opera della critica illuministica e liberale, una connotazione storico-politica ed emotiva fortemente negativa)
2-99: il dar ricetto a persone d'una regione, dove non vi sia esercizio
giro del mondo, e fa dell'inferno una condizione della vita terrestre. b.
partic.: coprire di rame una superficie conduttrice. = denom.
provato che non esiste, che è una chimera. inresistènte, agg.
. che ha il capo avvolto da una reticella. alfieri, i-18:
far parte di un esercito, di una milizia, di un corpo armato.
; annoverare in un gruppo, in una categoria. f. f. frugoni
. frugoni, i-450: la sorbona è una così grande università che inruola il più
a far parte di un gruppo, di una categoria. siri, i-747:
inrolato nella vita pessima degli ambroni con una coscienza così rilasciata come sciolti erano i suoi
a far parte di un gruppo, di una categoria. - al figur.:
io non sia mai più per vedere una di quelle vostre lunghissime e festevolissime lettere
inrotulazióne, sf. archiviazione di una pratica (nel linguaggio cancelleresco medievale)
per prima / la pesante cortina? / una mano che il sangue del delitto /
s'intopazia / dolce un labbro, una guancia. 4. ornarsi di rubini
valdesi (chiamati così perché, praticando una rigorosa povertà, portavano calzature molto scadenti
in un salto indietro nel tempo e in una sensazione di gradevole insabbiamento.
terreno. -marin. far arenare una nave su un banco di sabbia.
ostacolare, sospendere il normale svolgimento di una pratica, di un provvedimento, ecc
, muoversi poco e contrapporre alle passioni una specie di difesa elastica che cede quanto
vivere in un luogo solitario, condurre una vita appartata (e per lo più
uno di quei prati salati che fecero però una volta, ottimi pascoli, la fortuna
messo a tacere, cadere in dimenticanza (una pratica, un provvedimento, un'inchiesta
in un luogo solitario, che conduce una vita appartata (e per lo più meschina
rideva da due minuti occhi porcini affondati in una faccia enorme e lustra sul punto di
per le immondizie. -infilare in una cavità, inserire a forza; stipare
de marchi, ii-830: senza aspettare una risposta, il conte insaccò la busta
personifica in te la reverenza; / insàccati una giubba alla carlona. de amicis,
il capo... e mandò una voce d'un'espressione poco lusinghiera pel
scorciano. -rendere curvo, rattrappito (una persona). bocchelli, 2-xix-91:
calende. g. gozzi, i-25-231: una parte di quelle genti rimase senza ricchezza
. dossi, 1-ii-533: è di una tale cavillatoria finezza da insaccare una tribù
di una tale cavillatoria finezza da insaccare una tribù di curiali. 10.
vale andar sotto, tramontare attraverso d'una bassa striscia di nebbioni densi, essendo
-introdursi in un gruppo, in una folla; entrare in un branco.
cacciarsi in uno spazio limitato, in una strada (e per lo più con
la massa trafelata, e schiumante piega da una parte, piega dall'altra, insacca
stieno aperte, v'insacca dentro con una lestezza mirabile. 15. cadere
] per la buona sorte escono d'una ragna, mal volentieri tornano a dare
finalmente col fuoco: e sporgesi perciò una faccellina fuor della punta d'una barchetta
perciò una faccellina fuor della punta d'una barchetta, il cui lume i pesci,
, innamorarsi. poliziano, 1-675: una certa saltanseccia, / fatta come la
cadere verso il basso, precipitare entro una cavità; interrarsi. boscovich, 381
[s. v.]: in una smotta di terreno, che fa rovinare
s'insacca in terra... è una palla di cannone. -lasciarsi
17. subire un contraccolpo a causa di una caduta, di un urto, di
caduta, di un urto, di una spinta, ecc. 18. presentare
spinta, ecc. 18. presentare una depressione, un avvallamento (il terreno
sua propria rabbia. -aprirsi (una cavità). calvino, 7-145:
sei tu! -e mi dà una buona insaccata nelle spalle e mi manda
bocchelli, 1-iii-501: a san michele, una volta l'anno, alla buona,
2. figur. contraccolpo causato da una caduta. -in partic.: scossa
mezzo di trasporto, in seguito a una brusca frenata del veicolo.
sacco, avvolto in un sacco (una persona). -anche sostant. -corsa degl'
di antica tradizione, che consiste in una gara di corsa a cui si partecipa
in tali indumenti (il corpo, una sua parte). nievo, 845
il capo sprofondato fra le spalle (una persona); rattratto, incassato, ritirato
per un'estrazione a sorte o per una votazione (un nome, un numero
10. ant. medie. chiuso dentro una cisti, incistato. c. mei
. colpire con un dardo, con una freccia. d. frescobaldi,
ant. rappresentare, allestire (una commedia, un dramma).
ensayar, nel significato di 4 rappresentare una commedia o uno spettacolo in anteprima,
stimarei, curarei e apprezzarci... una insala- fagiuoli e una infarina-pastinache.
... una insala- fagiuoli e una infarina-pastinache. = comp. dall'
con certi medicamenti, e dipoi con una pietra etiopica acutissima lo tagliavano intorno a'
solenne ch'ei puote il funerale, / una tomba gli dia di puro argento,
parlare fatuo. -far diventare saggio (una persona). n. martelli,
.]: diciamo ancora, quando una cosa t'è stata fatta costar cara:
da la chitarra, xxxv- ii-429: una insalata / di salvi'e ramerin, per
86-16: deh, fa'che noi abbiamo una insalata. m. savonarola, 11
826: poi trasse d'un armario una cassetta, / dentrovi pane, bicchieri e
un'insalata di sparagi, un timpano, una capponata? bocchelli, 1-ii-276: un
, -chiamando la moglie -va', cògli una insalata. de rosa, 553:
di cavoli. valeri, 3-52: una distesa d'orti. in primo piano:
lui e a tutte l'ore: una crosta inseccolita di formaggio,...
, aceto o limone (un cibo, una vivanda). -anche scherz.
dica che questa [commedia] è una insalata di mescolanza. costo, 1
ballata. fogazzaro, 5-151: ella sentiva una certa rispettosa pietà per gl'ideali orticoli
1-ii-801: il casino costruzione faragginosa, una insalata di tutti gli stili. zena,
merenda, / ché vo'che no'facciamo una insalata. allegri, lvii-149: bramand'
, pieno, / me ne potresti dare una menata. -nel gergo cinematografico,
con la schiena piegata in avanti, gridando una filastrocca che inizia con tali parole.
non giucate di danari, ma fate d'una insalata e d'una radice o simile
, ma fate d'una insalata e d'una radice o simile cose.
in pace, che tu non faresti una insalata, se tu avessi ben cento uomini
e si fa l'insalata: sistemare una questione alla bell'e meglio.
., 3: sì come colui che una sua insalatèlla vuole a uno suo amico
d'erbucce. sercambi, 151: fatta una insalatuzza, merendarono. dominici, 1-186
giacinto che antonio gli avesse posta davanti una insalatuccia d'erbe, di fiori e di
, e poi quando salta loro in testa una libidinuzza accademica, di strenne o altre
stuparich, 5-43: portarono in tavola una grande insalatiera ricolma d'una fresca e
in tavola una grande insalatiera ricolma d'una fresca e crocchiante insalata dalle larghe foglie
bencivenni [crusca]: più apprezzano una insalatina ben condita, che una buona
apprezzano una insalatina ben condita, che una buona minestra. 1. neri, 7-45
questa mattina un piatto di sdegno, una pignata d'ira, un canestro di
ira, un canestro di furia, una insalatina di tuoni, che fussero caduti
, ritorna sui propri passi, coglie una sua insalatina mèdica, la pesta fra
il manico della sua ventosa pedanteria una insalatina di proverbiuzzi. = dimin
non può essere rimarginato, chiuso (una piaga, una ferita). -al
rimarginato, chiuso (una piaga, una ferita). -al figur.:
un innesto ma colle mille barbe d'una radice quercina, cresciuta lentamente.
più stabile, sistemarsi, risolversi (una situazione, ecc.). siri
così tegnenti che, insaldata con esse una porcellana, un cristal di monte,
camicette insaldate, da uomo, con una cravatta maschile. pirandello, 8-870: ah
che indossa abiti o vesti inamidate (una persona). 1. nelli,
... e la parte insaldata di una camicia. serao, i-607: non
insaldatura della cuffia sul capo cascante sembra una parola usata a sproposito. =
suoi innamoramenti e di sue lascivie usate con una giovane amata da lui. giov.
. sanudo, xlix-420: fo recitata una egloga di amor, ne la qual
se di bocca mi sdrucciola improvvisa / una lascivia, un lubrico concetto, /
: la sboccatezza faceta non piaceva come una volta, e si richiedeva la « lascivia
chiamava e l'elogiava il marino, una sensualità sospirosa e deliquescente pur tra i
delle perfezioni e con la lascivia di una chioma nodrire eziandio le bellezze dell'anima.
anima. bocchelli, 5-183: era una camera proibita. era piena d'inganni
suo bagno col sentimento di abbandonarsi a una lascivia troppo raffinata per essere del tutto
ii-59: le statue parevano ritrovare quasi una discreta lascivia di atteggiamenti nonostante il nerume
lx-1-79: impetrito moralbo dalla veduta d'una medusa sì bella, volle dar forma
: se l'italia volesse tornare a una vita più intensa e virile di quella che
, 1-262: discorsa è la libidine in una femmina ignota; di ciò più pochi
figlio d'un somiere lussureggiante e d'una giumenta lasciviente. bocchelli, 4-44:
... hassi a paragonar ad una vacca lasciviosa, che per la libidine
2. eccessivamente animoso, accanito (una disputa). s. girolamo volgar
la carne lussureggiante, si risolveranno in una fame così rabbiosa che morderete voi medesimo
sacerdote, ma o sopravvenia invece una di quelle satanasse, o qualche prete
femmine dopo aver sentito erompere dalle dita una forma sostanziale?
d'aver assistito all'occulto parto d'una nobile lascivissima vedova, che...
, i-iii- 213: lascivo come una scimmia, era dei più attivi a rinsanguar
. gozzi, 1-603: prese in moglie una sua schiava, / di cor
accoppiarsi. d'annunzio, iv-1-896: una di queste bagascie disfatte, che pareva
essere generato da un uomo nano e da una scrofa, imboccava con la sua bocca
, imboccava con la sua bocca viscida una scimmia lasciva. 2. che
del monastero e negli occhi de'monaci una lasciva danza di femmine ignude. pallavicino,
: giù, delle due monache, l'una, vecchia, durava fatica a vincer
. govoni, 6-77: passarono in una carrozza aperta delle puttane / che avevano anguilla-
. fatto fare alcune stanzette vicine l'una all'altra, molto lascive e libidinose,
praga, 3-187: siete risorta da una tomba argiva / per rinnegar coi vergini
, un discorso, uno scritto, una parola, una raffigurazione). cavalca
, uno scritto, una parola, una raffigurazione). cavalca, ii-243:
e le loro lascivie lodando, l'una dicendo e l'altre ascoltando, così cominciarono
omicide di tanti lascivi scrittori raccontare ad una ad una le scelleraggini, per cui commettere
tanti lascivi scrittori raccontare ad una ad una le scelleraggini, per cui commettere esse
trine liquide / e brillanti lascivi / d'una spumosa ballerina. serra, i-347:
, parte per amoreggiare e parte per una certa lasciva polizia, al collo, ne
parlono. -molle, estenuante (una musica, uno strumento musicale).
due sorte di musica si trovano, una ferma e grave, l'altra molle e
/ con gli occhi al cor mi trasse una saetta; / poi fece pace meco
: alcune [facezie] hanno in sé una certa eleganzia e piacevolezza modesta,.
è vaghetta », quando parliamo d'una che ha un certo lascivétto e un
tobino, 6-268: un quadro rappresentava una tartana che navigava al lasco, le
figur. debole fisicamente o moralmente (una persona). trattato dei peccati [
: flaccido lasco: se gli danno una ditata, gli resta il segno.
, la staccatura delle membra dal capo e una lasca fiacchezza nelle braccia. -faticoso
. -faticoso, pesante, deprimente (una situazione, la vita).
assedi di cui sono piene le guerre d'una volta, piuttosto comodi e laschi.
di un motore rispetto ai cuscinetti, una ruota dentata rispetto ad altro ingranaggio,
ad altro ingranaggio, tra due articolazioni di una stessa trasmissione, ecc. anche '
burchiello, 94: s'i'avessi una fromba, / diss'io: o lasco-
bene, 1-291: stemperata nel vino una picciolissima dose di lasero, noi ne
e in quella era fuori della terra una cosa grossa, il quale intaccato gemeva
di peli, con quattro stimmi, ed una bacca con quattro noci. appartiene
di insetti coleotteri anobidi, caratterizzato da una fitta pubescenza; attacca ogni sorta di
di setole piumose. comprende questo genere una specie, cioè il 4 lasiopus ambiguus '
, stabilito sopra il frutto che è una siliquetta o silicula alata e colle ali
d'annunzio, v-1-236: simile a una improvvisa canzone di gesta, il mio dire
10-vii-306: vi priego mi facciate comperare una dozzina di quelle belle lassa da levriere,
frattanto / lo zaino a tergo ed una lassa in pugno, / entra nel prato
, 11-48: dallo scudo poscia / una gran lassa dipendea d'argento.
-gruppo di cacciatori che tengono ciascuno una coppia di cani al guinzaglio. boccamazza
] 4 essere state venti lasse in una caccia ', quandoché vi siano stati
f. frugoni, ii-49: tracannò in una mattina venti- due nappi di lasciativa bevanda
purgante blando impiegato allo scopo di provocare una normale evacuazione dell'intestino. d.
polmoni. s. bargagli, 1-107: una lassezza di membra nàtale n'era,
suo andare abbattuto, di chi ha una grande lassezza fisica e morale. onu
tornano dalla villeggiatura più brune e con una lassezza di animali ancora mezzo impigliati nel
distinte, questa gorgonia si potrebbe giudicare una spugna. 4. allentamento,
movente? milizia, viii-259: se una fune grossa si torce un poco di
7-28: i suoi nervi erano sopraffatti da una lassezza deliziosa. 5.
che tende a negare l'obbligatorietà di una legge quando vi sia un motivo,
b. croce, iii-34-183: quando una fallace dottrina si argomentò di promuovere tra
. fenoglio, 1-213: sceriffo sventolò una mano in segno di lassismo. «
che a non osservare la legge credono bastare una ragione qualsiasi, ancorché leggiera e improbabile
e le propagavano per tutte le membra una lassitudine immensa. albertazzi, 187: cuciva
stupore, un dolore dell'anima, una lassitudine delle membra. 2.
d'altre indisposizioni, sebbene sempre mantiene una lassitudine di tutta la vita,..
esagerate, concetti appena formati, esprimono una certa lassitudine e pigrizia dell'anima,
lezzo, d'un pentimento, d'una tristizia, d'una fiacchezza, d'un
pentimento, d'una tristizia, d'una fiacchezza, d'un dolor di capo,
, d'un dolor di capo, d'una lassitudine, d'altri ed altri malanni
. è colto dalla fantasia poetica in una di quelle attitudini scultorie, che esprimono
x-16-37: stava assaporando con voluttuoso lassitudine una sigaretta, lungo disteso sopra un divano
, / e si lasciò cader sopra una sedia / pel troppo rider lasso e rifinito
più seguito da un compì, o da una prop. dichiarativa). pannuccio
conduce. fazio, i-2-84: dinanzi a una croce, a'piè d'un sasso
lasso. -misero, infelice (una condizione, la vita). guittone
xxxix-1-219: questo è un ben lasso, una amara dolcezza, / uno errar drieto
sommesso, soffocato (un suono, una voce); lamentevole, gemebondo (un
). petrarca, 116-10: in una valle chiusa d'ogn'intomo, /
'n mezzo un sole, / vidi in una barchetta allegre e sole. tassoni,
che decente. disonestamente lassa potrebbesi chiamare una meretrice dopo un trentuno. graf,
puri licori ne causa, ma dell'una più densi e dell'altra men densi.
coscienza); incline al lassismo (una dottrina). fil. ugolini,
tessuto lasso: tessuto connettivo costituito da una scarsa quantità di fibre collagene e di
il braccio affetto cominciava a godere d'una sufficiente mobilità. fil. ugolini, 197
, 432: da un mago a una fata non c'è un grande stacco.
e di san zane polo, che una man vanno vestiti di biavo, l'
lo mezzo / per un sentier ch'a una valle fiede, / che 'nfin là
due battenti: / un sentieròlo con una macea, / lassù nel cielo:
verso l'alto, verso un luogo o una posizione più elevata rispetto a chi parla
stento; del luogo stesso che lassù è una selva selvaggia é quaggiù è l'infemo
l'angelo beato, puro exempio: / una sancta sua vita contemplava / quando nel
presto trasferito per sempre dovendo sposarsi con una donna di lassù. = comp
verso l'alto, verso un luogo o una posizione più elevata rispetto a chi guarda
e torte. baretti, 6-415: una gramatica toscana... ha pur reso
può venire un uccello, e muovere una lastra, e cadérti in capo, e
terra e disegnava in su ima lastra una pecora. fr. martini, i-101:
forma di ariete in quattro colonne con una lastra grande soprapostavi, nel cui mezzo
d'annunzio, iv-1-330: lo stridore d'una lama d'acciaio a contrasto d'una
una lama d'acciaio a contrasto d'una lastra di cristallo. deledda, iii-566
vide un anello di ferro infisso in una lastra di granito. papini, 27-906:
: non s'aveva altro tavolo che una lastra di sasso, altro letto che
sul mio spirito come gocciole d'acqua su una lastra arroventata, o rimbalzando o dissolvendosi
l'acqua del porto unita e livida come una lastra. -in partic.: ciascuna
muri integri, e con li denti trapassò una lastra et andando a traverso a quele
/ il voto, e inciderò sopra una lastra: / « del salvo sposo pel
piane. muratori, 7-iii-272: 'lastra', una striscia lunga sottile di marmo. carducci
che le ossa di lui furono rinvenute dietro una lastra marmorea sculta che simula la faccia
poste orizzontalmente sopra due funicelle tese entro una sottile cassetta di legno, i cui capi
medesima. le lastre si picchiano con una, o anche con due bacchette,
anche con due bacchette, terminate da una pallottola di sovero. 2.
/ e legne e pietre vanno ad una sorte, / lastre e colonne. soderini
desco da cucina regolato... una madia,... una lastra di
. una madia,... una lastra di ferro da forno. bandello,
32 (i-398): segretissimamente fabricata una lastra di metallo, dentro a quella
sportello], di dentro eravi infissa una lastra di ferro che scorreva su due
e sui muri, e perfino su una lastra di zinco. -per simil
, 1-68: questo pensiere ti sta come una lastra infuocata sul cuore. gnoli,
, 11-108: il poeta è come una lastra preziosa sottile e sensibilissima immersa in
e i braccialetti erano a guisa d'una corazza di lastre sopra a lastre. moneti
. bergantini, 1-199: dove / una lastra mancava all'invetriata, / vide
tanta furia che, non accortosi di una porta a lastre serrata, ma parendogli le
. e. cecchi, 5-528: accostata una seggiola alla finestra, ci salii sopra
; ma fortunatamente a mezza caduta trovò una sbarra dell'inferriata e riuscì ad aggrapparsi
e le nostre due figure apparvero in una grande lastra-réclame. 5. strato
che la sua sommitade era coperta d'una grandissima lastra d'un sasso durissimo,
di ghiaccio. magalotti, 21-113: una lastra di ghiaccio, spruzzata per di
minuzzoli di vetro ovunque. ogni pozzanghera una lastra. lisi, 1-198: nella vasca
superficie, l'acqua si restrinse in una lastra, altrove ermetica di ghiaccio.
/ rompono lumi in costellazione / sopra una lastra di laguna. ungaretti, i-90
squillanti / dell'aria sarai / come una / pantera. g. bassani, 6-59
a volte la figurina, come mulinando in una fionda, era mezzo tagliata fuori della
cilindrica a seconda che sia destinata a una stampatrice piana o a una rotativa)
destinata a una stampatrice piana o a una rotativa). tommaseo [s.
ordigno da prendere uccelli; e consiste in una piccola lastra tenuta in bilico da alcuni
si tende agli uccelli e che consiste in una lastra di pietra tenuta in bilico da
conosciuto perfino dalle lastre; godere di una vasta, e non sempre favorevole, notorietà
troppo. — posare qualcuno su una lastra; ucciderlo. salvini, v-246
strade di firenze lastricate, che è una bellezza diffusa per tutta la città, dichiamo
città, dichiamo 'posare uno sur una lastra ', per ucciderlo.
stieno sotto ricoperti, aggravati in cima con una lastretta. targioni tozzetti, 12-4-61:
cambio di chiodi hanno messo fra l'una pietra e l'altra per le mura
riempiendogli acconciamente, e mettendo a ciascheduno una lastrùccia o coccio sotto, acciò si faci
2. operaio che, in una cartiera, è addetto alla lustrazione della
lastrare2, tr. marin. caricare una nave. - anche: fornirla della
a suolo... inzavorrare (una nave). = deriv. dallo
cesareo, 206: spirava da'giardini / una fragranza d'acque di rosa mormoranti /
, 2-630: il qual lastricamento è una bellezza di firenze diffusa per tutta la
nei suoi ultimi giorni, sarebbe parsa una eccessiva crudeltà ah'animo gentile della cittadinanza
zilioli, i-214: si lanciò disperatamente da una finestra nel giardino, di modo che
amanti erano su la marina pisana, in una villa solitaria fra la pineta e la
fra la pineta e la prateria salmastra. una terrazza scialbata di calcina e lastricata di
buonarroti il giovane, 10-951: giunsero a una cava dirupata, / e giù capolevaro
facessero rilastricar quella, perché egli era una vergogna che chi andava sul carro a
sul lastrico, sicché poterono vedere di colta una donna di sembianze severe assettata sopra un
, 15: restare sul lastrico è una disgrazia in tutte le stagioni. de amicis
per quella via, ne sarebbe venuta una rivoluzione, oltre che letteraria, economica
agg. che presenta l'aspetto di una serie di lastre sovrapposte. =
. de pisis, 1-231: una contessa intellettuale comprerà a gran prezzo una
una contessa intellettuale comprerà a gran prezzo una miniatura ch'io feci da ragazzo su una
una miniatura ch'io feci da ragazzo su una lastrina vecchia d'avorio.
lanci, 36: per dirlo in una parola, vuol essere come il vischio
1-12: mosso a pietà, fece murare una sepoltura di mattoni, e dentro vi
4-857: per costruire... una bocca d'irrigazione, altro non si ha
un pupazzo, un bersaglio mobile, una cosa vuota d'anima. pratolini,
arno era gelato e sotto la pescaia, una barca di renaiolo verniciata di rosso era
al fasciame del ponte coll'interporli tra una traversa e l'altra, parallelamente ai
per tenere unite le varie parti d'una nave. sulle galee reggevano la tolda
, 386: * latare ', provvedere una nave di late; sistemarvele a dovere
3-77: entra [il ruscello] in una sotterranea grotta a perdersi nelle latebre del
moltiplicano stranamente. guerrazzi, 2-797: una maniera di smania febbrile invase i nostri
e imitava le latebre del corpo inferiore di una fortezza, a volte robuste, a
canto udito, tanto tempo addietro, una notte serena di primavera. f. m
non udita / da alcuno, pigolava una vita / di gemiti e piccoli stridi
graf, 5-370: piombò nel nulla una progenie antica, / forte, gentil,
: ecco, dicea, / ecco una terra a cui le colpe avranno / obbligo
un'esposizione prolungata dell'emulsione a una luce debole. = comp.
nievo, 318: ora pur troppo una falange latente e instancabile di devastatori tende
serena. ma come sul margine di una latente esplosione, nella lucida sospensione d'
effetto [i pregi dell'ariosto] d'una forza latente e spirito ascoso di feconda
il mio stimolo, cominciò a palesare una ostilità, una durezza che vi erano
, cominciò a palesare una ostilità, una durezza che vi erano state latenti da
fosse al tempo delle date lettere in una latente o prossima decozione. delfico,
di questa latente, formidabile energia, una spiritosa visitatrice, dinanzi al kroisos,
al kroisos, trovò in forma paradossale una parola esatta: « la bomba atomica
di uno stimolo e la comparsa di una reazione. 8. fotogr. immagine
quando un corpo solido si liquefà, una parte del calore impiegato a scioglierlo diviene
se ne accorge. giannotti, 2-1-275: una repubblica suole d'una specie trasmutarsi in
, 2-1-275: una repubblica suole d'una specie trasmutarsi in un'altra, latentemente,
dell'informatica, tempo di attesa di una memoria. = deriv. da latente
tende, laterali al proscenio, in braccio una pila di cotesta letteratura, e giravano
chiesa era molto buia. andai a una cappella laterale, dove ardeva la lampada
, 96: ha [la via] una nota, una sola, d'allegrezza:
ha [la via] una nota, una sola, d'allegrezza: / il
. lecchi, 5-111: sono murate in una sorta di clausura estetica. rifiutano ogni
dalla mia, gettandomi per tutta risposta una rapida occhiata laterale. 3.
chiamare immobilità la posizione del centro è una stoltezza, perché quel centro è centro
precedenti, riallacciavo la mia opera ad una tradizione. ogni tanto mi interrompevo per
parte di uno o più lati di una figura piana o solida. brusoni
labbra. 6. collaterale (una linea di discendenza: cfr. collaterale
i fiori guardano o sono voltati per una sola parte. tramater [s. v
laterale 'dicesi di qualunque parte di una pianta, come antere, fiori, foglie
principale, o perché ivi si presenti una via più libera al moto elettrico,
il giocatore mandando fuori la palla oltre una delle linee laterali. -rimessa laterale o
un terzo escono brontolando un tritone e una tritonessa, un quarto ha addirittura la
un quarto ha addirittura la forma d'una testa femminile e due testine giova- nette
muricciolo, lateralmente due stecconate, dietro una rete metallica. = comp.
canonici lateranensi, nell'ultima cappella, una tavola a olio con cristo in croce.
'di s. salvatore '. è una congregazione di canonici regolari, il cui
che si risguar- dano come poligoni d'una infinità di lati infinitamente piccoli.
iii-21-99: quei tegoli rimangono testimoni d'una ricca industria di manifattura che fioriva fin da'
laterizio che fa del vestibolo della chiesa una delle più pregievoli curiosità dell'arte. e
cecchi, 9-231: milano è fondamentalmente una città laterizia; ma nella quale,
latibolo cento tebaidi, in un uomo una colonia di mortificatissimi atleti. bresciani,
t per turar tutti i latibuli / d'una sferica proboscide. — oscurità,
, del genere sylvia, caratterizzati da una coda molto sviluppata. savi
. bot. che secerne latice (una cellula o un gruppo di cellule).
anastomizzandosi, percorrono i vari organi di una pianta; poche cellule, presenti già
punti di contatto, dando origine a una rete di tubi [laticiferi sinciziali o
). stor. tunica ornata da una larga striscia di porpora, che presso gli
tra li diciotto anni, ed impetròe una veste, chiamata latoclavo, da marco imperatore
tassoni, iv-2-109: il laticlavio era una tonaca senatoria molto ampia, ornata di
perché pare altro non essere stato che una larga fascia o striscia di porpora,
donandoli un'anello..., et una gonnella lati- clava, et una soprainsegna
et una gonnella lati- clava, et una soprainsegna spagnuola et uno cavallo ornato.
agg. femm. aggiunto dato ad una febbre cotidiana remittente, i cui accessi sono
iii-303: il tronco aveva un colore e una consistenza legnosa. la forma della foglia
landino [plinio], 320: nell'una e nell'altra specie [di mortina
, aggiunto che serve ad indicare che una pianta trovasi munita di larghe foglie.
tiensi che 'l latifolio e teschio sieno una medesima pianta. = voce dotta,
della vita sociale in genere) di una data società (e nella pubblicistica progressista
nella pubblicistica progressista il termine comporta una connotazione etico-politica fortemente negativa, e spesso
e nella pubblicistica progressista il termine comporta una connotazione etico-politica fortemente negativa e polemica
la maggior parte del territorio agricolo di una società con strutture socio-politiche di tipo aristocratico
dei contadini, sicché la terra riceve una coltura, specie cerealicola e pastorale,
e a condizioni particolarmente onerose, costituiscono una massa giuridicamente indifesa, economicamente sfruttata e
pensatori illuministi, democratici o comunque progressisti una connotazione etico-politica fortemente negativa); grande
la- tifundio, o fattoria, di una sola famiglia nobile. lastri, i-109
: 'il marchese c. ha comperato una tenuta in maremma. se avessi un milioncino
. se avessi un milioncino, comprerei una fattoria che domani si porrà in vendita '
; le prime pari sono circondate da una frangia di raggi. = voce
. varchi, 18-1-234: trovasi ancora una lettera assai ben lunga, scritta latinamente
- secondo il significato latino di una parola. monti, xii-5-24: la
saccente degli altri, dette subito fuora una lettera latina latinante in difesa di bartolo
sto io latinando, cercandomi col lanternino una solennissima fischiata? menzini, 5-71:
, vii-544: guardatevi sopra tutto da una latineggiante che pronunzia testi e sentenze, perché
con la convenzione accademica, e con una certa tisicuccia debilità che aveano apparato da'
interpretazione del testo, ma poi esiga una pura e spigliata forma italiana, talché il
rima, cioè due voci, l'una nel mezzo, l'altra nel fine di
vanta tersa e di buon secolo, è una raccolta di periodi rubati da buoni autori
, pervenute per diversi camini qual ad una parte e quale ad altra, ed
parte e quale ad altra, ed una, tinta di barbarie, rimasta in italia
latinità: il quale non è se non una disciplinata armonia di tutte quelle forze che
è stato cantato a gran voce sopra una falsa riga teutonica. barilli, 5-157:
perspicuità. speroni, 1-2-294: in una istessa quasi maniera di non adoma né
era tale da latinizzare anche scrivendo a una donna. -con la particella pronom
il diritto romano i latini godevano di una parziale cittadinanza romana e si distinguevano in
mal vide troia, / e fra queste una vergine latina / ch'in italia a'
sulla penultima. caro, 12-1373: una gente farò che ad ima voce /
, * italianolatino ', secondo che una lingua precede, e è dichiarata dall'
, almeno se si deve credere a una certa sua elegia latina. soffici,
soffici, v-6-79: si trattava di una lingua ufficiale, impiegata soltanto nei documenti
: sarebbe volere * ad una ad una annoverar le stelle ', se
sarebbe volere * ad una ad una annoverar le stelle ', se cercassi
derivano da quelle dell'antica roma (una persona); neolatino; mediterraneo.
-per estens. neolatino, romanzo (una lingua). carducci, iii-23-282:
è parola usata in lombardia per significare una cosa che facilmente si muove,
a seguito della 4a crociata, da una dinastia cattolicaoccidentale (fondata da baldovino,
: io ho vissuto non piccol tempo in una delle principali città d'italia, che
intorno quando fa lezione, / e vosco una legione / di semila ragazzi fiorentini /
erano intesi. idem, 1-ii-246: trovata una antichissima istoria e alle più delle genti
vechio in camera contando i fiorini. / una fantesca, che zo ebe guardato,
massaia, i-115: il libro era una cartagloria stampata a venezia, ed il
stampata a venezia, ed il tabot una pietra sacra d'altare alla latina.
, che me la diciate più volgare una volta a bocca. d. carli,
me ne vivo. / stommi dentro una grotta, dove attesi / a far sempre
qualcuno: fargli da maestro, impartirgli una lezione. gioberti, 1-iii-26: ora
denigratore. aretino, 20-323: con una maniera onesta mi richiede; e io
sprometto; prometto con dire: « una mia pari dee servire un par vostro »
loro sicumera. thovez, 1: una grande incertezza regnava nelle scuole e più
alberare, veleggiare alla latina: fornire una nave di vele latine, navigare servendosi
lazio, provincia d'italia, perché una volta navigasse con vele triangolari, e
', cioè da uno strabere, da una bevuta o bevizione straordinaria...
.. molti documenti ha messo insieme: una trentina di lettere volgari di m [
peste; ma è anche stata 4 una scopa '; ha spazzato via certi soggetti
= vezzegg. di latino (ma con una connotazione leggermente spreg.).
'denota preciso il concetto di essere una cosa 'vicina, a lato, accosto
boccaccio, 1-ii-562: appresso una cintura, simigliante / a quella per
della fame che il latitante, inseguito come una bestia feroce, dicevasi patisse spesso per
un ricercato che si è rifugiato in una casa e che da un momento all'altro
questo punto? la sepoltura segreta era una cosa completamente diversa dalla latitanza del disertore
profondo dell'animo (un sentimento, una virtù). alberti [tommaseo]
medievale... si crocesignava scorgendo una bella ragazza, era ridicolo; ma latitava
conforme si è accennato, non sia una assenza, o latitazióne affettata e inverisimile
. bocchelli, 2-xxii- 38: una mattina tutta sole e pungente vivezza d'aria
intercorre fra le due estremità laterali di una superficie quadrata o rettangolare o fra i
: la figura dell'ombra è simile a una meta o a uno paleo volto sottosopra
tarchetti, 6-ii-117: al di qua una vegetazione rigogliosa, al di là una latitudine
una vegetazione rigogliosa, al di là una latitudine sterminata di nevi, sulla quale
se tu volessi sapere la profondità d'una caduta d'acqua, guarda la linia della
paralleli di partenza e di arrivo di una nave o di un aereo. -latitudini
calcolata direttamente, durante il corso di una navigazione, osservando l'altezza del sole
quella calcolata, durante il corso di una navigazione, tenendo conto del valore stimato
latitudine ', e per mezzo di una regola situata nel centro si notino tutte le
congiungendo due versanti delle alpi che hanno una stessa latitudine e le stesse produzioni,
. croce, iii-26-149: chi voglia fare una vera e propria storia d'italia,
propria storia d'italia, e non già una raccolta delle storie che si sono seguite
è uniforme, ma cresce, con una determinata legge, all'aumentare del valore
, come la morale, è qualche volta una semplice questione di altitudine e di latitudine
romagnosi, 17-m: l'umana ragionevolezza ha una certa latitudine nel centro della quale primeggia
monarchica e conservatrice? banti, 10-55: una volta mantenuta nella propria latitudine, l'
. manzini, 17-11: si stabilisce in una latitudine tutta sua, solitario e inespugnabile
estensione della materia che forma argomento di una trattazione, di un'arte, di una
una trattazione, di un'arte, di una scienza; allargamento del significato o dell'
che incontra di tutti i vocaboli che ammettono una latitudine grande e generalità di significazione,
, si attua lentamente; e ammette una vastissima latitudine nella determinazione dei valori.
al nuovo anno verrà maturata in piemonte una legge sulla stampa, che concede,
sono espresse, possono essere intesi con una certa latitudine, sicché ciascuno vi annette
: siamo tanto ragunati disidero- samente in una volontà e siamo posti in tanta latitudine
tutto il 1854, ma le ha lasciato una latitudine per gli ultimi otto milioni.
: dovendo la donna portare all'uomo una sinistra fortuna, [dio] volle che
lo ferì dal destro lato / d'una lanza per lo costato, / sì q'
la bella piramide un picciolo piano sovra una bassa montagnetta posta,... per
vènti salmastri. deledda, ii-1078: una loggia di marmo e un'altra più piccola
dante, xxii-4: di donne io vidi una gentile schiera / questo ognissanti prossimo passato
questo ognissanti prossimo passato, / e una ne venia quasi imprimiera, / vergendosi
-in partic.: margine (di una via, di un ponte).
giungemmo al ponte di esso fiume per una via ombrosa e piena, chiusa da
sfumano / si avvicinano - pare - in una stretta. -sponda (di un
azzuffano del lato, e dicono l'una a l'altra così: mona francesca,
sempre un lato del cuore incontaminato, una parte incorrotta che l'amico serba all'
5. ciascuna delle ali in una formazione militare schierata in battaglia.
peso. 7. parte di una trattazione, di uno scritto, di
persone che si avean per buone, è una fatica da disgradarne quelle di ercole.
11. geom. segmento che unisce una coppia di vertici consecutivi di un poligono
vertici consecutivi di un poligono o di una poligonale. leonardo, 2-145: li
, 9-136: trovare l'equazione d'una cupola piantata sulla base poligona abqdef di
superficie del cono si può riguardare come una serie o aggregato di linee rette, che
base. -lato retto: in una sezione conica, retta uguale alla corda
dal vertice per la quarta parte d'una tal linea propia di detta parabola, chiamata
,... accioché quando nell'una la discesa è eguale all'altezza dell'altra
galanti, 1-ii-214: la versura è una superficie quadrata, la cui radice o sia
nel linguaggio dell'informatica, bordo di una scheda perforata, che viene per ultimo
avanza lungo la pista di alimentazione di una macchina a schede perforate. -lato di
di testa della scheda): bordo di una scheda perforata che viene per primo,
fra nodo e nodo nelle maglie di una rete. - lato di fuori:
: poi messa in capo a ciascuna una mitera infame di carta, dipintevi sopra
-a un lato di qualcosa: a una delle sue estremità laterali. foscolo
a tali risultati (ed é seguito da una prop. consecutiva). machiavelli
di un buon lato: in base a una buona conoscenza, a precise informazioni;
esatto ed autentico della casa, e una disposizione che assicurasse lo sposo dal lato
-d'ambo i lati: da una parte e dall'altra, di qua
da tutti i lati: eccolo in una parte acconcio, in un'altra meno spettabile
lati: da un fianco, da una parte (ed è spesso in correlazione con
da un lato per menar dall'altro è una di quelle vecchie industrie di scherma.
lato, lungo la parete, con una irreprensibile compostezza. ungaretti, xi-142:
uovo, e un altro che esce da una rosa; dall'altro lato, due
e la politica sono da un lato una specie di meccanica e dall'altro lato una
una specie di meccanica e dall'altro lato una specie di coltura. panzini, ii-43
rimirandosi innanzi quasi irato, / con una spada che in man tenea / da ogni
verisimile. aretino, 20-324: contatagli una filastroccola, né vera né in quel
-perdere un lato del corpo: soffrire di una emiplegia. macinghi strozzi, 1-256
a tali conseguenze (ed è seguito da una prop. consecutiva). machiavelli
giovani si recavano a vergogna non avere una dote straordinaria. r. borghini, 2-75
fu bisogno che fosse allogato e posto in una sedia latissima, perciocché non potea patire
. de pisis, 1-15: vidi una limpida mattina, due basse piante verdissime di
112: ciascuno uomo per sé è una particella d'una cittade e d'ogni
ciascuno uomo per sé è una particella d'una cittade e d'ogni regno, quantunque
, quantunque grandissimo e latissimo, come una lettera è particella d'una dizione e d'
, come una lettera è particella d'una dizione e d'uno nome. fallamonica,
poteansi generalmente considerare come la plebe d'una così lata aristocrazia, e ne portavano i
più marcati caratteri. -grave (una colpa). f. galiani,
altrui, come se fosse un dolo ed una volontà di danneggiare. pagano, 1-327
contenuto alquanto ampi (un vocabolo, una frase, il significato, l'interpretazione
: relazione che comprende la possibilità di una disuguaglianza stretta e di un'uguaglianza.
s. v.]: * intendere una parola, una proposizione in senso lato
.]: * intendere una parola, una proposizione in senso lato non alla lettera
ant. promulgato (un decreto, una legge). ottimo, ii-7
più che due scodelle d'orzo e una d'acqua. segneri, ii-123: minor
, nelle sabbie / di selinunte ove una vasta / di colonne dorica stirpe /
rigatini, 1-102: " latore di una lettera': alcuni si ostinano sempre a
, comunica a viva voce a qualcuno una notizia, un avviso, una proposta
qualcuno una notizia, un avviso, una proposta, un invito; messaggero.
. moravia, i-640: sono latore di una cattiva notizia... luciano mi
carta sangimignanese, v-57-8: item ànno tolto una pesa di terra, de la quale
è uno animale latrabile, uno pesce e una stella. gherardi, iii-121: uno
ha molta fame e si vede innanzi una buonissima vivanda guardata da un cane mordace
grande umiltà e lieto come se fosse in una grande prosperità. del carretto, 2-20
cuor suo sul passo sdrucciolevole e fangoso di una via di milano. 4
suo stomaco latrante e proponendosi di fare una scorpacciata. latrare, intr.
latrando. montale, 2-24: balzò da una rimessa / un bassotto festoso che latrava
scille. pananti, i-181: salta una mina: il dio api mugge.
negli orti. bernari, 6-65: una nuvola rosea e lilla... veniva
avvolti / e tratti glien'avea più d'una ciocca, / latrando lui con li
il suo cuore gli latrava dentro come una cagna che ha i suoi cuccoli e vede
il deserto è un vino, ed è una droga, e accende un'ira che
(un discorso, un'ingiuria, una bestemmia). tommaseo [s
cerbero, a cui si vide psiche gittare una delle due schiacciate che avea in mano
, i-9-30: tre fiere arrabbiate, cioè una lonza, un leone ed una lupa
cioè una lonza, un leone ed una lupa invano tentano impedire a dante l'
delle glorie sepolte, all'instaurazione di una cultura livellatrice, alla bigotta latria dei
pubblici o situati in edifici destinati a una collettività, come caserme, scuole,
. un loggiato per tenervi il concime e una latrina o bottino. di giacomo
si appesantiva; nell'afa tormentosa passava con una folata irrespirabile il puzzo forte ed acre
l'invidia i bigi occhi arronciglia, / una latrina del- l'ascreo lavacro, /
27-386: era, ai miei occhi, una semovente latrina di luridume ma sempre più
gadda, 17-147: nel cortile c'era una latrinétta. = voce dotta, lat
agg. che contiene, che ospita una latrina. jahier, 74:
2. sm. custode di una latrina pubblica. alfieri, 6-120:
capaci di esprimere sentimenti e pensieri con una raffinata compiutezza che non si raggiunge.
iv-237: tutte [le lettere] continevano una cosa, cioè di offrire a cerbero
per modo che non venisse ad essere una auzzione a quessi latri, che, inteso
: fu posto, per li consieri, una taia di certo omicidio e latrocinio seguita
, essendo sospeso diceva che questa era una tirannia et un latrocinio, non un giudicio
superbia degli ubaldini non si gastigava per una battitura, feciono decreto che ogni anno
polita, che ogni giorno ne cangiano una o veramente seguono quella fin a tanto
avversari con pedine bianche e nere sopra una scacchiera divisa in un numero imprecisato di
. - latta marezzata: trattata con una miscela di acido cloridrico, acido nitrico
quadretto ch'ella teneva appeso nella sua camera una lastra di latta levigatissima, e a
con noi. moravia, iii-179: una tettoia di latta ondulata addossata al muro
ondulata addossata al muro di cinta protegge una catasta di mattoni. 2. per
3-13: si dà un calcio a una piccola latta che fu di sardine; e
[s. v.]: dare una latta, sfondare a forza di latte
, 3-76: potete girare: non trovarete una lattaia [balia] come questa.
aromi: si cuoce nel forno in una teglia e assume l'aspetto di una
in una teglia e assume l'aspetto di una crema. redi, 17-98:
delle api]... è come una spezie di diarrea, detta volgarmente rilasso
donato velluti... chiama fanciulla una balia lattante. pasta, 2-3:
lattante regolarmente suol aver ogni mese dentro una certa età. lastri, vi-162:
lattanti. panigarola, 2-19: da una banda anche gli infanti e i lattanti
di due lattanti lioncin, che fiera / una tigre svenò, mentre lontana, /
: tornando dalla foresta col dorso gravato da una catasta, e sopra la catasta la
quattro donne, lì, due ragazzi e una bimba lattante, esposta per giunta.
suo petto al lattante straniero, con una cert'aria però non di trascuranza, ma
d. bartoli, 1-8-26: apprestarono una casa di due gran partimenti, e gli
ho l'onda del xanto, ove una cara / donna e lattante un figlioletto
. bibbia volgar., ix-368: una femina levò in alto la sua voce e
, 1-25: furono lattati e nudriti da una lupa. simintendi, 1-85: piagne
. livio volgar., 1-32: una lupa discese dalle montagne alla riviera per bere
correva a prendere un poverino, che una capra tutt'intenta ad allattarne un altro
ad allattarne un altro, pestava con una zampa. [ediz. 1827 (611
di faraone; a voi è stata promessa una grande mercede, se farete quello che
terra / latta da sé, come una buona madre! 3. lusingare
nutrito e lattato [mi hai] d'una falsa speranza. baldi, 3-2-12:
, talvolta il darai a balia a una porca, là, dove si conviene
ne dà [della polvere antiepilettica] una presa il giorno. -per simil
caglio de gli animali... è una sustanza di latte, che si ritrova
bollitovi drento del radicchio ed il giorno una buona lattata fatta con semi comuni.
. 2. locuz. entrarci una lattata, fare una lattata: fare
. locuz. entrarci una lattata, fare una lattata: fare un'altra bevuta,
sventri, / perché mi par ch'una lattata c'entri. note al malmanule,
note al malmanule, 7-12: 4 una lattata c'entri ', ci stia bene
lattata c'entri ', ci stia bene una lattata. diciamo 4 fare una lattata
bene una lattata. diciamo 4 fare una lattata ', quando, dopoché s'è
. che per altro 4 lattata 'è una bevanda, fatta con zucchero, orzo
io mi servo dei lor termini) una lattatina. = deriv. da
con latte e con altri ingredienti (una vivanda). -minestra lattata: con
tedone, 41: l'agerà è una specie di focaccia sottilissima confezionata con lattato
e svolazzar. giulianelli, 1-64: una bellissima agata lattata col fondo diafano scuro
assi accompagnati, / che par nel petto una colomba tonfa, / come fa l'
formato dalla combinazione dell'acido lattico con una base salificabile; è solubile nell'acqua
debe dare a quello gran quantità in una fiata, ma partirlo in piusuor, metendo
partirlo in piusuor, metendo tempo fra una lactazione e l'altra. 2.
di latte prodotto in un anno da una mucca. = voce dotta, lat
, 4-343: se si potesse avere una schiena di vitellina di latte, o in
volto rotondo, la fronte ampia e una carnagione forse eccessivamente rosea da porcellino di
. capuana, 14-151: trasse da una tasca della bisaccia... il
primo. es.: 'mi trovi una balia, ma di primo latte,
a un mezzo salario da darsi a una balia. 3. figur. nutrimento
ii-112: voi vi troverete cinti da una muraglia di cittadini; ma non gli
la prima è caseosa, / l'altra una porzion salsosalina, / l'altra salina
, i-38: accostata che avrai la bocca una volta a questo mal latte, seguiterai
, oppure rum, cognac (ed è una bevanda molto energetica: v. anche
lxvi-1-152: per fame dece menestre abi una libra de amandole ben monde e ben
latte di mandorle, pigliando di queste una parte e due di riso, e
facendo mescolare, bollendo insieme con zucchero l'una e l'altro cotti nell'acqua.
di piccione': chiamasi volgarmente così, una secrezione del gozzo (ingluvie), dei
76: gli si darà ogni mese una volta latte di seme di mellone mesticato
prendere entro un cucchiaio d'esso siero una preserella di latte di zolfo. -chim
; i quali testicoli contengono dentro di loro una gran quantità di materia bianca, che
gallina': così è chiamato dagli erbaiuoli una spezie di cipolla che fa 'l fiore bianco
, attinge tutti gli acuti, attraverso una orchestrazione di toni e di sfumature da
latte. ei ti par a te una favola avere a sgominare tutta la casa?
: vuoi tu ch'io ti meni una balia ebrea? simintendi, 2-39: gli
e grana, latte e vino: avere una carnagione fresca e colorita. pulci
vi siete mai trovati in certe conversazioni dove una sec- cuccia, nera, nera,
sole? calvino, 1-468: era una giovinetta sui sedici anni, dall'aria campagnola
, estatico; gongolare; trovarsi in una situazione propizia, favorevole. caro
guastarsi, sdegnarsi il latte: in una donna che allatta, alterarsi della secrezione
schiuma, mediante un lungo sbatterla in una catinella con la frusta e col palloncino.
di neve gelata. -che ha una disposizione d'animo o un atteggiamento benevolo
-nuotare nel latte e miele: vivere in una pace assoluta. carducci, 471
dato fastidio, manda fuori per bocca una sanie lattea. imperiali, 4-45:
situate, complicate e distese, piene d'una sostanza molle, lattea, cellulare.
sapore. govoni, 382: voglio una pianta sol di gelsomino / che coi
-ant. ricco di succo (una varietà di pere). landino [
taspre vesti come gheriglio nel mallo d'una noce. palazzeschi, 1-59: sulla fronte
fece irruzione uno sciame di zerbinotti, una pazzerella lattea e ossigenata che ostantava un
francese. 3. opalescente (una luce o un corpo illuminato).
i bianchi vapori. capuana, 12-326: una fitta nebbia inoltravasi lentamente,..
ascosa. graf, 5-89: entro una spera lattea captivo / vigila un chiaro
lattea è quel circolo bianco che divide da una parte all'altra l'orizzonte, e
minutissime stelle. cattaneo, v-2-81: una quarta regione ancora più vasta, appare al
circa 200 milioni d'anni a compiere una rivoluzione completa della galassia. 12
se non se... con una totale dieta lattea. a. cocchi,
lattaio'. saba, 358: entrano in una latteria a me cara / un uomo
a me cara / un uomo ed una giovanetta. al banco, / altra fanciulla
4-146: era tanno che io affittavo una stanza di via nizza, che davo
abbondante, non v'era dubbio; una vera latteria. = deriv. da
e odorando li più belli, / e una voce crida: / -a li gam-
, le due enormi mammelle, di una bianchezza diafana e lattescente. 2
lattescente. 2. opalescente (una luce o un corpo illuminato).
. la luce dei secoli dorme in una lattescenza d'opale, o s'è
e nudo come mamma lo fece, una specie di giovine colosso con una catenina
, una specie di giovine colosso con una catenina d'oro al collo, annaspava cercando
plur molto frequente * latticini '. una delle conseguenze non buone dell'aver abbandonato
.. che v'era un fregio de una lumaca... uno lavor sutilissimo
latte (un capo di bestiame, una razza bovina o ovina, ecc.)
. che elabora, che secerne latice (una pianta). redi, 16-iv-118:
radice di queijo o di cheggio è una radice bianca, legnosa, di verun odore
l'uovo sbattuto con lattifìcio del fico in una scodella. crescenzi volgar., 9-72
veleno. firenzuola, 397: avevamo una medesima cena, ma breve: certe
conviene rivoltargli [i raviggiuoli] almeno una volta il dì tanto che fermentino, il
che secerne, che stilla latice (una pianta). bergantini, 1-213
. che inibisce la secrezione lattea (una sostanza). tramater [s
come il latte (un colore, una superficie); biancastro e traslucido (
: che presenta zone bianche opalescenti (una pietra preziosa). c
[la scorzonera] lunga più d'una spanna e grossa come il police della
appare pervaso da un biancore opaco (una distesa d'acqua, il mare)
(un vapore, la nebbia, una nube); che si diffonde con chiarore
chiarore smorto, privo di brillantezza (una luce). d'annunzio, iv-2-1192
annunzio, iv-2-1192: sotto la mollezza d'una nuvola latticinosa e irresoluta gli uccelli qua
là stonavano come gli alunni svogliati d'una scuola corale. papini, v-544
: -guarda un po'- pensava con una certa eccitazione, camminando leggiero e appuntando
figur. melenso, scipito, sdilinquito (una persona). gramsci, 6-262:
persona). gramsci, 6-262: una giovinetta, mirella, che nel primo
nel primo atto sembra debba promettere tutta una serie di impressioni vive e liete di
che in seguito si affloscia e diventa una figura lattiginosa, dolciastra, senza anima
. che produce, che secerne latice (una pianta, un'erba).
mettile a fondire per uno die e per una notte e guardale dal fumo quando mescolerai
. romoli, lxvi-1-367: pigliate una lingua di vitella lattinata e mettetela a
» e la donna risponde « è una bestia ». dominici, 1-228: item
provoca la secrezione lattea, lattogeno (una sostanza, un ormone).
ebbe tanti lattoni che glielo ridussero come una frittata. de amicis, xii-70: a
: a metà di via po, una graziosa mascherina verde, scendendo dal carrozzone
latone, è da sapersi che havvi una certa lamina di ferro tirata sottile in
misurare la quantità d'acqua somministrata da una sorgente si usa uno strumento, staza
acqua fra l'ossidrile o il carbossile di una stessa molecola, con formazione di un
a un lattone (un elemento, una molecola). = voce dotta
del mondo. pascoli, 1487: una capra... aveva un suo lattonzolo
lattosato, agg. addizionato con lattosio (una sostanza, un medicamento).
chim. disaccaride formato per condensazione di una molecola di glucosio e una di galattosio
condensazione di una molecola di glucosio e una di galattosio, ottenuto dal siero di
: darottene un capretto... ed una capra, la più lattosa che io
somigliava proprio la bella vacca pezzata, una delle più lattose della mandria.
2. ant. che secerne latice (una pianta). bencivenni, 5-56:
provoca o mantiene la secrezione lattea (una sostanza). -ormone lattotropo: prolactina
è un lattovaro, che, pigliandone una o due imbeccate, si ingelusiarebbe il bordello
lattuga è principalmente di tre sorte, una che ha il torso molto grosso e
di loro, se non che l'una molto più che l'altra aggradisce alla
o manco verdi, e n'è una spezie, c'ha le foglie larghe con
macchie di sangue... ènne una quarta spezie, che nelle insalate è la
lo stesso giardiniere mi diede ad annasare una certa lattuga, la quale avea un
nei nostri paesi. pascoli, i-711: una rozza statua lignea di priapo dominava lì
-elmetti piumati e uniformi lattuga -sbaragliare furiosamente una tremenda armata di mammalucchi.
(così denominata per la simiglianza con una foglia di lattuga); gorgiera, goletta
il collare colle lattughe, chiamato in una sola parola gorgiere. baruffaldi, iii-22:
colori. moretti, i-440: domani metterò una bella cravatta a lattuga. 3
: tal velo altro non è che una pianta acquatica membranosa, di sostanza grassetta,
in guardia ai paperi: affidare in custodia una persona o una cosa a qualcuno da
: affidare in custodia una persona o una cosa a qualcuno da cui si ci dovrebbe
a dire che pagolo miccieri aveva preso una casa per quella puttanella della caterina e per
lattugóna, / ch'è maestosa come una regina, / che fiorita vien su,
, per far l'acqua d'endivia, una certa spezie di lattugaccia salvatica, spinosa
tenace lappola. roberti, iv-205: era una di quelle loro insalatine miste di
, di ammirazione, di encomio (una persona, una qualità).
, di encomio (una persona, una qualità). dante, conv
ultimo che ha rifiutato l'incoronazione per una assai laudabile avversione al grosso cerimoniale.
certi costumi sono idonei e laudabili ad una etade che sono sconci e biasimevoli ad altra
, cioè quando le parole sono a una persona e la 'ntenzione è a un'altra
, 1-198: vedendo che alcuno prospera in una impresa, o fa grandi sbraciate,
suol dire 4 lauda finem ', una delle tante locuzioni latine rimaste al popolo.
de becchi si coglie nato a guisa d'una muffa di legno putrido, a varie
laudano o odano... è una spezie di cisto, che cresce in arbuscello
: un'attesa, un'ansia, una riposata attesa sicura; una laudante aspettazione
un'ansia, una riposata attesa sicura; una laudante aspettazione d'iddio. -sostant
a dio, ai santi, a una divinità). s. francesco d'
proporre, caldeggiare (un'opinione, una proposta di azione). giacomo
4. dir. approvare, accettare (una proposta, una richiesta); dare
approvare, accettare (una proposta, una richiesta); dare voto favorevole ad una
una richiesta); dare voto favorevole ad una deliberazione (con riferimento ad un organo
di venezia, confermare, ratificare (una sentenza giudiziaria). livio volgar.
-decidere, nel risolvere in via arbitrale, una controversia, una soluzione; prescrivere un
in via arbitrale, una controversia, una soluzione; prescrivere un comportamento (come
-assol. pronunciare un lodo; emettere una decisione arbitrale. varchi, 18-2-436
esprimere il sollievo per la conclusione di una situazione difficile e penosa che si è
ti vuo'fare / in nova foggia una laudativa. / o cecco mio da bene
evidentemente di ottenere o prima o poi una prefazione laudatoria al catalogo d'una sua
o poi una prefazione laudatoria al catalogo d'una sua mostra. = voce dotta
.. non è altro se non una perversa laudazióne. b. fioretti, 2-5-
: il papa,... fatta una ornatissima laudazióne de'suoi legati,.
... appruovò e confermò per una bolla, da tutti loro sottoscritta, il
disus. approvazione, accettazione (di una proposta di legge, di una legge)
di una proposta di legge, di una legge); ratifica, conferma (
); ratifica, conferma (di una sentenza). libro di statuti e
, 103: la nobiltà è quasi una chiara lampa che manifesta e fa veder topere
questa fazzione, acquistò appresso de'veneziani una gran laude. 4. valore,
: poi che così detto ebben, cantando una sua laude di san lorenzo, aperse
a capo chino » si canta come « una donna d'amor fino ». pascoli
». pascoli, 533: si sente una lauda che sale / tra il fremito
mimo da lauda dramatica studioso d'instituire una compagnia di laudesi nel seno della pia
(167): farete di far porre una statua di cera della sua grandezza a
dominici, i-130: mandovi della croce una laudétta, sotto il canto della laude
intermedia, somma -variamente fissata in una percentuale del valore del fondo -che il
può... mutare anco le cose una volta constituite, se la mutazione de'
in alcuni feudi si paga per laudemio una prestazione di carlini cinque che dal compratore
. e f, stor. membro di una delle pie confraternite che nei secoli xii
. tasso, n-iii-648: non è una de le regole di dante che la
straparola, i-24: egli aveva in sé una laudevole virtù, che esercitava il ladrocinio
sua fragilità. salvini, 40-21: una affezione specialissima verso le nobilissime arti del
agevolissima il perderla. siamo al laudo d'una sentenza, e gli avversari suoi sono
, 2-8: la confessione si prende come una pozione di laudon liquido cercando di delirare
di cui due lunghe a quattro fori e una corta a un solo foro, per
che colui, al quale era stata fatta una donazione davanti alla corte di giustizia,
sostituì il cenobio all'eremo, fondò una laura di faticanti e gittò le basi di
vestido però da baludo de scuola con una zoia de laurano in capo e libri
bandello, 2-28 (i-958): fece una solenne « repetizione » con tanta commendazione
d'ingegno, che, come d'una gran filosofia, se ne potrebbe aprire academia
vita de'cittadini, fu ridotto ad una formalità vergognosa pel pubblico e disonorevole ancora
basterà... agli studenti aver strappata una laurea a professori indulgenti e compiacenti:
per lo più a spese del dedicatario, una grossa raccolta di poesie pe'consueti argomenti
universitari e che discute alla presenza di una commissione di docenti per conseguire il titolo
appena presa la laurea, avrebbe cercato una cosa sola: fare soldi più in fretta
2-300: se solo avesse potuto prendere una laurea e trovarsi un impiego qualsiasi,
quinto [dipinto]... era una giovane donna, messa in mezzo e
mal non mi ricorda, / fu d'una citerea di venere più lorda / cui
che comporta per il poeta il diritto a una pensione e l'obbligo di comporre odi
è intrecciato con rami di alloro (una corona). fucini, 7-148:
in lettere, ed è ignorante come una laureata in lettere. -sostant.
tanta gioventù della provincia per attendere in una scienza, la cui teorica si riduce
stato. tommaseo, 11-516: scelsi una donna per sapere l'uso appunto di
., in quella taverna laureata, una turma di baccanti che con diversi scorci,
lari idei l'esiglio, / e una laurente vergine / la dea concesse al
; intrecciato con rami di alloro (una corona). boccaccio, 1-ii-367
produsse che in breve tempo vi si vide una selva di lauri. anguillara, 1-154
, 1-l-iiii: 'laureola'. questa è una erba che fa le foglie simile allo alloro
pastori del montamiata si purgano con mangiare una o due delle bacche di laureola. tramater
fittamente ricoperto di allori (un terreno, una regione). landino [
ha la tosse ed è infreddato, tolle una pezza di panno lino, e volgila
tre gode, e olio commune, dramma una, e tre torli de ovo e
, e tre torli de ovo e una de basilico e fanne polvere delle cose
corteccia, che le circonda, rendono una certa grassezza, la quale si spreme
quale si spreme con le mani in una conca e ricogliesi. 3.
ch'era pazzia. graf, 5-532: una ghirlanda aveva in testa / di lauro
, videro sul mare, / in una punta, l'antro, alto, coperto
vasari, 4-i-18: arà questo vaso una cannella da versare acqua appartatamente, nella
acqua appartatamente, nella quale sarà infilzata una maschera pulita, bellissima, coronata di
mauro. -simbolo della fermezza di una persona nei propositi, della perseveranza nei
idem, 266-12: un lauro verde, una gentil colonna, / quindeci l'una
una gentil colonna, / quindeci l'una e l'altro diciotto anni / portato ho
olimpico: titolo conseguito alle olimpiadi in una determinata specialità. 9. arald.
insieme ci son portate, sono sotto una division detta più parti d'erbe:
primavera e porta un frutto simile ad una ciliegia. -lauro sassofrasso: sassofrasso
: 'lauro tino', nome volgare di una specie di viburno (viburnum tinus)
lungo tempo, per la liberazione da una grave molestia. tommaseo [s.
modo ironico usasi pure quando finalmente cessa una cosa o un'azione che ci rechi
del rosso, 94: della lautezza d'una cena, nella quale i convitati sederono
conversare, ma in modo che vi fosse una lautezza senza lusso. g. gozzi
,... meschiato al miele era una lautezza in sul fine delle mense.
, erasi considerato a prima giunta come una lautezza delle più suntuose mense. r
: aveva iddio già promessa agl'israeliti una terra così felice che ridondasse latte, scorresse
, che potrebbero forse indur concetto d'una virtù gretta, misera, angustiosa,
gretta, misera, angustiosa, d'una mente impaniata nelle minuzie, e incapace di
vacuo, un po'ozioso (con una sfumatura di sarcasmo). cattaneo,
mondo: per poco non ci sembrarono una restaurazione di quelle arcadie nelle quali 10
canzone. gioberti, i-io: parlaci una volta di ragion pura, di progresso,
. landino [plinio], 759: una somma lautizia di convito si chiamava tripatino
1-i-207: non lasciò la sera di fare una lauta cena, di pesce per me
un lauto pranzo festivo a casa a una lautissima scampagnata, celebrando con la pappatoria
sonni molli. moretti, 15-292: una sosta troppo lunga nella casa della sposa
quivi di spiritual cibo apparecchia / tosto una mensa sontuosa e lauta. segneri,
fece mettere ai ferri sulla brace viva una lauta bistecca. -con uso avverb
. cospicuo, considerevole, rilevante (una somma di denaro, una spesa, un
rilevante (una somma di denaro, una spesa, un guadagno); generoso
guadagno); generoso (un premio, una ricompensa). leopardi, iii-158:
. betteioni, i-516: le die'una lauta mancia. pirandello, 5-630: non
spese. -vantaggioso, favorevole (una proposta, una condizione).
-vantaggioso, favorevole (una proposta, una condizione). tommaseo [s
, gli giunse la proposta lautissima d'una casa editrice romana che lo impegnava per
casa editrice romana che lo impegnava per una collaborazione assidua ed esclusiva. -abbondante
: si trattava di mugnai lauti d'una volta, non di quelli d'adesso,
, i-47: sopravveniva in quell'ora una lauta sua inclinazione al compianto di sé
. faldella, 6-23: battistina era una polpa; era lauta, battistina.
la note per la comunità ne fé una matinada. folengo, i-377: arpe
, 9-1-10: di quando in quando trovare una rosa, che pare un letto di
rosa, signore? questa la fece una lava di zolfo bollente che vomitò la montagna
che chiaramente si discerneva essere come d'una gran volta caduta a basso. targioni
'lava'ognuno sa che in- tendesi una liquefatta lapidea sostanza che è stata in
materie infuocate che sortono dai vulcani sotto una forma più o meno fluida o pastosa,
... sgorgano nel centro di una vasta pianura, alquanto inclinata, distante circa
goggèb, e precisamente ai piedi di una rocca di pura lava nerastra. fucini,
lava nerastra. fucini, 369: da una parte il vesuvio che taciturno fumava la
incandescente. magalotti, 7-2: era una chiesa che la lava ardente gittò per
gatto, 5-101: nella terra / una lava di morti s'è rappresa / col
al mare. bruno, 3-60: una lava... lasciava un sì petroso
computato a loro, il nilo apparirebbe una picciola lava distinta in sette canali. de
i cento scalini. mi conducono in una grotta come quelle dove nei castelli romani
un'inondazione: lava d'acqua; una passione che rivoluzioni: lava di sangue
che rivoluzioni: lava di sangue; una illuminazione della mente: lava di genio.
di diversa capacità, ma forse di una stessa lava di metallo ardente.
tisico, saranno abbastanza purificate se si lavino una o più volte,...
all'altare, si lava le mani recitando una preghiera liturgica. carena, 2-91
piletta o quel recipiente, munito di una chiavettina soprastante da aprirsi e chiudersi,
della sala d'aspetto, sono inciampato in una cassa di zinco, posta, senza
, che siate divenuto giuoco di una fantinella, come se foste un lavacènci.
, munito di spruzzatore e comandato da una pompetta posta all'interno dell'abitacolo.
ne'lavacri divien trattabile e si fa una delizia e una blanda medicina contro diversi
divien trattabile e si fa una delizia e una blanda medicina contro diversi mali. monti
il luogo è sacro, / ove una bella ninfa giù del colle / viene alla
7-v-508: si trovava in cadauna città una sola basilica battesimale, sempre o quasi
10. chim. depurazione di una sostanza compiuta mediante abbondante irrorazione di materie
di nievole. fra poco si aprirà una bottega per i lavaggi '. così hanno
lavaggio spumante. stuparich, 1-407: una suora entra con la catinella dell'acqua
4. nell'industria chimica, depurazione di una sostanza per mezzo di solventi. -nell'
: le ardesie o le lavagne fanno anche una buona copertura, quando sieno impiegate
sopra borgunto a un tratto s'allargava una nuvola turchina, bassa come un tetto di
165: salivo di lavagna / rosicata una scala, / né mai ho saputo
d'annunzio, iv-2-80: era stata una vita triste ed uguale, in quelle tre
la spugna il frego / effimero di una lavagna. -lastra, lucidata e squadrata
per dipinti. baldinucci, 9-iv-229: una volta si mise a fare il suo
mise a fare il suo ritratto sopra una lavagna, con uno stile di stagno.
fortemente ingranditi, i segni tracciati su una tavola di acetato trasparente. -lavagne
stiratrice; al secondo un lavamacchie e una brava persona. = = comp.
un treppiede che sorregge un catino e una brocca per l'acqua, usato,
... in qualche strema parte una pila o lava mani dove più comoda fusse
vasari, i- 624: in una delle due stanzette che mettono in mezzo
, che con tre piedi forma come una piramide in triangolo equilatere, e sopra
espose per questo modo un lettuccio, una scranna e un lavamano. fucini,
verde, un lavamani di legno, una catinella e un brocchetto di maiolica. cicognani
finiti, se per sciagura le si ponea una mosca in sul viso, questo era
ci darebbe, e che chi pure una gocciola n'avesse, li basterebbe a
lavarsi; aspersione del corpo o di una sua parte, di un animale, di
e dato a bere, o fattone una lavanda, ne rende la forma di prima
buttaro in mare. filangieri, ii-492: una lavanda nell'acqua del fiume o del
1-412: indisse al campo agamennòne / una sacra lavanda; e ognun devoto / purificarsi
9-2-228: voglio farvi un racconto d'una cosa, che mi succedé, molti e
questa lavanda di piedi, che forse sarà una delle opere di misericordia corporale, nella
e che sottoponessi tutti gli altri a una lavanda generale e accuratissima.
lor parlare enfatico, facessero apparire come una condizione indispensabile la lavanda od il tuffamento
medie. terapia consistente nell'introdurre in una cavità dell'organismo un liquido sterile o
foro appena sanguinante e dopo avergli fatta una lavanda antisettica, applicò un semplice pezzo
se la cavò con dei forti dolori, una lavanda gastrica, e cosi fu guarita
, 1-2-244: qui si tratta di fare una lavanda interna alle botti, a fine
persistente striato, cilindrico, fornito di una brattea alla sua base, e di cinque
c. i. frugoni, i-14-47: una d'esse [bottiglie] ve la
tolette, un giglio smorto, / una rosa non vaglion palli- duzza, /
buzzati, 6-315: non c'è una cosa che non gli ricordi lei, le
locanda 'si è avuto locanda. da una base simile è nata filanda 4 opificio
conto di altri; chi lavora in una lavanderia. boccaccio, dee.
. ottimo ii-67: elli era disceso d'una lavandaia di panni. landino, 216
matrigna e che lui era disceso da una lavandaia di panni. bandello, 1-40
e sotto alla casa mia ci era una lavandara, la quale pulitissimamente mi cucinava
dotto ch'aristotele, se non fussi una bestia, un poveraccio... morto
generato da un sarto, nato d'una lavandaria. tassoni, xiii-115: cola
, scrivano di campidoglio e figliuolo d'una maddalena lavandaia. zilioli, iii-31:
figliuolo d'un gentil'uomo e di una lavandara sua moglie, ma, insinuatosi
, 3-53: dalla pozza delle lavandare una donna dai capelli bianchi, non vecchia,
uno sbattere di panni prodotto forse da una lavandaia attardatasi a fare il bucato nell'
pietra '. cioè quando si vuol fare una cosa, si trova il modo di
tante volte da mio padre essere io una cattiva lavandaia (che non trovava mai
comisso, 17-37: a roma una società di lavanderia a vapore si
smaltato o di pietra), sistemata sotto una cannella d'acqua e provvista di foro
403: hanno ritrovato i moderni una altra spezie di ruta, la qual
papini, 27-915: allora andai in una grande città, come sguattera in una
una grande città, come sguattera in una locanda, e lavapiatti sudicia rimasi tutta
bacchetti, 2-v-404: un lavapiatti elettrico e una macchina da fare il bucato..
macchine e di comodità. elenchiamole ancora una volta: automobile, telefono, acqua
lavare, tr. ripulire un oggetto o una superficie, servendosi di acqua e di
macchie, insaponando e risciacquando; liberare una sostanza da scorie e impurità, tenendola
bosco / a lavare il bucato a una fontana / ne le maremme del paese tosco
dee., 2-4 (155): una povera feminetta per ventura suoi stovigli con
4 rigovernare '. — asportare una macchia, detergere. g. gozzi
l'inchiostro. pascoli, 73: una macchia avea preso quell'oro, / di
2. detergere il corpo o una sua parte (in partic.,
iacopone, 22-15: aio una mora santa, de paradiso pianta;
. ariosto, 34-47: fuor d'una pietra / vide una fonte uscir ne la
: fuor d'una pietra / vide una fonte uscir ne la foresta, /
e ferma i denti smossi. -pulire una ferita, una piaga. dalla croce
denti smossi. -pulire una ferita, una piaga. dalla croce, i-64:
la macchia di un peccato o di una colpa; ottenere o concedere la remissione
iii1- 53: poteva il signore con una stilla del suo purissimo sangue lavare i
che mi colpisce ha punito me di una colpa che non potrò mai lavare abbastanza
fronte, per toglierle l'onta di essere una dipendenza di una casa, una dipendenza
l'onta di essere una dipendenza di una casa, una dipendenza di famiglia borbonica,
essere una dipendenza di una casa, una dipendenza di famiglia borbonica, per toglierle
11. lenire un dolore, mitigare una pena a sé o ad altri;
sé un riflesso di ripugnanza fisica, una tentazione di scelta, si voltava contro
lavato le ceneri, trovai in circa una libbra e mezzo d'oro in tante granellette
puro ci si trovi, e per ogni una poco, che l'ima è quello
per le vie di roma con a fianco una zotica contadinotta siciliana da lavare a sei
: 'lavare il viso', si dice d'una pittura che si lava e d'un
sue istanze, con intenzione di lavarle una volta il viso [a una satira]
di lavarle una volta il viso [a una satira] coll'occasione di qualche villeggiatura
il muso ai serenissimi inquisitori nonché ad una loro sucida spia se li avessi colti
-acqua torba non lava: l'approvazione di una persona disonesta non è valida giustificazione
lavi: chi gode i vantaggi di una situazione deve anche sopportarne gli eventuali inconvenienti
piatti da lavare rende necessaria l'opera di una persona a quest'uffizio particolarmente destinata.
di ridurvelo al suo loco; e per una lavata, così alla grossa, di
prima lavata, questa camicia è diventata una merda. 2. figur.
che dice la gente, ché ad una lavata di capo di questa acqua,
fare o dare un 'rabbuffo ', una 'ri- sciacquata ', una
una 'ri- sciacquata ', una * lavata di testa ', una '
, una * lavata di testa ', una 'ripassata ', una *
testa ', una 'ripassata ', una * sbarbazzata ', un'intemerata
intemerata ', ima 'parrucca ', una 'polpetta '. tecchi, 12-134
'. tecchi, 12-134: poi venne una gran lavata di capo. 3.
3. locuz. -avere, ricevere una lavata di capo 0 di testa:
avuto, se è lecito esprimersi così, una « lavata di tonsura ». c
, 12-107: un'altra volta s'ebbe una lavata di capo in pubblico dal duca
di noailles. -dare, fare una lavata di capo a qualcuno: v
capo, n. 19. -dare una lavata a qualcosa: sottoporla a un
, 31 (539): bastava dar una lavata all'assito. -darsi
lavata all'assito. -darsi una lavata: lavarsi. tozzi, vi-833
. tozzi, vi-833: doveva darsi una buona lavata con l'acqua calda?
.. si vestì e si diede una lavata. 4. dimin.
1 peccati massimamente invecchiati; che dopo una lavatina superfiziale e transitoria si accostino subito
lavatèra, dal cognome lavater, di una famiglia svizzera del sec. xvii.
quale si è messa detta malgama in una bozzetta di vetro ben lutata tutto all'intorno
paolieri, 152: aveva in mano una enorme, una inverosimile canna da lavativi
: aveva in mano una enorme, una inverosimile canna da lavativi per buoi.
comandanti di compagnia -i due subalterni, per una ragione o per l'altra, di
/ m'apparecchiar serafino e galasso / una tovaglia lavata col grasso / che mostrava
2. che ha fatto il bagno (una persona); che è stato sottoposto
ad abbondanti abluzioni (il corpo o una sua parte); deterso. francesco
tavole messe allato al vivaio, ad una di quelle, lavato, si mise a
accostò, allora, al naso, una boccettina. -viso di pan lavato
altro consimile recipiente, in cui da una caldaia si fa passare acqua calda,
col lavatorio. algarotti, 1-vii-126: una picciola pittura del medesimo maestro, che
antica o ne'conventi un lavatoio con una conca di pietra molto ben grande, dove
a sera che non mai ci lasciò una lenta pioggetta, la quale servì di
ciarlare. varchi, 2-52: d'una donna dicesi: ella fa come la putta
canal quadro, nel qual similmente, con una piccola paletta di legno, lavano dette
. tecchi, 15-45: certamente era una bravissima lavatrice e stiratrice. e anche
di indumenti (è schematicamente costituita da una cassa, da un cestello a tamburo
del bandini puntura e lavatura, e una sciarpetta rassettata al biroccio. [sostituito da
, 31 (539): bastava dar una lavata all'assito. [ediz.
. 1827 (542): si facesse una lavatura all'assito]. arlia,
, per mezzo dell'acqua, di una sostanza non solubile in essa.
, mescolandovi altrettanta acqua comune. con una spatola o scopino ben pulito s'agita
delle donne, 1-12: si truova una pietra nello stomaco della rondine, ch'è
toli el vino volto e metilo in una caldare che sia ben stagnata, o uno
va! e'lassò l'amo / per una voce ch'egli udì gridare. /
/ questo ha un lavezzo e quello una padella. dolce, 6-57: alcuni pongono
due o tre laveggi, qualche piattello ed una pignatta stavano sullo sciacquatoio. linati,
estens. quantità di cibo contenuta in una pentola. aretino, 20-46: madonna
. c. arrighi, 160: una vecchia, seduta al lato del bancoposticcio,
sfaceva col cucchiare / nel laveggino nero una brancata / di farina. -lavezzuòlo
gli embrici da coprire le case d'una pietra bianca e molto facile da segare
zase scoperto in t'un lavello; / una fontana i geme appresso. =
: mi sveglia lo schianto pauroso d'una granata e faccio giusto a tempo a
giusto a tempo a uscire, ché una lavina di sassi e di schegge s'
suo padre, mio fratello, / fece una brutta fine: / trascinando un fastello
carso e la vai rosandra? si fa una gita? giù per la lavina!
sinistra i campi erano improvvisamente tagliati da una lavina che scendeva dal sommo della cresta fin
, i-343: scendendo... per una pendice inculta e pietrosa, giunsemo ad
valore che indica la facilità di compiere una lavorazione meccanica a freddo di un metallo
un me stiere o di una professione; che si guadagna la vita
signoria ed hanno dato gran caldo ad una gente che si chiamano i ciompi, i
. de amicis, xii-301: era una lavorante in maglierie, istruita, che
a frequentarla. moravia, ix-145: una di quelle mattine arrivò tutto trafelato dalla pianura
. pavese, 1-88: quando marita una figlia, vinverra vuole il genero in
: finalmente il terzo di inimici rizzarono una bastia a'primi fossi, sopra la quale
, iv-152: essendo caduta in terra una neve grandissima, prospero, usando il
; svolgere un determinato compito; eseguire una data lavorazione; esercitare un mestiere;
647): renzo non lasciò di dargli una mano; ché, come soleva dire
del pianeta. -in relazione con una prop. subordinata. berni, 84
1-193: mandollo a lavorare negli orti d'una sua villa. pavese, 22:
calcina e sabbione, tamigiata ben l'una e l'altra. vasari, i-150:
con la detta pazienzia, insieme con una gran diligenzia, io condussi l'opera,
certe camicie e canterellando fra i denti una vecchia canzone. 5. prendere parte
opposto metodo. -in relazione con una prop. subordinata. guittone, xxxvi-56