ancora fra i vapori e friggeva come una mosca caduta in una ragnatela. c.
e friggeva come una mosca caduta in una ragnatela. c. e. gadda,
corpo dalle contrazioni del cuore: è una tavola oscillante su cui giace il paziente
891: or fa'ragione che uno compri una balla di mercanzia cinquanta fiorini e vendela
vase di rame concavo a guisa di una balla, che abbia il collo lungo,
108: in ancona... una balla di mercanzia sottile pagava un ducato,
: bisognerà che voi crediate che d'una balla di lana, il guscio o invoglio
. e il sig. dati ne fa una gran balla, e a suo tempo la
quanti baiocchi e paoli per il porto d'una balla di libri provenienti da venezia.
4 (58): predominato da una tal fantasia, studiava tutte le maniere
sue goffe rotondità che la facèvano sembrare una balla di cotone, lui con quel
un'enorme balla, immobile, accanto a una lunga tavola ingombra d'un po'di
la mia moglie è già ridotta come una balla di cenci unti, che non
sacchi di riso sfilanti dalla punzonatura doganale una sottile rotaia di bianca neve, dei barilotti
, sono rimasto a mezz'aria con una gamba sui libri e con quell'altra
onde sorridendo rispose loro che gli mostrasse una città megliore e d'ogni cosa più
non avevano nemmeno provveduto a coprirlo con una tettoia e, quando pioveva, le donne
le donne si riparavano alla meglio mettendosi una balla in capo. 3.
dal frane. * balla (che è una forma dialettale longobarda per palla);
classe privilegiata. -balle, disse una magra e sfiorita con accento sfiduciato,
la mostra dei poeti che erano in voga una volta... peccato che
gnifica frottola, fandonia, sciocchezza gonfiata come una balla ». ballàbile
, agg. che può esser ballato (una musica, un motivo, una canzone
(una musica, un motivo, una canzone). leopardi, iii-374:
radio e dopo molto raschiare si sentì una canzone ballabile. 2.
. sbarbaro, 1-176: soltanto a una donna gli occhi si conservano vispi: udirle
benivento di notte, vidde in sur una aia ballare molta gente, donne e fanciulli
: in quello i'sento / sonare una zampogna dolcemente, / tal che del
ninfa con un suavissimo concento, cantarono una canzona. tassoni, 8-68: tutti in
dalla vertigine, mi pareva di seguire una musica turbinosa, mi sono lasciato trasportare
rima, creda, la costringe a dire una cosa ridicola. ma le pare?
fantoccio... gli ballava davanti con una persistenza spietata. de marchi, i-755
. bramati, 4-202: « tornai come una povera bestia che va al macello,
6-107: sapeva improvvisare su due piedi una piccola cena gustosissima, facendo ballare le
. essere troppo largo (un abito, una manica, una tasca, un recipiente
(un abito, una manica, una tasca, un recipiente, ecc.)
appunto. de amicis, 1-8: una rapida corsa, un gran battere di borracce
5. tr. ballare un ballo, una danza (una polca, un valzer
. ballare un ballo, una danza (una polca, un valzer, un tango
, un valzer, un tango, una samba, ecc.). -anche:
. lorenzo de'medici, 5-9: ballavi una certa danza, / che il fa
sannazaro, 229: dipoi ciascuno prese una signora per la mano, e ballò la
, / che parea ch'ei ballasse una canaria. beltramelli, i-669: a
i-669: a festeggiare la vittoria, una sera, bucalosso si ubbriacò e,
m. adriani, 3-1-188: è una spezie d'incontinenza,...
la presenza di un rischio, di una deprecata contrarietà (come a dire:
cavare i denari di tasca, diventa una manica di protestanti, peggio dello speziale
per farvi ballare i sorci, che è una vera porcheria! -prov. -quando
forse dal gr. @axxipó <; (una sorta di pesce); ma le
mia pietosa, / che parla d'una donna disdegnosa, / la qual m'ha
me fiera e superba alquanto, feci una ballatétta ne la quale chiamai questa donna
alcune altre carolette fatte, essendo già una particella della brieve notte passata, piacque alla
7): poi che alcuna stampita e una ballatétta o due furon cantate, lietamente
chiarita mi tira d'andare a dire una ballattina appiè di quella finestra. pulci
dove presi per mano un uomo ed una donna giravano cantando intorno certe ballate.
medesimi testi dà nome di sonetto ad una sua lunga ballatèlla. magalotti, 2-41:
teo,... / che di una freccia in petto / gli desti per
teoretica tra romanticismo e classicismo, pubblicando una traduzione di due ballate di burger. nievo
orazio or di un epigramma latino or di una ballata tedesca or di una greca.
or di una ballata tedesca or di una greca. fogazzaro, 4-187: ero allora
i morti camminano in fretta, come dice una ballata tedesca. vittorini, 5-1 io
esterno, per stabilire un passaggio, una comunicazione, ecc.); galleria
; galleria in legno nell'interno di una sala; palco, veranda.
18: ballatoio... è come una strada alta, situata o fuori delle
per passare dalla parte di fuori da una a un'altra abitazione, o per
ballatoi. algarotti, 3-148: in una stanza, per esempio, è dipinto tutto
la base interna o esterna della cupola di una chiesa, ovvero ricorre internamente nella chiesa
ballatoio, su per le scale vedevo agitarsi una folla attonita, mormorante, che quasi
alcuni di quei casolari volgevano alla strada una facciata rigata da scale e un ballatoio in
della finestra a usciale che dava su una specie di ballatoio, dov'era puzzolentissimo il
altezza, al quale si monta per una scaletta mobile. luce, lindura, ordine
finestre anguste. stuparich, 5-372: una piccola porta massiccia su una spaziosa entrata
5-372: una piccola porta massiccia su una spaziosa entrata, piccole finestre su un
seguivano il pendio del valico, formando una complicata scala di terrazze e ballatoi.
pasolini, 1-95: andarono su per una scaletta, poi per un ballatoio di
sulla strada parallela, e bussarono a una porticina, già schiusa e da dove usciva
di bertesche e di caditoie, rivelano una non dubbia distinzione architettonica nella struttura massiccia
bellàtórium * galleria di combattimento '(di una nave), dal- l'agg
di tra le grétole rarefatte d'una gabbiola che pende dal palchetto in
, / ch'ella se lancia com'una capretta. firenzuola, 122: ell'
quel che poteva ballar con essa pure una danza. collodi, 465: si mise
barilli, 6-164: le stesse ballerine hanno una bellezza innocente, un'aria devota come
tarantella. sbarbaro, 1-23: in una primavera posticcia di tela e cartoni,
un bel viso di donna è sempre una gran cosa; ma il non esserci tempo
mai ferme. alvaro, 12-32: una sera qualcuno aveva sparato un colpo di
aveva sparato un colpo di rivoltella contro una ballerina, mentre sgambettava sul palcoscenico.
dispregiativo). pirandello, iv-191: una volta o l'altra, finisce che l'
acchiappo e la sbatto al muro come una gatta... toh, guarda.
, ii-579: la formidabile signora alice era una piccola borghese, e proprio di quelle
tela che poteva ricordare la gonna di una ballerina). montale, 2-45:
ballerino1, sm. chi fa del ballo una professione; chi balla in una riunione
ballo una professione; chi balla in una riunione occasionalmente; chi ama ballare e
mi pare che vengano a sentirmi come una prima donna 0 a vedermi come un
l'amore e la sera primaverile con una breve luna bassa all'orizzonte. moravia
moravia, ii-148: con loro si trovava una sua cugina che durante i primi giri
chiudeva gli occhi ogni qualvolta vedeva volare una nuova lama verso il corpo della fanciulla
set timana ricevuto di leone una balletta di libri. ojetti,
jahier, 266: mi fa una triste impressione questo eroe briaco,
. fagiuoli, 3-1-29: di fare una commedia m'ordinò;... /
colosseo provavano quella mattina sotto il frascame una nuova danza classica. 4
pieno di paglia (di cui, una volta, erano dotate le camerate militari
e pudore e onestà che si vede in una vergine quando surge da sedere e va
. caro, i-346: fileta concertò una musica di sam- pogna, lapo una
una musica di sam- pogna, lapo una stampita di pifari, driante fece una
lapo una stampita di pifari, driante fece una moresca, lamone un ballo a riddone
riddone. vasari, ii-321: trovandosi una sera a certe nozze in casa d'un
ed avendo buona pezza fatto all'amore con una onoratissima gentildonna, fu per avventura invitato
di ballo. leopardi, iii-393: una donna né col canto né con altro
che di divino, ed al suo corpo una forza, una facoltà più che umana
, ed al suo corpo una forza, una facoltà più che umana. settembrini [
vecchissimo rito, venuto fuori quando cominciò una certa comunanza fra gli uomini. esso è
il saltare antico, l'antico fuggire, una finzione nata dalla commemorazione di quanto nella
il suo primo vestito da ballo, indossato una volta sola. moravia, ii-34:
minuetto per esempio, e non di una congiura. pavese, 5-14: tutta la
straparola, 2-2: vagheggiando ora l'una e ora l'altra donna e tutte
, dispose al tutto voler carolare con una di esse loro. et accostatosi ad una
una di esse loro. et accostatosi ad una... le chiese in ballo
è un ballo strano, non ancora una danza macabra, ma quasi. de amicis
1-755: ogni tanto, infatti, una volata del piroscafo e imo scoppio
poco intervallo / che si vedea fra l'una e l'altra gente: / non
in ballo: trovarsi a dover affrontare una situazione intricata e difficile, un'impresa
inizio alla fine, i cantori: una dozzina d'uomini e altrettante donne, furono
desiderava. ariosto, 36-27: de l'una egli e de l'altra il ben
, cioè per lo molto piacere l'una persona all'altra. flaminio, 11
essi delle più isquisite maniere che possa una cordiale benevolenza. segneri, iii-2-22:
queste morti. salvini, 30-1-36: una certa generale civil concordia e benevoglienza.
aveva già finito di mangiare e fumava una sigaretta infilata in un bocchino d'ambra
, iii-1-392: bisogna che le città una volta assoggettate o si facessero propense a
arrisicai,... a farne friggere una solenne padellata. = comp. da
come vari fantastici bengala / accesi in una serata di gala / alle finestre di
dee., 8-3 (241): una contrada che si chiamava bengodi, nella
e un papero giunta, ed eravi una montagna tutta di formaggio parmigiano grattugiato,
, vede nella oscurità per essere dotato di una pupilla mobilissima e meravigliosamente dilatabile, che
sotto il baglior del sole si riduce a una fessura lineare, quasi microscopica. de
umiltà vestuta; / e par che sia una cosa venuta / da cielo in terra
un braccio al collo dispone l'animo a una benignità fuori dell'ordinaria: un po'
accompagni e rechimi a memoria / una famosa, antica e degna istoria. boiardo
, quale ingegno umano non potria immaginare una millesima parte. tasso, 11iii- 1027
l'avevo visto ancora, e d'una bellezza gentile che faceva immaginare all'orizzonte
anche di prima mattina, è tutta una riviera di sole benigno, spazzata sempre
blando. redi, 16-ix-37: fece una purga di benigni lenitivi, nella quale
è stato benigno e piacevole in una persona, può diventar di cattiva natura
dànno il caffè, mi regalano perfino una scatoletta di marmellata, e mi comandano ancora
sciolto (per lo più agganciata a una gru o ad altra macchina equivalente)
talvolta delle particolari congiunture, in cui una subitanea ispirazione sembra muovervi la mano.
e la sottintende e la unifica in una sensazione; ma veggenti benparlanti, tutti
5-103: varese è il capoluogo di una provincia industriale, non però rossa,
e sciolto. palazzeschi, 6-291: una grossa signora molto benportante gli era accanto
... in- somma, è una birbonata, ed io ho detto al signor
11 grido: un uomo di una famiglia benemerita bensì del teatro,
vola, non galleggia e non è mica una nave che abbia raggiunto i nostri dì
vedo. vedo bensì fra due finestre una targa commemorativa del sesto centenario dantesco;
m. adriani'. 3-5-503: m'invitò una sera a cena, come dicono i
cui si fuse. beltramelli, i-237: una dolce festosità prese ben tosto il sopravvento
capo de la scala ridendo, e con una amorevo lezza di cuore,
un dado di sasso, incoronata d'una fronda, pareva ch'ella stesse lì a
stesse lì a darmi il benvenuto: una figura muliebre... ravvolta nel peplo
se, dico, cotesta qualità di una bocca alta di cielo non è troppo benvisa
, per ben veduto, amato, è una sciocca leziosaggine da lasciarsi a coloro
paese. collodi, 351: c'era una volta un re così potente, così
v.]: benzina, nome di una sostanza liquida, composta di carbonio e
dicono che il mondo è fatto come una palla, non c'è più sugo.
in piazza -un nuovo bar, una stazione di benzina, un va e vieni
cui si ricava il balsamo omonimo: una secrezione aromatica della corteccia (fino a
altare illuminato di fiammelle tremolanti, come una costellazione. usciva fuori l'aroma dell'
, 1-215: « mamma * chiese una bambina « che cosa fuma, il
, faceva quel che poteva; ma una sola persona, avesse venti braccia, non
non può arrivare a tutto, in una casa come quella; donne del paese
, a restaurare l'altezza naturale di una nota, che si trova nella chiave
, 2-26-59: perché, saltando sopra ad una macchia, / lo prese ad ambo
/ lo prese ad ambo e piedi una berbena, / come se prende al
, / come se prende al laccio una cornacchia, / e lei battendo tale se
le siepi e per le selve una infinità di piante, si chiama crespino,
contiene, in prevalenza, elementi d'una lingua tronca, mimica, figurata, o
a scoprire che il frammento appartenne a una grossa farsa o buffoneria composta da qualche
e'bercia. col rire una quantità d'acqua o di altro liquido.
sbavando. piranha; chi de l'una / bee, mor ridendo. boccaccio,
che venditori la cantilena lamentosa opprimente d'una turba ruggieri quella avesse beuta e per ciò
106): ed egli, poi che una volta pitava, e berciava come un
, non ebbe fatto venti passi che una salva di fischi e di odi d'uno
come un uragano dietro le sue spalle. una sacchetti, 176-30: io vo'che voi
. pulci, 1-61: avviossi l'una berciando l'altra manzini, n-131: si
della sua impareg là verso una fonte, / dove e'solea ber sempre
monte. machiavelli, 386: ordinò una coppa di vino avvenotte, fino a
: questo l'ho provato / più d'una volta anch'io; ma fucini,
fucini, 410: dopo aver assistito ad una di queste fun non vien
del pisano si era addolcito di una luce di allegria. tempera,
dell'invettiva di uno dei capibanda, causò una zuffa facilità, è passare un deserto
i-29: sono stato questa mattina a bevere una cioccolata dal segretario del su detto e
di fontamara. quasimodo, 2-29: una vecchia venne ad aprire, e alla
da un fiume (un paese, una città); abitare sulle sponde di
: chi bee del fiume del paradiso, una gocciola del quale è maggiore che il
: allora lui gli viene in mente una maniera di liberarsi da quei crudeli pellirosse
, abusare di alcool. -bere come una spugna, come una tegola: smoderatamente.
. -bere come una spugna, come una tegola: smoderatamente. bartolomeo da s
pruova, senza avere il dì bevuto, una sera tornò a casa mostrandosi il più
, 25-138: platone concedeva il rallegrarsi una volta l'anno beendo alquanto più largamente
forse un po'troppo. c'era una vernaccia!... ma, con
vernaccia!... ma, con una buona dormita, tutto se ne va
che m'accieca... mi dà una noia!... ».
invitarci. -bere un bicchiere, una bottiglia, un fiasco, un quarto
sopra: per dimenticare un dolore, una pena, un dispiacere, una contrarietà.
, una pena, un dispiacere, una contrarietà. collodi, 693: l'
ho sempre sentito dire che quando s'ha una paura bisogna beverci sopra, da'retta
altra alternativa (esser costretti a fare una cosa, ad accettare una situazione)
costretti a fare una cosa, ad accettare una situazione). carletti, 17
: noi abbiamo un proverbio, dinotante una precisa urgentissima necessità: bisogna bere, o
, bevendo l'inchiostro, fa trasparire in una pagina le linee e gli scarabocchi dell'
tramonto d'oro, cristo ragiona a una turba e, dolcemente, nel poetico e
-anche al figur.: la luce, una gioia, una disposizione felice dell'animo
: la luce, una gioia, una disposizione felice dell'animo, un sentimento
i-284: eravamo invitati a pranzo da una bella e cortesissima signora e là dove
4-39: bevvi nel suo lungo sguardo una ammirazione inebbriante. dossi, 90: alberto
/ di bene e mal ci fa tutto una lista, / per giuoco, non
9. bere un'impresa, una difficoltà, un ostacolo, ecc.
credere, prestar fede (a esprimere una fiducia ingenua, una credulità disarmata,
(a esprimere una fiducia ingenua, una credulità disarmata, disposta ad accettare tutto
bugie. ma la gente? più una cosa è grossa, più la gente la
più del normale. -bersela: credere una cosa detta appunto per carpire la buona
che è stata fatta contro di loro una satira, ed essi se la bevono per
satira, ed essi se la bevono per una lode. -ant. condurre,
è più facile dargliela a bere a una di loro che a voi. bacchelli
/ che nell'inverno a punto / una pulce vi fosse? / eh, i
chi ci beve grosso. il non sapere una cosa può anche non far vergogna a
non eccede punto, anzi è moderato come una donzella nel bere. moniglia, 1-3-203
del rumore, sparavo a rigamonti con una « beretta * che avevo comprato qualche tempo
, e il ballo è composto sopra una canzona, che si dice la bergamasca
della città di bergamo, e da una canzone che si cantava altre volte in firenze
da lungi, sorto all'improvviso da dietro una gobba della vedretta: gridai parole di
; cfr. fr. bergame 1 una specie di tappezzeria per le pareti '(
: e subito soggiunsi che avevamo inoltre una bellissima vacca, una bergamina (verissimo,
che avevamo inoltre una bellissima vacca, una bergamina (verissimo, circa un anno
. bergamino2, sm. proprietario di una mandria di mucche (cfr.
trinci, 1-177: [vi è] una differenza ben grande nella potatura che debbe
, mele rose. pascoli, 582: una lieve ombra d'ale / annunziò la
addosso davano alla comitiva l'aria di una radunata di frati lembrugi e di camerieri
. caro, i-322: si trovava una gran dovizia di pere caro- velie,
potesse verisimilmente esser venuta a questa pera da una voce turchesca di suono non gran fatto
odore delicato, con frutto simile a una piccola arancia (sferico o appena piriforme
certe confetture di costantinopoli, morbide come una pasta, fatte di bergamotto, di
la denom. scientifica ber gamia da una diversa congettura etimologica, come deriv. da
15-32: berghinelluzza si chiama in firenze una donna artefice e plebea, come dire
diede voce di maritarmi, trovando ora una novella, ora una altra, circa il
, trovando ora una novella, ora una altra, circa il mio essermi dismonacata
chimico scoperto nel berillo (detto una volta glucinio per il sapore dolciastro dei
: saranno stati d'acquamarina, che è una specie del berillo degli antichi. de
degli antichi. de amicis, ii-81: una macchia bianca tersa e purissima come una
una macchia bianca tersa e purissima come una collina di neve intatta che spicchi sur
berillo e di turchino in mezzo a una vasta pianura allagata. pascoli, 761:
v.]: « raccontasi d'una povera donna fiorentina, che, chiedendo
(su un palco, in mezzo a una piazza, oppure su una carretta
a una piazza, oppure su una carretta portata in giro per le strade:
lippi, 2-15: benché fosse costui come una pina, / tanto largo, ignorante
voglio / che sia preso da birri in una piazza, / posto in berlina,
che dica: « stupra tor d'una ragazza ». tommaseo, ii-249:
ogni simile stato spiacevole e uggioso è una berlina. rajberti, 2-243: una ^
è una berlina. rajberti, 2-243: una ^ signora che non sia vecchia e
. bartolini, 15-366: io ero stato una prima volta « consigliato...
e qualche volta a braccetto, con una -essi dicevano - sgualdrina giovanissima. moravia
e magari alle vecchie, alla rosa che una volta in berlina se ne sentiva di
. forteguerri, 30-25: in una di mirabile lavoro / vaga berlina va
non lo conosco: ma lo vidi peraltro una domenica sulla berlina di venchieredo che saranno
, nella berlina di gala grande quanto una casa, preceduta da mazzieri e gonfalonieri
gran trotto, arrivò al buon ritiro una berlina dorata, molleggiante, tirata da
della città. baldini, 6-51: a una certa distanza dal tumulto...
idem, v-63: noi entràmo in una camera, dove era parata in sedia questo
chiama lo stemperar farina, e fattane una falda sul suolo di rame col testo
concordi un lor giocondo / strepito or una, or tutte a mano a mano,
bontà, gentilezza e bellezza, stracco una volta di queste loro sciocchezze, e
abbassati, gli prese, e gli voltò una spalla per ringraziamento. de marchi,
. bèrma, sf. gradino di una fortificazione; base larga dell'estremità di
. targioni tozzetti, 12-2-468: una varietà grandissima di testacei ed insetti
di testacei ed insetti marini, tra'quali una prodigiosa quantità di bernardi eremiti.
convito nettareo de l'altitonante, per una maestà;... non de
. non de le sanguisughe, per una bagattella; non d'un arciprete di
d'un arciprete di pogliano, per una bernesca;... ma un convito
perciò superficiale ed esteriore, ritratto di una borghesia colta, piena di spirito e
antonio baldini l'idea che egli sia una sorta di allegro buonomo, un pastricciano
bernesco, un italiano di quelli di una volta senza storie per la testa, schietto
che io metta in canzona alla bernesca una certa sua ammartellata querela a maltempo.
naturale, attitudine, inclinazione (per una particolare arte o scienza o attività)
inventore, si applichi al problema di una tintura istantanea per tingersi le gambe invece
3. piccola sporgenza nodosa su una superficie, nocchio. b.
, pigiando, a sentire, qui una lisca che lo punge, lì un bernoccolo
alcun che di simile ai nodi d'una mazza... le percosse fanno
proprio parea. ariosto, 379: una berretta gli farò far subito, /
/ com'era l'altra, e una roba onorevole. castiglione, 194:
il conte] in pontificale, con una giornea sparsa di tremolanti dorati, di
e basso,... e con una beretta a tagliere, con una cappa
con una beretta a tagliere, con una cappa di rasato foderata di verde.
. berni, 96: egli ha una berretta, adoperata / più che non è
poco, se tutti i pazzi portassino una berretta bianca in capo, non parreste voi
nella figura d'un vecchiotto raso, con una berretta nera, che ha nella piega
berretta nera, che ha nella piega una carta bianca, forse per segno,
vesta di tela, con in capo una berretta ritonda. f. negri, 87
metà del ciuffo, che, dividendosi sur una fronte fosca, girava, da una
una fronte fosca, girava, da una parte e dall'altra, sotto gli orecchi
[ediz. 1827 (114): una berretta piatta di velluto chermisino, posta
dovettero spogliarsi dei loro abiti e vestire una giubba rossa, un paio di calzoni
rossa, un paio di calzoni ed una berretta di colore oscuro. nievo, 380
i-849: certa mattina, in vapore, una sfilata di colline picene su 'l mare
, un faccione rosso e brusco, d'una straordinaria alterigia. d'annunzio, iii-2-305
scartavo viottola. palazzeschi, 183: una [scimmia] vestita da scaccino, /
in cappa nera, occhialuti, con una specie di berretta o papalina sul capo
da gufo, sotto l'ala d'una berretta calcata sulla fronte. -in berretta
24-28: bisogna... che sia una di queste due cose, o che
) o quattro (in america) e una nappina (nero per i preti,
alzarsi la berretta, con un rispetto ed una compunzione che non mi usciranno mai della
far di berretta: lo stesso che fare una sberrettata; ma più comunemente vale tenere
« ringraziamo 11 re che ha impedita una grande ingiustizia ». -disus. anche
i-51: aveva il reverendissimo in capo una berrettùccia a falde, di colore fra
iii-370: aveva il reverendissimo in capo una ber- rettaccia a falde di colore fra
un fare un po'sostenuto, sempre una berrettaccia sulle ventiquattro, le mani affondate
io era, a dir il ver, una fraschetta, / ma non tanto però
crusca]: tenga 'l capo coperto con una sottile berrettina fatta a tagliere. carena
capelli castani, avvolti nella garza che dava una straordinaria finezza al bel visetto ardito e
le pieghe con un buffetto che sembrava una carezza. nieri, 217: un prete
da ciclista. slataper, 1-33: ha una camicia rossa scarlatta, un berrettino da
i-699: questo giovane che è in una nicchia di mischi verdi e ber tini
di bertino. bracciolini, 1-5-7: una zimarra di color bertino, / che
, 8-57: venne su da terra una canaglia berrettina e rossastri volti balenavan tra
del ciuffo, che, dividendosi sur una fronte fosca, girava, da una
una fronte fosca, girava, da una parte e dall'altra, sotto gli orecchi
di velluto in mano, e dopo una scaramuccia di complimenti in cui pasotti ebbe
da notte di color marrone, al collo una enorme cravatta di lana. de roberto
, 681: vide fra gli altri una coppia di giovani sposi in costume da viaggio
la scarpata un amorino viene avanti con una cassetta di arance a tracolla, affogato
i-io: ho, dalla mattina, da una delle prime stazioni, un garofano infilato
berretto: non me lo tolgo, una dolce ebbrezza è quella che mi porta,
, si accorgeva dei berretti inclinati da una parte sulla testa di qualche spiensierato allievo.
rettp a visiera, a cavalcioni di una bicicletta, appoggiato con una mano alla
cavalcioni di una bicicletta, appoggiato con una mano alla bassa inferriata, guardava il treno
a ogni caso, il berretto frigio d'una volta. d'annunzio, iv-2-288:
d'annunzio, iv-2-288: egli portava una specie di berretto frigio che per due
un affresco del soffitto, affresco rappresentante una figura enorme vestita alla foggia romana,
berrettucci bor ghesi, con una faccia dove la consolazione del ritorno mette
faccia dove la consolazione del ritorno mette una luce penosissima. -berrettoncino.
ubbriaco, con la faccia ch'era una vampata di fuoco sotto il berrettàccio sporco
vecchio con un berretton rosso gridando tiene una mano nell'asta, e con l'
asta, e con l'altra inalberato una storta, mena con stizza un colpo
e alle manopole. baldini, 5-196: una ragazza era vestita di bianco e aveva
in capo. burchiello, 9: allora una farfalla marzaiuola, / ch'aveva abburattato
..., uscirono, d'una casa dirimpetto, loro addosso molti berrovieri
quella indecorosa fine, uscivano a bersagliare una volta ancora il nemico, che lentamente veniva
anzi, come a lungo sostassimo attorno ad una densa macchia, e, circondatala,
. « oh, scusate », gridò una vocetta, « era per i gatti
autorità. fucini, 406: una batteria di fulmini accompagnata da scoppi formidabili
, 6-67: furono subito bersagliati da una quantità di obiezioni. govoni, 2-2:
un'ottima banda, ora si contenta di una fanfa- ruccia per qualche strombettata che pochi
alla bersaglierà. -ragionare, trattare una questione alla bersaglierai con le spicce e
ponderazione. 2. femm. è una bersaglierai a indicare l'aspetto ardito e
l'aspetto ardito e i modi spavaldi di una giovane. bersaglière, sm. soldato
, il grosso degli assalitori avea sfondato una porta con una piccola mina. carducci
grosso degli assalitori avea sfondato una porta con una piccola mina. carducci, ii-10-174:
, i-221: un bersagliere ferito a una gamba, seduto sulla barella, coll'elmo
, 1-97: un altro preferisce limitarsi in una allegria più immediata e bersaglierà.
co '1 moto. ojetti, ii-526: una sala del trono con uno stemma,
, e mi è accaduto di ricevere una lezione sui cosiddetti « oscilli *, /
un muro, e piccola botte posta ad una distanza determinata, nella quale i soldati
mira. saba, 45: con una repressa ansia il grilletto / premo.
va la terribile frustata / e una sagoma cade... / se
bucherellati e delle bottiglie di spumante, una ragazza nera di capelli, triste,
! un birro! / un brigante! una spia! d'annunzio, v-1-91:
bersaglio dove tutti mireranno: io aspetto una ciurma di gesuiti a scrivergli contro, e
, i-269: sul colmo del bersò pende una palla di vetro da specchi, che
rispetta nessuno. soffici, 1-269: una larga viottola... s'allungava
mortella nella cui ombra cupa s'intravedeva una tavola di pietra con sedili a spalliera
, specie nel medioevo: a indicare una persona qualunque, una della folla (
: a indicare una persona qualunque, una della folla (perciò generica e impersonale)
ridendo a più potere, raccontò una tal berta,... disse a
, 49-56 (iv-185): qual una donna del mestiero esperta, / che
. dossi, 121: alberto fe'una boccuccia di noia: niente lo contrariava
. g., il peso di una tal berta esser 100 libbre. note al
. gozzano, 713: passò una vecchia dai capelli candidi, dal naso enorme
da potersi allungare e raccorciare mediante una fibbia, e che si portano ad
de amicis, ii-676: aveva alla vita una specie di busto bianco rilassato,
, per lo più a complemento di una più massiccia fortificazione: stabile o provvisoria
e serena / era salita in sur una bertesca. ariosto, 14-132: e
anche bertresca o beltresca, ed è una specie di cateratta che s'alza e s'
: or (dolce a la memoria) una quercia su 'l ponte / levatoio verdeggia
di bertesche e di caditoie, rivelano una non dubbia distinzione architettonica nella struttura massiccia
cesche. caro, 9-825: era una torre di sublime altezza / con bertesche
in ogni canto, quasi torrioni, una bertesca con capannucci sotto. c.
s'infila in un cavo, l'una sull'altra come i grani del rosario,
grani del rosario, per ottenere una legatura resistente all'attrito (e si
li cimatori non possino cimare panni a una volta, ma gli debbin prima bertoldare,
qui coi ferri stessi del nostro lavoro una imagine dell'italia bella da opporre a
nel l'algeria, con una folta colonia sulle rocce di gibilterra
. / e com'a punto sembra una bertuzza / del viso e delle spalle e
menato / pel campo a strazio come una bertuccia. pulci, 25-91: e poi
/ e parea, così ornata, una bertuccia, / quando per muover riso
d'allevare i lor figliuoli, acarezzano una bertuccia e imboccano un pappagallo, e
.. dicono per cosa verissima esservi una spezie di bertucce grandissime le quali si
quel tempo il buon uomo tratto fuori una sua bertuccia, e vestitala a modo
proprio di faccia a sé, incontrata una figura di giovincella che avrebbe potuto passare
camera,... a passeggiare come una bertuccia in gabbia. d'annunzio,
la figlia minore... aveva una faccia di giovine bertuccia, tutta bianca
bianca di cipria, e su la fronte una larga frangia di capelli rossi. panzini
di capelli rossi. panzini, ii-545: una cantò canzonacce di caffè concerto: l'
i denti. gozzano, 138: una bertuccia che ha nome makakita...
e l'autore di questo collegio è una bertuccia. pirandello, 7-806: si
presentò alla fine tutta aggeggiata, come una bertuccia vestita, l'ampio scialle indiano
senza costrutto. redi, 16-vii-41: una povera donna... si dava alle
voi balzerete affatto sulla gruccia. -parere una bertuccia in zoccoli: essere ridicolo,
i moccoli, / ché tu mi pari una bertuccia in zoccoli *. -prendere
bellezza? sempre la stessa storia: una bertuccina con un musettino, con un nasino
piaggine. bracciolini, 1-8-55: suona una piva alla sinistra seco / boccaccio, dee
mascheron d'un carnovale, / o d'una lor savie mogli, mi tirano a dovervi
savie mogli, mi tirano a dovervi contare una novelletta strega, ovver d'un bertuccione
ovvero con bertovello, il quale è una gabbia di vinchi e va volando
* volgere '. grande tuono, e una saetta folgore gli entrò per la bocca,
, e rozza, che se odono una proprietà di verbo, o una forma di
odono una proprietà di verbo, o una forma di dire non usata fra loro
risentono, come un santo farebbe a una gran bestemmia, e la chiamano affettazione.
o... » e qui una buona bestemmia, « o chi lo farà
ad ogni tratto,... una buona bestemmia, sono spesso gli accessorii
spesso gli accessorii prosaici e ridicoli di una seria poesia. nievo, 20: ma
fu un'imprecazione / ogni passo fu una bestemmia. moretti, 17-56: anzi
uno per uno interrogando, e come udì una bestemmia... si volse ancora
. / sappi che al vino e'sono una bestemia: / e duolsi l'un
: poi lieto se n'andrà con l'una mano / pesante di molt'oro;
, 3-229: un nuovo pensiero, una espressione un po'ardita, che non
fede, fa lor paura, par loro una bestemmia rettorica, dirò così. carducci
sto perdendo la fede. mi pare che una vergogna come questa nostra, il signore
a nessuno ». « lei dice una bestemmia, cara amica!...
in mente d'esser stato attirato in una casa sconsacrata. = lat.
empia, che non può esser detta in una cerimonia religiosa ', poi, *
serra, ii-249: essa non aveva che una tattica; si era di impedire agli
allontanarmi ». cassola, 2-195: era una settimana che si rodeva il fegato.
, trasformata in giovenca, specchiandosi in una fonte,... bestemmiò la natura
me ne capitò [di lettere] una tenerissima, scritta da una donna di
lettere] una tenerissima, scritta da una donna di livorno a un altro giuseppe giusti
, ii-18: non bisogna bestemmiar per una moglie. d. bartoli, 40-ii-239:
. 5. locuz. bestemmiare una lingua: parlarla assai male.
contorni. sarpi, viii-45: fu una legge divina mosaica che il bestemmiatore fosse
, nel cervello, nel sangue / sozza una forma brulichi / di suicidio, e
popoli cristiani sarebbe mai venuta in mente una cosa tanto bestemmia- toria, come ricostruire
loro bestie, emperciò ch'elli so una cosa colle bestie. dante, conv.
colpa / vegg'io a coda d'una bestia tratto / invèr la valle ove
/ misero è l'uom più che una bestia sciocca, / se nella patria tua
vede morir l'uomo e la bestia in una medesima maniera. grazzini, 4-348:
del vizio, il quale è com'una bestia di molti capi. bruno, 3-194
iii-1-274: il lione, se truova una bestia uccisa, la mira, e
brani e brani / di sé, come una bestia / nei rovi la sua lana
ma strenue. buzzati, 1-84: fece una carezza al cavallo. -sempre una bella
fece una carezza al cavallo. -sempre una bella bestia -disse. pavese, n
i motori. 3. con una specificazione: animale domestico 0 che si
verdi queste, e quelle / con una lana molle come sputo: / pascono in
considera egli ognuna delle sue armi come una struttura vivente: e a chi la serve
, -dissero, -abitava nel fiume, era una bestia dell'acqua. 4.
campanella, i-97: il popolo è una bestia varia e grossa, / ch'
possa, ch'egli potria disfar con una scossa. 6. bestia dell'
bibbia volgar., x-529: e vidi una bestia che ascendeva del mare, la
iii-352: è così difficile il fermare una donna in roma come in recanati,
panzini, ii-72: la giovanna (una delle venditrici del mattino) è una
una delle venditrici del mattino) è una bestia da tiro. suo marito,
5-68: rocco era scappato via come una mala bestia, sparando calci, alla
studiato senza profitto; chi esercita male una professione, un'arte, un mestiere;
che la donna gli disse che egli era una bestia e che egli non conosceva che
che egli non conosceva che si fosse più una bellezza che un'altra. ariosto,
. aretino, ii-89: voi siete una bestia, perdonatemi, a credere a l'
. idem, 8-44: sono stata una bestia a prometterti di raccontare in un
suore, per ciò che elle in una hora fanno cose che non si narrerebbero in
cubitali, gli dissi che egli era 'una bestia, privo di senso comune,
. idem, iii- 305: per una storditaggine del bestia mio servitore l'ultima
sopra 11 dover di pensare, è una bestia. chi non sa adempire 1
tenuto per abile in tutto, è una bestia. insomma, questo titolo va a
tale o tal altro caso soltanto con una parola, con una goffaggine d'inavvertenza.
caso soltanto con una parola, con una goffaggine d'inavvertenza. de roberto,
eredità... e mi fa piovere una lite sulle spalle! io domando e
, alla collera; brutale. -diventare una bestia: arrabbiarsi, infuriarsi, andare
guai a chiamarlo polendina! diventava subito una bestia, e non c'era più
bastava un errore da parte nostra, una piccola distrazione, per mandarlo in bestia
, per mandarlo in bestia, e una volta ch'egli era in quello stato
negro in quel momento s'alzò come una bestia, e reggendosi con una mano
alzò come una bestia, e reggendosi con una mano i calzoni e con l'altra
il lato debole, le inclinazioni di una persona. machiavelli, 703: ella
se ne venghi al letto, ed è una bestia a patire freddo. idem,
con la madre, la quale è bene una bestia, e sarammi un grande aiuto
se fossi stata in vece vostra, una delle tre: o qui non ci
. papini, 8-294: c'è una testa che vuol pensare, una mano
c'è una testa che vuol pensare, una mano che vuol scrivere. ma per
, fuori del comune. -guardare come una bestia rara: con spropositato e indisponente
diventerei di certo un oggetto di curiosità, una bestia rara, da alzarmi palchi d'
gelsomino con l'occhialino come fosse stato una bestia rara. pea, 7-417:
rustico, vi-1-140 (13-1): una bestiuòla ho vista molto fèra, /
molto fèra, / armata forte d'una nuova guerra. dante, conv.,
e non più. e non più che una volta l'anno, ché saresti riputato
gatta, / che di bambin vuoi sempre una covata. aretino, iii-14: egli
in quel tempo il buon uomo tratto fuori una sua bertuccia, e vestitala a modo
idem, 14-95: e che, richiese una bestiuccia ardita, / che ci accordate
podere, senza che io dessi pure una boce. pananti, i-377: come la
non mi avete l'aria di essere una bestiolina come tutte le altre. carducci,
sciama poi, assicurando sopra i picciuoli una bestietta bianca con una linea rossa al
sopra i picciuoli una bestietta bianca con una linea rossa al collo. e dietro
3-45: nella comitiva de'miei amici, una signora volle che la ritrattassi con in
fece pensare a qualche bestiola selvatica, una volpe o una faina, che, furtiva
qualche bestiola selvatica, una volpe o una faina, che, furtiva e innocente,
: due o tre volte aspettai che una di quelle bestiolacce [il calabrone]
enormi bestiacce, consumata ciascuna d'esse una montagna di materia in un lavoro,
gruccia? e questa? oh, una bilancetta! per le medicine, è
le parole dei miei insulsi informatori, come una bestiaccia inquieta, scappata dal padrone,
ch'io veggio, / sei una gran bestiaccia, / va, chi teco
che ha l'indole e i modi di una bestia; che vive e agisce e
licenziosi. ariosto, 22-49: pinabello ha una donna così iniqua, / così bestiai
più, che, trovata una pietra fine e rilucente, se ne servisse
sventure s'è aggiunta in questi ultimi anni una mano di leopardi ch'è venuta fuori
: la voracità rimaneva su quel viso una forza pulita e fresca, che non
nel bestiale, rivelando, al contrario, una sicurezza rara in un ragazzo della sua
giusti, iii-208: m'è ripresa una tosse bestiale che mi rintrona proprio le
. gozzi, 4-77: scherzando in una forma disonesta, / rideano e si diceano
dicono, un orfeo circa il culto d'una donna in vita, e dopo morte
alfieri, i-128: e qui narrerò brevemente una mia pazza bestialità che mi accadde di
la grande tessorìa senza tessitori aveva patito una nuova rovina dalla bestialità degli schiavi padroni
e non di più. era quasi una lieve ondulazione, una mossa, un capriccio
. era quasi una lieve ondulazione, una mossa, un capriccio dell'andatura,
dava al suo passo fluente e riunito una grazia particolare di capretta, una bestialità
e riunito una grazia particolare di capretta, una bestialità gentile, una debolezza arrendevole.
di capretta, una bestialità gentile, una debolezza arrendevole. 2. la
e mattezza si pos- son dire essere una medesima cosa. ottimo, i-207 [inf
un marchese, non cosa magnifica, ma una matta bestialità, come che bene ne
leoni s'ostinano a belare. dirò una bestialità, ma per me l'ingegno lo
quanto alla risposta; e che tu dica una bestialità, ciò che fai spessissimo,
. cesarotti, ii-410: questa sarebbe una primavera nel cuor dell'invemo: ma come
dell'invemo: ma come sperarlo in una stagione così bestialmente perversa? lambruschini,
vi può mai essere caso, in cui una creatura umana... meriti d'
ho l'occhio ed il ghigno d'una creatura d'inferno, e gòn-
golo tutto di pravità, bestialmente irridendo a una cotale designazione. = comp
firenzuola, 377: arrivarono ad una grossa villa, dove abitava un uomo
i bestiami sono di due sorti, una sorte serve a lavorare, come i
. garzoni, 3-186: si vide una gran moltitudine di cani esser portata per
. bellini, 5-100: onde si fa una gran calca di quel bestiame. algarotti
. il nemico a mantova, in una sola razia, mille e duecento bovi.
comisso, 7-17: da vicino vi era una grande buca piena d'acqua, di
ad abbeverarsi. piovene, 5-118: una distesa vuota, con poche case, in
e le terze, onde si fa una gran calca di quel bestiame che fa d'
palpa. d'annunzio, iv-2-1055: una musculatura leonina, i tendini d'un leone
balzante aveva il dolore di vana. era una potenza irrefrenabile che la sopraffaceva e la
di resistere, né pensava che in una tregua potesse ella trovare sollievo. tale
di bestia selvatica (e anche di una folla ammassata); tanfo del pesce
servir di spettacolo alla gente che almeno una volta vuol vedere quel bestione. fogazzaro
visetto, i suoi occhi pieni di una esecrazione dolorosa, scoteva le mani su
frate mi dice che io ho posto in una fornace. b. davanzali,
: « ma se tutti sanno ch'è una bestia, quel ricevitore! » esclamò
! de roberto, 69: da una pazza come mia cognata... e
come mia cognata... e da una bestia come mio fratello che cosa doveva
fratello che cosa doveva venir fuori? una bestiona arcipazza, naturalmente. svevo, 3-851
: trasse da un cassetto del canterano una vecchia bambola,... a cui
segno di p la stella che in una costellazione occupa il secondo posto rispetto alla
a e y 1 coseni direttori di una direzione, o anche angoli. =
della famiglia cheno- podiacee, comprendente una decina di specie erbacee delle regioni
alcuni luoghi del trentino se ne ritrova una terza spezie di rossa, le cui
in fisica nucleare per imprimere agli elettroni una velocità pari a quella delle particelle beta
effetti tonici e stimolanti: formato da una foglia di betel spalmata di calce,
si ricavava un tipo di gemma (una specie della ceraunia). domenichi [
dentellate, contengono sostanze resinose, che una volta si usavano come tonico e stomatico
più virtù della betonica: a indicare una grande somma di qualità, di pregi.
, 8-365: un qualificato uomo, una reputata persona, il quale aveva più virtù
più virtù che la bettònica, adocchiò una vedova..., la quale ogni
fra di loro. — da una voce giavanese, che significa 1 combattente
giusti, 2-79: vedea concorrere / in una lega, /... musi
invece di star qui a sonnecchiare in una volgare bettola dormissi, ora, per sempre
iv-2-95: aveva poi fatto il guattero in una bettola, dove soldati e marinai gli
ti ho parlato è proprio accanto ad una bettola a croce di strade, a un
mia. pratolini, 1-194: era una domenica, le dieci, le undici forse
ì-295: ma v'era accanto alla barriera una bet- tolaccia, di dove sbucarono fuori
, di dove sbucarono fuori ad un tratto una trentina forse di manigoldi della plebe,
ci aveva messa l'acqua, ed era una vera minchioneria venire a lasciarsi rubare i
= deriv. da bevete, da una forma * bevettola; cfr. il
(femm. -a). chi tiene una bettola, oste. segneri,
ojetti, i-593: soleva far colazione in una trattoria di piazza san pietro e.
notte, il latte per il mattino, una minestra con brodo di carne e un
confuso di più persone (come in una bettola). bettònica, v
e della betula pubescens, che hanno l'una i rami pieni di fitte verruche e
sasso in sasso, al piè d'una betulla, / sgorghi sonoro tra le
dormono ancora. pirandello, 5-606: una grande villa solitaria, donde si scopriva
non cruda, ma chiara, che farà una beva aggradevole e
ancora io nella propria beva mia, feci una tal risposta a quel capitano, per
(357): io ti farò fare una certa bevanda stillata molto buona e molto
momento del fare la resoluzione ella bea una bevanda che la fa furiare e nabissare e
come per dire che non importava: una bevanda calda era comunque bene accetta.
che dinanzi recate ci sono, o a una o a due fermateci, di quelle
ordinato era un perfidissimo beveraggio; sotto una certa mistura dolciastra, vi si sentiva
mistura dolciastra, vi si sentiva come una punta terribile di foco. 2
lordo, / un folle ardore, una voglia ferina [ecc.]. c
: ma chi mena la sua vita in una beveria poco men che continovata, come
uccelli... maria pascoli raddrizza una gabbia sul suo chiodo, un beverino
scritto o discorso; detto anche di una particolare situazione, che induce al lassismo
può accettare o credere (detto di una notizia, di un resoconto, di un
molto; chi sta a bere in una bettola, all'osteria; chi tollera grande
di animali dell'in- vemo. e una radio scoppiettava dal retrobottega, senza mai
30-1-108: da uno strabere, da una bevuta o bevizione straordinaria, senza stiracchiatura
sf. il bere che si fa in una volta; quantità di liquido ingerito.
, iii-156: la sera, dopo una brava beuta e una brava fumata e
la sera, dopo una brava beuta e una brava fumata e una brava chiacchierata,
brava beuta e una brava fumata e una brava chiacchierata, ci staffiamo mugolando dal
, -riprese broggini, -l'abbiamo fatta una bevuta!... -tentò di fare
decisione se n'erano andati a farsi una bevuta alla fontanella. -figur.
, 2-124: malgrado l'enorme bevuta, una enorme arsura tornò alla terra.
. 2. locuz. -fare una bevuta: in acqua, bagnandosi,
). -andare a fare o farsi una bevuta (anche al dimin. una
una bevuta (anche al dimin. una bevutina): bere insieme, in compagnia
papera, granchio. -fare o prendere una bevuta: sbagliare, commettere un errore
con partecipazione intensa (un libro, una dottrina, un discorso). patini
, 41-409: legati nell'oro purissimo di una toscana, da molti in apparenza combattuta
23-26: oggi dì noverati dall'una banda i fiorini ch'erano d'accordo per
plur. di batz (che era una moneta della città di berna, che ha
corpi degli uomini. burchiello, 48: una botta volendo predicare / in un campo
, tutto biacca e verde, velato da una lievissima sfumatura di viola. soffici,
biacca e che oro allo stipite d'una bottega in una delle più volgari strade di
oro allo stipite d'una bottega in una delle più volgari strade di roma,
leggeva morte / a baffo buco passano una mano / di biacca. pavese, 6-318
mare di stagno fuso, limitato da una fascia di biacca verde. campana, 162
/ in un cielo di biacca / una stella di rubino. 2. pitt
poi siamo dentro alla grotta, si trova una gran buca nella quale bisogna scendere,
lui. piovene, 2-137: dateruel comincia una valle che scende rapidamente verso il
abetato, ch'elli mandi en prima una gente de lavoratori che lavorino la terra per
biada. panzini, ii-239: era una bestia eroica la sua. non disse «
quando nascono, dal principio hanno quasi una similitudine ne l'erba essendo, e
e la sperata biada, / chiude una via et un'altra, e si confonde
veggiono, che per non raccontarle a una a una, dirò solo che vi
, che per non raccontarle a una a una, dirò solo che vi sono tutte
riconciliando col mio nuovo infortunio -consisteva in una cascinetta attorniata da forse sette pertiche a
1-45: a colui, fervente d'una [donna] pietosa divenuto, la fortuna
] a piantare. pancrazi, 2-123: una mula, ben biadata, provò a
bianco ai tessuti. -dare la bianca a una stoffa: imbianchirla. bianca3,
: bianca, impressione che si fa da una banda nel foglio bianco. tirare,
niellare, biancare, dorare, e una infinità di cose che tutte sono necessarie
tante: / e il chiaro impallidir d'una tal vampa / biancarla tutto, e
si vedevano solamente due brevi liste nere, una a destra e l'altra a sinistra
, spugnosa. soffici, ii-331: intravidi una figura biancastra che si avanzava in punta
di piedi verso il nostro letto; una figura silenziosa paludata in una specie di
nostro letto; una figura silenziosa paludata in una specie di peplo, vestaglia, o
saliva verso un poggio su cui sorgeva una casina gialla... con accanto una
una casina gialla... con accanto una fattoria dal muro biancastro crivellato di porte
la guardava torcendo la bocca tutta da una parte; con gli marino, 201:
parte; con gli marino, 201: una [rosa] è di lor, che
i verdi dei cipressi e de'pini biancheggerà una rotonda borgese, 1-75: i filari
medesime terme della costa tirrena gli scandivano una frase...: « perché
che di giacomo, i-761: una luce quasi rosea si diffondeva,
agg. che biancheggia, che appare in una tinta biancheggiare, rosseggiare, neutri ec.
rendere tanto lume, che si leggerebbe una lettera largamente. galileo, 445: così
certe nugolette la luna non altramente che una di esse biancheggiante; ma la notte
l'acqua naturale stillata] fa quant'è una nocciola d'un ghiaccio più opaco e
infra lor [lelattughe]; l'una è più verde, / l'altra alquanto
forme che gentil passaggio / fan d'una in altra, come all'aura estiva
verde cupo degli alberi biancheggiare in lontananza una casina candida come la neve. carducci,
4-105: nell'ombra del confessionario biancheggiò una mano che faceva il segno della croce.
i-983: un piano vastissimo, coperto d'una nebbia leggera, a traverso alla quale
bagliore del sole di luglio, mandando una voce confusa d'immenso alveare umano.
baldini, 5-179: di là da una porta a vetri intravedo un biancheggiare di
con fasto militar portavan via; / chi una gonnella, chi una camiciuola, /
; / chi una gonnella, chi una camiciuola, / e chi fagotti pien di
(506): lui andò a spillare una sua botticina; la donna a prendere
. da bianco1, per il colore (una volta era fatta soltanto di lino
collo, henné sulle unghie; era tutta una tavolozza. serao, i-82: aveva
di giacomo, ii-740: inchiodava su una tavola del letto le due larghe strisce
. e ridava ad esse il colore con una pezzolina intrisa di bianchetto, per poi
. onde quando e'vede, verbigrazia, una cosa bianca, può intender da sé
abbagliante bianchezza dei suoi denti per fare una bellezza della sua bocca alquanto grande.
, 37: solo pei chiassuoli fra una casa e l'altra si vede talora un
cerchio di luce pallida, incerta, una bianchezza nebbiosa diffusa per l'aria,
posava su la bianchezza del guanciale come una effigie mal dorata di santa sopra una raggiera
come una effigie mal dorata di santa sopra una raggiera. fanzini, ii-149: ad
altro bagliore verde: e subito dopo una gran bianchezza si diffuse per la diafaneità
magri ed altissimi, dal fogliame tenue come una peluria grigia, tremolano sul nostro capo
via, / sfiorando nevi e rocce d'una breve carezza / e sùbito svanendo nell'
liscia alle giunture, affusolata, di una bianchezza morbida che alle estremità si tingeva
vestivano un saio bianco di lino con una croce rossa in mezzo al petto.
meno, come i poeti, la strada una volta trita dal sole, e dall'
i-560: vediamo appena la città come una vaga macchia bianchiccia laggiù in fondo alla
ii-645: la vecchia strada quasi scompariva in una evaporazione perlacea assorgente alle cime di que'
via si rinserrava, conglomeran- tesi in una specie di fumo bianchiccio. d'annunzio,
i-579: ripensò alla marchesa alerama. una donna sulla cinquantina, magra, rugosa
a un fornello,... sonnecchiava una vecchia. al rumore, che essi
g. villani, 9-77: e fecesi una moneta falsa in firenze, ch'era
così vi si lasci star drento per una notte intera; di poi la mattina,
già si è veduto di sopra come una piastra d'argento bianchito, col toccarlo
pagna. tommaseo, i-363: era una sera di maggio. da levante
che cercavo, non v'è più che una piatta pia nura ancora biancicante
all'amica che stava curva sopra una striscia di tela biancicante su cui le dita
, dei corpi che emettono o riflettono una luce simile a quella solare: e
si riferisce alla sensazione visiva dovuta a una particolare miscela di luci monocromatiche.
: nel mezzo del qual prato era una fonte di marmo bianchissimo e con maravigliosi
, 9-68: volle portar per insegna una luna, / sur una soprawesta riccamente
portar per insegna una luna, / sur una soprawesta riccamente / di seta bianca lavorata
: ad un ramo... una grande e bella sampogna pendeva, fatta
comandamento de'capitani tutti i soldati messi una camicia bianca sopra l'armi per segno
valescio di boccaccino bianco come neve ed una gorgiera di velo candido lavorato. firenzuola
. io piglio due strisce di carta, una nera e l'altra bianca, e
lontana da essa fermo l'altra sopra una bacchetta o altro sostegno. tassoni,
9-1-93: il gran duca ci mandò una mattina alcune coccole d'olmo, le
/ bianca bianca nel tacito tumulto / una casa apparì sparì d'un tratto.
di due striscie è inarcato, / una di marmo bianco / una di velluto
inarcato, / una di marmo bianco / una di velluto nero. pancrazi, 2-210
orizzonte. comisso, 7-180: da una parte uomini imponenti, bianchissimi di carnagione
a fianco alla campana maggiore scorgemmo tutti una strana apparizione, un fantasma di donna giovane
sul petto. pavese, 130: compare una nube / soda e bianca, che
2-74: capitai davanti alla villa mentre usciva una sua sorella, quella bionda, che
sorella, quella bionda, che aveva una pelle bianca bianca, e mi piaceva
, di altre tinte: e indica una gradazione chiara, luminosa. vasari,
: ciccotto era un porcellino bianco-roseo, con una macchia grigia sulla schiena, grassottello e
e il ferrigno delle selve, aveva una scala a due rampe balaustrate di marmo
bianco di sepolti. idem, 4-33: una notte ad atene nel mare bianco /
, ed il vaso s'involta in una salvietta bianca. forteguerri, 4-32:
s'incontravano dappertutto:... l'una con la madre bianca e stanca a
7. non scritto, non stampato (una pagina, un foglio di carta,
fece loro null'altra risposta se non per una lettera bianca. foscolo, iv-474:
quel trasse due chiavi. / l'una era d'oro e l'altra era d'
, bisognerebbe legarlo... a una cassa di pan bianco. ricchi, xxv-1-287
standogli ben la vita, avvenne che una di queste barbiere, che si faceva
mattino avea voluto rimanere a letto: una bella faccia bianca e rossa con due
alvaro, 9-123: ella era vestita in una maniera bizzarra, all'ultima moda,
questo foglio e balbettare e ritirarsi come una femminuccia bigotta, un garibaldino passato a
pavese, 39: tu non sei che una nube dolcissima, bianca i impigliata una
una nube dolcissima, bianca i impigliata una notte fra i rami antichi. emanuelli,
diventato bianco d'ira, chiuso in una curiosa impotenza di voce e di gesti.
cose della terra. alvaro, 12-82: una fila di giovani non ancora diciottenni percorreva
fui anzi così persuaso da abbandonarmi a una bianca speranza. pavese, 8-32: ecco
l'essempio tratto da ippo- crate d'una prencipessa grande, bianca d'effigie, la
, che loro fanno più conto d'una donna mora di quel paese, che d'
donna mora di quel paese, che d'una bianca di portugallo. cattaneo, i-1-165
: io non mi adatterei più con una donna bianca. pavese, 135: donne
, e quella comunista di modena è una federazione tipo, ì cui attivisti vanno
del mesenterio. -sostanza bianca: una delle due sostanze fazione ultra conservatrice contro gli
inghilterra, loriti, e simili ad una lavatura di carne, con uno accomil
dormendo dionigi pria condotta, o una decisione presa in momenti fa cadere
però fa'tosto 7-18: dopo una notte bianca, per una festa o per
7-18: dopo una notte bianca, per una festa o per una ché poco
notte bianca, per una festa o per una ché poco gli manca / a
, 14: ebbi sette fave nere ed una bianca. stato de'suoi affari
. 3-56: ecco il momento d'una immane esumazione... il
: restare allibito, -parte bianca: una delle due fazioni guelfe, scornato.
tanto fece mogli, delle quali l'una si chiamò bianca, si nominò co'suoi
, che cominciò ad entrare ancora l'una delle parti, per quelli che da lei
bianco né nero,... ho una -biancùccio. gamba di qua e una
una -biancùccio. gamba di qua e una di là. panciatichi, 31: i
l'altre son bianche; e chi ha una polizza bianca non leonardo, 1-277
ii-59: ogni cento passi, una piazzetta deserta, nella quale mi arresto
, i-260: tutta infarinata in viso di una cipria di un bianco gessoso, le
dell'avambraccio... venivan fuori una rimboccatura sfilacciata di bianco non bianco,
buche, con alberi rovescioni: da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro,
cose avventurose. manzini, 10-106: e una donna che si sporge alla finestra,
sporge alla finestra, al di sopra d'una cordicella dalla quale pende un po'di
abiti bianchi. -sposarsi in bianco: una sposa, che porti vestito e velo
belle donne onestamente ornate, / l'una vestita a bianco e l'altra a nero
che le sue chiome ravviate allora in una rete di seta, cascavano, quand'io
la faceva apparire in altri tempi come una vela. palazzeschi, 297: donne non
e rapido profitto. tombari, 1-164: una biondina magrolina cuciva in bianco, lassù
oggetto, di un organo, di una sostanza). - il bianco dell'occhio
nel bianco degli occhi: fissando intensamente una persona (per impegnarla nella conversazione,
pavese, 2-251: avevano in mano una cestetta tutta fradicia, e ci avevano
di scadenza. - dare, mettere una firma in bianco: su un foglio,
bianco: su un foglio, o una cambiale, o comunque su un documento
e nero: di uno spettacolo, di una scena, di un abbigliamento che si
vattene in mercato vecchio, e comprami una stiacciatina e parecchi fichi bragiotti.
mano ad offici servili, verrebbe riguardato come una contaminazione di tutto il suo ceto;
pigliare il bianco per nero: intendere una cosa per l'altra, capire a
dal bianco al nero: a denotare una differenza totale, grandissima. dante
identità. verga, 3-86: tutti una manica di borbonici della consorteria; dei
.! ». collodi, 711: una bella mattina il marito, svegliandosi,
cinque uomini conducevano fra le mura di una casa... ma da questo a
di bianco, dare il bianco, dare una mano di bianco: ricoprire una superficie
dare una mano di bianco: ricoprire una superficie passandovi sopra calce o altra sostanza
-lasciare in bianco (uno spazio, una parola, una riga, un verso
(uno spazio, una parola, una riga, un verso, ecc.)
di aprir bocca, fosse per dire una sciocchezza, senza provare qualche cosa,
-con riferimento a un problema, una questione, ecc.: non dare
soluzione. de samtis, ii-155: una filosofia che non è filosofia, perché
nero 'n sul bianco, / con una penna in man. manzoni, pr.
stavano in bianco: ma era tutta una altra cosa! -passare la notte
vi-881: dicono, non gli manca che una bella ragazza. / trenta ne ho
e ne ho trovate sei, / una meglio dell'altra, buonissime per lei.
. pascoli, 89: sur una fratta (o forse è un biancor d'
vide sotto di sé il biancore di una tazza di latte. gli ripugnò come
luna autunnale s'alzava dinanzi a noi una cinta immensa d'alte muraglie, colle
anche quando si è fatto piccolo come una stilla. valeri, 1-107: splendono
il firmamento. le stelle annegavano in una biancosa mollezza. biancospino, sm
biancospino. tombari, 2-120: per una fratta di biancospino in fiore [il
letter. fornito di vele bianche (una nave); coperto di bianchi veli.
consigliere di prefettura, chiudeva il numero in una scatoletta rotonda, il secondo usciere lo
c. e. gadda, 245: una musica di mandolini e guitarre, portata
foce, poi s'abbassava con una virata a ponente, sbandava a sinistra come
malmantile, 3-67: si trova una specie di bricconi e vagabondi che vanno buscando
1-63: penelope? o s'ell'era una donna! un ve lo battezza mica
sacchetti, 185-15: or l'una or l'altra [delle castagne secche
torrei di non mai gustarne, e diventare una capra o un caprone, e stare
anche dicesi biascicare quel frequente muovere l'una contro l'altra le mascelle, come
di tasca un cartoccio sudicio e prese una pasticca. stando ancora in piedi, biasciava
e sulle labbra; anche, canterellare una canzone, pronunciandone male le parole.
, pronunciandone male le parole. -biascicare una lingua: parlarla male, storpiando la
e certe frasi, come imo che assaggi una vivanda, dove trovi un sapore strano
strano. giusti, 2-120: ad una tisica / larva sdentata, /..
comitiva, / e seguendo alla coda una bandiera / biasciare evviva. de sanctis,
labbra si movevano, come se biascicassero una preghiera. de roberto, 177
compimento stentato e di mala voglia di una qualsiasi azione. viani, 13-181:
chilometri che separano viareggio da lucca sotto una pioggerella ottobrina che veniva giù come dio
; con un troncone vuotato si fa una siringa che spruzza fuori uno spilletto d'
-vi amo! -cos'è? - una parola! b. croce, ii-8-5:
la requiemeterna per uso e consumo sia una biascicatura. biascichìo, sm.
. machiavelli, 136: risulta continuamente una mala contentezza nelle menti umane, ed
debolissima. piccolomini, 37: quando una donna pensasse di guidare un amore con
e farti udir d'ogni menzogna mia / una palinodia. algarotti, 3-392: surse
ché così come sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare
sarebbe biasimevole operazione fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'
bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra, così è biasimevole muover
per mia disgrazia due bambine invece di una, e mi stancassi un bel giorno
sm. giudizio morale fortemente negativo su una persona, sulle sue parole o azioni
; le due altre, awegna che l'una più, sono degne di biasimo e
, 81: se stimiamo cosa vergognosissima che una sposa voglia più tosto piacere altrui che
morire nove uomini che avevano fatto come una mascherata di rivoluzione. prati, i-133:
bibbia volgar., x-542: e vidi una femina che sedeva sopra una bestia coccinia
e vidi una femina che sedeva sopra una bestia coccinia, piena di nomi di biasteme
mille fiate. boccaccio, iv-184: una ninfa chiamata eco s'innamorò di lui ed
glie spezasse el capo, glie darebbe una bevanda che se la torebbe denanti, biastemando
bandiera biava / dipinta avea d'argento una corona. panzini, iii-162: suonò così
cavalca, 16-2-131: questo anastasio aveva una bibbia molto bella, la quale un
d'argento o d'oro; / ed una bibbia al collo tutta sola / portava
, a casa mia, il prete vide una bibbia, sul mio tavolino da notte
; ma spacciati, non mi fare una bibbia, come è tua usanza. s
7-70: poi sente, ch'egli dopo una gran bibbia / d'ingiurie, dà
bibbia / d'ingiurie, dà nel sacco una percossa. note al malmantile, 7-70
note al malmantile, 7-70: dopo una gran bibbia, dopo una lunga filastrocca
7-70: dopo una gran bibbia, dopo una lunga filastrocca, quasi dica: dopo
nuovo testamento: quando un vecchio sposa una giovane. = lat. biblia
: l'agnellino aprì gli occhi, sentì una gran fame. e bussava,
soffrir dispetto, / che von con una bibita balzar fuori di letto. / sanan
e irrequieto e per calmarlo gli compose una bibita d'acqua bollita, miele e
: bibite in ghiaccio / limoni e una trionfale frasca che ombreggia a stento le
hai sete, ti portano su un vassoio una bella bibita gelata,...
, 5-94: a canelli c'era una carrozza che usciva ogni tanto con sopra
anche quattro, e queste donne facevano una passeggiata per le strade, andavano fino alla
, 2-333: le pareva di sentire una pietra dentro la testa... un'
allorché beveva un sorso troppo lungo di una bibita ghiacciata. -figur.
. ma dopo il fortunato incontro di una commedia, come successe in quell'anno medesimo
alla sposa persiana,... è una bibita troppo amara, e basterebbe a
ddxyorciuolo, perché fu sagacissimo inventore di una nuova forma di vaso bibitorio.
re, nella storia sagra detti d'una maniera, si leggono d'un'altra
: e non fa niente che sia una biblica valletta del deserto, irretita nella
non sanno parlare del problema delle razze senza una infinita, biblica mestizia. palazzeschi,
poco oltre innanzi a campi stupendi d'una fertilità biblica, distesi ai piedi delle
. carducci, i-146: è una fantasia di bibliofilo, ridetene pure.
, distendendola lentamente sulla pagina precedente con una carezza della palma, si riconosce il
sf. studio sistematico delle opere di una stessa materia, di un autore, ecc
e ordinare tutte le opere che concernono una disciplina, una branca del sapere,
le opere che concernono una disciplina, una branca del sapere, un argomento, ecc
ecc. giuhanelli, 2-20: una competente notizia se ne acquista sì dalla
in questo vastissimo labirinto, somministra anche una ricca bibliografia a servigio di chi volesse
questi vari concetti e vi radunò intorno una ricca bibliografia. serra, ii-268:
, ii-268: il libro si conchiude con una bibliografia, così degli scritti crociani come
servirebbe il biologo, sono dibattuti in una vasta bibliografia. 2. breve
impudentemente bugiardo come un articolo bibliografico o una necrologia, inventando virtù che non esistettero
serra, ii-244: quando alcuno vorrà una volta ritrarre quella sua fiso- nomia candida
infinto, io credo ch'e'dovrà pigliarsi una cura intensissima di rilevare anche questo colore
in punta di penna gittate là tra l'una carta e l'altra di codice vetusto
: senza alcun criterio selettivo e senza una precisa coscienza di studio).
, xxiv-959: che ha da fare una biblioteca meravigliosa... che sia luna
grata impressione che passando in milano da una strada solinga che mette da piazza castello alla
dovete sapere che il louvre, oltre a una insigne biblioteca, contiene un museo di
: quando sarò a pisa, domanderò in una biblioteca il de odo religiosorum, che
di mio padre non c'è mai stata una biblioteca. gramsci, 134: perché
del carcere. piovene, 5-70: possiede una villa di stile classico, ed una
una villa di stile classico, ed una biblioteca di 30. 000 volumi,
, 2-33: io potevo disporre di una biblioteca rispettabile, pure se composta di volumi
libri. d'annunzio, iii-1-434: una stanza di meditazione, le cui pareti
sbarazzato del lavoro, tirava fuori da una cassetta un libro di « biblioteca circolante
circolante ». moravia, ii-31: bastò una occhiata al perro, espertissimo in tale
. 4. figur. essere una biblioteca (anche: una biblioteca ambulante
figur. essere una biblioteca (anche: una biblioteca ambulante, vivente): di
ad detta al funzionamento di una biblioteca; il direttore di essa
e di consigliere, e spesso tutti in una volta. carducci, ii-10-239: il
ne occupa un gran di frumento in una bica alta come la cupola del duomo
2-199: fu un castello incantato? una gran reggia? /... /
croce, 169: ella, affacciatasi a una piccola finestruccia della detta capanna, così
ojetti, i-154: accanto al casale una bica di carbone, sopra bianca di calce
sciampagna fatto col bicarbonato, come usava una volta. montano, 243: ella
un bicchieraio, ed hassi fatto fare una guastada. céllini, 574: gli è
sforzo sovrumano sarebbe andato a finire in una bicchierata? magari volgarissima. baldini,
s'intromisero, e tutto finì con una bicchierata in casa del console. pavese,
, e degli altri, e fecero una bicchierata. 3. colpo di
taverne fa mercato: prò un becchieri una vultura. cavalca, 9-226: iddio comandò
: iddio comandò a moise che facesse una mensa, e ponessela nel tabernacolo, e
i-intr. (64): entrati in una sala terrena, quivi le tavole messe
, la quale non si veda da una certa distanza, empiuto il bicchiere d'acqua
alza e mantiene, non volendo l'una parte dall'altra staccarsi, perché ogni
): un servitore, portando sur una sottocoppa un'ampolla di vino, e
più bella dell'oro o più fluida di una matassa di luce. baldini, i-39
raccogliemmo alla mensa che è allogata in una enorme baracca in fondo al campo,
. sai, un bicchier di vino, una partita. pasolini, 1-33: ma
famoso signor liotard, il quale rappresenta una giovine cameriera tedesca in profilo che porta
giovine cameriera tedesca in profilo che porta una guantiera con sopra un bicchiere d'acqua e
con sopra un bicchiere d'acqua e una chicchera di cioccolata. manzoni, pr.
qualche bicchiere era di un'allegria e una spassosità irresistibile. pavese, 137:
perfino il pezzente, / che non ha una città né una casa, l'avrà
, / che non ha una città né una casa, l'avrà respirato, /
idem, 7-73: mangiammo un boccone in una stanza con la stufa, poi bevemmo
quelle, come la siciliana, che una volta ingannate e abbandonate, si perdono in
balla. -rompere un bicchiere con una persona: avere con essa rapporti di
bicchieroni d'acqua fresca, con dentro una fettina di limone. -spreg.
e. gadda, 208: volli assaporare una tazza di tè arabo...
amicis, i-624: aveva nella cabina una vera bottega di liquori dolci, d'
in poi, senza interruzione, in una collezione di piccolissimi bicchierini, fattisi fabbricare
, la mamma si levò di tasca una cartaccia spiegazzata, con su dei numeri.
moretti, 17-49: si trattava di una botticella di vetro verde sostenuta da un
un po'alla svelta / nella cornice, una caraffa vuota, / bicchierini di cenere
/ o un dotto balzeggiar pur una palla, / com'e'vi giuoca
prolungamento o ingrossamento a forma conica di una superficie, di un tubo, ecc.
animelle. il biccicuco è fatto su di una forma di legno, alla quale danno
: quel cavalchi e sproni / alida una bicciùghera. = voce toscana,
centenario di un avvenimento storico, di una ricorrenza, della nascita o morte di
gazzetta di milano »... contava una esistenza bicentenaria. einaudi, 1-600:
sortire di casa, afferrare il manubrio d'una bicicletta, oppure saltare a prendere il
alla roccia, come le sentinelle di una fortezza, alcuni uomini in bicicletta avvistano
su un altro ballatoio: era ostruito da una bicicletta a ruote all'aria; un
. biciclettùccia. pea, 5-29: una biciclettùccia belga, con le gomme piene
che ha due cilindri (un motore, una macchina). = comp. da
storia dei suoi mezzi di trasporto: prima una bici a motore, dopo un motoscooter
motore, dopo un motoscooter, poi una moto, adesso l'utilitaria.
), sm. pattino costituito da una bicicletta posta su due galleggianti (in
si taglia a sghembo lo stelo di una felce, ci si vede la
, 5-32: v'è accaduto di incontrare una specie di antropoide, di mostro ignudo
bicipiti enormi, che s'era fatto una buca, colossale bambino ai bagni di
quali erano due o tre intorno ad una tavola, donde il cenacolo ebbe il nome
e in luogo isolato (a controllare una vallata, una via d'accesso, ecc
isolato (a controllare una vallata, una via d'accesso, ecc.);
don rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d'una bicocca, sulla cima d'uno de'
medio ci mettevano degli anni per prendere una di quelle bicocche. c. e.
, 1-218: non era in verità che una caserma confinaria, una ridicola bicocca,
in verità che una caserma confinaria, una ridicola bicocca, le mura non avrebbero
chiocca. monti, iii-245: in una bicocca come urbino così lontana da'suoi
egli attirava le donne nella sua abitazione, una specie di bicocca fuori di mano,
: era all'imbocco di cotesto quartiere una bicocca con stucchi cadenti e un lunghissimo
della festa della madonna per cui, una volta l'anno, alla sua data
, terrazza, fabbricate in cima a una casa.
strinati, 126: ancora una bicocca che fece alfieri dietro alla cucina
signor di trenta contadini / e d'una bicoccuzza, usurpar vuole / le cerimonie de'
i due pesi laterali si equilibrano dall'una parte e dall'altra).
agganciò all'estremità del bigollo, da una parte la corba piena di panni lavati
. nuovi testi fiorentini, 523: una biconca grande di castagno per tenere sotto
, agg. ott. che ha l'una e l'altra superficie concava (una
una e l'altra superficie concava (una lente). = comp.
sensi (detto di trasformazioni continue di una figura geometrica). = comp
, agg. ott. che ha l'una e l'altra superficie convessa (una
una e l'altra superficie convessa (una lente). = comp. da
come i ruminanti (e si tratta di una malformazione congenita). = voce
con le due estremità assai allungate (una piramidale a sezione quadrangolare e l'altra
di mezzo metro dal suolo) con una bacinella bislunga (di metallo smaltato o
tovaglia, niente cucina, niente acqua -come una stamberga deserta - come stare in una
una stamberga deserta - come stare in una stalla senza paglia -niente coperte,
di littori,... portano ancora una grossa mazza d'argento, significanti gli
studiato? in un tinello? / in una galeazza di levante? / voi che
semibuie, fummo guidati e introdotti da una sorta di bidello, era fortemente illuminata
o recinto consacrato con il sacrifìcio di una pecora di due anni (bidente)
cucine. viani, 13-209: impugnata una pennellessa, munito di un bidone pieno
litri che ci andavamo a bere sott'una frasca per preservarci dall'umidità della notte
vendendo merce scadente o falsa; dando una cosa per l'altra per via di
.. si frantumano nello strepito di una motocicletta che al segnale del vigile riparte.
del castellano di venchie- redo equivaleva ad una sentenza di bando almeno per due mesi
pirandello, 6-517: « voglio dirle una cosa », ripetè, e si fermò
muovono da un animo incattivito, da una disposizione malvagia). dante, inf
serietà ancor più bieco e fellonesco, fece una riverenza da quella parte, e riprese
per la mente! carducci, 735: una bieca druidica visione / su gli spiriti
amicis, i-230: facce scarne, con una certa espressione tra bieca e insensata,
potria fare le strade che seguissero l'una l'altra il torto o bieco delle facciate
ancora fra i vapori e friggeva come una mosca caduta in una ragnatela. comisso,
e friggeva come una mosca caduta in una ragnatela. comisso, 1-52: le
: le finestre chiuse, coperte d'una carta gialla incollata sui vetri, davano
carta gialla incollata sui vetri, davano una luce bieca eccitante alle azioni più losche.
guardando bieco la complice, e le disse una parolaccia. d'annunzio, v-1-374:
articolazione all'albero motore), con una parte staccabile (detta 'cappello ')
(istituita nel 1895): ed è una rassegna della pittura e della scultura contemporanee
: di due maniere si trova, l'una è negra, e cotta con
i nostri fanno due sorti di bietola, una di primavera, l'altra d'autunno
: ii giorno seguente bertoldo fece fare una torta a sua madre, di bietole
. raro. essere molle (come una bietola); essere languido, pigro.
, 1-5-62: si coltiva con molto vantaggio una pianta tintoria, che qui [nel
morino, -aggiunse rivolgendosi all'altro, una specie di grosso bietolone che non aveva
manrovescio paterno da veder tutto nero per una settimana. bocchelli, 1-iii-232: tu
in bietolone, rimanendosi per dolcezza come una cutrettola, e spignendo il mento in
, forerai le sue radici e metteravi una bietta d'ulivo salvatico. gelli,
perché non sfiati, tenuto saldo con una staffa, e quindi con bietta,
è tenuta stretta contro l'imposta mediante una bietta, cioè cuneo di legno.
rizzo toccandosi la bazza che è come una bietta aguzzata a guisa di conio,
mi ritrovo anche io a camminare fra una trave e l'altra dentro lo scafo sconvolto
che si alzava e si abbassava mediante una leva o con una bietta.
si abbassava mediante una leva o con una bietta. -per simil.
tosto che tu provvido mettei / sotto una bietta all'uno de'tre piei
all'estremità che si impugna) mediante una vite (che consente di regolarne la
si dice: * egli è una mala bietta o una cattiva lima sorda '
* egli è una mala bietta o una cattiva lima sorda '. b. davanzali
per il quale / vi si attraversa una biettolina. magazzini, 16: vogliono
due canne, segnate in parti di una determinata misura, come di metro,
, e sul quale è segnata orizzontalmente una grossa linea nera che debbe servir di
alle fenditure di un muro, di una parete: per saggiarne la stabilità);
. ugolini, 61: bifore o biffare una porta, una cassa, ec.
61: bifore o biffare una porta, una cassa, ec., per sigillarla
iv-70: biffare: in arte muraria intonacare una fenditura, a saggio del muro,
segno (con trattini incrociati o con una x), per lo più con
più con inchiostro o lapis colorato, una scheda bibliografica o un titolo di un
biffer * cancellare uno scritto; annullare una clausola di un contratto'(docum. nel