punto materiale, di un mobile da una posizione nello spazio a un'altra,
metafisico, come principio capace di fornire una spiegazione dell'intima natura e dell'origine
andar verso il centro, nascendo da una potenza intrinseca, la quale è dentro di
: chiamo moto diretto quello in cui una stessa è la direzione del moto e
. croce, ii- 2-142: l'una [la fisica epicurea], comincia a
a formare i suoi infiniti mondi da una casuale declinazione di atomi dal moto in
era nel corrente d'un fiume fabbricata una macchina da innalzar tacque. lamentavasi l'
o di un mobile la cui traiettoria è una circonferenza o una curva (e si
la cui traiettoria è una circonferenza o una curva (e si può considerare un
sono moti circolari, cioè fatti per una circonferenza di cerchio. -moto di
: quello compiuto daun pezzo in lavorazione su una macchina utensile. -moto di
-moto di regime: nel funzionamento di una macchina, fase corrispondente al funzionamento
-moto galvanico: spasmo provocato da una scarica elettrica in un organismo privo di
da parte dei cittadini attivi, secondo una ripartizione per quartieri. papi
vergognoso giogo di un dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una sanguinaria oligarchia
dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una sanguinaria oligarchia. colletta, i-244:
eletti dai proprietari di immobili che vantassero una rendita di almeno cento giornate di lavoro
ii-469: la municipalità di milano invierà una deputazione unita a quella di reggio al
cui esponerà come si va a convocare una convenzione nazionale. nievo, 398:
del comune (specie in seguito a una procedura di espropriazione). sbarbaro
a privati e provvede a gestirlo mediante una speciale azienda comunale (distinta nell'ordinario
comune, che provvede all'esercizio secondo una possibile pluralità di modi (gestione diretta
o un'azienda autonoma pubblica o una società privata 'comunale ', cioè
al proprio ristretto ambito locale; con una mentalità gretta, chiusa, meschina.
lor lamento, e ciascheduna tacque. / una che di lor nacque / mùnice contrafece
municipale. cuoco, 1-152: per una rivoluzione non vi è oggetto più importante
ebbero un ordinamento municipale, caratterizzato da una magistratura di duumviri con funzioni giurisdizionali affiancati
, comprendente di solito il territorio di una città o di un paese, che
verrà a coincidere con l'angustia di una poesia vernacolare di municipio.
municipio. -che deriva da una visione limitata e ristretta alla propria città
avviso del municipio. guerrazzi, 135: una volta i nostri municipi ragionavano poco,
. panzini, ii-140: -questa neve è una provvidenza... -sì, questo
municipio, - risponde la guardia -per una comunicazione... donna mimma va
porte a torricelle delle antiche fortificazioni, una bella chiesa gotica del quattrocento, un
solo ritardato con molta mia sodisfazione d'una breve dimora in pesaro presso quelli munificentissimi
se mi porgerà congiuntura, le manderò una volta una o due di quelle mie medaglie
porgerà congiuntura, le manderò una volta una o due di quelle mie medaglie, le
l'imperatore] tra le città marittime una che per antichità era quasi disfatta,
rifece di bianchissime pietre et ornolla con una bellissima casa reale. prose e rime spirituali
mondo, il magno alessandro, presa una città ricchissima..., chiamato un
misera munificenza del nobiluomo navagero, sicché una voltata d'umore di questo vecchio pazzo può
dotato per munificènzia de'benigni cieli di una figliuola nominata baptista, per le cui
di frumento e di vesti ancora da una donna pugliese del sangue de'busii molto
per non lasciare senza qualche reale munificenza una città così amica e divota, le
: un mandato di cento zecchini e una bellissima tabacchiera d'oro per pochi versi male
bechi, 2-266: gli mise in mano una monetina bianca che fece sgranare tanto d'
helene, io sono alla divina mensa / una divinità breve et immensa.
naturali; che produce abbondanti frutti (una stagione). segneri, iii-3-200:
mezzo di difesa o di salvaguardia in una situazione avversa, spiacevole, pericolosa o
rendono sicuro e imprendibile un luogo, una posizione strategica. pontano, 137
(munisco, munisci). mettere una città o un luogo in condizione di
due ponti accennati con buoni forti dall'una e dall'altra ripa. s.
potevano munirsi. -fornire di soldati una piazzaforte o un territorio; stanziarvi le
munivano. -difendere, presidiare (una posizione strate- gica). botta
penso di munire il mio raccomandato d'una lettera per la camilla. tarchetti,
fanciulli da piccoli soldati, regalano loro una trombetta, e li muniscono di una
una trombetta, e li muniscono di una sciabola di legno. calvino, 1-165:
natura, dentro della quale si raccolse una compagnia di gente armata. bisticci,
-attorniato e difeso da armati (una persona). - anche:
-armato, equipaggiato (un esercito, una milizia). salvini, 48-79
munite case. -rinforzato, confermato (una facoltà spirituale, un sentimento).
coesistenza d'ambedue quelle legislazioni, l'una mantenuta dalla consuetudine e l'altra imposta
di macigno. carducci, ii-6-16: una porta di antico lavoro architravata, e
5. fornito, equipaggiato di qualcosa (una persona). -in partic.:
sala pleyel. -dotato di una particolare caratteristica fisica o anatomica.
o anatomica. tarchetti, 6-i-214: una donna dai denti neri sarà ributtante,
si può essere sicuri della virtù di una donna munita di tali denti. svevo,
pelo alla base sino al collo aveva una grande inclinazione al sudore.
un ezzo di artiglieria o a una data installazione ellica; quantitativo di
egli dunque scrisse così: « in una relazione ufficiale circa i lavori da fare
delle truppe ». l'italia di una volta si contentava delle 'munizioni ',
l'italia nuova vuole il 'munizionamento'. una volta bastavano le 'vettovaglie ',
nati tanti, che si potrebbe farne una teratologia filologica, riducendole a classi ed
la maggior parte degli operai o almeno una porzione ragguardevole dovrà lavorare per l'attrezzamento
(muniziono). ant. rifornire una piazzaforte dei mezzi necessari alla difesa,
da guerra. cantoni, 15: una palla da fucile, di quelli da munizione
riposta. parata, 21: essendosi una notte, che fu alli tredici di
ferd. martini, 4-8: sopra una gran tavola di marmo rosso...
tutti con buona culatta rinforzata e tutti d'una medesima munizione di poco men d'una
una medesima munizione di poco men d'una oncia di palla o d'una oncia
d'una oncia di palla o d'una oncia intera. 2. complesso
delle boge... per ivi fare una testa grossa e passarvi l'inverno.
genericamente il cibo o, anche, una vivanda squisita. -in partic. dolce
da bere un vino, ch'è una manna. note al malmantile, 2-652
bocca. tronconi, 9-15: sarebbe stata una sciocchezza sprecar denaro in confetti. si
consumo di un corpo militare, di una città o, anche, dei partecipanti
o, anche, dei partecipanti a una spedizione mercantile o esplorativa. luca
e tutto ciò che si contiene in una munizione. f. degli atti,
pagasse a la munizione de la ciptà una inbracciatogia per difesa de la ciptà e
, ii-53: facci che costì sia raunato una munizione grossa di calcina, mattoni e
maestri. d. bartoli, 6-3-42: una tavola, con sopravi una gran monizione
6-3-42: una tavola, con sopravi una gran monizione di libri. targioni pozzetti
xii-1-76: dicono sia venuto provvisto di una buona munizione di zecchini. 6
uccisero sopra venti milia, ed ebbero una grande munizione. donato degli albanzani,
presta servizio in un presidio o in una fortezza. p. f. giambullari
in atto per superare un pericolo, una situazione spiacevole, un ostacolo, o
studiata... si parte alle volte una tal gente ben mal contenta degli altri
v-448: le suddette fabbriche... una ha un cortile e l'altra un
fiore, a un frutto, a una pianta); che trasporta effluvi profumati
odorose; profumato (il corpo, una parte; e può avere valore iron.
ambrosia! bacchetti, 18-i-545: una carne bianca e fresca e olezzante,
, bocca di fragole sulla panna, una vita delicata fra due fianchi robusti,
donna si levarono. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla greca
: venne la perorazione; e fu tutta una giardiniera colorita ed olezzante di primavera patriottica
di fiori, di piante profumate (una descrizione]. carducci, iii-23-7:
. 8. che gode di una buona fama. -in partic.:
partic. riferimento a un fiore, a una pianta, a un'essenza o anche
pianta, a un'essenza o anche una vivanda); trasportare il profumo dei
, 16-viii-109: l'ombre dolcemente percosse da una piacevole aura che olezza. algarotti,
al core. -con riferimento a una persona, al suo corpo, agli
132: a questi tali è ogni lor una delle lor veste, se bene olezzino
dalle restrizioni del mestiere; trasferiti in una superiore intelligenza e indifferenza. 'ar-
le verità superne. 6. avere una suggestione piacevole. gadda conti, 1-605
olezzo salsedinoso. -con riferimento a una rappresentazione mistica. mazza, i-112:
più o meno marzolini, ch'era una delizia annasalli. bernari, 4-187: l'
, percepita in modo istintivo, di una condizione, di una circostanza o anche
istintivo, di una condizione, di una circostanza o anche di un fatto che sta
un periodo di tempo trascorso, di una sensazione provata. guerrini, 2-120:
percezione olfattiva in seguito al protrarsi di una determinata stimolazione. tramater [s.
dei colori è preso dagli odori, una gamma olfattiva di profumi non precisabili: la
il senso chimico comune; nonostante che una sensibilità olfattiva sia stata accertata solo per
sentimento, a meno che non diano una scossa capace di formare una lacerazione negli
che non diano una scossa capace di formare una lacerazione negli organi dell'olfatto o della
2-276: il nervo olfatorio non ha una doppia radice, l'una motrice e l'
non ha una doppia radice, l'una motrice e l'altra senziente, ma
savinio, 1-128: penetro speditamente in una certa qual dimestichezza con l'ambiente mediante
riferisce alla mentalità, alla sensibilità di una persona (ed è usato in un
olio (e nella firenze medievale costituivano una delle arti minori). nuovi
altresì aperte, e non dissimili l'una dall'altra, le regioni nuova e della
xxxii (1903), 459-464), una forma participiale * oliante, con cambio
un operaio in tuta turchina stava oliando una grande trebbiatrice, curvo sulle ruote e
-aggiungere, in un fiasco o in una damigiana contenenti vino, una determinata quantità
o in una damigiana contenenti vino, una determinata quantità di olio, per lo
, 1-37: si prenderà colla mano destra una sci- ringa oliata...,
. colletta, ii-137: fermata [una palla infuocata] in piccola stanza su la
al funzionamento più o meno agevole di una struttura, di un organismo sociale.
, 251: n'avanzò... una insalata / di paperina, e,
-con riferimento all'alterazione del gheriglio di una noce in seguito all'irrancidimento dell'olio
squadrale fasciste, fu costretto a bere una grande quantità di olio di ricino (
quantità di olio di ricino (secondo una prassi abituale di intimidazione degli avversari politici
ha l'olio come ingrediente principale (una sostanza). aretino, 20-186:
fritto. viani, 14-269: una fumacea oliata e salata si leva di
cando... stringeva nella mano destra una grossa chiave inglese, nella sinistra
a versare l'olio sulle varie parti d'una mac china o su altro
-in partic.: il cospargere d'olio una superficie, il lubrificare con olio un
oleose e può essere eseguita manualmente con una lancia munita di ugelli nebulizzatori o in
e talvolta vi si possono trovare aggiunte una saliera e una pepiera); ampolliera
si possono trovare aggiunte una saliera e una pepiera); ampolliera. -anche:
come incastrate due ampolle di cristallo, una per l'olio, l'altra per l'
versare l'olio sulle varie parti d'una macchina. = deriv. da
sm. strumento a fiato ricavato da una zanna di elefante, spesso ornata di ricchi
cadavere di dandolo era condotto alla sepoltura una moltitudine... nominava ad uno
, per lo più oppressivo, su una determinata attività. g. capponi
i ricchi (e in quanto tale è una delle quattro forme di degenerazione dell'aristocrazia
nel quale i magistrati si dànno secondo una certa diterminata ricchezza. caimo, 83:
, iii-5-304: ridotta genova sotto una sospettosa e non libera oligarchia. idem,
detiene il potere economico e politico in una società (o in una parte di
politico in una società (o in una parte di essa) o in un determinato
vergognoso giogo di un dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una sanguinaria oligarchia
dittatore o di una municipalità orgogliosa o di una sanguinaria oligarchia. m. piazza,
e in confraternite, i giurisperiti formavano una lega, i medici stessi una corporazione.
formavano una lega, i medici stessi una corporazione. ognuna di queste piccole oligarchie
. ognuna di queste piccole oligarchie aveva una sua forza speciale e propria. mazzini
62-326: la diplomazia è in inghilterra una specie di recinto geloso...,
risiedeva a coira, ed era formato da una oligarchia che dava le cariche pubbliche.
la democrazia, voi andrete dunque formando una oligarchia nuova, un nuovo reame della
- diceva, -siamo in mano d'una oligarchia; quella che napoleone chiamava *
eccelle (in un gruppo, in una categoria, in una società) per
un gruppo, in una categoria, in una società) per superiorità d'ingegno o
e che costituisce l'avanguardia intellettuale di una determinata società. magalotti, 20-90:
dire d'aver trovato da per tutto una gran mediocrità. brignetti, 3-109:
repubblica mista sono due comunanze, l'una populare e l'altra di pochi. overo
l'altra di pochi. overo in una medesima e sola comunanza si trova il democratico
signoria e nel consiglio dei dieci per una lunga e illegale consuetudine. carducci,
e tanto meno la repubblica dittatoria d'una fazione. b. croce, iii-32-229:
genuina repubblica, che può ben essere una monarchia costituzionale o parlamentare, ma non
costituzionale o parlamentare, ma non è una cosiddetta repubblica demagogica od oligarchica. montano
: nel sistema britannico, che è una democrazia oligarchica, il parlamento è inseparabile
sostenitore dell'oligarchia come istituto o di una determinata oligarchia. - anche sostant.
, ii-11-271: ha... rosmini una base liberale, il popolo, e
, che si riferisce, che riguarda una ristretta cerchia di persone unite da interessi
su cui si fonda (e può assumere una connotazione spreg.).
di un regime oligarchico; retto da una ristretta cerchia di persone (un popolo
biringuccio, 2-164: si deve [una miscela di polveri piroforiche] fare tanto
acque con un basso grado di salinità (una specie animale o vegetale).
fauna si ha la scomparsa delle nummuliti e una maggiore evoluzione dei mammiferi; suddiviso
e il miocene o, secondo altri, una sezione dell'eocene. = voce
minerale che fu considerato da taluni come una semplice varietà di feldspato sodico, ma
predominio politico, sociale o economico di una minoranza di persone (e può avere
v.]: 'oligocrazia dominio di una minoranza. = voce dotta, comp
pur se presente in quantità minima (una sostanza: con riferimento sia a quelle
agraria, che comprende poche specie (una coltura: si contrappone a polifitico).
. oligolitióso, agg. che contiene una quantità minima di sali di litio.
venditori. calvino, 13-1 lo: una condotta aziendale basata sulla partecipazione della forza-lavoro
-indeterminazione oligopolistica: quella che, in una situazione di oligopolio e in relazione con la
. -i). chi compra in una situazione di oligopsonio, contribuendo con pochi
. che vive in mezzi che contengono una scarsa quantità di sostanze organiche disciolte (
del volume dell'organismo, conseguente a una nutrizione insufficiente. tramater [s.
tipico delle zone alpine, caratterizzato da una relativa profondità, da rive strette e
produzione ed escrezione nelle ventiquattro ore di una quantità di urina inferiore a un litro
, avv. latin. un tempo, una volta, nel passato (ed
e scherz., a indicare una condizione che appartiene al passato e
, xxviii-307: la pantera si è una bestia molta bella ed è negra e bianca
roma, nella olimpia quattrocento quaranta, una statua d'un ermefrodito di grandezza d'
statua d'un ermefrodito di grandezza d'una fanciulla d'anni tredici. = voce
leggendaria e mitica correvano diverse tradizioni: una leggenda locale, riferita dapausania, attribuiva
padre e della città) consisteva in una corona di fronde di ulivo selvatico,
con padre e madre viventi, e da una palma simboleggiante la vittoria; chi riusciva
proclamato campione olimpico e gli veniva dedicata una statua nell'altis; furono soppresse nel
quattro anni e alternamente sul territorio di una delle nazioni partecipanti (la prima manifestazione
/ tì [i6-vii-i98o], 12: una grande olimpiade nonostante gli assenti.
a quelli estivi e nel territorio di una nazione anche diversa da quella incaricata dell'
-letter. gli anni, l'età di una persona (al plur.).
nettamente conchiusa, ha l'intimo di una musica di chopin, e fa salotto.
caccia e agli esercizi cavallereschi, ma che una volta, invitato ad entrare ne'giuochi
custodita nel tempio di olimpia e considerata una delle sette meraviglie del mondo.
terra. -provocato, effettuato da una divinità dell'olimpo (e ha valore
e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. -come nome
sport) o vi si svolge (una gara). g. p.
sia moderne (e vi è annessa una connotazione di bellezza, di armoniosità,
. boito, 31: quel torso era una venere / che un fidiaco scalpello /
. faldella, i-4-174: garibaldi in una scarrozzata olimpica occupò miracolosamente napoli con un
anche, alterigia, superbia ostentata (una persona, il carattere, un'espressione
incomodò la sua olimpica serenità per dargli una lode. nencioni, 2-53: ah,
viscere. baldini, 9-228: una olimpica luce splende sui suoi [di carducci
animo, magnanimità (un sentimento, una virtù). sicinio, 8:
immobile, immutabile come l'azzurro di una pupilla immortale. 11.
capace di abbracciare con la mente tutta una realtà nella complessità dei suoi aspetti.
^ 'improntarono vivi e spiranti in tale una materia e forma che è marmo per
del cosmico, da valori universali (una poesia). marradi, 9:
poeti a farsi, e ve n'è una nella prima delle canzoni olimpiesche di pindaro
custodita nel tempio di olimpia e considerata una delle sette meraviglie del mondo.
. ant. cielo olimpio: denominazione di una classificazione medievale dei cieli. cavalca
-ci). che è vincitore di una o più gare olimpiche (con
-per estens.: partecipante a una gara olimpica. - anche sostant.
assegnato o conseguito da un vincitore in una gara olimpica. -bandiera olimpionica', bandiera
, insomma, anche questa volta di una reazione al classicismo drappeggiato, impersonale della
incontra. -insieme delle divinità di una religione politeista. gozzano, i-381:
portoghese, presenta [il tempio] ancora una sintesi completa e imponente dell'olimpo brahamino
, aspirate a un olimpo, a una nirvàna, ad un paradiso.
o, anche, per l'appartenenza a una classe sociale elevata (e può avere
di serve, proprio serve, neppure una; ci saranno quindici o venti dame
attori e cantanti, faceva parte di una sorta di olimpo di uomini eccellentissimi.
] e come dentro a quello si fece una fossa o buca tonda, qual fossa
temperatura ordinaria), prevalentemente costituito da una miscela di tri- gliceridi, in cui
05, di acido miristico; contiene anche una piccola percentuale insaponificabile di sostanze non
insaponificabile di sostanze non lipidiche che hanno una grande importanza dal punto di vista biologico
, in quanto contengono vitamine liposolubili e una probovitamina, a differenza dei trigliceridi che
è tenuto el vino, degga avere una chiave e non più ed in simile modo
noci e fichi e fructa sia tenuta una chiave e non più. de rosa,
5-196: gli altri tutti, / d'una livrea di pioppo incoronati, / stavano
, 4-291: carmela era salita sopra una sedia per aggiungere olio nella lampada davanti
o un liquido terso, trasparente, o una persona calmissima, serena o, anche
si graffiava tutta, fu lanciata drento una coperta coi manichi e balzata dai medesimi
metodo di preparazione del prodotto ottenuto con una determinata confezione, miscelazione o aromatizzazione con
2-43: perché le noci sono fasciate da una bucciolina che ritiene de la natura del
facendole sode nell'acqua e mettendole in una teglia sopra il fuoco e rimenandole tanto
cui erano stati a torcersi la pancia per una settimana. -d'olio (con valore
con valore aggettivale): cosparso di una sostanza untuosa, in partic. di brillantina
, figliuolo caro -fa il confessore in una voce tutt'olio di mandorle dolci e un
d'annunzio, iv-1-228: in quella casa una sola finestra era illuminata, la finestra
valore aggettivale): estremamente violento (una percossa; e ha valore scherz.
(in segno di gratitudine) di una cassetta di oli di fonderia. redi
di certe piante... si sente una fragranza, un odore particolare: ebbene
sottile stelo di vetro e si raccolgono in una piccola ampolla. -per estens
marco polo volgar., 3-30: è una fontana ove surge tanto olio e in
due o tre parti d'acquavite ed una d'acido solforico, ossia olio di vetriolo
aggettivale): eseguito o ottenuto con una tecnica consistente nell'utilizzazione, quale materia
utilizzazione, quale materia colorante, di una mistura derivante dalla diluizione di un pigmento
derivante dalla diluizione di un pigmento in una sostanza oleosa (la qualità più adoperata
dai pittori del nord, di trovare una pittura più resistente all'umidità (ciò
), e che era caratterizzato da una brillantezza e da una morbidezza di toni
era caratterizzato da una brillantezza e da una morbidezza di toni inusitata. pino
pratica. vasari, i-162: fu una bellissima invenzione ed una gran comodità all'arte
i-162: fu una bellissima invenzione ed una gran comodità all'arte della pittura il
coll'olio di noce e di linseme dava una tempera molto forte... antonello
confini, si passa senza crudezza dall'una all'altra tinta, onde la pittura
in tavola. -con riferimento a una verniciatura. de pisis, 1-424:
più bianche e bellissime, dar loro sopra una mano o coperta di biacca macinata
vigore morale; forza interiore che alimenta una virtù, passione che accresce e rafforza
: avere la tendenza a occupare una posizione di premi nenza,
come un topo nell'olio: trovarsi in una situazione sfavorevole, contrariamente alle attese.
. -dire olio: per indicare una situazione in cui non si può intervenire
. m. fiorio, 3: se una gran moltitudine di metallieri ignoranti del conoscimento
contrasti, discordie, incomprensioni; suscitare una ribellione, un moto d'ira,
ribellione, un moto d'ira, una reazione violenta. cavalca, 16-2-173:
-levare l'olio di su la fava a una donna: sottrarle i favori dell'amante
indugio, esitazione o scrupolo nell'affrontare una situazione, nel fare qualcosa (o
né sai né olio, polisciti con una arte che paia a vanvara. varchi,
in casa il coltellini / già fatta una lezione e salla a mente, /
disse al suo servitore: « fammi una insalata e fa'presto, ché io
servitore viene il presente detto che significa fare una cosa subito e senza considerazione. p
né olio, né pepe a tirarmi una lanciata. -pagare l'olio:
olio di ricino a qualcuno: procurargli una forte emozione, una gran paura.
qualcuno: procurargli una forte emozione, una gran paura. volponi, 2-268:
l'olio santo in saccoccia: essere in una situazione estremamente pericolosa. manzoni,
la prima volta il suo versare olio su una mia tempesta fu inefficace.
): estremamente intenso, violento (una passione). palazzeschi, 9-151:
della vecchia signora straniera che aveva preso una scuffia ad oliosanto per un personaggio inaccessibile
, tribù delle panicee, che contiene una dozzina di specie proprie dell'america tropicale
forme in un bacio. -in una rappresentazione allegorica. fiore, 6-6:
soffio mattutino. -con riferimento a una persona, al corpo, agli costituito
, al corpo, agli costituito da una drupa ai forma ovoidale o, indumenti
sferico, il cui epicarpo, rivestito da una plutarco volgar., 55: tanto
] è così mordace come quello d'una femminaccia da partito che olisce più viva
quand'entra al padrone olisce di musco come una serpe acquaiuola. -espandersi, diffondersi
: * olismo ': il fatto che una formazione complessa non è una somma o
fatto che una formazione complessa non è una somma o un aggregato di parti, ma
degli ortaggi, che era situato in una zona centrale della città. -per estens
grosse a par d'uno ovo nato di una polla giovane, io potrei bene forse
dalla pianta e adatta, con una preparazione opportuna, al consumo diretto
così nel libro de'giudici si pone una parabola e similitudine e dicesi che l'arbore
boiardo, 2-i5-55: ritrovarai sopra a una riva / uno alto pino ed una
una riva / uno alto pino ed una verde oliva. ariosto, 6-51: chi
le pecchie cavalca, 20-118: prese in una sua sportella pane e olive simbolo di pace
2-166: olivagno:... è una pianta fruticosa, non dissimile dall'altre
i latini sternuta - mentaria, è una pianta che ha molti ritondi e sottili
gallico insino alla midolla: nel qual pertugio una bietta d'ulivastro fortemente si metta e
: la porta s'aperse e ne uscì una donna olivastra, forse saracena, seminuda
, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne viene un olivastro. f
non gli rimase traccia visibile, se non una lucentezza olivastra agli zigomi, da cui
coltivato a olivi (un terreno, una regione!. sigoìi, 211:
i terreni ulivati sono estesissimi e gittano una rendita così squarciata che i signori di
i soli in calabria che menino davvero una vita signorile. cinelli, 1-253: la
2. letter. ant. cinto di una corona d'olivo (con partic.
inseriti (ma non fissati) in una campanella che, immersi in un buco
un buco a coda di rondine di una pietra, la bloccano allargandosi.
mattina io mi messi a fare collare una colonna con grande ordine: e non mancava
1-599: investigando a tutte le pietre grosse una buca nel mezzo per ciascuna in sottosquadra
un pezzo pure di ferro tenuto da una campanella. carducci, iii-22-103: che se
negli edifizi. 2. pallino di una chiave di forma ovoidale. tramater [
alla buona, con le uve di una quantità di vitigni, tutte, però,
fiorentino, i-l-iiij: laureola: questa è una erba che fa le foglie simile allo
, 23-338: viveva ancora nell'istessa città una monaca nel monastero di torre di specchi
era un bellissimo e fruttifero oliveto con una viva, fresca e chiara fontana che
1-122: in quanto alla lontananza delle fosse una dall'altra, quando si voglia far
gli oliveti che velavano la montagna come una nebbia. pascoli, 82: aliavano prima
orti, cominciava l'oliveto, grigio-argento, una nuvola che sbiocca a mezza costa.
(1901- 1960), propugnatore di una partecipazione sempre più ampia della classe operaia
sue carni [di artemisia] avevano una certa delicata bianchezza. b. corsini,
. bacchetti, i-145: gli piacque una giovinetta ulivigna tutta quanta, nelle membra
acido solforico concentrato sulla salicina. è una polvere cristallina, olivastra, insolubile nell'acqua
altre (fra cui yolea chrysophylla) da una specie terziaria, oggi scomparsa (è
, fornite di un picciolo corto, di una nervatura centrale marcata, con la pagina
un germoglio, e miste; è una specie ermafrodita, con fiori riuniti in
dette minie o mignole; il frutto è una drupa (v. oliva);
sia l'ulivo nel mattino! / una ghirlanda semplice, una bianca / tunica
nel mattino! / una ghirlanda semplice, una bianca / tunica, una preghiera armoniosa
semplice, una bianca / tunica, una preghiera armoniosa / a noi son festa
gli ulivi innesti. -in una denominazione toponomastica. a. martini,
gocciole e mordace... ritrovasi ancora una altra sorte di gomma d'olivo che
]: 'gomma d'olivo 'chiamasi una resina che fluisce dal tronco dell'ulivo
, 2-45: qui pone l'autore una similitudine che, come al messo che viene
casa di cleomene supplicandogli per mezzo d'una sua figliola nominata gorgo lo volesse udire.
l'ulivo alla balaustra. -in una rappresentazione o in una descrizione allegorica.
. -in una rappresentazione o in una descrizione allegorica. leonardo, 2-92
. -in un ricamo, in una rappresentazione plastica o come motivo ornamentale.
questo medesimo punto in firenze fu gridato una boce e non si seppe chi fu,
ai quelle con l'olivo: fare una grossa sciocchezza, commettere un errore madornale
'cosa grande '... 'fare una cosa coll'ulivo ', che vuol dire
nità, nelle quali l'ulivo, come una delle principali cose, s'adopra.
falconeria volgar., i-1-91: toli una pignatta ovvero olla nova, ed impiela
si uniscono (come un coperchio e una pentola) per mezzo di una cerniera
coperchio e una pentola) per mezzo di una cerniera snodata. = voce di
= dal lat. ollàris 'conservato in una pignatta ', deriv. da olla
mesti olmi / grava il dosso eminente una foresta. manzoni, pr. sp.
dopo tre o quattrocento passi, vedrete una piazzetta con dei bei olmi: là
o comunque di usufruire del vantaggio di una giocata. arlia, 2-61:
dà..., specialmente quando una brigatella gioca alla mora, o fa al
piatti ha in fondo un olmetto sopra una piazzuola. g. g. belli
. g. belli, 183: una signora, che veniva con me a visitare
l'ipogèo degli etruschi volunnii, vide una casa in fondo a un viale d'
stato introdotto dalle prime popolazioni micenee (una menzione di tale sacrificio si trova nei
. qualsiasi celebrazione sacrificale cruenta offerta a una divinità. -anche: la vittima destinata
giovine dodicenne nell'interno del palazzo ed una giovenca bianca alla porta d'uscita,
si ha di più caro, a una persona, a un'attività, a un
e con quella favella / ch'è una in tutti, a dio feci olocausto,
olocausti della libidine, si nutriscono d'una morte perpetua. -persona che si offre
, con corda dorsale e dotato di una sola fessura branchiale per lato protetta da
sola fessura branchiale per lato protetta da una membrana opercolare; costituiscono l'unico ordine
alle ultime glaciazioni; è caratterizzato da una diminuzione dell'attività orogenetica ed eruttiva,
caratterizzante è l'homo sapiens, con una diffusione ampia e molto rapida.
unicamente da componenti allo stato cristallino (una roccia). = voce
. medie. che si riferisce a una diastole completa, alla durata complessiva di
dovuta a scanalature prismatiche parallele poste sull'una faccia perpendicolarmente a quelle dell'altra.
, al significato e alla funzione di una frase intera (un vocabolo).
'olofrastiche parole ': parole equivalenti a una intera frase e che perciò non possono classificarsi
che comprendono il più delle volte tutta una risposta, che è implicita in esse,
lare, o di tutta una cellula vegetativa, in un gametangio
ologamia; che presenta ologamia (una pianta). ologastroschisi, sf
uno specchio, che, intersecandosi su di una lastra o pellicola fotosensibile, uniformemente impressionabile
plur. -i). registrazione su una lastra o su una pellicola fotografica delle
. registrazione su una lastra o su una pellicola fotografica delle figure d'interferenza prodotte
sialici e presenta, di conseguenza, una colorazione bianca o biancastra (una roccia
, una colorazione bianca o biancastra (una roccia eruttiva). = voce dotta
minerali fènici ed è caratterizzato pertanto da una colorazione scura (una roccia eruttiva)
caratterizzato pertanto da una colorazione scura (una roccia eruttiva). = voce dotta
comprendente otto ordini di insetti caratterizzati da una metamorfosi completa attraverso gli stadi di larva
matem. funzione olomorfa: funzione di una o più variabili complesse, che sia
in ambiente planctonico (un organismo, una specie). = voce
patol. rachischisi totale, caratterizzata da una fenditura, di natura congenita, lungo
ant. aroma, fragranza tipica di una determinata sostanza, l'effluvio profumato che
dell'elezione spirituale, della santità di una persona o, anche, della sacralità
eziandio ispandeva grande ollore, pieno d'una soavità incredibile. cassiano volgar., ix-19
esala un profumo gradevole; che emana una squisita fragranza (un cibo);
legno, un'erba, un fiore, una sostanza); profumato, olezzante.
. g. morelli, 261: arai una botte di vermiglio brusco, oloroso e
di seta, di doppia seta (una stoffa, un abito).
nerone, tutta scomposta, lascia vedere una mirabile tunica olo- serica tinta di porpora
. medie. che si riferisce a una sistole completa, alla sua durata complessiva
, sm. plur. ittiol. secondo una classificazione attualmente in disuso, ordine di
cinque sepali, cinque petali dentellati ed una capula biloculare bivalve, così denominate dalla
ossee tubercolate a forma poligonale che costituiscono una sorta di scudo esteso su tutto il
scompartimenti ossosi e regolari a guisa di una specie di corazza inflessibile che gli riveste
proprietà elastiche dei metalli, costituito da una scatola cilindrica con pareti ondulate nella quale
, mettono in movimento un indice lungo una scala graduata. = voce
scelto per illustrare tutte le caratteristiche di una nuova specie. = voce
asportazione completa di un organo o di una parte del corpo. lessona, 1018
che costituisce una manifestazione del tetano generale). -tetano
anatomica di tutto il corpo, da una parte di esso o da un organo.
ambulacrali e con la bocca circondata da una ventina di tentacoli; presenti anche nei
, con il nome di trepang, una delle vivande più note e apprezzate delfestremo
in un mio libro di zoologia, una descrizione che mi aveva colpito. diceva:
anteriore in cui si apre la bocca, una posteriore in cui si apre l'ano
si apre l'ano ». insomma, una specie di cetriolo. 2.
ripiega nella zona caudale terminando esternamente in una cloaca, nella quale si aprono due
fatte voci che par che servano per una sola e che basti loro un'accento.
o la seconda o la prima o l'una e l'altra indifferentemente sarà da seguitare
è le più volte per l'uso una ragion sufficiente di accettarlo, qual che
. -per estens. proprio di una persona tracotante, superba, presuntuosa (
, gli diceva: « tu sei una ragazzina, questi modi non ti convengono »
scriteriata contro chi si trova in una condizione di superiorità (con partic.
oltracotanza tenendosi certo della vittoria, propose una forte condizione: clìe il vincitore potesse
7-1141: doveva aver fine, perdio, una così enorme sconcezza, una siffatta oltracotanza
perdio, una così enorme sconcezza, una siffatta oltracotanza. -atteggiamento di sprezzante
sconsideratamente presuntuoso e superbo; che nutre una smodata e sprezzante fiducia in se stesso
che reputa di possedere un potere o una forza superiore a quella reale o riconosciuta
compete per le funzioni che esercita (una persona, un gruppo di persone)
gli gastigare con quella severità che meritava una tale oltracotata disamoraggine. l. bellini,
la reputazione, il buon nome di una persona, o di un gruppo,
a colui che si ha cerco con una novella invenzione nome perpetuo nelli futuri tempi
o il senato o almeno un corpo o una brigata di cittadini, non gli sapea
o considerazione a un'attività, a una professione. carducci, iii-6-253: per
non ha potuto oltraggiare l'onore di una donna onesta, crede di vendicarsene.
screditare i meriti, le virtù di una persona con voci calunniose; sminuire,
e vili. 3. disonorare una persona, una famiglia, una comunità
. 3. disonorare una persona, una famiglia, una comunità o anche se
. disonorare una persona, una famiglia, una comunità o anche se stessi, costituendo
deve farsi il maggior sforzo per sopprimere una industria che la oltraggia. carducci,
non rispettare (l'ordine naturale, una legge, una regola, un precetto
l'ordine naturale, una legge, una regola, un precetto religioso, un
anche per un'ora sola, in una stanza oscura umida e triste e fetida
, 5-485: è da tristi oltraggiare una verità quanto più umiliata. -trasgredire
insolenti, e, anche, violenti (una persona, una comunità); recare
anche, violenti (una persona, una comunità); recare danno a qualcuno nella
, opprimere con soprusi, angariare (una popolazione). torini, 317:
. infastidire, disturbare, irritare (una parte, una funzione del corpo).
disturbare, irritare (una parte, una funzione del corpo). tansillo,
oltraggiarono e uccisero. -violentare (una donna). boccaccio, dee.
dee., 1-9 (1-iv-81): una gentil donna di guascogna...
da gli arbori l'adattano a modo d'una siepe attorno al podere, acciò non
: quand'ecco uscir dell'onda / una fanciulla che il suo viso oltraggia / ed
; che ha subito un affronto (una persona, un gruppo di individui,
: denigrato, calunniato, screditato (una persona); ignorato di proposito,
mandamenti e nei precetti (dio, una divinità). nannini [ovidio]
, non rispettato (un principio, una legge naturale, un valore morale).
fronte. -che reca violenza carnale a una donna; violentatore. -con valore attenuato
l'onore, il buon nome di una persona, di un popolo, di un
oltraggi meramente letterari: si tratta d'una macchia vergognosa che altri vorrebbe imprimere nella
accetto. -in relaz. con una prop. subord. niccolini, ii-8
o giudiziario, o di una rappresentanza di esso, o di una
di una rappresentanza di esso, o di una ubblica autorità costituita in collegio, al
sue guardie ed esposta all'altrui vasta in una nudità vergognosa, mi viai ad un
mazzini, 86-16: accettammo in villafranca una pace ch'era un oltraggio, segnata
giovane, i-271: infonder acqua in una viva fonte, / che sempre getta e
... non tollererà l'oltraggio di una guerra. palazzeschi, 3-18: certe
buontempone. -offesa recata a una bandiera, a un simbolo politico,
venere. -fraintendimento, travisamento di una dottrina. carducci, iii-10-128: essi
missione o di schiavitù nel quale si trova una persona, un popolo).
m induce. mazzini, 86-130: una nazione che accetta senza risentirsi l'oltraggio
risentirsi l'oltraggio della dominazione straniera, una nazione che dichiara altamente e unanime di
davanti all'altrui cenno non osa, è una nazione perduta. landolfi, 8-133:
morale, soperchieria contro un popolo, una persona (con partic. riferimento alle
capace si reputa di ordire e spingere una alta e giovevol congiura...
alligni, / in man strignendo l'una e l'altra chiave. botta, 6-i-99
], che sembrano create dalla natura ad una pace tranquilla ed eterna. pirandello,
prima bombolo, invariabilmente, per concedere una giusta soddisfazione all'oltraggio patito, esclamava
forteguerri, iv-373: facesti oltraggio ad una verginella / cui di toccar nessun diritto
stessa dell'oltraggio che aveva subito, in una persona diversa da quella che era stata
si raccogliesse da questi tre, con una diligente assiduità, gran numero di soldatesca.
richiede; ché ciò ch'è oltraggio in una persona non è oltraggio in un'altra
altra, ché più si conviene a una reina che a una popolare o a una
si conviene a una reina che a una popolare o a una semprice femina.
una reina che a una popolare o a una semprice femina. testi fiorentini, 196
, trascendenza di un concetto, di una visione che sorpassa le capacità umane.
sopra quel ch'apare / per ogni una [stella], migliaia / che qua
soffici, iv-192: donne sedute a una tavola di caffè, scollatissime e oltraggiosamente
gusto, la sensibilità o, anche, una norma estetica. arbasino, 7-75
musica. carezzevole, cattivante, d'una orecchiabilità oltraggiosamente ruffiana. 5.
; offensivo, ingiurioso, diffamatorio (una parola, una frase, un'espressione,
ingiurioso, diffamatorio (una parola, una frase, un'espressione, anche un'
similmente pure dal detto viluppo è fatto una burla molto oltraggiosa. mascardi, 155
15-220: il tempo ci ha insegnato che una facezia oltraggiosa..., quand'
tal segno che decisi di ritirarmi in una solitudine contemplativa nella mia villa fuori le
affronto; che ingiuria, insulta (una persona). passavanti, 99:
per un istante fissò l'amante con una grinta così dura e oltraggiosa che alla
; empio, sacrilego, blasfemo (una persona); turpe, scellerato (un
turpe, scellerato (un peccato, una colpa). g. villani,
nei propri interessi (un provvedimento, una legge). pirandello, 6-409:
, di un giogo alpino; in una zona, nelle regioni che si trovano
napoletani, primo di giacomo, indulgeva con una sorta di curiosità cui aveva forse contribuito
ne proviene (e può anche assumere una connotazione denigratoria). carducci, iii-5-316
d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora. cantoni, 578: vi
del limite o del conveniente in una condizione determinata; il trasmodare,
doveva essere così, ed è stata, una guerra proprio a oltranza contro tutto ciò
tutto ciò che pretendesse valer meglio d'una serenità assoluta del sentimento, dell'idea
l'arrivo di bakùnin coll'intenzione di suscitare una rivolta a tutt'oltranza. -senza
-sport. gara a oltranza', continuazione di una gara o di una partita oltre i
, continuazione di una gara o di una partita oltre i tempi regolari e supplementari
portate alle estreme conseguenze; fautore di una lotta accanita e definitiva, anziché di
lotta accanita e definitiva, anziché di una soluzione pacifica, diplomatica o di compromesso;
parlano a proposito dell'aborto come di una tragedia femminile, in cui la donna
oltrapotènte, agg. letter. dotato di una potenza eccezionale. carducci,
della montagna di san martino ove appiccarono una fiera scaramuccia con gli spagnuoli. gioberti
donna. -crescere nella stima di una persona. borsi, 1-224: tu
oltrasensìbile, agg. letter. fornito di una sensibilità estrema, molto sensibile.
, si assottigliava, si acuiva, acquistava una sensibilità prodigiosa, una specie di
, acquistava una sensibilità prodigiosa, una specie di lucidità oltraveg- gente,
specie di lucidità oltraveg- gente, una facoltà divinatoria che le dava strane tor
aggiungono o sommano altri, o indica una condizione di fatto accennata o secondaria rispetto
la figura della preterizione; talora forma una locuz. prepositiva con le prep.
158-9: secondo che. ssi conviene ad una lettera dittata et ad una medesima diceria
conviene ad una lettera dittata et ad una medesima diceria, oltre quello che porta
che assista / a servir la magèsta una e trina, / la qual mandò en
prese, oltra la bottega che avea, una bella casa et agiata. leonardo,
, suo fratello, per ornamento d'una berretta solamente, oltra l'altre gioie
, oltre il resto, era anche una santa. landolp, 2-44: oltre a
e la sfinge. -in relazione con una prop. infinitiva. aretino, vi-652
-a non considerare un fatto determinato o una condizione specifica. boccaccio, viii-2-241:
che, oltre al vizio, pare una cosa mirabile. antonio di meglio, lxxxviii-11-120
geografico o anche astronomico (e indica una relazione spaziale). dante, vita
: emerse un nuotatore, sgrondò sotto / una nube di moscerini, / chiese del
di un testo o alla collocazione in una serie. dante, purg.,
quei dì alquanto più oltre tornati in una casa due giovani. antonio da ferrara
rispetto a un limite determinato o a una grandezza prefissata. ciuccio, xvii-321-35:
leopardi, iii-99: m'è anche paruto una o due volte che l'abbondanza della
o su un piano superiore rispetto a una persona. latini, rettor.,
. 6. in opposizione a una situazione determinata, contro. rustico
, 18-2-120: fecesi... una pratica larga e generale, alla quale furono
parla; innanzi, più lontano, a una certa distanza. dante, inf
casine bianche: è l'imboccatura d'una strada, entro, vado oltre.
più oltre. -dopo (in una serie o in una successione).
-dopo (in una serie o in una successione). aretino, vi-90:
). -anche: in modo da trasgredire una norma morale o da compiere un eccesso
di libertà, adesso è convertita in una esenzione da tutte le opere cristiane.
cristiane. cesarotti, 1-xvi-284: già dall'una e dall'altra parte la contesa sarebbe
[mia moglie] alla mensa di venere una volta la settimana. o gli è
luogo frequentato; ma noi entraremo per una certa entrata per fianco, che non la
, per esprimere un ordine violento o una minaccia: via! m. franco
quando, secondo l'usanza, comparve una coppa di vino innanzi all'imperadore.
retrocedere. -esente, esonerato da una prestazione. lucini, 4-203: l'
! hic civitas mea. -ma è una città cui un anelito urge verso ogni
anelito urge verso ogni oltre, è una zingaresca città. -sopravvivenza dopo la morte
di osservare in dar ordine di far una nuova battaglia di gente da guerra in
. oltre al fatto che (e introduce una prop. coordinata con la principale)
in alcune scuole si tien per certo che una cosa men nobile non possa generarne una
una cosa men nobile non possa generarne una più nobile della generante, io me
un vecchio assuefatto a riscuotere dai giovani una lusinghevole sommissione alla di lui autorità.
non parendole vero d'imparentarsi con una delle più nobili famiglie della città
targioni tozzetti, 6-28: vi era oltrediciò una porzione di terra asciutta, capace di
oltregiógo, avv. al di là di una catena montuosa. -anche sm.:
un lago. bacchelli, 2-62: una sera al tramonto generoso motta indicò un
indica con valore indeterminato la meta di una traversata in nave). -in partic.
di provenienza (ed è preceduto da una prep.). giacomo da lentini
più li agrata, / e via d'una passo è più dottata / che d'
. gozzi, 1-144: le diede una cert'ampolla di acqua limpidissima ch'ella
messi affianco ad un popolo che non ha una marina, e contro gli inglesi che
): di speziai grazia vi mosterrò una santissima e bella reliquia, la quale io
: pei combattenti d'oltremare ho coniato una medaglia, che porta la parola romana ornai
partic., colonizzata o conquistata da una potenza europea. arbasino, 12-9
quei che usano un oltramare più fino o una lacca più viva. lanzi, v-369
i-277: i fondi d'oltremare senza una ruga. -per indicare una tonalità
senza una ruga. -per indicare una tonalità particolare, in espressioni come azzurro
tutto biacca e verde, velato da una lievissima sfumatura di viola che su su
dall'estero per via di mare (una merce). intelligenza, 12
. intelligenza, 12: ha una mantadura oltremarina, / piena di molte
transalpine, i pesci marini non d'una ma di molte maniere. seneca volgar
al di là del mare (e indica una lontananza remota). corona de'
piedini rapidi che forse / son come una ventata oltremarina. -compiuto al di
. capponi, 2-ii-238: mi pare che una storia come questa gli oltramontani e gli
3. che appartiene a una lingua o a una letteratura straniera.
. che appartiene a una lingua o a una letteratura straniera. salvini, 6-166
un bel crocifisso d'oro posto in su una croce di lapislazzuli, la quale è
croce di lapislazzuli, la quale è una pietra azzurra che se ne fa l'azzurro
iv-2-920: eccola - disse vana spiccando una rosa gialla dalla sua cintola azzurra come
secavano l'oltremarino. govoni, 9-282: una prima catena di colline / a ulivi
colore splendido, ricco e abbondante di una descrizione o di una narrazione. bellincioni
e abbondante di una descrizione o di una narrazione. bellincioni, i-56: quanti
, ii-92: io renderò il cambio con una brava pittura di finissimo inchiostro, la
sommo grado; eccezionale, straordinario (una qualità). novellino, vi-65:
innaturali in un poeta che ha trovato una donna oltremirabile eppoi l'ha perduta.
: possente oltremi sura / una forza mi strinse. fiacchi, 21:
delle donne loro e dicono che quando una donna è vista, è perduta.
difficoltà di quinto grado (un'ascensione, una parete, ecc.).
queste nebbie mortali e, saliti d'una in altra sembianza a quegli splendori oltramondani
4-122: gli esseri ragionevoli passano per una serie successiva di prove, di espiazioni
sistema penale oltremondano accenna, includendoli in una sua sintesi filosofica, alcuni peccati già
della immaterialità del principio pensante e d'una esistenza oltremondana dell'uomo il poeta aveva
per contrario, il fine è in una vita oltremondana, alla quale la mondana
gioberti, 4-1-606: sarà... una nuova epoca cosmica o tellurica. questa
il viso in quella nudità splendeva con una purezza d'oltremondo. = comp.
oltramontani a divorarne. galileo, 1-2-48: una lettera scrittami non so da chi da
un principe bastasse sapere negli scrittoi pensare una acuta risposta. 3. proprio
di giovanetti pistoiesi, 30: una tavolina scriptovi 'silentium 'di lettere oltra
oltramontano. viani, 14-401: in una specie di glorioso anfiteatro-piazza, s.
di provenienza straniera, di importazione (una merce o anche una moda letteraria o
di importazione (una merce o anche una moda letteraria o ideolo- gica).
fu posto, per li savi, una requisizion di oratori di la comunità di brexa
nostri... / furon buoni a una cosa, a
al di là dei monti o di una catena montuosa, in partic. delle alpi
compì, (ed è preceduto da una prep. ì. machiavelli, 1-iii-1032
del venchieredo a non lasciar travedere in una soverchia benevolenza verso di questo la loro
essere al sicuro. alfieri, 5-15: una sola pur sempre esser dèi [o
pensò di raccomandare al conte di beigirate una di quelle relative prime donne assolute che
per sé non potevano dare agl'italiani una lingua. ojetti, ii-343: la
. letter. che appartiene a una sfera superiore a quella umana;
15-52: la voce era in realtà una voce d'oltretomba o d'oltrenube.
, non è un ingrandimento, né una maggiore dignità, se non nella falsa idea
45-5: a... licomeae d'una donna del paese, chiamata temisto,
nasce un figliuolo, detto abrocome, una gran cosa per fattezze di corpo oltrepassanti.
cammino, di un viaggio, di una marcia, di un trasferimento su un
lasciando che la mia mano tremasse come una foglia. borgese, 1-204: qualcuno
in pieno, e ne prese possesso piantandogli una mano sulla spalla. -con
casa in cui m'avevano invitato ad una festa! d'annunzio, iv-2-449: da
i quattro mesi. 3. soverchiare una misura determinata. -in partic.:
(talora imposto dalla convenienza o da una convenzione); eccedere. goldoni
re] loro [ai magistrati] una porzione di autorità conveniente al loro grado,
oltrepassar. -omettere, tacere in una trattazione. calepio, 1-10: l'
fa nelle lettere delle cerimonie ne costituisce una particolarità sì notabile che non mi pare
determinato punto in un'esposizione, in una trattazione. 5. maffei, 7-272
confidenti. b. croce, ii-8-116: una favola illustra una massima morale o prudenziale
croce, ii-8-116: una favola illustra una massima morale o prudenziale; ma le
buonafede, 2-vi-226: per giungere ad una di queste accusazioni, vi abbisognano cognizioni
perché la mente, oltrapassando / d'una in altra sembianza, a dio s'unisca
; messo da parte; che ha una mentalità passatista, non più attuale.
squallidezza. -caduto di recente (una precipitazione). baruffaldi, i-169:
. 4. superato felicemente (una situazione difficile). garibaldi, 2-75
. foscolo, xviii-127: le accludo una lettera d'un amico mio..
entro l'enorme intrico il fantasma di una vita oltrapossente. papini, 28-218:
annunzio, i-272: improvviso il ricordo d'una vita / remota, d'una forza
d'una vita / remota, d'una forza anteriore, / d'un'eroica lotta
tantino è visibile, eccita l'idea d'una colonna stracaricata, oltrepressa e crepante sotto
della siepe, nello spazio esterno a una siepe. jahier, 2-53: oltresiepe
pensier di luce. beltramelli, i-311: una sola [rovere], in disparte
questo volgare rigorismo è sommamente antifilosofico. una diffidenza moderata può essere savia: una
una diffidenza moderata può essere savia: una diffidenza oltrespinta, non mai. bersezio,
in sicilia. -anche in relazione con una prep. che indica provenienza o destinazione
le anime dei defunti, generalmente in una condizione differenziata di premio o di punizione
, nella pittura di vasi, appare una nuova qualità di personaggi: caronte,
oltretomba. piovene, 8-99: paimira ebbe una grande civiltà funeraria, e costruì tre
, cavernoso, cupo, rauco (una voce). gozzano, i-359:
1-180: essa batté le mani, e una frotta di passeri svolò in quella luce
di più (e serve a introdurre una motivazione decisiva). bigiaretti, 10-182
trascende l'umanità, che appartiene a una sfera superiore; sovrumano. - in
questo consolatore deve a un tratto comparire una nube di angoscia oltreumana? egli parla al
di corporatura tozza (e può avere una connotazione affettiva, di simpatia, ma anche
sui sessanta. d'annunzio, v-2-602: una sera, a roma, in una
una sera, a roma, in una bottega su la via delle coppelle, il
e capacità (e vi è annessa una connotazione di affetto, ai stima,
volete saperlo, l'accademia de'granelleschi è una brigateli di omaccini dabbene che si dànno
di scarsa autorevolezza o valore (con una notazione di disprezzo). corticelli,
). corticelli, 3-ii-207: se una persona di merito osserva uno straordinario silenzio
ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso in una reticella. d'azeglio, 5-i-33:
lo dico io cosa sei: sei una viziosa e lo farai perché ti piace,
, 4-348: omacci! siete tutti d'una pasta. dopo il matrimonio colui che
un omaccio rotondo, gioviale, di una sciocchezza che rallegra. nievo, 4-120:
misasi, 6-ii-85: che ne ottenne? una lavata di testa dal prefetto, quel
soma /... / era pure una vita benedetta. caro, 9-1-97:
leopardi, 2-82: c'è ora una manetta di sensali, / nel dar parole
importanza, comportarsi con sussiego, ostentare una presunta superiorità. varchi, 3-91:
finalmente in sul mille, significano quasi una cosa medesima, cioè così col parlare
cioè così col parlare come coll'andare tenere una certa gravità conveniente al grado e forse
, obeso (e può esservi annessa una connotazione iron. o di simpatia).
, senza dubbio: sempre però da una certa distanza. omàggio (ant.
investitura ponendo fra le mani del vassallo una spada, un bastone o delle chiavi:
). -con riferimento al vassallaggio di una città. cattaneo, iii-1-208: il
o promessa con cui un suddito o una comunità si impegna solennemente a conservarsi fedele
e omagio di mia servitù mando a quella una finissima scimitarra della prima bussula. guicciardini
2-1-42: i soli [cinesi] d'una determinata condizione, obligati a rispondere un
amicizia, di stima nei confronti di una persona (o di un popolo,
(o di un popolo, di una città, di un'istituzione) che
comportamenti particolari o, anche, con una dichiarazione, con uno scritto (spesso
-consacrazione o sacrificio o preghiera offerta a una divinità pagana. fiore, 6-7:
. e. cecchi, 7-51: una donna nella più cruda e barbarica quintessenza
si compie per attirare l'attenzione di una donna, per ottenerne i favori.
, dell'efficacia di un'idea, di una virtù, di una dote, di
idea, di una virtù, di una dote, di una forma d'arte,
virtù, di una dote, di una forma d'arte, ecc. -anche:
familiare il tutto. -riconoscimento di una superiorità, di una preminenza.
-riconoscimento di una superiorità, di una preminenza. gioberti, ii-213:
fuori dell'ambito commerciale, può assumere una connotazione iron.). bettinelli
vedere consacrata nelle future storie letterarie italiane una serie di tragedie e di poemi epici,
gradirà l'omaggio. moravia, xi-504: una mattina, non so come, invece
aggraziato, leggiadro con cui si porge una parte del corpo (anche con riferimento
collo. -presenza, vista di una persona (per lo più di una
una persona (per lo più di una donna) alquanto leggiadra, affascinante.
locali:... paiono gallinacci d'una razza superstite messi in fuga dal treno
sentimentale e spirituale esercitato nei confronti di una persona. chiaro davanzati, vi-74:
. milit. torre dell'omaggio: in una fortificazione medievale, la torre più alta
: s'tu mi dessi ornai nell'una guancia, / io volgerò poi l'altra
dove alle grazie / rendere il voto d'una regia sposa. leopardi, 11-27:
3. finalmente, infine, una buona volta (e indica, per
compiuta, un fatto è accaduto, una situazione è definita, irreversibile (talvolta
in modo enfatico o, anche, con una connotazione di disappunto, di rassegnazione o
indica l'attuarsi o il compiersi di una situazione). latini, rettor.
. seguito dalla cong. che, costituisce una lo- cuz. avverb. con valore
uomini, dedita a facili amori (una donna: e ha valore fortemente sarcastico)
congelare i cadaveri; i tessuti acquistano allora una resistenza che permette di dividerli lasciando gli
perfettamente piano (uno spazio, una superficie]. = voce dotta,
gradevole (e vi può essere annessa una connotazione di affetto, di simpatia)
un omarétto dal volto martoriato stava appostando una tela del settecento. = dimin.
più vi è an nessa una connotazione di affetto e di simpatia).
giallo come un rigogolo, affogato in una specie di redingote verdognola. 2
un certo momento, all'incontro d'una frase, d'una parola, d'un
all'incontro d'una frase, d'una parola, d'un punto e virgola,
spettrali, dalle pinze diaboliche agitate in una lenta agonia. = voce dotta
di tropina usato in oculistica per ottenere una midriasi intensa che non dura oltre le 24
un'idea all'altra o preparando una conclusione, per vincere una reticenza
preparando una conclusione, per vincere una reticenza, per troncare un in
che circoscrive la depressione da cui sporge una prominenza più o meno accentuata (capezzolo
... che può considerarsi come una parte del corio ingrossata. a. cocchi
le membrane esterne del seme e forma una prominenza detta da gaertner il rafe. carena
cui il seme nel baccello sta attaccato a una delle suture. 4. elettron
11). -punto doppio ombelicale: in una curva algebrica piana, punto doppio isolato
pecari), in quanto fornito di una ghiandola situata in mezzo al dorso,
), agg. che presenta una sporgenza o una depres sione
agg. che presenta una sporgenza o una depres sione nella parte centrale
) o di un onfalo (una patera); che termina con una
una patera); che termina con una sporgenza. salvini,
. 2. che è in una posizione centrale. salvini, 21-179:
4. medie. caratterizzato da una depressione al centro (una lesione cutanea
caratterizzato da una depressione al centro (una lesione cutanea, una pustola, ecc
al centro (una lesione cutanea, una pustola, ecc.).
. 5. zool. fornito di una piccola depressione conica alla base della conchiglia
. depressione centrale che può formarsi in una struttura anatomica o in una formazione pato
formarsi in una struttura anatomica o in una formazione pato logica (in
i-154: è sì basso el fondo che una galera piena e carica di artigliaria non
, 1-26: portano [i lapponi] una centura di pelle e da essa pendente
in mezzo al ventre sopra l'umbelico una grossa guaina con due coltelli. forteguerri
cristianità..., il ventre d'una pandora infeconda,... e
. cristoforo armeno, 1-285: con una saetta l'animale, che maschio non
ove ha un'escrescenza di pelle come una postema, e là dentro vi è il
, impe- roché dice essere nelle tette una certa colligazione con la matrice per certo
tal fenomeno [le maree] essere una profondissima voragine ne'siti settentrionali situata,
3. punto d'incontro dei diametri di una sfera o di un cerchio, equidistante
longitudine farai un solco col sarchiello o una linea colla cenere, la quale (
meno estesa, parte più interna di una superficie, di uno spazio o di
superficie, di uno spazio o di una regione (in partic. nelle espressioni
). - anche: centro di una città, in quanto parte più animata
ariosto, 14-104: siede parigi in una gran pianura, / ne l'
verso l'ombelico del mondo. ma una volta là, tra i vetri istoriati
adeguata o da un foro praticato in una lastra situata in modo tale che,
ombra o i raggi del sole su una superficie piana e orizzontale, segna le
ceresa, 1-1523: libra nello aequilibrio ad una ad una / col sydo suo,
1-1523: libra nello aequilibrio ad una ad una / col sydo suo, non fé
del seme) ', incavo presente a una o a entrambe le estremità di determinati
il detto attaccagnolo, rimane nel seme una macchia o fossetta detta la cicatrice o
. 11. matem. punto di una superficie caratterizzato da curvatura costante delle sezioni
classe gasteropodi, in quanto provvista di una conchiglia ravvolta a elice, di forma
meno allungata e per lo più con una depressione conica alla base (anche nell'
ant. parte centrale dell'esecuzione di una composizione per tibia. v. galilei
interni (con riferimento allo sviluppo di una malattia). lalli, 2-1-52:
piante peritandrie diginie, le quali formano una famiglia naturale per la disposizione dei loro
qual sua penetrazione sin dalla puerizia è una raccolta d'erbe umbellifere da lui donata
prodotta da un corpo opaco interposto fra una sorgente di luce e una superfìcie:
interposto fra una sorgente di luce e una superfìcie: in alcuni punti si ha
sorgente non è puntiforme, si ha una zona di oscurità circondata da una zona
si ha una zona di oscurità circondata da una zona illuminata parzialmente dalla sorgente,
zona o spazio protetto o riparato da una sorgente di luce diretta (in partic
circostante (e spesso vi è connotata una sensazione di freschezza, di umidità o
fummo a un prato là dove avea una bellissima fonte ed una ombra d'un pino
là dove avea una bellissima fonte ed una ombra d'un pino. dante,
14-64: in ripa a quello, a una fresca ombra e bella, / trovar
e bella, / trovar dui cavalieri e una donzella. vasari, ii-160: con
nell'ombre del portico, appoggiato ad una colonna, io distingueva il rumore lontano
ombra, che cade dall'alto / di una casa, più fresca che un'ombra
-con metonimia: ciò che la produce (una pianta, una fronda, ecc.
che la produce (una pianta, una fronda, ecc.). b
non illuminata di un corpo esposto a una sorgente di luce (detta anche ombra
). baldinucci, ni: una palla, che à 'l lume da una
una palla, che à 'l lume da una parte, viene ad esser mezza luminosa
dubbio lume, / quel pan che getta una pietà crudele / prono cercar, mentre
è caratteristico (ed esprime per lo più una sensazione di familiarità e di attaccamento per
per giorno la mia romagnola rozzezza con una specie di fiorentinità che, come per i
, la strada. corazzini, 4-72: una fascia di sole, ancora; una
una fascia di sole, ancora; una / striscia, un filo sottile, una
una / striscia, un filo sottile, una chiarezza / indefinita, un'ultima
3. immagine di un corpo raggiunto da una sorgente di luce, che viene proiettata
sorgente di luce, che viene proiettata su una superficie riproducendone la forma alterata e
. -ombra versa: quella proiettata su una superficie ideale perpendicolare all'orizzonte.
, vii-119: misurar l'altezza d'una cosa con l'ombra del sole, con
sull'umido asfalto. -in una similitudine indica una circostanza, un'esperienza
asfalto. -in una similitudine indica una circostanza, un'esperienza fugace, una
una circostanza, un'esperienza fugace, una dote, un sentimento, un pensiero
, un comportamento cauto, silenzioso, una sensazione di leggerezza, di sollievo o
, di sollievo o, anche, una persona che segue e accompagna costantemente e
no niuno, perché sono passate come una ombra. lapo gianni, xxxv-11-598: amor
e. cecchi, 8-98: da una parte era preparato il telone bianco per
, immagine (per lo più di una persona) di cui si riescono a distinguere
e secche labbra il fonte tira, / una sete maggior gli cresce al core /
corpo mi piacque, / sede d'una bell'anima; e fin tanto / ch'
due di quelle guardie e impiccate a una quercia in quel luogo stesso dove fecero
.. molti ne vengono a fare una mezza commedia di spiriti infernali da spaventare
. -per estens. anima di una persona vivente. pulci, 2-8:
veggiono ne l'altre stelle: l'una si è l'ombra che è in essa
si debbe gettare olio o grasso in una veste ben netta per far prova quanto sia
. serra, iii-333: c'è una nuvoletta in questo cielo ardente, che
14-51: il suo volto tagliente, di una freddezza giovanile e cattiva, cominciò quasi
; dubbio, incertezza, riserva per una situazione o per una questione poco chiara
, riserva per una situazione o per una questione poco chiara, poco conosciuta o
di interpretare a fondo un problema, una situazione; timore di una circostanza negativa
problema, una situazione; timore di una circostanza negativa (spesso nelle locuz.
di qualcuno, talvolta in relazione con una prop. subord.). -
cortesemente e come amico con gente armata in una città o fortezza che dianzi l'avea
suoi conforti. giuglaris, 387: una qualche ombra toglie ben tosto il lustro
tosto il lustro a quel nuovo amore; una gelosia l'inquieta, una mal'occhiata
amore; una gelosia l'inquieta, una mal'occhiata l'affascina. bandini, 2-1-114
vedo bene che io intraprendo a difendere una causa di pessima faccia e che non
(un corruccio, un tormento, una delusione, ecc.) o, anche
: su gli occhi spenti al re una stilla, / lenta errò l'ombra d'
: la bella creatura compose le labbra ad una sorriso, nel quale alla dolcezza naturale
non per questo poterò mai avezzarsi ad una sciocca prodigalità. a. martini, ii-2-29
ma tocco solamente o piuttosto trascorso in una parte da un poco d'ombra,
ombra, non altramente che '1 sole da una eclisse. m. adriani, v-241
ho se non un ricordo confuso come d'una defunta. una grande ombra è caduta
ricordo confuso come d'una defunta. una grande ombra è caduta su la mia imagine
un concetto nel suo opposto, potendo per una serie d'ombre successive trovarsi di mano
arca, con un poco ai manna, una verga e due lapide? magalotti,
, un'ombra lievissima, simile a una ragnatela. 10. protezione, difesa
simili calunnie. baldini, 6-105: conobbi una famiglia che viveva tutta...
sull'animazione di poco prima sarebbe caduta una grande ombra. -potere, dominio
mai impugnata; e siete sempre sotto una certa qual ombra dell'inghilterra, che
nutrire ambizioni, o di chi conduce una vita estremamente appartata, riservata, solitaria
un posto di lavoro: e ha una connotazione spreg. per la
di iniziativa propria di chi accetta passivamente una tale situazione). silone
-condizione di chi si dedica esclusivamente a una determinata attività e ne è totalmente assorbito
. lo accuso al pretore di avere insidiato una minorenne, e beato lui se non
, i-101: vive [panzini] in una sorta di penombra, dalla quale pare
su queste pagine destinate anch'esse a una ombra discreta. 12. presenza
a segnare il tempo nel barometro d'una passione altrui. -fascino, potere
incompleto) di un fatto, di una situazione, di una caratteristica, di un'
fatto, di una situazione, di una caratteristica, di un'opinione; immagine
non essere guerra..., ma una ombra di guerra. della casa,
credilo, amico, / non è che una sognata ombra di bene. algarotti,
provano dal lettore o dallo spettatore di una bella tragedia sono fenomeni prettamente fantastici,
dalla parte del paese, si profilava una proda di fango rossastro che riverberava sul
un suono. pascoli, 166: una campana / si sentiva sonare dal paese
relazione con un compì, o con una prop. subordinata). g.
villani, 6-73: sotto l'ombra di una rudda e scellerata giustizia fece molti mali
ne perviene. machiavelli, 1-i-236: una republica intra gli ordini suoi debbe avere
non che io gliene abbia mai data una minima ombra, ma, per mio
duque ', che piglia ombra se una foglia fa più rumore del solito? mazzini
se acuì la vista / per fissare una stella in ciel tropp'alta. / ombra
-traccia, segno o indizio di una persona. petrarca, 23-109: io
d'europa dove scavando la terra e demolendo una casa non si trovi alcuna ombra dell'
6-25: l'universo non è altro che una ombra di dio. v. borghini
con qualche sgomento di non sentire neppure una lontana ombra di sete. tronconi, 5-147
sarebbe possibile, amico mio, farmi una coratella d'agnello in umido, con
ingannare se stesso e persuadersi ch'era una dimenticanza, mentre in verità lo faceva
, la calcata di un cappello, una guardatura torta, una paroluccia piccante,
un cappello, una guardatura torta, una paroluccia piccante, la trascuraggine di un
intellettuali). -anche con riferimento a una personificazione. muzzarelli, lxv-153: fatto
l'ombra di quella che fu. una vecchia magra, astratta, spettrale.
soggetto inanimato, in partic. a una città. nievo, 430: i
uscito col soprastante andandogli dietro dietro ad una giusta lontananza... io son l'
la vuota casa. -oggetto che una persona porta sempre con sé, da
mista ad ossido ferrico idrato, come una miscela di ossido ferrico idrato e perossido di
e per acquistare dio non sostenni mai una piccola cosa. l'ombra mia mi ha
, 2-470: matilde, coll'aspetto d'una fanciulla di assai limitate fortune, sempre
proprio ombra e paura. -costituire una difficoltà, un ostacolo. p.
, come di cosa lontana, d'una fanciulla che colà entro spacciavasi per figliuola
vi potrei ristampare alla perfezione, come una cialda, un colloquio colto a caso
un bel oraggio et ombrina, dove è una dilettevole acqua, si puoseno per lo
il colore scuro alle tinte. è una etimologia popolare, con lo scambio di
da un capo all'altro della lunghezza, una lunga e ugual fila di tende aperte
e 'frascato 'si riferisce ad una costruzione di frasche, o, come dice
di truppe, usufruendo delle rendite di una provincia o di un territorio.
ombraménto di vicenda. -obnubilamento di una facoltà, allucinazione visiva.
3. timore o diffidenza nei riguardi di una persona; sospetto. oliva,
luminosi; proiettare la propria ombra su una superficie o su un oggetto (con
petrarca, iii-2-18: seder femmi in una riva, / la qual ombrava un
per sé averebbe quasi bastato ad umbrare una selva. ariosto, 19-36: fra
canna di noie. viani, 14-365: una magnolia altissima dalle foglie zincate che ombrava
ombrando copre semplicetto e bianco, / d'una gelata fiamma il cor si alluma.
di fiori non caduchi e colti / da una folta d'allor valle profonda. guerrazzi
profonda. guerrazzi, 7-363: non una volta quelle dolci palpebre si chiusero ed
il viso. moravia, ii-245: una peluria molle e nera gli ombrava il
corpo. lomazzi, 4-ii-210: l'una figura non ombra totalmente tutta un'altra
5. scurire il viso o una sua parte con cosmetici. savinio,
, 3-40: gli unsero il corpo con una pasta bruna, gli cinsero i calzari
6. distribuire convenientemente le ombre in una raffigurazione pittorica, in rapporto con le
... facevano di quella testa una scultura di statuario, a cui lo
ponno. -interrompere l'uniformità di una superficie. betti, 142: un'
bianco insieme. 7. conferire una tonalità più scura a una sostanza colorante
7. conferire una tonalità più scura a una sostanza colorante; scurire. trattati
r. borghini, i-245: ancora una terra gialla abbruciata fa colore giuggiolino,
8. figur. abbozzare, delineare una descrizione. dell'uva, 87:
: il mio animo è ombrato da una mestizia che di continuo riscaturisce dalla letizia
occhi miti e pensosi; ma non una ruga era in quel cuore. graf,
, 3-5: le sembianze le ombrava una serena / melanconia che le facea più
ant. mettere a posto, riporre in una custodia. sanudo, lviii-705: ozi
trasparenza dell'ombra. -assumere una colorazione sfumata. baldini, i-209:
lutto. 19. turbarsi per una minaccia o per un pericolo, anche
riforme e vari risparmi, a'quali una corte sì avida e scialacquatrice ombrò e
. baldini, 5-100: ella aveva una sua adorabil maniera di tenerci tutti al
voce 'sesto ', dico che è una vera poetica e elegantissima perifrasi. annotazioni
intese il modo del parlare o pensò che una parola bastasse una volta sola,.
parlare o pensò che una parola bastasse una volta sola,... scambiato come
selve ombratiche! -avvolto da una penombra discreta, poco illuminato dalla luce
issione, cioè del tiranno e d'una nuvola, cioè delle sustanze del regno
umbratile magrezza. -proiettato su una superficie secondo la tecnica delle ombre.
sole o dalla luce, avvolto da una fresca penombra (un ambiente).
bellezza che si vede negli corpi è una cosa accidentale ed umbratile. busenello, 91
la sede romana acquistò, ne successe una reale e molto importante, che ricompensò
punizione anche questa e degnissimo strazio a una civiltà che viveva d'ombratile ozio e
] ha le sue classi umbràtili ed una sua infera gerarchia. 9
: a la porta de ferrara trovassemo una bellissima strata... saligata et
/ alquanto soprastecti. -che consiste in una o più ombre. montale, 2-16
ombrate delle navate interne si allungava tremolando una selva, una sforacchiatura di ceri accesi
interne si allungava tremolando una selva, una sforacchiatura di ceri accesi. c.
angolo più ombrato della veranda, in una poltrona di vimini a grandi orecchie,
di vimini a grandi orecchie, vidi una donna sulla sessantina. -smorzato,
il gioco della luce (un disegno, una pittura). vasari, i-158
ombrato e lumeggiato che e'si faccia una discordanza ed una disunione spiacevole. armenini
che e'si faccia una discordanza ed una disunione spiacevole. armenini, 1-43:
finito degli altri. -sfumato in una tonalità tendente al bruno (un colore
-sm. ombreggiatura di un disegno, di una pittura, di un ricamo.
, di grazia, che resti ombrata una puntualità senza macchia. -torbido
ombrato. 9. timoroso di una conseguenza spiacevole, diffidente, sospettoso.
che ombrato il comité de'ventiquattro li dirizzò una lettera. foscolo, ii-98: ben
: è ancora lo stesso volto ombrato da una nube di melanconia e di speranza.
conforta di parole amorose. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla greca
valle, / ombrate il volto da una triste idea. -velato di lacrime
. nievo, 750: sapete ch'è una gran melanconia il trovar la nostra vita
l'ultima volta. -venato da una sensazione spiacevole. rota, 1-1-249:
di lei... c'era una gentilezza non meno sorridente, ma più ombrata
piega -o piuttosto di ciò che in una piega si forma -, che pure le
attrattiva. 13. accompagnato da una protezione spirituale. tommaseo, 5-301:
: quando entravo nelle sale sontuose d'una reggia il mio occhio, invece d'esser
cercava con maligna diligenza le sfrangiature d'una stoffa, l'ombratura untuosa del trono,
volta la parte del levante fatta come una rosa bianca rubicante e l'altre parti
sona. -macchia visibile su una superficie luminosa. -indizio esterno. boiardo,
sono quelle nulla di paragonabile a quella d'una buona madre in con il mento tutto lo
3. figur. offuscamento di una facoltà dell'animo; obnubilamento.
e sera al cerchio e quivi, su una sedia, tenere il fermo per
ombreando / di sotto un pin una donna pregiata, / sì nobilmente vestita
, sm. il proiettare ombra su una superficie, l'oscurare lievemente. -in senso
. frugoni, ii-353: siasi minerva una divinità menzoniera, iddio è una minerva
minerva una divinità menzoniera, iddio è una minerva verace, che anche si fa temere
dei nostri poeti. -sfumatura in una rappresentazione letteraria. carducci, iii-7-83:
o artificiale, proiettare l'ombra su una superficie o su un oggetto determinato.
partic.: produrre in un luogo una gradevole penombra (con riferimento alle fronde
alcuni verdissimi pratelli. bertola, 158: una serie d'ispidi gioghi ombreggia tetramente le
, lxxxiv-334: du'ochi ladri sot'una ghianda / ridean sì dolcemente che mi
coll'ali. -figur. segnare con una smorfia. saba, 374: gli
che incoroni o inquadri od ombreggi con una pioggia di ricciolini la bianca e tenue
, ecc.) il viso o una sua parte, in partic. le
5. distribuire le ombre in una raffigurazione pittorica (disegno, acquerello,
quelli radere il bianco e poi avere una tinta d'acquerello scuretto molto acquidoso e
dipingere a olio, ma solo ad una certa lor tempera: e, quel ch'
e gli arboscelli. -temperare con una diversa tonalità cromatica. comanini, l-m-370
si vede che nel metallo non pulito una parte, ombreggiando l'altra, impedisce
, / pur ardisco ombreggiare, or una, or due. v. colonna,
codesto scrittore giovane e italiano sia anche una persona per bene. -alternare i
bene. -alternare i toni in una descrizione, in un'opera letteraria in
mida crudele) ad esser foriero d'una morte imminente, onde calavasi dal letto nella
incavato fondo del suo fiore, con una certa diversa maniera va ombreggiando l'arcobaleno
, / ivi si tien felice [una colomba], / quando schiera pennuta /
si varia al vario modo dell'ombreggiarsene una casa. 13. figur. ant
onorata chioma. -ombreggiare il lauro una persona o una cosa'. consacrare alla
-ombreggiare il lauro una persona o una cosa'. consacrare alla fama.
eccessiva calura; ombroso. -anche in una raffigurazione pittorica. bellori,
i-11: dietro questa casa s'immagini una picciola stanza ombreggiata dolcemente dagli alberi d'
-parzialmente nascosto (il volto, una sua parte). pirandello,
due grandi occhi dolci, annebbiati, una gran bocca ombreggiata di leggeri baffi.
e finite. bellori, ii-112: e una figura mezza ignuda ombreggiata in profilo.
colorite e ombreggiate bene. -segnato con una serie di tratti scuri; tratteggiato.
. luna, app. \ fece una sopravesta ch'avea in molti luoghi uno
luoghi uno ovo partito per lo mezzo con una virgula e umbreggiato di negro da una
una virgula e umbreggiato di negro da una parte. tartara, 313: la
oscuri intrichi. -temperato con una diversa tonalità cromatica. firenzuola, 572
. crede la voce 'camarti 'una dizione etnisca... e dice che
, i-15: non si vede in plauto una figura tutta perfettamente delineata e ombreggiata.
carattere o filetto a cui è accostata una sfumatura meno intensa per dare l'apparenza
delle ombre e dei toni scuri in una raffigurazione pittorica o cartografica allo scopo di
per indicare un tratto di una superfìcie leggermente più scuro o meno nitido
. lieve scurimento del volto o di una parte del corpo, provocato dalla presenza
dire beati se avran potuto togliere pure una macola o una ombreggiatura alla sua immagine
avran potuto togliere pure una macola o una ombreggiatura alla sua immagine schietta.
che dà l'effetto di trama a una con l'effetto di ordito e viceversa