martinez a bandire per lo diman vegnente una generale adunanza del popolo. colletta,
, 1-67: lanciò la proposta di bandire una grande fiera di bestie. e.
comunali uno scorpione morto. -bandire una corte, un torneo, una giostra,
-bandire una corte, un torneo, una giostra, una festa, un convito
, un torneo, una giostra, una festa, un convito, ecc.;
ecc.; bandire un concorso, una gara, una competizione, ecc.:
bandire un concorso, una gara, una competizione, ecc.: indire, promulgare
i-19): il re fece bandir una solenne e pomposa giostra per il giorno di
dinanzi dove dovesse andare, si poneva una campana in sull'arco di porte sante
. -bandire il campo: annunciare una tregua. boiardo, 2-20-33: or
232): a me occorre di dire una novellata... contro a'preti
: voleva mangiarsi i liberi pensatori e bandire una nuova crociata addosso agli usurpatori scomunicati e
, con promessa, a chi trovata aveva una borsa con quaranta ducati, di donargli
palesare a tutti; diffondere, propalare una notizia; proclamare pubblicamente; predicare.
. / non pensare / di bandire una donna, per dottanza. rustico,
: venne un dì che s'era bandito una corte di nozze, e bandissi uno
. settembrini, 1-157: si ottenne una certa larghezza nella stampa, e si
: l'opera del baumgarten è ancora una voce del problema estetico, che chiede
la sua soluzione:... bandisce una nuova scienza, che si presenta in
nativa, dalla quale era stato bandito una decina d'anni prima, la sua patria
plur. -i). chi suona in una banda, musicante. arila,
pancrazi, 1-230: c'è poi una interminabile processione in gloria di musica,
musicale. -concerto bandistico: eseguito da una banda. -corpo bandistico: la banda
io vi prometto di lasciarvi fare ogni tanto una girata nel bosco. viani, 13-160
puossi ire a caccia / co'veltri d'una ardente fantasia. = deriv.
perduto fra le montagne, dove vivrebbe come una regina bandita che si prepari nell'ombra
numerosa figliolanza si trova ad alloggiare in una locanda di locamo.
, i-280: mi misi a scrivere a una buona settatrice del fourrier, la qual
2. indetto (un concorso, una gara). carducci, ii-16-190:
suo padre; fu per alcuni anni una corte bandita. -mensa bandita, convito
de sanctis, i-44: altrove è una grotta, dove i banditi hanno rinchiuso
/ « andò sui monti, rapì una fanciulla, / né più tornò col
. (femm. -trice). chi una volta portava a conoscenza del pubblico bandi
con promessa, a chi trovata aveva una borsa con quaranta ducati, di donargli dieci
di compare vito gnirri! quindici onze una bella mula baia! quindici onze!
e di femmine in cenci preceduto da una specie di banditore che vociava agitando un
il martello. levi, 1-168: una sera che un vento selvaggio aveva portato qualche
pubblicandosi nei fogli o gazzette ufficiali; una volta anche per mezzo dei banditori:
maggiori chiese di quegli sesti, in una mattina si raunassero tutti i poveri.
il quale commetterà errori tali da meritare una disfatta, e vinca poi per caso o
fuori dalle forze di un conno di una discipita villanella, e, la terra rimanendo
accusati di un atroce delitto, hanno una grande probabilità, ma non la certezza
animo dominato interamente dall'ambizione sarebbe stata una tentazione ben forte il pensare che lo
bieca del castellano di venchieredo equivaleva ad una sentenza di bando almeno per due mesi.
metter fuori all'aperto. ora conviene ordinarne una al falegname. b. croce,
). -ammainare in bando: allentare una corda con cui si fa discendere un
cappello di tela cerata in testa, una bisaccia dietro le spalle e una fiasca a
, una bisaccia dietro le spalle e una fiasca a bandoliera. paolieri, 2-13
, teneva, ora... una specie d'arringa, magnificando le proprie
2-70: girerei per la primavera / con una bottiglia a bandoliera / come una verde
con una bottiglia a bandoliera / come una verde chitarra. baldini, i-190:
portava un paio di pantaloncini legati da una cordicella a bandoliera sul torso nudo.
sec. xv: 'arruolato in una banda armata ', da bàndol 'bandiera
e del filare, / e come una matassa si dipana / senza per
chiave che aiuta l'intelligenza a risolvere una seria difficoltà, la via per uscirne
742: mi par di vedermi apparecchiare una matassa di questi rivolgimenti, che dio
; ma alle volte un parere, una parolina d'un uomo che abbia studiato.
, 1-169: tu che sei già una signorina,... che conosci il
, dacché se ne ricordava, dentro una catapecchia di legno marcio, coperta di
soffici, 1-86: la strada pareva una immensa striscia di bandone scaldato a bianco
, 4-128: muovendoci, si entrò in una rivendita di liquori il cui bandone era
irruzione, tra uno sciame di zerbinotti, una pazzerella lattea e ossigenata.
portogh. che a sua volta ripete una voce indigena indostana: cfr. sanscrito
in virtù di cui uno godeva di una privativa e di un monopolio *; e
sm. nei paesi slavi, governatore di una provincia (o banato).
d'annunzio, ii-1044: è una pura vergine bianca /...
nuovi testi fiorentini, 461: una vergatella bansa e tre sanguigne in
e tre sanguigne in accia e una sanguigna rasata. banteng, sm
invar. razza e lingua di una delle grandi famiglie dei negri d'
gelso -il gelso baobab che è una meraviglia e cuopre tutto di ombra il
nale): alcune specie forniscono una radice medi cinale che ha
dell'abbondanza. svevo, 5-140: una seduta nella quale si doveva decidere se
un fiore all'occhiello, chi ha una mazza leggera, chi esce dal bar
in un bar. in piedi bevve una tazza di latte, inzuppandovi una brioscia stantìa
bevve una tazza di latte, inzuppandovi una brioscia stantìa; accese una sigaretta e
, inzuppandovi una brioscia stantìa; accese una sigaretta e si rimise in istrada.
. alvaro, 9-509: presa da una improvvisa premura aprì un piccolo bar lucente
, ad un bruttissimo mobile composito, una radio che conteneva un bar, piegarsi in
di un piccolo locale, frequentato da una limitata cerchia di clienti (è voce
cittadini sopra gli omeri portavano, ma una maniera di beccamorti sopravvenuti di minuta gente
avvenne che, andando due preti con una croce per alcuno, si misero tre o
dipinse ancora per la compagnia della trinità una bara da portar morti alla sepoltura.
dire: ritorna o con questo o sopra una bara »; siccome oggi in napoli
/ io, senza un bacio, senza una parola. pascarella, 559:
con la testa stanca l'ondeggiar di una bara sulle spalle pie, su e
: quando porteranno via me, voglio una bandiera rossa sopra la bara, perché
: col mare / mi sono fatto / una bara / di freschezza.
prima e l'altro dopo: è una illusione: si dura chi più chi meno
balie che 'l nutricavano e governavano, in una bara cavalchereccia nobilmente, a dì 2
riportarla / a casa non potè che s'una bara; / fece con diligenzia medicarla
morto è sulla bara: per indicare una verità manifesta, evidente. buonarroti il
. buonarroti il giovane, 9-56: una capona voglia non si sgara, /
5-18: brontolò fra i denti, con una forzata raucedine da barabba milanese: «
pendio irregolare, e il terreno era una superficie aspra e inuguale di rottami e
tagliati al momento e buttati a cavalcioni da una sponda all'altra. serao, i-371
per ischerzo, per curiosità, per una piccola sfida buttata alla fortuna, e
, sconvolto. cicognani, 9-61: una fatica di più poi per rimettere a
buttate all'aria. -buttata là (una parola): detta distratta- mente.
: in quel luogo delle difese c'è una parola buttata là, come incidentemente,
, un paragone, qualche interiezione, una parola buttata là che l'era uscita dall'
andatura aggraziata e un po'buttata su una parte, che le piaceva moltissimo.
.. e si destano intontiti come se una raffica di pallini avesse loro butterato il
dei segni del vaiolo (il volto; una persona, sul volto).
! bisogna contare le prescelte! -disse una dal viso sconciamente butterato. cicognani,
2. segno lasciato dalla punta di una trottola. -fare ai butteri: giocare
. sacchetti [crusca \: pareva una trottola, che vi fosse stato su
persona di un buttero o capomandria vestito di una rozza pelliccia. targioni tozzetti, 12-4-292
o un buttero a cavallo, o una torma di chierici violacei, o una
o una torma di chierici violacei, o una mandra di bestiame. ojetti, i-706
= lat. tardo bùteó -5nis, da una base mediterranea * but- * sporgenza '
casti, 23-126: ché politica è come una pietanza / dura, insalubre, o
ma lui, buzzo buzzo, in una settimana non gli cavarono in tutto dieci
e non appena raffermate e inzuccherate con una mestola di farina cruda, col gesto
intrecciato dei buzzoni o caricata di sassi una burga di vimini, per poco che
la cottura, « è molto difficile per una buzzurra ». 2.
, ha suono dolce, e indica una semiocclusiva alveolare sorda, alquanto fricativa nel
il c palatale intervocalico è pronunciato come una fricativa palatoalveolare (s).
avviene da altro che dall'esser davanti ad una o ad altra vocale. avanti ad
sia, ma non può essere che d'una brava persona, e quasi quasi lo
cavallo. 11. matem. indica una curva, un campo; c,
di ordine n di proiet- tività sopra una retta. -nella logica matematica: 0
4-2 (399): ora avvenne che una giovane donna bamba e sciocca,
frusti qui di nogona / ed una capannuccia a ca'e l'asina / di
, 15-i-136: di queste sperienze si farebbe una pratica, la quale basterìa che,
che la cabala non sia altro che una scienza ricevuta dalla bocca d'iddio, non
che la cabala non è altro, che una secreta ispo- sizione della divina legge ricevuta
... si forma sui loro scritti una specie di cabala, si osserva con
il numero degli esenti, si suppone una ragione a priori di qualunque loro abitudine
e lampante, colare dal firmamento come una lacrima sul più tenebroso velluto. manzini,
di sgomento, essa mi raggiunge con una muta e costernata domanda. severamente,
entrambe... di qualcosa, forse una cabala, che doveva impigliare un nostro
i quali debbono credere che io sia una sibilla. mi vengono con polizze domandate
come queste antiche incisioni che stringono in una cifra il dormiente alla sirena, il
hanno fatto della stessa teorica delle belle arti una cabala sublimemente superstiziosa. giusti, 2-200
a bere. ojetti, i-556: una volta tanto la cabala araldica è un
e messe in campo tante cabale per estorcere una sentenza favorevole da cotesto consiglio, che
, e molte persecuzioni; e cercatevi una di queste tre cose, che sono
, 16 (287): c'era una lega. tutte cabale ordite da'navarrini
turco, e che ogni giorno ne pensa una, per far qualche dispetto alla corona
tempo binario con l'istessissimo mottivo ed una nuova coda, che mi sembra esser
a cavatine e cabalette da cantarsi su una spinetta dipinta. boriili, 1-71: o
, mutevole, fra l'uragano e una tristezza di pioggia echeggiò, molto lontano
qualche cosa anche male, sia pure una cabaletta costa sempre uno sforzo; ci si
tempo bisognarà prima imparare i termini d'una scienza tanto occulta e velata? p
, 967: si è trovato in una cartapecora antica, scritto in lettera ebraica
torrette, non cabalistici segni. era una borghesissima casa, col suo rispettàbile nùmero
. li vedi in piazza, che è una piazza immensa fatta apposta per fermacisi a
il fonte sarebbe scaturito in seguito a una percossa dello zoccolo del cavallo pegaso).
desco assai proba bilmente da una forma dialettale piccarda camberete, dimin
il bagno senza uscirne, come in una tinozza. moravia, viii-136: il gusto
proibite, come un ragazzo che spii per una fessura dentro la cabina di uno stabilimento
il vetro ovale inserito nella porta d'una cabina telefonica. brancoli, 4-52: l'
dal trillo del telefono nell'intemo di una cabina. pavese, 6-257: a metà
feriti leggeri. baldini, i-161: una luce di qualche commozione era sul viso
: adibita allo smistamento del carico fra una o più linee di alta tensione nei
linee di alta tensione nei nodi di una rete di distribuzione, oppure per l'
di trasformazione: adibita al collegamento di una linea ad alta tensione per il trasporto
a distanza con basse perdite, con una linea di bassa tensione adatta per l'
3-37: s'inguattò di nuovo dietro una vecchia torre smozzicata, che nella parte
da cabina elettrica e sotto ci abitava una famiglia: di lì dietro si vedeva
di velocità, ci si fermò in una stradetta a toluca, per aspettare i cinematografari
, un'aria piena di oscure presenze, una specie di magica cabina dove il
non vo più via. m'affitto una di queste casine. avverto a milano
... la quarta parte d'una misura, chiamata cabo, di sterco di
, 75: cabotaggio, è questa una voce malamente registrata dallo strafico, e
. se cabrar 'sollevarsi come una capra '(cfr. cabra * capra
da innalzare la prua (ed eseguire una salita più o meno accentuata).
cappa con mille cacabaldole, ed è una gran disonestà ed una gran ribalderia;
, ed è una gran disonestà ed una gran ribalderia; basta mo. varchi,
, quanti ve ne fanno un micino, una passera domestica, né tante caccabaldole,
non v'era più modo d'entrare in una casa, in una bottega..
modo d'entrare in una casa, in una bottega..., che subito
subito o sur un tavolino, o sur una seggiola, o sur un armadio,
o sur un armadio, o sur una panca, o sur un letto,
sur un letto, e sino sur una cassetta di pitale, ti feriva l'occhio
pitale, ti feriva l'occhio ora una qualche raccolta di rime d'un qualche arcade
; invitato a sedere, il giovane prese una seggiola e si assettò pudicamente a piè
ne andò in casa, e pigliata una sola lente dal loco dove ne stavano assai
dubbiosa, titubante, che non sa prendere una risoluzione. e. cecchi
— avere la cacaiola dalla paura: avere una paura folle. de roberto,
persino a molte bestie avante / una legaccia, che al ginocchio manco / sotto-
xocxaxta (dioscoride) 'tossilaggine '(una specie di composita). il termine
liberati dal grasso, macinati, dànno una polvere di colore bruno-rossiccio, aromatica,
il suo frutto, ch'egli produce una volta l'anno, serrato in una
produce una volta l'anno, serrato in una scorza durissima come una pina, se
, serrato in una scorza durissima come una pina, se bene vi sono compartiti
redi, 16-i-73: h cioccolatte è una mistura, o confezione fatta di vari
, iii-379: caccao... è una sorta di mandorla mandata dalle indie,
piante] che appresso di noi richiedono una coltura assai dispendiosa. p. verri,
del caccao, ed è di crederlo una ghianda. i grani di caccao che veggiamo
ossia l'albero del caccao, è una pianta di mediocre altezza, le di cui
sacchetti, 144-16: vogliamo fare una cosa, che vi parrà forse strana
v-1-348: è una crudeltà e uno spasso de l'altro mondo
di ben la cacheremo: a indicare una distanza grandissima. boccaccio, dee.
corso suo. monti, iii-230: una fiera tosse e convulsione di petto che da
senza riposo,... finalmente una sbracatissima caccarèlla che appena mi ha lasciata
la mia ventura... ha accumulato una sarcina di quanti infortuni, suplìci,
la figura di un piccolo maggiore (una specie di cacasenno al quale non mancava che
gli si annebbiava, ormai, come in una lontananza infinita. = dal
va dietro al forno, / e sborra una cacata da facchino. 2
, quasi penino un anno a rinvenire una parola. = comp. di
entrai di nascosto quando mi struggevo di avere una di quelle cioccolate coi soldati che fa
, rosa, o anche gialle, con una cresta di piume eretta sul capo (
[enigmi] consistono... in una sillaba, come quello: 'in
4-31: il professor callarà non mangia da una settimana, perché dio ce ne scampi
. avere la cacca al culo: avere una gran paura. pratolini, 9-358
« era ogni cosa nostro, si fece una colata che non se ne aveva memoria
da noi detto 4 caccavella 'è una specie particolare di pentola, per lo più
popolari). fucini, 358: una plebe che si diletta quasi esclusivamente del
sostanza. l. bellini, i-72: una pasta è sempre la medesima pasta,
, 248: lascerei riveder la cupola a una mano di questi nostri paesani che non
fanno di sei coppie unite tutte insieme una dopo l'altra: tra le quali coppie
. villani, i-154: andando lui a una caccia nella contrada di bonsollazzo, per
e capitò, alla sua awisione, a una fabbrica dove s'usa di fare il
simone, che gli pareva essere a una caccia, e pigliò molte fiere,
si dilettava assai, andando drieto a una fiera, si ismarrì dalla moltitudine,
un iomo fra gli altri avvenne che una doncelletta,... considerata la formosità
cacce, secondo che senofonte appruova sono una immagine d'una guerra: e per
che senofonte appruova sono una immagine d'una guerra: e per questo agli uomini
hanno molta convenienzia e tengono assai d'una strenuità virile; e tra questi panni
la caccia esser de'principali, perché ha una certa similitudine di guerra; ed è
piano, si ferma ogni tanto, con una zampa sospesa, dimenando la coda spelacchiata
4-258: egli era diventato l'oggetto di una caccia di cuori puri, di animi
un altro. -anche: ricerca di una compagna (da parte di un animale)
, che i donzelli del po smarrirò una caccia e capitaro al romitaggio. boccaccio
caccia alvuomo); ricerca ostinata di una persona (anche semplicemente per scovarla dal
gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi. infatti gaetano, dopo
comune superbia! deledda, iii-606: una voglia animalesca di accovacciarsi nei nidi di
a terra, si mise a sbandare come una barchetta. 11. sf.
calcio, ognuno dei punti segnati da una delle squadre. -giuoco delle cacce:
ironica): ricerca e cattura di una preda cospicua (una persona molto importante
ricerca e cattura di una preda cospicua (una persona molto importante, un delinquente famoso
donna (o uomo) a cui una persona si riserva il diritto esclusivo di
già legata da precisi impegni sentimentali a una persona). fagiuoli, 2-198
, 19 (337): una mattina, don rodrigo uscì a cavallo,
in treno da caccia, con una piccola scorta di bravi a piedi. paolieri
. paolieri, 67: anche in una famiglia, un cane da caccia per
furia. bufi, 2-428: fa una similitudine, dicendo che questa gente andava
: dirò in caccia e in furia una mia osservazione. note al malmantite,
marruffin che vadi a caccia, / una sera cavalco in furia e in fretta.
padroni di tenuta, lasciavano in gerbido una parte dei beni per andarci a caccia,
vaghezza di distinguersi dal comune, è una affettazione puerile, viziosa e degnissima d'
come abbiam detto, a ciccia d'una seconda bugia. leopardi, 829
posta ai polipai; il polpo ha una casa, la grotta, e quando è
è a casa chiude l'ingresso con una fila di sassolini in ordine; uno è
in men che non si sciuga una caccia toma col maestro. ventura rosetti
rosetti, 1-3: dipoi cavarete fuori con una caccia le scorze. =
. 1847], i-158: cacciacomacchie, una sorta di artiglieria molto antica, del
, / e da poi presa in una cacciasone. caro, 7-1142: equicoli avea
, 25: caccianfuòri,... una sorta d'ancudine con alcune coma lunghe
. sacchetti, 105: no'siam una compagna, / i'dico di cacciapensieri
tutto perde; chi troppe volpi caccia l'una per l'altra perde. ariosto,
starne / ho veduto un tesoro in una gola / di monte. -anche
bella e cruda [laura] / in una fonte ignuda / si stava, quando
così mi sento per gli occhi passare / una soavità, la qual mi pare /
tuo parlare ti mostri mentitore, ché una cosa porti nel cuore e un'altra
che, se fossero uniti insieme, farebbero una città più maggior assai che ora essa
. spingere rudemente, con violenza, in una data direzione; rinchiudere in un luogo
buon ad altro che a cacciar su una bardella a un'asina, o ima
un'asina, o ima cuffia ad una contadina. alfieri, i-187: in quella
piuttosto in corpo un'indigestione che non una vera quintessenza di quei quattro gran luminari
fra'piedi. manzoni, 7: ewi una cruda, che imo stile innalza,
, senza cercar prove, lo cacciò in una carcere. nievo, 9:
d'annunzio, iv-2-46: al ritorno cantava una canzone dalla movenza vivace di tarantella,
fiume] da piè d'un monte per una rottura di pietra viva con un rumore
: la canna ha già cacciato fuori una foglia larga come la mano e ne sta
cavallo per ghiottornia di pochi quattrini inghiottirsi una spada appuntatissima, e cacciarsi in corpo
andò a un armadio, si levò una chiave di tasca,... aprì
chiave di tasca,... aprì una parte di sportello, riempì l'apertura
andò ad un armadio, e cacciata una chiave...]. pancrazi,
11. sguainare, sfoderare (una spada, un pugnale); afferrare
luogo per lo più angusto, tra una folla). -cacciarsi dappertutto: imporre
bisogna fargli delle finezze, perché è una lingua che taglia e fende. manzoni
addosso; venire addosso, penetrare (una malattia, nel corpo; un sentimento
trovo il tempo e la maniera d'accozzare una lettera. 13. rifl.
ariosto, 29-69: volendosi cacciare oltre una fossa, / sozopra se ne va con
si cacciò per la china, là come una belva in fregola. e. cecchi
, come se avesse avuto a trincerarsi contro una squadra di nemici. verga, 3-15
cioè, quello di troia] noi teniamo una di queste tre vie, ovvero di
fuori. -cacciar fuori qualcuno di una cosa: liberarlo da essa.
panche. -cacciar la mano a una cosa: afferrarla. ser giovanni,
ei mentiva, e cacciò mano ad una daga che a lato aveva; ma dai
in fuga. -cacciarsi in testa una cosa: ficcarsela bene in capo,
7-103: povero giovine, aveva sudato una camicia a cacciarsi l'arringa a memoria
farsi ascoltare con maggiore attenzione, indossare una giacca di pelle e cacciarsi un berretto
berretto di pelo sulla testa! -cacciarsi una cosa dietro alle spalle: trascurarla,
fuggire. -cacciarsi a fare una cosa: mettersi a farla d'improvviso
voglia dire, per forte fu dato una buona coltellata sul capo a uno di questi
si meraviglierà di trovare al mio paese una tomba dedicata alla caccia al cinghiale
mento di legno cilindrico con manico da una parte, e dall'altra con
, atto a ricevere comodamente il calice di una spoletta senza slogarne l'inescatura.
. bot. ramoscello dell'annata (in una pianta legnosa). =
nasce o dalla fame, o da una guerra ed oppressione. aretino, 8-152:
guelfi e ghibellini, gente infuriata l'una contro dell'altra. chi prevaleva,
ritrassero modeste alla cucina, cacciate da una irruzione di poltroncine elastiche, o almeno
d'un suono cacciato con impeto da una tromba? va egli sol più lontano e
. tipogr. cuneo di legno, usato una volta dai tipografi per aprire o stringere
nell'artiglieria si prende anche per una piccola bacchetta un poco meno grossa di quella
, 4-123: brasi camauro, con una cacciatora di panno blù, la camicia
. fucini, 17: fece una breve pausa, s'asciugò il sudore con
breve pausa, s'asciugò il sudore con una manica della cacciatora e continuò. jahier
sopra la testa della luna si potrebbe porre una luna crescente; in quella di diana
altro: si figuri che questa sia una lettera in cacciatora. cacciatóre (
cavalcando la mattina per lo bosco, ed una cervia, la quale fuggiva dinanzi a'
messer lo podestà, voi avete perduta una lepre; però che colui che non avete
cacciatore, e avea disposto di mandarve una lepre, se voi l'aveste servito.
. caro, 1-5io: al collo [una donzella] avea di cacciatrice un arco
. marini, xxiv-774: vedendosi apprestata una morte per le mani della turba de'
accennare un non so che laggiù sopra una balza. carducci, 644: gira
, d'ore e di ricavi, a una puttanella gonfia di sonno: uccelletto nel
quando la notizia di un violino o di una viola che si nasconda in qualche parte
come altri d'un cignale o d'una lepre, si parte e non lascia di
: i rossi cacciatori di garibaldi da una parte e i bruni bersaglieri di medici dall'
di fretta vorremmo che voi ci dicessi una messa molto presto: voi c'intendete,
voi c'intendete, appunto, diteci una messa da cacciatori. cacciatòrio, agg
torpediniere, si è poi trasformata in una vera e propria silurante, per diventare
e propria silurante, per diventare infine una grossa cannoniera, adatta alla scorta del
e a stringere le viti: formato da una lama o tondino in acciaio appiattito a
, 14-42: per sé i pescatori tenevano una scodella di cacciucco, che durante la
e tutt'intomo stracci... una coperta imbottita piena di caccole, una
una coperta imbottita piena di caccole, una dozzina di mattoni accatastati, una bagnarola
caccole, una dozzina di mattoni accatastati, una bagnarola rotta. 2.
c. e. gadda, 435: una sottanella gualcita, di mezza lana,
sculet- tamento: il cencio caccoso d'una negra avrebbe avuto più tono.
34: si tenghino tutti i caci in una stanza asciutta e fresca, ove non
delle braccia e delle gambe, da una languidezza universale. = voce
svenevolmente cachettica, intento a contare ad una ad una le pulsazioni. tommaseo [
, intento a contare ad una ad una le pulsazioni. tommaseo [s. v
fatta, che rade volte fa del dolore una commedia; e un melanconico silenzio,
sospiro sono talora i soli contrassegni d'una disperazione, della quale non trovereste la
i dimoiti moti della psiche, con una libertà che resulta impraticabile alla nostra cachettica
xax£x ~ txó <; * che ha una cattiva disposizione fisica '(cfr.
fiori dalla corolla gialliccia, frutto simile a una bacca, grossa come una mela,
simile a una bacca, grossa come una mela, con polpa molle, succosa
sfortunato di andare a battere proprio su una mina? -aveva chiesto l'uomo,
secondi, e poi assume l'aspetto d'una smorfia disgustosa. de sanctis, i-57
ridacchiava con i suoi occhi azzurri, emetteva una specie d'infantile cachinno.
di cacio] sulla medesima asse o sur una caciaia di paglia, dentro alla lor
= spagn. cacique (1492) da una voce indigena di san domingo;
grandissimo pregio, me ne fu presentato una coppia, con un ornamento così leggiadro
f. frugoni, xxiv-967: seguitava una schiera di facchinacci, pur mascherati, che
tutto contento, con un agnello e una forma di cacio. nieri, 243
luogo sereno fuori del mondo inebriava come una perfezione raggiunta. il mio amico invece
maccheroni. pananti, i-9: eccoti una gran truppa di strioni / capitar nei
ricalarsi al cacio: ronzare intorno a una cosa che si desidera. l
? -stare come un topo in una forma di cacio: stare benissimo,
? -benissimo: come un topo in una forma di cacio parmigiano. -come
cacettaccio nostrale, con quattro noci e una pignettaccia d'uva. = dal lat
a coppie vengono sospese per mezzo di una funicella a cavallo di un bastone.
sacchetti, 198-127: io farò una investita di carne salata e di cacio
. arrivammo, fate conto, a una cacivacca sanza mura e sanza fortezza; e
e quella che chiamano fortezza, è una casaccia. = spagn. cachivacche
. difetto di un'espressione, di una frase, che suonano sgradevoli all'orecchio
fra loro; impressione sgradevole prodotta da una o più voci umane, da strumenti
, salvo quando, per ragione d'imitare una cosa sporca 0 fare un dicitore goffo
voi, padre luciano, che con una delle mie solite cacofonie o battologie io vi
: molte volte ne'poeti si troverebbe una brutta cacofonia e consonanza. tommaseo [
, i-89: cacofonìa, così chiamasi una voce viziata, proveniente da qualche difetto negli
salvo quando, per ragione d'imitare una cosa sporca o fare un dicitore goffo,
, termine che in generale significa una cattiva nudrizione, cosa che suc
contraria alla sopradetta, e ha luogo quando una cosa bassa si dice con alto e
« novecento » che ha l'aria di una clinica richiede questa pianta funesta, bitorzoluta
un annaffiatoio, al di sopra di una riga verde-canuto di cactus. montale,
sorto su un cacto spinoso e destinato a una vita di pochi istanti. =
più presto al cocuzzolo selvoso / d'una montagna smisurata, dove / non gli
tutta la materia delle servitù prediali è una causa di contestazioni fomentate spesso dall'incuria
infedeli, massime in quei paesi dove una semibarbara agricultura non ha ancora né cadastri
quali istanno per portare gli messaggi dall'una posta all'altra. paolo da certaldo
2-178: nella tranquillità perfetta rosa udì una specie di gorgoglio roco escir dal cadavere
venivano dileggiati dalla folla che passava sotto in una specie di corteo ordinato, alzando le
fatto, e non sarebbe neppure mancata una crocetta indicante il luogo dove era stato
con la persona, e in vece di una buona commenda m'ha dato la podestaria
, / che cosa ho io perduto? una bellezza / senza onestate, un volto
boccalini, i-239: benissimo conoscevano che una signora senza l'anima della castità, che
. bartoli, 39'35: usava una carrozza: anzi, a dir più vero
iv-435: le nazioni si divorano perché una non potrebbe sussistere senza i cadaveri dell'
. nievo, 212: venezia era una famiglia cosifatta. l'aristocrazia dominante decrepita;
; un cadavere che non voleva risuscitare, una stirpe di viventi costretta da lunga servilità
demagogia politica, imponendoci il peso di una burocrazia nemica, obbligandoci insomma a un'
370: gli occhiali, poveraccio, e una cadaverosa poltrona (sacro ricordo del su'
cadenti tènebre... avrebbero gettato una gran tristezza in un viatore solingo.
gravato. palazzeschi, 312: con una barchettina, / sotto un ombrello azzurro
dito alle genti di non avvicinarsi ad una casa cadente. mascheroni, 827:
da mettere in affanno, sedeva sopra una panchetta un vecchio che mostrava settant'anni
castello. alvaro, 9-498: era una vecchia città, vecchia e cadente,
e cadente, non antica, d'una vecchiaia fisica, di roba che
/ puoi togliermi l'avanzo / d'una vita cadente, / che mi rese molesta
infine, augusto, videsi ultimo avanzo di una grande e sterminata famiglia; avanzo cadente
, che è prossimo a estinguersi (una stirpe, un popolo, una civiltà)
estinguersi (una stirpe, un popolo, una civiltà). guarini, 171:
deliberazione. marino, vii-405: l'una [religione] già cadente e senza l'
che si attenua, si spegne (una voce, una fiamma, la luce
attenua, si spegne (una voce, una fiamma, la luce del giorno)
annunzio, iv-2-156: quando i cantici con una maggior veemenza furono ripresi, ella cantò
qualche po'd'invenzione / per formare una coda... / e aggiugnerla
e diomede / sull'omero si getta una rossiccia / capace pelle di llon,
, cadente / fino al tallone, ed una picca impugna. d'annunzio, iv-2-286
d'annunzio, iv-2-286: porta in capo una grande berretta verde e, in ogni
-spalle cadenti: il cui contorno segue una curva discendente (per gracilità di costituzione
nell'egual giorno debbano aver effetto l'una dopo l'altra in ragione d'anzianità,
motivo di questa sua disposizione: perché una persona non può contemporaneamente in più luoghi
ant. compreso (in un genere, una cate- goria). tesauro,
sm.: cadente piezometrico): in una corrente liquida, abbassamento che la quota
cadènza, sf. modulazione che conclude una serie di suoni, prima di una
una serie di suoni, prima di una pausa; clausola ritmica (in fine
e in poesia, al termine di una frase musicale). marino,
ottava succedeva il verso sciolto. era una reazione contro la cadenza e la cantilena
nell'unità della coppia finale, con una cadenza che dà insieme lo slancio per
insieme lo slancio per il passaggio da una stanza all'altra e il riposo per
bolognesi, ma con signorilità come parlerebbe una damigella di condizione. negri, 1-814:
. alvaro, 9-320: era quella una voce con una cadenza speciale, come
, 9-320: era quella una voce con una cadenza speciale, come di uno scolaro
suo carattere come i suoi abitanti hanno una cadenza diversa nel dialetto parlato. manzini
accade di trasalire, riconoscendo, in una particolare cadenza, una parentela di poche
riconoscendo, in una particolare cadenza, una parentela di poche note. quasimodo,
finalmente a quella cadenza, in cui una volta almeno ogni dì vanno a sciogliersi
5. ritmo (di una poesia, di un brano musicale);
dalle cadenze disinvolte, le quali passavano una dopo l'altra per quella gola avvezza alle
l'orologio municipale batteva le ore, con una cadenza placida. palazzeschi, 1-452:
il significato preciso, le dicono come una musica,... come accade d'
, è un'aria d'opera o una famosa sinfonia. comisso, 1-157:
lenti e misurati la fune, in una cadenza che la molle sabbia rende ancora più
voce ebbra di don abbacchio, in una cadenza di chiesa: « nel nome
!: comando con cui si ordina a una squadra in marcia di battere forte,
sempre terminata con fare ad ogni parola una certa cadenza, come se volesse fermarsi
213): così distendemmo ragionamenti di una mezz'ora intera, parlando di molte diverse
di accordi che conduce alla conclusione di una frase, sezione 0 composizione musicale.
bellini, 424: ho ideato una stretta, ove tutti i cori in uno
, i pianissimi corali s'incamminano come una folla attratta dai fuochi artificiali. 12
(cadènzo). neol. imprimere una cadenza, scandire, ritmare; dare un
rigutini-cappuccini, 29: 'cadenzare', per dare una particolar cadenza o un ritmo a un
le parole ', per pronunziarle con una certa cantilena. pavese, 8-336:
città il rumore allegro e cadenzato di una fanfara di trombe, timballi e clarinetti.
darmi moltissime informazioni di cose scolastiche con una voce cadenzata e lenta. borgese, 1-90
della strada, con passi cadenzati secondo una musica udita da lui solo, sull'orlo
bandiere. govoni, 2-20: come una grande macchina di donne / s'avanzano
quei legni, / alza la squadra una sua lunga nenia / che muore per i
: e sorge il vocìo cadenzato di una scolaresca che risponde al coro delle domande
ferro è la medesima; ma v'è una differenza infinita da trargli gagliardamente con tutta
di questa canna, la quale è una cannella piccola, porta l'acqua sopra
della tavola, mentre si cenava, con una candela in mano, facendo lume a
e scottandole, l'andavano trapassando da una mano all'altra per non cuocersi,
dal cielo a vui discese, / una piogia qua giù cadea de zigli,
pastori. giusti, 1-88: cadde una pioggia tanto dirotta, che le più
pioggerella ch'è caduta ha ridotto la strada una pozzanghera! pascoli, 72: san
fiati agri della zolfara, aperta lì una come bocca d'inferno; poi sarebbero cadute
era un fiumiceilo, il qual d'una delle valli, che due di quelle montagnette
assai dilettevole. bembo, 1-10: una vena non molto grande di chiara e fresca
nilo assorda. caro, 12-i-106: l'una [fonte] cade giù a piombo
-essere vibrato (un colpo, una percossa); percuotere, colpire.
un'aquila li lasciò cader sopra la testa una testugine, che di terra levata avea
avvento, repentino e involontario, di una circostanza, di un'evenienza, di
circostanza, di un'evenienza, di una fatalità, ecc.; oppure il dileguarsi
vi si fermò, che fosse da ordire una trama e machinare il modo che la
tende lentamente a discioglierla, o agevola una rivoluzione violenta; quella degli scrittori cade
scarso l'agricoltore ha fatica a ridurre una parte del suo ricolto in denari per pagare
maggior profitto di un ordine o di una classe della nazione, gli effetti più
come alti criterii morali, cadevano appunto in una natura involontaria, in un uomo,
il cuore. oriani, x-21-29: una tristezza insopportabilmente greve le cadde sull'anima.
conturbar l'allegrezza di così gentile conversazione una cameriera di celinda, che, capitata
che, capitata a quella casa sovra una barca usuale,... fece
fece per suo mezzo penetrare a glisomiro una lettera di quella dama. verga,
uguale, che blando cade, / come una voce che persuade. valeri, 1-88
ora che cade: / aperta a stella una buccia di banana / vive sul fiume
chi le ascolta. -lasciar cadere (una frase): pronunciarla con falsa noncuranza,
a volgere intorno, quella risposta cadde come una secchia d'acqua. campana, 13
. campana, 13: diresse alla donna una parola che cadde nel silenzio del meriggio
lasciate cadere a mezzo il discorso con una noncuranza distratta, facevano poi il giro
: quando già me ne andavo lasciò cadere una frase, tratto da un folle desio di
. incappare (in un pericolo, in una difficoltà), la totale mancanza delle tue
lettere che dee farmi creincorrere (in una condanna, un castigo), venirsi dere
, iv-385: a trovare (in una situazione, in uno stato d'aintanto
è da tanto di poter mettervi neppure una riga del proprio, ogni giorno cade in
discre cato, cadere in una malattia, in miseria, in di
ha divizia, / sì cade in quasi una fuga. manzoni, 96: senza ricevere
istringe 'n possesso, ch'erano cadute sotto una specie di prescrizione, freno.
di coscienza. svevo, 2-487: era una mentitrice ostinata non attendevano a osservare le
, rientrare, interesperché tu hai facto una fica a coloro che facevano quesare,
oste; ché così vole il statuto de una categoria, sotto una classificazione, ecc.
vole il statuto de una categoria, sotto una classificazione, ecc.). questa
quelli che italia non sia caduta in una monarchia. straparola, ancora dei grand'.
esso verrebbe bilanciato dal miglioramento prediale d'una sola o di due provincie, e
; ed aggiustatolo e fermatolo, espongasi una carta bianca e piana incontro al vetro
alta dignità spirituale e morale, da una condizione onorevole e agiata; perdere un
/ l'umana creatura; e s'una manca, / di sua nobiltà convien
sulla tomba di maciste, sorvegliata come una polveriera. 11. figur. incontrare
: cominciarono intorno alla bestia distesa, una loro manovra singolare della quale non cade
33-61: più fedele al corrispondere mi riuscì una sperienza, parte diversa nel modo,
ma voi ben sapete che, caduti una volta nelle mani della giustizia, non
, 9-371: egli sapeva attraverso quali insidie una donna può cadere nelle mani d'un
: prima di scrivere a don scarpa una lettera che, se fosse caduta in
, la lunghezza della chiesa, stabilissero una lontananza altrettanto fisica, tangibile, del suo
momento, quel colpo... « una donna, * dissi, « se la
-cada il mondo!: per affermare una decisione fermissima, che si vuole sostenere
labbra per esser caduto da sciocco in una trappola. svevo, 3-600: se avessi
? -cadere in pena (di una data somma): esserne debitore.
odio agli amici e parenti de l'una e l'altra parte, credendosi da
. -far cadere le lacrime: provocare una forte commozione. cellini, 1-7
avendo perso l'equilibrio; anche per una percossa, per una ferita):
; anche per una percossa, per una ferita): una persona.
percossa, per una ferita): una persona. dante, inf.,
): e'cavagli cadevano dal- l'una parte e dall'altra; ed eravi tale
al lettuccio. imbriani, 1-282: se una delle due si lasciò cadere, talvolta
messono mano a molte frombole e una di quelle colse nel capo del povero
con la mano / la fredda morte ed una tomba ignuda / mostravi di lontano.
puntelli di legno, finché fosse formata una grande apertura, per cui potesse cadere
, che su la cima / d'una montagna da lontan veduta / reciso dalla
di un fianco, si rilevò come una molla, e per poco non sbalzò tutti
mia fanciullezza, accorsi come / ad una festa promessa. cadute / sono le
. cadute / sono le meraviglie ad una ad una; / delle concette speranze
/ sono le meraviglie ad una ad una; / delle concette speranze nessuna /
che mi valga, al ricordo, anche una lacrima, / anche un solo sospiro
tema e perché speri, perché è una verità. se non potesse cadere, sarebbe
se non potesse cadere, sarebbe questa una vita di prova? se non potesse esser
, fallire nella conquista del potere (una rivoluzione). tommaseo, ii-441:
22. figur. non riuscire (in una gara, in un esame);
astro), estinguersi, smorzarsi (una luce). dante, inf.
25. figur. sopirsi (una passione), dissolversi, svanire (
le parole / del saracin, che una non ne cade. monti, iii-83
non portare a termine. -lasciar cadere una proposta: trascurarla, fingere di ignorarla
, 5-191: se colui avesse avuto una faccia più italiana, gli avrebbe creduto;
, senza ritirare e riporre in tesoro una corrispondente quantità di pezzi metallici, il
; e benché questo nome di conversare importi una certa parità, che pare che non
438): venne la biga con una lettera ne la quale la donna scriveva al
potere esser machinata da persona che commetta una volta tradimento tale, quale è quello
cadde negli scritti miei di toccarne più d'una volta. ojetti, i-218: detestava
mangiare s'entrò in vari ragionamenti, una parte de quali cadeva spesso adosso a
portier sotto tre porte, / e con una catena molto forte / quella gentil ebbero
: delle voci, che caggiono in una /, da il in fuori, non
): avevano entrambi intorno al capo una reticella verde, che cadeva sull'omero
che cadeva sull'omero sinistro; terminata in una gran nappa. nievo, 97:
m'andava ridicendo che se dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'
francesco da barberino, 60: ancora d'una cosa le ricordo: / ch'alquanti
del paradiso terrestre, e tutti d'una fontana. lo primo si à nome pison
cadétto, sm. figlio non primogenito di una famiglia nobile. bandello, 2-25
figura del rastrello, o sia dentato da una parte,... il che
giacinto alfieri di magliano, cadetto di una casa dello stesso nome della mia,
nazionale b. -atleta che appartiene a una squadra di divisione nazionale serie b.
nazionale serie b. - riserva di una squadra di calcio. 4. agg
loro, e monta in pergamo con una iscimitarra a lato. ariosto, 40-14:
. g. gozzi [tommaseo]: una cassettina, piena di diamanti, ch'
. cadi (secolo xviii; ma una prima volta isolata nel sec. xiv)
crescenzi volgar., 4-14: sicché una vite sia nel mezzo di questa tavola
mostra di bertesche e di caditoie, rivelano una non dubbia distinzione architettonica.
minerali o non minerali... a una tal serie immensa s'attaccano le coti
. operazione con cui si deposita su una superficie metallica uno strato protettivo di cadmio
bencivenni, 5-123: foglie di sena libbre una, e attuffale in uno cado di
quasi nostri barili, una misura, la qual chiamiamo si-
bel cadò alla signora genoveffa; una bottiglia di quella rossa e una
una bottiglia di quella rossa e una bottiglia di quella bianca. —
e due ali aperte (o una fronda d'ulivo attorcigliata): è uno
: io che son più caduco, ch'una pesca, / più tenero di schiena
, sì, però,... una tristezza, una insicurezza e insieme anche
però,... una tristezza, una insicurezza e insieme anche una tal quale
tristezza, una insicurezza e insieme anche una tal quale reticenza negli occhi,.
/ sotto un gran leccio, dentro una sonora / conca di scabra pomice,
percosse; dove il guidato n'ha pur una. boccaccio, dee., 2-5
venne per ventura posto il piè sopra una tavola, la quale dalla contrapposta parte
, i-275: cavalcando egli meco fece una caduta, in cui si slogò il pugno
su la sporgenza del caminetto, da una delle coppe cadevano le foglie d'una
da una delle coppe cadevano le foglie d'una grande rosa bianca che si disfaceva a
alla pioggia e alla neve, in una città lastricata prevalentemente di marmo? in
, piovute in quella casa, rappresentavano una caduta di stelle. 2.
4. figur. insuccesso (di una rappresentazione teatrale). monti,
, cedimento. sinisgalli, 8-5: una prova della presenza dell'abisso al nostro
nostra coscienza, in certi giorni in cui una caduta della memoria ci avverte dell'istantanea
, si rovesciano sulla pianura e formano una spezie di lago, in cui si veggono
cattaneo, ii-2-317: il bisnati propose una conca piana, cioè una chiusa senza caduta
bisnati propose una conca piana, cioè una chiusa senza caduta, per continuare la
l'acqua piovana, e tramandarla per una sola caduta. algarotti, 1-32:
l'entalpia iniziale e l'entalpia finale di una fase di espansione di gas o vapore
crusca1]: si ruppe un braccio per una cadutèlla giù per la strada.
.. / mettono un boccio: una corolla scialba, / subito aperta, subito
più presto rifugio, se n'entrarono in una casetta antica e quasi tutta caduta,
della sua patria caduta nel disordine di una confusissima democrazia. marino, i-83:
figur. che è venuto a trovarsi in una situazione infelice; decaduto (da una
una situazione infelice; decaduto (da una condizione di ricchezza, di potenza)
destino aveva condannato quegli ultimi superstiti d'una stirpe caduta. serra, ii-332: una
una stirpe caduta. serra, ii-332: una giovinetta, venuta sù nel mondo senza
giovinetta, venuta sù nel mondo senza una forza e senza un perché, da
forza e senza un perché, da una mamma già mantenuta e buona e inetta
figur. che non ha avuto successo (una rappresentazione teatrale). collodi,
angelo caduto / tenebrose lusinghe; e una fatale / malinconia nel core insinuarsi / tu
è come allora,... salvo una lapide « ai congregati della scaletta caduti
di fiori. guerrazzi, ii-119: una terza palla lo ferisce in mezzo al petto
questa striscia interminabile d'asfalto scoppia come una cannonata, e sorge nel cielo sereno
. fagiuoli, 3-3-123: mi pervenne una carta gentilissima / de'tre caduto
ed edifici, perché se i nemici pur una volta verranno, e troveranno che non
fioravante, 44: giunsono a una terra, che si chiamava provino, e
di colore rosso cupo, simile a una ciliegia, in cui sono contenuti due
sono contenuti due semi): con una faccia convessa e una piana solcata da
semi): con una faccia convessa e una piana solcata da una linea mediana,
faccia convessa e una piana solcata da una linea mediana, di colore dal grigio
il formaggio si sbriciola ai denti d'una scatoletta forata. pavese, 5-80:
, disse all'emilia che mi trovasse una giacca per l'inverno. il primo lavoro
primo lavoro che feci fu di rompere una fascina e macinare il caffè.
caffè: berlo. -un caffè: una tazza della bevanda. redi, 16-i-7
ho inteso, non è riuscito che una stomacosa bevanda, nemica al capo e
. goldoni, iii-7: -è veramente una cosa che fa crepar di ridere, veder
fare quello che fanno gli altri. una volta correva l'acquavite, adesso è
non si dié / che mi offrisse una tazza di caffè. c. gozzi,
per necessità si risvegli, e almeno per una mezz'ora diventi uomo ragionevole. idem
sono trovato con molti altri non era una sala di giuoco; ma una stanza
era una sala di giuoco; ma una stanza dove si faceva conversazione, si beveva
ordinarmelo perché oggetto di lusso, disse una parola di consenso a mio favore; ed
quel frattempo la cuoca metteva al fuoco una gran cocoma per farvi il caffè;
del locale. campana, 121: entro una grotta di porcellana / sorbendo caffè /
bollire il caffè alla turca, dentro una cùccuma smaltata di turchino.
lui ci ficcò il braccio e tirò su una manciata come di posa di caffè e
possibile finché le vittorie sono tutte da una parte, e dall'altra non si scorge
728: congedato da coloro ch'erano una volta suoi pari, i quali non soffrono
celebrati in pubblico nel caffè micheletti o in una ostie- ruccia a piè del colle su
vivanti, 7-13: veramente, lasciare una donna aspettare, sola, a un
di zinco. comisso, 7-180: una gente pacata stava seduta ai tavolini dei
bivacco, in cui si dava la posta una baraonda di gente, amica della signora
si davano spettacoli di varietà (con una piccola orchestra, cantanti, ballerine,
... ». entrammo in una sala piena di luce, di fumo,
su cui erano dipinti alcuni pavoni e una pagoda. gli spettatori, intorno,
del lago di caffè avanzava a cerchio una fila di piccole formiche. marotta, 6-21
di malaffare. collodi, 689: una sera o l'altra, sul tardi,
altre parole colleriche scoppiarono, dal- l'una parte e dall'altra, fra coloro che
trovavo tuttavia nel mio letto con in mano una tazza da cui avevo sorbito tutto
latte con pane, la sera una minestra. avevo fame in permanenza.
bocchelli, 2-231: appesi all'attaccapanni, una giacca nocciola, un paio di pantaloni
andate a tostare il caffè per farne una caffettiera di fresco. g. gozzi,
apparecchiato quanto può fare di bisogno ad una bottega di caffè, in cera: caffettiere
le rivelava cento cose, indispensabili ad una pur modesta casa borghese, e di cui
e di cui lei era priva. una caffettiera napoletana, un gran vaso portafiori tipo
, ché gli uni volevano caffè dell'italia una, gli altri dell'italia unita.
di volta in volta batteranno. -giocare una cosa a pari e caffo: metterla come
per gioco, per scherzo, in una cosa di poca importanza. varchi,
23 (397): senza avere una minima caparra, dargli in mano un
: dare particolari credibili per far accettare una grossa menzogna. pulci, iv-106:
forse dall'arabo qafà * il rovescio di una cosa '. càfila, sf.
[gherardini]: fugli incontanente mostrata una cafìla, o vogliam dire una compagnia di
mostrata una cafìla, o vogliam dire una compagnia di saraceni, che, venuti
olio di firenze fanno in gaeta botte una: di cafìssi clx fa 1 botte.
magri appesi a un gran cerchio; una forma di cacio bucata dai topi;
un sacco di farina in fondo a una cassapanca grande quanto un granaio. de
di granturco, sminuzzò due pomidori e una cipolla, e offrì al prete un pezzo
cafonismo molto carducciano possa essere una base solida per i miei giuochi di
a'quali confinano. forteguerri, 4-37: una turba infinita di lapponi / era venuta
... e miselo in una cagiola, corno nuovo animale; e lo
campo alle compagne. tasso, 2-77: una perdita sola alta vergogna / può
quale si distende sopra la pupilla, una irradiazione avventizia, simile a quel capillizio
ci par di vedere intorno alla fiammella di una candela posta alquanto lontana. tesauro,
novità cagiona maraviglia, la qual è una reflessione attenta che t'imprime nella mente
collegio romano facevano dalle finestre di rincontro una gran luminaria in occasione di festa: lo
poi, ritornando all'argomento, fece una domanda che cagionò ad emilio non poca
nuova famigliuola dell'amico, celando sotto una rigida maschera impassibile lo strazio che la
67: attraverso le tende semischiuse filtrava una luce scolorata e falsa: era come
luce scolorata e falsa: era come una mano fredda che mi sfiorasse le palpebre.
, mi raccomando alla signora verginia per una volta. f. f. frugoni,
xxiv-914: ferono dunque comparire... una più che impudente zambracca, la quale
sotto il grembiale fasciato il ventre d'una pelle di montone, degno copertoio di quella
i-109: quella [di tobia] fu una cecità di baie, cagionata dalla merda
); ragione per cui si compie una determinata azione. -essere cagione,
. passavanti, 30: egli è una vergogna che l'anima ha, isguardando
io gli diedi non veleno, ma una pozione di mandragora. capellano volgar.,
cosa la sua causa, / d'una in altra cagion sempre cammina; / e
firenzuola, 165: me ne andai a una ostessa chiamata megera,...
1-40 (109): si fece fuori una vicina, la qual mi disse che
del verrocchio,... facendo una tavola, dove s. giovanni battezzava
in vita mia per cagione sì piccola una più dolorosa impressione. tanto affrettarmi,
it., i-124: questa storia è una immane catastrofe, da lui preveduta e
: si gittò nella vita, come in una grande avventura, senza scopo, alla
persuasi [i cinesi] dell'esservi una prima cagione, per cui il mondo
: quando essi [verbi] sono d'una sillaba, come son questi va sta
or si è detto, ricerca de te una cosa. ed è che tu l'
, 4-19: era incontro al detto porto una isola alla quale per cagione di ripigliare
veramente ingegnosa. cesarotti, i-48: conciossiaché una nazione grande essendo sparsa per molte e
quindi, a cagion d'esempio, una frase allusiva ai pesci sarà meglio intesa
rallentamento delle operazioni e nelle quali bisogna una serie d'anni a produrre un ricavo reale
o fa illanguidire momentaneamente il commercio in una o più nazioni; ma il commercio universale
cagionévole, agg. che ha una salute malferma; fisicamente debole; esposto
« graduato * onorevolmente a oxford dopo una lotta di quattro anni con « tutori
lungo e nero asceta taciturno, e da una sua giovane nipote intelligente, che avrebbe
sua cagionevole salute. cicognani, 6-9: una brava donna dalla salute un po'cagionevole
a pensare che la debolezza può essere una forza, come la cagionevolezza una difesa contro
essere una forza, come la cagionevolezza una difesa contro le gravi malattie?
. magalotti, i-133: ella è una dura cosa, conte mio, per chi
d'un'analisi chimica trovò il valentuomo una gran proporzione di flemma o sia pura
sangue, avevano molto minor flemma, ed una gran porzione di più degli altri tre
caglio de gli animali... è una sustanza di latte che si ritrova allo
sarebbe piegata, umiliata per andare da una fattucchiera, rinomata -del luogo -a farsi
la madre; e se per sorte una lor cagna è coperta da tristo cane,
in piedi »). tornava quale una cagna dovuta dimettere contro l'istessa buona
il quale gli disse: -egli è una vergogna a te e a tuo padre a
cuore del papavero... ma una cagna, una cagna del boia.
papavero... ma una cagna, una cagna del boia. 3.
, stonata. collodi, 621: una prima donna di teatro si rassegna facilmente
, ii-74: ecco fuor la sposa con una bella compagnia: cagna! ella è
dolore della perduta bestia, a digiunare una settimana; ha questa sera, in conclusione
terminato il periodo della sua gloria con una cicalata in lode della lingua ionadattica.
i cagno- nacci se ne stessero con una sola. = spreg. di
, e la mia venendo dopo iacea una cagnara, facendosi il ballo in mezzo
ritornare indietro. che santo ritrovato! era una cagnara delle solite. nieri, 186
, 5-64: più avanti nella notte una grossa cagnara mi svegliò di soprassalto.
battaglia, o un cortile. c'era una luce rossastra, scesi fuori intirizzito e
; tra le nuvole basse era spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di
spuntata una fetta di luna che pareva una ferita di coltello e insanguinava la pianura
49: mi verrà fatto di fermare in una / strofa, in un verso,
fuoco / dell'eterno la cruccia: una fratina / gente dai volti ebeti o cagnazzi
bel colore, però che volea fare una cioppa da barons. lo ritagliatore dice:
. « no ». « vuogli una cappa di cielo? ». « sì
, 5-50: essendo il micco ad una cagna appresso, / si pose a vezzeggiar
312: per gli altri cantanti non farò una nota di novo: ti sia d'
, ii-383: ho scritto di sana pianta una specie di nenia cagnesca, in derisione
in cagnesco; e tuttavia credendo l'una che l'altra forse de l'inganno
. gozzi, 1-151: è in una certa contrada un cert'uomo, il quale
, a'quali non ha mai data una buona parola dalle fasce fino al giorno
giuocare a tarocchi, credette aver finalmente trovato una parola ossequiosa e savia da metter fuori
affatto e per di più divorati da una rabbia impotente lo guardavano anche loro,
lo guardavano anche loro, ma a una certa distanza, in cagnesco e come
cagnone alzar la cianca di dietro a una cantonata vogliono fare lo stesso. panzini,
bella dell'oro e più fluida di una matassa di luce. ¦ =
bembo, 7-2-25: guiglielmo vi porta ora una cagnina giovinetta. tasso, 6-ii-186:
cagnina, la celebrò come se fosse stata una cagnina viva. bartolini, 1-125:
per piazza, mi fermai a vedere una cagnoletta in frega, che avea due
al camposanto nuovo di pisa, farà una vendemmia buonissima della sua terra, con
, 15-8 (ii-254): ecco una cagnolina tutta bianca / gli viene incontro
piccolo cagnolino. magalotti, 20-129: una gran dama,... obbligata
gran dama,... obbligata una volta da certa poco dispensabile convenienza a
convenienza a non rifiutare il regalo d'una cagnolina di bologna, ella antipatica di
mi parea che io mi ritrovassi in una piazza molto ben grande, nella quale
di gibilterra, di quello che ne mostri una leziosa dama quando il suo cagnolino si
dama quando il suo cagnolino si rompe una delle sue gambe, ma quella costanza
stessa. parini, 677: una dama... temette non il gatto
come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una piota! palazzeschi, 3-195: fino
. pavese, 7-161: « e una stupida, » disse. « ti viene
solo per un cagnuol, ch'è una beffe, / si mosse sdegno e guerra
, 54: fiovo... prese una coscia di quello paone e sì lo
quello paone e sì lo gittò a una cagnuòla. del tuppo, 489: chiamando
quale istava dormendo un cagnuolo e vegghiando una iscimiotta. il cane che dormiva, teneva
è venuta a far questo cammino / una cagnuòla mandata da quella. caro,
: f. mmi capitata a le mani una cagnuòla nera, vellutata, bella ed
. dente che impedisce lo scatto di una molla tesa. 4. numism.
marchese di mantova, che porta su una faccia la figura di un cane (
figura di un cane (e sul rovescio una croce biforcata). 5.
il movimento di flessione del piede, una traiettoria a convessità esterna).
piccole somme (fra giocatori, in una famiglia: per uno scopo preciso);
posto all'andivieni innocuo e saporifero di una genterella minuta che se ne vien qui in
ché vedrà le torri, / che in una torre c'è una caiba,
, / che in una torre c'è una caiba, e, dentro,
caicco, piccola tjarca di servizio d'una nave, pel trasporto d'uomini, di
caicco, piccola barca di servizio d'una galea, pel trasporto d'uomini,
barbariccia, così il suo clima è una fornace d'estate e una caina d'inverno
clima è una fornace d'estate e una caina d'inverno. = deriv
salì lentamente, a simiglianza di una palpebra e l'occhio di caino si aprì
sm. nome proprio con cui si indica una persona qualsiasi (e viene di solito
il naso a tizio, di aver riformata una mascella a caio. bartolini, 15-205
liscia e morbida, e dentro ha una cosa densa come la stoppa, nomata cairo
opportuna in un braccio del fiume stretta una cala, dove un folto frondume di
tranquillo e sereno come un pesce in una cala solitaria; tutto mi va bene
da ricollegare allo stesso ambito (mentre una volta si pensava che ne costituisse
, sf. marin. locale (di una nave) situato nelle parti più basse
ed azzurro disegnato sulla prua agile di una barca da pesca napoletana, venuta lungo
scivolare in mare dei galleggianti (in una banchina, in un cantiere navale)
. pascoli, i-163: clite è una bella, ardente, faticante ragazza calabrese
... giardino si presenta con una bellissima varietà di piante, di viali,
le carte con le dita magre a una a una ripartendole in mucchio secondo il
con le dita magre a una a una ripartendole in mucchio secondo il colore.
. fucini, 52: lo scoppio d'una tempesta di grida e di tonfi
al malmantile, 2-784: calabrone è una specie d'insetto o verme alato,
, e haimi messo nell'orecchio non una pulce, ma un calabrone, che mi
cui si è formata. = da una voce dialettale lombarda e veneta, di
genova, per esempio, formano ancora una specie di corporazione privilegiata, con tariffe
queste [le assi] le cuciono l'una con l'altra per lo lungo con
[le uve] al coperchio d'una cassa, e poi mandate giù,
xaxacpaxéco, dall'arabo qalfat 'ristoppare una nave col qilf (scorza d'albero usata
il calafato, e gli additò una scrostatura dello scafo del battello che
? ». alvaro, 9-175: da una incrinatura co minciò a versare
e bigio, un catrame, una pece da calafati, misto di resina e
calafatato. bocchelli, ii-54: una maggiore imbarcazione, ampia, lucida
ora a trovare il calamaio e a trovare una penna. storia di fra michele,
calamaio, ch'io ho tra mano una materia asciutta / assai più che ventavolo e
il piacere di permettermi ch'io scrivessi una lettera? -accomodatevi. là vi è carta
professore, ed io voglio insegnare a voi una cosa, e ricordatevela: i nemici
davanti. de roberto, 48: una gran tavola coperta da un antico tappeto
, il calamaio e la carta in una mano, la tuba nell'altra.
che babbo teneva sempre con sé come una reliquia. la « signorina nippia » ha
e interna mente nel dorso una conchiglia pieghevole a forma di lancia
calamaro: livido, nero (con una percossa). boccalini, i-207:
aloè. sassetti, 227: una corona di legno aloè, o di calambucco
d'annunzio, v-2-19: in fondo a una cameretta corpo animato che senta passioni ed affetti
del calambucco...? cupa, una testa di donna pensosa s'inclina perché un
celebrate o non celebrate... a una tal serie immensa s'attaccano le coti
le spezie della calaminta n'è una che nasce nei monti...
.. se non un come una fiamma intrecciata dal calamistro. 2
riguardar verso i poli, sì come una tale ritiene ella in se medesima.
pezzo, ciascuna d'esse si truova essere una calamita intera. vallisneri, iii-381:
, escono colà: che la calamita abbia una simpatia occulta col ferro, e si
che strofinò un pezzo d'acciaio ad una calamita, e che attentamente osservò la direzione
direzione di quel pezzo d'acciaio verso una parte del cielo, meritò i rimproveri
borgese, 1-40: a tutto c'era una fine, ed era pure finita quella
crocchi delle contrattazioni, si aggirano a una certa ora le prostitute. hanno gli occhi
: la pietra calamita mette nel ferro una sua certa qualità, per la qual essendo
i capelli. marino, vii-272: ritrovasi una pietra nell'indie da noi chiamata calamita
da navigare. galileo, 768: in una piccola calamita questo polo australe, e
, prende verso il punto del polo una corsa tanto vemente più del bisogno di
e quante mosse continua a fare dau'una parte, e dall'altra, tante ne
essendo, veggio trarmi a riva / ad una viva dolce calamita! leonardo, 1-253
, e topo, e chi mai in una cosa così facile a farsi, quanto
facile a farsi, quanto lo è una dedicatoria, chi mai v'ha insegnato
calamita. carducci, 164: siete una calamita [o filosofi] / che
di far galleggiare l'ago magnetico su una cannuccia immersa in acqua).
la storace è di due sorte: una chiamata storace calamita, e da'greci semplicemente
alcuna! bisticci, 3-131: venne d'una extrema felicità in una grandissima calamità;
: venne d'una extrema felicità in una grandissima calamità; in modo che avendo
per transito quello abbattimento, passando per una scurissima valle, fui da crudelissimi ladroni
impose ancora a l'infelice sesso / una molto severa e, se ben miri /
di questa catastrofe non ci era una coscienza nazionale, anzi ci era
coscienza nazionale, anzi ci era una certa soddisfazione. dopo tante calamità veni
palazzeschi, 199: il sindaco una volta osò chiedere aiuto / per una calamità
sindaco una volta osò chiedere aiuto / per una calamità del paese, / quando
che calamitino quasi interamente i contrasti di una cultura che, sebbene ristretta a minoranze,
assai comodità a questa così fatta sfera una bussoletta con l'ago calamitato. galileo
li costringe. barilli, 2-195: una procellaria oscilla sospesa in quel vuoto,
. il calamitare, l'attrarre come una calamita. calamitico, agg. (
fatica, / discende il refrigerio / d'una parola amica. pascoli, i-312:
ha in mano [il dio pan] una verga e una fistula con sette calami
il dio pan] una verga e una fistula con sette calami. marino, 14-252
corto e succinto epigramma, ma con una copiosa e larga vena di prosa lunga
non scriveranno con penna, ma con una picciola canna, o calamo, come oggidì
raffierata e ne distesa questa falda come una falda cioè a faldelle come fascie distese
cerambicidi; in italia se ne conosce una sola specie, il calamobius filum (detto
', piccolo ricovero o seno lungo una costa di mare, nel quale possono entrare
sua bassura, propizia altarrivata. scorse una muraglia informe di fichidindia; scorse più lungi
in un seno verdiccio un armento presso una capanna conica. scoprì in una calanca
presso una capanna conica. scoprì in una calanca una lista di sabbione, contro una
capanna conica. scoprì in una calanca una lista di sabbione, contro una macchia
una calanca una lista di sabbione, contro una macchia cupa forse di ginepri forse di
soggetti all'azione fatalmente omogenea, d'una medesima legge dissolvitrice. formazioni dell'acqua
ha turbati. boccaccio, i-292: una calandra e un picchio, e poi un
i liuti del mondo. qua cinguetta una gazzuola, là isgorgheggia un pappagaio e altrove
là isgorgheggia un pappagaio e altrove salta una scimia. tausilio, ix-623: e,
becco, un cerchio di penne nere com'una collana. lippi, 1-61: è
insigne: / canta improvviso, come una calandra. collodi, 653: il suggeritore
suggeritore invece di suggerire, urla come una calandra. pare un maestro di scuola
, di colore grigio argillaceo, con una macchia nera ai lati del collo (nidifica
fare qualcuno calandrino: dar a credere una cosa per un'altra, burlare, darla
sia non voglia giostrarlo e fargli credere una cosa per un'altra, dice: 'tu
calandrino nel boccaccio, quasi sempliciotto come una calandra ». calandrino2, sm
meridionale. = deriv. da una voce asiatica, attraverso il portoghese
di sé con la falsa modestia d'una tendina di raso color sangue di drago.
, far scendere (lentamente, con una certa attenzione). cavalca, 19-96
, 19-96: romano legava lo pane con una lunghissima fune in un cestello, e
la porta un pozzo; / e una secchia calar nuova d'abete / per rinfrescarsi
andò a cercare un paniere, e una fune da calarlo. tommaseo, 1-539:
dal padre; e lo calarono in una vecchia cisterna ch'era senz'acqua,
o pioli; con le ginocchia stringono una scheggia, con le mani calano le corde
basse della notte oceanica: aveva calato una ama lungo la murata, sentito battere
calato la pasta. -calare una barca, una scialuppa: metterla in
pasta. -calare una barca, una scialuppa: metterla in mare.
8-162: due uomini calarono in acqua una barca piccola in forma di piroga, raggiunsero
bel castel vicino al mare / sopr'una montagnetta, onde calati / i ponti
: io vorria in mezzo al mare una montagna / che fosse lunga e larga
ogni stella ordinatamente con tre versi per una. monti, iii-444: mi rendo certo
ti pesa / la mia parola, cerca una chiesa, / e piangi, e
pretende troppo, quando si crede di fare una grazia lasciandosi amare, io calo il
3. allentare il cavo che sostiene una vela o una bandiera; ammainare.
il cavo che sostiene una vela o una bandiera; ammainare. - anche al figur
da guerra ancorata dinanzi ai giardini? una salva salutò la bandiera che calava su
, 2-204: trovato uno canapo, una notte due di loro, attaccati co'
mani al canapo, tenendo e'piedi entro una corbelletta e con uno lume in mano
suono calarono alcune tele, e apparì una torre infocata, e a i merli,
, sopra le mura vi si fecero una infinità di demoni. v. borghini,
l'esperienza accadere d'un peso pendente da una corda, che rimosso dal perpendicolo,
che si distribuisca in molte porzioni. una, e la maggiore, se ne cala
l'uso delle ferrate, che appese ad una fune si mettono sopra le porte delle
marinai levano a dio più gravi / una preghiera. idem, iv-2-49: nora nel
-calare a fondo (un'imbarcazione, una nave): affondare. pancrazi
affatto verso ai giovinastri lì intorno. una sua occhiata bastava a far loro calar
scanna per voi. carducci, 735: una bieca druidica visione / su gli spiriti
dalle montagne verso la pianura; anche: una turba di persone avide e senza scrupoli
, e si mise alla scoperta in publico una piena di bonzi a maniera di zingani
; / quindi calano in branco ad una bruna / fonte a lambir colle minute
ancor non ceda stimo, / perché una donna mai non cala al primo. b
basso (la costa di un monte, una strada, un fiume, una scala
, una strada, un fiume, una scala, ecc.). carta
nel calar d'un monte, / in una stretta e mala- gevol via / si
la strada di pescaia cala girando sotto una poggiaia dirupata e sterposa, sempre più alta
o l'ombra dei vari momenti di una giornata). -rar. tr.:
maturava la frutta. m'aveva preso una speranza, una curiosità affannosa: sopravvivere
. m'aveva preso una speranza, una curiosità affannosa: sopravvivere al crollo,
, venir meno (il giorno, una stagione, ecc.). m
, ed io per me n'ho veduto una in sul lago di como, detta
or calare. boccalini, i-299: con una molto lunga e acerba invettiva si distese
. segneri, iii-1-245: crescendo da una parte con gli anni le indisposizioni, e
conti di cassa. anche questa era una noia: i suoi denari calavano, se
molta allegria. -diminuire l'intonazione di una nota (in un'esecuzione strumentale o
pronunciare con un tono meno intenso (una battuta: durante una recita, una
meno intenso (una battuta: durante una recita, una rappresentazione teatrale).
una battuta: durante una recita, una rappresentazione teatrale). tosi [tommaseo
non è assolutamente tollerabile il difetto d'una voce che cresce e cala come il flusso
vita. idem, iv-2-1176: egli scorse una nave che gli intersecava la rotta navigando
il giorno che si sparsero tutte in una volta le notizie della calata dell'esercito,
, con grande distinzione, seppure con una calata paurosamente dialettale. pasolini, 3-287
al magistrato ad ogni cento passi spiccassi una mutanza di calata con un par di capriole
me dicea, / che a soddisfare una donna svogliata / ho scelto la calata.
, con la zappa alle spalle e una bisaccia, è andato sui cigli delle
: gli vien proposto che faccia elezione de una di tre cose per non andar priggione
buio, stridono. jovine, 33: una sera ai primi di giugno era in
, la notte); tramontato (una stella, il sole). d
è calata nella realtà della vita e produce una vera scena drammatica, con tale fusione
sporgenze, rive stendoli di una sottile crosta di ghiaccio (cfr.
è sottoposto a sfregamento. = da una forma aggettivale mediterranea * calaberna (o
distingue in alcune varietà, tra le quali una ve n'ha con la spiga e
rosso, e nel napoletano biondella; ed una che produce la spiga bianca e il
ressa in poco spazio; resistenza passiva di una fitta folla che impedisce il passaggio.
calca avesse. compagni, 1-12: in una calca uno darà di petto sanza malizia
'l suono dell'arme, l'abattere dell'una parte e dall'altra; e molti
/ cascano a monti, e l'una l'altra impaccia: / in tanta calca
... che non capendone pure una poca parte nella maggior chiesa di quella
alle finestre de'piani di sopra, con una munizione di pietre... accennavano
, cominciarono a buttarle davvero. neppur una ne cadeva in fallo; giacché la calca
innanzi a lui solo gli affari d'una sì gran monarchia, questi né si
che le sostenga, e tutte insieme facendo una gran calca, quelle che hanno più
seconde e le terze, onde si fa una gran calca di quel bestiame che fa
che, a carpirgli un segreto 0 una confidenza, sembra d'essere stati toccati dal
d'essere stati toccati dal raggio d'una rivelazione. 3. locuz. -
ma infame della medesima macchia, mandato una somma maggiore, e faccendo calca che
angelo, questi suoi agenti mi fanno una gran calca; ma io mi risolvo di
caricano il nesi ch'è irrigidito come una statua, con un occhio aperto e
che questa divinità non è altro che una trappola tesa la prima volta al genere
parini, 677: pendeagli al fianco una larga e lunga cinquadea; e sostenevano tutta
paio di calcagna da ballerino, e non una testa da politico e da filosofo.
iii-863: storpia lo era infatti, con una spalla giù, una su, col
infatti, con una spalla giù, una su, col petto duro prominente, i
: spesso egli se ne va / con una foglia d'erba tra le labbra /
ciel dar le calcagna, / non una volta dice, ma cinquanta: / sta
a cedere, essere molto arrendevole (una donna). l. salviati
porre in terra, carpone, et accomodatogli una cinta in bocca, a modo di
per galantuomo. alvaro, 9-101: una fotografia grande e stampata in un colore
stampata in un colore bistro, rappresentava una donna molto succinta. stava di profilo
il disordin reciprocamente / era ormai divenuto una montagna. nievo, 29: il
1-96: 'calcagno *, così chiamano una tacca o buca rotonda nelle piccole
8. ant. tipo di brunitoio con una tacca nel centro. garzoni,
482: e dove / calzar potrassi una gentil scarpetta, / un calcagnetto sì
sm. specie di scalpello con una tacca nel centro, usato per lavorare
o dente di cane,... una sorta di ferro corto, spezie di
di ferro corto, spezie di scalpello con una tacca in mezzo, che serve agli
', specie di scarpello corto, con una tacca in mezzo, che serve per
). garzoni, 1-871: in una nave si ricercano aste da prora,
inferiore della ruota di poppa che fa una specie di tacca su cui posa il
piano e liscio per disotto, talora con una presa qualunque dalla parte superiore. il
altre che sian vicine, o una folata d'aria non le disordini o le
bot. organo delle piante provvisto di una lunga e sottile sporgenza, ricurva e
calchi). gravare, premere su una superficie (specialmente con i piedi).
l'erba fresca / calcare i fior com'una donna viva. sannazaro, 4-83:
d. battoli, 34-10: una sì gran macchina com'è tutto il
ciò che gli fece pensare di avere una gran bella voce. e tanto ci
, 7-167: abbarbicata / vi lussureggia una feconda vigna, i de'cui grappoli
giacch'è un puntiglio!... una personalità!... buon giorno
già s'era alzato, prese da una sedia il berretto con l'aquila dorata
ch'ai venir calcate furo. -calcare una bastonata: darla con violenza.
. frugoni, xxiv-1054: bargello? dagli una dozzina di bacchettate! ma veh,
umili, mediocri, che egli tratta con una bravura indifferente. non calca la mano
3-28: il popolo cominciò a fare una gran furia contro di me, e a
calca ima vittima; -non calca che una massa di fango. de sanctis, iii-2
, con il tono, accentuare (una parola, una frase). -
il tono, accentuare (una parola, una frase). - anche al figur
accadeva talvolta che un piccolo disturbo, una voce o movimento intempestivo venisse da parte
: ebbe veduta a uno orticello fuori d'una finestra, o a uno tetto che
, o a uno tetto che fosse, una passera calcare l'altra spessissime volte,
ii-189: 'calcare 'è incollare una carta bianca sul rovescio di un disegno
lapis rosso o nero, e con una punta di metallo non tagliente calcarne i
chi calca senza saper disegnare, trascrive una lingua straniera, che gli è insignificante
calcina. più spesso calcava bravamente con una punta il contorno d'ogni piega e
mio sangue nero / perché ben l'una contro l'altra calchi. =
di terre alluvionali, le quali formano una massa incoerente di ciottoli, ghiaie o
carena, 1-166: il marmo è una roccia calcare avente per base il
. vallisneri, ii-285: a una tal serie immensa [di terre]
fondono senza scampo e si vive in una luce e in un tormento calcareo.
non fosse bene entrata, glie ne darò una calcatèlla gentilmente. 2.
16-iv-25: nel fondo della canna di una terzetta di giusta misura metteva pochi
coprirla, poscia sopra la stoppa metteva una conveniente caricatura di polvere, alla quale
non avea altra possanza, che di fare una leg- gier ammaccatura. monti, x-2-123
/ del nume al fianco / siede una diva, / che chiusa in negro
si pareggiavano sul collo sottile, e una cappa corta corta, violetta, con
cappa corta corta, violetta, con una striscia di pelliccia nera al collo e alle
come prescritto. 2. percorso (una strada, un cammino). -
. goldoni, vii-1212: partirò da una patria per me funesta, mi scorderò i
il quale vuol dar la battaglia ad una terra, che va guardando il più forte
che è di color tanè, fa una mestica scura. tasso, 11-26:
bel corpo, ma come rami affasciati in una scopa. manetti, 1-174: per
2. ant. parte di una lancia ^ di un fucile che si
opere. pratolini, 2-184: osvaldo ha una provvigione... elevata sugli affari
. calx calcis 'tallone '. per una diversa congettura etimologica, cfr. panzini
lor bianco [de'rubini] somiglia una certa pietra che si domanda calcidonio, la
piccolo congegno metallico che il giro d'una chiave faceva muovere dissimulato sotto un giardino
amanti adorni di margheritine danzavano intorno a una fontanella di calcedonia. =
molto sviluppato, in modo da formare una specie di borsa del diametro di circa 5
fiore, che ricorda quella di una scarpetta). calcescisti, sm
latine: a sezione quadrilatera, con una puleggia per alzare la vela.
: calcese,... taglia con una sola puleggia; serve a molti
. baldinucci, 26: calcistruzzo: una materia che serve per lo più per murar
vele delle coperture lacere, è difficile trovare una prosa più tenace, più logica,
. che prospera in terreno calcareo (una pianta). = voce dotta,
. algarotti, 3-382: orna una sua villa... con sale alla