stella mi par tenebrata, / salvandone una, che già non s'allena / e
a. pucci, ii-224: fondò una città over castello in su uno uovo,
la camerina lunga duo passi, onde cadde una madon- netta da tre quattrini, attaccata
, di sforzi che facciansi per ottenere una cosa, o d'incalzare di casi avversi
farsi veder menare al guinzaglio da una ragazzina. lo zio! figurarsi se il
menano: a caso, senza una meta o una direzione precisa.
caso, senza una meta o una direzione precisa. salvini, xxxiv-71
dalle gambe: avviarsi, andare verso una determinata direzione meccanicamente, istintivamente, senza
determinata direzione meccanicamente, istintivamente, senza una volontà precisa. rajberti, 2-142
essendo menati alla morte come si mena una vittima cavata della gregge e scielta,
farlo andare in giro, talvolta senza una direzione e uno scopo preciso. donato
-menare attorno la frusta: esercitare una critica spietata. de sanctis,
: quando volete sostenere o menare avanti una rivoluzione già fatta, avete bisogno di guadagnare
: sahamot, acceso di gelosia di una sua moglie di gran bellezza e perciò
in cattività, cominciò a travagliar or da una parte ora da un'altra i cristiani
destreggiarsi abilmente, con cautela, in una situazione difficile; barcamenarsi. salvini,
caparbietà. bracciolini, 5-1-40: tutta una mattina, / meno e rimeno,
con riferimento a un uomo e a una donna che si intrattengono in un rapporto
1-i-151: volle che promettessi di pagargli una piastra in rama, altri- mente m'
di giusto sdegno, osò dire: una cosa pensa il ghiotto e un'altra il
di'bene, ma io te ho lasciata una porta indrieto che avevo pensata, e
fiso, / entrar lo vidi in una barca vota, / e come vi fu
entro, in fede mia, / una fortuna venne e menol via. bandello,
in domani, tanto che si trova una certa femina... con una
una certa femina... con una falce su la spalla, e ci dà
manico di ferro piegato in arco: una delle estremità di questo, la superiore
la superiore, è girevolmente imperniata in una palla o mela di legno, da
mela di legno, da impugnarsi con una mano o appoggiarsi contro il petto del
l'ingorbiatura, che è il vano di una gorbia o anello quadrangolare, in cui
cui s'incastra la testa quadra di una punta di succhiello, tenutavi ferma con
punta di succhiello, tenutavi ferma con una vite di pressione. puntata l'estremità di
giardino -mi vi trovavo, analizzando con una tanaglia, sgraffignata al legnamaro, un
la polvere ricresce e gonfia, e d'una menata o di due si fa pieno
, 1-i-466: il giovane trasse fuori una menata di grossi dicendo: « poi
il cochiaro nel catino, ne prese una buona menata [di lasagne], de
(98): avendo fatto rovente una tegola, in su la quale e'messe
, in su la quale e'messe su una buona menata di assenzio, di poi
, pieno, / me ne potresti dare una menata. -fascio, fastello, mannello
-via sì, se non a te darò una menata di staffilate. a. cattaneo
tele di ragno], perché con una sola menata ve le spazza via tutte
sette, otto vangatori si rifanno da una parte vangando tutti in fila e l'
che te lo ha, gli dà una menatina e poi il lascia in succhio.
5-329: mi sentirei bene da fare una menatina di sgrugnoni con quei periti,
: mangiava per ciascuno dì... una mena- tella d'erbe minute e beeva
sola. soffici, v-2-573: cominciava con una menatella odorosa di ginepro e di mortelle
forma la nostra intelligenza, voi mi date una menatella,... rivolgendo a
induce la sposa presa e già menata una singulare servitù, e alcuna volta si converte
. portato, trasferito (un oggetto, una lettera, ecc.).
andaste voi a vedere nel diserto, una canna menata dal vento? -manipolato
menate, di lunghezza braccia vj l'una. v. borghini, iv-260: '
pozzi. -tracciato (un segmento, una linea). crescenzi volgar.,
di molti. muratori, 10-i-293: una vita menata in tanti sudori e con
. guidato, condotto (un ballo, una danza). g. gozzi,
, i-23-151: dice il proverbio antico che una danza, / sia quanto vuoisi lieta
noia alla brigata. -celebrato (una cerimonia). boccaccio, dee.
modo di agire e di comportarsi (una persona); stimolato, fomentato (
stimolato, fomentato (un sentimento, una passione, un vizio, ecc.
didone] non si poteva fare inamorare senza una così pomposa rammemorazione di tanti errori e
attigner acqua da un pozzo o da una conserva. gargiolli, 169: il mòzzo
, 1-179: 'menatoio ': è una leva o asta di legno, bilicata
. villani, 12-8: fece fare una sconcia giustizia, che imo bettone cini
dolse e disse alcuna parola oziosa per una imposta che gli era stata fatta,
2. che accompagna, che conduce una persona; che le fa da guida
. c., 38-5-5: povertà è una menatrice nella via che va a cielo
, stronfiando, ne soffriva come d'una smania che gli si fosse messa allo stomaco
méncio, agg. tose. che ha una carnagione sfiorita, cascante, flaccida.
guardie. e, per terra, una cosa come una donna grassa e mencia.
e, per terra, una cosa come una donna grassa e mencia. -di
: la frutta... consisteva in una pera mencia e in un mucchietto di
don matteo, che aveva tirato fuori da una tasca profonda delle brache un quaderno unto
fine, un orologio da pochi denari o una borsa più mencia della mia. govoni
sempre / è diventata goffa / come una scultura aerostatica / con la puntura d'
puntura d'uno spillo / si riduce ad una vescica / schifosa e mencia. jahier
la fece tornare alla forma normale con una leggera pressione delle dita. -cappello
iii-69: il suo * tesoretto 'è una tiritera di 2944 settenari slavati, menci
, vizzo '; il devoto ipotizza anche una correzione tose, di una pronuncia sett
ipotizza anche una correzione tose, di una pronuncia sett. * menso.
e d'errori e più presto bisognoso d'una universal litura che di mutazione o correzione
severo in fatto di moda non avrebbe segnalata una menda nel suo abito o nella spartitura
e ad altri, lezioso e generico: una piccola menda in una celeste poesia.
e generico: una piccola menda in una celeste poesia. ma... se
, anche, l'efficienza fisica di una persona. garisendi, xxxviii-318: lui
. tarchetti, 6-i-634: egli è una persona di distinzione e non ha che un
non ha che un piccolo difetto, una menda di nessuna importanza per l'arte
rinfacciare un difetto, un errore, una magagna; rimproverare, criticare, biasimare
preste zano, / plui varia una femena senza menda et engano. brocardo,
e sonora, insomma bellissimo e senza una menda. pirandello, 6-133: quel vecchio
un torto, di un'offesa o di una colpa. bacciarone da pisa,
: un grida che s'è sconcia una sua vacca / e per la menda ha
uccisa, catturata o gravemente menomata in una battaglia. g. villani, 10-102
incominciò a stimarsi quasi fra le donne una fenice, talché, per onorate che
proprio lavoro o le proprie ricerche su una documentazione attendibile (uno studioso, uno
inganni, insidie (un discorso, una promessa, un giuramento, ecc.)
capo una pelle tenacissima in modo d'una gran borsa. landolfi, 2-149:
ochi mortai di razi accesa / fiammeggiar una stella al modo un sole: /
un motivo di dissapori. -secondo una determinata tecnica. baldinucci, 9-i-156:
vestite, dietro al modo / d'una di lor, ch'avea tre occhi in
vedevo in esso sole alla mana ritta una figura vestita a modo di sacerdote. tasso
, coprendosi solamente le parti vergognose con una foglia. -in relazione con un
paese. cennini, 130: togli una scudella o catinella grande d'acqua o
. carani, 3-184: trasformata in una pianta chiamata, per modo di lei
alamanno rinuccini, 1-256: gli menai una gotata e non lo giunsi bene a
per prenderla a suo modo, piglia una figliuola d'un villano. brusoni,
nostri trattori di seta, persuasi da una ragione a lor modo che l'ovatta
ha dato commessione / ch'io gli trovi una ninfa a modo mio.
6-21: i cocomeri e cedriuoli desiderano una medesima terra con la zucca e di
la chioma dei capelli tonda guarnita d'una ghirlanda. seneca volgar., 3-344
guar date un oggetto con una certa lente, vi apparisce di un
(187): venuta a parole con una conversa, per non so che pettegolezzo
siete voi. e a ogni modo una figlia della quale io son contento,
son contento, non deve vedersi intorno una persona che le dispiaccia ». carducci
: in questo modo voi ristringete in una le molte virtù del cortigiano e l'altre
vita mia parecchie brutte figure; mai una brutta a quel modo. -con valore
pudore quell'imbarazzo, e perciò crederla una... una a quel modo,
e perciò crederla una... una a quel modo, ecco!
alla seconda questione si può rispondere che una progenie per sé non ha anima, e
simil modo infino a pisa, / ched una casa non vi campò intera. boccaccio
. misasi, 3-97: io sono una povera donna,... ma l'
l'istesso linguaggio tanto nel cuore di una contadina che in quello di una signora
di una contadina che in quello di una signora e si manifesta coi modi istessi.
che il chiarore del sole batteva in una pariete di muro, modo che una
una pariete di muro, modo che una facciata di casa sopra il mio capo.
ii-1-224: ogni modo, scrivetemi: anche una lettera piena d'impertinenze.
., 2-7 (196): fece una sera, per modo di solenne
per modo di solenne festa, una bella cena. -sopra modo:
quando l'uomo s'affa- diga in una cosa e poi non viene compiuta in quello
, per quale via (e introduce una prop. interrogativa).
montavano volgar., 43: prese una lancia e dette a rinaldino nelle reni
modo bilanciate si mantenessero che più in una che in un'altra parte non pen-
tutto pieno, di modo che io da una banda molto mi ralegravo e da un'
ferale ordigno, ma all'entrare di una finestra, per modo che, dal
, i-839: accorse ad aspettare i soldati una gran folla, per modo che dovetti
a dire più, che gli darei una gotata; e lui sempre più s'
..: in modo gli menai una gotata. — in o per
vostra rottura mi dispiace: e che dall'una parte e dall'altra dovete far per
regalino (sciocchezze: un profumo, una catenina), egli aveva modo,
misono innanzi a'signori che si facesse una tavola, nella quale si scrivessono tutti i
, 5-60: ho desiderio che noi faciamo una volta il conto insieme e che alle
silone, 5-51: quella non era una bugia, era un modo di dire
modo di dire. -essere una parola vuota, priva di significato.
è un modo di dire, è una materia greggia. silone, 8-126: il
dei'eran le loro essordia; / una parola in tutte era e un modo,
1-i-401: se io nel vangare inciampo una barba o d'un ulivo o d'
barba o d'un ulivo o d'una vite, fo a modo di scansarla.
qualunque imprende un'opera rigeneratrice deve avere una credenza; s'ei non l'ha
modo a uscire se non ricorrendo a una delle frasi più fruste o delle oonsiderazioni
o di modo e di misura: trasgredire una norma; comportarsi smoderatamente, agire scri-
, 6-ii-310: devo parlarvi premurosamente d'una cosa che vi riguarda... vi
... ». -in una forma o in una misura molto approssimata
. -in una forma o in una misura molto approssimata e lontana da quella
oso pregarti a porvi modo e a farti una ragione. -concluderla, portarla a
...; nel tranvai, una volta, ci s'era seduto sopra per
o modo e via: uniformarsi a una certa maniera di pensare, di agire
cose, avevano trovato modo di ficcarci una gita sul fiume. 26. prov
che il reverendissimo cardinal li avia dato una modula di capi tuli riformadi, dovendo
monti, v-13: unisco a questa una lettera del mio borghesi, nella quale
corretta stesura di un contratto, di una procura, di una richiesta, di
un contratto, di una procura, di una richiesta, di una concessione o,
procura, di una richiesta, di una concessione o, in genere, di
far constare di questo diritto egli offre una modula d'interrogatori da darsi ad alcuni
213: oggi mi mandano col giornale una modula d'abbonamento. c. arrighi,
io ardito, illustre signore, inviandole una modula della sottoscrizione e pregandola ad onorarla
). produrre un'emissione sonora (una voce, un lamento, un grido
intonazione; intonare un canto, eseguire una melodia variandola armoniosamente e gradevolmente per l'
mugolo dolce prendeva a momenti timbri d'una ferocia perduta. -sostant.
voci, si ha da usare più tosto una modulazione continuata di gradi, la quale
landolfi, 8-141: questa non era neppure una manovra, poiché io sapevo che qui
gli imi cieli e l'erbe / una vertiginosa lodola. -per estens.
. -per estens. regolare secondo una determinata intonazione; accordare. benivieni
pronom.). risonare armoniosamente (una voce, un grido, ecc.
voce delle selve. 2. dare una particolare intonazione alle parole in un contesto
contesto discorsivo; pronunciare, proferire con una determinata cadenza. -anche: declamare o
labbra nel modular le sillabe espressivi d'una sensualità profonda. ojetti, ii-245:
puzzle '? io veggo, piuttosto, una infinità di sviluppi e applicazioni..
o simile poema, consiglierei che non una sola parte col semplice basso continuo si
miscele e trasformazioni. onofri, 11-66: una mi guarda. modula i suoi gesti
vista. manzini, 8-12: càpita una mattina di uscire di casa, come
non erano per essi [gli intellettuali] una cosa sola. avevano il primo senza
, edificare in modo proporzionato rispetto a una determinata misura assunta come modulo (la
8. fis. variare il valore di una grandezzafisica. -in partic.: far
o la frequenza o la fase di una grandezza che sia funzione sinusoidale del tempo
tonale, realizzare (nell'ambito di una composizione o di un brano musicale e
nella sua esecuzione) il passaggio da una tonalità all'altra, per mezzo di
un tuono o di varii, l'una dopo l'altra, impiegandole melodicamente o
prevede misure che sono tutte multiple di una determinata misura assunta come modulo. -per
. sostituzione modulare: sostituzione lineare su una variabile complessa, tale che ad ogni
-funzione modulare: funzione analitica di una variabile che resta inalterata in seguito a
. mus. con modulazioni, mediante una modulazione. -in senso generico: in
adalgisa] allora, al collo, una collana di palle nere di diametro modulatamente
, il tono (un canto, una melodia); ricco di modulazioni,
, all'ombra della tenda, canticchiava una canzone della patria, lunga, triste,
tono minore. deledda, iii-627: una notte di grande luna lo svegliò una
una notte di grande luna lo svegliò una voce che gli parve venisse dal fiume;
che lo chiamava. comisso, vi-65: una con uno strillo fremente intonò il canto
fachiro. 2. pronunciato con una particolare intonazione, proferito con una determinata
con una particolare intonazione, proferito con una determinata cadenza; declamato o recitato variando
carceri venivano lunghi richiami, modulati come in una lugubre cantilena. 3.
ca- stigliano. -sfumato armoniosamente (una tonalità cromatica). soffici; v-6-130
. funzione modulata: funzione sinusoidale di una grandezza alternata, nella quale è fatta
dispositivo per l'uscita dell'acqua da una condotta o da un canale senza misurarne
: segnale che risulta dalla modulazione di una successione di impulsi. modulatóre, agg
di origine elettromagnetica, usata per modulare una grandezza sinusoidale rispetto a una delle sue
per modulare una grandezza sinusoidale rispetto a una delle sue caratteristiche (ampiezza, frequenza
intonazione di un canto o esecuzione di una melodia accompagnate da variazioni rese armoniose e
vorrei un'aria / che principiasse / con una tenera / modu- lazion. d'este
de'terzetti e quartetti comunemente consiste in una sola modulazione, se si vuole, molto
si vuole, molto espressiva, ma una sola. ne'duetti, per esempio,
ne'duetti, per esempio, comincia l'una parte; indi l'altra le risponde
tirò fuori [la signorina tilde] una voce, che neanche in paradiso. quando
della gorina e bussò. subito udì una voce stridula gridargli di entrare, con
voce stridula gridargli di entrare, con una modulazione lunga e scampanellante. -di animali
. e. gadda, 6-330: una dolcezza ner core a sentilla, vecchia
avvicinava il male per gradi, in una modulazione sommessa. -sibilo,
scoccare dal cielo sopra santa maria maggiore una terribile modulazione, ben nota, quella
musicale e melodica del verso o di una composizione poetica; ritmo, cadenza,
il qual ritmo può dunque ritenersi per una modulazione senza riguardo di tempo. e
solamente melodico in origine. per dirgliene una su questo passaggio dell'accento da melodico
siffatto modello altri ha già preso a ricalcare una storia della pura poesia, in cui
e. cecchi, 9-39: donatello ha una quantità di tecniche, ha tutte le
d'un intrepido scopritore e inventore. una tecnica che conosce le più brutali dissonanze
mi pareva che questa non fosse se non una modulazione della mia e le sue risposte
ciascuno degli ordini classici, per ottenere una proporzione perfetta, nella pianta e nell'
sacre e profane su cui correvano come una melodia agile le modulazioni ioniche della biblioteca
. processo che consiste nel far variare una delle caratteristiche (ampiezza, frequenza,
ampiezza, frequenza, fase) di una grandezza sinusoidale (onda portante) in
(modulatrice): il risultato è una terza grandezza (onda modulata),
mantenendone invariata la frequenza, con una modulatrice solitamente di frequenza minore (ed
di appositi apparecchi (e ciò consente una notevole velocità di trasmissione).
. -nell'armonia tonale, passaggio da una tonalità all'altra grazie a una serie di
da una tonalità all'altra grazie a una serie di mezzi (armonici, melodici
, indice del gusto, carattere paradigmaticodi una determinata civiltà letteraria, di una certa
carattere paradigmaticodi una determinata civiltà letteraria, di una certa corrente culturale o sensibilità collettiva,
-modulo multiplo: blocchetto costituito da una serie di fogli, che possono essere
bollette, inchiostro rosso, protocolli, una diavoleria irta di numeri. panzini, iii-668
un veicolo spaziale, usate autonomamente in una determinata operazione. -modulo di comando:
sbaglio in fatto di contrappunto, non una modulazione che non derivi naturalmente dagli accordi
-anche: la parte propriamente musicale di una composizione vocale (contrapposta cioè al testo
il primo a mandar fuori modulazioni per una voce sola. idem, iii-128:
. manzini, 12-19: è stata spesso una modulazione, un'onda musicale, a
intensità di un raggio luminoso, secondo una legge nota e per mezzo di opportuni
emissione: quando è determinata, in una lampada a luminescenza, dalle variazioni della
provocato in determinate sostanze dall'applicazione di una tensione elettrica, -moduattraversa un mezzo di
ultrasuoni: diffrazione della luce che attraversa una cella a ultrasuoni, di cui è
opposti, che polarizzano la luce in una direzione perpendicolare a quella di propagazione.
modulità, sf. ant. carattere di una proposizione modale. piccolomini, 2-2-22
partisce e divide l'ordine dorico con una misura cavata dalla grossezza della colonna,
b. galiani, 1-14: modulo è una parte presa dall'istessa opera ed adattata
tecnici ed i meccanici un numero od una grandezza di riferimento per determinare altri numeri
della segreta mia vita ascetica saliente per una successione di ritmi è il traverso del mio
eventi insostituibili che, appunto perché accaduti una volta per tutte e sovrastanti alle leggi
sezione di un'apparecchiatura, che adempie una funzione specifica e può essere facilmente estratta
o modellata in modo da lasciare defluire una quantità prestabilita o determinabile di acqua)
dai romani, talché, parlando esattamente di una bocca, non si dovrebbe dire oncia
. questi 75 moduli d'acqua fruttano una somma di lire 353 mila, epperciò
servitù in cui è convenuta ed espressa una costante quantità di acqua, la quantità
un corso d'acqua, calcolata in una determinata sezione. cattaneo, iii-2-15:
più compresi, a migliaia, in una striscia di carta, separati da linee
fustellate e piegati in modo da formare una pila; la striscia alimenta la stampatrice di
di misurazione non decimale, rapporto fra una grandezza e il sotto- multiplo immediato.
un numero complesso, un quaternione, una funzione analitica, un vettore. -operazione
. d'annunzio, iii1- 1106: una potenza... di me, umile
-modulo di. continuità: data una funzione continua considerata in un intervallo chiuso
(anche semplicemente modulo): in una ruota dentata, rapporto fra il diametro
. 19. numism. diametro di una moneta, misurato in mm. -anche
monete antiche. santi, iii-77: una [medaglia] di rame di medio modulo
21. tecnol. grandezza che esprime una proprietà fisica di un corpo, di
di ottenere sperimentalmente un determinato allungamento in una mescolanza di gomma vulcanizzata. -forma necessaria
di 1 / 100 la lunghezza di una fibra (ed è anche proporzionale alla
) esercitata su un'onda o su una corrente portante. = voce dotta,
scala graduata, fondata sulle misure di una figura umana convenzionale, successivamente divise in
. dir. modo o titolo di acquistodi una proprietà. = letteralmente: 4
la normale convivenza fra i coniugi dopo una separazione. l. gualdo,
, accordo provvisorio e informale su una questione pendente, in attesa della stipulazione
or sono quattro giorni, le feci una parte molto seria; le dissi quel che
trovò, fra i quadri e me, una sorta di 4 modus vivendi ',
algarotti, 1-1-15: milady gravely aveva una vesta di moerre di un bel bianco
, 2-240: sfogliando della musica, una mattina, le era venuto fra le
, pallido, candido, magrissimo, con una veste di moerro nero di cui rilevava
oriani, x-4-248: in un palchetto una principessa ottuagenaria, vestita di un moerro
si riferisce, che è caratteristico di una mofeta; costituito dalle emanazioni di una
una mofeta; costituito dalle emanazioni di una mofeta; che emette spontaneamente anidride carbonica
la mofeta è sì forte che produrrebbe una morte pronta. una botte vota di
forte che produrrebbe una morte pronta. una botte vota di vino divien mofetica dopo un
per loro, come si smorzano sotto una campana di vetro. = deriv
vicino al letto. pirandello, ii-1-86: una busta cilestrina sul tavolino di mogano.
rimanente. moravia, vi-355: era una camera da letto matrimoniale, come l'aveva
/ dei libri rilegati, brucia ancora / una grana di zucchero nel guscio / delle
mogano e gli occhi bistrati e ardenti di una luce tutta esteriore. moravia, xiv-266
, a lavori ultimati, proprietario di una parte della terra. =
vitruvio) 'cilindro del pistone di una pompa '. moggétto2, sm.
moggiato, sm. carico o quantità di una merce espressa in mòggi.
staio in due mine di libbre 25 l'una. g. f. loredano,
10-50: ogni dì ci si muta con una foggia, / e que'che non
moggia per cocitura; e debbe essere l'una cotta dopo l'altra; per pregio
, ove... ciascuna vite produce una gran metreta di vino e ciascun albero
di misura della capacità di carico di una nave. beicari, 6-130: uno
beicari, 6-130: uno navichiere aveva una nave di trenta mila moggia.
capacità per liquidi. ricordi di una famiglia senese, 57: espese in vino
misasi, 4-22: ventimila ducati in una sola rendita iscritta sul gran libro; non
è divenuta, da molto tempo, una fabbrica di moggi -e, di questi momenti
tozzi, vi-504: si tratta di scrivere una ricevuta ad uno che ha comprato venti
un moggio per uno staio: dare una resa straordinaria. - anche scherz.
accorsi che c'è in san matteo una semplice lucerna sotto il moggio: perché
, le qualità, le virtù, di una persona; rifiutarsi o rinunciare a esprimere
della sua luce, non volle che una si viva fiaccola stesse più nascosta sotto
laggiù, in qualche parte, / ho una fiaccola rossa / nascosta sotto il moggio
splendore... avere per casa una tal fiaccola, e cacciarla sotto il moggio
! papini, 27-1035: ero come una luce sotto il moggio che non illuminava
non illuminava nessun volto. -tacere una verità. -nascondersi, giacere sotto il
sotto il moggio', cercare o subire una condizione umile e nascosta di vita o
far come molti, che, per avere una volta beuto insieme,...
. e letter. mozzo di una ruota. baldi, 6-17:
da affaticamento, in partic. per una prolungata attività di scrittura); crampo
.]: chi non imprende di voglia una cosa, chi pena a acconsentire,
.. alcune bambinette stavano moge su una panchina, scacciate di casa dall'afa
braccio e se lo trascinava dietro come una seggiola. -ripetuto assume un valore
braccia, a donna sara. era una tonaca, quella. la tonaca da
oramai vivo nei miei gusti come a leggere una mogia traduzione di poeti cari che non
sette principali. = adattamento di una voce tartara. móglia, v
lochi i fondamenti, / e una bella città, mogliàio, fabbrichi. de
tra 'l figliuolo di questo re e una gentilissima fanciulla. leggenda aurea volgar.
con qualcuno: unirsi in matrimonio con una determinata persona. cassiano volgar.,
marito: ha generalmente, nella famiglia una posizione subordinata rispetto al marito, di
storici: nelle società matriarcali gode di una preminenza sul coniuge e sulla prole,
la moglie zoveneta, arecordate che ingenerarai una mandragola! masuccio, 221: la muglia
saba, 95: l'anima mia che una sua pena ha vinta, / con
il canarino non canta / gli hanno portato una moglie / e lui non apre più
-andare a moglie altrui: avere una relazione con una donna maritata.
moglie altrui: avere una relazione con una donna maritata. novellino, vi-85:
, vi-85: calogno, essendo rettore d'una terra, ordinoe che chi andasse a
-andare moglie a qualcuno: sposarsi (una donna). carducci, iii-13-53
rompervi il capo, e però avete una grande miseria. ariosto, 437: or
. -avere moglie e figli: avere una famiglia a cui badare e provvedere e
. -avere per moglie o in moglie una donna: essere congiunto a lei in
cavalca, 20-261: avea [panuzio] una gentile e santa donna per moglie,
moglie: darsi da fare per trovarsi una donna da sposare. ariosto, 349
richiesta formale e ufficiale di matrimonio a una giovane o ai suoi parenti. cavalca
parenti. cavalca, 20-211: vedendo una bella giovane che era figliuola del sacerdote
in, per moglie (o moglie) una donna: sposarla. diatessaron volgar
: la moglie la quale egli prese era una giovane. guido delle colonne volgar.
: bar- tolino farsettai ^ menò moglie una donna vedova, la quale era nerissima
, né superbo; ha menata per moglie una etio- pissa. masuccio, 227:
. -dare moglie a qualcuno: procurargli una sposa, combinarne il matrimonio (con
. giovio, i-204: avendo io maritato una unica nepote e dato moglia al nepote
moglie, dare moglie o come moglie una donna a qualcuno: concederla come legittima
marito). -anche: imporre o consigliare una donna come sposa a qualcuno, sia
e combinando il matrimonio, sia avanzando una richiesta ufficiale (per lo più al
-farsi moglie o a moglie: maritarsi (una donna). libri di
. -farsi moglie o a moglie una donna: sposarla (per lo più
da immondo desiderio di carnalità, rapì una religiosa femmina del suo luogo e sì
». -riprendere moglie: ammogliarsi una seconda volta (un vedovo).
-sposare per moglie o a moglie una donna: unirsi con lei in matrimonio
. -tenere da moglie: convivere con una donna, pur non essendone il marito
moglie, in moglie o per moglie una donna: sposarla. lancia, 3-26
, 3-26: uno giovane re fue in una isola di mare... quando
cominciò a regniare, sì tolse per moglie una giovane donzella, sottile e artificiosa '
non è gran tempo, tolse per moglie una gentil giovene genovese, la quale più
; e presa la dota, essendo una domenica la giovene andata a marito.
moglie e non avesse messo al mondo una bambina a cui dié il nome di roma
sia presto! -ant. fare una promessa di matrimonio, fidanzarsi.
dire che chi ha auto moglie merita una corona di pazienza; ma chi ne ha
ne ha aute due, ne merita una di pazzia, eh? crusca, iv
1-i-207: non c'è fortuna che pareggi una buona moghe. -all'uomo moglie
i. nelli, iii-168: cercando io una sposa al mio figliuolo in livorno,
in livorno,... potrei trovare una dotona, ma non voglio uscir dal
giovane e bella, per andar dietro a una fante... basta che poi
: chi non è coinvolto in una data responsabilità è facilmente portato a dare
, 4-136: la mia mogliétta è una piccola fata. nievo, 3-178: ah
le rondini, accompagnati quasi sempre da una loro mogliettina che non ebbe più dote
mogliettina che non ebbe più dote d'una rondine e fu sposata per amore a
, qui però c'è da buscarsi una discreta dote e una bella moglina.
c'è da buscarsi una discreta dote e una bella moglina. bechi, 3-26:
roma anticamente / si prese per mollièra una pozella. cantari, 289: chi
: e1 fo un castelano / ch'aveva una bela moiere. amabile di continentia,
la servono. pulci, 20-79: una fanciulla, che il loro oste avea,
non, s'avrai di sì detto una volta. liburnio, 129: l'animo
xxxii-1193: che volete fare / d'una moglièra giovanetta e bella, / e che
mese stesso della sua morte aveva balestrato una creatura nel ventre alla moglièra. fusinato,
! -se n'è andata, / una lagrima sincera / giù da un occhio m'
e l'alunnato massimamente, era divenuto una sorta di pubblico passeggio, dove venivano
scegliersi la moglièra. il che era una gran noia a suora geltrude, e in
madonna di questa cittade / ella è una vecchia orribile e severa, / nemica acerba
di più peso, le ordina di pigliarsi una moglieroccia quanto più presto potrà.
avv. letter. alla maniera di una moglie, nel modo proprio delle mogli.
. letter. proprio, tipico di una moglie, di una donna sposata.
, tipico di una moglie, di una donna sposata. papini,
ne fanno mobili elegantissimi, essendo di una grana fine e compattissima, di colore
dall'un de'capi della stanza vi ha una magnifica credenza di mogogano, tutta ben
nominato perché fra i tartari giagataini è di una tribù che propriamente mogol si chiama.
gemelli careri, iii-122: la mogorèira è una pianta che dal mese di febbraio per
= voce inglese, deriv. da una voce araba. mohùr, sm
miner. disus. roccia costituita da una sorta di tufo vulcanico. bossi
e descritta da humboldt, che è una specie di tufo vulcanico, ossia una
è una specie di tufo vulcanico, ossia una lava attenuata ed in seguito agglutinata dalle
ope raio che lavora in una moia. = deriv. da
, benevolenza o affetto nei confronti di una persona, allo scopo di procurarsene la
queste scappate veniva dietro un pentimento, una gran cura di farle dimenticare, a
facevano credere che ad ogni passo eseguisse una reverenza. -gentilezza, complimento; vezzo
piangere perché s'era stroncato, provando una sonata, l'archetto del violino.
che fa e dice, lo fa con una moina e con una smorfietta, e
lo fa con una moina e con una smorfietta, e la dice con parolucce smaccate
della moglie,... facendole una moina infernale, accosto accosto, sino a
il vecchio... [allungò] una mano nelle mani del compagno al modo
un ambiente, da un luogo, da una città. giusti, ii-302: conosco
. ci facciamo guidare... da una norma estrinseca, com'è quella di
dell'espressione, per un fine di una proporzione esteriore, com'è quello di avere
venivano dai vicoli cominciavano ad essere tutta una calca, e ormai si salutavano,
poco dopo a rimproverarlo dolcemente e con una certa. moineria tutta materna, perché
della mòira, ove non è patimento ma una conoscenza più amara del patimento. luzi
loga pietra fissa ed era mossa da una serie di congegni, azionati da forza
terra o vero al mare, come una mola de la quale non paia più
il pane, lo facevano, versando una mola a mano, macinare. guglielmini
sarebbe a costui l'essere gittato con una mola al collo nel profondo del mare
dall'uso. montale, 2-102: una ruota di mola, un vecchio tronco,
peculato, meritevoli d'esser attaccati ad una mola asinaria e non balzati su quella
si rigiran rotando, imitatori / d'una mola mugnaia! salvini, v-463: '
mugnaia! salvini, v-463: 'd'una mola mugnaia'. d'una macina da
'd'una mola mugnaia'. d'una macina da mulino: a differenza d'
animo. térésah, 2-190: sotto una dura mola, / presso un funereo
vittima sacrificale. caro, 12-iii-124: una figura di donna che con la destra
mole: essere imprudente, mettersi in una situazione pericolosa. del carretto, 4-12
, all'interno dell'utero o di una tuba (mola tubarica), di
tuba (mola tubarica), di una massa carnosa o vescicolare, con esito
degli annessi fetali e la formazione di una massa carnosa informe, mentre la mola
magno,... scrive che una dona, credendose essere gravida, avendo
quatro anni; da può'sopra gie vene una disin- teria di sangue grande e parturite
mole, o razionai criatura? moli sono una certa carne animata, che non ha
: non essendo il falso germe altro che una mola piccola e giovane, la mola
d'enrichetta, accaduto ieri colla espulsione d'una mola. gioberti, 4-2-392: l'
: quella [figura] non era che una mola nata in luogo del pulcino dentro
che era dentro un altr'uovo, una mola carnea bizzarramente figurata. 2
la raccolta di versi] per una mola, nata e sputata fuori in un
priva di squame; può raggiungere una lunghezza di due o tre m
tre m e il peso di una t. serpetro, 359:
nel primo aspetto pareva più tosto una massa di carne che un pesce.
due ali gros sissime, una di sopra e l'altra di sotto.
proprio, che si riferisce a una grammomolecola o mole; molare.
-conduttività molale: riscontrabile quando si trova una soluzione molale fra due elettrodi distanti 1
. chim. grado di concentrazione di una soluzione, espressa dal numero di moli
donne molandaie che lo macinano, pigliano una quantità di questo grano e la sera innanzi
, affilare, smerigliare, arrotare con una mola o con una macchina molatrice.
, arrotare con una mola o con una macchina molatrice. -in partic.: lucidare
è proprio, che si riferisce a una mola, a una macina da mulino
che si riferisce a una mola, a una macina da mulino. -pietra molare:
ha la dimensione e il peso di una macina (un masso). monti
per affilare la tua spada, è una pietra molare, un dorso di pietra su
. che si riferisce, che riguarda una mola. -gravidanza molare: gravidanza patologica
gli annessi fetali vengono trasformati gradualmente in una massa carnosa informe in seguito a processi
riveste i villi coriali, nel corso di una mola vescicolare. = deriv
è proprio, che si riferisce a una mole o grammomolecola (calore specifico,
molarità, sf. chim. concentrazione di una soluzione che è espressa dal numero di
dal punto di vista geologico, costituisce una tipica formazione rocciosa sedimentatasi posteriormente alla
mola; che conduce o ha condotto una gravidanza molare, con eventuale ritenzione della
ritenzione della mola nella cavità uterina (una donna). m.
ico, che indica persona affetta da una determinata malattia, sul modello di asmatico
chiara e profonda, apparivano, quasi in una limpida acqua di gemma, le parti
la spianatura, 1'affilatura, mediante una o più mole azionate da un motore
operazione consistente nel lavorare un pezzo o una superficie di un determinato materiale (al
, ecc.) per mezzo di una mola o di una macchina molatrice.
per mezzo di una mola o di una macchina molatrice. -in partic.
di macinazione, costituito essenzialmente da una o due mole, che,
da cavaliere la sua bocca somigliava a una molazza, a un eccentrico. =
sm. operaio addetto al funzionamento di una molazza, nei vari settori in cui
abbru- sciate: tra le quali una fu la casa e li molcelli del grano
a far del agro e del molcente una mischia grata, mentre affliggea dilettando e
letter. procurare un sentimento gradevole o una sensazione piacevole e deliziosa; allietare,
, 1-65: essi vogliono dare all'italia una letteratura originale, nazionale; una letteratura
italia una letteratura originale, nazionale; una letteratura che non sia un suono di
l'orecchio, e trapassa; ma una interprete eloquente degli affetti, delle idee
/ mólcere i colli 'ntorno d'una ebrezza / di rosea luce!
i. riccati, 4-369: or l'una or l'altra donna urta ed assale
alleviare, moderare (un dolore, una pena spirituale o fisica, una situazione
, una pena spirituale o fisica, una situazione spiacevole, ecc.).
rasserenare; ristorare, sollevare spiritualmente (una persona, ranimo, il cuore)
gran sollievo gli molceva lo spirito: quasi una liberazione dalla soffocante e gelata stretta d'
liberazione dalla soffocante e gelata stretta d'una serpe. -in forma att. con
5. calmare, placare (una persona); mitigare, addolcire,
regione storica della romania, sia come una delle repubbliche socialiste sovietiche); tipico
, pur ino creato, sarebbe stato una mole senza ordine. giraldi cinzio,
se noi c'immagineremo esser quella palla una mole di acqua, si dissolverà e verso
acqua, si dissolverà e verso l'una parte e l'altra scorrerà spianandosi. campanella
montanari, ii- 270: d'una mole di piombo, una d'argento vivo
270: d'una mole di piombo, una d'argento vivo ed una d'oro
di piombo, una d'argento vivo ed una d'oro, che siano eguali in
i quali hanno cospirato alla formazione di una qualche piccola mole fossile, come può
dalle fondamenta, che pria ne gettaste, una stabil mole nel mio pentire, ascoltatemi
: il corpo umano, il fisico di una persona (anche nell'espressione mole corporale
e in fattezze. sbarbaro, 5-118: una vettura di piazza; con dentro il
teresa a fianco di quella mole era diventata una vitellina vicino al bue.
cattivo modo d'architettarle deplorabili, sente una pena e uno sfinimento indicibile. alfieri
edificio... a guisa d'una mole sepulcrale o mausoleo, sostenuto da
lande, / state: qui, sotto una mole / grave, v'ascosero il
, 5-i-405: druso vi cominciò a fare una mole per ritardare il corso del reno
: oltr'all'ebano, è in acqua una mole d'aria, unita con l'
, 157: supposto quel principio che una mole d'acqua convertita in aria divenga
considerata come oncia fluente, intendesi essere una mole di acqua che entra e decorre per
mole di acqua che entra e decorre per una luce o bocca larga un'oncia lineare
cominciò più gravemente ad esser afflitto da una febricella. morando, 153: sotto la
1-7-100: era indi a tre miglia in una folta selva e, presso alla riva
(e, talvolta, vi è annessa una connotazione negativa di prolissità, di eccessiva
di considerazioni contenutistiche, che saranno poi una cosa sola con quelle esteriori sulla mole di
pensieri filosofici e filologici '. è una mole di ben 4526 facce lunghe e
edifici materiali o politici è essa anzi una cagione di resistenza e di durata. cadde
nazione, stato, continente che costituisce una potenza economica, politica, sociale particolarmente
mentre che il tempo scorre, ad una cosa di tanto momento quale è dar forma
è dar forma a chi doverà portare una tanta mole. testi, 1-269: io
chim. e fis. particella minima di una sostanza, elettricamente neutra, che conserva
e che le molecole del medesimo abbiano una tale proporzione determinata di figura e di
o disanaloga a'suddetti minimi, risulta una tarda, grave affezione che irrita, dilacera
s'insinuano soavemente, derivando al sensorio una percezione aggradevole. r. cocchi, 1-13
altro uffìzio che di somministrarne alle piante una maggior quantità; se le minime fermentanti
sono i limiti estremi delle trasformazioni d'una medesima sostanza. de sanctis, ii-n-161
adesione e d'ogni obedienza v'è sempre una molecola di libertà, che in uno
. ogni buon meneghino voleva masticare almeno una molècola di me; e non m'
... adombrare appena lo studio d'una grande mente nell'atto stesso che genera
molecolare: cristallo che presenta molecole aventi una propria individualità fisica. -filtro molecolare:
quale si separano i diversi composti di una soluzione basandosi sulla diversa grandezza delle molecole
rapporti che intercorrono fra gli atomi di una molecola, la struttura dei livelli energetici
24. -peso molecolare-. peso di una molecola, ottenuto dalla somma dei pesi
fascio di molecole fuoriuscente dalla fenditura di una cavità in seguito all'evaporazione di una
una cavità in seguito all'evaporazione di una sostanza in essa contenuta. rosmini
tutto prive di sentimento, quali sono una special attrazione molecolare, il magnetismo animale
più importante omogeneità] risulta da una composizione sempre identica a se stessa e
roberto, 6-259: abbiamo in chimica una quantità di sostanze che si possono considerare
come risultanti dal diverso aggruppamento molecolare di una sostanza unica, elementare, primordiale.
molecolare anche leggerissimo corrispondeva la natività d'una idea o d'un gruppo d'idee
la sua cadenza la sua pesantezza: una sorta di disegno molecolare, volatile e
ecc.; può anche sostenere d'iniziare una nuova tradizione, di cui nel passato
o enunciato molecolare: proposizione formata da una o più atomiche (cioè enunciati più
ioni) che, incontrandosi, sviluppano una reazione chimica (e relativamente a una
una reazione chimica (e relativamente a una reazione che avvenga per passaggi successivi,
singolarmente. gramsci, 4-107: tutta una serie di quistioni che molecolarmente si accumulavano
disgregazione) si perfeziona dogmaticamente, diventa una fede trascendentale. idem, 4-100:
,... per poveri, toi una molena di pane, e cuocila ne
, 1-18: lavatevi il viso prima con una molena di pane, che sia stata
lo spiega così: 'portar via una piccola quantità da una quantità maggiore di
: 'portar via una piccola quantità da una quantità maggiore di checchessia; detto per
ventura rosetti, 1-51: si facci una pasta ben molesina e tenera.
constatare se veramente le donne parlano con una cadenza diversa da quella degli uomini,
porte, finalmente fosse venuto a molestare una gentildonna sua parente. giuglaris, 44
e si sarebbe passata tranquillamente, se una gran moltitudine di mosche notturne, di
grandemente molestato. pancrazi, 2-225: una mosca molestava la testa nuda di un calvo
a infastidirlo, senza però venire a una vera e propria guerra dichiarata. giov
-in partic.: attaccare ripetutamente una formazione nemica (per lo più ai
scaramucciare e a fare imboscate, in una delle quali uccise circa sessanta nemici e
aquila saia, x-134: fattosi capo di una forte banda di malmolesta, / ed
non vuole estremo pericolo (un territorio, una città, un che si molesti l'
il savio ch'era un ladro in una contrada, il quale molestava di furto tutta
erano in verona, lo fortificorno con una fossa di opera memorabile. tasso,
clarissimo podestà... fece far una crida, che in pena de la forca
co 'l consiglio o in altro modo all'una o all'altra parte, non
-intaccare, guastare (un frutto, una pianta, ecc.).
5. impedire, ostacolare, disturbare una o più persone nell'esercizio di un'
leggenda aurea volgar., 200: una volta che le tentazioni il molestavano troppo
avevano molestato. -in relazione con una prop. soggettiva. nardi, 1-2-1
questi tempi scripto. -causare una sensazione fìsica di fastidio, di disagio
, affliggere fastidiosamente o anche gravemente (una malattia, un'indisposizione); infestare
; modificare brutalmente, turbare, rivoluzionare una situazione, una condizione, ecc.
, turbare, rivoluzionare una situazione, una condizione, ecc. buti, 1-282
per lo più è in relazione con una prop. finale o con un compì,
grano]. -fare oggetto di una causa. lapo da castiglionchio, 42
con lutti e lai; / ma d'una, che giamai / simil non vidi
, da aggressioni (un territorio, una popolazione, ecc.). dolce
ii-298: questo [l'uccisore] ad una delle tre cittadi dette e ordinate di
, cavatolo fuori di cella, con una cesta in mano attendeva insieme con esso
dalla moltitudine de'cavalli, giungemmo in una risarà molto vasta, dove erano le
il quale gli voleva dare per moglie una sua parente un poco sopra- fatta e
», volendogli inserire che ne voleva una più giovane. -aizzato, innervosito
, in modo indisponente; che turba una determinata situazione sociale con atteggiamenti e
. gozzi, i-53: non mai disgiunta una serva o una sorella dal mio guanciale
i-53: non mai disgiunta una serva o una sorella dal mio guanciale,..
tormento interiore, turbamento; inquietante (una passione). liburnìo, 3-33:
v. a ex. zia per una sua de xiiijmonstra molestia et amaritudine assai
forse l'amore? e il cuore? una molestia. -incarico, impegno, compito
immerso nelle molestie e nelle ansietà di una vasta amministrazione fra le incessanti fluttuazioni dell'
all'ingegno e alla virtù, di spargere una beneficenza. -danno, nocumento,
pace. lambruschini, 4-196: ne hai una donna applaudita forse e vagheggiata da que'
, a beffare, a ferire moralmente una persona. cavalca, 19-252: da
convivenza pacifica di uno stato, di una popolazione, di una città. -
stato, di una popolazione, di una città. - anche: saccheggio, scorreria
leggenda aurea volgar., 1002: una femmina sostenea molta molestia dal demonio,
, da un clima insalubre, da una condizione atmosferica opprimente, da insetti o
della sanitade. pulci, 18-103: d'una punta gli dette nel fianco, che
nel letto per le continue molestie d'una febre acutissima. alberto campense, ii-128
g. del papa, 6-i-23: una strana molestia di petto con tosse importuna,
giungono dai mercati, allontanano dall'abitato una molestia ed immondezza assai grande. carducci
a dire e non osasse e ne provasse una molestia in gola, volesse pur farsele
indebitamente e concretamente idoneo a menomare una certa situazione favorevole in cui si trovi
importunare, annoiare, infastidire, provocare una reazione di ripulsione, avversione, antipatia
v-211: quando i giovani carnali vegono una giovane vana, istimano di lei come
notte atorno, / facendo al van pensiero una gran festa, / per dare alla
pericolo la pace, la quiete di una popolazione, di uno stato, ecc.
alcuna molestia. calandra, 6-297: una mano d'armati... seppero prendere
il pensiero di tanti figliuoli mi cagiona una grave molestia. tasso, 11-iv-520:
apparenza che vi par di vedere in una persona, perché può molto ben essere
perché può molto ben essere che sotto una ruvida scorza si nascondino dolcissimi fatti.
dolcissimi fatti. battista, ii-22: anche una sola azione con molti episodi può renderci
da arnaldo a garibaldi. -provocare una sensazione di disagio, di dolore o
al raggiungimento di uno scopo determinato (una persona);
, a disturbare, a ferire moralmente una persona. giamboni, 151: la
-offensivo, ingiurioso (un discorso, una parola). straparola, 8-2:
patologici, che affligge anche duramente (una malattia, uno scompenso organico, una
una malattia, uno scompenso organico, una funzione biologica alterata, ecc.);
, ecc.); che provoca una sensazione fisica di disagio, di fastidio
: fu subitamente assalito e molestato d'una molestissima infermità. s. bernardo volgar.
i-5-326: la mia grave malattia / è una forte ipocondria, / che non ha
costituisce o può costituire un pericolo, una minaccia per la uiete, per l'
pacifica i uno stato, di una popolazione. nannini, 1-3:
e li soldati, dubitando che fosse una mina, sfilarono a diritta e a sinistra
508): un potere occupato in una guerra perpetua, e spesso infelice,
un'onda di bambagia / simile a una nebbia salisse / avviluppando questi molesti metalli
lagna, fastidiosa come lo stridere perenne d'una molesta carrucola rugginosa. -ingombrante
stomaco. -che stringe dolorosamente (una catena). 5. giovanni crisostomo
impervio, ripido (un percorso, una via); faticoso, disagevole, scomodo
insistenza, in modo assillante affinché compia una determinata azione (e regge una prop
compia una determinata azione (e regge una prop. finale). cavalca
che si sposta da luogo a luogo con una mola portatile per esercitare la sua professione
, 1-i-175: non aveva inteso senza una strana, improvvisa tristezza, il ragazzetto
? ma sì, proprio emporio, una parola che piacque tanto a suo padre
di rame per la stampa dei tessuti con una moietta. = denom.
modo lascivo, libidinosamente (e ha una connotazione fortemente oscena). - anche
così lordo / un folle ardore, una voglia ferina. 3.
dalle parole loro non si cava in tutta una notte sugo né construtto di alcuna sorte
coltivarsi nei giardini perché nella primavera fa una bella ombrella di fiori rossi e verdi
fanno un'altra sorte di bevanda d'una certa frutta che nasce in certi alberi,
la sua specie e non dura, perché una parte si muta in litargirio, un'
terra di s. elia, si trova una miniera di piombaggine o molibdèna, di
contorno esagonale, che al tatto procurano una sensazione di untuosità paragonabile a quella della
, se pensiamo 'atomo'e vediamo una cotal bricioletta di carbonio o di bario
: acido che si ottiene triturando insieme una parte di molibdeno in polvere e due
sforzo che si accompagna all'espletamento di una normale funzione. -molimen climacterium virile:
per lui era buona, purché una desinenza italiana le appic casse
per dei quarti d'ora filati, mentre una salivazione copiosa interveniva all'atto, ad
cedimento che presenta sotto l'azione di una data forza e nella direzione della forza
sottilissimamente lavorato, che per virtù di una certa molla stava diritto sopra la bocca
opera. vasari, i-629: quando una molla che si abbassava era tocca,
. a. cattaneo, i-317: una o due molle gagliarde si piegano all'ingiù
quale si tiene aperta a forza d'una sottile spina di ferro che incontra con
della molla. stuparich, 5-462: una molla scattò sopra il nostro capo,
. pavese, 5-107: lassù c'era una cassa, tante molle rotte, trabiccoli
conico o a tazza: costituita da una serie di piastrine metalliche tronco-coniche elastiche con
molla a pastorale che la sorreggeva, una volta pervenuti all'alloro, alla porta
quelle che si chiudono da sole per una molla a stantuffo. -molla ausiliaria
v.]: 'molla di corde': una corda eterna, fermata e tesa fra
e tesa fra due punti fissi, diviene una molla allorché la si torce, passando
altra libera di cedere alla sollecitazione di una forza contenuta in un piano normale all'
anche semplicemente molla): costituita da una lamina metallica, per lo più a
sottile, avvolta in un piano secondo una spirale d'archi mede, ha un'
estremità fissa e su quella libera agisce una forza contenuta nello stesso piano (ed è
la spirale dell'orologio, che è una molla finissima della sottigliezza di un capello
ne vuole un ben quarantamila a fare una libbra di peso. carena, 1-126
un orologiaio curvo su un panchetto svitare una molla con una piccola punta di acciaio
su un panchetto svitare una molla con una piccola punta di acciaio. -orologio
un pacco di foglie; è serrata da una staffa centrale, opportunamente fissata, per
-molla di flessione elementare: costituita da una lamina d'acciaio, incastrata a un'estremità
posizione originaria di riposo un oggetto o una parte cui è stato impresso un movimento
torsione a barra rettilinea: costituita da una barra rettilinea circolare, incastrata a un'
un'estremità e sollecitata all'altra da una coppia le cui forze agiscono in un
carico agisce secondo l'asse, provocando una sollecitazione predominante di torsione e determinando trazione
semplicemente molla): è costituita da una barretta a sezione circolare o rettangolare
, detta anche 'mol- lone', è una forte molla ripiegata in due su di sé
parte inferiore della cartella; fermatavi in una delle estremità che è libera e curvata
stesso giunge dinnanzi all'atrio dell'hótel una strana vettura di corte, una 'victoria'
hótel una strana vettura di corte, una 'victoria'antiquata a grandi molle ovali.
: 'molla spirale': quella fatta da una filiera d'acciaio ravvolta ad elice, che
loro e alla base, sono isolate l'una dall'altra per mezzo di spessori dielettrici
fuori un coltello a molla, tagliò una gran quantità di rami.
pozzi e delle cisterne, consistente in una piccola verga di ferro ritorta e aperta
che si suona facendo vibrare col pollice una molla e facendo fare da cassa armonica
sue sementi. / la bisogna con una mano sola / tratti, e strappi
tener conto delle ore, mandandosi a basso una per volta sempre che si volta l'
contar le ore, mandandole da parte una dopo l'altra, sempre che si
decapitata] fossero, per così dire, una forza o di intirizzamento o di molla
metallo e di minugia egli è d'una fattura così ammiranda che, se voi n'
g. averani, ii-65: se una spira fatta di molla si libera dalla
, come si fa da noi, con una sola molla, con una girella o
, con una sola molla, con una girella o con una ruota sola? mazzini
molla, con una girella o con una ruota sola? mazzini, 42-233: in
risposta pronta e immediata alle sollecitazioni di una facoltà, di una predisposizione, di
alle sollecitazioni di una facoltà, di una predisposizione, di un'attitudine fisica o
, i-198: molte volte accade che una leggerissima circostanza, quasi movendo una molla
che una leggerissima circostanza, quasi movendo una molla della nostra memoria, ci richiami
3-177: a tali parole, come una molla scattò in me... e
di andare innanzi sospinto dagli scatti di una molla interna lucida e precisa, con
loro modo di procedere, che se una molla ne spingeva avanti il corpo con
corpo con freno, ce n'era una pronta a scattare per spingerlo indietro senza
-atto, azione, comportamento che ottiene una pronta reazione, un effetto immediato.
. pratesi, 1-167: poi minacciava una fuga, e questa era una molla
minacciava una fuga, e questa era una molla d'immancabile effetto, perché il conte
attrazione, uno de'principali ingegni, una delle più gagliarde molle della natura,
15. ciò che, in una concezione sistematica della realtà e del divenire
sostiene, si organizza e si sviluppa una forma di potere politico; strumento istituzionale
, difficili a comporsi gli interessi di una troppo estesa repubblica una e indi- visibile
gli interessi di una troppo estesa repubblica una e indi- visibile, troppo inattive le
, [gli storici] non ci dicono una parola intorno alle cagioni e motivi di
mazzini, 1-233: a fondare [una nuova letteratura] fu d'uopo in prima
i-43: se io avessi avuto al fianco una qualche persona che avesse conosciuto il cuor
pene, senza dichiarare lo stato militare una società barbara, la di cui sola molla
b. croce, ii-n-161: può forse una regola dall'alto togliere dal mondo il
sua molla nel bisogno di vedersi riconosciuta una importanza storica; e premeva su questa
determinati avvenimenti o è all'origine di una serie di eventi o di comportamenti.
affinato nella coppella, il cuoprono con una pezzolina bagnata e ispengonlo nel fuoco medesimo
, 206: [vi era] una cestina d'oro e seta, dentro la
oro e seta, dentro la quale era una spi- diera, un spido, una
una spi- diera, un spido, una graticola, una molle, un tre-
diera, un spido, una graticola, una molle, un tre- piede. bracciolini
: l'oste era a sedere su una piccola panca, sotto la cappa del cammino
non entrare, e gli porse su una piccola pala una sco- delletta, con
, e gli porse su una piccola pala una sco- delletta, con dentro acqua e
ii-591: un vulcano che mena con una mano i mantici e con l'altra,
di molle, tiene il ferro d'una freccia che fabrica. tommaseo [s
i bordi di chiusura e recavano l'una i ganci, l'altra gli anelli
nelle due estremità dell'apertura, in una delle quali sono i ganci e nell'altra
aggettivale): azionato, mosso da una o piùmolle; fornito di molla; che
; fornito di molla; che consiste in una molla, costituito da una molla.
consiste in una molla, costituito da una molla. tommaseo [s. v
tarchetti, 6-ii-253: la mia è una natura a molla, a sbalzi;
natura a molla, a sbalzi; una natura sempre alternata. -con valore
bocca pallida. -per mezzo di una molla, in seguito all'azione di
molla, in seguito all'azione di una molla. crusca [s. v
d'uomini. -come spinto da una molla: con estrema prontezza e vivacità
. v.]: 'come spinto da una molla': di corpo, vivente o
. bassani, 5-119: come spinto da una molla, egli era letteralmente volato addosso
1844) il niccolini aveva osato pubblicarne una imitazione [dei 'cenci'di shelley]:
'è da pigliar colle molle': è una grossa minchioneria. 'molle'intendiamo quello strumento
temere che il re ne abbia combinata una da pigliarsi con le molle. gramsci,
scontato, presso che meccanico; avere una psicologia semplice, elementare. capuana,
proporzioni investigate. -funzionare come una molla. carena, 2-221: nella
. -far saltar su qualcuno come una molla: comunicargli slancio e fervore,
petali. -scattare a molla o come una molla: reagire a uno stimolo fisico
. massaia, iv-199: scattai come una molle, e stava lì lì per
xii-193: un giovinotto... e una ragazza... si riconobbero al
iii-1-282: largo, largo, signori. una figura, / linda prosopopea scattante a
di un certo barstein, nacque a una caterina dori, ultima discendente d'una
una caterina dori, ultima discendente d'una galigai. il casato e la 'nobiltà'
corrente ristagna per un ostacolo, creando una zona paludosa e malsana. bizoni
polpe co'mollacci addoppiati, ch'era una vaghezza a vederle sì linde, co'quaderletti
vota / messa ho la man sotto una pietra fessa / e morso stato son
fessa / e morso stato son da una granchiessa / che ha figliato testé tra quella
2. castagna che ha subito una cattiva essiccazione. nieri, 3-128:
e di sangue grondanti e lordi tuffai in una tazza d'acqua e con una
una tazza d'acqua e con una lancetta trinciai tutti i mollami del palato
avanzava sempre, senza pietà, lasciando una lunga striscia come di arso, uno
,... [alberigo] prese una daga, che jach lo brich avea
] mentre egli al fier gotino / una zucca, che aveva per traverso / nel
le manovre che servono al governo di una nave, che tengono ormeggiata un'imbarcazione,
! -mollare a mano: allentare una corda controllandone lo scorrimento con la mano
quando vennero mollati gli ormeggi, da una botola vedemmo uscire un ufficiale nostro amico
i barbari a nascondersi nelle selve quando una delle nostre navi mollava un poco l'ormeggio
banda', allentare, sciogliere di colpo una manovra senza trattenerne la cima.
sarebbe andato non appena avesse potuto mollare una barca tutta sua. 3.
arteria,... ora l'una premendo e l'altra mollando.
. assestare, appioppare (un colpo, una percossa, una ferita).
(un colpo, una percossa, una ferita). cagna, 1-168:
. boine, i-115: c'è una coltellata, ch'io veggo a tratto
uomo... e gliene molla una cinghiata che si sentì in tutta la
emettere. straparola, ii-132: trasse una coppia di calzi nell'aria e mollò
affetto di forte pudore parolaio, dimostrava una grande ritensione di loquela e mollava le
di loquela e mollava le sillabe ad una ad una. -indirizzare, lanciare
loquela e mollava le sillabe ad una ad una. -indirizzare, lanciare (una
una. -indirizzare, lanciare (una maledizione). viani, 10-220:
vicine, due risate; e poi una voce: -se ti mollavo, imparavi
in mano del nemico (un luogo, una postazione); sgombrare. jahier
, i-512: quand'io dormivo ancora, una sirena raccoglieva impiegati e operai, tutti
. 13. privarsi volontariamente di una persona; fare a meno della presenza
; diventare lento allentarsi (un cavo una corda). crescenzio, 1-125:
lasciato'. 16. disserrarsi (una presa, una stretta). frocchia
16. disserrarsi (una presa, una stretta). frocchia, 161:
palme. -farsi meno rigido (una stagione). d. bartoli,
fra giordano, 2-217: se fosse una torre che sempre fosse combàttuta con le
combattuto continuamente sanza triegua, or con una battaglia or con un'altra, e
, ancora. -in relazione con una prop. subordinata. giamboni, 8-i-46
mollare? per quattro case fracassate, una miseria. - « non mollare)
un giorno mollai. -subire una situazione sgradevole o dolorosa; adattarsi,
esercitare un predominio incontrastato, di svolgere una partedi preminenza. vittorini, 7-8:
nei nostri romanzi -a qualcosa che instauri una tensione in senso nuovo e costruttivo, una
una tensione in senso nuovo e costruttivo, una tensione razionale. 22.
questa forte e quella piano, / l'una tira e l'altra molla.
a chi trae o detiene in arresto una persona, perché la lasci libera.
quando si vuole che cessino di tirare una corda, gridano: 'molla! '.
l'efficacia attivissima di questa voce in una manovra difficile. d'annunzio, iv-2-326
esito incerto. capuana, 15-92: una volta, col barone stesso, durarono
volta, col barone stesso, durarono una mezza giornata a tira e molla. il
: abbandonarsi, lasciarsi coinvolgere completamente in una data situazione o condizione. viani
poi uno stento a mangiarlo asciutto ed una morte nella scodella, che non si molla
troppo forte. carducci, iii-23-74: una pioggerellina scucita, minuta, lenta,
. rammollirsi, maturare (un gonfiore, una tumefazione). trattato delle mascalcie
, lasciato in mano al nemico (una posizione militare). c. li
. assestato, appioppato (un colpo, una percossa). mollato2 (part
un liquido, immerso, inzuppato (una sostanza solida, un cibo).
figur. pieno di brividi, infreddolito (una persona). carducci, ii-3-210
e a lato le stampe; parte in una scomoda camera che avevo a dozzina,
che sia di que'cistici che contengono una materia più molle. c. i
[le orecchie]... d'una materia che tendesse al molle, ma
dapprima il contatto delle labbra, poi una sensazione indistinta di molle, di volut
m. zanotti, 2-32: una palla, cadendo su qualche materia molle
atto a ricevere impressioni; plastico (una sostanza, una materia e, in
impressioni; plastico (una sostanza, una materia e, in partic.,
fassi la porcellana dee dirsi... una spezie di terra molle e bianca.
d'un suggello qualunque, lo lascia come una cera molle, pronto a ricevere la
soffice, vaporosa (un filo, una fibra); morbido, confortevole,
dignità della chioma, che avenga che una donna sia ornata di perle e d'ostro
, 1-59: ebbi l'impressione di una stanza calda, piena di stoffe mollissime e
sono le maniere di filare, l'una che chiamasi a cor letta, l'altra
naturale. d'annunzio, iii-2-72: porta una tunica molle che scende fino ai piedi
; che si può agevolmente intrecciare (una pianta, lo stelo, le radici,
scabra, ma liscia e uniforme (una foglia); che ha petali
teresa, volendosi porre sopra il monumento una lapide di bel marmo, convenne scoperchiare esso
consistenza carnosa, adiposa o cartilaginosa (una parte del corpo umano o animale).
per potenzia ferma. cavalca, iii-99: una piaga medesima molto più si sente ne'
presenta i lembi disgiunti e rilassati (una ferita). zavattini, i-257:
si cade con un gemito senza che esca una goccia di sangue, c'è
bianchi, 88: stringea la mano una saetta e l'arco, / cingea il
più di tutte le altre; con una gioia che le faceva luccicare gli occhi
, 34 (596): vi traspariva una bellezza velata e offuscata, ma non
e offuscata, ma non guasta, da una gran passione, e da un languor
lombardo. onufrio, 257: era una donna vestita di nero, assai bella
li rende più dolci e teneri (una ruga). montano, 1-82:
e delicate, seducenti, voluttuose (una donna). piccolomini, xlv-16:
stesso: si sentiva molle e viscido come una lumaca. tozzi, vi-511: gli
naso appuntito e molle piantato nel mezzo d'una faccia melensa. brancati, ii-280:
o di rilassamento dei tessuti (una ruga). moravia, iv-145:
tatto. moravia, i-146: vedeva una bestia strisciante, molle e piena di zampe
; che impedisce il contatto diretto con una superficie rigida e dura e, in
, un cuscino, un divano, una poltrona, un materiale da imbottitura e
). bacchelli, 1-i-463: preferiva una buona e molle carrozza a due cavalli
sodo e compatto, che non offre una base stabile, un solido fondamento, un
poroso, permeabile (un muro, una parete); che ha scarsa consistenza e
il fiume,... / chiude una via e un'altra e si confonde
-che ha la corteccia permeabile, porosa (una pianta, un ramo, la radice)
sfanno ossa e catrami. -fragile (una ramificazione cristallina). campailla, 10-13
-soffice, leggero, lieve (una nuvola); rarefatto, sottile (
nubi, nel cielo, ma solo una nebbia molle che s'intenerisce e s'
,... verdi ha fatto una tragedia... con...
tragedia... con... una trama molle quanto una matassa. landolfi
... una trama molle quanto una matassa. landolfi, 2-200: molli viluppi
legato o fissato con forza sufficiente (una tenda); non ben teso, floscio
); non ben teso, floscio (una vela). buzzi, lxxv-122:
raggiunto la pienezza dello sviluppo fisico (una persona). simsgalli, 9-95:
. simsgalli, 9-95: canto di una fanciulla in attesa delle nozze. 'io
fiori vaghissima. -che non richiede una laboriosa masticazione; facilmente assimilabile, digeribile
agevolmente fendere, solcare, attraversare (una massa d'acqua, le onde del
asperità, impedimenti (un cammino, una via); agevole, piano; che
in partic.: che si profila su una superficie li quida (un'
landolfi, 8-150: il vero inferno è una cosa senza rumore. esso non delira
esso non delira o infuria, non è una bestia feroce, ma un che,
inganni era molle e dolce, un budino una torta trasudante panna montata e zucchero.
, dolcemente voluttuoso (un bacio, una carezza, un abbraccio). \
, restavano unite un istante come per una molle carezza. 23.
, 1-ii-307: basta a placarmi / una molle risposta. parini, giorno,
a mezza voce [il marchese] con una 'er re'molto lieve,
re'molto lieve, quasi aspirata, e una 'esse'infantile, molto dolce:
, ii-2-102: è piuttosto bella; in una continua indolenza sorridente, parla molle molle
24. che ha suono gradevole (una parola); armonioso, musicale (
parola); armonioso, musicale (una lingua, un vocabolo, un suono
della stanza. muratori, 5-iii-209: una singolare proprietà di quel linguaggio [francese
suoni della lingua italiana si temperano in una armonia ineffabile che annunzia la quiete.
bal- ducci rendeva erede il marito d'una minor parte della sua sostanza.
raffinato, elegante (un verso, una forma metrica, una composizione poetica)
un verso, una forma metrica, una composizione poetica). -anche: languido,
prima crociata'; e la bellezza di una poesia molle, semplice, armoniosa, qualche
al tocco molle / spirano i marmi e una città s'estolle. idem, ii-78
-soave, piacevole, armonioso (una musica, un suono, il canto
foscolo, gr„ ii -54: l'una disveli a noi come a beata / molle
rose avevano un odore troppo molle, una grazia troppo delicata. guglielminetti, 1-77:
spande l'estate tormentosa e fonda / una remota nostalgia dal cuore. -dolciastro
loretino. 29. illuminato da una luce tenue e chiara, delicatamente soffusa
di fiacchezza, di snervata serenità (una stagione, un clima); temperato
-che emana un mite chiarore, una luce delicata, soavemente diffusa (un
sorgono dolci e candide dal passato ad una ad una! marinetti, 2-iii-72:
e candide dal passato ad una ad una! marinetti, 2-iii-72: con sciacquio
un colore); appena accennato (una sfumatura); ondeggiante, fluttuante (
idea. la pina dà mano a una patata che c'era in un sacco,
ubertoso, fecondo (un luogo, una regione, un paese).
festoni, sotto le tende tirate dall'una all'altra casa, ora più fredde e
presso che spenti / un'aria molle ed una lingua arguta. cerretti, xxii-485:
, piatto, tranquillo, immobile (una distesa d'acqua). zavattini,
trasimeno. campana, 11: ricordo una vecchia città, rossa di mura e
1-114: ho fatto una marina a frusta di cocchiere, molle
(un ragionamento, un'argomentazione, una trattazione). buti, 2-598:
difficoltà i propri favori, compiacente (una persona, l'animo, l'indole)
si usano per impedirle e si prepara una generazione molle, inetta, snervata.
, nell'atrio dell'albergo aveva sentito una mezza frase di suo padre: «.
«... cresce molle come una ragazza ». landolfi, 8-194: la
scempiate commedie e tragedie, e soprattutto una montagna di stoltissimi melodrammi secondati da
montagna di stoltissimi melodrammi secondati da una musica la più dinervata e inducente nel popolo
romagnosi, 18-86: i piaceri di una vita molle, distratta o spettacolosa devono
del cielo. -caratterizzato da una vita pacifica e felice (la mitica
l'eccellenza de'suoi istituti e per una legge continua di pubblica educazione, che
fuggiranno, aperto a caso / sol una volta, e nelle rotte righe / trovato
, comodità, lusso, raffinatezza (una dimora). ariosto, 7-48:
di molle. guglielminetti, 2-3: è una notte di fine settembre torbida e molle
, seducente, in cui non può prosperare una civiltà dura e implacabile.
ai piaceri amorosi; che deriva da una sensualità accesa, eccitata; erotico,
. -che esprime sentimenti morbosi (una parola). tommaseo [s.
due sorte di musica si trovano, una ferma e grave, l'altra molle e
, 200: nella sua voce [di una melodia] entra il lamento impotente,
in altri poeti... è una voce molle che passa dal pianto al
, un verso); privo di una salda struttura, incerto, approssimativo (
in periodi multiformi e difformi, con una sintassi molle e cascante, con una
una sintassi molle e cascante, con una punteggiatura vaga. -languido, lezioso
-languido, lezioso, affettato (una lingua, una pronuncia).
lezioso, affettato (una lingua, una pronuncia). muratori, 5-iii-217:
languido fino a sfiorare la morbosità (una sensazione, un sentimento, un atteggiamento
da un troppo rigido stoicismo o da una troppo molle delicatezza? paolini massimi,
8-122: questa confusione non era che una rinnovata difesa dei suoi sentimenti più inerti
, d'intorno alle cui puerili tempie una lieve fiamma s'accese e con molle e
carrozza ricomparve dinanzi alla villa... una bella signora... saltò giù
più molle. -che rivela una graziosa indolenza, un languido abbandono (
un languido abbandono (un atteggiamento, una posizione). pindemonte, ii-64
, col gomito sul davanzale, in una posa molle e sognante. de pisis,
donne ilari e molli / l'approdo d'una zattera. -che cammina con
, fragile, gracile, cagionevole (una persona, la complessione). -anche
coraggio? tasso, 6-86: perch'una volta anch'io l'arme non tolgo
, 303: or come potè mai una femmina [susanna], renduta sì molle
. lanzi, i-227: angioli di una beltà che troppo ha del molle e
-per estens. che si addice a una donna. commedia di aristippia, 9
a metà aprile la campagna aveva ancora una sua grazia tardiva: solo ora,
come du vesciche sierose, piene d'una stordita e un po'imbambolata malizia.
, a ogni curva del suo volo, una molle gracchiata. gatto, 1-67:
inferto con scarso vigore (un colpo, una percossa, un urto); debole
guerra cominciata scarsa e molle dal- l'una parte, compressa con forza ed astuzia dall'
ha la punta rivolta verso terra (una lancia). sacchetti, 213-9:
rifrange debolmente la luce; che emana una luminosità iridescente e lattiginosa (una pietra
emana una luminosità iridescente e lattiginosa (una pietra preziosa). landino [plinio
il cuore, formarono parecchie giunte, una nella città, altre nelle provin- cie
. croce, i-4-146: nasce da ciò una disposizione tra indifferente, accomodante e molle
.. questo non dolersi non avviene senza una gran mercede di crudeltà ne l'animo
e di stupor nel corpo: l'una de le quali cose è dura e fiera
piena, comoda e intima, ma d'una intimità ambigua,... e
caporali, ii-59: la corte si dipinge una matrona, / con viso asciutto o
casa. gadda conti, 1-389: era una grossa figliuola, un po'molle,
, amorevole; intenerito, commosso (una persona, l'animo, il cuore
affamato. cantari, 18: ad una rocca, che era in mar, me-
dio come siete molle! siete inzuppato come una spugna, siete! pascoli, 211
molle / di sudor, come dopo una gioconda / corsa di gara per salire
cielo, sparto di stelle tessute, e una gonna della porpora del mare senza verun
porfido] a poco a poco con una sega di rame senza denti tirata dalle
le sue ascelle non depilate, di una villosità molle e nera, dava un senso
23-245: il mio fattore veniva da una gagnaia che è qui sotto il prato
f. lana, 43: si pigli una tavola di legno dolce e molle.
11 di febbraio, l'anniversario d'una sera nebbiosa e molle in cui i
viene il bello: / aver rotto una gamba, esser giuntato, / la pri-
dianzi 'l monte, e perché tutto ad una / parve gridare infino a'suoi piè
(un unguento, un balsamo, una sostanza oleosa). renieri, xxxvi-70
onda alquanto grande; poco penetrante (una radiazione). - in partic
uguale o superiore a 6 nm (una radiazione rontgen). -che ha debole
debole potere penetrante (la componente di una radiazione cosmica secondaria che è trattenuta da
, 015 m) - che richiede una differenza di potenziale non molto elevata per
76. fonet. liquido, sonante (una consonante). - anche: palatalizzato
che possa conoscersi differenza nella pronuncia d'una lingua o dell'altra; come si
la prora dalla direzione del vento (una nave). dizionario di marina,
. medie. polso molle: che fornisce una particolare sensazione di mollezza al dito che
qualsiasi sostanza liquida nella quale s'immerge una sostanza o un corpo solido (per
portavano delle lenti state in molle in una zucca d'acqua, che già cominciavano
a molle / dentro un lago, una fonte ed un pantano. g. gozzi
, dominabile; bonaccione, semplicione (una persona, il carattere). -anche:
a grave colpo s'arrende. non è una salamandra che resiste alle fiamme; è
mia durezza diventò molle. -essere una foglia molle: essere privo di iniziative
: anche voi, avvocato-awocà, siete una foglia molle. ma come? dico io
molle nel fiume, legati ad una corda, fluttuanti nel sudario candido per
molle. il trave m'aveva fatto una larga ferita nella fronte, da cui
/ pregare, un lungo amore, una continua / battaglia un duro cor spesso
onde si estolle. -commuoversi (una persona); mitigarsi (un sentimento,
cioè nella parte men dura: urtare una schiera di soldati più deboli;.
bere del vino. -intervenire in una questione, in un dibattito; dire
, se prima non fate tanto, o una gran parte di quel tanto, che
435: voi avete, canonico, una linguaccia, che dio vi perdoni: taglia
e piove. -ridurre qualcuno una pasta molle: svigorire, togliere ogni
ond'egli era divorato, lo aveva ridotto una pasta molle, a disposizione di quelle
-tenere gli occhi in molle: implorare una grazia con le lacrime agli occhi.
e, se trovasse molle, dare una strizzatina. 84. prov.
. ibidem, 354: essere una zuppa e un pan molle. (dicesi
zuppa è pan molle: per indicare una sostanziale eguaglianza o equivalenza. capuana,
pendenti verso terra, che masticate han una certa mordacità come pepe. questi produce
rosseggiano, e da'rami pendenti fanno una vaga mostra dall'agosto all'ottobre.
boine, ii-131: stavan dell'ore in una saletta sul l'orto,
, dove ne viene de'marini una infinità, quando hanno mutato il guscio,
leone di san marco effigiato, secondo una stilizzazione che lo rendeva simile al cancer
che è dolcemente, suggestivamente diffuso (una sensazione). boine,
sm. movimento ritmico ed elastico di una parte del corpo (con partic.
o da un congegno in seguito a una sollecitazione e sfruttando caratteristiche di mobilità,
, con urti sordi e molleggiamenti di una nave tra onde larghe. 4
gran trotto, arrivò al buon ritiro una berlina dorata, molleggiante, tirata da
il seno che spiccava acerbo, era una gioia a vederla camminare. soffici,
2-24: le donne camminavano imprigionate in una gabbia molleggiante di vimini, parata in
. { molléggio). cedere a una sollecitazione, a una pressione, a
. cedere a una sollecitazione, a una pressione, a un peso, deformandosi
lorini, 132: bisogna perciò fare fermare una terza colonna, in piè, simile
proprietà elastiche più o meno notevoli (una molla). panzini, iv-431:
veicoli del globo. sbarbaro, 1-78: una limosina... si arrestò a
, ii-160: non era di certo una giornata tra le più indicate per visitare
le più indicate per visitare venezia. una nebbia fredda molleggiava sulle acque e annullava
. cecchi, 5-54: di cima a una staccionata, molleggiano e lampeggiano suntuose le
le lettere che indirizza al cavaliere con una semplice sopraccarta per me; cosicché si
la sensazione di un movimento naturale (una scultura). rajberti, 2-137:
, 476: 'molleggiare un cavo, una catena in lavoro': fargli subire delle inflessioni
disus. mollare un cavo ® una manovra, a ripresesuccessive. guglielmotti,
, agg. dotato di molleggio (una poltrona, un divano); reso
, agg. letter. che riflette una luminosità delicata e morbida. boine,