopra dello stomaco;
essere angosciati,... è una cosa a cui dio non dovrebbe condannare
cosa a cui dio non dovrebbe condannare una povera creatura. come la disgrazia diventa più
e come sembra di aver sullo stomaco una pietra da mulino! -avere un
-darla nello stomaco a qualcuno: causargli una de lusione.
. 12. -fare lo stomaco a una cucina: abituarvisi. cassiano da macerata
-racconciare, raccomodare lo stomaco: risolvere una situazione difficile nel modo più favorevole
stomaco. -risollevare lo spirito di una persona. galileo, 3-1-273:
5-i-1851: giorgio... mangiò una dozzina di nocciole che, masticate in fretta
fastidio, irritazione; riuscire insopportabile (una persona, una situazione). bandello
; riuscire insopportabile (una persona, una situazione). bandello, 1-9 (
-scendere lo stomaco a qualcuno: per indicare una sensazione di languore dovuta alla fame.
: diluire i succhi gastrici, provocando una sgradevole sensazione d'inappetenza. g
stomaco: diventare antipatico, odioso (una persona); venire a noia, irritare
); venire a noia, irritare (una situazione). parafrasi del decalogo,
e testa; / tieni 'l resto com'una bestia. proverbi toscani, 313:
, la deformità o la decadenza fisica (una persona, una parte del corpo)
la decadenza fisica (una persona, una parte del corpo). boccaccio,
truova così da ogni parte stomacoso quanto una femmina sbardellata e sporca. castiglione, iii-125
i due fidanzati rivestivano il carattere di una coppia matura un po'ridicola e leggermente stomacosa
(un comportamento, un sentimento, una qualità morale, un aspetto estetico o
che colpisce o interessa lo stomaco (una malattia). ramberto malatesta, 239
4. che stimola i processi digestivi (una medicina, una sostanza).
i processi digestivi (una medicina, una sostanza). landò, 1-29:
d'annunzio, 1-53: io avevo una vera fame, una di quelle fami che
1-53: io avevo una vera fame, una di quelle fami che non chiedono salse
, eccitante. gramsci, 216: una piccola bottiglia di qualche amaro stomatico.
: conosco la stomatite per averne sofferto una volta da ragazzo: e so quanto è
veterinaria, stomatite o febbre aftosa è una malattia eruttiva caratterizzata dallo sviluppo di pustole
bacchetti, 13-284: la gente mostrava una nuova e strana curiosità...
fra gli ossei olobranchii addominali. comprende una sola specie assai singolare che porta una
comprende una sola specie assai singolare che porta una testa di serpente con bocca molto grande
: flogosi catarrale semplice della stomia di una resezione gastrica. = voce dotta,
protozoi della classe cibati, caratterizzati da una bocca cigliata. tramater [s.
si comprendono quelli che sono provveduti d'una bocca cigliata. = voce dotta,
landino [plinio], 730: è una altra generazione di squama overo scaglia più
1'intonaco dalle mura. 'stonacare una facciata'. d. valeri [« l'
punti, stonacate. cassola, 5-73: una casa grigiocupa e stonacata sembra una casa
: una casa grigiocupa e stonacata sembra una casa di contadini come se ne vedono
... applaudiva entusiasticamente tutti, perfino una stonacchiante cieca. stonacchiare, tr
stonalizzato, agg. che ha una sfumatura di colore diverso e contrastante.
l'amico sciolse de'canzoncini villerecci con una voce franca, ma meno grata di quella
altre e mutano l'armonia del governo in una perniciosa confusione d'aggravi...
la pronuncia delle province toscane] ha una ragione particolare di buona armonia, e tutte
che vuol più tosto strappare in esso una corda che permettere ch'ella stuoni.
principalissima fu... di farmi una lingua pura e corrente 'tra lo stil de'
qua e là stonavano comegli alunni svogliati d'una scuola corale. 4. figur
o incongruo rispetto agli altri elementi di una lingua, di un arredamento, di una
una lingua, di un arredamento, di una costruzione, di un testo; non
riflettere un istante; poi, con una serietà che stonava col tema della conversazione
stonava col tema della conversazione, fece una domanda. carducci, ii-2-246: parmi
su quella faccia! soffici, v-5-344: una sciagurata costruzione, quale m'intendo io
disperso su un pavimento di marmo di una ricchezza che stonava. -contrastare
sul pullover. arpino, 15-245: vestiva una grandissima maglia a più colori, che
persone o in un ambiente o in una riunione comportandosi o parlando in modo che
, sconcertare. genovesi, 3-384: una predica, come ora si costuma, stona
che commette frequenti errori di intonazione (una persona, la voce o il canto)
sgradevole perché aspro o fesso o stridulo (una voce). -anche sostant.
di dio, su la piazzetta, una compagnia di saltimbanchi con una crudelissima tromba
piazzetta, una compagnia di saltimbanchi con una crudelissima tromba stonata e una grancassa fragorosa.
saltimbanchi con una crudelissima tromba stonata e una grancassa fragorosa. -con uso avverb
brano musicale); intonato scorrettamente (una nota). cantoni, 451:
, o, quando aveva bevuto, in una risata troppo sgangherata, troppo stonata per
si addice, che non conviene a una persona (un comportamento). f
non si può più calare, perché sarebbe una stonatura. già, che è
fogazzaro, 1-138: non c'è stata una sola voce stonata né sulle qualità del
la storia e l'invenzione confondevansi in una medesima credenza, divenne angusta, meschina,
xii-57: la rottura non avvenne che per una discussione giovanile stonata, nella quale aveste
stonata, nella quale aveste tutt'e due una parte di torto e di cui vi
da contrasti. faldella, ii-2-79: una delle più gravi dissonanze, che ora
fra la proprietà e il capitale da una parte e il lavoro dall'altra.
del vestitino povero e pretenzioso le destò quasi una vampata di odio. ojetti, 1-112
bello, soprattutto tremendamente forte, di una forza stonata. 8. dimin
. errore di intonazione nell'esecuzione di una nota, che provoca un effetto dissonante o
nota, che provoca un effetto dissonante o una sensazione sgradevole nell'ascoltatore.
la canzone scorticava le orecchie, con una stonatura significativa benché oscura. 2
sopravvivenze di forme stilistiche, che diventano una stonatura nella semplicità ora raggiunta. pratesi
1-229: in città e in casa d'una signora, quel vestito da ballo campestre
, quel vestito da ballo campestre era una stonatura. pascarella, 2-11: curiose
. beltramelli, i-168: asia aveva una lunga veste di raso verde,..
creduto importuno a guastare colle mie stonature una sì perfetta beatitudine. sbarbaro, 5-19
sentivo che ogni mia parola sarebbe stata una stonatura e ricacciavo in me le confidenze
suo posto in un ambiente o in una comunità. pea, 5-34: io
. pea, 5-34: io sono una stonatura, trasandato, tra gente angolosa.
a paolino le due donne appaiono come una stonatura, un'offesa alla compostezza dell'ufficio
alle stonazioni. leopardi, i-1080: una leggera stonazione in una musica non è
, i-1080: una leggera stonazione in una musica non è capita dal volgo. a
, il tuo stare in inghilterra è una stonazione. cantoni, 332: era stata
stonazione. cantoni, 332: era stata una feroce stonazione dei due coniugi: una
una feroce stonazione dei due coniugi: una stonazione che avrebbe bastato per fare spiritare
]: 'sfondare': far tondo. 'sfondare una colonna'. = comp. dal pref
mo mento dello stappo (una bottiglia). - anche sostant.
fenoglio, 5-i-1748: gli stampò dinanzi una mano a forma di stop e con
astronomica o nel controllo della velocità di una macchina. -anche: istante in cui avviene
può essere inserito in un foro, dove una vite ne determina l'espansione all'interno
compiendo. salgari, 28-182: una voce sonora, imperiosa, uscì in quel
6-237: « non sarà stata mica una putta.. » marcello lesto, le
.. » marcello lesto, le portò una mano dinanzi alla bocca. « stop
: dopo la prima volta, stop, una seconda volta non ci tornano, ne
. soldati, 2-403: ha in testa una cosa sola: divertirsi, andare al
uso aggett.: che non è usabile una seconda volta (un tipo di ago
gatto sulle posate da pesce potrebbe costituire una muraglia più che cinese, per genitori
voglio e t'ho voluto, / come una bestia spasimar mi lasci. castelletti,
metazone da caligano, xxxv-i-792: zò sedeva una vilana / chi petenava stopa on lana
, 9-1-209: boudet applicò sulla ferita una faldellina di stoppa inzuppata nell'acqua medicinale.
.. non valeva il pregio di una berretta di stoppa. verga, 5-214:
burattino (e al figur. indica una persona dappoco, priva di energia e di
stoppa. bernari, 3-424: sembrava una bianca furia, con quei capelli di stoppa
di carattere e autorità o chiamato a una carica puramente nominale, come un burattino
o generazioncelluccia di stoppa, ricoperta d'una mano di gesso tinta a color di ferro
v.]: questa carne è una stoppa. 3. figur.
, per non meravigliarsi poi se ha fatto una vampata ». « vedo che vi
ubriacarsi: 'andò a svinare, e prese una stoppa che non si reggeva ritto'
stoppa al posto del cervello, avere una testa di stoppa: essere sciocco, stupido
-spegnere il fuoco con la stoppa: aggravare una situazione. adr. politi, 1-661
. ant. mezzo per far tacere una persona. agostino giustiniani, 94:
incenerito in boccio: uno stoppaccino incolore, una parodia di fiore. -stoppacciòlo
redi, 16-iv-25: sopra la stoppa metteva una conveniente caricatura di polvere, alla quale
. 3. tampone per applicare una medicazione. cassieri, 163: il
agg. famil. grezzo, ruvido (una stof- fa). volponi,
stoffa stoppacciosa, guarnito intorno alle spalle da una filettatura pesante. = deriv.
stoppàgnolo, agg. ant. che ha una corteccia stopposa (un albero).
. riempire le fessure del fasciame di una nave con la stoppa perché non faccia
. -in par- tic.: chiudere una fessura, la breccia di un muro o
la breccia di un muro o di una fortificazione, la falla di una nave;
di una fortificazione, la falla di una nave; colmare una cavità, riempire
, la falla di una nave; colmare una cavità, riempire un fosso.
vaso / stuppar i buchi ancor sol una volta. saraceni, ii- 587:
stopati, inchiodati e impegolati. -intasare una conduttura. balestrini, 2-240: chiudevamo
. - in partic.: tappare una bottiglia. messisburgo, lxvi-1-274: stoppa
-per estens. ostruire l'imboccatura di una tromba. g. villani, 5-29
luogo o a un edificio; serrare una porta, una finestra. fatti di
un edificio; serrare una porta, una finestra. fatti di cesare, 155
della nostra casa, in cima a una scaletta che mena al solaio, dove c'
è uno stambugio... con una finestrella che d'inverno si stoppa con
finestrella che d'inverno si stoppa con una ciabatta. -in partic.:
de'suoi cari parenti. -appianare una discordia. del carretto, 7-29:
. 6. ant. tamponare una piaga con un batuffolo di stoppa.
molt'acqua calda e stoppa el luogo con una pezza molle nel vino e nel sale
e piano. redi, 16-vii-184: una ipocondria terribile... mi fa avere
ca- carebbeno adosso, perché, aprendosi una sì fatta finestra [nel petto]
] un forame il qual tenevano stoppato con una gran spina. -per estens
in modo da impedire il passaggio (una via); ben serrato (una finestra
(una via); ben serrato (una finestra, una porta). 5
); ben serrato (una finestra, una porta). 5. giovanni crisostomo
ne fir perseguii ch'el serave stopaa una nobel via de benedition per la qual
2. per estens. impedito in una attività produttiva. d. martini [
2. come epiteto ingiurioso per indicare una persona linati, 9-54: stoppiari ridotti a
strisciare forte le pelli già conce con una sdramda di lino senza lische.
2. dispositivo d'arresto di una macchina, di un'apparecchiatura. -marin
residui di steli e di foglie di una coltura, in partic. di cereali,
uso aggett.): di paglia (una costruzione). ovidio volgar.,
, i-274: e'si potea vedere in una stoppia / col lupo lieta star la
, 1-33: dietro alla casa c'era una stoppia che teneva mezza la collina.
stoppicelo, agg. ant. che ha una corteccia stopposa (un legname, un
e sfiloso, e tigliosa si chiama una materia atta a farne fila.
caro, i-93: se foste cacciato in una colubrina, o ripieno, stoppinato e
[1833], 1-iii-318: 'razzo': una sorta di fuoco lavorato, che va
. guerrazzi, iii-432: da prima prese una stoppinièra di argento, poi un cucchiaio
: lo stoppino umido e ammaccato d'una candela,... presentato alla fiamma
,... presentato alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma,
.. presso i ceraiuoli toscani è una specie di candela, di lunghezza indefinita e
indefinita e di grossezza non più che una penna da scrivere, sì che si può
un soldo per comprare stoppini da accendere a una madonna. -candeletta formata da zolfo
io... son più caduco che una pesca, / più tenero di schiena
, i-636: era [il vecchietto] una larva, un denutrito, uno stoppino
denutrito, uno stoppino di garza, una reticella del gas bruciacchiata, un poverino
di un fuoco d'artificio, di una bomba o di una mina. citolini
d'artificio, di una bomba o di una mina. citolini, 464: far
di due ponte ritorte per attaccarle, ogni una con quattro pic- ciole canne, per
se tu vuoi ch'i'ti pianti una sassata in quel voltaccio di ladro.
lo stoppino e la cera: estinguersi (una famiglia, una dinastia).
cera: estinguersi (una famiglia, una dinastia). fazio, iv-18-79:
12-4-346: converrà che il contadino pratichi una grande e continua diligenza nel custodire il
= voce aretina, denom. da una forma dimin. di stoppa.
del trissino entrò anche per gran parte una certa stopposità o pesantezza d'ingegno.
io vidi i pasticcini / fare infra loro una stopposa schiera / e ballarono al suon
schiera / e ballarono al suon d'una stadera. biringuccio, i-44: certe
sacchi di crine in modo da ottenere una resina liquida, di colore verde-grigio che
storace liquida pura è un sugo resinoso d'una sostanza tenace e melata, simile alla
la corteccia dello 'styrax officinalis', si otteneva una resina, detta storace, con la
marchi, 1-ii-719: 'storacinee': nome d'una famiglia di piante stabilita da richard a
storaménto, sm. ant. indennizzo per una perdita o per un mancato guadagno.
. torcere). piegare con energia una parte del proprio corpo, in partic.
capo. -torcere con violenza una parte del corpo, in par- tic
. doni, 2-69: ella si storse una mano in cadere a terra d'una
una mano in cadere a terra d'una pianella. pratesi, 5-476: mi storsi
allora masino storse le spalle e fece una smorfia. 2. contrarre in una
una smorfia. 2. contrarre in una smorfia il volto o la bocca o
contenuto. -alterare i tratti di una rappresentazione iconografica. baldinucci, 9-iv-42:
dolore essere storto. -eliminare una pena, un travaglio. p.
6. deviare un percorso, una rotta. ramusio [anghiera],
cose agibili. 8. trasgredire una norma. f. f. frugoni
alla smania; dibattersi per sfuggire a una stretta. dante, inf.,
10. deformarsi o contrarsi in una posizione rigida e innaturale (le membra
chi piagne, non guasta però né altera una certa bellezza che suole molto patire nel
molto patire nel pianto. -subire una distorsione; slogarsi (un arto).
11. piegarsi, flettersi subendo una deformazione. paganino bonafé, xxxvii-143:
del tetto, ora ch'è nata una bambina in questa casa! alvaro,
della folla. 12. subire una deviazione, avere un andamento tortuoso (
deviazione, avere un andamento tortuoso (una strada, un sentiero). rusconi
scintillanti lucide. -diramarsi (una vena). fasciculo di medicina volgare
, 1-iii-305: avea egli nella pittura di una cupola fatto reggere le colonne, sopra
. disus. allentare la torsione di una corda separando i fili che la compongono
lo contrario di torcere, come storcere una fune. tommaseo [s. v.
. torcere). disus. estorcere una confessione. l. rodino,
/ co la natura formala, -pare una sturciata. laudano urbinate, lxxxiii-589:
algarotti, 1-i-44: avea riso più di una volta dietro al ventaglio non senza fare
3. piegamento di un ramo o di una struttura di sostegno o di un materiale
storcimento dei modelli più tardi viene fuori soltanto una dal reo la confessione del fatto.
. -in partic.: contrarre in una smorfia il viso o la bocca.
storcitura, sf. ant. torsione di una parte del corpo. magalotti,
non è mutolo, nella veemenza d'una passione, che in un primo moto interdica
manzini, 13-75: stordente, addirittura una convulsione, le diventò il pianto.
g. brera, 4-115: era una cotta stordente ma deliziosa. 3.
frugoni, 3-i-350: rimanendo sommerso in una stordigione eccessiva, dimandò finalmente se quello era
credere che non la dovesse tentare era una stordigione. = nome d'azione da
1-5 (i-73): rispose che pativa una fiera passione di stomaco ed uno stordimento
: aveva nel capo uno stordimento, una gravezza irresistibile; e sul viso aveva delle
1-182: sento in me... una brama furiosa, divoratrice, nascosta,
c. gozzi, 4-117: portava una sua cuffia da dimessa, / guardava ognuno
al suo primo entrare nel ginnasio prova una meraviglia, uno stordimento, uno sbigottimento
stordì). far perdere i sensi a una persona o a un animale, per
prendere quelle buone bestiole gettate nell'acqua una materia che le stordisce e le rende
-per simil. privare di vigore vegetativo una pianta. soderini, iii-143: la
; fiaccare, prostrare (la luce, una condizione meteorologica avversa); inebriare (
con esitanza: « per stordirlo, una fumatina ». 5. importunare
. 8. disus. sbollentare una vivanda. l. rodino, 2-243
si adopera per fermare (cioè dare una prima cottura alle carni, perché si conservino
senza vita. straparola, ii-132: trasse una coppia di calzi nell'aria e mollò
: non dicesti che volevi fare / una fortuna da stordir? = etimo incerto
storditaggine m'ha fatto dimenticarmi in tasca una lettera di mia madre. pirandello, 8-277
noncuranza. monti, iii-305: per una storditaggine del bestia mio servitore l'ultima
l'ardemia n'aveva commessa più d'una delle storditaggini. n. ginzburg,
sapesse più, con la storditaggine di una ragazza violentata, cosa dovesse fare.
betteioni, iv-114: « abbiamo con noi una bella signorina che ha bisogno d'una
una bella signorina che ha bisogno d'una lunga cura » disse storditamente paolo. caproni
261: si dicono pazzi o veramente con una scemen- taggine e stordidézza totale, nel
4-288: io feci, essendo giovane, una storditezza simile alla corte di pietroburgo.
geografica. borgese, 1-414: era stata una storditezza la sua: avrebbe dovuto fare
giuglaris, 54: mezzo cotto da una granata, dallo scoppio d'una bombarda
cotto da una granata, dallo scoppio d'una bombarda stordito. g. foppa,
stordito / odore? -illuminato da una luce abbagliante. deledda, iii-618:
-che ha crescita irregolare, stentata (una pianta). gozzano, i-412:
, io ho fatto porre cristo in una ardente fornace ». morando, 153:
stordite mirandosi dicean non so che l'una all'altra. manzoni, fermo e lucia
parti... pareva che soprastasse una gran rovina a quei favoriti, i quali
atterrito di fronte a un perìcolo o a una minaccia; annichilito dalla paura.
stordito, che le dava la seduzione di una gentile bambina, cresciuta troppo presto.
come au vesciche sierose, pieni d'una stordita e un po'imbambolata malizia.
n. ginzburg, i-1190: non sembra una cattiva ragazza, però, questa vostra
scritto al mio stordito fratello 4 lettere per una cosa di somma importanza, senza potergli
importanza, senza potergli cavar da corpo una riga. bacchelli, 2-xxiv-949: fatta
pauline anche in caricatura non manca d'una sua grazia un po'stordita.
laura ad amedeo... « uccidere una giovinetta stordita, io, il di
si diede dello stordito. gli parve una domanda stupidamente crudele, da rivolgere ad
domanda stupidamente crudele, da rivolgere ad una poveretta. -tardo, torpido,
lecti, armarose 'mpressa, et armate co una corsa rapace descendevano da quillo castiello et
e l'esame delle fonti, da una selezione basata sul riconoscimento del loro significato
si è progressivamente compiuto il passaggio da una storia universale, caratterizzata dall'assenza di
seconda dei casi, nel divenire storico una struttura ciclica, un processo di decadenza,
inclusa fra le discipline filosofiche, a una storia pluralistica, caratterizzata dal riconoscimento della
di volontà. gentile, 2-ii-132: una storia senza filosofia è un astratto caos;
un astratto caos;... una filosofia senza storia è un'astratta unità;
singoli settori dell'attività umana si distinguono una storia politica e militare, predominanti fino
dei delitti. vittorini, 5-104: mentre una storia politica non ha in sé,
di solito, la storia della letteratura, una storia della letteratura ha sempre in sé
manualistico e scolastico è consuetudine distinguere fra una storia antica, fino alla caduta dell'
caduta dell'impero romano d'occidente, una storia medievale, fino alla scoperta dell'
, fino alla scoperta dell'america, una storia moderna, fino all'età napoleonica
, fino all'età napoleonica, e una storia contemporanea, dal congresso di vienna
un'età, a uno stato, a una famiglia, a un personaggio storico,
a scrivere la storia fiorentina, durare una grandissima fatica, non ne trovando notizia
dal medio evo in poi, è una pugna continua fra la barbarie gentilesca e
: la storia non si snoda / come una catena / di anelli ininterrotta, /
eventi relativi a un popolo o a una città, in quanto oggetto di tradizione e
il generai colletta, uomo capace di scrivere una buona storia, la scrisse pessima poiché
vera storia quel che non è che una menzogna. g. ferretti, cxxxiii-427:
. g. ferretti, cxxxiii-427: in una parola / il sogno è storia,
questa è pura storia, o borghesi, una triste storia di sangue, che meriterebbe
plastica di un sog- etto o di una scena (per lo più di carattere storico
leonardo, 2-187: quando tu fai una storia, fa'2 punti: uno dell'
di un determinato fenomeno culturale o di una determinata disciplina o attività umana. -con
dei tentativi e delle iniziative ideologiche di una determinata classe di persone. soldati,
carducci, ii-10-84: la instituzione di una cattedra di storia comparata delle letterature neo-latine
neo-latine a me pare,... una delle più utili e più promettenti per
suoi ricordi e i suoi affetti, ciascuno una sua storia di uomo. montale,
, qualcuno di loro magari ci avrà avuto una storia, acqua passata.
, 7-41: le racconterò, è tutta una storia, verranno subito.
sia la lettura d'un libro, d'una storia qualunque. vittorini, 5-352:
nel bus la ragazza tutta presa da una storia / smette la ghiotta lettura /
andrea? se non dormi ti conto una storia. -ciò che è oggetto
essere state inventate, d'essere tuttora una storia. 11. episodio,
2-144: la figliola si presentò in casa una sera per domandare alla madre: «
storie a chi le chiedesse amore con una certa assiduità. alvaro, 20-125: si
che conciata così non farai più neanche una marchetta da cento, chiaro?
ha talvolta nel contesto il valore di una decisa negazione). pirandello, 7-604
vicine parlano di zia michelina come di una pazza, perché,... se
si contentò, ne'momenti critici, d'una alzata di spalle e d'una scrollatina
d'una alzata di spalle e d'una scrollatina del capo: « storie! storie
. -studio o descrizione sistematica di una pianta, di un animale, di
è... mia intenzione di dare una completa storia naturale di questo industrioso e
un'età (un'opera memorialistica, una cronaca). arbasino, 10-460:
(un film, un romanzo, una competizione sportiva, ecc.).
raccontati; insignificante. -con riferimento a una competizione sportiva: che ha il risultato
antonio baldini l'idea che egli sia una sorta di allegro buonomo, un pastricciano
un bernesco, un italiano di quelli di una volta senza storie per la testa.
, i-79: « vogliamo udire anche noi una bela storiet- ta » bisbigliarono i cherubini
istoriaccia]: di fatti disonorevoli. 'è una storiacela, non ve la vo'raccontare'
mercanzia dinanzi in un cesto sostenuto da una cingia che porta al collo. tommaseo,
). ant. e letter. decorare una superficie con pitture o sculture che rappresentino
un evento, per il protrarsi di una sofferenza, per i continui rinvii o indugi
o indugi altrui o nell'attesa di una risposta, di una rivelazione procrastinata.
o nell'attesa di una risposta, di una rivelazione procrastinata. attribuito a
]: 'storiare': lambiccarsi il cervello in una cosa. 3. tergiversare.
storiata2, sf. region. imposta di una finestra. landolfi, 20-113: era
scene storiche, leggendarie o sacre (una costruzione o un elemento architettonico, un
, un arazzo, un tappeto, una suppellettile pregiata). leggenda di s
grande onore; e falla assettare in una gabbia cavalleresca, tutta dipinta e storiata
. garzoni, lii-12-391: vi è una colonna storiata così grande e bella quanto
nobile e ricco palagio, anzi in una sala tutta dipinta e storiata.
ornamenti o incisioni (un libro, una pagina, un manoscritto). -in par-
il frontespizio storiato. -ricamato preziosamente (una veste). cesarotti, 1-vii-206:
della forma def valore, l'oro era una merce come tutte le altre. gramsci
scienze della natura (alle quali è riconosciuta una funzione solamente pratica) e identifica la
à. labriola, iv-5s: indice di una serie di lezioni sul socialismo (1887
che interpreta ogni fenomeno o evento secondo una prospettiva storica o collocandolo in un determinato
metodi e i princìpi dello storicismo (una teoria, una scuola di pensiero)
i princìpi dello storicismo (una teoria, una scuola di pensiero). gramsci
storicismo. storicisticamente, avv. secondo una prospettiva di giudizio storico; in relazione
ta o si basa su una prospettiva storica o in rapporto con la
. croce, ii-8-84: si fregiava l'una [scuola] del titolo di 'storica',
gramsci, 4-20: il rossi ha una concezione realistica e storicistica del
nozionistica e storicistica, la ricerca d'una necessarietà estetica. = deriv. da
o a un determinato periodo, a una situazione o a un ambito (anche in
ecc., che è concepito in una prospettiva storica o che è valutato come
si può essere filosofi, cioè avere una concezione del mondo criticamente coerente, senza
i fatti in chiave storicocritica o secondo una prospettiva storica; consapevolezza dello svolgimento storico
. 3. autorevolezza che deriva da una tradizione storica, dalla fama assunta nel
almeno altre due funzioni. chiamiamone 'epica'una, 'incoativa'l'altra. storicizzàbile
o valutato in chiave storica, secondo una prospettiva storica o in rapporto con la
: il levy strauss... cerca una conciliazione tra storia ed etnologia..
agg. che valuta o interpreta in una prospettiva storica o in relazione con la
contingenti (un autore, un'opera, una scuola di pensiero). -in
relazione con la situazione storica o in una prospettiva storica un fatto o un momento
storica un fatto o un momento, una corrente o una disciplina letteraria, artistica
fatto o un momento, una corrente o una disciplina letteraria, artistica o scientifica,
geografiche, ecc.) o in una certa fase della vita o dell'attività.
2. intr. ragionare, interpretando secondo una prospettiva storica o in relazione con la
agg. valuta o in una prospettiva storica (un fatto, un momento
(un fatto, un momento, una disciplina, un artista, un'opera,
ambito storico o, anche, in una certa fase della vita, dell'attività.
storia in quanto storia universale non costituisce una speciale scienza filosofica o una storia nettamente
non costituisce una speciale scienza filosofica o una storia nettamente distinguibile da altre forme di
non se ne faccia il mostro ai una storia astratta o di una filosofia storicizzata)
il mostro ai una storia astratta o di una filosofia storicizzata). montale, 12-564
o valutazione in chiave storica, secondo una prospettiva storica o in rapporto con la
sviluppi; che riguarda un evento o una serie di eventi relativi a un
(un docu mento, una fonte). s. maffei
... mi addottorai a berlino con una tesi di severa filosofia hegheliana nel più
quaderni scritti... formavano all'incirca una libbra e mezza di romanzo storico.
della storia del passato, accompagnandoli con una ricostruzione ambientale più o meno accurata.
di un determinato fenomeno culturale, di una disciplina, di una scienza e all'esposizione
culturale, di una disciplina, di una scienza e all'esposizione critica, per
vi sono due sorta di critica letteraria: una storica, se va nominata così,
ha sede nel palazzo filomarino e pubblica una collana di monografìe, di ristampe anastatiche,
: che rappresenta la situazione politica di una determinata area geografica in un periodo specifico
democrazia cristiana con lo scopo di arrivare a una coalizione governativa di ampio consenso popolare.
-capo, leader storico: chi ha svolto una funzione importante nella storia di un movimento
a personaggi illustri (un oggetto, una località). leoni, 598:
di insediamenti remoti (un luogo, una regione). pascoli, i-283:
esiste più o che sta finendo (una persona). moretti, i-731:
ne fa dubitare è il pendetto, una piccolezza, che affermisi con asseveranza e le
si vosiero ch'egli abbia potuto coniare una storiella per vivere alle glia dare importanza
» « soprecedenza (un valore, una quotazione, ecc.). no storielle
parlar familiare come clausola in fine di una narrazione che pare incredibile o inve
bene. lore (e ha una connotazione fortemente iron.).
come parti della cornice o della predella di una mandato altro che di scrivere le cose
vasari, 1-3-244: sotto ciascuna figura è una storiétta del nome. b. croce
che -studioso specialista della storia di una determipittura / veggo io?..
adriani, iii-255: ancor oggi si conserva una storiétta g. raimondi, 3-221
16. mus. voce narrante in una composizione liturdel ripalta. b. spaventa
a battere lo stesso chiodo; e sciorinò una sua storiétta gica o oratoriale (e
quel pievano che vedeva nella luna una chiesa con un cam di
storiévole, agg. ant. che riguarda una vicenda o storiella di licurgo, che
al mare il figliuolo per svagarre immediatamente una patria libera da storificare gloriosa- lo,
la sera prima s'era portata nella stanza una mente nei secoli venturi. donna.
2. considerare e fare oggetto di indagine una persola gente è così...
storificare il delinpreti, e io sfodero una parte della mia numerosa collezione.
. c. e. rebbe una storia di violenze... di cui
), agg. fatto ogcevano in una gara frenetica di storielle sempre più salaci.
di più frutto; e vò ne cominciare una romana. una storiella inventata. verdinois
e vò ne cominciare una romana. una storiella inventata. verdinois, 176: è
storiella inventata. verdinois, 176: è una storia che va con = comp.
comp. di storiografo. tata con una certa delicatezza e che se non fosse storia
e studio rigoroso, sistemabe passare per una storiella. svevo, 3-615: appresi da
ogni quanta saliva nella bocca, una storiella grassa, a proposito di
(20-8): ancor ci ha una maggior ricadìa: / che sempre mi convene
dodici fanciulle per lo meno, l'una più bella dell'altra. 3
la storiografia; considerato o condotto con una visione e con metodo rigorosamente e criticamente
filosofia della prassi dice il croce esplicitamente in una breve polemica. 3.
a favore della verità dell'ermeneutica è una certa interpretazione della vicenda della modernità..
genere. = deriv. da una forma storiografista, che è da storiografia.
. doni, 3-90: si fece fare una vacca di legno e la coperse con
dall'epitelio della vescica natatoria si ricava una gelatina usata nell'alimentazione umana; una
una gelatina usata nell'alimentazione umana; una delle specie più note è lo storione
nero e nel caspio è produttore di una famosa qualità di caviale; specie di
-ecco pesce en peve- rata; / una mela me c'è data, -e par
456: or la sua casa è fatta una cuccagna: / sofà, trumò,
. si riunivano sulla mia testa formando una viva galleria di fronde stormenti.
suo eterno moto sul piano: come una stormente carovana verdecupa. storménto
, / o se 'l ramo natio scuote una belva, ella fugge l'amor,
prolungato; frusciare. - anche in una sineddoche. dante, inf,
fronde. monti, x-1-122: non stormiva una fronda alla foresta. foscolo, 1-291
/ la reai caccia stormire / dietro ad una lepre nera / un cavai nero annitrire
o meno tenue o anche sordo (una massa d'acqua, una cascata).
anche sordo (una massa d'acqua, una cascata). tano su quegli
uccelli in volo. la voce di una o più persone). tasso
palpitare, pulsare (il cuore per una condizione sinisgalli, 43: nel debole riverbero
. bianchi, 1-i-33: in termino de una ora sonò tre volte la guite e
tormento e noia sia tesser ito per vedere una festa e tromeschite. varsi in un
fondo, / altro stormo si muove: una tregenda / angiolieri, vi-i-428 (107-6)
o che non si attui un fatto o una situazione ritenuti dannosi, fastidiosi o
, ostacolare. -anche in relazione con una prop. subord. sercambi, iii-133
che se ne interrompa la secrezione in una puerpera. tommaseo [s. v
. allontanare qualcuno da un luogo o da una persona; respingere. cino,
deviare o lasciare cadere il discorso; eludere una domanda o un'inchiesta o un argomento
, distrarre. -anche in relazione con una prop. subord. boccaccio, i-453
poeti italiani. cesari, 6-75: una volta, orando ella, il demonio
tutta l'impressione di trovarmi da canto una persona che, se non fossi stato stornato
e defunti. 8. intercettare una corrispondenza a scopo di censura. monti
. 9. contab. correggere una partita contabile che risulta iscritta per errore
iscritta per errore mediante l'iscrizione di una partita di segno opposto che annulla la
essi 'fare uno storno'e 'stornare una partita'quando in una scarsella o postilla
uno storno'e 'stornare una partita'quando in una scarsella o postilla la dichiarano errata e
, iv-466: 'stornare'vuol dire girare una partita da un conto ad un altro
un altro, o più propriamente eliminare una registrazione mediante un'altra registrazione in senso
. -per estens.: appropriarsi di una somma mediante artifici contabili; sperperare un
di stornare i contratti. -revocare una legge. m. adriani, i-400
. -rimbalzare all'indietro (una palla di biliardo). tommaseo [
con la particella pronom. allontanarsi da una persona, distaccarsene, scostarsene. federico
esso spirò. -venire meno (una virtù). cecco d'ascoli,
capo si formasse e stornasse in figura d'una testa umana,... oprarebbe
frequenta la mia casa non sia una mondana; / e neppura mondana a metà
o, quale tu sei, una ingenua / stornella. = femm
popolareschi dello stornello (lo stile di una composizione di musica vocale). t
producendo un suono dolce e prolungato (una pianta). pascoli, 81:
/ s'alzò da un olmo solo in una piana, / da un olmo nero
pratolini, i-44: dall'amo veniva una stornellata accompagnata sulla chitarra.
bacchelli, 1-i-158: la bella voce d'una stomellatrice vibra nell'aria placida due versi
sm. gioco che consiste nel lanciare una moneta contro un muro in modo da farla
fanciulli, il quale si fa tirando una piccola moneta verso il muro, e vince
e avvolgonsi per l'aria come in una balla, perché ogniuno cerca d'essere nel
vera natura o delle effettive intenzioni di una persona. monosini, no: de
-essere come la carne dello stornello: essere una persona minuta ma maliziosa. d'
quinario e un endecasillabo, oppure da una terzina di endecasillabi, o di un
bellincioni, i-176: sei bon per una rocca, / o permgone, a tener
: il medico è tanto savio che in una alterazion di sangue medica con qualche
. comisso, vii-282: tutta una folla... incitava la danza come
.. incitava la danza come una lotta, come una caccia...
danza come una lotta, come una caccia... in fine il garzone
-spesso in simil. per indicare una persona gracile e minuta, o,
con sé nientemeno che tre ulive, una per zampa e una nel becco.
che tre ulive, una per zampa e una nel becco. montale, 5-123:
vera natura o delle effettive intenzioni di una persona.
moglie del mio padrone... aveva una ciuffaia di capelli in cui non ci
stórno3, sm. rimbalzo, in una direzione opposta o divergente da quella iniziale
contro un ostacolo o che viene lanciato contro una superficie. - in partic.:
partic.: eliminazione o riduzione di una perdita che era stata iscritta per errore
dicendo essi 'fare uno storno'e 'stornare una partita'quando in una scarsella o postilla
storno'e 'stornare una partita'quando in una scarsella o postilla la dichiarano errata o mal
... si procede allo storno di una quota di tali oneri mediante la inscrizione
un bilancio preventivo, consistente nel trasferire una somma da un capitolo all'altro,
un capitolo all'altro, cioè da una particolare destinazione ad altra diversa. cavour
che, quando debbono farsi stomi da una categoria ad un'altra, se ne
vari tipi di iniziative unilaterali con cui una delle parti che ha stipulato un contratto
un ribasso delle quotazioni dei titoli dopo una serie di rialzi. -anche: la flessione
e piazza affari, ha chiuso con una vistosa flessione del 2, 36%.
scelte economiche da lui fatte a favore di una certa impresa, con danno di questa
spazio che passa tra l'imposta d'una finestra o d'un uscio e l'architrave
biglietto del lotto, con i numeri di una giocata, esposto nelle ricevitorie per invogliare
per storno: essere pronunciato balbettando (una parola). cippi, 5-40:
soldi in cassa », / chiuder farìano una bocca di forno. goldoni, x-929
a qualcuno la testa storna: stordirlo con una percossa. buzzati, i-78:
alterazione della pronuncia o della grafia di una parola. -anche: parola pronunciata o scritta
vii-129: vitruvio ha prescritta per li tempi una forma di porte rastremata...
, l'integrità fisica e la salute di una persona, in partic. con colpi
, 7-827: storpiane qualcuno! da'una buona lezione! è possibile che tu
la mano sinistra. -volgere in una posizione innaturale. s. maffei,
più da tutti apprezzata e ammirata / d'una bella e pulita riverenza, / torcendo
facendolo guizzar. -rovinare un cibo con una cottura inadatta o manchevole. oddi
un budel gentile ripieno alla tedesca o una salsiccia nobile alla lombarda, e non
-potare eccessivamente o rovinare una pianta; alterarne la crescita regolare.
2. pronunciare una parola o un nome in modo scorretto
storpiandone il tempo. -parlare male una lingua, stravolgendone pronuncia e sintassi.
, di buona famiglia, ha da sposare una signorina con della dote, che tormenti
storpi il francese. -contraffare per caricatura una pronuncia straniera. g. manganelli,
tua corte. -alterare la consonanza di una rima. ottonelli, 73: oltre
73: oltre al cambiare al poeta l'una voce nell'altra al tutto diversa,
nella desinenza. -rendere parzialmente illeggibile una scritta. tomizza, 3-208: il
un verso, un componimento letterario, una preghiera, una parte della liturgia deformandone
un componimento letterario, una preghiera, una parte della liturgia deformandone il testo e
, e non istorpiarli. -cantare male una canzone. n. ginzburg, ii-257
. n. ginzburg, ii-257: una cosa che odio è sentirti storpiare le
o compositivo di uno scritto, di una statua, di un edificio, ecc.
lauree. -guastare l'armonia di una prospettiva. soderini, iii-272: se
storpiavano. 6. mortificare, reprimere una dote, una facoltà intellettuale; degradare
6. mortificare, reprimere una dote, una facoltà intellettuale; degradare, corrompere una
una facoltà intellettuale; degradare, corrompere una qualità, una prerogativa, un principio
; degradare, corrompere una qualità, una prerogativa, un principio morale.
, 8-2-362: non è minore errore assegnare una anima grande ad un corpo picciolo che
grande ad un corpo picciolo che assegnare una anima pic- ciola ad un corpo grande
ed inrachitichisce l'intellettiva. -deformare una cultura isterilendola. oriani, x-13-18:
far desistere da un proposito o da una condotta di vita; distogliere da un'occupazione
; distogliere da un'occupazione, da una pratica e in partic. dalla virtù.
11. essere deformato o travisato (una notizia). nievo, 361:
'volgo altrove, storco', oppure da una forma volg. * extorpiàre (corrispondente osco-umbro
è gravemente menonato o reso invalido in una parte del corpo, e in partic
in partic. negli arti inferiori, per una malformazione congenita o subentrata in seguito a
malformazione congenita o subentrata in seguito a una malattia, per cause traumatiche, per
malattia, per cause traumatiche, per una mutilazione o per una ferita deturpante.
traumatiche, per una mutilazione o per una ferita deturpante. dante, inf
-per estens. offuscato nelle proprie facoltà (una persona, la mente).
2. reso deforme o mutilo da una malattia o da un trauma (un