-che rappresenta un oggetto turpe (una figura, un'opera d'arte)
un diletto di senso? io senza dire una parola licenziosetta in tanti anni? chi
uccise il toro allorché danao, con una colonia egizia, ivi si recò e per
dal gr. aùxeiov, nome di una località presso atene denominata dal tempio di
son morto. -in relazione con una prop. soggettiva. guittone, xliii-160
la madre precettori le ha tenuti: / una 'quondam 'leggiadra danzatrice; /
tanto fece? -in relazione con una prop. soggettiva.
piace, / ché tutti siam macchiati d'una pece. caro, 2-265: a
il desiderio di wolkie che venisse unta una seconda volta in parte che non lice
n'abbiam insegnate. lancellotti, 330: una infermità gravissima e bruttissima...
che si presenta sotto la forma di una macchia solitaria, rossa, aspra, secca
foglioso o frondoso), o formare una crosta aderente al substrato (lichene crostoso
nasce questa erba in luoghi sassosi con una foglia larga dalla radice, con un
che la fa imputridire e vi richiama una folla d'insetti. 0. targioni
rimedio, come di tanti altri, per una malattia così formidabile. tramater [s
': lichene che fornisce alla tintura una sostanza conosciuta sotto il nome di '
cespuglio eretto, ramoso, e coverto di una polvere biancastra, cogli scudetti sparsi nericci
foggia di scodelline. macerato nell'orina dà una tinta porporina men buona però deu'oricello
espansioni foliacee di molti pollici, aventi una consistenza cartilaginosa, alquanto scanalate nella loro
d'islanda; ha l'aspetto di una massa grassa che si cristallizza lentamente e
unito al nome di acido, denota una sostanza grassa speciale di natura acida,
il vigor della luce, come che fosse una lucerna. = cfr. lichinite
costici ', volendo significare stanza e cor'una cotal fermezza. -di lici
ingordigia degli uomini, d'aggiungere l'una possessione all'altra? tramater [s
stolo, assai favorevole alla plebe, una delle quali statuiva che, de'due consoli
boccaccio, iii-9-72: quinci li diede una spada tagliente / e ricca e bella
licio... altro non era che una veste di tela variamente intralciata..
nel mulo son due nature distinte, una del cavallo e l'altra dell'asino.
dir. disus. che partecipa a una licitazione. boccardo, 1-987: con
. dir. disus. partecipare a una licitazione. = voce dotta, lat
. disus. chi prende parte a una licitazione. de luca, 1-8-163:
di tutti gli altri mobili e ad una provvisionale locazione dei frutti dei fondi stabili
': è la pubblica esposizione di una cosa per essere venduta giudizialmente e deliberata
all'asta pubblica (e promossa da una pubblica autorità o da un privato)
: tutti i contratti dai quali derivi una entrata od una spesa per lo stato
i contratti dai quali derivi una entrata od una spesa per lo stato debbono essere preceduti
calabroni. idem, 25-10: ècci una erba che si chiama antirino overo
il caporale ambrogio bizozzero milanese ha trovata una foggia d'assai maraviglia, che,
fondata sull'osservazione della fiamma di una lampada. tramater [s.
divinazione desunta dalle oscillazioni del lume d'una lucerna. = voce dotta, gr
è caratterizzato dalla testa di lupo (una figura araldica e, in partic.
o 'loffa di lupo ', è una crittògama, ma fatta a palla,
funghi, caratterizzato dallo sporangio globoso come una vescica assottigliato in peduncolo, cogli sporidii aderenti
calpestate spetezzando si rompono, spargendo una polvere d'ingratissimo odore. =
; protalli abbastanza sviluppati, differenziati in una parte inferiore vegetativa e una superiore in
differenziati in una parte inferiore vegetativa e una superiore in cui si formano gli organi
perché, gettata attraverso la fiaccola di una candela, s'incendia con qualche rumore
-idis (da lycoris, nome di una liberta di antonio volumnio). licorina
landino [plinio], 713: una pietra, la quale chiamano coticula,
l'oro] chi vorrebbe ad esso inchinare una pietra lidia? tommaseo [s.
figur. mezzo usato efficacemente per provare una verità o per accertare la sincerità e
intensità di un sentimento, la validità di una scelta morale. candido, 120
proposta al servo, e giudicolla anzi una pietra lidia per isperimentare la finezza degl'
silicea, for mata da una varietà di diaspro di colore nero usato
, 3-116: gittansi di quel lito ad una ad una, / per cenni come
gittansi di quel lito ad una ad una, / per cenni come augel per suo
barca, riunendosi dietro la poppa, segnava una striscia increspata, che s'andava
la capraia, ch'era / come una nube, e lineavo i lidi / della
vostri liti. e fruttificava entro una insenatura ricurva come un mazza,
ciel né 'n terra, è più d'una fenice. con le capre sulla balza.
alla dello spirito. costa e a una certa distanza da essa, che sepas.
alrano i bracci di mare che formano una lacuni] addiviene che nelli carnali desideri
contenuto sacro o profano, caratterizzata da una perfetta aderenza della musica al testo poetico
per lo più strofico) e da una linea melodica di marcata cantabilità; può
di marcata cantabilità; può essere a una voce (solistico), a più
comodi a cui pari, / dopo una lieta, il crògiolo si prese. del
sia manifestissimo segno... d'una suntuosissima cena, e perciò d'una
d'una suntuosissima cena, e perciò d'una somma letizia e allegrezza presagio. rigatini
., io (183): è una strada così fatta che, da qualunque
iv-1-668: ippolita aveva vissuto lietamente, d'una vita volgare, tra gente ch'egli
sibile, unita a'suoi figli mi sarebbe una cagione di lieadorare lietamente il creatore di
esistere felice. sembrar tali, la era una lietezza a fior di pelle e che
e maltusiana, liquidata così, in una ventina di giorni. 3.
.. si era fatta... una sostanza con pubblicazioni maltusiane e librettucci clandestini
azione, l'impegno, l'ambizione (una persona). papini, x-2-434:
non procreare. infatti si tratta di una quartina di ottonari con l'ultimo verso
, agg. region. che ha una luce maligna, cattiva; fiero, superbo
le massaie perdettero l'occhio brillantino di una volta e si misero a guardare il
comp. da malie] 1 e da una forma lucano, probabilmente connessa con luce
tar- gioni... a fargli una lunga e distinta narrativa di que'suoi
per caso a venisse che ti capitassi una trafusola nelle mani che fusse maluguale,
essendosi radunato in molti [corpi] una gran massa di malumori, da i quali
.. è venuta a generarsi in essi una straordinaria putredine. -figur. imperfezione
. pascoli, 1-272: ricevuta ieri una lettera esplicativa del nostro dottore,.
il governo francese che vedrebbe con piacere una insurrezione italiana, non fosse che per
sono di malumore e non potrei dirti una cosa cara. moravia, i-301:
2. cattivo, pernicioso (una persona). seneca volgar. [
come il malurus lambertii, che presenta una livrea mista di azzurro, rosso-bruno,
e bianco) e caratterizzati dall'avere una coda lunga e stretta che tengono ritta
belo suo padre, sì li fece fare una statua, e fecela avere in tanta
incetta per rivenderle altrove, ne inviarono una volta ad allogarsi nell'india quattrocentocinquanta.
xii-3-121: quel modo di parlare è una delle mille corruzioni del volgo, cui
vorrei credere che fossero anzi vezzi d'una gioventù mal'usa nella libertà di tutte le
de essa: fa cuocere malva in una pignata e con quella così calda lava lo
parte loro. carducci, ii-n-124: è una città del peggior paolottismo e consortismo toscano
vecchio, il fanciullo, e chi d'una morte e chi d'un'altra.
che 'malvone 'nome volgare d'una specie di malva. 'malva alcea
de'cui fiori la natura ha posto una certa affinità, seguono de'cangiamenti e
]: 'malvaceo': aggiunto dato ad una specie particolare di pianta. * corolla malvacea
] malvagiamente l'uomo invade, / una dicendo e altra adoperando. tasso,
. livio volgar., 2-23: una guerra già era durata insino al terzo
9. locuz. -farla malvagiamente: subire una grave sconfitta. livio volgar.
firenzuola, 388: egli aveva una moglie ch'era delle più pessime e più
con eleganza e proprietà s'appella / una lega d'infami in buon linguaggio.
tu che ne torci e forci / per una man de porci che te rege.
vegnude de le contrade de grecia d'una cussi facta gente malvaxe e pessima, che
. bonaventura volgar., 3-203: una pecorella fece la notte uno agnello;
la notte uno agnello; avvenne che una porca malvagia, che v'era,
bel riso malvagio, / passando a una gavotta del jommelli. pavese, 6-327:
tormentoso, straziante (un evento, una circostanza, una condizione esistenziale).
(un evento, una circostanza, una condizione esistenziale). poesie anonime,
me, vezzose donne, si para dinanzi una malvagia notte da due giovanetti poco discreti
. / nel mezzo del mio cor ride una faccia, / guardando la vendemmia allegra
la consunta bragia; / sibila irato una canzon malvagia / il vento.
, falso, empio (un concetto, una dottrina, una religione).
(un concetto, una dottrina, una religione). giamboni, 100:
danni e rovine (un oggetto, una forza naturale, un'arma);
c. e. gadda, 17-77: una cinquantina di torpedini, rigonfie de'più
-in partic.: malagevole, impraticabile (una strada); aspro, duro (
corone,... essendo in una malvagissima valle, fu preso. bembo
, / che dà malvagio il passo a una persona, / si scende in bruna
del sangue. tasso, n-ii-64: una stirpe, mutandosi la complession degli umori,
degli umori, può divenir malvagia e una malvagia buona. -debole, malfermo
alimento); inquinato, infetto (una bevanda, l'acqua, l'atmosfera
, intossicante (un composto chimico, una medicina, un'erba). testi
. calandra, iii-227: vestiva d'una roba vermiglia, lavorata ad aquile ispessissime
trovava a bergamo, aveva egli fatta una provvigione che gli era di grande soccorso in
, 6-2-275: è anche memorabile che una di queste malvage di cui sapevasi il nome
l'usare la dimestichezza d'uno uomo una donna è peccato naturale; il rubarlo
interiori, le quali mi paressero fornire una prova della malvagità fondamentale umana. moravia,
ix-224: la malvagità non è che una forma d'ignoranza e chi sa non
potevo levar dal cuore che ci avevano pure una gran parte di colpa, in quella
delusione recente, ch'era per lui una prova del disamore e della malvagità di
, lo schifo, la noia di una vera malvagità e di una vera sciocchezza
la noia di una vera malvagità e di una vera sciocchezza. -rigore spietato.
. casalicchio, 213: essendoli una notte rubbato il cavallo da un ladro,
. -falsità o immoralità (di una dottrina, di un libro).
cedere il proprio diritto ma ritenerlo, una tal opera non perde la malvagità d'
scomodità di un luogo; impraticabilità di una strada. boccaccio, dee.,
-letter. ant. tossicità di una sostanza. tasso, 14-74: un
avea 'l pensiero intento / al fare una piacevol mia conserva, /...
, 1-97: aveva inviato in dono una botte di malvasia o di vernaccia che
né malvasia né marsala: vivere in una modesta mediocrità. carrieri, 4-93:
da lui trasforar la testa, temendo una goccia d'acqua limpida, come se fosse
limpida, come se fosse la punta d'una saetta fulminea. f. casini,
malveduta da tutti in queste porte / è una pena d'inferno, una continua morte
/ è una pena d'inferno, una continua morte. foscolo, xiii-2-151: gli
, 580: il giuramento in lite è una prova privilegiata che si accorda ah'amministrato
rivelare ai malveggenti l'inestida chi ricopra una carica pubblica) con abuso =
3. poco lucido, poco razionale (una dottrina). di lucro (o comunque
aristai tea danaro. filangieri, ii-684: una cassa di ammortizzazione, gli
or vede come va la cosa, quando una si marita, e col lui carneo
. cellini, 2-64 (413): una sera infra le altre, essendo giunto
e lucia, 398: chi entra in una cucina in un giorno di unguento
: venne a lui fra gli altri una femmina molto malvestita. panziera, 1-31:
difetto inveterato (spesso in relazione con una prop. dichiarativa). proverbia
il bolo alla bocca, passandolo dall'una all'altra guancia, battendovi sopra le
. fare malviso a qualcuno: riservargli una cattiva accoglienza, trattarlo con durezza.
diabolica, con le mani alzate sopra una canizie vituperosa, agitava in aria un
, agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi, con che
deve far dopo! e giù! una scarica di pugni, di corgozzoni e di
altra saletta, seduto a un tavolino con una malvissuta dalla faccia di cencio.
delle persone che incontra lo percepisce siccome una dimostrazione di malevolenza. praga, 4-133:
restii della camicetta, il seno di una bianchezza pazzesca. soldati, 2-294:
malevivènte), agg. che conduce una vita viziosa; che vive nella colpa
. sm. e f. chi conduce una vita disonesta. -in partic.:
la bambina era stata rapita da una banda di malviventi per incarico del
i quattro malviventi erano andati d'accordo in una cosa sola, nel rubare.
sostant.). ant. condurre una vita dissoluta, vivere nel peccato.
... era di finirsi con una pistolettata per non restare così malvivo e sotto
liberamente. de bosis, 171: una tristezza suprema / fluisce dal muto cielo
],... avendogli resa malvogliente una parte della nobiltà, aveva fatto contrario
1-90: la vettura avanzava a rilento in una nube di polvere sollevata dalle zampe malvoglienti
: più o meno volentieri, con una certa soddisfazione. nievo
, 2-10-161: malvolentieri si può avere una virtù che non se n'abbia molte.
certe sue manine di ragniatelo e con una vociolina di zanzara, presto come una luma-
con una vociolina di zanzara, presto come una luma- cuzza, pure in malora mi
. m. adriani, v-156: essendo una volta in certa carestia eletto questore e
e non confacente al genio d'una giovanotta spiritosa e leggiadra, come la
leggere miei versi. castelnuovo, 58: una malva poi, anzi un malvone,
. che appartiene o si riferisce a una corrente politica moderata; alieno da ogni
, sbucciano dal pedale alla grossezza di una cucuzza ordinaria, insipide e di poco sapore
= deriv. probabilmente dal nome haitiano di una sacerdotessa della religione vuduista.
barroccio con ruote alte, trainato da una coppia di cavalli o di muli.
. forse da marbrook, nome di una ditta di trasporti; cfr. torin.
aveva ammazzata lui, nascendo, in una notte d'autunno, vent'anni addietro.
, 1-135: c'è nella corte una mamma felice che palleggia al sole la sua
ghislanzoni, 4-15: mamma caterina è una donna di sessant'anni, già grassa
, e chiama « mamma » (una sua madre che ave'ben novantacinqu'anni ed
/ né songli a peso pur solo una dragma. savonarola, 7-ii- 157:
, 7-ii- 157: l'agnellino fa una voce quando el vuole el latte,
, 2-36 (i-1032): ella aveva una sua mamma di cui aveva ne l'
indonna, / né le mancaro mai d'una sol dramma / a farla di vertù
iii-16-98: erano i giorni che a una malattia di maria teresa tutta milano si
s. errico, i-143: mamme l'una non ha, l'altra nel petto
. savinio, 10-362: portava a una catenina tra mamma e mamma un cornetto
stringe insieme. marino, 5-49: d'una capra poppò l'ispida mamma. manzoni
finge di disprezzare, o che biasima una cosa la quale sappiam pur che gli
, 6-223: sparisce un istante dietro a una tenda, per tornare con un indumento
: donna avara e egoista. da una storiella che racconta l'avarizia e l'
quell'afra, che traile mamme era una mammona. barilli, i-62: lei,
mammona. barilli, i-62: lei, una dama corpulentissima e cerchiata come una botte
, una dama corpulentissima e cerchiata come una botte con ossi di balena...
ninna, ninna », cantando ancora una canzoncina sottovoce, trattandolo da rimbambito:
diventare accettabili ovunque. il pascoli in una sua nota in 'fior da fiore', scrive
3-26: questi 'mammagnuccoli 'erano una conversazione di galantuomini, i quali facevano
pupilli; avevamo tutti fatto più d'una sboccatura; avevamo giocato co'mammagnuccoli.
sf. l'insieme dei mammiferi di una regione. = comp. da
. -chi). stor. membro di una casta di schiavi turchi, trasformatasi poi
bocchelli, 14-19: seppe che era una canzone dei primordi del secolo, dei
s'è fermato, un mammalucco con una larga palandrana di velluto m'è venuto
, sapeva bene che tu non eri una mammalucca e che potevi essere sua figliuola.
iv-303: sopra a porta don urzo è una mammana, / una donna anziana,
don urzo è una mammana, / una donna anziana, che una notte, /
mammana, / una donna anziana, che una notte, / andando a piedegrotte,
e candele perché la lucietta ha partorito una grande, grossa e bella bambina.
la fatai sentenza che il neonato era una femmina, padre e madre n'ebbero
3. mezzana, ruffiana; tenutaria di una casa di tolleranza. c.
ufficio di mammana: prendersi cura di una partoriente; assistere a una nascita.
cura di una partoriente; assistere a una nascita. - anche al figur.
due specie diffuse nelle regioni tropicali; una di esse, la mammea americana,
all'allattamento e hanno, inoltre, una preponderante importanza estetica e una notevole funzione
inoltre, una preponderante importanza estetica e una notevole funzione erotica. testi fiorentini
appellate amazone, cioè a dire con una mammella. dante, inf., 20-52
il soverchio suo divide: / l'una nutrica lassando lo vecchio, / natura l'
mostrano le mammelle. tasso, 15-59: una intanto drizzossi, e le mammelle /
più che sedute, due donne, una attempata, un'altra più giovane,
bella. e. cecchi, 2-111: una ragazza si china a tirar la calza
pubblica via », diedi due lire a una sudanese, che aveva, fuor del
di sughero. bartolini, 19-36: una cagna sortì fuori da un uscio e
* qui reniflait 'a cavalcioni d'una turgida mammella della terra. pavese,
-sciame di api riunito intorno a una regina (e assume una forma ovoidale
intorno a una regina (e assume una forma ovoidale, con la puntarivolta in basso
alle mammelle opime della terra / sugga una prole più gagliarda il latte / e
sottopone, e per coloro a'quali com'una balia ancora dava il latte colle mammelle
può essere diffusa o localizzata e interessare una o, per lo più, entrambe le
. monti, x-2-219: v'era una madre, dal dolore uccisa, /
giovinetta col figlio alla mammella: / una tigre, una furia avria conquisa /
figlio alla mammella: / una tigre, una furia avria conquisa / la sua sembianza
ragazzini, il primo che sgambetta come una gru, e l'ultimo appeso ancora alla
. lo raccolsi tosto e, sportagli una mammella, lo racchetai. pirandello, 8-
: mammelline d'ambra frutti tropicali d'una piccola giavanese. comisso, 17-94:
mammellonare, agg. geol. che ha una superficie costituita da protuberanze tondeggianti (
superficie costituita da protuberanze tondeggianti (una concrezione minerale, una roccia).
protuberanze tondeggianti (una concrezione minerale, una roccia). panzini, iv-397
nato. marinetti, iii-486: è una zitella inacidita che ogni notte lima le
e. gadda, 17-66: più d'una partorì nella terra, come una belva
d'una partorì nella terra, come una belva,... e la mammia
mammiferi agl'infusori, vi ha certamente una scala lunghissima di esseri dotati di sentimento
. collodi, 669: il fiorentino d'una volta, visto a occhio nudo,
di elevato ceto sociale, che conduce una vita brillante e mondana. panzini
donna. pirandello, 8-373: da una settimana vedevano carlino sgro per il corso
, agg. che ha la forma di una mammella. tramater [s.
d'umori analoghi mostrano aver fra sé una special simpatia; tali sarebbero l'utero,
c. e. gadda, 6-237: una frotta di spaurite marninone facevan le viste
ch'ella era la fortunata mammina di una poppàtola, alta sì e sì. svevo
loro mocciosi bambini. gozzano, i-1091: una mammina alza il suo bambino minuscolo all'
. savonarola, 8-i-422: da una parte di quello [trono] zaccaria
uff aldi, 199: la mammola è una specie di viola, la di cui
... i solo e pensoso in una selva intrai. redi, 16-i-197:
(e oggi indica per lo più una giovane donna timida e modesta, dai
ancor io ne ho, ch'io trovo una mamola bella,... di
, o, come dicevano, con una gentile locuzione del volgare assisiano, ancor
xii-10: dato principio a la levata, una de le barbote, la menor,
antico testamento [tommaseo]: elesse una generazione di serpenti che hanno el volto a
che hanno el volto a modo d'una mammolétta vergine. tommaso di silvestro, 33
. parabosco, 3-9: questa è una vecchia / che è maestra di lisci
: a la tornata inderieto restarono in una casa for de massa dui mammoloni poco pratichi
, 16-i-196: 'mammolo 'è una spezie d'uva rossa notissima nel contado
. bandi, 1-i-256: il mattaccio con una strappata solenne condusse a saltelloni nel bel
. si tramuti... in una specie di 'kermesse 'euforica e mam-
in sul granello già appresso s'appicca una nuova gocciola e quivi rimane rappresa.
cranio elevato, corto e sovrastato da una gibbosità piena di grasso; una gobba
da una gibbosità piena di grasso; una gobba prominente, costituita da tessuti adiposi
di egnazio lolliano mavorzio, per una sua statua eretta a pozzuoli nel
, lxii-4-60: andai in cambaia per fare una buona investita in anfìon e vi comprai
dallo spagn. manaca, deriv. da una voce di origine caraibica. manacciata
dal portogh. manaquim, deriv. da una voce indigena sudamericana; cfr. fr
divulgava volerli adoperar per scavezar e far una certa strada per una montagna dieta tonai.
scavezar e far una certa strada per una montagna dieta tonai. = alter
capriata, 1-22: in lui una natura copiosa si vede, una vena
lui una natura copiosa si vede, una vena facondissima e fecondissima, ricca, manante
bono arminio e lacca, di ciascheuno una parte, e fanne polvere e pascine
, che se l'uomo ne prendesse una manata, ella non se ne ispiccherebbe
papa era creato, gli era portato innanzi una manata di stoppa e una candela accesa
portato innanzi una manata di stoppa e una candela accesa e in sua presenza messo
grazzini, 4-546: egli subito con una manata di grossoni mi chiuse la bocca
inchinatosi a bere, prese in quel mentre una buona manata di fango, con che
quattro gaglioffi se la fecero, uno con una manata d'insalata, uno colla pernice
buonissimo nel deretano, e l'altro con una potente fiancata che diede nella porta per
fuggire. settembrini, n: piglieremo ognuno una manata di materia, l'ammasseremo fra
tarchetti, 6-ii-157: presi sul davanzale una manata di neve con cui mi stropicciai
povero vecchio ficcò la mano scarna in una tasca del petto, e ne cavò una
una tasca del petto, e ne cavò una manata di carte logore e unte,
fuoco, -rispose la donna. portò una manata di pine sul focarile, e
1-541: l'agatina è andata a coglierti una manata di gelsomini.
. v.]: s'è stretto una manata di nebbia. petruccelli della gattina
petruccelli della gattina, 4-466: si direbbe una manata di colline gettate lì, a
e i germani, e di trarne fuora una manata di sozzura e una tanfata d'
trarne fuora una manata di sozzura e una tanfata d'infezione. b. croce,
arte che s'è già involata, una manata di fatti e fatterelli, che non
di parola, o io direi / fussero una manata d'assassini. bandi, 1-ii-9
. bandi, 1-ii-9: la vi sarebbe una caccia squisita e di non molta fatica
me gente di cuore, e non una manata di poltroni della vostra fatta.
, a dispetto del cattivo tempo, una bella manata di brava gente. salvadori,
di brava gente. salvadori, 24: una manata di giovini, che la nostra
, che mise e inchiodò, con una manata, fieramente sul capo. d'azeglio
, ne fu buttata in terra da una manata di colui che, veggendo ridere
, i-647: va a sedersi sopra una sedia già carica di registri. se
di ritrovarci così, e proprio a una partita. moravia, ix-24: io
, mi diede con la palma aperta una manata sul sedere, sorridendo. bernari,
sedeva sul bordo della vasca, si dava una manata nella gonna. cassola, 3-71
-hai sonno, eh? e gli batté una manata sulla coscia nuda. -schiaffo.
« voleva fare il gradasso, ma ebbe una manata sul viso, e andò via
per ischerzo: -bada che ti do una 4 manata 'o uno 4 scapaccione '
così dicendo la sculacciò. gina rispose con una manata. era un gioco ormai solito
: i nimici finalmente n'hanno auto una manata de le buone, e han potuto
robe. moravia, 12-340: con una sola manata pietro prese tutti i gioielli
tutti i gioielli e se li mise in una tasca della giacca. 4.
la quantità che può essere contenuta in una mano. lippi, 11-16: piglia
'a manate '. quanti n'erano in una mano: e per la grandezza della
oro e argento. comisso, iv-319: una donna alzò il telo di dietro,
a manate e riprovò. -fare una manata di qualcosa: afferrarla, stringerla
afferrarla, stringerla in pugno, in una sola volta. capuana, 11-303:
di lancio nel mio studio, feci una manata delle cartelle scritte e andai a ficcarle
, sul marmo, ne aveva fatto una manata sola. -gettare manate di
. le misere e maligne soddisfazioni d'una troppo facile diagnosi intorno a un romanzo
intorno a un romanzo nato male o a una mana- tella di versi scrofolosi. panzini
versi scrofolosi. panzini, i-345: portava una manatèlla di crusca ai conigli.
nell'olio e sozzasselo e viziasselo, mettivi una manatina di coriandro. baldini, i-i
esaurimenti di lena e di ragione con una manatina di trucco e d'enfasi.
a forma di pinne; con una grande pinna caudale arrotondata; sono erbivori
e in fiumi; è della fattura de una pelle gonfiata con doi piedi solamente.
suoi piedi posteriori sono cresciuti insieme in una coda orizzontale; gli anteriori trovansi involti
orizzontale; gli anteriori trovansi involti in una pelle, né le sue quattro dita
dallo spagn. manati, deriv. da una voce caraibica e passato al lat.
s'informava al minuto del batticuore di una, del mancafìato dell'altra. idem,
della industria. morando, 295: una mattina che, per mancamento di ristoro
non rimanesse spenta, li diede moglie una fanciulla baldanzosa e gaia e di forte
cessazione, diminuzione progressiva e irreversibile di una prerogativa, di una circostanza, di
e irreversibile di una prerogativa, di una circostanza, di una condizione (per
prerogativa, di una circostanza, di una condizione (per lo più, con
quale è fra le creature de l'una e l'altra, presuppone mancamento,
: per pari ed iguale mancamento dell'una e dell'altra cittade [alba e roma
probatoria (in un indizio, in una prova, in una testimonianza, in un'
indizio, in una prova, in una testimonianza, in un'accusa).
michelangelo, i-i- 278: in una pietra che io ò di già facta tagliare
riescono. giannotti, 2-1-159: se una repubblica piena di mancamenti... ha
così maravigliose, è da pensare che una che manchi d'ogni errore e sia
i-3- 326: chi tolga in esame una qualsiasi di quelle distinzioni, avverte subito
o funzionale; compromissione o indebolimento di una funzione sensoriale; mutilazione. -anche:
giudicherà s'elli è gobbo o ha una spalla alta o bassa, o's'elli
160: che vuol far per questo una giovine bella de l'amore d'un
gli dissi. pratolini, 9-449: una volta, s'era ormai sui quindici anni
inutile vita. 6. violazione di una norma giuridica o di una legge morale
violazione di una norma giuridica o di una legge morale o religiosa validamente sancite e
prefato onorato signor imperador nostro ha trovato una gran catività e mancamento di alcuni signori.
, mancanza di riguardo; violazione di una norma di comportamento, di un uso
comportamento, di un uso, di una prassi riconosciuta e consolidata nei rapporti fra
. 9. mancata osservanza di una promessa o di un proposito; violazione
patto, di un obbligo, di una legge. capitoli della compagnia del crocione
. punto di depressione o di vuoto in una superfìce o in un corpo compatto.
come se fosse non ancora tutta chiusa dopo una laparatomia, e con un senso di
. 12. gramm. qualità di una parte del discorso (verbo o nome
o nome difettivo), che manchi di una o più forme morfologiche. corticelli
parole il sentimento. -caduta di una lettera o di una particella. l
-caduta di una lettera o di una particella. l. salviati, ii-1-35
, mancante e scomposto, ne formò una bella figura, grandeggiante fuori di proporzione e
, sagrifica la giustizia, la verità ad una vittoria momentanea dei propri desideri. carducci
della terrazzina dentro un suo carrettino con una ruota mancante d'/ l « nunzio
un organismo), al decesso (una persona), all'estinzione (una
una persona), all'estinzione (una famiglia, una dinastia). lapo
, all'estinzione (una famiglia, una dinastia). lapo da castiglionchio,
che si va estinguendo, che emana una luce scarsa e incerta (un lume,
scarsa e incerta (un lume, una lampada). brusoni, 4-i-32:
6-1- 334: scena illuminata da una luce cupa e mancante. -che diminuisce
, ma alterato e reso mancante da una lenta estenuazione. soldati, 2-106:
lega metallica quantitativamente e qualitativamente alterata (una moneta). g. r.
lo re fae imprigionare la reina in una grande e ricca camera, e quivi la
degli etruschi venne a formarsi nel tempo una immagine non dirò tragica e tenebrosa,
ma la mancanza di passeggieri gli dà una tristezza indicibile. soldati, vii-86:
, che rivestono, per lo più, una notevole importanza; cessazione di eventi,
: la noia non è altro che una mancanza del piacere, che è l'elemento
. vittorini, 5-266: servirsi di una menzogna culturale equivale a servirsi d'un
fìsica, psicologica o morale (di una persona); difetto costituzionale o strutturale
; difetto costituzionale o strutturale (di una cosa). monte, xvii-866-14:
cortese nelle maniere e con in viso una certa dilicata bellezza che assai di rado
in esso la menoma mancanza che desse una qualche imperfezione al complesso delle sue rare
in qualche parte manchevole; perché somiglia una figura con il busto troppo lungo e
mancanza. slataper, 2-350: forse una mia mancanza è quella di non capire ciò
del cuore e qualche volta ancora a una specie di mancanza dopo avere molto scritto e
è a letto. le è venuta una mancanza. siccome soffre di cuore.
le parole per dire alla sorella che una subita mancanza di forze l'aveva fatta
dovuto a un'emoziorie improvvisa, a una malattia di cuore, ecc.
un'oppressione di cuore... una mancanza di respiro... un gelo
'. 6. violazione di una norma giuridica, di un precetto morale
sanza mancanza avere osservato, eccetto che una volta risposi alla sedia predetta,.
farle [le puliture alle viti] commette una delle più gravi mancanze, che si
o trecento versi latini. -trasgressione di una norma di comportamento; sgarbatezza, villania
allegria,... piuttosto che una mancanza di rispetto, è stato una
una mancanza di rispetto, è stato una specie di omaggio... un po'
dalla cui mancata attuazione derivano conseguenze di una certa importanza. guittone, 122-14:
avvantaggia / l'umana creatura, e s'una manca, / di sua nobiltà convien
antichi. tasso, n-iii-986: mancando una de le virtù, mancano tutte l'altre
trovarsi in luogo diverso o distante (una persona, un gruppo, una categoria
(una persona, un gruppo, una categoria di persone: e tale assenza
non partecipare (a un evento, a una cerimonia, a una funzione).
evento, a una cerimonia, a una funzione). petrarca, 299-13:
. pananti, i-261: o almen con una gamba così lesta, / che quasi
, domani. abbiamo tra gli invitati una persona 'interessante ', anzi 'fatale
. soldati, vii-28: mancava ancora una trentina di chilometri alla spiaggia dove eravamo
periodo di tempo) o al tramonto (una giornata). bibbia volgar.,
verso di cominciare; ed ora manca una mezz'ora al campanello della posta.
per se stessa, a guisa d'una bulla / cui manca l'acqua sotto
si feo, / surse in mia visione una fanciulla. guidini, vi-68: molto
entrai dentro, e subito mi sentii mancare una tavola sotto i piedi e cader giù
spazzatura. -terminare, interrompersi (una porzione di territorio, una strada)
interrompersi (una porzione di territorio, una strada). petrarca, 270-26:
. 5. maffei, 5-3-36: una contrada di poche case, sottoposta alla
ombrando copre semplicetto e bianco, / d'una gelata fiamma il cor si alluma,
io manco: -e, vacillando / una e due volte, alfine / traboccò del-
: ero entrato davvero in agonia. / una nuvola avevo innanzi agli occhi, /
il mio nome. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, una discendenza
. -estinguersi (una famiglia, una dinastia, una discendenza).
-estinguersi (una famiglia, una dinastia, una discendenza). boccaccio, 1-i-168
poco, scomparire, spegnersi definitivamente (una luce); cessare di ardere (
luce); cessare di ardere (una fiamma). - anche sostant.
spense ', essendo quel * mancare 'una parola più comune e che generalmente significa
. gigli, 2-261: era l'una di queste una facella / sovr'alta
, 2-261: era l'una di queste una facella / sovr'alta nave in mezz'
tugurio le tenebre a stento / da una poca lucerna son rotte / che già stride
diminuire di tono (un suono, una voce). oddi, 2-1 io
voi non avrete compiuta ciascuno di dire una sua novelletta, che il sole fia declinato
annulla / sotto 'l picciol valor d'una fanciulla. d. bartoli, 9-27-1-104:
le cimase. -cadere in disuso (una parola), scomparire (una lingua
(una parola), scomparire (una lingua). castiglione, 73:
ha sempre avuto forza di trasportare dall'una all'altra, quasi come le mercanzie,
, di efficacia (un sentimento, una passione, una virtù, un vizio
(un sentimento, una passione, una virtù, un vizio); ridursi
l'impero de'romani, pozzuoli divenne una città miserabile e non ebbe più il porto
miserabile e non ebbe più il porto, una volta tanto celebre. mamiani, 4-351
4-34: nondimeno continuo sono turbati da una battaglia di carne, che mai non
un obbligo, a ima promessa, a una parola data; comportarsi con negligenza colpevole
6-375: non me lo promettesti già una volta,... e poi
mantenere fede a un impegno, a una promessa, a un dovere.
salutami milano... e mandami una cartolina. - non mancherò, - disse
dal cammino della virtù, cedere a una tentazione; commettere una colpa, peccare.
, cedere a una tentazione; commettere una colpa, peccare. boccaccio, 1-i-465
. in queste si manca notabilmente da una gran parte de'contadini.
, 174-19: costui se ne andò una mattina a uno fondaco d'una buona
ne andò una mattina a uno fondaco d'una buona compagnia in porta rossa; i
, questo sì. a metà di una cosa, cambiava idea. f
5-84: quantunque gli alleati avessero toccato una grave sconfitta a montenotte, le sorti
tralasciare, trascurare (in relazione con una prop. subordinata). castiglione,
dee., 10-6 (438): una ne dirò, non mica d'uomo
prendere un accordo falso, di mancare una nota. moravia, i-496: nuotava bene
, non se ne sarebbero lasciata scappare una seconda. 26. con valore
scampata liscia, anche questa volta; ma una volta o l'altra, a tener
questo!: a esprimere deprecazione per una sventura o per una contrarietà ormai inevitabili
esprimere deprecazione per una sventura o per una contrarietà ormai inevitabili. g. m
ribattere in modo per lo più ironico una domanda giudicata ovvia o assurda.
me, per non gli fare / d'una pipita un fistolo. -e che cosa
non mantenere, nei suoi confronti, una promessa, un impegno, un appuntamento
cognosco / quanto sconvenga a te torre una donna / sì poverina. oddi, 1-41
se stessi o senza chiedere al postulante una retribuzione. piovene, 3-9: subito
affermativa con signif. negativo è contenuta una sottile ironia). lippi,
i sensi, cadere in deliquio; provare una sensazione di angoscioso smarrimento. manzoni
cui ha bisogno o desiderio; procurargli una vita comoda e agiata. storia di
4-17: io non ti mancherò d'una buona cena. sanudo, lviii-378:
costui non mancava di niente, ed una lettera, che lasciò scritta, dicea esser
nulla mancavami. fracchia, 960: una sgangherata automobile, alla quale nulla mancava
alla quale nulla mancava per essere ^ una fisarmonica. -non poter mancare che:
, diffonde sopra tutta la sua poesia una solenne aria patetica, che non può
avanti tra'suoi cavalieri, lui ferì con una grossa lancia nel petto, e egli
la sua fortuna co 'l rischio di una battaglia. brusoni, 558: il
, esausto. sacchetti, 45: una ira accesa, amor, ver te mi
morto giaceva. -privo (di una facoltà), menomato. sermini,
2-149: se il povero protagonista non ha una tempra di ferro, se non lo
è riuscito a conseguire un fine o una qualifica determinata (una persona).
un fine o una qualifica determinata (una persona). soffici, v-2-48:
. -che non ha potuto ottenere una determinata condizione giuridica. c.
attuare (un evento, un'azione, una condizione esistenziale); omesso, tralasciato
possibilità mancate! mai si arriverà a realizzare una sola di queste esistenze, miraggi forse
quando l'attrattiva era forte, attribuiva ad una purezza mancata, per colpa di sua
della giovinezza '(botticelli). è una tristezza che autorizza tutti i sogni.
. impegno o trasgredisce un dovere, una norma, una legge; che con deplorevole
trasgredisce un dovere, una norma, una legge; che con deplorevole leggerezza viene
almeno / lascia ch'io legga solo una volta il foglio / scritto dall'idol mio
princìpi. moretti, i-739: capiva come una madre impallidisse o s'infiammasse a sentirsi
, quantunque presentar non ne possa che una smorta manchevolissima immagine, non potendo noi
in qualche parte manchevole; perché somiglia una figura con il busto troppo lungo e le
artéfici stimati, che dovendo dare in una, donano in altra materia la forma.
solo di peso, ma traboccanti, una manchevole e scarsa, pur nondimeno,
-fioco, incerto (un lume, una luce). leopardi, 201:
versione latina], se non è una volta da qualche dotto critico riscontrata, emendata
che tu hai due vite, l'una manchevole, l'altra perpetua? f.
riprovevole, censurabile, moralmente reprensibile (una persona, il suo modo di agire
aspetti di falsità e di errore (una dottrina); poco convincente, scarsamente
quest'umore è causato dall'ambizione o da una scienza manchevole e superficiale. papini,
, che dà il sentimento vago d'una forza umiliata e tronca, d'una
d'una forza umiliata e tronca, d'una nobiltà avvilita, d'un armonia rotta
, ritraendosi da'due estremi ad essere una temperata convenevolezza, misura e, per
gli operai] lo sforzorono a pigliare una mancia di fiorini dieci d'oro.
gli fecero gli operai uno stanziamento di una mancia di denaii, i quali si
mezzo per uomo. bizoni, 61: una bella giovane, figlia dell'oste,
sbirri ebbero per ordine del signor conte una grossa mancia. ferd. martini, 4-12
campana, ii-3-8-138: con quest'astuzia una mattina se ne uscirono, donando alla
uscirono, donando alla guardia della porta una mancia per trovar più agevole l'uscita
scritta del ricevuto, finché non avessero una grossa mancia. giusti, 4-i-38:
dormendo, / pareami altero amor con una lancia / fender a uno dal costato
là, come sono negli elisi, vorrei una buona mancia da voi, avendomi stamattina
ve lo dirò, so che ne avrete una gran maraviglia. papini, 27-465:
san paolo; così, essendo la morte una sequela del peccato, mirando, dice
un beverone o, per dir meglio, una mancia o qualche vantaggio, e con
che l'uom render può, è una ciancia. 8. letter.
dante, inf., 31-6: una medesma lingua pria mi morse, /
, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, / e poi
pucci, cent., 14-66: l'una fur mille cavalier di francia, /
impresa; / restò poi del suo amor una gran ciancia; / ogni uom da
. pucci, cent., 50-51: una stella cornata di leggiero / allora si
magalotti, 23-14: veramente ell'è una nuova da mancia il farci sapere che
il primo incasso dopo l'apertura di una bottega; concludere il primo affare dopo
6-16: già so, che dar dovrotti una mancietta. -mancerèlla. alfieri
dall'uso delle dame antiche di donare una manica per ricordo al proprio cavaliere;
ii-491: armò subitamente quattro galeotte ed una manciva (questa è una sorte di legno
galeotte ed una manciva (questa è una sorte di legno spedito). dizionario
noi col signor gio. femandez in una mancina e altri della famiglia in un'altra
della sua armata erano quattro fuste e una mancina, e pur di quelle una
una mancina, e pur di quelle una tra via l'abbandonò. = deriv
l'abbandonò. = deriv. da una voce indiana; cfr. manciuà.
màncio). letter. gratificare con una mancia. soffici, v-2-616: lo
sf. quanto si può prendere con una mano o può essere contenuto in una mano
una mano o può essere contenuto in una mano; manata, pugno (e
, pugno (e richiama il gesto di una mano che si stringe per afferrare o
: i muli, infilzati tutti ad una fune, rodevano una manciata di paglia
, infilzati tutti ad una fune, rodevano una manciata di paglia. p. fortini
p. fortini, i-267: ne trasse una manciata di scudi insieme con molti argenti
mani in amendue i vasi e, tolto una manciata de l'uno ed una de
tolto una manciata de l'uno ed una de l'altro, gli gittava e spargeva
e 'l tavoliero, / e trasse una manciata di baiocchi. forteguerri, iv-77:
iv-77: strappa qui da quest'ara una manciata / di verbena, e a
stava a contrattare con un pescivendolo per una manciata di gamberi. papini, 27-413
un po'di latte di capra, una manciata di olive secche erano i nostri cibi
pratolini, 10-276: alla cassa comprammo una manciata di gettoni, scegliendo poi nel
certo disordine. linati, 20-222: una manciata di basse case, mezzo in
abbiamo preso a quel servizio! perché siete una manciata di farabutti: e ci avete
forestiere gran parte di quelle rocce per una manciata di soldi. papini, 27-238:
gloria, un brandello di onore, una manciata di preda. montale, 9-152
non ho mai incontrata! / appena una manciata di secoli ci dividono, / un
pigliava la saragia e davavi sette morsi per una; e mangiandole, costei disse al
che la religione possa ridursi tutta a una manciatina di formule... è dar
formule... è dar prova d'una sciagurata ignoranza. -manciatèlla.
manciatine. carducci, ii-3-336: eccoti una manciatèlla di osservazioncelline mie. manzini, 15-
. manzini, 15- 257: da una manciatèlla di rena egli gliene lasciava filtrare
per tutti i versi, e sì l'una manritta, come la mancina. nomi
schiavina, /... / una certa busecchia alla mancina, / ed alla
busecchia alla mancina, / ed alla destra una fiasca di corno. manzoni, pr
2-42: se mi diceste come si tiri una stoccata, non solamente non ne saprei
, ma non so pur ancora conoscer una spada se sia fornita alla dritta o
nello scarico dei vapori, aveva fatto una morte così macacca sotto la catena della
) mancina: verso (o da) una parte e l'altra; in ogni
buone arti e possedette la mistione dell'una e dell'altra, siccome vedesi da
, v-216: nel caso che avessero fatta una mancinata, avrebbero picchiato il capo nel
giallo e rossastro il colore; rassomiglia una mela casolana,... ma la
scritto al papa ch'egli avea mandata / una persona marcia ghibellina. baldinucci, 9-iii-65
lume mancino. forteguerri, 19-77: ha una ferita nell'occhio mancino. faldella,
voler costringere il mio nimico a combattere con una arme da mancino. calvino, 11-72
manritto 'di chi adopera egualmente l'una e l'altra mano. lat.
in somma un uom mancino, / una de le più vili creature / ch'abbia
. la sua ragazza gli mise carezzevolmente una mano sulla spalla. la parola «
i-377: in quel tempo era cresciuta una mala usanza, che, in su 'l
testimoni e di un cittadino che reggeva una bilancia simbolica. b. croce
germania. -chi si trova in una condizione di inferiorità gerarchica o di soggezione
siri, iv-2-706: senza il patrocinio d'una delle due corone,...
sì che mancipio divenuto or sia / d'una impudica e scelerata moglie. beni,
pericolo di restar perpetuo mancipio e drudo d'una femmina. f. casini, i-69
folle che mancipio è fatto / d'una femmina vii. scalvini, 1-123: se
. 5. chi accetta supinamente una dottrina, una teoria. buonafede
5. chi accetta supinamente una dottrina, una teoria. buonafede, 5-67:
ebbe mancipio, / or salmeggia e una mitra è il suo cimiero.
, è cosa vergognosa trasformarsi tutto in una ghiova di terra, ciò è d'una
una ghiova di terra, ciò è d'una femminella farsi mancipio, come io mi
la proprietà di un oggetto o di una persona); in seguito, già in
p. della valle, 2-iii-188: una di quelle barche che si chiamano manciue
, 2-117: se bene le manca una staffa, il pettorale, la cavezza,
che non mi posson manco / far d'una cosa sola. ariosto, 174:
cielo sarà tutta bella bellissima, che una cosa torta o manca, o meno o
con questo, che l'opera è una figura mal disegnata o manca? mamiani
maggiore. -fioco, tenue (una luce). stigliani, 2-450:
dottori. -tosato, limato (una moneta). chiose sopra dante,
chitarra, xxxv-11-423: apresso voi seder in una banca / e resmirando quel so viso
sfavorevole, nefasto (un avvenimento, una circostanza). guido delle colonne volgar
una città chiamata villafranca / vidon costor, che
sestini, 139: da manca è una pianura ampia e silvestra / che si
-porre o cadere da mano manca: subire una condanna inappellabile (dalla posizione assegnata
. 1827 (333): che facessero una certa professione d'inferiorità, che gli
eletti, che provano un'impazienza, una curiosità, una gioia... al
provano un'impazienza, una curiosità, una gioia... al primo ingresso
o valore che manca al completamento di una misura stabilita. anonimo fiorentino, iii-556
male sarebbe di far meno di peso una qualità sola delle grosse, e così
trasgressione di un precetto morale o di una norma di convenienza; colpa, peccato,
ventre della bisaccia, e metterlo in una pentola a fuoco, perché, se
: per l'avvenire avrò a pensare a una opinion di manco, qualunque volta mi
ccc anni il manco vi fu ritta una croce sopra una colonna. -il
il manco vi fu ritta una croce sopra una colonna. -il meno possibile.
due alle mane. galileo, 4-2-42: una sottil falda di piombo resta tanto più
. bibbiena, 2-96: manco amara è una voluntaria morte che una angosciosa vita.
manco amara è una voluntaria morte che una angosciosa vita. ariosto, 2-40: per
a dire di quegli eccellenti uomini in una sola professione;... in
correlativi. savonarola, i-2: quanto una creatura è più semplice e manco materiale
di annibaie, le fanterie vengono dall'una e dall'altra banda alla zuffa.
ferdinando non perdonò la testa manco a una donna. capuana, 14-260: -dovresti
. capuana, 14-260: -dovresti darmi una ventina di lire, te le renderei fra
6-333: mi prometti di non dirgli manco una parola di rimprovero? d'annunzio,
-meno grave (un male, una sventura, un danno); meno
un danno); meno cocente (una sofferenza, un'offesa). sacchetti
complesso, di un gruppo, di una collettività (in contrapposizione con i più
petrarca], 317: io ho manco una mano. a. f.
, perché, se non son tutto in una cosa, non mi riesce mai di
degl'italiani, si portarono all'attacco d'una collina per fortificarvisi e di là travagliare
: fare a meno, adattarsi a una privazione; astenersi, esimersi, dispensarsi
. bembo, 10-ix-106: ho cominciato una istoria che posso far di manco di
; venir meno alle attese; eludere una promessa. compagni, 1-15: signori
pezzi mancanti per il completamento di una collezione. = comp. da
: bittonetto, per dar volta a una manovra (dabovich) ». mancomale
a far congetture senza potersi fermare ad una che li accontentasse. ghislanzoni, 13-91:
ragnatele fanno festone sul portoncino verde, una corda annerita dall'unto fa mancorrente ai
,... conosceremmo ora in caludia una 'lady'. = dalla locuz. mandare
tolte dalla coda del man- dalongo, una varietà di vedova. bocchelli, 14-149:
verso la fine del 1926), costituente una suddivisione del circondario (a sua volta
, discutessero coi fabbricanti e gl'impresari una nuova tariffa pei salari. arlia,
le si strinsero intorno, le fecero una corte che la seguiva dappertutto. silone,
con mandamento di premere i veneziani per una dichiarazione che smantellasse dal suo petto ogni
-in partic.: che invia una lettera, mittente. latini, rettor
o lo stato indipendente che invia presso una potenza straniera un proprio rappresentante diplomatico.
il cavaliere di suo luogo, e fece una solenne e maestrevole recitazione per parte del
ant. mannare), tr. inviare una persona (in partic. un messo
funzioni o incarichi ufficiali, per compiere una missione, per chiedere protezione, aiuto
io sono mandata a voi da parte d'una reina. dante, vita nuova,
, propuosi di mandare loro e di fare una cosa nuova, la quale io mandasse
gran cane, ch'egli venisse dall'una parte, et egli andrebbe dall'altra
. (per lo più in relazione con una prop. finale). guinizelli
, messi divini investiti da dio di una funzione carismatica. iacopone, 2-20:
4: volendo iddio mandare moises ad una gente, dissegli: messere, se mi
m'accompagni e rechimi a memoria / una famosa, antica e degna istoria.
da sapere che mi sento spasimare da una spina. -con riferimento all'incarnazione
capponi mi mandò a dire ch'i'ero una sciocca a mandallo. nardi, i-253
cercare, di reperire, di convocare una determinata persona; di chiederne l'intervento,
aiuto e per tutto correvano spacci dell'una e dell'altra parte. algarotti,
qui a dire la marchesa, per una lente? guerrazzi, 2-58: stanotte o
ostili) un esercito, un reparto, una flotta, ecc. elegia giudeo-italiana,
si ritiravano. 3. avviare a una determinata attività, all'esercizio di una
una determinata attività, all'esercizio di una determinata professione; far intraprendere una carriera
di una determinata professione; far intraprendere una carriera. s. caterina de'ricci
uomo a dar quattromila scudi, perché una giovine non fosse fatta monaca. [ediz
. 1827 (378): perché una giovane non fosse mandata monaca]. padula
]. padula, 476: una canzone popolare esprime il lamento d'una
: una canzone popolare esprime il lamento d'una donzella che nata in alcuno dei nostri
o costringere ad andare; indirizzare verso una mèta o un luogo determinato o nella
possanza / di far parole, e in una cassa chiusa. caporali, ii-108:
bambino, l'aveva occultamente mandato sopra una montagna onde fosse allevato alla rustica da
montagna onde fosse allevato alla rustica da una famiglia di cui poteva disporre. guadagnoli,
-per estens. condannare, assegnare a una pena determinata. - anche assol.
consegnare, far pervenire, inoltrare (una lettera, un pacco, ecc.,
di un mezzo di trasporto, di una persona). -in partic.:
lo giardino, in suo difendimento: / una rosa mandaomi per semblansa. guittone,
., 2-4 (156): mandò una buona quantità di denari...
essi si umiliarono a mandar a monsignore una capitolazione, per ottener la pace; ma
? senza nemmeno avvertirmi, senza mandarmi una riga! soldati, vii-67: lo
vano della nicchia vi fece per ciascuna una finestra per comodità di quei frati che
parole. misasi, 4-100: è una imbasciata pericolosa questa, tanto per chi
loro primieramente ordinato. -seguito da una proposizione subordinata. faba, 45:
con gesti o frasi d'ossequio, a una persona, incontrandola, accomiatandosi, nella
incontrandola, accomiatandosi, nella chiusa di una lettera o anche tramite una terza persona.
chiusa di una lettera o anche tramite una terza persona. giacomo da lentini,
lviii-292: fo mandato per ditto marchese una colazion onorevole ne la caxa dove erano soe
, che 'l potete, faceste una miglior tavola quotidiana, non mandando alla
(un male fisico o morale, una sofferenza, un danno: anche con
maddalena de'pazzi, ii-116: vidi una creatura religiosa che non riceveva punto di
, elevare, innalzare (un canto, una preghiera, ecc.).
di sentirmi prometter da lei che rivolgerebbe una preghiera là verso quella fossa dov'io
: sentirmi promettere, ch'ella manderebbe una preghiera là verso quella fossa dov'io
l'angelo beato, puro exempio: / una sancta sua vita contemplava / quando nel
espressione di stupore. -infondere (una sensazione). ariosto, 16-42:
varchi, 23-49: io voglio usare una similitudine di crisippo nostro, cavata dal
. dolce, 7-4: disco era una cosa rotonda di pietra o di piombo
urbino / ventoso: ognuno manda da una balza / la sua cometa per il
vibrare, sferrare (un colpo, una percossa, ecc.). giacomo
simintendi, 3-58: mandò inverso achille una lancia che dovea passare lo ripiegato scudo.
manda? 12. spostare con una spinta, urtare; spingere, sospingere
signor ilario sbattè le labbra, posò una mano sulla spalla a frita, poi la
1-4-48: il sesamo... è una pianta erbacea, che manda un caule
tempi. 16. volgere in una determinata direzione, fissare (lo sguardo
. irradiare, diffondere (i raggi, una luce). giacomo da lentini,
, che moriva sul pavimento, mandava una luce languida e saltellante sopra lucia.
lampi di luce, uno scoppiettìo, una favilla. graf, 5-82: a
, sulla bruna terra, / splende come una luna il tondo scudo, / manda
riflettere, rifrangere (un'ombra, una luce). - anche al figur.
: dalle ombre che nel meriggio manda una torre, un muro, uno stile
proferire, anche ad alta voce (una parola, un'imprecazione, gemiti,
): si buttò a sedere sur una panca, verso la cima della tavola,
forte. brancati, ii-25: mandava una risata che si comunicava subito ai passanti
per l'aria, o tutti appiattiti entro una siepe, o mezzo ascosi fra
fontane mandar. pascoli, i-165: è una chiesa, per così dire, che
in moto; guidare, manovrare (una macchina). giusti, 4-i-22:
, 4-i-22: hanno fatto nella china / una macchina a vapore / per mandar la
] teneva gli occhi aperti, ed una rondina che avea il nido sopra il
tempio di dio e fatto ch'ebbe una scuriata di funi, cacciava tutti coloro
spenderla, darle corso. 'aveva una moneta un po'calante, ma l'
29. investire di un ufficio, di una mansione, di una carica ufficiale;
ufficio, di una mansione, di una carica ufficiale; incaricare, delegare.
-proporre, nominare, eleggere a una carica, a un ufficio o a
carica, a un ufficio o a una rappresentanza ufficiale. l. papi,
proposta del deputato barbier, mandi ad una commissione speciale l'esame di questo progetto
mezzo di questo grande caffè c'è una grande scala di legno coperto di tappeto,
del telefono un convegno, o farsi scrivere una lettera. 30. propinare,
. 31. fondare, istituire (una colonia). ammirato, 5:
toscani. s. maffei, 4-208: una nazione distesa per tutta italia non potea
dicendo, invitando, ecc.) riveste una funzione analoga a quella del verbo fare
per ammazzargli, furono avvisati da una donna. tortora, i-215: si mosse
a indicare soddisfazione per l'arrivo di una persona che risolve provvidenzialmente una situazione intricata
arrivo di una persona che risolve provvidenzialmente una situazione intricata. de amicis, ii-281
al fuoco. -mandare alla banda una nave: farla piegare su un fianco
marchese mandati innanzi i cavalli leggieri con una grossa banda di fanti. de amicis
? » gli dice. « è una meraviglia il modo in cui muoiono [
, 39: la madre ch'è una madre all'antica, non le importa di
. -esporre a un rischio (una persona). g. gozzi,
.. da bettelem in ierusalem a pagare una moneta,... sì come
-far uscire; comandare d'uscire (a una guarnigione, a una pattuglia).
uscire (a una guarnigione, a una pattuglia). cantari cavallereschi, 179
i capitani della fanteria mandar fuori quando una e quando un'altra compagnia per fascinare
portai nella tipografia,... una tipografia famosa (lo seppi più tardi)
parti inferiori o dalla bocca; che l'una e l'altra era di pari valimento
savonarola, 5-ii-193: dio mandò fuora una gran voce... quando scacciò adam
famosissimo pittore, avendo ritratta dal naturale una vecchia bavosa, sdentata, brutta e sgarbata
. l'avevo qui nella gola come una cosa dura; ora l'ho mandata fuori
: inghiottire, deglutire, trangugiare (una bevanda, un cibo). -anche:
: i più fortunati mandavano giù l'una dietro l'altra granite di mandorla,
ogn'ora, / mandolo giù come una medicina. cagna, 1-54: stette
-calmare, lenire, frenare (una passione). savonarola, 5-i-329:
dice che, s'egli mandasse giù una catena del cielo sino a la terra e
59: c'era un tavolo e sopra una ragazza che fece appena in tempo a
. -mandare tutti alla pari o a una stregua: v. pari e stregua
saria mai vero; ma è solamente una certa impression di mio padre, qual pensa
di mala voglia, con difficoltà) una disgrazia, un contrattempo, una contrarietà
) una disgrazia, un contrattempo, una contrarietà. manzoni, pr. sp
casati. bernari, 7-327: che una banchetta simile si permettesse un gesto così
che ben ci metta. (quando accade una sciagura a uno, la quale poi
lavoro; cioè due mandarine, che da una parte avevano il martello di ferro per
di ferro per ispezzar le pietre e dall'una un picco per cavar il terreno.
ufficio del mandarino cinese, ripartiti in una ben precisa gerarchia, ai cui vari
gramsci, 11-206: il mandarinato è una istituzione burocratico-militare cinese, che, su
1-426: forse [il relatore] ha una vaga sensazione dello stato di mandarinismo a
iii-221: io regalai al savio mandarino una pàtera etrusca di bucaro nero con figure
2. per estens. persona che riveste una carica di notevole importanza; alto burocrate
(e il termine ha di solito una connotazione spreg.). cattaneo,
appartengono tutti a una casta particolare, sono indipendenti da ogni
le persone litterate [in cina] parlano una lingua che si chiama manderina, ciò
mandata, sf. disus. il mandare una o più persone in un luogo,
estens.: il messaggio di cui una persona è latrice. francesco da
spacci non avete mie lettere e non accusate una man data per le mani
signora mario, colla quale si annunzia una mandata di frutta e d'altro.
di materiale, che vengono spediti in una sola volta. a.
a. cocchi, 6-67: è una vergogna per una gentildonna il non gustare
cocchi, 6-67: è una vergogna per una gentildonna il non gustare tali discorsi,
, che siede accanto, intorno a una nuova mandata di ventagli. tommaseo,
di elagabalo, disse 'missus più d'una volta ', come qui il boccaccio
', come qui il boccaccio per una mandata di vivande. 3.
metteva a tacere, regolarmente, con una sghignazzata e una mandata di schemi,
, regolarmente, con una sghignazzata e una mandata di schemi, ormai noiosi anch'
mettendo giù, sempre ché si fa una mandata di fosse, le piante.
numeroso (e vi è talvolta connessa una notazione spreg.); scaglione,
d'ora non si troveranno a vedere una nuova mandata di bramini pettegoli, togati
: è partita per il domicilio coatto una prima mandata di farabutti. carducci, il-n-
bel montone. de amicis, ix-265: una * prima classe '...
andava alla doccia in due mandate, d'una quindicina di ragazzi ciascuna. cicognani,
: come me, di rovinati siamo una mandata. -numero di animali della stessa
conoscete che, se de'bachi di una medesima mandata non ne fosse in ciascuna
bocchelli, 2-i-410: quell'annata aveva prodotto una bellissima mandata di tonni giovani.
toppa, fa compiere al chiavistello di una serratura; giro di chiave. -in partic
di chiave nel corso dell'effettuazione di una chiusura (per lo più nell'espressione
carcerato. caproni, 1-51: chi fabbrica una fortezza / intorno a sé, s'
tre o più capi necessari per formare una treccia. 8. passaggio da un
liquido o di un gas, effettuato mediante una pompa o un compressore. -condotta di
. -condotta di mandata: condotta di una pompa mediante la quale un liquido viene
chi compie delitti alla stabile dipendenza di una persona potente (che lo protegge e
, liii-347: fu posto per li consieri una taia a verona, essendo stà morti
ardito di don roberto. nega tutto con una faccia da mandatario. botta, 4-126
3. disus. rappresentante di una terza persona o di un gruppo di
un gruppo di persone, e specie di una potenza economica o politica. — per
... essenziale che quest'autorità abbia una rendita considerabile, ma non arbitraria,
o di uno stato indipendente inviato presso una potenza straniera con tincarico di trattare determinati
al duca e disse: egli è una bella cosa ottanta mila ducati, e
un mandato, di un incarico (una persona). - dir. internaz.
, esercitavano su paesi del terzo mondo una dominazione sostanzialmente di natura coloniale, ma
delitto). alfieri, i-104: una persona giustamente tacciata del più orrendo delitto
in fede, emesso da un titolare di una carta di credito, convalidata da una
una carta di credito, convalidata da una banca, per servirsi per proprio conto
mandare), agg. inviato presso una persona, una pubblica autorità o
agg. inviato presso una persona, una pubblica autorità o una potenza con
persona, una pubblica autorità o una potenza con un determinato incarico (per
incarico strategico (un corpo militare, una flotta, ecc.). -anche
. -anche: indirizzato, incamminato in una direzione o verso una determinata meta.
, incamminato in una direzione o verso una determinata meta. dante, conv.
: la mattina seguente, avendo visto una cerva che il fiume traversava, messosi dietro
o a angeli inviati da dio con una funzione carismatica. fra giordano, 181
2. recapitato, inoltrato; spedito (una lettera, un oggetto, ecc.
-portato, servito (un cibo, una vivanda). g. gozzi,
ugurgieri, 117: esso enea avea una spada la cui vagina era di diaspro
è nome di sustanzia, e significa una bestiaccia. -messo in circolazione, offerto
, istruttori o esecutivi in ordine a una determinata causa penale o civile o in
(come l'obbligo di comparizione per una parte o per un testimone, ecc
corso di un processo penale per disporre una perquisizione, un sequestro, ecc. (
si trattava di irregolarità gravissime e d'una sottrazione di valori alla tesoreria centrale,
: i piedi del poliziotto posavano su una catasta di mandati di cattura in bianco
detto agente ordinatore), dispone che una certa somma sia pagata a favore di
all'impiegato preposto alla cassa di pagare una certa somma o con cui un privato
: un mandato di cento zecchini e una bellissima tabacchiera d'oro per pochi versi
comporta per il destinatario un'autonomia o una discrezionalità più o meno ampia quanto alla
in modo autoritario; compito derivante da una direttiva superiore (e il termine non
mandato: incarico vincolante, espressione di una precisa volontà dell'autorità che lo ha
, discendeva dalla sua concezione stessa di una sorta d'individui ai quali dio affiderebbe
un dovere di elezione, cioè da una scelta morale ed esistenziale compiuta in modo
genovesi, 1-ii-112: il mandato è una commissione per fare o trattar che che
: il mandato è il contratto col quale una parte si obbliga a compiere uno o
e tale istituto viene usato per creare una garanzia personale al credito che il mandatario
o, in genere, di eseguire una prestazione a favore di un terzo in
del mandato di credito'. se una persona si obbliga verso un'altra, che
, conferito e accettato, di compiere una determinata pratica nell'interesse di chi tale
non fedelmente eseguite) o invece comporti una certa autonomia e discrezionalità a favore dello
. ferd. martini, 1-ii-263: una cosa sola mi spiace: temo che
seguito alla prima guerra mondiale per dare una veste giuridica, almeno formalmente diversa e
: potere di rappresentanza processuale conferito da una parte privata al proprio difensore (procuratore
333: vi era luogo perfino ad una questione pregiudiciale, quale era quella se
statuto, potessero dar mandato a discutere una forma di governo diversa da quella determinata
straniero come rappresentante permanente oppure inviato a una conferenza internazionale o comunque investito di
la porta di pre- gadi et mostroe una lettera di 20 dii duca di ferrara a
(e poiché in tale età mancava una chiara distinzione fra sfera privato-patrimoniale e sfera
gli stati generali non sarebbe altro che una temerità, non essendone stato parlato ne
indefiniti od universali, di non commetterle una di quelle rinnovazioni totali, e di
di non far per ciò... una di quelle tavole rase, di che
riduce ad un mandato variabile, ad una scelta di persone che non altera né modifica
di votare secondo la loro coscienza, una volta che sono in parlamento. moretti,
in parlamento. moretti, i-937: una cronaca di giornale segnata di rosso..
islamismo, o potrebbe trattarsi di una dottrina religiosa sincretista, non più antica
. 2. composto formato da una molecola di acido mandelico e da una
una molecola di acido mandelico e da una di una base organica, che trova
di acido mandelico e da una di una base organica, che trova impiego come
: un pugno così violento da spezzarmi una mandibola. d'annunzio, iv-1-829:
gozzano, i-1268: una deliziosa creatura provinciale, senza cipria e
quello sbadiglio... da una novantina di secondi lasciava girar bighellone per
(anche mandibolare, sm.): una delle tre innervazioni del trigemino, costituita
tre innervazioni del trigemino, costituita da una radice sensitiva e da una motoria.
costituita da una radice sensitiva e da una motoria. 2. zool. arco
vii-481: ogni suo boccone triuncio è una mensa, compendiata nel sustanzioso della nodritura,
, particolare. lo strozza pria con una rivolta di mando, indi lo seppelisce
di mando, indi lo seppelisce con una ingoiatura di gola. = etimo incerto
della famiglia del liuto, composto da una cassa di risonanza di forma ovoi
23-239: ho avuto regalo d'una mandiòla genovese, venuta con un
mandolino, tipico del mandolino (unsuono, una melodia). arbasino, 7-74:
amoroso di tanti anni prima, con una discreta onda mandolinaria sullo sfondo.
altri pezzi di musica, vi sarà una mandolinata del prof. masini'. cavacchioli
e barbagli l'ondata, / e sale una mandolinata velata, velata / che quasi
', dei duelli e dei travestimenti; una specie di gran mandolinista della poesia.
in qua e in là, e sentì una musica allegra di pifferi, di tamburi
mercante. fucini, 753: passò una brigata di giovanotti che cantavano, al
che pe un pizzico ar mandolino d'una serva a piazza vittorio, c'era
frutto del mandorlo, costituito da una drupa di forma ovoidale o allungata,
0 altro fiore odorifero, mutandolo ogni dì una volta cor 1 vari fiori, accio'
che ve ne vo'far dono a una fanciulla. c. durante, 2-272:
fegati di polli cotti sulle braci ed una mollica di pane abbrustolita e bagnata in
: per fortuna venne il dolce: una crostata di mandorle e viscide che, prima
solo di natale e di pasqua come una cosa santa. saba, 456:
, e pista bene e metti in una pezza e metti in aceto et ogne volatiga
lavorare e stringer l'olive, neppure una stilla d'olio si arrivi a cavare
bianco dei denti come la mandorla di una castagna. -mandorla del cacao:
lxxxiv-21: sedendo a l'ombra d'una bella mandorla, / sonno mi venne
colore più o meno simili a quelli di una mandorla. fazio, i-6-45: se
che avrai elevati questi troverai doi amandole una de ciasche banda, le quale sono
i suggelli] sono della grandezza di una mana d'un fanciullo di dieci anni in
l'altro [l'orologio] era una mostrina pure tedesca. aveva forma di
! se lo vedeste! è come una mandorla dal guscio semiaperto in fondo a
tutta avviluppata di lontra, col naso come una mandorla appena sbucciata e gli occhi così
tutto il teatro; e ne restava solo una mandorla bianca intorno alla figura della solista
aveva quattro lunghe mandorle di brillanti, una per dito, con in mezzo ad ognuna
per dito, con in mezzo ad ognuna una gemma diversa: un rubino, uno
diversa: un rubino, uno smeraldo, una perla, uno zaffiro. montale,
idea che la tarchiana gli mentisse, che una qualche mandorla, in un qualche buco
iii-21-208: su 'l capitello sta in piedi una figura muliebre, vestita di tunica e
lino, opera che ha forma di una mandorla intera o dimezzata [mezza mandorla
battuto alla colonna, bellissimo; facendovi una loggia con colonne in prospettiva, con crociere
-elemento decorativo o simbolico compreso in una forma ovoidale, di frequente uso nell'arte
(e tale elemento, che costituisce una trasformazione del nimbo che circonda l'immagine
che da cornici, per mezzo di una ghirlanda angelica). -mandorla mistica:
figure d'un braccio e mezzo l'una, fece i dodici apostoli, che in
alto guardano la madonna, mentre in una mandorla, circondata d'angeli, saghe
: nome che i naturalisti danno ad una specie di chioccioletta di mare.
mollusco della famiglia arcidi, caratterizzato da una conchiglia grezza e bivalve, che vive
ramusio, i-146: mandammo alla reina una cesta piena di schiacciatine biscottate e molte
. che ha forma simile a quella di una mandorla. d'annunzio, iv-2-4:
per 1 viali, e fra l'una e l'altra ripiene di mandorlato di
man- dorlette, dentro tutte piene d'una come spuma di balsamo, che vogliono
2. ant. maglia di una rete, di forma vagamente romboidale.
. messisbugo, 62: piglia libra una e meza di mandoli ambrosine, e
ambrosine, e brustolate, poi fregale con una peza di lino, e piglia once
allegri, 72: che l'una può dirsi il bordel de'poeti ed
per togliervi l'onore, per mettermi una scritta su le spalle da farla leggere a
forma particolare della radice, veniva considerata una pianta mostruosa, dotata di virtù magiche
paradiso delitiarum, tanto che la femina trova una erba che l'uomo chiama mandragora,
non è cosa più certa a ingravidare una donna, che dargli bere una pozione
ingravidare una donna, che dargli bere una pozione fatta di mandragola. mattioli, 2-1135
essere alle malie da innamorare accomodata. una mandragola è maschio, l'altra femmina
motivo rachele avesse tanta premura di avere una parte delle mandragore trovate da ruben. dizionario
, 112: fu il tuffon da una mandragora / messo al mondo. d'annunzio
arte con le lunghe dita / sovra una spera concava e polita, / fa la
due mettono in un barattolo di vetro una lucertola viva, una radice di mandragora
un barattolo di vetro una lucertola viva, una radice di mandragora, scaldano tutto al
... avendogli promesso che studiava una mandragora per raddrizzare le spine dorsali.
la dizione * esserci della mandragola in una cosa ', ovvero 'essere una mandragola
in una cosa ', ovvero 'essere una mandragola '. es.: «
mi piace: e'ci dev'essere una mandragola sotto. ché, ché; i'
: come me, di rovinati siamo una mandata. ora, con noi, se
/ ch'io non ne comperrei cento una fragola. / e veggo tuttavia tu
] che parea uno cammello, con una schiena che parea pinza di monte e
che parea pinza di monte e con una testa di mandragola. l. veniero,
mandragola. l. veniero, 53: una leg- gion d'alme non nate /
legge in pietro crescenzio più di una volta, come quando insegna far
: eh, questa lettera cieca dev'essere una mandragoleria di poldo.
: essendo egli a cacciare in una selva, trovando una mandria di cerbi,
cacciare in una selva, trovando una mandria di cerbi, videne uno
): 11 cane che scorta una mandra di porci, corre or qua
delle sue pecore. burchiello, 47: una mandria di colombe grosse. leonardo,
. del carretto, 1-207: dei levreri una gran mandra e densa / con collar
alfieri, iii-1-86: panni di udire una pecora del regio armento schernire la pecora
un contadino, perché questa pasce in una mandra di dieci, ed ella in una
una mandra di dieci, ed ella in una mandra di mille. d'annunzio,
di venere, come se ci avessero una mandria di pidocchi al pascolo.
duecento case, lo stadio è divenuto una mandra per gli armenti di salona.
greggia. genovesi, 5-147: parigi era una gran mandra nell'infanzia di luigi xiv
gruppodi persone (e vi è spesso connessa una notazione spreg., per indicare l'
un tempo. dominici, 4-64: una mandria di dissolute altiere, superbe settatrici
l'orto, dei quali n'aveva una mandria. aretino, 20-10: mona marietta
il parentado,... con una mandra d'amici e d'amiche, mi
doni, 2-60: laura aveva forse una mandria di gente che la seguissero.
la seguissero. parabosco, 1-3: una mandria d'arcisatrapi delle muse, di
si facevano erano delle carni vive d'una mandra di femminacce. algarotti, 1-x-96:
che abbia in sé novità, è una delle principali qualità del poeta che non
, 2-1-11: ii popolo parea riputato una mandria. ghislanzoni, 2-1 io:
mandria. ghislanzoni, 2-1 io: una mandra di ragazzi, sospinti e disciplinati da
oro un bioccolo argentino / oh! una mandra, tutta oro, tranquilla / pasceva
rotolanti pel sereno. montale, 2-74: una mandria lunare sopraggiunge / poi sui colli
6-227: era un chiosco verde con una mandria di tavolini sotto un telone.
gli sorge adosso, tenendogli sepolti in una mandra di grassa ignoranza, non voglio
mandriano1, sm. custode, guardiano di una mandria; pastore; buttero. -nelle
/ dove fugga non sa; l'una sull'altra / le pecore s'addossano,
che l'avevan trovata, ne avevano fatto una città intemazionale. idem, i-51:
fantaccino che senza quasi lo sappia porta una nuova esigenza d'ordine con sé,
per sentirsi confusamente e timidamente offeso da una tolleranza così mandriana. sanminiatelli, 11-81:
lascia correre il bronzo, sempre tenendo una punta del mandriano dentro nella spina. baldinucci
). letter. capo spirituale di una comunità di credenti, di una confraternita
spirituale di una comunità di credenti, di una confraternita, di un ordine religioso.
cecchi, 2-61: se, per dime una, fosse stato conosciuto e apprezzato quell'
; le parti laterali del naso guemite di una massa di tessuto erettile con solchi azzurri
, mandrillo! gozzano, i-746: una signora per bene? -si direbbe di
spagn. e portogh. mandril, da una voce della guinea; cfr. lat
operazione consistente nell'allargare e fissare in una sede conica l'estremità di un tubo
più parti meccaniche al fine di ottenerne una connessione forte come quella della saldatura,
aghi da siringa, per conferire loro una maggiore consistenza o una determinata curvatura,
per conferire loro una maggiore consistenza o una determinata curvatura, o perconservarne e renderne libero
della chiesa cristiana orientale che vive in una mandra (cfr. mandria, n
per tutti i versi, e sì l'una manritta come la mancina. allegri,
parte manritta, col pugno appoggiato sopra una mazza. betocchi, i-53: sopra
lungi il butta. botta, 6-i-75: una persona sconosciuta gli soffiò nell'orecchio,
trissino, 2-3-216: vi farà manducare una salata / di tenere erbe e di
robe da pigliare e ricevere per l'una e per l'altra bocca; cioè
mangiata. faldella, 11-163: pareva una manducatòria rituale, divina. come il
nievo, 4-268: mi porse una lettera accompagnata da un certo riso così
. che consiste in un pranzo, in una mangiata. faldella, 11-152: quando
mette il co perchio a una casa nuova, ha per rito di convitare
rito di convitare i lavoranti ad una strippata di maccheroni, fettuccine o
mane a sera. nievo, 400: una mulatta scurissima,...,
altro, pose in mezzo la piazza una forca, una mortatoria e un coltello,
in mezzo la piazza una forca, una mortatoria e un coltello, un flagello
maneggevole. sbarbaro, 1-205: con una lama maneggevole pel cuneo in cui è presa
: mondiotti alla bergamasca. fate bollire una foglietta d'acqua con tre once di butirro
, 6-ii-376: avevano [le navi] una larga vela, e quindici remi dalle
e piani lusingò l'orecchie infranciosate con una reminiscenza di alessandrino porgendosi nello stesso tempo
, anche se un po'mosso, una facile navigazione. -vento o tempo maneggevole
vela il pieno impiego delle vele e una facile manovra. = agg. verb
di possibilità espressive, duttilità (di una lingua). algarotti, 1-iv-60:
truova talora un paese intero tutto d'una fatta o una gran maneggia di terra
paese intero tutto d'una fatta o una gran maneggia di terra tutta d'un
bisogna seminare questo a manegge che presentino una superfìcie ben piana o a dirittura senza
tutto. soderini, iii-30: è una gran maneggia di paese, dove fa
biringuccio, 1 -77: con una verga di ferro l'andarete benissimo battendo
andarete benissimo battendo [la terra in una forma]... per fino
presa; ma in stato maneggiabile come una delicata pasta. g. g. belli
veder questa, che avesse a riuscire una pasta-di-miele, maneggiabile 'ad libitum 'in
la natura universale in due parti l'una che fa, l'altra a che farsi
biringuccio, 1-43: si metteno per una buchetta che vi si lassa nel refredatorio