pragmatista e atea dell'esistenza, questa è una concezione religiosa. bacchelli, 2-xxii-135:
. bacchelli, 2-xxii-135: esiste innegabilmente una scuola poetica italiana dei 'prosastici dei
sbaglio della scuola quando se ne faceva una teoria estetica. scusabile sbaglio nei poeti
. scusabile sbaglio nei poeti, per una certa necessità pragmatista. -sbrigativo
del pragmatismo; secondo un metodo o una condotta pragmatica. b. croce
molti che esso fosse in guisa precipua una assai vivace requisitoria contro la scienza; e
vi scorsero ciò che soprattutto era: una rivendicazione della serietà del pensiero logico,
l'esigenze e tentarono di provvedervi con una rivista di cultura che si proponeva una
una rivista di cultura che si proponeva una specie di esegesi pragmatìstica del marxismo e della
. neol. presentare, interpretare secondo una visione pragmatica, concreta, fondata su
che 1 esprit 'si pervertisse in una qualità fissa, nella razza, se si
si parlava di nazioni, e in una corrente o moda, se si parlava di
'problemi culturali '(m una di queste sentenze si parla per
, sf. gastron. confetto costituito da una mandorla o una nocciola ricoperta di zucchero
. confetto costituito da una mandorla o una nocciola ricoperta di zucchero caramellato. -anche
cioccolatino farcito, per lo più con una crema a base di nocciole o mandorle
d'arancio '. sbattete bene entro una terrina 6 rossi d'uovo con 2
pralinare, tr. gastron. ricoprire una prepara zione dolciaria con una
una prepara zione dolciaria con una pralinatura o anche con una glassa
con una pralinatura o anche con una glassa. = denom. da
gastron. rivestito di zucchero caramellato (una mandorla, una nocciola tostata, ecc
di zucchero caramellato (una mandorla, una nocciola tostata, ecc.).
poca acqua e cuocetelo alla caramella in una casseruolina. 2. per estens.
2. per estens. ricoperto con una pralinatura oppure cosparso in superficie di mandorle
o nocciole, intere o spezzettate (una preparazione dolciaria); mantecato con mandorle
mantecato con mandorle o nocciole spezzettate (una crema); farcito con una crema a
(una crema); farcito con una crema a base di mandorle o nocciole
di mandorle o nocciole (un ciòccolatino, una torta, ecc.).
tre alberi ed aveva l'aspetto di una piccola corvetta. la marineria svedese,
, 530: prama: nome proprio d'una specie di naviglio che va talvolta senz'
tende a regolare concretamente l'applicazione di una data norma giuridica (e talvolta assume
riduttivo, a indicare l'emanazione di una fonte giuridica di second'ordine, subordinata
giuridica di second'ordine, subordinata a una legge generale prevalente e capace di complicare
bene al povero ed al ricco / una nova prammatica si faccia, / e la
viceré, che poi si risolse in una taglia di denari. de luca, 1-266
4 di maggio, così stabilito per una regia prammatica. f. f. frugoni
fu da ciò data occasione di promulgare una nuova prammatica per la quale, rinnovandosi
3-9: avendo il duca mandato fuori una sua prammatica intorno alle mani morte,
carducci, iii-18-22: è del 1777 una prammatica che prometteva tre anni di galera
legge dettata dalla passione e dall'amore d'una voluttuosa regina, questa legge che trasporta
, questa legge che trasporta i beni di una
legge voconia proibiva d'istituire per erede una donna e noi, che abbiamo adottato
uomini. -con particolare riferimento a una legge suntuaria. sanudo, lvtii-97:
: ha parso fare [il principe] una sancta et utilissima pragmatica per reformar le
c'hanno avuto in ventura / tessersi una prematica ordinata / posta in oblivione, /
g. ramusio, lii-15-326: fece anco una pragmatica che alcun titolato non potesse condur
perdonare a persona; ed han fatto una rigorosissima prammatica. menzini, iii-93:
colla cura privata: essi hanno prescritto una rigorosa pragmatica per evitare ogni dispendiosa superfluità
ordine. -garanzia (e ha una connotazione iron.). lubrano,
gli ultimi. ojetti, ii-52q: una bella corrida, in questa patria dell'etichetta
. la forma esasperata del cerimoniale, una prammatica di riti e di gesti e
dicevano i rumori del risveglio, tutta una prammatica senza deroghe che, forzando lo
conforme a un uso consolidato o a una norma stabilita; pienamente rispettoso di una
una norma stabilita; pienamente rispettoso di una consuetudine; abituale, consueto. -
si riferisce, che è proprio di una prammatica; che ne ha il carattere o
prammàtichi). ant. regolare con una prammatica. -anche, per simil.
tufo el possibile / che sedi sopra una molla sedia / e seco prandi in
, 1-53: ordina, filodemo, una gran festa, / un nobil prandio,
gran festa, / un nobil prandio, una solenne cena, / e per li
cena, / e per li sposi una leggiadra vesta. straparola, i-195:
lieto propose / un duro prandio, una terribil cena, / e 'n poca piazza
pranzo, parassita importuno (e ha una connotazione scherz.). grillo
4. medie. che ha una particolare predisposizione a contrarre una malattia o
che ha una particolare predisposizione a contrarre una malattia o determinate malattie. stampa periodica
cfr. distinguere). considerare in una posizione preminente, giudicare migliore, eccellente
elettron. distorsione provocata all'inizio di una via di trasmissione in modo tale da
ant. dotato, munito (di una virtù, di una qualità positiva).
munito (di una virtù, di una qualità positiva). s.
'davanti, prima 'e da una radice indeuropea che significa 'porre ';
e di tutte quelle potenziali) di una lingua, in seguito alla codificazione di
parole; ma, quando sentì intonare una predizione, s'aggiunse alla rabbia un
quando essa [l'immaginazione] intesse una favola o traccia le linee di una
intesse una favola o traccia le linee di una favola proiettata nel futuro, si ha
lingua del teatro è... una lingua per definizione sincronica: le evocazioni
. montale, 18-113: abbiamo avuto una 'retrospettiva 'di alban berg comprendente
lavoratrici, non di piu, stanno a una prèdola (tavolo da lavoro).
stato d'animo di chi sente prossima una situazione dolorosa. volponi, 2-90:
altro (un sentimento, un pensiero, una facoltà); che va per la
il più diffuso (un aspetto o una forma culturale). -anche: che
(un'attività) o pervade di sé una persona o l'animo, la
o l'animo, la mente (una passione) in modo totale, influenzandola
più giovanile età io sentiva in me una predominante passione fierissima per la civil libertà,
. galileo, 3-1-21: per moderare una tanta sconvenevolezza e impossibilità, si riduce
importante a chi vuole acquistare e conservare una autorità predominante in europa!
v-1-593: egli alludeva, penso, a una predominanza non soltanto spirituale ma temporale;
soltanto spirituale ma temporale; alludeva a una superiorità imperiale. 2. prevalenza
diffuso di altro (un sentimento, una passione, una qualità e anche un
altro (un sentimento, una passione, una qualità e anche un vizio, v
vizio, v aspetto di un fenomeno, una dottrina, ecc.).
giuglaris, 19: è la fede una santa caccia demòni: ove quella predomini,
e sul de stino di una persona (un astro).
emorragie] ed aggravata la natura da una soverchia copia di sangue, non è maraviglia
se in questo e nella linfa predomina una crassezza e un lentore che la rendono
ad altro (un fenomeno fisico, una malattia). gioia, 2-i-228:
grazia. bernari, 6-65: predominava una voce che diceva di tanto in tanto
; avere il sopravvento, imporsi (una persona o una categoria di persone,
il sopravvento, imporsi (una persona o una categoria di persone, una città,
persona o una categoria di persone, una città, ecc.). -anche:
, perché la casa d'austria è tutta una e, guadagnando questa di germania prerogative
, essendo tutto un sangue, tutta una pasta, tutto un oggetto di predominare,
xi-282: gand mirerà sempre ad essere una città libera e a predominare nelle fiandre
, pervadere, impegnare in modo totale una persona (o la mente, l'animo
fatica né occasione. carducci, ii-8-53: una convinzione d'affetto che in quel momento
positivamente o negativamente) un sentimento, una facoltà, una capacità, una virtù o
) un sentimento, una facoltà, una capacità, una virtù o, anche
sentimento, una facoltà, una capacità, una virtù o, anche, un'azione
con l'avversione abbominante si può dire una 4 luna pallida 'percioché contrae la
, 4 (57): predominato da una tal fantasia, studiava tutte le maniere
eventi. 3. caratterizzato da una situazione climatica prevalente. garimberto,
animo. -che contiene in prevalenza una determinata sostanza. a. cocchi
. sovrastato. ghislanzoni, 8-71: una volta allo streppa fu mandata una grande
: una volta allo streppa fu mandata una grande incisione che rappresentava una vasta campagna
fu mandata una grande incisione che rappresentava una vasta campagna predominata da un monumento in
nel corpo unite sien ridutte, / da una vien la denominazione, / e non
, prima ancora che nella ditta, una posizione di predominio nel suo cuore.
-influenza prevalente di un astro o di una divinità sulle cose umane. boccaccio
iv-206: ecate, trivia e diana è una medesima cosa, cioè la luna,
(anche se erronea) hanno su una persona, determinandone i comportamenti e le
romagnosi, 18-86: i piaceri di una vita molle, distratta o spettacolosa devono
del sistema bilioso. -prevalenza di una sostanza (o, nell'antica teoria
del caldo e del freddo, di una gradazione particolare di essi) in un
prodotto è il criterio del predominio dell'una o dell'altra di dette due sostanze.
immondezza. -maggiore diffusione di una particolare malattia in un luogo.
gioia, 2-i-228: il predominio d'una malattia è dovuto per lo più all'
, rilievo, intensità o diffusione di una lingua, di una scienza (o della
o diffusione di una lingua, di una scienza (o della scienza),
(o della scienza), di una facoltà dell'uomo, di un elemento linguistico
fantasia sulla riflessione condusse molti popoli da una prima era di progresso a un'era
attendere non mica al dominio esclusivo di una proprietà morale, ma al predominio solamente
anche, culturale di uno stato, di una città, di una classe sociale,
stato, di una città, di una classe sociale, di un popolo su altri
penisola. bacchetti, 1-i-83: inclinava a una certa ammirazione, con qualche invidia,
economici 'modernisti '. -prevalenza di una forza (positiva o negativa) nello
il predominio? -controllo assoluto di una posizione strategica. foscolo, xii-615:
saccheggi, per lo più come membro di una banda organizzata o di una tribù;
membro di una banda organizzata o di una tribù; chi esercita il brigantaggio;
diverse schiere. boccaccio, 1-i-118: una mattina,... cavalcando per
mattina,... cavalcando per una profonda valle..., assaliti fummo
di un bozzolo. bacchetti, 2-ix-187: una grossa mano di predoni, snidati e
predòto). ant. beneficare anzitempo una persona con la concessione di un particolare
sf. fase preparatoria dell'edizione di una raccolta di materiali. città [25-k-1986
possibilità diverse. -anche in relazione con una prop. subordinata. boccaccio,
essere al non essere. -scegliere una persona per un dato compito, una
una persona per un dato compito, una mansione, un incarico, ecc.;
riferimento alla volontà di dio che presceglie una creatura per una missione salvifica o,
di dio che presceglie una creatura per una missione salvifica o, in senso più
addiettivo da preeleggere. -prescelto per una mansione, per un ufficio, per
mansione, per un ufficio, per una carica. -anche: eletto in anticipo sulla
e letter. scelta finale effettuata in una rosa di candidati a un ufficio, a
rosa di candidati a un ufficio, a una carica. de luca,
pirandello, 5-5 ^ 8: una filza di questi nomi difficili; poi
dapprima formazione del nucleo che appare come una massa circoscritta a margini pallidi, ma netti
ermetica (deltopera di uno scrittore o di una letteratura nazionale). pasolini
: ai miti e ai paesaggi cantati con una vena melodica quasi tradizionale di tipo '
ella [la materia] si produsse da una necessaria, quantunque non intesa, onnipotenza
immediato, come l'apprensione: sempre una semplice intuizione dell'oggetto preesistente, tanto
rispetto a un altro fatto, a una data, a un avvenimento storico,
se non monumenti, documenti induttivi d'una poesia popolare italiana preesistente alla provenzale sicula
, già insito nel patrimonio culturale di una persona prima di una determinata esperienza.
patrimonio culturale di una persona prima di una determinata esperienza. b. segni
eravamo stabiliti per tema delle nostre lettere una nuova fabbrica da inalzarsi sopra preesistente edificio
425: per trovare i motivi di una ragionevole protezione doganale bisogna leggerli nei libri
.. uno sarebbe la preesistenza di una tariffa protettiva. -in senso concreto
le attività sistematrici o preesistenze sistematrici di una pausa della ragione. 2. originaria
ed eterna, sarebbe costretta a espiare una colpa originaria reincarnandosi un numero indefinito di
poi dimenticato quello che aveva appreso in una preesistenza in cui aveva conversato con gli
in tutte le sue parti, in una fase precedente alla fecondazione. maipighi,
il sistema dell'incassamento dei germi ha una parte vera, ma è un vero
evento, a un fenomeno, a una situazione. bergantini [s.
, iii-12-296: è forza inferirne che una poesia popolare toscana preesistesse al medici al
industr. essiccazione che viene effettuata in una fase precedente rispetto a una determinata lavorazione
effettuata in una fase precedente rispetto a una determinata lavorazione (e ad es.,
secondo tipi normalizzati (un edificio, una costruzione). -anche: fabbricato industrialmente
tutto o in parte un edificio o una struttura (e tali componenti possono essere
]: 'prefazionare ': munire di una prefazione... altrettanto discutibile •
285: cocchiara di palermo ci prefarebbe una ristampa della insigne e antifascista traduzione de
... avrebbe avuto motivo di temere una vittoria delle classi lavoratrici nelle prefascistiche italia
discorso, di un racconto, di una trattazione; predetto, suddetto (una
una trattazione; predetto, suddetto (una persona; nell'uso attuale ha per
nell'uso attuale ha per lo più una connotazione ironicamente aulica ed enfatica).
di cavare dalle mani del banchiere prefato una grossa somma di soldo, per ritornar
... aveva d'uopo finalmente d'una calma, aveva... fatto
prefatoa, agg. fornito di una prefazione (un testo). migliorini
{ prefattóre), sm. autore di una prefazione. c. gozzi
eucaristica del canone: è costituita da una solenne invocazione che il celebrante recita o
, la quale voi mi mandaste, una parola di superbo chiamare vi studiaste di
. che questo prefazio sembrasse più tosto una specie di manifesto, non trovandosi abbozzato
? / la morale mi stucca. una novella / semplicemente detta e senza vanto,
, tr. iprefaziónó). fornire di una prefazione un testo. carducci,
]: 'prefazionare ': munire di una prefazione. voce che sa di burocratico
. 2. intr. scrivere una prefazione, una premessa. carducci,
2. intr. scrivere una prefazione, una premessa. carducci, iii-24-171: è
prefazionatóre, sm. autore di una prefazione; prefatore. c
paolo stufa fiorentino, con aggiu- gnervi una prefazione ch'è fama non valesse meno dell'
prefazione [di victor hugo] è una nuova estetica. guadagnoli, 1-ii-220: poi
sulla fronte come l'ultimo bacio per una partenza senza ritorno. d'annunzio,
e di espressioni che costituiscono l'inizio di una lettera (generalmente di carattere ufficiale)
partic.: preambolo premesso al testo di una legge. già1ancora riannone
discorso, di un'allocuzione, di una narrazione orale, per lo più col
. nomi, 1-81: cinguettò poscia una gran prefazione / che parve fra cipolla
verificarsi di un determinato fatto o di una situazione. caracciolo forino, 52:
che tutto questo presente non è che una prefazione al bel romanzo dell'avvenire.
ecc.), si sceglie l'una anziché l'altra o le altre perchè
il 'sed 'de'latini che una congiunzione discretiva o avversativa e non già
, affetto profondo che si prova per una persona con esclusione di altre, per
; scelta esclusiva di tale persona per una determinata funzione o destinazione. comoldi caminer
re, né potrei più vivere con una donna che, dopo avermi conosciuto,
, 428: il babbo ha sempre una certa preferenza per l'ida. d'annunzio
il deputato volle che gli si usasse una preferenza ', ma è più esatto usare
di autorevolezza, di superiorità goduta da una persona, da una comunità o da
superiorità goduta da una persona, da una comunità o da un gruppo sociale.
da questo spavento universale? l'avere una preferenza di trasporto e di traffico in
molti portino a vendere le medesime cose in una comune piazza di negozio, una nazione
in una comune piazza di negozio, una nazione sia preferita all'altra nel poter
delle altre condizioni e a causa di una sua particolare qualità o di una particolare
di una sua particolare qualità o di una particolare situazione, fatto o atto che
atto che attribuisce a un determinato soggetto una posizione giuridica di vantaggio, priorità,
è un diritto pel quale noi abbiamo una preferenza sugli altri uomini ah'acquisto di
cavour, v-328: evidentemente... una compagnia, dopo aver speso effettivamente da
un'istituzione; scelta in favore di una forma di governo. solaro della margarita
chiunque non sia ingannato dalle idee di una falsa libertà o mosso dall'amor
preferenza l'intelligenza, si indirizzava a una classe limitata di persone colte ed educate
, agg. che costituisce o esprime una preferenza, una predilezione, una scelta.
che costituisce o esprime una preferenza, una predilezione, una scelta. -voto
esprime una preferenza, una predilezione, una scelta. -voto preferenziale: in
scelta. -voto preferenziale: in una consultazione elettorale, il voto che si
e l'assenza dalle tematiche preferenziali di una piccola borghesia che geme fra i dilemmi
scelto. soldati, 6-363: se una legge mi obbligasse ad acquistare un vino
3. che determina o delimita una scelta, un'opzione. la stampa
e diploma ragioneria. -che crea una situazione di privilegio a favore di una
una situazione di privilegio a favore di una o di entrambe le parti che stipulano un
un accordo commerciale (un dazio, una tariffa). -itinerario preferenziale: in
\ sostener patimenti era pe'santi apostoli una ventura a tutti gli onori di quaggiù
anni. penso che la semplice audizione sia una voluttà preferibile. cassola, 4-235:
mio nonno disse che era preferibile mettergli una corbella sulle spalle e mandarlo alla scuola raccogliendo
, i-394: perché tale coltivazione abbia una prospera riuscita, conviene scegliere un fondo
. leggere per dieci, quindici minuti una cosa qualsiasi,... preferibilmente
magari di catastrofico. -per introdurre una comparazione fra due termini contrapposti: piuttosto
, i-412: è [la neve] una cristallizzazione dell'acqua che ha forme tutte
f rammarico festo doveva trattarsi di una sorta di acile senza anse, analogo
preferimento che si faccia affermando o negando una cosa con l'altra. pallavicino,
ant. anche prefèrto). anteporre una cosa ad altre ritenendola più conveniente,
, più piacevole (e può essere una propensione abituale, un atteggiamento costante o
un atteggiamento costante o, anche, una scelta compiuta in una determinata occasione,
, anche, una scelta compiuta in una determinata occasione, in particolari circostanze)
g. gozzi, i-14-41: nacque una disputazione poche sere fa tra alcune signore di
e dei tarocchi. -in relazione con una prop. subord. bicchierai, 34
climatiche per meglio vivere e svilupparsi (una specie animale o vegetale). 2
o vegetale). 2. giudicare una persona più di altri degna di stima
affetto; presceglierla per un incarico o per una funzione direttiva; amarla di più,
di tutti quei favori che convengono ad una principessa. l'invidia fu per ischioppare
predilezione o, anche, prescelto per una mansione, una carica o un titolo
anche, prescelto per una mansione, una carica o un titolo (una persona
, una carica o un titolo (una persona). ariosto, 5-21
(femm. -tricé). chi esprime una preferenza o fa una scelta.
. chi esprime una preferenza o fa una scelta. segneri, ii-428: 1
fa prolificare un fermento fino a ottenerne una quantità sufficiente a far fermentare un'abbondante
. prefestivo, agg. precedente a una festività. - liturg. messa prefestiva
messa serale celebrata il giorno precedente a una festa di precetto (e i fedeli
chiamata da chilone, per questo, una imagine vera della pazzia, ed euripide la
dì al zio prete che me mandasse una tavoleta, che era la coperta de
dalla liquefazione dell'enorme suo adipe sotto una gran veste rossa o color sanguigno che fosse
: la prefettessa fra le signore confuse pareva una tacchina; ma sussurrano che si vesta
un prefetto; che è sede di una prefettura. foscolo, xv-525: bologna
de'remiganti, il capo de'rematori in una nave; de'vettì- gali, l'
alti funzionari preposti al governo generale di una provincia (da cui prendono la denominazione
volgar., 1063: san gregorio in una pistola la quale mandò ad innocenzio,
tiratosi a le radici del monte con una galea e smontato in terra, non per
ii-404): il re pirro deliberò l'una terra e l'altra con ponti maestrevolmente
ausialiari stranieri), indi tribuno d'una coorte di cittadini romani (colonnello di
sono aggregati alvolgar., 14: una parte de'mamertini, vedendo la speranza l'
più dirigenziale. -in signa il sopraintendente di una biblioteca importante; bi partic
bliotecario capo. preposti a una congregazione (come prefetto di pro- prefetto
. tommadell'ordine e della disciplina di una camerata. seo [s. v
, a vescovo la vigilanza dei giovani di una camerata ne'seminari o consacratore. collegi
, con riferimento che ha sotto di sé una quindicina di compagni più piccoli. ad
piccoli. ad altre specifiche mansioni presso una corte prinbernari, 3-118: non poche
a tavola quelli che debze) di una città, di un territorio o di una
una città, di un territorio o di una regionebono cenare. sansovino, 2-16: il
al gosangue vene a la terra in una de le occurrente feste, sì per
, sì per verno ecclesiastico di una terra di missione (non vedere li digni
, quando solamente secondo la stia di una chiesa e degli arredi e delle suppellettili
superiore di un convento. potere centrale a una circoscrizione territoriale beicari, 6-30: avvenne
ecclesiastica. -in partic.: direttore di una bitri enti e istituzioni locali (nei
, 1186: oggi in italia, dopo una legge del 9 ottobre 1861,
prefetti, 21 li videro mutati una volta, 35 ne rimutarono due, 8
8 ne saggiarono tre, ed una ripasso fino il quarto. b. croce
stato in modo conforme agli interessi di una potenza straniera egemone o dominatrice.
forma del superi., per indicare una persona che svolge in modo egregio le mansioni
uno muni- stero, dov'era una priora con x sorori, le quali erano
m'afferma chi l'ha letta che una lettera scritta da mamiani a rolandi dica:
a proposito della chiamata prefettoriale, è una bella fusione la vostra! = deriv
in partic., al prefetto di una provincia dell'italia moderna). dante
: la congregazione de'cardinali rimostrava da una parte che il prencipe barberino tenesse un
sé?... di avere una prefettura o un posto di canattiere, uno
canattiere, uno spaccio di tabacco o una cattedra d'economia? no.
che la santa sede stabilisse a keren una prefettura apostolica. -carica di prefetto (
-carica di prefetto (direttore) di una biblioteca. carducci, ii-14-106: carlo
, in partic., dal prefetto di una provincia dell'italia moderna) e attraverso
del tesoro, delle prefetture, in una parola dell'antico e del nuovo emisfero
, d'accordo; ma non era una vittima anche il signor giacomino? come
prefettura: organo consultivo del prefetto di una provincia, investito di mansioni amministrative e
par- tic., il prefetto di una provincia dell'italia moderna) e l'
: gli viene in mente di rivolgersi con una lettera al prefetto, per domandare che
, in piena prefettura di forlì, una zona che dio sa per quale bizzarria
regge la penisola appena sa se esiste una sardegna, occupato com'è a preparare
sardegna, occupato com'è a preparare una schifosa reazione e ad impiegare i tesori dell'
del bonaparte, di cui non è che una mi serabile prefettura.
. f. frugoni, iv-282: sentivasi una musica di solfa così gemente che intronava
dell'ultima epoca dell'umanità. è diventato una prefica laida. da quando veglia a
senz'altro di venerabile che d'essere una reliquia del nome di quei prencipi che altre
dai dirigenti. -in relazione con una prop. subord. nannini [ovidio
. -scegliere un luogo, fissare una collocazione. baldi, 17: imitisi
che sono membn di maggior dominio, una città suol prefiggersi, nella quale stabilmente
supremi risedano. -scegliere, assegnare una persona, per lo più con funzioni
5- 82: eccoci dunque innanzi a una scena domestica di quel misterioso popolo etrusco
per sé; proporsi uno scopo, una meta, un campo d'indagine,
. mazzini, 10-212: si crei una missione sulla terra, si prefigga un nobile
particolarmente lieto e leggero, leggero come una piuma, e non so che negozio o
è proprio il treno. -avere una determinata funzione o motivazione; servire a
a'un'opera d'arte, quel riconoscerle una filosofia che forse non v'è,
averla proprio meritata. -in relazione con una prop. subord. giuglaris, 1-538
evento. - anche in relazione con una prop. subord. martello, 246
: ad ogni volume siano soliti prefiggere una prefazione. mazzini, 77-3: richiesto di
persisterò. -anteporre un morfema a una parola per precisarne o modificarne il significato
: in questo riflesso avanzavasi un figurone in una carrozza ostentosa, cinto da numerosa folla
far la pruova se lambiccar se ne possa una caraffella di quintessenza veridica; ma prefiguromi
non se ne potrà estrarre né men una gocciola. gioberti, 6-ii-313: secondo
, che preannuncia simbolicamente un fatto, una persona. buonaiuti, 1-435:
: in segno della prigionia intendi prefigurata una certa ombra della verità futura. b.
prefigura, che anticipa un'attività, una tecnica, uno stile, un atteggiamento
'impegnati 'italiani degli anni cinquanta, una 'funzione ', prefiguratrice e retroattiva
dunque travolto la fatuità del disimpegno imponendo una nuova specie di impegno (che soltanto
attraverso immagini allusive o simboliche, di una realtà, di un fatto, di una
una realtà, di un fatto, di una concezione (o, anche, di
concezione (o, anche, di una persona) che appariranno, esisteranno,
li aveva colpiti e travolti, era stata una prefigurazione. piovene, 6-101: la
erra vedendo nella 'vita nuova 'una lontana prefigurazione della 'commedia '.
sufficientemente fini; impartire allo stoppino uscente una vera o falsa torsione, affinché il
], appunto perché non si può cavare una determinata e particolare dottrina, se ne
la filosofia, impedendo la consapevolezza di una forma conoscitiva prefilosofica. = voce
. autore che nella propria opera esprime una concezione profonda e articolata dell'uomo e
, sm. econ. corresponsione di una parte dell'importo previsto da un contratto
formulare, definire preventi vamente una norma, un criterio, le modalità o
boiardo, 2-97: era a tebe una legge che condannava a morte qualunque tenesse
inanzi sappiate d'essere a lato d'una profetessa de'numi inferi. non potete
, ii-7-351: se il conoscere è una perpetua e sempre nuova esperienza, chi
giorno si fece notte e, combattendo l'una e l'altra parte aspramente con le
poiché ora significò quelle città che aveano una certa e prefinita condizione e grado.
in attività un vero popolo, cioè una immensa maggioranza, e si potrebbe quasi dire
maggioranza, e si potrebbe quasi dire una totalità di cittadini, concorde in un intento
princìpi; fissazione, in anticipo, di una durata temporale, di una scadenza;
, di una durata temporale, di una scadenza; definizione di un concetto.
sia anticipata o posticipata, serve per una maggiore comodità del pensionarlo o respettivamente del
, i-vi-38: molto meno sarà praticabile una prefinizione di prezzo nei metalli, massimamente
ora comincia un'epoca severa che preparerà una rivoluzione felice della quale non è ancora possibile
prefissare', tr. ling. fornire una parola di un prefisso. - anche
: apporre un morfema all'inizio di una parola con funzione di prefisso.
(uno scopo, un obiettivo, una destinazione, un quantitativo, un termine
un termine temporale, un criterio, una norma di comportamento, ecc.)
gli occhi a due provvisioni: l'una fu il formare un battaglione di milizie
chiamarsi anche 'armonica ', richiede una costante armonia che stretta in cadenze regolari
fisico. -concesso dalla natura (una facoltà). varano, 1-43:
4. inflitto, comminato (una condanna, un ca- stigo).
9. ling. anteposto a una parola, a una radice, a
ling. anteposto a una parola, a una radice, a un tema verbale o
avverbiale) che si pone davanti a una radice o a un tema nominale o verbale
calvino, 15-44: i sumèri avevano una lingua agglutinante: monosillabi accompagnati da prefissi
teleselettivo, è il numero che contraddistingue una certa zona e che va eseguito prima
i-107: a metà dell'autostrada c'è una stazione di servizio. mi termo,
mi termo, corro al bar, compro una manciata di gettoni, formo il prefisso
di parole composte che, avendo acquisito una propria autonomia semantica, possono a loro
disposizione reciproca degli elementi che costituiscono una gemma fiorale o un bocciolo prima del suo
. disposizione delle foglie all'interno di una gemma; vema- zione (e se
2-i-268: era questo fuoco in forma di una tana molto prefonda ed era tonda come
la funzione di modificare il significato di una radice a cui è anteposto e in
particella pronom. avere origine, acquisire una determinata forma o struttura prima di un
ha avuto origine, che ha acquisito una determinata struttura o forma prima di essere
il distacco. parliamo, naturalmente, di una materia già selezionata, preformata alla vita
preformata alla vita dell'arte, non di una materia bruta, che in d'annunzio
. 3. che ha sviluppato una propria psicologia, una propria etica,
che ha sviluppato una propria psicologia, una propria etica, una propria visione del mondo
propria psicologia, una propria etica, una propria visione del mondo anteriormente a qualsiasi
trasformazione di un materiale da stampaggio in una preforma atta a essere facilmente introdotta nello
preformato. ambedue però queste sette credeano una tal preformazione, onde che l'uomo
sm.): nel neurocranio di una parte dei vertebrati (rettili e anfibi
siccome pio figliuol sulla ignominia / d'una madre infelice, e gli sovvenne / quanto
prelude. -anche: che appartiene a una fase creativa dell'artista precedente alla sua
debba verificarsi in un tempo futuro (una condizione, una situazione).
un tempo futuro (una condizione, una situazione). pasolini, 8-18
.. le loro istanze dissacratorie contro una situazione, per così dire, prefutura
: l'insieme delle preghiere recitate in una determinata liturgia. cavalca, 21-51
numero romano xvi in cui era raffigurata una donna in atteggiamento orante. i.
. filangieri, 1-88: questa è una delle terribili incumbenze del consiglio dei pregati
introduttori o d'altri racconti, cioè una vera e propria rappresentazione sacra del pianto
murmure dei preganti. -con riferimento a una raffigurazione pittorica. carducci, iii-28-366:
quale aveva su lo spirito di lei una singolare virtù di pacificazione. marinetti, 2-i-175
il quadro cu fillia. l'adorazione figura una madonna pregante, il cui corpo è
forma astratta della preghiera ai piedi di una croce fatta di atmosfera. barilli, 8-11
5. ant. che esprime una preghiera, una supplica; votivo.
. ant. che esprime una preghiera, una supplica; votivo. patrizi,
non essendovi in alcun modo obbligato, una determinata azione, che conceda favori e
cui ci si rivolge e con una prop. subord., talvolta sottintesa,
? gli o chiesto. regalamene una. ma non voleva neanche a pregarlo.
: uno cavaliere pregava, un giorno, una donna d'amore e diceale, intra
cherubino, 3-94: se la persona priega una fiata e poi non più, segno
valenti ai loro. -in relazione con una prop. finale. ciuccio, 27
sariano indarno. -in relazione con una prop. finale ellittica della cong.
penna. -con riferimento enfatico a una personificazione. esopo volgar., 4-129
nulla appresso di voi) che mi diciate una volta liberamente l'animo vostro. goldoni
mazzei, xxi-268: per difetto ho in una gamba, passando mi riposai al vostro
dì casa mia; e fummi posto innanzi una vostra, benché lunga ma piena pur
indica che si è disposti a compiere una determinata azione senza alcun indugio o l'
; lo farà prontamente. e chi accetta una profferta, per dimostrare che la gradisce
. -per lo più in relazione con una prop. finale anche implicita. latini
persone di scrivere e fare in volgare una generale forma di confessione, risposi e
: al quarto piano delia suonò, una scapigliata fantesca in ciabatte ci aprì e
pregandoci d'aspettare. -con riferimento a una personificazione. dante, xxxviii-84: canzon
stea bene. -in relazione con una prop. subord. finale ellittica della
: chi fa elemosina pregato, riceve una gran parte di premio, perché i prieghi
a non adontarvi. -in una frase incidentale: di grazia, per favore
t acquanova, / domanda della casa d'una donna / chiamata candia della leonessa.
candia della leonessa. -con riferimento a una personificazione. petrarca, 14-3: occhi
. 3. supplicare dio o una divinità richiedendo, per sé o per
di venerazione. -anche in relazione con una prop. subord. sermone gallo-italico
[s. v.]: pregare una preghiera. fogazzaro, 1- 316:
grazie e favori? -con riferimento a una personificazione. giacomo da lentini
a questo crocifisso il buon ladro portava una divozione particolare. e non soltanto lo pregava
cosa. -con riferimento all'atteggiamento di una statua. d'annunzio, i-350:
. guicciardini, 2-1-22: uno in una città disordinata merita laude, se,
consiglio pregorono in un animo e in una voce con grande riverenzia alla pianeta juppiter
dio con orazioni. -anche in relazione con una prop. finale. ritmo di
credenza e de'suoi comandi, oppose una fermezza di scoglio: rispose con aggiustatezza
, implorava l'aiuto, pregava con una preghiera che saliva al cielo come una
una preghiera che saliva al cielo come una fiamma. gozzano, ii-265: sposare vorremmo
/ dell'acqua, e vive con una semplicità di fantesca. jahier, 42:
lourdes. -anche in relazione con una prop. finale, con riferimento all'
letter. invocare, implorare, impetrare una grazia, un atteggiamento favorevole o anche
gramm. ant. atto a esprimere una supplica, una preghiera, una richiesta (
. atto a esprimere una supplica, una preghiera, una richiesta (la modalità
esprimere una supplica, una preghiera, una richiesta (la modalità del verbo)
che si riferisce all'atto di esprimere una supplica, una preghiera (ciò che è
all'atto di esprimere una supplica, una preghiera (ciò che è presupposto in
e quali difetti si possano attribuire ad una voce d'un verbo, come, per
. 3. pronunciato per esprimere una preghiera, una richiesta (un'interiezione
. pronunciato per esprimere una preghiera, una richiesta (un'interiezione). p
la scelta della madrina. così si chiamava una dama la quale, pregata dai genitori
entratura nel monastero. -in una formula notarile. testamento di lemmo di
questo egregio signore come io intendessi a una nuova edizione delle cose volgari del poliziano
inserita nell'4 istoria de'diplomi * una descrizion di verona, pregevole per ottime
negli stessi canti la rendono, per una certa graziosa novità, molto pregevole. lanzi
faldella, i-4-270: mise su in bisagno una fabbrica di concimi artificiali utilizzando tutte le
le qualità esterne degli oggetti che anno una qualche analogia diretta o indiretta coll'organo
e la fierezza giustificata di giorgio d'avere una moglie così pregevole. =
2. proprio di chi rivolge una supplica. livio volgar., 4-465
supplica, di istanza, per presentare una richiesta. valerio massimo volgar.,
socrate] ad atene si scusasse d'una accusa e lisia li ricitasse la difensione
, preferiva qualunque dolore alla umiliazione di una preghiera. pirandello, 6-165: sovvenendosi
. pirandello, 6-165: sovvenendosi d'una preghiera che dalla notte aveva in animo di
mia, con la preghiera di serbare una buona ora delle mie serate per la
, 11-48: pregavo o non era una preghiera / ma altro così privo di senso
la liturgia della parola; è costituita da una monizione iniziale e da un'orazione conclusiva
, proposte dal celebrante, e da una serie di intenzioni proposte da un diacono
vari periodi storici, ne è conosciuta una grande varietà). -preghiera liturgica:
: quella riservata al servizio cultuale di una comunità religiosa. antonio da ferrara
comandò a suo figlio: -su, di'una preghiera per il tempo, una che
di'una preghiera per il tempo, una che tenga il fulmine lontano dalle nostre
è di piccole dimensioni e ornato di una decorazione consistente in un motivo a nicchia
costituito da un'invocazione a dio, a una divinità, alla madonna o ai santi
: la stampa è libera, ma una legge ne reprime gli abusi. tuttavia
alla mensa e benedice le vivande con una preghieretta a cui tutti gli astanti rispondono
35: lasciò ne'suoi scritti dell'una e dell'altra pregiabilis- sima qualità caratteri
. b. nelli, 60: per una affettatura di nuovo fattale nella esterna superficie
-dotato di grande efficacia e proprietà (una lin- gua). giuliani,
pregiabili ambedue, ma il vello dell'una è più lungo e più fino che
, agg. collocato in precedenza in una proposizione; predetto, suddetto. rocco
carducci, iii-13-337: il toscano era una favella da servirsene e pregiarla. faldella
ammonendoli ironicamente che la politica non è una scienza esatta, come i signori professori
-dare importanza a un fatto, a una circostanza; risentire di qualcosa in modo
per mancanza di modelli ho dovuto farmi una lingua mia pro) ria. fucini
di esaltarlo, di lodarlo (in una figura etimologica). chiaro davanzati,
pregiolla il cielo, incoronava / con una fé non mai veduta avanti.
andare orgoglioso. -anche in relazione con una prop. subord. m.
città sono andati in tante hanno sposata una donna e si pregiano di avere più mogli
, xviii-5-540: 1 filosofi si preggiavano di una certa indolenza per le cose di questo
e neglette. -in relazione con una prop. subord.: recarsi a
lo più in forma impersonale, introduce una comunicazione di carattere ufficiale con un tono
sì vidi ombreando / di sotto un pin una donna pregiata, / sì nobilmente vestita
conto alcuno tenersi, sono spinti da una non so che ragione la quale gli persuade
in cosiderazione, stimato, onorato (una persona). gallo da pisa,
inerisca, e in partic. a una sua precedente comunicazione. -anche con valore
. monti, i-37: il nome d'una dama eh'era un tempo a voi
elevato valore economico (un oggetto, una merce, un materiale, un prodotto
materiale, un prodotto, o anche una particolare varietà di piante o razza di
o razza di animali); prezioso (una pietra, un metallo).
, 1 103: in una stanza... apparecchiata / delle nozze
- che ha corso elevato e stabile (una valuta). calvino, 7-111:
, convertite in valuta pregiata, in una banca svizzera. -che ha alto valore
« e l'assistente sociale? » « una valdostana purosangue con i piedi per terra
formato dalla combinazione dell'acido purpurico con una base salificabile. = deriv. da
. ornato, guarnito di porpora (una veste). cesariano, 1-29
un rosso violaceo di tonalità simile (una stoffa, una veste; e per
violaceo di tonalità simile (una stoffa, una veste; e per lo più connota
, / ch'era in parigi, ad una donna avea / prestato sopra un vestir
: il tranvai si fermo al cenno d'una ragazza ritta sulla soglia d'un portone
ragazza ritta sulla soglia d'un portone: una brunetta svelta e messa bene, con
intrawedo i panneggi d'un manto rosso e una mano inguantata di seta purpurea che anch'
non gli bada. moravia, xii-77: una lampada dal paralume rosso montato su un
oggetto di chiesa, stava accesa su una tavola ricoperta di damasco purpureo. -con
ariosto, 121: fu sentito in l'una e l'altra riva / pianger donne
d'annunzio, i-199: cantavi come in una favola, / incoronata d'oro.
purpurei s'empivano, come / d'una rugiada, de la tua voce. piovene
, ecc.); illuminato da una tale luce. marsilio ficino, 6-31
e sugli occhi arrossati / ammiccanti. una nube purpurea vela la stoppia / seminata di
tasso, n-iii-930: alcuni lodano in una leggiadra donna 'un pal- lor di
; nel sommo delle guance gli traluceva una tinta purpurea simile a quella che colorava
(le labbra: ed è presente una forte connotazione sensuale). chiabrera,
leggere, dove se voi peccavate pure una minima sillaba, et egli vi faceva
il corio (felle natiche più purpureo che una mela punica. 6.
miei capelli, ho creduto di portare una corona; e i mieipensieri sotto quel
prudenzio in qua, abbia immaginato per una schiera di martiri. 10.
la parte de soto nasse e pare una la qual è in la piegadura del brado
gli inglesi dànno anche questo nome aa una sostanza pigmentale dell'urina, che sembra
, agg. ant. insignito di una virtù, di una qualità positiva.
. insignito di una virtù, di una qualità positiva. domenico da prato,
puree 'euxantina ', che è una voce hindi. purrenóne, sm
, pur tròppo), aw. per una circostanza deprecabile, per sventura, malauguratamente
segneri, iii-3-280: incominciassi più di una tresca disonorata e si continovò fin all'
. mazzini, 11-319: pur troppo, una lettera di bologna mi conferma che si
bene, perfino troppo (e ha talora una connotazione ironica). sanudo,
, 1-68 (i-24): bianca una veste aveva fatta fare / a sé e
vogliate celarlo a voi stesso la è una lima dorata che rode lentamente cuore e
le pene », diceva accompagnandosi con una mano e poi: « gurù colla luna
mi avvicino quanto più posso e aggiusto una palla nel costato, ad un altro nella
18-292: purtuttavia un pensiero vasto, una motivazione integrale deve dar ragione ed ordine
pus, che è in suppurazione (una ferita, una piaga). landino
che è in suppurazione (una ferita, una piaga). landino [plinio]
però che quelle piaghe erano separate l'una dall'altra e che gli orli di esse
per lei mi fosse inciprignita dentro come una cattiva ferita purolenta. -coperto da
-che si manifesta con escrezioni di pus (una malattia). ranieri, 35
. g. del papa, 6-1-8: una piccolis sima pustola rossa,
costumi e nell'animo. -anche in una sineddoche. carducci, iii-27-46: yorick
in decadenza, in via di estinzione (una classe sociale). bernari,
4. morboso, insano (una passione). faldella, ii-2-320:
, purulente di quella muffa che pare una malattia vergognosa dei muri e non si trova
e l'aria mantengono in ogni miseria una certa quantità di salute, erano piuttosto
alcuna. a. cocchi, 4-2-11: una tosse frequente che nel crescere della febbre
manica sinistra della camicia e, sollevando una fascetta di garza, mi mostra, dalla
questa città, a procurargli da milano una boccetta di pus vaccino del migliore e
, la vaccina naturale. passai pertanto una lunga giornata in mezzo a quelle vacche
pizzico di emetico, che si pone sopra una lastra di vetro e che si scioglie
]: 'puseismo ': dottrina di una setta anglicana che si ravvicina al cattolicismo
esattezza il mio stato, di prendere una risoluzione veramente forte e leale. io
: l'abitante pusillanime e sedentario di una qualsiasi città di provincia può concedersi l'
seguendo in uno spettacolo di cinematografo, una caccia grossa nel congo. marotta, 4-133
nelle quali cose sieno tagliate sì in una volta le cose soperchie dalla virtù della
da siena, ii-234: il pusillanimo, una piccola parola d'ingiuria fattogli, tarderà
e tentano di salvarsi colle teorie d'una falsa saviezza; gregge servile che non
come piero duodo proveditor a pisa avia una mala fama, e tutti si lamentava
, 218: né dovete temere che una tale attenta meditazione delle vostre miserie vi renda
disperato, produsse uno stupore inoperoso, una agitazione irresoluta e pusillante. leopardi,
di conservare lo stato presente, di tenere una vita metodica e di nulla mutare o
o inerte,... ma per una timidità derivata dall'esperienza delle sciagure.
4. ant. spregevole, turpe (una persona o il suo comportamento, le
giamboni, 10-51: pusillanimità è una angoscia di mente, per la quale
pecchiate voi o di pusillanimità o d'una certa simulazione più tosto cortegiana che filosofica
loro tanto vigore da risquo- tersi da una pusillanimità così mal a proposito. gioia,
, 72: il retrocedere a me pareva una specie di pusillanimità, e considerava d'
1-368: mi sarebbe parso di commettere una pusillanimità o un peccato d'amor proprio.
animo è pusilla. savonarola, 10-88: una parola solo dirò per questi che non
mare. -con riferimento a una collettività. guerrazzi, 1-452: firenze
: lasciate che i pusilli pappagalleggino sopra una neutralità indefinita e indeterminata. landolfi,
'il convito di pietra '(una delle « piccole tragedie » puskiniane,
, musicata integralmente, senza sopprimere neppure una sillaba). landolfi, 8-94: giunto
. comisso, 1-50: sida era una signorina di buona famiglia, ma alcuni
nelle puste di zsegedin a contatto con una razza animosa l'avevano portata verso desideri
cavalca, 20-101: gli nacque in una parte del suo corpo una pustula,
nacque in una parte del suo corpo una pustula, la quale li medici chiamano carbuncolo
. g. del papa, 6-1-8: una piccolissima pustola rossa creatasi spontaneamente sul naso
naso, livido e ingrossato orribilmente da una pustola, somigliava alla proboscide di un
figlio della parroccola era malato. aveva una pustola maligna: il carbonchio è qui
pieno di animali. -in una maledizione. boiardo, cvi-514: che
che in breve li consumava il morbo, una specie di pustola polverosa.
sensibile, di un cuore vulnerato, di una mente che sapeva discemere le infezioni e
nel messico un che di malatamente vivo, una virulenta luminosità d'agonia, nell'aria
consumati, frantumati. dovunque c'era una lingua d'orina, dovunque pustole di una
una lingua d'orina, dovunque pustole di una corrosione, dovunque manifesti vecchi di anni
. rigonfiamento nell'intonaco; bolla in una massa di metallo fuso. milizia,
era luogo al perdono per chi contro una sola sillaba, non che contro tutta la
il male secondo questo autore comincia da una piccola febbre e da queste eruzioni pustolose
sentir piacere: « se pensi a una che ti piace ». de pisis,
pustolose. landolfi, 2-97: da una finestrucola d'una casuccia più in là
landolfi, 2-97: da una finestrucola d'una casuccia più in là, di tra
di etimo incerto: non è improbabile una connessione col romeno pustin, pustie '
puta caso, tu venissi a farmi una confidenza, a chiedermi un consiglio e
fino a chiedersi se non fosse stata putacaso una vittoria di pirro. 2
-per lo più in relazione con una prop. subord. o con il
ma vi confesso che son rimasto con una tal quantità d'iioranze, con una
una tal quantità d'iioranze, con una tal quantità d'incertezze che fa paura.
rosa... ha allattato ed educa una bambina: il padre putativo di questa
giuseppe che, tenendosi al petto con una mano il figlio putativo, cerca disarmare
portiere putativo, / specifico motivo assolutorio per una gravidanza / frutto di cameriera e di
buona fede ritenuto sussistere dall'interessato (una situazione giuridica: diritto putativo, privilegio
ma l'autore può essere sottoposto a una misura di sicurezza). de luca
, 1-14-2-99: la legge ha introdotto una certa specie di matrimonio ideale, il quale
ma ritiene in buona fede di possedere una determinata qualifica giuridica: coniuge putativo,
, tuttavia, quando non vi concorra una mala fede positiva..., vi
fede positiva..., vi entra una molto ragionevole equità, anche a favore
nutrice di questa, fu accomodato d'una lancia che lo tragittasse a genova. fogazzaro
tempio promi- neva uno puteaìe orificio di una fatale cisterna. spallanzani, i-174:
e dona li en a mangiar en una gorgia de gallina amb la cam per tres
lo suo ventre e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi
ventre e gittasi da dietro una feccia, una grande pezza di lungi da lui,
: -messer, a me pare sia una cosa vescosa e putente. leggenda aurea volgar
'fradiciume del piede 'consiste in una vescichetta che apparisce nel mezzo dell'unghia
di essa virtù, coll'abbassarla ad una condizione così servile, che è quanto
: le littere da n a h indicano una parte dii portico de retro a la
puti; / un male schiaffo, e una ceffata ebbe. = voce popol
pare errassi grandemente a non gli prestare una cuffia... denti lunghi luridi e
[gherardini]: dall'altra parte era una tavoletta di grosso e putido canovaccio da'
figur. immondo, turpe, abietto (una persona o le azioni che compie,
ciance. cantù, 2-76: questa era una delle sciagure del liberalismo milanese di dovere
plebea è in qualcuno di quei versi d'una rozzezza efficace: in questo sonetto,
sì grande che chi n'avesse assaggiato una sola gocciola... quello tragrande
. -anche come insulto generico riferito a una donna. montale, 3-175: -suona
, ix-282: nacque un putiferio, una scenata da non si dire, con strilli
sporcizia. -anche sostant., per indicare una persona sudicia e trascurata.
f. doni, 1-20: costui tiene una sua putifera d'anni xliv o in
magno volgar., 2-1-n: putigine è una specie di rogna secca ed aspra,
musica popolare napoletana: è costituito da una sorta di tamburo con foro al centro
linati, 17-55: si dedica a una raccolta comicissima di strumenti popolari. dalla
giunco che rumoreggia buffonescamente se strofinato da una mano bagnata. marotta, 1-190: l'
, / di nastri sopra l'abito una zana, / un mazzetto di rose e
emanavano quell'odore. -mostrare una gran paura (e ha valore fortemente
evangelio. algarotti, 1-i-14: l'una parte era tutta perduta dietro alle usanze
, i-iv-477: verso l'argenti cotesto è una favola: / ma né i cinquanta
dire come la intendo, questa è una cosa che quanto più si rimena più
. 6. evocare, suggerire una determinata impressione o idea o sospetto di
putissero d'arroganza popolare, imperoché sotto una forma supplicante pretendevano non già la sicurtà
-chi bacia due bocche convien che una gli puta: non è possibile amare
è: chi due bocche bascia convien ch'una gli puta. -il pesce
il p. d. claudio frodmond osservò una mofeta o putizza che resta in uno
. dappertutto è un putre rigoglio, una invasione di verde. montale, 2-75
: moralmente riprovevole (un desiderio, una passione). leopardi, 5-602:
farsi tumida; e nasce in quella una calidità putredinale; e questo è il
, scordandosi fino dell'anima per contentare una massa di putredine che la circonda.
estens.: ogni materia secreta da una piaga, da un ascesso o da
15-3: morchia... è una putredine amara dell'uliva; e nasce d'
: pare che sia la gomma negli alberi una quasi putredine degli istessi o del
esterna invasione. guerrazzi, 6-46: una torma di vermi nati dalla putredine della
365: in mezzo alla putredine di una società costituita su tali basi, la peggiore
corpo, di un oggetto, di una materia. -anche: cancrena. boccaccio
generazione di un organismo dalla putrefazione di una sostanza organica (ed è detto con
questo esser dannoso e cagionar ne'reni una sentina ed una chiavica putredinosa di tutti
e cagionar ne'reni una sentina ed una chiavica putredinosa di tutti gli escrementi del corpo
andare in putrefazione, decomporsi (una sostanza organica); avariarsi, deteriorarsi
. andare in suppurazione (un organo, una ferita, un ascesso).
inasprirsi, esacerbarsi (un dolore, una pena); aggravarsi (un vizio,
sia fìsica sia spirituale, perdurando in una condizione di inattività, di immobilità,
presto, ove ivi dentro non è una materia che si mova. 9
9. degenerare, decadere (una cultura, un'ideo- logia).
, autorità, prestigio; indebolirsi (una potenza, uno stato). -anche:
condurre alle estreme possibilità uno stile, una forma artistica, in modo da sancirne la
trova in stato di avanzata decomposizione (una sostanza organica); marcio (un
andato a male (un cibo, una bevanda). guittone, 44-a
brusoni, 4-i-5: stava lbraino rinchiuso in una torre del serraglio con tanta strettezza che
con tanta strettezza che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio
chiedendo per lo tempio e dando con una parte della pelle sul volto delle persone
purulenta, che è in suppurazione (una ferita, una parte del corpo)
è in suppurazione (una ferita, una parte del corpo). -anche: che
ormai da cinque o sei anni a vivere una giornata tutta di un fiato. arriverei
idee e atteggiamenti superati (e ha una netta connotazione negativa). leoni
nell'animo, pervertito, vizioso (una persona, l'animo, la coscienza
degenerato, imbarbarito (un popolo, una civiltà). leoni, 634:
come quelle del dumas, ma nemmeno una persona viva ci è in mezzo a
dentro cascar l'anima a pezzi come una cosa putrefatta. govoni, 640:
. ottimo, iii-135: è mirra una gomma grassa escente d'albero, la
vicendevolmente, e non avrete già più che una fumosa putrefazione. bettini, 1-327:
: contro al fluxo del sangue de una ferita di testa. prima si deve cucire
. 5. decadenza estrema di una civiltà, di una società o di
. decadenza estrema di una civiltà, di una società o di una religione. -anche
civiltà, di una società o di una religione. -anche, in senso concreto:
putrefazione. -imbarbarimento, corruzione di una lingua, caratterizzato dalla proliferazione di neologismi
aver prima spinto la sua vittima contro una catasta di potrelle per gettarlapoi a terra
« poteva andar su per le impalcature con una putrella di ferro sotto il braccio »
. ant. che si sta sgretolando (una pietra).
putreolenti che pareva di passeggiare sopra una grande piaga terrestre. = comp
che è in corso di decomposizione (una materia organica, in partic. un
2-290: il 'liquamen 'era una salsa di pesce: dirò meglio,
salsa di pesce: dirò meglio, una salamoia del colore del vino vecchio fatta con
-che emana da un corpo, da una materia in putrefazione; fetido, nauseabondo
[tommaseo]: se ne fa una putrefazione e da quella putrèzza sono generati
il venereo sale, mancava quello d'una casta minerva e perciò putridiva nel mezzo
concupiscenza scorretta, sorrogò alla lusinga inutile una violenza sfrenata. idem, vi-502:
putrefazione o si sta rapidamente decomponendo (una sostanza organica); marcio, putrescente
andato a male (un cibo, una bevanda). -anche: che emana
, 8-i-231: upupa è uno uccello con una cresta in capo, e vivono di
cibo, percioché non mangiavano altro che una libra di biscotto putrido il giorno per
biscotto putrido il giorno per ciacheduno e una inghistara di vino. campanella, 1097
all'impresa. -molliccio (come una sostanza in putrefazione). landino [
che contiene o produce materia purulenta (una parte del corpo, una ferita,
materia purulenta (una parte del corpo, una ferita, un ascesso). -anche
che le membra carnose, divenute, per una certa stipidità, spesse e ristrette,
scorre tra carne e pelle, diventano come una cera che cede e si lascia maneggiare
astringea. de roberto, 565: una goccia del putrido sangue cadde sulla mano
, iv-240: ora sono impedito da una febbre putrida e, com'io stimo,
fui sorpreso da un reuma pertinace con una febbre reumatica, la qual febbre,
, la qual febbre, degenerata in una di quelle febbri che i medici chiamano
storia medica dataci dal signor penada d'una influenza epidemica di febbri putride verminose
. fu assalito a la- rissa aa una febbre putrida. carducci, iii-25-141: io
io, se mai nel delirio d'una febbre putrida mi avvenisse il sorprendermi a
febbre elevata e da violente cefalee (una malattia). -anche: originato dalla respirazione
stagnanti, fangose (uno stagno, una pozzanghera). boccaccio, viii-2-63:
: non vi è di mezzo che una bocca assai stretta, per cui la palude
24: come appar su putrido / brago una morta bolla. bettini, 122:
del suo lume giallastro l'acqua putrida d'una pozza, sep rnre era
perdé la battaglia per essersi servito di una galea putrida per capitana. c. e
ante di legno, a le finestrine, una a chiudere, una a sbattere:
a le finestrine, una a chiudere, una a sbattere: senza pittura che pur
/ -anch'altro, lena. -forse una o due coppie / di pane il mese
un odore); prodotto dalla putrefazione di una sostanza (una fiamma).
prodotto dalla putrefazione di una sostanza (una fiamma). biringuccio, i-175:
, vi-278: nel paese degli abiti neri una punta di putrido c'era sempre nell'
loro immagine riflessa. -che ha una luce fioca, debole (il sole)
piccola riva verdastra, dalla sera in cui una vecchia gondola sbattè lungamente contro i gradini
; consunto, disfatto, sfinito (una persona) -per estens: di aspetto repellente
; pervertito, vizioso, malvagio (una persona, l'animo, una classe
(una persona, l'animo, una classe sociale). biondo, xlv-128
c. arrighi, 1-9: non hanno una fisonomia particolare e si perdono in quella
1197: apparisti [voltaire] quasi una maligna arpia ghignante e defecante sulla civiltà
essere di umilissimi natali (e ha una connotazione fortemente spreg.).
l'occhio allungato dei fari / con una frecciata rossa / squarcia, / putrono
vigore ed energia spirituale, perdurando in una situazione, di inattività, di immobilità,
contorcersi ne'loro intimi crucciati e una muta opposizione. buzzi, 207: cantano
apportò la sanità per mezzi tali ad una monarchia la quale, nel putrido di
-degenerato, decaduto, corrotto (una civiltà, un'istituzione, un organo
punizione anche questa e degnissimo strazio a una civiltà che viveva d'ombratile ozio e
ideale per agitare tutt'i sofismi, a una civiltà putrida, senza cuore, senza
. bernari, 3-225: farla finita una buona volta con questo mondo putrido,
, di convenzionalismi!.. romperla una buona volta. -con riferimento a un
sostantivo di significato deteriore o caricato di una forte valenza negativa (con riferimento a
, aspra insofferenza, ed equivale a una forma di maledizione o di esecrazione.
.. un docile / silenzio era, una putrida / calma, né la rompean
falso, ingannevole (nn ragionamento, una dimostrazione). esopo volgar.,
otto anni e sì li diè moglie una putta chiamata iante. bibbia volgar.,
aretino, 20-45: venne per me una sera dopo le avema- rie allo improviso
non pure musiche angeliche, ma recitare una comedietta molto gentile ». castelvetro,
gozzi, 1-536: mia fia xe una povera putta, che sta contìnuamente serrada in
n'è putte e 'l terzo è una ghiandaia. tolosani, 1-2-74: la putta
[in fanfani, 3-158]: una sposa al dì d'oggi / vuol vestimenti
e il cicalar che ei fa più che una putta. redi, 16-k-133: cominciò
, 16-k-133: cominciò a cicalare che pareva una putta, con un certo profondissimo vocione
sottrarre con destrezza dal tavolo e nascondere una parte della posta in gioco.
sei così bene attalianato: mi riuscirai una putta scodata. su, dimmi,
imperatore..., l'assomigliò ad una cometa. coltellini, 82: io
, / cercai mi fosse data / una putta scodata, un che sapesse / dove
3-398: altro è tattamellare, come una putta scodata, di frascherie letterarie, altro
-puttétta. aretino, 20-250: una puttétta di latte e di sangue sta
. vespucci, i-vi-63: fu abrusciata viva una femina... per avere lei
femina... per avere lei pedicato una puctina di n in 12 anni che
. relazione dal giappone, 27: una puttina ai nove anni, giuocando con
4ria, iv-367: mia moglie ha fatto una puttina. bresciani, 6-ii-394: le
per estens.: donna che ha una condotta sessuale immorale, dissoluta, impudica.
disoneste putte, / di che n'era una et or un'altra auriga, /
sarebbe il voler rassomigliare la sfacciatagine d'una putta profana, anzi d'una barbara
sfacciatagine d'una putta profana, anzi d'una barbara meretrice, che non sapeva se
7-iii- 318: 'putta 'una volta significava 'meretrice 'in toscana.
mi dea in prima. -allora l'una riguardò l'altra. non si trovò
ira, forte risentimento nei confronti di una donna, a prescindere da puntuali riferimenti
: lo frate fue tradato / ad una puttana pi peccato: / oi,
: fo morto a santa maria zobenigo una ora poi meza note; li fo
lasciai a fare cosa che dovesse una puttana, perché io non sarei stata
. muratori, 7-iii-318: 4 putta 'una volta significava 'meretrice 'in tc
rocca in alto monte, / seder sovresso una puttana sciolta / m'apparve con le
2. per estens. donna che ha una condotta sessualmente immorale, dedita o incline
ei si saprà che mia figliuola è una puttana? batacchi,, 3-8: sarà
che d'animo deliberato la vecchia fosse una mezzana, né egli uno scostumato, né
egli uno scostumato, né la giovane una puttana. cassola, 2-490: no,
... perché io non sono una puttana, ha capito? arbasino,
, 2-11 (i-787): aveva una vertù la donna, oltra tesser puttanissi-
onor mio riposto dentro al seno d'una donna. vo'che venga il can-
misera e nulla sia questa. figuratevi una servaccia sciocchissima, bruttissima, goffissima,
sciocchissima, bruttissima, goffissima, senza una grazia negli occhi o nel portamento o in
in alcuna parte della persona, senza una parola in bocca, insomma senza un
vuoi rispondere perché ti sei comportata come una mignotta e adesso sei la puttana di clo-
ira, forte risentimento nei confronti di una donna a prescidere da puntuali riferimenti alla
quella puttana porca sfondatissima stroiazzata vacca d'una moglie del fotografo, cagna asinesca e
asinesca e bubbonica: altrimenti le pianto una grana che non finisce più. moravia,
-figlio, figliolo della, di, di una puttana: uomo spregevole, privo di
parvorum. boiardo, 1-2-65: figliol de una puttana, rinegato! / che,
) / fa che natura è propio una puttana / ch'un legittimo fa, l'
petrocchi [s. v.]: una paura puttana. -in esclamazioni o in
, ii-9-184: un uomo-puttana il quale d'una donna dice in teatro che è la
gozzi, i-23-96: la poesia è oggi una puttana / che giunge
comparsa. soffici, v-1-311: è una puttana [la poesia] che dopo
: ch'egli abbia ciò fatto senza una previa richiesta di pace per parte dell'offensore
1-i-367: può darsi che nella camicia di una vergine un romanziere scriva la pagina più
combriccola insieme egli ed il giannotto d'una certa lor puttanina. -puttanino
, / figliol d'un frate e d'una puttanazza. lomazzi, 4-i-20: oh
puttanazzia! / germini, 63: ècci una puttanaccia da san piero
grosso e lungo cazzo, e che a una puttanaccia, com'era la danzica,
aretino, 20-139: a petizione di una penitenzietta, con due gocciole di acqua
: -buon lavoro, poeta. / -è una gran puttanata! / -ma che bella
giardino di delizie ridicolo e vigilato da una guardia comunale che riscuoteva un primo obolo
, sf. giovane donna che ha una condotta sessualmente immorale, impudica, lasciva
mi bastò l'avergli fatto pigliar per moglie una così iscellerata puttanella, che ancora di
mere- tricula: era come noi diremmo una puttanella barona, poco adoma, portando
sciagurato / e l'onor suo per una puttanella. cicognani, 2-79: l'
contingenza o catastrofe. buzzati, 6-83: una puttanella qualunque, come tante da non
aggett. soffici, v-1-309: è una bella donnina e tutti ammireranno il suo
poesia è un prurito ell'ingegno, una libidine dell'intelletto. s'un pover'uomo
che ti aveva fatto tante cose per fartelo una notte a suo modo. -la fu
di re e nobil mago di mandare una donzella sua nipote in mezzo di un esercito
cazzo. -compiuto, formulato da una data puttana. giov. cavalcanti,
e volendo adempire le sue voglie di una ribalda la quale dava se medesima per denari
fiorini il richiese. -compiuto con una puttana (un atto amoroso).
stessa il più vivace ritratto, rimagine d'una cavalla avanti gli occhi de'riguardanti ponevano
, aglio e peperoncino (ed è una specialità campana). la capria,
aneddoti, battute divertenti, a preparare una insalatina francillon,... spaghetti
) e il puttanésimo tutto insieme simiglia una speziaria fallita in segreto, la quale
per non dir peggio; che tieni una mala femina, anzi ella tiene te
, un problema di isterismo a freddo, una personificazione della spirito scacciapensieri, una sintesi
, una personificazione della spirito scacciapensieri, una sintesi di putta- nesimo rapace. p
. p. levi, 2-04: era una terra di puttanesi- mo, dove 1
: 987], 3: bianche è una messalina di provincia americana, e il
molto più profondo e triste, e ha una motivazione tragica. -atto immorale
.. rasciugò 1 labbri, portatovi in una falciata ratta il linguino, che poi
ha due buone mila lire d'entrata in una patria e che, ingrato a quella
in quella de'suoi nemici, mantenendosi una putta- naccia... un buono
, 169: rugga... una donna... quelli ancora c'hanno
tripalda, avete veramente usa l'arte d'una finissima cortigiana... dico dunque
di quindici anni che m'aveva chiesta una lettera amorosa, la qual feci comporre
tripalda, avete veramente usa l'arte d'una finissima cortigiana... dico dunque
le piaccia andare a letto ed è una puttana... se una donna mostra
è una puttana... se una donna mostra, da come è fatta,
pafini, i-456: sullo sfondo francese di una serra dipinta un puttanóne rinvoltato di azzurro
colla bocca e col naso passeggiando da una quinta all'altra come se non vociassero
. j: 'puttanóne ': vedendo una donna grande e grassa, alle volte
. bruno, 3-256: se fuste una donna, vi dimanderei se vi è per
: il luogo non è altro che una vii scuola da putelli. forteguerri, 10-95
148: questo puto è scempio, de una scempità prosum- ptuosa e matta, ché
], i- 222: andarsene via una giovane di quindici anni, con un
esperienza: che esercitassero un putto e una fanciulla d'una medesima età e amendue
esercitassero un putto e una fanciulla d'una medesima età e amendue di buona natura e
imperatori romani, 88: appresso damio una femina parturì un puto senza ochi, senza
temanza, 263: restò di esso jacopo una statua in marmo di nostra donna col
re uno dopo l'altro putti, e una regina forestiera e senza appoggi d'importanza
come lui, fu salutato e creato di una voce re, così focosamente, come
faroso che vanno a scolla, sendo in una casa dove se facea festa stravestiti sancia
li miei putti. gigli, 2-224: una sera, alla maggion tornando, /
, 3-202: fatto tale opera, abbi una fascia da putti e circunda intorno intorno
sue composizioni mise il coreggio, introducendovi una certa iride di colori...,
certa iride di colori..., una quantità di putti vivacissimi e di frutti
il caldo era mantenuto nella sala da una stufa di maiolica in forma di colonna
... in mezzo, su una base borraccinosa, un putto di terracotta che
gelo si stringeva, correndo, al seno una enorme conchiglia voltata all'ingiù. gozzano
putti robbiani si sgretolano pietosamente; non una delle statue è rimasta intatta. savinio,
.. se spaciò anche lei; una lì vicina che lavò tosto morite uno
vasari [zibaldone], 5-18: fingerei una bella giovane cor un cornucopia in una
una bella giovane cor un cornucopia in una mano, pieno di frutti e di
: questo puttino, esclamava bronte fra una martellata e raltra, questo puttino mi
527: aveva tre mogli e una nidiata di puttini. nievo, 3-26:
peccati putulenti iacete. landolfi, i-545: una grande animazione regnava sulla piazza, tuttavia
scoppio, di un tonfo, di una caduta. p. petrocchi [
, 58: poy prendi... una perdis o un pu- veri
sorta di recipiente di misura garantita da una punzonatura '(v. punzone),
v. punzone), piuttosto che una forma derivata o connessa col lat. puls
,... appresso la quale è una montagna che butta olio negro di gran
ridotto a scriverti di qui, da una bottiglieria, con un inchiostro che puzza
della scala nella camera dell'infermo, in una afa appestata di puzze farmaceutiche. giacosa
giunto. baldini, 6-97: si sentiva una gran puzza di gas. bartolini,
e del dì della morte... una frase che ho letto in un libro
più quale. ogni giorno che passa una lisca vien giù, le branchie si anneriscono
ardito di uccider e scorticare né sventrarne una sola dentro il circuito del campo,
20-31: stando in quella navicella, sentì una grande e non usata puzza, la
tutti e'sentimenti che pareva fuoco era una puzza sì grande quanto la natura umana appena
ed altri secolari, cominciò a sentire una puzza grandissima...: riprese il
la puzza di quel caos, dopo una sì lunga villeggiatura, mi rattristarono assai
del cimiterio di s. pietro una cloaca non solo di puzza, come è
su le palme dello ucello, piglia una polvere salata che si suole trovare nelle
e iniquo di un comportamento, di una colpa. e e lacopone
dio benedetto, non ho trovato neanche una minima macchia di fede. <
2-30: andemo pur, ma mi sento una gran puzza de bastonade.
tal omini, poc vai mieg d'una guca, / ke per malaventura i avrà
d'onestà? tu mia cognata? / una puzza, una furia, un'aspra
mia cognata? / una puzza, una furia, un'aspra sei / tisifone,
a mio padre -divagò -, era una nullità... grandi arie da gran
dove si beie, si trova una puzzaia fredda. = deriv.
aveva bande oleose di capelli ancora neri ed una incredibile sottana nera incredibilmente puzzante.
camin... era frutto di una bruttezza particolare, non tanto disegnata nei lineamenti
e provinciale, quell'articolo uscito da una botteguccia puzzante di cotonina.
la verità è che oggi c'è una diversa attenzione dei giovani verso le corse di
un compì, di specificazione o in una similitudine, talvolta per descrivere efficacemente la
odore spiacevole, molesto o fastidioso (una persona, una parte del corpo, il
molesto o fastidioso (una persona, una parte del corpo, il fiato,
uno con certe manacce che puzzavano come una carogna. a. f. doni,
di rogna; / puzzate tutta come una carogna. catzelu [guevaraj, ii-257:
1-129: di fronte a lui sedeva una signora giovane e debole, vestita di lana
di lana nera, che annusava incessantemente una boccetta di sali. per lungo
davanti ad ogni porta, c'era una piccola folla e queste piccole folle puzzavano di
venne al monumento, ch'era come una spelonca ed era coperta da una pietra.
era come una spelonca ed era coperta da una pietra. disse iesù: levate la
s'io stowi cosi accosto, incolpatene una mia depravazione d'olfatto, per la
cattivi odori. voi puzzate che è una maraviglia. voi non olezzate già più muschio
penetrante (un luogo, un'abitazione, una stanza, ecc.).
anche per un'ora sola, in una stanza oscura umida e triste e fetida (
, i-127: quando la signora comanda una cosa, ogni vostra necessità puzza d'
a cui non pareva vero d'essere una volta più informato degli altri...
. per aver tenuto di mano a una cosa che puzzava di criminale, pareva d'
vangelo agli alunni e recita delle preghiere con una compunzione così esagerata da puzzare dyipocrisia.
de sanctis, 9-128: diciamo d'una donazione fatta con cattivi fini, che
critiche, per lo più negative (una composizione letteraria, artistica, musicale o
di un autore o, anche, una parola, il contenuto e il linguaggio
che puzzi tanto di vitruviano, vedrai forse una cosa in questo genere delle più singolari
risultare intollerabile (un sistema politico, una forma di governo, per lo più
. /... va con una presupea / che par che sia messer peppo
bacchelli, 17-213: quel suo innamoramento per una vilma perruccotti, capitana dei fuorilegge,
più grossa, stava ad ascoltare con una cortesia che puzzava d'intesa, con
il delicato impronta a chi ne fu una volta segnato uno stigmate indelebile. lo
possedere o mostrare i caratteri precipui di una determinata categoria di persone (anche in
. nieri, 2-399: chi ha portato una volta la tonaca puzza sempre di frate
mondano? -far sospettare l'appartenenza a una categoria infamante. verga, 5-561
. lasciar trasparire, denunciare con chiarezza una caratteristica morale o intellettuale per lo più
tutti. ferd. martini, 1-ii-258: una persona che a prima vista appare pacata
; rinunciare d'andare a finir male (una vicenda storica). carducci,
mura- toriani e di mostrar meraviglia intorno una pagina della difesa (parmi) delle
a dio e agli uomini più di una carogna verminosa, non ne sentono nulla
nulla, e dicono: che mal è una fragilità sensuale? pascoli, ii-410:
provocare o suscitare avversione pre giudiziale verso una persona, una comunità o un popolo
avversione pre giudiziale verso una persona, una comunità o un popolo. savonarola
tutto egli è oltre modo. / ha una ferita nell'occhio mancino, / un'
5. -puzzare d'inchiostro: acquistare una merce accendendo o aumentando un debito.
agg. ant. infetto, maleodorante (una piaga). s.
5-276: è sul monte elicona anco una pianta / che col puzzo de'fior gli
, nel cortile che sembrava quello di una fattoria, popolato di galline, di anatre
appesantiva: nell'afa tormentosa passava con una folata irrespirabile il puzzo forte ed acre
quelle terre aveva fatto svenire piu d'una donnina sensibile, tanto era il puzzo del
. bianciardi, 4-186: è semmai una fumigazione rabbiosa, una flatulenza di uomini,
: è semmai una fumigazione rabbiosa, una flatulenza di uomini, di motori,
gentile cavaliere ch'è læ morto dinanzi a una chiesa in una bara, che morebe
læ morto dinanzi a una chiesa in una bara, che morebe del puzzo chi v'
: s'era trovato un cadavere dietro una siepe, gonfio come un otre: l'
l'abisso gitta / traggonsi dietro ad una pietra dura. -odore forte,
di agg.): per indicare una persona amorfa, abulica, scipita.
di degradazione di un'istituzione, di una regione, di una comunità.
istituzione, di una regione, di una comunità. carducci, ii-2-67: non
di un determinato atteggiamento ideologico, di una componente estetica, ecc. -in partic
. -in partic.: ciò che in una rappresentazione teatrale, in un'opera letteraria
bagno d'armida, l'italia libera e una. papini, x-2-274: alcune cose
con le inferriate ai due finestrini, una infetta cellula primitiva che aveva già il
[s. v.]: per una cosa di nulla ha fatto un puzzo
fa puzzo, / mostrar tei vo'per una cosa sola, / che gli fu
sua bellezza, non sarà ben fondata: una fe- bricella, una infermità te la
ben fondata: una fe- bricella, una infermità te la farà venire in puzzo.
4 puzzola ': vescia che è una specie di fungo. 4.
maleodorante, graveolente (un liquido, una sostanza, ecc.).
morte] / sopra la sponda d'una fossa morta, / di rischio piena
medesimo in un'altra città s'aprì una profondissima caverna nella terra, dalla quale
, 5-144: nel fresco della notte una nuvola di fumo puzzolente scendeva sulla strada.
fisiologiche o, anche, patologiche (una persona, il corpo, la pelle
8-i-231: upupa è uno uccello con una cresta in capo, e vivono di cose
alquanto del soverchio peso alleggerito, venne una nuova tempesta, perché il mal pertugio posto
tuoni, come suole quando vuol venire una gran pioggia, a mandar fuori un'aria
, 159: che vuol far per questo una giovine bella de l'amore d'un
que'fracidi e puzzolenti mezzi cadaveri provò una volta un cotale sdegno e noia della
316: costui... ha una bocca puzzolente, una gola che pare un
.. ha una bocca puzzolente, una gola che pare un sepolcro pieno di
popolo con occhi ingordi veduto guasto d'una puzzolente marcia. erbolario volgare, 1-128:
frezzi, ii-8-49: dirieto a lei veniva una gran gente, / che parevano vivi
uno fango putrido e lo suo fine sarà una puzzolente brutezza. -impregnato di
luogo, un ambiente, rana di una regione, di una stanza, ecc.
, rana di una regione, di una stanza, ecc.). crescenzi
tetto. nievo, 500: velletn, una cittaduzza campagnuola, quali se ne vedono
: in fondo, eli'entrò in una camera puzzolente che mozzava il fiato,
tanti e tanti tesori e stati è una puzzolente sepoltura. -in raffigurazioni dell'inferno
20-260: che crepaggine è quella de una femina occupata nel piacere che si piglia
perseguita -puttane, che denari potria pagare una così lorda e puzzolente pazienza? cesari,
spregevole, ignobile, schifoso (una persona). -anche come ingiuria
carducci, ii-n-124: del resto, è una città del peggior paolottismo e consortismo toscano
a mettermela sotto il naso come fosse una rosa, la vostra puzzolentissima sgualdrina!
f. doni, 10-308: ultimamente, una razza di immer- da-fogli, uomini sepolti
dio stesso, hai tu sottoposto ad una buca di sporchezze? ad uno orinale?
di sporchezze? ad uno orinale? ad una sentina di fetore? o caro amico
dona quell'ardor infame di sotterrarci in una puzzolènza e sottoponevi a vilissime feminelle?
altri, e tutti insieme non valgono una bottiglia di vino vecchio e la polpa
vino vecchio e la polpa fresca di una ragazza giovine!... avrò
!... avrò magari detto una puzzonata. 3. opera,
cantoni, 718: non c'è che una buona moglie che possa salvare vostra madre
portano il cerchio ed hanno in capo una mezza parrucca di capelli finti...
. voi dovete mettere gli occhi sopra una legittima villana. 3. agg
): perché d'alcun tempo innanzi una de l'altre donzelle aveva fatto a l'
che 'l diavolo ne prese a lavare una [potta] a la bocca del po
profondo, accomodato in modo che per una fossa sotto con zaffi si possa chiudere e
fisiologiche o, anche, patologiche (una persona, il corpo, una secrezione
patologiche (una persona, il corpo, una secrezione); puzzolente. - anche
a partorire il suo figliuolo divino dentro una stalla fra due giumenti puzzosi.
sgradevole (un oggetto, tana di una stanza, un ambiente, ecc.)
letter. ant. donna che, in una processione, porta un copricapo raffigurante una
una processione, porta un copricapo raffigurante una torre a imitazione dell'abbigliamento della
. carducci, ii-3-239: a una sua pyrgopolyniciata, che 'e- gli