vento in poppa, e ottenuta ponendo una vela a dritta e una a sinistra
ottenuta ponendo una vela a dritta e una a sinistra, in modo da evitare che
e corruzione sieno in natura, essendo una cosa che noi continua- mente aviamo innanzi
. caro, 9-2-145: fra l'una e l'altra di queste nuove se
di malavoglia e a orecchie basse, a una parata militare offerta in loro onore in
consiste nel dire qualcosa in segreto a una persona la quale, mimando, deve
orecchia, quando un giovane dice ad una donna in segreto un motto ed ella
marx. -a orecchia: senza una precisa conoscenza della musica, seguendone intuitivamente
l'orecchia, le orecchie; aprire l'una e l'altra orecchia; tenere aperte
/ apri ben l'altra e l'una / orecchia, entendi ch'io non so'
quivi di spiritual cibo apparecchia / tosto una mensa. -avere l'orecchia,
: essere o fare in modo che una persona si trovi in confidenza, in
quale intende tale rumore colui di cui una persona lontana stia parlando, generalmente in
rumor l'orecchia. -dormire nell'una e nell'altra orecchia: non sentire
, 1-556: quello stare a dormire nell'una e nell'altra orecchia, come si
e rigido controllo di polizia, su una fitta rete di informatori e delatori.
. -mettere qualcuno alle orecchie di una persona: raccomandarlo. della casa
: era termine di cortesia verso di una principessa innocente il dormire seco le notti intiere
compito. moretti, iii-26: una serva come la menghinina non l'avrebbe
menghinina non l'avrebbe trovata mai, una serva da tenersi cara come la rosa
cara come la rosa al naso, una serva che le avrebbe portato l'acqua
. pavese, n-i-591: attendo da te una recensione spassionata dove magari si tirino le
enormi delitti. zena, 1-386: una di quelle mattine, verso mezzogiorno,
altra, e di sufolare ora ad una ora ad un'altra nell'orecchie.
qualcuno un pensiero, un'idea, una convinzione (per lo più con fini
agevolmente imparato e ripetuto a orecchio (una musica, un motivo musicale);
musica. carezzevole, cattivante, d'una orecchiabilità oltraggiosamente ruffiana. orecchiàgnolo,
codice marucelliano [tommaseo]: per una bigoncia ch'à gli orecchiagnoli per portare
reminiscenza vaga e indefinita che deriva da una conoscenza superficiale; risonanza (in un'
. baldini, 9-243: una piccola spia della derivazione o più semplicemente
orecchiare), agg. che ha una conoscenza superficiale, non ap
interamente assimilata di un argomento, di una materia, di un'arte, ecc.
le teorie di altri, senza averne una competenza specifica e senza essere in
specifica e senza essere in grado di darne una valutazione critica; dilettante (e spesso
valutazione critica; dilettante (e spesso ha una connotazione spreg.). - anche
sorci di polizia, giacché egli esercitava una terza professione, quella dell'orecchiante.
all'oriente, apprendendo la notizia di una battaglia in soria. 3.
per d'annunzio] dell'orec- chiare una frase su di un tono d'ottonario si
, il suo spirito aereo, insomma una diversa maniera d'orecchiare una sintassi.
aereo, insomma una diversa maniera d'orecchiare una sintassi. = denom.
, finivo la mia piccola odissea con una orecchiata di musica eccellente. =
inglesi e avviò baldini sulle tracce di una sapientemente orecchiata tradizione popolaresca.
ha due piccole sporgenze dette orecchie (una conchiglia di s. giacomo).
nell'opera di d'annunzio... una semplice remi niscenza, una
una semplice remi niscenza, una sola simpatica orecchiatura dai 'canti '
: ciascuno dei due piccoli manici di una teglia. moretti, iii-258: la
del riccio]..., da una parte ha un angolo o prominenza triangolare
il pericardio pieno di sangue uscito da una fenditura dell'aorta vicino all'orecchietta sinistra
vegetale (e in partic. di una foglia) che assume la forma di
, 5- 173: qui dentro è una scarpa e un guanto et un orec
.. la prego a provedermene d'una per la mia consorte e così il
pendono lateralmente da un berretto, da una cuffia, da un copricapo, e
/ ancora rinsecchito corre voce / d'una vita che ricomincia. -con
posto, liquidando la brutta faccenda con una tirata d'orecchi alla serbia. baldini,
fianco / trova un orecchio, trova anche una voce. sbarbaro, 5-96: l'
calca delle esistenze, nulla più d'una delle tante di cui l'orecchio sbigottisce di
. d'annunzio, iv-1-169: era una voce ambigua... il timbro
, apprezzare, giudicare la musicalità di una parola, l'armonia di un suono
l'armonia di un suono, di una voce, di una musica, l'esatta
un suono, di una voce, di una musica, l'esatta scansione, la
scansione, la ritmicità, la cadenza di una particolare dizione o di un tipo di
pedanteria si è questa di giudicare di una parola o di un modo non coll'orecchio
-ansa di un vaso, di una tazza, ecc. redi, 16-i-72
bicchiere fondo senza manichi, simile ad una conca o vaso da lavarsi, differente
. -ciascuno degli angoli superiori di una carta da gioco (per lo più
. cantù, 2-46: dopo forse una settimana venne l'imitazione e insieme la
l'imitazione e insieme la bibbia; una bibbia di casa mia che mi parve
di forma tondeggiante o ovoidale, di una macchina o di un elemento di essa
. -elemento che, all'interno di una struttura meccanica destinata a ricevere e a
poi trasformata in carcere, che aveva una particolare forma simile a quella del condotto
uditivo umano ed era caratterizzata da una fortissima risonanza (e, secondo la leggenda
elemento decorativo che sporge lateralmente rispetto a una facciata di un edificio o è costituito
degli angoli superiori della cornice di una porta o di una finestra (e può
della cornice di una porta o di una finestra (e può essere sostenuto da
1-244: posono a qual si è l'una de le teste fuor de gli stipiti
il disegno di questi orecchi simile a una s maiuscula lunga che si accartoccia nelle sue
di un baluardo o del bastione di una cannoniera; orecchione (v. orecchione1
dei due perni posti lateralmente rispetto a una bocca da fuoco, che ne permette
/ l'ira di dio vel dimostri una volta! /... / ma
, ii- 441: ci pareva che una nuova poesia non si potesse svelare senza
l'uscio pian piano, v'accostò una scranna senza far rumore, e pregando
-a, con, secondo orecchio: senza una conoscenza teorica della musica o senza leggerla
-seguendo la cadenza delle sillabe senza una rigorosa osservanza delle regole metriche. s
di versi ebbero sempre i latini: una con determinati piedi e con legge di
con l'orecchio, hanno parlato di una rinascenza odierna della filosofia della natura.
non lasciandosi sfuggire nessuna occasione per inculcarci una salutarissima diffidenza contro i modi d'intendere
aveva parlato a caso, riferendo a orecchio una parola letta o udita.
mio, che lo servo tuo favelli una parola nelli orecchi tuoi, e non
un viso d'intesa. -ammettere una persona agli orecchi di qualcuno: concederle
appalto di un servizio pubblico, di una fornitura. a. contarini, li-2-87
. milit. soldato che faceva parte di una partita (e che, pertanto,
: il nome di partigiano è legato a una lunga e vecchia storia di lotte civili
imprese speciali '. -chi comanda una partita. soliani-raschini [in dizionario militare
5. region. il compartecipante in una parti- tanza. = deriv.
chi parteggia per un partito, per una fazione, per una personalità, per
partito, per una fazione, per una personalità, per una dottrina politica o
fazione, per una personalità, per una dottrina politica o, anche, religiosa,
fautore, sostenitore (e può assumere una connotazione spreg. per indicare un'esasperata
). -per estens.: sostenitore di una squadra sportiva o di un atleta;
partitanti. 2. sostenitore di una parte politica o di un governo straniero
un ideale morale o sociale o di una tendenza culturale o sostiene una tesi;
o di una tendenza culturale o sostiene una tesi; ammiratore, estimatore di un'
, a titolo di corrispettivo, una quota dei prodotti agricoli così ricavati.
mediante votazione o, da parte di una persona che ricopra una carica superiore,
da parte di una persona che ricopra una carica superiore, tramite una scelta o
che ricopra una carica superiore, tramite una scelta o per chiamata.
, 7-47: andiamo a fare una partitella a pallone nei prati dietro alla fiat
. bocchelli, 2-xix-18: in una società più che presagibile, una letteratura
in una società più che presagibile, una letteratura di governo tra burocratico e partitico,
. partitismo, sm. in una democrazia parlamentare, tendenza di un partito
, tendenza di un partito o di una coalizione di partiti a organizzare e a
. gramm. che indica o esprime una parte di un insieme (un pronome,
nomi partitivi sono quelli i quali significano una cosa fra molte. = dal fr
diviso, spartito, ripartito in parti (una quantità, una grandezza, un
in parti (una quantità, una grandezza, un bene); assegnato,
., xxi-611: somma trinitade, una virtude e non partita maestà, dio nostro
-sm. ciascuna delle due bande di una chioma che presenta la scriminatura.
le stringe [le chiome] con una fascia a più giri...,
delimitato, circoscritto (un luogo, una superficie). sanudo, 71:
sanudo, 71: a do citadelle, una vecchia dove è il vescovado e l'
con acqua. cattaneo, ii-2-447: in una terra priva delli arbori fruttiferi e spoglia
urne. d'annunzio, iv-2-842: una scalinata di pietra, partita in due rami
di pietra, partita in due rami per una successione di larghe tazze traboccanti a un
flavio volgar., i-181: presa una mela in mano, domandò anche il coltello
sul petto. bembo, 10-iv-51: una barchetta, di vimini, partite e
mia carica ed incumbenza, a distendere una pratica instruzione in più lezioni partita,
partito in due parti, da l'una de le quali è quel mondo invisibile,
individuo. -ant. che sostiene una determinata parte. floro volgar.,
andato via da un luogo o verso una determinata destinazione. maestro francesco, 305
o chi fusse, el cane grattava una volta e poi andava in qua e
-per estens. spedito, inoltrato (una merce). manzoni, fermo e
partita. -diviso (un metallo di una lega). balducci pegolotti, i-197
119: il corpo, quando in una forma per congiunzione di membri permane,
corpi. -che si trova a una determinata distanza da un punto di riferimento
che proviene da un determinato punto (una luce, un suono). leonardo
che vaneggia; che è in preda a una passione sconvolgente. gadda conti,
. diviso in parti perfettamente uguali da una linea verticale (uno scudo).
lobi separati almeno fino a metà (una foglia o un organo simile: e si
, determinazione che si adotta per risolvere una questione o una difficoltà, nella scelta
si adotta per risolvere una questione o una difficoltà, nella scelta di un comportamento
esprimere un'opinione, un giudizio, una volontà (spesso nelle espressioni pigliare o
ecc., anche in relazione con una prop. subord.). -anche:
(35): è accaduto più d'una volta a personaggi di ben più alto
.): saggio, accorto (una persona). gir. giustinian,
un partito preso di capillari sofismi, una scienza del cuore umano che regge ai
e e. cecchi, 2-86: una delicata contemperanza di gusto dell'avventura e
per raggiungere uno scopo o per superare una difficoltà; criterio a cui ci si
piaccia, / che dal facil rigor d'una sentenza / alla sua vita credito procaccia
cui il cristianesimo non paresse altro che una cosa molto ingegnosa, che si prestasse bene
qualcuno a partito, in relazione con una prop. subordinata). -anche: ciascuna
verrai venerdì notte alle cinque ore con una scala di corda a piè della finestra
accada un fatto, che si verifichi una circostanza. -a nessun partito: a
possa accommodare. -espressione peculiare di una lingua. b. davanzati, i-lxxvii
d'abbreviare. -particolare evoluzione di una malattia. sassetti, 166: la
tre parti de la dote, aggiungerai una santa al calendario ». capriata, 188
-possibilità o tentativo o occasione di risolvere una situazione difficile o di ottenere vantaggi e
ottenere vantaggi e raggiungere uno scopo o una soluzione o di produrre un determinato effetto
-continuò il marchese, dando alla sua voce una modulazione meno risoluta -: rinunciate per
. ariosto, vi-458: -che nasca una fistola / a chi mai fece questo sposalizio
quando piacciono a qualcheduno le condizioni d'una donna, egli trova il cadì della parocchia
colombi, 2-118: quando si sceglierà una compagna, sono certa che non la
i quali si perdono ne l'amore d'una cortegiana da partito, che manifestamente saperanno
vii- 397: mi credete voi una delle solite femmine di partito? -ant
che ir gli pare in cuccagna / per una tal magona e di esser giunto,
, intellettuale, fisica o materiale di una
oratore. -fazioso, settario (una persona). foscolo, vii-225:
principalmente è un libro di partito, una guerricciuola ai bonapartisti. -terzo partito
vargas. -squadra che partecipa a una competizione sportiva, a un gioco.
, persegue finalità specifiche nell'ambito di una comunità più ampia o in un contesto
partito che vi adora, diventare schiava d'una laurina, che ardisce di farvisi superiore
nascita? a. cattaneo, i-82: una donna libertina proccura quanto può di far
nemici. cuoco, 2-45: in una guerra di opinione, seguire persona
anche con valore enfatico, per indicare una restrizione o una limitazione o una condizione
enfatico, per indicare una restrizione o una limitazione o una condizione o una conseguenza
indicare una restrizione o una limitazione o una condizione o una conseguenza inevitabile).
o una limitazione o una condizione o una conseguenza inevitabile). rime
-situazione economica, politica e sociale di una città, di una nazione o di un
e sociale di una città, di una nazione o di un periodo storico,
dello svolgimento di unfatto, dello sviluppo di una situazione o di un fenomeno.
è che il porto sia fornito di una buona rada, da cui le navi passino
se non autore, promotore almeno di una azione stimata troppo violenta, per quanto
. contarini, li-7-364: più d'una volta in francia si è scritto et
sp., 38 (671): una così bella proposta troncò i dubbi economici
come lo poteva pensare e proporre soltanto una pia e buona e cristiana donna.
1-216: sarebb'egli... una conclusione ragionevole, che poiché ci ha
, materia di un discorso, di una narrazione. gir aldi cinzio, 7-109
2-v-406: in lui la gelosia era una specie di malattia organica? ridicola in
-argomentazione, ragionamento per sostenere una tesi, un'opinione. panigarola,
sì vergognose retirate che da voi stessi conoscerete una povertà de partiti la maggior del mondo
i divoti fanno come un corpo e una classe la quale s'interessa per la religione
principio, giudizio sostenuto o professato da una singola persona o da un gruppo di
. - oh sì, sarebbe questa una stiticheria madornale! si tratta d'un
che sostiene, per lo più su una particolare base ideologica, una specifica concezione
più su una particolare base ideologica, una specifica concezione della società (dal punto
. 11. gioia, lv-390: una pace quasi direi letargica regna sulla repubblica
altro governo. gioannetti, ii-429: una tale ignoranza ci tiene fra noi disuniti
mai un partito politico, poiché rappresenta una opinione che ha poco riscontro nel paese
base associativa che, nel quadro di una società pluralistica e di una struttura democratico-costituzionale
quadro di una società pluralistica e di una struttura democratico-costituzionale dello stato, raccolgono
stato, raccolgono le persone che condividono una medesima concezione dell'interesse pubblico o che
interesse pubblico o che sulla base di una comune ideologia perseguono determinate finalità politiche,
, spesso burocratico o semiburocratico) di una tale organizzazione (in quanto insieme degli
in tale accezione il termine assume talvolta una connotazione negativa con riferimento agli interessi di
può avere valore antonomastico, riferito a una determinata organizzazione politica). b.
estremi. levi, 2-89: era una mensa, per così dire, privata,
: enrico fenzi è stato protagonista di una delle più clamorose e meditate dissociazioni della
. disus. atto con cui vengono designate una o più persone a cariche, per
da parte di tutti i membri di una comunità o istituzione interessata o da parte
(in partic. quello favorevole per una determinata parte); il numero dei
mane, infra tante le altre, una testa di un dalfino grande quant'una fava
, una testa di un dalfino grande quant'una fava da partito grossetta. misura
veniva presa da un organo collegiale mediante una votazione e che diveniva esecutiva senza che
sia all'asta pubblica, sia coll'operare una sottoscrizione ad un determinato corso.
di un prezzo che veniva proposto in una vendita all'asta. g. m
antico...: il frammento d'una figura feminile, dall'ombelico alla rotella
a costei accadde scriver a questi giorni una polizza al so- ranzo e poi la
, 3-174: le donne, o almeno una buona parte,... sempre
): questo antonio mostrava di avere una gran sicurtà nel poter far partito di
decidere, deliberare (in relazione con una prop. subordinata). ariosto,
. a. cattaneo, i-314: una massima eterna ben intesa e altamente stampata
eterna ben intesa e altamente stampata con una seria considerazione di tempo in tempo,
sesto di operare? idem, ii-94: una certa usanza nel mondo di morir all'
pedante, stizzosamente orgoglioso, più d'una volta, per partito preso, bugiardo.
ricusato vagheggiante. -pigliare partito di una fanciulla', accasarla. grazzini, 4-327
, / che lo vorrebbe aver d'una cicogna. -prendersene cura.
il partito', ottenere il successo in una contesa o in una votazione. burchiello
il successo in una contesa o in una votazione. burchiello, 2-5: vinto
un partitèllo, da un manipolo, da una chiesuola. -partitino. carducci
nascente dalla degenerazione del sistema democratico-parlamentare di una società pluralistica e caratterizzato dal fatto che
considerate intrinsecamente illegittime e abusive) di una pluralità di partiti politici. g
anima su quella mezza faccia. sei una pèsca partitoia, come dicono a siena
partitoia, come dicono a siena: una pèsca spicca, divisa in due da sé
magio prossimo che viene... una cavalla rossa con uno pollerò dietro..
oggi al giuoco del pallone c'era una partitona (cioè dei migliori giuocatori).
ant. e letter. che esegue una spartizione, un'assegnazione, un'elargizione
, distributore (anche con riferimento a una personificazione e a concetti astratti).
di tutte o di più o di una sola nazione, o di più imperi o
la mansione di separare i metalli di una lega o di raffinare i metalli impuri
brunacci, 92: il partitore è una specie di sperone di mediocre larghezza e
fusse dicto: partirne 4 / 7 per una quantità e fa'che ne venga 11
partitura, sf. mus. notazione di una composizione vocale o strumentale, o vocale-strumentale
dispongono in alto le voci femminili (una riga per voce, dalle più acute
prega [pa- cini] a vendergli una copia in partitura del 'pirata '
sue partiture folte di notine schierate come per una rivista in piazza d'armi.
'bastiano e bastiana ', cioè una partitura ch'era tutto uno zampillo di
in parti (uguali o disuguali) di una quantità, di una grandezza, di
disuguali) di una quantità, di una grandezza, di uno spazio (e può
un contratto o giudizialmente, o a una divisione che scioglie una comunione ereditaria)
, o a una divisione che scioglie una comunione ereditaria). g.
a misura delle proprie passioni, formarono una partigióne et uno smembramento delle fortune reali
la cui conquista è lo scopo di una campagna militare condotta in comune da più
e contrassegnate da un concetto o da una rappresentazione generale o dalla figura di un
doe spelun- che sono proxime e contigue una a l'altra, né gli è alcuna
voglio qui che troppo sottilmente si esamini una tal partizione. mamiani, 75: nel
gli abbiano imposto un accentramento maggiore, una partizione più chiara. 5
lo scudo: possono essere segnate da una sola linea, da più linee o da
col sistema temperato, dei suoni di una duodecima nel centro di un organo,
nell'accordatura per ottave degli acuti da una parte e dei bassi dall'altra.
i suoni costituenti l'estensione di circa una duodecima, presa nel centro di un cembalo
, partire accordando poi per ottave, da una parte gli acuti e dall'altra i
discussione in varie questioni, da risolversi una per una. -anche: distinzione degli
varie questioni, da risolversi una per una. -anche: distinzione degli argomenti favorevoli
-fare partizione: avere funzione partitiva (una parolai. bembo, iii-227: 'tale
il feto dalla bocca uterina anche con una dilatazione insufficiente e a costo di lacerazioni
con un intervento medico attivo per ottenere una maggiore rapidità e una minore sofferenza della
attivo per ottenere una maggiore rapidità e una minore sofferenza della donna; il parto cesareo
nascita, insieme delle circostanze in cui una persona nasce. -per estens.: il
ebbe uno figliolo maschio chiamato lidio e una femina chiamata santilla, amendua d'un
laborioso seguito un anno fa dovè succèdere una forte pressione che durò alcuni giorni alle
, nel quale moisè vide, quasi come una fiamma ardente, iddio, la verginità
: socrate... era figliuolo d'una comadre di parto. 2
... / sopra el qual siede una regina gravida, / che incarcerata fa
.): gravida, incinta (una donna). lamenti storici, i-118
-per estens. elargizione, dono offerto a una puerpera o all'ostetrica. ceccherelli
: la natura avea distinto il parto con una striscia bruna al collo. alfieri,
de nicola, 501: quest'oggi una ragazza di anni quattordici, essendosi sgravata
alcuni panni e lo ha gittato in una loggia vicina. cattaneo, ii-1-354: nel
. cattaneo, ii-1-354: nel connecticut una donna che produce un parto illegittimo resta a
oriani, x-13-207: la pena è una necessità logica dello spirito, forse il
mostro!) de la selva uscita / una candida scrofa, col suo parto /
gigli, 2-155: quivi troverete nella strada una radunanza d'afflitte madri vergognose di quel
ottiene protezione, difesa e assistenza da una persona, da una famiglia o da un
e assistenza da una persona, da una famiglia o da un organismo autorevole e
. crescenzi volgar., 9-83: una volta tanno figliano [i fagiani]
indicare, in quest'ultimo caso, una notizia falsa, una menzogna); opera
ultimo caso, una notizia falsa, una menzogna); opera, creazione,
. -fase finale dell'educazione di una persona. tommaseo, 3-i-91: molti
dati, 11-82: bisognerebbe incamminarsi per una strada assai diversa da quella che farebbe
come un tuon quando balena / una coreggia d'odor tristo e rio, /
e rio, / indegno parto d'una pancia piena, / sempre nel tuo
quello che dice orazio del parto d'una montagna che partorisca finalmente un sorcio.
noterelle sui vostri articoli ve le scriverò una volta che la carta sia men piena
. ma sono bazzecole, quando sopra una paroluzza, quando sopra un verso, e
ricava da un'operazione economica, da una speculazione. gherardi, 2-i-266: la
da principio [il fungo] è come una spugna arrendevole, poi fa un corpo
arrendevole, poi fa un corpo come una cartapecora; accanto esce fuori il parto
attribuendo la maternità di un neonato a una donna estranea al rapporto di filiazione.
nella medesima circostanza e condizione, secondo una medesima concezione e mentalità. alamanni,
(erodoto e strabone), fondò una colonia profuga di sciti in partia (
d. barbarigo, lii-13-8: una fortezza in vassain... fu
esser stato sempre aiutato dalli portoghesi in una guerra che aveva con li mogoli ovver
partorendo o è prossima al parto (una donna). m. savonarola
madre. lippi, 8-29: racconta d'una tal partoriente / che una carrozza fece
racconta d'una tal partoriente / che una carrozza fece a sei cavalli / e ch'
carrozza fece a sei cavalli / e ch'una voglia fu, che avea avuta.
: ottenne da lei oggi un sussidio per una povera donna partoriente. einaudi, 2-99
riprese della partoriente. tecchi, 15-116: una partoriente al settimo mese, bisognava far
per la paura, gettatasi a traverso una veste, si fosse tolta [ecc.
, partorisci). dare alla luce una creatura, espellendola dall'organismo materno mediante
fiori di filosofi, 115: essendo una donna incolpata d'a- volterio per ciò
di marzo, il sab- bato, una donna nella strada di torleone partorisce due
il collo vi erano alcuni peli con una picciola fissura avanti, che ne la
ebreo, sabbato partorì tre figliuole, una delle quali morì subito e l'altre
candele perché la lucietta a partorito una grande, grossa e bella bambina. pascoli
prova d'indisciplina che dette mary partorendo una giulia invece di un giulio.
degli imperatori romani, 88: apresso damio una femina partorì un puto senza otchi,
; dal umbigol inanzi lu era sì com una coda de pesce. erboiario volgare,
, di lei sazio, s'invaghi d'una giana seimera, sua damigella. anna
della disgrazia che avevi avuto nel partorire una bambina già morta. -in
il padre, considerato, talvolta con una connotazione enfatica ed emotiva, come il
soldi e doglien'ora, / partorirli una bella piscialletto, / che fusti tu
ebbe partorito al re padre di torrismondo una bambina della quale certe ninfe deità fatidiche
xxx-4-270: ognuno ignudo in mano / una face portando ed un flagello / sen
degna di riso e di scherno che una vecchia di novant'anni partorisse. batacchi,
non sai eh'essendo io censore, una figliuola partorì di suo padre e una
una figliuola partorì di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una ni
padre e una madre del proprio figliuolo et una ni pote di suo zio
non avrei avuto mai animo di narrare una storia, comecché anticamente avvenuta, se
: la leonessa, ferocissimo animale, una fiata sola parturisce, però che il leoncino
gravidanza. boccamazza, i-1-387: quando una cagna fusse al tempo de partorire e
interno. lancia, i-497: una grande troia... partorito ha parto
. crescenzi volgar., 9-105: una volta l'anno o due, e il
uno di quei disegni del grandville dove una placida papera o una lumaca madornale ha
del grandville dove una placida papera o una lumaca madornale ha partorito e porge la poppa
foglie, frutti, fiori, radici (una pianta). - anche assol.
, ii-20: alcune [piante] una volta sola in tutto l'anno partoriscono
un certo tempo concepisce e dipoi partorisce una pietra di natura simile a sé. g
, 3-i-127: ha per pomposa divisa una soprasberga azurina carica delle pietre più ricche
diverse virtù di ciascuno, accozzandosi l'una con l'altra, partoriscono un terzo influsso
5. carlo borromeo, 1-22: una morte partoriva l'altra, una infirmità
: una morte partoriva l'altra, una infirmità l'altra, il morbo d'uno
. marinetti, 2-1-196: con gioia una ricca duna splendida partorisce quella ciminiera bianca
mare... ogni poco partoriva una striscia bianca e palpitante di schiume.
dare i natali a un popolo, a una stirpe, a una persona, o
popolo, a una stirpe, a una persona, o anche a particolari categorie di
categorie di persone (un luogo, una regione). 5. agostino volgar
da vero, la quale ne partorisce una minore che poi genera l'anima.
, ix-240: l'altro giorno vi fu una promozion- cella di tre cardinali, casali
, anzi v'ha fatti infiniti, e una religione n'ha partorite mille. mascardi
stato di natura gli partorì nel cervello slavo una sorta di nirvana materialistico. -scrivere
le forze estreme / partoriscono colpi et una guerra / conveniente a sì feroce seme.
corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è possente a
che le braccia, i capelli ed una parte delle poppe, a caso vedute,
costume). -in relazione con una prop. subordinata. t. contarini
quello che dice orazio del parto d'una montagna che partorisca finalmente un sorcio.
ciarpe usate. passeroni, 2-75: vicina una montagna / a partorir, si lagna
designa il padre, considerato, con una connotazione enfatica ed emotiva, come il
suoi sospetti, si sia vendicato sopra una bella creaturina, partoritagli dalla moglie.
donare al serenissimo granduca... una tigre femmina con un suo piccolo figliuolo
. nasce da un ovetto partorito da una farfalla. -con riferimento ai prodotti
che ha appena o già partorito (una donna). - anche sostant.
galluppi, 4-i-156: io osservo che una vacca partorita ha del latte, e
fatto volgere, fatto convertire (a una religione: e vi è connessa l'idea
10-i-57: aspettino... tali composizioni una simile offesa dalle sorelle minori,
delle nozze virginali, nelle quali divenne una vergine partoritrice d'un dio.
nel mondo della realtà sensibile (come una delle modalità in cui si attua appunto
elevato in un determinato luogo e per una determinata circostanza. 3. per estens
t'altro fosse che il segno annunziatore di una prossima parusìa. = voce
quello consuma in de scriver una taverna, un abito, una paruta,
scriver una taverna, un abito, una paruta, il nostro le volge
. amari, 1-1-408: spiccata una punta delle sue galee a tramettersi in mezzo
sentadi questi tali tre zove- netti da una banda, gli altri, cioè suo parvanachi
/ per molte luci, in che una risplende. idem, par., 21-18
s'imprimessero. carducci, iii-21-215: una speranza di sorti migliori permanente oltre e
. -per estens. perspicace (una persona). anseimo da ferrara,
trovare, quando fosse ben tentato, / una sì bella con tanta valenza, /
pretese culturali. alvaro, 16-139: una insolenza dell'eleganza,... una
una insolenza dell'eleganza,... una intima rozzezza, da parvenù.
, aspetto esteriore, sembiante (di una persona); forma, configurazione, carattere
presenta un fatto, un fenomeno, una realtà materiale o spirituale; manifestazione visibile
di halley che l'aurora boreale fosse una parvenza magnetica. carnerana, viii-670:
/ come per dare il varco a una parvenza / misteriosa. d'annunzio,
il meraviglioso palazzo - un intervallo di una ventina di metri -avevano... cominciato
che può anche suggerire e fallacemente rappresentare una realtà diversa da quella di cui dovrebbe
essere, illuso in quei giorni di una parvenza di liberazione, era disposto ad
101: tutto questo andare / ha una parvenza d'immobilità. moretti, 1-10
, evaporò a poco a poco in una folla di parvenze bizzarre che si accavallavano
7. ciò che costituisce o rappresenta una quantità minima, una parte piccolissima di
costituisce o rappresenta una quantità minima, una parte piccolissima di qualche cosa, che
la morte ha liberato pierre louys da una triste parvenza di vita. disfatto, stupefatto
piede delle monumentali alture dove l'accoglie una steppa rada e ispida, corre una
una steppa rada e ispida, corre una parvenza di strada automobilistica. buzzati,
: c'è tempo perche... una malattia, anche delle più lunghe
rifredi, la nebbia era sparita, una parvenza di sole illuminava via
, le forme tozze degli alberelli sfilavano una dopo l'altra sullo sfondo di un
sullo sfondo di un cielo che ancora conservava una parvenza di luce. -traccia
quanto temenza / che io potessi sola una fiata / lo mio voler dimostrare in
10-7 (1-iv-894): io potessi sola una fiata / lo mio voler dimostrare in
. proporzionata la parvità della pena d'una censura amarissima di giornale. -scarsa
evento, fenomeno, entità che costituisce una nullità, un'inezia. m.
: il duga di modena, quantunquesia una parvità di materia sulla carta geografica, ha
era un'inezia, i probabili insorti una parvità. -in una formula enfatica
probabili insorti una parvità. -in una formula enfatica di cortesia. faba,
interim, questi doi dialogi vagliano per una cabala parva, tiro- nica, isagogica
persona umile, semplice, che possiede una fede ingenua, non criticamente fondata (
ho meditato cum el mio parvulo ingegno una de le minime parti de le revoluzioni di
parvolino. cieco, 5-63: io possedo una terra al mar vicina, /.
classe, persona o idea o difende una determinata causa; che si batte per
similmente i parziali più possenti occuparono chi una possessione chi un'altra di questi con-
parziali. -rappresentante di parte in una lite. pace da certaldo, 54
nutre affetto, anche sottomesso, per una persona; che le dimostra rispetto,
. -in partic.: che in una disputa o in una controversia letteraria o
: che in una disputa o in una controversia letteraria o scientifica assume una posizione
in una controversia letteraria o scientifica assume una posizione favorevole a un determinato autore;
ne le quali fui provocato quasi in una picciola battaglia; e voi siete stato
v-232: la terza sera fu destinata ad una tragedia ben grave di seneca, familiarissimo
tutte le cose sue, avevan fatto nascere una certa curiosità di veder la giovane e
certa curiosità di veder la giovane e una certa aspettativa della sua bellezza. carducci
anche con uso superi, per indicare una particolare fedeltà o pedisse- quità nell'imitazione
parzialissimo. -chi conosce a fondo una dottrina, un'arte, una scienza
fondo una dottrina, un'arte, una scienza; cultore. c. dati
i parziali della moda. -devoto di una religione o di un aspetto di essa
del candor di maria. -che esercita una particolare protezione spirituale (una divinità)
-che esercita una particolare protezione spirituale (una divinità). a. cattaneo,
nimici sotto l'ombra dell'eccessivo favore una volta mi raccogliesse, non avrei macchia anch'
: altamor della nazione s'adegua talora una insensibile inchina- zion d'animo parziale verso
insensibile inchina- zion d'animo parziale verso una fazione. f. pona, 4-355:
è stato dar autorità di commandar ad una signora troppo parziale. uttoa [guevara
il decameron non fu scritto, come una ignorante e parzial critica afferma, per
ed ecclesiastico. montano, 1-13: una delle qualità che più tornano ad onore
soltanto posto mente che niun dritto ha una sovranità sopra un'altra qualor questa non
, nell'interesse o a favore di una delle parti in causa; formulato venendo
che è proprio, che si riferisce a una o più arti o elementi; che
più arti o elementi; che costituisce una parte; che parte di una totalità
costituisce una parte; che parte di una totalità, di una collettività, di un
che parte di una totalità, di una collettività, di un insieme; singolo
] è di due sorte. l'una è totale e l'altra parziale.
de'suoi reggitori non batteva che per una corona, per un parziale ingrandimento di
risarcimento della perdita. -che colpisce una parte del corpo o di un organo
a. cocchi, 4-2-66: è una mediocre e parziale paralisi congiunta con una
una mediocre e parziale paralisi congiunta con una leggera lesione di memoria. targioni tozzetti
memoria. targioni tozzetti, 10-38: una specie poi di eruzione parziale si osserva
annunzio, iv-1-8io: la forma d'una follia temporanea parziale. ojetti, i-32
da parte del pensiero di conoscere soltanto una parte della realtà o la realtà per
tutto. -non universale, che abbraccia una parte soltanto dello scibile (un insegno
2-xix-68: era, stando alla coltura, una civiltà stanca, magari squisitamente stanca,
parzial libertà! -che contiene una parte di un'opera o della produzione
imperfetti. rebora, 3-i-514: ora uscirà una parziale traduzione italiana. -che
si rinasce mediante la morte mistica che è una ri- generazione, così...
mortificazione si esce... con una mortificazione parziale. -di piccolo taglio
. leoni, 429: ieri fu una bella eclisse parziale; era strana la
unico fiore, ovvero quello che sostiene una sola fruttificazione, qualora nasca da un
. matem. derivata parziale: quella di una funzione di due 0 più variabili eseguita
due 0 più variabili eseguita rispetto a una sola delle variabili. -dividendo parziale:
ciascuno dei resti successivi ottenuti nell'eseguire una divisione. -incremento parziale: quello di
divisione. -incremento parziale: quello di una funzione a due 0 più variabili,
variabili, calcolato attribuendo un incremento a una sola delle variabili. -insieme parziale:
: ciascuno dei prodotti del moltiplicando per una delle cifre del moltiplicatore. 12.
vantaggi e 'l contendere per i vanti d'una potenza straniera. 2. risultare
la confedera- zion con la francia ad una semplice neutralità. 3. riuscire
-in partic.: il sostenere smodatamente una fazione contro un'altra, fomentando odio
trissino, i-46: io mi ricordo una volta con m. arrigo d'oria qui
lo volevan credere e riguardarono tutti come una parzialità troppo ingiusta il dimenticarmi così.
si sarebbero fatte ammazzare piuttosto che cucire una camicia alle loro antiche inquiline:.
s cesarotti, 1-xviii-186: s'introduce una femmina a querelarsi altamente dell'ingiusta parzialità
, nato di principessa francese, lascia sempre una tal qual ombra e gelosia,
che di sposar la parzialità d'una sola. carducci, iii-6-183:
nome di parzialità, come chiamavanle, l'una italiana, l'altra catalana.
di qualcosa rispetto ad altro o in una graduatoria. metastasio, 1-iv-9: io
i-xvi-1-409: non altro... che una cieca parzialità d'omero per il malizioso
battuto per grazia rosa... una piccola parzialità era lecita in un consiglio
costituisce un aspetto singolo, parziale di una totalità; frammentarietà. oriani, x-13-66
. locuz. governare in parzialità: reggere una città secondo gli interessi di un solo
alla luce. 3. concretarsi in una parte limitata della realtà. c
parzializza, in un sacco, in una lercia trippa. 4. tecn.
-nella scienza delle costruzioni, effettuare una parzializzazione (v. parzializzazione, n.
dalla striglia entra al comando e da una mangiatoia si reduce alle reggi e consolari.
allo stato liquido o gassoso, in una condotta. = nome d'agente da
stima particolare. metastasio, 1-iv-5: una convincentissima prova della felicità del mio giudizio
un pizzicotto di farina, e cercai una alla volta di ricoprirle [le macchie nere
maggior parte rimase inoperosa. -con una partecipazione limitata. monti, ii-190:
podere di proprietà altrui, compensandosi con una parte del raccolto. -colonia parziaria'.
2. dir. diviso in una o più parti. -obbligazione parziaria'.
attivi o passivi implicati può chiedere una parte della prestazione o essere tenuto a
della prestazione o essere tenuto a eseguire una parte della prestazione. = voce dotta
ant. che divide un numero o una quantità in più parti. guarino
ed è moltiplice, o contiene solamente una volta ed una parte di essa..
, o contiene solamente una volta ed una parte di essa... e questa
questa si chiama superparticolare, perché è una particella di più dell'altra minore,
3. mar in. possessore di una colonna o di una parte del capitale
in. possessore di una colonna o di una parte del capitale di una compagnia di
o di una parte del capitale di una compagnia di traffico marittimo. breve
, iv-319: non se'obbligato a correggere una città eh'è accordata a fare un
eh'è accordata a fare un male o una guerra ingiusta o er via di parzionalità
a coltura, si impegnava a riconoscergliene una parte in proprietà. = voce dotta
neppure, direi, pascalianamente), ma una difesa. = comp.
lati opposti di un esagono inscritto in una conica si incontrano in tre punti di
conica si incontrano in tre punti di una stessa retta. - geometria pascaliana:
», 4-111-1978], 509: una partecipazione viva alla passione di cristo,
campagne intere. segneri, iii-3-261: una pianta tenerella di mandorlo, se venga
, se venga pasciuta dal dente di una capra vorace, per quanta cultura vi
fine di sfamarsi; mangiare, consumare una vivanda (con partic. riferimento all'
, ghiande, ecc., per indicare una grande fame o una condizione di primitività
, per indicare una grande fame o una condizione di primitività o di abbrutimento)
pecorelle. g. gozzi, 1-170: una pastorella pasceva le sue pecorelle sopra una
una pastorella pasceva le sue pecorelle sopra una montagnetta non molto discosta dalla valdeinori.
vide per quelle rive all'improvviso / una povera ninfa in umil veste / di macilente
... era prima... una vergine, bella, musica, guardiana
exultet barberiniano, 121: hic figuratur una femmena (a terra)...
sua vicina a tacque. -in una visione allegorica o fantastica. dante,
-sfamare (con partic. riferimento a una delle opere di misericordia corporale, sull'
rostro. -favorire lo sviluppo di una pianta. l. latini, lxv-236
esce sonante, / anzi pur cade una fontana, un rivo / di nettare
il perpetuarsi di un fenomeno o di una condizione morbosa. arrighetto, 221:
lume si vide e via più chiara / una fiamma che tremola e sospesa / le
-sospingere. luzi, 9: una primavera strana / fiorisce in nuvole rade
che tante volte fu pasciuto da te con una manata di grani di 'syamaka '
fragranza e beltà del fiore. -rifornire una macchina. spettacolo della natura [tommaseo
mensa. cavalca, vii-78: dàmmi una delle vedove, le quali si nutricano
stanno contenti [i cairoti] a una moglie, anzi ne tengono tante quante
pel mondo pellegrino; / più d'una donna l'ha amato e pasciuto.
. gozzi, i-3-225: la nostra è una scuola di genti che viene chiamata e
de'servili, molto nobile, pasce una moneta chiamata triente di rame coll'oro
7. assicurare il vettovagliamento a una popolazione o alle truppe. -in partic
più oltre l'occhio pascendo io vidi una legiadra e mirabile reina in età non più
, rinvigorire, far sviluppare, affinare una facoltà o una qualità con mezzi adeguati;
far sviluppare, affinare una facoltà o una qualità con mezzi adeguati; soddisfare intellettualmente
bembo, 5-1: nel padovano in una piccola villetta del mio padre riposandomi assai
sul comportamento in modo profondo, determinando una condizione esistenziale o uno stato d'animo
, pervadere, compenetrare l'animo di una persona o un ambiente. monte
ignoto al cor. -fomentare (una guerra). siri, 1-i-258:
di botrù che di pascere quella corte d'una negoziazione ideale per isprofondare la naturale sua
aveva un tempo pasciuti, or con una or con un'altra beffa in modo
. caro, i-265: era in una boscaglia, presso a dove egli pasceva,
boscaglia, presso a dove egli pasceva, una folta macchia di pruni, d'ellera
ogni banda avvinchiata e tessuta che d'una deserta capanna teneva somiglianza. baldelli,
mie capre, io là sedendo / una naiade improvvisa / sul bel margo vidi assisa
stagion più acerba, / solo seguendo una selvagia fera, / alfin la giunsi
sono nulla vicino a quelle che pascono da una diversa sintonia spirituale. -diffondersi
, bevo freddo, mi pasco d'una buona minestra e mi ricreo con varia
ii-8-240: se il paese dove sei è una bella campagna d'aria buona e sana
di quelle. -in relazione con una prop. subordinata. aretino, v-1-13
esistenza o un periodo di essa in una particolare condizione psicologica; vivere immerso in
pascendosi nel sogno -lì quasi attuato -d'una vita che il destino non aveva voluto
, alla vita, alla crescita (una pianta). passerotti, iv-75:
ascanio, d'intorno alle cui puerili tempie una lieve fiamma s'accese e con molle
due si ritrovarono in un giardino d'una misericordiosa vicina loro che madonna rufolosa chiamavasi
detto 'vezir- azem ', con una bandiera di due colori. m. cavalli
alberto, che sonnecchiava lì vicino su una terza sedia a sdraio, al sole
, 159: malagurata, / tu se'una stralunata / e pascibiètola. pataffio,
o in veglia o in ritruovo ed in una strada, qualche volta importa assaissimo,
in poche parole agevolissimamente, se già una non avesse a fare con qualche parabolano
pasciménto de l'altro, sì gittò una pietra e ruppe la campanella. leggende dell'
esopo volgar., 4-113: prese una pecora e portolla per esca e pa-
. -figur. ciò che alimenta una fenomeno naturale. fiori di filosafi,
che non l'avremmo sentito tanto se una pasciona di ventotto o ventinove anni non
-scorrere la pasciona: darsi a una vita di bagordi. b. giambullari
-trovare cattiva pasciona: essere in una situazione sfavorevole. burchiello, 44
giglio ', com'ebbe a dire una volta il senator panattoni. =
passato, posato). che gode di una ricca alimentazione, che si nutre
, tal volta, anche una tendenza alla pinguedine, propria di
pinguedine, propria di chi conduce una vita agiata, co moda
: il barbiere gli aveva lasciato crescere una moschetta larga, sguaiata e due mostruosi
grami e lassi. aretino, v-1-4io: una frotta di poledri pasciuti d'erba e
a compiere la festa col regalo di una diceria. -di animali.
parole: non voglio essere bene pasciuto una volta, per essere sempre mai con
1-ii-362: io bella gabbia ho di una man tessuto / nel freddo verno a
-anche: brucato (l'erba, una pianta). boiardo, 3-162:
e. cecchi, 5-63: ha una pasciuta figura da beccaio. gadda conti
ben pasciute corpulenze. -in una rappresentazione pittorica. lanzi, iv-33:
si trova in buone condizioni economiche (una persona, un paese). cantoni
7. che consente di vivere agiatamente (una particolare condizione). nievo,
tristizia. -abituato e inveterato in una determinata condotta. -anche: allevato,
: allevato, cresciuto o vissuto in una particolare condizione. zanobi da strata [
, 3-70: vedremo lo schifoso spettacolo di una nazione vinta e pasciuta di obbrobio,
percepito o appreso un determinato insegnamento, una dottrina. -pasciuto di vento: indottrinato
che valore può avere il sì di una donnina sentimentale, pasciuta e inebriata di
, 2-i-148: un insegnante novellino fa una cattiva lezione, dalla quale la scolaresca
-formato o profondamente influenzato da una scuola letteraria o da un autore.
-luogo nel quale si insegna e si diffonde una dottrina o ci si dedica a pratiche
tinsieme dei princìpi di fede accettati da una comunità di fedeli. -anche: la vita
indebitamente uno stato, un ufficio, una posizione di preminenza sociale. -anche:
maremma (e, prima di assumere una sua propria autonomia, fece parte dell'
le parti, come le punte di una mazza. pascolare (ant.
de luca, 191: si dà inoltre una certa servitù legale... anche
-in partic.: favorire la crescita di una pianta, servirle da concime.
ii-215: il concio pecorino è buono; una manata basta per pascolo a un ulivo
4. figur. aiutare economicamente una persona indigente. dominici, 1-126
e il mio cuore. -illudere una persona con promesse vane. cantù,
-rifl. procacciarsi un bottino, una preda. m. cavalli, lii-12-289
7. scherz. possedere carnalmente una donna. palazzeschi, i-136: anche
e i persiani, lii-13-445: scontrò una quantità di cavalieri persiani, che menavano via
., 35 (610): una capra che pascolava a un mucchio d'
guardava la dirupata costa dirimpetto dove pascolava una greggiola di capre. -sostant
10. trovare un ambiente o una situazione particolarmente adatta a esplicare le proprie
facilmente al pascolo, alla pastura (una razza di maiali). =
sua opera. serra, i-256: una noia calma e improvvisa è calata sulla
di moda, che la gente con una parola sola dice: pascoliano. g.
quella del livello didattico-elementare, hanno impedito una ripresa, anzi una piena e definitiva
, hanno impedito una ripresa, anzi una piena e definitiva sistemazione della poesia pascoliana
un pascolismo angelicato, scritto in funzione di una tenuissima epica paesana. pascolivo
. maironi da ponte, 1-i-11: una ben vasta estensione di boschi, parte castagnivi
ii-215: il concio pecorino è buono: una manata basta per pascolo a un ulivo
vagheggiata, è sufficientissimo a rendere colpevole una costante. alfieri, i-16: più giorni
inzupparono le vie e le piazze più d'una volta. muratori, iii-4: nelle
che..., veramente pieni di una certa malinconia riflessiva, cercano ne'libri
oblio delle cure presenti e pascolo a una infeconda vanità di sapere, invece d'una
una infeconda vanità di sapere, invece d'una attiva filosofia della vita. pirandello,
. de marchi, ii-662: una divisione è sempre uno scandalo o è un
7-236: distesa sul divano, come una statua abbattuta, [dora] raccontava
di appagamento per un sentimento, per una passione, per un'aspirazione, per un
che gli venga alle mani, proponendo una partita di scacchi, ch'è il
buttato via...; è una materia questa che solletica molto, guai
di qualcosa: seguire un precetto, una norma. ramusio, iii-195: io
2. che cresce nei pascoli (una pianta). salvini, x-1-15:
, si congiunse con lui celandosi in una vacca di legno. pasilare,
composta di spighette lineari raccolte intorno ad una rachide piana, con fiori forniti di calici
penitenziale, detto quaresima, e da una veglia che si svolge durante le ore
. sbarbaro, 4-45: doveva essere una pasqua perché... la prima cosa
signore a lui se afronta / per una giostra che aveva ordinata / allor di
bairam), che si differenzia in una piccola festa, della durata di tre
obbligo di distribuire elemosina, e in una grande festa, anch'essa di
fatto con questo so rabito una bella giacca da metterla soltanto per le
auguri che si scambiano in prossimità di una festività. carducci, ii-3-407: buone
-in espressioni comparative, per indicare una situazione particolarmente lieta, stati d'animo
, con che egli sta presentemente come una pasqua. i. nelli, iii-91:
che ne dice? -è allegra come una pasqua; e poco è mancato che
bene, le cher homme? -come una pasqua, madama! de sanctis, ii-
1-66: la mattina mi levai fresco come una pasqua. fucini, 31: allegro
7-392: guardava giubbino che era calmo come una pasqua. buzzati, 6-176: per
per il rimanente sarebbe stata libera come una pasqua, per quello aveva telefonato a
telefonato a lei laide e non a una delle altre. ber nari, 3-314:
« e che ugo ci sta bene come una pasqua ». -contento come una
una pasqua ». -contento come una pasqua, come pasqua: v.
mi rallegra: / voi siete quasi una mia nova pasca. 7.
la mala pasqua, poiché è facile vincere una città, non già una nazione.
facile vincere una città, non già una nazione. nievo, 158: cantò e
quel visetto di pasqua. -diventare una pasqua: trasformare una festa laica in
. -diventare una pasqua: trasformare una festa laica in una festa religiosa.
pasqua: trasformare una festa laica in una festa religiosa. savonarola, 7-i-111:
che il dì di carnasciale era diventato una pasqua, si eccitorno tanto che perseguitorno
il lucernario o rito della luce, una liturgia della parola, una liturgia battesimale
della luce, una liturgia della parola, una liturgia battesimale e la liturgia eucaristica.
ricorrenza o, in genere, di una festività (un abito, un paramento
agnoletti, lxvi-2-323: quanao avrete formata una pasta come quella pasquale, ma con
pasta come quella pasquale, ma con una libbra di strutto ed una libbra di
ma con una libbra di strutto ed una libbra di zucchero, vi mescolerete fettine
/ sarà morto. pasolini, 9-23: una napoli, bianca e ariosa, in
napoli, bianca e ariosa, in una sua ora primaverile, pasquale, insolitamente
si confessa e si comunica se non una volta l'anno per pasqua.
agnolo moronti..., essendo per una pasqua di
. pasquinare, intr. comporre una pasquinata; satireggiare; ironizzare.
, 1-630: lo dipinsero addormentato con una rete in mano, dentro alla quale entravano
, beffa. leoni, 630: una graziosa pasquinata: siccome per ordine di
letter. che ha le caratteristiche di una pasquinata; satirico. f.
rispetto a un limite determinato, a una cifra prefissata; oltre (in relazione
il vedovo conte guglielmo o'stiary dopo una fiera malattia di cinque giorni. lasciava
lascia attraversare solo dalle frequenze comprese entro una banda, più o meno ampia,
il vino passabile non si paga meno di una lira austriaca alla boccia. cicognani
co ntùso, 12-183: una sera bevemmo una bottiglia col di
ntùso, 12-183: una sera bevemmo una bottiglia col di rettore dell'
rettore dell'albergo e un ufficiale, fu una sera passabile. -accettabile per attitudini
o, anche, per aspetto esteriore (una persona). l. pascoli,
ii-311: niente è più facile per una giovine, per poco che ella sia
, per poco che ella sia d'una figura passabile, di occupare di sé molti
, 2-125: in queste opere si richiede una latinità passabile e mercantile e niente più
più. 2. che ha una certa durata, sufficientemente ampio (un
di campana, a distanza passabile l'una dall'altra. -sopportabile.
rutta quanto dio voleva: ma aveva una bella voce,... e
costituita, come la ciaccona, da una serie di variazioni sopra un basso ostinato
caglie. linati, xii-126: danziamo una passacaglia; ma presto m'accorgo che
ferro manicato all'un de'capi come una lesina, con punta dall'altro, presso
. travetto di legno collegato, per una parte della sua lunghezza, al puntone
. pulci, 22-216: in visione una notte gli appare / un angelo..
territorio del medesimo luogo per andar da una contrada all'altra, vi sono molte
. -in partic.: transito di una frontiera. desideri, lxii-2-v-127: l'
lo più di breve durata, che una persona, generalmente illustre, compie in
, compie in un luogo, in una città o in una casa (anche
un luogo, in una città o in una casa (anche come tappa di un
i15- 77: discendeva per f adige una barca carica di truppe con li cassoni
hardouin... fu assiomatica nello stabilire una connessione tra la fine miseranda della sua
, non dà diritto all'uso di una cabina né di una cuccetta.
all'uso di una cabina né di una cuccetta. -ospitalità accordata a una
una cuccetta. -ospitalità accordata a una o più persone sul proprio mezzo di
ecco che giunge rai sopra una pigra fiumara, dove caron, vecchio noc
. -in partic.: tratto di una salita, compiuta in arrampicata libera o
, 54: il parroco mi aveva portato una sua pelliccia di volpe, ed.
, e sulle murelle del ponte c'era una mar- ginetta. capita ch'io passai
un cuore solo? -transito su una superficie (terrestre o marittima) o
viani, 4-178: gli alunni mi sembrarono una motta di pesci sciortoni ai passaggi della
percorso, tragitto, cammino compiuto da una persona; la direzione che segue.
, consente o facilita l'accesso in una determinata zona o l'attraversamento di un
h, a lato al quale v'è una limaca publica per montar sopra il medesimo
tortuoso e strettissimo rassaggio ti guida ad una rimota caverna. giordani, -15
-in partic.: solco tracciato da una punta nella lastra metallica usata per ottenere
partic., per l'attraversamento di una frontiera. novellino, vi-136: lo
novellino, vi-136: lo 'mperadore donò una grazia a un suo barone, che
el ventriculo di mezo el quale è come una certa via e passaggio dalo ventriculo davanti
. a. manzini, 132: se una lente cava raccoglierà i raggi che dall'
lei concorrenti dopo il loro passaggio per una lente colma ed innanzi che arrivino al
. dir. trasferimento di un soggetto da una sede all'altra e, per estens
., da un ufficio o da una carica a un'altra; progressione di una
una carica a un'altra; progressione di una linea gerarchica. -anche: cambiamento di
e regolare sua natura, che sia una servitù personale, siché quando si disponesse
, variazione di uno stato, di una condizione fisica. marchetti, 5-66:
reale o apparente di un corpo da una posizione nello spazio a un'altra.
quando non gl'impasti 'l cuore una medesima crusca! brancati, 4-325: il
. inciampò come a dare il passaggio a una parola che però non venne.
. -fase di transizione nell'evoluzione di una forma letteraria. carducci, iii-8-141
un altro; trasformazione o variazione di una determinata entità, realtà o concetto;
non lasciarmi andare in congetture precipitate saltando una serie di passaggi non ancora sottoposti a
1- ^ 66: trovare un passaggio o una connessione tra la spiritualità dell'immagine e
altro in un'opera letteraria o in una trattazione filosofica e scientifica, o anche
ragionamento da un oggetto lontano e da una proposizion ben lontana in un'altra, e
da resistere ai secoli... con una cedenza che dà insieme lo slancio per
insieme lo slancio per il passaggio da una stanza all'altra e il riposo per ciascheduna
. pascoli, i-915: per dirgliene una su questo passaggio dell'accento da melodico
impiegato per impetrare dal suo divin figliuolo una speciale benedizione su tutti i beneventani.
22. superamento di un esame, di una prova scolastica o, anche, in
ambito sportivo, della fase eliminatoria di una qualificazione. fogazzaro, 1-251: pregando
scarto fra due cavalieri nel corso di una giostra. bacchetti, 2-xxiv-315: i
] anche per alleviamento di molestia inserisce una disgressione laudativa della vita pastorale e con
8-19: abbandonato il 'macramè', intraprese una tappezzeria a piccolo punto, in colori,
concettuale. -sviluppo fonetico subito da una parola nel suo passare da una lingua
da una parola nel suo passare da una lingua a un'altra. biancardi,
anche il resto. -assunzione in una lingua di un vocabolo o di un'
savi, 2-i-267: formando con essi una nuova tribù, due vantaggi si ottengono
esattezza; e, secondo, di formarne una nuova aneli'essa naturalissima, che stabilisce
cui si svolge un'operazione commerciale o una lavorazione industriale. einaudi, 1-187:
parte di un circolo esclusivo, di una società; entratura. statuti de'cavalieri
. transito di un corpo sidereo in una parte della sfera celeste e, in partic
., in corrispondenza del meridiano di una determinata località. galileo, 3-3-477
forza che ei supponga quelle essere in una sola sfera che di un moto comune
. 32. cinem. proiezione di una pellicola. 33. ferrov. passaggio
in un'altra equivalente al fine di operare una semplificazione o la dimostrazione di un teorema
nel cambio di posizione delle file di una formazione, sia che quella posteriore passi
': sotto questo nome o s'intende una specie d'ornamento del canto, che
le voci dalla consonanza alla dissonanza in una composizione. pavese, 7-52: le variazioni
malerba, 1-24: per passare da una nota all'altra, invece di passare con
. -brano più o meno esteso di una composizione musicale, che presenta tratti caratterizzanti
.. un istante di languore, una tentazione di trascuratezza. de roberto,
o frase audace o lasciva rivolta a una donna. a. leone [«
'passaggio 'per 'piccola audacia verso una donna '. 39. sport.
gli stop... cercò di fare una finezza colpendo il pallone di tacco.
prova del salto in alto, o di una barriera in una corsa a ostacoli (
in alto, o di una barriera in una corsa a ostacoli (anche con riferimento
l'asticella da superare. -in una gara sportiva (come la corsa, sia
valore aggett.): che compie solo una breve sosta in un determinato luogo,
. -anche: che non abita in una determinata città o regione, che vi
silone, 41: prese alloggio in una locanda, dove va la gente di passaggio
cavalli con mettere le nostre cose in una barchetta di passaggio.
-situato lungo una via di transito. tortora, i-288
suoi interessi un parroco e conducendo seco una sua nipote, avvenne che egli si
fermò per un gran pezzo davanti a una stazionuccia di passaggio. -che costituisce
uccello). -anche': che attraversa una particolare zona durante la migrazione stagionale.
alcune di esse. -che svolge temporaneamente una mansione, un lavoro. einaudi
sufficienti a far capire un teorema ad una folla di 40. -che costituisce
, siamo in letteratura... una generazione di passaggio: necessaria perché altre
sia detto di passaggio, è a punto una sala del castello di ferrara.
; per un breve soggiorno, per una rapida sosta. patrizi, 3-402:
di passaggio, dirò come ella sia una città molto graziosa e bella circondata strettamente
casa mia per rappresentare il cioccolatte d'una chicchera rovesciata... si valse
aveva cambiato l'abito della mattina con una specie di tailleur di seta grigio scuro
di frustate o di percosse date a una persona. 3. veter. rapida
anche involontariamente, la funzione di distogliere una persona da una passione amorosa, di
la funzione di distogliere una persona da una passione amorosa, di mitigare o far
con gli innamorati, lo lassano pregno d'una vana speranza nel mezo de'dolori del
ombra. 3. transito per una determinata località. leggenda di s.
delle cose in casa. -ricorrenza di una festa. regola di altopascio, 48
sopravvenuta inefficacia di un atto, di una procedura per infruttuosa decorrenza di un termine
e inghilterra, che può essere considerata una varietà della più antica pavana.
collo, con un'apertura riparata da una breve visiera che lascia scoperti solo gli
14-74: portava scarpe alte di feltro, una camicia di flanella,...
di flanella,... in testa una berretta passamontagna, sciarpa e guanti di
passa o transita davanti o accanto a una persona, per un determinato luogo,
trafigge; acutissimo (un'arma, una freccia). -anche al figur.,
digestione, leggero (un cibo, una bevanda). -in partic.: dotato
. 5. che passa da una condizione storica a un'altra.
, 10-44: ogni rado passante ha una faccia e una storia. -con
ogni rado passante ha una faccia e una storia. -con valore collettivo:
cuoio affibbiate. soldati, i-64: una borsa di cuoio o di pelle, con
in vista. viani, 10-214: una cravatta bianca a passante. -aeron
ordine da un capo all'altro d'una fila di remiganti, di marinari o di
aprire tutte le serrature facenti parte di una serie omogenea, in partic. di un'
, anche, nel risolvere con l'astuzia una determinata situazione. faldella, 9-493
.]: 'passapiede': aria di una danza assai comune nel passato secolo.
dall'autorità di un paese a favore di una persona, specificamente individuata, in esso
: segnò loro i passaporti e assegnò una scorta, che dovea condurgli in ucraina
concorre a caratterizzare socialmente o pubblicamente una determinata persona. alvaro, 16-25:
a teatro, gli avevano dato effettivamente una certa personalità, lo avevano reso in
foglio matricolare di figaro, si manifesta una natura sessualmente indefinita. 4.
. vedete come sotto il passaporto di una libertà assoluta cavour faceva passare nella camera
patria ', 'italia ', come una specie di passaporto per dar luogo a
tutti i vizi, che si stima per una fragilità che merita particolar compassione da dio
validità temporanea che permette di transitare attaverso una regione, di lasciarla o di accedervi
non si ricevesse niuna persona forestiera in una città, la qual non avesse fede de'
di conte. -documento che permette a una merce di essere trasportata o spedita oltre
merce di essere trasportata o spedita oltre una frontiera o una dogana. g
trasportata o spedita oltre una frontiera o una dogana. g. c. croce
concesso dal sovrano, che permetteva a una determinata nave di uscire dal porto innalzando
per riconoscere il passaporto, sarà spedita una lancia con due persone. lampredi, 4-131
garzoni, 7-428: quel stretto era una cintura di corda overo un canape che
overo un canape che trapassa i passaggieri da una ripa all'altra, come si fa
croce, iii-26-319: saremmo dinanzi o a una nuova tautologia o a una generalità,
o a una nuova tautologia o a una generalità, sotto cui c'è rischio
rischio che si dia il passaporto a una particolare tendenza politica. =
per un determinato luogo, davanti a una persona, nel suo campo visivo,
. innamorato di vedere e d'udire una donna che ebbe nome monna giemma,
, 1-62: passò nel riquadro azzurro una fugace danza / di farfalle. -camminare
meco a spasso: noi passavimo dopo una lunga lunga posta di sole, e tu
, e tutta la gente faceva una gran festa a quei soldati. jahier,
giamboni, 10-152: sono passate come una ombra, e come fa la nave
inevitabil porto. fusinato, vii-1006: passa una gondola / della città. / -ehi
tavola ritonda, 1-37: allora mi lanciò una lancia, e non gionse a me
l'intento di sostarvi o no, per una determinata località, regione, zona o
con uomini prattichi del paese a ponere una imboscata in luoghi opportuni onde aveano a
. dolce, xxv-2-231: questa è una strada ove rade volte passa niuno. t
reverente. -toccare nel proprio tracciato una determinata località (una strada, una
nel proprio tracciato una determinata località (una strada, una via). botta
una determinata località (una strada, una via). botta, 5-128:
toccare uno o più punti geometrici (una linea). p. cattaneo,
detto triangulo oxigonio a b c a una superficie qua- drangulare o tetragona, però
-con riferimento ai successivi gradi di una struttura burocratica. v. gradenigo
. / che van faccendo per li occhi una via / per la qual passa spirito
. cino, iv-192 (60-1): una donna mi passa per la mente /
così mi sento per gli occhi passare / una soavità, la qual mi pare /
, a tappe dell'evoluzione culturale di una persona, alla vita stessa. giamboni
-figur. accondiscendere, piegarsi a una condizione imposta da un'altra persona.
voglia. -servirsi dell'opera di una persona. gualdo priorato, 4-24:
, diversi stati di aggregazione chimica (una sostanza). cesarotti, 1-xvii-75:
3. transitare nel corso di una migrazione (una specie animale).
transitare nel corso di una migrazione (una specie animale). tanara, 120
essere trasportato, venir fatto transitare per una regione, per uno stato (una merce
per una regione, per uno stato (una merce). giovanni da uzzano,
i-339: ne quale [atrio] è una fonte con due abbeveratoi, la quale
-per simil. scendere nella gola (una bevanda); scorrere nel corpo,
bevanda mi passava. peggiorai per tutta una settimana. -con riferimento a una
una settimana. -con riferimento a una sensazione fisica che si manifesta con l'
6. filtrare attraverso un corpo, una materia, uno strato di terreno.
. meri, 1-76: si metta in una nuova boccia lutata, e se li
un corpo trasparente o un'apertura (una luce). giacomo da lentini,
deserto: a un angolo, per una delle porte d'entrata, passava un gran
-a passare: con lo scopo di provocare una copiosa diuresi. a.
determinato luogo o città, entrare in una regione, in uno stato con l'
e sicurezza. -in relazione con una prop. subord. gemelli careri,
i buchi per dentro i quali passasse una stanghetta intiera da levare e mettere. f
45: in ciascuna tavola s'intagli una lettera grande quanto è la tavola,
grosso due diti e passi dal- l'una all'altra parte della tavola. bernari,
acque. -diffondersi, espandersi (una cultura). buonafede, 3-16:
-recarsi a un convito, a una festa. f. m. bonini
restar abbattuti. -spostarsi, traslocare a una nuova sede o abitazione. c
scopo di invasione o di conquista; fare una spedizione militare. -passare oltremare: intraprendere
militare. -passare oltremare: intraprendere una crociata per la conquista della palestina.
passasse. n. entrare in una città, in un'abitazione, in
tronco d'albero acceso, agitato da una donna del paese, il quale,
. 13. andare a trovare una persona, recarsi al suo domicilio per
persona, recarsi al suo domicilio per una breve visita.
mamiani. 14. transitare oltre una barriera, una fortificazione, una trincea
14. transitare oltre una barriera, una fortificazione, una trincea, un passo
oltre una barriera, una fortificazione, una trincea, un passo munito. a
. bibbiena, 74: truovomi in una osteria poche miglia discosto da napoli, ché
, guarda e passa, come vedesse una dipintura o statua. gemelli careri,
fondazioni, e vi si accede per una bodola che era stata successivamente coperta dall'ammattonato
19. procedere a un'attività, a una fase di lavorazione o di studio successiva
un progetto, alla messa in atto di una minaccia. gemelli careri, 1-i-317
terapeutiche. -in relazione con una prop. subord. c. campana
re. -essere avviato o sottoposto a una fase di lavorazione o a un'operazione
-giungere a un determinato esito (una situazione). sarpi, 1-2-165:
rispetto a quello affrontato in precedenza in una conversazione o in una trattazione, o
in precedenza in una conversazione o in una trattazione, o a una nuova lettura.
o in una trattazione, o a una nuova lettura. latini, rettor.
a dubitare se veramente il lettore abbia una gran voglia d'andar avanti con lui
all'altro. -in relazione con una prop. subord. c. campana
: il tentativo che passo a riferire suggerisce una novella irrefragabile pruova di quanto mi asserisco
volontariamente o no, uno stato, una condizione esistenziale o sociale, un atteggiamento
calvino, 1-443: in lui s'aizzava una smania d'uscire dalla passività, di
all'offensiva. -con riferimento a una serie di esperienze e stati d'animo
: dal al ch'io nacqui / d'una in altra passai, senz'aver pace
-mutare il modo di rivolgersi a una determinata persona (adottando un diverso pronome
del sud \ -con riferimento a una parola o a un'espressione, nella
si ridice. -con riferimento a una nota musicale. malerba, 1-24:
malerba, 1-24: per passare da una nota all'altra, invece di passare
aderire, entrare a far parte di una fazione, di un partito o anche
o nemico. -anche: convertirsi a una religione diversa da quella di nascita.
iii- 1-62: nessuno talmente aderisce a una parte ch'egli non possa spessissimo passare
o accedere a un grado, a una categoria, a una carica o anche a
grado, a una categoria, a una carica o anche a una sede più
categoria, a una carica o anche a una sede più elevata o più prestigiosa.
24. mutare o anche evolversi in una diversa condizione, stato o sentimento.
speme al terror. -evolversi in una forma diversa da quella originaria (un
* spogliato 'e simili. -suscitare una reazione diversa da quella prevista, voluta
de'vantaggi e de'disavantaggi cne tra una republica, massime aristocratica, e un prencipe
colonna, anzi in un indivisibile d'una linea imaginaria. a. cattaneo, ii-293
dell'avere. -con riferimento a una controversia, a una polemica, a
-con riferimento a una controversia, a una polemica, a una lite.
controversia, a una polemica, a una lite. aletifilo, 42: grandi
espressione di cortesia, un saluto, una lettera, una corrispondenza). sarpi
, un saluto, una lettera, una corrispondenza). sarpi, i-1-86:
passarono tra loro. -essere combattuto (una battaglia). ammirato, 1-ii-247:
31. essere approvato, accettato (una legge, una proposta).
approvato, accettato (una legge, una proposta). b. segni,
il gonfaloniere... far passare una provvisione..., ma noll'ottenne
re dispotici, quando voleano far passare una legge, contro cui reclamavano gl'interessi
nell'ordinario consiglio di stato, ma in una accolta dei capi dell'esercito. pavese
-trovare riscontro nel giudizio di una giuria. monti, ii-65: l'
32. essere promosso (conseguendo una licenza o accedendo alla classe superiore)
-essere sottoposto a un rito, a una cerimonia. moretti, vii-79: si
quando io era giovane, pensai ad una tal cosa, e mi passò per la
basso. -con riferimento a una persona in quanto oggetto di pensiero,
34. insinuarsi, infondersi in una persona, nel suo cuore (un
-essere trasmesso a un determinato organo (una sensazione). muratori, 11-18:
35. trascorrere (il tempo, una delle frazioni in cui si è soliti
della vita; e può essere presente una connotazione di rimpianto e di malinconia)
tortora, iii-366: prima che passasse una tregua di cinque giorni che avevano fatta fra
parti della francia. -succedersi in una determinata carica. fausto da longiano,
, non continuare nel tempo; avere una conclusione, una fine (con partic.
nel tempo; avere una conclusione, una fine (con partic. riferimento alla
de i cipressi là ne 'l campo / una fossa si scavò: / de le
/ de le faci il sacro lampo / una bara accompagnò. / quattro braccia barcollando
fascismo passi presto. -con riferimento a una fase di un lavoro. carducci,
-dileguarsi, svanire, sfiorire col tempo (una dote fisica, la bellezza).
passare. -estinguersi, decadere (una popolazione). gnoli, 1-170:
tante altre ragazze! -risolversi (una malattia). gualteruzzi, 59:
passile, sempre si direbbe ch'io avessi una moglie matta. giuliani, ii-232:
-cessare, finire (un fenomeno, una condizione atmosferica). - anche al
ora sono un po'imbrogliato, l'è una burrasca che passerà presto. leopardi,
sette discorrendo placidamente, e mancando come una candela a cui il nutrimento vien meno
, d'annunzio... scrive una frase da lui poco aspettata.
673: i'vi metterò... una polvere in bocca, che vo'passerete
di questa presente vita e farovvi diventare una donna. -sostant. cavalca
: passavano [i greci] inoltre da una serie diatonica ad una cromatica, ovvero
] inoltre da una serie diatonica ad una cromatica, ovvero enarmonica. -tr.
. tr. attraversare (il mare, una regione, uno spazio, un fiume
, ecc.); valicare (una montagna, una catena montuosa).
); valicare (una montagna, una catena montuosa). testi fiorentini,
cortile per trovarle, ma anche impediscono una prospettiva bellissima che farebbe il giardino nell'
mar? michelstaedter, 22: quando passano una camera oscura, sembra ai bambini che
111-4: avenne che mercatanti genovesi allogaro una nave di vinegia e passaro con grande
giamboni, 4-373: ad uno passare d'una valle ch'era in mezzo e a
d'ozio. -con riferimento a una merce. testi, i-41: han
1-193: s'e'si trattasse d'una cosa che passasse il vetro, come la
uno schieramento di truppe nemiche; forzare una difesa. leggenda aurea volgar.,
mostra un dimonio venire verso loro in una nave e passar gli altri, e
s. v.]: 'passare una partita ': vale trascriverla, registrarla
41. percorrere un ponte, una strada, un tratto di mare.
: parve a me che... una ampia e larhissima strada passassero infiniti uomini
ponti. duodo, lii-6-327: da una gabella che gli pagano tutti questi vascelli nel
. chi lo passava? -percorrere una traiettoria anche teorica (un corpo,
. 42. trafiggere, trapassare una persona, un animale, una parte
trapassare una persona, un animale, una parte del corpo con un'arma bianca
passare da parte a parte, dall'una all'altra parte, da un canto all'
/ pensa che fu afflicto / d'una lancia crudele / per cia- schedun fedele
artificio maraviglioso due saette avvelenate, l'una delle quali passò quincio, l'altra valerio
, infi- linsi con l'ago in una gugliata di refe, guardando nel passargli
arma, a uno strumento, a una vite, o al colpo inferto.
i nervi. d'alessandri, xcii-11-231: una stoccata,... tirata come
che un giacco o muraglia passarla come una tela di ragno o carta straccia. brusoni
le prime e le seconde mura da una parte all'altra. cesarotti, 1-vii-150:
un ostacolo. fratelli, 1-285: una vera orgia di spasimi, che passava
all'aria di mezzo giorno e composto di una qualità di terra facile a passare la
un viaggio o di uno spostamento (una località, un punto di riferimento geografico,
prato. -visitare un ufficio per sbrigarvi una pratica. pavese, 7-93: -sai
paesi più bassi. -con riferimento a una descrizione geometrica. ceredi, 58:
moto di quest'angolo noi avremo passata una posizione tale che il centro di gravità
nel corso di un viaggio, di una marcia, di una corsa. simintendi
viaggio, di una marcia, di una corsa. simintendi, 2-241: anche
simon, lo passò sollecitamente e alloggiosi una sol lega da ham. pavese,
che quei tapini avrebbero fatto tappa in una conca. 50. superare,
in un determinato ambito o relativamente a una specifica qualità morale o fisica (per
gli undici e i dodici anni ebbe una crescita repentina straordinaria, che fece dire
-con riferimento a un fiore, a una gemma, all'oro, a un
il muro. -con riferimento a una dote fisica o spirituale, a un
a uno stato d'animo, a una virtù, ecc., o anche a
la superi. 51. superare una determinata età. girone il cortese volgar
nell'anno 1348. 53. superare una determinata condizione sociale, una carica o
. superare una determinata condizione sociale, una carica o un determinato reddito. castiglione
passi la mediocrità. „ - superare una difficoltà. zannoni, 5-29: si
, un'estensione, un peso, una misura, una somma di denaro, una
, un peso, una misura, una somma di denaro, una percentuale.
una misura, una somma di denaro, una percentuale. fra giordano, 7-191
restasse la mercede proporzionata, così dell'una come dell'altra assecurazione. manzoni,
s'avviano a pareggiare il numero d'una volta e a passarlo. -intr
o e'passano. 55. superare una distanza o un'altezza con un salto
per lo più in modo da trasgredire una norma morale o da compiere un eccesso.
. castiglione, 343: le bisogna tener una
/ e di aggressività disperata / passaste una giovinezza. -assol. boccaccio,
un dolore per lo più spirituale, una situazione sgradevole, pericolosa o semplicemente avventurosa
che ho passato nel mondo, sarebbe una leggenda da far rabbrividire. pavese,
. pavese, 4-85: catalano è una testa matta. non credere a quello
, la mano su un oggetto, su una superfìcie, sul corpo. panzini
umidi. comisso, v-77: passai una carezza su quella testa rara e dura
su e giù continuamente col gesto di una fornaia inebetita che immagini di stirare la pasta
pratesi, 5-43: buono rasoio, e una mano che passa e non si sente
61. strofinare uno straccio, fregare una spazzola o una sostanza detergente, per
uno straccio, fregare una spazzola o una sostanza detergente, per pulire una superficie
o una sostanza detergente, per pulire una superficie. d'annunzio, v-1-241
intr. lippi, 7-46: una spugna seco ha tolto / e sempre in
62. distribuire uniformemente, stendere su una superficie. montale, 5-35: sul
'morte'/ a 'baffo buco'passano una mano / di biacca. 63
valore scherz., con riferimento a una persona per le prestazioni che può offrire