mangia'...: la radice dà una tinta rossa, che poi diviene gialla
, 2: allato a lo romitaggio era una fonte, duve alquante saracine vernano per
da lei... e andonne in una foresta; e rinchiusesi in uno romitaggio
, in faccia al lago, alzerà una capanna di assi e di stoppie, a
di romito, per andarvisi a rinchiudere in una pace anche più sicura. gozzano,
. all'ombra di quei rami, penso una tizianesca allegoria delle 'tre età', con
torte e con arrosti: se con una panata romitesca me la potrò ungere, avrò
m'imagino che viva [la contessa] una vita romitica. foscolo, xvi-491:
or veggiamo di mondani che per avere una femmina vanno di notte, lascianne il mangiare
, 1-2- 83: dinanzi a una croce, a'piè d'un sasso,
stette sessanta anni nascosto a gli uomini entro una spe- lunca. burchiello, 2-36:
arcipoltroni, / poi cazzevi romitti in una grotta. forteguerri, 20-67: stende il
4-226: giunto il guascone un giorno a una callaia, / vide poco da lunghe
viene nella capanna un omiciattolo barbuto, una specie di gnomo con un cappellaccio da prete
santuario. bartolini, 12: c'è una stradetta per accedere fino in alto e
aspetto trasandato, la vita solitaria di una persona. anonimo, i-543: rosa
pare uscito fuor dallo spedale; / ha una barbuccia che pare un romito, /
stava in vita remita e solitario in una piccola abitazione e capanuccia per lui fatta
vita romita, perocché siete congregati in una regola, a essere d'una volontà,
in una regola, a essere d'una volontà, d'un animo e d'
e d'un cuore, e in una abitazione e in un volere in dio.
-sf. romita (e può indicare sia una donna che abbandona il mondo per vivere
in preghiera e in penitenza, sia una suora di clausura; anche in espressioni
come la blasmo. cavalca, 19-287: una donna antica, la quale ebbe nome
abito di romita... in una cella presso alla chiesa di santa maria.
quando io andai a fiesole alla perdonanza, una di quelle romite,...
.. vedendomene così paurosa, m'insegnò una santa e buona orazione e disse che
erano tre giovene romite, che l'una era bellissima. berni, 38-22 (
mai un minimo peccatuzzo, anzi viver come una romita fra paternostri e rosai e discipline
ella tra sé romita / faceva e disfaceva una mannella. beltramelli, ii-646:
affatto nuove. -con riferimento a una personificazione. imperiali, 4-57: io
(un luogo, un edificio, una strada, ecc., anche con una
una strada, ecc., anche con una connotazione di desolazione o, in senso
l'accompagno tanto / ch'egli uscì d'una valle erma e romita. p.
. albertazzi, 87: desinava a una trattoria romita, solo, e mangiando leggeva
. caproni, 8: ricordo una chiesa antica, / romita, / nell'
tanti re coronati cambiar la reggia sublime in una cella romita, il manto reale in
aspro cilicio, lo scettro altero in una povera croce, per acquistar l'umiltà e
. parini, 515: quivi romita una colonna sorge / in fra l'erbe
la riflessione, la serenità dell'anima (una situazione, una condizione anche ambientale)
serenità dell'anima (una situazione, una condizione anche ambientale); remoto da
illudere di non essere ai margini di una pianura sparsa di cascinali e reticolata di
fondo a qualche grande foresta, in una solitudine romita. -sopportato in solitudine
animo, intimo (un sentimento, una virtù, una sofferenza).
(un sentimento, una virtù, una sofferenza). poerio, 3-179
che non vissi. -che rivela una tendenza individualistica. salvini, 40-381:
40-381: né era già la sua pietà una pietà romita, buona per sé solamente
stu- diante faccia vacazione, / ché una formica in bocca a un lione /
la pazienza a un romito: essere una persona insopportabile. g. m.
non accettare un'imposizione, di evitare una determinata situazione. fagiuoli, 1-7-194:
1-7-194: ancor'io, / piuttosto d'una vecchia / che diventar marito, /
per l'ordinario quasi ogni dì e tengo una vita da romiti. monti, i-199
romiti. monti, i-199: io meno una vita da romito, e faccio trasecolare
ghislanzoni, 16-69: condussi, per una diecina d'anni, una esistenza da romito
, per una diecina d'anni, una esistenza da romito. 8.
cadesse ne l'animo di chiudermi in una di queste torri del castello fin a
a la tornata vostra, io, come una romitella, vi dimorerò volentieri, pur
io osasse tendare el dito a fare una villania. cavalca, 9-8: si spogliò
un tale 'romitoro', così come a dire una celletta assai piccola, la quale era
di camaldoli in uno di quei romitori una tavolina entrovi la madonna con due santi
martelli, 203: dopo l'isola una potesteria gotica in terra ferma, un
un romitorio più gotico che mai con una casina bene intonacata e liscia. c
targioni pozzetti, 12-6-13: egli è una chiesina così bella e così bene ornata
, le mimose, il romitorio d'una casa orlata di pietre. 3
severo e compunto (con riferimento a una personificazione, e ha valore iron.)
altre persone. goldoni, i-966: una donna come questa la se poi praticar.
frantumare, fracassare, infrangere; fendere una superficie. -in partic.: abbattere
: abbattere, demolire un edificio, una parete, una muraglia; aprire il
demolire un edificio, una parete, una muraglia; aprire il fianco di una
una muraglia; aprire il fianco di una nave. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-38
li compagni, li quali aveano tolta una bottega affitto contigua a detto fondaco,
e pesto / e foratogli un braccio da una polza. gualdo priorato, 3-iii-160:
doria. leoni, 291: più che una metà delle palle cadono in acqua,
proprietà fisiche di un corpo, m una sostanza. mattioli [dioscoride],
piatto per di sopra obbedire a'moti d'una calamita mossa rasente il fondo di quel
rendette a la moglie. -aprire una lettera, spezzarne i sigilli. cellini
; spezzare la scorza del tronco (una gemma). 0. targioni
in un canto vivo del muro d'una casa che nel canto si ripieghino e,
per se stessa, a guisa d'una bulla / cui manca l'acqua sotto
si feo, / surse in mia visione una fanciulla. -dividere una parola secondo
mia visione una fanciulla. -dividere una parola secondo le regole della sillabazione.
con mola sospesa. -sfilacciare, cardare una fibra tessile. crescenzi volgar.,
due mesi, sera e mactina, d'una aqqua d'una fontana che è quaranta
sera e mactina, d'una aqqua d'una fontana che è quaranta miglia presso a
completamente la fame o anche la sete (una persona). dante, purg.
duemila ducati con l'intenzione di mettere una scuola pel popolo. -del tutto
-esaudito in un desiderio di sapere, in una richiesta. dante, inf.,
guardarsi intorno. -con riferimento a una personificazione o a un soggetto inanimato.
di compiere un'azione malvagia o di una strage, di una vendetta, di
azione malvagia o di una strage, di una vendetta, di una condotta peccaminosa o
strage, di una vendetta, di una condotta peccaminosa o colpevole. bonvesin da
lucibel sì s'accordaro / degli angioli una parte, che poi sazia / fu del
. p. fortini, 1-200: una vedova avendo tenuta una sua figlia lungo tempo
, 1-200: una vedova avendo tenuta una sua figlia lungo tempo sotto un vescovo
(un desiderio) o soddisfatto (una brama dei sensi). dante,
alcuni anni durava la tregua, quando una notte che, coi sensi sazi, giacevo
giacevo a letto lungo disteso come in una bara, mi venne da sé alle labbra
, 3-31: è verissimo che, in una quantità d'acqua infondendo a poco a
d'acqua infondendo a poco a poco una sorte di sale, egli in essa
verde sazio delle piante l'accolse con una sorta di esplosivo tripudio. 11
becellt, 1-110: d'ogni parte apparve una donzella / succinta e sbacciolata.
chiamano gl'intagliatori certe spessature fatte con una sgorbiettina a mezzo tondo, cosi chiamate
tondo, cosi chiamate dalla lor figura di una mezza buccia di baccello aperto per lo
, tr. { sbacchétto). percuotere una persona o un animale con una bacchetta
percuotere una persona o un animale con una bacchetta. d'azeglio, 1-100:
vescovo. -battere il terreno con una bacchetta. bacchelli, 2-xix-258: raccontano
sospetti. 2. battere con una bacchetta o con strumenti simili abiti,
dei cappelli, battere il feltro con una bacchetta per sfioccarlo. giuliani, i-228
i-228: il cappello prima si batte con una corda di violoncello per isfioccarlo; sbacchettato
sbacchettata, sf. battitura con una bacchetta di indumenti, tappeti, coperte
sbacchettare, ripetuto o no. dare una sbacchettata a un vestito da inverno prima
. 2. percossa inferta con una bacchetta. panzini, 11-666: mi
. panzini, 11-666: mi diede una sbacchettata in mezzo alla faccia. bacchelli
sbacchettatura, sf. il percuotere con una bacchetta. arbasino, 8-112: soddisfà
percuotere indumenti, tessuti o oggetti con una bacchetta, al fine di levarne la
, perché un verso sbaglia, / parve una furia, e presomi pel ciuffo,
.: sbatacchiare, chiudere con forza una porta o una finestra. -anche: serrare
, chiudere con forza una porta o una finestra. -anche: serrare l'uscio
agli amici, riaprì nella propria casa una macelleria della quale il nonno s'era
. -far aprire e chiudere violentemente una porta o una finestra (il vento
aprire e chiudere violentemente una porta o una finestra (il vento). tommaseo
j: il vento sbacchia un uscio, una finestra; gli fa sbacchiare, gli
a ogni tratto mi sbacchiava in faccia come una cruda sbruffata di aghi.
. sbattere violentemente contro il terreno o una roccia. fucini, 57: mezzo
6. sbatacchiare, chiudersi con forza (una porta). pirandello, 8-529:
: non sapere a chi rivolgersi in una situazione diffìcile o complessa, in un
non sapendo a chi ricorrere. -sbacchiare una cosa nel muso: offrirla, venderla
tommaseo [s. v7): 'smacchiare una cosa nel muso a uno': famigliarmente
. v.]: 'sbacchiare nel muso una cosa': darla a qualunque prezzo.
sbaciucchiavano; e io provavo di già una specie di eccitazione che avrebbe dato molto
]: inciampavo a ogni passo in una coppia dallo sbaciucchìo improvviso. = deriv
, 12-114: io son, dicea, una zucca senza sale, / pien di
, con valore intens., e da una var. di bavagliare (v.
come va? » disse subito con una ostentata sbadataggine, tossendo e divertendosi ad
una sbadataggine, avessero potuto farle notare che una
una sbadataggine, avessero potuto farle notare che una poltrona stava meglio in una stanza piuttosto
notare che una poltrona stava meglio in una stanza piuttosto che in un'altra,
sbarbaro, 1-19: nel calore d'una discussione solo per sgranchirmi un po'e
che c'erano nel magazzino vasto quanto una chiesa. pirandello, 8-1058: quegli prese
meravigliose bellezze in un epiteto, in una parola qualunque, messa là dall'autore
sbadata si sentì perduta e ne provò una grande ambascia. non sapeva quale mai
in casa » scomparve richiudendo dietro di sé una bianca porta laccata. calvino, 17-57
: un uomo sbadigliante nel mezzo di una stanza suole muovere allo sbadiglio i sedenti.
. per estens. indolente, pigro (una persona). della casa, 553
pecchio, 1-136: in luogo d'una passeggiata monotona, d'una sbadigliante partita
luogo d'una passeggiata monotona, d'una sbadigliante partita a'tarocchi e d'una serata
d'una sbadigliante partita a'tarocchi e d'una serata sonnolenta in qualche caffè, le
i geniali banchetti.. che emana una luce fioca (una lampada).
. che emana una luce fioca (una lampada). inati, 19-210:
5. monotonamente lungo, aperto (una rima). carducci, iii-3-128:
6. aperto, spalancato (una porta). di giacomo, l738
arco del vicoletto di san gaudioso pareva una gran porta spalancata, sbadigliante sull'oscurità
la suola quasi staccata per l'usura (una scarpa, e ha valore scherz.
per sonno, o, anche, per una particolare condizione patologica o per insofferenza nei
. - figur. proiettare una luce fioca. carducci, iii-4-95:
per estens. vedere approssimarsi con fastidio una situazione tediosa. giusti, v-122:
iv-325: chi si voltava a sbadigliare da una parte e chi si voltava a sbadigliare
abnorme e incontenibile che consiste in una lenta inspirazione a bocca aperta ed è provocato
friuli. d'azeglio, 4-228: « una volta tocca a tutti », disse
un'orgia ed un'altra, tra una conquista ed uno stupro, un filo di
con naso a peperone, che aveva una bocca a sbadiglio di ciuco.
c'è di vantarsene, ne è una ragione per pigliare codesti sbadigliosi toni da
giornata nella strada sbadilando un fosso fra una chiacchiera ed un saluto, lieto nel
-di animali. fanzini, i-714: una cancellata di chiusura... sì che
mascardi, 23: volle all'incontro una grazia da loro e fu ferd. martini
signoria! don marco mi manda con questa una famiglia del groppo.
allibravano in nove lezioni, di cui una sbafata por la festa de la nación.
che l'avevan trovata, ne avevano fatto una città internazionale, la mecca delle belle
tutto », disse. -coprire con una certa imprecisione (uno strato di rossetto
dorso della destra, ma non disse una parola. = denom. da
soggetto indegne d'esservi replicate. ad una però più considerabile non posso a meno
sta sulla soglia della carbonaia con indosso una veste nera e i capelli raccolti dentro un
, con valore intens., e da una probabile sovrapposizione di beffato a baffo (
, 14: eccolo allora volgersi a una scrittura esatta, lucida, magistrale, senza
, mentre uno sbaffétto di cioccolata e una crosticina bionda di fourré ornavano buffamente,
vuoi sbagaglia qui da me. è una proposta da amico », si lasciò
modo di compierla), un lavoro, una scelta, una valutazione, ottenendo un
), un lavoro, una scelta, una valutazione, ottenendo un risultato impreciso,
prendere un accordo falso, di mancare una nota. pavese, 7-15: io sto
il tempo di vestirmi e mi piace una cravatta intonata, ma linda mi disse
le sua gente; gli ho tirato una volta e non l'ho colto.
non pensarci. -ant. non incontrare una persona nel luogo stabilito. bizoni
-interpretare erroneamente il significato di una parola. cesarotti, 1-i-25: la
di questo i lontani sbaglierebbero più d una volta il senso delle parole.
spasimo s'esprime poi troppo sovente con una mano d'equivocuzzi grossolani, che si
4. locuz. -non sbagliarne una: ottenere sempre risultati positivi, validi
sbaglia una e non ruba al suo padrone e canta
-sbagliare i conti, i calcoli: valutare una situazione erroneamente, fare progetti inattuabili.
occhio, tutto chiuso in sé come una castagna nel riccio. pratolini, 8-30:
vuoi? tutta la mia vita è una cosa sbagliata; e io al fine lo
, di qualità alta, espressione immediata d'una sua naturale, pungente sensibilità percettiva:
ingiusto, se a questo lavoro lui debba una sua fama durevole. e. cecchi
in molte parti, può indurre ad una valutazione fortemente sbagliata. moravia, ix-137
che si considera accettabile, normale (una situazione, una condizione psicologica).
accettabile, normale (una situazione, una condizione psicologica). buzzati, 6-42
adatta ai tempi, alle circostanze (una persona, un personaggio sto- rico)
). carducci, iii-15-260: e una mesta curiosità leggere ciò che canticchiava a
di un'attività pratica o intellettuale, in una professione, in un comportamento, nella
finalmente ci metta / nel mezzo di una verità. 2. violazione delle
modo di esprimersi, un'arte, una disciplina. -anche: errore di valutazione
. morelli, 267: lo ho fatto una pianta de'vostri sbagli...
notte trascorso all'ospedale in compagnia di una ragazza esuberante. 4. ant
. -prendere a sbaglio: scambiare una persona con un'altra. f
? - niente. -in relazione con una prop. subord. aretino, 20-179
). tose. poter spendere con una certa prodigalità. -sbaioccarsela: spassarsela.
beato, 7 al suon lascivo d'una contraddanza, / se la sbaiocca,
, avvezzi a mettere in rotta con una vociata amici e nemici, rimasero sbaiti
né sgomentatosi mario né sbaldanzito, con una sua torma, più assai che fra
questi e raffreddati dalla difficolta di ottenere una vittoria intera, le truppe rimaste e
manzoni, fermo e lucia, 231: una troppa di segugi, dopo aver tracciata
di segugi, dopo aver tracciata invano una lepre, ritorna sbaldanzita con le code
... sfiancano afi'infuora obliquamente in una forma così sbalestrante e quasi fuor d'
e a raccontare il fatto mirabile d'una lepre che si era fuggita con non so
morto, e non s'era corso una lega, s'attraversa improvvisamente come una
una lega, s'attraversa improvvisamente come una sbarra alla carriera di la fleur. il
, 3-i-314: se 'l tuo drudo scoccando una pallata / quasi t'ha spenta la
da yadwiga? bartolini, 19-83: una felina curiosità l'aveva spinto a volermi
-intr. trascendere nei confronti di una persona. fontano, 106: lassamo
. -per estens. mettere in una situazione inaspettata e per lo più difficile
e per lo più difficile o in una condizione di disagio o di danno,
iii-1002: udì la stessa voce rispondere una cosa che lo sbalestrò fra le più dubbiose
sbalestrato dagli agi e dalle delizie d'una reggia alle asprezze e agli orrori d'
reggia alle asprezze e agli orrori d'una foresta. -turbare, sconvolgere.
. frugoni, v-570: vedeste voy mai una di quelle tali che si credono o
al suolo. salvini, v-1-4-3: una innocente fanciulla,... se ha
oh! mirro! chi ne dice una e chi altra di questo mirro. io
magalotti, 9-2-291: questa poi è una cosa strana: in capo alle 24
volte sbalestra. -riuscire imperfetta (una rima, un verso). menzini
, anche, in modo da rivelare una condizione di disordine o di incertezza morale
insicurezza materiale (per lo più con una connotazione di indulgenza e bonarietà).
aveva veduto garibaldi e ciò gli conferiva una bella autorità. -trascurato (l'
. -trascurato (l'aspetto di una persona). soffici, v-6-178:
taluno giunto di parigi, come appunto una specie d'accademia o masnada di franciosi
di franciosi sbalestrati d'italia sta pubblicando una relazione storica di quel non so dire
-giunto, per lo più casualmente, a una condizione o in una situazione o,
casualmente, a una condizione o in una situazione o, anche, in un ambiente
x-25-20: confesso di essermi ingannata giudicandola una delle solite maestre sbalestrate da una falsa
giudicandola una delle solite maestre sbalestrate da una falsa educazione fuori della nostra vita di
romana. verga, 7-54: ad una risposta di lui più sbalestrata delle altre,
in là. guerrazzi, 2-271: videro una fanciulla meravigliosamente bella, alta di persona
sentimento?... quando tu vedi una che abbi il costume di ridare alla
. estrazione di un oggetto o di una merce dall'involucro che li contiene.
balla, vi trovò dentro da fare una bella credenzia d'argenti. vasari,
. 4. rimuovere qualcuno da una carica, esonerarlo. comisso, 12-177
ii-1-23: quando io ne sballava una grossa, « e viva la furia francese
mondo. -in relazione con una prop. subord. zannoni, 5-17
metter così sul principio nel cielo empireo è una cosa che stomaca. che ci avete
qui non si spaccona, / questa è una borsa, e questa borsa suona »
sindaco ». 7. sbagliare una previsione, un conteggio. calvino,
cosa credi di avere in mano, una jaguar? » 9. intr
sballato, per esempio lo sfruttamento di una miniera di minerale troppo povero, conduce
intrapreso. -impreciso, erroneo (una previsione). m. fuccillo [
sport della palla). -dissestato (una situazione finanziaria). palazzeschi, i-138
norme e le convenzioni; trasgressivo (una persona, in partic. uno scrittore)
falso,... un gusto e una scuola, liguri e genovesi. c
3. gerg. che si trova in una condizione mentale alterata o in uno stato
. sballo, sm. estrazione di una merce dall'im- balìo.
culturale di chi fa di tali esperienze una condotta di vita. arbasino,
19-243: forse non risulta molto interessante una visita alle piazze maggiori e ai portici,
di superare la prova dello sballo attraverso una rigenerazione di tipo conventuale, si direbbe
quali sono gli ideali dei giovani per una 'notte da sballo'? -eccezionale, fuori
,... conosceremmo ora in claudia una 'lady'. pirandello, 8-1064: re
e di violacciocchi dai colori ardenti, una vaschetta che spiscel- lava notte e giorno
frasche dell'oleandro, sballontandosi in cima una pallottola rossa di celluloide. = incr
agg. che si sposta saltellando da una parte all'altra con una certa rapidità
saltellando da una parte all'altra con una certa rapidità e senza seguire una traiettoria
con una certa rapidità e senza seguire una traiettoria precisa. lona
dal corridoio sorvegliato giunse il rumore di una porta aperta, il precipitarsi di una masnada
di una porta aperta, il precipitarsi di una masnada sballonzolante e gaia.
sballónzolo). dondolare, ciondolare (una persona). pea, 7-406:
la culla come un turacciolo di sughero dentro una bottiglia sciaguattata. 2.
, trascinato in qua e in là (una persona). comisso, v-311:
quello sballottamento della corsa, accatastandosi da una parte all'altra alle svoltate, per quanto
spostamento ripetuto e brusco di qualcosa da una parte a un'altra. c.
frenetica masticazione, salivazione, sballottamento da una ganascia all'altra e in alcuni casi anche
: se nella notte si fosse scapricciata una burrasca e le sciagurate [le bufale]
figur. cambiamento improvviso e incontrollabile da una condizione di vita a un'altra del tutto
]: descritti con assolutocambiamento e sballottamento da una in altra condizione, sballata di fare
siamo in porto? che concetto sballato d'una car = deverb. da sballare1.
far spo stare qualcuno da una parte a un'altra con poco
durante un viaggio (un veicolo, una cavalcatura, uno scossone). fucini
cavezze, sballottando fra sacchi e corbelli una donna e due ragazzi che li cavalcavano
buche e gli scossoni la sballottavano da una parte e dall'altra. -sostant
pea, 7-406: la diligenza era tutta una risata resa più buffa da quel caratteristico
oleoso chiarore violaceo sballottava entro il fondo di una coppa incastrata nel soffitto.
modo brusco o con poco riguardo (una persona); strapazzato, strattonato.
ferito è più difficile o per lo meno una cosa più seria. poi arrivammo sballottati
il fango alto mezzo metro, sotto una pioggia spaventevole, senza saper dove né come
2. scosso da bruschi movimenti su una cavalcatura o all'intemo di un veicolo
o all'intemo di un veicolo (una persona). verga, 8-326:
-ondeggiante, oscillante (l'andatura di una mandria). bacchelli. 1-ii-53
il vuoto spirituale,... come una sballottata e tutta iride, tonda bolla
fiato si sfa, e giù ne goccia una viscida lacrima. c. e
si rompono i bicchieri male impagliati dentro una sballottata cassa. 4. per estens
qua e di là, incapace di prendere una posizione netta. baba si travagliava.
incompleto; professori in corsa perpetua tra una classe e l'altra, tra un
, difese o punti di riferimento in una situazione diversa dalla precedente o in una
una situazione diversa dalla precedente o in una circostanza critica. frateili, 5-184:
, in barca, nello sballottìo di una tempesta forsennata! = deriv. da
edificò, con sbalordimento di tutti, con una vita da santo e perfetto ecclesiastico.
non si ripensasse che questo improvvisatore è una di quelle teste del mezzogiorno per le
delpinvemo in venezia, dove si trascina una vita di sbalordimento, che comincia a
insieme di linee e piani armonico; una precisione, una perfezione meccanica: una
e piani armonico; una precisione, una perfezione meccanica: una sobrietà (sintesi
una precisione, una perfezione meccanica: una sobrietà (sintesi) espressiva da sbalordire.
22-91: de sica e melnati, con una faccia fresca da sbalordire, hanno il
6-176: gl'ingegni dell'orologio empiono una stanza assai grande e consistono in un
godere. borsieri, 16: quando una 'bella'vi sbalordisce in tre minuti con
moltiplicano, si accavallano e si aggrovigliano in una furia da sbalordire. 3.
voci); fiaccare, prostrare (una condizione meteorologica avversa). boiardo,
stato sbalordito. cuoco, 1-105: una vendetta rapida e forte è simile ad
che colpisce per le dimensioni spropositate (una distanza, una cifra, ecc.)
le dimensioni spropositate (una distanza, una cifra, ecc.); esorbitante.
, estrose, fuori dal comune (una persona, un'opera, un luogo
saba, 3-101: per far correre una vita -dico una vita intera -pensando una
3-101: per far correre una vita -dico una vita intera -pensando una cosa e scrivendone
una vita -dico una vita intera -pensando una cosa e scrivendone un'altra (e tutto
affatto straordinaria (sbalorditiva quasi), una coerenza, un controllo costante su se stessi
bravura di certi artigiani locali, ordinò una serie di tazze e di chicchere dipinte a
sbalorditi dalla gioia! manzini, 12-61: una sera d'autunno, al margine (
mescendo un di loro il vino in una tazza per inacquarlo, cascò del boccale
cascò del boccale insieme co 'l vino una vipera morta. del che restando sbalorditi
avessero bevuto, si cavarono la sete con una purissima acqua. buonarroti il giovane,
quello arsenale io era più sbalordito di una trottola, tante varie immagini mi navigavano
. -istupidito, diventato ottuso (una persona, l'espressione del volto)
dal sole, da un colpo, da una malattia). g. f
credere o strano (un evento, una notizia); insolito, inaspettato (un
componenti eccellenti o fuori dal comune (una persona, un'opera). mamiani
poi, le ritrattazioni, imbattendoci quivi in una materia la più difficile e astrusa di
prodotto lo scrittore dell'uomo invisibile! una cosa sbalorditoia, originalissima. fucini,
alto. aleandro, 1-159: apporta una ragione ridicolosa dicendo che allievo e breviato
garantito era di arrivare, a mezzo di una messa a fuoco, di uno sbalzaménto
arrivare al linguaggio come schema riassuntivo di una sensualità puntualmente aneddotica. = nome d'
sbalzare), agg. che presenta una serie di dislivelli ben rilevati. cicognani
vari gradi d'intensità, modulato (una voce, un canto). sbarbaro
162: il primo agosto avanti il giorno una gran mina, dirimpetto a mezzo la
nostra caponiera. -figur. elevare a una carica superiore una persona. oliva,
-figur. elevare a una carica superiore una persona. oliva, 195: tu
, cadde, e la carrozza ebbe una scossa così violenta che per poco non
di esser 'papa'e si trovò divenuto una 'pupa', ossia un 'bamboccio', che il
. 6. scaraventare con forza una persona in un luogo o gettarla fuori
'provvidenza'... si rilevò come una molla e per poco non sbalzò tutti
ma rudemente, e fu sbalzato a una dozzina di metri. -in espressioni
e spesso perentorio al trasferimento o confinare una persona in un luogo. pindemonte
. -far passare la supremazia da una nazione a un'altra, da una
una nazione a un'altra, da una famiglia a un'altra. fr.
squina. -far uscire bruscamente una persona da un ^ ^ fvrésah,
d'angoscia mi sbalza / fuor d'una miserrima folla? -emarginare qualcuno dalla
/ di venti anni all'indietro / in una piazza di venezia. 7
di venezia. 7. privare una persona del potere o sollevarla dalla carica
catori e spie. -sciogliere una commissione, destituirla. tronconi, 2-23
cioè sbalzare la commissione e far fare una figura minchiona al ministero. 8
certezza che le affermazioni coraggiose possono sbalzare una fisonomia. 10. divellere dal
insulto tal da quel ribelle fatto / ad una maestà, a un tanto sire,
14. correre a balzi (una persona). lubrano, 2-353:
-rollare, beccheggiare sulle onde (una nave). metastasio, 1-i-65:
-figur. passare in modo brusco da una situazione o da un atteggiamento a uno
leonardo, 2-347: se io volessi trarre una vescica piena di vento contro all'aria
[cortine], ma, percotendo in una parte, sbalzano di fatto molto lontano
16. saltare, slanciarsi a balzi (una persona). buonarroti il giovane,
nome, / sbalzava al suono d'una voce nota. io. salire
. subire un forte aumento di prezzo (una merce). g. r
, e diminuirsi le rendite in ragguaglio di una moneta, che perde la stima al
ella raccolse le gambe, e tirommi una coppia di calci, che se la coperta
saltare fuori improvvisamente da un nascondiglio (una persona). della porta,
-risultare evidente, saltare agli occhi (una considerazione, un errore).
n-ii-159: dalle quali notizie sbalza fuori una considerazione che parci buona, ed è
staccarsi, saltare via (le schegge di una roccia); volare via (un
. scagliato lontano, gettato a distanza (una persona). forteguerri
piombò sulla strada, come sbalzato da una mano titanica. 2. precipitato
la gittano a forza di braccia con una secchia sbalzata per una corda da due
forza di braccia con una secchia sbalzata per una corda da due persone.
altro. -anche: confinato, esiliato (una persona). manzoni,
e n'è sbalzato lontano, da una forza perversa! proverbi toscani,
quando nel tentativo di fusione le si sostituisse una linea senza tregua, sbalzata, piena
ant. che si muove agilmente (una persona). secondo tarentino, 585
« che volete che sia, cagoni! una sbalzatura. una presuntuosa sbalzatura ».
che sia, cagoni! una sbalzatura. una presuntuosa sbalzatura ». =
dove. e quelle note sbalzellanti sembrano una benedizione. sbalzellare, intr
mille forme animate e inanimate, una danza universale, un caos agitato d'immagini
moscerini, tagliati dal colpo imperioso d'una mosca smeraldina. 2. acer
tutto d'un pezzo, a dispetto d'una litania di sbalzelloni che ha durato quanto
careri, 1-v-346: la notte si mosse una tempesta, con vento ponente e grandissimi
fa un sbalzo, come se fusse una palla da vento. gualdo priorato, 7-276
cassola, 1-11: la sera aveva rifiutato una coperta in più offertale dalla zia,
. 5. brusco cambiamento di una situazione storico- politica. è.
dei primi e più felici suoi versi per una crestaia. 7. promozione
euforia prodotta dal ricevere lodi o da una soddisfazione. lubis, 90: o
figurata in rilievo, con l'aiuto di una forma di metallo duro o di pietra
, iii-483: nel capoletto, dentro una ruota d'ali modellata a sbalzo sul rame
, a sbalzo. -rilievo di una facciata; dislivello di un tetto;
dislivello di un tetto; irregolarità di una superficie. giuliani, i-161: per
rilievo, vibrate e incisive, d'una espressività lineare, che di per sé,
gozzi, i-4-118: l'uomo dabbene avea una fantasia di fuoco e così veloce che
a sbalzi e a salti passava di una cosa in un'altra senza avvedersene. ónufrio
109: durante la cena rosa mostrò una felicità convulsa, parlando a sbalzi di
sono fatti a sbalzi e a frammenti usando una tecnica non so se inesperta o volutamente
, di normale. la mia è una natura a molle, a sbalzi.
gabbano, portando reti da uccellare, una cerbottana e una zucca da vino appesa
reti da uccellare, una cerbottana e una zucca da vino appesa alla cintura.
. piovene, 7-425: basta aprire all'una del pomeriggio la porta di un ristorante
pomeriggio la porta di un ristorante per vedere una sala gremita come un rifugio. un'
uno slancio nuovo, spontaneo, vigoroso d'una
oppressa: ma dopo qualche ora, una lettera entusiasta, folle di carlo giungeva
di carlo giungeva: l'amante dopo una parentesi singolare, da lontano, era
lippi, 1-64: un certo diavol d'una mona cionna, / figliuola d'un
che presenta bruschi cambiamenti di tempo (una stagione). bacchelli, 2-xxiii-188:
le carte, attenta. ma è una attenzione che conta nel momento in cui si
: le mani distratte toccano al modo d'una tastiera i libri d'uno scaffale.
senza riuscir tuttavia a raccogliersi, sbambagiato in una nuvola di sorriso. sbampata
un epi- tafio, uno epigrama, una desperazion, con un sberlar de occhi
], 137: il re, con una paletta da trincea, inizia i lavori
sul cammino alcuni punti di riferimento: una casa solitaria, un albero, uno sbanca
2. per estens. disfacimento di una catasta. soldati, 6-108: ogni
sbancamento: le cataste vengono disfatte, a una a una e rifatte immediatamente in nuove
cataste vengono disfatte, a una a una e rifatte immediatamente in nuove cataste attigue.
giochi d'azzardo. -anche: vincere una somma ingente a una lotteria. goldoni
-anche: vincere una somma ingente a una lotteria. goldoni, ii-551: -fate
sapendo fare, nelle circostanze presenti, una stamperia ben diretta è una speculazione per
presenti, una stamperia ben diretta è una speculazione per chi l'avrà, e potrebbe
e francia coll'italia. -destituire da una carica. leoni, 429: l'
5. superare di gran lunga (in una frase enfatica). guerrazzi, 1-79
imbarcazione più piccola, in partic. una scialuppa. g. parrilli, 1-it362
3. sventato (un pericolo, una minaccia). baldini, 13-121:
letter. destituire o sostituire qualcuno in una funzione o in una carica.
sostituire qualcuno in una funzione o in una carica. tronconi, 5-131:
sbandaménto1, sm. marin. inclinazione di una nave su una delle bande, provocata
marin. inclinazione di una nave su una delle bande, provocata per lo più da
4. per estens. deviazione improvvisa da una traiettoria segnata. calvino, 12-208
fu risuc chiato come da una ventosa, mentre le sue magre gambe
d'un corpo armato in conseguenza di una disfatta militare o di un atto di
un corpo armato o, anche, di una formazione irregolare. siri, iii-162
delle capacità di giudicare, di compiere una scelta, di agire con coscienza e
ambiente in cui l'artista vive è una verità così lampante, e ciò spiega
.. nella sua 'ricca uniformità'seguì una strada unica, senza incertezze e sbandamenti.
nell'osservanza di un impegno, di una disciplina o di determinate norme.
di visceralità e di grossolanità -aspri è una 'creatura', simpatica, affettuosa, commovente.
della ripartizione squilibrata del carico, di una manovra errata o di condizioni atmosferiche avverse
2. deviare bruscamente o alfimprowiso da una traiettoria; perdere l'equilibrio (una
una traiettoria; perdere l'equilibrio (una persona, anche su un veicolo)
sull'asfalto come ubriachetti. -in una rappresentazione pittorica, uscire di simmetria.
sbandando nel vuoto. 3. subire una brusca deviazione per cause accidentali o per
brusca deviazione per cause accidentali o per una manovra errata (un veicolo).
fermarsi, quando deve aver preso dentro in una buca, in una sporgenza, vallo
preso dentro in una buca, in una sporgenza, vallo a sapere. si sbanda
la lettiga imperiale viene avanti sbandando sbandando una vasta lettiga a quattro posti in finta
estens. mutare improvvisamente il corso con una svolta molto accentuata (un fiume).
, 3-14: di due tavole zoppicanti, una sbandava e l'altra era tenuta in
tensione morale o dal rigore nel seguire una disciplina (e può avere valore attenuato
3: sibila tra la festa lagrimosa / una folata, e tutto agita e sbanda
e sbanda. -far piegare in una determinata direzione. cassieri, 125
militari per lo più in seguito a una sconfitta o, anche, per indisciplina
); dividersi da un gruppo (una persona). chiari, 2-ii-127:
mia che mi sbandassi dagli altri dietro una lepre, che, fuggita sana e
che, fuggita sana e salva da una archibugiata,... avea preso un
a traverso. cesarotti, 1-i-83: una frotta di garzoni... giocavano
fino al conventino. comisso, 5-229: una di esse vista la sciarpa che avevo
si sbandano tutti / e chi sale una scala, chi scende in cantina.
cavai dal nuovo trotto / legò ad una ferrata di presente, / acciò non si
(132): il cane che scorta una mandra di porci, corre or qua
perdendo la coesione morale e spirituale (una famiglia, un popolo). genovesi
marito, la famiglia s'era sbandata: una sorella s'era fatta monaca, un
del terrestre paradiso. -isolarsi da una determinata realtà o ambiente rinchiudendosi nella propria
via. d'annunzio, 3-12: quando una voce soverchiante il tumulto gittò l'allarme
: i sensi smarriti si sbandano, come una greggia / fuggente, e non so
ingolfo di botto nella lettura. è una vera fantasmagoria. al contatto della realtà
di un esercito (o, anche, una formazione militare). trissino, 2-3-287
6. per estens. costringere una persona o un animale alla fuga o
urlo e un impeto sbanda la folla: una donna massiccia, spettinata, rossa in
lavanda... sbandavano nella caldura una fragranza irresistibile. = comp
sbandare3, tr. esiliare, bandire una persona. muratori, 7-iii-114: noi
brusca e improvvisa di un veicolo da una traiettoria. bacchelli, 2-xxiii-487:
paracarro, e si è fermato dopo una sbandata. 2. figur.
incapricciamento improvviso e di breve durata per una donna, (anche nella locuz.
, (anche nella locuz. prendere una sbandata). la repubblica [14
3. angolo di inclinazione di una nave o di un aereo rispetto alla
carena, 2-340: dicesi che una nave è sbandata quando il carico o
è distribuita egualmente, in maniera che una banda è più sott'acqua che l'altra
gustavo... era venuto a cercare una boccia sbandata in mezzo a un'aiuola
quella corretta; torto, piegato (una parte del corpo di un uomo o di
più larghi dei quartieri nuovi, con una leggerezza automatica un po'sbandata. montale
nievo, 392: alcuni sbandati invasero una onorevole casa signorile, e svillaneggiarono e
casa signorile, e svillaneggiarono e straziarono tanto una vecchia signora inferma più che centenaria rimasta
. -con riferimento alle navi di una flotta. f. soranzo,
e, comparsa poco dopo a tine una galea sbandata dall'armata, trattò essa
la mia tristezza, per non avere una casa, e per essere -come tu
angoli d'italia. -spalancato (una porta). f. f
padrone che mai non viene, in una sala sbandata ove si gela o si bolle
. 4. che è in una posizione particolarmente scomposta e sguaiata.
). beltramelli, iii-572: avere una donna in casa era necessario; non
alla stagione ed al luogo, sorpresi in una sbandata / instabilità. montano, 1-244
, sconcertato. gentile, 2-ii-178: una scuola senza tradizione è scuola di spiriti
estetico. gobetti, 1-i-358: esiste una letteratura fascista? quale ne è 1'
canagliesca esperienza futurista, gli esasperati di una biliosa impotenza, gli esuberanti dell'ottimismo
a forza di attenzione e di disillusioni una vera e propria maestria, e domina
sbandate e la sintassi poco perspicua d'una penna lasciata correre a grado della facilita
di se stessi, i quali, come una corrente che ha trovato un ostacolo,
amor di tutte voi altre si purga con una pillola e la passione d'una sola
con una pillola e la passione d'una sola non la disoppilerà tutto il reubarbaro
da sé o da un determinato luogo una persona o un gruppo di persone.
. in contesti iperbolici; abolire del tutto una bevanda. redi, 16-i-25:
negativo il provarlo; rifiutare di praticare una virtù o, anche, allontanare da
anche, allontanare da sé un vizio o una tentazione. dominici, 4-83:
grande aiuto. -respingere l'uso di una parola. rosmini, 2-279: egli
per opera di grandi uomini, subito una frotta d'uomini minori, per timor vanitoso
geremei, xxxv-i-853: alora se comengò una tal guerra / dentro faenga e bologna
, ascolta: e'ti darò d'una pentola su '1 capo se di qui
l'inaudito! -rifiutato, respinto (una religione, la virtù).
sbandellò). disus. scardinare una porta o una finestra togliendo le bandelle.
disus. scardinare una porta o una finestra togliendo le bandelle. l
. uscito dalle bandelle del telaio di una porta o di una finestra; scardinato
del telaio di una porta o di una finestra; scardinato. l.
quanto salutare. 3. ostentazione di una pratica, di un comportamento (ritenuto
diere con insistenza, per lo più in una manifesta zione collettiva. -anche
pavese, i-63: passandoci a fianco una barcata di giovanottoni allegri che vociarono i
viani, 13-474: il viandante sbandiera una fotografia di questa valle in cui.
del ca- maione, oggi occultato da una folta piantata di verdissime acacie. e
, s'era scaldato sulla necessità d'una buona cultura sessuale. alla conclusione d'
ostentazione, con vanteria all'altrui considerazione una qualità, una dote morale o materiale
vanteria all'altrui considerazione una qualità, una dote morale o materiale, un privilegio,
morale o materiale, un privilegio, una prerogativa, un'opinione. lucini,
: evoluzione degli sbandieratoli nel corso di una parata. giuliani, i-64:
, con orgoglio patrizio, ora l'una e ora l'altra delle sue folte e
», 21-vti-1946], 36: una fase di nazionalismo e d'orgoglio imperialistico tanto
o volteggiare vessilli e insegne durante una parata. savinio, 22-149:
: 'ma adesso è un'altra musica'è una rivista in un prologo, due atti
la cooperazione di tre compositori di musica, una co- reografa..., cantori
anche sbandato). condannare all'esilio una persona, metterla al bando, allontanarla
porto, 1-79: per omicidio commesso una notte nella persona di un nobile cavaliere.
, 533: vennero... con una supplica al re, chiedendogli che sbandisse
che in esso erano venuti a predicare una legge nuova. giannone, 1-iii-75:
comune. -chiudere le comunicazioni con una città in cui imperversa la peste.
firenze. -interdire il passaggio di una strada. g. villani, iv-12-48
o pur abbracciate. -far cessare una perturbazione atmosferica, una condizione climatica avversa
-far cessare una perturbazione atmosferica, una condizione climatica avversa (una divinità).
atmosferica, una condizione climatica avversa (una divinità).??
un sovrano. -con metonimia: abbattere una forma di governo. nannini [petrarca
contado. -tenere lontana da sé una persona importuna. alfieri, 1-19:
. 3. estromettere da una comunità anche ideale; radiare da una
una comunità anche ideale; radiare da una corporazione. statuto dell'università e arte
sbandirlo dal loro consorzio. -escludere una determinata categoria di persone da un'attività
sbandite della vostra grazia e mi preparate una vita tanto infelice che poco saggio sarei
5. proibire per legge un'usanza o una consuetudine, anche di carattere religioso.
religioso. -anche in relaz. con una prop. subord. b. minerbetti
stampa periodica milanese, i-281: si ordinò una polizia centrale diretta da un magistrato superiore
in croce. -vietare l'importazione di una merce. alearotti, 1-vi-34: noi
, l'esercizio e l'insegnamento di una disciplina, di un'arte. nardi
trovato moderno, né già anticamente fu una pura idea di platone che sbandì dalla
-escludere dai programmi l'insegnamento di una materia scolastica. bonghi, 1-63:
. alfieri, iii-1-74: corrotti in una nazione tutti i diversi ceti, è manifestamente
: la gola e il sonno, dice una stampita, / van la bella virtù
di riflessione avrebbe dovuto bastare a sbandire una tale fiducia da qualunque intelletto umano.
da qualunque intelletto umano. -confutare una nomea. m. ricci, ii-173
o di infelicità; negare valore a una scelta esistenziale. boccaccio, 1-ii-93
, perocché vi recava due morti ad una volta che dovevano rattristarmi egualmente. potesse
è pericolo alcuno. io. espungere una parola, un'espressione, un modo
un'espressione, un modo linguistico o una convenzione ortografica dall'uso corrente di una
una convenzione ortografica dall'uso corrente di una lingua; escluderle dal proprio linguaggio.
ii-15-4: sarebbe tempo oramai di sbandire una parola [studenti] a cui nel linguaggio
o dalla scrittura letteraria un tema, una tecnica, un modo stilistico in quanto
trampoli. -far cadere in disuso una tradizione. bacchetti, 2-xxiii-70: non
a. cattaneo, i-398: una volta [taide] che si vinse e
-eliminare dalle abitudini alimentari un piatto, una bevanda; bandirli dalla tavola.
: questa bevanda [il caffè], una volta introdotta, non è stato possibile
. letter. divulgare un fatto privato, una questione riservata; renderla di pubblico dominio
, i-4-164: aveva già disposto perché una lancia comandata da una guardia marina movesse
aveva già disposto perché una lancia comandata da una guardia marina movesse a incontrare lo sbandito
. 2. espulso da una corporazione. statuto dell'università e arte
); escluso dall'inse- gnamento (una disciplina). muratori, 8-1-17:
bando con disprezzo e con prevaricazione da una società o dal mondo (una virtù
da una società o dal mondo (una virtù, la verità, la libertà,
virtù, la verità, la libertà, una scelta morale). laudario della compagnia
la mia infermità, la quale è quasi una vecchiezza avanti il tempo, e qualche
. -caduto in disuso, abbandonato (una lingua, una parola, anche un
disuso, abbandonato (una lingua, una parola, anche un uso).
ragioni di opportunità, di gusto (una parola, un registro espressivo).
9. messo fuori corso (una moneta). f. d'ambra
f. d'ambra, 74: -nata una disgrazia / è, che duomila scudi
. duca jacopo salviati... una bandita di selvaggiumi nel vandamo...
). ant. sciogliere, disfare una matassa trovandone il bandolo. leggi e
sbandamento di un velivolo, costituito da una sferetta rotolante in un condotto conico,
alla cosiddetta 'paraletteratura'. -giornal. scomporre una pagina già impaginata. -sbaraccare tutto:
disus. lo sbaragliare un esercito, una flotta. saraceni, ii-722:
cristiana. bettinelli, 3-576: per l'una e per l'altra [schiera]
che 'l vaivoda in strigonia ha dato una gran rotta a le zente di re ferando
guerra 1915- '18, 405: nella notte una nostra aeronave, sorpresi nel vallone di
di autocolonne, li sbaragliava fulminandoli con una tonnellata di proiettili. -sopraffare l'avversario
dell'insetticida. -con riferimento a una polemica letteraria, a una disputa,
riferimento a una polemica letteraria, a una disputa, a una contrapposizione. c
letteraria, a una disputa, a una contrapposizione. c. gozzi, i-225
notare, furono sbaragliate dall'onde e una parte ne affogò. ulloa [zarate]
terra lo aistese. busca, 2-227: una sorte di palla dì metallo vuota di
il fuoco, scoppiarebbe e sba- ragliarebbe una gran parte di terreno. nievo, 1-551
. 3. figur. superare una difficoltà, un ostacolo. aretino,
avere l'impressione di dover continuamente sbaragliare una difficoltà nuova o un nemico.
vari mesi. 4. confutare una sentenza, un ragionamento; dimostrarlo infondato
a nicopoli. 5. sopraffare una facoltà, soverchiare, sconvolgere. onofri
concepir per bella figura la persona d'una donna, se tu me ne descriverai prima
-per estens. che si trova in una condizione di disordine, di confusione.
3. figur. sbigottito, turbato (una persona). ruzzati, 6-203:
-in modo caotico, senza una sequenza logica. bar etti, i-380
sbaraglino. baldtnucci, 9-xv-141: stette talvolta una notte intera a veder giocare alle minchiate
quei preso di quivi un sbaraglino, / una casa con esso a lui fa in
'preso di quivi un sbaraglino, / una casa con esso a lui fa in
in testa': nel giuoco di sbaraglino fare una casa vuol dire raddoppiar le girelle o
che quivi avea'e così gli fa una casa in testa, ché 'aver girelle in
; sbigottimento. manzini, 8-84: una voce di donna trovava una di quelle
, 8-84: una voce di donna trovava una di quelle volute, secondanti e libere
esprimermi. idem, 8-117: lo colse una spossatezza mai provata, uno sbaraglio fisico
-con riferimento all'effetto distruttivo di una critica aspra e pungente. f
nora. montale, 3-148: una delle ragazze di monghidoro stava infarinandosi, se
vi era anche in lui, unito ad una scaltrezza spicciola e ingenua come la si
dell'umanità pierangelo fu la contraddizione durata una vita... se visse allo sbaraglio
a um impresa azzardata; porlo in una situazione difficoltosa, precaria, senza fornirgli
allargare lo stato lo mettesse più d'una volta a sbaraglio. tecchi, 10-327
). comisso, 7-244: avevano una piccola automobile da sbaraglio e mi invitarono
mettere ogni cosa allo sbaraglio per diventare una volta padroni di sé. b. croce
signor bartolomeo molto sbaragiosso, reducto in una valle per damnificar a'firentini, le
ragliare, sgominare un esercito, una schiera, met tendola in
li vediamo for marsi in una colonna che urta e sbaratta quanto incontra
disperdere, scompigliandolo, un corteo, una processione. guerrazzi, 10-640: un
pronom. disperdersi, sbandarsi; subire una disfatta. g. villani, iv-10-113
il fiore del senato sarà sconfitto in una battaglia, e lo 'mperio di roma,
che facevano... s'ebbe rotta una coscia. 5. turbare,
sgominato, disperso (un esercito, una truppa, il nemico).
. mutato profondamente (la natura di una persona). iacopone, 1-92-327:
e traevo sopra certi croati che da una casa sparavano a rotta sopra la massa
capuana, 6-174: erano rimasti colà una settimana per assistere agli studi e alle
, le rape, il lino et una specie di trifoglio che chiamano lupinella,
veniva sbarazzata perché vi si potesse riversare una parte dei ballerini. bonsanti, 4-73
-liberare un luogo della presenza importuna di una persona. petruccelli della gattina, 4-149
, in partic. di antagonisti in una competizione. einaudi, 2-34: essi
. bernari, 7-339: si deve una buona volta sbarazzare il campo degli affaristi
. -per estens. consumare totalmente una grande quantità di cibo. faldella
-sgravare della presenza importuna o fastidiosa di una persona. petruccelli della gattina, 4-136
. rebora, 3-i-391: spero per una via decisiva o che mi sbarazzi al
sbarazzato del lavoro, tirava fuori da una cassetta un libro di 'biblioteca circolante'.
, v-1-970: bisogna riconoscere agli italiani una lesta facilità di sbarazzarsi dell'eroismo vivente che
sensi. 5. liberarsi di una persona importuna o sgradita, allontanandola da
menzogne e seduzioni tu adoperasti per ingannare una giovinetta tredicenne, prostituirla e, quando
deve essere lasciato sgombro; allontanarsi da una persona, liberandola dalla propria presenza sgradita
quanto vi giaceva sparso e confuso, distesa una tovaglia grezza, ma pulita, una
una tovaglia grezza, ma pulita, una larga terrina era stata collocata, piena
terrina era stata collocata, piena di una zuppa spessa e fumante. 2
dovessero incutere sbigottimento: « lei è una sbarazzina! ». 2.
in mano della signora carolina marogna, una mamma apollonia in voga nel regno d'
allegramente vivace o spavaldo e irriverente (una persona, in partic. un ragazzo)
al collo e al mignolo della destra una fascetta d'oro, s'ostinava contro tore
vecchietto galante. deledda, iii-932: una cuffietta di panno nero le raccoglieva i
colonnello se ne accorse e sorrise con una punta di gaiezza sbarazzina che don matteo non
il berretto alla sbarazzina / come una viva brace. = contro l'
bili non più usati (una stanza); di servizio (un lo
b. croce, iii-10-332: è una sorta di ripostiglio o luogo di sbarazzo
viani, 19-188: lei che ha una barba così sofistica dovrebbe adoperare lo sbarbaradice
. sbarbare, tr. svellere una pianta dalle radici (per raccoglierla,
dai vasi. -con riferimento a una tempesta, a un ciclone, ai
, 5-2-313: se voi voleste passare in una stanza a porte chiuse e chiuse co'
ne meno? ». -togliersi una barba finta. martello, 6-ii-64:
estens. asportare chirurgicamente un callo, una verruca, ecc.; estrarre un dente
: teneva nella sua cassetta chirurgica: una rasiera laminata per i calli rincal- liti
profonde. -strappare con violenza una parte del corpo. grazzini, 4-431
gli occhi piuttosto che cucire la camicia a una di quelle. 5. figur
o d'un porto, / d'una misura, d'un numer, d'un
completamente un vizio, un'inclinazione, una tendenza delpanimo, una passione profondamente radicati
un'inclinazione, una tendenza delpanimo, una passione profondamente radicati; far cessare o
abitudine di vita, un costume, una realtà culturale, una lingua, un credo
un costume, una realtà culturale, una lingua, un credo fortemente affermati.
stabiliti. -curare, far passare una malattia. bembo, 10-v-64: èmmi
, che scosse a far crollare incontanente una rovere tanto annosa, non che a
tempo? 8. distruggere dalle fondamenta una costruzione; radere al suolo una città
fondamenta una costruzione; radere al suolo una città. -in partic.: divellere
. 10. allontanare o espellere una persona da un luogo; cacciare un
male. faldella, 13-43: crebbe una strana generazione amica di dio e della
lo stesso latino di sacristia e scasò una chiocciata di tirannotti senza sbarbare un capello
prego di mandarmi quando che sia per una qualche occasione il libro degli uffiziali, riguardante
. divelto dalle radici, sradicato (una pianta). berni, 39
mento sì che paresse raso, con una capigliatura canuta sotto la beretta. oliva
di quando era barbuto e biancastro come una vecchia statua eia demagogo greco. pirandello
. rasato da poco e con cura (una persona). nievo, 8:
elemento principale della sbarbatrice, costituito da una ruota dentata. -macchina sbarbatrice (anche
bluastra della sbarbatura che dà al volto una nota più virile. 2.
), tr. ant. trattenere una cavalcatura dando strappi di barbazzale. bracciolini
autorità che io glie ne possa dare una sbarbazzata a mio modo. adr.
con: fare o dare un 'rabbuffo', una 'risciacquata', una 'lavata di testa',
dare un 'rabbuffo', una 'risciacquata', una 'lavata di testa', una 'ripassata', una
'risciacquata', una 'lavata di testa', una 'ripassata', una 'sbarbazzata'.
una 'lavata di testa', una 'ripassata', una 'sbarbazzata'. -disfatta militare.
come turchi hano aùte due sbarbozate, una da la via del porto per mare con
disegno di usargli a dare... una brava sbarbozzata a solimano. g.
. f. morosini, lii-5-308: se una volta ricevevano questa sbarbazzata, difficilmente vi
. { sbarbetto). agric. privare una pianta (vite o albero da frutto
da frutto. einaudi, 4-77: una zappatura ed una sbarbettatura lire 150.
einaudi, 4-77: una zappatura ed una sbarbettatura lire 150. = nome
$bàrbico, sbàrbichi). sradicare una pianta. scroffa, 1-18:
un albero come lo stelo d'una pianticella. pascoli, 1490: « me
, 1-32: la zaira dà una sgroppata che avrebbe sbarbicato un querciolo
a rotoloni. -con riferimento a una tempesta, alla piena di un fiume
all'impeto d'un torrente che sbarbica una quercia! 2. per simil
, 16-i-15: questo nappo, che sembra una pozzanghera, / colmo è d'un
ii-13-88: succede un 'a solo', una stanza staccata che canta l'onnipotenza del
, un'inclinazione erronea dell'animo o una piaga sociale. -anche: far scomparire
i1i-58: il mancamento di fede è una pianta che, nata una volta, non
di fede è una pianta che, nata una volta, non si può sbarbicare se
sentimentale petrarchismo che a me parve sempre una donchisciotteria lirica. 7. uccidere,
. -annientare completamente o definitivamente una setta, una fazione. firenzuola,
-annientare completamente o definitivamente una setta, una fazione. firenzuola, 247: per
varonsi cagioni differenti ed opposte di rovina: una parte di città o di casa sprofondata
. eliminato completamente (un elemento o una situazione negativi o una causa di disordine
un elemento o una situazione negativi o una causa di disordine o di afflizione)
permanente e diuturna, e che in una volta sola restassero recise e sbarbicate del
del decennio... prenderà piede una versione 'demenziale'di 'hard rock'(in particolare
stampa », 3-iv-1985], iii: una volta raccolti i rizomi [degli iris
. che sbarca, che scende da una nave. pellico, 2-364: mi
. avere). scendere da una nave, da un'imbarcazione (
volta. saba, 5-225: penso una spiaggia ove, al suo lume [della
e dal desideno d'aria salubre, sbarcava una famiglia irlandese nel 1838 a livorno.
paese a opera di viaggiatori provenienti da una località di oltremare. dessi, 10-147
, ii-194: si sbarca dall'aeroplano in una zona neutra. -giungere su
la volta antecedente ebbi il commodo in una locanda per me e il mio servitore in
... sbarcò definitivamente a milano una grigia alba di autunno, tanta fu 'carità
4. trovarsi dopo varie vicende a svolgere una data occupazione. pascarella, 1-269
sbarcò, dopo molte tempeste, in una bottega di pasticciere e gli riuscì di mettere
un modesto peculio. -ridursi in una determinata condizione. g. c.
udito raccontare a suo avolo che fu una volta, là nelle parti della trabisonda
un cannone da 50 e che si piantasse una batteria. de amicis, i-618:
facezie. 8. estromettere da una funzione di governo. s. pozzani
ufficiale o un membro dell'equipaggio di una nave o licenziarlo. strafico,
rubarci i legumi nel piatto infilzandoli con una baionetta irragionevole. papini, 28-114:
, 1-273: dei primi sbarcati fu formata una piccola battaglia con buon ordine. tortora
... la città è tutta una stazione. -giunto d'improvviso in
tricorno. 2. scaricato (una merce); fatto scendere da un'
; fatto scendere da un'imbarcazione (una persona). brusoni, 4-ii-200:
, sbarcata dall'utero materno sul sabbion d'una vita cotanto battuta dai flutti e sbattuta
dello stato maggiore o dell'equipaggio di una nave. sbarcatóio, sm. luogo
17-168: allo sbarcatoio, circondato da una folla esaltata, era stato salutato da
sbarcazióne, sf. ant. sbarco da una nave. ùlloa [castagneda]
) da parte di truppe trasportate da una flotta militare. boterò, 8-64
alle convenzioni fatte co 'l re, mandò una armata di cento cinquanta galee e sessanta
papini [in lacerba, ii-243j: una guerra contro la francia sarebbe pericolosa oggi
cui è possibile scendere a terra da una nave. carletti, 34: se
equipaggio o altra persona che viaggia su una nave. -anche: cessazione di un
un membro dell'equipaggio dal servizio su una nave. codice della navigazione, 1155
da alessandria. ibidem, i-256: una flotta sortita dal mar nero per recarsi
fuori degli schemi usuali di comportamento (una persona, per lo più in espressioni come
sbardèllo). cavalcare un puledro con una bardella adatta a domarlo. salvini
. 2. mostrare senza pudore una parte del corpo. pulci, iv-79
del corpo. pulci, iv-79: una lavandaia scalza, co'piè bianchi,
, / veddi passar di certi passerotti / una sbar- dellatissima minestra. magalotti, 9-2-68
giorni e venni qui e trovai questa una città grande, sbardellata e tale da
-spalancato (la bocca, per indicare una smodata voracità). baruffaldi
incalcolabile, ingente, molto copioso (una quantità di denaro, un patrimonio)
corsini, i-40: in vero ell'ha una dote sbardellata. saccenti, 1-2-286:
quel massaro aveva accumulato così, in una ventina d'anni, una ricchezza sbardellata
, in una ventina d'anni, una ricchezza sbardellata, di cui egli stesso non
(un errore); enorme (una menzogna); esageratissima (una vanteria,
(una menzogna); esageratissima (una vanteria, un'adulazione).
sbardellate bravene. allegri, 224: domandato una volta chi per sua fede egli avesse
uno sbagliatissimo torto presumono e quelli con una sfoggiatissima ragione ». guerrazzi, 1-799
il torre che millanterie ne corsero da una parte e dall'altra: infermità comune massime
fu! lippi, 1-25: gli messe una voglia sbardellata / di far battaglia e
. scomposto, sguaiato (un gesto, una risata, ecc.).
i pittori francesi traggono alla sensualità mediante una ricercatezza o una esagerazione o una stonatura
traggono alla sensualità mediante una ricercatezza o una esagerazione o una stonatura. 4
mediante una ricercatezza o una esagerazione o una stonatura. 4. strampalato,
. it., ii-102: hai da una parte commedie sbardellate per troppo cumulo d'
cellini, 511: stava vicino a una bottega di fondaco dove stava un certo giovanaccio
dietro col trotto sbardellato ed inciampativo ad una vacchetta mammelluta. pancrazi, 1-106:
portare in un catino di acqua tiepida una figurina di carne di agnellino non nata,
nata, che avresti detto che fosse una sconciatura. -all'impazzata.
menare a la sbardellata ne gliene diede una nel pugno, in cui il valente uomo
disus. dirozzamento, primo rudimento di una disciplina. magalotti, 9-1-169: ci
, 9-1-169: ci siamo messi a pigliare una sbardellatura da questo turco nella lingua arabica
ave rabbi! si piglia nella scuola / una sbardellatura poliglotta; / e poi,
. morelli, 309: erano alle isbarre una flotta di balestrieri genovesi. castriotto,
. castriotto, 80: accostata l'una e l'altra barca insieme giustamente, s'
in publico, fatta fabricare a tal effetto una stanza in palermo circondata da sbarre,
e privilegiato 'gratino della badessa', da una penombra uguale, ove qualcosa di bianco
di giornali e un uomo che reggeva una sbarra di ghiaccio infarinata di segatura.
un giornale con quelle due sbarre, una sopra, una sotto, grossissime,
con quelle due sbarre, una sopra, una sotto, grossissime, densissime, nere
, i-265: indarno tenterebbero allora d'opporre una sorte sbarra alla sregolata ambizione de'francesi
di lisbona, dove ne venne incontro una caravella del re. galanti, 1-i-320
-politico, 84: diritto di barriera chiamasi una tassa pel mantenimento delle strade, la
paga ove la strada è attraversata da una barriera ossia un sbarra mobile, vietante
degli uomini; sventolare il corpo come una bandiera;... sfinge comparire alla
da svolgersi a squadre, separate da una linea tracciata sul terreno, il cui
il giorno ritorna un ragazzo: che è una fran forza intatta operante da sola,
luogo di spettacolo, che vide inscenare una sbarra (una specie di torneo ad armi
, che vide inscenare una sbarra (una specie di torneo ad armi corte) per
tommaseo]: mettigli [al cavallo] una sbarra in bocca, acciò che tenghi
9. arald. pezza formata da una striscia che negli stemmi araldici attraversa lo
un drago verde nel campo vermiglio con una sbarra azura in mezzo. boiardo, 1-5-39
ariosto, 10-85: porta in azzurro una dorata sbarra / il conte d'ottonlei
palmizio in due campi, come da una sbarra. -come segno della condizione
che attraversa il rigo musicale e indica una pausa fra una battuta e l'altra
rigo musicale e indica una pausa fra una battuta e l'altra. gianelli,
gianelli, ii-192: 'neuma': è una linea frapposta ad un qualche numero di
stanghe del telaio accostate, atte l'una ad avvolgere il filo, l'altra a
orizzontali, parallele distanti poche dita l'una dall'altra: sur una di esse
dita l'una dall'altra: sur una di esse passa e striscia il tessuto che
-chiamare alla sbarra: citare in giudizio una persona, intentargli causa. -accusare
sbarre: trovarsi in carcere per scontarvi una pena detentiva. -fare la sbarra:
sbarra: impedire scherzosamente il cammino a una giovane sposa che si reca in chiesa
serao, 4-170: uno spillo lungo, una sbarretta, fermava, sul petto,
pratesi, 5-289: rimane allo sbocco d'una gola deserta, tra un forte sbarramento
. -con riferimento scherz. a una dentatura. savinio, 312: il
via dolorosa, il pontefice dovesse procedere tra una vera calca di popolo. fenoglio,
anche da animali, al passaggio di una o più persone. c. levi
partiti i quali abbiano ricevuto alle elezioni una percentuale di preferenze non inferiore a un
, nei rispettivi collegi, avranno ottenuto una soglia minima di circa 8800 suffragi,
. p. levi, 2-39: una trentina di noi avevano superato il severo
quali può venire scritto il nome di una banca, per indicare che l'assegno
essere presentato per il pagamento solo attraverso una banca, e in partic. attraverso
essere presentato per il pagamento solo attraverso una banca o quella determinata banca.
7. milit. creazione di una linea di colpi di artiglieria che difenda
sistema di difesa dei porti costituito da una linea di pesanti reti metalliche collocate sott'
steccati, apprestamenti difensivi, ecc., una strada, l'accesso a un luogo
a un luogo o tutti gli accessi a una città per ostacolare e impedire il passaggio
. chiudere l'entrata di un ambiente, una porta o una finestra con sbarre,
di un ambiente, una porta o una finestra con sbarre, spranghe, chiavistelli,
impenetrabilità. -anche: servire a chiudere una porta (una stanga, una catena
: servire a chiudere una porta (una stanga, una catena, ecc.)
chiudere una porta (una stanga, una catena, ecc.). f
. de amicis, i-31: c'è una compagnia di soldati colla baionetta in canna
essere girato a un soggetto diverso da una banca, o dalla particolare banca indicata
un documento o di un assegno con una o due linee per impedire eventuali aggiunte
rocciosa. -diminuire l'intensità di una fonte luminosa schermandola. alvaro,
6. per estens. riparare una parte del corpo con gli abiti per
slataper, 2-58: calato lo sportello, una ventata di freddo penetrò nel vagone,
7. solcare, segnare il viso (una ruga) o un terreno (una
una ruga) o un terreno (una caratteristica geologica). e. cecchi
pronom. chiudersi al- l'intemo di una città fortificata e cinta di mura per
bocca, per lo più per esprimere una forte emozione, stupore, timore (
agostini, 6-3-54: aveva in mano una gran scimitarra / et un scudo d'osso
ostacoli, scorrendo furiosamente, vennero a una città chiamata dibatto. i. nelli
modo, togliersi da un impiccio, da una difficoltà. caro, 12-i-24: è
, ma innanzi fattolo sbarrare e trovatogli una pietra nella vessica, vuole il papa averla
, tr. marin. disus. varare una nave. stratico, 1-iii-211: 'sbarrare
, 1-iii-211: 'sbarrare o gettar in acqua una nave': varare una nave.
gettar in acqua una nave': varare una nave. = var. di area
protezione di un luogo, costituito da una recinzione di sbarre. machiavelli, 1-vti-367
colpi d'arma da fuoco sparati da una squadra di soldati, a piedi o a
disposti a fianco a fianco per difendere una posizione. gualdo priorato, 7-118
col torrecusa gli facessero l'onore d'una salva di moschettate, pensando che li
le genti oddesche davanti uno che con una mazza di ferro rompea i serrami di
: l'ingresso al ristorante era sbarrato da una verde diga di uniformi tedesche.
, asserragliato nelle abitazioni all'interno di una città in guerra. cantari, 164
, con chiavistelli o con catenacci (una porta, una finestra, una casa)
o con catenacci (una porta, una finestra, una casa). d
catenacci (una porta, una finestra, una casa). d. bartoli,
un muricciolo che pareva il parapetto di una terrazza. moravia, ix-406: vidi
telegrafico abbattuto. 4. solcato da una ruga (il viso) o da un'
viso) o da un'increspatura (una superficie). montale, 1-91:
notò subito -in mezzo alla fronte della mamma una fossetta, attraversata, quasi sbarrata,
sbarrata, da due rughe: come una volontà tenace, cocciuta, di nascondere qualche
prevale o muore. -attraversato da una decorazione militare il cui colore contrasta con
vedeva nella sala. -contraddistinto da una linea trasversale (il numero distintivo di
intensa emozione o nella grave crisi di una malattia (gli occhi).
. allargato (le gambe, e indica una posizione sconveniente). leonardo,
, così sbarrato com'era (che pareva una carogna di principe da dover essere imbalsamata
il timore non è poco ne'parmigiani per una brusca risposta data, com'è fama
. (sbàrrico, sbàrrichì). sfilare una porta dai cardini. r
sacchetti, 1-19: salimmo e bussammo: una tosse secca, ostile ne rispose:
un dei canti. -assol. abbattere una barricata. balestrici, 2-238: c'
tutto il tempo per organizzare dall'interno una resistenza ovviamente loro hanno i loro metodi
il coraggio o l'incoscienza di ascoltare una canzonetta equivoca, di smascellarsi ad una
una canzonetta equivoca, di smascellarsi ad una 'pochade', di distrarsi contemplando sbarristi.
f. negri, 1-139: si ode una bellissima salva generale di sbarri d'artiglierie
s. v.]: 'sbarrocciata': una gita in barroccio, come scarrozzata.
s'ammaestra; sbarrozzata e scosse dicesi una trinciata di briglia o di cavezzone.
facevano il sant'antonio ai prevenuti: una rebbiatura di legnate con lo scannato,
per sbaruffare la lana. -sbrogliare una massa di capelli. viani, 19-219
, 9-145: in lei lo sbasimento disviluppava una bellezza che sapeva d'eterno.
tante e tante ne fece che toccò d'una lancia da pozzo nella ola e
. ferrari, 291: mi trovai accanto una di quelle povere donne con un bambino
, 15-132: in così dire, digrignava una piena, lucida, quadrata, sanissima
furono appiattati in detta col- trece da una vecchia che la fece, la cui decrepitudine
, 663: avea messo da un canto una bella sommerta per far figurar degnamente la
società bolognese; era pel mio temperamento una tal prova d'amore che la doveva
di essi egli si è che dall'una e dall'altra parte sieno restituiti i
c. arrighi, 4-220: egli aveva una faccia perfettamente insignificante, floscia, avvizzita
tanto senza soccorrerlo, andò al giardino con una fune nuova; ma quando egli giunse
dell'altezza di un oggetto, di una costruzione, ecc. atti del primo
locke, inglese,... in una lettura racchiuse due trattati, l'uno
sbassare, tr. ridurre d'altezza una costruzione; abbassare un soffitto o un
-diminuire d'altezza o di spessore una sostanza o un oggetto, anche in
seconda la seconda sulla terza e nasceva una tal confusione che la minore non sarebbe
darsi a vedere pentita, rispose o masticò una specie di grazie. -diminuire
4. ridurre il titolo aureo di una moneta (e, per estens.
bene economico; ridurre il valore di una valuta rispetto a quelle estere.
uno papa, a fatica che potessi sbassare una delle fazioni; e se..
dovere. -svilire, rendere spregevole (una persona). secondo tarentino, 587
emissario. torricelli, ii-3-291: se una potenza soprannaturale levasse repentinamente ambedue queste isole
acqua. -ridursi d'altezza (una montagna). targioni tozzetti, 12-2-87
.); diminuire di valore (una moneta). - anche sostant.
11. decadere, venire meno (una qualità, il potere, fintelligenza ecc
. ridotto d'altezza, abbassato (una costruzione). m. fiorio
basso in seguito ad accidenti naturali (una formazione geologica). santi, i-298
di sbasso: quelli che si fanno in una cava di marmo per sfruttare la parte
su un credito o sul prezzo di una merce; ribasso. fagiuoli, 1-3-209
di sbasso. -limitazione della circolazione di una moneta in un determinato stato.
dei punti dell'imbastitura un abito, una calzatura, ecc. = comp
al mattino: pareva d'essere in una calle di venezia. stuparich, i-79
). scuotere o far urtare contro una superficie con violenza, anche più volte
con violenza, anche più volte, una persona, la sua testa, un animale
e soffocare da un'infinita dolcezza e da una smania di violenza; avrei voluto strangolare
la raggiunse col fiato grosso, cacciandole una manaccia sulla bocca. così si acciuffarono e
-sbattere o buttare qualcosa contro una superficie o addosso a qualcuno.
parecchie. tozzi, iv-241: per chiappare una mosca picchiava e sbatacchiava le mani da
. 3. chiudere con violenza una porta o una finestra, facendole sbattere
3. chiudere con violenza una porta o una finestra, facendole sbattere. pananti
picchia a certa misera osteria, / e una stridula voce ci ha risposto: /
papini, 28-185: la tramontana urla come una migrazione di lupi frustati dalla fame;
e non voglio più rimandare di farvi una sorpresa... ma basta con questo
le persone trasportate (un veicolo o una cavalcatura). de marchi, ii-367
il treno lo portava via sbatacchiandolo, una voce ancora in fondo al cuore sussurrò
i singhiozzi che lo sbatacchiavano, provocarono una tosse rabbiosa. 7. scandire
8. figur. offrire esplicitamente una donna in moglie a qualcuno, al
ebbe la disdetta di mettere al mondo una femmina dovrebbe rassegnarsi a succhiarsela in casa
. sbattere in continuazione e rumorosamente (una porta, una finestra). verga
continuazione e rumorosamente (una porta, una finestra). verga, 8-4:
: tutt'a un tratto si udì sbatacchiare una finestra, e una vocetta stridula che
si udì sbatacchiare una finestra, e una vocetta stridula che gridava di lassù:
: 'sbatacchiata': lo sbatacchiare. da'una sbatacchiata all'uscio. = deriv.
sbattuto dal vento a lungo e rumorosamente (una finestra, una porta). -
lungo e rumorosamente (una finestra, una porta). - anche: chiuso con
e io là a guardar, da una stupida stanza d'albergo, quattro tegole sbatacchiate
-sballottato qua e là dalla tempesta (una nave). gavoni, 530:
-mal ridotto, strapazzato per avere subito una serie ripetuta di urti o scossoni.
per divenire di cattiva fama: l'una sbatacchiata in faccia alla gente che non può
furon messi di subito nati / d'una guerra allo sbatacchio. = deverb.
, 8-115: farò conto che drusilla sia una rocca molto tempo sbattagliata da altri,
agitarla o farla urtare ripetutamente contro una superficie. niccolò del rosso,
noi non lo rodessimo, sempre tenendo una mazza in mano e con quella sbatteva del
sasso le radici per liberarle dalla terra, una gran parte dei chicchi cadevano e restavano
del padrone. gatto, 1-48: in una gran cassa sbatte la pasta, carne
altri uomini, tenendo per i lembi una coltre mortuaria di velluto e d'argento
un altro; batterlo con forza contro una superficie. tarchetti, 6-i-529: si
il bicchiere dell'altro. -respingere una freccia o una lancia, deviandole dalla
altro. -respingere una freccia o una lancia, deviandole dalla loro traiettoria.
a latti compiuti, crede di ravvisare una linea necessaria negli eventi, che solo
« porci » e fece per cercare in una delle tasche dove erano piovuti i quattrini
-per estens. puntare addosso a qualcuno una luce particolarmente intensa. bernari,
». -figur. esibire ostentatamente una persona. nieri, 365: su'
merito. fenoglio, 5-ii-45: da una parola in su tutti i partigiani ti
capo o altre parti del corpo contro una superficie. p. nelli, i-5
passante, o qualcuno, da una finestra o dal giardino, potesse intervenire;
e valoroso. -spingere via una persona, allontanarla da sé; mandare
averlo prima attirato nella schermaglia, con una rete erotica, e poi di averlo
appena diplomata e l'avevano sbattuta in una scuola di campagna. p. levi,
. scuotere le foglie, i panni, una tenda, ecc.; farli ondeggiare
alcune navi pescatorie e mercantili e sino una da guerra furono sbattute fuora del loro
chiudere o sbatacchiare con forza e rumorosamente una finestra, una porta, ecc.,
con forza e rumorosamente una finestra, una porta, ecc., anche per
aprire e chiudere più volte con frastuono una porta, una finestra (il vento)
più volte con frastuono una porta, una finestra (il vento). atti
non mi fosse risucchiato e sbattuto da una forte corrente d'aria. 8
d'aria. 8. agitare una sostanza liquida o semisolida perché assuma consistenza
entrai in cucina e l'elvira sbatteva una panna,... le dissi:
. brancati, 4-87: scesero da una parte e dall'altra della vettura,
le ginocchia per il freddo o per una forte emozione. anonimo genovese, 1-1-237
sui quali bisogna sbattere la bocca e fare una meditazione per definirli? il più delle
a ridere e a sbatter le mani l'una nell'altra. fenoglio, 5-ii-85:
10. agitare velocemente le ali con una serie ripetuta di movimenti alterni (un
ali è raro che non tenga dietro una buona chicchiriata. massaia, i-166:
rovo, sbattenti disperatamente le ali in una pioggia di bianco pulviscolo.
, 11-688: si capiva che aveva passato una bella nottata! ma la dolly aveva
occhi! poverina, lei non era come una delle nostre contadine che se ne sbattono
14. disus. sconfiggere l'avversario in una contesa politica o in una guerra;
avversario in una contesa politica o in una guerra; battere l'esercito nemico in
visconti, da'quali vinti... una volta sola, furono poi sbattuti.
armi milanesi, avendo il carmagnola toccato una sconfitta notabile a soncino ed essendo stato
militarmente un governo, un paese, una popolazione; fiaccarne la potenza e l'
, dopo cotali sètte e divisioni, una parte e fazione sola di cittadini ha
di lui e di- sponessesi a lasciar una volta in qualche tranquillità la repubblica cristiana
di sbattere il duca, la vittoria in una sola sarebbe stata bastante. botta,
dell'assedio. 15. detrarre una determinata quantità di denaro da un conto
perché non si pagava l'anno di livello una cosa piccola, ma era correspettiva a'
: scemare, sbattere da un conto una data quantità di denaro. -in senso
spina... dico che, sbattuto una parte di tutto quello che tu hai
16. contrastare un'opinione, una posizione tenuta da altri; contraddire un'
, 1-vii-127: di grandissimo pregio altresì è una picciola pittura del medesimo maestro che è
altro rispondere se non che questa è una bella oggidianata di lucrezio, la quale
18. ant. abbattere, buttare giù una costruzione. boterò, 6-140: le
il corpo o con il capo contro una superficie rigida. forteguerri, 25-34:
quella sberla che sa dare lui che una si sente scoppiare la faccia e slam
sul sedere. moravia, 18-67: faccio una piroetta, vado a sbattere contro il
cupida, assorta e guardinga, ad una donna di malaffare. gatto, 2-1 io
c'è ancora la possibilità di sbattere in una vostra pattuglia. 21.
terra. fenoglio, 1-i-1575: se una gallina dà una raspata si sbattono tutti
fenoglio, 1-i-1575: se una gallina dà una raspata si sbattono tutti per terra.
. -palpitare, sussultare in preda a una forte emozione, in partic. alla
cuore); fremere (il corpo, una parte di esso). ser nascimbene
secco. 24. agitarsi rapidamente secondo una serie ripetuta di movimenti alterni (le
volte rumorosamente o chiudersi di scatto (una finestra, una porta, ecc.)
chiudersi di scatto (una finestra, una porta, ecc.). bresciani
di cloro sentiva il lento strisciare d'una granata dietro al sottile tramezzo di legno
un giro di chiave, lo sbattere di una finestra.
rumorosamente, anche più volte, contro una superficie in seguito a un movimento impresso
uno sbattere di panni prodotto forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato nell'