gli mostrasse; et ecco squillar d'alto una voce che gli disse: « arsenio
denti quand'ella si trovava dinanzi a una repulsa dell'amante. fanzini, i-516:
di lolò. comisso, 7-280: da una finestra, che era stata aperta,
che era stata aperta, squillò come una trombetta la sua voce per chiedere chi
: vi rimaneva finché il generale dava in una sonora risata, cui faceva eco lo
monti di galilea. arpino, 15-185: una targa di ristorante, alla curva estrema
villeggianti... sembravano provenire da una terra ignota, dove tutto squilla di piacere
, esprimere con veemenza; prorompere in una fragorosa risata. cicerchia, xliii-390:
sparve. bontempelli, 19-65: lui sfoga una misantropia appassionata e violenta, squilla le
, / e sol rimasa v'è una favilla, / ma poi che sente il
ferri,... ed aveva una detta che squillava gli aguti cinquecento braccia discosto
nuovissimo gergo (« credi che josette sia una ragazza- squillo? » « giampaolo dev'
emesso con voce acuta e vibrante (una voce, un canto); proferito
con toni imperiosi (un discorso, una frase). faldella, ii-2-183
squillato2, agg. arald. raffigurato con una campanella appesa al collo (un animale
collo (un animale, in partic. una vacca, una pecora o una capra
, in partic. una vacca, una pecora o una capra).
. una vacca, una pecora o una capra). d'alberti [
blasone. dicesi degli animali rappresentati con una squilla. = deriv. da squilla1
e tienla per un dì e per una notte in aceto e cuoci e cola.
uno strumento a fiato (per lo più una tromba o un corno) per segnalare
un avvenimento, per dare inizio a una battaglia, per accompagnare festosamente una cerimonia
a una battaglia, per accompagnare festosamente una cerimonia, ecc. caro
portamento spigliato, lo squillo argentino d'una voce piena di sorrisi, avevano di
in partic. da un clacson o da una sirena; fischio di una locomotiva a
o da una sirena; fischio di una locomotiva a vapore. pascoli, 465
2. rintocco forte e chiaro di una campana o di una campanella.
forte e chiaro di una campana o di una campanella. parini, mat.
nuovissimo gergo (« credi che josette sia una ragazza- squillo? »). d
nei pressi di via veneto, è nata una casa di appuntamenti per signore sole e
-casa squillo-, appartamento in cui una o più prostitute ricevono i clienti che
7: aveva la centrale a genova una catena di case-squillo. -per estens
. -particolare di notevole spicco in una raffigurazione pittorica. r. longhi
5. indizio, segnale di una svolta importante. cardarelli, 944:
ruba e di cui si dovette fare subito una ristampa, fu il primo squillo della
, 966: davvero questi versi segnano una tappa di partenza, uno squillo di
in sospetto. -spunto d'avvio a una polemica. fera. martini, i-75
in un mal di punta, in una schilenzia. d. bartoli, 16-5-114:
espressione squinci e squindi, per indicare una grande quantità di considerazioni per lo più
punto. goldoni, ii-510: -datemi una berretta rossa, un remo in mano
rossa, un remo in mano e una buona barcaruola al fianco, e vederete se
gran disinvoltura, / e non temere una schiaffeggiatura? verga, ii-394: lui ha
, ii-394: lui ha pure sposato una maestrina, perché parlava col squinci e linci
uno ora per l'altro verso (una vicenda). arsochi, 1-1
l'uno ora per l'altro verso (una vicenda). arsochi,
espressione squinci e squindi, per indicare una grande quantità di considerazioni per lo più
primi fanti; ciascuna fila ritrae da una stidionata di quaglie... è passane
consultazione profonda, attenta e rigorosa di una gran quantità di testi (e ha
una proporzione tra il numero de'soldati e la
di iva sopra ioo, onde in una popolazione ai 1. 200. 000 uomini
dei comunicanti: elenchi dei fedeli di una parrocchia. cacherano di bricherasio, xviii-7-606
nelle città medesime. -stato di una nave: nei cantieri navali, elenco preciso
dei pezzi necessari per la costruzione di una nave allegato al progetto di essa
. v.]: lo stato di una nave è l'esatta numerazione di tutti
. stato limite, limite oltre il quale una costruzione è messa fuori servizio e che
32. fis. condizione particolare di una sostanza o di un corpo individuata da
un tempo sufficientemente lungo per raffreddarsi e una sufficiente libertà di movimento, ognuna d'esse
-stato amorfo o vetroso: struttura di una sostanza in cui gli atomi sono disposti
-in partic.: uniformità della fenomenologia di una di prendere una casuccia in affitto. de
: uniformità della fenomenologia di una di prendere una casuccia in affitto. de sanctis, ii-15-125
deputato che mi muove quest'appunto volesse una discussione sopra quest'argomento, io sarei in
iii-445: -sindrome costituita da una realtà clinica esterioc. l. musatti
musatti, 1-ii-306: la inibizione nevrotica di una stessa ora dopo un mese e mezzo
e non si rivelano nel corso di una risposta a tale stimolo. /.
alla sinapsi, produce nel successivo neurone una modificazione elettrica, che dura molto più
-fare stato in qualcuno: essere presente in una persona. lotto pisano, lxiii-213:
. -farsi uno stato, costituirsi una buona posizione economica. bechi,
. petruccelli della gattina, 4-374: una di quelle cortigiane... che
è mantenuto per un certo tempo in una determinata condizione (anche in relazione con il
si ricordò la fi- lia dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sovra
lia dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sovra orecchia sinistra, stata d'
crocetta sovra orecchia sinistra, stata d'una nascenza che fatta gli avea poco
. -caduto in un determinato giorno (una ricorrenza). l. f.
senz'esser fatto da altri, almeno secondo una preesistente idea del suo facitore. sbarbaro
stato un momento, ai miei occhi fiorito una volta. -eletto o nominato a una
una volta. -eletto o nominato a una carica. g. capponi, ii-100
province unite (e si trattava di una carica che voleva essere giuridicamente e ideologicamente
(un atteggiamento, un'iniziativa, una politica). silone, 9-245:
dottrinali e di atteggiamenti pratico-politici improntati a una fiducia assoluta e quasi a una fede
a una fiducia assoluta e quasi a una fede religiosa nello stato, nella sua
], iii: si tratta di una cavità tappezzata di recettori cibati sensibili e contenente
tappezzata di recettori cibati sensibili e contenente una o più particelle minerali libere: gli 'statoliti'
statore, essere il momento di mantenere una determinata posizione. faldella, i-5-29:
capsula di un dispositivo meccanico o di una macchina con la funzione di protezione della
stessa. -in partic.: in una macchina elettrica, l'insieme del nucleo
. ojetti, i-103: in una galleria vicina il locomotore elettrico, statore
cavalli, delicato come l'ala di una farfalla, mille e mille fili avvolti di
in un'apostrofe che lo fece restare come una statua. fogazzaro, 7-68: la
aveva stesa la mano, era rimasta come una statua. fenoglio, 1-44: durante
il vecchio racca era rimasto immoto come una statua, fisso nel vuoto. -velare
statuàccia. lalli, 5-104: parea una statuaccia in veritate, / o di pasquino
nuova piazza del popolo si è innalzata una statuaccia di ceccarini. = voce
degno di essere rappresentato o onorato con una statua. longhi, conc.,
. 2. rivolto a una statua (l'amore). lancellotti
un dato complesso di opinioni, ad una determinata intuizione già circoscritta nei limiti di
determinata intuizione già circoscritta nei limiti di una legislazione statuale. 2. ant
accedere alle cariche pubbliche; che esercita una carica pubblica, che ha incarichi di
pratici favorevoli all'organizzazione della vita di una comunità nelle forme dello stato.
e all'equilibrio (un organo o una cellula sensoriale). - anche sostant.
ecc., o ottenuta gettando in una forma metallo fuso, che rappresenta, in
secondo la concezione illuministica, dovrebbe avere una proporzione almeno vicina a quella naturale,
belle femine...: to'ne una quantità e vestile riccamente e poni loro
e vestile riccamente e poni loro da petto una nusca d'oro o d'ariento,
d'oro o d'ariento, cioè una boccola con uno fibbiaglio, ne la
iv-604): farete di far porre una statua di cera della sua grandezza,
alchida rodiano, ch'entrò volontariamente in polluzionecon una statoa di marmo? baldinucci, 157:
persuaso da fra girolamo savonarola a fare una piramide altissima con quante pitture e statue
sovrastano al poggio 7 cui domina una statua dell'estate / fatta camusa da
parole o all'inettitudine o anche a una bellezza fredda e rigida o all'atteggiamento
e rigida o all'atteggiamento fiero di una persona. boccaccio, dee.,
e svelti poi!., ch'è una consolazione a vederli; immobili, fermi
altri resta e dimora, / come una statua che accende / nel bronzo perenne
come questa ragazza. la mia era una bellezza classica, ero fatta come una
una bellezza classica, ero fatta come una statua. -statua di sale-,
, con riferimento all'assoluta immobilità di una persona, dovuta a stupore, all'approssimarsi
per simulare, se vista a distanza, una scultura tridimensionale. serlio, 2-26
bronzo figure grandi, fare nel principio una statua di terra, tanto grande quanto quella
buttare di metallo. -effigie di una persona condannata a morte, che veniva
vogliamo nel trono un prencipe, non una statua; vogliamo che si prenda a
della vostra grande anima, non era che una statua di granito. montale, 3-196
granito. montale, 3-196: passa una donna in mutandine cortissime, reggipetto e
reggipetto e sandali d'oro. è una bella statua tinta di biondo e di
rosso. fenoglio, 5-i-637: era una cieca statua di riprovazione e di amore
3. locuz. -alzare, fare una statua a qualcuno-, tributargli grandi onori
quel mettemich! i rivoluzionari possono alzargli una statua, eh! -fare noia alle
son poi negletti. -nicchiare una statua a suo luogo-, trattare un argomento
suo luogo. -restare, rimanere come una statua o immoto come una statua o
rimanere come una statua o immoto come una statua o restare statua di neve-, restare
tre polle / e fanno tre cerchietti in una conca / di statuario dalle vene gialle
dissero anche nobili. -impiegato nella fusione di una statua (una lega = deriv.
. -impiegato nella fusione di una statua (una lega = deriv. da statuale2.
che, forme ben modellate (una persona, il corpo).
statualizzare. sa, statuaria, senza profferire una parola. gozzano, i-208: io ristatualménte
. scolpire o fab -in una metonimia. bricare mediante la fusione e
mediante la fusione e il getto del metallo una de roberto, 652: era
non ha buona cognizione di tutte le -in una rappresentazione pittorica. nobilissime arte. bresciani
2. tr. rappresentare con una statua. -di animali. fr.
,... uno (una posa, un atteggiamento).
pascoli mi si comporta... come una uno statuto. ammirabile insistenza di arte
applica 2. in modo da sembrare una statua (con riferimentoall'immobilità di una persona
sembrare una statua (con riferimentoall'immobilità di una persona). (un epiteto)
-rigido, astratto, avulso dalla realtà (una norma). statuarietà, sf.
sia la pittura dalla statuaria, pur l'una e l'altra policleto, fidia
con cartastraccia imvalentissimo nella statuaria, fece una statua così bella che s'inpastata con
essa. soffici, v-2-550: disteso su una lunga e masdizionario delle professioni [s
lorenzo gliene venne voglia e, imaginatasi una bella novelletta statuaria, venne a con
-che privilegia gli aspetti plastici in una rapprequale abbiamo sopra le leggi de'romani
aspetto di statua recante nella parte superiore una testa umana scolpita in modo grossolano (ed
, agg. disus. rappresentato con una statua. bresciani, 6-iv-420: egli
ant che ha il compito di enunciare una regola, di emanare una legge,
compito di enunciare una regola, di emanare una legge, di redigere uno statuto o
. e dato principio, e morti una bona parte de li statuenti e restati imperfetti
con la detta chimera si era trovato una quantità di piccole statuette pur di bronzo
un lumino a olio sotto vetro insieme a una statuetta della madonna. =
singolare per questo, che consiste di una statuina ai tutto tondo, ignuda,
partecipanti deve assumere, al termine di una filastrocca o di un girotondo, una
una filastrocca o di un girotondo, una posizione assolutamente immobile: un giudice darà
figli d'un padre vecchio e d'una madre malaticcia, si direbbe che non hanno
freddezza, di mancanza di espressività (una maniera pittorica); che rivela chiaramente tale
. -istituire un organo collegiale, una magistratura, una forma di governo,
un organo collegiale, una magistratura, una forma di governo, un insegnamento.
(per lo più in relazione con una prop. subord.). -in partic
l'avvenire due parti al popolo rimanendone una sola alla nobiltà sar-pi, vi-3-71: ora
che gli acquisti dovevano farsi per comporre una galleria moderna. buzzati, 1-528:
governo forte non si sarebbe potuta statuire una bonifica di così vasta portata.
l'ombelico terrestre. -prescrivere (una legge, un'istituzione, ecc.)
. b. cerretani, i-56: una petizione... statuiva che addì 15
l'intérèt des deux autres'. -ordire una congiura. s. cavalli, lii-4-332
lapidati. boiardo, 1-20: statuimo una legge che gli uomini loro non avessero
che statuì questa legge. -fissare una norma, un canone, un principio.
anonimo, xcii-i-335: nui statuiremo qui una regola e norma. b. croce
nel combatterli [i pregiudizi], una serie di canoni o 'degnità', che paiono
quidità del peccato originale. -fondare una scelta politica o giuridica su un testo
e il momento in cui si compirà una determinata azione; stabilire un'ora una data
una determinata azione; stabilire un'ora una data, una scadenza. - anche
; stabilire un'ora una data, una scadenza. - anche con riferimento a dio
oggetto, in un luogo, in una posizione determinata; mantenere il corpo in
posizione determinata; mantenere il corpo in una determinata posizione. testamento di lemmo di
. 6. nominare qualcuno in una determinata posizione giuridica: eleggere o scegliere
determinata posizione giuridica: eleggere o scegliere una persona per una carica o per un
: eleggere o scegliere una persona per una carica o per un incarico. -anche in
popolo romano. 7. assegnare una somma di denaro. codice dei beccai
bricato. 10. determinare una condizione fisica. g. del papa
statuito e perfino codificato. -promulgato (una legge). brusoni, 8-374:
primo. -previsto per legge (una pena, anche con riferimento a quella
ai vizi. -fissato in precedenza (una somma da pagare). bandéllo,
del fuoco,... ottener dèe una permissione non facile ed in oltre esborsare
permissione non facile ed in oltre esborsare una statuita somma proporzionata all'età e forza
pallavicino, 8-210: il poeta è per una stessa opera imitatore ed inventore, il
stabilito (un giorno, un'ora, una scadenza); fissato in precedenza per
un organismo pubblico) o istituito (una procedura giudiziaria) per svolgere un determinato
: non è... statuita una autorità giudiciale eletta per accordi e per suffragi
statuito2, agg. ant. rappresentato con una statua. cesariano, 1-5: queste
sostegni che costituiscono il fasciame esterno di una nave. guglielmotti, 1747: 'statume'
ant. munire di pali di sostegno una pianta, in partic., la vite
allevato come sostegno per le viti (una pianta). a. bazzarini
a la struttura rigorosamente funzionale di una normale residenza campagnola di uno scrittore statunitense
borgate] la statura degli alberi antichissimi consilia una tal qual venerazione. buzzati, i-721
accordare l'esenzione che alle cavalle di una certa statura farebbe sì che si farebbe pagare
. -eccellenza di un'opera, di una dottrina, ecc. l. salviati
lunghezza, peroché sai che conviene ad una straordinaria statura. bocalosi, ii-58:
ii-58: queste verità hanno... una tale gigantesca statura che non puonno sfuggire
tuo fratello a battesmo, è d'una statura e fassione come tu e non è
statura giovane. -con riferimento a una personificazione. chiaro davanzati, xxv-57:
de cristu deu statura, / in una ecclesia per ventura / de 'regina mundi'
. lat. dir. condizione giuridica di una persona, caratterizzata da un complesso di
riferito a un ne soggetto a una particolare disciplina legale). toccagni
tale 'status'[di imperatore], una volta accordato, porto avrebbe a napoleone
tua testa, se tu ne hai una, che posi sul cuscino la notte,
il complesso di risorse sociali attribuiti a una determinata posizione sociale e a chi l'
sociolinguistica, la considerazione sociale goduta da una varietà di lingua o da un dialetto.
, in conformità a quanto è previsto da una disposizione, da un accordo, ecc
da statuti o norme di legge (una pena). caviceo, 1-37:
mutate le pene statutarie e fatte arbitrarie con una grande alterazione. cantini, 1-1-314:
di statuti di un comune, di una corporazione, ecc. -per lo più al
statuto1, sm. legge positiva stabilita da una comunità sociale indipendente o autonoma per mezzo
determinato gruppo sociale, in partic. di una comunità locale (in contrapposizione a legge
trovata, chiamata in giudicio, con una pronta e piacevol risposta sé libera e fa
statuti mosaichi. fiamma, 1-74: è una sorte di giustizia naturale all'uomo,
giustizia naturale all'uomo, che è una osservanza delle leggi, degli statuti e
e uno ordine che li uomini muoiano una volta. boiardo, 2-15-54: amore ha
considerare bene che pena meritassino e se una medesima o diversa. gemelli careri,
a quello applicabile solo agli appartenenti a una determinata categoria socio-professionale). statuti
promulgata dall'autorità superiore e destinata a una comunità territorialmente circoscritta come una provincia o
destinata a una comunità territorialmente circoscritta come una provincia o una diocesi. tiepolo,
comunità territorialmente circoscritta come una provincia o una diocesi. tiepolo, lii-1-61: al
tali norme proprie di un comune o di una corpo- razione. statuto volgare del
di un ente a base associativa (come una corporazione) per regolare l'organizzazione,
normativo che integra l'atto costitutivo di una società commerciale o di un'associazione privata
. statuto regionale-, quello che riguarda una regione (e si distinguono le regioni
che deriva da un trattato o da una convenzione internazionale e multilaterale, per regolare
molto preciso: possiamo considerarla come indicante una sorta di regolamento comprendente le norme di
) che regolano la condizione personale di una persona (relativamente alla sua capacità legale
privato, per determinare lo statuto personale di una società occorre riferirsi al diritto dello stato
condizione giuridica di un soggetto appartenente a una determinata categoria (come calco semantico del
-ling. statuto della frase, struttura di una frase che si definisce in base al
di alluminio e di ferro bivalente, con una percentuale minore di manganese, di magnesio
diritto canonico bizantino, privilegio elargito a una fondazione di rispondere direttamente al patriarca e
, quelle posteriori brune attraversate angolarmente da una striscia pallida. lessona, 1403
birifran- genti, in quanto dotato di una lamina di calcite ta
de l'isle, granato prismatoidico. è una specie di silicato semplice anidro, che
anidro, che si presenta in forma di una pietra formata da due prismi esaedri,
guardar lontano da lei, persi in una solitudine disperata e astratta. =
. a mia muier... una casa per so stacio. ibidem, 43
: ghe è sta donà... una casa de stazio in questa terra.
251: villa nuova mia io troveri una ture un staziétto da barche e da la
la posizione del punto di stazione di una nave, conoscendo i due angoli sottesi da
un cerchio graduato di metallo munito di una lunga asta radiale fissa corrispondente allo zero
stazionale-, quella che si svolge da una chiesa all'altra durante i riti liturgici
che sia stata fatta, per adomare una di quelle croci che si dissero stazionali,
stazionali, forma stazionale-, modificazione di una pianta determinata dalle condizioni della stazione.
fermo il veicolo a pieno carico su una strada in pendenza. = nome d'
, 13-19: spessevolte ci si rinfrescava in una osteriola di campagna dove abitualmente stazionava una
una osteriola di campagna dove abitualmente stazionava una combriccola di pittori, artigiani, antiquari,
retardare. 5. trovarsi in una stazione liturgica, attendendo alle pratiche religiose
sguardo e attento fino al volar d'una mosca, a pubblica vista qua e
tabilità, di invariabilità di una situazione o di un fenomeno. stcrppani
, non passeggero (un'abitudine, una condizione, una situazione).
(un'abitudine, una condizione, una situazione). e f.
progredire né regredire (lo stato di una malattia). leopardi, iii-728:
invariabile nel tempo (un capitale, una produzione); che mantiene costanti le
codificato, fino ad apparire cristallizzato (una legge, una forma metrica).
ad apparire cristallizzato (una legge, una forma metrica). colletta, 2-i-390
metrica). colletta, 2-i-390: una setta di quietisti pretenderebbe che il solo
un certo tempo in un luogo (una persona). f. f.
vicinanza. -calmo, tranquillo (una persona). f. f.
quali le migratorie. -che esercita una mansione continuativamente. santi, i-io:
dedito a un completo immobilismo socio-culturale (una classe sociale, una disciplina, un'ideologia
immobilismo socio-culturale (una classe sociale, una disciplina, un'ideologia). rajberti
consuetudine della favola greca, mantennero stazionaria una letteratura che avea bisogno di camminare colla
: periodo stabile della popolazione cellulare di una coltura batterica per mancata crescita dei batteri
scita zero). intendendo per stato stazionario una condizione dello sviluppo qualitativo della produzione che
della produzione che non corrisponde affatto ad una 'crescita'quantitativa. 13. matem
e agli insegnanti che ne volevano trarre una copia; peciario. = voce dotta
tutte le volte che gl'inglesi desiderassero una riforma qualunque. stazióne (ant
li greci le rassegnare nel detto porto una sicura stazione. l. donato, lii-6-338
, 9-9: darebbero [i cipressi] una stazione troppo poco fonda agli uccelli.
. sosta effettuata durante uno spostamento, una marcia, una campagna militare per consentire
durante uno spostamento, una marcia, una campagna militare per consentire il riposo o
, essendo per l'ordinario la stazione una certa misura del viaggio destinata al riposo.
nemico si renda forte a segno di meritare una spedizione. cantù, 1-125: noi
-stanza di forze armate o di una flotta in un luogo. bembo,
: il bouillé rimandò alle stazioni loro una parte de'suoi soldati. baldasseroni,
, 905-7%.: alla stazione in una mattina d'autunno. d'annunzio,
prima: la stessa identica piazza con una gallina al posto della stazione degli autobus.
figur. grado, livello di sviluppo di una civiltà; stadio di un determinato processo
(e, in partic., indica una fase di stasi o di transizione).
di attrezzature alberghiere, posto generalmente in una località marittima o lacustre e attrezzato con
stazione balneare), oppure situato in una località montana e fornito di attrezzature per gli
ugo trim ai primi di luglio, in una stazione estiva elegantissima, fuori d'italia
d'acquistarsi in pochi giorni il possesso d'una magnifica stazione. la natura [7-xii-1884
era in piazza: un nuovo bar, una stazione di benzina, un va e
del giudice, 2-78: entrò in una stazione di servizio, girò attorno alle
16. biol. luogo in cui vive una determinata specie g. bassani, 9-30
8. nella catena di montaggio di una fabbrica, ciascuno dei luoghi deputati alla
linee di produzione di serie costituite da una successione di posti di lavoro (stazioni
. stazione sanitaria: ambulatorio posto in una zona lontana dal centro urbano. l
, 3-4-212: ecco non solo misurata in una sola stazione qualsivoglia lontananza in terra,
officiatura quaresimale romana che si svolgeva con una lunga processione che, al canto delle
luogo di raduno, si dirigeva verso una chiesa stazionale dove veniva celebrata una messa
verso una chiesa stazionale dove veniva celebrata una messa e comunicato il luogo dell'adunanza
progressivo romano e per lo più da una qualche raffigurazione dei rispettivi episodi; ciascuna
sotto la chiesa nuova, dove si spicca una via crucis a stazioni di maiolica antica
voleva fare la via crucis portando sulle spalle una croce di legno. l'abbiamo sconsigliata
degli episodi più penosi o dolorosi di una vicenda. carducci, iii-25-167: ahi
! il credito italiano si trascina in una faticosa 'via crucis', dove troppo frequenti sono
coatto era stata l'ultima stazione d'una spaventosa 'via crucis'. -stor.
le connessioni di produzione o distribuzione in una rete elettrica. -stazione di trasformazione o
, ciascuno dei quali è adattato ad una stazione propria. 20. geom
corrispondenza, tra individui o reparti di una azienda, realizzata tramite i più diversi strumenti
marin. stazione di governo: ambiente di una nave equipaggiato di ruota del timone,
. -stazione di segnali: luogo di una nave destinato a deposito delle bandiere di
delle navi da guerra, generalmente su di una soprastruttura, per le varie operazioni relative
-stazione di salvataggio: area posta lungo una costa dotata di attrezzature per il salvataggio
essere di stanza, fare capo a una base navale (una nave).
fare capo a una base navale (una nave). cavour, ii-475:
senza curarmi d'essere capitato nel circuito di una stazione di televisione. fenoglio, 5-ii-232
torino. -ciascuno dei punti di una rete telegrafica e telefonica da cui possono
in terra qualche misura cognita almeno tra l'una e l'altra stazione, o veramente
accelerato, fermi da lungo tempo in una stazioncella di campagna. -stazioncina.
fermò per un gran pezzo davanti a una stazionùccia di passaggio. -peggior.
. stazionàccia. faldella, 7-100: una stazionacela; una piazzaccia rialzata. =
faldella, 7-100: una stazionacela; una piazzaccia rialzata. = voce dotta,
. volume complessivo degli spazi interni di una nave mercantile convenzionalmente misurato in unità speciali
. il campione [9-i-1961]: con una stazza [l'atleta] complessiva di
con cui si misurava la capacità di una stiva. stratico, 1-i-440: 'staza'
stratico, 1-i-440: 'staza': è anche una misura di liquidi. milizia, vii-375
misurare la quantità d'acqua somministrata da una sorgente si usa uno strumento, staza,
roghneve e sopra tripoli fra terra è una stanza di montagna alta. 7
stazzaménto, sm. capacità, stazza di una nave. l'illustrazione italiana [
2. figur. giudizio su una persona, sulle sue qualità e caratteristiche
), tr. misurare la stazza di una nave eseguendo le dovute perizie e i
. 3. intr. avere una determinata stazza (una nave mercantile)
. intr. avere una determinata stazza (una nave mercantile). la natura
debbo dire che non ho mai visto una barca -a occhio e croce la nostra nave
sì e no 150 tonnellate -, con una poppa e una prora così alte e
150 tonnellate -, con una poppa e una prora così alte e rigonfie, tenere
mi surazione della stazza di una nave. -perito stazzatóre-. tecnico addetto
effettuati per il computo della stazza di una nave e la compilazione del relativo certificato.
-in senso generico: recinto ah'intemo di una stalla. fenoglio, 1-272: era
stalla. fenoglio, 1-272: era una grande stalla, illuminata da due lumi
il ven. stazio-, altri postulano una forma lat. volg. * stattum.
invaghitosi della lena moglie di bernino, una stiattona già stazzonata dal prete del luogo,
che soprastano al mondo, dovessi seguirne una che, capitando qui senz'essere stazzonata
senz'essere stazzonata, dovessi essere materia d'una mia lettera che se ne venisse da
che si piegava a quelle carezze come una sultana. c. marzocchi, i-18:
: è comparsa qui al gran duca una gran cassa di vipere da napoli; ed
. -storpiare un brano musicale con una cattiva esecuzione. bacchelli, i-381:
a sentire stazzonare il suo spartito da una canterinaccia degna di come era proceduta l'
spiegazzato, stropicciato (un indumento, una stoffa, un foglio).
nessuno è a chi iacci / una cosa stazonata. fagiuoli, x-103: spada
stazzoni. -figur. animo di una persona. iacopone, 42-43: non
250: domando la terga parte de una stagone posta in piaga e la rende de
formato dalla combinazione dell'acido stearico con una base salificabile. a. parazzoli, i-i-
204: la stearina ha pure una resistenza elevatissima e il suo impiego allo
, non ti pare che gioverebbe aggiungerci una piccola nota che esponesse la ragione chimica
dell'acido stearico (e comunemente designa una miscela solida costituita da acido stearico misto
, 1-v-95: 'stearina': sostanza che forma una parte costituente di tutte le materie grasse
presente in vari grassi, formato da una molecola di glice- rolo esterificato con due
con due molecole di acido oleico e una di acido stearico. = comp
in vari grassi; risulta dah'esterificazione di una molecola di glicerolo con una di acido
esterificazione di una molecola di glicerolo con una di acido stearico, una di acido
di glicerolo con una di acido stearico, una di acido paimitico e una di acido
stearico, una di acido paimitico e una di acido oleico. = comp
questi se ne trovano tre generazioni, una detta ateromata, l'altra steatòmata e la
'steatòma': specie di tumore encistico che racchiude una sostanza simile al sevo. =
(ottentotte e boscimane) che presentano una spiccata lordosi lombare accompagnata da un notevole
uomini) e longininfismo nelle donne, una statura molto piccola, pelle giallastra, capelli
la qual cosa un mulattiere, presa una stecca, prima assai temperatamente lo incominciò
. costo, 1-105: suo padre con una stecca gli spianava spesso molto ben le
-in partic.: assicella di una staccionata; sbarra di una cancellata.
assicella di una staccionata; sbarra di una cancellata. oriani, x-15-7: un
-per estens. colpo inferto con una verga o con un bastoncino, per
aggett.: rigido, non agile (una gamba). altoviti, lxxxvni-i-157:
a san giovanni. -piolo di una scala. manzini, 10-14: quando
: il detto stucco si appicca in su una stecca o grande o piccola.
[in ii frontespizio, 149]: una ventata lo investì spingendolo quasi a terra
-ferro che costituisce l'armatura di una scultura. carradori, 5: avvertasi
zecca. b. corsini, 8-8: una scarpa informata ha nell'insegna, /
la forma ha nel calcagno / fitta una stecca, e per tal via s'ingegna
penetrando attraverso le stecche delle persiane dava una luce più che bastevole. montale, 15-
fogli che si tagliano, bisogna tagliarli con una stecca grossa in modo che i margini
e la 'fetta di panforte', ossia una stecca di torrone. malerba, 1-162:
. malerba, 1-162: miriam prese una stecca di torrone che stava sul banco.
. medie. assicurare un arto fratturato con una stecca per ottenerne l'immobilità e facilitare
5. intonare in modo impreciso ed erroneo una nota musicale. del giudice,
semitono. -per estens. pronunciare una parola con intonazione alterata. brancati
7. nel tennis steccare una palla: colpirla con l'orlo della
di un brano musicale, incorrere in una stonatura. savinio, 27-107: la
.. tuta murata atorno sì de una banda qual di là del fiume non
tondelli, 153: qualcuno ha portato una stecca di fumo da bologna e non
. baluda, xcii-i-67: si piglia una stecca di tavoletta sottile lunga due palmi e
stecche e bendaggio. tro una lunga fessura longitudinale terminante con un foro
lasciarlo lì a sgobbare. dalla stecca che una volta serviva a lucidare la cintura.
322 all'alba », e faceva una crocetta su una stecca lunga dodici metri.
», e faceva una crocetta su una stecca lunga dodici metri. 16
fatta ad essa punto d'appoggio con una delle mani, percuote la propria palla.
, curioso di veder la fine di una partita impegnata fra due delle più forti stecche
bechi, 2-4: l'ultima nota, una stecca rauca, ricadde nel gran silenzio
1364: la ragazza, perché era indubbiamente una ragazza, suonava scolastica ed esitante,
. locuz. -a stecche-, fabbricato con una serie di asticelle inserite in un telaio
: da un cattivo legno non si leva una buona stecca. [da cattivi padri
. cennini, 3-109: poi abbi una stecchetta di legno forte, e va'
noooo! » urlò il sindaco, con una steccaccia che parve un ruggito. il
un corso d'acqua, costruito con una serie continua di pali conficcati nell'alveo
noi ha lasciato la steccaia di ripafratta da una banda. santi, iii-47: a
col tempo, non molto al lungo, una steccaia nel fiume medesimo, colla sua
, 4-1-444: il pastore nel piantar male una steccaia pel suo gregge. manzoni,
vide nel campo un picciol parco, una steccaia, come per tenervi ragunato un gregge
circondare un edificio, un luogo, una città con una palizzata (e, in
edificio, un luogo, una città con una palizzata (e, in partic.
giovanni, 3-124: così fu steccata una gran piazza, dove si doveva fare
per lui, investire, steccare e affossare una fortezza per modo che non vi si
steccatare, tr. ant. innalzare una steccata in un fiume per deviarne le
. ripararsi dentro un luogo protetto da una palizzata. a. dei, 99
, non si conduca la dogmatica ad una snervata oziosità, facendo divenire tutto il saper
, facendo divenire tutto il saper teologico una semplice lettura e un solo esercizio della
un complesso di travi saldamente fissate l'una all'altra, per lo più a
, per lo più a completamento di una più massiccia fortificazione intorno a un accampamento
fortificazione intorno a un accampamento o a una trincea. -in partic.: fortificazione
altro fosso con isteccati che. ffu una maravigliosa opera fatta in poco tempo, per
; steccaia, pescaia. ricordi di una famiglia senese, 29, v-70-71: se
si udì sussurrare e crescere alla fine una voce di applauso, ed apparve nello steccato
la battaglia delphemani'... si protrasse una trentina di giorni nello steccato del théàtre
contesto o situazione in cui si sviluppano una divergenza, un conflitto, una polemica.
sviluppano una divergenza, un conflitto, una polemica. a. f. doni
e la sua armatura mi si dice una lettera di due pagine. -figur.
repubblica », 30-vii-1986], 13: una geografia che abbatte steccati regionali e circoscrizionali
-assito posto sopra l'orlo di una nave per impedire che l'acqua entri
steccato: sfidare a duello o a una polemica particolarmente vivace. gabiani, 46
-porre in steccato: indurre a una polemica. galileo, 1-2-211: ella
castigarvi; e con quella alcun non tocca una volta, al qualfaccia mestier della fredda.
. sanudo, lviii-629: bartolomio da una soa colombara alta trete uno archibuso a
si è assottigliata al punto da sembrare una lingua di aspide: tale è infatti
-affliggere dolorosamente, prostrare fisicamente (una malattia); contagiare, infettare (un'
deliberazioni, massime comuni, privilegi e una bandiera, e di potere, quando fossero
quando ella viene dal vedere e conoscere una vera disgrazia che tocchi alcuno.
giuglaris, 181: entrati che siamo in una città, è il primo proposito di
caro, 5-165: danno le sentenze una gran forza a l'orazione in una parte
una gran forza a l'orazione in una parte; perché toccano gli auditori dove
1-x-184: volete voi che io vi dia una nuova che mi tocca nel vivo?
cuore della nonna e ciò gli recava una commozione indicibile. gozzano, ii-311: chissà
lo toccavano, assorto e beato in una nuovissima aurora. coinvolgere, riguardare
la regina ho giudicato conveniente di far una lettera a parte. siri, ii-233
aggiotaggio e delle crisi, c'è una concorrenza che s'è sviluppata e che
con un oggetto, un animale o una persona per mezzo di uno strumento che si
guatami sotto l'ala sinistra, e troverai una penna assai piùdell'altre verde, con certi
/ col remo. -trattare con una sostanza, in partic. medicamentosa.
non legano se le fecero scoprire una gran città, verso la quale, non
venire o essere posto a contatto con una persona o un altro oggetto, talvolta imprimendogli
., 135: vede per sonno una grandissima scala stante sopre la terra, la
luce; illuminare (il sole, una fonte luminosa). lomazzi, 4-ii-192
venendo tocco dal sole, non apparirà una stella, massime se sarà tanto alta
un ostacolo quale il fondale marino, una banchina, un'altra nave, gli scogli
pietro, toccammo con la nave in una roccia di scoglio non apparente sopra il
-figur. incappare in un ostacolo, in una difficoltà di carattere concettuale. vieusseux
completamente sovrastati nel gioco dagli avversari (una squadra). g. brera [
, per arruolare soldati in vista di una guerra. tommaso da faenza, 1-v-59
[coronado], cii-vi-616: toccarono una trombettina gl'indiani in segno di raccolta.
che giunge / con l'arpa in mano una bella fanciulla, / che l'aurea
. -figur. toccare un tasto, una corda, una nota: svolgere,
. toccare un tasto, una corda, una nota: svolgere, trattare un determinato
, 2-i-64: ella non mi toccò allora una corda, che potea di leggieri farmi
la chiamerò io, e le toccherò una corda... vedrete. pirandello,
o a voce) un argomento o una questione, senza approfondirli; farvi un
cenno; introdurre un soggetto secondario in una trattazione o in un'esposizione. -anche,
; parlare di un tema, di una questione, di una persona. fra
tema, di una questione, di una persona. fra giordano, 7-182:
piedi. caro, 12-iii-210: questa è una materia che quasi ognun ne tocca,
vostra grazia ha poco fa toccato di una sensibile diminuzione delle sue rendite.
per sommi capi, un fatto o una vicenda. dante, inf, 25-04
io l'ho fatto più per usare come una sorta di proemio, che per altro
che per altro. -alludere a una credenza, a una dottrina, a un
-alludere a una credenza, a una dottrina, a un mito, a
dottrina, a un mito, a una vicenda. fiamma, 360: la
, come se il solo discorrere costituisse una corresponsabilità in caso di divulgazione del segreto.
agl'italiani di allora il portare la una lettera che ebbi ieri dal signor re.
d'ignavi. -in relazione con una prop. subord. dante, conv
maffei, 5-1-192: toccammo già come una delle conseguenze della cittadinanza romana era il
ne'corpi più nobili. -toccare una parola, un motto, una sìllaba;
-toccare una parola, un motto, una sìllaba; toccare parole, alcune parole
galileo, 3-4-215: né pur toccò una sillaba dell'allungare o abbreviare lo strumento.
, dio liberi! toccar le carte per una serata! maurensig, 31: ho
1-6 (1-iv-68): gli fece con una buona quantità della grascia di san giovanni
a toccar. 32. spendere una somma di denaro precedentemente accumulata e messa
volgar., 3-257: ancora v'è una cotale usanza, che del tesoro che
in piccola parte, un cibo o una bevanda; mangiare, bere in modica quantità
sercambi, 1-i-414: avendo comandato a una sua moglie... che di
, ti ricordi tu ch'io ti porsi una vivanda delicata in un piatto d'oro
creduto di vederla apparire allo svolto ai una viottola... dietro una siepe?
ai una viottola... dietro una siepe? si ricorda delle tre querce degli
e democrazia. -sottrarre, togliere una prerogativa. m. leopardi, i-284
, i-284: la libertà della stampa è una prerogativa essenziale della sovranità del popolo,
assolutamente paranoici, ma tutto insieme è una cupa opera di poesia in cui non
poesia in cui non ci sarebbe da toccare una virgola. -riparare, restaurare.
dito). -anche in relazione con una prop. subord. - far toccare o
40. essere a contatto con una persona o un altro oggetto.
mobili fatte con tavole messe in opera una che tocchi l'altra, secondo 'l
molti lati. fogazzaro, 12-x-384: era una gran gioia per me che le nostre
, 8-104: dicesi inscritta nel circolo una figura rettilinea, quando ciascun angolo di
del terreno; poggiare coi piedi (una persona), con le zampe (
zampe (un animale) o con una parte (un oggetto) sul terreno
14-37: portava i capelli raccolti in una conocchia a sommo del capo che prendeva la
prendeva la forma di un pagliaio; una sottana stretta in vita, e lunga fino
: solevate portar le vostre veste l'una più lunga dell'altra, tal che toccavan
lo rimbocco. pellico, 2-55: una bella donna non par quasi che tocchi il
fece delle orazioni che recitò in pubblico con una fran chezza ammirabile. foscolo
regola del vivere, e chi per l'una cosa e l'altra. -giungere
di essa? 44. raggiungere una determinata altezza, estensione, numero,
. 46. arrivare a ottenere una determinata condizione fisica, psicologica o interiore
. emanuelli, 1-34: egli toccava una condizione alla quale inconsciamente sempre aveva aspirato
vivo. 47. raggiungere quasi una qualità, essere molto prossimo ad avere
qualità, essere molto prossimo ad avere una caratteristica negativa o limitativa. mazzini,
, 314: chi avrebbe mai creduto che una testa sì esaltata da toccare lo strampalato
48. raggiungere, durante un viaggio, una passeggiata o uno spostamento in genere,
/ armonioso paese. zavattini, i-194: una volta salimmo sopra una barca e rema
, i-194: una volta salimmo sopra una barca e rema e rema toccammo una spiaggia
sopra una barca e rema e rema toccammo una spiaggia con la sabbia bionda e leggera
toccare. guicciardini, iii-28: toccò l'una e l'altra [armata] all'
olimpo. -toccare terra: approdare (una nave); atterrare (un aereo
aiutarla a scendere. -scendere da una nave, un aereo o, anche,
o, anche, un autoveicolo, una motocicletta o una bicicletta. pirandello,
, un autoveicolo, una motocicletta o una bicicletta. pirandello, 8-727: l'
come toccò l'asfalto guizzò dalla nomentana una motocarrozzetta tedesca. 49. attraversare
viaggio o uno spostamento un territorio o una località. caro, 12-i-347: secondo
un mezzo di trasporto, in partic. una nave. m. membri, 8
. raggiungere la meta, il traguardo di una gara. - anche di animali.
tirato colla pistola, non ha toccato neppure una volta il bersaglio. 53
mio scopo. 54. ricevere una somma di denaro come compenso per un
federico. -ottenere o riavere indietro una somma di propria spettanza; farsi consegnare
somma di propria spettanza; farsi consegnare una somma dovuta. rosmini, 5-2-75:
niente ne pose, e gli spetta solo una parte de'guadagni. -ereditare
compagnia della lesina, ii-15: aperta una bottega m'ingegnai di vendere alcune merci
marchese de la-fayette... toccò una ferita in una gamba. fanzini, 11-668
la-fayette... toccò una ferita in una gamba. fanzini, 11-668: si
la faccia segnata. fenoglio, 5-i-1291: una terza volta si scatenò come forza di
foscolo, vi-51: a che varrebbe una nuda forma di democrazia, se tutto
, 5-84: quantunque gli alleati avessero toccato una grave sconfitta a montenotte, le sorti
le toccava. -con riferimento a una battaglia. magalotti, 28-113: fabio
mio illustre avversario. il guerazzi era una sbercia, tanto sbercia da toccarne da me
. 56. provocare o aggravare una malattia. volponi, 2-310: mi
aria fina della cesana mi ha toccato una sciatica. 57. dir.
. intr. competere legittimamente a qualcuno (una pretesa, un credito, un diritto
giuglaris, 19: vacava nella milizia una carica, che per ogni buona ragione
detta multa, quando i poveri trasgrediscono, una partetocca all'informatore e l'altra ai poveri
impero d'oriente. -essere riservato a una categoria. guicciardini, 2-2-195: i
spettare per turno. -anche in relazione con una prop. subord. boccaccio,
dovuto; essere stabilito come rata di una somma da rimborsare (anche in relazione
da rimborsare (anche in relazione con una prop. subord.). libri
tocca a pagare al detto ruggieri d'una somma di libre 5706 soldi 1 denari
, le mansioni o le prerogative di una persona; ricadere nelle competenze di un'
che si ricopre. -anche in relazione con una prop. subord. è.
: regolarmente tocca castigar li delinquenti contro una legge a quello che l'ha statuita,
commemorative. -essere di competenza di una sede giudiziaria (un'inchiesta, un
sociale. - anche in relazione con una prop. subord. latini, rettor
; essere assegnato (un posto, una postazione, una sede). nardi
assegnato (un posto, una postazione, una sede). nardi, 300:
gabinetti. -doversi attribuire a una o più persone (un onore,
montale, 8-183: su treppiedi, sorgeva una palla d'ebano che da qualunque parte
, 3-207: il suo ragazzone è senza una gamba, ma e vivo. e
-essere giustamente attribuito a qualcuno (una pena, una punizione). -anche
attribuito a qualcuno (una pena, una punizione). -anche in relazione con una
una punizione). -anche in relazione con una prop. subord. fagiuoli,
all'improvviso, in modo inaspettato (una circostanza, un evento, in partic
evento, in partic. un'avversità, una calamità, una sciagura, ecc.
partic. un'avversità, una calamità, una sciagura, ecc.).
-impers., in relazione con una prop. subord. introdotta dalle prep
-in relazione con un inf. o una prop. subord.: toccare a
toccato in sorte. -insorgere (una malattia). manzini, 12-m:
tocca e non tocca con le sue estremità una croce formata di due verghette di smalto
sonosi dati a ricercare l'italia in una parte di essa. vittorini, 5-113
, il cielo con un dito: provare una gioia, una soddisfazione immensa (cfr
un dito: provare una gioia, una soddisfazione immensa (cfr. anche cielo,
punto: comprendere perfettamente un problema, una situazione. fagiuoli, iv-175: io
-toccare le stelle col capo: provare una gioia, una soddisfazione immensa.
stelle col capo: provare una gioia, una soddisfazione immensa. simintendi, 2-72
quel momento si udì un tuono e una nuvola enorme coprì il cielo.
morire. proverbi toscani, 201: una volta per uno tocca a tutti.
cxxxiii-112: per sua regola io conosco / una semplice tisana, / che può dirsi
, la serenità, l'equilibrio di una persona. rebora, 3-i-169: il
-misura o mezzo per smorzare o appagare una passione, per alleviare una pena,
o appagare una passione, per alleviare una pena, per ovviare a una condizione
per alleviare una pena, per ovviare a una condizione di disagio materiale o morale;
, conforto di un dolore, di una sofferenza. de amicis, xiii-316:
. de amicis, xiii-316: fu una parola di gino capponi il mio
che si mettono in atto per risolvere una situazione di crisi o di disordine.
unità [30-vii-1982], 14: una gran parte della conferenza stampa è stata
con esattezza, e gli pro- urrà una perizia tale, che ad un semplice colpo
un semplice colpo d'occhio, ad una toccata, ne saprà egli formare un giudizio
tommaseo [s. v.]: una toccata di mano. 2. colpo
mezzo la groppa del cavallo, potendo fare una toccata, che sarà giusto nel fine
229: sentivo con mia somma soddisfazione una bellissima toccata di castagnette, che faceva
, iii-134: 'toccata': così si chiama una specie di preludio, che suonasi sul
cosa necessaria. fu dunque deciso di farvi una toccata. -breve visita.
dormire, si giudicò bene di farle far una toccata dal marchese di termes, qual
. v.]: il predicatore diede una toccata anche su questo argomento.
esprimere un parere, un giudizio, una valutazione su un fatto o una questione.
giudizio, una valutazione su un fatto o una questione. tommaseo [s. v
: se domani lo vedo, gli darò una toccata su quest'affare, per sentire
non fu bene, o violetta, fare una toccatina a questo tuo ganzo? pirandello
questo tuo ganzo? pirandello, 7-265: una toccatina, lieve lieve, anche a
perché la differenza di reggimento pareva promettergli una lontananza di destino. -toccatina
in piè con gran prosopopea, / ed una toccatina di cappello. -toccatina
io avrei risoluto. -come? - una bellissima promissione fra voi altri due: una
una bellissima promissione fra voi altri due: una toccatina di mano, alla mia presenza
mani,... risveglia una delle più larghe ebbrezze che dormano nella
, qualcuno perché esprima un parere, una valutazione, un giudizio su un fatto
, un giudizio su un fatto o una questione. goldoni, ii-727: vado
mia scrittura d'allegazione. voglio dare una toccatina sul punto della donazione, per
v.]: dare a qualcuno una toccatina intorno a un affare.
aspro e morbido, ed è una virtù che sta intra due pelli.
o fortuito, con la mano o una qualsiasi altra parte del corpo, o,
, anche, con un oggetto o una sostanza; che è stato sfiorato o
botta, 5-430: trasecolava dai vescicatori una linfa intensamente verde, simile piuttosto al sugo
ma l'uomo toccato e bruciato da una sacrilega pallottola fascista. 3.
, toccato! a non saper maneggiare una spada, si era squalificati.
. bembo [tramater]: come una fanciulla non per anco toccata.
. colpito nel vivo da un'osservazione, una critica, una battuta pungente; offeso
da un'osservazione, una critica, una battuta pungente; offeso. giannone,
o per riconoscere come un'osservazione o una battuta pungente abbiano colto nel segno.
8. sospinto, indotto a compiere una determinata azione. bandello, 1-58
alvaro, 8-242: non immagino neppure una mistica abruzzese, quella mistica che pure
era sega per mego, e l'una parte, goè da la centura in su
, dipinto. scaramuccia, 170: una 'decollazione di s. giovanni battista'finta
po'di schizzo toccato d'acquarelli d'una veduta del sacrario de'buccheri della signora
decorazioni di colore diverso dal fondo (una superficie); chiazzato, punteggiato.
passaggio; accennato (un argomento, una questione). -anche: narrato,
corso di un viaggio (un luogo, una località). moretti, i-771
17. raggiunto (un livello, una condizione). arpino, 7-190:
arpino, 7-190: mi lasciava a volte una pagina con titoli e notizie infami,
migliore. 18. subito (una sconfitta). botta, 5-516:
sconfitta). botta, 5-516: una rotta toccata da murat avvertiva napoleone che
rapportano in dell'anima, come in una sentina tutte le perturbazioni e spargimento de'
. testi pratesi, 291: itemjper una somiera che regò le pietre e '
ii. -scherz. latore di una lettera. a. f. doni
: don sospetto... mi manda una lettera per lo toccator ghiribizzo.
.. mise mano al portafogli e sfilò una favolosa banconota di 50 lire.
, 13-127: ci scappò via, in una ventata di trilli, sotto il toccheggiare
dossi, iii-185: basta il tocchéggio di una ignota agonia che scenda la cappa del
e al capannone con la fantasia di una scimmia; ed era in questi balzi
(spesso in modo inconcludente) in una fitta rete di passaggi brevi e per
, i tocchetti di zucchero con una leggerezza accorta che era come il solletico e
, v-6-385: lo vidi, vestito di una sorta di tonaca, un toc- chetto
saggiare i metalli preziosi, costituito da una stella a cinque punte in lega d'
deliberato o fortuito, con la mano o una qualsiasi altra parte del corpo, con
qualsiasi altra parte del corpo, con una persona o, anche, con un
, anche, con un oggetto o una sostanza; che è stato sfiorato
ulivo. 5. afflitto da una malattia, ammalato; contagiato da un'
come raggi lunari traversanti i vetri istoriati d'una cattedrale. 6. menomato nelle
. colpito nel vivo da un'osservazione, una critica, una battuta pungente; offeso
da un'osservazione, una critica, una battuta pungente; offeso da parole o fatti
da quelle parole, se ne sentiva una certa inclinazione. d'annunzio, iv-2-
d'annunzio, iv-2- 532: una vivacità insolita, che rianimava tutta la sua
esercito, mandare loro per ischemie una sibilla. a. cattaneo, 1-ioi
-influenzato da un'ideologia, da una moda. e. cecchi, 8-118
134: spargendosi tuttavia l'odore di una tal santità, concorse a lui nova frequenza
e lusinghiero il canto; / e una pentita, che in preghiere e in pianto
suo ronzando uscia / d'api dorate una leggiadra torma / di giorno in giorno sul
. figur. moralmente corrotto; macchiato di una colpa. ulloa [guevara]
v. lancellotti, 7: era una stella di pasta di zuccaro piccolina,
passaggio; accennato (un argomento, una questione); narrato, descritto.
sia stimato. 23. subiìo (una sconfitta). magalotti, 26-295:
), sm. il toccare, esercitando una pressione per lo più leggera e breve
di un oggetto (in partic. una bacchetta) dotato di virtù magiche qualsiasi
in espressioni figur., per indicare una trasformazione o un cambiamento radicale e repentino
: la città tutta imbandierata dà idea di una melanconica vecchia per magico tocco mutata in
atto a migliorare l'aspetto esteriore di una persona. -in partic.: colpetto con
vincenzio e truovasi più tocchi / ch'una campana. cesarotti, 1-xxxix-128: negli
. 4. il sopravvenire di una malattia; contagio di una pestilenza;
il sopravvenire di una malattia; contagio di una pestilenza; accesso di una malattia mentale
contagio di una pestilenza; accesso di una malattia mentale. d. bartoli,
sette anni prima, al tocco di una crisi egualmente suprema. -sensazione di dolore
, 20-333: nel primo tocco de l'una ora, l'entra in casa;
tocco di vespro, dispostomi ai fare una delle più rovinose cose. cantù,
). muratori, iii-47: sonava una campana determinata, e... fi-
di morente persona. calandra, 409: una campana sonò a tocchi.
un attimo di silenzio interrotto dal tocco di una pendola. 8. l'unico rintocco
o del giorno così indicata; l'una. pananti, i-284: intanto è
approssimatamente a tale ora; verso l'una. scalvini, 1-188: mi vesto
staccati alti o bassi su poche corde di una chitarra da dietro alla carta intelaiata di
chitarra da dietro alla carta intelaiata di una finestra, su cui la luce di
pianoforte da artista: un tocco, una capacità d'espressione, una giustezza di ritmo
tocco, una capacità d'espressione, una giustezza di ritmo, un'intelligenza di
n. ginzburg, i-1190: è una bravisssima violoncellista, virginia. ha un tocco
maurensig, 1-97: aveva un tocco e una bravura che mai avrei sospettato. era
quattro tocchi di matita spesse volte riproducano una fisionomia con sì perfetta somiglianza, da
con pochi tocchi segnò intorno alla testa una corona di lauro. -disus. tocco
nando nell'atto di sollevare in alto una lepre, perché i cani, che
presto qualche disegno e particolarmente quello di una veduta del castello carmignano, che eseguii
con un pennello o altro strumento su una tela o, in genere, su una
una tela o, in genere, su una superficie da dipingere; pennellata.
mento sì che paresse raso, con una capigliatura canuta sotto la beretta, li
e gli dava la necessaria forza con una linea. 13. modo peculiare
, e alla chiesa di s. anna una tavola della titolare, fatta, dice
pallina con la mano, il piede, una racchetta, per lo più con precisione
con rapidità e energia un personaggio o una situazione). algarotti, 1-iv-318:
con la delicatezza del tocco più d'una volta, che è tutta sua. montale
discorso che espone sommariamente i dati di una questione o di un problema; notizia
disse: -il suo discorso fu di una magia potente. sa che a tratti mi
per la prima volta un tocco di una carissima passione. 20. ispirazione
stupida. 21. raggiungimento di una data età. alfieri, xiv-2-272:
il diavolo... ci seminò una osteria con entravi alcuni contadini che giuocavano
fossero contraffatti, basata sul confronto con una varietà di diaspro nero detta paragone.
parole col gesto simbolico di toccarlo con una bacchetta rivestita di velluto verde.
e dagli anche un tocco di pane o una fetta di polenta. -un
pagati. 2. quantità indeterminata di una sostanza solida, intera e compatta;
da voi come un tocco di mota da una scarpa. pavese, 2-89: in
3-83: tacque un po', poi fece una pernacchia, lunga che non finiva mai
accadendo mai nel bocchiare che si rompesse una qualche bocchia, allora si riguarda la bocchia
malvagità, l'impudenza, la stupidità di una persona). goldoni, ii-1006:
di dosso, hai el tocco polveroso, una barbacela. varchi, 18-2-85: la
che arrivai arrivò pure, vestita d'una camicia rossa e tocco da fantino, la
ha il vizio di toccare tutto (una persona, in partic. un bambino)
vera non appena viene a contatto con una signorina, che non è né choderlos
non è né choderlos de laclos né una mignotta. = deriv. da
becco grande, di colore giallo-arancio con una macchia nera sulla punta, piumaggio nero
foreste delfamerica meridionale. = da una voce tupi. tocodòchio, v
la pelle secca e disidratata e per creare una barriera contro i radicali liberi.
fachiro,... portò loro una terrina di riso condito con 'carri'..
ed un vaso di 'to- dy \ una specie di vino estratto dalla palma vinifera,
espresso », 17-v-1987], 87: una tale folla cala periodicamente su todi aa
glorioso comune libero... in una delle zone a più alto tasso di inquinamento
p. verri, 2-iv-46: fammi una toeletta da par tuo, perché mi
, 205: io le aveva portata una / toeletta fatta giustamente come / quella di
» pratesi, 1-307: le porse una boccetta di sali aromatici che aveva preso
imposte socchiuse l'alba s'allunga come una pennellata che divide diagonalmente lo specchio della
. l'ho mandato ieri a portare una lettera alla contessa b... ed
toiletta. cassola, 1-54: fecero una toeletta molto minuziosa e dopo, in
, ce le voglio lasciare; è una toeletta buona per andare contro i tedeschi.
bouquinistes riabilitano le loro mercanzie, fanno una toletta un po'accurata ai loro onesti e
l'uso vuole che questo cavaliere faccia una visita alla sua signora quando è alla toelette
da toletta. arpino, 15-145: in una [valigia] la roba da toeletta
la roba da toeletta, nell'altra una camicia, un paio di scarpe,
tofano. fategli trapelare in qualche modo una raccomandazione. = dal nome del protagonista
: e dicesi 'a satira', che era una toffania, o vero scudella che si
cristallo di 6 metri ferisce alla guancia una bella attrice che si toeletta prima di
2. per indicare il rumore prodotto da una motocicletta. - anche sm.
. -toga pretesta: quella orlata di una fascia di por- ora, indossata dai
tradizione di famiglia) il potere civile in una città o in uno stato.
: divenuto così nobile di toga, fondava una famiglia chiamata a dare, uno dopo
e in varie epoche, accomunati da una certa somiglianza con la veste romana, per
in veste da camera, cioè coperto da una toga ormai consunta, che gli aveva
re, oltre la toga al marito, una pensione per la sua famiglia di annui
usano i canonici la tonaca bianca, con una toga di pannolino sotto la cappa nera
vli-122: mi parrebbe di vedervi vestita d'una togaccia nera, e la vostra beltà
togati romani. caro, 12-iii-124: una figura di donna togata e ammantata,
le pianelle ne i piedi, e con una poliza a i piedi che diceva:
in certa maniera togati: cioè in una vesta accollata, ampia, distesa fino
universitari. collenuccio, 138: fece una mirabil comitiva di uomini togati, letterati
dolce, 1-40: avrai d'intorno una moltitudine di togati, cioè avvocati,
da un magistrato (un ruolo, una carica). la repubblica [28-i-1986
ambito universitario (e vi è connessa una connotazione di pretenzioso e pedantesco accademismo)
avverata in un cimento nobilissimo, in una vittoria ormai decretata anche dai critici più
stile; e vi è spesso connessa una connotazione di enfasi e vacuità o di
rigidi criteri classicistici nella scelta dei testi (una rivista letteraria). rebora,
sarebbe necessario stampar qualche frammento prima sopra una rivista togata e che faccia testo, come
partito comunista, / ne avete adottato una variante eretica / ma sulla base del più
e 'gradualismo'rivoluzionario, ma quella fra una tavola di valori 'orientali'e una
una tavola di valori 'orientali'e una pratica di grande partito di massa divenuto
un oggetto o un animale o anche una persona che non è in grado di
muoversi da un luogo all'altro o in una posizione diversa; rimuovere una cosa dalla
o in una posizione diversa; rimuovere una cosa dalla posizione in cui si trova
nietta fu tolto di lì, adagiato in una vettura, e trasportato allo spedale degl'
senza togliere la coperta. -spostare una parte del corpo, proprio o altrui,
-determinare l'eliminazione dall'organismo di una sostanza dannosa (un farmaco, un rimedio
che m'ero levato a cercare: una delle tante picole maraviglie dei nostri tempi
tante picole maraviglie dei nostri tempi, una di quelle pistole automatiche. soldati, 2-487
. -lasciare uscire o aiutare a uscire una personadall'acqua. dante, purg.
fare un sol gesto volontario, con una specie di sommessione. fracchia, 189:
così facendo si è alzato e, con una specie di ballo, ha fatto il
7. distruggere, radere al suolo una città. dante, inf, 10-92
concedere più o annullare un beneficio, una grazia (in partic. con riferimento a
belliche, in un saccheggio o in una rapina); rubare; depredare, razziare
gran numeri di navi. -ghermire una preda (un animale). leggenda
leggenda aurea volgar., 331: una femmina poverella, la quale avea solamente
sottraendone il controllo al nemico; espugnare una città, una fortezza. storie de
controllo al nemico; espugnare una città, una fortezza. storie de troia e de
compagni, 1-6: era prima scaduta una differenzia tra lui e'sanesi per uno
tanta superbia che pensarono nonché a difendersi da una ter- ribil guerra, di tórre anco
a tormela. -revocare a qualcuno una carica, un ufficio; destituirlo da
-sospendere o annullare un diritto, una prerogativa, un privilegio; sopprimere la
. 13. troncare 1'esistenza di una persona, o anche di un animale
a soggetti inanimati (in partic. una malattia o una ferita) o astratti,
(in partic. una malattia o una ferita) o astratti, anche personificati:
i-14-20: mezzo stralunato diede di mano ad una pistola e se la sparò da sé
esperienza che per noi si riassumeva in una maggiore abilità dialettica, grazie alla quale
presenza o facendo uso di ostacoli a una o più persone il passaggio, il transito
eran ristrette, / perché il sanese l'una strada folle, / e l'altra
del sole all'erbe. -interrompere una comunicazione telefonica o radiofonica, un contatto
un'azione (anche in relazione con una prop. subord.). dante
a tale scopo (anche in relazione con una prop. subord. e nella locuz
1-73: l'oste mi tenne alquanto con una sua ridi- colosa burla, che vi
associazione letteraria. 21. inibire una facoltà, un'attività fisiologica. dante
del precedente canto come un vento balenò una luce vermiglia, la quale, toltogli ogni
iii-172: di notte tempo fu assalito da una flussione improvvisa che gli chiuse le fauci
il fiato, mi trascina / in una sfera d'aria rarefatta. fenoglio, 5-ii-
nella mente un pensiero fatto, ma una sì strana confusione d'idee, che pareva
22. guarire o far regredire una malattia; far cessare o attenuare il
non potendo torsi la fame, vendè una sua figliuola. crescenzi volgar., 6-94
23. levare a qualcuno o a qualcosa una caratteristica (sia positiva sia negativa)
(sia positiva sia negativa), una qualità, una virtù; far perdere
positiva sia negativa), una qualità, una virtù; far perdere una proprietà,
qualità, una virtù; far perdere una proprietà, la capacità di produrre un
24. levare o non dare credibilità a una persona, a un'affermazione, a
persona, a un'affermazione, a una convinzione diffusa. -anche con riferimento a
astrologò che se bene la loro è una vanità,... più fede gli
,... più fede gli dà una verità che pronosticano che non gli toglie
falsità. caro, 12-i-114: essaltare una donna per bellissima e metterla in mezzo di
credito. -confutare un'opinione, una tesi; dimostrare l'erroneità o l'
false opinioni. 25. detrarre una quantità da un'altra; levare una
detrarre una quantità da un'altra; levare una parte da un tutto. -in partic
sciagurate cerimonie ci tolgono o difficultano l'una delle massime consolazioni che ci sieno concesse
sentimento, un'impressione, un'emozione, una convinzione, un pensiero, un'intenzione
: ho tolto i grilli dal capo d'una fanciulla di mia conoscenza. la poverina
bene. -perdere o far perdere una speranza; farne emergere o dimostrarne il
, 812: il vecchio portiere barbugliava una risposta che toglieva ogni speranza d'asilo ai
un ricordo (e può indicare anche una rimozione inconscia); far dimenticare.
, un equivoco, risolvere o prevenire una questione, un'obiezione. ottimo,
questa donna parlante, e togliente via una sospizione dell'animo dell'autore, generata dal
, 7-36: un verbo idoneo, una special circostanza, toglierà ogni ambiguità che
comportarsi, di abbigliarsi; far cessare una consuetudine, una tradizione. lacopone,
abbigliarsi; far cessare una consuetudine, una tradizione. lacopone, 1-17-53: lo
comunque biasimevole; correggere un difetto, una cattiva abitudine. -anche con riferimento a
dal cuore, perocch'ella è quasi una tempesta che guasta la mente d'una
una tempesta che guasta la mente d'una subita e pericolosa gragnuola. bibbia volgar.
34. abrogare o far cadere in desuetudine una legge (anche religiosa), un
un decreto, un regolamento; revocare una concessione; abolire una tassa o un privilegio
regolamento; revocare una concessione; abolire una tassa o un privilegio o un divieto
ho detto. 35. espungere una parte o un passo di un'opera;
elemento stilistico; omettere un articolo, una clausola da un documento o da una
una clausola da un documento o da una legge; non inserire in un testo o
nel 'come'. -in relazione con una prop. subord., anche negativa,
nostri lavori, per togliere che siano una ripetizione l'uno dell'altro. fanzini
, non accada o non si verifichi una situazione o un fatto o un evento
considerati pericolosi, dannosi o fastidiosi, una circostanza negativa; sopire una discordia, una
fastidiosi, una circostanza negativa; sopire una discordia, una disputa; comporre un
una circostanza negativa; sopire una discordia, una disputa; comporre un dissidio, una
una disputa; comporre un dissidio, una divisione, eliminare la causa che li
(anche di natura legale), una difficoltà. -anche con riferimento a soggetti
destino, come augurio che non si verifichi una circostanza ritenuta negativa. bandello,
un'affermazione; comportare di necessità che una certa cosa non sia vera (per
vera (per lo più in relazione con una prop. subord. e nelle locuz
inconciliabile rispetto a un'altra; escludere una possibilità. fra giordano, 7-6:
ipotesi; negare. -anche in relazione con una prop. subord. girone il
la piazza era ancora tutta vuota, tolta una dozzina d'operai. 41.
ad allontanarsi da un luogo o a lasciare una persona o un ambiente, anche con
669: per toglierlo [il fiorentino di una volta] da firenze e portarlo un
bastiano, e non si sa fare una ragione. pavese, 1-12: bisogna che
fussimo superiori di forze, dar loro una piastra, per tornegli dinanzi. g.
42. trarre di vita, far morire una persona, lasciandone privi coloro che l'
con lettera pia il vecchio padre al quale una bomba austriaca aveva tolto in palma un
43. eliminare fisicamente un avversario, una persona sgradita; uccidere o far uccidere
44. deporre, destituire da una carica, da un ufficio; espellere
45. indurre qualcuno a cessare di frequentare una o più persone o intrattenere con loro
anche politiche o commerciali; far dimenticare una persona cara (anche con riferimento enfatico
indurre qualcuno a deporre un'opinione, una speranza; distogliere. - anche con
sen vocale! 47. sottrarre una persona (spesso con la violenza)
banda. -in partic. rapire una donna a scopo di libidine o di
rapimento, ch'è in torre per forza una pulcella contro a suo volere di casa
. buonarroti il giovane, 9-739: l'una di voi / s'appresti a trar
50: mie madre disse l'altrier parol'una, / la qual mi piacque a
argento tolto, / di farmene ragion tiell'una pruna. 52. scult.
. d'annunzio, iii-1-691: toglie una delle lampadette, l'accende a un doppiere
pirandello, ii-2-171: in preda a una grande inquietudine va per la stanza,
54. prendere un ingrediente (spesso in una dose prefissata) per comporre una sostanza
in una dose prefissata) per comporre una sostanza, per lo più un medicinale
o un cosmetico, o per cucinare una vivanda. anonimo veneziano, lxvi-1-91:
, lxvi-1-91: toi tre tenche grosse o una anguilla grossa e tri onze de datali
grasso, e cuoci, e mollavi una pezza di panno lino, e ponila nel
e di sugo di rose egualmente libbre una e once quattro. leonardo, 2-247
abito; gettarsi addosso un mantello, una coperta; mettersi in testa un copricapo.
volgar., 86: et allora venne una femina, la quale avea nome lucia
, uno de questi li volse dare una corona pontina de oro massiccio, grande
pontina de oro massiccio, grande come una colonna, per sei filze di cristallino.
un cibo; servirsi a tavola di una vivanda. bere. - in partic
/ né bevanda non tor. -farsi una scorpacciata di cibi e bevande. boccaccio
il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla. straparola, i-165: gli satiri
apprestarsi al doglio, e ne tolsero una corpacciata. * 9. sollevare
la bicicletta. -sollevare da terra una persona (in partic. chi è
61. afferrare o attirare a sé una persona o una parte del suo corpo
afferrare o attirare a sé una persona o una parte del suo corpo con un gesto
in un luogo, per guidarlo verso una direzione, per avvicinarlo a sé o
afferrare per la cavezza o per le briglie una cavalcatura con l'intenzione di montarla o
. - per estens.: usare una cavalcatura. cavalca, 20-583: essendo
il cortese volgar., 99: una altra spada toglie da un suo scudier monsignor
pretendere. -in partic.: prelevare una somma di denaro. ritmo di s
tosorato. ariosto, 364: forse una o due coppie / di pane il mese
66. accettare di buon grado una situazione, una condizione, un patto
. accettare di buon grado una situazione, una condizione, un patto, la realtà
la realtà delle cose; assoggettarsi a una pena, a una penitenza (anche morale
; assoggettarsi a una pena, a una penitenza (anche morale). niccolò
compenso per un lavoro svolto, per una prestazione data. -togliere soldo da qualcuno:
. ser giovanni, 3-207: fece tagliare una bellissima vitella di latte, e fèlla
mercanzia in terra e la metessemo in una casa, qual el re la tolse sovra
tuo modo; perché non toglievi tu una casa, come gli altri? fagiuoli,
, adoperare. landino, 402: una sera nel camino si puose a dormire al
dormire al sereno e per capezal tolse una pietra: e la notte vide in visione
: e la notte vide in visione una scala che ai terra saliva insino al cielo
in tanto furore che tolse a pigione una casa lungo la chiesa. carani, 7-13
tre mesi, avea tolto a pigione una stanza nelle soffitte. -noleggiare un
concessione, anche di un'autorità superiore, una carica, un ufficio, una nomina
, una carica, un ufficio, una nomina; conquistare il potere, anche
va pretore. 74. acquistare una qualità. - anche assol. bonodico
pnmero. -meritarsi un titolo, una definizione. alfieri, 5-54: forse
, permettetemi anzi che ne tolga subito una ricompensa. 76. imporre il
76. imporre il pagamento di una somma come pedaggio, come tributo,
novellino, xxviii-840: lo 'mperadore donò una grazia a un suo barone, che
le diete vignie o appresu- massero per una possessione intermedia, li baglivi possano togliere
vostri fratelli? ». -pretendere una determinata somma per la cessione di un
io vi torrò fiorini cinque de l'una [pallottola]. statuto dell'università
. 80. prendere con sé una persona in vista di un viaggio,
viaggio, di uno spostamento, di una necessità o incombenza qualsiasi; portar via
un contingente militare, in vista di una battaglia o di uno scontro.
giu deri ed entrò in una casa sotterra. cieco, 8-17: la
(in partic. un orfano o una persona in difficoltà), fornendogli alloggio
i-257: s'era tolta in casa una nipote, belloccia, ma senza camicia,
entrare in un ambiente chiuso, in una città, in una fortezza. sanudo
ambiente chiuso, in una città, in una fortezza. sanudo, lviii-178: alba
nel letto. 83. scegliere una persona per attribuirle un incarico, una
una persona per attribuirle un incarico, una funzione o una mansione, o per assegnarle
attribuirle un incarico, una funzione o una mansione, o per assegnarle un compito
, o per assegnarle un compito o una missione; assumere al proprio servizio (
elli n'hanno dischesta. to'ne una quantità, e vestile riccamente...
. bisticci, 1-i-405: vidi un dì una lettera per uno medico, che voleva
provare. 85. scegliere o accettare una persona per contrarre con essa matrimonio;
per contrarre con essa matrimonio; sposare una donna, meno comunemente un uomo.
, avea promesso tórre per sua donna una figliuola di messer oderigo giantuffetti. serdini
: togliendo dunque ser brunelesco per donna una giovane costumatissima della nobil famiglia degli spini
per parte della dote ebbe in pagamento una casa. monti, 14-149: da ^
e d'adrasto a moglie tolse / una figlia. nievo, 1-319: cristofolo sullo
cristofolo sullo scorcio del carnevale fece scendere una bella montanina e se la tolse
armi. -per estens. scegliere una persona per instaurare con essa un legame
instaurare con essa un legame amoroso o una relazione sessuale. angiolieri, xxxv-ii-377:
-prendere come modello per un quadro o una statua. bandi, 2-i-3: i
87. scegliere un cammino, una direzione, una rotta. -anche:
. scegliere un cammino, una direzione, una rotta. -anche: iniziare a percorrerlo
. -intr. spostarsi, muovere in una data direzione. antichi portolani italiani,
. trattare (o iniziare a trattare) una persona in un certo modo; assumere
quest'effetto ». caro, 11-487: una importuna e perigliosa guerra / s'è
impresa, e per nimica / tolta una gente che dal ciel discesa, / da'
aretino, 20-98: manda un sartore con una pezza di ermesino verde acciò che,
misura, me ne tagliasse e cuscisse una veste. gozzano, i-463: l'inglese
e scortese -... lavora in una baracca prossima e toglie misure.
disputa fu tolta nel secolo passato, per una bolla di paolo terzo. g.
contro al tiranno. -prendere una decisione, deliberare. gemelli careri,
92. addossarsi, sobbarcarsi un impegno, una responsabilità, un incarico, sottoponendosi a
termine. -sobbarcarsi il mantenimento di una persona. verga, i-331: nessuno
senza dote. 93. adottare una condotta, un atteggiamento, un contegno
. desumere un'indicazione, un'informazione, una notizia; trarre, ricavare, derivare
notizia; trarre, ricavare, derivare una qualità, un atteggiamento, un costume
, un'idea, uno spunto, una citazione. dante, inf.,
fiati degli spiriti, uscir fuora con una armonia formata da le voci degli organi proprii
concetti. algarotti, 1-vii-14: da una carta di abramo blommaert tolse leandro questa
dilungarmi un attimo, per togliere ancora una sentenza al domini ci.
qua due donne di pari bellezza; l'una sia buona e costumata e pura,
meretrice; vedrao in quella buona relucere una bellezza quasi angelica ed in quell'altra
vostra imagine singulare. -ricavare una copia dall'originale. pasqualigo, 104
, nessuno del piano l'avrebbe tolta per una signora. -confondere, scambiare una
una signora. -confondere, scambiare una cosa o una persona con un'altra
-confondere, scambiare una cosa o una persona con un'altra. bibbiena
sé o fare in modo di provare una sensazione fìsica gradevole o sgradevole, uno
, ecc.). -togliersi piacere con una donna: amoreggiare, congiungersi sessualmente con
come un matto: perché mi ha giudicato una.. una.. come se
: perché mi ha giudicato una.. una.. come se avessi voluto togliermi
. come se avessi voluto togliermi solo una soddisfazione porca, capirai! 101
fare (per lo più in relazione con una prop. subord.). -
pronunciare un discorso (in relazione con una prop. subord.). dante
r. longhi, 405: ancora una volta ci pare significante che piero togliesse a
, non si contenta d'affliggerlo con una o due disavventure. celimi, 2-31
, 2-ii-1125: un cristiano rinnegato parlò una volta al soldano e dissegli: «
109. allontanarsi, staccarsi da una persona o da ungruppo di persone; sottrarsi
pratolini, 3-113: - sei veramente una massaia coi fiocchi -le dicevo. -togliti
, ché assai meglio m'è morire una volta che mille l'ore perire. beatrice
mio cuore cercava. cinélli, 2-93: una fatalità la spingeva verso di lui:
(in partic. per amore di una donna); privarsi delle opportunità,
il suo discorso a me pare più secondo una certa sincerità d'uomini letterati e d'
venir meno a un impegno, a una linea di condotta, a un proposito;
115. sottrarsi a un pericolo, a una difficoltà, alle conseguenze sfavorevoli di un
un impegno gravoso o sgradito, di una condizione disagiata; levarsi d'impaccio.
: pur di toglierci almeno in parte da una sospensione continua, ci siamo cacciati in
toglie e tarmi prende. -concedersi una pausa da un impegno, da un'incombenza
5-ii-409: e ci tirai il colpo una volta che venne su per togliersi mezza
le quistioni moltiplicarono: sì che d'una parola in altra fui costretto a la
tromboneggia e stona! va, falle una parrucca / a quella bietolona.
., quando si lascia qualcuno in una situazione difficile o imbarazzante).
grazie del pensiero, è stata proprio una bella chiaccherata, ma noi adesso togliamo il
di qualcuno: pare che si sia tolta una decina d'anni. re a una
una decina d'anni. re a una decisione, ritardare un'iniziativa; indugiare
per agire. -anche in relazione con una prop. subord. e
a superare con poco o punto danno una situazione difficile o pericolosa o a porre
fine (di solito rapidamente) a una situazione spiacevole. -anche: ottenere risultati
, / togliendosel di bocca, in una volta / s'avrà tutto costei. bernari
qualcosa di piccolo o di lontano o perdecifrare una grafia poco chiara. fenoglio, 5-iii-725
un dente-, decidersi risolutamente a risolvere una situazione difficile. -togliersi la maschera:
si dice in proverbio, per mostrare una cosa perfetta, che non se le può
armi: disporsi a combattere; intraprendere una guerra. v. quirini, lii-6-54
lingua: chiedere, domandare (in relazionecon una prop. subord.). belli
sf. ant. elezione, nomima a una carica o un ufficio.
il far venir meno un fatto, una situazione, una consuetudine. biondi
meno un fatto, una situazione, una consuetudine. biondi, 1-i-208: