la pelle fina e i piedi piccolini come una ragazza, leticone e tenerissimo con tutti
si vendono; che sempre vi si vedrà una confusione, una barabuffa, una calca
sempre vi si vedrà una confusione, una barabuffa, una calca: vi si udirà
vedrà una confusione, una barabuffa, una calca: vi si udirà uno strepito
via », diedi due lire a una sudanese, che aveva, fuor dal baracano
: il giardino del re diformato da una sucida baracca ad uso di una turca
diformato da una sucida baracca ad uso di una turca. manzoni, pr. sp
solo in quella che all'esterno pareva una baracca era priva di eleganza ma molto
, che la prendano a dormire in una di quelle baracche di legno, coperte con
2-107: fa il mestiere di guardiano in una ditta di costruzioni: un mestiere molto
buono, secondo me! abita in una baracca smontabile, che si sposta dietro i
: cotesta baracca non istà ritta; fare una baracca, mandarla all'aria. anche
iii trovò il san bartolomeo ridotto addirittura una baracca indecente; cantanti straccioni ed afoni
per mandare più o meno bene avanti una domestica baracca. brancoli, 4-272:
e burattini: abbandonare un lavoro, una situazione, un modo di vita (
qualche altra. nieri, 125: una volta aveva riscosso certi bricioli e era
. baracca di grandi dimenl'aspetto di una nicchia di santi, dove, infine,
delle fiere, dei circhi equestri una baracchétta da fiera. svevo, 5-271:
, 32: si trovò in mezzo a una piazza tutta piena d'annunzio,
passando pel baraccone tutto a scompartimenti come una come se fossero le capanne della
, 2-57: stalla vidi infatti una bella giovane, che si rizzò lesta dal
costituzionale, d'alberi, era una baracchétta per il riposo dei visitatori.
, a ridosso dei mucchi di mondezza, una quando c'era da un lato
1-503: viveva... in una baracchétta d'assi lì nel cantiere, un
non molto lontano, in un prato, una specie di ripostiglio per gli arnesi,
incontro a un verde prato, animato d'una viani, 19-457: un soldato era
con nenie di zammente si sboccò in una specie di piazzale, davanti a un pogna
al fondo accendevano l'acetilene. una località; rizzar baracche. 2
. edil. sistema baraccato: a indicare una coe semoventi-, ognuno paga in proporzione
specie l'abigeato racchina che vadano l'una nell'altra, con li lor coperchi.
panzini, ii-703: c'era tutt'attorno una peste di morti, baràggia (
maniglie laterali, ferme. che doppo una grande battaglia vi è una grande vittoria.
che doppo una grande battaglia vi è una grande vittoria. = dimin. di
cale a: ba-ra) e da una conclusione particolare con quel naso lungo,
e contraddittoria, che non si dà una norma, una disciplina. giusti
che non si dà una norma, una disciplina. giusti, 2-124:
. settembrini, 1-181: mi trovai in una baraonda: tutti venivano, tutti chiedevano
4-16: gli altri vociavano tutti in una volta, ciascuno dicendo la sua;
volta, ciascuno dicendo la sua; una baraonda da sbalordire. cantoni,
uomo pari a galeazzo avesse potuto beccarsi una medaglia al valor militare. è presto
presto detto: l'aveva meritata. una volta che era in ballo, ballava meglio
, in cui si dava la posta una baraonda di gente, amica della signora.
modo diverso. beltramelli, i-626: una squinternata baraonda di folli estremismi trascina quella
filo d'armonia. buzzati, 1-48: una baraonda di immagini, quasi di sogno
passarono davanti, cominciavano persino a formare una storia. pratolini, 2-463: approfittando
). che ha la confusione di una baraonda; pieno di inestricabile disordine.
. bocchelli, i-241: barava con una tale sfrontatezza, direi rassegnata, che il
astuzie per guadagnar denari, fingendo or una cosa ed or un'altra. aretino
lo 'nferno non è altro se non una voragine dalla superficie della terra insino al
guidato da dante in questa invenzione, una vasta e profonda voragine sino al centro
tommaseo-rigutini, 2178: baratro era nell'attica una voragine ove gettavansi i malfattori; quindi
. / così nel baratro i sbocca una piena. carducci, 848: e dante
/ d'altezza, la macchina infila / una strada ottenuta nel costone, / stretta
come la piuma, apparivano quasi in una fosforescenza. la neve riprese a cadere in
aria. idem, 5-618: bagnoregio è una cittadina in altura; di là d'
cittadina in altura; di là d'una valle scoscesa, quasi d'un baratro,
, sorge davanti ad essa, sopra una punta, civita di bagnoregio.
, ora a immagine... d'una via ignota interminabile, e anco d'
, le donne arabe e i topolini d'una volta, che formavano, anzi sformavano
morte. e intanto qua adesso tutta una famiglia nel baratro. paolieri, 2-29
l'abbiamo aiutato, gli abbiamo dato una mano quand'era oramai giù nel bàratro
divengono i baratri tenebrosi dove si annida una passione insana, una vertiginosa follìa. de
dove si annida una passione insana, una vertiginosa follìa. de pisis, 92
, dove l'acqua corrente o cadente muove una grande ruota a pale, e questa
, ciò è a tal battaglia; né una altra volta sola ma spesso e in
» tr. fare a cambio (di una cosa con altra); scambiare due
; scambiare due cose, permutare, cedere una cosa in cambio di altra (e
, la cosa si restò tutta in una parte e l'altra nulla nulla;
5-247: tutti le ripetevano che sembrava una ragazzina malgrado i suoi cinquanta, e
e lei, da parte sua, con una di quindici non si sarebbe barattata.
, e non baratteremo coi vicini neppur una sillaba. foscolo, v-119: io
di poco momento: dice per altro una certa uguaglianza di valore intellettuale e morale
: e lo lasciava nel vano di una porta,... a rispondere al
: con la figliola non barattava più una mezza parola: faceva conto che non
di tutto e, in nome dell'italia una e indivisibile, non hanno scrupolo di
, 626: sì perdinci che ho una cosa nella quale mi trovo diversa da
la detta fraude ha due specie, l'una in barattare il comune, l'altra
. così barattare, prima l'una schiera e poi l'altra, e venire
d'ufficio (per danaro, per una qualsiasi ricompensa, per tornaconto personale)
'l disse, questa dover essere una delle baratterie del governatore per far danari
, dal capitano o dall'equipaggio di una nave, a danno del bastimento o del
. che quanto aveva il tutto ad una barattaria si giocava e perdeva, ella,
piccatosi dell'insulto, mette mano ad una pistola, ed io prudentemente gli cedo
un color retorico detto ironia, quando dicendo una cosa intendiamo il contrario...
giov. cavalcanti, 300: tutti a una voce gridarono che il barattiere fusse punito
tu muoia. pirandello, 6-238: una sola voce s'era levata nel parlamento.
baratto1, sm. scambio, permuta di una cosa con altra: forma elementare di
avari olandesi quel primo famoso baratto di una dozzina di negri con alcune sacca di tabacco
sia dovuto fare di un foglio o di una parte di esso, dopo già terminata
chiodo fuori della finestra, più spesso una pianta di geranio, messa in un
compagni, dei quali uno precedeva recando una frasca, un altro seguiva picchiando su
e vidi un bianco viso / con una barba grande, / che sul petto si
e come fu notte, si mise una barba e un capperone, e andò
languenti, vidi al debil raggio di una lucerna un vecchio scarno e coperto d'
integrità della persona, e special- mente una gran barba che gli dia autorità presso quelli
un'idea di quel che sarà garibaldi fra una ventina d'anni. verga, 3-77
povero vecchio tutto ossa e pelle, con una barba bianca bianca, che gli cadeva
.. stropicciandosi il mento ispido d'una barba di quattro giorni almeno, quasi tutta
grosso, panciuto, impettito, con una barba grigia a punta. pavese, 1-13
che picchiava, lui col suo cappellone e una barba di sei giorni. vittorini,
mattina si presenta con la barba di una settimana. -la barba del diavolo
. lippi, 7-81: io ho una rabbia addosso, ch'i'avvampo /
ariosto, 318: tu patisci una certa infermità, a cui giova et
(279): fui menato in una stanza, dove quel mio invisibile allora
in che cosa un ebreo italiano (eccetuata una piccola minoranza di rabbini e di vecchie
o mutare un fatto, un evento, una decisione. goldoni, vi-355:
it., ii-136: la talanta è una cortigiana che l'accocca a tutti i
in barba alla legge, avevano comprato una casa con le oblazioni dei fedeli.
, attraverso i tetti... era una scorribanda. bacchetti, 1-iii-405: bravi
presa vergine, ragazza, intatta come una pesca, in quella
, 27: il padre chiamò una notte il figliuolo,... e
abbi calcina e sabbione, tamigiata ben l'una e l'altra. e se la
254: calcina spenta e lavata ogni dì una volta. garzoni, 1-578: le
, 53: [la cocca] è una foglia che l'indiani usano sempre tenerne
: calcina: materia per murare; una pietra cotta in fornace (per lo più
calcina: cavarsi d'impaccio, superare una situazione difficile. ricchi, xxv-1-294:
roccia della rea petraia / pianga per una sua cenila fonte. / nulla:
antica ombra muffita. silone, no: una seconda scarica di fucileria crivellò la facciata
violento e continuo simile alla calcina (una roccia, la terra, i metalli
chi 'l ver disceme: / così d'una divina / de'mille il foco ho
la materia del vetro] si fa una fornace di forma tonda, murata di
, esprime l'operazione con che si riduce una pietra calcare, per operazione di fuoco
più generale intendendosi del sottoporre al fuoco una pietra, una terra, un miscuglio
del sottoporre al fuoco una pietra, una terra, un miscuglio per ottenere un
per ottenere un dato prodotto fisso o indurvi una data mutazione. gli antichi dissero calcinare
l'apparenza di questo fossile simigliantissima a una pietra calcinata. l. bellini,
addosso dal soffitto, come dalla vòlta di una grotta umida e calcinata. negri,
la bandiera, quel drappo rosso era una macchia violenta nel grigiore dell'aria, sul
cera. pratolini, 2-303: era una stanza del sotterraneo, coi muri bianchi
bianchi calcinati, nuda di suppellettili, con una scritta sul fondo. nel mezzo una
una scritta sul fondo. nel mezzo una grande lampada votiva emergeva da una tripode
mezzo una grande lampada votiva emergeva da una tripode di ferro cromato. calcinatóre
. neri, 5: la calcara è una sorte di forno calcinatorio, che si
calcinazióne, sf. riscaldamento di una sostanza solida ad alta temperatura per la
2. per simil. riduzione di una sostanza in calcina, in cenere (
l'insetto muore e si copre di una polvere biancastra costituita dalle spore del fungo
trinci, 1-62: essendo molto propria una certa qualità di terra serrata, che facilmente
. il verde non era durato che una decina di giorni, come una assurda apparizione
che una decina di giorni, come una assurda apparizione. poi quella poca erba
2. parte inferiore, piede di una pianta, di una montagna, ecc
, piede di una pianta, di una montagna, ecc. soderini, i-99
veduta costei, le comincia a dire una gran villania, le dà due urti col
carri, e dietro quella barricata, una bella fila di micheletti, cogli archibugi spianati
il formaggio si sbriciola ai denti d'una scatoletta forata. comisso, 1-176:
tratto ella raccolse le gambe, e tirommi una coppia di calci, che, se
restituirla. i più piccoli si buttavano su una moneta caduta in terra disputandola a calci
. straparola, 10-2: trasse l'asino una coppia di calzi nell'aria, e
di madian, o ti trottasse sotto una delle ciraffe degli tre magi, a
speronava, metteva un saltetto e sparava una leggiadrissima coppia di calci. per la
sedere dello straniero, per paura d'una guerra. verga, 3-15: don
che non ne ho a poter dire una parola. varchi, 18-2-427: dicevano molti
al vento in sul sabbione / da una banda a l'altra trapassato. lippi,
calci: respingere, trattare male (una persona), rinunciare, buttare da
, buttare da parte, disprezzare (una cosa). -dare un calcio alla
come fino a ora l'ha dato a una gran parte. salvini, v-501:
calcio a tutte queste corbellerie; siete una dirittona voi; piantate negl'impicci noi
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in paradiso
dar? verga, 4-1 io: una gran casata!... peccato che
7-115: bisognerebbe... non esprimere una cosa che faccia a'calci con la
aiutarvi... ma non è una bella cosa infine neanche per voialtri..
... scusatemi, io la direi una porcheria! -sparare calci, menare
il dolore del marito morto, quanto una doglia nel gomito, ch'è quanto chi
si dava calcetti per rimettere a posto una scarpa. = deverb. da calciarel
o con le braccia), una palla sferica di cuoio (che con
cuoio (che con tiene una camera d'aria gonfiata), di peso
orizzontale, e chiuso posteriormente da una rete che poggia su due sostegni
vennero nel corridoio giuocando come ragazzi con una palla di carta che prendevano a pedate
carta che prendevano a pedate come a una partita di calcio. pratolini, 9-321:
, 9-321: tutte cose che tra una parola e l'altra, tra un ballo
e l'altra, tra un ballo e una discussione sul calcio, il ciclismo e
marione. 2. fase di una partita di calcio: calcio di inizio
combattuta palla; poiché non è mica una pretta e inarticolata scorreria in giù e
in giù e in su, ma è una ingegnosa * spheromachia '. tommaseo [
battaglia ordinata, che si fa con una palla a vento, rassomigliantesi alla
o facendo gorgogliare anidride carbonica in una sospensione di latte di calce. il composto
di calce. il composto ottenuto, una polvere bianca più o meno fine,
: sale dell'acido lattico; è una polvere bianca, cristallina, solubile in
gadda, 534: il trasloco tragico fu una specie di cataclisma. la tromba marina
. nieri, 323: dà una guardatacela storta ai piatti degli altri e
davanti. va, scopre... una zuppiera ta di paglia tritata, calciuli
del calcio del fucile costituito da una piastrina metallica. dizionario
d'un armadio di casa, e una credenza vecchia, dei nonni, e i
signor gori. serra, ii-471: una serie d'immagini plastiche che va dal
, oppure segnando gli stessi contorni su una carta trasparente sovrapposta. armenini, 1-76
. 4. tipogr. impronta di una matrice di stampa che serve per ricavarne
consiste nell'aggiunta di un significato a una parola indigena per influsso di una parola
a una parola indigena per influsso di una parola straniera che ha in comune con
un altro significato; o nella formazione di una parola composta con materiale indigeno che
; o nel mutuare dalla lingua straniera una forma sintattica tipica. 6.
nel quale si usa, come matrice, una lastra di metallo incisa in incavo sia
due. quando il tessitore calca l'una delle calcole, tira in giù l'uno
) imperniati dall'un de'capi in una chiavarda, nel mezzo della traversa anteriore
col premere alternatamente co'piedi or l'una or l'altra delle calcole, fa
che tu fai proprio le calcole come fa una capra. =
vogliono capire che la fortuna è una virtù, anzi una delle più grandi
che la fortuna è una virtù, anzi una delle più grandi virtù dell'uomo;
. caro, 12-i-6: entrammo poi in una foresta tale, che ci smarrimmo;
gli stava innanzi la probabilità di vincere una volta sola in cinquecento mila e più
non sono universalmente eseguite, si terrebbe una regola pessima... ma nelle
ii-102: il mondo è rappresentato come una conseguenza, le cui premesse sono nello
. ponderare attentamente con grande cura (una parola o un'azione: tenendo conto di
mutato; e non ve n'è una iota, che egli non abbia calculata.
le vene del collo parevano gonfiarsi sotto una mano invisibile, che glielo stringesse con calcolata
(il comportamento, i gesti di una persona). pratolini, 9-18:
pratica e astuzia, ma unite con una certa grettezza morale, a un'aridità
; e mentre il freddo calcolatore uguaglia una sensazione breve e forte con una più mansueta
uguaglia una sensazione breve e forte con una più mansueta e prolungata, l'uomo
'. nievo, 85: l'era una di quelle nature rigogliose e bollenti che
per fecondarle e il ritegno invincibile d'una volontà ferrea e calcolatrice per guidarle e correggerle
smarriti, quasi sempre dominati ancora da una crisi nervosa o morale, più vergognosi
, più vergognosi qualche volta nel confessare una colpa che non d'averla commessa;
un altro apparecchio progettato in inghilterra avrà una capacità mnemonica di settantacin- quemila cifre decimali
, 550: l'amore gli aveva regalato una testa... un cervello dolce
di lega spende ima ventiquattresima parte d'una battuta di polso, adunque perch'ella
a fin d'anno, è veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro
la propria logicità, e perciò è una concezione intrinsecamente contraria alle credenze trascendenti.
un lampo di luce nel cuore di una notte oscurissima. d'annunzio, v-3-339:
qualche tempo che con l'aiuto dell'una e dell'altro ^ fosse agevole penetrare
danni e dell'utilità: ma con una sfumatura negativa per eccesso di prudenza e
guerra, né imprendo ad esaminar ad una ad una le operazioni e gli accidenti
né imprendo ad esaminar ad una ad una le operazioni e gli accidenti della campagna
recente, e implica un certo calcolo, una strategia degli effetti e una tattica della
calcolo, una strategia degli effetti e una tattica della conquista. pasolini,
., vi-405: nella mano sua era una pietra picciola ritonda e durissima (e
più alto; nero e piatto come una calcomania; non è più un ragazzo:
colpisce l'occhio quando vi sia penetrata una scheggia di rame: il metallo,
locuz. figur. far due chiodi a una calda: prendere due piccioni con una
una calda: prendere due piccioni con una fava. aretino, 8-187: nascondilo
pifero in mano farà due chiodi ad una calda. i. nelli, 8-1-16:
pensato con questa visita far due chiodi a una calda; trattenermi colla madre che mi
, / ma tu stai sempre d'una vena salda, / sì ch'io credo
bisognavano) di maniera che, presa una calda, se ne morì.
liquidi; quantità di liquido contenuto in una caldaia. dante, inf
combattessono. passavanti, 12: scaldava una grande caldaia d'acqua, nella quale bogliente
fuori a molta povera gente, quando una e quando due grandissime caldaie di broda
d'esso, già quasi morto, una piccola fiammella, e infra le ordinate legne
ii-143: io voglio che lo mettiamo in una di quelle caldaie grandi che tengon l'
acqua; ma gli farò prima pigliare una presa di pillole. mattioli, 1-136:
mattioli, 1-136: cuo- cesi in una gran caldaia d'acqua fino che delle tre
ricchi, xxv-1-205: passando, vidi in una gran caldaia / il più schifo
la minima fermentazione, si mettano in una caldaia a bollire. p.
assai prima del tempo; e fu per una caldaia che piombandole di peso sulla mano
, se quella cavità del vesuvio ne fosse una caldaia, che bollisse al gran fuoco
guardo / ove mefitici / miasmi esala / una caldaia / chiamata sala. collodi,
europa, che bolle e brontola come una caldaia a vapore? palazzeschi, 3-143
sempre al fuoco per simile effetto in una caldarétta di ferro, se la bevono
[crusca]: metti queste cose in una cal- daiuola, e cuocile a fuoco
ant. quantità di liquido contenuto in una caldaia; quanto liquido si può far
si può far bollire ogni volta in una caldaia. paoletti, 1-2-78:
. crescenzi volgar., 5-48: pongansi una libbra di rose alquanto peste in pentola
sei canestre ventiquattro torte, / e una misura, che tenea un caldaro, /
i-19: coceva sul focolare, ad una bella brace grande di sarmenti, in
vigilante solo nell'arsura agostana, e una valle assopita caldamente nel suo seno.
a contraccambiarla delle cortesie usate a me una volta e di quelle che vorrà,
e della solitudine. imbriani, 1-144: una stretta di mano, caldamente corrisposta,
stretta di mano, caldamente corrisposta, una destra, lungamente abbandonata, ad
erano, agli occhi suoi, come una solenne promessa. c. e. gadda
ix-983: a que'quaranta santi, a una fontana / che per freddezza non è
da quelle caldane paludose dove, affondati una volta, per pestar che si faccia
si trasporta sospeso a un uncino di una bacchetta di ferro. serve a tenervi
foscolo, iv-330: sedeva in un cantuccio una vecchierella con un caldano fra piedi pieno
, che stramazzata briaca nel canto di una via; le si rovesciarono addosso le braci
a aumentare l'inerzia. moversi da una stanza all'altra: un atto presso
la carta in terra: ell'è una stuzzica tura di caldanello, lei.
osati di matasala. item v soldi in una caldaneta. note al malmantile, 1-269
. bassani, 1-33: non mancava mai una vecchietta con lo scialle nero, i
quantità di ferraccio che si fonde in una volta; e anche quell'intervallo di
. fracchia, 259: avevano formato una specie di gruppo, in sette
solevano trovarsi, ogni pomeriggio, in una stanza presa in affitto in un quartiere
leopardi, 967. si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica
10-154: il caldeo ve n'avea scritta una schiera, / altri in lettre fenicie
esercizio del calderaio, cioè per fare una fabbrica per digrossare e'rame, per fare
andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per portarla a bottega a rassettare
vestito come un calderaio che beveva a una fontana. faldella, 2-100: andò
dal calderaio ad ordinargli che gli confezionasse una penna indispensabile per la nuova sua carica
panzini, ii-123: in quel praticello una famiglia di zingari, che percorrevano in qualità
che i calderai appesi al fianco d'una nave ribadivano i bolloni delle lamiere nuove
3. operaio che cura la condotta di una caldaia. biringuccio, 1-33: quando
ant. quantità di liquido contenuto in una caldaia; quanto liquido bolle ogni volta
; quanto liquido bolle ogni volta in una caldaia. targioni tozzetti, 12-7-279
lira, disse amor mio fammi di grazia una grazia, et il frataccio le dice
173- 49: trovate per ciascuno una conca, o calderone di rame,
, portavano chi un calderone, chi una grattugia, chi ceste di scudelle, chi
gadda, 7-213: il mondo è una specie di calderone casalingo dove di tutto
mature deligentemente purgate, e mettansi in una cestella di palma, e colinsi in un
tanto o quanto, / ha ordinato una cosa da ghiotti / in quello scambio,
alzare il bollore al brodo, e riempitane una scodella già guarnita di fette di pane
masserizie della cucina: la piattaia, una cassa ch'era in un canto,
palagio posti, si faccia a modo d'una casa... dove si mettano
, e come si dee compartire, piglia una calderuòla di rame, in che cappia
calderuòla di rame, in che cappia libbre una d'acqua, o libbra e
pasta, e con essa si crea una figura a sedere ritta, o come
tanta riputazione, perché si riscontrò in una specie di guerra, nella quale la
caldezza della cruciata fu raffrenata alquanto da una nuova che venne. v. borghini,
(e si riferisce a oggetti che abbiano una temperatura superiore a quella normale o dell'
luogo; in relazione col riscaldamento di una casa, di una stanza, di
col riscaldamento di una casa, di una stanza, di un letto.
., 2-4 (155): in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e
bevanda calda, io arrivai a compormi una bellissima febbre; tantoché quando il signor lucilio
fame erami passata e le era succeduta una sete ardentissima. verga, 3-96: don
calore, che riscalda (un cibo, una bevanda, un'erba).
-di pugnale o spada appena estratta da una ferita, ancora coperta di sangue.
/ fitto nel collo le ha d'una saetta. alfieri, xiii-65: tua nobil
suo loco. d'annunzio, iv-2-218: una gioia feroce aveva invaso gli animi.
a contesa di destrezza nel colpire con una sassata il cranio penzoloni dell'ucciso ancor
nel quale a ciascun cavaliere pose allato una bella dama, colle quali aveva ordinato che
e, iscrissegli una invettiva contro a quello passo che dice
della patria, pure la speranza di una tale esaltazione gli fa più caldi.
e caldo nel sostenere come dimostrata verissima una sentenza, che voi gli farete da
a recitare, ad alta voce, una lezione di poesia. -per simil.
cavalca, 19-284: ora essendo ella d'una natura molto calda, dissonle gli medici
: era bella..., di una bellezza calda, avvolgente. idem,
; pieno di calore, insistente (una preghiera, una raccomandazione); compiuto
calore, insistente (una preghiera, una raccomandazione); compiuto con passione,
da essere secondo la vera instituzione sua; una espressione più forte, più viva,
morte apparecchi riposato albergo, / ove una volta la fortuna cessi / dalle vendette,
bramerebbe risanarle, e nondimeno, come per una sacra reverenza del mistero che si è
pochi anni, ed io ero ancora una giovanissima donna, sentivo poco l'istinto
, violento, feroce (uno scontro, una battaglia). monti, 17-197
tempo. idem, iv-1-21: era una seggiola ampia e profonda, ricoperta d'un
, un turchino caldo come quello di una aurora, la falce era alta da terra
che le rondini tiravano in alto come una rete. -figur.
: lievemente abbronzato, dorato, con una nota di calore sensuale. petrarca,
palazzeschi, 3-269: era... una signora giovane e molto bella, alta
nero leggerissimo. 10. di una voce: sommessa e profonda, ricca
eccitante. fanzini, ii-no: era una voce calda, esercitata, profonda.
in fondo, a destra, da una porticina aperta, usciva un caldo odore
dal tempo. pavese, 101: una donna ci attende nel buio / stesa al
scarpe che stanno bene ad ogni piede d'una medesima forma. il, mio desiderio
caldo caldo a distendere la sceneggiatura d'una nuova 'alceste '. monti,
da qui un paio di mesi in una nuova opera buffa contro i romantici.
., ii-79: quello che scrive è una produzione immediata del suo cervello, esce
autorevole sproposito, non si lasciarono sfuggire una sì bella, una sì rara occasione.
si lasciarono sfuggire una sì bella, una sì rara occasione. -stare, tenersi
tempo e si lambicca. -dare una calda e una fredda: dare una notizia
lambicca. -dare una calda e una fredda: dare una notizia buona e
-dare una calda e una fredda: dare una notizia buona e una cattiva, alternare
fredda: dare una notizia buona e una cattiva, alternare le cose piacevoli e
firenzuola, 666: tu me ne dai una calda e una fredda. -non
: tu me ne dai una calda e una fredda. -non essere né caldo
calda: preoccuparsi vivamente, dedicarsi a una cosa con grande passione, con molta
belle parole renzo, non ne credette una: né che il notaio volesse più bene
, /... / con una potentissima bevanda / ch'io ti presento entr'
si bagnasse per un'ora ogni giorno in una tinozza nell'acqua comune renduta calduccia.
che martella i vetri del lucernario dà una tristezza... come quando si
per rinfrescarsi, si pose nel letto con una grandissima febbre, né di quivi prima
quella del cibo. carletti, 20: una ardentissima febbre... mi sopragiunse
men luogo. magalotti, vi-152: datemi una stagione che non vi combatta né col
questi [venti] manchino si fa una somma calma, che tiene immobile l'acqua
, 1-255: pochi dì fa, una femminetta che dimora nelle vicinanze di san polo
polo, per isfuggire il caldo di una casipola che bolliva per la state,
passate le ventiquattr'ore, e chiese ad una sua vicina una picciola fanciulletta per condurnela
, e chiese ad una sua vicina una picciola fanciulletta per condurnela seco, e
.; insomma il tempo mi appare come una cosa corpulenta, da quando lo spazio
giovani intorno aspettavano altre ragazze; da una chiesa uscivano donne vestite di scuro,
: in luogo ben riscaldato; a una temperatura elevata. canti carnascialeschi, 1-335
troviamo un posto al caldo. si beve una volta ». -avere caldo:
essere oppresso dal calore (e riceverne una sensazione fastidiosa di soffocamento, un disagio
ho caldo. alvaro, 9-136: aveva una voce grave da mattinata d'inverno.
». -fa caldo: c'è una temperatura alta, un'aria afosa,
giuravano. difatti non s'era sentita nemmeno una fucilata: le stalle erano state saccheggiate
». -far caldo: dare una sensazione molesta di calore eccessivo.
freddo, mantenendo caldo il corpo (una stoffa, un vestito). sassetti
3. oggetto caldo, che dà una sensazione di calore. pascoli,
-tenere in caldo, mettere in caldo una vivanda: vicino al fuoco, perché
che tornerà, che conoscerà non essere questa una cosa da prendere con tanto caldo.
e di fargliene precetto, atteggiandoci ad una esigenza ragionata, misurata, inesorabile.
e nel tumulto dell'azione: non è una storia drammatica. bocchelli, i-277:
... perché, quando l'una mente era agitata dal caldo dell'estro creativo
dell'energia elettrica accumulatasi nell'aria in una stagione particolarmente afosa. pavese, 1-66
: [l'idolo] aveva in una delle mani destre una di queste serpi che
] aveva in una delle mani destre una di queste serpi che domandano di capello
, quando elle sono in caldo, una cosa come una chioma.
elle sono in caldo, una cosa come una chioma. -tremare al caldo
un caldo: prendere due piccioni con una fava (cfr. calda, n.
ancora ancora quasi riscaldato dal sonno d'una lepre, io frugando trovavo la prima
, 28 (489): s'aggiunga una gran perversità della stagione: piogge ostinate
stagione: piogge ostinate, seguite da una siccità ancor più ostinata, e con
[ediz. 1827 (492): una caldura anticipata e violenta]. nievo
alle vesti emanava dalla sua carne sudante una caldura fetente come nessuno animale della terra
farebbe il pepe, se gli discuopre una dolcezza per compagna soave tanto, che
. che riscalda (un cibo, una bevanda, una medicina). redi
(un cibo, una bevanda, una medicina). redi, 16-ix-351:
calefattiva, la qual procede e da l'una e da l'altra, produttrice e
quale le gocce d'acqua versate sopra una lastra metallica rovente si riuniscono in un
lettore di kant non può credere in una realtà obbiettivata, isolata, sospesa nel vuoto
fenomeno, ha il senso come di una parvenza caleidoscopica dietro cui si nasconda un
sentire pronunziar l'epiteto romantico per qualificare una proposizione strana, un cervello bislacco, una
una proposizione strana, un cervello bislacco, una causa spallata; che so io?
causa spallata; che so io? una pretesa esorbitante, un mobile mal connesso
si possa desiderare, il volto di una bella donna, una corona d'alloro
, il volto di una bella donna, una corona d'alloro, il nastro di
corona d'alloro, il nastro di una decorazione, e che so io. moravia
in fondo ad un caleidoscopio scosso da una mano furiosa. -per simil.
alle facce attonite, e circondata da una quarantina di giovani che saltando dalle macchine
un sogno sono procreate ed intrise da una dominante esperienza della veglia, che macerandosi
li marcava co'chiodi, ed era una parete il suo calendario. manfredi, 3-24
, 15-36: aver del calendario a fare una cosa. calendario è quello che tien
galantuomo a tutta prova, o sventoli una bandiera gialla e nera, o la sventoli
dei suoi due giri di calendario, una bella sera dolce dolce d'estate, con
sera dolce dolce d'estate, con una luce carica, serena, che non moriva
con voluttuose e « capellute oréadi *: una per mese: e per pagina.
dalla pioggia recente, si andava diffondendo una placida chiarità autunnale. b.
calende): a tempo indeterminato, a una data che non verrà mai.
accrescitore de'mali, si fece da una brigata di giovani che cavalcavano insieme:
: i quali, ritrovandosi insieme a cena una sera di calen di maggio, montarono
in quel giorno caldo di calendimaggio, portavano una rosa in mano, tutte le belle
attenzione, arai tante voci equivoche l'una sotto l'altra, e tante allitterazioni
coloro che si danno a poetare in una lingua [come quella latina] ristretta
. li vedi in piazza, che è una piazza immensa fatta apposta per fermarcisi a
la fregata andata, fattane armare una, su vi montò. cantari caval
per principio di fare le cose ad una ad una. tommaseo, i-139: di
di fare le cose ad una ad una. tommaseo, i-139: di lei gli
cenciosi. negri, 1-124: dammi una zappa, un erpice o un rastrello;
locuz. -avere in calere o in cale una cosa: pensarci continuamente, occuparsene.
. -mettere, porre, avere una cosa in non cale, in non
faceano. petrarca, 360-34: per una donna ho messo / egualmente in non
, fate che noi ce ne meniamo una lassù di queste papere.
-m'immagino che ande- rete in una carrozza da quattro posti -io ho ordinato
, /... / merita una sassata nella testa. carena, 2-211:
conto. manzoni, 1085: spedì una guardia di dugentoquaranta uomini a cavallo.
: c'era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. cicognani,
1604), a sua volta da una lingua slava (cfr. ceco kolesa '
dei due organi (e si compie introducendo una sporgenza di uno di essi in una
una sporgenza di uno di essi in una corrispondente cavità dell'altro).
, commettere fra loro due parti di una struttura facendoli combaciare esattamente.
gira le viti. sul coperchio è una croce dorata e una targhetta d'ottone
. sul coperchio è una croce dorata e una targhetta d'ottone incisa. e.
formule nette... e di calettarlo una volta per sempre dentro leggi sicure.
passo dei portatori, e che fu una gran pena. 3. figur
c. dati, 3-114: una sera a cena comparve un pinocchiate,
diviso in quante parti erano i convitati, una delle quali era prima fatta con sego
voce sarebbe stata un intervento celeste con una strofettina calettata per la circostanza, l'infernale
il dente di uno dei pezzi ha una forma triangolare, cioè è più stretto
s'incastra da alto in basso in una simile tacca o buca incavata nell'altro pezzo
opposte, carnose, che terminano in una punta spinosa (comune in luoghi sabbiosi
, 57: mi viene in mente una cosa: se invece di rassettar co testa
formano fra i tufi e le borraccine una piccola comunità che brulica... i
trovato di meglio che farle alzare in aria una mano vittoriosa, mentre con l'altra
'calibeare ', preparare un liquore o una medicina coll'acciaio. tommaseo [s
calibeare, preparare un liquore, o una medicina col calibe, cioè coll'acciaio,
ant. che contiene sali di ferro (una medicina). redi, 16-ix-270
calibro stabilito; misurare il calibro di una bocca da fuoco; controllare con tapposito
ripari, che calibri amorosamente le cose una per una da ritrovar servizievoli lassù nei
che calibri amorosamente le cose una per una da ritrovar servizievoli lassù nei deserti di
del fucile) che entrano nel peso di una libbra. 6. meccan.
o meno lungo, che poggia su una base circolare. -anche: bicchiere in
79): un servitore, portando sur una sottocoppa un'ampolla di vino, e
bricchi, e del loro naturale basamento una dozzina e mezzo di calici, di
vecchio, aveva anche ridotto in lunule una trentacinquina di piatti. moravia, iv-88:
pecchi, 3-154: la padrona, una donna del popolo, era gentile, anzi
roba sua, e restò imo calice e una pianeta e quattro tazze d'ariento.
: a esprimere un'esperienza dolorosa, una profonda amarezza che si è costretti a
alcuna cura la vita e la morte di una umile creatura, non ritirerà il suo
il suo veleno; / e ciascun porta una battaglia in seno. gioberti, ii-176
: i... calici di una vera bellezza orgiaca, screpolandosi sotto la pressione
. palazzeschi, 4-217: le confezionavano di una tela finissima, un suo speciale
all'insegna floreale della città ospite: una camicia con mutandine attaccate che serravano il
3-98: finisco questa diceria, con una bellissima colazione dopo il ballo della torcia
dicesi ora nelle conserve delle piante esotiche una stanza nella quale si tengono le piante
in due frigide,... una calida, o come essi dicono torrida
alle due fonti. / calida è l'una, e qual di fuoco acceso /
, 19 (20): baudac è una grande cittade, ov'è lo
fronte / del calife d'egitto una fortezza. tasso, 17-24: gli conducea
militare dei romani (formata da una suola ferrata a cui erano cucite
isole al mar che sotto pola dorme / una stupenda vislon splendea. d'annunzio,
mi pareva ch'egli si nascondesse in una lucidissima caligine. galileo, 210: l'
l'altro ugualmente spaventoso a vedere: poi una cenere così densa: una caligine così
: poi una cenere così densa: una caligine così folta, e quindi un'aria
atra caligine / l'universo circonda / una notte profonda! carducci, 648:
scialbe vincea. idem, i-984: una processione lunga lunga di pioppi, le
polverosi, la pianura sotto budarturo come una landa bruciata dal sole, i monti
i gruppi dei pali, simili a una processione di monaci per un cammino di
caligine, ferma. viani, 13-199: una densa caligine era calata sui pioppi,
della città. bocchelli, 2-256: una sottile caligine soffocava, dolce ed afosa
mi si genera di subito nell'intelletto una caligine. salvini, 39-iv-202: quella
fenno? panzini, i-195: si passò una mano su la fronte come per mandar
incertezza del futuro; difficoltà estrema di una dottrina. dante, purg.,
dell'uomo per non lasciar apparire che una divina tradizione. lambruschini, 1-41: io
a ora che giunone è descritta con una veste ialina, cioè di color di vetro
sull'opposto versante si scopre... una sconfinata piana caliginosa, e laggiù laggiù
per adornezza del corpo, erano d'una cinice e d'una ruggine coperti, non
, erano d'una cinice e d'una ruggine coperti, non altrimenti che a'
frugoni, xxiv-965: tiratasi di tasca una cassuletta, levatole il turacciolo, versossi
di polvere, indi presane con la destra una gran pizzicata, se la follò su
cammini caliginosi. viani, 13-337: una baracca di legno, fosca e caliginosa
non sbaglia. viani, 13-199: una densa caligine era calata sui pioppi,
bozzelli o taglie a tre raggi e di una corda, che, fermata con un'
, fermata con un'estremità allo stroppo di una di dette taglie, passa e si
dial. l'abbassarsi del mare dopo una tempesta; bassa marea. viani,
aperta molte volte im- pruna / con una forcatella di sue spine / l'uom de
., 9-123: « quandunque l'una d'este chiavi falla, / che non
169: la nostra valle è situata di una strettissima calla; e dentro è la
palazzeschi, 3-146: ricordo di aver visto una sera una dama monumentale che fra i
3-146: ricordo di aver visto una sera una dama monumentale che fra i seni ciclopici
e serafici gelsomini, ostentava con fierezza una grossa calla. calvino, 1-22: si
plinio, della parola calsa 'nome di una pianta '(simile all'aro)
; passo; stretto passaggio aperto in una siepe per entrare nei campi; viottolo
luogo a un altro, come sarebbe da una via in un campo. sassetti,
(584): vide un'apertura in una siepe che cingeva il cortile d'una
una siepe che cingeva il cortile d'una cascina; entrò. [ediz. 1827
1827 (586): vide aperta una callaia in una siepe che cingeva il
586): vide aperta una callaia in una siepe che cingeva il cortile d'una
una siepe che cingeva il cortile d'una cascina; entrò]. prati, ii-299
di serpi, il nembo, come una macina spaventosa, aprì una grande callaia nella
, come una macina spaventosa, aprì una grande callaia nella foresta.
in un corso d'acqua regolata da una cataratta; pescaia. soderini, iii-265
iii-265: alle grotte [bisognerà] fare una volta doppia... piena d'
6. locuz. -lasciare aperta una callaia: lasciarsi una via di fuga
. -lasciare aperta una callaia: lasciarsi una via di fuga. v. martelli
v. martelli, xxvi-2-64: lasciate spesso una callaia aperta / da potervi ritrarre a
in quaggiù, ché ci dee essere una cotale callaiétta nascosa »; e coloro dietro
8 (135): entrarono in una stradetta che era tra la chiesa e la
abbondio; al primo buco che videro in una siepe, dentro, e via per
, che arieggia il torrone, sotto cui una riga metallica, la stura: in
mezzo tra ima fitta di populi striscia una bianca callaiétta. -callaiòla.
a un altro, come sarebbe da una via in un campo: onde son certe
pieno di leoni e di leopardi, una foresta piena di ladroni e di caliamole
, mi vennero messi gli occhi in una lunga e folta striscia di formiche,
2-2: con esso lei cominciò a menare una danza, facendosi far calle a coloro
animo nostro gli antichi filosofi: nell'una pongono la ragione, la quale con temperato
si chiama la monsone, ch'è una calle di vento che dura a soffiare
usci, e fatta sala della via, una fa calzette coi ferruzzi, un'altra
rodolino, senza saputa di violante, una sera nella sua camera si nascose, e
paese quelle colmate, che sieno provviste di una calletta accanto al regolatore per dare il
e la dabbenaggine dei gruzzolanti: con una callidità scempia e appunto perciò diabolica,
l'effetto di formare la mano a una scrittura anche ordinaria e andante, ma
gli scrivani delli uffizii bisogna che abbiano una bella calligrafia '. - * io ho
bella calligrafia '. - * io ho una brutta calligrafia '; e dicon male
dicon male, perché * calligrafia 'è una voce greca composta, che vuol dire
ben parlanti oggi dicono * antonio ha una bella mano di scritto ', o
scritto ', o semplicemente 'ha una bella mano ', o 'una brutta
ha una bella mano ', o 'una brutta mano ', quando il discorso
albero o per fare il ritratto di una zia. è un esercizio che mi
la calligrafia, concedimi che sia d'una gentile alla quale attribuiremo il nome zuccherino
. e. cecchi, 1-193: una calligrafia a duri, grossi bastoni verticali e
finissimi per la sua corrispondenza particolare; aveva una calligrafia magnifica, quantunque un po'minuta
del mare offre... pretesto ad una calligrafia decorativa, che col mare non
. borgese, 1-125: gli scriveva una specie di diario d'ospedale e di
cataclisma a inchiostro di cina, in una sterpaia di ironie calligrafiche. manzini,
tonda nel ventre di questa [etite] una pietra detta calimo: né è cosa
, testa larga e depressa dotata di una forte spina su ogni lato.
di colore bruno- oliva, con una macchia rossa sulla gola (e ha
ruppe sovra il mattonato de la callisèlla una coscia. = dimin. di calle
olanda. fanno i fiori raccolti in una massa cilindrica alla sommità dei rami d'
genit. xaxx (xptxo$: 'che ha una bella criniera '(cfr. l'
), la corteccia ricca di tannino e una specie di sandracca che cola dai
costole e pestare i calli e sudare una camicia prima d'arrivare a quell'apparato.
, 3-167: le scarpe erano come una morsa: aveva i calli nelle dita
il calcagno mancino, era tutto una piaga. -figur. l
lavoro o di attrezzi sportivi o per una forzata e continua posizione (e si
nella noia della bonaccia a giocare con una cavalletta venuta a bordo con la verdura
che le forze vitali producano in quel luogo una materia ossea detta callo, che quasi
della marra. -fare callo a una cosa: cicatrizzare una ferita morale,
-fare callo a una cosa: cicatrizzare una ferita morale, far dimenticare un dolore
morale, far dimenticare un dolore, una passione. guittone, 3-5 7:
un callo: faticare molto per raggiungere una meta, per conseguire uno scopo.
sui calli: contrariare, offendere (una persona influente: anche senza intenzione)
di sentirsi arrandellata tra capo e collo una sentenza capitale senza circostanze attenuanti.
sulle piastre dei tubi cribrosi, formandovi una specie di callo che poi si
soprattutto nelle estremità, specialmente quando interviene una causa professionale che agisce ripetutamente sopra un
sommità delle spalle del cavallo, e fa una certa callosità di carne intorno alle sue
nella sua anima ogni mestiere aveva impresso una traccia, aveva lasciato un gesto abituale
, l'indebolimento di un organo, una callosità, una cadenza di voce, una
di un organo, una callosità, una cadenza di voce, una frase del
una callosità, una cadenza di voce, una frase del gergo. bartolini, 15-275
femminili di pelle di coccodrillo, che una camminata energica, esuberante, vittoriosa,
: ma non ne può ben giudicare una mano di pianta callosa, o
delle due cortecce che il rivestono, l'una dentro, l'altra fuori: ma
subito che la calma lo disgonfia, una conca d'acqua che piova, fa più
spirava un zeffiretto gentile, che produceva una calma increspata. l. f.
questi [venti] manchino si fa una somma calma, che tiene immobile l'acqua
a poco a poco s'ange / una calma che annunzia la fortuna; / mentre
nei mari della zona torrida... una lunga calma è più da temersi per
temersi per sentimento di molti, che una burrasca, perché espone il bastimento a mancare
un'alba cenila d'estate: / non una randa in tutto quel turchino. /
il suo viso, calmo, ma di una calma funerea. viani, 19-337 •
bocchelli, ii-277: eravamo in bonaccia in una zona famosa per le sue canne,
169: cielo e mare si confondono in una calma eguale, senza limiti, incolore
limiti, incolore. moravia, iv-99: una calma mortale incombeva sul giardino; dietro
calma, / o cara solitudine, una volta / a sollevar deh! vieni
mi sollevano e che mi trasportano in una deliziosa fluttuazione d'affetti, od in
deliziosa fluttuazione d'affetti, od in una calma concentrata che mi conduce alla saggia
la principessa era calma, sebbene di una calma pesante, con un fondo di
-aggiunse con maggior calore lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sghe- rani
arreca sollievo (a un malore, a una ferita, a un dolore fisico,
solo, che unicamente la creazione di una famiglia può calmare nell'uomo. panzini
raccontavo questa storia di antico amore, una grande automobile si fermò davanti alla porta
viso del marito e dell'ospite, una tranquillità che calmasse la sua apprensione. calvino
, 95: noi sceglievamo quasi sempre una sponda della fiumiera, dove essa dopo un
buon tratto queta e silenziosa, come una matterella che d'improvviso si sia fatta monaca
lett. it., ii-159: era una malinconia [quella di petrarca] non
« sentite a me: vostro marito è una bestia ad essere in collera col municipio
attenuarsi, spegnersi (un combattimento, una sommossa, ecc.). cinelli
(il mare, il vento, una tempesta; anche un flagello, un'
-per simil. ungaretti, i-60: una volta / non sapevo / ch'è una
una volta / non sapevo / ch'è una cosa / qualunque / perfino / la
rasserenato, tranquillo (l'animo, una passione). calmerìa, sf.
! calvino, 1-519: abbiamo anche una cooperativa, ben avviata, nostra.
.. vieni a discutere con noi, una sera: vogliamo fare tutta un'azione
ne serve ancora almeno un quarto; ha una fun zione...
stato dell'animo, alla natura di una persona, ragionamenti o simili. rigutini-
remigando la calma e leggiadra ordinanza d'una flotta che manovra. idem, 135:
paese delle tenui poesie contemplative, d'una vita dolce, calma, naturale,
e si riferisce anche al comportamento di una persona, al volto, allo sguardo
morse, è tenuto teso su di una tavola imbottita, poi si rasciuga col
fogazzaro, 5-191: se colui avesse avuto una faccia più italiana, gli avrebbe creduto
: pian piano un cerino, poi una candela mi rivelavano in un lampo il
pelo. = russo kalmyki, da una voce mongola. calo, sm.
e di qualità; il finire di una stagione, il declinare del sole, del
dargli il calo dalle due bande in una fossa. 6. figur. diminuzione
diminuzione di volume di un prodotto o di una merce depositati in magazzini; perdita di
ottocentotrentadue libbre. redi, 16-iv-92: una di esse era scaduta due grani e mezzo
calo, è la diminuzione che subisce una merce (e si dice specialmente dei
di prezzo; diminuzione del valore di una merce; ribasso di prezzo che si
che indica di quanto un metallo o una moneta hanno perso di valore; differenza
differenza in meno tra il peso effettivo di una moneta e il suo peso legale.
g. villani, 12-97: fecesi una moneta grossa d'argento, alla quale
isto- rica, a'biasimi che l'una nazione dà all'altra sua nemica,
. -fare il calo: sottrarre una quantità a un'altra per ottenere la
pascoli, 1397: presso la stalla una grande calocchia gia ceva nell'
due i suoi poemi fa menzione d'una lingua più antica della sua, la
applicazione di mignatte dietro le orecchie; una volta somministravano anche il calomelano coi fiori
incompreso, come tutti i miei pedagoghi, una specie di influsso medusèo. sempre il
, 2-4 (z55): in una stufa messolo, tanto lo stropicciò e con
disgiugnere, a dissolvere, a confondere in una massa eterogenea tutte le svariate materie del
su lo stomaco e ventricolo per rendere una qualche attività a quelle parti spossate,
più misteriosa sulla terra infinitamente deserta: una più vasta patria il destino ci aveva
calore d'invettive. alfieri, i-89: una certa simpatia fra le nostre due taciturnità
, 1079: si potrà anche introdurre una satira dei romantici, lodandoli di voler
se veramente sente tumultuarsi al di dentro una folla d'idee accessorie, tanta ricchezza
essere dappertutto, -soggiunse lucilio con una tal voce nella quale un divoto avrebbe
medie. eruzione cutanea; infiammazione di una parte del corpo; riscaldamento prodotto dalla
occorre somministrare all'unità di massa di una sostanza, portata alla temperatura di fusione
-aggiunse con maggior calore lucilio sciogliendosi con una scrollata dal pugno dei due sgherani.
col mento nella mano, senza dire una parola, accennando soltanto col capo di tratto
fiamme per bocca ta'dotte, / ch'una fornace pareva in calore, / e
alzare di un grado la temperatura di una massa d'acqua eguale ad un chilogrammo.
ant. deposito di sostanze fertilizzanti che una coltura lascia nel terreno a vantaggio della
fagioli o di saggina, e poi lascia una caloria non inferiore a quella delle fave
è 1'esistenza del calorico, come una sostanza 'sui generis *. manzoni,
lo disfà, me lo trasmuta in una tutt'altra specie, che si chiama vapore
un'antica bellezza avrebbero forse avuto ancora una certa virtù calorifera. 2.
siamo nel suo studio, di sera: una stanza candida, dove non si scorge
stanza candida, dove non si scorge una lampada, ma s'è dentro un
un topolino nero... usciva da una fessura del calorifero spento. =
cielo il vapore invisibile; senza che una sola onda calorifica o luminosa ne vibrasse
calore che si sviluppa dalla combustione di una sostanza. = voce dotta, comp
è, verace ed infaticabile propugnatore di una genuina e santa liberalità, che
calorosità e piovosità e ventosità è di una misura indi- visibile, o è calorosissima
calorosità e piovosità e ventosità è di una misura indivisibile, o è calorosissima,
e ribrezzo della morte, come di una cosa che ripugnava al suo sangue caloroso,
di gutta-perca, a guisa proprio di una grossa scarpa. arila, 77: calosce
: i peli lanosi dei semi forniscono una fibra tessile; la radice è impiegata in
frivolo di qualche critica pedantesca, si trovasse una cocolla, un cappuccio, una callotta
trovasse una cocolla, un cappuccio, una callotta, che valesse più d'una
, una callotta, che valesse più d'una spada e d'un pennacchio. p
fare un dono ai soldati... una calotta d'acciaio che difenda il cranio
milizia, 11-192: 'calotta', è una volta tonda poco elevata dal suo centro
5. geom. calotta sferica: una delle due parti in cui un piano
cranio che sta al di sopra di una sezione passante sopra le arcate orbitarie (
si sarebbe dovuta far la divisa su una parte e ricorrere a stender quei pochi
piccolo: è al primo quarto, una calottina d'argento mal fuso, con
fior delle città di lombardia a una carestia così grande, come
conservazione del viver sociale, abbiano mantenuta una fedeltà esteriore a quelli che sono dati
il mondo non ha per voi che una fredda ironia; ma quei pochi, ai
più da accasarsi, costretta però, come una vite senz'olmo, a giacere per
s'awiò per un sentiero, o meglio una traccia calpestata fra l'erba alta e
madre che dormi, ti chiama / una figlia che gronda di sangue. govoni,
così il passaggio s'era fatto sodo come una soglia cementata; e il braccio del
calsa è di due sorti: l'una è simile all'erba aro; nasce in
pliniano legge calla per calsa, con una lezione accolta da landino [plinio]
si potrà sostenere, si mettano in una pezza di panno, e leghisi sopra 'l
[delle montagne], li ricoprivano di una rada calùgine. 2.
: la prima calùgine della barba dava una sofferenza sproporzionata a quell'età.
, 19-56: disse morgante: -ella è una testuggine: / e'mi parea di
. fare scorrere un cavo o una catena da bordo in mare, per ormeggiare
, imbracato a un cavo, lungo una vela, un albero o fuori bordo per
, aromatica e medicinale, di una pianta africana (usata per curare
questo nome è distinta nelle officine una radice detta anche columba e columbo,
la parte di un cavo o di una catena che è stata calumata.
falsa accusa inventata e diffusa per diffamare una persona (o un'istituzione, un partito
tanto le calunnie nuocono: e dall'una all'altra parte è questa differenza,
questo tempo li protestanti collegati contra cesare una scrittura inviata affi loro sudditi, piena
pochissimi riputavano verisimile, ed era stimata una calunnia. boccalini, i-137: ma
tanta evidenza della verità, contrapposta ad una ad una alle non poche e tutte enormi
della verità, contrapposta ad una ad una alle non poche e tutte enormi calunnie
ii-267: ah! son tradito. una calunnia infame / mi fa reo nel
è adunque di gran lunga più facile una calunnia sulle parole, che sulle azioni di
queste idee sensibili, allora formate del patriotismo una parola chimerica, la quale apre il
quali mi faceano drizzare i capelli. una seduzione? ma forse erano calunnie.
né di matrimoni, protestò ch'era una calunnia, scongiurò suo marito di non
autorità giudiziaria per incolpare di un reato una persona, che si sa innocente e a
tr. inventare e diffondere per dolo una falsa accusa; dir male di una
una falsa accusa; dir male di una persona, di un'istituzione, di
pubblicamente vantato di avere indotta a peccare una signora maritata, calunniandola a torto. bar
rifl. incolparsi, accusarsi a torto di una colpa non commessa. p.
tristo, lanciando al nuovo secolo, come una sfida, le sue grazie, l'
mi dispiace quando chi mi calunnia è una persona come vostra madre, che rispetto
ii-103: l'universo mi pareva opera d'una potenza nemica del bene. altre
è un'altra; e ha fondamento in una calunniazione collegiale di numero dattilico vergiliano,
quasi che per le altre donne fosse una statua. salvini, 30-2-248: tolgami
innanzi la vostra villeggiatura, seppi d'una ciarla calunniosa: direi da chi se
giona, che stava all'ombra di una ellera per la calura. anonimo
stagione, quando i meriggi si facevano di una calura dolce, s'incominciava a parlare
calura dolce, s'incominciava a parlare di una certa visita a una villa distante due
a parlare di una certa visita a una villa distante due chilometri buoni dalla nostra.
algarotti, 3-199: egli è in una cappella annessa alla chiesa di s. pietro
sponda, da quell'altra parte, una volta lì, che calvario!
gatto del colosseo, / vivevo in una borgata tutta calce / e polverone,
il suo volto di civiltà, per una riduzione a collina di calvario; così
tanto piccolo, perché ci ha da entrare una statua, grande al vera, di
, un calvario; di là, una deposizione. 5. per estens
. brignole, che si prodigò per assicurare una stabile esistenza all'ordine). -suore
le testiere, ordite a coprire con una vezzosa menzogna la calvedine o la canizie suppresse
grano tenero, usato per fare una qualità di pane particolar mente
tra l'altra mosche ve n'era una canina, molto importuna, la quale non
volto, l'avrebbero fatto stimare d'una età assai più inoltrata dei sessant'anni
da un estremo rigorismo morale, da una visione pessimistica dell'uomo, che perviene
doppia predestinazione), e da una concezione politica in cui la collaborazione tra
per non dir peggio; che tiene una mala femina, anzi ella tiene te
7: sovente si trova, in una sola britannica famiglia che il padre pende
per comporre un libro in laude d'una mosca, altri in laude della febre
voi ancor di saper trovar che dire per una sera sopra la cortegiania? g.
1-61: un cranio calvo, assiepato da una corona di capelli fini. moratia,
capelli arruffati e fini avevano l'aspetto di una piccola nube livida. 2.
ritinta eleganza, il quale corteggiasse oggi una signora con le frasi delle meditazioni
è in tutta la sua cima calvo per una pietra bianca e viva. campanella,
è un piccino dai capelli rossi, con una fronte da calvo. 5.
di broccato a fiori,... una corta gonnella... due calze
, colla calza in mano, / infilando una maglia ogni mezz'ora, / ridebelando
ella camminava sulla punta delle scarpette, come una gattina, « le calze della santuzza
filo non troppo resistente ricavato dallo sfilare una calza. -ferri da calza: v
, ma le calze non basta si portino una d'un colore e l'altra d'
l'altra d'un altro; ma una calza sola dimezzata e attraversata di tre
, 8-2: questi son guai ad una, come sei tu, più dolci che
e me dà, qualche volta, con una scuriata così grossa cotta nell'aceto.
calzoni, che al posto dei peduli avevano una piccola correggia a forma di staffa.
passeggiando in calza intera, / ed una fosse bianca e l'altra rossa,
e che avevano il piede rinforzato da una suola. s. bernardino da siena
calzato / un par di calze d'una forte maglia / e li schinieri gli ebbono
, che le donne cuciono attorno a una delle gambe de'loro polli vaganti, per
. a. neri, 101: abbi una calza di panno lino, che stia
panno lino, che stia sospesa sopra una catinella grande, capace; e per
... fatto d'essi iniezioni l'una dopo l'altra con calza, o
calza: io non vorrei esser quello che una sera sente che i denti non attaccano
calzoni a chi per primo avesse comunicato una notizia da tutti attesa).
; che ricorda per la forma tubolare una calza. pirandello, 7-122: trovarono
: trovarono nella vasta anticamera quasi buia una ventina di contadini, vestiti tutti, su
, ai piedi; in capo, una berretta nera a calza con la nappina
avervi / tratto di man danai sotto una finta / di non so che fanciulla,
buzzati, 1-293: sulla soglia era seduta una donna, intenta a lavorare di calza
e ai suoi piedi dormiva, in una rustica culla, un bambino.
il premio spettante al primo che comunicava una notizia. varchi, 24-40: tu
appuntino. -non lasciare legare una calza: essere oltremodo servizievole.
, e non mi lasciava legare una calza. -tagliare le calze:
ottant'anni, il prete ci sudò una camicia per farcelo accomodare. -tirar su
: modo barbaro e antico di fare una cosa. g. m. cecchi
: due piedi non istanno bene in una calza. idem, 333: qual gamba
che lavorano di commesso, per trovare una parola calzante, o per ridurne una in
una parola calzante, o per ridurne una in modo, che ben s'incastri
impoverire la lingua, e privarla d'una quantità di locuzioni toscane quante le fiorentine,
incombenze umili quotidiane, oppure, dopo una traversia, il riassettare la nave.
: ficcando quella parte così intaccata in una apertura... che si fa dentro
calzato / un par di calze d'una forte maglia / e li schinieri gli ebbono
481: e dove / calzar potrassi una gentil scarpetta, / un calcagnetto sì polito
fiduciosa. moravia, iv-122: infilò una camicia di seta bianca sulla quale annodò
camicia di seta bianca sulla quale annodò una cravatta nera e argentea, calzò calzini
da soldato, d'inverno si copriva con una mantellina ugualmente da soldato. -assol
scarmigliati com'egli erano le fece mettere una corona. celimi, 4-534: al quale
. b. adriani, i-63: veduta una liona con alcuni amori intorno, i
seggiola con un biglietto da visita sotto una delle quattro gambe. 6. pigiare
meglio. cuoco, 1-219: quando una costituzione non riesce, io do sempre torto
; come appunto, quando non calza bene una scarpa, do torto al calzolaio.
, per un castello in aria, una grottesca ataccata a un fil di ragna telo
telo; non vi piacendo, fingetevene una... che vi calzi meglio.
a fuggire: e grillo il seguita d'una santa ragione. oh come è calzata
in capo non portano nulla, se none una corda lunga dieci palmi che s'awolgono
e legare l'anime, ch'è una sottile arte; ma a pena si sanno
... trovò messer ridolfo con una brigata di valentri uomini; e avvisandosi,
, 4-5: vide un calzolaio in una bottega che calzari et uose faceva. vasari
giunchi. caro, 12-i-154: in capo una acconciatura con un diadema, cioè fascia
: il poeta ricorda la soglia consunta d'una casa silenziosa e lo scricchiolìo di un
calze, che ne è provveduto (una persona); coperto, rivestito da scarpe
fibbie di ottone, e ben vestito con una giubberella di velluto turchino, e le
nella grata, e le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano.
grata, e le clarisse a una a una vengono e s'inginocchiano. il vescovo
e segna di cenere le fronti a una a una. le segnate si levano
segna di cenere le fronti a una a una. le segnate si levano e tornano
un pezzo di stoffa colorata legato a una zampa (colombi, animali da cortile
8. zool. che ha una macchia bianca che si estende dal piede
vestito, il giorno innanzi aveva mandato una colonna condotta dal capitano zambelli. pirandello
un rospaccio calzato e vestito, oppresso da una cisti enorme su la nuca, che
tutte e due calzate di grosso che è una miseria. calzatóia, sf.
. il tavolino con ima calzatoia sotto una delle gambe, davanti alla finestra,
calzatoia: porre qualcosa, servendosene come una zeppa, sotto la gamba di un
odia la calzatura umana e la considera come una macchina tribbiatrice, che l'uomo ha
delle sue rosicchiate calzature, ma come una signora in carrozza, tirata dai cavalli
che puoté, ed al collo si avvolse una filza d'ambre gialle. aretino,
fili di ferro, o di tesserli con una macchina ingegnosa, come si fa a'
usci, e fatta sala della via, una fa calzette coi terrazzi, un'altra
sempre la calzetta intorno al fuoco, era una nonna buona. -vai a fare la
pecora. 1. nelli, 7-1-2: una certa persona... che ella
di forma elegantissima, e che assumevano una grazia cervina nei movimenti. pavese,
movimenti. pavese, 6-270: sembrava una ragazza tranquilla e sportiva, con quello
di panno, la dozzina, lire una e soldi sedici. calzini da donna,
parigi. moravia, iv-122: infilò una camicia di seta bianca sulla quale annodò
camicia di seta bianca sulla quale annodò una cravatta nera e argentea, calzò calzini
del drappiere. cuoco, 1-219: quando una costituzione non riesce, io do sempre
come appunto, quando non calza bene una scarpa, do torto al calzolaio.
le palme. nieri, 319: una volta a uno di quelli della lega,
bene spesso perch'egli è ito in una calzoleria per capelli o per confetti al tripparo
dire, che il mondo sia come una gran calzoleria, messa similmente a soqquadro.
di scarpe. guardando la vetrina d'una calzoleria, dissi: 'quelle', raggiante
, nel cui vano, come in una calza, entra l'estremità inferiore della
bianca e beretta nera; l'altro con una barba rossa da orecchie, e con
, o giove, voglio credere che una manica ed un calzone vagliono più ch'un
, nel taschino de'calzoni, con una cert'aria di festa e nello stesso
cassettone a cui manca un cassone, una lurida tavola in mezzo. nievo, 1-71
da mettere in affanno, sedeva sopra una panchetta un vecchio che mostrava settant'anni
... pareva riscattato appena da una salva d'archibugiate, ed i calzoni erano
ed i calzoni erano come si dice una carta geografica di sdruci e di rattoppamenti.
lucido, con alle dita e alla camicia una gran quantità di oreficeria chietina. bocchelli
i calzoni a lei, che è una vergogna a sentirsi dire. carena,
calzoni: essere a proprio agio in una determinata attività; darsi da fare con
1-13: gente come talino stava bene in una vigna a tirarsi su i calzoni,
e brandimarte lassa, / e d'una punta lo trova al camaglio. berni,
capmalhar * proteggere il capo con una maglia di ferro ').
testimonianza di questo rito s'ha in una carta del beato bono, fondatore del monistero
: in montagna, i rintocchi d'una badia di camaldolesi, sul tramonto,
della spagna), col corpo lungo una trentina di centi- metri, appiattito lateralmente
e indipendenti nel movimento, si erge una prominenza simile a un elmo; è
a un elmo; è dotato di una lingua claviforme, molto lunga, che
mi sentirei meno imbrogliato che a darti una netta definizione di quello che mi è
apprendere le regalie di slancio, di organizzare una amministrazione di finanze senza autorità; insomma
va avanti da sé, non per una borghesia che non ha virtù di comando
lo scrostasse d'addosso, tenercelo con una mano di vernice. 4.
più conformarsi, adeguarsi, assimilarsi a una superior forma dominatrice, l'anima sua
siena si come per tutta la italia una gran penuria e carnalità di pane.
[i costumi] fan sì, che una signora ammodo non possa pensare a gettar
esercitano tuttavia, tramando e intrigando, una forte influenza sulle cose politiche unicamente
dossi, 794: donna perla smeraldi è una scopa in gonnella. costèi è l'
la bacchetta che parea che facesse una sua vendetta;... e messer
stava, come abbiam detto, sur una vecchia seggiola, ravvolto in una vecchia zimarra
sur una vecchia seggiola, ravvolto in una vecchia zimarra, con in capo una
una vecchia zimarra, con in capo una vecchia papalina, che gli faceva cornice
intorno alla faccia, al lume scarso d'una piccola lucerna. [ediz. 1827
che contiene l'obbligazione incondizionata di una determinata persona di pagare (cambiale
{ cambiale tratta o semplicemente tratta) una determinata somma di denaro a una determinata
) una determinata somma di denaro a una determinata scadenza. alfieri, i-134
avergli regalato il cavallo, che mi desse una cambiale di codesta somma pagabile a vista
. vi prego perciò di improntarmi senza indugio una cambiale, quando non abbiate altro mezzo
..., e la ditta tirò una cambiale in tuo favore sopra la cassa
che? » gridò furiosa. « con una cambiale, * rispose calmo il nipote
* rispose calmo il nipote. « una cambiale? *. si sentiva offesa e
l'altro, la furberia di ricomprare da una bancarella locale le cambiali inesigibili, a
salario e lui se la cavava con una miseria. -cambiale agraria: quella emessa
voi le avete firmato quando nasceste una cambiale in bianco... viene
remittente rifiuta di pagare. - protestare una cambiale: metterla a protesto.
: riscossa prima della scadenza (presso una banca o un privato), contro
, i quali, contro la firma d'una cambialina, gli davano quel che voleva
cui un orafo svolge dal suo involucro una gemma, sciorinò una cambiale, e lesse
dal suo involucro una gemma, sciorinò una cambiale, e lesse lentamente: a
fisse altamente nell'animo... l'una fu l'osservar ch'egli fece il
giuoco, sicché... senti una vocina melliflua che ti annunzia il cambiamento
2-57: era qualcosa di più che una bella giornata di febbraio: si avvertivano
-al figur.: trasformazione improvvisa di una situazione. cavour, xi-123: chi
chieste degli avventori, dischi monetati d'una data specie in dischi d'altra specie
rendere diverso, variare, modificare (una cosa); riferito a persone:
l'espressione; trasformare, far sì che una cosa diventi altro da ciò che è
quanto il vedessono chetamente mormorare, e con una cotale indegnazione sospirare, o vero cambiare
: si fece ancora più triste, di una tristezza sincera e abbandonata; e si
anni. 2. prendere, mettere una persona o cosa al posto di un'
mi provai a fargli capire come giunto una volta in londra con lei mi sarebbe
con lei mi sarebbe stato facile aprirmi una qualche via più utile e più confacente
contenta, che non mi cambierei con una regina. dopo che non vedo colui,
riguardo di proprio interesse, per mezo d'una sua lettera già stampata, d'abbatterla
un treno a un altro (a una coincidenza). palazzeschi, 4-83:
, 1-261: l'albergatrice conosceva bene una camiciaia che poteva entrare in bottega da
e vendergli, sebbene fosse domenica, una camicia, un colletto, quel tanto
cambiare castello. 8. permutare una moneta con un'altra (specialmente la
lor paese. muratori, 7-ii-359: una volta con poche ed ora con molte
richiesta degli avventori, dischi monetati d'una data specie in dischi d'altra specie
biglietti di piccolo taglio l'equivalente di una moneta o di un biglietto di banca
-barattare; dare o prendere in cambio (una merce). nuovi testi fiorentini
fare qualcosa di nuovo, per vedere una novità (anche per commentare ironicamente la
282: non vi dispiace mica / per una volta all'anno, / di girellare
faceva così - quando eri stufo di una cosa, di un lavoro, di un
dottore si ammogliava e aveva bisogno di una casa più vasta, o che i suoi
avendo preso uno studio all'ospedale, insomma una bugia qualunque. svevo, 3-612:
: a sedici anni tutti abbiamo attraversato una crisi di misticismo. non è vero,
cambiario: girabile di banca, per una somma depositata. -protesto cambiario:
professione, non solo fa cambio d'una con altra moneta, ma compra e
permuta zione, baratto di una cosa con un'altra. -avere,
, togliere in cambio: permutare una cosa con un'altra. dante
3. finanz. permuta di una moneta con un'altra (in particolare
sistemi monetari che si propongono di ridare una base aurea alla circolazione, pur evitando
, per sostituirli con altri corrispondenti a una nuova unità monetaria. cattaneo, ii-2-272
richieste degli avventori, dischi monetati d'una data specie in dischi di altra specie,
restituzione del capitale, ed inoltre una somma determinata in compenso del corso pericolo
: la media dei corsi relativi a una data moneta (e può essere indicato o
che occorre per acquistare cento unità di una moneta straniera, o viceversa).
questa lettera di cambio, e fattale vedere una scrittaccia, fece correre la non insatalata
cecchi, 23-98: tenete: ecco una lettera / di cambio di dumila scudi
sertini, e io do a voi una brevissima mia lettera diritta a'salviati,
'. su questo si regolano con una sola occhiata, per scegliere la via più
vantaggiosa, sia per far passare fondi in una città, sia per ritirameli.
-seconda di cambio, duplicato di una cambiale, che può servire in caso
un luogo a un altro, da una nazione a un'altra, mediante lettere
queste due difficoltà. colletta, i-277: una carta, detta fede di credito,
ingannato. 6. sostituzione di una cosa con un'altra o di una
una cosa con un'altra o di una persona a un'altra (assumendone la
dietro un compenso in denaro, di una persona con un'altra nell'adempimento del
ruffiano, e l'altro giorno per una lira fanno il cambio di guardia nazionale
da contarteli; non misi cambio perché una condanna di disertore mi obbliga a entrare
indovinello la cui soluzione è costituita da una parola, la quale, mutando una
una parola, la quale, mutando una sua consonante, sillaba, o vocale,
, di moltiplica: dispositivo inserito in una macchina fra la sorgente di energia meccanica
: serie di ingranaggi, comandati da una leva che permette le diverse velocità della
il volante. faceva l'effetto di guidare una casa. erano brutte le discese,
. arte del cambio: in firenze, una delle arti maggiori, costituita dai cambiatori
con duoi ordini d'altezze, prima una loggia dorica bellissima simile al coliseo de'
sopra di sé in cambio d'aria una mole egualmente alta d'acqua, che
cambio della pittura [di parrasio] una bella descrizione del genio d'atene,
credo che sia tardi; va e apri una finestra: il compagno va, apre
pura d'un lieto occaso, d'una cortese giovanòtta, e d'un fiore
, a illudere l'impossibile voglia d'una maggiore comunione con esso, mi soccorre
maggiore comunione con esso, mi soccorre una fantasia quasi scientifica: un aerostato in cambio
stabiliti. -al figur.: sostituzione di una persona con un'altra in una pubblica
di una persona con un'altra in una pubblica funzione (in particolare: nei
al contrario. -togliere in cambio (una persona, o una cosa):
-togliere in cambio (una persona, o una cosa): scambiarle luna per l'
spesse volte, non sappiendo discemere l'una dall'altra, si coglie in cambio
..., portavano in capo una berretta di carta fiorita: sulle spalle,
berretta di carta fiorita: sulle spalle, una giacchetta di cambrì a colori. nieri
sale...; lo teneva in una sacchetta di cambrì. pascoli, 283
il cui frutto a bacca rossa somiglia ad una piccola ciliegia. esso è la lonicera
produce cinque over sei fusti, lunghi una spanna, sparsi per terra, tutti pieni
'camèdrio ', nome volgare di una specie... della famiglia delle
pianta sarmentosa e fa i suoi rami alti una spanna, le fiondi simili all'olivo
e al rosmarino soli adornamenti d'una volta. carducci, 1000: oh sola
alta, flessibile, bianca come una camelia, bionda, cogli occhi neri,
/ il viso, bianco... una camelia bianca. palazzeschi, 3-192:
tait, o a quello del paltò, una camelia rosa simile molto al carname
un gombito, ritorti a modo d'una ancora, e sottili. la chioma
), sf. locale abitabile di una casa, e particolarmente quello ove si
, e ricorsi a lo solingo luogo d'una mia camera, e puosimi a pensare
rascese. testi fiorentini, 160: una camera ebbe nel palagio fatta par arti
quattro canti della cammera avea in ciascuno una colonna. marco polo volgar.,
due figli le parea sentire, / con una balia secreta e giurata, / facendosi
piovano arlotto era giovane e gagliardo, una sera tentato da libidine andò al fondaco
oscuro non vedendo la mercatanzia entra in una camera e truovavi una femmina grassa e
mercatanzia entra in una camera e truovavi una femmina grassa e grossa e corpulenta e assai
pulci, 1-60: l'abate in una camera sua aveva / molte armadure e certi
simili, ma per ornamento v'aggiunse una infinità di statue antiche di marmo e di
, nel mezzo de la quale v'era una condecente tavola coperta d'un tapeto di
484): di poi mi fu dato una onorevol camera, dove io mi riposai
ii-133: cominciò nella camera della segnatura una storia quando i teologi accordano la filosofia e
, a modo di catedrante, con una gamba distesa da qua ed un'altra
aveva insegnato che nella sua casa tenesse una camera aperta con carte, dadi e tavolieri
carte, dadi e tavolieri, con una vii cortigianuccia allato alla porta della casa:
vi sono ancora di molti pipistrelli di una natura molto strana, se bene sono fatti
primo dialogo fra artur e pamela, è una camera d'udienza con due porte aperte
, e, brontolando sempre: « una piccola bagatella! a un galantuomo par
ed era della guardia nazionale, e una mattina feci la sentinella innanzi la camera dove
come un ragazzo intimidito dalla minaccia d'una lavata di capo. d'annunzio,
è preparata come per la veglia di una salma, molte candele sono accese ai
d'intraveder] o nelle lacrime di una donna pubblica fermata per strada e portata
pubblica fermata per strada e portata in una camera di albergo. pavese,
, 634: la terra buia una camera pare / ove s'addorme al
; nelle carceri, cella riservata a una sola persona, che in certi casi
in un luogo più degno, in una camera a pagamento, per impedire
di mero disagio morisse in roma in una camera locanda nella contrada di torre di
9-48: ed ei, che in una camera locanda / s'era acculato, volle
de sanctis, iii-313: ecco lì una camera ammobigliata, in un albergo di
, iv-119: dove la trovi oggi una amante che ti riceva in casa? questo
la camera o l'appartamentino, è una grande comodità. -per simil. ant
rinchiuse le persone arrestate in base a una data imputazione, in attesa che venga
sopra quattro lionfanti, ov'egli hae una molta bella camera di legno, la
essere mondissimo e purissimo, ordinata fu una progenie santissima de la quale dopo molti
la quale dopo molti meriti nascesse una femmina ottima di tutte l'altre, la
matelica, che era gran caporale in una compagna [compagnia] d'uno che avea
a noi tutto camera, sala e una medesima magione. 5. ant
imposizioni camerali, ma data alla città una sovvenzione di quaranta mila scudi della stessa
un certo sacco di sale trovato presso una vecchia vedova che abitava muro a muro con
-duomila di camera, / tutti in una partita sola. -stor. camera
tommaseo, ii-186: il ministro l'una camera mette a cozzo con l'altra
di bocca ai deputati, è una cosa delicatissima! non s'insegna, e
camera de'mercanti. cuoco, 1-55: una parte di questi fondi pubblici fu occupata
-archit. intercapedine lasciata nel corpo di una struttura verticale od orizzontale, per lo
carica, e di dare al tiro una maggiore portata. biringuccio, 1-86:
al fare altanime de'cannoni da piè una parte, che fa nella canna certa
suol praticarsi, nel fondo dell'anima una piccola camera cilindrica, che può contenere
piene di gas; gli spostamenti, da una cavità all'altra, di questo gas
nell'imposta della finestra. -cassetta con una lente, applicando l'occhio alla quale
leopardi, i-646: l'effetto di una scrittura in lingua straniera sull'animo nostro
e annerite internamente, che porta su una parete l'obiettivo e su quella opposta
prototipo della macchina fotografica, formato da una cassetta fornita di una lente obiettiva,
, formato da una cassetta fornita di una lente obiettiva, sul fondo della quale
, ii-206: allorché la luce entra per una lente adattata nel foro d'una camera