ora l'inosservanza della legge; ma l'una e l'altra, liberamente.
-in par tic.: violazione di una regola o di un precetto artistico o
, non rispettato (un patto, una legge, una norma). -in partic
(un patto, una legge, una norma). -in partic.:
o derisi, gli uomini impongono loro una corona di spine. = voce
soggetto a ossidazione (un metallo, una lega). -acciaio inossidabile: acciaio
impari. -per simil. conferire una tinta rossa, colorire di vermiglio.
bacio inostra. montale, 5-21: era una giostra / d'uomini e ordegni in
cellule muscolari (ed è caratterizzata da una disposizione parallela da mettersi forse in rapporto
capacità di rispondere agli stimoli con una contrazione (sistole). -effetto inotropo:
episcopale, in quanto ricevevano come titolo una sede posta nelle regioni occupate dagli infedeli
candidature, ecc. questa frase deriva da una formula canonica, relativa alla elezione dei
essere inquadrato; inserimento, integrazione di una persona o di un'associazione, di
sindacale dei singoli lavoratori o imprenditori in una categoria professionale, di una singola associazione
imprenditori in una categoria professionale, di una singola associazione sindacale in un'altra di
raccolte queste forze cercando un inquadramento, una guida, uno sbocco concreto alla loro
, l'addestramento, la coesione di una grande unità, di un reparto,
inquadrare, tr. porre in una cornice, incorniciare (un quadro,
cornice, incorniciare (un quadro, una stampa, una fotografia); collocare
(un quadro, una stampa, una fotografia); collocare nel riquadro appositamente
.). -tipogr. incorniciare (una pagina, una sua parte) con un
-tipogr. incorniciare (una pagina, una sua parte) con un contorno costituito
filetto, da un fregio, da una serpentina, ecc. 2.
, 4-88: all'alba, sempre una leggiadra / bocca una cara nostalgia d'aprile
alba, sempre una leggiadra / bocca una cara nostalgia d'aprile / diffonde,
dei cori, inquadrando il suo lavoro in una prosa che raccoglie storie e giudizii.
. cinem. e fotogr. riprendere secondo una determinata angolatura, in modo da conferire
angolatura, in modo da conferire alfimmagine una struttura ben determinata. -anche: cogliere
campo visivo (un determinato soggetto, una scena), far entrare nell'angolo
studio, ciò che manifestamente appare come una scena d'amore. pasolini, 4-28:
passato. jahier, 254: è una compagnia di marcia quella cui son destinato
. apparire su uno sfondo o entro una cornice (anche ideale) in modo
lettino / inquadrarsi / nel vano di una finestra stanca / sotto un cielo palpitante
inquadrare), agg. posto in una cornice, incorniciato (una stampa,
posto in una cornice, incorniciato (una stampa, una fotografia, ecc.
cornice, incorniciato (una stampa, una fotografia, ecc.); collocato nel
ecc.). -tipogr. incorniciato (una pagina, un titolo, ecc.
quali bianca; co 'l titolo inquadrato e una figura in legno. montale, 3-73
uno sfondo o entro un riquadro o una cornice (anche ideale) in modo
umana. 4. ripreso secondo una determinata inquadratura; compreso entro un determinato
d'ordine chiuso (un reparto, una schiera). ojetti, i-518:
aziendale, iscritto nei ruoli del personale di una azienda (un dipendente).
silone, 8-85: sarete inquadrati in una grande formazione di gente, con capi,
lo scopo di fornire un'idea precisa, una collocazione esatta, una definizione puntuale degli
idea precisa, una collocazione esatta, una definizione puntuale degli aspetti salienti di un'
un filetto, da un fregio, da una serpentina, che incornicia una pagina,
, da una serpentina, che incornicia una pagina, un titolo, ecc.
secento. -impostazione grafica (di una pagina, di una lettera, di
-impostazione grafica (di una pagina, di una lettera, di uno scritto).
perderci la testa, è indispensabile almeno una sommaria inquadratura storica. -cornice
-cornice ambientale entro la quale si svolge una vicenda romanzesca; sfondo. soffici,
particolare angolatura secondo la quale viene ripresa una determinata immagine da un apparecchio fotografico o
immagine da un apparecchio fotografico o da una cinepresa. -per estens.: la composizione
lo aveva pregato di interpretare nel film una piccola parte, che si esauriva in una
una piccola parte, che si esauriva in una sola inquadratura. bigiaretti, 10-161:
poesia d'occasione] è... una poesia superficiale ridotta alle inquadrature volte ai
-inquadratura televisiva: collocamento dell'immagine in una posizione desiderata rispetto al campo visivo (
: sempre che si pretenda fondere in una, cioè neutralizzare in un x inqualificato,
matem. che non è rappresentabile da una quantità numerica; che non si può
il fatto che (e introduce una proposizione causale con il verbo all'
portò di peso. bartolini, 19-35: una abitazione nuova dove non sarebbe entrato mai
raro. benché, nonostante (e introduce una frase concessiva con il verbo al congiuntivo
. proporzionare l'oro e l'argento in una lega in modo che essa sia composta
semina. 7. marin. ancorare una nave con quattro gomene a prua.
azione della scherma che consiste nell'eseguire una stoccata spostandosi fulmineamente da un lato,
cugino, appunto, lo bucò con una « inquartata » netta, al secondo
= deriv. da in quarta, una delle quattro guardie della scherma (cfr
uguali (uno scudo); che reca una o più imprese inserite in uno
, 1-65: stava nel mezo della sala una bara rappresentante il corpo del defonto
il vestito azuro era a modo de una casaca crespata, e di sotto la centura
che è quattro volte maggiore rispetto a una data dimensione; quadruplicato. targioni tozzetli
costituzione particolarmente robusta, fisicamente prestante (una persona, un animale); massiccio
non proprio grasso ma inquartato, con una faccia spessa e torva e un corpaccio
proporzionare l'oro e l'argento in una lega, al fine di trasformarla in
dei saggiatori, colla quale si fa una lega di una parte di oro da
, colla quale si fa una lega di una parte di oro da saggiare e tre
si era venuto nova alcuna, e venne una voce fuora di collegio: - li
vescovi] inquietamente la chiesa, facendovi una perpetua innovazione di leggi. 2
, si riaccende qua e là come una miccia non bene nutrita, ma inquietantissima
, cui nessuno bada, quasi a una presenza invisibile, incorporea. buzzati,
inquietante. 3. conturbante (una persona, il suo aspetto).
sua carnalità, di cui sento da una settimana la presenza continua e inquietante,
un principe. idem, i-1323: ha una memoria inquietante questo de paoli: ha
di acqua marina che si forma fra una barriera corallina e la costa o al
], 51: videro che era una isola di xv leghe di lunghezza, piana
verdi e di bellissime acque, con una gran laguna in mezzo. tasso, i-94
composto di bassifondi e di laghi salsi. una lingua di terra, quasi correggendo il
venezia, solo,... in una specie di stupefazione che le caligini e
gatto, 5-181: ora venezia è una ghirlanda accesa / dai suoi mesti chiarori,
buia ma sottesa / dalle muraglie d'una grande luna. -letter., con
qui ha vedute / le vite spiritali ad una ad una, / supplica a te
/ le vite spiritali ad una ad una, / supplica a te, per grazia
fino al ciel sovrano / le cose ad una ad una / vide per saggia scorta
ciel sovrano / le cose ad una ad una / vide per saggia scorta, e
al fiore del crepuscolo, / in una laguna di fiamme, / pareva l'aria
di fiamme, / pareva l'aria una gloria / l'arco una fronte eroica /
l'aria una gloria / l'arco una fronte eroica / incoronata d'avvenire.
linati, 17-155: sotto s'apriva una queta laguna di verde. valeri,
di strascinare il popolo eletto svergognato da una laguna di sangue nel viso, senza un
. baldinucci, 9-xvi-210: provvistolo di una buona cavalla,... il
è proprio, che si riferisce a una laguna; lagunare. crescenzi volgar
, che si riferisce, che concerne una laguna; tipico, caratteristico delle lagune
che è situato, che sorge su una laguna (un territorio; anche per antonomasia
puglia settentrionale, bocche attraverso le quali una laguna o un lago costiero comunica col
grande mare lagunare tanto spesso mutato in una palude enorme subito leggermente inverdita ai raggi
2. che è nato o vive in una laguna (una persona). -
è nato o vive in una laguna (una persona). - anche sostant.
-che appartiene o è tipico di una persona che è nata o vive in
eruttiva lievemente metamorfosata, costituita da una trachite sodica con egirina. =
e il xiv, si può considerare una sequenza profana (v. se
: prendevan la comunione laicale sotto l'una e l'altra specie. de luca,
specie. de luca, 1-1-83: è una legge, overo condizione, la quale
e avviato su norme liberali, in una amministrazione laicale, in una legislazione desunta
, in una amministrazione laicale, in una legislazione desunta dal codice napoleone. montanelli
pubblici né con la vita comune, una spiritualità più intensa, o di indirizzarli
potuto rivolgere laicamente il principio religioso ad una sua grande concezione artistica, del resto
vi furono altri motivi. prima di tutto una tendenza a introdurre il laicato nella condotta
più nell'accezione ideologico-politica del termine: una persona, una forza politica);
ideologico-politica del termine: una persona, una forza politica); radicale, anticlericale
: vuole la laicità dell'istruzione e una scuola normale. b. croce, ii-4-294
e di diffidenza verso i preti; una laicità perfettamente antitetica all'anticlericalismo rumoroso dei
seguito, quando si laicizzò, conservò una linea d'austero misticismo. piovene,
: ho riscontrato, tra i laici, una esattezza di nozioni teologiche dalla quale erano
] lo trasforma nel fatto positivo d'una laicizzazione completa del suo mondo.
clero, né a un ordine o a una congregazione religiosa; semplice battezzato, cristiano
cristiana ha due sorti d'uomini: l'una che vien detta i laici, e
. -per estens. semplice membro di una determinata comunità o organizzazione (con riferimento
, i quali costituiscono al loro interno una particolare categoria, distinta da quella formata
subalterne). -anche: appartenente a una congregazione religiosa laicale (i cui membri
, arrabbiossi di tanta furia che pigliò una stanga e percosselo. fioretti, 2-27 (
anni, girovagava come un mendicante con una tonaca tutta rappezzata. soldati, xi-123
meravigliosa, e dentro a sé n'ha una altrettale. li laici l'appellano pietra
gettar perle ai porci, a non mettere una plebea guarnacca alle sorelle castalie.
interessi della vita profana; mondano (una persona; e il termine comporta una
una persona; e il termine comporta una connotazione negativa dal punto di vista religioso
: non appartenente all'ordine giudiziario (una persona occasionalmente chiamata a svolgere funzioni
-per estens. non specificamente versato in una determinata disciplina culturale; profano; non
pretendono di avere) il monopolio di una determinata attività artistica o culturale, o
di scena, in un salotto o in una gita, in contatto con noi laici
professionalmente interessato in un'arte, in una disciplina., e. cecchi,
, secolare, profano, temporale (una comunità sociale, un'autorità, un'
ecclesiastico, religioso, nel contesto di una civiltà confessionale). sarpi, vi-3-78
. b. croce, iv-12-178: a una nuova forma diè origine il cristianesimo con
: l'origine italiana li accomunava in una specie di laica passione rinascimentale. quasimodo,
senza timore, nel cielo sereno / d'una giravano / dalla creazione del mondo.
ottocento. soldati, x-291: portava una barbetta laica e brizzolata, che era
che vi siate fidar voluti di chi una volta ingannati v'ha così laidamente.
altro imitandolo, dopo aver descritto lascivamente una giovane, si pose laidamente a rappresentare
giovane, si pose laidamente a rappresentare una vecchia. luchini, 56: menarono invero
cela talvolta sotto la sozza laidezza di una sottana o di una cocolla! tarchetti,
sozza laidezza di una sottana o di una cocolla! tarchetti, 6-ii-12: il
fondo di tutte le preoccupazioni umane è una laidezza. soffici, v-6-241: folla
lo fecero. praga, iv-22: una mano di volontari sbandati aveva messo a
di volontari sbandati aveva messo a sacco una masseria, commettendo ogni sorta di laidezze
! i birri di palermo debbono essere una gran laidezza. 4. ant
un parlar conforme, aprendo loro quasi una vena sulfurea di motteggiar su quelle licenze
in fretta, e, presolo per una delle cocche, l'alzò come una
una delle cocche, l'alzò come una fionda verso quegli ostinati, e fece le
lo spirito: non vi è più che una enorme massa di carne: non vi
come vive. -ant. inclemente (una stagione); insalubre (un clima
si affatica, avvertendolo però che in una parte non si affatichi tanto che o
3. che suscita avversione (una persona, il suo aspetto, il
ridosso, facce triviali, laide, d'una espressione feroce, e che nella penombra
obliqua. 4. che tiene una condotta riprovevole; scostumato, scellerato,
. sabba da castiglione, 54: una donna subito che se dica essere una
: una donna subito che se dica essere una impudica, tal parola subito la fa
maligno, malizioso e crudele, senza una buona creanza; e in somma,
errore. ristoro, 1-2: è una laida cosa all'abitatore della casa di non
. g. villani, 7-39: avvenne una laida e abbominevole cosa sotto la guardia
che essendo arrigo... in una chiesa alla messa,... guido
. segneri, iv-146: ora che una tale costanza in tutti quegl'infelici non fosse
un gentiluomo il quale tenne a battesimo una giovane, e poi la notte essendo
in rada a incontrare il bastimento viene una scialuppa di puttane di tutte le razze
. pirandello, 7-620: doveva essere una laida tristezza, se nessuno osava parlarne
-scurrile, triviale (un discorso, una parola, uno scritto).
laida né disonesta pintura, siccome se una femmina fusse dipinta ed intagliata nuda,
al dio che ride, querula / ergiamo una preghiera. / e noi pecchiam -fra
9. ant. malato, infermo (una persona, un animale).
quella donna, di primo aspetto, era una lurida cosa; pure il sorriso sincero
nei laidumi della sensualità, contentarsi d'una mano tra le mani, l'uno sguardo
, l'uno sguardo furtivo, d'una carezza onesta, tutt'al più di un
, incontravamo un laidume di ciana o una megera o una deforme, dandomi di
un laidume di ciana o una megera o una deforme, dandomi di gomito: «
dandomi di gomito: « guarda, passa una maga ». = deriv.
/ che metton magio cura / d'udire una laidura / ch'una cosa che vaglia
cura / d'udire una laidura / ch'una cosa che vaglia! bartolomeo da s
8-ii-343: lo terzo vizio si è quando una delle cose ch'egli numera tu la
vii-482 (26-13): quando cernerai / una onestate vestita di nero, / negli
sopra dante, 1-629: l'altore fa una appostrofa e laldazióne inverso iddio per
256: ine cantammo il boccia e io una laida. e poi il menammo in
20-10: un cherico cantò in sugli organi una laldetta. -laidòtto (sm
lo più senza seguire un ritmo o una canzone precisa (o anche per esprimere
diritta o leggermente curva, con da una parte l'orlo del taglio e dall'
mi scrive che io gli facci fare una lama d'una daga, e che io
io gli facci fare una lama d'una daga, e che io facci che la
, e che io facci che la sia una cosa mirabile. bandello, 1-3 (
1-3 (i-48): io ho comperata una spada di lama vecchia da un pover
città. ruscelli, 2-549: in una spada le cose necessarie sono la lama,
ferma qui la furibonda spada / ch'era una lama da la lupa antica; /
regalo a lui un fucile da caccia, una pistola al fratello, una lama di
caccia, una pistola al fratello, una lama di sciabola al figliuolo lig dessiè
marciano in fila,... vestono una livrea,... portano al fianco
,... portano al fianco una lama di ferro. d'annunzio, iv-1-130
. bocchelli, 12-87: buttata? una buona, salda spada; di robusta impugnatura
, ii-1-579: pensaci bene, oh! una delle nostre migliori lame, te l'
te l'ho detto. e tu, una spada, non sai neppure com'è
.. c'è il caso che sia una lama di prim'ordine: da quello
8-64: su due parti di nitro anco una parte / de l'alcali di tartaro
da innestare] della figura che è una lama di coltello. parini, giorno
? misasi, 12: - è una lama che forerebbe il bronzo. a te
cavatappi. -nastro dentato d'acciaio di una sega, destinato a tagliare. -
. -tecn. utensile che presenta una grande superfìcie di taglio rispetto allo spessore
, tagliacarte, ecc. -utensile di una segatrice. -lametta del rasoio di sicurezza
1-90: la noia... è una ruggine che può consumare la meglio temperata
, acuto e luminoso, tagliava come una lama. papini, i-333: in
io voglio / dire di te che di una strada l'angolo / svoltando, il
il tuo presagio mi feriva / come una lama. montale, 1-16: il vento
lama di luna esita, come / una lacrima che non sa più scendere /
calvino, 1-363: amedeo (sebbene una lama di scoglio gli segasse un'anca
un'anca), non avrebbe potuto trovare una posizione migliore. 2. figur.
fascio luminoso di forte intensità che attraversa una zona d'ombra ben delimitata. fogazzaro
obliqua lama di luce biancastra che per una grande finestra il cielo notturno gittava sul
146: su i gorghi peciosi guizzava / una lama di luce obliquamente. buzzi,
coricate in peplo ed in manto / sotto una lama di raggio violetto che viene dall'
soglia di quel ridotto il crepuscolo spingeva una lama argentea lievemente svampata in oro.
svampata in oro. jovine, 90: una lama di luce che entra dalla finestra
ii-623: si volse e mi guardò con una gentile fierezza in cui brillava la lama
l'anima d'entrambi era passata come una lama di ghiaccio. calandra, 1-249:
di mezzo ai pensieri, balenò come una lama e gli passò l'anima.
dagli occhi il pianto, / senti una lama che ti passa il core.
finestra alle spalle, mal chiusa, una lama di freddo lo raggiungeva in mezzo alla
. boiardo, 1-66: fece fabricare una vacca di legno,...
l'irritai ad avventar molte punture sopra una lama di ferro. a. martini,
di legno fissata perpendicolarmente alla chiglia attraverso una fessura, allo scopo di opporre resistenza
sul filo della lama: trovarsi in una situazione rischiosa, pericolosa o ambigua.
affrontare nel modo più rischioso o dannoso una situazione. tommaseo [s. v
-figur. affrontare decisamente un problema o una situazione, cercando di risolverla senza mezzi
, definitivamente; intervenire con energia in una discussione. caro, 12-iii-23: pare
ingegno non si può ottenere oggidì senza una continua azione logoratrice dell'anima sopra il
ch'el [il mincio] trova una lama, / ne la qual si distende
iscorre molte migliare, che vi fa una lama, ovvero una palude. grandi
, che vi fa una lama, ovvero una palude. grandi, 274: cattivi
presso a sette miglia, ove in una gran lama vicina al sarno impaluda e
presto, alberi, e si dice poi una lama di alberi. lombardelli, 201
in cima, ora in fondo di una gran lama di acqua. panzini, ii-222
/ o libera città che hai dato ad una patria il suo poeta. linati,
andare placido e trasognato che pareva quasi una musica su quella gran lama di acque
, xi-210: quest'autunno è come una lama nei fiumi, insieme un che
, 6-78: noi troveren tra via tosto una lama, / che fa due parti
là col corso suo, ch'egli truova una lama, cioè un luogo un pochetto
degl'imperiali che alloggiava in tressa in una lama. buonarroti il giovane, 9-194:
il mare e il monte si stende una lama bassa e -nera, senza un
la scoscesa riva dell'aullella; è una strada detta 'la strada delle lame'. calvino
a provare, lievemente nauseante, come una lama di fanghiglia che ci passava sotto
d'annunzio, iv-2-1000: più d'una volta ho dormito là, alla foce
dicesi anche 'lama', in piemonte, una parte di terreno di forma rettangolare messo a
due giovani, che avevano guardato passare una processione di lama senza levarsi il berretto
, dallo spagn. llama, da una voce peruviana degli incas; cfr. fr
e. cecchi, 5-405: su una terrazza prospiciente le placide geometrie dei giardini
erbacee, della famiglia graminacee, con una sola specie, spontanea nelle regioni mediterranee
: 'lamarckia'. la sua forma rappresenta una sfera depressa, cava, verde oscura,
grande d'un arancio, formata da una crosta che a primo aspetto sembra coriacea
di cotesta crosta si trova formato da una serie innumerabile d'otricelli membranosi, quasi
è invece percorsa per ogni dove da una fitta rete di fossi, torrenti, fontanili
si trova l'acqua di parecchi dì una volta, dove si trova per l'
baronessa randaccio il suo amico giovane e una inquietante famiglia di airedale estromessi invocavano testimonianze
famiglia di airedale estromessi invocavano testimonianze circa una vicissitudine di par- quets malissimo lamati,
milizia, vii-251: si scava una fossa ritonda... che vada
, 2 °k) alla quale subiscono una brusca variazione le proprietà fisiche dell'elio
), sm. dislalia consistente in una difettosa pronuncia della lettera l o nella
i-183: viene coperta la loro bocca da una lamina di materia cornea lucida e nera
, sm. arald. pezza formata da una trangla scorciata e munita di pezzetti pendenti
accendersi per un momento in quegli occhi una striscia di fuoco lambente. ojetti, i-327
. ant. liquido (un suono, una consonante). tesauro, 2-132:
, unità di misura della luminosità di una superficie che emette un lumen per centimetro
paludi più tetricose, non si stillerebbe una quintessenza così velenosa come il di lui
, poi falli lambiccare; poi bagnia una pezza di ditta acqua et ponila in
ne farei, s'io fossi voi? una bozzima di tutto insieme; ed intridendone
il ministerio dell'arte, s'aperse una porta in levante. 3.
con lo stento che usano in isborsare una parpagliuola. bacchelli, ii-33: -la
si sghignazzò anche, si lambiccò insomma una specie di processo verbale. lucini, 4-53
sa quello che deve lambiccare? -sottoporre una facoltà o un organo a uno sforzo
ringraziar pur un merletto della frangia d'una delle fimbrie della sua gentilissima arcimusa.
pronom. impegnarsi nello sforzo di comprendere una verità, di procurarsi una conoscenza,
di comprendere una verità, di procurarsi una conoscenza, di risolvere una questione,
di procurarsi una conoscenza, di risolvere una questione, di conseguire un risultato; arrovellarsi
sì santa un lambiccato di perfezione, una quintessenza di spirituali fervori. segneri,
ornamenti, e il giorno lambiccato per una maniera di feritoie che distillavano tanta luce per
, 89: tutto il tuo fare era una tattica premeditata, un contegno lambiccato,
, un contegno lambiccato, stravolto, una macchina di fuochi d'artifizio. nievo
astruso che si direbbe ima religione 0 una cabala. palazzeschi, 5-97: queste lambiccatissime
.. non dobbiamo considerare il gobbo una creatura infelice perché tale. 4.
lettere sono... il frutto d'una immaginazione tormentata, lambiccata. de sanctis
: tra quella gente lambiccata io ero una figura insignificante, stavo tra la folla
o troppo metafisico spesso ha note di una potenza e di una efficacia singolare.
ha note di una potenza e di una efficacia singolare. soffici, v-1-475: non
lambiccata poltrona; la testa tenuta in una cauta soffice morsa. lambiccatóio (
. leonardo, 2-62: se torrai una parte di vetriolo e una di salnitro
: se torrai una parte di vetriolo e una di salnitro, e destilla al lembicco
pezzi e che essenzialmente si compone di una capacità in cui si versa il liquido distillarle
per lo più il lambicco consta di una caldaia o 'cucurbita ', di un
'è per consueto a modo di una canna curvata a spira, detta perciò '
distillò poche gocce verdastre che raccolse in una boccetta. calvino, 33: là
di pezzette e d'oricchicco, / una di biacca, e in una un bel
, / una di biacca, e in una un bel vasetto / che dà l'
nuova,... contiene tale una quintessenza di adulazione distillata per lambicco,
lambicco. -vivere a lambicco: condurre una vita misera, stentata. tansillo
suole lambire il cane, metteràgli da una parte... pe'trecento uomini,
l'affamato bacherozzo, né pure lambendo una goccia di sì saporosa dolcezza, si
moto retto, se, lasciate da una altissima torre, le cui parete sono dirittissime
tiepida rugiada... di cui una sola stilla lambita basterebbe ad incendiare ragione
, tanto men la rinvenni, perché una virtù così bella non alligna...
. -arald.: ornato costituito da una calotta di stoffa, frastagliata e smaltata
-i). chi guida o possiede una lambretta. = deriv. da
un locale, dal pavimento fino a una certa altezza, o può anche esser
che ponesi in fondo alle pareti di una stanza, è tutto il fr. '
due specie, di cui n'è una che non matura la sua uva, ma
, 1-886: dietro torto o il giardino una casetta rustica e bella, alla cui
, alla cui altana di legno s'attorce una vite selvatica: la lambrusca.
boschi, massimamente delle maremme, è una sorte di vitigno che non conduce l'
suo quel l'altro, perché dipende da una gran casa. -mandare la vite a
. letter. ant. inselvatichire (una vite, un vitigno).
, bologna, reggio) che producono una uva nera di sapore alquanto acidulo e
pero) che annualmente produce alle estremità una gemma a fiore, che spesso ramifica e
fra le braccia due giunchi flessuosi, una in lamé argentato e l'altra in
nervi olfattori. ojetti, i-103: in una galleria vicina il locomotore elettrico, statore
milacinquecento cavalli, delicato come l'ala di una farfalla,... tra lamelle
di fibrille connettivali unite fra loro da una sostanza cementante, costituiscono la cornea,
di lamelle (un aggregato cristallino, una roccia, la sua struttura);
, 237: calce carbonatica lente miemite dicesi una varietà, che è di un color
non cristallizzata regolarmente, e che ha una tessitura lamellare. tommaseo [s. v
quindi è formato da lamine parallele: una macromolecola). 3. metall.
. struttura lamellare: struttura cristallografica di una lega, costituita di lamelle giustapposte estremamente
molto sottile e si riduce spesso a una lamina interna. = voce dotta
o acefali, col corpo racchiuso in una conchiglia formata da due valve per lo
scroscio sotterraneo, come in fondo a una miniera il rombo del torrente. =
, rilucente,... di una tessitura lamellosa, che nelle miniere trovasi più
mangiare, e perciò si fa loro una continua guerra, ed un'infinità se
di vista più strettamente filosofico, su una forma di panteismo naturalista.
di distinzione in questa corrente tradizionale: una parte... finirà con l'
giobertiano (e il neoguelfismo, attraverso una serie di movimenti più o meno equivoci,
frisi, xviii-3-316: si è vista una lettera di rousseau di 17 pagine,
cavalca, 20-35: ora seguita una lamentabile e dolorosa visione che egli ebbe
-ant. scritto composto in occasione di una vicenda dolorosa (v. lamento,
bartoli, 6-5-92: compose... una lamentanza sopra se stesso, descrivendo il
. 2. protesta ufficiale presentata a una pubblica autorità; rimostranza formale, recriminazione
diedero all'accusa principio, e fecero una lor giustificazione mista tra lementanze e do-
? lamentanze contro i ministri, e una dinunzia contro una congrega dominatrice e seminatrice
i ministri, e una dinunzia contro una congrega dominatrice e seminatrice di discordia e
di pietà spezzato un sasso, / una tigre crudel fatta clemente. a. f
i-49: volti al travaglio / come una qualsiasi / fibra creata / perché ci
di lucide onde / s'ode d'una fiorita e fresca riva. bacchetti,
-in partic.: piangere su una persona defunta. castiglione, 301:
maior per ventura ie 'n dis per una trenta. stefano protonotaro, 136: fariali
perch'io mi ti lamento / d'una mia disaventura, / non aver tu
nella vanità. -in relazione con una prop. subordinata. anonimo, i-488
ch'ebbi 'n amor cura, / d'una falsa intendanza / che mi strinse 'n
danno sofferto, un inconveniente, anche una malattia; dichiararsene affetto. guittone
mani distese. -in relazione con una prop. subordinata. mazzini, 53-102
-in partic.: compiangere, commiserare (una persona defunta). pigafetta,
dalle leggi lamentate tutte quelle condizioni che una larga interpretazione delle medesime poteva permettere.
signori travetti, e... date una scor- serella al 'vocabolario della lingua
: tu, quando avrai prudentemente scelto una carriera, non imitare quegli eterni lamentatori
cappuccini con l'aria di seguire una vecchietta curva, il capino chiuso in una
una vecchietta curva, il capino chiuso in una pezzuola ampia e nera di lamentatrice.
è oggi per lo più connessa una connotazione di molesta e fastidiosa insi
conteneva in sostanza il ragionamento degli ambasciatori una lunga lamentazione che il re, per
, e, brontolando sempre: « una piccola bagatella! a un galantuomo par
pena umana. stuparich, 1-307: una delle poche cose che non posso sopportare
tre parti: un servizio religioso, una lamentazione funebre e le danze. -in
». e. cecchi, 7-50: una donna nella più cruda e barbarica quintessenza
gozzi, i-27-130: ora sono diventato una lamentazione di geremia, anzi lo stesso
di « oh, come la capisco » una lamentela s'era levata in fondo al
come un canto solitario per le vie d'una necropoli. d'annunzio, iv-2-161:
culturale dell'egitto è lamentevole; in una grande città cosmopolitica come il cairo,
cedette davanti al timor panico di farci una lamentevole figura. e. cecchi, 7-52
tanto lamentevole, tanto povero da temere una tentazione disperata, vedetelo alla domenica ed
d'annunzio, iii-1-72: togliendosi dal collo una catena d'oro e gittandola alla lamentevole
tortorella. cinelli, 1-120: sotto una grossa pianta era a ricovero un gregge
poco a poco suo malgrado infonde / una calma insensibile. fantoni, i-194:
sbattimento di luce, per l'apertura d'una porta lamentevole, rischiarava due froge color
del prigioniero. padula, 476: una canzone popolare esprime il lamento d'una
una canzone popolare esprime il lamento d'una donzella che nata in alcuno dei nostri paesi
l'abilità del traduttore, pareva bello in una famosa impostura scozzese. e. cecchi
avea le debite fondamenta a costruire una 'epopea ';...
non potea e non dovea darci che una 'lirica 'espressione dell'interna discordia
giorno seguente. -ant. imperversare (una malattia). sacchetti, 275:
lamento dinanzi a qualcuno: rivolgerglisi avanzando una protesta o formulando una lagnanza.
: rivolgerglisi avanzando una protesta o formulando una lagnanza. cavalca, 16-2-370:
fine si riduce... a una monodia lamentosamente cantata su l'orlo dell'
l'avel. gnoli, 1-190: una, due, tre... è
quasi lamentoso. pascarella, 1-151: da una valle lontana veniva nell'aria fredda un
: saresti divenuta a poco a poco una matrona lamentosa, vanitosa, capricciosa che
intorno a lui n'andoe, / come una intorno a vitelletta madre, / che
usciva dal bagno [la donna] in una scia lamentosa e profumata per riapparire poco
e per questo è lodata l'applicazione di una lametta di piombo o di oro,
: uno spadone... con una elsa di lamette d'ottone attorcigliate come
elsa di lamette d'ottone attorcigliate come una cifra. 2. sottile striscia
. gadda, 9-28: il frugare in una scatola di legno piallato e sudicio,
nel resto / per un cecino e una lametta buona. tommaseo [s.
cavalca, ii-126: lamia è una bestia crudele, la quale, poiché
di firenze, 4-64: lammia è una bestia crudele, che da poi ch'
ad un convito, per mezzo d'una lamia, il cui disegno / rimase in
questa buona femina e novella sposa è una del numero delle lamie, chiamate da alcuni
divorò, vivo si tragga / d'una lammia dal ventre. ranieri, 1-i-29
dal ventre. ranieri, 1-i-29: una donna di mezzana età, ch'avea un
l'altro così orrido e spaventato che pareva una lammia. quaglino, 3-186: le
9-5 (366): egli è una giovane quaggiù, che è più bella che
giovane quaggiù, che è più bella che una lammia, la quale è sì forte
. m. cecchi, 1-1-143: una lamia non è sì bella. =
9-16: de li pesci piacti ne è una generazione la qual, in loro de
, 187: de'pesci schiacciati è una generazione che in luogo di spina hanno
generazione che in luogo di spina hanno una cartilagine, come... quegli che
di costanzo, 1-369: gittavano ogni volta una gran quantità di pietre et erano chiamati
ho passato le ore pomeridiane, in una delle stanze che v'ha fatto ricostruire
. palazzeschi, 1-449: nel basso una porta piccolissima, foderata di lamiera, e
d. battoli, 1-2-71: guemitosi d'una lamiera sopra l'abito cremisi, con
'lamierone', nome che si dà ad una qualità di lamiera con cui si fabbricano padelle
di lampedusa, 84: la vasca era una sorta di truogolo ovale, immenso,
martini, i-249: recipe ottone rosso libre una, limatura de stagno e de piombo
libre cinque, de'quali liquefatti fanne una lamina suttile e tonda, a modo
.. è un aggregato e composto d'una tavoletta d'ebano e di quasi altrettanta
d'ebano e di quasi altrettanta aria, una mole composta d'una lamina di piombo
altrettanta aria, una mole composta d'una lamina di piombo e dieci o dodici tanti
, iv-316: sopra la mitra era una lamina d'oro, nella quale era scritto
2-108: due gran lamine tonde, una d'oro con l'immagine del sole
rilievo. intorcetta, no: ci diede una lamina dentrovi il ritratto della reina degli
cadavero riposto con gli abiti sacerdotali dentro una cassa di cipresso, con sopra una
una cassa di cipresso, con sopra una lamina di piombo incisa di una succinta
con sopra una lamina di piombo incisa di una succinta e onorevole memoria del defonto.
nome; e fu bisogno di bucare una lamina d'oro in modo che i fori
d'annunzio, v-1-726: io ho rinvenuto una piccola testa giovenile, lavorata di rilievo
piccola testa giovenile, lavorata di rilievo in una làmina d'oro. e. cecchi
1 (io): uno spadone con una gran guardia traforata a lamine d'ottone
uno scudo di cuoio di bufalo, una lancia, un antico spadone, un braccialetto
a. verri, i-20: rimirandosi in una lucidissima lamina di ben liscio metallo,
sottili che carte, anzi son sopra l'una a l'altra, come quelle del
più lamine equidistanti e poco lontane l'una dall'altra, poste innanzi alle nostre
sposo,... io vi darei una casa ove il giorno entrasse a traverso
baldelli, 5-4-218: l'ultimo vestimento era una lamina d'oro con una fascia,
vestimento era una lamina d'oro con una fascia, la quale da'pontefici solamente era
di fruttidoro: / tra sole ed acqua una stomella- trice / ritta ne 'l mezzo
]: foglia semplice, formata da una sola lamina intera, o, in qualunque
bossi, 6: questa pietra riflette una luce 1 gatteggiante ', tirante al
alghe, che si distinguono per una fronda radicata membranoso-coriacea slargata e fornita
libra d'argento,... una mezza oncia di rame laminato. mattioli
ingrossamento. 3. rivestito di una lamina metallica. tassoni, 3-41:
lamina metallica. tassoni, 3-41: una lettiga fe'senza soggiorno, / che
, che erano col rastrello laminato da una lastra d'acciaio, lungo la battima,
. tecn. il rivestire con lamine una superficie; placcatura. 2.
. operazione che consiste nella resezione di una o più lamine vertebrali, e viene
i re e i signori di provincie usano una sorte di tamburetti chiamati 'ndembo '
'ndembo ', coperti di pelle da una parte sola e cerchiati con laminette di
de'serbatoi o de'bacini si mette una laminetta traforata per impedire che l'acqua non
portai meco alcuni frantumi di vetro istoriato e una laminetta di piombo. -sottilissimo avvolgimento
infilata in essa, dalla parte d, una laminetta di vetro atta a chiudere la
composto di lamine sovrapposte; sottile come una lamina. bencivenni [tommaseo]
fiori bilabiati rossi e bianchi; comprende una quarantina di specie alcune delle quali,
mattioli [dioscoride], 570: una pianta simile all'ortica, che puzza
.. per aver sopra a ogni foglia una macchia lunghetta, bianca come latte,
], 22-14: il lamio è una specie d'ortica che non pugne, e
di cristo], pensando avere preso una buona esca, e nondimanco lei e
, particolarmente quando il sostantivo comincia con una vocale per cui l'articolo si presenta
: vergine saggia e del bel numero una / delle beate vergini prudenti, / anzi
venerande tenebre rompea / del sacro chiuso una lugubre e muta / lampa; e
quasi immoti. onofri, 3-54: una falena volubile e freddolosa, /.
. a. bruno, lxxvi-30: una lampa... nella prima / notte
sospirato volto / mi rappresenti e l'una e l'altra e l'altra lampa,
costituisce un modello intellettuale e morale, una guida, un esempio, oppure (con
, alla madonna, ai santi) una fonte di vita, di verità, di
castiglione, 103: la nobiltà è quasi una chiara lampa, che manifesta e fa
aretino, v-1-200: egli, per essere una lampa di vertù e una mistura di
per essere una lampa di vertù e una mistura di bontade mantenuta da uno spirto
quello beato spirito, che risplendeva come una lampana. apocalisse volgar., 1-19
del dotto uomo è quasi lampa d'una stella che scorge al cielo qualunque ingegno
lampa / ch'illustri il mondo d'una seconda luce. menzini, i-146: chiara
-scia luminosa incandescente, coda di una cometa. - anche: la cometa
il sole era tramontato, fatta è una oscurità tenebrosa; ed apparì uno forno
villani, i-5-84: a tale incontro una focosa vampa / ad entrambo gli amanti
o pubblica); si compone di una sorgente artificiale di luce, di un dispositivo
illuminata da lampadi. cattaneo, iii-2-200: una pattuglia di croati conduceva in castello un
lo strangolarono; e lo appiccarono sopra una lampada. tommaseo [s.
vivissimo, facendo passare l'elettricità di una pila attraverso a cilindretti di carbone e
si proiettava tutta all'ingiù, in una larga macchia sul tavolo verde e in un
arde fioca la lampada oscillante / d'una luce rossastra, e a le pareti
per un lago / di ghiaccio, sotto una lampada storta. e. cecchi
: sopra il banco, nella bottega, una lampada a kerosene tonfava dolcemente. comisso
stanza, ove la lampada / tremava dentro una ragnata fucsia, / penetrò la farfalla
con fusto lungo e sottile poggiato sopra una base. -lampada da tavolo: di
che sfrutta l'energia luminosa prodotta da una scarica elettrica attraverso gas o vapori metallici
che sfrutta l'energia luminosa emessa da una sostanza fosforescente, quando su di essa
incidano onde elettromagnetiche ultraviolette, prodotte da una scarica fra due elettrodi. bernari
smaltato l'astuccio del microscopio; una lampada di quarzo, un riflettore, alcuni
della pressione esercilampada tata da una colonna di mercurio o di soluzione salina
; ha un lucignolo tubolare che dà una fiamma cilindrica alla quale l'aria accede
a combustione di idrogeno, caratterizzata da una fiamma molto calorifica prodotta dall'accensione del
a olio la cui fiamma è circondata da una o più reti metalliche, affinché,
di magnesio, la cui combustione genera una luce brevissima e intensa, utilizzata per
: mauriac, seduto in prima fila a una commedia di cocteau, ritiene che alcune
si tiene accesa giorno e notte su una tomba o davanti a un'immagine sacra
locato altare, / ch'avea dinanzi una lampada accesa. ochino, 260: vedono
le chiese. serdonati, 9-114: edificarono una moschea, con molte lampade, che
accesa davanti [al sepolcro] pure una lampada, onde trovarlo chi non ne
stava nascosto, fa ombra a'rottami di una cappelletta ove anticamente si ardeva una lampada
di una cappelletta ove anticamente si ardeva una lampada a un crocifisso. manzoni,
quadro della vergine a piè del quale ardeva una lampada votiva. silone, 4-291:
silone, 4-291: carmela era salita sopra una sedia per aggiungere olio nella lampada davanti
chiesa era molto buia. andai a una cappella laterale, dove ardeva la lampada
superiore, che viene al mondo con una missione e l'adempie, ma sa che
costituisce un modello intellettuale e morale, una guida, un esempio. savonarola,
. papini, iv-1214: ivanof è una lampada splendente ma che brucia nella solitudine
, nel centro di esso e non da una banda. a. rocco, 224
il sole è un cono incandescente, una lampada che si tuffa e scompare nel
alimentato da alcool etilico, che produce una fiamma molto calorifica. — 719 —
conservato il té, e mise nella porcellana una quantità misurata d'aroma; poi preparò
luce fiochissima della lampadetta accesa, sovra una mensola, innanzi a un simulacro dell'addolorata
notte. d'annunzio, iii-1-691: toglie una delle lampadette, l'accende a un
lampaditccia. targioni tozzetti, 12-10-429: una lampaduccia di corallo, con catene d'
: viene sfigurata [la chiesa] da una spezie di balcone balaustrato, che ricorre
illuminazione costituito dal sostegno o da una o più sorgenti luminose. -lampadario a
pascarella, 1-119: mi trovai in una piazza ove una quantità di gente ammirava
1-119: mi trovai in una piazza ove una quantità di gente ammirava a bocca aperta
sentii dire da tutti come il lampadaro una volta che fosse stato acceso avrebbe dovuto
, si passavano l'un l'altro una fiaccola accesa e riusciva vincitore chi arrivava
sorge spontanea nello spirito l'imagine d'una di quelle lampadeforie con cui gli elleni
figlio di iapeto. nel giorno della festa una torma di giovini cavalieri ateniesi partivasi a
ceramico verso colono; e il duce agitava una fiaccola ch'era stata accesa all'ara
i greci e i romani, portava una fiaccola per illuminare la strada al re
torcia. -stor.: chi partecipava a una lampadeforia. tramater [s
colonnello arrivò al galoppo, scortato da una dozzina di 4 astifìlakes 'con torce
colonnello spartì i suoi lampadofori metà da una parte e metà dall'altra per circondare
apparecchio portatile per illuminazione, costituito da una lampada a incandescenza alimentata da una pila
da una lampada a incandescenza alimentata da una pila. d'annunzio, v-1-311:
era pochi. manzini, 12-110: con una lampadina minuscola appesa a un portachiavi si
appena entrai, accese tra le lenzuola una lampadina tascabile che illuminava in trasparenza 1
colmo e bruno. cassola, 2-111: una lampadina appesa a un filo costituiva tutta
: piccola lampada elettrica, racchiusa in una custodia (la chiesuola) che serve
uso nell'antica grecia, caratterizzata da una grande ciocca di capelli raccolti sulla fronte
in modo da ricordare la fiamma di una torcia. = traslitterazione del gr
miner. varietà di psilomelano, contenente una notevole percentuale di ossido di rame,
fioretti di vite, 90: viddero una via piena di belli zendadi e molti
al cielo. testi fiorentini, 37: una lampana facciano ardere continuamente dinanzi ala tavola
1-i-156: uscita dal letto, acese una lampana, uscio di camera e colla
1-viii-105: andai in chiesa e accesi una lampana. d. bartoli, 2-2-89:
/ si serran le paure / l'una dell'altra al sen. d'annunzio,
piove / sovra la deserta sala / una penombra d'azzurro. f. m.
, 155: il cuore brilla come una lampana, / poi che vi tremi d'
, 1-2-63: faceva a loro lume una lampana, ovvero colonna di fuoco, accesa
palco di sopra, gli fece acconciare una lampanetta, che dì e di notte
lampanetta'. d'annunzio, iii-1-848: una lampanetta di olio d'oliva arderà dinanzi all'
all'immagine di nostra donna, in una incavatura della rupe come in una nicchia
in una incavatura della rupe come in una nicchia. -lampanino, sm.
lampanùccia. sermini, 307: avendo una piccola lampanùccia ordinata, che picciolo lume
1-128: un lampanaio d'ottone da tenere una lampana, che la tiene un ferro
anch'essi pigramente al lampanéggio, ripetevano una litania di storie da streghe.
iv-245: pendeva dal mezzo del palco una lumiera in forma di stella, composta di
lampadino '. sarà un ghiribizzo, una capestreria di lingua, ma la cosa
dormirà meco, dimane le farò tagliare una vestura di seta lampante. idem,
seta lampante. idem, 8-64: una muta de drappi lampanti, se sai trovare
, fiammante (un pezzo metallico, una moneta). -anche: che non ha
; che ha corso legale, buono (una moneta). g. f
sere snoccioli. magalotti, 7-161: una decina di doble, che vi toccherebbe
37 (649): portate qui una scodella d'acqua e aceto; vi
di dominio pubblico (un fatto, una circostanza, una dimostrazione, ecc.
(un fatto, una circostanza, una dimostrazione, ecc.). i
, / ma il popolo sarà sempre una mandra. manzoni, pr. sp.
scorge dentro, incredibile ma lampante, una situazione fallimentare. stuparich, 5-493: tutto
sotto quei dorsi convessi delle piccole mani una chiarezza lampante. buzzati, 6-285:
trama del supposto inganno gli si rivela con una chiarezza lampante. -che è facilissimo
diecimila pagine di prosa non c'è una frase che non sia lampante, una
una frase che non sia lampante, una parola che sia invecchiata. 6
petrolio, che si installa sulla prua di una barca per attirare i pesci nella rete
di rete di circuizione, costituita da una specie di sacco dalla bocca larghissima,
occorrono tre barche a remi, di cui una provvista della lampada ad acetilene. -pesca
: modo di pesca notturna, con una rete alla deriva e una forte lampada per
, con una rete alla deriva e una forte lampada per incantare di notte i
'lampara 'appesa alla trave d'una porta. = voce di origine
appagorite et de subito constrecte, farno una specie quale chiamano * phisemata ', ma
balenare, guizzare (un lampo, una saetta). e. caracciolo,
al lampasco [rimedio]. abbi una falcetta, che sia acuta, scaldata
i manescalchi credono a torto che ella rappresenti una malattia particolare, a cui dànno il
, alzandosi, cogli occhi ch'erano una lampata celeste, 'cccom'è 'ddda
si applica all'albero o al pennone di una nave per evitarne la rottura in caso
', pezzi di legno tondo da una parte e concavi dall'altra, che
alle spalle del 'navigatore 'vi è una bandiera incazzottata sull'albero di trinchetto che
, provato da qualche tempesta, ha una lapazza di rinforzo. dizionario di marina,
con lampazze l'albero o il pennone di una nave; applicare lampazze all'albero o
lampazze all'albero o al pennone di una nave.
luce; apparizione improvvisa e fugace di una luce o di un oggetto splendente,
calvino, 8-132: si tratta d'una proprietà non di singoli corpi ma di
. d'annunzio, v-1-674: in una vita che ha l'intelligenza per suo
.., in primo luogo, una rapidità di percezione e di giudizio nel
fenomeno, di un sentimento, di una sensazione, ecc. carducci,
a'suoi preghi dileguare un temporale con una gran pioggia, fra nubi lampeggianti.
forza] da tutti gli orizzonti come una legione di uragani, aumentata di mille
lampeggiante riso e lieto sembiante, d'una piacevole novella fece risposta. b. tasso
6. che spicca, che risalta (una dote, una qualità).
spicca, che risalta (una dote, una qualità). c. dati
il quale con infiniti tuoni e lampi menò una guazzosa e grossissima pioggia; e tuttavia
-ant. mandare, scagliare lampi (una divinità, anche con riferimento al dio
di giunon lampeggia, / quando prepara una gran piova o grandine. -per simil
resta. -ant. bruciare (una sostanza chimica). bruno, 3-276
alcuna volta si vedea sboccare nell'aria una gran quantità di vapori e di fiamme,
targhetta dell'ascensore, sembrano numeri d'una scala termometrica che registri il crescere d'
scala termometrica che registri il crescere d'una febbre fulminea, impossibile e lucidissima.
lampeggiare dell'acqua fui travolto improvvisamente da una fuga ruinosa. -emettere con i
. i. frugoni, i-12-49: veggio una bella fortunata aurora, / signor,
e selvaggio / pur lampeggiar ne l'una e l'altra stella / scorgo fra l'
sbattuto e abbacinato di margherita lampeggiò d'una gioia speranzosa. nievo, 338:
pupille lampeggiavano d'insofferenza, sdegno, una punta di disprezzo. -sostant.
, ma vivo degli occhi, indicavano una forza di corpo e d'animo che sarebbe
, 6-184: sostenne la sfida con una voce così decisa e un così luminoso lampeggiare
donna bella; / s'io miro l'una e l'altra chiara stella, /
/ e gli lampeggia il cor com'una stella. -ravvivarsi. brignole
25: ogniqualvolta udiva i suoni di una fanfara o vedea sventolare una bandiera, o
suoni di una fanfara o vedea sventolare una bandiera, o lampeggiare una camicia rossa
vedea sventolare una bandiera, o lampeggiare una camicia rossa di garibaldino, diventava pallidissimo.
sull'orizzonte politico, perché non ebbero una costituzione ordinata a formare continuamente degli uomini
era lampeggiato improvvisamente e gli aveva messo una smania, una palpitazione. slataper,
improvvisamente e gli aveva messo una smania, una palpitazione. slataper, 1-50: sotto
embrionale e poi si direbbe che trova una più ricca e appropriata espressione. 8
che sol da'suoi begli occhi usciva / una donna che in mezzo a quel lampeggia
era la prima volta che vedevano giungere una signora come quella, la cui bellezza
cinghiale] / arriccia il pelo, e una terribil luce / lampeggiando dagli occhi,
: i pianeti e le sfere, ad una ad una, / lampeggiare vittorie al
pianeti e le sfere, ad una ad una, / lampeggiare vittorie al duce invitto
l'atteggiamento (un forte sentimento, una disposizione dell'animo). sanleolini
. pavese, 10-70: ma quando una è lì per scherzare / a parole,
spiedo, facendovi colare lardo avvolto in una carta e sciolto in fiamma. =
di scarsa illuminazione ambientale; funziona mediante una lampada lampo, che può essere espulsa
modelli più moderni e perfezionati, mediante una lampada alimentata da un generatore elettronico di
orizzonte. bacchelli, 1-ii-90: in una grande distanza brontolava il tuono,.
il fragore, ritornano col guizzo di una cosa luminosa e coll'eco brontolone di
cosa luminosa e coll'eco brontolone di una frase, di un inciso, di un
, iii-332: come vede il lampeggio di una discussione sul serio, ti pianta e
solo un lampeggio di lenti, / quasi una gibigianna che tagli la foschia.
. bellori, iii-7: in una delle scodelle vi dipinde l'eterno padre,
, e rarità, portate dalle indie: una co lonna e una tavola
: una co lonna e una tavola d'alabastro molto trasparenti; un
accenditoio, e dopo averli ficcati in una guaina di tela cerata, se ne è
uno che si diverta a tener in mano una grossa mazza. -figur.
opinione pubblica da soccorrere? ed ecco una congiura... a organizzare una strenna
ecco una congiura... a organizzare una strenna, un album, un giornale
gas ed elettrica, sono sostenuti da una colonnina infissa sul piano stradale. -lampione
tela ». guadagnali, i-i-291: una sera bruna bruna /... /
nel balcone, /... / una femmina affacciata. guerrazzi, 2-548:
mi trovo, vapora e fumiga come una concimaia. la nebbia sale, turbina
lampionaccio appeso alla volta sparge d'intorno una luce funerea e tanto fioca da non
. nievo, 619: giunsimo ad una porta fra due colonne che pareva d'
nel vestibolo, mi guidò fino ad una stanza donde usciva un lamento come di
greci o italiani han costruito in onor mio una specie d'arco trionfale che stasera s'
apparecchi di illuminazione destinati al servizio di una stazione ferroviaria, di una miniera,
servizio di una stazione ferroviaria, di una miniera, di un'officina; lampionista
con lunghe pertiche illuminate in cima da una fiammella palpitante come una farfalla, andavano
illuminate in cima da una fiammella palpitante come una farfalla, andavano di fanale in fanale
nazione, in genere destinati al servizio di una stazione ferroviaria, di una miniera
di una stazione ferroviaria, di una miniera, di un'officina.
che attraversa le nubi e talvolta scocca fra una nube e il suolo (e
e il suolo (e si configura come una linea che a volte si biforca
o si ramifica e può avere una lunghezza fino a io km). -per
di circa io cm di diametro che segue una traiettoria estremamente irregolare e spesso si
estremamente irregolare e spesso si esaurisce con una forte esplosione. boccaccio, i-293
il quale con infiniti tuoni e lampi menò una guazzosa e grossissima pioggia. fausto da
.: per rappresentare la sensazione di una luce vivida, improvvisa, intermittente o
vivida, improvvisa, intermittente o di una rapidità estrema. dante, par.
/ al balenar de'lampi / di una tonante festa, / che da l'alpi
che nasce dalla rima, qualificando l'una di splendor durevole, l'altra di
dentro le arcate al mondo ascose / d'una lanterna spenzolata il lampo. graf,
cecità / della mia anima tremante / una confusa e torbida reminiscenza / di quel che
un lampo di fuoco, a guisa d'una girandola. g. b. adriani
33: un lampo rischiarò il sentiero, una palla fischiò all'orecchio del giovane.
inefficace che fanno i fiammiferi strofinati su una scatola umida. pavese, 9-30: un
: un lampo da quella finestra e una gran detonazione... zittì tutti
, 27-20: quivi un dragone, come una balena, / dalla bocca e dagli
elettrico, che mi sparse lo spirito d'una luce nuova e mi scosse tutte le
nievo, 771: avrai osservato che una vera giocondità naturale e continua non l'
che, trovando più tardi da sé una via tutta sua, doveva dare alla letteratura
tua nutrice. d'annunzio, iv-1-26: una specie di terrore ansioso, come s'
come ci disse, un lampo e una visione de'suoi giocondi anni di salute.
cavallo che gli era stato requisito, una bellezza, un fuoco, un lampo.
più tremendo, inevitabil lampo: / una gonna d'acciar fino e sottile / al
noi che un lampo, cui successe una notte più tempestosa. giraud, 2-152:
bisogno enorme di farmi voler bene da una donna. nievo, 665:
: spesso ha pensato allo spettacolo d'una città addormentata, se i muri delle
di mutande sotto alla veste sventolata da una donna nell'atto di accavallare le gambe.
, tre fotografi con le loro macchine, una a mano e le altre due sui
essenso purificato, si sveste immediatamente di una pellicella di ossido che lo copriva,
inglesi e americani. piovene, 7-249: una diversa visione di giovanna d'arco hanno
autori della rivista che si recita in una baracca eretta in piazza saint sulpice, davanti
verde e viola, stretto alla vita da una cintura elastica e chiuso fino al collo
: la storia degli * omnibus 'è una complicata scienza che io appena intravidi a
lampo 0 di tuono: per indicare una persona eccezionale, fuori dell'ordinario.
madonna di siena, 1-115: una lampulla longa in un bossolo con arliquia
involtini di pasta fritta, ripieni di una bevanda lamponata, s'alzano sul piazzale
quando vide lì presso in un solco una pianticella rigogliosa di lamponi carica di frutti
pelato, col naso rosso, e una voglia di lampone sulla guancia.
, ma la riproduzione, che avviene una sola volta nell'esistenza e provoca la
): di marzo sì vi do una peschiera / d'anguille, trote, lamprede
, 180: se n'andò ad una tabema, e comparata de certi grossi una
una tabema, e comparata de certi grossi una lampreda, e sotto 'l manto
pur per pensiero, se non che una certa custodia nella quale sta il cuore
guisa di lamprede. -parere una lampreda: avere la pelle a chiazze
berni, 122: mi levai che parevo una lampreda, / un'elitropia fina,
lampreda, / un'elitropia fina, una murena; / e chi non mel voi
del corridoio piegando il berretto basco su una zuppa di lampredotto. pratolini, 3-68
brasile, le cui larve vivono su una pianta della famiglia combretacee, dove si
', nome che i pescatori danno ad una specie di pesce di mare quasi tondo
-lana lavata a fondo: sgrassata con una soluzione saponosa. -lana feltrata: lana
che ne la riviera del mare rosso è una fontana di cotale natura, che li
delle pecore, che prima si conducono una o più volte a lavare in un
. pascoli, 1289: la donna filava una soffice spuma di lana. d'annunzio
babilonici in questa maniera due toniche che hanno una di lino insino a piedi, l'
, ix-130: avevo comperato da paride una certa quantità di lane e facevo una
una certa quantità di lane e facevo una maglia coi ferri. cassola, 6-35:
1-129: di fronte a lui sedeva una signora giovane e debole, vestita di
di lana nera, che annusava incessantemente una boccetta di sali. piovene, 6-66:
più. -stor. corporazione che costituiva una delle arti maggiori nell'ordinamento economico e
veduto a traverso a un desco / una carpita di lana di porco. comanini,
e prova? buzzi, 189: una lana d'orsi bianchi. vittorini,
che dalla voce mi parve parlasse dentro una gran lana di barba bianca.
s. v.]: 'lana', una delle parti accessorie della pianta. consiste
accessorie della pianta. consiste essa in una specie di pelo lungo più o meno
.; buona lana esprime talvolta anche una certa ironica benevolenza: v. anche
per fargli star teofilo, benché è una lana di cane. c. gozzi,
c. gozzi, 1-613: colei è una lana scutarina maledetta. ha cento amori
4-276: la dama, ch'era una lana sardesca, / al cavalier tenea
, 392: quel suo sposo, era una buona lana, è andato a milano
buona lana dell'el- vira, come una fanciulla pagana. leopardi, 1080: tutti
io, pogniamo, vi calunniassi, sarei una cattiva lana. settembrini [luciano]
iii-3-67: avevamo un servo libio, una trista lana di palafreniere, il quale
quale fece disegno di rubarsi ogni cosa una notte. c. boito, 337
mi par che noi siamo entrati in una disputa non molto più rilevante che quella
. soffici, v-5-151: già più d'una volta abbiamo notato come questa storia delle
questa storia delle modernità sia in fondo una questione di lana caprina. -essere lana
mie pecore. -essere tutti di una lana o di un pelo e di
lana o di un pelo e di una lana: essere della stessa indole, qualità
. v.]: 'esser tutti d'una lana', o simile, dicesi di
ché siam tutti d'un pelo e d'una lana. emiliani-giudici, 1-211: tutti
adamo; e però son tutti d'una ciccia, tutti di un pelo e
, tutti di un pelo e d'una lana. cantoni, 422: io non
sieno cioè d'un pelo e d'una lana. -fare d'ogni lana
quale [strada]... abitava una, dimandata la baliaccia, la quale
lana un peso. lippi, 12-14: una simil razza, / ch'ha fatto
mani un'impresa difficile, trovarsi in una situazione complicata da risolvere. berni,
affare. -come metafora sessuale: sedurre una vergine, deflorarla. aretino,
mirate, di grazia, ell'è pur una / tresca troppo gentil: messer marino
meno della lana caprina. -togliersi una lana a pettinare: accollarsi una noia
-togliersi una lana a pettinare: accollarsi una noia, un fastidio, una seccatura.
accollarsi una noia, un fastidio, una seccatura. c. gozzi, 4-84
/ che a pettinare e'si toglie una lana / da far che sudi e
capecchio per lana: dare a intendere una cosa per un'altra; imbrogliare, truffare
lana: è stolto pretendere ciò che una persona non è in grado di dare
-tutti siamo d'un pelo e di una lana: ognuno ha i suoi difetti
: tutti siamo d'un pelo e d'una lana. -venire per la
raffrontato col lanaiolo e mineralogista biellese, una povera testa. = deriv
calabria, sicilia. aggressivo, coraggioso, una delle specie nobili della falconeria; in
le lanate [si faranno] longhe una palla e due terzi: li si avvolge
avvolto a un capo per lo più da una pelle di capra, usata per applicare
insegare i commenti e il fondo di una barca; si dice 4 lanata di
insegare i commenti e il fondo di una nave, e soprattutto per ispalmarla,
, imperoché, dove temono passare, se una è tirata pel corno, tutte l'
, fremere e... fuggire con una fila di gorghi e di risucchi avidi
un amico cane, lungo la riva di una specie di stagno, intensamente verde:
specie di stagno, intensamente verde: una 4 lanca 'lungo il corso del ticino
e letter. ciascuno dei piatti di una bilancia o di una stadera.
dei piatti di una bilancia o di una stadera. galileo, 3-4-507:
, che lascia cadere un corpo sopra una lance d'una bilancia, la cui altra
cadere un corpo sopra una lance d'una bilancia, la cui altra lance è gravata
grato havvi, che quando / tutta una gente si dissolve in gioia, / quando
sottoporre a un giudizio equo, a una valutazione oggettiva e spassionata, a un
città, troverete un uomo che porta una lancèlla d'acqua. g. brancati [
tromba e il lume ascoso / dentro d'una lancèlla. landolfi, 2-92: qualcuna
corrente reggendo sul capo... una lancèlla piena d'acqua. = voce
(un elemento laminare della pianta, una foglia). d'alberti [
in punta, rappresentando la figura di una lancia. dicesi ancora di qualunque altra
, è stretta e puntuta a guisa di una lancia. d'annunzio, iv-2-1216:
il vento nelle dure foglie lanceolate d'una pianta gigliacea che si moltiplica per le sabbie
ampie lanceolate mi faceva l'effetto d'una cosa di cielo caduta, per miracolo,
zool. che termina a punta sottile (una piuma, un pelo, uno sperone
: fue dato a mirabello e a bosolino una targa e una lancetta; e feciono
mirabello e a bosolino una targa e una lancetta; e feciono danno l'altro die
e la lingua la teneva affilata come una lancetta. 2. chirurg.
2. chirurg. strumento formato da una sottile lama d'acciaio acuminata e tagliente
g. rosso, 1-15: con una lancetta si graffi [la callosità]
lingua mia un ferro medicinale, cioè una lancetta da trarre sangue. trattato delle
la marcia raccolta, tagliavi, dandovi una puntata con la lancetta, e spremi e
è convenientissimo appresso il chirurgo per aprir una vena, per tagliar un'ascesso non
, 291: un medico ordina una flebotomia et il chirurgo con la lancetta
più lunga e sottile), mentre una terza assai più piccola (lancetta dei
c. dati, 3-19: dovendo una mattina levarsi per tempo, la sera
v'è in mezzo [all'istrumento] una lancetta, la quale guidata dentro con
sommità; in cima del quale è una banderuola, che qualunque vento tiri si
n'andavo a'suoi luoghi adoperarlo con una staggia o riga assai lunga, appoggiata alla
tempo immaginando, come gli egiziani, una lancetta che ne avrebbe segnato senza fine il
in cartoni, in carta; ed è una lama lunga circa tre o quattro centimetri
ammazzarli col maglio, come si faceva una volta. 10. brunitoio a
'lancetta ', barchetta al servizio d'una grossa nave. guglielmotti, 465:
da un vecchio barcaiolo di sua conoscenza una 'lanzetta ', vi entrò con
lancétto). ant. colpire con una piccola lancia, pugnalare. p
, risalutavano, egli rinforzava ad ogn'una il belletto sul viso, facendole arrossire delle
. chirurg. incidere con la lancetta (una vena, un ascesso).
lancetta del registro che, spostata da una parte o dall'altra, serve a tendere
, strumento da taglio, corredato d'una guida detta 4 doc- cetta ',
lunga; munita a un'estremità di una punta di metallo (e anticamente anche
di altra impugnatura e talora anche di una rotellina di protezione all'altezza dell'impugnatura
ornata, vicino alla punta, con una banderuola o fiamma. g. villani
tutto il campo portato fitto in su una lancia. a. pucci, cent
le lancie, le quali fanno di una sorte di canne che appresso loro nascono,
pomposo / d'azzurro e d'oro una gran lancia eresse; / e un leardo
s. pietro in roma, costituisce una delle reliquie più insigni della cristianità.
, i-231: arei... adoperata una lancia moresca qual ferisse a due punte
si dismonta quanto è l'altezza d'una lancia lunga per una strada stretta fatta in
l'altezza d'una lancia lunga per una strada stretta fatta in spigolo nel mezzo
di un lungo manico che termina con una croce, usato per tagliare il pane
dante, inf., 31-4: una medesma lingua pria mi morse, / sì
, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, / e poi
, / ché 'l re faraldo d'una ad altra banda / vidi io passato d'
baldini, i-93: tre soldati per una via vuota svolgono in frett'e furia
della cancellata che facevano davvero pensare a una prigione. -punta dell'asta di
prigione. -punta dell'asta di una bandiera. ojetti, i-148: povere
imbianchini, fornita di un'asta e di una punta acuminata. -anche: spranga di
in creta, in gesso o in cera una specie di spatola onde e'si servono
alquanto lunga, che recava in cima una fiammella, usata per accendere i fanali dell'
pozzo '; onde 4 esser morto con una lancia da pozzo ', vale essere
18-302: attraverso l'arsura del palato una lancia di dolore gli raggiunge il cervello
armato di lancia, lo scudiero con una corta daga, due arcieri o balestrieri
ottocento venti. caroldo, lii-n-317: per una lancia s'intende un uomo d'arme
,... i quali portano una zanetta. marini, iv-119: rimessossi in
. -ramo di discendenza maschile di una casata (in quanto solo l'uomo
nelle file degl'idealisti; ma è una lancia spezzata del loro esercito. gobetti
in un gambo di ferro terminato da una punta di picca tagliente sopra i suoi
bocca di questo fiume non vedemmo più che una volta la tramontana e ne pareva molto
ne pareva sopra il mare l'altezza di una lancia. varchi, 6-431: dalle
v-869: il poeta pontano ci fa una elegante descrizione di un pescatore, il
cuora, la qual tagliata, se averà una lanza de acqua, sì che di
a pressione e spruzzato all'esterno con una certa violenza; ugello (e si
: gaspero lanci,... facendo una lancia morsa da una serpe, le
.. facendo una lancia morsa da una serpe, le diè l'anima col motto
leonardo, 2-100: uno, vedendo una femina parata a tener tavola in giostra
quando fu soldato, e nel raccontarle una battaglia dove fu prigione, fino al
con lo scudo;... a una donna casta sarebbe questo riuscito maggior supplicio
., 79: lassaron correre l'una schiera con tra a l'altra le lanze
monterappoli: trovarsi o mettere qualcuno in una condizione che non ha via d'uscita
fere e difende. -fare di una lancia uno zippolo, un fuso,
. allegri, io7: fu d'una lancia fatt'un punteruolo. brusoni,
rattopparli insieme alla ventura, facendo d'una lancia un zippolo. d'alberti [
4 un punteruolo ', vale stremar tanto una cosa grande, o per ignoranza o
. -morire di mala lancia: fare una brutta morte. odo delle
cimento o impresa. -rompere o spezzare una lancia in favore di qualcuno: prenderne
boggio è il primo che abbia rotto una lancia in favore del ministero, e,
giovanni borghini che occorresse innanzi tutto spezzare una lancia in difesa della reputazione di charlotte
della reputazione di charlotte. -rompere una lancia in qualcosa: tentare un'impresa
sopra quel chiavistello; ci voglio rompere una lancia. -rompere una o più
voglio rompere una lancia. -rompere una o più lance: compiere una o
-rompere una o più lance: compiere una o più volte il coito.
sull'acqua. bonsanti, 5-277: una lancia col gagliardetto della capitaneria sfrecciò tra
lancia col gagliardetto della capitaneria sfrecciò tra una chiatta a vapore... e
chiatta a vapore... e una barca dal fondo piatto. vittorini, 1-11
, nello stesso tempo, comandante di una lancia (rispettivamente della marina militare o
a colui che sta al timone di una lancia e comanda ai remiganti. idem
di un porto, la sicurezza di una spiaggia e simili. -ponte delle
: cannone-mortaio da trincea, che lancia una bomba-mina. c. e. gadda,
marinai smemorati, non avevamo a bordo una cima uno spago un tréfolo, magari
cima uno spago un tréfolo, magari una spilorcia! mi tolsi la cintura di cuoio
il getto è diretto sul bersaglio mediante una lancia munita di congegno incendiario; ha
lancia munita di congegno incendiario; ha una portata limitata dai 25 ai 40 m.
si compone di tre drappelli, d'una triade di mitragliatrici, d'una triade
d'una triade di mitragliatrici, d'una triade di pistole, d'una triade di
d'una triade di pistole, d'una triade di bombardette, d'un sestetto
d'un sestetto di lanciafiamme, d'una squadra di zappatori, d'una squadra
d'una squadra di zappatori, d'una squadra mista. panzini, iii-262: altre
, come lei ha detto poco fa, una caverna piena di soldati vivi con il
quella mistura incendiaria che si legava a una lancia di ferro acutissimo e si balestrava a
più cose. cellini, 4-609: [una certa casa] confina a primo
. 3. propaganda pubblicitaria di una merce, di una pubblicazione, di
propaganda pubblicitaria di una merce, di una pubblicazione, di un servizio; lancio commerciale
poligoni di tiro, che per mezzo di una molla lancia un piattello di creta o
[castagneda], i-282: mise insieme una grossa armata di giunchi, lancari
(e può raggiun gere una distanza dai 6 agli 8 km);
. villani, 11-66: gli fu lanciata una corta lancia manesca. testi fiorentini,
poi ch'ebbe così parlato, lanciò una grande asta con potenti forze nel lato del
torneare, tener un passo, combattere una sbarra, [il cortegiano] sia bono
102: la guerra è intorno ad una palla enorme, / che si lancia col
lontano da qui abbiamo lanciato a mare una gran croce commemorativa, sul punto esatto in
9-117: mentre che quivi si combatte dall'una, e dall'altra parte con artiglierie
il quale, dopo di aver compiuto una immensa rivoluzione, dopo di aver con quasi
la vanno isminuzzando, e mai ne perdono una che non lancino la fantasia al dove
tirarla. -imprimere a un veicolo una forte accelerazione che consenta di raggiungere e
marinetti, 2-i-432: volevamo lanciare in una conflagrazione mondiale la nostra razza.
. c. bini, 19: da una parola che mi lanciaste amarissima l'altra
'ingiuriare ', o 'dire una ingiuria ', o * fare un'offesa
lx-189: si passeggia sotto le finestre di una ragazza che piaccia, lanciando sguardi.
svevo, 6-6: gli dissi se ancora una volta mi lanciava insolenze, gridava o
675: come un singhiozzo d'acqua in una canna / lancia un vagante uccello strani
lanciava verso il ciel la punta, / una palla nimica avea d'un colpo /
degli atei per il 1881 'e una * venere sacra ', scelta di
. nel linguaggio dell'informatica, attivare una macchina o un programma. 8.
dire'che cavasse / del suo turcasso una saetta d'oro, / e 'l cuor
crudeltà d'amore. -assol. scagliare una lancia. lancia, i-179: d'
con un impeto furibondo si lanciò con una lama, e la sprofondò nel ventre
buttarsi (per terra o anche su una sedia, su un letto, ecc.
, 1-499: riprese il suo posto in una macchina che si lanciò sull'asfalto nitido
a lanciarsi. tarchetti, 6-i-571: una fatale avidità di lanciarmi nell'avvenire mi ha
con zelo a un'attività, a una carriera. di giacomo, ii-856:
emanuellì, ii-106: si lanciò in una spiegazione assurda. 14. rifl
la luna vi diffondeva [nel bosco] una luce viva e malinconica, i luppoli
, che, mediante l'esplosione di una cartuccia, è in grado di lanciare
costa, mediante un proiettile speciale, una sagola in caso di salvataggio, di
colpo di lancia; ferita prodotta da una lancia. albertano volgar.,
187-95: -e'ti si vorrebbe darti una coltellata nel volto. -e que'rispon-
io mi è stà dato... una lanzada in uno brazo, ma in-
vicino, / or a traverso mena una lanciata. sozzini, 127: ebbe nelle
. sozzini, 127: ebbe nelle schiene una lanciata mortale. cravaliz [gòmara]
sapete, rispondete, a chi ha una scintilla di amore e di stima del crocefisso
. ant. distanza a cui può giungere una lancia scagliata; spazio che intercorre fra
giamboni, 7-172: quegli che asseggono ad una lanciata di lungi fanno una fossa,
asseggono ad una lanciata di lungi fanno una fossa, e questa non solamente di vallo
lanciata2, sf. carico di una lancia; barcata. = deriv
, i-4-196: sicché non avrà scorsa una facciata, che, battendo il piede in
il libro sarà balzato di qui colà sopra una tavola, aperto o chiuso, come
a bambù una chioccia, soprattutto per via di quel collo
dalla celr lula di miele / di una sfera lanciata nello spazio. manifesti del
distrutti. 3. spinto da una forte accelerazione iniziale che consente di raggiungere
in aperta campagna. -scattato in una corsa a piena velocità (una persona
-scattato in una corsa a piena velocità (una persona). e. cecchi
di libertà. camminava come lanciato da una forza leggera. 4. proteso
il lago. savarese, 138: una via immensa... sembrava lanciata
nemico, gli prescrivevano [al tasso] una simile cautela. de sanctis, ii-15-140
, ben lanciato, rimane incancellabile in una debole immaginazione. marinetti, 209:
futurista '. bonsanti, 4-399: non una supposizione lanciata lì, in mancanza di
la barca s'allontanava. udimmo ancora una volta quelle sconsolate parole, lanciate come
bruscamente, spinto, lasciato cadere in una determinata situazione o condizione. guerrazzi,
occasioni nel giro di tre giorni per una ragazzina senza testa lanciata alla disperata attraverso
-infervorato (in un discorso, in una discussione). landolfo, i-615:
d'attività; portato al successo (una persona). frateili, 5-120:
del mestiere, e già lanciato, pagano una miseria. 9. sport.
, i quali facendo stare attaccati ad una corda, procurano che arrivino giusto nel
-letter. ant. che impugna una fiocina. imperiali, 4-309: con
è chi sostiene che nelle pubbliche dimostrazioni una pompa lanciatrice di pura acqua di fonte
acqua di fonte faccia più paura d'una mitragliatrice. -figur. che rivolge
chi effettua lanci di selvaggina per ripopolare una zona. l. ugolini, 136
ci avviammo in comitiva alla carrozza. una figura dei lancieri, in movimento.
rammentare alla signora marchesa, che mi deve una quadriglia?... -impossibile,
e tuttavia molto più divertente, quasi una polka. si finiva con i 'lancieri
]: 'lancinante', che trafigge come una lancia. epiteto dato a una certa
come una lancia. epiteto dato a una certa sensazione dolorosa analoga a quella che
quella che farebbe provare la penetrazione di una lancia, di qualche lancetta o di
che annunzia la formazione della marcia in una piaga e quello di cui si riferisce
animo, ferendolo con un'acutezza e con una violenza profonde, sconvolgenti, quasi insoffribili
il pensiero si trasmetteva al foglio con una specie di dolore folgorante, con una specie
con una specie di dolore folgorante, con una specie di significazione lancinante. tecchi,
significazione lancinante. tecchi, 12-76: con una chiarezza lancinante, aveva il senso di
balzo, salto, guizzo (di una persona o di un animale).
il damigel irato / senza alcun fren come una bestia pazza / per abbracciarlo; il
. n. villani, i-1-5: d'una corda sottil questi sospesi / e con
, sopra acute roccie; / e d'una in altra egli balzava, pari /
matteo correggiaio, 27: tre servi d'una donna vanno ad ella, / tal
sia venuto all'anima mia un lancio, una vigoria, quale in pochi si trova
quale l'atleta deve lanciare, mediante una particolare tecnica, il più lontano possibile
nel proiettare a distanza l'esca mediante una lunga lenza avvolta a un mulinello fissato
lenza avvolta a un mulinello fissato a una speciale canna [canna da lancio).
, 1-69: lancio:... una discesa dall'alto con paracadute. la
6. ferrov. spinta impressa da una locomotiva a un carro o a un
lavori di scavo... e di una grande pista di lancio per gli aeroplani
qua le bozze, guardi, mandatemi una settimana prima, per il lancio! soldati
-edil. messa in opera di una struttura prefabbricata in cemento armato o in
11. venat. liberazione di selvaggina in una zona di ripopolamento. -anche: liberazione
cui, nei tubi termoelettronici, si verifica una corrente anodica (corrente di lancio)
il passare di tutto lancio a cavalluccio una buona larghezza d'acqua. g. capponi
però con una semplice occhiata arrivar di lancio ad intendere
lancio il cuore e la fantasia con una mossa grande, imperiosa. capuana,
eppure magicamente accessibile, quieto come in una pittura, un noto cantuccio,.
crusca]: un ferro medicinale, cioè una lanciuòla da trar sangue. cavalca,
: si volle segnare non pur da una vena, ma da tutte, non d'
ferita quasi in un giorno. piglia una erba chiamata lan- ceola, la quale
ferri delle lance, sia altro che una certa spezie di piantagine. montigiano, 174
e di balestra e lancioni, tutti ad una voce gridando: -alla terra, alla
d'arco, a cogliere col lancióne una lepre, un cervo, un cinghiale.
lei il lanciotto: di modo che pareano una spedonata di anime dannate, le quali
ch'aveva, il famiglio presentò a nicolò una lettera. commedia di dieci vergine,
egli aveva prima. = da una voce giapponese. lanciuòla, v
è ricoperto più o meno fittamente da una vegetazione erbacea fra cui predominano le eriche
sabbiosa o paludosa (e spesso contiene una notazione di desolazione, di abbandono, di
, inf., 14-8: arrivammo ad una landa / che dal suo letto ogni
293): la campagna coltivata moriva in una sodaglia sparsa di felci e di scope
): la campagna colta moriva in una landa di felci e di scope].
, 6- ii-268: i dintorni sono una specie di landa, una pianura sabbiosa
i dintorni sono una specie di landa, una pianura sabbiosa ed estesissima, tanto poveramente
gelsi intisichiti. panzini, iii-393: era una landa malsana, dove pascolavano le bufale
un cerchio senza un albero, senza una casa che interrompesse la monotonia sconsolata.
ha scorto che un deserto senza limiti, una landa senza osasi, senza acqua,
, 5-148: i pensier miei / sono una landa desolata e scura. sorsi,
ore fa, la mia anima era una landa arida, secca, gelata; ma
ma, da quando scrivo, è una plaga piena di fiori, di tepore e
, che finora m'era sempre apparso una landa di noia, d'un tratto stasera
ombra del suo quartiere: e gli parve una landa plumbea, stagnante, ricoperta dalle
mi parea / donna vedere andar per una landa / cogliendo fiori. buti,
buti, 2-654: 'donna veder andar per una landa', dice che li parea vedere
dice che li parea vedere andare per una via fiorita a modo d'uno bel
fiorita a modo d'uno bel prato una bella iovana. matazone da caligano,