ruggine dei cereali; le venivano sacrificate una pecora e una cagna fulva. =
; le venivano sacrificate una pecora e una cagna fulva. = voce dotta,
cignersi solamente sotto la falda della robiglia una vesta e una traversa di cilia si
sotto la falda della robiglia una vesta e una traversa di cilia si rimise in portamento
in fretta e in poco tempo somministra una piacevole ombra; il legno, il fogliame
ame- rica settentrionale e centrale, e una sola (la robinia pseudoacacia) in
scinde in due molecole di ramnosio e una di glucosio; è presente in varie
ii-482: il 'discorso del metodo'è una robinsonata dello spirito: l'uomo che
consu ma fresco; è una specialità della valtellina, ma la produzione
descriverti, vero? l'orrore di una mattinata per le luride straducole intorno a
nardi, i-109: da un colpo d'una palla di falconetto della torre nuova di
torre nuova di mare gli fu portato via una manica del suo robone di broccato,
robon gli conceda, / e in capo una grandissima berretta / coi sopraocchi di velluto
1-34 (i-413): cominciò in lombardia una usanza di roboni da donna così maritata
disus. che corrobora, rinvigorisce (una medicina, una bevanda); tonificante
che corrobora, rinvigorisce (una medicina, una bevanda); tonificante, stimolante.
2. ant. che conferisce continuità a una stirpe. cronaca di isidoro minore volgar
l'opportunità di un'opinione, di una supposizione, di un proponimento, di
supposizione, di un proponimento, di una richiesta, avvalorandola con nuove o ulteriori
boccaccio, vni-1-86: dove i primi una sola deità adoravano, stoltamente mostrarono a'
a'seguenti esserne molte, comeché quella una dicessero, oltre ad ogni altra, ottenere
l'accettazione con la firma o con una dichiarazione ufficiale. anonimo fiorentino, iii-221
(un sentimento, l'azione, una convinzione). anonimo fiorentino,
ròbore2, sm. ant. validità di una legge, di un provvedimento, di
uno specchio, propongono ai nostri occhi una immagine di noi stessi privata di ogni
(anche se le parole comprese sono solo una decina) e sono già stati messi
diminutivo e attenuativo pronunciate separatemele l'una dall elitra). -con uso
in un ministero dei numeri, dove una legione di uomini-robot, ridotti a farfugliare
3. persona che agisce o vive in una condizione di annullamento o di forte limitazione
pittore [enrico baj] sembra partire da una serie di esperimenti sulla figura umana o
e dispregiativo di roba non si dice di una veste come 'ro- c. sottocorona
. 2. figur. rendere una persona simile a un automa, annullandone
robot o fornito di tecnologia robotica (una macchina o un oggetto; un lavoro o
sensibilità o capacità di giudizio critico (una persona). montale [« uomini
... acquista prevalentemente il significato di una ulteriore stretta dei leaders sui loro 'uomini
o della capacità di giudizio critico di una persona; disumanizzazione, spersonalizzazione. a
la fante e messagiera d'ippolita, una robbotta che dio ve 'l dica per me
sangue ogni mexe. = da una forma lat. volg. rubrositas -àtis,
, i-13: questo signore teneva per mano una ragazzina di circa sett'anni, in
ragazzina di circa sett'anni, in una robùccia strozzata alla vita. 3
un matto originalissimo e schiettissimo, ha una moglie bella, gentilissima, innamoratissima di
. e si va a innamorare d'una ungherese non so quale, a venezia,
ungherese non so quale, a venezia, una robùccia. 4. composizione
storia di un tale, 0 di una tale, che, in un mondo di
da fumare robustamente è un diritto d'una certa forza, e perfino d'una
una certa forza, e perfino d'una certa brutalità. piovene, 10-274: bill
pasto della sera, ma sempre in una stanza interna, perche non vedano i vicini
... / mettono un boccio; una corolla scialba, / subito aperta,
caduta. beltramelli, i-183: c'era una selva remota che conoscevamo, una selva
era una selva remota che conoscevamo, una selva di roveri antiche, piena di
.]: 'rosalia': immediata ripetizione d'una medesima frase di canto, ascendente colla
settembre 1878], 189: si prepara una soluzione sol- focarbonica di rosanilina (base
. (róso). tingere di rosa una stoffa. arti e mestieri, ii-117
rosa. -figur. illuminare di una luce rosea. bertolucci, 32:
pigre ore / facevano della mano / una viva clessidra / che il lume del
favola. betteioni, iii-392: una fola da divertire i bambini, quello
noi veronesi chiamiamo con leggiadra parola dialettale una rosaria. = voce di area
), agg. che appartiene a una confraternita o a un gruppo devozionale intitolato
che vengono i padri missionari », rispose una volta massaro antonio il rosariante, colui
alla devozione del rosario; entrare in una confraternita del santo rosario. giannone
rosariare), agg. appartenente a una confraternita del santo rosario. giannone,
perché borbottano un monte de salmi o una infinità di rosari..., altri
da 5 grani grossi, infilati su una catenella, e termina con un'altra
grossi e tre piccoli e termina con una croce. rappresentazione di santa uliva
: su presto, alardo, provedi una vesta / di panno nero, e sia
e lucia, 578: andava inanzi una gran troppa di popolo misto di età,
i gloria sul rosario tenuto nascosto in una tasca. -madonna del rosario:
, 4-291: carmela era salita sopra una sedia per aggiungere ono nella lampada davanti
. stampa periodica milanese, i-94: una tabacchiera in brillanti con un rosario di
rosario d'ambra finta. ghe pare una divozione, ma è soltanto uno scacciapensieri,
12: attraverso gli strappi metallici batte una campana / sgranando bizzarramente rapidi / il
, ripetitive. fenoglio, 2-232: una mattina che ero al pozzo a tirare
... il coordinamento è assicurato da una catena di gangli nervosi, un vero
, ii-10-143: io ti sfilerei ancora una volta, in questa primavera che potrebbe
'orno la stessa vita, senza una variante; biascicare quoti- anamente un eterno
oppure all'inquieto rosario del mare in una notte d'aprile. -enunciazione di una
una notte d'aprile. -enunciazione di una lunga serie di nomi o di dati
dico la verità che mi piglierei più volentieri una tifoidea. marchesa colombi, 101:
salmone. arbasino, 3-188: ha una redingote rosasalmone e una cloche di papaveri
, 3-188: ha una redingote rosasalmone e una cloche di papaveri, molto birichina.
. dolce, 1-22: v'è una sorte di vite la quale nel pien dell'
di rosada che, premendolo, ne impitte una conca. bibbia volgar., i-139
vocabolo, la chiamamo siracost; è una certa rosata che scorre giù per quelli
scorre giù per quelli arbori, overamente una gomma che da quelli distilli.
da caligano, xxxv-i-796: l'altrer, una fiada, / a la fresca roxada
incominciarono ponente e may- stro, con una tanta furia e presteza e col mare cossi
trombe. sanudo, xxiii-488: poi una gran rozata de trombe squarzade fo per
triterà saracenica con suglo di endivia oncia una o vero rosata novella. ricettario fiorentino
-con partic. riferimento ai riflessi di una pietra preziosa, di una perla.
riflessi di una pietra preziosa, di una perla. dolce, 6-29: l'
o meno intenso (un oggetto, una sostanza); roseo (il prosciutto)
. brancati [plinio], 9-35: una medesima materia è certamente de le conche
rosato nel quale gli abitanti sembrano mettere una dolcezza veneta collinare. pavese, 4-18
quella di stefano era lievemente rosata, come una guancia esotica. -vino rosato:
o del tramonto (un paesaggio, una nuvola). misasi, 5-128:
3. che si diffonde o traspare attraverso una schermatura di colore rosa (una luce
attraverso una schermatura di colore rosa (una luce artificiale); che riflette una
una luce artificiale); che riflette una tenue luce rosa (uno specchio).
profonda notte, / lungi passando, una rosata luce / vide fra l'ombre
la pelle di un incarnato luminoso (una persona, il corpo). re
vidi, se m'aiuti idio, / una figliuola col viso rosato. boiardo,
chiabrera, 1-iii-117: ei trasse / ad una ad una fuor l'auree quadrella,
1-iii-117: ei trasse / ad una ad una fuor l'auree quadrella, / e
fornita or si sospinga / nel pelago una nave e vi s'imbarchi / coll'
piglia quel fazzoletto gallonato: / asciugati una volta per amore. settembrini, i-142:
go mito, ombreggiata d'una lanugine a pena visibile. gozzano,
sete. piovene, 1-94: era una bella donna, grassa e pastosa nell'insieme
nell'insieme, ma con particolari d'una commovente minuzia, come i piedini molli
-che ha il viso soffuso di rossore (una persona). savinio, 10-221:
savinio, 10-221: gli sta davanti una fanciulla lustrante di grazia e rosata di
rosato si abbassa, nei suoi occhi nasce una scintilla ilare e superba.
con l'aria un po'decadente e una edizione le mon- nier a pena rosata
n'andrà a marito, e fa una cioppa rosata, ricamata di perle.
farfalla intorno. alvaro, 5-95: una rosa rosata gli evocava l'immagine di lei
spogli. alvaro, 2-170: poggiò poi una scaletta al muro, per raggiungere il
di rose ch'intorno a'pareti fanno una vista mirabile. tarchetti, 6-i-388:
piacevole, allettante (un sogno, una fantasia); che prospetta o prefigura un
la consueta naturalezza, rosata appena da una canzonatura allettante. -che contiene messaggi
. -che contiene messaggi affettuosi (una lettera). nievo, 1-vi-14:
. -che attenua il rigore di una disciplina. b. croce, iv-1-4
del due e trecento, 125: una libra e mego di gucaro rosado che si
capparini, cedro candito, zucchero ed una mollica di pane bagnata in aceto rosato.
1-230: nel mezzo della sala era una grossa colonna di diaspro, fatta a
signore a lui se afronta / per una giostra che aveva ordinata / allor di maggio
torturato è 11 poveretto: / l'una è pasqua la maggiore, / l'altra
v-1-350: egli ha due occhioni ridenti, una facciona allegra;... e
. e tutto insieme... pare una composizione d'avorio respirante, in cui
il quale collaterale essendo vecchio, portava una berretta attorniata intorno intorno con pance di
che stava là ad aconciare trincee con una zagaglietta in mano, vestito tutto di rosato
balla di cotone, mettendosi seduta a una tavola. capuana, 19-91: sei sano
di fritto, un po'di pesce, una bistecca e un pezzo di rosbiffe,
caffè. cantoni, 498: era una grandinata di prosciutto, di galantina,
del cavaliere e nel mio, e una distesa di verdura cruda e cotta in quello
per amore dei loro espertissimi denti, una fetta di rosbiffe sanguigno e saporito quanto
lacrime (la bocca, anche con una connotazione gradevole). caviceo, 1-53
= comp. di roscido, attraverso una forma dimin. roscigiare, v.
analizzare la genesi e la formazione di una compagnia comica... ma i
. colorarsi di rosa per effetto di una diffusa luce rosea (il cielo) o
più vivi e d'or frondeggia, / una leggiadra e morbida pianura / di fiori
un pizzicor dolce et amaro, / una pruzza, una rogna in pelle in pelle
et amaro, / una pruzza, una rogna in pelle in pelle, / qual
t'è caro, / o vogliam dirlo una postema delle / voglie umane commune malattia
. denominazione popolare con cui si designa una specie di pappagalli australiani appartenenti alla famiglia
cose tuttavia aveva rinunziato mister hill per una tosel- lina di firenze'ch'era poi
la forma del piede così dolcemente come una sementina di popone, e due roselline di
solo ornamento, ójetti, i-179: dentro una campana di vetro sta un orologio a
anche al figur., per indicare una fanciulla graziosa). tommaseo,
, per forma e colore, a una piccola rosa. valeri, 3-349:
. disus. cuocersi lentamente, assumendo una caratteristica colorazione rossiccia e dorata.
iii-672: colui che parlava a me avea una misura come uno rosèllo d'oro,
. fatti di cesare, 72: una altra immagine d'uno gigante aparve,
gigante aparve, et aveva in mano una musa d'uno grande rosei e musava
: aparve tostamente in su la riva una forma d'uno grande giogante in segiendo ivi
ivi presso e tenea in sua mano una sanpognia d'uno grosso rosei, cioè
bene, gli metterai a pistare con essi una spica d'aglio a chi li piace
ancora parecchio all'occidente, che già una tinta rosea, con leggerissima sfumatura,
rosea estate. ungaretti, ii-85: era una notte urbana, / rosea e sulfurea
-sostant. calandra, 4-126: una gran nebbia che, salendo sempre e
mutar il color plumbeo e denso in una tinta gradatamente più chiara, tantoché infine
tratto un raggio forò la nebbia, come una saetta d'oro di un dio,
, svolazzi di azzurro si fondevano in una stupenda sinfonia di colore. bontempelli, 19-209
, la timidezza, ecc.: una persona, il viso, una parte
.: una persona, il viso, una parte del corpo). canteo
dagli occhi castano chiari e la bocca d'una carnosità delicatissima, è rialzato dalla nera
gradevole (un periodo della vita, una situazione). -anche: che induce
un'apertura laterale, il portone di una casa patrizia dove viveva una famiglia che aveva
portone di una casa patrizia dove viveva una famiglia che aveva carrozza e cavalli,
4. fiducioso nel futuro (una persona). pancrazi, 1-238:
rosei articoli sulla guerra. -eufemistico (una parola, un'espressione). a
: oltre a tutto, i postumi di una colica intestinale non contribuiscono a far veder
che scompare dopo pochi giorni lasciando talvolta una lieve desquamazione. -per estens.:
rialzamento: spariscono dopo qualche giorno lasciando una tenue squama. è sindrome di alcune
di te, mi appariva / come una faccia stravolta / mascherata di lascivia / e
marinetti, 2-iii-203: poesia insolente erotica di una bella cameriera triestina matilde che, sempre
gl'intrecci dei rami spinosi s'intravedeva una erma tutta quanta vestita di verde dai
. roccatagliata ceccardi, 1-688: éntro una siepe di rosette selvatiche un uccello si
del pesco, quando primavera / gli fa una veste di rosette amare.
da poggibonsi, cxxxi-82: dentro si è una lapide in sulla quale si dice la
si dice la messa; sotto si è una rosetta intagliata a modo di stella;
: comparve ad un'arcata del portico una vecchia signora, stretta la magra persona in
-guarnizione in forma di piccola rosa di una vivanda (e può essere di pasta
, circondate la base della carne di una corona di rosette di patate.
, 4-952: la cena si componeva di una rosetta con uno spizzico di prosciutto.
, taglio di pietre preziose costituito da una piramide a larga faccia basale e un
gran numero di faccette triangolari convergenti in una punta (e a seconda delle caratteristiche del
: la signora duchessa di parma mi donò una guantiera d'argento piena di cedrati del
e le signore principesse sue figliole mi donarono una rosetta (fi diamanti di valore di
sperone (anche nella locuz. avere una rosetta di sperone sulla lingua: essere
sopra la lingua vostra signoria suol avere una rosetta di sperone, quando ella vuol,
... / un occhio vivo, una rosetta in fronte, / lunghe le
volto bene per ordine; poi dànno una rosetta ne'labbri e nelle gote cotali meluz-
: il legno del brasile dà altresì una tintura colla quale si prepara una specie di
altresì una tintura colla quale si prepara una specie di creta rossiccia, chiamata rosetta
di orbita molto eccentrica e caratterizzato da una precessione tale che il succedersi di più
che il succedersi di più traiettorie determina una figura simile a una piccola rosa.
più traiettorie determina una figura simile a una piccola rosa. 15. metall
fuso acqua fredda, la quale solidifica una parte del metallo in forma di disco
o chiavarde grosse di ferro, cioè una appresso ogni calastrello che trapassi gli assoni
meccanismi. 18. tint. in una pezza di stoffa, ciascuno dei piccoli
tinti di guado e robbia due rosette, una turchina piena di colore, per la
mestieri, ii-49: bisogna sempre lasciare una rosetta del colore nel quale era la
anche munito di punte, fissato a una catena, a uno staffile o a
catena, a uno staffile o a una cordicella, usata come strumento di tortura
, 1-608: questa non è se non una piccola associazione di rosicanti astuti, condotta
associazione di rosicanti astuti, condotta da una vecchia volpe di razza non paesana.
impercettibili nel nòcciolo delle pesche. -deteriorare una sostanza alimentare. nannini [olao magno
fa benino co'dentini; gli ho dato una castagna secca a rosicare, sente come
piccole zanne)! fucini, 391: una vecchia... stava seduta come
sulla soglia della sua tana, rosicando una lisca di pesce raccattata poco fa tra i
nato nella pianura morava e correvo come una lepre per i lunghi solchi, levando
buttavo a pancia a terra, sdradicavo una barbabietola e la rosicavo terrosa.
6. figur. colpire, affliggere una persona (una malattia, anche in
figur. colpire, affliggere una persona (una malattia, anche in un'imprecazione)
andar a casa mia / sottoterra, una magna sepoltura. -angosciare, preoccupare,
diavoli che stanno a cassetta ad aspettare una corsa di un franco. cantoni, 733
particella pronom. corrodersi, sgretolarsi (una pietra). lapidario estense, 147
lapidario estense, 147: alambandina è una petra quasi asomigiante a calcedonio in collore
in tempi di violenta svalutazione monetaria è una pazzia, come rosicarsi la coda.
mi avessi posto in un fondaco, in una bottega di qualche ricco mercante! i
! i. neri, 2-28: d'una forma di cacio capitale / fanno alla
vii germoglio. pascarella, 1-41: una giacca di velluto marrone, deturpata e
. la capria, 1-227: dopo una settimana senza cambiarsi mai una volta quella
: dopo una settimana senza cambiarsi mai una volta quella sua maglietta blu rosicata dal
, 165: salivo di lavagna / rosicata una scala, / né mai ho saputo
un bambino di circa sei anni con una mela in mano mezza rosicata.
la cima spianata del monte che somiglia a una testa calva rosicata. rosicatura
[calabrone]... aveva fatto una buca nella tavola che penetrava dentro la
questi vermi stanno di continuo rinvolti in una materia, non so se sia la
. ricorda lei nella nostra storia una vera rivoluzione? una vera controrivoluzione? la
nostra storia una vera rivoluzione? una vera controrivoluzione? la nostra bellicosità consiste
235: fra tutti e tre avevano rosicchiato una magra pollastrina arrosto. ferd. martini
: dovette finire con rassegnarsi a rosicchiare una dannata torta di mandorle. d'annunzio
8-13: la principessa di santafasta, una lunga magrezza lugubre nell'eleganza di un abito
distacco dall'avversario che nella graduatoria occupa una posizione. migliore. fenoglio, 4-326
passi. 7. sottrarre a una persona i beni di cui dispone (
. -spogliare a poco a poco una persona dei suoi beni. deledda
sta'attento che non le batta addosso una luce troppo forte e non si rifletta
9. intaccare un organo (una malattia). covoni, io7:
pazienza, non per i canarini soltanto, una per tutte le piccole cose della vita
tutto. -assimilare in modo superficiale una conoscenza. sciascia, 8-79: rosello
di lavoro ». -parlare stentatamente una lingua. nievo, 307: appetto
adoprarsi con tenacia per superare alla meglio una difficoltà. pecchi, 9-24: era
dov'erano rimaste le sue noci e una pera mezzo rosicchiata. moravia, xii-27:
dall'azione dell'uomo (un edificio o una parte di esso, un oggetto)
, avanza dal fondo della stanza. una donna non bella, coi capelli cortissimi,
rosicchiati. -eroso, scavato (una roccia). borgese, 1-110:
confini di uno stipendio rosicchiato da una folla di tasse e di ritenute, tirava
5. distrutto dalla stanchezza; affetto da una malattia che tende col tempo a estendere
tempo a estendere i suoi effetti (una persona, un organo). bar
, radunando un mucchio di sterpi in una buca della sabbia. betti, i-1197
: tenea il cavalier bisogno alla mano una cavezza di fune logra in vece di briglia
col muso. 6. che rivela una passione violenta e angosciosa. alvaro,
o credeva di parlare, masticava una nocciuola rosicchie- rella. = deriv
e zane, / qualor di topi scappa una nidiata, / non fa rosicchi a
a due; per la via incontrarono una poverina che chiedeva la cantà, e quelle
pane, chi un centesimo e chi una meluzzola. pascoli, 15: rer te
2. serie di brevi rumori prodotti da una macchina in funzione. de marchi
topo, rosichino': così chiamano indistintamente una piastrella bislunga di ferro, con alcune
peso. = deverb. da una var. non attestata di rosicare o rosicchiare
, 20-200: che crepaggine è quella de una femina occupata nel piacere, che si
libre di rame se ne ag'unge una di piombo bianco e se ne fanno poi
. firenzuola, 985: talor mangia una civetta / qualche ro- signoluzzi di quei
: sorta di gioco proibito composto d'una sfera girante con una stecca che la regola
proibito composto d'una sfera girante con una stecca che la regola visibilmente. =
senza pronunciare i voti, obbediscono a una maestra superiora e provvedono al proprio sostentamento
prima della metà del secolo passato, una giovane, rosa govona: non aveva parenti
versatile l'ingegno delle donne; d'una manifattura poi non già ne pigliano una
una manifattura poi non già ne pigliano una parte, ma ne conducono tutto il lavorio
fuoco con mele del granaio / sono una sola fresca rosità / con la tua abbagliante
corpo e se questa non si scaricava in una rositilla universale nel volto, certamente non
, gli è uno bello rosmarino corno una pianta de fico. liburnio, 3-22:
il rosmarino è di due spezie: una sterile e l'altra fruttifera, il cui
grande, d'odore d'incenso. ènne una altra spezie in ogni cosa simile a
qui si farà fare da un valente giardiniere una incanuciata a modo di spalliera, ripiena
e, al tempo stesso, presentano una teoria gnoseologica intesa a definire un accordo
) e innestano in tali princìpi sistematici una visione del diritto come fondato sul rispetto
fondato sul rispetto della persona umana e una viva e inquieta sensibilità per le esigenze
pensiero, al suo programma (una dottrina, uno scritto).
martini, 4-55: la filosofia era una esercitazione mnemonica: ventinove tesi rosminiane imparate
. carducci, iii-24-300: c'era una volta, tra il 1820 e il
pasolini, 9-376: quando poi, attraverso una vera e propria crisi, rebora si
. g. prati, i-293: lasci una vii politica, / rosa da tigne
più roso da uno sollecito penfìcio, una roccia). siero di paura.
414: chi passava di là sembrava in una solitudine immensa; tutti sembravano sperduti fra
.. gridai, e spuntò dalla terra una testa di donna coi capelli rosi dalrumido
boccaccio, 9-42: dall'altra parte era una piccola tavoletta di grosso e spurido canovaccio
deledda, v-701: la cameriera, una biondina anemica per il troppo ballare, svolge
4. sciupato (il corpo, una parte di esso); minato,
esso); minato, fiaccato da una grave malattia. chiari, i-13:
. tronconi, 3-184: adriana, una donna di diamante. il marchese,
5. figur. afflitto, straziato da una passione dolorosa e angosciosa, da inquietudine
1-243: s'era domato per più di una sera e aveva osservato, roso dall'
il viso / tirato, roso da una gelosia senile, / che non muòve a
s. v.]: 'roso': una pianta di rose. per rosaio nel
landolfi, 2-54: ecco... una fanciulla... afflitta da un seno
dal busto e chiazzato di rosole d'una ripugnante larghezza. -in partic.
lat. class, runcina, attraverso una forma volg. * rucìna, prestito
, con poco grano, ci sia una gran quantità di vecce, di loglio,
in modo che si rivesta uniformemente di una crosta dorata e croccante. -in partic
del carbon che chiedesse / per rosolarsi una sottil sfogliata. redi, 16-iii-
, 15- 95: gode nella vicaria una fama di eccellenza nel saper rosolare un
sapienti, assiso / sul vecchio tronco di una quercia. -gastron. rosolare sotto
simili a quelle del forno e ottenere una cottura uniforme. carena, 2-237:
], c'era il segno d'una bruciatura, della fiamma cioè d'una candela
d'una bruciatura, della fiamma cioè d'una candela, forse di sego, che
rosolatura un cibo (il fuoco, una pentola surriscaldata). grazzini, 2-321
). soldati, 6-223: non una nuvola. e sole bruciante, quello
sp., 25 (428): una buona parte di quest'odio pubblico cadeva
, infiammare qualcuno (un sentimento, una passione). faldella, 13-202:
arrostirsi, cuocersi da ogni lato, formando una crosta uniforme, dorata e croccante (
fuoco su cui un soldato faceva rotare una pecora che incominciava a rosolare e spandeva intorno
11. per estens. riscaldarsi a una fonte di calore (una persona,
riscaldarsi a una fonte di calore (una persona, una parte del corpo).
fonte di calore (una persona, una parte del corpo). -in partic.
un po'buona, perché si vive una volta sola e ogni giorno che passa
del dispetto che gli rosolava la bile, una delizia più viva e più fervida del
il colore rosa'; alcuni propongono invece una base germanica, dal got. *
croccante e di colore ambrato da una cottura condotta col fuoco alto, o diretta-
in teglia con l'aggiunta di grassi (una vivanda, soprattutto carne, ma
arrosto, rovesciata sul dorso in mezzo a una ghirlanda di patate rosolate nel grasso.
2. per estens. riscaldato a una fonte di calore, in partic.
, in partic. al sole (una persona). bontempelli, ii-865:
3. figur. caratterizzato da una colorazione eccessivamente marcata (una figura dipinta
caratterizzato da una colorazione eccessivamente marcata (una figura dipinta). faldella, 15-41
. infiammato d'amore, che ha preso una cotta (una persona).
, che ha preso una cotta (una persona). cagna, 2-69:
. a. boni, 32: una rosolatura troppo prolungata impedirebbe ai succhi della
2-305: 'rosolia'o più comunemente 'rosalia'è una delle malattie contagiose che si apprende ordinariamente
perdendosi gradatamente. gozzano, i-549: una mia sorella s'ammalò di non so
nel cicognini..., ricordo che una specie di rosolia letteraria mi era data
, i-ioii: questo stile dà agli edilìzi una nobiltà senza pari e mi fa pensare
cinquefido, la corolla di 5 petali, una capsula uniloculare divisa nell'apice in tre
sf. servizio da rosolio formato da una bottiglia e più bicchierini uniti insieme in fantasiose
di lacca, nuovo fiammante, che reggeva una magnifica rosoliera: un elefante inargentato,
magnifica rosoliera: un elefante inargentato, con una botte di vetro sul groppone e tanti
moravia, v- 360: intravidi una quantità di mobili neri intarsiati di madreperla.
nel mezzo c'era un tavolo tondo con una rosoliera di cristallo blu di forma antiquata
forse inventato a torino) ottenuto unendo una o più essenze aromatiche macerate e distillate
del carraglio... mi ha mandato una cassetta di rosoli di turino. panciatichi
a copiosissimo smercio. verga, 8-139: una gran tavola carica di dolci e di
fosse zucchero o rosòlio! ': una cosa da nulla. = dal fr
: alcuni saggi dimostrano nella loro frattura una moltitudine di rosoncini, che appariscono nelle
, et in quello fece per gocciolatoio una ghirlanda di rosoni intagliati di ma
l. gualdo, 64: era una stanza molto alta in proporzione della sua
circondata su tutti gli an- oli da una cornice nera intrecciata che seguendo poi
soffitto, il rosone della doccia era una costellazione benigna. 3. corolla di
, con suoi voti, ne'quali stava una starna. -pasticcino a cui viene
'piccoli rosoni decorati alla marmellata': spianate una pasta..., tagliate dei rotondi
rotondi larghi 5 cm; posti sopra una fortiera, umiditeli con un po'd'acqua
. rosonàccio. bacchetti, 2-xxii-38: una facciatina miserabile e come ce n'è
crepi dalla stizza come un rospàccio sotto una mota cu carro. pirandello, 7-135:
rospàccio calzato e vestito, oppresso da una cisti enorme su la nuca, che lo
gavignati fra loro... è una specie di polipaio informe, immobile e
v-1-262: aveva moglie e era loro nata una bimba, jole, alle cui tenerezze
che, in caso di pericolo, secernono una sostanza irritante; il colore può variare
calamita) che vive nei canneti; presenta una linea gialla al centro del dorso e
rospo ancor fumanti e spesse, / e una penna funèbre aggiunge ad esse / d'
penna funèbre aggiunge ad esse / d'una strige che ancor palpita e langue.
saha si fosse messo in testa che una delle sue mogli per gelosia lo avesse
, i rospi che la traversavano da una sponda all'altra, da un campo all'
[un mulino] è semplicissimo: una ruota orizzontale ed a pale...
(fuso), il quale è una massiccia e verticale asta di legno.
tarchetti, 6-ii-623: non ci voleva che una donna cieca in amore come sei tu
in termini umani, ci fa pensare ad una persona accucciata che si puntelli a terra
a terra con le due braccia; una torre di ventotto metri, immediatamente di
-buttare fuori, sputare il rospo: confessare una preoccupazione, un affanno lungamente represso;
v.). cielo e pareva stabilire una calura greve e insinuante, che
un segreto o un fatto imbarazzante o una colpa. -come fa il rospo
e gli occhioni vispi scuri illuminati da una vaga luce di fosforo. -peggior
la pelle del rospo (in partic. una pietra). c. felici
di quella bitominosa che vederete: gli è una cosa rospolosa e inequale. =
2. infiammato per cause patologiche (una parte del corpo). - anche
che in passato i pittori prearavano usando una terra rossa. -per estens.:
rossaràncio, agg. che è di una tonalità di colore fra il rosso e
imperlava subdolamente la fronte e dava una certa sma rossardo, agg
come di colei che arà s'accende una luce / tra le imposte accostate nella casa
mi rósso). letter. assumere una colorazione rossastra. gadda conti, 2-597
-in partic.: rosso scuro (una tinta). leoni, 733
la cucitura dei fogli si era accumulata una polvere rossastra leggerissima. pratesi, 5-149:
pallido mare. vi tremola a volte una manciata di zecchini; al largo passa il
aguzzo, gli occhi avvolti come d'una / rossastra fotosfera, al dosso 3
il fuoco... prendeva ormai una tinta rossastra. -che ha riflessi
. -che ha riflessi rossi (una capigliatura). pratesi, 1-80:
verso la scala a chiocciola... una signora dal seno piatto e dalle gambe
massicce, di collo muscoloso, con una faccia rossastra come il mattone d'un màstio
lampada di quarzo. -arrossato (una parte del corpo, specialmente per cause
rosso con sfumature ramate o rosate (una luce naturale o artificiale, il sole all'
le candele finivano di consumarsi, con una fiamma lunga, rossastra, illuminante le
, sotto i primi lumi / rossastri d'una sera cittadina, 7 pallida etera grave
. volponi, 9-279: urbino aveva ancora una luce rossastra e ancora cantavano sugli alberi
molti uccelli. -risplendente di una luce tendente al rosso (il pianeta
di rame. piovene, 14-n7: era una donna dai capelli tra il grigio ed
(v.), per calco su una voce oland. e
pensare con rirezzo al contatto viscido d'una tarantola, pareva si fosse raccolta,
presenza di parti di colore rosso in una stoffa, in una bandiera.
di colore rosso in una stoffa, in una bandiera. f. cetti
tra l'aure. -bagliore rosso di una fiamma. papini, 28-100: un
2. difetto di tintura per cui una stoffa tinta di nero senza gli adeguati
colore rosso o tendente al rosso o a una tonalità di rosso. -in partic.
addormentata e ancora rosseggiante del disegno di una bocca. -sporco di rosso.
talvolta su quella desolata scena si posa una luce rosseggiante, che svanisce durante le
. che tende al rosso; che presenta una tonalità di rosso (un colore,
tonalità di rosso (un colore, una luce). sorte, l-i-286
color giallo e spargerà dalla sua persona una luce tra il giallo ed il rosseggiante
tutta la composizione. -che ha una prevalente tonalità rossa (un dipinto,
stato sottoposto per un certo tempo a una pressione (una parte del corpo).
un certo tempo a una pressione (una parte del corpo). manzoni,
po'indolenziti, e segnati in giro d'una striscia rosseggiante, vestigio della cordicella.
o per ubriachezza (l'aspetto di una persona). baruffaldi, i-io:
16: avventurosi que'banchetti coronati d'una semplice abbondanza, aove tutt'altintomo la
. gozzi, i-11-211: vedevasi in lui una bellezza virile anche in quel caso,
in quelli anni, a livorno, una sera alla trattoria della casetta rossa,.
). essere di colore rosso o di'una tonalità rossiccia. landino [
quando è cotta, t alalunga mostra una bianchissima carne a differenza del tonno, la
. -essere tinto di rosso (una stoffa). ovidio volgar.,
per il colore rosso proprio o di una propria parte. redi, 16-iv-116:
color? e. visconti, 431: una fragola silvestre... rosseggia sotto
fresche della valsolda. pascarella, 1-228: una torre medioevale illuminata dal sole rosseggiava sul
, nel vespro di maggio. s'ode una cantilena di marinai. le vele latine
vi è contenuto (un bicchiere, una bottiglia). ghislanzoni, 18-17:
frattanto l'ostessa bruna era rientrata recando una bottiglia di vetro bianco dove rossegf f
del lacero saio? misasi, 7-ii-76: una larga macchia rosseggiava sul petto di giorgio
ancóra vive / sonvi, neppure d'una stilla sozze. -apparire di colore
-apparire di colore rossiccio (un territorio, una zona, in partic., una
una zona, in partic., una cava). antichi portolani italiani,
289: la conoscienza di città è una montagna piana non troppo alta e fa un
alto e arocado e la si è una grata e rosseza... dal posto
acque di un fiume in seguito a una battaglia o a un omicidio avvenuto sulle
... / e tulio strascinar per una selva / del mentitor facea le membra
. ardere, avvampare (un fuoco, una fiamma); mandare bagliori infocati (
, un vulcano, la brace, una fornace). leopardi, 34-288:
sue fauci un antro ache- rontico, una caverna ancor più tetra e spaventosa, dove
e da due verdastre finestrelle imprigionate da una doppia inferriata. comisso, iv-214:
per insegna vermiglia. -assumere una colorazione rossa (una sostanza, come
. -assumere una colorazione rossa (una sostanza, come conseguenza di un trattamento
di color meno acceso. -apparire di una tonalità di rosso (un dipinto).
condizione, e tu vi vogli figurare una storia farai che, sendovi uno grande
. massaia, v-6: si entrò in una gran foresta, ricca di ogni sorta
uve. 5. arrossire (una persona). gherardi, 3-52:
-imporporarsi, essere o diventare paonazzo (una parte del corpo). -in partic.
e il tramonto); emettere al sorgere una luce rossastra (il sole).
aere, e poco là cavalcato, udii una cam pana che a guisa
lungo i magredi del ta- gliamento, una lunga striscia di fuoco, che, tanto
un giallore invernale. -apparire emettendo una luce rossastra. moravia, 23-194:
: suoniamo invano, a lungo, a una porta chiusa, poi, proprio come
proprio come nelle favole, ecco rosseggia una lanterna, appare il volto barbuto del missionario
8. gastron. rosolarsi fino a raggiungere una colorazione rossiccia. g. vialardi
i pezzi di verdura] entro ad una casserola con 2 ettogrammi di butirro, fateli
acque. -sfumare un colore con una tonalità di rosso. de dominici,
si trattasse dei beni del monastero, una appendice posta alla leggenda di mamuca aggiunse
due chilogrammi di coscia di vitello ed una vecchia galli- naccia, fateli rossellare dolcemente
qualificate allegre, fanno mostra invece d'una austerità di ferro: sono dure e
. soldati, 6-425: ha aperto una bottiglia di peline. si chiama anche
chiama anche vino delle peline. tradizionalmente, una mescolanza di dolcetto e di rossese,
rosséta, sf. dial. arrossamento di una parte del corpo. m
extremità dii naso se fano rigide cum una rosseta di labri. = deriv.
giava e nelle isole circostanti si fa una caccia spietata dello 'pteropus edulis'per liberarsi
pere caratterizzate da forma bislunga e da una buccia variamente colorata di rosso e cosparsa
: celidonio è di due maniere: l'una è nera e l'altra è rossetta
di topo ha più fusti tutti procedenti da una radice, alquanto rossetti e concavi dal
piccolissimi ma buoni. -che assume una colorazione bruna per l'uso di farine
-rossiccio (i peli, i capelli di una persona, le penne di un uccello
profilo, nella istoria della fede, in una figura che ha il viso magro,
tenue. ranieri sardo, 80: una picchila colonna la quale... è
si mostravan l'uno all'altro come una nuova cosa, e d'acqua di lavanda
il busto. betteioni, iv-360: una [schiava]... teneva agitandolo
-figur. atteggiamento ipocrita che finge una qualità positiva. lubrano, 2-296
destra e a sinistra al pari di una testuggine, mandando baci e sorrisi a tutti
, 8-2-26: alcuni dipingono l'amore d'una carnagione rossa, ma d'un certo
. arti e mestieri, i-146: prendi una parte di vitriuolo calcinato a rossezza,
nel sopragiungere dei ministri sacri, con una scossa di core e con un ristringersi
rossiccio, ma già fetto di una malattia; eritema, infiammazione.
e la il cielo basso e denso spremeva una patisce fessura de'labbri per la
croce, iii-34: parte opposta una fiammetta rotonda di color rossiccio.
e capigliatura, la barba di una persona). manzoni, pr.
riflessioni nulla lett. che presenta una colorazione rossa, ten trasparve
rossa. come un ritratto: una faccia pienotta e lucente, con una
: una faccia pienotta e lucente, con una simintendi, 1-166: questo colore
onufrio, 130: un giorno, in una dono al dilettevole arbore o vero
e si sarebbe detto che provasse una speciale voluttà nel la d'
-che ha capelli o barba fulvi (una persona). tommaseo, 18-i-909:
gia 2. che emana una luce rosata (il sole al tracomo,
. e. cecchi, 5-300: era una tipografia piena non tignesse gli stanchi cavalli
presentare o assumere a poco a poco una colora -che ha la pelle
deledda, i-578: come colpito come una fiamma ròssica la luna / oltre le tenebrose
e le zampe pelose che ci aveva visto una cesareo, 1-78: scende,
lapidano estense, 151: corniola è una petra rassegna in in un luogo
: da virgilio am simo una cotal terra rossiccia e nitro e zolfo e
miniatura: 'balbina peyrot'. l'una è nera, non quanto l'ebano ma
-rossastro (un bagliore, una luce, in partic. signa; amendue
del tramonto). continua la gita per una collinetta di tufo rossigno, memisasi,
tufo rossigno, memisasi, 5-213: una larga pozza di sangue si andava semscolato
rossiccio bagliore. pascarella, 1-69: signo una chiesa. svevo, 8-353: la palude
sembra un volto giovane, modellato in una creta rossigna dove la stecca d'uno
-che ha riflessi debolmente rossi (una luce); che emana una luce
(una luce); che emana una luce rossastra. galileo, 1-2-300:
. pananti, i-i- 195: una meteora rossigna si vede avanzar da lontano,
fumo. nievo, 677: in una luce morta e rossigna che pioveva da
vino). serao, i-225: una bottiglia di vetro verdastro, piena di
artificio prospettico. -tendente al rosso (una diversa tonalità di colore). vasari
fulvo (i capelli, la barba di una persona). ghislanzoni, 15-124
la pelle bianchissima del cranio velata d'una peluria rossigna, vaporosa, quasi di
-che presenta barba o capigliatura rossiccia (una persona). foscolo, xix-116:
come un pacifico signore attempatello, con una sana faccia rossigna oppressa da un cappellotto
rossignòla, sf. denominazione di una delle quattro uve del valpolicella con le
); ci fu chi disse essere una musica rossiniana, che toccava tutti i tasti
(in partic. dove serve a sottolineare una situazione paradossale o di parossistica confusione)
in modo da determinare la sensazione di una forza psicologica e retorico-dialettica irresistibile e travolgente
con riferimento a fenomeni naturali o a una sequenza di azioni (per indicare la
la sua eloquenza affascinante e nervosa. è una specie di prestissimo finale e rossiniano.
, conviviale, rossiniano quasi, sur una speciale scala di cinque note, con due
, / io so che un dì dietro una siepe ombrosa / t'incontrasti in battillo
de'capelli. calvino, 7-71: una era bionda con la pelle bianca,.
la pelle bianca,... una rossina tutta picchiettata d'innumerevoli incantevoli lentiggini
). fenoglio, 4-189: incrociò una ronda garibaldina, felina e tesa,
., iv-xxix-11: sì come d'una massa bianca di grano si potrebbe levare a
53: la lacca... è una cosa rossa, che sta attaccata a
faceva per arma uno campo bianco con una sbenna dyoro in mezzo con tre sbenne roscie
di inflessioni del loro corpo sodo, una varietà d'accostamenti a pinne tese,
spazio. campana, 11: ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita
deltamerica centro-meridionale, dai quali si ricava una tinta di tale colore; portano nomi diversi
un altro agg. o sostantivo denota una particolare sfumatura, gradazione o tonalità di
.. altri poi eran di drappi d'una sola tinta incarnata, rosata, paglierina
giorno. ali giallo chiare, con una striscia rosso pesca. r.
battaglia); che porta con sé una grande quantità di sangue (un corso
4. tinto di porpora (una stoffa, una veste, in uanto
. tinto di porpora (una stoffa, una veste, in uanto segno distintivo di
fa per trattare con la libia da una posizione di forza. i 'baschi rossi'in
ariosto, 3-14: era quella arca d'una pietra dura, / lucida e tersa
avea indosso. vasari, i-346: una notte pensando che il maestro non vi fusse
tutte confuse e rosse nello scoprir, una più ardita dell'altre, il solenne
venni in viso / rosso più che una bragia, ancor ch'io sia / più
niente. -perché? -perché quando dico una bugia, divengo rosso... per
. sentivo il viso caldo, e una forte commozione. -in relazione con
. che ha naturalmente un colorito sano (una persona, il volto). -
rosso ed ha gli occhi rossi con una guardatura bieca. catzelu [guevara]
pelato, col naso rosso, e una voglia di lampone sulla guancia. nievo,
la bella aurora / s'alza e con una man la terra infiora, / con
del giudice, 2-141: in fondo una ragazza coi capelli rossi, seduta al
o la barba di questo colore (una persona). teaaldi, 32-3 (
rispondere sabbato come al solito, perché una signora volle ch'io andassi con lei
-formato o costituito o anche caratterizzato da una diffusa presenza di militanti e simpatizzanti che
... la settimana rossa è una gloria, come per i greci di pericle
rosso del tramonto, che appariva da una fessura, metteva anche più tristezza nel
aggettivo o da un sostantivo, indica una particolare intensità, sfumatura o tonalità.
di immagini di chiesa, ecco lì una litografia colorita di ruggine di terrò e di
ciò, in fine, si presenta con una certa speciosità laccata e fresca: così
certa speciosità laccata e fresca: così una donna pallida si mette del rosso sulle
latte con dame nella mattina a buon'ora una bevuta di cinque once insieme con rosso
2-194: quando la mamma entrò, con una tazza di brodo e due rossi d'
sei e mezzo. 23. una delle tre luci del semaforo stradale (e
cui può trovarsi un conto corrente, una gestione, ecc. (per lo
piede, avendo la notte per pedoto una colonna di fuoco e 1 giorno una nuvola
una colonna di fuoco e 1 giorno una nuvola. cronaca di isidoro minore volgar
miraculosamente si era partito facendo per diricto una bellissima strada ibidem, 140: la
la pallina... guizza finalmente in una striscia qualunque, e va ad avere
trenta e quaranta, colore che contraddistingue una delle due file di carte sulle quali
compiuto un fallo grave o ha subito una seconda ammonizione; comporta l'espulsione del
giocatore e in genere un'ammenda, una diffida o una squalifica disciplinare. r
genere un'ammenda, una diffida o una squalifica disciplinare. r. beccantini [
lo stesso novellino e dando vita a una mischia da osteria... che il
35 stor. nell'impero romano e bizantino una delle quattro fazioni di aurighi che gareggiavano
: avevo ieri e la notte innanzi una tal fiera voglia di ucci
: vedo rosso e stringo in pugno una frusta a nove code coi flagelli impiombati!
tanto mite ed affabile, sembrò quasi una scortesia. -voler dire il proprio
calcio della triestina in quanto indossa una maglia di colore vermiglio con un fregio in
dagli alberi, talune nel mallo che somiglia una raganella raggomitolata, altre nel mallo semiaperto
con il rossocrociato stemma cittadino sormontato da una corona. 2. sport.
scuro. ojetti, ii-337: a una finestra è affacciato un vecchietto in papalina
3 a 1. 1 giallo-blu con una difesa di ripiego... si sono
rossogrigio radi e crespi lumeggiare come in una vegetazione di fuoco. =
. colore rosso mal riuscito perché di una gradazione indesiderata, troppo scura o violenta
rossopolveróso, agg. coperto da una polvere rossastra. tomizza, 3-104
al rosso (anche con riferimento a una luminosità vivace oppure lontana o sfumata,
, poiché nella bellezza il candore d'una guancia al giglio e il rossore di
sulle vetrate chiuse. comisso, ii-142: una volta mi trovai da quelle parti mentre
più spesso, divenuto tale per effetto di una viva emozione (per istintiva reazione di
ch'ella venne a corte sedendo in una carretta, ed unqua non ebbe rossore della
noi mi ha fatto due ingiurie con una vergogna appresso, avenga che fi far voi
, infezione, ecc.) di una parte del corpo. trattato dei cinque
d'occhi puote avvenire per due cagioni: una per percussione, l'altra per apostema
, iii-13]: s'andava dietro a una bandieruccia rossosudicio -caroviveri o vittime politiche
accostati. jahier, 58: è una collina riservata ai signori. si trovano
di sinistra ed ecologisti; sostenuto da una maggioranza formata da tali partiti.
le fucsie rosso-viola penzolanti come sonagli da una piantina scapigliata. = comp. da
e penoso, tanto che chiese a una figlia di guardare. mentre quella le
naturale e nata con teodoro et era una voglia, e perché era tinta di vermiglio
rapida pigmentazione della cute a causa di una prolungata esposizione all'aria e al sole
volto veruno segnacchio di male, trattone una rossura che non le dava veruna rustichezza
. 2. luce rossastra di una fiamma. papini, 27-379: verso
cunicoli delle catacombe, guidato dalla rossura d'una torcia tra le file dei loculi dei
-anche: ventola di frasche appesa con una corda al soffitto. restoro,
/ più che di luglio il vento d'una rosta. berni, 117: sopra
. berni, 117: sopra al desco una rosta impiccata era / da parar mosche
/ è mosso questo nobil instrumento / da una corda a guisa di campana, /
uomo al meriggio d'uno albero con una rosta in mano..., prendeva
cessole volgar., 1-58: veduto una volta uno uomo pieno di malori essere
lui le mosche. bellincioni, i-197: una rosta si vuol da cacciar cani /
figura d'un servo, che con una rosta sta intorno a jobbe piagato.
nell'attitudine che fa, cacciando con una delle mani le mosche al lebbroso padrone e
: meglio oh quanto era il fartene una rosta / da cacciar mosche o involgerne
, / fittol in un fuscel, faccia una rosta. d. bartoli, 1-8-108
il padre cosimo gli presentò in dono una rosta o ventaglio (delizia molto usata fra
salvini, vli-4-1: va per le roste una leggiadrissima composizione, accio, insieme col
. vanno ad incontrarsi e formano come una rosta o ventaglio. carena, 1-86:
'ventarola, ventola, rosta'è una particolar sorta di ventaglio senza stecche e
un de'lati entro lo spacco di una piccola mazza che serve di manico.
, essendovi nel mezzo di detto galano una fibbia di acciaio brillantata. -per
, xxvi-2-184: anzi mi par che l'una e l'altra [orecchia] sia
padre, intorno alla quale aveva fatto condurre una rosta per proteggere cesti di salvia e
ricci caduti, facendo dalla parte superiore una fossetta a guisa di semicircolo, chiamata
-con metonimia: condotta derivata da una pescaia per alimentare un'mulino.
vi si scuopre dentro [al mulino] una architettura di base, di colonne,
/ l'anima milito tenera; dèli una aulente cella / ke l'aulor la conforta
. elemento fisso sopra l'architrave di una porta, in forma per lo più semicircolare
ti vede fuor della rosta dell'uscio una luce pallida pallida. p. portoghesi
che sostengono il mantice di copertura di una carrozza. c. arrighi, 44
cioè, troppo pane, perciocché 'rosta'è una quantità di bericuocoli o confortini attaccati insieme
letto; oppure è fuori, gioca una partita di biliardo col figlio sta /
zool. l'apice della porzione cefalica in una l'anno prima e mi lascia capire che
? ». cicognani, v-1-277: aveva una deva attorno odore di polpette di patate
melli, iii-605: finirono per essere una ventina all'opera. rostigióso (rostiglióso)
insaccava, chi struggeva la (una superficie, l'epidermide).
li piedi rosti- sulle staminali di una nave di seicento tonellate c'era da
delle telle a rostire de soto una padella con aqua in la quale caza
) arrominato e solo pare parte de una truina, dreto a la quale fu
: io trovo semplicemente scandaloso che in una città come roma si lasci mettere la
, / coè perai... una cartocciata di ghiottonerie dal rosticciere di s.
sera e la marina a la quantità de una nuoce. anco vale la somenza del
sasate e pignatate, abondando il sangue da una mano al signor ascanio e al signor
al signor marchese, toco nel collo de una pignata e rostita la coda de una
una pignata e rostita la coda de una orechia, smaltati di cervella e sangue
pranzo fu, è e sarà di una minestra, di un lesso di pollo o
29: quando si mette a rosto una lonza di porco o di montone o di
nel senese, il greto o piuttosto una parte asciutta che sporge dah'acqua.
la tiara, / a cui s'aggira una rostral corona. filangieri, ii-392:
nell'antica roma per ricordare e celebrare una vittoria navale, e su cui erano
delle sue navi il corvo o sia una maniera di ponte levatoio. boccardo,
ponte levatoio. boccardo, 2-5: una colonna rostrale può essere altamente utile quando
colpire e squarciare le navi avversarie (una nave antica). giamboni,
fosse riuscito a salire a bordo di una nave nemica senza essere ucciso. domenichi
duca di gaeta, già donato d'una corona aurea, non so se merlata o
giù per la riva del po 'come una rondine'. dizionario politico, 212: la
personalmente al popolo l'imminente promulgazione di una legge che punisse severamente l'adulterio.
, fra le acque cupe, come una farfalla o un serpente fra le foglie
-che ha punta molto lunga e aguzza (una calzatura). f. buonarroti,
rostrato. -irto di spuntoni (una roccia). cassieri, 70:
carducci, ii-20-164: attento! questa è una epistola seria, senza pesci, senza
: i medesimi contadini chiamavano altresì burra una vitella che abbia il rostro, cioè
1983], iii: le cicale seguono una dieta fitofaga: munite di un rostro
terra e col suo rostro pigliava ad una ad una le saette e traevate fuora
e col suo rostro pigliava ad una ad una le saette e traevate fuora.
della lama di un falcetto o di una roncola. b. del bene,
tiberio avea nel roman foro / più d'una volta i sacri rostri ascesi, /
un discorso di costantino dai rostri e una distribuzione di cibo, vino e denaro
'junker'enorme, ch'era destinato a una comitiva ufficiale, stava pronto a partire un
somigliante alla famosa erba medica, è una pianta della famiglia leguminose papilionate, con
(v. rore), attraverso una forma dimin. rosulato (part
colonna, 3-116: sopra gli fiori spirava una praecipua fragrantia, da uno illimento peruncti
. 3. resto esiguo di una ricchezza quasi del tutto dissolta o sperperata
rosura. -parte usurata di una stoffa. statuto dell'università e arte
intatto, mentre internamente è ridotto a una massa friabile piena di spoglie larvali e di
. -erosione del terreno o di una pietra. targioni tozzetti, 12-4-389:
, 957: si faccia in roma una ruota di conseglio comune, dove entrino
amministrata la giustizia in due ruote, una civile composta di tre giudici, l'
antichi, ma non vi è stata che una sola ruota del consiglio occupata per una
una sola ruota del consiglio occupata per una sola causa di relazione di vicaria.
, crescendo i pericoli, l'ebbe una giunta di guerra composta di dieci ufficiali
sono osservai nello studio d'un legista una raccolta di decisioni della rota fatta a'
privilegi pontifici, ed è costituito da una croce inscritta entro due cerchi concentrici in
in modo da formare la figura di una ruota. 2. antico componimento
era stata pur di fresco dotata di una via rotabile che per la porretta volgevasi al
'rotaceo', 'ro- taceus': dicesi d'una corolla a forma di ruota. =
. l'essere percorribile dai veicoli (una strada). lastri, i-128:
da rotaie profonde, che, dopo una pioggia, divenivan rigagnoli. nievo, 1-vi-41
prunaie. calandra, 1-193: avevano presa una stradic- ciuola fangosa, sassosa, solcata
o a fenditura: quella che ha una scanalatura per consentire il passaggio delle ruote
ergevano qua e là dalla breccia, da una traversina all'altra (di rovere)
, che si rialzava al centro in una lucida curva di asfalto. -linea,
e. cecchi, 6-7: fermatici a una porta di ferro e toccata una leva
a una porta di ferro e toccata una leva, il massiccio battente scivolò sulle rotaie
principio, criterio generale a cui si ispira una determinata persona o la vita in generale
che vuoi dire? ti sembra davvero una cosa nuova e interessante se dai non
-direttiva, criterio di condotta imposto da una dottrina o da un centro di potere
1-12-1-168: crede... una opinione, che questa sentenza debba essere rotale
muso rotale famosissimo e mi trattò con una mutazione da ragazzo. = deriv
è proprio, che si riferisce a una ruota; che ha forma circolare.
quegli altri due... seduti a una tavola, l'uno di contro all'
; che si raggiunge in tale moto (una velocità). manifesti del futurismo,
bisogna inginocchiarsi davanti alla velocità rotante di una bussola giroscopica: 20. 000
porta.. che rotola (una palla). caino, xcii-ii-300:
dopo il miglioramento di ieri mattina seguì una ricaduta ben triste verso sera. assopimento,
si stette / più dì languendo entro una grotta oscura, / lungo il rotante mar
ver che fra sì ricche luci / una roti ch'a me scorge la vita,
la mia vertigine. -geom. in una descrizione geometrica, muoversi in modo che
un dato punto o da ogni punto di una
retta rimanga costante (una figura piana o spaziale). mascheroni
.. trascuratissimo..., ricevendo una volta avviso che l'egitto s'era
fabbri. targioni tozzetti, 12-4-264: una fontana... gettava grande abbondanza d'
pestata e ridotta ben fine e con una porzione di schiuma di ferro, ridotta
c'è all'interno [degli scarponi] una scarpetta in schiuma isolante che fascia il
5-306: perché comprendiamo e apprezziamo? una parte della critica ci risponde in proposito spogliando
chiama il suo 'contenuto', riducendolo perciò a una schiuma di toni, di rapporti,
troppo pieni ancora attaccati al seno di una madre prosperosa, ma schiumaccia forse velenosa
produce schiuma, coperto di schiuma (una bevanda, il mare, le onde
indomito. d'annunzio, iii-2-328: una luce d'oro s'aduna nel silenzio,
/ l'orecchio a indovinare, / e una delle arabe accalcate, scatta, /
arabe accalcate, scatta, / fulmine che una roccia graffia / indica e, con
. - anche: violentemente polemico (una persona). siri, 1-vi-318:
si affolla, che gremisce un luogo (una massa di persone). calandra
la massa trafelata e schiumante piega da una parte, piega dall'altra, insacca nella
e schiumante, un fermento bmeiante e una certezza bruciata, come se tutto fosse
= comp. dall'imp. di una var. non attestata di schiumare e
b. scappi, lxvt-2-40: abbiasi una cazzuola con una libra d'acqua chiara
scappi, lxvt-2-40: abbiasi una cazzuola con una libra d'acqua chiara e ponganovisi dentro
, 133: si schiumi diligentemente con una cucchiara di legno, operando che non
su un'aia: vede tre donne e una pentola al fuoco. quelle raccomandano ci
. vialardi, 1-23: mettete entro una stufaruola di ferro foderata di smalto un
, un pollastro, due lattughe, una piccola rapa, e un po'di sale
i suoi amici e confederati, smarrendo una opportunissima occasione che mai più ricuperarebbe.
-eliminare gli aspetti deteriori o superati di una tendenza espressiva. carducci, iii-7-414:
arrivando, troppo piccole per reggere ad una lunga corsa, perché il vento non
ecco, i quattro bimbi / con una brocca a pungerlo, a picchiarlo, /
o espellere bava (la bocca di una persona, per rabbia o in un accesso
impulso dei suoi istinti non prenderebbe certo una risoluzione diversa dalla mia; e grandemente
15. radunarsi, affollarsi, pullulare (una categoria, un gruppo di persone)
porsi alla guida o dedicarsi alla soluzione di una situazione problematica o difficile. carducci
si assetti a tenere la bilancia in una grande federazione tedesca, magiara, jugo-slava
il grasso': levare il meglio di una cosa. -schiumare la pignatta; raccogliere
tempo infimo dopo il mille. -risolvere una questione difficile. metastasio, 1-iv-285
momento dopo con la schiumarola, passatelo ad una tovaglia bagnata nell'acqua, spremuta e
acqua, spremuta e posta doppia sopra una terrina. r. sacchetti, 1-61:
, iv-209: servivano due donne, una per darci uno spicchio di ricotta,
la fermentazione, si bolle questo 'uvaggio'in una grande caldaia di rame, da cinque
. locuz. -avere i 'polmoni ridotti a una schiumarola: per la tubercolosi.
e cielo. -trasformare il culo in una schiumarola: riempirlo di ferite.
tante baionettate da trasformarvi il culo in una schiumarola! = deriv. da schiumare
il vino e, per metonimia, una pentola). paganino bonafè,
toli el vino volto e metilo in una caldara che sia ben stagnata, o
fora de la caldera e metilo in una bota che sia ben neta e ben lavata
vino. messisburgo, 61: piglia libra una di mele ben purgato e schiumato.
pioveva e non pioveva, nella landa. una nuvola bucherata spruzzolava un tratto di sabbione
doti. unni, 12-167: tutta una canea di pseudodotti, di più marchiani
un vetro. 4. formazione di una miscela schiumosa di acqua e idrocarburi,
, iii-2-296: era [il sauro] una schiumeg'ante onda crinita / con lo
, che il mare ha staccato con una certa violenza e ha depositato nella grotta
prosa tra rombi e boati, come una lava ardente e l'awii tumida,
onda aveva schiumeggiato su lei come contro una figura di prua. lucini, 3-131
. -per estens. biancheggiare (una nuvola). buzzi, 206:
piscina] d'acqua, veniva a galla una schiumétta verdastra che nuotando bisognava allontanar con
. ne emerga... una schiumétta di comune 'umanità', come il mosto
. bava. savinio, 3-208: una schiumétta maligna comincia a ribollirgli tra labbro
da consentire il lancio del getto a una certa distanza. la repubblica [16-xii-1948
avvertiti sopraggiungevano a tempo di record con una autobotte, lo schiumogeno e un carro
pascarella, 2- 179: ieri una rondine, sola, ci seguì per un
nessuno, fuor che un passerotto, una cosa orribile però, di cui lucietta l'
che era incassato tra le case e una forra di rovi. un filo d'acqua
. -che produce schiuma in superficie (una bevanda, un cibo in ebollizione,
bevanda, un cibo in ebollizione, una sostanza, ecc.) o fuoruscendo
, 5-373: entrarono due giovani donne e una ra- gazzetta coi secchi del latte schiumoso
la fatica o la rabbia o in una crisi epilettica (una persona, soprattutto in
rabbia o in una crisi epilettica (una persona, soprattutto in contesti iperb.
di saliva, bavoso (la bocca di una persona o di un animale, il
, 2-311: la mente umana è come una fonte unde nasce lo rivo de l'
. che presenta aperture, varchi (una cerchia muraria). g.
2. socchiuso, spalancato (una porta, una finestra, una cortina
. socchiuso, spalancato (una porta, una finestra, una cortina, ecc.
(una porta, una finestra, una cortina, ecc.). forteguerri
-figur. reso accessibile, praticabile (una possibilità di vita o di carriera)
mazzini, 2-210: vogliamo un nome, una esistenza riconosciuta, una via schiusa al
un nome, una esistenza riconosciuta, una via schiusa al progresso, una rappresentanza,
, una via schiusa al progresso, una rappresentanza, e un miglioramento di condizione
sbocciato (un fiore); aperto (una gemma). aluzzo roero,
il mare era immacolato e nuovo come una corolla appena appena schiusa. ojetti,
ngur.: nato o appena nato (una persona, anche per indicarne la giovinezza
6. che si manifesta compiutamente (una passione). luzi, 21:
. disponibile a provare un sentimento (una persona). mazzini, 2-111:
ant. scivare), tr. evitare una persona fastidiosa e molesta o la cui
imbarazzo o turbamento o, anche, una cattiva compagnia; sfuggirne la compagnia,
schivano., voi altri gingilli d'una società frivola, che vuol dar foco
schivarlo. -sfuggire la vista di una persona (lo sguardo). anguiuara
un veloce movimento del corpo o di una sua parte; evitare l'urto con
coma in testa e i piedi caprini per una macchia di lentischi pian piano, per
... schivata per un pelo una bicicletta, imboccheno la pa- lommella e
rapido spostamento del corpo un proiettile, una freccia, un'arma che stia per
fu bestialità di cisi- fonte pancratiasta quando una mula gli tirò un calcio, in
vie più frequentate. -con riferimento a una strada che passa presso un luogo senza
senza attraversarlo. sbarbaro, 4-90: una frazione c'è che non si vede arrivando
da impegni. -anche in relazione con una prop. subord. patecchio, xxxv-i-563
bisaccioni, 1-272: il modo di schivar una guerra civile si è di occupare i
uditori. ungaretti, 17: se una tua mano schiva la sventura, /
tanto caro quanto l'intendere i difetti di una cosa mia, perché ne conosco l'
, e mi pare che, visto una volta e notato un vizio, abbia poi
dovendo dipinger in tela, vi facea tirare una leggier mano di colla e schivava il
2-341: per le viti è ottima una terra mediocremente rada: ma quella che dà
, « ci ho nel cavo della mano una sculacciata rientrata »... «
sarebbe stato scortese, che sarebbe stata una vera vergogna, e lui non potè più
: ebbe l'imprudenza di chinarsi, per una
un 'montante'che dopo averlo innalzato per una ventina di centimetri lo sgancio tramortito.
2. per estens. il sottrarsi a una persona indesiderata. soldati, 2-498:
aspetto in macchina. è meglio ». una schivata di misura! = deriv.
scuole da'miglior greci e latini come una pedanteria. schivézza, sf.
dorato e la voce agra, d'una schivézza sospettosa perché conosceva il proprio valore
tenere un comportamento o di trovarsi in una situazione o in una condizione per lo
di trovarsi in una situazione o in una condizione per lo più sgradita, fastidiosa
, disinteressato o anche sdegnoso riguardo a una richiesta, a una situazione, a se
sdegnoso riguardo a una richiesta, a una situazione, a se stesso. -
. cellini, 852: cantava l'una vergognosa e schiva / del grand'arno
che non patiscono più le punture d'una pretta stoica libertà. martello, i-2-340:
diverso, che la fantasia poteva supporla più una imagine che una realtà. c.
fantasia poteva supporla più una imagine che una realtà. c. levi, 2-172:
e ritroso. -con riferimento a una personificazione. petrarca, 117-3: se
bandello, 2-22 (i-871): una giovane molto bella..., conosciuto
. i. frugoni, i-2-143: era una ninfa amabile, / che saggia e
non debbono conoscere, e insieme di una strana profonda pacificazione. moravia, xii-51:
maniera nervosa e schiva, proprio come una fanciulla che sia tentata di parlare di un
amore. -appartato, ritirato (una condizione). bacchetti, 2-xxiii-283:
era costei per natura... una vecchia di sessanta in settanta anni,
quasi sessili, connate e separate per una semplice fessura. questo genere ha per tipo
'schizandra coccinea', della quale blume fondò una piccola famiglia, sotto il nome di
antere presentano 1 sacchi pollinici separati da una fessura. schizanto, sm.
piante solanacee diffuso nell'america andina con una decina di specie,
schizeacee, diffuse nell'emisfero australe in una trentina di specie giunchiformi o graminiformi che
. malformazione congenita caratterizzata dalla presenza di una fenditura verticale in una palpebra o in
dalla presenza di una fenditura verticale in una palpebra o in entrambe. l
di ablefaria parziale consistente nella presenza di una fenditura verticale sulla palpebra. = voce
cui fanno parte numerose specie caratterizzate da una fessura frontale assai evidente (riscontrabile,
, nelle mosche comuni) associata a una lunula. = voce dotta,
, autismo e allucinazioni, tendenza a una rapida evoluzione in demenza (e,
la schi- zoidia diventerebbe schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l'affettività e l'
e paranoia... stanno diventando una malattia endemica ed epidemica nell'odierno consorzio
di essere, comportamenti, attività di una stessa persona. pasolini, 17-73:
. arbasino, 19-23: una comunità visionaria che vive schizofrenicamente la propria
è scoppiata, è andata in pezzi: una bomba pestata sull'innesto. moravia,
gli schizofrenici si affezionano qualche volta a una persona, seguendola passo passo, non
riferisce alla schizofrenia; che ne costituisce una manifestazione. p. g. battaglia
piovene, 14-79: la sensazione schizofrenica di una disarmonia totale tra l'universo e noi
, agg. patol. che presenta una fenomenologia analoga a quella della schizofrenia (
, agg. che è all'origine di una sindrome schizofrenica (e il termine viene
più riferito a un genitore, solitamente una madre ansiosa, iperprotettiva, assillante,
, la cui personalità si presume abbia una parte importante nel determinare la schizofrenia del
unici della schizofrenia... possono trovare una loro razionalità se esaminati alla luce di
tuttavia, non coincide con la ncerca di una spiegazione in senso deterministico causale di comportamenti
completa in un nuovo individuo o in una serie di individui concatenati che si separano
schizòide, agg. patol. che presenta una dissociazione fra le funzioni emotive e quelle
come difetto schizofrenico residuo al termine di una psicosi). - anche: che
la schi- zoidia diventerebbe schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l'affettività e l'
2. per estens. che ha una personalità o, anche, un'attività
forse ne sono utenti: operando così una dissociazione (un po'schizoide) tra
assume, a seconda degli autori, una valenza clinico-nosografica variabile, designando talora uno
più spesso, con valore attenuato, una condizione psichica, da altri descritta con il
la schi- zoidia diventerebbe schizofrenia, cioè una disgregazione progressiva fra l'affettività e l'
mune accettazione, usato per designare una sindrome maniacale (con aspetti di dissociazione
di uno stato tossico o di una situazione conflittuale. = voce dotta,
attribuita, tra i suoi contenuti, una visione schizomorfa -non descritta ma manifestata in presa
fetale in cui le viscere fuoriescono da una fenditura della parete addominale.
schizostelìa, sf. bot. presenza di una schizo- stele in una pianta.
. presenza di una schizo- stele in una pianta. schizostèlico, agg. (
era incominciata: già dall'alto di una forca penzolava inerte col capo ripiegato,
misura sovrabbondante o esprime con grande evidenza una qualità, una caratteristica. papini,
esprime con grande evidenza una qualità, una caratteristica. papini, ii-472: libri
e con forza; sprizzare fuon (una sostanza liquida o semiliquida).
e'si viene a dispergere per aria in una infinità di minutissime goccioline. arici,
più del marmo s * era slanciata una donna bionda, cui schizzavano addosso i
in una secchia di legno il sangue che sgorgando
fuoco). domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere del
battendo fave, gli ne venne schizzato una nell'orecchia. cellini, 518:
in su il porfido, tenendolo in una gorbia o cannone di rame, perché
scatenìo di bubboli e di ruote, una grandine di sassi che schizzavano frullando nei
si udirono ciottoletti schizzare via da sotto una ruota di gomma. tecchi, 11-19:
in schegge, screpolarsi, staccarsi da una superficie. cellini, 529: il
esso che qual pasta arrendevole premuto da una parte, e ivi spinto all'in-
-scivolare via, sfilarsi, sfuggire a una presa o fuoriuscire da un contenitore.
sé. -saltare via spezzandosi (una corda tesa). leopardi, 303
proiettile). lancia, i-505: una saetta, schizando per le tempie di
bolide e... lasciava cadere una bomba e schizzava di nuovo in cielo
uomo di monte galgano, lavorando in una sua vigna, sì si ferì l'occhio
l'occhio per mezzo, sicché l'una metà gli schizzò della testa, ed essendo
) erano iniettati come gli occhi d'una tigre, lampeggiavano, pareva che volessero schizzargli
poppe. tecchi, 13-66: con una scollatura un poco troppo ampia su un
precipitosamente, con uno scatto improvviso (una persona). -in partic.: uscire
la scrivania. calandra, 6-82: una bella lepre schizzò fuori da un viluppo
5. spuntare dal terreno (una pianta). vettori, 101:
(per lo più con riferimento a una qualità, a un'attitudine, ai
a un'attitudine, ai sentimenti di una persona). cipriani, ii-1-171:
tanto in tanto gli schizza fuori con una frase e con una citazione. pea,
schizza fuori con una frase e con una citazione. pea, n-174: pauroso dei
. scatenarsi contro qualcuno (la collera di una persona). marini, 178
sgridarlo. -scoppiare, dirompere (una disputa). pirandello, 6-290:
solo la fontana, che schizzava come una pompa. calvino, 3-87: i valletti
emanuelli, 3-74: si prende in bocca una golata d'acqua,
gonfia ora l'una ora l'altra gota come si fa dopo
. -spruzzare macchioline d'inchiostro (una penna, il pennino). -
a sdegno, schizza contro l'aggressore una saliva tanto accesa e mordace che lo
denti serrati. viani, 10-44: una testa diabolica con le vene del collo gonfie
vada a sella. ottimo, iii-79: una rondine trapassante li schizzò nelli occhi il
mele ognun è in due / e mangiansi una volta e schizzan due. firenzuola,
la mercé di quelle bastonate, da una sdrucciolevole soccorrenza, schizzando come un nibbio,
schizzando come un nibbio, di loro una parte ne ricoperse e un'altra ne ammorbò
, non intendendo la ricetta, prese una medicina per bocca che doveva entrare per luogo
cellini, 2-72 (427): perché una mattina in fra l'altre io mi
scarpelletti per lavorarlo, e'mi schizzò una verza d'acciaio sottilissima nell'occhio dritto.
midolle e gli ossi. -allontanare una persona da sé con un'energica spinta
iii-29: il brillante... schizza una luce rotta tremante e inquietissima. zena
come lo stoppino umido e ammaccato d'una candela, che presentato alla fiamma d'una
una candela, che presentato alla fiamma d'una gran torcia, da principio fuma,
. fenoglio, 5-iii-775: « datti una lavata », dice palma, «
ché schizzi puzza di sudore come se avessi una solforatrice sotto le ascelle ».
. figur. esprimere vivamente 0 manifestare una condizione, uno stato d'animo, un
di sdegno, di odio profondo (una persona, il suo sguardo: per lo
testa all'asino. -lanciare una rapidissima occhiata. viani, 14-138:
. g. raimondi, 1-126: una parola, caduta dentro di me,
. 17. disegnare rapidamente, delineare una figura nei tratti essenziali, allo scopo
tesauro, 2-25: senza colori si può una impresa schizzar col carbone, scarabocciar con
de marchi, ii-717: seduta sopra una delle basse sponde del ponte, arabella
fuori di tasca un quadernetto e, con una minuscola matita nella mano grossa, schizzava
ore di noia e di sosta schizzava con una penna di oca temperata...
e la matita e cominciai a schizzare una sezione del mobile. -abbozzare un
occhi a qualcuno: per indicare iperbolicamente una reazione furibonda. g. m.
in papardelle, / era ingrassata come una porcaccia: / pareva che schizzasse dalla
tutte le partì: 'è grasso come una pasqua'. -schizzare inchiostro, il
illustre filologo [fanfani] non tuffa una volta nel calamaio telegante
, 37: a meraviglia: è una cuccagna! tutti ricchi sfondati, sguazzano in
. frazionare, scomporre un numero, una grandezza. fibonacci volgar., 53
detti. -colore steso grossolanamente su una superficie, in partic. per costituire
in partic. per costituire lo sfondo di una raffigurazione. faldella, 13-201: quanto
. sono delle figure umane impiastricciate sopra una schizzata verde. -pagina scritta frettolosamente
. calandra, 390: s'alzò una larga schizzata di fuoco,...
di fuoco,... seguì una tempesta di scheggie. 3.
2. cosparso, imbrattato, macchiato di una sostanza liquida. d. bartoli
grandi linee, senza i dettagli (una raffigurazione). caro, 12-iii-209:
in fretta e furia un luogo (una persona). marinetti, 2-iii-177:
officina di trine che ammira in cerchio una rivolta di camicie a pizzi esasperate di
5. sgranato, stralunato per effetto di una forte emozione (gli occhi).
frazionato, fratto (un numero, una grandezza). fibonacci volgar.
baldinucci, 148: 'schizzatóia': una gola o condotto, che è nelle
g. del papa, 4-185: una sola schizzatoiata d'aria in una delle
4-185: una sola schizzatoiata d'aria in una delle vene crurali d'un animale vivente
latina, ed è uno strumento concavo come una zampogna, col quale s'attrae l'
serviziale o cura, il quale è una sorte di medicina liquida la quale con uno
uscio / e per il fesso comincia una predica.. / -oh! uno
in partic. usando uno spruzzatore o una siringa. 1. nelli,
sm. che cosparge un liquido su una superficie servendosi di una piccola pompa.
un liquido su una superficie servendosi di una piccola pompa. bacchetti, 3-60
schizzettatura, sf. spruzzo di una piccola quantità di liquido; il
, schizzettatura. -con riferimento a una tecnica di decorazione pittorica. rigutini
du'occhi! e vestita sempre come una signorina! = dimin. di schizzetto
siepi, con in mano lo schizzetto d'una pompa di solfato, in momenti di
tipo di grossa siringa che termina con una punta conica, usato un tempo nella
, speculi auricolari e nasali; appese a una specie di attaccapanni due grandi boccie di
due grandi boccie di vetro, piene l'una d'un liquido bianco, l'altra
2. tipo di archibugio provvisto di una canna lunga, ma di calibro piccolo
non bisognava pigliare il cannone per ammazzare una pulce, ma ha fatto benissimo a
che al bisogno potrà gittare a terra una torre. -veicolo a motore poco
e vivace di un avvenimento, di una situazione. groto, 129: io
momordica elaterium, il cui frutto, una volta maturo, proietta fuori i semi
aa dietro le grosse lenti, mostrando così una diffidenza e una schizzinoserìa da vecchia.
lenti, mostrando così una diffidenza e una schizzinoserìa da vecchia. = deriv
era associata, per parte di lei, una freddezza da polo nord per ogni possibilità
francese, intendono, e riconoscono concordemente una lingua vera, effettiva, cioè una
una lingua vera, effettiva, cioè una lingua intera. = deriv.
coltellaccio nel fodero, si tirò da una parte, prese la rincorsa verso i
. leopardi, 752: non piace ad una bocca schizzignosa / una mandorla amara come
non piace ad una bocca schizzignosa / una mandorla amara come il fiele. soffici,
il capriccio di voler esser imitati in una farsa da me e dalla mia sorella
è naturale che poi, deluse da una così generale indifferenza, ostentino tanta superbia
abbigliarsi alla campagnuola, sceglie, come una damina villeggiante, abiti d'una ambiziosa
come una damina villeggiante, abiti d'una ambiziosa e ricercata semplicità. soffici,
. moretti, vii-541: non sono una ragazzina schizzinosa. a me la verità
profferte amorose o del corteggiamento (specie una donna). caporali, i-121:
bargagli, xli-i-469: io non vidi mai una donna la più schizzinosa né la più
esse osano produrre, in atteggiamenti vari, una loro schizzinosa femminilità sollecitatnce di omaggi,
omaggi, la quale sta loro come una perla sulla fronte d'una scrofa.
sta loro come una perla sulla fronte d'una scrofa. -sm. riluttanza,
che sete e che, al sentir d'una parola che non abbia del mortificato,
. spruzzo di un liquido o di una sostanza semiliquida. -anche: il liquido
tosto al luogo, trottando su per una strada fangosa, compare fin nel gior-
: questo piccol giardino ha in mezzo una fontana d'alto schizzo, che ricasca in
fontana d'alto schizzo, che ricasca in una bella tazza, entro cui guizzan certi
dorati. d'annunzio, v-2-237: una polla cristallina scoppiò allora nell'antro monitono
quantità di liquore che si aggiunge a una bevanda, specie al caffè. -caffè con
-per simil. quantità minima di una cosa. tommaseo [s. vj
alla vita, tutto un fradiciume, una grondaia; dalla vita alla punta de'piedi
, i-87: porfido... è una pietra rossa con minutissimi schizzi bianchi.
rappresentazione essenziale di un edificio o di una parte di esso (schizzo architettonico)
che l'infinite vostre occupazione vi concedessino una mezza ora di tempo per spenderlo in
oh in quanto a questo poi, averete una bella e santa pazienza essendo otto giorni
di carta protocollo, vi disegnai sopra una vaga sagoma di velivolo (come allora si
, nell'interno del quale, difeso da una pellicola trasparente, era uno schizzo a
3-48: sono... spunti per una recensione; abbozzi e schizzi per un
prima stesura da sottoporre ad approvazione di una scrittura legale o di un documento ufficiale
questo non si curava d'entrare in una tal vigna; e forse non isterie
, 1-210: ora non è ella questa una brutta sculacciata per voi far tanto romore
essenziali dell'aspetto o della psicologia di una persona o di un tipo umano;
schizzo di suo fratello, che è come una sua appendice. faldella, i-4-124:
liberando di colpo l'elica e provocando una rapida accelerazione verso l'alto { lancio
modello schizza via verso l'alto in una rapida cabrata. 11. ant
. 15. forza di attrazione di una calamita. galileo, 1-1-54: questa
sparare con grande prontezza di riflessi a una preda o a un bersaglio in rapido movimento
che, se introduce a parlar seco una divinità e insegnarlo della filosofia..