, dopo pochi giorni, segnalato da una delle due fregate all'ammiraglio. pavese,
-serie di trasferimenti di personale da una sede a un'altra o da un
a quasi 12. 000 navi, con una stazzatura di quasi 24 milioni di
. tendenza, corrente o organizvogli in una stazione ferroviaria; intensità del zazione
, salva la tua pace, fu una arroganza o vero movimento non savio. m
perché spero, dandoci dentro, di garantirmi una certa indipendenza, sia economica che di
postutto il caso nioni o di una dottrina o di un indirizzo culturale,
di evoluzione di determinate idee, di una corrente, di una dottrina o della
idee, di una corrente, di una dottrina o della vita politica, economica
, 1-65: vogliono dare all'italia una letteratura originale, nazionale; una letteratura
all'italia una letteratura originale, nazionale; una letteratura che non sia un suono di
molce l'orecchio e trapassa, ma una interprete eloquente degli affetti, delle idee
il nestore de'nostri pittori hayez dette una grande scossa iniziando il movimento romantico.
molto ampi (classi, negli altri una buona disposizione o sentimentinazioni o aree culturali o
, ecc.), dando luogo a una molteplicità di gruppi organizzati di vario tipo
conquista. il giorno che voi avrete una politica, v'intenderete con noi, per
guidato da un'organizzazione (o da una pluralità di organizzazioni collegate fra loro)
, di tipo partitico, ispirandosi a una determinata ideologia e perseguendo determinati obiettivi
sistema ', e l'instaurazione di una società integralmente egualitaria, comunistica e libertaria
: per verità da alcuni giorni aspettavasi una sommossa a parigi, preparata di lunga mano
e comportamento che costituisce uno stimolo o una sollecitazione ad affrontare determinati problemi, a
cotali movimenti, cotali pensieri, quando d'una cosa disonesta, quando d'un'altra
un meccanico naturai movimento, e non una riflession della mente, sembra l'inclinazione
il maschio, allorché son giunti ad una competente età. chiari, ii-197: quanti
: il sillogismo hegeliano mette in evidenza una contraddizione, e quando vuole oltrepassarla negando
riduce ad un movimento artificiale, a una astuta disposizione di termini, in cui
presenta, per l'appunto, come una macchina, un motivo, un ritmo,
, un motivo, un ritmo, una linea, un movimento psichico, o come
rimasti i suoi generali », è una frase, un movimento felice dell'ingegno
, anche, metrico) che caratterizza una composizione poetica, uno scritto, uno
gozzi, i-4-37: non solo facevano una bella elezione di favola e davano un caldo
ora volete vedere come si può creare una scena la più tragica, con poche frasi
intreccio per movimento. -carattere di una struttura architettonica resa varia e vivace da
opporrà vari contrasti di gusto e darà una specie di movimento alla sua composizione.
cambiamento, fase successiva o passaggio a una fase successiva. - in partic.:
con particolari indicazioni; parte costitutiva di una sonata o di una composizione sinfonica,
parte costitutiva di una sonata o di una composizione sinfonica, caratterizzata da una
di una composizione sinfonica, caratterizzata da una velocità di esecuzione particolare; tempo.
un forte movimento di due quarti, come una
: ho già qualche appunto... una cosa che m'ha chiesto la filarmonica
variazione numerica che subisce la popolazione di una certa zona in un determinato periodo di
gramsci, 7-100: elementi direttivi per una ricerca: condizioni materiali di vita -abitazione
le quali [acque] incanalate in una gora, lunga ben cinque miglia,
-suscitare (un pensiero); stimolare (una facoltà). g.
gozzi, 1-36: gli nasce in cuore una certa voglia di farsi onore, detta
: gli promise anche di movimento proprio una gran parte del tesoro lasciato da odoardo
arbasino, 79: io in movimento da una città all'altra, lei poi è
, proprio in questi giorni, tra una moviola e l'altra. = nome
a un principio attivo mentale omorale sia a una causa affettiva). boccaccio, vili-1-34
di un'azione, di unatendenza, di una dottrina; fautore, sostenitoredi un'idea,
. malvezzi, 178: compositori d'una favola, movitori d'una macchina, spettatori
compositori d'una favola, movitori d'una macchina, spettatori d'una tragedia,
movitori d'una macchina, spettatori d'una tragedia, il fine della quale (quando
gucci, 365: l'angielo una volta l'anno venia e movea questa
zione di musulmani organizzati in una repubblica autonoma nella regione sahariana dello
civiltà dei dominatori, diedero origine a una letteratura arabocristiana di notevole importanza (che
di notevole importanza (che costituisce una preziosa documentazione della fusione delle civiltà romanza
non rusticamente umile, ma con una certa sufficienza cittadina, come di chi.
e. cecchi, 5-285: è una specie di serenata mozartiana: la solista
politica. arbasino, 7-49: diventa una pura gioia di sapor mozartiano la scena
hanno il tempo prefisso per navigarli da una parte o dall'altra. -particolare
spostarsi; movimento della persona o di una parte del corpo diretto a compiere un'
immissione dell'acido ed alcali non fa una minima mozione in quell'acque del lago.
in un'opera letteraria o anche di una persona nella conversazione, ad argomenti capaci
nei toni cupi della perorazione e d'una calma apparente, ma foriera del peggio:
, in par- tic., di una camera parlamentare o di un'altra assemblea
a stimolare lo stesso organo a prendere una deliberazione in conformità al contenuto della proposta
presa dall'organo collegiale in conformità a una tale proposta e per lo più in
e per lo più in seguito a una discussione che segue o precede la presentazione
pettinengo indegnato entrava nella sala per fare una mozione d'ordine sull'affare susani,
ottenere la fiducia. il voto contrario di una o d'entrambe le camere su
o d'entrambe le camere su una proposta del governo non importa obbligo di
per grandemente onorato quando un padre o una madre traendovi una sua figliola ancora che
quando un padre o una madre traendovi una sua figliola ancora che sia moza vergine
. ant. cacio fresco racchiuso in una vescica stretta con un giunco o con
pippioni, un tegame di tramesso, una moza. buonarroti il giovane, i-365
vino un tolero la mozza, che è una certa misura di stagno che può tener
misura di stagno che può tener circa una inghistara e meza delle nostre.
, l'essere mozzato; asportazione di una parte; mutilazione, amputazione (di
del corpo); potatura (di una pianta); demolizione parziale (di
3. gramm. caduta di una vocale o di una sillaba dal corpo
gramm. caduta di una vocale o di una sillaba dal corpo di una parola (
o di una sillaba dal corpo di una parola (e a seconda della collocazione
allungamento, quale per mozzamento, quale in una forma comune ad altre, quale in
forma comune ad altre, quale in una sua singolare, eccetera.
modo netto e per 10 più repentino una parte da un tutto al quale essa
fila, depongono... ognuna una sedia o uno sgabello a cui sono
amputare in modo violento un membro o una parte del corpo umano (anche come
corpo umano (anche come esecuzione di una condanna o ai una punizione).
come esecuzione di una condanna o ai una punizione). gesta florentinorum,
senza processo o pubblica cagione, con una sbarra in bocca gli mozzarono la testa
, con riferimento a persone sottoposte a una condizione di sfruttamento, in partic.
? -yasmina, la mia negretta, una creatura adorabile, che sempre rimpiango.
un caffè, a carezzare il collo di una negrina di bricherasio, ornata di un
piccolo turbante rosso, che le dava una grazia maravigliosa. -spreg. negràccio
'e il milan. negher per designare una persona di malaffare, cattiva, iniqua
popolazioni negre africane (un dialetto, una lingua); costituito da diverse lingue
della sottorazza etiopica (una popolazione); che appartiene a tale
; che appartiene a tale popolazione (una persona). -anche sostant.
caratteri linguistici propri delle parlate cuscitiche (una popolazione); che appartiene a tali
che rivela un interesse quasi fanatico e una viva partecipazione emotiva ai problemi e alle
vallisneri, i-34: squarciato mandò fuora una mel- metta, alquanto viscosa e di
negroide, agg. antrop. che costituisce una delle fondamentali differenziazioni tassonomiche della specie
che ne presenta le caratteristiche antropologiche (una persona, un tipo somatico);
somatiche simili a quelle dei negri (una persona). r. longhi
si poteva fare invisibile e transferirsi di una parte in altra. tornasi, lx-1-97:
ché senza dubio avendo potenzia di far una de le predette cose, si può
a te era margherita traube boll, una medichessa celebre... quel negromante
che entrò in punta di piedi, con una gran palandrana verdognola, era il dottor
più grata, ci ha arrecata una commedia / nuova, la quale il '
rituali; utilizzato per pratiche magiche (una formula, un oggetto; e il termine
, un oggetto; e il termine ha una connotazione iron. e spreg. che
, levò lo scarno braccio che pareva una negromantessa nel solenne esercizio dell'arte sua
nella loro pratica (un gesto, una frase, una parola, un oggetto)
(un gesto, una frase, una parola, un oggetto); che
, d'incantesimi (un racconto, una narrazione); ispirato al mondo delle
strano parlar, credendo che la fosse una nigromantica o che mi volesse dar le
. masuccio, 196: iacomo pinto ama una donna vidua, e da messere angelo
). caro, 9-2-150: avendo una lettera..., la metà della
negrone s'intende più specialmente in lombardia una specie di tifo, che muta il
sm. invar. aperitivo composto da una parte di vermouth rosso, una di bitter
da una parte di vermouth rosso, una di bitter campari, una di gin
rosso, una di bitter campari, una di gin, ben miscelate e servite con
, x-2-131: un'ora prima sembrava una bella giornata di aprile; in pochi
di negrore da parer poco più d'una spelonca. 4. figur.
ricchi di amido dai quali si ricava una specie di fecola; spontanea dell'asia
in fasci con direzione subparallela (una struttura). = voce dotta
urticante racchiuso nei nematoblasti costituito da una capsula contenente un liquido tossico e provvista
lotta, oppure grave catastrofe che travaglia una collettività, una nazione, un'istituzione
grave catastrofe che travaglia una collettività, una nazione, un'istituzione o un determinato
si scatenò dalle viscere d'un foltissimo nembo una tempesta. cesarotti, 1-xxxii-98: ebbro
un leggier nembo / di candida farina, una bevanda / uscir ne fece di cotal
: discendi all'orizzonte che sovrasta / una tromba di piombo, alta sui gorghi
all'emanazione luminosa del sole o di una fonte di luce, e anche alla rappresentazione
movimento (e ha per lo più una connotazione di minaccia, di aggressività)
nembo s'avvicina, oh allora / una giovane nera si accovaccia, / e
gozzi, i-203: incominciammo a vedere una libertà furibonda autrice di composizioni fanatiche,
iii-87: ecco qui un nembo e una furia di pensieri che vi vorrei dire:
non viene asciugata, lascia sul vetro una traccia biancastra di calcare. luna
13. locuz. -a nembi: come una pioggia violenta, come una grandinata,
: come una pioggia violenta, come una grandinata, a gragnuola (
nembi, / il fumo strascicato d'una nave. -con prodigalità, generosamente
provoca, che scatena la tempesta (una nube, un ammasso nuvoloso);
nubi; nuvoloso (il cielo, una sua parte); perturbato, guastato dal
giornata, un periodo di tempo, una stagione); caratterizzato dalle perturbazioni atmosferiche
cieli nembosi. -coperto di nubi (una località, un territorio, un tratto
clima freddo, piovoso, umido (una terra, una regione). cesarotti
, piovoso, umido (una terra, una regione). cesarotti, 1-iv-86:
-circondato, circonfuso di nubi tempestose (una divinità: nelle rappresentazioni mitologi
. corrucciato, irritato, minaccioso (una persona); che manifesta corruccio, minaccia
. soffici, ii-323: più d'una volta, nella piena del suo entusiasmo,
ottenuto dal nemboso torinese, per virtù d'una di quelle mie epistole, egli mi
mi aveva anche invitato a seguirlo in una di quelle sue tante scorrerie amatorie.
che si abbatte sulle schiere nemiche come una forza incontrastabile della natura).
6. figur. che rivela una personalità contraddittoria, incerta, confusa (
personalità contraddittoria, incerta, confusa (una persona, l'animo). linati
linati, 25-in: di là è una donna, un'anima nembosa, che
nemea e che fu uccisa da ercole in una delle sue fatiche. -per estens.
nyjixepttjc;, nome di una delle nereidi, comp. dalla particella nega
dell'universo; vendetta fatale di una colpa o di un oltraggio rimasto
. oriani, x-23-65: pare che una nemesi implacata ed arcana urga il tramonto
e prosperi ed è interpretato quasi come una necessa ria compensazione di essi
guerra, come un fato, come una nemesi inevitabile. 3. ant
erbacee della famiglia scrofulariacee, comprendente una cinquantina di specie diffuse nell'africa meridionale
caratterizzate per lo più dalla presenza di una lunga proboscide utilizzata per succhiare il nettare
sestieri dieci; anche resina di terebinto una libbra e mezzo. = voce dotta
, si trova d'essersi avenuto ad una perpetua nemica, la qual..
distruttiva della nemica; aveva sentito ancóra una volta il ferreo cerchio restringersi intorno alla sua
alla sua attività vitale e ridurne ancóra una zona all'inerzia e all'impotenza.
, / ch'egli [amore] ha una nemica, / che convien pur ch'
colla sua gelida mano ella sfronda ad una ad una le rose della vostra corona
gelida mano ella sfronda ad una ad una le rose della vostra corona nuziale.
seppero risolversi a vedere nella critica non una sorella bensì una nemica. 5
vedere nella critica non una sorella bensì una nemica. 5. letter.
vedendo che nimicamente erano rubati, assaltando una frotta di soldati et amazzatigli gli svaligiorno
. piccolomini, xlv-42: pensi bene una donna inanzi che la si tolga a nimicar
, fossero tra lor contrarie, acciò l'una non aiutando l'altra, ma più
ostili; nemico, avversario, antagonista (una persona, un gruppo, una nazione
(una persona, un gruppo, una nazione). - anche sostant.
a dilatarla, erano un cuore, una mente, una lingua. botta, 6-ii-425
erano un cuore, una mente, una lingua. botta, 6-ii-425: i
avverso, maldisposto (un sentimento, una disposizione d'animo). bartolomeo da
, vedresti ch'ei ruota a cerchio una spada per allontanare tutti dal proprio bene
nemica naturalmente di pace, / nasce una gente, a cui il morir non
nostri. dominici, 4-64: e una mandria di dissolute altiere, superbe, settatrici
ideologico. -anche: che è partigiano di una fazione ostile, che è schierato in
uno stato, a un esercito, a una formazione militare con cui si è in
guerra; che si trova coinvolto in una guerra o in una battaglia, sia
trova coinvolto in una guerra o in una battaglia, sia individualmente sia collettivamente,
gli imperiali la mattina delli 23 fecero una sortita con tanta rissoluzione che confusero la
avversario o all'avversario nel corso di una battaglia, di un conflitto, di
di suo marito un dolor cupo, una freddezza nemica. d'annunzio, iv-2-810:
rosa al marchese, a ciascuno ho rubato una parte del suo segreto, per fabbricarmi
a me. -negativamente sensibile a una determinata condizione naturale. tasso,
, sì che l'amore de l'una si comunica ne l'altra, e così
che non s'odiano più / noi abbiamo una stessa / voce, una stessa pena
noi abbiamo una stessa / voce, una stessa pena. -nemico pubblico: persona
negli ambiti più diversi, riveste talvolta una connotazione ironica o scherz.).
non è contento né anche più di una parte; vuole, se tanto gli riesce
o prova ripugnanza per un sentimento, una qualità, un fenomeno, ecc.
avvilimento de'prezzi delle derrate proprie è una disgrazia tanto pe'ricchi quanto pe'poveri
medesimo. 3. partigiano di una fazione ostile; oppositore politico o ideologico
uno stato, a un esercito, a una formazione militare con cui si è in
tic.: il diretto antagonista in una lotta armata, in uno scontro,
costituisce un danno, un impedimento, una ragione di difficoltà materiale o morale di
ragione di difficoltà materiale o morale di una persona; elemento ostile, fatto o
elevazione spirituale, al perfezionamento morale di una persona, o è causa di angoscia,
di oscuramento dello spirito, come da una tenebra in cui sono stato continuamente combattuto
]: se il tuo nemico è una formica, prendilo per un elefante. proverbi
[nè mai), cong. introduce una pro posizione coordinata negativa rafforzanti
negazione: e non mai, e nemmeno una volta, e in nessun caso
oscenamente. saba, 293: amo una donna con cui mai non giacqui,
[né manco), cong. introduce una proposizione coordinata negativa: e neanche,
sedendo a vedere. 2. introduce una proposizione ipotetica (con se e il
3. avv. conferisce valore negativo a una frase, per lo più riprendendo e
frase, per lo più riprendendo e rafforzando una negazione espressa in precedenza: in nessun
. gadda, 6-224: nun farebbe una bona figura e nemmanco lei, del resto
. 2. conferisce valore negativo a una frase, per lo più riprendendo e
, per lo più riprendendo e rafforzando una negazione espressa in precedenza: in nessun
, nemmeno. poche ore. / una luce mai vista. / fiori che in
. 3. cong. introduce una proposizione coordinata negativa. tasso,
se siano. 4. introduce una proposizione ipotetica. e. cecchi,
che un fatto, un evento, una conseguenza si verifica proprio nel modo che
o si temeva (e può avere una connotazione ironica). montale, 8-15
. v.]: 'nemòceri ': una delle due sezioni, nelle quali è
piccola famiglia delle idrofilee, ch'è una sezione della famiglia delle borraginee di
diffuse anche in italia, muniti di una lunga proboscide. = voce dotta
nemontemi). = adattamento di una voce azteca. nemoptèridi, v
cresce in luoghi boscosi e selvosi (una pianta). = voce dotta,
, di vegetazione (un territorio, una zona). fr. colonna,
coniugarsi, io vedo in longo recesso una incredibile altecia in figura de una torre
recesso una incredibile altecia in figura de una torre. lud. guicciardini, 3-221:
f. loredano, 9-37: se una donna sola va sempre tonto- nando per
giorni nostri. = adattamento di una voce giapponese. nenguìre, v
letto, da quattro uomini che gridano una nenia e corrono. deledda, ii-
e indifferenti quella nenia che aveva tuttavia una dolcezza grave, e un cupo rimprovero
o mio bel figlio '. questa è una nenia,... che noi
l'altro figlio bambino. gli cantava una nenia che diceva: nanna oh!
fanciullo dalla turba rea, / sorse una nenia universale, orrenda: / barbaro
, guardava sempre, mentre canticchiava sottovoce una nenia popolare, dondolandosi un poco.
quei legni, / alza la squadra una sua lunga nenia / che muore per i
cinelli, 11-314: la musica suonava una di quelle lentissime nenie venute dai negri
. -recitazione del rosario, di una giaculatoria, ecc., con cadenza
, stese il cappello, supplicando con una nenia. -modo di parlare o
: le vacche sdraiate ruminavano ritmicamente in una nenia indecisa e pesante, che induceva al
al sonno. quaglino, 3-58: una coppia / di colombi la sua nenia
[s. v.]: 'è una nenia': una cantilena noiosa, anco
v.]: 'è una nenia': una cantilena noiosa, anco in prosa;
d'arcadi parlamentari che ricantano alla culla d'una nazione le nenie mortuarie delle spiranti monarchie
ii-383: ho scritto di sana pianta una specie di nenia cagnesca, in derisione dei
. ungaretti, xi-276: c'è una strada che ha spaccato le dune.
direzione e colle loro mezze tinte mettono una nenia nel luogo desolato.
quasi certamente non derivato dal nome di una dea dei funerali nenia (cfr. s
. (nènio). letter. cantare una nenia, una ninna nanna. -
. letter. cantare una nenia, una ninna nanna. - anche al figur.
sto stronzetto ». = da una radice nen di origine germ.; cfr
di quel subito raduno era coronato da una prodigiosa vegetazione nenufarica, d'un verde
anticamente si credeva che il fusto contenesse una sostanza dotata di virtù sedative e antiafrodi-
acquidosi ed enne di due maniere: una che ha i fiori purpurini, la
calici aulenti. idem, iii-2-1001: in una mano laggiù ho una dea vestita di
iii-2-1001: in una mano laggiù ho una dea vestita di borraccina e nell'altra
dea vestita di borraccina e nell'altra una vasca piena di nannùferi. e. ragazzoni
moretti, 2-54: il tintinno d'una folla / di campane fa tremare / lievemente
nella gola. beicari, 1-137: una giovane vana, avendo certi nei o
, sperelli? -chiese gabriella barbarisi, una fanciulla bruna come 1 " oliva speciosa '
sorriso un neo ch'ella aveva in una fossetta presso la bocca. pirandello, 8-21
grigi ricciuti e un grosso neo peloso su una guancia. manzini, 12-83: il
12-83: il neo... allungava una palpebra verso la tempia, facendole apparire
, bronzato, tra i peli d'una barba, sulle grinze della non pensionabile
tolette, un giglio smorto, / una rosa non vaglion palliduzza, / che
/ fu l'amore un diporto e una bella creanza. gozzano, i-624: berline
, il nero artificioso dei nèi, una bocca che ride, una mano che agita
nèi, una bocca che ride, una mano che agita un ventaglio. e
zappata, 147: s'imbratta una scarpa, e colui chiama il servitore
cagna, 3-481: così, fra una chiacchiera e l'altra, veniva fuori
trattasse d'altro... che di una prova generale. indirizzo scettico
fittizio, dominato dal sentimentalismo, in una forma eccessivamente ricercata e leziosa.
un atomo di traversia l'apprende per una montagna di asprissimi e malaggevoli affanni.
lo crede: chi ha un neo in una parte del corpo che non si possa
/ tutte mi diedero un bacio; e una non mel dà. =
genere di mammiferi cetacei balenidi che comprende una sola specie, la neobalena marginata,
letter. che ha appena aderito a una dottrina, a una tendenza culturale.
appena aderito a una dottrina, a una tendenza culturale. b.
suff. -ismo, che indica una scuola, una scienza. neobizantino
, che indica una scuola, una scienza. neobizantino, agg.
, di origine mesodermica, che rappresenta una riserva utilizzata dall'adulto nei processi di
formato da attività metamorfico-metasomatiche sovrapposte a una compagine preesistente (e tale fenomeno è
, ma beninteso quando il padrone, per una sua libidine neocapitalistica, brama che gli
storicità del metodo adottato nel rappresentarli; una naturalezza di rigore neocaravaggesco e che perciò
capuana, 15-189: chi propone una cura ricostituente di 'idealismo 'o
è stato il sogno dev neocattolici, una la fanciullesca illusione de'politici da gazzette e
politici da gazzette e da caffè, una la speranza dell'ipocrita borghesia: la separazione
la stessa libreria editrice fiorentina pubblica tutta una collana di tal genere, dove è
che appartiene alla famiglia celtica (una lingua mo derna, un
pesci dipnoi affini al ceratodo, comprendente una sola specie, il neoceratodus forsteri,
in tutti i mammiferi e caratteristica di una fase avanzata della filogenesi, costituita dagli
neocito, con suff. che indica una condizione patologica. neocittadinanza, sf.
savinio, 2-204: oggi c'è una musica scolastica e una pittura scolastica (
: oggi c'è una musica scolastica e una pittura scolastica (non faccio nomi,
pieno neoclassicismo e la sua naturalità è una conquista polemica. -per estens. qualsiasi
). carducci, iii-13-50: è una canzone fiorita e adorna in cui il
critico ai canoni del classicismo e da una concezione lineare della musica, attraverso la
figurarsela eccessivamente nitida e nuova, d'una monumentalità rigorosamente allineata o biancheggiante. a
allineata o biancheggiante. a farsene insomma una idea troppo freddamente neoclassica. de pisis
, oltre l'esedra semidiruta decorata con una serie di gessi neoclassici di ninfe, fauni
di insetti co leotteri comprendente una specie, il neoclytus acuminatus, molto
questi paesi identificano tale dipendenza con una nuova forma d'imperialismo). =
, 7-141: questa posizione di sartre (una specie di neocomunismo su diverse basi)
(960- 1279), che elaborarono una sintesi e una conciliazione di alcuni aspetti
1279), che elaborarono una sintesi e una conciliazione di alcuni aspetti del confucianesimo
si è convertito da poco tempo a una religione, a una dottrina, a
poco tempo a una religione, a una dottrina, a un'ideologia, ecc
attestazione onorifica a intere città devote a una determinata divinità e, in età imperiale
dell'uomo e della società, secondo una visione religiosa e umanitaria.
al loro messaggio religioso- umanitario, tentarono una conciliazione delle diverse confessioni cristiane.
filosofia neocritica. gramsci, 1-40: tutta una tendenza del materialismo volgare e del positivismo
, quando era il tempo, e fu una cosa seria? pasolini, 8-187:
. chi è stato appena insignito di una decorazione. jahier, 3-164: io
da quel periodo fu quasi esclusivamente una lingua limitata all'uso colto e
fare con la reli gione una famiglia intesa come 'base 'della vita
è stato eletto di recente a una carica (con partic. riferimento all'elezione
di chicago ', tendente a operare una sintesi fra il positivismo logico di origine
ritorio nel quale è apparso (una specie, una razza o un
nel quale è apparso (una specie, una razza o un genere animale o
, 10-52: l'italia non ha avuto una grande destra perché non ha avuto una
una grande destra perché non ha avuto una cultura capace di esprimerla. essa ha
di un partito politico, caratterizzata da una gestione ver- ticistica, burocratica, totalitaria
roditori appartenenti alla famiglia cricetidi, comprendente una sola specie diffusa in florida, l'
logici tentativi, è appunto l'idea di una nuova filosofìa, che malamente si considera
e che è, in realtà, una filosofia antipositivistica insieme ed antimetafisica. =
caratterizzato da un rinnovato interesse e da una nuova adesione ai canoni propri della tradizione
longhi, 1077: venne, dopo, una sosta 'neofigurativa 'in italia tra
-ci). letter. caratterizzato da una rinnovata attenzione per gli aspetti filologici dell'
classica lingua tradizionale italiana, gusterà in una poesia del leopardi quelle finezze che parranno
-persona che, in seguito a una veemente vocazione, ha da poco abbracciato
breve tempo a un'ideologia, a una dottrina, a un partito, a
dottrina, a un partito, a una setta, a una corrente letteraria o
partito, a una setta, a una corrente letteraria o artistica e ne è
intelligenza per comprendere che la sua non era una critica musicale e leggeva teoristi con l'
da poco dedito a un'attività o a una professione. f. f.
essendo autoctona, si e naturalizzata in una determinata zona, adattandosi spontaneamente alle mutate
di cetacei della famiglia focenidi, comprendente una sola specie diffusa nell'oceano indiano (
si riferi sce, riguarda una neoformazione o il suo svi
costituzione e organiz zazione di una nuova associazione, partito poli
un reagente sulla psicologia europea ed esercitare una spinta verso neoformazioni ideologiche totalmente diverse da
: riscontrò, nella regione epatica, una... una tipica neoformazione.
regione epatica, una... una tipica neoformazione. 3. bot
) o sintagma introdotto di recente in una lingua. = voce dotta,
.. sottogenere di uccelli formato con una specie di avoltoio nell'ordine de'predatori,
balbo, 3-27: il neo-ghibellinismo è una illusione o delusione simile a quella
tradizione neoghibellina italiana, univa in una sola crociata fascismo e cattolicesimo.
anat. caratteriz zato da una particolare conformazione per cui il vomere
riaccostamento allo stile gotico che vantava una secolare continuità nei paesi del nord-eu-
è lecito abu sare d'una nobile parola, l'autentico stile del luogo
. montale, 3-77: viveva in una torre neo-gotica alla
, 9-105: uno può anche infilare una scala littoria e cadere in giardino,
e cadere in giardino, entrare in una porta neogotica e precipitare in mare.
linguistica storica: propugnò il superamento di una concezione puramente descrittiva dei mutamenti, a
l'ineccepibilità delle leggi fonetiche passibili di una spiegazione fisiologica e agenti in modo meccanico
creazioni o innovazioni * grammaticali 'da una parte e le non grammaticali dall'altra
e le non grammaticali dall'altra interceda una differenza reale, e invece i neolinguisti
: le forme impoverite del neogreco sono una trasformazione della ricca lingua d'omero.
troya, gino capponi; partendo da una rinnovata analisi del medioevo italiano, in
, sul piano strettamente politico, ipotizzava una confederazione fra gli stati italiani sotto la
: l'abate gioberti gli aveva procurata una bella 'scalmana di neoguelfismo '.
di distinzione in questa corrente tradizionale: una parte... finirà con l'
primato 'giobertiano e il neoguelfismo attraverso una serie di movimenti più o meno equivoci
sobrio e alquanto distaccato il referto: una colonnina asciutta asciutta, dieci righe ne
filosofia. gramsci, 1-40: tutta una tendenza del materialismo volgare e del positivismo
meno inerudito, quale il neokantismo, una 'filologia '(come fu argutamente
argutamente detto) posta al luogo di una 'filosofia '. gobetti, 1-i-61:
senso più generale, per indicare tutta una serie di manifestazioni culturali, artistiche,
propria origine dall'evoluzione del latino (una lingua: e la classificazione più attendibile
loro complesso; che è scritto in una di tali lingue (una letteratura, un
scritto in una di tali lingue (una letteratura, un genere letterario).
universitario del passato, l'insegnamento di una o, collettivamente, di più di
o, collettivamente, di più di una di tali letterature. -filologia neolatina, storia
carducci, ii-10-84: la instituzione di una cattedra di storia comparata delle letterature neo-latine
innovazioni fatte nell'insegnamento filologico italiano, una delle più utili e più promettenti per l'
più vastamente neolatina. -che parla una di tali lingue; che si riconosce
non formano un solo popolo; ma una confederazione più ampia e popoli più affini
creazioni o innovazioni 'grammaticali 'da una parte e le non grammaticali dall'altra
e le non grammaticali dall'altra interceda una differenza reale, e invece i neolinguisti
. croce, iii-25-101: c'è anche una preoccupazione nel jaberg: ossia che la
modo di vivere e di operare costituiva una realtà radicalmente nuova in confronto ad una
una realtà radicalmente nuova in confronto ad una più antica. 2. persona
.]: la neologìa risica d'essere una nuova specie di pedanteria: l'incredulità
nuova specie di pedanteria: l'incredulità una nuova maniera di superstizione.
costruzione introdotta da breve tempo in una lingua allo scopo di indicare nuovi referenti
espressione. foscolo, xi-1-118: se una lingua è più scritta che parlata s'
metaforico, non letterale, cioè è una nuova parola che non si risolve nel valore
calvinisti, che avevano dato origine a una chiesa evangelica di stato. =
soddisfare determinati interessi parsonali, adeguandosi a una visione gretta e meschina della realtà.
alcuni sacramenti, e propugnava di fatto una concezione dualistica ai netta contrapposizione
che forma uno strato membranoso su una su perficie cutanea o mucosa
allo stadio adulto, è soggetto a una metamorfosi che comprende gli stadi di uovo
di totale e incondizionata adesione a una fede religiosa. albertazzi, 145
se contengono solo tale sostanza, dànno una luminescenza di colore rosso-arancio. -luce al
qualche attimo seguo i lividi riflessi di una iscrizione al neon sul pallido incarnato delle
vetri si vedeva il riflesso vibrante di una insegna al neon. pasolini, 3-178
metonimia. sistema di illuminazione costituito da una lampada o da un tubo di diametro
segnalazioni stradali e pubblicità luminose, dà una luce bianco- rossastra insieme con l'elio
: dopo un ultimo forsennato urlo, una pausa; un lamento fiévole, un gemito
piacere. e: « nuè »: una voce nuova: « nuè »: il
germogliato, appena spuntato dal terreno (una pianta, un organismo vegetale);
2. istituito, fondato di recente (una città, uno stato, un sistema
là un mare giovane tocca con stupore una spiaggia; vagheggia, discosto, un mazzo
dietro di sé (un popolo, una stirpe). pratolini, 10-249:
costituito, elaborato da breve tempo (una teoria, un indirizzo di studio, una
una teoria, un indirizzo di studio, una disciplina). oriani, x-21-134
, x-21-134: il suo disegno era stato una guerra contro la neonata teoria darwiniana,
dalla mia immemore convalescenza / come da una finestra spalancata oggi la / prima volta
la / prima volta sul mondo; ritorno una verginità / neonata e stupefatta. banti
si rinnova in base all'esperienza (una categoria logica). b. croce
essere un neoverismo o neonaturalismo e insomma una ricerca di verosimiglianza. = voce
ha rappresentato un simile attaccapanni, per una quantità di miti, negli anni cinquanta
: io so i nomi che, tra una messa e l'altra, hanno dato
da neon. neonorvegése, sm. una delle due lingue letterarie parlate in norvegia
al prix goucourt, si trovino in una situazione altrettanto grave. = voce
o del turpilo quio (una tendenza letteraria). arbasino,
di molluschi della classe monoplacofori di cui una specie, la neopilina galatheae, fu
contemporaneamente orientamenti neoplatonici; alimentato da una vasta produzione letteraria pseudopitagorica, attribuita cioè
pitagorismo, è caratterizzato dal riconoscimento di una separazione totale fra dio e il
neoformazione tumorale. volponi, 3-125: una di quelle escrescenze o neoplasie prodotte dalla
di cellule, in varie parti di una pianta, con conseguente eruzione per lo più
, stoici e platonici, organizzati in una vasta sintesi sistematica che influenzò il pensiero
a dio l'uomo deve ritornare mediante una progressiva interiorizzazione, liberandosi da ogni dipendenza
del platonismo antico, inteso non come una restaurazione del pensiero pagano, bensì come
mentre la sua natura razionale lo porterebbe a una concezione aristotelica, egli [il magnifico
questo per polimerizzazione in emulsione: è una gomma sintetica caratterizzata da un'elevata resistenza
funzioni e nelle competenze), inserisce una forte componente autoritario-conservatrice rappresentata dall'ufficio
della repubblica) nel quale viene accentrata una notevole somma di poteri politico-costituzionali che lo
così che da difuori non si distingue una proprietà contadina da una neoproprietà borghese.
non si distingue una proprietà contadina da una neoproprietà borghese. = voce
. migliorini, che si prefigge una difesa funzionale delle strutture linguistiche della lingua
problema dei neologismi, dei prestiti in una lingua, ma anche a quelli semantico-stilistici
o glottotecnico abbia un qualsiasi rapporto con una politica 'tecnocra- tico-neocapitalistica '..
'..., a me pare una politicizzazione del tutto arbitraria.
l'esistenza, da un lato, di una propensione storica al declino della circolazione della
moneta e, dall'altro, di una tendenza ciclica indirizzata verso l'aumento nei
grande edificio, che si sviluppa lungo una su perficie cilindrica (ed
certi versi, visconti, cariche di una vibrata protesta, talvolta ingenua, romantica
finito e si sente il bisogno di una formula nuova... il neorealismo,
storico-sociale potesse bastare a mantenere nei libri una problematica storico- sociale (quella lettura politica
politica era già purtroppo un'interpretazione, una seconda mano). pasolini, 4-29:
verista 'ed egli sarebbe l'iniziatore di una specie di neorealismo; ma può oggi
ha rappresentato un simile attaccapanni, per una quantità ai miti, negli anni cinquanta
dell'italiano. idem, 9-479: una tendenza neo-realistica o lirico-realistica (scotellaro,
neorìnchidi, sm. plur. zool. una delle quattro famiglie in cui sono divisi
dove le comuni case d'affitto stanziano una nuova urbanistica, neoromanica, diremo,
assai insiste... nel distinguere una frase, che chiama umanistica di quella lirica
lontana dalla fantasticheria dei primi romantici di una vita tutta artistica e poetica era la
a schemi, regole, principi definiti una volta per tutte, limitando gli apporti
del 'neoscolasticismo italiano ', e cita una mezza dozzina di egregi filosofi, che
. croce, iii-32-379: si legge in una rivista di neocattolici o di neoconvertiti:
intenzioni sovversive il giacosa, perché in una nuova commedia, dopo 'come le foglie
. petrogr. parte neogenica presente in una migmatite, costituita per lo più da
neo-sperimentalismo si definisce... come una zona franca, in cui neorealismo e post-ermeti-
smo coesistono fondendo le loro aree linguistiche: una specie di fondo comune, che,
, graduandosi, viene a colorare di una tinta che non è più semplicemente neutra
foglie disposte a rosetta, forma una nicchia concava verso l'alto, atta a
scavalcamenti a sinistra creando per assurdo una specie, appunto, di neo-stalinismo
sf. chirurg. realizzazione chirurgica di una comunicazione fra l'ambiente esterno e un
campo artistico o scientifico, può implicare una connotazione iron. e spreg.)
caratterizzati da un accentuato lirismo e da una costante ricerca formale, tesa prevalentemente al
esemplare scelto per in dicare una specie, quando l'olotipo sia andato
potenza; approvato ufficialmente dalla chiesa con una serie di documenti papali fra il 1879
de rosa, 352: non c'è una concezione rivoluzionaria dietro questa 'memoria '
'memoria ', ma l'esperienza di una vocazione cristiana personalistica, il contributo di
di polline granulose riunite per mezzo di una glandola. = voce dotta, lat
von humboldt e herder, che propugnava una vigorosa rivalutazione degli studi classici e,
in esso il proprio destino, in una prospettiva essenzialmente immanentistica. gramsci,
. gramsci, 12-90: ha espresso una concezione del mondo originale, che si
. -in partic.: che esprime una concezione che tende a privilegiare la funzione
di questo calibro è il prodotto di una forma mentis neo-vasariana. = voce dotta
o neonaturali smo e insomma una ricerca di verosimiglianza. = voce
neoverismo. vittorini, 7-6: una letteratura espressivo-affettiva vive di quello che una
una letteratura espressivo-affettiva vive di quello che una di fase razionale ha fondato, e
ha rappresentato un simile attaccapanni, per una quantità di miti, negli anni cinquanta
climatico che ha determinato la prima di una serie di quattro o cinque espansioni glaciali
nelle glaciazioni i ghiacci arrivarono a coprire una parte dell'area delle terre emerse, con
simile all'attuale; fu caratterizzata da una nuova fase del modellamento morfologico dei continenti
significa dei primi viventi; altre ad una seconda epoca, pure lunghissima, che
neozòica ', ossia dei viventi d'una età media, nuova e nuovissima.
la 'nepe 'o nepa è una pianta che continuamente rattiene il verde, e
di origine mediterranea, da riconnettere a una forma * napa o nepa.
alfabeto particolare e ha dato luogo a una pregevole produzione letteraria). =
policarpiche e comprendente un unico genere con una settantina di specie carnivore.
... che elena imparato avesse da una regina egiziana l'uso dell'oppio,
fluire in me per ogni senso / una felicità lenta, indolente, / come un
ponte di comando, e mi porta una tazza di caffè caldissimo, che già
signore gesù cristo -non ò più sentita una voce così celestiale - bevve sulla croce
, quel bic chierino era una squisitezza. papini, iv-581: al par
cosa, persona, sentimento che allevia una sofferenza morale, mitiga un'afflizione dello
soavità. rubino, 31: là una gente in un botro lumacoso / tra
due protuberanze che, unite, costituiscono una sorta di tubo per la conduzione dell'
da ascrivere al caso di epentesi di una nasale, forse per ragioni eufoniche; le
papi. siri, iii-35: questa era una occasione opportunissima di mortificare i barberini,
rappresentare uno slancio concorde dell'anima di una nazione o di molte nazioni verso un'
. disus. l'insieme dei nipoti di una stessa famiglia. c. gozzi
, alle quali i modi tenuti riducevano una numerosa fratellanza e una nuova discendenza di
modi tenuti riducevano una numerosa fratellanza e una nuova discendenza di nipotismo, aprivano una
una nuova discendenza di nipotismo, aprivano una voragine di dissensioni canine. =
alla stampa, senza né pur toccarne una virgola. a. cocchi, 5-2-19:
la lanterna; gli si fece addosso come una tigre e lo sgozzò d'un colpo
. 2. conferisce valore negativo a una frase, per 10 più posto in
in posizione iniziale e riprendendo e rafforzando una negazione espressa in precedenza: in nessun
mazzini, 10-11: a noi neppure una sillaba - da quella lettera in poi
dal verme. settembrini, 6: fanno una vita che neppure i cani. padula
? 3. cong. introduce una proposizione coordinata negativa. d'azeglio
volta, neppur materialmente. -introduce una prop. concessiva implicita (col verbo
genere di molluschi gasteropodi, caratterizzati da una conchiglia fusiforme e dotata di un opercolo
col senato e con li nobili, una parte; tarquinio con li giovani, e
), di cui potrebbe anche essere una forma aferetica. nequità (nequitade
. -anche: in modo da suscitare una reazione furiosa, rabbiosa.
pessimamente e con tanta rabbia ch'era una maraviglia, e nel mortaio il pestavano [
(i-20): spicca dal suo bastone una catena / e torna indietro niquitosamente.
scellerato; spietato, crudele (una persona); che è sede di malvagi
popolato da gente feroce, scellerata (una città). giamboni, 4-113
van tutti i miei beni, / colpa una gente nequitosa e audace. monti,
io fuggendo incappai... in una torma di giacobini, i quali mi spogliarono
, e niquitosi e felloni, datami una stoccata nel fianco destro, mi lascia-
, un pensiero, un'azione, una situazione); rivolto, diretto al male
voler, mensola mia, / guastar una sì bella e tanta cosa, /
e l'autorità del re cristianissimo in una causa sì nequitosa. 3.
di furore, di veemente ostilità (una persona); infuriato. albertano volgar
, dissolvi. bonsanti, 4-503: una disquisizione... sulla nequizie della presunzione
, tanto da non sapersi sciogliere da una promessa inavveduta? -malizia.
duna gota gli han tagliata / che farebbe una brava carbonata. tommaseo, 19-108:
e sia con questo patto, / eh'una volta ancor io di propria mano /
gioventù mi sfilano dinanzi agli occhi come una schiera di camelli o di paperi. carducci
quella nequizia. e non sarebbe meglio una tazza di buon vino? 6
, imperfezione (un elemento eterogeneo in una sostanza). niccolò del
2. gioc. raro. una delle due combinazioni colorate su cui si
; bruno di pelle (e ha una connotazione scherz.). caro
. letter. in modo da assumere una colorazione nera. govoni, 2-168:
effetto di un'alterazione fisiologica, di una malattia o, anche, della lunga
le labbra nerastre, il corpo di una lividezza cadaverica. d'annunzio, 4-i-148
di aceto. deledda, i-390: una donna bassa e grossa, vestita di
le sue mille pieghe richiuse, come una corda attorta. borgese, 1-249:
voluto sparare; stringere, sentir vibrare una bella browning, piatta come una mano e
vibrare una bella browning, piatta come una mano e nerazzurra come la piuma
spengono [le stelle] / come se una brezza siderale soffiasse nell'alto nerazzurro.
guerrazzi, iii-105: repubblicani smanianti per una delle tre monarchie che li ha nerbati
nerbo, per lo più come punizione a una persona 0 come incitamento a un animale
nerbate e addio. cipriani, ii-1-135: una volta leo- nettino, per una nerbata
: una volta leo- nettino, per una nerbata affibbiatagli, arrivò a casa con
dacché a firenze mi avvenne di applicare una dozzina di nerbate sul grugno di un
l'ordinaria / mia grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se sei di
campo sun uno grande cavallo, e portava una scimitarra cinta e una mazza nerbata e
, e portava una scimitarra cinta e una mazza nerbata e ferrata appiccata all'arcione
: 'nerbatura ': il nerbare. con una nerbatura credevano d'aver messo la ragione
nerbatura credevano d'aver messo la ragione. una solenne nerbatura. = nome d'
superbo, / che parimente parve da una falce / de le gambe esser lor tronco
: la vecchia investe il suo cavaliere d'una ammirazione di nonna. è nero,
). moravia, ii-172: aveva una voce senza nerbo, come di femmina
venti, irsuto e frusto, / tutto una piaga il fusto, / ma diritto
-sostegno poderoso. cartolari, 6-214: una luminosissima sala si apriva in quadro sul
la dura selce annodi. -impurità di una fibra. arte della seta in firenze
trasformava in un cupo ribollimento, in una commozione violenta, n'ebbe terrore, s'
, iii-1040: con dogali ebbe principio una tragedia ed un'alba. da allora si
nerbo, la veemenza della volontà di una donna. -capacità naturale, attitudine
che avesse nerbo ed artificio d'eloquenza e una lira e numeri spontanei s'affrettava a
, di un'opera letteraria, di una lingua, di uno stile, di
, 28: i modi di dire di una lingua o di un dialetto porgono allo
un dialetto porgono allo stile un nerbo, una originalità ed una grazia tutta particolare.
stile un nerbo, una originalità ed una grazia tutta particolare. carducci, iii-11-16:
argomento, di un'affermazione, di una teoria. valerio massimo volgar.,
è levata del suo nerbo né pur una minima particella. spallanzani, i-231:
, i-231: oltre tessere adorno di una utile e discreta erudizione, è pieno
accusa. gramsci, 1-223: per una filosofia è una forza o una debolezza
gramsci, 1-223: per una filosofia è una forza o una debolezza di avere oltrepassato
: per una filosofia è una forza o una debolezza di avere oltrepassato i soliti limiti
il nerbo del convito, ma per una cotal giunta e trattenimento. vallisneri,
vaghezza. cesarotti, 1-xxi-154: per una parte un'argomentazione spesso sofistica fa torto
delle migliori energie fìsiche e morali di una persona. carducci, iii-3-77: tu
. e. gadda, 6-102: una cassetta da falegname... oltre a
guerra. -con riferimento a una fazione politica. solaro della margarita,
, dopo tanto tempo, riprincipiò a avere una storia militare. amari, 1-1-9:
nobili e popolani: era per tutto una confusione, una rissa brutale. così stoltamente
: era per tutto una confusione, una rissa brutale. così stoltamente sciupossi quel
. -pigliare il nerbo di una cosa: capirne subito il vero significato
. ant. e letter. fornito di una muscolatura asciutta e potente; nerboruto.
potenti e vigorosi, capaci di sviluppare una notevole forza fisica; estremjmente robusto senza
facchini, colle spalle quadrate, veniva una femmina in maschera col centone di zendado
: fui alloggiato a porta capuana in una locanda, ove un uomo nerboruto,
. ghislanzoni, 8-21: clementina è una bella e nerboruta donna di circa trent'anni
f. f. frugoni, vi-85: una vacca lasciviosa che per la libidine del
, la pianta saltò fuori dal terreno con una sola radice lunga e nerboruta e io
netto, / nerboso e asciutto e de una vista viva. corte, 115
il cavallerizzo] e forte. -in una rappresentazione plastica e pittorica. leonardo,
teso all'essenziale (lo stile, una qualità oratoria). valerio massimo volgar
nerbuto, agg. dotato di una muscolatura potente e asciutta; caratterizzato da
fisica, nerboruto. -anche con riferimento a una parte del corpo. b
alti come nerbuti e quadri, essendo una tal complessione più propria a zapparle, a
nereggiare), agg. che presenta una colorazione nera o marcata- mente bruna;
plinio la fa di due sorti: una delle quali dice essere tenera e bianca,
ai prati / ed ha per fondamento una radice / nereggiante al di fuori. c
dense. zena, 3-57: una barca si avvia / lenta dalla banchina /
un gran numero di persone, da una folla indistinta; gremito di gente,
: ho avuto la sensazione di stare sopra una ribalta io stessa, di fronte ad
ribalta io stessa, di fronte ad una nereggiante platea. 3. figur
3. figur. eccitato da una passione violenta, in partic. dall'
presentare, avere o assumere col tempo una co lorazione alquanto scura,
iii-2-103: incombe al nereggiare dei pini una folta nuvola cerulea, gravida di pioggia.
attraversava il fiume perdendosi al nereggiare di una selva. -sfumare nel nero
, mio padre faceva con le frasche una capanna, in fondo alla vigna,
nel cielo cupo. comisso, v-254: una severa chiesa con alte colonne nereggiava al
, 1-12: aperta la finestra mi accennò una gabbia di vimini, entro la quale
ala d'un tùffolo, o d'una spersa ghiandaia. levi, 2-69: le
lucentezza succosa. 3. formare una folla indistinta, una massa confusa di
3. formare una folla indistinta, una massa confusa di gente; agitarsi in
7-i-246: si vedeva da lungi nereggiare una schiera di insorti che accorreva al soccorso.
aspettante gli si presentò a imagine d'una smisurata chimera occhiuta dal busto coperto di
-essere gremito da un gran numero, da una folla di persone. pindemonte,
: fa tuonar la tua voce come una cannonata / e disperdi la bruma / che
anfitrite, tetide e galatea, ebbero una leggenda particolare connessa con vicende di dei
. -raffigurazione pittorica o plastica di una ninfa marina. -in partic.:
ad encausto, il corpo magnifico di una nereide torcendosi a seconda della curvatura attingeva
al mare, bagnante (e ha una connotazione scherz.). c
a muro graziosamente dalle mosche punteggiato d'una miriade di nerellini. -in partic
, e volea dire / ch'egli è una notte e che son le sue stelle
belle. pirandello, 5-168: aveva una grossa maglia nella luce dell'occhio destro,
gradevole (e ha per lo più una connotazione affettiva). tommaseo 2-i-62
bianco sulla nerezza dell'orizzonte, pare una torre di guardia per gli angeli.
2. figur. malvagità di una persona, perversità dell'indole, di
là rispose a sa. r., una lettera in cui si levò la maschera
occhio, non le era mai apparso d'una nerezza più concentrata. -carattere
. -carattere atroce e orribile di una vicenda. torti, xix-4-878: il
. ant. e letter. che ha una colorazione nera o molto scura o tendente
[testacei] nel di fuori sopra una veste fosca hanno spruzzi, onde e
qui bella donna è chiusa; ad una ad una / sopra le nubi nericanti
bella donna è chiusa; ad una ad una / sopra le nubi nericanti e crebre
: ha questa terra l'aspetto d'una argilla sparsa irregolarmente di noccioli nericci.
pellico, conc., i-477: una specie di grembiule passa loro fra le
'un volto abbronzito ', * una ciera bronzina ', per significare la
iv-1-586: quel cranio pareva composto d'una cera un po'ammollita dal calore,
di piante della famiglia amarillidacee, comprendente una quindicina di specie originarie dell'africa meridionale
di molluschi gasteropodi prosobranchi, forniti di una robusta conchiglia globosa chiusa da un opercolo
di mare delimitata dalla riva fino a una profondità massima di 200 m, in
le tradizioni occidentali più antiche, con una manifestazione di lutto, con un simbolo
cippo dona / al sonno e tesse una gentil corona / per lo soccorso che
giovinetto cigno, / e togliesi di fronte una catena / vaga di perle a
spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile dirizzatura, si rawolge-
compariva, spariva e tornava a ricomparire una massa di carne nera e filamentosa che
, vi-278: nel paese degli abiti neri una punta di putrido c'era sempre nell'
la rosanna mise,... una camicetta verde, di un verde marino
al simbolo di un casato, di una nazione. baruffaldi, i-191: ecco
galeotti. bartolini, 20-208: non una rossa clamide indossa ma un tabarro dozzinale
, 2-39: nera nera nera [una porta] poco meno della coscienza di un
di un moderato, ché ella è tutta una minestra. fanzini, i-337: in
colore, scurito da atrabile o da una disfunzione organica (il sangue, un organo
scritti, di parole, di segni (una pagina). pascoli, 1-202:
dev'essere difficile! -osservò alfonso guardando una facciata nera di note. -avv
di note. -avv. con una scrittura marcata. mazzini, 5-276:
montale, 3-121: l'angelo giunto da una città nera come il carbone [manchester
manchester] era nerissimo anch'esso. una di quelle donne che interrogate sulla loro età
anticipata vecchiezza, nelle anime poetiche è una crisi salutare che le ritempra, le
.. /... / se una brama sempiterna / giorno e notte altrui
causa di un'alterazione fisiologica, di una malattia o, anche, di una
una malattia o, anche, di una prolungata esposizione al sole. cenne da
do così fatto soggiorno: / con una vecchia nera, vizza e ranca, /
: vide rosmunda sopra un sedile rustico una figura di vecchie- rella da muovere a
compassione ed a raccapriccio chiunque. era una nanerottola scrignuta, con le grucce;
... scarna e nera come una mummia. beltramelli, iii-278: l'uomo
uomo, sessantenne, era nero come una vecchia carena e aveva, nella larga
uomo deve stringere, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle donne
, carezzare, schiacciare una donna, una di quelle donne
un'ecchimosi, un'alterazione cutanea, una parte del corpo percossa, ecc.
austerità di costumi o la parte che una persona ricopre in una determinata comunità,
la parte che una persona ricopre in una determinata comunità, la funzione che vi
fascista, nero e piccolino, con una mazza dal pomo d'argento, e
. affollato, gremito di persone (una piazza, una via, ecc.)
gremito di persone (una piazza, una via, ecc.); composto da
via, ecc.); composto da una gran folla di persone (un corteo
gran folla di persone (un corteo, una folla). verga, 4-39:
anche: che produce tale uva (una vite). palladio volgar.,
e vi è per lo più connessa una connotazione di lugu- brità, di desolazione
nere per l'ombre e piene d'una solitaria riverenza. ariosto, 34-8: sì
seconda / del film che gira / una va in fregola / l'altra sospira.
, l'insegna della farmacia notturna mandava una lieta luce rossa. vittorini, 9-7
, spettri o spiriti neri', secondo una comune credenza, forma materializzata di uno
da vizi, corrotto, depravato (una persona, l'anima, la coscienza,
che hanno ardito qualche volta di dire una parola per la causa della libertà e del
-pecora nera: persona che, in una famiglia o in un ambiente, è
. -che costituisce un peccato, una colpa; peccaminoso, riprovevole; che
. cardarelli, 218: mi parlava una volta di un suo sfortunato matrimonio con una
una volta di un suo sfortunato matrimonio con una vecchia strega danarosa, matrimonio fatto negli
: essi sostengono la loro fama nera con una sempre fiera andatura, e qualche bomba
2-xxiv-845: si sarà lasciato soggiogare da una sciagurata, ignaro della sua malvagità nera.
calunnioso, diffamatorio (un'accusa, una menzogna). chiari, 2-i-71:
alla sorveglianza! - ma questa è una nera calunnia! -gretto, utilitaristico
del ragionamento e dei calcoli ispirati da una nera ragion di stato, imposta da un'
costituisce infelicità, angoscia, afflizione (una condizione, una circostanza, uno stato d'
angoscia, afflizione (una condizione, una circostanza, uno stato d'animo);
a un tal rischio gli venne addosso una disperazione più nera, più grave,
. carducci, ii-8-97: comincia con una giornata ben nera questo '73: la
famiglia. giacosa, i-419: ti dico una cosa nera per un marito: tradisci
detto liberazione. brancati, 3-227: una noia lugubre e nera che avvolgesse,
-che rappresenta o costituisce un pericolo, una minaccia (una situazione, una condizione)
costituisce un pericolo, una minaccia (una situazione, una condizione). metastasio
, una minaccia (una situazione, una condizione). metastasio, i-iv-212:
dileguarsi senza mine. -che denota una condizione estremamente miserevole, disagiata, una
una condizione estremamente miserevole, disagiata, una grande indigenza (e ha per lo
la fame degli uomini nera: / come una muta preghiera. sbarbaro, 5-46:
. -che rappresenta, che descrive una situazione miserevole, triste, desolata,
muso nero! vittorini, 9-277: era una vecchia decisamente tale, infagottata in panni
panni da uomo... con una nera stanchezza intorno agli occhi. bernari
triste, in preda allo sconforto (una persona, il cuore). -anche
il poeta, pessimista nerissimo, dava una serie di risposte vigorose, l'una
una serie di risposte vigorose, l'una più offensiva dell'altra per il re del
esprimersi, di comportarsi, un pensiero, una considerazione, ecc.).
. diceva a me: « ci ho una speranza. il ward fu dalltiume e
frateui, 3-183: diceva le cose con una grazia un po'sorniona, con l'
4-199: don nicola l'accettò come una conferma delle sue più nere apprensioni.
che privilegia temi orrorosi e demoniaci (una corrente artistica o letteraria). -romanzo
nera, l'esecuzione capitale sembra diventare una specie d'incubo di società.
al fisco (per il quale viene tenuta una parallela ma non veridica contabilità ufficiale)
-fondo nero: somma di denaro che una società o ente possiede e gestisce occultamente
. incominciò a cantare. cantava con una voce profonda, violenta, nera, e
). dessi, 6-162: era una miniera impoverita, un labirinto di gallerie
pirandello, 7-506: s'è imparentato con una famiglia cattolica nera tra le più nere
gran cantù, il quale seduto in una specie di trono, rasente a una
una specie di trono, rasente a una parete del salotto centrale, si compiaceva di
di serve, proprio serve, neppure una; ci saranno quindici o venti dame
oggi in friuli non esiste né è concepibile una trama nera), e poi sono
. g. villani, 8-38: l'una parte si puose nome i cancellieri neri
..; l'uno tenea coll'una parte e l'altro coll'altra e
indicazione di un altro colore, denota una particolare intensità o sfumature, tonalità,
-il colore, scurissimo dei capelli di una persona bruna. dotti, 1-158
-parte di un oggetto o di una persona che si presenta di tale colore
occhi grifagni. pirandello, 8-529: ecco una busta sul tappettino, strappata. subito
subito lauretta si chinò a raccoglierla: una busta listata a nero con un francobollo
tu conosciarai e saprai la disfazione d'una città o d'una provincia. machiavelli,
la disfazione d'una città o d'una provincia. machiavelli, 1-iii-1271: se
sieno assettate e tenute in modo che una foglia non smagasse a uscire del luogo suo
belle donne onestamente ornate, / l'una vestita a bianco e l'altra a
bambino ». -con riferimento a una città, a una popolazione in lutto
-con riferimento a una città, a una popolazione in lutto. dominici,
di colore nerastro e si presenta come una polvere di colore molto scuro a causa
poiché il nocciolo della pesca, per una certa propietà, chiamasi assolutamente il nocciolo
espediente per conoscere se il nero di una stoffa è fatto a dovere e senza
la quarta brigata che si sosténne in una fabbrica di nero animale. tramater [s
dei suoi sali mediante riducenti; è una polvere finissima, molto scura e pesante
del rodio, che si presenta come una polvere nera con forti proprietà catalitiche.
. 37. maiale appartenente a una razza caratterizzata dal mantello molto scuro e
/ quando s'accende al lampo d'una stella. 39. figur.
, secondo la superstizione popolare, esercita una determinata persona; iella, iettatura
negativo. 49. gioc. una delle due combinazioni colorate su cui si
parte scura di un'incisione o di una stampa. arneudo [s. v
le ombre di un'incisione, d'una stampa, ecc. 51.
in due sètte, delle quali l'una si chiamavano bianchi e l'altra neri,
da pistoia, dove nata era in una medesima famiglia chiamata cancellieri. vasari [
di seppia: prodotto della secrezione di una parte dei visceri della seppia (o,
possesso di un impegno, di una documentazione scritta. a.
, passare dal bianco al nero: da una condizione favorevole a una sfavorevole, negativa
nero: da una condizione favorevole a una sfavorevole, negativa. antonio di meglio
ninfal vestia colore. -passare da una posizione, da un modo di essere
intendere1, n. 33. -dire una parola 0 nera 0 bianca su qualcosa'.
più volentieri in gogna, che dir una parola, o nera o bianca, su
il meno meno che tu ti ribeccassi era una quindicina di giorni al fresco; e
bianco e il bianco nero: far apparire una cosa per un'altra, ingannare.
nero: essere alquanto pessimista riguardo a una questione, a un problema.
ma che indirizzo avevano? ricevesti almeno una mia prima, del 18 maggio?.
nerobandato, agg. letter. vestito con una divisa nera con pantaloni listati da bande
stretti e allungati, forniti unicamente di una pinna dorsale, che raggiungono la lunghezza
rafineschi a scapito de'singnati, proveduti di una sola pinna dorsale, e così denominati
prepara anche, soprattutto in america, una varietà, detta nero di gas,
sottoponendolo all'azione di scintille sotto una pressione di due o più atmosfere; una
una pressione di due o più atmosfere; una varietà, usata nell'industria della gomma
della gomma, è stata ottenuta bruciando una miscela di naftalina e antracene con gas
1-64: quella sorella non aveva menato una vita da santa in gioventù, né
e organici. viani, 19-357: pigliate una libbra di terra rossa e una di
pigliate una libbra di terra rossa e una di terra gialla e una manata di
terra rossa e una di terra gialla e una manata di nerofumo,...
bacchetti, 2-194: al passar di una locomotiva, che dal lungo fumaiolo sbuffava
si forma su uno specchio o su una superficie, per lo più metallica,
. montale, 12-116: chi sfogli una rivista letteraria italiana può leggervi senza dubbio
alquanto scura. bechi, 85: una specie di beduino smilzo, nerognolo,
. magalotti, 1-98: ecco subito una ricetta di vernice da smaccare le frangipane
olio e con le caratteristiche fisiche di una sostanza oleosa. neròlo2, v
prima che gli consentisse. - tu eri una nerona. = forma femm.
denaturato per whisky, orina per birra una volta a tommy watson, cristo che
dopo aver fatto fuoco e fiamme per una bazzecola, uno di questi neroncelli gridò scendendo
chiostro, termina il suo racconto con una poesia goffa ed inumana. settembrini,
santangelo ladroneggia. manzella-frontini, lxxv-289: una notte, una sola notte / io
manzella-frontini, lxxv-289: una notte, una sola notte / io vorrei neroneggiare ferocemente
: che dirò di nerone che, d'una eterna fama cupido, volse che il
-che è indetto in onore di nerone (una festa). p. del rosso
da nerone; dedicato a nerone (una festa). carducci, iii-17-94
quanta tra le viltà e brutture d'una società equivoca di 'parvenus 'dell'
gli ozi superbi e le iniquità eleganti di una feudalità decadente bollate a fuoco da un
profanato le pareti della sua casa con una fantasia più infame dei sogni neroniani. cardarelli
. cardarelli, 497: per una bella frase nietzsche avrebbe incendiato roma un'
un'altra volta. come stilista era d'una crudeltà neroniana. -che rivela tendenze
, lascivo, sensuale, pervertito (una persona). d'annunzio, iv-2-597
in un felze lo spettacolo dionisiaco d'una città che s'incendia delirando.
4. sfarzoso, pomposo, lussuoso (una festa, una manifestazione).
, pomposo, lussuoso (una festa, una manifestazione). ojetti, i-71
, i-71: fasci di fotografie colossali per una cinematografia neroniana. guglielminetti, 2-11:
: principessa, / voi ci offrite una festa neroniana! = voce dotta,
fenoglio, 1-98: era aulicamente ravvolto in una mantella di prezioso castorino nero, lunga
la corolla con quattro petali, ed una drupa baccata con due a quattro semi
sguardo, nel mio spirito, in una mala disposizione della mia infelice natura.
, nerastra, che si forma su una superficie per ossidazione e per vecchiaia;
di sudiciume. levi, 6-31: una lampadina, sporca di antichi nerumi di
di antichi nerumi di mosche, mandava una sbiadita luce giallastra. le mosche volavano
ii-59: le statue parevano ritrovare quasi una discreta lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume
abbandonata, l'infelice, piomba d'una tratto una gran cappa di nerume.
l'infelice, piomba d'una tratto una gran cappa di nerume.
vegetali formino nelle papille nervali dell'olfatto una disgustosa impressione, per cui le rigettano
. (nèrvo). ant. fornire una persona delle forza e del coraggio necessario
stilistico o, anche, ideologico di una scuola o di un genere letterario.
in corrispondenza della pagina superiore e costituiscono una specie di scheletro che funge da sostegno
si vedono nella sezione del tronco di una pianta e che cambiano colore a seconda
bocchelli, 14-139: venne un dignitario con una nervatura di foglia di banano forata,
di banano forata, cosi da costituire una cannuccia lunga quattro braccia. pioverle, 6-75
9. tess. decorazione di una stoffa costituita da diverse cuciture in rilievo
costituita da diverse cuciture in rilievo, una a ridosso dell'altra. arpino
spalle fin oltre i ginocchi le scende una leggera giacca trapunta di vivacissimi colori che
l'età e sono sempre gli animali d'una muscolatura e di una nerveologia la più
gli animali d'una muscolatura e di una nerveologia la più irritabile. = voce
, 1-313: il lavoro di tutta una vita perduto per qualche nervetto che si è
. fibrilla vegetale; sottile nervatura di una foglia. mattioli, 1-659: son
timpano v'è un nervettino tirato come una corda. = dimin. di nervo
e vigorosi, nervoso (un organo, una parte del corpo).
; che colpisce il sistema nervoso (una malattia). c. mei
usato come rimedio nelle malattie nervose (una sostanza). -gas nervino: ciascuno
dicono come l'uomo è composto di una moltitudine quasi che infinita di nervi,
così lene moto al fluido elettrico e determinare una cotal blanda corrente ne'rami o fili
quelli che dànno il movimento volontario ad una parte nascono originalmente dall'altra. o
e il termine è spesso associato a una connotazione di labilità, di particolare fragilità
tarchetti, 6-ii-275: quella creatura è d'una irritabilità portentosa, ha i nervi scoperti
più, riposando, si può avvertire una leggera vibrazione, fastidiosa a chi abbia
: finita la lettera, ebbe come una crisi di nervi: stracciò la lettera,
-tutto nervo o nervi', che ha una complessione fìsica robusta e asciutta.
il nervo illanguidito del facchino, guidandolo una e due volte in porto.
le tendenze o le pratiche omosessuali di una persona. dante, inf.,
muscoli, se già non volesse accennare una parlasìa o peggio, acquistatosi così scapestrando
v-103): orlando ferì lui d'una percossa, / a cui non ebbe il
monte pindo,... trovò una scorza di testugine morta da lungo, senza
nervi freschi ed egli gli ruppe ad una stratta. savonarola, 7-ii-
ferri ai piedi o colla reclusione in una camera solitaria, col digiuno a pane
mio porta-bastoni, / che vantava: una canna di bambù, /...
organo vegetale, in partic. di una foglia o di un petalo; nervatura
. mostrano in tutta la lor carne dentro una orditura e un ripieno di queste fila
teneri nervi. valeri, 3-286: una rete di nervi esili e un velo /
/ l'autunno è quel che resta d'una foglia. -parte fibrosa o
, cordonatura che limita le sezioni di una volta a crociera o modanatura di un
delle piante. -rachide di una penna. campanella, 1091: chi
zunto un vento sì rotervo, / una fortuna sì forte e crudele / che de
cecchi, 6-24: henry ford rappresenta una generazione più giovane. non con meno nervo
non con meno nervo; ma in una qualità di temperamento e in una congiunzione
in una qualità di temperamento e in una congiunzione d'avvenimenti diversi.
, di un'opera letteraria, di una lingua, di uno stile, di
muscoli e nervi, acciaiata, penetrante come una lama di coltello. -forza
coltello. -forza persuasiva di una teoria o di un argomento.
. frachetta, 914: volendosi in una repubblica conservare un nervo di denari per
-totalità di un gruppo o di una categoria di persone. nardi,
d'allievi, se doveste concentrare in una facultà speciale l'alta matematica,.
terminare,... ma solo ad una forma di terminare... frettolosa
che l'unione durerebbe fino allenterà conclusione d'una a ferma pace. crusca, iii
imagini che potrebbero urtare i nervi a una donna di parto. de sanctis,
canali non s'era peritato di assumere una certa aria paterna e sacerdotale che aveva
la sabbia e menò un calcio a una teppaia di ficodindia, e decise di
nervi e specialmente a berto non ne passava una. -recidere, tagliare, troncare
catena. -saltare i nervi: avere una crisi nervosa. p. levi,
commercio. -tagliare un nervo: infliggere una sconfìtta o un'umiliazione particolarmente dolorosa.
tutto il mondo maomettano, è stata una grande scossa. -tendere il nervo
sua vita di ballerina era avvolta da una nebbia. 20. prov.
quella elasticità o contrattilità, o in una parola mobilità specifica che lor conviene,
nervicelli sonori su l'arido petto di una incadaverita testuggine numerosamente distesi, la fé
, giunta e nervacci, che è una maledizione. = dal lat. nervus
e apriva nervosamente la busta, con una lacerazione brutale. di giacomo, i-589:
del psicologismo di italo svevo esercitato su una società e una città niente affatto estetizzate
italo svevo esercitato su una società e una città niente affatto estetizzate: su un
perver tita dagli abiti d'una cultura farraginosa e contraddittoria) sono lasciati
cui i nervi hanno uno sviluppo e una rilevanza notevoli; abbondanza di nervi o,
o durezza di un materiale, di una fibra. biringuccio, 1-136: si
lanugine... e il filo ha una nervosità eguale, quasi più che le
. snellezza, agilità del corpo o di una sua parte (che denota sensibilità,
, 9-51: venne osservato che, con una crescente passione d'esprimere le azioni e
, e, in conseguenza, con una crescente predilezione per l'estrema nervosità e
... lievemente eccitata, nascondendo una nuova e speciale nervosità sotto una gaiezza
nascondendo una nuova e speciale nervosità sotto una gaiezza malsana. pascoli, 1-469: il
sfogo in una guerra nazionale, vorranno scoppiare ad ogni
essi. goldoni, iii-945: fu essa una malattia più di spirito che di corpo
di corpo,... consistente in una diffusione di pessimi sughi in tutto il
potersi operare. tarchetti, 6-i-207: parea una contrazione nervosa eccitata da qualche passione feroce
le valli profonde di calinni e gli prometteva una sera di quiete nervosa, libera da
stimoli. malpighi, 1-235: è una porzione di siero o sugo nervoso.
bicchierai, 96: malattie prodotte da una causa che abbia agito contro tutto o
notevole dalla cellula e, avvolto da una guaina protettiva, costituisce la fibra nervosa
nervi corrispondenti. sbarbaro, 1-15: una donna s'è venuta a sedere davanti
sua fluidità lo rende incapace, causa una minima lacerazione nelle parti nervose e sensitive
colpisce o che interessa i nervi con una certa gravità; che ha origine da una
una certa gravità; che ha origine da una loro alterazione (un male, uno
a. cocchi, 4-2-79: rappresenta una malattia nervosa di mediocre forza, ma inveterata
. 2. 4. che ha una particolare eccitazione o irritazione dei nervi,
si muove inquietamente, denotando nervosismo (una parte del corpo). svevo,
meraviglia, ira: siete gettati in una situazione nervosa, convulsiva. pratesi,
vece le parlava. -caratterizzato da una vivace attività bellica, baldini, i-178
strade. era quella che si dice una giornata un po'nervosa. 6
nervosa. 6. che ha una muscolatura forte e asciutta, priva di
, gagliardo. -anche con riferimento a una parte del corpo. s. gregorio
piedini faceva intravvedere i delicati contorni d'una gamba ritondetta e nervosa. tarchetti, 6-i-263
, 6-i-263: un colorito bruno; una corporatura maschia, spigliata, nervosa,
landolfi, 7-99: la dattilografa era una bionda di corpo nervoso, di pelle delicata
un fastidio a rammorbidarlo. -in una raffigurazione in pittura o in scultura.
ghislanzoni, 16-66: non vi pare che una favilla elettrica, sprigionandosi dalle dita nervose
così teneri denti che non possano mangiare una carne nervosa e anche roder un osso
osso. pananti, iii-105: vi è una tribù sempre occupata a far la caccia
da nervature sporgenti (un organo vegetale, una foglia). soderini, iv-409
un materiale); capace di sviluppare una potenza notevole, robusto e flessibile (
. trissino, 2-2-242: fileno spinse una saetta acuta / fuor del buon arco
e tutte le sorte degli agrumi desiderano una terra sottile, ma nervosa, e che
lotta con la speranza di piegarlo ad una pace pregiudiciale a suoi collegati. gir
efficace; potentemente espressivo, vigoroso (una lingua, un discorso, una locuzione,
vigoroso (una lingua, un discorso, una locuzione, un'opera letteraria, uno
algarotti, 1-x-331: lo stile dell'una tragedia è temperato e dolce quale si
altri va rintracciando indarno fra le amenità di una letteratura troppo divisa dal pensiero. aleardi
poterono usare di tutte le risorse di una tavolozza arricchita da un linguaggio più moderno,
anime femminili, mandate a giornali, in una prosa nervosa, viva a tratti,
agitazione dei nervi che rende estremamente suscettibile una persona; nervosismo (anche nelle espressioni
nauseato, dissi: « per me una cicoria in brodo ». pavese, 7-129
bassano veneto, alcuni magnani gli fecero una burla, togliendogli, senza che lui se
, 274: l'inferma è affetta da una febbre nervosobiliosa, febbre complicata con qualche
bot. ramificazione estrema delle nervature di una foglia. = voce dotta, dal
. ant. e letter. che ha una corporatura asciutta, agile, nervosa;
tutto nervi. -anche con riferimento a una raffigurazione in scultura o in pittura.
l'acqua da due mammelle, dall'una calda e dall'altra gelida, le
mula estraneità a un fatto o a una richiesta per evitare conseguenze spiacevoli o
sostant. rosmini, xx-124: una filosofia che comincia unicamente da'sensi,
de'propri loro. -in una costruzione analoga all'abl. assol.
che un fatto avviene all'insaputa di una determinata persona. cesari, 1-2-231:
tutti gli uomini non sieno sufficienti ad una arte o scienza, e che, se
, se tutti gli uomini n'imparassono una sola, ce ne sarebbono de gli
, imperò che la nescienza importa una semplice negazione di scienza. siri, ivii-
siri, ivii- 615: si concluse una tregua tra arnheim e frid- land della
di arras... gli fé sentir una lettera del gonzaga il quale scriveva che
canfora, porcelane. = adattamento di una voce ind. nesire, intr.
, a caratteri neskhi di stile diverso, una iscrizione in versi che somiglia molto,
corsiva attuale. = adattamento di una voce ar. nesochèno, sm
uccelli ana- tidi anserini, costituito da una sola specie, detta oca delle hawai
spontanee, vegetali o animali, limitata a una regione insulare. = voce dotta
di roditori le- poridi a cui appartiene una sola specie, caratterizzata da orecchie corte
: mia vita è da pregiar men d'una nespa. = forma sincopata di
. carducci, ii-15-199: ho fatto una colazione -che me la passa il collegio -che
si fece anche, delizia inconsueta, una scorpacciata di banane e di nespole.
. sugli anelli, sui saliscendi di una strada dove s'incontrano di tanto in
3. sonaglio di forma sferica, contenente una pallina di metallo e applicato ai finimenti
): copriva... il cavallo una coperta di broccato d'oro riccio sovra
: morgante non lo [dodone] stima una farfalla, / ed appiccagli una nespola
stima una farfalla, / ed appiccagli una nespola acerba, / tanto che
mani il bastonaccio / per dare a folco una nespola secca. mercati, 1-11:
, indegno! - / gli sciorina una nespola nel grugno. d'azeglio,
braccio della stanchezza ed aveva colta d'una certa nespola sulla spalla che, benché
sbieco, pur gli aveva portato via una bella porzione di sue forze. codemo,
4-348: il marchese, ormai sordo come una talpa, s'era buttato un
la torre sonò. / e preparò una nespola brumesta / da dar al duca e
. belli, 166: tu mi desti una vagliatina giudiziosa della mia ode per la
-maturare le nespole: verificarsi, a una certa scadenza, una conseguenza attesa o
verificarsi, a una certa scadenza, una conseguenza attesa o paventata. giovio,
essere nespole da mondarsi', non costituire una facile preda. zucchetti, 33:
le nespole: per indicare l'evolversi di una situazione in senso positivo o favorevole col
modo da ricordare le alette di una nespola; fornito di una corona
le alette di una nespola; fornito di una corona tagliente (uno strumento chirurgico
, mentre che s'avolgono con una sol mano) raro si ritrovano.
: costituito da pelli cucite (una veste). marchetti, 5-240
nell'affinità fra le due dottrine non vedeva una intrinseca concordanza, ma una rispondenza di
non vedeva una intrinseca concordanza, ma una rispondenza di concetti materialisti. b.
teoria-pratica... significa che si attraversa una fase storica relativamente primitiva. -disposizione
parole in cui non scopriva altro nesso che una grande dolcezza. d'annunzio, iv-1-447
mesi isolato in un paese ove si parla una lingua incomprensibile, evitati dal prossimo solo
pascoli, i-704: a ciò era necessaria una lingua come quella di catullo, in
. v.]: nesso dicesi pure una figura, più propria delle scritture corsive
vocalici oppure consonantici, nel corpo di una parola. -nesso grafico: gruppo di
, che forma un'espressione stereotipata o una locuzione. 7. mus. nel
]: altre [figure] semplici di una, altre nessi di due, tre
). landolf, 13-79: era una gatta; di nessuna razza, ma
. (femm. -a). non una persona affatto (ed esclude in modo
senza un angolo d'ombra, in una immensa luce calda, era quasi deserta
dei ginocchi di nessuno. -in una frase negativa. latini, 1-170:
che voglano comparare uno cavallo che vale una quantità, e nisuno per sé solo
. alvaro, 5-12: l'antonia era una donna di nessuno, venuta su da
donna di nessuno, venuta su da una tribù di donne che abitava presso la
. vittorini, 5-184: l'uomo che una loro pattuglia di militi uccise e derubò
piovene, 7-496: non fu neuilly una vittima della battaglia fra la comune e
sa di avere negli occhi e nel corpo una vita / che a suo tempo era
nel mondo. 7. in una prop. comparativa: chiunque, chicchessia.
far la spesa tutte le mattine con una sporta spettacolosa, per mostrare alla ente
come nessuno. 8. in una prop. interrog. o ipotetica: qualcuno
interrog. o ipotetica: qualcuno, una qualche persona. boccaccio, vili-1-21:
, per certo credo che io ammazzerei l'una e l'altro. badalucchi, 32
azalee, ma anche t'imbattevi in una sparagiaia, in una nestaiòla, in un
t'imbattevi in una sparagiaia, in una nestaiòla, in un filare di viti
terapia fondata sul digiuno prolungato o su una dieta molto ristretta. = voce dotta
alla pianta (e può essere costituita da una gemma sola, prelevata dalla pianta che
nesto intorno e di sopra e tra l'una e l'altra marza. caro,
scalza. 2. operazione dell'innestare una marza o una gemma su una pianta