parole, per gravare il keplero d'una troppo crassa ignoranza. monti, v-154:
è tanto iniquo quanto assurdo il gravarne una popolazione. -rifl.: incolparsi
e vi gravo... di una doppia azione di grazie. carducci, iii-
l'amore già predetto, di dire una volta tutto putido de'morti. caro,
, esagerare; aggravare, peggiorare (una situazione, un fatto); rendere prolisso
opera); rendere più arduo (una difficoltà). giovanni da samminiato [
s. bernardino da siena, 172: una cosa piccola la gravano tanto..
40-iv-525: li gravò... d'una grossa multa in danaro. galanti,
piani. alvaro, 9-41: riconobbi una donna che conoscevo, rivedevo...
.. il modo di gravare su una gamba e di gittare indietro la testa
giù gravar. bontempelli, 8-46: era una massa sorda, una luce ferma,
8-46: era una massa sorda, una luce ferma, che gravava in giù,
e le abitudini della mia vita di una volta hanno ancor oggi l'aria,
c. e. gadda, 330: una perplessità, un impaccio, pareva gravare
divieto di caccia. 12. esercitare una pressione fiscale, per lo più troppo
rappreso (per lo più intorno o sopra una ferita) o coagulatosi all'interno di
per estens. coagulo che si forma in una sospensione non ben amalgamata; piccola massa
francesco di vannozzo, 21: ho compilato una canzon sfacciata, / porgendo del mio
sfacciata, / porgendo del mio vento una soffiata / a sti grumi di penne
saldarsi insieme dei pallini di piombo di una cartuccia che in tal modo vengono a
che in tal modo vengono a formare una palla e si spingono più lontano della
grumétto di lire, certo che l'è una tentazione di pigliar selo.
. a. cocchi, 4-1-26: prendere una tazza di brodo sottile di vitella bollitovi
faldella, 6-265: vide in fondo una giovane paesana, che rastrellava i grummoli
ha fiori riuniti in masse compatte (una pianta). salvini, 21-91:
d'un appestato, della marcia d'una pustola, delle grumosità d'una fogna
marcia d'una pustola, delle grumosità d'una fogna, entra in tutte le case
marchi, i-856: traeva dalla crusca una cordicella nera, grumosa, grossa come il
mento tutta la faccina non era che una informe cartilagine grumosa. moravia, i-i54
un'impuro animale o lo stridore d'una carrucola? n. villani, 4-55:
. - significato gruppale: detto di una teoria quando è interpretata nell'ambito della
algarotti, 3-43: sontuosi edifìzi sull'una e l'altra riva del fiume,
io non ci fo che un piedestallo con una rovina bassa e qualche pilone, a'
qualche pilone, a'quali faremo legare una fìluca, che potrà di poi co'suoi
gruppate nella sua mano rispondevano ad una delle funzioni della vita italiana. gruppeggiante
bocca la ripigliava e, fattovi suso una ricerca ed un cotal gruppetto di note
gruppetti, gli arpeggi si succedevano con una precisione, una rapidità, una scorrevolezza
arpeggi si succedevano con una precisione, una rapidità, una scorrevolezza ammirabili. montale
succedevano con una precisione, una rapidità, una scorrevolezza ammirabili. montale, 5-37:
alberi passavano dietro il vetro. poi una casa rossa; poi un gruppo di
: alla luce della fiammella vidi non una o due ma interi gruppi di cimici
dentro al quale mi trovavo, spinto da una gelida brezza di ponente, si allontanò
di mali, che mi gettarono in una grande apprensione. de marchi, ii-1-317
sociale o culturale, o associate per svolgere una determinata attività, per tutelare un interesse
.. non sentiamo il bisogno di creare una famiglia. piovene, 7-381: si
, un giovane militare ricco ed ammogliato, una donna bella, casta e leggitrice,
personali ed emotivi reciproci, caratterizzato da una determinata condotta (che si fonda sulla
coscienza, n. 8), con una struttura interna più o meno salda (
gerarchie preesistenti, che esprimono, secondo una propria dinamica interna [dinamica di gruppo
interna [dinamica di gruppo), una propria morale, un proprio obiettivo e
genuini princìpi ispiratori, intendono condurre una propria azione autonoma, che non si trasformi
o capogruppo (e se questa è una società finanziaria, il gruppo riveste un
un lavoro materiale o intellettuale, conducono una ricerca, ecc., la cui
ho tratto la convinzione che solo in una solidarietà di gruppo la vita acquisti significato.
o di individui che hanno in comune una o più caratteristiche. -bot.
sistematico (per cui può designare indifferentemente una classe o un ordine, una famiglia
indifferentemente una classe o un ordine, una famiglia, una specie o una sottospecie)
o un ordine, una famiglia, una specie o una sottospecie). -chim
, una famiglia, una specie o una sottospecie). -chim. insieme di
). fracchia, 555: sorge una discussione se l'avaria,...
un complesso topografico unitario e che conducono una tattica strettamente collegata. — gruppo operativo
: distanziare il grosso dei concorrenti mediante una fuga. -rientrare nel gruppo: raggiungere
di cime (e più gruppi formano una catena); rilievo che sorge più
gruppo di brenta... scorgo una statua di donna giacente sopra un sarcofago
altro modo, concorrono all'esecuzione di una medesima funzione e vanno considerati insieme.
, con lo scopo particolare di alimentare una rete di utenti nei luoghi privi di collegamento
a sua volta è destinato a eccitare una o più macchine elettriche di maggiore potenza.
). -gruppo dimetrico: caratterizzato da una direzione angolare che non equivale alle altre
i greci, o, come noi, una ricercata, sonando un qualche bel gruppo
lo scopo di tramandare il ricordo di una riunione familiare, di un avvenimento vissuto
vasari, i-699: sopra la corazza ha una clamide rossa affibbiata con un gruppo dinanzi
sorca] un feltro, mi guastò una pelle / di vacchetta, ove fe'mille
450): gli presentò un gruppo e una lettera di quel signore, la quale
lettore che vegli troverà anche qui non una chiara dimostrazione dell'assunto, ma un gruppo
poi meglio l'autore, come ella era una cosel- lina povera semplice e spogliata di
far ridere. cini, 33: una favola / d'argumento gentil, con un
; un gruppo dentro le fauci, e una mano che mi preme e mi affanna
nel cuore. dossi, i-308: già una tranquilla contentezza le stillava nelle vene,
ira, azzannò le corde e d'una cadenza le strappò. 16.
ci ha... fatto gustare come una cosa ghiotta quel gruppicino di vermicciuoli fetenti
dir così, gruppoloso, chiuso dentro una gran massa di cristallo. = deriv
: la ragazza era bruttina, ma aveva una bella voce, e doveva avere anche
s. bernardino da siena, 418: una femmina a quello modo mai no pensarà
palazzeschi, 7-226: si contentavano di una vita modesta e riservata, paghe di
e della copella altro non rimase che una esecranda avarizia, una detestanda ambizione.
non rimase che una esecranda avarizia, una detestanda ambizione. = da crogiolo,
. sacchetti, 158: questa è una frasca / ed una frottola / che
158: questa è una frasca / ed una frottola / che egli ha la colottola
gadda, 6-246: scarmigliata e discinta, una scopa a mano, cui precorreva adeguato
sana. = deriv. da una voce indigena del messico. guàccio
foglia scoperta da mutis, appartenente a una pianta che merita un genere nuovo,
dallo spagn. guaco, deriv. da una voce indigena dei chontales del nicaragua.
un'unghia basale che si prolunga in una ligula (e finiscono con sfrangiature
guado * (che dà anch'esso una materia colorante). guada2,
pesca con borsa profonda, sostenuta da una lunga pertica e assicurata da un semicerchio
un semicerchio di legno o metallo e da una lunga corda; serve a pescare lungo
ottenere un utile, un profitto, una remunerazione (mediante un lavoro,
remunerazione (mediante un lavoro, una prestazione, un commercio o un'attività in
i'vo'che tu / m'aiuti scorticare una bestiaccia, / e guadagni la pelle
goldoni, vii-105: quando ho fatto una calza, che arrivo a guadagnare?
mezzi di sostentamento (un mestiere, una professione, un lavoro in genere)
, 4-27 (ii-807): fece vendere una parte de 11 suoi beni e mettere
re piero avesse guadagnato d'aver evitato una grossa spesa. gemelli cateti, 2-i-171:
non dà requie (un sentimento, una passione, ecc.). monti
mia. marradi, 33: perché una cupa, inesorata, immane / malinconia sul
stato sbrigato; inevaso, pendente (una pratica, un processo).
3. ant. lento, incerto (una pronuncia). biondo, xlv-133:
questa perfezione che io credevo solida come una torre e, invece, era fragile come
la sua opera voluttuosa. è come una rivincita ch'ella si prende su la
. moravia, iv-292: è sempre una viltà abusare dell'inesperienza d'una ragazza.
sempre una viltà abusare dell'inesperienza d'una ragazza. -in senso concreto:
suono in sentimento e in imagine, una sola è per me inesperi- mentata e
e vacua, a me più sconosciuta che una sorgente nell'himalaya o una statua colata
sconosciuta che una sorgente nell'himalaya o una statua colata a picco nel mare di
. a chi coscientemente si avvale d'una inesperimentata debilità de'ragazzi da insufflare nelle
fingessi credere in me, a fare una non sincera confessione. idem, 4-238
... rimasta poi sola con una giovine contadina inesperta, non pensava più
. non sapeva concludere se quella fosse una giornata calda o una delle solite al
concludere se quella fosse una giornata calda o una delle solite al fronte. saba,
, 6-36: il giovane tirò fuori una sigaretta. ma doveva essere inesperto,
sp., 35 (610): una accorreva alle grida di un bambino
prendeva, e lo portava vicino a una capra che pascolava a un mucchio d'
al fine appiattatosi nel vile abituro d'una schiava, dove, acciecato dal timore
di perizia nello svolgere un'attività, una professione, un'arte, un esercizio
fecero trarre a un toro e a una giovenca... e condussero a
a quell'aratro improvviso posero per vomere una prua. 3. per estens
sull'inesperto piè. -impacciato (una persona). palazzeschi, 3-23:
alle prime armi (un mestiere, una professione). b. croce,
. ant. inaspettato, inatteso (una persona, un fatto). giovio
inestinguibile, irriducibile (un sentimento, una passione). donato degli
può essere espiato (un peccato, una colpa, un delitto); inemendabile
al re truce del mare / per punire una colpa inespiabile. landolfi, 8-88:
un rimorso senza nome, come d'una colpa inespiabile, mi stringe il cuore.
è stato espiato (un peccato, una colpa). papi, 4-39:
, la sete, un desiderio, una passione). f. villani
], 259: alcuni muoiono per una assidua avidità di fame, la quale è
, 24 (416): era una storia che nessuno la conosceva tutta; e
era questo sito,... per una omissione inesplicabile del generale francese, custodito
, e le scendeva quasi liberandomi da una inesplicabile soggezione. manzoni, pr. sp
era stato portato lì per forza da una smania inesplicabile, piuttosto che condotto da
vita di frivolezza e di fatuità: era una sensazione inesplicabile. borgese, 1-270:
di rimorso di non aver potuto darle una parola di amore e di consolazione. luzi
loro detrimento. brusoni, 6-33: una infelice donzella, dannata contra sua voglia
. desideri, lxii-2-v-161: vi è una inesplicabil molteplicità di lane molto bianche,
totale nella visione della realtà, a una nuova filosofia, che rimase inesplicata,
può esserlo con difficoltà (un luogo, una regione, ecc.); impervio
stato ancora esplorato (un territorio, una regione, ecc.); che
accompagnato da gesti che danno alle parole una specie di virtù magica, stregonesca.
consapevole di custodire nello scrigno della memoria una folla di fantasmi possibili, virtuali che
erizzo, 1-31: ponevano i platonici una ultima, separata e non partecipante cagione
b. croce, ii-5-353: che una siffatta idea della storia dell'arte sia
73: la donna lo guardava con una faccia inespressiva. -insignificante (una persona
con una faccia inespressiva. -insignificante (una persona). comisso, vi-205:
persona). comisso, vi-205: una signorina inespressiva dominava stridula.
sé, fino ad oggi inespressa, una sproporzionata ambizione? g. raimondi,
luogo all'obiezione: che si tratti di una critica del- l'inespresso, di una
una critica del- l'inespresso, di una storia dell'inesistito, di un'astratta
sentimenti, il proprio mondo fantastico (una persona, un artista). — anche
consolazioni dell'aglaura diffusero sui miei dolori una dolcezza inesprimibile. d'annunzio, v-1-231
pronunciare isolata- mente (un suono, una vocale). leopardi, i-869:
delle armi (un luogo fortificato, una città, ecc.).
: chi così estimerà, piglierà pure una grandissima consolazione del fatto, cioè che
e spianare. pulci, 19-170: era una torre di mura sì grossa /.
fortezza. machiavelli, 354: io fo una città, così ordinata, al tutto
,... conobbe infine essere una fortezza inespugnabile per oro. cesari,
non può essere intaccato, scalfito (una pietra, un metallo). c
o minacce; inviolabile, incorruttibile (una persona); irremovibile. boccaccio,
, tenace, saldo, incrollabile (una virtù, un sentimento); che non
18-95: voi vi potete vantar di avere una donna di pudicizia e di costanza inespugnabile
. persuaderla ad aprirsi con me, incontrai una ostinazione nuova ed inespugnabile.
7. irrevocabile, inappellabile (una sentenza, una decisione).
irrevocabile, inappellabile (una sentenza, una decisione). cavalca, 19-349:
. galileo, 3-1-142: oh come bene una verità si accorda con l'altra,
non deve essere eliminato, soppresso (una parola, un errore). -
inaridire; perenne (un fiume, una fonte, il mare, ecc.)
diventa secca, che non appassisce (una pianta). - anche al figur.
esteso ad altri (un diritto, una prerogativa, ecc.). =
impossibilità (per un diritto o per una prerogativa) di essere esteso ad altri.
.., sia egli un'ipotesi di una sostanza inestensa, che sotto corpi disuguali
varchi, 23-229: tu compri dal medico una cosa inestimabile, la vita e la
in paese nuovo e occupazione nuova, avere una famiglia buona ed amica è vantaggio inestimabile
inglesi... accumulato vi avevano una inestimabile quantità di proventi antillesi. settembrini,
né pochi né pazzi studenti, ma una moltitudine inestimabile di gente di ogni condizione
— ant. infinito, immenso (una qualità, un attributo divino).
3-4 (ii-272: l'abito fatto in una viziosa usanza penso che...
sentivo parlar di lui, subito mi veniva una stizza inistimabile. b. minerbetti,
si potesse ottener questo tesoro, mi parrebbe una felicità inestimabile. botta, 5-50:
il sole sopra la luce, in una certa maniera inesplicabile, ed inestimabilmente più
, valutato; che non ha ricevuto una stima in prezzo, in valore. -al
può spegnere; che arde perennemente (una fiamma, un incendio, ecc.)
che non può smorzarsi o attenuarsi (una fonte luminosa); inesauribile. —
, [la saetta] v'accese una fiamma, secondo il mio avviso, inestinguibile
si riesce a sedare, interminabile (una guerra). giannone, i-ii-n:
costante, incrollabile (un sentimento, una relazione); tenace, implacabile (
vi si vede per tutto un'anima, una vita, un movimento inestinguibile.
viso. -ininterrotto, continuo (una melodia, un canto).
, che non si attenua (una fonte luminosa). - anche al figur
può estirpare, svellere, sradicare (una pianta, una radice). -al
svellere, sradicare (una pianta, una radice). -al figur.:
ignoranti, gli scherzevoli, gli adulatori sono una genìa inestirpabile. borgese, 1-373:
(un nodo, un groviglio, una matassa). — al figur.:
soluzione, insolubile (un dubbio, una questione); complicato, confuso,
; complicato, confuso, imbrogliato (una situazione, una faccenda); insuperabile,
confuso, imbrogliato (una situazione, una faccenda); insuperabile, insormontabile (
faccenda); insuperabile, insormontabile (una difficoltà); irrimediabile (un errore
talmente intricato o avviluppato da non consentire una via d'uscita (un labirinto,
via d'uscita (un labirinto, una foresta, ecc.); tale da
, da sviare (un sentiero, una strada, ecc.); che costituisce
173: ci van tessendo intorno una prigione inestrigabile come i ragni alle mosche
queste cose fortuite, s'ha acquistato una grande et inestricabile occasione di perturbazioni.
varchi, 22-9: essendosi al tempo d'una grandissima fame e carestia posto un dazio
giannone, i-163: deilingio volle distenderne una ben lunga dissertazione con intento di confutare
iddio a dell'oro e l'uomo a una statua dorata. carducci, iii-12-150:
su me. landolfi, 8-151: una puntigliosa pazienza, solo dell'animo,
o scarsezza di attitudine per una determinata attività, lavoro, genere di
un arsenale eguagliava la inettitudine a dirigere una squadra. b. croce, iii-26-312:
iii-26-312: ogni specificazione di attività produce una correlativa inettitudine o desuetudine in altri modi
). che è privo di attitudine per una determinata attività pratica o intellettuale; che
, svolgere certi compiti, comportarsi in una certa maniera, ecc.
. lambruschini, 4-196: ne hai una donna applaudita forse e vagheggiata da que'
si trova nella temporanea impossibilità di svolgere una certa attività, di eseguire un determinato
un determinato lavoro (a causa di una malattia, di un incidente, o
(1-68): prese... una mutola e sorda per fantesca, ma
-ant. importuno, impertinente (una persona). berni, 65-17
ha nerbo, / ed il gesto diventa una saetta. 8. zool.
, che non ha ricevuto risposta (una lettera, una domanda); che
non ha ricevuto risposta (una lettera, una domanda); che non ha fatto
corso, non è stato sbrigato (una pratica). fu. ugolini
c. e. gadda, 6-239: una domanda precisa del maresciallo rimase inevasa.
argomento,... inevitabile in una simile concezione materialistica del racconto. -sostant
perpetuamente fanciullo. angelini, 1-62: una massa di capanne miserabili, biancastre e
quando o dove non si vorrebbe (una persona). tommaseo [s.
30-308: la necessità, l'inevitabilità di una nuova e più ampia sintesi predominano ogni
, porta a concludere all'inevitabilità d'una completa fusione dei cechi e degli slovacchi
il risultato, ritenuto ormai acquisito, di una gara, di una competizione, di
acquisito, di una gara, di una competizione, di un incontro, ecc.
ser giovanni, 47: cominciò con una bocca piccina masticare certe inezie. canteo
parrà un'inepzia; la vostra eloquenzia, una balbuzie. menzini, iii-101: precipitosa
ingegni italiani giudicano la 4 frusta 'una censura composta di pedanterie, d'inezie e
pananti, i-307: ma non è una vergogna che un dottore / che fu
inezie gramaticali, e la gramatica è una fanciullagine che si dà appunto da studiare
, xiii-187: talvolta, avviene che una vita intera sia cambiata da un'inezia.
molza tutto infaccendato per trovar casa per una signora, venuta di fresco, de
famigliari di corte, infacendati chi per una cosa chi per un'altra, non aveano
le stelle, mandandosi la luce l'una all'altra, si manifestino i loro secreti
precisamente e chiaramente dicono i greci in una. = voce dotta, lat
concetti o sentimenti (un discorso, una parola, ecc.). moniglia
. del tufo, 50: una zuppa ben fatta a la franzese /
2. per estens. avvolgere una persona con panni pesanti (coperte,
applauda? montale, 3-270: quando una nuova spruzzaglia di neve lo infagotta [
essa s'infagottava con mille robe l'una sull'altra. cassola, 8-32: qui
scialle. 3. adattarsi male a una persona, stare addosso in maniera goffa
o alla vita (un abito, una veste). - anche assol.
, più complicato (e può implicare una connotazione negativa). guerrazzi,
francesco. milizia, vi-385: forse una delle principali cagioni della differenza tra la
stavano ad aspettare. ve n'era una, infagottata malamente dentro un abito di
5-263: come si fa a trovarla in una città tutta nera, dove le chiese
le vesti, ella non avesse celato una parte del corpo ma un pacco ingombrante
panziera, 1-45: mostrandomi per una infallabile verità..., che
ci porrà innanzi [la prudenza] una infallabil regola e una sempre ferma e
[la prudenza] una infallabil regola e una sempre ferma e determinata ragione d'amar
; sincero, certo, indubitabile (una promessa, un patto, ecc.)
temperamento sono un tesoro inesauribile, e una promessa infallace di contentezze? 2
nel tempo dei gran caldi: facciasi una fossa cinque piedi profonda e cinque lata,
in mente solo a chi abbia una concezione cannibalesca della vita. 2
l'albero di penitenzia, se l'una di queste infalla, l'armadura è
valente, capace nel suo campo (una persona). dante, inf
anime in cui il suo sguardo profondo scoprisse una forza. borgese, 1-54: nelle
-preciso, centrato (il tiro, una traiettoria, una fucilata).
(il tiro, una traiettoria, una fucilata). chiabrera, 1-i-60:
conduce a buon fine, che costituisce una guida o un mezzo sicuro per raggiungere
sbagliare in chi se ne vale (una regola, una norma, ecc.)
chi se ne vale (una regola, una norma, ecc.). fra
: più infallibil regola debbiamo avere che una circonlocuzione non possa esser più che di
non fosse, / infallibile è ben ch'una vii schiava / offender non si de'
segno, un indizio, un sintomo, una prova, ecc.).
2-50: mi pregarono di prendere almeno una pomata infallibile per far nascere i favoriti
credeva d'aver trovato... una ricetta infallibile per consolar se stesso e
sua infal- libilezza; e così perderebbe una perfezione che non ha fine: anzi
sempre vigili e non paiono; colgono infallibilmente una parola mormorata, un sorriso tenue,
: queste benedette spiegazioni di nomi sono una noia e una seccaggine così fantastica, che
spiegazioni di nomi sono una noia e una seccaggine così fantastica, che allungandole punto
ant. infammare), tr. creare una cattiva reputazione, divulgar notizie o apprezzamenti
onore che son divenute il marchio di una viltà, di un ruffianesimo, di un
infamato e vituperato con la rapina d'una donna legata in legittimo matrimonio. giuglaris
l'accademia de'medici, conversiamo qui con una mandra di affamati ed infama tinelli.
, i-136: se il prossimo infamato da una mala lingua ha giustificate presso al pubblico
sottoscrissero un foglio dove si negava aiuto a una città sorella, sventurata e pericolante.
, tacciato (di un vizio, una colpa, ecc.). - anche
quale era stata infa- matrice, da una saetta percossa, arse. burchiello, 2-13
infamante, infamatorio (un'accusa, una calunnia, la propaganda). =
un libro infamatorio della persona tua, con una licenza insignita del mio nome? fagiuoli
lo screditare con notizie vere o false una persona, creandole una cattiva reputazione;
vere o false una persona, creandole una cattiva reputazione; diffamazione, denigrazione.
maniera d'argomenti per rimuovere da se stessi una infamazióne... che non sussiste
tradita. mazzini, 35-15: è una vec ^ ogna che quell'infamissimo re
venere, come volessero dire figliuolo d'una infame. guazzo, 1-61: se
infame. guazzo, 1-61: se una meretrice o un ruffiano o altro infame verrà
martello, 172: [si vede] una donna già incestuosa ed afflitta dai dolori
spinge ad azioni sconvenienti, infamanti (una dottrina, una teoria). ariosto
sconvenienti, infamanti (una dottrina, una teoria). ariosto, 21-54:
martini, 1-i-226: gl'inglesi fanno una politica infame: infame verso di noi,
borgese, 1-63: la guerra è una vocazione, non è un dovere.
strano ad alcuni che il darsi ad una vita sordida ed infame abbia da essere
vita sordida ed infame abbia da essere una raccomandazione possente per ottenere particolari soccorsi dalla
amore. giuglaris, 304: trovo una stanza con le pareti tutte istoriate di figure
il corpo della povera signora giaceva in una posizione infame, supino, con la
, con la gonna di lana grigia e una sottogonna bianca buttate all'indietro, fin
colpire nell'onore, nella reputazione (una parola, uno scritto); ingiurioso,
infauste e non liete (un luogo, una regione: con riferimento a pericoli,
in fondo a qualche camera infame trovano una donna macellata senza motivo ap
condizione sociale, di oscuri natali (una persona, o, per estens. anche
tanto vere, tanto reali, da disdegnare una infame penna di acciaio e questo orribile
la calligrafìa. carducci, ii-1-222: una infamissima [traduzione] ne stampò un
cherubino. marotta, 1-114: ho fatto una marina a frusta di cocchiere, molle
cassola, 2-526: porca miseria, è una noia da crepare in questo paesaccio infame
con violenza; gravissimo, inesorabile (una malattia). manzoni, pr.
piovoso, inclemente (il tempo, una stagione). -fastidioso, spiacevole,
spianato, vi s'ergerà in mezzo una colonna infame, in memoria dell'atto
più che in quello spazio s'innalzasse una colonna, la quale dovesse chiamarsi infame,
; nel 1803, fu sullo spazio rifabbricata una casa. tommaseo [s. v
dito medio (con allusione o a una sua presunta somiglianza con il membro virile
(o della storia) nei confronti di una persona (o di una collettività)
confronti di una persona (o di una collettività) a causa del suo comportamento
esimia, / ch'ogni femmina reputa una lamia, / un motto vitupero, un
guardo infamia / è più libidinoso d'una scimia. cesari, 1-1-344: or tu
: la società attuale è non solamente una cosa senza senso, ma una infamia.
solamente una cosa senza senso, ma una infamia. bisogna far di tutto perché
se avanza per buon gusto... una consimile del piron, avanza anche
da siena, iv-31: gli fu allevata una infamia grandissima, che egli aveva vituperato
infamia grandissima, che egli aveva vituperato una donna e avevane uno figliuolo maschio.
ancora cattiva memoria. -questa è ancora una infamia della vecchiaia. 7
chi disse del fuoco; e chi una 'nfamia e chi un'altra: e a
situazione sociale, giuridicamente rilevante, di una persona, caratterizzata da grave disistima,
ecclesiale; l'infamia di diritto è una pena vendicativa di diritto comune in cui
al quale apparteneva il colpevole, in una nota 0 qualifica irrogata dal giudice o
maffei, 238: questi essendo stato per una segreta colpa da lui sospeso dalla partecipazione
e vedendo comunicare tutti gli altri in una festa molto solenne; il misero,
che, per un pezzo, conservò una celebrità municipale d'infamia. d'annunzio,
[tommaseo]: né mi farete rizzare una pietra d'infamia. balestrieri [in
515]: colonna ch'esisteva in una piazza di milano per monumento d'infamia
vergogna più tosto, la quale è una specie di pena imposta da le severe leggi
: temo d'incorrere in infamia d'una notabil temerità. = voce dotta,
, o par tecipano a una famiglia comune, quei corpi i quali,
torna in maschio la fìglioletta di una povera vedova, infamigliata di molte.
l'infamità: che ha fatto nascere una mala fama intorno a mia figlia..
intorno a mia figlia..., una infamità che ha inventata lui. e
ed esaltato (di un partito, una dottrina, una forma d'arte, ecc
di un partito, una dottrina, una forma d'arte, ecc.);
); invaghirsi, incapricciarsi (di una persona). - anche: esaltarsi
. cecchi, 6-88: la sua è una mentalità di piccolo borghese,..
e più tremendo..., una frotta di domenicani, di gesuiti,
di temere, il più delle volte una sorte infanda. 2. che
altri materiali impermeabili) le pareti di una galleria allo scopo di evitare infiltrazioni d'
re aveva uno suo figliuolo unigenito; trovò una donna povera, stracciata, infangata.
trattenuto là alcuni giorni in compagnia d'una frivola e indegna creatura. -disonorato
pieno, coperto di fango, fangoso (una strada, un terreno).
due oche infanghite sotto il ventre, una zappa, una vanga. =
infanghite sotto il ventre, una zappa, una vanga. = denom. da
offerirgli l'infanta pel suo figliuolo con una opulentissima dote. berchet, 175
., tutta seta e ricami come una minuscola infanta. palazzeschi, 8-154: potete
cosa posson fare a me? / né una vezzosa infanta, / che mi debban
all'ora non ne avesse mai dettata una più irragionevole. lucini, 88: il
ho infantato l'eromena per comandamento d'una dama, la qual pretende d'essere ubbidita
ii-1604: il papa... infantava una lega a favore del duca di parma
la particella pronom. diventare gravida (una donna). — anche: sgravarsi.
bene e la infantata è uscita de una boraschetta. 2. figur.
gozzi, i-198: il lusso dominatore per una falsa necessità infantata dalle fantasie sovvertite.
. a. cocchi, 4-2-180: dando una culla ad ogni due infanti, non
infante, ci preparò... una refezione. montale, 1-32: addio,
. antonino, 2-128: venne una volta solamente al tempio materiale di ierusalem
m'ave vin- ciuto uno risguardo d'una traile infantinella. -vezzegg. infanticèllo
sua figliuola. bellori, i-246: una matrona ginocchione in abito bruno stende le
sarpi, ix-265: mostrò... una littera del re con approbazione e lode
cavalleria e l'artiglieria debbono discostarsi l'una dall'altra, ma debbono essere accantonate
). ant. congiungersi con una fantesca. aretino, 20-331:
tettuccio della fiorita nel giardino del collegio reale una creatura morta, spargendo per la
delle scuole infantili, a quella d'una * associazione agraria '; e fu
agraria '; e fu membro d'una * commissione superiore di statistica '.
che c'era in lui... una specie di prolungamento insolito dell'infanzia,
59: la sua voce suscitò in noi una commozione infantile, veramente inspiegabile.
si riferisce a determinati caratteri psichici di una persona, propri della sua infanzia,
e vi è per lo più connessa una notazione spreg.). b.
ogni fluttuazione della politica e dell'ideologia come una espressione immediata della struttura, deve essere
(e vi è per lo più connessa una notazione spreg.). carducci,
cattaneo, iii-4-114: colla promessa d'una guerra vendicatrice dell'italia, aveva il
20-556: avea sì posta... una libera misericordia nel suo cuore e pietà
a scintille e a baleni non isfolgori una luce di dottrine le più sapienti, le
di cenci e deposto nella mangiatoia d'una capanna. g. bassani, 5-196:
sviluppo di un periodo storico, di una civiltà, di una scienza, di
periodo storico, di una civiltà, di una scienza, di un'arte, di
scienza, di un'arte, di una lingua, ecc.; le prime
d'infanzia. saba, ni: penso una spiaggia ove al suo lume sbarcano /
al fine di farli cooperare, mediante una breve preghiera quotidiana e una piccola offerta
, mediante una breve preghiera quotidiana e una piccola offerta annuale, al battesimo,
e letter. livido, paonazzo (una persona, il corpo, un cadavere
-colmare oltre misura, imbottire (una persona, o la mente, di
m'ero messo con soverchia leggerezza in una impresa troppo difficile per le mie gambe
. e. gadda, 245: dilaniando una pagnotta infarcita di quella porchetta. moravia
corbellerie. carducci, iii-17-273: è sua una epistola d'amore infarcita di comparazioni scolastiche
praga, 4-173: era vestito con una certa pretesa cittadina mediocremente giustificata, ed
che tutto quel- l'infardamento doveva essere una burla. = deriv. da infardare
e infarda. parini, 479: poscia una spuma, che pareva gnocchi,
giungevano. costo, 1-567: in una camera... s'erano rimesse tutte
2. per estens. infagottato (una persona). tesauro, 2-15:
. cestoni, iii-377: è una razza di farfalline bianche...,
1. nelli, iii-290: una donna, che non sia altro che
qualche dottrinuccia, e voglia spacciarsi per una sapienza, sarà sempre una ridicola.
spacciarsi per una sapienza, sarà sempre una ridicola. = iter, di infarinato
quanto stimarei, curarei ed apprezzarci una sguscia lumache, una insala fagiuoli
ed apprezzarci una sguscia lumache, una insala fagiuoli ed una infarina pastinache.
lumache, una insala fagiuoli ed una infarina pastinache. idem, 20-54
involtare, passare nella farina (una vivanda da friggere). pulci
. -per simil. rivestire di una tenue luce. g. raimondi,
. g. raimondi, 6-51: una spira di sole, uscendo dagli alberi
e di sconcarsi. montale, 3-148: una delle ragazze di monghidoro stava infarinandosi,
; involtato, passato nella farina (una vivanda). lorenzo de'medici,
d'annunzio, iv-2-193: rassomigliava a una costoletta cruda e infarinata che fosse nascosta
cruda e infarinata che fosse nascosta dentro una parrucca di canapa. -cosparso di
parte di sotto delle foglie più tenere una fossetta, nella quale formano una certa
più tenere una fossetta, nella quale formano una certa piazzetta bianca, che apparisce infarinata
v-20: alcune api veloci passano da una salvia all'altra, già infarinate di polline
polline. montale, 3-160: reggeva una sbarra di ghiaccio infarinata di segatura.
mezzi,... erano forse una decina di ragazzi con giorgi, uno
, x-101: ricoprendo la zucca / d'una bionda parrucca, /...
d'ogni cosa, resa più orribile da una maschera grottesca di gioventù. moretti,
che ha conoscenze generiche e sommarie di una determinata disciplina; informato superficialmente. -
scienza sola, dicono esser leggier cosa imparare una arte o scienza solamente; se è
giovani infarinati di cultura generale, con una somma di notizie più o meno imprecise
celerità secchi e duri e ricoperti di una vellutatura o quasi infarinatura biancastra che li
figur. conoscenza generica e superficiale di una materia, di una disciplina; informazione,
e superficiale di una materia, di una disciplina; informazione, cultura sommaria.
diventato un ippocrasso, / e con una tal infarinatura / buon si stimava da
alcuni il primo lor presentarsi, aggiungasi una, se vogliam dirla col corrente vocabolo,
nella conversazione. papini, ii-ioii: una rapida lettura dell estetica 'di croce
serafini, 18: si fé conoscere per una sfinge disputante, con la testa tut
eccessivamente. milixia, vi-385: forse una delle principali cagioni della differenza tra la
. proteggere, rinforzare con fascine (una barricata, un riparo). bresciani
l'arti del prencipato possa instruirti maggiormente una simile lettura che i libri di coloro
fratello celibe e ben provvisto perché impalmi una sua cognata, zitellona senza dote.
sollecitare insistentemente, spingere (a compiere una determinata azione). s. caterina
toccava il quattordicesim'anno, pervenuta ad una perfezione tale che... pareva
e. cecchi, 5-8: aveva una coda enorme e tumultuante come quella d'
coda enorme e tumultuante come quella d'una cometa. e perché non ne fosse infastidita
cuscino sul sediolo. 3. procurare una sensazione fisica di molestia; tormentare.
sua eminenza nello stato presente consistono in una lunga diarrea, la quale infastidisce cinque
regione del petto... da una certa interna gravezza e da un senso di
4-ii-165: le persone s'infastidiscono d'una cosa mal scritta. oliva, i-2-55
alla mia simplicità, tradì il cuore d'una mia sorella, che, lasciando il
rumori... le dava al capo una pesantezza ingrata. bernari, 6-249:
fissava un punto del selciato, con una cert'aria infastidita. 2.
2. pieno di malanni (una persona); gracile e malsano (
-in partic.: dare luogo a una vegetazione lussureg giante (una
una vegetazione lussureg giante (una stagione); riempirsi di tesori e di
un luogo); abbandonarsi al fasto (una persona). imperiali,
.: lussureggiante (un luogo, una pianta); montato in superbia,
; montato in superbia, inorgoglito (una persona). imperiali, 4-445:
infaticabile. algarotti, 1-iv-219: l'una [nazione] è tutta ardore per l'
2. che non risente della fatica (una parte del corpo).
invincibile, imperituro (un sentimento, una disposizione d'animo); che non
: la virtù... è una cosa sublime, eccelsa, regale, invitta
voce, e sentirne parole ripetute con una pertinacia, con un'insistenza infaticabile,
capponi, 1-i-298: l'amore infaticabile d'una madre. d'annunzio, iv-1-41:
mai meno (l'impegno nel compiere una determinata azione, il vigore).
(un incendio); inesauribile (una fonte); che scorre senza sosta
. -che non risente della fatica (una parte del corpo). - anche
faccio, ma non è più come una volta, che lavoravo di gran vena e
. infatti, avv. introduce una proposizione coor dinata che adduce
proposizione coor dinata che adduce una prova, una giustifica zione
dinata che adduce una prova, una giustifica zione, una conferma
, una giustifica zione, una conferma, una dimostrazione di quanto
zione, una conferma, una dimostrazione di quanto è detto precedentemente
. tutte le cose a torno rivelavano infatti una special cura d'amore. e.
mi lasci prender fiato. qualche giorno. una settimana. - infatti. infatti.
meditando giacone. -iron. introduce una proposizione che nega o contraddice quanto è
che infatua; inebriante, stupefacente (una sostanza). o.
infatua l'anima e falla venire in una non proveduta stultizia. s. agostino
. e il giovanotto le aveva scritto una domanda di matrimonio. 3.
, / che si discorre di farci una statua. botta, 6-i-198: tanto s'
bocche oblate. -impazzare spensieratamente (una danza). caproni, 28:
, s'infatua gaia / la danza d'una montana / allegria. 6
vincolato a un determinato valore o a una determinata credenza o dottrina in modo fanatico
fanatico; appassionato oltre ogni limite di una determinata materia; esaltato. - anche
. che hanno tanto sale, se una volta diventano infatuati da qualche passione predominante
trovò partito migliore se non disfarsi d'una corte e d'una schiatta di principi
se non disfarsi d'una corte e d'una schiatta di principi infatuata delle dottrine che
. moravia, 15-55: stalin, con una serie di istruzioni e di mosse sbagliate
sbagliate che a loro volta derivavano da una astratta e infatuata ignoranza delle reali condizioni
delle reali condizioni della cina, provocò una terribile catastrofe politico-militare. 4
infatuazione collettiva intellettualistica di quell'anteguerra, una folla enorme si pigiava perpetuamente in quelle
la donna aveva creduto e credeva a una sua infatuazione per lei. bigiaretti,
la mia infatuazione, provavo per lei una grande tenerezza. = deriv.
. -che fa profezie funeste (una persona). -in senso attenuato:
. che rende note disgrazie o sventure (una notizia, un annuncio).
mali, pericoli (un nome, una parola). mascardi, io:
l. scipione, esponendo in campidoglio una pittura della vittoria ch'aveva riportata nell'
badai che a... ostentare una felice tranquillità nelle ore più infauste della
-triste, doloroso, avverso (una condizione, la vita, il destino
la diffidenza verso un patrono marchiato da una sorte così infausta. -
- terribile, tremendo (una disgrazia). bianchi, 147:
in virtù di cui corriamo incontro ad una morte infaustissima, come incontro ad una
una morte infaustissima, come incontro ad una voragine, ad occhi chiusi? s.
4. infelice, disgraziato (una persona). tasso, 13-i-619:
- malvagio; dannoso (una persona). brusoni, 4-i-177:
di candia siamo richiamati a costantinopoli da una delle più strane risoluzioni di stato che
per un intenzionale ritardo nella vendemmia, una fermentazione causata dal micelio del fungo botrytis
tudine alla procreazione (con riferimento a una donna o a un animale femmina
immoralità importa interno dissidio e contrasto tra una volizione che si volge all'universale e
a concepire e a procreare; sterile (una donna, una femmina degli animali e
procreare; sterile (una donna, una femmina degli animali e, per estens.
... aspirano, più che ad una moglie bella, a conseguirne una ricca
ad una moglie bella, a conseguirne una ricca, e, pur ch'abbiano gravida
infecondo; / e se tal fusse ogn'una, / in una età verrebbe meno
tal fusse ogn'una, / in una età verrebbe meno il mondo. c.
2. non idoneo a far crescere una vegetazione abbondante e rigogliosa; che non
l'uomo, che dà luogo a una vegetazione di sole foglie; inutile (
vegetazione di sole foglie; inutile (una pianta). tasso, n-iii-898:
; apatico, pigro, isterilito (una persona o il suo ingegno, la sua
azione, si nega al pensiero stesso una speciale produttività. -che non approda
iv-314: lascio che i saggi vantino una infeconda apatia. mazzini, 92-194: *
brutale. carducci, iii-23-90: quando una forma d'arte è perfetta, è anche
stati infecondi. gentile, 3-107: una volta posti nel più rigido contrasto classicismo
scritta, non parlata mai fuorché in una frazione d'italia, la noia d'un
la fede coniugale (un marito, una moglie). ariosto, 21-38:
scoperta infedele. ojetti, 1-25: aveva una moglie malazzata, anemica, dispeptica ed
francia vilmente ingannata delle sue speranze da una corte infedele ai trattati.
non è conforme al proprio modello (una traduzione, un'opera d'arte nei confronti
segneri, iii-3-78: se verranno invitati ad una commedia..., o se
tentazione. 7. che professa una religione diversa da quella (il cristianesimo
forza d'amor mi lega / a una beltà novella, / né infedeltà s'appella
.. né ardiresti forse di farmi una infedeltà..., con tutto
: un tal modo di informare è una grande insincerità e infedeltà, poiché è
sacrilega...; le parve che una tale infedeltà le attirerebbe nuove e più
che ne rappresenta il risultato: come una traduzione nei confronti del testo originale,
tradusse il * paradiso perduto 'con tale una fedeltà al testo che parve infedeltà alle
in questa materia essendo sempre da preferirsi una bella infedeltà a una bruttezza pedissequa.
essendo sempre da preferirsi una bella infedeltà a una bruttezza pedissequa. -mancanza di
. l'essere infido; pericolosità (di una situazione, di un luogo, delle
sia per ignoranza che la produsse, contiene una specie completa di peccato, come sarebbe
figur.: rivestito, protetto da una membrana (i muscoli).
si trovano oppressi da un tiranno o da una dominazione straniera, travagliati da discordie
3. che è affetto da una grave imperfezione o da una deformità fisica
affetto da una grave imperfezione o da una deformità fisica; invalido. -anche: che
: debole, insignificante, brutto (una persona, l'aspetto, il corpo
nievo, 366: l'era d'una tinta piuttosto infelice, come di coloro
espressione. moravia, i-154: era una di quelle donne piccole e magre,
è allietato da gioie e soddisfazioni (una condizione, uno stato); che
ponte, 55: pensai dunque di fargli una visita e domandargli qualche soccorso in quella
d'amore,... non una volta, ma molte, hanno ad infelice
. pananti, iii-148: tutti con una eguale rassegnazione si sottomettono alla loro sorte
esito dannoso, funesto, spiacevole (una guerra, una spedizione, una malattia
funesto, spiacevole (una guerra, una spedizione, una malattia); che
(una guerra, una spedizione, una malattia); che non ha raggiunto gli
o anche sbagliato (un esame, una scelta, un matrimonio, ecc.)
508): un potere occupato in una guerra perpetua, e spesso infelice, contro
: uno finisce troppo le parti a una a una, e poi nel tutto e
finisce troppo le parti a una a una, e poi nel tutto e nell'
del crispi? tre faticate parole e una pausa. dossi, 2-ii-655: infelice nel
, un'espressione); infedele (una traduzione). guarini, 215:
paradiso del tintoretto, che tutta tiene una facciata nella sala del gran consiglio di
fa ima cosa a malincuore, ebbi una frase infelice. landolfi, 2-74: quello
disadatto, scomodo (un luogo, una località). -anche: privo di bellezze
inospitale, angusto (un alloggiamento, una casa, una camera). d
(un alloggiamento, una casa, una camera). d. bartoli,
. bartoli, 13-4-49: quando, fornita una giornata di viaggio in gran patimenti.
è un po'infelice perché dà su una piccola corte ma è tanto tranquilla.
-sterile, infecondo, improduttivo (una pianta, un terreno); scarso
come il mutare fasciatura e chirurgo ad una immensa piaga insanabile, che ne rinnuova
d'infelicità comune. moravia, vi-9: una felicità aggressiva e crudele, quasi vogliosa
negativo, insuccesso, fallimento (di una battaglia, di un tentativo, di un'
: non doversi esporre questa monarchia ad una fortuna dubbia che può infelicitare avversa e
.. infelicità tutti gl'individui d'una stessa nazione. capuana, 2-205:
2. ant. impoverito (una regione, uno stato). malvezzi
ultimo amante. -infiammarsi (di una passione). tasso, 2-11:
-diventare più violento, più veemente (una passione, un sentimento).
conoscere, infellonita dell'essere stata, per una tal femmina, senz'alcuna ragione sprezzata
agg. letter. svigorito, indebolito (una facoltà fisica o spirituale).
né i musici né i frati. l'una e l'altra genia contribuiscono a gara
filistei: e trovando gli ebrei per una pace e ocio continovato di venticinque anni
bartoli, 4-5-3: infeminiti nell'ozio d'una pace lunga tanti anni, non erano
mamiani, i-291: a noi italiani bisogna una virtù severa e incrollabile, sola via
lucini, 6-94: è... una corazza... infendibile di bronzo.
generalizzano i risultati ottenuti per mezzo di una rilevazione effettuata su un numero limitato di
. bresciani, 6-xii-179: incatenatela come una fiera selvaggia, con sì poco pan duro
vi trasse / all'inferigno odor d'una cofaccia. = etimo incerto, voce
, i-375: tutta quanta di porpora una vite / saliva da l'inferior verziere.
sud, meridionale (un territorio, una regione, un mare, una catena
territorio, una regione, un mare, una catena di monti); che costituisce
, le falde (la parte di una montagna); che è prossimo alla
cui è attraversato (un territorio, una regione); basso. -per antonomasia
inferiori succedono nei nodi, o in una distanza dai medesimi che non sia maggiore
o intellettualmente o moralmente di altri (una persona); che non ha sufficiente capacità
egitto. broggia, 176: milita generalmente una certa misura analogica [fra le monete
di sentirla a qualche corrida. in una forma, cioè, di spettacolo inferiore,
sia * corpo 9. che occupa una posizione di minore importanza o autorità in
posizione di minore importanza o autorità in una gerarchia. — milit. ufficiali inferiori
. disponea, che le cause commesse una volta a'cardinali non passassero di poi
11. che è socialmente meno elevato (una classe sociale); plebeo, ignobile
; plebeo, ignobile (l'origine di una persona-, la sua condizione);
, che è di tale condizione sociale (una persona). - anche sostant.
. de luca, 1-6-40: quando sia una dama di gran qualità, in tal
cose, tende a far degli operai una casta inferiore, che spera monopolizzare a
nobile franco maironi... con una persona inferiore,... era stato
pupillo del marchese scremin. -che ha una civiltà arretrata (un popolo).
l'istinto e il sonnambulismo ci danno una idea approssimativa dell'intelligenza inferiore.
matem. limite o estremo inferiore (di una classe di numeri): numero maggiore
chi coglie un suo inferiore sull'intraprendere una ribalderia, « lei ha intenzione di maritar
ho sì miseramente provato la confusione d'una sguaiata inferiorità. [sostituito da] manzoni
333): amici subordinati; che facessero una certa professione d'inferiorità]. leopardi
1-14: oh, la scuola era una tortura per lui. bastò ricordargliela,
di esser protetto e circondato quasi da una piazza forte? 3. figur
la libertà è per la maggiorità del popolo una chimera. = comp
vibrare (un colpo); infliggere (una ferita). misasi, 7-ii-65
12-12: ravaillac colpì il re con una prima coltellata al fianco, al sinistro.
sensibili segni. saba, 440: una dolcezza al cor m'inferse, / grande
parole. ariosto, 32-46: tosto una divisa / si fe'su l'arme,
son tutti morti, diceva la chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi
inferire 'si dice altresì delle mente in una esatta regola di vitto, proporzionato alla anguillara
nel signore non rire anco cicerone in una certa sua epistola ad attico. sarò infermato
3-814: io voglio che la venazione sia una cassiano volgar., xii-7 (
figur. far decadere (uno stato, una na morire, il quale
milano diventare infermo, ammalarsi; contrarre una gode ancora una grande autorità nel confermare o
infermo, ammalarsi; contrarre una gode ancora una grande autorità nel confermare o in
colpevoli o degli altro anno venire una epidimia nelle capre, e 'nferme-trattato. balbo
arienti, 1-359: venuto il tempo infermare una legge o decreto o consuetudine, scemarle
ogni età e d'ogni mità, da una malattia (una persona, un animale,
d'ogni mità, da una malattia (una persona, un animale, guglielmotti
sesso infermarsi e cadere come mosche dopo una pioggia o anche il corpo, un suo
. figur. perdere forza, indebolirsi (una perinferitoi passanti in oppositi occhielli di cui
). taminato dal peccato (una persona, l'anima).
fighiere '. fatti o il confonde con una farraggine mal digerita d'og3. follemente
da cieca — lato di una bandiera, cucito a guaina, nel getti
che è caratterizzato -decadere (uno stato, una nazione). 7-247: or eccomi (
infermare. sare un'infermità, una malattia. = comp. di
che non può subire un processo di una malattia (avendo funzione di cavia nella gotte
locali che, in complessi destinati a una comunità (ospedali, conventi, collegi
di donne, e da un letto una vecchia mi saluta tendendo gli stecchi delle
lo speda- lingo insieme facciano ogn'anno una diligentissima ricerca di tutti i legati,
, 10-9 (485): cominciò una grandissima infermeria e mortalità. boterò,
venticinque navi grosse, ridotte poi per una gravissima infermeria e mortalità a cento ventisette
, agg. che è affetto da una malattia non grave, ma cronica,
boito, 1-54: fu il buffon da una mandragora i messo al mondo, e
non ero agli occhi del mondo che una povera donna sola, povera, infermiccia,
visitato a lume refratto il mesenterio d'una rana infermiccia, perché da parecchi giorni
stentatamente, che non è rigoglioso (una pianta, un albero). crescenzi
gracile (il fisico, la costituzione di una persona). a. cattaneo,
e agonizzante. -che rivela una salute malferma (l'aspetto, l'
si era fìtta nella mente, è succeduta una oziosa ed infermiccia malinconia. =
infermi (in un ospedale, in una clinica, o anche privatamente), applicando
: io fui assiduo al capezzale. mettevo una certa ostentazione nel ricordare a lei,
i miei atti, l'infermiere d'una volta. = deriv. da
e di carattere permanente, che colpisce una persona, e, per estens.,
il corpo, un suo membro, una sua parte. - anche di animali.
dopo la messa... si conduce una statuetta col bambino... in
che nelle infermità e nella vecchiaia trovi una mano soccorrevole. d'annunzio, iv-
iv- 1-401: tenevo fra le braccia una povera creatura inferma, profondamente alterata d'
volgar., 2-66: uno cittadino con una sua moglie aveva un suo figliuolo,
mente è solo parziale -sono punibili con una pena ridotta, ma il loro autore
luca, 1-10-59: la sostituzione esemplare è una imagine della pupillare, come fatta a
foscolo, iv-239: egli si sosteneva da una parte sul mio braccio, dall'altra
che sia la donna per l'uomo una infermità insopportabile. foscolo, vii-
maggior numero delli uomini, le ricordanze d'una mente selvaggia e isolata non adeguano nemmeno
vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità che a nessuno perdona e a
infermissimo). che è affetto da una infermità, colpito da una malattia (
affetto da una infermità, colpito da una malattia (per lo più a lungo
un'epidemia, di un contagio (una città). 1. pitti,
. dessi, 7-195: egli fece una dichiarazione, dalla quale risultava che oreste
propria funzionalità; intaccato, minato da una malattia (il corpo, un suo membro
-insensato, irragionevole, incoerente (una parola, una frase pronunciata nel delirio
irragionevole, incoerente (una parola, una frase pronunciata nel delirio). cellini
, non rigoglioso (un albero, una pianta); intaccato da una malattia.
albero, una pianta); intaccato da una malattia. palladio volgar., 12-7
. figur. tormentato, assillato (da una passione, da un desiderio: una
una passione, da un desiderio: una persona, il cuore, 1'animo
la chiesa); che è in una fase di grave decadenza, che non possiede
peccato, che si è macchiato di una colpa; privo della grazia; affetto
che sia in tutti volontario, e una malizia diabolica alligni nei loro petti.
. disonesto, insano, vergognoso (una passione, uno scopo, un pensiero)
, privo di vigore, di forza (una persona, il corpo, le membra
mancanza di azione creativa (un gusto, una moda letteraria). garisendi,
invisibili. -che non muove da una ferma determinazione, da una radicata convinzione
muove da una ferma determinazione, da una radicata convinzione; che non è saldamente
(un proposito, un sentimento, una virtù, la speranza). gualdo
, di fondamento (un argomento, una prova, una credenza, una dottrina
(un argomento, una prova, una credenza, una dottrina); inattendibile
, una prova, una credenza, una dottrina); inattendibile. -anche sostant
10-102: e fansi un baciucchiar ch'è una bellezza. / ma tra marito e
. -ignorante, rozzo, inculto (una persona). campanella, i-352:
fragile, cedevole (un oggetto, una costruzione, ecc.); che
appoggia. -tenero, friabile (una roccia, un minerale). biringuccio
. -per estens.: che emana una luce poco intensa, opaca (un
affermazione, discorso che sembrano nascere da una mente malata, delirante, irragionevole;
patisce nell'inferno (un castigo, una pena). fra giordano, 3-79
rassomigliare all'inferno (un sito, una località, un paesaggio: secondo l'
illuminava di bagliori sinistri la campagna, una visione infernale rossa e nera. alvaro,
0 sia mortale, o sia / una de l'infemali anime orrende, /
e l'infemal nemico / attendevano al varco una donzella / nata dell'adria nel terreno
4. che è simile al demonio (una persona). comisso, vi-146:
. orrido, sinistro (la fisionomia di una persona, un tratto particolare di un
? 5. malvagio, perfido (una persona). de mori, 233
nel tempo stesso siamo costretti di dare una parte della nostra ammirazione per la lenta
. il mento della moglie e, facendole una moina infernale, accosto accosto, sino
tormentoso, angoscioso (un sentimento, una situazione); travagliato da sofferenze fisiche
e quando questo * che 'è una forma di donna gentile e uno spirito così
di persona a riprenderlo. e cominciò una vita paradisiaca e infernale. deliri, frenesie
venduti. -gravissimo, mortale (una malattia, un sintomo); estremamente
); estremamente acuto, insopportabile (una sensazione dolorosa, un malanno).
calandra, 4-196: uno si lagnò d'una nevralgia infernale. — assordante
concitato, frenetico (un ritmo, una danza); chiassoso, caotico.
.. capelli increspati e lucenti d'una nerezza infernale. — avido,
5-333: era ghiotta,... una gola infernale. 7. ant.
ordigno esplosivo costituito da un carro, una vettura, un. battello carico di
palle da mitraglia, destinato a scoppiare una volta raggiunte le linee nemiche (e
inferno; che studia l'inferno (una scienza, una dottrina).
studia l'inferno (una scienza, una dottrina). papini, x-2-488
(un mostro, un demone, una divinità della mitologia classica). caro
3-102: è necessario che ciascuno scenda una volta nel suo inferno. l'orgia
, e che è immaginato tradizionalmente come una profonda valle situata al centro della terra
nel vangelo... non c'è una riga che minacci l'inferno per i
capelli). pratesi, 4-73: una brutacchiola mora, con un inferno di
stata data regola da guido monaco in una cella di questo stesso cenobio, ch'egli
ed io feci un vero punteggio, una insetatura di suole a dovere, tirai
23 (385): « voi avete una buona nuova da darmi, e me
la fate tanto sospirare? ». « una buona nuova, io? ho l'
l'inferno nel cuore; e vi darò una buona nuova? ». tommaseo [
questo mondo e nell'altro: condurre una vita che, per essere infelice e,
(o viceversa): passare da una situazione di estrema infelicità o disagio a
situazione di estrema infelicità o disagio a una lieta e gioiosa (o viceversa).
su di noi il suo cucchiaione colmo di una gelatina rovente e per un attimo ho
da avvenimenti gravissimi (la vita o una parte di essa; una giornata).
vita o una parte di essa; una giornata). mazzini, iv-2-120:
ci fu un momento che un ragazzo rovesciò una bicicletta; cadde sul secchio e fece
montano, 1-46: in- somma, una di quelle superbie d'inferno, che c'
molestava. -scatenarsi l}inferno: succedere una gran confusione, un gran trambusto.
incominciata, inferno scatenato: allorché scoppia una guerra è facile prevedere lutti, rovine
creduto inferirsi necessariamente che ne dovesse essere una dal mar di sotto ed infero,
ha dominio sul mondo dei morti (una divinità). -anche: infernale.
4-15: eravamo nel bel mezzo di una mischia in cui s'inferociva tutto un
osano produrre, in atteggiamenti vari, una loro schizzinosa femminilità sollecitatrice di omaggi.
feroce, furioso (un animale, una belva); imbizzarrire (un cavallo)
, più sanguinoso (uno scontro, una guerra); rincrudire, inasprirsi (
guerra); rincrudire, inasprirsi (una discordia, una disputa, ecc.)
rincrudire, inasprirsi (una discordia, una disputa, ecc.).
, 256: appaiono [un cappone e una gallina] ad un punto ambidue così
tr. far imbestialire, fare infuriare (una persona). bar etti,
a tentar solo senza coordinare altro che una maledizione sulle teste di tutti gl'italiani
e benevola. pratolini, 9-374: era una folla inferocita, e spaventata, e
un apparecchio mitra gliò inferocito una batteria antiaerea. -in senso attenuato
nero. nievo, 1-71: sedeva sopra una panchetta vecchio che settant'anni inferraiuolato
fu preso e inferriato e messo in una torre. serventese dei lambertazzi e dei
procacciano sempre comodità. -costringere in una condizione spiacevole o imbarazzante. bocchelli
. 3. ant. inserire una punta su un'asta. cammelli,
). 5. munire di ferri una finestra. 6. intr. con
grata o di sbarre di ferro (una finestra, una porta, ecc.)
sbarre di ferro (una finestra, una porta, ecc.); cinto
, ecc.); cinto da una ringhiera (un balcone). sigoli
: nelle mura della casa si è una fenestra grande inferriata presso a terra.
barros], 2-77: il marsciale divise una somma di scudi inferrati, da essere
: quella che nella parte inferiore presenta una sporgenza curva, che rende possibile sporgere
, ii-173: sieno tenuti di tagliare una finestra a mezza scala, alta uno
braccio e mezzo e larga uno braccio con una inferriata. ammirato, i-3-482: avendo
un mulinello, il quale attaccando a una inferriata avea forza di rimoverla, e
spedir negozi, a'quali attendeva da una inferriata, ove gli parlavano tutti quei
un pezzo di carta scritta o imbrattata sopra una inferriata della terza finestra. manzoni,
, infecondo (un terreno, anche una pianta). sorte, l-1-284
albero). lancellotti, 3-19: una terra, per sé fertile, non coltivata
: scarsa prosperità, improduttività (di una stagione). malvezzi, 8-118
assestato, vibrato (un colpo, una percossa); inflitto, arrecato (
percossa); inflitto, arrecato (una ferita, un danno). - anche
figur. accanirsi, infierire, rincrudire (una battaglia, una disputa). -
infierire, rincrudire (una battaglia, una disputa). - anche sostant.
di correre qualche palla di neve ed una fra le altre colpì il predicante,
cucire insieme i ferzi per formare una vela o una tenda. guglielmotti
i ferzi per formare una vela o una tenda. guglielmotti, 894:
inferzato, agg. ant. simile a una sferza; usato come frusta, come
suoi. masuccio, 317: avendo una bella e ligiadretta iovene per muglie, chiamata
, 12-212: tu sei in combutta con una delle più nefaste e scellerate congreghe di
mettere in subbuglio, creare confusione (una persona). carducci, ii-19-251:
senza scendere in campo aperto e ingaggiare una battaglia decisiva; stancare il nemico con
ostilità continuo (contro un popolo, una nazione nemica, ecc.) sia
, distruggere, devastare, diffondendosi in una zona o in un luogo (un animale
il cielo. -bot. invadere una coltura, un terreno, soffocando le
le altre piante (un'erba infestante, una pianta parassita). paoletli,
parassita). paoletli, 3-32: una gran parte de'nostri terreni sono oramai
5. colpire, affliggere, contagiare (una malattia, un morbo).
peste... continuamente infesta or una provincia, or l'altra del turco.
per coronar l'opera, m'infesta / una tosse indiscreta. leopardi, 884
. -rendere malsano un luogo (una malattia endemica, la malaria, ecc
al fresco mosè sotto l'ombra d'una pianta verdeggiante, per non essere infestato
-intaccare, rendere meno saldo (una fede, un'opinione).
. boterò, 129: occorse una volta ad ugo... di arrivare
ripetuti e improvvisi (un esercito, una postazione nemica, un territorio).
minacciato in permanenza (un luogo, una zona). sanudo, xv-180:
infestati li inimici, li ha coniuncto una mesura de molestia incredibile. machiavelli,
infestati dalle fiere. pascoli, ii-920: una piaggia diserta infestata da fiere. barilli
germi, insetti o animali nocivi (una pianta, una coltivazione, ecc.)
o animali nocivi (una pianta, una coltivazione, ecc.). oliva
). oliva, 91: può una sottilissima fibra infestata da tarli far sì
. colpito, affetto, contagiato (da una malattia, da un'epidemia).
infestati da vermini il dar da bere una dolce e grata bevanda di acqua melata
la città si presentò sinistramente infestata da una terribile puzza di crcolina. 4
corrotto (da un vizio, da una colpa). - anche: infame,
vizio, il malcostume (un paese, una provincia). oliva, i-3-692:
dalla sete comperò dall'altro... una tazza di acqua per dieci mila ducati
, 6-x-337: si mise per que'balzi una infestazione di lupi così strabocchevole e fiera
nelle sue attitudini produttive. -invasione di una cultura a opera di erbe infestanti.
6. attacco, contagio (di una malattia). d. battoli,
(un'arma, un colpo, una malattia, ecc.).
, minaccioso, temibile, aggressivo (una persona, un esercito, ecc.)
ai panni. -bot. infestante (una pianta, un'erba). -
qualcuno, avverso; nemico accanito (una persona). benvenuto da imola volgar
, da avversione (un sentimento, una passione). sacchetti, 90:
(la sorte, il destino, una vicenda, ecc.). lamenti
non può passare inulta; / e una memoria a tutto el mondo infesta / torna
fastidiose a'passi. passeroni, 4-83: una voce troppo infesta / è la vostra
affannoso, angoscioso (un dolore, una pena, ecc.). campofregoso
, importuno; petulante, insopportabile (una persona). guido delle colonne volgar
l'invitta tempesta. -furioso (una persona). chiabrera, 4-3-262:
basso e immondo, posto nella profondità di una valle presso gerusalemme, anticamente chiamata
il nemico. -rendere impuro (una sostanza). bicchierai, 33:
2. rendere infetto, contagiare (una persona, un animale, una ferita
(una persona, un animale, una ferita, ecc., o anche un
e ammorbano. -letter. trasmettere (una malattia). ber nari, 7-420
ortodossia o anche dai sani princìpi di una scienza o di un'arte);
posteri. a. cattaneo, i-459: una donna maritata, discola, libertina e
scientifica regnante nelle scuole, che infettò una parte di quei medesimi filosofi, che
tossico. moretti, ii- 812: una vittoria può ben somigliare a una sconfitta e
812: una vittoria può ben somigliare a una sconfitta e contener gli stessi veleni,
(la purezza, l'onore di una persona). giraldi cinzio, iii-24-86
ariosto, 31-4: se l'infernal peste una egra mente / avvien ch'infetti,
-travagliare, sconvolgere, turbare (una situazione, una condizione).
sconvolgere, turbare (una situazione, una condizione). siri, i-202:
. -ant. viziare, invalidare (una condizione o relazione giuridica).
borsaiuoli maschi e femmine, che come una pestilenza infettano tutta quella gran metropoli.
9. contrarre un'infezione, una malattia. mattioli [dioscoride],
ancora stimo essere... fare una stretta legatura un poco lontano dalla ferita
infettata. 11. prov. una pecora marcia è atta a infettarne un
un branco: il cattivo esempio di una sola persona può traviarne molte altre.
g. m. cecchi, 5-25: una pecora marcia è atta a infettarne un
corrotto moralmente, traviato; macchiato di una colpa, di un vizio. de'
gli ambasciatori scrissero in risposta ad ernesto una lunghissima littera, piena di querele,
infettazione delle menti e siete tenuti ad avere una parte nella medicazione. =
verso i cinque anni fu colpito da una malattia infettiva che lo lasciò poi sempre
tenire in ima medesimo chi anca né bendere una carne per un'altra...
/ splendea saldo diamante, / ma da una ma- culetta / era sua luce infetta
sua luce infetta. arici, iii-514: una gran folla per veder s'aduna /
-impregnato, coperto, carico (di una sostanza nociva, di un odore fastidioso
tartareo flogisticato... era infetto da una tenue porzione di ferro. galiani,
lega. -mescolato, incrociato (una razza, il sangue). de
infetto. 2. colpito da una malattia infettiva, contagiato; che contiene
contagiato; che contiene germi infettivi (una persona, una parte del corpo,
contiene germi infettivi (una persona, una parte del corpo, o anche un luogo
per nulla la cedono ai monatti d'una volta. d'annunzio, iv-2- 431
portinaio per sapere quando esce un morto da una casa infetta. -di animali.
, in un qualche lurido giaciglio come una bestia infetta. -in senso generico
corrotto dal male (il corpo o una sua parte). s. giovanni
4. figur. macchiato di una colpa, di un peccato; corrotto
perseguitò i cristiani e fu infetto d'una eresia che fu cominciata in costantinopoli da
ogni giornale, che non sia ad una special scienza consecrato, il dare in
che contiene elementi o parti eretiche (una dottrina). sabba da castiglione,
, con le inferriate ai due finestrini, una infetta cellula primitiva che aveva già il
iii-1-394: tu ti sei venduta ancóra una volta; tu sei stata ancóra una volta
ancóra una volta; tu sei stata ancóra una volta nella mano di tua madre la
un atto giuridico, uno scritto, una lingua, ecc.). guicciardini
e l'affet tazione di una umana e veramente puerile dottrina.
dali (un territorio; una comunità); dare in feudo,
. nievo, 130: se una giurisdizione gentilizia, per ragioni d'estinzione
la signoria su un feudo (a una persona, a una comunità).
un feudo (a una persona, a una comunità). siri, ii-35:
concesso come feudo (un territorio, una città); sottoposto a vincolo feudale.
aggiunsero i successori, per essere quella una contea separatamente infeudala. cattaneo, v-3-107
, ii-121: erano... in una posizione molto simile a quella degli intellettuali
ammorbamento. boccaccio, viii-2-67: una villetta, chiamata accademia,..
non ha pendio che dichini al mare, una gran parte se ne impaluda, ma
quale i botanici dichiarano l'infezione di una pianta e de'suoi prodotti.
un altro che tiri, standosi seco una notte, a sé, tutta quella infezione
dal non porvi riparo ne sarebbe venuta una infezione generale]. fogazzaro, 1-342:
morsicatura di bigio e il principio d'una infezione a una mano per la bucatura
e il principio d'una infezione a una mano per la bucatura d'un pennino
infezione: focolaio da cui si propaga una malattia infettiva. - anche al figur.
. -in patologia vegetale, malattia di una pianta causata dalla penetrazione e dalla permanenza
, di un cuore vulnerato, di una mente che sapeva discernere le infezioni e le
e rivoluzionarie..., prive di una specifica esperienza politica, doveva aprire la
non fosse governato nella sua ricerca da una negazione aprioristica dell'infezione rivoluzionaria a cogliere
per così dire, che la tirannia d'una nazione da loro abborrita. f.
occorre separarsi dal centro d'infezione e istituire una nuova società religiosa. -alterazione
189: l'ingratitudine... è una infezzione della volontà, un'ombra dell'
3. ant. guastarsi, avvizzirsi (una pianta). c. durante,
plebeo (i famoli ammutinati) con una scure (strumento di chi esercita arti servili
). rendere fiacco, debole (una persona, un animale o il corpo
. malvezzi, 4-16: sarebbe una libidine, se non fosse dell'intelletto
. bassani, 5-176: il carcere è una vera scuola,... se
che gli farà preporre la quiete d'una vergognosa pace a'pericoli d'una guerra ricca
d'una vergognosa pace a'pericoli d'una guerra ricca di speranze e di glorie
frenare, reprimere (un sentimento, una disposizione d'animo). c.
, meno potente (un'autorità, una potenza militare, una fazione politica).
un'autorità, una potenza militare, una fazione politica). settembrini, v-100
, nemica delle altre; e così l'una infiacchì l'altra, e tutte divennero
energia, forza fisica, svigorirsi (una persona, i sensi). arrighetti
estens. ant. avvizzire, deperire (una pianta). b. davanzali
-perdere intensità (una forza, un'energia). algarotti
, animo, coraggio; rammollirsi (una persona); affievolirsi, venir meno
, venir meno (un sentimento, una disposizione d'animo). d
-per estens. che ha perso elasticità (una molla). tarchetti, 6-ii-222
. vinsero perché trovarono uomini infiacchiti da una religione di vigliacchi. de sanctis,
umana infiacchita e pervertita dagli abiti d'una cultura farraginosa e contraddittoria. moretti,
sconosciuto. è ancora il momento in cui una sua lode può rallegrare e magari insuperbire
, venuto meno (un sentimento, una disposizione d'animo). assarino
cravaliz [gómara], ii-47: venne una infiaggióne pestilenziale a gli uomini, che
dolori. baldelli, 5-3-145: si fa una bevanda d'orzo il cui nome,
. tarchetti, 6-1-86: io calai in una di esse [crepe della lava]
sviluppa. volta, i-1-273: presi una giara di vetro e, sospesala a un
facilmente eccitabile, fervido, appassionato (una facoltà dello spirito o della mente)
: il forte sentire... è una liquida sottile infiammabile qualità, che per
all'entusiasmo, passionale; irascibile (una persona, il suo carattere).
quella di lidia... era probabilmente una gelosia manovrata, quella dell'infiammabile maremmano
sopra un divampante fuoco / per spegnerlo una tonnellata d'infiammabili. = deriv.
l'essere infiammabile; qualità di una sostanza che prende fuoco facilmente. algarotti
sue nuovi principi d'infiammabilità, dandogli una elasticità e un lustro che per sé
, la più parte per amore di una vita infingarda. cicognani, v-1-30: dubitammo
-con riferimento allo spirito santo simboleggiato da una fiammella. aretino, v-1-68: la
vivificare, esaltare (un sentimento, una passione, una disposizione d'animo)
(un sentimento, una passione, una disposizione d'animo). iacopone,
infiammato e spinto il suo ascoltatore in una particolare direzione, e lo ha indotto
, fare insorgere (un popolo, una regione). giamboni, 4-289:
niccolini, iii-13: i vocaboli d'una lingua sono tanto più atti ad infiammare
9. gastron. cospargere di liquore una vivanda, per lo più un dolce
, paonazzo; avvampare, arrossire (una persona, il suo volto: per l'
duro e verde, si colora come una bolla, s'infiamma a mano a
non è per codesto bel risultato che una nazione sparge il suo sangue. panzini,
desiderio, da un sentimento, da una passione intensa; appassionarsi, dedicarsi con
. gozzi, i-9-124: s'infiammava di una gran voglia di lasciare ogni altra cognizione
intenso, più forte; esaltarsi (una passione, una disposizione d'animo, ecc
forte; esaltarsi (una passione, una disposizione d'animo, ecc.).
un organo o un tessuto anatomico, una ferita). citolini, 261:
bile si spargeva: trascolava dai vescicatorii una linfa intensamente verde, simile piuttosto al
: queste infiammative parole trovarono in tutti una ottima volontà verso la patria. mamiani,
6-162: il corpo inanimato adagiarono sopra una bara, portavano intorno due torce infiammate.
rischiarato dal sole (o anche da una lampada, dal fuoco). - in
, 1-204: un'acqua che da una mano infiammata si reputa fresca, da
3. arrossato, paonazzo (una persona, il volto: per l'
delle ali. baldini, i-394: una luna infiammata s'affac ciava
, i-702: in cima, altissima, una cupoletta di mattoncelli coloriti s'arrotondava sul
da siena, 986: quando iesu veniva una volta in ierusalem, el popolo che
20-18: infiammato di mirabile fervore e d'una santa superbia, studiava che nullo l'
infiammato cervello l'ha indotto a contaminare una quarta parte delle sue pagine di lorde invettive
animi infiammati,... dall'una schiera subitamente senza il comandamento del capitano
(un sentimento, un desiderio, una disposizione d'animo). angiolieri,
a lei suggeriva l'infiammato desiderio di una cara corrispondenza. niccolini, i-xxxvi:
e duro tumore gli menava, tutta una notte non fece che smaniare. d'
10. arald. che è avvolto da una fiamma smaltata in colore diverso (una
una fiamma smaltata in colore diverso (una figura). 11. sm.
, 1-86: si sviluppò sulle acque una grande infiammazione fosforica, che ci sembrava
era appunto, come disse platone, una città piena d'infiammazione. bocalosi,
: ho preso un colpo basso: infiamd'una febbre infiammatoria, dopo una patente e
: infiamd'una febbre infiammatoria, dopo una patente e breve mazione, orchite: epidimite
: sterilità sicura. - cessazione d'una effervescenza cutanea. alfieri, i-218: dev'
infiammazione. pavese, 6-68: ebbi una breve ma forte malattia infiammatoria, con -allora
vii-141: quella diarrea... indicava una causa biliosa, 4. locuz
foscolo, xvii-241: sono malato d'una infiammazion- baretti, 2-393: sente
.]: 'infìancare'... dare una fiancata, una bottata, cioè dire
... dare una fiancata, una bottata, cioè dire un motto pungente;
e spesso, perciò che troppo latarlo a una volta fa il ventre bollire e infiare
testa al torchio, e ne aveva strizzato una proprio da infiascare. 2
infiasco. salvini, v-451: 'ficcare una carota vale per far passare nell'altrui
carota vale per far passare nell'altrui mente una cosa inventata a capriccio, un finto
. rondinelli, 34: accomodavano allo sportello una cannella di stagno, con un vaso
schiacciato e tutto infiato, che pare una ciaramella maremmana. poliziano, st.
164: uno di questi serpi entrò una nocte in una casa, e mordette ix
di questi serpi entrò una nocte in una casa, e mordette ix persone, e
figur. pronunciato con enfasi esagerata (una parola). albertano volgar.,
, e fosse trovato reprensibile, corretto una volta e l'altra, insin a tre
2. affibbiare, chiudere con una fibbia. = voce dotta, lat
atleti. milizia, ix-231: si rileva una stomachevole laidezza sulla infibulazione. romagnosi,
rompano il divieto, sono assoggettate ad una specie di infibulazione da eseguirsi dalla pubblica
rasa la sommità del capo a mo'di una tonsura (segno questo di verginale innocenza
si comprende che, per soddisfare una potenza di desiderio...
.. inappagabile ne'confini d'una contrada o d'un'epoca determinata
un morbo); comunicare ad altri una malattia contagiosa (una persona).
comunicare ad altri una malattia contagiosa (una persona). m. villani,
la validità di un atto giuridico o di una decisione o di un voto; invalidare
lo dice, / e nelle braccia d'una moglie infida, / da geloso marito
/ e il tradimento farsi / d'una bellezza infida / la più diletta guida
'vai molto. -che costituisce una minaccia, un pericolo. loredano,
possibile che un giorno divenisse anch'essa una nazione acidiosa, inficiata, come le
, ii-927: perché avrebbe infierito contro una donna? tecchi, 13-100: filippo tenne
glorificato. giuglaris, 1-250: ricevuto in una casa, quanto vi è più lautamente
sembrerebbe impossibile che tanto si infierisse contro una creatura umana in un attimo di tempo.
violenza, estendersi rovinosamente, incrudelire (una guerra, una persecuzione, ecc.
rovinosamente, incrudelire (una guerra, una persecuzione, ecc.). d
seguito i tempi non furono più come una volta; la guerra infieriva. -colpire
-colpire crudelmente, abbattersi senza sosta (una disgrazia, una sciagura, la miseria)
abbattersi senza sosta (una disgrazia, una sciagura, la miseria). foscolo
ragazzo. -imperversare, infuriare (una malattia contagiosa, un'epidemia).
e puglia. cesarotti, 1-xx-95: una influenza epidemica di febbri putride verminose.
(la febbre); aggravarsi (una malattia). -anche con la particella
e s'infieriscono. foscolo, xv-513: una febbre lenta a principio...
. far inferocire, rendere aggressivo (una belva). segneri, iii-2-90:
religione. -inferocito (un animale, una belva). oliva, 238:
stamane, in vece di parole, una tela, dove da un infierito pennello si