Grande dizionario della lingua italiana

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vol. XII Pag.5 - Da ORATORIA a ORATORIO (12 risultati)

-per estens. emissario incaricato di svolgere una trattativa o di consegnare un messaggio;

riedi. 5. chi rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica

5. chi rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica verbale o scritta

rivolge una petizione, una sollecitazione, una supplica verbale o scritta. cellini,

città del loto, / oratoracci infra una vii genia / aggirarsi per darle anima

lo scopo pratico di introdurre negli animi una verità filosofica, storica, scientifica,

5-iii-200: per ben comporre un poema e una orazione egli è necessario...

interpretasse per un artifizio oratorio o per una posa drammatica. jovine, 2-24: parlava

ottimo, ii-22: quello replicare due volte una dizione sì ha a denotare affezione,

, ii-31: bramava egli... una storia oratoria o drammatica nella quale gli

manzoni inventore o innovatore pareva fermato in una quasi solennità icastica, su la bocca

; esagerato, retorico (e ha una connotazione spreg.).

vol. XII Pag.6 - Da ORATORIO a ORAZIANAMENTE (20 risultati)

vi ha diritto di accesso come in una normale chiesa (in quest'ultimo si

, e spesso è la sede di una confraternita o di una compagnia religiosa.

è la sede di una confraternita o di una compagnia religiosa. cavalca,

culto non cristiano; edicola dedicata a una divinità pagana, in partic. a

torno e in mezzo uno piedistallo con una pietra tonda, con uno andirivieni a

lo più gestito da ecclesiastici o da una parrocchia, in cui sono accolti i ragazzi

per la preghiera in comune, in una sede appropriata. sarpi, vi-1-8:

cittadini di quella congregazione fecero tra loro una convenzione di non favorir nella distribuzione de'

clero e laici uniti nel desiderio di una riforma radicale della vita cristiana, sorto

eretta canonicamente nel 1575 e definita con una regola nel 1612, i cui membri,

sono autonome, pur essendo riunite in una sorta di federazione. carducci, ii-6-13

oratorio è nome che si dà a una congregazione religiosa fondata da san filippo neri

; nella forma usuale rievoca di solito una vicenda sacra (episodi biblici, storie

oratorio si fa questa quaresima? / in una casa entra una nuova sposa, /

quaresima? / in una casa entra una nuova sposa, / palco al teatro pria

: un oratorio di penitenza sentito, una comunione ben fatta, un buon confessore

buon confessore, un buon consiglierò, talvolta una disgrazia, una malattia, uno scadimento

buon consiglierò, talvolta una disgrazia, una malattia, uno scadimento, una morte

disgrazia, una malattia, uno scadimento, una morte d'un amico, d'un

leandreide, lxxviii-n-283: ha di vermiglio una longa figura / tetragonia che ispande da

vol. XII Pag.7 - Da ORAZIANISMO a ORAZIONE (11 risultati)

sempre su le peste degli epuloni è una bella imitazione di orazio, ma per mia

esso missier jasom im principio li fece una orazioncula; poi intrò in la lezion proponendo

la lode, e da cui derivano una più intima unione con dio, la

volgar., 2-11-73: l'orazione è una divozione di mente, cioè rivolgimento in

. e. cecchi, 5-405: su una terrazza prospiciente le placide geometrie dei giardini

era nato il fanciullo, e l'una disse all'altra: vedete qui uno

sedere, orlando cominciòe / innanzi a tutti una bella orazione: / e tanto ben

illustrissimo signor vostro padre, volessi componere una orazione latina. sansovino, 2-69:

il più vecchio de gli elettori fa una orazione al popolo, avisato dalla creazione

durante la cerimonia delle esequie o in una commemorazione successiva. tolomei, 2-179

di chiusura di un evento, di una situazione, ecc. ferd.

vol. XII Pag.106 - Da ORIGINE a ORIGINE (7 risultati)

austria non rappresenta una nazionalità; rappresenta una amministrazione sovrapposta per diritto di forza a

, riproduzione di un animale o di una specie. baldi, 414: una

una specie. baldi, 414: una vespa diceva ad una mosca: -onde

baldi, 414: una vespa diceva ad una mosca: -onde nasce cotanta tua arroganza

guille. -luogo di provenienza di una specie animale. sforzino da carcano,

. -prima costituzione o istituzione di una categoria professionale. landino, vili

logico o ideologico che dà ragione di una situazione, di un'affermazione, di

vol. XII Pag.107 - Da ORIGINE a ORIGINE (20 risultati)

essere di natura psicologica) che provoca una conseguenza; forza o elemento o evento

rivalità con guglielmo. -eziologia di una malattia. t t malpighi

boschi, prati e stagni, è una specie di storia figurata delle 'provinciales '

lingua. 10. progenitore di una stirpe, capostipite. dante, conv

natura ho veduto a'miei occhi come una vena, scorrendo dalla medesima origine,

scorrendo dalla medesima origine, viene in una parte oro puro e nell'argento con

di giacomo, i-395: a un tratto una fuggente nuvola s'agitò e si scompose

giuseppe di santa maria, iii-94: da una parte del pavimento e una bella

da una parte del pavimento e una bella peschiera d'acqua non molto calda

, troveremo essere un vocabolo composto da una particella che indica un modo d'azione

prima. -anche: arme nella quale una figura o uno smalto richiamano il luogo

autorità pubblica per specificare la provenienza di una merce. tommaseo [s. v

un vino, riservata alla produzione di una regione o di una località determinata in

alla produzione di una regione o di una località determinata in quanto essa possiede le

18. geom. punto estremo di una semiretta. - in un segmento orientato

cerchio, di un rettangolo, di una sfera, di un parallelepipedo, di

-semiretta che costituisce il primo lato di una serie di angoli. 19. gramm

da, che indica la discendenza da una famiglia, la nascita in un determinato

in un determinato luogo, la provenienza da una persona. 20. matem.

. m. soriano, lii-4-111: in una lunga e continua guerra...

vol. XII Pag.108 - Da ORIGIONTE a ORIGLIERE (21 risultati)

-essere tratto (un vocabolo, una lingua). p. f.

scudi 325. 000... è una concessione ch'ebbe la prima origine nel

. -anche: discendere, appartenere a una famiglia o a una stirpe.

, appartenere a una famiglia o a una stirpe. frezzi, iii-9-70:

: dovendo la donna portare all'uomo una sinistra fortuna, volle che avesse origine

dal lato sinistro. -formarsi (una città, un regno). bisticci

stirpe o per dinastia, appartenere a una determinata discendenza. m. villani,

del stomaco. -essere provocato da una determinata causa; risultare, dipendere,

degli infangati. -essere formato su una radice linguistica. manni, i-140:

'. -dare origine: provocare una determinata conseguenza. pascoli, ii-529

8-31: gli uomini, i quali una volta dicevano no alla società e andavano nei

origine, nell'origine', all'inizio di una determinata vicenda, in principio, un

in tutti i 'menus '. è una storpiatura! in origine 'homard à

ascolto di nascosto (in partic. dietro una porta o una finestra, da

partic. dietro una porta o una finestra, da una serratura, ecc.

porta o una finestra, da una serratura, ecc.) per udire

infocate]. -in relazione con una prop. interrog. indiretta. g

in auscultazione. bacchetti, 2-i-91: una certa disposizione fortunata m'aveva reso 1'

1-iv-766): steso questo materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi

materasso in una camera del bagno sopra una lettiera, vi miser sù un paio

sottilissime listate di seta, e poi una coltre di bucherarne cipriana bianchissima con due

vol. XII Pag.109 - Da ORIGO a ORINALE (11 risultati)

del defunto su un cuscino (anche in una rappresentazione scultorea sepolcrale). boccaccio

, il busto o la statua di una divinità su particolari cuscini o letti (

d'inquieti e mordaci pensieri, ma di una serena calma. govoni, 873:

lizzò: non addormentata sull'origliere d'una pace sicura,... l'

egli era avvezzo / sopra vii paglia ed una pietra dura / era il lor origlier

carezza immota, / fatto origlier dell'una e l'altra mano. d'annunzio,

pennelletti leggieri e non hai paura che una scaglia ti cavi un occhio. testi

gli oriluvi delltjrale vanno già volgendo a una lenta decadenza, la produzione degli aitai

, in partic. nell'espressione farsi una bell'orina, per indicare che si è

. v.]: s'è fatto una bell'orina. 2. ant.

anima di mia madre solea dire che una suora di un monastero, acciò che

vol. XII Pag.110 - Da ORINALIERA a ORIOLAIO (13 risultati)

rossi e blu. -in una raffigurazione pittorica. boccaccio, dee.

dell'arte del vetro, 48: togli una libbra di mèle giallo e once 2

faretene polvere senza tamisare e mettetela in una boccia, e che si addimanda orinale

peduncoli corti, gialli, a spiga per una parte. fiorisce nella state, ed

. -pisciare negli orinali', frequentare una persona, avere rapporti sessuali con essa

e in veder che l'orina è una rannata, / dice: « fratelli miei

un or inalino con suo antenitorio o una cucurbita. redi, 16- ix-343:

ritrova in età ed in maniera travagliato da una gravissima indisposizione di difficoltà di orinare che

questo povero signore è in letto con una febbre maligna pessima pessimissima,..

piovere (con riferimento alla personificazione di una forza naturale). bruno, 3-803

idea di pantagruel, il quale allaga con una orinata il campo nemico. =

case, da pisciarvi. suol essere una specie di nicchia semitonda o profondamente angolare,

. ant. molto lontano, a una distanza considerevole (in relazione con verbi

vol. XII Pag.111 - Da ORIOLIDI a ORITTOGRAFIA (13 risultati)

bene. d'annunzio, v-3-210: una meschina bottega d'oriolaio. =

. genere di uccelli passeriformi che comprende una trentina di specie proprie del continente antico

imagine d'un uomo disarmato, con una spada overo falce in mano. lauro,

. incominciare a illuminare l'anima (una luce spirituale, dio stesso).

nella nomenclatura di un'arte, di una scienza. = voce dotta,

orite pietra è di tre specie: una delle quali è nera, rotonda, la

con macchie bianche sparsa, la terza ha una sua parte aspra e l'altra liscia

liscia. il suo colore è come d'una lama di ferro, et è di

4-i-230: la orite, legata ad una donna gravida, la disconcia, ed essendo

rispettivamente, a un coniglio e a una cavia e scavano gallerie nel terreno sabbioso

, mus capensis, ch'è bruna con una macchia attorno all'occhio, una attorno

con una macchia attorno all'occhio, una attorno all'orecchio ed una al vertice

all'occhio, una attorno all'orecchio ed una al vertice, la parte inferiore del

vol. XII Pag.112 - Da ORITTOGRAFICO a ORIUOLO (10 risultati)

, che hanno la forma di una palla, principalmente ai * tonni '.

orióndo), agg. che proviene da una regione, da una citta, da

che proviene da una regione, da una citta, da un determinato luogo per

oriundo italiano. -che discende da una determinata famiglia, stirpe, popolo.

concerne il tesseramento e l'appartenenza a una squadra). moretti, i-1002:

a mangiare, contemplava, attaccato a una parete del suo scrittoio, un ordinarissimo

un imbroglione qualunque come un oggetto d'una rarità favolosa. stuparich, 5-224: nella

d'un oriuolo a polve e d'una ronca. -oriuolo a sole, da

fé voltare l'oriuolo ad acqua per una fredda narrazione che non importava proprio niente

d'un piccol rocchetto con i denticelli d'una ruota, e questo era sol tanto

vol. XII Pag.113 - Da ORIPE a ORIZZONTALE (16 risultati)

, che sempre gira nell'orivolo d'una ruota perpetua, non mai segnala con

con l'oriuolo alla mano: secondo una precisa successione di tempi. castelvetro,

che l'oriuolo è ito giù: avere una fame rabbiosa, essendo già passata l'

, nascono da uova deposte in quello da una spezie di piccolissimo moscherino.

queste ixole [canarie] suma de una erba che se chiama orizèlla: se tenze

verticale passante per un punto determinato (una linea, un piano).

fino a due metri dal suolo, pende una catena alla quale è appeso in fondo

-che ha tale direzione (un moto, una forza). f f

, 1-4: per f si conduca una linea fd parallela alla ql, e si

uno di vetro ordinario, che sopra una delle sue facce riceva i raggi ch'

, xv-385: la mascella inferiore ha una linea orizzontale che io non ho osservata

del liceo. -con riferimento a una linea di scrittura rispetto ai margini del

del lieto funerale, / quando sarò una linea orizzontale, /... /

rettili. penna, 207: va una vela spiegata, e nel silenzio / la

resta ferma e orizzontale sempre, come una bussola nella nave tormentata dal mare e

buzzati, 1-296: il mondo ristagnava in una orizzontale apatia e gli orologi correvano inutilmente

vol. XII Pag.114 - Da ORIZZONTALISMO a ORIZZONTE (24 risultati)

cioè come una coesistenza e giustapposizione di civiltà e culture

dalla coercizione statale e organizzate culturalmente in una 'coscienza morale 'contraddittoria e nello

dell'orizzonte (e in araldica costituisce una delle quattro linee fondamentali, formando varie

... che in po si ha una caduta di piedi 12 in miglia 51

12. matem. riga di una matrice. 13. popol. disus

margine dell'acqua del mare overo sopra una pianura livellata. 2. figur

è ancora in questa musica, oltre una buona dose d'isterismo, anche quella malinconia

orizzontale; in un piano, in una direzione parallela all'orizzonte. galileo

spinta perpendicolarmente, verticalmente ed orizzontalmente con una forza che equivale al peso d'una

una forza che equivale al peso d'una sfera o di se medesima. manzoni,

, orizzontalmente, verso la imboccatura di una stretta valle rocciosa. -secondo una linea

di una stretta valle rocciosa. -secondo una linea orizzontale di scrittura. carducci,

inclinata o a volta; sottofondo di una pavimentazione a terra. 3.

beltramelli, ii-656: si trovarono in una oscurità improvvisa e non riuscirono ad orizzontarsi

. 4. figur. capire una situazione e stabilire con prontezza il da

), agg. collocato in una posizione determinata rispetto ai punti cardinali,

. intorno, l'orizzonte si confondeva in una leggera foschia. -per estens

che le tue istorie non sieno l'una sopra l'altra in una medesima parete con

sieno l'una sopra l'altra in una medesima parete con diversi orizzonti, sicché

con diversi orizzonti, sicché essa paia una bottega di mereiaio con le sue cassette

visioni. -con riferimento a una descrizione. leopardi, i-126: una

una descrizione. leopardi, i-126: una scena campestre, per esempio, dipinta

il mondo] per traverso, l'una parte pone de sopra e l'altra

parte. landino, 131: imaginiamo una linea la quale cigne tutto el cielo

vol. XII Pag.115 - Da ORIZZONTE a ORIZZONTE (25 risultati)

. bicchierai, 4: in una sfaldatura o lazza, probabilmente assai recente,

piano orizzontale passante per il centro di una bocca da fuoco (nell'espressione orizzonte

spiraculo, sendo il corpo... una minimissima parte d'esso orizzonte,

giardini. giusti, i-85: in una valle ove, sebbene l'orizzonte sia

orizzonte davanti a noi è chiuso da una collina rotonda e boscosa, chiamata vuotanidi

che si congiungono e si riducono ad una stessa natura. foscolo, xi-2-320: l'

la mia gioventù, trovò con la guerra una tana e un orizzonte. cassola,

nelle dimostrazioni di uno spirito e di una necessità non grettamente nazionali, ma europei

. pasolini, 7-166: tu eri una ragazza della realtà, / e il tuo

1-132: vorrei recingervi la fronte / d'una zona infinita di sereno, / e

che la laide continuasse la vita di una volta. pavese, 4-149: gallo e

il mio orizzonte. -futuro di una persona o di una nazione. foscolo

-futuro di una persona o di una nazione. foscolo, 1-300: italia

1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un

mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio.

sull'orizzonte politico, perché non ebbero una costituzione ordinata a formare continuamente degli uomini

inizio, principio di un'attività, di una condizione. mendini, 343:

di vegetazione, caratterizzata dalla prevalenza di una o più specie. 12.

parti di uno strumento, costituito anche da una linda e da un filo a piombo

è fatto di un orizzonte, di una linda e di un piombo...

orizzonte, sull'orizzonte: presentarsi come una possibilità, un'eventualità o una minaccia

come una possibilità, un'eventualità o una minaccia futura. maironi da ponte,

un grande progresso dell'umanità o di una scienza o di una disciplina. lucini

umanità o di una scienza o di una disciplina. lucini, 4-245: si

senza longitudine e con poco men d'una quarta di latitudine. -corpo dell'

vol. XII Pag.116 - Da ORLANDERIA a ORLATURA (34 risultati)

, 1-235: al mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un

mio orizzonte non vedeva una promessa, una speranza di finire un tale martirio.

a detta canna di vetro vi è una sottile lastretta d'ottone n o c b

: tal pare orlando, che poi è una pecora. = dal nome di

fornendola di un orlo rilevato o di una striscia diversamente colorata, o anche ripiegandone

bicchieri. finiguerri, 74: se una età piovesse sempre vaio / la parte

-in partic.: cucire torlo di una stoffa, di un tessuto, di

l'applicazione di un nastro, di una frangia; confezionare torlo. manzoni,

di batista, un po'a cucire una camicia per il suo corredo. pratolini,

. 4. matem. orlare una matrice: aggiungere a una matrice una

. orlare una matrice: aggiungere a una matrice una riga e una colonna.

una matrice: aggiungere a una matrice una riga e una colonna. 5.

aggiungere a una matrice una riga e una colonna. 5. intr. con

apparire circondato da un orlo, da una fascia, da un alone luminoso.

alone luminoso. oriani, x-15-161: una luce approdava all'ultimo orizzonte respingendo la

nell'immergersi [il sole] diventa una cupola d'oro, poi una focaccia ardente

diventa una cupola d'oro, poi una focaccia ardente -e mentre s'appiattisce eccolo

diffuso esantema che talvolta s'orlava d'una trina di sale, bianca come bisso

. 6. figur. assumere una determinata connotazione. moretti, ii-268:

o la frode, giocare un tiro o una beffa. latini, i-2640:

nel tessuto stesso o ricamato, o una guarnizione applicata longitudinalmente con punti di cucitura

cucitura (un capo di vestiario, una stoffa, un accessorio, ecc.)

gendarme arrestato e condotto nelle stalle di una caserma il cavallo del libraio sacchetto,

pollice e l'indice della mano sinistra una cartina piegata in quattro, ben orlata

di prosciutto. misasi, 6-i-155: era una vecchia contadina coperta appena da pochi cenci

gialla. d'annunzio, iv-1-358: una nuvola violacea, orlata d'oro ardente

incandescente, orlato per tutta la lunghezza da una fluorescenza verde-azzurrastra. -che ha

secondo il metodo dell'or lare (una matrice). 6. ant.

6. ant. frastagliato, intagliato (una foglia). landino [plinio]

'. -addetto alla conduzione di una macchina per l'orlatura delle cartucce da

3. congegno che, applicato a una macchina per cucire, ripiega il lembo

serve a ripiegare il lembo estremo di una lamiera o di un tubo metallico o

gemelli careri, 2-i-32: in testa portano una picciola berretta di lana coll'orlatura alquanto

, che terminavano a metà coscia in una delicata orlatura. -per estens

vol. XII Pag.117 - Da ORLEANESE a ORLO (22 risultati)

conte di chambord, questi tenne sempre una via opposta alla loro. =

à troncato d'un colpo il giornalismo con una legge barbara che esige un deposito di

: l'articolo... è una scempiaggine qualunque di un conservatore orleanista.

. cardarelli, 982: halévy discende da una delle più nobili famiglie del vecchio stampo

fu principio all'assestamento e assodamento di una repubblica la quale garantisce quella più larga

: pel pollo pesto: un gallo e una gallina, / mena e rimena,

irregolare, di un'apertura, di una superficie o di un oggetto spezzato.

infra il pranzo e la cena, in una tazza di brodo buono, intinto e

tozzetti, i-71: si vede riprodursi [una membrana] negli orlicci della corteccia.

a'margini d'un taglio o d'una piaga naturale od artifiziale di alcuna pianta,

/ ogni cosa darei sol per quest'una / orliqua [un chiodo della croce]

un'altra orliquia che ho in serbo: una orliquia equestre! 2.

estrema, laterale o inferiore che termina una stoffa, una veste, un qualsiasi

o inferiore che termina una stoffa, una veste, un qualsiasi articolo confezio

tessuto, un capo di abbigliamento o una pelliccia e che, generalmente di breve ampiezza

sfilacciamento o rinforzata con l'applicazione di una fodera protettiva, di una striscia di

applicazione di una fodera protettiva, di una striscia di materiale diverso, di una

una striscia di materiale diverso, di una frangia, o rifinita con la ripiegatura

loro gonnelle. dominici, 4-185: vogliamo una tonica che non abbi orlo da piè

44: vorrei sapere se ci va una guarnizione di pelo della pertagna, e

del mantello. d'annunzio, i-652: una foglia secca stride / sul suolo presa

tondo quello eseguito su tessuti leggeri con una lieve arrotolatura del lembo; orlo piano

vol. XII Pag.118 - Da ORLO a ORLO (32 risultati)

drappo rosso / si mise il potta e una be- retta nera, / che mezzo

. d'annunzio, iv-1-273: portava una giacca di panno azzurro cupo guarnita d'

a questa stanza vedevasi pochi anni sono una gran lastra di marmo murata nel pavimento

2. lembo, fascia longitudinale rispetto a una superficie piana; parte estrema di terreno

, 5-683: in fondo al ciel rade una bianca vela / l'orlo dell'acqua

orlo dolcissimo di mare al limite d'una pianura. -striscia, in partic.

fino al fianco sinistro, e mi segnò una lunga scalfittura sul petto. un orlo

... [le orecchie] d'una materia che tendesse al molle, ma

quale si distende sopra la pupilla, una irradiazione avventizia. r. cocchi, 1-24

orlo dell'orecchia. -perimetro di una figura geometrica. alberti, 2-56:

: le qualità perpetue sono due: l'una si conosce per quello ultimo orlo quale

superficie e sarà questo orlo chiuso d'una o di più linee. -profilo

orlo dei monti. -estremità di una ciocca di peli. landino [plinio

esatti e regolari. -parte inferiore di una medaglia, esergo. pascoli, 1-270

, un avvallamento, un fosso, una voragine; breve pianoro vicino a un

quale è più gran vituperio che scorgere una meschina che ha solamente la ricchezza d'una

una meschina che ha solamente la ricchezza d'una botta scudaia, la qual si porta

falso. 6. sponda di una distesa o di un corso d'acqua;

del suo procedere, senza rispetto fé far una palizzata in una parte della marina di

senza rispetto fé far una palizzata in una parte della marina di napoli, tanto lontana

lago, e sull'ultimo orlo del lago una barchetta accennata in lontananza, la quale

ma- gior parte quando prendon piacere con una donna la vorrebbono avere sopra di un

6 (98): tenendo, con una mano, l'orlo d'un paiolo

, dimenava, col mattarello ricurvo, una piccola polenta bigia, di gran saraceno

d'annunzio, iv1- 98: inseguivano una gran chimera che sorgeva su dall'orlo

ornamenti della base e dell'orlo erano d'una rara leggiadria. moravia ix-107:

leggiadria. moravia ix-107: afferrò una pagnotta e, tenendola stretta al petto

luogo, di un territorio, di una città o dal punto dove si svolge

, xii-165: nar- cissa dimora con una vecchia zia in una casetta all'orlo

cissa dimora con una vecchia zia in una casetta all'orlo della città.

-ciascuno dei due lati esterni di una strada o di un passaggio.

un cane seduto. -lembo di una fessura. botta, 4-1128: le

vol. XII Pag.119 - Da ORLOGGIO a ORMA (30 risultati)

-labbro di una ferita, di una piaga. massaia

-labbro di una ferita, di una piaga. massaia, ix-175: notai

. che quelle piaghe erano separate l'una dall'altra, e che gli orli di

si divide in due parti eguali; una si dà all'orlo, il quale si

dell'abisso, del precipizio: in una situazione di rischio gravissimo. giuglaris,

ha messo e mantiene sull'orlo di una rivoluzione la francia, ha mutato radicalmente

farfalla quando beve. -in una condizione marginale. pea, 7-123:

di agg.: prossimo, vicino a una determinata condizione. bonsanti, 4-52

o sul punto di compiere o subire una determinata azione. giuseppe di santa

-finire l'orlo: giungere alla fine di una condizione prospera e favorevole, della giovinezza

in orlo alla deserta via / sorge una croce. -richiamare dall'orlo della

dall'orlo della tomba', salvare da una morte certa. chiari, 2-i-173:

morte certa. chiari, 2-i-173: una opportuna emissione di sangue mi richiamò dall'

uscito dalle mani della morte, perché una lunga e penosa infermità m'ha posto

: lasciami, ch'hai tanto regno, una strisciuola ancora, / un oriuccio di

barilli, 5-91: bagnate di recente da una pioggia torrenziale che la regione sabbiosa e

, attribuito dalla leggenda al passaggio di una divinità o di un essere soprannaturale.

alto. boiardo, 1-138: cosa maravigliosa una orma cioè vestigio d'ercule che egli

cioè vestigio d'ercule che egli impresse ad una pietra marmorina alla ripa del fiume tireo

del fiume tireo: questa è come una pedata d'un altro omo, ma di

pascarella, 2-33: m'hanno fatto vedere una pietra, c'è un piede incavato

. macchia di sangue, lasciata da una persona ferita o da un animale,

in camera, e lavorava ad ago una sopravesta del marito, e al suo

persiste nell'aria dopo il passaggio di una persona o di un animale. salvini

vaga del passaggio o della presenza di una persona in un luogo. -anche: presenza

più o meno protratta nel tempo di una persona o di un personaggio storico in

noi si applicò alla prosa poetica con una vocazione sempre più assidua, e diventata

calle. -persona che assolve a una funzione di guida morale, di maestro

, dell'attività, del pensiero di una persona o di un gruppo di persone

permane nella storia, nell'evoluzione di una determinata disciplina o arte o anche semplicemente

vol. XII Pag.120 - Da ORMA a ORMA (19 risultati)

né sa [la terra] quando una simile / orma di piè mortale / la

fine di secolo il vedere stampare da una donna, matilde serao, un'orma cosi

svenaro. 4. manifestazione di una dote morale, di una ualità o

. manifestazione di una dote morale, di una ualità o, anche, di un

della divina sapienza. conti, 87: una madre / nel suo figlio lo spirito

orma, rader via, come con una vampa d'ardor mite, tutte le

: al poeta non basta dire che una donna sia bella, leggiadra,

fantasia. 6. tracciato di una strada, di un sentiero. -

di crescita di un vegetale, di una pianta. parini, 1-66: e

lasciato da un avvenimento storico, da una civiltà, da un fenomeno fìsico o

, col pensiero unghiate d'essere in una stanza privata d'ogni lume, trattone

stanza un'orma luminosa o vogliam dire una picciola immagine del sole medesimo. cesarotti

altro mai / vide uom mortai eh'una figura, un'orma. bettinelli, 2-141

; e, mentre posa / l'una, quell'altra informa / dell'altra preda

l'orma del tutto: dominare perfettamente una situazione; averla in pugno. buonaparte

piedi di qualcuno: professargli, manifestargli una sviscerata ammirazione. aretino, v-1-548:

suolo inospite. -conferire, infondere una qualità; dare una forma, un'

-conferire, infondere una qualità; dare una forma, un'apparenza. mamiani

partecipabili senza termine. -apportare in una determinata attività intellettuale contributi decisivi.

vol. XII Pag.121 - Da ORMAI a ORMAI (19 risultati)

più mi 'riforme / a seguir d'una fera che mi strugge / la voce

modo conforme all'insegnamento o altesempio di una o più persone identificate come modelli di

. guglielminetti, 2-35: io so d'una che degna / d'ereditare questa bella

ai precetti, ai comportamenti prescritti da una determinata dottrina o, anche, alle

dottrina o, anche, alle forme di una cultura. n. franco, 3-83

assolvere a funzioni di comando (con una connotazione scherz. e iron.)

cecchi, 7-1-4: -qui s'apparecchia una carestia grande, j -commodità che ci dàn

-fare l'orma', trovarsi lungamente in una determinata situazione; farci la muffa.

le orme in qualcosa: compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole

: compromettersi in una situazione o in una faccenda eticamente riprovevole; sporcarsi le mani

del padre / questa l'ultima speme, una vezzosa / pargoletta gentil che, mal

il passo di un animale o di una persona è estremamente leggero, agile e

ricalcando. -riconoscere le orme di una cavalletta: in un'espressione ipotetica,

amicis, i-413: dove noi non distinguiamo una casa da un masso, essi [

... riconoscerebbero le orme d'una cavalletta. -riposare le orme:

-seguire le orme di una donna: corteggiarla. tansillo, i-m

maestro o, anche, rispetto a una tradizione costituita. annotazioni sopra il decameron

ii-417: certo, la sua sarà una di quelle memorie che oramai mi accompagneranno

3. finalmente, infine, una buona volta (e indica, per

vol. XII Pag.122 - Da ORMARE a ORMEGGIARE (25 risultati)

compiuta, un fatto è accaduto, una situazione è definita, irreversibile (talvolta

modo enfatico o, anche, con una connotazione di disappunto, di rassegnazione o

baiare. -per estens. inseguire una persona, braccarla. bresciani, 6-x-168

.: pedinare, tenere sotto controllo una persona, per lo più perché sospetta o

2. figur. seguire l'esempio di una persona o di un determinato gruppo,

continuarne l'opera (e può assumere una connotazione spreg.). -anche:

un animale o, anche, di una persona. -milit. che insegue il

di ritenuta. -in partic.: assicurare una nave alla banchina, al molo,

i-420: si ormeggiava la barca in una piccola insenatura della punta. quasimodo, 6-45

. -in partic.: legare una barca di servizio alla poppa di un'

-attaccare, legare, annodare un cavo o una catena d'ormeggio a una bitta o

cavo o una catena d'ormeggio a una bitta o a un anello della banchina

imbarcazione al molo, alla banchina (una fune, un cavo).

). govoni, 2-252: una strana barchetta / piena d'odore d'

pronom. venire o trovarsi assicurato a una banchina o alla riva (un'imbarcazione

o alla riva (un'imbarcazione, una nave). breve dell'ordine del

al marciapiede, parcheggiare (e ha una connotazione scherz.). marotta,

estens. fermarsi, stabilirsi definitivamente in una determinata località. marotta, 1-197:

, lxxix-ii-280: conobbi subito nell'uomo una mente sana e vaga del nuovo; e'

ormeggiava. -vincolarsi, legarsi a una persona o a un partito, a

persona o a un partito, a una posizione politica. machiavelli, 6-2-352:

tenacia e ostinazione un animale o una persona seguendone le orme, le tracce,

faticosa insistenza, contrassegnare ciascun personaggio con una frase di convenzione. carducci, ii-5-307

248: la mia maledizione l'ormeggia come una cagna e gli addenterà un giorno le

2. percorrere (un terreno, una strada). carcano, vi-412:

vol. XII Pag.123 - Da ORMEGGIATO a ORMOGANGLINA (15 risultati)

, per lo più accosto a una banchina, a un molo, alla

, c'era sempre, ormeggiato a una boa, qualche grosso piroscafo da carico.

operazione del- l'ormeggiare un'imbarcazione, una nave. guglielmotti, 597: 'ormeggiazióne'

funi, delle ancore impiegati per ormeggiare una nave (e, a seconda della

-figur. fondamenta, basamento di una casa. bernari, 4-108:

, aerostato sganciato dagli ormeggi, in una atmosfera sufficientemente familiare come e, appunto

oltre al peso di un cavo di una linea aerea, sostiene anche la sua

: filareta, discintasi dal casto petto una benda sottile di giallo ormigino. citolini,

scalco, che fu l'auttore, aveva una ricchissima e bella banda d'ormisino turchino

da macerata, lxii-2- iv-98: aveano una specie di tunnicella d'ormesino nero di

nocciole, tre paia d'orecchini pesi una libbra l'uno e braccialetti e anelli di

. baldinucci, 114: 'orminiaco': una mestura alquanto liquida e viscosa che serve

piante della famiglia labiate, rappresentato da una sola specie (horminum pyrenaicum) diffusa

esecutori, tenendosi per mano, assumevano una posizione circolare. tramater [

. v.]: 'ormo ': una delle danze principali de'lacedemoni, nella

vol. XII Pag.124 - Da ORMOGONIO a ORNAMENTO (18 risultati)

in ormoni fenolici, che presentano una funzione fe nolica come l'

farglieli sviluppare ci vor rebbe una cura di ormoni che costa cinquantamila lire.

lire. parise, 5-258: una [relazione] sugli ormoni che è stata

fisico che la voce di falsetto e una certa tendenza alla pinguedine, per il

un castrato et un porcello e bevete una orna di vino. = voce di

nostri fra la gioventù, se non una razza di tientibuoni, scrolla pennacchi, frusta

anche, di queste lunette, attraversare una facciata a metà, inoperose, farebbero pensare

, a un'opera letteraria o a una sua parte, a un motivo, a

del fogliame o per il portamento elegante (una pianta). deledda, ii-959

aveva fatto dono... di una pianta ornamentale che egli coltivava religiosamente in

decorare, per arricchire un edificio, una strut tura architettonica, un

fasce. oriani, x-4-21: una scena nella quale l'impero romano, reso

appena il va lore di una ornamentazione da piatti. paolieri, 2-121:

, dànno idea della popolazione d'una goccia d'acqua o di sangue

letterario, di elementi stilistici che rivestono una funzione esclusiva- mente formale e decorativa.

, inseriti fra i suoni essenziali di una linea melodica, servono a ornarla (

decade dalla sua maestà e si riduce a una elegante ornamentazione. 4.

5-303: l'errore di stampa che deforma una parola o cresce sillabe a un verso

vol. XII Pag.125 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (27 risultati)

, 82: per ornamento v'aggiunse una infinità di statue antiche di marmo e di

, 8-2-328: impossibile è per natura una donna che abbia in sé tutte le bellezze

battistero. -festeggiamento, onore tributato a una persona. g. gozzi,

abbellire, ad arricchire, a ingentilire una città, la struttura, il tessuto

si divideno, de le quali l'una per occulta e sotterranea via ai comodi ed

cosa magnifica ancora l'essere possessore d'una bella casa da se stesso edificata,

di panni e d'altre cose usitate a una simile solennità. ariosto, 42-78:

la gioconda stanza, / v'era una fonte. boterò, 9-92: tralascio li

d'ornamenti. palazzeschi, 1-134: una chiesa umile ma non trasandata, poche

schietto. 4. ciò che in una composizione pittorica o scultorea, in un

: io feci al re francesco di francia una saliera d'oro, in forma ovata

di sì fatt'eccellenze avesse nella stanza una seggi età com'è questa, senza ornamento

sp., 3 (44): una spalliera alta e quadrata, terminata agli

orlo [del vaso] erano d'una rara leggiadria. -segno grafico,

grafico, fregio che orna un libro, una pagina. leopardi, iii-462:

l'occhio scopre sotto il sudicio d'una di queste insegne la fatica minuziosa degli

fece un altro ornamento, intagliato per una tavola grande che fece il detto giorgio

borghini, ii-135: fece intorno a una camera molti quadri, chiusi d'ornamenti

o anche più maestosa e più imponente una persona; abito, indumento, copricapo;

cappel di seta, dal qual cascava con una legatura una perla di gran quantità e

, dal qual cascava con una legatura una perla di gran quantità e bianchezza detta

molto sucida e che le abilità d'una signora sono alle volte capaci di restar corte

quel modo vestita, con le chiome in una reticella raccolte, con la faccia lavata

nozze, lucia aveva quello quotidiano d'una modesta bellezza. d'annunzio, iii-1-137:

! monelli, 2-397: unico ornamento una collana d'ambra, come usavano le

o in un discorso, assolvono a una funzione esclusivamente decorativa (e può assumere

funzione esclusivamente decorativa (e può assumere una connotazione spreg.). -anche con

vol. XII Pag.126 - Da ORNAMENTO a ORNAMENTO (18 risultati)

suono insieme per imitar et esprimere qualche una cosa, lo fa per più ornamento

gli antichi ornamenti, ma che divenisse una cosa del tutto nuova e diversa.

costituito dalla presenza e dal possesso di una virtù, di una dote fisica,

dal possesso di una virtù, di una dote fisica, morale, spirituale o

o intellettuale innata o acquisita, di una vasta cultura o di una conoscenza determinata

, di una vasta cultura o di una conoscenza determinata, dall'appartenenza a un

guidato, è di grandissimo ornamento a una gentildonna. tasso, ii-93: tanto

. e. gadda, 6-188: una sorella propria, illibatissima, con tutti gli

porcacchi, i-299: fra queste era una figliuola del satrapo, detta rossane,

gli sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio

quanto contribuisce decisamente alla bellezza fisica di una persona. bibbia volgar., vi-55

venerazione e bellezza. baretti, 6-231: una volta i soldati di tutti i paesi

anche nell'espressione essere di ornamento a una città, a un paese, ecc

servo vostro. guicciardini, viii-228: una espettazione ferma di tutti che avessi a

! e. cecchi, 5-350: una stirpe manifestamente più incline a valersi dell'arte

quando la natura arricchisce di tanti ornamenti una terra, la natura comanda che sia mirata

che perfino la lunghezza del giorno sembra una grazia, un ornamento della stagione.

di pietra è libero sempre il passaggio sull'una e l'altra riviera, il che

vol. XII Pag.127 - Da ORNANTE a ORNARE (11 risultati)

. disus. fortificazione e presidio di una città, di una piazzaforte. pellico

e presidio di una città, di una piazzaforte. pellico, conc.,

, inserito fra i suoni essenziali di una linea melodica, serve a ornarla;

ripromettere. michelstaedter, 200: come una melodia che attraverso le elaborazioni e per

vero aspirazione. -ant. in una composizione musicale, funzione espressiva di strumenti

eleganza o, anche, si addicono a una determinata condizione, costituendone i segni esteriori

, i-425: si trattava di recarsi in una città vicina per mostrare certe gioie di

esser mirata. -ingioiellare (una parte del corpo con un monile,

3. atteggiare a un'espressione o a una positura che abbellisce, addolcisce, conferisce

, ornò di sangue / già l'una e l'altra in su la prima aurora

onorificenza, di un grado, di una dignità o, anche, dei segni

vol. XII Pag.128 - Da ORNARE a ORNARE (12 risultati)

edificio); armare, equipaggiare (una nave); innalzare, addobbare,

., 4-4 (1-iv-388): fece una grandissima e bella nave nel porto di

intraprender un gran negozio nel mare compri una nave nella quale, se v'impiegasse

mi trovai presto in istato di prendere una casuccia in affitto, di ornarla di semplici

, il tempo. -movimentare decorativamente una superficie. aretino, v-1-267: messere

avendo veduto tra le città, marittime una che per antichità era quasi disfatta,

rifece di bianchissime pietre e ornolla con una bellissima casa reale. boiardo, 1-13:

questi racconti, non dovrà essere importuna una molto piacevole avventura di democrito, la

ingegni della impostura e così abbellita corse una assai nobil fortuna. foscolo, gr.

accessorio, non mai il sostanziale di una poesia. -rifl. (e

ne'contratti. -far progredire eticamente (una società, una comunità). -in

-far progredire eticamente (una società, una comunità). -in partic.: fornire

vol. XII Pag.129 - Da ORNATA a ORNATIVO (9 risultati)

merito, motivo di gloria (di una persona o di una cerchia sociale,

gloria (di una persona o di una cerchia sociale, di una comunità).

o di una cerchia sociale, di una comunità). delminio, i-156:

: in suli spigoli de le travi vorria una corni- cetta rivercia, che ornasse la

, 9-8: finsero alcuni la pittura una femina vestita molto ornatamente. giacomo soranzo

], iii-i- 179: l'una era un donnone,... l'

: ivi dentro era ornatamente stesa / una morta donzella.;. /..

, pur sul fondo peruginesco, anche una lieve collusione con gli ideali brillanti e

, gli orafi, i tessitori formavano una specie di corporazione ornativa intenta altornamento del

vol. XII Pag.130 - Da ORNATO a ORNATO (27 risultati)

vestimenta reali e sì si missi in capo una corona d'oro ornata di pietre preciose

guglielmo di bellai... lasciò una bellissima libraria ornata d'un gran numero

de saper. leonardo, 2-113: una pietra... si stava..

. si stava... sopra una sassosa strada, in compagnia d'erbette,

belle donne onestamente ornate * / l'una vestita a bianco e l'altra a

9-60: de l'isola era uscita una donzella / in abito stranier candido ornata

reina illicitamente. -ingioiellato (una persona, una parte del corpo e

. -ingioiellato (una persona, una parte del corpo e, in partic

calda, bianca, morbida, ornata di una perla. -cinto, inghirlandato o

. -che reca le insegne di una dignità. ghirardacci, 3-31: il

lussuoso, sfarzoso (l'abbigliamento, una parte di esso). bibbia volgar

magnificenza e pompa (un edificio, una parte di esso); arricchito di

tutta l'architettura militare, così da una specie di fabbrica (non ho dubbio

curiosamente foggiato all'antica e manoscritto in una pergamena ornata con fregi in sul gusto

pranza 'à la carte '? è una buona idea. guardi la lista. c'

un'ornata lucidezza architettonica a sussidio di una gravità sacramentale maggiore che in quei fiorentini

; attrezzato, comodo, confortevole (una casa, una singola camera, uno

, comodo, confortevole (una casa, una singola camera, uno spazio interno dovunque

interno dovunque collocato, atto a ospitare una o più persone o a consentire lo

, il re e la marchesana a una tavola sedettero. capellano volgar., i-121

quale fu ricevuto dall'albuquerch onoratamente sopra una sedia ornatissima. g. michiel,

ornato a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente. foscolo, gr

albergo. e. cecchi, 5-298: una villa ornata di bodisava preziosi, sculture

a la torre, per acqua sopra una naveta ornatissima. c. campana,

fiume. -improntato, pervaso di una determinata atmosfera (un ambiente).

trovarsi in un luogo visibilmente ornato d'una fedeltà, d'un paziente decoro,

, d'un paziente decoro, d'una consapevolezza innocente.

vol. XII Pag.131 - Da ORNATO a ORNATO (17 risultati)

, monumenti, fiorente, popoloso (una città). -anche: che,

conferiscono bellezza, pregio, rinomanza (una regione). donato degli albanzani,

o attributi consista il particolare pregio di una persona o di un aspetto di essa

complemento di fine (anche espresso da una proposizione implicita). casalicchio, 533

detti per sorte e per destino / una figliuola piena di bellezza: / un viso

il mento non era ornato se non di una barbetta gialla. vittorini, 7-81:

(lo spirito); che padroneggia una materia, che ne è competente; erudito

, che ne è competente; erudito (una persona). a. f

e coltivato. -con riferimento collettivo a una nazione, a un popolo o,

un popolo o, anche, a una particolare temperie culturale o morale storicamente determinata

parole. -fornito di prole (una persona, una casata). gir

-fornito di prole (una persona, una casata). gir. soranzo,

trova la sua ragione non soltanto in una connaturata dignità, ma anche negli stoici

-accurato. tecchi, 9-140: una dolcezza diffusa nell'aria, un sole

d'oro sulla ghiaia..., una pulizia ornata e scrupolosa. -elevato

che costituisce pregio e ornamento spirituale (una virtù). dominici, 2-7:

in lode di così onorata fronde ebbe una ornatissima orazione. f. m

vol. XII Pag.132 - Da ORNATO a ORNATO (15 risultati)

bellezza del nome e l'ornato sono una cosa medesima, si può di quivi trarre

. rifletti che appunto nella tragedia richiedendosi una locuzione chiara, non umile, ed

grandezza della virtù è ella la stessa una con quella del parlare, dantele

giordano, 1-74: ogne virtù è una gemma bellissima ed una pietra preziosa ed

ogne virtù è una gemma bellissima ed una pietra preziosa ed uno colore ornatissimo. dante

ciò che ricopre la superficie grezza di una struttura architettonica; paramento. -anche:

decorativamente. vasari, i-638: una nunziata di pietra di macigno, che

che o si soprappone al vivo d'una fabbrica o si pone in vece di esso

: siamo al 'devan-i-aam ', una meravigliosa costruzione di marmo bianco con sopra

burrone: ognuna di esse ha sul davanti una facciata; alcune sono anche belle,

che [garrone] sta lavorando attorno a una lettera di otto pagine con ornati a

di sua madre. venditti, 1-150: una... raccolta / di fiabe

non apparisce quel fior di eleganza e una certa armonia tra il solido e il

delle alcove. rovani, 4-i-16: una lampada... concentrava il foco de'

-decorazione di un piatto, di una composizione gastronomica (per lo più di

vol. XII Pag.133 - Da ORNATORE a ORNATURA (13 risultati)

appare piacevole, che si presta a una fruizione estetica facile, convenzionale.

. 2. ciò che in una composizione pittorica completa e arricchisce di particolari

ben presto il giovine anseimi, dimostrando una particolare inclinazione per la scoltura e statuaria

quello ufficio che ha carico publico sopra una cosa particolare, consiglia di quel solo

: tutta quella suntuosità degli edifici fu una enorme imposta che la borsa delle nazioni

: nelle città ben costituite vi è una magistratura detta commission d'ornato, la

v.]: ufficiali dell'ornato d'una città: che presiedono alle fabbriche di

6-393: fa duopo... avere una chiara idea del genio e del carattere

, qualche cosetta che possa veramente aggiungere una vaghezza al tuo scritto. cesari,

di que'segni che da alcuni furono una volta creduti cuori, ma più veri-

bastare a trattare con dignità ed ornato una tal cosa. galluppi, 4-iii-10: gli

8. aspetto piacevole, attraente (di una persona). ariosto, 20-119:

e sfarzoso l'abbigliamento, a completare una parte di esso. - anche:

vol. XII Pag.134 - Da ORNAVERTO a ORNITOGALO (15 risultati)

esteriore di un oggetto, senza avere una propria necessità funzionale oltre quella decorativa;

+ rispetto a f2 + e per una sostituzione di oh-con, si differenzia

e calce. linati, n-6: una gran bocca, alta e oblunga come

attorno in più luoghi e terre v'ha una specie d'albero cui chiamano ornello.

toro], con due corde, una alla morsa delle froge, una alle

corde, una alla morsa delle froge, una alle corna; e un ragazzo con

alle corna; e un ragazzo con una frasca d'ornello allontanava da lui le

che coprono le ali, bordate da una frangia di peli che imitano le piume

. paleont. ordine di rettili comprendente una parte dei dinosauri, nei quali la

emitteri della famiglia cimicidi, che comprende una specie parassita delle rondini, 1 '

; che dissemina per or- nitocoria (una pianta); che si determina per

beltramelli, 1-66: sfogliando un giorno una monografia nella quale il genio di parvenza

che è impollinato per or- nitofilia (una pianta); che avviene per opera di

lo stimma trilobo; il frutto è una capsula loculicida, contenente pochi semi neri

(con folie lineari, percorse da una linea bianca, e con ori

vol. XII Pag.135 - Da ORNITOGAMIA a ORNITURICO (10 risultati)

; che è impollinato per ornitogamia (una pianta); che avviene per opera

2-i-5: l'ornitologia... è una scienza quasi nuova per gl'italiani.

italiani. c. bini, 1-93: una specie d'uccello che avrà che fare

contiene la descrizione sistematica dell'avifauna di una regione geografica più o meno estesa

4-25: mi venne in aiuto con una vecchia ornitologia ed io, un po'alla

. carena, 2-52: una sgarza affricana che è cicogna alata dei

crostacei, molluschi e depone ogni volta una coppia di uova, dotate di guscio

dell'oricteropo; i piedi d'avanti hanno una membrana che non solamente riunisce le dita

. se ne conoscono due specie, l'una a pelo rosso, 'ornithorhynchus paradoxus

altro a pelo bruno-nericcio che forse è una varietà del primo. beltramelli, 1-66

vol. XII Pag.136 - Da ORNO a ORO (13 risultati)

cordiale: e quando truovi in su una ricepta oro o ariento, debbi torre la

di gabriele d'annunzio... è una delle cose più belle che l'uomo

forma. -oro di bologna: contenente una percentuale elevata di rame (quindi di

di esso. foscolo, xv1i-201: una cambiale per livorno, a cambio corrente

intessuto di fili del metallo prezioso (una stoffa). -vestirsi d'oro:

): fece il saladin fare in una gran sala un bellissimo e ricco letto di

a oro. pulci, 9-68: una sopravvesta riccamente / di seta bianca lavorata

a quest'effetto (per dirlo in una parola) regiamente, essendo l'appartamento

. g. gozzi, 1-19: ad una donna si appiccò il fuoco ad un

carato. boiardo, 1-11: fece una effigie di leone di fino oro in

. -oro basso: quello contenente una percentuale di fino inferiore a quanto è

. -oro rosso: che contiene una forte percentuale di rame. c

. matricali meno un terzo fanno libbre una di vinegia. -oro liscio:

vol. XII Pag.137 - Da ORO a ORO (7 risultati)

, 24-19: due settimane addietro ebbi una lettera stolidamente insolente dal dr. ferlini

leggendario lenzuolo che vuol tirare l'oroscopo a una contadina, certo per spillarle più che

la zia agata. manzini, 10-42: una grassa massaia con tant'oro sul petto

per far pervenire nelle mani di renzo una risposta, co'cinquanta scudi assegnatigli da

mente umana, da che ha saputo crearsi una ricchezza superiore alle creazioni della natura,

anime stanche / non poterebbe farne posare una. idem, par., 27-42

bisticci, 3-13: il papa in una sedia coperta tutta di damaschino bianco e

vol. XII Pag.1123 - Da PERDONABILE a PERDONAMENTO (8 risultati)

-perdita di una persona cara, specie a causa della

bibbia volgar., ix-151: venne una femina a lui con uno vaso di

, te ne vai per le poste ad una total perdizione! viani, 19-263:

, si trattenne per due ore in una chiesa, a cantare le litanie col suo

grave, facilmente rimediabile, trascurabile (una colpa, un errore, un peccato)

non forse il lettore avesse a perdonare una volta per sempre, chiudendo il libro

: quel credere d'aver bene giudicata una grand'opera col darne il sunto..

intrinseca debolezza, fallibilità o immaturità (una persona). praga, iv-8:

vol. XII Pag.1124 - Da PERDONANTE a PERDONANZA (13 risultati)

cristiana, restata la persecuzione de'martiri, una sorastevole pazienzia, con abondevole perdonamento a

perdonante. 2. che esprime una volontà di perdono e riconciliazione superando i

d'amore, per la colpa d'una falsa amatrice che mi fece inganni e

1-2-21: finalmente egli fu compreso in una generale erdonanza promulgata il 4 brumale.

gli austriaci] lasciarsi dettare dal nemico una perdonanza generale appunto perché il nemico aveva

autorizzazione, permesso (e può avere una connotazione iron.). cattaneo,

peccato è purgata, nasce nell'anima una fidanza per la quale certamente spera,

aurea volgar., 387: si udì una voce che gli venne da dio e

? a. cattaneo, i-380: una donna pregava tutti i santi e sante

: 'prendere la perdonanza ': visitare una chiesa, coll'intenzione di acquistar merito

: l'anno santo... è una straordinaria offerta di perdonanza.

montalbano, 931: in quel tempo era una grande perdonanza a una chiesa fuori di

quel tempo era una grande perdonanza a una chiesa fuori di parigi due forse o

vol. XII Pag.1125 - Da PERDONARE a PERDONARE (24 risultati)

. onestamente lo dì delle feste con una sua fante alle perdonanse n'andava e 'l

né stazzone. costo, 1-197: ad una solenne perdonanza di napoli cadde una

una solenne perdonanza di napoli cadde una tovaglia di velo sottilissimo di capo a

tovaglia di velo sottilissimo di capo a una donna. lubrano, 2-146: i concorsi

). non tenere più in considerazione una colpa, un'offesa, un danno

e magnanimità; riuscire a sopportare in una persona o in un'opera aspetti negativi

subito. -perdonare le offese: una delle opere di misericordia spirituale.

'.... per temperare una proposizione che può parere non ben misurata

che può parere non ben misurata o una locuzione ch'esca un po'dall'uso

.. del lume che brilla, in una sera di temporale, all'impannata d'

sera di temporale, all'impannata d'una casipola di pescatori. -assol.

/ perdonate... a noi pure una voce / di perdono dal cielo verrà

, responsabili; non correggere, tollerare una tendenza negativa della propria personalità.

non sapeva perdonarsi. -in relazione con una prop. subord. borgese, 1-14

e di recargli danno. -scusare una mancanza o una colpa o un modo

danno. -scusare una mancanza o una colpa o un modo di fare attribuendolo

causativo: rendere scusabile un difetto, una manchevolezza. giordani, v-14: l'

alla propria volontà (in relazione con una prop. oggettiva). pulci,

-anche: tollerare errori di esecuzione (una manovra). - anche assol.

automobile [28-x-1969], 2i: ad una accelerazione così vivace, agevolata da un

entrano subito con facilità, fa riscontro una frenata quanto mai efficace, in grado

studi, quanto il suo subietto meno perdoni una lunga e regolata ostinazione del lavoro di

2. rinunciare a punire il responsabile di una colpa, di un danno, di

anzi in vero studio, come fosse una proprietà di lingua? tommaseo [s.

vol. XII Pag.1126 - Da PERDONARE a PERDONARE (15 risultati)

sapeva perdonare. 3. condonare una colpa commessa contro la legge divina;

si perdona. -ant. revocare una sentenza di condanna; non applicare una

una sentenza di condanna; non applicare una pena, in partic. la pena capitale

condonare a un debitore il pagamento di una somma di denaro. bonichi, 105

un'esperienza sgradevole, un'umiliazione, una sofferenza, o, anche, un obbligo

, anche, un obbligo gravoso, una fatica; non infliggere a un luogo o

a un edificio un danno materiale, una devastazione. - anche in relazione con

devastazione. - anche in relazione con una prop. subord. bartolomeo da s

e il corpo indebolito, si distese una stuoia e perdonò misericorde- volmente un poco

lo più in espressioni negative che indicano una violenza indiscriminata, una furia distruttrice,

negative che indicano una violenza indiscriminata, una furia distruttrice, un disprezzo totale dei

bianco e nero, macchiato e baffuto come una pansé,... non la

-per simil., con riferimento a una malattia terribilmente contagiosa o grave, dolorosa

distruttiva di un fenomeno atmosferico, di una forza della natura, ecc. -anche

vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a tutti

vol. XII Pag.1127 - Da PERDONATO a PERDONATORE (12 risultati)

-con valore attenuato: permettere a una persona (anche a se stesso)

di ritemprarsi; lasciare che rimanga in una condizione privilegiata di agio e tranquillità e

lettori, io non voglio riferire pur una delle tante inezie o delle tante temerarie

-concedere tregua a un'attività o a una fatica, rallentandone il ritmo e l'

la sicurezza di un bene, di una prerogativa, di un privilegio. cavalca

tuo arco perdona, / e bastiti per una avermi preso. 5. bernardo volgar

e talora difficile, uno sforzo e una difficoltà non comuni o che appaia moralmente

suo maltalento. -in relazione con una prop. subord. alamanni, 7-ii-195

11. ant. porre fine a una condizione negativa. poesie musicali del trecento

compassione per un nemico, un rivale, una persona odiata. f f

perdonò neanche a cristo: per indicare una persona spietata, inflessibile (con allusione

rimesso, condonato, scusato (una colpa, un pec cato

vol. XII Pag.1128 - Da PERDONAZIONE a PERDONO (15 risultati)

licenza che si è soliti chiedere a una persona della quale si teme di offendere

averle scritto un tomo in vece di una lettera? veramente ne arrossisco e non

i-386: le chiedo mille perdoni di una mancanza involontaria. carducci, ii-3-211:

borgese, 1-135: domando perdono, interruppe una volta mary,... come

mille perdoni! -rispose dal di fuori una voce. arlia, 409:

di clemenza con cui un sovrano o una pubblica autorità (civile, religiosa o

civile, religiosa o militare) condona una colpa a un suddito o a un

abbiamo qui in 3 facce e mezzo una epistola di demostene mandata ad alessandro re

di clemenza emesso dall'organo sovrano di una comunità indipendente con cui, per ragioni

della vita: esenzione dall'esecuzione di una condanna alla pena di morte (sostituita

beneficio giudiziale che può essere concesso per una sola volta all'imputato che venga riconosciuto

altri reati; comporta la pronuncia di una sentenza -anziché di condanna -di non doversi

degli anni diciotto, la legge stabilisce una pena restrittiva della libertà personale non superiore

superiore nel massimo a due anni ovvero una pena pecuniaria non superiore nel massimo a

perdono giudiziale non può essere conceduto più di una volta. codice di procedura penale,

vol. XII Pag.1129 - Da PERDOTOEPERDOTTO a PERDURABILE (13 risultati)

perdono, implorava l'aiuto, pregava con una preghiera che saliva al cielo come una

una preghiera che saliva al cielo come una fiamma. c. e. gadda

, concessa dalla chiesa in relazione con una ricorrenza (per es. il giubileo)

v-2- 366: ella rispondeva con una voce dolce come quella dei perdoni di

accosta all'altare e ci lascia sopra una piccola moneta d'un quattrino o simile

lessona, 1108: gli ebrei hanno una festa chiamata il 'gran perdono '

ciliegio, che non gliene salvo mai una (delle ciliegie). oramai l'hanno

v.]: 'prender il perdono su una persona o cosa ': quando la

altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un saio d'accottonato.

di perdono: inescusabile, gravissimo (una colpa). di leo, 168

e pochi fatti. (serumido è una chiesa in firenze, dove, quando

percome, il perdove, per indicare una richiesta di accurate informazioni).

, condannava alla semplice morte quegli di una condizione più nobile. guerrazzi, 4-1-269

vol. XII Pag.1130 - Da PERDURABILITÀ a PERDURRE (15 risultati)

-stabile, resistente alle intemperie (una costruzione). maestro alberto, 59

si mantiene per lungo tempo inalterato (una sostanza). crescendi volgar.,

2. perseverante, tenace, paziente (una persona). - anche sostant.

sforzi che esso fa per uscire da una difficile posizione... l'informano della

studi, che a suo modo è una lotta, l'esperienza gli ha appreso

fino ad un passato prossimo, damasco era una città di tradizioni rigide, molto ortodossa

-mantenersi nei corso del tempo in una determinata condizione (indicata per lo più

piovene, 14-176: nel teatro resiste una recitazione magniloquente, e perdurano i grandi

fran5aise '. -in relazione con una prop. subord. carducci, ii-6-19

-rimanere, continuare a trovarsi in una determinata condizione (che è generalmente indicata

8-585: scrivendo, tira prende in lui una progressione in forza, della medesima efficacia

l'intenzione di perdurare calmo, precipitano ad una violenza impreveduta. -resistere con

ant. guidare, condurre, accompagnare una persona a una meta, a un luogo

, condurre, accompagnare una persona a una meta, a un luogo d ui-

2. figur. condurre in una certa condizione o stato; far accedere

vol. XII Pag.1131 - Da PERDUTA a PERDUTO (20 risultati)

virtù perduce. -in relazione con una prop. subord. s. agostino

delle sustanze di fuori sopravvien quella d'una intrinseca parte di loro, quella che

iv-1-324: perdutamente, ella gli prese una mano, se la trasse alle labbra

la fanciulla. borgese, 6-62: una voce che suona / da pallide lontananze

i-151: « e vero che tu sei una cocotte? » / perdutamente rise.

nel battito già perdutamente / dissolto di una porta. 4. senza una

una porta. 4. senza una direzione, una meta precisa. chiaves

4. senza una direzione, una meta precisa. chiaves, 61:

maironi da ponte, 1-iii-201: caduta una valanca nell'alveo del brembo che quivi

, 2-4-301: pochi dì appresso, fatta una diligente ricerca della sua vita fin allora

un oggetto, un tene materiale, una somma di denaro). -in partic.

commercio dei peruzzi, 92: una guarnacca fatta che s'accattò per la detta

della roba perduta. -con riferimento a una somma di denaro giocata. sercambi

il proprio dominio (un territorio, una città, una posizione strategica, ecc

dominio (un territorio, una città, una posizione strategica, ecc., per

, per lo più in seguito a una guerra o a una battaglia). -in

in seguito a una guerra o a una battaglia). -in partic.: conquistato

dragoni. -con riferimento a una parte del terreno di gioco.

palla desse di piglio e tenendola stretta con una frotta de'suoi urtando facesse ogni sforzo

eran ridotti all'estremo si conservarono e una parte del perduto si racquistò. l.

vol. XII Pag.1132 - Da PERDUTO a PERDUTO (29 risultati)

3. conclusosi con la sconfitta di una parte (una battaglia, una guerra

con la sconfitta di una parte (una battaglia, una guerra, un gioco,

di una parte (una battaglia, una guerra, un gioco, ecc.)

in modo definitivo o anche solo transitorio (una facoltà, una funzione, una caratteristica

anche solo transitorio (una facoltà, una funzione, una caratteristica fisica o intellettuale

(una facoltà, una funzione, una caratteristica fisica o intellettuale; anche con

, negata all'uomo, egli intravvedeva una facoltà perduta dai sensi, una grazia

egli intravvedeva una facoltà perduta dai sensi, una grazia, un dono che la presenza

non più goduto, provato, condiviso (una condizione, uno stato, una situazione

(una condizione, uno stato, una situazione o, anche, un diritto

o, anche, un diritto, una prerogativa, ecc.). -anche:

vita definitivamente concluso (ed è presente una connotazione di forte rimpianto).

, / nave di sogno, a una perduta riva? manzini, 16-107:

favore, alla stima di cui godeva una determinata persona. guicciardini, 2-2-217

; dimenticato, abbandonato; decaduto (una tradizione, una cultura, una lingua

abbandonato; decaduto (una tradizione, una cultura, una lingua, una tecnica

(una tradizione, una cultura, una lingua, una tecnica artistica, ecc.

, una cultura, una lingua, una tecnica artistica, ecc.).

discernere per quali trapassi si perviene da una lingua madre alle lingue derivate. si

si può soprattutto colle radici conservate in una lingua supplire alle radici perdute in un'

perugia, apresso alla terra, era una donna nomata mona legiera, avendo il

cari assenti. giuliani, ii-100: una vecchia madre... piange perduto il

riveggio? -che deteneva in precedenza una determinata carica. porcacchi, i-414

alleati. campanella, 963: tieni una mala femina, anzi ella tiene te

confidare., -incapace di svolgere una determinata funzione. mazzini, 77-363:

asino la testa; / l'altra, una cosa che infine pur pute; /

, quando si vuole mettere a secco una parte del condotto. -inferto disordinatamente

delle loro superficie. -inattivo (una persona). machiavelli, 1-iii-1592:

panigarola, 1-17: le occasioni perdute una volta nelle guerre difficilissimamente si riacquistano.

vol. XII Pag.1133 - Da PERDUTO a PERDUTO (27 risultati)

zaro, 1-300: sarà una sera perduta ma ci andrò. ei

se non è venuta. / una giornata perduta, / ma un domani guada

della vita; per lo più con una connotazione di nostalgia e di rimpianto)

cui non vedeva il fondo, perduto in una fuga di gradazioni aeree. verga,

-che non viene compreso o capito (una parola, una frase).

compreso o capito (una parola, una frase). montale, 3-240:

all'afflitta cuna di avere, in una viuzza perduta, incontrato ancor uido.

chi sa dove! comisso, vi-20: una sala d'aspetto di perdute stazioni ferroviarie

costituisce un'esigua minoranza all'interno di una massa. manzoni, pr. sp

il minor numero, confusi e perduti in una nuova moltitudine. -che non

, che ha perso l'orientamento in una regione sconosciuta, nel deserto, in

prato. malaparte, 7-259: a una piccola stazione, perduta nella campagna polverosa

22. assorto in un pensiero, in una sensazione, in uno stato d'animo

in uno stato d'animo, in una fantasticheria, o, anche, nella

, 6-ii-300: ho passato sei ore in una specie di dolce rapimento, colla testa

suo superuomo per potergli far vivere accanto una forte coscienza che sappia affermarsi diversa da

, maniacale di un'attività, di una disciplina, di un passatempo. f

ghito... d'una dama..., e ne andava

: questo fedria poi / procacciossi ben tosto una fanciulla / che suona ai chitarra,

-che è seguace accanito e acritico di una moda. algarotti, 1-i-14:

moda. algarotti, 1-i-14: l'una parte era tutta perduta dietro alle usanze

donne loro e dicono che, quando una donna è vista, è perduta.

6-121: datemi le gioie o io sono una donna perduta! albertazzi, 799:

famiglia. -con riferimento alla rovina di una città, di uno stato.

sorti della repubblica. -con riferimento a una cultura, a una civiltà, a

-con riferimento a una cultura, a una civiltà, a una religione, a

cultura, a una civiltà, a una religione, a un'ideologia. faba

vol. XII Pag.1134 - Da PERDUTO a PERDUTO (35 risultati)

e mercatura. -irrimediabilmente compromesso (una situazione). d'annunzio, iii-1-192

egli [l'uomo] è tocco di una subita tempesta di tentazione: egli piglia

: quantunque gli alleati avessero toccato una grave sconfitta a monte- notte, le

25. sconfitto, battuto in una battaglia, in una guerra o anche

sconfitto, battuto in una battaglia, in una guerra o anche in un gioco,

, / e spart'è per lo viso una sembianza / ch'esce del core,

rimase perduto. -non eletto in una votazione. machiavelli, 1-ii-238: se

segreto fossero perduti. -respinto in una votazione (una proposta). statuto

. -respinto in una votazione (una proposta). statuto dei mercanti di

che si ponesse a consiglio dell'arte una volta, o vinta o perduta che fosse

26. morto, spacciato; destinato a una morte prossima o che la lascia supporre

è morta. -che è in una situazione disperata, di gravissimo pericolo (

verso il fondo della baia, videro una apertura sulla costa che sembrava una piccola

videro una apertura sulla costa che sembrava una piccola gola e senza speranza di salvezza

alle bermude. -estinto (una specie animale o vegetale). carducci

moversi alle ricerche del sistema organico d'una specie perduta. -prosciugato,

. -prosciugato, disseccato (una sorgente). bicchierai, 66:

uno fanciullo rattratto e tutto perduto in una zana, il quale aveva otto anni

quando n'apparver due figure miste / in una faccia, ov'eran due perduti.

, 5-493: non era più come una volta, ma una ragazza perduta, che

era più come una volta, ma una ragazza perduta, che non meritava più

-. d'annunzio, iv-1-727: una pettinatrice ch'era già stata al servizio

già stata al servizio della famiglia, una donna perduta, avidissima. pirandello,

avidissima. pirandello, 5-43: sono una donna perduta, io! negri,

si lamentava, dover pulire le scarpe di una che non si sapeva di dove veniva

si sapeva di dove veniva, di una perduta che l'avevano raccattata per le

i-238: ella era, gli spiegò, una cortigiana, una ragazza perduta.

, gli spiegò, una cortigiana, una ragazza perduta. -estremamente permissivo per la

per la morale e i costumi (una religione, una setta). buonafede

e i costumi (una religione, una setta). buonafede, 2-i-212:

di sua madre, che è nel vero una incomoda gravidanza, venne canuto alla luce

intorno all'età di confucio e fondò una scuola perduta ne'costumi, studiosa delle

scuola di confucio. -caratterizzato da una diffusa dissolutezza e immoralità (un'età

perduti costumi. massaia, xii-102: una mia sorella, di perduti costumi come

. -pessimo (la reputazione di una persona). leoni, 570:

vol. XII Pag.1135 - Da PERDUTO a PEREGRINANTE (12 risultati)

perduti libertini. guerrazzi, 12-141: una vecchia di 65 anni, perdutissima a

. fis. che costituisce la differenza fra una grandezza fisica e la sua risultante ridotta

-potenza perduta: quella che, in una macchina o in un impianto, non

fondo3, n. 8. -come una cosa perduta: con estrema violenza,

ad affliggersi..., come una cosa perduta si percoteva. -correre

navigare in balìa del vento o di una corrente, senza riuscire a governare l'

, e a far dire in ciascuna una missa per remissione de'miei peccati. pulci

adre divise le sustanzie sue e dettene una parte al gliuolo più vecchio e l'

letter. in modo ramingo, conducendo una vita errabonda. serafino aquilano,

costretto a spostarsi continuamente; che conduce una vita errabonda. buonarroti il

partic.: che si allontana da una località per raggiungerne un'altra.

] come se dovesse essere... una specie di fiera cosmopolita rallegrata dagli svaghi

vol. XII Pag.1136 - Da PEREGRINARE a PEREGRINAZIONE (17 risultati)

lungo e travagliato, spostandosi da una località a un'altra o,

altra o, anche, all'interno di una medesima regione. -anche: errare

luogo, ta lora senza una meta precisa o una direzione determinata

lora senza una meta precisa o una direzione determinata; condurre una vita

o una direzione determinata; condurre una vita raminga. boccaccio, iv-191

834: per due anni peregrinammo da una città all'altra. -sostant.

questo peregrinare è stato ed è ancora una delle felicità mie più vive. gozzano

peregrina poco colui quale ogni giorno dà una volta alrinferno. erizzo, 3-278: un

terrasanta. foscolo, v-81: in una settimana perdé i due primogeniti di vaiuolo

. -recarsi a rendere omaggio a una persona illustre o al suo sepolcro.

che non creda dover suo peregrinare, una volta in sua vita, al tempio

fanno cerchio intorno alle bretelle pendule da una sedia, tentano coi becchi le fibbie lucenti

: nella medesima casa nel peregrinàrio è una storia dipinta da lorenzo di colori.

verso un determinato luogo, spostandosi da una località all'altra o, anche

è costretto a trasferirsi frequentemente conducendo una vita raminga. navigazione di san

. ferd. martini, i-43: una sua lettera di un mese fa direttami a

4-12: poi venne l'odissea di una vita tutta di peregrinazioni: lucca, pisa

vol. XII Pag.1137 - Da PEREGRINAZZO a PEREGRINO (10 risultati)

della vita piemontese, il ritmo di una più ampia civiltà europea. soldati,

si credeva che l'anima dovesse intraprendere una miserabile peregrinazione entro i corpi dei più

celle, xxi-200: questa vita è una peregrinazione. zanobi da sfrata [s

dimoramento dell'anima in questa carne è una peregrinazione dal signore e un assentamento da

.! 3. caratteristica di una struttura linguistica o di un vocabolo che

che è solito viaggiare o spostarsi da una località a un'altra. -in partic

tendenza o è costretto a condurre una vita errabonda, cambiando spesso residenza.

giunto là dove disira, / vede una donna, che riceve onore, / e

sulla volta del cielo (un astro, una nuvola). marino, 11-11

. marino, 11-11: fiamma [una stella] sì luminosa arde fra quante

vol. XII Pag.1138 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (19 risultati)

mio, ciascuna è cittadina / d'una vera città; ma tu vuo'dire /

: il mio spirito vaga / dall'una all'altra plaga, / peregrino del mondo

gente. 6. nato in una località diversa da quella di chi parla

che ha nazionalità straniera; forestiero (una persona o un gruppo, un popolo

foce / si ripara un ladron dentro una torre, / eh'a paesani e a

-che appartiene a uno stato estero (una flotta). casti, ii-6-141

tal cimiero. -che soffia da una zona geografica lontana da chi parla o

, anche, che è importato da una località straniera (una merce, un

è importato da una località straniera (una merce, un prodotto]; esotico

. -che perviene dall'estero (una notizia). s. maffei,

è usato in un paese straniero (una lingua, una parola). liburnio

un paese straniero (una lingua, una parola). liburnio, 1-50:

bellissimo corpo della facondia tosca sia quasi una raunanza da varie e diverse lingue scelta

pochi fra noi conoscono le regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità

le regole d'una sobrietà giudiziosa e d'una delicata desterità nel rammorbidire i colori stranieri

peregrino e nostrale dovesse conciliar allo stile una novità piccante e arricchir l'erario della

occultazione, et è la revoluzione certamente una conversione, e la occultazione una renovazione.

certamente una conversione, e la occultazione una renovazione. oltra a questo il mondo

: 'voli pindarici'diventò... una locuzione proverbiale per indicare allusioni peregrine e

vol. XII Pag.1139 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (11 risultati)

ecco che viene corrotta quasi come da una peregrina e disusata letizia, e così

. martini, 4-52: uscito da una scuola privata dove tranne il latino bene

intellettuali, di eccezionali virtù morali (una persona, l'ingegno, l'anima)

di continenzia, 5: pira continuo una tranquilla aura e dolce venticello, che

e peregrini ingegni pare uno concento anzi una armonia celeste. bellincioni, i-106:

16. singolare, eccelso, preclaro (una qualità anche fisica, una virtù,

preclaro (una qualità anche fisica, una virtù, una dote morale).

qualità anche fisica, una virtù, una dote morale). malpigli, xxxviii-57

. castelnuovo, 165: no, una donnina come l'alba di san bruno

, un'idea, un giudizio, una scoperta, una trovata, un argomento

, un giudizio, una scoperta, una trovata, un argomento letterario o artistico

vol. XII Pag.1140 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (12 risultati)

[petrarca], 119: -io ho una bella moglie. -tu hai in casa

breme, 2-33: il ritratto mi par una miniatura assai peregrina. bonsanti, 4-76

miniatura assai peregrina. bonsanti, 4-76: una forma [di un edificio].

soggetto con successo tanto felice che da una favola comune ed usitata il signor carlo,

. ricercato, prelibato (un cibo, una bevanda). alamanni, 5-2-532:

canon. che si trova attualmente in una giurisdizione ecclesiastica (diocesi o parrocchia)

un luogo a un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare,

un altro, senza una meta precisa o una direzione particolare, per lo più in

d'amore fra peregrino da modena e una bellissima donna ferrarese di nome ginevra.

necessità, vanno in cammino, è una delle sette opere della misericordia.

/ novanta peregrin'tutti montorno / sopra una bene armata galeaccia. ariosto, 28-15

monile ella si sciolse, / eh una crocetta avea ricca di gemme, / e

vol. XII Pag.1141 - Da PEREGRINOSO a PERENNE (19 risultati)

o entità di cui può anche costituire una parte. bruno, 3-409: le

lo più, sui gradini dell'altare di una chiesa. fanfani, uso tose

di condizioni ambientali particolarmente favorevoli (una pianta annua). clarici, i-726

figliuoli, di continuare verso di loro una catena d'altri benefizi e un amore distinato

giannone, i-252: se non ha bastato una perpetua serie di fatti illustri e perenni

uomo, al contrario, gode d'una verdezza perenne. aleardi, 1-97:

: il mare non soltanto era per lui una delizia degli occhi, ma era una

una delizia degli occhi, ma era una perenne onda di pace a cui si

gli abeti e le querci, sopra una poggiata. dalle finestre tutta la valle incurvata

si vedeva. e le montagne avevano una solennità perenne. ungaretti, ii-40:

perenne. ungaretti, ii-40: a una proda ove sera era perenne / di

causa finale in quanto è governata da una perenne mentalità che le coordina o,

, vi ha un continuo progresso, una trasformazione perenne, onde la materia inorganica

è soggetto a periodi di secca (una sorgente, un corso d'acqua)

il fianco occidental percosse; / e una sùbita fonte cristallina / scaturì mormorando:

il profluvio della sua penna deriva da una fonte perenne e che mai non vien

fonte perenne di vanità nazionale, eccitava una curiosità insaziabile. mascheroni, 8-123: né

. solaro della margarita, 27: respiriamo una volta nuove aure di vita nella sapienza

mole terrestre. viani, 13-294: una vena di poesia correrà perenne sotto queste

vol. XII Pag.1142 - Da PERENNEMENTE a PERENTORIO (26 risultati)

di un dio trascendente creatore, di una morale naturale, ecc.); è

rapporto tra filosofia e filologia: di una conferma reciproca tra sapienza volgare e sapienza

riposta, conciliate entrambe nell'idea di una filosofia perenne dell'umanità. = voce

quando io cerco iddio, io cerco di una cosa... che sia da

: la vita è pensiero ed azione una fede rappresentata perennemente dagli atti. massaia

perennità. -inesauribilità del flusso di una fonte. targioni tozzetti, 6-56:

del valore di un'arte o di una filosofia o di una civiltà.

un'arte o di una filosofia o di una civiltà. rosmini, xxi-241:

. longhi, 1073: sempre avvertirete una meditazione sul motivo, una maestà nella

sempre avvertirete una meditazione sul motivo, una maestà nella violenza, una fonte di perennità

motivo, una maestà nella violenza, una fonte di perennità nell'attimo prescelto.

soffici, iv-414: rappresentava come una ventata d'aria fresca e insieme uno

che il teatro nella società moderna sia una forma d'arte anacronistica e perenta.

estinto per perenzione (un giudizio, una controversia giudiziale). -in senso generico:

colpito di perenzione (un diritto, una facoltà, un potere). =

legislatore] ha preveduto il caso di una sospezione prodotta dal reo contro qualche giurato

non vi era altro mezzo che accordargli una nuova ripulsa, colla quale egli avrebbe

. per estens.: autorità indiscussa di una fonte di informazione. moravia,

imperativa, ultimativa, che è assistito da una sanzione (pena o conseguenza giuridica sfavorevole

di comparire in giudizio dietro citazione di una controparte privata) e l'atto [

atto perentorio) con cui viene fatta una tale intimazione. -sm. comparizione del

{ { ricordi di una famiglia senese, 50: si richiamò mata-

non so che m'ha fatto richiedere per una comparigione del parentorio per lo pericolator suo

degni di riso que'cardinali che in una congregazione tenuta in roma vollero condennar la

un monito, un bisogno, anche una situazione che costituisca una sorta di imperativo

bisogno, anche una situazione che costituisca una sorta di imperativo esistenziale o morale]

vol. XII Pag.1143 - Da PERENTORO a PEREQUARE (23 risultati)

dallo studio. moravia, v-250: una persona come lei, vecchia, povera

cavalca, 21-126: la infermità è quasi una citazione e parentorio che dio ci manda

significare, come pretende il de man, una confusione perentoria e radicale della filosofia della

del luogo che lo avevano trattato come una scarpa vecchia, gente del posto, autorevole

. -che denota o nasce da una personalità o da un carattere autoritario,

5-133: beata... era una ragazza lunga, nocchiuta, di seno

fuori. 6. che esprime una convinzione dogmatica. e. cecchi,

quale alla fine può anche non essere una febbre, ma una sorta di pace

può anche non essere una febbre, ma una sorta di pace ventilata e cullata dal

le tentazioni di satana nel deserto erano una commedia per sviare i sospetti e in realtà

in realtà, ai miei occhi, una perentoria convalida. gesù, in altra

conseguenza la chiusura di quest'ultimo con una sentenza di rigetto nel merito (un

che la controparte non può ancora ottenere una sentenza di accoglimento perché non è ancora

.. sono di due sorti: una di quelle le quali non feriscono la giustizia

giudiziale; ufficio giudiziale competente a decidere una controversia a un certo grado del giudizio

xvii-81: essendovi stata negli anni addietro una commissione del governo italiano in venezia per

dal ruolo. manzoni, v-2-54: una petizione del sig. r luigi soncini

, nell'età intermedia l'inattività di una parte, sempre che fosse eccepita dalla

, estinzione di un diritto, di una facoltà o di un potere per inutile

luca, 1-15-1-281: domanda l'attore una quantità overamente una specie dal reo, il

: domanda l'attore una quantità overamente una specie dal reo, il quale non

inter. voce imitativa del suono di una tromba. 2. rumore prodotto

. 2. rumore prodotto da una scoreggia. c. e. gadda

vol. XII Pag.1144 - Da PEREQUATAMENTE a PEREZARE (14 risultati)

2. ant. che ha una struttura simmetrica, regolare. cesariano,

della legge di perequazione si è pronunziata una minoranza di no voti, vale a dire

. -adeguamento dell'importo nominale di una somma (in partic. di una

una somma (in partic. di una somma corrisposta periodicamente, come la pensione

in modo che la sofferenza provocata dall una sia uguale a quella provocata dall'altra

sborsare brevemente o tutto d'un colpo una sofferenza pari a quindici anni di noia.

perette e simili; forati o da una parte sola da legargli in oro a uso

; è usato per accendere o spegnere una lampada, per azionare un campanello,

a forma di pera e terminante con una cannula, usato per clisteri e irrigazioni

. -avere attaccato le perette: manifestare una fretta eccessiva; correre a più non

un campanello, per accendere o spegnere una lampada, ecc. comisso, ii-206

è verde e giallo, della figura d'una pera: dentro è bianchiccio e molle

con teneri semi e del sapore d'una pera troppo matura. = dal

di area lig., denom. da una forma * perézo, per parégio,