miser navigava, / intanto el fo venuto una sì grande oradha / ke quella nave
cellini, 2-89 (456): una mattina infra l'altre, avendo udito
bambacaia riconfortate, e preso vigore incominciando una danza. idem, 1-i-472: stanotte essendo
camera, e per lo caldo avea una finestrella assai elta lassata aperta acciò che
aver saputo che quell'anno, secondo una disposizione ministeriale, anche per l'aritmetica
sul ventre come per la preparazione di una carezza di tipo diverso, mi aveva fatto
anno di età; è caratterizzato da una particolare sensibilità della bocca e delle labbra
, 1-174: 'orale 'è come una cassetta di pietra o di cotto,
realtà dei fatti e alle esigenze di una giustizia non puramente formale; e vi
il sacerdote pronuncia tale invito e recita una preghiera. -anche: testo di un'orazione
1 " oreodoxa sancona 'giunge ad una grande altezza ed il suo legno durissimo
cracidi, caratterizzati da una protuberanza cornea di forma cilindrica posta sulla
. -anche: configurazione dei rilievi di una determinata regione. d'alberti [s
tozzetti, 6-19: io penso di fare una carta oreografica, presa dalla geografica generale
. targioni tozzetti, 6-9: una tale circoscrizione determina il soggetto delle mie
quasi sempre notevoli differenze nel colorito; una delle specie più eleganti di questo gruppo
sonora, fluente (e può assumere anche una connotazione iron.).
dalla chinazolina che si presenta come una polvere giallastra, scarsamente solubile in acqua
agg. che stimola l'appetito (una sostanza). - anche sostant.
poco e un poco più, con una altra oretta appresso, sbuffava si rodeva e
. g. belli, 396: in una delle orette d'ozio che non mi
un'oretta di strada a piedi, in una località un trenta metri alta sul lago
spirare, soffiare, alitare leggermente (una brezza). soderini,
arbusti aromatici facevano in torno al nato una musica d'orezzo, soave come il murmure
. guarini, 393: voglio mandar una giustina di pane all'orfanelle: cap-
fo io. chiabrera, 1-iii-129: scorse una pargoletta e si dispose / l'orfanella
per sua madre morta la messa in una cappella delle orfanelle di fiume, semplice e
gerg. ladri, malfattori riuniti in una banda. 7. gioc. nel
dalla morte di un parente, di una persona amata o, anche, di
.. dee mostrare colle gramaglie di una vita studiosa e ritirata la sua civile orfanezza
= deriv. da orfano, attraverso una forma * orfanile, creata sul modello
colpito dalla morte di un parente o di una persona amata. alfieri, i-345
(per lo più con riferimento a una persona giovane, minorenne; anche seguito
sé l'orfana di pisacane; ottenutale una pensione dal dittatore e adottatala per sua
verdinois, 97: « lei ha aperto una sottoscrizione per le orfane del colera?
a san gennaro, perché le ottenesse una grazia, perché la togliesse dalla terra
esilio. -orbato dalla morte di una guida illustre e, anche, amata
, del sostegno pratico e morale di una persona. ovidio volgar., 5-13
basso, sotto le vette, da una nuvolaglia nera. -privo di fronde
suo colore è come di vino, con una sottile vinosità: come s'una candidezza
con una sottile vinosità: come s'una candidezza di neve overo un color candido
storia nerbonese volgar., 150: una orfanetta popilla... fragile,
, un orfeo circa il culto d'una donna in vita, e dopo morte
colore caratteristico delle divise dei sonatori di una banda musicale). barilli,
europeo. govoni, 8-9: scavare in una gemma dell'azzurro più orfeonico / la
, ai quali dopo morte promet- tevasi una sicura felicità, non esigendo da loro altra
percussione di martelletti; è caratterizzato da una minima distanza fra le ottave.
priapo. montale, i-179: dopo una lunga immersione giovanile in freud e jung
, anche, che si ispira a una raccolta di testi poetici (comprendente 87
poetici (comprendente 87 inni orfici e una più ampia composizione, gli argonauta,
delle antiche favole orfiche e greche cercarono una malvagia teologia. zannoni, 2-81:
l'esiodo, specialmente se n'ha una edizione ove siano aggiunti i carmi orfici
c. e. gadda, 6-217: una lamella d'oro dà tanta luce nella
-in senso generico: artistico (anche con una connotazione scherz.). c
. che è proprio o caratteristico di una concezione filosofico-reli- giosa nella quale convergono e
istanze mistiche dell'orfismo (o di una visione più genericamente misteriosofica) e del
e del cristianesimo, legate anche da una comune tendenza e aspirazione palingenetica.
corpo, inteso come prigione che costringe a una vita deietta e dalla quale ci si
e dalla quale ci si libera attraverso una necessaria serie di reincarnazioni e per mezzo
orfico), per giungere, secondo una visione escatologica, a una nuova esistenza
, secondo una visione escatologica, a una nuova esistenza più alta e perfetta nell'
tentativi ed eresie, finché non prese una forma, che rimase definitiva o quasi
. coincide col sorgere in italia di una pittura metafisica (carrà, de chirico
nere ciprino, che sembra una varietà del cyprinus ru- tilus,
che l'organamento e la connesione appaiano una necessità pratica e 'induttiva '.
. -maniera in cui è organizzata una scienza per quanto attiene ai princìpi,
ii-467: tutto ciò avviene soltanto ad una condizione:... che lo
popolo [i valdesi del pinerolese] ha una storia propria, la cui origine si
perde nell'oscurità del medio evo, una fede sua, una sua letteratura, un
medio evo, una fede sua, una sua letteratura, un suo dialetto,
sintattica di un periodo o metrica di una composizione poetica. de sanctis, ii-259
fatta la virtute attiva / qual d'una pianta, in tanto differente, j che
mente stabilita... dal bisogno di una certa disposizione per essere dallo spirito avvivato
-figur. comporre, formare (una melodia). intelligenza, 294:
. intelligenza, 294: quiv'era una donzella ch'organava / ismisurate dolzi melodie
sistema armonico e coordinato; disporre secondo una data forma o un determinato ordine o
organa le idee e le immagini in una forma armoniosa. soffici, v-1-284:
impotenza di sintetizzare, di organare in una unità omogenea le emozioni provate davanti al
mentale nella vita degli uomini, avvolgendolo in una artificiosa bambagia di dialogo a mezzi termini
che ogni rovescio appare poi portato da una rottura del vitale equilibrio di quella diffusa
aggiunta alle opere da lui scritte, una dozzina di volumi delle sue lezioni, dettero
rivoluzione e guerra che non a stabilire una nuova e superiore pace. -intr.
funzionalmente strutturati (il corpo umano, una sua parte). ottimo
giorni e che domandasi progresso umano, una realità tremenda ed ineluttabile rimena a forza
logici o leggi ben definite; che ha una forma definita e precisa. gioberti
i-79: egli tenne... una conferenza riassuntiva in cui tutti i suoi
artistico. capuana, 15-233: fargliene una colpa sarebbe pedanteria, se andrea sperelli
pedanteria, se andrea sperelli fosse riuscito una creatura organata.
che tutte le domeniche dovevamo riunirci per una passeggiata campestre... la società
massa organata nelle sue varietà, funzionante in una di quelle mostre che sono azioni,
. -trice). atto a dare una struttura organica all'umanità o a un
. nella natura scorgesi da ogni parte una virtù organatrice, ella proviene da altro
lavoro pacato, sicuro, che presuppone una solida organatura, un'ispirazione diventata abitudine
verbo ieratico. -struttura grammaticale di una lingua. carducci, iii-5-168: questa
'1 buon palamidesse, / d'una saietta a le ven'organesi. =
l'orecchio a udire quell'organetto d'una canna, che col suo mantice inchiusa
mantice inchiusa e ben bene sigillata dentro una scatola, gli academici di firenze..
: se sapeste come sono poi trattati una volta nelle mani dei padroni, e
un organetto? pascarella, 1-120: una ragazza dalle chiome bionde, divorando una
una ragazza dalle chiome bionde, divorando una fetta di pane, girava il manubrio
sentir me fece tanto de dolcezza / per una bionda trezza, / che me 'l
amministrazione delle istituzioni sociali e politiche di una comunità. gramsci, 12-40: è
: per indicare, talvolta enfaticamente, una situazione difficile, confusa, sgradevole.
sfortuna, nei guai; trovarsi in una situazione difficile, complicata. palazzeschi,
uscirne. moravia, 19-6: conosco una donna ancora giovane, molto bella, che
nei o in pasticci: metterlo in una situazione imbarazzante, pericolosa, dannosa;
pericolosa, dannosa; comprometterlo. -di una donna: metterla incinta. bontempelli
pasticcióne1, sm. pasticcio formato da una grande quantità, di ingredienti e di
della porta, 4-77: una bottega di pasticcioni per mangiare.
; di testa / gli voglio fare una bella lavata. bechi, 2-60:
chi ti faceva comodo. sei sempre stata una gran pasticciona, va là!
! 2. agg. caotico (una città). bigiaretti, 11-43:
venivano pasticciosaménte dislocati... da una scatola nell'altra. = comp.
nell'altra. = comp. di una forma (non attestata) * pasticcioso,
cedro e aromi naturali, racchiusi in una sfoglia di pasta e cotti nel forno
'pastièra 'dolce... è una torta napoletana di pasta all'uovo ripiena
saba, 493: sul tetto di una casa cresce l'erba, / come
adragante o arabica, fino a ottenere una pasta alquanto solida e plastica, la
nascosta, pronta a cavar fuori di tasca una pastiglia di etere, quando lo spasimo
confetti. marchesa colombi, 113: una scatola di pastiglie di menta. 2
rassodate, un tempo erano bruciate in una stanza per profumare l'aria o,
abbruciato o bollito che avete sul talco una pastiglia da fuoco, rasciugato che è quel
594): i più tenevano da una mano un bastone,... dall'
quella casa: per divertirmi, abbrucio una pastiglia orientale che profuma la stanza,
orientale che profuma la stanza, fumo una sigaretta. d'annunzio, iv-2-1196:
palla del vaso a b s'attacchi una pastiglia nera o altro bitume di colore scuro
è scritto [il libro] da una mano leggera e volante, rilegato di una
una mano leggera e volante, rilegato di una cartapecora giallastra che sembra pastiglia impressa.
: gli ho detto che gli avrei portato una pastiglina che lo avrebbe aiutato a dormire
insieme dei procedimenti per ridurre in pastiglie una miscela di sostanze. 2
, tr. (pastiglio). ridurre una massa polverulenta in pastiglie. -in partic
rotonda o alquanto piana, simile ad una ruota picciola, detta da'latini troclea,
ricevute le minestrine, e ieri servii una pastina in brodo. cicognani, 13-587
in brodo. cicognani, 13-587: una minestruccia di pastina stracotta al brodo coi
cartoccio delle pastine per il tè in una mano. = dimin. di pasta
di piante della famiglia ombrellifere comprendente una quindicina di specie di erbe bienni o
boccamazza, i-1-465: unge il palato con una penna e con un fistuco o di
. roberti, xiv-79: eran contenti d'una tal mensa tutta verde di pastinache e
sulla soglia della bottega, addentavano lungamente una pagnotta di pane, spartita in due
muranese, s'accordaro di fare ad una voce. idem, 20-35: io te
pastinache. commedia di un villano e d'una zingara, 4: oh l'ha
zingara, 4: oh l'ha fatto una longa ciarraria! / la incar- rerebbe
: ma mi conforto che la è una delle tue solite pastinache. -india pastinaca
maschio, ch'e'sarebbe andato per una fetta infino in india pastinaca. passeroni,
: frase enfatica, quando uno trova una cosa bella e buona e che fa molto
anteriore appuntito a guisa di rostro e una pelle liscia di colore grigio verdastro con
con dorso giallo; è provvisto di una coda con aculeo velenoso e si nutre
se dice * muchio ', et ha una spina qual fa seccar li arbori.
le piante. redi, 16-iii-393: una grossissima pastinaca marina, che per altro
, parere il pesce pastinaca'. avere una forma composita. luca pulci, 1-6-19
detta labrusca, da la quale per una scrofa avezza a mangiare di quella in
, li sappe buona, pi- glione una pigna e la presentò a bacco, re
o le abitudini personali; assunzione di una quantità sufficiente di cibo.
dire repasti (poiché il francese, in una, suol desinare due volte),
: i cori maschili celebravano, con una veemenza bacchica, la gioia dei larghi
pasto. -scherz. l'ingurgitare una quantità enorme di cibo con ingordigia e
, 5-289: un tal morbo, una tal nuova / strage cade o nell'acque
a preparare il pasto de'comuni lettori in una maniera proporzionata al progresso delle investigazioni
. carducci, iii-25-203: allora scrive una epigrafe, magari alle due antimeridiane,
8. abitudine di vita; prerogativa di una persona; condotta o programma di vita
, digerito il primo grosso pasto, una nuova fame,... avrebbe agitato
pasto universale. -vittima di una malattia. algarotti, 1-viii-154: l'
un fierissimo scorbuto, di cui per una così lunga navigazione era misero pasto.
guadagno ricavato da un inganno, da una truffa. giraldi cinzio, iii-6-12:
iii-20-393: il d'ovidio concede che fu una grande esagerazione dare del manzoni a tutto
: si getterà loro in pasto prima una parte, poi una seconda ed alla fine
in pasto prima una parte, poi una seconda ed alla fine l'intero delle
camino, dando in pasto agli occhi una forma immobile nella sua apparente vivacità.
diti, delli quali sempre ne è una parte o di vile animo o
di mala volontà, né ad l'una né ad l'altra di queste na
: per essere di buon pasto patisce una debolezza di stomaco. passeroni, 7-190:
-essere dopo pasto: trovarsi in una situazione già determinata. siri,
castiglione, 3-i-1-609: dipoi vi fu una comedia. la sera si fece pasto al
bono ': non avere mai fatto con una data persona un buon affare.
3oi): c'era abbondantemente per fare una man- giatina. [ediz. 182j
che sovente mug- giola; / ecco una pelle e duo cerbiatti mascoli, / pasti
2. figur. che è in una determinata condizione di spirito o di vita
cantù, 1-292: non è già questa una pastocchia, ma un caso vero,
che ne dimandano: ella è stata una pappolata o pippionata o porrata o pastocchia
camera / colla fanciulla, e pianto una pastocchia; / o è fuor di
: pier filippo pandolfini... fece una pa stocchiata del modo del
ella fatto confidenza se non ad una sua vicina,... una buona
ad una sua vicina,... una buona pa- stocchiona, di quelle
, sacrestia. magalotti, 7-64: una raccolta di diverse scritture antiche unite in
. nell'antico egitto, membro di una congregazione di religiosi, i quali nelle
(e ha, per lo più, una connotazione spreg.).
in quella riviera cadde il cavallo in una fossa e con forza ruppe le pastore.
, 3-58: legato ad un nocciòlo con una lenta pastoia, un cavallo brucava l'
nei carabinieri. dessi, 11-258: feci una serie di ruzzoloni, senza riportare danni
caviglia. d'annunzio, iv-2-920: una giovane indiana dalle pastoie d'argento era
), a un'azione o a una creazione artistica (e anche al pieno
al pieno esplicarsi delle potenzialità presenti in una classe sociale o in un momento storico)
: l'impresa deve essere retta da una mente unica, non sottoposta a pastoie
non aveva i pesi, le pastoie d'una famiglia. 6.
che voi facciate ragione. -fare una pastoia: impedire i movimenti istintivi o
cesari, 7-222: fatevi per innanzi una pastoia a cote- ste mani.
che voglion metter le pastoie j d'una regola misera a'cervelli. soldani,
briglia e non le pastoie: ammettere una regola, ma non eccessivamente rigorosa e
.. così tonde le imbratterete in una pastollina fatta con rossi di uova,
pastone caldo. malaparte, 7-86: una ragazza in uniforme di 'lotta '
: qualsiasi vivanda in cui, dopo una cottura eccessiva, non sono più distinguibili
qualsiasi servizio di informazione che non sia una corrispondenza diretta. 11. locuz
locuz. essere il buon pastone: essere una cosa vantaggiosa. goldoni, vi-667
corsini, 8-81: ama di tutto core una pastora / delle più belle di monte
s'incontrano greggi di pecore vigilate da una pastora, che spesso è una vecchietta
da una pastora, che spesso è una vecchietta grinzuta, fantasma in pieno sole
e grossolani (per lo più con una connotazione spreg.). tommaseo [
rozza e goffa: signora che pare una pastora. 3. dimin.
lxxxiv-99: tra loro in tonda ridda una ne vidi: / con dolce canto già
attrezzi di campagna agricoli e pastorali di una primitività sorprendente. d'annunzio,
pastorali. comisso, v-339: accordarsi con una trattoria del paese vicino che ogni mattina
arte); eseguito da pastori (una canzone). baruffaldi, ni-23:
-che si svolge fra pastori (una gara). testi, ii-190:
-protettore dei pastori e della pastorizia (una divinità pagana). salvini, 24-352
nal zaino. salvini, 8-28: e una pastorai sotto egli avea / che caccia
è pastore di condizione; nato in una famiglia di pastori. giamboni, 4-174
la poesia. -dedito alla pastorizia (una popolazione); abitato da pastori (
popolazione); abitato da pastori (una regione). sannazaro, iv-5:
della storia e dell'erudizione; ché se una brezza di buon senso comune, popolare
insigniti del carattere episcopale, hanno una speciale giurisdizione e il privilegio di celebrare
spron d'oro: per insegna portò una mitera nel mezzo di due pasturali bianchi nel
fanno fede nel vescovado d'a- rezzo una mitra con fregiature bellissime di smalti ed
in composta / e fare al culiseo una sopposta / di pastorale, e non di
scettro, spada, per indicare che una stessa persona esercita contemporaneamente funzioni spirituali e
e della spada lo condannarono a cavalcare una mula a rovescio. mazzini, 77-316
vescovi di e1 salvador, in una lunga lettera pastorale sulla situazione del paese,
paese,... non spendono una parola nemmeno per ricordare l'assassinio del
nella natura e alla contemplazione idillica (una scena, un'immagine).
. bonarelli, xxx-5-53: ecco appunto una scena / astorale, a cui fanno
scritto con accenti di esortazione accorata (una lettera). b. croce,
partic. in versi, che contengono una rappresentazione idealizzata della vita dei pastori (
, maravigliosa, convenevolmente grande, e una, la pastorale, non sì è
mi pare » diceva [maria antonietta] una volta, « quando leggo le pastorali
pastorali di florian, avere in bocca una zuppa di pretto latte ». g.
'. carducci, iii-14-8: è una favola pastorale, dice il tira- boschi
fondo... la macchia cupa d'una cittadina assolutamente impensata, ed il cui
gianelli, iii-42: 'pastorale ': e una specie di danza usata da'pastori.
sono ravvolti su loro stessi, assumendo una forma similare alla parte superiore del bastone
presente che nel meridionalismo sturziano sono contemplate una profonda riforma dei costumi del clero meridionale
riforma dei costumi del clero meridionale, una accentuazione del momento della pastoralità del sacerdozio
esemplo de'poeti: quando vogliono fare una buccolina, e'parlano pastoralmente. gir
d'ottava rima con l'intermezzo d'una canzonetta... pastoralmente recitata nella
dante, conv., i-xi-10: se una pecora per alcuna cagione al passare duna
vidi già molte in un pozzo saltare per una che dentro vi saltò...
delfico, i-35: la morale d'una nazione cacciatrice e feroce non potrà
contro carducci e pascoli a favore di una forma poetica meno letteraria e di più
a comporre nel 1581 in occasione di una festa di corte e, sebbene già
molto simile al cane lupo, con una bella linea estetica e un magnifico mantello
invitavano i sapienti pastori dei popoli ad una così laudevole imitazione. cesarotti, 1xiv-
: vescovo, cardinale, capo di una comunità monastica. e e
pastor fesulano, / e ha 'n una sua tazza devozione, / e ser
insopportabile. come si poteva rimanere in una simile chiesa? -sacerdote pagano.
in cui gesù è raffigurato eretto con una pecora sulle spalle. -suore del
puro socinianismo, pubblicossi da que'pastori una protesta. nievo, 1083: lutero abolì
, fiori bianchi, frutto simile a una bisaccia. erbolario volgare, 1-28:
-pastorcino. aretino, 1-192: una brancata di sementi secchi secchissimi acquetò il
senta caratteri e aspetti di una rustica sempli cità; pastorale
come cibo di animali da pascolo (una pianta). cattaneo, vi-1-140:
2. dedito alla pastorizia (una popolazione). f. m.
asia solo dopo le vittorie si fondano una sede di gloria e di voluttà in
: unico perso naggio sur una scena,... ostinatamente pastoreccia,
iii-15-195: pastorella era pur la duchessa, una figliuola di maria teresa. b.
sfondo agreste, fra un cavaliere-trovatore e una giovane pastora che respinge più o meno
, iii-42: ^ pastorella ': è una specie di danza usata da'pastori
a rammentare per quali cause e modi una sentimentale vaghezza rendesse caro, tra gli
uscir di codeste pastorellevoli generalità e vedere una donna sdraiata nella sua stanza da comoda
venire lasciato questo mio spiedo da caccia e una mia sopraveste raccomandata ad un pastorello.
sdolcinato. soffici, v-1-194: oggi una gioventù a cui è venuto a noia
un agnello. eco, 10-195: una massa di pastori e di umili, in
5-269: né chi suona il piffero per una politica rivoluzionaria è meno arcade e pastorello
e pastorello di chi lo suona per una politica reazionaria o conservatrice. 5
era il solito cascinale pastorizio; disotto una lunga stalla; disopra, due camere
: processo per il quale è ottenuta una parziale sterilizzazione (del latte).
alimentari, asata sul loro riscaldamento a una temperatura e per un tempo sufficienti a
e per tempi molto brevi, circa una decina di secondi) e in pastorizzazione
siena, 385: la rotta è una sorte di canna non vuota, ma piena
strame,... giacché produce una paglia di gran pastosità. nencioni, 1-56
armonica, di equilibrio di proporzioni di una statua. -anche: abilità, perizia
poiché... elleno sono dipinte d'una pastosità estraordi- naria e naturale. baldinucci
: hanno le pitture di questo artefice una certa varietà e vaghezza di colori.
6. armoniosità e pienezza di una voce. g. g. b
72: cogliesene [della mirra] una spezie di minuta la quale tiene il secondo
infiiocate, che sortono dai vulcani sotto una forma più o meno fluida o pastosa e
sentii prendere, i piedi, dentro una materia pastosa e profonda che li avviluppava.
grassa, pastosa. -tenero (una pietra da lavorare). filar eie
a lavorarla. -soffice (una piuma). stigliani, 1-99:
il suolo sano, asciutto e composto di una qualità di terra sciolta, pastosa,
-privo di asperità e scabrosità (una strada). de marchi, iii-1-131
rive dei praticelli intermedi tra cui svolgevasi una stradina polita e pastosa erano sostenute.
gusto gradevole, per lo più per una quantità rilevante di grasso o di sostanze
giovane e bella. pirandello, 8-864: una ra- gazzona di diciassett'anni, pastosa
diciassett'anni, pastosa e vermiglia come una pesca, con certi occhi abbambolati. linati
neri. piovene, 1-94: era una bella donna, grassa e pastosa nell'insieme
, i-898: studiavo i suoi capelli d'una morbidezza pastosa. 5.
5. che tende a ottenere una raffinata morbidezza nei riflessi e nelle tonalità
morbidezza nei riflessi e nelle tonalità, una perfetta armonia di luci, colori,
, sfumature (uno stile pittorico, una maniera di colorare); caratterizzato da
fiero nelle sue cose, ed ebbe una maniera assai dolce e pastosa e tutto lontana
secco / pennel, col fil temperato d'una daga. scaramuccia, 27: si
pasolini, 3-221: fece [tommaso] una faccia pastosa, da bravo filiuolo.
, dolce e gradevole all'udito (una voce); armonioso, melodioso (una
una voce); armonioso, melodioso (una composizione musicale); scorrevole, privo
di situazioni, condizioni e concetti (una lingua). metastasio, 1-i-58:
, 1-i-58: burla vossignoria: / ha una voce pastosa / che sembra appunto un
. b. mancini, ci-102: una voce pastosa, bella e flessibile,
pastosissimo e da farne qualsissia buona cosa con una penna in mano. de roberto,
un poco vano di sé e d'una sua pastosa e rotonda voce di predicatore.
amontillado. 10. che dà una sgradevole sensazione di pastosità (la bocca
oref. torbido e privo di trasparenza (una pietra preziosa). 15.
bellini, ii-ioo: in sull'andar d'una pera campana, / a quel mo'
.. progetti di disegni a quadrelloni per una nuova stoffa da pastrani.
un cappellaccio, un pa- stranaccio, una scarpettaccia che un cappellino, un pastranino
che un cappellino, un pastranino, una scarpina. ojetti, i-26: portava i
suo pastranétto color tortora... come una larva che si agitasse fuori del mondo
pastinaca, con la cui radice una volta si facevano frittate. =
che sonno non avea, / ma una fame tremenda, all'odor corse / e
6-iv-282: cospergono quel fitto pastume d'una specie di loto d'argilla ontuosa e
, / e abbandonano i monti ad una ad una / le mandre, ch'eran
e abbandonano i monti ad una ad una / le mandre, ch'eran sparse alla
pastura. pavese, 5-38: avevamo una capra. io la portavo in pastura
con questo abito, mi aranno per una spia e mi lasceranno libera la pastura,
pastore. cavalca, 20-259: standomi una fiata solo nell'ermo alla pastura in
tagliati e il tintinnio e i belati d'una mandra di pecore. papini, x-1-492
: l'orda passò col rumore / d'una zampante greggia / che il tuono recente
/ si sparge l'amaro aroma / d'una sera silvana. -con uso appositivo
iù femmine. ghislanzoni, 14-83: inforcata una quaglia e evatala all'altezza del naso
rintraccia l'esca. -corpo di una persona morta in quanto divorato dai vermi
ferrari, 414: fu... una superna ispirazione... del piloto
soddisfazione compiaciuta di un sentimento, di una passione; diletto, piacere, appagamento
. papini, 27-168: ai cenni d'una sola spada e d'un solo pastorale
ma ne usciva un insieme ch'era una incantevole pastura per gli occhi.
gran diletto e de l'orsolina lasciò una altra volta pascer l'augello. aretino
petizione dello asino, che ne avea tolto una scorpacciata, né perdere la pastura,
i-5-112: uno de'ciurmadori cava fuori una borsa di pelle, e in essa vengono
feconda che bisognava pure pensare di ammirare una pastura di popoli ai regali appetiti.
l'odore inconfondibile della selvaggina, costituisce una traccia per i cani. - in
... non è un problema ma una fisima, e si può lasciare in
. -stare accompagnata alla pastura (una donna): avere un marito.
desir aspra pastura. -incorrere in una dura sconfitta. tasso, 1-3-15:
un lungo tempo d'andare ogni anno una volta a ricoglier le limosine fatte loro
le regole del pasturare fossero scritte in una grotta sacrata a pan. -per
prati. e. cecchi, 8-103: una capretta, con una lunghissima corda perché
, 8-103: una capretta, con una lunghissima corda perché comodamente potesse muoversi attorno
elle [le api] abitano tutte in una magione e quindi escono e vanno pasturando
9. cibarsi, mangiare (una persona). l. salviati,
da certi cani che, guidando verso casa una mia greggia pasturata, quindi passavano.
cacio vaccino, fatto col presame in una cascina suburbana, qualche volta è riuscito
d'ispirazione popolare. = da una voce tibetana [pài o p&ta).
scimmia rossa. = da una voce indigena del basso senegai, attra
cricca, / ado- rator fin d'una vii patacca, / confonditi, nasconditi e
o di rame, delle dimensioni di una moneta. 2. medaglia, decorazione
un palchetto... guarnito da una vaga bordura di carta dipinta a patacche di
non puoi / un rimedio che vaglia una patacca. moniglia, 1-iii-202: un'acca
: un'acca, / né manco una patacca / ti fiderei. fagiuoli, xiii-52
. fagiuoli, xiii-52: non valuto una patacca / quell'esser bravo, dove ateste
xi-29: di lui non me n'importa una patacca. parini, 415: quale
/ e non ha chi lo stimi una patacca. pananti, ii-44: un cantante
oro insacca / e il poeta non busca una patacca. dossi, 3-91: daniele
dossi, 3-91: daniele non conosceva una patacca di ciò che il mondo del
e io badial badiale mi riposava in una sedia di cremisi tutta patacchiata di borchie
bandello, 2-1 (i-664): faremo una brava agliata, ché il castrone senza
le due colonne d'èrcole scambiate per una finestra). pataccóne1 (ant
balbi, lxii-4-211: vi è anco una moneta fatta di argento a similitudine di
fatte portare alcune casse di pattacconi coperti d'una mostra di doble, ne fece una
una mostra di doble, ne fece una fastosa pompa, perché, parendo che
o di rame, delle dimensioni di una moneta. targioni pozzetti, 12-8-37:
vetri, sembrava che marco enumerasse ad una ad una le rade goccie di pioggia
sembrava che marco enumerasse ad una ad una le rade goccie di pioggia, le
la cravatta sfrinzellata e la barba di una settimana. = deriv. da
e usata per indicare un brusio insistente o una sequela di sciocchezze) e da fihysique
stampa », 17-11-1983], 25: una storia d'autobus...,
, avendo la dignità di matrona (una donna romana). fr
.]: 'patagio': 'patagium'chiamavasi una benda d'oro che le matrone romane legavano
verso le spalle, e che pendeva dall'una e l'altra parte sopra lo stomaco
litigio. gargiolli, 232: finisca una volta questo patanaio del- l'orsola e
di ragazzo. un gran patanfiano. una gran patanfiana. = voce di area
il rumore di un tonfo, ai una caduta. verga, 5-217:
uno scoppio, di un tonfo, di una caduta. imbriani, 7-118
il rumore di un tonfo, di una caduta. pirandello, 6-57:
appaia in lombardia come prima manifestazione di una certa portata, è fatto da mettere
che nascesse in questa vita, avesse una sua stella. g. villani, 4-30
, 9-105: taggia patria dell'inquisizione è una facezia erudita, che in un romanzo
5-55: che s'accomiati quella paterina [una maomettana]. rinaldino di montalbano,
qual paterina giudea sofferirebbe che si perdesse una anima? firenzuola, 2-139: ah pretaccio
togna? ah crudela pattarina più che una mosca, cagna più assai che un cane
o patarino. fucini, 5-187: una bestemmia patarina ed immonda. gramsci,
martellare. ristoro, 28: una violenza ke empenga e patassi. =
delle patate, che sono radici di una sostanza farinosa. massaia, iv-180:
nell'uso, ebbe parmentier quello di una minestra. -patata novella: tubero raccolto
fatto con cereali, ne contiene sempre una tenue quantità, ma sufficiente per renderlo
, non assistete mai alla rapatura di una donna, non vedetele mai la zucca
abbottonatissimi: sanno d'avere in mano una patata bollente che in passato qualcuno può
a patata e nel risoluto erompere d'una ragazza. -portare patate in irlanda
. ancor io ne ho avuto qui una gran cassa stata mandata a donare dal
patatatatà, inter. riproduce il rumore di una serie di spari o di colpi secchi
mi hanno arrecato di che mangiare. una buona costoletta lombarda, a la fé di
.. come nel corso di tutta una interminabile estate egli non avesse cibato se
, i-263: è rossa in viso con una patatina fra il naso e la guancia
, inter. riproduce il rumore di una caduta rovinosa o di un oggetto che
piano piomba in mezzo del nostro circolo una catinella d'acqua. c. arrighi,
sabbia. -figur. a indicare una battuta inopportuna, un evento imprevisto,
tutto -non ci sia da stupirsi che una figlia somigli alla madre...
binari della ferrovia sopra i quali da una parte tutti i treni vanno in su e
un suo compagno di università. fanno una gita in barca, e qui avviene
il rumore di un tonfo, di una caduta. collodi, 54: gli
posso, senza conoscenza, incastrarlo in una mia prosa spontaneamente concepita, dalla quale
quale si chiama patella facto ad modo de una palletta: aciò che la giontura sia
rotula consistente nella comparsa in radiografia di una fessurazione longitudinale.. ant. padella
. patella), per la simiglianza con una scodel- lina. patèma,
). vallisneri, ii-164: una giovane nobile e bella d'anni diciotto
alcuni gagliardi patemi d'animo, da una febbre lenta con tosse e sputi.
6-i-604: essendosi ritirato a vivere in una piccola casa di campagna sul canavese,
buzzi, 224: sale il sentiero come una vena / che s'at
], 5-329: nel destro lato avea una patena di vetro, con la quale
, fratei mio feroce? - / una patèna d'acciaio, la piastra /
, tr. (patènto). conferire una patente, una licenza, un brevetto
patènto). conferire una patente, una licenza, un brevetto. carena
: nel 1846 elia hovve fu patentato per una macchina avente gli stessi organi ma così
. con la particella pronom. conseguire una patente, una licenza. viani,
particella pronom. conseguire una patente, una licenza. viani, 19-544: fu
, agg. che è stato insignito di una patente, di un privilegio; che
privilegio; che è stato assegnato a una carica, a una mansione. - anche
stato assegnato a una carica, a una mansione. - anche sostant.
ii-2-283: il patentato copre col suo previlegio una banda di commessi e d'agenti subalterni
dalla morte? 2. munito di una licenza, di un'autorizzazione. gianni
, 21: vi si contiene di più una tariffa pei periti patentati ed una buona
più una tariffa pei periti patentati ed una buona ramanzina pei contadini che osassero carreggiare
il suo mestiere di massaggiatrice patentata, una delle meglio di roma, le avesse
detiene un brevetto, un'esclusiva su una propria invenzione. pirandello, 8-273:
della regolamentarità patentata. -autorizzato mediante una concessione. faldella, i-4-276: cominciò
studio, da un diploma, da una licenza. pirandello, 8-14: che
dio, dio, si può credere una cosa simile? = deriv.
superi, patentissimo). conosciuto da una o più persone o da chicchessia;
, tangibile, innegabile (un fatto, una circostanza, un enunciato, un'idea
impotenza] suole nascere da due cause, una certa et indubitata come patente, che
chiamato in giudizio, come mezzano di una patentissima truffa. bar etti, 2-309
. aprir la strada a conseguir giustizia contro una patentissima prepotenza. foscolo, ix-1-288:
appo lui le rove più patenti di una congiura. carducci, ii-3-402: e
interpolazioni. faldella, i-4-167: è una orribile pittura da imputarsi agli occhi sconvolti
alla porta del tempio duodeci buoi sostenevano una conca di rame, nella quale si
e non controvertibili. seriman, i-316: una turbazione che troppo patente gli compariva nel
giro, si piantò nel mezzo d'una delle vie più publiche e frequentate uno
mare dirottissimo: dall'altra parte ha una scesa agevole e largamente aperta e patente
facilmente percorribile; agevole, comodo (una strada, un passaggio). g
alla rapidità con cui si può cadere da una condizione di potere. lorenzo de'
11. aperto, dischiuso, spalancato (una porta). boiardo, 2-8-13:
era tagliata a punta di scarpello / una porta patente, alta e reale.
-che ha la porta aperta (una casa). p. f.
rosata, diritta, bene increspata, con una corona; sia la cresta alta,
in visione, consultato, conosciuto da una categoria di persone o da chicchessia;
che tu preghi madama / che faccia fare una grida patente / per ritrovar colui ch'
soldano e digli che egli ti faccia una patente lettera direttiva al suo generai capitano
ingrossato, espanso (un elemento di una figura araldica). -in partic.
formare col fusto un angolo retto (una foglia). o. targioni pozzetti
del sigillo dello stato, che contiene una manifestazione pubblica della volontà sovrana, che
che può concretarsi nell'emanazione di una norma generale, di carattere legislativo o
offizio,... diede ai padri una patente col suo sigillo nella quale comandava
desse un luogo nella metropoli per fare una chiesa e starsene quivi. p. della
, [federico guglielmo iv] pubblicò una patente per la trasformazione della germania
ottenessero, per poter caminare, per una patente fermata col suggello del capitano.
: sua signoria darà al detto giudice una patente perché possa vendere alcune cose sue
messo dii reverendissimo cardinal di trento con una patente per aver biave. ariosto,
, concessione o licenza all'esercizio di una determinata attività, allo svolgimento di un
bisognava adempir a certe condizioni, pagar una patente, aver fatto tanti anni di
di affittacamere tentasse di mettere le mani sull'una o sull'altra. bernari, 6-25
del meaco et era venuto di là con una patente del dairì. a. casotti
vero però, quantunque per l'autorità d'una 'patente 'io sia dottore nell'
giornalismo. moretti, 39: c'era una volta (ora mi viene a mente
) / la scuola della festa: era una scuola / alla buona, così
/ alla buona, così, con una sola / maestra, vecchia, senza
conferma, garanzia (e ha spesso una connotazione iron.); consacrazione (
il giudicio de vostra signoria un passaporto, una atente amplissima, per la quale
non sarà difficile di procurarmi per questo una larga patente di spacciatore di fandonie.
quando udite simili querimonie, date pure una patente d'incapacità. ghislanzoni, 5-6
chi non superi gli esami suddetti otterrà una patente di cretino, colla quale, a
, a tempo debito, potrà crearsi una posizione molto onorevole. carducci, iii-19-235
se non a questi ultimi anni che una nazione si faccia rispettabile sciorinando ella in
patenti d'asino e di villanzone con una profusione da teatro da burattini. baldini
esteriore che rivela la particolare condizione di una persona. tarchetti, 6-i-635: sciogli
] per non aver potuto aver prima una patente pel corriere, la quale è
sanitario che attesta timmunità dell'equipaggio di una nave da infezioni o epidemie. -patente
esenti da malattie epidemiche o contagiose. una nave che arrivi con patente brutta viene
si viddero tutti negletti. -stampare una patente sul mostaccio a qualcuno: marchiarlo
riconosciuto, / noi siam lesti a stamparli una patente, / che se gli legga
patentemente falsi. sciascia, 10-129: una inquisizione patentemente in contrasto con l'elementare
permanente, la guida dei motoveicoli di una certa cilindrata o anche di imbarcazioni superiori
. 3. autorizzazione all'esercizio di una determinata attività o professione; il relativo
altra, non potendo in coscienza considerare una maestra con tanto di patentino alla stessa
tanto di patentino alla stessa stregua di una lurida qualunque che facesse per finta la
le nostre cattività. eccomi passare da una chiesa: ed ecco che io entro
acqua santa, e me ne faccio una croce in fronte, e dico un '
, e dico un 'pater 'e una 'ave ', e vado via
i gloria sul rosario tenuto nascosto in una tasca. = dalla parola iniziale
/ d'or li getta- van dentro una patera. livio volgar., 4-176:
librali. sannazaro, iv-84: riceverò in una patera il caldo sangue. caro,
popolo, che io regolai al savio mandarino una pàtera etnisca di bucaro nero con figure
si sdraia, vestita di porpora, una meretrice ubriaca: e leva ad alto,
destro levato a reggere nelle dita grosse una patera (era una ciotola di legno
nelle dita grosse una patera (era una ciotola di legno per tenervi chiodi o
legati con bendelle e festoncini a guisa d'una metopa continuata. 4.
persona sagrificante, perché ha nella destra una paterina. = voce dotta, lat
spendergli in... racconciare e rawistare una cucina e simili pateracchie che darebbono vista
nuziale (e ha per lo più una connotazione scherz.). -in senso
di andarci lui pure, insieme a una bella donnona colla quale aveva combinato il
più in ambito politico (e ha una connotazione spreg.). tommaseo [
di sostegno agli alberetti minori di una nave. guglielmotti, 631:
con atteggiamenti patriarcali (e può assumere una connotazione iron.). e.
, gli fece... una paterna così calda... che,
rango; e dopo averci fatta una paterna (per metà dandoci ragione e
poco; e deliberai di scriverlene una paterna solenne perché badasse a tenersela
in eredità alla prole (un bene, una possessione). -anche: che viene
viene trasmesso di padre in figlio (una carica ereditaria). valerio massimo volgar
-che è dimora del padre (una casa). boccaccio, 1-i-163:
5. per estens. avito (una tradizione). magri, i-intr.
, se non si giustificano bene, avranno una paternale prima dell'abbraccio) o non
s. v.]: pietro fece una delle sue solite scappatelle e il superiore
solite scappatelle e il superiore gli fece una paternale che lo fece piangere. verga
bisognava supporre che la ragazza si attendesse una terribile paternale. pratolini, 1-25: senti
di dispotismo illuminato, che consiste in una politica di carattere assistenziale e provvidenzialistico nei
nei confronti dei sudditi, caratterizzata da una bonaria e sollecita attenzione verso i loro
controllo delle attività dello stato e da una qualsiasi forma di partecipazione alla gestione della
cosa pubblica (e tale termine ha assunto una connotazione per lo più spreg.,
principio di autorità del superiore e su una sua comprensiva e benevola condiscendenza verso i
sentiva acutamente che in quel paternalismo era una connaturata avversione a ogni libero moto.
paternalismo. e. cecchi, 6-303: una certa longanimità, un certo paternalismo nei
). fondato su metodi paternalistici (una forma di governo). g
vana fu la sua pretesa di ottenere una trasformazione dei rapporti sociali nelle campagne conservando
deriva dall'orgogliosa coscienza di appartenere a una categoria culturalmente e intellettualmente superiore a
e benevolo distacco (un'opera, una letteratura, una forma d'arte).
(un'opera, una letteratura, una forma d'arte). gramsci,
classi strumentali? o credono di esserne una espressione organica? vittorini, 7-142:
che incanaglisce e amalgama le classi in una fluida massa. 2. per
di fianco alla fontana, arricchita da una paternalistica scritta latina. = dall'
ispirati a un moderato permissivismo, a una cauta liberalità; in maniera bonariamente sollecita
in pace che a dirigere e sostenere una guerra. b. croce, iii27-
la propria opera, legami improntati a una protettiva e severa affettuosità, esercitando con
vorrebbe usare i diritti della paternità sopra una figlia ribelle e fuggitiva. cantoni, 511
alle forme terrene, è pur sempre una grande idea. pavese, 9-111: clelia
impero, che sono relazioni, e l'una è sotto abito della paternità, l'
: io dico a vostra paternità che una delle più rilevanti cose e da farne
. -con riferimento scherz. a una religiosa. aretino, 20-25: messo
sacchetti, v-184: perché la pace è una beatitudine la quale nessuna è maggiore.
suo vero padre. sembrava, per una singolare corrispondenza di nomi, che questa
presumere che nella paternità letteraria v'abbia una tendenza più ciecamente amorosa verso la prole
savonarola, ii-262: nel padre è una innascibilità e una paternità che non è
: nel padre è una innascibilità e una paternità che non è nel figliuolo né nello
vi-65: supposto me l'avea più d'una volta / che figlia era d'ignota
-con riferimento a un bene, a una somma di denaro, a una possessione
a una somma di denaro, a una possessione trasmessa ereditariamente dal padre ai figli
nati, si è trascorsa l'infanzia (una dimora, un luogo, in partic
paterna, e ha per lo più una connotazione affettiva). p p
che il ragazzo sostenga un esame presso una scuola statale o parificata). carducci
da se stesso per caso accidentale con una pistola il prencipe guglielmo d'oranges,
-inviato o assoldato dal padre (una persona). castelvetro, 8-1-323:
che costituisce il luogo d'origine di una persona, della sua famiglia, dei suoi
suoi avi; natio, natale (una città, una regione, un paese
; natio, natale (una città, una regione, un paese, ecc.
! pasolini, 9-60: materiale sia per una 'storia patria ', sia per
un paese, di un popolo [una divinità). livio volgar.,
paterna affezzione avrei potuto menar finora una vita sì oscura e tormentata. cesarotti,
paterni contro la rivoluzione francese, compose una serie di drammi e di altre opere assai
10. che si riferisce a una persona verso la quale si nutre un
e. cecchi, 5-268: sedettero su una panca. « una volta »,
5-268: sedettero su una panca. « una volta », egli disse, «
storia di stefano, 1-63: per una giornata per uno il prometea / di scapolarlo
, senza ristare mai, a faticare una dolente filza di paternostri, or dall'una
una dolente filza di paternostri, or dall'una mano nell'altra, or dall'altra
mano nell'altra, or dall'altra nell'una trasmutandoli, senza mai dirne uno.
bellini, 5-2-215: è come infilare una corona nella quale è necessario che a ogni
alla cintola. carducci, iii-24-102: una filza di noi che paion tanti paternostri
donò a ciascuno una corona di paternostri di vetro, sonagli,
, 4-629: portavano molti di loro una corona di paternostri. -al plur
, 5-10 (1- rv-519): una vecchia che pareva pur santa verdiana che
documenti sul parentado medici-gonzaga, i-284: una corona di granati tramezzati con bottoncini d'
di tinta. d'azeglio, 5-ii-36: una filza di paternostri di coralli. tommaseo
particolarmente dei fanciulli, e per fare una specie di gomitolo sostenuto da paternostri,
miniere, formato da contenitori collegati a una catena. 14. tose. ciascuno
. de amicis, xiii-143: di una persona magra -'gli si sentono i
permetta già iddio che, volendo io parer una san- tocchia e donna di quelle che
, senza amore, son proprio come una bella casa, la vernata, senza il
sono di carattere estrema- mente concreto in una relazione amorosa. l. giustinian,
nemmeno il paternostro: essere in vigore una censura particolarmente severa. leoni,
abituale ce n'e- rano meglio d'una diecina e sapevano la storia di rinaldo
da sentimenti vivamente sofferti, o suscitano una partecipe e compresa commozione, o,
che per arricchire foggia un testamento o una eroina che s'innamora del suo palafreniere
irrazionale dominato... si colora di una pateticità che... fa pensare
l'espressione dolce e patetica, pareva una figura spiccata da un quadro. d'annunzio
di pianto davano al viso della vecchia signorina una luce patetica. moravia, iv-22:
-che muove a pena, a commiserazione (una persona). alvaro, 20-33
altri. 3. penosa (una condizione pratica). landolfi, 2-19
che fossero autorevoli. -che suscita una suggestiva malinconia, un senso di accorato
pena interiore, da profonda malinconia (una condizione spirituale, un sentimento, un
. -che impressiona, che suscita una viva commozione, un sentimento di intenso
, x-1122: ho due ariette: / una allegra, allegrissima, / l'altra
de amicis, i-183: questi gorgheggiano una romanza patetica con tanto di muso duro
duro. pascarella, 2-374: ora una tromba squilla. le patetiche note del
che si ispira nella sua opera a una commossa vena lirica (uno scrittore,
artista); che vuole commuovere (una persona, con i suoi discorsi).
(un discorso, uno stile, una figura retorica). landino, 187
, innamorò sì fattamente quel popolo con una sua orazione patetica, nel foro recitata
poi permettere di sedurlo coi tratti di una eloquenza patetica. pirandello, 6-365: il
, eccessivamente sdolcinato (un comportamento, una situazione). de roberto, 14
risonanti e patetiche. pasolini, 9-309: una 'grecità 'melica, vibrante e
c. gozzi, 1-66: con una tragica e drammatica maestà il padre cercava
letteraria o di un personaggio, che rivela una tendenza al sentimentalismo, al commovente,
anche, tragiche (e può assumere una connotazione spreg. per indicare un'ostentazione
(ed è per lo più unito con una connotazione di retoricità ampollosa, di affettata
: sarebbe ora che ci mettessimo in una purga di silenzio; e cercassimo in
12-160: la signora magda olivero ha una voce limpida, bellissima, possente; ma
d'avere. -capacità di una forma di pensiero di suscitare un coinvolgimento
la concezione mitologica debba portare con sé una forma di pathos pratico, diverso dal
dell'animo diverse, delle quali l'una ha ragione, l'altra no, ma
, dava al corteo l'aria d'una processione patibolare. viani, 10-285: dov'
-figur. compiuto pubblicamente, clamorosamente (una stroncatura letteraria). carducci, ii-6-97
carducci, ii-6-97: vedrai... una esecuzione patibolare sul nominato franco mistrali,
modi di chi merita il patibolo (una persona, il viso; in partic.
che quegli infelici arrivassero al patibolo, una certa compassionevole e caritativa don- nicciuola avea
i piedi a'condannati alla forca, con una catena di ferro che portano trascinando al
misfatto, onde un patibolo renda infamata una famiglia che la opprime. giordani, ii-29
la condanna a morte di qualcuno (una serie di fatti). di giacomo
qualcuno al suo patibolo: costringerlo a una condizione di sofferenza senza lasciargli scampo.
le due sole mani della giustizia, l'una stesa a piantar pali alle carriere de'
d'aloe patico la mon- tansa d'una fava. balducci pegolotti, i-376: aloe
., 8-6 (1-iv-706): comperò una libra di belle galle, e fecene
con connotazione spreg., a indicare una personalità apatica, biliosa. f.
... fu così caro ad una satrapa, nomato ghiandellio, che l'assunse
patilli di acqua ve ne è una innumerabile quantità. = spagn. patillo
il piacere e la soddisfazione di vedere una festa sì solenne. foscolo, xv-445:
dell'ascensione di nostro signore, con una carovana di circa 60 persone fra mercanti
a cui è sottoposto un gruppo, una classe sociale. mazzini, 51-306
. -anche: particolare sintomo doloroso di una malattia; sofferenza che deriva da una
una malattia; sofferenza che deriva da una condizione patologica. campanella, 4-358:
vita [degli anacoreti] non riceve una regola uniforme e generale per tutti, ancorché
. incrinatura, cedimento, danno (di una struttura, di un edificio).
: vogliamo da lui [il poeta] una parola di simpatia e d'affetto per
hanno i quadri antichi dipinti a olio una certa 'patina 'acquistata, che da'
può dare alle pitture, potria avere una qualche parentela con quell'altra patina che
, dalla qualità della lega oppure da una sorta d'inverniciatura onde l'artefice spalmava
sulla superficie di un quadro o di una statua, allo scopo di conferire parvenza
per lo più sottile, che ricopre una superfìcie nascondendone l'aspetto originario e alterandone
di opportune tecniche, viene distribuita su una superficie per conferirle determinate caratteristiche di uniformità
antico il moderno, si dà a questo una patina con una tinta calda, composta
, si dà a questo una patina con una tinta calda, composta di filiggine di
varia grossezza, coperto quasi interamente di una forte patina. pascoli, 1320: brigo
: il bidè mostrava nel fondo come una patina grigia e grassa. cassola, 5-189
sugli sgabelli e sulla panca c'era una patina d'untume nerastro. calvino,
: i manifesti... ridotti a una patina di colla e carta cattiva,
mostrando i due canini superstiti ricoperti di una patina oscura. -biacca per il
alle ciglia: gli accollate alle guance una lanuggine da caprone, lo deformate di
lanuggine da caprone, lo deformate di una orribile parrucca. viani, 13-208:
soggiorno nell'america del sud avevano lasciato una patina di iodio. -velo di
, ecc. stuparich, i-407: una suora entra con la catinella dell'acqua
del cancello c'era un collo lungo, una testa lunga e pensosa di cavallo che
occhi grandi e umidi, appannati da una leggera patina di noia. bigiaretti, n-
m'accorsi che s'eran coperti d'una patina opaca. 3. region.
iguane], di color verderame con una patina argentea, striate di bruno,
2-29: il giardino era appena velato da una nebbia, che pareva produrre la poca
, sotto quella patina argentea, prendevano una vecchiezza di quadro. calvino, 2-198
calvino, 2-198: il cielo dietro aveva una lieve patina di nuvole. non un
il romanesco non è forse un dialetto ma una diversa patina dell'italiano.
dalle descrizioni, alessandria mi sembra fosse una città un po'troppo pomposa, una
una città un po'troppo pomposa, una città tipo esposizione universale della fine dell'
universale della fine dell'800. e una grande patina, benché avesse nove secoli
è il solo paese d'europa che abbia una vecchia storia e restiamo sempre a chiederci
cui vissero gli ultimi braganza abbia preso una patina così illustre. piovene, 8-80:
ad un passato prossimo, damasco era una città di tradizioni rigide, molto ortodossa
poiché esso invece colora ogni cosa d'una patina inimitabile che rende tutto bello, venerabile
la provenienza locale o estrazione sociale di una persona. calzabigi, 63: in
-caratteristica secondaria ma ben individuabile di una fisionomia, di una personalità. bonsanti
ben individuabile di una fisionomia, di una personalità. bonsanti, 5-22: la
sue dolci e risolute fattezze, come una patina di lealtà virile. pratolini,
, con un cicino di disinvoltura e una patina politica finivamo col separarci ottimi amici
coloro le quali recavano in viso come una eterna patina di madri pietose dovessero essere
ultimi anni le ha dato, purtroppo, una patina di pessimismo. rebora, 3-i-100
stato embrionale sia pure, od offuscato da una sudicia patina graveolente che ne smorza le
e i suoni - la predisposizione ad una fede ad un entusiasmo ad un vibramento
-pregiudizio ingannevole; parvenza sovrapposta a una realtà sostanzialmente diversa. carducci, iii-26-48
, i-1156: la civiltà svapora come una patina lieve. e noi la credevamo una
una patina lieve. e noi la credevamo una cosa eterna, certa come la terra
ricoprire di un sottile strato, di una patina (una superficie, un oggetto,
sottile strato, di una patina (una superficie, un oggetto, in partic
cuscini e gli schienali. -ricoprire una superficie a mo'di patina. sbarbaro
agg. che è ricoperto da una patina (di antico, di sporco,
, stinte, patinate, penetrate l'una nell'altra, hanno avuto dal tempo un'
, sf., nell'espressione fare una patinata: nel gergo tipografico, stampare
d'aria (e sono caratterizzate da una grammatura di patina molto elevata, 20
. -patinate in macchina', prodotte su una macchina patinatrice inserita direttamente sulla macchina
della carta (e sono caratterizzate da una grammatura di patina modesta, 87 io
4. figur. che ha assunto una particolare parvenza o aspetto o sfumatura sentimentale
finitezza della sua beltà, patinata di una noncuranza che poteva sembrare superba a chi
ad atteggiamenti e convenzioni del passato (una persona). ojetti, i-501
macchine fabbricate appositamente per impartire alla carta una speciale satinatura o lucentezza che la rende
procedimento con cui si ricopre di patina una superficie, conferendole un aspetto patinato.
operazione con la uale si stende su una o su entrambe le facce el foglio
el foglio finito uno strato idoneo di una miscela acquosa (colore) di pigmenti
senso concreto: lo strato costituito da una miscela di pigmenti (caolino, bianco satin
s'accorderebbero magnificamente con le altre di una composizione pittorica greca o pompeiana. basterebbe
patinóso, agg. che è ricoperto da una patina spessa e sgradevole (la lingua
.. annunciando che ci troviamo davanti a una farmacia. volponi, 2-48: il
lingua patinosa di schwarzbàrensaft, mi venne una volta a cercare a varese.
soltanto un'espressività rozza, impacciata (una lingua). papini, 27-475:
]: questa lucentezza è data da una pasta patinosa che ne uguaglia meravigliosamente la
m'insegna la scala in fondo a una grande corte, una specie di patio
scala in fondo a una grande corte, una specie di patio spagnolo. barilli,
: oltre la grata d'un patio una girandola di zampilli innaffia un prato dove
a patire, nondimeno fra alcuni è una secreta conformità di natura. brignole sale
, istituzionali che segnano la storia di una nazione, di uno stato. gemelli
di capelli chiari nel vento, come una manata di stoppa che non patisce pettine
, chi patisce. -presentare (una caratteristica). de'sommi, 33
al comodo e diletto de'mortali patirono una non lieve eclissi. bacchelli, 9-45:
se la civiltà mediterranea... patisse una totale eclissi e si disperdesse, si
il dominio di un sovrano o di una nazione straniera, perdendo la propria libertà
accette. -anche in relaz. con una prop. subord. vita di cola
patito gli scrupoli? -accettare (una condizione di svantaggio). algarotti,
certi gentiluomini che al romore uscirono d'una villa vicina a sgridare quei cani traditori
alma sforza / come a noi diede egualmente una sorte, / per defender costei patimo
. -patire sacco: essere saccheggiato (una città). boterò, 9-24:
-patire signoria: essere in balìa d'una persona, per lo più per dedizione
, 89: masuccio mio, si per una nave che paté naufragio nel viaggio de
greci molte sconvenevolezze di cose che patiscono una necessaria mutazione dal tempo, queste
di moda. -in relazione con una prop. subord. fausto da
più amata. -andare soggetto a una malattia. fasciculo di medicina volgare
, ed aveva patita la violazione in una specie d'inconsapevolezza. sbarbaro, 1-186
4-ii-241: ce ne andamo a brescia con una strada tanto crudele che le povere cavalcature
sì malagevolmente pato e provo / per una fratellanza sì gradita? moretti, iii-999
patisce il dubbio e la melanconia di una civiltà minacciata e franante. gatto,
la memoria de'supplizi sugli animi d'una moltitudine vagabonda e riunita, che si
dalla spopolazione. -patire macello: subire una disfatta sanguinosa. botta, 5-163:
-con la reggenza di una prop. oggettiva. castiglione, iii-5
valore causativo. pagliaresi, xliii-63: una corona ancor, di gran martire,
, non che finita, dovesse patire una sosta. p. petrocchi [s.
azione; essere impedito nell'esercizio di una facoltà giuridica. porzio, 3-97
, / e foratogli un braccio da una polza / con viso sen partì grinzo
con cristiana rassegnazione; riuscire a sostenere una condizione dolorosa; resistervi anche se si
come onere economico; farsi carico di una spesa; assoggettarsi al pagamento di un
di rivalsa un ordine, un comando, una prevaricazione; sottomettervisi. leggenda aurea
-accettare collettivamente i disagi imposti da una moda. aretino, v-1-308: gli
-anche: essere esposto senza riparo a una condizione climatica o a un fenomeno atmosferico
anche la fame. cassola, 2-63: una volta fece il bagno, tenendosi
iron.: essere scarsamente dotato di una qualità (in partic. intellettuale)
patiscano. 7. essere affetto da una malattia, per lo più da un
lungo di tempo; soffrire cronicamente di una malattia, di un'alterazione della normale
i-73j: la donna rispose che pativa una fiera passione di stomaco. romoli,
ant. in. -anche: avere una speciale sensibilità e vulnerabilità fisica in una
una speciale sensibilità e vulnerabilità fisica in una parte del corpo. -patire nella salute
frase. -avere un difetto o una menomazione fisica. p. f.
stare male fisicamente, essere ammalato (una persona); non funzionare a dovere
? - patitissimo. -permanere in una condizione di malattia. i. andreini
la felicità dei poeti non vadano senza una più che ordinaria capacità di patire.
piccole come questa il buon nome di una ragazza è vigilato acutamente da tutti,
dei suoi vivi. -stentare (una pianta). d'annunzio, v-1-260
, aveano scorto sopra un gran tondo una testa mozzata. -avere accessi di
testa mozzata. -avere accessi di una malattia (per anton., di
caduco]. -in relaz. con una prop. subord.: non riuscire.
8. avere un particolare difetto, accusare una deficienza; avere un limite preciso,
primi cinque libri di cornelio tacito feci una sperienza, che la lingua fiorentina può dire
eccezione essa stessa. -patire una servitù: esserne gravato (un bene,
sue braccia; mentre che ella con una sua fante alla casa di lui nel
corpo? -in relaz. con una prop. subord. latini, rettor
vostro caro amico al quale fosse toccata una dolorosissima disgrazia, patireste di scrivergli una
una dolorosissima disgrazia, patireste di scrivergli una lettera consolatoria come quella che il boccaccio
-ammettere il comportamento, la funzione di una persona; accettarne la presenza in un
ideologicamente fondato (in relaz. con una prop. subord.).
lettera della detta scrittura. -accogliere una notizia; reagire a un evento.
-riuscire (in relaz. con una prop. subord.). castellini
-ant. lasciar compiere a qualcuno una determinata attività (con riferimento alle condizioni
determinato clima); resistere (a una differenza ambientale, a un cambiamento climatico
. giuliani, i-291: noi abbiamo una dovizia d'acque: fredde fredde, che
forma impers. e con la reggenza di una prop. soggettiva: risultare tollerabile.
(in partic. in rapporto con una durata temporale, con un'estensione spaziale
sempr'uno. salvini, 39-v-8: una cosa disordinata e matta quanto è l'amore
di riprovazione. -in relaz. con una prop. subord. machiavelli, 1-iii-590
etiche generali o, anche, a una linea di comportamento liberamente scelta e costantemente
un re... ebbe per mbglie una figliuola del re di persia, nominata
guicciardini, iii-38: accostoronsi l'armate l'una all'altra sopra porto venere quanto pativa
, e qui non si concepe / com'una dimensione altra patio, / ch'esser
sopportar gli uomini disordinati. -esprimere una determinata tematica (un genere letterario)
le difficoltà della vita (o di una particolare condizione); vivere i tormenti
espressione idiomatica patirci e in relazione con una prop. subord.). boterò
avendo animo di supplicarla che a maritare una mia figliuola mi aiutasse, visto quello
creatore, proprio come se il creatore fosse una persona della nostra famiglia. pascoli,
? sanudo, lviii-588: eri zonze qui una fregata venuta da coron...
sapore, guastarsi (un cibo, una bevanda, in partic. il vino
quello, acciò che 'l ciel superno / una stagion sì forte non compiaccia, /
17. decadere politicamente e civilmente (una città, una comunità politica);
politicamente e civilmente (una città, una comunità politica); subire detrimento,
p -subire un deprezzamento inflattivo (una moneta). broggia, 297
: ucciderlo, assassinarlo (e ha una marcata connotazione iron.).
, 533: quando e'si parla d'una bella, e'si parla d'una
una bella, e'si parla d'una che piaccia a ognuno universalmente, e non
essere sotto il tiro dell'artiglieria (una postazione). p. cattaneo,
dove paté batteria, è canne trent'una e mezzo. -patire di qualcosa:
consiste nell'esser liberi dalle passioni, in una attività che esclude il patire.
(un dolore fisico o spirituale, una disgrazia, una situazione di disagio
fisico o spirituale, una disgrazia, una situazione di disagio, ecc.
causa di sofferenza o di fastidio (una condizione climatica). m.
, 26-78: oltre... a una delusione 'individuale 'in questi ultimi
magistrale gocciolatami giù alla mi'penna da una diuturnamente patita lor frequenza. loria,
particolare decorso e la relativa sintomatologia (una malattia); manifestato episodicamente come sintomo
); manifestato episodicamente come sintomo di una malattia: subito come episodio patologico nel
dal fisico come conseguenza e reazione di una condizione di dolore, di fatica.
i-161: condé... fece formare una capitulazione, la quale conteneva..
vede oggidì ristorata dalle patite dissaventure in una forma vaga sì, ma difficile a
stenti. -sofferto in adempimento di una sentenza punitiva (un castigo, un
3. sostenuto in misura onerosa (una spesa); sopportato (un danno
); sopportato (un danno, una perdita economica o, anche, una
una perdita economica o, anche, una diminuzione di potere politico, di estensione
da queste molestie. aretino, v-1-759: una discrezione atta a ristorare i danni e
di privazioni, di fame sofferta (una persona, il corpo, il viso)
vieppiù spiccava sulla fredda uniforme bianchezza d'una pelle morbidissima ma patita. rajberti,
patite e sentimentali! fogazzaro, 1-474: una cecilia ideale dovrebb'essere sottile, un
di lettere dalle rive canavesane dell'orco una specie di contadino irsuto e tozzo,
con un corpo come a nocchi e una faccia squadrata e patita. cicognani, 1-81
. e. gadda, 237: è una donnetta patita, che si mette gli
e personale intensa soddisfazione al culto di una grande personalità del passato o di un
nell'uditorio abituale ce n'erano meglio d'una decina e sapevano la storia di rinaldo
voi avete immaginato davvero ch'io fossi una grande patita di mozart, un'irragionevole
un paio di scarpe, / d'una camicia al padre. = nome d'
e patilli di acqua ve ne è una innumerabile quantità. = spagn. pato
. slargo che sta alla sommità di una scala, pianerottolo; scalino. -anche:
. medie. atto a determinare una condizione morbosa (un batterio: per lo
. l'insieme dei segni patognomonici di una malattia. lessona, 1089: patognomica
dei segni caratte ristici di una malattia. = femm. sostant
medie. che, essendo proprio ai una determinata malattia (un sintomo, un
azione sconcia, un delitto enorme, una colpa nefanda, sono argomenti espressi, epi-
= adattamento ital. e portogli, di una voce di origine ind. [pattuda
le malattie dell'uomo e, attraverso una secolare evoluzione, iniziata nel ri- nascimento
patologia speciale ': quella che studia una ad una le varie specie di malattie
': quella che studia una ad una le varie specie di malattie alle quali
chimica, ecc.) che conducono a una determinata alterazione dell'organismo. -anche:
virulenti che possono abbattere d'un tratto una civiltà. cameroni, 1-89: nell'autore
un regime democratico. -descrizione ricorrente di una condizione non normale, estrema; ossessivo
dico, fantasie: relazioni, riferimenti di una ossessionante precisione medica, patologica.
elementi rilevabili che costituiscono la manifestazione di una malattia, che ne attestano il verificarsi
. persona o situazione clamorosamente aberrante da una normalità generalmente accettata. zena,
tali reperti. cattaneo, vi-1-175: una città che conta quattrocento medici e chirurgi
conta quattrocento medici e chirurgi non ha una società medica, una società chirurgica,
e chirurgi non ha una società medica, una società chirurgica, un deposito di preparazioni
-processo patologico: che consiste in una degenerazione m senso morboso. b
. che ha fondamento o causa in una condizione di malattia, di disagio e turbamento
, emotiva; che si collega con una sensibilità torbida e morbosa o, anche
pisis, 1-497: 1° osservo con una attenzione, v'è chi direbbe patologica
questi caratteri. pasolini, 9-316: una reazione patologica ai contatti col mondo esterno
mondo esterno. -malato, maniaco (una persona). moravia, xiii-321:
che consentono la convivenza e il progresso (una comunità politica). -anche: che
croce, iv-12-379: siamo prossimi a una crisi benefica o bisognerà che la società
collettivismo di pace... è una delle tante manifestazioni patologiche dello stravolgimento mentale
log. matem. modello patologico: in una teoria assiomatica, modello (v.
isomorfo a quello intuitivo di partenza in una teoria concreta. = voce dotta,
tondeggiante, gonfio per grassezza malsana (una persona, una parte del corpo).
per grassezza malsana (una persona, una parte del corpo). p
! sii buono! idem, 2-171: una covata di ragazzi di tutte le sorta
. figur. non rimarginato, doloroso (una ferita amorosa). fr.
congesto di innumeri gemme globose pressamente una ad l'altra coacervate. idem
sopra il supremo [gradino] era una capsea excavatura, pedi quatro in aperzione
senza legittimo diritto si crearono sovrani d'una lingua parlata da una nazione così numerosa
crearono sovrani d'una lingua parlata da una nazione così numerosa. = voce
la buona educazione. sarà per tanto una gran porta verso la felicità il nascer in
valle se la porta sempre seco in una cassa, per deserti e montagne alle indie
4-1-45: la patria... è una compagnia di uomini, non fatta a
storico (per lo più conculcato da una condizione preliminare di non riconoscimento o di
italiano. mazzini, 62-158: vogliamo una patria: e questa patria è l'italia
garibaldi] non sapevi allora che c'era una atria da redimere; ma il nome
per lui l'attra- zion misteriosa d'una patria; ed egli vi si abbandonava.
certo attaccamento al natio paese, in una certa brama di rivederlo. foscolo,
sarei fermato in un posto, in una piccola patria che non ho mai avuto.
è nella aspra liguria, / sovra una costa alla riva marittima, / ove fuor
delle quali con propia e vera distinzione una chiama di natura, l'altra di
-religione della patria', essere la patria una religione'. con riferimento alle concezioni e
la patria era per lui [dante] una religione. rievo, 318: la
.). -anche: luogo in cui una singola persona va a cercare miglior fortuna
mio. -luogo abitato elettivamente da una divinità. lorenzo de'medici, i-189
, 5: di queste due chiese, una è tutta in patria, l'altra
patria, l'altra tutta in via; una tutta in trionfo, l'altra tutta
quanto abitato o abitabile; sede di una comunità nazionale, statale, etnica;
, statale, etnica; culla di una civiltà, ambito geografico di una cultura
culla di una civiltà, ambito geografico di una cultura). guido da pisa
può di subito col suo mal dire avelenare una città., una patria, una
mal dire avelenare una città., una patria, una provincia. s. agostino
una città., una patria, una provincia. s. agostino volgar.,
. agostino volgar., 1-46: una notte in sogno vide tutta la città d'
benché sorte in un paese che vanta una musica ideale come la sua letteratura e
, in partic. di coniazione di una moneta. -anche: l'ambiente ideale
per l'impianto e la coltivazione di una pianta. alamanni, 5-1-612: fatto
allora. -paese d'origine di una maschera. ferd. martini, i-io
contadinanze formavano il parlamento della patria che una volta l'anno si raccoglieva con voto consultivo
il doge la licenza di giudicare intorno ad una data materia, il tenor della legge
maritimo ed in loco della perduta patria una nova loro ne recuperasse. giuliano de'medici
[s. v.]: sconfessare una persona, una fazione, una compagnia
v.]: sconfessare una persona, una fazione, una compagnia, la religione
sconfessare una persona, una fazione, una compagnia, la religione, la patria e
: emigrare. jahier, 239: una montagna che nutre tre mesi ti nega
la famiglia. pasolini, 13-174: vogliamo una famiglia dove i diritti del maschio e
si narrano... tutti ricchi di una regale umanità. che è altra grave
abraam patriarca... ebbe di una sua serva chiamata agar un figliuolo nominato
david, in quanto all'origine di una numerosa e illustre discendenza. bibbia volgar
possessione di escia, vi aveva costruito una chiesa, abbastanza grande, e l'
maestoso, oppure un'estrema vecchiaia, una notevole longevità o la condizione di capofamiglia
amore. 'è un patriarca. fa una vita da patriarca '. viani,
per lo più membro più anziano di una grande famiglia, con numerosa discendenza)
-anche: l'anziano da cui discende una numerosa famiglia e che gode da parte
venerazione; chi ha dato vita a una famiglia numerosa e se ne considera il
ci fu, oltre il piacere, una gran sorpresa, perché l'averlo tante volte
patriarca, me l'aveva fatto immaginare una cosa da star seduta in un seggiolone
3-677: stavo collaborando alla costruzione di una famiglia patriarcale e diventavo io stesso il
autorevolezza ed esperienza, nell'ambito di una determinata attività o categoria di persone;
basto, anch'ei presume / con una musa sudicia d'untume / di far l'
. -capo anziano e rispettato di una famiglia mah osa; padrino.
4. antesignano, promotore, iniziatore di una corrente di pensiero o artistica o letteraria
pensiero o artistica o letteraria, di una dottrina politica o sociale, di un sistema
primato universale del pontefice romano) avevano una posizione di supremazia di giurisdizione, con
, con connessi privilegi onorifici, su una pluralità di province ecclesiastiche (e secondo
quello di mosca, e si ebbe una molteplicità di patriarchi -ortodossi e cattolici di
e in senso improprio: vescovo di una diocesi importante, arcivescovo; prelato che
, arcivescovo; prelato che gode di una posizione eminente nella gerarchia cattolica.
(anche se non vi corrisponde più una giurisdizione effettiva). magri,
7. sommo sacerdote, capo spirituale di una religione non cristiana. cavalca,
ultimamente stampate. carducci, iii-7-269: una mala femmina intanto danzava e cantava per
tempio è particolarissima. ella è come una di quelle croci patriarcali che hanno tre tresse
che hanno tre tresse o traverse: una maggiore verso la sommità e due minori
luogo di residenza di un patriarca (una chiesa, una diocesi importante nella storia
di un patriarca (una chiesa, una diocesi importante nella storia della cristianità,
fu l'altra sua parte che visse in una felicità ed innocenza ognor prossima alla natura
, come accade ai tiranni, che una vita diversa si organizzava intorno a lui,
familiare. -anche: costruito per ospitare una parentela così organizzata. periodici popolari,
me piacerebbe di avere tanti figlioli, una vera famiglia patriarcale, sette, nove
ha commosso. piovene, 7-473: una parte notevole delle belle tappezzerie che si
aveva indotto a considerare le cose con una calma placida e patriarcale. la tribuna [
l'on. depretis cambia di carattere. una volta la sua nota caratteristica era la
, la divagazione patriarcale, che schermiva una bottata. moretti, ii-408: con
. 5. che può accogliere una numerosa famiglia: grande, ampio,
, ampio, spazioso (con riferimento a una casa o a una parte o a
con riferimento a una casa o a una parte o a un elemento di essa:
era tanto che mi struggevo di passare una giornata di riposo in campagna, che
consuetudine e da tutti i ricordi d'una vita placida e sana hanno acquistato quasi
tori o paternalistici; che si richiama a una visione del mondo tradizionale o ne deriva
del giusti. gobetti, 1-76: una democrazia patriarcale... esclude l'
accenni alla 'proprietà del mestiere 'e una lotta contro la libertà industriale. alvaro
dei componenti maschi) nell'ambito di una famiglia. gioberti, 14-420:
patriarcale. soffici, v-6-301: per una maggiore patriarcalità di legami, la massima
del mondo è la ri- produzione di una vita piena di agi, di premure,
piena di agi, di premure, di una familiarità e patriarcalità perfettamente imitate.
patriarca. emanuelli, ii-13: in una sacchetta di tela tenevo i 'somali
d'argento e patriarcalmente, all'ombra d'una acacia o sulla soglia d'una capanna
d'una acacia o sulla soglia d'una capanna, pagavo sette 'somali '
isola piccina lo si racconciò patriarcalmente con una riforma. 3. con tono
fogazzaro, 5-61: fu aperto e una voce... sussurrò: « che
carica siano connessi poteri di giurisdizione su una pluralità di province ecclesiastiche o soltanto diritti
nella quale il membro più anziano di una comunità (grande famiglia o insieme di
gioberti, 1-v-430: israele fu da principio una confederazione di piccoli tribi uscita dal patriarcato
femminile a quella del maschile, da una prima età in cui la femmina domina
all'altare maggiore in santa reparata era una sedia propria pel vescovo...,
poco a patriare. 2. formarsi una nuova patria. f. soranzo,
reso nefasto da un parricidio (ungiorno, una ricorrenza). fatti di cesare,
. nardi, 14: quella femmina dopo una sceleraggine cominciava a pensare all'altra:
consiste nell'azione delittuosa del parricidio (una colpa, un peccato). acciainoli
e denominazione che un uomo, sposando una donna, assume nei confronti dei figli
o relazione (e vi può essere connessa una notazione negativa con riferimento alla freddezza
ne andai dal mio padrigno che era una bestia, sant'anima, più di
sempre centomila volte meglio un padrigno che una madrigna. -al figur.,
3. albero che funge da sostegno a una vite. marino, iii-26: uscì
suppone... che siasi formata una opinione generale ragionevole intorno al significato delle
ambedue i coniugi costituenti il nucleo di una famiglia o a opera di un terzo
capitali (di cui essi devono versare una percentuale allo stato) anziché i loro
dopo la morte del padre... una era la 'patrimoniale straordinaria ',
era la 'patrimoniale straordinaria ', una sgarbata, vendicativa tassa decretata dai governi
di successione ereditaria (un régno, una provincia, ecc.: secondo una concezione
una provincia, ecc.: secondo una concezione ideologica e la corrispondente forma
la legalità d'uno smembramento o d'una cessione al dritto sovrano, non fondata
netto con l'epoca dello stato patrimoniale, una maggiore importanza data agli uomini invece che
. trasformazione di un bene o di una funzione pubblica in un bene o in
sm. discreto patrimonio, che consente una modesta agiatezza. tommaseo [s.
non suscettibili d'immediato consumo) che una persona possiede, sia che gli derivi
a un determinato soggetto, sia esso una persona fisica (patrimonio individuale o personaleì
fisica (patrimonio individuale o personaleì o una persona giuridica privata o pubblica (patrimonio
. i, 1: è istituita una imposta straordinaria progressiva sul patrimonio posseduto da
, fatto venire un notaro, dettò una donazione di tutto ciò che gli rimaneva
cui vendita a firme straniere è incaricata una speciale commissione governativa. -ciascuno
un determinato soggetto, ma che hanno una loro specifica destinazione e, pertanto,
complesso di beni lasciato per testamento a una chiesa o a un altro ente ecclesiastico
in genere, in quanto ha come una delle finalità istituzionali il soccorso dei poveri
136: sarebbe indebito e mostruoso maneggio e una spezie di latrocinio ch'eglino, con
patrimonio che si vuole considerare dotato di una propria, benché limitata, autonomia e
prete. percolo, 67: menava una vita precisamente di chiesa e casa.
e di rapporti giuridici che, con una propria disciplina, facevano capo a un
partic. nella storia del diritto, una condizione propria dell'età intermedia in cui
comune e permanentemente a disposizione) di una determinata comunità insediata in un territorio,
opere d'arte e dei monumenti di una città, di una regione, di uno
dei monumenti di una città, di una regione, di uno stato, costituenti
l'insieme delle specie animali presenti in una data zona che sono oggetto di caccia
allevati in un intero stato, in una regione, in un'azienda.
a tutela del patrimonio artistico italiano, con una nuova legge sui monumenti e sull'amministrazione
le genti. bernari, 3-137: l'una dopo altra le invenzioni di celestino divennero
: molti vi sussurreranno grandi promesse d'una famiglia che non ha oggi per suo patrimonio
costituiscono, nella loro successione storica, una ben identificabile tradizione culturale e artistica;
che costituisce un modello operativo fondamentale in una determinata attività, in partic. creativa
, istruzione (e vi è connessa una notazione iron.). periodici popolari
e culturali che ne derivano, propri di una determinata società o comunità o civiltà,
,... ecc., è una di quelle rimbombanti frasi che spesso coprono
la terra natale, la patria di una persona o di un'intera comunità