si son rotte le acque. -rompere una lancia: v. lancia1, n.
a persone e, in partic., una relazione amichevole o amorosa. caro
. bernari, 3-225: farla finita una buona volta con questo mondo putrido,
, di convenzionalismi!.. romperla una buona volta. -interrompere una trattativa
una buona volta. -interrompere una trattativa, in partic. matrimoniale.
tranquillo. -scontare duramente un errore o una colpa commessa; sopportarne le conseguenze.
pensiero. -troncare un'esperienza o una consuetudine di vita. pea,
pea, 1-132: era meglio romperla una volta per sempre con questa vita in
romperla con l'ambiente, di cercarsi una nuova vita. -romperla con qualcuno
la giunta, che ancora per caso era una delle poche giunte di partito liberale rimaste
, come egli era, e d'una e d'altra cosa disputando, potea facilmente
, 13-72: non era da romperla una buona volta con questa gente che perseguitava
chiaro, attivo. -interrompere una relazione amorosa. nievo, 311:
tu trovi un uscio senza corridore, e una scala per romperti le rene, che
...; volendo che faccia una cosa presto, le dice: « rompiti
, che non se ne rompan tre [una disgrazia o inavvertenza pare ne chiami altre
della indignazione di dio esce fuori e una tempesta rompevole verrà sopra lo capo delli
e virtù degli amici, il cui patto una volta cominciato, non si romperà,
, nemmeno a farlo apposta, trovava una scusa per mettere sul tappeto la signora carbona
sono stati impregnati; è costituita da una serie di cilindri con punta arrotondata su
sua [ragazza], che è una rompiballe e lo stufa; mi risponde:
uno che ha trovato il bandolo d'una matassa e ce lo porge.
pareva vero di riscontrare complicazioni e misteri in una creatura considerata sino allora fin troppo semplice
simongini, 212: per tuffarci in una sorta di vita primitiva, sensuale,
]: e'bisogna che sia secondo me una di queste due cose: o che
: la tolfa è, giovan boni, una bicocca / tra scheggie e balze d'
un mecigno / un pezzo di sfasciume d'una rocca. /... /
bestie sì grosse e piuttosto gravi in una strettezza e malagevolezza sì grande di quei
pascarélla, 1-138: quando arrivammo in una viuzza ch'era un rompicoìlo, egli
rompicoìlo, egli si fermò davanti a una porta sgangherata, taprì con un calcio
quei rompicolli, che si raccontano in una vostra lettera e che voi avete ancora in
persona vostra, riempiono il calice d'una medicina così amara che con l'odore,
agg. avvincente, ricco di tensione (una narrazione, anche cinematografica).
vita di lui è in letto, ha una moglie brutta di belle qualità del western,
, le bestemmie e i richiami d'una frotta di guardie. -precipitosamente, di
figlio in collo, / accompagnata da una sol nutrice, / è corsa tutta afflitta
venduta dal governo senza che ci rimanesse neppure una camicia e venduta così a rompicollo che
: faticoso a salirsi o pericoloso (una scala). c. e
corazzato con spessori fino a 5 cm e una prua molto inclinata in grado di scivolare
rompere il ghiaccio (la prua di una nave). g. coppini [
rompigranèlla, sm. invar. in una trincia agricola, serie di rulli di
nulla un rompimento? -divisione di una roccia. landino, 114: al
filarete, 1-i-70: ècci ancora d'una certa ragione pietre le quali si chiamano
onda. - anche: confluenza di una massa d'acqua in un'altra.
stessa città. -lo squarciarsi di una nuvola. landino, 103: bronte
ma se sapeste che cosa vuol dire aver una moglie d'intorno che non s'acquieta
abbiamo di cinque servitori nessuno che parli una parola d'italiano. -travaglio, tormento
impegno morale; il venire meno a una promessa o alla lealtà dovuta a un
della sua fede. -rottura di una tregua o di un accordo. boterò
-infrazione di un divieto, di una legge. bibbia volgar., x-21
leggi. -omissione nell'osservanza di una virtù o di un precetto.
; scioglimento di un'alleanza 0 di una lega. pagliari dal bosco, 143
svolgimento di un tema all'interno di una composizione letteraria; spezzatura del periodo (
aver fatto. -disarmonia formale di una struttura architettonica. algarotti, 1-vti-226:
cosa è in armonia. -in una pittura, contrasto di tinte o di tono
o prolungar poi nuovamente la tregua o procurare una stabil pace o, sprezzato ogni accordo
dinanzi agli occhi, spezialmente quasi come una formerella alla quale l'animo svegliato dopo
doppio maggiore, cominciano e interrottamente con una strana irregolarità si ritornano a metter correnti
, il quale i filosafi affermano fare una risedenza nel mezzo del capo, tiene
asseai. 2. chi pratica una breccia in un muro a scopo di
la rompiparola,... dividendo una parola, o semplice o composta che ella
in due parti, mette tra l'una e l'altra qualche altra voce.
meticolosi e noiosi che attaccano ogni momento una bega, o per gli scontrini troppo
perché si mangia i lombrichi la è una bestia utile. 2. oggetto
e soffrendo di unghiella, lima ora una ottava di quel suo immenso poema tra
accento più liberato e più puro d'una bestemmia padana o d'un gesto osceno di
avversario; aveva la lama affilata da una parte e dentellata dall'altra oppure la
dei suoi giuramenti. -che viola una tregua o la pace o rompe un'alleanza
e male fattore alli vicini, rapìo una parte de le bestie de ercule. floro
difensore degl'infedeli. -che trasgredisce una regola o infrange la acopone, 1-91-9
5-479: a questo passo, preso con una mano un crocifisso, coll'altra il
arbasino, 1-518: quella sarà stata una rompitrice di scatole, però, almeno
6. ant. confutatore e vanificatore di una calunnia. dante, conv.,
. che riduce le stoppe di lino (una macchina per la cardatura).
montato su il rompitorta, ecco seguirlo una badalona, ansante come una armònica frusta,
ecco seguirlo una badalona, ansante come una armònica frusta, rossa come un'anguria
la sollecitazione nella fase di costruzione di una struttura architettonica e costituita da un elemento
con certa sua compagnia a trastullo per una selva che avia molti arbori di mortella
molti arbori di mortella, enea rompendo una verga, della rompitura uscì sangue.
sette savi, 27: lora fece fare una fossa presso alla rompetura del muro e
uno e facevan- gli fare nella parete una cava, che oggi dì appare nelle case
di panno di fare le pieghe infra l'una rompitura e l'altra grosse in mezzo
guittone, i-41-29: si vedeno a una battaglia l'uno perire e l'altro
dell'assoluta dualità. -sottrarsi a una condizione di disagio; uscire da una
una condizione di disagio; uscire da una situazione gravosa; liberarsi da un vizio.
cravaliz [gómara], ii-140: fu una giornata molto sanguinosa, e pochi capitani
uno di lì e messe la man su una busta piena di zoie di varie persone
per un istante alla vittoria, dà una scossa e scampa, abbandonandogli tra le
5. impers. interrompersi, cessare (una precipitazione atmosferica). tommaso di
... e da puoi scampò per una ora. cravaliz [gómara],
], ii-103: airultimo pigliorono terra in una costa annegata, piena di fiumi
. 6. tr. salvare una persona o anche una collettività da un
. tr. salvare una persona o anche una collettività da un pericolo o, genericamente
/ avea scampato, et or serve una donna. giraldi cinzio, 1-5 (1835
causa o l'occasione della salvezza di una persona da pericoli, da morte.
tempo dolceza gloriosa. -liberare da una condizione gravosa; riscattare dalla schiavitù;
ne scampi i cani. -superare una situazione di sofferenza (un vegetale).
scamparono:... è in una cassetta presso all'altare maggiore.
la morte, si lanciò disperatamente da una finestra nel giardino. salvini, 13-138:
scampato un grosso guaio. -scansare una fatica. bruno, 3-904: questi
schiero. -evitare un vizio, una cattiva abitudine. cavalca, 9-8:
iscampare la vergogna de la figliuola trovòe una molto bella damigella povera che molto si
salvarsi da un grave pericolo; superare una situazione rischiosa o difficoltosa; evitare un
proverbi toscani, 95: chi ne scampa una, ne scampa cento. ibidem,
, agg. che si è salvato da una grave malattia, che ne è guarito
pericolo; che è uscito indenne da una situazione rischiosa. cavalca, 20-451
tre gentili uomini con tre famigli e con una donzella che ne menavano a marito in
smozzicate. -che si è sottratto a una situazione oppressiva. gnoli, 1-320:
buona notte alla compagnia e gettava là una scatola di 'sliced bacon'o di 'comed beef'
degli scampati. 5. risparmiato da una ruberia, da un saccheggio, da
ruberia, da un saccheggio, da una requisizione. ser gorello, 875:
, sm. salvezza della vita o di una persona da un pericolo che la minaccia
2-4 (1-iv-122): venutagli alle mani una tavola, a quella s'apiccò,
che le vennero fatte di cercare scampo in una località più sicura. -con riferimento
scampo della nazione. -guarigione da una malattia. mazzei, i-51: tal
? graf, 5-903: or c'è una legge che dice / (e via
spalancavano intorno smarriti, come per cercare una via di scampo. palazzeschi, 1-323
o partenza da un luogo o da una situazione spiacevole; fuga da una minaccia.
da una situazione spiacevole; fuga da una minaccia. de sanctis, ii-6-109:
im pedire gli eccessi di una moda letteraria. cammelli, cvi-426
careni, 2-ii-107: dalla violenza d'una moschettata nullo scampo non ebbe la virtù
la morte. rosmini, 5-1-254: se una vergine, già fra le mani dell'
: c'era, a momenti, una gran pace, il verde lasciava scampo alla
protezione (con partic. riferiménto a una divinità). boccaccio, 1-i-187:
portava la nuova d'averli rivisti in una sodaglia tra due numi, dentro un
senza scampo si trovavan tutti collaboratori di una comune ricerca. -con valore aggett
morire ogni volta. -ineluttabile (una minaccia). rebora, 54:
-che non lascia speranza di vittoria (una lotta) o di sopravvivenza (una
una lotta) o di sopravvivenza (una malattia). gozzano, i-1345:
b. musso- ini: pagine di una malinconia senza scampo, ma virili.
strascico, e dalla parte caudale si trae una squisita carne; la parte commestibile di
il cameriere con aria scoraggiata. « una chateaubriant? » chiese. « un 've-
'li giochi'. ogni scampolo'è una figura e un fatto. poiché barnum riesce
scampalo), sm. avanzo di una pezza di stoffa, insufficiente o appena
sia mescolata accia con lana. libro d'una compagnia mercantile lucchese, io7: item
al figur.: brandello, anche di una concezione religiosa o letteraria, che abbia
, se può passare questa similitudine, una persona da vestire, da vestir bene,
parigi cos'è rimasto? è rimasta una spranga contorta della torre eiffel con su
eiffel con su appiccicato lo scampolo d'una tela di pablo picasso, rappresentante un
scampoli. -ciò che avanza di una passione al suo finire. guittone
territorio, di un possedimento, di una tenuta. soderini, ii-157: conviene
po'di disordine. -rappresentante di una categoria di persone. arpino, 19-124
o catturati pedoni disposti ai lati di una scacchiera. -nucleo originario, destinato
, denise prese a correre in taxi dall'una all'altra boutique di nizza.
'li giochi'. ogni 'scampolo'è una figura è un fatto. 11
massimo volgar., i-202: sopra d'una lancia armato stette dinanzi a le porti
12. autore tardo e minore di una scuola. carducci, iii-8-134: i
locale. 13. esercito superstite dopo una o più sconfitte. livio volgar.
degli etruri. -sparuta rappresentanza di una parte politica. monte, 1-75-12
scampoli col lasciarvi uscir della penna ora una dottrina, ora un'altra, e arrischiatevi
, biancheria poi più che sufficiente per una sposa contadina. serao, i-808:
: allora arrivava a raccogliere due centesimi o una fetta di pane o un osso di
. sacchetti, 158: questa è una frasca / ed una frottola / che
158: questa è una frasca / ed una frottola / che egli ha la collottola
formare il dragon volante, vestendo di una sparta tela due verghe incrocicchiate, aggiuntovi
coda. ranieri, 1-i-74: questa era una rarissima mescolanza di forse una quindicina di
questa era una rarissima mescolanza di forse una quindicina di elementi diversi, quanti erano
fronte alla casa, produrre ciascuno fuori una quantità di scamuzzoli di vivande, raccolti
a tavola. -un pochino, una quantità piccolissima. poliziano, 6-283:
quattro denti laterali dei cavalli, disposti una coppia per parte fra i mascellari e
. -leccarsi le scane: pregustare una ricca preda. fusinato, iii-19:
quello scherzo, s'arrabbiò e mi fece una scanagliata, che credevo mi volesse mangiare
, agg. che presenta sulla superficie una serie di solchi o di rigature parallele
foro boario da vespasiano edificato, oziosa una bella colonna scanalata. milizia, v-14:
d'annunzio, iii-2-67: a destra, una sorta di loggia lastricata di serpentino,
incavo per lo scorrimento della fune (una carruccola). baratti, 32:
da erosioni longitudinali (il fianco di una montagna). targioni tozzetti, n-1-2
-corroso fino a mostrare le singole fibre (una superficie di legno). targioni
5. arald. delimitato da una linea spinata con dossi in fuori e
dossi in fuori e denti in dentro (una partizione). 6. bot.
che presenta solchi e costolature longitudinali (una foglia, uno stelo). tesauro
l'insieme di tali rigature che orna una superficie. -anche: l'esecuzione di
che le scanalature della colonna dorica siano una trasposizione in pietra della scanalatura risultante dal
. g. raimondi, 2-158: una porta scorticata metteva subito in un locale
esterno che chiudono la parte posteriore di una nave in legno a poppa quadra.
plica di un tessuto animale; solco di una conchiglia. redi, 16-iii-169: la
.. vi si osserva d'ordinario una specie di scanalatura laterale. 4
6-62: qualcuno aveva provveduto a incastrare una scorza di castagno nella scanalatura della roccia
che ci si poteva bere come a una cannella. 5. canale di
accensione del fuoco consistente nello sfregamento di una bacchetta nell'incavo di un pezzo di
vi battezzasti.. composizione di una discordia. ud. guicciardini,
castelnuovo, 415: appena aveva scritto una riga scancellava, stracciava il foglio e lo
gettava nel cestino. -far sparire una lettera o una parola (un agente
. -far sparire una lettera o una parola (un agente atmosferico, il
c del nome di lui scritto in una sua statua nella piazza. lanzi, 1-2-162
è lecito supporre che il tempo abbia scancellato una pic- ciola linea, 10 al predetto
di uno strato di colore un segno, una figura o un dipinto; privare delle
e. cecchi, 7-87: ormai una più acuta curiosità subentrava a vedere come
mortale fatica, sono scancellati e trascesi in una specie di mito, che avvolge e
dalla lista dei debitori (il nome di una persona); depennare dalla colonna dei
coloro che vogliono scancellare un antico vivere in una città e ridurla a uno vivere nuovo
il ricordo di un evento; abrogare una legge, annullare un trattato o anche
legge, annullare un trattato o anche una distinzione sociale. savonarola, i-143:
crasso, / i quai volean bastasse una frittata / né fossero al banchetto più di
aleardi, 1-140: il passato è una larva, a cui l'oblio / va
ultimo resto di paura, millo rimediò una vecchia balilla. -distruggere un ideale.
mente dell'uomo. -far dimenticare una sconfitta con una vittoria 0 una viltà
. -far dimenticare una sconfitta con una vittoria 0 una viltà con un atto
dimenticare una sconfitta con una vittoria 0 una viltà con un atto di eroismo o un
vita sequente. siri, 174: con una sola rotta non v'è apparenza d'
vergogna della sua metamorfosi dà a noi una infima origine. 8. far
che sia naturalmente fortissima. -scusare una colpa; farla perdonare. tolomei,
scancellar quella colpa. -annullare una sanzione; cassare un processo. aretino
lor parrà. 9. guarire una malattia. anonimo [agricola],
si scancellava, si smentiva, in una specie di tremolio. = comp.
impresso nella memoria, quasi dimenticato (una nozione). allegri, 120:
. cancellato, cassato, annullato (una parola, la parte di uno scritto
e. cecchi, 8-10: stavano con una grazia maestosa ed inutile di pitture mezzo
ma la cancellatura può essere di sola una lettera o d'altro piccolo segno. l'
, sf. annullamento, remissione di una colpa, di un peccato. segneri
, 22: sulla scancellazione, da una foto di propaganda del regime comunista cecoslovacco
libri e stoviglie; scansia; ripiano di una scansia. -con metonimia: l'
di là, e quello ferito dà in una scancerìa tra bicchieri e orciuoli, per
com'io voglio; / co- m'una schianceria son netto e mondo. aretino,
e infrascare le assi de'librai da una piena di stampe ch'egli appellava imbratti,
senz'aspettar altro, prese egli stesso una ciotola che vide sopra una scancerìa,
prese egli stesso una ciotola che vide sopra una scancerìa, e dato mano al ramaiuolo
scancerìa. -figur. chi ha una grande memoria letteraria. grazzini, 3-2-53
. anche le forme scangaria (in una carta portogli, del 1316); cfr
.. era dipinta... una donna giovane e bella.. declivio
spinse il rossino del benino a dargli una sera un ritrusto di pugnalate, ma una
una sera un ritrusto di pugnalate, ma una sola ne accarnò nel capo per scancio
. si chinava verso la vicina per mormorare una parola facendo balenare un sorriso, uno
è morto, l'illustre filologo non tuffa una volta nel calamaio l'elegante sua penna
risolvere a scandagliare... con una lunga pertica il fondo e le prode
su dieci arenamenti. -in relazione con una prop. subord. d. bartoli
o torcetto. -figur. sondare una realtà insidiosa e ignota. guarini,
sua impresa. magalotti, 21-125: una filiera d'acciaio, forata con diverse misure
delle ghiaie gli parve vedere affiorare da una buca una macchia nera, come fosse una
gli parve vedere affiorare da una buca una macchia nera, come fosse una testa
una buca una macchia nera, come fosse una testa folta di capelli, muoversi appena
-esaminare un oggetto 0 valutarne una qualità. lupis, 3-272: chi
a un tavolino e scrivere un biglietto o una lettera. 4. studiare
le ghiande più grosse. -esaminare una ferita o una piaga (anche con
grosse. -esaminare una ferita o una piaga (anche con riferimento ai mali
gl'interessi loro, conobbero esser questa una grazia concessale dalla fortuna. siri,
, assaggiarla. -in relazione con una prop. subord. e. cecchi
nostre forze. -in relaz. con una prop. subord. l. f
sono ». comisso, 5-289: tra una fumata e l'altra di pipa,
s. v.]: 'scandagliata': una operazione di scandaglio. = deriv
. ant. indagatore, inquisitore (una persona). giovio, i-147:
scandaglio (un corso d'acqua, una voragine). guglielmini, 2-125
aquila in abruzzo, sulla cima d'una montagna, di lungi da detta città 22
detta città 22 miglia, s'aperse una voragine di cui, scandagliata con circa a
-riscontrato con la misurazione diretta (una misura cartografica). targioni tozzetti
un battello con due uomini e di una barca con altre tre persone compreso 10
ferro o di piombo dotato di una cavità piena di sego che raccoglie particelle
raccoglie particelle di materiale, e da una funicella (o sagola) graduata in
mezza notte, parve a'marinari di vedere una certa terra. onde, mettendo il
timoniere la funicella dello scandaglio, stracciatasi una particella della vesta giù al lembo, legolla
graduata di ferro con un foro a una delle estremità, che viene legata a
delle estremità, che viene legata a una corda e calata in un buco corrispondente
buco corrispondente al pozzo di sentina di una nave. carena, 2-370: 'scandaglio
la cui estremità superiore si può attaccare ad una corda, mediante la quale lo strumento
quello il cui peso è dotato di una piccola elica che gira durante la discesa
-per estens. esplorazione speleologica o di una miniera. ferd. martini,
sperare. g. manganelli, 3-30: una arcaica grotta che abbia ceduto la propria
: ell'è [l'artiglieria] una macchina della quale non ogniuno può,
, alte e basse: che l'una pietra dà più alto il suono l'una
una pietra dà più alto il suono l'una che l'altra, per la sua
scandagli nella profondità della vita mi davano una vaga tristezza. montale, i-162:
la profondità di un sentimento o per scoprire una verità interiore. berni, 137
berni, 137: la peste è una prova, uno scandaglio, / che
v-228: se per sciagura le si ponea una mosca in sul viso, questo era
scandali, esasperando gli aspetti clamorosi di una vicenda, al fine di attirare l'
, duramente accusatoria, era tale che una risposta appariva necessaria, anche ad un uomo
[maggio, 1983], 21: una regolazione dei rapporti di forza fondata sullo
scandali, esasperando gli aspetti clamorosi di una vicenda per trame un vantaggio personale o
amplificare gli scandali (uno scritto, una notizia, un'azione propagandistica).
2. che suscita clamore o scandalo (una persona). piovene, 10-107:
compie atti riprovevoli, provocando scandalo (una persona). ottimo, iii-114
è motivo di turbamento o di peccato (una parte del corpo). - anche
, scandolizzaré), tr. turbare una persona, sconvolgendone la sensibilità o la
o con un comportamento che contrasta con una norma etica o religiosa (e costituisce
e soli'. -con riferimento a una parte del corpo che offre occasione di
iscandalizzare lo pseudo-empirista eisler). -offendere una persona o un sentimento. musso,
della borgata. imbriani, 2-113: adopero una certa lingua, lettore, che ti
scandolezzò: sarebbe stato... una profanazione. 2. ant.
2. ant. indurre a una divisione, a uno scisma. 3
disteso su un sofà, senza battere una palpebra. serao, i-1078: vi meravigliate
di donne scalze e scapigliate, che portano una immagine della madonna e salmodiano? c
? -in partic.: turbarsi per una situazione o per un discorso contrario (
sconveniente; esprimere biasimo a proposito di una dottrina, di uno scritto, di
uno scritto, di uno stile, di una rappresentazione artistica, di un uso linguistico
stata reiterazione delle stesse cose, ma una esplicazione di maggiore intelligenza. giuglaris,
ii-292: non bisogna tanto scandalizzarsi per una leggiera tinta, che come un aereo velo
a chicchessia. sbarbaro, 4-71: in una pausa, si scandalizza ch'io non
così rudimentali. 5. considerare una persona come motivo di turbamento, di
più che dell'altro se si venesse ad una sce- lerata liga simile di quella di
amorose e non si vergognavano dir l'una a l'altra: « il tale è
pontefice. birago, 130: per una imposizione d'un novo tributo, restarono
. -offeso nella propria sensibilità da una persona. c. dati, 11-105
la mente, mi raccontò che il dotato una sera, nella uale appunto si doveva
, scandalizzata di essere all'oscuro d'una cosa simile. de roberto, 1-250:
. visconti venosta, 241: era una simpatia molto vaga e debole, poiché
se per caso accennavo all'eventualità d'una guerra, le faccie benevole diventavano subito arcigne
parlare delle altre donne della famiglia imperiale, una peggio dell'altra, diceva. g
a servizio da pellegrini ». bice fece una faccia scandalizzata. « ma che ti
ma che ti salta in mente? è una cosa, giusto, che la può
al comune lavoro con durissima voce ed una smorfia di ingenua scandalizzazióne. =
provoca scandalo, divisione, discordia (una persona). rinaldeschi, 1-139
contrasto con il buon gusto, con una legge sociale, con una norma morde
, con una legge sociale, con una norma morde o religiosa. -in partic.
4-37: lo udii la prima volta una sera in casa mia sostenere per burla e
, sdegno vivamente espresso nei confronti di una teoria, di una dottrina, di
nei confronti di una teoria, di una dottrina, di un'opinione.
la tranquillità e il buon ordine di una comunità; violenza che suscita orrore e disgusto
era accaduto uno scandalo eguale, mai una fanciulla nobile e beneducata come lia era
. v. pica, 1-157: una commedia di costumi politici, portante per titolo
(ii-13): teneva esso prete una concubina con la quale era perseverato più di
sopire il piccolo scandolo, e di fare una diversione; ma, pensando, tacevano
setta o da girgenti. -mettere una città a scandalo e rumore: sovvertirne
ponerò in sion la pietra, sopra una cantonata, eletta, preziosa; e ogni
di sua maestà cesarea col guadagno de una vittoria netta di gabella del sangue del
qualcuno: a un contrasto, a una controversia. compagni, 3-15: iddio
il vecchio, cercava di correggere con una preventiva risatella indulgente quello scandaluccio domestico.
trovato moderno, né già anticamente fu una pura idea di platone, che sbandì dalla
che dovrebbero invece andare d'accordo (una lite); molto rumoroso (una
una lite); molto rumoroso (una festa). de luca, 1-14-1-72
uno porti, rinvoltato un granatino, una pentola o un vaso da notte? pea
o di chi ne viene a conoscenza (una legge, la politica di uno stato
editto scandaloso, ordinando la tolleranza di una setta levatasi contra la religione cattolica.
l'infame sete dell'oro e forse per una sete ancor peggiore, la compivano [
g. manganelli, 5-132: una città progettata per romanzi indimenticabili, poeti
costituisce un pericolo per l'ordine pubblico (una persona, il suo carattere).
del piovano arlotto uno uomo che aveva una sua donna la quale tormentava, nonché
mister sebbastiano, questa sera è venuta una scandensia di una debolezza allo abbate di
questa sera è venuta una scandensia di una debolezza allo abbate di santo galgano,
annoverarle il mio onore divenne egli stesso una scandente, che s'arrampicava sopra di
alla cella. 2. raggiungere una condizione o un grado gerarchico elevato.
t t. imbarcarsi su una nave. alvini, 22-83: al
y ascendere al più alto grado di una condizione spirituale o intellettuale; avere collocazione
mande; / ma più mille l'una non è nota, / ché 'l nostro
: quando le vocali insieme s'affrontino, una delle due se ne butta o nel
gidino da sommacampagna, 2-4: quando una lettera vocale segue un'altra lettera vocale
adam] a scàndere il periodo con una sintassi e con un ritmo fin troppo personali
muro / sì come l'indice d'una / meridiana che scande la carriera / del
assai subito veduto che madonna laura, con una furia francese prendendo l'andreini per lo
. 2. pronuncia scandita di una parola. cicognani, v-1-242: come
vive. mazzini, 62-296: una considerevole frazione della razza teutonica..
, 5-98: mi trovo accolto in una casa coltamente scandinava, un salotto grande
17-36: al- vorigine c'è probabilmente una saga scandinava: il re norvegese harald
che cosa più laudabile è stata che una donna abbia scanditi i versi di virgilio o
silenzio era scandito dal trotto monotono di una pattuglia. -produrre un suono come
sulla terra. 5. accompagnare una marcia, un percorso, lo svolgersi
svolgersi di un'attività (un inno, una musica, un suono particolarmente ritmato)
nell'alba! dai portoni / dove geme una prima chiave, o amore, /
luminose. 8. far registrare una data media chilometrica. g. ferrata
prima gabriel, vincitore a bordeaux di una parigi-madrid interrotta per rovinosi incidenti, aveva
lo facevano sicuro che quella dovesse essere una storia pietosa e popolare. borgese, 1-262
si rammenterà per un pezzo di rèbora: una prosa scandita sul ritmo dei tonfi in
-che pronuncia distintamente le parole (una voce). savinio, 22-298
e. cecchi, 7-98: c'era una strana affinità fra cotesto disperato ed inebbriante
o in un passo di danza scandito da una che suona un tamburello. volponi,
. volponi, 9-372: lei tirava fuori una voce appannata, soffocata da un velo
da un velo d'emozione che suscitava una complicità avvolgente e poi scandita da note
saldatura, uguale, scandito, come una musica. gadda conti, 1-319:
, come personale, provocava senza dubbio una risposta folle. fenoglio, 1-i-1473: roma
parte di rimini, il monte ha una figura assai più pacifica e sbracata, con
figura assai più pacifica e sbracata, con una distanza scandita da torre a torre in
di lei, preciso, scandito come una parola della quale non si vuol perdere
della quale non si vuol perdere nemmeno una sfumatura. 7. ordinato secondo
agg. e sm. che, in una manifestazione di piazza o in un corteo
da canali diversi, ma campionati secondo una sequenza definita in modo inalterabile.
. 2. sottoprogramma che esamina una sequenza di caratteri per trarre comparativamente indicazioni
.. fu passato de falconetto in una cossa e de arcobusso nel brazio dritto,
e tutte due lo colsero, l'una passando lo scandolaro e l'altra alla
quella novella, chiuse le finestre, una scanfarda a canto se gli metterà. aretino
montale, 14-107: ne è morto una miriade, / e dei meglio,
fra tutti gli altri, / per una scanfarda spremuta, / per una civiltà
per una scanfarda spremuta, / per una civiltà scassata. -come epiteto della
. agg. che ha l'aspetto di una puttana. f. f. frugoni
vec- chiarona scanfarda, la quale par una severa nemesi, ul- trice di colpe
, ne'tempi di pandora venefica, una vecchiarella sdentata che la medesima pandora effigiava
: io ne son pura / più d'una colombina scanidata. scanipucciare, intr
patria, me morto, / accenderebbe una lampada d'olio alla mia gloria.
firenzuola, 357: egli era in una nobile città a noi vicina un giovane
matte. roseo, 2-94: ad una ad una, / trenciere e scannafossi
. roseo, 2-94: ad una ad una, / trenciere e scannafossi alla muraglia
], 1-iv-37: ^ scannafosso': una sorta di fortificazione, e probabilmente un condotto
presenti. pasolini, 3-293: diede una rapida scannagliata attorno, zac di qua
il quale ce n'andammo più d'una e più di du'volte in alcune
da basto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far
. scartare), tr. uccidere una persona tagliandole la gola; sgozzare.
lui. anonimo romano, 1-38: una notte fu tanta la stanchezza delli uomini
ogni minuto mi pare un agonizzare in una morte lenta, obbrobriosa. manzoni,
li più frequenti luoghi della città da una coppia di buoi strascinato; e poi
fosse separata dal corpo. -sgozzare una persona immolandola come vittima sacrificale.
bacchelli, 2-61: 1 padroni sono una genia che vicini ci [noi contadini
pezzi. dannunzio, iv-2-25q: sopra una tavola ampia l'animale, tenuto da due
, 234: s'è ritrovato che una di queste, preso un grosso gambaro e
e ossessivo, tormentoso e doloroso (una necessità fisica, un'esigenza spirituale);
aria. -rodere, devastare (una malattia). a. f.
in miseria, in partic. con una tassazione rovinosa © applicando interessi di usura
suo cadavere fu trovato sotto un albero in una campagna del padovano. s'era scannato
. -essere scannato dai pidocchi: condurre una vita miserabile. n. secchi,
che tigne che son! scorticherebbero / una pulce per venderne la pelle, / la
o mi voglio scannare: per indicare una fortissima determinazione a non fare qualcosa.
» riprendemmo a gridare. -scannare una cimice per bersi il sangue: ridursi
o da un coltello o trafitto da una freccia o da una lancia nella gola o
o trafitto da una freccia o da una lancia nella gola o nel petto.
signore in terra, morto, scannato come una fiera dalla crudeltà et invidia di lorenzo
..., giunto alla tomba d'una fanciulla scannata dal ganzo, le imponesse
: vittima sacra a paurosi numi, / una scannata vergine giaceva, / delitto novo
e due vittime scannate, un ragazzo e una ragazza, irrorarono di sangue la terra
il mangiar carne scannata dai mussulmani era una quasi professione di fede mussulmana. deledda
baldelli, 3-29: avendo apollonio veduto una volta gli altari del tempio sparsi di
]: povero scannato, cioè quanto una canna, che è priva e vuota d'
[s. v.]: siamo una massa di scannati. nieri, 205
fenoglio, 1-i-1772: lo spagnolo aveva una paura scannata e tremava dalla testa ai piedi
de amicis, xiii-199: 'scannatoio': una trattoria, un albergo, dove si
scannatoio lasciato tra quattro mura in fondo a una torre o nel più intimo d'una
una torre o nel più intimo d'una casa per riporvi tesori, per rimpiattarvi
di avvocato. cicognani, 1-105: una settimana dopo il tragico immortale era nel
popolo » usava, come convalescente, una mazza più solida, con la quale,
di non ubbidire a dua padroni in una volta. 2. con sineddoche:
-che dilania la preda (l'artiglio di una belva). chiabrera, 1-i-41:
della giugulare (ed è costituita da una lama circolare rotante contro la quale va
dai banchi della scolaresca io udiva insorgere una specie di miagolio che somigliava ad una
una specie di miagolio che somigliava ad una protesta contro una scannatura di gatti.
miagolio che somigliava ad una protesta contro una scannatura di gatti. -ant.
. milit. apertura del fosso che circonda una piazza per fame defluire le acque e
disus. serie di perforazioni longitudinali in una massa. g. del papa,
23-247: l'ingannosa... seppia una furtiva / inventò caccia: a lei
scannèllo). solcare la superficie di una colonna con scanalature a scopo ornamentale.
tre volte. -per simil. rappresentare una figura umana con gli abiti panneggiati con
e a rastremarle. 2. sbalzare una superficie metallica con motivi longitudinali.
{ scannèllo). sprizzare liquido come una cannella da un recipiente pieno. adr
, tr. { scannèllo). spezzare una canna fra un cannello e l'altro
col fico o senza, piglierai una canna,... ma meglio è
elemento architettonico e, in partic., una colonna). documenti per
, cxx-292: essendo due colonne d'una medesima grossezza, se una ne serà scannellata
colonne d'una medesima grossezza, se una ne serà scannellata e l'altra no
furono. b. croce, ii-11-5: una nobile figura di donna, ritta tra
e non appiattite (un abito, una tenda). r. longhi,
1-i-1-70: ecco il 'sogno di costantino', una delle più pure astrazioni dell'arte italiana
3. che presenta una superficie rugosa o fittamente increspata o profondamente
negli occhi fiammeggianti la doppia face dell'una e dell'altra, non meno sordida
presso fondi, cuore della ciociaria, abita una famiglia di maschi giganteschi, le costoro
madre antichissima e scannellata di rughe come una quercia. 6. solcato da una
una quercia. 6. solcato da una profonda e fitta rigatura per aumentare l'
o per offrire presa a ingranaggi (una superficie, la faccia di un utensile)
allora gli succedeva d'arrivare fino a una certa porta in un certo vicolo: l'
da tagli per favorire la lievitazione (una forma di pane). a.
di santa maria, i-226: v'è una meschita con torre a modo di piramide
incavo stretto, lungo e poco profondo su una superficie, in partic. su quella
superficie, in partic. su quella di una colonna; serie di tali solchi ravvicinati
dette scanellature, saranno 24; e una d'esse parti sia partita in parti cinque
, quattro si daranno al canale e una sarà il suo piano, e così
dall'uno all'altro piano si tirerà una linea diritta, il mezzo della quale
e grandi e di quelli che abbiano una punta colla scanelatura che termini in somiglianza
la scannellatura di dentro della cornice trovò una lunga treccia di capelli. tarchetti,
poteva contenere un uomo, come in una nicchia. moretti, ii-125: giunsi al
a mezzo il dorso. -increspatura di una superficie. roccatagliata ceccardi, 1-576:
, 491: donai a la bietrice una peza di drapo di seta fatto in firenze
, egli, girando le dita di una mano intorno all'altra, avvolgeva e
intorno all'altra, avvolgeva e dipanava una invisibile matassa. 2. figur
i patimenti aveano anticipata la vecchiaia con una lunga barba, con panni sdrusciti,
della madonna di siena, 1-125: una sedia dove si sta a confessare ed uno
altri al vignola, non è d'una felice architettura. piccole sono quelle sue
v. galilei, 1-3: tirinsi sopra una piana superficie due corde all'unisono d'
bontà, e dividasi poi col compasso una di esse in tante parti uguali quante
privisine poi col mezzo d'uno scannello immobile una di esse di tante quante il maggiore
. f. lana, 70: una di esse [corde] si stenderà sopra
la mano sui tasti acuti facendone sprigionare una gamma ascendente di squittii di quaglie innamorate
2. per simil. tacco di una calzatura. marino, xii-555: sono
4. marin. cabina del capitano di una nave. guglielmotti, 791: la
formasi amabil trono. -sede di una divinità. giovan matteo di meglio,
, avevo fatto annunciare che avrei letto una nuova memoria. mazzini, 59-64: gli
potere o di prestigio, chi riveste una carica; funzionario. alamanni, 11-104
delle creature intelligenti. -rango di una nazione nel consesso intemazionale. sacchetti,
basta. -ragione d'essere di una disciplina filosofica. landino, 23:
al mattino trovavano il rubinetto sostituito, una nuova presa di vapore, lo scanno ricavato
presa di vapore, lo scanno ricavato da una vecchia cassa da imballaggio.
a tutti nelrorrido sottomondo degli 'scanni'da una lira e venti centesimi, questi non
, 20-30: la compagna, gittato sopra una panchettina la tovaglietta di rensa, pose
avendoci nel mezzo d « essi acconcio una guastadetta piena d'acqua nanfa simile a un
vien messo davanti, e sono serviti d'una vivanda sola alla volta. bacchelli,
quattro scale sott'un tetto. / dall'una banda era appoggiato un letto / e
6-ii-220: speravasi, oltre la possessione di una sì importante provincia, che si sarebbero
dallo scanno, di scanno: perdere una posizione di privilegio, potere, prestigio.
dormire in sistemazioni di fortuna, su una seggiola. luna [s. v
. -salire sullo scanno: assumere una posizione eminente, di potere.
. -scaldare gli scanni: frequentare una scuola senza trame profitto. f
di non incontrare o di non frequentare una persona antipatica, sgradita, fastidiosa o
da un percorso o da un itinerario una città, un luogo, una via.
itinerario una città, un luogo, una via. b. davanzati, ii-83
passo più lungo del solito per iscansare una fossa. cicognani, 3-151: scendevano
mezzo, et intorno o almeno da una parte avere i portici...,
-per estens. evitare a qualcuno una circostanza, un evento spiacevole.
che si scaricano in un porto o in una rada, perché insensibilmente colmerebbero tutto colle
4. flettere o spostare una parte del corpo (testa, fianco
. della valle, 3-85: nelle una palla di neve e gliela scagliò addosso.
addosso. sandrino dofrase che non sia una cifra e una formula. bianciardi, strade
dofrase che non sia una cifra e una formula. bianciardi, strade, quando un
colpo, un veicolo in movimento, una folata di vento che ostacola o interrompe
un mulo mentre io lo scansavo fece una svoltata e mi travolse sotto la mota destra
concorso della provvidenza o della fortuna, una circostanza o una situazione pericolosa materialmente o
o della fortuna, una circostanza o una situazione pericolosa materialmente o moralmente, un
184: non sempre l'ironia è una maniera di scansare la profondità. fenoglio
istruzione e jacoboni, io firmo per una puntura al giorno ». -in relazione
al giorno ». -in relazione con una prop. subord. frachetta, 676
ignoranti che se ne vanno dietro a una comune usanza e a un detto familiare
i miei pensieri dalla morte, come da una impossibile figura di vizi orrendi.
finanziamento, di un contributo; risparmiare una spesa, una sovvenzione. sanudo,
di un contributo; risparmiare una spesa, una sovvenzione. sanudo, lviii-50: fu
all'incirca dal cambio. -sopprimere una carica ormai inutile (con il conseguente
più piacevole che tenere si possa con una dama. stampa periodica milanese, i-223:
sole ». -sfuggire a una situazione spiacevole. anonimo, i-489:
]: 'scansaròte': ferro agli angoli d'una porta per impedire che le rote offendano
scamato). evitato, non frequentato (una persona). -anche: che
, ferma, scansata, proprio da una parte della strada. 3.
firenze junetino, il quale, oppresso da una scancia di libri cadutigli improviso sul capo
più caratteristici erano sulla scansia: ecco una fila di umi di ottone, e
sulle scansie che si allineavano, l'una sopra l'altra, sino al soffitto.
scansiétta. serao, 3-206: sovra una scansiétta di legno scolpito, sostenuta da
scansiétta di legno scolpito, sostenuta da una gran mano di bronzo, erano, in
illeggiadriva in un angolo per via di una scansiétta che... avrebbe dovuto essere
sentimento o che altro sia, in una figura; per la superba dinamica con
o non fare qualcosa, di prendere una decisione, di raggiungere un risultato.
spalle. 3. tentativo di evitare una persona. de amicis, ix-18:
iv-377: a torto aveva presa per negazione una semplice omissione, anzi un sottinteso,
. -caricare a scanso: noleggiare una nave a un prezzo fisso, indipendentemente
a scanso': impegnare il bastimento per una somma determinata, e non a un
baioni, perché noi ne averessimo una vindemia di grassa risa: poi
serve a salire, ad arrivare a una certa altezza (un tipo di macchina)
macchina). cesariano, 1-162: una generazione [di macchine] è scansoria
, ii-1105: m'interruppe duramente, con una voce cambiata, rozza: « hai
scantinare1, intr. emettere una nota falsa sonando uno strumento a corda
tr. agric. ampliare e approfondire una fossa per impiantare ceppi di vite.
c. e. gadda, 22-145: una larga galleria con pareti intonacate a cementite
sm. ant. piedritto, stipite di una porta o di una finestra.
, stipite di una porta o di una finestra. sermoni sacri [tommaseo]
milizia, v-53: la copertura è una cupola, per cui fece l'architetto
io prima nel vetro, mentre con una chiave o altro ferro l'andavo scantonando
taglienti. -per estens. privare una statua di parti e sporgenze per accostarla
, le accostò insieme, facendo apparire una mano sopra le spalle di una di loro
apparire una mano sopra le spalle di una di loro. -mutilare.
-ant. e letter. demolire una fortificazione. caro, 9-2-194: anco
2. per estens. decurtare di una determinata cifra. p. e.
. 3. evitare di incontrare una persona sgradita o la cui presenza può
... vedendomi ora venire per una via, di quanto potean più lontano
mi scantonavano. -aggirare in fretta una recinzione, l'angolo di una via
fretta una recinzione, l'angolo di una via, ecc. pea, 7-131
cinta della vecchia dogana, omero vestii dava una spallata nella cantonata della casa. f
[in lacerba, 1-151]: una donnaccia / che era attaccata all'ombrello
- / un paracadute, / scantona una traversa bestemmiando dio. 4.
premura, per timore o per fuggire una situazione imbarazzante; sgattaiolare via cercando di
tra i tavoli. -emergere da una superficie piatta (una collinetta).
-emergere da una superficie piatta (una collinetta). tecchi, 15-31:
, e scappava per le scale come una freccia, scantonando ora da una parte
come una freccia, scantonando ora da una parte, ora da un'altra. barilli
non un viso ti appariva, non una voce, non un gemito nasceva da quella
vedevamo un assembramento, un'adunata, una sfilata, scantonavamo. -cambiare direzione
scantonavamo. -cambiare direzione, compiere una deviazione (un veicolo).
verso il nord. -piegare in una determinata direzione (un corso d'acqua
o impegnativo o cambiarlo nel corso di una conversazione o di un dibattito; divagare
di un dibattito; divagare, fare una digressione. ojetti, i-121: ho
carducci, ii-18-71: il cantoni è una brava persona, ma questa volta scantona
. -deviare dalla retta via facendo una brutta fine. viani, 4-108:
. smussarsi, arrotondare gli spigoli (una pietra, un blocco di marmo)
sf. letter. allontanamento temporaneo da una linea di condotta o da un programma.
scantonare), agg. smussato (una pietra); arrotondato (gli angoli di
angoli di un foglio di carta, una lastra di metallo, ecc.);
, ecc.); che presenta una scantonatura (un edificio). cennini
). cennini, 3-135: abbi una carta tagliata di quadro, magiore che
. gellini, 627: si piglia una sorte di martelli, i (piali hanno
, eroso agli orli; smozzicato (una pietra, un edificio, una statua)
(una pietra, un edificio, una statua). caro, 12-i-105:
all'antica, scantonato un pochette da una banda. botta, 4-1131: per lo
rimasero scantonati. verga, 8-6: una vera bicocca quella casa: i muri rotti
f. f. fruconi, iv-533: una statua è pasquino... e un
, stanno pendolonè in aria, sopra una cantonata d'edificio: indi par che
. scantonatura, sf. smussatura di una pietra, di un elemento architettonico
spigolo di un edificio che può avere una funzione sia formale sia pratica (soprattutto
uno spigolo. checchi, ii-1017: una fucilata ben nutrita venne apunto a scantucciare
3. figur. cominciare a interrogare una persona, rivolgendole convenevoli, con discrezione
settembrini [luciano], iii-1-284: sappiatelo una volta, o schiuma di tutti
. banti, 6-23: costanza solleva una fronte da burattino scanzonato. a. delfini
di cui era oggetto aveva il tono di una scanzonata ammirazione. -spiritoso e
: si tratta... di una guerra veduta con alquanta scanzonatura, benché
in mezzo alla stanza, accompagnato da una sonora risata del sor pasquale che due
dario perché ha rotto, deliberatamente, una trombetta di celluloide. (se si
13-74: così a fine ottobre, in una sessione straordinaria per 'malati'e per
ischerzo: « bada che ti do una 'manata'o uno 'scapaccione'», all'orecchio
può sonar male lo scherzo. se dirai una 'mana- tina', dirai una parola che
se dirai una 'mana- tina', dirai una parola che non è dell'uso, e
famiglia talpidi della cina, costituito da una sola specie. = voce dotta
2. spuntare la parte apicale di una pianta; sboc- ciolarla per rinvigorirla e
terra.. far decadere da una carica, esonerare. accenti,
665): il giovine ha addosso una cattura, una specie di bando, per
il giovine ha addosso una cattura, una specie di bando, per qualche scappatuccia
se un giovane era scapato, se una ragazza faceva all'amore, se una donna
una ragazza faceva all'amore, se una donna era civetta, dopo un po'
scapati che va... a papparsi una festa senza di me. silvagni,
santo padre. verga, 1-156: sono una scapata, sono una matta! sbarbaro
1-156: sono una scapata, sono una matta! sbarbaro, 1-127: è un
sudan sieno passati all'islamismo. è una delle solite maligne fiabe. 3
. carducci, ii-1-237: già questa è una cosa fatta a la scapata in cui
. di giacomo, ii-763: quando una donna ha trentacinque anni suonati, come li
in un canto, seduta su di una poltrona imbottita di capecchio che, sbuzzata
donne altrui, ad exem- pro dirò una novella acciò che vi sappiate guardare.
, essendogli pervenuta alle mani la copia d'una lettera scritta a venezia contra i suoi
di ogni limite e norma sociale (una comunità, un organismo politico, militare)
libertà parlamentare, dando eziandio al volgo una qualche civil prudenza, impedisce le sette
rimedi per ovviare che si formi in italia una fazion radicale o almeno che troppo scapestri
g. visconti, 2-40: gustava una letizia, un gaudio interno né parole
tirannide (un popolo). una cattiva qualità. cesarotti, 1-xx-112:
affrancarsi da un governo dispotico, da una foscolo, xiii-2-213: taluni nelle scritture
dicea padre delle legioni. -traviare una persona. carducci, iii-18-26: carrucolò
carducci, iii-18-26: carrucolò in parma una arciduchessa, maria amalia, a scapestrare
per diffidare delle donne abbracciate nella furia di una notte di scapestratezza. 2
superi. scapestratissimo). che conduce una vita irregolare, disordinata, licenziosa,
, nella sua giovanezza, vidde in una contrada andar innanzi a sé un giovane
quale, vedendo star un cane a una porta quietamente, gli tirò impertinentemente un
tirò impertinentemente un sasso e gli ruppe una gamba. moneti, 2-11: bisogna
osvaldo, un giovanotto simpatico, con una gran zazzera ritta sulla testa, il viso
cravatta a farfalla con le palline, una ne faceva e cento ne pensava per
ti sentivi chiamato dai tuoi istinti ad una carriera più scapestrata che non fosse il
parve duro a'popoli, avezzi ad una certa libertà scapestrata, il dover sì subito
, il dover sì subito sottomettersi ad una rigida e severa disciplina. d. bartoli
il ciuffo era... quasi una parte dell'armatura e un distintivo de'bravacci
stesso scapestrato gioiazza. era la sua una arditezza classica coturnata, la tradizione viva
morirono. -non conveniente (una figura retorica). monti, xii-5-10
messo sotto quel cappellino e que'fiori una bellissima immagine. 5. ant
vae il cavallo scapestrato e sfrenato. una [s. v.]: 'scapestrata'
stato di disordine, di anarchia (una città). a. pucci,
, i-ii (i-139): essendo insieme una volta e ruzzando a la scapestrata il
, 1-iv-236: oltre ai libri si stampa una infinità di 'ornali, che corrono
. -per simil. lo scandire una parola in sillabe per accentuarne il ritmo
bastare. -recidere i tralci di una vite. soderini, i-394: si
estens. demolire parzialmente un edificio, una fortificazione, privandola della parte superiore.
stralcia, / e in ogni luogo faceva una piazza. -tagliare via il codino
le catene. -al figur.: abbattere una tirannide, un dominio oppressivo.
l'attuazione di un progetto; rompere una trattativa. tesauro, 1-90: era
scapezato). rotato fino al tronco (una pianta); reciso alla cima (
testi sangimignanesi, 73: hane una morela iscapegata sotto curivaldi. crescenzi volgar
corrente. -per simil. incurvato (una persona). linati, 20-79:
, è la casina di petuzzo: una torre scapezzata che poi servì da cappella
critiche. -per simil. levigato (una pietra per costruzione). palladio [
paglia due parti di pietre scapezzate, una parte di calcina temperata, e quando
-che ha la cima smussata, arrotondata (una montagna). linati, 8-24
linati, 8-24: oltre quello stacca una corsa tumultuosa di montagne tutte gotiche scapezzate
-che ha subito l'aferesi (una parola). gigli, 4-63:
compromesso (un accordo); rotto (una trattativa). siri, ii-1695:
decretarono poscia d'assistere il re con una recluta di io mila fanti 5 mila
di dominarsi per un desiderio smodato (una persona). f. f.
, come certi alberi, bisogno di una scapezzatura. = nome d'azione da
. è un razzo, un fulmine, una saetta. si scapicolla su e giù
siena per stracollarsi o un piede o una mano. 'quella povera donna è sdrucciolata
forma di scapo (il fusto di una pianta). = voce dotta,
abiti (in un alterco, in una zuffa). f f
le fronde di un albero o di una selva (il vento). nievo
spruzzi che il vento scapigliava in alto. una nebbia di goccioline sciama nell'aria.
20-362: la maddalena si levò su come una femmina smarrita, e quando vide questo
vizi, xxxv-ii-332: or torna in babillonia una nuvella ria / e de grande corruptu
volgar., 6-55: tutte aveano una paura, ma diversi colori di viso
crinito di fronda, / squassato da una forza furibonda. / mi scapiglio,
la particella pronom. disus. avere una condotta di vita disordinata, scapestrata, libertina
imperiali, uno chiamato la scapigliata e una colubrina. 3. bot.
la notte medesima, sì vi trovò una donna in pianto, scapigliata e sciuta,
al lito il re gradasso, / verso una ripa a pietre dirocata, / ove
e il mare al basso / stava una dama ignuda e scapigliata, / che era
: parlavano a viso a viso, l'una ancora piegata contro la proda del letto
d'oro scapigliate. machiavelli, 1-viii-274: una donna piena di beltate /..
fortuna. -figur. furioso (una tempesta). straparola, i-114:
. 3. figur. che conduce una vita irregolare, disordinata, irrequieta,
: stri- gne gli sproni / con una compagnia di scapigliati, / dediti al
strigness'io con nodo doppio: / s'una fanciulla è poco sana 0 sciocca,
, iii-352: veniva dall'aver pranzato in una bottiglieria, celebre fra gli scapigliati e
a rifarmi il cuore sconvolto da una giovinezza scapigliata. cicognani, iii-2-97:
la rivoluzione); becero, plebeo (una forma politica). guerrazzi, 1-74
ha dato incarico, il seroni, di una breve presentazione radiofonica per gli scapigliati.
vie e scrolla la tradizione senz'avere una dottrina sua. sono gli scapigliati, gli
futurismo nato... dall'esuberanza di una tradizione: la rinuncia di questi scapigliati
cameroni, 134: è probabile che una astuta donnina, quale è sofia,
passando da un tema a un altro (una conversazione, uno scritto).
allo scopo che si era prefisso mettendo una maschera, tra pedante e tra retorica,
mese stranamente diluviano. -sconvolto da una tempesta. battista, vi-2-76: scapigliata
ser giove le n'avea fatte più d'una: / ed era in vero un
libro 'la scapigliatura milanese'pietro madini tenta una ricostruzione dell'ambiente generale di questo movimento
teppa'(verso il 1817) ritenuta una propaggine un po'guasta della carboneria.
alla fine del secolo, caratterizzato da una profonda istanza di rinnovamento nell'espressione artistica
, del macabro, a cui corrisponde una concezione dualistica dell'arte come visione,
, nei limiti in cui è precisabile una designazione così elastica e vaga, si
elastica e vaga, si usa come una mera etichetta letteraria, un cartellino di
mondo preordinato tanto nello spregiudicato esame d'una vita 'inferiore'quanto in un'evasione facilmente
,... cioè determinato da una società letteraria, definibile magari coi suoi caffè
cos'è in fondo la scapigliatura se non una forma di violenza linguistica e quindi di
eterogenea categoria di persone che conducono una vita sregolata e disordinata al di fuori
grandi e ricche città del mondo esiste una certa quantità di individui di ambo i
alla volontà di chi si muove su una linea riformatrice responsabile fa più notizia un'
: sotto la scapigliatura fosca, aveva una curiosa faccia irregolare e asimmetrica.
ma dir petalo è dire troppo: una traccia, una larva di petalo sfrangiato,
è dire troppo: una traccia, una larva di petalo sfrangiato, con le
scappamento de'patrimoni. -svalutazione di una moneta. botta, 1-1-232: una
una moneta. botta, 1-1-232: una delle prime e più possenti ragioni di
). subire un danno economico, una perdita finanziaria; rimettere denaro in un'
in animo di percorrere, pose in una borsettina separata una moneta d'oro di
di percorrere, pose in una borsettina separata una moneta d'oro di 20 franchi.
oro di 20 franchi. -svalutarsi (una moneta, un capitale); diminuire
loro edittale. guerrazzi, 7-54: una volta certo oste... mi barattò
o morale; avere uno svantaggio (una persona). a. pucci,
aveva detto tante volte che a fare una buona azione non ci si scapita mai
); declinare (le sorti di una guerra). f. m
di salute; aggravarsi nel decorso di una malattia. galileo, 1-1-284: vo
, e son ridotto che lo scrivere di una semplice lettera mi è di notabile offesa
più frequente la stizza senile: in una parola, ha egli peggiorato e va scapitando
. -affievolirsi, diminuire d'intensità (una luce). galileo, 3-5-207:
intendermi e ti conosco abbastanza: quando una donna come te, con un uomo
minimamente. -risultare meno veloce (una cavalcatura). bandi, 1-ii-131:
tarchetti, 6-ii-129: la mia memoria è una tela sterminata sulla quale conservo riprodotte le
tiziano giovine? -apparire meno attraente (una persona); risultare meno bello o
dalla platea, ché veramente era dessa di una perfetta beltà. monetti, 2-357:
o nella considerazione di qualcuno; subire una diminuzione di prestigio, di reputazione (
. 11. tr. perdere una somma di denaro (o, per
per di più, col dover scapitare una bella sommetta. 12. ricevere
. ant. speso, dissipato (una somma di denaro). cacherano
. danno materiale o morale arrecato a una persona o a un popolo da un evento
un popolo da un evento o da una situazione negativa. -in partic.: perdita
. -in partic.: perdita di una prerogativa, di un privilegio. -con valore
? il piacer ch'ei dispensa è una moneta dorata, ma così leggiera e di
'opere varie', se ne fa una economica in piccolo, la quale, per
thompson, uno strano neocattolico che ha una bella poesia, un po'claudel:
è... lo scrocchio in genere una sorte di negozio e di contrattazione tra
l'imprestito del 1860 fecegli dono di una corona di conte e di uno scapito di
, nell'immortalità dell'anima, in una vita avvenire, nella quale si sarebbero
mia parte. -svalutazione (di una moneta). g. g
scapito. -perdita di succhi utili di una pianta; scarsezza del raccolto.
e politico di uno stato o di una famiglia. de luca, n:
3. perdita di truppe durante una guerra; sconfitta militare. e
. necessitato il bassà di abbandonarsi ad una fuga vergognosa con lo scapito di ottomila de'
4. pregiudizio delle condizioni fisiche di una persona. a. cavalcanti,
. rovesciando lo stomaco col vomito con una facilità indicibile, ritornava a farsi da
alquanto, dal brontolio passò alla ribellione; una bella mattina: « che marchionni e
dignità, l'onore, la reputazione di una persona o di un'istituzione.
inferiore, nulla rivalendole il titolo d'una dote speziosa, perché questa né meno è
oggi si fa, nelle arti belle, una parte troppo grande... in
noi siamo troppo ligi all'idea d'una grecia inappuntabile, tutta oro a diciotto
un'opera letteraria o artistica o di una disciplina; danneggiamento che subisce da un
orto botanico e... scapitozzò una rara conifera americana a foglia caduca.
-che ha la cima arrotondata (una montagna). pancrazi, 1-188:
, nella cui faccia posteriore si osserva una sporgenza costituita da una cresta ossea,
posteriore si osserva una sporgenza costituita da una cresta ossea, la spina scapolare, che
targioni tozzetti, 12-5-267: sette pezzi d'una scapula d'elefante della razza massima.
-per estens. parte del corpo di una persona in cui tale osso si evidenzia
cubiti, cum le scapulete volute l'una ad l'altra. = voce
. scàpula), sf. libertà da una costrizione, licenza. fontano,
mania è solamente scapolaggine, ti troveremo una distrazione. = deriv. da scapolò1
dori le due specie sono ritenute per una sola che chiamano 'chrysaetos'e danno
sopra la tonaca) che consiste in una lunga striscia di stoffa rettangolare pendente sul
frati di pistoia si vede che avevano una tonaca e una pazienza bianca e,
si vede che avevano una tonaca e una pazienza bianca e, sopra, uno
lana grossa. de pisis, 1-318: una strana cappa da erudito del 1700.
scapulato. ramusio, cii-ii-321: venne una nuova che il betudete non era morto
2. per estens. esentare da una fatica. fazio, v-14-64: «
. evitare un pericolo, un danno, una punizione, una condizione negativa.
, un danno, una punizione, una condizione negativa. sanudo, i-51:
li atterriva con un mastalli che rammentava una pagina fatale della loro vita, non
della loro vita, non avrei scapolato una salva di pugni, e forse forse anche
2-291: mi chiese di andare a fare una visita al suo paese, ove aveva
sbarchi 0 soste; superare senza danni una zona pericolosa, una secca, un
superare senza danni una zona pericolosa, una secca, un ostacolo. antichi portolani
.]: 'scapolare': si dice di una nave nel senso di oltrepassare un capo
nel senso di oltrepassare un capo, una punta, una secca, un'isola o
oltrepassare un capo, una punta, una secca, un'isola o altra nave
, superare la sommità dell'albero (una vela). crescenzio, 2-1-123
un pericolo, a un danno, a una situazione spiacevole o difficile. storia
un d'essi venisse pure sorpreso da una di quelle coppie, accompagnata da testimoni,
uscire indenni da un pericolo, da una situazione incresciosa o imbarazzante; evitare le
mugnaia, siete sul libro nero: una volta la scapolaste, la seconda foste perdonata
della sua bella psiche, scapolato per una strettissima finestra di quella camera dove egli
2. sfuggito a un pericolo, a una persecuzione, alle prepotenze altrui.
, vorrebbe mangiare,... una minestra (scusi la frase) ufficiale.
. evitato, scampato (un pericolo, una punizione, una reclusione).
(un pericolo, una punizione, una reclusione). nievo, 1-vi-486
di tante influenze, senza luce, con una peluria rada e dura che ne seguiva
sf. miner. silicato costituito da una miscela di marialite e meionite, che
a napoli. -marin. imbarcato su una galera come vogatore libero, non legato
con il pane ed aspri ottocento per una fiata, e, quando bisogna, altri
piccolo appartamento di scapolo piacerebbe molto a una donna. borgese, 1-227: dn giorno
, 1-227: dn giorno va a fare una visita di carità a un cugino scapolo
città. -scherz. con riferimento a una donna nubile. g. m
lassandosi li leverieri scapoli alla morte de una fiera, se potriano ataccare insieme e guastarsi
corre libero davanti ai cavalli che trainano una carrozza (un cavallo). desideri
che sciolto precede gli altri che tirano una carrozza. 5. per estens
un pericolo o alla fase critica di una malattia. fazio, iii-15-51: gli
[s. v.]: in una parafrasi dell " ave maria'si legge
ant. parte posteriore e superiore di una struttura, di una macchina. cesariano
e superiore di una struttura, di una macchina. cesariano, 1-164: sopra
(scaponisco, scaponisci). persuadere una persona testarda a comportarsi ragionevolmente o ad
nei panni infetti sono nascosi i semi d'una certissima morte, con tutto ciò non
gli si leva più. -vincere una naturale avversione verso qualcosa. redi,
a scaponire il vizio ». -contrastare una manifestazione patologica; dominare il dolore.
parantina ai haiiy. ve ne ha una specie compatta ora bigia e pellucida, ora
agg. bot. fornito di scapo (una pianta). scappacavalli,
regole dei vivere sociale; che conduce una vita sregolata. - anche sostant.
sostant. arbasino, 3-122: una sua amica svizzera, una certa mère
, 3-122: una sua amica svizzera, una certa mère hibou.. una sciagurata
, una certa mère hibou.. una sciagurata., scappa-da-casa.. pazza.
alternativamente un lieve movimento retrogrado seguito da una spinta allo innanzi; lo scappamento a
il bilanciere imprime un movimento oscillatorio a una verga curva detta àncora, che è sospesa
liberi dei cronometri, in cui, mercé una molla di forma varia, l'intervento
. j: 'scappamento': nel pianoforte è una specie di piccolo martello impemato a bilico
lo sbocco, al fine di ottenere una maggiore potenza del motore di un motociclo
trarsi a ciò che pare una minaccia o un pericolo per la
lì c'è un convento, ecco là una chiesa. tommaseo, 19-70:
». -per estens. provare una sensazione di panico. giuliani, ii-132
, 8-386: le stesse serve scappavano ad una ad una, temendo il contagio della
le stesse serve scappavano ad una ad una, temendo il contagio della tisi. faldella
per li tuoi denti; / se tu una volta fra le man m'incappi,
enfatica formula d'invito a partecipare a una riunione, a una conversazione. manzoni
a partecipare a una riunione, a una conversazione. manzoni, pr. sp
altra persona. graf, 5-1034: una rea! principessa / che scappa con un
sospetti il marito d'essere scappato con una rivale. -recarsi in un luogo
in un luogo per breve tempo; fare una scappata. f. argelati,
volgersi istintivamente e rapidamente a guardare in una o più direzioni (gli occhi).
che si vede scappare dallo zampillo d'una fonte, non sia sempre nuova e
, 5-161: lui e gli altri sturarono una bottiglia che scappò mezza per terra.
gli uomini avrian posto più fede in una spada, che stringon con mano, che
, che stringon con mano, che in una pallottola, dic'egli, che scappa
diritta. -dileguarsi (le particelle di una sostanza). milizia, vtii-62:
-spuntare dietro le nuvole o dietro una montagna; sorgere dopo la notte (
caduto adesso adesso dietro la punta di una montagna acuta e l'enorme cono della montagna
. -levarsi su un pianoro (una collina). verga, i-291:
che scappano dalla pianura. -costituire una protuberanza, un'appendice del corpo.
dell'ombellico anno [gli zibetti] una borsetta o vescica tonda e che scappa
da un abito (i capelli, una parte del coipo). emiliani-giudici,
coipo). emiliani-giudici, 1-58: una cuffia cu velluto sdrucito le copriva la
, donde scappava fuori l'estremità d'una treccia d'ispidi capelli. verga, 8-225
5. spuntare, germogliare (una pianta). papini, 28-25:
6. figur. sottrarsi a una condizione negativa, a una punizione,
sottrarsi a una condizione negativa, a una punizione, a una condanna; evitare la
negativa, a una punizione, a una condanna; evitare la morte. s
me tante volte chiamati, né pur una mi seguirono; per tante strade tirati
barilli, 9-31: l'orchestra starnazzava come una gallina spaurita e il direttore non poteva
risposte, eludendo l'aspetto centrale di una questione. aretino, 20-163: sappi
all'erta, ché non ve ne scappi una dramma. muratori, 7-i- 409
attenzione... d'esso sillingardi scappò una pergamena, tuttavia esistente nell'archivio insigne
allegri, 152: son diventato come una cipolla / che sia scappata di memoria al
un vantaggio, un'occasione favorevole, una condizione positiva). a. brucioli
, per indicare la reazione impulsiva di una persona esasperata). aretino,
a volersi mostrare, e scappò con una parola per fare del praticone. domenichi
rabbia e stizza perdendo, scappò in una scelerata bestemmia. siri, 1-vi1-570: scappava
: scappò contra i poveri stampatori con una rabbia che non saprei dirvi. manzoni,
molto al lettore. -prorompere in una risata, in un pianto. verga
sconvenienti, urtanti (un'affermazione, una frase. s s aretino
9-2-193: [i sarebbe più d'una volta scappato di domandar loro: «
lingua in bocca prima di lasciarsi scappare una minchioneria. brancati, 4-140: «
non si sarebbe lasciato scappare dalla penna una conclusione che né punto né poco si
: in qualche momento felice gliene scappa una bella. -venire commesso inavvertitamente,
iii-154: veggo un bambino alla mammella d'una madre pugnalata, e mi scappano le
. -con uso impers. e introducendo una prop. su- bord., per
uno schiaffo. -prodursi involontariamente (una scoreggia). c. dati,
3-157: a un cavaliere che ballava scappo una coreggia. -risultare non più contenibile
, 18-i-543: il caso volle che in una certa questione dove entrava una donna,
che in una certa questione dove entrava una donna, e questo è bene che lo
: indubbiamente è più facile che scappi una guerra ora che un tempo, perché non
155: 'scappare': nel ciclismo, effettuare una fuga: 'riuscire a scappare', 'sono
un danno, un pericolo; evitare una punizione (anche nelle espressioni scapparla,
scappat'ancor io per la medesima ignoranza una rovina. n. barbieri, cv-416:
andata a collomo, non curandomene, farò una corsa costà per riverirla.
rapporto, di un legame) con una persona da cui si potrebbero ottenere grandi
raggiungibile (un luogo, un oggetto, una persona: per lo più in espressioni
si scappa da qualcosa: per affermare una mancanza di alternative e, in par-
tic., l'impossibilità di sottrarsi a una situazione spiacevole. faldella,
, 2-52: adesso ti ci vuole una donna, non se ne scappa.
diavolo dall'acqua santa: rifuggire da una situazione incresciosa, che si vuole assolutamente
il vetturino era un buon vecchietto, con una parrucca di capelli bianchi che gli scappavano
. -scappare fuori: mostrarsi pubblicamente (una persona). tommaseo, 2-i-334
. f. bertini, 1-75: per una lezion sola che io v'ho dato
pubblico in un'attività intellettuale, con una pubblicazione. salvini, 39-ii-52: bene
aspettare, imperciocché scappasse fuori di levante una mona, la quale avventatasi su l'
dalle vene a qualcuno: per indicare una violenta emozione. fenoglio, 5-ii-353:
tangente: v. tangente. -scappare una maglia, lasciarsi scappare una maglia:
. -scappare una maglia, lasciarsi scappare una maglia: v. maglia, n
un altro: per alludere ironicamente a una persona che, non più sottoposta al
, tr. ant. svellere, sradicare una pianta. capitoli della bagliva di
breve durata a un luogo, a una persona (anche nelle espressioni dare, fare
(anche nelle espressioni dare, fare una scappata). zambeccari [in
[in muratori, cxiv-46-22]: ho una gran tentazione di fare una scapata a
: ho una gran tentazione di fare una scapata a roma. grandi, cxxix-153:
roma. muratori, cxtv-14-165: sarebbe certo una mostruosità s'ella non facesse una scappata
certo una mostruosità s'ella non facesse una scappata alla patria. foscolo, xiv-240
. foscolo, xiv-240: ho fatto una scappata dal greco, e sarei venuto
pregato che, passando per monza, facesse una scappata al monastero. collodi, 21
pensò di uscir di casa e di dare una scappata al paesello vicino. buzzati,
non c'era giorno che non facesse una scappata dalla zia.
d'intensità... ci fu una nuova scappata di gente. -matrimonio
di scappata: quello che consegue a una fuga d'amore. nievo, 46
; cioè era fuggita con lui sopra una galera che andava in levante, e a
4-53: non mai arei pensato che una giovane come questa avesse fatto una scappata
che una giovane come questa avesse fatto una scappata tale. g. c. croce
in giovami età far qualche volta / una scappata. pananti, i-258: tutti i
queste scappate veniva dietro un pentimento, una gran cura di farle dimenticare a forza di
parso che tornar con la moglie dopo una scappata amorosa debba essere un sollievo,
e malizioso, della commessa che fa una scappata. cassola, 5-205: parlava di
scappata. cassola, 5-205: parlava di una scappata di due ragazzi che invece di
, intendendo sempre che dobbiate considerarla per una scappata d'ingegno e per un puro
: lo spettacolo principia e finisce con una scappata di diecimila razzi, che paiono la
6. scorcio paesaggistico (anche in una rappresentazione pittorica). carducci,
carducci, iii-20-16: appresso... una scala che monta e si perde fuori
all'infinito. nello sfondo a destra per una scappata di luce si vede l'oceano
passeggiare per queste viuzze senza inciampare in una miss che seduta davanti al trespolo stava
seduta davanti al trespolo stava immagazzinando meticolosamente una scappata di cielo, uno squarcio di
di cielo, uno squarcio di lago, una fuga di monti. 7.
la scappata altro non è che che una veloce fuga che si dà al cavallo e
al lancio di poppa. -avere una bella scappata: avviarsi bene, partire
: avviarsi bene, partire facilmente (una nave). dizionario di marina [
[s. v.]: 'avere una bella scappata': d'una nave che
: 'avere una bella scappata': d'una nave che s'awia bene.
trascurata da tutti, indegnissimamente vilipesa da una mano di briganti che della corruzione de'
di velleio non può trattenersi dal far una scappata ditirambica in lode d'omero. emiliani-
, i-362: il nostro amico cominciò con una vera scappata da prete, chiamando tutti
signor pluche nello 'spettacolo della natura'fa una bella scappata con sensate riflessioni sopra giocatori
potè... tenersi di non fare una scappatina alla casa d'agnese, per
scappatina alla casa d'agnese, per rivedere una certa finestra. tommaseo [s.
.]: parlando di filologia, fece una scappatina in politica. palazzeschi, i-705
(665): il giovine ha addosso una cattura, una specie di bando,
il giovine ha addosso una cattura, una specie di bando, per qualche scappatùccia che
. trasgressione temporanea e non grave di una norma, di un retto comportamento;
fior, legato il gatto / o rubata una ciambella. de amicis, x-317:
ma poi... battezzarono la cosa una scappatella di cervello balzano. imbriani
confini coniugali... non è una virtù, si sa, e bisognerebbe fame
a brescia per servizio ma farà abusivamente una scappatella a milano. = dimin.
19-129: ti vanno le ragazzine? ha una faccia cattiva: da scappata di casa
mondo, come gli uccelli scappati da una voliera. -processione degli scappati:
che non trovano lavoro decente e nemmeno una ragazza disposta ancora a sposare un
bisaccia. -sviluppato in altezza (una pianta). giuliani, 1-149:
al tradimento. 4. che ha una posizione irregolare, anomala, tale da
anomala, tale da apparire deforme (una parte del corpo).
inopportuno, sconveniente e talora offensivo (una parola, una frase). siri
e talora offensivo (una parola, una frase). siri, 1-v-19:
venuti a sapere che il professore dopo una notte terribile era caduto in un grande
-scritto di getto sotto l'impulso di una passione, della fantasia. brente
menti de'superiori che sotto vi covasse una sottil malizia. 7. gastron
raccogliere, ripigliare, riprendere, risanare una maglia scappata: v. maglia, n
e astuta, pretesto diretto a superare una difficoltà o un impedimento, a evitare
impedimento, a evitare un pericolo o una situazione imbarazzante o compromettente, a favorire
di un problema o lo scioglimento di una contraddizione o, anche, a rimandare
contraddizione o, anche, a rimandare una decisione, un'iniziativa.
e va bene: ma ha scelto una scappatoia degna d'arlecchino. fogazzaro, 1-478
parer vecchio o parer brutto, a una determinazione dovevo pur venire alla fine, non
ai contribuenti. bonsanti, 5-178: una domanda di questo tono...
...; ma se c'è una giacca macchiata alla vestizione, finirà certo
che già aveva per concluso un parentato con una figliuola del signor vincenzo.
. espediente o pretesto diretto a evitare una situazione imbarazzante o fastidiosa, un pericolo
imbarazzante o fastidiosa, un pericolo, una difficoltà; scappatoia. tommaseo
, quando da quella sbirresca comitiva sentì una voce ben conosciuta intimargli: « ferma là
si dovettero accontentare d'incontri brevi, una stretta rapidissima e poche parole, una
una stretta rapidissima e poche parole, una frase ardente sussurrata nell'orecchio a scappeffuggi,
marin. privare la cima dell'albero di una nave delle manovre. g.
, alla cima di un pennone, ad una colonna, quelle manovre ferme o quegli
davanti a voi », pronunziò con una velatura d'invidia professionale. arpino,
, i * 3'34: con una scappellata e un baciamano / indi ognun
armati, ai quali don abbondio fece una scappellata. nievo, 1-vi-649: se
, tra il popolo oziante, tra una infinità di scappellate. soldati, 5-75:
). privato o privo del cappello (una persona); privato del cappuccio prima
critiche. 2. salutato con una scappellata. -per estens.: riverito
, ma così leggero che sembrò piuttosto una carezza. -per estens. rimprovero verbale
disputassero sull'entelecchia: per non prendere una similitudine da cose vive; che ci
favoreggiamento con cui si agevola qualcuno in una carriera 0 in un esame, indipendentemente
quasi chi invece di pagare, ricevesse una bussata sul capo che lo mandasse innanzi
ma il cavallucci si accorse di conoscere una delle maschere ed entrarono tutti con lo
f. doni, 1-5: voi andaste una volta in chiesa... e
scàppio). ant. aprirsi (una serratura). pulci [fanfani]
o, anche, la suola di una calzatura. crusca, ut im-bress
e le frittèlle, / or per fare una bella scapponata / o per la lepre
il prendersi due miglia di passeggio per una bella scapponata. = comp.
salvini, v-3-4-11: il tasso fa una stupenda canzonetta contra la luna, scopritrice
», 27-v-1988], 187: con una cabriolet come questa, in realta,
faccia tutte le carte, ma tirandone su una girata almeno per sé.
, tr. { scappòtto). scoprire una macchina, aprendone il tettuccio.
ché se algun cavalo avesse scapuzato o da una parte o da l'altra, si
a finire che allarmato scapuccia e incappa in una toma colossale. -sostant.
sbagliare. -in partic.: commettere una colpa, peccare; tenere un comportamento
il manganello, 3: né dicon d'una trista feminucia, / ma dicon di
. -incappare casualmente o accidentalmente in una situazione spiacevole o in una difficoltà o in
accidentalmente in una situazione spiacevole o in una difficoltà o in un incontro foriero di
3. ant. cedere a una pressione, a un'insistenza, in
un'insistenza, in partic. a una richiesta amorosa, a un corteggiamento insistente
: io ri dico che, s'una donna fosse più dura che uno ravanello e
vite, che quando ella viene ricercata una volta, due o tre da dovero da
togallo e forse seco ingaggiare in una difesa gli olandesi che se questi fossero
in maniera isolata in un'opera (una parola, un'espressione). muratori
dall'antico franzese 'à faison', che scappucciò una sola volta nella storia di giovanni villani
[s. v.]: 'dare una scappucciata': battere, camminando, la
la foggia del cappuccio, essendo presa da una catena da fuoco fece rimanere il cappuccio
per simil. privo del manto nevoso (una montagna). fenoglio, 1-i-1468:
. figur. pazzo, impazzito (una persona). acchetti, 280
ex-, con valore privai, e da una forma cappuccio col valore di 'capecchio',
scappuccinare, tr. letter. rendere una persona disinvolta, sicura di sé,
più spregiudicata. settembrini, 1-15: una bella fanciulla nostra vicina... mi
guardava fiso; e un'occhiata oggi, una dimani, cominciai a volerle bene.
era la gogna, / la mìtera una gala o scappucino / da dar sollazzo quale
: e 'l re de'persi ha fatto una bandiera / di maestri di stacci e
di magnani / e di scappuccini arma una galera. f. scarlatti, lxxxviii-ii-558:
dato quello scappuccio. eh! ognuno una volta o l'altra ha da correr la
2-170: ai nostri tempi, ad una ragazza che arriva in queste condizioni a
scapricci). togliersi un capriccio, una voglia, una curiosità; soddisfare un desiderio