si può prolungare l'orazione, cioè una ora e meza. d. martelli,
meza. d. martelli, 38: una orazione di francesco carrara non ha nulla
lviii-183: a la messa ditto capelan fece una orazion vulgar in laude di la compagnia
. tasso, il-vm: il ditirambico con una continua orazione esprime il suo concetto.
, nelle quali dopo avere interamente parlato una parte, risponde l'altra. filangieri
filangieri, ii-422: il professore di una scienza... non dovrebbe montar
vili-41: essendo l'animo mio di mostrare una volta chi fosse niccolò machiavelli, e
voce o per scritto, il pensiero di una persona; discorso. -anche: espressione
. tasso, 12-634: l'orazione è una voce, overo un parlar composto,
orazioncèlla. tolomei, 2-155: mandovi una copia di due oracion- celle, le
, 4-17: vuol che guardiate attraverso una lente magnifi- cativa tutte le miserie di
lente magnifi- cativa tutte le miserie di una vita prosaica..., tepidi
, 408: levossi alla manica una cartuccia ov'era stampata un'ora- zioncina
. frutto del lauro (ed è una falsa drupa ovale, nera e lucida,
1-iv-341: l'albero è grosso quanto una noèe e produce certe orbacche, grosse come
vincitore si vestiva di bianco e mettevaseli una corona d'orbaco in capo. pietro ispano
privare in modo definitivo e irrimediabile di una persona, in partic. di un
5-1-461: o morte crudele, rapire in una volta due giovanetti, orbare questa addolorata
xv-33: orbato / m'ha d'una figlia il cielo. tommaseo, 10-i-179:
forse se credere alla lettera, o giudicarla una vendetta di donna disperata ed orbata dei
-per estens. privo della compagnia di una determinata persona, lasciato solo.
. 2. che manca di una caratteristica determinata; che ha subito una
una caratteristica determinata; che ha subito una perdita, una menomazione, un danno
; che ha subito una perdita, una menomazione, un danno, una diminuzione
, una menomazione, un danno, una diminuzione. dante, conv.,
marsilio da padova volgar., i-xvi-23: una cosa altressì è. ppiù naturale e
/ e squassata vacilla, / sotto una nube d'ira, / tra la colpa
, xiv-317: ricordavo l'ombelico come una fossetta bianca e pura affondata in un'orbe
cosa d'argenteo e di tenero, una umidità lucente e labile che assomigliò il bianco
esso nell'orbe proprio si muove con una velocità minore di quella della terra.
i-361: l'orbe si sarebbe volto anche una volta all'urbe. -collettività
sommo reggitore dell'orbe cattolico sia sempre una verga pullulata di lor semenzaio. g
: bisogna parlare in ogni luogo di una crisi mondiale, del crollo di un'
crollo di un'epoca, della morte di una civiltà: risalire dal fatto singolo,
orbèllo, sm. strumento formato da una lama rettangolare di metallo o di vetro
: 'orbello': chiamasi così da'coiai una piastra d'acciaio o di vetro incassata in
un'idea all'altra, per introdurre una conseguenza, per rafforzare un'interrogazione).
affetto, le cure, l'esempio d'una condotta illibata. 2. con
mi ricordo, se per caso trovava una di quelle bisce cieche che chiamano orbetti,
orbiculare), agg. che descrive una curva circolare o ellittica, che ha direzione
ellittica, che ha direzione circolare (una linea, un movimento).
ci menano eziandio a supporre col laplace una primitiva materia solare diffusa e rarefatta a
, il cratere orbicolare si spalancava con una specie di veemenza vorticosa nel suo giro
o rotatorio; in tondo, secondo una figura circolare, sferica o ellittica.
rotonda o alquanto piana, simile ad una ruota picciola, detta da'latini *
chiama orbiculo, al quale è attaccata una lenguella da questo foro esce l'acqua
. modanatura concava posta alla base di una colonna; scozia. fr. colonna
(orbìculo). ant. descrivere una linea sinuosa. ristoro, 1-20
orbiculàrio, agg. letter. che descrive una circonferenza o una linea curva; circolare
letter. che descrive una circonferenza o una linea curva; circolare. baruffaldi,
sf. petrogr. roccia che presenta una tessitura orbicolare. = voce dotta,
riesce, dicolo? onorinsi le orecchie, una orbiglia. = dal lat. ervilìa
: l'orbino su la soglia d'una chiesa scuote la ciotola dei soldini in cappa
a. neri, 1-40: veniva una polvere nera, la qual in tegame
satelliti intorno a un pianeta, da una stella secondaria intorno a una principale)
, da una stella secondaria intorno a una principale); è costituita da una
a una principale); è costituita da una conica (ellisse per i pianeti;
percorso di un veicolo spaziale, di una sonda, di una capsula o di un
spaziale, di una sonda, di una capsula o di un satellite artificiale lanciato
distanza e inclinazione determinate, descrivendo una circonferenza o un'ellisse (e si dice
passeggiate dei fox-trott. -itinerario di una migrazione. sinisgalli, 6-204: le
. -segno o pennellata che descrive una linea curva. manzini, 17-no
colorate si aprono, sbocciano, in una composizione di superfici piatte e curve, fra
fondasi tutta sull'abitudine e riducesi ad una specie di organizzazione fittizia e circolare,
alvaro, 10-138: non per caso era una signora dissestata, spostata, e quindi
, da un'altra persona o da una potenza politica; sistema di potere,
ghirlanda. stuparich, 5-100: maddalena era una creatura indipendente che si muoveva nella propria
fuori delle orbite agitavano le braccia verso una pittura antica. pirandello, 8-1124:
9. figur. apertura nella facciata di una costruzione, arco aperto, vano.
voce dotta, lat. orbita 'traccia di una ruota sul terreno ', da orbis
'l giuoco della cecaria, fingendo che una parte de circonstanti fosser ciechi diventati et
orbità. d. bartoli, 5-246: una tal cecità di mente parve al santissimo
debito di pensieri: l'orbità, una mezza morte de'vivi. salvini
7-173: barà bene che me ne mandiate una copia [d'un epigramma],
dell'astronautica, che si svolge lungo una traiettoria circolare o ellittica intorno alla terra
3. per estens. delimitato da una linea curva, in partic. ellittica
orbitale atomico) oppure degli elettroni di una molecola (orbitale molecolare) in un
moravia, iii-81: il lato destro di una testina di vitello con tutto l'orecchio
: i sovietici... avevano propulsa una donna, la prima astronauta della storia
dei vertebrati che deriva da ossificazione di una cartilagine e collega l'orbita allo sfenoide
non dircelo prima che sei orba come una talpa, vecchiaccia grinza? d'annunzio
anche lui. -con riferimento a una raffigurazione mitologica o allegorica. niccolò
). ungaretti, xi-351: è una facciata alta, impettita, piallata,
si aprivano contro certi muri orbi d'una via spopolata. -pieno di aperture
, e non mandato ad alcuno in una lettera orba. -lume orbo:
condannato. -sopraffatto, sconvolto da una passione o dall'ira. - anche
orbi. -ottenebrato; inadeguato (una facoltà). ariosto, sat.
: estinto, privo di posterità (una famiglia, una stirpe). petrarca
privo di posterità (una famiglia, una stirpe). petrarca, ii-1-104:
arbasino, 7-36: il bagno è una tinozza di plastica gotica, nero e oro
10. luminosità, splendore di una sorgente luminosa, in partic. del
sulla montagna e più in alto ancora una trasparenza serena. deledda, i-358:
crespe inanellature... sono eon una nobile sprezzatura neglette e spianate. tasso
di helvetius: preparato farmaceutico fatto con una sospensione finissima di tale minerale. -oro
filosofi. altri, ricogliendo a tempo debito una certa spezie di rugiada, da loro
iniziatico). delminio, 1-73: una quarta imagine sarà ancor sotto questa porta
di silvanite i cui componenti cristallini hanno una disposizione simile a una scrittura.
componenti cristallini hanno una disposizione simile a una scrittura. -oro nero: maldonite
grande importanza per lo sviluppo economico di una società (quali il petrolio e il
sponde felici / anche un nome, una veste, erano un vizio.
particolarmente lieto o prospero nella vita di una persona o di una collettività o di
prospero nella vita di una persona o di una collettività o di un'istituzione per l'
, ecc. (e può avere una connotazione ironica). guicciardini, 2-2-50
vostro governo, dal quale voi aspettate una età di oro, arà seco molti di
qualche dottrina cominciava la sua carriera aprendo una scuola. carducci, iii-15-194: anche
peso d'oro, / troverassi più una spia. -avere corona d'oro
8: questo mondo è altressì come una fiera, ove molti ha de'folli mercatanti
tesori di armonie... ad una folla spensierata che lo copriva di oro,
oro, d'oro: rivestire con una lamina di metallo prezioso; dorare, indorare
con valore aggett.): rivestito di una lamina di metallo dorato. dante
altre depenture. -laccato con una vernice che imita il metallo prezioso.
prezioso. montale, 3-196: passa una donna in mutandine cortissime, reggipetto e
primo fue il campo azzurro en- trovi una ruota di carro gialla ovvero ad oro.
la volpe d'oro / uccisa a una sorgiva. -giallastro. ber
felice (un periodo di tempo, una situazione). d. bartoli,
un affare d'oro quel matrimonio, una fortuna per tutti loro. de roberto,
. moravia, 13-17: ecco allora una regola infallibile, una regola d'oro
: ecco allora una regola infallibile, una regola d'oro, per distinguere la parola
accademia del nostro duca di ceri, lesse una vostra lettera latina tutta d'oro.
piccino, ma tutto d'oro; in una parola, lo 'statista regnante '
di riparare a venezia, perché là conoscevo una famiglia d'oro a cui affidarla.
. bernari, 3-100: anna è una ragazza d'oro, pensa a tutto nella
(467): il detto girolamo fecie una lettera molto ingegniosa et in mio gran
i quali bastassino non per premio di una cotal bella opera, ma solo per
. piovene, 233: mi riconoscono una certa dignità, un certo decoro:
baldini, i-229: « a sentirli pare una musica » disse una donna del popolo
a sentirli pare una musica » disse una donna del popolo: ed erano due romanacci
). sanudo, lviii-61: vene una grandissima pioza e grossa la qual duroe
programmi definiti era nel periodo del risorgimento una debolezza, poiché non si era elaborata
mondo: anche con la promessa di una ricompensa o di un guadagno molto ingente
sp., 7 (114): una casa che bruciò pochi anni or sono
nel suo silenzio di caprera ha fatto una indigestione di corbellerie di cui si va a
ad oro, per il mezzo d'una vecchia, / ella sì se l'avea
a oro. -porre nei termini esatti una questione. magalotti, 9-2-94: poveri
l'aurora? pirandello, 8-840: una mattina per tempissimo, ch'egli se
svegliarlo di soprassalto nel suo quartierino con una furiosa scampanellata. -tenere in casa
, a parlar da senno e'non vale una man di noccioli, una chiarabaldana,
non vale una man di noccioli, una chiarabaldana, una frulla. panciatichi, 284
man di noccioli, una chiarabaldana, una frulla. panciatichi, 284: per
, / e quella stimerai men ch'una ghianda / però che non è oro ciò
voi... vedete ne'farisei una gran dimostrazion di pietà: digiuni,
tubiflore, affini alle scrafulacee, che conta una dozzina di generi; sono totalmente parassite
oroboni lentisci, cioè lacca et è una gomma. = etimo incerto.
tante pieghe orogenetiche verso il culmine di una montagna a cono. g. m.
l'idrografia le linee di moto; l'una le stanze e l'altra i viaggi
: si arriva a peghera, cioè ad una serie di pascoli, dove appare evidentissimo
si venne a riconoscere 1'esistenza di una fòssa ad imbuto. 2.
concreto: insieme di rilievi montuosi di una determinata regione. svevo, 8-627:
3. figur. configurazione di una parte rilevata del corpo umano.
; che concerne i rilievi montuosi di una regione determinata. -carta orografica:
irregolari. de marchi, ii-761: una timonella di due ruote, che si
appoggiava colle due lunghe stanghe alla schiena d'una magra cavalla, che pareva un sistema
in oro, incastonato o circondato da una montatura d'oro. c.
c. e. gadda, 6-127: una minuscola pace orolegata e tenuta da una
una minuscola pace orolegata e tenuta da una staffa d'oro, sì da poter altalenare
iii-13: vi si stabilì con grave spesa una vetreria... ed un'orologeria
ed ebbesi in animo l'erigervi ancora una stamperia. 3. negozio dove
prefissato, in partic. l'innesco di una carica esplosiva (per lo più nelle
di pubblica sicurezza sosteneva che era stata una bomba a orologeria collocata lì molte ore
un orologiaio curvo su un panchetto svitare una molla con una piccola punta di acciaio
su un panchetto svitare una molla con una piccola punta di acciaio.
moto apparente, del passaggio uniforme di una sostanza (acqua o sabbia) da
altro o anche del consumo regolare di una candela; la struttura in uso attualmente
perché l'ami, / che l'una parte e l'altra tira e urge,
1-2-484: l'orologio... è una macchina di molte ruote di puro acciai
, ora lontano come il tremito d'una stella. montale, 2-26: è carnevale
a corda: quello che funziona mediante una catena che sostiene un peso.
un peso... pendente da una corda avvolta a un rocchetto.
v'è in mezzo [alta strumento] una lancetta, la quale guidata dentro con
-orologio a molla: meccanismo azionato da una forza motrice che è generata da una molla
una forza motrice che è generata da una molla metallica. carena, 1-124
cui la forza motrice e prodotta da una molla d'acciaio, la quale per
metallica, detta stilo, fissata in una superficie quasi sempre piana e generalmente verticale
istromento per far orologi da sole con una facilità estrema. a. cavalcanti,
a quella di un diapason, formando una tensione elettrica alternata. -orologio a quarzo
un generatore piezoelettrico a quarzo che produce una frequenza stabile e precisa; da dispositivi
nel quale a forza d'acqua e con una sola ruota senza denti si battevano le
servitori in livrea, servizi splendidi, una certa amabile etichetta, un grand'ordine
il superfluo col necessario reciprocamente è vedere una delle prime ruote di quest 'orologgio,
.]: orologio di flora si dice una raccolta di fiori che si aprono e
forza di un campo elettromagnetico creato da una corrente elettrica. -paradosso degli orologi:
determinato di giocatori; il banco scopre una carta alla volta per 13 volte e le
xi-100: tutti sanno che l'economia è una di quelle tante invenzioni del settecento che
tre quarti! », gridò allegramente una delle ragazze, consultando l'orologino da
è parlato o scritto da tale popolazione (una lingua, l'alfabeto).
da un cilindro in rivoluzione che ha una generatrice coincidente con una delle due rette
rivoluzione che ha una generatrice coincidente con una delle due rette d'intersezione del precedente
che scaturisce con un'acqua minerale da una sorgente, espressa come prodotto dell'attività
et eli fo fuor adeso e vete una gran claritade sì corno lo sol, e
, ix-1187: oroscopo si dice / una figura, un punto, che l'
attribuiva. -destino, sorte prestabilita per una persona. e. cecchi, 5-7
di fornire previsioni circa il destino di una persona, con partic. riguardo alla
, che vuol tirare l'oroscopo a una contadina, certo per spillarle più che
a livorno, dal quale stavano spremendo una specie di oroscopo sul commercio dello zolfo
. piccolo albero della famiglia bignoniacee con una sola specie (oroxylum indicum) che
di linneo, e che finora comprende una sola specie, ch'è un albero montano
che vale eufemisticamente a rendere meno brutale una verità spiacevole, un rimprovero.
cattività. buommattei, iv-255: nascondere una somma lode nell'orpellamento d'un biasimo
: [gli uomini amano] meglio una dilettevole falsità, un orpellamento, una
una dilettevole falsità, un orpellamento, una adulazione, una lusinga che una casta e
, un orpellamento, una adulazione, una lusinga che una casta e severa verità.
, una adulazione, una lusinga che una casta e severa verità. monti,
tale non è; far apparire in una luce favorevole una situazione imbarazzante, un
; far apparire in una luce favorevole una situazione imbarazzante, un fatto molesto o
. 4. ant. ingannare una persona facendole intendere una cosa per l'
ant. ingannare una persona facendole intendere una cosa per l'altra. 303 firenzuola
e s'orpella e strebbia / come una druda fecciosa. 6. farsi
, più utile; fatto apparire in una luce più favorevole; dotato, rafforzato da
: ci vuol [dupleix] far inghiottire una bugia orpellata di religione. brignole sale
di doratura mediante orpello; applicazione di una doratura. 2. figur.
rendere più gradita, accetta o allettante una determinata realtà che si vuole o si
ricoprire di vernice trasparente (e con una tecnica particolare si ottengono anche lamine colorate
, 206: forse gli autori vollero caricar una cosa sì semplice d'ornamenti stranieri,
di bianche tende che, distendendosi dall'una all'altra parete, formavano un cielo
veste. ti ponesti sul- l'orpelli una casacca azzurra d'operaio. 3
che è un orpello, un inganno, una funesta cosa. amari, z-intr.
rumorosamente sulle piazze. bechi, 2-246: una vita effimera, artificiale, sovraccarica di
loro orpello. -aspetto esteriore di una corrente letteraria. giacosa, ii-373:
io ha ella qui luogo, oppure una pazza passione che non discerne il merito,
marmi, che gli credette, ha provato una gran passione, perché tardi s'accorse
con valore aggettivale): caratterizzato da una felicità illusoria. tarchetti, 6-1-614:
felicità illusoria. tarchetti, 6-1-614: una settimana dopo una carrozza da posta viaggiava
tarchetti, 6-1-614: una settimana dopo una carrozza da posta viaggiava sulla via da
: ciò che noi chiamiamo musica è una parodia,... è un arnese
-porre orpello: dare a intendere una situazione o una realtà positiva che non
: dare a intendere una situazione o una realtà positiva che non sussiste. luca
cambio di piastra dorata sotterrò [giuda] una terra nomata ocria con alcune vene di
. venturarosetti, 1-9: abbiate oncie una di sapone bianco che non sia affumicato,
, uno che è composto di scaglie poste una sopra l'altra, et è el
cioè rosso, et è simile a una zolla; eleggesi adunque quello che risplende
farne acqua di vita, della quale una che essi chiamano fula, che vuol dir
fresca urraca. = adattamento di una voce ind. orragióne, v
distinzione, segno d'onore tributato a una determinata persona. ugieri apugliese
racolto da li soi e involto in una coperta di lana da letto e getato a
pochi giorni prima dell'armistizio inciampò su una bomba che lo dilaniò orrendamente e lo
intensità. baretti, 3-33: è una cosa, per così dire, orrendamente
, o sia mortale, o sia / una de l'infernali anime orrende, /
informe. -in relaz. con una prop. limitativa implicita. iacopone,
: non sai ch'essendo io censore, una figliuola partorì di suo padre e una
una figliuola partorì di suo padre e una madre del proprio figliuolo et una nipote
padre e una madre del proprio figliuolo et una nipote di suo zio proprio? e
piangendo. -odioso, inviso (una tassa). p. leopardi,
/ pitti, 2-112: fece finalmente costui una predica tanto orrenda che gli uditori stavano
era stato orrendo. -spietato (una vendetta). ariosto, 14-55:
fiele il labbro secco, / far sentire una zolfa orrenda e piena. loria,
vendetta. -sconvolto, turbato da una passione violenta. serafino aquilano, 303
fele. -oppressivo, ingiusto (una legge). piovene, 3-195:
, 3-195: ci disprezzano troppo per seguire una legge nel farci del male, -disse
de'forestieri, i quali ci mettono una gorgia tale che muta e confonde affatto la
accrescersi violente come sotto all'influsso di una fantasia di sogno. 2.
erano metà d'un pipistrello e metà d'una medusa, l'una stillante nero sangue
pipistrello e metà d'una medusa, l'una stillante nero sangue e l'altra viscida
; atroce, cruento, crudele (una strage, una battaglia, ecc.
cruento, crudele (una strage, una battaglia, ecc.).
portavano sulla fronte le cupe stimmati di una eroica disperazione; alcuni infermi, tutti
massima severità o anche a crudeltà (una legge, un castigo, ecc.)
nannini [epistole], 263: è una sentenza molto orrenda che cristo non preghi
, il quale, avendo camminato tutta una notte, si accorgesse su 'l fare del
gli abitator smarriti / chiedean cibo a una vita egra che basti, / ché nullo
pericolosità. forteguerri, 2-46: aspettiamo una notte tenebrosa * / orrenda per le
-cupo, tetro, pieno di incubi (una notte). g. gozzi,
e di mortai. -alterato da una passione violenta (la voce).
vittoria orrenda e fiera. -che suscita una viva reazione di riprovazione morale o politica
in modo moralmente biasimevole, che provoca una repugnanza morale. pananti, ii-101:
truccone, un orrendo incettatore / sente una notte in camera rumore?
. 6. che provoca una grave sofferenza fìsica o morale; insopportabile
. maffei, 32: quivi presentatagli una donna deformata e guasta da un canchero orrendo
carne]. chiari, 5-105: con una lettera cieca fece degnamente la spia al
non verrà più all'anima / che una gelida raffica di cenere. 7.
precipizi. pananti, iii-15: per una orrenda fatalità, il vento, che fino
trovava allora a campo sotto casale per una guerra, atroce nella condotta, orrenda
tristissimi si fanno. -ripugnante (una malattia). d'annunzio, iv-1-383
teatri. ojetti, iii-119: abbiamo fatto una visita al collegio cicognini...
/ dove entra il sole come in una prigione orrenda / solo per rivelare la
. affetto da vizio di orrezione (una petizione rivolta all'autorità ecclesiastica per ottenere
-anche: invalido perché fondato su una petizione affetta da tale vizio (un rescritto
gli orrevoli e cari cittadini, ma una maniera di beccamorti sopravenuti di minuta
uso iron. vico, 5-139: una mia canzone mandandole, vengo a dichiararmi
. 2. che gode di una condizione sociale elevata, ragguardevole per potere
donne, sapere che vicin di cicilia è una isoletta chiamata lipari, nella quale non
quale non è ancor gran tempo fu una bellissima giovane chiamata gostanza, d'assai orrevoli
sentirono che lo imperadore di gostantinopoli avìa una figliuola, la quale avìa nome al
compagni e due e tre famigliari e una soma. ser giovanni, 3-124:
gammur- ruccia che sdicevole / sarebbe ad una fante. guerrazzi, 7-101: per
onore, che torna a onore di una persona, che ne salvaguarda la dignità e
se la poesia agli occhi del pubblico sembrerà una ridicola e lasciva fante, non un'
e se non giungeranno essi a conseguire una soda riputazione, ovvero un'orrevole ed
agiata fortuna. -che rappresenta simbolicamente una carica onorifica. g. averani
sue orrevoli cose. sercambi, 200: una cameretta per lo vescovo con un letto
detta moscneta di detta terra è anche una sepoltura orrevole e grande, nella quale è
da comodi cittadini. -fastoso (una cerimonia). dante, purg.
asino col corpo di berto mugnaio sott'una bella et orrevole forca essersi fermato.
, molto importante (il grado, una carica). varchi, 22-43:
per le opere insigni; onoratezza di una persona da cui deriva la buona reputazione
: nobiltà di stirpe, appartenenza a una condizione sociale elevata. boccaccio,
, di riguardo o di deferenza verso una persona; gentilezza. redi, viii-52
4. valore economico intrinseco di una proprietà immobiliare. libri di commercio
assetto. -anche: apparato solenne di una cerimonia. bartolomeo del corazza, 269
6. splendidezza, fasto di una condizione sociale o civile. castelvetro
. con onore, in modo onorevole per una persona, onoratamente. - anche:
-in modo adeguato al rango elevato di una persona. a. pucci,
rimandò al suo regno. -in una veste tipograficamente elegante. foscolo, xviii-409
cioè affermazione di fatti falsi contenuta in una petizione rivolta all'autorità ecclesiastica al fine
di ottenere, mediante un rescritto, una dispensa o altro privilegio a titolo personale
: si fece alle finestre e con una boce grossa, orribile e fiera disse:
alle nuvole orribili. -in relazione con una prop. limitativa. ugurgieri, 125
, i-iv- 350: havvi anche una montagna piena di caverne orri
presenza / troppo è a mirarsi orribile una tomba. -sostant. segneri
ed in orribile. -che annuncia una sventura o un fatto atroce.
cara leonilla tramutarsi in un subito in una velenosa serpe, la quale, lasciandogli negli
aguzzo, gli occhi avvolti come d'una / rossastra fotosfera, al dosso il
quelli di ninferno, de'peccatori, una delle grandi pene, ch'egli avranno,
e pieni di tanta sozzura ch'è una terribile cosa. dante, inf.,
, straordinariamente violento (un fenomeno, una forza naturale); impetuoso (il
: si vide ancora otto notti continue una cometa grandissima, orribile per la lunga
genti. maironi da ponte, 1-i-125: una orribile pioggia nel 589, comune a
ne dovettero perire, fu susseguita da una non men terribile peste. fogazzaro,
da freddo intenso (il tempo, una stagione). g. rucellai,
s'andavano con urti orribili cozzando l'una con l'altra. pananti, 1-i-33:
, deforme. -anche con riferimento a una personificazione. canzone del fi'aldobrandino,
madonna di questa cittade, / ella è una vecchia orribile e severa, / nemica
la porta, entrar vidi nella mia stanza una donna di forme orribili. manzoni,
e ridicoli. carducci, ii-10-28: una signora che si lascia far quella corte
interesse. -che rende deforme (una malattia). landolf, 2-128:
canzonettista e il rombo dell'orchestrina facevano una violenza orribile d'indegno stordimento alla tragica
ripenso a quel ferito che ritrovammo in una stalla deserta abbandonato là da sei giorni
. 8. che provoca una gravissima sofferenza fisica o morale; doloroso
; doloroso, tormentoso; angoscioso (una condizione, un sentimento). dante
buoni ingegni moderni sono stati gettati da una malintesa libertà di pensare. svevo,
, 8-793: ho... una paura orribile che tu abbia a disistimarmi
1-2-236: sono in continui stridori per una orribile doglia di una mano. serra
in continui stridori per una orribile doglia di una mano. serra, iii-338: è
inondazione del tevere... causò una orribilissima fame. lemene, ii-311:
f. giambullari, 14: dopo una orribilissima strage dell'una e dell'altra
14: dopo una orribilissima strage dell'una e dell'altra gente...
3-11: hanno [i giapponesi] scritta una legge favorevole al suicidio, e l'
12. che è o appare odioso a una persona per il comportamento, per la
genitore. -con riferimento a una personificazione. parini, vi-4: o
segneri, iii-2-155: due faccie: una d'uomo tutta amabile e mansueta.
tronchi così orribili che se ne cava una canoa tutta d'un pezzo. forteguerri,
vere, tanto reali, da disdegnare una infame penna di acciaio e questo orribile
questo orribile inchiostro. -impraticabile (una strada). mazzini, 12-317:
: se tutti fossero ingannati, seguiterebbe una impossibilitade, che pure a ritraere sarebbe
che vorrebbe avere mille vite per togliersele una dopo l'altra. = deriv
o vi spaventassi farei in suo cambio una celata e sottovi una spada. cebà
farei in suo cambio una celata e sottovi una spada. cebà, i-48: mancando
alla prontezza, alla crudeltà e desolazion d'una peste. tarchetti, 6-ii-203: mirando
versi italiani sono orribili, ma di una orribilità che varca ogni umana idea.
lascivia. -enormità (di una difficoltà). imitazione di cristo,
. imitazione di cristo, i-25-3: una cosa è la quale tira indietro dalla
7. atrocità di un fatto, di una pena, di una sofferenza.
un fatto, di una pena, di una sofferenza. ottimo, i-473:
. 8. gravità eccezionale di una colpa, di un delitto, di
, terrore. intelligenza, 140: una foresta aveavi in veritade, / che
-in relazione con un agg. che ha una connotazione negativa (e ha valore enfatico
governati orribilmente? carducci, iii-18-339: una raccoltucciaccia, per morte, in piccola
l'anima. lanzi, ii-73: è una scena a cui gela il cuore per
luogo. - anche: desolazione di una regione. belli, intr.:
fisica, aspetto ripugnante o trascurato di una persona. d. bartoli, 9-28-3-27
proprietà e di eleganza, grossolanità di una lingua o di un'espressione (o
di un'espressione (o anche di una dottrina). d. bartoli,
, un ihn schiacciato, piomba su una via di napoli verso le 9 di sera
vi fia non altramenti che a'camminanti una montagna aspra e erta, presso alla
la balia ed elena smarrite, ed una fante che con elena era in corte
scena cangia e rappresenta l'orrido d'una città smantellata e mezzo involta nelle fiamme
estraneo. -in relazione con una prop. limitativa. chiabrera, 1-iii-68
-macabro. -anche in relazione con una prop. limitativa. ariosto,
120: ogni voltata ti apre una nuova veduta ed una specie di teatro
ogni voltata ti apre una nuova veduta ed una specie di teatro di montagne, più
strapiombante, inaccessibile (un monte, una parete di roccia). bembo,
miseria. saba, 25: è una strana sera, mamma, / una che
è una strana sera, mamma, / una che certo affanna / i cuori come
: vedo allora un orrido tinello arredato come una birreria bavarese. 4. privo
1-798: crudele, e puoi voler eh'una spietata / barbara mora, orrida in
un mostro. -con riferimento a una personificazione o a un essere mitologico.
uno che dorma, [svegliato] dà una nuova ed orrida voce. epicuro,
. muratori, 7-iii- 280: una volta si dava questo nome [magnano]
/ pari a notturno tuon, quando una nube / spezzasi in cona, e mille
. d'annunzio, i-382: cadde una notte... la piena / luna
facilmente potrebbe esser conosciuta: perché l'una mi s'appresenta con sembiante tutto grave
zio ippolito furono pieni per silvia d'una dura, ottusa, orrida tetraggine.
schiaccia, / prese amore in ispalla una bisaccia, / e un pugnitoio in cambio
poeti. 13. che ha una particolare gravità morale; sommamente riprovevole,
morale; sommamente riprovevole, esecrabile (una colpa, un peccato).
gioventù nel sole. -con riferimento a una selva o a una boscaglia praticabile con
-con riferimento a una selva o a una boscaglia praticabile con estrema difficoltà, foltissima
orride corna e insieme / di carne una gran selva ingombra e preme. tommaseo,
di agi. tagliazucchi, 1-i-457: una vita... del tutto orrida e
abbracciavano, erano sul cominciamento, per una tal orrida pronunzia e per una tal
per una tal orrida pronunzia e per una tal barbara novità e ruvidezza di suono,
chi gli ascolta, ma che placidamente una volta doveano essere uditi. de sanctis
di timore che ho dubitato caricarmi d'una centuria di mali spiriti. soffici,
. orripilante, agg. che provoca una sensazione violenta di orrore, che fa
. 4. molto intenso (una sensazione sgradevole). beltramelli, ii-24
, intr. (orrìpilo). provare una sensazione violenta di raccapriccio e orrore.
turpe, aver ritegno (in relazione con una prop. all'inf.).
mettea [eschilo] fuori, / una dozzina circa, melmettate, / burbere
patol. processo infiammatorio a carico di una membrana sierosa. 2.
, che rappresenta la reazione spontanea a una situazione o a uno spettacolo pauroso,
, o a un'azione che implica una severa condanna morale (e può anche
morale (e può anche essere provocata da una narrazione truculenta e macabra, o perseguita
e macabra, o perseguita intenzionalmente da una rappresentazione drammatica, in partic. dalla
dell'avvenire spandevano intorno al nostro talamo una nuvola tenebrosa che soffocava ogni piacere.
tignosa ov'era un silenzio spalancato come una trappola. -cinema dell'orrore:
: il duca ram mentò una festa / imperiale dove tu apparisti / velata
scorbuto. 2. sensazione di una presenza soprannaturale o divina temibile e misteriosa
era necessario accostarsi a questo mistero con una specie di religioso orrore. 3
gravissimo o da un evento o da una situazione inattesa e raccapricciante, sconvolgente,
] a rendermi delizioso l'orrore d'una villeggiatura fatta a'giorni passati in un
cinte d'orrore. montano, 292: una voce e parole umane che a tratti
7-64: capitato un giorno in occasione d'una caccia su questo monte, resto.
bartolomeo da s. c„ 124: una camera... oscura di tenebre
, contaminare il corpo bellissimo, tentare una lascivia curiosa... orrore! pavese
tarchetti, 6-ii-563: quell'uomo è una spugna, consuma una quantità di vino che
quell'uomo è una spugna, consuma una quantità di vino che è un orrore.
5-21: non spese per questo più d'una trentina di lire, e gli parve
. locuz. -avere in orrore: provare una ripugnanza, un disgusto invincibile; detestare
bacchelli, 19-35: sentiva di sé una sorta d'orroroso fastidio che dava un
. giamboni, 8-i-265: orsa è una grande bestia, ed ha molto frale
cavalca, 21-15: meglio sarebbe scontrarsi con una orsa turbata e irata che avesse perduti
stridor del verno / tuffate dentro a una petrosa tana. a. verri, i-194
di lemno... fu assalito da una famelica orsa. graj, 5-229:
ii-7-324: si chiamava carolina e aveva una tal voce di orsa. 2
delle due costellazioni dell'emisfero boreale, una delle quali, più visibile, è
stelle principali che in lei sono fanno una figura simile ad un carro. barbaro,
. scontroso, selvatico, arruffato (una donna, l'aspetto, ecc.)
.). caro, 12-i-86: una ciccantona di questi paesi, sucida,
si veggan oggi, / qual cacciando una cerva, qual conigli, / qual caprioli
si spense ai due santi, in una breve strusciata delle ruote, che i freni
quella caverna dove egli albergò la notte aveva una orsa fatti gli orsacchini, e tutta
giovane. allegri, 174: scese una volta un orsacchiotto al piano, /
ora sappi che dio vuol sottometterli a una prova e ne ha dato incarico a
. d'annunzio, iv-2-30: era una specie d'orsacchiotto, forse disceso giù
3. marmocchio, bambinello (e ha una connotazione affettuosa). cinelli,
cinelli, 1-54: della sua donna, una disgraziata che a trentacinque anni ne dimostrava
seccherello rifinitosi a tirar su senza nutrimento una covata di cinque orsacchiotti, [il
4. come epiteto affettuoso rivolto a una persona cara.
figur. concetto ancora in formazione senza una chiara e definita conformazione. f.
locuz. dare un'orsafella: fare una scenata. g. m.
scuro e cavo / fui per cavare una coppia d'orsatti, / ove appiccando
... dovesse essere dotato di una energia indomabile e selvaggia...
, entrò dentro e per aventura trovò una pietrosa tana dove eran leoncini, orsattini
di depside in numerosi licheni; è una sostanza solida, cristallina, incolore,
sbattute la polenta, e ponete sopra una fettina del formaggio. = etimo
volle presentare al profeta un pasquale greco per una nuova orsinata contro napoleone iii.
... alcuni sembrano danzare con una grazia orsina, per virtù di qualche
e parenti, al primo incontro d'una trappola vi caddi per entro. carducci,
bianche e rosse alla divisa orsina, con una pera rica mata
l'europa e l'asia; dà una pelliccia con pelo ruvido le cui qualità più
: quello di colore nero caratterizzato da una fascia bianca intorno alla gola e da
da orecchi grandi (selenarctos); una specie (seienarctos tibetanus), detta
(ursus arctos horribilis); fornisce una pelliccia grigia più o meno chiara,
caratterizzato dal lungo pelame nero e da una striscia bianca a forma di v sul
e di colore nero, vive in una parte dell'india e nelle isole della
nero e ha caratteristiche scheletriche particolari; una specie (tremarctos ornatus) è detta
ha mosso, / e po'dentro una montagna / se ritorna a far un fosso
castori. d'annunzio, iv-1-313: una pelle d'orso bianco teneva calde le
ai monti, / come orso in una fossa alta caduto. b. croce,
, leoni, aquile e serpi / ad una gran marmorea colonna / fanno noia sovente
orso russo ha lasciato a varsavia impronte di una magnificenza imperiale difficilmente cancellabili.
magnificenza imperiale difficilmente cancellabili. -in una rappresentazione teatrale, comparsa che impersona tale
sfolgorante di poc'anzi, trasformato in una specie di orso polare. 2
. emiliani-giudici, 1-76: un orso, una tigre, una iena di marito.
: un orso, una tigre, una iena di marito. ghislanzoni, 2-65:
questa donna. potrei lasciarla da una parte a badare ai miei scartafacci. ma
c'è nulla che mi ammansisca più di una conversazione con una donna di spirito.
mi ammansisca più di una conversazione con una donna di spirito. castelnuovo, 2-10:
un golfo, e quelli / da una torre a veder ballar l'orso. monosini
zampa per campar suo vita. -essere una fava in bocca all'orso: per indicare
.. e proverbialmente: 'è stata una fava in bocca all'orso '.
. -fare da orso: in una rappresentazione teatrale, impersonare tale animale.
guardia delle pere: affidare a qualcuno una cosa di cui sia avido. b
avendo già dato di morso / ad una pesca, e sopravi bevuto / certo monte-
prima di pigliarlo è fare assegnamento sopra una cosa che ancora non s'è conseguita,
cavalca, 21-15: meglio sarebbe scontrarsi con una orsa turbata e irata che avesse perduti
si ferma il bastone o manico con una zeppa. note al malmantile, 2-788
or- soiata nulla più si ritrae che una rendita o un valsente di cento mila
fanciulle. sulle prime non fu che una congregazione di donzelle e di vedove sotto
esprimere'impazienza e desiderio di arrivare a una qualche conclusione, o, anche,
in tanta rabbia che divorò co'denti una zappa. lancellotti, 2-132: 1
nel suo centro, lasciando varie ortaglie da una parte e dall'altra ritenendo lo scritto
. niccolini, ii-64: è il lido una lunghissima lin gua di terra
zii quadrangolari, e forma del primo una vezzosa platea, dell'ultimo un bell'
nel mezzo, per lungo, da una striscia di piccole penne. =
toledo... scrisse una grave lettera ortatoriale all'arcivescovo. =
-coltivato a orto (un terreno, una superficie). silvestri, xl-175:
3. onorato come protettore dei giardini (una divinità). metastasio, 1-iv-807
vuole che alla venere popolare si sacrifichi una capretta bianca ed alla celeste ed ortense
capretta bianca ed alla celeste ed ortense una vitella. = voce dotta,
scopo terapeutico per le proprietà medicamentose; una specie annua o bienne è quella romana
: dieci foglie d'ortica per insalata, una pagnottina, ed il buon prò ci
: urtica cotta con vino e colata per una peza di lino, quando tu sei
la ortica è di due specie, una delle quali produce le frondi più salva-
, et osservandosi che dette spine sono una fistola tramezzata con valvole, nella quale si
., 33 (579): era una marmaglia d'ortiche, di felci,
, vergognandosi, vide appresso di sé una grande macchia di spine e di ortiche e
. è di due maniere: l'una è pugnente e l'altra è morta,
ritrovasene di quella c'ha nelle frondi una machia di latte. vallisneri, iii-537:
le rose appo l'ortica, et una istessa / lancia di achile dava vita e
de animali né de arbori, ma una tercza de tucti doi: dico alle
mangia. altramente è simile ad una cosa pigra e lassandose da la unda menar
-avere pisciato sulle ortiche: trovarsi in una situazione sgradevole. quarantotti gambini, 13-107
-buttare, gettare alle ortiche: abbandonare una determinata condizione, stato o atteggiamento;
la sua timidezza. piovene, 8-90: una delle premesse del congresso era..
quella dei paesi arabi contro israele facevano una cosa sola; una troppo palese falsificazione
contro israele facevano una cosa sola; una troppo palese falsificazione dei fatti per chiunque
ortica al buio: per indicare che una persona è perfino troppo nota (per
, i-24: il servire il teatro è una fatica / che d'un atlante ci
a indicare che ci si mette in una situazione complicata e pericolosa. grasso,
opposti ai tepali, il frutto è una noce o una drupa; comprende quasi
tepali, il frutto è una noce o una drupa; comprende quasi 600 specie.
quando venga a contatto della cute (una sostanza, un animale, ecc.
mi s'è coperto di pustole: una specie di orticaria che mi dà gran fastidio
a orti- cello, e chi a una frasca e chi a un'altra. por
; il piccolo mondo di vita di una persona. nievo, 654: quando
ii-2-99: giudicò sempre la morale epicurea una morale « da sfaccendati chiusi nei loro orticelli
. -l'ambito dell'interiorità di una persona. zena, 3-231: nell'
5. locuz. -annaffiare vorticello di una donna: possederla carnalmente. imbriani
-piantare il porro nell'orticello di una donna: congiungersi carnalmente con una donna
di una donna: congiungersi carnalmente con una donna. aretino, 20-26: né
[le melanzane], lontana l'una dall'altra un braccio e mezzo, negli
pieno, / me ne potresti dare una menata. 5. locuz.
forme, generalmente ibride, fissate attraverso una lunga coltura, come, per esempio
. fogazzaro, 5-151: ella sentiva una certa rispettosa pietà per gl'ideali orticoli
, è più sensibile e ne costituisce una versione perfezionata; ne \ yorticonoscopio a
vengono focalizzati nel fotomosaico, ottenendo così una sensibilità molto più elevata. =
della poppe, cantava in versi orti una soavissima canzone ai dei marini. tramater
la latitudine ortiva del sole e di una stella, ad un dato polo, mediante
costantemente e con intimo compiacimento, per una passione amorosa, assumendo l'atteggiamento spirituale
un rimedio e uno scambio e una medicina. = dal nome di
fenocristalli di pirosseni o anfiboli in una pasta di fondo microcristallina di ortoclasio
ortlib di strasburgo, capo di una setta ereticale con tendenza panteista,
proprietaria, recintato da un muro o da una siepe, è detto orto familiare
, se si tratta invece di una grande superficie, i cui prodotti vengono
lavorava alcuna volta l'orto, l'una diceva: « pon qui questo »,
di salici piangenti che si specchiavano in una bella acquetta, da cui eran dolcemente
tutti lustri di pioggia, si vedeva una capanna dal tetto di paglia. -per
: sono di due sorti d'indivia, una è la salvatica, quella che è
. -orto pensile ", situato su una terrazza o su una parte elevata di
, situato su una terrazza o su una parte elevata di una costruzione. soderini
terrazza o su una parte elevata di una costruzione. soderini, ii-34: sopra
xviii-3-397: la piazza della nonciata è una spezie d'ovato...: cinque
orti pensili..., formano una scena incantatrice. -orto pomologico',
micheli] copiosissimo orto secco, trovai che una specie di lichene era rinvolta in un
è lo fuoco ardente e dopo lui una fiamma che divora: quasi orto di
orto, pasquino si frega a'denti una foglia di salvia e muorsi. sacchetti
e morbida / e or sun transmutata in una tortora, / che volo cun amor
epiteti affettuosi e celebrativi della bellezza di una persona giovane e avvenente (per lo
giovane e avvenente (per lo più una donna). anonimo, i-547:
convenuto assai tempo nell'orto de'rucellai una certa scuola di giovani letterati e d'elevato
cantare, dove si faceva fra quei dotti una gran disputa sopra il petrarca.
di tali frutti fu lo scopo di una delle fatiche di eracle). ariosto
il dominio, l'influenza politica di una città; il dominio, la potenza
sirochia è uno orto conchiuso ed è una fonte segnata », chiamando l'anima
, tu sei un orto serrato, una fonte chiusa, una fontana suggellata.
un orto serrato, una fonte chiusa, una fontana suggellata. idem, 1-589:
su da'vasti orti recinti / che mai una divina a lo straniero / aprirà coronata
orto di priapo. -sede di una facoltà intellettuale, di un sentimento;
c'addita / dell'alme in terra una celeste vita. 7. figur
lodava il paese che l'ospitava con una frase che non variava mai e ch'era
non variava mai e ch'era certo una reminiscenza dei discorsi materni: « qua siamo
proverbi toscani, 242: la pazienza è una buon'erba, ma non nasce in
lunghezze da oriente in occidente tra l'una e l'altra stella. salvini, 48-62
stelle. 4. nascita di una persona. dante, par.,
. -con riferimento all'origine di una schiatta. tasso, 13-i-781: lume
, e che risulta dall'addizione di una molecola d'acqua a un gruppo carbossilico
si presenta per lo più nel corso di una prolungata stazione eretta. = voce
le denominò dal loro frutto ch'è una casella dritta. è formato della sola
caratterizzati da conchiglia settata, che presenta una struttura conica eretta o debolmente ricurva.
: nome proposto da la- treille per una famiglia di molluschi, onde riunire tutte
conchiglie tramezzate dritte, o che, dopo una curvatura più o meno pronunciata, prendono
curvatura più o meno pronunciata, prendono una linea retta, ed in generale presentano
da conchiglia eretta o leggermente arcuata con una vasta camera d'abitazione, e da
ditteri della famiglia dolicopodini, caratterizzati da una proboscide breve e sporgente.
stabilito da latreille; distinti particolarmente da una proboscide sporgente, molto corta e terminata
retti, la cui estremità finisce in una punta ricoperta superiormente da due palpi della
plur. miner. minerali che costituiscono una delle suddivisioni delle cloriti, comprendente silicati
acefali. questi molluschi sono forniti di una conchiglia simmetrica, equivalve, colle due
verificano qualora si assuma e si mantenga una posizione eretta. = voce dotta
sf. istol. fenomeno per cui una sostanza organica assume il colore della sostanza
; che è caratterizzato da ortocromasia (una sostanza organica). 2
ortodònto, agg. medie. che presenta una dentatura normale per sviluppo e posizione.
alle dottrine e ai dogmi che reggono una determinata religione (in partic. quella
, e furono, e rimangono, una corrente della vita cattolica. 2.
e conforme a un'idea, a una dottrina religiosa o filosofica o a un
un pensiero, seguiti dalla maggioranza di una comunità, di un popolo, ecc
, alle norme, ai princìpi di una scienza, di una dottrina, di una
ai princìpi di una scienza, di una dottrina, di una scuola artistica,
una scienza, di una dottrina, di una scuola artistica, di una corrente letteraria
, di una scuola artistica, di una corrente letteraria. lami, 2-80:
tecnico servirà di punto d'appoggio a una dottrina ufficiale obbligatoria, a una ortodossia
a una dottrina ufficiale obbligatoria, a una ortodossia totalitaria. levi, 2-73:
, la dottrina e gli insegnamenti di una religione, in partic. di quella
ad un passato prossimo, damasco era una città di tradizioni rigide, molto ortodossa
, alle opinioni o alle istituzioni di una dottrina religiosa, in partic. di
cadrebbe. e mi sembra che questa sia una proposizione perfettamente ortodossa, perché la religione
ritenuta vera o comunque prevalente (una persona, anche i suoi scritti, il
, di un partito politico, di una corrente letteraria, di una scuola artistica
politico, di una corrente letteraria, di una scuola artistica o filosofica, di una
una scuola artistica o filosofica, di una scienza. foscolo, ix-1-403: questa
sarà recitata. se sarò applaudito, una sola non basta però a captivarmi il
ispirato alle usanze, alle abitudini di una società. zena, 3-13: il
'spoglie mortali ', che trattandosi di una cagna, non mi parve molto ortodossa
giuoco disposti a correre il rischio d'una partita non sempre ortodossa.
quali professano che gesù cristo ha istituito una chiesa visibile, munita del potere d'
professa o si accosta alla dottrina di una di tali chiese. - anche sostant.
de l'ortodossa con un puntello d'una sillaba. = voce dotta,
il minor percorso fra due punti di una superficie sferica (con riferimento alla sfera
arco di cerchio massimo, minore di una semicirconferenza, che unisce i due punti
: 'ortodromia': linea retta che descrive una nave veleggiante con un medesimo vento.
marin. capacità, perizia nel condurre una nave seguendo esattamente una rotta ortodromica.
perizia nel condurre una nave seguendo esattamente una rotta ortodromica. tramater [s
pronuncia dei suoni, delle parole di una lingua, considerata- tanto nel proprio sviluppo
, o dai particolari effetti ottenuti da una dizione che persegue peculiari fini estetici.
determinare le norme della retta pronuncia di una lingua. cattaneo, i-1-117:
questa potrebbe suonare trattato o scienza d'una rettitudine; in
ci senta -se le belle spalle d'una donna non hanno bisogno d'ortografìa,
ling. corretta e normale pronuncia di una lingua, inquanto priva di errori effettivi
acido 3-ammino-4-ossibenzoico, che si presenta come una polvere cristallina di colore giallastro, inodora
in imma gini corrispondenti a una proiezione ortogonale; è particolarmente utilizzato per
secondo linee evolutive rettilinee prestabilite e con una determinata direzione, tendendo a un sempre
fronte al mento e rappresentabile da una linea verticale (e si oppone
qualora esista un piano che passi per una di esse e sia perpendicolare all'altra
esse e sia perpendicolare all'altra, a una retta che incontrando il piano in un
: poscia dal centro f, se tira una linea ortogonale fin alla circonferenza, di
di tutto l'espression generale del moto di una particella del fluido, e la riferisce
è la trasposizione su foglio dei punti di una figura od oggetto secondo direttrici (linee
: non può, col pretesto di una ortogonia elegante, imporre note già scritte
ha uno o più angoli retti (una figura geometrica). fr.
2-65: chi vorrà o potrà mai dimostrare una proprietà o passione dell'isoscele, dell'
grammatica che concerne la corretta scrittura di una lingua (ed è stretta- mente connessa
per scritto tutti i diversi suoni di una lingua, soprattutto a causa dell'instabilità
graficamente i suoni, i fonemi di una lingua determinata mediante il
grafici interponendoli o ponendoli sopra o sotto una lettera, una parola, una frase,
ponendoli sopra o sotto una lettera, una parola, una frase, per metterne
sotto una lettera, una parola, una frase, per metterne in rilievo particolari
diverso da quello abituale, assunto da una determinata lettera dell'alfabeto.
s 'ortografia è un'arte e una pratica di scrivere correttamente e secondo le
raccomandò caldamente l'ortografia, ch'era una delle molte cose che aveva studiate, e
, pregato da papa nicola, compose una degna opera intitolata 'ortografia '.
codice, di un manoscritto) o di una lingua, considerata anche indipendentemente dalle
per iddee in astratto, che l'una e l'altra sarebbe ortografia mia.
nella ortografia. -grafia di una persona. manzoni, v-2-414: la
sillabe alle note, nel non iscambiare una nota con la sua omologia se non quando
non quando ciò sia necessario per appianare una difficoltà dell'esecuzione, nel collocare al
la femminuccia trivial e tritata, con una faccia di paragone, far petto alla dama
bisogna che tal or ceda e retroceda ad una picciola virgola, perché nell'ortografia muliebre
esterna e interna a seconda che raffiguri una delle parti o degli elementi esteriori o
o degli elementi esteriori o interni di una costruzione); alzato (e si contrappone
... si definisce... una elezione delle facciate del futuro edifizio e
la prospettiva in due parti: l'una che riguarda unicamente la icnografia e l'
qualsiasi segno che entri nella grafia di una lingua; lettera dell'alfabeto, segno
i-127: si discerne che dovette essere una risposta della zotica 'autrice 'a
. non è da tenersi che per una goffa storpiatura di 'scendere ', ortografizzato
ortolani. casti, i-1-307: era una fresca giovine ortolana / che amava molto
chi è incaricato, all'interno di una comunità religiosa, della cura dell'orto.
. cattaneo, iii-43: entrato in una religione stretta da'replicati legami di nuda povertà
: vidi lì presso fra alcuni alberi una scala a piuoli che avea dovuto servire
a me stesso essere altrettanto facile conquistare una 'stella ', quanto...
stella ', quanto... una ortolana di piazza san stefano. pratolini,
sono [di menta] più specie: una domestica, la qual si chiama ortulana
e poi quando salta loro in testa una libidinuzza accademica, di strenne o altre
fase iniziale del processo di consolidamento di una massa magmatica. = voce dotta,
proprio, che si riferisce alla misurazione di una data grandezza lungo linee ortogonali a una
una data grandezza lungo linee ortogonali a una superfìcie. -livello ortometrico, quota ortometrica'
-ci). medie. che presenta una struttura anatomica normale. = deriv.
dalle particolari penne della coda fornite di una punta molto affilata; sono stanziali in australia
diti e quasi dritte. se ne conosce una sola specie ch'è l'orthonyx spinicaudus
di ferro e nichel e caratterizzata da una notevole permeabilità. = voce dotta,
ortonomìa, sf. significato esatto di una parola. carena, 1-80
proprietà di un'emulsione fotografica dotata di una sensibilità spettrale estesa a tutte le radiazioni
che presentano i fanciulli, principalmente quelli d'una irregolare direzione delle ossa o delle superficie
e l'uno e l'altra, una volta diventati sensibili, per conto comune;
e tutto l'insegnamento non consista appunto in una ortopedia di ciascuno dei due e di
un pendio o buttarsi col ventre su una slitta che sfreccia su impervi canaloni per
il polpaccio. bacchetti, 2-v-540: una vetrina di oggetti ortopedici che mi faceva
che era lo zoccolo di legno di una scarpa ortopedica di donna. pratolini, 10-452
stretta al braccio di tuo padre, altrimenti una folata più forte mi avrebbe portata via
. leoni, 530: temevano che una guerra di re e non necessaria potesse
ungaretti, xi-18: c'è con noi una signora svedese, e vedo che per
e ammonimenti, di correggere dagli errori una persona. giusti, 4-i-335: io
. e. gadda, 18-96: in una clinica fornita di tutto punto vi è
nani. d'annunzio, iii-2-1043: una larga vetrata che dà su una loggetta scoperta
: una larga vetrata che dà su una loggetta scoperta..., cinta
, cinta di balaustri e protetta da una pergola d'assi foltissima di glicini in
in fiore, per ove si può da una scala esterna discendere nel sottoposto ortopènso.
ii-208: 'ortopnea ': questa è una oppressione così gagliarde che non si può
in modo retto, perfettamente conforme a una dottrina, a un credo, a
riferisce a un sistema ottico che presenta una coppia di punti (oggetto e immagine
ditteri del sottordine brachiceri, caratterizzati da una fessurazione longitudinale del pupario della zona cefalico-toracica
per l'osservazione dell'occhio, attraverso una pellicola di liquido, in modo
sepolcro posto nell'orto si disse con una parola sola xtrjttotàcpiov 'ortosepolcro ',
'orthosia '), ne contiene una trentina di cui la più comune tra noi
le foglie o altri organi omologhi di una pianta (e sono in numero doppio
che i loro mediani coincidano, formano una serie rettilinea, detta ortostico.
. cristall. sistema cristallino costituito da una figura piramidale quadrangolare a spigoli disuguali con
ortotipo ': sistema cristallino ed è una piramide quadrangolare a spigoli disuguali determinata da
ortotomia, sf. esatta suddivisione di una disciplina, di uno studio.
croce, iii-9-54: raccomandava [hamann] una partizione dicotomica della poesia...
. che ha accento proprio (una parola: e si contrappone a enclitico
di un organo vegetale, che assume una posizione in base alla direzione dello stimolo
posteriori sono conformate per saltare; presentano una metamorfosi graduale con uova libere e custodite
con i lati costante- mente tangenti a una curva data (e corrisponde a una
una curva data (e corrisponde a una curva isottica di 90°). -sfera ortottica
triedri trirettangoli aventi le facce tangenti a una quadrica. = voce dotta, comp
orvaia, gallitrico:... è una spezie d'orminio, produce i fusti
furia di ceffate e di strapazzi, una piccola porzioncella o di olio contro veleni
effusiva con struttura porfirica, corrispondente a una tefrite leucitica, costituita da leucite,
davanti ':... è una fune che si lega ad uno de'bragotti
novella ':... è una fune che sta sempre attaccata al carro
sulvorza, per indicare fianchi opposti di una nave). -in partic.: il
orza. buti, 2-794: orsa è una fune che tiene legato l'altro capo
vantaggio di poter essere assaliti solamente da una parte, cioè da poggia, potevano.
, pendere all'orza'. oscillare da una parte all'altra; barcollare, camminare
, andando a poggia e a orza come una nave in tempesta. -propendere
a destra e a sinistra, ora da una parte ora dall'altra; o dall'
a poggia / trepido varca. -da una persona o da un'altra. nievo
amorosamente basciandola portò in camera e su una cassa la distese, ove ben che
: senza fare altramenti motto, da una volta in su caricò forza con gran piacer
-dall'orza', da un lato, da una parte, da un canto.
sull'orza ', portarlo inclinato da una parte, sulle ventitré (anche con
orzada. le posero questo nome per una similitudine che ella ha con il nostro
con il nostro orzo, perché fa una spica come esso, e nella scorza tiene
ispano volgar., 3-34: orzaiuolo è una apostema che nasce ne la stremità del
. garibaldi, 2-18: « orza una quarta, orza un'altra quarta »
pagar il fio. -spostarsi da una parte, su un fianco. p
natura [tommaseo]: l'orzata è una bevanda composta di farina d'orzo stemperata
acconsentì di ridursi a star fermo in una casetta, dove egli non mangiò mai
oltre alla cultura... semplice di una sola specie, se ne fanno altre
può combattere bene con partigliene, perché una orzata... fa andare la palla
-che è a base di orzo bollito (una minestra); che contiene orzo diluito
); che contiene orzo diluito (una bevanda). garzoni, 7-576:
sm. disus. marinaio che, in una nave a vela, si occupa della
xxviiii e del due anni l'uno una spalla e una caliina e omni anno
del due anni l'uno una spalla e una caliina e omni anno mezzo staio de
orzeo e ki fuori. ricordi di una famiglia senese, 66: contiato vi staia
alle capre sue non dette più che una manciata d'orzo, giusto che non morissero
per indicare diverse specie e varietà o una determinata quantità di semi di tale pianta
fa prendendo trenta parti d'acqua et una d'orzo mondo, e si fa bollire
gli ammalati. redi, 16-ix-164: beva una buona giara, ovvero due, di
orzo. ferd. martini, 4-16: una carezza e una pasticca di zucchero d'
martini, 4-16: una carezza e una pasticca di zucchero d'orzo.
e costituisce, secondo la tradizione, una delle formule caratteristiche degli inni di lode
vita nuova, 23-25 (104): una nuvoletta avean davanti, / dopo la
maestrina che dettasti di tua iniziativa in una scuola di campagna i capiversi di quell'
il timore reverenziale o, anche, una sensazione sgradevole di fastidio; ardire,
poco giudizio, s'innamora e sacrifica una povera fanciulla allevata da lui e secondo
il suo cuore. mazzini, 83-182: una nazione che 'può 'e non
per mettere in evidenza un'affermazione, una convinzione. m. zane,
accorgete voi quanto più di grazia tenga una donna la qual, se pur si acconcia
tanto che paia aversi posto alla faccia una maschera e non osi ridere per non
. in partic.: proporre, azzardare una forma espressiva, un termine inusitato o
volta vennero in quest'autunno a farmi una visita importuna dentro il mio eremo,
83): amore e 'l gentil sono una cosa, / sì come il saggio
macchie brune sparse sul muso e da una coda breve e folta. =
e deficiente si è sfogata oscenamente su una creazione poetica collettiva che aveva ormai trovato
alla descrizione dei tormenti che fecero dibattere una povera creatura. palazzeschi, 1-404:
. orribilmente, in modo da suscitare una sensazione di ripugnanza, di disgusto,
fil di melodia. montano, 292: una voce e parole umane...
oscenamente avvinazzato. soffici, 6-45: una gelosia pazza, ingiusta, feroce,
con giuda suo suocero, finalmente quasi con una brevissima clausuletta ce la leva da gli
su pezzetti di cartone egli disegna tutta una serie d'oscenità sotto i simboli dei
il naso ritto e lungo, che una volta aizzato diceva oscenità d'ogni colore
-pettegolezzo sulla scostumatezza, l'impudicizia di una persona. mazzini, 30-157: chi
organo genitale (anche con riferimento a una rappresentazione plasticai. carducci, iii-23-109:
e in tale accezione il termine comporta una forte valutazione morale negativa); lascivo
17-24: quel legno, che con una sponga attaccata è posto per nettar le
a mirare ed udire con un silenzio, una gravità, come se assistessero a qualche
govoni, 2-123: mi prendeva ogni volta una gran nausea / quando il sipario alzava
, impudico, vizioso, corrotto (una persona). folengo, ii-52:
. -che invoglia alla lussuria (una parte del corpo, un'immagine)
in un atteggiamento sconcio, impudico (una figura in un quadro o una statua)
impudico (una figura in un quadro o una statua). gozzano, i-404:
gl'idolettf], come estratti da una melma marina, sorridenti d'un osceno
-che deriva da una radicata lascivia d'animo o di comportamento
senile cullata da quella bocca che appariva di una malvagità oscena. -sostant.
sguardo e come abbacinati, ma vividi d'una maligna e cattiva pazzia che teneva dell'
. -con metonimia: venereo (una malattia). monti, x-1-441:
disordinata bramosia erotica (un diritto, una forza). berchet, 319:
intento di offendere, di infamare (una parola, un'espressione: per lo
cassola, 2-514: sul muro c'era una parola oscena scritta col carbone; poi
col carbone; poi distinse il disegno di una donna nuda. -gesto osceno',
era troppa, e dovette sturarla in una serqua strana e improvvisa di bestemmie,
ai comportamenti sessuali (un motto, una frase, una metafora).
(un motto, una frase, una metafora). ghislanzoni, 1-68:
, un racconto, un canto, una rappresentazione scenica); che rappresenta immagini
monti, ii-123: questa mattina è uscita una risoluzione del direttorio proibitiva della pubblica vendita
, vicino alla porta dell'ufficio, una figura oscena. pratolini, 3-149:
come scrittura e prosa, v'è una gran potenza di rappresentazione: peccato sia
mostrando i due canini superstiti ricoperti di una patina oscura, che gli puntellavano il
, scomposto; che suscita fastidio (una risata, un urlo). albertazzi
e brutale i propri istinti bestiali (una folla). graf, 5-96:
delitto. -sanguinario, famelico (una belva). amari, 1-2-210:
-rozzo, ignorante, indotto (una persona). b. corsini,
che persegue fini disonesti e infami (una persona). m. franco,
o l'è brutta cosa et obscena che una vergine ami. colletta, iv-74:
molti vizi tutti osceni e brutti / una invidia ha nell'ossa che il divora.
un merito); ipocritamente adulatorio (una lode). n. villani,
manifestazione esteriore di uno spirito e di una condotta ipocrita, falsa, perversa.
norme crudeli, perverse; ingiusto (una legge). caviceo, 1-137:
o afferrati ad una statua vi facevano un'oscena macchia nera
. -dolorosamente intenso, acuto (una sensazione). sereni, 3-11:
: qui il tarlo nei legni * / una sete che oscena si rinnova / e
-truculento, sanguinoso, feroce (una lotta, uno scontro).
-fioco, pallido, livido (una luce). palazzeschi, ii-38:
sudicio / vecchissimo specchio / ovale, / una luce oscena / che riflette male /
soderini, ii-246: l'osciamoide è una pianta di nuovo dall'india venuta in
in giudicio. = adattamento di una voce cinese. oscilla, v
del pendolo di un grosso orologio di una torre che sovrastava alla casa.
milizia, vili-157: si fa inevitabilmente una perdita d'una parte considerabile della forza
: si fa inevitabilmente una perdita d'una parte considerabile della forza,...
. b. croce, iii-9-240: una osservazione... ci sia consentita
baionette balenarono sotto l'oscillante luce di una lanterna. pavese, 10-71: le
. moretti, ii-381: mai vidi una luna così limpida come quella sospesa sulla
. buzzati, 6-226: « ne ho una borsa ormai » e con il braccio
nei loro alveoli allentati tintinnarono peggio di una sonagliera. landolfi, 2-182: dalla
landolfi, 2-182: dalla testa d'una quarta [creatura], non si vedeva
, sopra un terreno oscillante, sotto una volta ardente che fosse per crollare.
ben netti e definiti o immerso in una luce vaga e tremula. -anche: che
6. che non è perfettamente allineato (una fila di persone); che presenta
allineamento imperfetto, incerto, discontinuo (una grafia); che ha intensità variabile
. che passa repentinamente e imprevedibilmente da una condizione meteorologica a un'altra; incerto
dal caminetto giunse la voce del padre, una voce profonda e oscillante, forse per
da un solo epiteto, talvolta spiegate da una frase oscillante e di vario significato.
. fis. che, al variare di una variabile indipendente (per lo più il
al di sopra dell'asse delle ascisse (una grandezza periodica di periodo dato).
15. ling. che, in una prospettiva sincronica o diacronica, non si
un valore massimo e uno minimo (una grandezza). -anche: oscillatorio.
. -per estens.: non definito una volta per tutte ma che subisce variazioni
punto d'inerzia, in seguito a una sollecitazione (una massa; ed è
, in seguito a una sollecitazione (una massa; ed è riferito, in
rosmini, 2-1-83: all'oscillare d'una lampada veduta da galileo debbono le matematiche
assume, 'per ogni passo ', una configurazione diversa, e il corpo slitta
movimento. pascoli, 409: forse una foglia oscilla / ancora a un ramo
2. essere legato con funzione periodica a una variabile indipendente (una grandezza);
funzione periodica a una variabile indipendente (una grandezza); consistere in tale funzione
ogni nuovo mestiere introdotto dall'europeo crea una casta che oscilla in potenza secondo la floridezza
massimo ed un minimo. -presentare una serie di gradazioni fra due estremi.
prossimo per eccesso o per difetto a una misura media o paradigmatica. c.
ad arte. -letter. passare da una fase all'altra (la luna)
sotto il vento si piegava tutta da una parte. quasimodo, 1-52: al tuo
fortuna v'è sempre in questi scavi una tavola in bilico sulla quale s'ha da
a mostrarmi fra l'oscillare dei tergicristalli una banda di capelli bianchi. -muoversi alternamente
alternamente e ritmicamente (il corpo, una parte singola). -anche: alternare
avanti e indietro o di lato (una parte del corpo, in partic. il
). fenoglio, 153: raccolse una pietra, oscillò tre volte il braccio
sonno / oscillo / al canto d'una strada / come una lucciola.
al canto d'una strada / come una lucciola. 9. tremare (
; avere un precario equilibrio statico (una costruzione, una struttura). govoni
precario equilibrio statico (una costruzione, una struttura). govoni, 778:
vuoto oscillare e vagare la fiamma di una candela. -emettere o riflettere luce
7-35: il piacere non consiste nel vedere una bolla di sapone, ma nel riuscire
, essere in dubbio; mancare di una direttiva precisa e comportarsi in modo incerto
commette l'incarico di ordinare in toscana una legione per occupare il territorio pontificio.
di uno stato egemonico (cioè di una grande potenza) non 'oscilla '
non turbare, oscilla come la lancetta-di una bussola che non riesca più a indicare il
decaduti dalla loro potenza eppure detentori di una cultura superiore alla loro, fra il
perfezione sta, senza oscillare, in una fissità implacabile. -obbedire a impulsi
a impulsi contrastanti; passare alternamente da una condizione spirituale o emotiva a un'altra
gozzano, i-743: si verificò ancora una volta, nell'o- scillare delle cose
ha carattere periodico (l'andamento di una grandezza in funzione di un'altra,
un pendolo di orologio] a descrivere una sghemba linea... in vece della
in uno spostamento alterno e ritmico di una parte del corpo. savinio, 12-3
dai bocchettoni stereometrici trasformano la sala in una specie di bagno turco oscillatorio.
e arretramenti. colletta, 2-i-75: una nebbia... nascondeva le incertezze
un periodo). -anche: variazione di una specie fisica che è funzione periodica di
specie fisica che è funzione periodica di una variabile indipendente e, lungo il periodo
in cui il regime oscillatorio è mantenuto da una sollecitazione periodica esterna per tutto il
, 5-125: il tempo della oscillazione d'una lampada pendente per una corda di sedici
della oscillazione d'una lampada pendente per una corda di sedici braccia, al tempo
: le prime oscillazioni visibili che fa una corda movendosi sono più estese e larghe
i pendoli fanno trascorrendo l'arco d'una cicloide. gioberti, ii-204: adattò
o doppia: la prima consta di una semplice andata del corpo in moto;
. così un pendolo che oscilli fa una semplice oscillazione quando, rimosso dalla verticale
la somma dei due angoli generati durante una oscillazione semplice a destra o a sinistra
viii-268: la natura soggettò l'universo a una continua oscillazione: la regolarità del moto
gli effetti. mamiani, 10-ii-362: una materia sì fatta... sarà
in oscillazioni. -movimento di una massa oltre il proprio baricentro.
2. vibrazione (in partic. di una sorgente sonora). i. riccati
cesari, 3-3-194: nelle corde d'una cetera, accordate all'unisono con un'altra
unisono con un'altra, toccata l'una corda sorella, e l'altra guizza per
3. serie di variazioni successive di una grandezza, anche non precisamente misurabile o
di influenza sociale delle classi che compongono una società; mutamento ciclico e alterno
non si può far luogo senza una pressione generale e una lunga oscillazione
far luogo senza una pressione generale e una lunga oscillazione di tutti i poteri
labbri andava accom pagnando con una digitazione vivace, a tulipano chiuso,
oliva. -figur. influsso di una civiltà, di una cultura.
-figur. influsso di una civiltà, di una cultura. tenca, 2-121:
psicologiche. bocalosi, ii-122: una nazione ignea e sensitiva molto è subito
oscillazione se sia percossa nei sensi da una grande novità politica. berchet, 1-14:
stivali, hanno nel fondo dell'anima una tendenza alla poesia. questa tendenza,
non è che passiva, non è che una corda che risponde con simpatiche oscillazioni
... il loro sentimento a una oscillazione tanto più brusca verso il polo
, il passaggio dei fluidi vitali da una parte all'altra della pianta.
qual nome intende un moto o translocazione da una parte all'altra dei fluidi essenziali alla
freccia della catenaria formata dai conduttori di una linea elettrica o telefonica, che si
. 13. matem. oscillazione di una funzione in un insieme i: la
permette di studiare le condizioni circolatorie di una struttura organica. = voce dotta
deflessione di un raggio luminoso incidente su una pellicola o su una striscia di carta
luminoso incidente su una pellicola o su una striscia di carta fotosensibile).
). elettron. rappresentazione grafica di una grandezza fisica, in regime stazionario oppure
arto in esame (e consta di una linea discendente nella quale s'inserisce una
una linea discendente nella quale s'inserisce una serie di oscillazioni dapprima progressivamente crescenti,
per mezzo di tubi di gomma, con una capsula manometrica anaeroide fornita di quadrante
pressione pneumatica, si determina nel manicotto una pressione uguale a quella media dinamica delle
istrumento misuratore dell'ampiezza di rollio di una nave ed anche dello sbandamento, costituito
4-751: questa oscitanza e grettezza tedesca fu una delle principali cagioni per cui la contesa
che aiuta e favorisce gli aumenti di una potenza più terribile oggi a tutto il mondo
ansiosa d'un nuovo conflitto; e una profonda voce dell'anima fa a tutti
= lat. oscitare, denom. da una forma aggett. * oscus 'a
, sm. matem. punto doppio di una curva piana tale che i due rami
al ravvicinamento il più flessibile osco per una parte e per un'altra il do-
tali feste. patrizi, i-221: una terza spezie di poesia pur fatta in
, e di questo giorno caratterizzato da una molteplicità d'interse-cotanto insigne accrescete co'vostri lumi
accrescete co'vostri lumi 'ntellettuali zione con una curva o una superficie non infe-non "?
lumi 'ntellettuali zione con una curva o una superficie non infe-non "? ai oscu:
). per tre punti di una linea, quando due dei tre
un piano che passa per tre punti di una linea a. 1 quando due di
tendono al terzo. -sfera osculatrice di una linea sghemba', la posizione limite della
quello fra tutti i circoli tangenti ad una curva in un punto dato, il
.. che avesse il celebrante a baciare una croce o un altro istrumento, detto
, in cui era per lo più disegnata una 'pietà '. tommaseo [s
di due curve allorquando esse sono tangenti l'una all'altra in un punto, ed
lui stringendo per amor verace, / [una difficoltà] con chiarezza ed in faccia,
oscuramente e con dubbiose parole, proposta una tal fabbrica e un tale artifizio
ritrovò in vecchiaia... con una vescica e un intestino in non si segue
esco sulla terrazza di ponente a fumare una sigaretta dopo cena,...
basta un gioco: l'oscuramento di una vocale. 4. figur.
dello spirito, come... una tenebra in cui sono stato continua- mente
cuore, costui [jacopo rusticuccf] apporta una scusa del suo peccato, come francesca
come francesca. amore fu, dice l'una; la fiera moglie mi nuoce,
bastava far un po'di scuro in una grotta umida, perché la gente si
., ii-431: ci era una maggiore libertà di scrivere, di parlare,
bile, dannosa e influente, perché una fredda mano le proffonde toro. bacchelli
assemblee del popolo sovrano la parola d'una coscienza incorruttibile? 2. agg
proclama l'indipendenza del guatimala, fondando una quasi monarchia cattolica, sotto un presidente
, sotto un presidente a vita, sotto una religione oscurantista. savinio, 3-134:
e mistiche, ecco che mi apparve una figura, in cui dovevo ancora una volta
una figura, in cui dovevo ancora una volta riconoscermi, ingiallita dal silenzio.
, pervadere di tenebre; schermare (una fonte luminosa), eclissare (un
.): enorme, nefando (una bestemmia). tommaseo [s.
esterno la luce deltilluminazione interna (secondo una pratica obbligatoria per gli insediamenti civili
si fece notte e, combattendo l'una e l'altra parte aspramente, con le
, 6-ii-91: ogni giorno si smarrisce una speranza, ogni ora un raggio del
nello stato in cui anche il riflesso di una lampada, il gonfiarsi di una tendina
di una lampada, il gonfiarsi di una tendina, l'impallidire come l'oscurarsi
.. portano a ricordare o a inventare una fase nella vicenda dell'amplesso.
, iv-xxix-10: sì come a fare una bianca massa convegnono vincere li bianchi grani
li bianchi grani, così a fare una nobile progenie convegnono in essa li nobili
alle so norità cupe (una melodia). d'annunzio,
la vista. fogazzaro, 2-79: una commozione senza nome le oscurò il pensiero
lucidità di giudizio, dell'equilibrio (una persona, le facoltà mentali);
smarrirsi, perdersi, venir meno (una facoltà spirituale, la memoria);
); farsi meno saldo e puro (una credenza, la fedej. fra
grado di ambiguità, di polivalenza (una lingua). castelvetro, 8-1-178:
6. rattristare, affliggere (una persona, l'animo); turbare
una leggiera nube gli oscurasse la fronte. moravia
confronto; confondere, rendere invisibile in una luminosità maggiore. venuti, lxxx
.]: s'oscura per poco una fama, un nome, divenendo men
non oscuro gli onor summi / d'una e d'un'altra ch'abbia il
, xlv-351: che l'impudicizia oscuri una donna e sia di sua grandissima vergogna
muratori, 8-i-270: avendo più d'una ventina d'autori comentata, illustrata,
calato (la notte); ricoperto in una zona ben precisa dal cono d ^
monte d'argento, sul cui dosso / una stella oscurata può mirarse. galileo,
: il giardino aveva in quel momento una voce misteriosa, un soffio dolente:
brezza errante -simile a un velluto che una carezza contraria incupisce. -scurito
, la mente); accecato (una persona: anche al figur., nella
i-120: tutti effetti erano questi d'una mente oscurata dalle agitazioni dell'animo.
guasti, iv-87: pure la fama, una volta oscurata, non ripiglia mai l'
). che co pre una luce frapponendosi fra la fonte lumi
venir meno della luce, del ridursi di una fonte luminosa quanto a superficie emittente e
-anche: atto di smorzare o spegnere una luce artificiale. ristoro,
di casa... mi manifesta una calda simpatia al punto di regista aprire
ad ogni oscurazione io bacio lungamente l'una dopo l'altra le mie due fiancheggianti
anche di un peccato solo, sarebbe una grand'oscurazione di mente. d'annunzio
uomini d'intelletto, egli aveva ora una terribile lucidità di coscienza, una lucidità
aveva ora una terribile lucidità di coscienza, una lucidità continua, senza più oscurazioni.
. bartoli, 16-1-40: con una brieve risposta si sviluppò da lui..
di color fosco et abbia in capo una corona di nero ebano tinta dell'oscu-
, opacità di un corpo, di una sostanza. dolce, 6-30: allettorio
tutti i corpi senza luce sono d'una medesima oscurezza a gli occhi nostri.
chiaro è che a quella lucidezza precede una negrezza o dirò oscurezza del pabulo di
valori sociali, culturali e civili di una società. periodici popolari, i-767:
o meno accentuata; spazio riparato da una sorgente di luce diretta e poco illuminato
sono de la note, guardando vi'una luxe mandà de sovra cum tanto sprendor che
fantoni, i-178: fuor trapelando da una nube bruna / rompe la spessa oscurità
/ spariscon l'om- bre, ed una / oscurità la valle e il monte imbruna
un luogo, di un ambiente o di una parte di un ambiente chiuso e scarsamente
5-8: 'diligenzia': un giovane con una face di fuoco in una oscurità.
giovane con una face di fuoco in una oscurità. lauro, 2-61: induce la
e mi smarrii. -attenuazione di una funzione vitale. a. cocchi
né violenza di esso. -carattere di una voce, di un suono poco chiaro
delle cose. campailla, 1-7-25: una mortai malinconia tassale / senza chi lo
non so esprimere... sento come una trama di cose segrete tessuta in silenzio
di velami o d'oscurità. l'una è quando s'insegna sotto allegorie per
a le bambine, dicendo io ho una mia cosa che è bianca come una oca
ho una mia cosa che è bianca come una oca, oca non è, or
e là fanno pensare che a più d'una pagina sia mancata l'ultima mano.
manto, / di ner velata, eh'una oscuri- tade / era a vedere et
rimase in quei porti / che era una oscurità vederli morti. g.