di terra nel profilo di esse in una rósa della penisola della fornace, sono queste
dalle acque. -opera d'erosione di una colata lavica. magalotti, 7-2:
il bel gusto trovarsi alla falda d'una montagna che arde in una campagna deserta dove
falda d'una montagna che arde in una campagna deserta dove non fa la felce
ceneri, e di quando in quando trovare una rósa che pare un letto di torrente
questa rósa, signore? questa la fece una lava di zolfo bollente ».
. -avere la rósa nelle mani: avere una gran voglia di picchiare qualcuno.
viuole. dante, xlvii-21: dolesi l'una con parole molto, / e 'n
colte. ovidio volgar., 6-141: una medesima terra nomea erbe salutevile e nocive
esse (parlo delle rosse) tutte vogliono una medesima sorte di terreno, un medesimo
di cristallo che si levavan sottili da una specie di stelo dorato slargandosi in guisa
. valeri, 3-63: c'è una piccola rosa che si dondola / sul pozzo
m mezzo al gran cortile: / una fiammella di carmino intenso. ungaretti,
.. / ti odo cantare come una cicala / nella rosa abbrunata dei riflessi.
le pillole], sì ne distemperate una o due d'acqua di fiori di nepitella
appunto quanto dire che, per medicare una idropisia del polmone, bastasse solo il bagnare
potevo sentire era all'acqua di rose, una cosina a fior di pelle.
anco nasca. verga, 8-30: una rosa canina... dondolava al disopra
. papini, x-2- 708: cogli una rosa di macchia e guardala contro il sole
. gozzi, i-23-139: ella è una damaschina / rosa dell'orticel proprio d'amore
il fine, quasi impercettibile profumo di una rosa tea, lo offrì a ferrante
» riprese la donna, invermigliandosi quale una rosa thea che si sommerga nel vino
, 3-45: a banda sinistra vi è una selva, con unà chiesa rotta detta
delle roccie'che d'annunzio ha cercato dare una unità alla sua opera romanzesca. da
verginità. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-40: una donna aiu, bella quanto rosa,
annunzio, iv-2- 304: apparve su una loggia, d'improvviso, la ciccarina,
vecchia che allora era ancor giovane come una rosa dava dei pranzi, dei balli,
aulente. boccaccio, ii-301: ed una volta e due la ribascio e / dicendo
di venticinque anni, bello e fresco come una rosa. idem, iii-3-50: arcita
che è sempre colorito e fresco come una rosa. monti, iv-160: avrai la
, se ne toma bello e fresco come una rosa senza aver mai messo il piede
: poi sbuca un marinaretto fresco come una rosa e inappuntabile. -allude
esercizi; eppure eccomi qui fresco come una rosa, studente a leida, e non
vedo la testa della vergine, ma una vergine-arcangelo, solare e fiammeggiante e guaritrice
i. alighieri, 314: dell'una e l'altra gente / che la fede
/ compartita riposa / in acto d'una rosa. pascoli, i-385: le lacrime
avversario, che aveva adagiato comodamente su una poltrona a sdraio, offertagli per ischerzo
. -imposta, anta applicata a una finestra. parini, mat. [
anche solo parzialmente) il corpo di una persona o di un animale da fattori
, a evitare un fatto negativo, una situazione problematica, dannosa, spiacevole;
a vincitor amante? -ciò che lenisce una pena, un tormento interiore.
la sicurezza e l'integrità di una regione; baluardo. marino,
dato a un'opinione, a una teoria, a una dottrina.
, a una teoria, a una dottrina. bacchelli, 2-xxv-334:
[nel leopardi]... e una spia sull'intenzione coperta di negar fede
la mia parte, sì mi venne una volontade di volere ricordare lo nome di
amò [il tasso] o finse amare una seconda o forse una terza leonora.
o finse amare una seconda o forse una terza leonora. questi amori principeschi e
5-161: forse la gaiezza era tutta una finzione, schermo lucente per nascondere chissà che
sé non ha alcun'arte, / ebbe una gran ferita a mezzo il petto.
fedele prese in quella sanza schelmo / una verde asta e va contra 'l barone.
distanti dallo schermo, sul quale si rappresentava una patetica storia di guerra e d'amore
ombre correvano sul selciato, come in una lanterna magica, oppresse dalla paura
nostri ritratti; pathé frères ci fece una cinematografia che vidi pòi sugli schermi italiani
teatrale. pirandello, 10-106: una grande casa cinematografica mi ha proposto di
montale, 3-122: disgraziatamente qualcuno girò una chiavetta e su uno schermo apparvero le
per televisione. soldati, i-7: una sera dello scorso ottobre guardavo, sgomento e
g. manganelli, 5-146: come una volta la storia assumeva la policroma grazia
programma televisivo. -sullo schermo: in una trasmissione televisiva. c. e
interno { schermo termico) costituito da una lamina di acciaio al boro dello spessore
termici e dei fotoni y, e da una parte esterna { schermo biologico) costituito
opportunamente lavorato (per esempio, con una serie di rilievi concentrici o radiali)
tubi d'acqua posti verticalmente davanti a una caldaia, i quali, scaldandosi per
per salvarsi da un pericolo, sottrarsi a una minaccia, evitare un dolore, un
qualcosa: contrastare efficacemente un pericolo, una situazione dannosa o spiacevole. beccuti
schermo a quella. -resistere a una passione amorosa. jacopo del pecora,
valore aggett.): inerme (una persona). alfieri, xvi-188:
dopo il passaggio attraverso un corpo o una parte di esso. -in senso concreto
presentare in infermeria il giorno dopo per una visita schermografica di controllo. schermottatura
le quatelli disse per ischeme, lo prese una grandissima febre ed enfiolli lo capo malamente
, / dove curava il re men d'una penna. -dispetto, sgarbo.
la signoria del mondo, ella è una schemie... chi vedesse intra topi
le pillole in caffo, egli è una schemie:... non ha virtù
nievo, 1-210: congedato dalla favitta con una voltata di spalle e con una schernevole
con una voltata di spalle e con una schernevole riverenza dalla polonia, s'awiò
pareva qualche volta al giovane che tralucesse una ferocia impenosa, schernevole e smarrita al
per di più erano attillati e vollero una pratica laboriosa, e il resto della vestizione
che profitto possa riceverne la cristianità di una così fatta perfidia e di una così
di una così fatta perfidia e di una così abbominevole fellonia e d'un così
schermito). deridere, canzonare, sbeffeggiare una persona; giudicarla sarcasticamente, offenderla
i-xii-i: se manifestamente per le finestre d'una casa uscisse fiamma di fuoco e alcuno
schernita. -sminuire la dignità di una persona (un comportamento, una qualità
di una persona (un comportamento, una qualità). aretino, v-1-37:
art e li encegni; / e poi una vilana lo scemi com encegni / c'
l'animo. baldi, 4-1-33: conclusero una pace generale con tanto dispiacere di sisto
fame che dovea venire, avendo raunato in una villa monticelli di biada, gli inebriati
rispetto, di venerazione; infrangere sprezzantemente una consuetudine, una legge. boccaccio,
venerazione; infrangere sprezzantemente una consuetudine, una legge. boccaccio, dee.,
un'aggressione; stornare un pericolo, una minaccia. - anche di animali.
fiacchi, 67: la madre era una topa, per maestra / già da'
-sopportare condizioni climatiche avverse (una costruzione). v. martelli,
sopravvenuti i fiumi, delle due case una schernì l'assalto e rimase immobile,
strategia militare; sventare un complotto, una macchi- nazione. f f
nemici e lasciar ai posteri egreggio essempio d'una eccellente e più che donnesca virtù.
aveva un tempo pasciuti, or con una or con un'altra beffa in modo
presa e, quando l'è fatta una beffa, gli occhi con le branche si
sottili venti. -indotto a credere una cosa per un'altra; tratto in
3. disprezzato, disdegnato (una condizione, un principio, una virtù
(una condizione, un principio, una virtù). campofregoso, iii-37:
un desiderio); reso vano (una speranza); non esaudito (una preghiera
(una speranza); non esaudito (una preghiera). dominici, 4-108:
publico schiamazzava con tutto il furore di una aspettazione schernita se, andando in teatro
a questo punto estremo tirato, per una larva fugace, per una schernitrice sirena
tirato, per una larva fugace, per una schernitrice sirena, per una sfinge crudele
, per una schernitrice sirena, per una sfinge crudele. a. verri, ii-269
esprime o manifesta scherno; che rivela una volontà di dileggio; derisorio, beffardo (
fu vestito eh pur- pura e messogli una canna in mano come a pazzo, e
degna di riso e di scherno che una vecchia di nonant'anni partorisse. monti,
così unite, mescolate, e l'una con l'altra confuse. foscolo, v-176
tirannico. leoni, 451: diede fuori una costituzione ch'è uno scherno e una
una costituzione ch'è uno scherno e una dittatura mascherata a petto della quale luigi
corse nondimeno il marchese di pomà con una truppa di fanti e, se non fosse
un entusiasmo spinto sino al ridicolo per una chimera riconosciuta per tale da loro stessi
riso, un sorriso, un viso, una parola, uno sguardo).
mano a mano il suo sguardo aveva preso una espressione meno feroce e le labbra si
rolo, e la pecora poco menore d'una dondola, e 'l pastore longo mezzo
sotto il grande riso del sole presso una bella signora fra giovani scherzanti e motteggianti
o in gruppo, o appoggiate l'una all'altra, e scherzanti fra di
0-59: demetrio falereo chiama la satirica una giocosa tragedia; tragedia in vero, ma
biondo oro, che al dolce soffiar d'una picciola aura lascivamente si girassero. campanella
il pilori, con loggie vaghe ed una curiosa fontana con aquile di rame scherzanti.
. targioni tozzetti, 12-6-234: con una porta in fondo, e composta tutta
scherzava col cane dei vicini. -in una rappresentazione pittorica. bellori, 2-407:
figure grandi la dea pallade, che con una mano tiene un ramo di ulivo
pescarese pareva chiusa nel circolo magico di una melodia unica, di quella ov'è la
fui al quindicesimo anno, / con una mia sorella un dì scherzando / fece il
cum vui che 'l voria venire ad una convenzione cum la signoria de vinesia. g
. esopo volgar., 6-144: una mula, essendo facta per troppo orgio
, / che portava un baston come una sferza / con certe palle, e
ortaggi, un pezzo di schienale di una panca. ungaretti, xi-253: arrivarono sul
quei monaci che non scherzano, successe una ridda, e tanchelino andò in malora con
ridda, e tanchelino andò in malora con una pugnalata nel colto. -distinguersi
colto. -distinguersi per intensità (una passione). verga, 7-91:
manzini, 10-21: « che fronte: una cassaforte ». « quella di silvia
-distinguersi per un difetto, per una qualità, per un aspetto della personalità
5. dedicarsi a uno studio, a una disciplina artistica, in partic. alla
teco scherzai. algarotti, 1-viii-71: una tale scoperta fece il neutono quasi scherzando
grande fantasia, fondendo nella propria opera una grande quantità di elementi stilistici e pittorici
suo. 6. avventurarsi in una situazione pericolosa; esporsi al rischio,
tiene in piedi per miracolo tre case- una sopra l'altra, come se fosse lecito
-tentare un'impresa pericolosa, che rappresenti una minaccia o un atto di insubordinazione contro
siri, 1-vii-576: il re scrisse una lettera alla combalet che non avrebbe mai
natura, il caso, un male, una sciagura). -anche sostant.
). giusti, ii-84: in una età nella quale cominciano a scherzarmi le
agli occhi,... non sarebbe una novità da affiggersi alle cantonate, che
); ondeggiare, scompigliarsi, agitarsi a una brezza (i capelli); fluttuare
mare, un corso d'acqua, una fonte). lorenzo de'medici,
, è liscia e tersa come quella di una bimba. verga, 1-17: il
-nel calcio, superare un avversario con una finta che lo sorprenda e lo confonda
qualcosa: agire con prudenza; affrontare una persona violenta, una situazione delicata con
prudenza; affrontare una persona violenta, una situazione delicata con ogni precauzione; adoperare
porta ina mezzo alla fronte e gira come una corona scherzata sul capo. scherzatóre
burle; giocoso, allegro, faceto (una persona, il suo carattere).
con derisione o per gioco, per produrre una comicità sottile e talora velatamente maliziosa;
che ha come fine la satira o una comicità pungente e mordace. marino
'di quei che stanno coi signori', è una satira piuttosto amara che scherzevole, perché
da quella vergogna. vittorini, 5-64: una autentica durezza del mezzo espressivo (e
lo stal- lagero sopra mercato, con una rettorica burlesca. casti, i-1-50:
: lo scherzo villano... è una derisione amara e nimica, piena di
g. gozzi, i-15-5: costumano in una bottega da parrucchiere alcuni giovani inclinati a
.. fu... serrato dentro una gabbia di ferro dove, oltraggiato con
, i quali dall'essere effetti d'una amichevole unione, degeneravano in affettuosi accenti
di società, lo rendono [cantù] una eccezione tra gli uomini di lettere.
primizie e tirocini. buzzati, 6-340: una cosa tanto facile. uno scherzo.
, che m'accieca.. mi dà una noia..! -scherzi della vernaccia
uomini e le bestie non nascano che con una testa sola. questi sono scherzi di
sbagliato, uno scherzo della natura, una creatura storta e sghimbescia. bacchetti,
bacchetti, 1-i-371: non capivo che una bruttezza come la mia, uno scherzo di
la mia, uno scherzo di natura, una contraffazione di donna come me, non
non capivo che dovesse far paura a una bimbetta. bartolini, 16-231: la nana
un infelice scherzo della natura: è una ciambella che è mal riuscita allo stesso
suo composto, che non è altro che una radunanza quasi di tutti i colori e
mai vedute. brusoni, 1-21: una montagnetta dividendo se medesima in tre parti
lavorato, per quest'effetto ci rappresentano una leggiadra figura? bertola, 2-176:
fra di esse s'interpone lo scherzo di una fanciulla che imbecca una gazza con una
lo scherzo di una fanciulla che imbecca una gazza con una ciregia sospesa in mano
una fanciulla che imbecca una gazza con una ciregia sospesa in mano. scannelli,
impegno. comisso, 17-134: fatti una cinquantina di 'scherzi pittorici'ed esposti a
-de gli scherzi geniali: titolo di una raccolta di componimenti di tale tipo di
mie care, aveste udito nel 'sogno d'una notte d'estate'lo scherzo diretto da
l'apoteosi; come in forma d'una sinfonia tonante e visiva, col suo
attenuare la gravità o l'imbarazzo di una discussione, di una situazione con qualche
l'imbarazzo di una discussione, di una situazione con qualche battuta scherzosa; sdrammatizzare
in ischerzo quel sussurro, sopissi con una risata la curiosità non meno della gentaglia,
, per celia, fintamente; senza una reale intenzione o adesione (e talvolta
legato al palo un bianco ha fatto una cosa enorme; se la legatura non per
di evasione (un genere letterario, una lettura). morone, 8:
-passare in scherzo: venire sdrammatizzato (una situazione). tozzi, vi-524:
trapassato. goldoni, v-878: venne una cameriera a fare il nostro letto;
alla catena del giornale, di stampare una coserellina, uno scherzettino, un balocchino
gagliardo. nievo, 301: era una ragazza di garbo, e il signor
sole, lasciando tra sé e i monti una striscia di cielo, tessevano una specie
monti una striscia di cielo, tessevano una specie di ghirlanda alle diseguali lor sommità.
. inclinazione a considerare un argomento o una situazione in modo scherzoso, senza eccessiva
volentieri a burle, a motteggi (una persona, il carattere); allegro,
animali. d annunzio, i-89: una scherzosa / falange di farfalle. gozzano
, di contenuto giocoso o faceto (una composizione letteraria, uno scritto, lo stile
leggero cominciava a cadere... una pioggerella scherzosa. 4. per
'pattinare'(nel 1696), da una voce oland. col significato di '
(dico) trassero dalla locuzione 'skating-ring'una sfilata di parole l'una più bella
dalla locuzione 'skating-ring'una sfilata di parole l'una più bella dell'altra. prima il
sa guidare con perizia lrautomobile, è una buona cuoca e un'elegante schettinatrice.
di nessun valore (nell'espressione valere una schiabaldana). sermini, 84
e non c'è medico che vaglia una schiabaldana, che se ne dà
. -ce). trappola costituita da una pietra o da un asse di legno
legno che vi era puntellato in modo d'una stiaccia; e volevo farlo iscoccare sopra
stiaccia è per loro [i topi] una magìa, / che tutti a sé
disotterrato, / abbia fatto alla morte una cilecca. 4. stretta violenta
4. stretta violenta nel corso di una lotta. bacchelli, 1-i-286: scacemi
. -fare, scoccare o tendere una schiaccia a qualcuno: preparargli un inganno
può dirsi anche che tal tende / una stiaccia al suo rivale / o una
/ una stiaccia al suo rivale / o una trappola alla quale / se medesimo poi
prendere... alla schiaccia': sotto una rovina, e figurata- mente in grave
; cacciarsi nelle grane; trovarsi in una situazione di difficoltà o pericolo. a
gentile, premice, stiacciamane': è una noce a guscio fragile, che si schiaccia
. 2. appiattimento dovuto a una forte compressione. -in partic.,
, osseo, ecc. in seguito a una lunga pressione o a un trauma violento
partiti. 5. riduzione a una condizione sociale inferiore. l. firpo
alla propria bravura. il risultato sarà una fortissima sperequazione di risorse e consumi, con
della personalità. alvaro, 14-46: una delle cause della pederastia, oggi
da due sbarrette metalliche, imperniate a una delle due estremità, sulle quali si
; irrefutabile, evidente, inoppugnabile (una prova, una testimonianza, una tesi
evidente, inoppugnabile (una prova, una testimonianza, una tesi, un giudizio di
(una prova, una testimonianza, una tesi, un giudizio di valore).
schiaccianti. 2. nettissimo (una condizione di superiorità o inferiorità).
un divario rilevantissimo fra i contendenti (una vittoria); molto largo. g
il liberalismo, sarebbe legalmente liquidato da una maggioranza schiacciante nei parlamenti. bilenchi,
difesa che essi offrono dall'interno di una moschea e dall'alto del suo minareto
un compito); gravoso da sostenere (una responsabilità). borgese, 1-241:
decentemente la donna gli pesava addosso come una impresa schiacciante. -che non
recipiente con la base bucherellata e da una leva su cui si esercita la pressione.
nella età tenerissima sì fattamente stiacciarlo sotto una fascia che a mala pena si discemesse
calvino, 1-47: gli schiacciò sulla fronte una foglia di menta per cerotto.
schiacciargliela in faccia, ti vorrebbe / una torta ai rancida panna e di sputi /
piedi. moravia, xi-58: con una smorfia gettai in terra la sigaretta e
pavese, 2-19: un uomo suppone una donna, la donna; un uomo conosce
; un uomo conosce il corpo di una donna, un uomo deve stringere, carezzare
uomo deve stringere, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle donne che hanno
, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle donne che hanno ballato,
zia... mi schiacciò in mano una dozzina di ciliege e mi comandò di
ballatoio. 5. stritolare una persona travolgendola sotto il proprio peso.
, il quale restò leggermente offeso ad una orecchia, ed alla prossima tempia. rapini
i teneri colli. -gravare su una parte del corpo (un carico).
schiacciarlo. -investire con un autoveicolo una persona o un animale arrecandogli gravi danni
sì la visiera macolata / e stiacciata una mana. papini, iii- 449
che schiaccia la testa al serpente nasconde una grande verità. -rompere la testa
(anche con valore enfatico, in una minaccia). comisso, v-73:
un indiano imbe- stiato che aveva afferrato una donna e la schiacciava per le sue
nazioni, prima di trovarsi solidi sopra una base, devono a forza di tentennare
offriva loro il mezzo di schiacciarne in una giornata tanti quanti non ne avrebbero eliminato in
la libertà (un impegno gravoso, una condizione di vita, un dolore)
-per estens. reprimere un grido, una parola. batacchi, ii-196: «
disse la fanciulla: « debbo schiacciare una parolina alla signora carlotta, e poi
marittime. 13. respingere a una prova, a un esame; bocciare.
: sugli alberi detti sapini, che sono una specie d'abeti, nascono talvolta sulle
di tondi che sono crescono a foggia d'una lama di coltello. 15
per qualsivoglia cagione. cinelli, 2-81: una vecchia alta e ossuta si schiacciò tra
18. figur. abbassarsi a una condizione vile, degradante, umiliante.
-schiacciarla male: subire un fatto, una situazione malvolentieri. -schiacciarsi le noci
, un sonnellino o un sonno, una dormita: dormire, riposare, per lo
i suoi sonni per terra, sur una stuoia. porena, lx-276:.
poi schiacciammo un pisolino / ci demmo una rinfrescata / andammo un po'a zonzo
'nave, chiatta') o da una base germ., pare più verosimile la
strato di pietrisco o di asfalto in una strada. -anche, con valore aggett
e. cecchi, 8-35: appoggiata a una proda, la macchina schiacciasassi si riposava
voglia, ch'io testé ho mangiato una schiacciata che me terrà
casa tanto di farina ritrovarono quanto poterono fare una icciola schiacciata da essere cotta sotto la
g. gozzi, i-7-83: arrecavasi appunto una schiacciata, quando tu con quel tuo
« vedete come rhanno accomodato; pare una schiacciata ». serao, i-106: due
io recitavo il sermon- cino / con una voce da messa cantata, / e per
piccolo e molto timido che portava sempre una piuma di gazza sul cappello a schiacciata
firenzuola, 951: parrìa ch'ella fosse una schiacciata / con l'uve secche,
fatto la stiacciata ». -fare una schiacciata di qualcuno: sculacciarlo. cantoni
853: peppina... stava facendo una stiacciata del povero bimbo.
. -non avere pane da fare una schiacciata: essere poverissimo. buonarroti
/ che non ha pan da far una stiacciata. -rendere pane per schiacciata
fortini, 1-450: tratto di quella cassetta una certa scatola assai picola le trovò il
pezzo di montone affumicato e per dessert una stiacciatella di pasta cotta. -schiacciatétta
. aretino, vl-529: -il provarne una così a caso è come dar di
morso, quando s'ha fame, in una istiacciattoccia con lardo, calda calda.
, colpo violento con cui si imprime a una alla alta una traiettoria discendente in
si imprime a una alla alta una traiettoria discendente in modo che atta
13: il secondo gol realizzato con una schiacciata in girata, di testa,
4. locuz. fare di due noci una schiacciata: unirsi in un atto sessuale
... / facevon di dui noci una schiacciata, / e la cumetà corse
mano di dio che ha loro dato una così fatta schiacciatina. = deriv.
11-125: vattene in mercato vecchio e comprami una stiacciatina. romoli, 43: antipasti
: pare (la luna] schiacciata come una focaccia, a noi quando la veggiamo
], 187: de pesci schiacciati è una generazione che in luogo di spina
che in luogo di spina hanno una cartilagine. boiardo, 2-11-47: io
forma, di- ciam così, di una melarancia colma sotto la linea, e sotto
. -non elevato, basso (una casa); ribassato (una cupola
basso (una casa); ribassato (una cupola, una volta).
); ribassato (una cupola, una volta). caro, 12-iii-132:
, 1-159: s'era scesi a una di quelle stazioncine del kent simili a
: ciascuno de'compagni presa in mano una pallottola di pasta da lavar le mani,
-pestato, pigiato in un mortaio (una sostanza). palladio volgar.,
5. ammassato in un ambiente ristretto (una persona) o stipato uno contro l'
o stipato uno contro l'altro (una folla). giuliani, i-129:
autoritario, da un dominio straniero (una nazione). pananti, iii-148:
d'un'autorità arbitraria, tutti con una eguale rassegnazione si sottomettono alla loro sorte
italia, schiacciata già lungo tempo sotto una dominazione burbera e feroce. soffici [
invaso. -represso, soffocato (una rivolta). mazzini, 42-256:
'rancesco si veggono di sua mano una nostra donna col figliuolo in collo dentro
, 1-1-187: perciocché il 'eh'schiacciato è una lettera o diciamo un suono da per
-che incombe in modo minaccioso (una situazione). carducci, iii-19-181:
creare, a tutto suo prò', una questione germanica... e vedersela sorgere
. usato per la pena dell'acculattata (una pietra). compagnia della lesina
pure un quattrino di debito, con una stroppicciata di natiche sopra la pietra schiacciatrice
per lo più passatagli dalfalza- tore imprimendole una traiettoria discendente (e il ruolo relativo
schiacciatóre di novi ligure dimostra di essere una alternativa più che valida a powers,
. che ha più volte offerto una schiacciatrice. = nome d'agente
2. appiattimento o incavo prodotto da una compressione, da uno schiacciamento. -in
ricciuti, l'altezza delle guance e una certa imagine di stupore, che e'
stiramenti dei muscoli, la smorfia d'una bocca contratta dalla paralisi zigomatica.
granchio. viani, 13-334: una comitiva di cuori avventurosi si congregava
arpino, 19-42: anche il panettone è una spia dei consumi... te
indugio un ricorso contro un provvedimento, una querela contro qualcuno. deamicis, xi-277
che già era mezza cotta, non disse una parola e nascose tutto. giusti,
. rifl. sistemarsi a proprio comodo in una stanza. c. e.
senza trovareci padroni; allora ci schiaffammo in una camera a due letti, dormimmo,
: ma questa è un'astuzia, una finezza da delinquente consumato: e paf!
. colpire con uno o più schiaffi una persona, il volto. giov.
aver veduto (ridicolo spettacolo e compassionevole) una certa per nome apeme, concubina d'
festa. moravia, i-505: sandro levò una mano e schiaffeggiò la donna sopra una
una mano e schiaffeggiò la donna sopra una guancia. -rifl. carducci
-battere l'acqua col proprio moto alterno (una pala di mulino). padula
: ci fu poi un braccio spiccato da una cannonata che mi schiaffeggiò in pieno viso
pindemonte, iii-41: costui pubblicò l'una dopo l'altra tre 'lettere al cavaliero
invece, ella trovava in questa rivale una nemica che la schiaffeggiava del suo disprezzo
stuzzicarlo ché potrebbe succedere un duello o una schiaffeggiatura in mezzo di una strada.
duello o una schiaffeggiatura in mezzo di una strada. = nome d'azione
; colpetto dato sul viso per rianimare una persona esanime. -anche: buffetto
né putì; / un male schiaffo e una ceffata ebbe. randello, 2-42 (
nannina, che avevano visto parlare con una guardia di pubblica sicurezza e a cui
, d'improvviso, lo strillo acuto di una donna che riceve uno schiaffo.
ai piedi. baldini, 6-208: era una cana- gliona inzuccherata, con un visino
, 5-93: egli, dopo aver fatta una eloquente orazione, gli presenta la propria
la nostra strada andava, invece, una volta, verso dio!). pavese
1-i-1-145: la fronte dopo aver accartocciato una bozza che l'aria ha spaccato alla base
si scava e declina in larga vallea, una guancia ascende in un piano che si
dal lombardi, correggendo la crusca con una voce trovata a casa del fistolo. leoni
229: che schiaffo questa lettera per una madre! imbriani, 2-03: le
nel sedere dello straniero, per paura di una guerra. verga, 8-153: vi
di ministeriali, sono sempre uno schiaffo, una dura protesta contro la folla degli
schiaffo di donna'si dice per definire una bellissima signora. 5. tiro
facendola prima urtare ad angolo acuto contro una delle sponde lunghe. 6.
-dare uno schiaffo a un cibo, a una bevanda: berne o mangiarne un bel
= voce di probabile origine onomatopeica, da una radice * staffo sklaff (come nell'
sostenuta in precedenza da alcuni, di una derivazione dal gr. xóxacpo; '
covoni, 6-33: mentre spunta a una svolta, / sopra una cantonata,
mentre spunta a una svolta, / sopra una cantonata, / la gaia e schiamazzante
il tipico verso roco e stridulo (una gallina dopo aver fatto l'uovo,
98: la casa mia somiglia una gallina / quando schiamazza che l'ha fatto
su la gronda / del palagio a posarsi una civetta, / civetta in cui
salce. d'annunzio, iv-i-ii: una torma di cornacchie passò nell'aria accesa
dire: « adunque mi tenete per una di quelle, ah! e se vi
se questo è il modo di difendere una città? perché non si pensa a
: « toh, arabella! » esclamò una voce. « arabella » ripeterono altre
quieto mai, né glie ne passo una: sempre predico, sempre schiamazzo. goldoni
distanza ginetta e altra gioventù schiamazzavano salutando una barca in arrivo. pasolini, 1-3
i traseomachi e co'quali si fanno conoscere una mano di birboni, se non di
al bonaparte. -in relazione con una prop. subord. compagnia della lesina
attorno agli usurpatori. fucini, 440: una famiglia di contadini dormiva, una notte
: una famiglia di contadini dormiva, una notte, tranquillamente sotto il suo povero
, 2-1-124: il dì seguente continuò una grandissima turba e un alto schiamazzio.
bracciolini, 1-14-53: come se una volpe con la pelle / di cane
, ci avvertì ch'eravamo passati sopra una covata di polli. comisso, vi-260:
. goldoni, xiii-174: cadde una pecorella dentro un pozzo, / e
è. muzio, 1-103: se pur una volta dante fatto avesse menzione di lingua
! guazzo, 1-174: ho conosciuto io una che faceva gran schiammazzo contra le donne
. jovine, 2- 180: una sera un gruppo tumultuante si riunì davanti a
, 9-51: i più facinorosi erano una diecina, capeggiati da baldovino curreli..
canuto. 7. ostentazione di una presa di posizione o di un vantaggio
chiusi in gabbia e nello spaventarli con una civetta: le strida dei prigionieri attirano
bel boschetto / tondo, impaniato come una uccellaia, / non falsa illusion,
tempo tenne dietro ad un gruppo di una dozzina di schia- mazzoni. =
questo soliloquio, appoggio ad un albero una seggiola di schiancia. tozzi, v-161
nella terra di otranto, si fabbrica una specie di formaggio detto 'ricotta forte'
un regno; abbattimento, estinzione di una dinastia. oliva, 295: fu
nella locuz. a schiantapetto: con una salita assai ripida, oltremodo faticosa da
percorrere. baldini, i-538: una strada va su a schiantapetto direttamente dalle
violenza un ramo, un tronco, una pianta; stroncare. dante,
: legge il libretto, e vede che una pianta / ha quel giardino in mezzo
... si fa incontro a una bella pianta di mori, la tocca,
: un vento impetuoso, accompagnato da una fitta gragnuola, schiantava gli alberi e
slataper, 1-39: si scuote, con una scarponata schianta il pesco nano e si
satiro in fregola. bartolini, 17-190: una magnolia tisica spande le ali / fra
un oggetto, un materiale duro, una pietra. cellini, 688:
incontanente le mani ad uno che schiantò una imagine di nostra signora. g. del
, 3-15: l'acqua racchiusa in una palla di grosso e saldo bronzo nell'
gadda conti, 1-450: a questo punto una nuova fantasia prese il vulcano e.
a morte il cuore di qualcuno con una grave ferita al petto (nelle espressioni
commovente. giuliani, i-491: era una pietà da schiantare il cuore..
il sole] protendersi già esangue / una fanciulla con le palme rosse: /
: prostrare moralmente (un dolore, una passione). - anche assol.
me, quasi estraneo, messaggero di una disgrazia che avrebbe schiantato una famiglia e
messaggero di una disgrazia che avrebbe schiantato una famiglia e poteva segnarne la rovina.
di questa smisurata pianta / vide legata una gentil donzella, / che i crini d'
da un luogo o da un'occupazione una persona o cacciare da un regno una
una persona o cacciare da un regno una dinastia o da sé una compagnia malvagia
un regno una dinastia o da sé una compagnia malvagia o sgradita. gherardi,
cuore un sentimento, un'inclinazione, una fede. fazio, i-2-9: qui
s. v.]: schiantare una bugia, uno sproposito, una carota,
schiantare una bugia, uno sproposito, una carota, ecc., vale dirlo,
(un ramo, un tronco, una pianta, anche un oggetto o un
: lo specchio non resse e schiantò in una stella scintillante. bartolini, 5-323:
quale non si recidano, ed è una pelle così sdegnosa che il battermi il petto
, lo strignere un nodo, il girare una chiave la fa schiantar subito ed aprire
. offici, v-2-394: eccomi in una camera ridicola:... l'impiantito
produrre un rumore fragoroso nell'esplodere (una bomba), nell'essere sparato (
. borgese, 1-181: d'un tratto una granata schiantò così vicina come se avesse
ne raddusse molt'altri. -in una formula di malaugurio. poesie bolognesi,
sotto due sacca di grano, mentre faceva una salita. lisi, 2-49: legittimamente
valore iperb.: soffrire enormemente per una passione, per un dolore; provare un
. -essere gravemente tormentato da una sofferenza o da una necessità fisica.
gravemente tormentato da una sofferenza o da una necessità fisica. p. petrocchi [
. e letter. sradicarsi, svellersi (una pianta). -al figur.:
. -al figur.: venire meno in una persona (un sentimento).
lxxxviii-ii-120: hai radicata pianta / d'una sì viva, certa e alta speme /
ne schianta. pascoli, 1297: è una selva che si svelle, / la
/ e nove avea, men forse una state, / se la memoria dal ver
. merid. di piantare) oppure di una sovrapposizione di schiattare a chiantare o di
85: un albero schiantato o rovesciato da una tempesta è spesso paragonato dai due poeti
-spaccato, fracassato (un oggetto, una costruzione, un edificio).
con le bocche aperte e uno con una mascella schiantata. -distrutto (un
anche busa è morto, schiantato da una pallottola in fronte. -con uso
-con uso iperb. prostrato fisicamente da una malattia, dalla stanchezza, dalla sofferenza
, 6-217: mi raggiunse la postina, una vecchia malata, scarna, schiantata dalla
di fianco alla scrivania come schiantato da una lunga sofferenza. pratolini, 8-51:
: schiantato s'ab- atté su di una panca e lì si rimirò a lungo le
dolore, dall'angoscia; affranto per una pena. d'annunzio, iii-1-1063:
4. ant. staccata dalla pianta (una foglia). palladio volgar.,
parte dov'era molta mortine ne colse una cima de la quale schiantatura uscì sangue
né stiantatura..., ma è una commessura del legname. -in arboricoltura
è inusitato. -albero spezzato in una o più parti. m. cerato
3. rumore secco e fragoroso prodotto da una rottura, da un urto violento,
ubaldo sarti, a cui lo schianto di una mina aveva scamoz- zato un braccio.
staccati, secchi. la mitraglia: una grandmata di fiamme brevissime. pavese,
apparecchiato, sul quale la donna per una amorosa dimenticanza ha collocato tre scodelle,
dimenticanza ha collocato tre scodelle, sentiamo una compassione profonda, uno schianto, come
2-243: soffriva uno schianto doloroso e una desolata pietà pel suo ragazzo che doveva
, si sa, e dello schianto per una povera madre di pensare che la sua
5. risoluzione drastica di una situazione, di un rapporto difficile;
un rapporto difficile; interruzione violenta di una relazione, di un rapporto.
sovvertimento degli schemi predominanti e tradizionali di una concezione estetica. g. pomodoro
signori dargli un pof di minestra, una camicia logora, e un canile tanto
. 8. il prorompere di una passione, di un sentimento; manifestazione
v-2-331: intravidi, nell'ombra d'una specie di grotta, non so che
favorevolmente, con partic. riferimento a una donna che si segnali per la vistosa bellezza
1967]: sotto la foto di una ragazza-schianto, le scarse fonti luminose.
strappare in dieci anni di relazione amichevole una metà delle confidenze che altri ci fanno
, 17-211: si sdraiava di schianto in una poltrona, con un « oh,
giordano, 7-215: il moscado è una schianza overo postema d'una bestia a
moscado è una schianza overo postema d'una bestia a modo di cavriuolo: vedi che
occhi, o ne le palpebre; una schianza si fa tra gli anari e gli
. v.]: aveva nei panni una schianza così. -per simil.
= etimo incerto: forse da una forma sincopata lat. volg. *
non facendosi angoli retti: ma dall'una delle parti ottuso, dall'altro acuto
.. due povere donne: l'una anziana, con una bracciatella di schiappe d'
donne: l'una anziana, con una bracciatella di schiappe d'albero: giovanissima
e vestite di colori cupi vanno per una strada tortuosa, curve sotto grandi gerle
cosimo sempre più feroce m'assaliva con una cucchiaiata d'erba perché era roba leggiera,
leggiera, e il prete, con una stiappa di ciccia che mi buttava nel piatto
. persona che dimostra scarsissime attitudini in una professione, in uno sport, in
era proprio, come si dice qui, una 'schiappa'; e la zia isolina
livio, il quale si afferrò ad una sporgenza della roccia, gridando: « vittoria
ma lo sai che sei un po'una schiappa? ». sciascia, 10-147:
capria, 1-91: massimo, stai diventando una schiappa, una zoza, una molla
massimo, stai diventando una schiappa, una zoza, una molla scassata.
diventando una schiappa, una zoza, una molla scassata. -come epiteto scherzoso
'taglialegna', che successivamente si è ridotto una forma abbrev. s-ceppìn nel senso di
ceppo, un tronco d ^ albero, una pietra in pezzi minuti con una scure
, una pietra in pezzi minuti con una scure, una mazza, ecc.,
in pezzi minuti con una scure, una mazza, ecc., anche per
in più parti (un ceppo, una tavola di legno, ecc.).
lunghi chiodi, mi ripromettevo di costruirne una casettina. -spaccato, in partic
un sasso schiappato del muro per forza d'una cannonata. 2. per
. gravemente colpito da un'infermità (una persona). bacchelli, 13-713:
nel calafatare seguitasse, si deve fare una verinata da un capo di detta e
ridotto a stoppie dopo il raccolto (una coltivazione). arbitrato di giovanni
251: domando la mia parte de una possession aradura e vigna caxamentiva, schiapiva
cesareo, 1-116: l'aurora, come una sinistra face, / schiara soldati qua
fra i tronchi. pavese, 8-349: una città sul mare col sole che schiara
. -rischiarare un ambiente buio con una luce artificiale. pindemonte, 19-78
tempo. pratesi, 5-287: aprì una porticciuola nana, accanto a quella del
a quella del campanile, e schiaro con una lanterna fioca la prima arcata buia di
. -far entrare la luce in una stanza (le imposte aperte).
sufficientemente la stanza. -arrecare una stagione serena, senza perturbazioni atmosferiche.
spiegare, delucidare un'opera letteraria, una disciplina complessa o una parte oscura di
opera letteraria, una disciplina complessa o una parte oscura di essa. giamboni,
. -dissipare un dubbio, risolvere una questione controversa. fra giordano,
, dichiarare. -anche in relazione con una prop. subord. laude cortonesi,
allo schiarar del giorno. -emanare una luce più intensa. dante, par
. 7. essere illuminato da una luce artificiale (un locale).
che masolino non può esser giunto a una tale soluta facilità di accordi culturali senza
la montagna ebbe ordinata / che in una notte lui la fece fare, / e
a. boito, vtii-636: appare una spiaggia / schiarata dal sol. pratesi
e cupe stanze, schiarate appena da una gotica nnestrina. rapini, 42-38: strade
amore. -figur. illuminato da una conoscenza, da una dottrina.
-figur. illuminato da una conoscenza, da una dottrina. cattaneo, vi-1-390:
4. divenuto o reso più chiaro durante una lavorazione. giuliani, i-386: ogni
caldaia per bollore), s'e fatto una bollita... schiarata che sia
di non facile decifrazione; chiarimento su una persona, su un fatto, su
, su un fatto, su una situazione, su una realtà nota in maniera
, su una situazione, su una realtà nota in maniera approssimata e inesatta
. v.]: 'chiedere schiarimenti'è una specie d'eufemismo per richiedere ragione e
arabica, altrettanto di terra merita, una libbra di tartaro bianco, un'oncia
(il sole, un astro, una fonte luminosa artificiale, ecc.).
lapidario estense, 162: medono è una petra che... ha vertute
sui terreni vaghi della città, mentre una candela schiariva il terreno nudo.
dolce ritorno! baldini, 3-65: una lampada elettrica entro una museruola di fil di
, 3-65: una lampada elettrica entro una museruola di fil di ferro schiariva la
la vallata. cassola, 5-37: una placida luce schiariva le alture retrostanti su
numero; quanti rematori possono entrare in una imbarcazione sconquassata, tanti sono gli sciabicotti
irpino saocà 'svolazzare', che presuppone una base lat. volg. * exaucàre
. marin. componente dell'equipaggio di una sciabica. viani, 14-146: la
di numero; quanti rematori possono entrare in una imbarcazione sconquassata, tanti sono gli sciabicotti
idiozia. giannini-nieri, 55: è una delle sue solite sciabigottate; non ci
sciabigottóne. nieri, 3-192: è una sciabigottona che piglia tutto alla leggiera.
e farinosa (la neve che ricopre una superficie). rivista mensile del
ad aprire il pianoforte che spariva sotto una vasta sciablacca di velluto rosso trapunta d'
facile da impugnare e da manovrare con una mano sola; è tuttora complemento delfuniforme
17-108: ci siamo battuti alla sciabola in una campagna in vicinanza di mendrisio. faldella
fosse alla sciabola. -sport. una delle tre armi (e la relativa specialità
menare fendenti. scherma, una delle tre armi adoperate negli incontri. come
-scherz. inoltrare, far pervenire una missiva con estrema rapidità. baretti
io abborro il regno della sciapolemici in una discussione, in una controversia. bola
della sciapolemici in una discussione, in una controversia. bola. b. croce
di eserciti, non un capitano di una compagnia di dragoni: per ciò basterebbe
cavaliere andò verso la ragazza dinoccolato come una marionetta, col cappello equilibrato sul temporale
coli xiv-xvi, ciascuno dei componenti di una tal proprietà, cioè il collo alto,
arruffato. marotta, 4-149: vidi una pomposa cassetta di 'sciuscià'il cui sostegno
vocé di rosalba che canta al suo amante una romanza amorosa. = voce di
sé. scivolantìssimo). che scorre lungo una superficie li 2. tr
con il compì, di relazione in una costruzione analoga al cosidetto accusativo alla greca
: mi favorisca scrivere o a me una lettera ostensibile, o al signor abate me-
! 3. figur. caduta di una situazione verso il peggio. p passarmi
la cui elica garrisce al vento come una bandiera. -che consente di camminare con
5. che tende inesorabilmente a una condizione. alvaro, 15-155: nella
collegio e gli pareva d'essere anche lui una di quelle immagini, in una vita
lui una di quelle immagini, in una vita estatica e conclusa. scivolare
cadere. -perdere la presa su una superficie sdrucciolevole (il piede, la
in modo incerto o strascicato parole di una lingua straniera. banti, 9-407:
tommaseo [s. v.]: una cosa scivola di mano. cose lubriche
fattami. 3. scorrere lungo una superficie liscia, anche inclinata (un
ha provveduto lui stesso a fare scivolare una palla nella canna. -scorrere all'interno
chiuse gli occhi. landolfi, 2-53: una vecqua). chia cadente..
. landolfi, 2-24: il giovane una mano lungo il fianco, il resto della
scivolò sull'avambraccio del soldato, dove una dorata sigla vu. riluceva lascivamente sul panno
coloniche scivolano velocissimi ai lati, in una luce grigia compatta, in uno dei
, sul carattere, sulle convinzioni di una persona. sarta... scivolavano
4. muoversi rapidamente scorrendo lungo una superficie liscia, anche in pendenza (
superficie liscia, anche in pendenza (una persona). tommaseo [s.
scalinate della villa. -calarsi lungo una corda, una grondaia, ecc.
. -calarsi lungo una corda, una grondaia, ecc. guerrazzi, 2-165
dallegrondaie. -lasciarsi cadere lentamente da una sedia, lungo un muro.
occhi e scivolare dalla sedia senza né una parola né un gemito. -avanzare
mille. pasolini, 21-272: lasciò scivolare una grossa mancia nella mano di carmelo.
bianco della carta. -scivolare su una buccia di banana: cadere in un
caduta, scivolone per lo più su una superficie come il ghiaccio, il fango,
a restar pertre giorni impalato a causa d'una storta al piede destro presa in una
una storta al piede destro presa in una mala scivolata sulla neve. piovene, 14-83
piovene, 14-83: nella discesa, una scivolata sul ghiaccio, una specie di
nella discesa, una scivolata sul ghiaccio, una specie di volo sulla schiena verso il
10. evitare di approfondire un argomento, una questione; sorvolare. nievo,
-passare ad altri argomenti (un discorso, una conversazione). malaparte, 7-143
otto volante. -cadere progressivamente in una condizione psicologica o esistenziale negativa.
più grande. -perdere posizioni in una graduatoria (ed è voce, in
scivolare di coda), in conseguenza di una virata non corretta, di una perturbazione
di una virata non corretta, di una perturbazione atmosferica o di una manovra acrobatica
, di una perturbazione atmosferica o di una manovra acrobatica. marinetti, 1-104:
m. mila, 117: tendevamo ad una gran placca di neveposta nel mezzo della parete
fosse meno ripido e si potesse fare una veloce scivolata. p. levi,
volta che lei faceva le scivolate su una pozzanghera gelata, e il ghiaccio si è
, e leisi è ferito alla caviglia con una scheggia di ghiaccio. 3. nel
i piedi sul terreno al termine di una corsa. fenoglio, 1-i-2018: arrivò
laterale di un velivolo per effetto di una virata non corretta o di una manovra
di una virata non corretta o di una manovra acrobatica. marinetti, i-172:
acrobatica. marinetti, i-172: per una scivolata maligna d'ala l'apparecchio si
. salvini, v-5-5-5: questa è una frottola in verso sdrucciolo, che con
per avere perso l'equilibrio su una superficie scivolosa. 2.
il letto. -disceso lungo una superficie liscia (la mano).
non solo l'assoluta, ma ancora una qualunque perfezione dell'arte, di modo
sgomentano questi possenti a rifondare di pianta una nuova letteratura. 6. turbarsi profondamente
causa di un fatto imprevisto, di una situazione che non si sa come affrontare
un po'ammodo si sgomenta tutto: è una disperazione. n. gtnzburg, i-335
suo, non si sgomentò minimamente a una tale apparizione; non tentennò un momento
7. ant. pentirsi di una scelta. agostini, 1-114: con
nemico, a un pericolo o a una minaccia. cavalca, 21-54:
elli tue disceso nell'acqua, venne una grande moltitudine di quelle bestie ch'ànno
per le difficoltà di un'impresa, per una fatica 0 un'opera che si considera
molte altre vie maestre e traverse, parrà una fortunadi potersi rifugiare in uno di quei carrozzoni
gravi pericoli; che è in preda a una forte emozione o, anche, all'
e quel vaso al seno, seduta come una bimba sulle ginocchia di quell'ufficialetto sgomentato
2. che incute ribrezzo (una persona); spaventevole (un fenomeno
, e assai più sgomen- tevole di una creatura davvero orrenda? g. manganelli [
di insofferenza, di imbarazzo provocata da una situazione inattesa, da un'occupazione faticosa
occupazione faticosa o poco interessante o da una persona noiosa, irritante (e quanto ne
. bini, 1-36: porta in capo una cosa, che tre anni sonoera già un
egli è come davanti all'apparizione di una creatura sconosciuta. borsi, 2-12:
degli occhi sgomenti. -compiuto in una condizione di grave disagio, di turbamento
2. che incute terrore (una belva). papini, iii-271:
iii-271: se il prologo del poema è una selva buia popolata di fiere sgomentose il
più spaventosa negli occhi, rotando forsennato una spada sgominai una fila di nemici che
occhi, rotando forsennato una spada sgominai una fila di nemici che si scaldava spensierata
: perego rivelò che andavano all'ostiensea sgominare una divisione emme. -per estens
-per estens. superare qualcuno in una disputa verbale o nella lotta politica.
bravo zaneto non durò fatica a sgominarla con una carica di rettorica ottimista. moravia,
moravia, ii-81: di fronte ad una donna che gli piacesse, tereso tornava inesperto
avversari. -debellare la causa di una malattia. oggi [31-xii-1959],
virus. 2. far crollare una costruzione, sfrondare un albero (il
primo piano, sgominò le vetriere di una stanza. faldella, i-2-181: il vento
: io non sentii di questa / una voce più ria, / più rozza e
piena di latte. eiti pare a te una favola avere a sgominare tutta la casa?
unità, compattezza, coesione politica (una città). g. villani,
battaglia. -disperso, sparpagliato (una folla, uno stormo di uccelli)
407: alla pioggia d'acqua tenne dietro una bufera di neve. allora, alla
sull'onde sgominate e passa / come una visione il bastimento. 4.
privato del proprio potere, esautorato (una classe sociale). bacchetti, 14-307
anche, a contatto con un avversario in una partita di calcio o in una volata
in una partita di calcio o in una volata o in una fase concitata di
di calcio o in una volata o in una fase concitata di una corsa ciclistica o
volata o in una fase concitata di una corsa ciclistica o podistica. g.
2. per estens. narrare una vicenda o un fatto momento per momento
mano che affiorano alla mente. una carrucola. 3. intr.
. -per simil. distendersi da una posizione rannicchiata. cicognani, v-2-83:
riavviavano panni e capelli. -assumere una configurazione più lineare (una rete fluviale
-assumere una configurazione più lineare (una rete fluviale intricata). e.
primi elefanti un poco mobile o di una motocicletta che provoca un forte a
4. per estens. susseguirsi una dopo l'altra (le parole);
tanto tempo ravvolte insieme, venivano l'una dopo l'altra come sgomitolandosi. n.
2. per simil. reso lineare (una rete stradale); che ritorna a
; che ritorna a essere dritto (una strada). baldini, 4-121:
4-121: il groviglio delle strade parigine, una volta tutto sgomitolato, porterebbe da parigi
e sgomi3. abbandonare un edificio, una fortificazione. tommaso di silvestro, 165
partire di scatto conl'automobile o con una motocicletta, facendo stridere gli pneumatici sull'
che serve a provocare lo strappo di una striscia dell'involucro al polo superiore dell'
pallone. 2. diminuzione di una tumefazione. orsi, cxiv-32-116: il
aria, del gas o del liquido una cavità (anche anatomica), per lo
2. per simil. afflosciare una vela (la bonaccia). michelangelo
barca, e par che sia / una festuca in mar rozz'e crudele.
all'erta e sipoteva gonfiarla e sgonfiarla come una vela. 3. premere,
. jd'annunzio, v-1-935: con una delle mazze ferrate a spunzone, che
anzi me l'avesse subito sgonfiata come una delle tante sciocchezze che si possono dire
che mi sta sgonfiando perché gli comperi una buona volta un vitello ». arpino
. 8. disus. guarire da una tumefazione. sgonfiato e rimesso in istato
consistenza e di elasticità (un pallone, una camera d'aria, una cavità anatomica
pallone, una camera d'aria, una cavità anatomica). magalotti, 2-1-28
-perdere di consistenza e di volume (una vivanda soffice). a.
io: il pretore si fermò vicino a una tenda, la cui ombra azzurra.
abbandonare il corpo. -fuoriuscire da una cavità (paria). leonardo,
faccio 10. disenfiarsi, detumefarsi (una parte del corpo).
la marea); crescere di livello (una a. boni, 1002: quando
sarà lievitata, sgonfiaderarsi, attenuarsi (una gioia, uno stato d'animo
livello e la portata d'acqua (una sorgente, un fiume). anonimo
di aria, di gas, di fiato una cavità per lo più formata da pareti
leonardo, 2-67: modo di salvarsi in una tempesta e naufragio marittimo. bisogna avere
tempesta e naufragio marittimo. bisogna avere una vesta di corame, ch'abbi doppio
vede la condensazione delle parti fatta l'una dopo l'altra subito etiam al caiero,
palazzo di nostro signore e gonfio, chepaio una botta per isgonfiar presto, come vi dirò
tic.: svuotato del sangue (una vena). boccaccio, v-241
[le mammelle] ovizze, che sia una vescica sgonfiata. galileo, 4-2-530: il
2. liberato dal gonfiore, guarito da una tumefazione. c. montanini, 20
/ l'escatologia / non è una scienza, è un fatto / di tutti
così impesa, simigliava la viscica d'una previncia isgonfiata, era dei più fini,
chi è che s'è azzardato a fà una pernacchia? ». uno sgonfiato che
che non è più in grado di assolvere una funzione di sostegno morale o materiale.
2. per estens. demoralizzazione (in una gara sportiva). g.
altobelli evidenzia la sgonfiatura dei francesi con una maligna girata di sinistro a fil di
a risultare floscio (un pallone, una vescica, ecc.).
altro vaso... serratavi dentro una vescica d'agnello attorcigliata e quasi interamente
-per estens. che ha appena partorito (una donna). fagiuoli, 1-2-184:
-che ha perso vaporosità e morbidezza (una chioma). prisco, 5-299
3. scherz. vuoto di soldi (una borsa). tasso, ii-470:
, enfiatura, in partic. di una guancia. lomazzi, 4-i-291: nei
, sbuffo di un abito o di una parte. vasari, i-701: le
b. de'rossi, 2-68: una sottana di raso verde, e sopra una
una sottana di raso verde, e sopra una vesta di ermisin rosso, accincignata e
la chiarezza e tiene dalla riflessione moderna una certa razionale serietà senza sgonfi!
calvino, 20-183: quella emma è una sgonfiona. la storia della signora è
atteggiamento sensuale per attirare l'attenzione (una donna). guerrazzi, 1-361
, sgonnellando graziosamente, se n'andò a una festicciuola da ballo, in casa d'
un cero o ad aggiungere l'offerta di una candela, che uno s'avvicini ai
sapere come si facevano certi dolci, una specie di sgonfiotti famosi in tutto il campidano
e vaporosa di un abito o di una parte. tommaseo [s. v
. -al figur.: privare di una condizione interiore di gioia, di serenità.
. (sgòro). tose. prosciugare una gora. tommaseo [s.
colore (un tessuto, un foglio, una parete).
cicognani, 3-145: non c'è una pezzo di stoffa che non sia sbiadito
sia sbiadito, sgorato, con rappezzature d'una melanconia di pagliaccio in miseria. palazzeschi
indecichiato, che presenta l'alone di una macchia non ben dis frabili
coprivano a fatica l'abbiccì sopra una sedia. petruccelli della gattina, 4-49:
miserie, c'erano anche i pezzetti d'una lettera coll'inchiostro spanto e sgorato,
: questa che ho a mani, è una scorbia (la dicono anche sgubbia o
trivella gallica... è fatta come una sgorbia doppia, che, girando per
ultimo saluto alle sgorbie, fatte con una stecca d'ombrello e manicate con una
una stecca d'ombrello e manicate con una manopola della bicicletta di batteria.
grafia quasi illeggibile (uno scritto, una firma). carcano, 296:
gozzi, 1-879: se si vorrà scrivere una storia veridica de'nostri teatri, malgrado
, intreccio. montale, 2-35: una botta di stocco nel zig zag / del
trovo: / senza uno scorbio, una cancellatura / fo il mio sonetto come bere
male i miei sgorbi: dicevo certamente una decisione 'sulla', non 'nella'. pirandello,
un libero sfogo al suo cuore ed una necessaria uscita a quelle lagrime, di
corso. -emissione di sangue da una ferita. roberti, ii-372: il
). serao, i-289: tutta una flora umile,... ma sgorgante
teorie estetiche sostenevano che la poesia fosse una questione d'ispirazione discesa da non so
entro le maggiori ombre della selva era una grotta in cui sgorgava una fonte sacra
selva era una grotta in cui sgorgava una fonte sacra alle ninfe. d'annunzio,
tra le rocce, si raccoglie in una cavità simile a una conca. jovine
, si raccoglie in una cavità simile a una conca. jovine, 2-156: antonietta
. le arcate della loggia di una maschia folata sonora. calvi
(le lacrime). -prorompere (una risata). meditazione sopra l'albero
umido infinitamente soave, come velato da una lacrima che non potesse sgorgare, quasi implorante
. -schizzare fuori a fiotti da una ferita (il sangue). marini
che chiaramente si discerneva essere come d'una gran volta caduta a basso, ed
- sprigionarsi, diffondersi nel cielo (una luce). cesarotti, 1-vii-78:
giove. 4. sorgere con una luce vivida (un astro).
. buonarroti il giovane, 9-707: una parte del popol sollevato / quasi com'
senza alcuna remora (le parole, una battuta). spontone, 1-305:
passarsi per le vene le note a una a una. pirandello, 7-653: si
le vene le note a una a una. pirandello, 7-653: si ritrovò là
venire emesso, effondersi (un suono, una voce). pigna, 226:
infantili. 7. derivare necessariamente da una causa, da umorigine, da una
una causa, da umorigine, da una situazione preesistente; conseguirne o dipenderne (
da un tal pantano potea mai sgorgare una dottrina sì limpida, qual è la mo
, ecc.); essere ispirato da una tradizione, da un modello (un'
, che sgorghi dalla vena viva d'una tradizione popolare. carducci, ii-2-181: un
uomo. pronunciandole, sentiva sgorgare dentro disé una sconosciuta dolcezza. 9. manifestarsi
johnny si fermò a bere profondo a una cannuccia che sgorgava nel fosso della strada l'
che risplende all'improvviso con intensità (una luce). f. f.
4. sbucato in un luogo aperto (una persona). bontempelli, 19-72:
animo, da un vivo sentimento (una musica, una parola). bandi
un vivo sentimento (una musica, una parola). bandi, 1-i-162:
6. prodotto nell'attività scrittoria (con una condante, purg., 31-20:
fuoriuscire il liquido contenuto in seguito a una rottura (una botte, un vaso sangui-
contenuto in seguito a una rottura (una botte, un vaso sangui- gno)
.. / itisi a rinfrescar 'n una cantina, / rottosi d'una botte a
rinfrescar 'n una cantina, / rottosi d'una botte a sorte un cerchio / dov'
un canale), il liquame (una fogna). 172: in tenebrosa
] stilla allora, sgorgando dagli occhi una improvvisa piena buona, santa femmina per amore
tutta tremante, mordente il fazzoletto come una bambina e singhiozzante con un tormento che
quale vogliono ne'primi secoli ci conducesse una colonia e sgorgando il fiume d'arno,
liquido sgorgata, per lo più da una pompa idraulica. galileo, 4-4-223
poca è l'acqua che si cava in una sgorgata..., sicché si
fa 2. per estens. secreto da una pianta. un guazzo e un fango
guazzo e un fango a ginocchio che è una gran vergodel giudice, 2-131: fuochi
'zuppa alla tortue': mettete entro di una casserola mezza testa di vitello con la pelle
stagnante, il gabinetto è sgorgato ma fischiacome una locomotiva. sgorgatóio, sm. ant
. aretino, iv-4-248: qua cinguetta una gazzuola, là isgor- gheggia un pappagallo
gheggia un pappagallo, et altrove salta una scimia, tal'cn'io ne indormo
con sugo, un po'di butirro, una cipolla, carota, sale, droghe
copiosa e violenta, dell'acqua da una sorgente, da un'apertura, da
sorgente, da un'apertura, da una fonte. siri, v-1-246: il
sgorgo è un po'come quello di una fonte allo sbocco primo. -con
, 8-277: ci si umilia nel chiedere una grazia e si scopre l'intima dolcezza
sbocco, copiosa perdita di sangue da una ferita (anche nella locuz. a sgorgo
. -lo sviluppo dei fatti narrati in una novella. pavese, 8-124: il
pavese, 8-124: il condensamento di una novella non meditazione sopra l'albero della
generico: fuoriuscita di vapori, di una massa fluida o di una quantità di materiale
, di una massa fluida o di una quantità di materiale incoerente (anche nella
o di ricordi; l'insorgere improvviso di una passione, di uno stato d'animo
13-75: il cancro del passato non prende una forma sola ma due. una è
prende una forma sola ma due. una è più dolorosa. lo sgorgo dei
analitica che uno piglia a posteriori di una data opera e del suo processo di formazione
. consiste nel ficcare le notizie una dentro l'altra come le scatole giapponesi
. 4. rendimento economico di una produzione industriale. cattaneo, ii-2-363
3-302: davanti allo sgovernar sistematico d'una setta d'uomini che, increduli sino a
2. intr. disus. deporre una carica di governo. tramater [s
», 17-ix-1989], 5: una città malgovernata, o meglio sgovernata, dalla
trascurato, disordinato, trasandato (una persona, anche al figur. con riferimento
anche da lei: che la è una povera sdegnosa a cui bisogna far la
mi pare che la nostra potrebbe dirsi una signora sgovernata e smemorata a cui si vuol
sgovorato, agg. tose. che ha una spalla più bassa dell'altra.
. nieri, 113: era una donna che avrà avuto una trenta- cinquina
113: era una donna che avrà avuto una trenta- cinquina d'anni, sdentata,
)]: 'sgovorata': che ha una spalla più bassa. = voce
la credenza popolare che fosse causata da una goccia di umore staccatasi dal capo e
recisione della carotide e della trachea di una persona o di un animale.
a vicenda a profitto degli interessi di una sola famiglia. pascoli, i-371: una
una sola famiglia. pascoli, i-371: una sera egli annunzia: « le contese
ch'io mi voglio sgozzare. -conseguire una vittoria con stragi e massacri. siri
e cotti, / sgozzando de'più frolli una partita. manzoni, fermo e lucia
sgozzò. -immolare un animale a una divinità tagliandogli la gola, nelle forme
2. per estens. uccidere una persona tagliandole la gola (e,
lanterna; gli si fece addosso come una tigre e lo sgozzò d'un colpo senza
6. ant. porre fine a una guerra civile. a. pucci,
poco. varchi, 18-3-219: questa fu una giostra, come si dice, fattagli
e spargimento di sangue; trucidato (una persona). - anche sostant.
: siete allora non custodi armati d'una santa bandiera e della terra che vi diè
figur. soffocato in gola, impedito (una preghiera). linati, 16-176:
. linati, 16-176: pareva come una preghiera sgozzata, uno slancio d'amore
55-17: siete allora non custodi armati d'una santa bandiera e della terra che vi
3. figur. che riduce altri in una condizione di grande miseria spirituale.
università degli usurai volesse collcttarsi per edificare una cappella e consacrarci la sua immagine,
). che re che ivi si svolgeva una vita così differente da quella quaderno di questi
stidio, insofferenza o antipatia (una persona). s'era scordato.
8. non apprezzare, non approvare una persona uomo di imprecisa professione,
ciò che fa o dice (anche in una litote). per la sua
che causa disagio o crea difficoltà (una situazione, un gesto); che
più denaro. svevo, 3-691: era una giornata sgradevole. soffiava un vento diaccio
che un'occupazione sgradevole impartisce serietà ad una vita e rende più felice quella parte
. -che urta la sensibilità di una persona; offensivo, umiliante (parole
. spiacevole all'udito (un suono, una voce, il tono).
e di gustarli, dando al verso una leggera cantilena non sgradevole, quasi un accenno
ti guardo. moravia, xi-221: aveva una voce metallica, sgradevole.
sgradevole. -che provoca una spiacevole, fastidiosa sensazione fisica.
2-49: anna si sentì sul- l'una e sull'altra guancia l'umido sgradevole del
miei che non intendo metterne in circolazione una copia sola. e. cecchi, 8-56
-che provoca disagio, sofferenza (una menomazione). g. manganelli [
; diun reumatismo cronico, delle trafitture di una gotta cronica e, alla fine,
in nodo voluminoso, scoprivano... una fronte forte e ossuta da contadina che
], 641: sebbene 10 patisca di una vista sgradevolmente debole, i miei occhi
, disagevole, irritante, fastidioso (una situazione, un'azione, un discorso)
, importuno, irritante o ostile (una persona). rime inedite, lxv-294
in forte contrasto, in contraddizione con una dottrina. mamiani, 7-158: il
(un'attività, un comportamento, una situazione, ecc.) o tristezza
ecc.) o tristezza, dispiacere (una notizia, un'affermazione).
auguro buona fortuna. lei ha avuto una disgrazia; io ho fatto il mio
1-84: 'sgraffa': è un segnoformato da una linea bistorta, figurata in guisa di due
figurata in guisa di due s, una sotto l'altra, una, posta pel
s, una sotto l'altra, una, posta pel suo diritto, l'altra
pone verticale, e indica unione ovvero una qualche comune condizione delle parole o dei
di parma..., danzano una ridda improvvisata diretta con uno spirito non
la faccia. pirandello, 8-401: una gatta, da bambina, l'aveva sgraffiata
contado di perugia, apresso allaterra, era una donna nomata mona legiera; avendo il
scalfire o rigare o anche soltanto grattare una superficie. castellini, 80: senti
pittura murale a fresco, tracciare con una punta di ferro i contorni e i lineamenti
l'acquafòrte, dando prima in sul rame una coverta di cera o di vernice o
gli venne subito un desiderio grandissimo ed una voglia sì spasimata di quell'arte che,
4-i-13: rer cogliere un fiore non che una frutta, bisogna sgraffiarsi in mille siepi
, non solo; ma si smagliò anche una calza. -per estens. ferirsi
: 1've ne metterò pelle mane una io, che farebbe a riuscire, perché
a riuscire, perché l'ha servito una sgraffiasanti che fuor di casa la non ailzaa
; oggi le fanno le serve: una chiassata, una sgraffiata tra serve.
fanno le serve: una chiassata, una sgraffiata tra serve. = deriv.
, iv-93: aveva il dorso d'una mano sgraffiato; e perciò, spesso,
. moravia, ix-34: ci trovammo l'una di fronte all'altra, scarmigliate e
, sfregi, scrostature, scalfitture (una superficie). caro, 3-415:
lodovico aveva già ricevuta al braccio sinistro una pugnalata d'un bravo e una sgraffiatura
sinistro una pugnalata d'un bravo e una sgraffiatura leggera in una guancia, e
d'un bravo e una sgraffiatura leggera in una guancia, e il nemico principale gli
. voleva persuaderlo che si trattava di una sgraffiatura da non darsene l'ombra del pensiero
ritrovai bocconi, a mezzo metro da una giulietta frenata di schianto, un po'intronato
disposizione e non mi s'incarognisca addosso una sgraffiatura, che potrebbe doventare una vera
addosso una sgraffiatura, che potrebbe doventare una vera magagna. 4. dimin
che 'un son pratica di bambini io? una sgraffiaturina qui ni'capo, e nient'
fa l'assortimento di chicchere, sgraffignandole una alla volta ai poveri bottegai. batacchi
la sposò. -ottenere con difficoltà una somma di denaro, un pagamento.
con tanta grazia che lei era caduta su una siepe di pruni sgraffignandosi la faccia e
, 1-93: babbo segezzi, preso da una vertigine di gioia, corse al pianoforte
convulso,... e una lunga sgraffignata sulla faccia, voleva continuare il
, mi vi trovavo, analizzando con una tanaglia, sgraffignata al legnamaro, un menarro-
queneau], 230: lalice accende una sigaretta e va a prendere un mazzo di
ascolta, curvo sulla seggiola, e con una cupa maraviglia negli occhi, le mani
per simil. segno, incisione prodotta con una punta su una superficie liscia.
, incisione prodotta con una punta su una superficie liscia. citolini, 402
, come dicono, di sgraffio, sopra una sottile incrostatura di cera tinta di nero
guerrazzi, 1-75: causa vera dell'una come dell'altra in napoleone fu la
o lavori di sgraffio che tanto usavano una volta negli orti e ne'cortili e
che so io, ma tagli fatti da una vera punta o di uno stecco di
uno stecco di legno forte o di una verghetta di ferro. tommaseo [s.
. sm. incisione a scopo decorativo su una sucontri che sgrammaticano e solecizzano, inetti
case e palazzi. scannelli, 180: una [facciata] parimente si vede,
, le favole d'apollo, in una e nell'altra un fogliame con alcune
: ho solo sgrammaticato quando sgrammaticare indicava una sprezzatura, un'involuzione, una monotonia
indicava una sprezzatura, un'involuzione, una monotonia nell'animo suo. -sostant
. 2. tr. storpiare una lingua, usandola senza rispettarne le regole
in tutte altre, suole menavano una piena di francesismi, di barbarismi, ai
moderna infamissima usanza di scarabocchiare scempiaggini in una linguaccia sempre sgrammaticata e sempre infranciosata.
seconda fila al seguito di masolino, una curiosa ibridazione venne a formarsi in taluni
, signorina. se sapesseche peggior effetto fa una parola brutta sur una bocca bella,
sapesseche peggior effetto fa una parola brutta sur una bocca bella, e com'è più
caricato le spalle con la soma d'una penitenzia che non la portarebbe (dio
portarebbe (dio me 'l perdoni) una miccia; e perché mo? per
in alcune parti; effetto sgranato di una fotografia o di un'incisione.
il seme è pulito, si mette in una buca e si ricopre di terra.
sinisgalli, 6-79: bisogna aver aperto una noce e sgranato una melagrana per poter costruire
bisogna aver aperto una noce e sgranato una melagrana per poter costruire un tempio o
o, anche, i nodi di una cordicella. carducci, iii-23-38: sigismondo
da te! moravia, 25-37: ha una moglie del genere bigotto, che se
della narrazione. -far passare da una mano all'altra. arpino, 9-130
. pronunciare senza interrompersi un discorso o una serie di parole, di imprecazioni.
sano di spappolate, delle quali benedetta quell'una che puzzasse un po'di ragionevole.
, sfregandosi la parte punta e sgranando una sequela di confuse imprecazioni. -intr
rio. 4. sparare una serie di colpi ravvicinati e cadenzati.
10-131: h vento porta a volte una musica di grancasse e trombe, lo
lo scoppiettio dei mortaretti nella luminaria d'una festa; a volte lo sgranare della mitraglia
mitraglia. -per simil. emettere una serie di scoppi (un motore)
laggiù che si spegne, sgrana icolpi come una mitragliatrice. -scaricare un'arma contro
con la particella pronom. risonare (una serie di colpi, di spari).
colpi secchi, precipitosi e ritmici: una mitragliatrice, nostra o del nemico.
un canto (anche di uccelli) o una serie di suoni. graf 5-684
scatola sonora continuava a sgranare in miniatura una polca centenaria. jovine, 26:
polca centenaria. jovine, 26: una fisarmonica sgranò le note di una tarantella.
: una fisarmonica sgranò le note di una tarantella. -intr. con la
come staccati e distinti gli elementi di una figura. - anche assol. r
: alzar le spalle e poggiarvi scontrosamente una testa; sollevar mani pesanti e giungerlef)
me, più fonda e nera d'una tasca ladra, l'invidia per l'uomo
poche ore di dolori fortemente sostenuti, partorì una bambina, che prese possesso del mondo
il tempo di ammirare il bel visino di una sartina e far arrossire una signorina sgranandole
visino di una sartina e far arrossire una signorina sgranandole in faccia due occhi ammirati
necessaria per la contemplazione. -emettere una luce intensa. calvino, 1-191:
ugnelli, scattava. -emettere una risata o una serie di risate.
. -emettere una risata o una serie di risate. r. sacchetti
. sacchetti, 1-109: costanza approvò sgranando una risatina. fenoglio, 5-i-1285: silvio
con la particella pronom. susseguirsi in una serie regolare, a una certa distanza.
susseguirsi in una serie regolare, a una certa distanza. -anche sostant.
le bianche medaglie della spuma, formano una sorta di decorazione. comisso, 7-290:
: via via che lui correva, da una parte e dall'altra gli alberi ruotavano
, / se sei poeta, quanto una civetta, / baccellon da sgranar con una
una civetta, / baccellon da sgranar con una accetta. c. arrighi, 54
subito staccati dai cavallanti e condotti sotto una tettoia a divorare il fieno o a sgranare
5. perdere il filo, ottundersi (una lama). cervio, lxvi-2-73:
moravia, xiv-317: le cosce erano d'una bianchezza opaca, ombrata di muscoli flosci
nel linguaggio marinaresco, svolgere dall'argano una catena. dizionario di marina [
suolo sano, asciutto e composto di una qualità di terra sciolta, pastosa, mediocremente
,... essendo molto propria una certa qualità di terra serrata, che facilmente
punta di scintilla, simile allo sgranarsi d'una seta bianca che si spacca.
-per simil. sfilato (i grani di una corona del rosario). lucini
2. vuotato dei semi (una spiga, un baccello, una pigna
semi (una spiga, un baccello, una pigna). boiardo, cvi-545
: piglia il tuo agresto e ponilo in una pignata con finocchi freschi sgranati e pevere
4. sparato con cadenza regolare (una serie di colpi). bacchelli
imponevano all'avversario il suo stile con una specie d'autorità inevitabile, che l'aveva
seguì, in funzione di punto esclamativo, una lunga raffica di parabellum, sgranata contro
« ti aspetto; stai bene? ho una bella sorpresaper te. » ivana sospirò.
barilli, i-123: fra l'uragano e una tristezza di pioggia echeggiò, molto lontano
. si vede compreso unasola destinazione principale d'una data parte a favor del dominante,
squilibri e contrasti nel proprio interno (una società). forse un 'transfert'liberatorio
talenti nazionali e le prolungate frustrazioni d'una società sgranata, spesso disorganizzata e disturbata
ampia superficie. montano, 100: una cittadina, un paio di terricciuole e
melensa delle campagne. -che forma una fila irregolare, discontinua. g.
luce meridiana, proseguiamo in mezzo a una piana. 2. macchina azionata
, compattezza e la continuità di una superficie. targioni tozzetti, 12-7-247
crepature e sgranature esce e trasuda fuori una certa pasta o gomma bianchissima e delicatissima
le zanche ner- 4. allontanare con forza una persona da un luobute ed ossute e
nome d'azione da sgranchire. una sgranchita: cento e centocinquanta e forse più
mobilità o da un lavoro sedentario, facendo una cagna, 1-85: martina,
(407): anche don abbondio prese una fac parte e la grave
^ y. bisognerà che anch'io, una volta o tante lettere piene di
(v.). con quelle una manifestazione di consenso. un consenso
sgrandito signor5. no e l'una e l'altro due bagliori,..
[del cotone], ci è una macchinetta semplicissima e di poco costo.
sgranellanti per loro medesimi, che a una iscossa sono aperti. sgranellare,
un grappolo d'uva, dei granelli una spiga, dei semi una pianta di
dei granelli una spiga, dei semi una pianta di cotone, ecc.
2-xviii-356: nel granaio e stanze adiacenti una turba di villani di ogni età e di
pane. p. cuppari, 2-ii-227: una donna sgranella i suoi 20 chilogrammi di
pronom. lasciar uscire i chicchi (una spiga); perdere le perle (
spiga); perdere le perle (una collana). castri, 1-4-211:
. 6. erompere cristallina (una risata). d'annunzio, 3-330
graspi (l'uva); sfilato (una collana). soderini [tommaseo]
3. figur. depauperato (una biblioteca). gioberti, 1-ii-345:
, avremo lo sgranellato, per usare una frase del romagnosi, di tutte le nostre
flotte che inun tempo mio sono venute, una portò per conto di sua maestà un
vicini, messi in azione manualmente mediante una manovella, in modo da lasciar passare
minuto e capriccioso lavorio il fusto d'una rocca. -di animali.
2. figur. eseguire una musica in modo rozzo, imperfetto,
organetti. 3. percorrere lentamente una strada. tivo, e da un
coloro chiando, a dover integrare una di quelle ipotesi. = probabilmente da
c. e. gadda, 15-76: una donna impudente e malnata...
lomazzi, 460: in questo tempo mangiai una sgrappa, / sotto l'ombra felice
, / sotto l'ombra felice d'una erbetta. = comp. dal
questa città bella, adagiata in una paniera di fiori, dentro colli di verzura
togliere il gras so da una superficie. -in partic.: nell'
, di togliere macchie d'unto (una sostanza, un preparato). - anche
sgrassare1, tr. liberare dal grasso una sostanza, una superficie, in partic
. liberare dal grasso una sostanza, una superficie, in partic. una stoffa,
, una superficie, in partic. una stoffa, il pellame. spettacolo della
c. e. gadda, 16-59: una gentildonna lombarda, figlia primogenita a ser
grasso protettivo. savinio, 1-141: una corazzata... vira, si ferma
arti e mestieri, ii-393: per tingere una pelle col guado: prendi la pelle
liberato dalla sporcizia e dall'untume (una persona). volponi, 2-404:
dagli strumenti che si ritiene ap- pesantiscano una determinata partitura musicale. savinio, 12-160
strumenti a sonorità grassa e limitata a una mezza dozzina di pianoforti, ai fiati
2. tr. considerare odiosa una persona. filippo degli agazzari, 8
[s. v.]: sgraticciare una matassa arruffata. sgraticciare i capelli impiastrati
vasari [manuzzi]: si appiccherebbe una lite fra loro e noi, che
, tr. marin. ant. privare una vela del gratile. - anche intr
dimande fatte e confessa tutto, ma in una maniera che ella scema loro la forza
sgravamento. 2. alleviamento di una condizione negativa, in partic. del
bere e a sgravare il servitù e una ricchezza che non viene mai meno. segneri
segneri, corpo. filangieri, ii-8: una legge degli ateniesi condanna i-360
i-360: la refezione è doppia: l'una negativa, l'altra positiva a pena
tandolo. -riduzione della durata di una pena. documenti sul parentado medici-gonzaga,
. sgravare, tr. alleggerire una persona o un animale da un peso
da terra. -svuotare del carico una nave. lubrano, 2-516: ogni
potatura grave; gli altri anni, una ripulita basta. -scaricare parzialmente un
i cattivi effetti. -scaricare una struttura architettonica della spinta esercitata da opere
-per estens. scaricare sulla terra una forte precipitazione. bacchetti, 2-16:
inavvertitamente coll'ortica trovandosi in campagna in una villa di vienna con ottima compagnia,
6-i-67: ippocrate a simigliante idromele attribuisce una lode sovrana di promuovere l'orina e
. 4. figur. sollevare una persona o una comunità da situazioni onerose
4. figur. sollevare una persona o una comunità da situazioni onerose, da spese
selve circostanti / manda in traccia d'una bella / quadrilustre villanella, / che
è sgravata felicemente, il 17, d'una bambina. serao, i-636 « impazzita
. pirandello, 7-543: conosceva lei una balia, una contadina d'alatri, venuta
7-543: conosceva lei una balia, una contadina d'alatri, venuta a sgravarsi
: presso che ogni volta, ad una mia furiosa necessità di orinare essendo fuori di