-per estens. emissario incaricato di svolgere una trattativa o di consegnare un messaggio;
riedi. 5. chi rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica
5. chi rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica verbale o scritta
rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica verbale o scritta. cellini,
città del loto, / oratoracci infra una vii genia / aggirarsi per darle anima
lo scopo pratico di introdurre negli animi una verità filosofica, storica, scientifica,
5-iii-200: per ben comporre un poema e una orazione egli è necessario...
interpretasse per un artifizio oratorio o per una posa drammatica. jovine, 2-24: parlava
ottimo, ii-22: quello replicare due volte una dizione sì ha a denotare affezione,
, ii-31: bramava egli... una storia oratoria o drammatica nella quale gli
manzoni inventore o innovatore pareva fermato in una quasi solennità icastica, su la bocca
; esagerato, retorico (e ha una connotazione spreg.).
vi ha diritto di accesso come in una normale chiesa (in quest'ultimo si
, e spesso è la sede di una confraternita o di una compagnia religiosa.
è la sede di una confraternita o di una compagnia religiosa. cavalca,
culto non cristiano; edicola dedicata a una divinità pagana, in partic. a
torno e in mezzo uno piedistallo con una pietra tonda, con uno andirivieni a
lo più gestito da ecclesiastici o da una parrocchia, in cui sono accolti i ragazzi
per la preghiera in comune, in una sede appropriata. sarpi, vi-1-8:
cittadini di quella congregazione fecero tra loro una convenzione di non favorir nella distribuzione de'
clero e laici uniti nel desiderio di una riforma radicale della vita cristiana, sorto
eretta canonicamente nel 1575 e definita con una regola nel 1612, i cui membri,
sono autonome, pur essendo riunite in una sorta di federazione. carducci, ii-6-13
oratorio è nome che si dà a una congregazione religiosa fondata da san filippo neri
; nella forma usuale rievoca di solito una vicenda sacra (episodi biblici, storie
oratorio si fa questa quaresima? / in una casa entra una nuova sposa, /
quaresima? / in una casa entra una nuova sposa, / palco al teatro pria
: un oratorio di penitenza sentito, una comunione ben fatta, un buon confessore
buon confessore, un buon consiglierò, talvolta una disgrazia, una malattia, uno scadimento
buon consiglierò, talvolta una disgrazia, una malattia, uno scadimento, una morte
disgrazia, una malattia, uno scadimento, una morte d'un amico, d'un
leandreide, lxxviii-n-283: ha di vermiglio una longa figura / tetragonia che ispande da
sempre su le peste degli epuloni è una bella imitazione di orazio, ma per mia
esso missier jasom im principio li fece una orazioncula; poi intrò in la lezion proponendo
la lode, e da cui derivano una più intima unione con dio, la
volgar., 2-11-73: l'orazione è una divozione di mente, cioè rivolgimento in
. e. cecchi, 5-405: su una terrazza prospiciente le placide geometrie dei giardini
era nato il fanciullo, e l'una disse all'altra: vedete qui uno
sedere, orlando cominciòe / innanzi a tutti una bella orazione: / e tanto ben
illustrissimo signor vostro padre, volessi componere una orazione latina. sansovino, 2-69:
il più vecchio de gli elettori fa una orazione al popolo, avisato dalla creazione
durante la cerimonia delle esequie o in una commemorazione successiva. tolomei, 2-179
di chiusura di un evento, di una situazione, ecc. ferd.
austria non rappresenta una nazionalità; rappresenta una amministrazione sovrapposta per diritto di forza a
, riproduzione di un animale o di una specie. baldi, 414: una
una specie. baldi, 414: una vespa diceva ad una mosca: -onde
baldi, 414: una vespa diceva ad una mosca: -onde nasce cotanta tua arroganza
guille. -luogo di provenienza di una specie animale. sforzino da carcano,
. -prima costituzione o istituzione di una categoria professionale. landino, vili
logico o ideologico che dà ragione di una situazione, di un'affermazione, di
essere di natura psicologica) che provoca una conseguenza; forza o elemento o evento
rivalità con guglielmo. -eziologia di una malattia. t t malpighi
boschi, prati e stagni, è una specie di storia figurata delle 'provinciales '
lingua. 10. progenitore di una stirpe, capostipite. dante, conv
natura ho veduto a'miei occhi come una vena, scorrendo dalla medesima origine,
scorrendo dalla medesima origine, viene in una parte oro puro e nell'argento con
di giacomo, i-395: a un tratto una fuggente nuvola s'agitò e si scompose
giuseppe di santa maria, iii-94: da una parte del pavimento e una bella
da una parte del pavimento e una bella peschiera d'acqua non molto calda
, troveremo essere un vocabolo composto da una particella che indica un modo d'azione
prima. -anche: arme nella quale una figura o uno smalto richiamano il luogo
autorità pubblica per specificare la provenienza di una merce. tommaseo [s. v
un vino, riservata alla produzione di una regione o di una località determinata in
alla produzione di una regione o di una località determinata in quanto essa possiede le
18. geom. punto estremo di una semiretta. - in un segmento orientato
cerchio, di un rettangolo, di una sfera, di un parallelepipedo, di
-semiretta che costituisce il primo lato di una serie di angoli. 19. gramm
da, che indica la discendenza da una famiglia, la nascita in un determinato
in un determinato luogo, la provenienza da una persona. 20. matem.
. m. soriano, lii-4-111: in una lunga e continua guerra...
-essere tratto (un vocabolo, una lingua). p. f.
scudi 325. 000... è una concessione ch'ebbe la prima origine nel
. -anche: discendere, appartenere a una famiglia o a una stirpe.
, appartenere a una famiglia o a una stirpe. frezzi, iii-9-70:
: dovendo la donna portare all'uomo una sinistra fortuna, volle che avesse origine
dal lato sinistro. -formarsi (una città, un regno). bisticci
stirpe o per dinastia, appartenere a una determinata discendenza. m. villani,
del stomaco. -essere provocato da una determinata causa; risultare, dipendere,
degli infangati. -essere formato su una radice linguistica. manni, i-140:
'. -dare origine: provocare una determinata conseguenza. pascoli, ii-529
8-31: gli uomini, i quali una volta dicevano no alla società e andavano nei
origine, nell'origine', all'inizio di una determinata vicenda, in principio, un
in tutti i 'menus '. è una storpiatura! in origine 'homard à
ascolto di nascosto (in partic. dietro una porta o una finestra, da
partic. dietro una porta o una finestra, da una serratura, ecc.
porta o una finestra, da una serratura, ecc.) per udire
infocate]. -in relazione con una prop. interrog. indiretta. g
in auscultazione. bacchetti, 2-i-91: una certa disposizione fortunata m'aveva reso 1'
1-iv-766): steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi
materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser sù un paio
sottilissime listate di seta, e poi una coltre di bucherarne cipriana bianchissima con due
del defunto su un cuscino (anche in una rappresentazione scultorea sepolcrale). boccaccio
, il busto o la statua di una divinità su particolari cuscini o letti (
d'inquieti e mordaci pensieri, ma di una serena calma. govoni, 873:
lizzò: non addormentata sull'origliere d'una pace sicura,... l'
egli era avvezzo / sopra vii paglia ed una pietra dura / era il lor origlier
carezza immota, / fatto origlier dell'una e l'altra mano. d'annunzio,
pennelletti leggieri e non hai paura che una scaglia ti cavi un occhio. testi
gli oriluvi delltjrale vanno già volgendo a una lenta decadenza, la produzione degli aitai
, in partic. nell'espressione farsi una bell'orina, per indicare che si è
. v.]: s'è fatto una bell'orina. 2. ant.
anima di mia madre solea dire che una suora di un monastero, acciò che
rossi e blu. -in una raffigurazione pittorica. boccaccio, dee.
dell'arte del vetro, 48: togli una libbra di mèle giallo e once 2
faretene polvere senza tamisare e mettetela in una boccia, e che si addimanda orinale
peduncoli corti, gialli, a spiga per una parte. fiorisce nella state, ed
. -pisciare negli orinali', frequentare una persona, avere rapporti sessuali con essa
e in veder che l'orina è una rannata, / dice: « fratelli miei
un or inalino con suo antenitorio o una cucurbita. redi, 16- ix-343:
ritrova in età ed in maniera travagliato da una gravissima indisposizione di difficoltà di orinare che
questo povero signore è in letto con una febbre maligna pessima pessimissima,..
piovere (con riferimento alla personificazione di una forza naturale). bruno, 3-803
idea di pantagruel, il quale allaga con una orinata il campo nemico. =
case, da pisciarvi. suol essere una specie di nicchia semitonda o profondamente angolare,
. ant. molto lontano, a una distanza considerevole (in relazione con verbi
bene. d'annunzio, v-3-210: una meschina bottega d'oriolaio. =
. genere di uccelli passeriformi che comprende una trentina di specie proprie del continente antico
imagine d'un uomo disarmato, con una spada overo falce in mano. lauro,
. incominciare a illuminare l'anima (una luce spirituale, dio stesso).
nella nomenclatura di un'arte, di una scienza. = voce dotta,
orite pietra è di tre specie: una delle quali è nera, rotonda, la
con macchie bianche sparsa, la terza ha una sua parte aspra e l'altra liscia
liscia. il suo colore è come d'una lama di ferro, et è di
4-i-230: la orite, legata ad una donna gravida, la disconcia, ed essendo
rispettivamente, a un coniglio e a una cavia e scavano gallerie nel terreno sabbioso
, mus capensis, ch'è bruna con una macchia attorno all'occhio, una attorno
con una macchia attorno all'occhio, una attorno all'orecchio ed una al vertice
all'occhio, una attorno all'orecchio ed una al vertice, la parte inferiore del
, che hanno la forma di una palla, principalmente ai * tonni '.
orióndo), agg. che proviene da una regione, da una citta, da
che proviene da una regione, da una citta, da un determinato luogo per
oriundo italiano. -che discende da una determinata famiglia, stirpe, popolo.
concerne il tesseramento e l'appartenenza a una squadra). moretti, i-1002:
a mangiare, contemplava, attaccato a una parete del suo scrittoio, un ordinarissimo
un imbroglione qualunque come un oggetto d'una rarità favolosa. stuparich, 5-224: nella
d'un oriuolo a polve e d'una ronca. -oriuolo a sole, da
fé voltare l'oriuolo ad acqua per una fredda narrazione che non importava proprio niente
d'un piccol rocchetto con i denticelli d'una ruota, e questo era sol tanto
, che sempre gira nell'orivolo d'una ruota perpetua, non mai segnala con
con l'oriuolo alla mano: secondo una precisa successione di tempi. castelvetro,
che l'oriuolo è ito giù: avere una fame rabbiosa, essendo già passata l'
, nascono da uova deposte in quello da una spezie di piccolissimo moscherino.
queste ixole [canarie] suma de una erba che se chiama orizèlla: se tenze
verticale passante per un punto determinato (una linea, un piano).
fino a due metri dal suolo, pende una catena alla quale è appeso in fondo
-che ha tale direzione (un moto, una forza). f f
, 1-4: per f si conduca una linea fd parallela alla ql, e si
uno di vetro ordinario, che sopra una delle sue facce riceva i raggi ch'
, xv-385: la mascella inferiore ha una linea orizzontale che io non ho osservata
del liceo. -con riferimento a una linea di scrittura rispetto ai margini del
del lieto funerale, / quando sarò una linea orizzontale, /... /
rettili. penna, 207: va una vela spiegata, e nel silenzio / la
resta ferma e orizzontale sempre, come una bussola nella nave tormentata dal mare e
buzzati, 1-296: il mondo ristagnava in una orizzontale apatia e gli orologi correvano inutilmente
cioè come una coesistenza e giustapposizione di civiltà e culture
dalla coercizione statale e organizzate culturalmente in una 'coscienza morale 'contraddittoria e nello
dell'orizzonte (e in araldica costituisce una delle quattro linee fondamentali, formando varie
... che in po si ha una caduta di piedi 12 in miglia 51
12. matem. riga di una matrice. 13. popol. disus
margine dell'acqua del mare overo sopra una pianura livellata. 2. figur
è ancora in questa musica, oltre una buona dose d'isterismo, anche quella malinconia
orizzontale; in un piano, in una direzione parallela all'orizzonte. galileo
spinta perpendicolarmente, verticalmente ed orizzontalmente con una forza che equivale al peso d'una
una forza che equivale al peso d'una sfera o di se medesima. manzoni,
, orizzontalmente, verso la imboccatura di una stretta valle rocciosa. -secondo una linea
di una stretta valle rocciosa. -secondo una linea orizzontale di scrittura. carducci,
inclinata o a volta; sottofondo di una pavimentazione a terra. 3.
beltramelli, ii-656: si trovarono in una oscurità improvvisa e non riuscirono ad orizzontarsi
. 4. figur. capire una situazione e stabilire con prontezza il da
), agg. collocato in una posizione determinata rispetto ai punti cardinali,
. intorno, l'orizzonte si confondeva in una leggera foschia. -per estens
che le tue istorie non sieno l'una sopra l'altra in una medesima parete con
sieno l'una sopra l'altra in una medesima parete con diversi orizzonti, sicché
con diversi orizzonti, sicché essa paia una bottega di mereiaio con le sue cassette
visioni. -con riferimento a una descrizione. leopardi, i-126: una
una descrizione. leopardi, i-126: una scena campestre, per esempio, dipinta
il mondo] per traverso, l'una parte pone de sopra e l'altra
parte. landino, 131: imaginiamo una linea la quale cigne tutto el cielo
. bicchierai, 4: in una sfaldatura o lazza, probabilmente assai recente,
piano orizzontale passante per il centro di una bocca da fuoco (nell'espressione orizzonte
spiraculo, sendo il corpo... una minimissima parte d'esso orizzonte,
giardini. giusti, i-85: in una valle ove, sebbene l'orizzonte sia
orizzonte davanti a noi è chiuso da una collina rotonda e boscosa, chiamata vuotanidi
che si congiungono e si riducono ad una stessa natura. foscolo, xi-2-320: l'
la mia gioventù, trovò con la guerra una tana e un orizzonte. cassola,
nelle dimostrazioni di uno spirito e di una necessità non grettamente nazionali, ma europei
. pasolini, 7-166: tu eri una ragazza della realtà, / e il tuo
1-132: vorrei recingervi la fronte / d'una zona infinita di sereno, / e
che la laide continuasse la vita di una volta. pavese, 4-149: gallo e
il mio orizzonte. -futuro di una persona o di una nazione. foscolo
-futuro di una persona o di una nazione. foscolo, 1-300: italia
1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un
mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio.
sull'orizzonte politico, perché non ebbero una costituzione ordinata a formare continuamente degli uomini
inizio, principio di un'attività, di una condizione. mendini, 343:
di vegetazione, caratterizzata dalla prevalenza di una o più specie. 12.
parti di uno strumento, costituito anche da una linda e da un filo a piombo
è fatto di un orizzonte, di una linda e di un piombo...
orizzonte, sull'orizzonte: presentarsi come una possibilità, un'eventualità o una minaccia
come una possibilità, un'eventualità o una minaccia futura. maironi da ponte,
un grande progresso dell'umanità o di una scienza o di una disciplina. lucini
umanità o di una scienza o di una disciplina. lucini, 4-245: si
senza longitudine e con poco men d'una quarta di latitudine. -corpo dell'
, 1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un
mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio.
a detta canna di vetro vi è una sottile lastretta d'ottone n o c b
: tal pare orlando, che poi è una pecora. = dal nome di
fornendola di un orlo rilevato o di una striscia diversamente colorata, o anche ripiegandone
bicchieri. finiguerri, 74: se una età piovesse sempre vaio / la parte
-in partic.: cucire torlo di una stoffa, di un tessuto, di
l'applicazione di un nastro, di una frangia; confezionare torlo. manzoni,
di batista, un po'a cucire una camicia per il suo corredo. pratolini,
. 4. matem. orlare una matrice: aggiungere a una matrice una
. orlare una matrice: aggiungere a una matrice una riga e una colonna.
una matrice: aggiungere a una matrice una riga e una colonna. 5.
aggiungere a una matrice una riga e una colonna. 5. intr. con
apparire circondato da un orlo, da una fascia, da un alone luminoso.
alone luminoso. oriani, x-15-161: una luce approdava all'ultimo orizzonte respingendo la
nell'immergersi [il sole] diventa una cupola d'oro, poi una focaccia ardente
diventa una cupola d'oro, poi una focaccia ardente -e mentre s'appiattisce eccolo
diffuso esantema che talvolta s'orlava d'una trina di sale, bianca come bisso
. 6. figur. assumere una determinata connotazione. moretti, ii-268:
o la frode, giocare un tiro o una beffa. latini, i-2640:
nel tessuto stesso o ricamato, o una guarnizione applicata longitudinalmente con punti di cucitura
cucitura (un capo di vestiario, una stoffa, un accessorio, ecc.)
gendarme arrestato e condotto nelle stalle di una caserma il cavallo del libraio sacchetto,
pollice e l'indice della mano sinistra una cartina piegata in quattro, ben orlata
di prosciutto. misasi, 6-i-155: era una vecchia contadina coperta appena da pochi cenci
gialla. d'annunzio, iv-1-358: una nuvola violacea, orlata d'oro ardente
incandescente, orlato per tutta la lunghezza da una fluorescenza verde-azzurrastra. -che ha
secondo il metodo dell'or lare (una matrice). 6. ant.
6. ant. frastagliato, intagliato (una foglia). landino [plinio]
'. -addetto alla conduzione di una macchina per l'orlatura delle cartucce da
3. congegno che, applicato a una macchina per cucire, ripiega il lembo
serve a ripiegare il lembo estremo di una lamiera o di un tubo metallico o
gemelli careri, 2-i-32: in testa portano una picciola berretta di lana coll'orlatura alquanto
, che terminavano a metà coscia in una delicata orlatura. -per estens
conte di chambord, questi tenne sempre una via opposta alla loro. =
à troncato d'un colpo il giornalismo con una legge barbara che esige un deposito di
: l'articolo... è una scempiaggine qualunque di un conservatore orleanista.
. cardarelli, 982: halévy discende da una delle più nobili famiglie del vecchio stampo
fu principio all'assestamento e assodamento di una repubblica la quale garantisce quella più larga
: pel pollo pesto: un gallo e una gallina, / mena e rimena,
irregolare, di un'apertura, di una superficie o di un oggetto spezzato.
infra il pranzo e la cena, in una tazza di brodo buono, intinto e
tozzetti, i-71: si vede riprodursi [una membrana] negli orlicci della corteccia.
a'margini d'un taglio o d'una piaga naturale od artifiziale di alcuna pianta,
/ ogni cosa darei sol per quest'una / orliqua [un chiodo della croce]
un'altra orliquia che ho in serbo: una orliquia equestre! 2.
estrema, laterale o inferiore che termina una stoffa, una veste, un qualsiasi
o inferiore che termina una stoffa, una veste, un qualsiasi articolo confezio
tessuto, un capo di abbigliamento o una pelliccia e che, generalmente di breve ampiezza
sfilacciamento o rinforzata con l'applicazione di una fodera protettiva, di una striscia di
applicazione di una fodera protettiva, di una striscia di materiale diverso, di una
una striscia di materiale diverso, di una frangia, o rifinita con la ripiegatura
loro gonnelle. dominici, 4-185: vogliamo una tonica che non abbi orlo da piè
44: vorrei sapere se ci va una guarnizione di pelo della pertagna, e
del mantello. d'annunzio, i-652: una foglia secca stride / sul suolo presa
tondo quello eseguito su tessuti leggeri con una lieve arrotolatura del lembo; orlo piano
drappo rosso / si mise il potta e una be- retta nera, / che mezzo
. d'annunzio, iv-1-273: portava una giacca di panno azzurro cupo guarnita d'
a questa stanza vedevasi pochi anni sono una gran lastra di marmo murata nel pavimento
2. lembo, fascia longitudinale rispetto a una superficie piana; parte estrema di terreno
, 5-683: in fondo al ciel rade una bianca vela / l'orlo dell'acqua
orlo dolcissimo di mare al limite d'una pianura. -striscia, in partic.
fino al fianco sinistro, e mi segnò una lunga scalfittura sul petto. un orlo
... [le orecchie] d'una materia che tendesse al molle, ma
quale si distende sopra la pupilla, una irradiazione avventizia. r. cocchi, 1-24
orlo dell'orecchia. -perimetro di una figura geometrica. alberti, 2-56:
: le qualità perpetue sono due: l'una si conosce per quello ultimo orlo quale
superficie e sarà questo orlo chiuso d'una o di più linee. -profilo
orlo dei monti. -estremità di una ciocca di peli. landino [plinio
esatti e regolari. -parte inferiore di una medaglia, esergo. pascoli, 1-270
, un avvallamento, un fosso, una voragine; breve pianoro vicino a un
quale è più gran vituperio che scorgere una meschina che ha solamente la ricchezza d'una
una meschina che ha solamente la ricchezza d'una botta scudaia, la qual si porta
falso. 6. sponda di una distesa o di un corso d'acqua;
del suo procedere, senza rispetto fé far una palizzata in una parte della marina di
senza rispetto fé far una palizzata in una parte della marina di napoli, tanto lontana
lago, e sull'ultimo orlo del lago una barchetta accennata in lontananza, la quale
ma- gior parte quando prendon piacere con una donna la vorrebbono avere sopra di un
6 (98): tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo
, dimenava, col mattarello ricurvo, una piccola polenta bigia, di gran saraceno
d'annunzio, iv1- 98: inseguivano una gran chimera che sorgeva su dall'orlo
ornamenti della base e dell'orlo erano d'una rara leggiadria. moravia ix-107:
leggiadria. moravia ix-107: afferrò una pagnotta e, tenendola stretta al petto
luogo, di un territorio, di una città o dal punto dove si svolge
, xii-165: nar- cissa dimora con una vecchia zia in una casetta all'orlo
cissa dimora con una vecchia zia in una casetta all'orlo della città.
-ciascuno dei due lati esterni di una strada o di un passaggio.
un cane seduto. -lembo di una fessura. botta, 4-1128: le
-labbro di una ferita, di una piaga. massaia
-labbro di una ferita, di una piaga. massaia, ix-175: notai
. che quelle piaghe erano separate l'una dall'altra, e che gli orli di
si divide in due parti eguali; una si dà all'orlo, il quale si
dell'abisso, del precipizio: in una situazione di rischio gravissimo. giuglaris,
ha messo e mantiene sull'orlo di una rivoluzione la francia, ha mutato radicalmente
farfalla quando beve. -in una condizione marginale. pea, 7-123:
di agg.: prossimo, vicino a una determinata condizione. bonsanti, 4-52
o sul punto di compiere o subire una determinata azione. giuseppe di santa
-finire l'orlo: giungere alla fine di una condizione prospera e favorevole, della giovinezza
in orlo alla deserta via / sorge una croce. -richiamare dall'orlo della
dall'orlo della tomba', salvare da una morte certa. chiari, 2-i-173:
morte certa. chiari, 2-i-173: una opportuna emissione di sangue mi richiamò dall'
uscito dalle mani della morte, perché una lunga e penosa infermità m'ha posto
: lasciami, ch'hai tanto regno, una strisciuola ancora, / un oriuccio di
barilli, 5-91: bagnate di recente da una pioggia torrenziale che la regione sabbiosa e
, attribuito dalla leggenda al passaggio di una divinità o di un essere soprannaturale.
alto. boiardo, 1-138: cosa maravigliosa una orma cioè vestigio d'ercule che egli
cioè vestigio d'ercule che egli impresse ad una pietra marmorina alla ripa del fiume tireo
del fiume tireo: questa è come una pedata d'un altro omo, ma di
pascarella, 2-33: m'hanno fatto vedere una pietra, c'è un piede incavato
. macchia di sangue, lasciata da una persona ferita o da un animale,
in camera, e lavorava ad ago una sopravesta del marito, e al suo
persiste nell'aria dopo il passaggio di una persona o di un animale. salvini
vaga del passaggio o della presenza di una persona in un luogo. -anche: presenza
più o meno protratta nel tempo di una persona o di un personaggio storico in
noi si applicò alla prosa poetica con una vocazione sempre più assidua, e diventata
calle. -persona che assolve a una funzione di guida morale, di maestro
, dell'attività, del pensiero di una persona o di un gruppo di persone
permane nella storia, nell'evoluzione di una determinata disciplina o arte o anche semplicemente
né sa [la terra] quando una simile / orma di piè mortale / la
fine di secolo il vedere stampare da una donna, matilde serao, un'orma cosi
svenaro. 4. manifestazione di una dote morale, di una ualità o
. manifestazione di una dote morale, di una ualità o, anche, di un
della divina sapienza. conti, 87: una madre / nel suo figlio lo spirito
orma, rader via, come con una vampa d'ardor mite, tutte le
: al poeta non basta dire che una donna sia bella, leggiadra,
fantasia. 6. tracciato di una strada, di un sentiero. -
di crescita di un vegetale, di una pianta. parini, 1-66: e
lasciato da un avvenimento storico, da una civiltà, da un fenomeno fìsico o
, col pensiero unghiate d'essere in una stanza privata d'ogni lume, trattone
stanza un'orma luminosa o vogliam dire una picciola immagine del sole medesimo. cesarotti
altro mai / vide uom mortai eh'una figura, un'orma. bettinelli, 2-141
; e, mentre posa / l'una, quell'altra informa / dell'altra preda
l'orma del tutto: dominare perfettamente una situazione; averla in pugno. buonaparte
piedi di qualcuno: professargli, manifestargli una sviscerata ammirazione. aretino, v-1-548:
suolo inospite. -conferire, infondere una qualità; dare una forma, un'
-conferire, infondere una qualità; dare una forma, un'apparenza. mamiani
partecipabili senza termine. -apportare in una determinata attività intellettuale contributi decisivi.
più mi 'riforme / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce
modo conforme all'insegnamento o altesempio di una o più persone identificate come modelli di
. guglielminetti, 2-35: io so d'una che degna / d'ereditare questa bella
ai precetti, ai comportamenti prescritti da una determinata dottrina o, anche, alle
dottrina o, anche, alle forme di una cultura. n. franco, 3-83
assolvere a funzioni di comando (con una connotazione scherz. e iron.)
cecchi, 7-1-4: -qui s'apparecchia una carestia grande, j -commodità che ci dàn
-fare l'orma', trovarsi lungamente in una determinata situazione; farci la muffa.
le orme in qualcosa: compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole
: compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole; sporcarsi le mani
del padre / questa l'ultima speme, una vezzosa / pargoletta gentil che, mal
il passo di un animale o di una persona è estremamente leggero, agile e
ricalcando. -riconoscere le orme di una cavalletta: in un'espressione ipotetica,
amicis, i-413: dove noi non distinguiamo una casa da un masso, essi [
... riconoscerebbero le orme d'una cavalletta. -riposare le orme:
-seguire le orme di una donna: corteggiarla. tansillo, i-m
maestro o, anche, rispetto a una tradizione costituita. annotazioni sopra il decameron
ii-417: certo, la sua sarà una di quelle memorie che oramai mi accompagneranno
3. finalmente, infine, una buona volta (e indica, per
compiuta, un fatto è accaduto, una situazione è definita, irreversibile (talvolta
modo enfatico o, anche, con una connotazione di disappunto, di rassegnazione o
baiare. -per estens. inseguire una persona, braccarla. bresciani, 6-x-168
.: pedinare, tenere sotto controllo una persona, per lo più perché sospetta o
2. figur. seguire l'esempio di una persona o di un determinato gruppo,
continuarne l'opera (e può assumere una connotazione spreg.). -anche:
un animale o, anche, di una persona. -milit. che insegue il
di ritenuta. -in partic.: assicurare una nave alla banchina, al molo,
i-420: si ormeggiava la barca in una piccola insenatura della punta. quasimodo, 6-45
. -in partic.: legare una barca di servizio alla poppa di un'
-attaccare, legare, annodare un cavo o una catena d'ormeggio a una bitta o
cavo o una catena d'ormeggio a una bitta o a un anello della banchina
imbarcazione al molo, alla banchina (una fune, un cavo).
). govoni, 2-252: una strana barchetta / piena d'odore d'
pronom. venire o trovarsi assicurato a una banchina o alla riva (un'imbarcazione
o alla riva (un'imbarcazione, una nave). breve dell'ordine del
al marciapiede, parcheggiare (e ha una connotazione scherz.). marotta,
estens. fermarsi, stabilirsi definitivamente in una determinata località. marotta, 1-197:
, lxxix-ii-280: conobbi subito nell'uomo una mente sana e vaga del nuovo; e'
ormeggiava. -vincolarsi, legarsi a una persona o a un partito, a
persona o a un partito, a una posizione politica. machiavelli, 6-2-352:
tenacia e ostinazione un animale o una persona seguendone le orme, le tracce,
faticosa insistenza, contrassegnare ciascun personaggio con una frase di convenzione. carducci, ii-5-307
248: la mia maledizione l'ormeggia come una cagna e gli addenterà un giorno le
2. percorrere (un terreno, una strada). carcano, vi-412:
, per lo più accosto a una banchina, a un molo, alla
, c'era sempre, ormeggiato a una boa, qualche grosso piroscafo da carico.
operazione del- l'ormeggiare un'imbarcazione, una nave. guglielmotti, 597: 'ormeggiazióne'
funi, delle ancore impiegati per ormeggiare una nave (e, a seconda della
-figur. fondamenta, basamento di una casa. bernari, 4-108:
, aerostato sganciato dagli ormeggi, in una atmosfera sufficientemente familiare come e, appunto
oltre al peso di un cavo di una linea aerea, sostiene anche la sua
: filareta, discintasi dal casto petto una benda sottile di giallo ormigino. citolini,
scalco, che fu l'auttore, aveva una ricchissima e bella banda d'ormisino turchino
da macerata, lxii-2- iv-98: aveano una specie di tunnicella d'ormesino nero di
nocciole, tre paia d'orecchini pesi una libbra l'uno e braccialetti e anelli di
. baldinucci, 114: 'orminiaco': una mestura alquanto liquida e viscosa che serve
piante della famiglia labiate, rappresentato da una sola specie (horminum pyrenaicum) diffusa
esecutori, tenendosi per mano, assumevano una posizione circolare. tramater [
. v.]: 'ormo ': una delle danze principali de'lacedemoni, nella
in ormoni fenolici, che presentano una funzione fe nolica come l'
farglieli sviluppare ci vor rebbe una cura di ormoni che costa cinquantamila lire.
lire. parise, 5-258: una [relazione] sugli ormoni che è stata
fisico che la voce di falsetto e una certa tendenza alla pinguedine, per il
un castrato et un porcello e bevete una orna di vino. = voce di
nostri fra la gioventù, se non una razza di tientibuoni, scrolla pennacchi, frusta
anche, di queste lunette, attraversare una facciata a metà, inoperose, farebbero pensare
, a un'opera letteraria o a una sua parte, a un motivo, a
del fogliame o per il portamento elegante (una pianta). deledda, ii-959
aveva fatto dono... di una pianta ornamentale che egli coltivava religiosamente in
decorare, per arricchire un edificio, una strut tura architettonica, un
fasce. oriani, x-4-21: una scena nella quale l'impero romano, reso
appena il va lore di una ornamentazione da piatti. paolieri, 2-121:
, dànno idea della popolazione d'una goccia d'acqua o di sangue
letterario, di elementi stilistici che rivestono una funzione esclusiva- mente formale e decorativa.
, inseriti fra i suoni essenziali di una linea melodica, servono a ornarla (
decade dalla sua maestà e si riduce a una elegante ornamentazione. 4.
5-303: l'errore di stampa che deforma una parola o cresce sillabe a un verso
, 82: per ornamento v'aggiunse una infinità di statue antiche di marmo e di
, 8-2-328: impossibile è per natura una donna che abbia in sé tutte le bellezze
battistero. -festeggiamento, onore tributato a una persona. g. gozzi,
abbellire, ad arricchire, a ingentilire una città, la struttura, il tessuto
si divideno, de le quali l'una per occulta e sotterranea via ai comodi ed
cosa magnifica ancora l'essere possessore d'una bella casa da se stesso edificata,
di panni e d'altre cose usitate a una simile solennità. ariosto, 42-78:
la gioconda stanza, / v'era una fonte. boterò, 9-92: tralascio li
d'ornamenti. palazzeschi, 1-134: una chiesa umile ma non trasandata, poche
schietto. 4. ciò che in una composizione pittorica o scultorea, in un
: io feci al re francesco di francia una saliera d'oro, in forma ovata
di sì fatt'eccellenze avesse nella stanza una seggi età com'è questa, senza ornamento
sp., 3 (44): una spalliera alta e quadrata, terminata agli
orlo [del vaso] erano d'una rara leggiadria. -segno grafico,
grafico, fregio che orna un libro, una pagina. leopardi, iii-462:
l'occhio scopre sotto il sudicio d'una di queste insegne la fatica minuziosa degli
fece un altro ornamento, intagliato per una tavola grande che fece il detto giorgio
borghini, ii-135: fece intorno a una camera molti quadri, chiusi d'ornamenti
o anche più maestosa e più imponente una persona; abito, indumento, copricapo;
cappel di seta, dal qual cascava con una legatura una perla di gran quantità e
, dal qual cascava con una legatura una perla di gran quantità e bianchezza detta
molto sucida e che le abilità d'una signora sono alle volte capaci di restar corte
quel modo vestita, con le chiome in una reticella raccolte, con la faccia lavata
nozze, lucia aveva quello quotidiano d'una modesta bellezza. d'annunzio, iii-1-137:
! monelli, 2-397: unico ornamento una collana d'ambra, come usavano le
o in un discorso, assolvono a una funzione esclusivamente decorativa (e può assumere
funzione esclusivamente decorativa (e può assumere una connotazione spreg.). -anche con
suono insieme per imitar et esprimere qualche una cosa, lo fa per più ornamento
gli antichi ornamenti, ma che divenisse una cosa del tutto nuova e diversa.
costituito dalla presenza e dal possesso di una virtù, di una dote fisica,
dal possesso di una virtù, di una dote fisica, morale, spirituale o
o intellettuale innata o acquisita, di una vasta cultura o di una conoscenza determinata
, di una vasta cultura o di una conoscenza determinata, dall'appartenenza a un
guidato, è di grandissimo ornamento a una gentildonna. tasso, ii-93: tanto
. e. gadda, 6-188: una sorella propria, illibatissima, con tutti gli
porcacchi, i-299: fra queste era una figliuola del satrapo, detta rossane,
gli sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio
quanto contribuisce decisamente alla bellezza fisica di una persona. bibbia volgar., vi-55
venerazione e bellezza. baretti, 6-231: una volta i soldati di tutti i paesi
anche nell'espressione essere di ornamento a una città, a un paese, ecc
servo vostro. guicciardini, viii-228: una espettazione ferma di tutti che avessi a
! e. cecchi, 5-350: una stirpe manifestamente più incline a valersi dell'arte
quando la natura arricchisce di tanti ornamenti una terra, la natura comanda che sia mirata
che perfino la lunghezza del giorno sembra una grazia, un ornamento della stagione.
di pietra è libero sempre il passaggio sull'una e l'altra riviera, il che
. disus. fortificazione e presidio di una città, di una piazzaforte. pellico
e presidio di una città, di una piazzaforte. pellico, conc.,
, inserito fra i suoni essenziali di una linea melodica, serve a ornarla;
ripromettere. michelstaedter, 200: come una melodia che attraverso le elaborazioni e per
vero aspirazione. -ant. in una composizione musicale, funzione espressiva di strumenti
eleganza o, anche, si addicono a una determinata condizione, costituendone i segni esteriori
, i-425: si trattava di recarsi in una città vicina per mostrare certe gioie di
esser mirata. -ingioiellare (una parte del corpo con un monile,
3. atteggiare a un'espressione o a una positura che abbellisce, addolcisce, conferisce
, ornò di sangue / già l'una e l'altra in su la prima aurora
onorificenza, di un grado, di una dignità o, anche, dei segni
edificio); armare, equipaggiare (una nave); innalzare, addobbare,
., 4-4 (1-iv-388): fece una grandissima e bella nave nel porto di
intraprender un gran negozio nel mare compri una nave nella quale, se v'impiegasse
mi trovai presto in istato di prendere una casuccia in affitto, di ornarla di semplici
, il tempo. -movimentare decorativamente una superficie. aretino, v-1-267: messere
avendo veduto tra le città, marittime una che per antichità era quasi disfatta,
rifece di bianchissime pietre e ornolla con una bellissima casa reale. boiardo, 1-13:
questi racconti, non dovrà essere importuna una molto piacevole avventura di democrito, la
ingegni della impostura e così abbellita corse una assai nobil fortuna. foscolo, gr.
accessorio, non mai il sostanziale di una poesia. -rifl. (e
ne'contratti. -far progredire eticamente (una società, una comunità). -in
-far progredire eticamente (una società, una comunità). -in partic.: fornire
merito, motivo di gloria (di una persona o di una cerchia sociale,
gloria (di una persona o di una cerchia sociale, di una comunità).
o di una cerchia sociale, di una comunità). delminio, i-156:
: in suli spigoli de le travi vorria una corni- cetta rivercia, che ornasse la
, 9-8: finsero alcuni la pittura una femina vestita molto ornatamente. giacomo soranzo
], iii-i- 179: l'una era un donnone,... l'
: ivi dentro era ornatamente stesa / una morta donzella.;. /..
, pur sul fondo peruginesco, anche una lieve collusione con gli ideali brillanti e
, gli orafi, i tessitori formavano una specie di corporazione ornativa intenta altornamento del
vestimenta reali e sì si missi in capo una corona d'oro ornata di pietre preciose
guglielmo di bellai... lasciò una bellissima libraria ornata d'un gran numero
de saper. leonardo, 2-113: una pietra... si stava..
. si stava... sopra una sassosa strada, in compagnia d'erbette,
belle donne onestamente ornate * / l'una vestita a bianco e l'altra a
9-60: de l'isola era uscita una donzella / in abito stranier candido ornata
reina illicitamente. -ingioiellato (una persona, una parte del corpo e
. -ingioiellato (una persona, una parte del corpo e, in partic
calda, bianca, morbida, ornata di una perla. -cinto, inghirlandato o
. -che reca le insegne di una dignità. ghirardacci, 3-31: il
lussuoso, sfarzoso (l'abbigliamento, una parte di esso). bibbia volgar
magnificenza e pompa (un edificio, una parte di esso); arricchito di
tutta l'architettura militare, così da una specie di fabbrica (non ho dubbio
curiosamente foggiato all'antica e manoscritto in una pergamena ornata con fregi in sul gusto
pranza 'à la carte '? è una buona idea. guardi la lista. c'
un'ornata lucidezza architettonica a sussidio di una gravità sacramentale maggiore che in quei fiorentini
; attrezzato, comodo, confortevole (una casa, una singola camera, uno
, comodo, confortevole (una casa, una singola camera, uno spazio interno dovunque
interno dovunque collocato, atto a ospitare una o più persone o a consentire lo
, il re e la marchesana a una tavola sedettero. capellano volgar., i-121
quale fu ricevuto dall'albuquerch onoratamente sopra una sedia ornatissima. g. michiel,
ornato a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente. foscolo, gr
albergo. e. cecchi, 5-298: una villa ornata di bodisava preziosi, sculture
a la torre, per acqua sopra una naveta ornatissima. c. campana,
fiume. -improntato, pervaso di una determinata atmosfera (un ambiente).
trovarsi in un luogo visibilmente ornato d'una fedeltà, d'un paziente decoro,
, d'un paziente decoro, d'una consapevolezza innocente.
, monumenti, fiorente, popoloso (una città). -anche: che,
conferiscono bellezza, pregio, rinomanza (una regione). donato degli albanzani,
o attributi consista il particolare pregio di una persona o di un aspetto di essa
complemento di fine (anche espresso da una proposizione implicita). casalicchio, 533
detti per sorte e per destino / una figliuola piena di bellezza: / un viso
il mento non era ornato se non di una barbetta gialla. vittorini, 7-81:
(lo spirito); che padroneggia una materia, che ne è competente; erudito
, che ne è competente; erudito (una persona). a. f
e coltivato. -con riferimento collettivo a una nazione, a un popolo o,
un popolo o, anche, a una particolare temperie culturale o morale storicamente determinata
parole. -fornito di prole (una persona, una casata). gir
-fornito di prole (una persona, una casata). gir. soranzo,
trova la sua ragione non soltanto in una connaturata dignità, ma anche negli stoici
-accurato. tecchi, 9-140: una dolcezza diffusa nell'aria, un sole
d'oro sulla ghiaia..., una pulizia ornata e scrupolosa. -elevato
che costituisce pregio e ornamento spirituale (una virtù). dominici, 2-7:
in lode di così onorata fronde ebbe una ornatissima orazione. f. m
bellezza del nome e l'ornato sono una cosa medesima, si può di quivi trarre
. rifletti che appunto nella tragedia richiedendosi una locuzione chiara, non umile, ed
grandezza della virtù è ella la stessa una con quella del parlare, dantele
giordano, 1-74: ogne virtù è una gemma bellissima ed una pietra preziosa ed
ogne virtù è una gemma bellissima ed una pietra preziosa ed uno colore ornatissimo. dante
ciò che ricopre la superficie grezza di una struttura architettonica; paramento. -anche:
decorativamente. vasari, i-638: una nunziata di pietra di macigno, che
che o si soprappone al vivo d'una fabbrica o si pone in vece di esso
: siamo al 'devan-i-aam ', una meravigliosa costruzione di marmo bianco con sopra
burrone: ognuna di esse ha sul davanti una facciata; alcune sono anche belle,
che [garrone] sta lavorando attorno a una lettera di otto pagine con ornati a
di sua madre. venditti, 1-150: una... raccolta / di fiabe
non apparisce quel fior di eleganza e una certa armonia tra il solido e il
delle alcove. rovani, 4-i-16: una lampada... concentrava il foco de'
-decorazione di un piatto, di una composizione gastronomica (per lo più di
appare piacevole, che si presta a una fruizione estetica facile, convenzionale.
. 2. ciò che in una composizione pittorica completa e arricchisce di particolari
ben presto il giovine anseimi, dimostrando una particolare inclinazione per la scoltura e statuaria
quello ufficio che ha carico publico sopra una cosa particolare, consiglia di quel solo
: tutta quella suntuosità degli edifici fu una enorme imposta che la borsa delle nazioni
: nelle città ben costituite vi è una magistratura detta commission d'ornato, la
v.]: ufficiali dell'ornato d'una città: che presiedono alle fabbriche di
6-393: fa duopo... avere una chiara idea del genio e del carattere
, qualche cosetta che possa veramente aggiungere una vaghezza al tuo scritto. cesari,
di que'segni che da alcuni furono una volta creduti cuori, ma più veri-
bastare a trattare con dignità ed ornato una tal cosa. galluppi, 4-iii-10: gli
8. aspetto piacevole, attraente (di una persona). ariosto, 20-119:
e sfarzoso l'abbigliamento, a completare una parte di esso. - anche:
esteriore di un oggetto, senza avere una propria necessità funzionale oltre quella decorativa;
+ rispetto a f2 + e per una sostituzione di oh-con, si differenzia
e calce. linati, n-6: una gran bocca, alta e oblunga come
attorno in più luoghi e terre v'ha una specie d'albero cui chiamano ornello.
toro], con due corde, una alla morsa delle froge, una alle
corde, una alla morsa delle froge, una alle corna; e un ragazzo con
alle corna; e un ragazzo con una frasca d'ornello allontanava da lui le
che coprono le ali, bordate da una frangia di peli che imitano le piume
. paleont. ordine di rettili comprendente una parte dei dinosauri, nei quali la
emitteri della famiglia cimicidi, che comprende una specie parassita delle rondini, 1 '
; che dissemina per or- nitocoria (una pianta); che si determina per
beltramelli, 1-66: sfogliando un giorno una monografia nella quale il genio di parvenza
che è impollinato per or- nitofilia (una pianta); che avviene per opera di
lo stimma trilobo; il frutto è una capsula loculicida, contenente pochi semi neri
(con folie lineari, percorse da una linea bianca, e con ori
; che è impollinato per ornitogamia (una pianta); che avviene per opera
2-i-5: l'ornitologia... è una scienza quasi nuova per gl'italiani.
italiani. c. bini, 1-93: una specie d'uccello che avrà che fare
contiene la descrizione sistematica dell'avifauna di una regione geografica più o meno estesa
4-25: mi venne in aiuto con una vecchia ornitologia ed io, un po'alla
. carena, 2-52: una sgarza affricana che è cicogna alata dei
crostacei, molluschi e depone ogni volta una coppia di uova, dotate di guscio
dell'oricteropo; i piedi d'avanti hanno una membrana che non solamente riunisce le dita
. se ne conoscono due specie, l'una a pelo rosso, 'ornithorhynchus paradoxus
altro a pelo bruno-nericcio che forse è una varietà del primo. beltramelli, 1-66
cordiale: e quando truovi in su una ricepta oro o ariento, debbi torre la
di gabriele d'annunzio... è una delle cose più belle che l'uomo
forma. -oro di bologna: contenente una percentuale elevata di rame (quindi di
di esso. foscolo, xv1i-201: una cambiale per livorno, a cambio corrente
intessuto di fili del metallo prezioso (una stoffa). -vestirsi d'oro:
): fece il saladin fare in una gran sala un bellissimo e ricco letto di
a oro. pulci, 9-68: una sopravvesta riccamente / di seta bianca lavorata
a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente, essendo l'appartamento
. g. gozzi, 1-19: ad una donna si appiccò il fuoco ad un
carato. boiardo, 1-11: fece una effigie di leone di fino oro in
. -oro basso: quello contenente una percentuale di fino inferiore a quanto è
. -oro rosso: che contiene una forte percentuale di rame. c
. matricali meno un terzo fanno libbre una di vinegia. -oro liscio:
, 24-19: due settimane addietro ebbi una lettera stolidamente insolente dal dr. ferlini
leggendario lenzuolo che vuol tirare l'oroscopo a una contadina, certo per spillarle più che
la zia agata. manzini, 10-42: una grassa massaia con tant'oro sul petto
per far pervenire nelle mani di renzo una risposta, co'cinquanta scudi assegnatigli da
mente umana, da che ha saputo crearsi una ricchezza superiore alle creazioni della natura,
anime stanche / non poterebbe farne posare una. idem, par., 27-42
bisticci, 3-13: il papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco e
-perdita di una persona cara, specie a causa della
bibbia volgar., ix-151: venne una femina a lui con uno vaso di
, te ne vai per le poste ad una total perdizione! viani, 19-263:
, si trattenne per due ore in una chiesa, a cantare le litanie col suo
grave, facilmente rimediabile, trascurabile (una colpa, un errore, un peccato)
non forse il lettore avesse a perdonare una volta per sempre, chiudendo il libro
: quel credere d'aver bene giudicata una grand'opera col darne il sunto..
intrinseca debolezza, fallibilità o immaturità (una persona). praga, iv-8:
cristiana, restata la persecuzione de'martiri, una sorastevole pazienzia, con abondevole perdonamento a
perdonante. 2. che esprime una volontà di perdono e riconciliazione superando i
d'amore, per la colpa d'una falsa amatrice che mi fece inganni e
1-2-21: finalmente egli fu compreso in una generale erdonanza promulgata il 4 brumale.
gli austriaci] lasciarsi dettare dal nemico una perdonanza generale appunto perché il nemico aveva
autorizzazione, permesso (e può avere una connotazione iron.). cattaneo,
peccato è purgata, nasce nell'anima una fidanza per la quale certamente spera,
aurea volgar., 387: si udì una voce che gli venne da dio e
? a. cattaneo, i-380: una donna pregava tutti i santi e sante
: 'prendere la perdonanza ': visitare una chiesa, coll'intenzione di acquistar merito
: l'anno santo... è una straordinaria offerta di perdonanza.
montalbano, 931: in quel tempo era una grande perdonanza a una chiesa fuori di
quel tempo era una grande perdonanza a una chiesa fuori di parigi due forse o
. onestamente lo dì delle feste con una sua fante alle perdonanse n'andava e 'l
né stazzone. costo, 1-197: ad una solenne perdonanza di napoli cadde una
una solenne perdonanza di napoli cadde una tovaglia di velo sottilissimo di capo a
tovaglia di velo sottilissimo di capo a una donna. lubrano, 2-146: i concorsi
). non tenere più in considerazione una colpa, un'offesa, un danno
e magnanimità; riuscire a sopportare in una persona o in un'opera aspetti negativi
subito. -perdonare le offese: una delle opere di misericordia spirituale.
'.... per temperare una proposizione che può parere non ben misurata
che può parere non ben misurata o una locuzione ch'esca un po'dall'uso
.. del lume che brilla, in una sera di temporale, all'impannata d'
sera di temporale, all'impannata d'una casipola di pescatori. -assol.
/ perdonate... a noi pure una voce / di perdono dal cielo verrà
, responsabili; non correggere, tollerare una tendenza negativa della propria personalità.
non sapeva perdonarsi. -in relazione con una prop. subord. borgese, 1-14
e di recargli danno. -scusare una mancanza o una colpa o un modo
danno. -scusare una mancanza o una colpa o un modo di fare attribuendolo
causativo: rendere scusabile un difetto, una manchevolezza. giordani, v-14: l'
alla propria volontà (in relazione con una prop. oggettiva). pulci,
-anche: tollerare errori di esecuzione (una manovra). - anche assol.
automobile [28-x-1969], 2i: ad una accelerazione così vivace, agevolata da un
entrano subito con facilità, fa riscontro una frenata quanto mai efficace, in grado
studi, quanto il suo subietto meno perdoni una lunga e regolata ostinazione del lavoro di
2. rinunciare a punire il responsabile di una colpa, di un danno, di
anzi in vero studio, come fosse una proprietà di lingua? tommaseo [s.
sapeva perdonare. 3. condonare una colpa commessa contro la legge divina;
si perdona. -ant. revocare una sentenza di condanna; non applicare una
una sentenza di condanna; non applicare una pena, in partic. la pena capitale
condonare a un debitore il pagamento di una somma di denaro. bonichi, 105
un'esperienza sgradevole, un'umiliazione, una sofferenza, o, anche, un obbligo
, anche, un obbligo gravoso, una fatica; non infliggere a un luogo o
a un edificio un danno materiale, una devastazione. - anche in relazione con
devastazione. - anche in relazione con una prop. subord. bartolomeo da s
e il corpo indebolito, si distese una stuoia e perdonò misericorde- volmente un poco
lo più in espressioni negative che indicano una violenza indiscriminata, una furia distruttrice,
negative che indicano una violenza indiscriminata, una furia distruttrice, un disprezzo totale dei
bianco e nero, macchiato e baffuto come una pansé,... non la
-per simil., con riferimento a una malattia terribilmente contagiosa o grave, dolorosa
distruttiva di un fenomeno atmosferico, di una forza della natura, ecc. -anche
vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti
-con valore attenuato: permettere a una persona (anche a se stesso)
di ritemprarsi; lasciare che rimanga in una condizione privilegiata di agio e tranquillità e
lettori, io non voglio riferire pur una delle tante inezie o delle tante temerarie
-concedere tregua a un'attività o a una fatica, rallentandone il ritmo e l'
la sicurezza di un bene, di una prerogativa, di un privilegio. cavalca
tuo arco perdona, / e bastiti per una avermi preso. 5. bernardo volgar
e talora difficile, uno sforzo e una difficoltà non comuni o che appaia moralmente
suo maltalento. -in relazione con una prop. subord. alamanni, 7-ii-195
11. ant. porre fine a una condizione negativa. poesie musicali del trecento
compassione per un nemico, un rivale, una persona odiata. f f
perdonò neanche a cristo: per indicare una persona spietata, inflessibile (con allusione
rimesso, condonato, scusato (una colpa, un pec cato
licenza che si è soliti chiedere a una persona della quale si teme di offendere
averle scritto un tomo in vece di una lettera? veramente ne arrossisco e non
i-386: le chiedo mille perdoni di una mancanza involontaria. carducci, ii-3-211:
borgese, 1-135: domando perdono, interruppe una volta mary,... come
mille perdoni! -rispose dal di fuori una voce. arlia, 409:
di clemenza con cui un sovrano o una pubblica autorità (civile, religiosa o
civile, religiosa o militare) condona una colpa a un suddito o a un
abbiamo qui in 3 facce e mezzo una epistola di demostene mandata ad alessandro re
di clemenza emesso dall'organo sovrano di una comunità indipendente con cui, per ragioni
della vita: esenzione dall'esecuzione di una condanna alla pena di morte (sostituita
beneficio giudiziale che può essere concesso per una sola volta all'imputato che venga riconosciuto
altri reati; comporta la pronuncia di una sentenza -anziché di condanna -di non doversi
degli anni diciotto, la legge stabilisce una pena restrittiva della libertà personale non superiore
superiore nel massimo a due anni ovvero una pena pecuniaria non superiore nel massimo a
perdono giudiziale non può essere conceduto più di una volta. codice di procedura penale,
perdono, implorava l'aiuto, pregava con una preghiera che saliva al cielo come una
una preghiera che saliva al cielo come una fiamma. c. e. gadda
, concessa dalla chiesa in relazione con una ricorrenza (per es. il giubileo)
v-2- 366: ella rispondeva con una voce dolce come quella dei perdoni di
accosta all'altare e ci lascia sopra una piccola moneta d'un quattrino o simile
lessona, 1108: gli ebrei hanno una festa chiamata il 'gran perdono '
ciliegio, che non gliene salvo mai una (delle ciliegie). oramai l'hanno
v.]: 'prender il perdono su una persona o cosa ': quando la
altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un saio d'accottonato.
di perdono: inescusabile, gravissimo (una colpa). di leo, 168
e pochi fatti. (serumido è una chiesa in firenze, dove, quando
percome, il perdove, per indicare una richiesta di accurate informazioni).
, condannava alla semplice morte quegli di una condizione più nobile. guerrazzi, 4-1-269
-stabile, resistente alle intemperie (una costruzione). maestro alberto, 59
si mantiene per lungo tempo inalterato (una sostanza). crescendi volgar.,
2. perseverante, tenace, paziente (una persona). - anche sostant.
sforzi che esso fa per uscire da una difficile posizione... l'informano della
studi, che a suo modo è una lotta, l'esperienza gli ha appreso
fino ad un passato prossimo, damasco era una città di tradizioni rigide, molto ortodossa
-mantenersi nei corso del tempo in una determinata condizione (indicata per lo più
piovene, 14-176: nel teatro resiste una recitazione magniloquente, e perdurano i grandi
fran5aise '. -in relazione con una prop. subord. carducci, ii-6-19
-rimanere, continuare a trovarsi in una determinata condizione (che è generalmente indicata
8-585: scrivendo, tira prende in lui una progressione in forza, della medesima efficacia
l'intenzione di perdurare calmo, precipitano ad una violenza impreveduta. -resistere con
ant. guidare, condurre, accompagnare una persona a una meta, a un luogo
, condurre, accompagnare una persona a una meta, a un luogo d ui-
2. figur. condurre in una certa condizione o stato; far accedere
virtù perduce. -in relazione con una prop. subord. s. agostino
delle sustanze di fuori sopravvien quella d'una intrinseca parte di loro, quella che
iv-1-324: perdutamente, ella gli prese una mano, se la trasse alle labbra
la fanciulla. borgese, 6-62: una voce che suona / da pallide lontananze
i-151: « e vero che tu sei una cocotte? » / perdutamente rise.
nel battito già perdutamente / dissolto di una porta. 4. senza una
una porta. 4. senza una direzione, una meta precisa. chiaves
4. senza una direzione, una meta precisa. chiaves, 61:
maironi da ponte, 1-iii-201: caduta una valanca nell'alveo del brembo che quivi
, 2-4-301: pochi dì appresso, fatta una diligente ricerca della sua vita fin allora
un oggetto, un tene materiale, una somma di denaro). -in partic.
commercio dei peruzzi, 92: una guarnacca fatta che s'accattò per la detta
della roba perduta. -con riferimento a una somma di denaro giocata. sercambi
il proprio dominio (un territorio, una città, una posizione strategica, ecc
dominio (un territorio, una città, una posizione strategica, ecc., per
, per lo più in seguito a una guerra o a una battaglia). -in
in seguito a una guerra o a una battaglia). -in partic.: conquistato
dragoni. -con riferimento a una parte del terreno di gioco.
palla desse di piglio e tenendola stretta con una frotta de'suoi urtando facesse ogni sforzo
eran ridotti all'estremo si conservarono e una parte del perduto si racquistò. l.
3. conclusosi con la sconfitta di una parte (una battaglia, una guerra
con la sconfitta di una parte (una battaglia, una guerra, un gioco,
di una parte (una battaglia, una guerra, un gioco, ecc.)
in modo definitivo o anche solo transitorio (una facoltà, una funzione, una caratteristica
anche solo transitorio (una facoltà, una funzione, una caratteristica fisica o intellettuale
(una facoltà, una funzione, una caratteristica fisica o intellettuale; anche con
, negata all'uomo, egli intravvedeva una facoltà perduta dai sensi, una grazia
egli intravvedeva una facoltà perduta dai sensi, una grazia, un dono che la presenza
non più goduto, provato, condiviso (una condizione, uno stato, una situazione
(una condizione, uno stato, una situazione o, anche, un diritto
o, anche, un diritto, una prerogativa, ecc.). -anche:
vita definitivamente concluso (ed è presente una connotazione di forte rimpianto).
, / nave di sogno, a una perduta riva? manzini, 16-107:
favore, alla stima di cui godeva una determinata persona. guicciardini, 2-2-217
; dimenticato, abbandonato; decaduto (una tradizione, una cultura, una lingua
abbandonato; decaduto (una tradizione, una cultura, una lingua, una tecnica
(una tradizione, una cultura, una lingua, una tecnica artistica, ecc.
, una cultura, una lingua, una tecnica artistica, ecc.).
discernere per quali trapassi si perviene da una lingua madre alle lingue derivate. si
si può soprattutto colle radici conservate in una lingua supplire alle radici perdute in un'
perugia, apresso alla terra, era una donna nomata mona legiera, avendo il
cari assenti. giuliani, ii-100: una vecchia madre... piange perduto il
riveggio? -che deteneva in precedenza una determinata carica. porcacchi, i-414
alleati. campanella, 963: tieni una mala femina, anzi ella tiene te
confidare., -incapace di svolgere una determinata funzione. mazzini, 77-363:
asino la testa; / l'altra, una cosa che infine pur pute; /
, quando si vuole mettere a secco una parte del condotto. -inferto disordinatamente
delle loro superficie. -inattivo (una persona). machiavelli, 1-iii-1592:
panigarola, 1-17: le occasioni perdute una volta nelle guerre difficilissimamente si riacquistano.
zaro, 1-300: sarà una sera perduta ma ci andrò. ei
se non è venuta. / una giornata perduta, / ma un domani guada
della vita; per lo più con una connotazione di nostalgia e di rimpianto)
cui non vedeva il fondo, perduto in una fuga di gradazioni aeree. verga,
-che non viene compreso o capito (una parola, una frase).
compreso o capito (una parola, una frase). montale, 3-240:
all'afflitta cuna di avere, in una viuzza perduta, incontrato ancor uido.
chi sa dove! comisso, vi-20: una sala d'aspetto di perdute stazioni ferroviarie
costituisce un'esigua minoranza all'interno di una massa. manzoni, pr. sp
il minor numero, confusi e perduti in una nuova moltitudine. -che non
, che ha perso l'orientamento in una regione sconosciuta, nel deserto, in
prato. malaparte, 7-259: a una piccola stazione, perduta nella campagna polverosa
22. assorto in un pensiero, in una sensazione, in uno stato d'animo
in uno stato d'animo, in una fantasticheria, o, anche, nella
, 6-ii-300: ho passato sei ore in una specie di dolce rapimento, colla testa
suo superuomo per potergli far vivere accanto una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da
, maniacale di un'attività, di una disciplina, di un passatempo. f
ghito... d'una dama..., e ne andava
: questo fedria poi / procacciossi ben tosto una fanciulla / che suona ai chitarra,
-che è seguace accanito e acritico di una moda. algarotti, 1-i-14:
moda. algarotti, 1-i-14: l'una parte era tutta perduta dietro alle usanze
donne loro e dicono che, quando una donna è vista, è perduta.
6-121: datemi le gioie o io sono una donna perduta! albertazzi, 799:
famiglia. -con riferimento alla rovina di una città, di uno stato.
sorti della repubblica. -con riferimento a una cultura, a una civiltà, a
-con riferimento a una cultura, a una civiltà, a una religione, a
cultura, a una civiltà, a una religione, a un'ideologia. faba
e mercatura. -irrimediabilmente compromesso (una situazione). d'annunzio, iii-1-192
egli [l'uomo] è tocco di una subita tempesta di tentazione: egli piglia
: quantunque gli alleati avessero toccato una grave sconfitta a monte- notte, le
25. sconfitto, battuto in una battaglia, in una guerra o anche
sconfitto, battuto in una battaglia, in una guerra o anche in un gioco,
, / e spart'è per lo viso una sembianza / ch'esce del core,
rimase perduto. -non eletto in una votazione. machiavelli, 1-ii-238: se
segreto fossero perduti. -respinto in una votazione (una proposta). statuto
. -respinto in una votazione (una proposta). statuto dei mercanti di
che si ponesse a consiglio dell'arte una volta, o vinta o perduta che fosse
26. morto, spacciato; destinato a una morte prossima o che la lascia supporre
è morta. -che è in una situazione disperata, di gravissimo pericolo (
verso il fondo della baia, videro una apertura sulla costa che sembrava una piccola
videro una apertura sulla costa che sembrava una piccola gola e senza speranza di salvezza
alle bermude. -estinto (una specie animale o vegetale). carducci
moversi alle ricerche del sistema organico d'una specie perduta. -prosciugato,
. -prosciugato, disseccato (una sorgente). bicchierai, 66:
uno fanciullo rattratto e tutto perduto in una zana, il quale aveva otto anni
quando n'apparver due figure miste / in una faccia, ov'eran due perduti.
, 5-493: non era più come una volta, ma una ragazza perduta, che
era più come una volta, ma una ragazza perduta, che non meritava più
-. d'annunzio, iv-1-727: una pettinatrice ch'era già stata al servizio
già stata al servizio della famiglia, una donna perduta, avidissima. pirandello,
avidissima. pirandello, 5-43: sono una donna perduta, io! negri,
si lamentava, dover pulire le scarpe di una che non si sapeva di dove veniva
si sapeva di dove veniva, di una perduta che l'avevano raccattata per le
i-238: ella era, gli spiegò, una cortigiana, una ragazza perduta.
, gli spiegò, una cortigiana, una ragazza perduta. -estremamente permissivo per la
per la morale e i costumi (una religione, una setta). buonafede
e i costumi (una religione, una setta). buonafede, 2-i-212:
di sua madre, che è nel vero una incomoda gravidanza, venne canuto alla luce
intorno all'età di confucio e fondò una scuola perduta ne'costumi, studiosa delle
scuola di confucio. -caratterizzato da una diffusa dissolutezza e immoralità (un'età
perduti costumi. massaia, xii-102: una mia sorella, di perduti costumi come
. -pessimo (la reputazione di una persona). leoni, 570:
perduti libertini. guerrazzi, 12-141: una vecchia di 65 anni, perdutissima a
. fis. che costituisce la differenza fra una grandezza fisica e la sua risultante ridotta
-potenza perduta: quella che, in una macchina o in un impianto, non
fondo3, n. 8. -come una cosa perduta: con estrema violenza,
ad affliggersi..., come una cosa perduta si percoteva. -correre
navigare in balìa del vento o di una corrente, senza riuscire a governare l'
, e a far dire in ciascuna una missa per remissione de'miei peccati. pulci
adre divise le sustanzie sue e dettene una parte al gliuolo più vecchio e l'
letter. in modo ramingo, conducendo una vita errabonda. serafino aquilano,
costretto a spostarsi continuamente; che conduce una vita errabonda. buonarroti il
partic.: che si allontana da una località per raggiungerne un'altra.
] come se dovesse essere... una specie di fiera cosmopolita rallegrata dagli svaghi
lungo e travagliato, spostandosi da una località a un'altra o,
altra o, anche, all'interno di una medesima regione. -anche: errare
luogo, ta lora senza una meta precisa o una direzione determinata
lora senza una meta precisa o una direzione determinata; condurre una vita
o una direzione determinata; condurre una vita raminga. boccaccio, iv-191
834: per due anni peregrinammo da una città all'altra. -sostant.
questo peregrinare è stato ed è ancora una delle felicità mie più vive. gozzano
peregrina poco colui quale ogni giorno dà una volta alrinferno. erizzo, 3-278: un
terrasanta. foscolo, v-81: in una settimana perdé i due primogeniti di vaiuolo
. -recarsi a rendere omaggio a una persona illustre o al suo sepolcro.
che non creda dover suo peregrinare, una volta in sua vita, al tempio
fanno cerchio intorno alle bretelle pendule da una sedia, tentano coi becchi le fibbie lucenti
: nella medesima casa nel peregrinàrio è una storia dipinta da lorenzo di colori.
verso un determinato luogo, spostandosi da una località all'altra o, anche
è costretto a trasferirsi frequentemente conducendo una vita raminga. navigazione di san
. ferd. martini, i-43: una sua lettera di un mese fa direttami a
4-12: poi venne l'odissea di una vita tutta di peregrinazioni: lucca, pisa
della vita piemontese, il ritmo di una più ampia civiltà europea. soldati,
si credeva che l'anima dovesse intraprendere una miserabile peregrinazione entro i corpi dei più
celle, xxi-200: questa vita è una peregrinazione. zanobi da sfrata [s
dimoramento dell'anima in questa carne è una peregrinazione dal signore e un assentamento da
.! 3. caratteristica di una struttura linguistica o di un vocabolo che
che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra. -in partic
tendenza o è costretto a condurre una vita errabonda, cambiando spesso residenza.
giunto là dove disira, / vede una donna, che riceve onore, / e
sulla volta del cielo (un astro, una nuvola). marino, 11-11
. marino, 11-11: fiamma [una stella] sì luminosa arde fra quante
mio, ciascuna è cittadina / d'una vera città; ma tu vuo'dire /
: il mio spirito vaga / dall'una all'altra plaga, / peregrino del mondo
gente. 6. nato in una località diversa da quella di chi parla
che ha nazionalità straniera; forestiero (una persona o un gruppo, un popolo
foce / si ripara un ladron dentro una torre, / eh'a paesani e a
-che appartiene a uno stato estero (una flotta). casti, ii-6-141
tal cimiero. -che soffia da una zona geografica lontana da chi parla o
, anche, che è importato da una località straniera (una merce, un
è importato da una località straniera (una merce, un prodotto]; esotico
. -che perviene dall'estero (una notizia). s. maffei,
è usato in un paese straniero (una lingua, una parola). liburnio
un paese straniero (una lingua, una parola). liburnio, 1-50:
bellissimo corpo della facondia tosca sia quasi una raunanza da varie e diverse lingue scelta
pochi fra noi conoscono le regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità
le regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità nel rammorbidire i colori stranieri
peregrino e nostrale dovesse conciliar allo stile una novità piccante e arricchir l'erario della
occultazione, et è la revoluzione certamente una conversione, e la occultazione una renovazione.
certamente una conversione, e la occultazione una renovazione. oltra a questo il mondo
: 'voli pindarici'diventò... una locuzione proverbiale per indicare allusioni peregrine e
ecco che viene corrotta quasi come da una peregrina e disusata letizia, e così
. martini, 4-52: uscito da una scuola privata dove tranne il latino bene
intellettuali, di eccezionali virtù morali (una persona, l'ingegno, l'anima)
di continenzia, 5: pira continuo una tranquilla aura e dolce venticello, che
e peregrini ingegni pare uno concento anzi una armonia celeste. bellincioni, i-106:
16. singolare, eccelso, preclaro (una qualità anche fisica, una virtù,
preclaro (una qualità anche fisica, una virtù, una dote morale).
qualità anche fisica, una virtù, una dote morale). malpigli, xxxviii-57
. castelnuovo, 165: no, una donnina come l'alba di san bruno
, un'idea, un giudizio, una scoperta, una trovata, un argomento
, un giudizio, una scoperta, una trovata, un argomento letterario o artistico
[petrarca], 119: -io ho una bella moglie. -tu hai in casa
breme, 2-33: il ritratto mi par una miniatura assai peregrina. bonsanti, 4-76
miniatura assai peregrina. bonsanti, 4-76: una forma [di un edificio].
soggetto con successo tanto felice che da una favola comune ed usitata il signor carlo,
. ricercato, prelibato (un cibo, una bevanda). alamanni, 5-2-532:
canon. che si trova attualmente in una giurisdizione ecclesiastica (diocesi o parrocchia)
un luogo a un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare,
un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare, per lo più in
d'amore fra peregrino da modena e una bellissima donna ferrarese di nome ginevra.
necessità, vanno in cammino, è una delle sette opere della misericordia.
/ novanta peregrin'tutti montorno / sopra una bene armata galeaccia. ariosto, 28-15
monile ella si sciolse, / eh una crocetta avea ricca di gemme, / e
o entità di cui può anche costituire una parte. bruno, 3-409: le
lo più, sui gradini dell'altare di una chiesa. fanfani, uso tose
di condizioni ambientali particolarmente favorevoli (una pianta annua). clarici, i-726
figliuoli, di continuare verso di loro una catena d'altri benefizi e un amore distinato
giannone, i-252: se non ha bastato una perpetua serie di fatti illustri e perenni
uomo, al contrario, gode d'una verdezza perenne. aleardi, 1-97:
: il mare non soltanto era per lui una delizia degli occhi, ma era una
una delizia degli occhi, ma era una perenne onda di pace a cui si
gli abeti e le querci, sopra una poggiata. dalle finestre tutta la valle incurvata
si vedeva. e le montagne avevano una solennità perenne. ungaretti, ii-40:
perenne. ungaretti, ii-40: a una proda ove sera era perenne / di
causa finale in quanto è governata da una perenne mentalità che le coordina o,
, vi ha un continuo progresso, una trasformazione perenne, onde la materia inorganica
è soggetto a periodi di secca (una sorgente, un corso d'acqua)
il fianco occidental percosse; / e una sùbita fonte cristallina / scaturì mormorando:
il profluvio della sua penna deriva da una fonte perenne e che mai non vien
fonte perenne di vanità nazionale, eccitava una curiosità insaziabile. mascheroni, 8-123: né
. solaro della margarita, 27: respiriamo una volta nuove aure di vita nella sapienza
mole terrestre. viani, 13-294: una vena di poesia correrà perenne sotto queste
di un dio trascendente creatore, di una morale naturale, ecc.); è
rapporto tra filosofia e filologia: di una conferma reciproca tra sapienza volgare e sapienza
riposta, conciliate entrambe nell'idea di una filosofia perenne dell'umanità. = voce
quando io cerco iddio, io cerco di una cosa... che sia da
: la vita è pensiero ed azione una fede rappresentata perennemente dagli atti. massaia
perennità. -inesauribilità del flusso di una fonte. targioni tozzetti, 6-56:
del valore di un'arte o di una filosofia o di una civiltà.
un'arte o di una filosofia o di una civiltà. rosmini, xxi-241:
. longhi, 1073: sempre avvertirete una meditazione sul motivo, una maestà nella
sempre avvertirete una meditazione sul motivo, una maestà nella violenza, una fonte di perennità
motivo, una maestà nella violenza, una fonte di perennità nell'attimo prescelto.
soffici, iv-414: rappresentava come una ventata d'aria fresca e insieme uno
che il teatro nella società moderna sia una forma d'arte anacronistica e perenta.
estinto per perenzione (un giudizio, una controversia giudiziale). -in senso generico:
colpito di perenzione (un diritto, una facoltà, un potere). =
legislatore] ha preveduto il caso di una sospezione prodotta dal reo contro qualche giurato
non vi era altro mezzo che accordargli una nuova ripulsa, colla quale egli avrebbe
. per estens.: autorità indiscussa di una fonte di informazione. moravia,
imperativa, ultimativa, che è assistito da una sanzione (pena o conseguenza giuridica sfavorevole
di comparire in giudizio dietro citazione di una controparte privata) e l'atto [
atto perentorio) con cui viene fatta una tale intimazione. -sm. comparizione del
{ { ricordi di una famiglia senese, 50: si richiamò mata-
non so che m'ha fatto richiedere per una comparigione del parentorio per lo pericolator suo
degni di riso que'cardinali che in una congregazione tenuta in roma vollero condennar la
un monito, un bisogno, anche una situazione che costituisca una sorta di imperativo
bisogno, anche una situazione che costituisca una sorta di imperativo esistenziale o morale]
dallo studio. moravia, v-250: una persona come lei, vecchia, povera
cavalca, 21-126: la infermità è quasi una citazione e parentorio che dio ci manda
significare, come pretende il de man, una confusione perentoria e radicale della filosofia della
del luogo che lo avevano trattato come una scarpa vecchia, gente del posto, autorevole
. -che denota o nasce da una personalità o da un carattere autoritario,
5-133: beata... era una ragazza lunga, nocchiuta, di seno
fuori. 6. che esprime una convinzione dogmatica. e. cecchi,
quale alla fine può anche non essere una febbre, ma una sorta di pace
può anche non essere una febbre, ma una sorta di pace ventilata e cullata dal
le tentazioni di satana nel deserto erano una commedia per sviare i sospetti e in realtà
in realtà, ai miei occhi, una perentoria convalida. gesù, in altra
conseguenza la chiusura di quest'ultimo con una sentenza di rigetto nel merito (un
che la controparte non può ancora ottenere una sentenza di accoglimento perché non è ancora
.. sono di due sorti: una di quelle le quali non feriscono la giustizia
giudiziale; ufficio giudiziale competente a decidere una controversia a un certo grado del giudizio
xvii-81: essendovi stata negli anni addietro una commissione del governo italiano in venezia per
dal ruolo. manzoni, v-2-54: una petizione del sig. r luigi soncini
, nell'età intermedia l'inattività di una parte, sempre che fosse eccepita dalla
, estinzione di un diritto, di una facoltà o di un potere per inutile
luca, 1-15-1-281: domanda l'attore una quantità overamente una specie dal reo, il
: domanda l'attore una quantità overamente una specie dal reo, il quale non
inter. voce imitativa del suono di una tromba. 2. rumore prodotto
. 2. rumore prodotto da una scoreggia. c. e. gadda
2. ant. che ha una struttura simmetrica, regolare. cesariano,
della legge di perequazione si è pronunziata una minoranza di no voti, vale a dire
. -adeguamento dell'importo nominale di una somma (in partic. di una
una somma (in partic. di una somma corrisposta periodicamente, come la pensione
in modo che la sofferenza provocata dall una sia uguale a quella provocata dall'altra
sborsare brevemente o tutto d'un colpo una sofferenza pari a quindici anni di noia.
perette e simili; forati o da una parte sola da legargli in oro a uso
; è usato per accendere o spegnere una lampada, per azionare un campanello,
a forma di pera e terminante con una cannula, usato per clisteri e irrigazioni
. -avere attaccato le perette: manifestare una fretta eccessiva; correre a più non
un campanello, per accendere o spegnere una lampada, ecc. comisso, ii-206
è verde e giallo, della figura d'una pera: dentro è bianchiccio e molle
con teneri semi e del sapore d'una pera troppo matura. = dal
di area lig., denom. da una forma * perézo, per parégio,