del 'dragon 'mantiene nel volo una pendenza scoscesa. io sedevo dietro al pilota
quadro centrale e più grande, dove una luce rossa, entro un finestrino, è
attraversammo la sala, alla cassa comprammo una manciata di gettoni, scegliendo poi nel quadro
del biliardo. -elettrotecn. parte di una centrale, di una sottostazione o di
-elettrotecn. parte di una centrale, di una sottostazione o di un impianto di utilizzazione
papa paolo fatto fabbricare... una cappella chiamata la paolina...,
quivi esisteva fin dal tempo degli etruschi una ragguardevol popolazione. fanfani, 1-55:
, 31-1-1988], 207: al centro una poltrona di vimini e un tavolino bianchi
in mezzo erge la ria / fronte una rocca di squallor dipinta: / atro-bigio
magazzini. d. bartoli, 6-5-162: una stanza del piano superiore...
vergine, che la mano ambigua di una giovinetta innamorata aveva donato.
e un pizzico di sale, confezionate una comune pasta all'uovo che taglierete poi
parte vetrata è aperta...: una specie di persiana frantuma a quadracci il
). che è un primate, una scimmia. gozzano, i-174: forse
che la filosofia fallica del povero lawrence sia una modernissima novità. = voce dotta
. gruppo di quattro elementi (in una teoria, in un sistema classificatorio,
sillabe ovvero di quattro piedi metrici (una parola). tesauro, 2-138
caldo nel detto luogo arrivato, a una fonte che quivi era, del quadrupedante
boccamazza, i-1-387: si trova in una opera antica, la quale parla assai
133: dietro le statue veniva una jak o bove selvatico posticcio, una
una jak o bove selvatico posticcio, una tigre, un elefante et un'altra bestia
, non si poteva aprire un giornale o una rivista o sbirciare una vetrina di libraio
un giornale o una rivista o sbirciare una vetrina di libraio senza trovarsi dinanzi quei
figur. sciocco, rozzo e ignorante (una persona). -anche: villano nei
. ant. chi rende quattro volte maggiore una somma di denaro, un patrimonio di
di quattro volte (un oggetto, una grandezza numerica o fisica). -
nuovamente venuto di parigi, che con una ceri'aria civilmente scortese e la caricatura
quadruplicarsi dei meticci sta soltanto a confermare una progressiva, generale indianizzazione. calvino,
zizzania ', metter quadruplicato fiato, rompersi una vena del petto e scoppiare o leggerle
dal quaternario duplicato, onde si forma una tessera saldissima, e dal binario quadruplicato
promesse. idem, iii-8-9: tralascio una elegia sulla ruma di troia, in cui
notevole (di un oggetto, di una grandezza fisica); amplificazione.
momento della libertà. gli uni concepiscono una volizione che sia [uasi duplicazione,
alleanza tenuta come strumento progressivo europeo è una prova del poco esercizio degl'italiani nelle
». stampa periodica milanese, i-379: una collezione di oltre cento distintissime varietà di
. simulatore, infido, ambiguo (una persona). moravia, 25-201:
spia. -scherz. che presenta una vistosa pappagorgia. ghislanzoni, 17-61:
col corpo, in rispetto alla larghezza è una proporzione quadrupla, che fa un bisdiapason
quattro lire e dopo l'introduzione d'una macchina il di lui prezzo fu abbassato
3. in elettrologia, sistema costituito da una distribuzione di carica elettrica che dà luogo
indietro; qui di sopra (per indicare una persona o una cosa precedentemente citate in
sopra (per indicare una persona o una cosa precedentemente citate in un documento:
della famiglia equidi, simile a una zebra di piccole dimensioni, un
solea pietade. -nel fondo di una prigione. giusti, 4-ii-564: gli
amico di lei, questa potrebbe essere una ragione: con ciò sia cosa che,
e leggermente ricurvo, zampe collegate da una membrana; è migratore, sverna in
, come sarebbe che l'uomo temesse una lepre o il volato d'una quaglia
temesse una lepre o il volato d'una quaglia o le coma d'una lumaca,
volato d'una quaglia o le coma d'una lumaca, è atto di vilissimo uomo
.. non partono tutte, anzi una gran quantità ne resta per le stoppie
bisogna che conquistino. se vedono svolazzare una pernice o una quaglia, prendono la mira
. se vedono svolazzare una pernice o una quaglia, prendono la mira e fanno un
rapprendersi, rappigliarsi (un succo, una linfa, il latte, una soluzione
succo, una linfa, il latte, una soluzione colloidale). ramusio
si rimescola. savarese, 116: una formetta di cacio, al più di duecento
con quelle anime in pena / di una vita che quaglia poco. sereni, 3-72
o presente in modo tangibile; avere una forma precisa; costituire una realtà inequivocabile
; avere una forma precisa; costituire una realtà inequivocabile. f f
e s'accende,... gemono una certa roba che par simile alla colla
schyston (che non era se non una quagliata ben acida) godeva fama di
il latte quagliato di queste vacche è una cosa prelibata. massaia, i-
esterno... stava allora assumendo una consistenza quagliata e scivolosa. 2
con certo instrumento d'osso legato con una pelle, che si chiama quagliaduro.
la caccia della quaglia, costituito da una piccola borsa piena di crine e da
quaglia femina, e quando se n'affronta una buona, è di molto utile e
ha un aspetto piacevole e fiorente, con una certa rotondità di forme. goldoni
era brunetta piccola e tutta tonda, una gattina, una co
piccola e tutta tonda, una gattina, una co lomba, una
una co lomba, una pupattola di carne, una tortora, '
lomba, una pupattola di carne, una tortora, 'una qua- glietta '
pupattola di carne, una tortora, 'una qua- glietta 'come diceva napoli giustamente
. fettine di vitello arrotolate con dentro una fettina di prosciutto, avvolte esternamente da
fettina di prosciutto, avvolte esternamente da una sottile striscia di lardo, che per lo
. montale, 15-795: era una bella giornata di primavera. / sul
uccelli senza vuoti o interstizi 7 sotto una luce accecante. f. ceciarelli
firenze... è in arrivo una scarica di mini-referenaum filo-animalistici contro le fiere
, svegliatosi e strofinandosi gli occhi con una mano, stese coll'altra la pelle del
uomo adescato e irretito dalle grazie di una seduttrice. goldoni, iii-981: -perché
da una marmitta all'altra per ottenere una densità uguale. moravia, ix-295: una
una densità uguale. moravia, ix-295: una contadina gli porse in silenzio un concone
la scodella servigiale perché ci mesca dentro una ramaiolata di roma. 3
un lungo manico che spesso termina con una curvatura a uncino, usato per prendere
bersezio, 1-57: prese egli stesso una ciotola che vide sopra una scancella,
prese egli stesso una ciotola che vide sopra una scancella, e, dato mano al
arno, e de le ditte fronde una manata di ciascuna; e mette in uno
1-i-381: 'ramaiuolo ': è una caldaia di ferro, nella quale si fanno
ramaiuoli / nel capo gli darei d'una scure. f. alberti, lxxxviii-i-112:
, apparecchia, / perché ne può ricevere una secchia; / e da bologna i
gamurrin rosso. / ho tante massarizie, una padella, / ho uno spedon grosso
stesso ramaiolo, maternamente, simile a una ben misurata minestra. -tenere il
. lippi, 4-37: essendo così fuori una mattina / per suoi negozi e pubbliche
pubbliche faccende, / urtò per caso una vacca trentina / e, tocca appena,
un'alta rammanzina, / per- ch'una lingua ell'ha che taglia e fende:
un figliuol (dice) in forma d'una botta. note al malmantile, 1-52
e dolente, / e diomedeo con una ramanzina / la seguia di poltrona e d'
mi apparecchiava in quel silenzio a farvi una qualche rammanzina fierissima. guerrazzi, 1-143
toccarne dai suoi fedeli sudditi e servitori una ramazzina delle buone. nievo, 57
pistoiese per rimproverare, rampognare, fare una ramanzina. = denom.
. ramare1, tr. rivestire una superficie metallica con uno strato di rame
conseguenza, rinforzare, per mezzo di una corrente elettrica, una superficie metallica (
, per mezzo di una corrente elettrica, una superficie metallica (lastra stereotipa, cliché
dì caniculari,... passando d'una siepe in altra, va con tanta
tanta velocitade e leggerezza che passa come una folgore. getti, 15-ii-488: ramarro,
bianco ', e metter tutto in una pentola. pascoli, 833: guardi chi
ancora vibrasse nei fianchi, proprio come una lucertola che ha fatto una corsa.
proprio come una lucertola che ha fatto una corsa. alvaro, 0-8: tutta
d'un verde ramarro che hanno trovato una linfa sotterranea che li gonfia.
. ant. addetto alla vigilanza di una processione. - per estens.: sgherro
garette, e lo coglie in una noce. = etimo incerto,
brancacci... tolse un frugnuolo, una campanella al braccio et una buona
, una campanella al braccio et una buona ramata. a. f. doni
f. doni, 2-92: una sera, a mezzodì avendo apparecchiato il fru
a pratolino. ramazzini, 252: una fenestrella del dispensino dove è una ramata.
252: una fenestrella del dispensino dove è una ramata. guglielmotti, 708: '
dossi, 3-24: la ramata di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia.
di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia. pasolini, 1-144: c'
finocchi, che si vedevano distendersi come una nuvola verde, con in mezzo la capuccina
dei libri, passando sopra di essa una spazzola intrisa nella tinta che si vuol impartire
dalla sete, un cervo giunse a una fonte, e dopo aver bevuto mirò la
ramato d'oro. -formato da una determinata pietra per quel che riguarda i
: unito a un altro proiettile con una catena. / varchi, 18-2-154
di due mezze palle unite insieme con una barra o catena che si usa in
il più meraviglioso colore che i capelli ai una donna potessero avere. un rosso ramato
forza di ramato. cinelli, 11-29: una pergola di viti azzurre di ramato
operazione con cui si ricopre con rame una superficie metallica per mezzo dell'idrolisi.
azione e fattura del vestire di rame una superficie. 'ramatura galvanica '. arneudo
dell'anima del cannone (e provoca una dispersione anormale del tiro e, anche
marinetti, 2-iii-61: io sono aggravato da una antica sporcizia degna di sfiorare le marmoree
silente ti arriva lo sdru- sciare di una ramazza sopra l'asfalto. 2.
che si avesse cioè a che fare con una apprendista della rigovernatura e della ramazza.
tutti: gli si pagorono dua testoni l'una. gemelli careri, 2-i-153: ramazza
2-i-153: ramazza chiamasi in quelle contrade una sedia posta in mezzo a un telaio
, ed allora i buoni contadini pongono una catena di ferro tra 'legni, per
la slitta o schifo la governava con una specie di timone simile a quel bastone
sembrerà, nei tristi giorni, una ramazzaglia di spazzini governata da sguatteri,
: i comunisti io li ramazzerei in una nottata. = denom. da ramazza1
così che la stessa annetta non è una devota dell'ordine e della pulizia: cumuli
», 8-ix-1986], 11: è una bellissima e affascinante ramba...
ghiaiate. sopra il sospetto d'una rambèrga irlandese osservata nel saba, 5-416
a me, che merde / ramazzavo, una dea fiume appresso la torre ove
, 1-i-381: 'rambèrga ': è una... sorta di piccola un
scelto alcuni oggetti davvero particolari, in una breve carrellata, dal- l'high-tech al
troppo forte 'sopra un cobra minaccioso, una cartuccera come cintura, fascia sulla fronte
.., carlo verdone smonta da una rombante motocicletta. 2. appartenente
e, dirizzata nel mezzo del popolo una colonna, vel pose suso. guido
vuole vedere spesse fiate e tienirla in una confectione che sia d'onne mamera de metallo
, e pure mescolato col rame gli da una durezza grandissima. f. galiani,
12-6-251: nel pezzo più grosso, in una vena di quarzo se ne vede incorporata
vena di quarzo se ne vede incorporata una che pare di rame pinticoso. stoppani
solfato di rame, che operò moderatamente una volta. einaudi, 2-145: i
un albero molto grande di fico, riparando una vasca usata per raccogliere il solfato di
, ch'ella fabbricava in segreto con una mistura di alcool, dulcamara e verde
sab- bato come al solito, perché una signora volle ch'io andassi con lei
. che denota colore, per indicare una sfumatura piu chiara, soprattutto bionda.
subito fare un esperimento reale: comporre una strofa difficile, disegnare una figura,
: comporre una strofa difficile, disegnare una figura, incidere un rame. ojetti,
in questo dì t'ho posto come una cittade armata e come colonna di ferro e
; che è collocato lungo un ramo (una foglia). ramealina,
rameggianti. d'annunzio, i-804: una villetta pulita e candida / ricinta tutta
intrico dei rami (un albero, una selva). f f
, iii-4-26: ride sepolta a l'imo una foresta / reve, e rameggia immobile
rameggiar mormorante, a primavera / inchinava una ver- d'ombra sul capo / de'
presentare figure ramificate (un disegno, una decorazione, le vene). onufrio
-produrre ramificazioni luminose (la folgore, una costellazione). savinio [« fronte
3. diramarsi dalla via principale (una via secondaria). carducci, iii-24-10
sciascia, 10-120: da quella battuta rampollava una antica storiella e dalla storiella cominciavano a
sentir serpeggiare, diffondersi in sé (una sensazione). linati, xvi-145:
-che presenta volute e ramificazioni (una cornice). pirandello, ii-1-774:
cornice). pirandello, ii-1-774: una mensola non meno antica con un grande
, detto 'bianco rosso ': una pietra dura di color rosso scuro, ramezzata
4. sostant. trama ramificata di una struttura anatomica.
[vite] che ha per ogni rama una grappa, ma quella che tiene per
a cader viene / e scom- ponesi una coscia. pascoli, 1029: nell'acquastrino
sfatto. bonsanti, 4-268: una vera strega scarruffata, col trucco a
. d. bartoli, 15-2-31: una povera borghigiana di sotto a lublin..
, 6-221: v'ha per que'campi una sottil sorte di ramerino di dilicatissimo odore
di un bagno, al vino, a una vivanda (in partic., all'
e poi, di retro a questo, una insalata di salvi'e ramerin, per
beolco, 1265: sora d'una rametta che fioriva / el rossi- gniul
, 39: non c'è più una rametta verde. tecchi, 15-90: vide
tecchi, 15-90: vide a un tratto una siepe di scamice. la riconobbe subito
jmprowiso, fra il seccume duro, una piccola nuvola di bianco, soffice, morbida
erbe, di foglie. -in una rappresentazione plastica. magalotti, 26-173:
minore quello che serve di vaso a una piccola rametta d'oro... nel
.). sennini, 338: una rametta di rosmarino. romoli, 141:
, bagnandolo spesso con questo intmgolino con una rametta di salvia. v. lancellotti
agnoletti, lxvi-2-326: ponete a bollire dentro una cazzarola mezza foglietta di vino con una
una cazzarola mezza foglietta di vino con una foglietta d'acqua, un poco di
d'acqua, un poco di sale ed una rametta di rosmarino. tozzi, v-486
, v-486: c'era, dentro, una rametta di vainiglia che aveva macchiato le
2- 477: il vischio è una pianta breve, con rametti in croce con
, calcato. -breve ramo di una pianta aromatica, usato per insaporire le
-diramazione di un organo, di una struttura anatomica. targioni tozzetti,
rametti, fra'quali il ritrattino d'una giovinetta che il mondo piglierà per teresa.
altezza e dalla cui corteccia si ricava una fibra elastica e resistente, usata per
tempo introdotta in italia. = da una voce di origine orientale (malese rami)
. recidere i rami più piccoli di una pianta per comporre fascine. fanfani,
tommaseo]: l'angelo gli diede una rama che avea tre ramicelle dell'arbore.
, vti- 3: intom'ad una fonte, in un pratello / di verdi
rapite spoglie. nievo, 700: una rondine aveva appostato il suo nido proprio
, xxxv-ii-428: nel mezzo v'abbia una isoletta, / de la qual esca sì
: e'mi pareva anche di starmi in una prateria di sprofondata lunghezza, tutta a
di un edilìzio e la proporzion di una pittura che mai non seppe dipignere né
. lorenzi [fanfani]: era una forchettina di dua ramicini lunga circa una
una forchettina di dua ramicini lunga circa una spanna. = dimin. di ramo1
., indica che il composto è una combinazione in grado maggiore dell'ossigeno,
, i-ii- 315: vi è una cartiera ed una ramiera. santi, i-76
315: vi è una cartiera ed una ramiera. santi, i-76: vi è
ramiera di caporciano), un saggio d'una miniera di rame. =
ogni uomo sta un vaso con dentro una spugna, sulla quale ei strizza l'essenza
che hanno il collo così stretto come una comune bottiglia. = deriv. da
: la villa medici... pare una foresta di smeraldo ramificante in una luce
pare una foresta di smeraldo ramificante in una luce sopranaturale. 2. figur
di giacomo, ii-838: s'immagina come una nave sepolta nel buio, un'immensa
un'ala o in un corpo laterale (una costruzione architettonica). garibaldi, 1-409
azione, acquistare consistenza o complessità (una questione, un pensiero, ecc.
ramificavano dentro. -diffondersi (una sensazione). parise, 5-163:
sono ben altro, ben altro che una semplice iniezione. 3. tr
3. tr. chim. trasformare una sostanza a struttura lineare, in partic
landolfi, 2-182: dalla testa d'una quarta [creatura], non si
(un'arteria, un nervo, una strada, un corso d'acqua, una
una strada, un corso d'acqua, una struttura architettonica). cesari,
la città. moravia, 24-109: era una mammella bruna, irretita di vene azzurre
328: l'albero ramificato e terribile di una folgore splendette all'estremo orizzonte della nera
delicate forzature sintattiche. calvino, 13-120: una terminologia che vuol essere specialistica senza riuscire
specialistica senza riuscire a essere univoca e una sintassi ramificata e sinuosa fanno di questo
, 10-486: si ha... una schiera uniforme, sempre più numerosa,
. 3. fervidamente complesso (una facoltà immaginativa o intellettuale).
4. striato, rameggiato (una superficie). bombicci porta, 1-593
in cui si divide il fusto di una pianta (o una struttura che la richiama
il fusto di una pianta (o una struttura che la richiama).
foglie della pianta. dsannunzio, vii-29: una verde e possente foresta splendida, piena
per simil. estensione o prolungamento di una struttura anatomica: diramazione, branca di
228: chi mai può capire che una quantità di muchi possa entrare nell'estreme
, 6-i-261: l'epidermide, d'una bianchezza e d'una trasparenza abbagliante, lasciava
epidermide, d'una bianchezza e d'una trasparenza abbagliante, lasciava quasi scorgere in
di un bacino marino; tronco di una strada; propaggine di una catena montuosa
tronco di una strada; propaggine di una catena montuosa. ann. romei,
miglia riconobbe un'ampia valle formata da una catena di colline, ramificazioni ultime del
ramificazioni par che divida e separi l'una contrada dall'altra,... presenta
4. discendenza da un ceppo comune di una famiglia, di un popolo, della
direzioni o secondo linee diverse, di una ricerca, di un ragionamento, ecc
argomenti mi sembra ogni tanto d'intravedere una ragione decisiva. del giudice, 2-51:
fiumicello bondione, trovansi copiosi indizi di una pirite raminosa, da cui vuoisi che altra
jacopone, 54-11: questa corte è una fucina, che 'l bon auro se
lxxxviii-i-33: è la ve- r'amicizia una fucina / dove si purga l'oro;
di bertazzo montolini, 256: ancora una ramina grande. mattioli [dioscoride],
mette quattro dita d'acqua tepida in una ramina o altro vaso capace. giannini-nieri
di cibo o di acqua contenuta in una ramina. nieri, 128:
nieri, 128: ci bevi su una bellissima raminata di quella vostra acqua di
, agg. vagabondo, errabondo (una persona). mamiani, 1-227:
: fece la natura cominciar per tempissimo una sorta ai flusso perenne di popoli raminganti.
ramingo, raminghi). vagare senza una meta, senza una direzione precisa;
. vagare senza una meta, senza una direzione precisa; vagabondare, peregrinare (
direzione precisa; vagabondare, peregrinare (una persona, anche nelle espressioni andare, venire
che andava ramen- gando e dormiva sotto una stuora et era tignoso. del tufo,
. l. donato, lii-6-407: una parte dei quali, nelle miserie e
, oscillare, ondeggiare, spostarsi senza una legge o senza direzione (la nebbia,
legge o senza direzione (la nebbia, una nuvola, un oggetto).
terror, / ch'io vedeami a una montagna, / in un sito assai solingo
2. che vaga, che erra senza una meta, che non ha una sede
senza una meta, che non ha una sede stabile (una persona, un popolo
che non ha una sede stabile (una persona, un popolo, anche nelle
letto e gita ramminga per casa come una straniera. firenzuola, 744: lucido,
. 3. condotto o trascorso senza una sede o un lavoro stabile, senza
sede o un lavoro stabile, senza una meta o uno scopo preciso (la
sendogli riuscito di fuggirsene, continuò a menar una vita raminga e fluttuante in una perpetua
menar una vita raminga e fluttuante in una perpetua alternativa di prosperità e di disastri
aveva trentott'anni, era nubile, con una fortuna discreta, ma non tale da
: io ho accettato... una vita di stenti, una vita raminga.
... una vita di stenti, una vita raminga. 4. che
senza meta, portato dal vento (una nuvola, una foglia); che ondeggia
portato dal vento (una nuvola, una foglia); che ondeggia e si
ricordano le gocciole di pioggia, che talvolta una nube raminga e lieve lascia cadere nei
sereno del cielo. pascoli, 342: una raminga foglia / ti copre un poco
rale... una casela grande la qual è in sala;
uno bacile con uno ramino et una conca de rame. g. barbaro,
d'argento, nel quale era una inghistara di vino e uno ramin d'acqua
e uno ramin d'acqua e una tazza tutte d'argento. trissino, 2-3-170
egli avesse di steso sopra una tavola il suo 'armamentario ', sarracchi
. piccola stampa ottenuta tramite incisione di una lastra di rame. d'azeglio,
fucini, 412: ad una certa ora, i pellegrini, che,
fanno il loro ingresso in città in una lunga fila. = comp.
riprendere con un ago le maglie di una rete, di un tessuto o di
rete, di un tessuto o di una calza. civinini, 7-88:
, 7-88: lo trovai, seduto su una panchetta fuor dall'uscio, che rammagliava
panchetta fuor dall'uscio, che rammagliava una rete. c. tagliavini [«
, delle maglie o delle calze (una persona). 2. che
2. che riprende le maglie di una rete, di un tessuto, di
rete, di un tessuto, di una calza (una macchina). =
un tessuto, di una calza (una macchina). = nome d'agente
foglie de'castagni, mi venne veduta una bestia che era un terrore; scappai
rammarginaménto, sm. cicatrizzazione di una ferita. magalotti, 22-26:
magalotti, 22-26: alcuni vogliono che una certa cica trice o sia
margini (le parti tagliate del tronco di una pianta, due piante dello stesso
buccia, senza magagna, sottili e d'una sola marza capaci, perché questi subito
attiene. 2. cicatrizzarsi (una ferita). a. cattaneo,
3. mitigarsi, lenirsi, sedarsi (una sofferenza spirituale, l'ardore di un
passione); sanarsi, risolversi (una situazione diffìcile, una questione).
, risolversi (una situazione diffìcile, una questione). genovesi, 573:
rammarginano. 4. tr. cicatrizzare una ferita, sanare una piaga. redi
. tr. cicatrizzare una ferita, sanare una piaga. redi, 16-iv-44: gl'
dell'ossa, che giova il rammarginare una o altra parte? 5.
umiliazione; risolvere un problema, superare una situazione difficile o penosa. l.
. d'annunzio, v-3- 429: una vecchietta rubizza, il cui perpetuo sorriso irradiandosi
mostrar questo, pone due cose: l'una è i ramaricamenti fatti da'suoi degli
rammàrichi). lamentarsi, dolersi per una pena fisica o spirituale; provare o
grave. lomazzi, 4-11-9 ^: una pittura rappresentata... con moti al
riferimento a un soggetto inanimato o a una personificazione. pinamonti, 29: la
. si rammaricava presso la inferriata di una cantina. -sostant.
cordoglio o rimpianto per la morte di una persona. caro, 12-i1-148: se
. caro, 12-i1-148: se in una tanta sua percossa pare a v. s
con lei. baldelli, 3-325: una fanciulla a punto nel tempo delle sue
giudicata morta; et essendo portata sopra una bara, gli andava il marito dietro
2. esprimere fastidio o insofferenza per una situazione, rincrescimento o malcontento per circostanze
così aspro se la fortuna ti dà una moglie rammarichevole o fastidiosa o figliuoli che
lamento, doglianza continua e querula per una pena fisica o spirituale, per un
destino ostile o avverso, per una situazione incresciosa, per una necessità stringente
avverso, per una situazione incresciosa, per una necessità stringente, per una fatica eccessiva
, per una necessità stringente, per una fatica eccessiva. -anche, in senso
fui nel fervore del soliloquio interrotto da una voce che mi parve rammarichio di bambino
nel rammarichio d'un bimbo o in una quisquilia di fantesca. -rivolto a
-manifestazione di dolore per la morte di una persona. benvenuto da imola volgar
ritenuto ingiusto o dannoso o anche contro una situazione che altri ha determinato e che
si vide in brevissimo tempo cambiata in una miserevole penuria: donde frequenti rammarichìi e
mirepoix, essendosi ciò fatto senza previa una dichiarazione di guerra. -manifestazione di
: con molti ram- marchi tne rifuggirò una parte in capraia, / in pelago,
graziuolo far solo un gran ramarico d'una ardente passione che 'l tormentava. epicuro
insofferenza per un trattamento ostile, per una situazione incresciosa o dolorosa, per la mancata
ne soffro. manzoni, iv-405: mandarono una lettera in cui, esprimendo il loro
incontro come uno che ha da dire una cosa ingrata per colui che la proferisce come
; a qualcuno, forse, con una punta di rammarico. c. carrà
. cordoglio, rimpianto per la morte di una persona. caro, 12-i-240:
mio grande rammarico si scoprì nel vascello una falla per la quale faceva una infinità d'
vascello una falla per la quale faceva una infinità d'acqua. parini, 554
, vi-63: la dipartenza è stata una cosa amara più che le frittelle e più
indirizzò totalmente l'animo, dopo fatta una sufficiente fermata a wilmington a fine di
, se ne stavano in disparte, una ramassava i piatti di lacca, l'
esercito raccolsero, / e a caso rammassatane una schiera, / verso la reggia i
massassono tutta sua gente in uno campo sotto una grande quercia. foscolo, vi-497:
si rende impossibile il presentare a'lettori una completa istoria naturale di esso territorio,
l'acqua che n'abbia a nascere una denominazione generalissima a tutto un mare?
: quello che c'è da vedere è una mano di sepolcri, quasi tutti rammassati
-raccogliticcio. cesarotti, i-vm-338: d'una straniera rammassata turba / trionfa pur,
è per gli creditori e debitori che una transazione del passato, la quale solleva momentaneamente
dal rammemoramento di certe cose come d'una lancia d'un suo bisavolo addotte per
di lasciare alla eter nità una rammemoranza plausibile. f. f. frugoni
. l'assemblea decretò fosse coniata una medaglia. mamiani, 1-40: a tai
commesso, diede ordine ch'in cima d'una torre... avesse ad esser
felicità che quella che ci può promettere una speranza ideale ed imaginaria. c. gozzi
crudeltà. -in relazione con una prop. subord. siri, vii-551
, che di rammemorare or tutte di una in una io non intendo, fanno
di rammemorare or tutte di una in una io non intendo, fanno gli scrittori
, commemorare, ricordare in forma solenne una persona o un avvenimento. bandello,
7: non mi rimane " altro che una poca di memoria travagliata delle miserie occorsemi
atteggiamento o dalla fisonomia o rammemorato da una circostanza o da una figura concomitante o
o rammemorato da una circostanza o da una figura concomitante o da un ornamento allusivo
dal signor nicola nicolai banchiere mio amico una preziosa tavola di boccaccio boccaccino, ramemorata
affatto sconosciuto e che non può attendere una miglior sorte, vedendosi onorevolmente rammemorato in
volentieri con esso lui, le fa una rammemorazione di tutti i suoi innamoramenti e
del giorno chiamato delle barricate, fatta una procession generale e cantata una messa solenne
barricate, fatta una procession generale e cantata una messa solenne. loredano, 2-80:
paretaio ce lo portiamo addosso / come una spolverina. e invisibile / e non mai
suo, fabbricandosi un grembiule, rammendando una camicetta o attaccando un bottone alla giacca
.. sono intente a lavori. una rammenda. -seguito dall'accus. della
. -ricostituire le maglie strappate di una rete. sbarbaro, 1-38: sulla
-per simil. richiudere i tessuti lacerati di una ferita. d'annunzio, iv-1-136
). -ricostituire l'unità di una religione. guerrazzi, 2-126: ditemi
.., rammendando, come con una bella immagine si dice da noi,
, 1-17: debbono e'capi d'una famiglia... ciascuno costume non buono
4. per simil. ant. curare una persona ferita. forteguerri, 3-45:
rammendare), agg. riparato con una rammendatura, pieno di rammendi (un
. sempre spettinata, sempre vestita di una maglietta a pelle tutta rammendata e di una
una maglietta a pelle tutta rammendata e di una gonna sformata. 2. ant
servito la boschetti, quando costei era una semplice bal- lerinetta di quarta fila.
: teofilo bettarini aveva il viso come una rammendatura. -nell'industria tessile,
ornamento, nella sala da pranzo, era una carta da parati francese del settecento con
di telemaco. l'avevano scovata in una cadente bicocca del nord carolina e rimessa
. e. cecchi, 5-340: ad una lettura non del tutto incompetente, la
ragioni in sé di bellezza et ogni una per certo rammentamento di loro può delle
abbia rammentato. -in relazione con una prop. subord. batacchi,
a personificazioni. -anche in relazione con una prop. subord. dante,
: ad ora ad ora indi discende / una saetta, che m'asciuga il lago
già veterano nella cristiana milizia, incontratosi una volta sola in una mala occasione,.
milizia, incontratosi una volta sola in una mala occasione,... al
vocabolo che, in un caso, in una eccezione, presenta una scurità di cose
un caso, in una eccezione, presenta una scurità di cose, un problema da
xxiv-293: so d'aver inteso più d'una volta rammentarsi da questo luogo medesimo che
a noi stessi tanti suoi benefizi è una sconoscenza ed ingratitudine che non ha pari
. raccomandare. -anche in relazione con una prop. subord. documenti deltamiatino tre-quattrocentesco
seppellire. aretino, 20-262: finse una febbre subitana e un mal di petto
propria memoria. -anche in relazione con una prop. subord. dante, purg
o rive. -in relazione con una prop. subord. e e
cupo stridore / d'un fuco ronzante a una croce. -in espressioni colloquiali, per
di sopra. -in relazione con una prop. subord. rosmini, 6-104
vasi di pietra, occupava, con una posa obliqua che rammentava un ubriaco,
, 1-372: in faccia al mio letto una scala conduce al convento, tutta rischiarata
che illumina la parete dov'è dipinta una madonna bionda: un'immagine che non
comunicandomi la sua commozione. - è una somiglianza incredibile. 6. suggerire
di questi due sia il rammentato in una antica cartapecora. tommaseo, 3-i-154:
ufficio di rammentatore. -con riferimento a una facoltà o a un'attività dello spirito
trovare abbastanza bene... in una città come bologna, di un colorito
un'indole tanto più posata, di una umanità tanto più accogliente...:
farebbono... quelle sette sillabe una gran sinagoga di tutte insieme sonanti, e
sonanti, e quinci un rammescolamento, una confusione, una discordanza delle ultime con
quinci un rammescolamento, una confusione, una discordanza delle ultime con le prime e
con ferri acuti. -miscelato (una sostanza). de notari, 170
del popolo. 2. impegnato in una battaglia confusa, disordinata. boiardo,
piovene, 7-488: la me saint-honoré è una tra le più nobili di parigi.
la via sacra, e nella via sacra una casa che, per quanto rammodemata
. = pari. pass, di una var. metaplasmatica di rammodernare.
un anno fa, io rispondevo ad una inchiesta del « gii blas » denunciando i
sm. processo in conseguenza del quale una sostanza diventa o viene resa molle
* rammollimento ': in patologia, è una lesione organica caratterizzata da una diminuzione della
, è una lesione organica caratterizzata da una diminuzione della coesione naturale ad ogni tessuto
l'era così gracile e piccina » è una miserabile prova del rammollimento di cervello a
; infiacchire, svigorire (1 animo, una sua disposizione, una persona).
1 animo, una sua disposizione, una persona). seneca volgar. [
per allegrezza una salva generale di tutta l'artiglieria e
degli assediati. nievo, 616: una stanchezza invincibile mi rammolliva di dentro mio
vigore, infiacchirsi (l'animo, una persona). livio volgar.,
pugna, rotte e consumate le forze dell'una parte e dell'altra rammoliti gli animi
. bartoli, 2-1-33: ha la cina una sua propria gomma o vernice..
. inverniciato che ne sia un legno e una volta ra- sciutto, ella mai più
più cordiale. nievo, 519: una sola volta vidi rammollirsi la piega ritta
si sentiva tutto rammollire, e pagava una bottiglia dopo l'altra, senza batter ciglio
più mite; ammansito, intenerito (una persona, l'animo). marini
, infiacchito (anche in conseguenza di una vita dedita a vizi e sregolatezze)
pagava due tari per poter guardare nuda una tale. cassola, 2-276: dovevi venir
canaglia incosciente che a roma applaude una stomachevole rifioritura del classicismo rammollito.
un servitore rammollito, che sonnino è una testa di cazzo. arbasino, 59:
arteriosclerosi, deve camminare adagio lasciandosi dietro una scia perché perde la pipì.
piatto per di sopra obbedire a'moti d'una calamita mossa rasente il fondo di quel
quelle minute goccioline che si rammenterebbero l'una sopra l'altra, si confonderebbono insieme
sono le due situazioni del vacuo. una è quella del vacuo disseminato e in corpo
con l'acqua. -impiastricciare con una sostanza molle e umida. sacchetti
umida. sacchetti, 164-47: una gatta, la notte, di sterco avea
medie. ant. risolvere la secchezza di una parte del corpo. - anche assol
. c. montanini, 25: una zuppa lombarda, con un altro paio
i costumi. tommaseo, 14-398: una tenera filosofia rammorbidò le vecchie maniere.
disposto, mitigare la durezza interiore (una persona, f animo); diventare meno
; diventare meno acuta, migliorare (una situazione). zanobi da strata [
volto). magalotti, 26-16: una certa apparenza di riso, che gli
4. addolcire nei suoni (una frase). tesauro, 2-137:
. guarire, risolvendo la secchezza di una parte del corpo. aretino, 19-135
più disponibile, blandire, piegare (una persona, il suo animo); mutare
mille segni han potuto tanto rammorbidire che d'una finta parola mi fusse stato cortese e
proprio s'ebbe ella a incappricciare d'una donna, che, ved'ella, sarebbe
. roberti, ii-125: può incontrarsi una superiora che voglia servire troppo al tempo
che pochi fra noi conoscono le regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità
regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità nel rammorbidire i colori stranieri
-perdere di rigidezza, di severità (una pratica). magalotti, 28-236:
12. attenuarsi nel significato (una parola). della casa, 5-iii-320
sono dardi. -dirozzato, raffinato (una persona, l'animo). capriata
agostino. -attenuato nel significato (una parola). salvini, 39-i-194
. 2. mescolare o incorporare una sostanza in un'altra, privandola delle
pirandello, 1-i-52: sarebbe meglio tentare adesso una certa concia alla francese...
restava e tirarmela dietro sulla npa fu tutt'una. 3. intr. con
di campo rammulinato nel polverone denso d'una strada di città. rammuricare (ramuricare
, per lo più rampicanti, ripartiti in una cinquantina di generi e circa 600 specie
militare romano anteriore a quello centuriato, una delle tre centurie di cavalieri istituite da
, donde elle furon chiamate centurie. una fu chiamata ramnese da romolo, l'
. v.]: 'ramnesi: una delle tribù in cui fu diviso a'
nei frutti di talune ramnacee; è una polvere cristallina gialla, usata per tingere
foglie piccole e verdastre; il frutto è una piccola drupa carnosa a 2 o 4
3$o <; 'bastone 'o da una voce pregreca. ramnocartina, sf
assi secondari del fusto o della radice di una pianta. s s
non vada. simintendi, 2-163: era una an quercia colle ramora piene di molti
gioia, 2-i-419: la natura ha stabilito una proporzione tra le radici, il tronco
spalla, me li mandò all'aria come una frasca. misasi, 21: sul
focolare ardevano due grossi ceppi di abete ed una fascina di rami secchi, la cui
tutti i coltivatori delle vigne non trascurano una simile diligenza intorno alle viti, spogliandole
-per estens. tralcio della vite o di una pianta rampicante. erbolario volgare,
verdecupi. -gambo, stelo di una pianta erbacea. stampa periodica milanese,
indicare un desiderio che si persegue, una soluzione che si ricerca, un sentimento
, un sentimento che si approfondisce, una protezione a cui ci si affida.
siate attaccato. -per indicare una qualità o uno stato d'animo di
qualità o uno stato d'animo di una persona. intrichi d'amore [tasso
resta che armarsi di tutto il coraggio che una donna può chiedere a dio e sradicare
l'uomo che nell'albero genealogico di una certa critica ha sempre figurato come un ramo
/ (dolce ne la memoria) / una pioggia di fior sovra 'l suo grembo
spessi rami serba / fresca e gelata una fontana viva. ariosto, 14-92: giace
. ariosto, 14-92: giace in arabia una valletta amena, /...
b. davanzati, i-69: sale una selva con alte ramora. filicaia, 2-1-137
alcuni rami colti, ne le fece una ghirlanda onorevole e apparente. s. bernardino
siena, 986: quando iesu veniva una volta in ierusalem, el popolo che
pona, 4-49: il ramo sacro era una tal verga, attorcigliata d'intorno di
rami si slanciano nell'aria e formano una forca, una lira, un seggio da
nell'aria e formano una forca, una lira, un seggio da ciarlatano.
officio... portino dal lato destro una mezza croce, con li tre rami
la parte superiore. -raggio di una mota. seneca volgar., 3-167
si possa e alquanto più largo d'una penna ordinaria da scrivere, il qual
i-399: è [la trebbia] una tavola alla cui estremità sono appiccate
. anarea da barberino, iii-429: una parte delle nave entrarono in uno ramo
i confini della riserva, di presentare una sicurtà di non andare a caccia.
fiume. bettini, 1-248: oltrepasso una lingua di monte che divideva il lago
-per estens. traccia lasciata da una sostanza che scola. calvino,
da la vena concava del fegato perviene una vena grande alla milza da la qual
così lene moto al fluido elettrico e determinare una cotal blanda corrente ne'rami o fili
ignoti rami. 7. diramazione di una strada, di un sentiero; tratto
'viene complicata al punto da costituire una scienza... gli abituati ne sanno
e ritorto cammino. -tratto di una linea elettrica compreso fra due nodi.
di libri. -tratto del percorso di una trincea o di una mina, di
-tratto del percorso di una trincea o di una mina, di una condotta, di
trincea o di una mina, di una condotta, di una galleria. documenti
mina, di una condotta, di una galleria. documenti per la storia dell'
ha da far tirare rami di trincera da una parte e dalraltra, acciò si possa
bastione], e perciò se gli fece una mina con tre rami, li quali
principio del secondo ramo, invasi da una subita funa, gittavamo un ululo concorde salendo
9. rilievo secondario che si diparte da una catena di monti o colline: propaggine
o propagazione di un movimento, di una setta. f f m
e più sette, e tutte diverse l'una dall'altra, tutte hanno avuto però
bene- ettino. -ramificazione di una congiura. monelli, 2-338: la
o movimento o linea di sviluppo di una tradizione letteraria o artistica. bettinelli,
manifestano o si estendono nelle loro operazioni una facoltà o uno stato dell'animo,
, un sentimento, l'esercizio di una virtù, la natura di un vizio,
virtù, la natura di un vizio, una disposizione anche morbosa dello spirito.
, sul quale vola il cervello almeno una volta la settimana, è un pazzo
dell'orso, ma se poi a una cert'ora mi monta il ramo!.
: fra i rami dello scibile passa una scambievole comunicazione e procedenza. cattaneo,
mercato. -essere del ramo: esercitare una data attività; esserne un esperto.
: nulla di nuovo ho a dire in una a a uestione che si
temporeggiare,... pur di rifiutare una scadenza determinata solennemente dai due rami del
sociali, 530]: su proposta di una certa percentuale dei membri di una commissione
di una certa percentuale dei membri di una commissione di un ramo del parlamento.
,... per non privarsi con una inutile incredu- ità di un così prezioso
. -avere un ramo di qualcosa: una parte, un sentore. fra giordano
17. matem. insieme dei punti di una curva passante per il punto p,
coordinate della quale si ottengono elevando a una serie di potenze un parametro t,
: in geometria dicesi 4 ramo 'una porzione qualunque di curva che, partendo da
sono quelli rispetto ai quali si può determinare una linea retta alla quale il ramo va
sezione conica si tiri alla tangente me una perpendicolare mp che concorra con l'asse
si conduca ad esso dal punto p una perpendicolare pd, sarà la porzione md uguale
/ incominciar, qual ramogna portando / una lacrima vostra ed un rimpianto? =
.. d'uno antioco re che, una nocte avendo menata la sua gente per
si rizzò su, tutta, parve una bella femmina fiorente di salute in mezzo
locuz. essere un capo di ramolaccio: una testa vuota, uno sciocco.
hanno, come questi ra- vani, una gran chioma di foglie in una copia di
vani, una gran chioma di foglie in una copia di parole mal composte, ma
verginale sorriso. = deriv. da una forma * ràmolo (non altrimenti attestato)
un dito, lunghe e diritte come una candela,... diconsi dagli
oviedo], cii-v-664: le ramoraccie sono una specie di radici selvatiche e sono come
trattamento a umido; è costituita da una camera metallica di grandi dimensioni e riscaldata
e riscaldata da correnti di aria a una temperatura fra 120 e 130 °c,
; alcuni tipi analoghi, che raggiungono una temperatura di 170 o 180 °c,
intrecciata ingegnosamente con ramoscelli d'arancio fioriti una ghirlanda. gozzano, i-334: in un
degli arbusti sotto i roghi. -in una raffigurazione pittorica, in rilievo o ricamato,
capelli ribuffati. ha appresso la barba una spiga o ramuscèllo di albero. muratori,
/ frettolosa avanzarsi e sbigottita / bellissima una dea... /...
come simbolo dell'amicizia e arra d'una promessa. cicognani, v-2-145: nella
ojetti, i-239: l'uomo toma con una gran cartata di coralli, dentro un
4. figur. rampollo di una stirpe o di una famiglia. goldoni
figur. rampollo di una stirpe o di una famiglia. goldoni, xiii-460: oh
accennata di un sentimento o anche di una condizione psichica. -ramoscello di pazzia:
quando sotto degli occhi vostri diventare io volea una filosofessa della vostra scuola. de amicis
di palme marine. dessi, 7-96: una gamma ai odori, di colori,
apparato di rami o di tralci (una pianta). boccaccio, v-72
, i-94: la riparava dal sole una pergoletta di vite ramosa. -formato
di leve aier compuose / l'imagin d'una cervia altera e bella: / con
coma? / non è tigre, è una cerva, che gli arboscei frastorna.
-che ha numerose ramificazioni (il corallo, una colonia madreporica). lapidario estense
chiamarono alcuni albero di sasso, è veramente una pianta marina che s'indura quando si
4. figur. che presenta una varietà di forme (una figura retorica
che presenta una varietà di forme (una figura retorica, un genere poetico o musicale
smalto diverso da quello del corpo (una figura di cervo o di daino)
di ferro ramosa. -come epiteto di una regione geografica ricca di piacimenti di rame
la pendenza del 20 % quando abbia una lunghezza inferiore o sia esclusivamente pedonale)
di gradini compreso fra due pianerottoli di una scalinata (per lo più nelle espressioni
s. v.]: 'rampa una dolce salita di terra fatta nella scarpa
primo, nessun vocabolo esporne più particolarmente una discesa che avesse come diversi scaglioni.
angolo di tiro (e può trattarsi di una rampa fissa, per il lancio di
impiego aeronautico o strategico, o di una rampa mobile, per i missili di
rampale, sm. milit. terrapieno di una for tezza.
1-iii-311]: si forma essa cinta con una muraglia... e questa
un'insegna araldica di profilo, ritto su una zampa posteriore e con le altre alzate
che sventola, / un pappino rampante a una pentola. note al malmantile [1788
di s. maria nuova rampante a una pentola, cioè con le mani alzate a
pentola, cioè con le mani alzate a una pentola che è in alto.
e cielo. -che sale per una scala. govoni, 642: vedessi
-compiuto tendendo le dita di una mano e richiudendole a pugno a partire
pesci. 5. rampicante (una pianta). g. bechi [
fotografia di rito. -che sale con una certa pendenza. e. cecchi,
la salita o la curva ascendente di una struttura. milizia, vii-108: nelle
. neol. che emerge o vuole conquistarsi una posizione nel lavoro o nella professione;
economia sommersa, assunto a paradigma di una società volgare, arrogante, amorale.
secondo rampante delle scale era illuminato da una finestra alta velata di una grigia tenda di
illuminato da una finestra alta velata di una grigia tenda di ragnatele. bartolini,
a un sostegno verticale; rampicare (una pianta). roccatagliata ceccardi, 68
fondali marini. -procedere per una strada in salita (un veicolo).
di livello (il mare); risalire una superficie (l'ombra, la luce
rampando. -essere in salita (una strada). fratelli, 1-355:
fratelli, 1-355: andavano su per una strada suburbana tutta curve, che rampava
affrettarsi. cinelli, 11-201: « una cosa è il puledro al branco e
atomo ragionatore, che rampa intorno a una gran massa di fango! 5
poco mediante il movimento delle dita (una mano). calvino, 1-325:
, per squadrare un mezzo busto. tagliarsi una rupe, per spianare un elogio ad
, terrapieno, di solito sostenuto da una muraglia esterna, che aveva la funzione
fucili. -per estens. muraglia di una fortezza o di una città.
estens. muraglia di una fortezza o di una città. magalotti, 23-239:
in un incrocio di gallerie, presso una lunga rampata, un odor d'aglio
rampata3, sf. colpo inferto con una zampa unghiata. castelvetro, 3-86:
alla sua canzone, sia stata come una rampata. caro, i-92: io
dirò che « 'l castelvetro na dato una rampata al caro ». 2
sf. camminata faticosa, salita per una strada in forte pendenza. c
per tre rampazzi d'uva levatti da una vigna non si possa reclamar di danno
-anche: che presenta tali caratteristiche (una specie, una varietà coltivata, anche
presenta tali caratteristiche (una specie, una varietà coltivata, anche in contrapposizione a
varietà coltivata, anche in contrapposizione a una varietà nana o arbustiva).
che, innaffiandosi, s ^ awiticchiano a una frasca ramosa che loro si pianta accanto
, 3-96: il sentiero coperto da una galleria di roselline rampicanti. -per
e sovrastano al poggio / cui domina una statua dell'estate / fatta camusa da
ràmpichi). salire a fatica per una parete ripida o scoscesa, aiutandosi con
: arrampicarsi su un albero, su una struttura verticale. canzone di auliver
2. per estens. salire per una scala ripida. milizia, ii-195:
rampica in cima a un campanile gode una bella vista. emiliani-giudici, 80: beppe
dopo d'essersi rampicato... per una scala stretta, erta, buia,
. bettini, 1-329: rampichiamo per una scaletta a chiocciola. -viaggiare per
. risalire in superficie dal sottosuolo (una sorgente). d. bartoli,
altissime punte dell'alpi? -disporsi su una parete verticale; andare collocarsi in alto
indumento). cagna, 1-8: una giacca nuova... gli rampicava su
4. figur. raggiungere un grado, una carica o una posizione con fatica,
raggiungere un grado, una carica o una posizione con fatica, per la scarsa attitudine
. 5. tr. scalare una parete rocciosa o una struttura verticale.
. tr. scalare una parete rocciosa o una struttura verticale. sanudo, ii-581
la messa in san pietro et ebbe una turbazion che, in quello si aspe-
. rampicata, sf. salita lungo una parete ripida o con forte pendenza;
. letter. che si arrampica su una parete. c. e.
: niuno dei padri tridentini indovinò che una macchina rampichina sarebbe salita sbuffando dieci volte
placiti. 3. rampicante (una pianta). manuzzi [s.
tozzi, iv-297: il tralcio di una rosa rampichina veniva sul davanzale della finestra.
, sm. attrezzo marinaresco costituito da una lunga e robusta asta (o da
lunga e robusta asta (o da una catena), fornita all'estremità di
7-sogg.: la sua libreria era una rastemera, onde pendean fiscelle, cestelli
. d. bartoli, 2-2-554: una frotta di diavoli... co'lor
. per simil. cirro o viticcio di una pianta rampicante. lessona, 1236:
rampicóne2, agg. tose. rampicante (una pianta). -fagiolo rampicóne (anche
: segno o graffio che resta su una superficie. giuliani, i-236:
chirurgico usato per estrarre corpi estranei da una cavità. chinchemi, 31: si
maglia. rametti, 287: l'una delle quali taiuole è attaccata alla superiore parte
disceso, corsaro di terra, con una faccia impiombata e un nasaccio scarabom- bardone
due o tre dita, uncinato a una delle due estremità, piantato dall'altra
chi i bottoni. -gancetto di una protesi dentaria. moretti, ii-901:
estremità e usata per afferrare oggetti a una certa distanza. vite degli imperatori romani
rampini. 3. ganghero di una porta. leonardo, 9-20: rampini
più resiste. -ciascuno dei rebbi di una forchetta. fagiuoli, 1-2-26: c'
, 1-2-26: c'è un cucchiaio e una forchetta d'ottone per vossignoria illustrissima e
per vossignoria illustrissima e un cucchiaio e una forchetta, alla quale manca un rampino
rampino a saetta per dare addosso a una foglia, entrarci sotto, pulir dentro.
forti. -organo con cui una pianta si fissa al terreno. 0
\ 5. segno diacritico per indicare una lezione incerta. piccolomini, 10-aw.
marin. attrezzo di ferro, simile a una piccola àncora con tre o cinque branche
e un tempo era lanciato a bordo di una nave nemica per costringerla ad accostare e
: aste di ferro corte terminate da una parte con un anello e dall'altra con
un amo. essi servono per tampinare una nave nemica e trarla a sé.
quelli che servono per ancorare le lance hanno una figura quasi eguale ai precedenti, ma
: speciale tipo di rampino fornito di una carica di scoppio e di conduttori elettrici
-volerci i rampini: un grande sforzo, una gran fatica. costo, 1-266
un gattonaccio di pelo bigio, con una testa che sembrava d'alocco, gli occhioni
occhioni lividi come di civetta, con una zampa quadrata e rampinosa. = deriv
]. il rampo s'introauce nell'una o nell'altra delle maghe o anelli
le femmine shn- tomian la vita d'una o due gran falde di panno rustico e
3. ciascuna delle due branche di una tenaglia. c. bartoli [alberti
per il comporta mento di una persona giudicato non corretto, disonesto o
, 1-ii-162: trapassò poi elisabetta ad una specie di rampogna che 'l re mantenesse
bini, 1-117: quei divini morivano senza una parola di rampogna. -giudizio negativo
, 3-332: divenne immobile, mostrando una immensa rampogna, uno sdegno profondo.
. avesse raddoppiate le sue disperazioni con una grave tempesta di giustissimi rampognamenti? salvini
? salvini, 41-288: il tasso in una sua leggiadrissima canzone le [alla luna
rampogno). riprendere a viva voce una persona per il suo comportamento; rimproverare
prete, uscito dalla sagrestia, rampogna una sua nipote che rientra troppo tardi dal
quasi mai. -in relazione con una prop. subord. buonarroti il giovane
cose. mazzini, 62-17: ricordo una pagina bollente di santo sdegno che lamennais
tal scempio se ne fa ch'è una vergogna. vittorelli, 1-49: ah!
sì la visiera macolata / e stiacciata una mana. l. pascoli, ii-178:
rampogni i suoi domestici: questa e una vera inciviltà commessa contro ciascun ospite.
di morire egli scrisse a luigi xviii una lettera molto acerba e rampognosa contro il
., sorgente da un vaso: una pianta). d annunzio,
un paravento, in contemplazione amorosa d'una quercetta rampollante fuor d'un vaso di
4. figur. che deriva da una causa, che ne consegue. b
guerra, inerenti entrambe alla realtà e l'una rampollante dall'altra, escludono l'idea
è un magistero fatto di necessità rampollanti una dall'altra. papini, 27-1230: se
. spuntare dal terreno, germogliare (una pianta, un organismo vegetale);
il ficodindia, che vive in liguria una vita precaria, qui è di casa.
; fanno a scavalcarsi. -formarsi su una determinata superficie. spallanzani, 4-vi-558:
4-vi-558: dalle pere rampolla qualche volta una sorta di muffa. -per simil
che poi crebbe fino alla lunghezza di una spanna, grosso quanto è il giro di
. zampillare, sgorgare (l'acqua, una fonte). fra giordano, 7-433
e uscire acqua ottima, e fecevisi una bella fonte. guido delle colonne volgar.
... nel cui mezzo rampolla una fontana d'acque limpide e fredde, raccolte
in questi dì della taverna meritoria rampollò una fonte d'olio e corse per tutto il
orosio e innocenzio papa terzo, a jroma una fontana d'acqua si mutò in licore
pascoli, 1261: stelle tu versi ad una ad una, o sera. /
1261: stelle tu versi ad una ad una, o sera. / largo il
(un pensiero, un'idea, una virtù, un vizio, un sentimento
anciulla. pirandello, 7-987: pareva che una vena nuova di vita gli fosse rampollata
riscontro. thovez, 135: io voglio una poesia che rampolli dalla vita e non
6. provenire da più fonti (una notizia). rinaldo degli albizzi,
dubito più. -essere avanzato (una proposta). siri, vti-1014:
in quella ora subitamente discorre nel cuor suo una fonte che rampolla diletto. periodici popolari
rampolla diletto. periodici popolari, ii-360: una verità comprovata dagli esempi, confortata dal
4. prodotto, originato da una causa determinata (un'idea, un'
giovane che nasce sulle piante legnose da una gemma avventizia, pollone. - in
della virtù de'solari raggi, mediante una ninfa, nascere un bel garzone, con
., 33 (580): qui una quantità ai vilucchioni, arrampicati e avvoltati
man pigne, le quali nascono d'una pianta come cardi overo aloe:.
quest'uopo quando la vite giunge a una certa età, le si lasciano al di
fianco al sasso / due fontane: una sprizzi il moscatello, / che di
paschi e la sperata biada, / chiude una via et un'altra, e si
rampollo / vivo, la secchia: una fanciulla aspetta / con sui riccioli bruni
4. per estens. discendente diretto di una famiglia; figlio (e nel linguaggio
. desideravo la femmina: ed è una tosetta, che mi vien su..
sconforto. 6. emanazione di una setta; figliazione di un movimento politico
un modo poetico o letterario o di una scuola artistica. boccaccio, vii-128:
con manzoni con pellico era già cresciuta una diversa famiglia di letterati che onorava sì
che ne è stata favorita; effetto di una causa determinata. dante, conv
un uncino. marinetti, iii-171: una fumarola fiata vapore bianco rosso e giallo
. 4. arald. potenziato (una croce). = deriv. da
all'estremità di un'asta o legato a una catena e usato per afferrare o per
piedi di lunghezza e vi si attacca una corda. la punta è di acciaio,
lupi. d'annunzio, iii-1-787: una tagliuola / di ferro irsuta di ramponi
ad angolo retto, fatta per ottenere una maggiore presa sul terreno. corte,
, 58: si camminava come su per una scala con gran precipizi sotto i piedi
un fatto illustre o la titolarità di una giurisdizione. 8. edil. elemento
consentirne l'infissione in un muro o in una struttura (e ha una funzione di
o in una struttura (e ha una funzione di sostegno analoga a quella della
, i-59: la stanza fu ricoperta da una gran pietra, ed empiuta la fossa
teneri d'ulivo. -come figura su una moneta. a. pucci, cent
. pucci, cent., 86-49: una colomba bianca avie nel petto / ch'
e gonfi col crocefisso sul petto, in una stanza rischiarata dai lumini dove donne gemevano
ramùscolo, sm. rametto di una pianta. palladio volgar.,
agg. che si dirama in ramoscelli (una pianta, il suo fusto)
: il cedro è di due specie, una delle quali è ramuscolosa e breve
galvani, 235: tagliata la testa ad una rana scorticata, sventrata, legato un
anteriori, e collegate ai posteriori da una piccola membrana: ha la mole della
la superbia o anche l'incostanza di una persona. n. franco, 4-152
. v.]: 'gonfia come una rana 'chi è tronfio di sé.
a se stesso: 'de'piccini d'una rana schiacciati in sua assenza dal piè
scampa uno e racconta alla madre come una grossa bestia gli pestò i fratellini. essa
. esopo volgar., 5-90: stando una rana in un fossato vide uno bue
, in qualità di giudice, a una gara poetica fra eschilo ed euripide,
stigia, che si fanno sentire, una sola volta, servendosi d'intercalare nelle loro
canzone della riabilitazione. -cantante che ha una voce stonata e stridula. l.
seconda guerra mondiale e che consistette in una serie di sbarchi per occupare, successivamente
, successivamente, isole molto lontane l'una dall'altra e dotate di un particolare
sgradevole e fastidiosa di chi ha ingerito una quantità eccessiva d'acqua o, anche
: avere le stesse caratteristiche negative di una determinata persona. aretino, vi-529
. aretino, vi-529: -il provarne una così a caso è come dar di
morso, quando s'ha fame, in una istiacciattoccia con lardo, calda calda.
rane: essere benevolo nei confronti di una persona pronta a tradire o a nuocere
-la rana ama il pantano: per indicare una persona che ama le proprie abiezioni ed
le fortunatamente limitate possibilità di nuocere di una persona malvagia. vallisneri [in muratori
. chiappini, òxiv-14-169: è uscita una critichetta d'un giovane contro del gori
nell'erbe; esce dal suo ano una spezie di schiuma; il suo colore è
ranca1, sf. gamba affetta da una malformazione. batacchi, ii-276
o muoversi a fatica, a causa di una mal- formazione fisica; claudicare, zoppicare
serrato ne'garetti move il piede con una specie d'arco. quaglino, 2-23
o muoversi arrancando, a causa di una malformazione fisica; claudicare, zoppicare.
chi si è fatto molto male a una gamba rancheggia finché non è guarito. p
, sf. tose. persona affetta da una malformazione fisica alle gambe.
muoversi arrancando, anche a causa di una malformazione fisica. guerrazzi, 2-184
, sm. rampone usato per abbordare una nave nemica. lamenti storici, iii-257
(nel 1314), di cui sembrerebbe una variante metatetica. ranchiudere, v
plur. -cé). marin. in una nave da guerra, elenco giornaliero dei
tascose. calandra, 4-11: si discemeva una fuga di tetti, formati di lastre
tessuto di tale colore (un abito, una vela). aretino, 20-106:
aretino, 20-106: la mattina mi fece una veste di raso ranciato glorioso. vasari
. vasari [zibaldone], 5-33: una matrona con spighe di grano in mano
valle, 3-300: venne vestito con una veste di tela... di color
fossili di valdicecina... lasciano una cenere di color ranciato. calandra,
, al giallo dorato (il cielo, una luce, una fiamma).
(il cielo, una luce, una fiamma). carrer, 2-497:
scialbume della primalba. -costituito da una luce arancione, dorata (un raggio
-per simil. avvizzito (la pelle di una persona). fazio, ii-48:
f. loredano, 11-28: gli è una gran pazzia a lasciar rancidire i crediti
di rancidità si propone l'infusione d'una giusta quantità d'alcool o spirito di
acre e sgradevole (l'olio, una sostanza grassa, un cibo). -per
-in un contesto iron., per indicare una situazione rovinata da dissapori. deledda
il sapore di un cibo o di una sostanza irrancidita. romoli, 300:
... involato da uno che produrrà una rancida carta, un tarlato testamento fatto
rancide, molli e pendenti a uso d'una cagna ben ben vecchiotta. brancati,
vocaboli ed espressioni ormai desuete e manifestando una sensibilità e un gusto sorpassato. f
o si ispira a un gusto e a una sensibilità artistica o letteraria ormai invecchiata,
goldoni, xiii-450: ho veduto stampata una 'tartana '/ piena di versi rancidi
rancidi sciapiti, / versi da spaventare una befana. baretti, i-7: risposta a
ahimè, questo carcano; non potevano sottopormi una traduzione meno rancida, non foss'altro
un espressione); desueto, disusato (una lingua, l'ortografia).
, risaputo, del tutto inattuale (una dottrina, un argomento, una teoria
(una dottrina, un argomento, una teoria, un atteggiamento). tasso
. ha fatto del rancido sentimentalismo con una bestemmia a fior di labbra.
. arrivato o consegnato in grave ritardo (una lettera); non più attuale (
lettera); non più attuale (una notizia). ulloa [guevara]
di spinel mi diede qua in toledo una lettera di vostra signoria dei 12 di maggio
è considerato inattuale, in quanto ha una sensibilità e un gusto artistico superato;
letteraria che riflette o si ispira a una sensibilità e a un gusto ormai vecchio,
rancieri rimescolano lentamente, religiosamente, passano una ramaiolata di broda o di riso da una
una ramaiolata di broda o di riso da una marmitta all'altra per ottenere una densità
da una marmitta all'altra per ottenere una densità uguale. bacchetti, i-99:
, sm. allevatore di bestiame in una grande fattoria degli stati uniti d'america.
partic.: tinto di tale colore (una stoffa); confezionato con un tessuto
annunzio, iv-1-846: da talune ginestre pendeva una specie di bava bianca in fiocchi;
(il cielo, l'aurora, una zona illuminata dal sole, una luce)
, una zona illuminata dal sole, una luce). dante, purg.
: il cielo, a occidente, era una gran fascia di seta color neve;
. irrancidito, rancido (un cibo, una sostanza grassa). -per estens.
rancio né l'arido ma sono d'una pasta gentile com'un lardo. -il
-vizzo, rinsecchito (la pelle, una parte del corpo umano).
, / son di perle e rubini una tempesta, / che la fan brutta orrenda
4. che riflette o si ispira a una sensibilità letteraria ormai invecchiata, antiquata,
de le novelle: poi che non solo una minima alterazion del vero può toglier tutto
non più valido (un concetto, una dottrina). speroni, 1-2-327:
tante volte novello e novo, se ad una ad una vi nominassi le cose buone
e novo, se ad una ad una vi nominassi le cose buone e novelle che
. ma qualche volta arriva verso l'una, dopo il rancio ». calvino,
fissi nei quali è diviso l'equipaggio d'una nave per la consumazione dei pasti (
) e che generalmente è costituito da una serie di bordo. i vari ranci sono
ecc.) appartengono al quadro di una città militarizzata. moravia, ii-294: certe
per lo più scadente, dato a una comunità di studenti, a un gruppo di
. somma offerta agli acquirenti per incentivare una vendita all'incanto. decreta, constitutiones
vi do così fatto soggiorno: / con una vecchia nera, vizza e ranca,
boccaccio, 1-i-444: vide un dì una vecchia povera, vizza, ranca e
offesa, obbliga l'infermo a zoppicare in una maniera particolare che appellasi rancare o ranchettare
è costretta di descrivere nel suo movimento una specie di arco. colui che zoppica
dicesi anche arrancare. dunque ranco esprime una particolar maniera di zoppicare e differisce perciò
di avversione profonda, di risentimento verso una per sona, un ambiente
sona, un ambiente o una situazione, per lo più celato nell'
siena, i-14: or non è questa una grande ciechità e oscurità a vedere che
ma il rancore dentro mi crebbe, una vera e autentica ira. -con riferimento
-in partic.: cocente rammarico per una condizione di vita. tarchetti,
o popoli, di acre divisione altintemo di una comunità politica, di ostilità latente fra
, curvate dal giogo, atterrite l'una dall'altra, rinfiammate ne'rancori di
7. inter. senza rancore: dopo una discussione o un diverbio per invitare l'
astio, di livore; acrimonioso (una persona). guerrazzi, 16-354:
, povero mario, se avesse ancora una volta cenato con la sua moglie rancorosa,
). banti, 9-149: affettando una discrezione rancorosa,... lidia
solaio o tetto, / per mensola talvolta una figura / si vede giugner le ginocchia
rancura. g. prati, i-48: una rancura / vigile sempre nel profondo petto
, 13-203: c'era un'angustia, una rancura, ch'egli teneva per se
l'andare ». -rammarico per una valutazione erronea che si è riflessa negativamente
astio, cruccio che si prova verso una persona a causa di una lite intervenuta,
prova verso una persona a causa di una lite intervenuta, di un'offesa ricevuta
il pensiero gli correva via dietro a una rabbia, dietro a una vendicativa rancura
via dietro a una rabbia, dietro a una vendicativa rancura. montale, 1-78:
e religioso di un popolo, di una comunità. uguccione da lodi, xxxv-i-606
a ruote inoliate. -in relazione con una prop. subord. guittone, 49-169
. meneghello, 3-95: sbucando da una galleria della gardesana orientale incrociamo una fosvaghe
da una galleria della gardesana orientale incrociamo una fosvaghe scoperta dalla quale casca qualcosa che
casca qualcosa che rotola sull'asfalto. pare una custodia di macchina fotografica: ci fermiamo
-con riferimento a uno stato, a una condizione. bonvesin da la riva,
i deformi. bacchelli, 16-41: con una sorta di scuro sdegno e di pietà
c. e. gadda, 20-55: una pubertà cattiva, rancurosa, uno scherno
cattiva, rancurosa, uno scherno e una beffa che divien sangue, sangue teatrato
sf. estremità di un luogo, di una superficie, di una regione o di
luogo, di una superficie, di una regione o di un territorio; limite,
in prossimità di un luogo, di una superficie; rasente al confine inferiore di
di un rilievo; a lato di una parete, di un muro.
-al fianco, a lato; accosto a una persona. a. boito, 1-135
, e poi gli mise in bocca / una gocciola d'acqua a randa a randa
pieno fino all'orlo. -lontano una randa: molto vicino. m.
quattro lati del ditto primo pavion lonzi una randa sentano li sultani, li più onorati
. profilo curvilineo di un arco, di una volta. muratori, 7-iii-323: '
fatta di mattoni a zeppa, che fanno una randa (sponda) per rimetterci sopra
a un perno fornito a un'estremità di una punta tracciante (o può essere costituito
o può essere costituito semplice- mente da una cordicella di cui viene tenuto fermo un
strumento usato per eliminare il colmo da una misura di capacità; rasiera. guglielmotti
5. ricamo ad ago dell'orlo di una stoffa (in partic. di un
taglio, che in passato corrispondeva a una varietà di vela aurica, di forma
ampia rotazione); ora indica una vela di forma triangolare (chiamata marconi
alba cenila d'estate: / non una randa in tutto quel turchino. cesareo,
109: guarda lungi sul mar bianca una randa / perdersi nell'azzurro senza fine
che specificano determinati usi o collocazioni in una velatura complessa. l. fincati
di poppa ': sui velieri con una randa ad ogni albero, prende anche il
mezzana, che quivi si gira con una estremità biforca per distendere il fondo della
). che si sposta, vagando senza una meta precisa; errante, ramingo (
meta precisa; errante, ramingo (una persona); nomade (un popolo
, di espedienti e di accattonaggio (una persona, un nucleo familiare).
.. che non sia stato battuto, una venticinquina di anni fa, da questa
-in partic.: itinerante, girovago (una compagnia di attori). - anche
ceccardi, 1-711: a destra si apre una corte rustica ove alberga una compagnia di
si apre una corte rustica ove alberga una compagnia di comici randagi. a.
questi 'randagi 'c'è chi azzecca una buona interpretazione o spiega della voce discreta
con connotazione negativa): che conduce una vita sregolata, ricercando ovunque e continuamente
lo più senza avere un'occupazione e una sede stabile (un periodo di tempo
pirandello, 7-349: le aveva ridato una casa, una famiglia, togliendola a
7-349: le aveva ridato una casa, una famiglia, togliendola a una vita randagia
casa, una famiglia, togliendola a una vita randagia e insidiosa. montale,
nei quali potrà tagliarsi a sua scelta una settimana randagia. 5. che
-con riferimento a un astro o a una cometa. graf, 5-105: voi
disperso. -che non ha una meta bene definita (un volo).
gafforini, 1 trilli della giorgi-belloc erano una chitarra. 7. volubile,
= etimo incerto: è presupponibile una contaminazione dell'it. andar errando con
un organismo culturale che, non avendo una sede fissa, deve cercarsene di volta
, deve cercarsene di volta in volta una di fortuna. 0. guerrieri [
randagio. randare, tr. tracciare una linea curva per mezzo di una randa
tracciare una linea curva per mezzo di una randa o di un compasso da artigiano.
, correre, navigare, passare rasente una terra, un'isola od altro oggetto.
, correre, navigare, passare rasente una terra, un'isola od altro oggetto a
caporali, i-46: pansa porta dinanzi una rotella / e su le spalle
porci / ed ircio un corsescone e una randella. = forma femm. di
... /... da una randellata / colto in quel punto.
] l'ammolla 'n della testa / una tar malidetta randellata / che l'anima d'
2. per estens. castigo che segue una colpa commessa. il vetturale [
(116): teneva sospeso in una mano un grosso randello. ghislanzoni,
ghislanzoni, 17-162: diede alla lidia una buona lavata di testa e fece capire
: lo spazzaturaio... sedeva sopra una stanga e con un randello dava di
-con riferimento all'asso di bastoni in una carta da gioco. e.
buona presa: il carnefice andò per una fune, ma, poco pratico, la
potassa; il mescuglio si fa sur una tavola, su cui havri una pietra da
fa sur una tavola, su cui havri una pietra da macinatore o piccolo randello di
serve ad amarrare o legare in terra una galera. 9. locuz.
, 9-9: s'affaccia sulla stessa ripa una ragazzina... con un fazzoletto
andare in giro senza uno scopo o una necessità; bighellone, girondolone.
283: il vecchio gli randolò una sgabellata. = voce lucch.,
numerici in un elaboratore elettronico secondo una sequenza regolata da leggi molto complesse in
leggi molto complesse in modo da simulare una distribuzione casuale. = dall'ingl
ran- domizzazione ', ad esempio, una parola derivata dall'inglese, per spiegare
matematicamente la posizione di un dato in una memoria ad accesso diretto. =
a ambo i lati di barbe come una penna. si trovano nelle regioni calde
ranfia all'addentellato; lo sale con una facilita elastica. 3. per
ho vinta, benché avessi contro / una nidiata di dottori panfi. 3
anteriore allungata, subcilindrica, che forma una specie di rostro; è presente in
, da clairville stabilito, i quali presentano una testa quasi globosa e provveduta d'un
inferiori modificati per permettere il volo e una lunga coda espansa. = voce
marin. disus. mettersi a soffiare in una de terminata direzione, anche
quasi ovali, o alquanto curvate l'una verso l'altra; e di più
-nazionalità. cantoni, 125: una sciagurata ballerina di 'rango francese '
caminer, 219: si è trovata finalmente una nuova isola al nord dell'europa.
uno svane, un bastian, non a una persona di rango. 2
, di preminenza, di onore di una persona, di un gruppo, di un
quelle due grandi nazioni si scambiassero nemmeno una radiata. -importanza politica di una
una radiata. -importanza politica di una città, di un territorio. targioni
. -al primo rango: in una posizione preminente. imbriani, 10-177:
. 5. ciascun livello in una gerarchia di valori (e può indicare
tal rango si alloggiava al prezzo di una lira al giorno. palazzeschi, i-132:
o culturale, o che appartengono a una determinata classe sociale. mazzini,
. bisogna dir loro che il successo è una questione di mezzi. bernari, 3-143
, di oggetti collocati nello spazio secondo una disposizione lineare; fila di oggetti.
disegni. quello segnato a è d'una mia segreteria, la quale mi riesce
ricolmo di volumi. -giro di una collana. palazzeschi, 9-85: la
sera, da martini, con al collo una riviera di brillanti o cinque ranghi di
linguistica, indica il posto occupato da una parola in una lista di frequenza ordinata
il posto occupato da una parola in una lista di frequenza ordinata secondo frequenze decrescenti
quelle da guerra. -rango di una gomena o di un cavo: ciascuna
stratico, 1-i-382: 'rango d'una gomona o d'altro cavo ':
ciascuna duglia o giro in cerchio d'una gomona od altro cavo raccolto.
insieme collegato in uno spazio euclideo mediante una corrispondenza a un altro insieme, denominato
mantiene le proprietà. -rango di una connessione: uno di quei numeri di
la connessione del complesso. -rango di una curva sghemba: ciascuno dei due numeri
una curva sghemba di equazioni parametriche p
(t). -rango di una matrice: è il numero intero che
risulti nullo. -anche: caratteristica di una matrice. -rango di una superficie algebrica
caratteristica di una matrice. -rango di una superficie algebrica: è il numero r
... distinti per rango (secondo una scala gerarchica) e per funzione.
ridotti. -a ranghi serrati: mantenendo una disposizione in cui i soldati siano a
, in fondo la commissione seduta ad una gran tavola. -mettere in rango
della distanza: prendere posto, in una riunione o in un incontro, intorno alla
persona più titolata o all'ospite secondo una disposizione che rispetti il grado nobiliare o
di casa sta sedendo in mezzo ad una canapè: intorno v'è un circolo di
a occupare la precedente funzione o sceglierne una di secondo piano dopo aver rivestito una
una di secondo piano dopo aver rivestito una carica di rilievo; riprendere la solita occupazione
aver svolto un compito inusuale o terminato una missione. -anche: recuperare o acquisire
missione. -anche: recuperare o acquisire una visione realistica, non illusoria, della
un combattimento campale, per farle assumere una formazione compatta ed eliminare così i vuoti
di un progetto, nel raggiungimento di una meta (un gruppo, un partito
(un gruppo, un partito, una squadra). -uscire o venire dai
accettate e più diffuse. -provenire da una determinata esperienza ideologica e culturale o da
determinata esperienza ideologica e culturale o da una certa classe sociale. = dal fr
rosa che si rivolge a una persona e alle sue neces
onde si dice: il tale ha una rangola di far roba o alla roba.
così com'altri senza rangola / leverebbe una pera una melangola. = etimo incerto
altri senza rangola / leverebbe una pera una melangola. = etimo incerto: forse
gemebondo / il lontano clamor d'una campana. adami e simoni,
animali, xxvtii- 304: sono una mainera de gente che hanno tal paura che
rangonus 'arma da taglio infitta su una lunga asta '). rangóre
. disus. che ricorda nell'aspetto una rana. c. girolami,
un mostro che, pèr assomigliarsi ad una ranocchia, io chiamerò 'ra- niforme
, 3-40: bolle frattanto d'acqua una caldaia / e spuma sopra gli orli sollevata
. gigli, 4-224: un fiasco una volta inoliato..., per quanto
s. v.]: 'fargli una rannata a questo bicchiere. gli ci
a questo bicchiere. gli ci vorrebbe una rannata a chi è sudicio '.
: bianca... andò a dare una capata in chiesa: donde avuta la
insieme. soderini, ii-330: piantando una canna vicino al rosaio che stia diritta
con l'austria. 4. aggiungere una parola, un'espressione in un contesto
ricorregge in uno istante / col rannestare una magnificenza, / una signoria vostra,
/ col rannestare una magnificenza, / una signoria vostra, una mercé, / una
magnificenza, / una signoria vostra, una mercé, / una qualche duchevole eccellenza
una signoria vostra, una mercé, / una qualche duchevole eccellenza. 5
, agg. disus. trapiantato su una pianta mediante innesto, in modo che
, ridotto a cognome mercé d'una sincope e d'una rannestatura: la sincope
mercé d'una sincope e d'una rannestatura: la sincope nella riforma
rispetto all ambiente '. è, in una parola, la serie di trasformazioni che
, rannicchi). indurre, costringere una persona ad assumere una posizione raccolta,
indurre, costringere una persona ad assumere una posizione raccolta, contratta, curva.
ito nel fundo dell'acqua per sferare una àncora attaccata o a scoglio o ad
canti carnascialeschi, 1-57: allora quanto più una si dimena, / contorce il viso
, pianse. oriani, x-15-35: una trepidazione di fanciullo gli faceva rannicchiare tutte
bavero di velluto, al pari di una testuggine. pratesi, 5-79: -madonna
della crusca] di rannicchiare la lingua d'una nazione entro il dialetto d'una città
d'una nazione entro il dialetto d'una città, anzi entro l'incompiuto e capriccioso
ritirano. pananti, i-83: se scorgo una carrozza ove suppongo / che possa riconoscermi
massaia, ii-133: mi condussero in una capanna, in cui vi stavano rintanate sei