barbaro, 445: attacasi... una taglia alla parte di sopra, e
.: struttura fondamentale e originaria di una composizione, di un genere letterario,
: essendo il parlare un ordimento e una tessitura di varie e diverse parole.
. 5. l'atto deltordire una trama politica per lo più segreta e
]: tutte le scienze ordinabili ad una; stato ordinabile. = voce dotta
, agg. che indica un ordine, una progressione. -in partic.:
esprime la collocazione di un ente in una successione. a. cocchi, 5-2-261
astratto, composizione strutturale e funzionale di una pluralità di elementi in un unico sistema
istituzioni giuridiche) regolanti la vita di una determinata comunità indipendente (come lo
dal mio, è segno e prodotto d'una sua maggior complicazione. b. croce
atto di costituire, di porre in essere una realtà conformata a un certo ordine (
del mondo); fondazione (di una città, di un sistema sociale).
roma. vole omo dicere ca roma fo una femina nobilissima troiana, che fugìo de
archivistica, sistemazione dei libri posseduti da una biblioteca e, rispettivamente, dei fondi
e degli ordinamenti, eppure, per una superiore angoscia di scontroso, rinnega la
concettuale di interpretazione e di rappresentazione di una certa realtà naturale e del suo ordine
complesso di dati o di eventi secondo una successione e una sequenza logico-concettuale (in
o di eventi secondo una successione e una sequenza logico-concettuale (in un discorso o
cagioni, le quali, dipendendo l'una dall'altra, sono concatenate insieme,
un determinato ordine, in base a una relazione d'ordine; insieme ordinato (
che consiste nel disporre i dati secondo una certa sequenza, crescente o decrescente,
forze militari. d'annunzio, v-3-12: una regola da lungo tempo invalsa è quella
oppure giudiziaria o amministrativa, che stabilisce una certa prescrizione giuridica, cioè una norma
stabilisce una certa prescrizione giuridica, cioè una norma generale e astratta (o un
dio? -disciplina, regolamentazione di una determinata istituzione sociale. giovanni dalle
organico (e con pretesa di stabilità) una determinata materia particolarmente importante, come
amministrazione della giustizia, l'attività di una certa categoria di persone e la loro
(e più o meno stabile) una data materia per lo più di particolare
culturali, ecc.) attraverso cui una data società attua il proprio complessivo modo
di funzionamento; la struttura complessiva di una società. -anche: ciascuno dei vari
.. cresce quando riesce a demolire una legge che aveva proiettato nell'universo per
. -struttura organizzativa e funzionale di una particolare istituzione politica, sociale o economica
de luca, 1-15-3-106: gli fanno fare una gran figura [al vicario di roma
la funzione di esprimere un ordine (una forma della coniug. del verbo).
ecc. -anche: l'azione dell'ordinare una serie di concetti, una materia,
dell'ordinare una serie di concetti, una materia, una narrazione. stigliani,
serie di concetti, una materia, una narrazione. stigliani, 219: di
le numerate testure, io parlerò ad una ad una colla medesima ordinanza colla quale le
testure, io parlerò ad una ad una colla medesima ordinanza colla quale le ho
o il reame non è se non una ordinanza in fra la gente. marsilio da
volgar., i-11-3: città è come una bestia quanto a. ssua composizione e
i-x-3: il muorante che vuole fare una torre, elli considera tutta l'ordinanza di
le acque e l'arte agreste avean composta una ordinanza tanto semplice, che pareva condotta
, di schierarsi dei soldati, di una truppa, di un esercito o, anche
un esercito o, anche, di una flotta militare, in ordine di battaglia,
-disposizione di un accampamento militare, di una fortificazione. por cacchi, i-115:
: disposizione, schieramento in campo di una squadra. g. de'bardi,
. manzoni, ii-591: ascesi j una torre e guatai; stretti li vidi /
reparto di soldati, un esercito, una flotta). nardi, 295:
ordinanza, come s'egli avessero a fare una ordinata battaglia. lamenti storici, iv-103
caro, 9-1-108: trovando che era una nuova compagnia de'lanzi,..
, i quali si ristrinsero immediate in una ordinanza tonda e, senza perdersi d'
e quella, e dove inchina / una schiera, talor l'altra succede. capriata
fanti. boterò, 6-95: attaccossi una terribil mischia, nella quale il re
fanterie, le quali piantano in terra una lunga ordinanza di scudi grandi piani.
fa riscontro, su larghe gradinate prospicienti, una numerosa e regolare ordinanza di giacigli funebri
leopardi, v-75: da levante ha una ordinanza di montagne in forma d'una
una ordinanza di montagne in forma d'una muraglia. -catasta, cumulo.
faccino di nuovo e con prestezza grande una cappata di quelli giovani che non fussino
-per estens. elenco che comprende una determinata categoria di cittadini. baldinucci
capitano mozzetti pervenutomi in questo momento con una lettera riservata che faccio proseguire per mezzo
del milite bolognese; prima soldato d'una coorte; poi beneficiario (che non
dietro il banco della mescita c'era una stampa a colori del sacro cuore di gesù
ordinatore della marina al pagatore di consegnare una somma qualunque, pei motivi in esso
urgente necessità (cioè per far fronte a una situazione di emergenza) da un'autorità
testo normativo contenente la disciplina organica di una determinata materia e, in partic.
classicità, la freschezza e l'agilità d'una forma, che si discosta dalla vecchia
soldato). tommaseo, 1-166: una guardia di finanza, quella ch'era
. moretti, i-714: poi veniva una vecchietta leggermente diversa perché più impettita e
soldati, 2-258: non è che sia una malata mentale, per carità..
, un esercito o, anche, una flotta; disporli in ordine di battaglia
, col sagrifìcio d'un porco, d'una pecora e tre tori. 'trissino
quarta, e così seguendo, l'una dopo l'altra, si domanda mettere in
a uno onorato e gentil signore parve una notte in una sontuosissima bottega di speziale
e gentil signore parve una notte in una sontuosissima bottega di speziale di ritrovarsi,
ordinanza quando aveva a combattere con romani una insegna d'italiani. -mettersi in
ancor gli dei i quali ordinarono in una parte purissima del mondo una terra che produce
ordinarono in una parte purissima del mondo una terra che produce l'incenso.
-mettere in ordine un locale, una stanza, un'abitazione, gli oggetti
a pulirla e ordinarla. -coltivare una pianta in modo che assuma un determinato
soldati, un esercito o, anche, una flotta militare, in ordine di battaglia
e di ordinarli, percosso nella gola da una stoccata, cadde subitamente in terra morto
fornendo di regolamenti e di leggi, una città, un paese, un'istituzione
uomini a cavallo, era il preporlo a una coorte, cioè compagnia de'cavalli;
; dopo questo lo faceva tribuno d'una legione. paruta, 2-2-27: nacque
regole pericolose. -formare, comporre una categoria di persone. agostini, 1-77
progresso morale; si tratta di conquistarci una patria, d'ordinarci in nazione. colletta
repubblica. -organizzare uno spettacolo, una festa o, anche, un'impresa
ordinare un fatto isolato per impadronirsi d'una cassa governativa in viaggio, non sia
non sia stato accettato. -celebrare una funzione religiosa. savonarola, 5-i-93:
le loro cotte indosso, faretevi cantare una messa; e questi padri canonici ve
ve la ordineranno. -preparare per una spedizione militare; radunare. boccaccio,
il popolo con li soldati, mandando una squadra d'uomini d'arme e poi
squadra d'uomini d'arme e poi una de'cittadini. giorgio dati, 1-37:
logico e consequenziale, rendere razionalmente coerente una serie di pensieri o di valutazioni;
-regolarizzare ufficialmente e legalmente una situazione patrimoniale. g. capodilista,
poverella ed avendo due figliuole, l'una de'quai cassandra, l'altra adamantina
-elaborare concettualmente, escogitare un'idea, una teoria. latini, rettor.,
usando la sua scienzia, avesse ordinata una falsa cosa dell'arte del parliere.
ordinare le parole in guisa che l'una con l'altra o come simile o come
possessori, di ben ordinare e comporre una storia. carducci, ii-2-45: l'ugoni
del libro. -con riferimento a una lingua: costituire in un sistema ordinato
. ricostruire l'ordine sintatticamente normale di una proposizione. boccaccio, viii-1-212: vuoisi
. 10. figur. disciplinare una persona in senso morale o anche pratico
11. progettare, ideare, disegnare una costruzione o, anche, un'opera
misure e proporzioni che si convenivano ad una così gran machina. temanza, 337
. -in par- tic.: tracciare una strada, innalzare una tenda. intelligenza
tic.: tracciare una strada, innalzare una tenda. intelligenza, 134: le
cose. -dedicare, consacrare a una divinità. fausto da longiano, iv-140
il riquadro alle bussole e per ricorrere una cornice. -viso di forma ovale
, lacera il suo involucro e si apre una strada dall'ovaia alla matrice.
azioni nello svolgimento di un'attività o di una funzione o è incaricato di un compito
io sono la natura / e. ssono una fattura / deio sovran fattore /.
lei, quindi ha diritto di avere una sua personalità, anzi di possedere una personalità
avere una sua personalità, anzi di possedere una personalità, e quando ovula o mestrua
silenzio e raccoglimento, perché lei è una persona, una persona con le sue
raccoglimento, perché lei è una persona, una persona con le sue cose, e
e la fecondazione, va incontro a una serie di trasformazioni in seguito alle quali
, collocando la tavoletta del meta su una pietra al riparo del vento, versando
tua carne d'inferno pareva dovesse farsi una piaga senza rimedio. -preceduto dalla
ovuche / porre e non porre e fare una grillaia / pian di giullari e quel
, anche, indicare un contrasto, una contrapposizione esclusiva, un'incompatibilità, un'
è avverbio che nie- ghi, ma una di quelle congiunzioni che i latini chiamavano
, cong. unisce diversi elementi di una proposizione o diverse proposizioni coordinate, indicando
proposizione o diverse proposizioni coordinate, indicando una distinzione fra concetti, cose, fatti
o. oppure. ricordi di una famiglia senese, 28: ano inpromesso di
casti, 4-80: il cavo d'una quercia ovver d'un rovero. leopardi,
redi, 16-ix- 164: beva una buona giara ovvero due di acqua pura o
acqua di viole. 4. in una prop. dubitativa retta dalla cong.
a giungere a un risultato o a una conclusione o, anche, per esprimere disappunto
, 11-216: si può solo parlare di una catastrofe, di un fenomeno eccezionale,
un'iniziativa, o da porre rimedio a una situazione negativa, a un errore,
[la sanità] che, in una così gran riunione, sarebbe cresciuto il
ovviare]. gramsci, 7-96: una arretratezza cui si vuole ovviare ad ogni costo
ad ogni costo. -in relazione con una prop. subord. guicciardini, 9-103
[greco] appiccato in sommità d'una lunga aste, la quale abbi un braccio
2. opporsi o cercare di opporsi a una persona, ostacolandola nelle inclinazioni e nelle
difficoltoso; impedire o evitare che perduri una situazione negativa, ponendovi rimedio (anche
ponendovi rimedio (anche in relazione con una prop. subord.). -anche
.). -anche: risolvere, chiarire una questione, un problema; superare una
una questione, un problema; superare una difficoltà, sostenere con successo una prova
superare una difficoltà, sostenere con successo una prova. petrarca volgar., ii-83
che quelle ree femmine si sponessero in una spiaggia. siri, xii-719: d'abbattere
2. che viene incontro a una persona o alle sue esigenze e vi
. -con uso neutro (anche in una prop. incidentale). ascoli,
semplice, poco elaborato e ricercato (una struttura architettonica). e. cecchi
il lamberti non trova via a fare una postilla. -agevole, facile (
olio commestibile. = adattamento di una voce bantu, tramite tingi.
mente come pomata astringente, costituito da una mistura di aceto, olio e ossido di
galeno: litargirio d'argento lib. una; olio vecchio, aceto di vin bianco
quadri e sottoposto a cilindratura per ottenere una certa rigidità. arbasino,
popolo. si lavavano questo sangue in una laguna diputata a questo chiamata oza- pan
. domenichi [plinio], 12-12: una altra sorte di nardo nasce sul
febbraio. sacchetti, 159-159: mettesi una barbuta, che della farsata uscirono,
uscirono, com'e'la prese, una nidiata di topi. quando lo esecutore
come è di guardarsi di non principiare una cosa più in uno dì che in uno
femmine dopo aver sentito erompere dalle dita una forma sostanziale? -apparire in una
una forma sostanziale? -apparire in una condizione di calma, di pace,
occupazioni. capuana, 1-i-146: faccio una vita ritirata, un po'studiosa;
cosa è ozio? questo si è una sepultura dell'uomo vivo, perocché stare
che pasce gli ozi ed i vizi di una aristocrazia disutile. misasi, 3-73:
bacchelli, 1-iii-402: la prigione è una brutta cosa, perché in quell'ozio
da particolari circostanze e situazioni, come una vacanza (e anche il periodo o il
arido contraccambio, essendo noi qui in una quiete, anzi ozio tanto profondo che
forteguerri, iv-487: ora mi resta / una sol cosa da condurre a fine,
ozio, cominciò a entrargli in corpo una gran vergogna di tutto quel tempo che
ore d'ozio il villano / sopra una pietra batte le falci. gozzano, i-135
avesse ozio, la vorrei supplicare che una bella giornata a cavallo arrivasse a quelle
ad alcuna mutazione, ella fusse tutta una vasta solitudine d'arena o una massa
tutta una vasta solitudine d'arena o una massa di diaspro... dove mai
, insoddisfatta, lo faceva vivere in una snervante oziosaggine dello spirito. = deriv
alcun piacere: le quali furono l'una del brutto e sporcinoso modo di vivere
? come un gastigo, fece chiamare una sua vecchia donna. borsi, 67:
iersera ciondolai oziosamente da un caffè a una trattoria, in compagnia di giovinastri,
anzi oziosamente che no. -senza una precisa ragione o funzione. fasciculo di
g. gozzi, i-7-174: sotto una fresca ombra oziosamente passeggiando, ti troverai
passeggiando, ti troverai sulla cima senza una stilla di sudore. nievo, 437
xv. 2. incapacità di esercitare una funzione fisiologica, un movimento (per
, l-n-384: la pittura, che è una imitazione delle cose, non deve stare
notizie di fatto che vengono snocciolate l'una dopo l'altra, senza nessun appicco
un'azione senza scopo apparente, in una conversazione insignificante. rasori, conc
tutto fece per isgravar atene da una turba di popolo ozioso. davila,
, iii-11-73: divenne [la poesia] una artifiziosa e non sempre dilettevole esercitazione d'
i cinesi] ben sì che vi sia una spezie d'inferno dove l'anime
verificarsi degli eventi non prende iniziative in una guerra o non prende parte a un
. -che, nello svolgimento di una professione e nell'esecuzione di un singolo
-per simil. privo di una funzione precisa in una scena pittorica.
. privo di una funzione precisa in una scena pittorica. lanzi, iv-96:
letterati oziosi, di quei professori d'una sterile erudizione che meritano il rimprovero di
alle loro ragioni. ma basta dare una divisione, una distinzione a menti oziose
. ma basta dare una divisione, una distinzione a menti oziose, perché queste
intorpidito, inetto (l'animo, una facoltà psichica); che viene esplicato con
oziosa né infruttuosa. -inutilizzato (una qualità positiva). assarino, 40
intendo la feccia oziosa e necessitosa di una immensa città: intendo, bensì,
immensa città: intendo, bensì, una moltitudine e quasi totalità di onesti abitanti
mai (un periodo di tempo, una condizione, la vita). -anche:
nunziare al magistrato, interamente retirandosi ad una vita oziosa e letterata. belli,
cavallereschi, ma per il più fanno una vita oziosis- sima e, si può
, e prima del quarantotto aveva menata una vita elegante, oziosa. d'annunzio,
vita avrebbe egli potuto vivere se non una vita oziosa e voluttuosa? comisso, vii-105
calmo, sereno, tranquillo, riposante (una condizione). trissino, 2-3-17
tenne lontano dall'oziosa superbia e da una vana opinione di me medesimo. pirandello,
... / oziosa non resti [una spada] in questa parte. ghirardi
. -non spedito a destinazione (una lettera). monti, iii-2:
sia possibile. broggia, 380: con una porzion del danaro ozioso de'depositi si
pochi giorni, il peculio nello stato in una maniera impercettibile. alfieri, xiv-1-84:
oziosa ogni anno. -improduttivo (una pianta). arici, iii-64:
pallavicino, ii-36: la confermazione era una cerimonia oziosa e non un vero sacramento
la lor opera riusciva affatto oziosa poiché una sì poderosa armata veniva a rimanere languida
tali ricerche e servirono piuttosto a nutrire una oziosa erudizione che a darci una
una oziosa erudizione che a darci una serie circostanziata di fatti utili a maggiormente
stato affidato, non pensò neppure di farle una domanda indiscreta, né oziosa. rosmini
a quell'atto ozioso o assorta in una perplessità? b. croce,
e palpitante, e tutto per nulla; una competizione sterile, oziosa. -con
parere, più che timido, casuale: una fìschiatina oziosa e fortuita. 16
luogo, inopportuno (un discorso, una domanda, un problema, un pensiero
dolse e disse alcuna parola oziosa per una imposta che gli era stata fatta,
testo letterario o anche alla struttura di una lingua (e, di conseguenza,
dir così) due volte, l'una de le quali potrebbe esser tenuta oziosa.
l'aria ozonizzata sul benzene; è una massa amorfa biancastra, stabile all'aria
processo chimico usato un tempo per trasformare una stampa gelatina-bromuro d'argento in un'immagine
fotografica... in cui viene adoperata una carta al bromuro d'argento con cui
che labiali. borgese, 1-61: una sera di temporale,... aspi
ossigeno anche atmosferico; è costituito da una serie di elettrodi e da un sistema
forma allotropica dell'ossigeno, costituita da una molecola triatomica con una struttura ciclica,
costituita da una molecola triatomica con una struttura ciclica, di simbolo 03 e peso
. la carta è seccata poi sopra una lamina di vetro liscio, al riparo dal
all'ozobromia da cui si diversifica per una diversa composizione degli elementi chimici che
sua forma grafica è il risultato di una serie di trasformazioni che, partendo dal
indicava la bocca, hanno condotto a una coincidenza grafica con il segno greco p
dal soffio espiratorio, dà luogo a una consonante esplosiva, mentre in mancanza di
quale le lettere consonanti simili si scambiano una per l'altra. così per es.
i-728: - stuppido! -scusa: una sola p. piovene, 7-162: vivendo
pallotte a ciascun de i giudici, nell'una delle quali sarà scritto un gran t
lettera. bernari, 4-223: era una p ben scritta, in carattere corsivo
. vitamina p: vitamina che esercita una funzione nella regolazione della permeabilità delle membrane
. nel codice internazionale, corrisponde a una bandiera rettangolare azzurra che ha nel centro
e segnala, quando sia innalzata su una nave ferma in porto, la necessità
nulla, in alcun modo (in una prop. negativa). fiore
dividere in tre o quattro parti, una delle quali, detta la 'vidazzo-
suolo lo schiacciano sotto l'ingombro di una selvaggia fecondità? = voce sarda
3-2-23: nel cuore dell'animale si fa una continua regenerazione di spiriti vitali, che
il primo strato [del legno] e una sostanza gelatinosa, un glutine solubile nell'
che si semini nella vigna, è una erba che gli antichi chiamano pabulo,
quanto di pàbolo vivo e rimasto in una sì vasta esten sione di
. 4. materia che alimenta una fiamma o una sorgente luminosa.
4. materia che alimenta una fiamma o una sorgente luminosa. galileo, 3-3-500
pabulo e nutrimento, bene averebbe non una sola, ma cento e tutte l'esperienze
chiaro è che a quella lucidezza precede una negrezza o dirò oscurezza del pabulo di
al cattolicesimo è arrecato dall'imposizione d'una cultura di stato, che disconosce le
3. sedare, rendere tranquilla una situazione pubblica agitata o confusa.
hanno zecca per battere oro, fuorché una sola nel cairo. = adattamento
nel cairo. = adattamento di una voce turca. pacataménte, avv
p. verri, i-315: una donna ben educata deve mostrare come se
la soavità de'suoi modi, per una pacatezza imperturbabile, che si sarebbe attribuita
imperturbabile, che si sarebbe attribuita ad una felicità straordinaria di temperamento; ed era
temperamento; ed era l'effetto d'una disciplina costante sopra un'indole viva e
. i quali hanno... una certa... pacatezza...
pacato, agg. che si trova in una condizione di pace, di tranquillità,
: i volti delle due donne tramandavano una pacata lucentezza carnosa. -di
di un perfetto equilibrio interiore, di una raggiunta serenità d'animo. arici
animo. arici, iii-363: d'una pacata voluttà sorride / l'alma d'
: pacata e mista di diletto, / una tristezza gli addolcì il sembiante. manzoni
, ma perché involontariamente ti fa sentire una specie di raffinatezza pacata, che è
gli somigliava un poco. -che dà una sensazione di calma e di pace (
urbanistico, la regolarità e la razionalità di una costruzione, ecc.).
si stendeva limpido sulle case e con una sua dolcezza pacata anche in pieno inverno
, imperterrito, dei posteri spetta determinare una delle due faccie, una delle due
posteri spetta determinare una delle due faccie, una delle due denominazioni. serra, i-20
amicis, ii-365: il canto pacato di una buona madre che lavora. de pisis
violento, offuscato, blando, tenue (una luce). guerrazzi, 116:
quillamente, senza soccombere a molestie (una via, un cammino).
belle giornate d'autunno, che pare conferisca una robusta armonia agli aspetti della natura.
a cose pacate: dopo avere sistemato una situazione o risolto una difficoltà. alfieri
dopo avere sistemato una situazione o risolto una difficoltà. alfieri, 7-261: io
un dito, per non lasciar andare una pacca. linati, 13-202: una
una pacca. linati, 13-202: una fila di variopinte lavandaie mescolava di sulla
qualche cosa di gentile e invece hai detto una parolaccia e mi hai dato una pacca
detto una parolaccia e mi hai dato una pacca sul sedere. -botta,
-botta, contusione in seguito a una caduta. buzzati, 6-190: lui
ballerino a un certo punto mi dà una spinta e io rotolo per terra. si
per ischerzo: -bada che ti do una 'manata 'o uno 'scapaccione '
può sonar male lo scherzo. se dirai una 'ma- natina ', dirai una
una 'ma- natina ', dirai una parola che non è dell'uso..
estensione superficiale. onde si dice: una pacca di muro, di tavolato, di
, portandosi dietro le chiappe che quando una mano morta, all'arenula o al farnese
voglio cacciarvi dentro un uccel grifone con una pancia come quella del nostro pacchebotto.
famiglia lontana). - anche in una rappresentazione pittorica. r. longhi
di tirare le bozze in doppia copia, una per i correttori, l'altra per
levar di tasca un pacchetto macedonia e una sigheretta dal pacchetto, l'ultima.
, sorridere un mezzo sorriso. -confezione-di una quantità determinata di oggetti o di un
azionario: numero considerevole di azioni di una stessa società possedute e controllate da una
una stessa società possedute e controllate da una medesima persona, impresa o banca.
, condizioni o concessioni che, durante una trattativa, una delle due parti propone
concessioni che, durante una trattativa, una delle due parti propone all'altra.
del calcio, gruppo di giocatori aventi una determinata funzione, di difesa o di
: riferire pettegolezzi spiacevoli sul conto di una persona; fare la spia. 12
.. molte, moltissime e bellissime; una pacchia per un vecchio libertino come te
veder forme di gambe more ricoperte d'una ragnatela biancorosa è una pacchianata che,
more ricoperte d'una ragnatela biancorosa è una pacchianata che, in fondo, mi
soffici, v-2-703: mi si fa chiara una specie di sua [di londra]
. gramsci, 82: ho letto in una rivista un registro delle pacchianerie scritte da
, 7-22: dallo spettacolo d'una edilità pacchiana, curùle o ple
tradotti in italia. bacchelli, 2-xxii-314: una mo stra pacchiana di nomi
/ che paio giusto un porco in una gora. cagliaritano, 107: 'pacchiarina
gli unici a godere dei favori di una donna. aretino, 20-168: vorrebbero
metastasio, 1-iii-357: se mai lo vedrete una volta, sarete certamente suo, perché
64): la scienza è d'affanni una sentina, / se la paccìa seco
, strame o, anche, da una lamina plastificata per lo più di colore
lalli, 8-156: poi scannare una scrofa, e quella cotta, /
, / farsi all'aitar di giove una pacciòtta. = voce di area
lo zabaione, la panna e talora una piccola quantità di liquore profumato.
di fagioli e vasi di confettura e almeno una decina tra prosciutti e salami.
di lamine sovrapposte e sagomate che costituiscono una balestra. -insieme di lamine d'oro
nuocere o di mettere in cattiva luce una persona. 7. vezzegg. paccòtto
paccottiglia. arlia, 391: una certa quantità di merce sogliono chiamarla '
america truffano l'africa, inondandola d'una paccottiglia che i negri comperano a prezzi
che tradizionalmente i membri dell'equipaggio di una nave potevano, in forza di un
, che qualcuno dell'equipaggio d'una nave mercantile acquista e tra
che presenta compatti strati adiposi (una persona, una parte del corpo).
strati adiposi (una persona, una parte del corpo). pasolini
linguaggio comune tale accezione del termine ha una forte connotazione etico-politica ed emotiva,
. alfieri, 5-167: la pace è una tranquilla libertà; il servaggio è dei
sono contenti al materiale o sono d'una paura del diavolo. pace universale per
ma viene imposta con la forza da una terza potenza. -pace libera: quella
mare: quella che pone fine a una guerra svolta in mare. -pace onesta:
si avrebbono aspettar finalmente le condizioni d'una pace onesta. varchi, 18-1-79: i
ufficiale e duraturo, al termine di una guerra, mediante la stipulazione di un
trattato internazionale stipulato dopo la fine di una guerra fra gli stati già belligeranti per
del sinai da israele all'egitto: una svolta con molti ma. la pace
organismo internazionale, che è inviato in una regione allo scopo di garantire l'osservanza
allo scopo di garantire l'osservanza di una tregua, di un armistizio, di
di circa 1000 marines alla formazione di una forza multinazionale di pace per beirut.
. tranquillità interna di uno stato o di una città.. -anche: assenza di
partiti che reggono la vita politica di una città. dante, inf.,
all'interno di uno stato o di una città o dopo una guerra civile.
stato o di una città o dopo una guerra civile. velluti, 214:
, 146: io ho trovato pur una volta un gentiluomo di buone lettere e di
io, steso / immobilmente come in una barak / sentii vivere ancor sotto il mio
pace di marcone, dimmi che io sia una ignocca. -disposizione favorevole, benevolenza
che dà la serenità (e ha una connotazione affettiva per indicare la persona amata
per indicare la necessità di disfarsi di una persona (o di una cosa)
di disfarsi di una persona (o di una cosa) antipatica, noiosa, inopportuna
ch'è grido! / fratelli! / una parola sorridono: / 'pace '
la cerimonia per le paci si compì in una chiesa campestre dell'altipiano.
degli indiani delle praterie nordamericane costituito da una lunga canna o legno forato, per
dominici, 4-139: con questa battaglia sta una pace di natura che il corpo non
valle sottostante. sbarbaro, 5-53: in una stupefatta pace di verde, un campanile
i-655: tace / la stanza in una eguale / ombra. voce non sale /
implica la permanenza degli elementi di una propria sfera naturale e a essa sostanziale)
per vincenzo budriolo... una pace di argento di valore di
, 14-5: avea il detto alberto una matrigna assai giovane e complessa e atticciata,
, trovare pace: vivere o trovarsi in una situazione caratterizzata da assenza di guerra.
pace da lui. -essere in una condizione di quiete e serenità, anche
nell'orecchio. -riuscire a trovare una posizione confacente durante il sonno.
san miniato. -avere terminato una fatica. graf, 5-584: ansando
, 123: qual uccel, che d'una in altra foglia / il laccio fugge
. savonarola, 5-i-88: togli qua una pietra, la non ha pace,
« pace a voi, questa è una cantinaccia ». -contendere pace:
, rendere pace a qualcuno: accordare una condizione di tranquillità e serenità interiore.
ferd. martini, 1-ii-539: trombi giocò una sera e perdé col bascià la bellezza
in pace: riuscire a persuadersi di una situazione, ad accettare una condizione per
persuadersi di una situazione, ad accettare una condizione per lo più negativa o dannosa
.): inteso a far cessare una guerra o adatto a un tempo in
all'altro. borgese, 6-107: una giornata di pace, una sola giornata.
6-107: una giornata di pace, una sola giornata. -che induce a
si dierono insieme quel piacere che l'una parte e l'altra volse, rendendo
con galeotto malatesta, e si trattava di una causa comune, a buona politica voleva
avere la piena sicurezza di trovarsi in una condizione pacifica. b. davanzati,
ma ha voluto usarmi la pulitezza di una lunga visita che m'ha annoiato:
-fare pace, la pace: riportare una condizione di armonia, accordo, piena
per consequenza il far la pace è una causa della sua perfezione. lampredi, 4-94
. mazzini, 42-294: ho trovato una vostra del 16 e ho ricevuto oggi
vostra del 16 e ho ricevuto oggi una del 20. vi scriverò in tutta pace
le spalle. silone, 8-232: una volta avviato il lavoro, saremo lasciati
la zampaccia dai peli biondastri ricopriva interamente una cupola di san pietro in alabastro che
, la pace: agire per ripristinare una situazione di armonia, di accordo,
pazienza, senza rammarico o risentimento, una condizione o una situazione spiacevole o negativa
rammarico o risentimento, una condizione o una situazione spiacevole o negativa o, comunque,
. -essere in buona armonia con una persona. p. leopardi, 131
-tenere pace, la pace: conservare una condizione di accordo. latini,
concludere un accordo per porre fine a una guerra. sercambi, 2-ii-137: durando
chiaro davanzati, lix-55: se. ll'una parte tace, / orgoglio vene in
497: io vorrei vedere tra voi una paciòzza per modo che mai non aveste più
. grazzini, 9-323: fatto di nuovo una buona paciòzza,... ognuno
= lat. pax pàcis (da una radice indeuropea col signif. di
, sf. patol. ispessimento di una o di entrambe le palpebre, che
pirandello, 6-451: il proto gli mostra una macchina nuova: un pachiderma piatto,
spesso sede nella pelle; comincia con una macchia brunastra, poi dà luogo ad un
luogo ad un tumore molliccio. è una ipertrofia del tessuto connettivo; non se ne
.: processo patologico di ispessimento di una mucosa (e può interessare il retto
aspetto massiccio, goffo, sgraziato (una persona). soffici, v-1-342:
a 7 m, dal tronco coperto di una corteccia cenerina, che ricopre un legno
nel 1796. = da una voce della guaiana, passata nel lat.
topiformi diffusi in africa e caratterizzati da una coda corta e adiposa. =
al fine di ottenere la soluzione di una con troversia, la stipulazione
ufficiali ordinari di un comune o di una città, incaricati di risolvere le controversie
. agg. che ama la pace (una personal. m. adriani, 3-3-118
e letter. personaggio autorevole incaricato di una missione pacificatrice nei confronti di città o
chi interviene come mediatore per comporre una controversia o un litigio, procurando
, e la tenzone / finisce in una bella colazione. nievo, 271
o fazioni in lotta; chi svolge una missione diplomatica o anche un'azione costante
governo. -chi assume o ostenta una posizione equilibrata o imparziale. cattaneo
ne è il protettore (dio, una divinità). tebaldeo, cap.
le cose, si levò nella chiesa una questione, la quale pacificamente fu in breve
. -con il pieno consenso di una persona. boccaccio, dee.,
pacificamente, un giorno l'inghilterra avrà una rivoluzione terribile. 4.
: se ne stava pacificamente seduto su una poltroncina presso una delle finestre che guardano
stava pacificamente seduto su una poltroncina presso una delle finestre che guardano sul mio giardinetto
come s'io avessi dovuto tranguggiarmi pacificamente una in giuria da colui che
le famiglie sono impedite dall'usare l'una all'altra la violenza...,
sovrano a far concessioni agli insorti è una solenne violazione d'ogni principio di diritto
questa beatitudine non è altro se non una grazia di pacificare la sua mente con dio
di contrasto; sedare, appianare, risolvere una situazione di discordia, di conflitto.
a un comportamento benevolo verso se stessi una o più persone per ottenerne il consenso
gente molto potente, i quali abitano l'una riva e l'altra del rodano.
, anche, con mezzi diplomatici in una condizione di pace, di stabilità,
di serena convivenza civile uno stato, una regione, una città, il mondo;
civile uno stato, una regione, una città, il mondo; unificare sotto
alla francia. 5. indurre una persona adirata o irritata a placarsi,
, placare o mitigare un sentimento, una disposizione d'animo, un atteggiamento.
interiore, a far accettare con rassegnazione una situazione dolorosa e sgradevole; indurre l'
bagno tiepido distende le membra rotte da una marcia. -assol. sbarbaro
il bosco. 8. risolvere in una rappresentazione caratterizzata da sicuro e sereno equilibrio
. rendere propizi i venti; far cessare una tempesta. ugurgieri, 7:
voi pacificaste li venti con sangue e con una vergine uccisa, quando di prima veniste
deporre i sentimenti ostili; riconciliarsi con una persona, ristabilire l'accordo, l'
. -per simil. accettare una condizione di vita. foscolo, iv-314
. stipulare la pace o, anche, una tregua con gli avversari ponendo fine alle
, in buoni e amichevoli rapporti con una persona; che ha ricostituito un vincolo di
ha stipulato un trattato di pace, una tregua. compagni, 3-13: noi
s'atacarono con gli spagnoli critando da una e l'altra parte « italia,
spagna », de manera che seguite una grandissima questione, né ancora sono pacificati
forza o con l'abilità diplomatica in una condizione di pace, di tranquilla convivenza
e concordia civile, di stabilità (una regione, uno stato, il mondo)
due persone cneggio, e vorrei l'una / col cor ver me pacificato umile.
. placido, calmo, tranquillo (una persona, l'animo). iacopone
nel cuor pacificato un bene / sommo, una grazia nova illuminante * / lo spirito
8. figur. rasserenato dopo una tempesta. aleardi, 1-40: poi
iv-128: il far la pace è una causa della sua perfezione: e però
creare, per ristabilire o per mantenere una situazione di pace o di normalità istituzionale
normalità istituzionale in uno stato, in una città, in una regione, sia
stato, in una città, in una regione, sia con mezzi politici e
dover essere più tosto commune arbitro dell'una e dell'altra fazzione e pacificatore del
istanze e manifestazioni dello spirito umano (una filosofia, un sistema di pensiero).
, se il canto dell'aurora ti promette una chimerai / mente anche la cara squilla
speranza della sera pacificatrice incominciava a diffondere una specie di calma estatica. -che
, passata fra gli stati generali da una parte e il principe d'oranges e le
disaccordi politici, i conflitti interni a una città, a uno stato, a una
una città, a uno stato, a una nazione, a far cessare lotte civili
un litigio, a un disaccordo o a una situazione di attrito, di incomprensione.
siena, i-127: lo xiii grado è una vera concordia e pacificazione di tutte le
apparenti infedeltà e in quelle pronte pacificazioni una prova di più ch'ella non poteva amare
condizione. de marchi, ii-499: una dolce pacificazione di spirito l'aveva invasa
d'immergermi nello spettacolo esterno per trovarvi una rispondenza allo stato del mio spirito o
rispondenza allo stato del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. tecchi, 11-
del mio spirito o una rivelazione o una pacificazione. tecchi, 11- 167
.. dove era l'eco di una grande, dolorosa pacificazione. -appagamento degli
e del matrimonio del dottor max come una soluzione sessuale, cioè un assestamento e
soluzione sessuale, cioè un assestamento e una pacificazione dei suoi organi interni.
terremoto che ha fatto tremare più di una volta la spezieria e la pacifichézza di
uso della forza; che vive in una serena condizione di tranquillità. guittone,
-nel linguaggio evangelico, con riferimento a una delle beatitudini: che opera per attuare la
lor violento e seguitano a far con l'una e con l'altra quell'istesso commercio
mazzini, 20-52: anche qui è giunta una lettera d'un uomo di stato austriaco
, i-527: la razza dei socialisti è una razza la più pacifica, la più
violenza che possa contenere nel suo seno una società. borgese, 1-225:
, indisturbato, di un bene o di una condizione favorevole; non molestato.
ii-31-97: si accese fuori di modo in una assai bella giovane, ma di basso
t'incarto. 4. proprio di una persona aliena dai contrasti, dall'odio
(uno stato, un luogo, una situazione politica). - anche:
questa strada così pacifica e altera che una bella mattina assistei quasi in sogno al
quasi pacifici, che aveva provveduto a una mensa adornata con bandierette rosse di carta
e pacifiche. dominici, 4-64: una mandria di dissolute altiere, superbe, segatrici
. 9. proprio, caratteristico di una condizione, di uno stato di pace
22: dura insino alla nostra età una usanza molto strana e assai diversa da così
. f. frugoni, vii-363: una vendetta pacifica è lecita; una guerriera
vii-363: una vendetta pacifica è lecita; una guerriera è più nocevole che utile.
con un confluire pacifico e mesto, con una parabola solenne, tali divozioni quasi sempre
rezze nascoste in dolce aspetto / e sotto una pacifica apparenza / celato un cuor maligno
contrari principi per vittoria e domino d'una parte della contrarietade. 13.
ii-14-176: la questione del machiavelli resterà una di quelle che non si chiuderanno mai e
uno anno senza macula in sacrificio e una pecora d'uno anno senza macula per lo
non è poca dote il possesso pacifico di una giurisdizione male acquistata. romagnosi, 4-519
in infinito e che a guisa di una lunghissima fascia con molte rivolte sopra rivolte
: forse l'ammiraglio leahy s'aspetta una guerra contro l'inghilterra nello stesso momento
. quelli che nel secolo xii formarono una società religiosa e guerriera per purgare le
-tenere pacifico: impedire o prevenire una manifestazione di dissenso, di ribellione.
: 'pacifi- cone ': ecco una parola che in venti volumi che ho sulla
l'attuazione pratica; atteggiamento determinato da una generica aspirazione alla pace universale o dal
rischio della guerra (e può assumere una connotazione spreg., come dettato da vigliaccheria
per lo più in quanto seguace di una dottrina o di un movimento antimilitarista
in partic. del proprio paese) in una controversia o in un conflitto internazionale (
, contrapposto a interventista, talvolta con una connotazione spreg.). - anche
presupposti ideologici o morali del pacifismo (una teoria, una predicazione, un partito
morali del pacifismo (una teoria, una predicazione, un partito, una manifestazione
, una predicazione, un partito, una manifestazione). -anche: improntato all'
: l'incontestabile realtà presente ci dà una varietà straordinaria di stati e di mentalità
nel fondo senza pruni di malizia né una stilla di veleno. soffici, v-2-606:
. sbarbaro, 1-138: non bella: una bambina pacioccona,... cui
sempre arrabbiato, sempre furioso; per una combinazione,... aveva sposato
combinazione,... aveva sposato una ragazza di genazzano, agnese, che
piaceva di più che come gilda: una paccioccona un po'troppo credula alle promesse
2. figur. che dà una sensazione di gioviale festosità (un luogo
fu un 'pacioloso 'padovano che in una nota barcarola cantava alla sua bella:
prudente. tozzi, iv-207: modesta era una paciona che viveva soltanto per la famiglia
). de amicis, xi-200: una faccia paciona di cinquantanni, atteggiata a
da filippo pananti. -proprio di una persona pigra, indolente. barilli,
, il berretto a visiera, e una grinta brutale e paciona, proprio da *
. caratterizzato da moduli costruttivi che suscitano una sensazione di lusso tranquillo, di pomposità
non austera e un po'provinciale (una località, una città). faldella
un po'provinciale (una località, una città). faldella, i-1-8:
dei romani. bartolini, 16-50: una vecchia bonaria, grassa e paciosa.
largo e pacioso. -proprio di una persona tranquilla, pigra, bonaria (
idillio. 4. che suscita una sensazione di calma eccessiva, adatto all'
meno compatto, di oggetti galleggianti su una superficie liquida. montale, 9-46:
più grossolani e più permeabili, e una vasta zona pianeggiante formata da terreni più
dal punto di vista antropico, accoglie una parte cospicua della popolazione italiana, grandi
a quelle del reno, caratterizzata da una fitta rete di canali, da vaste zone
per altro, la ga padana in una ca centroitalica. 3. etnol.
passeracei e alla famiglia ploceidi, comprendente una trentina di specie fra cui il padda
, con becco grande (e ne esiste una varietà albina con il becco rosso ottenuta
disus. passo di danza eseguito da una coppia di ballerini (ed è l'apice
mettavisi alquanto di olio dolce e fate una frittatina sottilissima che empia tutto il corpo
di tal pasta le arrostiscono poi su d'una padella di terra, a fuoco lento
, appena levate dalla padella, in una carta da pastaio, perche vi si asciughi
tratto, / perch'io so'tento com'una padella. brignole sale, 5-517:
padella. brignole sale, 5-517: una satira hai scritto / con stil più assai
hai scritto / con stil più assai che una padella acuto / contro milon, che
in pezzi come un ciocco o sbusciar come una padella di caldarostaro. tommaseo [s
portantino prende la pasta dalla padella (una specie di forno), la mette
forno), la mette insieme sopra una canna, l'accomoda sulla forma,
sul ferro un poco di vetro d'una padella di vetro sanza manganese, e
nuovo di zecca, appena coniato (una moneta). c. gozzi,
14: metti ogni cosa ad bullire in una padella di rame e mescola sempre con
dolce... e ponetela in una padella, così la galla come foglio,
saltimbanco passeggia. arbasino, 3-353: una sera troviamo l'appia antica improvvisamente stravolta
giovane, 9-604: venne col fuoco / una padella di portofarina. salvini, v-4-3-4
di portofarina. salvini, v-4-3-4: 'una padella ': cioè una nave corsara
: 'una padella ': cioè una nave corsara piatta e larga per non essere
all'esito negativo di un'azione o di una gara in un altro sport.
ha tirato alla lepre, ma ha fatto una padella. che padella! viani,
cacciatori fini, non avevano fatto nemmeno una 'padella ', colpi a vuoto
padella sopra carboni affocati', passare da una situazione spiacevole a una ancora peggiore.
, passare da una situazione spiacevole a una ancora peggiore. bandello, 2-54 (
18. -fare in padella: cucinare una vivanda ricorrendo a tale strumento di cucina
e gettarlo nel fuoco', metterlo in una situazione peggiore, più difficile di quella
toscani, 84: e chi ha una scheggia nell'occhio non riprenda il bruscolo
tommaseo [s. v. l: una padellaccia tutta consunta, che, quando
o vende padelle. ricordi di una famiglia senese, 46: xv soldi e
. quantità di cibo contenuta in una padella, o che si cuoce o è
si cuoce o è stata cotta in una sola volta in una padella. -in senso
stata cotta in una sola volta in una padella. -in senso generico: vivanda
or dimmi tue / quante uova vanno in una padellata? m. franco, 1-32
, io ebbi fa poche mattine / una tuo'padellata di frittelle. redi, 16-vi-194
m'arrisicai... a farne friggere una solenne padellata in lardo vergine. pratesi
. tecchi, 2-176: stasera mi aspetta una padellata di castagne. -figur
. 2. colpo inferto con una padella. = deriv. da padella
orzo... s'abbronza in una padelletta di ferro. s. bernardino da
siena, 117: aveva... una padelletta per quociare il pesce. maestro
, 366: si pone sopra la grascia una scodelletta concava, dentro la quale si
altro. soderini, iii-663: con una mestola cupa di legno (altri prendono
mestola cupa di legno (altri prendono una padelletta co 'l manico corto di rame
3. piccolo piatto metallico posto sotto una lucerna o un candeliere per raccogliervi l'
lato e dall'altro del tabernacolo chiuso da una tendina di rascia rossa. de amicis
dal soffitto, filo e padellina, una lampada elettrica. = dimin. di
tutta la produzione [di diamanti] di una giornata di lavoro sta in un padellino
, apparecchio per illuminazione, costituito da una serie di quattro o cinque lampade racchiuse
'padellòtto ': vaso simile a una grande padella senza manico. bechi, 2-138
con cauta dose dal padellòtto del fricò una mistura di lardo. -padella con
di broccato d'oro ed era circondato da una numerosis sima corte. d'
lii-6-223: il bassà della bosnia ebbe una gran rotta con perdita dei padiglioni e
avevano gli olandesi inalberato sull'alto d'una montagna. -per estens.:
sontuosa che si collocava sul cassero di una nave per servire di riparo a personaggi
balcone, in un giardino, in una piazza o anche in una stanza.
, in una piazza o anche in una stanza. seneca volgar., 3-198
fece tendere un padiglione e fecevi recare una bigoncia da bagnare. liburnio, 3-24
cuoprirono col padiglione. domenichi, 5-29: una fiamma che schizzò da un candeliere.
iv-2-491: era facile imaginare gli episodi d'una festa pastorale all'ombra di padiglioni inghirlandati
un ampio velo racchiuso in alto da una corona e tenuto allargato inferiormente (e
: l'insieme degli ornamenti che addobbano una chiesa, per lo più in occasione
eventi spettacolari. cesari, 1-2-304: una folla immensa di popolo era tratta nella
a padiglione. moretti, vii-229: appare una camera da letto... con
toilette a padiglione. -sormontato da una tenda. pirandello, 7-439: circa
dal gelo dell'infinito, è sospesa una tenda a padiglione, rossa sull'alto
-afflosciato, cascante, molle, vizzo (una parte del corpo; e ha valore
. -disposto in modo da costituire una volta di rami intrecciati. tommaseo
a padiglione, che si piegano l'una verso l'altra per fare un principio di
sant'andrea. galanti, 1-i-565: una sola nave con padiglione russo ha portato
sono alloggiati reparti militari o è sistemata una sezione ai una struttura ospedaliera.
militari o è sistemata una sezione ai una struttura ospedaliera. lippomano, lii-6-298:
: finita appena la guerra, camminavo una mattina per il viale del policlinico, in
. leoni, 656: è qui una compagnia equestre americana con due elefanti,
sedere sopra uno dei sedili che circondavano una tavola rotonda di pietra, sotto un
croce, iii-9-98: mi pareva che ancora una volta... si dimenticasse l'
. pirandello, 7-1240: giglione alzava una mano e col pollice sotto il lobo
: i nostri artefici dicon padiglione a una certa sorta di scala a bastoni che,
musicale da percossa che ha la figura d'una spe cie di cappello d'
di cappello d'ottone, che termina con una punta, ed è guernito con varie
chinese è assicurato mobilmente alla cima di una stanga di ferro mediante una scanalatura.
cima di una stanga di ferro mediante una scanalatura. quegli che lo suona lo
e sparuti aggruppamenti con un fagotto, una tromba, una viola e un padiglione cinese
con un fagotto, una tromba, una viola e un padiglione cinese. -padiglione
25. locuz. -fare padiglione: costituire una nicchia. ghirardacci, 3-229:
al cadimento della torre restò sepolto fra una pariete et un tronco di detta torre,
del padiscià. savinio, 1-131: una odalisca macerante nella mirra e negli oleandri
dormìa tra i platani / si come una regina. pado, sm.
]: 'pado ': nome volgare di una specie di pruno selvaggio. =
[uno] spettatore avrebbe potuto differenziare una romanesca, per esempio, da una padovana
una romanesca, per esempio, da una padovana. = forma femm.
'padovana ': nome che si dà ad una collezione di medaglie fatta da un padovano
prima volta che vengo da voi per una padovana. -che è o era
tale città. carducci, iii-11-141: una edizione ottima c'era, e da
. padovanino. bartolini, 20-199: una serenata improvvisa / ecco che al balcone
. superiore di un ordine, di una congregazione religiosa (e ha valore iron
, i-208: piccavasi un certo padrasso d'una religione di grande architetto. =
alla mogliere sua e saranno due in una carne. boccaccio, dee., proem
cagione di tòrtene. boiardi, 1-25-43: una dama feroce, arabiata, / qual
vocativo (e nei rapporti familiari ha una sfumatura di rispetto e di distacco).
casi di omonimia per riferirsi univocamente a una persona, indicandone il rapporto di parentela
virile), provoca la gravidanza di una donna, cioè le fa concepire un
. bernardino da siena, 644: iesù una volta andando in ierusalem co la madre
antenato, ascendente remoto, avo di una famiglia, di una nazione (per lo
, avo di una famiglia, di una nazione (per lo più al plur
17-10: legne e pietre vanno ad una sorte, / lastre e colonne e le
sua moglie nina. -fondatore di una città, di uno stato; progenitore
di uno stato; progenitore capostipite di una nazione, di una comunità (anche
progenitore capostipite di una nazione, di una comunità (anche nell'espressione primo padre
si guardavano intorno e imparavano a distinguere l'una dall'altra la cose della natura.
un'istituzione di un popolo, di una nazione; benefattore di un popolo o
riconosciuto e celebrato come il fondatore di una nazione o come colui che l'ha
o artista in genere che ha raggiunto una fama eccezionale in un determinato ambito o
un padre spirituale, mi rimane adesso una fastidiosissima occupazione. bocalosi, ii-171:
italiana. -come appellativo (e con una speciale connotazione di riverenza e anche di
onorate. - chi possiede una gran quantità di beni. aretino,
piccolomini, 10-325: la vera nascita d'una parola metaforica s'intende accader allora quando
. -padre priore: il superiore di una comunità religiosa o, anche, talvolta
ecclesiastico che presiede all'amministrazione di una comunità. -padre provinciale: religioso che
padre. masuccio, 56: venutami poi una ubedienza dal nostro patre vicario generale,
santissimo e beatissimo padre', e implica una connotazione di filiale devozione da parte del
da tutti. bacchelli, 1-ii-384: in una santa giornata come questa, il diavolo
-in partic.: teorizzatore eminente di una dottrina, di un pensiero politico,
, di un pensiero politico, di una concezione filosofica. gigli, 4-145:
nei confronti di un gruppo, di una comunità di fedeli. -in partic.:
-in partic.: il cappellano di una confraternita. sconfitta di monteaperto, xxviii-938
. strozzi, 1-248: gli donai una tonaca eh'in pegno / ebbe mia madre
ariosto, 121: fu sentito in l'una e l'altra riva / pianger donne
corsica. i padri del comune erano una volta i rappresentanti della nazione.
vecchione florido e buono, avvolto in una grande e svolazzante cappa da inverno stampava
.: occasione, spunto, stimolo per una produzione letteraria. castiglione, 78
. -ciò da cui si ricava una determinata sostanza. p. levi,
fé padre di cinque figliuoli e d'una figlia, ch'egli chiamò beatrice.
. -padre regala è morto: in una trattativa, per indicare che non si
padre, tale il figlio: per indicare una simiglianza assoluta. nievo, 805
/ -e membra e capi siete d'una stampa..., / tutti eretici
. leoni, 351: val più una baionetta che la vita di un uomo,
era l'abitudine in casa di non dare una soverchia considerazione. = voce
perché altro non essendo il figliuolo che una imagine del padre, sarà lun mostro
patrizzare ') d'un figliolo o d'una figliola che somiglia al padre, o
padreternale, il sentimento 'sufficiente 'di una propria indiscussa superiorità. =
metafisica del muratori e del vico in una testa sola, anzi in un solo
iperbole anche a me, eccovi rifatta una specie di padre eterno. ojetti,
persona riconosciuta molto esperta e abile in una determinata attività (anche con uso predicativo
capuana, 1-ii-10: e 'nzulu, una sera, aveva sfilato una storia che
nzulu, una sera, aveva sfilato una storia che non finiva più; vita e
padreterno, inasprisce i cambi, crea una macchina burocratica spaventosa per il dopo-guerra.
e che mi pozzono fare? / una difemsa mettoci di dumilia agostari; /
. ant. fornire appoggio morale a una persona in circostanze difficili; proteggere con
assiste (per lo più insieme con una donna, detta madrina) un battezzando
torneo. -in partic.: in una vertenza cavalleresca, ciascuna delle due persone
offesa e l'entità di essa, tentano una composizione pacifica anche ricorrendo a un arbitro
quell'altro, ora andare a tagliare una gamba a uno, ora andare a levare
. chi presenzia con funzione simbolica a una cerimonia ufficiale, di carattere civile o
4. figur. chi fornisce a una persona aiuto, appoggio o protezione,
finito il petrarca, le parlerò d'una grand'opera, alla quale però non metterò
: il craveri mi ha confermato di avere una volta pensato a mandargli i padrini e
appartenente a un ordine monastico o a una congregazione religiosa (anche come appellativo
condizione di consorte del capofamiglia, ha una posizione di preminenza in una casa
ha una posizione di preminenza in una casa e presiede ah'amministrazione domestica
ente, si sarebbe data a fare una o una altra cosa in
, si sarebbe data a fare una o una altra cosa in ma,
all'infelice ma glorioso tommaseo sarà concessa una stufa poiché la sua padrona di casa
sembrava [il cortile] quello di una fattoria, popolato di galline, di
, in partic. nell'intestazione di una lettera: signora. carnesecchi, 101
che vi adora, diventare schiava d'una laurina che ardisce di farvisi superiore,
uso a quei tempi, lo faceva con una mezza aria di voler scherzare.
16-98: erano i giorni che a una malattia di maria teresa tutta milano si
viva forza che (avendo tu sottoposto una volta il collo al giogo della fortuna)
nazionalità italiana era sorta dal grembo d'una grande rivoluzione sociale, padrona d'europa,
importanza, dopo la capitana, in una squadra navale (ed era detta padrona
seguitando un'idea congenita al paese, una di quelle idee padrone che in sé
popolare. 12. conoscitrice esperta di una disciplina (anche nella locuz. farsi
. stor. diritto feudale di patronato su una chiesa o su un ente ecclesiastico spettante
stabilire l'uso e le regole di una lingua. l. salviati, 1-1-146
3. per estens. patronato di una divinità o di un santo protettore.
potere determinante esercitato sull'agire umano da una condizione fisica o spirituale o da un
all'uso esclusivo del padrone o di una famiglia, in partic. agiata e ragguardevole
padronale. e. cecchi, 6-228: una sorta di viottola padronale arrampicata a zig-zig
a residenza dei padroni e costruito con una certa larghezza e magnificenza (un edificio
jahier, 2-18: mi hanno prestato una villa -garantita padronale / cancello cifrato -giardino
viani, 14-70: lì prossima c'era una rimescita di vino padronale.
eran nati sul suo, ed erano una gran parte) un'affezione come d'uomini
-padronaggio su un ente ecclesiastico o su una fondazione pia. lami, 1-1-xxiii:
s'allargò per tutto: ci pigliò una padronanza che io, povera vecchia! mi
. einaudi, 394: che esista una tendenza di taluni grandi gruppi industriali di
'pesante 'del ferro di ottenere una posizione di padronanza sulle banche italiane parmi
-predominio su un luogo, su una posizione strategica, su una regione determinata
, su una posizione strategica, su una regione determinata. malvezzi, 51:
municipale e vuole che il municipio sia una repubblichetta nel re- pubblicone. periodici popolari
propria vita. -il servirsi di una funzione o carica a proprio arbitrio.
. ascendente di natura psicologica esercitato su una o più persone. -in partic.:
il proprio meglio; ogni suo atto esprime una padronanza; lasciato a sé senza ostacoli
6. protezione esercitata a favore di una persona di rango inferiore o che si
le padronanze. -affetto per una persona (nell'espressione pigliare padronanza)
un gran che, ci si piglia una padronanza addosso, che chi ce li
mie azioni. -predominio esercitato da una facoltà intellettuale o da un istinto.
quella padronanza sopra la fantasia che in una città libera ha un maestrato sopra un
. 8. conoscenza approfondita di una disciplina, di un'arte, di
disciplina, di un'arte, di una lingua, di un argomento; capacità
: innumerabili pensieri, sempre espressi con una meravigliosa ed assolutissima padronanza di parole e
annunzio] fa impressione, e dimostra una gran padronanza dello strumento artistico anche nelle
schiller... scioglie il problema di una trattazione esauriente del tema storico mercé un
ai frontispizi. -abilità nel compiere una mansione determinata. bozzati, 1-95:
aveva da dir la sua, con una padronanza che non ammetteva repliche.
armi di padronanza: quelle proprie di una famiglia principesca e inserite nello stemma di
famiglia principesca e inserite nello stemma di una città in segno di omaggio. =
, spettante al titolare del padronaggio su una chiesa o su un ente ecclesiastico.
debitore il vescovo di faenza di mandare una gallina con dodici pulcini di pasta e con
onorifica, spettante al fondatore di una chiesa, di un monastero o di un
colla instituzione di un maggiorato, di una dote alla posterità, di un padronato.
: gli resta tuttavia [ai liberti] una certa specie di soggezione e di gratitudine
7. ant. protezione esercitata da una divinità o da un santo.
. nel linguaggio giornalistico, titolare di una piccola azienda o di un laboratorio artigianale;
sm. chi tiene alle proprie dipendenze una o più persone retribuite con salario,
. bernardino da siena, 678: di una delle vostre giornee se ne potranno fare
andando in valenza, è condotto da una gran fortuna in barberia e venduto. la
. fra cherubino, 3-114: venendo una persona d'assai in casa d'uno
proprietario di un laboratorio artigianale o di una bottega. -al plur.: classe
. -padrone del vapore: capo di una grande industria, gestita con modi autoritari
o artisti e letterati, altinterno di una corte (anche come appellativo ossequioso nello
, monarca, re (e può avere una connotazione di ossequio). machiavelli
machiavelli, 1-i-29: chi diviene patrone di una città consueta a vivere libera, e
: queste consuetudini [feudali] sono una specie di capitolazioni, con le quali dal
si tratta di doversela strigare / con una gente che non vuol padrone- / padrone,
concede all'ispirazione religiosa d'un sacerdote una predica se non approvata previamente da una
una predica se non approvata previamente da una censura. -dittatore. pavese
6. chi tiene sotto il proprio dominio una regione determinata, la controlla militarmente
-al figur.: chi, in una lotta di idee, riesce a far
-scherz. chi supera i rivali in una competizione amorosa. ghislanzoni, 17-162
minuti a guisa di locomotive, con una spaventosa velocità. -padrone di imbarcazione
della conservazione di un mezzo o di una scialuppa. tramater [s.
11. ant. chi protegge una persona o una collettività, ne tutela
. ant. chi protegge una persona o una collettività, ne tutela gli interessi o
. 12. protettore soprannaturale di una città o di un'istituzione; santo
. -in partic.: titolare di una chiesa. dante, inf.,
13. chi esercita il giuspatronato su una chiesa o su un ente ecclesiastico.
alla perfezione e sa parlare con proprietà una lingua; esperto di una disciplina,
con proprietà una lingua; esperto di una disciplina, di un'arte, di un
: [d'annunzio] padrone di una tecnica formale preziosa. -abile nell'
18. che esercita l'autorità su una persona determinata guidandone le scelte (o
questo caso, ché uno che promette una cosa a un altro non n'è più
può ridurre ai suoi voleri o possedere una donna. castiglione, 326: io
lavoranti dove vogliono. -non soggetto a una potenza straniera. mazzini, 66-240:
il capitano mugford si fé padrone di una nave da carico che portava molte armi e
1-281: i preti tra 'contadini prendono una cert'aria di superiorità, vogliono regolare
sm. conoscenza approfondita e perfetta di una disciplina da cui deriva la spigliatezza nell'
estens. rendere possibile il dominio di una regione o di un tratto di mare (
regione o di un tratto di mare (una posizione strategica). siri,
-influire in modo determinante sul comportamento di una persona; dominarne l'animo, i
rebora, 3-i-426: sono stato colto da una ricaduta 'fisica 'del mio esaurimento
. 6. conoscere in modo approfondito una materia, un argomento, una disciplina
approfondito una materia, un argomento, una disciplina; saper usare con proprietà ed
un mezzo espressivo, in partic. una lingua. salvini, 5-iii-325: dante
empiriche, ma diversamente da esso di una infinita fecondità, tale cioè da padroneggiare
ogni manifestazione del reale. -superare una prova. borgese, 1-17: la
mezza giunsero le trombe da napoli ed una compagnia di soldati ed allora si cominciò
più micidiali. -concorrere a determinare una conseguenza. mamiani, 10-ii-68: la
. 8. manovrare con perizia una macchina; far funzionare uno strumento.
marinaio. -essere a capo di una flotta. nardi, i-40: questo
, lo sdegno o un sentimento; reprimere una reazione violenta o un istinto; mantenere
cura primaria e gli ordinari pensieri dell'una fazione erano quelli di padroneggiare nelle città
marmo professione la quale permette in roma una certa vita indipendente, se pure indipendenza
cittadini e mercatanti a roma, per una galeotta padroneggiata per stefano barocci da pisa
zara, assaltarono nel porto di tampontello una marcilliana di 5 vele con 12 pezzi
. nel più baso luogo cor una parte d'uomini. c. campana,
il terreno asciutto e inclinato circostante a una palude, che convoglia in essa le
di padule. cicognani, 3-155: da una settimana il vecchio, su un panchetto
, su un panchetto verde, con una spazzola spelacchiata di padule in mano,
d'armida, l'italia libera e una. -situazione critica, frangente pericoloso
padule: ogni cosa non buona ha una causa che la prepara e fomenta.
ii-103: all'ultimo pigliorono terra in una costa annegata, piena de fiumi e
un ciuffo di piante di palude infilato in una lunga canna per spolverare i soffitti.
bocche al mare. era questa padusa una grandissima palude, la qual teneva da aitino
in posizione infelice, e che offre una vita misera, triste, squallida.
: ti pongo questo patto: non una parola sul paesaccio in cui io e tu
mangiare un piatto di maccheroni bisogna pensarci una settimana prima. -con enfasi
spazzola dell'acquazzone ha dato alla lesta una ripulita al paesaggio: lavato la faccia
quale le zone poste lateralmente rispetto a una strada si presentano a chi la percorre
-aspetto complessivo di un oggetto, di una materia. e. cecchi,
tempi lunghi o anche lunghissimi) da una certa forma e da un certo aspetto
inglobanti manufatti umani) e, in una concezione più moderna, anche e soprattutto
-figur. patrimonio intellettuale e culturale di una persona singola o di un gruppo (sociale
in modo ideale o pittoricamente fantastico secondo una certa illusione spaziale o prospettica. -anche
, 26-25: per lo vano d'una finestra, o per qualunque altra apertura di
altra apertura di lor capriccio, mostrare una lontananza di paesaggio in isfuggita. milizia
campagna come realmente sono... una collezione ben ordinata di sì fatti paesaggi
poetico di la- martine! non è una riproduzione fotografica, ma una visione poetica
! non è una riproduzione fotografica, ma una visione poetica. capuana, 15-208:
10-34: il paesaggismo... è una specie di me renda in
me renda in campagna, una pittura di gusto. idem, 12-31:
: i dialettali del novecento involuti in una poetica in fuga dai motivi realistici, narrativi
narrativi, satirici... verso una cronaca puramente familiare e paesaggistica.
, 8-26: vestita così da paesanella: una simpatia! idem, 8-298: poeta
etruria è il paesanismo italiano arrivato a una espressione perfetta. montale, i-129: teorici
nativo o abitante di un paese, di una regione; chi appartiene a una
una regione; chi appartiene a una nazione; chi vi è indi
, 1-608: questa non è se non una piccola associazione di rosicanti astuti, condotta
associazione di rosicanti astuti, condotta da una vecchia volpe di razza non paesana.
2-1-277: chi vuole passare ha girato una parte dello esercito per qualche via traversa
paesani e soldati, per lievissima cagione, una così fiera tenzone che restarono uccisi dei
non esiste, di fatto, né una popolarità della letteratura artistica né una produzione
né una popolarità della letteratura artistica né una produzione paesana di letteratura 'popolare 'perché
di letteratura 'popolare 'perché manca una identità di concezione del mondo tra '
vicende che vi si sono succedute (una cultura); che è tradizionalmente proprio
paesana. -che è strumento linguistico di una comunità locale, indigena di parlanti;
tradizione linguistica e alle esigenze comunicative di una ben determinata società o nazione. guazzo
straniero vocabolo corrompe / l'intrinseca virtù d'una favella / quando lo stile riman paesano
sia possibile. -che appartiene a una determinata comunità linguistica. castelvetro,
. romei, 193: -vorrei ch'una volta vi risolvessi a credere ch'io
vive in provincia, e ne deriva una particolare mentalità, ne assume determinati atteggiamenti
non si riesce a capirla. hanno tutti una testa. parlar con loro sembra d'
limitatezza, meschinità (e assume spesso una connotazione spreg.). tommaseo,
'figlia di jorio'. questi artisti ne fecero una sintesi falsa e sgargiante, assai vicina
di stendhal. palazzeschi, 1-67: una banda paesana ha suonato alcune arie,
suonato alcune arie, delle polke, una mazurka, e fantasie sulle opere verdiane
è facile misurare lo sforzo che subisce una natura umana passando da un ambiente familiare
accanto all'oratorio del rosario, in una casetta più cittadina che paesana.
sputò un lembo di sanguinosa carne e una superba bestemmia paesana. -che nasce
nasce dalla consapevolezza dell'ap- partenenza a una cultura strettamente locale e, in partic
deledda, i-271: non ho sposato una borghese: figùrati se mi metto il giogo
figùrati se mi metto il giogo per una paesana. g. bassani, 3-13:
sempre in lieve pendenza e fiancheggiata da una doppia fila di cipressi, ci scendevano
era un rasoio di barcellona. quando una guancia fu sbarbata si fermò e mi
nazionalità. giorgio dati, 1-246: una gagliarda banda d'arabi, i quali
. che si trova a proprio agio in una situazione, in una condizione (una
proprio agio in una situazione, in una condizione (una persona). baldini
una situazione, in una condizione (una persona). baldini, i-55:
paesanotto, che aveva guardato per due anni una bella bruna dagli occhi scintillanti. savinio
di cesare, 157: morì appio in una isola che si chiamava euboe,
2-69: il paese dove eravamo allotta era una schiena di sassi arsicciati dal sole.
da un complemento di denominazione o da una proposizione relativa. latini, i-141:
dove alle grazie / rendere il voto d'una regia sposa. amari, 1-1-x;
, disse: a me si è apparita una visione della deità, che io
[guevara], i-34: mi diede una sua lettera qui in burgos,
nel paese circostante a lucardo, in una villa che è chiamata altugiana, nacque
consiglio... fu letta una relazione... sopra il sindicato degli
operare contro torino, quello sarebbe con una sola tappa padrone della base nemica,
armi- rante. caro, 4-326: una femina errante, una che dianzi /
caro, 4-326: una femina errante, una che dianzi / ebbe a prezzo da
., 2609: 'regione ': una parte della terra, riguardata nelle circostanze
elementi... 'paese': una divisione di più o men grande misura
. il dominio intellettuale, culturale di una disciplina; spazio logico, argomentativo;
-ambito morale. zena, 2-202: una fanciulla ha bello essere avvenente e colta
sono d'uno paese, lega sotto una medesima ragione, overo che coloro che abitano
. questo è vero legalmente; questa è una finzione legale alla quale riconosco che bisogna
i-179: il paese era travagliato da una crisi di istituzioni e di coscienza.
, 9-330: l'italia è tuttora una nazione borghese, e tra essa e i
africa e dell'asia, dotati di una propria cultura tradizionale ma con un livello
paese a mezzo il giorno / come una stampa, pur nuova, d'antico.
antico. pavese, 5-9: c'è una ragione perché sono tornato in questo paese
, in partic. come sfondo di una pittura di soggetto diverso. -anche:
nel percorrere saltellando su un solo piede una serie di riquadri disegnati per terra secondo
serie di riquadri disegnati per terra secondo una particolare disposizione, senza toccare le linee
. -anche al figur.: giudicare una cosa prescindendo
paesi: figuratamente di chi favellando intende una cosa e chi l'ascolta un'altra.
c'era un ingegnere che mi faceva una corte, ma una corte che non ti
che mi faceva una corte, ma una corte che non ti dico!.
. rossi, mentre il padre portava una spazzola all'umberto dura e nera senza
verga, i-307: passando vicino a una fattoria grande quanto un paese. giorgini-broglio
(ed è anche verso ricorrente di una canzone popolare). moretti, ii-105
atteggiamenti rozzi, grossolani (e ha una con notazione marcatamente spreg.
3-163: andarmi a seppellire per una settimana in un paesetto! bonsanti
dendritica. bossi, 34: una pietra dicesi 'arborizzata 'allorché vi si veggono
, complessiva di un periodo o di una scuola o particolare di un artista;
suo aspetto ordinario, e assistetti a una di quelle battaglie di luce, proprie dei
che i grandi paesisti dell'olanda ritrassero con una efficacia insuperabile. e. cecchi,
sono segnati da forte provincialismo (e ha una marcata connotazione iron. e spreg.
e culturale (e ha, antifrasticamente, una connotazione sarcastica). alfieri,
importanza politica e culturale (e ha una marcata connotazione spreg.).
porta sopra il capo / come fosse una corona di brillanti. -con uso
da poco tempo nel suo paesùcolo con una gamba di meno, e molti affanni di
subito scattava in piedi, si levava una pantofola, e pàffete! -schiacciava con
giro, valdo paf, gli menava una botta sulla gobba. 2.
scienziati già si rallegrano ai aver constatato una legge, pàffete! ecco un fatto,
legge, pàffete! ecco un fatto, una scoperta che la butta giù con un
la 'dionisia 'era il nome di una donna paffica del bottonuto.
un fratacchione grasso, paffuto, con una chierica tonda. redi, 19-247:
) naticuta! betteioni, iii-297: una nidiata di bambini rossi e paffuti,
d'aspetto. -con riferimento a una parte del corpo, in partic.
mascherone da galeazza, interpellollo. -in una raffigurazione di pittura o di scultura.
nel più paffuto dei suoi tre volti con una crudeltà equivoca, untuosa.
arrisicai... a farne friggere una solenne padellata. forteguerri, 14-86: dissero
stanno in patria oziosi, schierati sopra una piazza o ragunati entro qual- ch'officina
l'ignoranza. 4. portato a una tenerezza languida e svenevole. rebora,
, nel riguardo dell'amore, sia una rinuncia successiva che spesso s'acqueta presto
fresca, candida, paffutella, pare una grazia di quattr'anni. tommaseo,
anni. tommaseo, 1-135: veggo una paffutella che dipinge accanto alla venere.
, 4-449: arcadi tutti son, tutti una gente, / ma di culto diversa
per te, schiavo ribelle, / una sferza di cuoio paflagone. = voce
salario in denaro dato come ricompensa per una prestazione continuativa, con scadenza regolare (
i richiamati] silenziosi e tranuilli come una squadra operaia che aspetti il suo turno
provisioni sopra provisioni, che è stata una crudeltà. b. segni, 8
paghe a'soldati introdusse tra i romani una nuova maniera di far la guerra. botta
4. in senso generico: ricompensa per una prestazione saltuaria o per un lavoro occasionale
a'musici. leoni, 237: ricusò una generosa paga da un suo cliente perché
pavese, 1-49: avevamo lavoro per una stagione e ci usciva una paga.
lavoro per una stagione e ci usciva una paga. -guadagno, profitto.
poi viver per non corerli le intrade, una paga morta. 5.
: specialmente in un giuoco o in una gara qualunque.
',... * fargli una tamburata, dargli le croste o le paghe
neri di donato, 158: posero una grande presta di fiorini cento mila e
-in paga di qualcosa: come ricompensa di una determinata opera. - anche con uso
nuova ': ai soldati, dopo una sconfitta, non si lasciano mancare le
: mandi insieme [vostra signoria] una poliza di cambio pagabile in napoli. chiari
regalato il cavallo, che mi desse una cambiale di codesta somma pagabile a vista
compenso dovutomi. 2. che ha una determinata scadenza per il pagamento; che
dì 15,... tu piglierai una cambiale pagabile in sei mesi, in
[s. v.]: 'una pagaccia ': chi non paga mai o
pagàia, sf. corto remo, con una sola pala, impiegato su canoe e
, 1-47: né il riflesso d'una vela, né il remeggio d'una
una vela, né il remeggio d'una pagaia turbava la pace dei prodigiosi giardini
di pagaia per farci avanzare di volo una mezza dozzina di metri. bacchelli,
, sm. consegna o versamento di una somma di denaro che comporta il definitivo
vanno in aiutorio ed al soldo d'una città fedele e timorata che osserva la
, sebbene di pochissimo valore, fanno una piccola polizza al banchiero, che soddisfa
d'anticipazioni, di pagamenti ritardati, in una delle crisi finanziarie troppo frequenti da due
chi o per quale prestazione è corrisposta una retribuzione, un compenso. castiglione,
le candele, mi vennero nelle mani una borsa piena di scudi. -pagamento
bisogno: quello che prevede l'indicazione di una terza persona a cui può rivolgersi il
a cui può rivolgersi il possessore di una cambiale qualora l'obbligato rifiuti di pagare
quello compiuto all'atto dell'ordinazione di una merce o comunque prima della sua consegna
cui è tenuto il compratore per regolare una tratta, secondo il cambio fissato dalla
per conto di uno degli obbligati di una cambiale, da un terzo estraneo che
sfavorevoli che avevano preso renzo come in una morsa, l'urgenza di farsi vivo
pattuita; valore venale o prezzo di una merce. cavalca, n-44: andò
, mentre egli il pagamento aspettava, una di loro... il dimandò
o vero mezzo staio di biada et una mezza zapina d'oglio per ciascuno di loro
delfico, iii-31: quel dirsi 'una cum turre quae este in asculo 'e
credere che fosse un feudo, ma una di quelle torri che anche gli altri
in altri beni per un servizio o una prestazione. cassiano volgar., ii-13
. somma di denaro versata periodicamente per una determinata e continua prestazione di lavoro;
faccia. leonardo, 2-217: ècci una certa generazione di pittori i quali per
tu potessi. -soddisfazione di una promessa. vasari, 4-i-106: io
, con pagamento: dietro versamento di una somma di aenaro o con la consegna
« ma è pazzo, signore? una ragazza a pagamento? ».
, frequentato o ricevuto dietro versamento di una somma di denaro convenuta (e si
pagamento: rispondere con vaghe promesse a una richiesta. rinaldo degli albizzi, ii-222
sapere nulla; e mandando a ricordarlo una volta e più, die loro parole
della buona intenzione o della gratitudine di una persona. della casa, iv-237:
11]: anche 'pagamorta 'è una parola che nelruso giu- ridico-finanziario di ferrara
riti, i procedimenti sacrali propri di una religione non cristiana. -anche: conformemente
gusto, al modo di vivere di una cultura estranea alla dottrina e al mondo
che occupavano, era al modo di una paganea di miglia 120. questa parola
primamente intesi: ciascuno di loro aveva una mazza in mano e stavano lontani l'uno
e l'andare a questo modo chiamavano una paganea. = dal gr. mod
nel proprio comportamento o nelle opere, una concezione della vita, della realtà,
crespi e ondeggianti capegli » coronati di una corona d'alloro (oh! l'
l'alloro!) e con nella sinistra una cetra che vorrebbe essere greca ed è
alle gesta. la vergine maria da una parte -una vergine troppo paganeggiante -e venere
scoppiava nuovo scandalo ad asta interrotta per una miserabile cassetta di paganelli. =
nei monasteri. -popolazione che ha una fede diversa da quella cristiana (con
pratico e spirituale proprio di chi segue una religione diversa da quella cristiana; adesione
superstizioni e credenze popolari o caratterizzata da una visione materialistica ed edonistica della vita (
oggi, mercé i governi, abbiamo una 'famiglia 'troppo sovente cattedra d'
sovente cattedra d'egoismo ai giovanetti crescenti, una 'proprietà'ch'è segno di monopolio
'proprietà'ch'è segno di monopolio, una 'religione'che oscilla tra il paganesimo e
sociale e non essendo d'altronde subentrata una sincera capacità di godere, si ha una
una sincera capacità di godere, si ha una sorta di gelido e frenato paganesimo,
culturale, filosofica, letteraria improntata a una concezione estetizzante dell'arte, intesa come
morale e didascalico, volta unicamente a una libera espressione del soggetto creatore.
. baldini, i-144: quei cristiani che una volta evitavano con tanto metodo di fughe
). proprio di chi professa una religione pagana. caviceo, 1-105
dice un patrimonio militare e costituisce una università da per sé, e per conseguenza
due persone di verse: una, cioè, feudale, che vuol dire
. e. cecchi, 5-287: una di quelle statue di ninfe o di
paganizzare, tr. ridurre o ricondurre una o più persone o una popolazione,
o ricondurre una o più persone o una popolazione, con la persuasione o con
persuasione o con la violenza, a una religione non cristiana. -anche: fondere
fondere elementi di un pensiero, di una cultura pagana e, in partic. della
2. per estens. rappresentare una realtà puramente spirituale con attributi e forme
concludere che a meditare crescea di soppiatto una elegante miscredenza e l'arte paganizzava ogni
paganizzazióne, sf. il ridurre una o più persone o una popolazione a
il ridurre una o più persone o una popolazione a una religione non cristiana;
o più persone o una popolazione a una religione non cristiana; inserzione di elementi
duo sacerdoti, l'un de l'una setta, / l'altro de l'altra
la fede dei suoi padri e disertasse una religione antica quanto il mondo, rinnegandola
politeista o musulmana (un territorio, una città). zanobi da strato [
greca e romana (uno scritto, una forma d'arte, un sistema filosofico
volendo alludere, in realtà, a una specie di demiurgo, anzi di artefice
rivela nel proprio comportamento o nelle opere una concezione della realtà estranea a quella elaborata