caro, 12-i-207: non potendo in una contesa di tanta importanzia lassar prevalere in
. pavese, 3-134: devi rompere una volta il destino, devi uscire di
segno di partenza. -ostacolare una persona o un gruppo di persone nell'
, non lasciar più continuare come prima una situazione materiale o spirituale; impedire lo
di garibaldi in napoli, cavour, con una coraggiosa ispirazione politica, ruppe le tergiversazioni
gobetti, ii-38: si tratta di rompere una continuità... con un solo
. con un solo scatto, con una volontà cieca. gadda conti, 1-175
rompere il sonno. sacchetti, 191-156: una che filava a filatoio gli ruppe più
). -al figur.: turbare una situazione di pace. lancia, i-308
l'alto silenzio, in lerino era una nave, all'apparenza ben corredata, che
i-n: dietro questa casa s'immagini una picciola stanza ombreggiata dolcemente dagli alberi d'
dominici, 4-139: con questa battaglia sta una pace di natura che il corpo non
bocca un'invettiva feroce che faceva contro una cavalla chiamata 'balia'. moretti, i-121
, / e disse: « quando l'una paglia è trita, / quando la
saputo? ». -riallacciare una corrispondenza epistolare. bembo [in novo
o far perdere un'abitudine; interrompere una consuetudine che lega ad altre persone.
capisce facilmente quanto possa esser doloroso rompere una consuetudine di più di trent'anni.
a questa vita qui. -interrompere una tradizione. b. spaventa, 1-15
essa in altra terra. -stroncare una tendenza dannosa. marsilio da padova volgar
de'loro crediti, a'quali più d'una volta sono stati rotti gli assegnamenti.
stato di pace, porre fine a una tregua riaprendo le ostilità. testi fiorentini
.. -causare l'interruzione di una tregua. tiepolo, lii-1-82: ha
e specialmente d'italia. -interrompere una trattativa, impedirne il proseguimento, la
stabilito con l'alansone. -sventare una trama segreta. manzoni, pr.
ne fa nulla, perché c'è una lega. dunque bisogna romperla...
come l'uomo rompeva il canto con una scrollata di testa a occhi chiusi e
il grido. 33. sospendere una narrazione; interromperne 10 scorrere ordinato con
tappe; interrompere un itinerario stabilito con una diversione. angelini, 1-59: dalla
e pare che non ci tornasse che una volta sola, da vecchio, rompendo
volta sola, da vecchio, rompendo una volta il suo viaggio da napoli a malta
un edificio con elementi decorativi; scandire una composizione pittorica, uno spazio architettonico.
mischio, tre per banda, ed una sola facciata rimane intera. fogazzaro,
algarotti, 1-vi-63: sontuosi edilìzi sull'una e l'altra riva del fiume che
le masse del quadro. -sfumare una linea continua. algarotti, 1-viii-115:
col pennello. -chiudere, delimitare una valle. leopardi, 214: chi
36. variare in modo piacevole o benefico una situazione esistenziale, un periodo della vita
umori derivano, rompono la monotonia d'una lunga unione e ne riforzan l'ardore
mezzo efficacissimo per rompere la monotonia di una esistenza uniforme, possono anche divenire eccellente
eccellente stratagemma a conquistare un braccialetto, una mantiglia. de amicis, xii-442: la
140: persino l'amore / assume una mitezza clericale. / e solo per
varietà e, in partic., una macchia vivace di colore contrastante.
, rompendo tortuosamente la svanata eguaglianza di una pianura, vedasi qua e là archeggiar
conserva fresca, in mezzo, sur una sedia di legno, rompevano quella monotonia triste
un proposito; abbandonarlo; non mantenere una promessa. boccaccio, dee.,
promessa, era ripartito. -trasgredire una regola di comportamento o gli stessi propri
nell'asprezza delle dispute. -violare una consegna. pavese, 8-235: dissi
: se ciò fosse e soppor- tassesi una sì evidente parzialità, dipopolerebbesi questo reame
vero gli artefici, quando hanno promesso una cosa, arebbono a osservarla e non
si obbliga, se voglia rompere, a una penale di 200 mila franchi.
testamento. de luca, 345: una gran differenza... si scorge tra
io voglio dire che mia madonna è una santa e morirebbe più tosto che romper
l'unità alla lancia. -interrompere una trattativa sindacale. g. lolli [
io non voglio che sia in potere d'una trista e falsa femina di romper l'
l'amicizia con dio. -interrompere una corrispondenza epistolare. colletta, 2-ii-356:
i-489: lei sa oggi che, per una sorta di vigliaccheria, il matrimonio può
come di guerra fredda. -infrangere una promessa di matrimonio, interrompere una trattativa
-infrangere una promessa di matrimonio, interrompere una trattativa matrimoniale; sciogliere un fidanzamento.
mar. 43. non osservare una legge o una norma, trasgredirla.
43. non osservare una legge o una norma, trasgredirla. -in partic.
derogare a un imperativo morale, a una norma etica, a una legge della natura
, a una norma etica, a una legge della natura, a quanto si
1864. -sospendere l'osservanza di una norma morale o anche monastica.
il divieto? -non osservare una restrizione dietetica. g. b.
si satolli. 44. abrogare una norma giuridica o costituzionale. statuto del
paruta, 2-2-11: facilmente si potea rompere una legge con introdurvi una contraria usanza.
si potea rompere una legge con introdurvi una contraria usanza. -sovvertire un sistema
alle idee ricevute. -interrompere una finzione letteraria. bocchelli, 2-xex-340:
frantumi (un oggetto); subire una frattura in un punto preciso; fendersi,
; fendersi, sgretolarsi, disgregarsi (una massa compatta). f f
/ duo amanti itisi a rinfrescar 'n una cantina, / rottosi d'una botte a
'n una cantina, / rottosi d'una botte a sorte un cerchio, /
.. sentito due vite protendersi l'una verso l'altra con tutte le forze e
la violenza del vento (l'albero di una nave). s. gregorio magno
rottura. -cedere sotto un peso o una pressione. iacopone, 34-71: omo
al re di franza. -aprire una contesa, una lite, una polemica
franza. -aprire una contesa, una lite, una polemica violenta; assumere
-aprire una contesa, una lite, una polemica violenta; assumere un'opposizione radicale
: il forte stesso poi era costrutto con una sorta di legno del paese che gli
non funzionare più normalmente, alterarsi (una facoltà psichica).
48. troncarsi (un filo, una corda, anche quello di uno strumento
dell'ispirazione poetica); spezzarsi (una catena, una collana); strapparsi
poetica); spezzarsi (una catena, una collana); strapparsi (le redini
di un cavallo); lacerarsi (una rete). cavalca, iv-87:
sun uno bicchieri pieno d'acqua d'una catelana, conviene che la detta catelana
210: gli furono adosso buttandogli una corda d'arco al collo per strangolarlo
: della cetra or s'è rotta una corda, / perché sonata io l'ho
in minuscole cascate. -squarciarsi (una vela). intelligenza, 148:
questo modo... non passava una settimana che si rompeva ai ginocchi o
si ruppe con affanni, / perch'una volta addosso gli cadette, / ch'era
50. distaccarsi e precipitare a valle (una frana, una valanga).
precipitare a valle (una frana, una valanga). nannini [ammiano]
sovrai suo capo in basso / se rompe una ruina. -schiantarsi al suolo (
ruina. -schiantarsi al suolo (una persona). cesari, i-347:
, andar perduto (un ordine, una successione, l'equilibrio di parti o elementi
rarsi (un vaso sanguigno, una membrana); aprirsi, sfogare (
membrana); aprirsi, sfogare (una pustola, un ascesso, un bubbone)
d'anni ventidua, se gh rupe una vena in sul petto. fasciculo di medicina
imperoché da la roctura de esso aviene una passione la qual si chiama rotura over
a certo punto sentesi il rumore di una caduta d'acqua sotterranea che si rompe
nel mare. -aprirsi (una superficie liquida). rompe già la
. fare naufragio, colare a picco (una nave, una flotta).
colare a picco (una nave, una flotta). fra giordano, 3-125
questa notte è roto sopra questa insula una nave spagnola ai bote 800.
, rompe in mare, e sopra una cassetta, di gioie carissime piena,
smalto. breme, 1-116: conoscete voi una contrada... ove alternativamente sussurra
aspirazione, in un desiderio, in una curiosità, in un impulso, in una
una curiosità, in un impulso, in una passione. lancellotti, 400: giovanni
l'affetto, come far scempio d'una cosa che desideri e t'è vietata,
-venire soddisfatto, esaurirsi, estinguersi (una curiosità, un istinto, anche malvagio
aborrito. imbriani, 7-155: fu una corsa vertiginosa, pazza, dalla quale
belle cose sono valute soltanto a suscitare una curiosità che non si sbramerebbe in quindici
intensamente (anche in relaz. con una prop. su- bord.).
, appagato in un desiderio, in una curiosità. boccaccio, i-165
sm. dilaniamento, strazio di una preda o di una vittima (per lo
strazio di una preda o di una vittima (per lo più a opera di
(per lo più a opera di una bestia feroce). oliva, 75
de'buoni. 4. sgretolamento di una costruzione. e. corradini [«
smembrare, lacerare o divorare con ferocia una persona o un animale (una bestia
ferocia una persona o un animale (una bestia feroce, anche come modo di
: eccoci addosso e alla volta del viso una frotta di pipistrelli, di corpo simili
. guerrazzi, 2-510: ammazzatemi di una buona moschettata nel capo, non consentite
sbranatemi, uccidetemi: sarà pietà il darmi una sola morte, perché non abbia da
natura riposata mi annunzia il suo benessere è una voglia feroce di contendere: voglia che
! stuparich, 5-287: metteteci in mezzo una donna e ci sbraneremo tutti un con
uomini di quelle comunità vanno e scavano una buca tonda... e vi
. figur. addolorare, tormentare crudelmente una persona (o l'animo, il cuore
-consumare, logorare, affliggere acerbamente (una malattia, una condizione climatica).
, affliggere acerbamente (una malattia, una condizione climatica). p. e
sole, due di vento impetuoso, una di pioggia, due o tre di sirocco
tirare la moto ». « come una mula. dovresti vederla sulla salita di
spettacoli dati da lui a cesarea perì una gran turba di schiavi, alcuni sbranati
dalle zanne terribili d'un leone o d'una tigre. d'annunzio, iii-1-736:
. dilaniato, squartato con un'arma (una persona per lo più in battaglia,
più in battaglia, o un animale in una battuta di caccia). boccaccio
fili. -staccato, strappato (una falda, un brandello). pratesi
5. sciolto, soluto, scomposto (una sostanza). campailla, 326:
6. figur. tormentato, angosciato (una persona); profondamente combattuto (l'
infelice / nuotava un dì legger come una sarda e dicea...: /
stato). romagnosi, 19-420: una nazione sbranata è essenzialmente una preda che
19-420: una nazione sbranata è essenzialmente una preda che provoca l'usurpazione. una nazione
una preda che provoca l'usurpazione. una nazione integrata è all'opposto una potenza
. una nazione integrata è all'opposto una potenza che porta all'equilibrio. foscolo
8. disorganico, incongruente (una disciplina, una teoria).
disorganico, incongruente (una disciplina, una teoria). romagnosi, 3-ii-703:
stavano in un certo modo forsennati, aspettando una maggiore cosa che governo. siri,
. -stroncare, reprimere sul nascere una congiura, un'insurrezione. b
albero). 5. dipartirsi (una strada). bacchelli, 9-444:
6. dividersi in diversi gruppi (una folla). bacchelli, 13-675:
da un gruppo; staccare uno stato da una lega, da un'alleanza; separare
lega, da un'alleanza; separare da una comunità. machiavelli, 14-ii-248: chi
a sbrancar dalla trista mandra della magistratura una bestia malefica, alzò le narici e gli
. 3. isolare da una raccolta. lettere inedite, ii-206:
j 4. liberare qualcuno da una grave minaccia. liburnio, 3-22:
anche, dallo stormo; disperdersi (una mandria, un branco). s
gomitolo di lana stava già in sul cominciare una maglia, esso girando gli occhi alle
cala fiducioso / vedendo terra alberata e una casa. 7. separarsi o
sbandarsi (un gruppo di persone o una formazione armata). -in partic.:
che nella morte dell'imperatore più d'una provincia si sbrancò dall'imperio per soggettarsi
io là tra quegli olmi / alleggiar una pecora sbrancata. salvini, v-24- 27
. -diviso in piccole formazioni (una flotta). d. bartoli,
a un centro politico (un popolo, una nazione). cesari, 1-2-31:
questo vincolo solo che forma di loro una nazione possente e temuta, invece d'una
una nazione possente e temuta, invece d'una greggia di piccole colonie sbrancate.
monarchia, con un sol capo e una sola mente assistente al suo governo, ma
, sm. letter. sfaldamento di una nuvola. marinetti, 77: anatomie
sbrandellato. -dividersi, diramarsi (una pianta). tozzi, iv-215:
scuola, in cima al quale s'attacca una pianta d'edera, sbrandellandosi.
-diradarsi, sfaldarsi (la luce, una nube). cesareo, 354:
310: sopra la vetta del motterone una gran massa plumbea endeva, sbrandellandosi
, un tessuto); malandato (una scarpa). marino, xi-121
. bot. disus. profondamente incisa (una foglia). 0. targioni tozzetti
5. ant. fatto a pezzi (una persona). fr. serafini,
. fr. serafini, 256: una tecla che non vede supplicio, a
, ii-522: trovai un grande sbrano in una cappa che m'ero fatto l'anno
piano del taglio, come su di una tavola grossolanamente sbozzata, si vedevano le
[di nuvole] si sdrucivano da una perpetua deformabilità, poi si richiudevano in una
una perpetua deformabilità, poi si richiudevano in una irraggiungibile alternazione di presagi, col vento
p. petrocchi, 1-75: si prese una viottola tra i cerri, in un
ix-281: qui c'è nella mia memoria una [uantità di sbrani e di radure
sbrattare1, tr. liberare un luogo o una superfìcie (in partic. una stanza
o una superfìcie (in partic. una stanza, una strada, una stalla,
(in partic. una stanza, una strada, una stalla, una casa
partic. una stanza, una strada, una stalla, una casa, un tavolo
, una strada, una stalla, una casa, un tavolo) di ciò che
13-132: finiti gli studi e conquistata una laurea, una clientela o un impiego,
gli studi e conquistata una laurea, una clientela o un impiego, i più
far cause, cifre o ricette senza una consolazione estetica. e. cecchi, 1-198
posso lasciarlo. 4. allontanare una persona da un luogo o da sé;
d'attomo. magalotti, 28-228: una vostra guardatura a traverso vi farà sbrattar
riuscisse fare sbrattar costui, che è una mignatta della robba della mia padrona e
federigo sbrattò quell'invasione. -sciogliere una congrega. bacchelli, 1-iii-468: era
ed imitatori. 7. eliminare una condizione negativa, cancellare un vizio.
; purificarsi da un vizio, da una colpa o dal peccato. fra giordano
capitata gioventù prenda nelle scuole de'gesuiti una concia, un morbo, una pestilenza
gesuiti una concia, un morbo, una pestilenza di dottrina papistica sì attaccaticcia che
. 13. ant. liberarsi di una persona. randello, 2-11 (i-782
s. v.]: 'sbrattata': una sbrattata in digrosso; ma poi si
. cecchi, 3-166: mi cacciai per una scala e per stanzoni che parevan granai
giorni, un'ora o due, in una stanzuccia da sbratti su una corte
in una stanzuccia da sbratti su una corte sudicia lercia, a un ta
e. cecchi, 13-344: una stanza di sbratto, di quelle stanze dove
f. doni, 3-47: parve ch'una parte di quella gentaglia s'adirassino con
a lascia-podere. verga, 8-437: una volta che vito orlando pretese di venire a
vito orlando pretese di venire a fare una sbravazzata, colla pistola in tasca, per
giù per le scale, buttandogli dietro una catinella d'acqua sporca. = femm
dio della guerra. cantù, 3-179: una volta feci un vero predicozzo a questi
combriccolare, levar un borbottio minaccioso, far una coalizione, uno sciopero e sbraveggiare chi
de parole; e se a'digo una sbravana che abia fata, disine che a'
(il vasellame, un mattone, una mattonella, un mobile).
idroscalo e dei due scivoli, non una mattonella è sbreccata. e. cecchi
sbreccato del trono... è una specialissima sigla di orazio, per determinare
mise fra le mani un piatto sbreccato e una forchetta, gli spezzò un panetto fresco
4. tose. privato della verginità (una donna). p. petrocchi [
e i riquadri di pietra non hanno una sbreccatura. = nome d'azione da
. { fbréccio, sbrécci). aprire una fenditura o una crepa in un muro
sbrécci). aprire una fenditura o una crepa in un muro. soffici,
un muro. soffici, v-2-678: una fila di grossi e rozzi sassi messi.
mura massiccie. -milit. aprire una breccia in una fortificazione. guglielmotti,
-milit. aprire una breccia in una fortificazione. guglielmotti, 783: 'sbrecciare'
mi sbrecciarono due seghe! non fu una operazione, ma un'orchestra di operazioni
, 2-85: a volte, appariva una casaccia isolata, sbrecciata, cadente.
3. fatto a pezzi (una persona). viani, 10-183:
, c'è un foro appena visibile, una sbrecciatura. bernari, 7-214: in
3-114: camminavano per il centro, per una specie di spina di pesce di terra
dial. spaccare un oggetto; lacerare una veste. beolco, 213: te
. fanzini, ii-680: ecco vediamo una signorina con tutti veli bianchi..
graffio un rammendo, per ogni sbrego / una toppa. quanto vale / il lavoro
. quanto vale / il lavoro di una / rammendatrice. -danno, sfregio
o male indossato (un indumento, una parte di esso). tommaseo,
: la gioconda comparve sull'uscio d'una cameretta vicina, vestita di un abito
, sforacchiata ai gomiti, provarono tutti una penosissima impressione. palazzeschi [in lacerba
. che indossa abiti cenciosi e laceri (una persona). soffici, ii-385:
i suoi digiuni e con lo scherno d una gualdrappa fatta d'uno sbrendolo di tappeto
928: ammarrò presso la sponda con una barchetta, dalla quale uscirono tre personaggi
non ebbe, prima di cicerone, una filosofia propria, l'altra accettandola di poi
strappato, logoro (un abito, una bandiera). de marchi, i-931
v-2-516: un giacchetto bianchiccio a sbrendoli, una sottana a strasciconi sulle scarpe motose.
sbrendoloni uscire da questo sepolcro: una bella teoria di prima aizza 1'
: da 2. slabbrato (una ferita). questo studio convien che
dice serena e sgherri d'ogni conio / una gracchiante e parolaia banda, mentre assiste
d'acqua', un osso schizzo, una stroscia. viani, 19-192: un torcione
che secondo margherita palli (meritoria d'una medaglissima, da sbriccicare tuttavia con i devotissimi
avea alcuni sbricchi che spedivano meco gratis una volta in cento, i quali operava a
più o di meno e questo si fa una volta per uno, dovendo il primo
premio la lettiera, godeva di lei una decina di notti e saziatosene, a bello
/ vedea [becero] concorrere / in una lega, / portando l'alito /
camicia, /... / con una faccia di caviale e sbricia.
-molto modesto (l'apparato di una cerimonia). capuana, 1-ii-165:
perni... vi si girano per una continuazione sì lunga di tempo, acciò
. algarotti, 1-viii-80: perché una pianta venga a bene, giova assai
ingrassamelo. imbriani, 7-57: comperammo una intera cesta di paste stantie..
bacchelli, 1-ii-345: si chinava a prenderne una zolletta e la sbriciolava fra le dita
loggione della scala o alla stazione centrale, una manata: « oh, fatti vedere
sarpi, vti-48: in roma vidi cavar una sorta di tufo tenerissimo, che parea
quando sarà triturato, mettilo su di una pietra pulita e fallo seccare all'ombra
no venti metri quando dau'alto piovve una zolla che scoppiò sbriciolandosi due passi avanti
11-70: l'azione generale si sbriciola in una molteplicità di azioni slegate e disordinate;
molteplicità di azioni slegate e disordinate; una brigata ignora ciò che fanno le altre
sbriciolate. l. conti, 1-49: una ragazza in tuta azzurra si accosta alla
. pasolini, 13-317: casablanca è una bolgia neo-capitalistica impiantata sul vecchio stile colonialistico
mi smarrisco ad ogni passo, vorrei dire una cosa e ne dico un'altra.
discussioni il miracolo di questo mese, una forma così intatta, e ora già
degli elementi quotidiani della vita o di una situazione; il minuto trascorrere della vita
sbriciolìo, sm. sbriciolamento di una sostanza, in partic. di un
insomma, che si presenta all'occhio in una città, dopo un terremoto o un
: il sole è un cono incandescente, una lampada che si tuffa e scompare nel
sbrigamento, il quale ha luogo quando sopra una cosa, essendo assegnate molte regioni
no, tutte si tolgono via e una sola rimane che fa utile al
). eseguire un lavoro, attuare una decisione, portare a termine un'incombenza
termine un'incombenza, un affare, una faccenda rapidamente o anche con urgenza e
letto di colagiri. 2. dirimere una lite, comporre una controversia, concludere
2. dirimere una lite, comporre una controversia, concludere una causa formulando un
lite, comporre una controversia, concludere una causa formulando un verdetto. savonarola,
facilità e prestezza. -evadere una pratica. carducci, ii-3-172: l'
per sbrigare qualche pratica. -espletare una formalità burocratica. borgese, 1-277:
3. trattare un argomento o affrontare una questione in modo compiuto o sollecito e
e concisione. -anche in relazione con una prop. subord. giamboni, 4-8
sciagura in due parole? / è una tragedia triplice: onde è giusto / che
a sbrigarsi. 4. risolvere una situazione complicata e fastidiosa, anche in
donghi, 2-129: mio papà, con una mucca sola, di fieno non ne
manifattori. -ripristinare il funzionamento di una macchina. pavese, 1-50: io
sbrigatemi il letto. 6. congedare una persona dopo averla ascoltata brevemente o averne
dopo averla ascoltata brevemente o averne soddisfatto una richiesta o adempiuto all'impegno che si
importuno. -con riferimento a una persona con cui si intrattiene una corrispondenza
a una persona con cui si intrattiene una corrispondenza epistolare. carducci, ii-3-102:
, ammazzare; portare alla morte (una malattia). - anche assol.
d \ azeglio, 7-i-101: abbiamo una malattia... che fa meraviglie nei
fa meraviglie nei contorni di milano: una specie di vaiolo, o canchero nero,
indumenti che lo impacciano o anche da una situazione pericolosa, da un obbligo fastidioso,
, da un obbligo fastidioso, da una persona molesta, ecc. g.
11-65: è troppo che vi sbrigai da una barruffa, quando eravate ai ferri con
cipe francesco, poiché gli cadde sotto per una cannonata il cavallo, et a pena
minuta corrispondenza e l'aiuti. -liberare una regione dal nemico. bibbiena, 134
e lo lessi con quell'avidità che una donna grossa suol divorare cosa da lei fantasticamente
, abbottonandosi il vestito, presa da una fiacchezza, da una sfiducia:..
, presa da una fiacchezza, da una sfiducia:... per cui trasaliva
nemico, un oppositore) che costituisce una minaccia, un pericolo, un impedimento
mai di litigio. morando, 295: una mattina che per mancamento di ristoro per
tragedia od in dramma. -allontanarsi da una o più persone. ramusio, cii-vi-427
un pericolo, a un'insidia, a una situazione critica. patrizi, 1-i-254
guanti 7e che per me li mandasse una sfida. = v. sbricco.
d'ucciderlo [il cavallo]. una palla di fucile costa poco. cicognani
inconvenienti 0 difficoltà (un comportamento, una situazione, una soluzione); agevole
(un comportamento, una situazione, una soluzione); agevole, efficace.
, da un impegno o anche da una situazione critica o fastidiosa o da una
una situazione critica o fastidiosa o da una preoccupazione; sollevato da un obbligo.
, s'io le avessi a dire anche una parte di quello che ne penso,
. -che si è liberato di una persona fastidiosa o che è causa di
essere più sbrigata, ricoprendo, agguisa di una sirena, allo sguardo altrui quel che
. ant. sciolto, non avvolto (una corda, uno spago).
ben presto, avendolo io pressato oggi ad una sollecita sbrigazióne. g. b.
], 62: l'adipe è una gramigna che invade e si radica tenacemente?
galoppo o a un'andatura comunque veloce una cavalcatura, allentando le briglie e diminuendo
. -far perdere la calma a una persona. aretino, 26-277: -
certo di far con essi miracoli, una figuraccia ribalda gli sottomette a un tren-
1-435: la fantasia di nèrito, una volta accesa, si sbrigliava come una
una volta accesa, si sbrigliava come una cavalla pazza. -sostant.
sinceri, docili e verecondi! ma se una volta si sbrigliano, andateli a tener
de'giovani, taluni ancora n'argomentano una forza nuova. 10. andarsene
ramanzina. varchi, v-54: 'dare una sbrigliata'overo 'sbrigliatura'è dare alcuna buona
i-247: sia ben fatto d'aver ricevuto una sbrigliata e da quella pigliare il morso
essendo seco, voi possiate dargnene / una sbrigliata delle buone; e diteli / che
erano più padre e madre da dargli una sbrigliata. settembrini [luciano], iii-3-106
, conviene applichi anco la bocca ad una puzzolente cancrena et a quella schifosa sorgente
declamava indifferenza e cinismo in mezzo ad una sbrigliata compagnia di sozi e di leccanti.
muratori, 7-iii-132: questi sono eccessi di una sbrigliata fantasia. c. gozzi,
senza riserva e de'quali parlava con una così sbrigliata sfacciataggine. mazzini, 0-364
celerissimo. flaiano, i-20: dopo una pausa di parecchi anni, precedute da
. -anche: sfrenato, smodato (una passione, un vizio, un modo di
più modesto. varchi, 3-87: dare una sbrigliata o vero sbrigliatura è dare alcuna
raffrenarlo. amenta, 3-129: ti darò una sbrigliatura, porfirio, da fartene ricordare
gola e mi riempie il ventre di una dolcissima fiamma, e mi tien caldo
). roman. dissolversi, diradarsi (una nuvola). pasolini, 1-99:
far sciogliere la brina (il sole, una fonte di calore). sereni
parea uno singniore quando venne / con una inferra de penne tutta senta / ad cavallo
de penne tutta senta / ad cavallo ad una jomenta multo sbrinca / co'una sella
ad una jomenta multo sbrinca / co'una sella de trinca nova nova, /
2. figur. dissolvere, disperdere (una voce). verga, 8-96:
: aperta tale porta, entrai in una seconda camera... quasi al tutto
zitto, con quel quaderno sbrindellato in una mano. calvino, 12-97: cosa ho
tarascon venne su un gnigno ispido, una specie di poeta vagabondo, sbracato, sbrindellato
collina. -malconcio nell'aspetto (una persona). barilli, 9-179:
... col vento urlante come una creatura incatenata, colla nebbia sbrindellata sulle
economiche. vittorini, 5-354: una genova sbrindellata dove il figliol prodigo del
balzelli è concessa soltanto l'evasione in una epica sbrindellata. -straziato (il cuore
sento sbrindellato, rattoppato, bisunto come una vecchia tuta, -scrollò la testa arp
gozzano, i-376: velieri panciuti, d'una tinta uniforme di vecchio legno fradicio,
donne dell'aristocrazia... se una di quelle sbrindole ti guarda di traverso,
, 2-3-139: poi corsamonte a lui tirò una punta / e colsel proprio sotto 'l
. sanudo, i-1027: have una bota di stoco over simitara, over
ant. e letter. eccedere in una reazione, in uno sfogo; esprimersi
sbrocco. 2. venire fuori durante una discussione. lancellotti, 100: udirai
, in partic. da quelli rimasti dopo una prima potatura. -anche: la legna
bocca tutta gonfia marcello si voltò come una serpe e sbroccolando con i compagni giù per
giù per la scarpata, gli fece una pernacchia. idem, 1-214: giù per
: pel pollo pesto, un gallo e una gallina, / mena e rimena,
estens. insudiciare intenzionalmente con un liquido una persona. calandra, 6-160: una
una persona. calandra, 6-160: una testa col berretto da notte...
di'a bibì che non sbrodoli: ha una colonna e mezza di spazio da riempire
di natale. -dire, pronunciare una frase in maniera concitata. - ajiche
. 8. risultare ridondante (una composizione musicale). savinio, 12-118
liquide o untuose (un indumento, una parte del corpo). bartolini,
da un liquido o da una sostanza untuosa su un tessuto o su un
di perdonare se alcuno si smarrisce dietro una acquetta che spicci di vena. capuana,
della seta. ciò si fa sospendendo una matassa alla cavicchia, che attiensi al
($bròglio). risolvere, districare una faccenda complicata, intricata. muratori,
perché vi redigesse un atto o vi sbrogliasse una vostra faccenda un po'litigiosa. papini
nuovo, mai veduto,... una fioritura selvatica di sgorbi, un groviglio
levar roba messa in confuso o in una stanza o su una tavola, sì che
in confuso o in una stanza o su una tavola, sì che impedisca il far
piccoli per sbrogliare il loro pensiero dandogli una potenza di astrazione che lo sollevi nella
con la particella pronom. districarsi da una situazione difficile, cavarsi d'impaccio;
, 2-34: sua intenzione era di trovare una persona così franca che sapesse sbrogliarsi nelle
del ricamo e intelaiò un lavoro per una camicetta. betti, i-274:
guadagno che sarebbe... se una gragnuola di perle tempestasse sopra una vigna,
se una gragnuola di perle tempestasse sopra una vigna, con una rovina la più
perle tempestasse sopra una vigna, con una rovina la più felice e con un danno
. giovanni crisostomo volgar., 3-16: una dona fera e cnidel ten e posseghe
a saetta per dare addosso a una foglia, entrarci sotto, pulir dentro.
stato di euforia dovuto alla passione per una persona, per un gruppo, per un'
di 'dondolare, barcollare, ciondolare come una campana'. sbronzare e sbronzare,
(mi sbrónzo). ubriacarsi, prendere una sbornia. panzini, iv-611
2. tr. far prendere una sbornia a qualcuno. pavese, i-107
, 11-58: si chiama mangiare, una sbroscia di cioccolata e una pasta di
chiama mangiare, una sbroscia di cioccolata e una pasta di sfoglia? 2
tirato giù alla carlona, è una sbroscia. le sbrosce storiche di certi arcie
: suol dirsi per dare alle muraglie una mano di broscia, cioè di tinta pur
stupida meraviglia; abbassava il capo, sbrucava una boccata d'erba, poi tornava a
a guardarci. 2. sfrondare una pianta; privarla delle foglie facendo passare
. (sbruco, sbruchi). liberare una pianta dalle larve di parassiti. -
foglie. manzoni, v-3-286: ora una [notizia] trista: non ho forse
, sbrucchi). ant. ripulire una pianta dei rami secchi. girolamo da
la torcia gli ostinati, invaso da una specie di frenesia crudele. palazzeschi, 6-145
colla costa del coltello, poi distendele sopra una tavola e sbroffale d'aceto forte.
[guevara], ii-258: sbruffar una camiscia con un poco d'acqua rosata è
3. per simil. manifestare una gran collera, sbruffando e compiendo gesti
7. intr. scoppiare fragorosamente (una risata). linati, xvi-125:
forte rumore, sbuffi di vapore (una nave). viani, 19-515:
10. locuz. sbruffare una risata: scoppiare in una risata fragorosa
locuz. sbruffare una risata: scoppiare in una risata fragorosa, senza contenersi, sbuffando
: devo trattenermi dallo sbruffargli in faccia una risata. -sbruffare il viso a
contentiamoci » disse il white per prevenire una sbruffata presidenziale « dell'uomo di specie
, è necessario che io li aia una sbruffata de aqua rosa, per non dire
sbruffata de aqua rosa, per non dire una lecata di ambra, musco e bengiuì
catinevol diamante / sudando in giro dava una sbruffata / a una a una all'
in giro dava una sbruffata / a una a una all'indie tutte quante / di
dava una sbruffata / a una a una all'indie tutte quante / di quella sua
roma?... a noi toccò una buona sbruffata di neve. -soffio
pasolini, 3-298: veniva ogni tanto una sbruffata di brezzolina di mare, un
spruzzato di un liquido; cosparso di una sostanza polverosa. messisburgo, 53
ungerai la tiella, poi li porrai una delle dette spoglie ben onte e sbroffata nell'
alla cisterna mentre bagnando la mano in una catinella tentava far a un'altra quel
-per simil. macchia o vena in una roccia. targioni tozzetti, 12-6-244:
: 'sbruffo': si dice anche una data quantità di denari che si dà
lasciarsi subornare. pirandello, 8-326: una parte della somma era poi destinata per
la guerra italica assoldò a sue spese una legione; o almeno questo racconta lui
sbruscolata la sanza, se ne fa una catasta (delle bruscole) vicino della
sbrutisco, ti §brutisci). superare una condizione di temporaneo abbrutimento.
. pasolini, 3-311: c'era una voce, sbruzzolosa, da persona anziana
tutto d'un tratto fly, assalito da una crisi di nervi incontenibile, incominciava ad
1-11: il sarago fece capolino da una tana, sparì in un'altra e sbucò
chiuso, oscuro, protetto, appartato (una persona). pulci, 2-37
sera. - uscire da una galleria (un veicolo). flaiano
comparire all'improvviso in un luogo (una persona, un animale, un veicolo)
potersi ben definire se fossero rimasugli d'una sollevazione non del tutto sedata, o
del tutto sedata, o princìpi d'una nuova: uno sbucar di persone,
... ero già montato in una carrozza di prima, e credevo di essere
: sbucarono dietro a lei, da una stradicciola traversa, due contadinotti benestanti,
se cantasse. sinisgalli, 119: una talpa è sbucata nella corte: / come
talpa è sbucata nella corte: / come una vampa nera / s'è richiusa sotterra
il ponte, dall'altra parte sbucò una macchina. -comparire in un luogo
da un luogo più angusto, da una strettoia, da una strada secondaria.
più angusto, da una strettoia, da una strada secondaria. manzoni, pr
di sole. tecchi, 10-310: una specie di timore lo teneva in quella notte
del nostro globo. -provenire da una data regione o direzione (una perturbazione
da una data regione o direzione (una perturbazione atmosferica, il vento).
uscire dalla bocca (un suono, una parola). nievo, 132
. -ergersi rispetto al piano (una catena montuosa). d annunzio,
. -protendersi dalle radici di una pianta (i germogli). pratesi
nudi e anneriti come le mummie d'una vegetazione remota, e i loro più
: sboccare in un'altra strada, in una piazza, ecc. temanza, 9
un fenomeno naturale); giungere (una stagione). bacchelli, ii-469:
. - trarre origine da una classe sociale. papini, 39-13:
; oppure, se un ricordo sbucava da una lontananza di terre africane, era semplice
buche o canali che separano le isole l'una dall'altra. 12. tr
. tr. ant. stanare, scovare una preda, un animale selvatico (anche
13. tirare fuori qualcosa da una buca o da un ripostiglio. -in
noto, pubblicare uno scritto; rivelare una notizia. m. franco, 1-7
da un luogo nascosto o riparato (una persona), dalla tana 0 da
di felci. arpino, 6-118: una mucca in mezzo alla strada procedeva sbandando
8-21: lei è... come una cecilia nata sotterra prima del torpore d'
la quale esprime, propriamente parlando, una cotal bollitura di cenci che le donne
particella pronom. perdere la pelle (una persona, guarendo da una malattia).
pelle (una persona, guarendo da una malattia). fra giordano, 7-194
(sbuchiato). region. privo di una qualità morale o libero da un vizio
futile macchina, l'orologio a polso di una signora troppo elegante o lo sbucciapatate,
simil. ferire per lo più superficialmente una parte del corpo producendo un'escoriazione (
parte del corpo producendo un'escoriazione (una caduta, l'urto contro uno spigolo,
si sbucciano un dito / chiamano / una schiera di dottori. g. bassani,
. bassani, 5-154: dal modo come una cliente aveva consumato un tacco, deformato
cliente aveva consumato un tacco, deformato una tomaia, sbucciato una punta, rovigatti
un tacco, deformato una tomaia, sbucciato una punta, rovigatti sapeva risalire..
non voleva correre il rischio di sbucciare una scalpa o di smagliarsi una calza.
di sbucciare una scalpa o di smagliarsi una calza. -intr. con la particella
bambina. -figur. privare di una prerogativa. faldella, 8-70: si
maldestro, con forza maldosata e imprimendole una traiettoria sghimbescia. corriere dello sport
stizzoso. 9. locuz. sbucciare una fatica, sbucciarsela: evitare un impegno
, sbucciarsela: evitare un impegno o una fatica indesiderata. giusti, 3-97:
di lontra, col naso come una mandorla appena sbucciata. parise, 11-98:
2-227: aveva le nocche sbucciate, da una usciva anche il sangue.
-che ha perso la pelle a causa di una malattia. grazzini, 9-121: nel
a un deserto del messico, senza una sbucciatura agli scantini e col vestito stirato
;... mentre parlava con una penna di gallina che andava intingendo in
penna di gallina che andava intingendo in una boccetta d'inchiostro badava a ridipingere le parti
. e. cecchi, 7-59: in una corrida... l'ignorantone
: può accadere ch'io non sia né una cosa né l'altra che voi vorreste
). arbasino, 7-223: in una vera repubblica delle arti, sir henry
[il denaro] gli è d'una natura / che a chi non l'ama
ci voleva mezz'ora di fatica per prenderne una [anguilla] di venti centimetri,
del lotto, sciorinai in vostra scusa una strenua diceria, acquetando i caparbi che
un cavallo che sta sbuffando (in una rappresentazione plastica).
dal fondo del paiolo i ravioli è una burla ridicola, e parmi di vedergli
, sbuffante e smaniante, più di una volta era stato sul punto d'andarsene dal
rumore sordo e intermittente o gorgogliando (una locomotiva, una pentola in ebollizione o
intermittente o gorgogliando (una locomotiva, una pentola in ebollizione o, anche,
pentola in ebollizione o, anche, una pipa o un cibo durante la cottura
c'era, con l'aria di una gran dama portata a spasso, una bambola
di una gran dama portata a spasso, una bambola con le sottane di raso sbottanti
e scuote. bellori, 2-204: una gatta..., per timore della
: l'orchestra spiffera e sbuffa come una locomotiva che prende acqua e fuma inutilmente
indistinto e intermittente (uno sfiatatoio, una locomotiva, il tubo di scappamento di
tubo di scappamento di un'automobile, una pentola in ebollizione, ecc.).
quei volti protesi come il vapore da una pentola a bollore. 4.
: per mio solazzo diedi di man ad una scatola di confetti, me ne riempo
malerba, 1-41: miriam si accese una sigaretta, sbuffò alcune nuvolette di fumo
. tassoni, xvi-899: è famosa una targa di legno dipinta da lui con
emettere soffi di fumo o di vapore (una macchina). gnoli, 1-338:
libera in mezzo al golfo, viveva una sua vita propria, indipendente. il suo
sollecito, impaziente (anche in relazione con una prop. subord.).
, i-307: sbuffava agrippina d'avere una liberta per compagna. serdonati, 12-652
: la fogna mi sbuffo in viso una tanfata d'indignazione. fenoglio, i-i-
fucini, 580: don gustavo fece una sbuffata e un grugnito di minaccia.
minaccia. tozzi, iv-179: niccolò fece una sbuffata e rispose: « vai!
19iii- 1959], io: solleva una sbuffata di polvere. -vampata di
di calore estivo, cominciava a diffondersi una paura inedita. = deriv. da
non si sa da dove giunta, una nuvoletta bianca, simile al pizzico di lana
, con slancio, in preda a una forte emozione. bacchelli, 2-xi-76:
, 18-6: la moglie del segretario, una donnona mastodontica che pare un vascello di
, ii-54: ecco uno sbuffo, eccoti una folata; / e per lo men
; / e per lo men per una settimana / dura la maladetta tramontana.
da uno sfiatatoio, dal fumaiolo di una locomotiva o di un piroscafo, dal
di un'auto, dal comignolo di una casa, ecc. faldella, ii-2-180
-emissione di fumo del tabacco di una pipa, di un sigaro o di
pipa, di un sigaro o di una sigaretta. cantù, 3-76: egli
curva verso coda pelata rimasto seduto con una gamba accavalcioni all'altra e la mano
uno sbuffo di musica e d'allegria, una luminaria di tutti i palchetti di faccia
gran cavallo grigio. vi stava rannicchiata una coppia di vecchietti pomposi: il maschio in
piccione,... la femmina con una veste cangiante, ornata di sboffi.
: mi faccio fare un cappello come una ciminiera, e di sopra ci fo uscire
i. sbugiardare, tr. smascherare una persona dimostrandone la mendacità o smentendone le
, un'accusa; dimostrare la falsità di una teoria o di un preteso documento.
di liberare l'italia vendendo alla francia una provincia italiana. leoni, 661: a
, agg. smascherato come mendace (una persona). massaia, vi-49
(un'accusa, un'affermazione, una teoria). dossi, 1-ii-659:
non si consumi, si mette in una torricella, con diversi sparti- menti o
secchi anche dopo molto tempo) d'una porzioncella di lor superficie, per lo più
tonda, simile alla testa o cappello di una bulletta, lasciando un buco simile a
superficie in modo da risultare scabro (una pietra). targioni tozzetti, 12-2-39
di bulletta e dal quale apparisce una puntolina verde che è la pipita,
seme, poiché in verità ella è una pianta venuta da un seme che si
). liberare dai bulloni di giunzione una parte di un congegno o di una
giunzione una parte di un congegno o di una macchina svitandoli. - anche assol.
, n: cory ha deciso per una strategia intesa a sbullonare lentamente il regime
, con valore intens., e da una forma iter, di burlare1 (v
'battaglia per gli stipendi funzionali', una rivendicazione sindacale. l. baranelli [
]: il sindacalismo aziendale ritrova su una base organizzativa certe caratteristiche del sindacato di
tirar saette, ha dall'altra parte una fossa ch'è per fortezza e per ricever
di candidati per un'elezione o per una nomina. de nicola, 190
anime. dall'altra parte gli misi una spada, perché avevo inteso che ha sbuzzato
la nuca, e trafitto quel ciuffo da una forchetta di celluloide verde, le cui
-figur. attraversare un luogo illuminandolo (una luce). pea, 8-148:
). pea, 8-148: vidi una striscetta di luce sbuzzare timidamente il cortile
-per estens. incidere e asportare una tumefazione. fucini, 119: nello
aprire un involucro, un rivestimento, una busta, un contenitore, lacerandolo o
aprasi rompendo, 'si sbuzza'. 'sbuzzare una lettera': aprirla segnatamente quando e da
dipinto sopra la tela, vi dette una ditata con l'intenzione di sbuzzarla. e
capo un berretto filettato e in mano una sorta di spiedo col quale duellavano contro i
[s. v.]: in una folla ci sbuzzano. m'hanno avuto
stecco. -aprirsi per suppurazione (una tumefazione). tommaseo ls. v
per sbuzzare, ma nesco ad incrociare una gamba tra le sue, rotoliamo tra
sovrapposto al vicino. -filtrare attraverso una fessura (una luce). pea
. -filtrare attraverso una fessura (una luce). pea, 7-188:
fuori. 8. prorompere in una risata. c. e. gadda
che fare il freddo e l'esperienza per una logora stoia sui limoni, sdruscita,
quelle dinastiucofe che consumarono l'italia come una scabbia. -asciutta scabbia: pelle rinsecchita
e piena di croste, overo è una picciola esulcerazione che incita il pizzicore e
di vendicarsi, di guadagnare; è una vergogna, questa, che, quanto più
, vii-277: l'ambizion del comando è una scabbia che, quanto più si gratta
39-vi-205: è [l'amore] una pestifera scabbia che rode e consuma e sente
, x-17-25: a chiedere per lui una borsa in un seminario, espediente cui ricorrevano
vita. 5. imbarbarimento di una lingua. foscolo, v-244: la
i propri problemi, per liberarsi da una situazione difficoltosa, da un fastidio.
dopo avermi visitato disse: « è una cosa da niente, una scab- bietta
: « è una cosa da niente, una scab- bietta ». =
sandrin / andremo a bevere - una gazzosa.. / o del buon scàbbio
simili a quelle di tale malattia (una persona o un animale).
de l'uno occhio e tutto scabbioso in una notte il portò sei volte al luogo
e croste provocate da tali affezioni (una parte del corpo). citolini,
e flosce. -con riferimento a una personificazione. simintendi, 2-166: gli
scabbia, ai suoi effetti o a una delle malattie che provocano lesioni simili a
, così nomata da'portoghesi. questa è una infermità scabbiosa che da molti ne'suoi
2. per simil. che presenta una superficie ruvida, irregolare, piena di
del giudice, 2-21: « dovresti prendere una di queste », ha detto riidiger
. sarchiare il terreno nelle vicinanze di una pianta. soderini, iii-512: non
estrema ruvidezza, asprezza, irregolarità di una superficie, in partic. di un terreno
.: parte ruvida, scabra di una superficie. anonimo [agricola]
il colore e che traluce a guisa d'una acqua limpida e chiara. sono molti
scopre come la materia in prima / una mole era in cubi eguai disciolta, /
bambagia palpitante, non serbava reminiscenze di una età più gracile ed incompleta.
2. figur. rudezza, scontrosità di una persona. f. f. frugoni
(jacopone] ch'egli contempla una mamma col suo bambino -sia la madonna
sì pallido e scabbro. -nodoso (una pianta). pascoli, 94:
accidentato, sconnesso (un sentiero, una strada, il letto di un fiume
di massi, roccioso e impervio (una montagna). -anche: privo di vegetazione
selvaggio (un terreno, un rilievo, una regione). lamenti storici,
pascoli, 651: la nave radeva ora una punta / d'itaca scabra. d'
, piena di rughe o di callosità (una parte del corpo). - anche
e terragne. jovine, 2-155: una mano della ragazza scivolò nel breve tratto
-che presenta scheggiature o imperfezioni (una dentatura). sempronio, 9-9
stridula, roca (un rumore, una voce); duro, pieno di suoni
duro, pieno di suoni aspri (una parlata, un accento). lomazzi
hanno scalfito. idem, 4-143: era una voce un poco scabra, provocante,
. albertazzi, 201: parlargli una volta sola bastava a comprendere che la scabra
comportamento); privo di sentimentalismi (una passione). e.
senza parole né gesti, confesso soltanto in una tenerezza ruvida e nascosta, dolcissima.
vigore sano e potente, o indicare una certa rozzezza e ineleganza, anche in
comodi e bisogni, che impediscono a una creazione artistica l'obiettiva perfezione 'ad unguem'
esaltandola per altro lato, dirigendola sopra una via di dovere scabra, penosa, solitaria
punto scabro anche per non sciupare in una inutile dialettica l'ombra di una dolcezza
in una inutile dialettica l'ombra di una dolcezza lontana che gli ritornava soave e
10. ant. eretico (una credenza). g. visconti,
scabrosità, sf. ruvidezza, irregolarità di una superficie. -in senso concreto: prominenza
... sgrossano la pietra e fanno una figura tutta piena di scabrosità. pallavicino
. pindemonte, iv-140: supponete uno d'una vista dotato molto più acuta che l'
2. irregolarità di un terreno o di una strada sassosa o piena di asperità;
la guastino. -scarsa comprensibilità di una parlata. p. m. cecchini
e oscurità di un argomento, di una narrazione, di una materia. -anche:
argomento, di una narrazione, di una materia. -anche: punto alquanto complesso
difficile comprensione di un argomento, di una disciplina. lomazzi, 4-i-357: fuggansi
, ostacolo o imbarazzo nell'affron- tare una situazione o nella soluzione di un problema.
sorella. -difficoltà nell'articolazione di una parola. b. fioretti, 2-2-94
i nomi si tramutano per dirozargli da una certa scabrosità di profferirgli, senza fallo
. [la carta] e mandatemene una risma da amico, cioè sottile, bianca
accidentato, sconnesso e anche impervio (una strada, il letto di un fiume)
o costituito di massi, roccioso (una montagna). fr. colonna,
, 229: il prudentissimo conte mandò una dozzina di lavoratori che riattassero la strada
; duro, pieno di suoni aspri (una parlata, una lingua).
di suoni aspri (una parlata, una lingua). salvini, 39-iii-144:
abbracciavano, erano sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal
per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvidezza di suono
impresa, un progetto, un comportamento, una congiuntura, ecc.).
si richiede il sapere, ma ancora una necessaria tranquillità d'animo e di cuore
la patria] in tempi tanto scabrosi in una corte ch'era resa presso tutti temuta
: erano tre, quattro mesi di una vita sempre inaspettata e diversa, agitata,
concetto, un argomento, un vocabolo, una lingua). -anche: controverso,
. -anche: controverso, spinoso (una questione, un problema).
concetto, di un'espressione, di una parola. beni, 23: né
propri la verità de'suoi sospetti in una materia tanto scabrosa, osservati con attenzione
: invocare l'aiuto dell'opinione in una comunità di ragazzi è cosa grandemente scabrosa
il primo aneddoto scabroso, ravvolto in una citazione letteraria come un cioccolatino nella stagnola.
, non mediante lo studio, ma per una cotal usanza insegnato l'uno all'altro
] non è liscia, ma scabrosetta per una infinità di punte. rajberti, 1-122
] è alquanto ruvida e scabrosetta come una piccola spazzola. savinio, 22-71:
aria mia che uno a vedemme glie viene una scacarcia tipo diluvio universale.
2. sbiadito, slavato (una tinta e, in partic., la
uno dice l'altro. -infarcire una pubblicazione con testi di qualità alquanto scadente
, con valore intens., e da una forma frequent. ai cacare (v
: il nostro armento poetico aveva preparato una grande scacazzata di versi, ma tutti sulla
doni, i-186: ogni pedante fa stampare una leggenda scacazzata, rappezzata, rubacchiata e
, 2-61: fa pompa questo cotale d'una arroganza e indipendenza siffatta nel decidere a
e diede in su la testa alla simia una gran scaccata. 2. figur
. faldella, 2-111: gioberti ebbe una scaccata, essendo restato a grande pena
colori diversi che ricordano le case di una scacchiera (un tessuto, un indumento
calze vergate e scaccate. libro d'una compagnia mercantile lucchese, 113: pessa
compagnia mercantile lucchese, 113: pessa una di taffità iscacato e rigato d'oro.
riferimento a un motivo architettonico, a una decorazione. carena, 2-128: 'pavimento
un monastero disadorno secondo i tempi ed una chiesa di stile gotico, lavorata di
o tre file di tali riquadri (una pezza o una figura all'interno di uno
di tali riquadri (una pezza o una figura all'interno di uno scudo)
, lxxiii-5: quando tu ti vestisti d'una uzza / ch'era vergata d'uno
tori pe'quali tutto non è finito quando una delle parti ha ricevuto il matto,
. agric. sfrondare dei germogli improduttivi una vite, un albero da frutto.
(come molti lo chiamano) è una diligenza che pochi la fanno, perciocché
lungo il tronco e le branche di una vite, di un albero da frutto.
bandiera, insegna o emblema che presenta una regolare alternanza di riquadri di due colori
messicana, il cui emblema era una scacchiera a grandi quadretti rossi e verdi
terra. sbarbaro, 1-198: dapprima una scacchiera di orti e villini festonati di
poi. montale, 10-21: se pure una [musa] ne fu, indossa
dello spaventacchio / alzato a malapena su una scacchiera di viti. -ordinata planimetria
di viti. -ordinata planimetria di una città formata da vie che s'incrociano
con regolarità e presenta la figura di una scacchiera. soldati, 2-484: mentre
basso la scacchiera delle vie era velata da una nebbietta azzurrognola, lassù le creste,
cielo. 5. grata di una prigione. tarchetti, 6-i-309: era
avrebbe così presto riveduto il sole da una finestra senza scacchiere. 6
ed ha trasformato la ragione umana in una scacchiera sulla quale si possono disporre tutti
: l'arte s'è trasformata in una scacchiera sulla quale si possono disporre tutte
astensione dal lavoro di singoli reparti di una o più aziende secondo turni stabiliti.
che ci si trovava al cospetto d'una trama di cui egli...,
i pezzi sulla scacchiera così da assicurarsi una vittoria, costituiva a sua volta una pedina
una vittoria, costituiva a sua volta una pedina. -vedere qualcuno o qualcosa
a scacchiera: attraverso le sbarre di una prigione. pananti, i-62: come
ispirerai / fra i grossi muri di una stanza nera, / se un sol tuo
= femm. di scacchiere, attraverso una formula [tavola] scacchiera.
osso bianco intarsiato et intagliato posto in una scatola in foggia di libro. berchet,
sol tomilla. rovani, 5-22: in una delle camere contigue, seduti ad uno
un teatro di operazioni militari dotato di una propria peculiare individualità geografica e strategica,
. -campo in cui si svolge una competizione sportiva. l. maradei [
in cui vengono riportati i numeri di una progressione geometrica. -moltiplicare per scacchiere:
l'intensificarsi di un sentimento o di una pena. onesto da bologna, i-73
, 18-12: questo gioco non sarebbe più una partita. sarebbe il nulla scacchistico o
letter. allontanamento forzato, cacciata di una o più persone da un luogo o
2. eliminazione o espulsione di una sostanza, di un elemento.
gravi. 3. elisione di una vocale all'inizio o alla fine di
vocale all'inizio o alla fine di una parola. l. salviati, 1-1-231
molta argentarla su 'l credenzone / ed una scacciamósca di pavone. = comp.
o altri insetti da un ambiente o da una persona. -anche: dispositivo con analoghe
striscie di foglio legate in cima di una sottil mazza, che serve a scacciar
per cacciarne le mosche. suol essere una manciata di listerelle di foglio ovvero di
; ovvero anche fa le veci di scacciamosche una rosta o mazza. imbriani, 5-90
il negus,... circondato da una quantità di dignitari, nonché da due
armato di uno scaccia- mosche consistente in una canna con in cima appesa una sorta
consistente in una canna con in cima appesa una sorta di mappa o di coda formata
, tutore della disciplina, muove con una flemma oziosa uno scacciamosche di crini bianchi
ferro di cavallo a cui è fissata una sottile lamina di metallo che viene fatta
afonìa di mente non solo non piglierò mai una tromba marina per uno scacciapensieri, ma
un'arpa per un liuto, né una spinetta per un mandolino. l. belimi
che si suona facendo vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica
rosario d'ambra finta. che pare una divozione, ma è soltanto uno scacciapensieri
e dibattiti al festival dell'unità. una festa scacciapensieri rimuove la sconfitta pei.
, costringere ad abbandonare un luogo o una posizione precedentemente occupata. -in partic.
savonarola, 5-ii-193: dio mandò fuora una gran voce quando scacciò adam dal paradiso
gl'infermi. -con riferimento a una sostanza ritenuta in grado di liberare dalla
, che la mattina passa scacciando con una frasca i tafani di sotto alla pancia
2. per estens. rimuovere da una carica, esautorare. boccaccio, viii-1-4
si ritornassero nello stato primiero. -escludere una persona da un ambiente, da un
3. spingere a forza qualcosa in una direzione. leonardo, 2-55: a
d'un ritrosito vento che scorra 'n una renosa e cavata valle, che pel suo
grazia alfine i densi orrori / d'una nube d'innante agli occhi stesa.
campi fortunato intorno. figur. sopire una sensazione, un pensiero, unfidea;
unfidea; allontanare un ricordo; soffocare una passione, un sentimento.
(358): « non iscacci una buona ispirazione! » proseguiva fervidamente lucia
, un atteggiamento, un comportamento, una circostanza fastidiosa, dolorosa o, anche
eliminare o costituire la causa che elimina una sensazione sgradevole. citolini, 316:
f f 7. vietare una disciplina, la lettura o lo studio di
la poesia di omero. -contrastare polemicamente una corrente di pensiero, una scuola letteraria
-contrastare polemicamente una corrente di pensiero, una scuola letteraria. trissino, i-xxi:
8. guarire un'indisposizione fisica, una malattia; debellare un'epidemia.
da tolone, cappuccino, scacciò da una città di provenza la peste, non tanto
-espellere (o contribuire a espellere) una sostanza dannosa o nociva dall'organismo.
l'altro: un nuovo dolore o una nuova difficoltà fa superare o dimenticare quella
. abbandono di uno spasimante; ripulsa di una profferta amorosa. niccolò del rosso
. 3. locuz. dare una scacciata: fare un controllo rapido.
in un breve balzo in avanti con una gamba lievemente piegata in fuori (e
agli interessi degli scellerati, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato del
loro, figliuolo del duca scacciato e d'una loro sorella. -messo in fuga (
. figur. che determina la fine di una situazione per lo più incresciosa o pericolosa
cessare un comportamento vizioso o malvagio, una condizione psicologica (con partic. riferimento
. scaccino, sm. inserviente di una chiesa addetto a varie mansioni quali la
scaccióne, sm. region. allontanamento di una persona con modi bruschi e sbrigativi.
persone, ciascuna delle quali dispone su una scacchiera di sessantaquattro caselle, secondo le
figurine o pezzi (un re, una donna, due alfieri, due cavalli,
di movimento, viene fatto passare da una casella a un'altra, libera op
libera op pure occupata da una pezzo avversario, che in tale caso
quel gioco è, in misura tipica, una perenne deformazione logica. montale, 3-165
uno contro all'altro per conto d'una schiava? 2. mossa
eseguita da uno dei giocatori che provoca una minaccia diretta al re avversario che deve
avrìa potuto lui mattare, e dandogli con una pedona pin- gente scacco quivi il mattò
per scacchi o doppière gli scacchi indica una progressione geometrica con ragione 2, con
esigua; quadretto; ripartizione quadrata di una superficie. boiardo, 1-2-40: or
». -a scacchi: con una lavorazione o con disegni a quadri.
è altro il loro letto che o una rqanta in parte tessuta, in parte aperta
a scacchi, o a modo di una rete, perché più fresco sia. buonarroti
zannetti, a bertucce. -con una divisione in riquadri. pea, 7-98
la parte vetrata è aperta... una specie di persiana frantuma a quadrucci il
campo ad oro, e al attraverso una banda a scacchi pendenti azzurri e argento,
visto l'orbo coi panni di tonino, una giacchetta a scacchi. ferd. martini
scacchi. ferd. martini, 5-191: una sera del luglio 1885, agostino depretis
e dai vetri a scacchi rosso-blu di una finestra in cima alla prima rampa.
, 2-131: era sollevato di peso da una squadra di sbirri e legato come un
, magari con i metodi sbrigativi di una pedagogia manesca. calvino, 2-155: i
sconfitta più o meno grave subita in una competizione o in un contrasto (in
frugoni, ii-102: in iberia si faceva una regia festa. quelli però ch'erano
. disus. formazione di navigazione di una squadra di velieri, disposta secondo una precisa
una squadra di velieri, disposta secondo una precisa angolazione rispetto alla linea di rilevamento
si dice dell'ordine obbliquo e marcia di una squadra o armata navale, le navi
p o direzione, si dispongono in una linea la quale passando pel mezzo di
con la loro chiglia, ottuso da una parte e acuto dall * altra. un'
vento all'altro bordo, e nelle acque una deialtra, in istato di combattere,
chiamasi ordine a scacchi la disposizione di una colonna di parecchi vascelli, i quali mentre
loro, trovansi poi attelati su di una linea retta che attraversa la chiglia di ciascun
non t'avedrai talvolta che di scacco giognarà una voce di questi tali gattivi.
e rossi palpitava, senza che vi fosse una bava di vento. -scacchettino
eseguite da ciascun giocatore nel corso di una partita a scacchi: pubblicata per lo
, permette di ricostruire la partita su una scacchiera. = comp.
. raffigurazione grafica di un momento di una partita a scacchi ottenuta per mezzo di
di lettere o numeri convenzionali disposti su una scacchiera stilizzata. = comp.
giusta misura ed in prospettiva, occuperebbe una gran facciata di muro. = deriv
consente di catturare il re avversario con una pedina (ed è un caso raro
significhi re morto. algarotti, 5-205: una pedina nelle mani di un valente giuocatore
di buon'ora per lui il carattere di una perfida gara, di un accanito torneo
: non si pubblicasse... che una sola opera buona ogni anno fra tante
: io posso / far su due piedi una baldoria a cielo / e dar così
dell'egro. -dare scaccomatto a una donna: lasciarla. foscolo,
a ucelletti e fiori e minuzzie tali, una battaglia navale o equestre si metterà a
dilapidare. cagliaritano, 141: in una settimana s'è scaciato lo stipendio.
pane solo ovvero civaie e cavolo, fanno una paiuo- lata di raviuoli: e perciocché
rembrandt, nel museo dell'aja, ha una vizza e rugosa nudità di bianchezza scaciata
, e cominciò a succhiare a garganella, una ingozzata e poi un'altra e poi
cattiva qualità, di poco valore (una merce, un prodotto); che non
, 17-29: lui li supplica di dargli una palata del carbone più scadente, anche
subito. -disus. coniato con una lega di basso titolo. p.
3. scarso, insufficiente (una valutazione scolastica). de marchi,
di maria con delle note scadenti e una lettera scoraggiante del padre rettore.
evidentemente negli scrittori. -immiserito (una concezione religiosa). mamiani, 10-i-576
di rigore morale (un atteggiamento, una mentalità). e. cecchi,
nulla di scadente e sentimentale. è una vocazione simbolica. -che ottiene pessimi
simbolica. -che ottiene pessimi risultati in una determinata attività. e. cecchi
termine, che sta per finire (una periodo di tempo). carducci,
). carducci, ii-4-149: di una cosa però la prego; ed è,
: un dieci anni prima avrebbe composto una 'mirzia', intitolata 'favola boscareccia'in
(un debito, in partic. una cambiale). -che perde validità o
validità o efficacia dopo il superamento di una data prefissata; che diventa inefficace (
un periodo limitato di validità, come una carta d'identità o un bi glietto
). -che cessa da una carica temporanea per decorrenza del suo termine
decorrenza del suo termine di durata (una persona). 9. ant.
rispetto a un termine di paragone (una somma di denaro, una tassa).
paragone (una somma di denaro, una tassa). b. davanzati,
o compiere un certo atto, svolgere una certa attività; lo stesso momento ultimo
-in partic.: termine di consegna di una fornitura. r. de benedetti [
. e. cecchi, 5-148: una volta un agente d'assicurazioni venne a tentarmi
momento utile per il regolare pagamento (una cambiale). silone, 5-209:
danaro di cui aveva bisogno... una grossa scadenza per un affare. piovene
al momento previsto per il pagamento (una cambiale, un titolo di credito).
verificarsi del momento ultimo di durata di una carica temporanea (e la conseguente cessazione
un periodo limitato di validità, come una carta d'identità o un biglietto di viaggio
, la data in cui si verifica una tale perdita di validità. 4.
levante e... ne avevano già una gran parte alla scadenza del secolo ottavo
-ciascuno dei risultati prefissati e caratterizzati da una determinata sequenza temporale, considerati sotto il
. angioletti, 1-97: seduto a una tavola del suo retrobottega, un mattiniero
scadenza di data, si potrà fare una commedia o musicare un coro. lucini
coro. lucini, 12-108: vi è una folla di pezzenti affamati che assaltano un
e culturale di un popolo o di una classe. gioberti, iii-96:
del prim'ordine, ma più tosto una mercede di servizi bassi e mecanici.
1-216: s'illude, drogo, di una gloriosa rivincita a lunga scadenza, crede
la situazione maturi con lentezza, non vede una riforma radicale a breve scadenza.
radicale a breve scadenza. -a una certa scadenza: con una ricorrenza periodica
-a una certa scadenza: con una ricorrenza periodica più o meno regolare e
fermentò in certe teste fino a volere una inoculazione italica del comunismo parigino.
cfr. cadere). passare da una condizione di prestigio e di autorità a
credere, che si offerisca e consacri una tragedia. -ant. perdere un privilegio
o il potere; essere deposto da una carica. mini, 266: ottima
. 2. decadere progressivamente da una condizione di credibilità, di prosperità,
civile e culturale (un popolo, una nazione, una città). livio
(un popolo, una nazione, una città). livio volgar. [
sino a rimanere dell'antica altezza con solo una memoria inutile e inonorata. guerrazzi,
siri, 1-iii-505: dirizzava don pedro una grande armata con la quale divisava congiuntamente
moralmente, diventando abietto e spregevole (una persona, un popolo, i costumi,
. a. cattaneo, iii-304: una monaca, chiamata beatrice, di gran
lorda svergognatezza, dalla somma opulenza ad una povertà fastosa e ridicola. -corrompersi (
il maggiore s'era deciso, per una volta, a scadere alquanto.
a un impegno, all'osservanza di una regola religiosa. magalotti, 4-262:
peso alla repubblica. -rinunciare a una speranza. capriata, 735: non
ideo- ogia politica, un'organizzazione, una disciplina, ecc.).
: 1 giovani... professavano una idea nuova al cui confronto la sua
9-255: l'egoismo non è di una classe né di una categoria: è nel
egoismo non è di una classe né di una categoria: è nel cuore dell'uomo
; cadere nella mediocrità (l'arte o una tecnica artistica). giordani,
tutto filosofico e metafisico, trovandosi in una 'biblioteca per dame', non può che
commossa, anzi compie f'ode in una quiete solenne che fa pensare. e
spagnuoli, stanno in rapporto diretto con una emotività non consapevolmente estetica ma rituale,
qualità artistica. -perdere purezza (una lingua). muratori, 7-iii-16:
nella lingua d'uso (il significato di una parola). foscolo, vi-353:
illanguidirsi (la forza di carattere di una persona). pavese, 15-108:
15-108: hai avuto la fortuna di conoscere una vacca eccezionale, al sommo della sua
6. esaurirsi (un periodo o una situazione positiva, un momento di euforia
, 8-181: scaduto il fervore di una monomania, manca un'idea centrale che dia
il cuore che ha provato, anche per una sola volta, i palpiti dell'amore
dimentica più, né si condanna ad una cadaverica inerzia, perché la bellezza,
] sane e, ripesandole, conobbi che una di esse era scaduta due grani e
tiranno. -diventare fioco (una fonte luminosa). magalotti, 9-1-130
più in basso rispetto ad altro (in una visione prospettica). lomazzi,
. pea, 8-21: è come una cecilia nata sotterra prima del torpore d'inverno
o il documento, in partic. una cambiale, che lo incorpora e lo
si era impegnata di pagare a rate e una rata scadeva appunto il giorno dopo.
un permesso, in partic. a una licenza militare. cassola, 2-209:
la libera uscita. -cessare da una carica tempoi anea per la scadenza del
e mi fu detto per ischerzo che una combriccola di malcontenti, che riuscì proprio
combriccola di malcontenti, che riuscì proprio una favola, mi voleva far saltare. einaudi
un periodo limitato di validità, come una carta d'identità o un biglietto di
letter. cadere, staccarsi dal ramo (una foglia). bergantini, 1-247
11. ant. sconfinare abusivamente in una proprietà altrui (il bestiame di un
. 12. essere inferiore a una determinata misura. b. davanzati,
compagni, 1-6: era prima scaduta una differenzia tra lui e 'sanesi
e'mi scade a questo proposito dirvi una novella ». boiardo, cvi-496: lascia
sé, perché quando gli scadeva in una causa, dove sua signoria fusse giudice
20-44: confatomeli ha in questo momento una lite con suo fratello per vedere a
scadiménto, sm. passaggio progressivo da una condizione politica, economica, sociale o
, economica, sociale o culturale a una peggiore o inferiore; diminuzione di potere,
, di importanza di uno stato, di una civiltà, di un popolo, di
diremo ogni scadimento reale e durevole essere una scomposizione o lenta o rapida di certa
era stato, per i popoli, una senile seduzione, età di accecamento, di
familiare, per esempio. -passaggio a una condizione giudicata miserevole e umiliante, in
borsi, 238: le circostanze non saranno una scusa nel giorno del signore. perciò
. graduale esaurimento di un capitale, di una ricchezza. -anche: condizione di crisi
per sino venezia fu in tempo di una gran carestia sovvenuta da danzica. lo
. quarantotti gambini, 10-44: a dare una vaga impressione di scadimento c'era.
natura collo aiuto dell'arte e gettava una... bella vernice sulle brecce fatte
deterioramento delle qualità estetiche e intellettuali di una disciplina, di un'arte o di
la pittura. roberti, iv-222: una delle ragioni dello scadimento della musica si
. -corruzione, perdita di purezza di una lingua (soprattutto in seguito all'influsso
6. disus. cessazione da una carica per avvenuto completamento del periodo di
sono nel maggi e nel dialetto moderno in una forma ben conservata. =
ant. sconfinamento abusivo del bestiame in una proprietà altrui. statuti dell'università di
. operazione con cui si elimina da una superficie metallica lo strato protettivo di cadmio
dilectabi- lissima... se ingenera una maxima delectazione, simile a quella del
fa girare, e vi scuopre aentro una architettura di base, di colonne, di
scadere), agg. decaduto da una condizione di prestigio, di autorità, di
e d'aggiustare i conti, / per una dote onesta si dichiarano pronti / a
diventar cornuti. ojetti, ii-118: una volta alla pizzeria di port'alba tra
tra i clienti veri vedevi avvicinarsi alla soglia una signorina pallida vestita a lutto, un
vestita a lutto, un nobile scaduto, una vecchietta in mantiglia. -che
, prerogative o anche l'affetto di una persona. bea, 7-560: l'
baldini, i-58: il ferito è una povera cosa della guerra, improvvisamente scaduta
c. e. gadda, 6-25: una qualche casa d'appartamenti un po'scaduta
. -ant. che ha perso una speranza. capriata, 225: il
costretto con lagrime e con preghi d'una femina che gli recava uno fanciullo, che
si parlava allora nei crocchi come d'una reggia. 5. che non
partic.: caduto. in disuso (una parola). cittadini, 6:
influenza su chi vi era sottomesso (una regola, una disciplina); che
chi vi era sottomesso (una regola, una disciplina); che non ha più
estetico dominante (un canone artistico, una tecnica, un genere letterario).
: quel che per i greci era una misura già scaduta dal suo senso originario e
rapporti ritmici, ripiglia qui assolutezza con una nuova epurazione del contorno. -sostant
sono poi fermato per aver qui trovata una valigia di lettere che mi aspettavano. o
dello scaduto settembre discendeva per l'adige una barca carica di truppe con li cassoni
obbligo, come pagare un debito o una cambiale). 5. maffei,
, poi, con due cambiali, una scaduta da otto giorni, l'altra da
di un periodo limitato di validità, come una carta d'identità o un biglietto di
avvenuto completamento del termine di durata (una persona, un organismo collegiale).
di prorogatio, di organi scaduti rappresenta una grave anomalia nel regolare e corretto funzionamento
-decaduto (da un diritto, da una concessione, da una posizione giuridica favorevole
diritto, da una concessione, da una posizione giuridica favorevole). assanno,
gravemente infermo il duca di mantova con una recidiva, s'ebbero più consulte tra'ministri
: in- viarongli [i prìncipi] una legazione di sassoni e di svevi,
-annullato, non più valido (una concessione). legge [2-viii-1975]
per le piene del verno, con una scafa di pescatore con grande paura passò
, 7-345: ecco sam-piero che diede una vile scafa e reti stracciate, ma e'
/ egei sicuro, / conduce in una / scafa a due remi / l'aura
annunzio, iv-2-545: eravamo soli in una piccola scafa che io stesso guidava con l'
, lxi-114: egli [caronte], una scafa rugginosa e negra / con pertica
ercambi, 287: bartolo richiudendosi una sera nello fondaco, avendo molti libri
, avendo molti libri aperti e posti sopra una scafa. fr. colonna, 3-14
cassette fatte sì che combacino insieme, nell'una mettono disteso in su le reni colui
emisferio. questo instrumento orologico era corno una integra saltella,... nel
di presente, questa non si disdica: una di quelle scafacce che vanno per mare
rigore e gli fu data per misericordia una scafagna di brennosa con stracciatella di cavoli
e torzoli rincruditi che ci sarebbe stata ritta una vanga. idem, 19-673: io
cena col sor andrea che ha fatto una scafagna di fagiuoli e zucca. =
avanti sopra le scafane e tenea in mano una spada di fino acciaro.
saldo, impermeabile alle influenze esterne (una convinzione). marinetti, 2-iii-175:
di lavoro; è costituita da una sorta di vestito dotato di una parte
da una sorta di vestito dotato di una parte superiore metallica, munita di cristalli
modelli di leghe metalliche leggere che hanno una capacità di immersione fino a ooo m
raccoglie la respirabile, cacciata giù con una macchina di compressione. l'uomo così
; e gli pareva che vivessero con una straordinaria potenza. baruli, 7-72:
: già da più settimane era annunziata una balena grandissima con movimenti naturali, che
: all'angolo della strada c'era una specie di officina meccanica per riparazioni; sulla
uomo vestito di un scafandro sudicio smontava una ruota di bicicletta. g. morselli,
medici vestivano lo 'scafandro della peste': una tuta di marocchino impermeabile all'aria.
sughero, che, adattato al corpo d'una persona la qual vuole attraversare un fiume
a galla e può muoversi nell'acqua come una scafa. = calco del fr.
sbertucciato ed unto: per facile metafora una donna sudicia e sciatta. =
: 'scafare': condurre o far condurre una scafa, movendone il remo per di dietro
del mondo. jovine, 362: una disse: « bello », facendo
ucciso, e gli altri pezzi in una martora al fuoco. = voce
o costola di palma che forma come una cassa entro cui si chiudono le gomme ed
ant. e letter. che presenta una o più nicchie (un muro).
voltavasi. 2. scarnito (una parte del corpo). r.
del polso scafato della mano sinistra, una delle più belle del maestro. =
gli scompartimenti di uno scaffale, di una credenza, di un armadio, piano
discendendo. oriani, x-4-140: c'era una piccola madia in un cantone, la
valtellina al 40 reggimento alpini: è una posizione scaffa! = dal longob.
scaffalare, tr. fornire di scaffali una parete, una stanza.
. fornire di scaffali una parete, una stanza. 2. disporre ordinatamente
di scaffali, attrezzato con scaffali (una parete, una stanza, ecc.)
attrezzato con scaffali (una parete, una stanza, ecc.). pirandello
momento i paranchi dei carri-ponte possono agguantarne una qualsiasi. = deriv. da
ordine sistematico negli scaffali i volumi di una biblioteca; ordinatore. papini, iv-914
di scaffali che rico prono una o più pareti di una stanza, o
prono una o più pareti di una stanza, o che occor
per ordinare tutti i libri di una biblioteca. ojetti, i-406:
ojetti, i-406: di là scorgiamo una terza stanza con una larga scaffalatura
: di là scorgiamo una terza stanza con una larga scaffalatura tutta a scatole verdi
. grandi, 4-4-59: uno scaffale, una spera, un armadio e cose
... sogliono col piede posare sopra una tavola o sul pavimento. pananti
per aridi: scafìglio. ricordi di una famiglia senese, 45: lo venduto si
-noleggio a scafo nudo: locazione di una nave senza armamento né equipaggio. -nolo
che lo scaffo della galea verso l'una e l'altra ruota si viene asso-
errò pel mondo, come lo scaffo d'una nave abbandonata per l'oceano. d'
. nievo, 174: si lanciò una tavola da fabbrica nel fosso; io
. anat. deformazione cranica consistente in una sporgenza a carena di nave lungo la
tarso del piede, di forma simile a una navicella; quello del carpo si articola
appressa, e'fia / ben fatto una scagaita così grande, / da un bravo
. e. cecchi, 5-396: in una lettera, finora inedita, alla contessa
annunzio, ii-324: trassi il refe da una sagena / logora per lungo esplorare /
di natura cornea, è saldata l'una alle altre e costituisce il rivestimento di cui
e barba, domesticatolo e tenendolo in una scatola, tutti gli amici ai quali lo
scaglie dure. d annunzio, iv-2-601: una smisurata chimera occhiuta dal busto coperto di
14-85: l'tguana iguana'è ricoperta d'una pelle verde come tessuta di minutissime scaglie
scaglia. -motivo ornamentale che riproduce una squama. guarino guarini, 1-234
... hanno... una bella scaglia screziata. arti e mestieri,
iv-1-21: un bel bronzo conservante appena una traccia di doratura o una scaglia di tartaruga
conservante appena una traccia di doratura o una scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca
scaglia di tartaruga fina da cui trasparisca una foglia d'oro. pirandello, 8-869:
, sanza freno, e povera sella d'una bardella, con piccole scaglie incamutate.
caro, 12-i-312: in dosso portavano una sottana di raso chermisi, con un
un lembo di broccato, ed a piè una frangia d'oro. sopra questa,
frangia d'oro. sopra questa, una veste leggiera di tacca d'oro verde
di chermisi; sopra la verde, una armatura di tela d'argento fatta a scaglie
2-344-44: in germania osservano, più per una certa consuetudine che per bisogno, di
da quella parte del litorale, era una massiccia costruzione di tre piani, in stile
del suo quartiere: e gli parve una landa plumbea, stagnante, ricoperta dalle
l l lamella di una pigna. ndino [plinio]
al lavorio del calore, che faceva scattare una dopo l'altra le scaglie, con
scaglie, era divenuto per la vecchiaia una gigantesca pertica, liscia e morta, con
rimanevano mondi. arpino, 9-128: una donna magrissima con una gran piuma in
, 9-128: una donna magrissima con una gran piuma in bilico tra i capelli scrutava
, avea tutta guasta la polpa dell'una gamba di cotale scaia che facea puzza
: sarebbe ora che ci mettessimo in una purga di silenzio e cercassimo in quella purga
l'incudine e puossi ricolare e ridurre una altra volta in ferro. cellini, 610