, che il concetto distinto è in una determinata relazione con un altro concetto distinto;
7-417: è [in mazzini] visibile una seria impronta religiosa. questa non è
3. eccezionalità, alto valore di una persona, delle sue doti intellettuali o
nominare non mi lascia. -eccezionalità di una dote o di una condizione. pallavicino
. -eccezionalità di una dote o di una condizione. pallavicino, 10-i-168: molti
di prìncipi secolari e vissuto nell'esteriore una vita comune e senza apparente singolarità.
perché originali. -eccentricità di una persona. savinio, 23: la
de sanctis, iii-92: alfieri era tenuto una singolarità, o, come oggi si
un ente geometrico o analitico che presenta una situazione anomala rispetto agli altri.
stella produce quel che i matematici chiamano una 'singolarità', un non-luogo, dove cessano
berardino direte in singularità che abbiano vista una sua lettera che ci ha mostro ser
: viene da tal libro sì singolarizzata una tal maniera, che, non trovandola in
grandi la ricompensa, ma tesser con una corona di sterposa gramigna singolarizati dagli altri
altri. -far risaltare il valore di una persona. loredano, 2-254: la
lettere, non solo fa di mestieri una mente superiore alle altre, ma eziandio
90: la prima condizione per piacere a una donna è singolarizzarsi, esser diverso dagli
3. caratterizzato da un aspetto o da una qualità del tutto inconsueta. fortis
, 1-17: io ho veduto a zara una polledra ermafrodito, cioè singolarizzata da quella
(superi, singolarissimaménté). secondo una considerazione individuale; distintamente, uno per
tare a terra alcune case vicine, ed una singolarmente, ch'era
pea, 7-245: il figlio aveva scritto una rela singóne, v.
mostrò i suoi due bracci trapassati da una singola palla. -proprio di ciascuna
2. distinto dagli altri (una persona). borgese, 1-29:
-non affiancato da altri nello svolgimento di una funzione, nell'esercizio di un'autorità
duplex. il padrone è sempre una singola persona o un gruppo di persone,
singolo e doppio. -adatto a una sola persona in quanto provvisto di un
quanto provvisto di un unico letto (una camera d'albergo, uno scompartimento nel
al saint james di parigi dovrò chiedere / una camera singola. (non amano /
. singola di cambio: l'originale di una cambiale tratta di cui è vietato riprodurre
qual singuettamento l'autore ha voluto appiccare una pessima giunta, la quale è che nell'
.., fu assiomatica nello stabilire una connessione tra la fine miseranda della sua
promesse non adoperai io perché mi salvasse una vita a mille doppi più preziosa della
di un evento, il venire meno di una situazione, l'estinguersi di un sentimento
gettando strida spaurite: un gracidìo debole; una specie di singulto sinistro: cigolano come
57: sento dei passeri sopra una tomba / che rissano, un singulto di
. 8. gorgoglìo lamentoso di una fontana, di un ruscello. pascoli
scende, s'infrange, rinarra / una storia bizzarra d'amor. pascarella,
idi grolle nicht'di schumann venivano da una finestra dell'albergo. p. chiara,
singultóso, agg. letter. rumoroso come una serie di singulti (uno sbadiglio prolungato
potei contenermi che non prorompessi, con una stiracchiatura di gambe, in uno sbadigliamento singulto-
. bartoli, 2-2-198: così divisate a una per una tutte le parole di quel
, 2-2-198: così divisate a una per una tutte le parole di quel vocabolario,
, cioè quilli che commodamente usano l'una e l'altra [mano],.
questo donno michele fu sardo, d'una contrada che si chiama logodor, il quale
. -in partic.: governatore di una regione per conto del sovrano. -gran
- gran siniscalco: direttore di mensa di una corte reale; addetto al servizio di
. - gran siniscalco: maggiordomo di una corte reale; maestro di palazzo.
casa reale. 4. vivandiere su una nave. rinaldo degli albizzi, i-264
quelli marchi e mise uno tappeto in una sala e versollivi suso. fiore [
b. croce, iii-26-270: una ragione di diffidenza... mi nasce
, 911: la giustizia su di una nuvola alla sinistra di giove, che lo
fissamente e tiene un piede sopra di una rota. ojetti, 1-47: si
a sinistra. -parte sinistra di una strada, di una piazza o di un
-parte sinistra di una strada, di una piazza o di un luogo rispetto a
punto di riferimento; parte sinistra di una struttura architettonica, di un quartiere, ecc
, lii-12-356: alla sinistra vi è una salotta in forma di loggia, nella
nube occultamente / discendendo a sinistra in una valle. casti, ii-8-95: a destra
direzione della corrente. -parte sinistra di una fila, di uno schieramento militare (
direzione di marcia o della disposizione di una fila). è. durante,
cioè a destra e a sinistra, una massa di tavole. -in espressioni
programmi e sentimenti che propugnano (con una varietà concreta di posizioni che vanno da
riforme e, in genere, di una politica di progresso sia nel campo politico-istituzionale
e civile (con l'attuazione di una compiuta democrazia liberale), sia nel
ma non esclusiva, con l'instaurazione di una qualche forma di socialismo (la denominazione
calx-144: un partito di centro non è una torre di avorio: esso, fino
attualmente indica il polo elettorale che comprende una parte del centro e le forze progressiste
ore cinesi,... sono d'una tutt'altra miscinava dietro uno spartineve,
bartoli, 1-4-28: d'europa avea portata una non so qual sua idea di vivere
con achille, giove ne mise in una bilancia l'evento. 8.
quasi perfetto. -figur. purificazione di una virtù dalle inclinazioni mondane. pallavicino
soneria per orologio ottenuta mediante una ruota a intagli. = comp.
in parti. -in partic.: frazionare una somma di denaro o una certa quantità
: frazionare una somma di denaro o una certa quantità di oggetti in più quote.
, lasciando ciascuno la sua parte in una stanza. crescenzio, 2-1- 149:
signor sbrancagna disse che non potevano chiamarla una dote quel piccolo pezzetto di terra, da
... acque, sendogline presentata una celata piena come cosa precio- sa,
sul ceppo della croce, si spartivano una grembialata d'uva. caproni, 7-149
. -per estens. cedere una parte di un proprio bene. aretino
in meno che non lo dico fu fatta una così orribil vendemmia di quell'uve che
orribil vendemmia di quell'uve che in una mezza lega o poco meno di terreno
cadere libera ai lati del volto come una danzatrice o una suo- natrice di tibia
ai lati del volto come una danzatrice o una suo- natrice di tibia. n.
circoscriverlo, segnandone i limiti reali o una divisione ideale o convenzionale. filarete,
rettangolo. -dividere un paese o una nazione in parti soggette a diversi governi
già comune, indivisa, intera ed una / fu vista qua da fosse e là
, frapponendosi fra le varie zone di una città o fra le abitazioni o attraversando
o separando un paese da un altro (una catena montuosa, un fiume, una
una catena montuosa, un fiume, una strada). guido delle colonne volgar
per renderlo meno gravoso; assegnare a una categoria una specifica attività. c
meno gravoso; assegnare a una categoria una specifica attività. c. dati
insoffribile. g. gozzi, 167: una bella e saggia costumanza o legge che
stabilite che non potea mai il figliuolo di una famiglia fare il mestiere d'un'altra
quale spartisti. romoli, 162: pigliate una por- celletta non molto picciola, fatene
spiedo più presto piano che quadro, spartite una cannuccia per metà, nettata e spaccata
i rami, per affacciarvisi, come da una finestra posticcia. -staccare un
-dividere fra più sostegni le propaggini di una pianta. b. del bene
maniere di propaggini si costumano principalmente: una, nella quale il rimessiticcio s'infossa;
spartisce a più pali. -squarciare una nuvola. fausto da longiano, 30
trecento uomini e... dette loro una tromba in man per ciascuno e uno
man per ciascuno e uno vaso entravi una lampada o fiaccola accesa, e spartilli in
il colonnello spartì i suoi lampadofori metà da una parte e metà dall'altra per circondare
la palazzina. 6. allontanare una persona, separarla da altri. leggenda
da tutte le persone e mettere in una camera. leggenda aurea volgar.,
disseno le donne insieme: « da l'una parte seremo vedove, dall'altra private
: cariolin vide il cocco bertolli alzare una mano e appioppare un solenissimo schiaffo alla
i bastoni. -per estens. sedare una contesa, una rissa; far concludere
-per estens. sedare una contesa, una rissa; far concludere un duello,
rissa; far concludere un duello, una battaglia. boccaccio, iii-393: andando
..., entrò in una citta chiamata focis, nella quale cominciatasi
citta chiamata focis, nella quale cominciatasi una briga e laio framettendosi di spartirla, edippo
, se non fosse giunta in quel punto una di quelle notizie che sollevano ed uniscono
spartiscono le risse. -disperdere una flotta. guido da pisa, 1-243
7. per estens. distogliere una persona da una condotta immorale o,
. per estens. distogliere una persona da una condotta immorale o, viceversa, da
arete e 'danni. -sottrarre una funzione a un elemento grammaticale. gigli
lavoro e lo svago. -distinguere in una classificazione. pascoli, i-043: dal
i filosofi, gli scrittori, in una o in un'altra delle dottrine da
/ di far passare un bue per una maglia. mamiani, 90: poco giova
. 10. condividere con altre persone una condizione, un'attività, un modo
o di vivere, l'affetto di una persona o la conoscenza, anche una responsabilità
di una persona o la conoscenza, anche una responsabilità. i. nelli, iii-375
lascia prendere la mano, più d'una volta, dalla propria facilità d'eloquio,
, 3-53: è un brutto guaio, una disgrazia grossa, /...
vecchi, / spartendo tra due passi una parola. 13. intr.
di loro e spartirsi e far quivi una partita al calcio. bonghi, 1-77:
gruppi. -separarsi, dividersi per una tregua (due eserciti in guerra)
. -dividersi in più lembi (una foglia), in bande (i
non si dividono, ma s'uniscono in una sola, ampia, tenerissima e quasi
d'estate. -sminuzzarsi (una sostanza). campailla, 8-64:
8-64: su due parti di nitro anco una parte / de l'alcali di tartaro
politico o in un'attività o in una situazione imbarazzante o pericolosa. pascarella
e letter. allontanarsi da qualcuno (una persona); separarsi (i membri di
persona); separarsi (i membri di una coppia o di un gruppo);
, dalla fede, non praticare più una virtù, non aderire più a un modello
, 13-05: rotondetta la bruna, con una bella spartita sui capelli, una ghirlandetta
con una bella spartita sui capelli, una ghirlandetta di metallo dorato, dietro
teoria e di sistema. -con una distribuzione proporzionata nello spazio. l.
, si sovrappone ai vecchi riferimenti politici una spartitizzazióne che inquieta per i pericoli verso la
sulla soglia della bottega, addentavano lungamente una pagnotta di pane, spartita in due
companatico asprigno. -suddiviso (una foglia, il cespo di una pianta,
-suddiviso (una foglia, il cespo di una pianta, ecc.). soderini
, spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile dirizzatura, si ravvolgevan,
. pirandello, 8-382: sentì come una vellicazione al ventre; levò una mano
come una vellicazione al ventre; levò una mano e si lisciò sul capo i capelli
. ed il cranio largo spartito da una profonda depressione. -diviso in più
. -diviso in più lingue (una fiamma). ovidio volgar.,
da due raggi, che traversandolo faceano una croce. -diviso in capitoli,
fu, comeché spartito in tre, in una medesima quasi comprensione di luogo continuato.
forte attomeato dal pantano, e fecervi una cittade. desideri, lxii-2-vi-33: a guisa
romitori. -diviso in due ceppi (una famiglia). martello, 6-iii-614:
: dia gli eredi a due regni spartita una famiglia, / omiam tebe e corinto
tebe e corinto d'un figlio e d'una figlia. -in partic.:
nelle idee; diviso in fazioni (una classe sociale, un popolo).
isolato, separato o segregato da altri (una persona o un animale).
altri territori da un elemento geografico (una regione). anonimo romano, 1-74
-distinto in una classificazione. simone della barba, i-77
'de oratore'. -trattato separatamente (una materia). p. f.
con qualche raro scoglio affiorante che delimita una zona. pescare [maggio 1991]
capiva... il contadino che una riforma sociale dovesse precedere quella spartizione delle
intensificazione di coltura fu dovuta soprattutto a una più equa spartizione del possesso. g
distolto da un atteggiamento spirituale o da una condotta morale. corona de'monaci,
7. lacerato da sentimenti contrastanti (una persona). bacchetti, 2-xxiv-413:
spartito2, sm. riduzione di una composizione per canto e orchestra in una
una composizione per canto e orchestra in una versione per canto e pianoforte. -in
-in senso generico: testo scritto di una composizione musicale; partitura.
spartito3, sm. suddivisione in riquadri di una porta. d. martelli
, sm. disus. diga che devia una parte delle acque di un fiume,
che separa due o più litiganti o seda una rissa. libri criminali lucchesi,
elemento, per lo più consistente in una serie di colonnine, in un'aiuola,
di colonnine, in un'aiuola, in una banchina o in una striscia bianca,
aiuola, in una banchina o in una striscia bianca, che suddivide una strada
o in una striscia bianca, che suddivide una strada in più corsie.
, i miei fanali rivelano, in una prospettiva stralunata e funebre, un rettifilo di
in fatto di moda non avrebbe segnalata una menda nel suo abito o nella spartitura della
di prisma triangolare, eretta a fianco di una costruzione sul lato rivolto verso il pendio
sul lato rivolto verso il pendio di una montagna, per proteggerla dalle valanghe spartendole
fisica, linea che segna i limiti di una valle, separandola da quelle contigue.
-attribuzione a più persone della responsabilità di una colpa. pasolini, 17-376: ciò
-scomparto di un mobile, di una parete. d. sestini, 14
è andato via. -diffuso (una luce). leggenda aurea volgar.
leggenda aurea volgar., 415: una notte, guardando lui per la finestra
guardando lui per la finestra, vidde una luce sparta disopra, che avea cacciate tutte
/ data avessi al mio dio pur'una parte, / quanto farei del pianger mio
/ in man d'un sati- raccio una donzella / mezzo spogliata e con le chiome
5. non ordinato tatticamente (una battaglia). benvenuto da imola volgar
cominciòe. -non ordinato organicamente (una raccolta di documenti o di versi)
in molteplici attività e progetti privi di una coerente coordinazione (uno stato).
sparto, della città, e provai una dolcezza insostenibile. 6. esteso
6. esteso, ampio, vasto (una città, un territorio). m
. -ampio (il seno di una donna). landolfi, 2-124:
. propagato, divulgato (la fama, una notizia, una fede).
divulgato (la fama, una notizia, una fede). cavalca,
note e sparte. -emesso (una voce, un lamento, una risata)
-emesso (una voce, un lamento, una risata), modulato (una musica
, una risata), modulato (una musica, un canto) diffondendosi nell'aria
, / e spart'è per lo viso una sembianza / ch'esce del core,
del cielo sparto di stelle tessute e una gonna della porpora del mare senza verun
. -presente con grande intensità in una persona (un tratto del carattere,
io. andato perduto (il potere, una speranza). petrarca, 128-59
mio canto. -largamente impiegato (una fatica). n. franco,
in comu nità stabili (una popolazione); disperso, sbandato (sol
dati, in seguito a una disfatta o per fare preda, una
a una disfatta o per fare preda, una comunità). latini
niccolò da poggibonsi, cxxxi-114: andamo in una contrada che si chiama campo cannelli;
latina. -separato da altri (una persona). campanella, 1086:
la maestra ed apre l'uscio dell'una e l'altra cella. -tenuto
. -diviso fra affetti diversi (una persona). cino, cxxxviii-130-14:
giunco marino. salgari, 31-113: una scala di fibre di sparto che scende dalla
4-44: se faceva uno altro fuoco con una lanterna o con uno pezo de corda
la tavola] fino all'orlo d'una stoia, pare a me, di sparto
giovanni di bertazzo montolini, 256: ancora una spartura. messisburgo, 7: sparture
l'ultimo ordine delle tavole ha da essere una marva overo spartura tramezata, con la
. estrema magrezza, aspetto macilento di una persona. p f. giambullari,
similitudine, per dimostrare la sparutezza d'una persona: 'ombra pareva, ancor ch'e'
esile, gracile, smunto, macilento (una persona, il corpo o l'
. bartoli, 4_i'337: adocchiata una matrona quivi anch'ella assistente, vecchia
, 1-49: sparute eran le guancie ed una fossa / v'avean lasciata, ove
formavano appunto, con l'angustia, una tomba. -molto sottile, esilissimo.
bacchelli, 15-32: rispondevano i valmagnini con una lunga novella, che finiva troppo nell'
osceno per ripeterla, delle nozze d'una valligiana di sinistra con un valligiano di destra
senza saccone o adoperar questo per arrostire una schidiata di topi, piatto forte del
buzzati, 6-144: vedendolo arrivare con una spyder sport laide non potrà più considerarlo
valore, da poco (un oggetto, una somma, un dono).
-numericamente irrilevante, molto scarso (una quantità di oggetti, una produzione)
scarso (una quantità di oggetti, una produzione). rovani, 3-i-205:
e i precipizi creano l'illusione d'una solitudine alpestre. angelini, 1-45:
in croce in parti ognuna delle quali contiene una palma sparuta. -poco folto (
loro trarre la maschera, vi rimane una ossatura sparuta e appena degna di considerazione
un periodo storico); impoverito (una lingua). foscolo, vi-280:
(un comportamento); invilita (una scienza). grazzini, 4-121:
abietta che è propriamente un compatimento, una pietà 11. dimin. sparutino
/ le gambe per lo caldo in una fonte. = denom. da sparviero
. guerrazzi, 3-195: io ho una bella galera nuova e sparvierata e questa intendo
in mano, gittò questo sparvero a una pemise, e lo sparvero la prese.
borso portarono lo sparviero in pugno per una leggiadra usanza. muratori, 7-i-441: ordinò
i tetti più alti. -in una rappresentazione plastica. porcacchi, i-35:
che potrà particolarmente chiedere in mio nome una travacca o sparviere con le coperte
rezzaglio. de'mori, 115: una notte fra le molte apparecchiatasi certa sua
intonacatura per tenere in prossimità della parete una certa quantità di malta e prelevarla con
, né tanto meno colui che teneva in una mano lo sparviere e la cazzuola nell'
in poco tempo lo mutò, ne fece una cosa sua, da tenere sul pugno
dioscoride], 614: lo sparzio è una pianta che produce le verghe lunghe e
pescatori / ai propria mano allor più d'una spasa / vi porta- riano a casa
gli altri strumenti da tavola rilucevano sopra una spasa. landolfi, 2-41: costui
volta a mo di tributo... una spasa del miglior pesce, donde poi
sottili fette di pagnotta casalinga, l'una sull'altra, fino a riempire una
l'una sull'altra, fino a riempire una spasétta che è una conca di terraglia
fino a riempire una spasétta che è una conca di terraglia. = voce
è in preda a dolori fisici lancinanti per una ferita, per una malattia.
fisici lancinanti per una ferita, per una malattia. oliva, 560:
non fece più forza, e cadde presso una gamba della tavola, martellato dai pugni
che si sentiva roder le viscere da una febre sì acuta che, avendo prima
linati, xvi-237: questo mi dava una certa gioia intima, segreta e spasimante
intima, segreta e spasimante, come una specie di atroce vendetta che mi prendevo
di un paggio. -appassionato (una frase, una parola).
. -appassionato (una frase, una parola). serao, 280
., spasimante com'è di fare una bella figura di martire. -sostant.
della vecchia monarchia, i teneri per una religione alla quale non credono, che
ammiratore, innamorato; corteggiatore ostinato di una donna, di cui cerca di ottenere i
: si stima subito ch'ella sia una fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare
subito ch'ella sia una fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare che voglia co'finti
, anna? » chiese ilio durante una pausa del gioco. « che io sappia
a contrazioni nervose (un muscolo, una parte del corpo). dalla croce
., 8-7 (1-iv-734): non una volta ma mille, oltre agli altri
: per lo amore di dio, pagatemi una mezzetta, ché io ispasi- mo di
due ore in piacere e sollazo / con una ch'ogn'or fammi spasimare. aretino
per la gran folla del pubblico come una eccelsa conquista
, iii-1-253: parmi che abbia seco una donnetta idea, non stibilmente la donna
(per lo più in relazione con una prop. subord.). presentuzzi spasimati
quaresima, / e non ostante pare una fantasima. g. gozzi, i-4-139:
7. temere fortemente (in relazione con una prop. sudord.).
d'inghilterra alcuni zolfi d'intagli che una volta avevo e che sono andato sproposita-
volte nel 1619 in 4, ne fece una terza. = denom. da
lo spasimato non inchini né in l'una, né in l'altra parte, ma
suo padrone che mai non viene, in una scala sbandata ove si gela o si
vivere spasimato. targioni tozzetti, 5-30: una donna, nella quale doppo la paracentesi
capo a tre giorni spasimata. -in una sineddoche. crescenzi volgar., 3-7
pien della notte portossi a tentarlo chiuso in una capan- nuccia di frasche, né si
un modo di vita, profondo studioso di una dottrina. -anche sostant. magalotti
gli spasimati. -appassionato sostenitore di una causa politica o sociale. carducci
'in minoribus'due voglie spasimatissi- me: una era di fare frittata rognosa di se stesso
, se non che sto aspettando con una voglia spasimata il suo arrivo a salvamento
, è nella maggior parte de'nostri poeti una spasimata voglia di metter fuori quanto sanno
590: ben bisognò ch'egli avesse una voglia spasimata di granchi, perch'ei ne
fece fare santa elena... una bellissima e divota chiesa, e fecela chiamare
neh'avvicinarsi alla babilonia moderna egli sentiva una spasimata soggezione di accostarvisi. -fanatico
costruzione che del resto venne eretta con una rapidità impressionante. 6. sm
amante. salvi, 120: pur una notte trall'altre che con la sua spasimata
la cotal cosa, perché ella ne ha una voglia spasimevole. 2. che
fastidio. aretino, 20-122: dato una giravolta, trovando la porta chiusa,
, trovando la porta chiusa, facevano una doglienza spasimevole. 3. che
il marito di donna cristina morì d'una malattia urinaria, dopo lunghe settimane di
sì come distruttiva della sanità, è una carnefice occulta del tatto, lacerandolo coi tormenti
nascosta, pronta a cavar fuori di tasca una pastiglia di etere, quando lo spasimo
con gli occhi bassi, si pose una mano dietro le reni per tirarsi su,
rosse labbra il sorriso si perdeva in una contrazione di spasimo. landolfi, 8-209
con qualche ora appena di pausa tra l'una e l'altra. go risplendere /
altra. go risplendere / per me una stella, / ma la fortuna, /
. un forsennato, avrebbe accettato una intera e lunga esistenza -rantolante (
dell'oleandro gherato e terreno giaceva una vecchia rattrappita... intorno a
lei eran chini il capo, che reggeva una candela accesa, e tre dei
incendio dentro le vene, 7 sento una languida., non so che sia.
, / spasimo mio » / cadde una stilla da'tuoi mesti rai.
di pathos. leopardi, i-23: una similitudine d'omero semplicissima senza spasimi e
e un'ode d'anacreonte vi destano una folla di fantasie e vi riempiono la mente
di intensità di un sentimento, di una percezione, di un piacere; limite estremo
-che suscita ansia, angoscioso (una situazione). pirandello, 7-538:
, quasi spasimoso, di dare al tutto una vita non più transitoria ma in certo
provato all'estremo grado (un gesto, una voce, uno sguardo).
iv... ha negli occhi una fissità spasimosa, che fa spavento. moretti
4. che si strugge per una travolgente passione amorosa (anche con meton
/ e come a cristo non fé una vita piena di umiliazioni. erodo spasma,
ed in essa loco cristiani da poi edificorono una cappella, quale se domanda santa maria
passando avea / veduta un'erba in una piaggia amena; / fosse dittamo, o
sono le membra allora paralitiche, non una sola, ma due debbano ammettersi le cagioni
221: degenerò in ulcera callosa ricoperta d'una sostanza coriacea che racchiudeva materia icorosa,
moretti, i-722: io desideravo spasmodicamente una cosa, il bavero di velluto.
convulsivi, creatisi in un corpo di una fanciulletta per altro sana,...
e ditele che ho un gran freddo a una spalla che mi dà dolori spasmodici.
labbra a'cui umidi angoli si raccoglieva una lieve e lucente schiuma bavosa.
nervosa e tensione emotiva; febbrile (una condizione psico- fisica). carducci
lascia un po'di pace o almeno una lunga tregua. alvaro, 20-22: era
divenuta inquieta, mutevole, piena d'una attesa spasmodica non sapeva bene di che
arbasino, 217: nell'immediato dopoguerra una gara spasmodica di spendacciamenti in emulazione aveva
aria. d'annunzio, iv-1-601: una vacca di lontano, la camicia d'
, un telo spaso, le mura d'una cascina risplendevano come in un plenilunio.
plenilunio. 2. che ha una vasta ramificazione (una pianta).
2. che ha una vasta ramificazione (una pianta). g. brancati [
brancati [plinio], 9-4: è una arbore tanto spasa con li grandi rami
caltagirone su cui il venditore faceva piovere una cascata di lupini gialli. -che
accappa. 5. spalancato (una porta). g. argoli,
10. prolungato (un suono, una sillaba). salvini, iii-33:
discorsi altrui. forteguerri, vii-5-84: una certa domestica di casa, / quale è
allettano allo spassarsi. -distrarsi da una condizione penosa, alleviandola. andrea da
3. ant. dilungarsi in una trattazione. s. gregorio magno volgar
. -far passare gli effetti di una grave preoccupazione. mazzei, i-157:
per ispassar tempo. nievo, 37: una brigata mista di beoni, di scioperati
prov. giuliani, i-217: meglio una savia donna alla rocca che cento triste
tr. marin. sfilare un cavo, una cima dal foro o dalla gola in
v.]: 'spassare un cavo, una cima, una manovra ec. '
: 'spassare un cavo, una cima, una manovra ec. ': toglierli,
dai bozzelli nei quali passano o da una redancia, da un golfare, ecc.
, ove piacque ah'illustrissimo contarmi da una rete farci vedere quel popolo prigioniero. altri
così varie apparenze di giuochi che rappresentano una scena versatile di liquide maraviglie. =
. gelli, 10-148: avendovi condotta una larga e navicabile fossa da il po
gente. è ancora in su detto monte una xonticella e da certi sergenti è aspersa
quella prontezza di spiriti, non disgiunta da una pacatezza bonaria, così che accompagnarsi con
spasso, passeggiare per lo più senza una meta precisa e anche ripercorrendo più volte
quel tuo scoccante 'checché'. -percorrere una strada, attraversare un luogo, vagare,
luogo, vagare, in genere senza una meta precisa e per proprio diletto,
servendosi di un mezzo di trasporto o di una cavalcatura. vasari, iv-178:
2. aggirarsi per lo più nervosamente per una stanza. aretino, 22-112: spasseggiò
4. tr. letter. percorrere una via, un luogo per lo più
bascià. 5. portare a spasso una persona in carrozza o un bambino in
un'occasio ne di fare una spasseggiata da smime insino ad un villaggio
o giro a passo lento e senza una meta precisa, che si fa per svago
deggio, / menando all'erta or l'una or l'altra mano / come colui
lo più rivolgendosi a un confidente, a una passione, a una preoccupazione, a
confidente, a una passione, a una preoccupazione, a un dolore o all'ira
, oziosissima, ineducata e sfrenata, una certa naturale pendenza alla giustizia. foscolo,
religione: c'è differenza di storia: una differenza quindi oggettiva, che va tranquillamente
o da idee preconcette; obiettivo (una persona, il suo animo, la
spassionati argomenti. muratori, 10-ii-72: una spassionata considerazione delle nostre quotidiane azioni e
tanto da formarmi intorno a questi fenomeni una convinzione spassionata. 3.
o noncuranza per qualcosa o non nutre una particolare passione. -anche sostant.
,... la meno in una gran città, dove abbonda le ricchezze,
, 7-i-97: orsù, vogliamo fare una grande guerra al diavolo a questa volta
, si daranno a fare la disciplina una volta la settimana, si persuadono di
conforto, sollievo, per lo più in una situazione penosa.
passeggiare per lo più oziosamente e senza una meta precisa in luoghi ameni (giardini
di san tomaso, s'imbarcò in una gallerà di conrado d'oria e navigò verso
tanti sfaccendati. -alla deriva (una nave). caporali, i-113:
legami sentimentali. pirandello, 8-973: una storia molto semplice. mio padre mi
molto semplice. mio padre mi fa una proposta: « hai il cuore a spasso
: la gola e il sonno, dice una stampita, / van la bella virtù
roberto, 3-287: al padrone gli doveva una quindicina, e lo voleva mandare a
ghislanzoni, 17-166: per vendicarti di una donna, che si prese spasso della
ella cussi mal e tiolendose spasso d'una persona che merita tutta la venerazione e
italiani all'estero spassosamente sgangherati, con una certa malignità alla teopnile gautier.
la gente di buona salute, dopo una visita al manicomio, rimemorando le trovate
2. arguto, faceto, spiritoso (una persona). bernari, 3-22:
perdere consistenza, disfarsi, sciogliersi (una sostanza). salvini, 33-227:
salvini, 33-227: questo vaso è una tal pasta / che il sol proprio
. letter. sconnesso, dissestato (una strada). rebora, 2-213
rigidità degli arti in seguito a una lesione cerebrale. spàstico, agg
. -che è stato colpito da una lesione cerebrale che ha determinato uno stato
o di riso che si producono per una liberazione dal controllo inibitorio della corteccia cerebrale
in questo modo spastico », protestò una voce assonnata. 5. convulso
pallone. e non è possibile scrivere una storia che non ha dramma. ogni partita
spastinare, tr. ant. eliminare una difficoltà concettuale. - anche assol.
per vedere che il granduca si spastoiasse una volta dalla solita gente e chiamasse a sé
nuovi. 7. liberarsi da una difficoltà o da una perplessità; superare
7. liberarsi da una difficoltà o da una perplessità; superare un ostacolo di carattere
carattere pratico o concettuale; uscire da una situazione difficile, rischiosa o imbarazzante.
coltura. 8. liberarsi da una condizione o da una passione moralmente riprovevole
8. liberarsi da una condizione o da una passione moralmente riprovevole o dalle preoccupazioni mondane
spastoiare), agg. liberato da una difficoltà, da un impegno fastidioso.
ricadenti elegantemente e ricche di spate d'una splendida tinta turchina a liste color del
addome sfuggente affusolato, / munito d'una spata di pelurie / mobile forte come una
una spata di pelurie / mobile forte come una cocca espansa / atta a guidare e
. bot. che ha la forma di una spata; che è racchiuso
; che è racchiuso in una spata (un'infiorescenza). tramater
ha spata o che è racchiuso in una spata o che ne ha la forma o
le lumie spatafore, così dette da una casata di nobili di palermo, detti spatafori
l'avrebbe calunniata e presentata al direttore come una per duta.
ogni fiore di un'infiorescenza compresa in una spata di maggiori dimensioni (in partic
spata particolare che accompagna ogni fiore in una riunione di essi chiusi in una spata
fiore in una riunione di essi chiusi in una spata comune. vocabolario di agricoltura [
'spatella': la piccola spata che avvolge una diramazione dello spadice nella palma.
dimesse / si piantan la mattina in una chiesa / spatemostrando a udir tutte le
analogo allo spato (un minerale, una roccia). cantù, 3-191
bot. genere di piante aracee comprendente una ventina di specie erbacee perenni, diffuse
oblunghe o lanceolate, fiori avvolti da una vistosa spata, frutti a bacca.
le velature di colore in seguito a una pulitura male eseguita (un dipinto)
col tempo vi si sono sovrapposte (una scultura di bronzo).
davano a quei minerali che hanno comune una tessitura lamellosa e la tinta cangiante.
sfaldatura. roccatagliata ceccardi, 1-594: una scogliera di calcare albanese sorgente con due
14: metti ogni cosa ad bullire in una padella di rame e mescola sempre con
caterina sforza, 37: sia tolto una scodella de legnio e sia messo dentro
otto giorni sem- re sia menato con una spatola de legno. muratori, jlli-57:
d'olio un'oncia di litargirio e una dramma di mastice e dimenandolo di quando
e dimenandolo di quando in quando con una spatola. carducci, iii-24-391: uno
: senza mia meraviglia roste mi portò una specie di pasta asciutta, mac- cheroncelli
, molto cotti, che mangiai con una spatola di legno. -sorta di cucchiaio
tergicristallo. prisco, 5-14: sembrava una specie di lotta puntigliosa, fra il
o, anche, parte del corpo (una mano, un dito, il naso
il naso) o di un vegetale (una foglia) con forma larga e appiattita
macera nell'acqua, si spatola con una spatola grossa, poi con una più
spatola con una spatola grossa, poi con una più piccola, poi si pettina.
ora cambiare di colpo lo sci con una innovazione così capitale come quella della spatola
del governo degli uccelli, 67: prendi una dramma di spatola e altrettanto di seme
sone paallungato a spatola sullo innanzi con una sporgenza a foggiad'unghia. cassola, 5-1
l'estremità del cui muso è somigliante ad una spatola. 8. ant.
tegame rimenandolo [l'oppio] tanto con una spatoletta di legno, che svapori tutta
, che in mezzo al fiume alzava una moina che non finiva mai. sbatteva le
tr. (spàtolo). lavorare una superficie con la spatola. - in partic
applicare in modo uniforme un materiale o una sostanza con la spatola.
macera nell'acqua, si spatola con una spatola grossa. ramusio, iii-134
. colombo], 52: vogavano con una pala simile alle pale de'forni o
nel bacino del mississippi, caratterizzato da una propaggine del muso, sottile e flessibile,
di colore steso con la spatola su una tela o su una superficie da dispingere.
la spatola su una tela o su una superficie da dispingere. d'annunzio,
tula), sf. arnese costituito da una lamina metallica o co regolare.
con di manico, oppure da una stecca di materiale vario, petto
). allontanarsi dalla patria, da una città, da un territorio, volontariamente
f. galiani, 4-251: può benissimo una società d'uomini godere la piena libertà
-allontanarsi da un terreno, da una proprietà (un animale).
cani. -indurre qualcuno ad andarsene da una città o dalla patria (una situazione
da una città o dalla patria (una situazione, una circostanza). r
o dalla patria (una situazione, una circostanza). r. ponghi,
. cessare l'uso o il consumo di una merce. beccaria, i-540: sarebbe
8-357: ricco anche da due anni per una fortuna impensata, per una vera manna
anni per una fortuna impensata, per una vera manna dal cielo: una eredità di
, per una vera manna dal cielo: una eredità di quasi duecentomila lire, da
10-107: la vita della città era una vita di nuovi venuti e di spatriati,
appartata, senza partecipare alla vita di una comunità. lucini, 12-196: senza
spattare, intr. ant. superare una situazione di parità in una votazione.
. superare una situazione di parità in una votazione. statuti di castel san pietro
rispetti la frondosa vetta, / ad una lunga pertica attaccato / un nero spauracchio
/ si fosse messo a parlare / con una voce di morto. -con funzione
-per estens. fantoccio che rappresenta una figura umana. martello, 6-i-505
proprio comportamento, costituisce un pericolo, una minaccia, un motivo di timore e
elezioni,... proposto da una fazione un soggetto odioso non meno a
pigliò l'espediente di scrivermi sull'istante una lettera fogazzaro, 5-266: luisa non rispose
faceva che dar corpo e colori a una fragile ipotesi. così si mescolavano gli spauracchi
6. artista o scrittore che rappresenta una cultura ormai vecchia e superata, ma
spauràglio, sm. ant. rimedio contro una malattia.
spaurì il mondo. -atterrire con una minaccia, con una dimostrazione di forza
-atterrire con una minaccia, con una dimostrazione di forza e ostilità.
, turbare qualcuno, farlo cadere in una condizione di profondo smarrimento. maestro torrigiano
, lo spaurò maggiormente il tossire di una giovenca; quindi il boato di un
di fronte a un pericolo, a una minaccia. bonvesin da la riva,
tentò... di farlo con una sgherrata d'un suo figlio mangiaferro spaurare
totalità, si spaura perché ne scorge solo una parte, e tutto il resto è
spaventato da un pericolo incombente, da una minaccia. bartolomeo da s.
lagune i veneti, così ella in una zona munita d'acqua, contro la storia
, xi-99: avevano tutti davanti alla mente una sola immagine, quella figura quasi favolosa
, e ne sentì uno sgomento come di una prossima sventura per il parlamento e pel
più che dolore, era uno spauriménto, una ribellione contro la vita. comisso,
circolata spaurendo. -terrorizzare con una minaccia o con una dimostrazione di forza
-terrorizzare con una minaccia o con una dimostrazione di forza e di potenza ostile
uomo per certi mezzani gli fece con una buona quantità della grascia di san giovanni
di pisa con la gente, sonandoli innanzi una cena- mella, li fiorentini foggiano e
. non mi spaurì. -turbare con una profonda emozione. gadda conti, 1-23
nemico, a un pericolo, a una minaccia per la propria incolumità.
in giù. -avere soggezione di una persona.
. impaurito, atterrito, spaventato da una minaccia o da un pericolo incombente
ricci non si può se non temerariamente presumere una sì atroce sceleratezza ». ma non
vi crebbe la fame. -in una sineddoche. borgese, 6-135: perché
pratesi, 5-260: il frate non rispondeva una sillaba: si voltava spesso a guardare
bruna gli camminava a fianco, urgenzando con una voce rauca, spaurita. arpino,
. timido, titubante (il tono di una domanda). d'annunzio, v-2-660
del sole era geloso, / ma se una mosca gli volava addosso, / immediate
volgar., 6-509: l'amor è una spezia de cavalleria: partìve vui pegri
san brandano, 119: e'gli apparve una bestia molto sozza grande e spaurosa e
e spaurosa e fuori della bocca li usciva una grande schiuma. ibidem, 223:
per la qual cosa e'frati ebbono una gran paura cantari antichi, lxxxv-148:
dixe lo vivo al morto: « dime una cosa, / se questa morte è
, per modo che a vederlo è una cosa molto spaurosa. aretino, 19-32:
. -preoccupante (il sintomo di una malattia). guglielmo da saliceto volgar
alle carte,... era una spavalderia che impressionava. borgese, 1-25:
ch'era accecato dal bisogno di sviare con una spavalderia i sospetti, che temeva rovinosi
bacchelli, 1-i-305: era capitata a passare una grossa e rapida barca di spavaldi,
. d'annunzio, iv-2-15: portava una vecchia giacca rossiccia su la spalla, come
, i-264: d'improvviso, si passava una mano tra i capelli nerissimi, tutti
li ricacciava indietro dalla fronte, con una mossa rapida e spavalda. 3.
gonne, nel fare il passo, rivelavano una spavalda giovinezza. francati, ii-192:
. -parlato con ostentata sicurezza (una lingua). alvaro, 12-187:
teppisti rinfocolavano in me il desiderio di una libertà senza limiti, forse la mia
e attaccò con la sua voce rauca una canzone sguaiata e spavalda. 5
e la sua maschera era fatta d'una pelle di coniglio sporcata di rosso, se
aveva el duca de milano, / d'una gente spaventabile / de spagnoli et alamane
dello spaventacchio / alzato a malapena su una scacchiera di viti. -lo spaventacchio-
. -lo spaventacchio-. titolo di una raccolta di versi di enrico pea,
un uomo accorto si ride; ma una donna, un contadino, un uomo dabbene
1-73: dimostravano con matematica esattezza che una guerra europea era oramai impossibile, era
danari. varchi, 3-83: fare una bravata o tagliata o uno spaventacchio o un
da un lungo sonno; e d'una sola scossa si tolse d'intorno tutti
conoscono quanti meno sono i possessori d'una gran ricchezza tanto più stanno a agio
di lemovica a spaventamento de'rei avea fatto una catena di ferro molto grande.
: che rivela voracità, ingordigia (una faccia). viani, 19-672
tale che il piatto era solo più una chiazza biancastra, spaventante. 3
: un giomalucolo a forte tiratura lanciò una mattina la notizia che parve sensazionale allora a
due occhioni simili a due uova sode e una bocca a spaventapane. =
(1-iv-757): egli verrà per voi una bestia nera e cornuta, non molto
409: apparecchiata... una formidabile armata di diciotto galee e quaranta
spaventarmi! leopardi, iii- 1099: una terribile esplosione del vesuvio la sera del primo
boccaccio, 1-215: al suo lato aveva una spada, la quale rare volte,
ventacchi spaventiamo. boiardo, 1-231: levarno una siepe acciò che gli cavalli e gli
ch'io temo forte / del viso d'una donna che vi mira. s.
è... un piccolo mondo, una città immensa: e piove e v'
spaventare la fame-, per indicare scherzosamente una quantità impressionante di cibo. dossi,
: tu sei ritornata stamattina verso le una. ti se'subito coricata...
poetico di me stesso', e questa è una qualità inglese tipica, no?
aveva avute due buone ragioni; l'una di non contristare né spaventare la buona
coll'ebano, non vi spaventando per una subita e manifesta contraddizione, concludete: «
qui dante pone in bocca ad ulisse una breve ma calzante orazione, da recar i
v.]: 'spaventare un giudizio, una pena': temerlo, viverne con spavento
che ha un aspetto alquanto impaurito (una persona); che esprime paura (
. de roberto, 10-122: vide una bella bambina di otto o dieci anni precipitarsi
: ci presentò anche la moglie, una donna con la faccia spaventata, bianca
. landolfi, i-542: la dattilografa era una bionda di corpo nevoso, di pelle
-che esprime terrore (un grido, una voce, il verso di un animale
, ii-304: « paolo! » chiamò una voce spaventata. fenoglio, 5-i-1455:
spaventata. fenoglio, 5-i-1455: da una macchia al limite della sabbia un misterioso
sollevato sulle zampe posteriori, rampante (una rappresentazione del cavallo). 5.
assettato, conservatissimo, spaventatino, una faccettina da schiaffi senz'essere odiosa.
vedere. savonarola, 10-50: piglia ancora una donna, e sia bella quanto può
alla sua mente: il desiderio di una deformità più mostruosa, di una bruttezza
desiderio di una deformità più mostruosa, di una bruttezza... spaventevole.
, non so di che parte, una veltra nera come carbone, affamata e spaventevole
carattere prepotente, crudele, violento (una persona). girone il cortese volgar
dello 'nfermo, e dice ch'ell'è una contrada coperta di notte perpetua, ove
forza distruttiva (un fenomeno naturale, una calamità). g. villani,
per il fango alto mezzo metro, sotto una pioggiaspaventevole, senza saper dove né come.
bancario, v'è in questo momento una crisi spaventevole. svevo, 8-112: era
spaventevole. svevo, 8-112: era una spaventevole prospettiva per lui di veder prolungata la
-che provoca fame e vittime (una carestia); micidiale (la peste
parve che dio volesse da'veronesi avere una prova solenne del loro zelo e della pietà
serdonati, 9-295: quivi fu scaricata una spaventevole quantità di palle contra i portoghesi
mani e poi se le strofinava con una cura e una morbidità spaventevoli.
se le strofinava con una cura e una morbidità spaventevoli. -ant. sorprendente
la lettera era anche spaventevolmente volgare, di una volgarità acre e ipocrita.
, sm. ant. carattere spaventoso di una visione. bibbia volgar. [tommaseo
ispavento a tutto il popolo: pare una iscurità, tanta gente morta e straziati.
lunge / vedersi in su la testa / una selce funesta / con mina cadere e
leopardi, v-1000: nell'anno 1811 apparve una cometa di non ordinaria grandezza, la
sonno eterno, un spavento dei ricchi, una sepa- razion d'amici. porcacchi,
cara leonilla tramutarsi in un subito in una velenosa serpe, la quale, lasciandogli
rimane attonito o rapito alla presenza di una donna incantevole, seducente, dal fascino
di bue'dicono oggidì i maliscalchi a una grossezza che viene in dentro e nella parte
giuliani, i-504: eccoti che riscoppia una saetta; dà nella pina del campanile
tutti così che alle due del pomeriggio ho una sfilza di richieste di punizione e cicchetti
spavèro). dial. ant. smoccolare una candela o un lume a petrolio.
, tr. dial. ant. smoccolare una lampada. - anche assol.
, agg. privo della pavimentazione (una piazza). baldini, 12-22:
; massimo o minimo grado di una grandezza. l. bellini,
l. bellini, x-4-156: una cento mille! signor no: miracoli,
. e col medesimo progresso si dimostra una non aissimigliante spaventosità nella sottigliezza de'vapori
cifre. 2. aspetto truce di una persona. fenoglio, 5-i-851: johnny
un fenomeno naturale o prodigioso, una situazione, un sogno, un'eventualità
sogno, un'eventualità ritenuta funesta, una minaccia, un pensiero, un luogo,
. l'inferno, o, anche, una persona, l'aspetto, il volto
spavento, paura (un rumore, una voce; e può avere valore enfatico)
apparve più volte in visione, dormendo una ombra, con uno viso terribile e
boiardo, 1-5-60: alla sua cima una voce risuona, / non se ode
. ariosto, 2-02: giunse in una valle inculta e fiera, / di ripe
, si vide ancora otto notti continue una cometa grandissima, orribile per la lunga
.. scomuniche dalla chiesa, ma una certa e spaventosa vendetta di dio, che
, io ho fatto porre cristo in una ardente fornace ». g. b.
2. per estens. ripugnante (una persona, il volto; e può
mi sono guardato nello specchietto retrovisore avevo una faccia spaventosa gli occhi gonfi e rossi
occhi gonfi e rossi. -raccapricciante (una scena). muratori, iii-24:
fu troncata la testa, e posta sopra una picca fu portata in trionfo per la
spaventoso. bigiaretti, 8-239: fu una scena spaventosa, che non posso rievocare.
sconvolgente, angoscioso (un'esperienza, una situazione); turbato da sofferenze e
vivere e morire a prò loro in una tana. non credo che la natura m'
, l'angoscia, le smanie d'una così lunga e insostenibile attesa, avranno una
una così lunga e insostenibile attesa, avranno una fine e uno sfogo. vedremo il
nuova. zavattini, i-144: ho passato una notte spaventosa. buzzati, i-645:
, io compio cinquantotto anni. è una cosa spaventosa. anche voi un giorno
è in verità uccidere, non già una persona ma la possibilità d'una persona,
non già una persona ma la possibilità d'una persona, si tratta, per la
si tratta, per la madre, d'una scelta spaventosa -che suscita una reazione
d'una scelta spaventosa -che suscita una reazione di assoluta ripugnanza intellettuale.
altro dissi sopra ciò, se non che una tale conseguenza mi pareva essere orribile e
afferravan per aria e se gli divoravano con una avidità spaventosa visconti venosta, 290:
, 2-286: il chile sopraffatto da una crisi economica spaventosa non pensò più alla guerra
dalla moglie s'era diviso anni prima: una siracusana di spaventosa bellezza. a.
. -elevatissimo (un numero, una somma). fenoglio, 1-39:
. fenoglio, 1-39: ma è una cifra spaventosa! con diecimila lire noi
mi rispose che effettivamente il risultato era una spaventosissima cacofonia di barriti, muggiti,
perché l'amore non è altro che una sollicitudine piena di paura. beicari, 2-178
cuore gentile e sicuro non si dispera per una caduta né per dua. amabile di
fini d'una buona pittura. e. cecchi, 9-240
spazio è dapprima misurato e scandito da una prospettica empirica e intuitiva. quei campanili
grafica della posizione nello spazio degli atomi di una molecola. -fis. carica spaziale
5. sm. essere extraterrestre in una descrizione fantascientifica. eco, 4-372:
sul dorso delle vittime terrestri, come una occulta massa gelatinosa, coperta dagli abiti
un edificio con centinaia di sale, una interna all'altra, con centinaia di
con la particella pronom. assumere simbolicamente una dimensione spaziale, collocarsi nello spazio per
, collocarsi nello spazio per mezzo di una rappresentazione grafica (un oggetto del pensiero
riguarda lo spazio; in una determinata collocazione spaziale, dal punto di
esterna non in altro consiste che in una serie di notizie attestate, ordinate spazialmente
(temporalmente e spazialmente) in tutta una melodia, così ogni cosa è di necessità
là anche in un'area o in una porzione di cielo limitata. dante
vi fosse terreno sterile, taccisi sopra una rete di spago. tasso, 1-21-98:
. -passeggiare per lo più senza una meta precisa; errare qua e là
e in largo per il mondo (una persona). manzoni, fermo e
maginario fra i luoghi di una narrazione. boccaccio, dee.
; prolungarsi articolandosi in più antri (una caverna). s s
3-425: l'uscio si spalancò su di una figura nera, massiccia, e su
5. propagarsi ampiamente (un suono, una voce). d'annunzio, iii-2-1119
di colpo il discorso, rapite da una ventata di bellezza. caproni, i-260:
-andare vagando con lo sguardo (una persona). scalvini, 1-8:
e alla poesia, traendo ispirazione da una pluralità di modelli o sperimentandone le diverse
cesarotti, 1-xxxviii-101: egli spazia in una sfera di soggetti infinitamente più ampia di
8-204: si serviva [pindaro] d'una tecnica estremamente complessa e raffinata, e
vasto campo della conoscenza, trascorrendo da una nozione all'altra, da un concetto
; diffondersi in un'analisi, in una trattazione. dante, purg.,
d'incontrarsi, avrebbe di che riempire una biblioteca co'soli suoi scritti.
. essere costituito da elementi distanziati (una colonna, una fila di persone o
da elementi distanziati (una colonna, una fila di persone o di automezzi)
4-186: salii le scale a trivella di una delle torri laterali e dopo aver molinato
d'ora come un moscone caduto dentro una bottiglia, potei uscire da quel tiro-bouchon
. 21. tipogr. distanziare una parola o una lettera o una linea
21. tipogr. distanziare una parola o una lettera o una linea dall'altra disponendo
distanziare una parola o una lettera o una linea dall'altra disponendo la normale spaziatura.
: spaziare vuol aire porre uno spazio tra una linea e l'altra; quindi
, agg. che si trova a una data distanza o, anche, a una
una data distanza o, anche, a una distanza alquanto elevata dagli altri elementi di
elementi di uno stesso insieme, di una stessa serie; distanziato. milizia
delle ferramenta. -che presenta una distanza uniforme fra i partecipanti (una
una distanza uniforme fra i partecipanti (una processione). ojetti, ìi-124:
. che si produce o si verifica a una certa distanza temporale dagli altri rumori o
spaziati, tranquilli. -nato a una data distanza di tempo (un figlio rispetto
. -per estens.: distanziato con una spaziatura superiore a quella normale, spazieggiato
spazio fra un segno e l'altro di una stessa riga. spaziatura,
tipogr. distribuzione degli spazi bianchi in una composizione; spazio bianco fra lettera e
le spaziature a capocchia, cosi da una parte avanzavano dodici righe, da un'
, che proprio in quanto pronunciate da una voce estranea, dalla voce di quel
2. organizzazione dello spazio in una composizione pittorica. r. de
gi). tipogr. rendere una parola o una frase più spaziata del
). tipogr. rendere una parola o una frase più spaziata del normale inserendo intervalli
gli spazi necessari per separar le parole l'una dall'altra nel comporre. carena,
scrittura a mano, separare le parole l'una dall'altra con spazi bianchi.
spazieggiare le parole, cioè separarle l'una dall'altra con uno spazio un po'
parole o i periodi fra loro con una breve pausa. salvini, v-5-4-3:
spazi bianchi fra lettera e lettera (una parola, un titolo).
fra le lettere o le parole di una composizione. -anche: spaziatura.
troppo distanziate per poter saltare da l'una all'altra, io mi spazientivo e
: il suo raccoglimento, che rasentava una tristezza più grande di lui, spazientiva tutti
spazientiva tutti, e molti avrebbero fatta una birbonata pur di attrarre la sua attenzione
(un'occhiata, un gesto, una risposta). bernari, 6-79:
bembo, iii-460: con lei ad una delle belle finestre riguardanti sopra lo spazievole
illimitato di cui le cose materiali occupano una parte con la loro dimensione definita
la sua realtà ontologica e per kant è una partire dal sec. xix,
1-ii-199: lo spazio è... una rappresentazione, la quale porta rigorosamente con
di essere spazialità, dove nel- l'una sono tutte le altre dimensioni, eppero non
dello spazio'. -superficie di una figura geometrica piana o curva. torricelli
essi intercetto. mascheroni, 9-105: per una superficie omogenea, cioè di peso proporzionale
-volume occupato da un corpo fisico o da una sostanza, in partic. gassosa.
solido rotondo cefhr simile allo spazio d'una tromba, averà pure le resistenze respettive
s'avvicina, emanando dalle nari / una nube adamantina. pasolini, 22-i-708: il
privato che un tale diritto abbia su una determinata area di superficie terrestre).
i-7: racconterò gli spazi e dell'una e dell'altra galilea e la natura
col nostro autore che la natura mostrasse una particolar predilezione verso le provincie montane dello
di uno specchio d'acqua, di una superficie piana. malecarni, xxxix-i-195:
due mezzi cerchi fa un piano avanti una cappella. s. maffei, 5-5-276:
-con meton.: il diritto spettante su una superficie ai fini dello svolgimento di un'
più che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame
. -spazio verder. in una città o in un complesso urbanistico,
altri lungo uno dei tanti viali d'una cintura verde sterminata... non
a quegli uccelli che riparano al nido dopo una tempesta, per uno spazio di cielo
difendersi e tendono melanconicamente il guardo ad una meta, cui loro è dato di sorridere
, 3-79: da incontri simili ho imparato una verità che pochi conoscono: che l'
spazio che ha per termine la sublimità da una parte e la volgarità dall'altra.
spazio di vita morale che sta fra una lunga illusione e la verità. calvino,
a due diversi tipi di conoscenza: una che si muove nello spazio mentale d'una
una che si muove nello spazio mentale d'una razionalità scorporata, dove si possono tracciare
un quadro, di un affresco, di una carta geografica, di un rilievo;
spazi in fresco, ne'quali si vede una carità, un s. francesco e
portoghesi con degli ampi spazi bianchi, fanno una grande rabbia e una grande malinconia.
bianchi, fanno una grande rabbia e una grande malinconia. -margine superiore o
. -margine superiore o inferiore di una pagina stampata; intervallo fra due componimenti
emittente radiofonica o televisiva o inserito in una trasmissione. i. gaetani [«
in larghezza di un oggetto, di una costruzione, di un percorso, di
, assai vicini a firenze, siede una valletta di spazio per ciascun verso di
gran differenza si conoscerà nel suono d'una canna o fistola di ferro da una di
d'una canna o fistola di ferro da una di stagno, e molto più da
di stagno, e molto più da una di legno o da una di canna naturale
molto più da una di legno o da una di canna naturale, ancor che sien
uno stesso spazio di voto e d'una stessa forma. sarpi, i-1-6: piacque
la fortezza di gibilterra fondata sopra di una roccia la quale a guisa di lingua
di spagna corre per lo spazio di una lega da tramontana a ostro.
-in partic.: estensione di una linea di confine fra due stati o
sensibilmente uscire della nuvola, tirandosene dietro una particella verso il mare e poi levando
22: la [galanga] minore è una radi- cetta piena di piccioli nodi,
torri ritonde molto spesse per ispazio dall'una torre a l'altra di xx cubiti.
, lviii- 88: seguitati da una fusta, ancor che avessero buon spazio de
antiguardi, e dopo tante battaglie ed una ritirata di tanto spazio, risorse più potente
dietro alle spalle. -segmento di una scala cartografica corrispondente a una determinata distanza
-segmento di una scala cartografica corrispondente a una determinata distanza sul terreno. ulloa [
corpo in moto percorre per impulso di una forza. piccolomini, i-49: sta
vi-1-120: in caso d'un ostacolo impreveduto una carrozza può fermarsi in un breve spazio
due parole o anche fra due lettere di una parola spazieggiata. -anche: ciascuna delle
-anche: ciascuna delle battute che formano una riga di scrittura. -interlinea fra due
segno maravi- glioso; il qual fu una croce vermiglia sopra il palagio de'priori.
alcuno proponimento tirate, ma per caso in una delle parti della chiesa adunatesi, quasi
sopra i palagi del detto papa, come una colonna
? pasolini, 12-207: nello spazio di una notte, siamo mutati.
: periodo molto breve in cui dura una speranza o un'illusione (con riferimento alla
riferimento alla breve durata della fioritura di una rosa nell'immagine di f. de
(per lo più in relazione con una prop. subord., costruita con
1-i-499: quando uno principe disidera ottenere una cosa da un altro, aebbe, se
grazia più a spazio. -sfogo di una passione. bartolomeo da s. c
. arald. posto occupato di solito da una pezza nello scudo. -anche: parte
dello scudo fra due pezze oppure fra una pezza e l'orlo. 21.
da un'empirica rappresentazione prospettica, da una costruzione di prospettiva geometrica, come nella
. c. carrà, 27: una tela bianca non ha spazio. lo spazio
spazio è dapprima misurato e scandito da una prospettica empirica e intuitiva. quei campanili e
di enti nel quale si intende svolgere una teoria degli insiemi. -anche: complesso
volta in spazinormati, cioè con vettori aventi una propria norma, e in spazi con
introdusse l'usanza di segnarli fra l'una linea e l'altra anche negli spazi.
. dentice, f-ii: la diapente ha una voce di più della dia- tessaron;
. ambito sociologico e politico-ideologico in cui una forza politica, in partic. un partito
uno 'spazio politico'è effettivamente legata a una sua 'differenziazione a sinistra dal pci.
torbide immaginazioni germaniche od hitleriane; è una logica fatale conseguenza del principio dello stato
chiamano spazi, che si mettono fra una parola e l'altra per accomodar le
stampa », 19-vii-1988], 3: una spazionave di questo tipo farebbe forse sorridere
115: per raggiungere (un ambiente, una strada, un edificio). questi
, 1-41: in mieso dello palazzo avea una forcommission on space), la stazione
sarà te torre. dentro dalla torre era una spaziosa cammora. ariosto, seguita da
spaziosa cammora. ariosto, seguita da una nuova stazione chiamata spazioporto in orbita 3-7:
stanza, quadra e spaziosa, pare / una devota e venerabil a 36 mila chilometri
riferimento scherz. alle dimensioni imponenti di una persona. gozzano, i-779: non
modulabile e dalla maneggevolezza, inaspettata per una station wagon. 2. infinità
3. per estens. larghezza di una struttura ossea. g. manfredi,
profondità di pensiero, di conoad umbrare una selva. giovanni da verazzano, llx-177:
vasto, esteso (un luogo, una regione, ecc.).
boccaccio, vii- 246: in una valle non molto spaziosa, / di quattro
lume. bruno, 3-1 ni: una stilla d'acqua che svanisce nel mare,
ai coltivi della mora. -in una metonimia. gozzano, i-1323: ho
e spaziosa. 2. che ha una superficie ampia; che ha una metratura
che ha una superficie ampia; che ha una metratura notevole che consente di muoversi liberamente
, spazioso, accreditato teatro e di una compagnia di comici valorosi, ha scelto
spaziosa. d'annunzio, iii-1-1103: appare una stanza spaziosa e imbiancata, nella casa
, 4-18: finalmente si costruì, su una collinetta prossima alla città, una bella
su una collinetta prossima alla città, una bella villa con spazioso giardino.
mazzini: gli unici che abbiano avuto una visione maschia e spaziosa, italiana ed
-ricco di nozioni e di saggezza (una persona). valerio massimo volgar.
9. che è ricco lessicalmente (una lingua). toloméi, 3-157:
li dirò che 'l trovarsi in una spaziosa lingua qualche vocabulo che poco scelto
, per prima, la diapositiva di una 'forma'di cimabue (o di giotto 'spazioso'
e, per ultima,... una 'forma'del caravaggio. 11.
base di quattro coordinate, tre spaziali e una temporale; cronòtopo. panzini
regge, ii-36: postula resistenza di una quinta dimensione, oltre le quattro dello
spazzacà, sm. dial. soppalco di una stanza. atti del processo alla
tutto nero, col raschiatoio e una corda sulle spalle, che si perde per
-in espressioni comparai, per indicare una persona con la pelle annerita per il
grande effetto, e dicesi anche ad una specie di archibuso corto e di bocca larga
149: 'spazzacampagna'e 'spazzacampagne': una spezie d'archi- buso corto e largo
nome di 'spazzacampagne'nel pisano si dinota una specie del genere 'delphinium', la più ovvia
banti, 8-134: di punto in bianco una mattina erminia si licenziò e piangendo salutò
: io lo dissi subito che questa era una fraschetta e che mi aveva cera di
marina [s. v. una razza di tientibuoni, scrolla pennacchi, frusta
per la medesima regola non possiamo con una voce sola chiamare spazzacquedótti. =
, inumiditi, legato in cima di una pertica, a uso di spazzare il forno
-scherz. in espressioni comparai, per indicare una ersona particolarmente sporca o una capigliatura
per indicare una ersona particolarmente sporca o una capigliatura rizzolata. berni, 15
arsiccio d'ognintomo. -per indicare una persona di condizione sociale o di professione
trombonate là dentro, come briganti dentro una diligenza. = comp. dall'imp
spazzo qui, / che ci era come una stalla. -oh va'su: /
mare dalle mine. savinio, 1-141: una flottiglia di torpediniere e di spazzamine lascia
ltllustrazione italiana [n-x-1914], 322: una nave spazzamine giapponese rimase distrutta e un'
. levi, 6-91: accanto correva una strada di campagna, che era stata resa
mentre lo sci interno è tenuto piatto (una curva, anche nella locuz. aggett
), tr. ripulire un pavimento, una strada, una superficie o un edificio
. ripulire un pavimento, una strada, una superficie o un edificio o una sua
, una superficie o un edificio o una sua parte, rimuovendone la sporcizia e
rimuovendone la sporcizia e la polvere con una scopa; scopare. fra giordano
/ e legami pe'piedi / a una pertica, e poi / e di me
gregge, spruzzandolo d'acqua, spazzando con una frasca il suolo, adomando di festoni
la tua storia o 'mfigura, abbi una penna e co'peli della detta penna
un abito lungo e anche pomposo o una chioma molto lunga). l.
rovina. -per simil. investire una superficie o un locale con un fascio
luminoso. -segnare la fine di una condizione atmosferica. alvaro, 2-8:
muratori, cxiv-14-194: a noi toccò una buona sbruffata di neve. abbiamo ultimamente
sbruffata di neve. abbiamo ultimamente avuto una settimana nebbiosa che l'ha spazzata tutta
: mimo e landò aveano già sgranocchiato una pagnotella con di buone fette di prosciutto,
il collegio, non mi è mai capitata una fanciulla più ghiotta. va in seconda
8. consumare rapidamente e completamente una somma di denaro; dilapidarla.
largo, perlustrarlo a fondo; attraversare una regione con un esercito devastandola.
7 luglio, il colonnello cosenz, raccolta una mano de'più audaci, sceso come
un luogo. ghislanzoni, 18-170: una petulante brezzolina che spira dalla valle ha
142: bianco tirò uno schiaffo a una coppa, batté il pugno sul tavolo
. 13. battere un territorio o una città con tiri radenti e fitti di
. annientare un popolo, un esercito, una flotta nemica; massacrare i nemici.
ci. -eliminare con la violenza una classe sociale o un regime.
ha mandato alla ghigliottina i privilegiati d'una volta, i nobili, i marchesi,
« oh! oh! » come una locomotiva. 15. allontanare radicalmente
allontanare radicalmente dalla mente un pensiero, una preoccupazione; dissipare del tutto un dubbio,
spazze. molineri, 1-96: lo scosse una vampa, un turbine gli girò nel
sua mente da un pensiero, da una preoccupazione. ricciardo da cortona, 1-31
settembrini [luciano], iii-1-91: data una buona castigatoiaa quegli sciocchi raccontatori, spazzato il
di prudenza sono stati spazzati via da una impetuosa insofferenza.
completamente un privilegio, un costume, una tendenza culturale, ecc. capuana,
matem. spazzare l'area: descrivere con una rotazione una determinata area (un segmento
l'area: descrivere con una rotazione una determinata area (un segmento girevole intorno
riferimento all'azione del terzino che svolge una efficace difesa neutralizzando gli attacchi avversari e
disus. spazzino (e può avere una connotazione spreg. per indicare una persona
avere una connotazione spreg. per indicare una persona di bassa estrazione sociale).
sulle rotaie. cattaneo, ii-1-415: una macchina col suo carro di munizione (
vicenda. cassola, 9-58: diede una spazzata in terra, vuotò la pattumiera nel
, la burrasca, vengono a dare una buona spazzata in quel brulicame.
che si porta per casa, ma una spazzata, una ravviata se la dànno.
porta per casa, ma una spazzata, una ravviata se la dànno. pascarella,
vantarmi ma ho appetito. mi do una spazzata e vado a mangiare.
oleoso scorso a tratti dal vento, là una fuga di nubi nel cielo, una
una fuga di nubi nel cielo, una spazzata di sereno. 4. dimin
molin, s'infarina. -ma con una spazzatina si netta. palazzeschi, 4-123:
vuole, ci si muove e si dà una spazzatina, c'è tanto sudiciume in
ripulito dalla sporcizia e dalla polvere con una scopa; scopato (una stanza, un
polvere con una scopa; scopato (una stanza, un pavimento, una strada
scopato (una stanza, un pavimento, una strada). fra giordano
191-20: un giorno se n'andò in una volta poco spazzata, là dove prese
iv-2-10: i vapori, come spazzati da una folata di vento, sparirono.
si trovava invece allo scoperto su una landa spazzata da venti asciutti.
fenoglio, 5-i-540: epperò era visibile una pulita, consolante base di 'fair play'
7. cacciato via da un luogo (una persona). marinetti, 2-i-221:
quelle? maurensig, 1-85: ancora una volta il mio cantastorie s'interruppe. non
fosse stato, forse il rumore di una spazzatrice meccanica che procedeva lungo la strada
. e. gherardi, cxiv-20-110: era una cosa curiosa il veder laché fusse tale,
entrai dentro e subito mi sentì mancare una tavola sotto i piedi e cader giù in
: chi vuol veder... / una polpetta magra, secca e dura,
magra, secca e dura, / una canuta strega, scalza e scinta, /
diligenza spazzatrice nondimeno mi rallegrava percné era una prova che in italia... quanto
ferro e spazzatori dell'esca con una sbarra di ferro per poter chiudere quando
quasi pur della morte, e com'una spazzatura del mondo. bibbia volgar.,
3. pulitura di un ambiente o di una strada, che si compie per mezzo
consiglio abbassarsi fino al popolaccio e dame una poesia gaglioffa, anzi una nuda,
popolaccio e dame una poesia gaglioffa, anzi una nuda, barbara e insipida prosaccia,
10. locuz. -fare una spazzatura di qualcosa: buttarla via come
che questo conto gli serve per fare una spazzatura! questa è poi la ragione,
trista spazzatura, che non s'adopri una volta l'anno; né sì cattivo
che a volte mandavano vivi lampi di una malizia rude, acquistata nelle conversazioni delle
: di merdaioli e di spazzaturai / una schiera venir poi si vedea / sopra
botteghe, tra chiavica e chiavica, come una immondizia tarda che domattina gli spazzaturai mescoleranno
sapere chi avessi salvato dagli insulti di una mezza dozzina di béceri e di spazzaturai
mostrata la impresach'egli vi aveva eletta d'una spazétta o brustia, con la quale
. ant. parte estrema della coda di una cometa. mengoli, 114
che un uscio: chiuso: e una placca gialla sull'uscio: di latta,
zettone sotto il palmo della mano come una lancia sul fianco. = acer,
sia un re o uno spazzino, pigli una città o una manciata di grano,
o uno spazzino, pigli una città o una manciata di grano, non può darsegli
dagli spazzini della repubblica letteraria, eccola una buona volta in lettere maiuscole.
ai cellule killer e 'spazzine'che partecipano a una normale risposta immunitaria. 6
inf, 14-13: lo spazzo era una rena arida e spessa. guiniforto, 352
ella raccolse le gambe, e tirommi una coppia di calci che, se la
. fiorio, 406: con una spazzola fatta di fila d'ottone e bagnata
lavate con sapone, vi spolverate con una spazzola che passarono per cento mani prima
accanto alla 'toilette'di marmo c'è una piccola 'toilette duchesse', perché una donna
è una piccola 'toilette duchesse', perché una donna possa ripettinarsi, con tutti i pettini
cinelli, 11-280: il padre portava una spazzola altumberto dura e nera senza un
rifinizione che, attraverso l'azione di una serie di spazzole circolari rotanti, esegue
, è costretto a subire sulle due guancie una spazzola- tura di baci che gli levano
prendevano delle fantasie,... una volta anche di lasciarmi crescere i baffi
afferrare dall'oste, che tenendolo con una mano inchiodato alla sponda del letto, coll'
spazzola dell'acquazzone ha dato alla lesta una ripulita al paesaggio: lavato la faccia alle
. ho, come si dice, una spazzola 5. region. asparago
disco: la corrente entrerà da a con una data polarità, positiva per esempio:
costituito, nella forma attuale, da una bacchetta terminante in un ventaglio di steli
f i si ottiene una sorta di sibilo o di fruscio; introdotto
fissare il pastello bisogna provvedersi: i° una spazzolétta di tasca ordinaria, che
abbia i crini corti; 20 una verga di ferro lunga 607 pollici,
triangolare, e un po'rivoltata da una parte a foggia di un becco.
e cominciò a spazzolarsi il cappotto con una mano. 2. figur.
2. figur. scuotere energicamente da una condizione di arretratezza culturale. carducci
. moravia, xi-341: in breve una massa enorme di spaghetti e due vassoi
quattro assi nude senza neanche dargli una spazzolata. malaparte, 7-186: il padrone
... allora finalmente capirai se merita una bella spazzolata. balestrini, 2-167:
« a non strangolare l'economia con una spazzolata tributaria troppo energica e indi- scriminata
2. trattato con la macchina spazzolatrice (una superficie metallica o una pelle).
macchina spazzolatrice (una superficie metallica o una pelle). l. coz [
blocco dei fuochi di grande potenza. una grande coppa, ante e cassetti, e
luccica, perché assai levigato; terso (una superficie, in partic. di acqua
aperto non formasse contro l'imposta improvvisamente una superficie specchiante. e. cecchi
banti, 11-420: al centro del portichetto una larga vetrata lasciava scorgere un pavimento di
xiii-149: ecco il lago di vico, una distesa di acque di un pallido azzurro
in mano. -con riferimento a una testa completamente calva o a un'alta
pirandello, 8-827: la calvizie specchiante tra una rossa corona di capelli ricciuti e una
una rossa corona di capelli ricciuti e una faccia beata in cui il naso gli ride
sgombro lasciava vedere un magnifico stellato e una luna netta, specchiante, che pareva
specchiante, che pareva versare sulla terra una luce quasi di sogno. 3
appariscente, smagliante (la bellezza di una donna). c. e.
5. che riproduce icasticamente le qualità di una persona. baldini, i-389:
buoi e il canto delle cicale era una specchiante immagine della sua vita.
6. ant. che esprime vivacemente una qualità del carattere, uno stato d'
). guardarsi allo specchio o in una superficie riflettente. dante, purg.
enfatico, per indicare la lucentezza di una superficie. ojetti, ii-61: pavimenti
, rinfrescando il volto / confuso ad una limpida fontana. 3. figur
un fatto, su un problema, su una persona, anche su se stesso;
pensato la forma sua, e considerato che una bella donna, eziandio essendo onesta,
. nelle persone amate; individuare in una condizione la parte più intima e profonda
, nell'acqua, nel mare o in una superficie lucida. dante, par.
particolarmente suggestiva in prossimità del mare (una città, una località); sorgervi
in prossimità del mare (una città, una località); sorgervi in mezzo (
). riflesso in uno specchio, in una superficie levigata, lustra, in una
una superficie levigata, lustra, in una distesa d'acqua limpida. dante,
nove sussistenze, / etternal- mente rimanendosi una. ottimo, iii-32: se noi ponemo
insieme a uno spicchio di cielo, in una pozza d'orina, che avvertì,
, di lato, nel dorso, una pressione interna, vagamente affettuosa, come
madre, l'ultimo orrendo prodotto di una razza degenere, bacata, adusa ad ogni
; indiscutibile, lampante, evidente (una qualità morale o intellettuale, una virtù)
(una qualità morale o intellettuale, una virtù). c. dati,
ripetere da un senatore di specchiata spartanità una sentenza giusta ed utile. foscolo, iv-
fanzini, ii-281: il sindaco fece una legge, per cui il comune della faggiola
per cui il comune della faggiola destinava una borsa di studio di venti scudi al mese
castellani, xxxiv-300: io ho qui presso una cosa specchiata / ch'è il fonte
luce inglese. 6. che ha una condotta esemplare; che si segnala per
. pirandello, 7-1141: come mai una così specchiata amministrazione non si rendeva conto
, chiedilo a maciste, che è una persona specchiata e non ci ha mai
oggetto). lucini, 7-viii: una scatola di corame fulvo specchieggiava nuovissima
capuana, 1-iii-77: e ferma davanti a una specchiera, abbassando e rialzando, per
'specchiatura': lo specchiarsi o il guardare una cosa che abbia forma di specchio, come
sieno sì fattamente brevi che quasi in una sola specchiatura o risguardoche si faccia in essi
vostro eroico valore, vi si dovrebbe una corona se non di gemme del più raro
inserito dagli orafi sotto il castone di una gemma molto sottile per far assumere a
molto sottile per far assumere a questa una determinata sfumatura di colore. celimi
gioiellieri un pezzetto di vetro cristallino tinto da una banda che si mette nel fondo del
che si mette nel fondo del castone di una gioia, la quale per soverchia sottigliezza
rasori, conc., 1i-335: è una delle malattie di cui nello specchietto nostro
nello specchietto nostro si vede la mortalità esser una delle minori. settembrini, 134:
1-556: disgraziatamente pare che abbia avuta una piccola condanna (2 giorni) per
in alcuni posti si fa ancora, con una pertica adattatovi in cima tre o quattro
di polizia, in modo da rifarsi una verginità; e loro, le spie,
di vetro, portò la vista umana per una forata canna da dove ucello non giunge
le caratteristiche. -specchio sferico: costituito da una calotta sferica (e può essere concavo
lastra piana di vetro a cui, su una faccia, è applicato uno strato metallico
fronte; di solito è racchiusa da una cornice e ha dimensioni variabili a seconda
intorno / le belle mani a farmi una ghirlanda. / per piacermi a lo specchio
dagli antichi filosofi... ritrovata una forma di specchio, il quale essi chiamavano
aberrazioni prodotte da'due specchi sono l'una all'altra nella medesima proporzione; e
a. e doni, 2-92: una sera, a mezzodì avendo apparecchiato il
lucido su cui risaltano le figure di una moneta o di una medaglia. 3
le figure di una moneta o di una medaglia. 3. per simil.
pezzo, dove un altro, dove una lunga distesa di quel vasto e variato specchio
ampio specchio lacustre. tomizza, 3-190: una corazzata celeste sembrava bloccata nello specchio di
specchio di mare. -vasca di una fontana. mascheroni, 8-390: deh
: il viale delle cento fontane apparve in una prospettiva fuggente, ove gli spilli e
acqua mettevano un fino luccichio vitreo, una mobile trasparenza ialina. -per simil
, i sentimenti, l'indole di una persona. guidiccioni, i-32: fidi
l'impronta o riverbero dell'idea in una cosa sensata e mimetica. e il
città secolari e la nostra arte specchio di una natura mirabile. 10. indizio di
natura mirabile. 10. indizio di una realtà determinata; segno indicatore o rivelatore
proferte, e vi dico che è una carità a far bene a quella povera fanciulla
certo uomo molto ricco avea per moglie una donna da bene, di buoni costumi e
ii-176: anco ne'giorni feriali faceva cantare una messa e le letanie di nostra signora
sua riverenza. -con riferimento a una comunità, in partic. monastica.
dei popolari. -massimo cultore di una disciplina o di un'arte; luminare
te dato? -con riferimento a una città. guittone, xxxiii-27: ahi
, ii-133: è un dante spogliato d'una parte di sé e collocato ad un
virtù e di bellezza, fornito da una persona; modello a cui esemplarsi nel comportamento
! impazzisce per la gelosia, ed ha una moglie prudente che è lo specchio dell'
, ma tutti rispettavano 'le mille e una notte', il cocuzzolo a levante della
, 1-viii-196: ancora che il fine d'una commedia sia proporre uno specchio d'una
una commedia sia proporre uno specchio d'una vita privata, nondimeno il suo modo
il suo modo del farlo è con una certa urbanità. l. strozzi, 1-50
erano specchio, le mie note, di una parigi che si sentiva rivivere.
giornali: « la stampa » ha una rubrica di codeste lettere, 'specchio dei
e gli dava di tratto in tratto una tiratina d'orecchi. viani, 13-425:
18. archit. piano orizzontale che taglia una volta a padiglione (e si dice
disegno che la porta d'entrata d'una modesta casa di campagna cui l'intrico del
del glicine, che le saliva da una parte, graticciava senza eleganza i relativi
elettromagnetiche (e può essere costituito da una superficie continua o da una serie discontinua
costituito da una superficie continua o da una serie discontinua di conduttori). -specchio
si erge dal fondo dell'adriatico fino a una cinquantina di metri sopra il pelo dell'
nel mezzo del cantiere, bianca latte come una sposa, col violone sotto il bombresso
-poppa, prua a specchio: formata da una superficie piana, verticale o inclinata.
: tubo chiuso a un'estremità da una lastra di vetro e usato dai pescatori di