intento di screditare, un'attitudine, una virtù o, anche, un oggetto
che non scrive! qui c'è una lista di gente che non scriverà per tutta
due differenze: alcune che, dicendo una cosa, ne motteggiano un'altra per ironia
sentenziosa (per lo più in relazione con una prop. oggettiva). della
mordace, sarcastico (in relazione con una prop. oggettiva). ariosto,
non liberta. gualdo priorato, 10-i-10: una sera trovatosi a cena in casa del
passando l'abate efrem un giorno per una via, una meretrice per operazione del diavolo
efrem un giorno per una via, una meretrice per operazione del diavolo e a
, 16: non può andar qui una povera fantesca per un suo servizio che quanti
un sorriso. -in relazione con una prop. oggettiva. ottimo, i-299
questa sorte di motti bisogna che l'una cosa e l'altra, cioè così quel
l'esercito in due, e con una parte andando a fidene, con l'altra
. -anche: che, in una particolare circostanza, dice una battuta scherzosa
, in una particolare circostanza, dice una battuta scherzosa, esprime un giudizio pungente
lett. it., i-353: venne una letteratura sensuale e motteggiatrice, profana e
quello che il padre aveva avvertito: una profonda e generale indifferenza in fatto di
un animale. landolp, 2-no: una pica spintasi fin quassù riprende precipitosamente la
, 2-iv-368: io credo che se una compagnia di ebrei si presentasse ora ad
ha che far col motteggio, che è una delle virtù morali, e la ragion
mordace. bembo, 10-v-192: fare una canzon tutta di proverbi senza dar loro
animale umano che... compilasse una storia nella quale, tacendo le cose importanti
pure andar sovente in motteggio coloro che una qualche voce o frase di replicare hanno
quel grand'uomo, vennero più d'una volta da ottavio messi in motteggio.
più di cinque] un motto, una sentenza, un proverbio di significato per lo
musici,... anticamente significava una composizione toscana per lo più di pochi versi
comprende brevi componimenti fondati essenzialmente su una struttura costituita da identiche sezioni ritmiche e
configurò variamente nei secoli seguenti pur conservando una sostanziale unità formale, e si caratterizzò
, un mottetto, / un vespero, una messa, un 'tantumergo '.
risponde dall'altra parte della vailetta con una frase di egual durata.
... dal mottetto pastorale, una specie di zampogna, dell'uomo che
parini, giorno, iii-276: qui l'una un sottil motto / vibra al cor
che in qualche luogo, qualcuno si prendeva una specie di libertà, aveva trovato un
saluti e i motti, più d'una ragazza di fuori doveva arrossire e stringersi
dante, purg., 5-7: una [ombra] gridò: « ve',
pulci, 4-12: adorando, sentiva una voce / che gli dicea: -non temer
per lo più breve, che richiede una quantità minima di parole; notizia,
con un compì, di argomento o con una prop. subordinata e per lo più
direttore ruspaggiari a prendere un motto d'una risposta di che l'ho pregato.
con notevole forza espressiva il frutto di una lunga esperienza di vita, di analisi
e di grande forza, e con una mazza di ferro in mano non gli si
, 3-10 (1-iv-337): poi l'una all'altra per la città ridicendolo,
poema giocoso, la cui favola è tutta una pura invenzione, saporitissima parodia di poemi
efficace ed esauriente un concetto filosofico, una valutazione, un giudizio per lo più
sacrosanti riti. tommaseo, 15-53: una forte passione, vibrata in un motto
stando colla testa sopra il seno d'una signora nomata laura, se fe'una
d'una signora nomata laura, se fe'una patena con un lauro, ove egli
te quaesiveris extra 'è tratto da una satina di persio: ed è un motto
petto coperto di larghi tatuaggi azzurri: una testa di donna, e intorno degli
su un cartiglio, un dipinto, una statua, un ciclo figurativo per illustrarne
giardino aveva in viva pietra fatto scolpire una statua al naturale, tenente in una mano
una statua al naturale, tenente in una mano una tazza e nell'altra un
statua al naturale, tenente in una mano una tazza e nell'altra un bel grappol
coronata di alloro immortale, tiene con una mano la tavoletta de'colori e i
a'suoi piedi vi è il compasso ed una tela da dipingere col motto intorno:
a derisione de'cristiani nella sommità di una torre un gallo di rame, con un
un albero, il quale dando fiato in una lunghissima e sottilissima tromba, ne farà
, dello stato d'animo di una persona o della collocazione, dei pro
questi motti siano applicati bene. viassume una connotazione iron.) -anche: frase sconti
delfico, ii-103: l'aristocrazia trovava tava una parola d'ordine, corse rapidamente di bocca
le varie fisionomie degli uomini. moretti, una croce greca, or come un vaso di
vita d'uno scrittore, e motto con una data e con un nome. l'
ordinanza, pigliare il motto, tal che una confusa maimpronte consuete dell'editore co 'l
. giuglaris, 305: un saltimbanco con una bidente. scia in mano et a
scia in mano et a canto travestito in una lasciva donna 8. parola
anche della difficoltà di un problema o di una pesenti motti. esopo volgar.,
15-227: tal accenno... darebbe una definitiva qualche suo motto d'ingiuria.
che le idee del pellegrinirentino non fosse propriamente una cornelia. landolfi, avrebbero mai
lo ultime due voci possono essere prese per una: 'lordapiù civile e politica e
'delle sale e de'grandi. una connotazione iron.). pascoli, 1020
suo motto sul petrarca. lo più di una composizione a programma per
: v. successione. -che detiene una potestà 0 ricopre una determinata funzione giuridica
. -che detiene una potestà 0 ricopre una determinata funzione giuridica per diritto di
per mandato istituzionale (un mundualdo, una persona che ne rappresenta giuridicamente un'
paese o della località in cui vive (una varietà vegetale, una specie zoologica)
cui vive (una varietà vegetale, una specie zoologica). rantusio, iii-145
o della località in cui è nata una persona (o un gruppo o un popolo
nell'infanzia, nell'ambito familiare (una lingua, una parlata). guazzo
nell'ambito familiare (una lingua, una parlata). guazzo, 1-88:
leziosaggine (l'accento, la cadenza di una parlata). leopardi, iii-75:
al modello ritratto (un dipinto, una figura); verosimile. mazzeo di
cesarotti, 1-xxxix-105: esso potrebbe essere una scuola di pittura per i paesisti;
l'amatore a tre cose: l'una si è a magnificare l'amato; l'
che invita l'uomo e la donna ad una indivisa comunione di vita è anch'esso
, ferita, fui sul punto di meditare una vendetta, e di cercare altrove quel
l'usare la dimestichezza d'uno uomo una donna è peccato naturale. -teol
, anche, nella struttura fisica di una persona o di una stirpe, di
struttura fisica di una persona o di una stirpe, di un popolo, indipendentemente
o dall'apprendimento (un carattere, una dote, un difetto, un vizio,
una virtù, una facoltà, l'insieme dei
una virtù, una facoltà, l'insieme dei caratteri distintivi
77-6: memoria èe di due maniere: una naturale et un'altra artificiale..
altro [il latino]: l'una si muove da cautela di disconvenevole ordinazione
iv-330: impedito... da una certa irresoluzione e perplessità che gli era
il solo naturai senso per guida trova una intollerabile noia nella lettura di tali opere
, al carattere, all'indole di una persona o, anche, di un popolo
(o lascia presumere di possedere) una prerogativa, una caratteristica, un talento
presumere di possedere) una prerogativa, una caratteristica, un talento innato per una
una caratteristica, un talento innato per una determinata attività, talvolta senza necessità di
, di apprendimento o di esperienza (una persona: per lo più con riferimento
che si lascia dominare dagli impulsi (una persona); istintivo, irrazionale.
dalla coscienza di un gruppo o di una società in un determinato momento storico (
natura (un atto, un comportamento, una pratica). latini, rettor.
, indipendentemente dall'aiuto divino (una conoscenza, una verità); che trova
dall'aiuto divino (una conoscenza, una verità); che trova fondamento o
conferma esclusivamente nell'ordine della natura (una prova, una dimostrazione, una teoria
ordine della natura (una prova, una dimostrazione, una teoria, un giudizio
natura (una prova, una dimostrazione, una teoria, un giudizio, senza fare
naturale: che ha come oggetto materiale una dottrina, un concetto, una notizia,
materiale una dottrina, un concetto, una notizia, un'affermazione e come oggetto
e come oggetto formale l'autorità di una persona, di un'istituzione, di un
(un fatto, un fenomeno, una dimostrazione rispetto alla descrizione, all'immaginazione
, vestita di maniera ch'ella pare una serva naturale. b. de'rossi
alla naturale scaletta... n'era una finta che sì acconciamente s'accompagnava con
, 9-550: anticamente imposta / d'una verace e naturale stalla. lippi, 4-62
-che è presente fisicamente, vivente (una persona). -anche: presente in
saranno persone viventi. -personificato (una dote, una caratteristica). vasari
viventi. -personificato (una dote, una caratteristica). vasari, i-583:
della vita mortale (un sentimento, una condizione d'animo: con valore limitativo
beicari, 1-31: essendo a giovanni rimasa una fanciulla d'età d'anni tredici e
struttura ontologica, dalla sua essenza (una qualità, una proprietà, il carattere
, dalla sua essenza (una qualità, una proprietà, il carattere di una relazione
, una proprietà, il carattere di una relazione, di un'attività, ecc
principato nuovo] nascono in prima da una naturale difficultà, quale è in tutti
particella 'o] è questa, di porre una cosa in loco d'un altra.
fondamentale di qualcosa (un nome, una definizione). fra giordano, 160
nella struttura chimica e fìsica originaria di una sostanza, di un tessuto organico,
dalla composizione chimica di un corpo (una qualità, una proprietà, una caratteristica
di un corpo (una qualità, una proprietà, una caratteristica, una forza,
(una qualità, una proprietà, una caratteristica, una forza, un fenomeno
, una proprietà, una caratteristica, una forza, un fenomeno).
sole. -normale (lo stato di una sostanza). g. del papa
al soggetto, all'argomento trattato (una prova, un'argomentazione, una deduzione
(una prova, un'argomentazione, una deduzione, ecc.). guittone
mia madre vedova, ma allegra quanto una sposa. era questa una consequenza naturalissima
allegra quanto una sposa. era questa una consequenza naturalissima dell'avversione che non ingiustamente
di determinate funzioni (un luogo, una sede); conforme alla normale disposizione
. normale, solito (un fonema, una lettera pronunciata o scritta); etimologico
, che è peculiare della struttura di una lingua determinata. giordani, 1-1-262:
28. che si fonda sull'appartenenza a una stessa stirpe o razza o che e
filangieri, i-665: molte famiglie vicine formano una tribù, un " orda ',
tribù, un " orda ', una società puramente naturale. -che è
o atteggiamento comune (un popolo o una persona rispetto ad altri).
delle bestie -hanno a portata d'occhio una fauna abbastanza ricca e varia, come
non subiscono mutamenti né attraverso né dopo una guerra. -stipulato fra popoli legati
, si pose innanzi la formola di una 'lega latina ', di un'alleanza
e naturale rammarico d'ognuno che perde una persona cara. leopardi, iii-107:
di mantenere equilibrati risparmio e investimenti in una determinata situazione economica; saggio prospettivo
diesato o bemollizzato (un suono, una nota nel sistema diatonico); che
variazione numerica che subisce la popolazione di una certa area in un dato periodo di
persona che è nata e che risiede in una determinata località o che, essendo forestiero
dai naturali del luogo davano al convento una grande clientela. 42.
, 748: sono per la fattura d'una testa di bronzo grande dua volte più
vasari, i-146: fece di tiglio una figura d'un san rocco, grande
maggiori del naturale, cioè un uomo e una donna, significandosi per queste il giorno
contraddistinguono la personalità o la mentalità di una persona; indole, carattere, temperamento
carducci, iii-7-365: odio vecchio a una superstizione pestiferamente tirannica, orgoglio novo di
che rivela l'indole, la mentalità di una persona. guicciardini, iv-342: costui
, spirituali o intellettuali, che conferiscono una determinata inclinazione o una particolare abilità;
che conferiscono una determinata inclinazione o una particolare abilità; talento, ingegno, intelligenza
g. gozzi, 5-85: questa è una materia forte e brava / da pestar
che avea gran naturale si trovò con una putta; quando furo in camera ed elli
, ma te l'accresce, con una purità d'altro genere. 48
un dio immenso, né mica di una immensità alla naturale, ma alla divina
. m. cecchi, 1-1-394: vedrete una pittura, parte / ritratta al naturale
re ritratta al naturale. -con una riproduzione minuziosa, assoluta- mente fedele della
realistico, verisimile (con riferimento a una descrizione o, anche, a un'immagine
corporali ancora. tortora, i-328: con una lettera la quale, in luogo di
sottoscrizione, aveva un cuore trapassato da una spada, da che fu detta la lettera
ch'era meglio vedere un palazzo, una casa, farsi un'idea al naturale.
in cima di cui non è altro che una testa di bronzo al naturale d'esso
li altri un quadro assai grande, una danae ignuda, gura al naturale,
. baretti, 6-188: v'è una sala grande, che nel soffitto ha dipinti
e 'a naturale ': cioè quand'una cosa rappresenta un'altra con molta verità
colore anziché con gli smalti araldici (una figura, a eccezione del cervo che è
firenzuola, 964: le campane hanno intorno una cotale, / ritratta proprio com'una
una cotale, / ritratta proprio com'una corona, / anzi è una corona
proprio com'una corona, / anzi è una corona al naturale. bellincioni, ii-144
questo... ti fo in una osteria, / anzi mi par più presto
-imitare perfettamente il comportamento di una persona. n. franco, 6-24
vero, da un modello reale, con una riproduzione minuziosa, assolutamente fedele della realtà
ingegno, il quale sì ritraeva del naturale una pecora. leonardo, 7-ii-178: tu
di s. domenico de'frati predicatori una sepoltura di marmo per quel pontefice, il
(con riferimento all'aspetto fisico di una persona). viani, 19-145:
abiamo conperato uno pezo di marmo d'una figura del naturale, e. llunedì comincerò
tarchetti, 6-1-152: anche il pagamento di una sola rata dà diritto all'intera rendita
da modello per un ritratto o per una scultura; posare. c. dati
già come finito, cioè il trovare una testa ch'esprimesse divinità per esprimer cristo
: il fatto del re alessandro, che una delle sue concubine... per
punto ho fatta la mia vita in una certa forma a casaccio e naturalaccia.
un avaro, non è possibile immaginarsi una idea più viva e più perfetta dell'
'. però mostra in chi parla una certa bramosia di 'procedere '.
non saper vedere, anzi la stima una identità, che è che egualmente e
rapito, come se il contenuto fosse una sfera solida e l'ambiente un liquido.
. -carattere sensibile e intelligibile di una cosa. vittorini, 7-187:
... la sua naturalezza è una mera relazione di esso verso gli altri fatti
contraddistinguono la personalità o la mentalità di una persona; indole, carattere, temperamento
, essendo la scienza una, le genti fossero diverse, cinici,
, 16-v-399: la vipera è dotata di una tal naturalezza pacifica e innocente che,
ché, in realtà, si tratta di una naturalezza o addirittura d'un'incoscienza
comprendere non solamente la cittadinanza particolare di una città o terra, ma quella ancora
, 1-92: colorì l'anno 1603 una danae in atto di dormire e una
una danae in atto di dormire e una donna vecchia che le sta appresso con
del pedante, niente del vescovo, e una felice indole d'allegria che gli invidio
faceva il tono della voce che era di una naturalezza eccessiva, quale, appunto,
come un oggetto nuovo, comprato in una bottega. ma no, caro, tu
te, nel tuo sangue, è una cosa che t'appartiene con naturalezza.
e la ragione, ma non riconoscendo una terza facoltà superiore a quelle, nega
grado di riflessione che le riproduce in una forma più generale, ma senza mutarne la
: il naturalismo non occorre che sia una concezione metafisica della realtà; basta che
italiano sia stato in un primo tempo una filiazione del naturalismo francese da cui ci
e prevenuti ed ha fatto più d'una volta le loro parti. nencioni, 1-25
è dubbio che esistano i dati per una delle più felici soluzioni personali della poesia
fenomeniche (e, talvolta, può avere una connotazione spreg.). carducci
: se il visitatore è colpito da una certa aria settecentesca ch'è in tutta
non di tutte, di molte malattie ad una potenza occulta che chiamavano * natura
preso ad oracolo d'una scienza puramente e intieramente religiosa.
, 7-365: non sono mai stata che una semplice naturalista ne'miei pensieri e discorsi
del naturalismo letterario (un autore, una corrente, ecc.). - anche
del naturalismo letterario (un'opera o una poetica letteraria). nencioni, 2-4
); romanzo mondano, che è una novella tirata avanti per trecento pagine.
, ii-12-130: la vita non è poi una malattia, ma un bene; e
12-205: modigliani in principio tendeva a una rappresentazione naturalisticamente compiuta ma difficile.
e trasmutò il pensiero del littré a una nuova fase: la filosofia naturalistica o
la filosofia non può essere ridotta ad una naturalistica 'antropologia ', cioè l'unità
in senso generico, la tendenza a una rappresentazione assolutamente fedele e oggettiva della realtà
atteggiamenti di stupore e di meraviglia che una persona vive e assume di fronte ai
si svolge con spensieratezza naturalistica, in una sorta di magia primaverile, ancora avvolto
carità! nessuno dei suoi personaggi ha una vita 'naturalistica ', ognuno di essi
oggetto, di un fenomeno o di una persona, di una tendenza, di
un fenomeno o di una persona, di una tendenza, di un istinto, di
di un istinto, di un sentimento a una funzione o a un ordine naturale che
. b. croce, iii-32-156: una donna in quanto donna non si può
la materialità del mondo naturale, è una realtà fenomenica. -concezione, modo di
pieno neoclassicismo e la sua naturalità è una conquista polemica. -dimensione spaziale e
scioltezza, naturalezza, disinvoltura (di una persona, di un autore o,
dato, di un concetto, di una dottrina, agli aspetti oggettivi, sensibili
che riconduce un dato, un concetto, una disciplina, un'opera all'aspetto oggettivo
sistema letterario armonico può teoricamente avere l'una e l'altra assieme, con l'
, adattarsi a un ambiente, a una società, a un luogo; ambientarsi.
15: l'intrupparsi co'villani è una sorte di volontaria degradazione; è un
accettare, far adottare un costume, una legge, una consuetudine, un'arte
far adottare un costume, una legge, una consuetudine, un'arte, una parola
, una consuetudine, un'arte, una parola, un modo di esprimersi,
legislatore nazionale. conciliatore, 1-369: una pinacoteca, un'accademia, gli scritti e
magalotti, 1-16: mi si diano condotti una volta questi vasi alla corte di portogallo
vi esiste. 3. inserire una specie vegetale o animale in un ambiente
ambiente diverso da quello d'origine (una specie vegetale); inserirsi e adattarsi
e adattarsi in un nuovo ambiente (una specie animale). beccaria, ii-290
molto bene ed adornano le uccelliere, ed una vi si è naturalizzata.
. ricondurre un dato, un concetto, una teoria, una dottrina, una disciplina
, un concetto, una teoria, una dottrina, una disciplina agli aspetti oggettivi
, una teoria, una dottrina, una disciplina agli aspetti oggettivi, sensibili,
la cittadinanza di un certo stato (una persona o, anche, un gruppo
un gruppo etnico, un popolo, una razza: talvolta seguito da un agg
determinato paese; accettato, ammesso in una comunità. - anche sostant.
irincipe forastiero. pratolini, 8-155: una volta natura- izzati li guardavano con un
trova naturalizzata. -reso naturale in una persona. f. f. frugoni
ambiente diverso da quello d'origine (una specie vegetale o animale). lustri
mutazioni della atmosfera, non debba richiedere una sorveglianza assidua, qual verme ormai naturalizzato
del naturalismo filosofico (un concetto, una teoria, un dato, ecc.)
: studiato, interpretato, classificato secondo una metodologia scientifica. rosmini, 7-139
-per estens. accettazione, ammissione di una persona in un ambiente, in una
una persona in un ambiente, in una famiglia. d'azeglio, 6-15:
2. riduzione di un'entità o di una realtà agli aspetti oggettivi, sensibili,
contraddistinguono la personalità e la mentalità di una persona o, anche, - di
nemica naturalmente di pace, / nasce una gente, a cui il morir non dole
(i-iv-207): che speri tu che una donna, naturalmente mobile, possa fare
1-iv-498): gli vide nel petto una gran macchia di vermiglio, non tinta ma
... mi ha fatto ritrovare una moltitudine di stelle fisse non mai più
con l'opera d'archimede tirava naturalmente una nave per le strade di siracusa.
nota, per dar notizia ai lettori come una coppia di passeri... l'
tasso], 137: faremo accomodare una testa che rassomigli naturalmente alla mia, con
o può essere usato come rafforzativo di una risposta); ovviamente, logicamente,
partire il domani, egli le scrive una malinconica lettera di saluto - malinconica,
, - mi disse. -per una situazione considerata stabile, immutabile, definitivamente
-secondo le norme e i precetti di una tecnica o di un'arte.
natura (con riferimento alla quantità di una sillaba, nella metrica classica).
uno accento contentarsi, che non era una sillaba naturalissimamente brieve mutare in lunga.
. 1. 2. che conferisce una natura particolare a un'entità preesistente.
da principio. 2. inserire una specie vegetale o animale in un ambiente
del famosissimo idaspe: non può naturarsi una perla di vera e schietta allegrezza, se
di vera e schietta allegrezza, se una stilla dal cielo in lui non piove.
4. adattarsi, abituarsi, assuefarsi a una situazione. bembo, iii-368: aviene
natura; che ha determinate caratteristiche o una particolare complessione o struttura fisica, biologica
ed è per lo più seguito da una specificazione qualitativa). angiolieri
2. che ha un particolare temperamento, una certa indole; che rivela determinate inclinazioni
sia naturato. machiavelli, 6-2-306: una parte di cittadini non confidarono in lui
simiglianze ch'egli è al par d'essi una forza perenne identica con se medesima,
adatto a un determinato ambiente naturale (una specie vegetale o animale). soderini
d'oltralpi e naturate in paese da una secolare dimora, alle quali era affidata
un modo di dire, un'espressione, una parola). bembo, 2-118:
naturazióne ', perché il subietto costituisce una stessa natura coll'essenza reale di cui
, dell'indole e del carattere di una persona. luca da caltanissetta, 109
e applica la tesi del ritorno a una vita il più possibile libera e semplice
opera che egli tutta volle dedicata a una dea più intendente e più chiara della natura
un naturista, un poeta dotato di una facoltà visiva e di un senso della
genere di uccelli ac- cipitridi pernini comprendente una sola specie (nauclerus riocouri) simile
riscossione delle contribuzioni, doveva fornire annualmente una somma sufficiente per l'armamento di una
una somma sufficiente per l'armamento di una nave da guerra e il mantenimento di
nàucraro, sm. stor. capo di una naucraria. tramater [s.
in servizio della repubblica) ad allestire una nave di cui essi in persona avevano
dagli antichi creduta da tanto da fermare una nave nel più veloce suo corso.
che tali pesci fossero capaci di fermare una nave in navigazione. naufragante (
presso la costa, a causa di una collisione, di un incendio, di
di condizioni climatiche e naturali avverse (una nave, un'imbarcazione, una flotta
(una nave, un'imbarcazione, una flotta). -per estens.: subire
. a. martini, ii-4-262: una volta fui lapidato, tre volte naufragai.
-annaspare, perdere l'equilibrio (una persona). alvaro, 2-171
, era un napoletano triste, che una sorte famelica e raminga aveva buttato,
nebbia, nella neve; confondersi in una luce incerta. sbarbaro, 1-53:
a tratti dalle tenebre, illuminato da una lampada di rame piena di olio di
la incontrò collo sguardo, mentre seguiva una migrazione di scintille, che un poco
svanire, concludersi, venire meno (una qualità, un sentimento, uno stato
cadere (un progetto, un'opinione, una proposta, ecc.); avere
loredano, 2-i-129: la bocca d'una donna è un scoglio dove naufragano l'
tempesta. gadda conti, 1-244: una ragazza che si lascia prendere dati desiderio
scientifico (in un'elaborazione, in una trattazione, in un dottrina); non
ch'ebbe il male / e non smarrì una fede. govoni, 994: ti
nome le cose e non naufragare in una tempesta di parole. bernari, 6-263
che è andato perauto in mare (una nave, un'imbarcazione e, per estens
(i passeggri, l'equipaggio di una nave); naufrago. - anche sostant
ai naufragati. deledda, i-808: una grande nave naufragata fra i ghiacci.
ha passato molte vicissitudini; che ha una ricca esperienza del mondo nel bene e nel
), sm. perdita totale di una nave o, in genere, di un'
masuccio, 89: si per una nave che paté naufragio nel viaggio de
1-35: il cavallone spinge sul lido una tavola del naufragio. d'annunzio, ii-261
di luigi xiv, ha totalmente abolito una tale concezione, sostituendovi l'obbligo di
provoca la distruzione o l'affondamento di una nave. pulci, 22-157: vive
: nell'immergersi [il sole] diventa una cupola d'oro, poi una focaccia
diventa una cupola d'oro, poi una focaccia ardente -e mentre s'appiattisce eccolo
tramonto, distruzione, dispersione (di una cultura, di una civiltà, ecc
dispersione (di una cultura, di una civiltà, ecc.). s
czechi, 5-329: è indubitabile che una quantità di analogie e relazioni, storiche
storiche e formali, verrebbero in luce da una conoscenza più minuziosa della prosa alessandrina.
3. fallimento totale e doloroso di una persona sul piano della vita spirituale e
professori che corsero a milano per cercare una tavola nel naufragio, tornati, fanno da
d'annunzio, iv-1-260: egli ebbe una commozione inesprimibile, come d'innanzi al
tristissimo della sua vita avvenisse per virtù d'una predestinazione ed ella gli fosse inviata per
, esperienza dell'impossibilità di superare una * situazione-limite ', scacco (e traduce
-che fa o ha fatto naufragio (una nave, un'imbarcazione]; che
che si trova circondato, sommerso da una grande quantità di cose, di oggetti,
bere, / ecco ch'io vedo naufraga una mosca / galleggiar gentilmente nel bicchiere.
predominano, io credo tuttavia quel popolo una eccellente materia prima per potersi addirizzar facilmente
perché si vide quasi che naufrago in una marea di amarissimi sfinimenti. chiari,
: nel caso di napoleone iii fu una provvidenza riparatrice; non adoperò né il
vogiimi più bene. son naufrago in una sfumatura inafferrabile di tutte le cose. bigiaretti
infelice (la sorte, il destino, una condizione). poerio, 3-166
naufrago. -ant. distrutto (una città). battista, iv-86:
passata e conclusa; che testimonia di una fase (storica, culturale, artistica
grazioso ricamo; e parevano segni d'una naufraga gentilezza, vestigia d'una civiltà
d'una naufraga gentilezza, vestigia d'una civiltà che fosse andata a morire sull'orlo
, 2-iii-118: la cena di leonardo è una gesticolante agonia di colori naufraghi nella nebbia
: iona si levò suso per fuggire in una terra che si chiama tarsi..
si chiama tarsi... ivi trovoe una nave che andava in tarsi, e
rappresentava, spesso in modo cruento, una battaglia navale; organizzato per la prima
giovio, i-131: ero per scrivere una lussuriosissima littera a quella, de le
253: oggi in tevere s'è fatta una naumachia bellissima. hanno combattuto cristiani e
conserve d'acqua... in somma una gran collezione di monumenti, o sinora
digerente, ha muscolatura sviluppata e possiede una coppia di organi escretori.
: la nausea... vuol dire una inclinazione di far vomito, e pur
ella [la natura] cura con una nausea, con una ripienezza od inappetenza
] cura con una nausea, con una ripienezza od inappetenza al cibo di qualsivoglia
ogni cibo, veglio la notte come una cerva, gemo molte ore, o vivo
, gemo molte ore, o vivo in una profonda stupidità. -ebbrezza,
ch'è un infuso di carubbe. dà una leggera nausea molto piacevole. ma una
una leggera nausea molto piacevole. ma una non basta: ce ne vogliono tre
.. si potesse veder senza nausea una donna, già incestuosa ed afflitta da dolori
mi fa nausea. carducci, iii-17-49: una bella pagina... raccoglie tutto
dall'invariabilità di un'azione o di una serie di riprovazione, di disprezzo
. gemelli careri, i-iii-98: una dama indiana, venuta in lisboa, avea
voi da un troppo rigido stoicismo e da una troppo molle delicatezza. alfieri, 1-66
disprezzarla in quel momento, assalito da una nausea naturale; quell'ammasso gli appariva
quell'ammasso gli appariva uno sfregio, una vomitatura del -con riferimento a una
una vomitatura del -con riferimento a una persona o a gruppi didi sé nausea e
lo ripete. dossi, 1-i-346: fu una grande impresa in mia vita quella.
stimolano la sensualità, a lui, e una volta stimolati i sensi li appaga fino
5-44: da tutta quella inutile attività una specie di nausea mi venne, un malessere
spesse volte il caso ha renduto espressivissima una parola che parrebbe perciò originale e derivata
derivata dalla cosa, mentre non è che una pura figlia d'etimologia. per esempio
luogo); che emana puzza (una persona). g. ferrari,
, ii-18: oh che lazione prende una forma studiosa. bacchetti, 2-xii-nauseanti rughe non
. che prova facilmente nausea; schifiled una passione: era goloso, nauseantemente goloso di
nel cattivo. -rivoltante, repellente (una persona). svevo, 2-483:
della camera si chiamava paracci ed era una vecchierella nauseante dalle vesti sudice sotto alle
-molesto, tedioso, insopportabile (una persona). manni, ii-21:
qualcheduno nauseante o tedioso per continuarsi qui una materia istessa, frivola a prima vista
pover'uomo sbattuto pur anche nauseante d'una lunga tempesta torni per forza ad imbarcarsi.
all'inerzia, un orgoglio, o meglio una vanità insopportabile in ciascuno dei nostri amici
nausea. perché ingiustamente collocati costoro in una categoria superiore. 3.
g. averani, iii-57: avvenne una volta che il medico a pompeo, malmenato
mangiare un tordo. biffi, 79: una donna sedente ad una mensa imbandita di
, 79: una donna sedente ad una mensa imbandita di copiose vivande...
/ e nausearla a segno di farsene una noia. muratori, 9-137: il
disprezzo delle forme. -in relazione con una prop. subordinata. marino, ii-78
un compì, di limitazione o con una prop. subordinata). malvezzi,
nauseato, dissi: « per me una cicoria in brodo ». 2
, 6-152: davanti allo specchio d'una bottega / attende con gli occhi socchiusi
/ col viso nauseosamente coperto / d'una malattia schiumosa. 2. con
all'inglese. monti, vi-201: una incredibile inappetenza... mi rende
cecchi, 7-37: noi aveva morso una... triviale tarantola,
triviale tarantola, voltandoci il sangue in una nauseosa brodaglia che colava fra i cigli
nauseoso sdilinquito affetto. -moralmente ripugnante (una persona). alfieri, 1-1036:
anche in me la lettura del testo produsse una quasi nauseosa sensazione di stranezza. mercurio
tempo d'accorgersi che, separata l'una dall'altra, la gentilezza del dire e
del pensiero, riescono inefficaci ambedue; l'una pedantesca e ciarliera, l'altra ispida
i mariti portano le mogli nauseose / d'una settimana d'alterchi. = voce
coleotteri della sottofamiglia silvanini, comprendente una sola specie (nausibius clavicornis) di
ignari. la nautica è per loro una scienza inutile. moretti, i-369: sottostare
frugoni, lh-669: non rinvenni pietà in una gente che non teneva per dio sol
detta lega, 1: era una lezione di nautica aerea a certi giovanetti,
procedimenti atti a determinare la posizione di una nave in mare aperto [punto nave)
-considerato in rapporto con la navigazione (una posizione geografica). garibaldi, 3-82
due gambe, tra le quali è una sottilissima pellicina, e quella distesa usa in
crini superiori, fra i quali è una membrana simile a quella de * piedi de'
, / che fu detto nautilo. una cocchiglia / è questo in mar, che
loco di barchetta; ove distesa, / una pelle ch'egli ha, larga e
di navi. -anche: proprietario di una nave. balducci pegolotti,
o pugnaletti..., l'una delle quali era lunga quasi due palmi,
mare con l'impiègo precipuo di navi (una battaglia, una guerra, o,
precipuo di navi (una battaglia, una guerra, o, anche, un'esibizione
, o, anche, un'esibizione, una parata); che proviene, che
non voleva esporsi al pericolo che in una battaglia a vele ed in tutto navale.
intravista: / un volto di regina, una rivista / navale, un'avventura portentosa
navi da guerra (un'armata, una flotta). -anche: che combatte o
navale, la quale non è altro che una ragunanza di vascelli forniti delle cose necessarie
fosse riuscito a salire a bordo di una nave nemica senza essere ucciso.
uncini, usata per agganciare e avvicinare una nave nemica, nel corso di una battaglia
una nave nemica, nel corso di una battaglia sul mare, al fine di
marinara (militare e mercantile) di una nazione o di una città, con
mercantile) di una nazione o di una città, con partic. riguardo all'
per il traffico mercantile marinaro o per una flotta. delfico, iv-299: quella
gente di mare (un gruppo, una categoria di persone). -
anche: addetto alle navi; imbarcato su una nave. fausto da longiano,
barbone che dirigeva gravemente la rotta con una serietà tutta carontea. -con partic
bassa profondità, che viene spinto con una lunga pertica puntata sul fondo.
importanza allo sviluppo delle forze navali di una nazione, in rapporto per lo più
nell'ordinamento di sparta si trattava di una carica annuale ordinaria che comportava il potere
2-97: il navarco spedì subito una squadretta di tre navi più veloci
. conduttore, comandante, proprietario di una nave; capitano; nocchiero. -
. che vive e opera sul mare (una persona, una categoria di persone)
opera sul mare (una persona, una categoria di persone); che costituisce l'
); che costituisce l'equipaggio di una nave, che è imbarcato su una
di una nave, che è imbarcato su una nave. liburnio, 3-90:
o, forse, da navale1 attraverso una forma non attestata * navalesco).
veloce per l'acqua di quella palude una piccioletta nave, venir, dico,
navale ', con dissimilazione, attraverso una forma navarolus attestata a piacenza nel sec
di pilastri o di colonne, di una basilica cristiana: e si parla di
vergine beata. massaia, vii-150: trovai una bellissima chiesa a tre navate sufficiente per
. bonsanti, 4-506: sostava accanto ad una colonna del tempio, una di quelle
accanto ad una colonna del tempio, una di quelle principali che, sorreggendo la
un ambiente interno determinata dalla presenza di una o più file di colonne. temanza
attraverso i vetri della cappella laterale: una navata di chiesa addirittura, con grandi
che ri corda l'interno di una chiesa; cunicolo, galleria, caverna
si congiungono in alto quasi a formare una galleria. pascoli, i-309: quella
che dà alla chiesa la forma di una nave -anche per la sua conclusione absidale -
ant. carico trasportato o trasportabile da una nave in una volta. ottimo,
trasportato o trasportabile da una nave in una volta. ottimo, i-33: tanta
in inferno che, anzi che l'una navata sia giunta di là, di
soe / che ben var d'atre l'una doe. dante, inf.,
piagenza con molta mer- catanzia in su una nave di viniziani. pulci, 20-36:
ficcare. bembo, 10-iii-294: égli era una nave caricatoia dei francesi ultima nello ritrarsi
cose portate. tossomì, 9-5: una gran nave apparse, / che venia
vela! pirandello, 8-333: era una gran novità la vista d'una regia
era una gran novità la vista d'una regia nave da guerra. ungaretti, ii-61
a nembi, / il fumo strascicato d'una nave. dizionario di marina, 498
piccolo calibro e di mitragliere contro-aerei, una struttura dello scafo atta a ridurre al
danni delle opere subacquee. -in una rappresentazione iconografica. vasari, i-291:
quale è imbarcato abitualmente il comandante di una flotta o di una spedizione marittima,
il comandante di una flotta o di una spedizione marittima, e che, in
di riferimento. pigafetta, 87: una giovane bella venne un dì nella nave
tarmata, ma ogni squadra particolare ha una galea, overo nave capitana o reale
la sosta in un porto o in una base. dizionario di marina, 499
000 t che, facente parte di una flottiglia di navi baleniere per le quali
1-15: il faselo... era una sorte di nave mista di forma mezzana
convoglio mercantile in tempo di guerra o una nave in avaria. -nave scuola:
: il sole che era seguito ad una grossa nevicata, metteva in vivissimo sfoggio
passeggeri, merci e di interi treni da una sponda all'altra di un breve braccio
, inf., 8-15: io vidi una nave piccoletta / venir per l'acqua
boccaccio, vili-1-260: sopra questo fiume una nave, nella quale dall'una riva all'
fiume una nave, nella quale dall'una riva all'altra sono l'anime trasportate
quello, ma all'incontro il corso d'una nave spinta da qualsivoglia velocità non venir
spinta da qualsivoglia velocità non venir seguito da una minima particella d'acqua.
dire ognuno, si era pattuito con una nave raugéa. 2. stor
crescenzio, 1-5: essendo la galea una sorte di nave lunga, bassa e
sicuro, se a cagion d'esempio una nave o una galea o una tartana
se a cagion d'esempio una nave o una galea o una tartana o una fusta
d'esempio una nave o una galea o una tartana o una fusta o altra simil
o una galea o una tartana o una fusta o altra simil guisa di legno che
francesco da lana nel 1670. era una navicella a struttura di barca, che
navigare nell'aria ed essere spinta da una vela. -dirigibile. -nave aerostatica
prima del tempo prefìnito gittar nel mare d'una amorosa disperazione la nave della mia vita
navale, che può comparire nello stemma di una città. 12. gioc.
testa 'o 'nave ', l'una essendo l'impronta d'un lato,
le ceneri. -dar fondo a una nave di sughero (con valore ipotetico
. - voi dareste fondo / a una nave di sughero. -essere nave
diceste nell " amor santo * come una sega vecchia senza denti / o
nave. -morirsi di fame in una nave di biscotto: non sapersi destreggiare
v. l: 'morirsi di fame in una nave di biscotto ': dicesi di
contrario', per chi si trovi in una situazione o in una condizione difficile,
si trovi in una situazione o in una condizione difficile, ogni novità porta altre
quanto più aumentano onori e privilegi di una persona, tanto più crescono le sue
: limitando le proprie ambizioni si acquista una maggiore tranquillità. giamboni, 10-15:
stando in terra: per poter valutare una situazione occorre esservi coinvolto. proverbi
sanudo, liv-553: item, gionse una navela over navi- lio con bote 600
6-xv-94: il vescovo di grenoble eresse una sontuosa basilica a tre navi con una
una sontuosa basilica a tre navi con una gran torre acuminata. d'annunzio, iv-2-152
la nave centrale le lampade di vetro componevano una triplice corona di fuochi. piovene,
consuma di far lo compagnia [parla d'una chiesa in rovina].
capitanata da agostin petrina, sconcertata da una gagliarda burrasca poco prima sofferita, si
di alfonso ii d'este, 3132: una navécchia da pala da molino.
. ant. ferito, piagato (una persona, un membro del corpo]
là era uno di creti che aveva una sua navetta. detti del beato egidio,
215: quivi el mio compagno nolizò una navetta per cento ducati. sanudo, lviii-
a la torre, per acqua sopra una naveta ornatissima con altre 50 barche grosse
effetto dell'occhiale, se non sopra una navetta dentro del molo, dove il moto
: 'con un vasello ': cioè con una navetta... questa navetta significa
fuste sopra la zefalo- nia aver presa una naveta veneziana. guicciardini, i-182:
. guicciardini, i-182: avendo perduta una navetta biscaina, si rifuggi [l'
nei moderni telai meccanici è costituito da una piccola lancia metallica alla quale una
una piccola lancia metallica alla quale una pinza assicura il filo di un
orizzontale, portava il filo avvolto su una spoletta a formare un cappio con quello
treno che collega le due estremità di una linea ferroviaria (per lo più poste
(per lo più poste agli sbocchi di una galleria) alternando il servizio di andata
automobili. -anche: convoglio composto da una locomotiva diesel o elettrica e da un
e da un veicolo pilota costituito da una carrozza passeggeri fornita di una cabina di
costituito da una carrozza passeggeri fornita di una cabina di guida collegata telefonicamente con la
viaggi regolari, di collegare la terra con una stazione o con un laboratorio orbitante.
e rimpolpa / il gobelin magnifico d'una sua opera d'arte rinchiusa.
passato di mano o di proprietà da una persona all'altra. panzini, iv-444
navicaréccio, agg. letter. che permette una navigazione agevole e sicura. -al
fosse partita dal corpo, che fusse aredata una ricca navicella coperta d'uno vermiglio sciamito
tarme e armato entrò tutto solo in una navicella per andare nell'isoletta ove era
per ventura alquanto separata dall'altre navi una navicella di pescatori. chiose sopra dante
in ruina, / intrò soletta in una navicella, / che non avea governo di
l'isoletta, / cuopre la poppa d'una navicella, / e solo e chiuso
: ella [la principessa] era in una lettiga simile a una navicella, tutta
] era in una lettiga simile a una navicella, tutta lavorata di finissimo intaglio e
.. cominciò a veleggiare, serafico come una navicella di candore, la solitudine dell'
ridotta. cristoforo armeno, 1-307: una picciola e bellissima navicella colle vele aperte
roma, sul celio, che rappresenta una piccola nave e costituisce la copia (fatta
come e perché nel gran mare d'una parrocchia, le vele si gonfiano o
e gale e fiocchi, con appesa una navicella di vimini. -nei dirigibili
t'ora quando questa è composta di una trave armata non rivestita e che lascia
spaziale, astronave. -abitacolo di una giostra. g. raimondi, 7-153
bibbia volgar., i-266: tolse una navicella fatta di giunchi, ed unsela
olio santo. bellebuoni, 1-28: una navicella d'ariento con nicchi da tenere
ariento con nicchi da tenere oncenso. una navicella d'ariento con due cusglieri da
1-216: uno terribile d'ariento. una navicella con uno cucchiaio d'ariento.
: andava raggruppando certe fila rivolte intorno una picciola navicella aa tessitore. g
ricamare. carena, 1-292: una piccola navicella o spola, posta inferiormente
l-1-297: avendomi dato carico di dipingere una camera in castello, da quella banda che
vólto con un sfondro nel mezzo et una navicella a torno. 12.
e farne polvere. e dipoi messa in una navicella o altro vaso di legno,
o platino, di forma allungata e con una delle estremità tronca e fornita di anello
il minerale, finemente macinato, in una navicella di porcellana, questa in un
'navicella, anima ', è una lamina traforata che compie la pesciaiuola in
cosi denominata dalla forma che hanno di una conchiglia. 15. solcometro.
: le risorse intellettuali o spirituali di una persona, il patrimonio ideale e culturale
, / e te conquisterò prestamente / con una ben guernita navicella. dante, purg
chiarini, immerso nei debiti, cerca una via di ricondurre sua navicella in porto.
-a navicella: in modo da parere una piccola nave, una barchetta. comisso
modo da parere una piccola nave, una barchetta. comisso, vi-95: susseguì
barchetta. comisso, vi-95: susseguì una notte di luna: luna sottile disposta
disposta a navicella. -essere come una navicella in pelago: esposto a tutte
individuali. de pisis, 3-28: una nave in alto mare, sbattuta dalla
salvo... anch'io sono come una navicella in pelago. 18
d'un certo invoglio, che rassomiglia una navicelletta. -navicellina. sangallo
passare. pascoli, 2-465: in una barca è sopra esso [il fiume]
, iii-62: bisognerebbe aggiungere nella eucarestia una braciuola cotta alla navicellaia coll'aglio e
può essere contenuta e trasportata tutta in una volta su un piccolo veliero o,
barchetta o di uccellino, che costituiva una golosità per bambini. cattaneo, iv-1-404
per bambini. cattaneo, iv-1-404: una strada ferrata dalla cascina dei pomi alla
in avanti in modo caratteristico, sostiene una vela trapezoidale tesa sull'albero di maestra
su barche e navicelli avevano fatta come una figura dell'inferno con fuochi ed altre
; le risorse spirituali e intellettuali di una persona. vittorelli, i-225: del
atto a navigare (un'imbarcazione, una nave). statuti pisani [fanfani
e letter. padrone, comandante di una nave; nocchiero. boccaccio,
-per estens. persona imbarcata su una nave; navigante, marinaio.
sembianza. -figur. chi compie una determinata esperienza; chi persevera in essa
colonna, 2-268: la navicula era una exeres, cioè una navicella non sutile
: la navicula era una exeres, cioè una navicella non sutile, ma confuta cum
'navicola '...: nome d'una sezione del genere arca proposto da blainville
lati, ed assottigliati all'estremità, come una spola di tessitore. =
ha la forma stretta e allungata di una piccola nave; scafoide. -osso navicolare
] el quale è facto ad modo de una navicella qua- drangulare e quasi longa.
due linee prominenti formate dall'antelice, una delle prominenze spettanti al padiglione dell'orecchio
cimbiformi '... la terza è una piccolissima infossatura trasversale tra l'apertura della
. v.]: dicesi 'malattia navicolare'una particolare infermità del piede del cavallo consistente
cavallo consistente, secondo turner, in una infiammazione della membrana sinovale, estesa sulla
ad andamento cronico che, instaurandosi su una predisposizione individuale, altera struttura e funzionamento
o anche storiche e politiche, permette una navigazione sicura, spedita, libera (
mercantile. gelli, 14-202: avendovi condotta una larga e navicabile fossa dal po,
un'imbarcazione e, in partic., una nave deve possedere per essere considerata sicura
prescrive che ogni nave la quale intraprende una navigazione deve trovarsi in buono stato di navigabilità
consolare rilascia per attestare l'idoneità di una nave a navigare con sicurezza.
buti, 1-94: nella quarta pone una similitudine al navicamènto di quella nave a
un corso d'acqua) a bordo di una nave, governandola o facendo parte dell'
quando lor manca l'acqua, empiono una botte o barile di arena e sopra
uomini sono destinati per montare su per una scala a piuoli in cima a quel faro
la riva. saba, 25: è una strana sera, mamma, / una
una strana sera, mamma, / una che certo affanna / i cuori come il
prodotti artigianali e industriali allestita su una nave che si sposta di porto in porto
in porto (e ne fu attuata una sola, nel 1921). pindemonte
coi bianchi cirri naviganti, era comparsa una falce di luna. -che si
sollazzo dei profumi naviganti che partendo da una scollatura di minuscolo giardino ligure vanno al
tremolante. marinetti, iii-486: è una zitella inacidita che ogni notte lima le
navigante / che fu detto nautilo. una cocchiglia / è questo in mar, che
essere). viaggiare, avanzare su una distesa o un corso d'acqua con
il mezzogiorno e il garbin fino in una terra che si dice la terra del verzin
la propria influenza sul mare, costituire una potenza marittima (uno stato).
o galleggiando sulla superfìcie dell'acqua (una nave, un'imbarcazione). -
operare molte cose, come bisogna a una nave a voler navigare. masuccio, 89
. masuccio, 89: si per una nave che paté naufragio nel viaggio de
bastimento che hanno convenuto coi marinai per una partecipazione di questi ai guadagni del viaggio
vapore (parrilli). si dice di una nave a propulsione mista quando naviga senza
mista (parrilli). si dice di una nave a propulsione mista quando naviga facendo
con le vele. si dice di una nave a propulsione mista quando naviga facendo
alberti, 254: se tu avessi te una barchetta e navigassi alla seconda per mezzo
armata: in formazione da battaglia (una flotta). statuto dei cavalieri di
: compiere un viaggio senza carico (una nave mercantile). -navigare nella scia
genovesi. 4. dirigersi su una nave verso un luogo, raggiungerlo per
per via marittima; fare rotta verso una direzione determinata. -anche: giungere dopo
267): seguitando per l'ordine l'una l'altra, con diritto corso navicano
navigato sempre al ponente, averessimo dato una volta al mondo senza trovare terra niuna
navigava verso san francisco. -intraprendere una spedizione navale. luna [s.
; spostarsi, galleggiare sull'acqua (una foglia, un oggetto, ecc.)
le foglie. ojetti, i-265: una naiade siede sulla coda squamata d'un gran
-per simil. stare immerso in una grande quantità di liquido, galleggiarvi alla
colazione: uova sode, piccole ricotte, una gallina in umido, il tutto navigante
in umido, il tutto navigante in una salsa di colore oscuro e di sapore
sorgeva a tratti dalle tenebre, illuminato da una lampada di rame piena di olio di
d'acqua luminescenti. -affondare in una sostanza liquefatta. malerba, 1-117:
-spuntare, stare per traboccare (una lacrima). petruccelli della gattina,
gattina, i-t-286: ho veduto cadere una lagrima sulla tua mano, e te ne
: via pe'risi de 'l ciel lenta una nuvola / ad occidente naviga. barilli
/ la luna tonda naviga / in una sua blanda felicità. calvino, 7-43:
quota. -diffondersi nello spazio (una voce, un suono).
/ naviga verso la rada / d'una porticina occulta / segnata sul damasco pallidissimo
sostant. brancati, ii-98: una leggera nuvola di cipria si alzava poco
, 4-278: vla pisanella 'navigherà da una 'figlia di jorio 'o con innesto
'. 8. procedere in una narrazione. ariosto, 13-61: s'
, ma accorta e meditata; iniziare una precisa esperienza ed evolvere in essa (
aveva saputo navigare nella difficile via con una sicurezza unica. pavese, 3-18:
, spirituale o intellettuale; volgersi a una determinata concezione ideologica; essere coinvolto,
con varia intensità e consapevolezza, in una più o meno precisa atmosfera spirituale,
pieno neoclassicismo e la sua naturalità è una conquista polemica. idem, 10-27:
concreta situazione presente; essere immerso in una dimensione fantastica, immaginaria, o nel
-allontanarsi dalla realtà concreta, assumere una dimensione fantastica. piovene, 254:
, e non più; e l'una e l'altra terra era di lungi.
, quale si navica, ci è una città chiamata grosseto. caro, 1-108:
il baldo nibbio. govoni, 9-24: una barca straordinaria / senza ali, senza
-figur. sperimentare (uno stato, una condizione); indagare, scoprire,
a'superiori. 12. costeggiare (una terra). giuliano dati, 44
al figur.: guidare, sostenere (una persona nel corso di un'esperienza)
14. trasportare per via marittima (una merce). -in partic.:
velluti, 146: avendo comperati una volta panni per navicarli a rodi e
per mare; accogliere come passeggero su una nave. urbano, 37: non
ceci rossi e pisciato in più d'una neve e, se fusse possibile, navicato
fra due difficoltà opposte; trovarsi in una situazione comunque compromessa e difficile.
si naviga fra due scogli. per una parte non ci conviene esser mai curiosi
lo dissuadevano a salpare per roma durante una fiera tempesta, mentre roma attendeva il
attendeva il grano. -per una barca che si perde non si lascia il
gli mostrava il giustiziato -rispose: « per una barca che si perde, si lascia
corso d'acqua); già percorso una prima volta con navi; esplorato su
un bianco tempietto di marmo, ora una vasca navigata lentamente dai cigni.
vai nulla. d'annunzio, iv-2-1329: una lingua che la lontananza sembra aver fatta
sul muro d'un giardino di posillipo una bottiglia navigatissima tutta incrostata di conchiglie e
giovane, 9-528: veder da alto calar una sporta, / mole non conosciuta,
per aria, aver compreso / d'una fante cortese esser regalo.
3. che ha tratto da una lunga esperienza di navigazione una consumata abilità
tratto da una lunga esperienza di navigazione una consumata abilità marinaresca. dizionario di marina
4. figur. che, attraverso una lunga pratica e un'acuta osservazione delle
e delle opportunità sociali e ha acquisito una mentalità disincantata e smaliziata, un comportamento
, corrotto); che ha acquisito una profonda esperienza in una determinata attività,
che ha acquisito una profonda esperienza in una determinata attività, che ne padroneggia ogni
mondo si vogliano impacciare negli affari di una famiglia altrui. tommaseo [s. v
-in partic.; che ha o ostenta una notevole esperienza delle cose del sesso.
come se si sforzasse di passare per una ragazza ormai navigata. -con metonimia
-con metonimia: che deriva da una profonda esperienza, che la ostenta.
linati, 16-127: disse questo con una cert'aria di saggezza navigata.
-trice). che viaggia in mare su una nave; navigante; che si dedica
affronta navigazioni oceaniche da solo e su una piccola imbarcazione, per passione sportiva e
esterna sulla navigazione, che dispone di una marineria attrezzata e potente; marittimo,
, uno oriuolo, uno astrolabio, una carta navicatoria. l. salviati,
. xix ed è ai giorni nostri una delle fondamentali attività industriali, in continuo
a controlli o a imposizioni, per una zona di mare, attraverso stretti,
di navigazione: relazione del comandante di una o piu unità della marina militare all'
scalo: che collega diversi porti di una stessa nazione per imbarcarvi o sbarcarvi,
, per condurre la quale si richiede una speciale conoscenza pratica del regime delle correnti,
scopi e nei metodi, e alla quale una nave è esclusivamente abilitata. -per
viaggio. - anche: permanenza su una nave in viaggio. lancia, i-313
greca... si potrebbe giustamente definire una confusa storia delle prime navigazioni e commerci
: terminò con tessersi divulgata in europa una memorabile navigazione. -navigazione di san brandano
passaggio o transito di un'imbarcazione in una determinata zona di mare, in un lago
i-70: si è appiattito / come una rotaia / il mio cuore in ascoltazione
/ ma si scopriva a seguire / come una scia / una scomparsa navigazione.
scopriva a seguire / come una scia / una scomparsa navigazione. -di grande navigazione
frequentato (un corso d'acqua, una rotta marittima). -anche: che collega
mare o su un corso d'acqua una determinata meta (e, in par-
europa detta calpe ha da man destra una navigazione di miglia settanta- cinque e distendesi
boterò, 9-102: alessandro vi divise con una linea tutte le navigazioni dell'oceano e
la roscella... ha da una parte le paludi e il mare che le
benché questo cammino sia percorso su di una sfera, le formole che dànno il
pindemonte, iii-225: sfuggii gl'incomodi d'una navigazione in vecchiezza e mi ritirai con
dell'esser tornato al mio amore dopo una navigazione alla quale non erano mancati..
rosmini, xxi-193: tanto naufragio in una navigazione sì ben cominciata avrebbero potuto evitare
navigazione per l'abisso dell'infinito, una sua patria celeste. b. croce,
perigli ideologici, le mie mille e una notte di alacre travaglio metafisico.
: nave. petrarca, 135-18: una pietra è sì ardita / là per
'in varie guise e sentimenti, una ne aggiungerò anch'io in neutro significato
: parlossi... d'impiegar una parte dei beni della chiesa per allestir
d'annunzio, iii-2-214: donne / una nave trezènia / del navilio di tèseo /
con le vele nere. -concordato con una forma verbale plur. g. villani
mercenari, venezia non avrebbe posseduto né una colonia, né un naviglio da guerra
513: 'naviglio sussidiario': composto di una minoranza di navi militari costruite per speciali
costruite per speciali compiti logistici e di una grande maggioranza di naviglio mercantile requisito,
le dotazioni delle basi e per costruire una disponibilità mobile di risorse logistiche.
metonimia: i marinai e i soldati di una flotta militare. amari, 1-i-216
decinove vele: cioè un galeone picciolo, una galea, quattro navili rotondi, dui
navilio. -come emblema di una particolare esperienza emotiva e intellettuale.
5. locuz. -fare naviglio: approntare una flotta da guerra. marco polo
arrivammo... per navilio a una terra d? egitto che ha nome tennesi
-privare di sarte il naviglio: scuotere una certezza, incrinare una convinzione; distogliere
naviglio: scuotere una certezza, incrinare una convinzione; distogliere da una determinazione.
, incrinare una convinzione; distogliere da una determinazione. tanaglia, 1-33: gentil
: l'atene delle guerre peloponnesiache era una città fabbrile e metallurgica...
e la rotta di un aeromobile su una mappa scorrevole, secondo coordinate rettangolari e
costituito da un pendolo poggiante su una piastra piana mediante una superficie cilindrica la
poggiante su una piastra piana mediante una superficie cilindrica la cui sezione retta era
gioacchino russo per riprodurre i movimenti di una nave nel 'moto ondoso ', studiarne
. ant. contratto di noleggio di una nave; tassa corrisposta dalle parti di
. affidare in trasporto per nave a terzi una merce; valutare, computare quantitativamente
in semenzaio, emette nel primo anno una rosetta di foglie di colore glauco,
, xi-633: ozi ha voluto manzar una manestra di navoni: in summa voi far
: i navoni e le rape sono una medesima spezie, né altra differenza è in
.]: 'navone': nome volgare di una specie di cavolo ('brassica napus
. oltra di questi ce n'è una sorte di salvatichi le cui foglie sono simili
veleno a chi ne bevesse oltre a una mezza oncia e meno di questo ancora
, 6-163: prima gli si rovesciò una valanga di epiteti in 'one ',
quel passo si può proprio cascare in una specie di preraffaelismo e nazarenismo; in
sembrava un missionario. faldella, iii-53: una capelliera mora, folta e lunga senza
: istituiti in seguito alla visione di una monaca di salamanca, rosa di gesù
istituiti in virtù della visione avuta da una monaca di salamanca, chiamata suor rosa
correnti del primitivismo ottocentesco, e lasciarono una ricca produzione di affreschi e oli.
furono anteriori al cristianesimo: erano questi una setta di giudei astretta da voti speciali
. si divisero in due sette, una delle quali conservò il nome di * nazareni
mozzi. 8. membro di una setta giudaica precristiana simile a quella degli
ii-45: nell'antica legge fu ancora una certa religione che si chiamavano nazarei,
. si divisero in due sette, una delle quali conservò il nome di 'nazarei
a dio, e fu appellazione di una specie di asceti. probabilmente essa fu
guardiano che non mi piaceva, aveva una cicatrice sul mento e la faccia da
altri padri riconoscono ne'nazarei perpetui una figura dei monaci e degli asceti
filosofia) hanno voluto crearsi un alibi e una bandiera. = comp. da nazionalsocialismo
parola!) e condotto da questi in una specie di via tasso.
e, in generale, la vita di una nazione, nelle forme associate come nel
culturali, linguistici, spirituali, costituiscono una nazione e ne avvertono la consapevolezza;
ne avvertono la consapevolezza; che riguarda una nazione organizzata e riconosciuta, politicamente
75: se [il governo] è una importazione dello straniero o se surge spezzando
2. che è insegna e simbolo di una nazione, di uno stato (la
-marin. che, innalzato a poppa di una nave, ne segnala la nazionalità (
batte tale bandiera; compagnia marittima di una nazione. einaudi, 1-116: privilegi
insieme dei caratteri considerati predominanti di una nazione (una persona, un personaggio)
caratteri considerati predominanti di una nazione (una persona, un personaggio); tipico
, un personaggio); tipico di una determinata etnia (un carattere somatico)
come simbolo di unità e individuazione di una nazione nei confronti delle altre.
fin da quest'ora, a riassumerti una tal quale nazionale tua faccia.
distacco e la differenziazione nei confronti di una lingua madre. a. cattaneo,
in gradi diversi, partecipa necessariamente di una intuizione del mondo più o meno ristretta
visibilmente la distingue dalle altre. anco una parte di vestito, anco un segno
alle radici etniche (un atteggiamento, una disposizione intellettuale, morale, culturale)
che costituisce retaggio emotivo dell'appartenenza a una nazione. puntoni, iii-109: gli
le opere eleganti che escono dalle mani d'una popolazione munita di strumenti grossolani sono prove
ci era certo né un popolo, né una classe, dove l'onore fosse regola
gentile, 3-283: se la lingua di una scrittore non è... quella
crea, lo scrittore non appartiene a una nazione soltanto per gli antecedenti della sua
turchia, per merito di kemal pascià, una coscienza nazionale s'è formata.
. -che è suscitato dall'appartenenza a una nazione, per i caratteri positivi che
e la fedeltà a esso sono considerati una sorta di dovere etico inderogabile).
dell'errore. angiolini, 317: una specie di vanità nazionale m'indusse allora
si svolge, che si sviluppa in una determinata nazione, secondo i costumi,
compenetrazione spirituale col tutto sul fondamento di una positiva vita nazionale. pasolini, 9-308
alla precisa realtà sociale e politica di una nazione. mazzini, 1-378: la
guasta e inservilita dall'imitazione esclusiva d'una scuola, e dell " arti poetiche
seguito o riscontro presso il pubblico di una determinata nazione, nazionalpopolare. gramsci,
di una nazione particolare, e che all'evoluzione
che stanno a fondamento della coscienza di una nazione (o, anche, l'aspirazione
8. esteso a tutti i componenti di una nazione; popolare. de sanctis
dagli scrittori, né gli scrittori hanno una funzione 'educatrice nazionale ', cioè non
e a costituire materialmente l'unità di una nazione, a conseguirne l'autonomia statale
se l'italia può essere considerata come una nazione, non può aver altro legame che
. -che conduce alla costituzione di una nazione indipendente, sovrana e unitaria.
. -che è carattere specifico di una nazione. gioberti, 9-i-118: quando
benemerita società nazionale, mettendo in pratica una felicissima ispirazione di camillo cavour, diffuse
provincia d'italia, il partito di una grande emigrazione in piemonte di quanti fossero
propugna l'unità e l'indipendenza di una nazione. - anche: nazionalista.
. che riunisce sotto di sé tutta quanta una nazione; che trae autorità dal consenso
principati dispotici, invece di consertarsi sotto una monarchia civile e nazionale. tenca,
civile e nazionale. tenca, 1-246: una famiglia principesca, divenuta nazionale, mostrava
. che ha vigore in uno stato (una legge, un ordinamento costituzionale);
; che vi ha corso legale (una moneta). ortes, xviii-7-48:
ufficiale dello stato (un culto, una religione). leopardi, i-109:
bianchi, ormai giubilato e quiescente, una lettera, accompagnata da un biglietto da
futurismo, 4: noi futuristi vogliamo una rappresentanza nazionale che sgombra di mummie,
,... due statue marmoree, una a ciascuno, nell'atrio del palazzo
e gli altri padri conciliari) di una determinata nazione; limitato, circoscritto a
, che riguarda l'ambito complessivo di una nazione, al di sopra dei particolarismi
di risonanza, la realtà di tutta una nazione. -anche: che deriva, che
che può contro i più forti aggressori una nazional volontà e un popolo che fieramente
1-v-437: ogni unità nazionale nasce da una moltitudine di popolazioni affini, come queste
e come, con che ragioni, una associazione come quella d'appenzell, novellamente
einaudi, 1-110: lo strumento di una tariffa doganale è... a
nazionale, che non può essere aumentato da una tariffa ma tutt'al più diminuito,
-corrente in uno stato (il prezzo di una merce); fissato nell'ambito di
fiscali fuor di quelli i quali compensano una identica imposta specifica nazionale. -disus
necessari alla vita e allo sviluppo di una nazione; quanto è richiesto dal mercato
; quanto è richiesto dal mercato di una nazione. sbarbaro, 5-79: '
trova presso la biblioteca nazionale centrale di una nazione, che ne è proprietà;
, dalla mano d'opera fornita da una nazione, nelle industrie, nelle aziende,
; che si svolge nell'ambito di una nazione, limitato al mercato interno (
.. mi trovassi di fronte a una bettola, su cui vidi scritto a
in un'impannata, e illuminati da una fiamma interna: 'vini nazionali'. einaudi,
caffè, che non fosse controbilanciato da una corrispondente imposta sui surrogati nazionali del caffè
, 1-179: infine tolse dalla saccoccia una nazionale e l'accese. 17
17. circoscritto, limitato alla realtà di una sola nazione; che non ha attinenze
e i capitani e i giudici stavan dall'una e dall'altra parte aell'arca,
ciascuno colla lingua italiana si può aprire una strada novissima, propria, ignota, e
e far maravigliare i nazionali di parlare una lingua che si possa esprimere in modo
f. frugoni, 5-505: eravi una tal giovinastra, nazionale d'un di
loro amici e parenti la solennità d'una certa festa. goldoni, v-289: anche
; accolto, accettato, integrato in una comunità. roberti, ii-93: dopo
», 4-vi-1978], 1: è una nazionale -vogliamo aggiungere noi, che
20. nazionalistico (e assume talora una connotazione spreg.); che difende
esprime i temi fondamentali della cultura di una nazione in modi accessibili alla comprensione di
il popolo, al fine di produrre una chiara consapevolezza intellettuale dell'identificazione fra nazione
è sempre mancata e continua a mancare una letteratura nazionale-popolare, narrativa e d'altro
dalla resistenza in poi è accaduto che una spinta popolare dal basso, guidata dal
gioco il classicismo fascista, avviandosi per una strada -che a tutti noi era sembrata la
o, per meglio dire, di una determinata nazione: quella del soggetto interessato
di origine economica ed è connesso, da una parte, con le correnti protezionistiche o
nazionalismo estetico a tutti i costi: una volta usciti d'italia, conviene ridurre
... che i francesi stiano attraversando una crisi di nazionalismo letterario, di xenofobia
tutto quanto, popolare, è apporto a una cultura viva. -che costituisce prodotto
la superiorità della cultura nazionale o di una particolare manifestazione di essa; che si
il fascismo, al quale fu rivolta una ricca letteratura encomiastica in tutte le lingue
italia fu sovente invidiata per avere conseguito una nazionalistica e speditiva forma di governo.
... il socialismo invece di generare una lotta politica crea l'umanità collaborazionista e
: la nazionalità è l'essere di una nazione... per esservi nazionalità bisogna
limiti naturali o comuni, anche senza una patria materialmente determinata. mamiani, 7-276
mamiani, 7-276: la voce nazionalità esprime una congregazione d'uomini somiglievoli e originalmente
natura e per educazione, sentì che una nazionalità vecchia e già storicamente spezzata da
più o meno consapevole dell'appartenenza a una stirpe, a una cultura ben precisa;
dell'appartenenza a una stirpe, a una cultura ben precisa; percezione di costituire
e ben distinti; convinzione di attuare una storia comune; sentimento, coscienza nazionale.
: gli italiani cominciano a intendere che una nazionalità ha per basi principali la storia
gentile, 3-282: la nazionalità è una forma storica dell'universalità del soggetto.
reciso) di quelli che bisognerebbe sbandire una buona volta dal campo della scienza.
mondiale (e costituì il fondamento di una concezione del diritto internazionale, ormai presso
iii-27-231: i plebisciti, una sorta di finzione giuridica...
3-102: niuna cosa può meglio d'una confederazione giovare al fatto finale e massimo
opera che gareggia colla creazione: fondare una nazionalità aggiungere un popolo a popoli. de
stato nello stato, ciò che confonde in una nazione vera le genti diverse, è
o ai cittadini di esso, di una persona giuridica, di un ente, di
sfugge a ogni limite di nazionalità, è una forza che rompe ogni barriera chiusa.
uno stato per attestare l'appartenenza di una nave (e, anche, le caratteristiche
tonnellaggio, la proprietà, la navigabilità di una nave mercantile. senza tale documento la
2-510: avevano ottenuto il divorzio prendendo una fittizia nazionalità straniera. 5.
nazionalità. stuparich, 9-146: cominciarono una politica di dominio verso le nazionalità del
che compongono l'unione, un tempo una sola, quella privilegiata, della russia
tutti i diritti. -appartenenza di una persona fìsica a un ben determinato gruppo
-distribuire fra tutti i cittadini di una nazione una perdita, un profitto.
fra tutti i cittadini di una nazione una perdita, un profitto. -in partic.
. 2. estendere a tutta una nazione. saffi [in mazzini,
. arlia, 364: c'è una legge sulle dogane, con la quale
. 6. intr. costituire una nazione omogenea da più gruppi diversi.
pronom. entrare nell'uso corrente ai una nazione (una forma linguistica o espressiva
nell'uso corrente ai una nazione (una forma linguistica o espressiva, un comportamento
b. ea... è una compagnia d'interesse pubblico, nazionalizzata.
nazione; che si ricollega consapevolmente a una cultura, a una comune coscienza nazionale
ricollega consapevolmente a una cultura, a una comune coscienza nazionale. gramsci,
5-342: esiste da tempo... una profonda tendenza del comunismo stesso..
son già nazionalizzato italiano. -accolto presso una nazione; divenuto corrente in essa.
della nazione nella quale è professato (una scienza, una disciplina).
quale è professato (una scienza, una disciplina). boccardo, 1-707:
inglese '... se vuoisi indicare una scienza economica 'nazionalizzata ', a
anzi, per lasciare l'originario sentore d'una nazionalizzata dialettalità satirica, 'ora se
-trice). che propugna o attua una politica di nazionalizzazioni; che emana le
di pensare e di esprimersi di tutta una nazione. pasolini, 8-44: la
quando dalla nazionalizzazione, per rimediare a una certa arretratezza, si passerà alla nazionalizzazione
e necessaria nello sviluppo dell'economia verso una costruzione programmatica. 2.
anni del 1900 si potè parlare veramente d'una nazionalizzazione del capitale in boemia.
nazionale di un uso linguistico o di una lingua che diviene così comune; appropriazione
essa da parte dei parlanti di tutta una nazione. pasolini, 8-25: la
in cui in ogni paese avviene una stretta nazionalizzazione degli intel lettuali
.. 'in italia ci vuole una legge per ottenere la nazionalizzazione '. metti
e inverseggiabile (dalla quale altrine traggono una ancora più barbara, 'nazionalizzazione ')
nel 1867, condusse fino al 1880 una politica di opposizione al conservatorismo agrario in
* nazionalmente 'è più interessato a una moderna forma di cosmopolitismo. =
il fascismo e la sua sete per una chiesa più pura, non compromessa con le
tutte le specie, non implicavano automaticamente una scelta ideologica di campo. =
capo carismatico, sull'antisemitismo e su una concezione mistica della purezza e della superiorità
testimoniavano d'un temperamento spregiudicato e d'una cultura animosa e moderna. -costruito secondo
a propugnare il costituirsi autonomo di una na zione.
corsi e ricorsi storici nella vita di una nazione. cattaneo, v-1-121: il
che per la mescolanza di tante lingue una nuova se ne formò, che è
occidentali, cioè omero, ci trovi una lega di popoli fratelli contro un'altra
colei che avea generato / stanca era d'una immensa / maternità, come / se
o meno consciamente si tende ad attribuire una comune origine o comunque l'appartenenza a
ne'tedeschi transportato, nacque tra l'una nazione e l'altra grandissima nimistà e acerba
vennero, riflettendo, a riconoscersi di una natura eguale a quella de'nobili. beccaria
caffè], 201: quando una lingua fa veloci cambiamenti, è un
cambiamenti, è un indizio certo di una rivoluzione nelle idee della nazione che la
. alfieri, 5-14: gli odi di una nazione contro l'altra, essendo stati
né vili. leopardi, i-166: una volta le nazioni cercavano di superar le
a verace grandezza, e noi siamo una grande nazione. -come personificazione in una
una grande nazione. -come personificazione in una rappresentazione allegorica. vita di ferdinando
vita di ferdinando di toscana, 50: una mascherata si fece circa l'anno 1704
il termine in tale accezione ha spesso una forte connotazione emotiva); patria.
un'unica comunità culturale in forza di una comune matrice (specie linguistica o religiosa
3. complesso dei cittadini di una comunità politica che, a prescindere dal
derivati dalle medesime schiatte e compresi sotto una lingua e limiti comuni, noi dobbiamo
anime comprese in uno stato, in una società politica qualunque. mazzini, 49-241
anche tedesco: pur d'appartenere ad una nazione! tarchetti, 6-ii-515: si
diffondevano migliaia di copie delle 'memorie d'una prostituta ', e ponevano in piena
. polit. comunità sociale caratterizzata da una spiccata unità culturale che si estende a
. beccaria, i-383: le nazioni sono una moltitudine d'uomini mossi a vivere in
, molto anticamente riunendosi, procedettero ad una condizione nuova e diversa, a cui
più, s'avveggono di favellare in una lingua medesima e si riconoscono uscite d'un
si congiungono eziandio ed unificano spiritualmente con una specie stessa di tradizioni, di lettere,
popolo dei tempi antichi e i cittadini d'una grande nazione e gli artefici,
mente, e ridotta, da una storia che realmente passa solo per
non partecipavano della coscienza universale; facevano una nazione a parte. pasolini, 9-61
a stato di nazione, mira a renderla una, libera ed autonoma, giacché in
: ogni comune non potrà essere che una libera associazione d'individui, e la nazione
associazione d'individui, e la nazione una libera associazione di comuni. pascoli, i-544
iii-26-5: 'nazione'designa nient'altro che una configurazione politica o, tutt'al più
che occorrevano per farne in qualche modo una incorporazione politica e feconda.
dal grado o dalla stessa esistenza di una corrispondente unità culturale, la quale viene
: è ben chiaro che, se una nazione straniera colpisce con un dazio di
straniera colpisce con un dazio di cento una merce italiana all'atto dell'introduzione di
le parti contraenti (clausola reciproca) o una sola di esse (clausola unilaterale)
eguale o differenziata, con o senza una contro- partita (clausola condizionale o,
l'organo esecutivo, potendo valersi di una forza armata internazionale; e il segretariato
in vigore nel 1920), ebbe una propria personalità giuridica internazionale, organi deliberanti
per determinare la volontà sociale, da una parte, e, dall'altra, il
necessità di studiare alacremente la formazione di una nuova nomenclatura tariffaria basata su quella internazionale
x2i: la sudetta citta di lisbona è una città grandissima, populatissima, mercantile,
ebraica: la comunità ebraica residente in una determinata località. sanudo, lv-32:
]. -delegazione di esponenti di una determinata comunità locale e linguistico-territoriale.
simil. gruppo di animali appartenenti a una medesima specie. pindemonte, 9-151:
. -anche: condizione che deriva a una persona dalla nascita in una determinata famiglia
deriva a una persona dalla nascita in una determinata famiglia, a causa della collocazione
essi polli. -fondazione (di una città). a. pucci,
rispetto del bene adoperare. / e quivi una città eaifi- caro, / che pe
innate, fisiche e morali, di una persona o di una categoria di persone
e morali, di una persona o di una categoria di persone; natura, costituzione
-qualità (di un oggetto, di una sostanza). p. petrocchi [
nati; origine etnico-ter- ritoriale (di una persona). giamboni, 4-463:
., 3-183: un uomo e una donna, di nazione galli, e un
nazione galli, e un greco e una greca, furono sotterrati vivi nel mercato de'
(in senso puramente territoriale) di una persona o di origine di una cosa.
di una persona o di origine di una cosa. dante, lnf.,
si offrivano un agnello in olocausto e una pecora e un ariete in sacrificio.
senza difetto, per olocausto, ed una agnella d'un anno, senza difetto
ufficiali tedeschi, fatta in occasione di una celebrazione nazista in cui egli aveva diretto
blocco, verso quello che, con una formola sommaria, egli giudicava non tedesco
(1-iv-449): alcun corse a una villa ivi vicina dove i nobili giovani rodiani
gr., 1-171: pendea negra una selva. esiliato / n'era ogni dio
ma tristissimo doverne fuggire per salvarsi da una morte spietata. -preceduto da un pron
celare il difetto della figliuola, ad una lor possessione ne la mandò. sacchetti
dee., 6-4 (1-iv-547): una feminetta... entrò nella cucina
pregò caramente chichibio che ne le desse una coscia. velluti, 82: morì
sciarra] assai giovane... rimasene una fanciulla. ariosto, 20-2: le
. con valore partitivo, in relazione con una certa quantità o con un numero determinato
d'un conte duca, ce n'è una sola al mondo. ghislanzoni, 18-69
, ricominciò a bastonarlo, e tante d'una parte e d'altra ne gli die'
: quello scimunito di ciancica non ne fa una che vada a verso. goldoni,
15 (260): abbiamo laggiù una mano di scapestrati che, tra il bere
cittadella si sparse la nuova che in una casa situata verso le sponde del lamone
nata in atti vaghi e lieti / una donzella non con uman volto, /
d'attorno. ne converrete che fu una ingiustizia solenne. b. croce, ii-8-185
a la terra, e 'n ciel farne una stella. boccaccio, dee.,
alcuni rami colti, ne le fece una ghirlanda onorevole e apparente. balducci,
ciò; in ricompensa; come prezzo di una certa merce. - anche con uso
quello. -in partic.: da una premessa, da una situazione, da
partic.: da una premessa, da una situazione, da una circostanza, da
premessa, da una situazione, da una circostanza, da un'azione determinata.
demòni. -da parte di una persona determinata. giamboni, 10-134:
. ant. e letter. introduce una prop. finale negativa o una dipendente
introduce una prop. finale negativa o una dipendente da un verbo di timore:
affinché non, che (e ricalca una costruzione latina). mazzeo di ricco
affermativa, per lo più con una sfumatura di ironia o di rimprovero o
de'tempi! si a me neh? una guanciata? i. nelli, 4-3-10:
vero: v. nevvero. -introduce una prop. interrog. retorica con risposta
signore? ». -introduce una prop. interrog. retorica con risposta
. nelle regioni settentrionali o per rafforzare una frase esclamativa: davvero! proprio così!
. tanto più che al mondo, con una buona cantina... -e un
ned), cong. coordina una proposizione negativa con una precedente,
. coordina una proposizione negativa con una precedente, positiva o negativa: e non
d'annunzio, iv-2-751: ella guardò una donna del popolo, avvolta nella
: non era il caso di infilarsi in una trattoria, né tanto meno in una