nome. -inviato, spedito (una lettera). lettera senese, v-203-171
5. pronunciato (un discorso, una parola). pagliaresi, xliii-173:
, ecc. è femminile: 'una moto contro un'auto '. forma numerosi
, e i centauri: due uomini e una ragazza vestiti di cuoio che facevano rombare
il collegamento con un carrello o con una macchina operatrice, destinata all'esecuzione di
particolarmente villano e prepotente (e ha una connotazione fortemente spreg. l
carriola, con due ruote anteriori portanti e una posteriore motrice e direttrice per mezzo
, di cui due posteriori motrici e una anteriore direttrice comandata da un manubrio o
da un volante; è provvisto di una cabina di guida e di un cassone
]: 'motocarro ': carro innestato su una motocicletta. = comp. da
diede ordine di accompagnarmi in linea con una motocarrozzèlla a tre ruote. =
i modelli, in grado di trasportare una o due persone. panzini,
, iii-396: ecco passa come un fulmine una motocicletta. due persone, l'una
una motocicletta. due persone, l'una avanti un po'curva, l'altra
e denti luccicanti, via, come una sfida, contro il vento e lo
movimento era in piazza -un nuovo bar, una stazione di benzina, un va e
). chi guida o possiede una motocicletta o, anche, una motocarrozzetta;
o possiede una motocicletta o, anche, una motocarrozzetta; chi pratica il motociclismo,
svolge o è adatto alle motociclette (una gara, un percorso). arbasino
50 cm3, destinato al trasporto di una o due person; motocicletta, motoretta
. motoveicolo semi- cingolato, provvisto di una ruota anteriore sterzante e di due cingoli
macchina agricola semovente, monoasse, con una o due ruote motrici azionate da un
più motori volumetrici a combustione interna con una o più eliche. =
i paesi del lazio con il campionario di una ditta di articoli casalinghi. calvino,
interna con un generatore elettrico costituito da una dinamo o da un alternatore; gruppo
motociclette di cui dispone un ente, una ditta, un reparto dell'esercito.
, con due ruote posteriori motrici e una anteriore direttrice e con sistema di guida
il moto, di consentire il movimento o una serie di movimenti; motorio.
muscolare. -per estens. che sollecita una capacità o una facoltà sensoriale.
-per estens. che sollecita una capacità o una facoltà sensoriale. galileo, 1-1-168
, uno stimolo, un pretesto, una causa; che provoca, favorisce o
stato d'animo o, anche, una situazione storica, culturale, sociale, un
principio attivo mentale o morale, come una facoltà o una condizione spirituale, sia
mentale o morale, come una facoltà o una condizione spirituale, sia a una causa
o una condizione spirituale, sia a una causa oggettiva, come una circostanza,
sia a una causa oggettiva, come una circostanza, un fatto, un comportamento,
veicolo [macchina motrice) sia a una macchina operatrice con funzione fondamentale; vi
p. verri, 2-157: fratelli di una vasta famiglia sparsa sul globo, spinti
ordin onde ogni ordin sia construtto, / una causa a tutte primitiva. savonarola
'ergo 'è mossa da una altra cosa, e quella altra da una
una altra cosa, e quella altra da una altra; ma perché non si
principio ed uno movente che introducesse l'una nell'altra. e questo, secondo
figurare a uno ch'abbia a dimostrare una timorosa riverenza, ch'ella non sia fatta
facilmente lungi da noi una cosa d'alquanta gravità che una leggerissima,
noi una cosa d'alquanta gravità che una leggerissima, imperciocché conviene che la cosa
. per estens. promotore, iniziatore di una azione, di una tendenza, di
, iniziatore di una azione, di una tendenza, di una corrente di pensiero
azione, di una tendenza, di una corrente di pensiero; ispiratore, suggeritore
di pensiero; ispiratore, suggeritore di una posizione ideologica, di un comportamento;
; sostenitore, fautore, partigiano di una persona, di un partito, di
. che la polizia sospettasse nel fatto una indiretta... responsabilità del commendator
salumi a domicilio. -in relazione con una prop. subordinata. m. villani
da uno stato d'animo, da una facoltà, da una dote intellettuale o morale
animo, da una facoltà, da una dote intellettuale o morale, da un'
da un'aspirazione) o causa oggettiva (una circostanza, una condizione, un fatto
o causa oggettiva (una circostanza, una condizione, un fatto, ecc.)
, uno stimolo, un pretesto, una causa che provoca, favorisce o può determinare
, un sentimento o, anche, una situazione o un evento storico, culturale
il senso / e mi conduce in una oscura valle. ruscelli, 2-305: il
del movente e del mosso si fa una cosa medesima? priuli, li-1-369:
, devono accoppiarsi come due metalli d'una pila voltiana. soffici, v-5-206: il
degli uomini... consiste unicamente in una speranza di sopravvivenza spirituale. -ciò
meccan. macchina che, alimentata da una particolare specie di energia, fornisce il lavoro
motore ': principio del moto in una macchina. novo motore del p. barsanti
è messo in movimento per mezzo di una macchina motrice, per lo più a
xi-160: arriviamo a pioppi e, vista una paranza a motore in secco, domandiamo
possesso del gruzzolo necessario all'acquisto di una bicicletta a motore. -con
in cui ciascun corridore è preceduto da una motocicletta di forma particolare, che ha
. -motore primo: quello principale di una macchina operatrice, distinto da quelli che
munito di speciali dispositivi che gli forniscono una quantità d'aria o di ossigeno supplementare per
tanto li superava sibilando... una utilitaria col motore truccato. -motore
prima dell'inizio della combustione, di una miscela di aria con tutto il carburante
coppia di motori d'aviazione che azionano una sola elica. marinetti, 1-78:
o 'motori in coppia ': una coppia di motori azionante una sola elica.
coppia ': una coppia di motori azionante una sola elica. -motori a colonna
scorre alternativamente uno stantuffo, contro una faccia del quale agisce il liquido con una
una faccia del quale agisce il liquido con una pressione proporzionale all'altezza della colonna
staticamente, per pura pressione, su una o più pareti mobili di una camera
su una o più pareti mobili di una camera chiusa di volume variabile; le
che utilizzano l'energia cinetica accumulata in una massa rotante (volano) portata ad
che utilizzano l'energia potenziale accumulata in una molla a spirale che viene compressa (
che utilizzano l'energia potenziale accumulata in una massa portata a una quota maggiore di
potenziale accumulata in una massa portata a una quota maggiore di quella a cui può essere
più importanti dell'età nostra, quasi una divinità. 'motore a scoppio in
di idrocarbur con aria, provocato da una scintilla elettrica. inventori barsanti e matteucci
scoppio, sono come i cortigiani d'una volta che cantavano le prodigiose gesta dei loro
è affidata all'alta temperatura conservata da una parte della testa termicamente isolata.
due piani convergenti in modo da assumere una configurazione angolare. marinetti, 1-77:
guardando il motore di fronte, formano una serie di v allineati uno dietro l'
a pistoni liberi: quelli composti di una turbina a gas (detta turbina di
detta turbina di potenza) e di una particolare macchina volumetrica, denominata anche gas
gas generatore, risultanti dalla fusione in una sola unità di un motore a combustione
: macchine che trasformano l'energia di una corrente liquida, in partic. di
provvedono alla trasformazione in energia meccanica di una parte dell'energia termica precedentemente fornita a
nuovi o, anche, in conseguenza di una censura o per apportare precisazioni o rettifiche
, i-139: già stava per mandarla [una cantafavola] alla mia signora, quando
autore e 'l luogo o di farvi aggiugnere una breve lettera di qualche suo familiare od
modifica o contribuisce o induce a modificare una situazione, un giudizio, un comportamento,
che precipita / e muta il mezzogiorno in una notte / di globi accesi, dondolanti
-modificare, per lo più in peggio, una determinata condizione meteorologica (con partic.
partic. riferimento a dio o a una divinità pagana). latini, i-221
modalità di sviluppo, l'andamento (una situazione, una circostanza, un fenomeno
sviluppo, l'andamento (una situazione, una circostanza, un fenomeno naturale, ecc
rimorso. 4. sottoporre a una metamorfosi prodigiosa; rendere partecipe di un
il tempo trascorso o, anche, per una trasformazione prodigiosa; cambiare l'espressione del
mutare il più tenue dei sorrisi in una grande felicità. deledda, iv-794:
6. indurre, convincere o forzare una persona o una collettività a modificare il
, convincere o forzare una persona o una collettività a modificare il comportamento, il
o opinione (anche con riferimento a una causa oggettiva, a un principio morale
convertir tutto il mondo diceva in cristo una potenza infinita che signoreggia le libere volontà
-in partic.: far recedere una persona da un'opinione, da un
psicologica, lo stato d'animo di una persona. savonarola, 48:
contegno, il tenore di vita, una decisione, la mentalità o, anche,
e fin del pianto; / muti una volta quel suo antiquo stile, / ch'
con grande letizia che, quando in una cosa si truova ogni bene, non bisogna
anzi v'ha fatti infiniti, e una religione n'ha partorite mille. betussi,
fu mai tempo più opportuno per accordare una buona pace di questo. muratori, 9-151
-lasciare estinguere un sentimento nei confronti di una persona; abbandonare compieta- mente un'opinione
; abbandonare compieta- mente un'opinione, una convinzione. chiaro davanzati, 66-8:
di un discorso o l'oggetto di una riflessione. dante, par.,
altro, siano insensibilmente per ridursi ad una tal debolezza che, assaliti all'improvviso
prima. 8. sostituire una o più persone, per lo più
197: fu poi sollecito e fece una grande ricchezza; e prima muto tutti
il cambio, alternarsi nello svolgimento di una mansione. bisticci, 3-19: aveva
maestro. f. badoer, lxxx-3-68: una parte de'gentiluomini della bocca e altri
96: facevano corona alla lugubre macchina una squadra di corazze, colla carabina rivolta
lui. -far decadere qualcuno da una carica, rimuoverlo da un ufficio sostituendolo
ufficio o nel servizio indicati, una persona a un'altra. così dicesi
da susa a saint-michel si percorreva in una diligenza che si fermava ogni tanto per dare
chi fa arte di prestarle e, come una palla ha fatto uno giuoco, se
fatto uno giuoco, se ne muta una altra e così ad ogni fallo si
ad ogni fallo si getta e mutasi una nuova. boccamazza, i-1-428: vuole
'mutare ': riferito all'aria di una stanza, vale farne entrare di nuova e
luogo a un altro; muovere da una posizione. latini, rettor.,
». trattati antichi, 17: una nave grandissima, la quale non areb-
i lati, muta gli aghi dall'una mano all'altra, tal che quello della
un'odor d'acqua rosa che parete una todesca: sete stata forsi in cantina
. -trasferire i bachi da seta su una lettiera nuova. magazzini, 30
, 1-ii-181: la corte ha ordinato una tassa che universalmente si usa per ciascuno
gran duca di moscovia] porta in testa una mitra adorna di perle e di gioie
stato civile, la categoria professionale, una particolare situazione (come il lutto,
come il lutto, la partecipazione a una cerimonia, ecc.). cavalca
, far vestire o aiutare a vestirsi una persona di indumenti o di biancheria per lo
capo a piedi; ma l'è una porcheria che s'attacca alle volte come un
volgar., 684: marina vergine era una sola figliuola al padre suo. essendo
io covava il disegno di abbandonarli dopo una mezz'ora, di mutarmi nell'arnese
. rimettere, riprodurre organi soggetti a una sostituzione o alla sostituzione periodica (le
nella polvere. quasi tutti mutano le penne una sol volta l'anno. borgese,
restituisce convalescente alla luce, rinnovandola come una serpe che muti spoglia. -sostant
a spese pubbliche; e le teneva in una torre che, dal mutar che elle
perdere, lasciar cadere le foglie (una pianta). g. gozzi,
giovani, ma quando mutano non hanno una goccia di negro. citolini, 240:
14. condurre, guidare o mandare una o più persone da un luogo a
. zucchetti, 9: visitai parimente una divota immagine della madonna santissima, collocata
perfido giuocatore... lanciò furiosamente una pietra; e la detta santa immagine,
rinaldino mutare di sella. -sostituire una parola o una lettera con un'altra
sella. -sostituire una parola o una lettera con un'altra. tolomei
dirò che « 'l castelvetro ha dato una rampata al caro ». caporali,
un organo, i congegni che innestano una serie determinata di canne. citolini,
solito intrinseco sistema, invece di apportar una tal cosa beneficio, arreca al principe
15. muovere il corpo, una parte del corpo, un arto;
piante de'piei, fu preso da una febbre continua. ariosto, 42-17: ritratto
boiardo, 1-12: dal principio l'una di queste genti fu pelasgica e l'
. galiani, 4-251: può benissimo una società d'uomini godere la piena libertà di
e sostegno. alfieri, 7-56: è una vita molto faticosa di andar sempre mutando
diecine. -rifondare, ricostruire una città o gli edifici di una comunità
ricostruire una città o gli edifici di una comunità in una posizione geografica diversa;
o gli edifici di una comunità in una posizione geografica diversa; installare altrove un
-occupare in fasi successive uno spazio o una posizione determinata. dante, par
. -con riferimento all'innesto di una marza in un ceppo diverso.
. 18. permutare, cedere una cosa in cambio di un'altra.
20. ant. tradurre un'opera da una lingua in un'altra lingua.
cessare, smettere (in relazione con una prop. subordinata). arrigo testa
-mutare le vele', rivolgerle per effettuare una virata di bordo. consolato del
trasferirsi in un altro luogo o in una posizione diversa; allontanarsi, andarsene da
xliii-36: cavalcando, allora ebber veduta / una villa unde lo'convien passare; /
virtù pochi anni fa, delle quali l'una 36 anni, l'altra 30 si
di assai grave tormento: delle quali l'una né star coricata del corpo né mutarsi
alterarsi; passare a uno stato o a una condizione diversa (con riferimento a soggetti
). -anche: essere caratterizzato da una trasformazione, dal divenire continuo, dallo
dallo stato suo, perocché sempre è una cosa medesima e mai non si muta.
* esempio '. -essere sottoposto a una riforma istituzionale. b. segni,
[lo stato] si muta da una a un'altra forma: com'è dire
che si sia impadronito di colpo di una persona. f f intelligenza
egli, come se propriamente avesse avuta una ferita nel cuore, si muta di
, guardava senza mai mutarsi, con una meravigliosa padronanza. montano, 1-55: -
si fece quasi pietoso, ma di una pietà nemica. montano, 1-231: mai
il suo bel viso inalterabile non mutasse di una linea, la voce le tremava.
-per estens. subire o essere sottoposto a una metamorfosi prodigiosa o a una trasformazione
sottoposto a una metamorfosi prodigiosa o a una trasformazione miracolosa; essere partecipe di un
alla fiammetta, / e quel mutarsi in una nugoletta / lucida più che mai argento
aurea volgar., 89: a roma una fontana d'acqua si mutò in licore
s'avvalorava / in me guardando, una sola parvenza, / mutan- dom'io
/ -cotesta, temolo, / è una cattiva lingua. a. f. doni
ella avrebbe sentita la profonda seduzione delle cose una volta dilette. govoni, 160:
, alternarsi; trascorrere; declinare (una stagione, un periodo di tempo).
tempo che passa. -passare a una nuova lunazione o, anche, a
muta la luna, / è scomparsa una notte e non torna mai più.
[carte] è il saltare dall'una cosa all'altra, invitando i capricci che
il bianco in nero: fare apparire una cosa diversa da come è in realtà
. -mutare lato: provenire da una diversa direzione. dante, purg.
, 1-5-233: perché non può ella [una scritta] servire anche per un parentado
che è proprio o che si riferisce a una mutazione genetica; che ne deriva,
(1848-1935), i periodi in cui una specie presenterebbe un'esplosione improvvisa di
anche molato). che ha subito una trasformazione, un cambiamento per lo più
mutata in durissima schiavitù, perché l'una non può celar più all'altra un pensiero
: non moto, era forse appena una mutata qualità dell'aria, ferma bensì
-modificato, alterato (un nome, una parola). tasso, 12-634:
, che lo conosceva bene, l'aveva una volta paragonato a quelle parole troppo espressive
insieme. 3. sottoposto a una metamorfosi prodigiosa (con partic. riferimento
e smorto; e in tutto si vedeva una natura esausta, una carne rotta e
tutto si vedeva una natura esausta, una carne rotta e cadente. pascoli, 559
larga. 5. promosso a una carica in sostituzione di un'altra persona
spostato, rimosso da un luogo o da una posizione determinata. tavola ritonda,
i deputati bellimbusti vanno a fare primieramente una visita galante. 9. fornito
galante. 9. fornito di una nuova livrea dopo la muta annuale (
e viceversa. -con riferimento a una personificazione. straparola, ii-43: l'
il mosto quasi completamente vinificato, occorre una diligente mutatura a primavera. -in senso
non aveva seco portato da livorno che una camicia, il resto di una decentissima mutatura
che una camicia, il resto di una decentissima mutatura, e 4 francesconi e
plur. stor. membri di una setta teologica musulmana, sorta nel-
xiii, che giudicava il peccatore in una posizione intermedia tra il credente e l'
, rispetto a uno stato, a una condizione complessiva o a una caratteristica
stato, a una condizione complessiva o a una caratteristica singola, sperimentalmente verificata
accidentale sempre è con difetto e quasi una parte di morte. s. agostino volgar
può mutare. la mutazione domanda nell'essere una parte permanente e identica con se stessa
materia quasi ribella fa mille mutazioni d'una in altra sembianza e, dispogliandosi de l'
premere che quella di parma non fosse una mutazione di signore a signore, ma una
una mutazione di signore a signore, ma una rivoluzione che restaurasse il reggimento a popolo
gemmaria', quella che, verificandosi in una singola gemma, dà origine a un
, quella che si può determinare in una coltura batterica con l'aggiunta di materiale
fisico o delle condizioni di salute di una persona; decorso di una malattia,
salute di una persona; decorso di una malattia, evoluzione dei sintomi che presenta
corruzione (di un organo, di una funzione fisiologica o, come anticamente si
d'animo, un'alterazione psicologica, una commozione più o meno improvvisa e intensa
: il viso dell'infelicissima ginevra fece una mutazione come se si fosse dimagrato tutto in
degli attributi, delle prerogative che rendono una persona diversa rispetto ad altre e,
in partic., la collocano in una posizione determinata nei rapporti sociali o la
senza mai diventare sua moglie: in una parola trattandosi d'una tale mutazione di
sua moglie: in una parola trattandosi d'una tale mutazione di stato mi sentivo imbarazzata
dei caratteri di uno stato o di una missione spirituale. 5. agostino volgar
. d. bartoli, 13-4-5: una moltitudine de'gran signori e de'gran
anni in un solo giorno converrà cedere ad una subitanea mutazione o de'svedesi o de'
il suo partito. -modificazione di una prassi. chiabrera, 3-179: de'
rapida mutazione di stile fu cagionata da una pietra che, uscita dalle mani d'
tasso, 11-ii-64: -la virtù d'una schiatta suol trapassar nel vizio che l'
cismo, e nelle città cattoliche le fa una mezza eresia che volgarmente si chiama il
chiama il carnovale. -abbandono di una religione per un'altra; rinnegamento,
di religione [dell'inghilterra] porgerà una generosa idea alla penna d'un soggetto.
mutamento grafico, fonetico, morfologico di una parola; insieme di modificazioni sintattiche,
che cambiano progressivamente le caratteristiche di una lingua; evoluzione linguistica. - mutazione
lingue si sono formate, ed è una delle cause della loro perpetua mutazione,
fermate dalla scrittura. -trasformazione di una parola in dipendenza dai diversi rapporti grammaticali
o spostamento di valore semantico (di una parola, di un'espressione) attuato
quasi impossibile determinare quel tempo in cui una voce o forma di dire comincia per la
., trovammo con nostra sgradita sorpresa una mutazione nei prezzi. n.
, per lo più, il passaggio da una situazione atmosferica favorevole a un'altra avversa
de'medici, i-314: eterna primavera una stagione / sempre è ne lochi dilettosi e
inversione della direzione secondo la quale fluisce una corrente. f. badoer, lxxx-3-119
un tratto basire / e star sepolto in una fossa stretta / e presto presto tutto
; nella commedia, il passaggio da una situazione misera e infelice alla prosperità.
meno profonda e determinante dei termini di una questione. sanudo, xlvi-221: la
fiamma, / sorride dal sicuro / d'una razza di longevi. 13.
le cagioni delle innovazioni: perché sempre una mutazione lascia l'addentellato per la edificazione
nessuno della mia famiglia mi ha scritta una riga. manzoni, pr. sp.
strano, e che dava indizio d'una funesta mutazione di cose. mamiani, 3-12
-in partic.: passaggio da una forma di vita associata a un'altra
: l'evoluzione, lo sviluppo di una particolare forma di governo fino al punto
procede, si attua, si organizza una determinata attività; rinnovamento dei principi sui
. 15. abbandono, accantonamento di una cosa e sostituzione con un'altra che
cambio, scambio; azione di scambiare una cosa con un'altra; possibilità di
un rango a un altro, da una condizione a un'altra (segnato e simboleggiato
o per mutazione ch'io feci d'una berettina, mi calò una scesa ne'denti
feci d'una berettina, mi calò una scesa ne'denti che mi pigliò tutta
mutazioni di vestiti non si faranno senza una spesa al mondo. targioni pozzetti,
.. è quella da un casco a una berretta. -sostituzione di parti di un
più valido) o di lettere in una parola. -in senso concreto: variante
ma in questi, tuttoché sian trasportati d'una in altra lingua, rimane la bellezza
avrò caro, e le ne manderò una copia, emendata con qualche mutazione.
né è maraviglia che la mutazione di una voce sola tanto vaglia a far bello o
. monti, i-335: vi replico una copia dell'idillio, al quale ho
); ciascuno degli scenari realizzati per una rappresentazione. -anche: successione delle scene
(e l'espressione, legata ad una visione baroccamente spettacolare e drammatica dell'esistenza
antonio barberino... vuol dire una mutazione di scena grandissima in tutta roma.
maravi- gliosa mutazione di scena, per una novità che altre bellissime se ne vuol
quello in cui la parte inferiore di una delle due gambe è amovibile, per
poste. 16. subentro di una persona a un'altra nello svolgimento di
persona a un'altra nello svolgimento di una determinata funzione o di un preciso compito
o, anche, nel compimento di una singola azione. -in partic.:
, la scadenza alla quale si rinnova una carica, si sostituisce chi l'ha
-anche: passaggio di un funzionario da una carica a un'altra. documenti della
come il mutare fasciatura e chirurgo ad una immensa piaga insanabile. monti, ii-136
, diversificazione nel criterio di attribuzione di una carica, di un compito o di una
una carica, di un compito o di una mansione, a seconda delle singole attitudini
nuova mutazione che faceste dalle cinque all'una chiesa vaciense, poi che ella è in
, soliti coi loro voti a concorrere in una parte, mutavano d'opinione e si
della disposizione sul terreno; abbandono di una posizione per un'altra, più o
sono adunque le differenze delle mutazioni, l'una delle quali si fa voltando le spalle
reincarnazione. benci, 1-62: da una anima di tutto il mondo derivano tutte
un altro (di un bene, di una rendita, ecc.), in
d'asta sapere l'al- tessa d'una torre overo di uno monte, raguarda alla
20. modificazione o inversione di una successione stabilita (e, in partic
come inebetito, collo sguardo fisso ad una finestra, le cui mutazioni segnavano per
. cambiamento di passo o di figura in una danza; mutanza. fagiuoli,
guido da pisa, 1-108: menollo in una parte di quello medesimo monte, onde
accomodo le parti. -passaggio da una serie di note a un'altra,
ii-186: 'mutazione', secondo aristosseno, è una certa passione che accade nell'ordine della
di note alterate quanto la prosecuzione di una melodia oltre l'ambito di un esacordo
non è altro che mutare di nome una nota in un'altra in un'istessa voce
'e 'si-do -passaggio da una chiave a un'altra nel canto fermo
non è se non un passaggio da una chiave all'altra per salire o per iscendere
non è altro... che mutare una nota in un'altra nel medesimo luogo
nel trombone a tiro, il passaggio da una posizione a un'altra. -cambiamento
che vien detta generazione e corruzione solo una piccola mutazioncèlla in poca parte degli elementi
s. v.]: con una mutazioncèlla che pare di nulla si fa,
ciabattino, un bel verso; d'una cadenza di periodico fiacca una chiusa potente
; d'una cadenza di periodico fiacca una chiusa potente. = voce dotta,
ispira al mutazionismo (un'affermazione, una teoria, un'opera scientifica, ecc.
: tiene anco questo serenissimo gran signore una banda di soldati nominati mutefericà, li
alla famiglia mutelidi, caratterizzati da una spessa conchiglia madre- perlacea di forma
, mutessarif, miitesarrif * governatore di una provincia ', dall'ar. mutasarrif;
. invar. stor. amministratore di una moschea nell'impero ottomano. antonio erizzo
esperienza, sensoriale o intellettuale, sotto una sola forma, ma offre una serie di
sotto una sola forma, ma offre una serie di determinazioni particolari, variamente rilevabili
i-123: mutevole, fra l'uragano e una tristezza di pioggia echeggiò, molto lontano
fido, sleale, incerto, ingannevole (una persona, l'animo, i sentimenti
divenuta inquieta, mutevole, piena d'una attesa spasmodica non sapeva bene di che.
bencivenni [tommaseo]: si fa una mutevole conversion di tempora. =
e repentino allappare degli occhi, ed in una brevissima ora mutevolmente si variano?
, spinose (un organo vegetale, una parte di esso). -in partic
partic.: privo di reste (una varietà di frumento, di orzo)
estremità, di un organo, di una parte essenziale del corpo, dei singoli
prima il poveretto era stato sorpreso da una banda di assassini, tra i confini
iv-537: s'è inavvedutamente attenuto ad una delle ristampe che oltre l'essere state
articolare distintamente e di pronunciare compiutamente una parola. chiari, 1-iii-34: volevamo
mutilata. 5. sottrarre a una giurisdizione; contenere, limitare (un'
arto, di un organo, di una parte evidente o importante del corpo
. levi, 2-128: c'era una sorella maggiore, sposata con molti figli,
antico sembiante. -con riferimento a una statua. manzoni, pr. sp
8 settembre 1858. -la sua vita fu una sequela di sventure non interrotte: -mutilato
guerra: due dita di meno in una mano. cassola, 2-265: -
tre settimane, m'era portata dal custode una lettera della mia famiglia...
carducci, ii-3-249: ebbi... una copia, un po'mutilata in fondo
corrotto nel significato (un vocabolo, una parola). castiglione,
famoso mutilatore di schiavi e mercante di (una lingua). eunuchi. d'annunzio,
] ha come emanasse dai petali d'una rosa appassita. manfatto subire agli sbirri
, presenta [il tempio] ancora una sintesi completa e imponente dell'olimpo brahamino
infitti nella creta, il teschio d'una bambola, un cristo senz'occhi, altre
riparare. un aspetto realtà, una precisa -archit. semplificato nella struttura
di gocciolatoio ovvero ridotto a fascia con una cimasa. 5. ridotto a
esiguo o insufficiente (un gruppo, una compagnia di per un organo
trasissibile ere più componenti (una famiglia). a. campana
-privato di un bene spirituale, di una fa un ambito limitato, senza
fa un ambito limitato, senza una percezione complessiva e globale dei problemi.
modeste e decorose, sempre tendenti a una certa grazietta sul punto di esplodere ma
dalla naturale e invincibile timidità e da una riflessione inesauribile che la lasciavano affiorare solo
: bambino o ragazzo che ha subito una mutilazione per cause di guerra o civili
mutilazione. giannone, tiva, in una convinzione; sottratto a un'espe1- v-47
si tendeva allabili aspetti che un concetto o una situazionemutilazione e alla morte. patini, 27-305
di quella mutilazione di due dita in una mano, stefano della campagna non aveva
per essere esatti, questa mutilazione era una precauzione che egli adottava. 4.
statistici. -eliminazione di parte di una parola. magalotti, 1-20:
5. privazione della sovranità su una regione o su una parte del territorio
della sovranità su una regione o su una parte del territorio nazionale. -anche:
la pace europea. -perdita di una parte di un possesso terriero.
, della filosofia. -riduzione a una concezione limitativa, astratta o aridamente sistematica
d'annunzio, v-3-253: certo, da una limitazione può nascere la più vasta vita
può nascere la più vasta vita; e una mutilazione può moltiplicare la potenza, come
intellettuali, di disposizioni affet- tronco (una parolai; smozzicato, balbettato. tive
: se [la vita] diventa una fiamma, meglio bruciare che stare lontano a
un sacrificio liberamente consentito in vista d'una più vera libertà. = nome
un corpo mutilo. -privo di una o di entrambe le corna (unanimale)
cecchi, 5-479: un albero, con una buca dov'erano i con le miccie duplicatamente
castellano che svegliano un'anima melodiosa in una mutile canna. mutinati tutti i fanti ae
ribellione all'autorità, nalmente incompiuti (una statua). che si considera ed è
: il secondo marmo... è una lastra mantiene un atteggiamento di rivolta o di
ant. che organizza un ammutinamento, una rivolta, una sollevazione; sobillatore,
organizza un ammutinamento, una rivolta, una sollevazione; sobillatore, sovvertitore (an
avran cominciato e gli farei morir nell'una delle due sorti con che si sogliono punir
: da tempi innumerabili in qua è una legge molto usata e eziandio osservata,
stato d'animo, il riflesso psicologico di una situazione per lo più angosciosa.
sta a sentire e non si parla in una brigata o raunata di amici o altrimenti
disposizione. fogazzaro, 1-331: segue una scena tra luisa e lo zio che
che non c'è verso di cavarle una parola di bocca. pratolini, 10-375
la qualifica di poeta... una poesia così fatta, che dovrebbe logicamente
, 4-i-5: stava ibraino rinchiuso in una torre del serraglio con tanta strettezza che
tanta strettezza che, non avendo che una femina mora e muta per suo servigio
stezza, precocità e attitudine a fornire una d'aver tanto vissuto, /
vili, tu mandasti contro di loro una turba di muti animali a farne scempio.
melanconia. 4. sfornito di una lingua propria, istituzionalizzata e usata comunemente
veramente 'muta '. non aveva una lingua. la cercava ancora, la
ne sai. montale, 9-100: una volta / qualcuno parlò per intero / e
che si svolge o si situa in una condizione di isolamento, di esclusione dal
/ ancor non m'adagiai, lasso, una breve / ora a'miei muti dì
un tratto. d'annunzio, iv-1-29: una lontananza così lunga, piena di misteri
. incapace o impossibilitato a parlare per una forte emozione o per lo stupore; ammutolito
di sopra avete inteso, si riposò una pezza, aspettando se alcuna cosa rispondesse
verdi rive. pascoli, 81: passa una lunga e muta compagnia / con fasci
sp., 25 (429): una buona parte di quest'odio pubblico cadeva
muto e sordo. mazzini, 39-243: una voce di poeta che amammo giovani e
12. che si trova vittima di una situazione oppressiva, di una condizione di
vittima di una situazione oppressiva, di una condizione di soggezione, di subordinazione,
: il fremito che annunziava il levarsi d'una nazione, il tocco dell'ora che
che dovea porre nel mondo di dio una nuova vita collettiva, un apostolato di ventisei
mai stato / rappresentato: / da una parte avvocati benvestiti, / con idee
popolo malvestito. -che deriva da una situazione di rigida e oppressiva dipendenza o
il ghiaccio. albertazzi, 784: è una battaglia, con fragoroso cozzare di spade
scaraventati di qua e di là da una furia muta. pirandello, 6-509: m'
della sua muta allocuzione, vide venire una pattuglia di soldati. fogazzaro, 1-678
la fame degli uomini nera: / come una muta preghiera. -pronunciato a
ad aggiungere confusione di un tratto scoprono una casa muta; che fare? ci sia
generano fa solitudine. papini, ii-1172: una di quelle domeniche deserte, mute e
e squallido sia rotto e avvivato da una voce nota che risuona all'orecchio. montale
un'opera in fusione, i riverberi d'una creazione rovente. govoni, 991:
. v. l: fuoco muto dicesi una spezie di fuoco artifiziato che non iscoppietta
, gr., ii-602: ecco prostrata una foresta, e fianchi / orridi d'
17. figur. inetto a provare una determinata sensazione, a nutrire sentimenti (
affievolito, divenuto ottuso, impotente (una facoltà sensoriale o spirituale, un sentimento
per li quali si manifestino; né una universale opinion dell'altrui virtù, muta e
galoppa. -poco intenso (una sensazione); sopito, non desto
d'un corpo estraneo, ci producono una sensazione più muta e incerta. d'annunzio
strappato ai libri fidi, / toccandomi una corda ancóra muta. -spento, inesistente
gregge sovrastino. -restio a compiere una determinata azione. ovidio volgar.
tratto, si voltava a guardarmi, con una muta supplichevole interrogazione negli occhi, che
il cuore. gozzano, i-1332: una sera ho capito, dai segni muti
di gesti convenzionali, corrispondenti ciascuno a una lettera dell'alfabeto, usato, per
chiudere gli occhi sulla sua relazione con una vecchiona decrepita, con una diva del
relazione con una vecchiona decrepita, con una diva del muto. vittorini, 5-71:
, che chiamasi muto, è altresì una parte della recitazione, che dipende in
. fogazzaro, 1-599: ebbi stasera una carta muta di tornielli. -geogr
. ant. e letter. mancante di una caratteristica determinata, privo. -muto di
, t, v'è n'è anche una grassa, la quale è la g
privo di corrispondenza nel sistema fonematico di una lingua e rimasto o come testimonianza di
lingua e rimasto o come testimonianza di una pronuncia antica o per ragioni etimologiche
davano l'impressione di capire, ma una lingua non mia neppure nell'infanzia,
numero di trentaquattro, e ciò fanno per una
accento sull'ultima sillaba, tronco (una parola, un verso). giraldi
sordo, aspro (un suono, una parola). panigarola, 3-ii-171:
presenta sintomi evidenti o clinicamente rilevabili (una malattia). 24. mus.
, da un cornetto muto, da una traversa, e da dua leuti. meliini
dua cornetti muti, dua tromboni, una dolzaina, una stortina. b
muti, dua tromboni, una dolzaina, una stortina. b. de'rossi
furon addosso [a mustafà] buttandogli una corda d'arco al collo per strangolarlo
/ a suon di trombe, ma una certa festa / che si facea quasi alla
un giovinastro che serviva di paggio in una corte. questi essendo inconsideratissimo nel parlare
: volesse dio che 10 n'avessi inteso una arcia. pensa se 'l notario mi
perdita di un sol danaro e di una sola gocciola di sangue, per mezzo suo
io mandai a messer bonac- cursio grino una licenza d'ordine di vostra sublimità di
questo ambiente freddo e ripugnante, come una povera pianticina, spuntata per cattiva sorte
, « questa mutolàggine vostra è d'una loquacia!... questa taciturnità vostra
!... questa taciturnità vostra ha una parlantina! ». faldella, 1-41
.., altre volte concentrarsi in una mutolàggine inopportuna di botta che non chiese
rotilde pure sembrava, alla mutolézza, una statua scar- pellata dallo stupore e rannicchiata
: il più prezioso addobbo ch'abbia una donna è la mutolézza. a. cattaneo
: essendo nelle contrade di bettelem indemoniata una donna che era mutola e gravida [
un dì la portenara nunziò alla badessa una donna con uno fanciullo in brazo,
.. fu condotta l'anno mcccciii una donna marina nuda e mutola, stata
la verità. panigarola, 2-19: da una banda anche gli infanti e i lattanti
(1-68): prese... una mutola e sorda per fantesca, ma
10 ne feci dono agli armeni, una delle altre quattro lasciai a prò d'
gesù cacciò uno demonio da dosso a una creatura, el quale era mutolo. e
creatura ch'egli teneva. -per indicare una persona che non si vuole nominare,
da un mutolo che voi avete incapato una cosa, che dio voglia che voi non
pesci. m. fiorio, 533: una parte di queste [le rane
rane] hanno voce e mangionsi; ed una parte son mutole e non si mangiano
frigida. 7. ammutolito per una forte emozione, per lo stupore,
parlato,... si riposò una pezza, aspettando se alcuna cosa rispondessi o
fattegli dal duca. guerrazzi, 4-197: una rivoluzione senza esempio nei politici annali scoppia
gelli, 15-229: la poesia è una pittura che parla e la pittura una
una pittura che parla e la pittura una poesia mutola. tasso, n-iii-1052: l'
tasso, n-iii-1052: l'impresa e una mutola comparazione de lo stato e del pensiero
pronuncia; che non viene pronunciato (una lettera). salvini, v-501:
è mutola. -molto fievole (una parola). bembo, iii-140:
di legno vanno leggiermente battendo or l'una or l'altra zucchetta nella parte superiore
cenni ed atti soli adoperando, senza una minima parola? carletti, 218: così
modo, onde presero partito d'inventare una morra alla mutola. -fare il mutolo
. faldella, iv-156: aveva tale una povertà di mente e di cuore che
toscani, 116: l'esperienza è una maestra mutola. 21. dimin
minimo di cromosoma, suscettibile di subire una mutazione. = voce dotta, deriv
davanti all'occhio dell'osservatore, di una serie di scene riproducenti una fase dell'
, di una serie di scene riproducenti una fase dell'azione (e funzionava con
(e funzionava con l'introduzione di una moneta). gozzano, i-550
questa critica... gorgheggia come una prima donna e ha la mutria d'una
una prima donna e ha la mutria d'una marchesa del seicento. verdinois, 47
si collocava ritto dietro la spalliera di una seggiola che gli faceva da pulpito. b
cinquant'anni di mutria imperialregia culminanti in una notte di sacrosanta allegria. 2
individuo. faldella, 3-307: neppure una mutria di liberale lo aiuterebbe, lo
e il teatro. e causa tutta una serie di insoddisfazioni, irritazioni, bisticci
, attraversando i vicoli deserti; piuttosto una mutria, un silenzio devastato fra le
come dicesi faccia, muso. ci vuole una bella mutria a dire, a fare
che a costoro la marchesa avrebbe lasciato una bella fortuna, ma ora io scommetterei che
disse, -come me, per far ridere una santa donna, e per farvi metter
da espansiva che era, è diventata tale una mutriona! 2. che
, diecimila cooperative, ventimila mutue, una dozzina di banche, e chissà mai quali
anche se tale assistenza è prestata su una base diversa da quella dell'assicurazione sociale
-mettersi in mutua', farsi dichiarare, con una prescrizione medica, malato temporaneamente e
dell'ente di assistenza per malattie (una prestazione per curare un'infermità).
. -medico mutualista'. medico convenzionato con una mutua o che lavora alle sue dipendenze
di difesa delle classi proletarie, diventano una corruzione piccolo-borghese delle autonomie e un peso
esclusive: tali che la negazione dell'una comporta l'affermazione dell'altra.
nondimeno con taciturnità, mutuamente guardandosi l'una e l'altra in viso, mostravano assai
la metafisica e si rispecchiano mutuamente l'una in l'altra controllandosi, autenticandosi a
contratto di mutuo, consegna alla controparte una somma di denaro o una determinata quantità
alla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di bene fungibile. -anche
prendere, ricevere a titolo di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità
mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili).
contratto di mutuo, riceve dalla controparte una somma di denaro o una determinata quantità
dalla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili. -
le malattie; che è iscritto a una mutua. - anche sostant. arbasino
forza di un contratto di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità
di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili);
anima cioè il principio non ha già una sensibilità propria, ma mutuata dal suo termine
.: derivato, preso o recepito da una determinata fonte ispiratrice (con riferimento a
mia dottrina altro non era se non una ingegnosa mischianza di concetti mutuati a due
verso de 'la notte '(una 'prima 'notte!) d'un altro
e risposte mutuate per la circostanza da una tematica le cui origini si perdono nella
, che trae idee e concetti da una determinata fonte di ispirazione c.
. archit. elemento ornamentale costituito da una tavoletta quadrilatera con gocce tondeggianti, posta
caviceo, 1-201: serrati in camera con una sola ancilla, sei dì e
le qualità manifeste di ciascuna potrebbe essere una cosa originale e poetica introdotta così in qualche
di verità resultante dalla mutua corrispondenza di una quantità d'effetti? g. l.
volto ad assicurare, nel quadro di una concezione solidaristica e d'autoemanci- pazione e
soggetti (per lo più appartenenti a una medesima classe o categoria o gruppo sociale
autorizzate dal governo. mazzini, 42-245: una società, per esempio, di mutuo
specifica finalità di garantire ai suoi soci una prestazione assicurativa (del tipo di quella
commerciale), cioè il pagamento di una somma di denaro a titolo di indennizzo
. cavour, vi-323: in definitiva una società di assicurazione mutua non è altro
di assicurazione mutua non è altro che una società che prende ad amministrare delle società
nel tempo, si produce nell'altro una forza elettromotrice indotta. = voce dotta
un soggetto, detto mutuante, consegna una determinata quantità di denaro o di altre
caso che il contratto abbia per oggetto una somma di denaro, viene detto interesse
contratto. -restituire un mutuo: restituire una somma uguale a quella ricevuta in prestito
pagamenti periodici di somme che comprendono una parte (via via crescente) di
via via crescente) di capitale e una parte di interessi scalari (per la
garantito da titoli cartolari (cioè da una o più cambiali, per lo più vaglia
da istituti bancari all'uopo autorizzati da una speciale legislazione. -mutuo ipotecario:
genovesi, 1-ii-115: il mutuo è una prestanza gratuita di materie che si consumano
pari giustissima, consistendo in 'consegnare una cosa con patto di riavere l'equivalente
di più '. cantoni, 472: una proposta di mutuo ipotecario. de roberto
mutui venticinquennali, per il possesso di una casa. codice civile, 1813: il
il mutuo è il contratto col quale una parte consegna all'altra una determinata quantità
col quale una parte consegna all'altra una determinata quantità di danaro o di altre
prendere a mutuo: dare o ricevere una somma di denaro o una quantità di
o ricevere una somma di denaro o una quantità di altre cose fungibili a titolo
in posizione intervocalica; media, dopo una pausa all'inizio di una frase fonetica:
, dopo una pausa all'inizio di una frase fonetica: medio- forte, in
adatterebbe il nome, percioché, aggiunta una 'n 'al nome di corito
', che bisogna che fosse quel d'una gigantessa. buommattei, 33: appuntando
minuscola, indica la normale principale a una curva o la normale a una superfìcie
a una curva o la normale a una superfìcie. 7. geogr. maiuscola
8. astron. maiuscola, indica una classe spettrale di stelle a bassa temperatura
da nababbo, ecc., indica una persona ricchissima, che ostenta lusso,
, tanto tutto pareva preparato per accogliere una donna in quel nido elegante, tanto
e prestigio o che tende ad attribuirsi una particolare autorità nell'ambito di una determinata
una particolare autorità nell'ambito di una determinata attività, talvolta con eccessiva presunzione
sco. = adattamento di una voce ar. ed ebr.
non è avvenuta mai nell'antichità greca in una forma definitiva ed esplicita, perché non
non fu contras- segnata dal carattere di una riforma pratica simile a quella ch'ebbe
all'illustrazione, alla cartellonistica, secondo una tendenza di gusto che sarebbe in seguito
sua a furore a distruggere e nabissare una città. redi, 16-ix-230: il
4. figur. ridurre in una condizione di grande angoscia e dolore (
giustizia e il diritto per nabissare l'una e l'altro a mo'dei saltatori che
ammonendolo. 5. sottoporre a una critica aspra, violenta; screditare completamente
tuale, caduto in peccato; ridotto in una condi zione grave, dolorosa
il quale fu trasfigurato in forma d'una donna. 2. per estens.
nacchere. in firenze c'è una via che prese nome da tali
telaio per lo più semisferico chiuso da una pelle tesa (ed era generalmente usato
, nacchere e tamburi / sonaron forte d'una e d'altra parte. francesco di
/ fui risvegliato, al suon d'una gran nacra, / da molti ch'eran
ordinariamente con tal nome il tamburo con una sola apertura. a. boito, xc-572
, incavati e combaciatiti, appaiati mediante una funicella, con le concavità volte all'
. alfieri, 12-53: dov'è una qualche donnicciatola / con nacchere di cocci
, 109: fra le marine conche una è che pinna / dai più dotti è
'pinnae ', le quali producono una certa lana o seta chiamata volgarmente da'
g. rucellai il vecchio, 73: una cappella antica dallato, con musaico e
-portare le nacchere: assecondare qualcuno in una tresca. g. m. cecchi
mia da seme, ella è una troppo gran donna, e poche case ha
): il gonnella, avendo preparata una ampolla di succhio di cipolle da forlì
: un garzone del casaddoglio, vedendo una donnicciuola appetitosa e piena d'appetito, scompagnata
occupavamo quattro posti; nel quarto si adagiava una
(269): quando furono acconci l'una parte e l'altra, e gli
feste dalla dea iside andava coperta d'una veste col cappello suonando li naccari.
ndtfno o nàtno, deriv. da una voce del concanà. naciuòlo, sm
rucellai il vecchio, 22: v'è una pergola in acuto di naciuoli, larga
. ant. comandante o proprietario di una nave. baldi, lxii-4-107: si
aspettar tanto all'uscio che fa una passione. grazzini, xxi-i-740: -non
di scisto, di lignite, costituito da una massa liquida le cui proprietà sono molto
si chiama nafta et è secondo dioscoride una colatura del loro bitume bianca e qualche
in pedir v'è grande quantità, da una fontana surgente, il qual olio i
2-106: napta non è pietra, ma una specie di bitume trovato in caldea.
fornace collo nafta (lo quale è una materia d'accender fuoco, la qual nasce
in alcuni oli essenziali): è una sostanza bianca, cristallina, che fonde a
. pirandello, ii-2- 302: una grossa sottana pieghettata, a quadretti verdi e
volte, e tutte e tre con una timidezza rara in quel luogo, come se
valle, 1-iii-509: egli mi scrisse con una sorta di carattere che mi disse chiamarsi
tra l'erba la falce fienaia / come una naja? = voce dotta,
nivee dei denti. -in una rappresentazione figurativa o plastica. ojetti,
ojetti, i-265: è il pavimento d'una sala di terme. in uno dei
. in uno dei riquadri salvi, una naiade siede sulla coda squamata d'un
piante appartenenti alla famiglia naiadacee, comprendente una decina di specie che vivono in acque
mazzei, xxi-267: se uno avesse una buona bottega con molto frutto, quando
, v-393: ne'capitoli antichi d'una compagnia di notte di questa città al
suo sirian. = adattamento di una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer,
tantino antiquata anche lei, portava invece una camicetta di nàilon color crema su sottana
morte era stata provocata da strangolamento mediante una calza di nailon. parise, 5-201
del re. = adattamento ai una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer,
nomato naimor. = adattamento di una voce del gruppo linguistico orientale mon-kmer,
legge di matrimonio: e perciò hanno una concubina del sangue di nairi, che
, 6-iii-164: la 'nairsa 'è una sciabola del malabar assai inarcata e taglientenell'
di dèi, che veniva costruita su una tomba o in cui venivano officiati i
] fino alli piedi, cuocete in una pignatta la radice del nalbavischio o del
e sinabaff. = adattamento di una voce indù. namoratìccio, agg.
nanchino, e invero non potea essere una notte più piacevole e più placida di
, lat. scient. nandinia, da una voce africana. nandù, sm
aspre lotte. = da una voce indigena dell'america meridionale, passata
rispetto a qualcuno o a qualcosa (una persona). c. e
-con riferimento a un edificio, a una costruzione. g. g. belli
. letter. condizione e caratteristica di una persona piccola di statura. c
cercare vanamente di coprire o di mascherare una condizione, una circostanza, una situazione
coprire o di mascherare una condizione, una circostanza, una situazione difficile, spiacevole
mascherare una condizione, una circostanza, una situazione difficile, spiacevole. guerrazzi
vedendo entrare maràbito, gli domandava con una vocetta di naso ('nànfara '
. antica arma giapponese, costituita da una lunga lama innestata su un manico di
giapone, 56: subito gli fu data una frecciata nelle coste e esso cavatala,
: un colpo di nanghinata, ch'è una mezza spada, larga e in asta
in asta. = adattamento di una voce giapp. nangùstia, sf.
corporea rispetto alle medie statistiche normali per una determinata razza, età e sesso (e
2. bot. sviluppo assai ridotto di una pianta: può essere dovuto, dal
impedire o ritardare lo sviluppo normale di una pianta mediante particolari operazioni e determinati prodotti
'con nanna ': questa è una interiezione adulante e lusingante che usano le
ant. fare addormentare un bambino con una nenia, con una ninnananna.
un bambino con una nenia, con una ninnananna. sercambi, 1-i-347:
espressione fra ninnoli e nannoli: fra una cosa e l'altra, fra una
fra una cosa e l'altra, fra una storia e l'altra, fra una
una storia e l'altra, fra una bazzecola e l'altra. p
agg. che è affetto da nanismo (una persona). -per estens.:
. costituito da nani (un gruppo, una schiera). grazzini, 347
diverse civiltà, di un'attenzione e di una curiosità che contribuirono a destinarli, soprattutto
5-124: vorrà [la moglie ricca] una nana, un bufoncello, un pazzo
-una traversa remota -, egli incontrava una nana con un grem- biulone e in
di nero, un nano grosso come una capocchia di spilla muove ogni cosa,
, ix-346: qualcuno mi aveva raccontato una favola secondo la quale... sarei
decorativo. gozzano, i-547: una villa di gusto atroce: stile anglo-svizzero-cinese
. 2. che appartiene a una razza dotata di caratteri, di statura
, piero, eleggeresti un giannette con una sella dorata e con la briglia piena di
per le malattie (un vegetale, una specie arborea, un frutto). -
ne vuole fare (un oggetto, una costruzione, un elemento archi- tettonico,
sconci e nani. rovani, 4-i-123: una mano d'uomini con lanterne comparvero ad
mano d'uomini con lanterne comparvero ad una porta nana e larga del casolare di
estende. moretti, iii-196: afferrò una sedia nana, la portò fuori sull'
breve respiro (un periodo sintattico, una frase). de amicis, xiii-396
che rivela doti intellettuali molto scarse, una mentalità ristretta, una visuale limitata;
molto scarse, una mentalità ristretta, una visuale limitata; gretto, meschino.
meschino. -anche: che non vanta una grande civiltà, una grande tradizione culturale
che non vanta una grande civiltà, una grande tradizione culturale. e
che scoppi! alvaro, 13-294: « una sporca snob », mi andavo dicendo
abbastanza cresciuta e che non crescerà mai, una nana morale piena di disgusto per tutto
, o se pure vuole dire 'dare una cosa a chi n'ha assai '
6-73: vide sopra un sedile rustico una figura di vecchierella da muovere a compassione ed
compassione ed a raccapriccio chiunque. era una nanerottola scrignuta, con le grucce.
con le grucce. palazzeschi, i-609: una nanerottola bruna dalla pelle olivastra, vispa
, vispa, saputa, pettegola, con una parlantina precipitosa, tutta pepe, che
. f. frugoni, iv-312: comparì una nanina così succinta che sembrava più gru
, ii-422: la zia nunziadina, una nanina che reggevasi su due piccole gruccie
. la spagna, 10-4: una brigata ne viene davanti, / ch'
-indica posizione (anche con riferimento a una personificazione). bonacossa, lvi-185:
cola di rienzo, 132: una sera venne cola di rienzo secretamente disconosciuto
di cocco: si presenta come una polverina granulosa grigiobiancastra, che viene
la miscela dapprima assume l'aspetto di una pasta densa, poi un aspetto e
pasta densa, poi un aspetto e una consistenza gelatinosa (e tale miscela fu
addormentata, / ad un fauno confusa una napea. carducci, iii-1-413: fuggì pallida
a chi ne bevesse oltre a una mezza oncia e meno di uesto
tutto ciò che è male e rappresenta una colpa per chi 10 commette o lo
forma di un tubero conoide (una radice). = voce dotta
48-42: so che medici ha avuto una somma in napoleoni d'oro, credo
di tale, che mi ha insultato, una buona lezione del querciolo e fammelo stare
carte e in cui chi teneva banco versava una posta doppia degli altri giocatori.
': nome dato dall'adulazione ad una specie di colore, tra rosso, pallido
, in altre attività), manifesta una forte e spiccata personalità, una prepotente
manifesta una forte e spiccata personalità, una prepotente volontà e capacità realizzatrice, un'
un tempo è di raffigurare l'essenza di una data individualità: com'a dire.
, tempo tre mesi, con una legiferazione bislacca, sventata e arbitraria
, ii-15-344: la sant'alleanza ha preso una posizione apertamente reazionaria; combatte la democrazia
silenzio, s'infilano sopra la manica una soprammanica di alpaca, mettono in bella
guerra, famoso equita- tore, godeva una fama napoleonica. b. croce, iii-16-65
. gramsci, 12-115: si aspetta una forma di 'napoleonismo 'anacronistico e
per l'in tercessione di una croce; oggi fa canti carnescialeschi
casa in visibilium, mi ha fatto fare una bravata napolitanamente. caro, 9-1-49:
carducci, ii-15-154: le feci mandare una scelta di letterucole moderne fatta da quel napole-
rappiccolito, così che il regno acquistò una certa personalità che prima non avea.
posso, senza conoscenza, incastrarlo in una mia prosa spontaneamente concepita, dalla quale
cittadina, in ogni provincia che abbia una propria letteratura, non poteva avere forme
rito nella società, nell'ambiente napoletano (una persona). di giacomo,
2-6 (1-iv-143): per moglie avea una bella e gentil donna similmente napoletana,
valier napolitano, chiamato messer cola siripanni, una fante fra l'altre, la quale
quando nel scrivere nella parte se mette una lettra per un'altra, come la
, qualche romano... gente di una terribile monotonia. 2.
tane. d'annunzio, iv-1-240: aveva una camera ornata delle tappezzerie napolitane d'alto
, tra me e lui, era posata una guantiera di lacca con una caffettiera napoletana
era posata una guantiera di lacca con una caffettiera napoletana e due tazzine.
sesta minore sulla sottodominante (e assunse una notevole importanza nel linguaggio dei romantici e
violaceo. -cavallo napoletano: nome di una razza italiana di cavalli da sella,
il due e l'asso, riunite in una mano. c. e. gadda
se questo è il modo di difendere una città? perché non si pensa a
: piglialo e oltra le palle comprate una beretta che a te comparisca meglio in
quella tua bella riverenza alla napolitana con una sbarettata a la spagnuola. parabosco, 2-9
ha tolto il core. -questa è una parola alla napolitana, della qual fanno poco
. napoletanino. marinetti, 2-iii-11: una napoletanina vispa che porta a spasso il
meridionale emigrato, terrone (e ha una connotazione fortemente spreg.).
7-47: chi vuoi cne spenda per sentire una chitarra? sentirglielo dire mi fece una
una chitarra? sentirglielo dire mi fece una rabbia. -fossi un napoli, -disse
uno dei tanti che lo assediavano. una palla in piena fronte, nel suo stile
, loquace, espansivo (e ha una connotazione scherz. o anche iron.
con nappe. pulci, 27-35: una lancia a un pagano arrappa, /
): avevano entrambi intorno al capo una reticella verde, che cadeva sull'omero
cadeva sull'omero sinistro, terminata in una gran nappa. fogazzaro, 12-x-43:
iovanni, un berretto rosso fiammante, con una gran nappa azzurra, che pareva tal
. moretti, ii- 130: una reticella tenuta intorno al capo e pendente a
se chiuao gli occhi riesco a vedere una ad una le pieghe morbide di quei
gli occhi riesco a vedere una ad una le pieghe morbide di quei merletti sostenuti
jahier, 88: le vacche vanno avanti una per una sventagliandosi colla nappa della coda
88: le vacche vanno avanti una per una sventagliandosi colla nappa della coda.
avevano proliferato fittamente sulla punta formando come una grossa nappa. -getto o zampillo
un granello, resta al suo picciuolo una nappa della pasta contenuta in esso granello.
larghe... fa nella sua sommità una nappa simile all'aneto, in cui
: c'eran disegnati un violino e una finestra, con su scritti i nomi di
di tutte le loro parti, e una figura umana in caricatura, che aveva
del camino troverete le osse che formano una gatta, e vogliono che sia stata del
. sostenne con gran fatica per un pezzo una sfera su le spalle, e questo
portammo al detto prete ianni, cioè una spada ed un pugnale molto ricchi e
, 1-86: sulla testa / mi do una nappatina lesta lesta. = deriv
nuovo proprietario? arbasino, 1-162: una soffocante cucina, tavolo con tappeto a
testa e nell'ultima estremità del ventre con una nap- petta di seta nera.
con un anello, al quale è attaccata una catenina d'oro con una nappina.
è attaccata una catenina d'oro con una nappina. de marchi, ii-232:
di cuoio alla postigliona, bassano aspettò una mezz'ora il padrone seduto sul cassero.
seduta, si metteva a toccare ad una per volta, avanti e indietro, tutte
. monti, 708: -mi tolga una curiosità: è da piacenza che la
e nell'uso moderno il termine ha una connotazione aulica e letter.). -
, i-vm-9: sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare
sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo
spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra. simintendi, 2-47:
molli lo mesceva [il vino] da una caraffa di cristallo boemo rabescata d'argento
di liquido o di bevanda contenuta in una coppa (e anche la bevanda stessa
frugoni, 4-363: è la lussuria una circe che, dando a bere nel nappo
agli otto della guerra... una confettiera e due nappi grandi di confetti
ch'egli dormiva gli apparve in sogno una veneranda e bellissima donna, la quale
data tutta la scienza di costumanza, ma una piccola parte, simigliantemente come io vi
io vi desse uno piccolo nappùccio d'una grande acqua. = deriv.
.]: 'nappole': nome volgare di una specie di xanthium, i cui frutticelli
puledro] un fornimento nuovo / con una covertina di velluto / e fren dorato
. napputo, agg. fornito di una o più nappe ornamentali.
napu (nel 1820), adattamento di una voce indigena. napurièllo,
napuro, sm. ant. incrostazione di una sostanza estranea su una superfìcie; macchia
. incrostazione di una sostanza estranea su una superfìcie; macchia. tavola ritonda
, fece di sopra uno napuro e una schiuma i colore d'argento.
naquas come fan le femine, che è una mantellina corta di cottone che usan le
. = adattamento ingl. di una voce indigena. nara2, v
in tordesiglia, e vidi che mangiava una narancia. parabosco, 3-35: gli ho
prova. / ma il sugo poi d'una narranza basta / per farlo risvegliar subito
di san marco... egli vedeva una nuova stazione del suo tromboso calvario.
di nuova scozia, che porta una cintella naranzetta; ma era moderno
: foggiò [cola di rienzo] una ciurmeria e per quella fu buono di trarre
landino [plinio], 45: una parte de11 * gallie è nominata provincia
narcafto si porta d'india. è una scorza simile a quella del sicomoro. abbrusciasi
o 2 per mille, e costituito da una base terziaria monoacida che forma sali cristallizzati
ingiustificato che io persista a ritenere toccante una coloritura (o velatura) narcissica mobilizzata
2. che è affetto da narcisismo (una persona). -anche sostant.
narcisi smo secondario), una delle principali componenti di alcune nevrosi
, per quel che ricordo, in una rivista inglese di psicologia nel 1902,
, innamorato della propria immagine riflessa in una fonte. narcisista, agg.
nei luoghi più propizi verrà sempre appesa almeno una lastra pronuba di felicità a chiunque nutra
. piovene, 7-484: non saprei trovare una illustrazione migliore dello spirito della francia antica
.. sono veramente i fantasmi di una civiltà di serra, cortese, narcisistica
unifloro o plurifloro, fiori caratterizzati da una base tubolare terminata da sei segmenti perigoniali
da sei segmenti perigoniali piani e da una corolla prolungata in un'appendice imbutiforme o
, di colore bianco o giallo in una vasta gamma di sfumature; tra le
narcisso. soffici, v-2-635: a una aiuola rotonda verdissima di tenera erba rasa
di tenera erba rasa fa da centro una fiorita circolare di narcisi celesti. soldati
un giorno avenne ch'elli si riposava sopra una bella fontana. guardoe nell'acqua:
e il termine ha per lo più una connotazione iron.). fagiuoli,
tra un elegante della jeunesse dorée e una povera ragazza del popolo...
in un narciso e un framassone in una mitria. 3. persona compiaciuta
orgogliosa di se stessa o che nutre una stima eccessiva per le proprie qualità e
chim. alcaloide contenuto nei bulbi di una varietà di narciso (narcissus pseudonarcissus),
per via endove nosa di una soluzione di barbiturico per ottenere un abbassamento
di controllo, al fine di permettere una reazione liberatrice dell'ansia provocata da un
provocata da un evento traumatico rimosso, una soddisfacente integrazióne di conflitti ed esperienze
stato di narcosi, al fine di scoprire una personalità neuro-patologica dissimulata o la simulazione
morfina e narcotina che si presenta come una polvere cristallina giallastra, di sapore amarognolo
in cui cade l'infermo per una condizione morbosa che ha luogo nel
narcosi cloroformica non si può. basterà una pennellata di cocaina. niente paura
critico individuale o collettivo, provocato da una condizione psicologica, da un'emozione,
richiuso gli occhi, scivolando placidamente in una dolce narcosi che mi teneva a quel
narcoticità, sf. proprietà narcotica di una sostanza. bencivenni, 5-141:
capua, 1-171: ha nel bitume una cotal facoltà narcotica che tosto fa stupidire
narcotici. d'annunzio, iv-1-494: una stilla di sudore spuntava sul sopracciglio.
la morfina! '. -mescolato con una droga soporifera. borgese, 6-no:
ondulato come le strisce della neve, senza una punta aguzza o una asperità rocciosa;
neve, senza una punta aguzza o una asperità rocciosa; quell'ondulazione di tutto
, 4-167: intendo dire che in una notte quel nefando vecchio che è il demone
carnefici soleva porgere a tutti i giustiziati con una spugna piantata sopra ad una canna.
giustiziati con una spugna piantata sopra ad una canna. d'annunzio, iv-2-
1225: un giorno, in una via difficile dei pirenei, a una
in una via difficile dei pirenei, a una dose più forte di narcotico seguì
dose più forte di narcotico seguì una disgrazia prepa rata con squisita
erano illusioni: necessarie, forse, come una medicina per patire un po'meno,
agg. che provoca narcosi, narcotico (una sostanza, un farmaco).
stura, mentre aspettiamo la minestra, una bottiglia di sciampagna. 3.
in casa di simone leproso, venne una femina con un vaso di alabastro,
ix-537: maria... tolse una libbra ai unguento molto prezioso, che
, cioè d'un'acqua stillata da una erba che si chiamava nardo. pistico
, 694: avviciniamoci agli odori d'una matrona che porta nella man destra certo
detto ancora fieno di montagna, è una pianticella della famiglia delle graminacee e della
piante della famiglia meliacee, rappresentato da una sola specie, naregatiiia alata, caratteristica
usata nei paesi musulmani e costituita da una boccia di vetro o di metallo piena
zena, 3-164: sorseggiando in disparte / una tazza di moka, / fumando il
termine, nel linguaggio moderno, ha una connotazione aulica e letter.).
uno strai per cento compagnoni / con una colombaia di mosconi, / che darebbe
in respiro / è con noi belva in una gabbia chiusa. = voce dotta
faccia, in tre parti: l'una dalla sommità della fronte, dove nascono i
cocchi, 4-1-196: altro non è che una leggera infiammazione della membrana pituitaria che veste
delle isole maldi ve] una sorte di palma... molto più
per italia. = adattamento ai una voce ted. naróncolo, sm
lelio viene allungando un suo narraménto con una mortalissima schiera di 350 versi. oliva
: margherita di navarra, / tra una corte di poeti, / in suo stil
me narrando, / sparger lo vidi una lacrima sola. -con metonimia.
: io dico che il poema eroico è una imitazione di azione illustre, grande e
lettore. -in relazione con una prop. dichiarativa o interrog. indiretta
dubbio se le cose di giuliers faranno rompere una guerra. bianconi, xxiii-199: narrasi
abbandonata al proprio peso, gettò essa una mattina uno scoppio sì strepitoso che non
dicendo: io vedeva innanzi a me una vite, nella quale erano tre propagini,
machiavelli, 1-viii-23: tu mi narri una buona natura di giovane. tansillo,
risa, o coccio, nel vederci una lettera che il petrarca di bologna scrivea
da poeta. -in relazione con una prop. subordinata. marchetti, 5-102
man! -far conoscere in una visione mistica. 5. maria maddalena
presente miseria? -in relazione con una prop. subordinata. dante, par
aviva dato e promesso lo detto rosato una sua figliuola per donna et avivala narrata
argomento determinato, farne l'oggetto di una spiegazione, di un discorso, di
spiegazione, di un discorso, di una conversazione; trattare. laude, v-515-3
... di aristeneto, narrante di una femmina al bagno. foscolo, iv-350
fattamente detto, non più simile a una gagliarda riprensione sarebbe stato, ma a
gagliarda riprensione sarebbe stato, ma a una semplice narrativa. badoer, li-3-81:
, la breve narrativa della vita di una santa. baretti, 3-19: si
tar- gioni... a fargli una lunga e distinta narrativa di que'suoi
, lo stile con cui si svolge una narrazione. p. segni, 1-86
persuasiva principalmente e però, appresso, dell'una e dell'altra ragioneremo e prima dell'
1-13-2-31: questa narrativa di valore con una specie di condizione implicita non si suol
romanzieri e dei novellieri che scrivono in una determinata lingua, che appartengono a un
dei due [film]: di una narrativa più piana, più naturale, meno
un'organizzazione industriale cinematografica, che pretendesse una * narrativa 'convenzionale; 2)
in modo oggettivo e puramente espositivo (una maniera letteraria, un genere, uno
, è caratteristico del narrare, di una narrazione o della narrativa in genere;
cursus 'disimpegnati. -solitamente impiegato in una narrazione; tipico del narrare (un
narrati malori ha fornito... una teoria piena di dottrina. tommaseo,
. questa ispezione nelle proviste apostoliche per una regola della cancelleria, la quale si
col qual la narratrice risponde quasi a una tacita quistione. buonarroti il giovane,
. calvino, 11-71: la narratrice è una che sa il fatto suo.
personaggi, assumendo talora il ruolo di una sorta di coscienza esterna (e per
per estens. letter. ciò che costituisce una testimonianza, un'attestazione, o ha
testimonianza, un'attestazione, o ha una funzione esaltatrice, celebratrice. salvini
. ant. e letter. che assolve una funzione espositiva, che è usato per
descrivere, riferire (un'opera letteraria, una sua parte).
giovine suo cortegiano, che aveva involata una figliuola per forza ad un mugnaio e
insegnamenti politici. salvini, 39-11-139: una istorica narrazione fa ben più colpo che
. palazzeschi, 1-622: io ho una cognizione abbastanza approssimativa dei paesi che sono
o concetto. -anche: elencazione di una serie di fatti, di dati,
landò, i-41: potrei far ancora una longa narrazione di sante e virtuose donne
narrazione, quella col nome comune all'una e. all'altra chiamisi proposizione. caro
nulla che loro rassomigli; tuttavia è pure una grande narrazione, la divina commedia!
... mi pare che abbia una rispondenza nella narrazione di giovanni verga,
corpo del poema? -due, l'una delle quali si chiama principio, l'altra
e nodi. è di due spezie: una chiamano e greci narteca, la quale
senso generico: atrio, pronao di una chiesa. magri, 1-299:
viene eruditamente rifiutata da leone alatio in una sua composizione 'de narthece provando eruditamente
de narthece provando eruditamente che questa era una parte della chiesa vicino alla porta,
presso firenze. carducci, iii-22-37: una gran cassa di marmo d'istria.
e nodi. è di due spezie: una chiamano e greci narteca, la quale
e non soggetti ad ingiallire. contiene una sola specie ch'è grandissima ed ha
marino '. scarfoglio, 1-24: potrebbe una balena lottare con cinque grandi spade di
formavano cumuli mobilissimi emergenti crollanti risollevantisi con una rapidità indescrivibile. = dal
722: egli aveva un nasaccio, una bocca torta: ma tu non vedesti mai
grande e deforme (e può avere una connotazione moralmente spreg.).
le dei bovini per guidarli mediante una corda a mani, una essenza
mediante una corda a mani, una essenza di raro profumo. esso
piante erbacee due enormi buoi; una bimba scalza li precedeva regdella famiglia gigliacee
gli scrivessi appartatamente, sarà sotto questa una a sua maestà. idem, 12-i-82
malattie delle vie2. fonet. rendere nasale una vocale (con respiratorie o, anche
iii-18-242: leggeva e dettava in iscuola con una sua voce sonora, lentamente strascicata in
: parlava col tono un po'nasale d'una trombetta di cartone. -sostant
-per simil. che è affine a una voce di questo = nome d'azione
delle corde rispetto allo strumento, ne uscirà una vociaccia ammaccata, ottusa, nasale.
carissimo, -gli domandò bisi, accartocciando una voce amorevole e nasale di circostanza,
-nasalizzazione anorganica o espressiva: epentesi di una consonante nasale. -nasalizzazióne spontanea:
nasale. -nasalizzazióne spontanea: trasformazione di una geminata nella corrispondente scempia preceduta da una
una geminata nella corrispondente scempia preceduta da una consonante nasale. c.
-per estens. che parla nel naso (una persona). popolo, alla loro
si riferisce a tale pitecidi colobini comprendente una sola specie'commendante mirandula, con far nasar
: nasalità, sf. carattere di una voce o di un un ubbriaco nasa le
suono nasale. donna una lettera d'amore e perché la lettera le
scripta: nasate la rispondeva con una terribile nasalità di voce. lettera
pur ieri mi fu detto che ci era una nuova nasaria in sonetto che, benché
archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de le muse, poiché tutti
è chiamata nasari. = da una voce tunisina. nasata » sf.
: conoscendo [il cavallo] da una parte il rigore del castigo, trova
naso. caro, 12-i-100: fannomi una nasata intorno che vorrei più tosto portar
: i nostri quattro viaggiatori diedero persino una nasata nell'esposizione dei guani.
o annasare, aspirando l'aria con una certa forza. 6. locuz
pessario di lana o di cotone che una volta si metteva nella vagina dopo d'
dal terreno, che sta germogliando (una pianta, un organo vegetale, ecc
-anche: che inizia a svilupparsi (una parte anatomica). citoltni, 256
. jahier, 2-109: come se una vergine si bistrasse gli occhi troppo freschi e
, 346: non vi è esempio d'una nazione nascente dissoluta scostumata. alfieri,
botasi inserisce in un determinato punto (una partenico...: l'uno perché
, gugnate. ungaretti, xi-15: una donna dai fianchi così lar-glielmo penn, verso
si è costituito che poggia direttamente su una determinatada brevissimo tempo nei caratteri etnici (o
, nascenti or da capitelli or da una cordonata che lega essi archi a coppie
si manifesta, che si punto (una figura geometrica). presenta in conseguenza di
figura geometrica). presenta in conseguenza di una determinata galileo, 3-3-210: della
degli mente (un fatto, una situazione, un atteggia angoli
mento, uno stato d'animo, una tendenza). tasso, n-iii-871
come da scherzo, ella dovea sradicarmi una passione nascente dal core. parini,
punta della coda o delle ali, da una che inizia a imporsi (un
kavala in tracia, nella cittaduzza che fu una delle tante neapolis dell'antichità, e
sta formando o, anche, che staassumendo una forma definita (un modo dipensare, una
una forma definita (un modo dipensare, una filosofia, una dottrina, una lingua,
(un modo dipensare, una filosofia, una dottrina, una lingua, ecc.
dipensare, una filosofia, una dottrina, una lingua, ecc.).
primi tempi della lingua ratterizzato da una forte vitalità (un popolo).
popol nascente; non potreb- ber ringiovenire una nazione invecchiata e corrotta. 14
improvviso e inaspettato (un fatto, una situazione). c. campana,
e l'antico che serbasi fedele a una tomba. 16. arald. che
circostanze che caratterizzano il momento in cui una persona nasce). bencivenni,
spuntare o anche l'allignare (di una pianta, di un vegetale).
3. per estens. condizione sociale di una persona o di una famiglia (considerata
condizione sociale di una persona o di una famiglia (considerata, per lo più,
un fatto, di un fenomeno, di una circostanza (per lo più suscettibili di
bernabuccio, si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra l'
dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata
sopra l'orecchia sinistra, stata d'una nascènza che fatta gli avea poco davanti
avvenne che a un de'fratelli nacque una nascènza in su 'l collo molto sconcia e
caterina sforza, 76: a maturare una postema o vero nascènzia in un giorno.
aragona e pignatelli... infermò d'una pericolosa nascènza in una mammella.
. infermò d'una pericolosa nascènza in una mammella. -per simil. escrescenza o
nel paese circostante a lucardo, in una villa che è chiamata altugiana, nacque
uomini. -in relazione con una prop. finale o con un compì
, per lo più di fine per indicare una dote, una disposizione innata o anche
di fine per indicare una dote, una disposizione innata o anche una predestinazione.
dote, una disposizione innata o anche una predestinazione. ugieri apugliese, 201:
. -per estens. entrare in una determinata età o in un particolare periodo
ii-287: dal come il sacrifizio di una giovane innamorata venga accolto, può determinarsi
2. spuntare dal terreno, germogliare (una pianta, un organismo vegetale);
le biade] dal principio hanno quasi una similitudine, nell'erba essendo e poi
che dinnanzi a la sua natura portano una scorza stretta, sottile come la carta
dopo i quattordici giorni; anzi che una buona parte indugiarono a nascere fino al
, sogliono comunemente le contadine metterlo in una toppa ripiegata pei quattro capi e legata.
. 4. essere prodotto in una data regione o zona o con una
una data regione o zona o con una particolare sostanza (un alimento, una
una particolare sostanza (un alimento, una bevanda). iacopone, 1-76-42:
innella rivera di genova, in una terra nomata corniglia dove nasce vino preziosissimo
riferimento all'origine mitica e fantastica di una pietra preziosa. boccaccio, 421:
ambientali; essere originario o tipico di una determinata zona (un animale o un
o maturare per particolari condizioni climatiche (una pianta o un frutto). marco
: si traevano [l'entrate], una parte del mastice, che non nasce
cuore dello scorpione, delle quali mentre l'una nasce, l'altra
l'altra tramonta, e tramontando l'una, l'altra vicendevolmente nasce. leopardi
giorno naturale. -con riferimento a una stagione, a un anno o,
alba che nasce? borgese, 6-60: una sera entrò con pochi fiori gracili una
una sera entrò con pochi fiori gracili una signorina, / e, donandoli alla
acqua). -anche: zampillare (una sorgente, una fonte). dante
-anche: zampillare (una sorgente, una fonte). dante, purg.
svilupparsi per cause patologiche o traumatiche (una lesione, un tumore, ecc.)
cavalca, 20-101: sì gli nacque in una parte del suo corpo una pustula,
nacque in una parte del suo corpo una pustula, la quale li medici chiamano carbuncolo
3-2-34: a un de'fratelli nacque una nascenza in su 'l collo molto sconcia e
. ariosto, 423: che nasca una fistola / a chi mai fece questo
sue io le avrei fatto nascere / una voglia di pesca in sur un occhio.
gli esperimenti che tal colore nasce da una tenuissima quantità d'ocra che contiene questa
incominciare a divampare (il fuoco, una fiamma); sprigionarsi o incominciare a
, inserirsi in un determinato punto (una parte o un organo anatomico esterno o
, dipartirsi da un determinato punto (una figura geometrica, la parte di un
12. elevarsi, poggiare direttamente su una determinata base (un edificio o una
una determinata base (un edificio o una parte di esso). firenzuola
morale o mentale o in conseguenza di una causa oggettiva (un pensiero, una
una causa oggettiva (un pensiero, una considerazione, un dubbio, uno stato
, un sentimento, un'aspirazione, una tendenza, una dote morale, una
, un'aspirazione, una tendenza, una dote morale, una virtù o anche
una tendenza, una dote morale, una virtù o anche un fatto, una
una virtù o anche un fatto, una situazione, ecc.). giacomo
mostacci, 647: ben trova l'om una amorositate, / la qual par che
-con uso impers., in relazione con una prop. subordinata. dante,
, essere enunciato (un giudizio, una sentenza); essere preso, deliberato,
essere preso, deliberato, approvato (una decisione). leonardo mocenigo, lxxx-3-227
forma caratteristica, originale e definita (una scienza, una disciplina, una dottrina
originale e definita (una scienza, una disciplina, una dottrina, una lingua,
(una scienza, una disciplina, una dottrina, una lingua, ecc.)
, una disciplina, una dottrina, una lingua, ecc.). latini
diversa, maraviglia non è se, l'una con l'altra mescolandosi, fece questa
lo stile nasce, nasce insieme una letteratura, e la storia sua è
e la storia sua è quella d'una sequela, più o meno lunga, di