intorno a un terreno oppure disposta attraverso una strada o lungo uno stretto passaggio per
parla, si affisa nell fotografia di una casa bassa e larga: una «
fotografia di una casa bassa e larga: una « tettoia » annientata sotto alberi millenari
parte (di un componimento poetico, di una lettera, di un racconto, di
romanzo, di un discorso, di una conversazione, di un ragionamento, di
saria ben bastato l'animo di far con una chiusa piccante i suoi sonetti, e
morti ', diceva la chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi.
usava, nella colonia, di festeggiarla con una generale allegrìa, e, quell'anno
fu rivolta alla cameriera che entrava con una lampada a petrolio. cicognani, 3-76
amen, amen, sui quali s'imperniava una infinità di coloriture e variazioni corali.
-ode di chiusa: che conclude una raccolta o un libro di versi.
sostenere che anche il libro primo ne ha una: l'invito al puer di non
invaso del canale derivatore o da realizzare una caduta d'acqua. leonardo, 3-370
nostro paese fece la prima prova d'una navigazione aperta dalla mano dell'uomo. e
pozzetti, 12-6-9: la torrita passa per una chiusa, come dicono, cioè per
chiusa, come dicono, cioè per una feritoia o finestra, che si è
plur. restringimento di fianchi vallivi costituente una stretta, di diffìcile e pericoloso transito
ricordati, 1-502: egli si fece una chiusetta piccola, con un muro
, coperchio di pietra col quale è turata una buca della fogna. codeste buche servono
metallo o legno, usato per chiudere una buca, una fossa, una tomba.
, usato per chiudere una buca, una fossa, una tomba. allegri,
per chiudere una buca, una fossa, una tomba. allegri, 138: di
ii-518: ha tra orto e giardino una serie di recinti, chiusini e gabbie
ad uno amante è carissimo talor vedere una finestra, benché chiusa, perché alcuna volta
parto, ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del letto
mena; « anch'io ci ho come una spina qui dentro... ed
chiusa sopra quella finestra, pesante come una porta di palmento. ma così vuol
lievito, v'è la stessa atmosfera d'una natività. -figur. foscolo,
. che ha porte e finestre chiuse (una stanza, un edificio).
l'anticamera, di cui si vedevano una poltrona e un angolo del divano era vuota
pavese, 6-130: mi fece entrare in una stanza in ombra...,
la bocca di un recipiente, di una bottiglia, un baule, una cassa
di una bottiglia, un baule, una cassa, un pacco, una lettera,
, una cassa, un pacco, una lettera, ecc.). bembo
, ben chiuso e ben sigillato in una vostra lettera, a mad. giulia.
. segneri, i-287: agguisa di una sepoltura chiusissima non può godere spiraglio alcuno
prima giovinezza, nata sul ponte d'una nave da guerra... s'era
, attorniato (un luogo o anche una o più persone). capellano volgar
le parti di un libro, di una borsa, di un ombrello, di un
ombrello, di un coltello, di una forbice, ecc.). giusti
sotto il vetro del banco, vide una quantità di brillanti coltelli disposti sopra un
e conviensi aprire l'uomo quasi com'una rosa che più chiusa stare non puote
d'amaranto nei chiusi occhi, è una nube / che gonfia. tecchi, 2-74
, premuto, stretto, costretto (una persona, un oggetto). -
, e, dietro quella barricata, una bella fila di micheletti, con gli archibusi
entro determinati confini (uno spazio, una regione). -anche al figur.
varchi, 7-168: circonscritta si chiama una cosa, quando è chiusa e circondata
e, in somma, contenuta da una altra. garzoni, 1-325: essa arabia
due letterature quasi parallele e persistenti l'una accanto all'altra: una schiettamente religiosa
persistenti l'una accanto all'altra: una schiettamente religiosa, chiusa nella vita contemplativa
: fra ciane ed aretusa si stende una zona di mare / chiusa da due esili
conflitto o di blocco economico o di una politica di autarchia e di isolamento.
mare. -anche: stato che segue una politica di autarchia, evitando le interferenze
colline, che giace tra essi (una valle, un sentiero, una città
essi (una valle, un sentiero, una città, ecc.).
molto inante, / che giunse dove in una chiusa valle / si vide un cavalier
i-60: abitò [diogene] in una botte, la quale elli volgeva; la
lo star chiusi e a sedere è una malattia di per sé. quasimodo, 1-43
un uomo come lei starsene chiuso ». una volta gli dissi che ci stavo benissimo
. riportallo / dentro al castello in una chiusa torre, / dove in perpetuo per
. 21. che si svolge in una cerchia ristretta e intima (l'esistenza
massone, si atteggiava a perseguitato da una fazione chiusa e illiberale di militare di
moravia, iv-232: sai, ricevo una quantità di persone alle quali non posso
lungo le sabbie lisce. / eco d'una voce chiusa nella mente / che risale
sconosciuto, inosservato (un sentimento, una passione, un impulso, un pensiero,
, un pensiero, un luogo, una persona). dante, inf.
, poco chiaro (un discorso, una scrittura, un testo). inghilfredi
raccolto, ritirato in sé; taciturno (una persona, uno stato d'animo o
febbre dei guadagni, la botta di una mala notizia, l'impeto di ima
e consenziente, con un animo e una bocca sciroppona che diceva sempre di sì
inaccessibilità (un edificio, un luogo, una foresta, ecc.).
, terminato, risolto, approvato (una controversia, un processo, un affare,
, un affare, un incidente, una decisione, ecc.). monti
raggiunse. / di fuggevoli istanti ordì una storia / ben chiusa e triste. /
magalotti, 9-1-14: mi vi trattenni una sola domenica, che tutte le botteghe
, il cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte
conduce, col mazzo delle chiavi da una mano e dall'altra una lanterna da
chiavi da una mano e dall'altra una lanterna da scuderia che avevo comprata come
indispensabile. collodi, 205: infilò per una viottola solitaria, camminando all'impazzata fino
. figur. che ha suono stretto (una vocale). -anche: vergato con
. -anche: vergato con precisione (una lettera, un carattere dell'alfabeto)
spettacolo a vedersi / agili gondolette, una sull'altra / scivolanti alla corsa,
conduttori i cui estremi sono uniti a una stessa sorgente d'energia. - anche
, sentirlo attaccato al torace, stabilire una catena chiusa di cui non ho mai
: essendo il proprio di questa maniera una cantilena breve e chiusa, che ha il
sviluppa l'elemento cantabile e musicale, una enfasi sonora,... che non
porte chiuse: di un dibattimento, di una seduta, a cui non è ammesso
al riparo il bestiame; terreno cinto da una siepe, da un muro, da
siepe, da un muro, da una rete, da un fosso, ecc.
le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre, e
. leopardi, 862: scendendo a una valle immensa, scoprirono, come a dire
averli [i reparti] rivisti in una sodaglia tra due fiumi, dentro un chiuso
: qualche volta mi diverto a alzare una piattella di pietra di quelle che chiudono
pratolini, 2-134: l'estate è una buona stagione per questo genere di commercio
, è, in ultima analisi, una immaginazione di filologi. 4.
, iv-2-411: come nel chiuso d'una foresta infame, i malfattori si adunavano entro
. -chiusura idraulica: interruzione di una conduttura attuata mediante una certa quantità
: interruzione di una conduttura attuata mediante una certa quantità d'acqua che rimane in
certa quantità d'acqua che rimane in una parte della conduttura stessa, anche quando
un bilancio, di un dibattito, di una riunione, ecc.).
con la mano toccare, si trova una erba, che in qualunque fiume o
dinanzi all'intensità di quel raccoglimento, una specie di appassionata impazienza non dissimile a
dissimile a quella dell'uomo curioso dinanzi a una chiusura ermetica che lo tenti. alvaro
chiusura automatica: dispositivo destinato a stabilire una chiusura fra due opposti lembi di tessuto
pelli, ecc., costituito da una successione di due serie di piccoli denti
denti metallici o di materia plastica, una per ciascuno dei due lembi del tessuto,
arnesi. e. cecchi, 6-309: una tuta ragionata, stringata; biffata e
tabemaculo, intorno al suo giro ordinarono una chiusura di legni d'ebano. baretti
. 1827 (555): con una chiusura di tavole]. fogazzaro,
: asprezza di vita è altresì come una forte chiusura per guardare il giardino del
forte. cavalca, 16-2-387: tentò una vergine commessa e conversa del monisterio,
non sa un de'più artificiosi magisteri, una delle più ingegnose macchine sé moventi,
civetta, un gatto, due cagnolini, una chizza gravida ed altri animali.
mesi in prigione e sei mesi in una soffitta, è inutile, non se ne
impersonale) per indicare 1'esistenza di una persona o di una cosa, o
indicare 1'esistenza di una persona o di una cosa, o la sua presenza in
accordo nel prendere parte con altri a una determinata azione o impresa o attività.
. intelligenza, 27: havi una pietra ch'ha nom grisopasso, / color
mille che se ne ritornano in campo con una canna in mano, e diventando osti
è propriamente cubo, non potrà avere una esatta radice cubica. idem, 4-4-18:
nelle composte, la radice quadrata di una qualunque quantità è quella che moltiplicata in
viviani, 4-4-49: la conoide nata da una parabola cubica, essendo fermata colla base
del paradiso, 341: l'umilità è una dottrina intellettuale di cristo, la quale
materiale refrattario sagomato, e consta di una parte inferiore detta crogiolo, dove si
si raccoglie il metallo fuso, da una zona mediana detta zona delle tubiere,
detta zona delle tubiere, e da una parte superiore cilindrica detta tino.
suoi elementi costitutivi e la ricomposizione in una realtà geometrica data dalla compenetrazione delle
. alvaro, 7-106: ho veduto una mostra singolare di libri e oggetti religiosi
ojetti, ii-446: incontrammo... una fila di carri colmi di balle di
. per un'esperienza anteriore, per una osservazione sagace progressiva di tutte le parti
realtà visibile multipla a un tempo ed una... lo scopo che gli si
plastiche sui generis), sintetizzare in una viva unità pittorica le successive impressioni ricevute
apparenza, che al primo piano portava una mostra dipinta nelle regole con certe parole
formica era in mezzo al suo ripostiglio, una baracca andata distrutta per tre quarti,
andata distrutta per tre quarti, a una cui superstite parete di legno era attaccato
f. frugoni, xxiv-966: sopra una base di tre cubiti formata di sassi scabri
.: oggetto o corpo che ha una forma simile. leonardo, 7-i-11
ville parevano bianchi e chiari, per una gran dolcezza che fosse, come verità
terra serena. -in cristallografia, una delle forme semplici assunte dalle sostanze che
buonarroti il giovane, 9-687: colà con una verga, che ferrata / gli ministra
. 4. agg. cubico (una misura di volume, di capacità:
: voleva dir braccia cube, che è una misura solida continente uno spazio lungo
. targioni pozzetti, 12-10-201: facendo una seria riflessione ai tanti millioni di braccia
io gli rispondessi, i punti nell'una [linea] esser quanti sono i
avergli dato sodisfazione col porne più in una che nell'altra, e pure in ciascheduna
la sera vi giunsi, mi parve una cuccagna, perché il signor marchese di
mai vista, varese si presenta come una città di cuccagna borghese. vi risplendono specialmente
i formaggi, i dolci, segnali d'una industria alimentare progredita, di una popolazione
d'una industria alimentare progredita, di una popolazione dedita alla buona tavola.
, o studenti dell'accademia, erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano
... degli anni futuri come d'una cuccagna che non doveva finir mai.
quello stato. per i nostri fu una nuova cuccagna. deledda, iii-746:
nel mese di ottobre; ma allora è una cuccagna. pea, 3-196: non
ci fosse l'albero della cuccagna: una ghirlanda di polli con la testa in
i mortaletti, le campane sonàvano ed una banda di stuonatori die'fiato alle trombe.
colpire. nieri, 182: uno una volta sbagliò il colpo, e se il
4. gerg. beccarsi, prendersi (una condanna, una punizione).
beccarsi, prendersi (una condanna, una punizione). nieri, 194:
. 5. locuz. cuccarsi una persona, una cosa: doversela tenere
5. locuz. cuccarsi una persona, una cosa: doversela tenere, sopportandola contro
è alloggiato, la corte ha ordinato una tassa che universalmente si usa per ciascuno
regolamenti determinano il numero dei passeggieri che una nave può portare, secondo la qualità
. de roberto, 76: dormiva sopra una specie di cuccetta da marinaio. d'
, la buttava in mare legata a una fune, la sbatteva contro la chiglia
cucina era all'ordine da poter passare una rivista. scomparsa quindi nella sua cuccetta
10 più a gruccia, piantato sur una base di legno. sulla cucchiara riscaldata
: 'cucchiaia', quello strumento composto di una base di legno, su cui sorge un
rotondo; nel quale, se da una parte va a finire quasi la punta
648: la cameriera abbandonò... una cuf- fietta a ricami sulla scottante cucchiara
paletta, estremità allargata dei raggi di una ruota. baldini, i-672: scruto
: iacopo viperaio si esibì a berne una cucchiaiata intera. magalotti, 1-92:
in scena l'acqua detta di sopra. una mezza cucchiaiata di questa in una giara
. una mezza cucchiaiata di questa in una giara d'acqua fredda, preparata con
il bollore al brodo, e riempitane una scodella già guarnita di fette di pane,
stessa. giusti, v-158: presa appena una cucchiaiata della seconda, che forse era
1-148: il babbo era in maglietta, una faccia larga e chiara, punteggiata di
]: prendano la mattina nello svegliarsi una piccola cucchiaiatina di esso liquore. cucchiaièra
viva rifulse la faccia. vallo, una cucchiaiera ed altre cose [ecc.]
di un lungo ma6- iii-233: salvo una forchettiera, e cucchiaiera, che giusti,
, come [mangiare i gelati] fosse una cerimonia che viene poi scaricato mediante
le labbra della fan2. quanto di una determinata sostanza può caro (tommaseo]:
tuttavia nel mio letto con in mano una tazza da cui cennamo o uno gughiaio di
la mi imbutiforme praticato su una doga della botte, che portavano
non si sentiva che battere i cucchiaini sui una boccettina d'acqua, buona come la conserva
giaciglio del cane. tere in sesto una persona disfatta. c. e. gadda
frasi a pezzi, soffiando nel e in una delle cucce è un bambino, mezzo nudo
posta sotto l'ombra d'un fico; una cuccia da e sapesse padroneggiarsi. ovvia
un ogmento, sempre immaginando che esista una suola di scarpa più grande di tutto
torta col cucchiaio. consistente in una concavità ovale leggermente in palazzo, ed
estreuna palla di artiglieria, e roppe una inferriata rincontrorare, sopportare di mala voglia,
. piovano arlotto, di rimettere in sesto una persona disfatta, che vere e a far
accovacciarsi, di baretti, 1-239: una [osservazione] è sul caso d'un
con un cucchiaróne di legno: ne veniva una cosa... magalotti, 20-169:
su di noi il suo cucchiaione colmo di una gelatina mogio mogio sopra una sedia, e
cucchiaione colmo di una gelatina mogio mogio sopra una sedia, e cucciato giù,..
pagliai cucciano i cani: e in una delle cucce è un bambino, mezzo nudo
girar trottola / o farsi lieto d'una bella frottola, / di far cantar cicale
succiola; / o di veder quando una pazza sdrucciola / per modo tal che
ciola. tavola ritonda, 33: allora una cucciola di isotta, la qual è
dirlo a sergente o a camariera, / una cucciola facien messaggera. luca pulci,
l'ode [le rime] verrà come una cucciola. magalotti, 20-166: pigliate
: nella sala della torre, aveva una cucciorella, che al suo latrare correano al
e. gadda, 334: eccitò a una rincorsa precipite il mustafà dei signori vanzaghelli
la persona prediletta, il beniamino in una famiglia, in un gruppo, in una
una famiglia, in un gruppo, in una cerchia. pulci, 19-141: ché
, digli ninna ninna, cantando ancora una canzoncina sotto voce trattandolo da rimbambito.
accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima figura. verga, 3-38: quello
pareva un cucco. nieri, 94: una bellissima serata di maggio questo cucco se
più vecchio del cucco: a indicare una persona molto anziana, o anche un
garzoni, 1-153: ti mandano a casa una carne rossa come un gambaro, o
in su la vetta della croce vi era una mascheraccia contraffatta,... la
aveva due lucerne di fuoco lavorato, e una per la bocca, che ardevano tutte
naso schiacciato, mento aguzzo, e con una capellieraccia nera ed arruffata:..
donne e donnette erano alla ricerca di una cuccorita scappata dalla gabbia. = da
brente, 100: ella poneva al fuoco una cocoma onde, prima di separarci,
in quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una gran cocoma per farvi il caffè;
. panzini, ii-650: facevamo bollire una gran còcuma d'argento dove ci buttavano
tè. govoni, 3-157: forse dentro una vecchia accanto al fuoco / col bastone
bricchi, e del loro naturale basamento una dozzina e mezzo di calici, di
loro riesce a mettersi sotto il grembiule una cuccuma o una fiasca. 2.
mettersi sotto il grembiule una cuccuma o una fiasca. 2. figur. ant
di caffè del giorno prima, in una cuccumétta di stagno. = voce
) o locale (chiuso: in una casa d'abitazione, in un ristorante
abitazione, in un ristorante, su una nave), dove si preparano e
debitore il vescovo di faenza di mandare una gallina con dodici pulcini di pasta,
. sacchetti, 34-27: capitò ad una porta, là dove intrato e andando
capponi e di stame, e con una fante assai leggiadra e giovene, la
avessi potuto, l'arei confinato in una cucina a succiar broda e a leccare
tra posseder là su un palazzo ed avervi una casuppola. stimo tutto uno abitar nella
compare cipolla che è venuto a farvi una visita », disse padron 'ntoni
ancora / nottetempo o nel cuore d'una siesta / di cicale. -figur.
3-50: il giovedì medesimo faceva ordinare una cena, e porre a sedere tutti questi
stava ritto intorno alla tavola, con una tovagliuola al collo ed alla cinta;
caratteristico (di un paese, di una regione, anche di un cuoco famoso
mangerai cocino. castra fiorentino, v-546-3: una for- mana iscoppai da cascioli: /
/ e quell'omore in sé che ha una lastra. s. caterina da siena
era stata per molti anni cuoca presso una signora che abitava una villa al ponte di
anni cuoca presso una signora che abitava una villa al ponte di vingone, conosciutissima
. 5. locuz. -darsi una mano in cucina: aiutarsi l'un
invece faremo a compatirci e a darci una mano in cucina e a tavola,
dello scaduto settembre discendeva per l'adige una barca carica di truppe con li cassoni
mi precedette nella cucinétta e mi offerse una sedia. comisso, 1-256: dalla
sulla graticola. moravia, iv-279: una nera cucinétta colma di utensili.
cameruzza, e nel palco di sopra ebbero una cucinuzza. -acer. cucinóne
commestibile. poltri, iii-2-167: fatta una grandissima strage d'animali cucinabili, preparò
grandissima strage d'animali cucinabili, preparò una cena che usciva de'manichi. cucinaio
che avere si potessero, e teneva una donna di buona età che era perfettissima
se separatamente cucinarme / vorrà mastro pasino una o due volte, / quattro e sei
e sotto alla casa mia ci era una lavandara, la quale pulitissimamente mi cucinava.
di vedovanza, perché aveva bisogno d'una donna lassù, che badasse alla casa
. sapendo che la 4 pizza 'è una delle adorazioni cucinarie napoletane, sapendo che
in roma è larghissima, pensò di aprire una 'pizzeria'in roma. d'annunzio
la polpetta cicognina non è se non una laida manipolazione di carnicci venefici ed erbe
, cuoco (in particolare, di una comunità: convento, ospedale, caserma,
: la mia cuciniera non è mica una fantoccia, anzi pretende di potere stare
, 2-426: da anni amalia passava una buona parte della sua giornata al focolare
giornata al focolare e s'era fatta una buona cuciniera quale occorreva al palato delicato
in soppressa. queste le cuciono l'una con l'altra per lo lungo con filo
per la seconda volta impegnato in una missione diplomatica. verga, 3-103
strappò ad un cappellino della zia una magnifica cordella nera d'amoerro...
2. chirurg. congiungere i lembi di una ferita perché si rimargini; suturare.
, ed io vicino a lei seduto sopra una seggiolina, ed ei parlava così bene
biondo alla finestra / tra un basilico e una menta: / è maria che cuce
ago, l'altro inferiore portato da una navetta o spoletta dotata di moto alterno
dotata di moto alterno orizzontale o da una navetta oscillante intorno a un asse orizzontale)
la grande esposizione di parigi rigurgitava di una serie svariatissima di macchine per cucire.
nel cucire, c'era da fare una storia d'una certezza e d'una
, c'era da fare una storia d'una certezza e d'una chiarezza tale,
una storia d'una certezza e d'una chiarezza tale, da esserne pago ogni intelletto
trattare simultaneamente con due persone diverse ingannandone una. g. m. cecchi,
trattare simultaneamente con tre persone diverse favorendone una e ingannando le altre due.
, sf. solo nella locuz. dare una cucita: dare due punti in
dare due punti in fretta, improvvisare una cucitura. = deriv
magra e alta; ci ricevette in una stanza in ombra, seduta su una
una stanza in ombra, seduta su una sedia dall'alto schienale, accanto a un
: zolfina, la piccola cucitrice, una testa ghiribizzosa da modista, un collo
da libellula, un fianco da vespa, una divincolazione elastica da serpente. cicognani,
un gruppo di ragazze cucitrici corsero a una ringhiera per vedere un rospo in ima
e simili. tommaseo, i-365: una pioggerella fine incominciando faceva correre le donnucole
grezzo con le cuciture in evidenza e una camicia bianca con le mezze maniche.
poemi omerici],... ma una raccolta, una cucitura del lavoro successivo
... ma una raccolta, una cucitura del lavoro successivo di molti,
di primavera / ha un'anima, una voce. / è il canto del cuccù
orologi che, semplice- mente, possiedono una suoneria imitante il grido del cuculo)
cucù. carducci, 524: ebbi una volta un pendolo a cucù / dentro
sua cassetta. verga, 4-20: vendere una o due camere?...
di irrisione, o in risposta a una proposta ritenuta assurda o ridicola o per
sono insieme, forse sono uno in una barca e una in un'altra.
, forse sono uno in una barca e una in un'altra. mi piacerebbe di
); ogni giocatore, se riceve una carta bassa, la può passare al
rege già, ne lo arbore stava una cucubaia che sempre cantava. = deriv
nomi, 6-40: farò di montendoglio una bisciaia, / e darò fine a
ad intendere che l'isola natante sia una illusione bella e buona del dimonio, e
professione, è stato il splendor d'una nobilissima e rara parte di filosofìa. idem
quant'alla grossezza, è poco minore d'una colombella. i suoi colori sono bigio
chiuse. govoni, 114: a una parete, il pendolo con il cùcùlo,
, che veniva fuori dalla finestra di una casina svizzera, e che rappresentava per me
iv-2-746: un colpo di denti in una cucurbita. c. e. gadda,
coloquintida è decta cucurbita deserta. l'una perché ha le foghe simile alla zucca
o un orinalino con suo antenitorio o una cucurbita piccola. bruno, 71
, a tre logge; il frutto è una sorta di bacca con la buccia dura
di bacca con la buccia dura (raramente una capsula); vi appartengono il cocomero
lato non sia un solo verme, ma una lunga catena di vermi chiamati cucurbitini,
51 (190): appresso gli mise una bianca cuffia, sopra il suo capo
, leggiadro molto e più pulito che una mosca, con sua cuffia in capo,
con sua cuffia in capo, con una zazzerina bionda e per punto senza un capei
anno al tempo de'cederai, con una sua zazzera pettinata in cuffia, mettersi
collo, e portare allo re dall'una mano in un piattello cederai, e dall'
tutto di lattati ermellini, e con una cuffia di sottilissimo fiore sotto il mento
seta, cinta di ambracane, con una cuffia d'oro, sopra la quale era
2-785: cuffia... è una berretta, fatta di velo o di tela
in capo. algarotti, 2-382: aveva una vesta di moerre di un bel bianco
.. un finissimo grembiule innanzi, e una cuffia piramidale in capo. g.
v-310: m'hanno parlato segnatamente d'una cuffia all'egiziana che le sta benissimo.
ella non può saperlo, ma io ho una certa passione per le cuffie, passione
ottenuto altrettanto. faldella, 2-87: una suocera tutta cuffia, tutta faccende, tutta
coi grembiuli sporchi di polvere d'alabastro e una cuffia per salvare almeno i capelli.
la cuffia... le dava una bambolesca espressione lievemente permalosa. -per
tanta pelle del corpo che faccia com'una cuffia, la quale mettono in testa
come qualche narciso inzibettato; / ch'una cuffia ch'e'vegga a un verone
che è detto nel presente luogo, una cuffia, un ciapperone, e simili
e simili arnesi usati dalle donne, intendiamo una donna. 3. reticella usata
e dipoi l'elmo tratto; / quando una cuffia d'oro, in che celarsi
montanina:... in capo una cuffia d'oro, e un fine cappel
giorno, delle cuffie da notte, una quantità di forniture di pizzi, di
nella man destra un rampicone / e una cuffia d'acciar sul cucuzzolo; / nella
acciar sul cucuzzolo; / nella manca una targa di cartone / concava e fonda a
ha senz'altr'armi armati / d'una pelle di lince oscura e bianca. /
/ con l'unghie intere e l'una e l'altra branca. 8
quando dico invece: « questa è una cuffia », può star sicuro che suona
ad aprirsi nella primavera, ed escono da una cuffia membranosa, dentro la quale son
cuffia ', nome volgarmente dato ad una porzione delle membrane del feto che esso spinge
ricevitori telefonici a capsula, collegati da una cerniera elastica che permette di adattare facilmente
ascoltatore, con notevole vantaggio per ottenere una ricezione sicura). ojetti, ii-24
perché ascoltassi non so che concerto d'una orchestra di praga. baldini, i-659:
e dalla polvere tutta l'artiglieria o una parte di essa. -in particolare:
la cuffia d'un ventilatore, e una enorme ruota di timone, sulla quale era
pianta quadrata o poligonale, costituito da una volta conica avente il vertice nell'angolo
-fare cuffia: capovolgersi, ribaltarsi (una barca, un veicolo, un aeromobile,
superare a mala pena e con grave rischio una difficoltà, scampare da un pericolo alla
10-21: per ornamento di tal creature una cuffiétta, fascia, soprafascia. nievo,
39: l'aveva sempre in capo una cuffiétta di merlo bianco fiocchettata
di rosa alle tempie come quella d'una sposina. serao, i-147: la
annunzio, i-813: d'inverno ti mettevi una cuffietta / co'nastri bianchi come il
al tavolino. deledda, iii-932: una cuffietta di panno nero le raccoglieva i
di cuscinetto. salvini, 6-42: una piccola cuffìna ponevasi accanto alle narici,
nostra. marino, i-190: con una tosse secca intramezzata a volta a volta
che l'anno venturo vi mettiate in testa una scarpa. berchet, 252: non
bottoni, / o pel tuo camiciotto una scarsella, / o cintolin per legar
. geom. la superficie ottenuta da una corona circolare, nella quale si identifichino
sorelle si mescolano insieme senza riguardo, senza una vergogna e senza una coscienza al mondo
riguardo, senza una vergogna e senza una coscienza al mondo. cellini, 1-17
possono maritare fratello e sorella nati di una medesima madre, ma non di padre
come si è detto, se saranno d'una yiedesima famiglia o casato, concludendo che
tommaseo, i-474: avevamo in casa una cugina, di qualch'anno meno di me
vestito: « cugina, cugina, levatemi una erniosità: cosa state almanaccando con mastro
babbo; gente benestante, ma oppressa da una numerosa figliolanza femminile. soffici, ii-140
in ancona si ridusse, ove condotta una onorevol casa con onesta famiglia se ne
di tre suoi cuginetti figliuoli di una sorella del conte maritata ad un
me medesmo ch'amo for misura / una donna da cui non sono amato.
1-40 (i-465): era poi d'una bella e grata presenza; ma d'
gettò adosso: al cui io menai una pugnalata al petto, che il saio
il turbo mesce. campanella, i-58: una comun materia ha il spazio tondo,
faccia più impassibile / è traversata da una cruda smorfia: / s'è svelata per
: / s'è svelata per poco una pena invisibile. / ciò non vede la
cui sotto 11 mento s'incurva / una collana / sì chiara che l'offusca.
, 179: 'l veder sol cattiva una donzella, / venerabile in vista e di
superiori a quelle domandate ai maschi e una maggior dose di tenacia e di perseveranza.
disse un filosofo: cui la fama una volta perde appena unque la restituisce. e
, assai vicini a firenze, siede una valletta di spazio per ciascun verso di
bartoli, 9-31-2-50: chi conterà per una sola pianta quella, ogni cui ramo era
sola pianta quella, ogni cui ramo era una diversa pianta da sé? vico,
sacchetti, 52-27: avendo detta una testimonianza falsa in servigio d'un
corpo, iddio sanava l'anima a una medesima ora. alberti, 154:
sacchetti, 174-24: costui se ne andò una mattina a uno fondaco d'una buona
andò una mattina a uno fondaco d'una buona compagnia in porta rossa; i
come vede che siano buone, a cui una a cui un'altra, a cui
santà a cui infertà, a cui una cosa a cui un'altra. g.
: ha, come il mare, una tal viziosa necessità... di sfogarsi
lumi facea buio: con riferimento a una spiegazione che, invece di chiarire e
spiegato. nomi, 4-32: una notte soccorso dal buio, / entrar
imbriani, 3-21: 11 critico ha una specie di principato efimero; trova sempre
qualcuno per giurare nelle sue parole ed una platea che s'acqueta ne'cujussi ch'e'
che rema con un remo simile ad una mestola da stiuma. portà- vanoci delle
sederino. coltellini, i-m-2-56: una manina grossa com'un culaccino di beccafico
, come gli angioli del sacramento: una testa con due ali soltanto!
la parte terminale di un salame, di una salsiccia o di altri salumi.
di cera che il ceraiolo asporta da una candela o da un altro oggetto a
* groppa di culaccio *, dicesi una parte della coscia della bestia che si
[l'artiglieria]... farete una altra ruota,... ma
da capo,... e una rete di refe bigio con la culaia.
pulci, 24-97: impronto più ch'una mosca culaia. a. f
lo confesso ancor io, che sono una mosca culaia. g. gozzi,
, 5-42: ora, bagnato l'una e l'altra occhiaia, / piango,
, / piango, che drieto d'una femminella / io era come una mosca
drieto d'una femminella / io era come una mosca culaia. = voce toscana
caro... / -e per una culata / fate tanto fracasso? giusti,
sabato sera mi toccò in sorte nel ballare una culata da una inglese.
in sorte nel ballare una culata da una inglese. = deriv. da
maiale disossata e arrotolata (e costituisce una delle specialità gastronomiche dell'emilia).
legno gli ha fatto prendere nello strettoio una forma convessa terminata dagli spigoli. tramater
: gli organi sono più canne sopra una lavetta a due ruote... e
la parte terminale di un salame, di una salsiccia e simili. -anche: la
e l'ultima fetta, piana da una parte, tondeggiante dall'altra, dove
. sacchetti, 144-147: martellino toglie una panchetta, stecchi vi si reca a
f. bini, xxvi-1-332: io so una persona in questa corte, / che
corte, / che dette in terra una gran culattata, / così un lo
4-135: la casa era nel fondo di una strada umida e buia, a
, 1-98: il padre di giasone era una celebrità. il vecchio in pantofole
creduto. ma l'avvocatura à una sorellastra culincenere: l'arte del
: s'udiva nella casa ondeggiare una culla al ritmo di una cantilena
nella casa ondeggiare una culla al ritmo di una cantilena sommessa; una madre conciliava
ritmo di una cantilena sommessa; una madre conciliava il sonno al suo
e chi presso le tombe, onde una voce / uscìa di culla, e chi
dante, par., 15-121: l'una vegghiava a studio de la culla,
. / l'animo grande, e una straniera culla? 5. luogo
di sviluppo di un popolo, di una civiltà; particolare periodo storico o ambiente
è formata e sviluppata un'arte, una dottrina, un costume, una moda
, una dottrina, un costume, una moda, ecc. f. f
culla sotto ai detti regoli conviene fermare una traversa forte e massiccia con due staffe
la materia, il primo svegliarsi d'una coscienza dentro il torpore della natura, il
di sentimenti senza voleri, per entro una forma vaga, nebbiosa, vaporosa (è
tappeti e vetri e bronzi e quadri una mobilità ritmica come se la luce li
sonno, facilitarlo (un canto, una musica, un suono, ecc.)
, / un po'spaesati: / lei una brunetta pallida, / lui un impiegatine
, / ma addormentata sulla sua spalla / una testina bionda d'angiolo / finissima.
chi è sdraiato su un letto, su una poltrona, ecc., per facilitargli
durerò fatica. / -vi cullerò, dirowi una novella. giusti, i-95: il
, i-95: il mio amico sedè sopra una madia, io in una panca zoppa
sedè sopra una madia, io in una panca zoppa che mi cullava graziosamente. carducci
cullava, sdraiata lunga lunga, in una poltrona a dondolo. 5. far
battello, per vedere. poco discosto, una barca dalla bandiera bianca e azzurra si
un comune moto di saliscendi, in una comune stanchezza con l'onda. oriani
. oriani, x-29-158: sul mare nero una flotta russa... cullava le
l'idrovolante della palermo-genova si cullava a una certa distanza dalla riva. de pisis,
. pavese, 6-224: un bagno e una sigaretta. mentre fumavo con la mano
6. intr. letter. ondeggiare (una superfìcie acquea). pascoli,
lo più rifl.: adagiarsi in una comoda illusione, in una vana speranza,
adagiarsi in una comoda illusione, in una vana speranza, in idee superate ma
iv-2-511: avendo io verso di voi una sollecitudine fraterna, vorrei almeno preparare la
insieme ardito e granitico che le sembrava una minaccia. d'annunzio [accademia]:
cullata, sf. il cullare. -dare una cullata al bimbo: cullarlo
indolente, ignavo, privo di energia (una persona o il suo animo, un
o il suo animo, un sentimento, una passione). de sanctis, lett
.. eran legati / parricidi con una simia, un serpe, un cane e
di un monte (un'area, una zona, la flora, ecc.)
natura trascendentale, che sfugge al compasso di una volgare filosofia. è il punto culminante
proprio elemento spirituale il potere di crearsi una forma corporea superiore, più simile ad
culmina e tocca i nebulosi principii d'una ignota natura sovrumana. e. cecchi,
folto steccato lo circonda, e sola / una trave la porta n'assicura. carducci
processo, di uno sviluppo, di una condizione. oriani, x-21-58: egli
iv-i-ii: allora, d'improvviso, una specie di esaltazione sentimentale prese l'anima
: a parer nostro egli raggiunse con una immediatezza tutta meridionale il culmine più eccelso
le foglie, sicché risulta costituito da una specie di tubo attraversato da diaframmi;
natura non che di femmina ma d'una grandissima vacca..., in modo
che tutto quello ispettaculo di culo gli parve una cosa maravigliosa: istava in modo ammirativo
significa se non colui che dietro ad una vacca giace et quella munge: impercioché
capo acconcia / per salvar il cervello una bigoncia. carena, 2-245: il bicchiere
comodi a cui pari, / dopo una lieta, il crogiolo si prese.
al diavolo. -avere culo: avere una fortuna sfacciata, riuscire bene in tutto
-avere la stipa al culo: avere una gran paura. aretino, 8-246:
'. ha un culo grande quanto una contrada. iperbole usatissima per denotare un
numero d'anni nel culo: avere una determinata età. af. franco,
: a voi, chierma, so dire una novella: / se voi porrete il
del saggio, / puzza di rancio come una carogna / e ragiona col cui d'
g. gozzi, 1-97: avvi anche una maestra di scolari, la quale non
curato (un terreno, un giardino, una pianta). -al figur.
calmeta, 55: alcune elegie tengano una certa sim- plicità piena di ardore e
attendano. b. fioretti, 1-3-450: una bella donna e un nobil giardino se
, lavorare (un terreno, una pianta). alberti, 300
coltivato, lavorato (un terreno, una pianta). guicciardini, 28:
saranno ancora le vite contemplative: l'una de'sacerdoti che attendono a'sacrifici e
terra; ora vi sta bene, come una reliquia, o pur come una tavola
come una reliquia, o pur come una tavola della sommersa nave de la religion e
tutte? chi non riconosce in questo una condizione essenziale e universale del culto medesimo
, ii-24: se dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'
questa repubblica, che fu nei primordi una comunità religiosa di uomini operanti e preganti
riverenza quasi religiosa con cui si considera una persona, una cosa, un'entità;
con cui si considera una persona, una cosa, un'entità; l'onore
fuor di modo trasferite al culto d'una fanciulla mortale, grandemente si accese nell'
intanto che la spagna l'adora con una maniera di culto superstizioso. l.
sempre, anche nelle peggiori depravazioni, una specie di ordine. idem, iv-2-481
che sconfina nel culto dell'oggetto in una forma di nuova idolatria. montale,
un sacrario, era un'esagerazione, una vera e propria mania. che diamine!
si dedica a un'arte, a una scienza, ecc., coltivandola con
a forza dalla sua via, volete fame una nullità assoluta, malcontenta di sé,
di quegli anarchici appartatissimi che non tirerebbero una bomba nemmeno se il re li pregasse
adoratore, veneratore: seguace (di una religione). cavalca, 6-1-140:
perché potes- sino solamente andare dritti per una banda sopra due piedi, e saria
per tale da'suoi propri cultori, per una comune e popolare opinione potesse questo;
, uccelli, raccogliendone il sangue in una coppa. tramater [s.
la vittima con un asce, o con una mazza, e la scannava subito.
complesso delle conoscenze intellettuali mediante le quali una persona, attraverso un'autonoma, organica
idee e bisogni meno materiali, formare una classe di cittadini più educata e civile,
preparamento dello spirito a ricevere non solo una istruzione speciale e professionale, ma anche,
e frutto di costante studio, di una determinata materia. petrarca volgar.,
natura un ingegno sommamente vivace, e una facilità di operare grandissima, a cui
; era pieno d'ingegno, di una lieta filosofia, e di molta coltura
: quanto alle lettere poi, solo una coltura filologica superiore può renderci il concetto
, i-127: nel mezzogiorno esiste ancóra una piccola borghesia ostinata nella credenza che la
collettivo: a indicare coloro che in una determinata società costituiscono il gruppo culturalmente più
signore della cultura che non dice mai una parola di troppo. gramsci, 69:
, perché fi prezzemolo nella salsa compie una funzione utile e congrua, mentre il
organizzazione sociale e politica perfezionata, a una vita e a un'attività spirituali e
faranno che renderci servi degli stranieri, ed una coltura precoce e sterile diventerà per noi
curiosità, con entusiasmo, e anche con una riverenza superstiziosa. leopardi, iv-195:
dice cultura, si dice vita intera d'una società; i fenomeni di miserie d'
società; i fenomeni di miserie d'una società corrispondono ai periodi di declino della
... consecrando alla coltura dello spirito una età che altri dedica ordinariamente alla dissipazione
ma cercano però nella coltura dell'animo una urbanità, un fiore di eleganza veramente
i fenomeni della storia, al lume d'una esperienza quale poche volte ebbe l'umanità
ebbe paura. montale, 3-106: una città dove quasi ogni dì si inaugurava
città dove quasi ogni dì si inaugurava una mostra o si teneva una cerimonia più o
si inaugurava una mostra o si teneva una cerimonia più o meno
nulla di culturalmente valido esce mai da una conferenza, che tutto quel che vi
alcune specie vivono nelle acque salmastre, una sola nelle acque dolci); hanno occhi
. = deriv. da cumar [una], col sufi. -ina; voce
[nigella eretica): seme di una pianta che coltivasi in italia; l'
mucchio; accumulare, ammassare (con una certa avidità: denaro, ricchezze, tesori
, 573: che bella cosa è vèdere una leggiadra donna, quando con frequente
errata; per 'insieme, congiuntamente, in una volta'... questo avverbio è
.: questi piccoli crediti fanno cumulativamente una bella somma. = comp. di
[la presentazione a un benefizio] di una persona certa, e non di più
alli quali si concede la facoltà di fare una presentazione cumulativa solamente, non concedendosi
due camere] o almeno non esprimere una cosa che faccia a'calci con la pittura
altro pensiero, questa: che in una camera, flora e pomona mandano diversi
cumulativa: quella che ha per oggetto una pluralità di prestazioni da parte del debitore
riguardo a questi [ai capitalisti] una specie d'operai a domicilio i quali
: tipo di doppi legami chimici di una serie di idrocarburi non saturi.
: l'asino, trovato l'uscio di una casa aperto, entrò dentro, e
è stata da tutti in italia giudicata una cosa pessima? cesarotti, i-181: una
una cosa pessima? cesarotti, i-181: una o due qualità distinte bastavano allora per
, degli stipendi: l'accumularsi in una stessa persona di molte cariche, incarichi
senso di riunione di più impieghi in una sola persona. 3. per
è dovuta a correnti ascendenti, a una quota di 1800 m (e quando
guicciardini, 2-2-263: non veggo già che una legge o dua particulari possino fare
cosa, e ridurre tutta questa massa in una materia, e dipoi riformarla, e
... egli appariva vagamente come una macchia. pascoli, 556: si dondola
/ così fra tante un dì ne nascesse una, / che ratto divorasse la sua
, credo. essa si diparte solitaria da una cuna per frapporsi poi e divagare e
terreno; canaletto posto ai lati di una strada per lo scolo delle acque.
ne la cuna / del triunfal veiculo una volpe, / che d'ogni pasto
c. gozzi, 1-93: in una scena notturna d'un mio soliloquio cunava
tanta riputazione, perché si riscontrò in una specie di guerra, nella quale la
congiungersi, cuneando lo spazio fra l'una e l'altra. = voce dotta
239: nel mezzo di detto tronco è una cassa lunga due piedi...
simil. disposto a forma di cuneo (una schiera, un esercito, ecc.
di sopra nel suo largo, fa una ferita e squarcio grande, perciocché mette
un martinetto... legare poi una carrucola lassù alla travatura del tetto.
pericolo. sbarbaro, 1-205: con una lama maneggevole pel cuneo in cui è
tradizione e di vivace cultura: quasi una minuscola galilea alpestre. sinisgalli, 6-35
: tipo di compensatore usato per trasformare una luce polarizzata ellitticamente in una luce polarizzata
per trasformare una luce polarizzata ellitticamente in una luce polarizzata rettilineamente. 6. stor
elemento portante di un arco o di una volta, costituito da un blocco di pietra
finora la chiave di un arco? una pietra a cuneo, più sporgente,
dunque nel trave prisma db, levatone una parte, cioè la metà, segandolo diagonalmente
nemica; ovvero opprimevano con ordine rinforzato una delle ale. guerrazzi, ii-150:
bastoni. slataper, 1-24: era come una fiatata di mostro marino la mezzaluna di
strada è selciato di ciottoli, con una cunetta centrale per lo scolo dell'acqua
ad un tratto un proiettile gli sfiorò una guancia. si voltò: un soldato
sopra di lui. si buttò in una cunetta, al riparo, ma intanto aveva
tufo... nel fondo di una s'apriva un cunicolo buio e stretto.
lo obbligò a considerare pezzo per pezzo una collezione d'armi. 3.
monte di stazzema,... è una miniera di ferro, detta la buca
pendice del monte. bocchelli, ii-138: una galleria superiore permetteva di aprire un cunicolo
5-156: terza virtù del cacciatore, una grande pazienza. cerca per giornate intere
dell'eloquenza e modestia che mostrò in una gara e contesa con fabio massimo detto
'è voce castigliana, e significa una spezie di giunco di radice lunga odorosa,
gente medesima ch'io v'ho detto hanno una tale usanza: che quando alcuno uomo
non sei o otto per volta, ma una cinquantina, e tenendole in una sporta
ma una cinquantina, e tenendole in una sporta, le consumava a poco a
che per l'odore cattivo del frittume è una noia grandissima l'andare attorno. chiabrera
essi medesimi. leopardi, 860: una pentola di rame, detta economica,
è in questo paese, salvo che una fornace a vico; la quale ho ordinata
discutere quanta cenere si voglia a cuocere una matassa d'accia. niccolao da costantinopoli
vegnano insino a li piedi, cuoci in una pignatta nuova la radice del benevischio,
il sapone, e bene disfattolo con una forchetta atta a ciò. di poi metti
e scottandole, l'andavano trapassando da una mano all'altra per non cuocersi,
pascoli, 1386: quindi, è piantata una vigna, una molto fruttifera vigna:
: quindi, è piantata una vigna, una molto fruttifera vigna: / d'essa
, 1-37: l'era quel giorno una caldura da cuocere il cervello, e
poveruomo veniva innanzi tossendo e asciugandosi dell'una mano la fronte che gli gocciava di sudore
cielo come fontanelle; vorrebbe, con una scopa, accumulare le nuvole e spargerle
. 9. medie. cauterizzare (una piaga, una ferita, una parte
. medie. cauterizzare (una piaga, una ferita, una parte malata, con
(una piaga, una ferita, una parte malata, con ferri roventi, con
, 1-153: ti mandano a casa una carne rossa come un gambaro, o
un milione, vorremo farlo cuocere in una conca di porfido. 11. intr
, con la mano toccare, si trova una erba, che in qualunque fiume o
anche: suscitare un profondo interesse, una viva attenzione. latini, i-2659:
castrone del branco; alla fine perdendone una che gli coceva, si diliberò dall'ora
riva da cui s'allontanavano, e poi una impaziente a quella dov'eran rivolti,
, il quale nel dar d'occhio ad una per cittadina, molto gran donna,
di qualcuno: non poter fare affidamento su una persona. g. m.
gimignano, xxxv-n-418: e di dicembre una città in piano: /..
, che è assai meglio, senza una buona provvisione di limoni e di scelti vini
terzo loco ordinate ad un abile coco una scarsa, ma elegante cenetta, e prendete
.. non hanno che a formare una caravana di persone amabili e gentili,
persone amabili e gentili, munirsi di una borsa piena d'oro, di dotti cuochi
nonna abbisognava d'un caffè o d'una cioccolata, e non era alcuno nella
prov. -una ne pensa il cuoco, una il goloso: fare i conti senza
sia de'cattivi dovizia; / ch'una ne pensa il cuoco, una il goloso
/ ch'una ne pensa il cuoco, una il goloso. -i troppi cuochi guastano
.. aveva l'aspetto d'una vecchia serva pettegola. = deriv
nero 1 pele di vitello per fare una coverta da libro grande per la botega,
n'avea di coiame, / fece coniare una moneta d'oro. crescenzi volgar.
e beretta nera; l'altro con una barba rossa da orecchie, e con un
ov'egliono portano loro latte, e una pentola ov'egliono cuocono loro carne. boccaccio
1-95 (224): perché gli aveva una guaina d'un bichiere coperta di cuoio
, n-iii-569: mi posi a sedere sovra una sedia e sovra un coscino di cuoio
cadeva sull'omero sinistro; terminata in una gran nappa, e dalla quale usciva sulla
due lunghi mustacchi arricciati in punta: una cintura lucida di cuoio, e a quella
polvere, cascante sul petto, come una collana. verga, 4-24: una
come una collana. verga, 4-24: una volta, al tempo dello splendore dei
a donne nude e a colonnati come una cappella; il gran palco della famiglia
scarpe. d'annunzio, iv-1-21: era una seggiola ampia e profonda, ricoperta d'
di quello che copre le pareti d'una stanza nel palazzo chigi. il cuoio
militare che, tenendo stesa sul divano una gamba infilata nel grosso stivalone di cuoio
alvaro, 7-290: t'avevo veduta in una riunione. eri ancora una ragazza;
veduta in una riunione. eri ancora una ragazza; e sul collo schietto ed erto
, rivoltella alla cintola, parlava a una ragazza che teneva in braccio un bimbetto
bar laccato e dorato, simile a una bomboniera, si tenevano vicine come sorelle o
grue; al sinestro lato del quale pendea una bella tasca d'un picciolo cuoio di
di tauro, e indottavi di sopra / una falda d'acciar. nicio eritreo
[lo infermo di lebbra] in una istufa, e sia unto tutto d'olio
unto tutto d'olio dove sia cotta una serpe; e così riarà nuovo cuoio e
ell'abbia / gonfiato il ventre, come una vessica: / e, mentre ella
d'anni o di lustri: avere una determinata età. forteguerri, ii-210:
ci vuol testa e la testa è una gran noia / perché la testa dà
rivolto verso sinistra, che funziona come una pompa aspirante e premente, accoglie nelle
è divisa in due cavità, l'una superiore (atrio od orecchietta),
quali tutte cose nate nel core, per una certa colleganza e conformità che è tra
core, quanto alla forma, è come una pigna; quanto alla carne è duro
566): si sentiva al cuore una palpitazion violenta, affannosa. viani, 14-373
esercizio premendosi da'muscoli le vene, una troppo gran quantità di esso s'aduna,
cuore e l'ascella, dove sentiva una puntura dolorosa, e come pesante. d'
cuore della sera c'è, / sempre una piaga rossa languente. 4.
. pascoli, 954: sur una bruna bruna acqua di polle / l'edera
cupola, nell'altare dedicato alla vergine, una corona di cuori votivi cingeva l'imagine
imagine santa. borgese, t-i67: una volta egli interpretò troppo audacemente una mossa
: una volta egli interpretò troppo audacemente una mossa ch'ella fece, con la
bocca a cuore. alvaro, 9-129: una ragazza, travestita da garzone dell'ascensore
giacchetto a cuore, era trattata con una strana confidenza. comisso, 1-197:
indole, l'animo, il carattere di una persona.
: amore e 'l cor gentil sono una cosa, / sì come il saggio in
cuore, parola consumata dall'uso come una moneta: « avevo il cuore in
zucchero, ha il cuore chiuso come una pina verde, ha il cuore come un
amicis, i-xvm]: papini ha fatto una volta il calcolo che carducci nelle sue
orfanello di corrado la gurna... una tragedia a casa sua!..
!... padre e madre in una notte... fulminati dal colèra
delle passioni, manzoni, 41: una gente che libera tutta, / o fia
tra l'alpe ed il mare; / una d'arme, di lingua, d'altare
pallavicino, 3-326: essendosi ritenuto il papa una nominazione di cardinale in cuore, per
ragazzo non ha sbagliato strada per farsi una buona posizione. saba, 484: quello
donna amata. -avere il cuore di una persona: esserne amati. -dare il
a'pie'del nostro sire, / ove una donna gloriar vedia. petrarca, i-2-31
può entrare? abba, 1-28: una voce armoniosa e robusta canta da poppa
voce armoniosa e robusta canta da poppa una canzone, che udiranno i nostri compagni
tutte le promesse della vita per vivere in una piccola parte del vostro cuore. saba
assumere un dato comportamento, a fare una determinata cosa, della facoltà di intendere
, iii-331: ammesso pure che esista una colpa nel padre, tacitamente riconosciuta e
del giorno, della notte, di una stagione); il momento culminante (di
par., 12-28: del cor dell'una de le luci nove / si mosse
ariosto, 14-105: siede parigi in una gran pianura, / ne l'ombilico a
. manzoni, 1072: entrata poi una gran moltitudine nel cuore del forte, per
ancora / nottetempo o nel cuore d'una siesta / di cicale. quasimodo,
parte più intima, più raccolta (di una casa abitata). moretti,
17-18: sua madre voleva condurla ancora una volta nella camera nuziale, nella stanza più
di jesu, anzi nel cuore, una grandissima fornace d'amore. segneri,
d'amore. segneri, 2-3-98: una fiamma tanto pura e tanto perfetta,
rammentate dal can. lorenzo panciatichi in una sua contraccicalata. pernicone, imperiali,
, la cui soluzione è data da una serie di parole collocate obliquamente, l'
serie di parole collocate obliquamente, l'una di fianco all'altra, in modo da
all'altra, in modo da creare una figura che ha la forma approssimata di
come se riassumessi per un momento ancora una di quelle tante chiacchierate con voi a
-al cuore, secondo il cuore di una persona: secondo la sua inclinazione
uno furto; ma uno spergiuro ed una bugìa la potrà dire a sì mal cuore
il donò. magalotti, 9-1-19: una mano di maligni invidiosi, che sopportano
col cuore. -col cuore di fare una cosa: col saldo proponimento di farla
perché si aspettava di sentirsi lì per lì una mano addosso. sinisgalli, 6-190:
con quella favella, / ch'è una in tutti, a dio feci olocausto,
, che tu vuogli di mano tua fare una testimonianza di come sia questa bisogna passata
passata. alvaro, 9-187: entrò una donna. ed ecco che ella si avvicinò
nulla sul serio, e ostenta spesso una soddisfazione di sé alquanto sciocca e melensa
. faldella, 2-55: è tranquillo con una riera da canonico e ghigna come un
a quella calvizie e a quel pelo una faccia di cuore contento. panzini,
discioglievano trecce d'argento, / e una canzone di corcontento / intorno intorno si
generosa (ma per lo più con una sfumatura iron.). viani
la predicazione fu già ne'primi tempi una calamita che tirava anche i cuori di ferro
attendo talora con cuore sospeso / in una strana agitazione, / la colgo a volo
-di cuore, di buon cuore (una persona): buono, generoso,
-ma quando va in collera, diventa una bestia. foscolo, xiv-101: ho bisogno
serbate! -tutto cuore (una persona): buono, generoso (
sentirsi liberato da un assillo, da una preoccupazione. goldoni, vii-1050:
, vii-1050: -che dite eh? è una bell'ora questa da incomodarvi? -oh
aprirò il mio cuore, come farei ad una corona di amici. tommaseo, ii-409
leale risposta. -avere a cuore una cosa: tenerla in gran pregio,
quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua... saviamente la richiamano
-avere il cuore, avere cuore di fare una cosa: essere deciso a farla,
ho cuore. -avere il cuore a una cosa: pensarci molto, averne la
. -avere in cuore di fare una data cosa: avere il fermo proposito
domanda se ora non avessi in cuore una edizione di un'opera di diffìcile e
umiliato. -avere nel cuore una persona, aver cuore per una persona
cuore una persona, aver cuore per una persona: amarla molto. dante,
da un pezzo. -avere nel cuore una cosa: tenerla segreta. -anche:
potete / tutto narrar. -avere una spina nel cuore: avere una grossa
-avere una spina nel cuore: avere una grossa preoccupazione. verga, 4-222
! -bastare il cuore di fare una data cosa: avere 11 coraggio,
o more, / l'altro arà guadagnato una fanciulla. -figur. tormentare, angustiare
-ottenere tutto ciò che si vuole (da una persona). gelli, iii-53
che sia desso! -dare al cuore una cosa: colpire l'animo, commuoverlo
livio volgar., ii-1-40: dall'una parte gli dava cuore la giovanezza,
tempo che tutti corrono, come a una festa, a cimentare la salute e la
-dare cuore, dare il cuore di far una determinata cosa: incoraggiare a farla,
solleone. -dare il cuore a fare una data cosa: scegliere, decidere di
-dolere sino al cuore: provare una pena acuta, struggente.
stato nel cuore a dirmi di fare una propaggine di ser benedetto forzoni.
parte mi assalta tanto desio d'essere una volta con costei. nardi, 13:
addosso, si fece cuore e bussò una seconda volta. pascoli, 39: nella
convien fermar sì duro il core / in una opinion, pensando seco / del tutto
, accettare il buon cuore: accettare una cosa come segno di benevolenza. fagiuoli
sì gran fondamento è per farvi sopra una grande alzata di santità. -il
. -il cuore dice di fare una data cosa: sentirsi di farla.
di patire. -legarsi al cuore una cosa: imprimersela fortemente nell'animo,
il cuore, porre il cuore a fare una determinata cosa: indirizzare ogni cura a
? esopo volgar., 4-11: una malvagia ranocchia si puose in cuore d'ingannare
-mettere, porre in cuore di fare una determinata cosa: infondere il coraggio,
-mettersi, porsi in cuore di fare una determinata cosa: prendere il proponimento di
in cuore. -mettere in cuore una persona a un'altra: indurla ad
misemi [il demonio] in cuore a una vergine santa,... sì
animo. - prender cuore di fare una cosa: prendere il coraggio di farla.
-prendere a cuore, prendersi a cuore, una cosa: interessarsene vivamente, prendersene cura
belle parole renzo, non ne credette una: nè che il notaio volesse più bene
la volontà, il coraggio (di fare una data cosa). pananti
. -sentirsi il cuore di fare una cosa: avere l'animo, avere
decisa a quella visita per informazioni sopra una certa donna di servizio che troppo le
serrò. calvino, 1-12: vedere una signorina che piangeva era una cosa che stringeva
: vedere una signorina che piangeva era una cosa che stringeva il cuore.
l'aspettassino a desinare: montato sopra una di quelle navi, qua se ne venne
il vin di brozzi, un pane e una cipolla, / talor per uno scherzo
un'azione), essere detta (una parola) con affetto sincero, con
sospiro sono talora i soli contrassegni d'una disperazione, della quale non trovereste la
. giusti, i-358: ma siamo una razza sbiadita: il cuori * ciattolo
e la gloria del pittore spadini sono una bella prova del coraccione di oppo.
, e gli bruciava il sangue come una bevanda attossicante trangugiata in fretta. comisso,
me riapparendomi più volte davanti: indossava una camicetta gialla sulla quale era stampato,
quale era stampato, come sul coperchio di una scatola di frutta in composta, un
ed in tutto il giorno vi fecero una rottura di canne cinque in circa;
vino, for maggio, una cuparèlla colma di fette di polenda, coperte
: 'cupè ', scompartimento anteriore di una diligenza, e nelle strade ferrate una
una diligenza, e nelle strade ferrate una parte di carrozza riserbata a chi vuole
x-21-174: tratto tratto la luna da una cantonata gettava una larga pezza biancastra sino
tratto la luna da una cantonata gettava una larga pezza biancastra sino a mezzo le
, dando al resto delle loro ombre una cupezza sinistra. e. cecchi, 6-195
sinistra. e. cecchi, 6-195: una tepida cupezza di legni; un sommesso
negri, 2-960: porta sulla veste nera una giacca color bianco avorio, perché odia
so come, e là si distinse per una certa cupezza di vita, aliena dalle
giudizio morale fortemente negativo: a indicare una brama insaziabile ed egoista che non arretra
tasso, n-ii-163: io non sono d'una picciola e ignobil città del regno di
ch'a le leggi, ma d'una la qual, vivendo in libertà lungamente,
. colletta, i-248: tre menti, una del re, debole; l'altra
: le insopportabili gravezze, imposte con una cupidigia e con un'insensatezza del pari
la necessità di chiudere l'inferma in una casa di salute. d'entrambi, e
i denti in quella polpa verde con una cupidigia di scoiattolo famelico; la testa
ecco avanti sul marciapiede gli si profilava una veste di color vivace. con un gesto
sensazioni era spesso punita: magari era una vecchia. = dal lat.
aita:... al quale soggiunse una lodola, dicendo in una terra di
al quale soggiunse una lodola, dicendo in una terra di grecia, de la quale
amor proprio di loro medesimi, in una cupidità e immondizia: sono sì ebbri
intenderle, abbandonò per uno incerto bene una certa vittoria. aretino, 2-8: fu
l'occhio fatale e 'l guardo obliquo / una naiade in questo a l'arrogante /
integra lei rendesti. imbriani, 1-144: una stretta di mano, caldamente corrisposta,
erano, agli occhi suoi, come una solenne promessa. saba, 76:
f. doni, 3-98: usci d'una nube un fanciullino con tanta prestezza che
, 1-681: era scolpito un carro, una ca- rozza, imo apolline e una
una ca- rozza, imo apolline e una diana, la leonessa di marmo con
sottilmente lavorati, che dall'ali d'una mosca furon coperti. = voce dotta
biringuccio, 1-63: si fa in terra una fossa di diametro un braccio e mezzo
davanti alla vasca delle murene. è una sola vasca alta, stretta e cupa,
vasca alta, stretta e cupa, d'una luce lunare. le bollicine dell'acqua
è deserta; la sola collina / ha una vita remota nel corpo più cupo.
-cavo, concavo (un recipiente, una tazza, un piatto).
notte, / nel mio pensiero come una stella / tu ognor spuntavi, genova
/ rompono lumi di costellazione / sopra una lastra di laguna. -figur.
scuri,... rendono ancora una veduta... spiacevole all'occhio?
fìnestrone sempre chiuso e sempre coperto da una tenda di grossissima tela di colore verdone-cupo
< tube >,... sotto una volta mobile d'ombrelli verdi e color
/ ella appariva giovenile e fresca / come una deità settecentesca. e. cecchi,
del sospetto, si consuma solo in una cupa misantropia, non avendo nemmeno il gusto
alle piccole formule chimiche dei suoi ribelli una qualche magnifica strage ad arme bianca per
brancoli, 4-60: il barone cadde in una collera sempre più cupa a mano a
che ha data di se stesso in una pubblica lettera: carico d'anni e
tetro, malinconico (l'aspetto di una persona). b. davanzali
e confidente. crudeli, 1-159: difficilmente una donna spiritosa e brillante porterà affetto ad
che ella sia, l'affogano in una cupissima segretezza. patini, 810:
, 6-324: la lingua spagnuola ha una cupa eloquenza, un sotterraneo rimbombo,
e giurar della gente su di essa, una leggenda, non scarsa di toni e
sm. strumento rudimentale, formato da una pentola e da una scatola di latta,
, formato da una pentola e da una scatola di latta, con una pelle
da una scatola di latta, con una pelle di tamburo posta a chiusura della
m. villani, 3-42: una folgore cadde in roma, e percosse
carichino soverchiamente di neve, sono con una cupola acutissima nel mezzo. campanella,
. la cupola grande ha in mezzo una cupoletta con uno spiraglio, che pende
il vano, che rimarrà da l'una cupola all'altra sia da pié braccia 2
/ vi sia sopra in aria messa / una cupola convessa / su colonne triplicate,
a base circolare sieno generate dalla rivoluzione d'una curva intorno a quest'asse. pellico
rese mobili e vibranti dal passaggio di una nuvola, sono state viste da donghi dentro
anch'elle a graticolato, coperte d'una verzura tutta fiorita. 2. per
in un angolo della piazza, sotto una cupola d'ippocastani, una panchina appartata
piazza, sotto una cupola d'ippocastani, una panchina appartata e seminascosta.
più azzurro ma colore dell'oro, quasi una cupola che in giro in giro agli
compattamente saldandosi sopra le teste, come una caldaia di lucido rame. 4.
, / ch'a dirle tutte sarebbe una morte. 5. anat.
dotato generalmente di un tetto girevole con una fenditura che permette la visibilità del cielo
strofinata si presenti da qualche distanza sopra una conca piena di acqua, l'acqua si
e mi tenevano / due cose: l'una, che egli è troppo giovane,
volta, come se a nascer sopra una cupolétta v'avesse. bottari, 5-76:
). beltramelli, ii-338: ho una grande nostalgia del mio paese. non
(cupoléggio). raro. avere una grande quantità di cupole, far spicco per
delle cupole. milizia, ii-195: una città quanto più campanileggia, torreggia,
in partic.: lanterna o pergamena di una cupola. baldinucci, 2-6-520:
cedola, tagliando che si stacca da una cartella di rendita o da un altro titolo
selettiva di conduttività, composto di una lamina di rame a superficie ossidata e di
.) 1 frutti sono circondati da una cupula (v). =
e di premurosa e solerte attenzione per una persona, un oggetto, un compito che
iii-2-36: la morte è fin d'una pregione oscura / all'anime gentili;
, come quella che nei costumi induce una tal quale occhiuta rigidezza che ben dawi-
non sacrificare a ciò tutto l'anno una donna di servizio le parve un doppio
: era cresciuta sotto la pietà di una zia e per cura di alcuni vecchi amici
studiato o di negletto, che annunziava una monaca singolare: la vita era attillata
singolare: la vita era attillata con una certa cura secolaresca, e dalla benda usciva
secolaresca, e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli. leopardi
e dalla benda usciva sur una tempia una ciocchettina di neri capelli. leopardi,
. metastasio, ii-174: -era una volta / tua dolce cura ancor
/ perché sia colpa e duol d'una misura. machiavelli, i-37: questi
avevano ad avere dua cure principali: l'una che uno forestiero non intrassi in italia
. disus. amministrazione, governo (di una città, di un patrimonio, di
città, di un patrimonio, di una famiglia); comando (di un
272: quattro cose sono necessarie a una cura di famiglia: ben fare,
a la sua cura, vi pose una cerva con l'inscrizione 4 dianae consulari
opera dal medico al fine di guarire una malattia; terapia. -anche: il
è andato a parigi a fare una cura per dimagrire! gli è costata un
-opera prestata dal medico nella cura di una malattia. passavanti, 15: a'
-cura termale: terapia consistente in una serie di bagni di fanghi particolarmente indicati
estremo per superare uno stato morale o una situazione politica o sociale particolarmente gravi.
, iii-182: ci è bisogno di una cura ricostituente e corroborante. -figur.
il governo spirituale dei fedeli appartenenti a una comunità, in genere alla parrocchia,
beneficio senza cura; per essere uomo d'una buonissima coscienza, non volle benefici curati
'cura'è sempre chiesa parrocchiale soggetta a una pieve, il cui rettore dicesi curato
rispondete che non è possibile, quando una cura prema veramente, quando una passione
, quando una cura prema veramente, quando una passione accechi, sfuggire col pensiero e
, sfuggire col pensiero e frastornarsene immaginando una vita diversa, altrove. saba, 337
la tua voce, che prima è una carezza, / è, tra i pensieri
tra i pensieri e le cure, una brezza / in pomeriggio senza vento.
di giuno e ristoratolo con una ciottola di vino assai buono,
», rompendosi di quando in quando una qualche unghia sul panno, nella devota
-aver cura, far cura di una malattia, di una ferita: curare
, far cura di una malattia, di una ferita: curare, sanare, usare
o per altra causa, accade che una donna tanto della robba si leva, che
onor mio. -togliere in cura una persona o una cosa: prendere sotto
-togliere in cura una persona o una cosa: prendere sotto la propria custodia
che erano ventotto, fu data in cura una chiesa di roma. tasso. 20-9
attende con premura e con diligenza a una persona o a una cosa.
diligenza a una persona o a una cosa. s. bernardino da siena
pensavo pure di non aver mai veduto una donna così poco curante della sua toletta.
: medico che ha abitualmente in cura una persona. s. agostino volgar.
, provvedere con sollecitudine e premura a una persona o a una cosa.
e premura a una persona o a una cosa. giamboni, 192:
allora a curare insolitamente la persona, assumendo una cert'aria di nubile che prima non
edizioni e codici di catullo, a curarne una edizione con apparato critico di lezioni varie
gioi'o pene, / men ch'una paglia che le va tra'piei. dante
, ed in fine delle litanie aggiungevo una ventina di santi, senza curarmi che
la mano agli altri, maggiorelli prese una seggiola e si mise accanto a bisori
bassa impresa e non molto lodevole, una sera mi disposi a volere uscire di tanto
. prescrivere i rimedi opportuni per guarire una malattia; sottoporre un malato alle cure
e chirurgiche necessarie per guarirlo; combattere una malattia con i mezzi terapeutici più opportuni
mezzi terapeutici più opportuni; medicare (una ferita, una piaga); far
opportuni; medicare (una ferita, una piaga); far guarire (con riferimento
); far guarire (con riferimento a una medicina). - anche assol.
ricoveri per la vecchiezza. -assistere una persona malata somministrandole le cure necessarie per
sottoporsi alle cure necessarie per guarire da una malattia; avere riguardo della propria salute
necessari per eliminare gli aspetti negativi da una persona, da una società, per
aspetti negativi da una persona, da una società, per vincere e cancellare un
cecchi, 443: eimè! quest'è una fistola / incancherita, cenni; ed
o l'altra invece di canfora gli faccio una iniezione di curaro, e non mi
liquore ricavato dalla distillazione della scorza di una varietà di arancio amaro, unita con
: se vorlion del caffè, non sarà una gran bona cosa, ma ce l'
di un altro soggetto che si trova in una particolare condizione (come lo scomparso,
; che si riferisce alla cura di una malattia; terapeutico. bencivenni
: fisica è in due maniere: l'una conservativa, l'altra curativa. segneri
tutti gl'ingredienti, i quali compongono una medicina tanto salubre [il sacramento della penitenza
amorosa. leopardi, v-45: o l'una o l'altra [persona]
copriva i capelli bene curati, di cui una ciocca foggiata ad uncino scendeva fin su
a giuseppe ghimenti,... dopo una infiammazione erisipelatosa sofferta per lungo tempo nella
l'amore, secondo il betmann, è una malattia come tutte le altre. si
: ditemi un poco: non avete voi una fanciulla che lavora di queste trine di
. -sacerdote curato: titolare d'una cura; investito d'un beneficio curato
, mobiliare o immobiliare, annessa a una cura (e comporta per chi ne gode
gode il compito del governo pastorale di una comunità di fedeli: come il beneficio
altre prelature regolari. segneri, iv-517: una simigliante temerità... trovossi già
., 1 (9): per una di queste stradiamole, tornava bel bello
1628, don abbondio, curato d'una delle terre accennate di sopra. tommaseo
5-25: adesso egli è curato di una parrocchia qui vicina, ma non gli basta
5-14: sbucò un pretone rubicondo, con una pancia gloriosa, un gran cappello di
piovene, 5-503: l'andamento di una salina è molto simile del resto a
di un dato evento, al mantenimento di una determinata situazione. - anche al figur
mi vendesti per pollastra / sabato sera una vecchia gallina / ch'era degli anni
/ ch'era degli anni più d'una trentina / stata dell'altre curatrice e mastra
vi si adopra alcun curatore, come sarebbe una persona antica [ecc.].
diritto giustinianeo). -magistrato che presiede una curatoria (nel diritto sardo medievale)
, 2-669: l'atto d'istituzione d'una curatela limita l'ammontare dei pedaggi e
stica, compresa nel territorio di una parrocchia, ma con chiesa propria
. viaggiato da roma a viterbo contrae una febbre d'aria, o mortale o di
lat. scient. iatropha curcas, da una parola di origine indiana. cureulióne
di esser depurata e seccata, rende una farina simile a quella di sago. dizionario
, iii-1181: 'curcuma', radice d'una pianta del medesimo nome, originaria dell'india
di acciaio munito all'estremità inferiore di una valvola che si apre dall'esterno verso
che a vicenda / si porga aita una tribù con l'altra, / l'
tribù con l'altra, / l'una con l'altra curia. 2.
nardi, 2-439: così fecero fare una loggia dal tempio di saturno insino al sena-
colo in campidoglio, e sopra quella una curia. caro, 12-iii-139: faccinsi
.. per commissione della curia scrisse una storia del concilio in confutazione di questa
.. chiedergli di appoggiare presso l'arcivescovo una domanda di dilazione. b. croce
, se l'hai, d'indovinarli da una pausa, da una reticenza, da
d'indovinarli da una pausa, da una reticenza, da un sorriso del faccione rotondo
in tanta sproporzionata cattiveria della nazione contro una famiglia priva di redditi agiva con logica
che vuol dire curiale? vuol dire una lingua parlata dagli uomini di corte, del
3. sm. persona che esercita una professione legale. - in partic.
, e vedemmo sulla loggia un curiale con una carta in mano. era la sentenza
invidie hanno non sula- mente tra l'una religione e l'altra, ma in un
a dividersi in due fazioni: l'una paesana, più rozza, più selvatica
. -anche: persona laica addetta a una curia vescovile. pallavicino, i-120
con clausole di palazzo si fosse distesa una determinazione in materia di dogmi. e
zione spregiativa, con riferimento a una cavil losità pedantesca, sofistica
di fare sfoggio, quando capita, d'una perizia delle prescrizioni quasi curialesca.
, i-641: nelle mense signorili c'è una curialità che non mi pare elencata
state due sole sorte di ragunanze: una, la curiata, di padri
, finché è egli stesso ridotto, da una giovanetta candida, in signoria di cupido
i-104: dalle tasche del tedesco scappava fuori una custodia da sigarette, su cui curiosamente
giallo color sabaglione, dove leggevasi curiosamente una bellissima per quanto un po'cogliona qualità
, sia per abitudine, sia in una circostanza determinata o per un oggetto particolare
nella piazzetta di sant'agata c'era una gran curiosità, come giungevano gli invitati
a sollecitare col desiderio la morte di una persona cara ammalata, la rovina definitiva
, 32: rammenti? allor per una nostra guasta / curiosità d'adolescenti in
adolescenti in pena / noi ti facemmo una domanda oscena / e tu ci desti
domanda oscena / e tu ci desti una risposta casta. cardarelli, 357: le
storia; si vede nelle cere loro una certa curiosità ed un affanno nel voler trovare
sapere la cagione, ond'è che una gocciola di rugiada, o di qualunque altr'
non... vi dovesse parere una curiosità fanciullesca, vi domanderei quali sieno
la prima volta il vago tormento di una pungente curiosità: quella del fanciullo verso
maturava la frutta. m'aveva preso una speranza, una curiosità affannosa: sopravvivere al
. m'aveva preso una speranza, una curiosità affannosa: sopravvivere al crollo,
caratteristico (di un luogo, di una città). galileo, 1-2-192:
minor conto, sapeva a tempo trattenere una conversazione ragionando delle virtù più mirabili e
tempo mi fecero guardare alla scuola con una certa sufficienza. alvaro, 9-88:
della fortezza sul promontorio, che sono una delle curiosità dell'isola. -anche
g. b. doni, i-iv-3-288: una mia operetta frescamente uscita di sotto il
. locuz. cavare, levate, togliere una curiosità: soddisfare esaurientemente il desiderio di
sapere. collodi, 155: levami una curiosità, mio caro lucignolo: hai
: « cugina, cugina, levatemi una curiosità: cosa state almanaccando con mastro
mando con l'ordinario di questa sera una curiositauccia, che può ben passare per regalo
: non molto tempo appresso occorse che una lettera, la qual scrivea questa ultima
38: -v'ingannate; la mia è una semplice curiosità. -così è similmente la
sono stato sempre, -curioso forse come una femmina, o come un confessore. carducci
dal cravattone nero, al pari di una tartaruga. pascoli, 48: or nel
del meriggio urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar d'
urtare / là dentro odo una seggiola, una gonna / frusciar d'un tratto:
: all'osteria... strepitava una tal gazzarra che pareva più un carnovale che
gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi. infatti gaetano, dopo
mezzo a quella confusione, come fosse una festa; curiosi che girandolavano a bocca
* annunzio, iv-2-307: in breve una torma di curiosi si raccolse dietro turlendana
il cavaliere era un sottotenente; la dama una ragazza alta, slanciata, coi boccoli
-ant. che ricerca ansiosamente (una persona, una cosa).
che ricerca ansiosamente (una persona, una cosa). ariosto, 27-10:
suo me- stiero, m'ha contata una tal sua sperienza di molti anni.
palese un'altra vita, mi sottoponevo a una disciplina avversa, curioso come fui sempre
calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta, questo piega subito
a corte in versailles, io accettai per una certa curiosità... ci fui
tacquero per vederla passare come fosse già una cosa curiosa. svevo, 3-637: fui
dovuta, si sarebbe detto, soprattutto a una singolare rassomiglianza fisica tra lui e il
notai che il suo corpo era affetto di una rigidezza curiosa; si muoveva a fatica
per la prima cosa mi chiude in una cella con una porta di ferro,
prima cosa mi chiude in una cella con una porta di ferro, poi in un
filo spinato, poi di nuovo in una cella con la porta di ferro. è
di correzione. non si direbbe che è una satira? ma la più curiosa è
uno studio da pittore, farci portare una poltrona, nient'altro e morire così davanti
si danno a scrivere per il teatro per una circostanza singolarissima; perchè, metti caso
e bizzarre questioni propostele da'circostanti in una sola parola a caso profferita le risposte
un pensiero, desumo un'immagine, trascrivo una frase. 6. dimin. curiosétto
: la qual vesticciuola, assai sovente una curiosetta aura tutta lasciva percotendola, or la
bilie ', voci colle quali si chiama una gallina o più, quando loro si
carriera scientifica o accademica o burocratica di una persona; resoconto sommario degli avvenimenti principali
principali della vita e della carriera di una persona, che si allega, in genere
; i principali accadimenti della vita di una persona. = voce dotta, dal
. le vicende importanti nella vita di una persona: v. cur
c. bartoli, 1-171: posta [una aguglia] sopra curri presso a roma
pesante, o mettonsi curri per varare una nave. tramater [s. v.
ant. rotella per far scorrere in piano una porta. vasari, i-630:
al curro. botta, 4-80: una tale defezione pareva incorni sensibile al sultano,
la campagna, / credendosi che fosse una montagna. pecchio, cono., i-502