colpo di moschetta ch'ei ricevette in una coscia. -per estens. colpo
: nel campo imperiale fu ferito d'una moschetta don diego. = deriv.
fate scorgere. volete che ci faccino fare una visita ai posti avanzati dei francesi per
redenzione della patria? bacchetti, 1-i-68: una fila di dragoni appiedata moschettava intanto ogni
d'oran- ges... toccò una moschettata ne'membri genitali. vasari
rimontare a cavallo, fu ammazzato da una moschettata. assedio di montalcino, i-357
, -350: pioveva intanto dalla città una fiera tempesta i moschettate, di
99: beverono con grave lor danno una salva molto cruda di moschettate. a.
la poltroneria, / anzi il fracasso d'una moschettata / fé spesso andare a scìola
dalle palle piuttosto che voltar faccia ad una fuga vituperosa. = deriv. da
sbattimento di un ventaglio; sono una ninfa di quindici anni ornata della sua na
vuol discendere i gradini del trono; una folla di patrizi spaventata se gli accalca
. abba, 1-73: si udiva una moschetteria fitta. -colpo di moschetto.
moschetto. garibaldi, 3-34: pioveva una grandine di moschet- terie e mitraglie che
5-4-174: quattro difese, tra le quali una di moschetteria,... si
saturday evening post ', hanno ciascuna una circolazione da
enrico iv, re di francia, in una compagnia di archibugieri al suo servizio,
e da presso. tassoni, vi-97: una gran banda di moschettieri,..
1-495: dinanzi ad ogni squadrone stava una fila di moschettieri, che portavano moschetti
. magalotti, 9-2-150: mi sovviene d'una gentilezza che, nelle passate guerre,
si compone di tre drappelli, d'una triade di mitragliatrici, d'una triade
, d'una triade di mitragliatrici, d'una triade di pistole, d'una triade
d'una triade di pistole, d'una triade di bombardette, d'un sestetto
d'un sestetto di lanciafiamme, d'una squadra di zappatori, d'una squadra
d'una squadra di zappatori, d'una squadra mista. montale, 2-19: i
moschettieri spagnoli, il popolo vedeva ancora una volta 'il sant'uffizio a cavallo
forse in 'crimen ') una fotografia di mussolini che passa in
e disinteressato di un ideale, di una tesi, di una dottrina (e può
ideale, di una tesi, di una dottrina (e può avere valore iron
6. locuz. alla moschettiera: secondo una foggia o uno stile ispirato a quello
. soffici, v-5-272: sfoggiava una capigliatura arruffata, pizzo alla moschettiera.
, tanto da richiedere l'appoggio di una forcella, con accensione a miccia staccata
potendosi sostenere a braccio, appoggiarli ad una forcinetta di legno puntata in terra, quando
c'erano trenta moschetti, due mitra e una cassa di bombe a mano.
. gnoli, 1-378: francia repubblicana una repubblica / spense: i moschetti /
o di piombo col dado da l'una alle due libre. foscari, lii7-
l. donato, lxxx-3-361: ha una bellissima funderia per artelarie,..
tale tipo o, in genere, a una distanza abbastanza breve. ulloa [
moschetto, cominciò a sparare l'artiglieria d'una banda e dell'altra. campiglia,
tiro di moschetto sopra sarzana vedesi in una vaga ed amena collina la terra e
di vela o parte della velatura di una nave. citolini, 326:
basta che il soldato a cavallo abbia una spada larga e di buona lunghezza,
, vi-100: la francia ha organizzato una cavalleria speciale, i « chasseurs d'
: qualsiasi gancio di sicurezza dotato di una molla (e può essere di diverse
di mandorla, posta all'estremità di una catenella o di un cordoncino, un
altro, e poi si chiude o con una molletta o fa
cendo scorrer sul gambo di essa maglietta una ciam- bellina a vite. es.
verso le mosche e altri insetti (una sostanza, un preparato). -
carta tagliata a strisce e cosparsa di una sostanza appiccicosa per invischiare le mosche.
fenoglio, 1-33: si giocava in una sala stretta e lunga, bene spruzzata
degli animali naturali... è una anima sola, o sia balena o lionfante
.]: 'moscino ': d'una sorta di trifoglio. = voce di
soffice. aretino, 20-166: una sibilla, una fata, una beffana
aretino, 20-166: una sibilla, una fata, una beffana che insegna a
20-166: una sibilla, una fata, una beffana che insegna a cinguettare ai pappagalli
cappellino moscio in sulle ventitré, e una cravattina rossa intorno al collo.
un mossolino alato di raggi o una scintillante farfalla, un atomo incorporato di
, un atomo incorporato di chiarori o una favilla passaggiera dell'aria. vallisneri,
parte moscioni, stimai quine essere stata una gamella caricata di mele e d'aceto
ramusio, i-240: noi dormimmo in una campagna,... dove avevamo
g. gozzi, i-12-212: era una volta un cucinier perito, / ma amico
salvetti, 76: a chi tiene una vita da moscioni, / è carità cavargli
ma più bere, che magnare. fui una dipsade de i tinacci, un moscione
, ove ha un'escrescenza di pelle come una postema, e là dentro vi è
alberti, ii-90: affermano e'medici una moscolina pasciuta d'un cadavere venenoso potere
tica macchina bellica, costituita da una robusta struttura mobile, al riparo della
convenienti proposte matrimoniali, per accettarne poi una scadentissima. tommaseo [s. v
il ronzio di un moscone impigliatosi in una tela di ragno. pirandello, 8-387
, 2-75: — pensava, dice una dama scollata, che non vi ronzassero
, dite pure che deve esservi almeno una grande freddura di virtù. fagiuoli,
venne il giorno che il sor matteo piantò una sfuriata alla moglie e alle figlie.
, ii-972: niet- zche era certamente una grande anima che non meritava lo strazio
'moscóne': chiamano così sul litorale adriatico una specie di piccola imbarcazione per diporto,
cappellino nero senza falde, coperto da una veletta egualmente nera seminata sul davanti di
a pagamento (ed era intitolata mosconi una rubrica mondana del « corriere di napoli
2. che si parla in russia (una lingua). - anche sostant.
si sono basati diversi tentativi di realizzare una macchina che, funzionando periodicamente (
specie), o di realizzare una macchina termica che, eseguendo una trasformazione
realizzare una macchina termica che, eseguendo una trasformazione ciclica, esegua lavoro esterno senza
un corpo isolato sotto l'azione di una forza imprendesse a muoversi e si movesse
può esser perpetuo, il moto di una qualsivoglia dovendosi trasmettere a tutte le altre
attività continua, febbrile, indefessa di una persona (o anche, in senso iron
un funerale, da uno sposalizio a una sagra, per ingannare la miseria,
di uno stato d'animo, di una disposizione dello spirito, ecc. j
al rallentamento della velocità di marcia di una pellicola cinematografica). grandi,
. cecchi, 5-10: per gustarsi una corsa a galoppo, forse bisognerebbe rivederla in
qualunque egual parte di tempo si passi una parte eguale di spazio. tommaseo [s
fuoco. bottari, 4-62: se una mina si leva in capo un baluardo o
-manovrabilità. siri, 1-vii-137: una porta delle più alte e delle più
moto. -spinta dinamica (di una struttura). cecchini, 1-77:
moto di questa penna si ridurrà ad una semplice, ma leale e reiterata offerta
ossequio. -panneggio (in una rappresentazione pittocelesti c li loro moti speculava
verdi; due si veggono per fianco, una nel mezzo ed in e così
così, di bilico, quando, abbassandosi una parte del suolo, l'altra s'
fuvvi il moto di sbalzo, come se una porzione della terra a modo di fionda
la terra in se medesima si rivoltasse ed una vertigine imprimesse a ciò che toccava;
mobile la cui traiettoria è costituita da una linea retta. galileo, 3-1-273:
un giorno naturale di un dì e una notte, e rapisce tutti gli altri
francesco grande amico di marco e avendo una gran fede in lui, si mosse
gentile, 3-189: chi attende all'una e all'altra specificata del 1909
, xxi-308: aristotele muove dall'osservare una contraddizione, in cui cadde platone suo
pedante il flusso della zione con una prop. subordinata). latini
da bologna, 1-138: è detta giustizia una ferma volontà d'animo, per la
, -con riferimento a dio o a una divinità pagana. compagni, 3-15
muove l'uomo del nostro tempo e di una possibile salute. sanminiatelli, 11-76:
; orientarsi in un modo tipico in una disciplina o in un'attività.
fatto, a un evento, a una circostanza. [sostituito da] manzoni
. -deflettere, recedere (da una posizione morale, da un principio,
beato ottimismo. -passare da una condizione a un'altra. giordani,
generarsi, destarsi, avere origine (una facoltà intellettuale, una dote, uno
avere origine (una facoltà intellettuale, una dote, uno stato d'animo,
un sentimento, un principio morale, una volizione, una tendenza, ecc.
un principio morale, una volizione, una tendenza, ecc.). -in
morente! vittorini, 5-219: era una spinta alla teocrazia, che muoveva dal
teocrazia, che muoveva dal desiderio di una giustizia sociale assoluta. -fremere,
o nei sensi (un sentimento, una passione). biondo, xlv-88:
a uno scopo determinato, operare (una facoltà intellettuale, una dote o un
, operare (una facoltà intellettuale, una dote o un sentimento, una volizione
, una dote o un sentimento, una volizione). chiaro davanzati, v-40
particolari norme o entro determinati limiti (una scienza, una dottrina).
entro determinati limiti (una scienza, una dottrina). dante, conv
noto (un'opera letteraria, una notizia); propa garsi
, apportare cambiamenti. fine, a una trasformazione, a un mutamento. g.
-subire o effettuare un mutamento, una trascontenti nel corpo elettorale. frateili,
. -muovere le acque: intervenire in una situazione immobile, stagnante; sollevare un
espropriare i beni della chiesa, non faceva una cosa arbitraria. ubbidiva a delle leggi
vitelli masti che abbino mosso * etiam 'una volta. 30. comportare
-muovere la danza: incominciare a fare una tore... avrebbe mosso le
nulla / move, egregio campion d'una fanciulla. -muovere ogni pietra:
di ciascuna delle grandi vele quadre di una nave, che permette di tirarle verso
che fissa all'albero la bugna di una vela; pedaruola. -mura della controranda
: legature che fissano le bugne a una draglia o a uno straglio. -mure a
, v-391: tornerò ad abitarvi [in una casa] ad ognissanti; e passato
brasca, 69: da l'una banda e l'altra de le contrate vi
giulio a bramante] dar principio a una gran muraglia, la quale ancora oggi
un uomo dabbene... trovandosi verso una cert'ora di notte carico il capo
-parete di fondo, fondale di una scena teatrale. ghislanzoni, 7-49'all'
in que'tempi ne'galeoni da guerra una muraglia a pietre e calcina, incamiciata
in uso ancora de'nostri lavoratori che una massa di frasconi chiamano mora, e
nettare i campi d'intorno o in una parte più comoda. ed ancora così
cinta di mura che racchiude e protegge una citte *, una fortezza, un castello
racchiude e protegge una citte *, una fortezza, un castello, ecc.;
. ariosto, 45-75: chi assedia una città che forte / sia di buon fianchi
né parapetto. boschini, 46: a una nobil cità grossa muragia. g.
, ii-755: il locale è circondato da una muraglia nella cui facciata interna vi sono
la sicurezza. bozzati, 1-15: immaginava una specie di antico castello con muraglie vertiginose
franconia, per essere un tramezzo ed una quasi muraglia o argine tra le due predette
4. muro esteso in lunghezza che recinge una proprietà privata, un complesso edilizio,
, ecc.) o che costeggia una strada. g. de'bardi,
del cimitero]. montale, 1-46: una muraglia / che ha in cima cocci
9-1-11: se poi quel primo amico pigliasse una quarta tra levante e mezzogiorno, potrebbe
perché avevano lungamente cinto il paese d'una muraglia di spendio e di lavoro maraviglioso
'la gran muraglia ', ché una mano di tartari è più volte entrata loro
9-i-109: eccovi la cina, che possiede una civiltà mille- nare, ma appassita e
alla conservazione di un ordinamento, di una cultura, di un sistema, impedendo
messo [il governo passato] quasi una muraglia chinese intorno al regno, né
bassura, propizia all'arrivata. scorse una muraglia informe di fichidindia. moravia, ii-45
fichidindia. moravia, ii-45: una volta entrato nel parco, sebastiano si avviò
alla facciata è cinto da una muraglia semicircolare d'alberi.
ii-13: opponi [popolo italiano] una muraglia di petti ai boreali tiranni.
-in partic.: fianco roccioso di una montagna; catena impervia di monti.
attraverso alla muraglia del gottardo s'apra una porta che con un rapido volo ci
liberi dell'anno,... su una lingua di terra in faccia al mare
questa parte. e non era più una parete delicata, quasi luminosa, spesso tramata
sogni vaghi, di desideri imprecisi. ma una muraglia dura: la signora gentili era
la rovina. bernari, 3-13: racconto una storia vera, eppure mi sembra una
una storia vera, eppure mi sembra una finzione, una favola per tenere legata
vera, eppure mi sembra una finzione, una favola per tenere legata a me proprio
si ergono ormai intorno a lei come una muraglia. 10. difesa,
di corporatura. moretti, ii-660: una stretta di mano, ed eccoti incenerito.
: portare via tutti gli arredi da una casa. p. petrocchi [s
muraglie di chi porta via ogni cosa da una casa. -parlare a una muraglia:
cosa da una casa. -parlare a una muraglia: senza essere ascoltati. tommaseo
. l: 'è come parlare a una muraglia o più comunemente al muro '
da muraglie possenti; fornito di una cinta difensiva di muratura. birago
fosse muragliato, aveva con tutto ciò una bella trincierà con fosso profondo, di
voltoni. ghislanzoni, 1-80: da una parte ci protegge la collina, dall'
della casa. de roberto, 10-168: una povera bestia... se ne
di sostegno di un terrapieno, di una strada, di una piazza, della
terrapieno, di una strada, di una piazza, della massicciata ferroviaria, di
ferrovia. 2. fortificazione di una città, di un castello, ecc
... di suo ordine e disegno una gran conserva di pietra per radunarvele [
di area versiliese, forse deriv. da una base murru-che ha dato in provenz.
); che attecchisce sui muri (una pianta). -picchio muraiolo (anche semplicemente
muro (un dente di latte, in una cantilena infantile). p.
accostato a un muro, a una parete (un orologio, uno
uno strumento, un quadro, una carta geografica, un tabellone didascalico,
su un muro (un affresco, una decorazione, un rilievo). cattaneo
annunzio, v-1-726: io ho rinvenuto una piccola testa giovenile, lavorata di rilievo in
testa giovenile, lavorata di rilievo in una làmina d'oro con un sentimento d'arte
murali, in tutto rilievo: a una dove uomo e donna, forse figlio
che avviene o si svolge sulle mura di una città o di un castello o intorno
che si svolgono presso le mura di una città; studiato e utilizzato per far
sopra (un pezzo d'artiglieria, una macchina bellica). sanudo, xliii-551
il ponte a terra gittato, per una scala murale vi si condusse. tasso
o fra i primi sulle mura di una città assediata, riuscendo a penetrarvi (
costruzioni di muratura (un patrimonio, una ricchezza). mamxani, 9-150:
essi un ambiente favorevole; rampicante (una pianta). fr. colonna,
nel muramento d'un arco è praticata una piccola porta. = nome d'
, i-651: sulla tavola... una rama d'alloro in un vaso di
in un vaso di vetro muranese proteggeva una testa egiziana di bronzo.
, commissionare, o progettare, ideare una costruzione eseguendone i disegni e compiendo i
altre molte pietre che v'erano, una pietra in lavorio, né mai si
l. ghiberti, 55: fece murare una sepoltura i mattoni e dentrovi seppellì
, e questo nido murano e fasciano d'una erba. gelli, 17-248: le
in modo rigoroso e organico; dare una forma omogenea, una disposizione logica e
organico; dare una forma omogenea, una disposizione logica e coerente a una teoria
, una disposizione logica e coerente a una teoria, a una dottrina filosofica.
e coerente a una teoria, a una dottrina filosofica. mamiani, 10-ii-16
molti distruggono il lor patrimonio per fabbricarsi una casa. nievo, 1-668: guardate costoro
del romano. -rivestire di materiali edilizi una fossa o uno scavo allo scopo di
. manni, 1-251: prendendo in mano una mestola da murare di argento dorata,
sia per scritto; predicare, enunciare una dottrina. bibbia volgar., x-76
serezana e per espugnarla fece sopra essa una bastia, la quale di poi murata
un muro o, anche, con una palizzata, con uno steccato di protezione
infiammato / l'italia bella, come una figura emersa dall'interno / abisso del
distanza. d'annunzio, iv-2-1215: una di quelle luci onniveggenti che dalle torri
avevano gli occhi magnetici e seguaci, una specie d'onniveggenza. moravia, 14-43
mangia qualsiasi cibo; che non presenta una specializzazione alimentare (a differenza dell 'erbivoro
brion, lettore onnivoro, dotato di una cultura enciclopedica. moravia, 15-19:
/ da la più avenente, / una gioia ond'io m'adono / d'essere
d'infamia che davano i cumei ad una donna convinta di adulterio, perché,
, sm. letter. uomo fornito di una virilità spropositata. arbasino, 9-64
interessare il coltivatore che quella che ha una vegetazione più pronta, conosciuta col volgare
mattioli [dioscoride], 514: è una altra ancusa, chiamata da alcuni alcibiadio
tal nome dalla celebrità di cui godeva una delle sue specie, la 'onoclea struthiopteris
pioggie si debbe essere fatta alla mirandola una gran metamorfosi delli nostri poveri soldati,
divinatoria che intende preaire il destino di una persona con l'interpretazione etimologica, simbolica
, pianta, ecc.) in una lingua, in un dialetto, in un
denominazioni dello stesso oggetto nell'ambito di una lingua. pasolini, 9-254: è
nomi propri in uso o caratteristici di una lingua, di una società determinata.
o caratteristici di una lingua, di una società determinata. baldini, 12-70
persona, o l'attribuzione del nome a una persona. - anche: che attiene
del santo avente lo stesso nome di una determinata persona; ricorrenza festiva legata al
popolo nel dì onomastico del re udimmo una voce che lo malediva. cinelli, 11-211
morbosa della mente su un nome o una parola che sfugge alla memoria e viene
); nella precettistica retorica rappresenta una forma di traslato, da usarsi in partic
. b. croce, i-1-157: una variante dell'associazionismo linguistico è quello imitativo
declamatore futurista dovrà... servirsi di una certa quantità di strumenti elementari..
. onomatopeizzare, tr. formare una parola col procedimento dell'onomatopèa; coniare
, i rami folti, più lunghi d'una spanna, cinti da molti nodi e
radici di ononide: si presenta come una polvere bianca e cristallina e ha proprietà
serve o è atto a conferire onore a una determinata persona; compiuto allo scopo di
.: buon nome goduto nell'ambito di una determinata comunità; senso del proprio onore
di virtù morali, 59: onorabilitade è una vir- tude per che omo onora li
schede elettorali. tecchi, 15-86: una tal quale curiosa 'onorabilità borghese '
, sm. ant. culto prestato a una divinità. cassiano volgar.
: di guisa che la mia vita è una continua maledizione. scalvini, 1-43:
attenevano ai libri dello hegel come a una bibbia. -in forme rispettose di
del sacrificio. -eccelso, preclaro (una qualità). p. priuli,
sm. e f. chi tributa una manifestazione di onore o di omaggio ad
onoranti. carducci, iii-27-329: è una cosa tutta della gioventù: gli onorati
, per il grado sociale, o sancisce una posizione di preminenza; atto di omaggio
atto di omaggio, ossequio prestato a una persona (anche nelle espressioni avere,
conferimento di un onore, l'onorare una persona. giamboni, 8-ii-140:
in guerra avessero un cittadino salvato, una particolare onoranza la qual fu d'una
una particolare onoranza la qual fu d'una ghirlanda di leccio o di quercia o d'
pubblica con carattere ufficiale, promossa da una collettività o dai reggitori di essa allo
lapidi commemorative; accoglienza trionfale per una persona, omaggio popolare. macinghi strozzi
qualche anno fa, in occasione di una cerimonia di onoranze che si tenne nell'
di insediamento; presa di possesso di una carica civile o religiosa. macinghi strozzi
o indennità connessa con l'esercizio di una funzione pubblica. nardi, i-500:
-tassa annuale corrisposta dagli iscritti a una corporazione di mestiere o a un'arte,
, lieve, sapido, aureo, in una parola il vero panettone, quello che
siedono altresì degli uomini convinti, di una grande considerazione, di un'onoranza a
di realissimi costumi e si onorano l'una con l'altra. -assol.
decreto donato un pennone, che era una piccola bandiera bislunga e un modo d'
eunomo / volle onorarti in delfo offrendoti sopra una cetra / foggiata nel più ricco bronzo
iddio. -per estens. celebrare una solennità religiosa o un giorno festivo con
/ apostolo divin bartolomeo. -officiare una chiesa. capitoli della compagnia della madonna
regno e che non accorda così facilmente una tal distinzione. da ponte, 74
molte vigne, onorò il cadavere d'una capella, ristampò e gli applicò la
altro. -compiere in modo solenne una cerimonia funebre. canteo, 346
terra nativa. 5. trattare una persona costituita in autorità o superiore per
tuo. 6. elevare a una dignità, a una carica di prestigio
6. elevare a una dignità, a una carica di prestigio; innalzare nel grado
alle letture greche e latine e nell'una e nell'altra lingua sendo dottissimo,
7. avere buona opinione di una persona, tenerla in gran conto;
9-20: l'onore è un segno d'una oppinione avuta che quei tali sieno liberali
procurare, concedere onore e rinomanza a una persona; darle lustro, accrescerne il decoro
nel nome del re che ci diede una patria. bacchelli, i-175: coi densi
affettata, per indicare il rapporto con una persona di riguardo, la gratitudine per
onorarci. -in relazione con una prop. subordinata. lippi, 1-4
9. fare oggetto di una ricompensa o di un dono spontaneo.
come fece con special favore, di una catena d'oro. pallavicino, i-519
ii-281: il comune della faggiola destinava una borsa di studio di venti scudi al mese
la vita. -degnarsi di intervenire a una manifestazione collettiva, a una festa,
intervenire a una manifestazione collettiva, a una festa, a una riunione; parteciparvi
collettiva, a una festa, a una riunione; parteciparvi; visitare di persona
città dov'io nacqui si faceva un giorno una grandissima festa, alla quale cavalieri e
andasse ad onorare con la persona sua una festa di contado, dove i spettatori
sepoltura dal padre e dalla madre con una bellissima moschea fabbricata a suo nome.
; tornare a lode, a merito di una persona. dolo della barba, 344
. 15. commerc. pagare una cambiale (o, per estens.
: essendovi concorrenza di molti ad onorare una cambiale [ecc.]. nievo,
a chi ha realizzato un poker o una scala reale, in aggiunta alla vincita
alla vincita della giocata in corso, una somma fissa preliminarmente stabilita. 17
17. marin. ant. lasciare a una certa distanza un punto o un luogo
marco è bon porto e si à una seca davanti, vardate da essa. la
azione, da un comportamento, da una situazione, dal rapporto con una o
da una situazione, dal rapporto con una o più persone; sentirsi onorato e
amicizia si onorava. -in relazione con una prop. subordinata. marino, xxx-5-10
la vita onora: per indicare che una morte gloriosa può riscattare un'esistenza mediocre
onoràrio1, agg. insignito di una carica pubblica, privata o religiosa,
pubblica, privata o religiosa, di una nomina, di un ufficio, di
nomina, di un ufficio, di una dignità, di una qualifica, unicamente
ufficio, di una dignità, di una qualifica, unicamente a titolo d'onore
a specifiche attività o studi, a una comunità, per i propri riconosciuti e
anche, pratiche (un titolo, una carica). f. m.
sotto nome di stati, riserbandovisi solo una certa preminenza onoraria, senza forza di
luca, 1-2-18: come anco vi era una specie di feudi onorari et ideali che
appellativo; nominale (e può assumere una connotazione ironica). d'annunzio,
come aderente, sostenitore, fiancheggiatore di una determinata ideologia, di un partito politico
rendere onore o a prestare omaggio a una persona, alle sue azioni, alla
professori sono di due classi: l'una di pochi celebri e preponderanti, e
persone fin qui nominate... ritraggono una retribuzione, alla quale si dànno speciali
, per es., si dà una provvisione all'imbasciatore diplomatico; un onorario
avvocato; lo stipendio all'impiegato; una pensione al benemerito. pirandello, 8-271:
un rapporto di pubblico impiego, ricopre una carica pubblica; indennità di carica.
denaro che, aggiunta all'ammontare di una multa, veniva versata a favore delle
. adimari, 2-36: chi vince una volta in olimpia... trapassa onoratissimamente
alla posizione sociale, alla fortuna di una famiglia. straparola, i-160: vedendo
compimento alla sua ambasceria, mi porge una singolare consolazione. guasti, iii-45: riserbando
: riserbando al quinto [discorso] una preziosa quantità di notizie sulla fabbrica dei
composto (con riferimento al portamento di una persona: e ha valore iron.)
esprime rispetto, deferenza, omaggio verso una persona o una cosa degna d'onore.
deferenza, omaggio verso una persona o una cosa degna d'onore. attribuito
e, con partic. riferimento a una donna, ne indica per lo più
, l'illibatezza); che ha una buona reputazione, un'eccellente fama;
, un'eccellente fama; intemerato (una persona, una famiglia, il nome
fama; intemerato (una persona, una famiglia, il nome).
fosse leggiero, fatto all'onore d'una gentildonna onorata e grande, sarebbe enorme
de'franchi si menò a sentir cantare una giovane onorata, allieva d'ottavio.
non puoi credere che possa esistere tra una donna onorata e un uomo onorato una
una donna onorata e un uomo onorato una relazione innocente, una pura e semplice
un uomo onorato una relazione innocente, una pura e semplice amicizia...
, 4-31: « mia figlia è una ragazza onorata ». « ci credo,
-in partic.: coniugato con una persona fedele. verga, i-177:
-abitato da gente rispettabile, stimabile (una casa). latini volgar.
ponzela gaia, 33: la ponzela una letera ebeno fata, / e quela
come voi ed io abbiamo più d'una volta, padron mio onoratissimo, cent'occhi
della convivenza civile e, anche, a una normatività etica; lecito, corretto,
, al decoro, alla dignità di una persona (o anche di un popolo)
sopra il braccio sinistro, che porge una tazza di vino alla reina ed in atto
v. ser. ha in roma una onorata quantità di prelati. g. gozzi
più notabili e illustri; che ospita una personalità nobile, ragguardevole (un particolare
un giusto tributo nei suoi confronti (una cerimonia funebre, un sepolcro).
; profittevole, favorevole, vantaggioso per una delle parti contraenti; concordato secondo clausole
per il perdente (un accordo, una pace). varchi, 4-47:
e. cecchi, 6-384: è una forma di connubio non legalizzata dal codice
un riconoscimento ufficiale o, anche, di una cortesia, di un atto di benevolenza
belle e buone più e meno l'una dell'altra, quanto elle più o meno
che si udivano uscire in copia da una moltitudine immensa di circostanti.
carducci, iii-27- 329: è una cosa tutta della gioventù: gli onorati di
sei. -professato (un credo, una religione). casti, iii-29:
tartaria ed anche nella china fosse in origine una cosa medesima colla religione braminica.
-per estens.: perseguito universalmente (una virtù). bartolomeo da s
lusinghiero, positivo (un giudizio, una parola, un gesto).
serenità, contentandomi solo di farvi sopra una riflessione onoratissima al presente imperadore. bicchierai
-inteso a glorificare, a celebrare una persona, un'impresa. carducci
fama, l'influenza che possiede (una persona, un gruppo di persone);
. -come appellativo (anche con una connotazione iron.).
, capaci, rinomate (un gruppo, una compagnia, una tavolata, ecc.
(un gruppo, una compagnia, una tavolata, ecc.).
... si decide ad obbedire -dando una prova precisa d'essere un membro sicuro
tutelare i propri privilegi (e ha una connotazione negativa). bocchelli, 1-iii-602
. bocchelli, 1-iii-602: questa è una mafia, una camorra, un onorata
, 1-iii-602: questa è una mafia, una camorra, un onorata società '.
famosi (un luogo, un raduno, una cerimonia). sanudo, lviii-495
(un luogo, in partic. una citta). petrarca, 28-106:
erizzo, 186: a lui fu una statua d'oro nel più onorato luogo
da profondo fervore culturale; che ha una lunga ed eccelsa tradizione (una scuola
ha una lunga ed eccelsa tradizione (una scuola, una biblioteca). p
lunga ed eccelsa tradizione (una scuola, una biblioteca). p. cattaneo,
propizi (un periodo di tempo, una data). petrarca, 157-1:
estens. compiuto secondo giustizia, per una causa lecita, giusta. -in partic.
a salvare l'onorabilità di qualcuno (una vendetta). alamanni, 7-ii-1:
nobile, stimabile (un pensiero, una virtù, un carattere, un atteggiamento
, un intento, un'azione, una passione). g g
ualche suo onorato disegno d'abitare per una state a, ugo, castello sottoposto
39-i-162: più obbliga ad amare una bella ed onorata fiducia, una tranquilla
amare una bella ed onorata fiducia, una tranquilla stima e un dolce e cortese pensiero
persona amata, che il rigore d'una sospettosa, credula, incauta, subita,
1-269: di mantoa sul nefando / vallo una santa fila / di martiri gentili /
motivo di particolare distinzione e ammirazione (una capacità). -anche con uso neutro
modo fermo, coraggioso; subito per una giusta causa (la morte).
ed elevato motivo (un affanno, una fatica); versato per una buona
affanno, una fatica); versato per una buona causa (il pianto).
capegii..., si mise una scheggia del pettine nella testa e fecesi una
una scheggia del pettine nella testa e fecesi una postema, per cagion della quale ebbe
, in genere, uno stato o una condizione sfavorevole). fausto
, importanza, fama, lustro, una considerazione vasta e riconosciuta, una posizione
, una considerazione vasta e riconosciuta, una posizione elevata, ambita, privilegiata e
e ricchezza di beni, potere (una carica, un grado, una funzione
(una carica, un grado, una funzione ufficiale, un incarico o,
, anche, i risultati raggiunti in una determinata arte o attività); che
stimabile, decoroso (uno stato, una posizione, una condizione sociale, un
(uno stato, una posizione, una condizione sociale, un lavoro).
di esercitarla. betteioni, iv-n: una posizione onorata e lucrosa. gozzano,
i-1104: dirigere la falconeria reale era una carica ambita, onoratissima e remuneratrice.
per chi lo riceve; che colloca in una posizione elevata, importante e considerata nell'
e perizia professionale (e può assumere una connotazione scherzosa). guazzo, 1-4
si dà a un de più d'una decina d'anni... chi s'
, considerevole, lauto, rilevante (una somma di denaro, un guadagno, una
una somma di denaro, un guadagno, una dote). piccolomini, 1-543:
agli interessi degli scellerati, scacciato da una città nella quale col prezzo onorato del
; che si addice alla dignità di una persona, decente (l'abbigliamento,
3-ii-77: gli uomini civili anche in una morte vituperosa devono morire con apparenza onorata
lii-3-51: il mayor per ordinario tiene una onoratissima tavola a porta aperta. f.
-imponente, sontuoso (un palazzo, una chiesa). viaggi di nicolò
corpo di sancto thomaso sepolto onorificamente in una grandissima et onoratissima chiesa. p
per maggior commodità dei marinari si farà una porticata loggia coi suoi magazzini scaricatoi e
: fa ora fabbricare un monasterio e una chiesa alle monache scalze (che tal
(uno stile, un verso, una parola). molza, 1-261:
onorati versi? -non infamante (una parola). ammirato, 1-ii-68:
atto di benevolenza e di compiacenza, di una particolare considerazione (ed è spesso usato
città e che si terrebbe onorata d'una mia visita: fui oggi a vederla.
un codice morale e sociale, proprio di una particolare cultura, mentalità o tradizione
indicare l'appartenenza delle persone a una di tali orga nizzazioni,
, talora assumendo nel giudizio altrui una connotazione negativa). -parola d'onore:
. beccaria, i-105: vi è una contraddizione rimarcabile fra le leggi civili,
l'opinione. questa parola onore è una di quelle che ha servito di base a
, perché costituisce la vera legge di una parte distinta della popolazione, non una
una parte distinta della popolazione, non una pratica clandestina e mafiosa che, urtandosi
3. dignità o decoro conferiti a una persona dall'importanza o dalla sacralità della
da parte di altri della dignità di una persona, con tutto il complesso di
dubbio). -anche con riferimento a una famiglia, a una stirpe, a un
con riferimento a una famiglia, a una stirpe, a un popolo, a
stirpe, a un popolo, a una nazione. chiaro davanzati, 102-4
morale e politica, per l'anima d'una nazione, ciò che il credito è
clericali paesi dell'oltreta- naro, da una gente che aveva per bandiera quello che i
che occulta ti fosse, se non una che per vergogna ti ho celata finora e
comunque offendono il decoro e il prestigio di una persona, anche in quanto rivesta un
quanto rivesta un pubblico ufficio o rappresenti una pubblica istituzione (delitti di oltraggio,
54: non pensi tu l'onore di una donna quando ella el perde, come
alcune di queste siocche per ricoprire con una stolto palliamento la loro sconsigliata prodigalità.
moglie o la buona condotta sessuale di una congiunta conferiscono rispettivamente al marito o alla
suoi aspetti o implica fatelo una volta in pezzi, calpestatelo. parini,
a sé t'invita, determinano una condotta criminosa (lesiva della ché
l'onore è mondano, una gloria della vita, alla qualegurazione delle autonome
norme penaliio. prestigio, lustro conferiti da una particoche davano rilevanza, in qualcuno dei
sono state abrogate condalla condizione sociale, da una carica, da una una legge dell'
condizione sociale, da una carica, da una una legge dell'agosto 1981).
, da una carica, da una una legge dell'agosto 1981). - delitto
un titolo, da un incarico, da una linguaggio comune, delitto commesso per causa
gli applausi il delitto d'onore. con una sconcertante sentenza, emessa applicando l'articolo
un gruppo, a un popolo, a una nazione). -anche nelle espressioni acquistare
, divino, ecc. e con una connotazione negativa per il carattere di vanità
dell'onore. pinamonti, 161: gettate una collettivi, a un'istituzione,
un'istituzione, a un popolo, a una nazione). -ufficio d'onore:
fiducia, buon nome di cui gode una ditta, un'impresa, un'organizzazione
stima, riconoscimento per l'eccellenza di una persona in una particolare dote, in
per l'eccellenza di una persona in una particolare dote, in un'attività,
onorare, esaltare, celebrare, festeggiare una persona, una collettività, un'istituzione
, celebrare, festeggiare una persona, una collettività, un'istituzione, o testimoniare
anche accompagnato da un aggettivo o da una specificazione che ne determina la qualità,
rituale, a un atto ufficiale, a una cerimonia. - onori trionfali', cerimonia
ricevette; mostra qui che onore è una esaltazione. cavalca, 20-132: mi fuggi'
banchetto o per onori resi in una stazione balneare o climatica. barilli,
cornelio nassica appellò a'tribuni e fece una orazione non solo communemente piena di veri
. s. -con riferimento a una persona che ricopre una carica senza espletarne
-con riferimento a una persona che ricopre una carica senza espletarne le mansioni relative,
de luca, 1-1-18: vi era una specie di feudi onorari et ideali,
che indica particolare privilegio o importanza in una cerimonia. speroni, 1-3-102: luigi
caricatura degl'infioccati cavalli nei tornei di una una volta delli servi e'quali cercano l'
caricatura degl'infioccati cavalli nei tornei di una una volta delli servi e'quali cercano l'onore
di adorazione o di culto rivolto a una divinità, a dio; espressionedi venerazione per
funebre e alle estreme operazioni riguardanti una salma; esequie (per lo più nelle
: è certo che questi giuochi erano una parte essenziale degli onori funebri e portavano
essenziale degli onori funebri e portavano seco una qualche idea religiosa. manzoni, pr
è cosa onesta il lasciar di fare una impresa bella per difficoltà, perché più
19. collocazione nei gradi elevati di una graduatoria di merito, di valore (
a'dì 28 di gennaio 1474 si fé una maggiore giostra in su la piazza di
: le nebulose... sono una congerie di minutissime stelle, minori non
elmo fornito d'oro e uno iscudo e una lancia, e la giostra si cominciò
partenza. rito, appartiene a una casta sociale altolocata. - 22
tanto onor ti serba, / che l'una parte e l'altra avranno fame /
verri, 2-iii-413: marmontel ha pubblicata una nuova opera che non ha l'onore
ministro avrà speso gran tempo intorno ad una legge, e quando sta per raccogliere
che... vuol prendere non una moglie ma un'amante e offre quest'onore
un'amante e offre quest'onore a una povera donna sola,... commette
cavalier d'onore adoperare inganni per violare una fanciulla reale, un cristiano mescolarsi impudicamente
reale, un cristiano mescolarsi impudicamente con una saracina non si dee far né scriver
-per estens. vantaggio che deriva da una condizione sociale di privilegio. beicari
a tali cariche non era associata necessariamente una remunerazione, per cui il significato di
onori: far decadere, rimuovere da una carica pubblica. -amministrare gli onori:
pubblica. -amministrare gli onori: esercitare una carica pubblica. -correre per gli onori
onori: percorrere rapidamente i gradi di una carriera pubblica. -levare negli onori: innalzare
: innalzare a un grado o a una carica elevata. - prendere l'onore
. - prendere l'onore: assumere una carica pubblica, una dignità di alto
onore: assumere una carica pubblica, una dignità di alto grado. -onori e oneri'
impiego, di un ufficio o di una carica pubblica oppure di una professione per
o di una carica pubblica oppure di una professione per il cui esercizio occorre un'
, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per la quale è richiesta una speciale
una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello stato, ovvero indossa
segno, insegna, simbolo distintivo di una carica, di un privilegio, di una
una carica, di un privilegio, di una dignità, o che rappresenta una tradizionale
di una dignità, o che rappresenta una tradizionale attestazione di valore, di primato
, di fierezza, di vanto per una famiglia, una città, una nazione (
, di vanto per una famiglia, una città, una nazione (anche con
per una famiglia, una città, una nazione (anche con valore antonomastico)
accresce la bellezza, la grazia di una persona. ugurgieri, 26: essa
. b. croce, iii-9-99: in una grammatica della scuola manzoniana si avverte l'
degli ornamenti o dei monili che agghindano una persona. boccaccio, dee.
decoro, magnificenza, sontuosità (di una costruzione, di una città).
sontuosità (di una costruzione, di una città). petrarca volgar.,
! ', per conferire perentorietà a una risposta. lorenzo de'medici, 7-113
attribuzione eccezionale di un titolo o di una nomina, in deroga alla normale prassi
a causa d'onore vale 'per dimostrare una particolare considerazione ', e si usa nominando
simili, con che si è voluto usare una distinzione alla detta persona. ed è
-all'onor del mondo: in una condizione sociale dignitosa, decorosa.
c. arrighi, 3-80: -canaglia d'una bigietta! -proruppe sganzerla fra i denti
verità (e conferisce maggiore forza a una precisazione, a un'obiezione).
1-47: in piazza fontana, in una serata di luminaria fatta ad onore del
apparecchiata meglio del solito. -di una divinità o di santi, per significare
, 1-40: a onore d'amore adoravano una pecora. boccaccio, dee.,
bisogna dirlo a loro onore, fu una grande compassione. bacchetti, 1-iii-692:
attivamente, dell'ascrivere a onore altrui una cosa e giudicarla d'onore degna. e
o tre volte ed ebbe l'onore una volta, ché era gagliardissimo. de
reputazione, di stima, di successo (una persona); essere in una posizione
(una persona); essere in una posizione sociale altolocata, godere di privilegi
, avere numerosi fautori o studiosi (una dottrina, una disciplina, un'ideologia)
fautori o studiosi (una dottrina, una disciplina, un'ideologia); essere
-essere in qualche onore', godere di una discreta considerazione. sbarbaro, 1-79
: assolvere gli obblighi di rappresentanza a una festa, a un ricevimento. g
di casa a un primo cesare di una terza categoria. tommaseo [s.
onori della festa: essere la persona o una delle persone che fanno le accoglienze e
gli onori di casa a delfina con una compitezza di piccola dama. gobetti,
-conferire valore, importanza (a una teoria, ecc.).
abbiamo fatto onore rispondendo. -rispettare una norma, una regola; adeguarsi a
rispondendo. -rispettare una norma, una regola; adeguarsi a una condizione.
norma, una regola; adeguarsi a una condizione. cinelli, 11-277: le
gerarchica, a un gruppo o a una categoria di appartenenza, a un'istituzione
1-xxxvi-230: a verona conobbi più d'una signora che fa onore al sesso coltivando il
adornare, abbellire, rendere pregevole (una qualità, una dote, un'azione
, rendere pregevole (una qualità, una dote, un'azione, un comportamento,
sono a ragionar d'amore: / l'una ha in sé cortesia e valore,
, un'opera: con riferimento a una dote o a una qualità di cui
: con riferimento a una dote o a una qualità di cui essa è o si
: rispettare scrupolosamente un impegno, mantenere una promessa. - fare onore al proprio
; estinguere puntualmente un debito; pagare una cambiale, una tratta, un'obbligazione
un debito; pagare una cambiale, una tratta, un'obbligazione. mazzini
lette? -fare onore a una vivanda, al cibo, alla mensa:
lautamente; rimpinzarsi. -fare onore a una festa, a una cerimonia: mostrare
-fare onore a una festa, a una cerimonia: mostrare di gradire l'invito partecipandovi
impresa, di un progetto, di una proposta, di un affare: dimostratisi favorevole
d'ambra, 42: ragionami / d'una cosa da fare, e s'egli
vi fate! -farsi onore con una cosa: esserne generoso, prodigo.
splendidamente. -farsi onore di una cosa: acquistare merito concedendo cosa di
si trattasse di un dono o di una concessione straordinaria. -farsi onore del sole
comandamenti dell'imperadore e la vergogna d'una sì disonesta impresa e molto più la disperazione
-in conformità a un'idea, a una convinzione, ecc. piovene,
: innalzare a un'alta carica, a una dignità, a un grado elevato;
a un grado elevato; collocare in una condizione privilegiata. cavalca, 21-200
un diffuso consenso, diventare rinomato (una disciplina, una dottrina, un'istituzione
, diventare rinomato (una disciplina, una dottrina, un'istituzione, ecc.)
michiel, lxxx-3-416: si vedeva manifestamente una occulta emulazione che teneva l'imperatore con
molti esempi dell'intierezza e legittimità d'una lezione passata agli onori di vulgata.
un impegno assunto; per non interrompere una consuetudine. crusca [s. v
di esiti positivi. -prendere onore di una carica, di una condizione sociale particolare
-prendere onore di una carica, di una condizione sociale particolare, di un'istituzione'
reputi a onor maggiore possedere nel tuo giardino una bella fonte che possedervi una cisterna di
tuo giardino una bella fonte che possedervi una cisterna di semplice acqua piovana? vico
cicilia. -serbare qualche onore: conservare una discreta conoscenza e familiarità. muratori
che boccone. ibidem, 59: meglio una sassata nella testa che una ferita nell'
: meglio una sassata nella testa che una ferita nell'onore. ibidem, 59:
di stima, di buona reputazione (una persona, per le doti intellettuali e
onorevole amico carissimo, noi abbiamo veduto una lettera la quale mandasti a'nostri signori
nelle questioni d'onore; permaloso (una persona, l'indole). machiavelli
, 1-iii-655: solo si può sperare in una cosa, e questo è nella natura
3. nobile, aristocratico, gentilizio (una persona, una famiglia, la condizione
aristocratico, gentilizio (una persona, una famiglia, la condizione sociale). -in
-in senso generico: che gode di una condizione sociale elevata; notabile.
'mann 'uomo, per significare una persona di grado onorevole. carducci,
alto rango sociale, da dignitari (una scorta, un'ambasceria, una compagnia
(una scorta, un'ambasceria, una compagnia). straparola, 9-2:
un commesso viaggiatore, un professore, una signorina su per giù, una grossa madre
, una signorina su per giù, una grossa madre, un proprietario, un
5. ant. che eccelle per una dote o in un'attività; che
che dimostra perizia, abilità, capacità (una persona). sanudo, lviii-574
6. celebre, famoso, rinomato (una persona, un artista, una scuola
(una persona, un artista, una scuola); illustre (la fama)
alcuni rami colti, ne le fece una ghirlanda onorevole ed apparente. 8
sontuosità o l'eleganza dell'abbigliamento (una persona). s. gregorio magno
-decente nell'aspetto, nell'abbigliamento (una persona). monalai, 445
, il 2 di giugno del '29, una delle domenicali letture ariostesche. piovene,
bocciato agli esami? -tre bocciature, una delle quali onorevole: rimandato ad ottobre
conforme ai valori etici o sociali di una determinata cultura (un atto, un
cultura (un atto, un comportamento, una professione, un'attività, ecc.
che attiene al valore sociale o etico di una persona (un bene morale).
detentore, a chi lo ricopre (una carica, una dignità, un titolo,
chi lo ricopre (una carica, una dignità, un titolo, una professione
, una dignità, un titolo, una professione). boccaccio, viii-2-ì17:
attestato, un riconoscimento di merito, una testimonianza, ecc.: anche in
che attesta valore, merito, perizia (una dichiarazione, un diploma).
-ant. che rende favorevolmente giustizia (una sentenza). davila, 53:
. -degno della massima fiducia (una garanzia). d'annunzio, v-1-162
poco onorevoli nasce il più delle volte da una insolenzia che ti dà o la vittoria
. mazzini, 38-156: un giornale pubblica una lettera del conte gabrio casati: perché
, interesse a un avvenimento, a una cerimonia (la presenza di una persona
a una cerimonia (la presenza di una persona: per lo più nelle espressioni di
, eminente (il posto assegnato in una graduatoria di merito). tarchetti,
vi sono nati o vi risiedono (una città, una contrada, una località
nati o vi risiedono (una città, una contrada, una località); frequentato
(una città, una contrada, una località); frequentato o abitato da
elevata condizione sociale (un quartiere, una via, un edificio, una località)
quartiere, una via, un edificio, una località). buti, 3-481:
di apparato, per la sontuosità (una festa, una cerimonia, una rappresentazione
per la sontuosità (una festa, una cerimonia, una rappresentazione scenografica) o
(una festa, una cerimonia, una rappresentazione scenografica) o per essere imbandito
, un convito); sfarzoso (una corte). dante, conv.
credenziere lo farà onorevole, se egli in una testa della sala vi apparecchierà una credenza
in una testa della sala vi apparecchierà una credenza di mostra... che
principesco (il tenore di vita, una sistemazione, la dimora, ecc.
che avessi tolto donna, avessi comperato una casa più onorevole e capace che quella ove
era meglio vestita, essersi sdegnata che una in chiesa aveva pigliato lo sgabello più
21. che consente di condurre una vita decorosa; lauto (uno stipendio
lauto (uno stipendio, un appannaggio, una provvigione). -anche: adatto al
chi si ha da servire, vuole una persona che tenga targa a tavola,
basso né volgare (il significato di una parola). chiabrera, 3-216:
, di consensi (uno spettacolo, una recitazione). casti, 15-63:
da scusarli adamo, se non aveva ricusato una prigione così onorevole. 24
24. grandioso, ragguardevole (una quantità). machiavelli, 1-iii-1043:
o lo contrae (un patto, una proposta, un trattato, la resa,
come un modo -veramente provvidenziale -di ottenere una riconciliazione o almeno un accomodamento * onorevole
sgarbati o ineducati (un pretesto, una scusa). molineri, 2-212:
. molineri, 2-212: hai trovato una scusa onorevole per venir via con garbo
manifestare il vivo desiderio che si verifichi una determinata eventualità). leopardi, iii-290
sì ben legato che ne saria onorevole una regina. -recarsi, fondarsi sull'
finalmente in sul mille, significano quasi una cosa medesima, cioè così col parlare come
così col parlare come coll'andare tenere una certa gravità conveniente al grado e forse
socialmente stimate o dall'appartenere a una condizione aristocratica o socialmente elevata o a
. possevini, 212: la nobiltà è una certa onorevolezza de'maggiori et è virtù
, appartenenza a un ordine o a una classe privilegiata che conferisce pubblica stima,
della dimenticanza delle cose passate e d'una riconciliazione universale fra tutti, decretò onori
-onorificenza. redi, 16-i-269: in una cena che fece in parigi carlo v
ossequio dovuto a un'autorità, a una dignità civile o religiosa, a un personaggio
sua stalla commise che se gli apparecchiasse una carrozza a quattro cavalli, dimostrazione di
valore sociale (di un'attività, di una professione). pallavicino, 1-380:
la residenza e prepararono il ricevimento di una bellissima galeria che v'e dentro.
dello spirito o dell'eternità, assume una connotazione negativa per il carattere di vanità
di stato della maestà cesarea et assegnatogli una pensione di sei mila fiorini l'anno
corteggio, di un esercito, di una corte, di un luogo sacro o adibito
la dismembra- zione di qualche parte di una o più diocesi adiacenti, dandosi il
di ficcare loro in capo come anche una tale combinazione dava non so quale apparenza
propuosi di mandare loro e di fare una cosa nuova, la quale io mandasse a
322: il regno di luigi filippo fu una continua applicazione del sistema delle mezze misure
in modo adeguato al rango elevato di una persona. boccaccio, dee.,
a parigi,... in una stalla mi s'abruciorno undici cavalli e
sconosciuto, e che non può attendere una miglior sorte, vedendosi onorevolmente rammemorato in
suddetti. g. gozzi, 3-3-387: una domenica..., volendo ella
comparire onorevolmente, se la pose indosso [una veste]. leoni, 84:
, 3-2-271: trova rono una tomba di marmo nella quale era sculta la
onorificamente con le sue mani collocò in una cassa di piombo e quella fece
guido da pisa, 1-51: moise compose una laude divina, la qual si chiama
esaudite. 2. assolvere (una missione, un ministero) con la
coll'aria di chi si schernisce da una onorificenza, guardava don luigi e pareva
tarchetti, 6-ii-545: tu godevi d'una riputazione invidiata nel mondo delle lettere:
esercita o lo ricopre (un compito, una profes sione, un incarico
sione, un incarico, una carica, ecc.).
-che è proprio, che si riferisce a una gerarchia sociale fondata sul valore delle dignità
o la dignità di un'istituzione (una divisa, un abito).
-che connota un giudizio di stima (una definizione, il significato di un termine
ii-5-21: il pascersi di pure immagini ha una denominazione poco onorifica, e si chiama
governative (il potere, la preminenza di una classe, di una fazione, di
la preminenza di una classe, di una fazione, di un partito).
esercizio di poteri (un titolo, una carica, una dignità, una funzione
poteri (un titolo, una carica, una dignità, una funzione, una prerogativa
titolo, una carica, una dignità, una funzione, una prerogativa, e anche
, una dignità, una funzione, una prerogativa, e anche un premio,
collegialità è di più specie, poiché una è quella la quale simbolizza con la
xvi-79: posso assicurarvi che voi avrete una carica onorifica, indipendente e propizia a'
accademia, a un sodalizio, a una società, a un'istituzione, essendovi
detenere effettivi poteri o esercitare autorità (una persona); onorario. ghislanzoni,
ammirazione, reverenza (un gesto, una dimostrazione). s. maffei,
che rivela intenzioni amichevoli, cordiali (una lettera, un'ambasceria, una relazione)
cordiali (una lettera, un'ambasceria, una relazione). intorcetta, 117:
intorcetta, 117: diede l'imperatore una risposta molto onorifica alla lettera e ambasciata
stima, di apprezzamento; lusinghiero (una proposta, una designazione, un invito,
apprezzamento; lusinghiero (una proposta, una designazione, un invito, un incarico
solennemente (un apparato, un rito, una cerimonia). b. fioretti
. 9. ant. magnanimo (una persona). ottimo, ii-396:
regioni temperate (ne sono state classificate una settantina di specie biennali o perenni)
echioides si ricavano oli, grassi e una sostanza un tempo adoperata come colorante per
, overo onotera overo onura, è una pianta molto grande simile a un albero
ma non così il castello posto su una roccia, che percosse d'assedio e
desideri, lxii-2-vii-44: onta gli fa una scaltra sì, ma vile e neghittosa
di veder considerata la nostra unione quale una tresca! pirandello, 6-19: si diceva
, di avvilimento, di mortificazione per una situazione o per un comportamento che offende
studiar di cantare il suo eroe per una idea di tutte le virtù con modo piuttosto
dicon nulla; e restano travolti in una farragine d'opere deformi, polverose e maledette
, danno fatto a un'istituzione o a una concezione religiosa da teorie o insegnamenti
giudizio del p., far onta ad una religione così zelante della pietà cristiana?
. novellino, vi-133: era arrivata una guasca pellegrina in cipri, e uno die
ahimè, la poesia rusticale italiana è una continua calunnia del popolo di campagna, per
il giovane, 1-271: infonder acqua in una viva fonte, / che sempre getta
lacrimando, / arrivò per ventura ad una fonte: / quivi a seder
d'onta, mi s'illuminano come una aspettazione necessaria alla pienezza del compimento.
, anche, di esporre al ludibrio una persona, la sua virtù, un'
la sua virtù, un'istituzione, una collettività o la sua regola, le
sposat'aveva e ornata di reai corona una vilissima femina, contra 1 volere di tutt'
non a venezia, ma è passato ad una casa quinci poco lontana, dove ha
quinci poco lontana, dove ha fatto venire una femmina ch'egli tiene a'suoi piaceri
dalmatica dai davi purpurei e dalle maniche orlate una pianeta violacea di tessuto preziosissimo, in
-a onta di qualcosa', a causa di una circostanza sfavorevole. algarotti, 1-ix-246
all'aria. -in relazione con una prop. subordinata. spallanzani, iii-272
e fissi nel medesimo luogo per quasi una giornata intiera, rare volte fanno un principio
voce. -contro la prescrizione di una legge positiva, di un ordine,
un principio naturale e storico, di una regola morale, di una disposizione, di
, di una regola morale, di una disposizione, di un
comandamento divino; indipendentemente dal precetto di una dottrina. niccolò da correggio,
accalappiare da chi fa in qualche maniera una prima figura. faldella, i-4-217:
, un'azione, un comportamento, una parola). chiaro davanzati, 106-9
-fare onta: fare torto a una persona o al suo giudizio; trattare
onta al giudicio dei miei lettori se una sola parola spendessi in persuaderli che la
-superare, sorpassare di molto (in una determinata proprietà, in uno specifico attributo
cespugliose compiendo, grazie alla formazione di una ricca humus, un'azione di consolidamento
porta a mare sopra arno, rasente una palafitta, che reggeva un argjne
lesina, i-94: questa cassettina è d'una bellissima forma quadrangolare, e il legno
. -anche: offendere, sprezzare (una virtù, un principio morale).
quello di individuo compiuto e adulto di una determinata specie (e comprende i fenomeni
, le quali, in base a una teoria evoluzionistica, riproducono, in parte
mondo di oggetti nella plastica, e una vita puramente soggettiva nella musica, la
, immodificabili dal soggetto conoscente, e una loro essenza necessaria, una sostanza come
conoscente, e una loro essenza necessaria, una sostanza come substrato durevole degli attributi
la definizione della metafisica postaristotelica, come una scienza prima, propedeutica alle altre parti
gioberti), tale concetto ha subito una critica e spesso radicale revisione a partire
genere, alle varie filosofie che attribuiscono una funzione costitutiva della realtà alla conoscenza,
. l'ontologia dunque è in rigore una ideologia. rosmini, xiv-12: l'ontologia
supreme forme dell'essere in separato, una delle quali è appunto l'essere ideale.
per cui le nazioni dell'asia sono una massa inerte e passiva, il cui destino
nucleo centrale, fondamentale e irrinunciabile di una dottrina, di un pensiero; costitutivo
a \ y oggetto gnoseologico, costituito da una qualsiasi cosa concepita, immaginata, pensata
ha il soggetto conoscente; che permette una visione assoluta, ordinata e generale della
si ribadisce... il concetto di una coscienza universale che tutto veda e tutto
di un luogo promesso e perduto, una normalità poetica in quanto struggentemente ontologica.
e non può quindi essere sottoposto a una qualunque critica, a un qualsiasi ripensamento
ripensamento o mutamento (un fenomeno, una pratica). pasolini, 10-129:
, iii-6-17: egli, autore d'una canzone argutamente affettuosa su gli effetti provenienti
, senza sottoporne la reale effettualità a una disamina critica e storica. pasolini
bene, in quel paragrafo si ha una ontologizzazione della libertà (l'artista è libero
fare i tentativi che crede: ma una libertà senza confronti è una libertà mitica
: ma una libertà senza confronti è una libertà mitica, è la libertà del liberalismo
è la libertà del liberalismo borghese, una libertà, infine, pretestuale).
fautore, sostenitore dell'ontologismo, di una concezione filosofica realistica e oggettivistica; ontologista
lettere], daròmmi premura di spedirvene una sotto fasce, perché ho speranza questa
macchia l'onorabilità o la rispettabilità di una persona, di un paese, di
persona, di un paese, di una nazione; ignominioso, vergognoso.
; offensivo, ingiurioso, contumelioso (una parola, un'espressione). dante
i libri e le riviste italiane inondate da una vacua e sconcia letteratura futuristica o semifuturistica
potuto credere che la vostra vita fosse una ontosa inutilità: vana come una lucernina
vita fosse una ontosa inutilità: vana come una lucernina di poc'olio.
sorian... e tiralo con una saetta avvelenata, e sie ferì tristano nella
-con riferimento a un sentimento, a una condizione spirituale. pannuccio del bagno
essi si partono in due sètte. l'una e l'altra vuole che sia l'
. filos. nel pensiero kantiano, una delle due forme della teologia trascendentale,
la onagra overo onotera overo onura è una pianta molto grande simile a un albero
, di determinazione e con riferimento a una gran quantità di beni, di ricchezze
, di armi; e può avere una connotazione enfatica). -anche: che
loro cavalli ed armi. -in una costruzione analoga al cosiddetto accusativo alla greca
(un veicolo, in partic. una nave). tansillo, 7-186:
esclamò, per rompere il fascino, additando una lenta barca onusta che veniva incontro -guardate
. sovraccarico di frutti; molto frondoso (una pianta, un ramo). -anche
suol. butti, 360: salivano una dolce erta, tra gli alberi onusti
. -ornato, fregiato doviziosamente (una persona, un indumento); decorato
tetto / saran sostegno eletto / d'una gran mensa. -evidenziato dai contorni
feminarum, xxxv-1-542: la onza è una bestia mala e perigolosa: / cercare poi
criatura este contrariosa / no 'n faria una mestega quanti en terra posa. boterò
animali, detti onse, piccioli come una volpe, velocissimi, di pelle macchiata
invece, l'ital. lonza potrebbe essere una forma seconda- ria,,. con
, delle strutture esterne e interne di una nave; garbo. -anche: spaccato,
-anche: spaccato, sezione verticale di una nave. tramater [s.
si dice in architettura lo spaccato d'una fabbrica. dizionario di marina [s.
]: 'onza 'spaccato d'una nave. -una di quelle coste di levata
frontale e delle bozze parietali, assume una forma allungata, ovoidale, con contorno
plasmodio della malaria) che, assumendo una forma allungata, passa attraverso la parete
originario aspetto rotondeggiante, si circonda di una cisti, detta oocisti. =
plasmodio della malaria), costituito da una cisti membranosa, nella quale avviene il
, sf. fisiol. enzima che svolge una funzione dannosa sulle cellule ovariche.
sf. chirurg. ablazione chirurgica di una ciste dell'ovaio. = voce dotta
óoforocistòsi, sf. patol. formazione di una cisti dell'ovaio. = voce
), col suff. che indica una manifestazione morbosa. ooforoepilessìa, sf.
ooforostomìa, sf. chirurg. recisione di una cisti dell'ovaio per permetterne il drenaggio
, che si sviluppa sulle foglie assumendo una conformazione elissoidale, ed è formato,
della fecondazione, da cellule riunite in una struttura assile. lessona, suppl
collocata l'oosfera (e può essere una cellula indifferenziata o la cellula terminale ingrossata
assume il nome di pisolite) e una struttura concrezionata, formata da un
, dolomitici, che può talvolta presentare una conformazione raggiata con fibre monocristalline diagenetiche (
fortis, c-991: vi trovai una spezie d'oolito molto osservabile. santi
da alcuni e da altri 'globuliforme 'una calcaria che è sempre disposta in globetti
da ooliti o, anche, che presenta una struttura similare (una roccia, un
, che presenta una struttura similare (una roccia, un minerale, un terreno)
morfologiche delle uova di uccello e a una loro classificazione; ovologia.
: 'oosite ': minerale che sembra una 'vinite ', bianca come neve,
, della famiglia mucedinacee, caratterizzati da una riproduzione per fram- mentazionè dei miceli in
un'oosfera e che, circondatasi di una spessa parete membranosa, assume i caratteri
membranosa, assume i caratteri propri di una spora duratura. lessona, suppl
cui insieme può determinare la costituzione di una camera incubatrice, di un marsupio.
sf. chirurg. puntura chirurgica di una sciti dell'ovaio; ovariocentesi. =
.), col sufi, che indica una manifestazione morbosa. ootecoisterectomìa, sf
. 2. individuo capostipite di una specie animale. = voce dotta,
in attesa d'un compimento e di una successiva rielaborazione da parte dell'osservatore era
. ogni sorta di apertura praticata in una struttura architettonica. -in partic.:
, e lo spacio che era tra una testa e l'altra metopa si diceva.
le tumide labbra che si gonfiavano di una continua, repressa tristezza. banti,
. determinazione del grado di opacità di una sostanza, mediante un opacime- tro.
-in partic.: la misurazione, in una soluzione batterica, dell'opacità causatavi dagli
qualsiasi radiazione o relativamente a quella di una determinata natura e lunghezza d'onda (
il densimetro); con riferimento a una vernice, indica la diminuita o assente
senso generico: la caratteristica che ha una superficie o un corpo di non poter
, 4-iv-35: arrivato il girino a una sufficiente grandezza, l'opacità della coda
, della trasparenza dell'occhio o di una sua parte (con partic / riferimento all'
l'opacità splendente dei marmi s'addensa una folla multicolore. -colorito pallido,
fiume che rigiri lento, / in una blanda opacità di perla / l'ombra
, di stelle. idem, ii-343: una nave s'appressa per lo stagno livido
gelidezza d'essi e con l'opacità d'una sua cantina. cestoni, 147:
. figur. carattere sommesso e velato di una voce. d'annunzio, iv-2-639
era piena, sobria, come soffusa d'una tenue opacità, suggerendo l'imagine del
silenzi un suono quatto e tetro come una parola mozza dall'ira. 9
esilio, abbandonata anche da dio in una opacità subcosciente, le ritornava di continuo
... le smorivano quasi in una torba opacità. venditti, lxxvi-199: non
c. e. gadda, 10-107: una opacità imperscrutabile e, si sarebbe detto
imperscrutabile e, si sarebbe detto, una ottusità generale del sensorio facevano la nota
v'è più sole nell'infuriare di una tempesta. -intristimento, grigiore;
un'ombra, la velava di opacità una profonda e statica malinconia. n
si erano combattuti e scannati come per una sfida tra i loro capi nei cui
quella strage avesse uno scopo qualsiasi, una minima utilità anche turpe.
agg. che appanna la trasparenza di una superficie, di una sostanza (con
la trasparenza di una superficie, di una sostanza (con riferimento a elementi e a
opacizzazione (con partic. riferimento a una superficie vetrosa, a una fibra tessile
riferimento a una superficie vetrosa, a una fibra tessile). 2.
. medie. rendere radiopaco un organo o una cavità interna del corpo, al fine
filato opacizzato: fibra tessile che contiene una sostanza opacizzante (ed è caratterizzato da
sostanza opacizzante (ed è caratterizzato da una minore consistenza, da un più veloce
da un più veloce scolorimento e da una maggiore predisposizione alla degradazione per azione della
delle operazioni con cui si rende opaca una sostanza o se ne accentua il grado
per causare la diminuzione di solubilità di una fase cristallina, ecc.).
qualsiasi radiazione o soltanto per quelle di una determinata lunghezza d'onda (un corpo
(un corpo, un elemento, una superficie, con riferimento anche a radiazioni
accadendo in questo l'istesso che in una piastra di vetro, la quale veduta per
. tarchetti, 6-ii-638: verso l'una e mezza passai ma non c'eri,
è, dietro, nessuna apertura: una semplicissima lampada elettrica di quelle comuni col
quelle comuni col vetro opaco, accesa sopra una mensola. palazzeschi, 3-165: sulla
parola 'pianeta'ha in fisica due idee: una d'un corpo girante intorno al sole
baldini, i-457: al secondo piano una luce opaca traspariva da una porta a
secondo piano una luce opaca traspariva da una porta a vetri. banti, 9-219:
a causa di un processo morboso (una parte del bulbo oculare). a
o di sudiciume (il vetro di una finestra). cassola, 3-137:
perduta rotolar via piano piano, su d'una sua bicicletta opaca e massiccia, dei
che manca di trasparenza, impuro (una pietra, un metallo prezioso). -in
.. che la chiarezza nelle pietre è una lucidezza con certa trasparenza materiale e l'
: maria fortuna... possedeva una carne bianca, d'una bianchezza opaca e
. possedeva una carne bianca, d'una bianchezza opaca e profonda, una di
d'una bianchezza opaca e profonda, una di quelle carni instancabili e insaziabili su cui
, che digrada, ha per limite una riviera: un fiume grande, da parer
, denso, fìtto, caliginoso (una nuvola, un gas, la nebbia
quasi a fatica tra il tto d'una caligine opaca. loria, 1-140: le
, facevan su la bocca dell'antro una coltre opaca. calvino, 6-xix: poi
viene la nebbia..., una nebbia opaca, che cancella le figure e
su me freddo ed opaco / come su una farfalla appena schiusa / un rovesciato calice
scarsamente o malamente (un locale, una stanza; e vi è connessa una connotazione
, una stanza; e vi è connessa una connotazione di desolazione, di squallore)
luoghi fitti di vegetazione; e indica anche una sensazione di freschezza, di refrigerio)
luogo opaco ed ombroso, ritrova in una chiusa vailetta una fontana, vicino alla
ombroso, ritrova in una chiusa vailetta una fontana, vicino alla quale, dopo
ai domestici numi. -che proietta una vasta e confortevole ombra (un albero
e le ombre stesse degli elei trasfondono una non so quale venerazione e stima di divinità
vedevano essere con gran diligenza accarezzati: una sola strada, ma spaziosa, serpeggiava
alla statua equestre di schwarzenberg, vedemmo una massa informe, opaca, lenta che
sordo; privo della giusta intonazione (una voce, un suono).
(il silenzio: e può indicare una sensazione di oppressione, di sospensione).
/ volò, con lo stridìo d'una falena, / ranima d'essa.
13. intorpidito, obnubilato, annebbiato (una persona, le facoltà mentali).
mente inquieta. bonsanti, 4-253: una montagna di perplessità rendeva tarde e
-proprio di chi si trova in una condizione di ottundimento mentale, di obnubilazione
all'uomo dispettosamente, rinchiudendosi poi in una espressione torva. c'era in lei
di stupito abbandono e di inconsapevolezza (una situazione); che offusca la coscienza
che lo tiene sospeso e assorto in una opaca attesa. gadda conti, 2-166
il gueli, allontanandolo da sé con una quasi opaca durezza di sguardo. patini,
da sprizzarne un solo raggio, / od una sola lacrima, / gli occhi tuoi
, arido, gretto, meschino (una persona). buzzi, 23:
amava. -incurante, indifferente (una persona). sbarbaro, 1-279:
al cammino. -che manca di una spiccata personalità, di particolari qualità o
lei da opaca si mutò improvvisamente in una donna di luce, tutto il salotto ne
. privo di vigore, di espressività (una parola). e. cecchi,
sedimenti del tempo. un disegno, una pittura... ritengono maggiormente della
rispettato in modo superficiale e abitudinario (una tradizione). piovene, 8-83:
un gusto vivace e letterario, che pareva una meraviglia nuova, insieme col suono di
ed opache, spoglie del fascino di una semplicissima loquela. -che ha un
articoli sui giornali quotidiani, passano in una specie di silenzio opaco. 21
nel mondo del reale e quasi sorprendere una realtà naturale, senza porla come rappresentazione
lo so -sembra opaca e inerte come una pietra, ma che pure ciascuno di voi
. 22. che ha fornito una prova di scarsa rilevanza fisica o tecnica
scarsi risultati; mediocre, sacco (una prestazione sportiva). la gazzetta
. cerimonia di purificazione, consistente in una simbolica immersione nell'acqua, che era
suoi peccati. = adattamento di una voce centro-americ. opala, v.
serpetro, 174: l * opalo è una gemma, la quale, inclinandosi,
, il mare ondeggiante dello smeraldo ed una lucidissima mistura di diversi colori. g
, 4-170: uno spillo lungo, una sbarretta, fermava, sul petto, l'
, dove correva, continua- mente, una scintilla di oro. d'annunzio, iv-1-207
mi parevano tinte d'opala dal riflesso di una grande acqua stagnante. d'annunzio,
(con uso aggettivale): che ha una colorazione lattea, una luminosità traslucida;
: che ha una colorazione lattea, una luminosità traslucida; opalescente, opalino (
luminosità traslucida; opalescente, opalino (una luce, un corpo illuminato, il
. letter. che ha o assume una colorazione cangiante, una trasparenza lattea,
ha o assume una colorazione cangiante, una trasparenza lattea, una luminosità traslucida simili
colorazione cangiante, una trasparenza lattea, una luminosità traslucida simili a quelle dell'opale
pernod. landolfi, 2-186: era una scheggia opalescente con vaghi riflessi azzurrognoli,
: opalina. levi, 2-252: una lampada di vetro opalescente. -con ipallage
del collo e sotto la narice nera aprivano una bocca opalescente. 2.
latteo; che dà l'impressione di una tenue luminosità (la carnagione di una
una tenue luminosità (la carnagione di una persona). savinio, 2-133:
o, anche, gassose che presentano una trasparenza lattiginosa e iridescente (e il
causato dalla presenza in tali sostanze di una fase trasparente minutamente dispersa, sotto forma
terma leopoldina, benché non manchi di una certa diafanità si nella sua naturale lacuna
presentata dai gas che si trovano a una temperatura prossima al punto critico.
arbasino, 3-230: la casa era una casina dtila nonna tutta opaline e
la sua trasparenza è alquanto alterata da una sfumatura opalina. c. arrighi, 1-132
dell'ardente 'bole 'ei vedeva una sfilata fantastica. capuana, 1-i-407: il
tremolando anch'essi, che sparissero dentro una specie di nebbia tra opalina e azzurrastra
sole, le case si vestivano di una luce opalina, tramite malinconico delle ombre
uadrano un lungo tratto di verde e una distesa opalina i mare.
latteo, pallido (la carnagione di una persona). fanzini, iii-32:
della folla neutra, come colpi da una cortina di fumo. e arrivando in
un particolare procedimento (un vetro, una ceramica). marchesa colombi, 99
fortis, xxiii-467: le calzette d'una fanciulla sono sempre rosse; le sue
e l'oggetto artistico, creato secondo una studiata organizzazione geometrica e matematica dello
. lat. per diretto effetto di una norma di legge (con riferimento a una
una norma di legge (con riferimento a una conseguenza o ad altra vicenda giuridica che
di determinati presupposti di fatto previsti da una norma di legge, si verifica direttamente
di durata variabile (anche costituito da una serie di operazioni); attività diretta
ferrari, ii-233: ogni pena è una difesa, un'opera politica: colla pena
il carattere moralmente positivo o negativo di una determinata azione. fra giordano, 1-230
mie narrazioni io non ho mai voluto una disonesta opera con una onesta cagione ricoprire
ho mai voluto una disonesta opera con una onesta cagione ricoprire, né una lodevole
con una onesta cagione ricoprire, né una lodevole opera come fatta a uno contrario
tempo assai lontano, a cagione di una maledizione che gli mandò un suo
come e con opere e con parole una gentil donna sé da questo guardasse e
malcontento. s. razzi, 605: una donna religiosa di professione, ma non
elemento fisico o, anche, di una malattia, di una sostanza chimica o
, anche, di una malattia, di una sostanza chimica o medicinale. -anche:
-proprietà fìsica di un corpo, di una sostanza. baldi, 5-3: l'
a l'ovra fossi attento, / una natura in cristo esser, non piue,
folle uopara, poi che per cagione d'una femina aviamo tutti lassate nostre terre.
periodo fascista, ha in seguito assunto una connotazione iron. e spreg.)
-opera pubblica: cosa (per lo più una costruzione), servizio o istituzione destinata
sogg. di un'espressione equivalente a una forma impersonale di predicato nominale (<
più, personale ai fini di aiutare una persona o di appoggiare una causa,
di aiutare una persona o di appoggiare una causa, un'iniziativa; aiuto, collaborazione
viii-298: gli fecero... vedere una minuta d'indirizzo che al sottoscritto e
7. lavoro da eseguire; azione che una persona deve compiere in relazione con un
. -per simil. funzione di una parte del corpo. bartolomeo da s
avemo molte membra e tutte non hanno una opera, così noi molti siamo un
arte, di un mestiere, di una professione (anche in relazione con un
, 32: bandivano [gli invasori] una tassa sulle pietre e sui mattoni che
stipulato con un libero professionista per ottenerne una prestazione intellettuale. codice civile,
, 2222: contratto d'opera. -quando una persona si obbliga a compiere verso un
. -il contratto che ha per oggetto una prestazione d'opera intellettuale è regolato dalle
altre materie grezze. -lavorazione di una materia prima. francesco da barberino,
castello vóle fare casa, si debbia avere una opera da ciascuno omo del castello,
giornate. leonardo mocenigo, lxxx-3-230: una sessione si intendeva abitazione ai uno con
oltre l'obbligo che aveva di lavorargli una quantità di terre, ovvero dargli tante opere
lavorava a opra di manovale e fu trovato una sera mezzo morto di freddo di fatica
il suo ospite, per il quale era una gran fortuna l'avere in tal tempo
offeso, lo sconosciuto. -è una delle mie opere -disse giorgio -che volete?
, anche, dimostrazione, manifestazione di una disposizione o di uno stato d'animo.
dell'intervento creatore o della volontà di una divinità o di un'entità soprannaturale o
, vi ha un continuo progresso, una trasformazione perenne, onde la materia inorganica
oggetto (ed è per lo più presente una connotazione elogiativa). -anche: abilità
mari. intelligenza, 12: ha una mantadura oltremarina, / piena di molte pietre
fra giordano, 133: quando fusse una bella opera ea uno bello artificio,
opere eleganti che escono dalle mani d'una popolazione munita di strumenti grossolani sono prove
ordinatori. d'annunzio, iv-1-699: una mezzaluna bianca, di cotone, umile
discusso in italia ventidue anni prima che una commissione francese lo adottasse, dichiarando le
le opere dell'intelletto e dell'arte una vera ed assoluta proprietà. pascoli,
.. adombrare appena lo studio d'una grande mente nell'atto stesso che genera
campagna. beltramelli, iii-162: non una volta la tempesta minacciò l'opera umana
1-62: l'opera d'arte è 'sempre'una confessione; e, come ogni confessione
prodotto eccellente, meraviglioso (e ha una connotazione ammirativa o scherz.).
terra. leonardo, 2-214: quando fai una figura e tu vogli vedere se l'
maipighi. v-264: egli dice d'avere una superba ralleria ripiena d'opre antiche dei
parole coll'allegria. -esecuzione di una raffigurazione pittorica. d. buoninsegni,
: lo stile gotico (ed è presente una connotazione spreg.). vasari
scientifica (ed è per lo più presente una connotazione di ampiezza e di organicità)
... il lorenzini... una vastissima opera mattematica latina. pananti,
, ii-281: c'è... una psicologia di oriani, tutta da rifare
., e configuratosi in seguito in una struttura mista di elementi di tipo musicale
ascrivibili a un determinato gusto, a una ben precisa tradizione (opera italiana,
turba è che nell'opera / ho una scena agitata, / che finge cleopatra incatenata
.. fece venire da italia a parigi una compagnia di cotesti musici commedianti; quello
-artificiale, falso, teatrale (e ha una connotazione spreg.). mazzini
-opera di melodia: la parte musicale di una rappresentazione scenica. castelvetro, 8-1-186
essa (ed è per lo più presente una connotazione di imponenza e grandiosità).
insieme degli edifici e dei monumenti di una città. dante, par.,
costruite dall'agrippa edificatore del pantheon, una solenne opera quadrata con quattro cupole ai
per ordine del senato incominciato a fabricarsi una rocca di grande opera e con molte torri
, 235: poi, quando hai fatto una casa, devi farti una strada per
hai fatto una casa, devi farti una strada per arrivare alla tua casa; e
così grandi si facessero le opere di una fortezza da non le potere dipoi difendere.
, 6-i-246: ne seguì un fracasso ed una tempesta di palle e bombe che si