dell'animo (un moto interiore, una virtù, ecc.); fìnto,
ohimè, tanto può dunque in voi una soave, ma traditrice parola, una
una soave, ma traditrice parola, una mentita bellezza,... un cuor
,... un cuor simulato, una fede mendace. casati, ii-1-853:
sbugiardato dalle riarse colline peloritane, di nuovo una svolta. 6. che
forteguerri, 1-10: io vo'cantare una guerra crudele, / che lessi un
solidi fondamenti, incompleto, parziale (una conoscenza, un'opinione); inesatto
inesatto, errato (un concetto, una dottrina). 5. agostino volgar
e però mai « in perpetuum » una bugia, uno mendace, sia piccolo a
coll'altro. indi viene che l'una è chiamata falsità, e l'altra mentire
falsità. 2. falsità (di una notizia, di una documentazione).
. falsità (di una notizia, di una documentazione). montanari, ii-246:
riparazione di un torto, espiazione di una colpa; ammenda. guido delle
correggere, indirizzare verso il bene (una persona); liberare da difetti,
, un vizio); espiare (una colpa); scontare (una pena)
espiare (una colpa); scontare (una pena). guittone, 135-14:
viltà con le temerità. -placare una persona offesa o danneggiata. cavalca,
o l'asino 0 el bue o una gallina del prossimo suo, e no lo
infiato e fosse trovato reprensibile, corretto una volta e l'altra, insin a
che ha espiato le proprie colpe (una persona); ravveduto. guittone
2. riparato, emendato (una colpa, un peccato). garzo
: santo isidero disse che napole èi una serva de castille, matre de ospitale
l'odore amaro delle ghirlande sfatte, costituivano una specie d'iniziazione tragica. valeri,
. farfalla con il corpo ricoperto da una folta peluria (diacrisia o spilosma
/ che qui si legge affisso a una colonna / d'ordin del presidente: /
finalmente anche lui, sull'aia di una cascina, dov'era entrato a mendicare.
selve. -pregare, umiliandosi, una o più personeperché si comportino in un determinato
2. per estens. condurre una vita di privazioni e di disagi sia
qualche dimostrazione d'affetto, come a una loro pari, e scendeva anche a mendicarne
sempre più afflitta di vedersi corrisposta con una noncuranza manifesta, benché accompagnata da un
: i giocolieri e i fachiri sono una delusione per chi viene in india mendicando un
prisco, 5-46: fors'era stata una maniera di mendicare un poco di compagnia.
disgrazia / d'averne a mendicar dopo una gocciola / che dalle gronde o dalle docce
egli riceve o mendica aiuti o sostegno da una persona temuta, abborrita e sprezzata non
da lui? angiolini, xxiii-290: una nazione che non ha bisogno di mendicare
salvini, 39-i-49: si contentarono d'una mostra graziosa e d'un semplice segno
desidera la morte altrui non ha detto una parola. s'è contentato di mendicare magre
e gli accidentali e mendicati ornamenti in una donna che naturalmente sia bella per se
e umili richieste (un favore, una lode, una concessione); sollecitato
richieste (un favore, una lode, una concessione); sollecitato con insistente e
vagliono gli addobbi mendicati dall'industria d'una mano e dai sudori d'un ago
laborioso (un pensiero, un argomento, una scusa, un pretesto). -anche
questi... sarebbero poveri concetti d'una mendicata eloquenza. metastasio, 1-i-1041:
: poteva parere un misticismo mendicato e una predestinazione stiracchiata, ma tanto più dimostrava
voci, con quelle voci, che una volta prese si sono per noi,
di mendicità. baldini, i-663: una minuscola casetta bianca... è circondata
beneficenza pubblica e privata (è considerata una delle piùgravi piaghe sociali di tutti i tempi
. andar a perdersi nelle secche di una camera locanda, abissarsi nelle voragini di
della classe indigente del popolo e con una saggia e giusta legge sbandite per sempre
: con quelli per cui l'accatto era una necessità, un dolore, una vergogna
era una necessità, un dolore, una vergogna, [si trovavano] coloro di
: quelli per cui la mendicità era una necessità, un dolore, una vergogna]
era una necessità, un dolore, una vergogna]. boccardo, 1-15:
a roma, era un cadavere vivente, una povera piccola donna che viveva di espedienti
in qualche borgo dell'attica avevo trovato una mendicità cronica e querula come qui.
le prebende della carriera ecclesiastica, o una dorata e larvata mendicità, cattiva consigliera
]. l. bellini, 5-3-6: una nuda mendicità nascosta sotto un'abbagliante burbanza
mali della sgraziata parentesi, ch'era una mendicità del parlare. = voce dotta
solito cortese, / mena in villa una mendica / oppillata e la nutrica /
. arrighi, 1-216: interrogata dal giudice una mendica che aveva stazione fissa alla porta
, amica, / e ti rifiuto come una mendica. saba, 20: par
volte all'ora a cento pittocchi che una sola fiata a lui, se bene avesse
1-422: la giovinetta, coperta d'una lunga veste candida, era distesa mollemente
veste candida, era distesa mollemente sopra una larga poltrona fra due guanciali. ghislanzoni
allorquando la 'fida ancella'venne a recarle una lettera. misasi, 6-i-135: la
per l'eleganza (e può avere una connotazione spreg.). chiabrera,
le fini calze di seta, d'una tinta così rara che non ha nome fra
le uova, osserva di non allogarle ad una ad una colla mano entro il nido
, osserva di non allogarle ad una ad una colla mano entro il nido, ma
, gr., i-141: l'una tosto alla madre col gemmato / pettine
, 1-57: sento girar molle- mente una chiave. c. boito, 141:
variopinti. f. cecchi, 6-247: una voce nasale proponeva una frase, la
, 6-247: una voce nasale proponeva una frase, la ripeteva più alta.
la parte destra gli estuari risplendevano d'una bianchezza abbagliante, d'una bianchezza salina,
risplendevano d'una bianchezza abbagliante, d'una bianchezza salina, su cui ad intervalli
, colla voce strascicata sì adagio e con una grazia di pronunzia sì mollemente languescente,
distinto. algarotti, 1-iii-314: in una stanza... foderata di asse
la borsa dell'elemosina in cima ad una lunghissima canna che si piegava mollemente ad
sisi in questo gurgito di vita meridionale è una gioia di cui porterò con me l'
parto falso si produsse d'improvviso, con una di quelle terribili perdite per ove le
non è tesato (un cavo, una manovra). guglielmotti, 549:
; congegno o meccanismo che funziona con una piccola molla. -molletta di richiamo:
da un ritegno premuto di sotto da una molletta. bontempelli, ii-454: -è
raso celeste... fece scattare una molletta ed apparve uno zaffiro scurissimo.
opportunamente sagomate e unite al centro da una molla, usato per lo più per assicurare
manzini, 10-120: il ragazzo guardava una lunga fila di giornali fermati con le
, avendosi ben stretto il naso con una molleta ed ontosi con oglio il naso e
... rispose dopo aver sospirato una o due volte: « chiara cosa è
marito, tirava avanti facendo la parrucchiera in una zona di sobborgo. la bimba si
per uno i grani dell'incenso con una picciola molletta, e accendigli alla lucerna
5-215: con la destra pigramente rimuoveva con una molletta un centinaio di marroni che stavano
lavori gentili. -pinzette costituite da una lamina elastica (talora di materiale pregiato
con cui si modifica la spaziatura d'una riga quando la pagina di composizione tipografica
di mollettine in mano, e davasi una riveduta solenne alle ciglia. gaiucci [
prendere con i diti, ma con una molettina, e il peso si fa a
, che consiste per lo più in una depilazione locale, in una depigmentazione dei
più in una depilazione locale, in una depigmentazione dei peli o in una cicatrice
in una depigmentazione dei peli o in una cicatrice non ossificata, conseguente a lesioni
è ripassare il panno disteso su di una tavola per cavarne fuori le pagliuzze,
, con trama doppia, simile a una flanella pesante, di lana o di cotone
tenera, cedevole al tatto, a una pressione, a una spinta o
, a una pressione, a una spinta o, anche, morbido, soffice
. antelminelli, xxxv-1-278: una rason, qual eo non saccio,
non atto a ricever suono che non sia una straordinaria e violenta percussione d'aria.
penne: questa con cui scrivo è una mollezza di puntina che pare quella pastina da
.. faceva notare l'assurdità di una armonizzazione occidentale, sotto una linea melodica
assurdità di una armonizzazione occidentale, sotto una linea melodica che procede per quarti di tono
nell'aria, posando su la pietra con una mollezza di neve. 2
del popolo, era difficile scambiarla per una di esse, perché segni di un'
perché segni di un'agiatezza e di una mollezza sconosciute alle altre erano disegnati nella
pensiero, per chi non immiserisca in una questióne di mollezza sentimentale, il rapporto
. / stavasi per diporto / a una fenestra un giorno. lambruschini, 4-149:
vere. tozzi, vii-34: ma se una volta eri così contrario a queste spese
suo culto. lucini, 137: vedeva una certa mollezza durante i lavori dei campi
il piacere. brancati, ii-41: una mollezza araba estenuava talvolta i lineamenti del
viso. g. bassani, 5-60: una fronte forte e ossuta da contadina che
la camicia secondare il ritmo del respiro con una mollezza che incominciava a turbarmi. beltranielli
nudità segrete. soldati, vii-51: una notte,... passeggiavamo..
si leggono in questo volume: l'una nominata 1ippolito', l'altra 1ifigenia in
luogo dell'alba contemplata dalla finestra, con una freschezza di immaginazione e una mollezza di
, con una freschezza di immaginazione e una mollezza di eloquio che alfredo oriani non
iv-425: il metastasio si liquefaceva in una repulsiva mollezza. 11.
né mollica. redi, 16-ix-177: una minestra di tagliolini di quegli che son
, 136: cavata di sotto al grembiule una mollica di pane, si diede a
. montale, 8-183: presso a una finestra, da uno spiraglio, due
non ve n'è restata né meno una mollica per saggio. bernari, 7-124:
sì sciatto né tanto scimunito che facessi una molliga tale. 4. miner
. 5. locuz. non prezzare una mollica: considerare trascurabile, privo di
, / suo vii poder non prezo una molica. tommaseo [s. v.
v.]: 'non prezzare una mollica': non istimare un fico, cioè
il piatto come un disco / con una mollichina / per togliere il sapore anche
terra e colla bocca » - fa una buca nel mollicchio grufolando e m'insegna
locuste dei loro gusci, rimanendogli sotto una simil pelle mollicchiosa, come è quella
velenosi], hanno sopra di loro una certa viscosità mollicchiosa e, subito che
, provocando, per lo più, una sensazione di mollezza e di cedevolezza sgradevole
saltato, sentendosi giugnere co'piedi su una cosa molliccia, sanza volgersi addietro,
durezza, che è alquanto tenero (una pietra).
flaccidità. stuparich, 5-382: cercavo una creatura simpatica, che non avesse niente
santa di pusiano... vive in una certa stan-> zuccia a pian terreno,
o insistentemente piovoso (il clima, una stagione). soderini, iii-62:
là dal camposanto, si levasse verso sera una febbre tacita e venisse a vagare nel
qualcosa di molliccio e di tiepido come una bava animale. -misto con acqua
di vitalità; rammollito, effeminato (una persona, l'animo); alquanto arrendevole
di membra e di volontà fosse capace una donna. -che nutre affetti deboli
, 20: un temperamento autoritario, una certa rigidità morale, una propensione alle
autoritario, una certa rigidità morale, una propensione alle idee astratte...
con lei e di giorno la seguiva da una stanza all'altra. -poco
piovoso e umido (il tempo, una stagione, ecc.). tommaseo
e quando uno à la disgrazia d'una natura troppo mollicona, bisogna che trovi
quantità di briciole (e ha una connotazione spreg.). -anche: pezzo
musico è stato usato, se non per una dura ed aspra distanza schivare.
plasmabile; fare assumere consistenza pastosa a una sostanza solida; stemperare, ammorbidire.
ridurre il gonfiore o l'edema di una manifestazione patologica, decongestionare; rilassare la
di s. chiara, 94: giacendo una certa notte questa fanciulla appresso al suo
collo è incordato, si mollifica beendo una dragma di pidocchi marini. mattioli [
rendere benevolo o favorevole; commuovere (una persona, l'animo, ecc.
dalla barbarie, ingentilire, incivilire (una persona, un popolo, i costumi)
9. attenuare l'audacia d'una metafora o di un progetto; moderare
un progetto; moderare la rigidità d'una dottrina. b. cavalcanti, 2-258
vorrei che l'avere io già accettato una carica desse l'idea alla gente che una
una carica desse l'idea alla gente che una vanità tardiva, e perciò più virulenta
. - anche: ammorbidito con una sostanza emol liente.
moderato, mitigato (un'espressione, una legge eccessivamente severa, ecc.)
mollifìcazione e dolcezza, usando or l'una e or l'altra, secondo che
si truovono potenti gl'inimici, perché l'una rompe la durezza, l'altra contro
ridurre il gonfiore, l'edema di una manifestazione patologica. della croce, i-100
benevolo, ben disposto, favorevole (una persona, l'animo, ecc.
me per avermi tenuto atto a mollire una sì forte novella. landò, 2-133
. l'essere molle; proprietà di una sostanza che è molle, tenera, cedevole
è molle, tenera, cedevole a una pressione, a una spinta o, anche
, cedevole a una pressione, a una spinta o, anche, morbida,
, aspersione, bagnatura (e ha una connotazione scherz.). salvetti,
anch'io sarei oggi come lui se una provvida sventura, non m'avesse sottratto in
tanto inanzi che avevano ardito d'assediarlo una volta dentro il palazzo proprio. b
la pioggia, madido di sudore (una persona). f f
— allentato, poco teso (una fune); rilassato (un membro
sponda assiso, / una molla s'avvolge alla persona / tunica
forza morale; fiacco, indolente (una persona). -pappa molla: v
apparita del sole, un disco, una sfera labile o scialba con fuggenti veli di
il becco a mollo: possedere carnalmente una donna. nomi, 6-17: sarìa
per fare intridere, ammorbidire o macerare una sostanza; ammollare. statuto dell'università
maestra': detta anche 'mollone', è una forte molla ripiegata in due su di sé
parte inferiore della cartella, fermatavi in una delle estremità che è libera e curvata
che rende nocivo il clima o malsana una località. canti carnascialeschi, 1-214
, / che volete voi avere? una bizzuga, / da restare a un mollore
golpe. filangieri, ii-585: una particolare deità veniva invocata allorché si mieteva
alla vita, tutto un fradiciume, una grondaia. [kdiz. 1827, 37
cocuzzolo alla cintola, tutto un mollume, una gronda]. 3.
) e in un tronco rivestito da una sacca muscolo-cutanea; recano nella parte ventrale
massa viscerale, collegata col piede mediante una duplicatura cutanea, detta mantello, che
detta mantello, che all'intemo delimita una cavità, detta paileale, che agisce
molluschi. mamiani, 6-195: con una gradazione sempre salente, s'origina l'organismo
essi hanno il sistema nervoso rappresentato da una massa gangliare sopraesofagea, collegata con un'
nei catini, pieni di polipi grossi una bracciata... novelli persei,
roseo-lucente, ombelicati al centro e contenenti una materia biancastra e cremosa che fuoriesce alla
a orientare le correnti, costituita da una diga radicata a terra e prolungata in
sezione trasversale rettangolare, costituito da una struttura compatta costruita direttamente sul fondo
di poco il livello dell'acqua e da una soprastruttura emergente adibita a banchina per
-molo a traforo: costituito da una costruzione non continua, atta a impedire
effetto dell'occhiale, se non sopra una navetta dentro del molo. botta,
, coperti dal molo e poco curando una pioggia di granate e mitraglie. massaia,
impeto delle tempeste, per favorire a ridosso una tranquilità relativa. d'annunzio, iv-1-1037
molo proteso apparivano ad ogni scoppio in una diversa luce trasfigurati fantasticamente. deledda,
, 1-133: abito sulla pescheria, sur una specie di molo costruito con quattro travi
che à nome torze, e si ha una boca e fra le pietre è la
. archit. ant. parapetto di una fortificazione, intercalato da cannoniere o da
linguaggio della tecnica, mola composta da una serie di dischi di ferro, adoperata
sillabe lunghe; che forma tale piede (una parola). pascoli,
prima delle parole molossiche (_____) una coriambica (_ u u _) o
u u _) o alla seconda una ionica a minori (u vj_______) e
inglesi. cantoni, 381: ad una torva occhiata dell'uccellatore si mettevano tutti
un mastino insofferentissimo del giogo addietro, una levriera lascivetta a destra ed una nasutissima
, una levriera lascivetta a destra ed una nasutissima bracca a sinistra. pascoli, 1241
nella mia infanzia, mi trovai con una compagna davanti a un molosso feroce.
da tre sillabe lunghe seguite da una breve e unalunga (__ __u _
. bot. disus. che presenta una sezione poligonale (il caule di una
una sezione poligonale (il caule di una pianta erbacea). tramater
può essere oggetto di diverse interpretazioni (una parola, un'espressione, ecc.
. a. cocchi, 8-206: una lunga e multiplice esperienza ci ha dimostrato
certo modo multiplice ed in sé comprende una aggregazione di varie virtù tra sé differenti
; ma nella moltiplicità delle potenze sta una unità maravigliosa. poerio, 3-237:
i più disparati rami del sapere (una cultura). landino, 363:
[un asino] in mezzo a una folla di popolo che applaudiva alla moltiplice
tratta argomenti di natura alquanto varia (una disciplina, un'opera, ecc.)
moltiplice letteratura. -articolato in una narrazione varia per temi e per origine
elementi differenziati o, anche, da una serie unitaria di componenti eguali; composito
[la strada] s'addentrava in una sorta di valle molteplice e anfrattuosa.
, spartiti sopra la fronte, con una bianca e sottile dirizzatura, si rav-
. ant. multiplo (un numero, una grandezza, una progressione, ecc.
(un numero, una grandezza, una progressione, ecc.). -anche
di tutte l'altre, è quando una quantità maggiore comparata a una minore la
è quando una quantità maggiore comparata a una minore la contiene più d'una volta,
a una minore la contiene più d'una volta, e la contiene a punto
maggiore contiene la minore più volte ed una parte di essa, chiamasi molti- plice
men dovizioso molteplice, cioè da una molteplicità meno fratta.
, la versatilità, l'eclettismo di una persona; varietà, pluralità, diversificazione.
, frammentarietà, contraddittorietà (e ha una connotazione fortemente negativa). -anche:
. desideri, lxii-2-v-161: vi è una inesplicabil molteplicità di lane molto bianche,
molti, perché è l'ordine di una pluralità determinata (e il senso è
e il senso è ritornato quello di una dispersione disordinata in alcuni usi moderni,
, non si afferma e si nega d'una moltitudine di enti, a meno che
viene ad essere, a sua volta, una flagrante violazione della legge della molteplicità:
d. matem. ant. carattere di una grandezza o ai un numero multiplo.
statist. valore corrispondente al peso di una determinata osservazione nel calcolo della media ponderata
e della parte di fuori si fila una certa lanugine, né si trova cosa più
. disus. che è costituito da una corolla composita e appartienealla famiglia composte.
letter. che ha origini molteplici (una stirpe, un gruppo, ecc.)
da molti petali, polipetalo (una corolla). o. targioni
'moltiplica': voce a cui è tronca una parte per dato e fatto d'ignoranti
camicia, immattendo con l'abaco tra una moltiplica che non batteva mai giusto e
pedali della bicicletta e i denti di una corona fissata sul mozzo della ruota posteriore
a pazzo, arcuato a quel modo su una macchina così leggera, col manubrio arrovesciato
taumaturga che moltiplicava prodigiosamente l'olio di una lampada con rifondervene di nascosto ogni notte
. gadda, 18-171: non esiste una ragione fissa ed eterna con le sue categorie
notevole, di esemplari (un libro, una fotografia, ecc.).
di poco prezzo, mi pare che una edizione di lusso, fatta con amore
2. rendere molto fecondo; suscitare una numerosa discendenza. cavalca, 20-433
favorire la nascita e lo sviluppo di una pianta. -in partic.: propagginare.
parte. d'annunzio, iv-1-214: una pineta tra il mare e il colle
veemente, più acuto un sentimento, una sensazione, una condizione volitiva, uno
acuto un sentimento, una sensazione, una condizione volitiva, uno stato psichico o
più duraturo, più importante e pregevole una virtù, una facoltà, una capacità o
più importante e pregevole una virtù, una facoltà, una capacità o più efficace
pregevole una virtù, una facoltà, una capacità o più efficace un'azione,
grave, più preoccupante un evento, una situazione, un vizio un'inclinazione,
ecc.; far risaltare, accentuare una qualità, un pregio. mazzeo
che è necessario in breve ne segua una crisi. d. bartoli, 2-2-124:
. arricchire, favorire, avvantaggiare notevolmente una persona (con riferimento a beni sia
4 / 11; prima reduci ad una natura, cioè montiplica 2 via 11 fa
2-17: alcuni, per misurar giustamente una tal forza, vogliono che si moltiplichi la
= ds, e si risolva in una pressione verticale colle leggi de'fluidi.
galileo, 1-2-148: mi va continuando una perpetua pioggia di lagrime dagli occhi,
farsi alquanto numeroso (un popolo, una collettività]; ingrossare (una folla
, una collettività]; ingrossare (una folla). g. villani,
. machiavelli, 408: abitandosi in una provincia più comodamente, gli uomini più vi
moltiplichi. c. bartoli, 1-17: una altra città ho veduta in italia,
savonarola, 1-12: la dona multiplica in una superfluità somegliante al sperma, ma non
giorno il grano, l'hanno tutto in una notte trovato mangiato da i topi.
allo sviluppo o alla propagginazione di una pianta. dante, conv.,
: dal lato di mezzodì... una famiglia di alberi fruttiferi prosperava e moltiplicava
veemente, più acuto (un sentimento, una passione); farsi più tenace,
profondo, più duraturo (un rapporto, una virtù, ecc.); diventare
duro, più difficile da sopportare (una situazione) o più grave, più preoccupante
efficace (un'azione o, anche, una causa). dante, conv.
. 12. in relazione con una prop. subordinata o con un compì
: svilupparsi, evolversi, progredire in una determinata attività o in un dato ambito
, v-86: di tutti sentiva che, una medesima cosa parlando, nelle mie lode
spirituali antiche, 3: io scrissi una breve pistola al mio pammachio per il subito
lungo (un discorso, un'esposizione, una digressione, ecc.).
, moltiplicarsi di qualcosa: provvedersene di una quantità maggiore. latini, rettor.
raunaro gli uomini insieme a vivere ad una ragione et a buoni costumi et a
ih chiacchiere; portare eccessivamente in lungo una discussione. antonio da ferrara, 107
campanella, i-43: la luce è una, semplice e sincera / nel sole,
: costante per la quale viene moltiplicata una espressione. 5. agostino volgar
. che ha la funzione di esprimere una ripetizione (un avverbio, un prefisso)
colatore, la rete mirabile tessuto de una fortissima testura e duplicata overo multiplicata miraculosamente
. -presente in molti esemplari in una stessa serie o raccolta (un oggetto
manzoni, vi-1-23: questo impiantarsi d'una lingua dove già ce ne fosse un'altra
di limitazione: progredito, migliorato in una dote; accresciuto nella quantità, nel
... schivare gl'intoppi non di una (come altrove) ma di multiplicate
indicate dal moltiplicatore (un numero, una grandezza numerica). z anobi da
, 1-2-517: si moltiplica tequazione per una serie aritmetica, il di cui primo termine
7. sm. matem. prodotto di una moltiplicazione. -anche: l'operazione stessa
risate del- l'amalia e a conciliare una più discreta intimità ai colloqui amorosi sul
amplificare un impulso, un flusso, una frequenza. -anche: calcolatore o dispositivo
-moltiplicatore di tensione: raddrizzatore che emette una tensione continua di ampiezza pari a un
un numero qualsiasi per un numero di una sola cifra mediante un'unica azione meccanica
dell'intensità di un sentimento, di una passione o di un fenomeno fisico, dell'
, dell'importanza o della gravità di una situazione, ecc. zanobi
... poi un sol punto o una menomis- sima particella dell'emisferio terrestre occuperebbe
dell'unione sociale, è maggiore ove una sola amministrazione governa uomini soggetti ad una
una sola amministrazione governa uomini soggetti ad una sola legge. muratori, 10-ii-11:
risparmio quello della meccanizzazione moderna. è una falsa moltiplicazione di beni questa civiltà cittadina.
» ha sgocciolato e ha filtrato, producendo una moltiplicazione degli intellettuali. -con
delfico, ii-243: ho riguardato sempre come una disgrazia la moltiplicazione di tanti libercolacci storici
gli uomini multipri- cati che primieramente rienpierono una magione; de'quali per più conbinazioni
pas no-lli puote comprendere e contenere buonamente una sola magione. landino [plinio]
distinte, ma parrà che saturno sia una stella lunghetta in forma di un'oliva.
v.]: 'moltiplicazione delle piante': una delle due maniere con cui i vegetabili
, la moltiplicazione si opera facendo nascere una gemma su qualche parte del tronco, delle
monti- plicazione o vero partimento de l'una radici sera numero la quale non abbia
del numero de'voti positivi e negativi d'una assemblea. b. croce, i-2-234
la quale da un'oscillazione sinusoidale di una determinata frequenza si ottiene un'altra oscillazione
: il raccolto di cereali ricavabile da una determinata quantità di semente; resa.
. prodotto dei fattori; risultato di una moltiplicazione. torricelli, 80: cade
un istante solo, il resistente sentirà una tal violenza come di cento; tale appunto
che la magnificenza egualmente si ritrovi in una dizione moltisillaba come in una monosillaba.
ritrovi in una dizione moltisillaba come in una monosillaba. = voce dotta,
, 16-36: se donavan gli antiqui una corona / a chi salvasse a un cittadin
in roma. alfieri, iii-1-24: una tal frenesia non è mai caduta, se
se non istantaneamente, in pensiero ad una moltitudine d'uomini: o, se
d'uomini: o, se pure una tale stupida moltitudine vi è stata mai
è stata mai che concedesse ad un solo una sì stravagante autorità, non potea essa
portico / mura specchi ti figge in una sola / ghiacciata moltitudine di morti.
, veniva così a trovare, ad affrontare una moltitudine irritata e procellosa. mazzini,
commosse da un desiderio, agitate d'una speranza. de sanctis, n-132: se
di uno stato, degli abitanti di una regione o di una città; collettività
degli abitanti di una regione o di una città; collettività, totalità dei cittadini
: il comune non è se non una moltitudine di cittadini vivere ed ubbidire sotto
moltitudine di cittadini vivere ed ubbidire sotto una medesima legge: e chi da questa
savonarola, i-172: ogni volta che una moltitudine ed università di persone si hanno
di tutta la moltitudine, entrato ad una meretrice madianitide [ecc.]. cebà
ciò affinché, qualor si detraggano da una tal moltitudine le donzelle e i pupilli
nobilità savonarola, i-70: se egli è una moltitudine ed università che governi, tutta
suo, ogni cosa si riduce ad una pace, perché ogni forma ha inclinazione
de'medici che non saranno nel governo di una moltitudine. 7. pitti, 2-153
, in cui la francia passò con una seconda rivoluzione dall'anarchia tollerabile, se
significano popolo, o non sono che una provocazione alla guerra civile. b.
cosa che più inganni nelle guerre che una moltitudine d'uomini che, se bene
: coloro che crearono e mantennero a una terra la sua fisionomia... non
sovrani, la grandezza e la potenza di una nazione ed il primo fondo della robustezza
iv-220: eravi quivi accosto al monte una grande moltitudine di porci che si pascevano
volgar., 1071: avendo occupato una grande moltitudine di mosche da non potere
ferrate quei fili d'erba, schiaccia una moltitudine di quelle formiche. 9
artificiosamente divisate e disposte con proporzione dell'una con l'altra. galileo, 4-3-100:
1-viii-187: l'uomo è composto di una moltitudine quasi che infinita di nervi.
alla lontana gli davano l'aspetto d'una scacchiera a mezza partita, lì.
lì. cecchi, 7-84: c'era una moltitudine di nubi, basse e sfioccate
del bel mondo ha intorno a sé una moltitudine infinita d'opinioni, di fantasie
mazzini, 42-63: per liberarmi da una moltitudine di seccature, comincio a dire
via. bacchelli, 2-xxiv-544: per una strana magia la moltitudine di calamità seminate
le braccia di lui, la occupava una specie di torpore,... rpentre
unità di misura, si estende a una pluralità di enti distinti e omogenei (
discordia con l'unione e partecipar l'una de l'altra. corticelli,
moltitudine d'azzioni o pure azzione d'una gente, anzi bene spesso non permettono
gente, anzi bene spesso non permettono tutta una azzione intera se l'azzione è alquanto
in modo da costituire un gruppo, una collettività, una stirpeassai numerosa. cavalca
costituire un gruppo, una collettività, una stirpeassai numerosa. cavalca, 16-2-50:
sette ereticali di tendenze mille- naristiche (una confessione cristiana). = deriv
-ci). ant. costituito da una pluralità di parti componenti o di unità
). letter. che conduce una vita nomade ed errabonda; privo di
). che costituisce in senso assoluto una categoria o un gruppo assai numeroso di
entità concettuali, ecc.; che comprende una parte cospicua della totalità, relativamente
relativamente al numero considerato (e indica una pluralità di individui o di singoli oggetti
altre. idem, inf, 1-51: una lupa... /...
, / de l'isola era uscita una donzella, / in abito stranier candido ornata
le casette, formando con queste quasi una specie di minuscolo villaggio. -in
di molte cose, e talora d'una medesima l'ho diversa. cesari, iii-530
per me. 2. costituito da una quantità di persone assai elevata, molto
numeroso, cospicuo (un organismo, una collettività, ecc.). dante
con un compì, partitivo, indica una parte assai rilevante nell'ambito di una
una parte assai rilevante nell'ambito di una determinata collettività. g. villani,
: quello è un passo difficile, una cresta sottile, che vuol molta cautela.
pascoli, 691: come il lebete ad una molta fiamma. 5. lungo,
sonno, s'eran venute impegnando in una viva contesa. pascoli, 1343:
staremo molto poco. -che costituisce una parte notevole di un periodo determinato di
-avanzato, cadente (l'età di una persona). 5. caterina de'
. che si trova in abbondante misura (una qualità, una virtù, una dote
in abbondante misura (una qualità, una virtù, una dote intellettuale o morale
(una qualità, una virtù, una dote intellettuale o morale). -anche
imperio. g. gozzi, 1-68: una signora di molto spirito e di mente
mente vigorosa, conosciuta in venezia per una delle più valenti levatrici,...
.. trovavasi pochi giorni fa in una chiesa. monti, xii-5-266: toccheremo
: finalmente, dopo molto pianto, una domenica, la signora, tornando dalla
vidi... /... una vergine latina / ch'in italia a'
morale (un difetto, un errore, una colpa). lacopone, 1-54-10
: hai molto torto a non fare una corsa a londra, anche con passaporto falso
in senso generico: ciò che rappresenta una mole notevole, un quantitativo rilevante
s. v.]: per mantenere una casa ci vuole molto...
adorno, /... / con una voce angelica e soave, / la
13. filos. unità costituita da una pluralità di elementi (nel linguaggio della
molte cose mancarono e alcuni più in una riuscirono che in altra parte. fiacchi
accendevano i fuochi. -seguito da una prop. relativa e preceduto talora dall'
che m'ha occupato nell'ultimo mese è una lettera alla gioventù italiana, piena di
, ii-57-58: per recar le molte in una conclusione, noi diciamo che, non
parecchie istruzioni redatte in linguaggio macchina a una sola frase in linguaggio sorgente. 17
xxviii-421: titus claudius fece destruggere una generazione de iudei, che erano
16-2-128: in uesto luogo usa una leonessa molta pericolosa. testi orentini
. locuz. — correrci molto: esservi una notevole diversità. -da molto (
: colui che li dicea queste parole parea una persona da molto. macinghi strozzi,
sé, mentre d'esser cari ad una sola donna s'ingegnano, si fanno
, e cioè l'indomabile desiderio di una felicità posibile. — molte volte
aperta molte volte im- pruna / con una forcatella di sue spine / l'uom de
hanno la coscienza sì larga che avanza una nave di chiesa. —
li angeli di chiamare a la sua gloria una donna giovane e di gentile aspetto molto
quasi al cominciar de l'erta, / una lonza leggiera e presta molto, /
2-13: ha [il re caradoro] una sua figlia molto bella, / onesta
è questo? quando mai s'è sentita una cosa simile? deledda, ii-493:
simile? deledda, ii-493: c'era una famiglia molto per bene, composta di
palla tra la bruma, di notte una luna velata; una visione romantica,
bruma, di notte una luna velata; una visione romantica, un po'oleografica,
19 (331): abbiamo spento una favilla,... una favilla,
spento una favilla,... una favilla, padre molto reverendo, che
375: molto era meglio aver scritto una lettera / al patre e aver mandato
giorno avenne ch'elli si riposava sopra una bella fontana. guardoe nell'acqua:
molto piacevolissimo uomo, diede cena a una brigata. giov. cavalcanti, 94:
al superlativo e sappia che questa è una delle finezze della lingua toscana, usata
molto, ecc., per indicare una misura notevolissima (e ha valore enfatico
3. per un ampio tratto; con una notevole estensione; per una distanza ragguardevole
; con una notevole estensione; per una distanza ragguardevole. dante, inf,
] ha corso, ch'el trova una lama, / ne la qual si distende
comunicato. idem, xlvii-19: dolesi l'una con parole molto, / e 'n
di carrara e dritto stante / sur una piazza. d'annunzio, i-548: bere
ne avete fatte così tre? -perché una parte sono innanzi e l'altre gli
grande familiarità, dimestichezza o amicizia con una persona; frequentarla; goderne il favore
, a maggior ragione (e introduce una prop. causale). foscolo,
. che le procac * - ciasse una serva,... tanto da.
.. tanto da... darle una compagnia; molto più che la locanda
, sebbene, quantunque (e introduce una prop. concessiva). b.
corpo affusolato, due pinne dorsali e una anale, mandibola fornita di barbiglio bifido
che il cuore si alleggerisca come dopo una confessione. cassola, 2-105: momentaneamente libera
dura brevemente, temporaneo; che ha una durata, effettiva o prevista, limitata
nel terribile silenzio sopravvenuto nella camera a una momentanea sospensione di quel rantolo. montale
impiego limitato nel tempo, provvisorio (una costruzione). c. bartoli,
fenomeno, in partic. luminoso, una sensazione). tasso, 20-93:
. g. frescobaldi, lxxxviii-1-604: una scossa in atto mumentano, / per
, se il suo silenzio non avesse avuto una ragione di carattere momentaneo, sarebbe alquanto
transitorio, passeggero (un'impressione, una condizione mentale); fallace, effìmero
21 (353): al suono d'una voce di donna, la poverina provò
pareva di tratto in tratto aver come una sospension del pensiero improvvisa, come una
una sospension del pensiero improvvisa, come una momentanea assenza dello spirito; ed era per
, caduco (un valore morale, una qualità, una condizione).
(un valore morale, una qualità, una condizione). landino, 34
sensualità], da principio da l'una parte concitata e commossa da le illecebre e
bellezza ch'ei rimira, / ama una cosa momentanea e frale. beccuti, i-293
l'ore / e ne conta a fatica una gioconda, / è di sospir,
... / aura che scuote una caduca fronda; / onda che irriga un
e quando franava lo imboccavo sollecito d'una 'popolare'...: solo il
.: solo il fumo gli dava una momentanea reviviscenza. -capriccioso, mutevole
tempo, occasionale (un compagno, una persona). borgese, 1-92:
andò pei fatti suoi, salutando con una giovialità che non ebbe quasi risposta di
irripetibile fenomeno (per contro, in una fase successiva i singoli casi vengono riuniti
successiva i singoli casi vengono riuniti in una categoria divinizzata). = voce dotta
io in un altro momentoo punto, in una serie d'altri punti o momenti.
dopo arriva il capitano di giustizia con una scorta d'alabardieri. leopardi, 845:
con riferimento alla fine della vita di una persona (talora con l'accentuazione enfatica
stagione. piovene, 7-240: è una primavera, quest'anno, sotto un
accadere) un fatto, si verifica una situazione, si svolge un determinato evento
: in un certo momento, io dissi una parola da buon cristiano. mazzini,
di partire, brandolin vuole accompagnarmi in una sua automobile bianca che sullo stradone di
nemici. ungaretti, i-42: conosco una città / che ogni giorno s'empie di
nella vita d'un uomo o d'una gente, in cui un misterioso conforto non
, in cui si esplica o prevale una tendenza, un'idea, un valore,
tendenza, un'idea, un valore, una forza, una prassi, o vengono
idea, un valore, una forza, una prassi, o vengono attuate scelte importanti
a rilevanti sviluppi e ripercussioni, segnando una svolta decisiva nella storia di un popolo
di un popolo o nell'evoluzione di una cultura. h h g
situazione, circostanza, la vita di una persona, caratterizzata o influenzata da un
e coglie di volo, per legare una volontà che non si guarda. carducci
tempo, circostanza, congiuntura in cui una persona si identifica in una determinata parte
in cui una persona si identifica in una determinata parte, per lo più connessa
occasione o convergenza di occasioni in cui una persona riesce a rifulgere per particolari doti
, umane, professionali o a esercitare una funzione di protagonista. carducci,
disgregazione) si perfeziona dogmaticamente, diventa una « fede » trascendentale. montale,
arte, movimento artistico, che segna una tappa significativa e ben definita nell'ambito
battere lo stesso chiodo; e sciorinò una sua storietta delle dottrine di campanella,
, come in zeno, in forza d'una spontanea causalità; e si succedono l'
forza della gravità si sono per l'una parte e per l'altra formate.
e risolutivo (di un evento, di una circostanza). marsilio ficino
rivarola a parigi, comandandogli, in una faccenda di tanto momento per la repubblica
. lucini, 9-45: gli occorse una avventura di sommo momento
carducci. -gravità (di una malattia, di un'indisposizione, di
malattia, di un'indisposizione, di una ferita, ecc.). berni
nel fianco, che, infuriato, fece una piaga di momento nel capo ad astidamo
-capacità, valore, efficienza (di una persona o di un gruppo di persone
i signori vanno assegnati, fanno come una notomia de'servitori di momento prima che
: importanza e prestigio nell'ambito di una comunità o di un gruppo sociale,
la capacità e col valore che a una persona vengono attribuiti e riconosciuti o con
gerarchico; ascendente, autorità di una persona nella società e nell'ambito sociale
interno di un organismo in cui eserciti una funzione e ricopra una parte di grado
in cui eserciti una funzione e ricopra una parte di grado gerarchicamente elevato; credito
importanza economica; rilevanza strategica (di una città, di uno stato, di una
una città, di uno stato, di una regione, di una piazzaforte, di
stato, di una regione, di una piazzaforte, di un'industria, ecc.
ragionamento, di un'opinione, di una dottrina); intelligenza, profondità,
arte); veridicità, fondatezza (di una notizia). lorenzo de'
non aver veduto quello che più di una volta ha visto. pindemonte, iii-186
effetto, influenza, credito (di una preghiera, di una richiesta, di un'
credito (di una preghiera, di una richiesta, di un'iniziativa);
. valore (di un oggetto, di una merce, di una moneta).
oggetto, di una merce, di una moneta). ambrogio contarini, ii-118
poter essere definite come il prodotto di una determinata altra grandezza per una distanza o
di una determinata altra grandezza per una distanza o per il quadrato di una distanza
una distanza o per il quadrato di una distanza (e a seconda dei vari
e tecnici si distingue il momento di una forza rispetto a una retta o rispetto
il momento di una forza rispetto a una retta o rispetto a un punto,
. -in partic. momento di una forza rispetto a un punto: prodotto
azione dal punto). -momento di una coppia: prodotto dell'intensità di una
una coppia: prodotto dell'intensità di una delle forze della coppia per il braccio
di un insieme di masse rispetto a una retta: la somma dei prodotti della
forza o momento quanto e il peso d'una mole d'acqua eguale alla g o
chiamasi quella forza relativa che acquistasi da una potenza in ordine al muovere o resistere al
più si trova moltiplicando la misura di una forza per quella di una distanza.
misura di una forza per quella di una distanza. e in particolare intendesi per
in particolare intendesi per 'momento'di una forza rispetto a un punto fìsso, o
quel punto; e per 'momento'di una forza rispetto a un piano, il prodotto
generale consta di due momenti: d'una moltitudine di uni (possibili o attuali:
a legger bene [orianf] occorre una preparazione;... una facoltà di
occorre una preparazione;... una facoltà di intendere il libro come episodio
di intendere il libro come episodio di una vita, quasi direi come momento dialettico
. ciascuno dei determinati parametri che caratterizzano una distribuzione di dati statistici quantitativi. -metodo
dei valori da assegnare ai parametri di una funzione interpolatrice. 31. con uso
lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. saba, 456: è bella
. pavese, 1-29: c'era una collinaccia... tutta annebbiata dal
un momento l'aria attorno, in una vibrazione senz'onde, facendolo vacillare.
: « ci sta qui a servire una giovine di campagna, che ha nome lucia
pero /... / nacque una zucca piena / di vigor nutritivo, onde
un fiato il suo libro. è una rappresentazione potente: a momenti sbalordisce.
mugolo dolce prendeva a momenti timbri d'una ferocia perduta. -secondo l'umore
questo momento non hawi per noi che una dozzina di lire e domani, giungendo
di cento. tasso, 5-89: d'una in un'altra lingua in un momento
ritenere in vita a provare ogni momento una morte centuplicata. metastasio, 1-i-347:
e sfregiarsi il collo col rasoio è una cosa troppo borghese e,..
e per il momento come costretto in una volontaria, anche se forse soltanto apparente
credere che il trattato di campoformio fosse una necessità del momento, una concessione temporanea
campoformio fosse una necessità del momento, una concessione temporanea per riprender poscia più di
indefinibile,... rivestito di una sorta di campionario di tutte le divise
fascino d'un momento si doveva a una combinazione qualunque, per esempio alla porticina
. vivere nel momento e sentire, con una continua esperienza, cosa sia l'uomo
. gioberti, 2-196: perché mai una disciplina abilitata dalla propria natura a occuparsi
inventori di tali voci, veramente meriterebbero una lapide 'ad futu- ram rei memoriam'.
letter. andare in maschera, fare una mascherata; effettuare o partecipare a un
o partecipare a un torneo o a una manifestazione in costume. - anche sostant
, ii-219: fu fatto danze assai e una mumeria dignissima al modo veneto, chiamate
la sera in palazo del serenissimo vene una mumaria de vertuosi che baiavano ben con
il mio figliolo per desinare insieme in una bettola dietro l'officina. si piglia
bettola dietro l'officina. si piglia una minestra e il mumme, il companatico
di area tose., deriv. da una voce onomatopeica propria del linguaggio infantile;
, 1-3: io t'ho inteso: una gran cosa per mia fè di tanti
vien la mazza, / fatto sarai com'una mezza: / spesso una lingua a
sarai com'una mezza: / spesso una lingua a mormorare avvezza / è la
pulci, 18-118: nato son d'una monaca greca / e d'un papasso
sque'del giovanetto, che sguizzò come una anguilla nel ricevere il colpo. 5
): la signora... è una monaca: ma non è una monaca
è una monaca: ma non è una monaca come l'altre. non è che
anzi, a quel che dicono, è una delle più giovani: ma è della
doij rocco macioppi... e ad una sua nipote, donna maria maddalena,
sua nipote, donna maria maddalena, una zitella sui venticinque anni, d'un
monache che v'erano, v'era una giovane di sangue nobile. masuccio,
verdinois, 257: la demoiselle era una monaca di clausura. di dietro alle grate
-in senso generico: donna che conduce una vita esemplarmentepia e ritirata. navarro della
] a sant'anastasia, la patrona di una celebrità locale, una cosidetta 'monaca di
la patrona di una celebrità locale, una cosidetta 'monaca di casa', morta in
nel mondo antico, era consacrata a una divinità pagana, per lo più con
-hssere fatta monaca: essere ridotta in una condizione di avvilimento e di asservimento.
monaca: consigliare, invitare o costringere una donna a entrare in un ordine monastico
credono troppo bene che, come ad una giovane è sopra il capo posta la
. baldinucci, 9-viii-161: delle femmine una fu maritata a civitanuova e due si
2-713: 'dar la cenciata'e 'dare una cenciata'e 'dare una cenciata sudicia': il
cenciata'e 'dare una cenciata'e 'dare una cenciata sudicia': il che è tratto
[s. v.]: per una monaca non s'ha a guastar mica
sf. termine con cui viene designata una vacca sterile per malformazione congenita (ermafroditismo
con un'altra femmina. hanno desse una conformazione che assai più si assomiglia a
n. 7) e consistente in una somma di denaro o in altro bene
denaro o in altro bene assegnato a una donna (specie se di nobile origine
per altre spese del monacaggio e per una vitalizia sovvenzione, la quale quasi comunemente,
, la quale quasi comunemente, per una consuetudine tollerata dalla chiesa, si dà
occupazione pastorale, si ricorda quale fu una volta nello stato monacale. buti, 3-120
? abbigliamento di un monaco o di una monaca o ne richiama alla mente le caratteristiche
alla destra cala le nere ale d'una sua gran cuffia monacale su cotanta mestizia,
grigio dalle pieghe quasi monacali non disegnava una curva. serao, i-581: sedute,
curva. serao, i-581: sedute, una di fronte all'altra, coi piedi
tristi. d'annunzio, iv-1-85: una zona di lana bianca le fasciava la
carducci, iii-24-18: insegnavo retorica in una stanza di un grand'edificio monacale,
un ordine monastico (un bene, una proprietà). betteioni, iii-116:
dell'istituzione monastica (un sistema, una concezione di vita, una pratica,
sistema, una concezione di vita, una pratica, una virtù); che
concezione di vita, una pratica, una virtù); che si addice ai
stava in vita monacale, nascosto in una isoletta, vicino a sicilia. bizzarri,
giannone, 2-i-511: si è intesa giammai una tanta audacia e monacale tracotanza? disprezzar
monacale. carducci, iii-7-46: ella è una mummia che mostra i lineamenti disfatti dell'
e monacale, per cui si cerca una realtà dietro l'apparenza.
un costume di vita, la pratica di una virtù, un tono e il carattere
la vedeva sempre la mia pisana d'una volta. de marchi, i-456: sebbene
sebbene per ora la giustizia sia d'una gelosa e quasi monacale riservatezza, si
la cameretta di momm- sen era d'una semplicità monacale. barilli, 5-196: intorno
dietro le quali si muove a rilento una vita nascosta, ascetica, monacale,
/ n, 6-263: sorridendo aprirono una stanzetta: in ordine monacale stavano grandi
piangi, o amàzone regale. / una intrepida forza t'azzurreggia, / negli
ad assoluta intransigenza e ortodossia ideologica (una fede politica). b. croce
possiede le caratteristiche tipiche dell'abbigliamento di una monaca (un modo di vestire,
la scelta della madrina. così si chiamava una dama, la quale pregata dai
caratteristici dei mari caldi e forniti di una spinadorsale sottile e aguzza. =
(la prima delle quali trasformata in una robusta e lunga spina dentellata, erigibile
e lunga spina dentellata, erigibile) e una co- dale arrotondata. =
e let- ter. destinare o avviare una fanciulla (o, anche, un
sustanze sue edificare un bel monasterio con una ornatissima chiesa, lo appro- piò e
. leopardi, 691: storia di una povera monaca... che disperata
per forza, si uccise gettandosi da una finestra del suo monastero. de sanctis,
legge di valentiniano; san gregorio una di maurizio, dove era pròibito
caracciolo forino, 164: potrei aggiungere una quantità d'altri simili misfatti e abusi
fu da molti sospettato che potesse essere una secreta intelligenza tra fratelli [di rodolfo
monicazióné), sf. ammissione di una fanciulla o, anche, di un
quanto meno precisato, dal quale deriva una scabrosa libertà. = nome d'
risponde compiacentissima. carducci, iii-25-156: una beatrice vera... fu devota
ciaschedun monastero ha la sua specialità ed una particolare rinomanza: questo è famoso per
infila nel lobo dell'orecchio e da una levetta a molla per la chiusura.
e per lo più vi è inclusa una connotazione affettiva o scherz. e talvolta
: por tava la croce una giovane monachella che aveva pro
l'anno innanzi. tanganelli, v-313: una vec chietta monachella venne,
ghislanzoni, 17-84: la siriani minore è una monachella spaurita... che non
è fatto da un monaco o da una monaca (e ha valore iron.
conseguire la perfezione spirituale attraverso una forma di vita solitaria [anacoretismo) o
gli uomini] ravvisare nel monachismo stesso una grande rivelazione delle più intime e prepotenti
e prepotenti tendenze del nostro spirito e una delle forme più laboriose e stupende della
che cos'è il monachismo, se non una speciale 'unione e intesa di uomini che
, 5-176: forse a cuma era una sede di antichissimo monachismo d'origine orientale
... è nell'atmosfera di una delle più autentiche tradizioni calabresi, il
nel capitolo primo della regola, pronuncia una condanna contro il monachismo girovago, i
mamiani, 9-342: accade di dover cercare una terza grande efficienza di riforma e riparazione
utopia di trasmutare il consorzio civile in una specie mostruosa di monachismo. -atteggiamento
mente è che anzi l'esercizio d'una simile forma d'arte significhi una specie
d'una simile forma d'arte significhi una specie di monachesimo moderno, un rifiuto,
di monachesimo moderno, un rifiuto, una rinunzia, una mistica, una rivolta.
, un rifiuto, una rinunzia, una mistica, una rivolta. = voce
, una rinunzia, una mistica, una rivolta. = voce dotta, deriv
giovane monaca (e vi è connessa una notazione affettiva). luca
stava a lo stillato per amore d'una monichétta graziosina, dolciatina, galantina.
marino, 7-26: chiusa tra'rami d'una quercia antica, / di sua verde
e vi è per lo più inclusa una notazione affettiva o di lieve commiserazione).
ch'era stato tutta notte nascoso sott'una lettiera. s. bernardino da siena
triangolare, fissato nello stipite o in una delle imposte dell'uscio, nel quale
ormeggio. il monachetto è formato da una testa di scalmo arrotondata, sporgente e
o caratteristico di un monaco o di una monaca; che appartiene ai costumi,
200: diliberò de'suoi beni temporali edificare una badia a onore di nostra donna,
e con lui s'acconciò, e missegli una vesta monacile. f. scarlatti,
(e per lo più vi è inclusa una notazione di affettuosa familiarità); mona-
i-101: stringendo il bocchin, fo una vocina / simile a quella d'una monachina
fo una vocina / simile a quella d'una monachina. marinetti, ii-136: fra
rumorosa confusione, nessuno si avvide di una monachina tutta grazia che...
[s. v.]: fare una monachina. quella monachina! aria di
, mostrandosi semplice e schivo, nasconde una certa malizia. 3. cappello
si spengono, lasciando dietro di sé una scia luminosa (anche nell'espressione popol
tornerà bene il fame una baldoria; / che le daranno almen
abbellimento del canto settecentesco, costituito da una serie di trilli. baini [tommaseo
(e vi è per lo più inclusa una notazione di affettuosa familiarità). -anche
: nella novellistica popolare, figlio di una monaca. boccaccio, dee.
b. pitti, 1-250: una cioppa monachina, fodera di dossi f
. b. machiavelli, 102: una cioppa monachina da donna, usata.
boccaccio, 13-140: oltre a ciò una roba di monachino foderata di zendado porporino
di panni monachini, braccia 12 per una, quattro persone. a. alamanni,
. f. doni, 1-5: avete una dozzina di divote che v'impinzano come
v'impinzano come salciccia, ora presentandovi una tortina,... una stiacciata
presentandovi una tortina,... una stiacciata infogliata, insalatine e fiori monachini
in solitudine (anacoreta) o in una comunità religiosa sotto l'autorità e la
generazioni e spezie de'monaci: l'una si chiama cenobi ti, li quali
, 7 (no): di qua una ma trona, terrore delle
7-272: i monaci benedettini devono dedicare una parte notevole della giornata agli studi,
-monaco converso o laico: membro di una comunità monastica che non riceve gli ordini
. 3. dispositivo costituito da una serie di elementi mobili sovrapposti, atto
allo stoppino, come miccia per accendere una carica di mina. guglielmotti, 542
alla durezza dei monaci: dedicarsi a una vita di dura penitenza. s.
..., a vestirsi monaco in una badia di borgogna. pirandello, 8-940
indurvelo, consacrarlo. -fare una vita da monaco: vivere in solitudine,
[s. v.]: fa una vita da monaco. 10. prov
atteggiamento, il modo di comportarsi di una persona non manifesta necessariamente la sua vera
212-35: l'abate viene vestito d'una bellissima cappa paonazza, con li cordoni di
preti e monacelli. algarotti, 1-ix-176: una più nuova fantasia mi par questa che
risana, lo vestono da monacello, con una tonaca grossolana, col cordone,
gavotta; la duchessa di berry improvvisò una scuola di ballo. = dal
tommaseo [s. v.]: una monacùccia di siena ebbe spiriti di grande
. liburnio, 6: democrito volea una mente affogata essere dio, pitagora monada
, indivisibile. l'aggregato a cui pertiene una monade è il suo stato. quindi
12-iii-48: veramente la monade leibniziana è una forza sostanziale che, successivamente esplicandosi,
, cui la terza si aggiunge, quando una forza principale e regolatrice divien centro di
. gadda, 18-277: avviene che una ragione o aggruppamento conoscitivo specializzato o io
o io o monade possa vivere immerso in una più vasta ragione che le sembra esterna
. croce, ii-12-182: s'introdusse poi una cattiva filosofia che costruì il concetto dell
, e il lettore che passa da una poesia ad un'altra -fosse pure dello
-fosse pure dello stesso autore -non segue una linea interna ma compie un salto.
puramente gelatinosi, e molto meno in una « monade », in un «
(un fiore o, anche, una pianta che ha fiori di tale tipo)
è caratteristico delle monadi; che costituisce una monade, un principio unitario, un'
realtà come co stituita da una pluralità di monadi o unità individuali (
entifica gli atti singoli e ne fa una molteplicità di sostanze semplici. gentile,
, col suff. -ismo, che indica una teoria filosofica, una dottrina, ecc
, che indica una teoria filosofica, una dottrina, ecc. monadista,
i-3-146: se le volizioni si seguissero l'una l'altra, per così dire,
concepibilità della riproduzione estetica è fondata sopra una realtà concepita a sua volta come accozzo
nega del tutto la materia, ma pone una moltitudine di spiriti individuali, è essenzialmente
di primo getto... è una figurazione storica, una differenziazione morfologica che
.. è una figurazione storica, una differenziazione morfologica che, pur rivestendo caratteri
con le caratteristiche e le particolarità di una monade e considerato come un'unità individuale
che interpreta la realtà come costituita da una pluralità di monadi o entità individuali e
atomismo dell'universo sensibile bisognerà assorbirlo in una monadologia se si vorrà veramente pervenire a
monadologia se si vorrà veramente pervenire a una costruzione unitaria del mondo visibile e invisibile
monantèro, agg. bot. che reca una sola antera (uno stame).
per lo più si riferisce al capo di una monarchia assoluta o anche di una monarchia
di una monarchia assoluta o anche di una monarchia costituzionale, quando in questa gli
di un sovrano o, anche, con una notazione spreg., l'atteggiamento dispotico
). torricelli, 189: con una figura di poche lineette, prescrivete,
da monarca, né guardan dietro ad una migliara di filippi più o meno quando
prestigio in un dato ambito o in una determinata categoria di persone; chi si
? colombino veronese, lxxviii-iv-108: l'una e l'altra lingua in summo onore
autoritario sui propri dipendenti (e ha una connotazione enfatica o spreg.).
che è caratteristico della monarchia o di una monarchia; relativo alla sovranità di un
, alienissimo dal nostro, inclina da una parte all'egualità democratica e dall'altra al
guerriero. -retto o guidato da una monarchia; attuato sotto un potere monarchico
. favorevole alla monarchia, seguace di una monarchia. mamiani, 3-370: che
de sanctis, lett. it„ ii-407: una conciliazione parve possibile non solo fra il
caratteristico di un monarca (e ha una connotazione spreg., con allusione all'
/ s'ella avrà ben danzato ad una festa / e l " andrienne'si sentì
. figur. entità di genere femminile (una pianta, un fiore, una città
(una pianta, un fiore, una città, ecc.), che occupa
più o meno ampi, è attribuito a una persona sola (monarca o sovrano)
tentata nell'età della restaurazione, è una forma di monarchia assoluta nella quale si
nell'ambito di uno stato regolato da una costituzione ispirata ai princìpi della separazione
il coordinamento dei suoi organi supremi, una partecipazione più o meno simbolica all'esercizio
carica si trasmette, nell'ambito di una medesima famiglia (dinastia), in via
quale la carica è conferita a vita a una persona (avente determinati requisiti legali)
sedizione, e dalla sedizione ad una stemperata monarchia, (cice
se il governo si affida ad una sola persona, ma non
debbono necessariamente an- ch'esse avere una forza ed autorità effettiva eguale eer
gioberti, 5: la monarchia assoluta è una dittatura sotto altro nome; e quando
popolari, i-290: noi vogliamo all'interno una monarchia circondata di instituzioni liberali o,
a dir meglio, tacendo, in una sola lingua, ubbidendo al cenno invisibile del
de la terra sola si potrebbe fare una bellissima impresa per la monarchia di carlo
mandar qui un corpo d'armata; e una simile spedizione metterebbe in italia molte cose
anguillara, 14-323: d'accordo l'una e l'altra monarchia / depon con
utile e ono revole a una provincia non può tardare a diffondersi anche
influenza esercitata da un sentimento, da una passione, da un desiderio, che
del desiderio. 10. predominio di una determinata speculazione e concezione filosofica o estetica
di comportarsi (e può anche avere una connotazione spreg.). muratori,
difetti comuni è l'aver essi formata una chiesuola, piccola monarchia, che fa
aw. con regime monarchico, con una monarchia. bar etti, 1-98:
proprio e peculiare della monarchia, di una monarchia; che ne deriva, che
persona. -retto, governato con una monarchia (per lo più con un
si siedono sfacciatamente tra i legislatori d'una nazione coll'unico interesse individuale e disposti
sostenitore della monarchia come istituto o di una monarchia. foscolo, xiii-2-127: vi
, amava la monarchia come si ama una donna. -sostant. gioberti,
-rivolto a instaurare o a restaurare una monarchia. carducci, ii-3-244:
-i). che è favorevole a una monarchia costituzionale. b.
. -i). che si fonda su una monarchia rappresentativa. montanelli, 97:
esotici, dai vivaci colori, con una cresta di piume e la coda
; orientamento filomonarchico (e può assumere una connotazione spreg.).
uno solo cribroso nel cilindro centrale (una radice). = voce dotta
sm. relig. nell'ambito di una religione politeista, la condizione di supremazia
, la condizione di supremazia attribuita a una divinità su tutte le altre.
capace di un solo tono o di una sola armonia (uno strumento).
: i monarmoni sono quelli che contengono una sola armonia o tuono; cioè una sequela
contengono una sola armonia o tuono; cioè una sequela ordinata di voci armonicamente disposte,
. fornito di un unico cilindrasse (una cellula nervosa). =
. plur. zool. spugne di una sottoclasse di demosponge, caratterizzate da megascleri
è proprio di un monastero o di una comunità monastica. de luca,
. 2. che vive in una comunità monastica. - anche sostant.
in uno tempo verso brettagna si avea una grande magione di monache, cioè monesterio
: mio padre ed alcuni frati entrano una sera e m'annunziano ch'io sarò
da crisi violentissime di brividi perturbatori; una febbre vera e propria solo pensando che
guicciardini, iii-168: mando [fois] una parte de'fanti ad assaltare il monastèrio
bandello, 1-9 (i-123): una mia sorella maggiore... si
. d. bartoli, 2-2-180: una brigata di giovinastri,... condottisi
in cui la pietà si affina ad una levità favolosa. la pietà ha i
,... cavò di monasterio una monaca e se la prese per moglie
come tenne il suo proponimento? in una cosa intanto: nel non mandare in monastero
monaci o delle monache o di una comunità monastica; che ricorda il comportamento
e il sorridente, ci accolse con una gentilezza monasticamente mondana. =
da un fondatore (un ordine, una congregazione, una comunità). ricordati
(un ordine, una congregazione, una comunità). ricordati, 1-5:
1-ii-354: percorsero il porticato, salirono una scala di gradini consunti, fu aperta la
consunti, fu aperta la porticina d'una cella monastica. -estremamente pacato e
angelina] accarezzò costanza quel giorno come una tortorella che stia per prendere il volo
indicibile come dinanzi all'apparizione di una forma soprannaturale. -abito o professione
che ha sede in un monastero (una scuola). cattaneo, vi-3-47:
scrofa o di vitello, sbalzata mediante una lavorazione con ferri a freddo, che
ordine. de pisis, 3-249: in una camera della casa di fronte della rue
restavano accesi. 5. che conduce una vita appartata e contemplativa (una persona
conduce una vita appartata e contemplativa (una persona) o vi si riferisce.
persona; che si pratica individualmente (una virtù). castelvetró, 251:
in un isolamento aristocratico, senza una giusta valutazione della sua natura, dei
autonomi, riconoscendo soltanto il dominio di una divinità naturale. vico, 673
facile di fare abbracciare il monastico ad una giovane, che rinchiusa nel chiostro dall'
atetosi che colpisce un solo arto 6 una sola parte del corpo. =
per nulla la cedono ai monatti d'una volta. pascoli, 2-308: i monatti
greco monos, gaspare bugatti (in una descrizione della peste antecedente), dal
gioni. né sarebbe infatti assurdo il crederlo una troncatura del vocabolo monathlich (mensuale)
, sm. stor. flauto semplice a una canna sola, che ebbe particolare diffusione
carenza, con manifestazioni patologiche, di una sola vitamina nella dieta.
un suo moncherino: quelli avea meno l'una mano. dante, inf, 28-104
inf, 28-104: un eh'avea l'una e l'altra man mozza, /
dando: « vendicatemi », una palla nei reni tronca ad un
d'ali. -arto spezzato di una statua. giusti, 4-i-343: più
? buzzati, 4-190: ledere ne indicò una [statua], priva di braccia
dello stinco. levi, 2-39: una gamba era allungata, l'altra ripiegata
dormitorio un giovane che s'appoggiava a una gruccia perché aveva soltanto mezza gamba sinistra
coperti di piastrelle. -ramo di una pianta potato o cresciuto stentatamente.
l'ho vista messa al sole sopra una siepe vecchia di quercioli: alberelli orribilmente
3. disus. persona monca di una o di entrambe le mani.
si sommergono, tornano a galla con una facilità maravi- gliosa. 4
2. per estens. persona monca di una o di entrambe le mani.
* monchino ': l'uomo che da una o da due mani è stroppiato.
m. -chi). privo di una o di entrambe le mani, degli
braccia intere o, anche, di una o più falangi, per cause traumatiche,
di entrambi gli arti inferiori o di una parte di essi. passavanti,
. sacchetti, v-7: chi ha una figliuola attratta o monca la dà a dio
-in senso generico: mutilato in una partequalsiasi del corpo. caro, 6-736
. -che presenta arti spezzati (una statua). d'annunzio, iv-2-448
(un braccio) o del piede (una gamba) o delle dita (una
una gamba) o delle dita (una mano). ariosto, 18-20:
e dissipati tronchi. bellori, ii-76: una donna... v'intinge le
. v'intinge le dita per ungere una giovane attratta gi- nocchione con le mani
, purg„ 19-9: mi venne in sogno una femmina balba, / ne li occhi
ettore, fattosi dawicino, colpì con una grande spada l'asta di frassino d'aiace
o appare incompiuto, non finito (una costruzione, un elemento architettonico).
allegri, 232: il chiostro ha una colonna infra due lati, / ma
rimangon zoppe o monche: posano da una banda e non trovano dove impostarsi dall'
, insufficiente, in adeguato rispetto a una situazione, a un'esigenza, a un
se tu tronchi / qualche fraschetta d'una d'este piante, / li pensier c'
a que'virtuosi che sono tali per una parte, ma per l'altra zoppicano
per l'altra zoppicano e che hanno una monca, per così dire, ed
, 6-ii-294: tra un uomo ed una donna giovani, che vogliono violentare la
dall'angoscia del proprio problema, quindi una religione, per quanto monca od atroce,
7-355: il libro è monco. e una
la bella canzone. -mancante di una o più sillabe; zoppicante (un
, impreciso, incompleto, parziale (una notizia). [sostituito da]
del tommaseo sul vieusseux tutt'insieme è una delle solite sfilate di notizie monche,
verità trionfi. bacchelli, 2-xxv-449: una notizia fredda, monca, sbrigativa, anche
o, anche, con reticenza (una frase, un discorso, ecc.)
da un contesto coerente, logico (una parolai. nievo, 481: non
ognuno, con frasi velate, ad una causa possente e ineluttabile che aveva determinato
... così avvezza a dare una significazione intensa al suo parlare rotto e
borgese, 1-208: -le do subito una prova di fiducia, -gli disse dopo
: quando si assume la responsabilità di una vita, non si assume anche quella
inaridito, impoverito intellettualmente o spiritualmente (una persona, l'anima). ceresa
, / anci pur di sciaper, sencia una musa, / cose inaudite e invisitate
ci hanno preceduti; noi vi troviamo una plebe di fan ciulli incanutiti
, ii-228: ormai se non ho una sigaretta tra le labbra mi sento solo,
bastonate, le busse: provocare una reazione violenta anche nella persona più pacifica
. v.]: * essere, una data quantità di danaro pagata alla banca
. -chirurg. parte residua di una struttura anatomica parzialmente asportata. -moncone
parti molli rende malagevole l'impianto di una protesi funzionale (e può essere dovuto
). levi, 6-208: una sera arrivò da gaglianello un giovane,
interdigitale: bisognava cercarne il moncone con una pinza, e legarla. -frammento
ii-812: per fortuna la mia non era una frattura, come dicono, esposta.
legno consumato e frammentario è rimasto come una sconvolta e rada criniera di stinchi,
pavese, 8-105: ogni tentacolo con cui una volta sentivo, provavo e sfioravo il
: la vita non è più per me una scommessa... / ma un
morte, quasi per medicare i rami di una pianta inclinata, ha infierito crudelmente sui
di vitalità. moravia, xii-20: una volta abbandonata la pittura, io sentii
senza accorgermene, mi ero trasformato in una specie di rottame o moncone informe.
.. / dalla marina si protende / una catena / di monconi di cuore.
-potatura, eliminazione di germogli superflui di una pianta; sfemminellatura. 2. tess
. in senso generico: donna che conduce una vita brillante, dedita ai piaceri,
il nostro palagio / del potestade per una mondana / che lasciò 11 lume,
india... assassinio / d'una mondana a parigi... / prezzo
: ella si mise a chiacchierare come una piccola mondana di parigi, con una bocca
come una piccola mondana di parigi, con una bocca molle ed elastica che esagerava la
chiedermi chi fosse quella preziosa creatura; una qualche mondana, mi dissi, e
rovina, era stato trovato il cadavere di una mondana. 2. ant.
le mondane, che si sdegnono che una persona infima li vadi avanti. oliva
mondanaménte, aw. secondo una visione della vita radicalmente laica e aliena
in questo atto, osservasse, che una femmina. giovio, i-162: il signor
punto di vista terreno, in base a una gerarchia di valori pratici, materiali,
celesti). piccolomim, 4-48: una stella... si dice che mondanamente
: 'mondanino ': nome volgare d'una specie di grossi colombi bianchi o
manifestazioni, di comportamenti legati a una visione della vita laica, terrena, mate
vai quasi 'mondanità 'e stacci come una spezie; onde, se dicesse
mondanità, il lusso, i piaceri di una vita vuota di contenuto posson talvolta prendervi
vi ricordate, qualche volta. è una rivista leggera, ma in questa rude solitudine
, ma in questa rude solitudine porta una nota di mondanità femminile. f.
... sempre imperturbabile e avvolto da una nube di allusioni, di reticenze,
aspetto... era piena di una gente eteroclita, proprio il contrario di
mondanità, prometti alle tue fibre tentate una giusta misura... e procedi per
pirandello, 5-511: più che a una qualche reputazione letteraria, [la rassegna
valori trascendenti e alla vita religiosa di una civiltà confessionale (e si contrappone per
perde mai d'occhio ciò ch'abbia una volta pur solamente appetito; e nel mondanissimo
, ma è anche un aiuto e una difesa del principe, un modo di assicurare
scala del paradiso, 183: una parola mondana spesse fiate discioglie il pianto
pianto dell'anima ed è miracolo se per una parola spirituale si racquista. b.
che è inflitto nella vita terrena (una pena, un castigo).
stato d'animo: e può avere una connotazione negativa per lo più in contrapposizione
sua grazia di possederlo in eterno è una manna che può addolcir tutte l'amarezze
compagna, non lo fa per procurarti una consolazione temporale e mondana, la quale
baleno. papi, 2-1-11: menava una vita tutta lussureggiante e mondana ed era
era fra di loro la solidarietà d'una profonda comunione d'interesse e di passione
vergogna mondana, missero el corpo suo in una cassa e impeciarla e conficarla, dando
dando scusa che se l'era rotta una posta e però non volevano che si vedesse
. il che non entra bene in una vera conversione, alla quale era necessario di
da ogni impressione mondana, concorrano con una religiosa « ^ ispirazione ad intronizzare nella ca-
piaceri carnali, conducendo per lo più una vita frivola e dissipata, o,
mondano. g. gozzi, 3-2-80: una di co- teste femminette, più presto
, un bel giorno gli misero fuori una caricatura. -femmina o dama mondana
). -anche: donna che conduce una vita corrotta e dissoluta. m
e disonesta, si tolse per moglie una femmina mondana. valerio massimo volgar.
'di mondo '. -che ha una concezione del mondo e della vita non
mondani. 5. che conduce una vita brillante, spensierata, gaudente,
non immaginaste neppure ciò che poteva essere una vostra parola o un semplice gesto pel
agitando davanti alla suocera lo spauracchio di una nuora mondana e leggiera, allora il
perfetti di buon mondano che di imporre una ammirazione immatura,... fra
esclusivi delle classi sociali elevate e conducono una vita brillante, gaudente, frivola,
degli ambienti sociali elevati, dediti a una vita brillante, gaudente, frivola,
, gli parvero ri- dur l'amore una mescolanza insipida e immonda, una volgarità
l'amore una mescolanza insipida e immonda, una volgarità ignobile, una prostituzion senza nome
e immonda, una volgarità ignobile, una prostituzion senza nome. barilli, i-77
barrientos ci ha fatto trasalire più d'una volta. borgese, 1-71: uesti
, 18-28: lui riprese, con una vaga scioltezza mondana: « senza un segreto
con disinvoltura mondana. -frequentato da una clientela o da una cerchia di persone
-frequentato da una clientela o da una cerchia di persone facoltose, che hanno
montale, 3-55: « eppure tu hai una casa tua al mare » gli avevano
società (e per lo più ostenta una vuota e pretenziosa raffinatezza esteriore: uno
il secolo decimosesto... era una letteratura... prevalentemente classica e
... romanzo mondano, che è una novella tirata avanti per trecento pagine.
interessano gli ambienti dell'alta società (una rivista). -cronaca mondana: v.
di problematiche e di contenuti, di una moda culturale. vittorini, 5-53:
e allo studio o ispirato a una concezione della realtà terrena che prescinde da
e da considerazioni metafisiche o trascendenti (una filosofia, un sistema di pensiero,
, io (171): siete una dirittona voi; piantate negl'impicci noi
noi poveri mondani, vi ritirate a fare una vita beata, e andate in paradiso
che ci venga insegnata dalla esperienza, è una certa uniformità nelle esistenze e la successione
-rappresentato sensibilmente (un concetto astratto o una realtà spirituale). chiose sopra dante
e ha, per lo più, una connotazione pessimistica e negativa; e,
che l'anima riempie qua- giù d'una parte di quella compita felicità, che fra
: dire... addio [a una persona amata] senz'altra speme /
-fisico, corporale (un dolore, una malattia). boccaccio, vi-132:
altre stelle fisse ed erranti, si ritrovi una... aerea sostanza prodotta dalla
: a dire viareggio tutti s'immagina una spiaggia e una vita alla mondana.
viareggio tutti s'immagina una spiaggia e una vita alla mondana. -produrre alla
^: 'mondano ': aggiunto di una specie di grossi colombi, altrimenti detti
siena, 493: se tu mondasse una pesca a tondo, se tu la mondassi
: in casa mia mi sa meglio una rapa / ch'io cuoca, e cotta
sono ancora pere, quasi tutte d'una spezie, assai buone e molto grosse et
2-xviii-356: nel granaio e stanze adiacenti una turba di villani di ogni età e di
tagliando manera / ch'ai mondar d'una pera / passa da terza infin ora di
: un'altra pianta... fa una certa sorte di frutte lunghe un palmo
73: sotto la buccia [di una sòrta di fico d'india], che
e presenterei il sano! -eliminare da una vivanda le parti non commestibili o non
misura di due dita, sì che dall'una parte sia la corteccia, e non
tasca. -asportare la corteccia di una pianta o le parti legnose di un
monda di pelle. 3. liberare una pianta coltivata, un fiore, uno
de'gambi, ecc. -eliminare da una pianta o da un fiore le parti
c. f. gadda, 559: una volta lì, davanti la tomba,
leggenda aurea volgar., 278: una volta che uno villano... voleva
lo monda. alvaro, 8-283: è una bellezza di pura geologia, di conformazione
-detergere, lavare (il corpo o una sua parte). m.
ciò che monda, pulisce e raffazzona una donna si disse « mundus muliebris »
corpo. boiardo, 1-78: aveva una pelve, cioè un grande bacino d'
questa pelve fece lui fondere e formare una imagine d'uno idio, molto da
fonti di tucto el comuno... una volta nell'anno e due. sanudo
i rivi. 5. guarire da una malattia con manifestazioni ripugnanti (in partic
peccato. d'annunzio, iv-2-418: era una misera gente affetta di lebbra quella che
iterava il lagno stucchevole... una parte di essa, sperando di mondarsi
pietra. -estinguere, far cessare una malattia. tartara, 147: fu
proprie facoltà terapeutiche (un rimedio, una medicina). pietro ispano volgar.
, 3-49: la sua virtude [di una medicina] è che monda li lebrosi
talvolta distrugge. 6. liberare una coltivazione dalle piante infestanti; sarchiare,
prodezze, se hanno arato le terre una volta sola e seminato,..
. -eliminare le piante infestanti da una coltivazione. citolini, 338: le
algarotti, 1-v-127: presentata ad apollo una lista di non so che erroruzzi, da
che erroruzzi, da lui ripescati in una specchiatissima opera, fecegli mondare il dio
dai dèmoni colui che fu mondato / una volta nell'acqua del battesimo. pirandello
1-34: allor che buia / sopra una terra più s'addensa e fuma / una
una terra più s'addensa e fuma / una nebbia di colpe, iddio le invia
. d'annunzio, i-693: in una vita semplice e profonda / io rivivrò.
primieramente questa esposizione... l'una è che parlare alcuno di se medesimo
non ragionevole. -liberare da una condizione di servitù. ariosto, 14-71
. 9. purificare ritualmente con una cerimonia espiatoria; riammettere una persona al
ritualmente con una cerimonia espiatoria; riammettere una persona al contatto col sacro; consacrare
la macchia di un peccato o di una colpa, ottenendo o concedendo la remissione
, priva di contaminazione dialettali o straniere una lingua; perfezionarla, affinarla indicandone le
-figur. estinguersi, guarire (una malattia). fiamma, 1-473:
locuz. -mondare un aglio: prendersi una botta o una sberla. mescolino,
un aglio: prendersi una botta o una sberla. mescolino, 7: -de
.]: 'far mondarella': sarchiare una seconda volta il grano nell'aprile o nel
guazzo sotto al sol leone una lor povera dote. alvaro, 8-167:
quaglie,... metteteli in una cazzarola con sei belli tartufi tutti eguali
tutte le cose umane, tu dovessi salvarne una sola,... quale sarebbe
, costituito solo dalle parti attive di una pianta, con esclusione dei gambi,
steli, o degli organi accessori (una droga, un preparato). -scherz
volli tagliare i capelli perché altrimenti doventavo una zucca mondà 2. risanato,
2. risanato, guarito da una malattia infettiva (in partic.,
6. purificato ritualmente per mezzo di una cerimonia espiatoria. leggenda aurea volgar