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vol. III Pag.5 - Da CERTO a CERTOSINO (25 risultati)

certi danari, i quali, con una masserizia grandissima, spendeva, desideroso poter

storia; si vede nelle cere loro una certa curiosità ed un affanno nel voler

medesimo dove ora è firenze fussi mandata una colonia che edificò questa città. aretino,

torricelli, 160: venga poi una pioggia repentina, o qualsivoglia altro accidente

, parve propio si proponesse di fare una singoiar cosa, poiché gli è certo

certo è che ad un tratto l'assalirono una viltà così persuasiva, una ripugnanza così

l'assalirono una viltà così persuasiva, una ripugnanza così forte per l'avventura cui

-lasciare il certo per vincerto: abbandonare una situazione di sicurezza per avventati esperimenti,

pere. iacopone, 22-14: aio una nora santa, de paradiso pianta; /

essersi congiunti, oltre a tanti regni, una donna singularissima con uno prudentissimo principe.

grazia d'aprile / quando la valle è una cuna / di fiori di sogni e

primo convento dell'ordine, da una chiesa, contornato da celle indipendenti,

, un labora torio e una legnaia). caro, 12-i-94

prima al monte, e dopo una vista meravigliosa della città, del porto,

l'ho mai provata come in una delle certose dei dintorni di milano. d'

sec. xiii), dal nome di una montagna del delfinato (presso grenoble)

l'ufficio in coro, per cibarsi e una volta la settimana per la ricreazione)

garzoni, 1-67: i certosini osservano una regola da lor stessi composta molto stretta

trovarono che dei monaci stupefatti e spauriti da una tal vista. pea, 4-8:

. -lavoro da certosino: che richiede una grande attenzione e pazienza. -pazienza da

; ma avea messo da un canto una bella sommetta. barilli, 2-237:

lavoro da certosino. gozzano, 201: una camera da letto d'una semplicità da

201: una camera da letto d'una semplicità da certosino. stuparich, 5-257:

, ii-468: qua siamo nel limbo. una quiete, un sonno, una solitudine

. una quiete, un sonno, una solitudine certosina. se non fosse il fischio

vol. III Pag.6 - Da CERTUNI a CERVARO (15 risultati)

col cannone, ecco una conquista molto persuasiva dell'evo moderno.

6. panforte preparato a bologna (secondo una ricetta tramandata dai locali monaci certosini)

, i quali debbono credere che io sia una sibilla. mi vengono con polizze domandate

ciò che medita. guidi, i-75: una donna superba al par di giuno /

uscito, avventasi di punta / contra una nave di cerulea prora. foscolo,

17 (297): il cielo prometteva una bella giornata: la luna, in

.. tra il verde perpetuo d'una selva feconda lascia apparire più caro il

e la bocca vermiglia e rotondetta come una ciliegia, s'accordavano a un sorriso di

s'istituiva tra lui e la scolaresca una gara a chi avesse in buzzo più

il compianto: unanime / s'innalza una preghiera: / calata in su la gelida

calata in su la gelida / fronte, una man leggiera / sulla pupilla cenila /

alba cenila d'estate: / non una randa in tutto quel turchino. d'annunzio

corsi dal contri che mi stava racconciando una torcerà lombarda, a cui era ancora

stracciare: poi cominciò a fasciarmi con una garza sporca. 2. prov.

cerussa, ch'appena dentro lo spazio d'una angusta cornice compaiono. f. f

vol. III Pag.7 - Da CERVATO a CERVELLO (19 risultati)

e sm. tipo di mantello del d'una nuova guerra: / a cui risiede sì

bastava aver un cervellaccio di bue, una complessionaccia di facchino, che francamente resistesse

dall'utero del mio cervellaccio, sotto una stella veramente cattiva. magalotti, 9-1-108

e strambo / sentì ronzar di versi una congerie. de roberto, 422: qui

, indicò a milano (cervellàa) una specie di fine grascia con aromi e

aperto il cranio, ci si manifestò una grande infiammazione e turgenza de'vasi sanguigni

rustico, vi-1-140 (13-3): una bestiuola ho vista molto fèra, / armata

volta. velluti, 87: con una spada gli diè in sulla testa: avea

gnerlo la sera vegnente, e accattò una panciera e una cervelliera. anonimo,

sera vegnente, e accattò una panciera e una cervelliera. anonimo, ix-522: o

e di bolle, calda come una coppa soffiata di recente dal vetraio.

levigato come un ghiaione di fiume; una corona di capelli, sotto le bozze

scarso giudizio, o anche a una mente capric ciosa e bizzarra

che le faceva da maestra, durava una bella pazienza a raccogliere per un quarto

. bronzino, xxvi-2-261: noi abbiamo una serva cervellina, / che per parer

di vannozzo, ix-218: ho compilata una canzon sfacciata, / porgendo del

, / porgendo del mio vento una soffiata / a sti grumi di

quale dividono in tre parti, sì che una sia timaginatrice, l'altra l'

bakùnin che il pensiero si produce come una qualsiasi secrezione di glandole, e perciò va

vol. III Pag.8 - Da CERVELLO a CERVELLO (14 risultati)

nievo, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello, e

poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi dell'una mano la fronte che gli gocciava di

sono come i terreni, quale atto a una produzione di cose, quale ad un'

ancora malferma e colla testa vuota come una zucca; ma il cuore mi tien

e furore. foscolo, v-51: per una presuntuosa fiducia nell'acume del proprio cervello

un innesto ma colle mille barbe d'una radice quercina, cresciuta lentamente prima di

il cervello. verga, 3-46: una casa senza donna non poteva andare;

non m'inganni, e la mia sia una falsa sospezione, e che l'aver

aveva, in questo caso, immaginata una, da far onore a un giureconsulto.

giusti, iv-41: i libri sono una compagnia troppo morta per un malato;

di mettersi a cantare, ma con una certa discrezione, per non cavar di

cervello (il vino, un fatto, una fortuna inattesa): annebbiare le idee

si facevano a la fenestra, a una, a due, a tre, a

forteguerri, 8-1: la fortuna è una dea senza cervello. goldoni, iii-60:

vol. III Pag.103 - Da CI a CIABATTA (25 risultati)

mal cattivo. palazzeschi, 187: una stella innamorata? / chi sa / se

/ se nemmeno ce l'ha / una grande città. betocchi, 5-173:

è di matte. l'hai mai vista una donna ubriaca? ce n'è che

ch'egli non si possa vendicar d'una ingiuria, se non chi più ci può

né in quanto alla ragazza, che è una buona figliola; ma è un ciottolo

vedess'altri che le stelle, / sol una notte, e mai non fosse

legò senza contesa. / a una spelonca dentro ce fe'en

si uniscono faccia di tre circoli una spira? ma di ciò sia

1-195: oh, noi avremo una bella voce,... a star

esci. ant. come richiamo, verso una persona, perché dia retta.

giapponesi] consiste nell'acqua mischiata con una polvere preziosa, che essi chiamano chia

corrompersi nove, dieci e venti anni una certa foglia che loro chiamano il cià

/... / usi [una fante] fare amorosa ogni due sere.

nella: e ha quasi sempre una connotazione spre giativa; scarpa

e, perché non aveva lì per lì una secchia, si levò di piedi

secchia, si levò di piedi una ciabatta e, riempitala d'acqua,

con lo spunterbino lustro lustro; una ciabatta scalcagnata in sieme con

solito. campana, 50: una ragazza in ciabatte passa che dice rimessamente:

storici a ciabatta! -è una ciabatta, una vecchia ciabatta: un

ciabatta! -è una ciabatta, una vecchia ciabatta: un oggetto vecchio e

un oggetto vecchio e logoro, anche una persona non più giovane e in cattive

galleggiante: è un gatto di piombo e una ciabatta. -essere in ciabatta,

senza orpelli. giusti, ii-473: una delle pesti che ci rode da cento

-essere ridotti con uno zoccolo e una ciabatta: in grave miseria.

dice il proverbio, con uno zoccolo e una ciabatta. -leccare le ciabatte a

vol. III Pag.104 - Da CIABATTAIO a CIACCHISTA (17 risultati)

-non stimare una ciabatta qualcuno o qualcosa: carducci, i-855

, 3-6-189: io non ti stimo quanto una ciabatta. -non vorrei essere nelle

mai sì bella scarpa che non diventasse una ciabatta: anche le cose più belle col

: coi pantaloni sbottonati da cui usciva una cocca della camicia da notte, con due

registra la forma tabata, a cui corrisponde una voce affine in lingua persiana, senza

, senza che se ne possa stabilire una precisa relazione. ciabattàio, sm

egli aveva meno perdé, che calzando una bella cristiana gli venne tentazione di carnalità,

scandalizzò molto, e... con una lesina si punse l'occhio, onde

occhi mentre stava col trincetto attorno a una suola: « al primo piano ».

ciabattona che mi portava bucò due gomme una dietro l'altra. bocchelli, ii-133

tanto lo sappiamo che sei bruttarella, una ciabattona. 3. figur.

è a andare con le ciabature d'una parte per un'altra. —

3-122: solo verso sera, davanti a una buona bottiglia di vernaccia rossa, intenerito

dato su un oggetto molle, di una cosa che viene schiacciata. lippi

cine matografìa: costituito da una tavoletta di legno verniciata in nero (

verniciata in nero (e fornita inferiormente da una piccola asta di legno), sulla

davanti alla macchina cinematografica e ripreso mentre una persona appositamente incaricata batte l'asticciola contro

vol. III Pag.105 - Da CIACCIA a CIALTRONAGLIA (17 risultati)

, ripugnante. caro, 12-i-86: una ciccantona di questi paesi, sucida,

e veneta e, aggiungo io, croata una squallida mina, un fòro ignudo

/ chi te n'ha già fatt'una fame un'altra, / forse che perderesti

[tommaseo]: la collottola'loro era una cosa / candida e rilucente..

la saetta diritta d'un pugno, tutt'una retta dal tallone alla mano, si

, 82 7: io gli farei toccare una buona picchiata di questa clava: ma

, e che io non ne facessi una cialda. -far cialde e gnocchi

voglia accettare la congettura poco probabile d'una derivazione da calda con l'influsso del

quand'io penso d'aver a sentir una mano d'encomi e di maraviglie, ohimè

solo biasimarmelo a spada tratta, ma con una tal censoria fastidiosaggine e con una certa

con una tal censoria fastidiosaggine e con una certa volpina astuzia predicarla di tutte l'

paura] il lago di garda è una pozzanghera, il mincio un righinello,

, il mincio un righinello, verona una baracca di carta pesta, legnago un cialdone

75: vorrei avere... una cantina di rosoli e di alchermes e una

una cantina di rosoli e di alchermes e una libreria tutta piena di canditi, di

grazzini, 4-375: anzi, l'una pe'cialdoncini, l'altra pe'bastoncelli

caterina de'ricci, 250: mandovi una scatola di cialdoncini, che gli mangiate

vol. III Pag.106 - Da CIALTRONATA a CIAMBELLOTTO (20 risultati)

parlar così chi non vuol esser tenuta una cialtrona. i. nelli, 14-1-8:

. i. nelli, 14-1-8: -sei una mala donna, una pettegola. -ragione

14-1-8: -sei una mala donna, una pettegola. -ragione avete. -una cialtrona,

. -ragione avete. -una cialtrona, una sgualdrina. palazzeschi, 4-350: teresa guardava

vigore da applicare alla s. v. una sufficiente dose di scapaccioni e calci per

panzini, iii-876: intanto era entrata una compagnia di quattro uomini cialtroneschi all'aspetto

me ha dato un quatrino ché me còmpari una ciambella. speroni, 1-1-384: vennero

: ciambella si nomina appresso di noi una qualità di pane o di pasta che

con un'insalatiera piena di radicchio condito e una ciambella di pane croccante.

. bartoli, 34-250: mandarono a lavorare una ciambella di cristallo ritonda e d'un

. magalotti, 21-122: fu fatta una ciambella vota di cristallo d'un braccio di

mi pizzica le cosce, bisogna comprarne una nuova. 4. cerchio di gomma

delle quali s'infilzano a centinaia in una corda. piovene, 5-627: si

riescono col buco:... è una verità sacrosanta. zi. dimin

, che non sì attento / ad una ciambelletta sta un canino. idem, 3-5-222

dopo aver passato su ciascuna la punta di una penna di gallina intinta nell'albume.

abbassati, gli prese, e gli voltò una spalla per ringraziamento. ciambellanato

detto federigo. bisticci, 3-257: portava una cappa di ciambellano di grana, lunga

a quella pelle nera e bisunta, una manina delicata, bianca e color di rosa

ciammiello è quell'uccello che mettesi ligato a una bacchetta in mezzo alle reti, con

vol. III Pag.107 - Da CIAMBERIERA a CIANCELLARE (8 risultati)

marchese. aretino, 8-60: egli avea una veste paonazza in dosso, increspata da

de conventi, e sotto della vesta una guaraaccia di ciambellotto, frusta di sorte,

ornato di intagli, di rabeschi (una stanza). seneca volgar.

. chambriller * rivestire di fregi 'una camera (deriv. da chambre 'camera

bella come sei saresti diventata lo stesso una ciana, una sanfredianina uguale alle altre.

saresti diventata lo stesso una ciana, una sanfredianina uguale alle altre. =

cagnone alzar la cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. pasolini

per il pulpito come uno spiritato, batte una ciancata tanto soda, che la botte

vol. III Pag.108 - Da CIANCERELLO a CIANCIARE (17 risultati)

tu sei sempre un nonnulla, / una classica e sciocca ciancerulla. =

). camminare buttando le gambe da una parte e dall'altra; sgambettare.

2-5 (167): questa è una gran villania a venire a quest'ora a

che di fatti, el quale mercatava una pezza di vitella con assai ciance, in

105-5: ché gli altra'fatti son tutti una ciancia / verso de'mie', ch'

): quanti colpi gli dà sono una ciancia. marino, i-73: io non

ciancia: prendere in scherzo, considerare una burla. a. pucci, cent

». -essere ciancia: essere una sciocchezza. tassoni, 12-26: promette

, 4-4: maestro raimondo, che aveva una moglie delle belle donne che mai la

: signor nerino, io ho veduta una donna di tal bellezza, che quando voi

ciancia: non credere vero, considerare una frottola. b. giambullari,

ciancia, disse, perchè non ottengo una grazia da la signoria vostra, padrona

le larve. -tenere, stimare qualcosa una ciancia, prender qualcosa a ciancia:

, prender qualcosa a ciancia: considerarla una cosa da nulla, disprezzare.

mondo e 'l cielo e dio tiene una ciancia. alfieri, v-1-759: non è

, 3-133: l'autore che stimavaia una baiata, una baloccaggine, un « andamento

l'autore che stimavaia una baiata, una baloccaggine, un « andamento, fece

vol. III Pag.109 - Da CIANCIATA a CIANCIUME (13 risultati)

o stolti mariti, quando cianciando con una femina non vi ramen- tate che ogni

farmacia cianciava con lo speziale che spediva una ricetta. pascoli, 50: cigola

di colore, la mulattiera brulicava d'una gente che saliva allegra, cantando e cianciando

e tirando tuttavia con incredibile agevolezza or una or altra linea, conduce il suo lavorìo

t'affretta / nella tenda, e una forte asta ti piglia. pirandello, 7-630

, filippo ciancicò il foglietto, ne fece una pal lottola e fu quasi

prenderei quelli che scrivono i libri e con una frusta li farei ballare a suon

susseguenti scene per provare che pamela è una sciocca ciancierà, una pettegola volgare,

provare che pamela è una sciocca ciancierà, una pettegola volgare, ima ciarlatana noiosa,

volgare, ima ciarlatana noiosa, anzi che una fanciulla perfettamente dabbene e meritevole d'esser

, dall'età, dai tradimenti quando scopriva una nemica in un'amica o un ciancione

sonno, e sognare con agio, per una rondinella garrula e cianciosella che gli

e sazievole raccoglitor di seccaggini, ma una composizione di quel marino il cui solo

vol. III Pag.110 - Da CIANCIVENDOLO a CIANINA (13 risultati)

, per ottenere per deformazione del metallo una tenuta ermetica: presellatura.

de'serbatoi o caldaie affinché vi sia una buona tenuta, cioè che il liquido contenuto

cui si ottiene la tenuta ermetica di una chiodatura fra lamiere metalliche, ribattendole col

e cianfrusaglie. caro, 6-3: sono una cianfrusaglia di più cose...

pasta, 1-55: quegli che pretendono con una sola ricetta, che il più delle

che il più delle volte non è che una cianfrusaglia di medicamenti, di arrestare ogni

, quarantanni fa, come dote, una raccolta di chicchere, piatti ed altri

questo nome preso la nuova setta da una gran valente donna,...

* sarìa tenuta allor tal maraviglia / una cianghella, un lapo salterello, / qual

, 15-128]: « introduce qui una donna del tempo dell'autore, chiamata

autore, chiamata monna cianghella, d'una casa detta li tosinghi, donna piena

. tornasi di lampedusa, 261: una turba di ragazzine incredibilmente basse, inverosimilmente

s. v.]: 'cianina', una delle materie coloranti, e quella che

vol. III Pag.111 - Da CIANIO a CIAPPA (11 risultati)

che la divisione cellulare si rivolge in una, due o tre direzioni)

individui delle colonie sono tenuti insieme da una gelatina prodotta a spese degli strati esterni

a solidificarsi (e brucia con una tipica fiamma purpurea): è usato nella

. v.]: 4 cianogeno è una sostanza gazosa, composta di carbonico e

piegata in giù, come se fosse una ciabatta. pananti, i-93: in

trattamento di cementazione di un acciaio a una temperatura compresa nell'intervallo critico, in

c. e. gadda, 530: una volta abbiamo litigato per il veleno:

aspettava... era seduta su una cassa e non si alzò, mi disse

. locuz. e ciao: a indicare una conclusione definitiva, che tutto è finito

guadagnare diecimila lire alla roulette (una buona mancia), e ciao.

e simili, che viene a formare come una campanella

vol. III Pag.112 - Da CIAPPA a CIARLARE (18 risultati)

per passarvi e stabilirvi una fibbia, una cintura o altro.

per passarvi e stabilirvi una fibbia, una cintura o altro. d'annunzio,

c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e c'erano

metallo o di legno'(per coprire una superficie), docum. nel 1403:

landolfi, i-201: quegli abiti avevano una particolarità: si agganciavano tutti di dietro

che è detto nel presente luogo, una cuffia, un ciapperóne, e simili arnesi

simili arnesi usati dalle donne, intendiamo una donna. = dal fr. chaperon

di piva a due canne, di cui una comunica con l'otre mentre con l'

nelli, 7-3-5: la sua moglie è una ciaramella senza giudizio, piena di superbiaccia

linati, 30-23: dal campaniluccio di una chiesa, seduta come un balocco davanti

danza popolare ungherese che si compone di una introduzione dal ritmo lento e di intonazione

di bene e mal ci fa tutto una lista, / per giuoco, non per

imprese di quel celebre monarca. imperocché una volta le canzoni e i romanzi, che

. foscolo, xiv-255: del resto una donnicciuola è stata padrona del tuo cuore

del tuo cuore; e le ciarle di una donnicciuola ti hanno indotta a far piangere

da ciarla; / voi capireste al polso una maciulla, / e forse anche sapreste

forse anche sapreste medicarla *. -avere una gran ciarla: essere molto loquace,

per antifrasi: di scrittore che parla di una propria opera con falsa modestia.

vol. III Pag.113 - Da CIARLATA a CIARLIERO (17 risultati)

ciarlerò io. giusti, 2-186: una tal volta, immagina, fu detto /

, fu detto / a veneranda da una sua vicina, / che taddeo le celava

al lavatoio, farebbe bene a dare una risciacquata a quei quattro soldi di vestina

gran ciarlare di quello sposalizio terminato in una baruffa. comisso, 1-230: il capitano

sulla riva d'un canale, sopra una chiusa, c'era la sponda d'un

marfisa e terigi / fu gran cagion d'una ciarlata matta / nelle case e botteghe

mia età m'ero lasciato prendere ad una ciarlataneria simile. gramsci, 197

.. senza mutare in quella consuetudine una piega sola della pedanteria scolastica o del

susseguenti scene per trovare che pamela è una sciocca ciancierà, ima pettegola volgare,

sciocca ciancierà, ima pettegola volgare, una ciarlatana noiosa, anzi che una fanciulla

volgare, una ciarlatana noiosa, anzi che una fanciulla perfettamente dabbene e meritevole d'esser

idee sensibili, allora formate del patriotismo una parola chimerica, la quale apre il

giusti, v-50: oggi v'è una facile sapienza che mi dicono potersi acquistare

che pericoli ci han da essere in una impresa così giusta e pacifica? ».

. ciarlatanesco. sagredo, 408: una meretrice ciarlatana rivenendo da luogo sospetto di

forza dalla sua via, volete fame una nullità assoluta, malcontenta di sé,

e stomacosa, / più ciarliera d'una putta. aretino, iii-133: so ch'

vol. III Pag.114 - Da CIARLIO a CIARPONE (15 risultati)

donne. nievo, 546: una gran turba femminile, la più molesta e

ciarliero. panzini, i-129: era una donnetta rossiccia sui quarant'anni..

3-19: la madre era venuta: una contadina ciarliera, sempre in moto, quanto

lo guardavo sempre con ghigno / tramandogli una fine, / ima molto triste fine,

indiscreta e ciarliera, o per aprirsi una via al vostro cuore medesimo. ciarlio

: era nel breve chicco prigioniera / una bellezza vasta come un mondo, /

stranieri] noi non possiamo essere se non una genìa di confettieri, di caffettieri,

mio cor. socci, ii-1-606: una lunga fila di carabinieri e di questurini occupava

tanto rifrustò e cercò, che in una scatola nel fondo di una cassa piena di

che in una scatola nel fondo di una cassa piena di cenci e di ciarpe

di cenci e di ciarpe, ritrovò una firma del lotto, nella quale la

suo nonno. soffici, i-113: una gran vetrina piena zeppa di pannine di tutti

fradiciume aveva fermentato come un lievito; una melma nera copriva il lastrico, ove

che morì di fame, / v'era una stirpe logora e confusa: / topaio

inutilmente sostenuto. manzini, 10-78: una bara di cristallo, colma del dolce

vol. III Pag.115 - Da CIARPUME a CIAUSIRE (11 risultati)

schedun di voi; ché, credendomi / una cosa per un'altra, offesivi /

, 151: sappiamo di sicuro eh'una nubilosa non è altro che uno aggregato

occupato; ma si dimostra in aspetto d'una piazzetta biancheggiante, la qual deriva dal

bene di ciascheduno, forma la sovranità di una nazione, ed il sovrano è legittimo

dei visitatori, uomo o donna, una parola che li facesse andar via con la

, o perché in ultimo della favola una volta. metastasio, ii-242: ciascun

'l credea ciascuno. monti, x-2-272: una ghirlanda / stringea ciascuna d'olezzanti fiori

giù per la corteccia di un pino una fila di formiche e si dilungava pel terreno

: bottoni di smalto, raffiguranti ciascuno una testa di cane, ornavano i polsini

/ onde convien da l'altra vegna l'una, / o d'un terzo ciascuna

» agg. che ha la forma di una coppa (e si riferisce agli organi

vol. III Pag.116 - Da CIAVARDELLO a CIBO (7 risultati)

.. come nel corso di tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se

vi abbiamo costretti, fu scelta in una tèpida, pingue, indisputàbile plaga. e

caldi e verni / getta la vita una misera plebe / che sol si ciba

a. cocchi, 8-96: avviene che una parte di esse [acque termali]

un mestiere, un'arte, una professione in modo approssimativo e con

: de'cibi non voleva se non una vivanda sola, e il forte era lesso

vin sorbitico. bembo, 1-70: una stessa maniera di cibo, per dolce

vol. III Pag.117 - Da CIBORIO a CIBREO (10 risultati)

volto, riscaldato dal cibo, aveva una freschezza rosea che il candore dei capelli

e bianca. d'annunzio, iv-2-77: una bramosia bestiale di cibo le torturava le

: mi trattenevi a cena. era una cena / d'altri tempi, col gatto

di bronzo, di legno, costituito da una copertura ad arco poggiante su quattro colonne

sancta sanctorum '. finalmente ne fu fatto una specie di edificio a volta sostenuta da

ma un edilìzio entro un altro è una futilità. d'annunzio, iii-2-57: e

cibori e seggi episcopali di pietra sono una gloria delle chiese pugliesi. -per

: 4 ciborio 'chiamavasi da principio una certa fava di egitto, poi il

fosse lasciato vincere dalla golosità volgare di una bistecca o di un cibreo di rigaglie,

, la leggenda dell'eden sarebbe stata una pagina di prosa nauseante. fanzini,

vol. III Pag.118 - Da CICA a CICALA (23 risultati)

a strati, ciascun strato separato da una pellicina detta * cica '. =

. dial. ant. un nonnulla, una cosa da nulla. -nelle frasi negative

che di me non puoi aver pur una cica, / se non mi prendi a

, 7-132: a questo mondo si fa una troppo ridi- colosa figura dopo che uno

o come dissero i latini, * una noce bacata '; per dire una cosa

* una noce bacata '; per dire una cosa di pochissimo o niun pregio.

girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola, / di far cantar cicale

/ e 'l mondo ardeva a guisa d'una torcia: / l'aria sta cheta

il musico e la cicala son tutti una minestra: vento sono, di vento si

e nello stupore nel capitargli in mano una cicala, e che né per serrarle

a fuoco dentro un vaso di vetro una cicala, ella era sentita cantare all'occhio

, ix-366: signor priori, i'sono una cicala / ch'a fanti dato son

in qua, impronto, ed è una cicala e usò con esso noi una certa

è una cicala e usò con esso noi una certa improntitudine. pulci, 27-41:

27-41: ma perché e'c'è d'una ragion cicale, / ch'io l'

: ieri mi trovò, e aveva una listra in mano, dove erano notate tutte

aretino, 2-89: la nanna è una cicala e dice ciò che le viene

... qui si dice d'una donna, che chiacchierando assai, non

. locuz. -essere tenuto in conto di una cicala: in nessun conto. -valere

cicala: in nessun conto. -valere una cicala: non valere nulla.

/ ed e'li curò men d'una cicala. sassetti, 73: mi occorre

strida. marino, vii-209: ecco una cicaletta stridula e roca, che con

dell'ancora, che si arma di una fasciatura di cavi detta grillanda, a

vol. III Pag.119 - Da CICALAMENTO a CICALERIA (16 risultati)

segneri, i-427: né prezzò punto in una mossa sì strana i cicalamenti o le

gozzi, 1-45: ritrovatosi questo giovane una sera in una compagnia di uomini e

: ritrovatosi questo giovane una sera in una compagnia di uomini e di donne,

, da non ne poter strizzare nemmeno una cicalata. 'cicalaménto 'è meno

: brutto costume e gran biasimo a una donna stare tutto il di cicalando e

16-ix-233: cominciò a cicalare che pareva una putta, con un certo profondissimo vocione

: che cicalate voi, maestro? date una licenza eroica a la brigata, e

chiacchieroni. moniglia, xxvii-6-111: quando una cicala comincia a cantare, tutte l'

ma in quant'a me l'è una cicalata / delle solite trove dalla gente

cosa non fu poi vera, ma fu una cicalata. manzoni, 435: in

: bastiano de'rossi... in una sua cicalata fatta la sera dello stravizzo

: stava d'un pioppo in vetta / una gazzera assai cicalatrice. tommaseo-rigutini, 974

tommaseo-rigutini, 974: chi parla dimolto una volta fra mille, può per modestia dire

. che pronuncierà o sta per pronunciare una cicalata. l. bellini,

meno vago di cicalecci da pettegole, una tale dichiarazione sarebbe, non che inutile,

oriani, x-7-242: fra timoteo cicaleggia con una fante; il dialogo non potrebbe essere

vol. III Pag.120 - Da CICALEVOLE a CICATRIZZATO (32 risultati)

di cicaleccio; che si riferisce a una cicalata. l. bellini,

e le conventicole, e ne fea una raccolta farragginosa, come che fosse di

piantava cicalièro in piazza e la spacciava con una alga- rabia di nomi da scongiuro.

la ne scinguettava; / che era una cicalina, ricciutina, / che proprio un

insistente anche a bassa voce, di una persona sola o di più persone.

, e non è stato altro che una zannata, e perciò com'una zannata dee

che una zannata, e perciò com'una zannata dee finire. fagiuoli, 2-5

animali; segno che lascia sulla pelle una ferita rimarginata. francesco da barberino

, 17-32: alcuni vogliono, che una certa cicatrice, o sia callosità, che

soltanto tramezzo un ciglio gli calava giù una piccola cicatrice contornata da un'aureola di pallore

di segni caratteristici aveva due cicatrici, una al petto e una al dorso,

due cicatrici, una al petto e una al dorso, in corrispondenza del polmone destro

rimasto ferito sull'asolone: si scoperse una gamba, pelosa, ignobile, per farle

per estens. incisione, taglio fatto a una pianta, un frutto. soderini

slataper, 1-47: tutti i tronchi hanno una cicatrice o una ferita.

tutti i tronchi hanno una cicatrice o una ferita. 4. disus.

fusse, come volgarmente si favella, una cicatrice; e che egli venendo meno

, la traccia lasciata nell'animo da una pena, da una triste esperienza.

nell'animo da una pena, da una triste esperienza. lorenzo de'medici

. locuz. far cicatrice: rimarginarsi (una piaga, una ferita).

cicatrice: rimarginarsi (una piaga, una ferita). = dal lat.

. cicatrizzare, tr. rimarginare una ferita, farla chiudere. - anche

cento impiastri; sul braccio rimase poi una profonda e rossa corona.

progressivo affievolirsi di un dolore, di una pena morale, o del ricordo di

? cicatrizzare, con tanta rapidità, una piaga tanto profonda? moravia, viii-95

tanto profonda? moravia, viii-95: una ferita che il tempo, invece di

guarire grazie al formarsi della cicatrice (una ferita, una piaga); rimarginarsi

formarsi della cicatrice (una ferita, una piaga); rimarginarsi. soderini,

, il che senza dolore si prova con una cutanea incisione. d'annunzio, v-1-278

, agg. rimarginato, chiuso (una ferita, una piaga). redi

rimarginato, chiuso (una ferita, una piaga). redi, 16-iv-275:

simil. viani, 14-308: dopo una quindicina di giorni che s'era allogata

vol. III Pag.121 - Da CICATRIZZAZIONE a CICCIOTTOLO (27 risultati)

3. figur. liberato, sollevato da una pena morale. pratolini, 9-436

venuto incontro, 10 ignoro. è una mutilazione, forse, e mi sento come

dei tessuti animali; 11 rimarginarsi di una ferita, di una piaga.

11 rimarginarsi di una ferita, di una piaga. guglielmo da piacenza volgar

: vecchi immalinconiti..., succiano una cicca di toscano e non ci degnano

cosa di nessun valore. -non valere una cicca: non valere nulla. panzini

il padrone era ammalato, non valeva una cicca; non era più nemmeno un uomo

: uno può buttarla la vita, come una cicca, ma quando la difende è

: e poi è un uomo? è una mezza cicchetta, magro, secco,

magro, secco, rifinito; se tira una folata di vento, addio le mi'

. caro, 12-i-86: eccoti comparire una baldracca,... una ciccantona

eccoti comparire una baldracca,... una ciccantona di questi paesi, sucida,

serao, i-659: qualcuno fumava in una pipetta corta, di creta, da

, prendere un cicchetto = rabbuffo, una ramanzina (gergo militare); in

in fondo a borgo casse c'era una tabaccheria che anche gli faceva credito,

, 7-13: s'era versato da una bottiglia che stava per terra una tazza

da una bottiglia che stava per terra una tazza di cognac, e altrettanto ne diede

col suo carretto invalido dove penzolavano da una specie di ghigliottina di legno brandelli e

integralmente vedovo della su'ciccia, d'una costola bovina. 2. scherz.

non capiva. fucini, 108: una coppia... andava giù a rotoloni

e. gadda, 375: una donna degna del massimo rispetto: svelta,

, e sto bene, e faedo una vita da dccialardoni, perché il granduca mi

, sf. dial. nome toscano di una specie di funghi mangerecci a forma di

, con un nido di nèi in una guancia: certi nèi cicciolosi e rossi

la sua piletta sfiatata un ciccione con una donna. = deriv. da ciccia'

ciccioso. d'annunzio, v-1-935: con una delle mazze ferrate a spunzone, che

del tritone. slataper, 1-64: una donna con peli duri sul labbro,

vol. III Pag.122 - Da CICCIUME a CICINO (14 risultati)

, grassezza (e può anche indicare una persona alquanto pingue). cicognani,

vi giace [sull'ottomana] con una modella tutta ciccia sfatta di fuori e di

quando s'accuccia e s'accoscia sembra una pelle infagottata di vacca, per il

dita cicciute della mano-batùfolo un colpettino su una gota della velia. soffici, v-2-288

. cica1). altrimenti si pensa a una voce infantile cik. ciceóne

da siena, 603: incominciai a cogliere una insalata di cicerbite e altre erbuccie,

loro uno vino non molto egregio ed ebbono una insalata di borrana e cicerbita, la

venti fichi secchi,... quando una scodella di cicerchie, e quando tre

opere d'arte di un paese, di una città (derivato dal der cicerone del

prima catilinaria, pronunziò d'un fiato una orazione veemente contro i giudici i magistrati

dee., 8-10 (324): una ciciliana maestrevolmente toglie ad un mercatante ciò

, con un cicino di disinvoltura e una patina politica finivamo col separarci ottimi amici

. guido da pisa, 1-363: una aquila... percosse alla marina,

. percosse alla marina, dove era una grande turba d'uccelli; e, percosso

vol. III Pag.123 - Da CICIORARE a CICLISMO (8 risultati)

. i ch'io faccio il cicisbeo con una sposa, / sorella del garbato pedagogo

può essere percorsa in bicicletta (una pista stradale). rigutini-cappuccini, 182

! pavese, 8-326: l'accadere una volta per tutte di un fatto mitico

che si dà, in arte, a una molte volte ripetuta esperienza di paesaggio,

storia, la vita, si esaurirebbero in una catena ciclica di fenomeni meteorologici.

interessante tutto un popolo, si svolge una ricca fioritura di poemi, uno dei

9. music. forma ciclica di una sonata: quella che svolge un dato

soltanto non mostrò alcuna maraviglia. -è una maestra di ciclismo per le signore,

vol. III Pag.124 - Da CICLISTA a CICLOEPTANO (18 risultati)

pratolini, 9-321: tutte cose che tra una parola e l'altra, tra un

e l'altra, tra un ballo e una discussione sul calcio, il ciclismo e

. oriani, x-20-47: solamente una corsa di ciclisti potrà entusiasmare un pubblico

oblio, rapidamente in vista / apparve una ciclista a sommo del pendio. baldini,

o al suo completo esaurimento (di una corrente di pensiero, di un movimento

della vita di un individuo o di una nazione). gioberti, ii-222:

più nazione, ma mondo, ciclo di una civiltà indivisibile. -ciclo storico:

concetto di certi storici, si verificherebbe una serie di fatti strettamente legati fra loro

o i loro discendenti e si rappresenta una società, un'epoca, un costume

a prestargli, a fingergli, ad asseverargli una fama che non ha. serra,

rozzo latino del compilatore medievale alita ancora una aura gentile e geniale, e come

tema. piovene, 5-35: dopo una breve visita agli scarsi avanzi, pure

. la serie di fasi, ordinate con una sequenza ben determinata, secondo cui si

insieme dei sedimenti che si formano tra una fase di trasgressione dell'oceano sull'area

dell'oceano sull'area continentale, e una di regressione successiva. -ciclo di erosione

termodinamico: trasformazione termodinamica che attraverso una serie di stati intermedi fa passare un

12. medie. il decorso di una malattia. 13. meteor. ciclo

ottenuta intersecando un cilindro rotondo con una sfera il cui centro si trova sulla superficie

vol. III Pag.125 - Da CICLOERGOMETRO a CICLOPENTENE (11 risultati)

fegato o del rene, che svolge una parte fondamentale nel metabolismo.

mate (delle quali le due anteriori portano una cassa per il trasporto di merci

che viene azio nato mediante una pedaliera analoga a quella delle biciclette

tipo di propulsore navale, costituito da una serie di palette verticali disposte a cerchio

un cerchio che rotola senza strisciare su una retta. grandi, 5-130: se

classe taliacei, che si distinguono per una particolare disposizione della muscolatura a cerchi paralleli

-i). chi si serve di una bicicletta a motore. ciclóne, sm

industr. apparecchio destinato a separare da una corrente di gas polveroso le particelle solide

mondo, verso cui hanno cospirato tutta una molteplicità di causali convergenti. 2.

invettiva sembrano uscire dalla sua gola come una minaccia inarticolata dalle fauci di un ciclope

canestri di frutta attizzava il fuoco sotto una pentola di merluzzo. carducci, 911:

vol. III Pag.126 - Da CICLOPEO a CICOGNA (17 risultati)

] il ciclopico ezione la fece in una di queste osterie disperse nel pian di conca

davanti agli strapiombi rigidi dei fondali creavano una scena assai suggestiva. ciclòpio,

disegnata su un quadro costituito da una super ficie cilindrica.

cui il pupario si apre a una delle estremità, seguendo una linea

a una delle estremità, seguendo una linea circolare che ne distacca una

una linea circolare che ne distacca una specie di calotta (vi appartengono i sirfidi

7-118: verso la fine del * 54 una lettera a ciclo stile,

piccola, con due cronisti, una stanzetta nella roma vecchia e un

privi di mascelle e di arti, con una pinna codale intorno all'estremità posteriore

) e ciclòstomo (« nome di una specie di pesce del genere bodiano,

inferiore, conformata in modo che rappresenta una grande porzione di cerchio »).

circolare perché si tratterebbe non già di una psicosi acquisita, ma dell'estrinsecazione di

faceva, il quale pareva diventato una cicogna. landino [plinio], 10-23

. barilli, 6-124: qui è una calma, una pace che chiama dall'oriente

6-124: qui è una calma, una pace che chiama dall'oriente le amiche

celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono / l'atroce vista

in cima a un palo. sembrava una cicogna di ferro che avesse chiuso tutt'

vol. III Pag.127 - Da CICOGNARE a CIDONIATO (7 risultati)

dove debbe discendere, son tutte d'una medesima natura e potenza. =

per la radice; le foglie costituiscono una buona insalata, e inoltre vengono usate in

], i-343: l'endivia è una erba amaretta, ma molto più la

cantine. imbriani, 3-235: presi una chicchera di preteso caffè, ch'era un

, nella loggia murata e profanata da una cicoràcea bottega di caffè, ci soffermammo

moglie la cotale delli alberti, che pare una cicùccia? = cfr. cicco

castiglione, 370: in massilia fu già una consuetudine, la quale s'estima che

vol. III Pag.128 - Da CIDONINA a CIECO (9 risultati)

sidro. ojetti, ii-354: una pizzicheria con festoni di salsicce a

festoni di salsicce a budello, una mescita di birra o di cidro, col

ruote dell'oriuolo. -cieco di una passione: sopraffatto da essa. bandello

desiderio, se giungeva l'eco / d'una voce, d'un passo femminino.

3. figur. che nasce da una mente sciocca, ignorante; che è

parecchi errori che vi ha introdotti una cieca pratica, e così egli

che un istinto cieco, o una pratica materiale. manzoni, 119: cieca

operatrici. b. croce, i-3-26: una volontà cieca è incon cepibile

riconfortato d'animo sopra modo, con una assolutamente cieca sommessione alla sua autorità.

vol. III Pag.129 - Da CIECO a CIECO (27 risultati)

. vibrato senza mirare (un colpo, una ferita). plutarco volgar.

era mosso da uno ereditario odio e una cieca ambizione, la quale così gli comandava

dici, zia, che la mia è una passione cieca: no! la mia

cieca: no! la mia è una passione ardente. e. cecchi, 6-

si sentì ad un tratto invadere da una collera cieca. 10. privo di

10-2: ecco un fiero leone uscire d'una cieca caverna. berni, 44-45 (

14. senza uscita, senza sbocco (una strada, un sentiero, un canale

le chiudono, ma che terminano in una via cieca, che non ha riuscita.

là dal cimitero, in fondo a una strada cieca che si perdeva fra certe sassaie

s'erano aperto sotto la terra: una lunghissima e stretta caverna, un budello

le zie. -senza finestre (una stanza, un ambiente). milizia

. patini, 673: salii per una scala a chiocciola, che va a mettere

a chiocciola, che va a mettere in una camera cieca. d'annunzio, iii-1-1220

tenace. -murato, chiuso (una porta, una finestra, un'apertura

-murato, chiuso (una porta, una finestra, un'apertura qualsiasi, un

.); privo di aperture (una muraglia), impenetrabile. v.

iv-2-775 = il sentiero si torse; una muraglia di busso cieca le si parò dinanzi

15. ant. pieno, intasato (una fossa, un pozzo, un canale

o di nascosto (un'operazione bellica, una sortita). segneri, 3-70:

larga dell'intestino crasso, che forma una dilatazione a sacco. redi, 16-iii-381

pietro per commissione di romeo portato seco una picciola lantemetta che altri chiamano « ceca

banditi alvaro, 9-65: andavo avanti con una lanterna cieca, quando sentii una voce

con una lanterna cieca, quando sentii una voce ai piedi delle scale. 19

la sua condotta antecedente, parla d'una lettera cieca, per mezzo della quale

? vasari, iii-496: ritrasse in una medaglia michelagnolo molto vivacemente, ed a

i colori. tommaseo, ii-285: [una città] non ha per le sue

. pavese, 6-234: poi venne una colletta per i poveri ciechi: un signore

vol. III Pag.130 - Da CIECOLINA a CIELO (16 risultati)

: l'errore... è come una pietra dove inciampa e cade chi va

popoli elle [le sette] sono una necessità. nievo, 29: tali

fra loro due, vecchi amici, sorgeva una disputa. 11 meglio che si potesse

e stringi alla cieca, quasi cercassi una consistenza fuori di te. alvaro, 9-57

era un fatto inesplicabile, e come una fortuna capitata alla cieca. -cantare,

di cieco è fare... una filastroccola lunga lunga, senza sugo o

-fare come i ciechi di bologna: di una persona che si fa molto pregare per

che si fa molto pregare per fare una cosa e che, quando si è

, che si faccia molto pregare a fare una tal cosa, mostrando non voler farla

guida l'orbo o l'altro cieco: una persona ignorante pretende di far la lezione

teco / s'i'fussi ben con una gamba a gruccia... / e

avvolgere la terra e si presenta come una cupola, di colore azzurro più o

,... dir si po che una nobile e gran pittura sia. tasso

che le rondini tiravano in alto come una rete. pavese, 5-167: c'erano

lett. it., i-226: vedi una chiesa animata e ambulante in processione:

un cielo sognante / all'orlo d'una montagna. c. e. gadda,

vol. III Pag.131 - Da CIELO a CIELO (12 risultati)

, in particolare, gli occhi di una bella donna. tasso, 6-ii-158:

barilli, 6 115: una lunga figura, esosa, bizantina, con

grigia, le occhiaie azzurre, e una voce dolce del cielo. 4.

accade sempre il pomeriggio, e con una periodicità che mi dà pensiero, a

di'... (seguito dal nomedi una località). espressione convenzionale per indicare

, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'

donna mora di quel paese, che d'una bianca di portugallo e pare, in

superiore, di forma semicircolare, di una cosa: il soffitto di una stanza

, di una cosa: il soffitto di una stanza, la volta di un vano

circondano un letto, il tetto di una carrozza. boccaccio, i-381: alcuno

perché la sua vita possa offrirti una vera contraddizione e battaglia fra il cielo

europei si fecero sempre del cielo. una prima idea fu che fosse un palazzo

vol. III Pag.132 - Da CIELO a CIELO (7 risultati)

celeste. fogazzaro, 7-37: a una corrente cerulea talvolta si confonde una corrente

a una corrente cerulea talvolta si confonde una corrente verde e nel primo lor fluire commisto

o in mente desiderio né pensiero d'una sì vergognosa e vile malvagità. metastasio

essere pronti a tutto pur di ottenere una data cosa. varchi, 18-3-239:

un po'di pazienza, santo cido. una cosa alla volta, e verranno anche

opra sia del caso! -far cadere una cosa dal cielo: esagerarne i meriti

cielo: nel supplicare qualcuno affinché faccia una data cosa. i. nelli

vol. III Pag.133 - Da CIESA a CIFRA (23 risultati)

di fare (o di non fare) una data cosa. fagiuoli, 1-1-317:

ma l'amor di madre, e di una madre del carattere della mia, è

e che offesa c'è a dire una cosa che non sta né in cielo né

stima, lodarlo assai, collocarlo in una posizione elevatissima. ariosto, 12-28

. -rinnegare il cielo a fare una data cosa: condurla a termine a

machiavelli, 976: il che fu una scala da potere fare salire la sua

. -salire al settimo cielo: provare una gioia immensa. nievo, 114

cielo, in cui era salito in una breve conversazione con irma. -scritto

-toccare il cielo col dito: provare una gioia, una soddisfazione immensa.

col dito: provare una gioia, una soddisfazione immensa. luca pulci, i-96

, quello pregò che degnasse di farli una grandissima grazia. getti, iii-37:

il cielo con un dito a poter diventare una gran regina. -voler pigliare il cielo

l'etimo). gli antichi congetturavano una connessione con caelare * celare, nascondere

medicastro, stregone, archimista? in una parola, quel panurgo? caporali, ii-

la gonnella, / desio d'aver una minuta lista. cifo, sm.

fondamento di ogni ordinata sistemazione sarebbe in una mappa che esprimesse le cifre di popolazione e

gli dichiarai che esisteva in legge anche una responsabilità del contabile ed io non ero

diceva al suo aiutante: « sembra una disdetta, pare impossibile, ventinove morti:

veramente alla storia, ma non è una cifra tonda *. -per simil.

un generale ha innalzato a eieusi / una torre di cemento e piombo / con l'

quantità di denaro; entità indicata con una somma complessiva; quantitativo espresso a numeri

di castelletto: il credito massimo che una banca può concedere a un cliente.

, come: 'le spese ammontano a una bella cifra'; * la cifra

vol. III Pag.134 - Da CIFRAIA a CIGLIATO (19 risultati)

di due medaglie d'argento, riposto in una borsa di seta, ricamata d'oro

foscolo, xv-175: hai tu ricevuto una mia lettera scritta sabbato scorso, e

hai potuto leggerla? collodi, 456: una camicia così bella, che era proprio

camicia così bella, che era proprio una camicia da sposi,... di

ti copre ogni giorno, ed è una casa che ripara per sempre, bene

le mani del giovane apparvero pulitissime: una pelle bianca, sana, calda, morbidamente

pieno, turrito: pronto per sigillare una lettera. -per simil. e al

(io): uno spadone, con una gran guardia traforata a lamine d'ottone

: colore e forma, aveva scoperto una cifra, una sigla, un termine

e forma, aveva scoperto una cifra, una sigla, un termine magico, non

sentito in toscana. serao, i-941: una circolare politica, del ministero dell'interno

prefetti e gruppi di numeri, una fatica immensa, con la paura continua

: che funziona mediante l'uso di una combinazione di cifre o di numeri collegate

da sé, sol che siano ordinati in una convenuta serie alcuni dei molti segni alfabetici

: in caldeo ve n'avea scritta una schiera, / altri in lettre fenicie e

! algarotti, 2-154: per intendere una tal cifera di geometria,...

, 3-96: alfonso simonetti si ha formata una cifra e suonerà sempre quella sonata,

elenchi convenzionali, alfabeti segreti, erano una delle sue passioni. pratolini, 2-296:

tabacco, per togliere alla finanza austriaca una delle sue principali entrate. lo stato

vol. III Pag.135 - Da CIGLIATO a CIGLIO (6 risultati)

2. istol. provvisto di ciglia (una cellula). 3. bot.

tremula ondeggia. monti, x-3-40: una ninfa dolce dolce / ch'ogni cuor

: i suoi occhi frangiati da ciglia di una lunghezza impressionante, che a lei

e ombrose dei cigli sembravano appiccicate con una colla nera che orlasse la sclerotica.

attimo tra le sue ciglia quasi bianche passò una espressione d'orgoglio così sicuro da mettere

. sbarbaro, 1-166: le vedo su una piazzetta di borgo non saziarsi di contemplare

vol. III Pag.136 - Da CIGLIOLATO a CIGNO (9 risultati)

le ciglia: / parlan tutti in una volta. 4. figur.

burrone; margine estremo e rialzato di una strada (al confine di un fosso

al salire, fuor che su per una ripida cresta di sasso tagliata a mano,

-che solo sporgendosi tutti fuori si vede una volta un ciglio di nuvola affacciato. e

fattovi spalla di un maroso, di una macchia, di un qualche ciglione o

, roghi, e simili che formino una folta macchia, o di terra piotata e

visetto, i suoi occhi pieni di una esecrazione dolorosa, scoteva le mani su

, con becco rosso, fornito di una sporgenza nera (ed è facilmente addomesticabile

1-25 (70): questa fu una medaglia grande d'oro da portare in un

vol. III Pag.137 - Da CIGNONE a CIGOLARE (15 risultati)

. a esprimere un candore immacolato, una purezza assoluta, un canto dolcissimo,

morte attende. guarini, 45: una dea, / più fresca e più vezzosa

, iv-1-42: il mantello foderato d'una pelliccia nivea come la piuma de'cigni,

-voglio essere baciato, -egli rispose, con una blandizia da cui traspariva la violenza.

. ma quel gesto svelò di nuovo una spalla, debole, e splendida come l'

angelico, di tulle e cigno, come una ballerina. 4. figur.

e notevole azione o impresa compiuta da una persona prima di morire.

anni all'integra fede repubblicana, proponeva una « società per l'emancipazione dell'intelligenza

farò mutar faccia o costume / con una trippa di sua merce carca. menzini

stelle; le cinque più brillanti formano una croce latina (croce del cigno).

soffiamento di vento fa un nome, fa una differenza quella audace generazione.

pondo cigolò; che carco / d'una gran diva egli era e d'un gran

arguto. sbarbaro, 1-52: ogni pozzanghera una lastra. polvere di vetro imbianca e

. d'annunzio, v-1-332: sotto una frana un groppo di radiche brucia e fuma

ungere le ruote: per ottenere da una persona aiuti o vantaggi, bisogna guadagnarsela

vol. III Pag.138 - Da CIGOLIO a CILICIO (19 risultati)

., 34 (604): intonò una loro canzonacela; e subito alla sua

, che consiste nel fingere di dare una cosa, senza, in realtà, darla

cento volte essa mi ha fatto cilecca con una sveltezza straordinaria. faldella, 2-21:

le coltri lo scolaretto e scioglie in una polla di pianto i castighi dei superiori

. borgese, 1-349: ucciditi! una parola. e se poi non mi riesce

quando sali le scale. -fare una cilecca alla morte: scampare da una

una cilecca alla morte: scampare da una malattia gravissima. cippi, 7-25:

disotterrato, / abbia fatto alla morte una cilecca. « = voce onomatopeica.

con la mamma; / ed è una nuova tramma / con cilema. =

vuoi, per ammagliar la gammurrina / una cordella e seta cilestrina. carducci,

color celeste. pascoli, 160: una mandra, tutta oro, tranquilla /

nuovi testi fiorentini, 226: ne conperò una gonnella cielestra per la moglie. g

largo soprabito bigio, tutto rasato, con una testina giallognola illuminata da due occhi cilestri

vallisneri, 1-6: sovra queste sta una strettissima fronte, nel suo cigliare di

s'accontentò di tracciare con un chiodo una croce: l'orizzontale delle arcate ciliari,

dolce, hanno il corpo rivestito da una membrana, traversata da ciglia vibratili animate

5-158: il cilicio, che è una sorte di veste fatta di velli di becchi

corpo co'cilizi e digiuni, vive una vita di estasi e di visioni, e

in astrazione, anzi detta, con una lucidità di spirito maravigliosa. carducci,

vol. III Pag.139 - Da CILICIO a CILINDRATO (14 risultati)

, un vero cilicio: al collo una pezzuola di tela pari a quella della camicia

-ma voi non le porterete più come una piuma; -le porterete come un cilizio

piene di roba e qualcuno perfino con una fisarmonica ad armacollo; poiché quando il cilicio

villani. sacchetti, 17-12: passando una forese, o trecca, con un paniere

frutte se ne mangi ogni mattina con una discreta moderazione. le frutte, che

cose che si susseguono, vengono l'una dopo l'altra, in serie.

queste fanno come le ciliege, che una tira l'altra? g. gozzi,

a bocca: far vedere, promettere una cosa, e non darla mai.

il frutto [ciliegia), è una drupa. altra specie è il prunus cerasus

noce e querce dal mezzo in su compone una mezza spera. alamanni, 5-459:

vedeva sparso, soffocato, in mezzo a una nuova, varia e fitta generazione,

, in pari tempo, un dovere, una condanna? e potrebbe il ciliegio sottrarsi

, di latta, di gomma, una stoffa). foscolo, xv-413

farei venire quand'anche mi dovesse costare una copia del mio montecuccoli che

vol. III Pag.140 - Da CILINDRATOIO a CILINDRURIA (6 risultati)

2. spianato col rullo compressore (una strada). ojetti, i-383:

carta, di latta, di gomma, una stoffa (per lucidarli o spianarli)

lauro, il serpente. contrabbandieri d'una povera lira! frodatori in susurro:

e curvo; e va a finire in una punta assai acuta. =

acqua, e avutane la superficie fatta una crosta di gelo,... sommergetela

di oggetti e d'idee si crea una figura quando regolare, e quando mostruosa.

vol. III Pag.1076 - Da CURSUS a CURVAME (29 risultati)

un regolo, e che si ferma con una vite a varii punti di questo.

di un unico capo, aiutato da una schiera di funzionari dipendenti; la corte

sono dipinte in tavole di figura di una pala da grano; gerle rovesciate sono

era seduta sopra un fianco in una di quelle sedie curuli che il gusto

. figur. le prime magistrature di una repubblica. dante, par.,

', idest in sedia posta sopra una carretta. = voce dotta,

linea non retta e non risultante da una successione di segmenti rettilinei. galileo,

sul margine del ruscelletto che sgorga dalla fontana una giovinetta che vi bagnava entro un piede

birra, la curva che egli voleva, una linea grossa che sarebbe stato difficile figurarsi

: nicomède si servì... di una curva da lui stesso inventata e che

è somigliante al contorno della cavità di una conchiglia. 2. tratto di strada

strada maestra costeggiava il bosco, descrivendo una larga curva e avvicinandosi al mare, fin

da appositi cartelli indicatori. -prendere una curva: affrontare una curva con un

indicatori. -prendere una curva: affrontare una curva con un veicolo in corsa.

essere in gravi difficoltà, trovarsi in una situazione complicata, spiacevole. 3

, un gran bucen- toro fiammeggiò come una torre che s'incendii. quasimodo,

, abbandonato 11 meridiano, prima disegnò una curva grande sopra la catena dell'

ad ogni curva del suo volo, una molle gracchiata. -inversione di marcia

rallentò guardò a lungo; tornò indietro con una curva elegantissima, guardò più da vicino

(mutamenti, trasformazioni, crisi) di una vita, di un sistema, di

di un sistema, di pensiero, di una dottrina. c. bini, ii-208

con ima curva volubile, che avrà una crisi, una cuspide, negli anni di

volubile, che avrà una crisi, una cuspide, negli anni di mezzo, e

parte della pista o del percorso di una gara fatta ad arco. -ordine di posti

. rappresentazione grafica dell'andamento quantitativo di una determinata grandezza in funzione di un'altra

evoluzione: il percorso curvilineo che compie una nave ad andatura costante e controllata quando

inferiore orizzontale. -curva della prua: una delle tavole che formano il costato della

carena, 2-352: curva cappuccina chiamano una maniera di bracciuolo che assicura la congiunzione

ruota e curva della prua si dice una sorta di mensola per sostegno della prua

vol. III Pag.1077 - Da CURVAMENTE a CURVILINEO (23 risultati)

curvaménte, avv. secondo una linea curva, ad arco.

ombra e curvare le cupe foglie canore come una messe di canti sul tronco rotondo lattiginoso

, / ma risparmia gl'imbelli: una corrente / di molt'acque sii tu

libertà, vi siano categorie disposte ancora una volta a curvare il capo sotto la dittatura

. rifl. piegarsi ad arco; formare una curva. tasso, 15-42: luogo

un lato; perdere la stabilità (una nave, un veicolo, ecc.)

di un fianco, si rilevò come una molla, e per poco non sbalzò tutti

alla bontà della virtù, poiché curvossi una volta con flessibil impulso all'abitudine distorta

esser curvo, inclinazione; il presentare una sinuosità (un fiume, una strada,

presentare una sinuosità (un fiume, una strada, ecc.); profilo

medesima larghezza si misura dall'estremo dell'una a quello dell'altra spalla. la

de'filoni, si getta or più da una parte or più dall'altra, allarga

sue curvature, si avanza finalmente con una rapidità inusitata. d'annunzio, v-2-

al garbuglio dei colori naturali, e una curvatura del cristallino ch'egli doveva poter

doveva poter stringere a suo agio, e una possibilità di visione stereometrica per cui il

percorso tortuoso, curvilineo; serpeggiare (una strada, un fiume, ecc.

). nievo, 1-62: una strada nuova a ghiaia, nella quale

. riccati, 19: ho scelto una linea costante ed una forza costante;

19: ho scelto una linea costante ed una forza costante;... per

caso il flusso della linea, non una superficie rettangola, ma una superficie curvilinea

linea, non una superficie rettangola, ma una superficie curvilinea. milizia, vi-328:

per due linie, delle quali l'una è sempre curva, a modo di vite

al di sopra della spalliera curvilinea, una grande riproduzione della madonna della seggiola è

vol. III Pag.1078 - Da CURVIMETRO a CUSCINAIO (13 risultati)

4. sm. solido geometrico delimitato da una superficie curva. viviani, vi-112

sulle carte geografiche; è composto di una rotella che per mezzo di una forcella

composto di una rotella che per mezzo di una forcella di sostegno viene fatta rotolare sulla

del curvo orizzonte / di nugoli torbidi viene una schiera / con carri, che splendono

, come se volesse persuadere alla pazienza una coppia di bestie da preda impazientissime di partire

-non diritto, storto, obliquo (una scrittura). ojetti, i-65:

3. tortuoso, sinuoso, serpeggiante (una strada, un litorale, un corso

corse, curva, trascinando un po'una gamba, ad accendergli in camera il lumino

su un fianco, inclinato lateralmente (una nave, un veicolo). straparola

era finora la chiave di un arco? una pietra a cuneo, più sporgente,

ima linea); non piano (una superficie). varchi, 7-104:

. sm. ant. parte incurvata di una superficie. b. segni, 7-4

g. villani, 7-133: essendo nata una grande discordia tra 'l duca di brabante

vol. III Pag.1079 - Da CUSCINATA a CUSPIDE (28 risultati)

vestito, quando si sentì arrivare una cuscinata tra capo e collo.

il quale ruota l'asse motore di una motrice marina. -cuscinetto di spinta,

a sfere, che dico?, neppure una delle tante sfere uguali di un cuscinetto

. milizia, viii-290: per costruire una piattabanda si suole descrivere su la sua

è affine al guanciale ed è ricoperto da una federa), per sedervici, o

: un gran cuscino, tagliato in una dalmatica, d'un colore disfatto, di

piante della famiglia convolvulacee, comprendenti una novantina di specie delle regioni temperate e

34: la cuscuta... è una pianta capillare e senza foglia, la

, 634: è adunque la cuscuta una pianta, che senza avere in terra

soderini, ii-105: la cuscuta è una pianta, che senza avere in terra

il vischio. lastri, vi-72: una delle piante parasite assai nociva ai prati

non sa nulla della leggenda cresciuta come una cuscuta della pineta intorno a garibaldi errante

lat. cochlearium); ma presuppone una forma popol. * cocilarium e *

di cuspide. borgese, iii-191: una di quelle pazienti pitture fiam

viani, 10-315: sotto il timpano di una chiesa cuspidale c'era un mosaico che

l'altro monastero più in alto, una regola chiama l'altra regola, un santo

. tangente cuspidale: la tangente in una cuspide a una curva. -ramo cuspidale:

: la tangente in una cuspide a una curva. -ramo cuspidale: il ramo

il ramo di curva che esce da una cuspide. cuspidato, agg. che

cuspidato, agg. che termina con una cuspide 0 a forma di cuspide;

cecchi, 6-177: all'ultimo piano d'una casetta di legno, cuspidata come una

una casetta di legno, cuspidata come una costruzione di balocchi, ho affittato camera

, ho affittato camera e salottino da una famiglia oriunda svedese. 2

, ecc.) che termina con una punta allungata e rigida. tramater [

partic.: l'estremità acuminata di una freccia, di una lancia.

l'estremità acuminata di una freccia, di una lancia. c. dati

: leggieri allargamenti di ferite per cavare una cuspide di saetta. monti, 14-17:

. monti, 14-17: indi, una salda / asta d'acuta cuspide impugnata,

vol. III Pag.1080 - Da CUSSINA a CUSTODE (26 risultati)

linea terminale, che corona il fastigio di una facciata, di una cupola o di

il fastigio di una facciata, di una cupola o di altre parti di edificio

lascia sentire il fiotto dei remi d'una gondola lontana e il tubare dei colombi

vigilante, imperterrito. montale, 65: una colomba bianca m'ha disceso / fra

7. matem. punto singolare di una curva origine di due cerchi o rami

tangente che è la posizione limite di una semiretta che ha origine in quel punto

primo sul ramo stesso (e si ha una cuspide di prima specie quando i due

da bande opposte rispetto alla tangente; una cuspide di seconda specie quando la tangente

si congiungono e si arrestano due rami d'una curva formando una specie di punta,

arrestano due rami d'una curva formando una specie di punta, detto altrimenti * punto

legare, se ci riesce, con una curva volubile, che avrà una crisi,

con una curva volubile, che avrà una crisi, una cuspide, negli anni

curva volubile, che avrà una crisi, una cuspide, negli anni di mezzo,

, astringente. = da una voce indigena dell'abissinia; cfr. ingl

la sardegna, che trae titolo da una concessione dell'autorità ed è soggetto al

animali; chi ha ricevuto in custodia una o più persone (per difenderla,

onora un segno, / non le guarda una croce: eppur custodi / stanno colà

croce: eppur custodi / stanno colà d'una progenie estinta. d'annunzio, v-1-1090

gratitudine, dai custodi delle carceri con una fune strettamente legato avanti sua maestà fu

, di un istituto, anche di una casa privata d'abitazione (e vigila l'

d'occhio la soglia, e sembra una noce molto secca dentro il mezzo guscio.

luce delle candele il custode ci mostrò una danza funebre che era dipinta sulla parete di

danzava con le mani imprimendo a esse una posa o una contorsione diversa.

le mani imprimendo a esse una posa o una contorsione diversa. -per estens.

ad accrescere il tradizionale patrimonio spirituale di una società, i beni morali di un

di un gruppo (e anche di una persona), e, soprattutto,

vol. III Pag.1081 - Da CUSTODIA a CUSTODIA (27 risultati)

cortesissimo e biondo. -titolo di una carica onorifica (riservata a laici)

233: u truce signore / tien sol una de l'itale glebe / e de'

di sé un oggetto affidato (anche una notizia, un segreto). -avere in

conservazione più che del danaio, sola una cosa, della quale essere massaio stimava

sparisce; non si tratta più che di una custodia, non si ottiene altro che

custodia, non si ottiene altro che una disciplina negli atti di vita comune,

-figur. salvini, 39-i-159: è una gentil cura la prima [la gelosia

vigilanza di qualche tarlo, ha ritrovato una gran busta gialla con su scritto:

flaviano -che ormai non è più quasi una chiesa e serve solo per le visite

fondo, delle biciclette, fitte a una rastrelliera... era domenica,

insino a nuova deliberazione fusse fermato in una villa vicina a valenza...

ora fatale arriva: di notte, una compagnia di russi ed un'altra di soldati

che lo assoggettano ad un esame e ad una pena. -agente di custodia:

quale l'imputato di un delitto di una certa gravità su cui gravano sufficienti indizi

guardia, vigilanza armata a protezione di una città, di una fortezza, di un

a protezione di una città, di una fortezza, di un luogo (anche di

, di un luogo (anche di una persona o di un gruppo di persone)

levò gli occhiali, li ripose in una custodia di pelle, e se li serbò

quelli colla custodia 38. siccome è una spesa da farsi una volta tanto,

. siccome è una spesa da farsi una volta tanto, io ti consiglierei a prendere

. pirandello, 7 * 174: una volta sola, circa tre mesi dopo il

nella custodia. brancoli, 4-294: in una tasca dei pantaloni, dentro una custodia

in una tasca dei pantaloni, dentro una custodia di celluloide, conservava gelosamente il

). borgese, 1-95: con una mano annaspava sulla custodia della rivoltella appesa

involto, in un fodero, in una guaina, in una custodia, in maniera

fodero, in una guaina, in una custodia, in maniera cioè che nel

il cielo adattatole intorno così perfettamente come una custodia di questo gioiello; e senza

vol. III Pag.1082 - Da CUSTODIMENTO a CUSTODIRE (16 risultati)

dono di dio, a supporre in sé una eccellenza sua propria, e quindi a

l'anima mia non è più che una custodia vuota. 5. dominio

6. rispetto, osservanza (di una norma, di una legge).

osservanza (di una norma, di una legge). vico, 609:

odoranti. -ant. distretto di una provincia governata da un vicario (nell'

straparola, 1-1: appressatosi ad una stanga, dove erano molti falconi,

b. casotti, i-186: una di queste [immagini]...

consapevole di custodire nello scrigno della memoria una folla di fantasmi possibili. 2.

passato. 5. avere cura di una persona, assisterla provvedendo a ogni sua

bisogna a uno principe sapere usare l'una e l'altra natura: e l'una

una e l'altra natura: e l'una sanza l'altra non è durabile.

, 728: noi per soccio intendiamo una società o compagnia particolare, ovvero una accomandita

una società o compagnia particolare, ovvero una accomandita di bestiame che si dà altrui

oriani, x-21- 233: in una escursione d'estate, che feci solo sulle

alpi, a tremila metri, trovai una contadina, che custodiva un branco di

di vacche. -curare, coltivare (una pianta, un terreno). machiavelli

vol. III Pag.1083 - Da CUSTODITO a CUTICOLA (16 risultati)

custodita veste. d'annunzio, iv-2-113: una femmina di spoltore, invasa dagli spiriti

due sorsi d'un'acqua custodita in una piccola zucca secca. pirandello, 5-53

faceva tra i di voti il sorteggio d'una madonnina di cera custodita in una campana

d'una madonnina di cera custodita in una campana di cristallo. bontempelli, 8-86

8-86: si chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con una piccola

arca una cassetta, che aperse con una piccola chiave. nella cassetta era custodito

deputati, sono tocchi ancor essi da una innocente, candida, pura, amabile

sarebbe stata benigna, e custoditrice d'una tal gemma. salvini, v-521:

ed appiccaticcio, non sia altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua fatta

il che senza dolore si prova con una cutanea incisione. tramater [s. v

pipistrello / e le sue stelle come una malattia cutanea, / su questo triste

chiamata cute... ella è una membrana più grossa della prima, e

ed appiccaticcio, non sia altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua fatta

a rassettarsi i capelli ispidi, a tirarvi una riga da un lato; ma poi

tozzetti, 12-10-85: vi sono [a una vertebra fossile] attaccate tenacemente, tanto

esteriori di queste cartilagini sono foderate da una specie di cuticola ossea sottile. g.

vol. III Pag.1084 - Da CUTICOLARE a CZARISTICO (13 risultati)

. medie. di organismo in cui una determinata cutireazione è risultata positiva.

utilizzato per ricercare le sostanze responsabili di una malattia allergica, come asma bronchiale od

diventò cutrettola. burchiello, 19: una cutrettola lo venne / a minacciare al letto

per sempre il gracile / bisbiglio ruppe d'una cutrettola / oh! scesa nel piano

, generalmente inclinato verso poppa, e una semplice asta di fiocco; all'albero

semplice asta di fiocco; all'albero una grande randa e una controranda, all'

; all'albero una grande randa e una controranda, all'asta di fiocco la

l'indietro, più alto, e porta una più considerabile quantità di vele. rigutini-cappuccini

, nome inglese, diffuso per indicare una specie di rapida nave a vela.

dolore. panzini, ii-383: io sono una spia segreta dello czar. b.

valse a colorire felicemente il disegno di una metropoli in crimea; e quando giuseppe

pietra ed io l'ultima d'una nuova città. * » dalla grafia

forze. b. croce, iii-27: una forma di automatismo, che ha tolto

vol. III Pag.1085 - Da D a DA (10 risultati)

di due vocali, quelle [parole d'una sola lettera] si crescon d'una

una sola lettera] si crescon d'una consonante, che per l'ordinario è

, equivale a cinquecento, e con una lineetta sovrapposta a cinquemila. -nelle targhe

5. marin. nome di una bandiera rettangolare per le segnalazioni; secondo

che dal collo a ciascun pendea una tasca. idem, par., 6-12

e 'l vano. lancia, iii-625: una istella discorsa da cielo, per le

da cielo, per le tenebre menando una fiaccola, co molta luce iscese e

in dolore / la preghiera sorgea come una fiamma. pirandello, 5-49: marta

o di qualsiasi altro luogo (di una finestra, di una porta).

altro luogo (di una finestra, di una porta). boccaccio, dee.

vol. III Pag.1086 - Da DA a DA (13 risultati)

, 17-81: in questo par ch'una voce si desti, / molto soave che

o dalla valle, dai boschi o da una casa di balconi. -indica

, di nascita, di residenza di una persona (che nel passato spesso teneva

s. antonio da padova... una volta predicando in concistoro. cellini,

e indica per lo più tinizio di una circostanza o di un'azione, oppure

inf., 15-18: incontrammo d'anime una schiera / che venian lungo l'argine

, diversità, contrasto, trapasso (da una condizione a un'altra); e

da sera i nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio. verga, i-35

il punto di arrivo), tinizio di una serie, di una successione (di

), tinizio di una serie, di una successione (di persone, di cose

, a distanza d'un anno l'una dall'altra, le due bambine. soffici

70: sarà ben un che farà una prova / di dar via una somma di

farà una prova / di dar via una somma di denari: / da quello

vol. III Pag.1087 - Da DA a DA (15 risultati)

bagnate. bisticci, 3-139: venendo una sera, come era sua usanza, alcuna

luogo (e indica la posizione di una persona, di un oggetto; determina

, ove un fatto si verifica, ove una data azione viene compiuta; ha per

avea, gli toddé alquanto dal- l'una delle parti i capelli. bisticci, 3-87

fatti nostri molto da vicino, perché da una parte mi sono trovato nel vero mezzo

5-6: bene o male hai trovato una casa; mangiavi poco dal padrino,

maggiore approssimazione possibile, l'ubicazione di una determinata località, di un edificio,

interi, / a sorte s'incontraro una mattina. foscolo, x-304: quando

in quel punto ricamminavo coll'ànimo per una viuzza inondata dalle troscie dell'acqua,

brancoli, 3-249: rimase colpito da una testa di ragazza sfolgorante di luce bianca

3-125: gli sembra di aver detto una cosa che non può farci rompere il

. malispini, 12: andava [una matrona] per gli palazzi medicando le

, vi-209: e due donzelle e una donna da camera, / e staffieri e

fatica. sassetti, 181: voglio una buona ampolla d'olio da veleni.

pregio, prezzo; introduce un attributo, una specificazione, spesso con valore predicativo (

vol. III Pag.1088 - Da DA a DA (13 risultati)

dica da beffe e che questo predicare sia una arte. bibbiena, xxi-1-103: lidio

e fremere e rompere forse in pianto per una cosa da nulla. montale, 1-13

filtrasse dall'alto. -ant. indica una determinata particolarità (per lo più fìsica

(per lo più fìsica) di una persona, passata poi a formare nomi

, io (173): vispo come una lepre, quel diavoletto: ma!

avessi pensato di scrivere e di farmi una mia realtà. banti, 6-36:

denota appartenenza (a un ordine, a una compagnia, a un luogo).

lor natura. lippi, 8-18: ewi una madia zoppa da un piede.

, i-81: -zia chiarina ha da confessarti una cosa! -c'è bisogno che tu

interrompono qualche giorno l'esatta uniformità d'una tal vita. dossi, 20:

larghi d'oro in oro 1. una s. ij. 24

a tutti da mangiare quanto volevano, una volta il giorno, di certo miglio.

le anticamere e per le scale c'era una folla da non si dire, tutta

vol. III Pag.1089 - Da DABBASSO a DACCANTO (20 risultati)

il primo con un soprannome che era tutta una pittura. = comp. da da

perché o nascono da ignoranza, o da una somma credulità e dabbenaggine. genovesi,

. -avere la dabbenaggine di fare una determinata cosa: essere tanto ingenuo,

. bembo, 7-2-27: io ho trovata una dabbe- nissima donna, che ne servirà

, 1-69: vidi... una donna la quale pareva donna dabene,

fossi onest'uomo, e lisetta non fosse una fanciulla dabbene, non la ritroverebbe più

tutti gli amori che hanno lasciato viva una fibra del loro cuore. cagna,

dabbene. svevo, 1-328: lucia è una ragazza dabbene e tu hai torto,

scandalosa un giovane dabbene, non è una cosa che possa far piacere alle famiglie

, 191: arrivarono i preti e una gran folla di persone e tutti poterono osservare

, mio amico, che potrebbe nascondersi una verità istorica, cioè che quivi avesse

in balla d'un curioso fanciullo o d'una ragazza innocente un libro, dal quale

dabbenuomo, che per iscrupolo avea rifiutato una fanciulla fresca e mansueta s'accontentò di sposare

fresca e mansueta s'accontentò di sposare una vedovella arcigna e appassita. carducci, iii-16-369

e il dabben tedesco fu contento come una pasqua. landolfi, 7-49: il

, vedendola per esempio a letto come una diavola, coi capelli incartocciati.

, e precisamente quello che consiste di una premessa maggiore universale affermativa (a)

universale affermativa (a), di una premessa minore particolare affermativa (l)

minore particolare affermativa (l) e di una conclusione particolare affermativa (i).

uomo in poche ore. -da una voce singalese. daccanto, prep.

vol. III Pag.1090 - Da DACCAPO a DACRIOCISTECTOMIA (7 risultati)

e uno scalpiccio, appena distinti; è una vecchierella che entra nella chiesuola lì daccanto

daccapo, punto e daccapo: cominciare una nuova riga (nello scrivere, nel

, che tenea sua terra, essendo a una stagione i fichi novelli, il signore

, 678: ma dimmi, dacché è una giovana disonesta, mandala qua giù co

sbarbaro, 1-138: non bella: una bambina pacioccona;... buttava altrove

per l'abbatino; ed è questa una delle pochissime volte, dacché vivo, nelle

questa specie d'appuntamento ridiede ad amedeo una calma quale egli... non

vol. III Pag.1091 - Da DACRIOCISTITE a DADIA (8 risultati)

figur.: argomento prediletto su cui una persona ritorna volentieri, con insistenza,

« dada (pronunziate dadà) è una parola francese che significa, in senso

protesta contro la guerra, volle essere una rivolta permanente contro l'arte, contro

, lasciando andare il capo ora da una parte or dall'altra, per dimostrare

parte or dall'altra, per dimostrare una certa stanchezza che a molti è vezzo

portenti d'un moccioso o d'una smorfiosa: tutti stare a bocca aperta spettatori

: e che avrebbe fatto gedeone con una mogliettina sdolcinata, daddolona, smancerosa,

ii-1-258: 4 daddosso ': tutta una voce composta di4 da ', e 4

vol. III Pag.1092 - Da DADO a DADO (16 risultati)

, in un altro niuna; a questi una faccia aspra o bene spianata e bene

. -ant. mano (di una partita ai dadi). b.

. sorteggio, premio, vincita (in una lotteria). cantoni, 228

il destino è ancora scritto / su una faccia del dado. -avventurare il

carretto di ferraglia; eppure andò come una spada per tutta la via, e

., lungo due dita; sì che una delle sue faccie sarà quattro dita quadre

ciascun de'quali sarà un dito, e una sua faccia un dito quadro, e

. e. cecchi, 9-172: una complessa scansione prospettica di dadi e piani

di dado, segnato in ciascheduna faccia d'una macchia in forma di croce. algarotti

canali che sono scavati nella grossezza di una pietra rotonda che gira ed ha la

che gira ed ha la forma di una macina da mulino, si rotondeggiano. fogazzaro

nero. giocosa, 33: era tutta una rovina di massi giganteschi, gran dadi

animò di sé il paesaggio; era una meraviglia quella cosa semovente, come alle

giocattoli più fragili, lui rovescia da una scatola i dadi delle costruzioni, e li

per simil. cicognani, 13-587: una minestruccia di pastina stracotta al brodo fatto

dadi da brodo che sciolti avrebbero ristorato una compagnia, venivano ruzzolati sopra un altro

vol. III Pag.1093 - Da DADO a DADO (30 risultati)

medicinale. montale, 3-138: voleva una camomilla, una tisana di menta,

montale, 3-138: voleva una camomilla, una tisana di menta, un dado al

quadrello, ovvero mattone, ed è una tavola ad angolo retto. milizia,

simili. viani, 19-620: una loggia di colonne tutte di blocco, fiorite

più o meno cubica, che regge una statua. vasari, iii-285: sono

un dado di sasso, incoronata d'una fronda, pareva ch'ella stesse 11

stesse 11 a darmi il benvenuto: una figura muliebre, tagliata all'altezza dei

, con la sinistra, allontanava lievemente una cocca. 11. tecn.

forza poi dare alle spranghe della rotaia una grossezza enorme. dizionario militare [1847

atto a ricevere il capo vitato di una chiavarda. panzini, i-296: -no,

o di piombo col dado, dall'una alle due libre. g. bentivoglio,

martire, / da sé si ruppe una catena forte, / ond'era avinto

del paziente fra due lamine, l'una esterna e l'altra interna, e dopo

annunzio, v-3- 420: da una parte si grida: « ai dadi!

albero che vi posa sopra girevolmente in una buca tonda. 15.

cattivo. - al figur.: avere una disgrazia. guittone, 230-5: zara

dado: mettersi al rischio, prendere una decisione, incominciare un'azione senza avere

cristiano, credete e confessate d'avere una vita eterna da perdere dopo questa, e

perdere dopo questa, e che gittato una volta il dado, ella è spacciata per

per indicare un'azione ormai intrapresa o una decisione risolutamente presa, da cui non

il vostro * spero che non risponderete una parola '-e mi pentiva del tutto

a qui, e è paruta e pare una terra diserta, non trafficandovi noi.

sacchetti, 152-103: abbiate cura a una cosa, che quando voi gli appresentate al

per dado: essere al principio di una cosa, cominciare a fare una cosa

principio di una cosa, cominciare a fare una cosa. pulci, 18-183:

: giocare un grande azzardo, tentare una gran sorte. buonarroti il giovane,

tratto un gran dado, / scampata una gran furia. [sostituito da] manzoni

aria, tergiversazioni, strascinati tutti verso una deliberazione da una necessità sentita da tutti

, strascinati tutti verso una deliberazione da una necessità sentita da tutti, sapendo bene che

da tutti, sapendo bene che giocavano una gran carta, ma convinti che non c'

vol. III Pag.1094 - Da DADOFORO a DAGA (20 risultati)

gran dado doveva esser tratto dal destino sopra una tavola di pietra ignobile, tra il

-e ce ne son tanti - è una casa con le sue finestre e la sua

erano principalmente oggetti a trucco, come una finta mosca posata su un finto dadino

(caute e cautopate) portanti ciascuno una fiaccola, l'uno alzata e l'

sacrificate a zeus meilichio; indossava una lunga veste di porpora e portava sui capelli

un formicolìo e un daffare come dopo una grossa incursione. pratolini, 9-322:

danno tanto daffare? la loro giornata è una corsa cieca. cassola, 1-107:

molto brevi, estremità posteriore appuntita; una cavità situata sul dorso serve a proteggere

dafnite, sm. bot. ant. una delle numerose specie di cassia,

arbusto della famiglia timeleacee (ed è una specie del genere dafne): laureola

'daphne laureola), nome d'una pianta dell'ottandria monoginia, che dà

tedesco che era nascoso, e con una daga, dandoli nel petto, l'uccise

dice incarco e disonore, / di una daga gli dette al fin nel petto

e con la destra cacciato mano ad una daga, gliela ficcò nel petto e se

in mezzo ai fischi, che sembrava una frotta di maschere. di giacomo, i-655

: la guardia arrivò correndo, con una mano sull'elsa della daga. per

pisanello; e non le manca se non una bella daga dietro le reni falcate,

, fece segnio di metter mano a una sua daghétta. varchi, 18-2-251: avendo

ch'egli toccò, portava a canto una daghétta solamente. d'azeglio, 4-39:

. d'azeglio, 4-39: portava una daghétta in cintura d'acciaio nero martellato;

vol. III Pag.1095 - Da DAGALOTTO a DAGUERISMO (10 risultati)

volto d'una tinta pallida ed un po'brunetta, con

iv-1-410: guardai un libro che aveva una coperta di stoffa antica e tra le pagine

coperta di stoffa antica e tra le pagine una daghetta. = di etimo

per un periodo di tempo variabile, una lastra argentata, in modo da sensibilizzarla

ai vapori di mercurio e fissata in una soluzione di iposolfito o di cianuro di

disegno a chiaroscuro sulla superficie argentea di una lastra di rame argentato, dell'ima-

oggetto qualunque, quale è data da una camera ottica, impressione fatta e lasciata direttamente

dieci a venti franchi cadauno, riproducendo una immagine sbiadita e molto spesso enigmatica. negri

fronte, tra le finestre, da una cornice di noce, la guardata corusca

della prima scoperta della fotografia, compra una macchina per dagherròtipi. 3.