-moto proprio: spostamento annuo effettivo di una stella che si calcola con strumenti astronomici
o facoltà motoria del corpo, di una parte del corpo, di un organo,
irrigidita a fiume cinque anni fa da una pallottola di fucile. -per estens.
persona, di un arto o di una parte del corpo diretto a compiere un'
cardinale... mi ha mostro una disposizione tanto buona verso voi che io
. de amicis, xii-318: c'è una razza di vecchi matti che per far
nella inazione mentre altri operano e ad una certa universale debolezza dei moti e delle
nella contrada di concariola in padova ad una signora incinta, d'età d'anni
piacciavi dare a -spostamento involontario di una persona ominuto, / le membra di febbre
suolo è un moto con cui da una posizione passa egli ad un'altra. corazzini
monte. -movimento alquanto confuso di una folla. bacchelli, 1-ii-381: la
. -accesso improvviso, crisi di una malattia. a. cocchi,
] il medesimo successo, restando nell'una e l'altra espugnazione morti circa quattrocento
tempo, il moto di irlanda essere una ribellione generale. davila, 124:
alcuni grani per esser condotti a venezia, una vii fe- mina cominciò a gridare che
essere stato quello del 1830, ma una scossa profonda e durevole che si propaghi
, indizio di un evento o di una situazione che sta determinandosi o chiarendosi.
3-193: era un narratore che tesseva una vicenda famigliare sullo sfondo dei moti politici e
, cambiamento, fase successiva (di una situazione). boccaccio, iii-4-80:
'che implica un * moto 'una * dinamica '. -frangente,
evento, di un fenomeno (o di una serie di eventi o fenomeni) secondo
ha ordine ad esso come parte d'una linea a tutta la linea su per
sentimenti, degli affetti; la passionalità di una persona. dante, purg.
procedere melodico di due parti considerate l'una relativamente all'altra e, in partic
o discendenti, il moto contrario quando una delle due melodie è ascendente e l'
altra discendente, il moto obliquo quando una delle due parti si muove mentre l'
secondo movimento è quando, stando ferma una parte, e principalmente l'acuta,
quale non è a proposito per esprimere una voce che con moto continuo si aggravi o
'moto contrario ', in cui se una parte ascende, l'altra discende;
2 'moto obliquo', in cui se una parte sta ferma, l'altra ascende o
andamento ritmico di un verso o di una prosa. salvini, 6-162: questo
s'intenderebbe altrimenti se non così; come una voce che risuona in un gran silenzio
: composizione con carattere virtuosistico in cui una figurazione ritmica rapida ed elementare, generalmente
infelice / che arebbe dato moto a una galera. borgese, 1-17: il partente
di quel vescovo diede il moto ad una pericolosa sollevazione. monti, i-261: ho
travaglio sul mare dasse il moto all'una e all'altra corona per intorbidar più
lo più in senso figurato, adoprarsi a una cosa con più o men fatica o
oblio nella sua notte; / e una forza operosa le affatica / di moto in
ciò che avvenne, non ci dicono una parola intorno alle cagioni e motivi di
in subbuglio, in grande agitazione (una comunità, un insieme di persone).
-in attività. muratori, 6-5: una filosofia... che, discendendo dagli
-mettere in moto: avviare (una macchina, un meccanismo, un motore
della virtù elettrica: la quale, una volta che è messa in moto e venuta
intervenire, tenere ai propri ordini (una persona, un gruppo di persone)
per mettersi in un estremo moto e causarmi una grandissima febbre. io, all'incontro
-tenere, mantenere sotto tensione (una situazione, uno stato di cose)
un murello ad aspettar che passasse per una strada. i. nelli, ii-235
molto doloroso); il sangue presenta una tossicità altissima, che scompare con la
giamboni, 8-1-198: morena è una generazione di pesci di cui li pastori
2. ant. collana formata da una catenella d'oro o di altri metalli
teleostei dell'ordine apodi, che comprende una sola specie estremamente rara vivente nel mediterraneo
anguilliformi privi di scaglie e forniti di una o più file di denti robusti;
superficie del loro corpo è coperta d'una materia mucosa come quella delle murene.
mucosa come quella delle murene. comprende una sola specie, la * muraenoblenna olivacea
region. costruzione subacquea, costituita da una grossa catasta di fascine mantenuta immersa,
murettato, agg. letter. fornito di una spalletta, di un parapetto (un
mezzacosta presso un ponticello murettato su di una balza. = deriv. da muretto
acqua salsa in sulli legni ardenti. in una certa parte di spagna la tingono de
. si soleva dare ogni dì gittandovi su una gocciola d'olio. g. averani
. deposito cristallino derivato dall'evaporazione di una soluzione salina di origine naturale. targioni
, talché si scava qualche volta come una miniera di sale. bossi,
i fluidi, farà di mestieri ricorrere ad una dieta perfettamente scipita. olivi, 61
combinazioni dell'acido muriatico o marino con una base alcalina, terrosa o metallica. tommaseo
tatto (la corteccia di un ramo, una foglia, un seme, un organo
in un campo tra le pietre d'una muriccia. alfieri, i-131: certe
il fondo sodo. vi fece poi una continova muriccia di due piedi d'altezza,
: a man sinistra della via stretta era una muriccia rilevata un poco dal fondamento.
poco solido o cadente (e assume una connotazione spreg.). c
muriccio d'un orto, o d'una vigna. comisso, ii-298: il
venditore di libri usati (e ha una connotazione scherz.). baldini,
terreni scoscesi, o, anche, contorna una fontana o una fossa costituendone la
anche, contorna una fontana o una fossa costituendone la sponda; muretto.
. serra il cotal chiassolino fra l'una casa e l'altra. firenzuola, 44
a cavalcioni sul muricciolo basso, con una gamba spenzolata al di fuori, e l'
giardino... gli par d'intendere una voce sconosciuta. pascoli, 1313:
convenuto [ai pisani] più d'una volta alzare i muricciuoli del lor lungarno.
rilievo che corre lungo la facciata di una casa o di un palazzo con funzioni di
colonnato. -anche: piedistallo isolato di una colonna. c. bartoli, 1-273
levati via que'muricciuoli che correvano da una colonna all'altra, lasciarono solamente quella parte
. -gradino costruito nel vano di una finestra per manovrarla più agevolmente o per
molluschi perforandone la conchiglia per mezzo di una secrezione corrosiva; nel mediterraneo è presente
; il vino stesso (e ha una connotazione scherz.). f.
3. stor. ordigno bellico costituito da una palla di ferro munita di quattro lunghe
... conciofossecosa ch'elli assediasse una fortissima cit- tade, confortavano alquanti che
macerie o, anche, sulle rocce (una pianta). =
, in abissinia, e caratterizzata da una leggera striatura nera sul dorso.
era uno del cosci, il quale una volta che si giocava alle murielle, non
: 'murifabbro * in primis 'dà una guarda- tina a 'fabbricare ',
rialzare di due piani. - verrà una bella palazzina! = = comp
chi- rotteri vespertilionidi murinini, comprendente una decina di specie distribuite nell'asia sud
che deriva o è trasmesso dai topi (una malattia). -colore murino: colore
giungere alla già capitale del sudan: l'una per terra..., l'
; chioccolio di un ruscello, di una cascatella; picchiettio della pioggia che cade
. 3. mormorio prodotto da una o più persone che parlano a bassa
un murmure ansioso. -strepito di una folla, vocìo. monti, x-1-142
il corpo tutto, / d'ombre una vile miserabil plebe, /...
con l'auscultazione del torace; presenta una fase inspiratoria, più intensa e lunga
, più intensa e lunga, e una espiratoria, più debole e breve.
accostati e sovrapposti in modo da formare una massa compatta, stabile e resistente,
di ferro, allo scopo di ottenere una maggiore solidità; le tecniche costruttive sono
, nel numero del più, ha una doppia uscita con variazione di genere, dicendosi
che un dì vi pose / immagine una pia rozza pittura. ungaretti, i-64:
costituito da due pareti sottili che racchiudono una camera d'aria atta a garantire l'isolamento
riseghe: che presenta arretramenti successivi di una delle due facce. -muro a secco
ghiaia e di cemento impastati, in una cassa- forma di legno che poi si
su un solaio, anzi che su una solida struttura architettonica. -muro listato:
su archi. -muro scoppiato: che forma una protuberanza o un rigonfiamento. -muro
75: si cavarono con giusto spazio dall'una all'altra molte buche grandi ad uso
frapposto, stranamente lontana. -con una determinazione che specifica la funzione (tecnico-edilizia
-muro andatore: disposto a lato di una strada sopraelevata in continuazione di un ponte
circondario o di cinta: che circonda una proprietà privata, un parco, un
. -muro d'appoggio', parapetto di una finestra o di una terrazza. -muro
appoggio', parapetto di una finestra o di una terrazza. -muro di controripa', v
fondazione: ciascuna delle fondamenta sotterranee di una costruzione (e si contrappone al muro
scarico: che sostiene un arco o una volta. -muro di sostegno o di
che chiude verso l'esterno il vano di una struttura a telaio di cemento armato.
contrafforti. -muro maternale: che costituisce una struttura portante. - muro principale:
. -muro traversario: parete perimetrale di una costruzione. -muro vivo: che forma
muri di cinta ': quelli che chiudono una corte, un giardino ec. né
muri bassi, che servono di parapetto ad una terrazza, ad una finestra o simile
di parapetto ad una terrazza, ad una finestra o simile. tarchetti, 6-ii-544:
-disus. muro crociato: contrassegnato da una croce per indicare ai passanti il divieto
in corrispondenza del rivestimento a monte di una diga a gravità (ed è costituita da
rispettivamente della scarpa e della controscarpa di una fortificazione. -stor. muro del pianto
. -per estens. parete di una celletta di ape, di un nido
in cui si è costretti a vivere una esistenza per lo più monotona, senza
costruite un tempo sul perimetro di una città per dare sicurezza agli abitanti nel
. -anche: cinta muraria di una città, circuito cittadino (al sing
che insieme sono accolti a vivere ad una ragione. g. cavalcanti, i-336:
di dentro osservo che ogni merlo ha una feritoia e che su ogni feritoia combina
su ogni feritoia combina uno scalino di una scala che segue le mura -che si
anch'io. / è stata tutta una guerra / d'unghie. ma ora so
terra. -alle mura: presso una città con intendimento ostile, in procinto
. cecchi, 5-294: si scende a una chiesa fuori le mura.
dazio o gabella sulle merci introdotte in una città. balducci pegolotti, i-107:
] diversamente interpretato, giudicava in summa una parte de gli antichi consiglieri che per questo
di mattoni crudi eretto sul perimetro di una città. marco polo volgar.,
sineddoche: centro abitato, racchiuso in una cinta muraria; città (e spesso ha
cinta muraria; città (e spesso ha una connotazione affettiva, quando sia riferito al
muraglia di difesa di un castello, di una fortezza o, anche, di un
canti, 2-11: nel suo palazzo edificò una torre, / che, d'alte
i confini di un territorio, di una regione. -anche: vallo militare.
del pireo; avevano andamento parallelo per una lunghezza di circa 7 km e formavano
piantarsi. 6. rudere monumentale di una costruzione antica o di una cinta muraria
monumentale di una costruzione antica o di una cinta muraria. dante, cono.
muro. -barriera naturale costituita da una catena di montagne, da un corso
tassoni, 1-8: modana siede in una gran pianura, / che da la parte
, perché la lingua stesse come dentro una siepe o un serraglio. -parte anteriore
di quelle che giornalmente si fanno in una medesima città; e spesso tra 'l
spesso tra 'l palazzo e la piazza è una nebbia sì folta o uno muro sì
madre, sino al signore, / come una volta mi darai la mano. buzzati
! -ciò che costituisce o crea una separazione, che causa difficoltà di comunicazione
9-444: da quindici giorni non risponde a una sola domanda. testarda. un muro
. un muro. morirà senza dire una parola. 10. mezzo di
1200 km / h), si riscontra una diversa onda d'urto, discontinua e
, tipica nell'araldica tedesca, di una muraglia in forma di scalinata, con
. superfìcie verticale o poco inclinata di una faglia. -anche: strato sottoposto a un
pelota, che consiste nel far rimbalzare una palla di gomma, colpendola con la
gomma, colpendola con la mano o con una paletta, contro una parete liscia,
mano o con una paletta, contro una parete liscia, da un campo antistante
campo antistante diviso in due zone, una per i battitori e una per i
zone, una per i battitori e una per i ribattitori. -salita durissima inserita
-salita durissima inserita nel percorso di una gara ciclistica. -tratto di discesa particolarmente
-in partic.: privo di cornice (una porta). -armadio a muro
piante. pratolini, 3-151: una sedia, un lavamano ed uno specchio
: in modo da avere in comune una parete; in due case contigue o,
altro. sacchetti, 192-5: avendo una sua casa, e avendo per vicino
furono due, cioè un giovane e una giovane i quali istavano a casa a muro
149: aperse a muro del suo palagio una scuola di giovani, tutti fior d'
il danno 'stanno a casa in una medesima via e vicini a muro a
muro a muro, / poi ritrova una catasta; / monta sù, e prova
. 33. -chiudere fra quattro mura una giovane: metterla in convento.
v.]: 'chiudere fra quattro mura una fanciulla ': metterla in convento.
-da muro a muro: da una parete all'altra, secondo la distanza
al muro. -dare una botta, uno scapaccione che il muro
zucca] darà loro [ai pazzeroni] una sì fatta [botta] che il
di provare sentimenti umani, insensibile (una persona). c. i.
cicisbei, /... / segue una scena... / disse la
-esporre un argomento riservato a una persona disposta a mantenere il segreto.
muro: costituire con la propria azione una valida e invincibile difesa. iacopo del
giorno o l'altro facessero ostaggio anche di una donna e la mettessero al muro.
proprie responsabilità; costringerlo a prendere una posizione chiara e definita. tommaseo
; impedire di sfuggire o di evitare una condizione imbarazzante o due pericoli ugualmente molesti
-anche: mettere nei guai, in una situazione spiacevole e delicata. grazzini
per le mura', rientrare furtivamente in una città dopo esserne stato bandito. di
e il muro: non potere sfuggire una situazione incresciosa; essere costretto a dare
situazione incresciosa; essere costretto a dare una risposta precisa, ad assumere una posizione
dare una risposta precisa, ad assumere una posizione definita. passeroni, 4-190:
in un muràccio. nieri, 94: una bellissima serata di maggio questo cucco se
chiaro adatto a lavori di intaglio, e una corteccia usata in profumeria.
di grandezza non sono mai maggiori eh una piccola tavoletta, e rade volte sono
spero di mandarvi presto la mostra d'una nuova murrina, che n'in- cachi
78: uno, bevendo a una tazza di murino, per la sete e
colpire il rivale nel corso di una famosa pole mica letteraria)
... il cavallo muziglio con una coperta di raso azuro, fodrà di damasco
tutela di un'arte particolare o di una determinata attività artistica, scientifica e intellettuale
delle muse puttane d'elicona a ficcarmene una pagliusca dentro la memoria. salvini,
le muse in disciplina, / l'una di quelle mi pigliò per mano: /
oltre che delle nove muse, d'una donna. moretti, 3-17: odor
borsellino, dal quale traggono fuori ora una invenzione e ora un'altra, e le
greco, intitolati ciascuno col nome di una delle nove divinità, secondo l'uso
7-192: in età avanzata charloun prese poi una cotta per una ragazza ebrea, rachel
avanzata charloun prese poi una cotta per una ragazza ebrea, rachel... si
musa. 3. chi professa una determinata arte, per lo più in
.: scrittore, poeta (e ha una connotazione elogiativa). dante,
]: decima musa fu intitolata più d'una autrice di versi per lode.
vi-22: la morte di lord byron è una gran perdita per le muse. i
268: la musa per me è come una innamorata che voglio rivedere ardentemente per alcun
sventurate muse, ti farò parte d'una mia certa frottola. caro, 12-ii-35
che sia mai esistita. / se pure una ne fu, indossa i panni dello
panni dello spaventacchio / alzato a malapena su una scacchiera di viti. 6
-essere non più delle muse: non costituire una compagnia o un insieme eccessivamente numeroso.
erano tre), per significare che una compagnia, a scopo di svago,
far crescere la virtù e di ridurre una musetta a una musona, capace di
la virtù e di ridurre una musetta a una musona, capace di cambiare in tromba
. musóna. magalotti, 7-59: una musona, capace di cambiare in tromba
. connumerano tra le spezie delle palme una pianta che nasce in cipri e parimente
l. frescobaldi, 2-32: quivi è una generazione di frutte che le chiamano muse
consumo e dalla nervatura principale della foglia una fibra impiegata per fabbricare corda, sacchi
'1 terso / ventre de 'l vase offre una musa i rami. 4.
fatti di cesare, 72: una altra immagine d'uno gigante aparve et
uno gigante aparve et aveva in mano una musa d'uno grande rosei, e
per estens.: faccia di una persona (con valore scherz.
chi non sa trarsi dall'impaccio con una scusa ben congegnata. boiardo,
omero ed era di solito munita di una sporgenza a forma di muso di cane
hermaphroditus). = adattamento di una voce indigena. musante (part
. si crede che colla sua morsicatura produca una malattia a'cavalli, ma ciò è
stare col muso levato, protendersi verso una persona con atteggiamento affettivo o aggressivo.
ne stava quatta, musando, come una botta. lombari, 1-57: 'aida!
5. rivolgere lo sguardo in una direzione o su un oggetto determinato,
. - in partic.: fissare una persona con intenzione, rimirare con compiacimento
fé, s'io fossi com'era una volta, senza le grinze nel viso,
uno gigante... aveva in mano una musa d'uno grande rosei, e
gli dava [al ciuchino] bonariamente una musata. pavese, 1-36: dalla stalla
la fatica d'averle procacciate non meriti una musata, se non un gran mercé
eterno fra stentone e la vecchia: insomma una musata generale! = deriv
di canne, ma piccola e dispari, una più lunga dell'altra, a guisa
. scient. muscari, probabilmente da una voce turca, con riferimento al profumo di
. fornito di infiorescenza a ombrello (una pianta). fr. colonna,
petto largo e peloso era avvolto in una camicia marsigliese, bleu e nera,
non odora, ma se passa per una cannuccia muschiata riesce odoris- sima. oliva
-insaporito, aromatizzato con muschio (una salsa, una pietanza, un dolce
aromatizzato con muschio (una salsa, una pietanza, un dolce, una bevanda)
salsa, una pietanza, un dolce, una bevanda). balducci pegolotti, i-298
stanno in patria oziosi, schierati sopra una piazza o ragunati entro qualch'officina,
di muschio (e ha per lo più una connotazione spreg. o beffarda).
o di muschio, perché l'hanno per una specie di salcio e l'odor del
e corpo striato e macchiato, comprendente una sola specie che si trova in india,
quando vòleno fare lo muschio, attaccano una sangui suga al gatto e
di certi animali della grandezza di una volpe; i quali animali pigliano
io li dia [al libro] una sbrussata de acqua rosa, per non dire
sbrussata de acqua rosa, per non dire una lecata ai ambra, musco e benigini
ambracane. menzini, 5-264: flavio ancor una gabella avea / posta sopra il litame
profuma col fardo e il musco d'una moda che la giustifica e la vanta.
e tutto quel che non è, viaggiò una volta col suo cervello veramente lunatico fin
buon predicatore non facesse ancora a lui una romanzina di muschio. 3
a galla, a zaffetica: scambiare una cosa di valore con un'altra assai
cecchi, 1-1-175: io dirò pur una cosa da giovani. / e'sarebbe un
puzzare il muschio a qualcuno: essere una persona schifiltosa, che non si contenta di
tramanda in molti luoghi certi tumori di una quasi erba rosa o mosco che come
alberi, chiamato oggi usnea, è una lanuggine secca che nasce su le querci
musco arboreo...: è una materia capigliosa che pende ne gli arbori
* musco canino ': nome volgare di una specie di lichene (lichen caninus,
]: 'musco islandico': nome volgare di una specie di lichene che si prescrive sovente
ne va serpendo per terra lunga come una fune e tutta circondata di picciole e
: dicesi musco di corsica o marino una pianta marina ch'è un mescuglio di
ne movemo più oltre, trovamo engenerato una cosa, la quale pare che sia entra
l: 'musco quercino nome volgare d'una specie ai polipodio ('polypodium vulgare ',
'polypodium vulgare ', corinto) d'una radice di sapor dolce, aonde ebbe anche
soderini, iii-88: il musco rosso è una peste agli arbori. f. negri
rotola non fa muschio: chi non ha una dimora fìssa o chi muta spesso residenza
negro, io: vogio andar a trovar una nosa muschia che sia mascolo, per
nosa muschia che sia mascolo, per una mia amiga. = forma sincopata da
. -per estens.: ricoperto di una vegetazione filamentosa di alghe o di licheni
le api] / posarsi al fresco sopra una verde elee, / ovver presso a
piccole spine, da foglioline minuscole (una pianta, un organo vegetale).
luoghi umidi e ricchi di muschio (una divinità pagana}. grazzini, 3-32:
e sconsiderato consigliere regale '(ancora una vicenda da 'trappola 'nel muschioso
le mosche o in genere gli insetti (una pianta). = voce
entom. genere di insetti ditteri comprendente una dozzina di specie, le cui larve
, insetti o altri piccoli animali (una pianta). -dionea muscipula:
prevalenza di mosche (un animale o una pianta). = voce dotta,
. bettmi, 1-177: da una livida striscia all'orizzonte / s'erge
fondato sulla forza bruta (e ha una connotazione spreg.). j
indusse un uomo più accorto a proporre una associazione stabile, iacifica, universale.
emilio, la vittoria dell'intelligenza e di una superiore educazione sulla forza brutale, sulla
. letter. ant. dotare di una muscolatura possente e ritratta con precisione anatomica
. buzzati, 6-66: aveva una faccia precisa e ben disegnata di bambina
del corpo umano (un disegno, una pittura). milizia, iii-35:
milizia, iii-35: un insieme grossolano, una figura muscolata con affettazione non rappresenta ercole
complesso dei muscoli che si trovano in una persona 0 in un animale o in
essere o matti od ebri o avere una forte musculatura. tarchetti, 6-1-
che prediligi le musculature agili e salde, una certa acerbità nelle forme, le gambe
2-70: le muscolature enfatiche [di una cera] si tingon di verde, come
formazione e l'ordinamento dei muscoli di una figura dipinta o di una statua.
muscoli di una figura dipinta o di una statua. = nome d'azione
maestri... prima di muscoleggiare una figura ne disegna- van lo scheletro.
quali sono congiunti; sono formati da una massa carnosa contrattile che ne costituisce la
ciascun muscolo ventre di esso, l'una estremila attaccata all'osso che e'muovono
chirurgo] tentava ogni giovinetta dotata d'una bella mano a lasciarsela scarnificare e insegnarle
o, anche, l'espressione di una persona. t t landino
tutte le giunture. valeri, 3-347: una linea sola / aggira lenta in tondo
, perché non si può muovere se una parte de'muscoli non si allenta,
e altezza che determina la conformazione di una zona, di una regione, di
la conformazione di una zona, di una regione, di un continente. marinetti
filoni metallici. linati, 8-24: una corsa tumultuosa di montagne tutte gotiche scapezzate
e nervi, acciaiata, penetrante come una lama di coltello... la nostra
-rifare il muscolo', adattarsi a una nuova situazione. carducci, iii-25-208
. tipo di ernia che penetra in una lacuna muscolare. = comp
, ben sviluppati e capaci di produrre una notevole energia fìsica; dotato di masse
di masse muscolari di dimensioni eccezionali (una persona). granucci, 1-59
6-151: era un bambino muscoloso, una specie di putto erculeo.
eracle, rappresentato nell'iconografìa classica con una possente muscolatura. d'annunzio,
e muscolosa. piovene, 7-508: una bella ragazza con le natiche muscolose.
(il corpo umano o animale, una sua parte). leonardo, 2-206
esprimere possanza fìsica (l'atteggiamento di una statua). e. cecchi,
poi di coordinare le iniziative locali da una sede centrale... per collegare coloro
dovrebbe essere al servizio, conduce ad una strisciante perdita di credibilità. = deriv
a ogni passo della signora museggiava dentro una siepe di rose di velluto finto
ordinata- mente in un edifìcio o in una parte di esso o in un complesso
quale colui diseccato perfettamente, e divenuto una bella mummia, fu poi ritrovato da certi
delle muse ', se si giudica da una quantità di musei americani. le muse
. pratolini, 10-337: come su una vettura da museo, due tre dièci
di attualità, sorpassate, passatiste (una persona). crusca [s.
'museo enologico'che cosa è egli? una raccolta di maglioli, di tini, di
che altro può mai essere, se non una raccolta di tante varie collezioni di quanto
ed inscrizioni bellissime; e passando d'una cosa in altra,... disse
museo erudito di riposta dottrina o in una galleria ornata di vaghe notizie. b
significativi nella storia artistica o letteraria di una nazione o, anche, del mondo
questa città museo, è difficile cogliere una battuta priva di un sottinteso sessuale.
-raccolta o compendio degli elementi tipici di una tradizione. alvaro, 8-55: bisogna
metallici intrecciati, che si applica con una cinghietta al muso dei cani o di
): gli metterò [al castrone] una musaruola che saperò fare a proposito a
-parte del finimento dei cavalli costituito da una striscia di cuoio che passa sopra le narici
museruola, per il timore ch'io succhiassi una canna da zucchero. gramsci, 11-151
alcuni [inglesi] che si mettono una specie di musaruola, una visiera di fil
si mettono una specie di musaruola, una visiera di fil di ferro, credo
per simil. armatura metallica che protegge una lampada; gabbia. baldini, 14-243
; gabbia. baldini, 14-243: una lampada elettrica entro una museruola di fil
baldini, 14-243: una lampada elettrica entro una museruola di fil di ferro schiariva la
, i-747: queste parole per me furono una museruola. papini, 27-443: rinunziava
se qualche volta gli scappi di mano una parola senza museruola non la richiamerà certo
a portare la museruola; serrato in una museruola. marinetti, 2-i-849: sembravano
nello spazio. marinetti, 2-iii-128: una piazza museruolata di fili telefonici e rrr
azionato dal braccio del suonatore, da una lunga canna melodica e da uno o
vivace, appuntito (e può avere una connotazione affettiva). salvini,
/ del suo pannoso stagno / dolevasi una rana lamentosa. radula, 1-38:
e vivace, in partic. di una bambina o di una giovane donna;
in partic. di una bambina o di una giovane donna; faccina smagrita, visetto
automobilismo, parte anteriore della carrozzeria di una vettura da competizione. -nel gioco del
sola... è un linguaggio e una specie di rittura e di poesia
il complesso delle opere musicali proprie di una determinata tradizione culturale, di una nazione
di una determinata tradizione culturale, di una nazione, composte da un singolo autore
corrente si suole identificare, oltre che una delle più alte manifestazioni in assoluto dell'
sinfonica: destinata a essere eseguita da una grande orchestra e composta secondo forme musicali
si domanda quell'armonia che nasce da una semplice ed eguale prelazione nella cantilena,
non pure musiche angeliche, ma recitare una comedietta molto gentile. caro, i-345:
dissero burle di pescatori: fileta concertò una musica di sampogne. cristoforo armeno,
qual musica eseguita da voci sorprendenti è una cosa stupenda, e potrei piangere ancor
l'anima sua popolana ed altera, / una marcia guerriera. bacchelli, 1-iii-556:
apposito corto due spanne, e valendosi d'una cinghia passata a tracolla, riusciva a
delle opere che lo costituiscono) di una civiltà, di una cultura, di una
costituiscono) di una civiltà, di una cultura, di una nazione, di
una civiltà, di una cultura, di una nazione, di un popolo. -anche
; leggere su uno spartito o su una partitura un brano musicale scritto, per
ammaestramento di quegli seguitando, vengono ad una concordanza nel canto. -foglio o
. penso che la semplice audizione sia una voluttà preferibile. però mi do l'
sansovino, xliv-170: alcuni amanti faceano una musica a una bellissima donna il cui
: alcuni amanti faceano una musica a una bellissima donna il cui marito, essendosi
, menò seco la sua bella donna a una delle finestre ad udire.
coro e, in partic., una banda o una fanfara. vasari,
, in partic., una banda o una fanfara. vasari, iv -189:
furon posate le vivande che si scoperse una musica sopra un palco. camillo rinuccini
celesti. giuglaris, 3: ad una musica di nove cori composta non vi
cori composta non vi è di meno una voce, alle lor cetre in tanto tempo
tanto tempo non si è pur rotta una corda, alle lor fiamme in un
delle rime e delle assonanze, da una conveniente disposizione di parole, accenti,
posta, diventare i nostri versi quasi una musica muta e nulla è ch'essa non
di suoni nell'universo, ma tutto è una musica commune d'ogni consonanza di suoni
prima di arrivare in questo villaggio, sentimmo una musica di galli che pareva stordisse l'
carrozza partì di galoppo, accompagnata da una musica di sonagli, di chiocchi di frusta
marinetti, 2-i-978: solidificazione gialla di una musica di sabbia e vento con slanci
fra tanto rovinio, ha il ritmo d'una pioggia calma, fitta, dolce.
in sul palco di sotto / facevano una musica soave. g. gozzi, i-27-267
): dietro a queste parole intonò una loro canzonaccia... la cantilena
... fu a * suoi orecchi una musica, sto per dire, gradita
che lo levava d'im- iccio d'una tale conversazione. carducci, iii-23-343:
olimpia, fremendo d'ira, passò in una retrocamera ove si tratteneva panzirolo, e
pur dire che fosse bella. - una musica di gatti sarebbe stata men fastidiosa.
sentimenti piacevoli, ecc., o favorendo una condizione di serenità spirituale, di equilibrio
la lingua co 'l cuore farebbe il mondo una buona musica. salvini, 39-vi-82:
e onorato vivere altro non è che una ben accordata musica ed avvenente armonia.
della vita, il perché noi promettiamo una panacea universale, la vita eterna,
panacea universale, la vita eterna, una potenza sovrumana agli eletti, a tutte
e crollare d'immateriali architetture, a una musica di raggi, di pensieri.
-per estens. armonia cromatica (di una pittura). bellori, ii-41:
ragioni del grave e dell'acuto di una perfetta musica ritrovare un fondo ultimo che
finita, finisce), oppure da una monotona ripetitività (nelle espressioni: esser
vedendo che si tentava di farmi ballare con una musica per nulla gradevole al mio orecchio
, ora da un altro... una musica che durò tutto settembre. tecchi
allora fra il padre e i figliuoli una di quelle musiche che non finiscono sempre
: tutto ad un tratto, cambiò musica una terza volta e disse che, sposati
: chi giamai gli udì cantare pure una nota in musica o tirare un'arcata in
. -cominciare la musica', iniziare una battaglia, un conflitto a fuoco.
poco comincia la musica. -presentarsi una difficoltà, essere arrivati a un punto
da mettere in musica. -dire una cosa in musica, cantarla in musica:
s. v.]: 'dire una cosa in musica 'e, con maniera
si dà alla voce con tuono solenne una certa inflessione musicale. così diciamo:
mastro di casa, poi saltò per una finestra, scortato da chi stava sopra
il sistema del regime costituzionale: che una camera sia divisa in due programmi chiari
programma e di sistema, e non una stessa musica con un diverso maestro di
-essere un'altra musica: presentare una notevole ed evidente differenza di valore;
musica. sarebbe come confondere... una figurina schiacciata di marzapane con una statuetta
. una figurina schiacciata di marzapane con una statuetta di tanagra. -fare musica
essa tutto fa musica. -fare una musica: gridare, far chiasso.
. fagiuoli, ix-121: questo fare una musica, tu intendi / gridare,
nel vivo di un argomento, di una questione. note al malmantile [tommaseo
quale è questa: la poesia è una finzione retorica posta in musica.
s. v.]: ha scritta una musichetta che iace. genere di musichetta
moravia, 17-153: accendo la radio su una musichetta sommessa. -acer
: ogni rimembranza di lei era connessa ad una rimembranza della sua arte: ripassando su
musicale moussorski non è l'anello di una catena. è solo. nessuno lo
sviluppo. calvino, 10-23: in una partitura musicale... non si
insegnamento della musica (un istituto, una scuola) o all'esecuzione di musiche,
: c'è anche dissonanza (siamo in una sala musicale) tra le due sculture
questo medesimo palco. (una stagione, un periodo dell'anno).
relativi alla musica (un libro, una rivista, una ricerca); che si
(un libro, una rivista, una ricerca); che si esercita sulla
, o che contengono opere di musica (una casa editrice). baldi,
musicali... alla scoperta di una delle prime macchine musicali provvideil caso.
il suono come di una scatola musicale, un suono leggero come di
leggero come di campane lontane o di una radio. -cartone musicale: striscia
: egli [un baritono] mi chiede una lettera per milano;...
comprendere e ad apprezzare la musica (una persona, l'indole).
sviluppo e ne favorisce la diffusione (una nazione, una città, ecc.
favorisce la diffusione (una nazione, una città, ecc.).
natali o ha ospitato musicisti illustri (una città). barilli, ii-631:
acque musicali. montale, 1-108: come una musicale frana / divalla il suono,
tono melodioso e grato all'udito (una voce); armonioso. serao,
armonioso. serao, i-692: era una voce assai tenue, ma musicale,
tenuità. moravia, xi-387: aveva una voce che contrastava con l'aspetto così severo
che presenta sonorità dolci ed espressive (una lingua, una parola, un verso
dolci ed espressive (una lingua, una parola, un verso o uno stile
lottavano contro la constrizion della misura; una parola musicale e luminosa, che gli
gabriele. -proprio, tipico di una lingua, di una parlata, di
-proprio, tipico di una lingua, di una parlata, di uno stile, di
parlata, di uno stile, di una parola caratterizzatida melodiosa sonorità. de sanctis
indiretto con le parti del dialogo compone una prosa tutta sensibile. vittorini, 7-273
di questa musicalissima lingua. nencioni, manifesta una spiccata inflessione cantilenante, 2-2: lo
dei colori sempre partendo incantato, una suggestione profonda, una sedu
incantato, una suggestione profonda, una sedu dall'osservazione. manifesti
potenza e uguale a quella per una emotiva simbolica di sensazioni, di impressioni
sud. e. cecchi, 5-231: una realtà avvolta ed immersa in un sentimento
grigio dei vecchi palagi rinfresca gli occhi come una fontana d'ombra e di silenzio musicale
si spandeva un grato odore primaverile in una musicale policromia. 9.
a dinamico o espiratorio) costituito da una mento di quelle venali che in verso,
: forze operanti di quella poesia sono una sensività eccitata fino alla passione,..
un senso squisito della musicalità, con una coltura classica superiore. nencioni, 2-416
iscrivere le onde della propria musicalità su una musicalità prestabilita. -capacità di
li fissava sorridendo, la ciotola nell'una mano, la cannuccia minacciosa nell'altra
inflessione gradevolmente cantilenante e musicale o da una cadenza piacevole a udirsi (con riferimento
piacevole a udirsi (con riferimento a una parola, una lin- gua).
udirsi (con riferimento a una parola, una lin- gua). pascoli,
: la lingua spagnola è pronunziata con una musicalità che ricorda quella del vernacolo vene
-in partic.: che suona in una banda o in un piccolo complesso orchestrale
dilettante di musica (e il termine ha una connotazione per lo più spreg.)
, fornire di un accompagnamento o di una relativa e congrua parte musicale (un
.: cantante (e vi è annessa una connotazione iron. o spreg.)
mormorio di foglie, il lagno di una polla..., il sottile
la fantasia fossero in taglio di una lama che recide la terra musicarono il
, cantore (e, talvolta, assume una connotazione scherz. o spreg.
nostra dona de amiens e fecero dire una messa 'cum 'tutte quelle solenità
2. autore della melodia di una canzone di musica leggera (in contrapposizione
e sul corso. carducci, iii-21-400: una gratificazione di 15 soldi a un giachetto
carducci, iii-25-353: tradurre in rima una lirica, e lirica di shelley,
da far venire il capogiro. per una volta passi, ma meglio la prosa,
musicato. 3. che ha una determinata inflessione, un determinato tono (
o è accompagnato da esibizioni musicali (una festa, una rappresentazione). patrizi
da esibizioni musicali (una festa, una rappresentazione). patrizi, 1-iii-333:
che ha un vivo temperamento musicale (una persona, l'ingegno, la sensibilità)
, non era prima stromento, ma una vergine bella, musica, guardiana di
di balli. 5. che dà una piacevole sensazione uditiva; soavemente melodioso,
in musici rumori. -caratterizzato da una cadenza armoniosa (una lingua).
-caratterizzato da una cadenza armoniosa (una lingua). celli, llii-71:
, 12-51: un musico gentil sopra una loggia / sciolse la voce al canto.
dice che è femmina. -o gli è una donna, o gli è un musico
quel musico era ritratto sempre, ora in una ora in un'altra corte, in
, e secondo musico quello che ha una parte secondaria. oggi tal parola è
, pittori, strologi e musici fanno una gabbia di matti. 6.
e ha, per lo più, una connotazione iron.). savinio
musica (e ha, talvolta, una connotazione iron.). memorie
frequentato l'università di hanlei che è una università musicologa. musicòmane, agg
termine ha, per lo più, una connotazione iron. o scherz.);
178: ai musicòmani. taccio se in una gola che vi bei /..
la scrigno sul carro come fosse una loro musina. = voce di
capino (ed esprime di solito una connotazione affettiva). lambruschini,
-in partic.: volto leggiadro di una giovane donna. -anche: faccino affilato e
i gavonchi,... che sono una razza d'anguille che vivono di preda
. d'annunzio, iv-2-548: una moltitudine di ninfee... si
col corpicciuolo del muslè quasi per una gara di forza. = voce
sf. ragazza di piacere, ospite di una casa da tè giapponese.
: sul limi tare siede una musmè / trapuntando d'insetti un para
para vento / e d'una qualche rara calcedonia. = dal
: le pecorelle escon del chiuso / a una, a due, a tre, e
1-iv-400): mi pareva che ella [una capriuola] mi mettesse il muso in
branco di segugi, dopo aver inseguita invano una lepre, tornano mortificati verso il padrone
capofitto, battendo il capo (in una caduta). pavese, 5-163:
ai diavoli danteschi, anche rappresentati in una pittura o in una scultura. dante
anche rappresentati in una pittura o in una scultura. dante, inf.,
nel paese circostante a lucardo, in una villa che è chiamata altugiana, nacque
estens. viso, volto, faccia di una persona (e assume per lo più
persona (e assume per lo più una connotazione spreg. o scherz. o
: quando si trovava col viso a una parete, e voltava, si vedeva in
muso ad una parete]. giusti, 4-i-233: era
cento miglia di distanza. -in una riproduzione fotografica. pascoli, 1-321:
un muso conciliativo, pur come chiedendo una breve proroga, egli accennò ai sì
guadagnoli, 1-ii-30: fatta lung'arno una girata pria / visti e rivisti
per nulla la cedono ai monatti d'una volta. panzini, ii-287: ti piace
tortorella mia, -diceva il babbo -perché una volta detto di sì non si torna
sorella di un partigiano caduto; è sempre una cosa che gli fa impressione, a
. si dice comunemente per significare che una tal persona non dubiterebbe di fare, di
, un torto, un atto o una parola sgarbata, o, anche, per
feci muso, / l'altra, perch'una sera io non tornai / alle ventiquattr'
fra stentone e la vecchia: insomma una musata generale! fogazzaro, 11-65:
quattrini, solamente loro ci hanno dato una mano. 6. coraggio, ardire
ghislanzoni, 17-58: quel foglio dev'essere una satira messa in giro da qualche briccone
simil. e al figur. bocca di una bottiglia, di un fiasco.
. - organo infaldatore di una macchina pressa- lia; testa di cavallo
-mettersi in un rischio, in una situazione ambigua o pericolosa. vittorini
per ora vuol fare all'amore con una delle solite sgualdrine, e che ad
cacciarlo in malo modo; troncare bruscamente una conversazione o rifiutarsi di iniziarla (anche
o rifiutarsi di iniziarla (anche in una prop. ellittica). g.
di generali e ministri. -dare una scarpa sul muso a qualcuno:
di lepre: atteggiare il volto in una smorfia scherzosa, ritraendo il labbro superiore
: rifilare, affibbiare, appioppare (una carica, per lo più non gradita)
muso a punta, sti fiji d'una bona donna! -per il bel muso
la maschera. -ridere, fare una risata sul muso a qualcuno: manifestargli
di dispregio provocatore. 'gli fece una risata sul muso '. giusti, 4-i-322
1-147: tu ci hai sbattuta sul muso una tanta- fera da far isbadigliare fino la
erano portati in palma di mano da una vera ciurma di bricconi invasati.
a un ordine, ad aderire a una proposta. cantari cavallereschi, 152:
memoria. fenoglio, 98: una sentinella... come li vide comparire
becco che forma un disco che ricovre una parte della fronte. la specie nota è
presenza di un pigmento cuprifero; comprende una ventina di specie vegetariane e insettivore diffuse
-parte del finimento degli equini costituita da una striscia di cuoio che, infilata sul muso
vettura, il vetturino mettere al cavallo una musolièra di biada, caricarsi di valigie e
2. museruola per cani (anche in una raffigurazione araldica). v.
, che un ukase municipalesco, appiccandogli una musolièra, una cinghia alla strozza, e
ukase municipalesco, appiccandogli una musolièra, una cinghia alla strozza, e per giunta
alla strozza, e per giunta, una corda, toglièvagli di fiutare...
che io abbia in questo stesso paese una musolièra e che non goda d'alcun
per ogni attività artistica (e ha una connotazione iron.).
di monotonia, di grigiore uniforme (una città, un ambiente, una circostanza,
(una città, un ambiente, una circostanza, un modo di vivere,
; ceffo, mostaccio (e ha una connotazione spreg. o scherz.).
di un baluardo o del bastione di una cannoniera, innalzata per coprire il fianco
musoneria generale, i convitati, con una scusa o con un'altra, andarono
uno! ». bandi, 1-ii-94: una cupa musoneria, che contrastava mirabilmente con
eccessiva che deriva o che è proprio di una città, di un periodo di tempo
firenze. linati, 25-99: era una serataccia bigia, gelata, di quelle che
andar a braccetto con la musoneria di una città di provincia. papini, iv-543:
il giusti. -con riferimento a una giornata grigia, piovosa o nebbiosa.
, xi-268: il terrazzo è chiuso da una porta. alle volte, apro la
altre volte è un malumore universale, una musoneria così chiusa e cocciuta, che
letter. domi nato da una grave prostrazione dello spirito; apatico
passivo di fronte a un evento o a una situazione straordinaria, inattesa e per
giovane, 10-966: non si poteva dir una parola, / ch'ella non fesse
. bozzati, 6-176: laide era una bambina intelligente e capiva al volo la
goldoni, iii-99: -era veramente una bella canzo netta amorosa.
ho succhiato anch'io il latte di una mussa. = voce di area
friz zante, effervescente (una bevanda, in partic. il
o, anche, arguto e spiritoso (una persona, il carattere, una collettività
(una persona, il carattere, una collettività: anche nella locuz. essere
cine; spumare, spumeggiare, frizzare (una be vanda, in partic
e si dice: 'far mussare una cosa 'per 'strombazzarla, metterla in
. esaltarsi fortemente per lo stimolo di una passione. capuana, 1-i-141: quella
sciocca]... mussa come una gazzosa appena si porga lei vocabolo guscione de
. giornal. evidenziare in modo eccessivo una notizia attribuendole un'importanza sproporzionata; gonfiarla
[s. v.]: 'mussare una notizia ': darle molta importanza.
. rigatini, 1-112: 'far mussare una cosa'per esagerarne il pregio, farla
del turco miisellym 'governatore di una città'; cfr. serbo-croato muselim 'vice-delegato';
. panzini, iv-441: 'mussitazióne': indica una sorta di delirio tranquillo nel quale l'
: ai lati delle finestre le tende di una mossola di seta bianca s'innalzano in
villa, di estate, tutta avvolta in una mussola fresca e leggera. palazzeschi,
suo fatai cammino, innamorasse di sé una fanciulla quindicenne, per rapirla nottetempo,
di molluschi e crostacei, costituita da una sorta di sacco con la bocca tenuta
ferro trasversale e formata inferiormente da una sbarra di ferro rettilinea (e viene trascinata
alla fronte due nastri di mussolina, una azzurra e l'altra bianca. de
, 1-72: camera quadra da letto con una piccola alcova... come è
entrato nel suo gabinetto, / vestita d'una bianca mossolina, / la sua moglie
intorno a quel corpo quasi nudo in una mussolina così leggera che dava rimagine di
avvolgevano quel poveretto fino al collo in una mussolina leggera e palpitante ch'era vestaglia
tutti i trasformismi. volponi, 3-64: una baionetta italiana, dell'italia imperiale,
baionetta italiana, dell'italia imperiale, una, sabauda e mussoliniana, l'aveva
. -che ricorda o che riproduce una determinata caratteristica di mussolini. volponi
lunghe. redi, 2-64: una veste da camera comprata in livorno fatta
bello, onde gli amanti impiaga [una donna], / vien da scuffie,
manzoni, fermo e lucia, 508: una gala ai mussolo, stirata da un
8-364: si fissava ai quattro angoli una tendina di mussolo, cambiata ogni settimana,
i-763: su quel tettuccio vidi distesa una camicia da notte, e questa camicia
li annoda sopra la testa come faria una donna le sue treze. mauro,
: il barbiere gli aveva lasciato crescere una moschetta larga, sguaiata e due mostruosi
di strangolarsi. gozzano, i-1017: una carpa enorme non vuole morire; chiude
(285): trovarono... una bella fila di micheletti, cogli archibugi
albero. i mustacchi sono composti di una corda che porta i suoi due rami
eccezionali (e per lo più ha una connotazione scherz.). - anche
in due parti diviso, / l'una da vecchio, l'altra da garzone,
; baffuto (anche con riferimento a una donna). savinio, 1-132
e mustacciuti... sbaragliare furiosamente una tremenda armata di mammalucchi. landolfi,
di mammalucchi. landolfi, i-353: una vecchia e mustacchiuta signorina. =
delle diverse tribù. = adattamento di una voce ar. mustàhrabo, agg.
e mille mostelle. passeroni, 4-210: una bestia, che mustella / oppur donnola
con la polvere n'era uscita anche una macuba morta, che viva io avevo presa
morta, che viva io avevo presa lungo una gora fuor di porta al serraglio e
sei o sette lati e per ultimo una sciatichina di mustio, lasciatasi rivedere a
]: 'mustio 'si chiama dai senesi una specie di cisto, che è il
propria dei luoghi umidi (anche in una rappresentazione allegorica o emblematica).
, disinteresse o passività (e ha una connota zione fortemente spreg.
ch'io fa cessi loro una sfuriata e ci mandano alla rincorsa dell'altro
saraceno, moro (e assume talvolta una connotazione spreg., in relazione col
, per lo più ostentato a sottolineare una pretesa superiorità dell'uomo nei confronti della
nazionalismo indù nel congresso nazionale, dopo una prima fasé federativa, passò a propugnare
la seconda guerra mondiale il movimento raggiunse una larga diffusione, grazie a una più
raggiunse una larga diffusione, grazie a una più decisa politicizzazione in senso radicale,
pascarella, 2-333: all'imboccare di una viuzza così stretta che due persone di
fronte non vi passerebbero vi sono appese ad una cordicella delle piccole orifìamme rosse con suvvi
, presenta [il tempio] ancora una sintesi completa e imponente dell'olimpo brahamino
seforis] con musulmana mollezza in cima a una collina alta un trecento metri. piovene
; fondato e costruito da maomettani (una citta). d'annunzio, 1-219
sf. ant. cambiamento che comporta una sostituzione o uno spostamento; avvicendamento,
persone o più gruppi nello svolgimento di una mansione. cellini, 4-578: presto
per lo più faticose, che richiedono una sostituzione frequente (con riferimento a messaggeri
: gruppo di gregari che concorre a una determinata mansione. bizoni, 187:
[rezasco], 502: si fece una muta d'anziani, che furono dodici
2-96: la quarantia dura otto mesi per una. i vicecapi sono otto, due
lette due opinioni in diversi fogli di una muta di cittadini, che non avevano
persone che sottentra a un altro in una cerimonia, in un rito, in una
una cerimonia, in un rito, in una funzione. d. battoli, 43-1-137
famiglia e nobile gioventù: e terminata una muta, ne sottentrava un'altra.
altri di ugual numero, e finalmente una terza muta. 3. in senso
gruppo di persone che si dedica a una stessa attività o ha legami di interesse
, non vengano a rallegrare i convitati una muta di commedianti. idem, 6-4-120:
ciascuno. 4. sostituzione di una o più sentinelle o dei drappelli di
che ciascuna di esse sia accompagnata e l'una camini al contrario dell'altra, facendo
da quattro mute di soldati di quattro l'una. dizionario di marina, 490:
vista, che per misericordia li fosse concessa una balestraria sopra qual mucta di gallie li
che tu facessi ogni opera per servirmi di una muda di vestimenti del tuo padrone.
f. loredano, 8-47: vorrei una muda dei vostri drappi mascherarmi. d.
cattaneo, iii-4-53: mi pregò di dargli una muta di biancherie. d'annunzio,
ciascheduna muta di vivande era per poco una splendida cena. -marin. muta di
. 7. vestiario adatto a una circostanza o a un'attività determinata.
, 18-3-237: avvisava dì per dì con una cifera di figure d'abbaco, fatta
figure d'abbaco, fatta a guisa d'una muta di regoli, tutto quello che
ho fatto... ac- commodare una muta di viole vecchie. d. bartoli
: mandando ad alcuni suoi nipoti in dono una muta di poeti latini.
freddo, applicar la mente a comporre una muta di prediche domandatagli da'canonici di
. costantino da loro, lxii-2-11-115: una muta di scene sì dolorose che fa
esposizione analitica o inorganica sintetica fa camminare una sola progressione logica di pensieri per volta
progressione logica di pensieri per volta, una sola muta o seguenza di concetti e di
al corpo molle di crescere, prima che una nuova corazza si consolidi; nel tegumento
, indica l'approssimarsi in loro di una funzione singolarissima alla quale va più volte
angiolieri, xxxv-n-385: al meo parer nell'una muta dice / che non intendi su'
, 61: sta il giorno guardata da una grossa compagnia di capiggi, che a
sostituito nel servizio di guardia o in una mansione. oriani, x-16-27: è
per essere aggiogati insieme nel traino di una carrozza, di una diligenza, di
nel traino di una carrozza, di una diligenza, di un carro pesante;
: il signor duca ha qui spedita una sua muta, la quale ci conduca in
di corsa; frotta (e ha una connotazione scherz.). magalotti,
, che ci è venuti a pigliare con una muta di madame. pratolini, 9-766
... è in quella contrata una gran fabrica, dove si riscuotono le decime
la sensazione... in quanto è una mia modificazione è cosa mutabile e accidentale
2. variabile secondo la quantità (una grandezza). maestro alberto, 16
, il numero o il caso (una delle parti del discorso). delminio
. -regolabile (uno strumento, una scala di misurazione). galileo,
galileo, 4-1-227: questa che è una scala stabile ci servirà per misurare i
(un voto); modificabile (una norma, un ordinamento). [
lacrimando senza piangere, come chi racconta una cosa che, quand'anche dispiacesse,
pallavicino, 1-369: l'errore è una razza di cognizione mutabilissima per natura,
perché con frode et arti insidiose / una volta mostrasti varie cose, / or
, / or sempre ti dimostri ferma et una? -che può mutare parere o
-che può mutare parere o recedere da una decisione. sacchetti, v-22:
in fondo mi sarebbe rassomigliato, se una singolare mobilità di lineamenti non avesse resa
alterazione di luce (un panorama, una prospettiva); che assume forme continuamente
variegato (un colore); policromo (una superficie dipinta). - anche:
cagione che altri s'induca ad abbruciar una città. delfino, 1-339: la mutabilità
. gozzi, 14: se non avessi una certa faccia fredda intagliata che sembra quella
-ant. dissuasione, distoglimento da una decisione. buti, 2-673: stanno
, precarietà (del destino, di una situazione politica, ecc.).
: in tanta procellosa mutabilità di tempi una sede ferma e dignitosa era data all'insegnamento
-revocabilità, reversibilità, incertezza (di una norma, di una legge).
incertezza (di una norma, di una legge). rosmini, xxi-177:
nelle regole morali... avvi dunque una mutabilità relativa. c. e.
: il povero di spirito crede in una legge certa e definitiva. e ciò è
frequenza delle mutazioni genetiche nel corso di una generazione. 6. statist. possibilità
non sapersi spiegare e discorrere, a una spiacente e dispiaciuta mutàggine che si può
mazzini, 62-16: non si conquista una patria migliorando mutamente se stesso: non
un altro che sia simigliante sempre tiene una medesima via e non riceve mutamento.
fosse..., montata sopra una barchetta se ne fuggì a lipari.
s s ettere in una parola. mazzini, 8-353: nei tardi
un sistema graduale di riforme sia attraverso una rivoluzione); cambiamento delle persone o
riforma (di un'istituzione, di una legge). -sociol. mutamento sociale
un particolare sistema sociale e che producono una trasformazione significativa del tipo di organizzazione e
secolo di vita, ogni cittadino italiano ha una sufficiente esperienza di almeno due mutamenti di
-insieme di fatti nuovi che modificano una situazione. rinaldo degli albizzi,
ercole stava... per imprimere una seconda distinzione fra la propria e la politica
di atteggiamento o di giudizio verso una persona o una situazione; espressione fisica
o di giudizio verso una persona o una situazione; espressione fisica che manifesta tale
4. sostituzione (di persone, in una carica). dolce, 7-551:
trasformato dal mutamento dei capi e da una promozione generale dal basso all'alto,
del clima o del tempo meteorologico da una condizione a un'altra (e per lo
che presenta il fenomeno della mutarotazione (una sostanza chimica). = voce dotta
, per riparare dal freddo e consentire una migliore protezione igienica (originariamente lunghi,
di settembre, in contanti; compròne una camicia e una mutanda nuova da benvenuto
, in contanti; compròne una camicia e una mutanda nuova da benvenuto da campo.
vanno sempre nudi, tenendo appena con una succida mutanda coperte le vergogne.
mutande a tutto paragone: abbandonarsi a una sfrenata attività erotica. firenzuola, 953
po'verdastre. montale, 3-196: passa una donna in mutandine cortissime, reggipetto e
: come se avesse un mutandone da una parte sola. bernari, 3-290: l'
. sm. genet. individuo portatore di una mutazione o che ha subito una mutazione
di una mutazione o che ha subito una mutazione nel proprio corredo genetico; specie
. campanella, i-80: par morte una mutanza grave; e si fugge più che
del comportamento e del modo di agire di una persona o, anche, di una
una persona o, anche, di una collettività. inghilfredi, 389: ciascun
. cambiamento di passo o di figure in una danza; scambietto. caroso,
, principiandoli col piè sinistro, fermandosi una pausa. caporali, 1-68: per
... ballò con que'giovani una danza mantenuta infino a questi tempi,
. ant. infido, versipelle (una persona). landino [plinio]
vocaboli o rinnovati, non fanno quelli una comune lingua, ma sono di colui solo
6-145: si lagnò della direzione per una causa, dei soci per un'altra
ottimo, i-334: coniare è mutare d'una forma ad altra forma.
o religiosa, un sistema di governo, una prassi istituzionale consuetudinaria. giamboni,
mati illustri. -commutare una pena. guerrazzi, 2-319: per
l'argomento di un discorso, di una trattazione. forteguerri, 19-91: facciam
un possedimento a un'autorità o a una potestà diversa dalla precedente. s
una tesi, di un'opinione, di una dottrina, di chi la sostiene;
, criticare; avversare, osteggiare (una persona, un atteggiamento, un valore
un valore morale, un costume, una proposta, una decisione, ecc.)
, un costume, una proposta, una decisione, ecc.). giannotti
g. bentivoglio, 4-477: da una parte oppugnavasi la proposta col dirsi che
mio museo. -in relazione con una prop. subordinata. groto, 1-61
. rosmini, xxi-106: se io conosco una cosa e dico a me stesso
. -impugnare, contestare (in una controversia giuridica). v.
azioni illecite e peccaminose (il vizio, una passione). fiamma, 1-548
-essere particolarmente efficace per combattere e debellare una malattia o il dolore che provoca.
spezie di cose anodine si può aggiungere una seconda, ed è di quelle cose
; assediato (un luogo fortificato, una città). guicciardini, i-72
le oppugnate mura. -che difende una città assediata. -anche sostant.
, erroneo; negato, confutato (una teoria, un'idea). davila
-giudicato negativamente, contestato, criticato (una persona, le sue affermazioni, le sue
si troverà oppugnato. -che incontra una forte opposizione, contrastato (una decisione
incontra una forte opposizione, contrastato (una decisione, una proposta). tortora
opposizione, contrastato (una decisione, una proposta). tortora, iii-323:
3. che confuta o contrasta una persona o le sue affermazioni; che
opposizioni, dubbi, critiche intorno a una teoria, a un'idea, a
fatti. -che avversa, osteggia una religione, un'ideologia. guicciardini,
serve per espugnare un luogo fortificato (una macchina bellica). c. i
forza per espugnare velocemente e di slancio una città, un luogo fortificato. -in senso
quando colla forza si tenta di prendere una città o fortezza. brusoni, 37:
platonismo ha due parti: da un canto una continua oppugnazione contro il medesimo..
...; dall'altro, una continua reazione di questa filosofia, mostrante una
una continua reazione di questa filosofia, mostrante una vita tenace ed inestinguibile. 4
, un'alternativa fra gli elementi di una proposizione o fra diverse proposizioni coordinate)
/ o pur fra tante sceglierne sol una? caro, 12-ii-120: vendicatevene contra la
questi pensieri arrivai ad ajaccio. è una città non antica, ma vecchia,
). viani, 19-581: fra una delle diverse mollate, misseci totalmente l'
lo so. entrò il sole: / una festa di pulviscoli / d'oro.
'opsigamia ':... nome di una legge rigorosissima in isparta, contro quelli
manifestare preferenza per un oggetto (o per una persona) piuttosto che per un altro.
. ant. scegliere un incarico, assumere una carica fra quelle disponibili. cantini
, i-572: le metafore trapassavan d'una in un'altra, in quella guisa.
talora questi illustrissimi e questi reverendissimi, di una dignità e di una prelatura in un'
reverendissimi, di una dignità e di una prelatura in un'altra, siccome la corte
un incarico, tendere al conseguimento di una carica; presentarsi formalmente come candidato a
gionte. caviceo, 1-125: gli mostrava una via per la qual tal cosa averia
riflessione dell'immagine di ciascuna lettera su una lastra di selenio attraversata da una corrente
su una lastra di selenio attraversata da una corrente elettrica, in modo da sfruttare
. fournier di albe e modificato da una officina meccanica di glasgow. lo strumento
traduzione di libri che vuole conoscere in una serie di suoni, diversi l'uno
questo apparecchio si mette il libro in una scatola ove un fascio di luce illumina
fascio di luce illumina successivamente le lettere una dopo l'altra: mediante specchi l'
l'immagine delle lettere viene riflessa su una lamina di selenio, la quale riceve,
delle singole lettere (per esempio, una 'm 'con le sue tre gambe
la lettera 'i 'ne produce una sola): ora, attraverso al selenio
, attraverso al selenio si fa passare una corrente elettrica: questa varia secondo la
e alquanto diffusa; che ha una rilevante potenza economica, che è nel momento
è nel momento di massimo splendore (una città, uno stato, una regione
(una città, uno stato, una regione). bibbia volgar.
isola di cipri, opulentissima, da una sua cittadina essere accresciuta e onorata stata
essendo avvezzo alle delizie ed agli agi di una casa opulenta. siri, x-18:
avidità. -in unione con una specificazione: che ha grande disponibilità (
rispetto al dopoguerra. non è più una città romantica, né estrosa; è
opulenta, massiccia. -elevato (una classe sociale). bicchierai, 136
anch'essa, spiantata e dissestata in una città immensamente opulenta e miserabile.
-che comporta o consente il godimento di una grande abbondanza di beni, anche spirituali
, anche spirituali (uno stato, una condizione); caratterizzato dalla disponibilità di
requie opulenta: quella che nasce da una ricchezza totale. salvini, 48-75:
. -ben fornito di merci (una bottega). soffici, v-1-506:
, lautamente remunerato (un affare, una professione); che offre ricco bottino.
san giovanni grisostomo aveva sortita in allegagione una vigna, più tosto debile che opulenta
vegetazione in rigoglio (la terra, una pianta). d'annunzio, iv-1-895
colline, la strada passava per mezzo a una pianura opulenta di mèssi quasi mature.
borsi, 2-151: mi sento come una pianta che racchiuda in sé i succhi
forme fisiche armoniose ma alquanto abbondanti (una donna, il suo corpo o una
una donna, il suo corpo o una parte di esso); carnoso, pingue
figura bruna. morante, i-64: una signora dall'aspetto pigro e opulento,
mezze scoperte, ella rassomigliava proprio ad una grande rosa estiva. -con
8. raffinatamente multiforme e complesso (una civiltà, la cultura che ne è espressione
formale e, in partic., una rima). ferd. martini,
conversazioni famigliari col sole coricato laggiù in una opulenta finzione di smeraldi porpora prati laghi
potenza economica che caratterizza uno stato, una regione. - anche: tutto ciò
xviii-3-1008: l'opulenza della nazione inviterà ad una maggiore consumazione di manifatture nazionali, mul-
che all'opulenza associano tutti gli effetti d'una cattiva educazione. manzoni, pr.
ingegno egregio, tutti i mezzi d'una gran opulenza... nella ricerca
più lorda svergognatezza, dalla somma opulenza ad una povertà fastosa e ridicola. bacchelli,
luogo di delizie, era stremata da una vita di opulenze e di mollezze,
5: quella vista della opulenza per una parte, che contempla intrepida ed impassibile
, 13-120: il capo era sovracarico di una pellag- gine bitorzoluta e d'una fiammeggiante
di una pellag- gine bitorzoluta e d'una fiammeggiante opulenza di bar- gigli
i sussulti e le brusche interruzioni di una forza cieca che crea gli eccessi della
treccie nerissime, raccolte e attorte in una densa voluta sulla nuca, davano alla
rispondenza a svariate esigenze espressive (di una lingua, dei vocaboli e delle strutture
quincey, è già l'accenno di una certa fissità morale. -grandezza poetica.
la nebbia colorata e la luna hanno una triste opulenza. 11. grandiosità
mare alle montagne per farsi investire da una sensazione di opulenza. = voce
: nome con cui viene ordinariamente indicata una specie d'acero, e special- mente
il frutto, spesso mangereccio, è una bacca, spinosa o nuda, globosa,
. e di tal natura che, spiccandone una foglia e piantandosi in terra, non
usarono classificare le loro opere, secondo una prassi abbandonata dai compositori contemporanei.
accostati fra loro e tenuti insieme da una malta di cemento o di calce,
, di animali, di fiori su una lastra di rame, ad incavare tutt'
ho dimenticato in biblioteca due memorie, una di pietro manni cremonese e l'altra
se non l'hai, / io maggio una per te fra i miei munuscoli.
profetico o da ricettario, si fa una 'dimostrazione 'o un tumulto in
nata, anzi cresciuta e adulta, una repubblica. carducci, iii-9-390: di
opzionàbile, agg. neol. sottoposto a una prelazione. migliorini [s. v
ci parrà arduo trovare lì per lì una soluzione. eppure questa soluzione, in molte
tr. (opzióno). sottoporre a una prelazione. = denom. da opzione1
sociale. pasolini, 4-53: ancora una volta, il film, concluso,
8: la candidatura è accettata in una sola regione e in non più di tre
, dietro corrispettivo, a mantenere ferma una propria proposta contrattuale per un determinato
un po'di credito meditando di puntare una piccola somma sul tuo piccolo nome europeo
... c'era, naturalmente, una clausola che prevedeva una opzione gratuita per
, naturalmente, una clausola che prevedeva una opzione gratuita per un'esclusiva sui futuri
'opzione'. quando le parti convengono che una di esse rimanga vincolata alla propria dichiarazione
(o di obbligazioni convertibili) di una certa società, di esercitare la prelazione
di belle speranze su cui ella aveva posto una sorta d'opzione, non le passò
del milite bolognese; prima soldato d'una coorte; poi beneficiario (che non retta-
successione (il quale va comunemente da una mezzanotte all'altra, ma che,
ore passano senz'orme / e ovunque una dolce carità / di voi, d'ogni
minuti. zannoni, 5-37: dopo una buona mangiata e una sdraiatina d'un
, 5-37: dopo una buona mangiata e una sdraiatina d'un quarto d'ora.
. mi nacque dalla marietta mia donna una fìgliuolina. machiavelli, 1-iii-374: per
ora passo passo, / e troverati all'una e mezzo in chiasso. aretino,
, 20-333: nel primo tocco de l'una ora l'entra in casa, e
prima del riposo); hanno tutte una composizione simile, consistendo in una serie
tutte una composizione simile, consistendo in una serie di salmi con antifona compresi fra
serie di salmi con antifona compresi fra una preghiera iniziale, seguita da un inno
scrittura o dai santi padri, e una preghiera finale, con invocazione alla vergine
per la recitazione privata si può scegliere una delle tre, quella più rispondente alrora
la ripetizione della copertina), costituente una specie di marca tipografica, rappresenta generalmente
.]: le tre ore si chiama una particolare funzione di preci alternate con prediche
. ra civile: in una determinata località, il tempo medio del
o del luogo, e cioè da una mezzanotte alla successiva. -ora
delle ventiquattro parti del giorno considerato da una mezzanotte all'altra (e ha una durata
da una mezzanotte all'altra (e ha una durata costante, indifferente al volgere delle
e quelle che temporali si chiamano sono una cosa, però eh?, essendo
2. in unione con una proposizione relativa o con altra specificazione (
addio, / spasimo mio '/ cadde una stilla da'tuoi mesti rai. pascoli
registra il massimo numero di veicoli in una sezione di una corsia o di una
numero di veicoli in una sezione di una corsia o di una carreggiata (e,
una sezione di una corsia o di una carreggiata (e, nell'uso corrente,
richiesta di un determinato servizio o di una prestazione, ecc. -statist. fattore dell'
teutonico nelle ore d'avanzo metteva insieme una copia pe 'l suo padrone governatore in
rotolar via piano piano, su d'una sua bicicletta opaca e massiccia.
. magalotti, 1-90: era questa una spezie di sotterraneo che egli aveva cavato
quelle ore bruciate / sotto ombrello di trine una minosa. panzini, iv-470: '
.]: per significare che a fare una tal cosa è passato il tempo opportuno
sopra il frontone della parete di faccia una mostra, cieca, d'orologio: né
, 4-75: ritardato in via da una vegetazione tutta da scoprire, arrivavo al più
(iv- 280): così cadde una volta il mangio a siena, / il
che suona l'ore, / che sopra una campana a due man mena. vasari
'ora ': cronometro che misura una sola ora, tipo di orologio dei primi
prima in lucca tra campane: l'una suona a consiglio di tre mila;
di san brandano, 43: venne una nuvola iscura come notte, e bastò
vi vogliono... trattenere con una favola due ore e mezzo e farvi tanto
, d'ore e di ricavi, a una puttanella gonfia di sonno.
normale orario di lavoro e retribuite con una maggiorazione percentuale rispetto a quelle di
fiera. salvini, 19-iv-2-296: è una bella cosa lo stare in veste da camera
si spese nella sopra detta ordinanza una grossa ora. -ora scarsa:
di favellargli. -tempo occupato da una lezione (in partic. accademica)
in terra, tagliandosi i polsi con una lametta da barba. 11.
un mobile, che si sposta a una determinata velocità, può compiere in tale
sviluppata in tale periodo di tempo da una fonte di energia. -ora-cavallo: la
; e quivi su piagnendo ogni dì per una grande ora, i fratelli gliele tolgono
italiani non è conceduta ai predicatori che una scarsa ora. fantoni, i-46: le
baci; e mi sento su le labbra una certa fresca soavità come se tu m'
nella misericordia di dio, e in una ora, per uno buono pentimento, può
: questa vita mortai, che 'n una o 'n due / brevi e notturne ore
dieci giorni a capitolar la resa d'una piazza che si poteva prendere in due ore
. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-40: venni una ora ke s'adunaro / quilla puttana
puttana e lo tavernaro, / e l'una e l'altro lo recitaro. chiaro
essencfo l'ora di già tarda, fattasi una di esse condurre alla stanza, cominciò
mezzogiorno, nel quale mangia sempre ad una medesima ora e quasi la medesima qualità
, stavasi in quell'ora ritirato in una stanza. d'annunzio, ii-615: fa
mutevole e gioconda / come la gola d'una colomba / alzata per cantar e.
1-115: se un gesto ti sfiora, una parola / ti cade accanto, quello
che si scioglie, il cenno d'una / vita strozzata per te sorta,
[s. v.]: a una cert'ora se non son venuto non
s. v.]: quand'è una cert'ora, la pazienza scappa.
lo corpo del quale dovendosi seppellire ad una chiesa ch'era un poco da lungi,
piaccio e dispiaccio a me stesso come una bellezza di ventitré ore e tre quarti,
si determina un evento (specificato da una frase relativa, da un compì.
suo modo, all'ora sua; promette una soluzione pacifica coll'inghilterra, con tutte
ora di marx. -con riferimento a una donna: il momento del parto.
, ch'è l'ora, / con una vertigine molle. pavese, 9-107:
zeppo di provvisioni..., era una delle tante manie di rosso.
suprema. manzoni, ii-616: sento una pace / stanca, foriera della tomba
buono stato, poco meno che in una trista ora la vita mia non terminò
a mascherare l'animo mio ed ostentare una felice tranquillità nelle ore più infauste della mia
il mondo è così fatto; viene una cattiva ora per tutti, e anche la
mal fine. -un'ora: una volta (con valore avverb.).
cessazione di ogni esperienza, causata da una volontaria e totale sospensione di giudizio sul
calcola nel luogo in cui si trova una nave, in paragone con i cronometri
di sovrane cose. -in una rappresentazione pittorica o plastica. vasari,
di un'impresa, sul principio di una determinata vicenda. -anche: tempestivamente.
vediamo che alcuno si gingilla nel fare una cosa che vorremmo fatta subito.
coloro che ad ora ad ora si traggono una lettera della scarsella e la leggono.
che dalli eserciti alle città e da una città all'altra corrono d'ora in ora
errare. segneri, i-539: è una sapienza infusa in noi dal medesimo spirito
-a, a un'ora, a una medesima ora, in un'ora:
, 3-4 (i-iv-270): a una ora il monaco se n'andava e la
tornava. malispini, 156: giucò a una ora a tre scacchieri co'migliori giucatori
il corpo, iddio sanava l'anima a una medesima ora. ariosto, 4-39:
a buon'ora', in buon'ora', una buona volta; finalmente; bene;
v.]: 'essere a ora a una cosa ', per arrivare a tempo,
(con valore avverb.): secondo una prestazione lavorativa e una conseguente retribuzione
): secondo una prestazione lavorativa e una conseguente retribuzione oraria. tommaseo [
xiv-100: hai voluto fare l'amore in una camera ad ore, brutta, fredda
, fredda e triste, tu che avevi una casa tanto bella. -con
azione: a quest'ora si sarebbe vestita una sposa novella! -a tal
immediatamente prima della chiusura dell'edizione (una notizia; e se ne dà un'
[s. v. l: quando una cosa comincia a infastidirci e voremmo che
. -fare l'ora di qualcosa, una determinata ora: trascorrere il tratto di
v.]: 'far l'ora d'una cosa': passare il tempo per arrivarci
ora: non aver recapito fisso a una data ora; non andare a ora fissa
e di quelle in modo acceso che una ora li parea un anno di esserne
o noi paiam fatti al manco in una stessa madia, cioè... noi
ti converta ». -quando è una cert'ora, quando fosse una ceri'
-quando è una cert'ora, quando fosse una ceri'ora, a una cert'ora
quando fosse una ceri'ora, a una cert'ora: nel momento della necessità
. fanfani, i-126: 'quando è una cert'ora 'suol dirsi a significare
.. esempio: 'quand'è una cert'ora 'o 'quando fosse una
una cert'ora 'o 'quando fosse una cert'ora, non avrei paura;
che, venendo l'occasione di fare una tal cosa, non ce ne ritrarremo né
rispetto, si usa il modo * a una cert'ora '. esempio: '
ora '. esempio: 'a una cert'ora, tu non mi faresti mica
sai? 'e dicesi pure 'quando fosse una cert'ora '. esempio: '
'. esempio: 'quando fosse una cert'ora, gli farei vedere che so
: per esprimere impazienza o insofferenza verso una persona (cfr. anche buonora,
passine mille ». -quando è una cert'ora è più presto che a
buon'ora: non si deve indugiare quando una decisione o un'azione si rivelano necessarie
i-126: da'senesi dicesi: 'quando è una cert'ora è più presto che a
la pioggia mattutina presto finisce, permettendo una giornata di lavoro in campagna. crusca
[s. v. gioir]: una ora ogni cosa sgombra, come disse
oràccia. faldella, 5-102: fecero una buona mezz'oraccia di anticamera.
e indica la contemporaneità rispetto a una situazione o a un'azione presente).
opera, di un racconto, di una trattazione, ecc.), in questo
vada / l'anima che peccò sol una volta. antonio di meglio, lxxxviii-n-109
stata così amara, le parve ora una disposizione della provvidenza. leoni, 632
. - ora! -finalmente, una buona volta (con valore desiderativo)
tulio marzani faceva spesso, or con una scusa or con un'altra, di quelle
rettor., 127-5: or avvenne che una femina uccise il suo marito, il
leggiadria di gentil cose, / per una sì selvaggia dilettanza / lasciar le donne
-poiché, dal momento che (e introduce una prop. causale). bisticci
i fiorentini bisognerebbe che il passaglia desse una mano di verderame alle sue mirabili porte
che il vecchio d'ora fu nuovo una volta. levi, 1-41: questa [
chiesa] d'ora non era che una cappella. la vera chiesa, la madonna
dubbio e perplessità sul da farsi in una situazione difficile. tommaseo [s
. fra giordano, 5-427: quando una casa avesse molte colonne, perché se
molte colonne, perché se ne levasse una o parecchie non caderebbe però la casa
o esclamazione che minaccia un castigo o una vendetta a breve scadenza. pananti
, 34 (596): veniva una voce lugubre: « qua monatti! »
da tempo a star a letto per una febbre ostinata [ecc.]. deledda
certe maschere che vi mettono a cavallo in una bufala. metastasio, 1-i-45: or
, 1-280: fatemi or ora qua una gallina recare, ch'io vi farò vedere
con valore anche per il futuro, una volta per tutte. boccaccio, v-118
da ora io vi prometto di contarne una a voi... e per da
o che pur un poco d'ora movesse una minima foglia su gli arbori. berni
seppie oracolanti la critica letteraria è divenuta una stampigliatura di concetti sulle carni vive della
: chi vuol vedere coleridge oracolante: una specie di improvvisatore, sul pianoforte della
discettare con sufficienza (e può avere una connotazione iron.). salvini
incerti ed oracoleggiare. -in relazione con una prop. subordinata. soffici, v-1-357
oracolista, predizion ci chiama / a una sicurissima vittoria. = deriv. da
fatti ignoti, in luoghi consacrati a una divinità o a un eroe e officiati
suolo (come a delfi, in cui una sacerdotessa o pizia profetava seduta su un
in questioni di importanza politica, esercitando una notevole influenza); divinità a cui
. e. cecchi, 8-48: una piega del monte celava il santuario. più
dalla bocca di quell'egregio ragionatore, come una volta pendevasi dagli oracoli. proverbi toscani
di oracoli, tal che per l'una e per l'altra cagione voi ne potevi
cattedra materiale, d'uopo è innalzarne una invisibile ed interiore d'onde il grande maestro