-potare (una pianta, un organo vegetale);
quei due che poco fa stavano mozzando una quercia? 2. per estens
-in partic.: abbreviare di una lettera, di una sillaba; sottoporre
.: abbreviare di una lettera, di una sillaba; sottoporre a sincope (una
una sillaba; sottoporre a sincope (una parola). stigliani, 135:
(un accesso, un passaggio, una via). -anche: intralciare,
e cominciava a mozzare la filosofia con una certa lingua grossa che frangeva le parole
troncare con violenza (un atto, una frase, un ragionamento); raffrenare,
-concludere rapidamente (un ragionamento, una questione); troncare in modo perentorio
); troncare in modo perentorio (una discussione). -mozzarla: tagliare corto.
tassativo (un'abitudine, un costume, una tendenza, un'azione intrapresa);
stato né la chiesa si vantaggiano di una critica, la quale mozzando con tanta
7. con valore iperbolico: agire su una parte del corpo causando un doloroso intorpidimento
mozza il fiato. -figur. suscitare una repentina e intensa sospensione d'animo,
: vidi apparire all'altra estremità d'una galleria una di quelle donne che mozzano
apparire all'altra estremità d'una galleria una di quelle donne che mozzano il respiro
mozzano il respiro e la parola, una di quelle bellezze che sembrano fare il
-diventare insostenibile, divampare irrefrenabilmente (una passione). de marchi, ii-449
maestre dal principio, e non fare una minima cosa dove possino appiccarsi.
v-2-423: mi obbliga intanto a ingollare una frittata di pesci..., una
una frittata di pesci..., una gran fetta di mozzarella, un enorme
, 143: nella bocca della sirena ritrovava una freschezza pastorale di circostanziate origini: quella
. separato con un taglio netto (una parte da un insieme organico);
, avèano scorto sopra un gran tondo una testa mozzata. rapini, 27-339: il
rabbrez- zare. -mutilato (una persona). -al figur.: ridotto
3. potato (un albero, una pianta). b. del bene
rispetto alla lunghezza originaria; privato di una sua parte, troncato (una colonna
di una sua parte, troncato (una colonna, una costruzione, un oggetto,
parte, troncato (una colonna, una costruzione, un oggetto, un'arma
, 1-49: quelle voci erano venute da una casa posta entro il recinto del parco
parco, accanto al cancello, in una delle torri mozzate che incoronavano un tempo
... max vide pendergli da una spalla sopra la giacca un mitra col
scala. cennini, 77: ell'è una colla che si chiama colla di spicchi
, piano di più difficile divisibilità di una roccia scistosa o stratificata; controverso.
le spalle, chiusa sul petto da una bottoniera e fornita di un piccolo cappuccio
, fremendo d'ira, passò in una retrocamera ove si tratteneva panzirolo, e
porpora, e de'consiglieri, eh'è una maestosa toga crespata di fina saia,
di casa e portava fino a giugno inoltrato una mozzétta di pelo nero.
vostra signoria mi donò un mozzetto di una certa materia rossa che vostra signoria chiamava
mormorare fra i denti, biascicare (una parola, una frase).
denti, biascicare (una parola, una frase). parini, giorno,
mozzicandoli? bersezio iii-53: orsacchio niozzicò una bestemmia fra i denti.
; lacerato, coperto di ferite (una persona). - anche con valore
o con interruzioni, a stento (una parola, una frase); sconnesso
interruzioni, a stento (una parola, una frase); sconnesso (un discorso
mio padrone? cicognani, vi-164: una, attratta nelle gambe, si trascinava
io ve lo vedreste a cavallo a una canna venirvi a dare un mozzico al naso
-in partic.: la parte di una sigaretta o di un sigaro che avanza dopo
che gli intendeva di provare, se con una spada intera fosse ito ad affrontare il
, il quale non aveva se non una mezza spada o piuttosto mozzicone? soderini
dei vecchi mozziconi di statua, che una volta rappresentavano giove o mercurio, non erano
: i mozziconi corti spandevano nei saloni una luce diversa, fumosa, di mal augurio
, come uno strascico nel battente di una porta, tutti assistevano con un gusto
. breve tratto, porzione limitata (di una strada, di una ferrovia).
limitata (di una strada, di una ferrovia). cantù, 2-289:
, che prese il nome da quello di una famiglia che abitò l'edificio prima della
stampa, perché posta a conclusione di una parte, di un argomento, di
, agg. privato con violenza di una sua parte, mutilato (il corpo,
membro, un arto o, anche, una persona). -anche in relazione con
torre frangipani... ha trovato una mozza vittoria di marmo pentelico ch'è
-coperto di ferite, dilaniato (una persona); parzialmente decomposto, roso
2. diroccato (un edificio, una costruzione); privo della sommità o
della sommità o della parte terminale (una colonna); schiomato (un albero)
seggo. d'annunzio, iii-1-187: una colonna di pietra corrosa e mozza,
la vincen- zina e la violantina -all'una delle quali invece d'ab- bracciarla,
tronca (un oggetto normalmente aguzzo, una lama, un dardo ecc.)
di tronco di cono (un cratere, una montagna, un albero); capitato
montagna, un albero); capitato (una croce). cennini, 112:
il centro... s'innalza una gran croce mozza con la catasta alla base
cratere. -geom. tronco (una figura geometrica, un solido).
sulla tempia manca l'estremità d'una ciocchetta di nerissimi cape- gli; il
orli a scopo di frode; tosato (una moneta: cfr. anche moneta,
. -per estens. che presenta una struttura architettonica bassa e tozza [una
una struttura architettonica bassa e tozza [una torre). ungaretti, xi-161:
buonarroti, 20-87: era questo colobio una sorta di tunica senza maniche o colle
in forma abbreviata (un termine, una parola). dante, par.
-sottoposto a sincope o a troncamento (una parola). l. salviati
, frammentario, incompiuto, sospeso (una frase, una domanda, un discorso
incompiuto, sospeso (una frase, una domanda, un discorso, un ragionamento
voleva della sfacciataggine a farsi sul serio una tal domanda. palazzeschi, i-146:
, / e saprebbe anco dare a una pillotta, / quando mal balza o
; manchevole, carente, insufficiente (una legge, una dottrina, un metodo
carente, insufficiente (una legge, una dottrina, un metodo, ecc.)
approfondimento; superficiale (uno studio, una discussione). g. capponi,
il campo ch'è necessario percorrere, perché una discussione mozza non dia conclusioni o insufficienti
mia vicenza si potrà vedere sì, in una giornata, ma a patto che non
, ma a patto che non sia una giornata mozza. -che ha perduto impeto
limitazione). carducci, iii-21-178: una bella base per una statua di bacco
carducci, iii-21-178: una bella base per una statua di bacco, ma guasta in
lati mostra, mozza del principio, una iscrizione. a. boito, 81
boito, 81: la mi pareva una madonna mesta / e più volte guatai
impedito, difettoso, scarso, nullo (una facoltà, una funzione fìsica o intellettuale
scarso, nullo (una facoltà, una funzione fìsica o intellettuale). i
. -insipiente, insensato, sciocco (una persona). -anche: privo di
inerenti al proprio stato o condizione (una persona). speroni, 1-2-480:
un pensiero o un giudizio, formula una richiesta, comunica una decisione, risponde
giudizio, formula una richiesta, comunica una decisione, risponde a una domanda in
, comunica una decisione, risponde a una domanda in modo indiretto, obliquo,
modo indiretto, obliquo, allusivo (una frase, un discorso, ecc.)
: egli è bugiardo e ingannatore, dirà una per un'altra e dira parole mozze
naturale e antica. borgese, 1-148: una volta, poiché essa non aveva mai
nulla. non posso cavarti di bocca una parola di questo fatto. perché mi
il significato di un testo, di una frase, ecc.). fracheita
28-103: un... avea l'una e l'altra man mozza. scambrilla
da interruzioni frequenti (un discorso, una frase, a causa di impedimenti di
fece splendere, in modo sinistro, una parte della verità agli occhi loro.
indugie erano mozze. -essere una bocca mozza: essere molto parco nel
dio, che monsignore / reverendissimo oda una parola. aretino, 20-178: ecco a
stalla. landolp, 2-92: più d'una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi
ducale [in patrizi, 3-210]: una partita di l. 148 io d
, sm. meccan. parte centrale di una ruota o di un organo rotante con
uno mozzo rullato per lo quale passi una altra vite. biringuccio, 1-115:
, ii-53: la carrozza aveva infilato una stradina tanto stretta che i mozzi delle
. barilli 5-97: si è incendiata una ruota del tender. l'olio che c'
-per estens. settore o asse centrale di una costruzione o di una struttura circolare o
asse centrale di una costruzione o di una struttura circolare o spira- liforme.
che accoglie la base dell'albero di una nave o di un pilastro. vincenzo
siamo al numero diciassette docciature tollerate con una grandissima e maravigliosa animosità e costanza,
da mozo: cfr. mózzo2) di una voce malese.
2. operazione dell'innestare una marza o una gemma su una pianta legnosa (anche
innestare una marza o una gemma su una pianta legnosa (anche nell'espressione fare
. -in partic.: introduzione di una parola o di un'espressione nuova in
parola o di un'espressione nuova in una lingua; immissione in un contesto.
ed anco in questo loco, che durerete una gran fatica a fare che non germogli
magalotti, 26-296: non si valutava una volta di questa nazione altro che un
, sm. ant. pollone selvatico di una pianta fruttifera. -al figur.:
. chi è il più autorevole in una cerchia di persone o in una categoria
in una cerchia di persone o in una categoria professionale per l'età veneranda,
il nestore dei nostri pittori hayez dette una grande scossa iniziando il movimento romantico.
celesti / e palmizi e cicogne su una zampa non chiudono / l'atroce vista
esaurisce le risorse finanziarie (e ha una connotazione scherz.).
n. franco, 5-32: una scuffia da notte, un pelatoio da
notte, un pelatoio da ciglia, una caraffella dove teneva [laura] i belletti
': lastrettina di acciaio terminata da una parte in una piccola punta per nettare gli
di acciaio terminata da una parte in una piccola punta per nettare gli spazi tra
dei serventi dell'ospedale] attorno con una mesciroba d'acqua d'orzo, un
facilità con la quale si scuopre e cuopre una scatola... provar se quell'
possibilità di errore (con riferimento a una sensazione visiva o uditiva).
. -con contorni nitidi, secondo una linea netta. de amicis,
due pendii. panzini, ii-78: una bizzarra linea geometrica, cadendo giù dal
l'ombra della luce. -in una scrittura facilmente decifrabile. carducci, ii-4-184
tutto. carducci, iii-9-136: d'una lingua che s'era cominciata a scrivere
a scrivere pur ieri i trovadori fecero presto una lingua nettamente grammaticale. b. croce
.). strumento, formato da una lunga asta metallica terminante in un cucchiaio
rettangolare di fibra ruvida o stoino, una griglia metallica o intrecciata con strisce
intrecciata con strisce di gomma, una semplice lama col filo rivolto verso l'alto
; bevanda preferita (e ha talora una connotazione scherz.). dante,
pareva le chiedesse, in grazia, una goccia di quell'acqua ch'ella cavava dal
quell'acqua ch'ella cavava dal pozzo, una goccia della altra che le serviva per
. palmieri, 3-32-31: piccole stanza d'una stanza grande / facciàn, diceva,
[amore] ritirato fuori del mondo con una novella psiche, e starsi accanto ad
petto, diffondendoglisi per la persona come una ristoratrice onda di nèttare. saba,
nettare che data / t'è per sola una volta, e non per nulla.
battuto dalla verga di moise avrebbe distillata una sola goccia di misericordia. 6
. f. frugoni, 2-256: ebbe una dolcezza sì amabile che favellò sempre col
l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un saio d'accattonato.
essa tutto allegro se n'andò a una buttiga. garzoni, 1-625: il vizio
perché fermato s'era / per nettarle a una tela di bandiera. salvini, 48-132
l'assito che incomincia, nettandoli, una lunga diatriba colla moglie. svevo,
? bernari, 6-200: sollevai una conchiglia gigantesca, la nettai dalla sabbia
pulitamente fassi. -levigare e polire una statua, eliminando le asperità o le
canto nel mezzo tondo della porta, presi una povera fanciulletta de l'età di quindici
lo scultore,... volendo fare una bella statua, parte ne taglia,
a tanto ch'appaia ne la statua una bella faccia espressa co 'l suo artificio
bramante, così coloriti che avevano stesa sopra una certa acqua viscosa, i quali io
: nella correzione delle bozze segnalazione che una lettera o una parola risulta non sufficientemente
delle bozze segnalazione che una lettera o una parola risulta non sufficientemente nitida alla
lineatura delle parole stesse con una serpentina, richiamata in margine da due
in margine da due linee analoghe racchiudenti una fila di puntini). arneudo
che le lettere, le parole di una composizione tipografica riescano, nella stampa portata
le parole sporche, non nitide, con una linea serpeggiante, ripetendo le due righe
della bozza e inframmettendo fra di esse una riga di puntini. 2. liberare
frate di tanta simplicità che, scaldando una fiata 'l forno per cuocere il pane
cantuccio; / la forma è quasi una bocca di luccio; / tien ne'fessi
fesso, ogni canto. -sarchiare una coltivazione. ramusio, iii-47: vanno
], allargarlo e, per dirla in una parola, alzare gli argini dove trabocca
trova deposto. 4. ripulire una persona o il proprio corpo o una
una persona o il proprio corpo o una sua parte dal sudiciume o dalle escrezioni
lavare. iacopone, 1-57-30: aio una nora santa, / de paradiso lanta
, a poco a poco incominciò scoprirsi una collana d'oro sottilissimamente lavorata. m
, sbadigliò, trasse alfine di tasca una lima e incominciò a nettarsi le unghie
37-50: -giovanni, io ti vorrei fare una piccola questione; e questa è,
: di quella [salvia] colse una foglia e con essa s'incominciò a stropicciare
a brigliadoro. 5. medicare una ferita, una piaga o un organo
5. medicare una ferita, una piaga o un organo ammalato, togliendone
rimedio] su le ferite; ed in una notte l'ha levato il dolore ed
intendo quelle bianche, grosse poco più di una noce. sbucciatele, nettatele dal superfluo
sbucciatele, nettatele dal superfluo e date loro una scottatura in acqua salata. stuparich,
nettando questo pesce, trovogli in corpo una mirabile pietra preziosa. boiardo, 1-46:
sbracciato, con un coltello, uccidere una gallina, pellarla e nettarla, con fare
bene. 8. liberare una pianta coltivata dalle parti secche, superflue
squadrando e traversando in un baleno con una occhiata gattesca tutte e quattro le vivande
a ricoverarsi. -abbattere, radere una costruzione. domenichi, 5-122:
di innocenza. -anche: liberare da una situazione angosciosa, di tormento; riscattare
volere nettare colui lo quale la infamia una volta maculò. giovanni da samminiato [
del treno. bacchelli, i-461: una striscia d'orizzonte esigua e lontana cominciava a
un altro opposto, se mentre da una parte, cessa una di queste varietà
, se mentre da una parte, cessa una di queste varietà, non ne nascesse
altra a tale altra dizione che aveva una forma sola. -eliminare, rimuovere
forma sola. -eliminare, rimuovere una colpa, un difetto, una caratteristica
rimuovere una colpa, un difetto, una caratteristica negativa, uno stato di incomprensione,
: vedendo quelle [tue virtù] de una sola macchia contaminate, quale facilmente nettar
sudiciume. 14. purificare ritualmente con una cerimonia espiatoria. settembrini [luciano
lo scarso valore e l'inutilità di una cosa determinata. allegri, 72:
se tu vedi ch'egli la serbi [una scrittura] per quest'altr'anno,
convito nettareo de l'altitonante, per una maestà; non un protoplastico, per
maestà; non un protoplastico, per una umana desolazione; non quel d'assuero
che ha sapore squisito, prelibato (una bevanda, in partic. il vino)
, il classico gaudente, non aveva conosciuto una vera nettarea bevanda, che avrebbe potuto
guasto [dalla cetonia] e, tra una corona di petali ancóra intatti, appare
, cibati, ed hanno all'inserzione una concavità gibbosa nettarifera. o. targioni
gran numero di femmine sterili e producono una sorta di miele. =
di animali, specie di uccelli: ad una specie di piccione finora riscontrato nelle contrade
ed il cuculo provenienti dall'europa ed una specie di nettarinia che per costume predilige
di solito si trova alla superficie in una cavità del fiore (nettario fiorale,
, che può derivare dalla trasformazione di una parte dei filamenti staminali, dei sepali
genere di pesci nettastòmidi, di cui una specie vive nel mediterraneo.
, trasversali ed allungate, guernite d'una membrana di cui apparentemente si servono nel
ora vi ho insegnato, vorrei che deste una buona nettata al vostro occhiale, perché
palmi di lato, con quattro sponde, una di esse interrotta in un solo luogo
: massimamente se voi caverete, almeno una volta, il letto a'bachi,
. nelli, ni: se per disgrazia una semmana scorre / senza vostri cappon,
, cura dell'igiene personale (o di una parte del corpo, dei denti,
alberti, i-m: e'primi costumi in una donna lodatissimi sono modestia e nettezza
, curato di un luogo, di una strada, di un ambiente, che
, di un ambiente, che denota una cura assidua (con partic. riferimento
mylord, che si può dire: vedine una, vistele tutte; casamenti per tutto
.: trasparenza, limpidezza (di una pietra, di un cristallo!.
ii-103: mi mostro un rubino di oncie una e mezza alla forma di una castagna
oncie una e mezza alla forma di una castagna, tondo, di bel colore
splendeva. e, in ogni gesto, una nettezza felice. -in partic.
1-3: non è da credere che una opera così grande scritta tutta con più nettezza
tezza di un'affermazione, fermezza di una deci sione.
la risposta di virgilio è espressa con una nettezza maravigliosa, con una brevità filosofica,
espressa con una nettezza maravigliosa, con una brevità filosofica, che grazie alla proprietà
8. chiarezza e distinzione di una sensazione, di una percezione.
e distinzione di una sensazione, di una percezione. sinisgalli, 6-260: la
lavato e deterso di ogni sporcizia (una parte del corpo, i denti,
e sentile / e mi apparve entro una nubeletta, / cum tal splendor purificata
... /... / una mano imbrattata ed una netta. guidiccioni
... / una mano imbrattata ed una netta. guidiccioni, 5-58: il
desiderare a'servigi di sua moglie in casa una fanciulla o putta che vogliamo dire,
lingerie che lo mantengono netto, di una casa decente; la crestaia, la
pu lito, disordinato (una persona); sudicio, non
, non lavato, sporco (una parte del corpo, la barba,
portalo a casa e cuocinelo tosto / ch'una cena farem come un banchetto.
da sostanze estranee e dannose (una cavità orga nica, un
assiduità (un luogo, un locale, una strada, ecc.).
presso all'altro,... in una casina netta e piccola come una cella
in una casina netta e piccola come una cella, fuor del rumore del mondo
cucina erano tegami di nichelio lucidi, una lastra di marmo tersissima sulla tavola grande
, terso, trasparente (l'acqua, una pietra preziosa, ecc. ì;
mezzo di diametro, col fondo d'una ghiara nettissima. libro di esperimenti di
in luogo, mai fecero né pure una piccolissima nuvoletta. algarotti, 1-ii-123:
di fusione, levigato, polito (una statua). vasari, 1-55°:
salcio, lunghe sotterra tanto che arrivino una spanna presso alle barbe. a. cocchi
, di germogli laterali; liscio (una parte di una pianta, un ramo)
laterali; liscio (una parte di una pianta, un ramo). crescenzi
e pur netta. svevo, 8-203: una lieve peluria copriva il labbro ed
copriva il labbro ed era strano che da una persona vestita di un abito netto
di un abito netto, accuratamente ripassato e una camicia di bucato, la barba
-mal netto: non sottoposto a una pulizia attenta e minuziosa, a una
una pulizia attenta e minuziosa, a una cura assidua e costante; trascurato,
sabato. cattaneo, iv-3-533: è una gran soggezione per me, oltre al perditempo
il polo antartico cinque gradi, sotto una temperie del più purgato e più lucido
: un ululo penetrò nell'aria e scorse una nave avanzare con il fumo nero che
netto e ventoso. montale, 1-75: una citta di vetro dentro l'azzurro netto
oltre il fossato, / v'è una campagna spaziosa e netta. giuseppe
e lascia netto l'altro più che una bambola di specchio. -privo di
7. risanato, guarito da una malattia per lo più infettiva; immune
, non contagiato, non affetto da una malattia (per lo più in relazione
in buona salute, perfettamente sano (una persona); che è fisiologicamente funzionale,
-per estens. che non rivela sintomi di una malattia (la funzionalità di un organo
ha subito alcun danno; indenne da una disgrazia, da una calamità. n
; indenne da una disgrazia, da una calamità. n. martelli, 133
fresco, giovanile (il corpo, una parte del corpo, la carnagione);
spogliata [la fanciulla]: / una massa di neve in letto pare / senz'
sopragiunse un sacerdote di dio vestito con una veste longa e mitra in capo,
/ al tempo suo nel cielo in una croce / tre lune fun vedute schiette
pregai quegli ospiti generosi di farmi staccare una qualche barchetta onde tragittarmi sino all'isola
bocca disegnata e netta fino a parere una profonda incisione delle guance agli angoli.
iv-106: le foglie a raggiera di una palma sopra il suo capo, nette e
, mettea nei freschi un effetto, una vaghezza, un sole che forse non ha
soffici, v-2-682: il tutto di una forma e un disegno corretti, lindi
ii-437: a tutte queste tribulazioni aggiungete una bricconeria fattami dal signor marni...
quale ha portato che io paghi netta una sigurtà fattagli in roma ventidue anni sono
periodo di tempo, l'età di una persona). a. pucci,
, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro. moretti, ii-185:
limpido, puro, chiaro, stentoreo (una voce); acuto (un suono
. -pronunciato o articolato con chiarezza (una parola, un suono).
netti e in condizione nobili, perché è una gran parte per mantenere una repubblica in
perché è una gran parte per mantenere una repubblica in pace che '1 giudice si stimi
, di vizi, di peccati (una persona, la coscienza, il cuore
onta, da un sospetto, da una calunnia. de mori, 51:
stato per lui alcun movente di fare una cosa simile. -metta farina',
di costumi, onestà, virtù (una condizione, una situazione).
, onestà, virtù (una condizione, una situazione). ristoro, 1-4
incrollabile, consolidato (un sentimento, una convinzione). chiaro davanzati, xxxii-31
; innegabile, definitivo, inequivocabile (una condizione, una situazione, uno stato
definitivo, inequivocabile (una condizione, una situazione, uno stato d'animo,
situazione, uno stato d'animo, una verità, ecc.). niccolò
campofregoso, ii-16: io son quella una / che verità mi chiamo pura e
, un'espressione o un fatto, una questione, ecc.).
nuove, ma tutte esposte sottilmente e d'una maniera nettissima. g. gozzi,
(un autore o un'opera, una lingua, ecc.). landino
gli staccò i baffi. -adeguato (una vendetta). forese donati, vi-1-256
qua e di là, incapace di prendere una posizione netta, baba si travagliava.
gli sviluppi di un fatto, di una circostanza; lungimirante, preveggente. -
in difensiva. -libero di compiere una determinata azione (in relazione con una
una determinata azione (in relazione con una prop. subordinata). antico serventese
trattenute di legge (un guadagno, una vendita, uno stipendio); calcolato in
saco pesa meno di due libre oncie una. posi, 60: dàssi di tara
: detraendo da un guadagno o da una rendita le spese vive o le trattenute
o contagiose nei luoghi di provenienza di una persona. -anche: persona che è
è sì folto che mutano in una stalla le città intere, nelle quali appena
netto delle fondamenta, s'avvennero in una piastra di pietra quadra, avente nel
di pietra quadra, avente nel mezzo una croce. -parte di spazio isolata e
e significato di un fatto, di una questione; tutta la verità, la
senza lacune o esagerazioni; nocciolo di una questione. guidiccioni, 2-2-251: vi
qui farei fine, ma vo'prima ottener una grazia da v. s.,
con assoluta precisione (con riferimento a una misura, a un calcolo, a una
una misura, a un calcolo, a una separazione). f f
. ca'da mosto, 1-141: una nave che parta da sancta margarita e
. trissino, 2-1-264: ferì d'una punta salimbeco /... / e
sulla corona alla bestia e, fattale una imperfetta capriola sulla schiena, saltò giù
la pancia al cavallo. -con una dieta sana, genuina, leggera.
postulare che con lui si dice non di una semplice correzione di rotta (ch'era
20-118: sì il bosco e sì una nebbia lo soccorse /... /
sp., 15 (261): una giornata come questa, a forza di
farla franca, uscire senza danni da una situazione particolarmente rischiosa o pericolosa, cavarsela
fu modo di passarla netta, che una d'esse ruote sbilicò e rovinò giù un
polemicamente. garibaldi, 1-234: è una fatalità che, ad onta dell'invincibile
vista di levamelo giù di netto con una freccia, al primo colpo che e'vi
si staccarono di netto e gli rimasero una per mano.
di colpo. forteguerri, 26-66: una verga aveva nella bianca mano, /
i-283: all'undici alla fin c'è una chiamata: / la serva e il
tu lo tratti tanto severamente, è una crudeltà decisa troncargli cosi di netto ogni
berni, 35-47 (iii-188): fégli una gran piaga nel costato: / e
netto in un giorno, perché differirlo in una settimana? -riuscire più netto
: giuliano viuolino e freschellino co- m'una rosa, gentile pulito e nettolino come uno
forse il pericoloso satellite nettuniano aveva subito una deviazione; la sua orbita s'era allargata
il diluvio e l'epirosi, cioè una rivoluzione acquea e uno sconvolgimento igneo,
...: nome dato ad una setta di naturalisti, e specialmente geologi,
che è stato edificato da nettuno (una città: con partic. riferimento a
riferisce al mare; marino; marittimo (una città); che trae le proprie
187: divento idrofobo al rumore di una pialla elettrica e allo stru
e allo stru sciare di una scopa in mano al netturbino. =
comprende i neumi semplici, che esprimono una sola nota (e sono il punctum
, la corolla di cinque petali ed una capsula con dieci loculamenti; così denominata
, dalle cellule di schwann e da una membrana anista di derivazione cellulare, o
ritiene ancora che ogni fibra nervosa abbia una tonaca fina e trasparente detta nevri- lemma
sommessamente domandato [l'ingegnere] a una donna secca, anziana, venutaci incontro
, che si origina di solito su una precedente lesione di un nervo.
[plinio], 20-8: ecci ancora una bietola salvatica, la quale si chiama
alcoolizzazione). 3. distruzione di una cellula nervosa da parte dei neuronofagi.
neuronofagi. 4. esaurimento funzionale di una struttura nervosa; paralisi funzionale o riflessa
dei vertebrati, formato dalle radici di una coppia di nervi spinali con i loro
costituito da un centro motore e da una particolare rete fibrillare, che, presente
, del sistema nervoso: consiste in una cellula di forma irregolare costituita dal corpo
neurone artificiale: ottenuto per mezzo di una rete elettronica, che ne riproduce alcune
di un neurocito alterato da parte di una cellula fagocitarla. = voce dotta
. termine con cui si designa genericamente una qualsiasi affezione del sistema nervoso.
zioni del sistema nervoso (una persona); nevro tico
'dei nevropatici, le quali sovente celano una 'censurata 'gelosia del soggetto verso
che si riferisce o è caratteristico di una neuropatia; che denota, rivela o è
, che non può vivere, a una fontanella di lacrime ambulante. neuropilo,
chirurgica, che consiste nell'ablazione di una parte dei nervi plantari, affine di togliere
lesioni a carico del tessuto nervoso (una sostanza). - anche sostant.
talpa, che vive, rappresentato da una sola specie (. neurothricus gibbsi),
ftituro in cui tanti si dilettavano da una specola neutrale. e tutti lo trovarono
si trova in condizione di neutralità (una persona). -anche sostant.
più contendenti; che si astiene dal prendere una posizione nell'ambito di controversie e di
due, neutrale, e adesso che è una sola, con la padrona, s'
ancora stretti in quel mese trascorso sopra una piattaforma neutrale. 5. che
1-268: due sostanze (un acido e una base), prese in date proporzioni
compenetrano in un prodotto neutrale (in una terza sostanza). 7. fis
. disus. non pregiudizialmente vincolato a una particolare scelta; libero di decidere in un
nel- l'assumere invece nei loro confronti una posizione di almeno apparente equidistanza (con
americano si confortavano a vicenda; era una curiosa alleanza. ognuno sperava dall'altro
l'inevitabile e lottare contro l'ineluttabile: una bella pretesa. gramsci, 7-52:
per far cadere il governo boselli su una pozza di sangue torinese. perché fu
tutti un trattamento giuridicamente imparziale (e una tale posizione giuridica e militare può accompagnarsi
trova uno stato che, in base a una propria unilaterale decisione notificata agli altri stati
2-132: era già stata questa terricciuola una badia, vicin'a quella di tangerlò
i-445: il trattare della neutralità è una delle più difficili imprese che siano in tutta
il veneto governo risolvette di starsene in una neutralità disarmata. mazzini, 64-80:
i-18: la neutralità del ticino è una circostanza che favorisce mirabilmente il contrabbando.
volontà, è del pari impossibile concepire una nazione il cui principio sia neutralità ad
ovvero di chi si astiene dal prendere una posizione nell'ambito di controversie e di
, 6-ii-227: la cugina di clemenza, una donna non bella, ma attraente per
dai generatori, quasi immaginando nelli eroi una neutralità genetica rispetto ai padri e alle
disciolti erano in quel rapporto che costituisce una perfetta neutralità e che fra essi ammettere
a rompere un'assoluta neutralità visiva era una stonatura stridente; per lei là dove il
quando si aggiunge alla soluzione di un'alcali una piccola quantità di acido; cioè che
fenomeni reali, con la conseguenza che una variazione della quantità della moneta, pur
determinate reazioni; impedire un effetto, una conseguenza; rendere vano, inefficace;
libertà e vorrebbero avere e conservare l'una e l'altra per sé e per i
femministi. levi, 2-51: iniziò una lunga spiegazione sulle difficoltà d'ogni genere
appunto con l'accusa, lo scandalo, una specie di autoconfessione perpetua. pasolini,
la sua sensuale tensione napoletana neutralizzandola in una lingua assolutamente parlata. -rifl.
resistenza. soffici, v-1-161: è una sopraffazione vicendevole, un sì e un
col quale romano ha deposto accanto a una delle bagnanti un fagotto di seta o
artiglieria. 6. sport. in una gara a tempo, non computare nel
. -in partic.: sospendere temporaneamente una gara ciclistica. 7.
neutralità; togliere acidità o alcalinità a una soluzione. tramater [s.
(uno stato, un territorio, una parte di esso). 2
eccellenti intenzioni matrimoniali, neutralizzate però da una inconfessata paura di perdere una bella eredità
però da una inconfessata paura di perdere una bella eredità e da una inconscia nostalgia
paura di perdere una bella eredità e da una inconscia nostalgia dell'amante per il bel
stato più di 50 giorni combattendo con una brutta e minacciosa malattia intorno agli occhi
de'quali era già semichiuso. mediante una savia e semplice cura, il principio maligno
stato o di un territorio o di una parte di esso. -anche: il processo
) con cui si giunge ad attribuire una tale condizione a uno stato, a
. chim. operazione con cui si porta una soluzione al punto di neutralità, cioè
, cioè in condizioni per cui contenga una uguale concentrazione di ioni idrogeno e di
, praticamente, aggiungendo un acido a una soluzione alcalina o una base a una soluzione
un acido a una soluzione alcalina o una base a una soluzione acida. -calore
una soluzione alcalina o una base a una soluzione acida. -calore di neutralizzazione',
sviluppato nella neutralizzazione di un acido con una base. c. ridolfi,
che nasce questa neutralizzazione? nasce da una vera combinazione chimica che si forma fra
. metodo per determinare la potenza di una lente che consiste nell'accoppiamento della lente
nulla. 9. sport. in una gara di corsa a tempo, esclusione
di forza maggiore; temporanea sospensione di una corsa ciclistica. = nome d'
di alcun belligerante (uno stato, una città, un sovrano); neutrale.
-sostant. -anche: chi fa parte di una nazione o di un territorio in stato
pascarella, 2-403: questo paese è una zona neutra fra i nostri possedimenti e l'
, ii-194: si sbarca dall'aeroplano in una zona neutra. campagna disillusa: senza
figur., per indicare uno spazio, una dimensione, un ambito ideale, psicologico
ecc., che consente o permette una condizione di tregua, di sospensione,
di sospensione, di aspettativa, o una situazione di disimpegno, di attenuazione, o
, sopra un terreno neutro, in una simpatia concorde per un'opera di filantropia,
spruzzaglia delle fontane s'incontrano, cercai una sosta e una tregua in un luogo
fontane s'incontrano, cercai una sosta e una tregua in un luogo neutro: entrai
si fermarono sulla soglia, come in una zona neutra, in attesa. moravia
a non romperlo, a mantenerci in una zona neutra, di mutuo rispetto
di titoli e onori accademici dipendano da una potestà neutra, a così domandarla, al
rito; e per lungo tempo non ebbero una formula neutra che consacrasse i connubi tra
d'annunzio, iv-1-69: era veramente una sensazione magnetica di diletto, una di
veramente una sensazione magnetica di diletto, una di quelle sensazioni acute e profonde che
amore e che non paiono avere né una sede fìsica né una sede spirituale,
non paiono avere né una sede fìsica né una sede spirituale, a simiglianza di tutte
tutte le altre, ma sì bene una sede in un elemento neutro del nostro essere
semplice d'uno spirito, più sottile d'una forma, ove la passione si raccoglie
mentre la difinisce col dire che è una sperienza fatta da gli antichi sopra della
dove averebbe avuto a dire che ella è una scienza di salubri in salubri e neutri
singolare. bonghi, 1-172: guardiamo una differenza lampante tra la lingua nostra e
collaboratore anni a dietro; e frugando in una faragine di carta stampata ne traggo un
, vorrei che nell'opera si mutasse una parola, cioè dov'ella dice 'aveva
, in partic., un sale, una soluzione). -olio neutro: privo
rosso neutro', composto chimico costituito da una polvere verde scura, solubile in acqua con
poi vengono i coloranti allo costituisce una forma sterile (con riferimento a
il 8. che non presenta una natura ben definita, maschio e la femmina
, maschio e la femmina, si distingue una terza qualità caratteri ben individuati, spiccati
vivace, privo dievidenza (un colore, una tinta). rosmini, 1-118
della materia] i naturalisti che suppongono una sostanza neutra, un fluido biotico,
d'annunzio, iv-1-565: più d'una volta considerando quella cosa grigia neutra mediocre
scapitare, e nel fatto si abbia una scuola neutra, cioè una scuola che
fatto si abbia una scuola neutra, cioè una scuola che non è scuola, una
una scuola che non è scuola, una scuola fiacca e vuota, priva del senso
d'ostia da comunione, lineare come una vergine preraffaellita conciliatrice del sonno e della
fuor della folla neutra, come colpi da una cortina di fumo. bacchelli, 2-xxii-390
realtà dell'uomo figurato da dare di lui una specie di radiografia intellettuale. alvaro,
santa o di qualche pontefice, d'una umanità divenuta neutra e senza più vigore
apparenza confortevolissimo. bonsanti, 5-279: una cravatta di un colore indefinibile, neutro
, neutro. moravia, xii-80: una voce incolore e neutra, di una
una voce incolore e neutra, di una esattezza ed economia di tono da dare quasi
pioverle, 6-183: vi era in angela una forza neutra che obbligava alla sincerità ma
neutra che obbligava alla sincerità ma da una parte sola, senza chiederle niente in
in treno io me ne sto intanato da una parte guardando con occhi neutri i parlatori
e al di là di tale una spiccata personalità, che è o appare umana
monaco e poeta buffone, furono una grandezza fisica prefissata (e tale luogo
, erano insieme i dotato di una legge di composizione per dolci e
nata, che ha timbro indistinto (una vocale: condizioni non indipendenti alle curve di
vocale: condizioni non indipendenti alle curve di una nell'ambito delle lingue con armonia vocalica
. che ha organi riproduttori rudimenvi svolgono una gara, una partita, un incontro (
organi riproduttori rudimenvi svolgono una gara, una partita, un incontro (il tali
quali si trova, possa manifestarne. una tale espressione è venuta dall'idea che si
-che ha sistema ottico di potenza nulla (una lente). -punti ottici neutri'
sm.) il quale è percorso da una corrente uguale alla somma delle correnti che
-sm. neutro artificiale: centro di una stella di impedenze uguali che si collega
. linea, zona neutra: settore di una spiaggia bassa nel quale le componenti del
campo, in terreno neutro', risolvere una lite presso una persona che non vi
terreno neutro', risolvere una lite presso una persona che non vi sia interessata;
; ricorrere a un estraneo per dirimere una contesa; incontrarsi in un luogo diverso
indifferenti rispetto alla lunghezza del fotoperiodo (una pianta). = voce dotta
gli detti un spinta per non dargli una manata. « meno d'un solo
impaura / le sagome d'avorio in una luce / spettrale di nevaio.
ritardati da un grosso nevazio e da una pioggia grandinosa. = deriv. da
che tutto cuopre la neve e rende una figura in ogni parte, sì che d'
a consumazione, come un disco inciso una volta per sempre. 2.
beato egidio, 224: per aggiunta venne una grande nevata... e stettero
: nell'asprezza di quei monti ho finto una grandissima nevata e diaccio. sozzini,
. nievo, 1-97: allora appunto dopo una lunga nevata la stagione si stemperò
nevata la stagione si stemperò in una pioggetta sciroccale. faldella, 5-145:
le stanze. carducci, iii-2-353: una caligin bianca / empie l'aer dormente
gemibonde. targioni tozzetti, 12-10-247: una grossissima incrostatura di tartaro candido nevato,
alpe sanza vento. petrarca, 28-47: una parte del mondo è che si
8-7 (1-iv-710): uno scolare ama una donna ve dova, la
, la quale, innamorata d'altrui, una notte di verno il fa stare
cose di un tacito manto, / una creatura di pianto / vedo per te sorridere
occhio bianco come neve, infuori come una perla infilzata. tasso, 6-26: bianche
stava, come abbiam detto, sur una vecchia seggiola...: due folti
consumava. binduccio dello scelto, i-117: una fiata era elli più vermiglio che grana
cera. tanaglia, 1-12: non altrimenti una favilla lieve / dal vento e spenta
corpo veduta ignuda è da sé sola una face con che amore è possente a
che le braccia, i capelli ed una parte delle poppe, a caso vedute,
. di neve / una gran ringiovanito 5. figur
praga, 2-16: il mandorlo è una neve. -cipria. ciro
cranio la neve di stoppa, ripetendo una delle sue burlette favorite.
cono o piramide nevosa, inclinata da una parte cosi da parere di lontano una
una parte cosi da parere di lontano una figura umana curva in preghiera (e
del segnale, si sovrappone all'immagine una miriade di puntini bianchi in movimento,
. -aver pisciato in più d'una neve, in più di sette nevi
ne'ceci rossi e pisciato in più d'una neve. cacciaconti, 1-9: enfin
attestato, ma nelle alpi giulie esiste una stella di nevèa). ne'véro
nevicanti canizie coll'igneo bollente sangue di una effervescente pulcella. nevicare (
luoghi. d. bartoli, 13-4-49: una volta [gli convenne] aspettare per
nevica e tuona. -cospargere di una sostanza bianca. buonarroti il giovane,
in riva al fiume nativo, e una pioggia di fiori neviga dagli alberi, e
spira coll'alito elisio la promessa di una buona stagione. govoni, 49: ecco
. qui pure parmi che si prepari una nuona nevicata. carducci, ii-17-221:
detto che quella notte ne fosse venuta una nevicata. panzini, ii-320: il
, ii-320: il cameriere fece cadere una nevicata di falde nere di tartufi sul
assaggiano quelli veri [tortelli] con una bella nevicata di cacio parmigiano.
, 3-128: alle nostre anime apparve / una nevicata di stelle. -distribuzione
aceto già didiacciato ed era simile ad una nevistia. salvini, 39-iv-29: qui forse
tempo con vento grecale gagliardo per prua et una pioggia minuta come nevistio. fantoni,
piccioli nevi in un bellissimo viso di una gran madonna. bandello, 2-6 (i-704
cialda sottilissima e leggera, appunto come una nuvola. maestro martino, lxvi-1-168:
in cui è frequente la neve (una stagione); foriero di neve (
discorreva della impresa di sicilia, in una lettera al direttore barras.
, che, accompagnati di solito da una lieve diminuzione della sensibilità, si manifestano
la febbre m'è passata, lasciandomi una nevralgia su l'occhio sinistro, acutissima.
. gozzano, i-1284: ho avuto una fase di nevralgia dolorosissima e mi sono
, si riferisce, è relativo a una nevralgia; che è tipico della nevralgia
un dolore); dove si manifesta una nevralgia (un punto del corpo).
da nevralgia, occasionalmente o abitualmente (una persona). -anche sostant.
sostant. butti, 40: una faticosa inquietudine modificava in fine senza tregua
facevano sussultare il suolo, inasprivano d'una crudeltà civilizzata e meccanica l'abiezione d'
loro sistemi sono 'toppe per nascondere una 'rottura di realtà '. montale,
determina nella persona che ne è afflitta una condizione di malessere diffuso, di paralizzante
, di disistima, di impotenza e una progressiva chiusura del proprio universo esistenziale su
tale sindrome è da riferirsi sia a una forma di psicopatia primitiva, costituzionale e
, mentre l'interpretazione psicoanalitica vi ravvisa una dispersione di libido per comportamenti sessuali inadeguati
secco, interrompendo altre indagini, in una sua opera osserva che la nicotina da
nicotina da sé sola basta a produrre una specie di nevrastenia. panzini, iii-147
3-45: io vedevo già il mondo come una gara di ambizioni... non
riuscivo a capire nessun atto che avesse una mira diversa, preferivo la solitudine, la
. affetto da nevrastenia; che presenta una o più manifestazioni psicopatologiche riferibili al quadro
templi giapponesi, nevrastenico e nobile come una dinastia d'imperatori decadenti. e.
. cecchi, 8-214: la vocazione d'una lunga, oscura residenza in provincia;
mercé d'un qualche preside nevrastenico, d'una vecchia padrona di casa e di una
una vecchia padrona di casa e di una scolaresca balorda. c. e
ridestarlo di colpo. -tormentato da una sensibilità morbosa, dolorosamente acuta (una
una sensibilità morbosa, dolorosamente acuta (una persona, la sua indole).
, un comportamento, un sintomo, una produzione mentale); determinato o alterato
tempo al colmo della notte, con una chiamata così nevrastenica? -che
sta alla nuova sinistra (acida, una specie di provetta scoperchiata) come l'
l'epicedio del 'crepuscolo 'dopo una di queste nostre musichette neurasteniche è come
come leggere un canto di omero o una scena di eschilo dopo una pagina di
omero o una scena di eschilo dopo una pagina di 'parole di libertà '
dalla gotta, dal diabete, da una gravidanza, dalla senilità, ecc.
. medie. alterazione della sostanza di una fibra nervosa dovuta a un violento stiramento
disturbi di natura psichica non fondati su una patologia organica evidenziabile e accomunati dalla presenza
contro il quale la psiche sofferente produce una molteplicità di sintomi (a seconda della
spavento), ma più frequentemente da una complessa e variabile combinazione di fattori sia
lontana dalla fantasticheria dei primi romantici di una vita tutta artistica e poetica era la
piovene, 10-480: vi è in america una 'nevrosi della casta '; le origini
ventennio all'insidia e alla violenza di una fazione impadronitasi dei poteri. 2.
origine, ma come la cura d'una conseguenza della prima cagione, che più
nevrotico. faldella, 5-153: provò una pena nevrosica per il dolore altfui.
: ibsen irrompe sul palcoscenico spingendosi innanzi una folla di creature della sua norvegia,
recluso. oriani, x-16-187: agivano come una cura climatica sul suo spirito reso nevrotico
interiori (e ha per lo più una connotazione spree.). - anche sostant
nervosismo, di irrequietezza (un suono, una sensazione). e. cecchi,
tanto riaffittiva, saliva in punta e diventava una nevrotica vibrazione. 4. figur
di confusione intellettuale (un atteggiamento, una moda culturale). b. croce
e psicologica, caratterizzata dalla presenza di una nevrosi o di un atteggiamento nevrotico.
nel 'giovanni episcopo 'c'è quasi una ebbrezza del nevrotismo russo. gobetti, ii-135
10-154: impone [la società permissiva] una precocità nevrotizzante. nevrotizzare, tr
l'essere reso nevrotico; acquisizione di una nevrosi. = nome d'azione
petruccelli della gattina, 3-3-19: una nevùscola sottile come farina di frumento e
(1801-1890), imperniate su una concezione ecumenica del cristianesimo e sul primato
. modanatura semplice disposta alla base di una colonna o sotto il capitello; astragalo
1-70: la legge tien valer men eh'una acciuga / e quello stipolar chiama vanezza
metello, conciosiacosaché a l'usanza antica una sua nezza pupilla, figliola di una
una sua nezza pupilla, figliola di una sua sorore, di notte stesse in
stefano de'tuschi, essendo innamorato di una bellissima giovane, figliola di stefano di
ni), avv. scherz. indica una risposta incerta fra il sì e il
moretti, i-809: neppure trovava una parola di giustificazione sembrando vieppiù incaponito a
) che indica un piano perpendicolare a una retta data, o il versore normale
il versore normale in un punto a una superficie. 3. fis. simbolo
con qualche macchietta bianca nelle femmine: una specie [tragelaphusangasi), diffusa nell'
e in falegnameria. = adattamento di una voce africana. niaso, sm.
incolore tendente al giallognolo. = da una voce indigena della nuova caledonia; cfr.
nibbiacci affamati / attorno ad essa [una cornacchia] a far da cecisbei.
lucro, per lo più cadendo in una trappola predisposta a suo danno.
., 8 (137): sarebbe una vergogna per il paese, se ogni
è pan di saggina; / par una torre, ed è uno vii balco;
per lo più cadendo in una trappola predisposta a suo danno.
questa sua voce, volendo esprimere che una cosa sia veramente propria, dichiamo:
gira il nibbio mai che non sia presso una carogna: se un malfattore o una
una carogna: se un malfattore o una persona sospetta si aggirano in un luogo
nibbio / giammai che non sia presso una carogna. proverbi toscani, 324: non
rigenerazione e purificazione del mondo, secondo una prospettiva di dominio germanico, che l'
: o i nibelunghi non son tutti una tela di tradimenti e uccisioni, fino all'
-mitol. ciascuno dei componenti di una stirpe demoniaca di nani, abitatori del
. per estens. tedesco (e ha una connotazione iron. e scherz.)
lingua patinosa di schwarzbàrensaft, mi venne una volta a cercare a varese.
. genere di piante solanacee comprendente una sola specie, la nicandra phy
magalotti, 20-12: mi vien detto che una penna è sì ardita che in certi
di forma tondeggiante, delle dimensioni di una nocciola, lisci, duri, di colore
di color giallo, della grossezza di una nocciòla, sono impiegati per alcuni giuochi
di color giallo e della grossezza di una nocciuola, spesso sono portati in europa
certi semi globosi, della grandezza di una nocciuola e di colore giallo pieno,
. fra niccheri e naccheri 'tra una coserella e l'altra '. nìcchia
nello spessore di un muro, in una parete, in un altare, in
parete, in un altare, in una fontana, ecc. e destinato ad
, ecc. e destinato ad accogliere una statua o un altro elemento decorativo,
di questa pietra [cipollaccio] è una fonte in roma in belvedere, cioè
fonte in roma in belvedere, cioè una nicchia in un canto del giardino, dove
: hanno sopra [le case] una niccia comunemente con l'imagine della madonna
107: nicchia...: una parte di muro incavata in figura di
da gettarsi in bronzo, per porlo in una nicchia al canto di orsanmichele dirimpetto a'
lorenzo bartolini, celebrato scultore, per una delle sei nicchie nella regia cappella di
pendolo dell'acquavitaio, che stava in una nicchia al disopra dell'usciolo che metteva nella
tempi lontani. bernari, 6-149: in una nicchia che si apriva accanto alla specchiera
era stata della nobile famiglia matuta: una bassa sala sotterranea che accoglie una ventina
: una bassa sala sotterranea che accoglie una ventina di letti funebri disposti dentro altrettante
. -per estens. incavo di una parete che serve come riparo per persone
. -alpin. piccola rientranza in una parete rocciosa, adatta al bivacco di
parete rocciosa, adatta al bivacco di una sola persona. -marin. vano che
persona. -marin. vano che accoglie una cuccetta su un'imbarcazione. -anche:
incassatura praticata nei muri di fiancata di una conca di navigazione per permettere l'apertura
meglio: sotterrarla, o meglio ancora scavare una nicchia nella parete erbosa dove sono i
che chiudeva la testa di lei entro una morbida e ombrosa nicchia, una ciocca
entro una morbida e ombrosa nicchia, una ciocca di capelli accennava un richiamo d'
lauro folto che di quel luogo faceva una specie di nicchia, preclusa alla vista di
: valentina, leggiera e volubile come una capriola, saliva gli scalini a quattro
angolo, ogni nicchia, correva dall'una all'altra estremità del grandioso edificio.
bergamotti. stuparich, 1-446: scelse una specie di nicchia riparata tra aue scogli,
scivolando lungo i muri, a trovarmi una nicchia. 4. depressione del
, le creano [a biella] una nicchia d'invidiabile frescura, fertilità e
ove si erano composte tante nicchie, una vicino all'altra, che parevano arnie di
. -incavo che si forma in una superficie morbida sotto il peso del corpo
cruccio caparbio, scavandosi con la spalla una nicchia fra le vesti materne.
. e. cecchi, 5-68: su una delle pareti lunghe, il bianco stanzone
lunghe, il bianco stanzone dei bagni ha una fila di nicchie, e in ciascuna
-piega interna, nascosta, di una tasca. ghislanzoni, 16-207: ella
time nicchie, ne trasse fuori una dozzina di monetuzze di vario conio
e e er sé una gentilizia a due nicchie. angioletti, 1-145
mezzo alle strade, per non esservi una nicchia ove ricettarli. giraud, 2-423:
certo... che dovevano avere una sola camera, con una nicchia di cucina
dovevano avere una sola camera, con una nicchia di cucina, se pur non
ornato di dorature ec. con sopravi una cupola o baldacchino, su cui nelle
9. ant. abside di una chiesa. v. borghini, 6-i-457
gemelli careri, 1-i-260: a sinistra d'una mezza tribuna, formata dall'aitar maggiore
, dove entra il gran signore per una scala secreta. 10. tose
sarrocchin di varie nicchie adorno, / una certa busecchia alla mancina. e.
cinelli, 2-137: allo schiudersi di una nicchia, a vedere spuntar dalla madreperla
[il principe ruspoli] fece sentire una nuova sinfonia, secondo il solito incofnpara-
i porci. lustri, 1-3-92: una diecina ai giorni prima che si spoppino
-per simil. guscio (di una tartaruga). tarchetti, 6-i-306:
tartaruga). tarchetti, 6-i-306: una testuggine impaurita si ritira nella sua nicchia
fattori ambientali che consentono la vita di una determinata specie o razza; biotopo.
troppo impegno, che garantiscano costante- mente una vita decorosa senza comportare grosse difficoltà)
presso qualche cardinale se gli potesse trovare una nicchia, oh si farebbe un gran bene
dove un uomo per sé volgarissimo trova una nicchia da rendere servigi insigni alla patria
e senza impedire. - 'fare una nicchia apposta per l'uomo o * far
, situazione, spazio psicologico in cui una persona conduce la propria esistenza. -in
. chi può nel mondo occupare una nicchia, né più grande né più piccola
, 264: lasciandovi al fianco una sposina buona, paziente, divota,
. posizione occupata nella vicenda complessiva di una letteratura, di una scienza, del
vicenda complessiva di una letteratura, di una scienza, del corso storico, di
un autore, da un'opera, da una corrente di pensiero, ecc. (
l'anti-machiavello di federigo ai prussia domanda una nicchia tutta sua, perché è opera d'
conato della vecchia filosofia teologizzante a farsi una nicchia nel mondo moderno. 18
qualcosa', costituire un supporto teorico, una giustificazione culturale. carducci, iii-26-211:
del giornalista. -trovare, avere una nicchia per la propria statua', trovare
nicchia per la propria statua', trovare una degna collocazione in un ambito sociale,
collocazione in un ambito sociale, in una città, in una nazione, nel
ambito sociale, in una città, in una nazione, nel consorzio umano; trovare
, costretto a far da portiera ad una nicchiarèlla dove sta raccolta una collezione di
portiera ad una nicchiarèlla dove sta raccolta una collezione di volumetti libertini.
in tutto 9, ve n'è una vantaggio, perché mi scrive francesco di
scrive francesco di ser jacopo essersene rotta una. cellini, 3-56: oltre a
di talchi. bettini, 1-130: una fanciulla... offre [a maria
mazzo di fiori ch'ella pone in una nicchiètta di fianco alla porta. ojetti,
: in fondo all'androne, dentro una nicchiètta accanto alla scala, stava una
una nicchiètta accanto alla scala, stava una madonnina di terracotta verniciata di color d'
12-6-212: mi venne osservata, in una piccola grotta naturale, una bizzarra incrostatura
, in una piccola grotta naturale, una bizzarra incrostatura di tartaro, la quale
, ii-199: allora tea saltò giù con una scosserella dalla invidiabile nicchiuccia, e corse
la superficie buona di terra e scoprissero una sterile biancana e nicchiaia o uno sterilissimo
. riferimento ai lamenti fievoli emessi da una donna colta dalle doglie del parto.
. g. gozzi, i-27-199: una povera dama forestiera nicchiava e non potea
4-959: teodoro tuttavia, vedendo nicchiare una parte della nazione,...
: la contessa nicchiò frettolosamente e con una certa paura il marito, che dormiva nel
-ban bianco: esitare di fronte a una proposta allettante. g. m.
sgg., la derivazione (attraverso una forma * nicclàre ipotizzata in r
. i.), si tratterebbe di una voce di origine onomatopeica, da *
nìcchio). sistemare, collocare in una nicchia, in un vano, in un
. trovarsi un posto, uno spazio, una sistemazione, una residenza. -anche:
, uno spazio, una sistemazione, una residenza. -anche: ritirarsi, nascondersi
di predicanti ospizio. nievo, 1-495: una delle due ninfe approfittò della tregua per
della tregua per nicchiarsi nel vano d'una finestra. cantoni, 116: la vecchia
-darsi un determinato assetto sociale; procurarsi una data sistemazione nella vita. de marchi
fornaci dei mattoni, avendo nella sommità una apertura rotonda. ha dentro quattro grandi
glauco si fusse trasformato non solamente in una figura schiumosa e nicchiata e algosa,
. letter. collocato, inserito in una nicchia. algarotti, 1-vii-45: il
e cavato, quasi a somma a una grandissima montagna, di molte balle ossa
: nata in atti vaghi e lieti / una donzella non con uman volto, /
. -per indicare un oggetto o una qualsiasi entità di scarso valore, di
donna onorare, s'ella fusse bene una pecoraccia o un nicchio! -per estens
f. giambullari, i-48: era [una ninfa] soccinta sì alto che si
] soccinta sì alto che si scopriva una fregiatura, composta di nicchi d'oro
lo avevo posto a sedere in su una conchiglia, cioè un nicchio marittimo, fatto
trionfo. varchi, 23-277: io veggo una cupola lavorata e distinta scrupulosamente, con
ecc. -in partic.: emblema di una delle contrade di siena; la contrada
il secondo, il campo bianco con una ferza nera; il terzo, il campo
terzo, il campo azzurro iv'entro una piazza bianca, con nicchi vermigli. statuti
intronati, 34: 'nicchio ': una delle diciassette contrade senesi nella cui bandiera
diciassette contrade senesi nella cui bandiera campeggia una nicchia. -recipiente o oggetto (destinato
più o meno simile a quella di una conchiglia. bracciolini, 5-10-37: parte
colorò di gioia, gli occhi ancora una volta, lampeggiarono sotto il pallore ampio della
, nicchia. -anche: intelaiatura di una porta. filarete, 50: farò
sopra essi nicchi sia quanto è grossa una d'esse colonne, e le sue
un nicchio in forma di campanile acuto con una figura sotto di marmo. marino,
marco. piovene, 244: c'era una luna un po'strana: non più
, fluvidi, alcalici ed acri; / una pozzanghera sarò il tuo nicchio.
un determinato argomento, un discorso, una trattazione cade opportuno, trova agevolmente la
e virtuosi ad ignoranti. tuttavia sarò una mala et irragionevole collocazione della statua in
ant. piccola imperfezione, consistente in una bollicina d'aria, che può verificarsi nella
: la unghia odorata è un nicchiétto d'una picciolina gongola, simili a quelle delle
arzilla o creta e se ne fa una massa, avvertendo però ch'ella non abbia
crosta dei nicchietti è posata sopr'ad una crosta dell'alabastro. -nicchiolino.
iii-729: è dentro ad un gran nicchióne una grazia con un corno di dovizia pieno
aprone le braccia al panorama deserto. una di queste esedre, in un parco,
fr. colonna, 2-45: superemineva una corona denticulata e ovolata, interiecti gli fulmini
corniuole / e di nicoli v'era una gran porta. dolce, 6-55: nicolo
: acutamente sillogizzò [seneca] sopra una sorta di microscopio che per ventura era
dell'indie. = adattamento di una voce indigena. nicetammide, sf
di preservarli dalla corrosione o di conferirvi una lucidatura esteticamente gradevole, sia sotto forma
intossicazioni, neoplasie alle vie respiratorie e una particolare dermatite detta 'scabbia dei nichelatori
idrogeno. de amicis, xii-183: cavò una moneta di nichel -il suo pane d'
gorgoglio sommesso dell'acqua che bolle dentro una cassetta ai nichele per sterilizzare gli strumenti
. rivestire, ricoprire un oggetto o una superficie metallica con un sottile strato di
5-516: la trovò nel salottino, in una bella vestaglia giapponese ampiamente scollata, presso
bella vestaglia giapponese ampiamente scollata, presso una piccola scrivania di ghisa nichelata, intenta a
latte caldo. moravia, xi-293: una porta era aperta e così vidi anche
, 2-59: vidi la ruota di una bicicletta appoggiata al marciapiede opposto, all'
passeggiava su e giù per i corridoi con una automatica nichelatissima e due baffetti da escamillo
f. nietzsche (1844-1900), una connotazione positiva. -per estens.: atteggiamento
o, anche, carattere incline a una critica aspra e distruttiva della società, al
al rifiuto delle sue convenzioni e a una generica sfiducia negli uomini, nel progresso
. qualsiasi posizione filosofica che discende da una proposizione che nega, anche come puro
dagli avversari di tale movimento e con una connotazione spreg., in occidente passò
opportunista, caratterizzato dalla mancanza di una linea precisa e da scetticismo o disinteresse
nei confronti di ogni ideologia (e ha una connotazione fortemente iron.).
« le nuove elezioni gli han dato una maggioranza anche più infida della precedente.
, iii-22-82: dalla lontana russia veniva una nuova figura e una nuova parola,
lontana russia veniva una nuova figura e una nuova parola, il mistico rivoluzionario che
-pervaso, influenzato fortemente dal nichilismo (una nazione, un popolo). papini
i principi ideologici (un'idea, una tesi o, anche, uno stato d'
anatema e di scongiuro nikilista passavano come una inane vibrazione. 3. che
assoluto. soffici, v-1-280: è una realtà, vista come in un delirio
, quindi è postero. / enuncio una tesi meno nichilista: / una cosa quand'
enuncio una tesi meno nichilista: / una cosa quand'è fatta, è buona
pose nell'a nima sua una lucerna e quest'è la cognizione della
creatura, sendo che quello che operi in una l'operi in tutte, e aggrandendone
l'operi in tutte, e aggrandendone una le vai aggrandendo tutte, perché tutte
. che si parla in tali isole (una lingua). -sm. lingua parlata
di quella portoghese, il capitano di una nave. gemelli careri, 1-ii-346:
= etimo incerto, probabile adattamento di una voce indo-persiana. nicodemiano,
. m. -i). seguace di una setta eretica attiva nelle chiese cristiane dell'
la fine del i secolo, caratterizzata da una spiccata tendenza al libertinaggio (e tale
degli gnostici, può essere interpretata come una manifestazione precoce della gnosi, nel cui
. -per estens.: che segue una morale estremamente spregiudicata, che è dedito
estremamente spregiudicata, che è dedito a una vita di piaceri, di divertimenti,
sm. bot. ant. dattero di una varietà di palma anticamente detta cariota.
: vengono nomati nicolotti per rispetto d'una chiesa antica detta di san nicolò.
(e il termine ha, spesso, una connotazione iron. e spreg.)
. svevo, 8-619: in una sua opera osserva [il dottor beard
la nicotina da sé sola basta a produrre una specie di nevrastenia. d'annunzio,
, che ha la proprietà di esercitare una valida azione vitaminica pp, perciò antipellagrosa
uso eccessivo di tabacco (e ha una connotazione scherz.). bacchetti
in foggia di cornettini intorti e con una piegatura addentellata che dà in fuori,
'canfora del tabacco 'da kermstaedt una produzione di questa pianta che esso ottenne
nell'uomo sano, a meno che una lunga permanenza in luogo oscuro non abbia esaltata
cloaca tenebrosa dell'inferno / con nemmeno una piccola torcia tascabile / con la nictalopia
fiori solo durante la notte (una pianta); nictifloro. = voce
fr. colonna, 2-78: l una cum l'altra innuentise cum lascivo nictare
durante le ore diurne alla quale corrisponde una fonazione normale in quelle notturne (ed
telaio dotato di un regolo e di una mascherina spostabili che delimitano di volta in
di mammiferi roditori cricetini rappresentato da una sola specie (jnyctomys sumichrasti) di
di abitudini arbo- ricole, caratterizzata da una lunga coda con un ciuffo terminale,
/ vuol dire che son di tristizia una nidaia. = deriv. da nido
, di vermi e di selaci secerne una sostanza gelatinosa e adesiva che riveste e
ecc. e tenuto unito da una sostanza gelatinosa secreta dalle ghiandole nidamentali
altare e fanno un gagniolare che paiano una nidia di canini. = forma femm
che sembrano ninnare i loro nidiaci con una fila di note sempre uguali; tonde,
primi giorni di vita (un carattere, una dote). soffici, v-1-65:
pulcino che è nato per ultimo in una covata. crusca [s. v
:... l'ultimo nato di una covata di pulcini. -con riferimento
. l'insieme degli uccelli nati da una sola covata (per lo più con riferimento
boccaccio, 21-8-95: di tortole ho preso una nidata, / le più belle del
, ii-283: ho trovato al bosco una nidiata, / in un certo cespuglio,
io te gli serbo: e'sono una brigata, / e mai vedesti i più
dànno gli acerbi »; se insalate, una nidiata di uccellini, un mazzetto di
: l'estate sarà necessario d'aver una nidata di passarotti, perché li scusaranno
fanno / quando che se ne allieva una nidiata / che tutti a gara a bocca
cesari, 6-306: se tu trovi una nidiata di uccelli, piglia questi se
, iii-26-78: il ragazzo aveva scovato una nidiata di cardellini. fucini, 700:
madre, mentre mi tenevo strinta al petto una nidiata di merli che uno della comitiva
uscirono, com'e'la prese, una nidiata di topi. c. gozzi,
5-507: la scrofa dà la poppa a una nidiata d'ingordi maialini. -le
uova che un uccello depone e cova in una sola volta. zucchetti, 205
numerosa (e assume per lo più una connotazione scherz.). alfieri
poco lontano, a un terrazzino d'una casuccia isolata, una povera donna, con
un terrazzino d'una casuccia isolata, una povera donna, con una nidiata di
casuccia isolata, una povera donna, con una nidiata di bambini intorno. petruccelli della
insieme. deledda, i-36: era una famiglia numerosa quella del priore, con
famiglia numerosa quella del priore, con una prioressa magnifica, grassa e bianca come una
una prioressa magnifica, grassa e bianca come una vacca, con due belle figliuole e
vacca, con due belle figliuole e una nidiata di bimbi già vestiti in costume
dimenticarlo, era sua zia: madre di una nidiata di cugini. -gruppo
, riunite a formare un gruppo, una collettività numerosa e omogenea (e può
tocchi! garzoni, 7-271: si trova una nidiata di matti i quali son dal
. aleardi, i-xiv: c'era su una nidiata barcollante di villanelle che cantavano una
una nidiata barcollante di villanelle che cantavano una lor villetta con voce resa tremula dagli
bellartini, o studenti dell'accademia, erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano
non ne ha, ma c'è una nidiata di parenti pitocchi, e i
2- xxiv-376: in quel medesimo tempo una nidiata di filosofi tornava dal circolo polare
). burchiello, 79: presono una nidiata di baccelli / fra '1 corso
, i-25-237: mi covano nel cuore una nidiata di vogliuzze. carducci, iii-26-200
, iii-26-200: ho qui sul tavolino una nidiata di poeti che varrebbero da disgradarne
, essere stanziale, essere diffuso in una determinata zona geografica o ambientale.
colombaie si facciano in alto, facendo una torricella infra la torre...
e da catuna delle quattro faccie si faccia una finestra piccola, là onde entrare ed
, i-75: due aquile nidificarono in una palma al palazzo reale soprastante: dove
fatte ancor le penne, furono da una subita incursione di avoltoi straziati e lacerati
riunite grossolanamente e lo posano o sopra una gerba o sopra delle cannelle sdraiate sul
-figur. essere profondamente radicato in una determinata persona (una dote, una tendenza
profondamente radicato in una determinata persona (una dote, una tendenza, una caratteristica
una determinata persona (una dote, una tendenza, una caratteristica).
(una dote, una tendenza, una caratteristica). assarino, 3-39:
determinato organo o parte del corpo (una malattia). savinio, 28:
capì che dentro il polso di enrico una berna aveva nidificato, ma enrico ormai
famiglia, mettere su casa; stabilirsi in una determinata località, fissarvi la propria residenza
residenza. fogazzaro, vi-25: per una terza straduccia don serafino trotterellava verso il
nidifica di tutto. -stanziarsi stabilmente in una determinata area geografica (un popolo)
cucite del tessitore o, anche, una semplice buca nel terreno per le specie
alla casa del sole. -in una raffigurazione araldica o allegorica. luna,
uno nido tutto de amore perfetto con una tortora dentro che portava nel petto la
in partic., di giava con una particolare secrezione delle ghiandole salivari; cotti
non si può dir quale, percioché sembra una non ancor trovata composizione a'aromati;
, sentiva il suo compagno come attraverso una parete che diceva: « questa è la
di complessità e la cui costruzione comporta una modificazione e un adattamento dell'ambiente
di foglie d'alberi in forma d'una berretta, a ciò, se acqua veruna
quasi trasparenti. calvino, 6-38: una nicchia nella parete erbosa dove sono i
circolare, che contiene o può contenere una determinata cosa per coprirla, per proteggerla
, con un nido di nèi in una guancia: certi nèi cicciolosi e rossi
leggermente rilevata ai bordi su cui poggia una determinata vivanda (e, per lo
per lo più di pasta sfoglia, ha una funzione prevalentemente decorativa). v
. v. lancellotti, 64: una rognonata di vitella arrosto, servita con
è nata o ha trascorso l'infanzia una determinata persona, di cui è originaria
fertile, adatta a fornire sostentamento a una popolazione numerosa. g. giustiniani
di cui è nativo un sovrano o una famiglia o una stirpe. lamenti storici
nativo un sovrano o una famiglia o una stirpe. lamenti storici, iv-91:
6. luogo in cui abita una determinata persona; paese, città o
e vi è per lo più annessa una connotazione di quiete, di comodità,
! tarchetti, 6-i-395: compresi che una separazione era impossibile; essa mi era
ora andremmo per tre o quattro giorni: una visitina ai castelli. ti sceglierai il
guardava intorno. era nel camerino di una prima donna famosa! oh che strano
fora. -territorio in cui sorge una determinata città. boccaccio, vi-110
arroccato fra i monti, abbarbicato a una scogliera. nievo, 1-317: quel
distretto dove sieno nidi grossi, dove una provincia possa fare testa. guicciardini,
vi hanno fatto un nidio, con una buona fortezza. c. campana, ii-4-16-145
ciò che resta è il guscio di una cittadella millenaria, oggetto di feroci contese
si riuniscono abitualmente persone appartenenti a una stessa classe sociale, a una determinata
a una stessa classe sociale, a una determinata categoria o a un gruppo.
andarci, stai bene così, mi diceva una voce. -questo è un nido
. moretti, iii-680: non è una soddisfazione, quando s'ha la patente
gambini, 10-144: ci imbattemmo in una fila di altri bambini piccolissimi -tutto un
, dei pensieri, dei sentimenti di una persona (e ha per lo più
. organo anatomico o tessuto che produce una determinata sostanza. targioni tozzetti, 5-69
accessibili del mar tirreno sono vestiti di una quantità e varietà mirabile di piante,
secolo, sorta di trinceramento edificato su una breccia, che costituiva la base più
dalla quale lanciare un ulteriore attacco a una fortezza. 21. tess.
(o lasciato in evidenza a formare una sorta di serpentina nel nido d'ape van
nido, del nido: scalzarlo da una posizione preminente, superarlo in valore e
il nido, il proprio nido in una persona, nell'anima, nel petto
essere presente, trovarsi profondamente radicato (una caratteristica, una dote morale o spirituale
trovarsi profondamente radicato (una caratteristica, una dote morale o spirituale, una virtù
, una dote morale o spirituale, una virtù). scala del paradiso,
persona. palazzeschi, 4-240: l'una vicina all'altra, assai rattrappite,
/ che fo loro sul tetto una finestra, / e che vado a por
il nido: raggiungere un certo agio, una discreta sicurezza economica. g.
guadagnarmi. -farsi nido del cuore di una determinata persona: suscitare in lei una
una determinata persona: suscitare in lei una passione amorosa. g. stampa,
firenzuola, 616: quando voi intendeste che una sem plice palombina, il
con valore aggettivale): macabro (una frase, uno scritto). carducci
appagano di nidulare. -in una rappresentazione pittorica o scultorea. fr.
miceti della famiglia nidulariacee, comprendente una quindicina di specie tropicali e sub- tropicali
; sono diffuse nell'america tropicale con una trentina di specie, coltivate anche in
(l'attenzione, l'animo di una persona). fr. colonna
anche: rifiuto di accondiscendere a una richiesta. anonimo, i-545: io
questione fosse niego, cioè che l'una delle parti negasse, allora ciascuna delle
ugna del dito con certi peluzzi suso aveva una voglia nella punta de la spalla
. (niello). lavorare artisticamente una superficie metallica con la tecnica del niello
, e questo prima si compone pigliando una parte d'argento fino, due di
rossiccio degli erti picchi. -increspare una superficie. marinetti, lxxv-339: ombre
niello. cellini, 513: una pace con un crocifisso dentrovi insieme con
d'oro niellato, cascante sul petto da una catenella, con custodia per ritrattino o
larga mano erano come il segno d'una dominazione nuova che s'affermava sulla villa
quercia. -scritto a niello (una parolai. cantù, 1-58: quel
resterebbe niellata sul suo spirito, come una visione serafica? niellatóre, agg.
universalità di princìpi che facilmente passava d'una in altr'arte: spesso erano i
bulino, che viene successivamente cosparsa di una miscela polverizzata di colore scuro in modo
lasciano voti o pure si riempiono d'una certa mistura d'argento, rame e
cavo dell'intaglio si empieva poi di una mistura di argento e di piombo,
versai. 5. ant. secondo una leggenda dei poemi cavallereschi, segno vermiglio
francia e quello di buovo è come una crocetta di sangue tra pelle e pelle.
, nient'al- tro; di più una casuccia lui, e un'altra la sposa
si pensasse alla fine nel principio d'una impresa, non si farebbe mai niente
ho fatto di male io? sono una povera creatura che non v'ha fatto niente
dallo splendor della quale, per esser una sottile e piccola fiaccola, poco o
del pedante, niente del vescovo, e una felice indole d'allegria che gli invidio
-niente, niente! è stata disarmata una pattuglia di guardia nazionale. moravia,
umane cognizioni. 2. in una prop. interrog., ipotetica o dubitativa
, chi fa pagare niente? siamo tutta una famiglia. -in relazione con un
sì creò [dio] di neente / una grossa matera, / che non avea
siamo alcun poco affetti dal movimento d'una tal onda, e che noi abbiamo
ogni modo la paura della morte cerca una cosa 'precisa 'sulla quale appoggiarsi
piangerei, rispose la consorte: / sono una che ho le lagrime per niente.
dall'incapacità intrinseca o dalla pochezza di una persona; nullità. cino
non è affatto considerato o stimato (una persona). cavalca, vii-21:
19-78: mi fermo ad osservare in una vetrina un paio di pantaloni niente male
voluta e distanza della veduta, mettendo una gamba del compasso poco o quasi niente
e molte acque, in gran sete una gocciola o due berne solamente e ben di
pure assai piacevolmente mi fece esente per una sera dalla sua milizia. p. foglietta
poco (di solito in relazione con una prop. introdotta da che).
farci entrare anche me? -se ne faccio una commedia, si. -addirittura
gelsi, 114: in casa tengo una serva da niente, / come chi per
: ho rabbia di non aver ottenuta una cosa da niente, vale dire la
moravia, ix-235: alla fine sbucammo in una piccola radura, davanti una baracchetta da
sbucammo in una piccola radura, davanti una baracchetta da niente, con le pareti
1-6: cicerone... apparve in una guerra di niente una timida donnicciuola.
. apparve in una guerra di niente una timida donnicciuola. -esserci per niente
fioretti della bibbia, 48: poi venne una pietra che uscì d'uno monte sanza
. crescenzi volgar., 4-17: una piccola piova... molte generazioni
tu vedi un polmone, un fegato, una milza in quell'istesso modo come si
-formula attenuativa per introdurre un'affermazione o una domanda che può apparire avventata o indiscreta
: per indicare che ogni servizio esige una ricompensa. manzoni, fermo e lucia
nec éntem 'neanche un essere, nemmeno una cosa formula del linguaggio filosofico mediev.
dizioni determinate, in contrasto con una pre messa; tuttavia,
versativo, talora in relazione con una prop. concessiva).
: il re del portogallo fa fabbricare una casa sulla riva del tago, proprio dinanzi
ne andai dal mio padrigno che era una bestia, sant'anima, più di
un concetto o indica la necessità di una presenza determinata, talora in tono iron
, 9-90: uno di quei pomeriggi ebbi una visita di guido nientemeno che in casa
di ottenere alcun risultato (e ha una connotazione spreg. e polemica).
malabar nochie. = adattamento di una voce indigena dell'india; cfr.
più autentici della personalità umana, propugnava una visione del mondo fondata sulla piena attuazione
x-19-307: ci offre un'idea nietzschiana, una donna che pretende dominare la vita,
loro aspetto bistolfiano s'intonerebbe meglio con una qualunque 'morte e trasfigurazione 'di
strauss, che non con le canzonette a una voce e cembalo del 'divino '
thovez, 1-60: il nietzschismo belluino da una parte e lo scetticismo raffinato dall'altra
2-41: tuo nievo orlando non curo una ciancia. pulci, 23-12: odo
gatta e il topo, che quando riceve una buona niffata, non vi torna più
sgraziato, muso (e ha di solito una connotazione spreg. o scherz.)
sé... tenere o portare a una ora... fodera di vaio o
] alzava uno zampino, egli ritirava una gamba; quando scontorceva il niffolo, egli
al medesimo cardinale pur in quella vigna una fonte dove getta una testa di liofante
pur in quella vigna una fonte dove getta una testa di liofante di marmo per il
; ceffo, mostaccio (e ha una connotazione spreg. o scherz.)
: aveva certi occhiet- tacci affogati dentro una grassa di giallo sporco colante come strutto
in terra turca, propagato poi da una lady protestante, faceva un po'torcere
oldano mez'oncia, storax calamita oncie una, belzoi dragme due, cinamomo, nose
dioscoride git o vero melanzio, è una erbetta che fa e'sua festuchi sottili,
). ricettario fiorentino, ii-32: una spezia di melanzio è quel seme che
uredo, che riducono le cariossidi in una polvere nera; infetto dalla carie o
sm. ant. nocchiero, pilota di una nave. fra giordano, 7-28
ramusio, iii-92: la nigua è una cosa viva e picciolis- sima, di
], ii-28: la nigua è come una police piccolina, che salta.
di sm. indica l'accoglimento di una richiesta da parte di una qualsiasi autorità
accoglimento di una richiesta da parte di una qualsiasi autorità competente e istituzionalmente delegata a
nel suo bacino (un territorio, una regione); che si trova, che
originario o tipico di tali terre (una persona, un popolo, una cultura
terre (una persona, un popolo, una cultura o un suo carattere).
per il travaglio che suol apportar seco una tanta inondazione fu fabricato da li re nella
ecologico dipende dalla presenza del fiume (una specie animale o vegetale, un biotipo
2. antrop. che costituisce una delle principali partizioni del ceppo dei negridi
3. egizio (la cultura, una dottrina, il costume, il pensiero
dapprima fondarsi sulle due basi vetustissime di una gamma nilotica, meridiana, e di
. serao, 1-6io: era una bella giovane, venticinquenne, bionda,
vera mente in forma di una rosa iperbolica e nimbata. valeri,
arguì dai dati, cioè vestiti d'una lor vesta che non era i pantaloni-
boito, 81: la mi pareva una madonna mesta / e più volte guatai se
coronato del nimbo crucigero in mezzo a una nube ovale. pirandello, 5-49: