preparare e servire i pasti ai componenti di una collettività. -anche: il locale nel
quando racconterò a milano nella nostra mensa una tale avventura, troverò bene degli increduli
di chiacchiere. borgese, 1-86: a una mensa d'ufficiali fece colazione forzando l'
d'ufficio e mi avvio a piedi a una mensa aziendale che dista circa quattrocento metri
de l'affetto desolato; / poneli una nova mensa, / ché à tanto
quivi di spiritual cibo apparecchia / tosto una mensa sontuosa e lauta. ciro di pers
e basterà conducerla alla mensa di venere una volta la settimana. 6. nel
fruttuosa. salvini, 40-124: noi che una così salutevole bevanda beviamo e alla celeste
1-68: dinanzi da questa arca ponerai una mensa d'oro... ed in
la bocca della quale ricoperta era da una lunga e larga pietra, quanto appunto
dell'altare rivestita di drappo e di una tovaglia con orlatura di merletto, e la
, forse abbondava in immagini, e su una mensa d'angolo eran molti i quadretti
arcivescovado, di un vescovado, di una curia vescovile o di un capitolo. -anche
questi collegi o seminari, si ordina una colletta o contribuzione da farsi così per
mensa comune: garanzia mediante la quale una congregazione religiosa di voti semplici (conforme
a mensa, avere a letto / una sorgente di mille piaceri. d'annunzio,
quanto potè scorger l'occhio, / una donna a proposito parea, / come a
appena per gentilezza alcune vivande e presa una tazza d'acqua della fontana, fece ben
; collocarvi, per lo più con una certa abbondanza, cibi e bevande;
579: comandò gli fosse apparecchiata una ricchissima mensa e preposto per servidori fanciulli
. moniglia, lvii-135: vi s'imbandì una mensa così piena / di vin prezioso
breve e parca. pacichelli, 1-689: una sola volta intervenni alla festa del vescovo
, non v'è mai fra i dignitari una tale persona e sì grande,.
donnina che pensa, / per dare una mano alle serve sparecchierebbe la mensa.
quattro superstiti occupano nelle ore dei pasti una menserella al fondo. -mensino
vi rimane uno spazio in modo d'una mensa. idem, ii-106:
11-297: la rivoluzione russa ha preso una tal piega (nell'estate del 1917
vedevano fotografie di altri rivoluzionari, dell'una o dell'altra tendenza socialista, e
che nel 1903 as sunse una posizione moderata, riformista e revisionista,
si rinnova ogni mese (un fatto, una circostanza); che è da pagarsi
riscuotersi ogni mese (uno stipendio, una somma di denaro, ecc.)
lire alla cassa di risparmio postale, una pensione che se arriverà alle 45 lire mensili
su problemi, studi, individui; una serie di recensioni e di note su cose
retribuzione per un lavoro compiuto, per una funzione svolta, per un incarico ricoperto
danaro mensilmente, piuttosto che tutto in una volta alla fine di un lavoro, mi
motivi ornamentali, che sporge perpendicolarmente da una superficieverticale con funzione di sostegno di strutture
tetto, / per mensola tal volta una figura / si vede giugner le ginocchia
1-iii-305: avea egli nella pittura di una cupola fatto reggere le colonne, sopra cui
di monaster, sul margine / conoso d'una pietra, / lungo il grommoso muro
pietra o di marmo, fissato a una parete per offrire sostegno a oggetti di
: c'era in alto, sopra una mensola di gesso, un busto dell'imperatore
modesta ardeva solo un lampadine votivo su una mensola innanzi a un antico crocefisso d'
cecchi, 2-44: sotto alla finestra, una mensola di libri: « pochi ma
, xiii-276: il telefono era su una mensola, dietro la porta. g.
misura, ordinati, disposti impeccabilmente sopra una mensola di marmo. 3. tavolino
. 3. tavolino che poggia a una parete, sostenuto per lo più da
ripiano fissato lungo il bordo inferiore di una specchiera per sostenere piccoli oggetti e utensili
, dentro si vedeva un grande specchio e una mensola sparsa di spazzole, pettini e
quest'ingrossamento o base è ricevuto da una prominenza che sporge infuori nei fusti di
due travi a mensola sulle quali posa una terza trave). 8. elettr
. di giacomo, i-427: a una a una entrarono di là nella chiesa
di giacomo, i-427: a una a una entrarono di là nella chiesa dodici suore
rimpetto all'altarino. l'ultima, una vecchietta, si chiuse la porta addietro
grandissimi. pirandello, 8-922: su una mensoletta in un angolo moriva già il lampadino
già il lampadino da notte, dentro una ventola litofana. savinio, 141: la
le volte. d'annunzio, vi-476: una casa bolognese sorretta da mensoloni di legno
due listelli paralleli inseriti nello spessore di una scrivania ed estraibili, per lo più
si facevan in denari, si riponevano in una comune arca. c. gozzi,
aveva per accidente, / avanzo d'una paga mensuale, / e bel vestito
.. i segni più evidenti di una cultura mensuale sulla superficie della luna.
d'annunzio, v-3-725: oggi è una vigilia santa. domani e la festa
2. che esercita la sua mansione una volta al mese (un funzionario)
crederlo [il nome * monatto '] una troncatura del vocabolo 'monathlich '(
, i-46: ebbi per la prima volta una piccola mensualità fissatami dal nuovo tutore.
] doveva sua santità... imponer una generai gravezza sopra tutti gli ecclesiastici da
compagnia. montecuccoli, i-486: doveasi formare una flotta nel mediterraneo... di
scorso di far passare col mezzo vostro una data somma al sig. galvani,
sacrificare, [i frati] se cingono una cintura facta corno quelle se vendano per
questo punto sino alla ghirlanda sarà d'una mensura a l'altre eguale e questo
taglio). -anche: cicatrice di una ferita riportata nel corso distali duelli,
cui le voci, anziché entrare l'una di seguito all'altra in imitazione, iniziano
in imitazione, iniziano contemporaneamente e svolgono una identica linea melodica, ma con ritmi
. caviceo, 1-78: già mensurata una gran via, pervenni ad uno exito
loro [la vivanda], mensuratamente comperino una sola vivanda. = comp
che riguarda il mese, che ha una periodicità mensile. montanari, 1-88:
e sonne di tre maniere. l'una è domestica, la quale propriamente si
vivace, imperoché, piantata over seminata una volta ne gli orti, malagevolmente se
del bene, 2-226: la menta richiede una dolce umidezza; per lo che ben
per lo che ben si pone accanto d'una fontana nel mese di marzo. 0
.. la nostra menta peperina pareva una varietà della comune, non corrispondendo ai
... / che piano piano entrasse una servente / antica, alla sua culla
. essere due specie di menta, una crespa e l'altra chiamata saracenica,
: nasce e seminasi ancora negli orti una pianta nota e volgare, chiamata in più
'matrisalvia 'dicesi in più luoghi una pianta che ha le foglie più lunghe e
insaporavano come s'io stessi brucando con una fame da capro. volponi, 3-15:
tal tempo, e servalo coverto bene in una pignatta vetriata: de poi togli foglia
strato abbondante di cioccolatte, quale da una specie di gelatina di zucchero a varie tinte
s. v.]: 'dammi una menta ': s'intende pasticca.
gelati? peccato! mi dia allora una bibita. fresca, mi raccomando.
bibita. fresca, mi raccomando. una menta, sì. pavese, 5-102:
nel cavo pleurico, allo scopo di accertare una perforazione del polmone (e qualora questa
, 330: parla... d'una infermità gravissima e bruttissima che veniva su
vede presente. campailla, 1-7-25: una mortai malinconia l'assale / senza chi
era molto solitario, molto comodo per una donna che avesse voluto delle avventure.
. morso, leso, ferito da una morsicatura. f. f.
segneri, iii-1-174: chi è stato morsicato una volta da un cane arrabbiato, pruova
ciascun fucile trovammo due palle, l'una di ferro arrugginito, l'altra di piombo
corte. 8. che rivela una sensibilità esasperata. e. cecchi,
osserva! ammira a queste dita / una morsicatura femminile / che dice i denti
in petto prima un formicolìo, poi una morsicatura... era una pulce.
, poi una morsicatura... era una pulce. -erosione cutanea o delle
rogna... non sia altro che una morsicatura o rosicatura, e continua,
ma non potranno reggere alle morsicature di una lingua tagliente, che vi picca con
un motto o che vi scarica addosso una piena d'ingiurie. f. casini,
f. f. frugoni, ii-118: una fiera... non lambisce mai
.. v'è colà in quel piattello una pesca... direbbesi dipinta,
1-400: svoltò il cartoccio dov'era una coscia di pollo, squallida e pallida
sanno far un piacere senz'accompagnarlo con una discortesia! = denom. da morso2
iv-502: io, nel passare, diedi una morsecchiatella a quel ciuccio in un garetto
... passando, l'uno avea una carta in bocca. coloro..
spicchio d'arancia morsicchiato, un altro una crostina di pane. gadda conti, 1-377
questo non è dolore, anz'è una morsecchiatura, e tu ne fai dolore.
in quattro parti, ne aveva presa una con le mani, l'aveva ripiegata,
e se la mangiava a morsichi come una pagnottella. 2. locuz.
; ferito, lacerato, leso da una morsicatura, morsicato (una persona,
leso da una morsicatura, morsicato (una persona, un animale, una parte
(una persona, un animale, una parte del corpo). simintendi
, ii-12-21: ci dimeniamo, come una ciurma di pitocchi che morsa sul suo
avrebbe dovuto essere ammazzata! -in una rappresentazione araldica. tasso, n-iii-1089:
morso. -scalfito, intaccato (una pietra); diroccato, cadente (
pietra); diroccato, cadente (una costruzione). fogazzaro, 2-27:
offici, v-6-69: ci trovammo in una piccola corte... coperta
corte... coperta da una pergola i cui tralci già morsi dai
cosi? -esclamò alessandro, morso da una vipera al cuore: da una
morso da una vipera al cuore: da una trafittura feroce di gelosia. guglielminetti
5. contaminato da un vizio, da una colpa. ariosto, 43-2: non
, ma addirittura morso dall'aspide d'una dissipatezza di nuovo conio.
in un corpo vivente o in una materia, compiuto da animali, per lo
iv-7: me sopra l'erbe distesa, una nascosa serpe, venente tra quelle,
: la brava ragazza salta su come una vipera, si aiuta con pugna, con
ivi dié un morso, / eh'una nera gentil nota vi feo. tasso
taglia gli arbori co'denti come se avesse una mannaia. -segno emblematico della
lobo dell'orecchio,... per una specie di malintesa predilezione archeologica.
2. atto che si compie sbocconcellando una porzione di cibo. jahier,
la frutta. giorgio si alzò, prese una mela e cominciò a mangiarla a morsi
di cibo che si può staccare mordendo una sola volta; boccone. -anche: piccola
quella quantità di cibo che si spicca in una volta co'denti. c. bini
. - anche: l'azione di una sega. pascoli, 649: il
legno, i primi rozzi lineamenti di una figura umana. -ferita inferta da
un condimento sapido, piccante o da una bevanda acre, fortemente alcolica o frizzante
sento. ma io ritenevo si trattasse di una cosa passeggera. jahier, 100:
fame. -accesso improvviso; crisi di una malattia, recrudescenza di un disturbo fìsico
che, in mezzo al benessere d'una guarigione illusoria, nella ricuperata sicurtà della
dopo l'avrebbe visto allontanarsi così, in una piccola stazione, tra saluti d'addio
appetito, che quando abastanza ha considerato una cosa, alzi la testa a l'altra
non sentono il morso della compassione: l'una è di quegli i quali sono in
mondo. tasso, i-276: con una tacita dissimulazione sopportava i morsi de l'
fuggire i morsi della ingratitudine, che facci una delle due cose. aretino, v-1-390
, in odontoiatria, serve per modellare una protesidentaria. -forza con la quale possono
ciascun gruppo di quattro denti incisivi, una coppia di superiori e una di inferiori,
incisivi, una coppia di superiori e una di inferiori, che il puledro perde
consumata a morsi, n'è rimasta una fetta. -a morsi: usando
a morsi. -e tentò di slacciarsi una mano per menargli un colpo alla guancia
, / d'esse a più d'una ancor darei di morso. -venire alle
2-30: maretta, la gattona, sgranfignò una rivale, i maschi per dividerle si
ben un morso di cane rabbioso sopra una ferita mortale. -fare a o
un morso di berlingozzo: scommetterla contro una posta bassissima (come dichiarazione di certezza
un negoziante... a cagione di una senseria andata a male mi tirò.
o per contenerli; è costituito da una parte centrale (detta cannone o imboccatura
detta cannone o imboccatura) e da una esterna (guardia), che reca
sgambetto, che scontan subito, con una buona tirata di morso. pascoli, 573
morsi da l'arcion, pasceansi / in una stanza. 2. per
presa (di un fermaglio, di una fibbia). monti, 3-435:
nuca i capelli, come ravvolti in una spira, piegavano al sommo della testa e
case a terra, il consueto morso di una cittadella imposto. periodici popolari, i-412
lingua. / -è ver. profersi / una scempia parola: / ebben; vi
il disperato il morso. -concedere una tregua. stigliani, 2-461: quando
: l'austria, senza uopo di una santa alleanza, aveva già provveduto a mettere
. — cingere d'assedio (una città, un accampamento). ariosto
. spuntone di roccia che sporge da una parete. tommaso di silvestro, 425
di silvestro, 105: a me guastò una vigna... ché non se
indicare che spesso il danno subito da una persona costituisce un vantaggio per l'altra
... esce nel principio della morsura una marcia acquosa e grassigna, e poscia
soglio fare applicare sopra le loro morsure una coppetta. -come gioco erotico.
sulle parti prive di strato protettivo di una lastra metallica preparata per subire il processo
un acido o da reattivi chimici su una lastra metallica. 3. lesione
, che uno elefante indiano d'una zenzara de'nostri monti. giordani
: ora erano attirati dalla grazia solinga di una piccola « morta » costellata di ninfee
trita, minuta e sottilizzata, fatta una caldaia di perfetta salamoia, vi si
tutte le pelli e nervi, tritatela una cosa giusta. per ogni decina
mavasi il cavaliere gentilini, ultimo tralcio d'una famiglia venuta su dugent'anni addietro
giorni. levi, 2-89: una fetta di mortadella sottile come il
verza] serà quasi cotta le porrai una brancata di prassomeli pesti con i coltelli
di fegato aromatizzato con spezie (ed è una specialità milanese). panzini, jv-436
milano, oltre la mortadella bolognese, una specie di salame di fegato..
presenta con un aspetto florido, con una carnagione rubiconda, con una complessione tondeggiante
, con una carnagione rubiconda, con una complessione tondeggiante. ghislanzoni, 16-138:
di mortadella, si gettò avidamente sopra una zitellona smilza. landòifi, i-143:
aspetto intransigente. -piangere come una mortadella al sole di luglio: lacrimare
le prime parole, comincio a piangere come una mortadella al sole di luglio.
: un diavol di filigine dipinto / con una scure in quattro il cranio spacca /
, con uno pistone di leccio a una ponta di pertica con una fune attaccato per
leccio a una ponta di pertica con una fune attaccato per dritto, sopra uno
sia in un mortaio di legno, rende una materia untuosa di colore giallastro, simile
, poneremo due parti di quella e una di calce e faremo nella fossa, che
fossa, che vitruvio chiama mortario, una buona pasta e ben voltata e battuta
in un gran mortaio, guarnito d'una piastra di ferro, dove sono sminuzzati
un mortar si pone / ben massiccio una roba, fatta ad arte, / di
di 450 e ciò per mezzo di una specie di piedistallo o zoccolo fuso in
evidenziare lo sviluppo di calore dovuto ad una scarica elettrica. tommaseo [s.
d'avorio, nel quale si mette una pallina non troppo pesante, in modo che
alquanta aria; facendo allora passare una grossa scintilla elettrica nell'aria sottoposta alla
o senza ottenere alcun risultato; compiere una fatica inutile. meo de'tolomei
scrivo, e di mio pugno, una lettera confidenziale al vicario apostolico: ma
nel mortaio: avere rapporti sessuali con una donna. boccaccio, dee.
-prestare il proprio mortaio a qualcuno (una donna): concederglisi carnalmente. bandello
suo pestello »:... una ragazza benché brutta e povera à trovato
ingredienti vari, cotta al forno in una teglia o testo; sformato. anonimo
ma ad un uom mortale d'ottener una fama più estesa, più stabile di
tasso, u-iv-18: aristotele raccoglie sotto una dif- finizione l'anima immortale e la
; che appartiene e si addice a una creatura terrena (una caratteristica, un
si addice a una creatura terrena (una caratteristica, un attributo, una qualità
(una caratteristica, un attributo, una qualità spirituale o fisica, una facoltà
, una qualità spirituale o fisica, una facoltà sensoriale o intellettuale); che
fede che mi mostri, / tu a una gioia, e tu a un dolore
de gli angeli sedente / in su una nube ardente / men giva contemplando al me'
manzoni, ii-103: né sa quando una simile / orma di piè mortale / la
(come parvenza debole e imperfetta di una realtà metafisica e, in partic.
credo sbocciasse opera più bella sul grigiore di una tela nuda... e l'
dalla forma mortale, apparì come in una impercettibile luce, la quale segnava ogni
è ancora limpido e terso, con una falce di luna, e venere che
a disposizione dell'uomo, che costituisce una risorsa umana. de jennaro, 121
dall'animo umano (un'invocazione, una preghiera). petrarca, 153-3:
69: non so s'io parlo ad una soave visione del mio cervello o ad
è ingiusto quel dolore che proviene da una cosa prevista, necessaria e mortale.
... morire, ma d'una vita trapassare in altra. beicari,
: i'non ricordo nulla ridire che una madre, dell'aver lasciato sul carso
delminio, i-141: issione legato ad una ruota significa... le mortali
considero « anch'io » l'amore come una / garanzia della specie, ho in
malaticcio (un ramo, il getto di una pianta). crescerai volgar.
sviluppando ed esaurendo la propria potenzialità (una forza). leonardo, 2-255:
profondità che raggiunge (un colpo, una ferita), oppure per l'estrema
che ha esito infausto, inguaribile (una malattia, una lesione, una sofferenza
infausto, inguaribile (una malattia, una lesione, una sofferenza, anche spirituale
(una malattia, una lesione, una sofferenza, anche spirituale). -con
quegli facendosene beffe, incontanente gli venne una piaga mortale e compièo il sezzaio
pilota,... tutti con una eguale rassegnazione si sottomettono alla loro sorte
: dopo la mortale ferita, dopo una specie di lunga e lenta agonia, andrea
l'orrore del bosco quando vi si apre una radura notturna?... e
. e là c'è un fiore, una bacca che sai, che oscilla al
e questa bacca, questo fiore, è una cosa selvaggia, intoccabile, mortale,
. corsini, 25: di più siavi una schiera / di giovinetti snelli,
quello mortale cavallo, che pareva pure una montagna. 21. che può
uccidere gli animali, la selvaggina (una trappola). g. b.
. che commina la pena di morte (una sentenza); che annuncia, che
abbandonato, un temerario inganno, / una mortai sentenza non vi può far che
— che consiste nell'immolazione di una vita umana (un sacrificio)
gran dea / de l'innocente sangue d'una ninfa / tributo miserabile e mortale.
o danneggiato gravemente (un organo, una parte del corpo); vitale.
tempo largo / che siate offesi da una radice / di mortale e pestifero letargo.
si perde ad avventurar l'anima in una malattia mortalissima. forteguerri, 10-120:
suoi descendenti nel limbo infernale / per una colpa sol, detta mortale.
riparato o espiato (uno sbaglio, una colpa); che costituisce grave trasgressione
); che costituisce grave trasgressione a una regola. ariosto, cinque canti,
di colpa aspra e mortale / d'una immensa bellezza un fero ardore. porzio
-che determina morte e desolazione (una calamità, la carestia, la guerra
ma posposte, come meno angustiate, da una carità costretta a scegliere, l'angustie
leggenda aurea volgar., 578: una stella rilucente... per tutto
l'umanità con dolori e affanni (una divinità, con partic. riferimento ad
stroncare le energie vitali, da determinare una tensione intima insopportabile (un sentimento,
sentimento, uno stato d'animo, una pena di natura spirituale o, anche
la consapevolezza di uno stato o di una condizione). tommaso di sasso,
saremmo stati oggi insieme a padova se una mortale nube di angoscia non fosse passata
coltrice. deledda, ii-175: provava una tristezza mortale, un'improvvisa pietà per
ritrovo i miei perduti sogni / pieni di una mortale nostalgia. -con riferimento
stili avvelenati per gittarsi in viso l'una all'altra le sventure dei padri.
, d'un tedio mortale, d'una stanchezza infinita. de pisis, 7:
risulta ch'eraclide dà ad omero una ferita mortale per ap plicarvi
. -che non si adatta a una condizione, che ne rifugge. -
, che non tollera un cibo, una bevanda. burchiello, 29: mortai
... questo aggiunse, d'una mortai invidia contro le virtù.
a. cattaneo, iii-297: in una terra della corsica si ruppe una mortalissima
in una terra della corsica si ruppe una mortalissima inimicizia tra due persone giurate di
persone giurate di torsi dal mondo l'una dall'altra. forteguerri, 9-16:
, che non può avere perdono (una colpa). mazzini, 57-20:
un accordo, con un compromesso, con una resa, ma ha termine soltanto con
dei belligeranti o con l'annientamento di una delle parti combattenti; che si prospetta
sanguinoso, micidiale (un combattimento, una guerra, una battaglia). —
(un combattimento, una guerra, una battaglia). — anche: combattuto
iv-1-121: egli era uscito vincitore da una corsa eroica, aveva acquistata una nuova
da una corsa eroica, aveva acquistata una nuova amante,... aveva provocato
da curiose stampe dell'epoca: in una d'esse... si vede
la sola mano rimastagli è impegnato in una lotta mortale con un turco.
, fetide, suopra de le quale appare una virolen- zia, è mortale. bellincioni
languore mortale. albertazzi, 396: provavo una mortale stanchezza. sbarbaro, 2-80:
mortale stanchezza. sbarbaro, 2-80: una mortale pesantezza il cuore / m'opprime
mortale. -che accompagna lo spegnersi di una civiltà. pascoli, 1177: il
che i marinai odano rabbrividendo / in una giornata di bonaccia mortale. 38
per estens. persona che si trova in una condizione non eccezionale, che presenta pregi
pregi e difetti normali, che conduce una vita non dissimile da tutti gli altri
pellico, 2-364: il vedere in te una donna sì elevata dalla schiera volgare dei
è avvinto. alfieri, 1-1165: una vorace ardente / febbre già già pel
. bartoli, 2-1-208: la virtù essere una qualità che partecipa del divino: possente
morto '. chi poi ne ha sofferta una sola, lo chiamano 'pestello '
a formare espressioni imprecative, per indicare una situazione critica o, anche, grave
vi sono ancora mestieri che dànno annualmente una mortalità superiore a quella delle più orribili
determinato periodo di tempo all'interno di una collettività e il numero degli individui che
fra il numero di casi mortali di una malattia e la totalità dei casi della malattia
, col nome di filippo mainlander, una 'filosofia della redenzione', nella quale
, nella quale, sui fondamenti d'una bislacca metafisica atea e pessimista, si
., raccontate in diece giorni da una onesta brigata di sette donne e di tre
che operavano sopra corpi ammalati, s'aggiunga una gran perversità clella stagione. d'annunzio
, liii-293: nel campo sotto fiorenza è una gran mortalità di peste.
numero percentuale dei decessi che avvengono in una zona e in un periodo di tempo
sopra un dato numero di individui di una età conosciuta, ne sopravvivano dopo un
. del rosso, 240: disse una e due volte ch'era già pervenuto al
mai fosse in neuna battaglia dal- l'una parte e dall'altra. donato degli albanzani
, ii-166: avevano i batavi rizato una torre a due solai la quale accostata alla
riferimento all'effetto rapido e micidiale di una malattia. b. davanzati, ii-408
nostri. caro, 12-i-182: hanno fatto una grandissima mortalità di galline e d'oche
v.]: mortalmente vive chi vive una vita da assomigliarsi alla morte.
, teme questi cusì mortalmente / solo una dona per cui amor l'à ponto,
terribilmente. malaparte, 7-449: è una donna mortalmente triste,...
notti a giocare a dadi, come una negra di harlem. 6.
un'accademia di letterati, ma come d'una congre- gazion di ribelli. c.
scarsa evidenza. pallavicino, 1-432: una medesima ragione vera, posta davanti all'
vivo..., l'amano come una cosa che loro non appartenga, cioè
il fuoco o, al figur., una passione). - anche assol.
cervio, lxvi-2-114: si provederà d'una musica d'instrumenti, cioè tromboni,
dopo che il pratico bombardiere averà fatta una salva di tiri d'artiglierie o di
.. / di fuochi ar- tifiziati una fortezza; /... / corre
notte infestato dal castello di sant'eramo con una specie d'artigliaria, che si chiamava
il quale oltre la palla grande tirava una buona quantità di pietre piccole, rinchiuse
quantità di pietre piccole, rinchiuse in una gabbia di legno, che si spargevano
per percussione o a strappo, producendo una o più detonazioni forti e secche (
, i-430: voi pulci, che date una puntura, / ma che puntura!
nell'orecchio. ghislanzoni, 17-31: una popolazione vivace e chiassosa...
4-ii-54: gli strumenti d'ottone cominciarono una marcia trionfale; i mortaletti saltarono.
cavo, di forma cilindrica e fornito di una valvola, che, collocato all'interno
, che, collocato all'interno di una pompa, impedisce il riflusso dell'acqua
pezzo di legno cilindrico e vuoto con una valvola nella parte superiore, il quale
, bizzarro, stravagante (ma con una punta di volgarità e di ricerca del
sua vita tra un mortaretto futurista, una presa di tabacco greco e un ringorgo
nave, destinato a dare alloggio a una puleggia. 3. scanalatura praticata nei
legno o, anche, di metallo una mortasa per mezzo della mortasatrice o di
moderno è l'unico evento che comporta una tale estinzione). sermone gallo-italico
xlix-50: vizio an- cise tutti a una sol botta / de temporale morte ed
iii-2-34: la morte è fin d'una pregione oscura / a l'anime gentili;
dee., 10-8 (455): una fratellanza e una amicizia sì grande ne
(455): una fratellanza e una amicizia sì grande ne nacque tra loro che
la mano / la fredda morte ed una tomba ignuda / mostravi di lontano.
la morte per essi, se non una trasformazione? fogazzaro, 1-444: niente richiama
gli incombe, come lo spettacolo di una morte. labriola, i-332: il
natura, / sustenni passione con una morte dura. guittone, xxvi-84: già
/ eh'a dio e a'giudei piacque una morte; / per lei tremò la
, comunica la notizia del decesso di una persona. -letto di morte: v
imperfetta: cessazione totale della funzionalità di una facoltà fisica. erasmo da valvasone,
o un vizio assurdo. -in una raffigurazione simbolica o allegorica (e,
un giovane con bellissima attitudine, con una tromba nella man destra e con piedi
di grandissime morti. giunti, 37: una morte di bellissima e perfetta ossatura,
altoviti ebbe [di mano del volterrano] una femmina che tiene in mano una morte
] una femmina che tiene in mano una morte (così chiamiamo noi un teschio
gran concetto sei- centistico, e piuttosto una gran freddura, che ha chiamato i
-secco come la morte: con riferimento a una persona estremamente magra, di aspettoscheletrico.
a lungo e fortemente le dita di una mano sul dorso dell'altra e poi si
. termine delle funzioni vegetative (di una pianta). -in partic.: disseccamento
che porte / aspra morte / a una pianta un lieve tocco. 3
. qualificativo o, anche, con una prop. subordinata). -in par-
che moga figlio e mate / d'una morte afferrate, / trovarse abraccecate
morte. aretino, 10-17: -voi cercate una morte disperata. -anzi fuggo una vita
cercate una morte disperata. -anzi fuggo una vita pazza. b. davanzati,
[s. v.]: morire una splendida morte. onofri, 11-56:
: sono esse [creature non reali] una morte ch'io qui muoio / entro
; ma egli è grandissima differenza da una morte a un'altra; ché sono
morire. tutta la vita dev'essere una preparazione alla morte, in quanto la
dei prodotti chimici, per bere a una pretesa riconciliazione con tristano. -con
fulmineo effetto o l'aggravarsi inatteso di una malattia. g. villani, i-91
soffrire. un ferro, un veleno, una morte: una morte per carità.
, un veleno, una morte: una morte per carità. tommaseo [s.
l'annientamento di un popolo, di una città. dante, inf.,
ancora il suo candido seno lacerato da una ferita profonda, vedo i suoi grandi
da morte. -segno clinico di una malattia mortale. - in partic.
sangue per la bocca, che indica una lesione polmonare di natura tubercolare.
, 135-34: ne l'estremo occidente / una fera è soave e queta tanto /
prevede il decesso come esito certo di una malattia (anche nell'espressione sentenza di
a questo [il colosseo], dove una più grande sicurezza esista, e dove
immagini] dentro di me, in una forma, in un contorno che bisognava
della luce elettrica dalla strada, ma era una pena che ci faceva sentire di più
ci faceva sentire di più la mancanza di una luce nostra come se ci fosse una
una luce nostra come se ci fosse una morte tra noi, perché io credo
? » ci domandò fermandoci sul portone una cui metà, abbattutasi sulla soglia,
considerata in questa vita, riposto in una cotal morte spirituale, concetto sublimato poi
e irreversibile, di uno stato o di una società; esaurimento della funzione storica,
86- 180: tra il cadere di una istituzione è forza ch'esista un momento
che determina. -anche: decadimento di una civiltà, dei valori che la determinano
]: vita o morte d'una dottrina. b. croce, ii-1-258:
vita propria e ricevono il soffio di una nuova; sono colpite da una morte
di una nuova; sono colpite da una morte, che è la crisi inevitabile di
morte, che è la crisi inevitabile di una risurrezione e trasfigurazione. -filos.
14. tramonto (del sole, di una costellazione, ecc.).
. -fine o scorcio finale di una stagione, declino del giorno. -anche
15. esaurimento della potenzialità propulsiva di una forza (anche con riferimento all'attimo
disuso (di un vocabolo, di una forma linguistica). castiglione, 145
interruzione, sospensione, cessazione (di una pubblicazione periodica). slataper, 2-271
morti sento, né per tutte quella una sola particella di diletto m'è data
amanti si debba per lo più intendere una morte amorosa alla platonica, per la
il battesimo, in quanto, operando una sostanziale trasformazione spirituale, segna per l'
segna per l'anima il passaggio da una forma di vita a un'altra, completamente
e costituito dal prodotto della concentrazione di una sostanza per la durata dell'azione sufficiente
nelle sue forme più blande, in una drastica riversione della capacità giuridica) di
l'interdizione dai pubblici uffici, da una professione o da un'arte, o come
... unita l'infamia ad una gran parte delle pene. si è,
le norme di convivenza convenzionalmente stabilite da una società, da un gruppo, da
-morte naturale: quella effettiva di una persona, che comporta necessariamente l'estinzione
e comune moderno: quella dovuta a una causa naturale (in contrapposto a morte
medico chiamato a constatare il decesso di una persona. - anche al figur.
costituisce la prova legale della morte di una persona e delle circostanze di tempo e
28. privazione violenta della vita di una persona (mediante decapitazione, impiccagione,
. papi, 2-1-62: questa fu una sentenza di morte pel flesselles. -figur
, intenso, insopportabile o pone in una condizione insostenibile. tommaseo [s.
un condannato a morte'. 'è una sentenza di morte': giudizio, annunzio,
civile viene giustificata solo dalla necessità di una pena esemplare. carducci, ii-8-19:
gravidanza. -morte locale: che interessa una parte del corpo, un organo.
dalla attività al riposo, che è una specie di morte temporanea. savinio, 2-182
preci che si fanno per ottenere da dio una buona morte. 'oggi a san
morte: quella che un individuo di una data età ha di sopravvivere fino al
fu constituta... in questi giorni una compagnia d'omini electi e questa si
, l'arme sua era la panzera con una aceta e uno pugnale, dii stipendio
della morte 'si disse in milano una compagnia guerriera di novecento uomini eletti,
, sulla opposta parete egli vide comparire una testa da morto fosforescente, e sotto a
morto fosforescente, e sotto a quella una scritta parimenti di fuoco: « morte al
in relazione con un altro termine mediante una doppia congiunzione disgiuntiva, esprime una scelta
mediante una doppia congiunzione disgiuntiva, esprime una scelta deliberata con la più risoluta fermezza
che tuo padre mi guarderebbe male come una specie di traviatore della tua gioventù,
. passavanti, 102: fu ferito d'una saetta a morte. boccaccio, dee
intelletto, ha ordito contro il vecchio una bellissima trama. g. gozzi,
: or non caddero in morte ad una ora venticinque migliaia de'figliuoli d'isdrael
: da quel punto in poi, una vita delle più tranquille, delle più felici
male della morte: essere affetto da una malattia mortale. boccaccio, dee.
, e lo stesso devo aver riso come una stupida. -avere morte da
delle vittime de'giacobini, presi da una febbre di selvaggia vendetta, cercavano a
., 5-106: amor condusse noi ad una morte. g. villani, 11-72
pravvenne... una infermità che quasi alla morte lo condusse
, pieno di mal talento, fece una lettera falsa, come se il re
1279: l'alemagna era ridotta in una sì gran debolezza ed agonia che la
20 (351): fa'allestir subito una bussola, entraci, e fatti portare
morte nel cuore don 'nofrio dovette inghiottirne una. -conoscere vita, morte e
ha già avuto l'incomodo di scrivere una volta così... dalla vita
non corrisponde / che cerchi dare ad una donna morte. pascoli, 593: tu
un inganno pietoso o il viatico di una lenta agonia. -darsi morte o
. salvini, vii-569: questa era una cosa degli antichi gentili di darsi volontariamente
uomini quasi pur della morte, e com'una spazzatura del mondo. -di
9-86: da'sembianti / di morte una pietà sì dolce spira, / ch'ammollì
-che non è rotto dal suono di una voce, dal rumore di un'attività
corpo suo. aretino, 9-4: se una donna è stata prima cagione della morte
stata prima cagione della morte, anco una donna sarà prima cagione di destruggerla.
vinse la forza del male. -essere una morte: costituire una circostanza, un'
male. -essere una morte: costituire una circostanza, un'esperienza, uno spettacolo
cucina, venne un mugghione inguantato con una lucerna in mano sotto t mantello.
ine più loro provvedimenti facevano, ch'era una morte a vederli. firenzuola, 631
tanta carestia de'fatti vostri ch'è una morte. f. < £ambra, 4-72
tanti e tanti ostacoli / ch'è una morte. girolamo leopardi, 2-80:
, / ch'a dirle tutte sarebbe una morte. b. fioretti, 2-1-115:
sì dura, impropria e affettata ch'è una morte il leggerlo. carducci, iii-26-239
o di vecchio volgar dialettale, è proprio una morte. -avere un aspetto
s. v. j: 'essere una morte 'dicesi altresì di chi è
la vigna, a casa nostra era una morte, non si vedeva più nessuno,
-farsi confusione di morte: determinarsi una diffusa mortalità. tommaseo [s.
propriamente e per iperbole. 'ho una sfortuna addosso che mi perseguita sempre,
che sia di lunga età: 'è una cosa che non ha mai morte '
con i ruspanti, e gli faceva una cena e veglia meravigliosa, e siccome
appena ci separano e finiamo col vederci una volta ogni morte di vescovo.
morte si ha a morire: avere una malattia sicuramente mortale; vivere sotto una
una malattia sicuramente mortale; vivere sotto una minaccia mortale; correre continuamente pericolo di
qualche malattia lenta ma mortale, ovvero una disposizione organica a una malattia mortale; ed
mortale, ovvero una disposizione organica a una malattia mortale; ed altresì di chi
affare, lo sviluppo prevedibilmente dannoso di una situazione. f. dambra, 43
parabosco, 1-43: io vado a vedere una mia parente, che sta alla morte
figli di morte. -liberare da una condizione disperata. chiaro davanzati, xxxix-55
di bocca alla morte', salvare da una condizione disperata. forteguerri, 18-25:
/ la vecchia. -estinguersi (una famiglia, una dinastia). gelli
. -estinguersi (una famiglia, una dinastia). gelli, 14-10:
forte, / se la tocca [una dama] lo sposo, si scapiglia /
. v.]: 'meglio fare una morte che cento': finirla con un
, e morte e corte, fa tutt'una. ibidem, 85: dimmi la
mette in pratica, si muore dopo una vita inutile e sciupata. proverbi toscani
, 1-233: andandose... per una selva, che avia molti
molti arbori di mortella, enea rompendo una verga, della rompitura uscì sangue. boccaccio
, / risciacquandole quasi ogni mattina / una coppella, invece di bicchiere.
lunario / ritratto, che ho sul collo una barlozza / e rappresento la forma di
picasso e de chirico son serviti. una pensata della forza di queste mortesecche di
zucca intaccata a mortesecca. -parere una morte secca: distinguersi per una spaventosa
-parere una morte secca: distinguersi per una spaventosa magrezza. tommaseo [s.
: di persona magrissima: 'pare una morte secca '. = voce di
. alberti, i-226: avea [una mia vicina] gli occhi al continuo
. per simil. fioco, debole (una luce); che ha scarsa intensità
intensità, poca vivezza (il fuoco, una scintilla). d. bartoli
lontano. idem, 9-23- 149: una di quelle lucernette, ch'era usanza di
macchie pantanose, un lago morticcio, una città bassa con -due cinte di muraglie,
da me e da voi, che una fede morticcia, una fede sterile, una
da voi, che una fede morticcia, una fede sterile, una fede oziosa.
una fede morticcia, una fede sterile, una fede oziosa. 7. sm
(597): il monatto si mise una mano al petto; e poi
. v. morticino]: c'è una morticina esposta. = femm. di
i-61: la cancrena... è una alterazione morticinia della parte cutanea e poco
come un vento gelido, si diffuse una freddezza glaciale di tomba pulita, una
diffuse una freddezza glaciale di tomba pulita, una tristezza grave e calma di casa bella
un animale (in partic. da una pecora) non macellato, ma morto
e immondo, posto nella profondità di una valle presso gerusalemme,...
la morte se ingerito o toccato (una pianta, un'erba); che è
., 4-3 (413): avuta una vecchia greca gran maestra di compor veleni
], 184: era... una buca... in ierapoli di
semenza di morte. -proprio di una sostanza tossica. bemoni, 1-10:
stato fatto di qualche tempo, perde una gran parte della forza e del suo
che ella non venga, no, da una pura polla perenne, e che ella
venendo da tebe verso delfi, recava una tragica angoscia: della sfinge mortifera.
piacere che riusciva altrui in dolore, d'una lusinga mortifera, d'un negro fatale
morte sicura; mortale, letale (una malattia, una ferita). -anche
mortale, letale (una malattia, una ferita). -anche: che affretta la
. cellini, 2-108 (491): una mortifera vischiosità... io avevo
tra la vita e la morte. / una fata più bella che '1 sole /
causa un grande numero di morti, una diffusa mortalità (un contagio, una pestilenza
una diffusa mortalità (un contagio, una pestilenza). boccaccio, dee.
e sciagure (un evento bellico, una calamità naturale). cicerone volgar.
giove argomentavano i toscani, a cui davano una sorte di folgori benefici, quali scagliava
, di rovine, di sciagure (una persona, una divinità). salvini
, di sciagure (una persona, una divinità). salvini, 16-600:
spaventa la imagine del futuro: non una sozza e mortifera faccia di monarchia pasciuta
. cattaneo, i-286: v'ha una quarta specie di malinconia, anch'essa
liberarci dal mortifero angue. -proprio di una condizione peccaminosa. a. cattaneo,
loro mortifera. papi, 3-ii-138: una gran parte di questi ufìziali...
o religiosa; che risulta deleterio per una situazione economica o politica; che conduce
se la mente vi opera anch'essa una ribellione;... l'anarchia
, il capolavoro è il travamento di una formula. 13. che lascia
acuti affanni, di dolori strazianti (una pena, una sofferenza spirituale, con par-
di dolori strazianti (una pena, una sofferenza spirituale, con par- tic.
, 2-47: potessi io a te sol una volta tangere / la mano e dirte
e l'annegava. montano, 1-246: una malignità superiore... mi aveva
f. f. frugoni, iii-506: una volta un tal musico, fantastico più
pratiche d'ergastolo e di caserma, una specie di fanatica pedanteria snaturata.
strada, tu riscontrerai uno asino con una soma di legno. caro, 10-411:
20. che esprime il raccapriccio per una morte violenta; suscitato dal furore di
... applaudendo a quel mortifero strepito una vile ed infame bordaglia.
senso di inferiorità, abbattimento profondo (una situazione, una circostanza, una condizione
, abbattimento profondo (una situazione, una circostanza, una condizione fisica o spirituale
(una situazione, una circostanza, una condizione fisica o spirituale, ecc.)
0 di umiliare (un atto, una frase, un comportamento, un atteggiamento
partirsi dal mondo con deformità e come una candela svanire in fetore è un mortificante
voleva molestarlo di più, per avere una mortificante negativa. bonghi, 1-222: non
». moravia, iii-325: gli venne una specie di ebrezza, dopo tanta mortificante
nei ranghi. -che rivela una scarsa competenza e preparazione, una cultura
rivela una scarsa competenza e preparazione, una cultura limitata. slataper, 2-211:
nostra ambizione nell'acquisto del cielo. ora una dottrina sì mortificante era più capace di
costituisce un ostacolo, un condizionamento, una limitazione alla ricerca e alla sperimentazione di
. e. cecchi, 2-19: una coltura classica, squisita ma non mortificante
d'olio, cadendo in mezzo d'una grande fiamma, mortificò ella il nutricamento
colore, attenuarne la luminosità, conferirgli una tonalità meno vivace. - anche assol
levargli il lustro. -inscurire qualcosa conferendole una colorazione cupa, tetra. sbarbaro
mortifica... poco più d'una famiglia... nella maggior parte
lo verbo di dio, ch'è una sustanzia col padre, per lo suo avvenimento
; costringere all'obbedienza, tenere sotto una rigida sorveglianza, sottoporre a un opprimente
. — alleviare, lenire (una sofferenza fisica o morale).
, rendere meno vivace e pronto (una facoltà, una dote intellettuale).
meno vivace e pronto (una facoltà, una dote intellettuale). g.
qualità dellvingegno del d'annunzio, sarà una non comune maniera di rendere omaggio all'
più violento, mortificandolo e cambiandolo in una disperata e impotente malinconia. -assol
debellare, estirpare (un vizio, una
lascivanza. -punire, reprimere (una persona, una colpa!.
-punire, reprimere (una persona, una colpa!. pallavicino, 11-153
. 15. offendere, ferire una persona nell'amor proprio, suscitando imbarazzo
ricondurre, per lo più bruscamente, una persona alla consapevolezza dei proprilimiti o dell'
della propria situazione o condizione; rintuzzare una persona per l'arroganza, per l'
credendo sicuramente il dottore che questo fosse una calunnia di donn'anna, gli venne
i più preziosi della mia corona, una moglie diletta, un figlio ben amato
a scrivere a me, che sono una vile feminuccia ed una miserabile peccatrice.
, che sono una vile feminuccia ed una miserabile peccatrice. pallavicino, 1-131:
5-188: -infine se si arriverà a fare una retata di tutti questi mascalzoni di rivoluzionari
sa di strano e di nuovo; e una vera stranezza è 'mortificare 'in
contristare, turbare (un godimento, una festa). gualdo priorato, 8-41
dolcemente. bertola, 216: una delle alture a levante guarda le città
e vien poi giù mortificandosi fino a una punta, dalla quale il reno toma a
incancherita, mangiandoli la carne, fé una piaga sì grande che vi entrava dentro
piaga sì grande che vi entrava dentro una mano e tagliavano attorno la carne,
, infiacchito, logorato, consunto (una persona, il corpo, le membra)
il dolore vibra il suo pungiglione sopra una carne mortificata [dal carcere].
tutta la sua civetteria ri
aver la seta bianca, e abbi adattato una caldaia d'acqua calda ben frizzante,
. frenato, rallentato (un moto, una forza). viviani, 1-48:
, meno vivace (un colore, una tinta); sfumato; ombreggiato.
molta tempera... il colorito in una tela o tavola, in modo che
mortificata del cielo rannuvolato e afoso, una singolare processione. 7. per
(l'ingegno, la volontà, una virtù). iacopone, 1-36-82:
lega delle monete. -che ha subito una sconfitta bruciante e clamorosa. rostagno
tenuto a freno, assoggettato a una dura disciplina (lo spirito, la volontà
perché,... al sentir d'una parola che non abbia del mortificato,
): agnese mortificata diede a lucia una occhiata che voleva dire: vedi quel che
di segugi, dopo aver inseguita invano una lepre, tornano mortificati verso il padrone
sommamente mortificato di avervi scritta senza ragione una lettera risentita. manzoni, v-2-145:
rattristato, turbato (un godimento, una festa). brusoni, 4-ii-148:
mandato al primo vesire il solito regalo d'una veste e d'una sabla, fu
solito regalo d'una veste e d'una sabla, fu da tutto il campo turchesco
valori strettamente semantici restano condizionati da una quantità di esigenze cui altri traduttori più austeri
che tu sia paziente e così acquisti una vita spirituale. fiamma, 1-37: è
ad ogni pruova del lungo martirio d'una continua, massimamente interna, mortificazione.
i propri appetiti sconfiggere ed atterrare, una morte spirituale. muratori, 16-138:
fede sembrino ripugnare alla ragione: da una parte essi raffrenano tutti i trasporti della
divertente e fresca al punto da dare una piena smentita a quegli immusoniti i quali
possedere per sua gran ventura nel suo palagio una favorita del gran profeta. e.
suscitato da un'azione altrui, da una circostanza, da una situazione deludente o
altrui, da una circostanza, da una situazione deludente o difficile o, anche
dalla consapevolezza di un errore, di una manchevolezza, di un'azione o di
, iii-21: dura ancora al presente una certa, dirò così, mortificazione di
, dirò così, mortificazione di tutta una famiglia, quando in casa nasce una
una famiglia, quando in casa nasce una femmina. chiari, 1-i-19: io gli
la bufera, silenziosa, cresceva: una immensa mortificazione scendeva su quelle fanciulle;
scendeva su quelle fanciulle; esse provavano una vergogna immensa della loro stupidaggine, della
sbadigliare mentre le commentava le bellezze d'una madonna di frate angelico. pascoli,
povera spagna! essa non produsse che una dozzina di geni immortali. 7
era la materia,... una categoria spirituale... la quale
. pirandello, ii-1-66: avrei commesso una malaugurata mortificazione della bellezza della mia opera
posizioni » più o meno adatte a una lotta; che pure è finita. piccoli
pure è finita. piccoli segni di una mortificazione grande che vuol essere superata.
'limite basso 'di esse: una specie di auto-umiliazione linguistica, e psicologica
, come dicono i latini, è una alterazione morticinia della parte cutanea. a
secondo il sito e i differenti gradi d'una tale mortificazione. botta, 5-430:
. 13. locuz. dare una mortificazione a qualcuno: umiliarlo o rimproverarlo
del suo oratorio sotto l'immagine di maria una bella pera, o un mazzetto di
, o un mazzetto di ciliege, o una mela odorosa e colorita, ch'erano
anche alquanto scuro (un minerale, una pietra). biringuccio, i-32
molta mortine, [enea] ne colse una cima, dela quale schiantatura uscì sangue
ponendo lontano dai suoi filari da l'una e l'altra banda un braccio e mezzo
altra banda un braccio e mezzo lontano una spalliera di mortine, tenendola alta cosi
cioè selvaggia e piantata, e nell'una e nell'altra spezie è la latifolia,
della mortine in questo modo. torrai per una libbra d'olio una urna d'orbacche
. torrai per una libbra d'olio una urna d'orbacche di mortina e una omina
olio una urna d'orbacche di mortina e una omina di vino vecchio, e fa
d'oro ed in testa le metterei una corona d'oro e di rame,
596): portava essa in collo una bambina di forse nov'anni, morta;
se quelle mani l'avessero adornata per una festa promessa da tanto tempo. leopardi
, 4-157: vivo, mi basta una sedia ed un lettuccio, morto una fossa
una sedia ed un lettuccio, morto una fossa. pascoli, 211: o
'le facce di bronzo'... è una commedia nata morta. crusca [s
tramortito, e in sua vece resta una persona che a stento si ricorda il suo
pervenuto al termine delle funzioni vegetative (una pianta, un vegetale); seccato,
avvenuto talora che sia caduta di state una pioggia tanto salmastra che ne sono rimase
salto dal prato alla strada era come una volta -erba morta sotto il mucchio delle fascine
. d. bartoli, 2-1-17: una immensa solitudine di terren sabbionoso, squallido
organo dei sensi, un membro, una parte del corpo). guittone,
. nardi, i-112: raccolsero eglino una moltitudine meravigliosa di così fatte figure e
spirituale e morale; che langue in una condizione d'inerzia intellettuale; che non
morti. giusti, 4-i-216: ah d'una gente morta / non si giova la
profondo torpore; sopito, ottuso (una facoltà dello spirito o dei sensi)
i giudei che cristo edifichi in terra una grandissima machina di pietre morte. torricelli
ad ogni stelo, ad ogni albero eravi una strana e rigogliosa fioritura bianca,.
anche lui è di nulla; d'una bianchezza di mare morto. -che
ha perduto totalmente le caratteristiche originarie (una sostanza). michelstaedter, 12:
produttive commerciali e industriali; che ha una vita sociale e culturale angusta, soffocante
. macinghi strozzi, 1-216: è una terra morta, e massime al dì
per gittarmi a vivere alla ventura in una città grande, cercando di vivere colla
7-345: arles... oggi è una « città morta ». arbasino,
un treno / se non è questa una stazione morta / che anche i morti ora
un giardi- nuccio morto e chiuso da una ringhiera, c'è la statua nera
d'un uomo un po'curvo e con una gran parrucca. piovene, 8-39:
di città e di palazzi morti; occorrerebbe una vita per vederli tutti. -inattivo
non ri- putavasi come in oggi quasi una parte morta e di peso al rimanente
è la giustizia e tiene in mano una spada di taglio non morto, ma affilato
investito; infruttifero (un capitale, una somma di denaro). paolo da
. completamente trascorso (il tempo, una stagione); che appartiene al passato,
che in quella chiara luce mattinale formavano una ricchezza armoniosa. papini, x-1-1106:
sono. 11. che forma una zona palustre, stagnante (una massa
forma una zona palustre, stagnante (una massa d'acqua). - anche:
delle scellerate sorelle in mezzo ad una palude o piuttosto stagno di acqua morta.
morta. romagnosi, 4-343: ad una massa raccolta d'acqua piovana la legge
: a piè d'esso [monte] una concavità profonda, per dove passi un'
del lido. graf, 5-647: una gondola nera / scorre sull'onda morta.
d'azzurro da apparirne plumbeo, portava una lunga onda morta a frangere senza forza
o da coste (il mare, una laguna). magi, 11:
la natura, cioè il mare vivo da una parte di fuori, e per di
ma se occupa tutto il fiume da una ripa all'altra, si nomina 'dosso
fontane erano morte, non v'era una goccia d'acqua in tutta la città.
morta e il mare come l'acqua di una scu- della tranquillo, tutti andarono a
. borghini, ii-42: solo in una cosa non si trovò mai chi lo sapesse
chi lo sapesse imitare, cioè in una vernice... la quale colla sua
marina è sporco, morto, senza una vibrazione. onofri, 68: ottobre
ly tenue, fioco, debole (una luce). ugo di perso
salvini, 39-iii-179: figuratevi... una cupa ed assai scura spelonca,
libera. nievo, 677: in una luce morta e rossigna che pioveva da
grigio delle nuvole afose, con dietro una morta luce argentea, cresceva lo squallido
l fi, 2-121: quindi imprese una nenia monotona di cui s'udiva solo
esile, fievole (un suono, una voce). - anche: cupo,
di un monte altissimo] sparò all'aria una pistola e ne uscì così morto il
loro canzoni morte. brancati, 4-178: una voce morta e imparziale cominciò a levarsi
. che non è più in vigore (una legge, un diritto); decaduto
, non più adoperato, arcaico (una lingua, un vocabolo, un modo di
. -che ha lasciato opere composte in una lingua caduta in disuso (uno scrittore
d'anatomia con tanto grido che stancò una quantità di commentatori et ora giace quasi
famose del medio evo come ricoveri d'una scienza discorde e incerta,...
: non par bene che io butti via una fatica non piccola già fatta: e
movimenti dello spirito, non altro che una morta imitazione. f. corsini, 2-105
al di fuori di un contesto (una parola). b. croce,
giordani, ii-1-283: nella lingua distinguiamo una parte spirituale e viva, le frasi
parte spirituale e viva, le frasi; una parte materiale e morta, i vocaboli
morale o spirituale vivo e operante (una virtù, un sentimento, un ideale)
della mediocrità. -non più disponibile per una determinata attività. fogazzaro, 1-524
quistando la virtù, risuscita quasi ad una nuova vita. -che ha perso
due porte: delle quali è l'una quella di che di sopra è detto e
lento e uniforme proprio della fine di una tempesta. — opera morta (anche
si vide in mente la immagine di una morta, statagli cara, che aveva creduto
portico / mura specchi ti figge in una sola / ghiacciata moltitudini di morti.
da sera i nostri morti avranno / una dolce novella in purgatorio. pascoli,
rado discendono dagli orizzonti aperti / quando una mischia d'acque e cielo schiude / finestre
parabosco, 4-34: fa ch'io abbia una testa di morto, che questa sera
o rappresentato dall'arte. 'pare una testa di morto': chi ha il
, sulla opposta parete egli vide comparire una testa da morto fosforescente, e sotto a
morto fosforescente, e sotto a quella una scritta parimente di fuoco: 'morte al
i cipressi. borgese, 6-94: una domenica sui viali suburbani, / solo
d'annunzio, iv- 1-39: era una estate di san martino, una primavera
: era una estate di san martino, una primavera de'morti, grave e soave
morti: spina dorsale particolarmente visibile in una persona magra. -naso da morto:
bando de'morti fu posta fin dall'antico una gabella. rezasco, 672: gabella
sentivo come un morto-vivo, impantanato in una disperata incapacità di esistere. -letter
dei morti: l'italia, secondo una definizione che si fa risalire al poeta
: bottino di un furto o di una rapina. lippi, 12-39: ad
1-ii-14: eh! riposate, godete una volta; / il tempo di godere è
così corto! / già fatta avete una buona raccolta / e ognun di voi
d'azeglio, 1-372: aveva sposata una vedova più vecchia di lui e che si
il compagno del dichiarante, che a una data fase della partita scopre le sue
tu vorrai essere!: per indicare una persona particolarmente fastidiosa. -ch'io corra
i poveri morti: formula che accompagna una fervida preghiera, un'invocazione accorata.
o, secondo altri, gli inferse una pugnalata e lo fece finire dai suoi
spada, chi dice il pugnale e chi una zagaglia, chi dice nel petto e
bon iesù. -costare meno di una cassa da morto: costituire una spesa
di una cassa da morto: costituire una spesa limitata, sopportabile. p
. v.]: 'costa più una cassa da morto ': quando qualcuno
': quando qualcuno ci invita a una spesa che accettiamo volentieri; perché tenue
a pagar questo fiasco? costa più una cassa da morto '. -dare l'
ridotto allo stremo, farsi credere in una situazione irreparabile; abbandonarsi alla disperazione.
morto farsi un vivo: superare felicemente una crisi mortale. p. petrocchi
il morto di me, per via di una sua ruffiana gli compiacei. pasqualigo,
eravate ier l'altro mezzo morto per una? -essere morto o un uomo
o un uomo morto', soffrire di una grave malattia in stadio molto avanzato,
morte. — anche: trovarsi in una situazione disperata; essere un uomo finito
morto': dice il non più pensare a una persona, il non la curare,
, 741: pareva che la pisana d'una volta dovesse essere morta e seppellita per
al cavaliere pel quale io già sentivo una mezza passione. montale, 3-100:
vide su un cumulo di neve in una strada del bronx, a nuova york,
ii-81: l'alienato caduto in una specie d'idiotismo animato, ciarliero,
la casa sulla testa. -essere una voglia che ci si leverà dopo morti
s. v.]: 'è una voglia che ci si leverà dopo morti
o che risuscita: trovarsi guarito da una malattia che per lo più ha esito
creduto morto, e lo vediamo da una malattia o da un viaggio ritornar tra
ritratti dei defunti. -anche: emettere una luce molto fioca. p
forte, corroborante (un cibo, una bevanda). boccaccto, dee.
a usella,... in una tana assai vicina alla strada maestra, un
— mostrare il morto sulla bara: fornire una prova chiara, inconfutabile. l
si arricchisce in un processo, in una cattura, nella rovina di una famiglia
in una cattura, nella rovina di una famiglia o di un intero castello, che
. 'mettersi per morto a fare una cosa ': porcisi di proposito e senza
a sentire uno, a veder fare una cosa. 'sta per morto a sentir
.. 'mettersi per morto a fare una cosa ': con grand'impegno e
desistere da checchessia, di non interrompere una data azione e simili, come se
innanzi a quelle mura d'un colpo d'una moschetta. tassoni, 4-31: tutti
-scappare il morto: concludersi tragicamente (una rissa). bacchetti, 1-i-351:
si soleva dire che l'uccisore aveva avuta una disgrazia. -sognarsi i propri
. bacchetti, i-i- 358: una campana suonava a morto dalla chiesa di
di botte o fiasco voto. -accadere una disgrazia, capitare un guaio.
, e sta ben morto, perché era una mala bestia, e teneva in grandissima
accorgersi di morire o di trovarsi in una situazione disperata. guittone, 128-13:
che un debito sia pagato o che una questione sia definitivamente risolta. p
d'azeglio, 2-23: credevo di vedere una qualche mor- ticella, invece trovo una
una qualche mor- ticella, invece trovo una bella donnetta di trent'anni al più
miserabile (e ha per lo più una connotazione spreg. e ingiuriosa).
, signora veronica,... è una brutta ladra mortadifame venuta a sgraffignar quanto
mortoriante, sm. disus. membro di una delle confraternite che hanno il compito di
.]: 'mortoriante': fratello di una compagnia o confraternita, deputato a trasportare
/ non fu di manco il valer d'una rapa. libri di commercio dei peruzzi
qualche mese dopo, lo rividi in una città di questo mondo, mentre, zoppicando
mortorio. pirandello, 8-120: sarà una pena, sarà un fastidio; ma
a breve distanza tre uomini portano sopra una barella due cadaverini scoperti in viso,
letterarie). 3. morte di una persona, decesso; lutto. alberti
sorvolante, sarei per dire, ad una greggia tumultuosa di collinette e di poggi
, tracollo (di uno stato, di una potenza). ammirato, 98:
gittavangli in tevero. praga, 3-179: una croce di legno / con un pallido
loria, 1-197: scendeva a corsa una turba vociferante con torce da mortorio accese
, perché sospetta che stia facendo tutta una sua scena d'agonia e di mortorio
noioso, senza allegria e animazione (una manifestazione, un ambiente, ecc.
per mezzo del quale il curato percepiva una somma di denaro dalle famiglie dei parrocchiani
frammisti ai monumenti cristiani e formano quasi una città funebre e mortuale intrecciata colla città
altri uomini, tenendo per i lembi una coltre mortuaria di velluto e d'argento,
stampate e affisse su le pareti di una cappelletta, si staccavano, si accartocciavano
voglia e soddisfazione di un istinto e di una passione primitiva: arraffare, predare i
: vi regna [nella villa] una calma così profonda e severa, mortuaria,
moravia, i-293: attraversarono... una mezza dozzina di salottini tappezzati di stoffa
sulla zolla mortuaria, ella sta come una specie di velato e narcotico serpe di bronzo
erano 1 padroni, eravamo rinchiusi in una grande trappola mortuaria simile a quel giardino
4. sm. membro di una confraternita col compito istituzionale di accompagnare i
tutto svolto nella strada il corteo, una banda di sonatori vestiti di rosso e
su il crocifisso, le due lanterne, una per parte, la bara portata a
rata degli interessi o dei redditi di una commenda, devoluta al tesoro dell'ordine
nella cavità praticata nella parete di una galleria. = denom. da
dette blastomeri, a simi- glianza di una piccola mora (e precede gli stadi
). letter. assumere la forma di una mora. c. e
e perdita delle forze; non esiste una terapia specifica e le misure profilattiche prevedono
non avendo calcine o sassi, [una fortezza] si può fare di legname
. iacopone, 1-7-64: recordo d'una femena ch'era bianca e vermiglia,
vestita, ornata, morveda ch'era una maraviglia! idem, 1-45-45: que farà
. rinvenire il terreno morvido: trovare una situazione favorevole e vantaggiosa. guerrazzi,
morviglioni, che in queste parti è una spezie di peste. d. bartoli,
. d. bartoli, 16-5-46: una fanciulla greca di scio, per nome teodora
adattavo sulle prime al fatto che in una casa signorile come la nostra gli avanzi
, col suff. -ismo, che indica una dottrina, un movimento. mosaicista (
, conc., ii-482: con una pensione di 18 mila lire...
fu inviato il mosaicista rafaelli a dirigere una scuola di questo genere: pirandello,
.. è raffigurata dal mosaicista con una forza pittorica che affronta, intiera e
di ezechiele. soldati, vii-168: una monografia sui pittori e musaicisti romani del
non un temperamento: un artefice e non una 'natura'; un mosaicista di quelli
dall'iconografia tradizionale (e può avere una connotazione scherz.). panzini
.. incedeva un grande vegliardo con una barba mosaica. cicognani, v-2-40:
angiolo orvieto allora portava la barba, una barba nera mosaica che gli scendeva sul
dalla lunga barba bianca mosaica, con una papalina nera: il maestro. montale
montale, 3-69: modulava le note con una boccuccia a uovo di piccione che s'
, di scatto balzando in piedi in una posa imponente, e con accento mosaico
, decorazione a graffito, eseguita con una >unta aguzza su uno strato d'oro
aguzza su uno strato d'oro o su una amina applicata con un collante sul rovescio
applicata con un collante sul rovescio di una lastrina di vetro. cennini, 123
sol naturai senso per guida, trova una intollerabile noia nella lettura di tali opere
diversa grandezza, detti tessere, su una superficie intonacata: queste, di solito
: siamo al 'devan-i-aam ', una meravigliosa costruzione di marmo bianco con sopra
, 3-145: l'attenzione è cattivata da una quantità di cose, almeno per noi
, le maschere sacre, valga in una saletta dalle pareti coperte di teschi,
l'altro, e io già ne vidi una picciola fe- minetta con le treccie ornate
, 102: 'musaico di vetri colorati': una sorta di pittura che si fa mettendo
a màlia, / e al collo una collana di musaici / effigianti le città d'
artificio che produce globetti ardenti seguiti da una lunga scia di faville. -edil.
montale, 3-140: seminascosta nel muro, una porticina mette... in un
tutto di roba altrui, copiando da chi una testa e da chi un'altra,
apostolico, il guardiano e il servitore d'una corona, circondato e imprigionato da tutti
guardiani d'un mosaico sbrecciato e di una dinastia condannata. pasolini, 8-104:
ognuna delle quali è atta a sviluppare una parte determinata dell'individuo adulto.
da un foglio di mica recante su una faccia granuli emisferici di argento e di
piezoelettrici, identici e appaiati mediante una piastra metallica, usato nella costruzione dei
mosaico aerofotografico o pianimetrico: planimetria di una vasta regione, ricavata dall'accostamento di
io. genet. individuo che rappresenta una mutazione somatica (quindi alcune delle sue
di cui un solo gene ha subito una mutazione. ix. petrogr. strutturacristalloblastica
disposti in modo simile alle tessere di una composizione musiva. 12. punto mosaico
fu nella repubblica di firenze nome d'una magistratura, detta anche * officiali dell'
di fondi per affissi e ottenuto da una macchina litografica in cui la forma porta
foglio da stamparsi, è costituita da una pasta formata con inchiostri da stampa di
disposti in lieve e uniforme strato su una tavola o lastra, a modo di
: processo di stampa a policromia mediante una lastra di gelatina (e per l'
de'tassi... sta aperta una larga caverna... dove..
caverna... dove... una certa poltiglia... trasuda delle
, da principi stranieri. -secondo una tecnica compositiva che si avvale di elementi
-privo di ordine, irregolare (una grafia). v. bota,
saico che aveva l'aria d'una pozione farmaceutica. = dal lat
l'associazione, debba essere lavoro vitale d'una nuova fede, che starà al
figlio nel cristianesimo, vi sarà una terza religione dello spirito?
morfologiche e biologiche, ma assimilate da una serie di elementi comuni (quali la forma
appartenente alla famiglia muscidi, vi è una ricca serie di specie e di famiglie,
tutto un dì la fa stare in su una torre alle mosche e a'tafani e
specialmente dalla mosca, è depositato in una gemma o in una parte tenera della
è depositato in una gemma o in una parte tenera della pianta uno o più
basta cospargere di quando in quando con una soluzione di melassa e d'arsenico gli
: investe e s'appiccica, come una mosca tavana, a una coppia di
appiccica, come una mosca tavana, a una coppia di sposi novelli.
di belle femmine... tòne una quantità e vestile riccamente, e poni loro
riccamente, e poni loro da petto una mosca d'oro o d'ariento (cioè
mosca d'oro o d'ariento (cioè una boccola con un fibbiaglio) nella quale
, tricotteri, efemeridi) o di una larva, che riproduce esattamente l'insetto
se n'aggrottescano quel povero musetto a una foggia che di molte volte è più
gente un poco civile, v'è una quantità di donne che campano del solo
a che dunque si riduceva? a far una vita affatto oziosa, star molte ore
rovani, i-31: la 'passionata'era una delle tante denominazioni che si davano alle
solinas donghi, 2-24: aveva sulla guancia una 'mosca ', ossia un neo
qualche anno avanti credeva fosse sul serio una be- stiolina. 5.
si vedeva il taglio polputo e rosso di una bella bocca regolare. bacchelli, 1-i-556
]: ormai la giustizia è diventata una mosca bianca da noi. e. cecchi
fatto di cultura e di finezza dialettica è una candida mosca fra i militanti della politica
ricorda in modo approssimato la figura di una mosca). 14. astron.
. nome di due piccole costellazioni, una del cielo boreale e l'altra del cielo
]: 'mosca': nome d'una piccola costellazione dell'emisfero settentrionale posta fra
su un frammento di cibo o su una goccia di bevanda dolce da ciascuno predisposta
le comunicazioni fra le grandi unità di una flotta; avviso. — anche: battello
verificare lo spessore delle varie parti di una forma prima della colata. 22.
silenzio nel quale non si sente volare una mosca). g. g.
. — a vere paura di una mosca, farsi spaventare da una mosca
di una mosca, farsi spaventare da una mosca: essere molto pauroso. —
tutte le inezie. — essere come una mosca in puglia: essere molto comune
tanta calca: / io sarò là come una mosca in puglia. pallavicino, 1-378
è fenice tra le donne chi sarebbe una mosca in puglia tra gli uomini.
gli uomini. — essere come una mosca senza capo: mancare di guida
decidere. aretino, vi-63: è una mosca sanza capo chi è sanza mogliere
: a diciott'anni... era una mosca senza capo più assai che non
senza la presenza di lei, sarei una mosca senza capo. — essere fastidioso
essere fastidioso come o più fastidioso che una mosca, essere come una mosca: essere
fastidioso che una mosca, essere come una mosca: essere noioso, petulante.
cerco mi accusa / più fastidioso di una mosca. — essere il figlio della
. — essere il luogo di una mosca per qualcuno: infastidirlo, costituirne
un assillo, un pensiero molesto, una preoccupazione. pontano, 1-53: questa
, sempre ne sarà il loco d'una mosca che non ve lascerà dormire con
— essere pulito come o più pulito che una mosca: avere grande cura della pulizia
, leggiadro molto e più pulito che una mosca. f. pona, 4-118:
anzi attempato che no, più polito che una mosca. — essere un pizzico
con dolcezza ». -fare di una mosca un elefante; pigliare una mosca
-fare di una mosca un elefante; pigliare una mosca per un elefante: v.
il moriconi. verga, 2-17: una lettera che fece montare la mosca al naso
questo? -non fare male a una mosca, non saper far male o
, non saper far male o uccidere una mosca (in forma ipotetica):
in forma ipotetica): distinguersi per una straordinaria mitezza, per una eccezionale pazienza
distinguersi per una straordinaria mitezza, per una eccezionale pazienza. crusca [s.
.]: 'non farebbe male ad una mosca 'dicesi di persona di carattere
così, ma era incapace di uccidere una mosca. soldati, xi-197: è
mosca. soldati, xi-197: è una bravissima persona... lavoratore, serio
, umano: non farebbe male a una mosca. cassola, 3-130: anche
sarebbe stato incapace di far male a una mosca. -non farsi, non
.. che non si lasciava posare una mosca sul naso. verga, 3-97
lasciava passare. -non passare una mosca senza saperlo: essere al corrente
verga, 3-55: non passava una mosca che ei non lo sapesse.
-non posarsi le mosche intorno: esserci una battaglia furiosa, senza esclusione di colpi
mosche dintorno. -non sentirsi volare una mosca: esservi un silenzio assoluto.
v.]: * non sentirsi volare una mosca 'e 'si sentirebbe
sentirebbe 'o 'si sarebbe sentito volare una mosca ': maniere proverbiali che si
che e'cantava e ne li fece una scuffia così piacevole che con essa lo
monti, 5-252: il caso / porta una freccia che fischiando il fere: /
non ha né meno spirito di cacciarsi una mosca dal naso, e non a
. -scacciare le mosche: roteare una spada o un bastone. crusca
mosca: considerare la vera sostanza di una questione. boccaccio, vii-87: però
gran maestro che ti venga in casa donandoti una buona posta, ce ne son venti
bocca, non vagliono il piede d'una mosca. ibidem, 66: le mosche
», il domandato risponde: « piglia una mosca e falla ballare », quasi
stare. -chi è animato da una fede viva tiene lontane le tentazioni;
e non che tu non meritassi cotesti e una galea. -sempre le mosche campeggiano adesso
magri. -morto io, morta una mosca in puglia: come professione di
fia? mort'io, mor- t'una mosca in puglia. -non si
altri giocatori, uno dei quali, una volta riconosciuto, gli subentra.
, non occorre neppur l'appoggio a una qual si voglia cultura. l'arte
giorno dalla via de'martelli e truova una bottega nuova, dove istava uno catelano
moscaio, / se e'fosse mai possibile una volta, / mena le man che
delle mosche; era collocato sospeso a una parete in posizione inaccessibile agli animali domestici
un telaio semisferico a cupola ricoperto da una rete); moschiera. redi
. dossi, 3-24: ella covava una ladra battisoffia... pei quarti d'
cazzotti, dietro a la ramata di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia.
ramata di una moscaiuola, il graticcio di una capponaia. pea, 5-18: il
negozi di generi alimentari, costituita da una fitta serie di fili metallici leggeri,
, oppure da fili mantenuti tesi da una serie di elementi di legno o di
moscaiola del pescivendolo dirimpetto si agitò, una mano la tirò un po'da parte
), appesi al soffitto e cosparsi di una sostanza dolce e appiccicosa per attirare e
4. plur. bardatura costituita da una serie di nastri e di nappe colorate
e li difendono dalle mosche. ed altresì una specie di rete leggera sospesa al ventre
1-160: farete li vostri moscardini sopra una tavola e metteteli a seccare all'ombra.
femm. -a). persona che rivolge una cura esagerata all'abbi gli amento e
son io la prima... è una ghiottoneria. io son fatta così;
commettevano i giovani aristocratici inglesi, era una forma di 'teppa'; essa ha
forma di 'teppa'; essa ha una traccia da per tutto, in un
quale si distingue per la presenza di una sola serie di ventose su ogni tentacolo
girfalco e un moscardo e un rigogolo e una gru a. crescenzi volgar.,
. papini, 40-76: prima una specie di demiurgo, poi, via
demiurgo, poi, via via, una signorile farfalla, un moscarone parassita,
signorile farfalla, un moscarone parassita, una tignola di libreria. = deriv
andò a prendere con le sue mani una bottiglia di moscadello vecchio che avrebbe risuscitato
che viene dalla riviera di genova da una villa nomata taglia. targioni tozzetti,
2. vitigno e uva di una varietà di moscato. messisburgo, 63
e mondalo dalle graspe e mostalo in una catinella. lancerio, lxvi-1-323: il
di muschio e ve le lasciarete stare una notte, la mattina non lo distinguerete da
pigliate scorcia di peri moscatelli e fatene una filza, e fateli seccar all'ombra.
familiare, vino in cui è caduta una mosca. arlia, 1-226: '
di qualunque vino quando ci è cascata dentro una mosca. es.: « tieni
. vivace, sveglio, vispo (una persona, il volto). dossi
antica profumeria, che veniva estratta da una piccola tasca o ghiandola situata fra l'
maniera:... egli èe una piccola bestia come una gatta,.
.. egli èe una piccola bestia come una gatta,... che quando
la pelle e la carne del bellico una postema, e quella si taglia con
bembo, 10-78: voi m'avete ora una scatola di sapone moscato. messisburgo
, iv-98: vi sono pure una grande quantità di faine, alcune simili alle
francese, passito di caluso, e una bibita di cui la mamma tra il sussiego
sangue d'un animale, accolto in una postema fatta ad arte: e il
(che non è poi altro che una tendenza alla corruzione) del sangue dell'
, se non che diciamo che è una erba che spande le foglie in terra
sveglio, vispo (il volto di una persona, in partic. di un
c. arrighi, 240: una violetta -ché tale appariva dalla messa e
. punteggiato di piccole macchie scure (una superficie a tinta unita). =
panni di color moscavolière e in capo una berretta da prete. = dal toponimo
, inconcludenza, inanità (di una situazione, di una circo
inanità (di una situazione, di una circo stanza).
essendo stato solleticato da un moscherino in una guancia, proruppe in tutte le stravaganze
sole; / trema uno stelo sotto una farfalla. bettini, 1-203: il fuoco
emerse un nuotatore, sgrondò sotto / una nube di moscerini, / chiese del nostro
vii-371: quando si sa specialmente che una donna vuol bene,... non
di picciola circonferenza con poche case, una moschea, un torrione tondo e una piazza
una moschea, un torrione tondo e una piazza angusta e di figura bislonga.
1-vii-93: ci è... una città turca, che per tale si mostra
mina- retti che fiancheggiano la cupola di una moschea. massaia, i-48: gedda
sormontata da tre cupole che finiscono con una cuspide dorata. d'annunzio, ii-919:
uomo informato bene delle sue sottilità, fece una strada che gli diradicò tutta la sua
deitade / rubato ha il fuoco in una moscheaccia. = deriv. da una
una moscheaccia. = deriv. da una sovrapposizione della radice mosc o muse
, alla lenza a cui è attaccata una mosca naturale o artificiale, in modo
pesci mediante la simulazione del movimento di una mosca o di altro insetto alato che
moschèra, sf. lenza innescata con una o più mosche artificiali, usate nella
.. acqua di moschette lir. una e meza. c. malespini, ii-64-223
moschetta. caro, i-137: come una di quelle tele d'aragni ben ben
bozzolo esce fuora... talvolta una moschetta nera con quattr'ale e talvolta
: il barbiere gli aveva lasciato crescere una moschetta larga, sguaiata e due mostruosi mustacchi
: due gran baffi, e sul mento una moschetta bizzosa. — plur
, / che '1 capo d'ape pare una cassetta. 5. entom.
sf. ant. freccia lanciata da una balestra (e il colpo così inferto)
1-177: messer simone fu fedito d'una moschetta nel ginocchio sotto il gambaruolo,
strumento da taglio di forma simile a una piccola freccia. l. bellini,
: sopra ciascun di questi cavalieri menono una moschetta per offender con essa quelli della
, 138: il detto prete caricò una moschetta e, subito ch'ebbero aperto,