fluttuava come il mare di pisa quando una libecciata gli soffia nel forame. borelli,
vaghezza gittarsi in mare mentr'era sconvolto da una delle più fiere libecciate di cui noi
, dallo spavento e dalla vergogna ci colse una malattia, a vedersi fare quella scena
: remo... giunse con una chiosa intorno a un occhio, ampia
, oscura, profonda, testimonianza certa di una libecciata in grande stile.
di dar tallarme e l'effetto fu che una nuova libecciata di profferte lo raggiunse dai
... non sono se non una fila di tuie auree, a cui il
disus. denigratore, calunniatore (una persona); che getta discredito,
prima lite; e fu chi scrisse una diatriba contro di me, allegando per
: come si chiama il divulgatore di una calunnia, se non libellista? visconti venosta
compensate in queltaltissima stima, che era una venerazione, da cui era circondato da tutti
quale luciano re signoreggiava, fu già una povera vedovella, isotta per nome chiamata
è parlato dai liguri (un dialetto, una lingua). tommaseo [s
quai per via d'inviluppata tresca / fecero una bellissima moresca. c. i.
castiglione, 550: mi ponesti una ghirlanda in testa, / che di ligustri
: or prendeva un ligustro, or una rosa. marino, 312: il canuto
ligustri e rose. monti, 5-97'* una boccetta allor d'acqua odorosa / trasse
4. locuz. -appassire i ligustri di una nazione: decadere. passeroni,
iride, detta volgarmente giaggiolo, è una specie di pianta bulbosa con fiore liliàceo monopetalo
), agg. invar. che ha una tonalità di colore o una tinta fra
che ha una tonalità di colore o una tinta fra il rosa e il viola
sfumano / si avvicinano -pare - in una stretta. / e v'entra un poco
buzzati, 6-32: dinanzi a lui camminava una ragazza. indossava un abito color lillà-cenere
un albero di lillà, aveva tenuto una volpe presa da piccola nella tana.
idem, 2-144: viene l'autunno come una cattedrale / di ruggine portata / dalla
forma illare e con la comparsa di una prostetica davanti all'iniziale; cfr. pis
orto azzurro di cavoli; dall'altro una macchia di mirti, di lillastri, di
. gioberti, 4-2-651: la generazione è una piccola cosmogonia, la quale è così
che folla variata: ufficiali austriaci, una coppia lillipuziana, preti in cotta di
- un nano? - un nano e una scimmia. -anche una scimmia?
nano e una scimmia. -anche una scimmia? -un nano un nano, signori
lima1, sf. strumento costituito da una lama o da una verghetta di
costituito da una lama o da una verghetta di acciaio temperato durissimo, fornita
mana. guiducci, i-3-4-28: se con una lima di tempera crudissima si limerà un
orefici dicono 'stuccare 'quando con una certa loro lima, detta lima stucca
fanno nel cuor mio l'impressione d'una lima che rode il ferro. d'annunzio
silenzio i suoi denti stridevano, come fa una lima sul ferro. vittorini, 8-169
tram fu veduto l'uomo difendersi con una lima. -con significato collettivo: il
la storia dell'unità d'italia appariva una tregenda di stiletti carbonareschi,...
geologici e preistorici, e il rigoglio di una fecondità calda e tropicale, e,
e tropicale, e, poi, d'una fredda e boreale. 5.
i-412: la rima / si stringe a una lima / di concordar parole, /
forse più possibile il concepire e creare una cosa breve e focosa, che non il
focosa, che non il freddamente limare una cosa già fatta. la lima è un
della malinconia,... la è una lima dorata che rode lentamente cuore e
dell'occhio nostro; però bisogna avere una continua lima d'un lume e grazia particulare
ant. natura, qualità, condizione di una persona. - anche: persona,
no vorria dare / di molte erbe una cima: / natur'è de la lima
59: io ti recherò domattina una lima sorda, con che tu segherai
prima. brunazzi, 6-vii-92: qua una lima sorda; io l'avea nella
, xxxiv-203: tu proprio sei come una sorda lima; / per questa volta
, 35: giorno e notte come una lima sorda [la cattiva coscienza]
e gesù, / ma sotto poi sono una lima sorda. -azione demolitrice;
; opera distruttiva del tempo, di una malattia, di una calamità. marmitta
tempo, di una malattia, di una calamità. marmitta, 134: questa
lunga guerra de'veneziani con essi è stata una lima sorda che a poco a poco
è insuperabil, la febbretta / era una lima sorda quotidiana. 14. con
chi ha subito un grosso smacco o una pesante delusione. allegri, 143:
dito indice della sinistra, quasi stropicciando una lima; volendo dire burlando: '
: se m'avien ch'amor incontri d'una / che mi si tolga, i'
uno, si fregano il dito indice d'una mano sopra l'indice dell'altra,
! » lo scorbacchiava. -farsi una lima di qualcosa: rendersela occasione o
tornava su. se n'era fatto una lima. -lasciare libero il corso
. -stare sotto la lima: subire una revisione accurata e minuziosa (un'opera
i rombi, i passerini, avendo una testa schiacciata obbli- quamente ed entrambi gli
piccoli vi morirono nel solo tempo di una mezz'ora o poco più. tommaseo
raso, un saltarne indosso di rascia, una lima di cortina, una cresta di
rascia, una lima di cortina, una cresta di velluto. = voce
dietro come una limaccia di palude. linati, 8-131:
, mescolato con scorie che gli conferiscono una consistenza quasi limacciosa. fracchia,
melma o altre materie che intorbidano (una massa o un corso d'acqua);
, denso, sgradevole (un cibo, una bevanda). comisso, v-207
bevanda). comisso, v-207: una sera nina non aveva voglia di mangiare
limoso, poltiglioso (un terreno, una strada, ecc.). crescenzi
fangosa o limacciosa. tesauro, 4-142: una limacciosa pallude che, non correndo,
tanno: / principalmente il verno è una sporcizia, / i vostri piedi e i
, di comportarsi; un'inclinazione, una passione; anche un gruppo di persone
il sole. piovene, 10-64: una tavolata al centro raccoglie uomini che evidentemente
soglia era lambita dalla folla limacciosa d'una strada del quartiere dei mercati.
anche un autore); impuro (una lingua). f. f.
dei molluschi limacidi, che consiste in una laminetta o in grani calcarei.
un ingrossamento della pelle, che copre una rudimentale conchiglia, detta limacella.
levigare, spianare, assottigliare, ripulire una superficie di metallo, di pietra,
altra materia, esercitandovi con la lima una pressione più o meno forte. -anche
lima. antelminelli, xxxv-1-278: una rason, qual eo non saccio,
, che rispetta, che osserva (una promessa, la parola data, una legge
(una promessa, la parola data, una legge, ecc.). sacchetti
dopo aver lanciato la sfida, in una giostra o in un torneo, restava
voleano ditti contrari, fin che ne rompesseno una ne telmo. caro, 12-i-313
2-16: il cardinal antonio apparecchia una quintanata per questo carnovale. il
onorando quelle nozze il re con una giostra, nella quale co'due suoi fratelli
psiche è ben poco interessante, è una volgarissima mantenuta. lucini, 3-211:
è stata sempre, intellettuale parlando, una mantenuta? -agg. alvaro
industriale, che nell'appartamento voleva metterci una sua mantenuteli. = sostant.
-ant. intero, completo (una forma, una figura).
. intero, completo (una forma, una figura). citolini, 46
o avanzata, un aspetto giovanile e una buona salute (una persona).
aspetto giovanile e una buona salute (una persona). tommaseo [s.
mantenuto 'si dice delle persone d'una certa età, che hanno tuttavia un'aria
pover piccini, mattina e sera, una elaborata preghiera composta da don buti per
, prima di notte: ch'era una delle leggi più precise, e più
-chi). strumento atto a produrre una corrente d'aria, già usato in
: mantice a otre, costituito da una canna per la fuoriuscita dell'aria e due
tavolette di legno fissate ai bordi di una sacca, inclinate l'una rispetto l'
bordi di una sacca, inclinate l'una rispetto l'altra e fornite di manici,
che consente all'aria, aspirata da una valvola, di fuoriuscire dalla canna di
cavalca, iii-153: li mantici sono una pelle confitta fra due legni con alcuno
i quali dicono che fare se de'una fomaxe rotunda, la qualle abia el fundo
: il mantice: strumento che per una parte attrae l'aria nell'essere alzato
alzato e la manda poi fuori per una canna nel- l'esser lasciato andare,
l'esser lasciato andare, e talora l'una e l'altra operazione si fa nel
, sacerdotale, sottile come quello di una faina, soffiava come un mantice nel
soffiava come un mantice nel corpo di una capra morta. -per estens.
20-34: che varrebbe a produr suono una massa d'aria rinchiusa in un mantice
fuori, di quando in quando, una nota sola e fuggiasca o un do-re-mi-fa bricconcello
. fagiuoli, 1-6-417: questa sarà una nuova moda, che i mariti ci
situato al di sotto dell'allacciatura di una scarpa. jahier, 141: perché
ferroviarie. 7. fotogr. in una macchina fotografica, soffietto pieghevole che consente
consente alla camera di rientrare completamente in una cassa posteriore, sulla quale si richiude
, 4-176: benché la concupiscenza sia una modificazione o movimento dell'anima, gran
era di nuovo accesa, e ferocia da una parte, ostinazione dall'altra, e
tale compito era di solito affidato a una persona che non era l'esecutore,
13. prov. come i mantici, una volta sì e una volta no:
come i mantici, una volta sì e una volta no: con riferimento a chi
di competente grandezza un semplice organetto d'una sola canna, con esso un manticétto bastevole
giardiniere pigro. prende un manticétto e soffia una polvere salutare sopra un rosaio brulicante d'
occultismo e tutte le forme mantiche dominano una vita in cui la stessa scienza pare risuscitare
essi dicevano, è simile allo squillo di una tromba, che egli imita colle modulazioni
quadrupede, dice non esser altro che una tigre. = voce dotta,
oscillazione, un ritmo di danza: di una danza piena di allusioni predaci, fameliche
, soprattutto nel secolo xviii, indicò una mantellina, per lo più nera,
1-5-458: dice che le vuol donare una gioia, un bel taglio di stoffa per
di stoffa per far un abito, una bella mantiglia. p. verri, xxiii-190
che corrono non è più possibile che una signora faccia una mantiglia di raso.
non è più possibile che una signora faccia una mantiglia di raso. giusti, 4-i-258
bagno; essa era tutta avvolta in una lunga mantiglia bianca. onufrio, 82:
signora si mosse, tenendo al braccio una finissima mantiglia di lana scozzese. d'
lana scozzese. d'annunzio, 1-212: una donna misteriosa, tutta dipinta di rosso
, acconciata alla foggia spagnuola, con una mantiglia e con de'fiori, sta
in capo, poveretta! oppressa da una ricca splendida mantiglia di velluto. boriili
-mantiglia a fisciù: quella con una scollatura che termina a punta sul petto
. moretti, i-714: poi veniva una vecchietta leggermente diversa perché più impettita e
indossare i suoi abiti migliori, ossia una mantigliétta di velluto rosa, calze lunghe
i-187: fin il manto è cinto da una larga fascia; e qual donna si
9-47: arei io voluto... una tavola coperta di netti e onesti mantili
bianco, terso e sottile, / con una giarra d'acqua e il suo bacile
netta / al mio saio, a una mia sciarpa. /... /
ordita da un pezzo: c'era una lega, sapete? ». [ediz
... cittello, su di una sedia, alta, a bracciuoli, con
lodi della maddalena rivolta al cielo con una mano al petto e con l'altra tenendo
sotto la pentola, stretta la vitina da una veste nuova, a fiorami, protetta
schermo di stoffa per velare la luce di una lampada. pirandello, 5-49:
letto su la sponda assiso, / una molle s'awolge alla persona / tunica
/ sì che due bestie van sott'una pelle. antonio da ferrara, 14:
lor lamento. guarini, 265: da una di quelle piante... uscirà
di quelle piante... uscirà una ninfa tutta ignuda, se non quanto una
una ninfa tutta ignuda, se non quanto una banda di zendado verde chiaro le cuopra
il manto, per esempio, che avvolgeva una volta la donna siciliana nell'andare in
sia la bellezza, direi che fosse una bella ad olimpia somigliante, la qual
intimo sentire o i reali scopi di una persona; falsa apparenza o sembianza.
, 265: che manti ingegnosi trama una donna quando non può sfogare i suoi
manto di queste favole, ed è una veritade ascosa sotto bella menzogna.
, pregio che nobilita e arricchisce spiritualmente una persona. dante, ii-i: qual
. papini, ii-770: individualismo è una dottrina che ha troppi amanti. e
gli storici. -aspetto esteriore di una persona, sembiante. marini, ii-61
10. strato uniforme che ricopre una superficie o uno spazio; coltre.
la fessura splendere maligno il volto giallo di una luna furtiva. 11. oscurità
salmi della penitenza o le riprese d'una canzon di gesta. 12. volta
coperture e dei tetti, che forma una superficie continua sulla quale scorre l'acqua
raffigurati in sezione: e facevano come una pieghettatura ondulata lungo il margine del tetto
, collocata sopra la cornice superiore di una finestra, costituisce un elemento di rifinitura
manzi che si levi, fa venire una giudea con mille goffezze e, paragonate che
ii-7-324: si chiamava carolina e aveva una tal voce di orsa e parlava paludosamente mantovano
bernareggi, 316: questo quadretto è una luce quadrata di un braccio agrimensorio,
. pea, 8-32: non era una mia donna, quella che ha mantrugiato bestialmente
volgarmente, sconciare (un argomento, una materia, un componimento letterario, ecc
, 12-102: ti prendevano al volo una paroletta qualunque e dài a mantrugiarla come
pratica lavorando con le mani, esercitando una tecnica, usando strumenti con mano esperta
. che si infligge con le mani (una punizione). g. capponi,
bocchelli, 13-69: quando aveva impartito una correzione manuale a qualche lavorante o servo
a'propri superiori. -succursale (una chiesa). lettere e istruzioni agli
-che presta temporaneamente servizio presso una chiesa, con la possibilità di essere revocato
quelli suoi manualissimi artefici, inventori di una così furfantesca maniera di stramboccoli.
e per lo più compendiosa, una determinata disciplina, arte, scienza, con
relative a un'attività, a una professione, a mestiere. de
divenne maestro. massaia, ii-5: una specie di manuale insomma, che mi
casa domina il frastuono della bora, una fanciulla studia da un suo manuale geografico
. moravia, xii-28: mi forniva una quantità di informazioni botaniche, ricavate dalla
anche, -ricordalo bene -un esempio, una filosofia, una lezione di letteratura,
-ricordalo bene -un esempio, una filosofia, una lezione di letteratura, un manuale d'
di letteratura, un manuale d'estetica, una pietra di paragone. -come
e questa cade fra gli intraprenditori di una fabbrica o di un opificio, secondo i
e vi è connessa per lo più una notazione spreg. per sottolineare mancanza di
manualìstica, sf. letteratura relativa a una determinata materia o arte o scienza
manuali. -anche: fondato su una conoscenza non diretta, poco approfondita;
necessità contentati di un meschino guadagno in una bassa e laboriosa manualità. orioni,
manifesti del futurismo, n: milano rinumera una pedestre e cieca manualità quarantottesca. pasolini
mente secondo schemi, metodi manualistici (una scienza, una dottrina, ecc
metodi manualistici (una scienza, una dottrina, ecc.).
manualizzata. idem, 1-131: se una determinata dottrina non ha ancora raggiunto questa
. manùbrio, sm. organo di una macchina o di un congegno, per
destinato a comandi che richiedano sforzi di una certa entità). sabbatini, no
porrà un'argano, tanto in dentro dell'una e dell'altra parte, che si
come a b c d, a una sola canna co'mantici in piedi,
stessa base b c. questo chiudemmo in una scatoletta di rame f, e introducemmo
, presentògli. -maniglia (di una porta). petruccelli della gattina,
-manovella (di un organetto, di una pianola). ghislanzoni, 18-45:
dello strumento. pascarella, 1-120: una ragazza... girava il manubrio di
dossi, iii-171: tutto sul fondo di una musica cafra, macinata da uno di
2. organo di comando dello sterzo di una bicicletta, di un motociclo e,
: il suo manubrio è sensibile come una corda di violino, la sua velocità supera
, 1-150: sei andato a scegliere una macchina da corsa, con un manubrio
l'apologià del delitto, regalando con una pubblica sottoscrizione un manubrio, una mitra
con una pubblica sottoscrizione un manubrio, una mitra e vari oggetti al ribelle fransoni.
usato nell'atletica pesante, costituito da una corta sbarra metallica impugnabile con una mano
da una corta sbarra metallica impugnabile con una mano, alle cui estremità sono fissati
. cos pazzesco che i muscoli divennero una mostruosità. 8. milit.
corbel di coiacci mescolati con pecorina in una buca fatta di sopra, accioché il grasso
creduto / venirne a caccia e in una lepre al laccio, / per manucartela,
fra giordano, 1-270: quel dì manuchi una volta bene e bello sigoli, 175
quando esce fuor d'un sasso e d'una buca / ch'a chi è più
, i-405: questi sono della grandezza d'una tortola, la testa piccola col becco
iperperi né manulati (il manulató era una sorte di moneta di molta riputazione appresso
dovrebbe essere; diciamo pure ch'è una frivolezza, un mezzo pasticcio. ma questo
. e, come la benedisse, manifestò una opera manufatta, dover essere che
: le due intestature del sostegno da una riva all'altra del fiume, sotto l'
che farebbero gl'iddii istessi, se abitassero una città manufatta. -procurato, diffuso
sm. prodotto derivato dalla lavorazione di una materia prima; oggetto eseguito a mano,
, cavato li ochi a do e taià una man per delibei azion di sudeti di
le candele, mi vennero nelle mani una borsa piena di scudi. ricettario fiorentino
, stare a manuscristi: trovarsi in una situazione difficile, precaria. giovio,
dei superiori, che riconoscevano nel galimberti una specialità nel rintracciare i fili del manutengolismo
2-54: non è [anna] né una ladra, né una manutengola, né
[anna] né una ladra, né una manutengola, né un'assassina ch'io
patria. b. croce, iv-12-97: una severissima legge fu promulgata che puniva di
le confessioni aperte del procuratore; nonché una specie di simpatia, diremo così precauzionale
che bisogna pur fare all'amica, con una cravatta nuova da comprare, non durano
. chi garantisce personalmente l'adempimento di una promessa o di un impegno da parte
2. mantenitore, conservatore (di una situazione, di una condizione).
conservatore (di una situazione, di una condizione). michiel, li-5-271:
sf. mantenimento, conservazione (di una situazione, di una condizione, ecc
conservazione (di una situazione, di una condizione, ecc.).
arbasino, 8-9: sembra molto seria, una rivoluzione che fa di tutto per trasformarsi
. ant. osservanza, adempimento (di una promessa, di un impegno).
tutto o in parte, costituisce una provvidenza richiesta dal sistema fondamentale della
presso di lei era di darle una mano a ritirar dalle corde dov'erano tesi
petrarca, ch'è oggi vivo, ebbe una manza spirituale, la quale ebbe nome
parigi trovato / e vidi in arme una pulita manza. 3. amore
, e dalla rastrelliera / tirano fuori una boccata d'erba. bocchelli, 1-iii-479
. manzétta. papini, 28-157: una vaccaia che si tirava dietro due manzette
tirava dietro due manzette ombrose ci insegnò una scorciatoia. saba, 179: la
, 127: abbiamo bevuto la manzanilla in una lurida taverna piena di frasche alle pareti
è un infuso di carrube. dà una leggera nausea molto piacevole. 2
si muta cibo, sempre si mangia d'una sorte di carne di manzo. redi
di manzo. ghislanzoni, 1-27: una libbra di manzo si pagava diciasette soldi
conformismo manzoniano. pasolini, 9-332: una lingua media, conservata sotto il magma
e. cecchi, 2-65: dopo una peste in confronto alla quale la peste
, di vecchio villaggio lombardo, mettono una vivida luce sul quadro di ballata romantica
letteratura (e vi è spesso connessa una notazione spreg. per indicarne la degenerazione
la cosa senza compromettersi colla parola; una doppia paura di far sorridere i miscredenti
pene e doglie. / e dotti una manzòtta adoperata, / che sarà 'l
sebben te ne incoglie. / ell'è una bellezza quan- t'un papa, /
/ e tonda e bianca, che pare una rapa. = dimin. di
questo rovesciamento paradossale del marxismo, trova una conferma visibile. 2.
nei quali trovano il modello ideale per una critica radicale sia al sistema capitalistico sia
g. gozzi, 3-5-311: fu una volta che un incendio distrusse la notte
pelle come un maomettano sulle lastre di una moschea. -con valore collettivo: l'
veneziane. manolesso, 47: prese una maona de'nemici, carica de soldati,
monopolio del commercio dei prodotti provenienti da una determinata località (come il mastice di
legno o di ferro infìsso in una parete, destinato ad apprendervi utensili
. e sm. ant. membro di una maona (cfr. maona2)
in 2 ordini; il frutto è una bacca carnosa (e le specie più interessanti
da fare ma- gliuzze di trina per una mappa da altare, che volea donare
buonarroti, 2-251: tiene basilio nella destra una mappa, o sia piccolo panno,
o sia piccolo panno, della forma d'una pezzuola, ma piegato e ravvolto insieme
mappa2, sf. rappresentazione grafica di una zona del terreno; carta geografica o
fazio, i-7-85: formerò teco una mappa / tal che la stenderanno,
,... in brieve fece una mappa universale maggiore di quella che avevano
che a lor bell'agio vedessero ad una ad una quelle tante mappe geografiche,
a lor bell'agio vedessero ad una ad una quelle tante mappe geografiche, da egnazio
2-xiv-240: per ogni comune si formò una mappa topografica agraria, in cui tutti i
sulla parete di fronte a lui era appesa una grande mappa della russia, patria del
comuni della sardegna hanno a quest'ora una mappa, la quale descrive nel modo più
., dimostrano la necessità di formare una mappa, una specie di catasto da
la necessità di formare una mappa, una specie di catasto da approvarsi con decreto
geodeta, e aveva considerato di redigere una mappa delle isoipse maschili.
eseguire su tela la rappresentazione grafica di una zona di terreno; cfr. anche mappamondo
trasse di nuova fazione, ov'era una donna vecchia a sedere a figura di
roma, e dinanzi le stava ritta una donna giovane colla figura del mappamondo in
l-311: fu posto per li consieri una grazia a uno zuan piero di marini
[gómara], ii-14: navigando una caravella per il nostro mare oceano,
tale io sono in questo momento: una tenebrosa 'mappina 'che non migliora affatto
marna, marta o mara o marone è una terra grassa e saponosa. =
la statura è all'incirca quella di una lepre; le zampe sono lunghe,
il prezzo d'essi mara- botini, una volta assai celebri, si truova indicato da
al- moravidi '(che coniarono una moneta simile), attraverso il
rifiuti, animaletti vari, carogne; una specie affine si trova nell'asia meridionale
: 'marabù ': piuma mollissima di una sgarza africana, di cui si servono
miraglia, 147: là dentro stava schierata una quantità di vecchie casse e di grandi
suo letto in assidua preghiera, stringendo con una mano una pietra simbolica. tramater [
assidua preghiera, stringendo con una mano una pietra simbolica. tramater [s. v
'marabuto': sacerdote maomettano, custode di una moschea. d'annunzio, v-2-375:
che presso gli indigeni del brasile aveva una funzione rituale. zilioli, ii-247
ii-247: la maraca... è una zucca usata tra loro per certa specie
: frutti del brasile, grossi come una zucca, che da'selvaggi brasiliani sono
., dal portogh. tnaracd, da una voce tupi. maraca2 (maraka
idiofono sudamericano, costituito originariamente da una zucca o da una sfera cava di
costituito originariamente da una zucca o da una sfera cava di legno, riempita di
o in un passo di danza scandito da una [ragazza] che suona un tamburello
al malmantile, 2-464: 'marachella', per una certa metatesi, vuol dire 'gherminella,
6-48: ella era rimasta attonita, una bambina sorpresa nella marachella, con la
con la pelliccia che le pendeva da una spalla e le mani tra i capelli
perché e'non si ha credito, ad una neces sità, un «
provinciale, d'area depressa) operino una coazione dirigistica e aristocratica, interpretando a
15-10: seminato il vento machiavello d'una sua brancolante alleanza, ricolse tempesta issofatto
luogo, intendiamo abbondanza così grande d'una cosa che generi nausea e renda disprezzabile la
confusione. pascoli, 89: sur una fratta (o forse è un biancor
loro marameo. pecchi, 2-92: una biondina, voltandosi sulla soglia di un
a un'età dell'oro? a una condizione naturale? marameo. questo proprio è
cosparse di strette pennuzze bianco- argentee; una gran macchia egualmente bianca sul lato esterno
potessero far il timone, giunsero ad una baia o canal grande, dove il piloto
meno si confonderà ogni enfiata superbia, nascerà una profonda umilità, apparecchiando gli orecchi a
. lancellotti, 3-81: s'andaste in una bottega di ferraio, di marangone o
che lavorano per opra, quando in una bottega e quando in un'altra, a
il giorno, e non fermi in una bottega a salario di tanto il mese
marasca, sf. ciliegia (prodotta da una particolare varietà di ciliegio: il marasco
jovine, 5-21: clelia cannavaie era una ragazza alta, di grandi occhi di
a fare il cacio e versato in una pila fuori della casa d'un contadino,
dal marasma. d'altronde forse questa è una forza e non uno stato di marasma
decadenza (di uno stato, di una società, di un'istituzione, ecc.
. capponi, 1-i-303: se vi fosse una nazione la quale, viziata nella interna
è lecito oggi di considerare la borghesia come una « classe dirigente » e di attribuirle
scagliette più grandi, ben distinguibili; una sola serie di scagliette si trova fra l'
variabile, ma di solito grigio con una fascia bruna o nera a zig zag
l'agnolo, di maistro cestina, una cossa notanda di uno marasso qual avia partorito
. nascosi nelle gengive e coperti d'una certa pelle piena di mortifero veleno. boccalini
: 'maratona ': nome dato ad una gara di corsa di quaranta chilometri (
. cecchi, 6-267: l'annunzio d'una maratona di danza. 3. camminata
serpe ha diminuito la vista, cerca una erba detta maratro e a quella stropicciando gli
otto marazze per tagliar legna, e una grossa per la carne. =
i-245: rimaneva per arrivare a'svedesi una sola strada piena di paludi e marazzi.
scorre per un letto di creta o per una terra bassa e marassosa. bicchierai,
. vocabolario filosofico democratico, ii-141: una montura indosso, una sciabola nuda in
, ii-141: una montura indosso, una sciabola nuda in mano, il farsi far
largo in mezzo al popolo e sfoderare una voce imperante « marche! presentate l'
dovuto dire, ma gli sembra quasi una profanazione. = abbreviazione di marcia2
... posto al governo d'una città o castello... o d'
città o castello... o d'una provincia... 0 d'una
una provincia... 0 d'una frontiera militare o marca,...
io so vedere perché gli accaggia mutare una parola che sta benissimo, ché 4 marca
ariosto, 43-110: disse al cane ch'una marca d'oro / a quella donna
d'oro. montanari, ii-269: comunemente una marca d'oro si paga con marche
bolognesi e lucchesi. e nota che di una marca di ariento fanno marcelli 73.
marcelli 73. idem, 106: marca una di ariento di vinezia, che si
vennero incontra quattro indiani de'primari con una bandiera d'oro in una verga di peso
de'primari con una bandiera d'oro in una verga di peso di quattro marche d'
un'oncia e d'once 8 è composta una marca: cosicché la marca 1152 carati
tutta propria del quaranteno, e formò una gabella distinta del peso o marche o del
marcarum '). ma spesso ritornò una sola cosa ('gabella marcarum quaranteni et
segno distintivo di bottega (costituito da una cifra, un monogramma, un'incisione)
il bollo sarà nel fabbricarla improntata di una marca particolare da noi ordinata, e
cavalli nobili o di razza, in una coscia o nel collo, perché da esso
qual razza sono. lupis, 172: una marca che lo legitima [il destriero
segno convenzionale impresso solitamente nel rovescio di una
coniazione (ed è costituito da una o due lettere, talvolta riunite
del gergo sportivo correre, gareggiare per una determinata marca, con riferimento a un
). moretti, iii-634: traeva una scatola di sigarette xantia e ne offriva
scatola di sigarette xantia e ne offriva una con eccessiva precipitazione insistendo inabilmente perché lei
. calvino, 6-66: -tu hai una pistola?... -che calibro?
-che calibro? che marca? - una pistola vera. da marinaio tedesco.
vue, à la mode '. « una sigaretta di marca ». lucini,
rappresenta o sostituisce un determinato oggetto o una determinata entità. -in partic.:
6. marin. segno particolare posto su una manovra corrente per indicare il punto fino
maglie della catena dell'ancora per distinguere una lunghezza dall'altra...
, prova, indizio (che connota una persona o un fatto). -
, era riputata anche la virginità per una marca obrobriosa. fr. morelli,
-segno distintivo della matrice ideologica di una concezione, dell'origine personale di un'
11. indole, natura (di una persona). palazzeschi, 5-138:
rimettergli la corona in capo e guadagnar una marca di gloria grande, ma ben sì
sì grand'uomo [voltaire] lodati è una marca indelebile all'onor mio, di
: rozzo, grossolano, ignorante (una persona). f. f
e, più spesso, di armare una nave e di esercitare privatamente la guerra
coperto e accidentato, è necessario mettere una màrca. = deverb. da marcare
: cornice che collega i davanzali di una serie di finestre poste in fila.
suol dirlo il popolo toscano parlando di una donna alta, complessa e di fiorente apparenza
simile, ma grande e grosso, una specie di marcantonio nero, s'affaccia
, s'affaccia indolente sulla soglia d'una bottega, grattandosi la zucca. manzini
di coltelli, sfidava, si offriva in una mimica puerile. = dal
sopra ogni posto di uno scompartimento di una carrozza ferroviaria, che contiene lo scontrino
2. strumento da calzolaio costituito da una rotella girevole munita di punte: passato
« marcapunti », perché, con una rotellina dentata che ha, e la
calzolai quell di. uesetto che ha una rotellina dentata, imperniata e girevole in
uno spirito mordace infamò la casa di una dama, marcandovi sopra la porta un circolo
sopra la porta un circolo appiccato ad una croce. gavazzi, 546: [le
un marchio infamante, come punizione per una colpa particolarmente grave verso la comunità (
tre luoghi, nella fronte e nell'una e nell'altra guancia. bruno, 2-138
nel linguaggio tecnico e scientifico, segnare una misura (in partic. la temperatura e
un'impronta, imprimere; segnare di una impronta, di una traccia, ecc
; segnare di una impronta, di una traccia, ecc. carducci,
dita! e. cecchi, 5-189: una scrofola, qualche altro morbo, l'
.. sulla fronte gli aveva marcato una riga rossa e sudata. 6
. 10. registrare con ordine in una lista o in un indice; elencare
dar rilievo, accentuare; scandire (una parola, una frase). -
accentuare; scandire (una parola, una frase). - anche assol.
, 1-106: 'marcare'nelle locuzioni 'marcare una parola, una sillaba, un accento '
'marcare'nelle locuzioni 'marcare una parola, una sillaba, un accento 'o 'una
una sillaba, un accento 'o 'una frase musicale ', per scolpirla,
uno o più atomi della molecola di una sostanza destinata a essere assimilata da un
15. inform. tracciare o imprimere su una scheda un segno suscettibile di lettura automatica
nel gioco del calcio, mettere a segno una rete. -anche assol. -in
o a persone di cui si prevede una sfuriata o un'esplosione d'ira.
di materia dura come marmo: l'una è bianca e chiamasi marcassita. l'
maggior percosse la pietra commune non getta una scintilla e la marchesita mille fuori ne
santi, iii-140: la miniera è una marcasita gialla, ossia un solfuro giallo
la monotonia della giornata fu interrotta da una visita: un boscaiolo dell'appennino pistoiese
e al controllo dei tempi necessari per una determinata lavorazione industriale; cronometrista. -anche
e del-, l'argento marcato con una certa impronta del comune o del
, iii-1026: a tutti accade di ricevere una lettera 20, 30, 40 giorni
[dell'italia del popolo] in una cassetta che verrà imballata in tela doppione
colla lettera a è copia esatta di una delle dodici sopradette figure. jahier,
v-160: quando fece scrivere a cesco una lettera per la sua fidanzata, sotto vi
da qualche difetto fisico o morale (una persona). f. f.
all'ultima zattera della realtà ed è una lacerazione il risveglio marcato dall'arresto della
che la finezza dei lineamenti stemperava in una grazia quasi infantile. 8
di due che contendono per dissetarsi ad una fonte d'un'altra specie, espressione che
quando si dilatò ad oggetti che non hanno una somiglianza così marcata col primo senso.
2-iii-24: può aver l'aria di una certa deferenza troppo marcata. delfico,
tavoliere è venuta in gran parte da una troppo marcata ineguaglianza e da una ripugnante
da una troppo marcata ineguaglianza e da una ripugnante ed infelice associazione di poveri e
: io sostenni che il pretendere che una tragedia abbia i caratteri sempre marcatissimi del
cortigiano briccone ', ecc. è una assurdità. garibaldi, 2-105: il vecchio
sincero e durevole, ma passa dall'una all'altro insensibilmente, senza gradazioni marcate
, 6-215: renzo sorrideva ironico, con una punta assai marcata di cattiveria. cassieri
lessicale). 13. che richiede una resa sonora ben distinta e rilevata (
, in partic., nel calcio, una rete). -sottoposto ad azione di
materia prima. 3. che annota una serie di fatti, di cifre;
., nel calcio, ha segnato una rete). -atleta che ha il compito
. -tecn. impressione o registrazione di una marca su un materiale grezzo o su
imprimere, mediante un marcatempo luminoso, una serie di segni (corrispondenti a intervalli
tempo di presa) sul bordo di una pellicola impressionata con frequenza diversa dalla normale
radioattiva: sostituzione di un atomo di una molecola con un isotopo radioattivo corrispondente.
5. inform. segno tracciato in una determinata posizione sopra un documento o una
una determinata posizione sopra un documento o una scheda e destinato alla lettura magnetica o
., nel gioco del calcio, di una rete); segnatura. -anche:
l'insieme dei punti totalizzati nel corso di una partita. -marcamento. moravia
a indicare la direzione del vento (una banderuola). calvino, 1-432
, estimagioni e marcagioni fare fare almeno una volta infra 'l tempo predetto.
... preferisco l'utile ad una svantaggiosa simetria e quando la posizione non
simetria e quando la posizione non permette una marcazióne regolare, va secondando le circostanze
marcellina2, sf. eccles. suora di una congregazione (detta anche delle annunziatine o
di un marcèllo, nel quale era scolpita una testa di donna molto bella, con
bella, con capelli di dietro e con una ghirlandetta attorno. sanudo, lvii-89:
. posi, 14: nota che di una marca di ariento fanno marcelli 73.
al dì, e che questa è una cosa disonestissima e intollerabile. aretino
marcente. 2. consunto da una malattia, disfatto (unapersona).
appunto l'africa marcente nella scioperatezza di una longa paca. marcére, intr.
promessa sua ne avea fatto transcri vere una gran parte. berni, 1-3 (i-2
mie signore. pananti, ii-128: una marchesa... / fe'al vescovo
, fermo e lucia, 161: quando una donzella della signora marchesa venne con l'
a dire al signor marchese: « è una femmina », il signor marchese rispose
il signor marchese rispose mentalmente: -è una monaca. carducci, iii-3-23: la santa
a cilindro, sentiva fervere nel cuore una lauda d'amore. d'annunzio, i-919
ghigna ghigna » a quella smorfiosa di una marchesazza d'alife. = femm.
: l'iscrizione... posta a una fontana nella casa marchesale di vatolla.
111-2-319: acuta / guaiva a'tuoni una levriera, e il capo / arguto distendea
dovesse venderle più di 16 soldi l'una. baldini, 12-93: [non]
proseguendo i francesi la impresa loro, una parte voltatasi a sinistra, s'impossessava
complesso. -anche: i componenti di una famiglia marchionale. = deriv. da
di lor marchese /... una figliuola del soldan già prese. machiavelli,
. illustrissima, supplicandola a favorirmi nell'una e nell'altra maniera. muratori,
, iv-156: il marchesino ippolito aveva una barba rossa sopra una faccia ulivigna con linee
marchesino ippolito aveva una barba rossa sopra una faccia ulivigna con linee ed ombre di
pittore restava là, come dominato da una forza misteriosa. 2. numism
conosce no? in fretta e furia una marchetta. -per metonimia: prostituta.
tè. pavese, 6-338: cominciò una discussione su chi di noi sarebbe stata
travestito. arbasino, 9-30: una cintura a grosse maglie di metallo gl'
sistemare che conciata così non farai più neanche una marchetta da cento, chiaro? dessi
ma perché? io ho l'aria di una che fa marchette? ». arbasino
borchie. forlis, xxiii-466: una larga cintola tessuta di lana colorita o
, patrono di venezia, effigiato su una faccia della moneta. marchettóne, sm
maniera. nella vanguardia si spiccava una parte della cavalleria capelletta, seguita
i-703: postosi in marchia con una velocità sorprendente l'esercito de'gallo
sorte d'uomini e donne che era una cosa incredibile. caro, 12-iii-54: a
negare, ti farei diventare il viso com'una ciliegia marchiana. trinci, 1-207:
. f. doni, 4-64: andava una invernata in quei freddi marchiani attorno una
una invernata in quei freddi marchiani attorno una volpe, come colei che cercava di
cupido,... deliberando di far una scappata marchiana per uscir de'pupilli da
sua madre, rispondendoli senza rispetto, una mala batosta di parole. betteioni,
uomo capace di rimuoverla [giselda] da una decisione, rappresentasse quella l'errore più
avere cacciato in corpo a vostra magnificenza una paura marchiana, cosicché gli fosse sparito
era evidente, incontestabile che gigino aveva una cotta proprio marchiana. 5
e. cecchi, 8-88: una volta partiti col periodo, chi più
difficili. bariti, 10-360: era una compassione sentirla ricorrere a certe spiegazioni assurde
quella marchiana del mutamento di luogo fatto da una stella della catena d'andromeda.
. -darne a bere, sballarne una marchiana: raccontare storie esagerata o fandonie
berni, 118: sopra al desco una rosta impiccata era / da parar mosche
magari di nulla, -gli fu detto una volta che insisteva più del solito. -questa
più sorpreso che adirato. -farne una marchiana: compiere un errore madornale e
. ne aveva fatta nel '49 una marchiana: s'era caparbiamente ostinato a rimaner
, che se più v'incappa, ha una gran battitura o, al più che
, che lo segni come razza di una inferiore natura. carducci, iii-18-297: il
già putire il cadavere. -conferire una particolare impronta; infondere una caratteristica,
-conferire una particolare impronta; infondere una caratteristica, determinare un'abitudine. d'
3-iii-147: vide venire verso di sé una pastorella innocente, in segno di che faceva
in segno di che faceva marchiarsi innanti una vellosa greggia di pecorelle. e. zani
materia delle marchiate è lo stare l'una squadra così poco disunita dall'altra che,
le rive del po] subito in una sola marchiata della loro gente nel polesine.
e badino i folli a non rimanerne marchiati una volta per sempre. -ferito
, 1-209: gli spagnuoli vi hanno edificato una piccola torre, nella quale v'era
4. figur. colpito da una dura condanna morale; additato ah'ignominia
la diffidenza verso un patrono marchiato da una sorte così infausta, cercare un pane
compito di marcare o contrassegnare, con una cifra, un segno o un disegno
, in genere, gli oggetti prodotti da una corpo- razione artigiana; chi apponeva sui
detti marchiatori [di panni] pigliare una cordella rinforzata di dua colori, cioè
pieno d'ingegno,... d'una vecchia famiglia marchegiana guelfa, che s'
è da temere forte non si sfasci in una marchigiana espansione d'orgoglio per la gloria
melozzo che sembrano proprio nati per recare una casa in ispalla. moretti, ii-433
... sul portale romanico di una chiesa marchigiana. -zootecn. razza
gli fanno quasi colpa di scrivere da una città di romagna. 5.
marchigiano2, sm. letter. abitante di una marca (nella società feudale e medievale
un marchingegno,...: cioè una rete a cerniera, che di giorno
marchingegni. -comp. da una prima parte di etimo incerto e da
-marca di valore o di zecca (di una moneta). guerrazzi, 2-204:
1-17-303: debbono li detti marchiatori pigliare una cordella rinforzata di due colori...
che pesa libbre xii e mezzo. una staterà che pesa libbre xlvi. lorenzi,
. bollo a fuoco che veniva impresso su una parte del corpo (fronte, braccio
4. contrassegno o distintivo che una persona porta sugli abiti, come indicazione
spetti a un singolo imprenditore o a una pluralità o a una collettività di imprenditori
imprenditore o a una pluralità o a una collettività di imprenditori, si distingue il
, rispettivamente, i prodotti provenienti da una determinata regione o area geografica, o
geografica, o i prodotti provenienti da una determinata nazione, o i prodotti che
privato, o i prodotti fabbricati con una determinata materia prima o sottoposti a un
provenienti da imprenditori che appartengono a una data associazione e che rispettano certi requisiti
seconda che il segno distintivo consista in una figura o in una parola o in una
distintivo consista in una figura o in una parola o in una sequenza di parole
una figura o in una parola o in una sequenza di parole, o nella ditta
nella sigla dell'impresa), o in una determinata, specifica e caratteristica forma dei
dei loro involucri o contenitori, o in una combinazione di due o più di tali
pigliarsela tutta. bocchelli, 18-ii-137: una volta navigai fino a tripoli per prendere
marchio, costituito da un emblema o da una denominazione e destinato a distinguere merci od
primitive ») indicano l'appartenenza a una determinata tribù o gruppo etnico, a
, 131: ogni paese del sudan ha una marca o meglio un marchio speciale
. segneri, iii-1-114: vorrei imprimere una verità così necessaria, non già qual
, comune a tutti i componenti di una stessa famiglia. anonimo, i-618
/ cura tua sia di rilevarne in una / occhiata la comune indole. delfico
. calandra, 209: oh! una carrozza da viaggio; ha l'arme
qualche amico facoltoso che acconsentisse a rimediargli una larva di dote fittizia. bernari,
: giunti in cima allo scalone coperto da una logora guida rossa, [il marchese
la grande « g », sormontata da una corona marchionale, incisa nel vetro smerigliato
, 1-1-20: apprestata la bocca ad una orribile piaga,... ne leccò
popolo con occhi ingordi veduto guasto d'una puzzolente marcia. pallavicino, i-254: corre
di questo fiume di marcia che sgorga da una delle vecchie piaghe d'italia e che
nei vari luoghi, dei concorrenti di una gara sportiva su strada, che serve
di unità o complessi di forze da una zona all'altra, per via ordinaria
in lingua loro era lo stesso che una giornata di marcia. p. verri
che avevo, che, se frattanto capitava una marcia, non solamente dovevo farla a
, 1-79: si vedeva al comando d'una batteria, con l'ordine di battere
di marcia, in cui si segue una strada sola, dicesi marcia di fianco.
trasferimento. jahier, 254: è una compagnia di marcia quella cui son destinato
in cui si elenca la forza di una formazione militare (compagnia, plotone,
già stanco e snervato, era da una mezza marcia dalle sue frontiere. mazzini,
le calze col tannino. sapete che una calza, dura una marcia a un soldato
. sapete che una calza, dura una marcia a un soldato? 11.
: la vita è ima marcia fatale, una disciplina inesorabile. papini, ii-49:
, la dieta; intanto, anche una riunione di patrioti è convenuta a schinznach,
scrive toscano; ma generalmente parlando vi è una certa uniformità nella marcia de'suoi versi
: il procedere di un treno a una velocità tale che ne consenta l'arresto
ad accompagnare il cammino concorde di una moltitudine, generalmente costituita da soldati [
riporti quell'acqua che, scendendo in una macchina idraulica e scacciandone l'aria,
scacciandone l'aria, suona così pulita una marcia. c. gozzi, 1-259:
c. gozzi, 1-259: odesi una marcia di strumenti. è l'imperatore che
ghislanzoni, 7-54: l'orchestra suona una marcia funebre, mentre il coro ripete
tutto svolto nella strada il corteo, una banda di sonatori vestiti di rosso e
anima sua popolana ed altera, / una marcia guerriera. c. e. gadda
silenzio la musica trionfale ed esultante di una marcia nuziale. — marcia reale
inno distintivo di un sovrano, di una casa regnante, di uno stato monarchico.
l'accensione al motore, provocando così una serie di interruzioni nella sua marcia.
. bontempelli, ii-453: s'innestava una marcia. c. e. gadda,
« ti offrirei un passaggio: sarà una topolino, ma è chiusa ». mentre
. pavese, 9-39: -bisognava provocare una crisi -le dissi -come si scuote un
nelle prime posizioni o nelle ultime di una colonna o di un corteo.
desistere da un proposito, recedere da una decisione. moravia, 14-14: questa
un trasferimento di truppe: partire verso una certa destinazione. f. corsini,
quella volta. borgese, 1-408: teneva una concione ammirabile ai suoi veterani, scatenava
cecchi, 3-87: la banda militare attacca una spavalda marcétta, come quelle dei circhi
moravia, vii-84: l'orchestra attaccò una marcétta vivace e fu la volta dei
leggere, e far leggere più d'una volta, a marcia forza un altro
apposito corto due spanne, e valendosi d'una cinghia passata a tracolla, riusciva a
. marciapiède). parte laterale di una strada, destinata all'esclusivo transito dei
nell'antichità costituita per lo più da una semplice fascia pavimentata o no a raso
.. alle due basi esce fuori una specie di marciapiede. leggi, bandi e
improvvisamente, nella mattina, allo svolto di una qualche via urbana, su 'l marciapiede
del marciapiede ha costretto questa regina ad una fuga da operetta. pirandello, ii-1-95
da queste parti si mettono a proteggerne una e collocano in un posto, in una
una e collocano in un posto, in una famiglia, dopo un po'..
232: avevo cominciato a trattarla come una ragazza piuttosto da marciapiede.
primo dei quali [lati], mediante una porta di riscontro a quella del suo
e le ascelle, e vanno da una * punta all'altra (spiccie le mani
fissati ai pennoni uno per lato con una estremità alla varèa e l'altra al
pennone e che nelle parti inferiori hanno una redancia od occhio, entro il quale
cavo del marciapiede in maniera da assumere una maggiore curvatura sotto il peso della persona,
io non so più marciare. è una gioia marciare. da quando aspettiamo la
. gareggiare nella marcia, partecipare a una gara di marcia (v. marcia2,
parole 4 marcia ', per mettere una truppa in moto, e 'ferma', per
. 2. milit. compiere una marcia di trasferimento (v. marcia2
fardelli, addosso, marcia, / una pulce è salita. -nuotare.
4. disus. partire per una determinata destinazione, avviarsi, incamminarsi,
avere un certo regime di funzionamento (una macchina). -marciare a vuoto:
permesso di far marciare il giradischi a una cert'ora. 11. famil
raro. compiere un percorso; coprire una distanza. carani, 5-56: come
che io non so battere. corrono una strada che la mia tagliò.
determinato tenore di vita, essere in una certa situazione. tommaseo [s.
nel tempio di diana gli occorse vedere una sacerdotessa bellissima, fece subito battere la
- anche: la distanza percorsa in una marcia. = deriv. da marciare1
la partenza, stasera il mistero di tutta una notte marciata. marciatóre,
languente, fiacco (un sentimento, una condizione spirituale). petrarca volgar.
: il re... manifestava una continua e repentina alternanza di furor e
in un caso e nell'altro palesava una noia marcida e tenebrosa della vita.
di nuovi modi di dire e d'una infinità di parole, non solo antiche e
b. pitti, 1-41: nolegiai una barca marsiliana. sanudo, xxxvii-453:
nel mare ancora appresso zara vecchia saccheggiarono una marciliana e nel canale della morlaca spogliarono
canale della morlaca spogliarono un grippo e una fregata con robbe e danari. ordinanza veneziana
: in questo stesso canale, oltre ad una saica greca e due marchiane, vi
. cocchi, 4-2-217: quando è stata una volta l'intima tessitura guasta da marcimento
v.]: 'marcino': nome di una qualità di vino che suol farsi,
decomposizione o si sta rapidamente decomponendo (una sostanza organica); putrescente, putrido
(un frutto, un cibo, una bevanda). laude cortonesi,
birre marcie. pascoli, 409: una vendemmia fa, così, piacere! /
materia purulenta, che ha suppurato (una ferita, una parte del corpo)
che ha suppurato (una ferita, una parte del corpo). -in partic.
, novanta centesimi) non bastare dopo una fatica di dodici ore sotto il solleone
necessaria, che è di fare murare una porta che non è molto importante,
il capo e seccavano le fauci in una sete inestinguibile. -coperto di nuvole
-foriero di pioggia, gonfio di pioggia (una nuvola). betteioni, iii-451
(di acqua, di sudore: una persona). pananti, i-161:
paese. 9. affetto da una grave malattia, consunto, disfatto,
, consunto, disfatto, sfinito (una persona, un animale). -in
posseduto da un sentimento morboso, da una passione insana, ecc. papini
ecc. papini, ii-899: in una città tutta intrisa, malata e marcia
marcia di passatismo c'era bisogno di una ventata di futurismo. gadda conti,
e neh'animo, pervertito, vizioso (una persona); degenerato, imbarbarito (
di romanzi e illanguidito in braccio di una troppo compiacente morale. d'annunzio, iii-1-829
. bocchelli, 18-ii-478: voialtri siete una manica di marci viziosi, o scimuniti
13. laido, sozzo, lercio (una persona). n. secchi,
, di poca importanza (un principio, una ragione). magalotti, 23-125:
15. ant. giunto a esaurimento (una miniera). berni, 157:
] è un ferraccio / vecchio d'una miniera marcia e vizza. 16
, aspra insofferenza, ed equivale a una forma di maledizione o di esecrazione.
: vedi ch'io l'avrò uccellato una volta! io 'l farò pur digiunar a
cappelli foderati, perché questo lo giudica una marcia superfluità. lubrano, 2-396: non
? nomi, 6-68: è propriamente una marcia vergogna / che sia vestita di
reazionario. faldella, 2-95: è una marcia vergogna che tutti gli anni ci
qualche figliuolo con la testa sfracellata da una pietrata di fionda. bartolini, 16-217
scritto al papa ch'egli avea mandata / una persona marcia ghibellina. p. della
giansenista marcio. tronconi, 3-132: una povera ragazza che non trova marito deve crepare
ecc., perdere (o vincere) una partita senza fare o senza lasciar fare
. -al figur.: subire o infliggere una perdita grandissima, totale. r
. -uscire dal marcio: uscire da una situazione sfavorevole, lasciarsi le disgrazie alle
marcio. 23. prov. una pecora marcia ne infetta, ne guasta
infetta, ne guasta un branco: una persona corrotta riesce a traviarne molte altre
g. m. cecchi, 5-25: una pecora marcia è atta a infettarne un
un branco. proverbi toscani, 66: una pecora marcia ne guasta un branco.
. marcius, da marcius, nome d'una gens romana. marciolino1, sm
trovai marcioso. 7. consunto da una malattia, stremato (una persona)
. consunto da una malattia, stremato (una persona). roberti, xiv-232
maschia virtù degli uomini e rendonli servi di una marciosa voluttà. 9.
in putrefazione, imputridire, decomporsi (una sostanza organica); avariarsi, deteriorarsi
rugiade. mazzini, 29-27: quando una pianta è sola, non potendo essere
sia fisica sia spirituale, perdurando in una condizione di inattività, di immobilità,
che dovéa marcirsi in casa propria / una ragazza ornai cresciuta tanto? foscolo,
onesto mercato quello di pagar colla vita una boccata d'aria libera. carducci, ii-9-217
papini, x-1-410: per il capriccio di una ganza regia si mandava a marcire alla
abusi satanici. gioberti, iv-75: una piccola porzione d'uomini preponenti, dopo
che si mossero, prese a piovere, una pioggia pesante che marcì la terra.
rivelato, rimanere celato nell'interno di una persona (un segreto, una pena
di una persona (un segreto, una pena). salvini, 19-iv-1-297:
,... ho pensato farvi una confidenza. borgese, 1-47: ciò che
suo alveo, si stende lentamente sopra una vasta pianura; in alcuni siti ristagna,
in putrefazione, imputridito, decomposto (una sostanza organica); avariato, deteriorato
e di sardigna i mali / fossero in una fossa tutti insembre, / tal era
divenuto purulento, andato in suppurazione (una ferita, una piaga). boccaccio
andato in suppurazione (una ferita, una piaga). boccaccio, i-19:
lungo giacere pervenute languide, assalite da una repentina pestilenzia, si ridussero quasi
. aretino, 20-116: la accidia di una puttana è più acuta e più accorata
di que'poveri incarcerati, sepolti in una fossa, custoditi da'leopardi di sant'
passare in un gran mortaio guarnito d'una piastra di ferro, dove sono sminuzzati
lo scopo di migliorare la plasticità di una pasta ceramica e che consiste nel porre
dei popoli riempie i cinque palchetti d'una libreria... che fiatate..
giallognolo, apparve prima, e poscia una polvere granellosa fra esso umore. fantoni
questa, secondo quel testone, sarebbe una boscaglia fradicia, un marciume! nemmeno
. bocchelli, 13-488: doveva essere una specie di vertiginosa attrazione dell'orrore e
strofinacciolo, / perché quel serve a una cosa o dua / e poi si sta
necrosi di tessuti vegetali, accompagnata da una profonda alterazione degli stessi a opera di
lasciati sulla pianta sino all'acquisizione di una colorazione bruna, conferiscono al vino un
.]: 'marco 'dicesi oggi una moneta d'argento che corre nella germania
che corre nella germania e che vale una lira e venticinque centesimi di nostra moneta
-marca di valore o di zecca (di una moneta). f. f.
un marco della potenza de'sudditi che una pruova che rimanesse al re alcuna autorità
bertoldo e bertoldino. sull'analogia di 'una marcantonia '. e nel maschile *
[dell'abito]? -panni una carpia da furbo marcone. 2
. stor. relig. membri di una setta eretica che faceva capo, nel
martora. ramusio, iii-315: lasciò una sua manta di pelli di mardole zibelline
periferici: quelli separati dagli oceani da una barriera di isole. giacomo da lentini
terra abbraccia; / e van l'una ne l'altra tutte tonde, / sia
parla nessuno. montale, 1-101: una carezza disfiora / la linea del mare
tra gli scogli dell'isola, / dove una terra nuda si fa ombra / con
il mare adriatico. petrarca, 135-17: una petra è sì ardita / là per
in questo luogo ch'io dissi sia una cittade e abbia nome maria, dico
polo, ciòè ^ meridionale, cadesse una pietra, ch'ella caderebbe in su quel
la partenza di fermo, solette in una osteria di monza, senza alcuna pratica
rapporto con le condizioni biologiche, presenta una sospensione, in acque non eccessivamente profonde
con particelle di fango conferiscono all'acqua una colorazione bruna.
caratterizzato da un andirivieni continuo e da una gran confusione di persone. manzoni
,... congiunto al continente con una lingua di terra. 2.
-seguito da un agg. o da una specificazione, a indicare lo stato,
di spostamento e battono il fianco di una nave. -mare vecchio: che risente debolmente
-mare vecchio: che risente debolmente di una tempesta appena cessata. bartolomeo da s
altissimi, divise le due cocche l'una dall'altra. rinaldo degli albizzi, i-349
in brev'ora quietandosi, suol partorire una lunga e stabile tranquillità. d'annunzio
i laghi d'italia. questo mare è una raccolta d'acqua del fiume giordano,
5. per estens. villeggiatura in una località marittima e balneare. -anche:
i giorni sul mare, ed è una vista stupenda: non si sente l'estate
). guglielminetti, 13: quand'una m'accennò ridendo: -vieni!
?... sono un mare, una meraviglia. dev'essere un nobile russo
.]: 4 verde mare'quasi una voce: color verde che tira a
della borghesia conservatrice vorreste... una maria, duchessa elena, che rappresentasse
, 2-106: vorrei ringraziarla, ma una stila d'inchiostro non corrisponde ad un
di sgarberie. banti, 9-325: è una signora lei, con un mare di
un \ dannato sole di luglio, in una pianura a vista d'occhio come un
un fiume di parole non v'è una goccia d'ingegno e in un mar d'
un mar d'inchiostro non v'è una perla? -anche: il mondo,
porti. giuglaris, 217: tu sei una mia rete, con cui voglio pescare
stato interiore o condizione spirituale caratterizzata da una piena di sentimenti particolarmente intensi, che
poco a poco... come una barca s'accosta alla riva; e si
rosate labbra. algarotti, 1-viii-71: una tale scoperta fece il neutono quasi scherzando
, tacerò, per non potere con una sol lingua, né con mille,
: scuota v. s. illustrissima una volta cotesta sua eccessiva modestia e tenti mari
fino a quella maggior distanza, dove una batteria posta in terra giungerebbe colle palle
(mare lunare), che appare come una macchia più scura.
216: questa ultima spezie [simile a una pomice] si ritrova copiosa in besbico
-essere in mare: essere imbarcato su una nave, navigare. filippo degli
in mare pochi dì sono in su una nave, la quale percosse a uno scoglio
mare e il monte: trovarsi in una situazione difficile e rischiosa. g.
: imbarcare. -anche: armare (una flotta). tasso, n-iii-918:
, 323-13: indi per alto mar vidi una nave, / con le sarte di
rotto in mare... e una notte e uno dì stetti nel profondo del
'tenersi in mare ': di una nave si dice che tiene bene il mare
cose. proverbi toscani, 56: una gocciola di mèle concia un mar di
vicino alla corsica ruppe in mare per una fortuna, e così la roba e la
giorno si hanno soltanto un'alta e una bassa marea... 'marea mista':
quarto o ultimo quarto, e cioè con una differenza di 90 gradi o di 6
un'altezza di circa 1 metro, una lunghezza di qualche centinaio di miglia e
lunghezza di qualche centinaio di miglia e una velocità di circa 500 miglia all'ora
(o anche il rifluire) di una situazione, di una circostanza, di
rifluire) di una situazione, di una circostanza, di un sentimento, l'esplicarsi
: la mia lettera d'oggi è come una marea or alta, or bassa:
or alta, or bassa: a una cattiva nuova tien dietro una buona;
bassa: a una cattiva nuova tien dietro una buona; a una buona una cattiva
nuova tien dietro una buona; a una buona una cattiva. idem, 86-7:
dietro una buona; a una buona una cattiva. idem, 86-7: l'incivilimento
trasfusa nella poesia, per dilagare poi come una marea anche negli scritti minori. palazzeschi
mezzo, canali di furiose correnti e una perpetua marea. l. adimari, 1-37
d'achille. cattaneo, vi-1-9: una violenta marea aveva distrutto quasi interamente la
ad ogni sbocco appena / sentia mugghiare una marea sotterra, / e il pianto
/ accompagnate da cento galee / in una barca tutta ornata d'oro, /
abbondanza. orioni, x-26-312: è una menzogna che tu hai inventato per giustificare
giustificare anche il suo danaro. è dunque una marea di fango che ci soffoca tutti
navigare lento... in mezzo a una marea umana, nereggiante fantasticamente. buzzi
della casa rossa si agguerrisce bruscamente per una salmodiante marea di pellegrinaggi religiosi guidati da
bontem- pelli, 19-78: verso sera una marea di gusci d'ostriche inondava la
intermittenza disperata e la desolazione, d'una marea franta di garofani rossi che fan
nella luce, la sediziosa eco di una « marsigliese » lontana tanto lontana -remota
ab biamo... una spettacolosa marea di rotte catene nevose dove
pensa. comisso, vii-18: tutta una marea di tumuli boschivi e qua e là
alitava visibilmente dalla terra, si elevava una melopea infinitamente triste. landolfi, 2-36
innanzi a loro, si svolgeva come una più intensa vena. 8.
aventurieri] movean negli altri tutti / una marea di fremiti e di lutti. tocci
, v-856: agostino, sconvolto da una marea confusa di pensieri e di vergogna,
da trascinare tutta quanta la taverna in una stessa bufera di voci. marinetti,
un uragano di applausi. fu una vera marea di entusiasmo, nella quale l'
marea. quel popolo primordiale aveva trovato una nuova occasione di sfrenare le sue immense
dall'orrida marea, / di pigliar chi una tavola e chi un legno. papini
marecièlo, agg. letter. che ha una tonalità di colore azzurro intenso, vicina
rivolgimento, subbuglio, agitazione (di una situazione politica, sociale, ecc.)
5-344: e il giorno appresso, dopo una notte insonne, sconvolta da un
. e. gadda, 9-351: una sùbita tristezza le passò negli occhi: negli
). ojetti, i-796: per una bella donna che vediamo tutta e che
). landolfi, 2-71: da una parte del cortile... c'erano
movimenti. cagna, iii-201: passa una schiera di giovinette, belle eleganti figurettine
] lascia fruire, mareggianti in grembo ad una falsa bonaccia, che, serba sotto
le coloquintide ancora, benché indolcito da una vita segregata. idem, iv-22:
, ci fosse il mareggiare innumerevole di una folla. 3. anche con
essere sballottato dal moto del mare (una persona); beccheggiare (un'imbarcazione
5-318: dondola... come una gondola che si mareggia. -ballare;
un mareggiare infinito di culle, una tempesta di fasce e di veli. savinio
tastiera cariata... davanti a una piccola tribù di mostriciattoli ammaestrati, concorsi
da grandi fasci luminosi di riflettori e una folla enorme mareggiava intorno all'isolotto, battuto
credere d'esser portati a volo sopra una biga. moretti, vii-413: si rifugiò
nell'angolo della diligenza che quasi pareva una barca per quel suo strano mareggiar sulle
-apparire confusamente, disordinatamente (una serie d'immagini, di oggetti, ecc
non voleva trasformarsi ancora, mi mise addosso una smania, un mareggiare di stomaco,
avvezzarti al viaggio, ti farà dare una giravolta senza uscir del porto, acciocché
guazza. 10. navigare (una persona). - anche sostant.
che dico più sole? quando di una delle più belle cose del mondo luminosa e
ch'egli era, è ridotto a divenire una cosaccia, un opaco pianeta, e
di qua e di là, sbattuto da una città all'altra. trovare adesso un
. trovare adesso un punto fermo, una casetta che... gli creasse
1317 la pace, padova fu agitata in una tempesta trilustre di guerre e di tregue
di millenni / nemmeno il pettine di una conchiglia. cardarelli, 929: si
, 929: si assiste qui ad una di quelle tempeste che scoppiano, in
antenna di rispetto / ed a mezza asta una cocchina pone, / e per antenna
, perdevano ogni tanto un piede o una mano. 2. mal di mare
mare. 3. sortita di una nave in mare, esercitazione navale.
, vicino alla vetrata, c'era una macchina da scrivere sommersa da una mareggiata
era una macchina da scrivere sommersa da una mareggiata di fogli bianchi. in terra scartafacci
vasta superficie. viani, 10-35: una calda mareggiata d'olivi avvalla verso il
era lecito attendersi: sibbene simile a una mareggiata di entusiasmo, di fede
rappresentare il mare (lo sfondo o una. partedello scudo). mareggiatura,
, / il legno tuo, che d'una ascosa falda / ebbe di sasso in
tonni un mareggio, un bollimento, una tempesta, un batter di code,
alla mia vita vivente come dinanzi a una diga di sabbia, a un grand'argine
/ dategli fune e fatemi che nasca / una sommossa, un tumulto, un saccheggio
trac ciata alla fine di una partita di contabilità, per chiuderla e
, determinato da un ambiente o da una condizione esistenziale di estremo disordine, ecc
: ampiezza, vastità di trattazione di una dottrina, di un argomento, ecc
]: * mare magno ': anco una scienza, una disciplina, un soggetto
magno ': anco una scienza, una disciplina, un soggetto vasto e non facile
magnum di cose », cioè « una gran quantità », si sente comunemente
3. ampiezza, vastità (di una cultura, di una dottrina, ecc
, vastità (di una cultura, di una dottrina, ecc.).
sommergere nel 'mare magnum 'di una cultura universale = espressione lat.
di sardigna i mali / fossero in una fossa tutti insembre, / tal era quivi
, / che volete voi avere? una bizzuga / da restare a un mollore in
al bosco / a lavare il bucato a una fontana / ne le maremme del paese
che si avrebbe potuto disseccare, nascondono una parte del suo suolo. foscolo, 1-390
: se riesco a levare i piedi da una maremma di questioni generali, spero di
corrotto. caracciolo forino, 313: una volta mi avvenne di avere dirimpetto alla
avvenne di avere dirimpetto alla mia abitazione una vecchia zitellona, la più molesta zanzara
che si riferisce, che è tipico di una maremma; che nasce in una maremma
di una maremma; che nasce in una maremma (una pianta, un frutto
maremma; che nasce in una maremma (una pianta, un frutto). -fieno
-a). nato o originario di una maremma (e, in partic. della
dilevati. burchiello, 2-18: sento una campana, rotta e fessa, /
383: non ho voluto assolutamente rimandare una partita di caccia, quantunque non mi
sentissi niente bene, e m'è venuta una tal dose di tifo che avrei potuto
caratteristico mantello nero con lunghe setole formanti una criniera sul dorso; di piccola mole
usi, le abitudini degli abitanti di una maremma. carducci, ii-15-174: mi
carducci, ii-15-174: mi son messo una giacca alla maremmana e un cappello di
. fenomeno fisico che si manifesta con una serie di rapidi e violenti movimenti del
assai in piano, marene amandoline, una vigna alla romana. dossi, 1ii-
mancarà di farlo, fatto ch'arò una marendaròla. = dimin. di merenda
fino a quando non si provvide a una nuova emissione di monete d'oro proporzionate
e li conservava con gelosa cura dentro una tabacchiera di corno in mezzo al tabacco
borgese, 1-182: si scelse una di quelle cene incongrue e inconsistenti che
marenne verdi, un'ala di pollo, una mela alla melba, una bottiglia di
pollo, una mela alla melba, una bottiglia di sauterne. = italianizzazione
dell'ora. la registrazione è fatta da una punta scrivente su di una zona di
fatta da una punta scrivente su di una zona di carta graduata in metri e
dei funzionari e dei comandanti militari di una corte. collenuccio, 138: mandò
, o anche del papa o di una comunità, le cui mansioni, variando a
supremo dell'esercito, di governatore di una regione per conto del sovrano, di amministratore
grandissimo esercito di gente... ad una città de'filistei. compagni, 3-27
dee., 2-8 (222): una gran dama la quale era moglie dell'
usurai con lo spendere, gli ordina una burla, per via de la quale
: con questi ragionamenti s'avvicinano ad una gran mareschera, che ben per ogni
... ordinò di mandar questo anno una grossa m dix armata,
il minorenne principe di napoli, con una reggenza a capo della quale si ponga il
talvolta il più alto) dignitario presso una corte (nel regno di polonia,
gloria, al successo: conforme a una frase attribuita a napoleone: « tout
a vela. bizoni, 123: faceva una maretta sorda e grossa senza vento di
, iii-2-64: l'ira dell'uomo è una passione torbida e tumultuosa che non sorge
l'antonini badava a ripetere che proprio una tempesta non c'era stata, un po'
ogni tratto quei campi s'aprivano ad una risaia che accoglieva tutto il cielo nel suo
spato delle onde sulla superficie marina (una pietra, un marmo, la superficie
un marmo, la superficie del legno, una foglia, ecc.). -mantello
lunga e un poco gobba, sfogliata da una parte e di color tanè chiaro.
tropicale. calvino, 1-463: era una farfalla notturna, con grandi ali,
colore cupo, violaceo, simile a una stoffa marezzata che si divincoli al vento
marezzato e nel fondo, come in una vivente vetrina, passare le lunghe erbe
, passare le lunghe erbe come una selva curvata da un vento invisibile.
marezzatura, sf. presenza su una superficie di linee, disegni, motivi
.. il vapore dell'acqua aggiungeva una specie di marezzatura alla superfìcie lucente.
.. si riverbera sul soffitto in una marezzatura fluttuante. -figur. leggero
un'impressione confusa, saltuaria; come una tremula, dorata marezzatura agli orli della
agli altri compositi odori, vibrava come una lampadina male avvitata. 2. aspetto
. 4. effetto prodotto artificialmente su una superficie per imitare le venature del legno
lucentezza, quasi che il sub corpo avesse una vita indipendente e misteriosa. prisco,
ravvicinate che si avverte nella stampa di una riproduzione a colori reti- nata qualora l'
della superficie delle facciate, dovuto a una variazione periodica (corrispondente a frequenza assai
mescoli bene il vetro e se ne cavi una prova che averà un colore giallognolo azzurrigno
il nome di * marezzo metallico 'ad una cristallizzazione vaga ed irregolare che si manifesta
e ritorto, in modo che presenta una superficie come scanalata, ma non mostra
ma non mostra l'iridescenza che dopo una certa preparazione, con cui acquista l'
d'un raso cui le blandizie di una mano morbida avessero dato un sapientissimo marezzo
tommaseo]: tutti questi fiori fanno una bellissima vista, o si distribuiscano spartita-
, o si mescolin tutti insieme dentro una stessa aiuola, per far di essi un
proprio marforio, attribuito dai romani a una statua rappresentante una divinità fluviale giacente (
attribuito dai romani a una statua rappresentante una divinità fluviale giacente (i sec.
se 'ntende in quella: perché è una certa sugna de la terra. domenichi [
: la marga non è altro che una terra grassa e densa: e poco importa
... portano [alla vigna] una bontà e fertilità maggiore. targioni tozzetti
lastri, i-93: si versi sopra di una zolla qualche gocciola d'acqua forte o
fa la marna o marga, che è una terra che serve di buon governo,
ciascuna un ducato. = da una voce indigena. margàceo, agg
a base di marga (un terreno, una roccia). spallanzani, 4-i-55
gazzeri, 2-169: l'adipocera non è una semplice materia grassa, ma una combinazione
è una semplice materia grassa, ma una combinazione saponosa formata d'ammoniaca, e
fase solida degli oli, formata da una miscela di palmitina e di stearina.
-nell'industria alimentare, prodotto formato da una miscela di grassi e di oli animali
margarina ': sostanza grassa, che è una mescolanza di stearina e di palmitina.
: il gelato s'era sfatto. una brodaglia circondava nel vassoio la base, che
nobile falcone e uno vile, e una nobile margherita e una vile. idem
uno vile, e una nobile margherita e una vile. idem, xxxvi-14: e
conv., iv-xx-7: sì come se una pietra margarita è male disposta.
e sovrana. firenzuola, 526: una delle belle giovani di prato, modesta e
, modesta e gentile, anzi veramente una preciosa margherita. tasso, i3 "
erbato / s'è spaccato perché nascesse una margherita. 9. gastron.
corda che veniva allacciata sul mezzo di una manovra per servire, tirandola con forza,
nodo semplice o coi paranchi; e talvolta una cima all'albero, e l'altra
quello col quale si mantiene in forza una corda per le due estremità, accorciandola
doppini. con ciascuna cima si dà una volta rovescia a ciascun doppino, e
numero pari: e allora per ricondurre una delle cime al lato opposto si forma
in certi casi, sul mezzo di una manovra, perché servisse, tirandola con forza
un valore; fare cattivo uso di una cosa buona, sprecarla. bruno,
che mirabile cosa è questa: che una scrittura medesima pare fatta in due diversi
a'porci. -sfogliare la margherita, una margherita: staccare a uno a uno
uno a uno i petali del fiore recitando una filastrocca a domande alterne (del tipo
, ecc.) al fine di ottenere una risposta (corrispondente all'ultimo petalo staccato
gallo fa più prò un grano che una margherita: spesso le cose semplici e di
più è prode al gallo uno grano che una margarita, e però questa lascia e
al passaggio, pioveva giù dal fastigio di una pellicciosa e margaritante regalità, come sguardo
. 2. pronunciare come recitando una filastrocca. c. e. gadda
. n. 13 nella locuz. sfogliare una margherita). margheritato, agg.
che fu stimato per un par mio una cosa sontuosa; e poi un fornimento
aveva due macchie bianche, circondate d'una linea nera. 2. bot
o obo- vate, riunite tutte in una densa rosetta basale, lunghe 2-5 cm
pelose; i fiori del raggio, in una sola serie, sono numerosi, spesso
le zitelle traggono il pronostico d'amore. una per una le cavano tutte le foglie
il pronostico d'amore. una per una le cavano tutte le foglie, finché resta
. 3. ricamo che rappresenta una piccola margherita. bresciani, 6-x-269:
o rubiola, le quali son quasi d'una condizione, e son poco nere,
, iscritto o stampato in margine a una pagina manoscritta o di stampa (una
una pagina manoscritta o di stampa (una nota, una postilla, ecc.)
o di stampa (una nota, una postilla, ecc.).
4 ne morarer tua tempora 'con una tempesta di passi greci e latini,
guarda le vetrate, il portico, una madonnina « marginale », di quelle
di qualche vigneto. -periferico (una zona, un luogo). -geol.
di faglie che limitano il perimetro di una regione o di un altipiano, di
al problema economico non sia in genere una demolizione della teoria marginalistica, quantunque pare
riferisce alla regione esterna dell'organo di una pianta { peli marginali, nervature marginali
al problema economico non sia in genere una demolizione della teoria marginalistica, quantunque pare
della pagina; tracciare i margini su una pagina; delimitare un margine. -tipogr
gli spazi bianchi intorno alla composizione di una pagina. 3. per estens.
, agg. delimitato da margini (una pagina manoscritta o stampata).
remiganti secondarie vicine al corpo marginate d'una tinta bionda nell'estemo. bartolini,
manzini, 17-103: me ne parlava una mattina in montagna, lungo una strada
parlava una mattina in montagna, lungo una strada marginata dai prati. -orlato,
in tipografia per ottenere i margini di una composizione. 3. contorno, sagomatura
mi entrava che si potesse dar così una mano di bianco sui ricordi, sulle marginature
in seguito a guasti intermittenti causati da una riduzione dei margini di sicurezza di qualche
sf.). parte estrema di una superficie di cui costituisce il contorno,
specchio d'acqua); bordo (di una strada). dante, inf.
, 5-277: a'quali danni con una opportuna invenzione felicemente provide marco antonio colonna
là sul margine col mento / sopra una mano, riguardando i pioppi / bianchi del
estremità del tavolo. ci diede ancora una guardatina e trovò che l'ordine era perfetto
archivolti le lampade imbrattate d'azzurro mandavano una luce falsa, che non raggiungeva i
montano, 379: abitavo in quei giorni una località chiamata chislehurst, posta a sud-est
paese. piovene, 8-99: paimira ebbe una grande civiltà funeraria, e costruì tre
accostandosi quivi al- l'acque, lasciano una stretta margine che serve di lito.
mi trovava seduta sopra il margine d'una rupe, sotto la quale si inabissava
: un... monticello simile ad una berretta tonda con una piega a tomo
monticello simile ad una berretta tonda con una piega a tomo, sì che duo uomini
organo vegetale (in partic. di una foglia). vallisneri, i-82:
] come a cavallo del margine d'una fresca e tenera foglia. bergantini,
o l'ipotallo colorato. -costola di una foglia, nervatura. bergantini, 1-413
2. spazio bianco lasciato intorno a una pagina manoscritta o stampata oppure a una
una pagina manoscritta o stampata oppure a una fotografìa, al fine di inquadrare nitidamente
spazio bianco che separa le colonne in una pagina del quotidiano; spazio bianco che
bianco che separa le righe stampate di una pagina. lettere e istruzioni agli oratori
scudo, di ventagli, or come una croce greca, or come un vaso
quali portavan al margine un motto con una data e con un nome. praga
i-628: un segno, uno sgorbio, una parola, una figurina nel margine d'
segno, uno sgorbio, una parola, una figurina nel margine d'un libro sgualcito
id. in letteratura) presuppone che una cultura abbia dato un'immagine totale e
accendendo la faccia simula i colori di una salute sanguigna. viani, 13-18:
il passaggio da uno stato, da una condizione, da una situazione a un'altra
stato, da una condizione, da una situazione a un'altra. govoni,
serena. ma come sul margine di una latente esplosione, nella lucida sospensione d'
di acquisto e quello di vendita di una merce. -econ. margine lordo:
differenza fra il costo di vendita di una merce e il costo d'acquisto delle materie
distanza misurata fra il bordo guida di una banda perforata e il centro dei fori
massimo a cui possono essere effettivamente sottoposti una struttura o un apparato costruttivo.
può verificarsi un errore nella misurazione di una grandezza o nella stima di un campione.
bernabuccio, si ricordò lei dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra
lei dovere avere una margine a guisa d'una crocetta sopra l'orecchia sinistra, stata
sopra l'orecchia sinistra, stata d'una nascenza che fatta gli avea poco davanti
mezzo della testa piccola'e grinzosa aveva una margine di fuoco, che la pareva
1-120: intra gli altri segni, aveva una margine nella coscia destra, che li
questo terreno, sì come si dimostra una margine nel viso d'uno uomo o di
scorgervi, sopra il ciglio sinistro, una piccola margine, proprio nel punto dove io